La Chioma della Regina di FoxFace00 (/viewuser.php?uid=639243)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***
Capitolo 5: *** Capitolo V ***
Capitolo 6: *** Capitolo VI ***
Capitolo 7: *** Capitolo VII ***
Capitolo 8: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 9: *** Capitolo IX ***
Capitolo 1 *** Capitolo I ***
Capitolo
I
BOOM!
Un'esplosione nel
cuore del bosco.
«
Stupida, stupidissima magia! Stupide pozioni e formule magiche! »
esclamò Christal. L'esplosione l'aveva mandata a gambe
all'aria. I
capelli neri erano coperti da uno spesso strato di cenere e gli occhi
viola cerchiati da uno strano liquido scuro melmoso, che le ricopriva
completamente mani e viso, e in parte anche la t-shirt arancione e
gli short neri.
«
Non riuscirò mai a combinare nulla di buono con pozioni e
arti
magiche! »
continuò la figlia di Ecate, e così dicendo
incrociò le braccia.
Accanto
a lei suo fratello Joy, anche lui completamente ricoperto di melma,
le mise una mano sulla spalla. «
Stai tranquilla sorellina, ce la farai, »
la rassicurò «
ti serve solo un po' di pratica... »
si guardò attorno e sembrò accorgersi per la
prima volta del
disastro che Christal aveva combinato.
«
Molta pratica... »
aggiunse con un sospiro.
«
Menomale che oggi siamo venuti qui a esercitarci, altrimenti sai che
casino alla casa 20! »
disse Joy con un tono di voce ironico. Infatti la prima volta che
Christal aveva provato a preparare una semplice miscela la casa 20
era quasi saltata in aria.
Joy
era gentile con la sorella, ma entrambi sapevano che era un caso
disperato.
Poco
dopo arrivarono due figli di Efesto.
«
State tutti bene? »
chiese Skyler preoccupata. «
Abbiamo visto l'esplosione e... »
«
È stato mitico!!! Ma mi dici come hai fatto?! Vieni, ce lo
insegnerai e così io e i miei fratelli della casa 9
costruiremo
delle anfore di fuoco greco ancora più potenti! »
la interruppe Leo «
Oh, non vedo l'ora! »
«
Leo! Così non aiuti! »
lo riproverò Skyler, anche se si vedeva che non riusciva
è essere
arrabbiata con il fratello. Poco dopo si udì un rumore di
zoccoli e
Chirone arrivò trottando verso di loro. «
Oh oh!»
sussurrò Leo, vedendo il centauro avvicinarsi. «
Cos'è
successo?!
»
chiese Chirone preoccupato. «
Secondo te? Christal ha di nuovo fatto saltare in aria qualcosa
Chirone, non è una novità! »
intervenne
il Signor D, sbucato da
dietro un albero in quel momento «
Oggi è già la terza volta, non farne un dramma! »
e così dicendo fece apparire un calice ricolmo di vino
rosso. «
Mister D, lo sa che le è vietato bere vino... »
Il Signor D gli fece un piccolo versetto acuto per poi trasformare il
calice in una lattina di Diet Coke. «
Perfetto, tornando a noi... Ah, già, Christal. Per questa
volta non
prenderò provvedimenti perché non risultano
feriti, però devi fare
più attenzione quando fai certi... esperimenti, ok? »
«
Ok Chirone, cercherò di...»
non finì neanche la frase che venne interrotta da una voce
acuta e
stranamente seducente.
«
Chirone ha ragione Christal, dovresti fare più attenzione, »
disse una ragazza. Aveva dei lunghi capelli lisci color carbone,
leggermente arricciati all'estremità, e due occhi
più azzurri del
mare stesso. Continuò a parlare avvolgendosi i capelli
attorno a un
dito. «
rischieresti di rovinarti quel brutto faccino che ti ritrovi! »
detto ciò fece un piccolo risolino acuto, che venne subito
imitato
da un gruppetto di figlie di Afrodite che la stavano seguendo.
«
Drew, non hai altro da fare? Tipo pettinarti i capelli o
chessò io?
»
le rispose Christal in tono acido. Evidentemente Drew non le piaceva.
«
Oh, Christal, io sono già perfetta così! »
e così dicendola figlia di Afrodite si mise in posa, come se
ci
fosse un fotografo appostato da qualche parte. Aveva un sorriso
abbagliante e gli sciatti abiti del campo su di lei sembravano
stupendi, a dir poco.
«
Ma ti prego Drew! Conosco ragazze che sono mille volte più
belle di
te senza neanche un filo di trucco! »
sbottò Leo, che sembrava però essere attratto
dalla sua lingua
ammaliatrice.
«
Vuoi dire quella tua piccola e sciatta fidanzatina della cabina di
Ermes? Com'è che si chiama? Ah già, Emma! »
pronunciò il nome della ragazza come se fosse un insulto.
A
quel punto Leo scattò verso di lei e cercò di
tirargli un ceffone,
che venne però intercettato da Skyler. «
Non parlare così della mia ragazza! »
ringhiò il figlio di Efesto a denti stretti cercando di
liberarsi
dalla presa della sorella. Skyler lo spinse via con dolcezza. «
Lasciala
stare Leo, non merita la
tua attenzione. »
dopodiché si voltò verso la figlia di Afrodite e
la guardò con gli
occhi chiusi in due fessure, mandandole un messaggio ben chiaro:
“La
prossima volta non lo fermerò, anzi, mi unirò a
lui se osi
offendere nuovamente la mia migliore amica!”. Drew fese
scorrere
l'argomento con un gesto della mano, poi tornò a guardare
Christal.
<<
Io sono perfetta così, ma tu?! Con quei capelli sembri un
porcospino. Che bel soprannome: Christal il Porcospino! »
e così dicendo si mise a ridere, voltandosi verso le
sorelle, che
stavano guardando inorridite la figlia di Ecate. Drew, non capendo
cosa stesse succedendo le guardò con aria interrogativa, a
cui loro
risposero con un cenno della testa, indicando le mani della ragazza.
Quando la figlia di Afrodite si girò vide le mani della
figlia di
Ecate ricoperte di sangue, di schegge e di quella strana melma, che
aveva creato infezione in alcuni punti delle mani. L'insieme era
disgustoso e Drew stava per vomitare, ma non poteva lasciarsi
sfuggire una simile occasione. Assunse l'espressione più
dispiaciuta
che le venisse in mente e si rivolse a Christal.
«
La bambina si è fatta la bua? Che ne dici di un cerotto con
gli
unicorni? »
e dopo aver finito la frase si mise a ridere, aspettandosi che le
sorelle la imitassero, cosa che però non successe,
alché si zittì.
Gli occhi di Christal si velarono di lacrime. La figlia di Ecate si
alzò, facendo penetrare le schegge che aveva nelle mani
ancora di
più, e corse via, lontano, mentre alle sue spalle suo
fratello Joy
urlava contro la figlia di Afrodite.
Angolo
scrittrice:
Salve!
Allora...
Questa è la mia prima FanFiction in assoluto. Spero
vivamente che vi
piaccia.
Se
non vi piace gradirei che, con una recensione, mi scriveste sotto il
motivo, dopotutto sbagliando si impara, giusto? Sono aperta a tutte
le critiche! Grazie per aver letto questo angolo scrittrice e... al
prossimo capitolo!
Baci^^
FoxFace00 :* <3
P.S.=
Personaggi come Skyler (figlia di Efesto) o Emma (figlia di Ermes)
NON sono di mia proprietà. I personaggi
che in ogni storia
metterò qui sotto appartengono a ValeryJackson,
scrittrice che mi ha ispirato tantissimo! Vi consiglio di andare a
leggere le sue storie, in particolare “Il Morbo
d'Atlante” se
volete conoscere meglio questi personaggi! È veramente una
brava
scrittrice, spero che vi piaccia, è veramente FANTASTICA,
MERAVIGLIOSA!
P.P.S.=
Dedico questo capitolo a due persone importantissime per me:
ValeryJackson e LETY
STOLL 00 che mi hanno sostenuto e aiutato nella
realizzazione
di questa storia. (In parte anche obbligato, solo LETY
STOLL 00, ma è una buona amica una fantastica
scrittrice)
|
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Capitolo 2 *** Capitolo II ***
Capitolo
II
«
Ehi Christal, va tutto bene? ».
Christal si asciugò in fretta le lacrime che le rigavano il
viso,
cercando nel mentre di pulirsi un po' la faccia, con il risultato di
impiastricciarsela ancora di più.
Quando
però si girò e vide il viso della sua amica Piper
tirò un sospiro
di sollievo.
«
Niente, »
le rispose la figlia di Ecate, mentre realizzava con il dito dei
piccoli cerchi sui vetri che aveva estratto dalla mano «
solo uno stupido esperimento andato a male, come al solito... »
a ripensare a ciò che era accaduto una decina di minuti
prima i suoi
occhi si velarono di lacrime, mentre una di queste le scendeva sul
viso, la
luce del sole le faceva luccicare. Il cielo era di un azzurro
abbagliante, senza l'ombra di una nuvola, dello stesso colore degli
occhi della mora. Ma
purtroppo erano anche dello stesso colore di quelli della sorella, il
che fece sembrare a Christal tutto più triste e cupo.
«
Vieni qui Chri! »
e così dicendo la figlia di Afrodite allargò le
braccia, in cui
subito la figlia di Ecate si tuffò. Mentre la ragazza
piangeva la
figlia di Afrodite si incamminò verso la capanna 20, una
capanna
costruita con grandi lastre di pietra nera con incisi dei simboli
magici, e, al suo interno, ricolma di alambicchi, polveri e miscugli
vari.
La
fece sedere sul proprio letto e iniziò a grattare via lo
sporco con
delle salviette umidificate.
Mentre
l'amica la ripuliva e la truccava con la matita nera, Christal le
raccontava l'episodio che le era accaduto la mattina, nel boschetto.
Al
sentire il nome della sorella Piper arricciò il naso, come
se le
desse fastidio anche solo pensare a essa.
Quando
la figlia di Ecate terminò il racconto, l'amica aveva
già
riordinato tutti i suoi trucchi, e stava inserendo la spina della
piastra per capelli nella presa della corrente, non pensando che
Christal aveva i capelli pieni di melma. «
Io l'ammazzo quella sbruffona! »
urlò Piper mentre scacciava i fratelli (tutti
maschi)
della ragazza dalla casa. «
Non
deve osare trattare le nuove arrivate! Non è neanche
più
capocabina, non ha più potere! Io la strangolo! »
e così dicendo, la figlia di Afrodite, iniziò a
passare al setaccio
l'armadio della ragazza per trovarle qualcosa da mettere, forse con
foga un po' troppo eccessiva.
«
Calmati Pip, non mi è successo niente! »
le rispose Christal, cercando di assumere un tono fermo e sicuro,
cosa che però non le riusciva molto bene, soprattutto per i
vestiti
sporchi che indossava.
«
Sto bene, è solo... »
le parole le si strozzarono in gola, e i suoi occhi si ricoprirono
nuovamente di un velo di lacrime.
A
quella visione Piper prese dei fazzoletti e le corse incontro. «
No no no, Chri, non
metterti a piangere! Rischi di sbavare tutto il trucco! »
le disse l'amica, iniziando a tamponarle le poche lacrime che
già le
rigavano le guance. «
Ora stai calma e fai un bel respiro, calmati »
le disse la figlia di Afrodite facendo
dei profondi respiri per
incitare l'amica a imitarla, mentre ancorale asciugava le lacrime e
aggiustava le sbavature del trucco.
Christal
fece due profondi respiri, ricacciò indietro le lacrime e si
calmò.
«
Grazie Pip, va molto meglio »
rispose
la figlia di Ecate all'amica, sorridendole debolmente.
«
Ne
sono felice, ma credo che a una certa figlia di Afrodite di mia
conoscenza le cose non andranno altrettanto bene! »
disse la frase con un tono di voce un po' troppo calcato,
irrigidendosi sempre di più e, senza farlo apposta (o forse
sì?)
strappò in parte l'unica maglietta nera dell'amica,
nonché la sua
preferita.
Christal
guardò con gli occhi sbarrati la sua bella maglietta ormai
strappata.
«
Oh miei Dei! Scusa Chri! Ti giuro, non lo volevo fare, mi dovevo
sfogare e... e... »
la
figlia di Afrodite alzò gli occhi dalla maglietta e
guardò l'amica,
che era improvvisamente diventata più pallida del solito.
