Amore All'Interno del Gakuen Alice

di MatsuriGil
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Perchè l'ha fatto??? ***
Capitolo 2: *** Non Posso più Mentirmi! ***
Capitolo 3: *** Non Ci Posso Credere ***
Capitolo 4: *** Io Geloso di Ruka? ***
Capitolo 5: *** Promesse ***
Capitolo 6: *** Bentornato...Amore ***
Capitolo 7: *** Serata Stupenda ***
Capitolo 8: *** Non c'è Bisogno di Minacciarmi! ***
Capitolo 9: *** Dal Nonno... ***
Capitolo 10: *** Stupida Missione ***
Capitolo 11: *** Preparativi per il Festival ***
Capitolo 12: *** Il Primo Amore ***
Capitolo 13: *** Il Lago Nella Foresta ***
Capitolo 14: *** Sono Affari Privati! ***
Capitolo 15: *** Tu mi Ami !? ***
Capitolo 16: *** L'allontanamento ***
Capitolo 17: *** Era Tutta Colpa MIA! ***
Capitolo 18: *** L'arrivo di Luna ***
Capitolo 19: *** Si sono Baciati! ***
Capitolo 20: *** Rivelazioni Assurde! ***
Capitolo 21: *** Confessioni! ***
Capitolo 22: *** Io ti Amo e ti Amerò per Sempre (Natsume) ***
Capitolo 23: *** Sorpresa ***
Capitolo 24: *** Un Nuovo Amore ***
Capitolo 25: *** Finalmente un po' soli (Ruka) ***
Capitolo 26: *** Mission Impossible ***
Capitolo 27: *** Rivelazione ***
Capitolo 28: *** E tu chi diavolo sei!? ***
Capitolo 29: *** Preoccupazioni Future ***
Capitolo 30: *** Il Piano ***
Capitolo 31: *** Non osare minacciarlo! ***
Capitolo 32: *** La resa dei conti ***



Capitolo 1
*** Perchè l'ha fatto??? ***


Stavo andando come tutti i giorni alla mensa a fare colazione quando vidi che ad aspettarmi fuori c’era Natsume.
“e tu che ci fai qui?”dissi con tono brusco scansandolo dalla porta per entrare.
Possibile che avesse già finito di mangiare?Era abbastanza veloce di solito ma addirittura un fulmine no. Mi prese il braccio e mi ritirò indietro. Possibile che non posso nemmeno andare a mangiare in santa pace?
“Cosa vuoi da me?Ho fame. Voglio andare a mangiare.”chiesi ancora più arrabbiata di prima.
Ancora nessuna risposta. Avrei voluto ammazzarlo ogni volta che faceva come li pare.
“Vieni con me” disse tirandomi verso di se anche se il mio stomaco si stava rifiutando categoricamente di seguirlo. Non gli domandai niente lo seguii e basta fino ad arrivare alla sua stanza. Perché proprio li? Cosa voleva fare? Non capii così entrai in silenzio.
Si sedette sul suo enorme letto da due piazze invitandomi a sedermi. Arrossii pietrificandomi.
“Natsume, che cosa vuoi? Perché mi hai portata qui?”
“Vieni qui” rinvitandomi a sedermi accanto a lui.
Ancora più imbarazzata continuai a rifiutarmi di accontentarlo.
“Allora sarò costretto a stuzzicarti in una maniera che nemmeno t’immagini”
A quel pensiero divenni ancora più rossa anche perché si avvicinò velocemente verso di me che non riuscii nemmeno a capire cosa succedeva.
“Non pensavo fossi così stupida Mutande-a-Pallini”stavo per risponderli per le rime ma non ebbi abbastanza tempo perché mi ritrovai a baciarlo.
Non che mi desse fastidio ma lo allontanai anche perché mi aveva colto di sorpresa.
“Ch…Cos…stai facendo?”chiesi balbettando ogni singola parola.
Al suono delle mie parole si arrabbiò e uscì dalla stanza senza una benché minima risposta.
Lo rincorsi per tutto il corridoio ma non si fermò e non mi degnò di uno sguardo. Lo chiamai ma come m’immaginavo non mi rispose nemmeno una volta. Non capii cosa stava succedendo ne perché l’aveva fatto; mi sentivo un pochino in colpa anche se non riuscivo a capirne il motivo.
Il mio stomaco iniziò a brontolare e a lamentarsi così mi ricordai che per colpa di quell’idiota non avevo fatto colazione. Guardai l’ora mancava cinque alle nove. Nella fretta di raggiungere la mensa per mettere in bocca qualcosa di commestibile inciampai e per non cascare di faccia mi slogai il polso così che dovetti andare in infermeria saltando definitivamente la colazione. Dovetti aspettare fino all’ora di pranzo per rivedere quel bastardo che mi aveva fatto saltare la colazione e mi aveva fatto slogare un polso. Entrai in mensa ma per sua fortuna non era ancora arrivato. Mi sedetti vicino a Ruka.
“Cosa ti sei fatta alla mano?”
“Per colpa del tuo caro amico mi sono slogata un polso”
“Ah davvero?”
“Si”
Ruka iniziò a guardarsi in torno e poi continuo a dire:
“Parli del diavolo spuntano le corna”
Mi girai nella sua stessa direzione e mi accorsi che era appena entrato quel bastardo di Natsume.
“Ciao Ruka”lo salutò ignorandomi completamente
“Ciao”rispose
“Ah…Ci sei anche tu Mutande-a-Pallini”
Cercando di restare calma mi alzai per andarmene ma lui mi trattenne per un braccio proprio quello della slogatura.
“Ahi…Mi fai male…Lasciami o ti pianto uno schiaffo!”lo provocai e lui mi rispose in modo altezzoso:
“Non saresti in grado di farlo”.
A quelle parole mi girai verso di lui piantandoli uno schiaffo come promesso e me ne andai al giardino.

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Capitolo 2
*** Non Posso più Mentirmi! ***


L’aspetto per la prima volta fuori dalla porta della mensa. È in ritardo. Non avrà sentito la sveglia come al suo solito. Appena la vedo sento un sussulto; cercai un modo gentile per parlarli ma appena arrivo più vicino a me mi scansò in malomodo facendomi arrabbiare.
Ogni speranza di sembrare gentile andò in fumo. Li presi un braccio dicendoli di seguirmi. Con mia sorpresa riuscì a restare in silenzio per cinque minuti fino a quando non raggiungemmo la mia stanza.
Mi sedetti sul letto invitandola a fare altrettanto. Ma non mi ascoltò. Arrossì, una cosa che faceva molto spesso.
Li richiesi per l’ultima volta di sedersi ma continuo a rifiutare allora mi alzai e mi avvicinai di più a lei. Avevo l’istinto di baciarla. Cosa mi stava succedendo? Perché proprio ora e perché con lei? Cos’è questa sensazione? Non mi era mai capitato niente del genere prima con una ragazza.
Non sapevo cosa dirle, volevo solo baciarla, volevo posare le mie labbra sulle sue, volevo stringerla forte a me e non lasciarla mai andare via, volevo che il tempo si fermasse, insomma senza neanche accorgermene mi ero innamorato di Mutande-a-Pallini.
E come un sogno mi avvicinai e la baciai il più dolcemente possibile. All’inizio contraccambiò il bacio ma ad un certo punto si scostò.
Mi iniziò a chiedere il perché ma io non sapendone il motivo non risposi e arrabbiato uscii dalla stanza più veloce possibile.
Mi accorsi che mi stava inseguendo per il corridoio, mi chiamò più volte ma io la lasciai perdere.
Mi nascosi per tutta la mattina nel bagno perché ero convinto che qui non la potessi ne vedere ne sentire, non volevo nemmeno immaginarmi cosa stesse pensando. Solo all’ora di pranzo uscii e mi avviai verso la mensa. Non trovai il mio solito posto libero accanto a Ruka anche perché dopo mi accorsi che c’era l’unica persona che al momento non volevo vedere. Provai ad ignorarla il più possibile ma alla non ci riuscii e la salutai nel modo più scortese possibile chiamandola Mutande-a-Pallini sapendo che quel soprannome la infastidiva molto infatti si alzo per andarsene, mi venne istintivo prenderla per un braccio ma senza accorgermene li feci male notando così la sua fasciatura.
Mi voleva picchiare ma gli risposi che non ci credevo e alla fine mi arrivo uno schiaffo. E se ne andò lasciandomi a bocca asciutta. Mi rialzai a fatica ripensando dispiaciuto a quello che era successo e feci per raggiungerla, quando Ruka mi fermò dicendomi:
“Perché gli hai fatto male?”
“Non so di cosa stai parlando, se ti riferisci a prima non lo fatto nemmeno a posta non mi ero accorto della fasciatura”
“Mi ha detto che sei stato tu a slogarli un polso”
“Non è vero, non la vedevo da stamattina a colazione e non aveva ancora niente”
“Ah ok…comunque non credi di essere troppo geloso?”
“Non capisco di cosa parli. Lo anche ignorata”
“Non c’è bisogno che fingi con me. Ti conosco troppo bene. Te ne sei innamorato e non provare a dire di no”
“E anche se fosse?” dissi distogliendo lo sguardo da lui.
“Non sei l’unico che se ne innamorato”
“Non provare nemmeno a toccarla!” esclamai.
“Muoviti se vuoi che sia la tua ragazza altrimenti te la ruberò. Questo è il mio ultimo avvertimento!”
Me ne andai, non volendo più sentire nessuna parola.
Perfetto! Il mio miglior amico e diventato mio nemico e la ragazza che amo ora mi odia. Ma di certo Ruka non avrebbe vinto.

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Capitolo 3
*** Non Ci Posso Credere ***


Capitolo 3: NON CI POSSO CREDERE (Mikan)

Non era possibile. Mi stava seguendo. Accelerai ancore di più il passo. Ma lui mi sorpassa e mi ferma a qualche centimetro di distanza.
“Ma ti piace Ruka?” chiese in tono preoccupato.
“Ma anche no” risposi.
“Ti piace qualcuno?”
“Si e non è Ruka”.
Possibile mi fa tutte queste domande! Ma che è, un interrogatorio?
“E allora chi è?”
“Non sono affari tuoi”
Bhe…si…insomma…sono anche affari suoi, però…non lo sa.
“Ah…Ero solo curioso”.
Non sembrava che era solo curioso anche perché alla mia risposta ci rimase male, ma non capivo.
Perché ci dovrebbe rimanere male? Non gli ho detto niente di che. Preferiva che gli dicevo guarda l’unica persona che mi piace è davanti a me in questo momento. E poi , sicuramente ci sarebbe rimasto ancora peggio. Non sapevo se dirglielo ora o no. Non sapevo più cosa fare.
“A cosa stai pensando?”
Io non risposi anche perché non potevo dirglielo ma sorprendentemente si rispose da solo:
“A niente è vero, per te è impossibile pensare, sei una stupida”.
Mi arrabbiai in tal modo che tutti i miei pensieri su di lui svanirono lasciando il posto all’unica parola che poteva capire senza bisogno di qualcuno che gliela spiegasse:
“Idiota!”
Non mi rispose. Forse comprese perché glielo avevo detto e non sapeva più come controbattere, ma inaspettatamente, mi si avvicinò ancora di più.
“Cosa stai facendo?” gli chiesi anche se sapevo che non mi avrebbe risposto, invece mi sbagliai:
“Non lo so. So solo che ti voglio abbracciare”.
Bene accomodati, tanto vero, sono uno oggetto che si stringe solo qualche volta, nel momento del bisogno. Ma hai miei sentimenti non ci pensa? Non ci pensa che mi verrebbe voglia di stringerlo a me sempre e non lasciarlo mai?
“Ok anch’io ti voglio abbracciare, anche se non so il motivo”.
“Davvero? Stai dicendo sul serio?”
“Si”.
Ormai eravamo talmente vicini che riuscivo a sentire il suo respiro sulla spalla e da li decisi di capire cosa stava succedendo proprio ora e perché con me.
Appena sciolto l’abbraccio ci rimasi male anche perché mi sembrava che s’era abbracciati solo da qualche secondo e invece erano passati alcuni minuti senza che me ne accorgessi.
Se ne stava andando ma lo fermai.
“Natsume dove vai?” chiesi sperando che restasse qui con me. “In camera pensavo che non mi volessi più vedere ne sentire”.
“Si questo lo volevo ma…”.
“Ma cosa?”
“…è solo che…volevi dirti una cosa…però non ridere ok?”
“Ti giuro che non rido”.
“Ecco…la persona che mi piace è qui davanti a me”.
In quel momento non capii nemmeno perché glielo stavo dicendo ma presi coraggio e andai avanti:
“Si hai capito sei tu!”
“Vuoi sapere una cosa?...Sono contento che sia così anche perché io credo già di amarti”.
A quella frase arrossii e lui mi si avvicino di più e senza accorgermene mi prese la testa portandola verso di se. Mi baciò in un modo che non avevo mai provato e restammo li a baciarci fino a quando non si accorse che era ora di cena. Era il momento più bello della mia vita: la persona che pensavo mi odiasse mi amava quanto io amavo lui. Questa giornata me la sarei ricordata per il resto della mia vita.

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Capitolo 4
*** Io Geloso di Ruka? ***


Capitolo 4: IO GELOSO DI RUKA? (Natsume)

Non potevo credere alle mie orecchie. Ma allora gli piacevo! Mi sentivo bene. Ero amato dalla persona che amavo. Volevo dirlo a tutti soprattutto ad una persona: a quel bastardo di Ruka.
“Non credi che sia tardi?” chiesi allontanandomi a malavoglia da lei.
“Perché? Che ore sono?”
“È quasi l’ora di cena”.
“Chissà come ma ho fame ” disse iniziando ad incamminarsi verso la mensa ma non gli lascia il tempo di allontanarsi. La volevo qui con me e la afferrai per la vita.
“Chi ti ha dato il permesso di andartene?”
“Che cosa intendi dire? Pensavo che dovevamo andare a cena”.
“Non ora. Ti voglio ancora qui con me”.
Ripresi a baciarla per non so quanto tempo. Era la cosa che mi piaceva di più. Ma con mio dispiacere dovemmo andare a mensa prima di rimanere anche senza cena.
Gli aprii la porta da bravo gentiluomo ma lei non capì il gesto e andò subito al tavolo di Ruka.
La devo fermare in tutti i modi. Non posso permettere che si avvicini a quel bastardo. Con una certa forza la presi facendole male involontariamente e le dissi:
“La mia ragazza non deve avvicinarsi agli altri ragazzi soprattutto a quelli interessati a lei” e la avvicinai ancora di più a me e la bacia di fronte a tutti.
Hotaru rimase impassibile come al solito. Molti sorpresi ed altri invidiosi. L’unica reazione di disperazione fu quella del bastardo.
All’improvviso Mikan svenne nelle mie braccia molto probabilmente per la fame. Guardai Ruka, si stava avvicinando: ancora non aveva capito? E per di più la toccò.
A quel punto non risposi più delle mie azioni e per la prima volta lo colpii facendolo sbattere contro un tavolo e infuriato gli dissi:
“Tocca di nuovo la mia ragazza e ti ritrovi bruciacchiato!”
Non volli sentire la sua risposta perché ero troppo preoccupato per la mia Mutande-a-Pallini. Presi qualcosa da mangiare e la portai in camera mia.
Si svegliò verso le nove chiedendomi:
“Cosa è successo? Perché sono qui? Perché in mensa mi hai baciato?”
“Sei svenuta e ho pensato di portarti nella mia stanza visto che la tua è sottosopra”.
Lei arrossi forse perché si era accorta che era sdraiata sul mio enorme letto.
“Perché non volevi che ti baciavo?” mi avvicinai di più a lei e iniziammo a baciarci di nuovo.
“Non per questo…solo perché davanti a tutti?”
“Niente volevo che tutti capissero che la stupida Mutande-a-Pallini era la mia ragazza”.
Mi venne incontro pensavo che mi volesse picchiare ma non fu così e ci baciammo per altri dieci minuti. Poi si stacco dicendomi:
“Non devi essere geloso di Ruka”.
“Non sono geloso. Figuriamoci poi di Ruka” mentii.
“Ma dovresti esserlo anche perché non mi offende, è gentile, non mi chiama mai Mutande-a-Pallini…”.
Forse mi dovevo preoccupare sul serio. Non potevo mai lasciarli soli. Mi pentii di quando all’elementari spinsi Ruka verso di lei per farli ballare insieme. Ma come potevo capirlo allora? Forse però già da allora provavo qualcosa per lei. Non potevo perderla soprattutto per quel maledetto bastardo!
Lei mi guardo in modo preoccupato e dopo qualche secondo si mise a ridere:
“Geloso, geloso!”
Cercai di rimanere calmo e di mettermi a ridere con lei.
Ma come potevo farlo! Poi disse ciò che desideravo da tempo:
“Io amo solo te”.

