Inferno

di Lily BlackRose
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una pessima serata! ***
Capitolo 2: *** Il cimitero! =__= ***
Capitolo 3: *** Chi vuole giocare alla caccia al tesoro? XD ***



Capitolo 1
*** Una pessima serata! ***


Forse non era stata una buona idea uscire quella sera con Envy, ma Winry non aveva potuto fare altro visto che lui era venuto a prenderla sotto casa Mustang e per evitare che scoppiasse il finimondo fra il ragazzo, Ed e Roy, lei era uscita di corsa affer

E va bene lo ammetto qui avrò fatto un disastro dei miei! Ma siate buoni vi prego! ç___ç! Questa è la prima fan che scrivo così! spero che siate clementi! *__* ! Non temente presto aggiornerò anche l’altra! Ed ora vi lascio alla lettura! Baciottoli dalla vostra Angel Natalie! ^^

 

 

Un pessima serata

 

 

 

Forse non era stata una buona idea uscire quella sera con Envy, ma Winry non aveva potuto fare altro visto che lui era venuto a prenderla sotto casa Mustang e per evitare che scoppiasse il finimondo fra il ragazzo, Ed e Roy, lei era uscita di corsa afferrando la borsa al volo. Ora era seduta in macchina accanto a lui e guardava fuori dal finestrino le case sfrecciare via ad una velocità folle; non aveva la più pallida idea di dove Envy la stesse portando, ma non gli chiese nulla dato il malumore che gli si leggeva benissimo sul viso. Il cielo era imbrunito da un pezzo quando il ragazzo fermò l’auto alla periferia di Central City e fece scendere Winry conducendola all’interno di una piccola casa. Un sorriso malevolo spuntò sulle labbra di Envy, mentre Win varcava la soglia, ma siccome era girata di spalle non si accorse di nulla. La sala in cui si ritrovò la ragazza era piuttosto piccola, infatti conteneva solo un divanetto sgangherato ed un tavolo con due sedie su cui era un piccolo servizio da tè ed un piatto di biscotti. Winry si guardò attorno notando altre porte, due delle quali erano chiuse, ma una di esse conduceva ad una piccola cucina. Con un sospiro posò la  borsa sulla sedia e dopo averla scostata si andò a sedere sopra. Envy prese posto dinnanzi a lei e per la prima volta da quando avevano lasciato casa Mustang parlò:

-Mi spiace averti portata via così di fretta, ma volevo stare solo con te!-

Winry continuava a fissarlo negl’occhi, mentre giocherellava col cucchiaino che le era a portata di mano. Un brivido impercettibile le corse lungo la schiena, mentre leggeva una luce strana nelle iride del ragazzo.

-Non preoccuparti… ora sono qui no!? Posso chiederti come mai volevi stare solo con me?- la voce era tranquilla, anche se la giovane aveva tutti i sensi all’erta, forse avrebbe dovuto dare retta ad Usagi, anzi sicuramente lo doveva fare, ma ormai era troppo tardi.

-Beh, così… è più di una settimana che non ci vediamo… avevo voglia di fare due chiacchiere con te… allora come stai?- la voce del ragazzo era flautata e vellutata, mentre posava la mano su quella di Winry carezzandola con dolcezza. Ancora un altro brivido la colse, mentre Envy portava la mano di lei alle labbra e ne baciava il palmo. Era tutto così strano, il giovane non si era mai comportato così, che stesse complottando qualcosa era sicuro, ma cosa? Winry doveva essere molto cauta se non voleva incorrere nelle sue ire.

-Beh a parte qualche litigata con Ed e Al va tutto bene, stare a casa Mustang mi piace.- sorrise lei diplomatica senza smettere di osservarlo. Envy alle sue parole fece una smorfia e si alzò dirigendosi in cucina.

-Vedo che Fullmetal shorty non cambia mai… non dovrebbe far preoccupare una bella ragazza come te!- rispose con semplicità l’homunculus, mentre metteva su il bollitore sferragliando un poco contro il fornello.

-Envy ti prego smettila di chiamarlo così, sai che non gli piace…- soggiunse la giovane che come sempre prendeva le difese del fratello maggiore, ed ogni volta quel comportamento irritava il ragazzo.

-Perché lo difendi sempre? Lui pensa mai a te? Pensa ad i tuoi sentimenti quando parte per una missione e ti lascia a casa ad aspettarlo? Winry! Il nanerottolo non ti vuole bene! Lui ti sta solo usando quando più gli fa comodo possibile che non lo capisci?-

-SMETTILA! Finiscila! Io non ti credo Envy! So che non è così! Per quanto quel suo comportamento mi faccia soffrire, so che lo fa per un motivo…- urlò di rimando la ragazza, mentre le lacrime iniziavano a scenderle lungo le gote lasciandole piccole scie traslucide sulla palle diafana e stringeva le mani a pugno sulle ginocchia. Perché le parole di Envy le bruciavano nell’animo come coltellate? Forse perché iniziava a credergli… perché tutti i castelli che si era costruita attorno stavano crollando come una costruzione di carte al vento leggero. Immersa nel proprio dolore non si accorse che Envy si era avvicinato sino a quando non lo senti scostarle i capelli dal collo ed abbracciarla da dietro avvicinando le labbra al suo orecchio.

