Per dimenticare

di Angels_99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Letter ***
Capitolo 2: *** Ora lo so ***



Capitolo 1
*** Letter ***


Storia inventata per puro caso dopo aver sentito la canzone "per dimenticare" buona lettura :) 

Un giorno. 24 Ore. Sono bastati solamente 5 minuti per rovinargli la vita, per prendere i suoi sogni e stracciarli  come semplice carta.
Era una bella mattina, soleggiata, senza troppi pensieri. Fino a quando, una voce che girava per il distretto arrivò all'orecchio dello scrittore. "Matrimonio!" 
Kate si stava... sposando? 
La testa cominciò a giragli, il suo mondo capovolto.
Com'era possibile? Lui... lui... credeva di avere speranze con Kate, credeva di averla avvicinata, facendola aprire sempre più da quel riccio in cui era chiusa! E ora si sposava? Con un altro uomo? Con un'altra persona che sicuramente non sarebbe stato in grado di donarle l'amore che meritava. Perchè? Aveva seguito per 3 anni Kate solo per starle vicine, ed ora si sentiva inutile. Scartato.
La detective era ancora nella saletta caffè a bere una tazza calda di liquido marrone, mentre lui, non riusciva più ad alzarsi da quella sedia. Troppo ferito per farlo.
Quando Beckett ritornò alla sua scrivania, lo trovò li, con lo sguardo perso nel vuoto.
"Castle! Ehm stai bene?"
"Ti... stai per sposare?" Domanda freddo. Quelle erano le uniche parole che riuscì a pronunciare. 
"Ehm... Josh me l'ha proposto, ma non ho ancora detto si. Come lo sai?"
"Ne parlano tutti al distretto!"
"Ahhh Lannie!" afferma scuotendo la testa con un lieve sorriso pensando all'amica.
"Io... Credo che andrò a casa, non sto molto bene, sono sicuro che farai la scelta giusta. A domani" 
"Uhm... ok Castle"
Aveva preso in mano il cappotto, e con lo sguardo basso se ne andò senza aggiungere altro. Troppo dispiaciuto per restare un altro minuto lì dentro. Cosa che non passò inosservata alla detective. 
E mentre lui se ne andava lei camminava nella direzione opposta per raggiungere Lannie.
"Ehi dolcezza, che ci fai qui?" chiese incuriosita l'amica.
"Tutto il distretto sa della proposta di Josh..." disse d'un fiato.
"E qual'è il problema? Prima o poi tutti lo dovranno sapere!"
"Si ma io non ho ancora accettato e poi..."
"E poi cosa?..."
"Castle è venuto a saperlo!"
" Se tu ami Josh non capisco il problema! Castle vuole la tua felicità" disse l'amica che sapeva già dove la conversazione le avrebbe portate.
"Lo so..."
"E allora perché sei qui se hai già la risposta alle tue domande?"
" È che..."
"Si tratta di Castle?" domanda immaginando la risposta.
"Oh Lannie, avresti dovuto vederlo! Stava malissimo. Ed è tutta colpa mia!"
"Puoi biasimarlo? Quell'uomo stravede per te dal primo giorno che ti ha vista!"
"Lannie! Siamo solo amici!"
"Infatti lui era al settimo cielo quando ha saputo della proposta di Josh" afferma sadica.
"Io... io non so... non so più niente, non so in che credere! Se dico di sì a Josh mi sembra di prendere in giro me stessa, lui c'e poco per me, ma mi vuole veramente bene, se dico di no lo ferisco.
"Kate non devi pensare a cosa penseranno gli altri. Pensa a ciò che vuoi tu! Da quando tua madre è... morta tu hai ripreso a sorridere solo grazie a Castle! Eri più serena, più felice con lui. E dal profondo sono sicura che anche tu senti qualcosa per lui, ma se quello che senti per Josh è qualcosa di più intenso è il tuo cuore che deve scegliere"
"Non so che fare Lannie"
"Prenditi del tempo, rifletti. Pensa a te, a ciò che tu vuoi veramente!"
"Grazie, sei un'amica"
"Se hai bisogno chiamami, ci conto!"
"Va bene, vado di sopra, ciao"
"Ciao dolcezza"

A venti minuti di distanza in macchina dal distretto si trovava il loft di Castle. Credeva ancora di essersi sognato tutto! Era distrutto a livello emotivo.
Perché quando la vita ti apre gli occhi e ti fa vedere ciò che hai vicino poi il destino te la porta via? 
Così, mentre ripensava ai momenti passati con lei, entra nel suo studio, facendo la cosa che meglio sa fare: Scrivere.
Sapeva che non sarebbe tornato al distretto per un po, quindi voleva imprimere su carta ciò che non avrebbe detto mai. Era, la sua spiegazione.
Prese a scrivere su un foglio bianco quello che sarebbe stato il suo futuro.