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Capitolo 5
*** Promesse ***


Capitolo 5: PROMESSE (Mikan)

Non so come feci a pronunciare quelle parole ma in quel momento mi sembro la cosa più ovvia da dire. Mi accorsi che non avevo ancora mangiato niente anche perché non so in che modo mi fece saltare tutti i pasti. E sicuramente non so quante note avevo preso visto che non avevo seguito nemmeno una lezione.
“Almeno mi hai preso qualcosa da mangiare?” chiesi imbarazzata.
“Secondo te?”
“Secondo me no”.
“Hai molta fiducia nel tuo ragazzo”.
“Non è che non ho fiducia in te è solo che non ti preoccupi mai degli altri”.
Mi girai e mi accorsi che c’era del cibo sul tavolo. Forse avevo un po’ esagerato. Stavo per ringraziarlo quando mi si scagliò addosso bloccandomi i polsi al letto. Forse in qualche modo me la voleva far pagare ma non mi importava. Avevo fame.
“Natsume mi lasci andare?”
“No. Lo farò soltanto quando avrai pagato per il tuo comportamento”.
“E che cosa devo fare per mangiare?”
“Una promessa…”.
“Che promessa?”
“Mi devi promettere che quando io partirò per le mie missioni se venissi a sapere che mi è successo qualcosa mi lascerai perdere ma soprattutto giurami che non mi tradirai mai con nessun o soprattutto con quel bastardo di Ruka”.
“Geloso?!”
“Si e anche molto”.
“Allora prometti?” chiese impaziente di sapere la mia risposta.
“Si te lo prometto però anche tu devi promettermi una cosa”.
“Cosa?”
“Non dovrai mai morire nelle tue missioni”.
“Mika…non te lo posso assicurare”.
“Sennò mi fidanzerò con Ruka”.
Forse questo non avrei dovuto dirlo perché si arrabbiò e se ne andò sbattendo la porta. Decisi di lasciar perdere la cena ormai non avevo più fame e lo rincorsi guardando prima da che parte pensavo fosse andato ma non lo vidi e quando mi girai dall’altra parte mi strinse in un abbraccio riportandomi in camera. Mi fece sdraiare sul letto e disse:
“Tu sarai solo mia a costo di uccidere tutti i ragazzi che sono interessati a te!” e poi mi casco il mondo addosso quando continuò dicendo: “Domani parto per una missione e starò via per una settimana circa”.
Rimasi a bocca aperta. Questo non me lo sarei mai aspettato. Ecco perché mi aveva fatto promettere quelle cose. Dopo un po’ ritornai in camera mia con la scusa di essere stanca e appena la raggiunsi mi addormentai piangendo sul letto.

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Capitolo 6
*** Bentornato...Amore ***


Capitolo 6 : BENTORNATO…AMORE (Natsume)



Era l’una. Non riuscivo a dormire. Pensavo a lei…e che non l’avrei rivista per una settimana. Chissà se quel bastardo ne avrebbe approfittato. Però io avevo fiducia in lei. La raggiunsi nella sua stanza. Mi mancava troppo.
Dormiva, ma aveva gli occhi lucidi. Sicuramente aveva pianto. Ma perché? Sicuramente a causa mia, ma non ne capivo del tutto il motivo. L’accarezzai più volte finché non si sveglio e mi chiese cosa ci facevo qui. Non risposi anche perché non lo sapevo.
“Perché sei qui?” mi ripetè ma io la ignorai di nuovo.
“Perché hai pianto?”
“Come fai a saperlo?”
“Hai gli occhi lucidi”.
“Ah…non voglio che tu parta…sono preoccupata…ho paura che non ritornerai qui da me”.
“Anche quando morirò resterò sempre al tuo fianco”.
“Se te muori, morirò anch’io”.
“Non puoi”.
“Perché?”
“L’hai promesso”.
“Fammi capire…se tu muori mi hai detto di andare avanti…quindi devo trovarmi un altro ragazzo…forse Ruka”.
“Non dirlo neanche per scherzo!”
Guardai l’ora erano le due dovevo andare a prepararmi fra meno di due ore dovevo partire. Appena mi alzai mi trattenne per la maglietta. La guardai negli occhi. Stava di nuovo piangendo. Le asciugai le lacrime. Soffrivo nel vederla così. Abbassai lo sguardo. Oltretutto non potevo neanche consolarla dicendoli che sarei tornato sicuramente da lei. Non potevo sapere se sarei tornato sano e salvo.
Disse una cosa che non mi sarei mai aspettato:
“Partiamo insieme”.
“Neanche per sogno. È troppo pericoloso”. “Vengo lo stesso se tu voglia o no”.
“No, a costo di rinchiuderti a chiave nella tua stanza!”
“Non ne saresti in grado”.
“Scommetti?”
Li fregai la chiave dalle mani e come promesso me ne andai rinchiudendola a chiave; lasciai un messaggio di riaprire la porta alle sette e di restituire la chiave alla mia Mutande-a-Pallini. Mentre me ne andai sentii pronunciare più volte il mio nome.
Partii per la missione e come promesso non mi accadde niente di che.
Quando tornai, raggiunsi il giardino per rivederla e abbracciarla ma la vidi con lui…il bastardo. Ne aveva approfittato eccome. Corsi verso di lei e la allontanai bruscamente. Mi rivolsi verso Ruka mollandoli un pugno in pieno volto facendolo cadere a terra. Quando si rialzò ero già pronto a fare il bis ma Mikan si mise in mezzo urlando:
“Smettetela! Possibile che tocca a me a fare quella matura? Non è successo niente! Ero solo preoccupata per te e gli stavo chiedendo se aveva tue notizie!”
“Sul serio?”
“Si non ti tradirei con nessuno. Comunque, bentornato…amore”.
Mi accorsi che aveva i capelli sciolti proprio come piaceva a me e mi venne incontro baciandomi.
Ero tornato al paradiso. Ci dirigemmo in camera sua dicendomi che mi voleva far vedere una cosa che mi aveva preso come regalo.



COSA SUCCEDERA ORA???

Vi avverto il prossimo capitolo sarà la maggior parte svolto in camera(non so se avete inteso quello che ho detto :p)

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Capitolo 7
*** Serata Stupenda ***


Capitolo 7: SERATA STUPENDA (Mikan)


Avevo speso tutti i miei soldi per comprarglielo. Speravo che gli sarebbe piaciuto. A me piaceva. E la stavo già indossando. Mancava solo a lui. Anche se sapeva già che il mio cuore sarebbe sempre stato solo suo. Gli tappai gli occhi con una benda e gliela misi: mezzo cuore con la mia iniziale.
“Che cosa è?” chiese siccome aveva gli occhi tappati.
“È una collana”.
“Me la posso togliere?” chiese indicando la benda.
“Non ancora…mi vergogno del disordine”.
“Ma chi se ne importa!”
“Importa a me” lo buttai verso la porta, ma lo spinsi troppo forte rischiando di cadere. Per non farmi male cercai di aggrapparmi a lui con il risultato di attirarlo verso di me.
Fortunatamente sentii qualcosa di morbido alle mie spalle.
“Ah era questo il tuo piano fin dall’inizio!”
Mi resi conto di dove eravamo. Cercai di allontanarlo, ma era troppo forte per me.
“Dai, spostati, per favore” dissi, vedendo che faceva resistenza.
“Non ho alcun’intenzione di muovermi da dove sono”.
“Se non ti sposti, userò la benda per strozzarti”.
“Non ne saresti capace, scommettiamo?” si tolse la benda e me la porse.
“Ti ricordo che hai già preso uno schiaffo per essere troppo sicuro di te”.
“Sì, ma ancora tu non hai preso la benda”.
“Perché stiamo qui a discuterne?”
“Ah, d’accordo, per me possiamo anche stare zitti.”
Quindi si avvicinò a me e mi baciò per molto tempo.
Quando sentii la sua mano che mi sollevava la gonna, lo respinsi.
“Cosa stai facendo?”
“Come promesso, sarai solo mia”.
A quel punto arrossii, e quando mi baciò di nuovo mi sembrò come se il tempo si fosse fermato, come se fossimo stati soli nell’intero universo.
Durò un attimo, lui si staccò e mi guardò negli occhi: c’era una strana luce che li attraversava. Mi disse queste parole:
” Ho bisogno di te!” poi mi baciò il collo. Una volta e sussurrò. “Ti prego…ti prego.”
Ero imbarazzatissima e non sapevo come reagire. Cos’avrei dovuto risponderli? Anch’io avevo bisogno di lui, ma avevo anche molta paura. Lui continuò a baciarmi il collo e io sentivo sempre di più caldo.
“Na…tsume…” tentai di fermarlo, ma lui ignorò le mie proteste.
“Aspetta, ti prego” Sussurrai con un filo di voce.
“Di cos’hai paura?” smise per un attimo il suo lento lavoro.
“E…ecco…” balbettai, diventando ancora più rossa, mentre distoglievo lo sguardo da lui.”I…io”.
“Non c’è bisogno di dire altro.” Sussurrò con voce dolce e rassicurante.
“Capisco perfettamente ciò che provi”.
“Natsume…” sospirai. Un po’ del mio imbarazzo scemò, adesso che sapevo che lui capiva i miei sentimenti.
Lasciai che continuasse da dove aveva interrotto. Adesso ero sicura che Natsume non avrebbe fatto niente che potesse ferirmi.
Quando aprì la camicetta, trattenni il fiato per l’emozione. Lui mi sorrise, facendomi arrossire per la vergogna.
“Se vuoi che mi fermi, dimmelo adesso, altrimenti non ne sarò più in grado”.
Deglutii, e mi costrinsi a sorridergli, cercando di sembrare disinvolta.
Sarei andata fino in fondo perché io lo amavo e sapevo che lui mi amava.


Spero che vi sia piaciuto questo capitolo.
Vi garantisco che non è stato molto facile scrivere questo capitolo.
Grazie per tutti i vostri commenti. Spero che ne farete sempre di più!!!
:)

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Capitolo 8
*** Non c'è Bisogno di Minacciarmi! ***


Capitolo 8 : NON C’É BISOGNO DI MINACCIARMI! (Natsume)


Appena mi sveglia mi accorsi che Mikan era ancora fra le mie braccia e per non svegliarla dovetti restare a letto con lei. Ripensai a tutto quello che era successo. Alle cose più belle che mi erano capitate da quando l’avevo conosciuta. Erano le sei e mezzo. Suonò la sveglia e lei, finalmente, si svegliò. Il tempo di vestirci che iniziammo a baciarci di nuovo fino a quando qualcuno bussò alla porta dicendo:
“Mikan, alzati il preside ti vuole vedere”.
Mi preoccupai che avevano saputo tutto, forse per colpa di quel bastardo di Ruka.
“Che è successo?” chiese siccome aveva capito la mia preoccupazione.
“Penso si tratti di tuo nonno”.
“Ok ci vado subito, grazie”.
Ci vestimmo subito per andare a sentire cosa era successo. L’accompagnai perché non voleva andare sola. La custode ci apri la porta invitandoci ad entrare.
Entrammo nell’ufficio del preside: era tutto in ordine, la scrivania sembrava nuova, con sopra un nuovo computer appena uscito. Sembrava che fosse stato appena portato.
“È arrivata la signorina Mikan preside, accompagnata dal signorino Natsume” disse congedandosi e richiudendo la porta alle nostre spalle.
“Preside mi voleva vedere?”
“Si, ma in privato” mentre lo disse si rivolse verso di me guardandomi male.
“Gli ho chiesto io di venire con me”.
“Se ci sono problemi, me ne vado anche se sarebbe inutile perché mi racconterebbe tutto dopo” forse mi rivolsi al preside in malomodo ma avevo ragione. Pensavo che mi avrebbe fatto uscire invece mi sbagliai.
“Tuo nonno sta molto male, Mikan…mi ha chiesto se potevi per un po’ di tempo tornare da lui…e siccome sembrava davvero stare male glielò concesso. Puoi partire anche subito se vuoi. Basta che torni il prima possibile. Quanto basta per far stare felice tuo nonno per un po’ di tempo.
Siamo d’accordo?” chiese a Mikan.
“Si preside. Faccio le valige e parto subito”.
Stava per andarsene quando la fermai sussurrandoli:
“ Devo dire una cosa al preside aspettami in camera tua, arrivo fra 5 minuti”.
“Ok” mi rispose mentre passava.
“Preside avrei un favore da chiederle” pronuncia appena fui sicuro che Mikan se n’era andata.
“Che genere di favore?”
“Vorrei accompagnarla” chiesi nel modo più gentile che conoscevo.
“Non se ne parla. Te lo proibisco. A costo di farti andare in missione tutti i giorni!”
“Va bene, ho capito” dissi con tono dispiaciuto e me ne andai dirigendomi verso la stanza di Mikan dove sapevo che mi stava aspettando.
Di sicuro non sarei stato qui all’accademia aspettando che lei tornasse. Il preside se lo poteva sognare. Mi ha pure minacciato, ho capito che è il preside ma che noia li dava se partivo anch’io. Decisi che sarei partito lo stesso se lo voleva oppure no.
Appena raggiunsi la camera di Mikan mi accorsi che aveva già preparato le valige da come era in disordine la stanza.
“Cosa hai chiesto al preside?”
Non gli risposi subito anche perché non sapevo se dirgli la verità o meno però decisi di mentirli anche perché in questo momento sarebbe stato meno complicato.
“Se potevo accompagnarti”.
“E che ha detto?” mi chiese e senza pensarci li mentii spudoratamente:
“Si”.
Appena lo dissi giurai a me stesso che appena fossimo usciti dall’accademia gli avrei detto tutta la verità.
Ci misi poco a prepararmi e riuscimmo ad andarcene prima delle nove. Menomale che nessuno mi aveva visto anche perché sennò sarebbe stato un casino uscire dall’accademia di nascosto.


FINE CAPITOLO


Vi anticipo il titolo del cap. 9 : DAL NONNO...cosa succederà? Natsume dirà la verità a Mikan o no???

Spero che anche questo come i precedenti vi è piacito :)
Spero che continuate a commentare e che i lettori sano sempre di +!!! A presto con il prossimo aggiornamento!

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Capitolo 9
*** Dal Nonno... ***


Capitolo 9 :
DAL NONNO… (Mikan)


Il viaggio per arrivare dal nonno era molto lungo, anche perché prima dovevamo prendere il treno e dopo l’autobus.

