troppo incline al perdono

di GiuLiaStrAngE
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l'inizio ***
Capitolo 2: *** ...e lui? ***
Capitolo 3: *** lontano dagli occhi lontano dal cuore?? ***
Capitolo 4: *** le prime amicizie ***
Capitolo 5: *** anche i maschi hanno sentimenti ***



Capitolo 1
*** l'inizio ***


ciau, questa è la mia prima fanfiction...vi prego siate clementi!!! *_*



L'INIZIO

In una giornata normale d’agosto…
 Driiiin….driiiin…

Signora Nara: pronto?
Tenten: Buongiorno sono Tenten, poso parlare con Shikamaru?
S. Nara: oh ciao Tenten, ma certo te lo passo subito…SHIKAMARUUUUUU!
T: grazie…
La ragazza sentì un rumore di passi provenire dall’altra parte della cornetta, il cuore le batteva a mille, era l’agitazione o era l’ira ke cresceva sempre più?
S. Nara: Shikamaru, è per te, è Tenten.
Shikamaru: grazie mamma…pronto?
T: perché mi hai fatto questo Shika?. Disse la ragazza con una tono di voce ke presupponeva l’orlo delle lacrime.
S: senti, io te l’avrei detto, volevo solo avere le idee chiare!
T: potevi chiarirti le idee anche da solo, non era necessario dirlo a tutti i tuoi amici!
S: te lo giuro! Te ne avrei parlato…
T: ma fammi il favore! Lo sa tutta Konoa tranne me! Posso sapere almeno il motivo? Cos’è? Ti piace un’altra? Dimmelo ti prego!
Ormai non ce la faceva più, le lacrime rigarono le sue guance rosee e percorsero il suo viso, fino a cadere sul mobile al quale era appoggiata. Shikamaru intanto non sapeva se dirgli la verità o no…optò per la seconda scelta.
S: ehm…si, esatto, mi piace un’altra.
Attimo di silenzio.
T: …allora è finita?
S: si, mi disp…TUTUTUTUTUTUTUTUTU.
Shikamaru non finì la frase; Tenten gli aveva sbattuto il telefono in faccia. Non c’era alcun motivo x il quale continuare la conversazione.

Posata la cornetta la ragazza si catapultò in camera sua, non voleva farsi vedere in lacrime dai suoi. Chiuse a chiave la stanza e si gettò a peso morto sul letto; adesso le lacrime scorrevano a flutti e si chiedeva tra se ”perché?” tra un singhiozzo e l’altro. Non poteva crederci: tutte quelle belle parole che gli diceva Shikamaru quando ancora stavano assieme, quando ancora la vita scorreva tranquilla e felice.

          Inizio flashback:

- Shikamaru?-.chiese una ragazza dai capelli mori.-cosa c’è ten?- disse il ragazzo vicino a lei.-Quando ci lasceremo, mi prometti che rimarremo amici?- il ragazzo con la coda la guardò con tenerezza e rispose in tono dolce, quasi materno- Ma noi due non ci lasceremo mai! E qualora accada, io ti prometto che non ti farò soffrire e rimarremo amici, però la stessa cosa vale anche per te!-disse e la mora mormorò- Certo…-
I due ragazzi di nome Tenten e Shikamaru si baciarono; una bacio lento, pieno d’amore e una volta  staccati, si persero in un abbraccio che sembrava non avesse fine.

          Fine flashback.
         

Mai poteva immaginare che lui si comportasse in una maniera così vile ed egoista. Proprio così. Tutta Konoa sapeva dell’intenzione di Shikamaru di lasciare Tenten, tutti tranne lei. A quel punto iniziò a ragionare; lo conosceva bene e sapeva che non poteva essere quello il motivo per ciu l’aveva piantata. Sì, ne era fermamente convinta, non era quella la spiegazione.
 Le venne mal di testa per le troppe lacrime, così decise di sciacquarsi la faccia. Mentre usciva dalla stanza per andare in bagno, sentì la voce della madre –Ten, tesoro, vieni che la cena è pronta!-. La ragazza sobbalzò per lo spavento e rispose- non ho fame, non vengo!-. Sospirando la madre disse -fai come vuoi…-
In bagno, davanti lo specchio si guardò e vide solo una ragazza distrutta e con gli occhi rossi per il pianto, volle rompere lo specchio per non vedere; nella speranza che si trattasse di un sogno molto vivido. Ritornata in camera decise che era meglio raccontare tutto alla sua migliore amica, sicuramente lei sarebbe riuscita a confortarla…
Prima però doveva riprendersi. Si stese di nuovo sul letto, il cuscino era fradicio così lo girò dall’altra parte, si appoggiò e pian piano si assopì.

