Piccoli episodi in famiglia

di Nancy95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Aang...sono incinta! ***
Capitolo 2: *** Ultima gita insieme ***
Capitolo 3: *** Un dominatore dell'aria ***
Capitolo 4: *** Bumi!! ***
Capitolo 5: *** L'arcobaleno ***



Capitolo 1
*** Aang...sono incinta! ***


"Aang! Aang!" -Katara chiamava a gran voce suo marito,maledicendolo,perchè quello stupido non si trovava mai quando serviva veramente? Lo cercò per quasi tutto il villaggio,con la neve che ormai le arrivava alle ginocchia. La gola ormai le faceva male,a forza di urlare il suo nome.
Ma fu suo fratello Sokka ad interrompere la sua ricerca : "Aang ha ricevuto un messaggio urgente. Non ho ben capito cosa è successo nella Nazione del Fuoco,ma evidentemente qualcosa di grave,visto che è dovuto correre via senza neanche salutarti"
"Ah...capisco"- Katara,abbattuta,decise di tornarsene a casa. Proprio in un momento importante come quello rimaneva sola... pazienza. Aang aveva delle responsabilità,lo sapeva bene. Glielo avrebbe detto quando sarebbe tornato...
Ma passarono ben due settimane prima del ritorno dell'Avatar. Durante quei giorni Katara riceveva spesso un falco,con un messaggio dal suo amato marito. Accennava al progetto di una nuova città da costruire. Lui e Zuko stavano studiando i particolari,ma il prima possibile sarebbe tornato alla Tribù dell'Acqua del Sud,dove sapeva che la sua amata Katara l'attendeva impazientemente.
 E anche lui era impaziente di rivederla. Difatti,il giorno che tornò a casa quasi non diede il tempo ad Appa di mettere le zampe sul suolo nevoso che subito si precipitò a terra e corse verso la casa che condivideva con Katara. La trovò fuori dall'abitazione,piegata in due,mentre vomitava.
"Katara!"-gridò correndo al suo fianco -"Che cos'hai? Non stai bene? Hai l'influenza?"-una valanga di domande uscirono dalla bocca del dominatore mentre la ragazza si rialzava imbarazzata.
"No,Aang,tranquillo,mi capita spesso,vedi..."
"Cosa?"- l'interruppe il marito -"Ti capita spesso? Ti sei fatta visitare? Andiamo subito a cercare una guaritrice!"
E prima che Katara potesse spiegarsi vennero interrotti da Sokka.
"Aang! Sei tornato finalmente! Devi venire subito con me! E' importante!"
Aang guardò la ragazza preoccupato,ma lei lo tranquillizzò con un sorriso.
"Vai pure,tesoro,io sto bene. Ti aspetto qui a casa"                
E l'Avatar,anche se riluttante,dopo aver baciato la fronte della moglie andò ad adempiere ai suoi doveri.
Katara sospirando entrò in casa.
"Tranquillo,tra poco glielo diremo"-sorrise carezzandosi il ventre.
 