Appena saliti sul treno Natsume mi confidò una cosa:

“Ti devo dire la verità. Non ce la faccio a mentirti. Il preside non mi aveva dato il permesso di accompagnarti da tuo nonno. Ci sto venendo di nascosto. Anche se penso che se il preside si accorge che non sono all’accademia si immagina che in qualche modo sarei venuto qui con te. Al massimo manderà Persona a cercarmi e a riprendermi ma ne dubito che lo usa per qualcosa di così banale”.

“Perché hai disobbedito al preside? Non che non mi faccia piacere però… sei finito nei guai solo per stare un po’ con me. Mi dispiace per questo”.

“Non ti preoccupare. Non sarà mica la fine del mondo” sorrise beffardo delle sue azioni.

Se era felice e sorridente lui allora lo ero anch’io. Ogni volta che sorrideva mi metteva felicità. L’unica cosa di cui ero preoccupata era del mio povero nonno che non sapevo nemmeno se stava bene o no.

“Sono preoccupata” gli dissi.

“Non devi esserlo…non sarà niente di grave…” rispose cercando di risollevarmi il morale.

“Come fai ha saperlo?”

“Infatti non lo so, ma lo spero tanto per te. Perché ti amo e non voglio che tu stia male”.

“Anch’io ti amo”.

Con queste parole riuscì a tranquillizzarmi per tutto il viaggio. Dopo qualche ora arrivammo alla casa del nonno e mi misi a bussare alla porta. Toctoc. Non rispose nessuno allora mi ricordai che le chiavi erano nascoste nel cespuglio accanto alla finestra. La presi e aprii la porta.

Non trovai nessuno ne in cucina ne nel salotto. Mi precipitai nella camera da letto dove trovai finalmente mio nonno.

“Nonno,come stai?” chiesi preuccupatamente.

“Non bene ma nemmeno male. Ti ho fatto chiamare dal preside perché ti rivolevo vedere; ma dimmi chi è quel giovanotto?” mi chiese indicando Natsume.

“Nonno lui è Natsume…” appena pronunciai il suo nome m’interruppe continuando la frase al posto mio: “Piacere. Mi chiamo Natsume e sono il suo fidanzato”.

Rimasi spiazzata, non pensavo che glielo volesse dire. Guardai mio nonno. Era sorpreso ma non sconvolto. Anzi mi sembrava anche un po’ felice. Forse in qualche modo avendo saputo che qualcun altro ci teneva a me sarebbe stato più tranquillo.

“Piacere di conoscerti, ragazzo. Spero che sarai felice con mia nipote”.

Arrossii. Natsume sorrise. Non pensavo che il nonno potesse pensare a qualcosa del genere, ma ne fui felice.




Spero che anche qusto vi sia piaciuto...lo so che è un po nooso ma i prossimi sono molto meglio!!! l'ho scritto per un solo motivo: dovevo fare incontrare Natsume al nonno di Mikan dopotutto, come dice lui, sono FIDANZATI!!! xdxdxd

Continuate a recensirvi solo con le vostr recenzioni continuerò a scrivere i nuovi capitoli e a pubblicarli il più velocemente possibile (scuola permettendo ovviamente xd)

Alla prossima saluti da Sara :)

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Capitolo 10
*** Stupida Missione ***


Capitolo 10: STUPIDA MISSIONE (Natsume)



Restammo fino al tramontare del sole per assicurarci che il nonno di Mikan stesse un po’ meglio. In fondo era una persona premurosa e gentile. Mi ci volle poco per capirlo.
La mattina ripartimmo presto per essere all’accademia prima della colazione. Appena arrivati il preside mi chiamò nel suo ufficio per parlarmi:
“Natsume so cosa è successo…” rimasi sconvolto perché speravo che non sapeva ciò che era successo quella sera. Ma meno male non era quello: “sei uscito dall’accademia senza il mio permesso! Per questo, andrai con Persona a fare una missione”.
Ecco. L’unica cosa che odiavo fare era andare in missione anche perché mi toglieva il tempo che avrei speso con Mikan. Fui interrotto:
“Persona ti dirà ciò che devi fare”.
“Ok, preside” risposi con amareggiato e me ne andai sbattendo la porta.
Non volevo sapere nemmeno di cosa si trattava, ma non avevo scelta. Andai subito da Persona che mi disse: “Dovrai uccidere una persona per me”.
Mi limitai a dire un semplice “ok…quando?”
“Domani all’alba. Fatti trovare pronto o ti vengo a prendere io. Stai attento a ciò che fai e soprattutto fai attenzione alle persone a te care”.
Se si riferiva al bastardo aveva libera scelta, ma se avrebbe provato a fare qualcosa di male alla mia Mutande-a-Pallini lo avrei ucciso con le mie mani.
Mi congedai e andai subito da lei per dirli della missione, la trovai nel giardino sotto un albero che mi aspettava. La raggiunsi e dissi:
“Ero andato dal Preside e per punizione di essere venuto con te a casa del tuo nonno mi ha detto che domani devo andare in missione”.
“Non è giusto e io, che faccio senza di te domani?”
“Quello che ti pare spero di tornare per l’ora di cena”.
“Vengo con te”.
“Non se ne parla nemmeno. È troppo pericoloso” risposi arrabbiato.
“Non m’importa se è pericoloso o meno. Vengo lo stesso. Tu sei venuto con me e io vengo con te, così torniamo pari”.
“Non pensarci. Quello è un altro discorso. Non era pericoloso. E poi io l’ho fatto solo per non lasciarti andare sola”.
“E allora lo faccio anch’io per non lasciarti andare solo” mi rispose sicura di se.
“Ma io non sarò solo, purtroppo Persona sarà lì con me”.
“Ah…Ok ma prima o poi verrò anch’io in missione con te quindi preparati ad una sorpresa”.
“Non pensare che mi diverta ad andare in missione, preferirei restare qui con te”.
“Ci credo, ma ti ricordo che è per colpa mia se ora vai in missione”.
“Non penso, gli ho dato solo l’occasione giusta anche perché era ovvio che ora o fra qualche giorno ci dovevo andare”.
“Ah…davvero?”
“Purtroppo si” le dissi con tono amareggiato e andai in camera per preparare il necessario per la missione. Era tutto pronto. Stanotte mi sarei alzato alle tre e mezzo e sarei arrivato giù nel cortile prima di Persona perché non volevo che mi venisse a prendere lui.


Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto... commentate please???
Il prossimo capitolo si intitolerà: "Preparativi Per Il Festival" e ne vedremo delle belle!!! XDXDXD
A presto con il prossimo aggiornamento :D

Ringrazio tutte le persone che hanno commentato...per ora sono a quota 11!!! Continuate mi raccomando!!!

Ma soprattutto le persona che hanno messo questa fanfiction nelle seguite e nei preferiti!!!

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Capitolo 11
*** Preparativi per il Festival ***


Ed ecco a voi un nuovo capitolo...è una piccola anticipazione di cosa succederà nel prossimo capitolo...BUONA LETTURA!!!



Capitolo 11: PREPARATIVI PER IL FESTIVAL (Mikan)



Pensavo che non avrei rivisto Natsume per qualche giorno, ma mi sbagliai. All’ora di pranzo era già tornato e insieme ci sedemmo alla mensa. Mentre si mangiava, da un’autoparlante si sentì:

“Studenti è l’ora del Festival Culturale. Ogni classe di abilità apparte le abilità pericolose dovrà participare al festival creando uno stand unico in modo che tutti gli studenti possono partecipare e divertirsi. Avrete tempo 3 giorni prima che inizi il festival spero che ci riusciate. Buon lavoro”.

“è già l’ora del festival?” chiesi stupita. Il tempo era volato quest’anno.

“Si. Ti lascio libera, mi vado a riposare. Dormirò per tutti questi tre giorni, tanto non ho niente da fare”.

“Perché? Sei stanco? Pensavo che potessimo stare insieme oggi”.

“Si sono stanco e non è perché non voglio stare con te ma dovrai sicuramente iniziare i preparativi per il festival e quindi ti lascio fare. Ci si vede fra tre giorni. Sarò il primo del tuo stand. Te lo giuro”.

“Ci conto” risposi lasciandolo andare contro la mia volontà.

Andai in classe, c’era tutta la mia classe, la classe delle abilità speciali, che mi stava aspettando. Dopo qualche ora di discussione arrivammo a decidere il nostro stand e come si giocava:

Era un gioco di ruoli, semplice ma difficile da finire e vincere. Si giocava a coppie. Dopo aver raccolto molti partecipanti si scriveva i loro nomi su dei foglietti e la metà di loro avrebbe pescato il nome di quello che sarebbe stato il loro compagno di viaggio all’interno del gioco.

All’inizio si doveva scegliere fra varie strade dove per ogni strada i partecipanti dovevano superare alcune prove, tra cui non cercare di ridere per tre minuti alle battute di quello che ogni volta che parlava faceva ridere, oppure di non bagnarsi passando attraverso la pioggia di quello che manovrava il clima atmosferico, ecc… .

Alla fine tutte le vie si sarebbero ricongiunte arrivando alla penultima prova, prima di arrivare da me, la principessa.

Questa prova era fatta per avere un unico vincitore cioè dovevano combattere per arrivare a fare l’ultima prova e se non volevano c’era Tsubasa ad aiutarli a scagliare le prime pietre. Secondo noi, nessuno poteva riuscire ad arrivare a liberare la principessa e quindi non ci preparammo per l’ultima prova. La mattina del Festival Culturale dopo aver preparato tutto Tsubasa mi disse:

“Se per caso qualcuno arrivasse da te, cosa farai?” “Non lo so, dipende chi è”.

“Se è Natsume?”

“Non ci arriverà mai” rispondendo così mentii a me stessa anche perché ero convinta che fosse l’unico a riuscire a raggiungermi e a liberarmi ma non potevo esserne certa.

“Se lo dici tu. Ma cosa farai, allora?”

“Un indovinello al quale solo io so la risposta”.

“Ok, sono curioso, sentiamo”.

“Scusa, ma non te lo posso dire, top secret, lo scoprirai solo se qualcuno vincerà al gioco. Approposito non mi ricordo. Ma cosa succede se qualcuno vince?”

“Come ogni principessa lo dovrai baciare e restare tutto il giorno con quella persona”.

“Cosa??? Dimmi che è uno scherzo” risposi urlando.

“Non è uno scherzo comunque non ci sono problemi, non sarà tanto facile batterci tutti”.

“Ma se è una femmina?” “che schifo” pensai. Perché avevo scelto io la parte della principessa?

“Non ti preuccupare, non vincerà una femmina. Sono sicuro che vincerà Natsume e lo sai pure tu”.

“Spero che ti sbagli” gli risposi anche se sapevo la verità. Natsume avrebbe vinto. Ero già felice per lui. Saremmo stati tutto il giorno inseme in ogni caso. In questi giorni ero troppo presa per preparare il festival che non sono potuta stare con lui quanto avrei voluto farlo.

Mancava solo un’ora all’inizio del festival e Natsume era già arrivato. Come promesso era il primo della fila.




FINE CAPITOLO



Spero che vi sia piaciuto...COMMENTATE e fatemi sapere cosa ne pensate...!!!
Secondo voi chi sarà il vincitore del gioco di ruoli???
Quale sarà l'indovinello di Mikan???
Lo scoprirete nel prossimo capitolo...A PRESTO!!!

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Capitolo 12
*** Il Primo Amore ***


Ecco a voi come promesso il prossimo capitolo: BUONA LETTURA! Ci rivediamo a fine pagina...



Capitolo 12: IL PRIMO AMORE (Natsume)




Mancava un’ora al festival. In questi giorni mi ero annoiato a morte. Avevo solo dormito e non sono riuscito a stare da solo con la mia Mutande-a-Pallini.
Mi guardai intorno per vedere chi altro c’era. Tutti principianti, apparte uno. Il mio migliore amico e il mio peggior rivale in amore, Ruka.
Apparve Mikan ed iniziò a spiegarci le regole. Non ascoltai niente di quello che diceva perché ero troppo preso ad ammirare la bellezza del suo vestito.
Tornai in me solo per sentire quale era il premio: un bacio dalla principessa. Notai che non ero l’unico interessato al premio anche lui, il bastardo, lo era.
Ci divisero in coppie e, indovitate un po’ con chi sono? Indovitato con Ruka. Fantastico. Ci mancava solo questa. Eravamo gli ultimi a giocare per colpa sua. Partimmo. Si doveva scegliere fra tre strade. Dopo qualche discussione scegliemmo la strada di sinistra. Ci capitò davanti quello che riusciva a cambiare il tempo e ci disse:
“Dovete passare dall’altra parte della strada senza bagnarvi. Avete solo un minuto”.
Ci pensai per qualche secondo e mi venne in mente un’idea e dissi:
“Ruka qui ci penso io” gli lanciai qualche palla infuocata in modo da far cambiare la temperatura per non far piovere più. Ci riuscii e passammo oltre.
La prossima sfida era di trovare un oggetto nascosto tra le mille copie di Misaki.
Ci pensò Ruka, era il suo di turno. Chiamò mille uccellini e li mandò a cercare l’oggetto. Allo scadere del tempo lo trovò.
Arrivvammo ad un punto che si ricongiunsero tutte le tre strade. Eravo gli unici. Gli altri avevano fallito. Trovammo l’ultimo ostacolo da superare. Il più difficile. C’era Tsubasa e ci disse:
“Per arrivare all’amata principessa, dovrete combattere fra di voi perché solo uno può vincere”.
D’accordo che odiavo Ruka ma fino a questo punto no.
“Se non combattete voi, di vostra spontanea volontà, andrò a baciare io la principessa”.
Cosa? Voleva morire? Vabbene l’avrei ucciso di botte. Nessuno poteva sfiorare la mia Mutande-a-Pallini. Ma prima di iniziare a combattere Ruka mi disse:
“Vai te e vinci per tutte e due. Dopotutto è la tua ragazza”.
Non ci credevo. Si era arreso. Non era da lui, ma non m’importava. Potevo andare avanti e vincere, finalmente. Mentre stavo passando mi diede un pugno. Che gli era preso? Prima mi dice di passare e dopo mi da un pugno? Non c’erano spiegazioni e iniziò una lotta. Dopo qualche minuto vinsi e gli chiesi:
“Perché mi hai sferrato quel pugno?”
“Non sono stato io. La mia mano si è mossa da sola”. Non ci credevo. Poi mi accorsi che Tsubasa stava ridendo dietro di noi. Era stato lui, con il suo alice a farci combattere. Ma non aveva nessuna importanza, mi ha dato una certa soddisfazione vincere un combattimento contro Ruka.
“Vai avanti, hai vinto, raggiungi la principessa”. A quelle parole mi misi a correre, raggiunsi Mikan in pochi secondi e lei mi disse:
“Bravo! Sei arrivato alla fine, ma ti manca l’ultimo indovinello. Il più difficile anche perché solo io so la risposta. E poi, è inutile usare il tuo alice perché lo annullerò subito”.
“Lo so, fammi questo indovinello” risposi. “Ok. Qual è stato il mio primo amore? Hai solo cinque tentativi”.
Rimasi immobile. Che razza di domanda era? Non potevo saperlo. I suoi ammiratori erano molti di più di cinque. La lista era infinita. Iniziai a dire i più ovvi:
“Tsubasa?” “Risposta errata”.
“Narumi?”
“NO. Troppo grande”.
“Hotaru” mi misi a ridere ma non sapevo chi altro pensare.
“NOOOOO!”
Mi pentii per il nome che stavo per dire:
“Ruka?”
“Neanche per sogno. Sei fissato è?” non sapevo chi altro dire. Avevo solo un’altra possibilità e chiesi:
“Io?”
Non mi rispose, ma si avvicinò a me e mi baciò dicendomi:
“Ci sei arrivato, finalmente”.



