Love runs out.

di valsonmars
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - Pilot ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11. ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12. ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13. ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - Pilot ***


Capitolo 1 - Pilot     
-IL VOLO BRITISH AIRWAYS 27589 PER LONDON GATWICK DELLE 14.30 E’ IN PARTENZA AL GATE 7-
“Allora, sei sicura ve la caverete da sole a Londra?” chiese mia madre, preoccupata al solo pensiero della nostra partenza. In fondo non eravamo mai state da sole in una città grande quanto Londra.
“Si mamma, te l’avrò detto almeno un milione di volte che non è necessario che tu ti preoccupi.” Le risposi pazientemente. Nel frattempo anche Evangeline era alle prese con sua madre piena di preoccupazioni.
Una volta riuscite a liberarci delle nostre madri, raggiungemmo l’imbarco del nostro aereo, salimmo a bordo e ci preparammo alla partenza.
“No, dico: riesci a crederci?? Stiamo finalmente partendo! Oh Jenny, nessuno l’ha sognato più di me…” mi disse Evangeline con un sorriso gigante stampato in faccia. A mia volta feci un sorriso. Qualcuno che lo aveva sognato più di lei c’era ed ero proprio io; avevo passato mesi e mesi a convincere mia madre, la quale alla fine aveva ceduto.
Certo, all’inizio non mi andava l’idea di lasciarla sola fresca di divorzio, ma quando mia nonna aveva accettato di stare con lei, avevo preso la palla al balzo e mi ero organizzata con Evangeline. Saremmo state in affitto, ma dalla foto che mi aveva fornito Google Maps, sempre un ottimo alleato, la casa non sembrava così male. Ma ero poco obbiettiva comunque, data la mia estrema necessità ad allontanarmi il prima possibile da tutti i problemi che avevo avuto negli ultimi mesi.
 
Il volo non fu lunghissimo e una volta scese e recuperati i bagagli, prendemmo un taxi.
“Horsham Avenue, per favore” dissi rivolta al tassista, cercando di nascondere il mio entusiasmo.
Arrivammo davanti alla nostra casa; c’eravamo, il nostro anno aveva inizio.
Eravamo a Londra, ancora non riuscivo a crederci e Evangeline non era da meno.  Restava solo da trovarsi un lavoro per poter pagare l’affitto, così decidemmo di fare un giretto tra i negozi per vedere se qualcuno aveva un posto da offrire a due nuove arrivate.
Lasciammo i bagagli ancora da disfare e dopo un breve giro della casa per controllare che fosse tutto a posto, finalmente uscimmo. Girammo in lungo e in largo senza però trovare un lavoro, quando ad un certo punto sentimmo delle urla isteriche a qualche metro da noi così decidemmo di andare a vedere che cosa stesse succedendo. Una miriade di ragazzine urlanti era concentrata fuori da un negozio facendo si che non si riuscisse a guardare all’interno.
“Oh santo cielo.” disse Evangeline sgranando gli occhi e facendomi capire di che si potesse trattare.
Per mia fortuna non ero molto alta e ciò mi permise di intrufolarmi nel gruppetto urlante per scoprire finalmente la causa dell’isterismo collettivo.
Ebbene si, dentro al negozio c’era Harry Styles e onestamente non aveva un’espressione molto allegra, ma abbastanza preoccupata; come biasimarlo, in fondo.
Una volta ritrovata Evangeline le raccontai quello che avevo visto e la sua risposta fu un urletto isterico.
“Te lo avevo detto! Te lo avevo detto prima sull’aereo!!!” mi urlò, pazza di gioia. Mentre cercavo disperatamente, e anche inutilmente di tenerla calma l’orda urlante si spostò all’improvviso. 
Il povero Harry aveva trovato un modo per uscire grazie alle sue “guardie del corpo”, movimento delle fan fu troppo rapido, dandoci uno spintone e facendo cadere Ev in mezzo alla strada, facendole rompere una caviglia, o almeno è quello che pensai dal “crack” che sentì.
“Hei Steve aspetta, qualcuno si è fatto male” sentì dire e in pochi secondi eravamo attorniate dalle fan mentre Steve, la guardia del corpo a quanto pare, mi dava una mano a mettere in piedi Ev.
Se non fossi preoccupata direi che è assurdo. Pensai.
Non riuscivo a crederci. Harry Styles aveva fermato la sua “fuga” dalle fan per aiutarci.
 

Ciao a tutti!:)) 
Non sono molto brava nello scrivere ff quindi spero non faccia schifo come capitolo. Si, lo so che è corto ma i prossimi saranno più lunghi.
Magari fatemi sapere se questo capitolo fa schifo oppure può andare così poi pubblicherò anche gli altri. 
Spero vi piaccia. Alla prossima! :))

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


Capitolo 2.
“Ce la fai a camminare?” chiese gentilmente Harry a Ev.
“La mia caviglia. Credo sia slogata” rispose lei.
“Okay, forse è meglio allontanarci da qui.” disse Harry facendo un cenno del capo a Steve, che prese in braccio Ev e iniziò a farsi largo tra la folla con Harry e me al seguito, fino a che non raggiungemmo l’auto.
Harry propose di portarci da lui, perché era il posto più vicino. Ovviamente aveva omesso la parte in cui anche gli altri ragazzi erano a casa sua, o meglio, loro. La mia faccia era infatti inequivocabile quando ci aprì Liam e anche la sua faccia era abbastanza sorpresa, forse più dalla presenza di Steve con in braccio Ev.
“Hei!” salutò Harry, che fece un breve riassunto di quello che era successo. Entrammo e c’era Louis seduto sul divano mentre Niall era in cucina.
“Harry sei tornato! Oh, abbiamo ospiti. Che è successo?” chiese Louis a Ev preoccupato.
“Le vostre letali fan” rispose lei sorridendo e mimando le virgolette sulla parola “fan”.
“Loro sono Jenny e Ev” disse Harry presentandoci.
“Piacere, noi siamo Liam Louis e Niall” risposero in coro Liam Louis e Niall.
“Credo lo sappiano già” disse Harry sghignazzando e facendoci scoppiare tutti a ridere, persino Ev che stava sul divano con del ghiaccio sulla caviglia.
Ad un tratto scese dalle scale Zayn.
“ Cos’è questo baccano? Stavo cercando di riposarmi” disse seccato.
“Ciao Zayn, scusaci. Loro sono Ev e….” iniziò a dire Harry.
“Jen.” dissi interrompendolo. Non avevo mai sopportato di essere chiamata con quel diminutivo stupido.  
“E che ci fanno a casa nostra?” chiese l’altro, sempre in tono abbastanza seccato.
“Scusa se alcune vostre fan sembrano indemoniate e ci hanno fatto cadere.” sbottai. Non era carino comportarsi così, ma non sopportavo il suo tono scocciato, insomma. Non gli avevamo fatto nulla di male!
Ovviamente non mi rispose e Harry diede una spiegazione più ampia dell’accaduto, ottenendo un “va bene” da parte di Zayn, che prima di tornare al piano di sopra mi lanciò uno sguardo che avrebbe potuto trapassare un muro.
“Mi dispiace, solitamente non è così nevrotico…” si scusò Liam guardandomi.
“Non fa niente, non ti preoccupare.” risposi sorridendogli e facendo spallucce.
“Ev come va la caviglia?” chiese Harry.
“Meglio credo.  Immagino dovrò starmene a casa per un po’.”
Harry molto gentilmente si offrì di riportarci a casa e una volta là mi diede una mano a portare Ev dentro.
“Bene, io vado. Ci vediamo in giro” ci salutò prima di andare.
Nel giro di pochi giorni  Ev stava diventando insopportabile, un po’ per la caviglia e un po’ perché si approfittava del fatto che non potesse muoversi per farmi sgobbare avanti e indietro. Dopo circa una settimana le rimaneva solo il gonfiore, ma nonostante ciò si rifiutava di provare ad uscire così o per un motivo o per l’altro avevamo sempre i ragazzi a casa, preoccupati di tenerle compagnia. Con Zayn non andava meglio rispetto al nostro primo incontro perché i nostri scambi di sguardi erano sempre più accesi quelle rare volte che ci incrociavamo riuscendo a non litigare; almeno riuscivamo a non urlarci di tutto dato che non sembrava proprio che andassimo d’accordo.
Un pomeriggio mentre eravamo spaparanzate davanti alla TV suonarono alla porta; andai ad aprire e mi trovai di fronte Harry con un mazzo di fiori in mano.
“Ciao Jen, ehm…sono venuto a vedere come sta Ev.” mi salutò imbarazzato.
“Ciao Harry, vieni è di là sul divano.”
Dopo un’occhiata molto eloquente di Ev decisi che forse sarebbe stato meglio se avessi fatto un salto al supermercato per lasciarli soli. Una volta al supermercato mi ritrovai a fare più spesa del previsto e fu un’impresa provare a sollevare le borse, fino a che non venne in mio aiuto un ragazzo con occhiali da sole e cappello di lana.
Davvero un’ottima accoppiata per la stagione in cui ci troviamo. pensai.  
“Serve una mano?” mi chiese.
“Ehm, no grazie. Nemmeno ci conosciamo.”
“Ma davvero?” mi rispose a sua volta scostando gli occhiali.
“Liam!  Ma che ci fai qui?!” chiesi sorridendo.
“Stavo facendo un giretto. Allora, ti serve una mano con le borse?”
“Si, grazie.” E insieme ci dirigemmo verso casa.
“Credo ci sia Harry.” lo informai.
Invece mi sbagliavo, Harry non c’era e nemmeno Ev, ma in cucina trovai un post-it:
Ti aspettiamo dai ragazzi.
Ev e H

“Sembra che dovrai venire da noi.” esclamò Liam, così ci incamminammo verso casa loro e una volta là trovai Ev in compagnia di Harry, Louis e Niall.
Di Zayn non c’era traccia.
“Hei Jen!” mi accolsero in coro tutti quanti.
Rimanemmo lì fino a ora di cena chiacchierando e parlando del più e del meno.
“Bene, Ev credo sia ora di tornare a casa.” dissi alzandomi dal divano e prendendo la mia borsa.
“No, dai restate. Dovrebbe tornare anche Zayn; potremmo mangiare una pizza tutti insieme.” E mentre Louis lo proponeva Zayn rientrò a casa. Dopo aver salutato e dopo avermi squadrata per l’ennesima volta venne incaricato di ordinare le pizze.
“Ah, perché? Rimangono con noi? Che bello…” disse con aria scocciata alzando gli occhi al cielo, per poi sparire in cucina.
Ma perché si comporta così? Che gli ho fatto? pensai e lo seguii in cucina mentre tutti cercavano di restare impassibili e continuare la conversazione.
“Allora, si può sapere qual è il tuo problema?!” chiesi squadrando Zayn una volta entrata in cucina.
 


