Senza via d'uscita

di Jenosh
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lacrime ***
Capitolo 2: *** Vecchie amicizie. ***
Capitolo 3: *** Sangue e grida ***
Capitolo 4: *** Io, te.. e la gamba di gesso ***
Capitolo 5: *** Pace. ***
Capitolo 6: *** Confusione ***



Capitolo 1
*** Lacrime ***


Il telefono aveva squillato due volte. Alla terza, la bionda si era alzata dal divano e aveva impugnato l'iphone nero che si trovava sul comodino.
"Che c'è?"
Aveva risposto, passandosi una mano fra i corti capelli.
"Ti preeeego Jen, non puoi non venire"
"Liz, seriamente, basta. Non voglio vedere Nick"
Si sentì uno sbuffo e poi una risata precedette una vocina supplichevole.
"Eddai, conoscerai nuove persone..E mostrerai a quello stronzo che stai bene senza di lui"
Jennifer sospirò.
"Ma io sto male senza di lui.."
"Ma è uno stronzo, Jen. Non ricascarci.."
Silenzio da entrambe le parti.
"Vestiti e truccati, tra una mezz'ora ti passo a prendere"
La bionda attaccò. Come Laura, alias Liz, riuscisse sempre a convincerla era un dilemma.
E così, quaranta minuti dopo - e non mezz'ora -, Jennifer Lawrence stava scendendo le scale della sua casa a Los Angeles. Si era truccata pochissimo e indossava una semplice felpa, un paio di jeans neri e le converse grigie come la felpa. Appena uscì dal giardino, una marea di flash le abbagliò gli occhi. Salutò i paparazzi con un dito medio, quindi si infilò nell'auto rosa della sua migliore amica.
"Parti"
Sibilò chiudendosi lo sportello velocemente.
"Come fai a sopportarli?"
"Non lo so, te lo giuro"
"Ma come ti sei vestita? Jen, per dio, andiamo a una festa. Una FESTA. Non a correre"
La bionda ridacchiò dando un pugno amichevole sulla spalla della mora, che indossava un abito azzurro e un trucco leggero. Però anche lei aveva le converse.
A un tratto, Laura interruppe il silenzio.
"Allora come va?"
"Mh..?"
"Lo sai, jenn.. Riguardo a Nick.. Come ti senti?"
"Cazzo, npn entrare nell'argomento. Okay? Non ne voglio parlare ora, okay? Okay"
Laura sbuffò.
"Dimmi almeno qualcosa in più.."
"Non ti è bastato quanto ti ho detto al telefono?"
Laura scosse la testa e Jennifer alzò gli occhi al cielo.
"Non ti arrendi mai eh? Comunque scordatelo. E' gia tanto che sto venendo a questa cazzo di festa, dove vedrò quel coglione che davvero, giuro che se lo vedo lo ammazzo."
E a un tratto, iniziò a piangere. Laura frenò all'improvviso, beccandosi un paio di strimpellate al clacson da parte di altri autisti.
"Jenn, tu stai male seriamente. Devi parlarne"
La bionda scosse la testa, ma quando Laura le passò un braccio intorno alle spalle per consolarla, la storia venne fuori da se.
Jennifer aveva lasciato Nicholas Hoult, come aveva già spiegato a Laura per telefono, perchè era uno stronzo.
Era uno stronzo perchè l'aveva tradita. Jennifer aveva trovato dei messaggi compromettenti sul samsung del suo ragazzo, ma non vi aveva fatto caso visto che il contatto era salvato come 'mamma'. Ma quando, due giorni prima, Jennifer era tornata dal portare a spasso il cane di Nick, aveva trovato il padrone del bel cagnolino che si scopava beatamente una mora superabbronzata, sul divano della casa che i due condividevano. Nicholas, dopo un iniziale tentennamento, aveva invitato Jennifer a uscire per spiegarle. Ma lei non era stata a sentire.
"Ho usato parole pesanti, e quella troia ha detto qualcosa tipo 'attenta che non passi dalla porta, hai troppe corna'. Non ci ho più visto e le ho dato un pugno. Lei e le sue tette grosse e flaccide si sono accasciate sul pavimento di casa mia. Poi è venuto Nick, e mi ha detto che era una puttana e che lui c'era cascato, che non era colpa sua. Ma lei si è rialzata, e ha iniziato a dire tutte le cose che facevano. Ha detto che non l'ha fatto solo con lei. Si è fatto due sue amiche, e che si sono scambiati per mesi messaggi amorosi. Si sono visti un sacco di volte, sempre a casa mia."
Finì, singhiozzando.
"Che razza di stronzo, che pezzo di merda. E non ti ha chiesto scusa?"
"Almeno un milione di volte, ma non volevo ascoltarlo e mai lo farò. Però Liz, mi manca e ho paura di ricascarci."
"Magari è pentito, davvero. Forse si è sbagliato.. magari lei lo teneva in pugno o magari è una puttana come diceva lui"
Jennifer scosse la testa sciugandosi gli occhi. La voce le tremava.
"No. L'anello..L'anello che mi aveva regalato Nick.. quello argento che credevo di aver perso.. ce l'aveva lei. E ha detto che lui l'ha rubato a me, per darlo a lei. Quella troia ha detto che lui preferiva lei a me. Che volevano scappare insieme.."
E giù altri singhiozzi.
"Jenn.. ti prego non piangere, mi ai stare male."
Era orribile sentire Jennier piangere. Era sempre una ragazza forte pronta a scherzare. Per Laura era stato orribile vederla distrutta in 'Hunger Games - Catching Fire', o anche in 'American Hustle'. Ma lì era tutta una finzione.. recitazione. E quando erano andate al cinema, Jenn non la finiva di ridere e si auto predeva in giro. Ma ora era diverso.. stava male, seriamente male.
"Ehi, tesoro, sai cosa facciamo? Andiamo alla festa e spacchiamo la testa a Nick, come se fosse un anguria. Dai, sorridi e togliti quelle lacrime"
Adesso stavano piangendo in due, ma alla fine Jennifer decise di asciugarsi il viso.
"Okay.."
Aveva tutto il trucco sbavato, e mentre si puliva con l'aiuto dello specchietto, Laura guidava, lanciandole di volta in volta qualche occhiata..Sembrava una costrinzione.
E così erano andate alla festa. Nicholas Hoult non c'era. In compenso, si divertirono 'abbastanza'. Laura, che di solito si buttava nella folla e limonava col primo che capitava, adesso stava vicina a Jennifer, e non la perdeva un attimo di vista. Era una festicciola di un'amico di Jennifer, Charles. Si teneva nella grande casa dell'uomo, che si era tramutata in una specie di bar-casinò. L'odio verso Nicholas saliva, Jennifer vedeva il suo innamorato in chiunque avesse gli occhi azzurri o i capelli neri. Alla fine, Laura la dovette scortare fuori a vomitare i troppi cocktail che aveva bevuto. Un paio di uomini muniti di fotocamera si avvicinarono furtivi alle due. Una valanga di flash le investirono, accecando entrambe.
"Dovete fottervi! Siete dei pezzi di strameda!! Datele un po' di pace, cazzo!"
Sbraitò Lizz contro i due uomini, che continuavano a scattare fotografie. Jennifer era distrutta e si sentiva malissimo, quindi Laura la prese a braccetto e la portò fino alla macchina, maledicendo i due paparazzi.
Venti minuti dopo, Liz parcheggiò a una ventina di metri dalla casa di Jennifer.
"Andiamo donna"
Disse la mora, prendendo a braccetto l'amica per sorreggerla.
"Lizz.. ci seguono"
"Niente paparazzi, ho controllato"
"Ci seguono Lizz.."
Jennifer venne scossa da uno spasmo post vomito quindi scosse la testa.
"Ma chi?"
"Non lo so, ho un brutto presentimento.."
Laura non diede peso a quelle parole. D'altronde l'attrice era in febbricitazione. Aveva bisogno di riposare, e subito. Ma forse, nell'ombra, c'era davvero qualcuno che le stava seguendo. 


//

Yay, eccome qua. Spazio autrice. Beh, questa è la prima ff che pubblico e credo che sia anche noiosa, ma questi sono dettagli. Voglio fare un tributo a Jennifer Lawrence in quanto idolo e persona fantastica. Mi spavento io stessa nello scrivere questi capitoli, ma pazienza. Beh, che ne pensate? So che è un capitolo lungo e palloso, ma se mi fate una recensione.. ci terrei davvero :D Commentate, anche con consigli costruttivi e beh.. boh, adiòs. Alla prossima :D

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Capitolo 2
*** Vecchie amicizie. ***


Jennifer si svegliò alle 8:30 del giorno successivo. Era dolorante. Ringraziò il cielo che il tour di premiere intorno al mondo fosse finito. Laura, la sua migliore amica, era sdraiata accanto a lei, supina, con la bocca leggermente aperta. L'attrice ricordava che Lizz, l'altra sera, l'aveva scortata fino a casa, evitando i paparazzi. Dio se le era grata per questo. Si alzò stiracchiandosi e si affacciò alla finestra, percorsa da un presentimento. Si sentiva osservata, spiata. La stessa angosciante sensazione dell'altra notte.
Entrò in cucina preparandosi una tazza di caffè, che sorseggiò lentamente. Sgattaiolò in bagno e si docciò velocemente, quindi tornò in camera, dove Laura ancora dormiva.
Decise di lasciarla riposare, se lo meritava. Le portò la coperta blu sopra il corpo, quindi le baciò la fronte. Indossò un paio di collant, una maglia bianca e una felpa azzurra. Si portò i capelli all'indietro con l'ausilio di una fascia per capelli. C'era qualcosa di strano in tutta quella giornata. Sentiva che le mancava qualcosa. Che brutta sensazione.
Jennifer uscì di casa portandosi dietro l'iphone, le chiavi e un paio di auricolari. E iniziò a correre.
Solitamente non era un tipo che si svegliava agilmente dal letto e si preparava in tutta felicità. Ma quella mattina c'era qualcosa che non andava in lei.
*Ho anche buttato giù molto alcool*
Si disse, mentre inseriva le cuffiette bianche nelle orecchie. E a un tratto, nel bel mezzo della sua corsa spensierata, la verità le fiondò addosso. Lei aveva lasciato Nicholas, perché lui l'aveva tradita.                                      
Dovette fermarsi e respirare. Era troppo bello essersi svegliata e non ricordarselo, ma ora stava male sul serio. Sentiva come se le avessero dato un pugno sul torace, come se le avessero infilzato una spada nel petto. Le gambe le cedettero e un passante la sorresse, fortunatamente. Aveva gli occhi lucidi e evitò le domande del suo 'salvatore', quindi cambiò strada, continuando a correre. L'aria le arrivava direttamente in faccia, e gli occhi le bruciavano come non mai. Doveva dimenticare Nicholas, doveva farlo a tutti i costi.                       
Tornata a casa, trovò Laura con delle occhiaie pazzesche.
"Miss Lawrence, grazie per avermi avvertito della sua fuga mattiniera, eh."
 Ma appena vide gli occhi gonfi dell'amica, Laura dimenticò ogni rancore.
"Okay, dai, scusa."
Si abbracciarono, e la ragazza scoppiò ancora una volta in lacrime.
"Non ce la posso fare"
Si portò le mani sugli occhi.
"Non dirmi così..Sei una ragazza forte e non devi abbatterti. Ora ti porto a fare un giro"
Le due uscirono dall'appartamento. Laura coprì Jennifer con il suo stesso corpo durante il percorso minato di paparazzi. Trascorsero mattina e pranzo in centro, dove fecero svariati acquisti. Pranzo al mc, ovviamente.
"E stasera..discotecaaaa!"
"No ti prego Lizz, no."
"Devi SCORDARTI di Nick. Andiamo, lasciati andare"
C'era voluta più di una supplica per convincere Jennifer, ma alla fine la mora l'aveva convinta. Come al solito.
"Stai approfittando del fatto che se controbatto mi vengono le lacrime agli occhi e non finisco più, ammettilo."
"Mh..forse"
Continuarono a ridere e scherzare. Jennifer incontrò una dozzina di fan emozionati e con le lacrime agli occhi, ai quali firmò di tutto, perfino un pacco di pasta.                                                                                      
   A un certo punto, il telefono della bionda squillò. Era Nicholas. Laura la incitò a rispondere e a risolvere la faccenda una volta per tutte. Jennifer respirò profondamente, quindi rispose. La voce di Nick era distaccata, fredda. Non sembrava disperato come le era sembrato. L'aveva chiamata 149 volte nell'arco di due giorni, ma lei aveva risposto solo a due telefonate, mandandolo a fanculo prima di scoppiare in lacrime.    
 "Jennifer.." Visto che la ragazza stava zitta, Nick continuò.
"Sei ancora arrabbiata?" Lizz la incitò a rispondergli male, e lei non esitò. Aveva un groppo enorme in gola. "No, sai, il mio ragazzo mi ha tradita più volte e anche seriamente, sto benissimo."                                               
"Il tuo..ragazzo?!" La voce di Nicholas sembrava speranzosa, e a Jennifer veniva quasi da ridere.                     
"La situazione tra noi non cambia. Ti odio, Nicholas. Come hai potuto?" Ora la voce le si stava incrinando.   
"Jenn.. Ti prego, fammi spiegare" Anche se il contesto era piuttosto supplichevole, la voce era sempre fredda, ed era questo che spaventava Jennifer. Perché era freddo e distaccato? Non le importava di lei?        
"No, cazzo, hoult, no. Se non l'avessi capito, è finita tra noi, per sempre. Vaffanculo, torna da quella bella mora e non farti più vedere! Mi stai facendo male, lo capisci o no?! Lasciami in pace!!" Esplose, e quindi gli attaccò, prima di scoppiare nuovamente in lacrime.