Camminava nel corridoio della scuola. Era una giornata assolata e dalle finestre entrava una piacevole luce solare, sembrava primavera. Shikamaru e Tenten erano mano nella manoe di lì a poco si sarebbero salutati per recarsi nelle rispettive classi. Allora Tenten, arrivata davanti alla propria classe si girò verso il suo fidanzato e disse –Ciau, ci vediamo nell’intervallo!-. Shikamaru cambiò espressione: il suo volto divenne sadico, sul viso gli si stampo un sorrisini malefico e iniziò a ridere, una risata sonora e spregevole. Intanto tutto intorno divenne buoi, restarono solo le figure di Shikamaru e degli alunni presenti ne corridoio e tutti insieme ridevano. Risa malvagie.
Tenten si sentiva smarrita, ansimava, il cuore batteva forte, in ogni direzione vedeva ragazzi ridere e che indicavano lei. Si mise le mani sulle orecchie per non sentire tutte quelle risate insopportabili, ma più premeva le mani e più le risa aumentavano. Ad un  certo punto tutto iniziò a vorticare attorno a lei e le risate aumentavano ancora…e ancora…e ancora…e ancora…

BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHH!!!!!!!!

Tenten si svegliò di soprassalto gridando. Una goccia di sudore scorreva fastidiosa sulla tempia che subito asciugò. Guardò l’ora  1:23 
Prese il cellulare, guardò nella rubrica e quando trovò “My BeSt” schiacciò il tasto verde per chiamarla.
Dopo qualche secondo Tenten sentì un debole e assonnato – Pronto…?-.
- Ino?! Ti devo parlare…


Finito il primo chappy…puff, puff  mi raccomando recensite tutti!! Anche in negativo…considererò le vostre critiche per qualcosa di costruttivo!
Ola a tutti!    tentenChan

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Capitolo 2
*** ...e lui? ***


Eccomi qui, questo è il secondo capitolo…

…E LUI?


T: Ino?! Ti devo parlare…
I: Che c’è?. Disse sbadigliando la ragazza.
Tenten scoppiò a piangere
T: Shikamaru mi ha piantata!!-.
Ino roteò gli occhi e scosse la testa.
I: Eddai Ten, non ti disperare tanto così per quella testa d’ananas...è…solo un ragazzo!
T: Per te è facile dire, sei sempre rimasta impassibile davanti al sentimento dell’amore o di qualsiasi altra cosa simile!.
I: Certo! Mica mi perdo in fronzoli come tutte ste scemate dell’amore! IL PRINCIPE AZZURRO NON ESISTE!
T: Lo so’ idiota! Non sono più una bambinetta che crede ancora alle favole…
La mora si asciugò gli occhi.
I: E perché ti avrebbe mollata?
T: Dice che gli piace un’altra…
Disse Tenten rassegnata.
I: Allora è tutto risolto! Devi dimenticarlo Ten, è inutile rincorrere un ragazzo che non ti vuole.
T: Secondo me, mi ha detto una cazzata. Perché conoscendolo…nono, non è quello il motivo…magari…magari…
I: Magari niente!
T: No! Non è vero!
I: Tu dici così perché non vuoi che lo sia, perché non riesci a fartene una ragione allora ti inventi delle false spiegazioni al comportamento di quel decelebrato!
T: No…tu non lo conosci…
I: non ci vuole una scienza per capire che è finita, anche se non lo conosco. I ragazzi sono tutti uguali, conosciuto uno conosciuti tutti…
T: Lui non è uguali agli altri, lui è diverso!
I: Ten, basta! È finita…
Tenten rimase colpita dalle parole dell’amica, m aveva ragione. Era la pura verità, era finita e lei doveva farsene una ragione; non c’era posto per i ma o i forse.
T: Ok…hai…hai ragione, ‘notte.
Tenten chiuse la chiamata. Si stese sul letto e fissò il soffitto. Chissà Shikamaru come aveva reagito a questa  cosa…forse, penso la moretta, dormiva sonni tranquilli pensando alla sua libertà e alla sua bella.
Con questi pensieri la ragazza si addormentò.

***
S: Si, mi disp TUTUTUTUTUTUTUTU…iace…
Il ragazzo posò la cornetta, e con aria assente salì le scale. La signora Nara passò accanto al figlio e vedendolo con quell’espressione gli chiese – cos’hai? È andata male con Tenten?-.
Il figlio rispose – No, niente…- e si chiuse in camera sua sbattendo la porta.
- CAZZO!- Diede un calcio fortissimo alla sedia posta vicino alla scrivania e inizio a camminare su e giù per la stanza nervoso.
Lui non pensava che sarebbe finita così, non sapeva perché aveva raccontato una bugia a Tenten. Si mise le mani tra i capelli, che fare? Chiamarla per dirle la verità non voleva, perché si sarebbe vergognato di dirle che le aveva raccontato una cazzata e inoltre il loro rapporto sarebbe andato totalmente e definitivamente a puttane…
L’unica soluzione era far finta di niente. Però si sentiva una merda, lo sapeva che il suo comportamento era stato pessimo e che avrebbe avuto delle conseguenze.
Aveva voglia di sfogarsi, ma non sapeva come.
Andare a correre non poteva perché ormai era buio, decise che era più conveniente parlare con qualcuno…ma con chi?
Su msn non c’era nessuno con cui discutere in modo serio. Decise di andare in una chat qualsiasi, giusto per parlare con qualcuno per assillarlo con il suo dilemma.
Conobbe alcune persone, ma una più scema dell’altra perché volevano solo fare sesso o vedersi in web e altro come…va beh, nulla a ke vedere con una tranquilla conversazione.
Ormai si era fatto tardi e gli occhi si chiudevano da soli. Si infilò il pigiama, spense il pc e si sdraiò a pancia in giù; il suo ultimo pensiero prima di addormentarsi fu…povera Tenten…sospirò e si addormentò.