Ciao a tutti!:)) si lo so che non ho pubblicato il capitolo ieri, ma mi sono resa conto di doverlo rileggerlo ancora un paio di volte almeno. Che dire? Spero vi piaccia e mi raccomando ditemi se ci sono errori di battitura o cose così ;)) 
Ah, ho cambiato il titolo alla ff perché ne avevo già una con quel titolo e diciamo che è una lunga storia, perciò nuova storia nuovo titolo :D
Al più presto metterò il capitolo 3, fatemi che ne pensate :))) 
Alla prossima! xx

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


Capitolo 3.
“Qual è il mio problema?” mi chiese stupito.
“Esattamente. Allora?”
“Tu sei matta. Io non ho nessun problema.” disse spalancando gli occhi.
“Matta? Mi hai appena dato della matta?.”                        
“Non sono io di certo io che vado in giro chiedendo alle persone che problema hanno.”
“Ma per favore…senti, non mi interessa che cosa hai, ma se vuoi fare il cupo e misterioso è meglio che almeno tu smetta di lanciarmi certe occhiate.” conclusi.
“Certe occhiate? Ma per favore. Guardo un sacco di gente! Cosa pensi voglia fare anche se ti lancio uno sguardo o due? Credi forse che ti voglia saltare addosso? Non ti salterei addosso nemmeno se fossi l’unica ragazza rimasta sulla terra!” sbraitò.
“Ma neanche mi conosci. Ora per l’ultima volta, che problema hai?” dissi pazientemente.
“Tu sei il mio problema. Sei arrogante, non accetti che una persona possa esprimere un pensiero. Hai sempre qualcosa da dire ogni volta che apro bocca.”
Era proprio insopportabile. Sembrava che la settimana di sguardi non bastasse a non farci litigare.
“Senti, quando smetterai di incenerirmi fammi un fischio.” E così dicendo uscii dalla cucina.
“Ehm…ordinate le pizze?” mi chiese Niall.
“Chiedilo al tuo amico.” risposi brevemente.
“Hei, credete di poterci dare una mano domani? Dobbiamo dipingere le stanze degli ospiti in questa casa e ci servirebbe una mano…” chiese Harry.
“E avete pensato a noi? Che carini.” disse Ev ridendo.
Alla fine accettammo e l’indomani ci presentammo dai ragazzi al pomeriggio. Ev indossava una maglia bianca, dei jeans e una camicia a quadri, mentre io avevo optato per una maglia righe e una salopette a pantaloncino.
“Wow, vi siete organizzate!” disse Louis non appena ci vide sulla porta.
“Bene, dovremmo dividerci, così faremmo in fretta. Liam ci raggiunge più tardi quindi ho pensato sarebbe carino lasciargli una stanza da dipingere tutto solo soletto. Ci divideremo a coppie: Harry e Ev faranno la stanza vicino alla cucina, Zayn e Jen quella di sopra mentre io e Niall quella accanto alla stanza di Liam.” concluse Louis.
“Louis, ti prego. Posso farcela da sola a dipingere una stanza, non ho bisogno di Zayn.” pregai Louis. Non mi andava proprio di passare il mio tempo con Zayn.
“Avanti, se scoppia una rissa veniamo a separarvi, tranquilla.” mi rassicurò Harry.
Ovviamente Zayn non si fece vivo per un pezzo. Stavo in cima alla scala con il secchio di vernice in bilico e in quell’esatto momento la porta si aprì ed entrò Zayn, facendo cascare a terra il barattolo.
“Oh, te la sei presa comoda eh?” gli chiesi ironica.
“Ti prego evita, non sono in vena del tuo sarcasmo.” fu la risposta che ricevetti.
Zayn si sedette in un angolo e iniziò a pitturare un muro in basso mentre io cercavo di arrivare il più in alto possibile, mettendomi in punta di piedi sulla scala. Il massimo della sicurezza insomma.
“Guarda che potresti cadere.” mi avvertì Zayn, che aveva finito la sua parte di muro e mi stava fissando ai piedi della scala.
“Non cadrò, tranquillo.” risposi acida. E in quell’esatto momento persi l’equilibrio; fortunatamente Zayn mi prese al volo e in un attimo mi ritrovai in braccio a lui e persino a pochi centimetri dalla sua faccia.
“Che ti avevo detto?” mi disse alzando un sopracciglio, ma senza mettermi a terra.
“Oh quanto sei irritante!” dissi.
“Non c’è di che.” rispose, mettendomi giù. “Ora, è meglio che mi occupi io di salire in cima alla scala, tu dipingi lì sotto, sempre che tu riesca a non cadere anche da ferma.”
“Simpatico.”
Mi misi a pitturare dove mi aveva detto e mentre stavo per finire il muro mi arrivò della pittura addosso, alzai lo sguardo e vidi Zayn che mi fissava dalla cima della scala.
“Mi dispiace io..” iniziò a dire mentre scendeva, ma io non credevo affatto gli dispiacesse.
“Mi stai dicendo che non lo hai fatto apposta?” chiesi interrompendolo.
Lui annuì.
“Beh…in questo caso….” e gli tirai una pennellata sulla maglia bianca che indossava.
“Che hai fatto?!” disse sgranando gli occhi e ridendo.
Iniziò allora a inseguirmi con il pennello in segno di vendetta. Alla fine mi raggiunse e si avvicinò sempre di più, non lasciandomi via di scampo dato che ero attaccata con la schiena al muro.
“Vendetta.” sussurrò avvicinando pericolosamente la sua bocca alla mia.
 


Buonasera! Finalmente ce l'ho fatta a pubblicare il capitolo!! :)) spero vi piaccia e mi scuso in anticipo se ci sono errori vari :S
Non so che altro aggiungere haha Lo so che magari mancano dei dettagli, ma si scopriranno poi mano a mano che la storia va avanti :))
Mi raccomando fatemi sapere che ne pensate ;) 
Alla prossima!! xx

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


Capitolo 4.
All’improvviso la porta si spalancò facendoci allontanare ed entrò Harry.
“Avete bisogno di aiuto? C’era troppo silenzio e ci stavamo preoccupando.” Ci spiegò.
“Noi, ehm. No tutto bene.” dissi imbarazzatissima mentre Zayn aveva di nuovo preso un’aria scocciata.
“Okay, aspettate. Che stavate facendo allora se non stavate litigando? Voi siete sempre a litigare.” ci chiese con un sorriso furbetto.
“Abbiamo deciso che ognuno ha i propri spazi e per avere una pittura della stanza decente nessuno li avrebbe infranti parlando o provando a fare conversazione.” rispose Zayn risoluto.
“Già, avete fatto proprio un bel lavoro.” disse Harry sarcastico accennando alla pittura che entrambi avevamo addosso.
In effetti era implicito che nessuno dei due avrebbe mai fatto conversazione con l’altro nemmeno fosse stato sotto tortura, ma per quanto riguarda gli spazi...WOW, sembrava che Zayn li avesse infranti alla grande.
 “Bene, visto che per tutte queste ore ho sgobbato pensi di farcela senza di me per cinque minuti?” mi chiese Zayn nuovamente in tono scocciato.
Fantastico, adesso è tornato in modalità scocciatura. pensai. Bene, se lui aveva deciso di fingere che non fosse accaduto nulla, cosa che per certi versi era veritiera, io avrei finto allo stesso modo.
“Ah, TU avresti fatto tutto da solo?” dissi alterandomi  “Okay, me la caverò da sola. Anzi, sarà un sogno stare qua senza di te a rompere le scatole.”
“Bene. Vi vedo d’accordo.” concluse Harry sparendo al piano di sotto.
Sbuffando e, cercando di ignorare Zayn , mi rimisi al lavoro.
“Io vado in cucina.” dichiarò Zayn sparendo anche lui al piano di sotto.
Cercando di non fare a caso a tutto quello che era successo andai a prendere la vernice per finire di dipingere la stanza, rimasta in cima alla scala.
“Oh, e attenta alla scala, potresti cadere e stavolta nessuno ti prenderà.” disse Zayn con un sorrisino, facendo capolino dalla porta e facendomi prendere un colpo.
Per tutta risposta alzai gli occhi al cielo.
La sera, una volta a casa, Ev mi continuava a lanciare strani sguardi così dopo cena, mentre eravamo spaparanzate davanti alla TV, mi decisi finalmente a chiederle che le fosse preso.
“Okay Ev. Si può sapere che ti prende? E’ più o meno da quando siamo tornate a casa che continui a fissarmi…c’è forse qualcosa che devi dirmi?”
“Jen, oggi che hai fatto?”
“Come che ho fatto? Ho forse dipinto una stupida stanza?” dissi cercando di provare a capire dove volesse andare a parare.
“Si questo lo so è che eravate stranamente silenziosi.” mi rispose stringendosi nelle spalle.
Ah. Ecco dove cercava di andare a parare. Beh in fondo non era successo niente tra me e Zayn. Oppure mi sto sbagliando?
“Oh beh abbiamo deciso di lavorare in silenzio senza crearci problemi a vicenda.” Risposi cercando di tenere una certa naturalezza. Ad un tratto sembrava che Ev si fosse interessata a quello che mi succedeva e onestamente non mi andava di raccontarle tutto, anche perché non era successo proprio niente e molto probabilmente mi ero montata la testa. Non stavo simpatica a Zayn e lui non stava simpatico a me. Eravamo pari.
“Sei sicura? Non è successo proprio niente? Insomma, vi abbiamo visti litigare, non siete capaci di starvene buoni buonini senza rompervi le scatole a vicenda.” continuò Ev.
“Senti Ev, non è successo niente tra me e Zayn e non so che cosa tu stia insinuando, ma nulla potrà mai accadere tra me e lui.” e detto questo andai nella mia stanza al piano di sopra a controllare il mio cellulare e trovai due chiamate perse: una era di mia madre mentre l’altra era di Allison, la mia migliore amica.
Chiamai prima mia madre, in modo che non si preoccupasse.
“Pronto mamma? Tutto bene?” chiesi non appena rispose.
“Oh tesoro, come va lì a Londra? Ve la state cavando?”
“Tutto bene. Lì? Come procede senza di me?”
“Jen, oggi è venuto a casa nostra Mark…” mi disse con un accenno di senso di colpa.
“C-come scusa?” balbettai.
Mark. Di tutte le persone al mondo proprio il mio ex fidanzato, che mi aveva tradita qualche mese prima, doveva andare a trovare mia madre?
“Si Jen, ha detto che non sapeva che vi sareste trasferite a Londra. Mi ha chiesto di pregarti di chiamarlo.”
“Mamma senti, ora devo andare, ho da fare. Ci sentiamo.” dissi chiudendo la chiamata.
Perfetto, ci mancava solo il mio ex fidanzato un po’ psicopatico e poi sarebbe potuto essere davvero uno scherzo del destino.