Fortunatamente, Lizz le fece scordare nicholas, almeno temporaneamente. Trascorsero il pomeriggio al cinema. Guardarono un film con Robert de Niro, uno degli attori preferiti delle due ragazze. Jennifer e Laura uscirono durante i titoli di coda, in modo da non essere riconosciute grazie alla penombra. Ridendo e scherzando, la bionda andò a sbattere contro qualcuno.
"JENNIFER LAWRENCE, OMMIODIO"
Gridò quest'ultimo, che era un ragazzo, a giudicare dalla stazza e dalla voce.
"Si, okay. Lei ti fa un autografo e tu non urlare, okay?"
Il ragazzo scoppiò a ridere. Forse era per l'atteggiamento da manager di Laura? Lui prese dolcemente una mano a entrambe le ragazze e, sempre dolcemente, le trascinò in un corridoio più illuminato, dove i suoi tratti si mostrarono.
"Sam? Sam Way?"
Chiese Laura, alzando la voce di un'ottava.
"In persona! Quant'è piccolo il mondo, eh?"
Sam Way era un vecchio amico. Vecchio amico perché dopo il successo di Jennifer, si erano persi di vista. Aveva 27 anni, occhi grigio ardesia e dei capelli castano cenere. Lavorava come modello, e la sua carriera era più che promettente.
"Un tempo eravamo inseparabili ! Adesso non ricevo più neanche una chiamata.. ma cosa ci sarebbe da aspettarsi? Jennifer Lawrence è straimpegnata! Ma io non mi sono dimenticato di te.. Ho visto tutti i tuoi film, beh, quasi tutti"
La bionda gli diede un pugno amichevole sulla spalla.
"Ma ora che ti ho incontrato..nemmeno un abbraccio?"
Jennifer sorrise e si fiondò su di lui. Il suo profumo era quello di una volta, inebriante e intenso. Il ragazzo le passò una mano tra i capelli, attirandola di più contro il suo torace. Lui era alto almeno una spanna più di lei.
"Argh, amavo i tuoi capelli lunghi"
Disse, e entrambi scoppiarono a ridere.           
Un colpo di tosse di Liz fece ricordare a Jennifer e a Sam che anche lei era presente.
"Ehm, suppongo che dobbiate andare"
Esclamò il moro, lasciando che l'attrice tornasse accanto a Laura.
"Che ne dici di scambiarci il numero? Credo che hai cambiato cellulare"
Disse il ragazzo, e aveva ragione. Si scambiarono i contatti sotto lo sguardo attento e divertito di Laura, quindi si diedero un semplice bacio sulla guancia come saluto.
"Spero che ricominceremo a frequentarci.."
"Si dai, ci rivedremo sicuramente"
Garantì Jennifer, quindi lasciò che il ragazzo andasse via. Lizz chiamò un taxi che le condusse a casa di Jennifer. L'attrice sentiva lo sguardo studioso di Laura su di lei, e si sentiva piuttosto in imbarazzo. Una volta a casa, la bionda esasperò.
"Che cosa c'è? Perché mi fissi?!"
Sul viso della sua migliore amica si formò un sorriso piuttosto malizioso.
"Non sono l'unica che ti ha fissato oggi.."
Jennifer si lasciò cadere sul divano, quindi accese la tv.
"Ma che stai sparando?"
Laura la raggiunse, sedendosi con cura.
"Eddaaai, Sam ti mangiava con gli occhi!"
Jennifer le tirò un cuscino, quindi scoppiò a ridere.
"Lo sai anche te.. Potrebbe essere un modo per.. tornare alla carica"
La bionda strabuzzò gli occhi.
"Stai scherzando, spero. Ho appena mollato Nicholas, non sono pronta per un'altra relazione"
Laura fece per controbattere ma Jennifer la interruppe.
"Ecco, mi hai fatto tornare in mente Nick. Grazie tante" E sommerse la testa in un cuscino bianco.
"Non volevo intendere quello.. Ma Sam sembra un bravo ragazzo, magari potresti frequentarlo e basta. Solo sesso"
L'attrice divenne tutta rossa.
"Ma sei impazzita?! Seriamente, tu stai male"
"Eddai Jeeen, scherzavo.."
Dentro Jennifer rincominciava quella fastidiosa sensazione.. Era come un vuoto. Sentiva che le mancava qualcosa, e quel qualcosa -anzi, quel qualcuno- era Nicholas. Le mancava come l'aria, ma non poteva permettersi di tornare con lui. Era uno sporco traditore, uno stronzo. Laura si alzò per preparare da mangiare. Il modo migliore per farsi perdonare da Jennifer Lawrence era cucinarle le crepes con nutella e zucchero. Quando tornò, però, vide che la sua migliore amica era di nuovo scossa dai singhiozzi. Le si avvicinò, posando le crepes sul tavolo davanti alla tv, quindi la strinse in un abbraccio. Le parole non servivano più. Jennifer non poteva superare la cosa per conto suo, ma tutto quello che Lizz poteva fare era confortarla, farle sentire la sua presenza, e stare con lei. E magari farle dimenticare il suo ex per un po’ , come era successo quel pomeriggio.
Verso le sei e mezza, il telefono squillò.
"E' Sam!"
"Coraggio, rispondi"
Jennifer annuì, quindi si portò il telefono all'orecchio. La conversazione finì dopo due minuti e quarantacinque secondi.
"Mi ha chiesto se andavo con lui a mangiare una pizza stasera, ma gli ho detto che dovevo venire in discoteca con te.."
Rispose amaramente la bionda.
"Stai scherzando? Mandagli un messaggio e digli che ci vai! Se fossi al tuo posto andrei in pizzeria..Cioè, mangiare una pizza con un modello strafigo davanti è il TOP!"
"Non ti offendi?"
"Jen, dimmi che stai scherzando. O glielo mandi tu, o glielo mando io"

Alle sette e mezza, un clacson strimpellò nella strada. Era Sam, che avrebbe portato Jennifer a prendere una pizza. Aveva fatto bingo, perchè quale metodo migliore per riallacciare i rapporti con la Lawrence, se non invitarla e parlarle davanti a una pizza? La bionda aveva tirato indietro i capelli e si era truccata al minimo. Un paio di jeans attillati neri, converse nere, una maglia a maniche lunghe bianca e un cardigan nero erano l'outfit della giovane attrice. Sam indossava una camicia a quadri azzurra e un paio di pantaloni blu. Le maniche della camicia erano arrotolate fino ai gomiti, e attorno alle spalle vi era arrotolato un cappotto.
"Eccola qua la mia attrice preferita"
La salutò il moro. Jennifer sorrise e si posizionò all'interno della macchina, una BMW.
"Dove mi porti?"
"E' una pizzeria Italiana. Adorerai quella pizza"
"L'hai fatto apposta, vero?"
"Cosa?"
E intanto accellerò, portando la macchina in una stradina secondaria, prima di sfociare nuovamente in autostrada. Los Angeles di notte era qualcosa di spettacolare : i casinò illuminati, un sacco di macchine che facevano avanti e indietro.. Mille e mille luci splendevano in quella città immersa nella notte.
"Portarmi in pizzeria, sai che adoro la pizza"
"Mi hai beccato"
Jennifer rise, e guardò la strada. Sentiva di tanto in tanto lo sguardo del guidatore su di lei, e non poteva far a meno di sentirsi in imbarazzo. Non voleva una storia, per ora. Ma Laura aveva ragione.. Sam poteva ritornare a essere solo e soltanto un buonissimo amico.
"Eccoci arrivati"
Parcheggiò davanti a un ristorante con l'insegna illuminata. C'erano molte macchine fuori, a tesimonianza del fatto che il locale era strapieno. Sam le aprì la portiera, e lei scese. 
La prese a braccetto e la condusse dentro la pizzeria.
Mzz'ora dopo, erano seduti a un tavolo a ricordare i vecchi tempi, gustando quella pizza davvero squisita. Jennifer aveva ordinato una 'quattro stagioni' e il suo accompagnatore una semplice 'wurstel e patatine'. Proprio quando la serata si accese, tra battute e risate, il cellulare le squillò.
"Jennifer, dove sei?" Era Nicholas, con la solita voce fredda.
"Fatti i cazzi tuoi" Gli rirpose freddamente.
"Sono sotto casa tua, sto suonando da dieci minuti. So che ci sei, vedo la luce accesa"
"Nicholas, seriamente, smettila. Esci dalla mia vita" E gli riattaccò. Sam aveva un'espressione interrogativa e Jennifer continuava a modersi il labbro per evitare di scoppiare in lacrime. Era una persona forte, e solo Laura assisteva ai suoi momenti no. Non aveva mai pianto di fronte a qualcuno che non fosse Laura o Nicholas o Josh.
"Nicholas? Nicholas il tuo ragazzo?"
Jennifer annuì mordendosi la mascella.
"C'è qualcosa che non va tra di voi? Ho forse sbagliato a portarti a cena? E' solo un incontro tra amici e.."
"Abbiamo rotto"
Sam spalancò gli occhi.
"Lui..Io l'ho lasciato e.."
Non ce la faceva a parlare, aveva gli occhi lucidi e un'espressione malinconica.
"Tranquilla ei, ei."
Sam si alzò e si accucciò accanto a lei, accarezzandole la guancia. Jennifer chiuse gli occhi, cercando di ricacciare indietro le lacrime.
"Vuoi andare via?"
Il telefono le trillò. Era un messaggio da parte di Nicholas :
Non uscirò mai dalla tua vita perchè ci sono dentro fino al collo, e non ne uscirò mai. mai.
Jennifer fu scossa da un tremito.
"Mi fa paura con questi messaggi"
Aveva bisogno di Lizz, ne aveva bisogno adesso.
"Io..Sto provando a dimenticarlo ma davvero non ce la faccio. Continua a comparire nella mia testa"
Sam la prese per mano, per aiutarla ad alzarsi.
Il telefono le squillò ancora una volta e lei buttò prontamente giù. 
Jennifer fu scossa ancora una volta da un tremito, e fu costretta a asciugarsi gli occhi.
"I..io sto bene, davvero. Riportami a casa Sam, per favore"
Altro messaggio:
Aprimi o sfondo la porta.
"Lui crede che tu sia a casa, non posso portarti lì"
"C'è Laura, non può affrontare un Nicholas magari ubriaco"
Il telefono squillò ancora, e prima che l'attrice potesse buttare giù, Sam rispose.
"Ascoltami bene, pezzo di merda. Lascia stare Jennifer. E' finita tra voi, fattene una ragione"
"E tu chi saresti? Passami Jennifer"
La bionda sibilò un 'attacca' con le labbra, ma Sam la ignorò.
"Se le cose si risolveranno, si risolveranno con il tempo. Ma ora lei ha bisogno di essere lasciata in pace."
"Jenn, amore, se mi stai ascoltando, ti prego. Torna da me. Ho bisogno di te"
La voce era fredda, e questa fu la cosa che faceva incazzare l'attrice. Se gliene fregava, perchè non aveva un tono distrutto, fragile come quello che aveva lei? Jennifer era innamorata di Nicholas, e quando parlava di lui la voce le si spezzava in gola. Nicholas stava parlando come si parla a un edicolante quando vuoi comprare il giornale. Freddo e impassibile. 
"Lasciala in pace" e attaccò.
Jennifer ringraziò con gli occhi Sam, quindi si alzò. Il moro pagò e condusse Jennifer fuori dal locale.
Il telefono trillava, così Sam lo mise in modalità silenzioso prima di ridarlo a Jennifer.
"Scusa se mi sono intromesso"
"No, tranquillo. Devi scusare me, perchè questa faccenda è troppo grande anche per te.."
"L'ho fatto perchè non voglio vederti così triste, e non voglio che qualcuno ti faccia del male"
Jennifer annuì, quindi si lasciò abbracciare dall'amico. Non ce l'avrebbe fatta.
"Andiamo a fare un giro?"
La ragazza annuì, ma ecco che delle luci la travolsero. 
"Paparazzi. Sempre tra i piedi"
Sbottò. 'finito' un problema, ne iniziava un altro.
Jennifer si tirò il cardigan sopra la testa, per coprirsi. Sam le passò un braccio sotto le spalle e lei si nascose poggiando la testa contro il suo fianco.
"Al mio tre corri"
"Gli odio, dio."
"Uno...Due.."
E scapparono, inseguiti da un mare di flash. 

"Sicura di voler tornare a .."
"Si, Sam."
Il ragazzo annuì, entrando in macchina. Il giro non era stato dei migliori, visto che dovevano viaggiare nell'ombra per evitare macchine fotografiche indiscrete. Era troppo per Jennifer. Era troppo.
La ragazza si sentiva male, non riusciva a affrontare Nicholas. Lo amava ma allo stesso tempo lo odiava. Voleva piangere, ma doveva dimostrarsi adulta davanti a Sam.

//

Eccomi di nuovo qua. Grazie per le oltre 100 views e per le 3 recensioni, mi avete fatto veramente contenta ! In questo capitolo iniziamo a vedere le angoscie di Jen e la stronzaggine testardaggine di un Nicholas freddo e calcolatore. Cosa avrà in mente? Intanto è spuntato anche Sam, che sembra tanto interessato a Jennifer quanto disposto a proteggerla.
« Nota: Sam Way esiste davvero, è un modello. Quindi, se qualcuno fosse interessato a ehm boh, immaginarselo mentre legge (?) basta cercarlo su google »
Alla prossima ! Recensite se potete, un bacio e grazie <3

 

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Capitolo 3
*** Sangue e grida ***