Era ormai notte fonda quando Aang riuscì a tornare a casa. Era esausto dalle ore di viaggio,e come se non bastasse non aveva fatto altro che pensare a Katara che stava male ed era rimasta sola per due settimane. C'era Sokka,è vero,ma era il suo compito quello di proteggere la compagna. Se le fosse successo qualcosa non se lo sarebbe mai perdonato.
Entrò in casa silenzioso come al solito,e quando la vide gli mancò un battito.
Katara non si era accorta della sua presenza,e fissava le stelle fuori dalla finestra. Nonostante il freddo,a cui sicuramente era abituata,indossava una leggera veste bianca,che risaltava le sue forme,e forse perchè non la vedeva da diverso tempo,ad Aang sembrava che i suoi seni fossero più tondi e abbondanti.
L'abbracciò da dietro baciandole una guancia,e mentre lei sorrideva le chiese come stava.
"Sto bene,amore,tranquillo."-rispose mentre si girava per baciarlo sulle labbra.
"Non avrei dovuto lasciarti sola...Avrei dovuto portarti con me.."-si scusò Aang mortificato dai sensi di colpa,mentre con le labbra le sfiorava i capelli. Ormai era diventato più alto di lei,anche se aveva solo diciotto anni,era diventato alto quasi quanto Zuko.
"Aang...devo dirti una cosa..."-tagliò subito al sodo lei. Erano settimane che aspettava di dirglielo. Voleva vedere la sua reazione. Sapeva che Aang sarebbe stato felice di saperlo...o almeno lo sperava. Una piccola vocina dentro di lei,chissà perchè,le sussurrava che il ragazzo non l'avrebbe trovata una bella notizia. Forse Katara aveva passato troppo tempo con quel maschilista di suo fratello,chissà...
Nel frattempo Aang la fissava intensamente,preoccupato,temendo chissà quale notizia orribile stava per ricevere. Al solo pensiero che lei potesse essere malata...no! Gli venivano i brividi solo a pensarci...
"Aang..."-iniziò lei,guardandolo negli occhi -"Sono incinta".
Silenzio.
Silenzio.
Tanto silenzio.
Troppo silenzio.
Katara sentì il cuore saltarle un battito mentre vedeva il marito che la fissava,non cambiava espressione e sembrava quasi che non respirasse. Stava per dire qualcosa altro quando si sentì sollevare. Aang l'aveva presa in braccio,stretta a sè e cominciò a roteare sul posto.
"Avremo un bambino! Avremo un bambino!"-ripeteva ridendo,mentre a lei quasi venivano le lacrime agli occhi per la felicità. Allora era contento di saperlo! Lo voleva quel bambino!
Improvvisamente però smise di girare e si ritrovò con i piedi per terra.
"Scusami,Katara! Stai bene? Non avrò fatto male al bimbo,vero? Devi metterti a letto! Devi stare a riposo"-il ragazzo quasi la spinse sul letto mentre lei rideva divertita. Subito lui fu al suo fianco,e non la smetteva per un solo secondo di sparare preoccupazioni e sciocchezze varie a raffica.
"Sta tranquillo,Aang. Sto bene. Stiamo bene. Non essere così iper-ansioso"-rise lei mentre lo abbracciava. Aang coprì entrambi con una pelliccia calda,mentre posava la testa sulla spalla della ventenne. Non amava particolarmente avere addosso la pelle di un animale morto,ma voleva che sua moglie stesse al caldo.
"Ti proteggerò,Katara. Proteggerò entrambi "-sorrise mentre le metteva una mano sul ventre -"D'ora in poi verrai sempre con me,ovunque"
Lei gli sorrise e rimasero così per un bel pò. Lei che lo stringeva tra le braccia e lui che le sfiorava il ventre con le dita. Poco prima di addormentarsi,però,lei sussurrò : "E' un maschio".
Aang poggiò il gomito sul letto e si voltò a guardarla -"Come fai a dirlo?"
Katara gli sorrise dolcemente,lo baciò sulle labbra e disse -"Lo so" .


Hello!! Questa è la mia seconda storia su Avatar =) Ma la prima a cui avevo pensato...in realtà volevo parlare solo di Bumi,perchè lo amo in modo incontrollato,ma,hey! Non facciamo preferenze! 
Come ho detto nell'introduzione ci saranno vari momenti tra Aang e i suoi figli,spero che questa mia visione della loro famiglia vi piaccia ;) Al prossimo capitolo! Nancy95

 

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Capitolo 2
*** Ultima gita insieme ***


"Ahahahah papà! Andiamo a slittare sui pinguini!"
"No! Facciamo prima un pupazzo di neve! Nonno vieni anche tu"
"Pupazzo di neve? E' così poco interessante,Kya. Ho un'idea migliore"-disse il ragazzino sorridendo malefico mentre raccoglieva un pò di neve -"BATTAGLIA DI PALLE DI NEVE!!!"-gridò Bumi prima di cominciare ad inseguire la sorellina.
Poco distanti,Aang e Hakoda li fissavano divertiti.
"Diventano sempre più pestiferi"-constatò ridendo il nonno.
"Si...sono due piccoli terremoti"-confermò Aang fissandoli orgogliosi.
L'Avatar aveva deciso di portare i suoi due figli nella Tribù dell'Acqua del Sud. Ormai era da paio d'anni che si erano trasferiti sull'isola del Tempio dell'Aria,e per i bambini,a causa degli impegni del padre,era sempre più difficile rivedere il nonno.
Katara,invece,aveva preferito rimanere a casa a riposarsi. I loro due piccoli erano davvero dei terremoti,e finalmente la donna poteva concedersi qualche giorno di pace. In più Aang poteva concedersi qualche giorno di tranquillità con i suoi figli.
"Kya sta diventando sempre più simile a sua madre"-notò Hakoda mentre i bambini sparivano dalla loro vista,in mezzo alla neve.
"E' vero..."-riflettè l'Avatar gongolando -"E' bellissima proprio come lei."