Ecco finito il secondo capitolo, i primi due sono più un prologo...mi raccomando...commentate in tanti!

ciau ciau              tentenChan

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Capitolo 3
*** lontano dagli occhi lontano dal cuore?? ***


Dopo il prologo adesso inizia la vera storia…per appassionarvi ancora di più ci terrei a sottolineare che il racconto è quasi del tutto tratta da una storia vera, vissuta in prima persona ^_^
Okok ora basta.



LONTANO DAGLI OCCHI LONTANO DAL CUORE??

Tenten era sommersa dai vestiti: calze, mutande , maglie, magliette, jeans , pinocchietti, bermuda insomma ogni tipo di vestiario possibile ed immaginabile si trovava sparso per quella stanza; senza contare tutti gli accessori previsti dalla lista “altro” ovvero: 10 paia di cinture da abbinare ai colori dei vestiti in valigia, 3 trousse di trucchi trovati per la camera più quelli in bagno, 2 cofanetti con dentro collane, braccialetti, orecchini, anelli, mollette, forcine,ecc… da non dimenticare le borsette. Ovviamente una per cintura, anche loro da abbinare ai vestiti previsti in valigia. Finito di frugare nell’ultimo cassetto ancora inesplorato, la ragazza alzò lo sguardo e lanciò un’occhiata alla stanza, il dilemma era:”Dove acciderbolina la metto sta roba?!” ovvero: doveva darsi una regolata, perché , fosse stato per lei, si sarebbe portata dietro l’intera camera per non trovarsi impreparata a qualsiasi evenienza. Decise di ammassarli sul computer. Si trattava di una serie di shorts di infiniti colori e li mise in posizione precaria sul monitor e la stampante.
Adesso iniziava la vera sfida…far entrare tutto quello previsto nella valigia…anzi…nelle valige. Tenten si tirò indietro i capelli e si lanciò all’attacco su un gruppo di biancheria intima, ma in quel momento suonò il cellulare. Oddio…e adesso?! Si concentrò un attimo per riuscire a captarlo e dopo pochi secondi balzò con una scatto felino in direzione dell’armadio. Trovato! E con un sorrisino spavaldo e vittorioso rispose…
T: Pronto? Sbanf…
I: Ciau bella! Ma…che succede?!
T: Sto facendo la valigia…
I: Ah già! Quando parti?
T: Tra tre giorni e resto lì fini a che non inizia la scuola…
I: Mi raccomando, guardati intorno! Sicuramente ci saranno tipi carini…pensa…biondo, occhi azzurri, abbronzatissimo, un figo da un paura, stiloso nel vestirsi…*ç* il sogno della mia vita!!!!!
Tenten ridacchiò, ma sapeva che non avrebbe avuto occhi per nessuno; lei pensava ancora a Shikamaru. Poi, come se  le leggesse nel pensiero, Ino disse.
I: Ten! Lontano dagli occhi lontano dal cuore…
T: mmm…Ino mi fai un favore???????
I: tutto quello che vuoi bella!
T: …ehm…puoi anche non accettare…
I: Dai…dimmi…
T: Puoi tenere d’occhio Shikamaru???
Dall’altra parte attimo di silenzio, un sospiro poi la risposta.
I: Giusto perché sei tu…
T: Ti voglio bene…a doma sera…
I: Ola!
Così finì la conversazione tra le due amiche. Già, lontano dagli occhi lontano dal cuore. Dicono che i vecchi detti siano la pura e sacrosanta verità, ma era meglio non sperarci troppo: lei lo amava tanto ancora.

