Ncis songs

di lagianolik
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I wish,... ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 Freeze, froze, frozen ***
Capitolo 4: *** Sweet, More sweet, the sweetest ***
Capitolo 5: *** A time for dancing ***
Capitolo 6: *** dream, dreamt, dreamt ***
Capitolo 7: *** rewind rewound rewound ***



Capitolo 1
*** I wish,... ***



I wish
Sono solo le sei eppure dopo una giornata a compilare scartoffie ho voglia di ridere vederla ridere...
-Ninja a che punto sei con i rapporti?-
Alza la testa da quello che sta facendo fa la la faccia a palla e poi butta fuori tutta l'aria
-Sono un rottura di scatole non vedo l'ora di finire-
-Anche io che ne dici se dopo andiamo a bere qualcosa?-
-Affare fatto basta che mi salvi prima che muoia affogata nelle scartoffie-
Meno di due ore dopo erano già pronti ad uscire e come le porte dell'ascensore si chiusero Tony inizió a fare il solletico a Ziva




All the fame

I will
Non è giusto voglio di nuovo la mia Ziva voglio di nuovo mettere le mai in quei suoi capelli ricci voglio di nuovo poter la chiamare My little ninja.
Arrivo a casa che mi sembra tanto vuota senza di lei non che ci sia mai stata per molto ma passare del tempo soli mi ha fatto capire quanto lei mi serva come aria nei polmoni 
Mi manca mi manca da morire mi manca come aria nei polmoni mi manca tutto di lui dal suo אהבה la prima notte al suo americano un po' troppo slengato prendo un aereo e torno a casa mi presento da lui saranno forse le sei del mattino ma appena mi avvento sulla sua porta e mi apre dolo neanche due secondi gli salto in braccio e gli sussurro
-avevi ragione il problema non ero il problema era la mia percezione di me: sono tua sei la mia casa, il mio angelo con te posso fare tutto non importa quello che succede.-

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Capitolo 2
*** 2 ***



100 year

Sono in questo posto, Qui nel posto in cui sono nata, nel posto che chiamo casa eppure a casa non riesco a sentirmi, eppure in questo momento mi sembra di essere sola al mondo, mi sembra che tutto ciò che avevo sia sparito, i miei amici, la mia famiglia, Tony.....

Better of now

A questo posto sono legato bei ricordi, da piccola venivo qui con tali, era il nostro posto segreto quando mamma e papà litigavano, una volta mi ricordo di averci portato qui anche Monique, era appena tornata dal 1 mese nel mossad, mi ricordo che ci tenemmo strette tutta la notte, ma ora sono qui sola....  

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Capitolo 3
*** 3 Freeze, froze, frozen ***



Freeze, froze, frozen

Era appena tornata da un' avventura: aveva fatto nascere una bambina la notte di natale durante una sparatoria ma qualcosa la turbava e in fondo anche lei sapeva cosa solo non era pronta ad ammetterlo ma sta di fatto che appena aveva messo piede all' ncis era sparita.
-Capo dov'è Ziva??- sono preoccupato: ha compilato il rapporto in fretta e furia ed è scappata dimenticandosi qui il capotto, non siamo mica in Israele.
-Dinozzo la David è già andata via, è natale, avrà avuto da fare-
Hummm questa cosa non mi convince comunque prendo in suo cappotto e esco intenzionato a trovarla, mi fermo al baracchino dei caffè della base quando la vedo: è seduta su una panchina intenta a fissare il vuoto, mi avvicino piano fino a baciarle i capelli subito sussulta a quel contatto ma sono sicuro che mi abbia riconosciuto perché mi lascia fare, mi siedo con lei sulla panchina tenendo una certa distanza per poterla guardare in faccia ma quando le arruffo i capelli e solleva il volto è rigato di lacrime, lacrime dolorose e piene d'amore, vederla in quello stato mi spezza il cuore, la tiro verso di me abbracciandola e mettendole il suo cappotto mentre lei aggrappata al mio petto pinge per rimanere attaccata alla vita la tengo stretta e le lascio baci delicati sul capo per calmarla ma una domanda mi sorge spontanea
-quanti hanni ha?-
-avrebbe quasi 2 anni

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Capitolo 4
*** Sweet, More sweet, the sweetest ***


quanti hanni ha?-
-avrebbe quasi 2 anni...