-Non hai bisogno di lui. Resta con me e non soffrirai mai più.- le sussurrò passando dall’orecchio al collo, dandole piccoli baci che ben presto si trasformarono in qualcosa di più spinto, la lingua del giovane le scorreva sul collo facendola rabbrividire ed in diversi punti Winry era certa che le avesse lasciato qualche succhiotto. Per un attimo la giovane non riuscì a collegare quello che stava succedendo e quindi non ebbe la forza di respingerlo, dato che tutto le sembrava uno strano sogno. Si risvegliò soltanto quando Envy scese con le mani sotto la maglietta leggera che indossava, andando a sfiorarle il seno. A quel tocco la giovane si alzò bruscamente, scostandoselo di dosso e volgendosi a guardarlo, con il viso arrossato scosse il capo.

-Envy… no, non possiamo, non è giusto e poi io… non voglio!- riuscì a biascicare appena facendo un passo indietro, ma si accorse troppo tardi che era bloccata dal tavolo. Il sorriso gentile dell’homunculus si trasformò immediatamente in una smorfia malvagia, non aveva per nulla gradito il fatto di essere stato interrotto e rifiutato. Con un gesto lento lanciò la sedia che lo separava di Winry dall’altro capo della stanza con un rumore assordante, quindi si avvicinò con una rapidità sorprendente bloccandole ogni via di fuga.

-Vedi mia cara, a me non interessa il tuo parere. Io quello che voglio me lo prendo che ti stia bene o meno!-

E senza darle nemmeno la possibilità di replicare le diede una spinta talmente forte da farla finire totalmente sdraiata sul tavolo sopra il servizio da tè, che in un attimo finì in mille pezzi sotto la schiena di Winry. Alcune schegge finirono conficcate nelle pelle di lei, che pur di non dargli soddisfazione trattenne il dolore lasciando che solo una smorfia le passasse sul viso. In pochi secondi si ritrovò Envy seduto a cavalcioni sopra di lei che le prendeva le mani e gliele intrappolava senza mezze termini sopra la testa, andando a legarle con una corda, fermandole poi contro la gamba del tavolo.

-Ora, o fai come ti dico e quindi mi asseconderai senza fare storie o userò la forza senza tanti problemi.- un altro ghigno malefico attraversò il viso del giovane che ora scendeva nuovamente sul collo della giovane, mentre con la mano le strappava leggermente la maglietta liberando così un seno. Il respiro di Winry iniziava a farsi affannoso per via della paura che la stava prendendo, ma non poteva farsi soggiogare da lei o sarebbe stata la fine, dato che non aveva alcuna voglia di farsi mettere la mani addosso da Envy, quindi con tutta la forza che riuscì a trovare in corpo cercò di divincolarsi da lui, ma nulla, era legata troppo saldamente ed il suo fare troppo impetuoso. Le lacrime minacciarono di scenderle nuovamente sulle gote, ma le trattenne orgogliosamente fissandolo con sguardo di sfida, da cui a quanto parve, trasparì la paura che la ragazza provava e così, per un attimo Envy si fermò a guardarla.

-Ti faccio così paura?- le chiese per poi riprendere subito dopo: -Che ne dici di così? Non dovresti avere paura di me ora!- quindi ridendo sguaiatamente assunse in un attimo le sembianze di Alphonse, ma sembrò ripensarci ed in un battito di ciglia, Winry si ritrovò sopra di se Roy, però Envy non pareva ancora contento, siccome di nuovo cambiò aspetto, tramutandosi in un perfetto Edward. La giovane di nuovo rabbrividì, anche se il giovane era tale e quale al suo fratellone ella sapeva che di certo non era lui in persona.

-Che ne dici mia cara Win-chan… ti piace l’idea di essere violentata dal tuo caro nii-san? Ma non ho solo questo in serbo per te in questa serata… perché anche le mani del nostro caro comandante faranno del tuo corpo ciò che vogliono!- la voce dell’homunculus inizia ad essere sempre più fastidiosa alle sue orecchie, ma le forze piano, piano se ne stavano andando, lasciandola così in balia delle lascive mani Envy/Ed, che iniziò a fare di lei ciò che voleva. Per diverse interminabile ore l’homunculus abusò di lei in modi che Winry non aveva mai ritenuto possibili. Il dolore che provava il suo corpo era nulla a confronto di quello che provava la sua anima in quel momento. Un anima lacerata e ridotta in pezzi solo per il capriccio di un ragazzo che nemmeno era umano. Calde perle trasparenti le scesero dal contorno degl’occhi, mentre le mani di lui risalivano dalla sua vita sino ad arrivarle al collo e qui presero a stringere sempre di più. In un attimo la ragazza si ritrovò senza fiato e prese a lottare disperatamente per riacquistare l’aria che le era così vitale, ma non servì a nulla, lui non lasciò la presa e lei si ritrovò a vacillare in un baratro nero in cui cadde poco dopo allontanandosi dalla realtà.

