Alle porte del Paradiso

di dswinchester
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


“Che succede?” sento echi di urla intorno a me  “Che succede?” ripeto cercando di alzare il tono della mia voce, ma mi sento debole “Dove sono?” inizio a guardarmi intorno. Un flebile “aiuto” esce dalla mia bocca, poi perdo i sensi. Di nuovo.

Mi risveglio dopo non so quanto tempo. Dieci minuti? Un’ora? Non so dirlo. Ho la vista ancora offuscata. Non sento più voci lontane. Ora ne sento una più vicina però, nitida.
“Hey, hey, hey, qui qualcuno è ancora vivo! Sam!” Marca il nome finale, come se stesse chiamando qualcuno. Sento dei passi che si avvicinano. In meno di trenta secondi sento dell’acqua bagnarmi il viso, ma non capisco il perché.
“E’ pulita, Dean.” Una voce maschile, così come la prima. Due uomini quindi. Intravedo due sagome che pian piano si stagliano nettamente di fronte a me. Provo ad alzarmi, spaventata.
Uno dei due, Dean a quanto pare, mi dice di stare calma e mi solleva da terra. Nel frattempo comincio a sentirmi meglio e inizio a mettere a fuoco quello che mi circonda. Ricordo subito chi sono e anche dove sono, a scuola. Sono nella segreteria del preside, lo stavo aspettando. Doveva darmi disposizioni per il mio primo giorno di lavoro, che sarebbe avvenuto l’indomani, da insegnante in quel liceo che non riconosco più. Sono terrorizzata. E’  tutto.. distrutto. E, oh mio dio, sono cadaveri quelli che giacciono a terra? Un urlo strozzato esce dalla mia gola.

“Andrà tutto bene” mi dice l’uomo che mi sta portando fuori di lì “sei al sicuro ora.” E inconsciamente mi stringo a lui ancora di più. Lo sento correre e di fronte a lui vedo l’altro mio salvatore. Impugna un coltello e anche lui avanza a passo svelto, guardandosi però intorno con circospezione e sperando di trovare qualcun altro che, come me, è sopravvissuto a quello sfacelo.

I due percorrono in fretta i corridoi e in cinque minuti, che a me sembrano un’eternità, siamo fuori dalla scuola. Ci avviciniamo a una vecchia auto nera. Nel frattempo mi sono completamente ripresa e inizio a fare delle domande ai due. “Chi siete? cos’è successo lì dentro? Erano.. erano cadaveri quelli? Oh mio dio, io..” L’uomo che mi teneva in braccio mi mette delicatamente a terra e io ho abbastanza forza da non crollare sulle mie gambe. Mi appoggio all’auto mentre Sam, senza parlare, apre lo sportello dell’auto e mi fa entrare. Poi entrano anche lui e Dean, quest’ultimo alla guida, e partiamo.