Finalmente mente si é calmata, non l'avevo mai vista così, non si era mai lasciata andare c'era sempre stata un ultimo muro fra di noi, e ora, che anche questo é caduto, Ziva, la mia Ziva, mi sembra così fragile che ho paura di ferirla, ma così tenera che mi scioglie, allora le do un bacio sul naso perché é la cosa più tenera che mi viene in mente, alzo lo sguardo e trovo i suoi occhi, gli occhi di una Ziva mai cresciuta, la Ziva tanto dolce che adoro e di cui non posso dare a meno, sento le sue mani sul mio volto e piano piano appoggio il mio naso la suo. Chiudiamo entrambe gli occhi quando i nostri nasi giocano facendosi piccole carezze, ma quando le sue labbra cercano le mie mi ritraggo e le poso le labbra sul naso, ma allo stesso tempo la stringo un po' di più per non farla sentire rifiutata
-Perché??- mi chiede con voce tremante quasi rotta dal pianto che già torna amaro a farsi strada sulle sue ciglia.
Prendo il suo viso fra le mani accarezzadole le guance mentre lei racchiude con la sua mano la mia.
-Perché voglio fare le cose per bene, voglio che il primo sia dolce e indimenticabile, non  voglio approfittare di te, voglio che sia tutto a posto, che tu sia felice, sono un uomo alla vecchia maniera, almeno questo concedimelo- la sento annuire mentre mi stringe di più a se nascondendo il viso nel mio collo.

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Capitolo 5
*** A time for dancing ***


 
Torno dopo taaaanto tempo ( causa prove, spettacoli, audizioni, odiatissima SCUOLA)  con una cosa un po' strana..... Una Ziva ancora ragazza ancora innocente
 
 
"A TIME FOR DANCING" 
 
-Zee cos'hai-  cos'ho, non ho più niente, mio padre non c'è la mamma è morta e da sola devo pensare a Tali.
-Niente- non è vero e non riesco più a nasconderlo, si vede quando ballo, persino qui in accademia; torno in fila in posizione di riposo per ricominciare i salti ma ora l'esercizio cambia completamente: c'è laboratorio perchè la maestra Costa non c'è e c'è Elena, la sua assistente,  che ama cambiare gli esercizi : una ad una ci spinge dalla schiena per capire come questo movimento ha origine nel nostro corpo, quando è il mio turno mi da l'impulso spingendomi dalla schiena ma mi blocco, perché per un attimo sento le mani cattive di lui sulla mia schiena che mi obbligano spingendomi sul divano, arrivo in fondo alla sala senza neanche accorgermene fermandomi appena in tempo per non schiantarmi contro la sbarra che scorre lungo tutto il muro, subito copro il viso con le mani perché cerco di non piangere, torno in fondo alla sala finche non tocca a me rifare l'esercizio, mi preparo quando sento le mani di Elena delicate appoggiarsi sulla mia schiena facendomi piccole carezze prima di dare l'impulso ricordandomi di respirare... Ormai l'ora è finita e Elena da le ultime correzioni prima di lasciarci libere e chiedendomi più volte cosa succede, ma non posso essere fragile, non qui davanti a tutti, ci lascia andare ricordandomi che se ne ho voglia posso parlare con lei, allora mi faccio coraggio e decido di aprirmi mi avvicino e quando inizio a parlare la voce mi manca, ma piano piano le racconto, di quello che mi ha fatto Josh, di Tali della mamma di tutto.... Mi abbraccia forte alla fine del racconto, e per la prima volta da tanto tempo mi sento capita.........
Grazie Ele <3
 
 
 
 
Note della paxxa sclerata che ha scritto questa cosa
 
Lo so fa abbastanza schifo e probabilmente è banale ma questa cosa è successa a me e mi ha fatto pensare a Zee, a come avrebbe reagito lei in una situazione come questa in un contesto speciale come una scuola di danza....

