La Chioma della Regina

di FoxFace00
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***
Capitolo 5: *** Capitolo V ***
Capitolo 6: *** Capitolo VI ***
Capitolo 7: *** Capitolo VII ***
Capitolo 8: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 9: *** Capitolo IX ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


Capitolo I


BOOM! Un'esplosione nel cuore del bosco.

« Stupida, stupidissima magia! Stupide pozioni e formule magiche! » esclamò Christal. L'esplosione l'aveva mandata a gambe all'aria. I capelli neri erano coperti da uno spesso strato di cenere e gli occhi viola cerchiati da uno strano liquido scuro melmoso, che le ricopriva completamente mani e viso, e in parte anche la t-shirt arancione e gli short neri.

« Non riuscirò mai a combinare nulla di buono con pozioni e arti magiche! » continuò la figlia di Ecate, e così dicendo incrociò le braccia.

Accanto a lei suo fratello Joy, anche lui completamente ricoperto di melma, le mise una mano sulla spalla. « Stai tranquilla sorellina, ce la farai, » la rassicurò « ti serve solo un po' di pratica... » si guardò attorno e sembrò accorgersi per la prima volta del disastro che Christal aveva combinato.

« Molta pratica... » aggiunse con un sospiro.

« Menomale che oggi siamo venuti qui a esercitarci, altrimenti sai che casino alla casa 20! » disse Joy con un tono di voce ironico. Infatti la prima volta che Christal aveva provato a preparare una semplice miscela la casa 20 era quasi saltata in aria.

Joy era gentile con la sorella, ma entrambi sapevano che era un caso disperato.

Poco dopo arrivarono due figli di Efesto.

« State tutti bene? » chiese Skyler preoccupata. « Abbiamo visto l'esplosione e... » « È stato mitico!!! Ma mi dici come hai fatto?! Vieni, ce lo insegnerai e così io e i miei fratelli della casa 9 costruiremo delle anfore di fuoco greco ancora più potenti! » la interruppe Leo « Oh, non vedo l'ora! » « Leo! Così non aiuti! » lo riproverò Skyler, anche se si vedeva che non riusciva è essere arrabbiata con il fratello. Poco dopo si udì un rumore di zoccoli e Chirone arrivò trottando verso di loro. « Oh oh!» sussurrò Leo, vedendo il centauro avvicinarsi. « Cos'è successo?! » chiese Chirone preoccupato. « Secondo te? Christal ha di nuovo fatto saltare in aria qualcosa Chirone, non è una novità! » intervenne il Signor D, sbucato da dietro un albero in quel momento « Oggi è già la terza volta, non farne un dramma! » e così dicendo fece apparire un calice ricolmo di vino rosso. « Mister D, lo sa che le è vietato bere vino... » Il Signor D gli fece un piccolo versetto acuto per poi trasformare il calice in una lattina di Diet Coke. « Perfetto, tornando a noi... Ah, già, Christal. Per questa volta non prenderò provvedimenti perché non risultano feriti, però devi fare più attenzione quando fai certi... esperimenti, ok? » « Ok Chirone, cercherò di...» non finì neanche la frase che venne interrotta da una voce acuta e stranamente seducente.

« Chirone ha ragione Christal, dovresti fare più attenzione, » disse una ragazza. Aveva dei lunghi capelli lisci color carbone, leggermente arricciati all'estremità, e due occhi più azzurri del mare stesso. Continuò a parlare avvolgendosi i capelli attorno a un dito. « rischieresti di rovinarti quel brutto faccino che ti ritrovi! » detto ciò fece un piccolo risolino acuto, che venne subito imitato da un gruppetto di figlie di Afrodite che la stavano seguendo.

« Drew, non hai altro da fare? Tipo pettinarti i capelli o chessò io? » le rispose Christal in tono acido. Evidentemente Drew non le piaceva. « Oh, Christal, io sono già perfetta così! » e così dicendola figlia di Afrodite si mise in posa, come se ci fosse un fotografo appostato da qualche parte. Aveva un sorriso abbagliante e gli sciatti abiti del campo su di lei sembravano stupendi, a dir poco.

« Ma ti prego Drew! Conosco ragazze che sono mille volte più belle di te senza neanche un filo di trucco! » sbottò Leo, che sembrava però essere attratto dalla sua lingua ammaliatrice.

« Vuoi dire quella tua piccola e sciatta fidanzatina della cabina di Ermes? Com'è che si chiama? Ah già, Emma! » pronunciò il nome della ragazza come se fosse un insulto.

A quel punto Leo scattò verso di lei e cercò di tirargli un ceffone, che venne però intercettato da Skyler. « Non parlare così della mia ragazza! » ringhiò il figlio di Efesto a denti stretti cercando di liberarsi dalla presa della sorella. Skyler lo spinse via con dolcezza. « Lasciala stare Leo, non merita la tua attenzione. » dopodiché si voltò verso la figlia di Afrodite e la guardò con gli occhi chiusi in due fessure, mandandole un messaggio ben chiaro: “La prossima volta non lo fermerò, anzi, mi unirò a lui se osi offendere nuovamente la mia migliore amica!”. Drew fese scorrere l'argomento con un gesto della mano, poi tornò a guardare Christal.

<< Io sono perfetta così, ma tu?! Con quei capelli sembri un porcospino. Che bel soprannome: Christal il Porcospino! » e così dicendo si mise a ridere, voltandosi verso le sorelle, che stavano guardando inorridite la figlia di Ecate. Drew, non capendo cosa stesse succedendo le guardò con aria interrogativa, a cui loro risposero con un cenno della testa, indicando le mani della ragazza. Quando la figlia di Afrodite si girò vide le mani della figlia di Ecate ricoperte di sangue, di schegge e di quella strana melma, che aveva creato infezione in alcuni punti delle mani. L'insieme era disgustoso e Drew stava per vomitare, ma non poteva lasciarsi sfuggire una simile occasione. Assunse l'espressione più dispiaciuta che le venisse in mente e si rivolse a Christal.

« La bambina si è fatta la bua? Che ne dici di un cerotto con gli unicorni? » e dopo aver finito la frase si mise a ridere, aspettandosi che le sorelle la imitassero, cosa che però non successe, alché si zittì. Gli occhi di Christal si velarono di lacrime. La figlia di Ecate si alzò, facendo penetrare le schegge che aveva nelle mani ancora di più, e corse via, lontano, mentre alle sue spalle suo fratello Joy urlava contro la figlia di Afrodite.


Angolo scrittrice:

Salve!

Allora... Questa è la mia prima FanFiction in assoluto. Spero vivamente che vi piaccia.

Se non vi piace gradirei che, con una recensione, mi scriveste sotto il motivo, dopotutto sbagliando si impara, giusto? Sono aperta a tutte le critiche! Grazie per aver letto questo angolo scrittrice e... al prossimo capitolo!

Baci^^ FoxFace00 :* <3


P.S.= Personaggi come Skyler (figlia di Efesto) o Emma (figlia di Ermes) NON sono di mia proprietà. I personaggi che in ogni storia metterò qui sotto appartengono a ValeryJackson, scrittrice che mi ha ispirato tantissimo! Vi consiglio di andare a leggere le sue storie, in particolare “Il Morbo d'Atlante” se volete conoscere meglio questi personaggi! È veramente una brava scrittrice, spero che vi piaccia, è veramente FANTASTICA, MERAVIGLIOSA!


P.P.S.= Dedico questo capitolo a due persone importantissime per me: ValeryJackson e LETY STOLL 00 che mi hanno sostenuto e aiutato nella realizzazione di questa storia. (In parte anche obbligato, solo LETY STOLL 00, ma è una buona amica una fantastica scrittrice)

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


Capitolo II


« Ehi Christal, va tutto bene? ». Christal si asciugò in fretta le lacrime che le rigavano il viso, cercando nel mentre di pulirsi un po' la faccia, con il risultato di impiastricciarsela ancora di più.

Quando però si girò e vide il viso della sua amica Piper tirò un sospiro di sollievo.

« Niente, » le rispose la figlia di Ecate, mentre realizzava con il dito dei piccoli cerchi sui vetri che aveva estratto dalla mano « solo uno stupido esperimento andato a male, come al solito... » a ripensare a ciò che era accaduto una decina di minuti prima i suoi occhi si velarono di lacrime, mentre una di queste le scendeva sul viso, la luce del sole le faceva luccicare. Il cielo era di un azzurro abbagliante, senza l'ombra di una nuvola, dello stesso colore degli occhi della mora. Ma purtroppo erano anche dello stesso colore di quelli della sorella, il che fece sembrare a Christal tutto più triste e cupo.

« Vieni qui Chri! » e così dicendo la figlia di Afrodite allargò le braccia, in cui subito la figlia di Ecate si tuffò. Mentre la ragazza piangeva la figlia di Afrodite si incamminò verso la capanna 20, una capanna costruita con grandi lastre di pietra nera con incisi dei simboli magici, e, al suo interno, ricolma di alambicchi, polveri e miscugli vari.

La fece sedere sul proprio letto e iniziò a grattare via lo sporco con delle salviette umidificate.

Mentre l'amica la ripuliva e la truccava con la matita nera, Christal le raccontava l'episodio che le era accaduto la mattina, nel boschetto.

Al sentire il nome della sorella Piper arricciò il naso, come se le desse fastidio anche solo pensare a essa.

Quando la figlia di Ecate terminò il racconto, l'amica aveva già riordinato tutti i suoi trucchi, e stava inserendo la spina della piastra per capelli nella presa della corrente, non pensando che Christal aveva i capelli pieni di melma. « Io l'ammazzo quella sbruffona! » urlò Piper mentre scacciava i fratelli (tutti maschi) della ragazza dalla casa. « Non deve osare trattare le nuove arrivate! Non è neanche più capocabina, non ha più potere! Io la strangolo! » e così dicendo, la figlia di Afrodite, iniziò a passare al setaccio l'armadio della ragazza per trovarle qualcosa da mettere, forse con foga un po' troppo eccessiva.

« Calmati Pip, non mi è successo niente! » le rispose Christal, cercando di assumere un tono fermo e sicuro, cosa che però non le riusciva molto bene, soprattutto per i vestiti sporchi che indossava.

« Sto bene, è solo... » le parole le si strozzarono in gola, e i suoi occhi si ricoprirono nuovamente di un velo di lacrime.

A quella visione Piper prese dei fazzoletti e le corse incontro. « No no no, Chri, non metterti a piangere! Rischi di sbavare tutto il trucco! » le disse l'amica, iniziando a tamponarle le poche lacrime che già le rigavano le guance. « Ora stai calma e fai un bel respiro, calmati » le disse la figlia di Afrodite facendo dei profondi respiri per incitare l'amica a imitarla, mentre ancorale asciugava le lacrime e aggiustava le sbavature del trucco.

Christal fece due profondi respiri, ricacciò indietro le lacrime e si calmò.

« Grazie Pip, va molto meglio » rispose la figlia di Ecate all'amica, sorridendole debolmente.

« Ne sono felice, ma credo che a una certa figlia di Afrodite di mia conoscenza le cose non andranno altrettanto bene! » disse la frase con un tono di voce un po' troppo calcato, irrigidendosi sempre di più e, senza farlo apposta (o forse sì?) strappò in parte l'unica maglietta nera dell'amica, nonché la sua preferita.

Christal guardò con gli occhi sbarrati la sua bella maglietta ormai strappata.

« Oh miei Dei! Scusa Chri! Ti giuro, non lo volevo fare, mi dovevo sfogare e... e... » la figlia di Afrodite alzò gli occhi dalla maglietta e guardò l'amica, che era improvvisamente diventata più pallida del solito.

