A Secret Love

di lullabi2000
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rincontrarsi ***
Capitolo 2: *** Hogwarts, Hogwarts e ancora Hogwarts! ***
Capitolo 3: *** Sentimenti e confusioni ***
Capitolo 4: *** Perché il dolore sovrasta sempre la felicità? ***



Capitolo 1
*** Rincontrarsi ***


Un raggio penetrò dalla finestra della più piccola di casa Potter e illuminò il suo letto a baldacchino.
Infastidita dai raggi del sole e dai suoi capelli, lentamente la piccola aprì gli occhi.
Avrebbe voluto continuare a dormire, era una giornata così bella.
-Lilian Luna Potter, se non ti alzi immediatamente da quel letto giuro che ti farò rimpiangere tutti i giorni del resto della tua vita! - le urlò la madre
- Ma’, sono sveglia-
- Ah bene cara, ti aspetto giù per colazione! Ah, e fammi un favore: butta giù dal letto quei pigroni dei tuoi
Fratelli, perché se perdete il treno per Hogwarts, vi ci mando io, ma a suon di calci nel sedere! -
Impaurita dalla madre decise che era meglio alzarsi e andare a svegliare Al e James.
Si trascino fino alla porta di Al ed entrò senza bussare, ignara di quella che stava per accadere.
La stanza di suo fratello era tutta in disordine: libri e pergamene sparse ovunque, vestiti sulla sedia e lui che dormiva beato completamente nudo.
Aspetta!
Al stava dormendo nudo!?
-Albus Severus Potter, alzati immediatamente da quel letto e mettiti una mutanda! - strillò
Albus si alzò immediatamente e si coprì le sue parti intime con un cuscino, arrossendo sulla zona orecchie.
-Non si usa più bussare, eh sorellina? - chiese Al
-Mica potevo sapere che dormivi nudo!?-
-Comunque, cosa vuoi?
-Mamma ha detto che dobbiamo prepararci per andare alla stazione o a Hogwarts ci manda lei a suon di calci! -
-Oh, allora mi sbrigo, se non vogliamo avere “Molly Weasley 2 La Vendetta” -
-Ti aspettiamo di sotto-
Detto questo uscì dalla stanza di Al e si diresse verso quella di James. Questa volta si ricordò di bussare.
-Avanti- disse una voce tremendamente sexy all’interno della stanza
-James, ha detto mamma che ci dobbiamo muovere per andare alla stazione di King’s Cross-
- Ok, faccio in un attimo e scendo-
Lily uscì e si diresse verso la sua camera per vestirsi.
Entrò ed incominciò a buttare vestiti all’aria come se niente fosse.
-Cosa mi metto? -si ripeteva questa frase da più di dieci minuti
Alla fine optò per un pantaloncino di jeans nero, una canottiera trasparente dietro e le sue blazer nere.
Andò in bagnò e si lavo faccia e denti. Si truccò leggermente: un filo di matita nere sulla rima inferiore interna, un po’di mascara e un lucidalabbra rosso.
Arrivata ai capelli non seppe cosa fare.
-Mammaaaaaaa! – gridò per farsi sentire al piano di sotto.
Sentì dei passi per le scale e dopo due minuti una Ginny Weasley affannante per la corsa fece la sua apparizione sulla soglia della porta di sua figlia.
-Dimmi cara –
-Mi aiuteresti con i capelli? – fece una faccia da cucciola.
-Anche la nonna mi doveva aiutare, erano sempre un disastro! –
-Certo mamma, ma di certo il gene Potter non aiuta! –
-Questo è dato per scontato-
-Allora vediamo un po’ cosa possiamo fare con questi capelli- disse facendo prove di acconciature
-Ci sono! – aggiunse – Che ne dici di una treccia laterale? – chiese rivolgendosi alla figlia.
-Siiiiiii! -  esclamò la diretta interessata.
E allora Ginny incominciò ad intrecciare i suoi capelli, una ciocca dietro l’altra, immerse entrambe nel silenzio più tombale.
-Sai Lils, ultimamente mi sono accorta di quanto tu sia cresciuta. Non sei più quella bambina che aspettava il papà quando tornava da lavoro, o quella che saltava da un divano all’altro per evitare lava e coccodrilli immaginari. Sei più grande, adesso. Sia fisicamente e sia mentalmente! – disse Ginny.
- Mamma, io sarò sempre quella bambina, è solo che sono cresciuta un po’! - 
-Un po’ tesoro? Ormai hai quindici anni, per amor del cielo! –
Già, era strano anche per lei ammetterlo, ma aveva già quindici anni, quegli anni a Hogwarts l’avevano resa più donna. Era come se la sua infanzia fosse durata un attimo.
Era entusiasta di frequentare Hogwarts, ma lei sarebbe rimasta sempre una bambina, quella con le trecce e con i pupazzi.
Perché lei, infondo, dormiva ancora con Poppy, la bambola che suo padre le regalò a soli due anni.
E ora che si guardava meglio, sua madre aveva ragione: era cresciuta parecchio in quell’estate: si era allungata, le gambe si erano slanciate, il seno aveva preso una taglia un più e i suoi capelli erano ancor più lunghi.
E mentre rifletteva, sua madre aveva finito di farle la treccia.
-Ecco fatto! Treccia finita! – esclamò Ginny ammirando il suo “capolavoro”.
Cavolo, era venuta davvero bene…… penso Lily
-Ti aspetto giù! -
-D’accordo ma’-
Si guardò un’ultima volta allo specchio e poi decise di scendere.
Tutti stavano facendo colazione: la mamma aveva cucinato le crepes!
-Gnam Gnam – esclamò sedendosi
-Oggi sei più bella del solito sorellina, è successo qualcosa? - chiese James.
-Deve essere per forza successo qualcosa se sono felice? –
-Chiedevo solo-
- Lo sai qual è il problema James? Che tu parli senza pensare e a volte mi sembri un grande idiota che non sa cosa dire e allora spara cazzate una dietro l’altra! –
-Uh, mia sorella ha cacciato fuori gli artigli- esclamò Al.
-Ragazzi forza! È ora di andare! - li richiamò Harry
-Prendiamo i bauli e arriviamo! – esclamò la piccola di casa.
Dopo dieci minuti tutta la famiglia Potter era riunita in soggiorno
Presero la macchina per andare alla stazione di King’s Cross e in men che non si dica arrivarono a destinazione.
Entrarono e la trovarono piene di gabbiani.
Si avvicinarono al pilastro tra il binario 9 e 10 e lo attraversarono, ritrovandosi al binario 9 e ¾.
Subito Lily fu travolta da dei lunghi capelli rossi. Era Dominique, sua cugina nonché sua migliore amica da quando erano nate.
-Ciao Dom! - disse ricambiando l’abbraccio.
- Non sai quanto mi sei mancata Lils – disse Dom tra i suoi capelli.
-Anche tu mi sei mancata Dom –
Sciolsero l’abbraccio in cui si erano strette e si avviarono verso i loro genitori.
Mentre stava camminando, Dominique si senti trattenere per un polso e trascinarsi dietro un pilastro.
-Non mi saluti? -  disse una voce tremendamente sexy al suo orecchio.
-Dovrei farlo? – chiese Dominique ad un centimetro dalle sue labbra.
- Uhm… credo proprio di sì -  disse James impossessandosi delle sue labbra.
-Uhm… James… non credi…  Che questo …sia sbagliato- disse Dominique tra un bacio e l’altro.
-Ma perché Dom, noi ci amiamo e poi i purosangue si sposato tra cugini da secoli ormai- disse James appoggiando la fronte a quella della ragazza.
