I.

Aprile è il mese più crudele. Le prime foglie cominciano ad animare le fronde del Regno: subito affondano nelle fiamme. Un nuovo rogo, una nuova impiccagione. Una storia senza fine.
Un uomo la cui voce rimbomba fastidiosamente nell'acciaio arrugginito dell'armatura urla.
“Assassino”.
E i figli della Croce si agitano nella ricerca di un'ombra, ormai lontana.
Masyaf mi attende, e da qui posso già sentire le sue campane.

II.

I colori di Venezia mi ricordano qualcosa. Forse la gioia di essere giovani e poter assaporare fino in fondo ogni attimo di felicità. Forse Firenze, la mia casa profanata.
E' carnevale. Uomini, donne, bambini, ballano tutti. Ridono sotto la brillantezza dei fuochi d'artificio.
Ma questa sera il colore più brillante sarà il rosso.
Sono Ezio Auditore, e questa sera avrò la mia vendetta.

III.

Dicono che il Pantheon sia stato un tempio romano, la casa di Giove.
Eppure ora è circondato da figli della Croce, o almeno così amano farsi riconoscere.
Rubano, stuprano, uccidono, ma sono pur sempre servi del Signore. O di Cesare Borgia.
Ma la schiavitù non durerà per sempre.
E i miei fratelli lo sanno.
 

V.

La puoi sentire?
La marcia, la battaglia, le fatiche.
Corri. Corri verso l'onore, la vendetta, la giustizia.
Il fuoco divampa: l'aquila è già in volo.
Corri. Corri contro l'infamia, la schiavitù, la croce.
Lo puoi sentire?
Un cuore si ferma, mille urlano all'oceano.
La libertà è nostra.

IV.

Claudia, Mia cara Sorella
Ti scrivo per chiedere il tuo perdono.
Per il ragazzo che fui, per la sfiducia che nutrii nei tuoi confronti, per le notti trascorse troppo lontano dal focolare di casa.
Per nostro padre, per i nostri fratelli.
Claudia, chi brucia nell'animo, chi si lascia soffocare dall'odio e dal dolceamaro sapore della vendetta è condannato a sprofondare in un sepolcro privo di lacrime. E il mio destino non è differente.
Eppure, mi vedo costretto ad ammetterlo. Talvolta la mia indefinita esistenza viene animata da una speranza: magari un giorno tornerò a casa... Privo della lama degli Assassini, appagato da una saggezza tale da poter finalmente comprendere lo scopo di una tale vita.
Ma ora, la mia salvezza è nelle mani di uno spettro, uno spirito inafferrabile.
Dicono che si chiami Altaïr Ibn-La'Ahad.

VI.

Una volta qualcuno mi disse di sfidare la fortuna.
Poi mi dissero di sfidare il potere.
Infine di sfidare l'ignoto.

Ora fisso i miei occhi spenti sul fondo di un bicchiere ormai vuoto.
Forse significa qualcosa, ma non mi interessa.
Il richiamo delle onde è forte. Più forte della mia volontà.
Le mani stringono un timone scheggiato. L'acqua alle mie spalle sembra cantare.
Così, almeno per un'altra notte, dolci melodie culleranno il mio cuore.

Una volta qualcuno mi disse di essere un uomo gentile.
Poi mi dissero di essere un Assassino.
Infine di essere un padre.

Ora fisso i miei occhi vuoti nell'animo di un corpo ormai spento.
Forse dovrei redimermi, ma non mi interessa.
Il richiamo del sangue è forte. Più forte del mio credo.
Le mani stringono una pistola carica. La lama sul mio polso sembra urlare.
Così, almeno per un altro giorno, un ricordo lontano cullerà i miei fantasmi.



{ Angolo Autrice: Salve a tutti! Innanzitutto premetto di essere nuova nel fandom, quindi perdonate eventuali errori e oscenità almeno per questa volta! Con queste poche righe ( che poi in realtà sono più di quelle degli altri capitoli ) concludo i trailer di storie a noi tutti note. Per quanto riguarda Black Flag, l'intenzione era di attenermi al trailer presentato all'E3 dello scorso anno in realtà xD In ogni caso grazie a tutti voi che silenti avete letto le mie parole!

Malessere Blu }

14 Luglio 1789.
Un altro mattone precipita al suolo. Un altro corpo cade a terra.
Parigi non è mai stata così viva. Così unita.
Il popolo non è mai stato così vero. Così affiatato.
E Arno non è mai stato così fiero come adesso.
Mi supera con un balzo così innaturalmente spontaneo da farci credere di essere un'aquila, pronta a trascinarci tutti in picchiata.
Eppure la nostra rapida marcia verso quella mastodontica prigione non è così diversa da un volo verso l'oblio.
Scivoliamo tra le grida di una città in rivolta. Silenti, conduciamo la gente verso un futuro migliore, verso la libertà, verso l'unità.
Perché, in fondo, noi Assassini lo sappiamo: tutti vogliono governare il mondo.
Il loro mondo.


{ Angolo Autrice: Carissimi/e, qui concludo questa breve ma intensa raccolta di immagini, sperando che vi siano piaciute e che abbiano funzionato come primo esperimento! Di nuovo ringrazio tutti voi che avete letto o leggerete in futuro e, ovviamente, tutti coloro che animano questo splendido sito! Un ringraziamento speciale va a Illiana che, oltre ad essere stata la mia prima recensitrice, mi ha anche gentilmente chiesto qualche riga sul futuro Unity, quindi... Tadaaaa! Tutto per te cara!
Tornerò presto ciccini/e c:

Malessere Blu }