« Chri-Christal... v-va tutto? Sei mortalmente pallida! » chiese Piper, decisamente preoccupata, all'amica. « Vuoi che ti prenda un po' di zucchero? »

Solo allora Christal si rese conto di star trattenendo il respiro. Chiuse gli occhi e rilassò le spalle, espirando profondamente, dopodiché riaprì gli occhi.

« No Pip, grazie. Va tutto bene. » rispose la figlia di Ecate prendendo la maglietta tra le mani ed esaminando lo strappo. « Per fortuna lo strappo è abbastanza lineare. Aspetterò mio fratello Joy e gli chiederò di ripararla con la magia. » E così dicendo la ragazza si sedette sul letto e sospirò, appoggiando la maglietta sul materasso.

« Tu non resterai qui! Tra poco dovremo andare a cenare, e di sicuro tuo fratello non tornerà fino a dopo la fine del pasto » le disse l'amica in tono autoritario, mentre staccava la piastra dalla presa e la passava a Christal. « Vieni! » e così dicendo la figlia di Afrodite prese in una mano la sua borsa, mentre con l'altra afferrava il braccio dell'amica, e si incamminò a passo deciso verso la cabina 10, la capanna di Afrodite.

Mentre le due ragazze camminavano verso la capanna la figlia di Ecate si divincolava, cerando di dissuadere l'amica, senza però ottenere risultati.

« Stai calma Chri, a quest'ora non c'è nessuno! Sono tutti a equitazione » la rassicurò Piper

« Inoltre ci metteremo pochi minuti! »

Dopo molte suppliche da parte dell'amica, Christal decise di entrare.

« Finalmente ti sei decisa Chri, ci voleva tanto? Ci mettiamo giusto due... » appena però la ragazza aprì la porta si trovò davanti uno dei suoi fratelli più piccoli.

« Ehi Nhoa, che ci fai qui? » chiese la capocabina al fratello con un sorriso raggiante. Era evidente che fosse felice di vedere il fratellino.

« Pensavo sapessi che... » il fratello fece a Piper un gesto con la testa, come per indicare le proprie spalle.

La sorella scosse la testa sorridendo, pensando a che cosa stesse indicando, ma appena guardò oltre le spalle del fratello il suo viso cambiò espressione. Il sorriso che fino a poco prima era disteso sulla sua faccia si mutò in un'espressione tra la rabbia e lo stupore.

«Tu?! Che diavolo ci fai qui... »


Angolo scrittrice:

Ehilà gente!

Allora... nuovo capitolo, che ne dite? Vi piace?

Questi capitoli sono tutti di passaggio per conoscere la nostra protagonista, ma spero che vi piacciano ugualmente!

Chi mai avrà visto Piper??

Suspance! Per saperlo dovrete aspettare il prossimo capitolo!

Ahahahah, sono crudele eh?

Ringrazio Flowers of Death, ValeryJackson e Treacherouss per aver recensito lo scorso capitolo e a _lulaby_ per aver inserito la storia tra le seguite :)

Ok, grazie per aver letto questo angolo scrittrice e... alla prossima!

Baci^^ FoxFace00 :* <3


P.S. Visto che in questo periodo sono “fissata” con i manga, e ho imparato a disegnare un viso in modo decente, volevo inserire in ogni capitolo il viso di un personaggio realizzato da me... Ditemi che ne pensate e se vi piacciono. Oggi ne inserisco due (visto che non c'era nell'altro capitolo). Se volete che continui mandatemi un messaggio privato o scrivetemelo in una recensione :). NON li colorerò in quanto rischio solo di rovinare il disegno.



(A sinistra Christal e a destra Piper)


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Capitolo 3
*** Capitolo III ***



Capitolo III


« Tu?! Che diavolo ci fai qui James?! » urlò Piper verso il ragazzo biondo.

« Oh, ciao Piper, come va? » rispose il ragazzo con voce melliflua. Dal comportamento e dall'aspetto somigliava a un ragazzo della cabina 7. Dopo aver rivolto alla figlia di Afrodite un piccolo sorrisetto girò il viso verso la sua destra e si mise a ridere, mentre una voce femminile rispondeva alla risata, imitandolo.

Piper, incuriosita dalla voce femminile, sporse un poco la testa per scorgere il viso della ragazza. Appena capito a chi appartenesse la voce di poco prima si incamminò decisa verso la ragazza che aveva emesso quei strani e familiari risolini.

« Drew! » urlò la figlia di Afrodite contro la sorella. Al sentire quel nome Christal sbarrò gli occhi, facendosi piccola piccola e andando a rintanarsi in un angolino. « Non dovreste essere a equitazione tutti voi?! » e, alla parola tutti, fece un breve giro su sé stessa, squadrando e lanciando occhiatacce a ognuno dei suoi fratelli, per poi tornare a fissare la sorella.

« Oh, ciao McLean. Scusa tanto » iniziò Drew assumendo il tono e l'espressione più innocenti che le venissero « Ma oggi ero veramente stanca e volevo stare un po' con il mio ragazzo, quindi ho deciso che l'intera cabina avrebbe saltato le lezioni. Scusa, non te l'avevo detto? »

« Tu hai fatto cosa? » chiese Piper con una faccia scioccata e irritata allo stesso tempo.

Drew, con aria da “Ma fai sul serio” ripeté la frase « Ma sei sorda o cosa?! Ho detto che ero stanca, e quindi... » Piper la zitti con un gesto della mano, quindi, con un tono di voce molto alto le parlò

« Ho capito quello che hai detto, ma TU non puoi farlo! Sono io la capocabina, IO detto le regole! » esclamò Piper infuriata, con gli occhi talmente spalancati da far paura.

« Io ne ho il diritto eccome! Sono la più grande qua dentro! » e dicendo ciò fece un ampio gesto con la mano a indicare la cabina « Inoltre non dovresti chiedere a me cosa ci faccio qui, ma a Lei! » e così dicendo indicò la figlia di Ecate con una mano e con un'espressione di disgustoso dipinta sulla faccia.

Piper voltò la faccia nella direzione indicata dalla sorella. Vide Christal, in un angolo, il viso completamente rosso nascosto tra le mani. La ragazza si era completamente dimenticata dell'amica « Lei ha un nome! E inoltre l'ho invitata IO, quindi se te la devi prendere con qualcuno prenditela con me! » Gridò Piper contro la sorella, fulminandola con lo sguardo. Drew non rispose, morsicandosi l'interno della guancia e abbassando lo sguardo. Dopotutto Piper era comunque la capocabina delle figlie di Afrodite, e con la sua lingua ammaliatrice non ci si doveva scherzare.

« Vedo che non hai altro da dire... In questo caso non c'è motivo che di rimanere. TUTTI FUORI! » urlò Piper.

Al sentire la voce decisa della capocabina tutti i fratelli e le sorelle si incamminarono verso l'uscita, capeggiati da James, spaventato e impaziente di uscire. Infatti appena aveva sentito alzare il tono di voce della figlia di Afrodite si era piombato verso l'uscita. L'unica che rimase poco più degli fu Drew, che per un ultimo istante rivolse un'occhiata di sfida verso la sorella, ma appena questa rispose la ragazza si voltò e si incamminò a passo spedito verso la porta, che sbatté dopo essere uscita.

Piper si avviò prima alla prima e poi alla seconda finestra per chiuderle, poi, con un sospiro di sollievo, si incamminò verso il baule posto ai piedi del suo letto.

Christal, che aveva assistito a tutta la scena dal suo angolino, decide di andarsene, per non disturbare l'amica.

Si incamminò in punta di piedi verso la porta, stava per aprirla quando Piper si materializzò davanti a lei. Probabilmente era molto più abile di lei nel muoversi di soppiatto.

« Non-ci-pensare-neanche Christal! » Esclamò la figlia di Afrodite, e così dicendo la prese per un braccio e la trascinò, obbligandola a sedersi su un letto. La figlia di Ecate si massaggiò il braccio che l'amica aveva stretto con un po' troppa forza.

« Io me ne vado, non voglio creare discussioni né disturbare » disse Christal a bassa voce. Dopodiché cercò di alzarsi dal letto, ma la mano dell'amica la spinse indietro.

« Tu non disturbi proprio nessuno, è quell'idiota di Drew che disturba. Ora siediti là e aspetta! Avrò qualcosa della tua taglia nel mio baule! » e detto questo iniziò a frugare nel proprio baule, mettendo tutte le maglie sul letto in base al colore e al tipo.

Mentre l'amica aggruppava roba su roba sul proprio letto, Christal ripensò alla reazione esagerata che aveva avuto poco prima l'amica.

« Scusa Pip... Posso farti una domanda? » le domandò la figlia di Ecate.

« Certo Chri... Dimmi pure! » Le rispose Piper, senza però smettere di tirare fuori vestiti dal baule. “Probabilmente è magico” pensò Christal “non ci può stare così tanta roba dentro!”

« Senti... Pensavo che prima hai avuto una reazione un po' esagerata con quel ragazzo... ehm... »

« James? » le suggerì l'amica, che si era fermata con una felpa nella mano.

« Sì, proprio lui! Senti... mi diresti che succede? Che relazioni hai con lui? » le chiese la ragazza.

« Questi non sono affari tuoi! » le urlò contro la figlia di Afrodite.

Christal, allora, si fece piccola piccola. Abbassò la testa e iniziò ad alzarsi.

« No Chri, ti prego, rimani! » disse Piper, prendendo l'amica per un braccio.

A quel punto Christal fece un respiro profondo. Si girò verso la ragazza, con gli occhi velati, e aspettò. « Scusami, è solo che... » Piper sospirò. Probabilmente per lei era molto difficile aprirsi.

« Piacevo a James, ma io gli ho detto di no, visto che sono fidanzata con Jason e... Beh, Drew, come sempre, deve fare l'esibizionista e dimostrare che vale quanto me, se non di più. Essere capocabina di Afrodite non è certo una passeggiata. » E detto questo si sedette sul letto, sospirando un'ultima volta.

« Pip, se vuoi me ne vado, io... » Ma Christal non finì la frase. Che cosa avrebbe dovuto dirle? Che le dispiaceva? Che in realtà Drew era solo una bambina viziata?

« No, tranquilla... Non ce né bisogno... Dai, vieni, vediamo di trovare qualcosa della tua misura! » e, mentre Christal si avvicinava, l'amica iniziava a prendere una felpa.

Dopo un'ora, la figlia di Afrodite aveva trovato all'amica una felpa grigia, un po' larga, e un paio di leggins. « Non puoi tenerti quella maglietta lurida! » e detto questo la figlia di Afrodite continuò a cercare, ma senza trovarne nessuna che le andasse bene.

« Ma che diavolo! Non è possibile che in questa cabina non ci sia UNA maglietta delle tue dimensioni! » ma, appena finì di dirlo, sbarrò gli occhi, fissò un attimo Christal, e si precipitò verso un cassetto.

« Ecco, prova questa! » urlò quasi Piper, gettandole una canottiera addosso.

« In realtà questa non è tanto nel mio stile Pip, ti ringrazio ma... » Christal guardò l'amica, che le stava rivolgendo una faccia da cucciolo implorante. « Ok, ma se non mi va la tolgo! »

La figlia di Ecate prese la canotta e la indossò. Aderiva perfettamente al suo corpo.

« Ok... mi sta... grazie Pip, ma veramente, io... Lo sai come sono, rischierei di sporcartela, quindi.. »

« Stai tranquilla! Ne ho un sacco... per una sporca non muoio mica! » la interruppe Piper « Forza! Andiamo a cena! » e detto questo afferrò il braccio di Christal e si diressero verso il padiglione della mensa, mentre questa si faceva una coda per nascondere i capelli ancora pieni di melma.