- Si probabilmente hai ragione- disse Dom prima di impossessarsi delle sue labbra con un bacio fugace prima di scappare via.
-Ma Dom, così non vale!!!!- gridò James esibendo una faccia da cucciolo bastonato per poi raggiungere la sua ragazza.
Ma non si erano accorti che qualcuno li stava osservando.
Stava proprio per raggiungere i suoi con un ghigno stampato in faccia quando una voce lo richiamò.
-Platinato, di grazia, vorresti spiegarmi perché stavi spiando mio fratello e mia cugina? - disse una voce arrabbiata alle sue spalle.
C’era solo una persona che lo chiamava Platinato, e un ghigno gli apparve in faccia al pensiero di litigare un po’ con quella Rossa scatenata.
-Oh dai Rossa, ma non li hai visti? Sembrano Romeo e Giulietta, sono così sdolcinati. Non sanno che il loro amore è una cosa impossibile. – disse con voce fredda.
-Certo che lo sanno! Ma tu forse non sai che quando ami una persona, non hai paura di rischiare, perché sai che quella starà sempre al tuo fianco. Ah giusto, tu non sai cos’è l’amore! Tu le ragazze le usi e poi le fai soffrire, fregandotene del loro dolore. – gli sputò in faccia questa verità mentre in lui si muoveva qualcosa.
Ora che la osservava meglio si accorgeva di quanto bella fosse diventata.
Ma cosa andava a pensare…. La Potter bella?! Pff….
-Senti Rossa scatenata, a te non deve fregare di quante ragazze mi porto a letto- aggiunse
-Non mi chiamare Rossa! -gli gridò in faccia.
-Ok, non ti scaldare, comunque li ho visti per caso. Stavo passando e li ho visti. -le disse
-Si come no! - disse Lily
-Te lo giuro! - disse voltandosi per andarsene – Ah Potter, l’estate ti ha resa veramente incantevole- aggiunse prima di sparire completamente dalla sua vista.
Lily rimase un po’ sorpresa ma poi si riscosse e raggiunse i suoi parenti.
I suoi cugini stavano salutando i propri genitori; era ora di salire sull’espresso per Hogwarts.
Salutò i suoi genitori di fretta.
-Mi raccomando, non ti mettere nei pasticci appena arrivi a scuola- le raccomandò il padre, che ormai conosceva sua figlia.
-Sta attenta cara, mi raccomando. - disse una Ginny sull’orlo delle lacrime.
-Si non vi preoccupate, farò la brava- disse Lily - lo prometto- aggiunse ricevendo l’occhiata che le aveva riservato il padre.
Un forte fischio li riportò alla realtà.
-Forza vai, ti vogliamo bene principessa- disse Harry
-Anche io- disse Lily.
Li salutò per un’ultima volta con un abbraccio e poi si recò verso il treno. Si girò prima di salire ad osservare la propria famiglia: era bellissima, non poteva desiderare famiglia migliore.
Salì e si recò verso il loro solito scompartimento: quello che condivideva sempre con in propri cugini.
Ad un certo punto andò a sbattere contro qualcuno.
-Oddio, scusami non era mia intenzione! - si scusò non osservando nemmeno il viso di colui con cui si era scontrata
Alzò il viso ed esclamò- Ah sei tu Nott, beh la prossima volta che cammini guarda dove metti i piedi-
-Di buon umore eh Potter?!- la prese in giro
-A te non deve fregare se sono di buon umore o no! - replicò
-Ah Potter, un giorno finirai ai miei piedi, o nel mio letto-  la provocò
La mano di Lily stava per colpire la guancia del giovane quando egli emise un gemito di dolore.
Dietro di lui c’era niente di meno che Scorpius Malfoy che strattonava il braccio del ragazzo.
-Nott, se fossi in te girerei alla larga da Lily. Lei picchia forte. - disse Scorpius, dopodiché lasciò il braccio del ragazzo e prese la mano della ragazza.
-E poi lei è già impegnata con me! - aggiunse, e a quell’affermazione Lily sgranò gli occhi e Nott per poco non sveniva dal ridere.
-Vabbè, meglio che me ne vado o dovrò andare in infermeria per un attacco di risa.
Andato via Nott, Lily per poco non prendeva a pugni Scorpius, anzi lo fece davvero.
-Idiota perché sei andato a dire a Nott che io ero impegnata con te, ora lo andrà a dire a tutti e io sarò messa sotto tiro da tutti. - disse incominciando a piangere e a prendere a pugni il suo petto.
-Hey Lily calmati, io non volevo farlo a posta- disse lui tirandola in uno stanzino in disuso - volevo solo tirarti fuori dai guai, ti giuro che è stata la prima cosa che mi è venuta in mente-aggiunse accarezzandole una guancia.
-Potevi trovarne una migliore. - disse dopo che si fu calmata
-Wow Potter, sei perfino carina quando non mi urli contro! - la punzecchiò
-Perché fai tanto il duro? - chiese
-Eh? - chiese lui stupito
-Perché fai il duro? Guarda adesso, stiamo insieme e sto bene tra le tue braccia, è strano ma sto bene! - disse arrossendo
-Potter è una dichiarazione d’amore? - chiese in risposta lui tenendola ancora tra le braccia.
-Ma perché devi sempre rovinare tutto? - disse sciogliendo a malincuore quell’abbraccio in cui si sentiva protetta.
-Scherzavo- si giustificò lui riprendendola per il polso e accogliendola di nuovo nel suo abbraccio.
-Uhm, dai usciamo ci staranno cercando! - disse Lily
-Si- disse Scorpius avvicinandosi alla porta e girando la maniglia. Ma la porta non si aprì.
-Ah Lily-
-Si? -
-La porta non si apre! - disse calmo
-Cheeee??- urlò Lily
-Hai capito benissimo- ribatté lui
-Oh no! Continua a provare! - lo incitò lei.
-Paura, Potter? - chiese
-Tale padre tale figlio- disse sottovoce lei
-Eh? -
-Niente Malfoy, continua a provare! - lo liquido lei
-Niente, non si apre! - disse lasciando la maniglia della porta e andandosi a sedere su uno scatolone.
-E adesso come facciamo? - chiese lei
-Beh, adesso ce ne stiamo qui tranquilli tranquilli- disse lui
-No Malfoy io non starò tran…. – e mentre lo stava dicendo Lily svenì.
Scorpius fece giusto in tempo a prenderla in braccio prima che cadesse a terra
-Lily. Lily dai, non farmi brutti scherzi. Lily! Innerva! – sussurrò l’incantesimo e la ragazza parve rinsavire.
-Uhm… che cosa è successo? - chiese appena aprì gli occhi.
-Sei svenuta- rispose semplicemente lui –Mi hai fatto prendere un grosso spavento-
-Scusa, è solo che sono claustrofobica- ammise.
-Ah, non lo sapevo… - disse lui.
-Adesso lo sai- aggiunse lei con una nota di tristezza.
-Beh, allora perché non ti siedi mentre io cerco di aprire quella dannata porta?!- disse lui avvicinandosi alla porta.
-Malfoy? – chiamo Lily
-Si? –
-Grazie! Non sei mai stato così premuroso! –
-Hey, guarda che io so trattare bene una donna anche quando non è nel mio letto! - disse lui leggermente offeso dalle parole della ragazza –E poi chiamami Scorpius! Malfoy mi fa sembrare più vecchio di quel che sono! – aggiunse.
Così la discussione tra i due finì, lei che se ne stava tranquilla ad osservarlo, lui che cercava di aprile la porta.
 