«
Chri-Christal... v-va tutto? Sei mortalmente pallida! »
chiese Piper, decisamente preoccupata, all'amica. «
Vuoi che ti prenda un po' di zucchero? »
Solo
allora Christal si rese conto di star trattenendo il respiro. Chiuse
gli occhi e rilassò le spalle, espirando profondamente,
dopodiché
riaprì gli occhi.
«
No Pip, grazie. Va tutto bene. »
rispose la figlia di Ecate prendendo la maglietta tra le mani ed
esaminando lo strappo. «
Per fortuna lo strappo è abbastanza lineare.
Aspetterò mio fratello
Joy e gli chiederò di ripararla con la magia. »
E così dicendo la ragazza si
sedette sul letto e sospirò, appoggiando la maglietta sul
materasso.
«
Tu non resterai qui! Tra poco dovremo andare a cenare,
e di sicuro tuo fratello non tornerà fino a dopo la fine del
pasto »
le disse l'amica in tono autoritario, mentre staccava la piastra
dalla presa e la passava a Christal. «
Vieni! »
e
così dicendo la figlia di Afrodite prese in una mano la sua
borsa,
mentre con l'altra afferrava il braccio dell'amica, e si
incamminò a
passo deciso verso la cabina 10, la capanna di Afrodite.
Mentre
le due ragazze camminavano verso
la capanna la figlia di Ecate si divincolava, cerando di dissuadere
l'amica, senza
però ottenere risultati.
«
Stai
calma Chri, a quest'ora non c'è nessuno! Sono tutti a
equitazione »
la
rassicurò Piper
«
Inoltre ci metteremo pochi minuti!
»
Dopo
molte suppliche da parte dell'amica, Christal decise di entrare.
«
Finalmente ti sei decisa Chri, ci voleva tanto? Ci mettiamo giusto
due... »
appena però la ragazza aprì la porta si
trovò davanti
uno dei suoi fratelli più piccoli.
«
Ehi Nhoa, che ci fai qui? »
chiese la capocabina al fratello con un sorriso raggiante. Era
evidente che fosse felice di vedere il fratellino.
«
Pensavo
sapessi
che... »
il fratello fece a Piper un gesto con la testa, come per indicare le
proprie spalle.
La
sorella scosse la testa sorridendo, pensando a che cosa stesse
indicando, ma appena guardò oltre le spalle del fratello il
suo viso cambiò espressione. Il sorriso che fino a poco
prima era
disteso sulla sua faccia si mutò in un'espressione tra la
rabbia e
lo stupore.
«Tu?!
Che diavolo ci fai qui... »
Angolo
scrittrice:
Ehilà
gente!
Allora...
nuovo capitolo, che ne dite? Vi piace?
Questi
capitoli sono tutti di passaggio per conoscere la nostra
protagonista, ma spero che vi piacciano ugualmente!
Chi
mai avrà visto Piper??
Suspance!
Per saperlo dovrete aspettare il prossimo capitolo!
Ahahahah,
sono crudele eh?
Ringrazio
Flowers
of Death,
ValeryJackson
e
Treacherouss
per
aver recensito lo scorso capitolo e
a _lulaby_
per
aver inserito la storia tra le seguite :)
Ok,
grazie per aver letto questo angolo scrittrice e... alla prossima!
Baci^^
FoxFace00 :* <3
P.S.
Visto che in questo periodo sono “fissata” con i
manga, e ho
imparato a disegnare un viso in modo decente, volevo inserire in ogni
capitolo il viso di un personaggio realizzato da me... Ditemi che ne
pensate e se vi piacciono. Oggi ne inserisco due (visto che non c'era
nell'altro capitolo). Se volete che continui mandatemi un messaggio
privato o scrivetemelo in una recensione :). NON li colorerò
in
quanto rischio solo di rovinare il disegno.
(A
sinistra Christal e a destra Piper)
|
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Capitolo 3 *** Capitolo III ***
Capitolo
III
«
Tu?! Che diavolo ci fai qui James?!
»
urlò
Piper verso il ragazzo biondo.
«
Oh, ciao Piper, come va? »
rispose il ragazzo con voce melliflua. Dal comportamento e
dall'aspetto somigliava a un ragazzo della cabina 7. Dopo aver
rivolto alla figlia di Afrodite un piccolo sorrisetto girò
il viso
verso la sua destra e si mise a ridere, mentre una voce femminile
rispondeva alla risata, imitandolo.
Piper,
incuriosita dalla voce femminile, sporse
un poco la testa per scorgere il viso della ragazza. Appena capito a
chi appartenesse la voce di poco prima si incamminò decisa
verso la
ragazza che aveva emesso quei strani e familiari risolini.
«
Drew! »
urlò la figlia di Afrodite contro la sorella. Al sentire
quel nome
Christal sbarrò gli occhi, facendosi
piccola piccola e andando a rintanarsi in un angolino.
«
Non dovreste essere a equitazione tutti
voi?! »
e,
alla parola tutti, fece un breve giro su sé stessa,
squadrando e
lanciando occhiatacce a ognuno dei suoi fratelli,
per
poi tornare a fissare la sorella.
«
Oh,
ciao McLean. Scusa tanto »
iniziò
Drew assumendo il tono e l'espressione più innocenti che le
venissero «
Ma
oggi ero veramente stanca e
volevo stare un po' con il mio ragazzo, quindi ho deciso che l'intera
cabina avrebbe saltato le lezioni. Scusa, non te l'avevo detto? »
«
Tu
hai fatto cosa? »
chiese
Piper con
una faccia scioccata e irritata allo stesso tempo.
Drew,
con aria da “Ma fai sul serio” ripeté la
frase
« Ma
sei sorda o cosa?! Ho detto che ero stanca, e quindi... »
Piper
la zitti con un gesto della mano, quindi, con un tono di voce molto
alto le parlò
«
Ho
capito quello che hai detto, ma TU non puoi farlo! Sono io la
capocabina, IO detto le regole! » esclamò
Piper infuriata, con
gli occhi talmente spalancati da far paura.
«
Io
ne ho il diritto eccome! Sono la più grande qua dentro! »
e
dicendo ciò fece un ampio gesto con la mano a indicare la
cabina «
Inoltre
non dovresti chiedere a me cosa ci faccio qui, ma a Lei! »
e
così dicendo indicò la figlia di Ecate con una
mano e con
un'espressione di disgustoso dipinta sulla faccia.
Piper
voltò la faccia nella direzione indicata dalla sorella. Vide
Christal, in un angolo, il viso completamente rosso nascosto tra le
mani. La ragazza si era completamente dimenticata dell'amica
« Lei
ha un nome! E inoltre l'ho invitata IO, quindi se te la devi prendere
con qualcuno prenditela con me! »
Gridò
Piper contro la sorella, fulminandola con lo sguardo. Drew non
rispose, morsicandosi l'interno della guancia e abbassando lo
sguardo. Dopotutto Piper era comunque la capocabina delle figlie di
Afrodite, e con la sua lingua ammaliatrice non ci si doveva
scherzare.
«
Vedo
che non hai altro da dire... In questo caso
non c'è motivo che di rimanere. TUTTI FUORI! »
urlò
Piper.
Al
sentire la voce decisa della capocabina tutti i fratelli e le sorelle
si incamminarono verso l'uscita, capeggiati
da
James, spaventato
e impaziente di uscire.
Infatti appena aveva sentito alzare il tono di voce della figlia di
Afrodite si era piombato verso l'uscita. L'unica
che rimase poco più degli fu Drew, che per un ultimo istante
rivolse
un'occhiata di sfida verso la sorella, ma
appena questa rispose la ragazza si voltò e si
incamminò a passo
spedito verso la porta, che sbatté dopo essere uscita.
Piper
si avviò prima alla prima e poi alla seconda finestra per
chiuderle,
poi, con un sospiro di sollievo, si incamminò verso il baule
posto
ai piedi del suo letto.
Christal,
che aveva assistito a tutta la scena dal suo angolino, decide di
andarsene, per non disturbare l'amica.
Si
incamminò in punta di piedi verso la porta, stava per
aprirla quando
Piper si materializzò davanti a lei. Probabilmente era molto
più
abile di lei nel
muoversi di soppiatto.
«
Non-ci-pensare-neanche
Christal! »
Esclamò
la figlia di Afrodite, e così dicendo la prese per un
braccio e la
trascinò, obbligandola a sedersi su un letto. La figlia di
Ecate si
massaggiò il braccio che l'amica aveva stretto con un po'
troppa
forza.
«
Io
me ne vado, non voglio creare discussioni né disturbare »
disse
Christal a bassa voce. Dopodiché cercò di alzarsi
dal letto, ma la
mano dell'amica la spinse indietro.
«
Tu
non disturbi proprio nessuno, è quell'idiota di Drew che
disturba.
Ora siediti là e aspetta! Avrò qualcosa della tua
taglia nel mio
baule! »
e
detto questo iniziò a frugare nel proprio baule, mettendo
tutte le
maglie sul letto in base al colore e al tipo.
Mentre
l'amica aggruppava roba su roba sul proprio
letto,
Christal ripensò alla reazione esagerata che aveva avuto
poco prima
l'amica.
«
Scusa
Pip... Posso farti una domanda? »
le
domandò la figlia di Ecate.
«
Certo
Chri... Dimmi pure! »
Le
rispose Piper, senza però smettere di tirare fuori vestiti
dal
baule. “Probabilmente è magico”
pensò Christal “non ci può
stare così tanta roba dentro!”
«
Senti...
Pensavo che prima hai avuto una reazione un po' esagerata con quel
ragazzo... ehm...
»
«
James?
»
le
suggerì l'amica, che si era fermata con una felpa nella mano.
«
Sì,
proprio lui! Senti... mi diresti che succede? Che relazioni hai con
lui? »
le
chiese la ragazza.
«
Questi
non sono affari tuoi! »
le
urlò contro la figlia di Afrodite.
Christal,
allora, si fece piccola piccola. Abbassò la testa e
iniziò ad
alzarsi.
«
No
Chri, ti prego, rimani! »
disse
Piper, prendendo l'amica per un braccio.
A
quel punto Christal fece un respiro profondo. Si girò verso
la
ragazza, con gli occhi velati, e aspettò. «
Scusami,
è solo che... »
Piper
sospirò. Probabilmente per lei era molto difficile aprirsi.
«
Piacevo
a James,
ma io gli ho detto di no, visto che sono fidanzata con Jason e...
Beh, Drew, come sempre, deve fare l'esibizionista e dimostrare che
vale quanto me, se
non di più. Essere capocabina di Afrodite non è
certo una
passeggiata. »
E
detto questo si
sedette sul letto, sospirando un'ultima volta.
«
Pip,
se vuoi me ne vado, io... »
Ma
Christal non finì la frase. Che
cosa avrebbe dovuto dirle? Che le dispiaceva? Che in realtà
Drew era
solo una bambina viziata?
«
No,
tranquilla... Non ce né bisogno... Dai, vieni, vediamo di
trovare
qualcosa della tua misura!
»
e, mentre Christal si avvicinava, l'amica iniziava a prendere una
felpa.
Dopo
un'ora, la figlia di Afrodite aveva trovato all'amica una felpa
grigia,
un po' larga, e un paio di leggins.
«
Non
puoi tenerti quella maglietta lurida! »
e
detto questo la figlia di Afrodite continuò a cercare, ma
senza
trovarne nessuna che le andasse bene.
«
Ma
che diavolo! Non è possibile che in questa cabina non ci sia
UNA
maglietta delle tue dimensioni! »
ma,
appena finì di dirlo, sbarrò gli occhi, fissò
un attimo Christal,
e si precipitò verso un cassetto.
«
Ecco,
prova questa!
»
urlò
quasi Piper, gettandole una
canottiera
addosso.
«
In
realtà questa non è tanto nel mio stile Pip,
ti ringrazio ma...
»
Christal
guardò l'amica, che le stava rivolgendo una faccia da
cucciolo
implorante. «
Ok,
ma se non mi va la
tolgo!
»
La
figlia
di Ecate
prese la canotta e la indossò. Aderiva perfettamente al suo
corpo.
«
Ok...
mi sta... grazie Pip, ma veramente, io... Lo
sai come sono, rischierei di sporcartela, quindi..
»
«
Stai
tranquilla! Ne ho un sacco... per una sporca non muoio mica! »
la
interruppe Piper «
Forza!
Andiamo a cena!
»
e
detto questo afferrò
il braccio di Christal e si diressero verso il padiglione della
mensa, mentre
questa si faceva una coda per nascondere i capelli ancora pieni di
melma.