Angolo scrittrice:

Buongiorno/Buonanotte/Buon pomeriggio/Buona sera!

Nuovo capitolo! (un po' più lungo del solito XD)

Come avrete ben capito Piper e Christal sono molto legate... Pensate che sia la sua migliore amica? Non è così! La sua migliore amica comparirà nel prossimo capitolo!

Allora... che ne pensate? Vi è piaciuto? Fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione qua sotto!

Ringrazio Frazelshug, ValeryJackson e LETY STOLL 00 per aver recensito, Miky24 per aver recensito e inserito tra le preferite, Flowers of Death per aver recensito e inserito tra le seguite la mia storia insieme a _lulaby_ e a tutti i lettori silenziosi e... alla prossima!

Baci^^ FoxFace00 :* <3


P.S. Ringrazio, anche se non ci sono i suoi personaggi ValeryJackson per tutto il supporto che mi ha dato! Voi non sapete di cosa parlo, ma lo scoprirete! Grazie Valery!!!!

P.P.S. Visto che a molti di voi sono piaciuti i miei due precedenti manga precedenti ecco a voi... James! Yeeee! Ma quanto lo odio -_- Ok, questi sono pensieri personali xD. Vi metto, visto che sono brava u.u, anche il disegno a colori. Non lo farò più: era l'unico decente :)





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Capitolo 4
*** Capitolo IV ***


Capitolo IV


Christal e Piper si diressero assieme verso il padiglione, ma poco dopo la figlia di Afrodite dovette lasciare l'amica per dirigere, anche se controvoglia, la sua cabina al tavolo.

Mentre Christal camminava vide uscire dall'acqua una ragazza e un ragazzo.

La ragazza indossava una maglietta con una sola spallina, nera, con sopra scritto, con la scrittura di Percy (probabilmente ci aveva impiegato giorni a farla) “Gemma”, con vicino disegnato un tridente, e un paio di jeans strappati molto corti. I capelli di un blu sfumato mettevano in risalto il colore degli occhi.

Il ragazzo, invece, era muscoloso, tatuato e abbronzato. Ma di un'abbronzatura strana, probabilmente era della casa di Efesto e il fuoco delle fucine gli aveva donato quel particolare colorito. I capelli ricci neri erano completamente bagnati, ma già iniziavano ad asciugarsi.

Christal si avvicinò, cercando di sentire cosa si stessero dicendo i due ragazzi.

« Ciao Harry! » disse Gemma, dandogli un bacio sulla guancia bagnata. Doveva alzarsi in punta di piedi per riuscire a raggiungere la guancia del ragazzo, anche se non era molto più alto di lei. « Ci vediamo più tardi tesoro » rispose il ragazzo, ricambiando il bacio.

Dopodiché ognuno si allontanò in direzioni diverse: il ragazzo si unì ai fratelli, mentre la ragazza si avvici alla fila dei figli di Ares.

« Gemma, quando dovete fare cose mielose tu e il tuo ragazzo, per favore, lontani da me! » disse la figlia di Ares all'amica, mentre le metteva un braccio attorno al collo.

« Zitta Jakline! Quando tu e Drake vi baciate io non dico niente! » la figlia di Ares arrossì di botto, prendendo il colore dei capelli, e iniziò a guardare verso la fila della casa di Atena. Christal guardò nella stessa direzione, ma non riuscì a capire chi stesse guardando... i figli di Atena erano tutti biondi con gli occhi grigi! Ma, a un certo punto, uno di questi alzò lo sguardo dal libro (in greco) che stava leggendo, alzò una mano e sorrise, salutando Jakline, che ricambiò il saluto, tutta rossa in viso. Gemma, vedendo la reazione dell'amica, scoppiò a ridere, tra le proteste e le suppliche della figlia di Ares di finirla.

« Gemma! Vieni, dobbiamo andare! » la chiamò Percy.

Gemma sbuffò. Non le piaceva seguire gli ordini di nessuno, alzò gli occhi al cielo e si incamminò verso il fratello.

A quel punto il corno suonò e Christal si mise a correre verso il tavolo di Ecate.

Prese un po' di carne dal vassoio che girava, un po' di insalata e si avviò al fuoco per sacrificarne un poco agli Dei.

Buttò parte della sua carne e quasi tutta l'insalata nel braciere, pensando “Ti prego mamma, aiutami!”.

Dopodiché si avviò al suo tavolo, senza proferire parola.

Quando tutti ebbero finito di mangiare si avviarono verso il falò. Tutti iniziarono a cantare e ballare, arrostendo marshmallow e ridendo tra loro.

Christal se ne stava, come al solito, in un angolino, per nascondersi ma allo stesso tempo per vedere tutti. Il fuoco era molto alto e di un rosso acceso! Quel giorno il campo era allegro! Purtroppo questo implicava anche molto calore. Tutti, infatti, erano in maglietta o canottiera, tranne Christal, che si ostinava a tenere la felpa grigia addosso.

Riusciva a vedere Jakline, con la sua maglietta tagliata per far vedere il suo tatuaggio a forma di drago sul fianco destro e i capelli di un rosso che si andava sfumando, fino ad arrivare alle punte bianche, poco sopra il gomito, con Drake, ai margini del bosco. Lui leggeva un enorme libro greco, probabilmente una lettura leggera, mentre lei appuntiva un legnetto utilizzando un pugnale nero. Nessuno sapeva come la figlia di Ares avesse fatto a procurarselo, e nessuno osava chiederlo, neanche Gemma, né Drake. Appena si chiedeva qualcosa del pugnale Jakline alzava la voce, non dando mai una risposta. Ogni tanto smettevano di fare ciò che stavano facendo, si scambiavano un bacio, e tornavano a lavorare.

Vicino al tronco di un albero si trovavano, invece tre ragazzi e due ragazze: John, Leo ed Emma, Skyler e Michael. Probabilmente Skyler e Leo avevano riferito alla figlia di Ermes cos'era accaduto la mattina. Infatti la ragazza stava già partendo a passo di marcia verso Drew e la sua combriccola, ma fortunatamente Johnn e Leo la fermarono. 

Vide nel gruppo dei figli di Ermes i fratelli Stoll che abbracciavano Letizia, una nuova ragazzina riconosciuta la sera prima 

« Ehi Chri! Vieni! » la chiamò Joy. Christal si alzò e si incamminò verso i suoi fratelli, ma più si avvicinava alle fiamme, più faceva caldo. Alla fine non ce la fece più e decise di aprire la felpa grigia, mettendo in mostra la bellissima canottiera fucsia con lo scollo a cuore che le aveva prestato Piper. Quando fu però a pochi passi dai sui fratelli, Drew si girò di scatto, facendosi dire dalle compagne quando sarebbe stata più vicina.

« Ops, scusami Chri... » quando però si girò e vide la canottiera fucsia che la ragazza indossava e cercava di pulire dal marshmallow con cuoi poco prima l'aveva sporcata, sbarrò gli occhi. « Quella è la MIA canottiera preferita!! » sbraitò la figlia di Afrodite.

« Cos... no, ti starai sbagliando, questa me l'ha data Piper. » disse la figlia di Ecate a bassa voce, cercando di non farsi notare, anche se dopo l'urlo di Drew ben pochi non facevano caso a loro.

A sentire il suo nome arrivò Piper « Ciao Chri! Che succede di bello? » chiese la figlia di Afrodite, facendo finta di non notare che la canottiera fucsia che aveva prestato all'amica era tutta sporca di marshmallow... Per non parlare dei capelli.

« Sei stata TU a dare a questa qui la mia maglia preferita!? » sbraitò Drew.

« Oh, sì, giusto. Scusa ma dopo che TU hai sporcato di fango i suoi vestiti volevo trovarle qualcosa di adatto, ma visto che di mio non c'era niente sono andata nel tuo cassetto a prenderle qualcosa, scusa, non te lo avevo detto? » le rispose Piper in tono tranquillo.

Drew cerò di rispondere, ma non venendole le parole si allontanò a passo di marcia verso la cabina 10.

« Tu mi hai fatto indossare questa maglietta sapendo che Drew mi avrebbe sporcata? » chiese Christal all'amica, che si stava tenendo la pancia per il troppo ridere.

« Eh, cosa? » le chiese l'amica con le lacrime agli occhi « Ah, sì... Beh, non mi sembrava giusto il modo in cui ti ha trattato e quindi... » cercò di rispondere Piper, che venne però interrotta da una figlia di Atena che correva verso di loro.

« Christal! Va tutto bene?! » chiede preoccupata la ragazza. Gli occhi grigi si posarono sulla figlia di Afrodite, lanciandolo un'occhiataccia.

« Sì Anathea, sto bene. » Le rispose la figlia di Ecate, abbracciandola. Quando si staccò parte del marshmallow rimase attaccata alla maglietta dell'amica.

« Ma che diavolo indossi?! Ma stiamo scherzando?! Vieni a cambiati! »


Angolo scrittrice:

Ciao :)

Allora... come va semidei?

Sicuramente a Drew non bene! XD Quasi mi fa pena! (Ho detto QUASI!)

Nuovo capitolo! Sì, lo so... penserete “Dov'è l'azione?”, ma state tranquilli, arriverà!

Come ho già detto questi sono capitoli di passaggio per presentarvi i personaggi.

Ringrazio chi ha recensito: Frazelshug, ValeryJackson, Miky24 e LETY STOLL 00
Chi ha inserito la storia tra le seguite: Flowers of Death, LETY STOLL 00 e _lulaby_

E chi l'ha inserita tra le preferite, ovvero Miky24 (Grazie :* )

Piaciuto il capitolo? Allora lasciate una recensione per rendermi felice!

Non vi è piaciuto? A maggior ragione lasciate una recensione qui sotto con elencato cosa vi ha fatto arricciare il naso!

Baci^^ FoxFace00 :* <3


P.S. Personaggi come: Skyler (figlia di Efesto), Emma (figlia di Ermes), Micheal (figlio di Poseidone) e John (figlio di Apollo) NON sono di mia proprietà. I personaggi elencati fanno parte della storia “Il Morbo d'Atlante” dell'autrice ValeryJackson che ringrazio per avermi permesso di introdurli nella mia storia e per l'aiuto che mi ha dato! Se vi piacciono le mie storie le sue vi piaceranno sicuramente!


P.P.S. Ecco a voi... Anathea! Yeeeee :) ok, ammetto che non è il mio lavoro migliore ma sono riuscita a fare solo questo... ValeryJackson il disegno del personaggio che ti ho promesso, di cui non diremo il nome, lo pubblicherò nel prossimo capitolo perché altrimenti sono quasi terminati i manga :) Grazie della comprensione :)




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Capitolo 5
*** Capitolo V ***


Capitolo V


« Ma che diavolo ti è saltato in mente?! Farti prestare maglie dalle figlie di Afrodite?! Hai la febbre? » domandò la figlia di Atena a Christal, fissandola con i suoi intensi occhi grigio scuro con aria di rimprovero, mentre la ragazza si asciugava i capelli bagnati, cercando di non sporcare l'asciugamano con i pezzi marshmallow che Drew le aveva appiccicato addosso. « No Anni, non ho la febbre! » le rispose la figlia di Ecate seccata: era la centesima volta che glielo chiedeva. « Non mi chiamare Anni! Il mio nome è Anathea! Se mi devi trovare un soprannome almeno trovamelo carino! » si lamentò la ragazza sistemandosi la treccia bionda di lato.

La figlia di Atena prese un paio di pantaloni e una maglietta arancione del campo per l'amica. I pantaloni erano accettabili, solo un po' lunghi all'estremità, mentre la maglia, decisamente più larga del previsto, le arrivava alle ginocchia.