Quando siamo dentro, inizio a sentirmi davvero a disagio – ancora di più? è possibile? – e tiro fuori tutta la voce che ho, rientrata ormai in possesso delle mie forze.
POTETE SPIEGARMI COS’E’ SUCCESSO LI’ DENTRO? E.. CHI SIETE VOI?” urlo, anche in preda al panico. Del resto, quei due mi avevano tirato fuori da lì, ma non sapevo chi fossero, né perché l’avessero fatto.
“Stai calma, ora sei al sicuro. E lo sarai ancora di più quando ti avremo portato nel nostro rifugio.”
“Stare calma? Non so chi siete, non so cos’è successo! E poi.. al sicuro da chi!” Ho gli occhi lucidi “Spiegatemi, vi prego!”
“Io sono Sam Winchester e lui è mio fratello, Dean.” Indica l’uomo accanto a sé “Siamo.. siamo dei cacciatori.” Sospira.
“Cacciatori..” ripeto shockata, come per convincermi “Winchester..”  dove l’ho già sentito? Cerco di ricordare, ma Dean interrompe i miei pensieri.
“So che non ci crederai, ma sei stata fortunata ad incontrarci. Dei demoni hanno attaccato quella scuola, ma per fortuna siamo arrivati in tempo. Eravamo nei paraggi e sapevamo quello che quei mostri dagli occhi neri avrebbero fatto.” prende fiato “Il lato positivo in tutto ciò è che a quest’ora la scuola non era molto frequentata, perlomeno non ci hanno rimesso la vita ragazzi innocenti.”
“Ma.. io ho visto dei cadaveri lì dentro!”
Dean sospira. “Sì, purtroppo non siamo riusciti ad arrivare così in tempo da evitare quello che è successo. Ma non erano tutti innocenti, alcuni erano demoni. Li abbiamo uccisi noi, non ringraziarci.”
Non ci credo, ha appena fatto dell’ironia? In una situazione simile? Lascio correre e ripeto “Demoni? Occhi neri?” mi vengono in mente dei lampi di immagini. Un uomo che entra nella stanza, delle urla, occhi neri, sangue. E poi il nulla fino all’arrivo dei due fratelli. Come ho fatto a non essere uccisa resta un mistero anche per me.
“So che tutto questo può sembrarti strano, ma ora è finito” dice Sam, voltandosi verso di me.
“Per ora.” Gli fa eco Dean a mezza bocca, continuando a guardare la strada.
Sam gli lancia un’occhiataccia e poi torna a rivolgersi a me “Come ti chiami? Perché eri lì?”
Rispondo “Sono Kim. Kim Collins. Avrei iniziato a lavorare in quella scuola domani, sono un’insegnante.”
“Bene Kim, siamo quasi arrivati nel nostro rifugio. Lì, ti spiegheremo tutto meglio.” Sam mi lancia un ultimo sguardo e si rigira. Nel frattempo Dean frena l’auto “Siamo arrivati” e scendiamo.

“Cos’è questo? Un.. covo segreto?” chiedo, varcando la soglia.
“Più o meno. Qui siamo al sicuro.” mi risponde Dean.
“Ce l’avete fatta?” un terzo uomo, anzi, ragazzo, si rivolge ai due fratelli.
“Non esattamente. Ma una ragazza siamo riusciti a salvarla. Resterà qui finchè non si saranno calmate le acque, poi potrà andarsene.” Gli dice Sam.
“Capisco. Speriamo solo che si risolva in fretta tutta questa faccenda.” Il ragazzo si avvicina a me, porgendomi la mano, “Kevin Tran.”
Lo osservo per un secondo, poi gli stringo la mano “Kim.”
Finite le presentazioni chiedo ai due fratelli maggiori spiegazioni su quello che era appena capitato. Sui demoni. Su tutto. Mi fanno sedere e Sam inizia a parlare.
 
 
 
 

Hello boys, sono Giorgia. Questo è il primo capitolo della prima ff seria che scrivo. L’ho scritta alquanto di getto, spero vi piaccia e che non sia troppo banale. Non so in quanti la leggeranno e quindi non so a quanti interesserà, ma non so quando l’aggiornerò. Potrebbero volerci anche giorni, attendo l’ispirazione. Così, a titolo informativo. Leggete e recensite se vi va!
Non ho altro da dire, au revoir. (: 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


CHE COSA?” urlo, in preda al panico, mentre Sam si blocca un attimo nel suo discorso e tutti si fermano a guardarmi “Mi stai dicendo che qualcuno o.. qualcosa mi sta cercando?”
“E’ probabile, Kim.”
“Ma.. perché?” chiedo, sbiancata in volto.
“Stavo per dirtelo.” Sam sospira e continua “Devi sapere che c’è una guerra in corso. Tra Angeli e Demoni, Paradiso e Inferno..”
“Tra.. bene e male, quindi” lo interrompo.
“E’ questo il problema, Kim. Non sappiamo più se esiste del bene. Forse gli unici buoni rimasti siamo noi.” Un altro sospiro.
Mi guardo intorno e noto quello che non avevo visto prima nei miei tre nuovi amici. Hanno gli sguardi spenti, di chi ha perso le speranze. Sono stanchi. Hanno lottato troppo. Sono distrutti. Non solo fuori. Sono distrutti dentro. I loro volti sono cupi. Dean e Kevin ascoltano con attenzione le parole di Sam e a volte annuiscono.