Buonasera a tutti :)) 
non so che penserete di questo capitolo, spero non sia tremendo. Mi piacerebbe sapere se fino ad ora la storia è interessante. Fatemi sapere, perché ci tengo a provare a migliorare ;) Mi è stata fatta notare la punteggiatura e volevo dirvi che non posso farci nulla, nel senso che io sono un'amante delle frasi corte e tendo ad esagerare molte volte...
Nonostante questo, spero che la il capitolo vi piaccia, ditemi se ci sono errori o cose varie :) 
Alla prossima! 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


Capitolo 5.
Decisi allora di chiamare Allison. Non sapevo quanto potesse essere arrabbiata con me per non averle detto della mia partenza; in fondo ero partita così, senza avvisare nessuno a parte i miei genitori. Finalmente, dopo circa una decina di squilli a vuoto Allison rispose.
“Come hai potuto pensare di partire da Brighton senza dirmi niente?!” mi disse senza nemmeno lasciarmi salutare.
“Mi dispiace…lo sai che te lo avrei detto, ma avevo bisogno di partire..” provai a giustificarmi.
“Sei partita con Evangeline! Lo sai che non ci parliamo da più di un anno!” esclamò. Ed era vero; Ev non parlava con Alli e viceversa e la cosa più strana era che nessuno ricordava il motivo della loro lite. Avevo provato a convincerle di quanto questa cosa di non parlarsi fosse molto maniacale, ma dopo un po’ avevo gettato la spugna dato che sembrava tutto inutile.
“Lei partiva e io ho approfittato della situazione. Sei ancora arrabbiata?” le spiegai stringendomi nelle spalle, come se lei potesse vedermi.
“…no, ma non credere che me ne stia con le mani in mano qui a Brighton. Infatti ho intenzione di venire lì; avete una stanza per gli ospiti?” mi disse ridacchiando.
“Alli ma è fantastico!” esclamai.
Certo, a Evangeline non sarebbe mai piaciuta l’idea, ma in fondo a chi importava?
L’indomani, mentre facevo un giro nei dintorni, trovai un bar che cercava una cameriera; avrei lavorato al mattino e poi avevo il turno serale. Mentre mi avviavo verso casa dopo il colloquio mi squillò il telefono: era Ev.
“Hei Jen, ma dove sei finita?! Ti stiamo tutti aspettando qui.” mi urlò in un orecchio.
“Qui dove Ev?”
“Dai ragazzi, forza muoviti.” concluse prima di riattaccare.
A quanto pare mi ero persa qualcosa, così allungai il passo e nel giro di una decina di minuti mi ritrovai dai ragazzi. Per fortuna avevo impiegato bene la mia mattinata e primo pomeriggio e avevo trovato un lavoro almeno per me, in quanto Ev non dava cenno di scollarsi da casa. Onestamente non vedevo l’ora che arrivasse Allison.
Mi aprì Ev, che indossava il suo vestito da festa celeste ed era tutta agghindata come se di lì a poco fosse dovuta uscire; mi sentii un po’ a disagio vicino a lei in jeans e converse.
“Jen, ma perché sei vestita così?! Dove hai messo il vestito?” chiese squadrandomi. Okay, mi ero definitivamente persa qualcosa.
“Ev ma di che parli?” chiesi dopo aver salutato i ragazzi.
“Jen, andiamo a una festa ricordi? Te ne ho parlato ieri.”
“No, non credo proprio.” risposi fissandola.
“E va bene, me ne sono dimenticata!” disse lei.
“Sentite, vado a casa a cambiarmi allora. Datemi l’indirizzo del posto dove fanno la festa e ci troviamo là.” conclusi. Ero brava a trovare soluzioni diplomatiche.
“Jen, credo sia meglio che qualcuno di noi ti accompagni.” propose Niall.
“L’accompagno io. Non mi farà male arrivare in ritardo a quella stupida festa.” disse Zayn dalla cima delle scale. In cuor mio volevo disperatamente che si offrisse qualcun altro o quanto meno avrei preferito davvero farmela a piedi.
“Andata allora! Jen per te è okay se Zayn ti porta a casa e poi ci raggiungete alla festa?” mi chiese Liam.
“Si, non c’è alcun problema.” mentii senza riuscire a staccare gli occhi da Zayn che scendeva le scale.
“Allora, a cosa devo l’onore di averti come autista?” gli chiesi una volta usciti.
“Senti, non lo sto facendo per te, figuriamoci. Non mi piacciono le feste ma non avevo molta scelta.”
“Oh, giusto. Tu sei solitario e misterioso, come dimenticarlo.” dissi alzando gli occhi al cielo.
“Come credi.” tagliò corto.
Restammo in silenzio fino a che non arrivammo a casa nostra. Zayn mi aspettò in salotto.
Sul mio letto c’era un vestito nero tutto in stile di pizzo, molto vedo/non vedo e un paio di décolleté altissime; era sicuramente opera di Ev, sapeva che odiavo i tacchi altissimi.
Quando scesi al piano di sotto trovai Zayn seduto sull’ultimo gradino della scala.
“Hei, possiamo andare se vuoi.” Gli feci notare.
“Ce ne hai messo di tempo per prepararti.” disse sarcastico; un sarcasmo che era poco credibile, in quanto non riusciva a staccarmi gli occhi di dosso. Non so se mi stesse studiando per fare un’altra battuta sarcastica, ma il fatto era che mi aveva intrappolata con lo sguardo.
“Sei sempre più spiritoso.”
Non ci mettemmo molto ad arrivare alla festa, dove gli altri ci stavano aspettando; non appena entrammo mi resi conto che c’erano davvero molte persone. Almeno per un paio di ore andò tutto bene, mi divertii un sacco, ma dopo un po’ iniziò a girarmi la testa: avevo decisamente bisogno di togliermi da quella bolgia così raggiunsi il bagno dove trovai Ev che si stava mettendo nuovamente il lucidalabbra.
“Jen, che serata pazzesca! Spero proprio di riuscire a passare del tempo con Harry. Hai visto quanto è carino? Ma stai bene?” mi chiese non appena mi vide.
“Una meraviglia.” risposi sarcastica.
“Non puoi rovinarmi questa serata. Ti vado a cercare qualcuno per portarti a casa.” annunciò uscendo dal bagno per tornare poco dopo con nientemeno che Zayn.
A quanto sembrava la mia “fortuna” non aveva limiti.
 

Ciao a tutti!:)
Mi scuso per averci messo una vita ad aggiornare, ma sto iniziando a cercare di capire se questa ff piace oppure no, perché nel caso in cui non piacesse io smetto assolutamente di aggiornare e mi fermo. Su questo capitolo non ho molto da aggiugere, spero vi piaccia e fatemi sapere che ne pensate perché mi farebbe piacere.
Ovviamente ditemi se ci sono errori o cose così :) 
Alla prossima! :)

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Capitolo 6
*** Capitolo 6. ***


Capitolo 6.
“Zayn ti porterà a casa. Io torno di là.” mi informò Ev.
“Che hai?” mi chiese una volta che lei fu uscita.
“A te che sembra? Sto a meraviglia.” risposi acida. 
“Sai, è bello sapere che riesci a essere sarcastica anche quando stai male. Vuoi che ti porti a casa?” chiese pazientemente sorridendomi.
“Portami fuori da qui.”
Uscimmo dal bagno e trovammo tutta la bolgia di gente che ballava, uno sull’altro. Inaspettatamente Zayn mi prese per mano e riuscì a portarmi lontano dalla massa di persone; quando uscimmo l’aria fresca mi colse all’improvviso e respirai a pieni polmoni.
“Come ti senti?” mi chiese, dopo avermi studiata da lontano.
“Bene. Adesso sto bene. Se vuoi puoi tornare indietro, me ne starò qua ad aspettarvi.”
“Ma ho promesso ad Ev di accompagnarti a casa.”
“Ti stai forse preoccupando?” chiesi lanciando uno sguardo di sfida.
“Dai, aspettami qui. Vado a prendere la macchina.” disse avvicinandosi.
“Guarda che posso camminare.”
“Se non ricordo male il tuo equilibrio non è dei migliori e su quei tacchi non credo faresti molta strada.”  mi sussurrò all’orecchio. Un brivido mi percorse la schiena ed ebbi l’impressione che le gambe potessero cedermi.
“Per stavolta hai vinto tu.” dissi tirandogli un’occhiataccia.
Il tempo non era dei migliori e mentre aspettavo si mise a piovere.
Tempismo perfetto. pensai
Quando ormai ero bagnata fradicia arrivò la macchina di Zayn.
“Te la sei presa comoda eh?” dissi ironicamente.
“Mi dispiace.” Si scusò prima di mettermi la sua giacca sulle spalle.
Restammo un attimo a fissarci. In fondo, non eravamo mai stati così vicini senza litigare e questo era una sorpresa, specialmente per me, che avevo finalmente iniziato a domandarmi se Zayn fosse migliore di come pensavo.
Come se fosse riuscito a sentire i miei pensieri, Zayn si mise alla guida e passarono un po’ di minuti sufficienti a creare un silenzio imbarazzante prima che lui si decidesse a parlare.
“Allora..fammi capire, non ti piacciono le feste?” mi chiese con un sorrisino.
“Non mi piacciono i luoghi con troppa gente.” risposi.
“E allora perché sei venuta alla festa?”
“Beh, secondo te avrei avuto scelta?” chiesi.
“Non puoi farti comandare a bacchetta.”
“Guarda che è solo merito di Ev se sono riuscita ad allontanarmi dal posto in cui stavo, da come mi sentivo.” Dissi. Non avevo la più pallida idea del perché mi ero messa a raccontare tutto a Zayn; insomma, di tutte le persone al mondo era quella meno indicata. Arrivammo davanti casa mia ed io ero assorta nei miei pensieri.
“Comunque non mi è sembrato che ti desse fastidio la vicinanza con le persone. O mi sbaglio?” mi sussurrò avvicinandosi.
“Penso tu sia un cretino, sai? O mi sbaglio?” sussurrai a mia volta, quando ci trovammo a pochi centimetri l’uno dall’altra.
“Spiritosa.” disse sorridendo.
“Ma aspetta, toglimi una curiosità: non eri tu quello che sosteneva che non mi sarebbe saltato addosso…com’era la frase? Ah si, nemmeno se io fossi l’ultima ragazza sul pianeta? E allora com’è che non riesci a starmi lontano?” chiesi, facendo un sorriso sghembo.
“Credo che dovresti andare ora.” disse a sua volta allontanandosi.
Una volta scesa dalla macchina, mentre stava ancora piovendo, mi voltai verso Zayn che mi guardava attraverso il finestrino abbassato.
“Sai, ho finalmente capito qual è il tuo problema: non riesci ad accettare che io abbia ragione, vero?” chiesi.
“Cosa?! Io non riesco ad ammettere che tu hai ragione? Ma per favore!” disse sgranando gli occhi e scendendo anche lui dall’auto.
“Ne sono pienamente convinta.” dissi sostenendo il suo sguardo.
“Sei tremendamente testarda!” mi disse facendo il giro della macchina e fermandosi vicino a me.
“Io sarei testarda?”
“Si.”
“Beh, tu sei impossibile.” dissi alzando gli occhi al cielo.
“Non mi sfidare.” disse avvicinandosi. 
“Altrimenti?”
Per tutta risposta mi baciò. Ma perché diavolo lo stava facendo? Non ci sopportavamo nemmeno! Non mi soffermai però a pensare molto e gli buttai le braccia al collo ricambiando il bacio, mentre lui mi cinse la vita facendo sì che fossimo ancora più vicini.
“Ti avevo avvisata di non sfidarmi.” mi sussurrò staccandosi, pur sempre tenendomi stretta a lui.
“Però questo conferma la mia teoria.”
“Non mi sembrava ti dispiacesse.” affermò facendomi l’occhiolino e un accenno di sorriso.
“Sai che sei irritante?” gli dissi per tutta risposta, mentre mi avviavo verso la porta.
“Ci si vede Jen.” mi salutò lui.
 Ricambiai il saluto ed entrai a casa. Come aveva potuto baciarmi? E soprattutto, come avevo potuto io baciarlo a mia volta? Con un milione di domande per la testa andai a dormire e ci misi un po’ ad addormentarmi, ma una volta nel sonno profondo sognai Zayn. Non prometteva bene la cosa.
La mattina dopo mi alzai abbastanza presto, pronta per andare al lavoro e una volta fatta colazione presi la borsa e la giacca ed uscì dalla porta; per pura fortuna non inciampai sulle valigie in giardino.
“Ma che diamine..?” esclamai.
“Io direi più un ‘Benvenuta Allison!’” mi disse lei sbucando da dietro il muretto. 