« Non hai qualcosa di più adatto alla mia misura? » chiese la figlia di Ecate osservando la maglietta.

« No! Adesso muoviti, tra poco cominceranno i fuochi! » le rispose la bionda, palesemente seccata.

« I fuochi? Quali fuochi? Non siamo a fine estate! » chiese Christal, mentre l'amica la trascinava fuori.

« Non ti sarai dimenticata! La casa di Efesto lo ripetono da settimane! Oggi si faranno dei fuochi visto che quest'anno non ci sono state catastrofi! Hai la candela? » Le chiese spazientita Anathea, mentre correva verso la spiaggia trascinando Christal con sé.

« La candela? Oh, sì certo, la candela! Sì, ce l'ho qui, come avrei potuto dimenticare la candela! » rispose la figlia di Ecate, decisamente imbarazzata.

« Non ci credo! Lo ripetono da settimane, anche quando mangiamo! Dove hai la testa?! » e detto questo prese una candela dalla tasca e la spezzò a metà, per dare una di esse all'amica.

« Ho sempre la testa tra libri e pozioni... Grazie! » disse la ragazza.

Entrambe si misero a correre verso la spiaggia, più veloci del vento!

Arrivate là si sedettero sulla sabbia, ancora calda dalle ore prima. Il mare era cristallino, si riusciva a vedere il corallo in lontananza, con le sua diverse sfumature.

Poco dopo arrivarono anche Gemma e Jakline con i rispettivi fidanzati. Entrambe le coppie si posizionarono ai margini della spiaggia, abbastanza distanti da poter sgattaiolare via senza farsi notare.

Vicino agli scogli si trovavano Skyler e i suoi amici, mentre Piper se ne stava sola in un angolo. Probabilmente Jason le mancava da morire.

Un paio di minuti dopo cominciarono i fuochi. Erano di colori così accesi che sembrava che il cielo stesso si illuminasse. I fuochi rappresentavano scene passate, come la sconfitta di Crono, l'Argo II che attraccava vicino al campo Giove...

Christal e Anathea, incantate dalla scena, non si resero conto di Connor e Travis. I due ragazzi erano infatti riusciti ad avvicinarsi senza farsi notare. Avevano in mano due enormi secchi di acqua di mare: evidentemente avevano pensato a qualcosa per tirare su di morale la loro ex sorellina strega.

Mentre un fuoco artificiale scoppiava, mostrando la scena di Jason, Leo e Piper sopra Festus (in quel momento gli occhi della figlia di Afrodite si velarono di lacrime), i due fratelli si diedero un muto segnale, rovesciando in contemporanea i secchi addosso alle ragazze.


Il risultato fu quello voluto, o almeno in parte. Infatti, le due ragazze, appena sentirono l'acqua gelata che percorreva il corpo, rizzarono in piedi, rabbrividendo. Dopo essersi finalmente calmate ebbero due reazioni completamente differenti: mentre Anathea urlava dietro ai figli di Ermes perché le avevano bagnato i libri, Christal stava ridendo come una matta, non riuscendo più a fermarsi. Almeno su di lei gli Stolls avevano ottenuto l'effetto sperato. Prima che Anathea potesse iniziare a prenderli a calci, i due corsero via, lasciano sole le due ragazze. Christal ci mise cinque minuti per smettere di ridere. Aveva la faccia completamente rossa e le lacrime agli occhi.

Le due ragazze si sedettero nuovamente sulla sabbia, anche se questa restava loro attaccata ai pantaloni, godendosi gli ultimi fuochi.

Quando anche l'ultimo fuoco artificiale scoppiò, mostrando greci e romani che ridevano, un lampo bianco comparve in cielo.

« Distogliete lo sguardo! » ordinò Chirone che, per tutto il tempo, era rimasto vicino ai figli di Efesto per controllare che tutto funzionasse. Ovviamente tutti obbedirono e, poco dopo, quando la luce si fu estinta, tutti aprirono gli occhi, trovandosi davanti una donna. Aveva una coda alta, leggermente arricciata all'estremità con un paio di ciuffi liberi, un paio di occhiali neri sopra la testa e un laccetto viola legato al collo. Portava una semplice maglia bianca e dei jeans, con un paio di sandali per completare il tutto. Ma quello che fece rimanere Christal senza parole furono i suoi occhi: erano viola, intensi, esattamente come i suoi. Sopra il capo della donna risplendeva un simbolo dalle forme serpentine. Joy si avvicinò alla sorella, prendendo la sua piccola mano tra le dita sottili.

« La ruota di Ecate. » sussurrò Anathea e, detto questo, si inchinò, seguita a ruota da tutti i presenti.

« Ave Ecate, dea della magia e della luna calante. » disse Chirone, con voce solenne.

La Dea si guardò attorno e, vedendo tutti inchinati, parlò con voce divertita. « Che cosa fate tutti a terra? Alzatevi, non sono mica Zeus! » rise la Dea. Un tuono smorzò il silenzio creato per la bizzarra reazione della donna.

« Sì, lo so, sono qui per lavorare! » disse la Dea, sbuffando « Allora, miei cari semidei... ho bisogno del vostro aiuto. L'Olimpo ha bisogno del vostro aiuto! »



Angolo scrittrice:

Ed ecco a voi... Ecate!!! Yeeee :)

Bell'entrata in scena, vero? XD.

Probabilmente ci sarà qualcuno che mi dirà “Ecate non è così!”, ma a me piace immaginarmela così: scherzosa e bellissima.

Nel prossimo capitolo ci saranno colpi di scena!

Ringrazio ValeryJackson, LETY STOLL 00 e katniss_jackson per aver recensito e Miky24 per aver mandato un messaggio. Come mai state diminuendo? Mi dispiace molto :( Non vi piace più la storia?

Ringrazio anche chi ha inserito la storia tra le seguite, chi tra le preferite e tutti i lettori silenziosi. Ho notato una cosa: le visualizzazioni del capitolo II sono 85, mentre quelle del III sono 98... Qualcuno si è saltato un capitolo? xD Oooook :)

Ringrazio anche chi ha messo la storia

Recensite in tanti :)

(Per i disegni sotto e, sotto a questi, un avviso importantissimo che dovete leggere TUTTI!)


P.S. Personaggi come: Skyler (figlia di Efesto), Emma (figlia di Ermes), Micheal (figlio di Poseidone) e John (figlio di Apollo) NON sono di mia proprietà. I personaggi elencati fanno parte della storia “Il Morbo d'Atlante” dell'autrice ValeryJackson. Mi ha ispirato un sacco per questa FF, se non fosse stato per lei non avrei neanche cominciato a scrivere, quindi, se avete tempo (e anche se non ne avete XD) correte a leggere le sue FF!!


Allora allora allora... Cara la mia Valery... Non mi credevi eh?! E invece... Ta-tan! indica le immagini. Visto che brava Fox? Adesso pretendo un nuovo capitolo che so già non arriverà che tra due settimane ma non importa. Allora, dovete sapere che io e la suddetta Valery avevamo un patto: lei avrebbe caricato alcuni suoi disegni di Skyler e io ne avrei realizzati alcuni per lei. Dovete sapere che lei pensava che io scherzassi, E INVECE NO! Le ho promesso che avrei sia colorato in disegno che provato a realizzare il corpo, e così ho fatto! Ammetto che il corpo non mi è venuto bene, ma era la prima volta che lo facevo xD. Ditemi che ne pensate!



(No, non siete impazziti, ho modificato delle parti nel disegno a colori. Il viso è uguale a quello riportato sotto.)


Questo è ciò che sono riuscita a fare, spero vi piacciano!

Ho lavorato un bel po' di tempo per realizzarli, ma Valery è la ragazza che mi ha ispirato, quella con cui ho stretto amicizia. È la ragazza grazie alla quale ho scoperto che mi piace scrivere, quindi direi che se li merita questi quattro manga. Io non vaglio obbligare nessuno, ma sarei davvero felice se voi tutti andaste a leggere le sue storie! Grazie mille Valery, sei la migliore!


AVVISO!

Allora, mi dispiace un mondo dirvelo ma io entro domenica parto, quindi prima del 20/25 agosto non sarò a casa. Ciò significa che purtroppo non potrò pubblicare. Mi dispiace davvero tantissimo ma sono costretta ad andare perché non avvenuti fatti che non posso ignorare. Fatti abbastanza brutti.

Vi prometto che appena tornerò tenterò di aggiornare ragazze :)

Bacioni e buone vacanze^^ FoxFace00 :* <3

(È più lungo l'angolo autrice che altro xD)

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Capitolo 6
*** Capitolo VI ***


Capitolo VI


« Come mai all'Olimpo serve il nostro aiuto? » chiese Chirone con voce seria. Il centauro, la Dea e i capocabina di ogni casa si erano trasferiti nel salone della casa grande. Insieme a suo fratello Joy c'era anche Christal, in quanto unica ragazza della cabina numero venti. Inoltre aveva insistito molto per assistere al discorso della madre. Vedere Joy di fianco a Christal era strano: avevano entrambi gli stessi occhi e lo stesso colore di capelli, anche se la ragazza li aveva molto più lunghi, ma la somiglianza finiva lì: lei era abbastanza bassa, magra, pallida, e con una pelle perfetta, senza segni di alcun genere, mentre lui era alto, muscoloso, scuro di pelle e, sul collo, compariva una cicatrice incurvata: gli era stata lasciata da un mostro.

La Dea posò la tazza di tè che le era stata gentilmente offerta da un figlio di Demetra. « Oh, sì, giusto. Allora: come sapete in questi anni ci sono stati non pochi attacchi sull'Olimpo. Per questo motivo abbiamo deciso di erigere una barriera per proteggerci. » detto questo si fermò, afferrò un biscotto e iniziò a immergerlo nel tè, dando a questo dei piccoli morsi.

« Ok, e noi che cosa centriamo in tutto questo madre? » chiese Joy alla Dea, la quale, come se fosse stupita che non ci fossero ancora arrivati, spiegò loro la situazione. « Non l'avete ancora capito? Ho bisogno che voi compiate un'impresa! » nei volti dei capocabina comparve il terrore. Negli anni passati avevano avuto imprese in continuazione, senza mai potersi riposare. Non volevano ricapitasse una cosa del genere. Iniziarono a parlare tra di loro, alzando la voce. Ad un certo punto Chirone li fece zittire e, con voce seria e tranquilla, parlò « Scusi, ma io non avrei ben capito, e credo di non essere l'unico. Potrebbe gentilmente spiegarci? »

Ecate sbuffò esasperata. « Mi sorprendo che voi non ci siate ancora arrivati! Per costruire una barriera protettiva c'è bisogno di una ciocca di capelli da ogni Dio/Dea. » la Dea aspettò un paio di secondi per vedere se avessero recepito il messaggio, ma questo non avvenne, quindi continuò.

« Abbiamo già ciocche di capelli della maggior parte degli Dei, ma che dico! Di quasi tutti gli Dei! Manca solo una ciocca per avere tutti gli ingredienti, è quella di...» « Afrodite! » la interruppe Percy Jackson. « È Afrodite, ci scommetto, è troppo vanitosa per rinunciare a una ciocca dei suoi capelli, vero?! Vado e la prendo io la ciocca! » Ecate spalancò gli occhi, stupita da quanto il ragazzo odiasse la Dea dell'amore. Ricominciò a parlare. « N-no, non è Afrodite. È... » « È Era? Se è lei me ne occupo io! » la interruppe Annabeth, alzandosi all'improvviso dalla sedia. « No, per favore, non mi interrompete più. È la Dea Persefone! » disse Ecate. Tutti si zittirono in un attimo, sorpresi dal nome che aveva pronunciato la Dea della magia, poi, dopo una decina di secondi, cominciarono a parlare tutti assieme, discutendo su dove si potesse trovare la Dea.