 

§

 

La serata a casa Mustang procedeva tranquilla, era una sera come tutte le altre. Ed era steso a terra che leggeva tranquillamente un vecchio e polveroso libro di alchimia, mentre attorno a lui ne erano sparsi un'altra decina, Alphonse invece sedeva tranquillamente su di una poltrona. Roy era stravaccato sul divano e faceva finta di controllare dei documenti, quando in realtà non ne aveva alcuna voglia. Usagi era in cucina a preparare il tè e Lenus saltellava qua e la per la casa con lo spolverino fra le mani. Fu in quella rara pace che il telefono prese a squillare, rompendo l’immobilità dell’aria che li circondava. La prima ad arrivare all’apparecchio fu Lenus che con la solita allegria sollevò la cornetta:

-Pronto? Qui casa del fratellone, ovvero del Flame Alchemist, ossia del comandante, quindi casa Mustang.-

Per un lungo attimo vi fu silenzio dall’altro capo del filo, quindi quando la giovane stava per riagganciare una strana voce iniziò a parlare:

-Vorrei parlare con Edward per favore.

-Si un attimo.- quindi Lenus allontanò l’apparecchio dall’orecchio e si volse a guardare Ed. –Ed c’è un signore che ti vuol parlare.-

-Digli che ora ho da fare, fatti lasciare il numero che poi lo richiamo.- biascicò senza nemmeno scollare il naso dalle pagine che stava leggendo, la ragazza annuì.

-Mi spiace, ma al momento è occupato, dice che la richiamerà appena ha tempo.- disse sempre dolcemente, ma la voce dall’altra parte rispose irritata:

-Allora dirgli che alla cosa che gli ho rubato non resta molto tempo.-

Per un attimo l’espressione di Lenus si fece dubbiosa quindi, si volse di nuovo sospirando verso il ragazzo.

-Ed questo signore dire che ti ha rubato qualcosa.-

Questa  volta quelle parole catturarono l’attenzione di Edward facendolo scattare in piedi come una molla ed inciampare nei libri che aveva davanti, quindi dopo una sequela di bestemmie arrivò all’apparecchio strappandolo di mano alla giovane.

-PRONTO!- sbottò piuttosto irritato per l’interruzione.

-Fullmetal shorty dovresti essere più gentile con me!- rise melliflua la voce dall’altro capo del filo.

-Envy maledetto che cosa vuoi! Cosa mi hai preso!? Perché non mi sembra manchi nulla!- ringhiò Edward controllandosi addosso e poi attorno a se, allora, Al era seduto sulla poltrona come sempre, Roy stravaccato in una posizione così sexy che per un attimo il cervello di Ed perse lucidità, ma si riprese subito. Usagi era appena entrata con il vassoio del tè e Lenus saltellava allegra spolverando la scrivania, pareva ci fossero tutti e solo quando i suoi occhi si posarono sulla poltrona preferita di Winry vuota, il giovane capì che mancava all’appello. Come aveva potuto dimenticarsi di lei?

-Envy maledetto bastardo! Ridammi immediatamente Winry o giuro che non la passerai liscia!- la voce del giovane alchimista era carica di preoccupazione ed odio. Di nuovo una risata gli investì le orecchie ed il suo umore non migliorò per nulla.

-Ce ne hai messo di tempo mio caro shorty… se la rivuoi vieni al cimitero monumentale ora o lei non supererà la notte!- quindi l’homunculus riagganciò lasciando Edward ad imperlare l’aria con un'altra sequela di bestemmie.

-Maledizione! Envy ha preso Win! Dobbiamo andare al cimitero!- e senza aspettare risposta prese il soprabito rosso diretto verso la porta, ma la mano di Roy che gli afferrò il polso lo costrinse a fermarsi.

-fermati!! ragiona!! puzza di trappola ad un miglio di distanza!!! saresti davvero uno stupido a fiondarti tra le braccia di quella checchina senza almeno prepararti un piano!!!-

A quelle parole gl’occhi di Edward s’infiammarono ancora di più, la preoccupazione gli attanagliava il cuore ed ogni minuto che Roy gli faceva perdere lì dentro era un minuto in meno di vita per Winry. Con decisione divincolò il braccio dalla presa di lui e si volse a guardarlo adirato.

-Non ho tempo per un piano! Lui ha detto che non le rimane molto tempo! Cosa doveri fare secondo te?- ringhiò al colmo della frustrazione.