Buonasera a tutti!! Finalmente ho trovato il tempo di aggiornare la storia. Forse questo capitolo è un po' più lungo degli altri, ma non ne sono completamente certa (fatemi sapere mi raccomando!!).
C'è un nuovo personaggio a quanto pare haha
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e, vi prego, ditemi se ci sono errori.
Alla prossima! <3 - Valeria (si, ho deciso di iniziare a firmarmi hahah)

Twitter: @preferdrummers 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7. ***


Capitolo 7.
“Cavolo, sei qui! Ma quando sei arrivata? Perché non mi hai detto niente” dissi sorridendo e abbracciandola.
“Sono arrivata stamattina e volevo fosse una sorpresa. Ev non c’è vero?” mi chiese preoccupata.
“Sta ancora dormendo, tranquilla. Io stavo andando al lavoro, ti mostro la tua stanza e poi scappo.” le dissi. E teoricamente sarebbe dovuto andare così, se non fosse che nel mentre entravamo in casa Ev si era già svegliata ed era scesa in cucina per la colazione; appena ci vide sgranò gli occhi.
“Jen, e lei che cavolo ci fa qui?” mi chiese.
“Beh, starà qua nella stanza degli ospiti.” risposi risoluta.
“E non hai pensato di avvisarmi prima?”
“Tu mi hai avvisata della festa di ieri? No.”
“Okay. Senti, io vado dai ragazzi. Tu che fai?”
“Vado al lavoro. Scusa Alli, tu intanto sistemati. Ci vediamo più tardi.” dissi uscendo di corsa.
La mattinata passò in fretta e mi ritrovai a casa abbastanza presto. Trovai Allison spaparanzata sul divano a mangiare biscotti.
“E così hai trovato il frigo, eh?” le chiesi salutandola.
“Mi stavo annoiando. Ma posso chiederti una cosa?”
“Che cosa?”
“Hai avuto una nottata interessante ieri?” mi chiese facendo l’occhiolino.
“Non troppo” feci la vaga “Aspetta, che vuoi dire?” le chiesi.
“Prima stavo curiosando e nella tua stanza c’era una giacca, ma è da ragazzo così ho pensato di chiedere. Allora?” mi chiese maliziosamente.
Cavolo. La giacca di Zayn! Dovevo riportargliela assolutamente, ma onestamente sarebbe stato imbarazzante.
“Oh no. No. Me l’hanno prestata ieri solo che ho dimenticato di riportarla. Ti va di accompagnarmi?” le proposi.
“Va bene.”
E ci dirigemmo a casa dei ragazzi, una volta là presentai a tutti Allison e la cosa parve suscitare molto l’interesse di Louis.
“Ehm ragazzi, potreste dare questa a Zayn per favore?” chiesi indicando la giacca che avevo in mano.
“E’ di sopra, vallo pure a cercare.” mi disse sorridente Louis.
Il problema era che stavo cercando di evitarlo.
“Credo però sia sotto la doccia, lasciagliela in camera. Seconda porta a sinistra.” mi disse Liam.
“Va bene.”  lo ringraziai.
Beh, se Zayn stava facendo la doccia allora avrei potuto lasciare la sua giacca in camera e andarmene senza doverlo incontrare. Meglio così, in fondo. Al piano di sopra non c’era alcuna traccia di lui e quindi iniziai a convincermi che non lo avrei certamente incrociato. Peccato che, proprio mentre stavo per posare la giacca sul suo letto sentì la porta alle mie spalle aprirsi e vidi Zayn entrare nella sua stanza in pantaloncini. Se già mi sentivo in imbarazzo ad incontrarlo normalmente, figuriamoci ad incontrarlo mezzo nudo!
“Ehm…” disse Zayn un po’ confuso.
“Se ti stai chiedendo che ci faccio in camera tua, sappi che è solamente per riportarti la giacca.” spiegai.
“Beh, non mi stupirei se ci fosse un altro motivo…” mi disse maliziosamente.
Ma quanto era stupido?
“Si, certo, come ti pare. Intanto tieni la giacca.” dissi passandogliela.
“Grazie per avermela riportata.” mi disse piano avvicinandosi.
“Grazie per avermela prestata.” dissi mettendogli una mano sul petto per mantenere le distanze. Sapevo che si era reso conto del mio tremendo imbarazzo in quella situazione e ne stava approfittando.
“Hai perso la parola?” chiese facendomi l’occhiolino.
“Io…io credo di dover andare.” balbettai, per poi andare verso la porta.
“Sai, è più divertente quando riesci a tenermi testa, ma se stai zitta non appena mi avvicino allora dovrei passare il mio tempo appiccicato a te.”
“Ti ascolti quando parli?! Scusa, ma io non ero il tuo problema?” sbottai.
“Infatti. E continui ad esserlo.” disse avvicinandosi di nuovo e chiudendo la porta alle mie spalle.
“E allora dovresti starmi alla larga.” gli suggerii.
“Non credo sarebbe una buona idea.” mi sussurrò.
“Io credo invece il contrario.” dissi a mia volta.
“Jen, mi stai forse sfidando?”
“Può darsi.”
“Tu ricordi che succede a sfidarmi?” mi chiese sempre più vicino.
 


Salve a tutti :)) finalmente ho aggiornato dopo un po' di tempo e spero che il capitolo vi piaccia. Okay, non so che aggiungere haha spero vada bene e che non ci siano troppi errori, al massimo fatemi sapere che ne pensate :)) 
Alla prossima! xx - Valeria 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8. ***


Capitolo 8.
“Fai sul serio?” dissi mettendomi a ridere. Probabilmente stavo ridendo a causa del nervosismo, non per  mia spontanea volontà.
Senza una risposta mi baciò, ma questo bacio non era come quello della sera prima, era diverso, cresceva piano piano e diventava più intenso. Ricambiai il bacio perché forse una parte di me lo voleva. Mi strinse a sé e mi prese in braccio e mi appoggiò sul letto senza smettere di baciarmi.
“Trovi anche questo divertente?” mi disse staccandosi.
“Tu! Lo hai fatto di nuovo!” dissi sgranando gli occhi e mettendomi seduta.
“Che cosa?” mi chiese facendo finta di niente.
“Tu sei una persona irritante, lo sai?” mi alzai  e aprii la porta.
“Si certo. Ma non venirmi a dire che non ti è piaciuto.” disse appoggiandosi allo stipite con le braccia incrociate.
“Ha importanza?” feci spallucce e raggiunsi gli altri al piano di sotto.
“Oh, ma guarda chi si rivede!” esclamò Ev in tono malizioso.
Era passato davvero così tanto tempo da quando ero andata di sopra? Non era possibile.
“Ma che cazzo dici? Ti sei bevuta il cervello Ev?” le dissi.
“Hai trovato Zayn?” mi chiese gentilmente Liam. Eccome se lo avevo trovato, direi.
“Ehm, si si.”
“Comunque, devo annunciarvi una cosa.” disse solennemente Ev.
“Io e Ev stiamo insieme.” la precedette Harry.
E mentre tutti iniziarono a fare domande per maggiori dettagli io mi appoggiai alle scale aspettando che finissero. Nel frattempo dal piano di sopra scese Zayn.
“Ehi, che mi sono perso?” mi chiese a bassa voce e facendomi sussultare.
“Ev e Harry stanno insieme.”
“Ma che gioia.” fu la sua risposta sarcastica suscitando una risatina da parte mia.
“E voi due non dite niente? Jen, potresti almeno fingere di essere un po’ felice. Capisco che voi due stiate vivendo la vostra magica storia segreta, ma per una volta potresti pensare agli altri.” mi disse Ev.
“Come scusa?” chiese Zayn mettendosi a ridere e lanciandomi uno sguardo.
“E tu che dicevi che la matta ero io.” gli dissi.
“Ma sì, perché non uscite allo scoperto?” ci chiese lei.
Okay, stava esagerando.
“Ev, smetti di fare la stronza.” Le intimò Allison.
“Io penserei solo a me stessa? Ma per favore. Chi di noi due ha iniziato a lavorare per mantenersi? Io, non tu. A te il soggiorno lo pagano i tuoi.” sbottai facendola rimanere di sasso.
“Andiamo a casa Jen.” mi disse Allison, così salutammo tutti e ci dirigemmo a casa.
“Ma che le è preso?” mi chiese dopo un po’.
“Niente, probabilmente si è montata la testa.”
“..oppure?” indagò.
“Oppure cosa?” le chiesi facendo finta di niente.
“Jen, siamo amiche da un sacco di tempo e ormai so quando stai mentendo.”
“Dovrei mentire su cosa scusa?”
“Non so…proviamo così: che succede tra te e Zayn?”
“Litighiamo, non ci sopportiamo. Niente.”
“Bugia.” mi disse.
“Ma è vero. Non ci piacciamo per niente e non andiamo d’accordo.” riprovai.
“Altra bugia.” mi disse sorridendo e bloccandomi davanti alla porta di casa. Era giunto il momento di raccontare la verità, e poi non avevo nulla da perdere perché di Allison mi potevo fidare ciecamente.
“Eh va bene! Diciamo che…ci siamo baciati.”  dissi dopo aver ponderato la risposta.
“COSA?!?!?! E me lo dici così? Vi siete baciati?!” mi disse provando a contenere la sorpresa.
“Tecnicamente è lui che ha baciato me.” tenni a precisare mentre aprivo la porta di casa.
“Quante volte è successo?” mi chiese maliziosamente.
“Una.” provai a mentire.
“Stai mentendo di nuovo! Oddio, è stato più di una volta!” mi disse iniziando a ridere.
“Va bene, ma non dirlo a nessuno okay?” la pregai.
“Tranquilla. Però se continuate a baciarvi sempre più appassionatamente ogni santa volta che vi vedete non so che succederà.” disse sghignazzando.
“Ma figurati. Non succederà più.” affermai, anche se un po’ mi dispiaceva doverlo ammettere.
Fortunatamente Ev rientrò sul tardi e l’indomani mi alzai per andare al lavoro. Dopo aver finito il turno stavo uscendo dal bar per tornare a casa quando incontrai Louis.
“Hei Lou, che ci fai qui?” gli chiesi.
“Cercavo te, mi sono fatto dare l’indirizzo di questo posto da Allison.” mi spiegò mentre ci incamminavamo verso casa.
“Si, immaginavo.” sorrisi.
“Bene, devo chiederti una cosa, che ho già proposto a Allison. Questo fine settimana noi andiamo nella casa al mare, vi va di venire con noi?” mi chiese con una faccia da cucciolo.
“Per me va bene, Ev che dice?”
“Credo che per lei vada bene, ma Allison ha chiesto se può stare in un’altra macchina e le ho detto va bene. Tu e lei andrete in macchina con Zayn. Ev con Harry mentre io dovrò scarrozzare in giro Liam e Niall.” mi spiegò ridendo.
Pessima notizia. In fondo dovevo solamente stare abbastanza lontana da Zayn e sarebbe andato tutto bene.


