Stupid Little Things.

di IMCLIFFOCONDA
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bang Bang ***
Capitolo 2: *** Danger ***
Capitolo 3: *** We’re not ***



Capitolo 1
*** Bang Bang ***


 

CAPITOLO 1- Bang Bang

-Hey Ashley!- urlò in lontananza il biondo attirando la mia attenzione. Camminava con i suoi occhi di ghiaccio fissi su di me, le sue fossette ai lati del suo sorriso bianco, alcune ciocche di capelli biondi che sfuggivano dal suo berretto di lana e la grande maglia ricopriva le sue larghe spalle. Il suo nome era Luke Hemmings, il mio migliore amico. Ci conoscevamo da qualche mese ed era uno spasso. Quel ragazzo con la battuta sempre pronta, carismatico, capace di conquistare chiunque con un sorriso, che otteneva sempre quella che voleva... ma era anche un ragazzo abbastanza solitario, con il suo piccolo gruppo di amici e i suoi segreti. 
-Hey Luke.-ricambiai il suo sorriso abbracciandolo forte. Mi aveva chiesto di vederlo quello sera, mi aveva scritto un messaggio dove diceva che erano successe delle cose strane. Lui si confidava con me, ero come un diario segreto. Ogni pensiero e ogni ricordo me lo trascrivevo...ma c'erano delle cose nascoste dietro a quel sorriso così innocente. Si sedette accanto a me, su quel muretto basso e imbrattato di scritte stupide e senza senso. 
-Dobbiamo parlare..finiamo quel discorso dell'altro giorno.-continuò Luke puntando gli occhi nei miei. Una serie di brividi mi percorsero la schiena e inizia a sentire il cuore scoppiarmi nel petto.
-Non è niente..-sospirai cercando di fare la più disinvolta possibile. Stava per succedere..voleva affrontare quel discorso ma sapevo già che, dopo quella frase che tanto evitavo, sarebbe cambiato qualcosa.
-Parliamone.- il suo tono divenne duro e severo. Abbassai lo sguardo sulla mia felpa larga che mi ricopriva le braccia fino alle dita tenendola al caldo. Avevo una grande passione per le felpe larghe. Alcune le rubavo da Luke nel suo immenso guardaroba. Mi ci perdevo nel suo armadio..
-Beh' avevo iniziato a tagliarmi per via dei bulli a scuola..non mi lascivano stare e così ho iniziato a credere quello che mi dicevano. Poi ho continuato per altri motivi...-la mia voce tremolava mentre mi stringevo in quella felpa impregnata del suo profumo. 
-Altri motivi quali?- aggrottò la fronte confusamente avvicinandosi a me. Le ombre degli alberi gli stavano comprendo metà viso e la luna luminava appena il resto del viso. Quel parco era così dannatamente buoio..
-La famiglia..mio padre non c'era mai a casa, da quando è mancata mia madre è caduto come in depressione e questa cosa mi faceva stare male..mi sentivo sola e Micheal si è trasferito. Non potevo chiedere aiuto a lui. Non sa che papà beveva e tornava a casa sfasciando la sua camera da letto dalla rabbia..-sospirai tristemente con gli occhi che si appannavano piano piano. Alzai lo sguardo per non farle cadere. Ero truccata e non potevo farmi vedere da Luke con la matita che correva giù dal viso, di nuovo.

''I remember the make-up running down your face...''