Il padre tentò in ogni modo di far stare il bagaglio della figlia del baule della macchina, ma tutti i tentativi furono vani. Tenten si sentì in colpa per aver preso tutta quella roba, ma facendo un atti mo mente locale, sentenziò che era inevitabile portarsi dietro quelle cose. Dopo qualche imprecazione la valigia si incastrò nel baule, il quale poteva cedere da un momento all’altro. Salirono in macchina e finalmente partirono.
Quando uscirono dalla città Tenten tirò un sospiro di sollievo; finalmente via da quella città così odiata nell’ultima settimana. Per fortuna che sarebbe rimasta al mare fino all’inizio della scuola, giusto il tempo che la notizia di lei e Shikamaru passasse in secondo piano nei pettegolezzi di Konoa o che, meglio ancora, non interessasse più nessuno e fosse dimenticata.
Durante tutto il viaggio tenten dormì. Le dispiacque non essere riuscita ad ammirare i bei paesaggi che attraversarono con la macchina, ma i preparativi per il viaggio l'avevano stremata poichè alcune notti le faceva insonni per pensare alle cose giuste da portare. Anche in macchina, ogni tanto, si svegliava di soprassalto credendo si aver dimenticato qualcosa ma  si riaddormentava subito. Dal suo dormiveglia la distolse il gran sospiro di sollievo della madre che, alla vista della città dove avrebbero passato le vacanze, disse felicemente - Adesso siamo definitivamente e ufficialmente in vacanza!-.
Tenten, come una bambina eccitata, si alzò dalla posizione stravaccata assunta per dormire, e si appiccicò al finestrino per vedere cosa succedeva al di fuori. Appena entrati nella città già i vedeva il tipico spirito della località marittima: piante e arbusti della macchia mediterranea, gente solo in costume o con il pareo, tabaccherie colme di cartoline, salvagenti di ogni forma e colore, costumi. Inoltre di tanto in tanto si vedevano intere vie costellate di bancharelle con una svariata tipologia di bigiotteria e qualsiasi altra cazzata conosciuta sulla terra.
Finalmente, dopo le estenuanti ore di viaggio, arrivarono al residence dovo si sarebbero alloggiati. Ma la mora si tiracchiò, respirò la fresca brezza marina che arrivò dalla spiaggia che si trovava alla sua destra...finalmente libertà. Purtroppo la sua suddetta "libertà" sarebbe stata distrutta da un incontro. Infatti Tenten si girò e sul lungomare vide un ragazzo. Ma non un ragazzo qualsiasi, lo conosceva benissino. Sbiancò in volto. No, era scappata da Konoa appunto per non vedere per qualche tempo i suoi coetanei, per estraniarsi e prendere fiato un attimo. Non pensava che pure qui lo raggiungesse. Fece in modo da non farsi notare da quel ragazzo, quel ragazzo moro...


Ecco finito questo capitolo...adessi siamo entrati nella vera storia e vi aspettano tante sorprese!!!!!! volevo ringraziare tutti coloro che hanno letto i primi capitoli e che continueranno a  leggere. Vi pregherei di recensire...anche con 1 ciau o un come va...

 kissi                                                    tentenChan

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Capitolo 4
*** le prime amicizie ***


Scusate se non ho aggiornato la mia fan fiction ma ho avuto un’estate molto impegnativa^^’’…comunque eccoci qui con un nuovo capitolo !!!!


LE PRIME AMICIZIE




Fece in modo da non farsi notare de quel ragazzo, quel ragazzo moro…
Non che non lo sopportasse o che le stesse antipatico, ma dopo tutto il casino successo a Konoa non voleva che qualcuno le ricordasse…già…se dimenticava era meglio per tutti!
Per lei, per le amiche. Sì anche per le amiche, perché loro si subivano le “seghe mentali” di Tenten che non erano delle più semplici!
Scivolò a fianco della madre con finta disinvoltura e  tranquillità, ma tutto era vano. Infatti non fece un metro che una voce familiare, purtroppo quella voce familiare: il ragazzo moro. No, non lo voleva sentire!
-Ciao!!!!è passato di moda salutare?- Disse il ragazzo con la coda.
-Ciao Neji…- Rispose febbrilmente la ragazza, cercava di fare la voce indifferente ma non attaccava con il ragazzo e si era avvicinato a Tenten, la quale per educazione si era fermata per parlare ma batteva il piede velocemente sull’asfalto in segno di disapprovazione.
N:Come va?Che ci fai da queste parti?
T:Sono venuta in vacanza con i miei…immagino che per te sia lo stesso…
N:Esatto. Fino a quando sei qui?
T:torno il giorno prima dell’inizio della scuola tu?
N:Wow, anche io…
“Evvai-.-” pensò sarcastica Tenten ma non espresse la sua vera opinione, fece solo un accenno di un sorriso e con li solito “scusa ma devo andare” salutò e si defilò per raggiungere i proprio genitori che si stavano già avviando al residance per prendere le chiavi. Tirando innumerevoli sospiri di sollievo la ragazza si accostò alla madre che una volta rimaste da sole, perché il padre era andato a prendere le chiavi; subito si informò (come tutte le madri…-.-nd tentenChan) -Chi era quel bel ragazzo Ten? Mi sembra che lo conosci bene!- Era proprio la domanda che si poteva aspettare da sua madre, una domanda che sotto certi aspetti potrebbe nascondere la vera finalità:ossia sapere se ci stava assieme. Per evitare il “domandone” imbarazzante Tenten rispose secca centrando subito il concetto -è di Konoa, andiamo a scuola assieme e NO non stiamo insieme!-
Un po’ perplessa e un po’ delusa la madre terminò il discorso abbozzando un –ah…- poiché era arrivato suo padre con le chiavi in mano. Che fatica portare la sua valigia! Aveva tentato un approccio da piccola bambina indifesa con suo papà cosicché le portasse la valigia ma non aveva funzionato, così si trovava a fare il tratto macchina/camera con in mano una valigia che poteva vantare un peso superiore ai 100Kg…-davvero notevole- aveva osservato la madre!