Hola :) 
Si, lo so, ci ho messo una vita ad aggiornare ma il capitolo non mi convinceva molto e l'avrò riletto un sacco di volte prima di pubblicarlo :S 
Spero vi piaccia, ho cercato di fare del mio meglio e se ci sono errori ditemelo :) 
Fatemi sapere che ne pensate vi prego ;)
Alla prossima! Bye xx 
- Valeria

Twitter: @preferdrummers

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Capitolo 9
*** Capitolo 9. ***


Capitolo 9.
Salutai Louis e mi diressi subito a casa dove trovai Alli e Ev che, ovviamente, non si parlavano e nonostante mi fossi ormai abituata a situazioni simili, mi sentii a disagio. Soprattutto mi sentii crescere dentro una voglia matta di dire a Ev come veramente la pensavo su di lei e dovetti impegnarmi a non darle della stronza mentre la salutavo.
“Bene, io esco. Magari al di fuori di questa casa c’è un po’ di voglia di vita.” ci disse Ev mentre io e Alli ci scambiammo un’occhiata.
“Ma si può sapere da quando è diventata così?!” mi chiese Alli un po’ ridendo e strappandomi un sorriso “Ma veniamo a noi….ti ha trovata Louis?”
“Si.”
“Ti ha detto anche la parte in cui staremo in macchina con Zayn?”
“Perché credi io abbia questa faccia?” le chiesi retoricamente.
“Ah. Beh, dai non sarà un problema in fondo.”
“E l’imbarazzo dove lo metti?”
“Ma ci sarò io, dai non sarà un problema. Te lo prometto.” mi disse.
Poco dopo suonarono alla porta e andai ad aprire, trovandomi di fronte Harry.
“Se stai cercando Ev mi sa che è uscita per andare chissà dove.” lo aggiornò Allison dal divano.
“Grazie, ehm…veramente ero venuto a prenderle le valigie…” mi spiegò lui.
“Povero Harry, adesso ti usa pure come facchino personale?” chiese sarcastica Alli dal divano.
“Allison!” la ripresi, sgranando gli occhi.
“Scusa..” disse lei rivolta a Harry.
“Non ti preoccupare, comunque mi sono offerto io, così domani la devo solo passare a prendere.”
“Okay, vieni ti faccio vedere dove sono le valigie.” dissi facendo segno di seguirmi.
Dovemmo dare una mano al povero Harry perché, nonostante fosse solo per un fine settimana, Ev aveva preparato molte borse, DAVVERO MOLTE.
“Allora ci vediamo domani!” ci salutò una volta in macchina.
“Dai, andiamo a preparare le valigie prima che la serpe ritorni.” mi disse Allison scoppiando a ridere. Ci mettemmo un bel po’, ma alla fine ce la facemmo e andammo a dormire senza preoccuparci di quando Ev sarebbe tornata perché non era un nostro problema in effetti.
La mattina seguente ci alzammo presto e scendemmo tutte e tre a fare colazione.
“Allora, che mi raccontate? I ragazzi sono stati molto gentili a invitarci.” se ne uscì Ev.
“Già.” risposi impassibile mentre aprivo il frigo, dal momento che non l’avevo perdonata dalla sua stronzaggine.
“E quindi fra poco vi verrà a prendere Zayn, eh?” chiese lei facendomi l’occhiolino.
“tu invece hai intenzione di far sgobbare Harry al posto tuo oppure muoverai il tuo culo e ti arrangerai?” intervenne Alli prima che io potessi rispondere.
“Simpatica. Come sempre del resto.” disse Ev con un sorriso finto, prima di alzarsi e andare a vedere se Harry fosse arrivato. Per uno strano colpo di fortuna, di quelli a me solitamente sconosciuti, era fuori ad aspettarla in macchina.
“Beh, io vado. Ci vediamo là.” ci salutò Ev, per poi aggiungere “E Jen, vedi di non combinare casini, se ne sei in grado.”
Stronza.
“Okay, lasciamo stare. Che hai intenzione di fare?” mi chiese Alli una volta che l’altra uscì.
“Ehm…non lo so?”
“Meno male che esisto. Allora, tu vai di sopra e quando arriva Zayn io gli do una mano a caricare le valigie e tu scendi mentre lui non c’è. E’ o non è un piano geniale?”
“Sei un genio.” esclamai mentre salivo le scale.
Dal piano di sotto la sentii salutare Zayn e offrirsi di aiutarlo con le valigie.
“Tu prendi quella mentre io quest’altra, Jen dovrebbe scendere a momenti.”  le sentii dire e capii che quello era il momento adatto per scendere.
Come al solito però avevo fatto male i conti; infatti al piano di sotto era rimasto solo Zayn.
Merda! Pensai.
“Ehi.” mi salutò lui.
“Ciao, avete finito con le borse?”  chiesi spostando il mio sguardo a terra.
“Si. Rimane solo questa.” mi fece notare lui indicando la borsa a terra.
“Ehm, posso portarla io.” Dissi mentre la sollevavo e mi rendevo conto che l’avevo riempita un po’ troppo. Dannazione!
“Sembra ti serva una mano. Pensi di lasciarti aiutare oppure mi respingerai come tuo solito?” chiese facendomi un sorrisino che fece fare al mio stomaco una dozzina di salti mortali.
“Io non ti respingo!” esclamai.
“Me ne sono accorto perfettamente. Ma io intendevo quando mi offro di fare qualcosa di gentile” mi rispose facendomi l’occhiolino e facendomi cadere nel più completo imbarazzo.
“Eh va bene.” mi sforzai di fare un sorriso notevolmente finto e continuai “per favore, mi daresti una mano?”
“Se me lo chiedi così…” disse roteando gli occhi e prendendomi la borsa di mano.
Raggiungemmo Allison in macchina e fortunatamente lei aveva avuto la buona idea di mettersi nel posto davanti; ci voleva almeno un’oretta per raggiungere la casa al mare e io ne approfittai per farmi una dormita, avendo a mia disposizioni i sedili posteriori.
“Bella addormentata, è ora di svegliarsi” mi sussurrò qualcuno all’orecchio e non sembrava per niente la voce di Alli. Aprì gli occhi e mi ritrovai a pochi centimetri dalla faccia di Zayn, il quale mi porse una mano per farmi scendere dall’auto; Ev e Harry erano arrivati per primi e ci aspettavano davanti all’ingresso. Non appena mi vide, a Ev si formò un sorriso malizioso.
“Ce ne avete messo di tempo!” esclamò “Povera Allison, chissà quante volte vi sarete fermati per far si che questi due si baciassero. Oppure dovevano combinare altro?” chiese indicando i miei capelli, che a quanto pera erano scompigliati del mio sonnellino.
“Perché non vai a quel paese Ev?” le chiesi. Nel frattempo arrivarono anche gli altri e tutti insieme entrammo. Era una casa davvero grande, con un sacco di stanze e piani, infatti io e Allison  ci perdemmo almeno un paio di volte prima di trovare la nostra stanza.
“Sai una cosa Jen? Forse non ti devi preoccupare di Zayn, ma di Ev.” mi fece notare Alli.
“Già, me ne sono accorta.”
“E parlando di Zayn…hai ragione, è misterioso e cupo, ma ho fatto caso che forse non lo è con te.”
“Oh, questo non credo…”
“Ehi, ragazze, se vi siete sistemate pensavamo di andare in spiaggia, che ne pensate?” chiese Niall facendo irruzione nella stanza.
“Arriviamo!” rispose subito Allison.
Mettemmo il costume e scendemmo in spiaggia, che a quanto pare era privata. Lasciammo le borse nella cabina lì in spiaggia, dove si erano già accampati tutti.
“Oh cavolo.” Mi disse Alli, facendomi notare che la sua frase era riferita a Liam in costume.
“Stai bene?” le chiesi ridendo.
“E me lo chiedi? Sto quasi pensando che Ev possa essere sopportabile a patto di andare sempre al mare con Liam!”  esclamò facendomi scoppiare in una risata.
Raggiungemmo gli altri e tutti insieme prendemmo il sole, fino a quando a Louis e Liam non venne la buona idea di prendere le loro tavole da surf e provare a usarle anche senza onde, mentre Niall optò per dormire sperando di non bruciarsi, idea che travolse anche Allison. Ev ed Harry decisero semplicemente di fare un bagno.
“Jen, vuoi  venire?” mi chiese Harry gentilmente. In effetti ero l’unica rimasta perché di Zayn, come al solito, non c’era traccia.
“Oh tesoro, lei non può. Vedi, lei non sa nuotare povera.” lo informò Harry.
“Beh, allora credo potresti farti compagnia con Zayn. Guarda, sta arrivando ora.” mi sorrise Harry “Ehi, tieni un po’ di compagnia a Jen che è rimasta sola.”
Ma certo, e chi altri sennò?


Hola!:D 
scusate per il ritardo nell'aggiornare, ma il capitolo non mi convinceva. Su suggerimento ho cercato di farlo un po' più lungo del solito, ditemi se va bene oppure era meglio prima ;) fatemi sapere che ne pensate e se ci sono errori. Mi scuso preventivamente se per caso ci fossero delle lettere maiuscole dopo il discorso diretto, ma Word fa come vuole haha
Mi raccomando fatemi sapere come avete trovato questo capitolo ;) 
Alla prossima 
bye bye xx
- Valeria

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Capitolo 10
*** Capitolo 10. ***