-Aspetta un attimo allora!- replicò l’alchimista di fuoco che si diresse deciso al telefono. Poche e coincise furono le parole che disse a chi lo stava ad ascoltare dall’altro capo del filo, quindi tornò dagl’altri all’ingresso.

-Andiamo a riprenderci la nostra Winry!- solo questo disse guidando tutto il gruppo fuori dalla porta. Dovevano fare davvero in fretta o per la giovane non ci sarebbe stato scampo.

 

 

 

 

Spero che vi sia piaciuta! ^____^

Alla prossima!

 

Angel Natalie

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Capitolo 2
*** Il cimitero! =__= ***


Forse non era stata una buona idea uscire quella sera con Envy, ma Winry non aveva potuto fare altro visto che lui era venuto a prenderla sotto casa Mustang e per evitare che scoppiasse il finimondo fra il ragazzo, Ed e Roy, lei era uscita di corsa affer

Eccomi qui! Non so perché ma, con questa fan riesco ad andare un po’ più velocemente dell’altra! ^__^’ chiedo scusa! Spero però cne questo capitolo vi piaccia e che continuerete a seguirmi! Sempre con affetto e baci allo zucchero filato la vostra Angel Natalie!

 

IL CIMITERO

 

 

 

Il cimitero non era che a pochi isolati da casa Mustang, forse un poco spostato verso il fuori della città. Ci volevano circa venti minuti a raggiungerlo a piedi, era giusto il tempo che ci avrebbe messo la piccola squadra che Roy aveva fatto preparare. Edward aveva il fiatone mentre correva a perdi fiato con il fratello accanto, ogni minuto sentiva un brivido gelato attraversargli lo stomaco. E se fossero arrivati troppo tardi? Se lei fosse già morta? No, non lo avrebbe potuto sopportare. Come avrebbe fatto senza di lei? Lei che dava a modo suo allegria a quella casa, lei che lo prendeva a chiavi inglesi se rompeva l’auto-mail. No! Winry doveva essere ancora viva. Erano quasi arrivati quando il giovane Fullmetal fece lo scatto finale, fermandosi poi di colpo davanti alla figura di Havok che li aspettava lì dinnanzi. Il piccolo gruppetto ansimava per la corsa appena fatta.

-Comandante ci siamo tutti.- asserì Riza facendo il saluto militare, quindi Roy annuì.

-Bene allora possiamo andare. Voi non fatevi vedere. Agite soltanto ad un mio ordine.- detto questo vi volse verso gl’altri.

-Andiamo!- sbottò Ed prima di voltarsi e aprire con violenza il cancello di ferro battuto che ancora era chiuso davanti a lui. Lo sbattere di quest’ultimo contro la parete produsse un suono alquanto sinistro che ebbe la capacità di farli rabbrividire tutti. La luna d’argento proiettava la sua pallida luce sulla via principale che avevano imboccato, facendo risplendere le statue e le tombe, dando al luogo un aspetto più che surreale. Un timido vento osava muovere le fronde dei pochi alberi presenti nel luogo. Era tutto silenzioso, troppo silenzioso. Il piccolo gruppo continuava a guardarsi attorno alla ricerca di un qualsiasi segno di vita e fu soltanto quando arrivarono verso la piccola piazzetta del cimitero che una voce li raggiunse facendoli volgere di scatto.

-Vedo che finalmente sei arrivato Fullmetal! Ce ne hai messo di tempo ad accorgerti che qualcosa ti mancava, sai dubito seriamente che tu voglia bene a quella cara ragazza…- rise Envy seduto tranquillamente sul ramo di un albero non troppo alto alle loro spalle.

-Maledetto se solo le hai torto un capelli io ti ammazzo!- ringhiò Ed di rimando avvicinandosi minaccioso, suscitando di nuovo l’ilarità sulle labbra di Envy.

-Oh ma mio caro Shorty, ho fatto ben di peggio, anzi possiamo dire che voi avete fatto ben di peggio… dato che in effetti… ho solo abusato di lei mio caro Edward e prima avevo le tue sembianza e poi… quelle di Roy. Leggere il terrore nei suoi occhi è stato così divertente! E poi quando le ho detto che tu non le volevi bene… pensa si è messa a piangere e temo anche che mi abbia creduto!-

A quelle parole non solo il cuore di Edward si fermò, ma anche quello di tutti gl’altri presenti. Un nodo salì alla gola del giovane alchimista, che si affrettò a dissimularlo. Ora non aveva tempo per disperarsi. Doveva trovare Winry, accertarsi che fosse viva, poi prendere a calci Envy e quando la giovane si sarebbe ripresa le avrebbe chiesto scusa e le sarebbe stato vicino. Come in automatico i palmi delle mani di Ed andarono ad unirsi, così come quelli di Al, che come lui era preoccupato, anzi era spaventato da tutto quello che aveva appena sentito uscire dalla bocca dell’homunculus.