-Non c'è solo quello. Continua.- mi strinse una mano improvvisamente. Probabilmente aveva visto le mie lacrime che trattenevo. 
-L-Luke...io mi sono innamorata di un ragazzo.-gli occhi iniziarono a bruciare e un gran nodo mi si formò in gola. Non riuscivo a dire nient'altro. Lui sorrise flebile e mi strinse fra le sue braccia. Il suo profumo mi pervarse le narici e sentii il suo respiro su una guancia mentre mi schioccava alcuni bacia su una tempia. Nascosi il viso nell'incavo del suo collo dando libero sfogo alle mie lacrime che non si fecero problemi ad uscire veloci, bagnandogli la pelle.
-Non devi piangere..-mi sussurrò per poi prendermi il mento fre le sue dita affusolate. Trasalii per quel contatto così diretto.
-Non capisci Hemmings...è uno dei miei amici più cari che ho..non posso rovinare tutto. Lui è più grande di me, non si metterebbe con una 14enne. Magari se il problema fosse solo quello...sono grassa, ho un corpo schifo pieno di cicatrici e non sono buona a nulla. Hanno fatto bene a picchiarmi l'altra settimana..- misi le mani sul suo petto per spingerlo ma questo gesto lo spinse a stringersi ancora più forte a se.
-Chi ti ha picchiato?- pronunciò quelle parole così duramente al mio orecchio. Stava tendendo la mascella dalla rabbia, era veramente arrabbiato.
-Non ha importanza Lu...-.
-Dimmelo.-mi bloccò stringendomi forte i fianchi facendo sussultare dal dolore. Ringhiò facendomi male. Tremai e le mie labbra restarono sigillate. Lo spinsi fortemente uscendo dalla sua presa e in un lampo era già a correre. Le mie gambe sfrecciavano velocissime finchè non sbatteti contro un'albero. Sentii una mano girarmi un braccio e incontrai i suoi occhi. Mi strinse per i fianchi, con dolcezza, e mi fece appoggiare la schiena alla corteccia dell'albero. Mi accarezzò una guancia asciugandomi la pelle bagnata dalle lacrime con il pollice. Appoggiò la fronte alla mia, piegandosi poco visto che ero più bassa di lui, e chiuse gli occhi riprendendo fiato per la corsa.
-Il ragazzo di cui mi sono innamorata sei tu..-respirai a fatica e non ne ho idea se era per il naso tappato dal pianto o dalla corsa, non importava in quel momento. Lui aprì gli occhi scrutando i miei, mi svuotò l'anima come faceva sempre. Le mie gambe stavano per cedere quando le sue labbra, quasi invisibili per via del buio, si unirono alle mie. Potei sentire il suo freddo piercing su quelle labbra calde e soffici. Infilai le mani nei suoi capelli quando aumentò la velocità del bacio, facendo muovere le labbra sulle mie e infilò una mano sotto la felpa accarezzandomi il fianco appena scoperto. 
-S-scusa ma non possiamo io..io conosco tuo fratello, è uno dei mie migliori amici..Ash, ho quasi 18 anni e posso rischiare molto capisci? Anche tu potresti..-si bloccò sospira profondamente mentre mi accarezzava il dorno dellla mano. La levai bruscamente sfilandomi da lui.
-Non te ne frega un cazzo. Ho capito.-sbottai alzando la voce mentre piangevo silenziosamente. Indietreggiai quando cercò disperatamente di afferrarmi la mano. Gli diedi le spalle e corsi via da quel posto piangendo. Maledetta me, maledetto lui, maledetta la mia bocca che non sa stare chiusa, maledette le amicizie complicate e fanculo a tutto.

''And the dreams you left behind you didn't need them
Like every single wish we ever made
I wish that I could wake up with AMNESIA
And forget about the stupid little things
Like the way it felt to fall asleep next to you
And the memories I never can escape
'Cause I'm not fine at all''


---SPAZIO AUTRICE---
Hey (: Spero che questo corto capitolo vi piaccia, ci ho messo poco a scriverlo e mi scuso per gli eventuali errori. 
Iniziamo col dire che questa è una FF su Luke, quindi gli altri personaggi verranno interpellati poco.
Ashley non l'ho molto descritta perchè voglio che la immaginiate voi. Non ha senso darvi una foto e illudere le vostre aspettative. L'unica descrizione è il fatto che lei abbiamo cicatrici per tutto il corpo, che ama le felpe, ho descritto la sua famiglia in generale e anche il fatto che lei abbia i capelli tinti. 
Tutto qua. Questa ff ci sto mettendo il cuore, sul serio. Non ho idea da dove mi vengano fuori queste idee, ho letto un sacco di FF ultimamente, anche le vostre, ma non ho avuto molto tempo di recensirle. MI SCUSO ENORMEMENTE.
In questi giorni recensirò tutti quelli che mi scriveranno. Promesso. Beh...vi lascio, alla prossima <3

xxAshCupcakeIrwinxx

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Capitolo 2
*** Danger ***


 

CAPITOLO 2- Danger

Erano passati ormai un paio di giorni da quando non vedevo Luke e tutto quel silenzio in casa mi stava uccidendo. Ero sul mio letto avvolta nell'ennesima felpa di Luke che aveva lasciato a casa mia e mi chiedevo se ne era valsa la pena aver confessato tutto a Hemmings. Lasciavo le risposte al silenzio quasi assordante che stava quasi per spaccarmi i timpani. Mi girai sbloccando il cellulare. Perfetto, quasi le dieci di sera e mio padre non era ancora tornato a casa. Buttai il telefono accanto a me e mi soffermai a guardare la foto di me e Micheal sul comodino. Era di qualche anno prima, io e lui abbracciati sul letto mentre lui ci scattava una foto. Aveva i capelli viola con qualche punta rosa. Mio fratello si considerava punk per il suo stile e modi, ma poi lo ritrovavo con il suo peluche di un leoncino di nome Daniel...  Mikey aveva un'anno in più di Luke e si era trasferito appena la mamma è morta. Non ha mai sopportato papà..mi aveva supplicato di andare via con lui ma volevo prendermi cura di nostro padre,l'unico genitore rimasto. 