"Ahahahah non mi prendi! Non mi prendi!"- canzonava la bambina mentre il fratello maggiore la inseguiva.
"Ridi finchè puoi,scemina. Te la farò pagare e quando ti avrò presa...hey! Guarda Kya!" - Bumi si interruppe subito fissando dei ghiaccioli formatosi sotto una piccola grotta.
"Sono bellissimi"-disse la bambina con gli occhi che le brillavano -"Adoro il ghiaccio...e la neve...non trovi che siano...eh?"- quando Kya guardò il fratello vide che era rimasto incollato con la lingua ad uno di quei ghiaccioli.
"Sei proprio un idiota...aspetta ti aiuto"
"Femma! Se la possho fae!" -boccheggiò lui e dopo un respiro profondo si sentì un profondo "CRACK".
La piccola si coprì gli occhi,credendo che quello stupido del suo fratellone si fosse staccato la lingua,e invece,quando tolse timidamente le mani dagli occhi vide Bumi con le mani sui fianchi,che ghignava con in bocca il ghiacciolo. Quindi lo aveva rotto non riuscendo a staccarsi.
Ridendo la bimba allungò le braccia verso il fratellone per abbracciarlo,ma quando lo fece,il pezzo di ghiaccio tra le labbra di Bumi si scongelò completamente,diventò acqua che cadde un po sulla neve e un po sui vestiti del ragazzo.
Kya fissò senza capire suo fratello,che la fissava di rimando. Poi lui le sorrise e la prese tra le braccia.

"Bumi!Kya! Dove siete? Accidenti non posso distrarmi un attimo che subito sparite!" -inveiva Aang in mezzo alla neve -"Ma come farà Katara a stargli dietro tutti i giorni? Incredibile che non le siano venuti ancora i capelli bianchi" -e mentre continuava a parlare tra sè e sè notò una figura che si avvicinava.
"Papà!" -lo chiamarono all'unisono i bambini. Bumi portava sulle spalle Kya e solo quando fu di fianco al padre la rimise con i piedi sulla neve e continuò a parlare.
"Papà,guarda cosa abbiamo scoperto!" -disse il ragazzo,e prima ancora che Aang potesse chiedere qualcosa,prese una manciata di neve e se la mise in bocca. Quando ormai sentì che la neve era sciolta nella sua bocca fece un cenno a Kya.
Subito dopo sputò fuori l'acqua e la bambina alzando le braccia bloccò il getto d'acqua sospeso in aria. Con le guance gonfie fece fluttuare l'acqua per qualche secondo per poi lasciarla cadere a terra con un sospiro.
Aang fissava a bocca aperta la figlia. Poi si chinò per abbracciarla.
"Tesoro! Sei una dominatrice dell'acqua,proprio come la tua mamma"-disse sorridendo.
Ma Bumi conosceva quel sorriso. Era il sorriso di repertorio di suo padre.
Era il sorriso che faceva ai convegni quando si doveva parlare di politica.
Era il sorriso che faceva quando veniva chiamato durante la notte per risolvere qualche problema,e dover lasciare la sua famiglia.
Era il sorriso che faceva quando Katara gli chiedeva di mettere in ordine la casa.
Era il sorriso che fece mentre diceva "Non importa" quando scoprì che Bumi non era una dominatore.
Era quello il sorriso sulle labbra di Aang in quel momento,mentre cercava di accettare che neanche sua figlia era una dominatrice dell'aria.
Tuttavia Kya non lo capiva ancora quel sorriso,e Bumi non voleva certo rovinare la felicità di sua sorella.
Il resto della giornata lo passarono a giocare tutti e tre insieme. Slittarono sui pinguini. Costruirono un enorme pupazzo di neve che somigliava ad Appa. Ascoltarono per ore racconti sulla guerra dal nonno.
Si divertirono comunque,tutti e tre insieme. Anche se gli anni continuavano a passare Aang era sempre un giocherellone,e anche se i suoi figli non erano ciò che si aspettava,li amava con tutto sè stesso.
Quando erano sulla via di ritorno verso casa,erano tutti e tre lì,abbracciati sulla schiena di Appa.
Kya dormiva sulle gambe di Aang,mentre suo padre e suo fratello fissavano le stelle,ridendo per qualsiasi sciocchezza venisse loro in mente.
Non sapevano che quello sarebbe stato l'ultimo viaggio che avrebbero fatto insieme.
A casa,da circa un paio d'ore,era nato Tenzin.