Cara Kate.
Allora quindi è vero, 
è vero che ti sposerai 
Ti faccio tanti, tanti cari auguri, 
e se non vengo al matrimonio capirai. 
E se la scelta è questa 
è giusta lo sai solo tu 
È lui l'uomo perfetto che volevi 
e che non vuoi cambiare più. 
Ti senti pronta a... cambiare vita 
a... cambiare casa 
a... fare la spesa e fare i conti a fine mese 
a... 'lla casa al mare 
a... 'd'avere un figlio... un cane. 
Ed affrontare... 
suocera... cognato... nipoti... parenti... 
tombole a Natale, mal di testa ricorrente 
e tutto questo... per amore.
Un amore che non è il mio.
E forse partirò 
per dimenticare 
per dimenticarti. 
E forse partirò 
per dimenticare 
per dimenticarmi... 
di te... di te... 
E grazie per l'invito 
ma proprio non ce la farò 
ho proprio tanti, tanti, troppi impegni 
e credo forse partirò. 
Se avessi più coraggio 
quello che io ti direi 
che quell'uomo perfetto 
che volevi tu non l'hai... capito mai. 
Io sarei pronto a... cambiare vita 
a... cambiare casa 
a... fare la spesa e fare i conti a fine mese 
a... 'lla casa al mare 
a... 'd'avere un figlio... un cane. 
Ed affrontare... 
suocera... cognato... nipoti... parenti... 
tombole a Natale, mal di testa ricorrente 
e tutto questo... per amore. 
Sarei pronto a fare tutto questo per te.
Ma...
... forse partirò.
per dimenticare 
per dimenticarti. 
E forse partirò 
per dimenticare 
per dimenticarmi... 
di te... di te...

Rilesse un'ultima volta la lettera, chiudendola poi in un cassetto indeciso se spedirla o continuare a mentire.
Solo una cosa sapeva. La sia vita quel giorno si era rovesciata.

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Capitolo 2
*** Ora lo so ***


Ciao a tutti. Ecco il nuovo aggiornamento. Se vi va lasciate un commento. Per capire dove migliorarmi :) buona lettura


​Erano le sette di mattina. Castle si svegliò con un incredibile mal di testa. Non aveva chiuso occhio tutta la sera, ma in fondo come avrebbe potuto farlo? La persona che amava gli era appena stata strappata. Ma era proprio per questo, perché la amava che aveva deciso di lasciarla andare. Se lei era felice lui doveva rassegnarsi. Per questo la sera prima aveva scritto quella lettera, che in realtà era una canzone. L'avevano sentita all'Old Haunt in una serata tra amici con i ragazzi del distretto, e loro ci avevano scherzato sopra chiedendo a Castle "Eri così che sgobbavi quando eri sposato?" Tutti ci avevano riso sopra, e loro due si erano sorrisi. Oh il suo sorriso pensò, la cosa più bella del mondo.
Si alzò e andò a prepararsi la colazione, anche se aveva perso l'appetito. 
Il tempo al di fuori era cupo, con molte nuvole, proprio come il cuore dello scrittore. 

Aveva preparato una tazza di caffè, poi entrò nel suo studio a rileggere quella lettera, la tirò fuori dal cassetto e con le dita sfiorò delicatamente la carta dove aveva segnato le sue emozioni. La sua calligrafia era ordinata, delicata, con leggere sbavature sul trattino delle t.
Poi prese un nuovo post-it. Aveva un'ultima cosa da dire.

"Ti ricordi questa canzone? L'abbiamo sentita quella sera all'Old Haunt. Avevamo rischiato di morire in una cella frigorifero, dio solo sa quanto avrei voluto bacirti e dirti che tutto si sarebbe risolto. Ora ti dedico questa canzone Kate, è il mio addio. Perché ti amo a tal punto da lasciarti andare, solo per vederti felice.
Buona vita Kate.
Richard"

Poi prese una busta. Ci aveva inserito la canzone e il piccolo post-it, l'aveva chiusa e infine riposata nel cassetto. Aspettando il coraggio per spedirla.
Nel frattempo andò a farsi una doccia, quel giorno non voleva proprio uscire, il suo morale era a terra. Fortunatamente sua madre era fuori fino a sera, mentre Alexis ritornava oggi pomeriggio. Sperava in questa solitudine. Aveva bisogno di tempo per se stesso. Per riflettere.
E così si abbandonò sotto il getto di acqua calda.


Dall'altra parte di New York la detective Beckett si stava prendendo il suo giorno libero. Josh era partito per l'Africa mentre aspettava una sua risposta. 

Kate indossava una vecchia maglia rossa e un paio di jeans e spensierata guardava fuori dalla finestra.
Lannie aveva ragione, doveva pensare a stessa. Josh è una bravo medico, una persona gentile ma assente, mentre Castle è così inaffidabile, un po' bambinone ma dolce e disponibile. Tutto ciò la spaventava, Castle la conosceva troppo bene, lui la leggeva come un libro aperto. L'avrebbe fatta sentire felice, ma aveva ancora paura a far uscire Kate senza che la dura Beckett si pentisse. No, non era pronta. E allora con Josh era pronta? Tutto era complicato... troppo.
Stava lottando tra cuore e mente.
Proprio in quel momento sentì qualcuno bussare alla porta, andò ad aprire ma non c'era nessuno. Solo una lettera sul tappeto d'ingresso. 
Era la lettera di Castle!
Alexis era rientrata prima, mentre il padre era ancora in doccia e mentre cercava una penna nello studio di suo padre aveva notato la lettera. Tutto era subito chiaro. E senza pensarci un attimo la portò alla persona alla quale era destinata.
Kate!
Confusa la detective aprì la busta e si mise a leggerla con una tazza di caffè. 

Mentre i suoi occhi scorrevano da un lato all'altro del foglio le sue lacrime facevano lo stesso, scorrevano anche loro. 
"Me ne andrò per dimenticarti, perché fa troppo male" 
E poi ancora "ti amo."
È quando che stai per perdere una persona che capisci quanto ci tieni veramente.

Ed è così, che in una giornata nuvolosa, e con le lacrime che ancora scendevano che Kate decise di ascoltare il proprio cuore.

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