“Kim? Kim!” Sam mi scuote leggermente, toccandomi una spalla.
“Cosa.. cosa?!” mi rendo conto che mi ero persa nei miei pensieri e non stavo più seguendo quello che Sam mi diceva, quasi come se fossi in uno stato catatonico “Scusami, Sam, non ti stavo ascoltando, dicevi?”
Sam mi guarda in modo strano e poi continua “Stavo dicendo che ormai non ci si può fidare più nemmeno degli angeli. Sai, non sono come tutti pensano siano. Sono soldati. Sono spietati.”
“Sì beh, non tutti, Sam.” Lo interrompe frettolosamente Dean.
“Se ti riferisci a Castiel, Dean, sai benissimo anche tu che ora non è più un angelo. Da quando gli è stata rubata la grazia con l’inganno ha smesso di esserlo. Non sappiamo nemmeno che fine abbia fatto, quando gli angeli sono caduti!”
“No, aspettate” mi intrometto io “gli angeli sono caduti?” li guardo incredula “intendete.. caduti dal Paradiso?”
Dean mi osserva e poi mi dice “Esattamente Kim. E le porte del Paradiso sono state chiuse. Quindi ci sono migliaia di angeli che vagano sulla Terra.”
“Ma.. questo è incredibile. E’.. impossibile!” controbatto stupefatta
“Impossibile non esiste nel vocabolario di questi due!” interviene Kevin, che fino ad allora aveva osservato in silenzio, indicando i Winchester “Non sai di cosa sono capaci e non sai tutto quello che è successo fino ad oggi!” i due fratelli abbassano lo sguardo e fanno un mezzo sorriso tra il compiaciuto e il consapevole.

“Sai Kim..” continua Dean, cercando le parole adatte “..ne abbiamo viste di tutti i colori nella nostra vita. Questo è solo un altro dei guai in cui siamo finiti. Sono un cacciatore da quand’ero bambino. Tutta la mia famiglia lo.. era, e.. il sovrannaturale ormai fa parte delle nostre vite. Siamo costretti a lottare finchè tutto questo non sarà finito. E so che può sembrarti strano, irreale, ma è tutto vero purtroppo. Questa è la realtà, Kim.”
Lo guardo a bocca aperta, quasi commossa. Mi chiedo quanta sofferenza deve esserci stata nella loro vita e mi sorprendo da sola quando arrivo a pensare che credo a tutto ciò che di sovrannaturale hanno visto nel corso degli anni. Perché ci credo? Rifletto. E, cos’è quest’improvviso déjà vu? MA Sì! Ora ricordo!

“Oh, mio Dio!” esclamo a un certo punto, causando delle espressioni interrogative sulle facce dei tre. “ora ricordo dove vi ho conosciuti! E soprattutto ora so perché questa situazione non mi sembra strana e anzi, familiare!”
“A cosa ti riferisci?” Mi chiede Sam tra lo stupore generale, precedendo gli altri due.
“Io vi conosco Sam! Ho letto di voi qualche tempo fa! I libri di Supernatural! Credevo fossero storie inventate e invece.. E anche questa “storia”, io l’ho letta! O meglio, non tutta perché il libro si interrompeva, ma l’ho letta!” Continuo a parlare a raffica e a un certo punto Dean mi ferma.
“Aspetta, che significa che hai letto questa storia?”
“Sì, l’ho letta. E anche tutto il resto! Le vostre vite, tutto!” rispondo, forse con troppa enfasi.
“Quindi, sai quello che sta succedendo..” Lo sguardo di Dean si fa serio, quasi preoccupato. Più di prima.
“Beh, sì. Se non ricordo male, gli angeli stanno cercando delle donne pure che devono essere anche tramiti perfetti. Sacrificate insieme alla grazia di dieci angeli serviranno per un incantesimo che riaprirà le porte del Paradiso!” racconto soddisfatta.
I tre si guardano un secondo e poi tornano a rivolgersi a me. Sam mi dice “Kim, c’è qualcosa che forse non sai. Le donne sono in totale venti in tutto il mondo e sono esattamente quelle che servono per l’incantesimo”
Lo interrompo, come ho già fatto troppe volte finora “Ma allora anche voi sapete..”
“Sì, Kim” continua lui “Kevin è un profeta, è riuscito a scoprirlo.” Noto Kevin sorridere soddisfatto e non posso che apprezzare questo simpatico ragazzo con un compito così grande. Sembra poco più giovane di me, eppure deve aver già sofferto tanto e visto di tutto.