Zaaalve zaaalve!! Sapete,mi sono sempre chiesta perchè Aang avesse chiamato il figlio Tenzin e non Gyatso. Bhe,ho scoperto,non ricordo come, che il dalai lama si chiama Tenzin Gyatso...ma quanto possono essere grandi gli autori di Avatar *-* ?
xD ok piccola curiosità che non fregava a nessuno e che magari solo io non sapevo. Al prox capitolo ;)

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Capitolo 3
*** Un dominatore dell'aria ***


"Bleee! Gne gne gne! Ghiri ghiri! Bubu...settetè" -scimmiottava Aang facendo facce buffe. Ma niente. Quel bambino non rideva.
Era proprio di fronte a casa loro,seduto sul prato,mentre Appa mangiava un po di fieno,poco distante.
Una leggera brezza fresca gli sfiorò la nuca,e l'uomo fece un respiro profondo ad occhi chiusi,prima di tornare a fissare suo figlio.
Tenzin aveva ormai quasi un anno. La testa era piena di capelli neri,ed era molto simile ad Aang. Era davvero un bel bambino. Però era sempre quieto,calmo,con le palpebre a mezz'asta e fissava tutto e tutti quasi con indifferenza.
Inutili erano stati i tentativi dei suoi fratelli,dei genitori,degli amici. Quel bimbo rimaneva sempre serio e imbronciato.
Addirittura Sokka aveva cominciato a raccontagli delle barzellette o a fare delle battute nella speranza di vedere quel bimbo ridere di cuore.
Ma Tenzin al massimo sorrideva cauto tra le braccia di sua madre. Oppure si concedeva qualche pigra risatina quando suo padre lo faceva svolazzare usando il dominio dell'aria.
Sospirando Aang sfiorò la guancia di quell'ultimo figlio. Quasi non voleva sperare che quel bambino tanto simile a lui fosse un dominatore dell'aria,dopo i primi due fallimenti...ma che stava dicendo!?! Bumi e Kya non erano dei fallimenti!
Si diede dello stupido dandosi un pugno sulla pelata da solo.
Grazie a quel gesto riuscì a strappare una mezza risatina al bimbo che allungò le mani per toccare la barba del padre.
"Sei molto più carino quando ridi,Tenzin"-gli assicurò il padre mentre alle loro spalle si avvicinava il bisonte volante. Appa si distese proprio dietro l'Avatar che poggiò le spalle contro la sua morbida pelliccia.
Era estate e Appa cominciava a perdere il pelo,ci voleva proprio una bella spazzolata... neanche a pensarlo che Aang vide il bambino aggrapparsi verso di lui,per cercare di raggiungere il bisonte. Aang si alzò in piedi e fece praticamente sprofondare il viso del bambino nella pelliccia del bisonte.
Scioccato,sentì Tenzin ridere di cuore per la prima volta,mentre strofinava il faccino contro Appa,stringendo nei piccoli pugnetti il suo pelo. Ma la sua bella risata durò davvero poco. Sentì il bambino mugugnare "Eh..eh...eh" -versetto che di solito preannunciava un pianto.
Prese il bambino per sotto le ascelle e lo guardò in faccia.
"Eh...eh...eh... ETCIU"-starnutendo il bambino volò letteralmente via dalle braccia del genitore.
Un volo di quasi 100 metri.
Proprio lo stesso modo in cui Katara e Sokka scoprirono che Aang era un dominatore dell'aria.
Attutendo con il dominio dell'aria la caduta del bambino Aang corse in casa non appena lo ebbe tra le braccia.
"Katara! Katara! Dove sei?"
"Cosa c'è?"-rispose lei stanca sbucando dalle scale.
"Katara! Tenzin è un dominatore dell'aria!"-non stava più nella pelle.
"Oh tesoro ma è fan...BUMI! Lascia in pace Momo!"
Il primogenito era seduto in salotto mentre tirava le orecchie al povero lemure.
"Ci penso io!"-gridò Kya sbucando da dietro un angolo. Aveva con sè un secchio d'acqua,e usò il suo dominio per creare una piccola onda anomala che colpì in pieno la faccia di Bumi.
"Adesso ti faccio vedere io!"-gridò lui di rimando alzandosi in piedi e inseguendo la sorellina con una spada di legno che usava per gli allenamenti con lo zio Sokka.
La bambina cominciò a gridare e a correre per la stanza,inseguita dal fratello,che a sua volta era inseguito da Momo.
Poi Kya si girò per affrontare il fratello,usando la stessa acqua di prima gli congelò le braccia al busto,e saltandogli addosso,seguita da Momo,cominciò a dargli dei pugni sulla testa,mentre il lemure gli tirava i ciuffi di capelli, Bumi intanto cercava di liberarsi scalciando contro i mobili,facendo cadere due sedie e un vaso.
Katara fissò il marito,che continuava a sorridere a 32 denti come se niente fosse,ormai offuscato dalla felicità di non essere più l'ultimo dominatore dell'aria.
Poi guardò il suo piccolo Tenzin,gli fece una carezza sul nasino e lui per tutta risposta fece uno starnuto come quello di prima in faccia alla madre.
"Bene"-disse Katara con i capelli in tutte le direzioni -"Adesso possiamo smettere di fare figli?"