-Su su stai calmo mio caro Shorty! Vuoi rivedere la tua bella sorellina viva no? E tu Alphonse? Non rivuoi la donna della quale sei innamorato? Se è così allora state calmi!- quindi con uno scatto felino scese dall’albero trovandosi di fronte a Roy.

-Allora dov’è?- chiese il comandante osservando carico di odio quella misera creatura, mentre con una mano cercava di trattenere Usagi, la quale si voleva scagliare senza mezzi termini contro Envy. Lenus intanto era rimasta un poco più in dietro con la mano appoggiata sulla spalla di Al che tremava.

-Qui ovviamente! Ma non vi dirò dove… cercatela! Ma sbrigatevi non credo che le resti ancora molto da vivere!- e dopo l’ennesima risata l’homunculus volse le spalle al gruppetto e corse via sparendo nelle tenebre.

-Maledizione! Così non ci ha aiutato per nulla! Non la troveremo mai in tempo!- disse esasperato Ed dando un calcio al tronco dell’albero su cui sedeva in precedenza Envy.

-Vedrai che la troveremo, dobbiamo solo avere fiducia nelle nostre capacità! Lei non si lascerà mai morire!- lo rassicurò Al. Lui era fiducioso delle parole che aveva appena detto.

-Bene allora dividiamoci!-

-Aspetti comande! Questa non è la cosa più saggia da fare! Envy potrebbe averci teso delle trappole e se siamo divisi e ci imbattiamo in esse, non riusciremo mai a salvarla!- suggerì ad un tratto la voce di Riza, prima che tutto il gruppo si sparpagliasse.

-Cosa suggerisci di fare allora?- domandò impaziente Alphonse saltando da un piede all’altro.

-Affidarci ad Usagi. Lei potrebbe cercarla con il fiuto… come quella volta con il comandante.-

Un brivido corse lungo la schiena di Roy sentendo il tenente nominare la volta in cui lo avevano braccato come un volpino solo perché non voleva lavorare e per di più gli avevano anche fatto sbattere la faccia sull’asfalto. Alla faccia del comandante un piccolissimo ghigno divertito si aprì sulle labbra si Usagi, che tornò subito seria chiedendo:

-Avete qualcosa che le appartiene? Altrimenti sarà difficile in questo ammasso di odori nel quale primeggia la morte.-

Per un attimo tutti si frugarono nelle tasche, ma era sin troppo evidente che non avevano niente, quando ad un tratto Riza tirò fuori un piccolo nastro per i capelli.

-Me lo ha dato ieri nel pomeriggio come porta fortuna spero che ora la porti a lei.- senza dire altro lo porse alla ragazza, che subito se lo avvicinò al naso sentendo la classica fragranza di vaniglia e rose di Winry. Quindi si mise ad annusare l’aria restando sconcertata.

-L’odore viene da due posti differenti!- quindi indicò una diramazione a destra e una a sinistra della statua del cherubino in preghiera dinnanzi a loro.

-Maledizione!- sbottò Edward prendendo a calci un sasso che era li a terra.

-Calmati Fullmetal!- lo ammonì il comandante, mentre cercava una soluzione che uscì dalle labbra di Riza.

-Io, Havoc e gl’altri andiamo a destra, mentre voi a sinistra. Il primo che la trova spara un colpo in alto.-

-D’accordo. Ma fate tutti quanti attenzione.-

Dopo quell’ultimo scambio di raccomandazioni i due gruppi si separarono. Certo non era affatto una cosa divertente andarsene in giro per un cimitero in piena notte e poi con Envy nelle vicinanze non si poteva mai sapere cosa sarebbe successo, quindi non c’è da biasimarli se ad ogni minimo rumore un pochino sussultavano. Procedevano con lentezza quasi esasperante ed ad ogni minuto la loro convinzione di trovarla viva vacillava sempre di più. Andavano avanti in fila indiana con Usagi in testa che li faceva zigzagare fra le migliaia di tombe e statue che erano presenti nel cimitero monumentale. Erano sempre più vicini all’odore ed ora erano davvero rincuorati, ma quando vi arrivarono, il sorriso morì sulle loro labbra ancor prima di nascere, siccome dinnanzi a loro, posto su di una croce di pietra, vi era solo una ciocca di capelli della ragazza. Edward corse a prenderla e se la portò al petto. Maledizione forse erano davvero arrivati troppo tardi. Con le gambe che mal lo reggevano tornò dal gruppo mostrando ciò che teneva stretto. Nessuno osò dire una parola per diversi minuti, tutti apparentemente sembravano dimentichi dell’altra pista da seguire. Fu solo quando, l’inconfondibile suono della nove millimetri di Riza che sparava un colpo, fece ricordare al piccolo gruppetto che avevano un'altra traccia da seguire. Senza dire una parola presero a correre nella direzione in cui si era sentito lo sparo ed in pochi attimo furono accanto ad i sottoposti che li attendevano fuori dal cerchio di luce.