FINE CAPITOLO!



Allora che ne pensate? Vi ho lasciato a bocca aperta?

Vi aspetto tutti la prossima settimana...con un nuovo capitolo che si intotilerà: Il Lago Nella Foresta che sarà molto simile nel genere come il settimo capitolo: Una Serata Stupenda.

Dopotutto Mikan è obbligata a stare tutto il giorno con Natsume no? Chissa cosa succederà???

COMMENTATE... ci si vede la prossima settimana ciao!!!

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Capitolo 13
*** Il Lago Nella Foresta ***


CAPITOLO 13: IL LAGO NELLA FORESTA (Mikan)




Il mio amore aveva vinto. Non che non ne fossi sicura, ma ero comunque in trepidazione, dopotutto ci sono molti studenti in gamba qui all’accademia, ma nessuno è come il mio Natsume. Avrei dovuto immaginarlo. Certo, è poco perspicace, ma io lo adoro lo stesso.
“Su, coraggio, andiamo.” mi disse in tono di pretesa.
Io lo guardai, stupita.
“Dove?” “Non hai detto che avresti passato tutto la giornata col vincitore? Beh, io sono il vincitore.”
Arrossii di botto. Potevo solo immaginare cos’avesse in mente. Mi prese per un braccio e mi trascinò via con delicatezza. Il mio Natsume. Quel contatto mi rendeva euforica e mi faceva andare in ebollizione tutto il sangue.
Camminammo per un po’ ed entrammo nella foresta a nord, quel posto mi faceva un po’ paura, soprattutto pensando a quel pulcino gigante.
“Na... Na... Natsume...” balbettai, preoccupata. “Perché siamo qui?”
Lui non mi rispose subito, continuò a trascinarmi sempre più nel fitto della foresta.
“Natsume?” ripetei, esitante. Mi ignorò ancora, finché non arrivammo in un posto di cui neanche sapevo l’esistenza, soprattutto in quella foresta.
“Oh, Natsume!” esclamai, alla vista di un meraviglioso lago cristallino. Peccato che a rovinare quell’atmosfera così romantica ci fosse Piopio che si stava godendo il suo bagno.
“Beh, quello non era previsto.” disse Natsume, prendendomi per la vita e baciandomi appassionatamente.
“Natsume, fermati! Lì c’è Piopio”
“Non credo che gli interessi.”
“Sì, ma io sono in imbarazzo.” esclamai, avvampando, mentre lui tracciava una scia di baci sul mio collo.
“Ma almeno mettiamoci in un posto più riparato!”
“Mikan... Mikan... mia scrupolosa Mutande-a-Pallini.”
sospirò, una nota di esasperazione gli incrinava la voce seducente.
“Non mi chiamare così” fu la mia debole protesta, mentre lui mi guardava con i suoi occhi magnetici, che riuscivano sempre a sciogliermi. I miei occhi cominciarono piano piano a chiudersi, attendendo che le labbra di Natsume si posassero delicatamente sulle mie.
Ma Piopio aveva deciso che il suo bagno era finito e mentre usciva dall’acqua, fece tremare la terra e provocò una specie di onda anomala nel laghetto.
Già sapevo cosa sarebbe successo, e infatti, l’acqua ci venne diretta addosso, bagnandoci dalla testa ai piedi.
Urlai terrorizzata, ma Natsume mi buttò a terra e cadde sopra di me.
“Sei fuori di testa?” gli domandai, dato che l’acqua non si era ancora ritirata.
“Se non l’avessi fatto, Piopio ci avrebbe schiacciati.”
“Oh, mio eroe” sospirai, improvvisamente intenerita. Lo abbracciai, e mi persi di nuovo nei suoi bellissimi occhi.
Cominciò a sbottonarmi la camicetta, lentamente.
“Sei completamente fradicia, dovresti toglierti i vestiti, altrimenti potresti prenderti un raffreddore.”
“E... e se arrivasse qualcuno?”
“Nessuno sa di questo posto, tranne io, tu e a quanto pare anche Piopio.”
“Se sei sicuro, allora va bene. Di sicuro, Piopio non andrà a dirlo in giro.” risposi, imbarazzata. Mentre continuava a spogliarmi, sentii l’eccitazione crescere e le mie mani si mossero da sole verso il colletto della sua camicia. Arrossendo di nuovo, riuscii a balbettare.
“Anche tu... potresti prenderti un raffreddore...” lui mi rispose con un semplice sorriso malizioso a cui fece seguire un lungo appassionante bacio.



Allora che ne pensate??? fatemi sapere con le vostre recenzioni....

Ecco le vostre preziose risposte:

marzy93: Spero che sia stato all’altezza delle tue aspettative!

marrion: grazie mille per i tuoi complimenti e ripeto GRAZIE! Mi fa piacere che ti piacciono i capitoli! Che ne pensi di questo???

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Capitolo 14
*** Sono Affari Privati! ***


Ed ecco a voi il prossimo entusiasmante capitolo!!!
NE VEDREMO DELLE BELLE!!!
…BUONA LETTURA…!!!



Capitolo 14: SONO AFFARI PRIVATI! (Natsume)



Rimanemmo in quel luogo per molto tempo, concentrandoci solo su di noi. Non riuscivamo ad allontanarci l’uno dall’altro. Non mi accorsi nemmeno che Piopio se ne era andato. Ero troppo occupato a fare altro.
Ci addormentammo proprio lì. Al centro del nostro posto speciale, nessuno ci poteva venire a rompere, lo conoscevamo solo noi apparte Piopio che ci veniva ogni tanto a fare il bagnetto. Ma nessun altro lo conosceva.
Mi svegliai dopo qualche ora. Mi guardai intorno e non la vidi. Mi alzai in piedi, ero preuccupatissimo, dove era andata? Ero nel panico. Perché non mi ha svegliato? Poteva farlo, anzi doveva farlo! La cercai nei dintorni senza nessun risultato. Mi arresi, forse era tornata in camera da sola e non mi voleva svegliare. Mentre stavo tornando alla scuola la vidi. Era a fare il bagno in un laghetto dietro al quale ero io. Era una cosa bellissima come sempre. Mi misi a guardarla senza nemmeno accoggermene. Ne ero ammaliato. Ad un certo punto mi vide e disse:
“Smettila di guardarmi maniaco! Mi vergogno!” si girò cercandosi di coprirsi il più possibile. Non capii perché si vergognava di me. Dopotutto non aveva più niente da nascondere. Mi avvicinai a lei.
“Che stai facendo? Vattene maniaco!”
Non la ascoltai ma gli dissi abbracciandola: “Non farmi preuccupare mai più, capito?” e la baciai.
Tornammo a scuola per seguire le lezioni. A pranzo andammo a mensa come al solito. Iniziammo a mangiare ma qualcuno mi interrompe dicendomi:
“Noi due dobbiamo parlare”.
Era Ruka. Lo seguii. Non riuscivo a capire cosa volesse. Mi portò in giardino, era calmo e sereno fino a quando non mi disse:
“Hai esagerato”.
“A fare cosa?” risposi. Davvero non capivo cosa gli passasse per la testa in questo momento.
“Lo sai benissimo, ma se vuoi ti rinfresco la memoria. Ho sentito da Piopio una cosa che mi ha fatto molto arrabbiare”.
Pensai…cosa lo avrebe fatto arrabbiare così tanto? Non capii. L’unico cosa che mi tornava in mente su Piopio che massimo ci aveva visti ma lui è un animal…o merda!!! Ruka parla con gli animali!
“E allora?” gli risposi sicuro di me.
“Ho sopportato che foste fidanzati. Che vi baciavate in pubblico, ma questo è troppo! Hai esagerato!”
“Io con la mia ragazza ci faccio quello che mi pare!”risposi prima che si scatenò una zuffa.
Mikan corse verso di noi separandoci dicendo:
“Possibile che litigate come bambini? Che è successo stavolta?”
“È successo che Natsume ha esagerato!” rispose Ruka.
“Cosa?” chiese Mikan, stavolta rivolgendo a me la domanda. “Sa tutto” risposi e lei capii dicendo:
“Perché avrebbe esagerato? Sono affari privati! Non ti intrommetere!” “Io mi intrometto, eccome, perché io ti am…”.
Non poteva dirglielo. Sentii il mio fuoco che stava per esplodere. Me lo sentivo fra le mani pronto a scagliarlo su di lui solo se osava pronunciare quella singola parola. Non avevo esagerato io, ma lui!


FINE CAPITOLO



Vi ho lasciato in sospeso??? Da qui in poi inizieranno un po' di casini con Ruka ma con il tempo si risolverranno...non vi preuccupate!!!
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto!!! Non vi potete nemmeno immaginà cosa succederà nel prossimo… l’unico modo per saperlo è leggerlo!!! Vi anticipo che si intotilerà TU MI AMI!?
Appuntamento alla prossima settimana non mancate (sembra k siamo in tv, vero??? XDXDXD) A presto!!!

Ed ora uno spazio per le risposte alle vostre preziosissime recenzioni:
marzy93: grazie per tutti questi complimenti!!! Sono lusingata!!! Da ora in poi ci saranno scene sempre più divertenti ma anke romantiche!!!

simpatikona: grazie… stai tranquilla aggiornerò il prima possibile… scuola permettendo!!!

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Capitolo 15
*** Tu mi Ami !? ***


Capitolo 15: TU MI AMI!? (Mikan)






Non capivo cosa stava succedendo. Cosa mi voleva dire Ruka che ha fatto scatenare il fuoco di Natsume?
“Natsume?” chiesi speranzosa che mi spiegasse il significato del suo gesto.
“Prova a dire un’altra parola e ti uccido con le mie stesse mani!” disse urlando rivolto a Ruka.
Non era da lui. Anche se litigavano Natsume non lo aveva mai minacciato di ucciderlo. Mi stava facendo paura. Non volevo che facesse male a Ruka, ma nemmeno che si facesse male per se.
Decisi di usare il mio alice. Era raro che lo usassi proprio su Natsume. Gli saltai addosso annullando così il suo Alice. Sentii Ruka ringhiare. Non ne capii il motivo.
L’importante che, per ora, gli avevo impedito di uccidersi a vicenda.Natsume mi disse:
“Spostati Baka! È seria la questione”.
Mi spinse via facendomi cadere per terra. Di solito non era così. Era arrabbiato, anzi era furioso con Ruka. Ma perché? Cosa stava succedendo? Ruka osservò la scena in silenzio. Mi guardava in un modo strano, ma non perdeva di vista Natsume. Non ne era il caso. Dopotutto gli aveva detto che lo voleva uccidere. Ma Ruka inizio ad urlare:
“Puoi minacciarmi quanto ti pare, ma i miei sentimenti verso di lei non cambiano!”
Che cosa? I suoi sentimenti? Avevo capito bene? Fissai Natsume. Cosa stava accadendo?
“Tu piccolo bastardo!” il suo fuoco divampo intorno a noi. Non volevo che finisse così e dissi:
“Calmati Natsume. Ruka voglio sapere una cosa: cosa vuol dire i miei sentimenti per lei non cambiano?”
“Visto Natsume. Non sono io che glielo dico è lei che me lo sta chiedendo”. Non capivo cosa stava succedendo e dissi:
“e allora? Voglio saperlo. Cosa c’è che non va?”
“Tu maledetto! Cosa pensi di ottenere eh? Speri di separarci dicendoli che la ami!!??”
Dovevo sapere la verita e chiesi:
“Ruka è vero quello che ha detto Natsume? Tu mi ami?”
“Si”.
Non sapevo cosa dire. Per me Ruka era sempre stato solo un’amico, anzi un ottimo amico, ma nulla di più. L’unica persona che avevo mai amato era Natsume, ma non potevo ferirlo così, dopotutto era sempre stato gentile con me. Iniziai a piangere, non avevo il coraggio di dirglielo ma alla fine presi forza e gli dissi:
“Ru…Ruka-pyon c…credo che sarebbe meglio se noi…” presi un respiro, non riuscivo a smettere di piangere ma continuai a parlare: “ non fossimo più amici”.
Non credevo che fosti stata capace di dirlo. Continuai a piangere, non riuscivo a fermarle. Non sarebbe dovuto succedere tutto questo.
“Mikan, ma perché?”
Stava soffrendo. Non se lo meritava. Non era colpa sua. Gli dovevo rispondere però:
“Vedi Ruka, non so se in futuro potremmo essere di nuovo amici ma se devo scegliere fra te che sei un mio caro amico e Natsume che è la ragione della mia vita, preferisco dire addio a te che a lui, mi dispiace molto Ruka”.
Ruka non rispose, sicuramente da li a qualche minuto si sarebbe messo a piangere. Non sopportavo di vederlo soffrire in questo modo per me. Presi per il braccio Natsume costringendolo a venire via, non volevo più vederlo almeno fino a quando non riuscivo a dimenticarmi di quello che era successo poco fa.



FINE CAPITOLO!



Ed ora cosa succederà??? Avete qualche idea???

Intanto vi lascio con le risposte alle vostre recenzioni:

_evy89_: non vorrei anticiparti niente… ti dico solo che la penso come te nel discorso su Ruka…!!! Quindi chissà!!! Lo scoprirai solo leggendo…!!! Sono contenta che anche a te piace questa storia, mi farebbero piacere i tuoi commenti sempre più spesso in futuro…XDXDXD

marzy93: Mi fa piacere che la pensi così! Che ne dici di questo capitolo??? Mi piacerebbe avere ancora la tua preziosa opinione.

Akioblu: non ti preuccupare la storia continua ancora per un po…in tutto i capetilo dovrebbero essere una trentina però ancora non ne sono sicura XDXDXD QUINDI MI RACCOMANDO COMMENTATE NUMEROSI!!! Vi aspetto alla prossima settimana con un nuovissimo aggiornamento baci da MatsuriGil!!!

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Capitolo 16
*** L'allontanamento ***


Questo capitolo è moooooolto corto mi dispiace, ma cercherò di rifarmi con il prossimo...

L'ALLONTANAMENTO

POV Natsume






Mikan non smetteva nemmeno un momento di piangere. Come aveva osato a farla soffrire così? Come si era permesso di dirgli che l’amava? Quel piccolo bastardo me l’avrebbe pagata.

Cercai di calmarmi, dovevo consolarla, non sopportavo vederla piangere. Per colpa di lui, poi.

Ripensai a quello che aveva detto, preferire me a lui, ma soffriva lo stesso, dopotutto era un suo amico, e lei tiene parecchio ai suoi amici. Per cercarla di consolare gli dissi:

“Mikan, anchio nel tuo caso avrei scelto te, amore”.

Questo poco ma sicuro pensai. Non capii se mi stesse ascoltando, mi stava trascinando a forza il più lontano possibile da Ruka. Quando smise di correre mi accorsi che eravamo sotto l’albero che ci andavo da sempre da bambino. Dovevo consalarla e gli dissi:

“Mi dispiace per te amore, non voglio vederti soffrire” provai a farle coraggio, per me in questo momento l’unico che doveva soffrire era lui , non lei. Ripresi a parlare:

“Mikan senti, vedrai che tra non molto sarete di nuovo amici”.

“No, non lo saremo, è impossibile, lui è innamorato di me e io di te, quindi lo farei soffrire inutilmente” e si mise a piangere ancora di più di prima.