 
Nel frattempo, in qualche scompartimento più in là, due ragazzi stavano facendo le cose da fidanzati.
Lui era seduto sul sedile, lei sulle sue gambe a baciarlo, ancora e ancora.
-James…non credi…che...Lily sia… via...da…troppo tempo- disse la bella bionda tra un bacio e l’altro.
-Mai dai Dom sarà a salutare qualche sua amica- le rispose il moro.
Dominique ci pensò molto. In effetti lei e Lily avevano molte amiche. Massì sarà così. Eppure aveva un certo nodo alla bocca dello stomaco, sesto senso da migliori amiche.
-Vado a vedere se la trovo- annuncio dopo minuti di silenzio.
-Dom!! noi stavamo facendo qualcosa qui- mormorò il moro.
-Ricordalo Jamie, le amiche prima di tutto, anche prima di te! - disse avviandosi alla porta e facendogli l’occhiolino prima di uscire dallo scompartimento.
Cavolo, non sapeva dove cercarla!
Cercò tra i vari corridoi, ma non la trovò.
-Scusami hai visto una ragazza sui quindici anni dai capelli rossi e gli occhi blu? - chiese ad un primino
Il ragazzino le indicò una porta alla fine del corridoio.
-Grazie- lo ringraziò Dominique.
Si avviò alla porta, accostò l’orecchio e senti la soave voce della sua migliore amica parlare con qualcuno. Ma chi? 
Senza pensarci due volte aprì la porta e quello che vide fece sì che la sua mascella toccasse terra.
Intanto all’interno della stanza Lily stava comodamente seduta sulle gambe di Scorpius e con la testa appoggiata sulla sua spalla, proprio nell’incavo del suo collo.
Stavano parlando di quanto si erano odiati in tutti quegli anni e ora erano lì, seduti una sulle gambe dell’altro.
Proprio in quel momento qualcuno aprì la porta…
I due ragazzi rimasero un attimo scioccati poi, sul loro volto si aprì un vero e proprio sorriso.
Finalmente potevano uscire di lì!
Lily corse ad abbracciare la cugina, Scorpius si limitò ad un cenno del capo.
Uscirono da lì dentro e i due ragazzi tirarono un sospiro di sollievo.
Scorpius prese la via per gli scompartimenti dei Serpeverde.
Salutò la Weasley con un cenno e quando fu arrivato a Lily le tese la mano, che Lily accettò.
-Ciao Potter, stai attenta la prossima volta-le disse.
-Certamente- si limitò a rispondere la Rossa.
E così ognuno prese la propria strada.
Dominique e Lily arrivarono nello scompartimento dove prima c’erano Dominique e James.
Nessuna parlò, consapevoli che ci sarebbe stato tempo e luogo più adatto per parlare.
Così passarono il resto del viaggio, una a leggere un libro, l’altra a pensare a quello che era successo quel giorno.
 
 


 
 

 Salve Gente!
Alloraaa... ho 14 anni, mi chiamo Ilaria e sono un'appassionata di Harry Potter e dei libri in generale.
é la prima storia che scrivo, e spero tanto che la mia cazzata vi piaccia.
Questo capitolo è un po' lunghetto, ma l'ho scritto durante i miei esami di terza media, quando ero sotto stress. Strano ma vero, quando io sono sotto stress mi metto a scrivere.
Comunque prometto che li farò un pochino più corti.
Spero che vi piaccia.
Kiss Kiss Lullabi2000

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Capitolo 2
*** Hogwarts, Hogwarts e ancora Hogwarts! ***


Hogwarts, Hogwarts e ancora Hogwarts!
Alla sera arrivarono ad Hogwarts, inutile descrivere la felicità che albergava in quel posto, e subito si precipitarono in Sala Grande per il sontuoso banchetto allestito.
Assistettero allo smistamento, Grifondoro quest’anno aveva molti nuovi alunni.
Quando lo smistamento fu terminato, come al solito, la McGranitt si alzo dal suo posto di preside e incominciò il suo discorso.
-Voglio avvisare ai primini che l’accesso alla Foresta Proibita è severamente sconsigliato, a meno che non vogliate fare una brutta fine- disse facendo passare un’occhiata eloquente su tutti i tavoli presenti in sala –volevo anche avvisarvi che il giorno prima che partiate per le vacanze di Natale ci sarà un ballo per salutarci. – concluse andando poi a sedere al suo poso.
Con un gesto della mano la professoressa diede inizio al banchetto.
C’erano tante pietanze dagli odori gradevoli, ma le ragazze mangiarono poco, pochissimo.
Quando il banchetto fu finito i caposcuola portarono tutti i primini nei loro dormitori, quelli che invece già conoscevano la strada proseguirono da soli. Tra questi due ragazzine, una dai capelli biondi e una dai capelli rossi.
-Mi vuoi dire, di grazia, perché sei scomparsa oggi? - chiese Dom allungando il passo per arrivare al più presto al loro dormitorio per farsi una doccia.
Allora l’amica cominciò a raccontare tutto dall’inizio, da quando aveva incontrato Nott sul treno a quando lei aveva trovato lei e il ragazzo chiusi in quel piccolo magazzino.
-Non ci posso credere! - sibilò Dominique portandosi una mano alla bocca per lo stupore.
-E invece è così- aggiunse l’amica.
Non si accorsero che erano arrivate al loro dormitorio, si posizionarono davanti al ritratto della Signora Grassa.
-Torre Stregata- dissero e il buco del ritratto si aprì lasciandole passare.
Attraversarono la loro Sala Comune dirigendosi velocemente verso i propri dormitori. La loro era la terza camera. La condividevano con Alice che però non era lì per alcuni problemi familiari sarebbe arrivata l’indomani.
Entrarono nella stanza, si spogliarono e si misero a letto, con l’intenzione di parlare un po’.
-Allora Malfoy ce l’ha un cuore! – sbottò all’improvviso Dominique.
-Non lo so, ma dal modo in cui si è comportato oggi credo di si- le rispose l’amica spazzolandosi i capelli.
-Chissà- disse Dominique – potrebbe essere l’inizio di un’amicizia. – aggiunse.
-Boh- disse Lily – comunque mi potresti spiegare cosa ci facevate tu e mio fratello James alla stazione dietro un pilastro? - chiese con finta innocenza, infondo la risposta la sapeva già
La bionda sbiancò di colpo.
-N-n-niente- borbottò
-Si e io mi stavo facendo Malfoy- sbottò Lily
-L’ho sempre detto che sei una pedofila- aggiunse Dom
E a quell’affermazione scoppiarono a ridere.
Quando l’attacco di risa cessò, la Rossa parlò di nuovo.
-Guarda che vi ho visti, è inutile che neghi e poi l’ha visto anche Malfoy- disse
-Oh adesso sì che è la fine! - sbottò Dom.
-Non penso che dirà qualcosa, altrimenti dovrebbe spiegare anche cosa ci facevamo rinchiusi dentro a quello sgabuzzino- la rassicurò Lily.
-Facevate l’amore Miss Potter- disse Dom.
-Ma smettila- disse Lily con un finto tono di rimprovero lanciandole un cuscino in piena faccia.
Continuarono a parlare, a ridere e a scherzare fin quando non si addormentarono, nello stesso letto.
Il mattino dopo fu un completo disastro. Per cominciare si alzarono tardissimo. Dominique cercava invano di infilarsi una scarpa, saltellando per tutta la camera, Lily invece si stava lavando i denti.
Ovviamente per inaugurare il primo giorno di scuola, fecero tardi a colazione. Non mangiarono molto, giusto l’essenziale.
Finita la colazione ognuno prese la sua strada, ripromettendosi che si sarebbero riviste a pranzo.
Lily, correndo per non far tardi alla lezione, andò a sbattere contro qualcuno. In men che non si dica si ritrovò seduta per terra, con il fondoschiena dolorante.
-Ahi! Che botta! - disse Lily massaggiandosi il fondoschiena – Non era mia intenzione è solo che son…- alzò gli occhi per vedere con chi stava parlando e si ritrovò dei profondi occhi grigi di fronte, con la sua faccia a meno di un centimetro dalla sua, i nasi si sfioravano.
Si guardarono un attimo negli occhi, poi lei incomincio a riordinare le sue cose, che erano andate a disperdersi sul pavimento. Lui si alzò, le sorrise e poi si incamminò verso l’aula di Pozioni, lei proseguì verso Difesa Contro le Arti Oscure.
Ovviamente Lily arrivò tardi alla lezione e si prese una bella sgridata dal suo professore. Si sedette affianco a Beth, una sua coetanea. Proprio non lo sopportava quell’insegnate.
L’ora passò molto velocemente e in seguito Lily si avviò verso l’aula di Pozioni.
Anche Dominique aveva terminato la lezione e decise di andare in Sala Grande, per aspettare Lily.
Stava camminando tranquillamente quando una mano l’afferrò per il braccio e la trascinò in un’aula in disuso.
Dominique cercò di dimenarsi e scappare, ma la presa era troppo forte.
Non voleva morire giovane!
Dopo che si fu arresa al tentativo di scappare, si accorse che era appoggiata ad un petto muscoloso, a lei molto conosciuto, e si accorse anche che la presa adesso era anche più dolce.
Era lui!
-James Sirius Potter, lo sai che mi hai fatto venire un infarto! - lo rimproverò, ma usando sempre un tono dolce.
-Sono molto offeso Bionda, ieri sera hai preferito rimanere con mia sorella anziché venire a coccolarmi! – disse lui con finta faccia da cucciolo bastonato.
Scoppiarono a ridere subito dopo, si tennero stretti, si baciarono e si amarono ancora di più.
-James devo andare, Lily mi starà aspettando, abbiamo Erbologia insieme! - disse lei con dispiacere.
A malincuore si staccarono e lei corse in Sala Grande, dove trovo una Lily leggermente assorta nei suoi pensieri, chissà, magari stava facendo ordine in quella testolina vuota che si ritrovava.
 