Tenten posò la sua borsa da spiaggia a pois policromatici vicino all’ombrellone e con un enorme respiro assaporò l’aria salata e fresca del mare. Vacanza! Il sorriso attraversava tutta la faccia, da orecchio a orecchio, ma c’era sempre un velo di tristezza e non riusciva a togliersi dalla testa la sensazione di una mano familiare e dolce nella tua…e certo vedere la coppietta di ragazzi più o meno della sua età dell’ombrellone accanto non aiutava. Senza pensare troppo a quello che cercava di lasciarsi alle spalle, Tenten si tolse il vestitino azzurro per restare solo in costume. Spalmata la crema solare protezione “20” la ragazza si diresse al bagnasciuga per osservare meglio il mare.
Era uno spettacolo meraviglioso. Tutta quella gente, diversa ma accomunata dalla voglia di divertirsi e così, per caso, si facevano le amicizie ridendo e scambiando battute con le prime persone che incontravi o che urtavi per sbaglio della foga di scappare da un gavettone. Tenten rimase per molto tempo seduta a guardare due bambini che giocavano a fare i castelli di sabbia; che bello, alla ragazza tornavano in mente i bei tempi in cui si sentiva spensierata. L’unico problema era l’ora di tornare a casa e lasciare la spiaggia per andare nell’appartamento o all’hotel per farsi la doccia e poi andare a cena fuori: che rottura!
Ma i suoi pensieri furono maldestramente interrotti da un schizzo d’acqua enorme e inaspettato, dei bambini erano passati correndo all’impazzata a pochi centimetri da Tenten . Una ragazza biondo scuro abbronzata seduta pochi metri più in là si era messa a ridere.-Scusa, ma non ho saputo trattenermi…hai fatto un movimento davvero buffo…haha…tutto ok?-la ragazza ispirava fiducia e simpatia, così, in memoria dei vecchi tempi dove da bambina legava con chiunque passava, decise di stringere amicizia. Così con un sorriso sarcastico la mora disse -Starei meglio con una piccola vendetta su quei bambini…-tutte e due le ragazze risero indice che tutte e due la pensavano allo stesso modo –Hai ragione…-disse la biondina-Dovrebbero mettere un limite di velocità sul bagnasciuga!-. Tenten rise divertita all’idea di un carabiniere che portava sulla volante ammanettati i bambini artefici del misfatto di poco prima.-Piacere il mio nome è Tenten^_^- disse poi la ragazza.
-Piacere Mimi!!!^_^-
Le due parlarono a lungo, sia sul bagnasciuga che in mare facendo il bagno. Era una ragazza davvero simpatica e intelligente. Mimi viene tutte le estati qui e quest’anno starà anche lei fino all’inizio della scuola però ormai è già da due settimane che è qui in vacanza…beata lei pensò Tenten.
Inutile dire che, essendo così estroversa, conosceva praticamente metà città o villaggio turistico come dir si voglia. Ogni ragazzo o ragazza che passava sapeva dirmi il nome e da dove veniva, anche se non era giapponese! Oltre al nome e alla provenienza mi raccontò tutti gli intrecci e i casini, per non parlare delle coppiette degli ultimi giorni! Oppure mi sapeva dire chi voleva mettersi con chi e a chi piaceva chi…
-E a te chi piace?Se vuoi dirmelo ovviamente…-chiese Tenten alla bionda ormai diventata sua amica visto che ormai parlavano da ore.
-Mah…si chiama Jhonatan- disse arrossendo Mimi- ha 17 anni ed è troppo figoooo!!!^//^- la mora sorrise benevola alla ragazza, felice che almeno qualcuno sella terra era contento e sperava ancora in queste cose. Sperava con tutto il cuore che non fosse invasa anche lei dalla voglia di saperne di più su questo frangente della “neoamica”. Ma purtroppo Mimi chiese –Tu invece con sei messa a ragazzi?Hai il tipo o c’è qualcuno?...-il tono della ragazza bionda era malizioso. Tenten non voleva rispondere e cambiò subito discorso; guardò il suo orologio subacqueo e disse -Cavoli è ora di mangiare! I miei saranno preoccupati…ti va di mangiare al mio ombrellone? Ti presento ai miei così mia mamma non rompe con troppe domande!!-
-ok- rispose raggiante Mimi.
Una volta passate dall’ombrellone dell’amica bionda e fatte le dovute prensentazioni con i suoi genitori, le due adolescenti si diressero verso la loro meta. Tenten aveva una fame pazzesca e non appena si trovò alla postazione disse velocemente –Mamma, papà questa è Mimi una mia amica. Bene dov’è il cibo?- ma i suoi si preoccuparono prima della nuova arrivata chiedendogli alcune curiosità. Ma vedendo ke Tenten frugava nelle borse con aria vorace e mormorando –Cibocibocibocibocibo- decisero di dare l’indicazione su dove si trovassero i panini a Tenten per poi continuare la conversazione con Mimi.