Sam accostò la BMW proprio davanti alla casa di Jennifer, che scese senza troppe cerimonie
"Grazie per..tutto" disse, chiudendosi la portiera alle spalle. Sam uscì dall'auto e andò incontro alla ragazza.
"Ti accompagno io sopra" Jennifer annuì. Aveva paura di incontrare Nick nelle scale, anche se la sua macchina non era parcheggiata nelle vicinanze. Sam le porse il braccio, e, dopo aver chiuso a chiave la sua macchina, scortò Jennifer fino al portone del suo appartamento.                                                                    
"La serata si conclude, bella bionda"  Jennifer deglutì. Sperò solo che Sam non ci stesse provando.    
 "Grazie infinite" Sam fece spallucce, quindi lasciò che Jennifer scivolasse via dalla sua presa. Le lasciò un dolce bacio sulla fronte. Le sue labbra erano morbide e calde. La ragazza arrossì leggermente, scossa da un brivido che le percorse la spina dorsale. L'attrice si girò, infilando la chiave nella serratura della porta. "Notte Sam Way" Era necessario salutarlo a modo, sicchè si girò ancora una volta e gli mollò un fugace bacio sulla guancia.                                                                                                                                     
"Notte Lawrence" Disse Sam, le guance leggermente arrossate. Sorrise, quindi imboccò l'uscita dal palazzo. La serratura finalmente fece un 'click', e l'attrice entrò nell'appartamento, immerso nel buio. Le dava i brividi. Laura doveva essersi addormentata. *No, certo che no.. Che idiota che sono. E' a ballare* Si ricordò mentalmente, mentre poggiava il cappotto nell'attaccapanni e andava a cercare con la mano il bottone della luce. Il corridoio si illuminò. Jennifer si passò una mano tra i capelli, quindi si diresse in cucina. Aveva bisogno di prendere un bicchier d'acqua, e dopodiché se ne sarebbe andata a letto. A parte il corridoio, la casa era buia, illuminata solo dalle fotoniche luci di Los Angles. Accese la luce in un gesto automatico, e cacciò un urlo. Nicholas era in piedi, accanto al frigorifero. Le braccia incrociate sul petto, le guance leggermente arrossate, come al solito.                                                                                                        
"Che cazzo ci fai qui?!" Sbraitò. Vederlo così, senza preavviso, era stato un brutto colpo. Nicholas rise.      
"Avevo voglia di vederti, e so che dopo ogni serata trascorsa fuori hai bisogno di venire in cucina. Ti conosco" Lui la conosceva meglio di tutti. Avanzò verso di lei. Jennifer indietreggiò.                                   
"Non sei contenta di vedermi?" Cercava di ridurre la distanza, ma Jennifer la manteneva. La bionda scosse la testa. Nicholas si fermò, appoggiandosi con la spalla allo stipite della porta.                                             
"Con chi sei stata stasera?" Domandò. Un tono freddo, calcolatore. Come se da quella domanda dipendesse la sua prossima mossa. Jennifer indietreggiò ancora, fino ad arrivare alla porta d'ingresso. La spalancò.     
"Nicholas, ti invito a uscire" Il ragazzo ghignò.                                                                                              
"Pensavo che avessi voglia di invitarmi a letto. Non ti sono mancato? Non hai voglia di vedermi di nuovo all'azione?" Jennifer deglutì, quindi scosse la testa. Non aveva previsto di doverlo riaffrontare così presto.    
Nick si mosse. Si stava avvicinando lentamente, ogni passo un respiro, finché non le fu davanti. Chiuse la porta con una mano. La guardò. 
 "Esci." Sibilò Jennifer con un filo di voce. Nicholas scosse la testa, quindi portò la sua bocca a pochi millimetri da quella dell'attrice.                                                                                                                 
 "Prima voglio entrare" Il ragazzo si fiondò sulle labbra di Jennifer, baciandole e mordendogliele focosamente. Le cinse le spalle con entrambe le braccia, in modo che non potesse scappare. L'attrice non rispondeva al bacio, ma lanciava dei gridolini che Nicholas scambiava per suoni di piacere. Jennifer desiderava tanto quel bacio, ma non poteva perdonarlo. Aveva bisogno di tempo, e lui non avrebbe dovuto presentarsi a casa sua senza preavviso. Cercò di allontanarsi ma la presa del suo ex-ragazzo era troppo potente. Lacrime salate iniziarono a scenderle dagli occhi. Nicholas la sollevò di peso, mettendo fine a quel bacio. Jennifer quindi gridò con tutto il fiato che aveva nei polmoni, ma subito lui la zittì con una grande mano. La buttò sul divano, quindi si sdraiò sopra di lei. Jennifer supplicava con gli occhi pieni di lacrime, e si dimenava. Nicholas unì violentemente il suo bacino con quello della bionda, iniziando a muoversi contro di lei.                                
  "Mi sono mancate le tue curve, mmh…" Disse Nicholas, mentre con la mano libera le percorreva il corpo.   
"Lasciami, Nicholas, lasciami" Gridò lei contro la mano del ragazzo. Si dimenava, cercando di sfuggirgli.       
Il ragazzo levò la mano dalla sua bocca solo per baciarla con forza, fino a farle diventare le labbra gonfie.
Jennifer piangeva, scossa dai brividi, mentre Nicholas le pronunciava parole sconce contro la bocca.          
"Non accetto il fatto che tu mi abbia lasciata, non accetto che tu te la spassi con qualcuno che non sono io"   
Con le mani iniziò a cercare di spogliarla, e mentre Jennifer piagnucolava contro la sua bocca, qualcuno iniziò a bussare forte contro la porta, gridando il nome di Jennifer. Nicholas si interruppe.                           
 "E' arrivato il tuo salvatore? " Il ragazzo si alzò dal corpo stremato di Jennifer, quindi le porse una mano, che lei rifiutò. La voce di Sam tuonava da dietro la porta.                                                                                   
 "Ora tu gli apri, e gli dici che va tutto bene. E forse chiuderò un occhio visto che ci ha interrotti." Jennifer aveva intenzione di scappare, ma Nicholas, come se le avesse letto nel pensiero, tirò fuori una pistola. La ragazza rabbrividì, un urlo le morì in gola. "Fai qualcosa di sbagliato e sparo prima al tuo amico, poi a te" Jennifer annuì tremante, mentre Nicholas le sistemava i capelli e le lasciava un bacio sulla nuca, proprio dove l'aveva baciata Sam, prima. Jennifer, consapevole di avere gli occhi lucidi e la pelle arrossata, aprì. Sentiva la pistola di Nicholas tra le costole, il suo fiato leggero che le colpiva il collo. Era nascosto nell'ombra.                                                                                                                                              
 "Jennifer, alleluia. Che sta succedendo?" La ragazza deglutì. Dopotutto era un'attrice, poteva farcela.         
"S..Sam, nulla, davvero. Tranquillo. Torna a casa" Aveva la voce incrinata.                                                  
"Cosa sta succedendo? Stai.. piangendo? Sei tutta.. i tuoi vestiti.." Jennifer scosse la testa. "Vattene, Sam!" Lui guardò oltre l'attrice, nel buio. Il corridoio prima era illuminato, ma Nicholas aveva spento la luce. "Fammi entrare" Jennifer scosse la testa, deglutendo più e più volte. Doveva rimpiazzare l'espressione schockata che aveva sul volto con qualcosa tipo 'va tutto bene, vattene a casa', ma non ci riusciva. "Fammi entrare, Jen. Posso aiutarti. Che cosa c'è che non va?" Sentiva la pistola premerle sulla schiena che si allontanava. Respirò di sollievo, poi si rese conto di cosa avrebbe fatto Nick;uscì dall'ombra, superò l'attrice e si mise davanti a Sam. "Bene, finalmente ci incontriamo stronzetto" Sibilò Nicholas tra le labbra.                                             
"Cazzo, lo sapevo." Sam indietreggiò, l'odio dipinto sul volto. "Ci hai interrotto, figlio di puttana. Vattene e non ti farò del male. Rimani e ti faccio schizzare il cervello" Jennifer lanciò un grido. "Lui non c'entra niente! Non fargli del male!" Urlò la ragazza, appoggiandosi alla porta per non cadere.
"Lo vuoi capire che lei non ti vuole! Le stai facendo del male.. Vuoi distruggerla?"
"Sam ti prego basta.." Pianse Jennifer, finendo a terra. "A me sembra che lei voglia più me che te. Vattene ora." Nicholas gli puntò la pistola sulla tempia, Sam rabbrividì ma non si mosse.
"Nicholas lascialo stare.." Jennifer strisciò ai piedi del suo ex, agguantandovisi. Aveva perso le forze. Nick guardò Jennifer con uno sguardo omicida, e Sam approfittò di quella distrazione per buttarsi addosso al ragazzo. Nicholas fu colto alla sprovvista e perse la pistola, che cadde a terra. Forse tutta la carriera cinematografica gli era servita ben poco per imparare che, quando si tiene una pistola, non bisognava mai distrarsi. Prima che Nicholas potesse reagire, Sam gli lanciò un pugno sulla mascella. Jennifer, mentre i due si picchiavano, aveva trovato la forza di sgusciare in un angolo, alla ricerca dell'iphone. Chiamò la polizia. Lasciò l'indirizzo della sua casa al poliziotto di turno, dicendogli di venire che stava avvenendo una rissa con una pistola. Nicholas aveva atterrato l'altro, e lo aveva bloccato per terra come aveva fatto con lei minuti prima. Lo stava riempendo di pugni. Le mattonelle erano sporche di sangue, e Sam era semi-incosciente. Jennifer lasciò cedere l'iphone e si gettò con tutte le sue forze contro Nicholas. Gli mollò una scarica di pugni ovunque riuscisse a colpire, ma lui non sembrava affatto debilitato, anzi. Diede una spallata a Jennifer, facendola cadere per terra un po’ più distante. Jennifer si alzò, e notò con terrore che Nicholas aveva impugnato la pistola. Si lanciò contro di lui, che premette il grilletto. Sentì un dolore lancinante alla gamba e poi più nulla, solo buio e urla.

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Bene gente, eccomi con un nuovo -inquietante- capitolo. Nick ha veramente rotto le palle, ew. Spero che faccia una brutta fine al più presto, e, essendo io l'autrice beh.. *Risata malefica*. Questo capitolo è molto rating arancione, povera la mia Jen cwc. Ma vi prometto che Nicholas soffrirà *muahhaha*. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, ma non è ancora finita! Nicholas è spietato, malefico e freddo. E Jennifer è stremata, Sam sveglio ma ingenuo. Presto arriverà Josh, ve lo prometto.  Okay, non voglio fare spoiler! Voglio ringraziare voi che avete messo la mia storia tra le seguite/preferite/eccetera, voi che mi lasciate le recensioni, voi che mi rendete felice :) Grazie a tutti, recensite e ditemi che ne pensate! Un bacione-one-one. Alla prossima!
 

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Capitolo 4
*** Io, te.. e la gamba di gesso ***