Angolo
scrittrice:
Buongiorno/Buonanotte/Buon
pomeriggio/Buona sera!
Nuovo
capitolo! (un po' più lungo del solito XD)
Come
avrete ben capito Piper e Christal sono molto legate... Pensate che
sia la sua migliore amica? Non è così! La sua
migliore amica
comparirà nel prossimo capitolo!
Allora...
che ne pensate? Vi è piaciuto? Fatemi sapere cosa ne pensate
con una
recensione qua sotto!
Ringrazio
Frazelshug,
ValeryJackson
e
LETY
STOLL 00
per
aver recensito,
Miky24
per aver recensito e inserito tra le preferite,
Flowers
of
Death
per
aver recensito e inserito tra le seguite la mia storia insieme
a
_lulaby_
e
a tutti i lettori silenziosi e... alla prossima!
Baci^^
FoxFace00 :* <3
P.S.
Ringrazio, anche se non ci sono i suoi personaggi
ValeryJackson
per
tutto il supporto che mi ha dato! Voi non sapete di cosa parlo, ma lo
scoprirete! Grazie Valery!!!!
P.P.S. Visto che a molti di voi
sono piaciuti i miei due precedenti manga precedenti ecco a voi...
James! Yeeee! Ma quanto lo odio -_- Ok, questi sono pensieri personali
xD. Vi metto, visto che sono brava u.u, anche il disegno a colori. Non
lo farò più: era l'unico decente :)
|
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Capitolo 4 *** Capitolo IV ***
Capitolo
IV
Christal
e Piper si diressero assieme verso il padiglione, ma poco dopo la
figlia di Afrodite
dovette lasciare l'amica per dirigere, anche se controvoglia, la sua
cabina al tavolo.
Mentre
Christal camminava vide uscire dall'acqua una ragazza e un ragazzo.
La
ragazza indossava una maglietta con una sola spallina, nera, con
sopra scritto, con la scrittura di Percy (probabilmente ci aveva
impiegato giorni a farla) “Gemma”, con vicino
disegnato un
tridente, e un paio di jeans strappati molto corti. I capelli di un
blu sfumato
mettevano
in risalto il colore degli occhi.
Il
ragazzo, invece, era
muscoloso, tatuato
e abbronzato. Ma di
un'abbronzatura strana, probabilmente era
della casa di Efesto e il fuoco delle fucine gli aveva
donato quel particolare colorito.
I
capelli ricci neri erano completamente bagnati, ma già
iniziavano ad
asciugarsi.
Christal
si avvicinò, cercando di sentire cosa si stessero dicendo i
due
ragazzi.
«
Ciao
Harry!
»
disse
Gemma, dandogli un bacio sulla guancia bagnata. Doveva
alzarsi in punta di piedi per riuscire a raggiungere
la guancia del ragazzo, anche se non era molto più alto di
lei.
«
Ci
vediamo più tardi tesoro
»
rispose
il ragazzo, ricambiando il bacio.
Dopodiché
ognuno si allontanò
in direzioni diverse: il ragazzo si unì
ai fratelli, mentre la ragazza si
avvicinò
alla fila dei figli di Ares.
«
Gemma, quando dovete fare cose mielose tu e il tuo ragazzo, per
favore, lontani da me!
»
disse
la figlia di Ares all'amica, mentre le metteva un braccio attorno al
collo.
«
Zitta Jakline!
Quando tu e Drake vi baciate
io non dico niente! » la figlia di Ares arrossì di
botto, prendendo
il colore dei capelli,
e iniziò a guardare verso
la fila della casa di Atena. Christal guardò nella stessa
direzione,
ma non riuscì a capire chi stesse guardando... i figli di
Atena
erano tutti biondi con gli occhi grigi! Ma, a un certo punto, uno di
questi alzò lo sguardo dal libro (in greco) che stava
leggendo, alzò
una mano e sorrise, salutando Jakline, che ricambiò il
saluto, tutta
rossa in viso.
Gemma,
vedendo la reazione dell'amica, scoppiò
a ridere, tra le proteste e le suppliche della figlia di Ares di
finirla.
«
Gemma!
Vieni,
dobbiamo
andare!
» la
chiamò
Percy.
Gemma
sbuffò.
Non
le
piaceva
seguire
gli ordini
di
nessuno,
alzò
gli occhi al cielo
e si
incamminò
verso
il fratello.
A
quel
punto
il corno
suonò
e
Christal
si
mise
a
correre
verso
il tavolo
di
Ecate.
Prese
un po' di carne dal vassoio che girava, un po' di insalata e si
avviò
al fuoco per sacrificarne un poco agli Dei.
Buttò
parte della sua carne e quasi tutta l'insalata
nel braciere,
pensando “Ti prego mamma, aiutami!”.
Dopodiché
si avviò al suo tavolo, senza proferire parola.
Quando
tutti
ebbero finito di mangiare si avviarono verso il falò. Tutti
iniziarono a cantare e ballare, arrostendo marshmallow e ridendo tra
loro.
Christal
se ne stava, come al solito, in un angolino, per nascondersi ma allo
stesso tempo per vedere tutti. Il
fuoco era molto alto e di un rosso acceso! Quel giorno il campo era
allegro! Purtroppo questo implicava anche molto calore. Tutti,
infatti, erano in maglietta o canottiera, tranne Christal, che si
ostinava a tenere la felpa grigia
addosso.
Riusciva
a vedere Jakline, con la sua maglietta tagliata per far vedere il suo
tatuaggio a forma di drago sul fianco destro e
i capelli di un rosso che si andava sfumando, fino ad arrivare alle
punte bianche, poco sopra il gomito,
con Drake, ai margini del bosco. Lui leggeva un
enorme libro greco, probabilmente una
lettura leggera,
mentre lei appuntiva
un legnetto utilizzando
un pugnale nero. Nessuno sapeva come la figlia di Ares avesse fatto a
procurarselo, e nessuno osava chiederlo, neanche Gemma, né
Drake.
Appena si chiedeva qualcosa del pugnale Jakline alzava la voce, non
dando mai una risposta.
Ogni tanto smettevano di
fare ciò che stavano facendo,
si scambiavano un bacio, e tornavano a lavorare.
Vicino
al tronco di un albero si trovavano, invece tre ragazzi e due
ragazze: John, Leo ed Emma, Skyler e Michael. Probabilmente Skyler e
Leo avevano riferito alla figlia di Ermes cos'era accaduto la mattina.
Infatti la ragazza stava già partendo a passo di marcia
verso Drew e la sua combriccola, ma fortunatamente Johnn e Leo la
fermarono.
Vide nel gruppo dei figli di
Ermes i fratelli Stoll che abbracciavano Letizia, una nuova ragazzina
riconosciuta la sera prima
«
Ehi
Chri! Vieni!
» la
chiamò Joy. Christal si alzò e si
incamminò verso i suoi fratelli,
ma più si avvicinava alle fiamme, più faceva
caldo. Alla fine non
ce la fece più e decise di aprire la felpa grigia, mettendo
in mostra la bellissima canottiera fucsia con lo scollo a cuore che
le aveva prestato Piper.
Quando fu
però
a pochi passi dai sui fratelli, Drew si girò di scatto, facendosi
dire dalle compagne quando sarebbe stata più vicina.
«
Ops,
scusami Chri...
» quando
però si girò e vide la canottiera fucsia che la
ragazza indossava
e cercava di pulire dal marshmallow con cuoi poco prima l'aveva
sporcata, sbarrò gli occhi. «
Quella
è la MIA canottiera preferita!! »
sbraitò
la figlia di Afrodite.
«
Cos...
no, ti starai sbagliando, questa me l'ha data Piper.
»
disse
la figlia di Ecate a bassa voce, cercando di non farsi notare, anche
se dopo l'urlo di Drew ben pochi non facevano caso a loro.
A
sentire il suo nome arrivò Piper
« Ciao
Chri! Che succede di bello? »
chiese
la figlia di Afrodite, facendo finta di non notare che la canottiera
fucsia
che aveva prestato all'amica era tutta sporca di marshmallow... Per
non parlare dei capelli.
«
Sei
stata TU a dare a questa qui la mia maglia preferita!? »
sbraitò
Drew.
«
Oh,
sì, giusto. Scusa ma dopo che TU hai sporcato di fango i
suoi
vestiti volevo trovarle qualcosa di adatto, ma visto che di mio non
c'era niente sono andata nel tuo cassetto a prenderle qualcosa,
scusa, non te lo avevo detto? » le rispose Piper in tono
tranquillo.
Drew
cerò di rispondere, ma non venendole le parole si
allontanò a passo
di marcia verso la cabina 10.
«
Tu
mi
hai
fatto
indossare
questa
maglietta
sapendo
che
Drew
mi
avrebbe
sporcata?
»
chiese
Christal
all'amica, che si stava tenendo la pancia per il troppo ridere.
«
Eh,
cosa? »
le
chiese l'amica con le lacrime
agli
occhi
« Ah,
sì...
Beh, non
mi
sembrava giusto il modo in cui ti ha trattato e quindi... » cercò
di rispondere Piper, che
venne
però
interrotta
da una
figlia
di
Atena
che
correva
verso
di
loro.
«
Christal!
Va tutto bene?!
»
chiede
preoccupata la ragazza. Gli
occhi grigi si posarono sulla figlia di Afrodite, lanciandolo
un'occhiataccia.
«
Sì
Anathea, sto bene.
»
Le
rispose la figlia di Ecate, abbracciandola. Quando si staccò
parte
del marshmallow rimase attaccata alla maglietta dell'amica.
«
Ma
che diavolo indossi?! Ma stiamo scherzando?! Vieni
a cambiati!
»
Angolo
scrittrice:
Ciao
:)
Allora...
come va semidei?
Sicuramente
a Drew non bene! XD Quasi mi fa pena! (Ho detto QUASI!)
Nuovo
capitolo! Sì, lo so... penserete “Dov'è
l'azione?”, ma state
tranquilli, arriverà!
Come
ho già detto questi sono capitoli di passaggio per
presentarvi i
personaggi.
Ringrazio
chi ha recensito: Frazelshug,
ValeryJackson,
Miky24
e
LETY
STOLL 00
Chi
ha inserito la storia tra le seguite: Flowers
of
Death,
LETY
STOLL 00
e
_lulaby_
E
chi l'ha inserita tra le preferite, ovvero Miky24
(Grazie
:* )
Piaciuto
il
capitolo?
Allora lasciate una recensione per rendermi felice!
Non
vi è piaciuto? A maggior ragione lasciate una recensione qui
sotto
con elencato
cosa vi ha fatto arricciare il naso!
Baci^^
FoxFace00 :* <3
P.S.
Personaggi come: Skyler (figlia di Efesto), Emma (figlia di Ermes),
Micheal (figlio di Poseidone) e John (figlio di Apollo) NON
sono di mia proprietà. I personaggi elencati fanno parte
della
storia “Il Morbo d'Atlante” dell'autrice ValeryJackson
che ringrazio per avermi permesso di introdurli nella mia storia e
per l'aiuto che mi ha dato! Se vi piacciono le mie storie le
sue
vi piaceranno sicuramente!
P.P.S.
Ecco a voi... Anathea! Yeeeee :) ok, ammetto che non è il
mio lavoro
migliore ma sono riuscita a fare solo questo... ValeryJackson
il
disegno del
personaggio
che ti ho promesso, di cui non diremo il nome, lo
pubblicherò nel
prossimo capitolo perché altrimenti sono quasi terminati i
manga :)
Grazie della comprensione :)
|
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Capitolo 5 *** Capitolo V ***
Capitolo
V
«
Ma
che diavolo ti è saltato in mente?! Farti prestare maglie
dalle
figlie di Afrodite?! Hai la febbre? »
domandò la figlia di Atena a Christal, fissandola
con i suoi intensi occhi grigio scuro con aria di rimprovero,
mentre la
ragazza
si asciugava
i capelli bagnati, cercando
di non sporcare l'asciugamano con i pezzi marshmallow che Drew le
aveva appiccicato addosso.
«
No
Anni, non ho la febbre!
» le
rispose la figlia di Ecate seccata: era la centesima volta che glielo
chiedeva. «
Non
mi chiamare Anni! Il mio nome è Anathea! Se mi devi trovare
un
soprannome almeno trovamelo carino!
» si
lamentò la ragazza sistemandosi
la treccia bionda
di lato.
La
figlia di Atena prese un paio di pantaloni e una maglietta arancione
del campo per l'amica. I pantaloni erano accettabili, solo un po'
lunghi all'estremità, mentre la maglia, decisamente
più larga del
previsto, le arrivava alle ginocchia.