Dopo i panini non poteva mancare un bel gelato. Non sapevano se prendere il gelato artigianale o prendere il gelato confezionato al bar del lido, optarono per il bar, perché la gelateria era troppo distante secondo i loro gusti, ossia 20 metri…
Ma al bar c’era una inaspettata sorpresa (per modo di dire) per Tenten. –NO!- disse la mora bloccandosi tutto ad un tratto nell’atto di camminare.-Ma cos…-la sua amica Mimi non fece in tempo a finire la domanda che la ragazza mora la brancò per un braccio e la trascinava via dal bar con aria di una fuggitiva di prigione.-Ma che c’è Ten?- chiese disperata la bionda.-Non ho tempo di spiegare adesso…prima allontaniamoci! Cerchiamo di passare inosservate…-.
Ma come sperare che la fortuna giri in momenti come questi?
-Ciao Mimi!- Un ragazzo alto e abbronzato salutò l’amica. –Ciao…-rispose la ragazza con un filo di voce, poiché sembrava che le mancasse il respiro, “sarà Jhonatan…” pensò Tenten, ma in quel preciso istante proprio il ragazzo da cui voleva sfuggire la mora si girò e la notò. Naturalmente si avvicinò per salutare.
-Ciao Jhonatan, ciao Mimi e …ciao Tenten!- Neji sembrava che conoscesse bene tutte e tre. Tenten rimase perplessa, e dopo una breve conversazione tra i tre Jhonatan si rivolse a lei dicendo – Oh non ti avevo mai vista da queste parti…sei una nuova arrivata?- Mimi rispose per lei –Si è nuova di queste parti…è arrivata ieri sera!- E con un enorme sorriso stampato sul viso l’amica bionda le mise il braccio attorno alle spalle.
Il quartetto parlottò per un bel po’, nel frattempo, visto che Tenten era abbastanza estranea agli altri tre, ebbe il tempo necessario per riuscire a squadrare bene Jhonatan. Era il tipico ragazzo bello e muscoloso che si vedono sulla spiaggia, ma come si aspettava era anche intelligente e molto simpatico; infatti non smettevano più di ridere da qualche minuto. Parlarono ancora per qualche minuto, giusto il tempo per dare “un’occhiatina” anche a Neji; non era poi così male. Era anche lui abbastanza alto per la sua età, un po’ meno abbronzato di Jhonatan, ma era comprensibile visto che non passava tutta l’estate in spiaggia come l’altro ragazzo vicino. Era un tipo carino, quei capelli lunghi marrone scuro raccolti in un elastico nero non stavano affatto male su di lui, avendo la faccia affusolata e gli occhi piccoli starebbero bene anche sciolti. Ma dopo un po’ l’attenta osservatrice mora dovette distogliere lo sguardo perché anche Neji la fissava. Sicuramente anche lui aveva notato che non era niente male e scrutava con la coda dell’occhio la ragazza. Tenten si sorprese quando sentì un tuffo al cuore nel momento in cui aveva sorpreso Neji che la fissava; era quella sensazione strana che si prova quando ti capita una cosa attesa da tanto…che fosse…no, non ci poteva credere che lei, proprio lei, Tenten…
-Sentite, visto che ormai ci conosciamo, che ne dite di organizzare un festino a casa mia? Potremmo invitare tutta quella gente che conosci tu…- Aveva proposto Jhonatan e adesso parlava con Mimi chiedendole chi erano i ragazze e le ragazze del villaggio turistico che conosceva. Lei elencava guardando il suo “amato” in una sorta di contemplazione/adorazione. I due confabulavano e parlottavano mentre la mora e Neji parlavano.-se fa veramente la festa tu vai?- chiese per primo il moro un po’ impacciato.-Ovvio!...se i miei mi lasciano^^’’- rispose la ragazza tutta contenta -tu?-chiese infine –Sisi-. Scese un silenzio imbarazzante tra i due.
Dopo un quarto d’ora Jhonatan e Mimi si misero d’accordo sul da farsi e il giorno dopo sarebbe scattava l’operazione inviti, ossia fare i volantini e distribuirli agli invitati.
Passarono il resto del pomeriggio tutti e quattro assieme discutendo se fare la festa a tema o no; conclusero di evitare. Passarono alla questione che più premeva: chi avrebbe pagato tutto il cibo e gli alcolici? La risposta era semplice, gli invitati dovevano dare 5 euro all’entrata così se ci fossero stati imbucati non avrebbero speso un capitale.
Verso le sei Tenten andò a casa con i suoi genitori dandosi appuntamento con Mimi per le dieci davanti al lido per poi uscire. Mentre andava via scorse il ragazzo moro che prima tanto detestava, ma che adesso non disprezzava poi più di tanto…