Si svegliò lentamente. Non si svegliò di botto, ne riprese subito conoscenza. Inizialmente cominciò a vedere un fascio di luce che si sostituì all'oscurità più completa. Dopo la luce vennero subito dopo le prime voci. Erano ovattate. Su quelle specie di echi lontani, echeggiò una voce chiara e distinta..e rimbombante. Ripeteva una parola all'infinito 'Ti amo'. Era la voce di Nicholas.
Jennifer Lawrence aprì gli occhi spaventata, cacciando un urlo. Era in una stanza dove primeggiavano il bianco e un azzurro piuttosto spento. Era avvolta in un lenzuolo bianco, sdraiata su un lettino rialzato da terra. Il soffitto era più candido del resto della stanza. Aveva la gola secca e la vista appannata.
"NICHOLAS!" Urlò a vuoto, iniziando a muoversi. Aveva la testa pesante, così come il corpo in generale. Altre voci ovattate le giunsero alle orecchie, lei iniziò a smanettare a vuoto, mentre i ricordi prendevano forma nella sua mente. Una figura le si affiancò, prendendole la mano. Un'altra figura si affiancò alla prima. "Signorina Lawrence, come si sente?" Jennifer scosse la testa, e distinse i tratti di un uomo barbuto sulla quarantina. Poi vide Lizz, che le teneva la mano e aveva il volto pallido rigato di lacrime, ma sorrideva.    "Jeeen. Grazie a dio stai bene. Nicholas non è qui " Fu scossa da un singhiozzo e abbracciò l'attrice, che piano piano iniziò a distinguere i volti attorno a lei. Oltre a Laura, c'era suo fratello Ben e un paio di dottori.   "Io.. sto bene, credo"La voce di Jennifer era rauca. Laura fece un verso a metà tra una risata e un pianto, e l'abbracciò più stretta. Suo fratello si portò una mano fra i capelli e sospirò.                                              
"Signori, dovrei fare qualche analisi alla ragazza. Potete lasciare la stanza?" Laura fece un gridolino, le baciò la fronte e fu condotta fuori assieme al fratello di Jennifer.                                                                     
"Dottore..cosa sta succedendo?" Domandò la ragazza, provando a tirarsi su con i gomiti. L'uomo alzò dolcemente il lenzuolo, scoprendo le gambe. Quella destra era avvolta in una fasciatura di gesso, dal ginocchio in giù. "E' stata colpita da un proiettile che ha leggermente sfiorato l'osso della gamba.. abbiamo comunque dovuto operarvi per rimuovere il proiettile, e la gamba deve restare ferma per due settimane.." Jennifer strabuzzò gli occhi, portandosi una mano alla testa, anch'essa fasciata.                                          
 "E' caduta di schiena dopo aver perso i sensi, battendo duramente il cranio nel terreno.. Ha avuto una bella fortuna anche qui. Quando si perdono i sensi e poi si cade, i danni alla testa possono essere gravi al punto da provocare la morte.. lei si è solamente ammaccata la cute come.." "ammaccata.. come una mela quando cade?" Il dottore scoppiò a ridere, ma si ricompose un attimo dopo scuotendo la testa.                               
 "Beh, no. Lei è una roccia signorina Lawrence. C'è solo una brasatura.. Un ex violento.." Jennifer si morse il labbro. Era stato Nicholas a farle quello. Lo stesso Nicholas che le aveva cucinato una torta con tre strati al cioccolato per il suo compleanno, lo stesso che si era preso cura di lei, che le dava il cappotto quando fuori nevicava, che aveva condiviso momenti dolci con lei.. Lo stesso Nicholas della quale lei era innamorata. Jennifer iniziò a singhiozzare proprio mentre entrava Laura, che le si sedette subito accanto. Dietro di lei c'era Ben.
"Tesoro, va tutto bene" Le disse suo fratello, accarezzandole la guancia. Laura la guardò con aria triste.
"Jen, mi dispiace un sacco.. se non fossi andata a ballare…" Jennifer la interruppe tra i singhiozzi, chiedendole cosa fosse successo dopo che lei era svenuta.                                                                         
"Beh, a dire la verità sappiamo poco e nulla.. L'unica testimone eri te. So solo che quando gli agenti sono arrivati ti hanno trovata tipo morta tra le braccia di Nicholas..che era tipo.." Laura deglutì "..Si?"                  
"Jennifer, lui rideva. Aveva il viso con segni di pianto, okay, ma rideva forte gridando che era solo colpa tua, che non dovevi metterti in mezzo.. era tipo uno squilibrato. Urlava, urlava forte contro la polizia. E hanno dovuto sedarlo perché non faceva avvicinare l'ambulanza.." Ben fu interrotto da laura "Sedato tipo un cinghiale..BUM, yeah, ho sedato il cinghiale. Alla fine sei arrivata in ambulanza praticamente senza una gamba.. hanno avvisato la tua coinquilina alias me.. e ora ti devono interrogare, perché il tuo bellissimo Nick non vuole essere interrogato. E' un pazzo.." Jennifer tremò, e la voce che uscì dalle sue labbra non era la sua. "Pensi che sia colpa mia se mi sono innamorata di un mostro?" Ben si portò le mani sulla faccia. "Jennifer, qualunque cosa tu .. qualunque siano i tuoi sentimenti verso di lui, devi renderti conto che avresti potuto morire. E la cosa strana è che… era..sembrava dispiaciuto solo perché era arrivata la polizia a interrompere, solo dio sa cosa, quello che voleva farti. Non gli dispiaceva di averti sparato e di aver praticamente fracassato il tuo amico" Jennifer strabuzzò gli occhi interrompendo suo fratello
"Sam! Cazzo. Dov'è? che gli è successo?" Laura subito la tranquillizzò. Jennifer iniziò a tremare, la vista le si stava appannando di nuovo, questa volta causa lacrime."Jenn, Sam sta bene. E' solo che.. i dottori l'hanno isolato in un reparto più lontano da te per degli esami.." Laura cercò lo sguardo di Ben. "Se mi state nascondendo qualcosa.." La sua migliore amica scosse la testa, quindi continuarono a cercare di tranquillizzarla, finché la Lawrence non decise di schiacciare un pisolino. Non decise di sua volontà, arrivò un medico e le fece una 'punturina per la tranquillità e la pace'. Due minuti la bionda ronfava di sasso.
Tre giorni dopo, venne dimessa. Le fu concesso di vedere Sam che non sembrava poi tanto male. Aveva un cerchio viola intorno all'occhio destro e una decina di lividi e ferite su tutto il corpo. Il labbro era gonfio ma Laura aveva detto che si era sgonfiato molto da quando era arrivato in ospedale. Appena uscirono dalla struttura, furono avvolti da dei flash inopportuni. Inizialmente Jennifer provò a ritrarsi, ma alla fine mostrò un sorriso per cercare di far credere che andava tutto bene, e che erano guariti. Sam, Lizz e Ben la guardarono interrogativi, ma nessuno di loro disse nulla. Jennifer dovette essere aiutata dai suoi amici per entrare nel suo palazzo, non perché non ce la facesse con le stampelle, ma aveva paura di vedere eventuali macchie di sangue o anche la polizia sul luogo del 'crimine'. Fortunatamente Laura le coprì gli occhi durante il percorso fino al portone. L'attrice aprì la porta e.. sorpresa. C'erano una quindicina di persone nel suo appartamento, tutti che corsero verso Jennifer per abbracciarla e farle domande. Erano gli amici più intimi dell'attrice, quelli che si portava dietro dalle medie. C'era anche un gruppo degli amici di Sam, che si congratularono per aver difeso Jennifer, che intanto aveva stampellato fino alla cucina per mangiare qualcosa. Le faceva terribilmente male la testa, e aveva tanta voglia di piangere. Due giorni dopo doveva testimoniare contro Nicholas, ma non sapeva se ce l'avrebbe fatta. Lei lo amava, ma per lui non era così.. ma perché la voleva? Per scoparsela? Per quello aveva la moretta. Strinse i pugni mentre sentiva il telefono che suonava. Non ricordava che qualcuno glielo avesse ridato, e le ci volle un'enorme forza di volontà per rispondere e non buttare giù. Non guardò neanche il numero del mittente.                                                                               
"Si, pronto?"                                                                                                                                                
"Jennifer? Dio, grazie al cielo" L'attrice per un pelo non cascò dalle stampelle. Era una voce familiare. Era.. "Josh!" Pronunciare quel nome la fece subito sentire bene. Era un mese o poco più che non si sentivano.    
"Come stai? Che cazzo ha fatto quel coglione di Hoult?" Jennifer si morse un labbro. Ovvio che l'aveva chiamata perche aveva saputo di Nick. La cosa doveva farle piacere, perché voleva dire che lui si era preoccupato di lei, invece la rattristò. La Lawrence aveva una logica tutta sua, e probabilmente in quel momento pensò che lui, se non fosse successo nulla, non l'avrebbe contattata. Le salì la rabbia.               
"Pronto..Jen?"  "Si, Hutcherson. Sto bene, grazie." tagliò freddamente. "Cos'hai?" Il tono freddo dell'attrice ma anche solo il fatto che lo avesse chiamato 'Hutcherson', fecero capire a Josh che c'era qualcosa che non andava.
"Una gamba ingessata" commentò ancor più freddamente, cercando di sedersi sul tavolo.
"Si, okay. Intendevo co…Claudia, amore. Scusa. Si, sto parlando con Jenn..Oh no, dai. Cinque minuti..Dai cazzo! E' importante. Okay. Si.. jenn, scusami davvero tanto, sono ancora a Madrid e.. Devo andare, ma ci sentiamo stasera, okay? Ti chiamo io" La rabbia le ribolliva, la bionda strinse i pugni.                                     
 "Stasera quando? Sono le cinque Hutcherson. Potevi magari degnarti di chiamare prima, sai, la tua migliore amica sta male, ha bisogno di aiuto e no, tu te ne vai con la tua cazzo di ragazza che dovrebbe essere comprensiva, perché io ti ho lasciato andar via dalla nostra serata due mesi fa, solo perché lei aveva un cazzo di problema con le chiavi della tua cazzo di macchina. E sai quante volte ho rinunciato a trascorrere un pomeriggio con il mio migliore amico solo perché Claudia era gelosa o aveva chissà quale cazzo di problema di merda? E per una volta che ho davvero bisogno di te.. Io ho bisogno di te, Josh.. Chiama presto.." Concluse Jennifer, strusciandosi il palmo della mano sul naso. Ma Josh aveva già attaccato al 'ti chiamo io'. La bionda si lasciò cadere sul tavolo, in lacrime silenziose. Uscì dalla cucina solo quando praticamente tutti gli ospiti se ne erano andati. Erano venuti per lei, ma non gli aveva considerati quasi per nulla. E lizzie era arrabbiata. Lo si vedeva dalle braccia incrociate e dal naso arricciato mentre la bionda compariva sull'ingresso. Ben era evidentemente andato via, il suo cappotto non era nell'attaccapanni. Sam invece era seduto accanto a laura sul divano. Stavano guardando un programma sugli hamburger.              
"Ecco la nostra attrice preferiiita. " Jennifer corse ad abbracciare Sam, grata che non le avessero chiesto nulla sul fatto che fosse rimasta da sola per tanto tempo.                                                  
 "Vuoi uscire con me? Cinema va bene..?"  La bionda annuì. "Io te e la gamba di gesso. Mi piace. Niente orge o robe del genere eh" Commentò cercando di tornare a essere la solita. Sam rise di gusto seguito a ruota da Laura.
"Mi vado a preparare, Sam.. vieni verso le 8? Decidi tu che film vedere" Il ragazzo annuì e si sollevò dal divano, sgattaiolando fuori di casa. Per dimenticare, aveva bisogno di anteporre più cose possibili a quel giovedì maledetto. Se tipo faceva mille cose, sarebbe stato come se il tempo fosse passato più in fretta, no? Si, la Lawrence e la logica tutta sua. E la gamba di gesso.
Alle otto in punto, scese di casa non appena sentì il clacson della BMW del signor. Way. Neanche venti minuti dopo erano in un piccolo cinema della città a gustarsi un film comico. Lei rideva quando sentiva gli altri spettatori ridere, ma non stava seguendo il film. Non ci riusciva. Continuava a pensare a Nicholas, a Josh, a Sam, a Nicholas in carcere, a Sam mezzo morto, a Josh con Claudia, a Josh che doveva chiamarla ma che probabilmente stava sbaciucchiando la sua fottuta ragazza e si era dimenticata di lei. Strinse i pugni, e non riuscì a godersi il film. Sam se ne accorse e la portò fuori dalla sala.                                                    
"Vuoi fare un giro? Andiamo in centro. Anzi, in un parco vicino al centro. A quest'ora è disabitato.. Ci vanno solitamente i vip che vogliono fare qualcosa da 'persone comuni' e non farsi beccare dai paparazzi" Jen rise.
"E' un modo carino per chiedermi di..no, Sam Way." Il moro scoppiò a ridere e scosse la testa.              
"Voglio portarti in un posto carino e tranquillo, Lawrence. Niente scopi secondari" La ragazza fece spallucce e accettò.
Trascorse un'altra buona mezz'ora prima che Jennifer Lawrence, Sam Way e LA GAMBA di gesso giungessero nel parco. Una larga fetta di terra, erba e alberi circondata da alte siepi che impedivano la vista. "Di solito scavalco, ma visto che abbiamo anche la Vippissima gamba, dovremo entrare dal cancello"       
"Se c'è un cancello perché scavalchi?" Chiese la ragazza dubbiosa.                                                          
 "Per raccontarlo a Jennifer Lawrence quando la porterò qui" La ragazza rise per la seconda volta. Entrarono nel parco. Nell'ombra ancora più ombrosa vi erano nascoste alcune figure piuttosto losche.                        
"Sono persone famose?" Chiese la ragazza cercando di nascondere la sua curiosità. Anche lei era una 'persona famosa', ma si emozionava come una 'persona normale' quando ne incontra una 'famosa'.              
"Si, ma nessuno controlla questo parco. Geniale, no?" La bionda annuì. Era in difficoltà con le stampelle. "Questa è la fontana in mezzo al parco. La gente ci butta monetine.. ma a me piace stare qui a immergere i piedi nell'acqua. Ora non lo faccio perché A: è una posizione difficile e imbarazzante, nemmeno stessi facendo yoga. e B: Abbiamo la vip gamba" Jennifer rise di gusto, provando a immaginare Sam in quella stramba posizione, quando una voce familiare la distolse dai suoi pensieri.                                                  
"Jennifer caaara" Era la voce stridula di quella pocodibuono di Claudia. La ragazza di Josh.                          
"Claudia? Che ci fai qui?" Disse la ragazza andando incontro alla spagnola, seguita da Sam.                       
"Beh, Josh si è addormentato sicchè sono venuta a fare due passi.." Jennifer strabuzzò gli occhi.                   
"Oh, non sapevo che dalla spagna all'america fossero 'due passi'. " Sam ridacchiò. "Spagna?" Jennifer fece 'si' con la testa.
"Già. Ha chiamato Josh dicendo di essere a Madrid.. Esiste un altro posto che si chiama Madrid ma non è in Spagna?" Claudia si rabbuiò un attimo, quindi scosse la testa.    
"No, tesoro. Alloggio qui a Los Angeles da..una settimana? " La spagnola posò lo sguardo su Sam.       
"Okay, e Josh?" Claudia rise "Te l'ho detto, si è addormentato e sono venuta a fare una passeggiata" Prese una sigaretta dalla borsa quindi si rivolse al modello. "Hai da accendere?" Lui scosse la testa.                   
"Non fumo"        "Che noia. Bello quanto ti pare ma non sai di nulla" Jennifer si era scaldata.                     
 "Josh è a Los Angeles?" Claudia si accese la sigaretta. L'accendino quindi ce l'aveva eccome                   
"Si, bella. Che succede, Hoult ti ha dato alla testa? Sembri poco sveglia" Jennifer strinse i pugni.         
"Okaay, basta così. Vieni, ce ne andiamo" Iniziò Sam. "So a cosa stai pensando, Lawrence. Si, è nella tua stessa città e non pensa a venirti a trovare. Evidentemente ha altri svaghi. Tipo me. Dio come ce la siamo spassati dopo che ti ha chiamata. Poverino, si sentiva in colpa. Menomale che c'ero io a ricordargli che avevi avuto un wrestling con il tuo Nicholas. Ah, menomale che c'era Superman che ultimamente ti sta scortando un po' ovunque..Se pensate di star scappando dai paparazzi vi sbagliate. Sam way e Jennifer Lawrence ovunque. Mi state venendo a noia" Claudia fece un tiro e rilasciò il fumo in faccia a Jennifer. " E' normale che Nicholas si sia voluto vendicare. E c'è riuscito. Anche se rimani bello, Sam Way. Jennnn, dovresti s e r i a m e n t e scusare Josh. Posso portare le sue scuse? Io volevo davvero venirti a trovare, ma non c'è stato verso. Scusalo. Forse non…"      
 La bionda strinse i denti. "Cosa stai insinuando? Lui mi vuole bene, sennò perché mi avrebbe chiamato? Devo ringraziare anche te per questo?" Claudia annuì ridacchiando.                                   
"Se ti volesse davvero COSI' tanto bene, perché ti avrebbe detto di essere in spagna quando è a Los Angeles? Fatti due calcoli, Lawrence. " Jennifer era indecisa se tirarle un pugno o mandarle di traverso la sigaretta.   
"Non credo che abbia cambiato opinione su di me così in fretta."  
"Le cose cambiano. Forse si è semplicemente accorto chi merita di stare al suo fianco. Ora, devo seriamente andare. E' stato un piacere parlare con voi, e con te, Sam. Grazie delle tue belle parole. Se anche tu vuoi cambiare le cose, le opinioni.. chiamami." Fece l'occhiolino e sparì. Passarono neanche dieci secondi che Sam scosse la testa e scoppiò a ridere.              "
E' pazza, non darle peso. Magari Josh aveva qualche incontro di lavoro.." Ma la bionda si era rabbuiata. 
 "Si trova sempre un po’ di tempo per la tua migliore amica.. Voglio tornare a casa"  
Era l'una e mezza quando l'attrice rincasò. Aveva salutato Sam con un grande abbraccio, quindi si era introdotta nell'appartamento. Appena varcato l'ingresso, aveva cominciato a singhiozzare, cercando di non svegliare Laura, ma era troppo tardi. La sua amica comparve stropicciandosi gli occhi. Indossava il suo pigiama con i cocomeri e due ciabatte a forma di cane. Anche se la cosa avrebbe fatto ridere Jennifer in un altro momento, la ragazza scoppiò a piangere. Si lasciò andare, come faceva sempre quando era con Liz. 
"Pensavo che uscire con Sam ti potesse far stare meglio..Non devi chiudere le tue uscite per Nicholas, anzi. Devi smettere di piangere per lui, non devi dargli importanza" Jennifer annuì lasciandosi abbracciare.        
"Si, la vita va avanti.." Ma Lizzie, che di solito capiva sempre il suo stato d'animo, quella volta non ci aveva azzeccato per nulla. Jennifer si asciugò le lacrime che non erano affatto per Hoult. Non avrebbe mai ammesso che stava piangendo per Josh.