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Capitolo 6
*** dream, dreamt, dreamt ***


Mi sveglio, e ancora prima di aprire gli occhi ti cerco, cerco il tuo odore, il tuo calore, la sicurezza che mi dai ma di fianco a me il mio letto è vuoto. Apro gli occhi e incredula passo una mano sul lenzuolo freddo, scoppio a piangere. Le lacrime di tristezza, abbia, umiliazione si addensarono e iniziarono a rigarmi le guance.
"Lo sapevo, sapevo che era solo un sogno” mi accascio sul letto senza ritegno, senza che ci sia più niente per cui valga la pena vivere e lottare.
Mi sembra morire, mi manca l’aria, la vista si fa offuscata, è il ricordo dei tuoi occhi verdi come l’infinito l’unica cosa che mi da la forza per creare di respirare, solo il ricordo del tuo profumo impedisce alla mia anima di cadere in quel buco nero e  di lottare contro la forza di gravità.

Sento dei rumori provenire dalla camera da letto, il mio cuore perde un battito nel preciso momento in cui vedo Ziva che piange rannicchiata sotto le coperte.
Mi avvicino al letto per paura di spaventarla, portandomi di fianco a lei la chiamo, ma non faccio in tempo a scostare le coperte che subito si aggrappa al mio petto singhiozzando rumorosamente, le braccia strette intorno al mio collo, mentre piange come una bambina.
“Pensavo te ne fossi andato” mormora nascondendo la il viso nella mia spalla, sento le sue lacrime bagnarmi la camicia, la stringo forte lasciando che tutte le preoccupazioni vadano via, che il ricordo di ieri non sia altro che un brutto sogno e che questo natale sia per lei speciale. Lascio che piano piano si abitui al mio odore mentre stretta a me piange, le metto una mano nei capelli vaporosi nella speranza di calmarla.
 

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Capitolo 7
*** rewind rewound rewound ***


 
Ti tengo stretto ma ti prego tu stringimi di più, ti prego fammi scomparire in questo profumo, non permettere mai a nessuno di staccarmi da te, tienimi stretta, ci siamo fatti male troppe volte, sei la mia aria, sei il mio Shabbat sei la mia felicità quindi ti prego tienimi stretta a te per sempre. Stringimi forte come se non ci fosse un domani, perché per un momento ho creduto di averti perso ed è stata la cosa più devastante di questo mondo, quindi ti prego stringimi a te più forte possibile, stringimi fino a farmi male ma ti prego fallo.
Rimango a bearmi di questo contatto fino a quando le lacrime non smettono di scendere, fino a quando il mio respiro ritorna pseudoregolare, ti lascio andare ma solo per poterti guardare in volto, trovo i tuoi occhi che sembrano liquidi, il mio mare personale, non abbiamo bisogno di parole, i tuoi occhi sono una calamita, solo tu sai dirmi tutto questo, con i tuoi zaffiri riesci a dirmi quanto mi vuoi bene, quanto sembro piccola ai tuoi occhi, a quanto ti sei spaventato. Le tue mani si spostano sul mio viso per raccogliere le ultime lacrime rimaste sul mio volto, sorrido quando ti avvicini per baciarmi una gota, avvampo quando le tue labbra toccano gentili la mia pelle umida. Il tuo sorriso si allarga ulteriormente dopo avere lasciato un altro bacio sulla mia fronte, mi stringi ancora a te intrappolandomi al tuo petto, ma se questa deve essere la mia prigione sono la donna più fortunata del mondo.
Rimaniamo così, abbracciati a farci cullare dal calore dei nostri corpi fin quando non mi predi in braccio sussurrando -Buon Natale-

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