Così mi decisi a prendere il telefono per chiamare Micheal, dovevo. Ero rimasta sola..completamente.

Mi alzai componendo il numero, lo avvicinai all'orecchio sentendo degli squilli e nell'attesa mi guardai allo specchio davanti a me. Vidi una ragazza dai capelli castani con le punte verde acqua che cadevano disordinatamente sulle spalle, le gambe nude piene di cicatrici, gli occhi arrossati dalle notti insonne e dai pianti e un sorriso spento appena risposero al telefono.

-Se sei Calum non voglio uscire sta sera, non ho lo sbatti.-sbuffò una voce assonnata dall'altra parte.

-Sono Ashley, tua sorella idiota.-ridacchiai giocando con la ciarniera della felpa.

-Oh la mia amata sorellina. Ti costava tanto chiamarmi in questi ultimi mesi? Ti sciupavi a farlo?- mi prese in giro divertito, me lo immaginai che sorrideva come un'ebete con il suo sguardo assonnato sul letto che abbracciava Daniel.

-Pff ma sentilo...comunque potresti venire a trovarmi sta sera?-chiesi con il tono più dolce che potevo, sapendo che era il suo punto debole.

-Non posso sta sera, Ash. E' già tardi e ho bevuto un po'. Ci credi che non riesco a sopportare neanche Daniel?- lo sentii ridacchiare. Ecco, lo sapevo era con il suo amato peluche e come al solito aveva bevuto poco. Almeno lui aveva la sbronza 'felice' ed era allegro con tutti. Era uno spasso.

-Va bene..vieni in questi giorni?-risi.

-Mhh si certo. Sbrigo alcune cose e vengo il prima possibile. Allora sorellina..come stai?-

-Bene...bene..e tu? Come e' vivere da soli?-mentii guardandomi allo specchio giocherellando con una ciocca verde.

-E' bellissimo. Posso scorreggiare senza sentirti urlarmi contro.-rise più forte e mi convolse anche a me.

-Con Calum?-

-Oh tutto bene, è quasi sempre a casa mia e abbiamo trovato un lavoro qui al centro in un negozio di cd e alla sera andiamo nei locali a divertirci. Sta sera sono stato a casa per godermi del tempo da solo. Là tutto bene? Luke sta bene?-.

Sospirai guardando la finestra e vidi la luna piena, pensando a quando illuminava il viso di Luke quella sera...prima del bacio..

-Oh sta benone. Solo che abbiamo avuto le solite discussioni e pensavo di raggiungerlo al parco. A quest'ora è lì con Ashton.- dissi alzandomi dal letto e cercai dei jeans in un cassetto.

-Hei Ashley..non andarci a quest'ora. Non è sicuro.-

-Tranquillo, c'è Luke là. Ora lo avviso e mi faccio venire a prendere okay?-sbuffai facendo riemergere il Micheal Clifford protettivo e premuroso.

-Okay. Fai attenzione e salutami quella testa riccioluta di Ashton. Notte sorellina.-

-Notte Mikey. Torna presto.- riattaccai sospirando tristemente. Mi guardai allo specchio con sguardo deciso e, una volta vestita, uscì di casa chiudendo a chiave la porta.

L'aria era fresca e mi soffiava leggera sul volto. Mi infilai il cappuccio largo e mi scappò un sorriso quando mi ricordai come mi chiamava Luke: 'Elfo'. Era per la mia basezza e per il cappuccio in testa, così diceva. Mi sentii un'idiota a sorridere così all'improvviso così spensi il sorriso continuando a camminare e a concentrarmi sulle parole che dovevo dirgli.

''Scusami per l'altro giorno..dovremmo restare amici. Scusami sono un disastro, trascino giù con me ogni cosa bella che mi capiti e finisco per rovinarla. Io ci tengo alla nostra amicizia e..'' il mio discorso mentale fu bloccato appena sentii una mano affermarmi nel buio. 