Un’ora prima –Lily-
La lezione di Pozioni era finita, si stava dirigendo in Sala Grande e intanto pensava.
Pensava a quel ragazzo visto sul treno, così cambiato, non sembrava più freddo come una volta. Tra loro non c’era odio, oddio i prime tempi si, ma adesso amavano prendersi in giro continuamente e si facevano scherzi a vicenda
A loro piaceva litigare, soprattutto dopo una giornata pesante, così potevano scaricare tutta la tensione sull’altro.
È come se si mancassero senza litigare, quasi fosse necessario come respirare.
Si chiamavano Rossa e Platinato.
C’erano giorni in cui potevano definirsi perfino amici. Come il giorno precedente sul treno, l’aveva visto apprensivo e affettuoso. Vicino insomma.
Quel giorno si sentì al sicuro, ma non sapeva se fidarsi o meno. Era felice e confusa, ma almeno era felice.
 
Nel frattempo –Scorpius-
Era strano, si sentiva strano. Quella piccola Rossa l’aveva confuso. E pensando a lei un piccolo sorriso gli spuntò sulle labbra, ma non era un vero e proprio sorriso, era solo un’incurvatura delle labbra.
Non sapeva cosa quella piccola Rossa gli aveva fatto, ma se non faceva sesso già alla prima notte ad Hogwarts, qualcosa doveva pur esserci!
Comunque la piccola Rossa non era poi tanto piccola. Era diventata grande ad anche bellissima.
Si era allungata tantissimo ed adesso aveva delle gambe slanciate e magrissime.
Il suo sorriso, beh il suo sorriso era diventato ancora più favoloso e faceva venir voglia di sorridere.
Non sapeva il perché, ma aveva voglia di stringerla tra le braccia, di sentire quel corpo esile stretto al suo petto.
Si era preoccupato tantissimo quando aveva visto che era svenuta, l’aveva presa tra le braccia, senza nemmeno pensare a quello che stava facendo, senza pensare alle conseguenze. E poi quello che aveva detto a Nott sicuramente avrebbe scatenato un putiferio, mettendo Lily in pericolo, perché le ragazze di Hogwarts sono molto, forse troppo, possessive. E Lily era una persona che andava protetta a costo della vita.
Ah, tutto quel pensare lo stava confondendo ancora di più.
Sicuramente lei non voleva stare con lui, lo reputavo solo un ragazzo con cui litigare e solo il migliore amico di suo fratello.
Doveva riprendersi! Aveva bisogno di un po’ di divertente e sano sesso, magari così il suo sorriso sarebbe scomparso dalla sua mente.
 
In serata
Il primo giorno di lezioni era stato frustrante per gli studenti, ormai abituati a non far nulla a casa loro.
Nella Sala Grande c’era il solito vociferare, ma solo due ragazzine se ne stavano in silenzio, una dai capelli rossi, una dai capelli biondi.
-Lils, cos’hai? - chiese Dom
-Mi credi se ti dico che non lo so? - ripose l’altra
-Com’è possibile? –
-Non lo so Dom, è tutto il giorno che faccio pensieri strani-
-Tipo? –
-Tipo come sarebbe bello stare tra le braccia di Malfoy-
Dominique per poco non si strozzò con il succo di zucca che stava sorseggiando.
-Dici davvero? - chiese la bionda con voce tremante
La Rossa annuì e abbassò lo sguardo, come se fosse stanca di tutto ciò.
-Stasera arriva Alice, penso che verrà direttamente in camera, e a quel punto daremo inizio alla riunione d’emergenza! - disse Dom.
-Eh? – chiese Lily
-Oddio, ma tu non capisci mai?! Comunque stasera ne parleremo con Alice, lo sai che lei è la più saggia, sicuramente saprà darci qualche consiglio-
-D’accordo- rispose Lily, avvertendo una sguardo insistente perforarle la schiena.
Si girò e trovo due occhi grigi magnetici a fissarla, ma dopo un po’ scosse il capo e riabbassò lo sguardo, come sconfitto.
Il resto della cena la passarono in silenzio, anche se Lily sentiva sempre il suo sguardo perforarle la schiena.
Quando finirono si alzarono, raccolsero le proprie cose e si avviarono verso il loro dormitorio.
Arrivarono in fretta davanti alla terza porta del loro dormitorio, sentendo all’interno dei rumori.
Spalancarono la porta, già sapendo chi avrebbero trovato, e infatti trovarono un Alice Paciok intenta a sistemare le proprie cose.
La ragazza non riuscì nemmeno a voltarsi per vedere chi era arrivato che venne travolta da un abbraccio stritolante. Capì subito chi potevano stritolarla così.
-Lils, Dom! Mi siete mancate da morire- sussurrò Alice
-Oh anche tu! - dissero le ragazze in coro.
-Cosa mi raccontate? È successo qualcosa di nuovo? - chiese Cece scrutandole.
Dom e Lily si guardarono un attimo e poi scoppiarono a ridere, facendo spalancare gli occhi alla povera Cece.
-Allora me lo dite o devo stare qui a tirarvi le parole di bocca? - chiese infatti leggermente irritata.
Le due non diedero proprio peso alle parole dell’amica, anzi continuarono a ridere.
Sul volto di Cece si allargò un malizioso sorriso, infatti un attimo dopo aveva agguantato un cuscino e adesso era in procinto di tirarlo addosso alle sue compagne.
Lily, accortasi delle intenzioni dell’amica, incominciò a tirarsi indietro.
-Ceco non oseresti- disse
-Oh certo che oso- aggiunse un attimo prima di scagliare contro le amiche un cuscino.
Di lì a poco cominciò una battaglia di cuscini.
Ad un certo punto, stremate si lasciarono cadere sul letto.
-Allora adesso mi raccontate cosa mi sono persa? - chiese Cece aggiustandosi i capelli.
Le altre annuirono. Incominciò Lily, le raccontò tutto, senza tralasciare nulla. Quando ebbe finito si lasciò scappare uno sbuffo.
-Sono rimasta senza parole; il più grande puttaniere di tutta Hogwarts è diventato dolce! No c’è qualcosa che non mi quadra, non può essere possibile! – disse Cece.
-Ah, cosa devo fare Cece? – chiese Lily buttandosi sul letto a peso morto.
-Io ti direi di comportarti normalmente, vedi lui cosa fa- disse Cece
-Uhm-
-Non so darti consigli migliori Lils, la situazione mi sembra alquanto strana-
E mentre loro parlavano fuori si esibiva un forte temporale.
Prevedo molti guai per i ragazzi di Hogwarts.