Passò qualche ora, era l’ora di cena. Andai alla mensa ma non la trovai. Dove era? Forse ancora in camera sua. Andai da lei. La porta era chiusa a chiave. Bussai. Non mi rispose.

“Mikan sono io, sei in camera? Non hai fame? È ora di cena se non te ne eri accorta”.

Dopo qualche minuto mi rispose una voce flebile, stava ancora piangendo:

“Non ho fame grazie. Voglio stare da sola”.

Mi arrabbiai. Doveva mangiare qualcosa e gli urlai:

“Mikan non puoi morire di fame solo perché non lo vuoi più vedere”

“Natsume basta! Lasciami impace. Voglio restare da sola. Baka!”

“Ok Mutande-a-Pallini muori di fame e di solitudine!” ero arrabbiato ma non con lei, con me perché non ero riuscito a farla smettere di piangere. Non sopportavo vederla così. Me ne andai in camera pensando che oggi si che sarebbe stato da ricordare!




Ed ora un piccolo spazio alle vostre recenzioni...


_evy89_: si hai proprio ragione l’amore la fatto uscire fuori di testa, ma non è così??? Quando ami una persona, te cambi radicalmente per essa, e per certi aspetti Mikan si deve ritenere fortunata!!! XDXDXD Comunque grazie e spero che commenterai anche quest’ultimo capitolo!!! Baci!!!

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Capitolo 17
*** Era Tutta Colpa MIA! ***


Capitolo 17: ERA TUTTA COLPA MIA! (Mikan)


“Natsume aspetta!”
Nessuna risposta. Era proprio arrabbiato.
Lo rincorsi ma non si girò nemmeno per un secondo. Gli afferrai la spalla, ma mi spinse via, talmente forte che sbattei la schiena al muro e rimasi per terra immobile per qualche minuto. Quando mi rialzai, lui non c’era.
Sicuramente lo avevo trattato male, troppo male perché di solito non era così aggressivo verso di me.
Anche se il dolore era forte andai a cercarlo dovevo chiedergli scusa, lui era soltanto preoccupato per me, non era colpa sua. Anche se avevo detto a Ruka di non intromettersi nei nostri affari, lui era riuscito comunque a farci litigare.
Però non era nemmeno colpa sua. Mi dissi baka, visto che soffri devi far soffrire anche gli altri? Sei solo una stupida, pensi solo a te.
Mi misi a correre con le lacrime che scendevano giu con una certa facilità dai miei occhi. Dovevo trovarlo, dovevo chiedergli scusa per come mi ero comportata. Andai alla sua porta bussai ma nessuno rispose, urlai:
“Natsume se sei in camera, ti prego, rispondi, non volevo farti arrabbiare!”
Non ricevetti nessuna risposta allora provai a vedere se era in mensa, perché mi venne in mente che non aveva ancora mangiato. In mensa vidi Sumire e le chiesi:
“Hai visto Natsume?”
“No mi dispiace Mikan, ma non l'ho ancora visto oggi".
Provai in classe, ma non c’era neanche li. Invece trovai Hotaru e le domandai se sapeva che fine aveva fatto Natsume e lei in modo gentile rispose “Baka che me ne importa a me del tuo ragazzo? Comunque no, non l'ho visto".
Alla fine uscii in giardino e mi accorsi che li dove c'era prima un albero ora c'era un mucchio di cenere. Questa era di certo colpa della rabbia di Natsume.
Lo cercai nei dintorni sperando che fosse ancora lì ma non lo trovai e tornai, arresa, nella mia stanza. Quando aprii la porta lo trovai lì, disteso sul mio letto ad aspettarmi. Chiusi la porta dietro di me facendola sbattere ed iniziai a urlare:
“Natsume mi dispiace, non volevo farti arrabbiare, mi dispiace moltissimo!" e dopo continuai con una voce più calma: "non sparire più cosi, mi sei mancato".
“Mi dispiace, nn volevo arrabbiarmi cosi tanto, ho pure..." "Si lo so, hai pure fatto a pezzi un albero, l’ho visto e mi dispiace, non volevo farti arrabbiare anche se mi hai fatto male".
“Ti ho fatto male?" chiese allarmandosi subito.
“Quando ti ho afferrato la spalla, tu mi hai spinto via, facendomi battere contro il muro. Guarda qui!" Alzai la mia camicia e gli mostrai il livido che miero procurata cadendo e a quella vista lui mi strinse e mi disse:
"Scusa amore, non volevo farti male, ti giuro che non ne era mia intenzione”.
"Lo so che non volevi farmi male ti perdono " e lo baciai.
Quando ci staccammo gli dissi:
"ho fame andiamo a cena?" e lui mi rispose:
"Eccola ora riconosco la mia baka”.
Ignorai quell’ultima parola perchè sul suo viso era tornato la sua calma di sempre e con essa la sua felicità ed io desideravo solo quello che lui fosse felice.



Che ne pensate??? Vie è piaciuta la riappacificazione??? Commentate numerosi...!!!
Ed ora un piccolo spazio anche per le vostre recensioni!!!

_evy89_: Hai proprio ragione… Natsume calmo lo devo ancora vedere XD!!!
Non ti preuccuapare Mikan resta e resterà sempre con Natsume almeno per ora…, ma non vi voglio anticipare niente di più!
Anchio se il mio ragazzo fosse come Natsume di certo non starei in camera a piangere da sola, ma Mikan è Mikan, XDXDXD!!!
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto come i precedenti… A presto Baci

marzy93: Ora per qualche capitolo sarà più presente il personaggio di Ruka, e si scoprirà nuove cose… non ti voglio anticipare niente, spero che continuerai a recensire e a leggere questa storia…, accidenti alla scuola che impegna troppo XDXDXD!!!

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Capitolo 18
*** L'arrivo di Luna ***


Capitolo 18: L’ARRIVO DI LUNA (Natsume)

La mattina dopo ci dirigemmo a fare colazione e sentimmo dire che sarebbe entrata a far parte dell’accademia una nuova studentessa.
Erano tutti curiosi di sapere chi sarebbe entrato e cosa avesse come alice. Ero del tutto disinteressato da chi sarebbe venuto, l’importante era che fossi sempre con la mia Mutande-a-Pallini. Approposito, dove era andata?
Possibile che non mi ero accorto che si era allontanata da me? Che stupido che sono! La raggiunsi era al tavolo con Hotaru e gli chiesi:
“Andiamo a lezione?”
“Ma certo, sono curiosa, spero di fare subito amicizia con la nuova studentessa”.
Si certo, come no pensai. Non mi importava proprio niente di chi avrebbe varcato quel cancello. Andammo in classe, Mikan ed io ci sedemmo ai posti di sempre, invece Ruka no, si mise davanti accanto ad Hotaru. Sapeva che Mikan in questo momento non lo voleva nemmeno vedere.
Narumi entro in aula facendo senno ad una ragazza che aspettava fuori di entrare.
“Forza, non essere timida, entra”.
“Si” rispose una vocina flebile ancora piena di imbarazzo.
La ragazza nuova iniziò a presentarsi a tutta la classe:
“Mi presento, mi chiamo Luna Koizumi, e ho l’alice capace di rubare gli alice agli altri”.
Alcune persone risero, altre iniziarono a parlare, sentivo solo due parole dai miei compagni -Abilità Pericolose-.
Avevano ragione di sicuro sarebbe finita anche lei nelle Abilità Pericolose.
Narumi disse di sedersi nell’unico banco libero cioè quello accanto a me. Appena mi vide mi fece un sacco di domande e la prima fu:
“È libero questo posto” disse indicando l’unico banco vuoto della classe.
“Evidentemente si” gli risposi. Ma era stupida o faceva solo finta?
Non gli parlai per tutta la durata delle lezioni anche se lei mi continuava a farmi domande.
Suonò la campanella mi girai verso Mikan ma lei non era più al suo posto. Era andata davanti a chieccherare con Hotaru, come al solito. Sentii una voce petulante che mi chiamava: “Natsume?”
Mi girai pronto a risponderle male, ma non ebbi il tempo necessario per parlare perché posò le sue labbra sulle mia. Serrai i denti. Cosa diavolo le era saltato in mente?
Cercai con lo sguardo Mikan, mi accorsi che se ne stava andando piangendo a dirotto. E ora cosa sarebbe successo? Diedi una spinta a Luna facendola allontanare da me e gli urlai contro dicendo:
“Ma cosa hai in mente? Sei fuori di testa?” notai sul suo volto un ghigno. La matita che avevo in mano divenne polvere. Il mio potere si stava scatenando.
“Ma Natsume-kun…cosa ho fatto di male?” “Cosa hai fatto di male? 1. Mi hai baciato davanti alla mia ragazza. 2 l’hai fatta piangere e 3 morirai per questo” gli stavo per lanciare una palla di fuoco quando Ruka mi si parò davanti dicendomi:
“Calmati Natsume, vai da Mikan ora”. “Spostati”gli dissi continuando: “o ucciderò anche te!”
“Calmati, corri da Mikan, ti informo che non ti ha visto quando hai spinto via Luna”.
Che cosa? Non mi aveva visto? E ora cosa stava pensando? Corsi via dall’aula cercando di raggiungerla dovunque fosse andata per piangere.



Ed ora che cosa succederà??? Il prossimo capitolo sarà Mikan a parlare...!!! Vi aspetto al prossimo aggiornamento...!!! NON MANCATE e mi farebbe mooooolto piacere se COMMENTATE IN MOLTI!!!


Ed ora uno spazio alle risposte alle vostre recenzioni:

_evy89_:mi dispiace di non aver aggiornato prima perché sono stata tutto il tempo fuori casa e il computer lo potuto accendere solo ora…XD
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!!!
A presto Baci

marzy93: No, non ti preuccupare Ruka non gli farà più litigare per ora…!!! Come hai visto ci penserà quella t**** di Luna!!!
Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo!!!
A presto Baci

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Capitolo 19
*** Si sono Baciati! ***


MI SCUSO ENORMEMENTE PER AVERVI FATTO ASPETTARE COSì ALLUNGO E PER LA LUNGHEZZA DI QUESTO CAPITOLO!!!

Buona Lettura!


Capitolo 19: SI SONO BACIATI! (Mikan)

La nuova studentessa sembrava molto timida, ma mi sbagliai. Appena Narumi le fece segno di entrare e presentarsi cambiò subito il suo comportamento.
Era diventata smorfiosa e aveva da subito occhi per Natsume e questo non mi stava bene.
Forse non sapeva che era il mio ragazzo, ma lo avrebbe saputo presto.
Per tutte le lezioni lo aveva tormentato con stupide domande.
Quando sentii la campanella, mi alzai e raggiunsi Hotaru per chiaccherare:
“Cosa ne pensi di Luna?” mi chiese.
“Non lo so per certo, ma penso che le piace Natsume”.
“Sei gelosa?” mi chiese sottolineando la parola gelosa.
“Non lo so, forse si però” risposi arrossendo.
“Non girarti!” mi disse e io, non capendo il motivo di quelle parole, mi girai e vidi quello che non volevo mai vedere: Natsume e Luna si stavano baciando!
Non pensavo che fosse arrivata fino a questo punto e da lui non me lo sarei mai aspettato. Mi misi a correre fuori dall’aula piangendo.
Come poteva farmi questo? Come si era permessa di baciare il mio Natsume? E come poteva lui baciare lei? Lo odiavo! Gli odiavo tutte e due! Dopo tutte le volte che mi aveva detto che amava me e soltanto me! Non poteva essere possibile! Di sicuro era successo qualcosa! Ma cosa?
Non potevo sopportare che lui, la persona che amavo più di tutti al mondo, baciasse una come Luna!
Si proprio Luna, una smorfiosa, so tutto io!
L’avevo vista solo oggi, ma preferivo non averla mai vista.
È difficile che io odi una persona, ma lei l’aveva combinata grossa, aveva baciato Natsume! E di certo non l’avrebbe passata liscia, sia lei che lui.
Mi aveva tradita. L’aveva baciata sotto ai miei occhi! Non volevo più vedere nessuno. Non smettevo di piangere. Decisi di rinchiudermi nella mia stanza. Nessuno sarebbe stato capace di farmi uscire dalla mia stanza ora.
Mi misi sul letto, con il cuscino sulla faccia, in modo da soffocare le lacrime. Non volevo che si sentisse che stavo piangendo.
Perchè, perché, perchè mi aveva trattato così? Mi amava davvero? E se questi mesi insieme fossere stati solo un gioco per lui? Forse stava con me solo perché ancora non c’era lei. Mi aveva solo usata come passatempo. Ero sempre più convinta di questa idea. Sentii bussare la porta ma non mossi nemmeno un dito. Continuavo solo a piangere ma sentii qualcuno che diceva:
"Mikan"mi sentii chiamare da Natsume con un tono preoccupato e triste.
Era un idiota cosa c***o voleva, andasse da Luna a farsi baciare e per di più lei sarebbe di certo finita nelle abilità pericolose proprio dove c'era lui in modo che così andassero insieme in missione stando da soli per molto tempo.Ero infuriata e gli urlai:
“Vattene traditore! Ti odio, non ti voglio più vedere, io e te abbiamo chiuso!”.
A quelle parole sentii qualcuno andarsene, l’aveva capito allora…ma perché non riuscivo a levarmelo dalla testa? Perché aveva cambiato così in fretta opinione su di me?


Come vi è sembrato questo capitolo? COMMENTATE

Ed ecco a voi le risposte alle recenzioni:

_evy89_: Ecco a te il continuo…!!! Ti è piaciuto??? Fammi sapere le tue opinioni…! Ora dovresti aver capito perché Mikan piange…!!!
Non ti preoccupare Mikan e Natsume non si separeranno mai, figura se pre colpa di una come Luna!!! Fra poco rifaranno pace, ma non ti voglio anticipare niente!!!
A presto Baci

marzy93: no, non ti preocccupare, non mi hai anticipato niente, ma nella mia storia ancora Mikan non sa di avere anche quel potere…, lo scoprirà in seguito… . Fra poco scoprirai il motivo del comportamento di Ruka e forse anche per quello di quell’oca di Luna!!!
Nei prossimi capitoli di voglio dire solo una cosa: POVERA HOTARU!!!
E ora basta con le anticipazioni, sennò rischio di raccontarti tutto XD!!!
A presto Baci

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Capitolo 20
*** Rivelazioni Assurde! ***


MI SCUSO ENORMEMENTE PER AVERVI FATTO ASPETTARE COSì AL LUNGO!!! MA NON SAPEVO Più COSA INVENTARMI E POI SONO DOVUTA ANDARE AVANTI ANCHE CON LE MIE ALTRE FANFICTION

Comunque bando alle ciancie (come dico sempre XD) e Buona Lettura!


