Lettere di un uomo solo

di narcissus_kiss
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I frammento ***
Capitolo 2: *** II frammento ***
Capitolo 3: *** III frammento ***



Capitolo 1
*** I frammento ***


Titolo: Lettere di un uomo solo
Genere: introspettivo, malinconico, romantico, song-fic
Personaggi: Severus Piton
Rating: verde
Avvertimenti: spoiler settimo libro!


Disclaimer: Piton non mi appartiene, così come non mi appartengono eventuali altri personaggi citati. Neanche il contesto mi appartiene. Il tutto è di zia Rowling, ed io mi ci diverto solo sopra. Ovviamente it’s only entertainment! Ovvero: non ci faccio su un quattrino (sfigaaa XD).
Le parole che accompagnano questi tre brevi capitoletti sono tratte da I’m a Rock di Simon&Garfunkel.

N.d.A. Non vi tedierò con un’introduzione chilometrica questa volta. Semplicemente, queste sono frammenti di lettere (ogni capitolo una, e saranno tre) che Piton aveva scritto per Lily Evans, mai spedite per mancanza di coraggio. Seguono un certo filone di pensieri, ma non sono necessariamente collegate fra loro. Si possono vedere come una sequenza, non avendo un inizio ed una fine precisi, oppure come frammenti a sé stanti. Fate voi ^^

And now…
Enjoy!

Buona lettura a tutti ^^




.:Lettere di uomo solo:.




[…] Ho costruito muri,
una fortezza profonda e potente,
che nessuno può penetrare.
Non ho bisogno di amicizia; l’amicizia causa dolore.
Io sdegno il suo ridere ed il suo amare. […]



Mi sono costruito una fortezza di silenzio attorno. Impenetrabile.
É stato il giorno che ho capito come sarebbe andata. Il giorno che ho deciso di smettere di sperare. Il giorno che ha spezzato in due quel filo sottilissimo che ancora mi collegava al mondo esterno.
Da quel giorno sono diventato una macchina. Priva di sentimenti. Li ho repressi uno ad uno. Ho allontanato gli amici, ho negato di averne bisogno.
Ho scelto di diventare duro, come una roccia. Come un uomo. Non come il Mocciosus di cui tutti ridono.

Non serve che io ti ricordi di cosa sto parlando. E il tuo sguardo, il tuo sguardo mi ha ferito a morte. É stato il giorno in cui ho dovuto dirti addio, Lily. É stato il motivo per cui probabilmente questa lettera finirà nel fuoco prima di essere spedita. É il motivo per cui non la riceverai mai. E non potrai mai capire perché sono diventato ciò che sono.

Eppure vorrei spiegarti… e vorrei capire… Vorrei capire anch’io cosa mi abbia reso così pieno di sdegno per tutto ciò che unisce le persone, mentre tutto ciò che desidero è allontanarmene.
Non sono fatto per stare in mezzo ad una folla. Tu sei diversa. Tu potresti anche viverci costantemente.
Siamo così diversi, Lily. Eppure sei stata e sei tutt’ora la mia migliore amica. L’unica amica che abbia mai avuto. L’unica persona a cui abbia mai tenuto. L’unica persona che sia riuscita, volente o nolente, a toccarmi tanto a fondo da portarsi via un pezzo di me. Un pezzo fondamentale, anche, direi.
Credo che tu ti sia presa proprio quella che hai sempre detto fosse la parte migliore di me. Ti sei portata via le mie risate e la mia gioia…ti sei portata via tutto ciò che c’era di bello in me. Quel bello che non sapevo di possedere, e che tu mi hai fatto scoprire.
Ma è giusto. Grazie a te ho potuto vederlo, ed è giusto sia tu a portarmelo via.
Ma per questo adesso in me non è rimasto che quell’odio, quella rabbia. Per tante cose. Per tante persone Lily. Prima fra tutte quella che ora probabilmente ha l’onore – onore immeritato – di tenere la tua mano. Di baciare la tua bocca.
[il foglio è strappato]




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Capitolo 2
*** II frammento ***


Titolo: Lettere di un uomo solo
Genere: introspettivo, malinconico, romantico, song-fic
Personaggi: Severus Piton
Rating: verde
Avvertimenti: spoiler settimo libro!


Disclaimer: Piton non mi appartiene, così come non mi appartengono eventuali altri personaggi citati. Neanche il contesto mi appartiene. Il tutto è di zia Rowling, ed io mi ci diverto solo sopra. Ovviamente it’s only entertainment! Ovvero: non ci faccio su un quattrino (sfigaaa XD).
Le parole che accompagnano questi tre brevi capitoletti sono tratte da I’m a Rock di Simon&Garfunkel.


Buona lettura a tutti ^^




.:Lettere di uomo solo:.




[…] Non parlare d’amore…
Ma ho già sentito la parola prima d’ora:
sta dormendo nella mia memoria.
Non voglio disturbare il riposo
di sentimenti che sono morti.

