Comunque vada.

di bleachlove
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cambiamenti e riflessioni. ***
Capitolo 2: *** Fastidiosi risvolti. ***
Capitolo 3: *** Decisioni. ***



Capitolo 1
*** Cambiamenti e riflessioni. ***


Molti direbbero che sia assurdo innamorarsi di una donna, sin dalla fanciullezza, credere di poterla desiderare per sempre e poi, dopo una serie di avvenimenti non pianificati infatuarsi del sangue del suo sangue.Che ironia.Infatuarsi, certo, perché l'amore non esiste almeno secondo le mie esperienze. Sono sempre stato costretto ad amare nell'ombra sebbene gridando con tutte le mie forze e mostrando palesemente i miei sentimenti. Il rifiuto è qualcosa che può roderti e disgregarti all'interno e farti divenire, il più delle volte, un predatore, uno stretega, niente altro. Non nego esista la passione, il desiderio, senza dubbio  legati alla bellezza e spesso alla gioventù. Dopotutto ho vissuto sfruttando le debolezze e la lussuria altrui per molti anni.Ma le cose cambiano. Ma per un uomo che fa della previsione e gli intrighi la sua vita può essere davvero fastidioso da accettarlo.

Scusate per la brevità del capitolo, ritenetelo una sorta di introduzione. Prometto che il prossimo sarà diverso. Ringrazio anticipatamente a chi leggerà la storia e a chi mi lascerà una critica. Baci

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Capitolo 2
*** Fastidiosi risvolti. ***


E' solo un'altra pedina della tua insanguinata scacchiera, non conta. Ma contava prima ancora di conoscerla..perchè era la figlia di Cat.Certo all'inizio niente di più, niente di meno. Ripetevo a me stesso "Continua con il tuo fare distaccato.. mostra il tuo miglior sorriso.. quello beffardo che nel contempo fa invaghire le donne". Stupide, frivole, semplici..come lo era lei un tempo..non molto tempo fa in effetti.Probabilmente è stata la sua caduta e la conseguente rinascita ad incuriosirti, ad attrarti. Fin dove si spingeva la forza di uno Stark? Questo lo sapeva..suo padre, l'onorevole Ed prima e suo fratello in seguito ne avrebbero pagato le conseguenze. Ma dove si spingeva la determinazione di una Stark?Cosa poteva raggiungere con quel dolore che portava a mò di bagaglio sulle spalle e su quello splendido sorriso che probabilmente pochi avevano visto? Del resto non ne aveva di motivi per sorridere. In un battito di ciglia era stata sottratta di ogni cosa: della sua casa, della sua famiglia, del suo onore ma soprattutto della sua spensieratezza.Eppure sono certo in rare occasioni di aver visto quel sorriso, appena accennato questo è sicuro. Forse perché si fidava, abbassava le sue difese come fa ancor oggi ogni qual volta conversiamo, ogni qual volta mi avvicino. Le trasmetto sicurezza? Probabile. Ai suoi occhi sono l'unica ancora che ha sempre avuto da quando giunse nel covo di vipere chiamato elegantemente Approdo del Re. Come lo sono ancora adesso in quella che dovrebbe essere una dimora familiare, la dimora della zia Lysa.Forse non aveva tutti i torti, ero davvero la sua ancora di salvezza e l'avevo dimostrato nel modo più cruento ma necessario che esista:uccidendo. Dovevo uccidere la fastidiosa Lysa che dei Tully aveva ben poco, altrimenti l'avrebbe spinta verso il vuoto, sicuramente. Buttarla giù era stato un fastidioso risvolto, una deviazione pericolosa da intraprendere. Ma bisognava farlo. Potevo distintamente sentire il suo respiro affannato, era a terra dietro di me, ancora scossa e probabilmente tremante per quello a cui aveva appena assistito. Decisi allora di ricompormi e chiusi con naturalezza la porta della luna e mi girai. Come immaginavo era pallida in volto, scomposta nelle vesti e nei capelli ma pur sempre bella e dignitosa. Decisi di dover proferir parola: -Mi dispiace che tu abbia assistito ad uno spettacolo così scadente, tua zia era..fuori di sé da molto tempo ormai. Non mi sprecai ad aggiungere altro, sarebbe stato superfluo ed accennai ad un sorriso rassicurante. E Sansa mi stupì ancora una volta. Si alzò molto velocemente, facendomi capire di non aver bisogno di aiuto. Si aggiustò la veste, i capelli e mi guardò così intensamente da potermi quasi incenerire e cominciò a parlare: -Tu hai ucciso per la donna che amavi, per mia madre e non posso che rallegrarmene.Joffrey era un male che il regno non avrebbe potuto patire a lungo..forse l'avrebbe assassinato qualcun altro se non l'avessi fatto tu. Prese una pausa asciugandosi velocemente gli occhi lucenti-Zia Lysa è ciò che rimaneva della mia famiglia..pensavo di potermi fidare e invece non ha esistato all'idea di uccidermi..solo perché ti amava sino alla paranoia. Smise di parlare e così calò un silenzio forse doveroso.L'aveva presa bene, fin troppo bene. -Già mia cara Sansa. Ad essere sincero, io non esiterei ancora nell'ucciderla, come non esitai per Re Joffrey..era in gioco la tua vita, dovevo farlo.Rimpiansi subito di aver pronunciato simili cose sarei apparso sicuramente un sentimentale, ma lei sapeva che non era nella mia indole.Dopo aver concluso, mi accennò un sorriso, il suo sorriso e prima di andarmene mi guardò ancora una volta sussurrando-Grazie per ogni cosa..come dobbiamo agire da ora in poi?