-Dov’è?- chiese Ed tutto trafelato a Riza, la quale gli indicò solo uno scrigno di cristallo adagiato su due piedistalli a forma di fiore. Il sangue si raggelò nelle vene di tutti i presenti quando scorsero quella scena. Per lunghissimi attimi nessuno si mosse, ma poi raccolto il coraggio necessario per guardare si avvicinarono, ma non erano pronti per ciò che videro. Winry era adagiata all’interno di quella che può essere definita una bara di cristallo. Era vestita con un delizio abito da sposa che lasciava scoperte le spalle. Il corsetto era stretto,ma la gonna era ambia e ricamata con diverse orchidee. I capelli biondi era stati acconciati con delle rose rosse ed in parte celati dal velo che ora le stava poggiato sotto. Le mani erano coperte da guanti di pizzo bianchi ed unite in grembo a sorreggere un mazzo di rose bianche, blu e orchidee. Sarebbe stata una visione davvero celestiale, se solo non fosse stata rinchiusa in quella prigione di cristallo e sul collo non portasse i segni così evidenti di uno strangolamento, ma la cosa che ancora di più inquietava chi la stava a guardare era la fede nuziale che portava all’anulare e le labbra sempre più cianotiche.

-Presto dobbiamo tirarla fuori di lì o morirà soffocata!- la voce di Riza ebbe la forza di portarli di nuovo tutti alla realtà. Edward trasse un lungo sospiro quindi battè le mani e le posò sulla superficie della teche, la quale in un lampo abbagliante di luce azzurra svanì. Quindi con delicatezza Roy prese la ragazza fra le braccia e la depositò a terra dove Lenus si premunì di curarla, essendo ella un angelo che aveva il potere della guarigione. In breve tempo il respiro di Winry divenne regolare e le ferite che riportare guarirono del tutto, ma ancora non accennava a riprendere conoscenza.

-Dobbiamo portarla a casa. Quando starà meglio le chiederemo che cosa è successo.- dolce era la voce di Lenus mentre le scostava la frangetta che si era liberata dalla complicata acconciatura.

-Vedo che Envy ha fatto le cose in grande!- ringhiò Roy osservandosi attorno.

-Che cosa ti aspettavi mio caro fiammifero? Io faccio sempre le cose in grande stile! Su, su ora se volete portate pure a casa mia moglie… che quando starà bene la verrò a riprendere!- la voce di Envy risuonò nell’aria più fredda del ghiaccio, così come la risata che ne seguì. Poi di nuovo vi fu il silenzio più totale.

-Maledetto bastardo!- sbottò Al tirando un pugno contro il primo albero che gli capitava a tiro, mentre Riza gli posava una mano sulle spalla.

-Vedrai troveremo una soluzione. Ma ora portiamola a casa e togliamole quell’abito di dosso. Spero solo che non ricordi nulla di questa notte o non indosserà mai più un abito da sposa.- e senza dire nessun’altra parola si diressero tutti verso casa Mustang. Era stata una serata davvero molto lunga e non era ancora finita. Stringendo a se il corpo di Winry, Roy sperava ardentemente che tutte le parole pronunciate da quella serpe di Envy non fossero vere, ma non era il solo a pensarlo, anzi tutti quelli che camminavano accanto a lui quella notte avevano quell’ardente speranza, ma se così non fosse stato avrebbe fatto di tutto per vendicarsi di ciò che aveva fatto a Winry. Quella era una promessa.

 

 

 

Ed anche questo capitolo è giunto alla fine… Envy avrà davvero sposato Winry? E lei ricorderà qualcosa di quelle terribili ore? Ma soprattutto cosa farà quando vedrà Ed e Roy dinnanzi a se? Eheheh se volete saperlo seguitemi al prossimo capitolo! :P

 

E ora passiamo alle recensioni:

 

Shikadance: eheheh. Tesora sono davvero felice che ti sia piaciuta! ^__^! L’intento era anche quello di far ridere oltre a quello di inquietare un poco! :P! mi scuso per il ritardo… ti avevo promesso che avrei aggiornato prima… sorry =_=. E chi non sbaverebbe su quei tre? Insomma sono proprio dei bei bambini! Eheheheh! *Q*! insomma povera Winry capiscila… lei voleva solo evitare che scoppiasse il putiferio in casa! Tu non lo sai, ma se si rompe un mobile a Roy viene giù anche il signore! XD =_=! Grazie per il solito abbraccio! Io ricambio con bacetti allo zucchero! ^____^! Alla prossima!

 

Strawberry_:  Eh tesò lo so che te non le puoi vedere queste EnvyxWin ^^’ però non so come mi è venuta in mente così! Spero che questo nuovo capitolo ti sia piaciuto e che continuerai a leggere! ^___^! Baciottoli alla panna!