//Yayyyyyy, eccomi dopo.. tremiladuecentoquarantasette secoli. Mi spiace di avervi fatto aspettare così tanto, chiedo perdono. Ma ora eccomi quaa con un nuovo e luungo capitolo :D Allora, analizziamolo.Abbiamo la nostra Jen che si è svegliata ammaccata come una mela baka (?), un Sam cotto come una mela, una Lizzie premurosa come una mela, un Nicholas che ancora non si vede, come le mele, un Josh che si è fatto sentire solo al telefono.. mela ! E poi c'è Claudia, la mela più pallosa. La odiavo mentre scrivevo, mi spiace magari di avervi irritato nella lettura, voglio essere solidale e dichiarare che anche io l'ho odiata ! Comunque, presto.. moooolto presto Josh si materializzerà con Jen. Siih. Con jen. mlmlmlm niente spoiler. Jennifer è veramente distrutta ma cerca di essere forte, e io cerco di descriverla al meglio.. si sta chiudendo in se stessa perchè tra un po' non parla neanche con Laura, piange e basta. Vi avverto anche che con Nick-palla-di-lardo non è ancora finita ! E che per ora sono mooooolto più incline a creare una Joshifer che una.. Samnifer (?)  anche solo per il gusto di togliere Claudia dalle baaalls. Altri nomi per la ship? Sempre se c'è qualcuno che gli shippa, ew. Vabbè. ringrazio le recensioni, mi fate felice ! Ovviamente recensite più che potete, anche con critiche e consigli, sono ben accetti! Ma recensite, non vi limitate a leggere ohw. Con amore, <3


Jenosh

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Capitolo 5
*** Pace. ***


Il giorno dopo si fece forza. Lo fece per Laura, che la costrinse ad alzarsi e a dimenticare Nicholas. Ma ora lei aveva Josh in testa, ma si.. vergognava ? Si vergognava ad ammettere che al suo migliore amico non importava più niente di lei. Dopo una specie di colazione, Jennifer si fece una doccia ghiaccia che le avrebbe fatto venire la polmonite e sciolto la gamba di gesso, aveva detto Lizz. Da quando Nicholas l'aveva tradita, Jennifer era andata a vivere con Laura in un appartamento che condividevano ai tempi in cui Laura andava al college e Jennifer a scuola di recitazione. Poi avevano girato il mondo, e quella casa era stata lasciata al suo destino. Poi l'attrice si era stabilita in una casa con Nicholas, e Laura era tornata nel vecchio appartamento. E ora Jennifer viveva con lei, con la condizione che Laura le facesse un po' da seconda mamma. Non poteva muoversi facilmente, sicche la sua amica faceva in modo che Jennifer avesse il massimo di comfort. Le stava vicina il più possibile per impedirle di ricadere nelle crisi di pianto o di cascare giù dal divano. Verso mezzogiorno era venuto Sam con tre pacchetti di cibo cinese e lattine di coca-cola a gogo. Sembrava di essere tornati ai tempi del college. Ridendo e scherzando, si fecero le due del pomeriggio. Il tempo era nuvoloso e prometteva pioggia, così Sam le propose una giratina semplice per sgranchirsi le gambe. Dopo aver convinto Laura, i due scesero in strada.                                                  
"Non hai parlato troppo come al solito.. Che ti prende Jen?" Chiese Sam mentre camminavano.            
"Solite cose.." Rispose ammiccando Jennifer, mentre posizionava le stampelle sotto le ascelle. Sam sospirò.  
"Dovrai lasciartelo alle spalle, prima o poi." Jennifer pensò istintivamente a Josh. A tutti i momenti di cazzeggio sul set e non. Tutte le interviste, le uscite, le confessioni, le pizzate, i film, le risate.. No, non era a lui che doveva pensare. Nicholas. Sam si riferiva a Nicholas. Era brutto perdere due persone importanti nell'arco di pochissimo tempo. Aveva bisogno di Josh più che mai ora che con  Nick le cose non andavano per il verso giusto. Il suo migliore amico avrebbe dovuto confortarla, non mentirle e fregarsene spudoratamente. Jennifer era sempre stata comprensiva nei suoi confronti, e lo aveva sempre aiutato nei momenti più bui. Ma ora lui dov'era?                                                                                                                          
 "..Mi stai ascoltando?" Sam schioccò le dita riportandola alla realtà. 
"Eh, si?" Sam rise  "Stavo dicendo che sarà dura per te lasciartelo alle spalle. Ma ora dobbiamo affrontare il processo, devi testimoniare contro di lui.. Non so se ce la farai, ma devi provarci. So che lo ami ancora, e che non vuoi che finisca in carcere, ma devi pensare a cosa farebbe se fosse rimesso in libertà, lo capisci Jen?" La bionda annuì distrattamente, cercando di levare Josh dalla sua testa. Josh, Nicholas, Josh, Josh…                     
 "La vita è tua, okay. Ma guarda come ti ha ridotto il tuo ragazzo, quello che ami alla follia e che dovrebbe amarti di rimando. Non voglio stressarti Jennifer, ma..fai ciò che ritieni giusto" Le accarezzò la guancia mordendosi il labbro, quindi lei si voltò a guardarlo. Aveva le guance arrossate dal freddo, in contrasto con la pelle quasi bianca. Aveva una sciarpa posizionata distrattamente intorno al collo. Gli zigomi pronunciati erano anch'essi arrossati. E poi c'erano gli occhi. Grigio, blu, verde..C'erano infinite sfumature di colori. Sam si avvicinò a lei, la mano premuta a coppa sotto il suo mento. Le lunghe dita di lui accarezzavano la guancia morbida di lei. La bocca di Sam si avvicinava sempre di più, così come i suoi occhi. La pupilla si dilatava, le ciglia svolazzavano. I denti mordevano la carne del labbro inferiore, rendendo Sam ancora più sexi di quanto non fosse già. Mancò veramente poco al bacio. Jennifer si scansò in un attimo di lucidità, spostando Sam. 
"Io.. non posso, scusami" Si girò e stampellò via, verso la casa, seguita dalle urla del modello. Salì a fatica i pochi scalini, quindi si chiuse la porta alle spalle, ansante. Aveva il viso infuocato e il cuore che le martellava nel petto. Non poteva baciare Sam, per quanto lo desiderasse. Lei amava Nicholas. Laura era uscita, evidentemente aveva sospettato che l'uscita dei due si sarebbe prolungata, quindi ne aveva approfittato per andare chissà dove. L'attrice si trascinò sul divano scossa dai singhiozzi, quindi si addormentò nell'arco di una mezz'ora. A svegliarla fu il campanello che suonava. Impugnò le stampelle sottobraccio, quindi zoppicò fino alla porta, aprendola. Il fiato le morì nel petto non appena vide chi aveva suonato, svegliandola.       
"Josh?!" Il ragazzo aveva i capelli tirati in su, una felpa arrotolata ai gomiti, un paio di jeans e un..trolley?!  
"Si, sono venuto a trovarti." Sorrise radiosamente, portandosi una mano dietro i capelli castani.                
"Alla buon ora" La ragazza si appoggiò allo stipite della porta con la spalla. Moriva dalla voglia di abbracciarlo, ma al contempo gli voleva tirare uno schiaffo o picchiarlo con il suo stesso trolley. Aveva portato perfino una valigia per farle credere di essere appena tornato dall'aeroporto. Che razza di bugiardo! "Non sei contenta di vedermi?" Disse lui, il sorriso che piano piano si andava spegnendo.                         
"Tira tu le conclusioni, Hutcherson." Jennifer incrociò le braccia al petto, gli occhi che le si addolcivano alla vista di Josh che si intristiva, ma doveva essere forte e chiarire le cose. Dirgli che non voleva vederlo più. 
"E' perché non ti ho chiamato ieri sera? Dio, ho provato in tutti i modi. Ero a Madrid, avevo una cena importante e ho dovuto depositare il cellulare in un cestino all'entrata, perché dovevano collaudare un marchingegno e non dovevano essere ripresi. Mi aveva invitato Charles, il fratello del mio manager, e non potevo dirgli di no. Mi spiace, la cena è finita un sacco tardi e pensavo che stessi dormendo.." Sorrise debolmente, quindi si avvicinò a Jennifer per abbracciarla ma lei si scansò, entrando in casa propria. "Ma che..?" Provò a dire Josh, seguendola nell'appartamento.
"Davvero una bella storia, Hutcherson. Peccato che io sappia come te la sei spassata ieri sera. Se con 'marchingegno' intendi chissà quale nuovo gioco erotico che avete provato tu e Claudia sei più credibile. Patetico" Josh arrossì fino alla punta delle orecchie.
"..Che c'entra Claudia? Qui parliamo di me e te, non tirare in ballo lei adesso. Sono venuto per te"            
"Puoi dire semplicemente che te la sei scopata di brutto e non hai trovato tempo per me, almeno non sembri più bugiardo di quello che sei. Ah, e grazie per avermi confortato. " Josh strabuzzò gli occhi.                      
"Ho avuto un periodo infernale, e ho saputo solo ieri di quello che ti era successo. E ora sono qui per confortarti, ho fatto un viaggio lunghissimo e tu mi liquidi così? Sono qui per te, per stare con te" Jennifer tremò leggermente e si portò la mano sulla tempia, respirando debolmente.                                                  
"Non posso credere a quello che mi stai dicendo. Sai, mi viene da ridere! Sei solo un bugiardo patentato del cazzo. Si dice che si provi una strana sensazione quando qualcuno ti mente ma tu sai la verità. La mia è solo rabbia, Josh. La rabbia enorme perché non solo mi hai mentito, ma ti sei addirittura dimenticato di me e dei miei cazzo di fottuti problemi !!" Concluse urlando, le lacrime che minacciavano di scendere.             
"Jen, si puo' sapere cosa cavolo stai dicendo? Di che verità parli? Non ti ho mai mentito, e non mi sono dimenticato di te! Ho preso il primo aereo disponibile quando oggi dovevo girare perfino una scena importante, ho mollato tutto per te, e te lo ripeto" A Jennifer scappò una risatina isterica.                         
"Verità? Vuoi la verità, Hutcherson? A me bastava la tua di verità.." Si lasciò sfuggire un singhiozzo.          
"Ieri sera ero a un parco, con..con un mio amico. E sai chi ho incontrato?" Josh scosse la testa. "Ho incontrato la tua ragazza, Claudia. E sai che mi ha detto? Che ti aveva lasciato addormentato dopo la bella trombata che avete fatto in hotel. Qui. A Los Angeles. Mi ha detto che siete qui da una settimana, e che nonostante lei ti abbia incitato più e più volte di telefonarmi e di venirmi a trovare, tu l'hai ignorata. MI hai ignorata. E come se fossi una cretina, ti presenti a casa mia con tanto di valigia e di faccia tipo alla 'ei,sono qui per confortarti, anche se sono qui da una settimana e ti ho mentito mi abbracci? Ho la faccia da stupida? Davvero, smettiamola di giocare. Avresti già dovuto troncare la nostra amicizia da un pezzo, se ti sei stufato di me.. Io credevo in te, avevo la massima fiducia.." La voce le si spezzò "Io avevo bisogno di te.."             
"Jenn.." Josh si chinò su di lei mentre l'attrice si sedeva sul divano, come se fosse stata privata delle sue forze.
"Jennifer, sono tutte cavolate" Jennifer lo guardò truce. "Non continuare a mentirmi!!" Urlò.                 
"Jen, ascoltami, ti prego." La bionda serrò con forza gli occhi, scuotendo la testa. "Come intendi ferirmi, ora? Quale fottuto piano, quale bugia…Per favore, vattene." Si alzò con fatica, poggiandosi su una sola gamba. Impugnò le stampelle e urlò a Josh di andarsene, le lacrime salate che le inacidivano la gola. "Ho già perso Nicholas nel peggiore dei modi.." Singhiozzò acida, mentre una lacrima le rigava la guancia.         
"Shrader, ti prego.." Josh la chiamava raramente col suo secondo nome. Nome che conoscevano in pochi, anche se effettivamente era scritto ovunque, accompagnatore del 'Jennifer Lawrence'.                              
"Sono tutte cazzate. Lasciami parlare." Le prese dolcemente le mani che minacciavano di colpirlo. Jennifer in futuro non avrebbe mai ricordato il perché avesse deciso di farlo parlare. Forse era stata la sua vicinanza, che le aveva rilassato i nervi tanto quanto li aveva alterati. Josh era una malattia, ma anche la cura.            
"Non vedo Claudia da poco più di quindici giorni. Sapevo che sarebbe stata a Los Angeles in questa settimana, e le avevo perfino chiesto di venirti a trovare per conto mio. Ovviamente so che lei non..insomma, tu non le vai esattamente a genio, quindi non ci contavo troppo. Ti ho chiamato molte volte, appena avevo due minuti liberi ma.. non mi hai mai risposto." Era vero. Un brivido percorse la schiena dell'attrice mentre ricordava che, insieme alle chiamate perse di Nicholas, ce n'era sempre almeno una di Josh.                   
"Ma io..No, Josh, non ti credo.. Quando mi hai chiamato, eri con lei. E' lei che ha fatto interrompere la nostra conversazione.." Il nervoso le saliva solo a ricordare Claudia, ma Jennifer si stava comunque addolcendo.  "No, no. Avevo appena letto su internet di quanto era successo tra te, Nicholas e quell'altro ragazzo. Mi sono spaventato a morte e ti ho subito chiamata..Poi mi è arrivata una videochiamata di skype con Claudia, e il mio computer ha risposto in maniera automatica..e' un'opzione che ha messo Claudia al mio pc e non chiedermi come abbia fatto... Lei mi ha costretto a buttarti giù. Sai com'è. Sai come non accetti un 'no' "    Jennifer fu colpita come da un'onda di speranza. Iniziò a tremare, scossa dai brividi.                                
"Quindi tu non ti sei dimenticato di me? Mi..Mi vuoi ancora bene? Non sono un peso per te?" Josh rise.    
"Dio Jenn, dovresti conoscermi meglio di tutti ma in questi momenti sembri una ragazzina in crisi adolescenziale, con mille domande e dubbi, dai, non dirmi che hai pensato davvero che io.." Guardando l'espressione della amica, però, capì che non era una bugia. Che lei aveva davvero temuto di perderlo. "Dio, Shrader.." Gli occhi le luccicavano mentre due o tre lacrime si erano fermate a metà della sua guancia destra. Odiava essere chiamata Shrader, non lo permetteva a nessuno tranne che a Josh.                                           
Il ragazzo l'attirò a se con delicatezza ma anche con evidente sollievo. Lei si buttò a capofitto tra le sue braccia, respirando a pieni polmoni il profumato odore di bucato sovrapposto a quello di deodorante. Amava quel profumo così naturale, profumato di suo, senza l'aggiunta di colonie. Quello era Josh.                       
"Dimmi che mi vuoi bene.." Grugnì la ragazza, non accorgendosi di aver ripreso a piangere. Il ragazzo rise.   
"Sembri una ragazzina di diciassette anni, Jen. Io non ti voglio solo bene, penso di amarti di bene.. Sei la mia migliore amica. E ora sono qui per te, sono qui per stare con te." La guardò. La guardò quasi come un padre guarda sua figlia, quasi come il fratello maggiore guarda la sorellina che, per quanto possa essere rompiscatole, fa parte della sua vita e non vorrebbe che ne uscisse, mai. La guardò come Josh Hutcherson guarda Jennifer Shrader Lawrence.                                                                                                                
"Mi sei mancato." E affondò il viso rigato di lacrime nella sua felpa, stringendolo fino a fargli male.           
 