La mia attenzione torna su Sam che continua a parlare “E sappiamo anche qualcos’altro. Crowleyil re dell’Inferno, sta cercando di fermare l’incantesimo, rapendo queste donne e uccidendo Angeli e.. credo che la cosa che ti dirò potrebbe riguardarti in prima persona.” Un altro sospiro. Inizio a preoccuparmi più di prima e faccio mente locale, cosa sta per dirmi? “La purezza della donna nell’incantesimo non indica la verginità, come si potrebbe pensare” fa una pausa, ammetto di averci pensato anch’io “indica una purezza nell’anima. È un qualcosa che si ha fin dalla nascita perché sì è predestinati..”

Mi si gela il sangue “Sam, non mi starai dicendo che..” il suo sguardo non lascia spazio a fraintendimenti.
Sono nei guai più di quanto credessi.






Hello Boys, secondo capitolo. Ho paura di scadere nella banalità, andando avanti nella storia.
Boh, spero vi paccia!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


“VE LA SIETE LASCIATI SFUGGIRE! INCAPACI!”
“Ma.. Signore, non è stata colpa nostra. C’erano degli angeli!” si giustifica il demone, abbassando lo sguardo.
“Non è stata colpa nostra, c’erano gli angeli” gli fa il verso Crowley “Bla, bla, bla. Non fate altro che trovare scuse. Avevate un compito!” urla “Dovevate portarmi la ragazza!”
“Signore, non è stato possibile. Sono.. sono intervenuti i Winchester. Hanno ucciso la maggior parte di noi, è una fortuna che siamo riusciti a salvarci almeno noi due!” gli dice un secondo demone.
Crowley lo squadra con disprezzo “E’ una fortuna che vi siate salvati, già” il suo sguardo passa sul suo compagno, poi di nuovo su di lui. “Una vera fortuna.”
I due demoni si guardano terrorizzati. Sanno cosa li aspetta.
Il re schiocca le dita, uccidendoli. Mentre le loro urla si disperdono, pronuncia a denti stretti “Winchester. Sempre loro.” Poi chiama un altro gruppo di sudditi a raccolta “Andate e trovate quella ragazza. Portatemela qui. E uccidete i Winchester.”
I demoni fanno un breve inchino, mostrano gli occhi neri e svaniscono davanti a lui, partendo per la loro missione.
Crowley rimane lì a riflettere sulla situazione, sfregandosi il mento con le dita.
                                                                                                           
                                                                                             ----------

Alla radio stanno parlando di quello che è successo ieri pomeriggio nella scuola. Nessuno sa dare una spiegazione. Nemmeno io che ero lì effettivamente. Per delle fortunate coincidenze, né gli angeli, né tantomeno i demoni sono riusciti a catturarmi. Forse ho un angelo custode a proteggermi. In senso figurato ovviamente, altrimenti mi avrebbe già presa. Non riesco a immaginare che Crowley mi stia dando la caccia per massacrarmi e gli angeli per sacrificarmi.
Non riesco a starmene con le mani in mano, devo fare qualcosa. Vorrei rendermi utile. E poi non ce la faccio più a stare così tanto tempo da sola. Kevin passa tutto il tempo su una tavoletta a studiare non so cosa, roba da profeti probabilmente. Sam e Dean invece sono a caccia. “Abbiamo un caso, fratello” le ultime parole prima di uscire stamattina e lasciarmi lì. Vorrei andarmene da questo posto, ma stando ai rimproveri di Sam questo è il posto più sicuro sulla faccia della Terra e non devo lasciarlo per nessun motivo.