Capitolo 10.
“Ma che problema ha Evangeline?” mi chiese Zayn mentre stendeva l’asciugamano sulla spiaggia.
“Davvero non lo so..” gli dissi stringendomi nelle spalle e tornando a prendere il sole.
Passò più o meno una mezz’oretta prima che Ev e Harry ritornassero e onestamente fu la mezz’ora più bella della mia vita.
“Divertiti?” ci chiese una volta tornata a prendere il sole.
“Sai una cosa Ev? Tu sei una stronza. Che ti ho fatto?” le chiesi alzandomi.
“Ti sto solo dando una mano ad ammettere la verità.” mi rispose facendo spallucce.
“Beh, non mi serve il tuo aiuto, stronza.” le intimai andandomene e rientrando a casa; una volta dentro mi fiondai nella mia camera e mi misi sul letto a fissare il soffitto con la musica a stecca nelle cuffiette. Evidentemente avevo la musica talmente alta, perché non sentii Liam e Allison entrare e quando me li ritrovai davanti quasi mi fecero prendere un colpo.
“Che ci fate qui?” chiesi togliendo le cuffie.
“Mi sembra ovvio.” mi rispose Alli lanciando un’occhiata di intesa a Liam.
“Abbiamo pensato che semplicemente pensato che per far tacere Ev, dovresti darle quello che vuole perché è l’ultima cosa che si aspetta tu faccia, no?” mi spiegò lui.
“Che cosa intendi?” chiesi. In realtà avevo capito perfettamente che cosa volesse dire Liam.
“Zayn, le spieghi tu?” chiese Liam facendo sbucare da dietro la porta Zayn.
“Devo proprio?” domandò l’altro.
“In pratica dovete fingere. In fondo quanto ti costa?” mi chiese Allison facendomi l’occhiolino.
“Già, Jen. Quanto può costarti?”  si aggiunse Zayn facendo anche lui l’occhiolino.
“Se è l’unico modo per farla stare zitta…” conclusi.
Dopo che Zayn e Liam furono usciti rimasi sola con Allison.
“Lo so che come piano non ti piace, ma è solo per..” mi disse.
“..per farla tacere. Me ne rendo conto.” ammisi.
“Tanto, a parte l’imbarazzo che ci può essere, a te non piace Zayn, no?”
“No no.” mi affrettai a risponderle.
Ma sarà vero? pensai nel mentre.
“Che poi basta solo cercare di evitare Ev e non dovrai fingere un bel niente.” concluse facendo spallucce. Okay, adesso sembrava sensato.
“Ehi, ecco dove eravate finite!” disse Louis entrando “stavamo pensando di mangiare tutti giù in spiaggia.” propose.
“Per me va bene.” esclamò Allison tutta contenta.
“Io credo di passare Lou.” mentii “sai..ehm, mi sono scottata oggi al sole e credo mi sia venuta la febbre.”
“Ah…okay, non ti preoccupare Jen.” sorrise lui per poi uscire e raggiungere gli altri insieme a Allison, la quale mi lanciò un’occhiata comprensiva-ma-non-troppo.
Per non pensare alla fame che avevo in quel momento, cercai di mettermi a leggere; avrei sicuramente fatto un salto in cucina la notte.
“Sai, non ti facevo così codarda. Pensavo ci tenessi a fargliela pagare a quella stronza.” disse Zayn facendo capolino nella stanza e appoggiandosi allo stipite della porta incrociando le braccia.
“Io..no, ma che cavolo..e poi tu che ci fai qui?” dissi posando il libro.
“Mi sto godendo la tua vigliaccheria.”
“Io non sono codarda!” esclamai alzandomi e cacciandolo fuori dalla stanza.
“Beh, allora vieni giù a cenare e a recitare la tua parte.” mi disse bloccandomi prima che potessi chiudere la porta.
“Ho già detto di no.” dissi facendo spallucce.
“Okay, ma riflettici un attimo. Più tempo stiamo qui a discuterne e più Ev sta montando teorie perché noi due non siamo con loro. Ora: puoi deciderti a venire giù insieme a me oppure io rimarrò qui insieme a te.” affermò guardandomi dritta negli occhi. In effetti aveva ragione e per una volta lo seguii in spiaggia dagli altri.
“Ehi ce l’avete fatta! Come stai Jen?” mi chiese Harry non appena mi vide.
“Meglio, grazie.” lo ringraziai.
“Mi domando il perché…” gli fece eco Ev in tono malizioso.
“Già, chissà perché.” ripeté Zayn cingendomi la vita con un braccio e facendomi arrossire di colpo.
“Oh Oh” disse Liam spuntando dalla cucina insieme ad Allison.
“Ci siamo forse persi qualcosa?” chiesero Niall e Louis un po’ sorpresi.
Tutti gli sguardi erano su di me.
“Ehm..si, cioè insomma..” iniziai a balbettare come una completa idiota.
“Sta cercando di dire che stanno insieme!” esclamò Ev spalancando gli occhi in modo sorpreso. Evidentemente la teoria di Liam era esatta.
“Esatto.” Disse Zayn al mio posto, salvandomi da quella situazione “e siete tutti pregati di farvi gli affaracci vostri da adesso in poi.”  aggiunse mentre andavamo a sederci al tavolo nel gazebo.
“Sei davvero una pessima attrice.” mi sussurrò.
“Beh, che ti aspettavi?”
“Credo non se la sia bevuta del tutto.”  continuò lui facendo cenno con la testa a Evangeline che se ne stava appiccicata ad Harry.
“No, hai visto anche tu la sua faccia.” lo rassicurai.
“Hei Jen, posso parlarti un pochino? Mi devi raccontare tutti i particolari!” mi disse Ev avvicinandosi a me.
Okay, ero nella merda decisamente.
“Va bene.” le dissi.
“Facciamo due passi più in là, che ne dici?” mi chiese mentre mi alzavo dalla sedia e indicando la spiaggia più in là, per poi rivolgersi a Zayn che si era alzato per venire con noi. “Zayn, tu resta pure qui, non servi.”
Iniziammo a passeggiare e una volta abbastanza lontane Ev iniziò a parlare.
“E così, chi lo avrebbe mai detto…sempre a litigare, ma invece non è così.”
“Già.” risposi stringendomi nelle spalle. Per fortuna la penombra nascondeva la mia faccia abbastanza da non tradirmi da sola.
“Da quanto tempo va avanti?”
“Da un po’..” risposi prontamente.
“Vedi, c’è un qualcosa che non mi convince del tutto…” disse facendomi rabbrividire con una sola frase.
“Ehi! E’ pronto da mangiare!” ci informò Zayn comparendo all’improvviso.
“Sai, stavo discutendo con Jen del fatto che ho la strana sensazione che voi due stiate tramando qualcosa, che stiate…fingendo.” gli disse Ev.
“Ti assicuro di no.” le rispose prontamente.
“Beh allora Jen, perché non lo dimostri?” mi sfidò lei.
“Non ti basta sentirti dire a parole che stiamo insieme?” chiesi retoricamente.
“Non credo ti costi molto baciarlo, dal momento che siete fidanzati.”
Mi stava davvero facendo saltare i nervi con questi stupidi giochetti.
“Come scusa?” le chiese Zayn “non credo che Jen abbia l’obbligo di baciarmi solo perché gliel’hai chiesto.”
Accidenti, mi aveva appeno preso le difese. Era giunto il momento di smettere di essere codardi per una volta.    


Buonasera a tutti :)) 
Finalmente ho aggiornato, spero che il capitolo vada bene :D Anche questo ho scelto di farlo un po' più lungo ;)
La povera Jen si è incasinata davvero tanto questa volta haha 
Solo un'ultima cosa: probabilmente ci metterò un po' ad aggiornare perché parto per le vacanze e non credo di poter pubblicare il prossimo capitolo, ma appena torno lo aggiungerò.
Fatemi sapere che ne pensate e per qualsiasi errore cercatemi (su twitter, qui..insomma, dove vi pare :P).
Alla prossima!! xx 
- Valeria

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Capitolo 11
*** Capitolo 11. ***


Capitolo 11.
Così pensando, baciai Zayn cogliendolo di sorpresa; probabilmente non mi credeva capace di una cosa del genere. Senza farsi troppi problemi rispose al bacio, che durò più del previsto, ma a nessuno dei due sembrava dispiacere, io soprattutto mi sorpresi a pensarlo.
Ci staccammo e io lanciai un’occhiata di sfida a Ev che era rimasta a bocca aperta.
“Okay, ora sono felice. Andiamo a mangiare?” cambiò argomento e raggiungendo gli altri.
Non appena si fu allontanata piombò il silenzio.
“Non ti darò mai più della codarda.” mi disse Zayn, facendomi piombare nell’imbarazzo più totale.
“Ehm, io credo che dovremmo andare dagli altri..” tagliai corto e andammo dagli altri. Fu una serata davvero divertente, o almeno lo fu per tutti noi a parte Harry e Ev, i quali se ne stettero per i fatti loro in disparte.
 
“Come?! Ev ti ha chiesto di fare cosa?” esclamò Allison una volta rientrate nella nostra camera, mentre le raccontavo gli avvenimenti di quella serata.
“Mi ha chiesto di baciarlo.” conclusi.
“E tu lo hai baciato?!” mi chiese lei facendo una risatina.
“Che altro avrei dovuto fare, scusa?” risposi facendo spallucce.
“Non saprei, tipo far capire a Ev che lei non comanda?” propose.
“Beh, tecnicamente avrei potuto evitare, ma non se l’era bevuta la storia, così ho fatto in modo che ci credesse.” conclusi.
“Immagino che tutto questo ti sia dispiaciuto un sacco.” mi fece notare in modo sarcastico.
“Hey, ti prego, non ti ci mettere pure tu. Lo sai che non ci piacciamo.” esclamai esasperata.
“Eppure vi continuate a baciare, per un motivo o per un altro.” disse lei ridendo e spegnando la luce “buonanotte Jen.”
“’Notte.” le risposi cercando di mettermi a dormire.
Cosa che però non riuscii a fare poiché fui travolta da un’ansia incredibile per il giorno dopo. Come mi sarei dovuta comportare? Ev se ne sarebbe stata buona? Non credevo per niente che si fosse completamente bevuta la storia.
Guardai l’ora.
00:30. E non avevo per niente sonno.
Decisi perciò di scendere in cucina per bere un po’ d’acqua, ma ovviamente il mio essere maldestra non mi permise di prendere un bicchiere nel più completo silenzio.
“Ci avrei scommesso che eri tu, sai?” mi chiese una voce terribilmente famigliare.
“A ‘indovina chi’ devi essere bravissimo allora.” gli risposi sarcasticamente.
“Sempre più spiritosa, vedo. Come mai ancora sveglia?” mi chiese Zayn sedendosi al bancone della cucina.
“Insonnia.”
“Sai dopo stasera devo ammettere che sei un’ottima attrice.” affermò facendo l’occhiolino.
“Senti, ho dovuto farlo. Ora vorrei andare a dormire.” gli dissi appoggiandomi al bancone.
“Serve qualcuno che ti accompagni forse?” fece lui beffardo, mentre mi limitai a fulminarlo con lo sguardo.
 
“Allora buonanotte.” mi disse lui una volta davanti a camera mia e di Alli; era stato così gentile da accompagnarmi, probabilmente l’unica volta in cui gli fui grata.
“Ma guarda chi si vede” ci sorprese una voce alle spalle.
Ev.
“Cazzo…” dissi impercettibilmente.
“Che ci fai sveglia?” le chiese Zayn.
“Non ho sonno. E voi due piuttosto?” fece lei maliziosamente.
“Ci siamo incontrati per caso.” le risposi impassibile.
“Capisco, beh immagino che voi due fidanzatini segreti e notturni stiate andando a dormire.”
“Appunto, quindi buonanotte.” tagliai corto.
“Non così in fretta, non state nella stessa camera? Comincio a chiedermi sul serio se voi due state insieme oppure no.”
“Ascolta..” iniziai.
“Certo che lei dorme da me. E’ solo passata a prendere i cellulare.” mi interruppe Zayn.
“Eh si.” feci io “quindi, come ti ho già detto, buonanotte.”
“Sogni d’oro.”
 
“Per un pelo.” dissi chiudendo la porta una volta in camera di Zayn.
“Già.” disse lui per tutta risposta.
“Okay, e adesso?” chiesi.
“Dormiamo. O avevi in mente altro?” mi rispose malizioso.
“Ma quanto sei infantile!”
“Okay, senti io starò da questa parte mentre tu da quell’altra.” mi fece indicando il suo letto.
“Va bene.” dissi, dal momento che ormai avevo troppo sonno per protestare.
Sprofondai in un sonno profondo probabilmente mentre Zayn mi stava dicendo qualcosa, cosa che ovviamente non sentii.
La mattina mi svegliai…abbracciata a Zayn che dormiva.
Mi alzai di scatto svegliandolo.
“Che è successo?! Che hai fatto?!” chiesi guardandolo.
“Ma che diamine…non ne ho idea io dormivo.” mi rispose stropicciandosi gli occhi ancora assonnato per poi fissarmi “Aspetta, che pensi sia successo?” mi chiese con un sorrisino furbetto.
“Senti, lascia stare, me ne torno da Allison. Spero stia ancora dormendo.” dissi sparendo dietro la porta e uscendo in corridoio.
“Jen?” mi chiese una voce, che si rivelò essere quella di Allison.
“Ehm..c’è una spiegazione, giuro.” dissi alzando le braccia in segno di resa.
“Lo spero.” mi rispose ridendo.
Le raccontai tutto mentre tornavamo in camera a prendere le borse, dal momento che saremmo tornati a casa; una volta finito scendemmo in cucina, dove c’erano già tutti.
“Buongiorno.” li salutammo.
“Giorno. Dormito bene Jen? Scommetto di si.” mi fece Ev.
“Magnificamente.” le risposi con un sorrisino.
“Okay, sentite, il tempo fa schifo e direi di partire un po’ prima, voi che ne pensate?” chiese Liam, rivolgendosi più a Allison.
“Si non ci sono problemi.” rispose lei.
Così d’accordo caricammo le borse in macchina e partimmo.
“Di un po’ Alli, che succede con Liam?” chiesi io dai sedili posteriori strappando un sorriso a Zayn che guidava. Stavolta non avrei dormito.
“Beh, come vuoi che vada…piuttosto, voi due..”
“Nah, non cambiare discorso.” le disse Zayn.
“Certo che voi due state sempre a litigare, ma mai quando vi fate i fatti altrui!” disse lei ridendo.
“Che ci vuoi fare..” le risposi.
“Okay, ma allora dopo parliamo del tuo misterioso cambio-camera.” mi fece lei.
“Touché. Per stavolta.” le risposi incrociando le braccia e guardando Zayn dallo specchietto retrovisore.
Arrivammo prima degli altri, dal momento che si erano fermati a comprare qualcosa da mangiare tutti insieme a casa mia e di Ev.
Scesi dalla macchina e, mentre Alli e Zayn scaricavano le borse, io mi diressi ad aprire la porta di casa; mi stavo avviando alla porta quando sulle scale del portico trovai l’unica persona che non avrei mai immaginato di poter incontrare e che speravo vivamente di non rivedere.
“Jen…”
“Mark, che cazzo ci fai qui?” gli chiesi fissandolo dritto negli occhi.