«
Non
hai qualcosa di più adatto alla mia misura? »
chiese
la figlia di Ecate osservando la maglietta.
«
No!
Adesso muoviti, tra poco cominceranno i fuochi! »
le
rispose la bionda, palesemente seccata.
«
I
fuochi? Quali fuochi? Non siamo a fine estate! »
chiese
Christal, mentre l'amica la trascinava fuori.
«
Non
ti sarai dimenticata! La casa di Efesto lo ripetono da settimane!
Oggi si faranno dei fuochi visto che quest'anno non ci sono state
catastrofi! Hai la candela? »
Le
chiese spazientita Anathea, mentre correva verso la spiaggia
trascinando Christal con sé.
«
La
candela? Oh, sì certo, la candela! Sì, ce l'ho
qui, come avrei
potuto dimenticare la candela! »
rispose
la figlia di Ecate, decisamente imbarazzata.
«
Non
ci credo! Lo ripetono da settimane, anche quando mangiamo! Dove hai
la testa?!
»
e
detto questo prese una candela dalla tasca e la spezzò a
metà, per
dare una di esse all'amica.
«
Ho
sempre la testa tra libri e pozioni... Grazie!
»
disse
la ragazza.
Entrambe
si misero a correre verso la spiaggia, più veloci del vento!
Arrivate
là si sedettero sulla sabbia, ancora
calda dalle ore prima. Il mare era cristallino, si riusciva a vedere
il corallo in lontananza,
con
le sua diverse sfumature.
Poco
dopo arrivarono anche Gemma e Jakline con i rispettivi fidanzati.
Entrambe le coppie si posizionarono ai margini della spiaggia,
abbastanza
distanti da poter sgattaiolare via senza farsi notare.
Vicino
agli scogli si trovavano Skyler e i suoi amici, mentre Piper se ne
stava sola in un angolo. Probabilmente Jason le mancava da morire.
Un
paio di minuti dopo cominciarono i fuochi. Erano di colori
così
accesi che sembrava che il
cielo stesso si illuminasse. I
fuochi rappresentavano scene passate, come la sconfitta di Crono,
l'Argo
II che attraccava vicino al campo Giove...
Christal
e Anathea, incantate dalla scena, non si resero conto di Connor e
Travis. I due ragazzi erano infatti riusciti ad avvicinarsi senza
farsi notare. Avevano in mano due enormi secchi di acqua di mare:
evidentemente
avevano pensato a qualcosa per tirare su di morale la loro ex
sorellina strega.
Mentre
un fuoco artificiale scoppiava, mostrando la scena di Jason, Leo e
Piper sopra Festus (in quel momento gli occhi della figlia di
Afrodite si velarono di lacrime), i due fratelli si diedero un muto
segnale, rovesciando in contemporanea i secchi addosso alle ragazze.
Il
risultato fu quello voluto, o almeno in parte. Infatti,
le due ragazze, appena
sentirono l'acqua gelata che percorreva il corpo, rizzarono
in piedi, rabbrividendo. Dopo essersi finalmente calmate ebbero due
reazioni completamente differenti: mentre Anathea urlava dietro ai
figli di Ermes perché le avevano bagnato i libri, Christal
stava
ridendo come una matta, non riuscendo più a fermarsi. Almeno
su di
lei gli Stolls
avevano ottenuto l'effetto sperato. Prima che Anathea potesse
iniziare a prenderli a calci, i due corsero via, lasciano sole le due
ragazze. Christal ci mise cinque minuti per smettere di ridere. Aveva
la faccia completamente rossa e le lacrime agli occhi.
Le
due ragazze
si
sedettero
nuovamente sulla sabbia, anche se questa restava loro attaccata ai
pantaloni, godendosi gli ultimi fuochi.
Quando
anche l'ultimo fuoco artificiale scoppiò, mostrando greci e
romani
che ridevano, un lampo bianco comparve in cielo.
«
Distogliete
lo sguardo! »
ordinò
Chirone che, per tutto il tempo, era rimasto vicino ai figli di
Efesto per controllare che tutto funzionasse. Ovviamente tutti
obbedirono e, poco dopo, quando la luce si fu estinta,
tutti aprirono gli occhi, trovandosi davanti una donna. Aveva una
coda alta, leggermente arricciata all'estremità
con
un paio di ciuffi liberi, un paio di occhiali neri sopra la testa e
un laccetto viola legato al collo. Portava una semplice maglia bianca
e dei jeans, con un paio di sandali per completare il tutto. Ma
quello che fece rimanere Christal senza parole furono i suoi occhi:
erano viola, intensi, esattamente come i suoi. Sopra il capo della
donna risplendeva un simbolo dalle forme serpentine. Joy
si avvicinò alla sorella, prendendo la sua piccola mano tra
le dita
sottili.
«
La
ruota di Ecate.
»
sussurrò
Anathea e, detto questo, si inchinò, seguita a ruota da
tutti i
presenti.
«
Ave
Ecate, dea della magia e
della luna calante.
»
disse
Chirone, con voce solenne.
La
Dea si guardò attorno e, vedendo tutti inchinati,
parlò
con voce divertita. «
Che
cosa fate tutti a terra? Alzatevi, non sono mica Zeus!
»
rise
la Dea. Un tuono smorzò il silenzio creato per la bizzarra
reazione
della donna.
«
Sì,
lo so, sono qui per lavorare!
»
disse
la Dea, sbuffando «
Allora, miei cari semidei... ho
bisogno del vostro aiuto. L'Olimpo ha
bisogno del vostro aiuto!
»
Angolo
scrittrice:
Ed
ecco a voi... Ecate!!! Yeeee :)
Bell'entrata
in scena, vero? XD.
Probabilmente
ci sarà qualcuno che mi dirà “Ecate non
è così!”, ma a me
piace immaginarmela così: scherzosa e bellissima.
Nel
prossimo capitolo ci saranno colpi di scena!
Ringrazio
ValeryJackson, LETY
STOLL 00 e
katniss_jackson per
aver recensito e
Miky24
per
aver mandato un messaggio.
Come mai state diminuendo? Mi dispiace molto :( Non vi piace
più la
storia?
Ringrazio
anche chi ha inserito la storia tra le seguite, chi tra le preferite
e tutti i lettori silenziosi. Ho notato una cosa: le visualizzazioni
del capitolo II sono 85, mentre quelle del III sono 98... Qualcuno si
è saltato un capitolo? xD Oooook :)
Ringrazio
anche chi ha messo la storia
Recensite
in tanti :)
(Per
i disegni sotto e, sotto a questi,
un avviso importantissimo
che
dovete leggere TUTTI!)
P.S.
Personaggi come: Skyler (figlia di Efesto), Emma (figlia di Ermes),
Micheal (figlio di Poseidone) e John (figlio di Apollo) NON
sono di mia proprietà. I personaggi elencati fanno parte
della
storia “Il Morbo d'Atlante” dell'autrice ValeryJackson.
Mi
ha ispirato un sacco per questa FF, se non fosse stato per lei non
avrei neanche cominciato a scrivere, quindi, se avete tempo (e anche
se non ne avete XD) correte a leggere le sue
FF!!
Allora
allora allora... Cara la mia Valery...
Non mi credevi eh?! E invece... Ta-tan! indica le immagini. Visto che
brava Fox? Adesso pretendo un nuovo capitolo che so già non
arriverà
che tra due settimane ma non importa. Allora, dovete sapere che io e
la suddetta Valery
avevamo
un patto: lei avrebbe caricato alcuni suoi disegni di Skyler e io ne
avrei realizzati alcuni per lei. Dovete sapere che lei pensava che io
scherzassi, E INVECE NO! Le ho promesso che avrei sia colorato in
disegno che provato a realizzare il corpo, e così ho fatto!
Ammetto
che il corpo non mi è venuto bene, ma era la prima volta che
lo
facevo xD. Ditemi che ne pensate!
(No,
non siete impazziti, ho modificato delle parti nel disegno a colori.
Il viso è uguale a quello riportato sotto.)
Questo
è ciò che sono riuscita a fare, spero vi
piacciano!
Ho
lavorato un bel po' di tempo per realizzarli, ma Valery
è la ragazza che mi ha ispirato, quella con cui ho stretto
amicizia.
È la ragazza grazie alla quale ho scoperto che mi piace
scrivere,
quindi direi che se li merita questi quattro manga. Io non vaglio
obbligare nessuno, ma sarei davvero felice se voi tutti andaste a
leggere le sue storie! Grazie mille Valery,
sei la migliore!
AVVISO!
Allora,
mi dispiace un mondo dirvelo ma io entro domenica parto, quindi prima
del 20/25 agosto non sarò a casa. Ciò significa
che purtroppo non
potrò pubblicare. Mi dispiace davvero tantissimo ma sono
costretta
ad andare perché non avvenuti fatti che non posso ignorare.
Fatti
abbastanza brutti.
Vi
prometto che appena tornerò tenterò di aggiornare
ragazze :)
Bacioni
e buone vacanze^^ FoxFace00 :* <3
(È
più lungo l'angolo autrice che altro xD)
|
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Capitolo 6 *** Capitolo VI ***
Capitolo
VI
«
Come
mai all'Olimpo serve il nostro aiuto? »
chiese
Chirone con voce seria. Il centauro, la Dea e i capocabina di ogni
casa si erano trasferiti nel salone della casa grande. Insieme a suo
fratello Joy c'era anche Christal, in quanto unica ragazza della
cabina numero venti. Inoltre aveva insistito molto per assistere al
discorso della madre. Vedere
Joy di fianco a Christal era strano: avevano entrambi gli stessi
occhi e lo stesso colore di capelli, anche se la ragazza li aveva
molto più lunghi, ma la somiglianza finiva lì:
lei era abbastanza
bassa, magra, pallida, e
con una pelle perfetta, senza segni di alcun genere,
mentre lui era alto, muscoloso, scuro di pelle e,
sul collo, compariva una cicatrice incurvata: gli era stata lasciata
da un mostro.
La
Dea posò la tazza di tè che le era stata
gentilmente offerta da un
figlio di Demetra.
« Oh,
sì, giusto. Allora: come sapete in questi anni ci sono stati
non
pochi attacchi sull'Olimpo. Per questo motivo abbiamo deciso di
erigere
una barriera per proteggerci. »
detto
questo si fermò, afferrò un biscotto e
iniziò a immergerlo nel tè,
dando a questo dei piccoli morsi.
«
Ok,
e noi che cosa centriamo in tutto questo madre? »
chiese
Joy alla Dea, la quale, come se fosse stupita che non ci fossero
ancora arrivati, spiegò loro la situazione. «
Non
l'avete ancora capito? Ho bisogno che voi compiate un'impresa! »
nei
volti dei capocabina comparve il terrore. Negli anni passati avevano
avuto imprese in continuazione, senza mai potersi riposare. Non
volevano ricapitasse una cosa del genere. Iniziarono
a parlare tra di loro, alzando la voce. Ad un certo punto Chirone li
fece zittire e, con voce seria e tranquilla, parlò «
Scusi,
ma io non avrei ben capito, e credo di non essere l'unico. Potrebbe
gentilmente spiegarci? »
Ecate
sbuffò esasperata. «
Mi
sorprendo che voi non ci siate ancora arrivati! Per costruire una
barriera protettiva c'è bisogno di una ciocca di capelli da
ogni
Dio/Dea. »
la
Dea aspettò un paio di secondi per vedere se avessero
recepito il
messaggio, ma questo non avvenne, quindi continuò.
«
Abbiamo
già ciocche di capelli della maggior parte degli Dei, ma che
dico!
Di quasi tutti gli Dei! Manca solo una ciocca per avere tutti gli
ingredienti, è quella di...»
«
Afrodite!
»
la
interruppe Percy Jackson. «
È
Afrodite,
ci scommetto, è troppo vanitosa per rinunciare a una ciocca
dei suoi
capelli, vero?! Vado e la prendo io la ciocca! »
Ecate
spalancò gli occhi, stupita da quanto il ragazzo odiasse la
Dea
dell'amore. Ricominciò a parlare. «
N-no,
non è Afrodite. È... »
«
È
Era? Se è lei me ne occupo io! »
la
interruppe Annabeth, alzandosi
all'improvviso dalla sedia. «
No,
per favore, non mi interrompete più. È la Dea
Persefone! »
disse
Ecate. Tutti si
zittirono in
un attimo, sorpresi dal nome che aveva
pronunciato la Dea della magia, poi, dopo una decina di secondi,
cominciarono a parlare tutti assieme, discutendo
su dove si potesse trovare la Dea.