« Ragazzi, fate silenzio! Silenzio per favore! » urlò Ecate. Quando finalmente fu calato il silenzio, ricominciò a parlare. « Finalmente. Non c'è bisogno di cercare a lungo. Infatti, non sappiamo il perché, Persefone si trova negli Inferi, con suo marito Ade. Come voi tutti sapete un Dio o una Dea non può varcare i confini del regno di un altro se non invitato. Purtroppo Ade è molto impegnato, quindi è Persefone a dirigere le entrate e le uscite degli Dei, ma non quelle dei mortali o dei Semidei! » « Non vorrete di nuovo mandare qualcuno là sotto! Io, Grover e Annabeth per poco non ci rimanevamo secchi! » si intromise Percy, alzando la voce. Probabilmente stava ripensando all'esperienza vissuta, perché tremò e si rimise a sedere. Anche Annabeth improvvisamente si rabbuiò.

« Li scusi madre, non hanno avuto una bella esperienza... E chi avrebbe intenzione di mandare? » chiese Joy, speranzoso. « Oh, giusto, chi mandare. Ovviamente dovranno andare tre semidei, giusto? Bene, uno di essi dovrà essere un mago molto potente! Andrà... » e, detto questo, la Dea si fermò, come per creare suspense. Joy si stava già preparando per alzarsi, con già nelle orecchie la voce della madre che pronunciava il suo nome. « Christal! » A sentire pronunciare il proprio nome, Christal, che da quando Percy aveva parlato era rimasta a guardare lui e Annabeth, girò la testa di scatto e spalancò gli occhi, incrociando quelli della madre, che la guardava, sorridendo.

« M-madre, ne è proprio sicura? Nostra sorella non è ancora molto abile nelle arti magiche. » disse Joy alla Dea.

« Oh Joy, posso capire la tua gelosia verso tua sorella, ma purtroppo quest'impresa deve essere compiuta da una ragazza. E lei è l'unica! » disse la Dea guardando il figlio con compassione.

« Allora, avevo altro da dirvi? Ah, già, so che di solito partono tre semidei per un'impresa, ma abbiamo deciso, di comune accordo con tutti gli Dei, che per questa ne partiranno quattro, mia figlia compresa. Per gli altri tre... fateli scegliere a lei! Ma deve partire un figlio di Apollo, fidati, ti servirà! Ho già terminato il tempo a disposizione, spero che abbiate capito tutto. Arrivederci eroi, a presto! Chiudete gli occhi, mi raccomando! » e, detto questo, la Dea si smaterializzò, lasciando un centauro e una manciata di ragazzi stupiti e immobili.

Ad un certo punto Chirone ruppe il silenzio. « Perfetto. Allora, Christal, accetti l'impresa? » disse il centauro, guardando la ragazza negli occhi. Christal guardò il fratello per cercare conferma. Il ragazza chinò il capo, in segno di assenso.

« Sì, accetto. » risponde decisa, ma, la sua insicurezza, si riusciva quasi a toccare.

« Bene » rispose il centauro, « in questo caso ti porteremo dall'Oracolo per ricevere la profezia e, se sarai ancora nelle condizioni adeguate, domani partirai con tre compagni. Vuoi già deciderli adesso? » chiese Chirone.

« Anathea! » rispose subito Christal. « Se vuole venire sceglierò Anathea! » affermò convinta.

« Bene, se la ragazza desidera venire potrà affrontare l'impresa con te! Hai ancora a disposizione un figlio di Apollo e una persona a tua scelta. Chi scegli? »

Christal si guardò attorno, cercando visi affidabili. Il suo sguardo si soffermò sulla capocabina di Afrodite.

« Piper, vuoi venire? Gradirei molto che tu fossi con me. » disse la ragazza con voce timida.

« Certo che sì! Cioè, se tu vuoi per me va bene » rispose la bruna.

« Bene, allora partirete tu, Anathea, Piper e un figlio di Apollo. Se non ti dispiace però preferirei che fossero i fratelli dell'interessato a decidere. Ti verrà comunicato domani, alla partenza. E con questo la riunione è terminata. Christal, Piper ti accompagnerà da Rachel, il nostro Oracolo. Dopo aver ricevuto la profezia vai pure alla tua capanna per preparare lo zaino. » disse il centauro, in tono triste.

« Non vuole che torni per riferirle la profezia? » chiese la figlia di Afrodite, mentre tutti uscivano dalla sala. « No. Non ce n'è bisogno. Le profezie non si comprendono mai in modo corretto, non servirebbe a nulla. Andate ragazze. »

Le due ragazze uscirono dalla stanza, lasciando il centauro da solo. Si incamminarono verso la piccola montagnetta dove Annabeth aveva portato Piper la prima volta che era arrivata al campo.

Salirono, fino a raggiungere la caverna in cui dimorava l'oracolo. Scostarono la tenda e videro la ragazza rossa seduta su uno sgabello, intenta a dipingere un panorama mozzafiato. « Ciao Piper, chi è la ragazza con te? » chiese l'Oracolo, senza staccare gli occhi dalla tela. « Ciao Rachel, » la salutò la figlia di Afrodite, sorridendole. « lei è Christal, l'unica figlia femmina della cabina di Ecate. Dovremmo partire per un'impresa, abbiamo bisogno di una profezia. » chiese gentilmente Piper, aspettando una risposta dall'amica.

« Certo, una profezia. Per favore, esci Piper, gradirei restare sola con l'interessata. » affermò l'oracolo, dopo aver finito di dipingere la tela.

« Come vuoi. Se avete bisogno mi troverete qui fuori. » E, detto questo, la figlia di Afrodite uscì dalla dimora dell'Oracolo, lasciando sole le due ragazze.

Rachel si mise a sedere. « E così ti è stata affidata una missione. Complimenti! Siediti pure sullo sgabello. » Quando la ragazza si fu accomodata, l'oracolo parlò di nuovo. « È molto probabile che dopo aver pronunciato il voto possa avere uno svenimento. Tieniti pronta nel caso questo avvenga. Alzami in piedi e aspetta un paio di secondi, in modo che riesca a riprendere il controllo. » Dopo che la figlia di Ecate ebbe annuito Rachel chiuse gli occhi. Rimase immobile per qualche secondo, poi, improvvisamente, riaprì gli occhi. Ma non erano più come prima. Erano ricoperti da un sottile strato di nebbia verde. Aprì la bocca e parlò.



Angolo scrittrice:

Buongiorno Semidei! Siete contenti che io abbia pubblicato dopo così tanto tempo? silenzio di tomba* … Ok, forse devo smetterla eh? Alluuuura: Impresa assegnataaaa! Partono quattro semidei e noi sappiamo già chi sono i primi tre... Chi sarà l'ultima/o? Scommetto che già lo sapete ma va beh xD. Non so che dire... Ah, già, vi devo spiegare perché ho pubblicato oggi e non ieri! Allura, a parte che ieri sono tornata da un viaggio in pullman di 15 ore ed ero mezza rimbambita c'è un'altra ragione: qualcuno mi sa dire che giorno è oggi? Nessuno? Oggi è il 18 agosto: IL COMPLEANNO DI PERCYYY!! Ma ovviamente tutti si dimenticano che è anche la data di fidanzamento di Percy e Annabeth... E c'è anche un altro motivo: Oggi è anche il MIO compleannooo!! Tanti auguri a meee! Ok... Basta xD.

Ringrazio chi ha recensito: Myrenel Babbe ART5, ValeryJackson, LETY STOLL 00 e Miky24.

Chi ha inserito la storia tra le seguite: LETY STOLL 00, Akumetsu, Flowers of Death, _lulaby_ e James Carstairs.

E infine, ma non per importanza, chi ha inserito la storia tra le preferite, ovvero: Miky24 e Semidea 99. Grazie davvero!
Va beh, non ho altro da dire. Recensite in tanti!

Baci^^ FoxFace00 :* <3


P.S. Non ci sono suoi personaggi, ma siccome ValeryJackson mi ha aiutato tantissimo, soprattutto a realizzare la profezia (prossimo capitolo), non sono figlia di Apollo xD, mi sembrava giusto ringraziare. Le sue storie sono fantastiche!


P.P.S. Non sono riuscita a fare manga purtroppo, ma visto che non vi voglio lasciare a mani vuote vi lascio con un collage



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Capitolo 7
*** Capitolo VII ***


Capitolo VII


L'Oracolo rimase immobile per qualche secondo, poi, improvvisamente, riaprì gli occhi. Ma non erano più come prima. Erano ricoperti da un sottile strato di nebbia verde. Aprì la bocca e parlò.


« Nel Regno dei Morti inoltrarti dovrai
Se la ciocca della Regina prender vorrai.
Un tradimento arriverà dall'amico più fidato
Ma c'è una verità più infida dietro il segreto non svelato.
Per l'eternità fra i fantasmi vivrai
Se tutta la sua saggezza non sfrutterai.
Un grande potere si nasconde dietro il tuo sguardo spaventato
Ma se il gruppo si divide, mai potrà essere liberato. »


E, detto questo, Rachel chiuse gli occhi e cadde, prontamente sostenuta dalla figlia di Ecate. Dopo un paio di secondi riaprì gli occhi, sbatté le palpebre un paio di volte, e si raddrizzò sullo sgabello.

Guardò la ragazza con aria interrogativa, poi, vedendo il viso bianco, corse in cucina a prendere un bicchiere d'acqua, ma Christal era già uscita. Dopo essere uscita dalla “grotta” e aver buttato Piper a terra per sbaglio, la ragazza corse verso la sua cabina.

Si catapultò all'interno di essa, si sedette sul letto e si guardò le mani. Erano sporche di vernice, probabilmente se le era sporcate urtando un quadro. Prese uno straccio e cominciò a strofinare le mani sopra ad esso.

Poco dopo arrivò Joy: la ragazza guardò i suoi occhi viola, così simili ad i suoi. Poi cominciò a singhiozzare, coprendosi la faccia con le mani. Il fratello le si avvicinò, le mise un braccio attorno alle spalle e cominciò a rassicurarla.

« Che c'è che non va Christal? » chiese il figlio di Ecate alla sorella. La ragazza cominciò a raccontargli tutto, da quando gli occhi di Rachel erano diventati verdi e lei aveva assunto quella stana espressione a quando era uscita dalla grotta ed era corsa nella capanna, tralasciando però cosa aveva pronunciato l'Oracolo. « Hai voglia di dirmi cosa diceva la profezia? » chiese il fratello in tono gentile. La ragazza scosse la testa. Allora Joy prese uno zaino, aprì l'armadio della sorella e cominciò a sistemare all'interno i vestiti necessari per il viaggio.

Strano,” pensò Christal “non gli ho voluto dire la profezia eppure lui si rende disponibile e mi aiuta... A volte non riesco a capirlo mio fratello". Dopodiché si asciugò le lacrime con il bordo delle maniche e si mise ad aiutare il fratello. 

« Ecco fatto! » esclamò il fratello, a bassa voce, quando finirono di sistemare lo zaino. « Ora è meglio che tu andassi a dormire, sono le... » il figlio di Ecate guardò l'orologio che portava al polso. Sgranò gli occhi e disse « Cavolo Chri, è mezzanotte passata! Fila a letto! » ma lo affermò con tono un po' troppo alto, infatti molti dei loro fratelli si misero a sedere sul letto urlando « Joy, chiudi quella boccaccia, vogliamo dormire! » oppure « State zitti! ». I due fratelli si infilarono nei rispettivi letti, precipitando immediatamente nel regno di Morfeo.

Purtroppo Christal non ebbe sogni tranquilli.