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Capitolo 4
*** Bumi!! ***


Appa atterrò proprio di fronte al castello del Signore del Fuoco. Quest'ultimo,Zuko,attendeva i suoi vecchi amici con impazienza.
Osservò Aang mentre aiutava Katara a scendere dal bisonte volante per poi incamminarsi lentamente verso di lui. Katara con passo ciondolante a causa dell'enorme pancione,e Aang le stava dietro come un'ombra,tenendole una mano sui fianchi e una sul ventre.
Non appena si furono avvicinati abbastanza Zuko li abbracciò entrambi con slancio,Aang come se fosse un fratello,Katara per quando fosse possibile a causa del pancione.
"Spero abbiate fatto un buon viaggio. Mi auguro che tu non ti sia stancata troppo Katara,vieni,ti accompagnerò nella vostra stanza,così potrai riposarti prima del banchetto"- Zuko con gentilezza mise la mano sul fianco della donna,mentre chiacchieravano amabilmente e l'Avatar li seguiva con una vena che pulsava sulla testa.
Non aveva senso essere geloso di loro,eppure visti così vicini facevano proprio una bella coppia,il suo migliore amico e sua moglie.
Per non rischiare di entrare nello stato di Avatar si mise in mezzo tra loro due con nonchalance e fortunatamente i due non sembrarono infastiditi.
Non appena i due coniugi furono lasciati soli nella camera che gli era stata assegnata Katara corse,per quanto possibile,a stendersi sul letto,e Aang le andò subito dietro,pronto a soddisfare ogni bisogno della moglie.
"Tutto bene,amore? Vuoi un po d'acqua? Hai fame? Vuoi che ti massaggi le caviglie?"- le elencava ogni scelta possibile sperando di esserle utile.
"No,Aang,sto bene. Sono solo esausta. Il bambino si muove tantissimo"- sospirò mentre il marito poggiava un orecchio sulla sua pancia che quasi sembrava scoppiare.
"Ormai manca poco"-disse lui sorridendo -"Sarà un vero terremoto questo piccolino. Ha la stoffa del dominatore dell'aria"-sorrise lui guardandola speranzoso.
"Aang...ne abbiamo già parlato...potrebbe anche non essere..."
"Sì sì,lo so"-rispose lui mettendo il broncio e tornando con l'orecchio sul ventre -"spero solo di non essere ancora per molto l'ultimo dominatore dell'aria" -sospirò,mentre la moglie gli accarezzava la testa.