«
Ragazzi,
fate silenzio! Silenzio per favore! »
urlò
Ecate. Quando finalmente fu calato il silenzio, ricominciò a
parlare. «
Finalmente.
Non c'è bisogno di cercare a lungo. Infatti, non sappiamo il
perché,
Persefone si trova negli Inferi, con suo marito Ade. Come voi tutti
sapete un Dio o una Dea non può varcare i confini del regno
di un
altro se non invitato. Purtroppo Ade è molto impegnato,
quindi è
Persefone a dirigere le entrate e le uscite degli Dei, ma non quelle
dei mortali o dei Semidei! »
«
Non
vorrete di nuovo mandare qualcuno là sotto! Io,
Grover e Annabeth per poco non ci rimanevamo secchi! »
si
intromise Percy, alzando la voce. Probabilmente stava ripensando
all'esperienza vissuta, perché tremò e si rimise
a sedere. Anche
Annabeth improvvisamente si rabbuiò.
«
Li
scusi madre, non hanno avuto una bella esperienza... E chi avrebbe
intenzione di mandare? »
chiese
Joy, speranzoso. «
Oh,
giusto, chi mandare. Ovviamente dovranno andare tre semidei, giusto?
Bene, uno di essi dovrà essere un mago molto potente!
Andrà... »
e,
detto questo, la Dea si fermò, come per creare suspense. Joy
si
stava già preparando per alzarsi, con già nelle
orecchie la voce
della madre che pronunciava il suo nome. «
Christal!
»
A
sentire pronunciare il proprio nome, Christal, che da quando Percy
aveva parlato era rimasta a guardare lui e Annabeth, girò la
testa
di scatto e spalancò gli occhi, incrociando quelli della
madre, che
la guardava, sorridendo.
«
M-madre,
ne è proprio sicura? Nostra sorella non è ancora
molto abile nelle
arti magiche. »
disse
Joy alla
Dea.
«
Oh
Joy, posso capire la tua gelosia verso tua sorella, ma purtroppo
quest'impresa deve
essere compiuta da una ragazza. E lei è l'unica! »
disse
la Dea guardando
il figlio con compassione.
«
Allora, avevo
altro da dirvi? Ah, già, so che di solito partono tre
semidei per
un'impresa, ma abbiamo deciso, di comune accordo con tutti gli Dei,
che per questa ne partiranno quattro, mia figlia compresa. Per gli
altri tre... fateli scegliere a lei! Ma
deve partire un figlio di Apollo, fidati, ti servirà!
Ho già terminato il tempo a disposizione, spero che abbiate
capito
tutto. Arrivederci eroi, a presto! Chiudete gli occhi, mi raccomando!
» e, detto questo, la Dea si smaterializzò,
lasciando un centauro e
una manciata di ragazzi stupiti e immobili.
Ad
un certo punto Chirone ruppe il silenzio. « Perfetto. Allora,
Christal, accetti l'impresa? »
disse il centauro, guardando la ragazza negli occhi. Christal
guardò
il fratello
per cercare conferma. Il ragazza chinò il capo, in segno di
assenso.
«
Sì,
accetto.
»
risponde
decisa, ma, la sua insicurezza, si
riusciva quasi a toccare.
«
Bene
»
rispose
il centauro, «
in
questo caso ti
porteremo dall'Oracolo
per ricevere la profezia e, se sarai ancora nelle condizioni
adeguate, domani partirai con tre compagni. Vuoi già
deciderli
adesso? »
chiese
Chirone.
«
Anathea!
»
rispose
subito Christal. «
Se
vuole venire sceglierò Anathea! »
affermò
convinta.
«
Bene,
se la ragazza desidera venire potrà affrontare l'impresa con
te! Hai
ancora a disposizione un figlio di Apollo e una persona a tua scelta.
Chi scegli? »
Christal
si guardò attorno, cercando visi affidabili. Il suo sguardo
si
soffermò sulla capocabina di Afrodite.
«
Piper,
vuoi venire? Gradirei molto che tu fossi con me. »
disse
la ragazza con voce timida.
«
Certo
che sì! Cioè, se tu vuoi per me va bene »
rispose
la bruna.
«
Bene,
allora partirete tu, Anathea, Piper e un figlio di Apollo. Se non ti
dispiace però preferirei che fossero i fratelli
dell'interessato a
decidere. Ti verrà comunicato domani, alla partenza. E con
questo la
riunione è terminata. Christal, Piper ti
accompagnerà da Rachel, il
nostro Oracolo.
Dopo aver ricevuto la profezia vai pure alla tua capanna per
preparare lo zaino. »
disse
il centauro, in tono triste.
«
Non
vuole che torni per riferirle la profezia? »
chiese
la figlia di Afrodite, mentre tutti uscivano dalla sala. «
No.
Non ce n'è bisogno. Le profezie non si comprendono mai in
modo
corretto, non servirebbe a nulla. Andate ragazze. »
Le
due ragazze uscirono dalla stanza, lasciando il centauro da solo. Si
incamminarono verso la piccola montagnetta dove Annabeth aveva
portato Piper la prima volta che era arrivata al campo.
Salirono,
fino a raggiungere la caverna in cui dimorava l'oracolo. Scostarono
la tenda e videro la ragazza rossa seduta su uno sgabello, intenta a
dipingere un panorama mozzafiato. «
Ciao
Piper, chi è la ragazza con te? »
chiese
l'Oracolo,
senza staccare gli occhi dalla tela. «
Ciao
Rachel, »
la
salutò la figlia di Afrodite, sorridendole. «
lei
è Christal, l'unica figlia femmina della cabina di Ecate.
Dovremmo
partire per un'impresa, abbiamo bisogno di una profezia. »
chiese
gentilmente Piper, aspettando una risposta dall'amica.
«
Certo,
una profezia. Per favore, esci Piper, gradirei
restare sola con l'interessata. »
affermò
l'oracolo, dopo aver finito di dipingere la tela.
«
Come
vuoi. Se avete bisogno mi troverete qui fuori. »
E,
detto questo, la figlia di Afrodite uscì
dalla dimora dell'Oracolo,
lasciando sole le due ragazze.
Rachel
si mise a sedere. «
E
così ti è stata affidata una missione. Complimenti!
Siediti pure sullo sgabello. »
Quando
la ragazza si fu accomodata, l'oracolo
parlò di nuovo. «
È
molto
probabile che dopo aver pronunciato il voto possa avere uno
svenimento. Tieniti pronta nel caso questo avvenga. Alzami in piedi e
aspetta un paio di secondi, in modo che riesca a riprendere il
controllo. »
Dopo
che la figlia di Ecate ebbe annuito Rachel chiuse gli occhi. Rimase
immobile per qualche secondo, poi, improvvisamente, riaprì
gli
occhi. Ma non erano più come prima. Erano ricoperti da un
sottile
strato di nebbia verde. Aprì la bocca e parlò.
Angolo
scrittrice:
Buongiorno
Semidei! Siete contenti che io abbia pubblicato dopo così
tanto
tempo? silenzio di tomba* … Ok, forse devo smetterla eh?
Alluuuura:
Impresa assegnataaaa! Partono quattro semidei e noi sappiamo
già chi
sono i primi tre... Chi sarà l'ultima/o? Scommetto che
già lo
sapete ma va beh xD. Non so che dire... Ah, già, vi devo
spiegare
perché ho pubblicato oggi e non ieri! Allura, a parte che
ieri sono
tornata da un viaggio in pullman di 15 ore ed ero mezza rimbambita
c'è un'altra ragione: qualcuno mi sa dire che giorno
è oggi?
Nessuno? Oggi è il 18 agosto: IL COMPLEANNO DI PERCYYY!! Ma
ovviamente tutti si dimenticano che è anche la data di
fidanzamento
di Percy e Annabeth... E c'è anche un altro motivo: Oggi
è anche il
MIO compleannooo!! Tanti auguri a meee! Ok... Basta xD.
Ringrazio
chi ha recensito: Myrenel
Babbe ART5,
ValeryJackson, LETY
STOLL 00 e
Miky24.
Chi
ha inserito la storia tra le seguite: LETY
STOLL 00,
Akumetsu,
Flowers
of
Death,
_lulaby_
e
James
Carstairs.
E
infine, ma non per importanza, chi ha inserito la storia tra le
preferite, ovvero: Miky24
e
Semidea
99.
Grazie
davvero!
Va
beh, non ho altro da dire. Recensite in tanti!
Baci^^
FoxFace00 :* <3
P.S.
Non ci sono suoi personaggi, ma siccome ValeryJackson
mi ha aiutato tantissimo, soprattutto a realizzare la profezia
(prossimo
capitolo),
non sono figlia di Apollo xD, mi
sembrava giusto ringraziare. Le sue storie sono fantastiche!
P.P.S.
Non sono riuscita a fare manga purtroppo, ma visto che non vi voglio
lasciare a mani vuote vi lascio con un collage
|
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Capitolo 7 *** Capitolo VII ***
Capitolo
VII
L'Oracolo
rimase
immobile per qualche secondo, poi, improvvisamente, riaprì
gli
occhi. Ma non erano più come prima. Erano ricoperti da un
sottile
strato di nebbia verde. Aprì la bocca e parlò.
«
Nel
Regno dei Morti
inoltrarti dovrai
Se
la
ciocca della Regina prender vorrai.
Un
tradimento arriverà dall'amico più fidato
Ma
c'è una verità più infida dietro il
segreto non svelato.
Per
l'eternità fra i fantasmi vivrai
Se
tutta la sua saggezza non sfrutterai.
Un
grande potere si nasconde dietro il tuo sguardo spaventato
Ma
se il gruppo si divide, mai potrà essere liberato. »
E,
detto questo, Rachel chiuse gli occhi e cadde, prontamente sostenuta
dalla figlia di Ecate. Dopo un paio di secondi riaprì gli
occhi,
sbatté le palpebre un paio di volte, e si raddrizzò
sullo sgabello.
Guardò
la
ragazza
con aria interrogativa, poi, vedendo il
viso bianco,
corse in cucina a prendere un bicchiere d'acqua, ma
Christal
era già uscita.
Dopo essere
uscita
dalla “grotta” e aver buttato
Piper
a terra
per
sbaglio,
la ragazza corse
verso
la sua cabina.
Si
catapultò all'interno di
essa, si sedette sul letto e si guardò le mani. Erano
sporche di
vernice, probabilmente se
le era sporcate urtando un
quadro. Prese uno straccio e cominciò a strofinare le mani
sopra ad
esso.
Poco
dopo arrivò Joy: la ragazza guardò i suoi occhi
viola, così simili
ad i suoi. Poi cominciò a singhiozzare, coprendosi
la faccia con le mani. Il
fratello le si
avvicinò, le mise un braccio attorno alle spalle e
cominciò a
rassicurarla.
«
Che
c'è che non va Christal? »
chiese
il figlio di Ecate alla sorella. La ragazza cominciò a
raccontargli
tutto, da quando gli occhi di Rachel erano diventati verdi e lei
aveva assunto quella stana espressione a
quando era uscita dalla grotta ed era corsa nella capanna,
tralasciando però cosa aveva pronunciato l'Oracolo. «
Hai
voglia di dirmi cosa diceva la profezia? »
chiese
il fratello in tono gentile. La
ragazza scosse la testa. Allora
Joy prese uno zaino, aprì l'armadio della sorella e
cominciò a
sistemare all'interno i
vestiti necessari
per il viaggio.
“Strano,”
pensò Christal “non gli ho voluto dire la profezia
eppure lui si
rende disponibile e mi aiuta... A volte non riesco a capirlo mio
fratello". Dopodiché si asciugò le lacrime con il
bordo delle maniche e si mise ad aiutare il fratello.
«
Ecco
fatto! »
esclamò
il fratello, a bassa voce, quando finirono di sistemare lo zaino. «
Ora
è meglio che tu andassi a dormire, sono le... »
il
figlio di Ecate guardò l'orologio che portava al polso.
Sgranò gli
occhi e disse «
Cavolo
Chri, è
mezzanotte passata! Fila a letto! »
ma
lo affermò con tono un po' troppo alto, infatti molti dei
loro
fratelli si misero a sedere sul letto urlando «
Joy,
chiudi quella boccaccia, vogliamo dormire! »
oppure
«
State
zitti! ».
I
due fratelli si infilarono nei rispettivi letti, precipitando
immediatamente nel regno di Morfeo.