Le ore passano lente e non posso fare altro che pensare e ripensare a tutto quello che sta succedendo nella mia vita. Se non morirò per mano di enti superiori, sarà la noia ad uccidermi. Sorrido da sola alla mia battuta, rendendomi conto del mio umorismo inappropriato. Poi riprendo il filo dei miei pensieri, tornando a preoccuparmi per la mia incolumità, ho gli occhi lucidi. All’improvviso una voce mi sorprende alle spalle.
“Hey, Kim.”
Mi volto, asciugandomi velocemente gli occhi “Kevin.” Gli sorrido “Hai finito il tuo.. lavoro?”
“Mi prendo una pausa” ricambia il sorriso “A che pensavi?”
“Uh, come?” ho un’espressione di finto stupore che spero basti a fargli credere che non stavo pensando a niente e che compensi i miei occhi ancora rossi.
“Kim, non fare la finta tonta. Riconosco quello sguardo. E’ lo stesso che avevo io fino a poco tempo fa. Stavi pensando a tutta questa situazione, non è vero?”
Colta in flagrante.
“Hai paura, ammettilo.” Mi guarda con occhi languidi. “Lo so che è così Kim. È normale. Quella sensazione non mi abbandona da quando ho conosciuto i Winchester. E di certo quei due non sanno esattamente come metterti a tuo agio. Ma se ho imparato una cosa su di loro è che non permetteranno mai che ti succeda qualcosa di male. Ti proteggeranno.” Mi sorride, per confortarmi.

“Non ce la faccio, Kevin. Sta accadendo tutto così in fretta. Insomma, andiamo, ieri mattina la mia vita era normale e oggi mi nascondo per non essere uccisa! Stanotte non ho dormito, non ci sono riuscita. Vorrei scappare da questo posto, tornarmene a casa mia. Ma sono costretta rimanere qui perché a quanto pare solo qui sono al sicuro.” la mia voce esce tutto d’un fiato.
“Kim, Kim, ascoltami.” Kevin si avvicina e mi prende un mano. “Devi stare tranquilla. Ne usciremo tutti insieme. Sai, sono quasi impazzito qualche tempo fa. E ho anche rischiato di mettere a repentaglio tutto il lavoro fatto per ristabilire un po’ d’ordine e pace in questo mondo. Mia madre è stata uccisa da Crowley. La mattina mi sveglio pensando che non abbia più senso continuare a combattere. Ma poi mi ricordo che c’è sempre una speranza. Non posso arrendermi.”
Lo ascolto in silenzio, mi guarda. “Non farlo nemmeno tu. Credimi se ti dico che pensare troppo a tutto quello che sta succedendo ti farà stare peggio. Ma, fidati, sei stata davvero fortunata a incontrare i Winchester.” Un altro sorriso.
Gli sorrido a mia volta. Le sue parole mi infondono sicurezza. Questo ragazzo è riuscito a calmarmi, ora posso affrontare meglio quello che mi succederà.
“Kevin.. Grazie.” Mi abbraccia.
“Tranquilla Kim, si risolverà tutto.” poi, per alleggerire la tensione “E ora, meglio che torni al lavoro. C’è un profeta qui che deve darsi da fare a decifrare una certa tavoletta!” Ridiamo.

Rimango di nuovo sola. La mia mente comincia a vagare di nuovo. Ringrazio mentalmente Kevin, quel ragazzo è un portento! Lo sono anche i due fratelli. Vogliono salvarmi dagli angeli che vogliono immolarmi per riaprire le porte del paradiso e dal re dell’Inferno che invece vuole torturami per estrarre la purezza che è all’interno del mio corpo. Non ho idea di come possa fare una cosa del genere e sinceramente spero di non scoprirlo mai.

Decido di dormire un po’, del resto ho passato la notte insonne. Vado nella mia camera improvvisata e mi sdraio. Riesco a dormire qualche ora, ma non molto bene. Gli incubi mi tormentano.

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