Salve a tutti :) 
mi scuso subito per non aver aggiornato da tipo un sacco di tempo.
Spero di riuscire a farmi perdonare con questo capitolo :)) 
Fatemi sapere che ne pensate mi raccomando e se ci sono errori ditemelo :)
Alla prossima xx
- Valeria

Twitter: @preferdrummers

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Capitolo 12
*** Capitolo 12. ***


Capitolo 12.
“Jen, posso spiegarti. Lo giuro.” mi disse Mark alzandosi e venendomi incontro, per poi fermarsi dal momento che io feci un passo indietro.
“Ti sei fatto delle miglia solo per venirmi a spiegare? Dopo che ti avevo esplicitamente detto che non ti volevo più rivedere?” gli chiesi inquisitoria.
“Jen hai aperto la porta, qui siamo un po’ carichi e..” mi urlò Alli prima di accorgersi della presenza di fronte a me “Mark? Che diamine ci fai qui?” gli chiese.
“Fate capire anche a me?” chiese Zayn spuntando da dietro l’angolo.
“E’ venuto a spiegarsi.” risposi ad Allison sarcastica, non badando a Zayn.
“Ah beh. Zayn, entriamo in casa, ti spiego io.” disse lei, per poi entrare dentro casa, seguita a ruota da Zayn, il quale non mi stacco lo sguardo da dosso fino a quando non sparì dietro la porta.
“Jen, devi ascoltarmi.” mi supplicò Mark facendomi cenno di sedermi sulle scale accanto a lui.
“Non voglio sentire lo schifo che hai da dire.” risposi acida.
“Lo so che ci siamo lasciati male. Che mi detesti.”
“No, Mark. Ci siamo lasciati male per colpa tua. Tu mi hai tradita con una qualsiasi. Fine della storia.”
“Jen, sono qui appunto per raccontarti tutto.”
Nel frattempo erano arrivati anche tutti gli altri.
“Oh, Mark! Sei sempre a supplicarla, eh? Sei patetico.” disse Ev non appena ci vide.
“Ev, stai attenta a quello che dici. O a quello che non dici a Jen” le intimò lui per tutta risposta facendole fare una faccia sorpresa.
“Qui tira una brutta aria. Tutti dentro forza!” disse Niall indicando la porta.
“Tu vivi con Ev?” mi chiese Mark una volta che tutti furono entrati.
“E con Allison, per la precisione.” lo corressi.
“E chi sono tutti quei tizi?”
“Fatti gli affari tuoi Mark. Io non ti devo spiegare niente.”
“Okay, ma allora Ev non ti ha detto niente?”
“Dirmi che cosa, scusa?” chiesi scrollando la testa.
“Era…era lei la ragazza con cui ti ho tradito.” mi disse. Quelle parole mi arrivarono come una doccia gelata addosso; non avrei mai pensato che Ev fosse una persona così…così…mi ero fidata di lei.
“Jen va tutto bene?” mi chiese dal momento che non gli avevo ancora risposta.
“Va tutto alla grande. Ora scusa, devo andare a preparare qualcosa da mangiare.” dissi con una calma inquietante.
Entrai dentro casa lasciando Mark sul portico e trovai tutti a parlare sul divano.
“Jen hai finito con quello? Te l’ho già detto che non ti merita e che tu non devi dargliela vinta.” mi disse Ev alzandosi e venendomi accanto, appoggiandomi una mano sulla spalla.
Per tutta risposta le stampai cinque dita sulla faccia.
“Jen, ma che ti prende?!” esclamò lei, mentre i ragazzi e Allison si alzarono in piedi.
“Che cosa mi prende? Sei seria? Hai idea di che cazzo di casino hai combinato? Ti sei fatta Mark e poi mi hai consolata quando ci siamo lasciati. Tu sei la causa della rottura! Hai rovinato tutto!” le urlai praticamente in faccia, mentre le lacrime iniziavano a rigarmi la faccia.
“Beh, direi che ti ho fatto un favore, no? Ti avrebbe tradita con qualsiasi altra e lo sai.” mi disse lei arrogantemente e per fortuna Louis mi prese di peso e mi allontanò prima che potessi colpirla di nuovo.
“Jen, calmati per favore.” mi disse Louis, che non accennava a mollarmi.
“Mark, sei una testa di cazzo. Come hai potuto dirglielo?” chiese Ev rivolta a quest’ultimo, che era entrato in casa.
“Meritava di saperlo, no?” fece lui per tutta risposta.
“Louis, lasciami andare.” dissi fredda e Louis mi lasciò andare e io sparii velocemente in camera mia. Chiusi la porta e mi lasciai scivolare a terra, piangendo in silenzio.
*toc toc*
Non risposi. Non volevo vedere nessuno.
Mi alzai e mi andai a sedere al centro del mio letto, con le ginocchia abbracciate al petto.
*toc toc*
“Jen, so che sei lì. Fammi entrare.” mi disse Allison dall’altra parte della porta.
“No, voglio stare sola.” risposi.
“Lo so che vuoi stare sola, ma ti prego fammi entrare.” mi disse lei.
“Ho voglia di stare sola e basta.” ripetei con una voce un po’ piagnucolante. Probabilmente dovevo avere l’aspetto di un panda con tutte le lacrime che stavo piangendo.
“Carota, non ti fa bene piangere, poi ti disidrati.” si aggiunse Louis dopo Allison, facendomi fare un sorriso sghembo che nessuno avrebbe mai visto.
“Jen, okay noi ce ne andiamo. Siamo di sotto, scendi quando vuoi, Ev è uscita con Harry.” mi spiegò Allison.
“Non la voglio più vedere. Uscite pure. Starò benissimo qui da sola.” dissi.
Dall'altra parte della porta sentì Alli e Zayn discutere e dopo poco la porta si aprì. 


"Ti avevo detto di non entrare." Dissi a Zayn.
"Si ho sentito, ma sai, io non faccio mai quello che dici, dovresti saperlo." Mi rispose lui sedendosi sul bordo del letto accanto a me.
"Voglio stare da sola." Dissi asciugandomi le lacrime.
"Lo so. Ma credo che tu possa stare da sola insieme a qualcuno." Mi disse lui tirandomi verso di lui, avvolgendomi in un abbraccio. 
"E meno male che ero il tuo problema." sussurrai contro la sua spalla.
"Zitta e approfittane." mi sussurrò a sua volta. "Sai, credo che Ev abbia ancora le cinque dita stampate in faccia." continuò lui e avrei potuto scommettere che stesse sorridendo.
"Non la nominare." dissi staccandomi da lui e guardandolo negli occhi. 
"Va bene, me ne starò qui zitto.” disse lui appoggiandosi alla sponda del letto con le braccia incrociate dietro la nuca.
Dopo poco ricominciai a piangere e lui mi tirò verso di lui e abbracciandomi nuovamente; da fuori doveva sembrare una scena davvero strana: noi due che senza litigare ce ne stavamo sdraiati insieme, io con la testa appoggiata nell’incavo tra la sua testa e la sua spalla, e lui che giocava con le punte dei miei capelli.
“Scommetto che di qui a poco si sarebbe fatta pure te.” dissi a un certo punto.
“Che cosa ti fa pensare che io ci cascherei?” mi rispose guardandomi negli occhi.
“Riuscirebbe a convincerti scommetto.”
“No, non credo proprio. Ti sembro forse un bietolone impomatato come il tizio che è giù in salotto?” mi disse alzando un sopracciglio.
“Mark è ancora qua?!” chiesi alzandomi di scatto.
“Si, credo fosse preoccupato per te, se così si può dire.” mi spiegò lui.
“Devo scendere di sotto.” affermai.
“Senza piangere?” fece lui con un sorriso.
“Si, penso di si.” risposi.
Scendemmo di sotto, ma Zayn non accennava ad allontanarsi da me.
“Jen..come stai?” mi chiese Alli mentre io le risposi con un sorriso.
“Jen, non sai quanto mi dispiace.” disse Mark alzandosi e venendomi vicino, mentre io mi spostai verso Zayn.
“No, non lo so ed è meglio così. Come hai potuto?” sputai freddamente.
“Andiamo, ero stordito, tu eri non ricordo dove e Ev era lì..”
“Io ti stavo cercando. Eravamo alla festa e ti stavo cercando.” ribattei in modo gelido.
“Io credo tu te ne debba andare.” lo ammonì Allison.
Nel frattempo rientrarono Harry e Ev. Zayn aveva ragione: la guancia di Ev era ancora rossa per lo schiaffo. Louis sembrava pronto a scattare per impedire qualsiasi altra zuffa, ma Zayn risolse ogni problema cingendomi la vita con un braccio.
Mark sembrava disorientato, poi guardando il viso di Ev si rivolse a me.
“Jen, ma che cazzo hai combinato? Guarda la sua faccia!” mi chiese indicando Ev.
“Vuoi un disegnino o fai mente locale da solo?” gli chiese Zayn.
“Mi brucia ancora la faccia, grazie per avermelo chiesto.” disse Ev.
“Sta’ zitta.” le intimai.
“Ad ogni modo, non credo che Mark sia in condizione di guidare fino a casa. Perciò lo ospiteremo molto volentieri.” affermò Ev tutta contenta, scambiando un sorriso complice con Mark.