Purtroppo
Christal non ebbe sogni tranquilli.
Si
trovava in una stanza nera. Cercò di muoversi, ma
scoprì che non
era una stanza: era una scatola. La
figlia di Ecate era seduta, le ginocchia contro il petto. La
larghezza della scatola corrispondeva all'ampiezza delle sue braccia
distese. Poi le pareti laterali cominciarono a stringersi, pian
piano. “Oh
no, no no no no! Fatemi uscire!” pensò la ragazza.
Cominciò
a battere le mani contro i
brodi e a urlare. Nessuno riusciva a sentirla. Eppure c'era qualcuno
all'esterno, riusciva a percepirlo. Si girò, posizionando la
schiena
contro una parete e cercando di fare resistenza sull'altra con
i piedi,
ma le pareti continuavano ad avvicinarsi. Anche le altri pareti
cominciarono a stringersi, facendole
piegare il collo. Nel
momento in cui
queste furono però a poca distanza dallo schiacciare la
ragazza, essa
lanciò un urlo e chiuse gli occhi. Quando però li
riaprì si
ritrovò in piedi, in una stanza bianca, completamente
ricoperta di
materassi. “No, ti Prego Ipno, tirami fuori di
qui!” pregò la
ragazza, cercando di congiungere le mani. Purtroppo non ci
riuscì:
esse erano rinchiuse in una camicia di forza che le ricopriva
l'intero petto. Si gettò allora sul pavimento, che
però la fece
rimbalzare. A qual punto la porta si aprì, rivelando una
donna
in camice bianco con mascherina e siringa. Christal
si irrigidì subito, spalancando gli occhi. Quando essa
iniziò ad avvicinarsi, premendo
lo stantuffo della della siringa per fare uscire l'aria, la
ragazza cominciò a divincolarsi, cercando di allontanarsi
sempre di
più. Dopo poco, però, sentì le spalle
contro il muro. Intanto
“l'infermiera” continuava ad avvicinarsi,
dondolando un poco la
testa. Quando fu a poca distanza da Christal si strappò il
camice di
dosso, rivelando il corpo di un uccello: era un'arpia. La
donna-uccello si tuffò verso la figlia di Ecate.
Christal
riaprì gli occhi, urlando. Joy
corse subito vicino a lei: si era svegliato una decina di minuti
prima perché aveva sentito il cigolare del letto prodotto
dalla
sorella che si muoveva. La
ragazza si
gettò tra le braccia del fratello, bagnandogli la maglietta
con le
lacrime.
«
Ehi,
ehi ehi ehi, sorellina, calmati, respira con me. »
E,
così dicendo, il ragazzo alzò il viso della
sorella, iniziando a
fare lunghi respiri che la sorella imitò. Dopo
un paio di minuti il battito cardiaco di Christal si era
stabilizzato, lasciando però la pelle d'oca al solo pensiero
del
sogno.
«
Va
un po' meglio? »
chiese
Joy. La figlia di Ecate annuì, senza proferir parola. «
Ok,
vuoi provare a dormire? Sono le due del mattino, dovrai partire... »
la
sorella scosse vigorosamente la testa, appoggiandosi alla spalla del
fratello. «
Ok,
resto sveglio con te. »
disse
Joy.
Angolo
scrittrice:
Volevate
sapere di più su Christal?
Ecco a voi i suoi incubi!! Credo che tutti voi abbiate intuito cosa
significano: la sue più grandi paure.
Ho
voluto anche inserire dei momenti teneri con il fratello, nello
scorso capitolo Ecate sosteneva fosse invidioso, quindi secondo la
mente di alcuni di voi si sarebbe trasformato in un mostro (so che
qualcuno lo ha pensato (Eh
Valery!),
anche se non lo avete detto xD) e invece... NOOOO!!! Io adoro il
personaggio di Joy, non lo avrei mai fatto diventare cattivo xD.
Ringrazio
chi ha Recensito: ValeryJackson,
Miky24
e
Semidea
99.
Chi
ha inserito la storia tra le Seguite: LETY
STOLL 00,
Akumetsu,
Flowers
of
Death,
_lulaby_
e
James
Carstairs.
E
chi tra le Preferite: Miky24
e
Semidea
99.
Grazie
per aver letto questo angolo autrice e... Al prossimo capitolo!
Baci^^
FoxFace00 :* <3
P.S.
Sì, lo so che sono in ritardo, ma nel capitolo precedente
non sono
riuscita a inserirlo quindi... Ecco il mio collage per il compleanno
di Testa d'Algheee!!
|
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Capitolo 8 *** Capitolo VIII ***
Capitolo
VIII
La
mattina seguente tutta la cabina di Ecate si diresse al padiglione
della mensa per fare colazione. Christal aveva due profonde occhiaie
nere sotto agli occhi. Tutti
si sedettero, ordinarono la colazione e sia avviarono verso il fuoco
per sacrificare la
propria parte di cibo agli Dei. Quel giorno Christal non chiese
nulla, non disse nulla, buttò la sua parte di cibo nel
falò e
ritornò al suo tavolo a testa bassa. Dopo
essersi seduta mangiucchiò un po' del cibo e
lasciò il resto nel
piatto. Bevve però molti caffè, il che non fece
altro che farla
innervosire ancora di più. Dopo che ebbero finito di
mangiare si
diressero tutti
verso le zone delle varie attività, tranne sei
persone
e i ragazzi di Apollo che si diressero verso le
rispettive cabine.
Christal
arrivò alla cabina, accompagnata da suo fratello Joy. Si
diresse verso il proprio letto e prese lo zaino che vi era appoggiato
sopra. Si guardò in torno, sospirando, poi si sedette sul
letto,
mettendosi le mani tra i capelli. Una
lacrima rigò la guancia della ragazza, cadendo poi sul
tessuto di
jeans degli short. La figlia di Ecate asciugò immediatamente
la
guancia con il bordo della manica della sua felpa, appoggiando poi le
mani dietro la schiena, sul
materasso,
e sollevando la testa, guardando il soffitto.
«
Dammi
lo zaino, finisco io di sistemare. Tu intanto stai tranquilla, ok? »
detto
questo perse lo zaino della sorelle e mise all'interno il suo libro
di magia, un po' di nettare e di ambrosia, qualche dracma e dei soldi
mortali. Dopodiché
si voltò verso la sorella, ora stesa sul letto e con gli
occhi
velati di un sottile strato di lacrime.
«
Ehi...
Che c'è Chris? Come
mai stai piangendo? »
chiese
il maggiore, accarezzando la sorella per rassicurarla. La ragazza si
era messa a sedere, appoggiando la testa alla spalla del fratello. I
capelli erano completamente scompigliati, alcuni le si erano
attaccati al viso per colpa delle lacrime che ormai uscivano dagli
occhi senza controllo.
«
È
per l'impresa Joy... Io dovrei guidarla, dovrei essere sicura...
Eppure non so neanche io quello che sto facendo. Non sono pronta per
tutto questo! »
rispose
Christal con la voce rotta dai singhiozzi. Abbracciò il
fratello,
poggiando il viso nell'incavo del suo collo, mentre questo le
accarezzava dolcemente i capelli. «
Perché
mamma ha scelto me? Non avresti potuto partire tu? Non
puoi partire tu?
Lo hai detto anche tu, non riesco a usare neanche lontanamente le
arti magiche! »
Il
figlio di Ecate prese il viso della sorella tra le mani,
costringendola a guardarlo negli occhi.
«
Non
dirlo neanche per scherzo! Te la caverai benissimo. Se la mamma ha
scelto te un motivo ci sarà, sei
arrivata da poco tempo, è normale che tu non sia ancora
così brava
nelle arti magiche. »
disse
Joy con voce seria e rassicurante.
«
Grazie
Jo. »
rispose
Christal con voce tramante. Era riuscita a stringere un buon rapporto
con il fratello, non come quello tra Leo e Skyler, ma sicuramente
erano molto legati anche loro. Abbandonarlo dopo aver finalmente
stretto questo forte legame era l'ultima cosa che la ragazza
desiderava. E invece, adesso, per colpa di quella stupida impresa,
era costretta ad abbandonare tutto quello. La sua nuova casa, i suoi
amici e la sua nuova famiglia.
«
Vieni,
è tardi. Gli altri ti staranno aspettando. »
disse
Joy prendendo lo zaino della sorella e sistemandoselo
sulle spalle. Dopodiché
mise un braccio
attorno alle spalle della sorella e
i due si avviarono verso l'albero che proteggeva il Campo. Christal
fece due profondi respiri, cercando di calmarsi. Prese due
tavolette
di cioccolato
che
le aveva regalato
Connor un paio di giorni prima dalla tasca dello
zaino.
Iniziò a mangiarne
una
lentamente, prendendo
l'altra
e offrendola al fratello. Entrambi i ragazzi iniziarono
a mangiare la propria barretta,
in
silenzio. Appena i due scorsero
Chirone sulla cima della collina
misero il resto della propria barretta nella tasca, facendo finta di
nulla e scambiandosi un'occhiata complice, sorridendo
divertiti.
Appena
salirono un poco più in alto videro Anathea, con la solita
treccia
perfettamente ordinata e lo zaino in spalla. Portava
dei jeans che le arrivavano al ginocchio e una canottiera grigia con
un gufo disegnato sopra.
Vicino
a lei Percy e Annabeth la guardavano, incoraggiandola e sorridendole.
Percy teneva
il braccio attorno alla vita della ragazza. Il
ragazzo aveva gli occhi rossi,
la
maglietta stropicciata e messa al contrario. Annabeth era cento volte
peggio. Sotto gli occhi due profonde occhiaie nere che
attorniavano gli occhi rossi di pianto,
cercate di coprire con il correttore, anche se con scarsi risultati.
I capelli erano completamente scompigliati,
raccolti in una coda bassa, anche se la maggior parte dei riccioli
biondi erano fuori da essa. Una
delle due mani era fasciata, probabilmente la fasciatura era stata
realizzata da qualcuno di non esperto visto che questa era chiusa con
dello scotch. Christal corse verso l'amica, abbracciandola.
Dopodiché
si rimise al fianco del fratello, salutando educatamente
il centauro. Dopo un paio di minuti di imbarazzante silenzio
Anathea
spezzò il silenzio con una domanda. «
Chi
altro parte per l'impresa con noi due Chri? »
La
figlia di Ecate sgranò gli occhi. L'amica odiava
la
figlia di Afrodite più di chiunque altro. Come avrebbe fatto
ora a
spiegarle che partiva con loro?
«
Ehm...
Sì, ecco... Anathea, vedi...
»
La
ragazza non ebbe il tempo di parlare
che una voce la interruppe da dietro di lei.
«
Ciao
a tutti! »
disse
Piper. Indossava degli short rosa e una maglietta bianca, un
abbinamento molto semplice ma che su di lei stava d'incanto. Portava
uno zaino blu sulle spalle, con ricamato sopra il suo nome in corsivo
rosa. O almeno Christal pensava fosse il suo nome, il corsivo era
quasi peggio di combattere un mostro per i semidei.
«
Ciao
Pip! Finalmente sei arrivata. »
disse
Percy, sorridendole.
Anathea
sgranò gli occhi, passando dalla figlia di Afrodite alla sua
amica.
«
Scusateci
un minuto »
disse
la figlia di Atena, parlando lentamente e scandendo ogni singola
parola, sempre con gli occhi sgranati.
Prese Christal per il braccio e la trascinò lontano dal
gruppo.
«
Che
cosa significa tutto questo!? »
chiese
Anathea. Probabilmente aveva già capito cosa
significasse,
ma la sua espressione era talmente
sconcertata e arrabbiata che l'amica non poté fare altro se
non
sentirsi spaventata.
«
Beh...
Ecco, sì. Ehm... Non so come spiegartelo. »
balbetto
la figlia di Ecate. «
Non-dire-niente!
Perché lei!? Lo sai che non la sopporto! Io
con quella lì non ci vado!
»
disse
la bionda, quasi urlando.
«
Non...
non so il perché... Semplicemente sapevo che era la scelta
giusta.
Come te. »
L'amica
iniziò a rigirarsi tra le dita un ciuffo ribelle che era
uscito
dalla treccia. Era
irritata, ma soprattutto agitata. Ogni volta che qualcosa la
preoccupava o la agitava la bionda si rigirava i riccioli tra le
dita, ormai tutti riconosceva ogni sua emozione dai gesti del
corpo... o quasi. Christal
la guardava con i grandi occhi viola socchiusi, con un mare di
capelli neri davanti a coprirle il viso. Lo
sguardo della ragazza era dolce, tenero e dispiaciuto. Anathea
si morse il labbro inferiore, lasciando che le braccia le cadessero
lungo i fianchi.