Capitolo 20: RIVELAZIONI ASSURDE! (Natsume)

Corsi immediatamente in camera sua, la vidi che si chiudeva la porta alla spalle molto arrabbiata. Era comprensibile, pensava che l’avessi tradita, ma si sbagliava di grosso e dovevo dimostrarglielo. Bussai alla porta ma nessuno mi rispose, iniziai a chiamarla, ma mi urlò contro dicendomi di andarmene e di non farmi più vedere.
La ascoltai, volevo che sbollisse la rabbia, altrimenti non sarei stato in grado di avvicinarmi a lei senza che smettesse di urlare.
Andai da Ruka, tanto non c’era nient’altro da fare, Mikan non uscì nemmeno un pochino quel pomeriggio dalla sua stanza, Hotaru gli portò da mangiare in camera, sia il pranzo sia la cena, e non mise nemmeno un piede fuori dalla sua stanza.
“Ruka” lo chiamai, era accanto a Luna che stavano chiacchierando e di certo non volevo andare ancora una volta vicino a quella strega, tranne che per bruciacchiarla un pochino!
“Scusa Luna, io vado a dopo” senti dire da Ruka, dopo baciò sulla guancia Luna e mi veni incontro mentre Luna si girò dalla parte opposta saltellando e canticchiando come se fosse appena successo qualcosa di molto bello.
“Che ci facevi con quella!?” esclamai al mio migliore amico. Mi aveva fatto litigare con la mia ragazza e lui ci parlava tranquillamente? Aveva proprio oltrepassato il segno!
“Natsume ora ti spiegherò tutto, ma calmati, non è un bene che ti arrabbi” disse Ruka gesticolando in maniera quasi ridicola.
“Scusa, ma vedi sono molto arrabbiato già di mio e se ora ti ci metti, pure tu, di certo non mi aiuti a stare calmo!”
“Bene che ne dici se andiamo vicino alla foresta, così potremmo stare in pace e ti posso spiegare con tutta tranquillità?”
“Sì, andiamo” feci strada e dopo qualche minuto trovammo qualche albero tagliato, dove potevamo starci in tutta tranquillità.
“Ora mi vuoi spiegare cosa ci facevi con …” quella sgualdrina, ma mi trattenni dicendo: “ … lei?”
“Vedi, ecco Natsume, noi siamo si insomma hai capito no?” disse Ruka diventando rosso in volto. No che non avevo capito, aveva parlato in maniera incomprensibile per qualsiasi essere umano!
“No” risposi secco “ spiegati meglio Ruka!” gli ordinai alzando un pochino il tono della mia voce, doveva capire che ero ancora molto arrabbiato.
“Quello che cercavo di dirti era che io e Luna, insomma noi due…”.
“Voi due cosa?” domandai impaziente.
“Noi due stiamo insieme!” terminò la frase tutta di un fiato.
Cosa!? Non poteva, come poteva stare insieme a quella vipera! Mi aveva anche baciato davanti a tutta la classe, soprattutto davanti alla mia Mutande-a-Pallini, di certo non l’avrebbe passata liscia. “Natsume calmati, non è il caso di agitarsi in questo modo”.
Calmarmi, mi dovevo calmare, stavo emettendo fuoco da ogni parte del mio corpo per colpa sua e io mi sarei dovuto calmare? Gli risposi in malo modo:
“Come mi chiedi di calmarmi? Mikan mi ha lasciato per colpa di quella troia della tua ragazza e mi chiedi di calmarmi?” Cercai di concentrare tutta la mia rabbia in un'unica palla di fuoco e la scagliai accanto a lui. Ero accecato dalla rabbia.
“Natsume non fare così, ti espelleranno”.
“Non me ne frega di questa stupida scuola, se mi vogliono ancora, dalla loro parte non mi torceranno nemmeno un capello, sempre che non vogliono finire tutti all’altro mondo, e di sicuro per iniziare bruciacchierò per prima la tua ragazza e dopo te che mi hai tradito in questo modo!”
“Natsume con la violenza non risolverai niente, parliamone con calma, ti stai agitando troppo!”
“Io non sono agitato” presi la mia roba e me ne andai lasciandomi quel deficiente del mio amico alle spalle.



Come vi è sembrato questo capitolo? COMMENTATE

Ed ecco a voi le risposte alle recenzioni:

marzy93: ti rigrazio per i tuoi complimenti, posso solo ringraziare lo stato d’animo che avevo in quel momento, ero molto arrabbiata!!! Non chiuderanno mai Mikan e Natsume non ti preoccupare! Sono troppo carini insieme!
Per quello che riguarda Luna serve solo a dare noia un po’ a tutti come hai visto anche in questo capitolo, ma serve anche a far mettere insieme due persone (me ora si tappa la bocca e si lega le mani per non rivelare niente dei prossimi capitoli XD)
Spero che ti piaccia anche questo capitolo, confido nella tua recenzione
A presto Baci

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Capitolo 21
*** Confessioni! ***


Spero che questo capitolo vi piacera soprattutto per la rivelazione finale!!! Ci si vede a fine capitolo con le risposte alle vostre recenzioni!!! !


Capitolo 21: CONFESSIONI! (Mikan)

Dovevo calmarmi. Dovevo riflettere attentamente su quello che era accaduto. Mi sdraiai sul letto e mi addormentai quasi subito sperando di non pensare a niente di quello che era successo poco fa. Quando mi svegliai, era giunta ormai la sera, il sole era calato e non proveniva nessuno spiraglio di luce dalla finestra. Guardai l’orologio, erano le otto!
- Addio cena! – pensai buttandomi di nuovo sul letto.
Passarono vari minuti, almeno mi sembrava che fosse così fino a quando sentii qualcuno che bussò alla porta facendomi sobbalzare, non volevo vedere nessuno e senza chiedere chi era gli dissi di andarsene in malo modo.
“Mikan sono io, Hotaru, fammi entrare”.
Mi sembrava molto strano una sua visita, anche se era la mia migliore amica, era sempre molto distaccata e fredda con tutti, anche con me. Sicuramente c’era un buon motivo allora decisi di farla entrare. Mi avvicinai alla porta, girai la chiave e la feci passare.
“Che hai Hotaru?” chiesi molto preoccupata per la mia amica. Non volevo che fosse triste anche lei, se lo ero sia io almeno, lei doveva essere felice per entrambe.
“Ti devo dire una cosa abbastanza importante di quello che è successo oggi e anche un’altra cosa…”.
“ Mi devo preoccupare?” domandai temendo che la sua risposta fosse un maledetto sì.
“Dipende da te, comunque vuoi la bella o la brutta notizia?”
“Prima dimmi la brutta che è meglio” dissi ormai rassegnata.
“Ok, vedi Luna, oggi, dopo che te ne sei andata, si è fidanzata con Ruka”.
“Cosaaaa!!!” risposi urlando e sbattendo le palpebre stupita di quello che mi aveva detto. Non ci potevo credere, prima si bacia il mio amato Natsume in classe davanti a tutti e dopo si fidanza con il mio migliore amico. Ma questa è venuta per rovinarmi la vita?! Se è così perché nessuno mi ha avvertito!? Sarei scappata in un altro continente se l’avessi saputo prima!
“Sì è successo stamani, subito dopo che sei scappata via di classe, Natsume a spinto via in malo modo Luna e la fatta cascare per terra e prima che la potesse colpire di nuovo, non puoi mai capire come era incazzato, Ruka lo ferma dicendoli di venire subito da te per scusarsi, ecc”.
“Quindi Natsume non mi ha tradito con quella sgualdrina?”
“No, Natsume non ti tradirebbe mai, ne sono convinta, farebbe ti tutto pur di renderti felice anche se non lo ammetterebbe mai”.
Feci un sospiro di sollievo, poi mi ricordai che c’era anche una bella notizia e gliela chiesi:
“E quale è la bella notizia?”
“Niente di che, Natsume sta cercando qualcosa per farsi perdonare ma io non ti ho detto niente, chiaro?”
“Si non ti preoccupare. Io non so nulla, non so nemmeno di cosa tu stia parlando”.
Mi misi a ridere chiudendo gli occhi, quando li riaprii, mi accorsi che lei non rideva con me e mi ricordai che era venuta a cercarmi per dirmi qualcosa di molto importante per lei.
“Ah, quasi me ne stavo dimenticando! Che altro mi dovevi dire?”
“No, niente…” rispose Hotaru salutandomi con un cenno del capo e avvicinandosi verso la porta abbassando la testa.
Corsi verso la porta, inciampando sui miei stessi piedi e cadendo davanti a lei. Anche se non era nel modo che avevo pensato, gli avevo comunque impedito di andarsene senza darmi nessuna spiegazione, anche se mi ero fatta male! Ma ormai ci ero abituata!
“Non te ne andrai da questa stanza fino a quando non mi racconti quello che ti è successo!”
“Ok, te lo dico ma non metterti a ridere d’accordo? Per me è una cosa molto importante, e tanto se non te lo dicevo tu, non mi facevi di certo uscire da qui giusto?
“Tu mi conosci troppo bene. Dai racconta…” chiesi ansiosa di sapere di tutto e di più.
“Vedi, mi piace una persona, ma non sono contraccambiata”.
“Come fai ad esserne così sicura? Chi ti piace?”
“Ne sono sicura al cento per cento, anche perché se non fosse così lui, non si sarebbe mai fidanzato”.
“A chi ti riferisci?”
“Sei proprio una stupida Mikan, quante persone conosci appare tu e Natsume che sono fidanzati in questa scuola?”
“Boh, poche perché?”
“Appunto”.
“Non capisco”.
“D’accordo te lo dirò, tanto sei talmente stupida che non ci arriveresti mai, hai il quoziente intellettivo di una capra, mi sono innamorata di Ruka!”



Come vi è sembrato questo capitolo? Piaciuta la sconvolgende confessione? Ve lo sareste mai aspettato? COMMENTATE PLEASE

Ed ecco a voi le risposte alle recenzioni:

marzy93: la situazione fra Luna e Ruka è molto particolare. Inanzitutto si sono messi insieme solo dopo che Luna aveva baciato Natsume davanti a tutti…, come vedi la storia si fa un po’ intrigata, ma fra poco si risolverà tutto non ti preoccupare, basta solo avere un attimo di pazienza.
Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo e confido nella tua recenzione
A presto Baci

merystar: come ho già spiegato prima la loro situazione è molto particolare, ma serviva per capire meglio questo e i capitoli successivi… .
Grazie per aver recenzito e spero che continuerai a farlo.
A presto Baci

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Capitolo 22
*** Io ti Amo e ti Amerò per Sempre (Natsume) ***


Sono riuscita a scriverlo prima questo capitolo e ne sono molto felice!!! Spero che vi piaccia!!! Ci si vede a fine pagina con le risposte alle vostre recensioni!


Capitolo 22: IO TI AMO E TI AMERò PER SEMPRE (Natsume)

Io non ero agitato, ero solo arrabbiato nero! Ma ora non era il momento giusto per uccidere qualcuno, prima dovevo assolutamente riappacificarmi con la mia Mutande-a-Pallini, dovevo raccontarle tutta la verità, dovevo farmi perdonare, anche se non avevo nessuna colpa.
Pensai a qualcosa che potevo fare per lei, ma non trovai niente di utile, di certo mica potevo andare lì e supplicarla di tornare insieme, non sono così io, non posso assolutamente farlo!
Ci deve pur essere qualche altro modo però…
Rimasi a pensare tutto il pomeriggio, accanto alla foresta, dove nessuno mi poteva trovare.
Alla fine mi venne un’idea spettacolare, mi stupii anch’io di quello che la mia mente aveva escogitato. Di certo sarei riuscito a farmi perdonare in questo modo. Ora però dovevo mettere in atto il mio piano, ma per farlo mi serviva una mano, anche perché Mikan non voleva uscire dalla sua stanza. Siccome Ruka era troppo occupato con la sua fidanzatina e di certo se li vedevo di nuovo insieme questa volta, non mi sarei trattenuto, decisi di chiedere aiuto a Hotaru.
La cercai dappertutto, ma non la trovai da nessuna parte. Forse era andata da Mikan, l’unico posto in qui ancora non avevo guardato era proprio quello. Infatti, appena arrivai davanti al corridoio della sua camera, vidi che stava entrando, così decisi di aspettarla fuori. Erano passati un po’ di minuti e ancora non si apprestava a uscire, così decisi, anche se sbagliato, di mettermi a origliare la loro conversazione.
Parlavano troppo piano, non riuscii a capire quasi niente di quello che dicevano, capii solo l’ultima frase, poiché Hotaru quasi la urlò:
“Mi sono innamorata di Ruka!”
Rimasi di sasso, lì accanto alla porta, forse la potevo aiutare, a patto che lei aiutava me in questa importante missione.
Mi allontanai dalla porta per non essere scoperto e aspettai che Hotaru uscisse.
Dopo qualche minuto lei chiuse la porta dirigendosi dall’altra parte, l'ha rincorsi dicendoli:
“Hotaru, mi serve un favore e tu sei l’unica a potermelo fare”.
“Non faccio favori per nessuno, io” disse continuando a camminare.
“Ti prego è davvero importante per me, ti potrei anche aiutare con una certa persona”.
Si fermò di colpo, girandosi verso di me con gli occhi di ghiaccio mi scrutava da capo a piedi.
“Non mi serve il tuo aiuto” disse determinata.
“Io scommetto di sì, lo conosco da molto più di te e sono sicuro che non gli sei indifferente anche se non capisco il perché si è fidanzato con quell’oca”.
“Non so di che cosa parli” disse lei facendo la finta-tonta.
“Io scommetto di si. Comunque se non ne vuoi sapere non importa chiederò aiuto a qualcun altro”.
“No, aspetta…, d’accordo ti aiuterò, ma prima dimmi come lo hai scoperto”.
“Per sbaglio passavo davanti alla porta di Mikan, prima e ti ho sentito che glielo dicevi a gran voce”.
“Ah…, non lo dire a nessuno però, sai che sono molto riservata”.
“Non ti preoccupare il tuo segreto è al sicuro con me, basta che tu mi aiuti ad attuare un mio piano”.
“D’accordo, dimmi tutto quello che devo fare e non ne parliamo più”.
Gli raccontai per filo e per segno tutto il mio piano che si sarebbe attuato il giorno dopo, da partire dalla mattina.




Come vi è sembrato questo capitolo? Piaciuto? Cosa avrà in mente Natsume? E tra Ruka e Hotaru nascerà qualcosa con l’aiuto di Natsume?

COMMENTATE PLEASE

Ed ecco a voi le risposte alle recensioni:

marzy93: Mi fa piacere che ti sia piaciuto anche questo capitolo, hai proprio ragione, ora la storia si fa più intrigante, per sapere di preciso come si farà perdonare Natsume lo scoprirai nel prossimo capitolo! Per il resto bisognerà ancora attendere, ma non di molto non ti preoccupare! Grazie per aver recensito e confido che recensirai anche questo capitolo.
A presto Baci!

merystar: Eccoti come promesso un nuovo capitolo! Anchio penso che Ruka e Hotaru stiano benissimo insieme, chissà se con l’aiuto di Natsume non sarà così! Chi puo saperlo! XD Non ti voglio svelare niente per ora sennò ti rovinerei la sorpresa! Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo, confido in un tuo commento.
A presto Baci!

Luine: Forse hai ragione, il carattere dei personaggi non è uguale a quello che è nell’anime o nel manga, ma io credo che non sia uguale anche perché lì sono dei bambini dell’elementari, invece nella mia storia sono alle superiori, quindi in piena crisi adolescenziale. Ho reso solamente i personaggi più ai ragazzi della loro età. Per quanto riguarda Luna, come ho già spiegato in alcune precedenti risposte, si capirà fra qualche capitolo il motivo per qui ha baciato Natsume e ora sta con Ruka creando sempre più confusione fra loro. Nel discorso del plagio di un’altra storia non sono d’accordo, può darsi che ci siano cose simili, forse anche perché conosco l’autrice dell’altra storia e per alcuni versi la pensiamo uguale, ma comunque non credo che alla fine siano uguali, anzi saranno addirittura opposte! Ti ringrazio per avermi dato un tuo parere, e spero che ho risposto a tutti i tuoi dubbi, mi dispiace che non ti piaccia, ma non può piacere a tutti no?

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Capitolo 23
*** Sorpresa ***


Sono riuscita a scriverlo prima questo capitolo e ne sono molto felice!!! La sorpresa dovrebbe piacervi…!!!
Ci si vede a fine pagina con le risposte alle vostre recensioni!