Quando Laura rientrò a casa, le braccia rigate dalle buste di plastica piene di spesa, trovò le serrande tirate leggermente giù. Quella era un'atmosfera da film. Si chiuse silenziosamente la porta alle spalle, quindi posò le buste dietro di se, curiosa. La tivù del salotto era accesa, e stava probabilmente trasmettendo un film dell'orrore a giudicare dal sottofondo tetro. Sdraiata sul divano, c'era una figura piuttosto ingombrante. Sembrava una foca grinzosa e obesa, avrebbe detto Jennifer. Mezza avvolta nella coperta di lana a quadri, era difficile distinguerne i tratti. La mora avanzò silenziosamente impugnando un ombrello nel caso si trattasse di un intruso. Sembrava molto la pantera rosa, con i suoi movimenti furtivi. La figura si mosse.    
"..Laura?" La ragazza saltò, squittendo. Non era la voce di Jennifer, non era la voce di Sam. Chi era?       
"Laura, dio, quanto tempo! Tranquilla, sono, anzi, siamo, Josh e Jenn. Lei non è molto di compagnia perché si è addormentata ahah. Avvicinati, non mordo mica sai" Josh spense la tv e accese la lampadina, illuminando il suo viso pulito privo di barba, anche se un po’ assonnato. Accucciata sopra di lui, con la testa sul suo petto, c'era Jennifer. La gamba di gesso occupava praticamente mezzo divano, ma i due avevano trovato il modo di incastrarsi alla perfezione, o quasi. I capelli corti i Jennifer erano sparsi e scarruffati, mentre la mano destra di Josh le carezzava la testa.                                                                                      
"Josh, che bellissima sorpesa..Jenn sta davvero male dopo quello che è successo con Nick.." Sospirò.      
"Mi spieghi che è successo, esattamente? I giornali sono parecchio vaghi, suppongo perché nessuno di loro sa come è andata..Si aspettano gli sviluppi da parte delle testimonianze ma.." Laura si sedette su una poltrona, spiegando al ragazzo per filo e per segno quanto ne sapesse lei. Anche Jennifer non era stata precisa sull'argomento, aveva dovuto tirare fuori le parole fino a scoprire che Nicholas l'aveva quasi violentata, Sam l'aveva salvata ricevendo in cambio cazzotti e calci. E Hoult aveva sparato a Jennifer, ritrovandosi al fresco, in attesa del processo. Josh si sentì inorridito. Nicholas con le sue manacce viscide che toccava Jennifer contro la sua volontà? Un formicolio gli crebbe sulle mani, quindi strinse involontariamente l'amica verso di se. Un moto di gelosia crebbe anche nei confronti di Sam, Sam Way. Ultimamente i giornali di gossip, internet, ma specialmente i telegiornali erano invasi da foto della nuova 'coppietta'. Il modello e l'attrice più potente di Hollywood. Foto ovunque. Si erano baciati? Erano fidanzati? Lui l'aveva già portata a letto? Quanti momenti speciali avevano condiviso mentre Josh era a Madrid? Jennifer aveva pianto con lui? Lui l'aveva chiamata 'Shrader'? Avevano riso quante volte? Strinse il pugno sinistro, mentre le dita della mano destra giocavano con i ciuffi della ragazza addormentata tra le sue braccia. Non erano quelle le domande che avrebbe dovuto farsi. Lui era fidanzato con Claudia, anche se la loro relazione ne avrebbe risentito dopo tutte le bugie che la sua ragazza aveva detto a Jennifer.                   
"Beh, che fai, rimani?" Josh guardò Laura, risvegliandosi dai suoi pensieri.                                                 
 "Uh, Ehm, no. Cioè, rimarrei volentieri, ma non credo che al suo ragazzo farebbe piacere.." borbottò Josh   "Il suo ragazzo? Se ti riferisci a Sam, mettiti l'anima in pace. Tra loro non è ancora successo nulla, credo" Josh sorrise nella penombra "No, comunque.. Jennifer deve passare dei momenti.. da sola..? E poi dovrebbe chiedermelo lei e.."          
"La nostra Jen ha bisogno di te più di quando abbia bisogno di starsene sola..E' troppo orgogliosa per chiedertelo, sicchè scordati che io accetti un no. E poi non dirmi che sei venuto per non rimanere.." Sorrise soddisfatta dell'espressione sconvolta sul volto di Josh. "Sai, fai paura. Sei  terrificante quasi come lei.." Josh indicò la testa bionda che aveva iniziato a russare. Risero piano, per non svegliare la loro amica.                                                                                                           
"E' quasi l'ora di cena, vi lascio venti minuti per dormire ma poi devi svegliarla. " Laura si alzò stiracchiandosi quindi si avvicinò ai due.                                                                                                                              
"Grazie davvero, Josh, per la visita. Da quando ha mollato Nicholas non ha mai avuto un sorriso così ebete nel sonno" Ridacchiò allontandosi, lasciando Josh con le guance infiammate e il cuore a mille.
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Yayyyy, eccome qua. Diciamo che ho scritto questo capitolo indecisa se pubblicarlo o meno. In realtà non volevo far riappacificare e chiarire i Joshifer così in fretta, ma.. le dita sono partite da sole e hanno dato il via a una cosa dolciosa.. Qui abbiamo un Sam friend-zonato, che di certo non si arrende così facilmente, una Claudia che ne passerà delle cotte e delle crude..*MUAHHAHAHA*...ma finalmente, ho concesso un po' di pace alla nostra Jen, povera. Finalmente, e dico FINALMENTE, sembra che avrà un po' di pace. MA…C'è sempre un ma. Si, perché sono Sadica, e non mi basta di far finire tutto bene, aaanzi, *sfregata di mani*. Non è ancora finita. Sarà una strada luuunga e tortuosa, non è finita con Nick, ne' tantomeno con Claudia, Sam..E chi più ne ha più ne metta. Però vi ho concesso un capitolo dolce e Joshifer, ma vi assicuro che quando mi ci metto posso rendere le cose ancora più dolci, diabetiche. Sicchè, non avete ancora assaggiato M I N I M A M E N T E il lato Joshifer che è in me. Buona fortuna nel farlo, perché quando leggerete quei capitoli verrete ricoverati d'urgenza per eccessività (?) di zuccheri. Bene, con questo vi saluto. Un abbraccio gigante a tutti voi che recensite *abbraccia*, come sempre, vi chiedo di farmi sapere che cosa ne pensate tramite anche solo una miniminiminiminimini recensione. Mi serve per avere consigli ma anche critiche, mi serve per migliorare la storia, per sentire il vostro parere. E' brutto avere duecento e passa views per ogni capitolo senza sapere che cosa ne pensate di come/cosa/quando/dove/perchè scrivo. Vabbeh, vi ringrazzio infinite davvero, perché mi diverto un monte a scrivere :3 Un graaaaaaaaaaaaaaaaaaaaande abbraccio e 3. Vi saluto immensamente.
Jenosh
 

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Capitolo 6
*** Confusione ***