Improvvisamente sorrisi, finalmente potevo parlare con Luke e sistemare tutto. Avrei recuperato la mia unica ancora di salvezza. 

-Luke devo parlarti...-dissi nel buio vedendolo incappucciato mentre mi faceva appoggiare ad un'albero.

-Sshh.-mi tappò la bocca premendo il corpo contro il mio. Sembrava diverso, mi stava facendo male e Luke non lo faceva mai se non per sbaglio quelle poche volte. Così con la mano libera riuscii a levargli il cappuccio e vidi un ragazzo moro, con una leggera barba e gli occhi incredibilmente arrossati, peggio dei miei. Non era il mio Luke. Non avevo idea di chi fosse ma mi stava facendo le male. Iniziò a frugare nelle mie tasche senza trovare nulla, apparte il mio telefono che lo buttò sul prato con non curanza. Mi teneva stretta, era opprimente e violenta la sua presa, ero immobile. Cercai di urlare. Nulla. Ogni tentativo era inutile per via della sua mano sulla mia bocca. Gli urli erano soffocati e si sentiva come un 'MMHHH' o un bisbiglio. Il ragazzo rise e la sua risata gli vibro il petto a contatto con il mio. Vidi qualcosa luccicare sotto i miei occhi e, solo dopo che l'aveva appoggiata al mio collo, capii che era una lama di un coltello.

-Urla ancora e ti taglio la gola senza problemi.-sussurrò contro il mio vicino con voce roca e poi levò la mano tenendomi stretta ancora. Piansi silenziosamente mentre indugiava con le mani nelle tasche posteriori dei mie jeans senza trovare nulla. L'ho sentii stringe con quelle mani enormi il mio sedere, faceva male e mi allargò le gambe facendomi sentire la sua erezione contro una coscia. Singhiozzai mentre teneva premuto il coltello con la mia gola con i denti.

-C-che vuoi da me?- ho avuto il coraggio di dire.

-Zitta.-ansimò contro la mia pelle premendo ancora di più il coltello e chiusi gli occhi fra le lacrime. Ansimi, gemiti da parte sua quando le sue mani iniziarono a infilarsi sotto la mia felpa. Singhiozzai ancora sperando che tutto finisse lì, poi mi sembrò si avere il corpo libero. Aprii gli occhi e non lo vidi più.

-Figlio di puttana!-sentii urlare davanti a me e vidi due figure. Una sopra l'altra, ma riconobbi la sua voce. Era Luke che stava dando una serie di pugni in pieno volto a quel ragazzo. 

-Drogato di merda...ti riduco male.-grignò quelle parole facendomi rabbrividire. Le urla del ragazzo si fecero più acute quando Luke si alzò per dargli calci ovunque. Vidi sangue schizzare a terra e il ragazzo iniziò a sputare e a tossisce sangue appoggiandosi con la faccia al pavimento. Cercò di alzarsi lentamente ma fu impossibile  quando Hemmings aumentò la velocità dei calci e di qualche pugno. 

Stava esagerando, il moro stava perdendo i sensi e mi  sono avvicinata per farlo.

-Luke basta!-urlai ma non ricevetti risposta, continuava come se nulla fosse contro il suo corpo. La faccia dello sconosciuto era ricoperta di sangue e altro sangue schizzò, ma questa volta su di me lasciandosi a bocca aperta. Fu lì che si fermò e mi rivolse uno sguardo. Iniziai a tremare guardandomi le mani rosse sotto la luna piena e indietreggiai quando il biondo si avvicinava a me. 

-Ashley..io non volevo...i-io..-era scioccato anche lui, aveva paura come me, lui era come me. Continuavo a singhiozzare e a tremare guardando la felpa sporca di sangue..non sapevo se era suo o di quello sconosciuto. Mi accasciai a terra inginocchiandomi con gli occhi sbarrati. Cosa stava succedendo? Era un sogno? Un'incubo?

Si piombò su di me abbracciandomi forte. Lo strinsi a fatica sentendo il cuore battere a mille e il fiato mancare. Sentii un pianto proveniente dal biondo mentre mi stringeva cullandomi leggermente.

-Dovevo venire subito...non l'ho ucciso, respira ancora..-sussurrò con voce soffocata. Si staccò leggermente e mi prese in braccio. Non riuscivo a muovermi..ero come paralizzata.

-Dobbiamo andare Ash.-si ricompose il biondo tirando su con il naso e corse, con me in braccio, fino a casa mia.