Si trovava in una stanza nera. Cercò di muoversi, ma scoprì che non era una stanza: era una scatola. La figlia di Ecate era seduta, le ginocchia contro il petto. La larghezza della scatola corrispondeva all'ampiezza delle sue braccia distese. Poi le pareti laterali cominciarono a stringersi, pian piano. Oh no, no no no no! Fatemi uscire!” pensò la ragazza. Cominciò a battere le mani contro i brodi e a urlare. Nessuno riusciva a sentirla. Eppure c'era qualcuno all'esterno, riusciva a percepirlo. Si girò, posizionando la schiena contro una parete e cercando di fare resistenza sull'altra con i piedi, ma le pareti continuavano ad avvicinarsi. Anche le altri pareti cominciarono a stringersi, facendole piegare il collo. Nel momento in cui queste furono però a poca distanza dallo schiacciare la ragazza, essa lanciò un urlo e chiuse gli occhi. Quando però li riaprì si ritrovò in piedi, in una stanza bianca, completamente ricoperta di materassi. “No, ti Prego Ipno, tirami fuori di qui!” pregò la ragazza, cercando di congiungere le mani. Purtroppo non ci riuscì: esse erano rinchiuse in una camicia di forza che le ricopriva l'intero petto. Si gettò allora sul pavimento, che però la fece rimbalzare. A qual punto la porta si aprì, rivelando una donna in camice bianco con mascherina e siringa. Christal si irrigidì subito, spalancando gli occhi. Quando essa iniziò ad avvicinarsi, premendo lo stantuffo della della siringa per fare uscire l'aria, la ragazza cominciò a divincolarsi, cercando di allontanarsi sempre di più. Dopo poco, però, sentì le spalle contro il muro. Intanto “l'infermiera” continuava ad avvicinarsi, dondolando un poco la testa. Quando fu a poca distanza da Christal si strappò il camice di dosso, rivelando il corpo di un uccello: era un'arpia. La donna-uccello si tuffò verso la figlia di Ecate.

Christal riaprì gli occhi, urlando. Joy corse subito vicino a lei: si era svegliato una decina di minuti prima perché aveva sentito il cigolare del letto prodotto dalla sorella che si muoveva. La ragazza si gettò tra le braccia del fratello, bagnandogli la maglietta con le lacrime.

« Ehi, ehi ehi ehi, sorellina, calmati, respira con me. » E, così dicendo, il ragazzo alzò il viso della sorella, iniziando a fare lunghi respiri che la sorella imitò. Dopo un paio di minuti il battito cardiaco di Christal si era stabilizzato, lasciando però la pelle d'oca al solo pensiero del sogno.

« Va un po' meglio? » chiese Joy. La figlia di Ecate annuì, senza proferir parola. « Ok, vuoi provare a dormire? Sono le due del mattino, dovrai partire... » la sorella scosse vigorosamente la testa, appoggiandosi alla spalla del fratello. « Ok, resto sveglio con te. » disse Joy.



Angolo scrittrice:

Volevate sapere di più su Christal? Ecco a voi i suoi incubi!! Credo che tutti voi abbiate intuito cosa significano: la sue più grandi paure.

Ho voluto anche inserire dei momenti teneri con il fratello, nello scorso capitolo Ecate sosteneva fosse invidioso, quindi secondo la mente di alcuni di voi si sarebbe trasformato in un mostro (so che qualcuno lo ha pensato (Eh Valery!), anche se non lo avete detto xD) e invece... NOOOO!!! Io adoro il personaggio di Joy, non lo avrei mai fatto diventare cattivo xD.

Ringrazio chi ha Recensito: ValeryJackson, Miky24 e Semidea 99.

Chi ha inserito la storia tra le Seguite: LETY STOLL 00, Akumetsu, Flowers of Death, _lulaby_ e James Carstairs.

E chi tra le Preferite: Miky24 e Semidea 99.

Grazie per aver letto questo angolo autrice e... Al prossimo capitolo!

Baci^^ FoxFace00 :* <3

P.S. Sì, lo so che sono in ritardo, ma nel capitolo precedente non sono riuscita a inserirlo quindi... Ecco il mio collage per il compleanno di Testa d'Algheee!!

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Capitolo 8
*** Capitolo VIII ***


Capitolo VIII


La mattina seguente tutta la cabina di Ecate si diresse al padiglione della mensa per fare colazione. Christal aveva due profonde occhiaie nere sotto agli occhi. Tutti si sedettero, ordinarono la colazione e sia avviarono verso il fuoco per sacrificare la propria parte di cibo agli Dei. Quel giorno Christal non chiese nulla, non disse nulla, buttò la sua parte di cibo nel falò e ritornò al suo tavolo a testa bassa. Dopo essersi seduta mangiucchiò un po' del cibo e lasciò il resto nel piatto. Bevve però molti caffè, il che non fece altro che farla innervosire ancora di più. Dopo che ebbero finito di mangiare si diressero tutti verso le zone delle varie attività, tranne sei persone e i ragazzi di Apollo che si diressero verso le rispettive cabine.

Christal arrivò alla cabina, accompagnata da suo fratello Joy. Si diresse verso il proprio letto e prese lo zaino che vi era appoggiato sopra. Si guardò in torno, sospirando, poi si sedette sul letto, mettendosi le mani tra i capelli. Una lacrima rigò la guancia della ragazza, cadendo poi sul tessuto di jeans degli short. La figlia di Ecate asciugò immediatamente la guancia con il bordo della manica della sua felpa, appoggiando poi le mani dietro la schiena, sul materasso, e sollevando la testa, guardando il soffitto.

« Dammi lo zaino, finisco io di sistemare. Tu intanto stai tranquilla, ok? » detto questo perse lo zaino della sorelle e mise all'interno il suo libro di magia, un po' di nettare e di ambrosia, qualche dracma e dei soldi mortali. Dopodiché si voltò verso la sorella, ora stesa sul letto e con gli occhi velati di un sottile strato di lacrime.

« Ehi... Che c'è Chris? Come mai stai piangendo? » chiese il maggiore, accarezzando la sorella per rassicurarla. La ragazza si era messa a sedere, appoggiando la testa alla spalla del fratello. I capelli erano completamente scompigliati, alcuni le si erano attaccati al viso per colpa delle lacrime che ormai uscivano dagli occhi senza controllo.

« È per l'impresa Joy... Io dovrei guidarla, dovrei essere sicura... Eppure non so neanche io quello che sto facendo. Non sono pronta per tutto questo! » rispose Christal con la voce rotta dai singhiozzi. Abbracciò il fratello, poggiando il viso nell'incavo del suo collo, mentre questo le accarezzava dolcemente i capelli. « Perché mamma ha scelto me? Non avresti potuto partire tu? Non puoi partire tu? Lo hai detto anche tu, non riesco a usare neanche lontanamente le arti magiche! » Il figlio di Ecate prese il viso della sorella tra le mani, costringendola a guardarlo negli occhi.

« Non dirlo neanche per scherzo! Te la caverai benissimo. Se la mamma ha scelto te un motivo ci sarà, sei arrivata da poco tempo, è normale che tu non sia ancora così brava nelle arti magiche. » disse Joy con voce seria e rassicurante.

« Grazie Jo. » rispose Christal con voce tramante. Era riuscita a stringere un buon rapporto con il fratello, non come quello tra Leo e Skyler, ma sicuramente erano molto legati anche loro. Abbandonarlo dopo aver finalmente stretto questo forte legame era l'ultima cosa che la ragazza desiderava. E invece, adesso, per colpa di quella stupida impresa, era costretta ad abbandonare tutto quello. La sua nuova casa, i suoi amici e la sua nuova famiglia.

« Vieni, è tardi. Gli altri ti staranno aspettando. » disse Joy prendendo lo zaino della sorella e sistemandoselo sulle spalle. Dopodiché mise un braccio attorno alle spalle della sorella e i due si avviarono verso l'albero che proteggeva il Campo. Christal fece due profondi respiri, cercando di calmarsi. Prese due tavolette di cioccolato che le aveva regalato Connor un paio di giorni prima dalla tasca dello zaino. Iniziò a mangiarne una lentamente, prendendo l'altra e offrendola al fratello. Entrambi i ragazzi iniziarono a mangiare la propria barretta, in silenzio. Appena i due scorsero Chirone sulla cima della collina misero il resto della propria barretta nella tasca, facendo finta di nulla e scambiandosi un'occhiata complice, sorridendo divertiti.

Appena salirono un poco più in alto videro Anathea, con la solita treccia perfettamente ordinata e lo zaino in spalla. Portava dei jeans che le arrivavano al ginocchio e una canottiera grigia con un gufo disegnato sopra. Vicino a lei Percy e Annabeth la guardavano, incoraggiandola e sorridendole. Percy teneva il braccio attorno alla vita della ragazza. Il ragazzo aveva gli occhi rossi, la maglietta stropicciata e messa al contrario. Annabeth era cento volte peggio. Sotto gli occhi due profonde occhiaie nere che attorniavano gli occhi rossi di pianto, cercate di coprire con il correttore, anche se con scarsi risultati. I capelli erano completamente scompigliati, raccolti in una coda bassa, anche se la maggior parte dei riccioli biondi erano fuori da essa. Una delle due mani era fasciata, probabilmente la fasciatura era stata realizzata da qualcuno di non esperto visto che questa era chiusa con dello scotch. Christal corse verso l'amica, abbracciandola. Dopodiché si rimise al fianco del fratello, salutando educatamente il centauro. Dopo un paio di minuti di imbarazzante silenzio Anathea spezzò il silenzio con una domanda. « Chi altro parte per l'impresa con noi due Chri? »

La figlia di Ecate sgranò gli occhi. L'amica odiava la figlia di Afrodite più di chiunque altro. Come avrebbe fatto ora a spiegarle che partiva con loro?

« Ehm... Sì, ecco... Anathea, vedi... » La ragazza non ebbe il tempo di parlare che una voce la interruppe da dietro di lei.

« Ciao a tutti! » disse Piper. Indossava degli short rosa e una maglietta bianca, un abbinamento molto semplice ma che su di lei stava d'incanto. Portava uno zaino blu sulle spalle, con ricamato sopra il suo nome in corsivo rosa. O almeno Christal pensava fosse il suo nome, il corsivo era quasi peggio di combattere un mostro per i semidei.

« Ciao Pip! Finalmente sei arrivata. » disse Percy, sorridendole.

Anathea sgranò gli occhi, passando dalla figlia di Afrodite alla sua amica. « Scusateci un minuto » disse la figlia di Atena, parlando lentamente e scandendo ogni singola parola, sempre con gli occhi sgranati. Prese Christal per il braccio e la trascinò lontano dal gruppo.

« Che cosa significa tutto questo!? » chiese Anathea. Probabilmente aveva già capito cosa significasse, ma la sua espressione era talmente sconcertata e arrabbiata che l'amica non poté fare altro se non sentirsi spaventata.

« Beh... Ecco, sì. Ehm... Non so come spiegartelo. » balbetto la figlia di Ecate. « Non-dire-niente! Perché lei!? Lo sai che non la sopporto! Io con quella lì non ci vado! » disse la bionda, quasi urlando.

« Non... non so il perché... Semplicemente sapevo che era la scelta giusta. Come te. » L'amica iniziò a rigirarsi tra le dita un ciuffo ribelle che era uscito dalla treccia. Era irritata, ma soprattutto agitata. Ogni volta che qualcosa la preoccupava o la agitava la bionda si rigirava i riccioli tra le dita, ormai tutti riconosceva ogni sua emozione dai gesti del corpo... o quasi. Christal la guardava con i grandi occhi viola socchiusi, con un mare di capelli neri davanti a coprirle il viso. Lo sguardo della ragazza era dolce, tenero e dispiaciuto. Anathea si morse il labbro inferiore, lasciando che le braccia le cadessero lungo i fianchi.