"Mi hai capito bene, Claudia. Jennifer è davvero in stato pietoso, ferite esterne e interne. E tu le frantumi il cuore ancora di più? Sei davvero una merda" Stava quasi urlando, Josh Hutcherson, ma non voleva di certo svegliare Jennifer che dormiva beata imbalsamata da una coperta di  lana.                                                  
"..Sono gelosa, Josh. Anche il fatto che tu venga a LA e vai a trovare lei prima di me..le voci girano, Hutcherson. Forse sono voci di corridoio, forse no. Rumor, Hutcherson. Ho paura di perderti" Ma perché ,dio, quando qualcuno si arrabbiava con lui, lo chiamava con il cognome. Odiava questa cosa, ma odiava ancor di più Claudia che cercava di fare l'offesa e gelosa, quando l'unica che ne aveva il diritto era Jen.                   
 "Mi perderai se continui a fare queste stronzate. Jennifer sta soffrendo davvero molto, e non puoi usare la scusa della gelosia. Tu sei sempre venuta prima di lei, ho sempre cercato te, ho rinunciato a lei per stare con te. Non devi essere gelosa, Claudia. Io ti amo con tutto me stesso, ma davvero..non so..la nostra relazione ne ha risentito..Se continui a fare l'idiota la nostra relazione ne risentirà." Sentì un gridolino dall'altro capo del telefono.          
"Che cosa? Mi stai lasciando?" Esclamò la ragazza, la voce che era salita di un'ottava.  
"Non ti voglio lasciare..Ma quello che hai fatto è davvero tremendo. Sai quanto Jen abbia bisogno di me"    *E io di lei*   
"Certo, Jennifer di qui, Jennifer di là. Jennifer è ferita, Jennifer ha bisogno di me. Dio santo, Josh. E non dovrei essere gelosa? Alla fine quella che si scoccia sarò io.." Singhiozzò.                           
"Non piangere, 'kay? Ne riparliamo oggi pomeriggio, lei si sta svegliando. Ho bisogno di chiarire le cose, a modo. Va bene? " Tentò di addolcirsi ma la rabbia gli ribolliva nelle vene come fuoco.  
"LEI?! Quella puttana viene sempre prima di tutto! Sai cosa?"  
"Non chiamarla così.." 
"Vaffanculo, Hutcherson." E attaccò.      
Josh sbraitò e imprecò quasi silenziosamente, trattenendosi a stento dal dare pugni e rompere tutto.        
"..che succede?! Josh?" Una voce strascicata proveniente dalla Lawrence riuscì a placare i nervi tesissimi dell'attore. La bionda sbadigliò e diede delle paccate sul divano, invitando Josh a sedersi vicino a lei, che non si sarebbe alzata. Era ovvio. L'uomo scoppiò in una risatina inquieta, quindi andò a sedersi.                     
"Ehi.." Le portò una ciocca ribelle dietro l'orecchio. Un gesto davvero dolce.                                           
"Cos'era tutto quell'urlare? Che ore sono? Ho faame" Sbraitò, come una bambina di sei anni.              
"Sono le..sette e mezza passate. Ieri sera avrei dovuto svegliarti per venire a cena, ma davvero non ce l'ho fatta..Eri così stanca e felice" Le rispose Josh sorridendo lievemente.                                                      
"Hai dormito qui?" Jennifer sentiva le guance farsi rosse. Non era la prima volta che dormiva con Josh, ma doveva ammettere che era stata una delle migliori dormite da quando si era lasciata con Nick.                   
"Oh no, certo che no. Mi sono addormentato su questa poltrona, a guardarti. Eri un angioletto"                     
"Oddio chissà come sei stato scomodo" Josh scosse la testa. Avevano evitato l'argomento Claudia, ma presto sarebbe arrivata la domanda, lo sentiva. Jen era curiosa di natura.       
"Andiamo a fare colazione?"  Laura era andata a fare delle commissioni in banca, tanto c'era Josh che avrebbe sorvegliato Jen. Passarono la mattinata in tranquillità, appollaiati sul divano come la sera precedente, ridendo e commentando i vari telefilm che stavano guardando. A un tratto, suonarono alla porta. Si alzò Josh.          
"Vaaaado io" Trotterellò fino alla porta d'ingresso, spalancandola. Era stato un esemplare di Josh Hutcherson felice, fino a quel momento. L'allegria sparì non appena vide chi aveva suonato. Sam Way. Un fusto di prima categoria. Occhi azzurri e capelli neri, un viso spigoloso privo di barba. Profumava. Aveva un mazzo di fiori nella mano destra. Margherite e fiori di campo, i preferiti di Jennifer. I due si squadrarono per qualche istante, incerti. Poi Sam, parlò, titubante.       
"Piacere di conoscerti dal vivo, finalmente. Io sono Sam Way..Jennifer è in casa?" Josh cercava di alzarsi sulle punte dei piedi, senza far vedere cosa stava facendo. Non sarebbe mai stato all'altezza di Sam, in tutti i sensi. Lui era bello, alto, magro. Un viso da dio greco.   
"Uhm, certo, entra pure" Borbottò Josh tenendo lo sguardo alto, gonfiando il petto. Una volta che il ragazzo fu entrato nell'appartamento, Josh si chiuse la porta alle spalle. I due raggiunsero Jennifer che aveva allungato il collo per cercare di vedere chi fosse.
"Sam?!" Sussultò. "Jenn, se non è una presenza gradita lo mando via" Disse Josh a mo di padrone della situazione. La ragazza scosse la testa.
"Questi sono per te.." Sam era titubante mentre si avvicinava alla ragazza per porgerle i fiori. Biascicò un 'grazie', le guance arrossate, gli occhi scintillanti che scrutavano Sam. Anche lei si accorgeva che era bello, dio se era bello. Josh si sentiva estremamente di troppo, ma non riusciva a togliere lo sguardo da Jen, la sua Jen. No, non era sua. L'attrice guardava Sam Way come si guarda un pezzo di pizza dopo due giorni di dieta. Desiderio. Ma anche timore.                                         
"...Possiamo parlare?" Jennifer annuì. "Riguardo a quello che è successo ieri.. mi dispiace. Sei uscita da una situazione simile con Nick e..non volevo farti soffrire, o riportartelo nella testa." La mente di Josh iniziò a volare via, in film mentali. Che era successo ieri? Jenn aveva beccato Sam con un'altra? Una situazione 'simile a quella con Nick'. Si, doveva essere così. Quindi i due uscivano insieme. Erano vere le voci dei tabloid. Cazzo. Si erano baciati? Lui l'aveva toccata? Aveva sfiorato le sue labbra ? Sentì una rabbia assurda montargli in corpo. Strinse i pugni più e più volte. La vista gli si stava offuscando dal tentativo di non strillare. Che gli succedeva? Non poteva essere gelosia, no. Lui amava Claudia, ne era sicuro. Quando vedeva Jen il cuore gli batteva di gioia, ma era gioia. Con Claudia invece sentiva proprio le farfalle nello stomaco. Non era nervosismo, o forse si. Cioè, era nervoso dall'amore.
"Non ti devi preoccupare, Sam. Sono io che devo chiederti scusa..Per essere scappata così." Il modello guardò Josh, quindi propose a Jennifer di andare in una stanza da soli. Lei annuì e lo portò in terrazza. C'era la porta a vetri, anche se non poteva sentire le voci. Il ragazzo si sedette di fronte alla tv. Il suo autocontrollo diceva di non sbirciare. Insomma, non era più un ragazzino. Era un uomo. E anche fidanzato. Cosa gliene fregava a lui degli inciuci di Jennifer? Niente. Ecco.
"Scusami davvero. Non so che cosa mi sia preso. Non voglio rovinare la nostra amicizia per questo, per quello. Per ciò che è successo, per ciò che sto per dirti.. Jennifer, devi sapere che io.. Non so dove ho trovato il coraggio per parlartene ma..Ho avuto una cotta per te, ai tempi del liceo. Una bella cotta. Tipo che ti seguivo con lo sguardo ovunque passassi, che cercavo di uscire con te..Quando andavamo al cinema, volevo sempre baciarti. Dio, quelle labbra che non si fermavano un secondo, da strapparle a morsi. Quando ti abbracciavo, sentivo qualcosa di caldo, freddo, bum. Mi sentivo a casa, ero felice. Ma tu stavi diventando famosa, giravi il mondo, scintillavi come una stella sul red carpet..Eri troppo per me. Io non valevo nulla, anche se ero uno 'famoso'. Ma non ho mai rinunciato a te. Ho avuto altre ragazze, okay, sono stato innamorato..okay. Ma quello che ho provato appena ti ho rivista, non è stata semplice amicizia. Non ..dio, sembro un ragazzo di quindici anni. Perché quando sto con te mi sento un'adolescente con mille problemi, ma non voglio andare di fretta. Tu ami Nicholas, e lo so, non voglio forzarti. Avresti mille problemi, tra paparazzi, gossip, critiche..Sono andato troppo di fretta, lo so. Lo so, sono un cazzone. E non sai quanto mi dispiace, davvero. Sono un casino, io.. "  Si fermò, vedendo che Jennifer aveva le lacrime agli occhi.     
"Sono parole bellissime, Sam. Ma non so cosa sta succedendo dentro la mia testa, è un casino assurdo. Credimi, avevo una voglia matta di baciarti ma..non so. Amo Nick, credo, anche se è uno stronzo.."                 
"Non ti devi preoccupare, non altererò le cose. Saremo amici e basta, okay? Non forzerò i tuoi tempi. Non ti rinfaccerò di essere innamorato o cose simili. Non ti stresserò, davvero. Hai tutto il tempo del mondo e.."
Eppure, per quanto si sforzasse di essere ragionevole, non ce la faceva. Sam le dava una strana scossa, una strana sensazione allo stomaco. Una scintilla che si era spenta con Nicholas, ma si sarebbe mai riaccesa? Le labbra carnose del ragazzo continuavano a parlare, parlare.. Le si stavano fondendo i neuroni. Sibilò un 'ssh', prima di avvicinarsi alle labbra del ragazzo con le sue. Lo guardava dritto negli occhi, quegli occhi così sfumati e espressivi. Sfiorò delicatamente la bocca di Sam. Un bacio fantasma. E si ritirò.          
Cosa aveva provato? Un fuocherello aveva cominciato a scoppiettarle nella bocca dello stomaco. Voleva di più, oh si se voleva di più.
"..wow. Non puoi lasciarmi così.." Commentò il ragazzo, la gola secca e la voce incrinata, indeciso sul da farsi. Era un bel ragazzo sicuro di se, ma quando stava con Jennifer andava in tilt.                                                                                                                                     
"Non voglio correre Sam, ti prego. Ora come ora ho bisogno di tempo.." Non sapeva perché l'avesse baciato. Il modello annuì piano, quindi rientrarono. Josh aveva una faccia pressocchè sotto shock, ma nessuno dei due parve notarlo. Jennifer accompagnò l'amico alla porta.
"Prima di andarmene..com'è stato?" Non era stato un vero e proprio bacio. Ma entrambi avevano sentito una scarica elettrica, chi più forte chi meno.           
"Hai davvero un buon sapore, Sam. " Sorrisero, quindi il ragazzo girò i tacchi e se ne andò, il cuore a mille. Jenn sospirò, quindi rientrò in casa.                                    
"Bello spettacolo" Commentò aspro Josh. L'attrice ridacchiò nervosa, quindi andò a sdraiarsi accanto a lui. "Davvero, mi ci sono fatto due belle seghe" Josh, che si aspettava una risata, rimase spiazzato quando l'amica iniziò a piangere.
"Ehi, ehi ehi, Calma. Respira" Tutto l'acidità che aveva intenzione di usare, svanì.                                         
"Josh, ho fatto un casino. Non dovevo farlo, cazzo. Merda" E singhiozzava, mentre Josh l'abbracciava.     
"Ti piace?" Domandò lui, facendole un grattino sulla schiena.  
"Sinceramente, a chi non piace Sam Way? Ma l'amore..non ne sono innamorata. Amo Nicholas, non amerò nessun altro come ho amato lui. Mi ha rovinato la vita, quel coglione" Lei gli salì a cavalluccio. Era difficile, in quella posizione, mantenere l'autocontrollo per Josh. Ma non doveva fare cazzate, no.                                                                         
"Josh, sei il mio migliore amico. Non puoi immaginarti come mi sono sentita appena Claudia mi ha detto quelle cose.." Il cuore dell'uomo avanzò di battito in battito.                                                                     
"Jenn, oggi mi vedo con Claudia. Parleremo di questa storia.." La ragazza si strinse stile koala a Josh.      
"Che vuoi dirle?" domandò inalando il suo odore profumato.  "Non so..Dovrei porre una pausa?" Jennifer si staccò dall'abbraccio, guardandolo negli occhi. "Devi fare sempre quello che ti senti di fare. " Forse era meglio che Josh non facesse quello che invece si sentiva di fare. Avrebbe confuso le sue idee e quelle dell'amica. Meglio starsene fermo, con la bocca e le mani al loro posto. Non voleva ferirla, umiliarla, o confonderla ancora di più. Aveva già baciato Sam e ne era uscita fuori con un mal di testa incredibile. Poverina, stava davvero facendo troppo. Stava resistendo, ma era fragile.                                                
"Josh..io ti voglio bene, lo sai vero?" Il ragazzo annuì. "Posso farti una domanda?" Josh annuì una seconda volta. La mente continuava a farsi film mentali troppo eccessivi, mentre il corpo iniziava a reagire. L'eccitazione di Josh tripudiava da tutti i pori. Non era una cosa normale.                                                           
"Ti volevo chiedere se..Domani l'altro ci sarà il processo con Nicholas. Ci saranno anche Liz, e Sam..Ma ho bisogno di te. Non voglio obbligarti, ma davvero, non ce la farei a vedere Nick.." Josh si sentì un po' deluso. Cosa si aspettava? Cristo dio, doveva smetterla di fare dei brutti pensieri su Jennifer. Lei amava Nicholas, e lui amava Claudia. Le carezzò la guancia, quella guancia morbida come il culetto di un bambino. Chissà se anche il resto del suo corpo era così morbido. Dio, non lo stava pensando davvero. Lui non era un pervertito.
"Certo che verrò. Ti starò vicino, te lo prometto" Era felice che, nonostante ci fosse Sam, lei aveva bisogno di lui. Questa cosa lo rincuorava. Era davvero pazzo a pensarla così. Jennifer, smise di singhiozzare e si abbandonò contro il petto dell'amico. Era così possente, un armadio versione mini. Anche se era piccolo di statura, Josh sembrava un armadio perché era possente d'animo. Era difficile persino spiegarlo a se stessa, ma Josh era la sua roccia. Le sussurrava parole dolci contro l'orecchio, mentre giocherellava con una ciocca dei suoi capelli. In quel momento entrò Laura. Jennifer la guardò, ma non si scansò dall'amico. Quindi non stavano facendo una cosa illegale o strana. Era normale per Jennifer intrecciare le gambe attorno alla vita di Josh, il bacino quasi a contatto con la zona altrettanto intima del ragazzo.
"Ragazzi..?!" No, per Laura non era normale vedere la sua migliore amica in collo a Josh. Ma infatti non era una cosa tanto normale.   
"Lizz!" La chiamò Jennifer, non riuscendo a staccarsi da Josh per via della gamba ingessata.   
"Perché stavi piangendo?" Laura abbandonò le monotone buste sul pavimento, quindi si fiondò dall'amica, che distolse lo sguardo.      
"Josh?! Che le hai fatto?"  Jennifer sorrise "Non c'entra nulla lui. E'..per Nicholas…" Azzardò, tenendo lo sguardo lontano da quello della brunetta.       "Stavo pensando al processo e non sono psicologicamente pronta" Sospirò, quindi guardò Josh che aveva uno sguardo interrogativo, ma non disse nulla.            
"Okay, ora va meglio? Poltroni, mentre io preparo il pranzo non buttate troppo all'aria. Josh, pensa tu a lei." Si diresse in cucina e Jennifer rimase con un'espressione sbigottita. Di solito Laura la aiutava sempre con i suoi problemi, ma ora era fuggita in cucina. Okay, c'era Josh..ma l'attrice ci rimase comunque male. A pranzo non parlò molto, scansò il cibo con noncuranza continuando a pensare a Sam. Josh la stava mangiando con gli occhi, ma nessuno dei due se ne rendeva veramente conto. Laura la costrinse a buttare giù un po' di uova, ma il piatto rimaneva comunque pieno. Finito il pranzo, Josh invitò Jennifer a uscire.                                                                          
"Mi spiace di essermi trattenuto, stasera mi prenoto un'hotel" Esclamò, avvolgendosi nel cappotto di lana.    Jennifer si rabbuiò ma comunque annuì. "Entriamo?" Esclamò l'attore, indicando un parco-giochi  che si trovava sulla sinistra. Dopotutto Los Angeles era una città abbastanza verde, tutti ci tenevano alla purezza dell'ambiente, che purtroppo era rovinato dal troppo traffico.
"Papà mi ci ha portato un mucchio di volte quand'ero piccolo. Amo questo parco..C'erano un sacco di possibilità per divertirsi. Anche da ragazzino ho continuato a venirci con gli amici..Poi beh, la fama mi ha travolto e…"  "Modesto." Lo interruppe Jennifer, ridendo. "Ehi"
"Vabbe dai, che cosa ci propone questo posto?" Josh si schiarì la voce "Abbiamo diversi scivoli, un bar con biliardo, un campo da tennis in cemento, una pista per pattinare sul ghiaccio.." Gli occhi di Jennifer si illuminarono
"Pattinare sul ghiaccio?" Josh sorrise malizioso "Già" La bionda si rabbuiò per la seconda volta
"Ma sono handicappata quindi niente" L'uomo la guardò di sottecchi "Ti fai sconfiggere da una gamba di gesso?" Jen annuì.
"Dov'è la Shrader invincibile?" "Sepolta sotto qualche ammasso di ciccia.." Josh rise, quindi la prese a braccetto.
"Che stai facendo?" Disse lei, zoppicando perché non riusciva a tenere al passo la pesante gamba, così Josh la prese in braccio a mo di sposa. 
"Che cavolo faiii? Mettimi giù, non voglio spaccarmi anche l'altra gamba!" Iniziò a picchiettare le spalle di Josh con piccoli pugni. Accasciò la testa contro la sua spalla e sentì la risata rimbombare dentro di lui.
"Zitta un momento, Shrader" La depositò qualche secondo dopo, davanti a una specie di baracca gestita da un uomo piuttosto rinsecchito. Il parco era pieno di bambini, e l'uomo non ne sembrava contento visto che aveva consegnato un paio di pattini a un bambino quasi sputandogli in faccia.
"Salve, due paia di pattini. Io porto il 44 e .. Jen?"  "Sei matto da legare." Disse lei per tutta risposta. 
"Mi dia un trentanove e mezzo" Una ragazzina sui tredici anni, seguita da un gruppetto di coetanee stava strillando alla vista della 'coppia'. Si affrettarono dai due attori, rimediando una dozzina di autografi e selfie.
"Ma tu sei famoso?" Chiese l'uomo facendosi meno burbero. "Sono gli attori di hunger games!!!" Triste che lo conoscessero solo per quello, Josh si sforzò comunque di sorridere davanti alla telecamera che li stava riprendendo. Firmò tre autografi anche all'uomo, seguito da Jennifer, quindi si liberò delle piccole fan con una scusa.
"Bene, adesso illuminami Huthcerson. Come cazzo intendi farmi pattinare?" Josh la ignorò con un sorriso, quindi la invitò a mettersi seduta su una panchina. Si sfilò le scarpe e indossò entrambi i pattini, quindi porse il pattino sinistro a Jennifer.
"Dovrai metterne solo uno" Jennifer strabuzzò gli occhi "E il gesso?" Josh le infilò il pattino
"Ti terrò io." Osservando l'espressione incredula sul volto dell'amica, si affrettò ad aggiungere
"Fidati di me, e buttati come una volta, Jen. Sembri una specie di nonnetta rinsecchita. Dov'è finita la tua voglia di spaccare tutto? Non sembri neanche più te stessa" Ferita nell'orgoglio, Jennifer accettò la 'sfida', lasciandosi trascinare nella pista congelata da uno strato di ghiaccio. Aveva un piede ricoperto solo da un calzino da una parte, e un pattino con una lama dall'altra. Ma la parte complicata sarebbe stata rimanere in equilibrio su una gamba sola, con il peso del gesso e sostenuta solo da Josh. Era una cosa impossibile.
"Okay, genio. Illustrami il modo in cui vuoi rendermi una bambola di gesso, definitivamente" Lui rise di gusto, entrando per primo nella pista. Jennifer si appoggiò a una transenna. Josh prese stabilità, quindi le porse entrambe le mani. Jennifer vi si aggrappò facendo il suo ingresso trionfale in pista. Sollevò la gamba di gesso al momento giusto, e si aggrappò a Josh. Non era un pattinatore esperto, ma aveva un buon equilibrio.
"Non staccare mai il pattino dal suolo, lasciati trasportare." Intonò una canzoncina e iniziò a pattinare, con Jennifer avvinghiata. Piano piano cominciò a prendere velocità. "Piano pianopianopianopianopianopianopiaaanoooo!" Josh rideva e rideva nel vedere la faccia terrorizzata dell'amica.
"Allora, come va?"
"Sei un pazzo" Ripetè per l'ennesima volta, però, doveva ammettere che si stava divertendo. Era proprio come piaceva a lei. Pattinava ma non stava davvero pattinando. Era bello lasciarsi trasportare, proprio come aveva detto il ragazzo. "Hahah, però sembra che ti stai divertendo" Scosse la testa aggrappandosi ancora di più a Josh. "Che ne pensi di questo posto?" Chiese, rallentando. "Bello si. Peccato che sia affollato" Il ragazzo fu d'accordo. Era difficile stare in equilibrio, ma lei scaricava tutto il peso sul corpo dell'amico, e non durava nessuna fatica. 
"Vuoi provare a fare un'acrobazia?" Jennifer portò gli occhi al cieo "E' tutto così perfetto ma a te non va bene, vuoi sempre spingerti al limite" Josh rise rischiando di perdere l'equilibrio.
"Non sei neanche capace di farla te, l'acrobazia, e vuoi farla in due?" Schiamazzò Jennifer ridendo e al contempo tenendosi la pancia. Le iniziava a duolerle la milza, date le troppe risate. Ma con Josh si sentiva realmente bene. Non era oppressa come quando stava con Sam, ne titubante e spaventata come quando si trovava con Nicholas.
"Ci penso io baby" Jennifer si portò una mano sulla faccia, e mise su un'espressione terrorizzata. "Non mi fido di te"
"Fidati daii" Iniziò a prendere velocità, portandosi al centro della pista, con l'attrice aggrappata al suo fianco. La cosa lo destabilizzava non poco, ma era sicuro di se : ce l'avrebbe fatta. In realtà non aveva mai provato a saltare nel ghiaccio e fare un avvitamento in aria, ma si rese conto che era una pessima idea troppo tardi. Giunto al centro della pista, spiccò un salto sui pattini, trascinando su anche Jennifer.  Si alzarono di circa una quindicina di centimetri, ma lui non aveva idea di come atterrare. Poggiò tutto il suo peso e quello dell'amica sulla caviglia destra, che tocco il suolo per prima. La giuntura cedette, trascinando Josh e relativa Lawrence per terra. Lui cercò di attutire il colpo con il suo corpo, prendendo Jennifer e lasciando che lo usasse come una specie di trampolino elastico. Questo la salvò dal rompersi qualcos'altro. L'attrice si girò subito per accertarsi delle condizioni di Josh, ma quando vide che lui stava ridendo, si unì anche lei.  
"Io te l'avevo detto che saremo finiti così" L'uomo si portò il polso sulla fronte, ridendo di gusto. "Okay, vogliamo alzarci? Qua già stanno tirando fuori gli smartphone per immortalarci, Shrader" Le picchiettò la spalla, senza alcuna urgenza nella sua voce. Ma in realtà la caviglia gli faceva piuttosto male, ma non l'avrebbe mai ammesso.
"GE-NIO, sono io quella handicappata qui. Devi aiutarmi tu ad alzarmi o non ce la posso fare" Ammiccò Jennifer, che invece non aveva alcuna timidezza nel parlare del suo 'problema' di gesso. In circostanze normali, avere Jennifer Lawrence sdraiata sopra di lui non sarebbe stato male. Ma ora doveva trovare un modo per scrollarsela di dosso, o presto anche lui si sarebbe ritrovato con una gamba di gesso. La bionda stava per fare una battuta sulle abilità pattinatrici di Josh, quando vide la sua espressione addolorata e cambiò idea.
"Heyy, che hai? Tutto okay?" Josh storse il naso "Eeeh, insomma. Devono venirci a prelevare con l'elicottero." Jennifer si rabbuiò
"Peso così tanto?" Chiese lei, quasi delusa. "No, honey. Mi fa..credo di essermi storto la caviglia." Ignorando il nomignolo che le aveva affibbiato, Jennifer rotolò via da sopra l'amico, che potè alzarsi e riportare Jennifer in piedi, non senza poche difficoltà. Fortunatamente la caviglia sembrava non essere rotta, e nonostante dolesse in un modo terribile, Josh riuscì a riportare entrambi sani e salvi fuori dalla pista-omicida.
"Andiamo?" Chiese lui, riconsegnando i pattini all'uomo. "Dove vuoi andare?"
"Non so, ora siamo entrambi infortunati. Ci sediamo nell'erba??" Jennifer sospirò, quindi annuì. Ora che aveva di nuovo le stampelle era più agile muoversi, ma le mancava il calore che emanava il corpo di Josh. Passarono metà del pomeriggio sonnecchiando e facendosi il solletico. Jennifer dormì, Josh fece finta. Avere la testa della ragazza -che scatenava in lui una reazione alquanto strana- sul proprio stomaco, era..strano per Josh. Sentiva dei brividi lungo la colonna vertebrale ogni qual volta che lei si muoveva nel sonno. A un tratto, mentre i polpastrelli tracciavano il contorno del viso di Jennifer, fino a arrivare alle sue labbra, il telefono trillò. Un messaggio. Josh aprì Whatsapp, rivelando che la notifica apparteneva alla sua ragazza, Claudia. Il messaggio diceva "Ciao..". Era Online. Josh sospirò, portandosi una mano sulla tempia. La conversazione si evolse nel seguente modo:                       
"Hey" 
"Dove sei?"
"Con Jen, tu?"
non volle mentire. Lui era un ragazzo sincero, e non c'era niente di male.
"..Capisco. Io sto con dei miei amici."
"Ok"
Erano acidi l'uno con l'altra, ma non erano più dei ragazzini e Josh sapeva di dover risolvere la faccenda.
"Senti, dobbiamo parlare" aggiunse il ragazzo, e premette invio.
"Lo so. Dove & quando?"
"Tra mezz'ora, vicino alla statua davanti al parco di Lost Souls?"
 "D'accordo. A tra poco..Ti amo Josh, non voglio perderti….."
Il ragazzo sospirò.
"A dopo" Dopo poco aggiunse "Ti amo anche io"
Jennifer si mosse un'ennesima volta. Josh la guardò, carezzandole la fronte. Non era più tanto sicuro di amare Claudia.
 