Salve Lover <3 (D'ora in poi vi chiamerò così, se vi piace.)
Scusatemiiiiii tanto, sono quattro settimane che non aggiorno, lo so.
Ho avuto diversi problemi: la mia migliore amica in crisi, l'allontanamento dal mio migliore amico e l'arrivo di mia cugina che non vedevo da un po'.
Prometto che aggiornerò più spesso.
Questo capitolo l'ho postato soprattutto per mia cugina che domani ritorna a Novara e che magari nel treno potrà leggerla.Ti voglio un mondo di bene Cippy.
Nel prossimo capitolo succederà qualcosa ma non vi svelo niente.
Vi lascio solo un piccolo Spoiler:
Dal Capitolo
-Perché?-
-Sembravano calde..-

Fatemi sapere cosa ne pensate e se ne vale la pena di continuare.
Ringrazio:
Per averla messa tra le preferite: avada_kedavra, Cippy_98, everlark4e, mikimusic, We_Are_Love.

Per averla messa tra le seguite: Anny_1D, dani_96, ElectraElthanin_Slytherin, Mary Evans, mimilii, prettyvitto, roselibonscarpotley, ValeSerpe29, _Silviuz.

Per averla recensita: rosa di vetro, Lilian Potter in Malfoy.

Grazie davvero. Adesso vi lascio, fatemi sapere se vi piace il capitolo, ci tengo molto.
Kiss Kiss Lullabi2000

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Capitolo 3
*** Sentimenti e confusioni ***


Sentimenti e Confusione
Era disteso nel letto con una ragazza affianco, di cui non sapeva nemmeno il nome, e aveva appena finito di fare sesso. Eppure non aveva provato niente, non che di solito provava qualcosa, ma almeno ci provava piacere nel farlo.
Eppure ora non era così. Ogni volta che provava a concretizzare qualcosa, gli ritornava in mente il sorriso della Potter.
Si ritrovava spesso a pensare a lei ultimamente, ormai si era abituato a vivere con quei pensieri che lo accompagnavano tutto il giorno. Eppure era solo la stupida e insignificante sorellina del suo migliore amico. O non era più così?
Tornò con la mente alla ragazza che adesso era distesa al suo fianco. Ah quanto desiderava avere quella piccola Rossa affianco a lui!
-Potresti rivestirti in fretta e andartene?!-chiese con tono brusco.
-Perché?- chiese la ragazza girandosi sul fianco e appoggiando un gomito alla testa.
-Semplicemente perché non ti voglio più!-
-Oddio quanto sei irascibile!. Disse la ragazza prima di alzarsi e far scivolare il lungo vestito sul suo sinuoso corpo.
-Pansala come ti pare!-sbottò anche lui alzandosi e rivestendosi.
La ragazza aveva finito di sistemarsi e ora si stava avviando verso la porta.
 -Arrivederci Scorpius- disse
-Addio- disse lui freddo.
La ragazza uscì sbattendo la porta e lui si sedette, immobile, sul letto ad osservare il soffitto.
Perché pensava continuamente a lei? Che incantesimo gli aveva fatto?
Pensava che gli sarebbe passata, che lei sarebbe passata.
E invece no.
Decise di finirsi di vestire e di andare a fare un giro. Ormai sapeva tutti i luoghi in cui si nascondevano i prefetti.
Pff… idioti. Si concentravano solo sui piani e non controllavano l’esterno.
Camminò a lungo finché non raggiunse il parco.
Si avviò molto lentamente, in modo da non far disastri e attirare l’attenzione.
Arrivato all’ inizio del parco si fermò.
Aveva notato una figura incappucciata. D’istinto portò la mano alla bacchetta e la estrasse. Si avvicinò alla figura e le puntò la bacchetta alle spalle.
La figura saltò per la sorpresa e si girò, molto lentamente.
-Cazzo Malfoy! Mi hai fatto prendere uno spavento! – disse Lily tirando un sospiro di sollievo.
-Rossa?! Cosa ci fai qui?- le chiese.
-Potrei chiederti la stessa cosa- disse lei.
La guardò. I capelli rossi scompigliati, il viso pallido, gli occhi azzurri che lo scrutavano e quella bocca rossa, la stessa bocca che desiderava assaporare.
Rimase troppo a guardarla e lei se ne accorse.
-Malfoy tutto bene?- chiese
In quel momento in soffio di vento li fece rabbrividire.
Lei sentiva freddo. Senza pensarci due volte si tolse il mantello e lo appoggiò delicatamente sulle spalle della ragazza e lei in risposta gli scompigliò i capelli.
-Hey Potter, chi te la da tutta sta’ confidenza?- disse in tono scherzoso.
-Me la sono presa da sola!- scherzò lei.
Voleva ribattere, ma non ci riuscì. Lei gli fece spazio sulla panchina e lui le si sedette accanto.
Si guardarono un attimo, lei che si mordeva il labbro inferiore e che si torturava le mani.
-Potter, ho voglia di fare una cosa…-
-E allora fallo, nessuno te lo impedisce-
Non appena terminò la frase si  trovo le labbra del Serpeverde sulle sue. In primo momento rimase immobile, sbalordita da quello che stava succedendo, ma poi dischiuse le labbra, quasi a dargli il permesso.
Fu un bacio desiderato.
-Perché?- chiese lei quando si staccarono
-Sembravano calde…- rispose semplicemente.
Rimasero per un po’ in  silenzio, fin quando Lily non si alzò, si tolse il mantello, lo porse a Scorpius e si avviò verso il castello.
Stava camminando quando lunghe dita affusolate le si strinsero dolcemente intorno al polso.
-Te ne vai senza salutare, Lily?-chiese
-Non so cosa pensare-
-Il mio bacio ti ha scombussolata?-chiese ancora
-Non poco- rispose lei
-Scusami! Io non s cosa mi sia preso! Mi sembravano calde e morbide e volevo provarle! Perché tu ultimamente sei nei miei pensieri! Scusami!- disse tutto d’un fiato.
-Ah-
-Ti è piaciuto?- chiese lui sorprendendola
-Che senso ha tutto questo Scorpius? Io non sono un delle tue puttanelle personali .-
A Scorpius scappò uno sbuffo.
-Sei diversa- disse semplicemente.
-Oh si, è quello che dici a tutte, vero?- alzò un po’ troppo il tono, lei.
-Lily zitta, non urlare! Ci sentiranno!-disse Scorp avvertendo la voce di Gazza in lontananza.
-Vieni- aggiunse prendendola per un braccio e trascinandola dietro ad una colonna.
Proprio in  quel momento passò Gazza.
Appena si fu allontanato i due tirarono un sospiro di sollievo e scoppiarono a ridere.
Solo dopo si accorsero di essere un po’ troppo vicini. Lily allora cercò di allontanarsi, ma proprio nel momento in cui riuscì a liberarsi, lui l’afferrò per il polso portandosela ancora più vicino.
-Cosa diresti  Lily, se io ti baciassi per la seconda volta?-chiese Scorp.
Lily si morse il labbro inferiore, si avvicinò piano al viso del biondo, ancora un po’ e…
-Non sono una puttana Malfoy- soffiò sulle  sue labbra e accarezzandogli la guancia con l’indice.
Stava per andarsene quando Scorpius l’afferrò ancora.
-E se provassi a conquistarti, Potter?-chiese semplicemente.
-Come mai tutto questo improvviso interesse nei miei confronti?-
-Non lo so- ammise -  Ma posso provarci?- aggiunse
-Come faccio a sapere che non mi userai solo?- chiese Lily.
Allora il Serpeverde si tolse una collana dal collo: un serpente con dei smeraldini incastonati. (Ovvio)
-Girati- intimo a Lily
Lei si girò e Scorpius le mise la collana.
-Devi sapere che nella mia famiglia quando una persona deve sancire una  promessa con una persona dona all’altra un oggetto molto caro a lui- le disse –Così hai la mia parola.
-Va bene, voglio crederti-
-Grazie!-
-Oddio!- esclamo Lily.
-Cosa ?- chiese lui allarmato.
-Tu che ringrazi! Tra poco il mondo crollerà!- disse.
-Molto spiritosa!-
Lily se ne stava andando quando si fermò.
-Ah Malfoy, anche le tue labbra erano morbide.-
Malfoy rise vedendo quella chioma rossa allontanarsi sempre più.
E così, ridendo, decise che era meglio tornarsene al dormitorio
                                   ********
OK. Calma. Bisogna avere calma.
Scorpius-io-sono-il-più-figo-della-scuola-Malfoy le aveva appena fatto una dichiarazione?
Era categoricamente impossibile.
Non vedeva l’ora di arrivare in dormitorio per dirlo a Dom e Cece.
Mentre stava camminando però sentì delle voci, due per l’esattezza.
Si avvicinò e si nascose dietro ad una colonna.
-Hai fatto sesso con Malfoy?- disse una
L’altra annuì , una ragazza dai lunghi capelli biondo cenere.
-Oddio! E com’è stato?-chiese ancora l’amica.
-Sublime! Lui è stato sublime!- disse la bionda con sguardo adorante.
A Lily scappò uno sbuffo.
-Devo dire che ci sa fare con le donne!- aggiunse ancora la bionda.
Scoppiarono a ridere e quando si furono calmate se ne andarono.
Lily ci rimase malissimo. Credeva davvero che lui fosse innamorato di lei?
Grossi lacrimoni incominciarono a solcare le sue guance rosee.
Di scatto incominciò a correre. Salì le scale del dormitorio, aprì la porta della sue stanza e si buttò sul letto piangendo. Per fortuna  Dom e Cece non  c’erano altrimenti avrebbe dovuto dare spiegazioni.
 