 

Syl: grazie per aver letto la mia fan e soprattutto di aver lasciato un commento! *___*! Spero che il capitolo non ti abbia deluso! Alla prossima ^___^

 

Emily the Strange: che dici ho aggiornato abbastanza presto? ^__^! Cmq nu Winry non è scema, voleva solo evitare che succedessero dei casini, ma la cosa poi si spiega meglio nei prossimi capitoli! Tranquilla! Shi in effetti edduccio è stato un pochino distratto a non accorgersi che lei mancava… =_=! Sono molto contenta che la fan ti sia piaciuta e sono ancora più felice visto che continuerai a seguirmi! *____*! Approposito… anche io salirei in macchina con Envy eheheheh, anche se meglio Roy! :P! bacetti dolciosi! A presto!

 

Angel loki: Ehhhh Envy è pur sempre Envy e se non è sadico non sarebbe bello e non avrebbe il suo fascino! ^___^’! per quanto riguarda Ed… beh… su su è stato solo un pochino distratto, ma penso che dopo questo capitolo non lo sarà più che ne pensi? ^___^! Grazie per i complimenti e alla prossima! Baci a te e tutta la combriccola infernale e non! X°D

 

 

Grazie anche a tutti quelli che hanno letto senza recensire e a Shikadance che mi ha messo fra i preferiti!

Baciottoli dolcissimi per tutti! *__* Alla prossima!

 

Angel Natalie e Lily

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Capitolo 3
*** Chi vuole giocare alla caccia al tesoro? XD ***


Scusate il ritardo nella pubblicazione! Spero che possa piacervi!

 

 

Chi vuole giocare alla caccia al tesoro? XD

 

La pioggia batteva copiosa contro  le grandi finestre di vesto che correvano lungo tutta la facciata di casa Mustang. Il cielo a tratti era illuminato dal bagliore dei lampi ed i tuoni rimbombavano forti, come le risate di Envy nella memoria dei presenti, che silenziosi sedevano in salotto attendendo che il dottore e le ragazze scendessero dalla camera in cui Winry era stata portata. Diverse mani erano strette a pugno e diverse menti erano proiettate verso una spietata vendetta che forse da li a poco si sarebbe anche potuta consumare. Intanto al piano di sopra, Riza e Lenus avevano tolto il vestito da sposa alla ragazza, quindi le avevano fatto un bagno, mentre Usagi aveva fatto sparire il tutto,  preparato il letto ed i vestiti asciutti. Fu solo quando l’ebbero messa sotto le coperte che il dottore potè visitarla, per scendere poi circa un ora dopo nel salone dove il silenzio la faceva da padrone. Pareva quasi che in incantesimo li avesse colpi imprigionandoli in quelle posizioni così tirare e a tratti minacciose. Guardandoli l’uomo ebbe quasi paura di destarli da quello stato.  Fu solo il ticchettio delle sue scarpe sul liscio pavimento di marmo a far alzare lo sguardo a tutti i presenti.

-Dottore come sta?- osò chiedere Alphonse visto che nessuno apriva bocca, per paura che egli potesse dire qualcosa di spiacevole.

-La signorina sta bene, anche se c’è mancato davvero poco che non ce la facesse. Se quell’uomo che la teneva prigioniera avesse usato anche solo qualche goccia in più di cloroformio, l’avrebbe senz’altro uccisa, visto anche gl’evidenti segni che porta sul collo.- qui il dottore si fermò ad osservarli, l’espressione dei loro volti era cambiata, ora erano tutti più rilassati.

-Quindi… sta… bene?...- chiese di nuovo Edward volendosi accertare che fosse davvero così e che non avesse capito male.

-Si la signorina sta bene, anche se purtroppo per ora non posso dirvi se aspetta un bambino o meno… questo riuscirò a stabilirlo solo fra qualche giorno.-

A queste  parole un gelo freddo calò sui presenti. No, non poteva essere, non doveva essere, Winry non poteva essere rimasta incinta di quell’homunculus di Envy! No, Edward non lo avrebbe mai permesso, anzi lo avrebbe ucciso con le sue stesse mani se ciò fosse accaduto. Immerso nei propri pensieri non si accorse nemmeno che il dottore se ne era andato via. Il suo cervello riusciva a pensare solo ad una cosa: la VENDETTA. Fu solo quando la mano di Roy gli si posò sulla spalla che lui si riprese tornando a guardarli tutti dal primo all’ultimo.

-Perché non ti vai a riposare un po’?  vegliamo noi su di lei.- gli disse con tranquillità Riza, mentre Usagi e Lenus annuivano poco dietro di lei, mentre Ed prendeva a scuotere il capo in senso di diniego.