«
Ok,
ok! Verrò
con voi, ma tu finiscila di farmi gli occhi dolci, è una
mossa
scorretta! Lo sai che non posso resistere! »
disse
la figlia di Atena, chiudendo i pugni e gli occhi. Christal si
avvicinò all'amica, abbracciandola.
«
So
che non sai resistere, secondo te perché l'ho fatto! »
disse
la ragazza, sorridendole allegra.
La bionda alzò
gli occhi al cielo. «
Ok,
ok »
disse
l'amica, spazientita. «
ora scollati Chri! Andiamo. Gli altri ci aspettano. »
Le
biondo mise il braccio attorno alle spalle dell'amica, subito imitata
dall'altra. Si
avvicinarono agli altri, sorridenti. Appena lo sguardo della bionda
si posò
sulla figlia di Afrodite la sua espressione cambiò
immediatamente.
Corrucciò le sopracciglia, lanciando un'occhiataccia con i
suoi
profondi occhi grigi alla bruna. L'amica
le diede un pizzicotto sulla
spalla, abbastanza forte da farle spalancare gli occhi. Si
girò
stupita verso Christal
che rispose con un'alzata di spalle, sorridendole.
Il
tempo passava, ma il quarto membro del gruppo non arrivava. I ragazzi
si sedettero, lasciano Chirone in
piedi a osservare se qualcuno arrivasse.
Dopo
circa una
decina di minuti arrivarono, a gran velocità, Skyler e i
suoi amici.
Emma
e l'amica erano sudate, John aveva l'arco e la faretra in spalla, Leo
bulloni e vari componenti meccanici nelle mani e Michael aveva
qualche bruciatura sulla maglietta arancione.
«
Ciao
ragazzi, come mai qui? »
chiese
Piper, sorridendo. «
Non
sarà mica John ad accompagnarci, vero? »
la
ragazza continuava a sorridere, osservando i cinque ragazzi. «
No
defi... »
iniziò
Anathea, subito fermata da un pizzicotto dell'amica. Era stato
più
forse del solito. Si staccò da Christal e fece un respiro
profondo.
«
No
Piper, John non ha uno zaino in spalla, di conseguenza non
sarà lui
ad accompagnarci... Mi sembra ovvio! »
rispose
acida la ragazza. Annabeth la guardò scioccata: non era da
lei
comportarsi in questo modo, soprattutto con gli amici. La
sorella rispose con un'alzata di spalle e distolse lo sguardo.
«
Oh
sì, è vero »
disse la bruna, senza togliersi il sorriso dalle labbra. «
Alloro
John, chi sarà ad accompagnarci? »
Tutti
i ragazzi, tranne Leo, che armeggiava allegramente con i bulloni e
vari pezzi di metallo, avevano le mani appoggiate sopra le ginocchia
o a tenersi la pancia, cercando di riprendere aria. Dopo una manciata
di secondi i quattro ragazzi iniziarono a parlare. «
È
proprio
questo il punto! »
dissero
tutti assieme, quasi urlando. Quando il centauro li guardò
di
traverso i ragazzi abbassarono lo sguardo. «
Piper,
il vostro accompagnatore sarà... »
«
Buongiorno
compagni d'impresa! Scusate il ritardo ma dovevo preparare
l'occorrente. Come state? »
lo
interruppe un ragazzo biondo. La figlia di Afrodite sgranò
gli
occhi, poggiandoli ora sul ragazzo, ora su John.
«
James?!
State scherzando, vero?! Io dovrei partire con Lui?! No, no, no no!
Neanche per sogno! »
urlò
la ragazza con gli occhi sgranati. Iniziò
a prendere lo zaino sulle spalle, ma Percy la fermò.
«
Pip,
posso capire che non ti piaccia James... Ma tu fai parte di
quest'impresa. Ricorda che sei venuta per aiutare Chris. »
le
sussurrò all'orecchio. La ragazza abbassò gli
occhi, mentre
Annabeth le metteva una mano sulla spalla, sorridendole
incoraggiante. La bruna alzò lo sguardo, facendolo girare
tra i
presenti. Vide Christal, che la guardava dispiaciuta insieme a Skyler
e gli altri. Vide Annabeth e Percy, che la incoraggiavano. Chirone,
che la aveva sempre sostenuta. Anathea, che guardava verso il basso,
dispiaciuta per lei ma non facendolo vedere.
«
Che
state aspettando? Andiamo?
»
disse la bruna, sorridendo. Anathea tornò se stessa e
iniziò a
guardarla male. I quattro ragazzi si misero gli zaini in spalla,
iniziando a incamminarsi verso la fine della collina, dove Argo li
aspettava con il furgone. Skyler e Leo si lanciarono un'occhiata.
«
Aspettate!
»
urlarono
entrambi contemporaneamente. «
Abbiamo
un regalo per voi! »
i
due fratelli li raggiunsero e Leo prese dalla cintura quattro
braccialetti. Skyler ne prese due: uno viola con
delle sottili strisce nere
e uno blu
con
gufi
color argento. Leo ne tenne
due: uno rosa con colombe bianche e uno verde scuro con dei soli
color oro. Skyler porse il bracciale viola a Christal e quello blu
ad Anathea. Leo fece lo stesso con gli altri due ragazzi, dando il
bracciale rosa a Piper e quello verde a James. Le tre ragazze se lo
misero immediatamente al polso, mentre il figlio di Apollo lo
guardò
di traverso e lo infilò nella tasca laterale dello zaino.
«
Grazie
ragazzi! »
dissero
le ragazze assieme. Christal guardò il braccialetto con
attenzione.
«
Scusate...
Ma a cosa servono? »
chiese
la ragazza, girando
il polso per vederlo da ogni angolazione. «
Oh,
giusto! »
disse
Leo, evidentemente felice della domanda. «
Allora,
ci sono due pulsanti: uno serve a far brillare il bracciale... In
pratica è una luce... e anche abbastanza potente a
dire il vero. Ma a voi non interessa, le abbiamo istallate in casi di
emergenza... E poi arriva l'altro pulsante: abbiamo inserito
all'interno di ogni bracciale un microchip che permette di
localizzare la posizione. Cliccando questo pulsante attiverà
il
microchip e avvertirà gli altri braccialetti, facendo
visualizzare
agli altri una mappa elettronica che segnalerà la vostra
posizione.
Cliccandolo un'altra volta si disattiva. Inoltre, a differenza dei
cellulari, non sono localizzabili dai mostri. Spero che vi siano
utili! »
disse
Leo, sorridendo. Per tutto il tempo in cui aveva parlato il ragazzo
non aveva smesso di montare e smontare fili e bulloni su un pannello
metallico.
Non
ci credo, grazie ragazzi! »
disse
Piper, abbracciando i due. Christal e Anathea fecero lo stesso. Solo
James non
disse niente, guardò scocciato le ragazze, sbuffando. «
Allora,
avete finito con le smancerie? Andiamo! »
disse,
incamminandosi senza aspettare nessuno. Piper
spalancò gli occhi e li levò al cielo. «
Ma
cosa si lamenta quel piccoletto senza cervello!? È
lui che era arrivato in ritardo! »
disse
Piper, abbracciando Leo
e incamminandosi giù per la collina, pestando i piedi.
Christal
fece invece il giro di tutti i semidei, abbracciandoli tutti. Emma la
fermò un minuto, infilandole in tasca un pacchetto di
caramelle, le
preferite di Piper, e una penna in argento per Anathea. «
Dille
che è da parte di Connor e Travis per lo scherzo. In
realtà li
abbiamo costretti, ma questo non dirglielo »
le
disse, ridendo un poco. La
salutò, passando
a
Michael e John.
«
Senti
Chri, »
le
disse John. «
mi
puoi fare un favore? »
«
Certo,
dimmi tutto! »
le
rispose la ragazza. «
Potresti
evitare di far uccidere James da Piper o da mostri? Lo so che non
è... Molto simpatico o intelligente, ma è mio
fratello... Quindi...
»
«
Tranquillo
John. Lo terremo d'occhio. »
Infine
passò al fratello. Joy aveva gli occhi lucidi. Christal appoggiò
il viso nell'incavo del suo collo, lasciando
che le lacrime le uscissero dagli occhi. Il fratello le
accarezzò i
capelli, mettendole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. «
Vedi
di tornare viva sorellina. »
la
ragazza si staccò da lui per guardarlo negli occhi. «
Lo
prometto. »
disse. Anathea le toccò una spalla, riportando l'amica alla
realtà.
Sciolse
l'abbraccio con il fratello e si incamminò con l'amica
giù per la
collina, con il sole alto nel cielo e il cielo limpido.
Angolo
scrittrice:
Ok...
Se adesso qualcuno si azzarda a dire che i miei capitoli sono corti
lo spedisco al Tartaro!
Questo
capitolo è più del doppio dei precedenti!
Ok,
ora, dopo lo sfogo... Buongiorno gente, è domenica e io sono
qui con
un nuovo capitolo, contenti? *Rotola
una balla di fieno* Peeerfetto, lo sapevo che vi sarei mancata! Mi
scuso nuovamente per non aver pubblicato il capitolo la scorsa
domenica ma, come avete visto, per farmi perdonare ne ho scritto uno
luuunghissimo... Anche se un po' statico :/. Inoltre
avevo pubblicato una One Shot, andatela a leggere se avete voglia :)
Comunque...
Sei contenta Valery?
Anche il tuo beniamino biondo partirà per l'impresa! A chi
altri
piace James? A me no u.u ma forse cambierò idea... O forse
no,
niente spoiler xD.
Alloooora...
Ho deciso di mettere sentimenti contrastanti: l'odio di Anathea per
Piper e di Piper per James con la dolcezza varia tra fratelli ecc...
Ma passiamo oltre
:D
Ringrazio: ValeryJackson
e
VaneFrancyforever
per
aver recensito (come
mai così pochi?)
LETY
STOLL 00,
Akumetsu,
Flowers
of
Death,
_lulaby_,
Krista
Kane,
James
Carstairs e
Sara
JB
per
aver inserito la storia tra le seguite.
Miky24,
Njaller
e
VaneFrancyforever
per
averla messa tra le preferite e Sara
JB per
averla inserita tra le ricordate. Inoltre ringrazio tutti i lettori
silenziosi che continuano a seguire la mia storia, siete fantastici
:D (anche
se state diminuendo :/)
Non ho altro da dirvi... Spero di ricevere
le vostre recensioni e che la mia storia continui a piacervi.
Baci^^
FoxFace00 :* <3
P.S.
Personaggi
come: Skyler (figlia di Efesto), Emma (figlia di Ermes), Micheal
(figlio di Poseidone) e John (figlio di Apollo) NON
sono di mia proprietà. I personaggi elencati fanno parte
della
storia “Il Morbo d'Atlante” dell'autrice Jackson.
Poi...
Mi sento uno schifo. Ero convinta di aver ringraziato Valery
visto che, nello scorso capitolo, ho inserito la profezia che lei mi
ha aiutato ad elaborare (diciamola tutta... La profezia l'ha ideata
lei, io le avevo solo dato una traccia... penosa.) e invece mi sono
accorta che l'avevo fatto nel capitolo precedente a quello... che
idiota. Quindi approfitto per dire GRAZIE a Valery
e... davvero ragazzi, andate a leggere le sue storie perché
sono
FANTASTICHE a dir poco! Grazie ancora
Valery!!!
P.P.S.
Sì... non ho nessun manga ma non ne ho avuto il tempo. Sto
però realizzando quello di un personaggio che
comparirà in seguito
:D Quindi tenetevi pronti, perché i disegni non sono finiti!
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Capitolo 9 *** Capitolo IX ***
Capitolo
IX
Quando
le ragazze arrivarono al furgone di Argo i posti erano già
praticamente stati assegnati: Piper si era messa sul
sedile anteriore
del furgone, affianco ad Argo, mentre James si era posizionato nel
sedile centrale, lasciando i posti di fianco liberi. Le due ragazze
misero gli zaini nel bagagliaio dove solitamente tenevano le fragole.
Quando le due chiusero il cofano e si
avvicinarono alla portiera il biondo appoggiò le mani sui
due
sedili, come per invitarle a sedere. Aveva un sorriso sulla faccia,
ma non di quelli sinceri, di quelli da volpe.