« Ok, ok! Verrò con voi, ma tu finiscila di farmi gli occhi dolci, è una mossa scorretta! Lo sai che non posso resistere! » disse la figlia di Atena, chiudendo i pugni e gli occhi. Christal si avvicinò all'amica, abbracciandola.

« So che non sai resistere, secondo te perché l'ho fatto! » disse la ragazza, sorridendole allegra. La bionda alzò gli occhi al cielo. « Ok, ok » disse l'amica, spazientita. « ora scollati Chri! Andiamo. Gli altri ci aspettano. »

Le biondo mise il braccio attorno alle spalle dell'amica, subito imitata dall'altra. Si avvicinarono agli altri, sorridenti. Appena lo sguardo della bionda si posò sulla figlia di Afrodite la sua espressione cambiò immediatamente. Corrucciò le sopracciglia, lanciando un'occhiataccia con i suoi profondi occhi grigi alla bruna. L'amica le diede un pizzicotto sulla spalla, abbastanza forte da farle spalancare gli occhi. Si girò stupita verso Christal che rispose con un'alzata di spalle, sorridendole.

Il tempo passava, ma il quarto membro del gruppo non arrivava. I ragazzi si sedettero, lasciano Chirone in piedi a osservare se qualcuno arrivasse.

Dopo circa una decina di minuti arrivarono, a gran velocità, Skyler e i suoi amici. Emma e l'amica erano sudate, John aveva l'arco e la faretra in spalla, Leo bulloni e vari componenti meccanici nelle mani e Michael aveva qualche bruciatura sulla maglietta arancione.

« Ciao ragazzi, come mai qui? » chiese Piper, sorridendo. « Non sarà mica John ad accompagnarci, vero? » la ragazza continuava a sorridere, osservando i cinque ragazzi. « No defi... » iniziò Anathea, subito fermata da un pizzicotto dell'amica. Era stato più forse del solito. Si staccò da Christal e fece un respiro profondo. « No Piper, John non ha uno zaino in spalla, di conseguenza non sarà lui ad accompagnarci... Mi sembra ovvio! » rispose acida la ragazza. Annabeth la guardò scioccata: non era da lei comportarsi in questo modo, soprattutto con gli amici. La sorella rispose con un'alzata di spalle e distolse lo sguardo.

« Oh sì, è vero » disse la bruna, senza togliersi il sorriso dalle labbra. « Alloro John, chi sarà ad accompagnarci? » Tutti i ragazzi, tranne Leo, che armeggiava allegramente con i bulloni e vari pezzi di metallo, avevano le mani appoggiate sopra le ginocchia o a tenersi la pancia, cercando di riprendere aria. Dopo una manciata di secondi i quattro ragazzi iniziarono a parlare. « È proprio questo il punto! » dissero tutti assieme, quasi urlando. Quando il centauro li guardò di traverso i ragazzi abbassarono lo sguardo. « Piper, il vostro accompagnatore sarà... » « Buongiorno compagni d'impresa! Scusate il ritardo ma dovevo preparare l'occorrente. Come state? » lo interruppe un ragazzo biondo. La figlia di Afrodite sgranò gli occhi, poggiandoli ora sul ragazzo, ora su John.

« James?! State scherzando, vero?! Io dovrei partire con Lui?! No, no, no no! Neanche per sogno! » urlò la ragazza con gli occhi sgranati. Iniziò a prendere lo zaino sulle spalle, ma Percy la fermò.

« Pip, posso capire che non ti piaccia James... Ma tu fai parte di quest'impresa. Ricorda che sei venuta per aiutare Chris. » le sussurrò all'orecchio. La ragazza abbassò gli occhi, mentre Annabeth le metteva una mano sulla spalla, sorridendole incoraggiante. La bruna alzò lo sguardo, facendolo girare tra i presenti. Vide Christal, che la guardava dispiaciuta insieme a Skyler e gli altri. Vide Annabeth e Percy, che la incoraggiavano. Chirone, che la aveva sempre sostenuta. Anathea, che guardava verso il basso, dispiaciuta per lei ma non facendolo vedere.

« Che state aspettando? Andiamo? » disse la bruna, sorridendo. Anathea tornò se stessa e iniziò a guardarla male. I quattro ragazzi si misero gli zaini in spalla, iniziando a incamminarsi verso la fine della collina, dove Argo li aspettava con il furgone. Skyler e Leo si lanciarono un'occhiata.

« Aspettate! » urlarono entrambi contemporaneamente. « Abbiamo un regalo per voi! » i due fratelli li raggiunsero e Leo prese dalla cintura quattro braccialetti. Skyler ne prese due: uno viola con delle sottili strisce nere e uno blu con gufi color argento. Leo ne tenne due: uno rosa con colombe bianche e uno verde scuro con dei soli color oro. Skyler porse il bracciale viola a Christal e quello blu ad Anathea. Leo fece lo stesso con gli altri due ragazzi, dando il bracciale rosa a Piper e quello verde a James. Le tre ragazze se lo misero immediatamente al polso, mentre il figlio di Apollo lo guardò di traverso e lo infilò nella tasca laterale dello zaino.

« Grazie ragazzi! » dissero le ragazze assieme. Christal guardò il braccialetto con attenzione.

« Scusate... Ma a cosa servono? » chiese la ragazza, girando il polso per vederlo da ogni angolazione. « Oh, giusto! » disse Leo, evidentemente felice della domanda. « Allora, ci sono due pulsanti: uno serve a far brillare il bracciale... In pratica è una luce... e anche abbastanza potente a dire il vero. Ma a voi non interessa, le abbiamo istallate in casi di emergenza... E poi arriva l'altro pulsante: abbiamo inserito all'interno di ogni bracciale un microchip che permette di localizzare la posizione. Cliccando questo pulsante attiverà il microchip e avvertirà gli altri braccialetti, facendo visualizzare agli altri una mappa elettronica che segnalerà la vostra posizione. Cliccandolo un'altra volta si disattiva. Inoltre, a differenza dei cellulari, non sono localizzabili dai mostri. Spero che vi siano utili! » disse Leo, sorridendo. Per tutto il tempo in cui aveva parlato il ragazzo non aveva smesso di montare e smontare fili e bulloni su un pannello metallico.

Non ci credo, grazie ragazzi! » disse Piper, abbracciando i due. Christal e Anathea fecero lo stesso. Solo James non disse niente, guardò scocciato le ragazze, sbuffando. « Allora, avete finito con le smancerie? Andiamo! » disse, incamminandosi senza aspettare nessuno. Piper spalancò gli occhi e li levò al cielo. « Ma cosa si lamenta quel piccoletto senza cervello!? È lui che era arrivato in ritardo! » disse Piper, abbracciando Leo e incamminandosi giù per la collina, pestando i piedi.

Christal fece invece il giro di tutti i semidei, abbracciandoli tutti. Emma la fermò un minuto, infilandole in tasca un pacchetto di caramelle, le preferite di Piper, e una penna in argento per Anathea. « Dille che è da parte di Connor e Travis per lo scherzo. In realtà li abbiamo costretti, ma questo non dirglielo » le disse, ridendo un poco. La salutò, passando a Michael e John.

« Senti Chri, » le disse John. « mi puoi fare un favore? » « Certo, dimmi tutto! » le rispose la ragazza. « Potresti evitare di far uccidere James da Piper o da mostri? Lo so che non è... Molto simpatico o intelligente, ma è mio fratello... Quindi... » « Tranquillo John. Lo terremo d'occhio. »

Infine passò al fratello. Joy aveva gli occhi lucidi. Christal appoggiò il viso nell'incavo del suo collo, lasciando che le lacrime le uscissero dagli occhi. Il fratello le accarezzò i capelli, mettendole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. « Vedi di tornare viva sorellina. » la ragazza si staccò da lui per guardarlo negli occhi. « Lo prometto. » disse. Anathea le toccò una spalla, riportando l'amica alla realtà. Sciolse l'abbraccio con il fratello e si incamminò con l'amica giù per la collina, con il sole alto nel cielo e il cielo limpido.


Angolo scrittrice:

Ok... Se adesso qualcuno si azzarda a dire che i miei capitoli sono corti lo spedisco al Tartaro!

Questo capitolo è più del doppio dei precedenti!

Ok, ora, dopo lo sfogo... Buongiorno gente, è domenica e io sono qui con un nuovo capitolo, contenti? *Rotola una balla di fieno* Peeerfetto, lo sapevo che vi sarei mancata! Mi scuso nuovamente per non aver pubblicato il capitolo la scorsa domenica ma, come avete visto, per farmi perdonare ne ho scritto uno luuunghissimo... Anche se un po' statico :/. Inoltre avevo pubblicato una One Shot, andatela a leggere se avete voglia :)

Comunque... Sei contenta Valery? Anche il tuo beniamino biondo partirà per l'impresa! A chi altri piace James? A me no u.u ma forse cambierò idea... O forse no, niente spoiler xD.

Alloooora... Ho deciso di mettere sentimenti contrastanti: l'odio di Anathea per Piper e di Piper per James con la dolcezza varia tra fratelli ecc... Ma passiamo oltre :D
Ringrazio:
ValeryJackson e VaneFrancyforever per aver recensito (come mai così pochi?)

LETY STOLL 00, Akumetsu, Flowers of Death, _lulaby_, Krista Kane, James Carstairs e Sara JB per aver inserito la storia tra le seguite.

Miky24, Njaller e VaneFrancyforever per averla messa tra le preferite e Sara JB per averla inserita tra le ricordate. Inoltre ringrazio tutti i lettori silenziosi che continuano a seguire la mia storia, siete fantastici :D (anche se state diminuendo :/)
Non ho altro da dirvi... Spero di ricevere le vostre recensioni e che la mia storia continui a piacervi.

Baci^^ FoxFace00 :* <3


P.S. Personaggi come: Skyler (figlia di Efesto), Emma (figlia di Ermes), Micheal (figlio di Poseidone) e John (figlio di Apollo) NON sono di mia proprietà. I personaggi elencati fanno parte della storia “Il Morbo d'Atlante” dell'autrice Jackson.

Poi... Mi sento uno schifo. Ero convinta di aver ringraziato Valery visto che, nello scorso capitolo, ho inserito la profezia che lei mi ha aiutato ad elaborare (diciamola tutta... La profezia l'ha ideata lei, io le avevo solo dato una traccia... penosa.) e invece mi sono accorta che l'avevo fatto nel capitolo precedente a quello... che idiota. Quindi approfitto per dire GRAZIE a Valery e... davvero ragazzi, andate a leggere le sue storie perché sono FANTASTICHE a dir poco! Grazie ancora Valery!!!


P.P.S. Sì... non ho nessun manga ma non ne ho avuto il tempo. Sto però realizzando quello di un personaggio che comparirà in seguito :D Quindi tenetevi pronti, perché i disegni non sono finiti!

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Capitolo 9
*** Capitolo IX ***


Capitolo IX


Quando le ragazze arrivarono al furgone di Argo i posti erano già praticamente stati assegnati: Piper si era messa sul sedile anteriore del furgone, affianco ad Argo, mentre James si era posizionato nel sedile centrale, lasciando i posti di fianco liberi. Le due ragazze misero gli zaini nel bagagliaio dove solitamente tenevano le fragole. Quando le due chiusero il cofano e si avvicinarono alla portiera il biondo appoggiò le mani sui due sedili, come per invitarle a sedere. Aveva un sorriso sulla faccia, ma non di quelli sinceri, di quelli da volpe. Anathea lo guardò, alzando un sopracciglio. Lo spinse di lato, facendogli sbattere la testa contro la portiera sinistra del furgone.