 


---SPAZIO AUTRICE---
Hey (: Questo era il secondo capitolo..spero che vi sia piaciuto. Sinceramente non mi piace molto il finale..coooomunque, in questa parte della storia ho deciso di inserire anche qualche membro degli One Direction. Infatti l'agressore, come avrete notato, l'ho descritto come Zayn Malik. Nei capitolo seguenti ci saranno tutti, credo. Mi scuso per gli eventuali errori! 
Questa ff l'ho messa su wattpad e se volete seguirmi sono @MeryBiebsPayne
Non ho avuto tempo di recensire ma almeno ho letto qualche vostra storia (mi riferisco a quelle che seguono la mia altra ff  YOU'RE THE REASON)...MI SCUSO :c
In questi giorni recensirò un po' e aggionerò, mi servono solo idee...quindi se qualcuno mi potesse dare una grossa grossa MANO sarei un pandacorno felice ('?). Promesso. Beh...vi lascio, alla prossima <3

xxAshCupcakeIrwinxx

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Capitolo 3
*** We’re not ***


 

CAPITOLO 3- What I've Done

Aprii gli occhi quando un rumore dal piano di sotto si fece sentire. 
Cercai  di voltarmi verso la porta ma delle braccia pesanti erano su di me, bloccandomi. Dopo tanti tentativi di voltarmi lo vidi il suo volto rilassato, gli occhi chiusi e le labbra socchiuse. La sua corta barba mi graffiò appena quando gli accarezzai il viso. Dopo quello che era successo ieri era stato quasi impossibile addormentarsi. Luke mi teneva stretta fra le sue braccia cullandomi e mi diceva che non sarebbe andato a dormire finchè non sarei caduta nel sonno più profondo. 
-Sorellina! Sono a casa, oggi ci divertiremo un sac..-il suo entusiasmo si bloccò non appena mise piede in camera mia. Luke in boxer mi stringeva a se mentre io indossavo solo una maglietta. Il ragazzo appiccicato a me si svegliò guardando in direzione del precedente urlo. Si strofinò gli occhi mettendosi seduto e poi guardò meglio mio fratello.
-Non avrete..-mormorò Micheal con un tono malizioso e si sedette ai nostri piedi. Alzai gli occhi al cielo scuotendo la testa. Era il solito idiota. Iniziava a pensare male e poteva pigliarti per il culo per giorni, senza mai stufarsi. 
-No. Abbiamo solo dormito assieme.-rispose Luke leggermente infastidito mentre si leccava le labbra secche. Dio che spettacolo..
-Lo so che ti piace mia sorella.- sorrise straffottente mio fratello che aveva una nuova tinta, i capelli verdi.
-Non scherzare. Lo sai che per me è come una sorella.-disse freddamente facendomi sprofondare nella vergogna più assoluta per essermi confessata. Dovevo ancora parlarci e rimangiarmi tutto, dire di dimenticare tutto..
-Come vuoi..volevamo andare al Pieces sta sera. Venite?-.


-Hey. Ti va qualcosa da bere?- sorrise un ragazzo biondo, era poco più alto di me e aveva degli occhi che facevano invidia a quelli di Luke. 
-Ehm..di solito non accetto da bere dagli sconosciuti.-urlai nel suo orecchio per sovvrastare la musica.
-Oh, io sono Niall..ora sai chi sono, possiamo bere?-instittette il ragazzo. Quel nome..l'avevo già sentito.
-Io sono Ashley.-ricevetti un sorriso e mi afferò per un polso trascinandomi via dalla folla. 
-So chi sei, siamo nello stesso corso di psicologia.-disse il biondo una volta arrivati al bancone del bar. Mi sedetti su uno sgabello accanto a lui e ordinò un cocktail con un nome impronunciabile.
-Sei con qualcuno?- mi passò un bicchiere colorato sorridendomi. I suoi denti erano bianchi quanto la sua pelle e i capelli biondi erano alzati in un ciuffo disordinato. La maglietta aderiva contro il suo torace mettendo in evidenza i bicipiti muscolosi.
-Con amici, e tu Niall?-
-Anche.-bevve un sorso senza staccarmi gli occhi di dosso. I suoi occhi mi stavano esplorando facendomi rabbrividire. Il suo sorriso era così innocente che non pensai minimamente che avesse brutte intenzioni. Sbattei il bicchiere vuoto sul piano di marmo asciugandomi le labbra con il dorso della mano. 
-Ti va di ballare?-chiesi appoggiandomi a un suo braccio. Lui annuì e mi porto in pista facendoci spazio fra le persone sudate e in movimento. Gli diedi la schiena, sapendo che era dietro di me, e iniziai a muovere i fianchi a ritmo. Sentii le sue mani appoggiarsi alla mia vita e i suoi fianchi premettero contro il suo sedere. 