 
"Quand'è che devi vederti con Claudia?" L'uomo controllò l'orologio. "L'appuntamento è alle 6 davanti alla statua di Michael Neil, qui all'angolo"
"..Cosa le dirai?"  Si sedettero perché la gamba iniziava a dolerle.
"Non so. Devo parlarle dal vivo, capire le vere intenzioni. Ti ha fatto stare male e non può passarla liscia, ma è comunque la mia ragazza. La nostra relazione va avanti, non posso troncare tutto così.." Jennifer abbassò lo sguardo per pochi istanti, ma quando rialzò il viso aveva la solita espressione raggiante di sempre. Josh si disse di esserselo immaginato. 
"Hey, fratello, ascoltami bene.." Aveva ripreso Jennifer. "Non voglio che tu molli la tua ragazza per me, va bene? Non ce n'è bisogno, davvero. " L'uomo si strinse nel cappotto "Non la volevo lasciare per te, Jen. Cioè, è il suo comportamento che mi preoccupa. Io mi sono innamorato ..." Ecco che tornava lo sguardo triste e distante di Jen. Questa volta non se l'era immaginato. "..Io mi sono innamorato di una persona diversa. Claudia era diversa qualche anno fa, era solare, mi lasciava più libertà… Fino a poco tempo fa pensavo che la gelosia fosse..carina, insomma, che desse una caratterizzazione alla tua relazione ma..beh, non voglio più una Claudia gelosa. Sta diventando asfissiante. Non voglio che succeda come te e Nick quindi.." Si interruppe troppo tardi. Ormai la bomba era stata sganciata. Jen lanciò uno sguardo omicida all'amico, quindi si strinse nel suo esile corpo.
"Jennn, ommiodio non intendevo quello. Cioè, volevo dire. Non voglio che la gelosia caratterizzi la nostra relazione. Voglio dire, guarda come è finita la vostra storia per…" Jennifer si alzò di scatto, barcollante.
"La nostra relazione non è finita a causa della mia gelosia" Si interruppe, il fiato grosso "E' lui che ha mandato tutto a puttane. Voi maschi siete solo dei fottuti stronzi, insensibili, traditori..per voi l'amore non conta niente, non contano niente gli anni passati insieme, non contano niente i bei momenti, i baci, le carezze. Trovate una troia e ci andate a letto, e rovinate tutto, sempre tutto, tutto. Io non avrei mai tradito Nicholas, gli avrei lasciato il suo spazio.." Senza accorgersene, Jennifer aveva rincominciato a piangere. Era la prima volta che si sfogava di sua spontanea volontà, di solito Laura doveva tirarle le cose fuori a forza. "Ma io l'avrei perdonato, un giorno. Lo so che è così. Un giorno lui sarebbe tornato da me in ginocchio, pregandomi. Perché è sempre così, e io ci sarei ricascata un'altra volta, perché sono ingenua, e lui mi avrebbe ritradita o forse no. Avremmo potuto rincominciare da capo, perché io lo amavo…io lo amo.." Josh era spiazzato. Vedere la sua migliore amica in lacrime era devastante.
"Avremmo potuto avere una famiglia come entrambi desideravamo da troppo tempo, e invece no. Lui ha rovinato tutto, ancora una volta. E io mi sento uno schifo perché lui potrebbe andare in prigione per colpa mia, per colpa della stessa donna che lo baciava e gli sussurrava parole dolci contro la pelle, che lo teneva per mano, che ha vissuto con lui per sette anni….sette bellissimi anni" Iniziò a picchiare Josh sul torace. L'aveva scambiato per un sacco da punch ball.
"Ma è venuto prima da me, ha voluto forzare troppo. Lo so Josh, lo so che è un fottuto stronzo come tutti, del resto. Era l'uomo della mia vita, e è impazzito perché non volevo perdonarlo. Non mollare Claudia, non farla soffrire come sto soffrendo io perché è davvero troppo per me. E' davvero troppo. Non ce la faccio, è colpa mia…Siete solo degli stronzi, insensibili." Si abbandonò ai singhiozzi, ponendo fine alla ramanzina per Josh, che era sotto shock. Jennifer si sedette, continuando a lagnarsi indistamente, attirando l'attenzione dei passanti.
"Ehi, Ehi. D'accordo, non lascerò Claudia. Ma io lo facevo per te" Si risedette accanto a lei, passandole una mano sulla guancia rigata dalle lacrime. "So che stai soffrendo Jen, ma lei ti ha fatto soffrire ancora di più e è questa la cosa imperdonabile. Voglio solo parlargliene un po', d'accordo? Non voglio che sia gelosa di me e te" L'attrice lo guardò con sguardo ancor più arrabbiato, quindi non esitò prima di continuare a urlargli in faccia
" Smettila di parlare di gelosia come se fosse una cosa così stupida. Dovevo essere contenta che Nicholas si stesse trombando un'altra?!?! No, dimmelo ora, HUTCHERSON. Non capisco. E non è stata la MIA gelosia a sfasciare la nostra storia, è stato Nicholas che ha rovinato tutto. " Ansimò tra le lacrime. Josh era traumatizzato.
"Okay, Jen, lasciami parl.."
"No, vaffanculo Josh. Va' da Claudia. Lasciami da sola, lasciami stare.." Provò a divincolarsi da Josh che le aveva preso i polsi per evitare di muoversi. "JENNIFER. ASCOLTAMI. So che stai soffrendo, colpa mia, okay? Non volevo ricordarti Nicholas, okay? Ma sono qui per te. Non andrò da Claudia. Sfogati, sfogati quanto vuoi. Racconta ciò che vuoi. Non preoccuparti Jen, picchiami. Avanti, sferrami un pugno. Fallo, su. Guarda quanto è invitante questa mascella. Andiamo Jen. Mi dispiace un sacco, non volevo farti tornare alla ment…" Fu interrotto dalla mano di Jennifer che, chiusa a pugno, gli aveva colpito la guancia. L'uomo indietreggiò di qualche passo e si dovette tenere alla panchina per non cascare. Barcollando, si portò la mano destra sulla mascella che, ahia, faceva davvero male. Spalancò gli occhi e li chiuse più e più volte, cercando di rimettere a fuoco Jennifer che si stava avvicinando a lui emettendo qualche gridolino indistinto.  
"Josh, cazzo, o mio dio, scusa. Non volevo… Cioè, continuavi a parlare e.. Dio, mi dispiace. Non è poi tanto male, no..? Dai, spero che non ti verrà il livido. Non er.." Josh si sedette sulla panchina. Non si sentiva più la parte destra del viso.
"Cazz, hai un bel destro. Un bellissimo destro. Mai pensato di fare la pugile?" Jennifer si accasciò accanto a lui, lasciando che l'amico si sdraiasse senza troppi permessi sulle sue ginocchia. "Ti fa male?" Le dita esitanti di lei andarono a tastare delicatamente la parte arrossata del viso. "Un pochino.." Brontolò lui.
"Sei…arrabbiato?" Josh fissò i suoi occhi color nocciola sulle iridi così chiare di lei, e ogni traccia di arrabbiatura lasciò il posto a un lungo brivido su per la schiena.
"No, per lo meno ti sei sfogata, no?" Jennifer rise piano. "Ti sta diventando sempre più rosso"
"Ahia, lo sento. Non..Jen, non fare troppa pressione" Protestò Josh verso le 'cure mediche' dell'amica. "Sei pericolosa, sai? Per poco non mi ammazzavi, hai iniziato a urlarmi contro pensavo davvero che saresti impazzita…e in più, ho una caviglia mezza storta perché mi ci sei caduta sopra. Omicidio, Lawrence. Omicidio. " Jennifer gli picchiettò dolcemente la testa.
"Scusami tanto, Josh." Josh la guardò intensamente, studiando ogni millimetro della sua pelle. Jennifer ricambiò lo sguardo, quindi iniziò a intrecciare le dita con i capelli dell'amico. L'attore si abbandonò al suo tocco delicato, chiudendo gli occhi. Si dimenticò completamente di Claudia. Non c'era altro posto in cui voleva stare se non sulle gambe di Jennifer, nonostante avesse una mascella pressocchè frantumata e una caviglia distorta, non gliene importava niente delle altre persone. Potevano fottersi tutti, ora che era con Jen, non gliene importava di niente e di nessuno. Ma presto ne avrebbe risentito, e parecchio.


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Hello everyone!.. L'ultimo capitolo l'ho pubblicato tipo mezzo decimo di secolo fa. Ma ora spero che vi piaccia questo bel capitolONE. Bello non lo so, ma di sicuro è lungo. Comunque, che ve ne paaaaare? Claudia si fa sempre più insistente, stronza (ma non è una novità), e gelosa. E Josh sembra in chiari dubbi amorosi e_e'. Ce pensa Jenosh. Quaaaanto a Jen, la sto distruggendo moralmente cwc. Sono piuttosto sadica, lo so, e per quanto ami Jennifer non posso trattenermi dal farla soffrire. Ma tra un po' lei smetterà di soffrire, parola mia. { Un bel po', purtroppo :c chiedo venia }. Analizziamo la situaaasciòn : La nostra bell'attrice si trova tra due (o forse 3) fuochi, belli ardenti : abbiamo Nicholas, che negli ultimi capitoli non si sta facendo sentire troppo, ma vi spoilero assicuro che nei prossimi sarà in troppo presente, purtroppo.  Abbiamo un sam sexi, una Claudia rompipalle ( è n(u)ova ), una Jennifer parecchio ma parecchio confusa 'Omg, Nicholas mi ha tipo spappolizzato una gamba ma lo amo lo stesso, icsdi. Però bacio Sam xk è fio icsdi, e provoco istinti sessuali in Josh hutch il mio best friend forevah 4 evah 4EVAH Xd Xd.'. OKAY, sto parlando male della Jennifer della mia ff, non è normale :') E invece si, è normale, perchè prendermi per il culo da sola per me è assolutamente normale. Vabbè, poi abbiamo un Josh che anche lui si sta autodistruggendo a stare vicino a Jen, però sembra che sia parecchio confuso. E poi VABBE, c'è Jenosh che è tipo diventata dislessica è trentuno volte e mezzo che correggo parole con lettere messe a cazzo di cane, quindi, volevo avvertirvi che se trovate qualche parola doppia o frasi senza senso me lo potete segnalare? E' tre pomeriggi che porto avanti 'sto capitolo, e i miei occhi vigili stanno iniziando a perdere colpo.. Vabbè, un grazie di cuore a tutti voi che mi seguite, recensite e leggete..e sopportate ! Come al solito, fatemi sapere cosa ne pensate tramite una sempliciosa recensione. Biscotti gratis a chi lo fa!




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Sono biscotti al cioccolato, daje !
Vabbe, tanti bacioni e abbracci enormi. BIIIIIIG HUGS! :D

Alla prossima,
Jenosh

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