-Voglio stare un po’ con lei… solo ora mi sono reso conto di quanto l’ho trascurata. E lei invece c’era sempre qui per me. Mi sento un idiota.- non aggiunse altro, alzandosi in piedi e dirigendosi verso le scale salì su in camera di Winry seguito da tutti gl’altri.

Quando aprì la porta lei era li. Sdraiata sul letto a pancia in su, il viso pallido illuminato a tratti dal bagliore dei lampi, data la tenda che era stata tirata male, i capelli biondi erano sparsi tutti sul cuscino a mo di aureola e le davano un aspetto quasi etereo. Sembrava così dolce ed indifesa che quasi veniva voglia di coccolarla, ma senza stringerla troppo, quasi fosse una bambola di porcellana che potesse rompersi ad una stretta troppo ferrea.  E fu con quei pensieri nel cuore che Edward si avvicinò al letto e sedette.

-Mi spiace tanto Winry. È tutta colpa mia. Se solo non fossi stato così cieco ora non saremmo qui. Mi spiace tanto.- le disse quasi in un sussurro, ma quel tanto basto che tutti poterono udirlo e si strinsero attorno al letto e ad Edward.

-Non è solo colpa tua Ed. anche noi non ci siamo accorti di nulla. Dovevamo leggere la sua sofferenza, ma non abbiamo voluto farlo… - lo corresse Roy dolcemente sedendosi accanto a lui e posandogli il mento sulla spalla osservò la ragazza.

-Vedrai Nii-san, quando si sveglierà metteremo tutto a posto!- aggiunse Al con il suo tono di voce rassicurante.

-Se mai si sveglierà.- un lampo e un tuono seguirono l’affermazione che aveva fatto una voce fredda e malefica alle loro spalle. Una folata di vento li fece rabbrividire e volgere lo sguardo  verso la figura di Envy che si stagliava nera contro le tenebre della notte. Un ghigno gli si apriva sulle labbra a mostrare due fila di denti bianchissimi, mentre la pioggia gli correva in rivoletti lungo tutto il viso. Avanzò di qualche passo rendendosi ancor meglio visibile, quindi guardò prima Ed, poi Winry.

-Maledetto bastardo stai lontano da lei!- ringhiò Fullmetal balzando di scatto in piedi ed unendo così le palme delle mani pronto a colpire. La sua furia era davvero ben visibile e Roy dovette usare tutte le sue forze per tenerlo fermo.

-Che cosa vuoi dire?- chiese Riza estraendo la pistola dal fodero e togliendoci la sicura la puntò contro Envy, il quale prese a ridere sguaiatamente evitando l’attacco a sorpresa che Usagi aveva fatto contro di lui, quindi si mise in piedi sulla ringhierà del balcone.

-Voglio dire solo questo: che ho avvelenato la vostra cara Winry con il veleno del Pesce Palla. Ed ho nascosto la bottiglietta di antidoto nel vasto giardino di casa Mustang. Ora sta a voi trovarlo… ma vi avverto… a lei restano soltanto due ore di vita!- e senza aggiungere altro Envy  si gettò all’indietro dal balcone sparendo fra la pioggia ed i lampi con una sadica risata malvagia, lasciando lo sgomento e la rabbia a riempire quella stanza assieme ad i soffocati gemiti di dolore di Winry, dato che il veleno iniziava a fare il suo effetto e loro… non sapevano nemmeno da dove iniziare a cercare.

 

 

 

Scusate se il capito è corto, ma purtroppo non ho avuto molta inventiva e le cose sadiche le lascio per il prossimo! Spero Però che vi sia piaciuto lo stesso ed attendo le vostre recensioni! Baciottoli allo zucchero per tutti (Li: forse servirebbero anche a te per addolcirti!) eheheheh!

Angel Loki: No grazie preferisco evitare di correre dato che sono parecchio pigra :P! spero però che questo capitolo ti sia piaciuto e si lo immagino che vorrai insultarmi per quello che è successo, ma sai come sono… adoro i disastri XD! Su su vedrai che prima o poi faccio anche qualcosa di bello! Baci baci!

Emily The Strange: come sempre sono in ritardo ad aggiornare! Sorry… ^__^’ ! Si in effetti Winry non è molto fortunata in questa Fan, anche se prima o poi dovrà andare un po’ meglio… forse…. Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! E vediamo come viene il prossimo… anche se… forse qualcosa ho già in mente XD! Baciettoli!

Shikadance: Allura.. che ne dici di questo? Eheheh, sono stata abbastanza sadica? Anche se il bello deve ancora venire… ihihih! E non ti preoccupare… prima o poi si scoprirà la verità sul matrimonio di Envy e Winry… se c’è davvero stato… ma per ora non dico nulla… goditi questo capitolo… ed insultami se vuoi… perché ormai non aspetto altro… XD! Baciottoli e abbracci zuccherosi che incollano, così non mi puoi più dare abbracci alla Armstrong! :P! ciao tesora!

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