''S-scusa ma non possiamo io..io conosco tuo fratello, è uno dei mie migliori amici..Ash, ho quasi 18 anni e posso rischiare molto capisci? Anche tu potresti..''  

Quelle parole iniziarono a rimbombarmi nella testa quasi azzittendo la musica facendomi stringere i denti dalla rabbia. Mi decisi di ignorare quella voce, dovevo andare avanti no? 
Le sue mani mi accarezzarono i fianchi e la punta del suo naso mi sfiorò il collo facendomi spostare la testa per esporgli meglio il collo. Le sue labbra umide e calde iniziarono a baciare la mia pelle inumidendomela. Prese una porzione della mia pelle con i denti e iniziò a succhiare, leccare e a mordicchiarla. Gemetti per quel contatto sentendo che era eccitato, strusciava la sua erezione su di me facendomi mordere un labbro. Poi più nulla.. Mi girai cercando il ragazzo biondo ma non lo trovai. Era scomparso. Lo cercai in mezzo alla folla ma niente. Sobbalzai quando qualcuno mi afferrò per un braccio.
Un ragazzo che mi stava trascinando. Non capivo chi fosse, le luci della pista mi confondevano e la musica non mi faceva capire bene quello che diceva. Una volta verso l'uscita lo riconobbi: era Ashton. 
-Perchè siamo usciti?-mormorai confusa quando la musica arrivava alle mie orecchie ovattata. 
-Non possiamo rimanere qua. Hai solo 14 anni e non vogliamo guai.-rispose Calum dietro di noi facendomi prendere un'altro infarto.
-Ma.. Mikey e Luke?-.
Il riccio gettò un'occhiata al ragazzo dalla pelle ambrata ricevendo un -No.- come disapprovazione. Stavano nascondendo qualcosa. Ashton continuava a trascinarmi verso la macchina velocemente con dietro Cal che controllava che non ci fosse nessuno. 
-Diciamo che hanno visto dei loro amici e stanno scambiando qualche parola.-Ash scrollò innocentemente le spalle.  Sbuffai salendo in macchina dove fui raggiunta subito da Hood. Incrociai le braccia al petto furiosa e confusa. Perchè mi stavano nascondendo qualcosa? E poi, che cosa? Dov'erano quei due?
Uno sportello della macchina si chiuse violentemente facendomi ricomporre. Era Luke con un labbro sanguinante.
-Lukey...il tuo labbro.-mormorai scioccata e preoccupata allungando una mano verso il suo viso e questa fu bloccata da lui bruscamente.
-Non è nulla.-sbottò furiosamente  stringendo i pugni dopo aver mollato la presa.
-Hemmings rilassati. Dormiremo tutti da me sta notte.-biscicò mio fratello davanti a noi mentre Ashton partiva velocemente. Dietro di noi vidi Niall e un ragazzo incapucciato impossibile da riconoscere.
-Eravate con loro?-chiesi confusa ma mi ignorarono. Nessuna risposta se non mio fratello che alzava il volume della radio. Luke si accese una sigaretta con fare nervoso mentre Calum sospirava guardandoci. 
-Cal..almeno tu dimmi che cosa è successo.-sussurrai in modo che solo lui potesse sentirmi. I suoi occhi scuri penetrarono i miei.
-Non posso. Scusami tesoro.-. 


---SPAZIO AUTRICE---
Hey (: Questo era il terzo capitolo e sono abbastanza soddisfatta. Ora sarete tutti confusi dal finale.
Il dolce Niall James Horan ha a che fare con Zayn? Ebbene si. E Ashley lo sa? Ovviamente no perchè è troppo ingenua e accecata dalla rabbia. Si spingerà un po'..ehm..ho spoilato un po troppo. Scusate per gli eventuali errori, non l'ho riletta e il mio WordPad non mi segna gli errori ortografici.
Questa ff l'ho messa su wattpad e se volete seguirmi sono @ MeryBiebsPayne
Ultimamente ho tante IDEE e devo sfogarmi quindi aspettatevi tanti capitoli, eheh.
Beh...vi lascio, alla prossima <3

xxAshCupcakeIrwinxx

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