Se non avessi amato, non avrei mai pianto. […]



Ancora mi trovo a scriverti, Lily.
E so che non ti spedirò neanche questa.
Lo so già. Tutto andrà come al solito: troppo vigliacco per osare inviarti un gufo.
Troppo vigliacco per sopportare di sentire – o leggere – le parole con cui segneresti la mia condanna a morte. Non voglio più avere a che fare con te, Severus.
Mi ucciderebbero.

Troppo vigliacco per sopportare che tu mi risponda che questo è amore, ma che non puoi ricambiarlo.
Beh, non parlarmi d’amore. É una parole che rimbomba nel mio cervello, riecheggia nella mia memoria. É un qualcosa di già sentito, che associo inevitabilmente al tuo viso.
Ma è qualcosa che, come i sentimenti, come le lacrime, ho buttato via. Lo lascio dormire sulla collina, a riposare assieme a tutti quegli altri morti che sono la gioia, la serenità, la voglia stessa di vivere.
Quindi non disturbiamone il riposo usando parole a sproposito, Lily.
Non ti parlerò d’amore, e tu non lo dovrai menzionare – se mai questa lettera arrivasse fino a te e tu mi degnassi d’una risposta.
Perché non credo di aver capito ancora molto della vita. Ma so qualcosa, e lo so per certo. Se non avessi mai amato, tutto il dolore che ho provato dopo non sarebbe mai esistito. Se non avessi amato, non avrei mai pianto.
Eppure quanto ti devo per avermi fatto conoscere un sentimento del genere?
Ma l’amore è duro. Non è una parola dolce. L’amore è crudele, Lily. E nella mia testa l’ho ucciso. Non risvegliamo sentimenti ormai sepolti. Sarebbe inutile. Sarebbe solo doloroso.
E so che tu diresti che l’amore è invece qualcosa di bello.
Ma, lasciamelo dire, Lily. Sei una bugiarda. Adorabile, ma una bugiarda.
Ed è l’ultima volta che ammetterò di averlo mai provato.
E di sicuro, non lo proverò più. Per nessun’altra.





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Capitolo 3
*** III frammento ***


Titolo: Lettere di un uomo solo
Genere: introspettivo, malinconico, romantico, song-fic
Personaggi: Severus Piton
Rating: verde
Avvertimenti: spoiler settimo libro!


Disclaimer: Piton non mi appartiene, così come non mi appartengono eventuali altri personaggi citati. Neanche il contesto mi appartiene. Il tutto è di zia Rowling, ed io mi ci diverto solo sopra. Ovviamente it’s only entertainment! Ovvero: non ci faccio su un quattrino (sfigaaa XD).
Le parole che accompagnano questi tre brevi capitoletti sono tratte da I’m a Rock di Simon&Garfunkel.


And now…
Enjoy!




.:Lettere di uomo solo:.




[…] Sono protetto nella mia armatura,
Nascosto nella mia stanza, salvo dentro il mio utero.
Non tocco nessuno e nessuno tocca me.

Sono una roccia,
sono un’isola.

E una roccia non sente dolore.
E un isola non piange mai.


Forse è stupido, Lily, ma parlo ancora con te, nella mia testa. Forse è sciocco, ma ancora continuo a scriverti.
E forse è la cosa più assurda del mondo, ma so per certo che ancora una volta non leggerai queste parole. Non lo permetterò. Le terrò chiuse dentro di me e dentro un cassetto, così come io mi sono rinchiuso in questo guscio da cui non voglio – e non posso più – uscire. Perché è lui che mi dà la forza di andare avanti. É la maschera che tutti i giorni posso indossare per passare inosservato al mondo. Isolato da tutti, sì. Ma al sicuro. Lontano da tutto ciò che possa, anche solo lontanamente, ferirmi.
[una bruciatura piuttosto ampia sulla pergamena rende illeggibile la parte centrale della lettera]

Io sono forte. Devo esserlo. Sono come la rocca che mi sono costruito. Inespugnabile. Inattacabile.
Io non posso provare emozioni. Non posso essere schiavo del dolore. Non posso, Lily. Non posso essere schiavo dei miei sentimenti.
Non posso… [la scrittura è tremolante, l’inchiostro sbaffato. Il nome “Lily” si ripete tre volte, coperto dall’ombra di una lacrima] Lily… come posso… come posso non pensarti quando sei al centro di tutto il mio mondo? Quando è per te che mi sono costruito quest’armatura, che pesa come una palla al piede, eppure non posso farne a meno…
Non posso.
[cancellature] Eppure non posso fare altro che essere forte. Come una roccia. E devo cercare la solitudine: un’isola nel mare. Inesplorata. Perché nessuno avrà mai più il diritto di esplorarla. A nessuno più mostrerò quella parte di me che ora sembra morta.
Sarò forte.
E non piangerò. Non sentirò dolore.
Non sentirò dolore.




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