Capitolo 23: SORPRESA (Mikan)






Rimasi a bocca aperta, mi sarei aspettata di tutto ma non certo questo! Avevo sempre sospettato che fra loro due c’era qualcosa, ma non ne avevo mai avuto conferma fino ad ora.
“Io ora vado, non farne parola con nessuno, Mikan promettimelo!”
“Si te lo giuro Hotaru, non lo dirò a nessuno”.
Hotaru uscì dalla stanza chiudendo la porta dietro di se. Io dopo aver sentito la verità iniziai a farmi dei viaggioni mentali basati sui “se” e sui “ma” che mi portavano sempre alla stessa conclusione. Dovevo far pace con Natsume per non sentirmi più incolpa. Avevo tratto conclusioni affrettate senza dargli il tempo di alcuna spiegazione. Uscii dalla stanza correndo per tutta la scuola, ma non lo trovai da nessuna parte. Al suo posto trovai Hotaru che mi disse:
“Se cerchi Natsume, devi andare in un posto che conoscono poche persone, non so di preciso dov’è, ma lui si è diretto lì, passando dalla foresta dietro di noi”.
“Ok, grazie mille Hotaru. Sei una vera amica”.
Passai attraverso piante e cespugli prima di trovare uno stradello da me famigliare, senza accorgermene ero arrivata in un posto che conoscevo molto bene, un laghetto in mezzo alla foresta circondato da numerosi pini.
Lui era lì, in mezzo a quella meraviglia, in un piccolo spiazzo di terra al centro del laghetto. L’altra volta non avevo notato nulla del genere, forse ero alquanto distratta da altre cose e a ripensarci me ne vergognai.
“Natsume” lo chiamai a gran voce, ma lui non si girò. Mi fece cenno di raggiungerlo ed io lo feci correndo verso di lui.
Era vestito di tutto punto, una cosa molto strana se si tratta di Natsume. Mi avvicinai a lui pronta per chiedergli scusa, ma lui mi blocco mettendomi un dito sulle labbra e tappandomi la bocca con un bacio a fior di labbra.
“Natsume, io…” cercai di parlare, ma lui continuava ad impedirmelo fino a farmi rinunciare all’idea di parlare.
“Non parlare, sono io quello che si deve far scusare”.
“Ma, non è vero io…”.
“Shh, per una volta non sei in grado di chiudere quella bocca?”
“Io non chiuderò mai la bocca”.
“Vuol dire che te la dovrò chiudere io” mi disse avvicinandosi ancora di più e sigillando le sue parole con un altro bacio che di casto aveva ben poco.
“Perché sei sparito? Perché proprio qui?”
“Veramente quella che è sparita sei stata tu, comunque non ti piace qui?” mi disse facendomi girare alle spalle.
Ne rimasi meravigliata. Non mi ero accorta che era giunto quasi il tramonto. Gli ultimi raggi di sole si rispecchiavano nel laghetto riflettendosi in mille colori tutt’intorno. È lo spettacolo più bello che avessi mai visto in tutta la mia vita. Mi girai e baciai Natsume ringraziandolo e finalmente riuscii a scusarmi.
“Non ti devi scusare, sono io che ho sbagliato amore”.
“Come mi hai chiamato? Natsume ma hai la febbre? Stai per caso male?”
“No, perché?”
“Ti rendi conte di come mi hai chiamato?” dissi io meravigliata.
“Si, ma non abituarti troppo, anzi non ti chiamerò più così!”
“Baka!” gli dissi baciandolo e godendomi insieme a lui questo meraviglioso tramonto.




Come vi è sembrato questo capitolo? Piaciuta la sorpresa di Natsume? E tra Ruka e Hotaru? Scusate se ve l’ho lasciati in sospeso, ma il prossimo capitolo sarà dedicato tutto a loro ve lo prometto!!! Spero di riuscire a pubblicare presto, anche se la scuola soprattutto in questo ultimo periodo non mi vuole dare tregua!!! Un Saluto a tutti e vi prego

COMMENTATE PLEASE!!!

Ed ecco a voi le risposte alle recensioni:

marzy93: Contenta? Sono riuscita ad aggiornare prima del previsto (avevo in mente di aggiornare a metà aprile visto che non riuscivo ad accendere il computer poichè troppo impegnata a fare I compiti) Come ho già detto Ruka e Hotaru saranno presenti in tutto il prossimo capitolo, e si spiegherà anche il contributo che ha dato Hotaru per far si che Natsume riuscisse a far vedere a Mikan la sua sorpresa!!
Spero che recensirai anche questo capitolo
Baci Sara


_evy89_: Ti capisco!!! Non vedo l’ora che finisca la scuola ed arrivi l’estate anche perché dopo ho più tempo per dedicarmi a tutti i miei hobby, soprattutto alla scrittura delle mie fic adorate<3!!!
Per quanto riguarda Ruka e Hotaru si scoprirà tutto nel prossimo capitolo che pernso che farò parlare loro due lasciando il capitolo ancora successivo per gli altri due piccioncini XD!!! Luna fra un po’ andrà via per poi ricomparire negli ultimi capitoli..., ma per ora non ti voglio svelare niente, sennò finisco di raccontarti tutta la storia XD
Baci Sara!

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Capitolo 24
*** Un Nuovo Amore ***




Amore all’Interno del Gakuen Alice


Capitolo 24: UN NUOVO AMORE… (Natsume)


Mi svegliai all’alba perché avevo tutto il braccio intirizzito. Mikan si era addormentata addosso a me e non riuscivo ad alzarmi senza svegliarla. Aspettai un po’ pensando che fra poco sarei dovuto partire per una missione che non volevo assolutamente fare, ma ero costretto sennò Persona avrebbe fatto del male a Mikan e io non glielo potevo permettere.

Senti Mikan mugugnare il mio nome, o mi stava sognando o si stava per svegliare. Speravo nella mia seconda ipotesi perché non riuscivo più a sentirmi il braccio, ma se ci penso bene anche la prima ipotesi non mi dispiaceva.
Dopo qualche altro minuto Mikan si svegliò:

“Buongiorno” mi disse.

“Buongiorno Mutande-a-Pallini, ti potresti alzare dal mio braccio?”

“Perché? È tanto comodo”

“Magari perché se non ti alzi subito me lo dovrò far amputare visto che non me lo sento più”

“uff… allora mi devo proprio alzare, sei un rompi però”

“Sei permalosa stamattina”

“Sì per colpa tua!” disse girandosi dall’altra parte.

“Ah sì! Vediamo se questo ti farà cambiare idea” dissi iniziandole a fargli il solletico fino a che non mi chiese pietà.

“Ora sarà meglio andare sennò ci daranno per dispersi” dissi alzandomi in piedi.

“Non ci posso credere! Natsume che dice a me di andare a scuola, questa si che è follia”

“Baka!” risposi io incamminandomi verso scuola inseguito a ruota da Mikan.

In classe tutto era come al solito tranne per una piccola cosa. Nel mio posto c’era seduta un’antipatica persona, quella sciacquetta di Luna.

Non ci posso credere. Dopo avermi creato tutti quei problemi con Mikan, aveva anche osato mettersi al mio posto chiacchierando tranquillamente con il suo ragazzo nonché ex - mio migliore amico.

Menomale che in quel momento Narumi entrò dicendo di andare tutti al proprio posto.

Quando ci sedemmo mi accorsi che mancava qualcuno, ma siccome parecchi ragazzi erano ancora in piedi non riuscivo a capire chi mancasse dato la mia visuale ridotta.

Narumi iniziò a fare l’appello chiamando ogni persona fino a quando:

“Imai Hotaru”

“Imai Hotaru” ripeté per la seconda volta Narumi.

“Qualcuno di voi a visto Hotaru” chiese Narumi a tutta la classe.

Tutti si guardavano interdetti, non era da Hotaru saltare le lezioni, soprattutto quando ci si avvicinava alla fine dell’anno scolastico.

Mikan, al mio fianco, era molto preoccupata, ma c’era un’altra persona ancora più preoccupata di lei ed era Ruka. Quest’ultimo sorprese tutti dicendo:

“Professore, se me lo permette la vado a cercare”.

“D’accordo Ruka, vai pure” rispose il professore.

Mi girai verso Mikan, stava sicuramente per dire qualcosa per andarla a cercare pure lei, ma la fermai, volevo rendere quel favore ad Hotaru.

Intanto Ruka era uscito dalla classe per cercare Hotaru.

Per tutta la durata delle lezioni mattutine non si videro ne Ruka ne tantomeno Hotaru, sembravano entrambi spariti dalla circolazione.

All’ora di pranzo, io e Mikan, ci recammo alla sala mensa vedendo Ruka e Hotaru ad aspettarci davanti all’ingresso tenendosi mano nella mano.

****


Spero che anche questo capitolo vi piaccia. Curiose di cosa è successo fra Ruka e Hotaru? Tutto nel prossimo capitolo XD
Scusatemi per averla lasciata in sospeso per più di un anno, ma per colpa della mancata ispirazione e il tempo non ero più riuscita a scrivere nemmeno una riga. Penso che ora in poi aggiornerò una volta al mese. Scusatemi ancora.
Alla prossima!


Ecco le risposte alle vostre recenzioni:

marzy93: Mi fa molto piacere che anche questo capitolo ti sia piaciuto molto. Ti prego di perdonarmi per il mio blocco dello scrittore XD il prossimo capitolo lo pubblicherò sicuramente in queste vacanze estivo e cercherò di finire la storia il prima possibile. Spero nella tua prossima recensione.
Baci Sara


_evy89_: Hai proprio ragione Natsume ha tutto meno che essere casto XD ! comunque stando con Mikan un po’ si è addolcito. Per quanto riguarda Hotaru e Ruka se ne vedranno di tutti i colori anche se la coppia principale resta comunque MikanXNatsume. Spero che mi darai ancora la tua opinione in questo commento.
Baci Sara!


HimeRein : Mi fa piacere che ti sia piaciuto questo capitol. Spero nel tuo commento anche nei prossimi magari anche con qualche tua impressione al riguardo.
Baci Sara


Mei91: Mi dispiace ti ho fatto aspettare un altro secolo, ma non era mia intensione. Mi sono fatta perdonare con questo capitolo? Ti giuro che d’ora in poi cercherò di pubblicare il più possibile in queste vacanze.
A presto, Baci Sara


MangaKa98 mi fa molto piacere che ti piace la mia ff, spero che continuerai a commentare, il prossimo capitolo sarà dedicato interamente a Ruka e Hotaru contenta?
A presto, Baci Sara

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Capitolo 25
*** Finalmente un po' soli (Ruka) ***




Amore all’Interno del Gakuen Alice


Capitolo 25: FINALMENTE UN PO’ SOLI (Ruka)


Perché sono così stupido? Perché ho dato retta a quell’oca di Luna? Come potevo solo pensare di fare ingelosire la mia Hotaru stando con lei? Proprio così la mia Hotaru, un po’ di tempo fa nemmeno ci pensavo eppure quando la guardavo mi batteva sempre il cuore.

All’inizio pensavo che il mio cuore batteva per Mikan, ma pensandoci meglio penso che abbia sempre palpitato solo ed esclusivamente per Hotaru.

Ed ora, per colpa di quella stupida idea che mi aveva messo in testa Luna, l’avevo perduta.

Accidenti a lei e accidenti a me per la mia stupidità.

Chissà poi perché ho decido di accettare di mettermi con lei. In quel momento sicuramente non stavo nemmeno pensando a quello che mi succedeva. Ero troppo depresso.

Basta, non ne posso più di questi pensieri. Ora la mia unica preoccupazione è trovare Hotaru e implorarla di accettare le mie scuse.

Inizia a cercarla da tutte le parti. Per qualche strana ragione nessuno l’aveva vista, sembrava scomparsa nel nulla.

La cercai per tutta la scuola, in biblioteca, nella mensa, andai perfino in camera sua, ma nessuna traccia. Si era volatilizzata nel nulla.

Poi un lampo di genio.

Mi diressi subito al suo laboratorio. Come ho fatto a non pensarci subito. Quando era preoccupata per qualcosa si rinchiudeva sempre lì.

Bussai alla porta, ma non ricevetti alcuna risposta. Suonai al citofono, ma niente.

Forse alla fine non era davvero lì.

Stavo quasi per andarmene quando una voce metallica mi fermò:

“Riconoscimento persona ultimato, la prego di inserire l’indice nell’apposito macchinario per il riconoscimento delle impronte digitali”.

Feci come mi era stato chiesto.

“Riconoscimento ultimato. Ruka Nogi. Al momento la signorina Hotaru non desidera vederla. Ha detto che se ti fossi presentato l’unico modo per entrare è quello di passare dall’altra porta facendola aprire una ad una, arrivederci”.

La voce metallica smise di parlare. Ecco, lo sapevo, non mi voleva vedere. E come biasimarla, poi. Dopo tutto quello che è successo non mi vorrei più vedere nemmeno io.

Basta! Non mi posso dare per vinto! Devo riuscire a scusarmi con lei in tutti i modi, e solo dopo essermi scusato gli devo far capire i miei sentimenti nei suoi confronti.

Andai verso la porta sul retro, quella porta non veniva più usata dai tempi di quando s’era ancora alle elementari. Suonai al campanello e la solita voce metallica mi rispose:

“Prego, inserire 5 conigli”.
< br> Gli inserii e una porta si aprì mostrandone dietro un’altra.

“Prego inserire 10 conigli”

“Prego inserire 20 conigli”

“Prego inserire 50 conigli”

“Prego inserire 100 conigli”

“Prego inserire 200 conigli”

Non facevo altro che inserire una moneta dietro l’altra fino a rimanere completamente al verde, per aprire tutte le porte avevo letteralmente spazzato via ogni misero coniglio che era nel mio portafoglio, ma non me ne importava, avrei fatto questo e altro per potermi scusare con lei.

Finalmente la porta si apri mostrandomi la figura di Hotaru con le gambe al petto seduta su una sedia con la testa china fra le sue ginocchia. Era proprio giù di morale. Non l’avevo mai vista così triste, d’accordo non l’avevo mai vista nemmeno sorridere, ma in quell’espressione seria che aveva sempre aveva un quel non son che di fascino. Ed ora era in questo stato per colpa mia, forse non mi avrebbe mai perdonato, ma tanto vale tentare.

“Senti Hotaru, io…” dissi con un filo di voce.

Vidi Hotaru alzare gli occhi lucidi verso di me e poi riabbassarli tornando nella posizione in cui l’avevo trovata. L’avevo fatta piangere. Hotaru Imai che non piange nemmeno se esplodesse tutto il suo laboratorio aveva pianto! Impossibile!

Ripesi coraggio continuando a parlare:

“Io sono uno stupido, ti ho trattata malissimo ultimamente e se non mi vuoi più parlare ti capisco” a queste parole il suo sguardo si rispecchiò nei miei occhi facendomi sussultare “ ma devi sapere una cosa, una cosa che per me è molto importante, non mi è mai interessato niente di Luna, lei si è approfittata di me solo per avvicinarsi a Natsume, io sono stato talmente stupido da accettare la sua proposta solo perche volevo capire se una certa persona provava qualcosa per me e solo ora mi sono reso conto che mi sono innamorato di quella persona molto tempo fa. Sperando che quella persona provasse qualcosa per me, ma ancora non lo sapeva ho deciso di accettare quella stupida proposta di Luna solo per farla ingelosire, ma credo di aver fatto anche peggio. Penso di averla fatta soffrire molto con il mio comportamento e infatti spero che mi possa perdonare perché non ne avevo la minima intenzione di farla soffrire in questo modo. Sono proprio uno stupido. Ed ecco quella persona sei…”

Non riuscii a finire la frase, in qualche secondo Hotaru si era alzata e mi stava baciando. Mi stava baciando! Come era possibile che dopo tutto quello che gli ho fatto mi possa baciare!