Non perdevi il prossimo capitolo… e mi raccomando...recensite in tanti!!!!.




Ringrazionenti:

acquarelloblu: ma ciau tesoro!!!!! Grazie per la tua recensione, mi rincuora che q qualcuno piaccia la mia ff ….kisso e continua a leggere^_^



tentenChan

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Capitolo 5
*** anche i maschi hanno sentimenti ***


Eccomi quiiiiiiiiii, pronta con un altro capitolo!!!! *o* spero vi piacciaaaaaa!!!!!




Anche i maschi hanno sentimenti

Passeggiava su un marciapiede nel centro di Konoa, ogni tanto si fermava per guardare qualche cavolata nelle vetrine annoiato, anche se non gli interessava. Il “ragazzo ananas”, come lo chiamano per ridere i suoi amici, ormai da tempo cercava di isolarsi e di stare lontano dagli altri suoi coetanei che non fossero i suoi fedelissimi amici. Proprio adesso si stava avviando a casa di Naruto; un po’ scemo come ragazzo, ma sincero e sempre disposto a farti sorridere con una battuta idiota che alla fin fine non fa ridere, ma apprezzi il suo gesto, che sicuramente è in buona fede. L’altro amico è Choji, sempre contento e in pace con il mondo, ed essendo anche un po’ grassottello lo chiamano “Piccolo Budda”. Gli altri suoi amici o sono in vacanza, come Neji, oppure se la tirano troppo e vanno con quelli più grandi. Giusto per dirne uno: Kiba. Quindi preferiva passare il tempo solo con i primi due, perché capivano che per lui questo è un momento difficile. Anche se si dice che i ragazzi sono impassibili davanti alle sofferenze delle ragazze, il nostro Shikamaru stava veramente di merda per Tenten. Sapeva che era partita ed era geloso, molto geloso. Tenten è una bella ragazza e era sicuro che sarebbe successo qualcosa al mare, però aveva fatto una scelta. Una scelta sofferta e si era soffermato a lungo a pensare se faceva la cosa giusta, ma se ci pensava troppo alla fine terminava veramente male. Infatti, secondo i suoi piani, doveva dirgli la verità quel pomeriggio al telefono e lei avrebbe sicuramente capito. Ma si era reso conto all’ultimo millesimo di secondo che era una cazzata immensa, ma a quel punto non poteva tornare indietro…


-Guarda un po’ il Nara!!- gracchiò una ragazza bionda, seduta sulla panchina dei giardinetti che Shikamaru stava attraversando in quel momento.-non rompere Temari!- rispose seccato il moro.-Ehi! Porta rispetto per la gente più grande di te!-rispose arrabbiata Temari; era veramente ridicola con quei quattro codini in testa commentò tra se e se Shikamaru.-Ma stai zitta, hai solo un anno in più di me…- detto questo i ragazzi vicino a lei, che fino a quel momento avevano guardato la scenetta divertiti, si fecero sentire e andarono in difesa della compare.
-Fai poco lo spesso Nara…- L’Uchiha rispose al moro, ormai in allontanamento dal gruppo che tanto detestava. Mentre esce dai giardini vede Kiba venirgli incontro correndo. –Cosa ti metti in testa Shika?!- ansimava l’amico, probabilmente aveva assisto alla scena e si era affrettato a raggiungere il moro.-Cosa scusa…?- Shikamaru non capiva cosa ci fosse di tanto grave- Non devi metterti contro la mia compagnia…io li conosco e posso assicurarti che io non ti farei del male, ma loro non si farebbero scrupili…-il tono di Kiba si era fatto serio-Ah già, dimenticavo che adesso te la fai con quella gente. Kiba, lo vuoi capire che non è a posto sta gente?? Perché ti ostini a stare con loro??-Shikamaru temeva per l’incolumità dell’amico, perché era noto a tutti che c’era un giro di droga nella “nuova” compagnia di Kiba.-So badare a me stesso e riesco a riconoscere ciò che mi può fare del male…-Ma la loro conversazione fu interrotta da una ragazza, Ino, che si rivolse a Kiba- Kiba vieni, ce ne stiamo andando, poi Sasuke e Temari iniziano a incazzarsi perché parli con lui- accennando con la testa verso Shikamaru.
-ok arrivo…- rispose.