 
Buonasera :) 
Stavolta sono riuscita ad aggiornare decentemente haha spero che il capitolo vi piaccia e magari lasciatemi una piccola recensione (mi farebbe davvero felice **).
Okay non so che altro dire hahaha fatemi sapere se ci sono errori mi raccomando :))
Alla prossima xx 
- Valeria 

Twitter: @preferdrummers


 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13. ***


Capitolo 13.
“Come scusa?” le chiese Allison.
“Non credo proprio.” feci notare.
“Jen, scusa, ricordami, di chi è questa casa?” rispose Ev come se niente fosse.
“Fanculo. Fai quello che ti pare.” risposi sorprendendo tutti.
“Avete una stanza in più?” ci chiese Niall.
“No.” disse Ev “credevo potesse stare da voi. Non è vero, amore?” chiese rivolta a Harry, il quale spiazzato guardo gli altri come in cerca di aiuto.
“Abbiamo una camera per gli ospiti, ma perché dovremmo darla a lui?” disse Niall incrociando le braccia al petto.
“Aspettate, ho un’idea.” iniziò Liam “se Jen venisse da noi e lasciasse il suo posto qui a Mark non sarebbe male, no?”
In effetti non aveva tutti i torti, in questo modo non ci sarebbero stati problemi..
“Si, potrebbe andare.” dissi, dopo averci pensato su.
“Jen dai non fare la bambina. Possiamo convivere tutti insieme.” mi disse Mark.
“No, non voglio vedere voi due ogni momento che sto a casa e rovinarmi la giornata. Fine della storia.” conclusi.
“Okay, allora prendi la tua roba, ti diamo un passaggio.” mi disse Niall.
 
Una volta arrivati a casa dei ragazzi, Allison e  Liam si eclissarono in cucina, Louis si spaparanzò sul divano, Zayn uscì e Niall mi aiutò a portare le mie cose nella stanza degli ospiti.
 “Jen, oddio.” mi disse Allison irrompendo all’improvviso, per poi interrompersi alla vista di Niall.
“Vi lascio alle vostre chiacchiere, forse è meglio.”  disse lui ridendo, sparendo dagli altri al piano di sotto.
“Avanti, che è successo?” chiesi curiosa una volta che se ne fu andato, appoggiandomi all’armadio.
“Liam mi ha appena chiesto di uscire.” mi disse esagitata.
“E allora perché non uscite?” chiesi un po’ disorientata dal fatto che fosse lì con me e non con Liam.
“Abbiamo deciso domani..sai, non ci andava di lasciarti sola…” disse lei stringendosi nelle spalle.
“No, non posso farvi rinunciare al vostro primo appuntamento per me.” la interruppi, per poi indicarle la porta “Adesso tu e Liam uscirete e vi divertirete un sacco, okay?” le intimai indicandole la porta.
“Okay.” mi rispose “ma sei sicura che..” provò a dire.
“Allison, niente ‘ma’. Tu e Liam. Fuori da questa casa. Subito” le dissi ridendo.
Si catapultò praticamente fuori dalla mia nuova stanza per andare a cercare Liam, così io ripresi a sistemare le mie cose e mentre ero concentrata a piegare con ordine il mio vestito che avevo usato alla festa sentii qualcuno alle mie spalle e mi convinsi che fosse Allison.
“Alli, ti ho detto di andare da Liam.” dissi ridendo e voltandomi, trovandomi Zayn a pochi centimetri da me.
“Credo tu abbia sbagliato.” mi fece notare.
Certo, come se ce ne fosse stato bisogno.
“Me ne sono accorta.”
“Come va?” mi chiese.
“Una meraviglia, sul serio.” dissi facendo spallucce.
“Tra poco usciamo, vieni con noi?” mi disse lui.
“Si, arrivo.” risposi, interrompendo quello che stavo facendo e seguendolo al piano di sotto.
 
“Pizza?” chiese Louis e tutti annuimmo all’unisono.
“Aspettate, Allison e Liam?” chiese  Niall.
“Ci raggiungono là.” fece Louis.
Salimmo tutti in macchina e purtroppo per noi guidò Louis. Un’esperienza davvero tremenda.. 
Tuttavia arrivammo in pizzeria sani e salvi e trovammo un tavolo libero e, mentre Liam andò ad ordinare per tutti, Allison mi disse che mi avrebbe fatto un resoconto dettagliato del suo appuntamento.           
“Hey, guardate chi c’è!” fece notare Niall e tutti ci voltammo all’unisono verso la porta del locale, dove spuntarono Ev e Mark; istintivamente, senza nemmeno pensarci, strinsi la mano a Zayn, che era seduto accanto a me. Come risposta mi circondò la vita con un braccio mentre Ev e Mark si avvicinavano al nostro tavolo.
“Possiamo unirci a voi?” chiese Ev con un finto tono innocente.
“No!” le rispose Allison.
“Si, sedetevi.” dissi a malincuore dopo un sospiro, spiazzando tutti.
“Ma..” disse Allison.
“Sentite, è un problema mio questo. Ev è la ragazza di Harry, quindi ha diritto a stare con lui e con tutti noi.” spiegai mentre Ev mi studiava stupita.
Mark non stava capendo nulla, era confuso e continuava a guardare male Zayn, che non si faceva problemi a restituire l’occhiataccia.
“Qualche problema?” gli chiese Zayn ad un certo punto, alzando un sopracciglio.
“Si, tu?” rispose Mark sostenendo lo sguardo.
“Io ne ho uno in particolare.” fu la risposta di Zayn che mi strinse di più a sé facendomi scappare un sorriso e facendo distogliere lo sguardo a Mark, il quale si concentrò su Ev che stava scambiando effusioni con Harry mentre gli altri parlavano.
Accompagnammo Mark ed Ev a casa, dove si fermò anche Harry probabilmente perché non si fidava di quei due, dati i precedenti. Arrivati a casa dei ragazzi decidemmo di guardare un film e, mentre Liam ed Allison erano impegnati a supervisionare Niall che preparava i popcorn e Louis era disperso, io mi sedetti sul divano mentre Zayn sistemava il lettore DVD.
“E così hai un ‘particolare’ problema, eh?” chiesi, prendendo il telecomando della tv che stava sul tavolino.
“Mi sembrava giusto informarlo.” rispose facendo spallucce senza nemmeno voltarsi.
“Capisco..” risposi, tornandomi a sedere sul divano. Mi aspettavo una delle sue solite risposte sarcastiche, non una banale alzata di spalle.
Una volta finito il film controllai il mio cellulare e trovai cinque chiamate perse dal numero di Mark.


Buonasera a tutti :)
Lo so che sono mesi che non aggiorno, ma con la scuola e tutto il resto è un po' un casino aggiornare la storia, o almeno trovare il tempo di scrivere il capitolo nuovo. >.<"
Spero che il capitolo vada bene, anche se non succede praticamente nulla....
Ditemi se ci sono errori e magari lasciatei una recensione per farmi sapere se come storia vi piace, ci terrei molto.
Aggiornerò al più presto, prometto <3 
Alla prossima x - Valeria

Twitter: @preferdrummers

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Capitolo 14
*** Capitolo 14. ***


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Capitolo 14.
Perché diamine Mark mi aveva chiamata?
Non me ne spiegavo il motivo; lo avevo chiaramente e ripetutamente mandato a quel paese e lui sapeva bene di essere il motivo della mia rabbia, ma momentaneamente non sembrava rendersene conto. Meditai qualche minuto prima di prendere la mia decisione.
“Scusatemi, devo uscire un attimo.” dissi alzandomi dal divano e prendendo la mia giacca.
“Dove stai andando Jen?” mi chiese Alli in apprensione.
“Devo uscire.” dissi senza ulteriori indugi, anche perché il fatto che Zayn mi stesse studiando silenziosamente mi metteva a disagio, non ero mai stata un granché a dire le bugie.
Una volta uscita di casa, mi diressi verso casa mia e di Ev meditando su qualche plausibile ragione avesse condotto Mark a chiamarmi e quando arrivai davanti alla porta incontrai Harry che stava uscendo, il quale mi lanciò un’occhiata sorpresa.
“Jen..che ci fai qui?” mi chiese curioso.
“Oh, io beh..ho dimenticato una cosa.” risposi accennando un finto sorrisetto.
“Ah capisco, beh allora ci vediamo più tardi a casa. Ev non c’è in casa, quindi credo tu possa andare tranquilla.” mi informò bisbigliando e  facendomi l’occhiolino.
“Grazie dell’informazione.” risposi bisbigliando a mia volta.
Lo salutai e suonai al campanello; dopo qualche secondo comparve sulla soglia Mark. Fui pervasa da un brivido lungo la schiena, ma forse solo per il disagio che la situazione mi stava provocando, non per Mark, lo avevo chiaramente rimosso dopo la sua infamata.
“Jen, che ci fai qui?” mi chiese sorpreso.
“Mi hai lasciato non so quante chiamate, mi sono preoccupata.” spiegai in tono abbastanza tranquillo.
“Hai ragione, me ne stavo dimenticando! Vieni, entra pure. Ti va una tazza di thé?” mi chiese gentilmente.
“No, non è casa tua quindi non comportarti come se fosse tale.” dissi abbastanza seccata entrando e togliendomi la giacca.
“Beh, a me ne va una tazza.” mi disse facendo spallucce e dirigendosi verso la cucina. Mi imbarazzava il fatto che fosse a casa mia e si comportasse come se ne fosse il padrone.
Mi sedetti sul bancone della cucina e lo fissai mentre sorseggiava il thé  che si era preparato.
“Jen, volevo ringraziarti per oggi al locale.” esordì ad un tratto.
“Non pensare che io l’abbia fatto per te. L’ho fatto solo per Harry.” risposi secca.
“Certo, però gli hai schiaffeggiato la ragazza.” mi fece notare.
“E secondo te non ne avevo il diritto?” chiesi alzando un sopracciglio e scendendo dal bancone.
“Potevi evitare. A proposito, tu e quel tipo, che succede?” cambiò discorso lui.
“Niente che ti possa riguardare.” risposi stizzosa.
“Beh allora non vedo come tu possa arrabbiarti così tanto con me se mi hai sostituito così presto.” mi disse posando la tazza che aveva in mano e avvicinandosi a me.
“Fatti gli affari tuoi. Non devi nemmeno pensare di poter dire una cosa simile.” gli intimai dirigendomi verso la porta e infilandomi la giacca.
“Come ti pare, ho espresso solo un mio pensiero.” mi disse.
“Devo andare.” dissi e uscii.
Arrivai di fronte alla casa dei ragazzi e sperai che si fossero bevuti la mia storia, entrai e vidi Zayn seduto sul divano, che alzò lo sguardo dal cellulare solo nel momento in cui chiusi la porta.
“Fatto una passeggiata lunga?” mi chiese.
“Si, mi sento stanca e penso andrò a…” ma non finii la frase dal momento che lui mi interruppe.
“E la passeggiata comprendeva andare da Mark?” mi chiese.
“Cosa?” chiesi e dopo un momento ripresi, roteando gli occhi. “E va bene, come lo sai?”
“Harry è arrivato a casa dicendo che ti aveva incontrata. Ho solo fatto due più due.” spiegò.
“Okay, ma comunque non ti deve importare di quello che faccio.” dissi fredda. Non si meritava una mia risposta così dura, ma ero stanca di dovere spiegazioni a tutti.
“E invece ti sbagli. Ti ho visto oggi in che stato ti eri ridotta a causa di quell’individuo e mi sono preoccupato. ” mi disse alzandosi.
“Io non te l’ho chiesto. Non ti ho mai chiesto di preoccuparti per me!” gli dissi.
“Bene. Se allora è questo che vuoi, non mi preoccuperò mai più per te.” disse soffermandosi sul ‘mai’ per poi riprendere “E la prossima volta che ti servirà qualcuno che ti consoli” fece un respiro profondo “non contare su di me.” concluse, per poi andarsene.


Yeee ce l'ho fatta ad aggiornare :'D 
Lo so che magari il capitolo non è molto lungo però ho fatto del mio meglio. Fatemi sapere se vi piace e se ci fossero errori :)
Alla prossima xx 
-Valeria

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