Quella sera,a cena,Zuko era seduto a capotavola,con la propria moglie alla sua sinistra e Aang alla sua destra. Il resto della tavola era riempito da vari consiglieri delle diverse nazioni,e si stava parlando della nuova città da fondare,una città dove dominatori e non dominatori avrebbero potuto vivere in pace.
Katara,seduta al fianco della signora del fuoco Misa (scusate ma odio Mai n.d.N.),osservava con amore gli occhi di suo marito illuminarsi quando si parlava di quella città. "Città della Repubblica",pensavano di chiamarla.
Ma improvvisamente Katara sentì un'improvvisa fitta al ventre,ma cercò di non fare gesti bruschi,non voleva disturbare la conversazione,ma soprattutto non voleva far allarmare inutilmente il marito,già ansioso di suo.
Tuttavia Misa si rese conto che la donna si era irrigidita e le chiese,a bassa voce,se andasse tutto bene. Katara la fissò.
Era davvero graziosa,con quei lunghi capelli neri e gli occhi ambrati,proprio come quelli di Zuko. Il loro era stato un matrimonio combinato,perchè Zuko non aveva voluto innamorarsi di nessun'altra dopo Mai,e Katara non avrebbe saputo dire se adesso provasse amore nei confronti di Misa.
Ma era certa che entrambi si volessero comunque molto bene e si rispettassero a vicenda.
"Sto bene,Misa,grazie"-sorrise stringendo i pugni,mentre un'altra fitta le attraversava come un'onda il ventre. Tuttavia Katara riuscì a sopportare per circa una mezz'ora quel dolore,cercando di concentrarsi sul cibo e distraendosi con i discorsi degli altri.
Ma fu difficile ignorare la cosa nel momento in cui sentì un liquido scorrerle lungo le gambe. Istintivamente guardò Aang e non trovò il coraggio di dirglielo.
Zuko gli stava facendo notare che di fronte al luogo dove avevano intenzione di fondare Città della Repubblica c'era un'isola. Un'isola dove avrebbero potuto vivere gli Accoliti dell'Aria,i discepoli di Aang che cercavano di continuare la cultura dei Nomadi dell'Aria.
"Sì! E' un'idea fantastica Zuko,potremmo anche... [...]"
No,era una pessima idea interromperlo...usando il dominio dell'acqua,senza farsi notare,Katara ripulì il suo vestito,e sottovoce chiese alla moglie di Zuko se potesse accompagnarla in camera. Scusandosi con tutti Katara annunciò che era stanca e andava a riposarsi in camera. Con uno sguardo fece capire ad Aang che non era necessario che la seguisse,e quindi uscì dalla sala,seguita da Misa,cercando di non piegarsi in due per il dolore.
Una volta che furono abbastanza lontane Katara spiegò alla ragazza ciò che era successo. "Oh cielo! Non pensi che dovremmo avvisare Aang?"-le chiese la signora del fuoco mentre la sosteneva,accompagnandola verso la sua camera.
"No...chissà quanto tempo ci vorrà prima che questo bambino nasca...probabilmente la cena sarà finita molto prima di allora."
"Come vuoi Katara...però chiamo subito qualcuno affinché ti assista. Non preoccuparti,resterò io vicino a te."-le sorrise e Katara ricambiò,essendole estremamente grata.
Tuttavia Katara aveva leggermente fatto male i suoi calcoli.
Non appena fu visitata le fu detto che il bambino stava per nascere. Ancor prima di chiederglielo,Misa era già corsa nella sala principale per avvisare Aang.
Non appena gli fu vicino,lui notò subito la sua espressione preoccupata.
"Va tutto bene,Misa?"-le chiese preoccupato.
"Aang,Katara sta..."-una folata di vento la travolse prima che potesse dire altro,e vide che il posto dove l'Avatar era seduto fino ad un secondo prima era ormai vuoto. Fissò stranita il marito e lui si limitò ad alzare le spalle
"Sarà già da lei in questo momento"-riferì Zuko tornando a bere il suo thé.
In effetti in quel momento Aang era praticamente di fronte alla porta della camera da letto dove si trovava Katara. Proprio nel momento in cui poggiò la mano sulla maniglia della porta sentì il pianto di un bambino e si fermò di colpo. Sentiva il cuore che gli batteva a mille mentre ascoltava quel pianto che in alcuni momenti sembrava quasi un leggero ululato. Fece un respiro profondo e si decise ad entrare.
Lì dentro trovò Katara sorridente mentre stringeva una copertina,con dentro un esserino che continuava a piangere ed agitarsi senza sosta. Con le lacrime agli occhi Aang chiuse la porta alle sue spalle e raggiunse la sua famiglia.