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Capitolo 3
*** Decisioni. ***


Quante volte aveva sentito di essere straordinariamente simile alla madre? Quante volte si era sentita inferiore per la donna forte ed indipentente che era stata la coniuge del Lord di grande inverno? La prima volta che la vidi fui certo delle voci che giravano circa la sua palese somiglianza con Catelyn.Gli occhi celesti, limpidi e il colore dei capelli  evocavano in me ricordi sopiti.Riuscii tuttavia a notare la diversità, non estetica , fra Sansa e la madre.C'era un'abissale differenza fra la forza che aveva sempre mostrato Cat e quella di Sansa.La forza della prima era parte del suo carattere, le risultava innata. La forza della seconda era scaturita dalla sofferenza e dalla consapevolezza di come andava il mondo, mondo che aveva capito troppo presto.Ciò che più mi stupiva era l' attaccamento che provavo nei suoi confronti o ancor meglio, la gelosia.Dopo la morte di Lysa, il figlio Robyn aveva subito un repentino cambiamento cosa che avevamo notato tutti. Avevo colto qualcosa in più però: l'ossessione che Robyn stava cominciando a manifestare nei confronti della cugina.Avevo lasciato tuttavia correre perché la situazione era ancora controllabile.Decisi di organizzare una visita presso il villaggio per mostrare finalmente al popolino il giovane Lord della valle e ancora una volta, in quella occasione mi esposi fin troppo.Decisi che saremmo giunti a cavallo. Era una bella giornata ed era l'occasione ideale per concedere a tutti un po’ di libertà.Mi affiancai a Sansa che era preda delle stupidaggini che Robyn le stava dicendo.

-Mio lord, sarebbe giusto se giungeste prima voi a destinazione, per mostrarvi indipendente e sicuro dinnanzi al popolo dopo la morte della nostra amata Lysa-Finsi di essere rattristato nell'invocare il nome della donna e il giovane ci credette cominciando a galoppare più velocemente.

-Mia cara ritenerlo fastidioso è un vostro diritto ma cercate quantomeno di nasconderlo..in un futuro può tornarvi utile-aggiunsi sottovoce.

-Non ne dubito chissà quali piani avete per me..Lord Baelish-era chiaramente irritata per la situazione creatasi e non potevo biasimarla.

-Chiamami Petyr, te lo dissi già.-Non aggiunsi altro perché arrivammo e come previsto v'era una gran folla per conoscere il giovane lord di cui non avevano mai visto l'aspetto.Vedevo già la spavalderia e l'arroganza con le quali  parlava alla gente accorsa, asserendo di come le persone a lui non gradite avrebbero fatto un volo immemorabile. A quel punto decisi di intervenire ma la giovane Stark mi precedette.

-Suvvia Robyn il popolo si sta spaventando, fagli comprendere che stai scherzando- tentò di sistemare l'irreparabile.Allora il giovane si avvicinò e prendendole il braccio la spinse verso di sé baciandola poi aggiungendo:

-Questa è la mia futura sposa, e le cose cambieranno davvero per voi!-aveva esagerato.

Voleva probabilmente metterla a tacere o forse intendeva mostrare la sua autorità.Ad ogni modo Sansa si scostò bruscamente e la situazione non poteva far altro che peggiorare. Decisi di intervenire.

-Direi che vi sono stati diversi fraintendimenti, ma non temete voi tutti, le cose cambieranno certo, ma in meglio..direi che è tutto per ora-vidi la gente tranquillizzarsi e andare per la propria strada.

Sulla strada di ritorno notai lo sguardo furente dello stupido ragazzino indirizzato nei confronti di entrambi.Come aveva osato mostrare una simile avventatezza?Avevo già deciso cosa fare.Giunti al castello come pensavo cominciò a chiamare invano le guardie comandandole di farci arrestare, ma era inutile perché obbedivano solo ai miei comandi.

-A questo punto il mio provvedimento non può essere che questo-aspettai a continuare il tempo che Robyn mi desse attenzione-Mio Lord non siete chiaramente pronto per il mondo là fuori, e temo per la vostra incolumità..quindi ho deciso di inviarvi da un gran maestro di mia conoscenza per il tempo che sarà necessario a farvi un perfetto Lord..e gentiluomo-Il mio sguardo non ammise repliche ma nonostante ciò continuava ad inveire nei miei confronti.Compresi che quel ragazzino non mi era mai piaciuto e poco prima aveva reso molto più semplice allontanarlo almeno temporaneamente.Mi sentii sollevato e non seppi capire il motivo, quello vero.Percepivo solo un senso di fastidio e di gelosia che via via scemava.E lo stesso pareva provarlo anche lei.Ci guardammo per un solo fugace momento, quanto bastava per comprendere:Ognuno era caduto nella trappola dell'altro. 

SALVE A TUTTI.
Spero sinceramente vi piaccia questo capitolo, più lungo degli altri.Grazie a chi continua a leggere e mi farebbe piacere avere un vostro parere.Baci

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