Intanto….
Dom era seduta su uno dei tanti divanetti presenti in Sala Comune. Era totalmente assolta dal leggere un libro che nemmeno si accorse che qualcuno le si era seduto affianco. Quel qualcuno la sollevo di peso, quasi come  non pesasse niente, e la fece sedere sulle proprie gambe.
-Pensavo stessi dormendo- disse Dom.
-No, era venuto a cercarti nella tua stanza, ma non ti ho trovata. In effetti non c’erano nemmeno Lily e Alice. Dove sono?- chiese James.
-Uhm, Lily è andata a fare un giro. Alice è andata a cercare Al!-
-M-m-mio fratello?- chiese Jamie sbalordito.
-Già! Non dirmi che non ti sei accorto  che sono cotti l’uno dell’altro?- chiese Dom rivolta a James.
-In realtà no- disse – Comunque ho una sorpresa per te!- aggiunse malizioso.
-Davvero?-disse Dom chiudendo il libro incuriosita.
-Si- disse James- Vestiti elegante e ritroviamoci qui tra mezz’ora- aggiunse.
-Vabbene- disse lei alzandosi, gli diede un bacio e poi si diresse al dormitorio.
Arrivata nella sua stanza, posò il libro sul comodino e iniziò a scegliere un vestito tra quelli che aveva. Optò per un vestitino dal top bianco con una sottile cintura brillantinata in vita, una gonna blu che le arrivava sopra al ginocchio e delle ballerine. Si truccò leggermente: un filo di matita all’interno della rima inferiore e superiore, mascara, blush e un gloss color ciliegia.
Decise di lasciar i capelli sciolti ma abbellendoli indossando una sottile fascia anch’essa brillantinata. In mezz’ora era pronta.
Scese le scale lentamente facendo attenzione  a non far rumore.
Appena entrò la trovò vuota. Tipico di James Sirius Potter essere in ritardo! E poi dicono che sono sempre le donne ad essere ritardatarie!
Dopo appena cinque minuti eccolo scendere.
-Scusa Dom! Ho  avuto problemi coi capelli!- le disse sorridendole.
-Non avevo alcun dubbio al riguardo! – disse ridendo e intrecciando poi la sua mano a quella di James.
-Andiamo- intimò lui.
Uscirono facendo attenzione. Era pur sempre notte inoltrata! Camminarono per poco. James la condusse davanti ad un muro, apparentemente spoglio.
-La stanza delle necessità- sussurrò Dom.
James annuì. Camminò tra volte avanti e indietro finché una porta non comparve sul muro.
L’aprirono e alla vista Dominique spalancò gli occhi.
C’era un’atmosfera abbastanza intima. Troppo.
La stanza era illuminata da poche torce, le quali però bastavano ad illuminarla.
Più in profondità della stanza c’era un divano, mentre ancora più in là c’era un letto. (Ovvio)
Al centro della sala c’era un tavolo rotondo coperto da una tovaglia bianca ricoperta, anch’essa, da petali di rose rosse. Sul tavolo erano appoggiati due piatti, posate, due bicchieri, due tovaglioli, una bottiglia di succo di zucca.
Al tavolo erano accostante due sedie e, di fianco ad esso, c’era un carrellino con sopra alcune pietanze.
Dominique notò  che tra quelle c’era anche la sua pietanza preferita: gamberi alle verdure.
Avanzarono in direzione del tavolo e James la fece accomodare.
-Allora signorina, piaciuta la sorpresa?- chiese con tono divertito.
-Oh si, grazie!- rispose lei.
Scoppiarono subito a ridere.
La cena passò così, tra risate e battutine sarcastiche.
Dopo mangiato si accoccolarono sul divano e cominciarono a parlare di scuola, lezioni, cosa avrebbero fatto da grandi come professione. Parlavano tranquillamente, ma ovviamente la calma precede la tempesta.
-Sai Dom stavo pensando che sarebbe il momento di dirlo ai nostri, magari a Natale….-
Dom si irrigidì di colpo. Finora non avevano nemmeno sfiorato l’argomento.
-Tu credi sia il caso?-  domandò con la testa bassa.
-Solo se sei d’accordo- disse- insomma in questo modo non potranno far niente per separarci, siamo qui ad Hogwarts- aggiunse.
-Va bene- affermò lei.
Lui in risposta la baciò.
-Adesso andiamo a dormire che si è fatto tardi- disse alzandosi e avviandosi verso la porta.
-Scusa Dom, ma secondo te perché c’è il letto? - chiese James.
-Tu non vorrai!!??- chiese
-Esatto- disse con un sorriso d’abete.
-Ma non ho il pigiama- s’imputò lei
-C’ho pensato io- disse alzandosi.
Dalla tasca tirò fuori una borsettina, evidentemente rimpicciolita con la magia.
Da quella tirò fuori due pigiama, entrambi da uomo.
-James guarda che io sono una donna- ovviò lei
-Si, ma come potevo prendere un tuo pigiama!!??- disse lui.
Le lanciò un pigiama leggermente più grande, fece apparire una tendina dove si sarebbero cambiati.
Per primo andò James, quando uscì indossava solo il pezzo di sotto del pigiama, difendendosi con la scusa che faceva caldo… a ottobre!!
Fu il turno di Dominique. Mentre si stava cambiando ebbe la pervertita idea di stuzzicarlo…. Si finì di cambiare ed uscì. Il risultato? Indossava solo la maglia del pigiama, che le arrivava sopra le ginocchia. James che era abbracciato al cuscino alzò lo sguardo e ridacchiò.
-Che c’è? – chiese Dom – Fa caldo!!!- aggiunse lanciandogli un cuscino appresso.
Risero e poi Dominique si sdraiò accanto a James, e incuranti che l’indomani avevano le lezioni, si addormentarono.