Nel giro di tre giorni Zuko aveva organizzato una festa,nel suo regno,per festeggiare la nascita del figlio dell'Avatar. Aang ormai aveva amici in tutto in mondo,e tutti si riunirono lì per condividere la felicità del amico.
Nazione del Fuoco,Tribù dell'Acqua,Regno della Terra,e Accoliti dell'Aria. Tutti lì riuniti per conoscere quel bambino che ancora non aveva nome.
Sokka non appena vide il bambino cominciò a piangere,lo prese in braccio e non voleva saperne di lasciarlo andare.
Cianciava sciocchezze sul fatto che quel bambino era il degno erede dei suo boomerang,che gli avrebbe insegnato tutto ciò che sapeva,gli avrebbe insegnato ad essere un vero guerriero,e lasciò il bambino nella culla solo perchè Toph lo trascinò letteralmente via,sotto gli occhi divertiti dei neo genitori.
"Il mio nipotino! Non posso lasciarlo solo! Devo insegnargli a combattere!"-delirava Sokka in estasi per il suo nuovo ruolo di zio.
Ridendo Aang fissò il suo bambino. Era piccino ma aveva tantissimi capelli castani sulla testa e non faceva altro che ridere e agitare le piccole gambine e braccia. Era un bambino davvero attivo.
"Io e te giocheremo tantissimo,piccolino"-gli sorrise Aang mentre gli carezzava una guanciotta con un dito,mentre il bimbo emise un gridolino soddisfatto.
"Aang,guarda chi c'è"-lo richiamò Katara facendolo voltare.
L'Avatar vide avvicinarsi il suo vecchio amico Bumi,con un orrendo abito viola.
"Bumi! Che bello rivederti!"-lo abbracciò Aang,mentre il vecchio si avvicinava alla culla. Con una strana serietà osservò per quasi un intero minuto quel bambino che sgambettava felice.
Improvvisamente il vecchio Re di Omashu si sputò sulle mani,le strofinò tra loro,e le mise in testa al bambino,sotto lo sguardo inorridito dei genitori.
Ma prima che potessero fermarlo aveva già finito la sua opera. Sollevando il piccolo osservò il suo capolavoro.
Aveva formato diversi ciuffi appuntiti sulla testa del bambino,quasi a farlo sembrare una stella. Solo in quel momento il vecchio cominciò a ridere e grugnire come suo solito,accompagnate alle risa del piccolo,che non si rendeva conto di quello che aveva sulla testa.
"Bumi!"-lo chiamò il vecchietto prima di rimettere il bimbo nella culla e andarsene.
"Bumi?" -ripetè lei fissando il marito. Ma Aang sorrideva e guardava suo figlio.
"Bumi. Significa terra...e la terra rappresenta la forza" -disse mentre abbracciava la moglie,che sorrise per approvare quel nome. E mentre si baciavano Sokka si riappropriò del nipotino e gli baciò teneramente la testa.
Allontanandosi una disgustosa striscia di saliva rimase attaccata alle sue labbra.

SAAAAAAAAALVE!!! Adoro questo capitolo *-* (lol mi faccio i complimenti da sola) e adoro Bumi (in effetti entrambi,ma prediligo il bebè dell'Avatar). Che ve ne pare? Amate questo capitolo quanto me?? O la scena finale vi ha fatto più schifo che ridere :P ?

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Capitolo 5
*** L'arcobaleno ***


"Brava Kya! Prova questo adesso!" -disse la principessa della Nazione del Fuoco facendo una capriola all'indietro,copiata immediatamente dalla ragazzina al suo fianco.
Aang fissava sua figlia e la figlia del suo migliore amico allenarsi in piroette,capriole,calci e pugni. Ovviamente non usavano i loro domini. Quello non era neanche un vero e proprio allenamento. Semplicemente si limitavano a giocare con gare di agilità.
"Papà"-si sentì chiamare alle spalle. Bumi si sedette accanto a lui,stringendo tra le mani la spada che lo zio Sokka gli aveva regalato per il suo quattordicesimo compleanno -"la mamma ti stava cercando" -disse cominciando ad affilare la lama della sua piccola Swormy.
"D'accordo. Tieni d'occhio le ragazze"-rispose alzandosi mentre il figlio annuiva continuando il suo lavoro.
Ma a qualche passo di distanza una delle due si era fermata,e continuava a fissare Bumi.
'Com'è carino... ' -pensò arrossendo la principessa Ursa -'adesso vado a sedermi vicino a lui...cosa potrei dirgli?' -ma prima di fare un passo la ragazza fu interrotta dal richiamo della piccola amica.
"Hey Ursa,sai fare questo?" -chiese la piccola piegandosi sulle ginocchia,roteando su sè stessa e allungando poi una gamba,come a voler fare uno sgambetto.
Ursa subito la imitò,fin troppo vicino a lei,e la fece cadere a terra con lo sgambetto -"Scusami,piccola,ho da fare" -sorrise lei e avviandosi verso il ragazzo.
Ma la figlia dell'Avatar si rialzò con le guance gonfie per l'oltraggio subito,aprì la borraccia che le aveva regalato la madre e creando una bolla d'acqua la fece cadere sulla testa di quella principessina dei suoi stivali,bagnandole completamente vestito e capelli.
Ursa si congelò per qualche secondo,prima di girarsi furiosa verso Kya,con le guance rosse dalla vergogna.
"Ma che cavolo ti prende?" -gridò,non riuscendo a credere che stava facendo una simile figura proprio di fronte a Bumi. Che intanto dava dei bacini alla sua amata spada.
"Fatti sotto! Riconquista il tuo onore" -la canzonò la ragazzina. La principessa non se lo fece ripetere due volte,e subito lanciò due palle di fuoco ai piedi di Kya. Di certo non voleva ferirla.
Ma la più piccola evitò comunque i colpi con una capriola all'indietro,e ancor prima di rimettersi in piedi lanciò contro la ragazza un getto d'acqua,che la colpì in pieno volto. Più adirata che mai Ursa si lanciò all'inseguimento senza più farsi tanti scrupoli.