Shikamaru finalmente arrivò davanti al condominio dove abitava Naruto, ma a dirla tutta, non aveva voglia di parlare e di vedere qualcuno. Già non era entusiasta di vedere gente, poi l’incontro dei giardini gli aveva fatto passare completamente la voglia di parlare e di avere contatti con altri.
Decise che non era il caso di dare buca al suo amicone, così chiamò il ragazzo -Pronto?- - Ciao Naru…senti vengo tra 1 po’…- -Ok…tanto io sono a casa tutto il giorno…ciao a dopo- - Ciao- il biondo dall’altra parte del cellulare chiuse la chiamata. Shikamaru si diresse verso la periferia della città. Un parchetto molto tranquillo e poco frequentato faceva proprio al caso suo…Adesso che lo guardava con attenzione capiva il perché fosse poco frequentato. Scritte e murales di ogni tipo costellavano le poche giostrine presenti e alcuni dei murales spiccavano tra la massa informe e stratificata di scritte, poiché belli e colorati. Inoltre non erano in buono stato i giochi. Lo scivolo era un po’ nero per via delle intemperie e degli anni di usura, i cavallini erano poco stabili perché le molle cigolavano in modo sinistro non appena toccate dal ragazzo; le uniche, anzi l’unica cosa sana era una delle due altalene. In mancanza di altro, considerando che le panchine erano tutte scritte e sporche, il moro si sedette sull’altalena. Iniziò a dondolarsi con la sola spinta dei talloni. Pensava. Pensava a quante persone si fossero incontrate in questo parco.
Bambini con la voglia di scoprire sempre cose nuove e anche tanto indifesi, vecchi vissuti e pieni di saggezza, madri con i loro drammi e le loro gioie, padri che dopo un’estenuante settimana portavano il loro amato bimbo al parco per passare un po’ di tempo con lui. Con innumerevoli giri mentali, finì come al solito a pensare a Tenten. Maledì la ragazza mora perché era riuscita a conciarlo in quello stato. Non credeva che proprio lui, così indifferente davanti a quel starno sentimento dell’amore, potesse trovarsi ad agognare per una ragazza. Sicuramente era speciale, non era la solita fighetta stupida. è una delle ragazze ritenute più carine di Konoa, ma ottiene ottimi risultati a scuola e ha sale in zucca. Infatti tutte le volte che l’aveva vista in discoteca o alle feste era sempre lucida o brilla, ma sempre cosciente…a differenza di altre come la Yamanaka! È di sicuro una bella ragazza…ma se la tira troppo! Infatti non ci aveva mai parlato nonostante fosse una delle migliori amiche di Ten. Esce con la compagnia di Temari, Uchiha, Sai e gli altri scemi; purtroppo adesso anche Kiba frequentava quella gente. Sisi era più che sicuro che Tenten era una ragazza perfetta. Ma aveva fatto quella cazzata e non poteva tornare indietro e soprattutto non credeva possibile che lei lo perdonasse; perché è sicuro che anche lei sta soffrendo in questo momento, la conosceva ormai bene e sapeva che essendo una ragazza molto fragile e dolce, si sentiva molto giù di morale. Shikamaru però, aveva paura che non tiuscisse a dimenticare la bella mora. Aveva paura di soffrire di gelosia per qualsiasi ragazzo che sfiorasse la “sua” Ten. Ma aveva anche paura che lui dimenticasse lei ma lei non dimenticasse lui…oddio…stava sclerando del tutto!!!! Iniziava a fare discorsi non da ragazzo! “Non diventare un rammollito Shika!” di ripeteva adesso. Ma non ci riusciva; eh si, anche i maschi provano sentimenti. Alla fine si trovò a pensare come sarebbe andata a finire se non si fossero lasciati la settimana prima.
Fu destato dai suoi pensieri (ormai senza senso^^’’ Nd autrice) da una donna che passava proprio sul marciapiede davanti a Shikamaru, era frettolosa e non parlava al telefono…urlava…-SEI UN STRONZO! SAPEVO CHE SAREBBE FINITA LO STESSO LA NOSTRA STORIA! Ma a te…- Shikamaru non riuscì a cogliere nient’altro della conversazione con il fidanzato (dedusse), perché aveva svoltato l’angolo e non urlava più come prima.
Solo perché non aveva qualcosa di più interessante da fare, non che gli fregasse qualcosa, il moro si immaginava la vicenda di quella donna frettolosa appena passata e il suo fidanzato quindi…”sarebbe finita lo stesso”.
Gli venne un dubbio. E se la stessa cosa valeva per lui e Tenten? Giusto… d’altronde non si può pretendere di trovare l’amore della proprio vita a sedici, anzi quindici anni! La soluzione alle sue seghe mentali che ormai avevano rotto i coglioni al povero Shika era quella. Pensare che comunque in un modo o in un altro sarebbe finita immetteva un certo senso di pace nel ragazzo moro, ormai seduto da un’ora e mezza su quella squallida altalena. Sembrava rinato. Decise di chiamare Naruto e finalmente andare da lui per un pomeriggio come si deve; play e cazzeggio per la città!!!
Si alzò dall’altalena e disse sottovoce come per dirlo tra se e se -…e vaffanculo…da adesso Nara è di nuovo in se!-. come un’espressione da perfetto idiota chiamò il suo compare dicendogli che stava arrivando. Il pensiero “chissà Tenten” non c’era più e se ne compiaceva.


è finito anche questo piccolo chappy!!! naturalmente mi scuso se ci sono errori di battitura!!! arrivereci alla prossima^^.

Ringraziamenti:
Acquarelloblu: è sempre un piacere vedere una tua recensione!!! mi dispiace di averti fatto aspettare tanto! comunque aspetta e vedrai ci sono tanti pairing carini carini in arrivo!! stai tranquilla non ho intenzione di far morire nessuno sotto un tram ...hehe... kissi bella!!!!!


mi raccomando recensisci anche tu!!!                           tentenChan

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