Salveeeee!!!!! Lo so, lo so sono in ritardo di due mesi, ma avuto alcuni problemi , e poi è iniziata la scuola.
La prossima volta vedrò di caricarvi la foto dei protagonisti.
Kiss Kiss Lullabi2000

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Capitolo 4
*** Perché il dolore sovrasta sempre la felicità? ***


Perché il dolore sovrasta sempre la felicità?           
                  “Che poi infondo non è colpa sua.
                  È solo colpa mia che, come al solito, mi illudo.”
 
 
Vuota.
Ecco come si sentiva adesso Lily.
Se ne stava lì, sdraiata sul letto, il viso nero a causa del trucco ormai sbavato dalle lacrime. Gli occhi spenti.
Gli aveva creduto. Ma poi perché? Già… nemmeno lei sapeva perché.
La sveglia suonò. Le sette. Non aveva dormito affatto. Non aveva voglia di andare a lezione.
Si trascinò in bagno e appena si specchiò pensò di aver difronte un mostro. Poi capì che era solo la sua immagine riflessa.
Cavolo, non si era mai ridotta così in quindici anni di vita.
Rimase a guardarsi allo specchio per almeno dieci minuti.
Poi si riscosse e prese un batuffolino di cotone e lo bagnò con dello struccante, dimenticatasi di essere un strega e quindi di poter usare la magi.
Cominciò a togliere tutto il mascara colato sulle guance e poi passò bene sugli occhi ed infine si sciacquò il viso, che adesso poteva respirare un po’.
Si diresse in camera per vestirsi. In quel momento entrarono Dominique e Alice. Aveva dei sorrisi stupendi.
Sorrisi che si spensero nell’esatto momento in cui i loro occhi si incrociarono con quelli di Lily, che era rimasta immobile nel vederle entrare.
-Lily ma cos’è successo? – l’abbracciò Alice.
-Niente Ali. Non vi preoccupate. - disse senza alcuna traccia di emozione.
-Non vi preoccupate?! Ma ti sei vista? Sembri ridotta ad uno straccio. – sbraitò Dominique.
In effetti… pensò Lily
-Voglio sapere cos’è successo e subito anche! – continuò.
-Ho.Detto.Niente. – urlò Lily.
Alice e Dominique rimasero scioccate. Lily non aveva mai urlato contro di loro.
Lei, d’altro canto, prese la sua divisa e si nascose in bagno.
Chiusa la porta alle spalle, si lasciò scivolare con le spalle fino a sedersi per terra.
Alice e Dominique continuavano a chiamarla e a chiederle di aprire la porta.
Perché non la lasciavano stare da sola? Perché non capivano?
Si alzò, si asciugò le lacrime e si vestì in tutta fretta.
Mentre si spogliava un luccichio attirò la sua attenzione: un ciondolo a forma di serpente.
Di scatto se lo tolse, come se la sua pelle a contatto con il ciondolo potrebbe prendere fuoco.
Decise di non truccarsi, il suo viso aveva bisogno d’aria.
Uscì dal bagno, prese la borsa e, senza degnare di uno sguardo le amiche, uscì sbattendo la porta.
Scese le scale del dormitorio più in fretta che poté, oltrepassò il buco del ritratto e si trovò nel dormitorio vuoto.
Non aveva voglia di andare a lezione e quindi incominciò a girovagare per il castello, attenta che nessuno la vedesse.
Pensava. Cercava un posto dove poter essere se stessa.
Si ritrovò a passare davanti un muro spoglio pensando a questo. Lo sorpasso, ma senti dei strani rumori e allora tornò indietro.
Una porta apparve sul muro e un sorriso le attraversò il viso. Si avvicinò e l’aprì poi entro e si richiuse la porta alle spalle.
Rimase a bocca aperta.
Il suo sogno l’aveva seguita fino ad Hogwarts. Si guardò intorno. Era tutto stupendo.
Le pareti erano rosa e la luce che filtrava dalle finestra rendeva l’atmosfera ancora più bella.
A destra c’era una sbarra e sullo sfondo di essa degli specchi. C’era anche un pianoforte. A sinistra invece c’erano delle poltroncine rosa ai cui lati erano posizionati vari scatoli, un armadio, uno spogliatoio e una porta che probabilmente conduceva al bagno.
Lily si avvicinò alle poltroncine, si sedette e aprì uno dei tanti scatoli situati a terra. Quello conteneva un paio di scarpe da danza classica: un paio di punte per l’esattezza.
Le osservò, se le rigirò tra le mani e con occhi lucidi se le strinse al petto.
Dio… quanto le era mancato danzare su quelle punte.
Quanto le era mancato sentirsi libera e priva di ogni preoccupazione. È come se indossando quelle scarpette, il mondo intorno scomparisse e lei si ritrovasse a danzare nel cielo, a volare.
Grazie alla danza aveva trovato un modo per sentirsi più sicura di se, più se stessa.
Le accarezzò come se stesse toccando un petalo di rosa e, cauta si alzò dirigendosi vicino all’armadio.
Voleva danzare, voleva sentirsi libera da ogni dolore, voleva che per un attimo Lui scomparisse dai suoi pensieri.
Ci trovò tutto nell’armadio. C’erano perfino le medicazioni per le punte.
Agguantò un tutù nero, uno scaldacuore rosa, un paio di scaldamuscoli del medesimo colore e le medicazioni per le punte.
Corse nello spogliatoio e si spogliò.
Infilò il tutù… cavolo quanto le era mancato quell’indumento.
Indossò scaldamuscoli e scaldacuore e infine cominciò a medicarsi la punta dei piedi.
Dopo aver finito raccolse le punte che precedentemente aveva poggiato sulla panchina e le rigirò tra le mani.
Sarò in grado di usarle ancora? Cadrò? ... questi pensieri le ronzavano in testa.
Li scacciò e incomincio ad infilarle e poi cominciò a legare i nastri attorno alle sue caviglie.
Si alzò e si ammirò allo specchio.
Cavolo! L’ultima volta che si era vista così era a tredici anni. L’ultima volta che aveva danzato…
Uscì dallo spogliatoio e si avvicinò alla sbarra.
Accarezzò delicata la liscia superficie di legno dell’asta e chiuse gli occhi vagando per i ricordi.