« Ahi! Ma sei impazzita?! » disse il biondo, massaggiandosi la testa. La ragazza alzò le spalle, sedendosi nel mezzo. Da davanti si sentiva Piper che ridacchiava, mettendosi una mano davanti alla bocca. Christal si sedette accanto all'amica, appoggiando la testa al sedile. Anathea, intanto, era piegata in avanti, cercando di guardare la strada. La figlia di Ecate si guardò attorno, soffermandosi su ogni singolo dettaglio del furgoncino. Sul tettuccio c'erano graffi, probabilmente causati da una colluttazione. Alla sua destra c'era una piccola leva che serviva, probabilmente, ad attivare una specie di nascondiglio dove mettere armi. La stoffa del sedile era un po' sgualcita, soprattutto ai lati e ai poggiatesta. Davanti a lei erano presenti delle piccole tasche dove riporre coltelli o cibo. Guardò verso sinistra. Lo schienale del sedile dell'amica era consumato, così come il suo. Il sorriso di James era abbagliante mentre fissava la ragazza... Christal sgranò gli occhi: James la stava fissando! Le sorrideva, mettendo in mostra i suoi denti bianchi e i suoi tratti del viso perfetti. Quando la ragazza se ne accorse abbassò immediatamente lo sguardo, arrossendo leggermente sulle guance pallide. “Stava guardando proprio me?” si chiese la figlia di Ecate, mordendosi leggermente il labbro inferiore. Una risata divertita ma abbastanza silenziosa le confermò che sì, era lei la ragazza. Le guance si tinsero ancora di più di rosso, espandendosi sul viso. Davanti a sé continuava a vedere il viso del ragazzo che le sorrideva. La ragazza si sentì scuotere e tornò alla realtà. « Chris! Chris tutto bene? Sei tutta rossa, ti senti male? » chiese la figlia di Atena, continuando a scrollarla. Anche Piper si era girata, mentre Argo... Non si era girato ma la teneva d'occhio. La ragazza sbatté gli occhi un paio di volte, girandosi verso la bionda. Ma non stava guardando lei, guardava oltre, verso James, che aveva le cuffie nelle orecchie e gli occhi chiusi. Possibile si fosse immaginata tutto? Tornò a guardare davanti a sé, scompigliandosi i capelli in modo che le coprissero il volto mentre una lacrima le rigava il volto. “Ma che diavolo sto facendo?!” pensò Chistal. Si passò le braccia sul volto, portandole indietro per legarsi i capelli mentre si asciugava le lacrime che le erano ormai arrivate alle labbra, lasciandole un sapore salato in bocca.

« Sì... sì, sto... sto bene. Un attacco di caldo probabilmente. » rispose sorridendo, mentre fermava la coda con il suo elastico. Piper si rigirò, lanciando però delle occhiate alla ragazza. Anathea, invece, continuò a fissarla per un po' di tempo, cercando di capire che cosa avesse. Dopo molte rassicurazioni da parte dell'amica tornò a guardare la strada, studiando il percorso e discutendo di tanto in tanto con Argo sulla direzione da prende, senza però ricevere mai alcuna risposta. Christal espirò e rilassò le spalle, inarcando leggermente la schiena. Guardò nuovamente verso il ragazzo biondo: continuava a guardare fuori dal finestrino, muovendo la testa a ritmo della canzone che stava ascoltando. La canzone si sentiva da lì, ed anche abbastanza chiaramente: On Top of the World degli Imagine Dragons. “Non immaginavo fosse il ragazzo da quel tipo di canzone” pensò Christal tra sé e sé. Anche a lei piaceva molto quella canzone, le piaceva il significato e la forza che le trasmetteva.

James la guardò, scuotendo leggermente la testa. Solo allora la ragazza si accorse che lo stava fissando, con la testa leggermente piegata verso il lato sinistro. Sgranò gli occhi e arrossì leggermente, girando la testa di scatto verso il suo finestrino. Sentì Anathea urlare contro il ragazzo, dicendogli di abbassare la musica. Guardò la strada correre sotto di loro, circondata da case. Ancora pochi minuti e sarebbero arrivati a Manhattan e da lì avrebbero dovuto continuare da soli il loro viaggio. Dopo un paio di minuti si girò, prendendo il suo zaino e rovistando all'interno. “Ma dove diavolo l'ho messo?” si chiese Christal, mentre continuava a rovistare all'interno di questo. “Ah, eccolo!” Prese dallo zaino un grosso libro, rilegato in cuoio e con sopra incisa, in viola, una stella al centro di un cerchio. Aprì la prima pagina: Libro di incantesimi, tutto ciò che bisogna sapere, dalla pronuncia ai gesti passo per passo. Verso metà libro un'etichetta spuntava: Pozioni e rimedi. Iniziò a leggere le pagine degli incantesimi, osservando i movimenti del corpo e le pronunce.

« Chris... Sei sicura di sentirti bene? » chiese Anathea, fissandola con occhi spalancati. Dietro di lei James aveva un sopracciglio alzato. Christal chiuse il libro di scatto, facendo fare un salto ad Argo e spaventare Anathea. « Cos... cosa? » chiese la ragazza, facendo girare lo sguardo per la macchina.

« Ho detto: sei sicura di stare bene? Continuavi a dire... cose senza senso! » La figlia di Ecate guardò la bionda, corrucciando un poco le sopracciglia. Quando capì a cosa si riferiva l'amica le spiegò che si stava esercitando con formule magiche del libro che le aveva dato il fratello. Anathea alzò gli occhi al cielo, tornando a tenere gli occhi sulla strada. James continuò a fissarla per una decina di secondi per poi tornarsene a guardare fuori dal finestrino. Christal emise un sospiro, aprendo l'ultima pagina del libro. All'interno si trovava una dedica del fratello:
Cara Chris,

non so il motivo per cui sto scrivendo tutto questo... Forse perché sono preoccupato per te. Volevo solo dirti una cosa: segui sempre i tuoi ideali, segui ciò che ti dice il cuore. Sono sicuro che, se ti impegnerai, potrai realizzare di tutto. Fai attenzione e impara a fidarti dei tuoi compagni. Ma soprattutto torna.

Con affetto, Joy.

A Christal vennero le lacrime agli occhi mentre le ritornavano alla mente le immagini degli ultimi minuti passati con suo fratello. Girò immediatamente la testa verso il finestrino, guardando la strada che scorreva veloce sotto di loro. Sbatté le palpebre un paio di volte per fare in modo che non uscissero le lacrime. Stropicciò gli occhi e tornò a guardare avanti a sé. Il furgone si era fermato a Central Park, proprio all'entrata dell'immenso parco.

James si guardò attorno disorientato, togliendosi le cuffiette gialle dalle orecchie. « Dove siamo? » chiese, la voce leggermente alterata. Probabilmente si era appisolato durante il viaggio, gli occhi lucidi dato che si era appena svegliato. Piper si slacciò la cintura di sicurezza, massaggiandosi le tempie con le mani. « Siamo a Manhattan, c'è un enorme parco pieno di gente... Ovviamente siamo negli Inferi! Secondo te dove siamo?! » aprì la portiera con un unico gesto aggraziato, prendendo con una mano la borsa che era posto sotto il sedile. La richiuse con un botto dietro di sé e respirò a pieni polmoni. La portiera posteriore si aprì, e ne uscì Christal, inciampando e finendo a terra e sbucciandosi il gomito destro. Piper le corse incontro, prendendola da un braccio e aiutandola a sedersi. Anathea scese immediatamente del furgoncino, precipitandosi sull'amica ed esaminandole il la ferita, girando e rigirando il braccio, senza troppa delicatezza. « Ok, allora, mi serve giaccio, acqua ossigenata, cerotti, un foulard per tenere il braccio... » James si avvicinò a Christal tranquillamente, spostando la bionda di lato, sotto varie proteste. Prese il braccio della ragazza con una delicatezza quasi dolce, guardando la ferita con gli occhi socchiusi. « È solo una sbucciatura, non servono tutti questi trattamenti. » Prese un fazzoletto di stoffa dalla tasca dello zaino insieme ad un kit di primo soccorso. Prese una piccola bottiglietta bianca e blu, chiaramente acqua ossigenata, e un batuffolo di cotone. Bagnò il cotone con l'acqua e lo appoggiò con delicatezza sul gomito della figlia di Ecate, tamponando leggermente. La ragazza si ritrasse, stringendo i denti, sotto il sorriso e i piccoli risolini divertiti. Quanto ebbe finito prese il fazzoletto di stoffa e lo legò attorno al braccio di Christal e si alzò, porgendole la mano per aiutarla a rialzarsi. Le dita affusolate erano fredde, il tocco leggero. La tirò su senza troppa fatica, sorridendole. Rimise le cose nella valigetta e andò a prendere lo zaino dal retro del furgone. Christal rimase un attimo ferma, reggendosi il braccio e fissando il punto fino a cui un attimo prima si trovava il figlio di Apollo. Si girò, vedendo Piper e Anathea per terra che guardavano nella direzione del ragazzo, sul retro del furgoncino. « Allora, vi volete muovere o volete restare a fissare la mia bellezza tutto il giorno? » chiese il biondo, alzando un sopracciglio e un angolo della bocca, ammiccando verso la figlia di Afrodite. « Aaaaaah, chiudi il becco presuntuoso! » rispose la ragazza, lanciandogli la borsa contro, che lui intercettò in pochi gesti aggraziati. Piper camminò spedita verso di lui, afferrando la borsa con una mano e dal bagagliaio del furgone lo zaino. Anathea si riscosse da terra, prendendo l'amica per il braccio sinistro e trascinandola verso i due ragazzi. Spostò la figlia di Afrodite con uno spintone. Afferrò i due zaini e disse a Christal di richiudere il portellone. La ragazza prese il libro dal sedile davanti e chiuse il portellone, girandosi e raggiungendo gli altri, che avevano poggiato gli zaini su una panchina, risistemando le ultime cose e salutando Argo. La figlia di Ecate rimise il libro nel suo zaino, mettendoselo in spalla il tutto.


Angolo scrittrice:

Ehm... Ciao :)
*Le lanciano di tutto e di più* Scusate scusate scusate scusate! Lo so, sono pessima, è da...
o.O non ci credo! È davvero da più di un mese che non aggiorno?! Ok... Vado a sotterrarmi!

Davvero, scusatemi tantissimo ma sono incasinatissima con la nuova scuola e il mio tempo per scrivere o leggere è davvero pochissimo... Soprattutto quello per scrivere :(

Vi avviso che è probabile che per circa un altro mesetto non mi farò sentire ma continuerò a scrivere, questo ve lo posso giurare! Come potete vedere sto cercando di fare capitoli abbastanza lunghi in modo da farmi ripagare per tuuuuutto il tempo in cui non mi faccio sentire. Comunque i capitoli arriveranno sempre di domenica anche se credo a distanza di circa un mese l'uno dall'altro...

E ora ringrazio ValeryJackson, VaneFrancyforever, Miky24, Kamala_Jackson e SivvHerondale per aver recensito. Grazie davvero :*

LETY STOLL 00, Akumetsu, Flowers of Death, _lulaby_, Krista Kane, James Carstairs, SivvHerondale e Sara JB per aver inserito la storia tra le seguite. Infine ringrazio Miky24, Njaller e VaneFrancyforever per averla messa tra le preferite e Sara JB per averla inserita tra le ricordate. Siete tutti fantastici! E grazie anche a voi, lettori silenziosi, che continuate a leggere la mia storia! Grazie mille a tutti :*

Ora vi saluto :/ Ma vi prometto che mi farò risentire!

Baci^^ FoxFace00 :* <3

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