Anathea
lo guardò, alzando un sopracciglio. Lo spinse
di lato, facendogli sbattere la testa contro la
portiera sinistra
del furgone.
«
Ahi!
Ma
sei impazzita?! »
disse
il biondo, massaggiandosi la testa. La
ragazza
alzò le spalle, sedendosi nel mezzo. Da davanti si sentiva
Piper che
ridacchiava, mettendosi una mano davanti alla bocca. Christal
si sedette accanto all'amica,
appoggiando la testa al sedile. Anathea, intanto, era piegata in
avanti, cercando di guardare la strada. La
figlia di Ecate
si guardò
attorno, soffermandosi
su
ogni singolo dettaglio del furgoncino. Sul tettuccio c'erano graffi,
probabilmente causati da
una colluttazione.
Alla sua destra c'era una piccola leva che serviva, probabilmente, ad
attivare una specie di nascondiglio dove mettere armi. La
stoffa del sedile era un po' sgualcita, soprattutto ai lati e ai
poggiatesta. Davanti a lei erano presenti delle piccole tasche dove
riporre coltelli
o cibo. Guardò
verso sinistra. Lo schienale del sedile dell'amica era consumato,
così come il suo. Il sorriso di James era abbagliante mentre
fissava
la ragazza... Christal
sgranò gli occhi:
James la
stava fissando! Le sorrideva, mettendo in mostra i suoi denti bianchi
e i suoi tratti del viso perfetti. Quando la
ragazza
se ne accorse abbassò immediatamente lo sguardo, arrossendo
leggermente sulle guance pallide. “Stava guardando proprio
me?”
si chiese la figlia di Ecate, mordendosi leggermente il labbro
inferiore. Una
risata divertita ma abbastanza silenziosa le confermò che
sì, era
lei la ragazza. Le guance si tinsero ancora di più di rosso,
espandendosi sul viso. Davanti a sé continuava a vedere il
viso del
ragazzo che le sorrideva. La ragazza si sentì scuotere e
tornò alla
realtà. «
Chris!
Chris tutto bene? Sei tutta rossa, ti senti male? »
chiese la figlia di Atena, continuando a scrollarla. Anche Piper si
era girata, mentre Argo... Non si era girato ma la teneva
d'occhio. La ragazza sbatté
gli occhi un paio di volte, girandosi verso la bionda. Ma non stava
guardando lei, guardava oltre, verso James, che aveva le cuffie nelle
orecchie e gli occhi chiusi. Possibile si fosse immaginata tutto?
Tornò a guardare davanti a sé, scompigliandosi i
capelli in modo
che le coprissero il volto mentre una lacrima le rigava il volto.
“Ma che diavolo sto facendo?!” pensò
Chistal. Si passò le
braccia sul volto, portandole indietro per legarsi i capelli mentre
si asciugava le lacrime che le
erano
ormai arrivate alle labbra, lasciandole
un sapore salato in bocca.
«
Sì...
sì, sto... sto bene. Un attacco di caldo probabilmente. »
rispose
sorridendo, mentre fermava la coda con il suo elastico. Piper
si rigirò, lanciando però delle occhiate alla
ragazza. Anathea,
invece, continuò a fissarla per un po' di tempo, cercando di
capire
che cosa avesse. Dopo molte rassicurazioni da parte dell'amica
tornò
a guardare la strada, studiando il percorso e
discutendo di tanto in tanto con Argo sulla direzione da prende,
senza però ricevere mai alcuna
risposta. Christal espirò e rilassò le spalle,
inarcando
leggermente la schiena. Guardò nuovamente verso il ragazzo
biondo:
continuava a guardare fuori dal
finestrino, muovendo la testa a ritmo
della canzone che stava ascoltando. La canzone si sentiva da
lì, ed
anche abbastanza chiaramente:
On
Top of the World degli
Imagine
Dragons. “Non immaginavo fosse il ragazzo da quel tipo di
canzone”
pensò Christal tra sé e sé. Anche a
lei piaceva molto quella
canzone, le piaceva il significato e la forza che le trasmetteva.
James
la guardò, scuotendo leggermente la testa. Solo allora la
ragazza si
accorse che lo stava fissando, con la testa leggermente piegata verso
il lato sinistro. Sgranò gli occhi e arrossì
leggermente, girando
la testa di scatto verso il suo finestrino.
Sentì
Anathea urlare contro il ragazzo, dicendogli di abbassare la musica.
Guardò la strada correre sotto
di loro, circondata da case. Ancora
pochi minuti e sarebbero arrivati a Manhattan e da lì
avrebbero
dovuto continuare da soli il loro viaggio. Dopo
un paio di minuti si girò, prendendo il suo zaino e
rovistando
all'interno. “Ma dove diavolo l'ho messo?” si
chiese Christal,
mentre continuava a rovistare all'interno di questo. “Ah,
eccolo!”
Prese dallo zaino un grosso libro, rilegato in cuoio e con sopra
incisa, in viola, una stella al centro di un cerchio. Aprì
la prima
pagina: Libro
di incantesimi, tutto ciò che bisogna sapere, dalla
pronuncia ai
gesti passo per passo.
Verso metà libro un'etichetta spuntava: Pozioni
e rimedi.
Iniziò a leggere le pagine degli incantesimi, osservando i
movimenti
del corpo e le pronunce.
«
Chris...
Sei sicura di sentirti bene? »
chiese
Anathea, fissandola con occhi spalancati. Dietro di lei James aveva
un sopracciglio alzato. Christal chiuse il libro di scatto, facendo
fare
un salto ad Argo e spaventare Anathea. «
Cos...
cosa? »
chiese
la ragazza, facendo girare lo sguardo per la macchina.
«
Ho
detto: sei sicura di stare bene? Continuavi
a dire... cose senza senso! »
La
figlia di Ecate guardò la bionda, corrucciando un poco le
sopracciglia. Quando capì a cosa si riferiva l'amica le
spiegò che
si stava esercitando con formule magiche del libro che le aveva dato
il fratello. Anathea alzò
gli occhi al cielo, tornando a tenere gli occhi sulla strada. James
continuò a fissarla per una decina di secondi per poi
tornarsene a
guardare fuori dal finestrino. Christal
emise un sospiro, aprendo l'ultima pagina del libro. All'interno si
trovava una dedica del fratello:
Cara
Chris,
non
so il motivo per cui sto scrivendo tutto questo... Forse
perché sono
preoccupato per te. Volevo solo dirti una cosa: segui sempre i tuoi
ideali, segui ciò che ti dice il cuore. Sono sicuro che, se
ti
impegnerai, potrai realizzare di tutto. Fai attenzione e impara a
fidarti dei tuoi compagni. Ma soprattutto torna.
Con
affetto, Joy.
A
Christal vennero le lacrime agli occhi mentre
le ritornavano alla mente le immagini degli ultimi minuti passati con
suo fratello. Girò immediatamente la testa verso il
finestrino,
guardando la strada che scorreva veloce sotto di loro.
Sbatté le
palpebre un paio di volte per fare in modo che non uscissero le
lacrime. Stropicciò gli occhi e tornò a guardare
avanti a sé. Il
furgone si era fermato a
Central Park, proprio
all'entrata dell'immenso parco.
James
si guardò attorno disorientato, togliendosi le cuffiette
gialle
dalle orecchie. «
Dove
siamo? »
chiese,
la voce leggermente alterata. Probabilmente si era appisolato durante
il viaggio, gli occhi lucidi dato che si era appena svegliato. Piper
si slacciò la cintura di
sicurezza, massaggiandosi le tempie con le mani. «
Siamo
a Manhattan, c'è un enorme parco pieno di gente...
Ovviamente siamo
negli Inferi! Secondo te dove siamo?!
»
aprì la portiera con un unico gesto aggraziato, prendendo
con una
mano la
borsa
che era
posto sotto il sedile. La
richiuse
con un botto dietro
di sé
e respirò a pieni polmoni. La
portiera posteriore si aprì, e ne uscì Christal,
inciampando e
finendo a terra e
sbucciandosi il gomito destro. Piper
le corse incontro, prendendola
da un braccio e aiutandola a sedersi. Anathea
scese immediatamente del furgoncino, precipitandosi
sull'amica ed esaminandole il
la ferita,
girando
e rigirando il braccio,
senza troppa delicatezza.
«
Ok,
allora, mi serve giaccio, acqua ossigenata, cerotti, un
foulard per tenere il braccio...
»
James
si
avvicinò a Christal tranquillamente, spostando la bionda di
lato,
sotto varie proteste. Prese il braccio
della ragazza con una delicatezza quasi dolce, guardando la ferita
con gli occhi socchiusi. «
È
solo una sbucciatura, non servono tutti questi trattamenti. »
Prese
un fazzoletto di stoffa dalla tasca dello zaino insieme ad un kit di
primo soccorso. Prese una piccola bottiglietta bianca
e
blu, chiaramente acqua ossigenata,
e un batuffolo di cotone. Bagnò
il cotone con l'acqua e lo appoggiò con delicatezza sul
gomito della
figlia di Ecate, tamponando leggermente. La ragazza si ritrasse,
stringendo i denti, sotto il sorriso e i piccoli risolini divertiti.
Quanto
ebbe finito prese il fazzoletto di stoffa e lo legò attorno
al
braccio di Christal e si alzò, porgendole la mano per
aiutarla a
rialzarsi. Le dita affusolate erano
fredde, il tocco leggero.
La tirò su senza troppa fatica, sorridendole.
Rimise
le cose nella valigetta e andò a prendere lo zaino dal retro
del
furgone. Christal rimase un attimo ferma, reggendosi il braccio e
fissando il
punto fino a cui un attimo prima si trovava il figlio di Apollo. Si
girò, vedendo Piper e Anathea per terra che guardavano nella
direzione del ragazzo, sul retro del furgoncino. «
Allora,
vi volete muovere o volete restare a fissare la mia bellezza tutto il
giorno? »
chiese
il biondo, alzando un sopracciglio e un
angolo della bocca, ammiccando verso la figlia di Afrodite. «
Aaaaaah,
chiudi il becco presuntuoso! »
rispose
la ragazza, lanciandogli la borsa contro, che lui intercettò
in
pochi gesti aggraziati. Piper camminò spedita verso di lui,
afferrando la borsa con una mano e dal bagagliaio
del furgone lo zaino. Anathea
si riscosse da terra, prendendo l'amica per il braccio sinistro e
trascinandola verso i due ragazzi. Spostò
la figlia di Afrodite con uno
spintone. Afferrò i due zaini e disse a Christal di
richiudere il
portellone. La
ragazza prese
il libro dal sedile davanti e
chiuse il portellone, girandosi e raggiungendo gli altri, che avevano
poggiato gli zaini su una panchina,
risistemando
le ultime cose e salutando Argo.
La
figlia di Ecate rimise
il libro nel suo zaino, mettendoselo in spalla il tutto.
Angolo
scrittrice:
Ehm...
Ciao :)
*Le lanciano di tutto e di più* Scusate scusate scusate
scusate! Lo so, sono pessima, è da... o.O
non ci credo! È davvero da più di un mese che non
aggiorno?! Ok...
Vado a sotterrarmi!
Davvero,
scusatemi tantissimo ma sono incasinatissima con la nuova scuola e il
mio tempo per scrivere o leggere è davvero pochissimo...
Soprattutto
quello per scrivere :(
Vi
avviso che è probabile che per circa un altro mesetto non mi
farò
sentire ma continuerò a scrivere, questo ve lo posso
giurare! Come
potete vedere sto cercando di fare capitoli abbastanza lunghi in modo
da farmi ripagare per tuuuuutto il tempo in cui non mi faccio
sentire. Comunque i capitoli arriveranno sempre di domenica anche se
credo a distanza di circa un mese l'uno dall'altro...
E
ora ringrazio ValeryJackson,
VaneFrancyforever,
Miky24,
Kamala_Jackson
e
SivvHerondale
per
aver recensito. Grazie davvero :*
LETY
STOLL 00,
Akumetsu,
Flowers
of
Death,
_lulaby_,
Krista
Kane,
James
Carstairs,
SivvHerondale
e
Sara
JB
per
aver inserito la storia tra le seguite.
Infine
ringrazio
Miky24,
Njaller
e
VaneFrancyforever
per
averla messa tra le preferite e Sara
JB per
averla inserita tra le ricordate. Siete
tutti fantastici! E grazie anche a voi, lettori silenziosi,
che continuate a leggere la mia storia! Grazie mille a tutti :*
Ora
vi saluto :/ Ma vi prometto che mi farò risentire!
Baci^^
FoxFace00 :* <3
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