“Una dolce ragazzina di tredici anni che stava alla sbarra a fare pliè….
Si apprestava a fare diagonali di piroette mentre l’istruttrice la seguiva attentamente.”
 Si risvegliò dallo stato di trans e si avvicinò alla sua borsa per estrarre la bacchetta.
Incantò il pianoforte per far sì che suonasse una dolce musica classica.
Ritornò alla sbarra e prendendo un respiro profondo si alzò sulle punte.
Incominciò a molleggiare le punte per farse diventare un po’ più morbide da utilizzare.
Dopo aver fatto ciò stese la gamba sulla sbarra e si protese col busto in avanti.
Riscaldatasi cominciò a fare piroette per tutta la stanza, la musica suonava ancora e lei rideva perché si sentiva libera, senza dolori.
Cadde, ma non pianse anzi rise.
Rise perché non si sentiva così da molto tempo ormai.
Finito l’attacco di risa si alzò e continuò a volteggiare.
Ogni tanto faceva qualche arabesque e qualche jetè.
Dopo essersi stancata abbastanza decise di fermarsi, guardo l’orologio e …
Cazzo! Erano l’una. Si doveva sbrigare.
Tornò nello spogliatoio e si svestì in tutta fretta rinfilandosi la divisa.
Uscì e posò tutto al loro posto: il tutù, lo scaldacuori, gli scaldamuscoli e le medicazioni nell’armadio e le punte nello scatolo dove le aveva prese prima.
Raccolse la borsa e si guardò ancora un po’ intorno. Sospirò e poi uscì. Stava correndo ma poi si fermò di colpo.
Non aveva pensato al fatto che se si sarebbe recata in Sala Grande per pranzare avrebbe incontrato Dom e Ali, oltre che James che sicuramente avrebbe voluto delle spiegazioni riguardante il fatto di aver saltato le lezioni.
E, se per questo, lei non aveva voglia di dare spiegazioni.
In realtà lei non voleva parlare con nessuno, perché sapeva che se ne avrebbe parlato con Dom e Alice loro sarebbero andate in escandescenza e se lo avrebbe detto a qualcun altro sicuramente le avrebbe dato della sciocca per averci creduto, sapeva che avrebbero provato compassione. E lei non voleva la compassione di nessuno.
Decise allora di tornarsene in camera. Dubitava che Dom e Ali, pur non avendo lezioni, fossero in stanza. Sicuramente Dom era con James, mentre Alice sicuramente stava passando del tempo con Albus.
Ed infatti fu così. La stanza era vuota.
Meglio così… si disse.
Posò la cartella con malavoglia sul letto e agguantato della biancheria intima pulita e dei vestiti puliti, si rifugiò in bagno per farsi un bagno veloce.
Che poi di veloce non ebbe niente poiché la piccola di casa Potter ci stette per almeno un’ora e mezza.
Guardò la sua pelle, ormai tutta ringrinzita, e decise di uscire.
Si avvolse nel caldo accappatoio bianco e, successivamente, avvolse anche i capelli in un asciugamano del medesimo colore.
Si guardò allo specchio e notò come gli occhi, solitamente di un blu luminoso, risultavano spenti e vuoti.
Notò come la felicità di aver danzato fosse sparita lasciando nuovamente posto alla tristezza.
Scoppiò a piangere non sapendo neanche lei il motivo.
Lo sfogo durò poco ma lei rimase accasciata contro la dura superficie della porta per un bel po’.
Si risvegliò solo quando una voce la chiamò.
Albus…
-A-Al aspetta s-sono appena uscita dalla vasca- disse.
Indossò i vestiti molto velocemente, si guardò ancora un attimo allo specchio e poi aprì la porta ritrovandosi davanti Al con i capelli stranamente scompigliati.
-Hey Lil! Poiché domani c’è la prima uscita ad Hogsmeade, volevo invitarti a venire con me, Alice, Dom e James!-
Ci pensò su un po’, si disse che magari poteva essere bello andare con loro.
-Massì dai, ci vengo- disse sorridendo.
Sorridendo poi….
-Perfetto- disse Al avvicinandosi alla porta e aprendola – ah con noi viene anche Scorpius- aggiunse uscendo e chiudendo la porta alle spalle.
Lily rimase immobile scioccata.
E adesso come avrebbe fatto a fingere con lui?
 
 
 
Salveeee!!!
Lo so che vorreste uccidermi. Mi dispiace, ogni volta prometto che aggiornerò più presto e invece aggiorno sempre più tardi.
Cause? La mia migliore amica in ospedale, i miei “compagni” (se così si possono chiamare) di classe ed il mio ex ragazzo.
L’unica causa buona è forse l’inizio (diciamo riinizio) di un corso di danza: la mia passione.
Mi prende davvero tantoooo tempo, ma sono contenta.
E diciamo che in parte il capitolo parla di questo.
Sto cercando di modellare Lily a mio piacimento, facendola somigliare a me, descrivendo le mie emozioni e facendole diventare sue, perché in fondo, tutto quello che scrivo, mi succede per davvero.
Ho sempre letto storie in cui Lily non mostrava le sue passioni e allora mi son chiesta –Perché non unire le mie due passioni, cioè la danza e la scrittura? –
Eh allora ho fatto diventar Lily una ballerina.
Le emozioni che lei descrive durante la danza, in realtà sono quelle che ho provato io tornando a danzare.
Vabbè non ci dilunghiamo troppo.
Passiamo ai ringraziamenti.
Per le preferite:
AbeautifulPANDA, Cippy_98, ehiluke, everlark4e, fiorenzailfiore,
malfoyLady, mikymusic, Noemi 99, We_Are_Love.
Grazie.
 
Per le seguite:
Anny_1D, beno89, BlackandLupin, dani__96, dracomalfoy94, ElectraElthanin_Slytherin,
FeniceAla19160, lilyescorpiusforever,
Lily_Ginny, LittleGypsyPrincess, Lydiix, MartynaChan,
Mary Evans, Noemi 99, paperottamartina, prettyvitto,
roselibonscarpotley, Roxy_HP, tribute_potterhead,
ValeSerpe29, _Silviuz.
Grazie
 
Per le ricordate:
yuukilalla , _Luchi24_ .
Grazie.
 
Ciao a tutti e fatemi sapere se il capitolo vi piace.
Kiss Kiss Lullabi2000   
 
 
 
 

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