"Ma che cavolo sta succedendo qui?"
Bumi si girò pigramente e vide suo padre tenere in braccio la piccola Lin Beifong e per mano il loro ultimo fratellino,Tenzin,che teneva un ditino in bocca ma fissava molto attentamente dritto davanti a sè. Di certo non dimostrava i suoi quattro anni.
"Non ci crederai mai,papà...la lama non vuole saperne di tornare come prima! E' piena di graffi,tagli e qui,proprio qui,ne manca un pezzettino...è terribile. Oh e Ursa e Kya stanno combattendo da circa 10 minuti"
"E perchè non le hai fermate?"-gridò Aang fuori di sè.
"Sei impazzito? Non voglio finire abbrustolito o congelato"-sbuffò lui come se niente fosse.
Aang sospirando gli affidò i bambini e si avvicinò alle ragazze.
"Smettetela subito!" -gridò spaventandole.
Ursa,che aveva i piedi congelati al suolo,lanciò verso l'alto la sua ultima fiammata. Kya,contemporaneamente,spaventata dall'urlo del padre,lasciò andare il getto d'acqua che si scompose in tante piccole goccioline.
Quelle goccioline,illuminate dalla fiamma,formarono un piccolo arcobaleno verticale.
"Ohhhh" -sospirarono Ursa e Kya con gli occhi a cuoricino,dimenticando subito di essere arrabbiate.
Aang era pronto a far loro una ramanzina,ma prima di poter aprir bocca si ritrovò con Lin e Tenzin tra le braccia.
"Ragazze mie"-ghignò Bumi mettendo le braccia sulle spalle delle due,facendo arrossire subito la più grande -"Ho avuto un'idea geniale"

"Venite,signore e signori! Venite ad ammirare lo spettacolo di luce creato per voi niente di meno che dalla figlia del Signore del Fuoco e dalla figlia dell'Avatar Aang! Venite! Venite!" - gridava Bumi attraverso un megafono,mentre il piccolo Tenzin era costretto dal fratello a tener su un cappello che veniva a poco a poco riempito di soldi.
Il piccolo dominatore dell'aria adempiva,silenziosamente e imbronciato,al suo compito.
Alle loro spalle,Ursa e Kya creavano arcobaleni dopo le acrobazie più strane ed eleganti che erano riuscite ad elaborare. Tuttavia la gente sembrava apprezzare,e applaudiva entusiasta di fronte a quelle due bambine tanto famose.
"Ottimo lavoro ragazze"-sorrise Bumi contando i soldi dal cappello. Ursa si avvicinò timidamente a lui,non sapendo bene cosa dirgli.
"Uhm...Bumi?"-lo chiamò con un filo di voce.
Lui alzò lo sguardo,e la fissò per qualche secondo -"Sei stata fantastica,Ursa" -le fece l'occhiolino prima di andarsene.
Durante il successivo spettacolo Ursa creò un enorme sagoma di fuoco a forma di cuore,che grazie all'acqua di Kya,fu attraversato da un coloratissimo arcobaleno.

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