“Hotaru…”

“Shhh… non parlare ho capito tutto” e mi ribaciò.

Finalmente il guscio freddo di Hotaru iniziava a rivelare quello che era un cuore caldo e pieno di vita.

Dopo qualche minuto di effusioni e coccole gli dissi:

“Forse è meglio andare dagli altri, erano molto preoccupati nei tuoi confronti, soprattutto Mikan. Non so come abbia fatto Natsume a tenerla ferma per permettermi di venirti a parlare”.

“Eh già, come avrà fatto dio solo lo sa”. Mi disse sogghignando prendendomi per mano e ci dirigemmo alla mensa per aspettare gli altri.

****


Spero che anche questo capitolo vi piaccia. Ho fatto male a far morire Ruka nei sensi di colpa?
Però finalmente Hotaru si stà scongelando, non sapevo come scrivere questo capitolo, ma appena ho iniziato a scrivere la prima frase non riuscivo più a fermarmi.
Appuntamento al prossimo mese, spero che continuerete a seguire questa fanfiction


Ecco le risposte alle vostre recenzioni:

SaMiNa : Grazie per tutti i complimenti che mi stai facendo. Sono molto lusingata. Spero che continuerai a seguire con questo stesso interesse anche i prossimi capitoli. E continua a commentare.
A presto
Baci Sara


MangaKa98 aspettavo con ansia la tua recensione, vabbhe, si vede che hai avuto da fare. Spero che recensirai anche questo capitolo
A presto, Baci Sara


iloveanime5597:Ed ecco come promesso questo nuovo capitolo, spero di continuare ad aggiornare con regolarità anche ora che rinizia la scuola. Spero che continuerai a commentare.
A presto, Baci Sara


Oba109: Grazie per il tuo commento, spero che continuerai a commentare. Come promesso sono riuscita ad aggiornarla dopo un mese esatto.
Alla prossima
Baci Sara!


julia28 :Come avevo promesso, in questo capitol ho spiegato un po’ tutto quello che era successo tra Ruka e Luna. Per quanto riguarda all’idea di quel nuovo alice che mi hai proposto forse lo userò in futuro XD
Grazie mille per tutti i complimenti che mi stai facendo e spero di ricevere le tue prossime recensioni anche in futuro.
A presto
Baci Sara


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Capitolo 26
*** Mission Impossible ***




Amore all’Interno del Gakuen Alice


Capitolo 26: MISSION IMPOSSIBLE (Natsume)



Durante la pausa pranzo Ruka e Hotaru spiegarono una decina di volte a Mikan quello che era successo dato che era tarda di comprendonio, emettendo i particolari più imbarazzanti.

“Natsume, Natsume, Persona ti sta cercando” mi disse Yu correndomi incontro.

“Credo sia la solita missione”, aggiunse.

“D’accordo dove si trova al momento” dissi scocciato solo all’idea di incontrare quel bastardo ricattatore.

Ancora non mi ero scordato che dovevo obbligatoriamente ascoltare e fare tutto quello che mi diceva, sennò avrebbe fatto del male alle persone che mi stanno più a cuore e di certo non potevo permetterglielo.

“Dovrebbe trovarsi dal Preside delle Elementari, credo. L’ultima volta che lo visto era là”.

“Ok, io vado” dissi salutando gli altri.

“Natsume, non andare. Potresti farti male” mi prego Mikan tirandomi per un braccio.

“Devo, tornerò al più presto sano e salvo, non ti preoccupare”.

Detto questo, presi la mia roba e mi diressi verso la scuola elementare.

Come mi aveva detto Yu trovai Persona all’entrata della scuola che mi aspettava.

Mi spiegò che sarei dovuto partire subito e che dovevo distruggere completamente un’associazione Anti-Alice. Mi disse anche che in questa missione avrei fatto squadra solo con lui.

Non so se è una buona o una cattiva notizia, ma, non avendo altra scelta, accettai salendo nella sua macchina.

Il viaggio durò un paio d’ore, e, tranne che per il rumore del motore della macchina, nessuno osava fiatare.

La macchina si fermò davanti ad un edificio, apparentemente abbandonato, isolato dal resto della città.

“Ora dovrai entrare nell’edificio e uccidere tutti quelli che incontrerai, devi entrare nella sala macchine cercando di farti notare il meno possibile e appiccare un bel fuoco; dopodiché devi raggiungere il tetto dove ci sarò io, insieme all’elicottero che arriverà a momenti, che ti tirerò fuori dall’edificio. Tutto chiaro?”

Annui e lui aggiunse:

“Ricordati se la missione avrà successo le vite dei tuoi amici e della tua stupida fidanzatina saranno in salvo, almeno per ora” disse ridendo fra i baffi.

Entrai nell’edificio lasciando che Persona si occupasse del resto del piano.

Non ero molto sicuro di quello che dovevo fare, ma non avevo di certo alcuna alternativa.

Sperai di incontrare meno gente possibile prima di arrivare in sala macchine, almeno per sperare che dopo appiccato l’incendio, qualcuno riesca a salvarsi.

Scesi lungo le scale principali entrando nel seminterrato. Attraverso il buco della porta guardai quante persone c’erano all’interno. Erano tre.

“Molte meno del previsto” sospirai facendo partire una scintilla attraverso la porta che diventò un vero e proprio fuoco all’interno della stanza.

Da quando ero entrato nell’edificio ad ora, saranno passati all’incirca dieci minuti, ma non ero ancora riuscito a trovare la sala macchine.

Ormai mi mancava da ispezionare solo il terzo piano.

Al terzo piano c’erano solo alcuni uffici deserti, in disuso da molto tempo.

Ma questa non doveva essere una sede di un’Associazione Anti-Alice? Possibile che per una volta Persona avesse sbagliato?

Mi tornarono in mente le parole che mi aveva detto prima che entrassi nell’edificio.

Decisi di appiccare comunque il fuoco, sala macchine o no, e correre verso il tetto dove Persona mi stava aspettando con un elicottero.

Il fuoco divampava in tutto l’edificio e si era sparso fino all’inizio del terzo piano, avrebbe raggiunto il tetto fra meno di cinque minuti.

Dovevo affrettarmi o sarei diventato arrosto.

Raggiunsi il tetto in poco tempo, ma non c’era nessuno. Ne Persona, ne l’elicottero ad aspettarmi.

Persona mi aveva teso una trappola.

Il fuoco aveva raggiunto l’entrata del tetto non permettendomi di tornare indietro.

Il palazzo era alto una decina di metri, e buttandomi di sotto c’era la possibilità di morire sul colpo.

Nel migliore dei casi mi sarei rotto mezze ossa, e di certo non era una prospettiva gradevole.

Guardai indietro. Ormai anche il tetto era in preda alle fiamme.

Quando…




****


Cosa succederà a Natsume? Riuscirà a salvarsi e a tornare da Mikan?

Accetto volentieri proposte dato che mi sono venuti in mente 50 finali completamente diversi e uno più assurdo di un’altro.

Quindi commentate dandomi la vostra opinione.

Spero che continuerete a seguire questa fan fiction.
Appuntamento al prossimo mese.


Ecco le risposte alle vostre recensioni:

SaMiNa :Sono felice che ti sia piaciuto anche questo capitolo.
Conto sulla tua prossima recenzione allora xD
A presto
Baci Sara


julia28 : Scusa ho fatto un po’ di ritardo, ma in questi giorni mi è stato impossibile aggiornare per colpa del mio internet che era andato in sciopero xD
Spero che anche questo capitolo ti piaccia e che continuerai a commentare
A presto
Baci Sara


mikan Sakura : Grazie mille per i complimenti che mi hai fatto.
Spero che continuerai a seguire e a commentare ancora la mia fan fiction
A presto
Baci Sara


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Capitolo 27
*** Rivelazione ***


Non sò cosa dire, mi dispiace molto per questo innumerevole ritardo, ma non potevo fare altrimenti. Purtroppo la scuola mi sta occupando tutto il tempo libero. Spero di riuscire a fare più capitoli possibili appena posso. Bando alle ciance, ci si vede alla fine con le risposte alle vostre recensioni. ! Buona Lettura !



Amore All’Interno del Gakuen Alice


Capitolo 27: RIVELAZIONE (Mikan)



Natsume era andato in missione come al solito, ma questa volta ho un brutto presentimento.

Cercai di non pensarci, ma ogni mio pensiero riguardava lui, ormai era entrato nella mia vita e non potevo più fare altrimenti.

Dopo aver frequentato anche le lezioni pomeridiane decisi di andare in camera a riposare visto che le notti scorse non avevo dormito molto.

Hotaru mi venne a svegliare all’ora di cena.

“Mikan, dai svegliati, andiamo a cena!” urlava Hotaru da fuori la camera di Mikan bussando alla porta.

“Ma che ore soooono” disse Mikan sbadigliando con la voce impastata dal sonno.

“Sono le 8 e se non ci sbrighiamo saltiamo pure la cena.”

“Ok, mi preparo e arrivo, intanto entra pure.”

Hotaru entrò in camera chiudendosi la porta alle spalle aspettando che Mikan si finisse di preparare per andare a cena.

Dopo poco Hotaru senti uno strano rumore provenire dal bagno.

“Mikan tutto bene?”

BLEAH…

Hotaru aprì la porta del bagno e vi trovò Mikan piegata in due davanti sul water mentre stava vomitando.

Hotaru corse accanto a lei aiutandola tenendoli i capelli e passandoli una salvietta bagnata per pulirsi la bocca.

“Eppure non mi sembrava di aver mangiato qualcosa di avariato” disse Mikan dopo essersi lavata i denti per due volte per eliminare quel sapore dalla bocca ed essersi pulita per bene.

“Sicura di stare meglio?” chiese Hotaru preoccupata per lo stato di salute dell’amica.

“Almeno credo”.

“Forse e meglio che vai in infermeria a fatti dare un’occhiata”.

“Già, ora vado, te vai pure a cena”.

“No, vengo con te”.

Hotaru accompagna Mikan in infermeria e poi decise di andare ad avvertire Ruka per dirgli dove era.

L’infermeria non era molto distante e infatti le ragazze ci misero meno di dieci minuti per raggiungerla.

Le ragazze bussarono alla porta ed entrarono, all’interno c’era l’infermiera che le accolse con il sorriso sulla faccia.

“Tutto bene ragazze? Avete bisogno di qualcosa?”

“Buongiorno, stamani dopo essermi svegliata ho vomitato più volte nel giro di poco tempo, però non dovrei aver mangiato niente che possa avermi fatto male e per capire cosa ho la mia amica mi ha detto di venire in infermeria”.

“D’accordo allora entra nell’altra stanza e mettiti pure comoda che ti visiterò” disse l’infermiera indicandoli la porta alle sue spalle.

Mikan si alzò e prima di entrare nell’altra stanza disse a Hotaru:

“Vai pure da Ruka, non fallo aspettare inutilmente, appena starò un po’ meglio vi raggiungo, ci si vede”.

“D’accordo, ma se stai male manda qualcuno a cercarmi” rispose Hotaru metre stavo andando nell’altra stanza.

Poco dopo l’infermiera mi raggiunse e mi visitò per almeno venti minuti dicendomi che non avevo niente di che almeno per quanto riguardava il mio stato di salute e che la nausea era dovuta a tutt’altro.

“Allora a cosa potrebbe essere dovuta?” chiesi all’infermiera non capendo i motivi dei suoi risolini che aveva avuto per tutta la visita.

“Signorina, è fidanzata da molto tempo non è vero?”

“Sì, ma questo cosa centra?” ribattei un po’ stupita della domanda.

“C’è mai stata qualche volta in cui si è scordata di fare sesso sicuro con il suo ragazzo?”

“No, non mi pare credo, ma questo cosa significa?”

No… aspetta, ora che ci penso c’è stata una volta in cui non avevamo nessuna precauzione, ma non ha alcun senso con il mio stato di salute.
Proprio non riesco a capire.

“Signorina, glielo dirò chiaro e tondo, in modo che riesca a comprendere facilmente, molto probabilmente è in cinta”.

“Cosa?”

Non può essere, non può essere, vuol dire, no, bho, non so a cosa pensare.
Non avevo mai pensato a questa possibilità, ecco cosa volevano dire tutti quei risolini e quelle domande.
Non è possibile, non può essere vero!

“Come ne posso essere sicura?”

L’infermiera andò a prendere una scatolina nell’armadio e me la diede.

“Usa questo, è un test di gravidanza, le istruzioni sono all’interno, ma dai sintomi non sembra esserci alcun dubbio, le consiglio di stare tranquilla e fare il test in compagnia di qualche amica e se risultasse positivo di informare subito il suo fidanzato”.

Presi la scatolina e corsi fino a raggiungere il refettorio sperando che Hotaru fosse ancora lì.


****


Lo so tutti si aspettavano la seconda parte della missione di Natsume, ma la scoprirete la prossima volta 

E ora che mi dite? Secondo voi Mikan sarà veramente incinta o sarà solo un falso allarme?

Spero che comunque questo capitolo/colpo di scena vi sia piaciuto

Quindi commentate dicendomi cosa ne pensate.

Spero che continuerete a seguire questa fan fiction.
Appuntamento al prossimo capitolo che speriamo che sia il prima possibile.


Per ora non riesco a rispondere alle recensioni, ma cercherò di rispondere privatamente a tutte.

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Capitolo 28
*** E tu chi diavolo sei!? ***


Ragazzi/e mi dispiace molto che ultimamente non mi facevo più sentire con le mie fan fiction, ma non temete, prima o poi aggiungerò i prossimi capitoli.
Quindi non vi voglio annoiare con le mie scuse e vi auguro una… ! Buona Lettura !
Ps. Ci vediamo in fondo al capitolo :)



Amore all’interno del Gakuen Alice


Capitolo 28: E TU CHI DIAVOLO SEI!? (Natsume)



Dove avevo lasciato Natsume? Ah sì…

Il fuoco aveva raggiunto l’entrata del tetto non permettendomi di tornare indietro.
Il palazzo era alto una decina di metri, e buttandomi di sotto c’era la possibilità di morire sul colpo.
Nel migliore dei casi mi sarei rotto mezze ossa, e di certo non era una prospettiva gradevole.
Guardai indietro. Ormai anche il tetto era in preda alle fiamme. Quando…

“Natsume!”
Sentii una voce che urlava il mio nome, ma non riuscivo a vedere da chi proveniva.
Le fiamme ormai erano divampate e con il fumo presente a causa dell’incendio non riuscivo a vedere oltre il mio naso. Intanto quella voce continuava a chiamarmi, ma ormai non percepivo più niente.
Il calore mi aveva appannato i sensi. Sarei morto sicuramente.
Fin da piccolo desideravo morire, ma ora che era arrivato quel momento, avrei dato tutto per restare ancora in vita.
Desideravo salutare un’ultima volta la mia Mikan, stringerla di nuovo fra le mie braccia e prenderla in giro per l’ultima volta. Non c’eravamo nemmeno salutati per bene prima della missione e non avrei nemmeno mantenuto la mia promessa. Che razza di stupido che sono stato.
Il calore del fuoco diventava sempre più forte. Non riuscivo più a respirare bene.
Delle braccia alzarono il mio corpo inerme e mi misero su un non so cosa.
Dopo pochi secondi persi completamente i sensi.

Mi svegliai nella mia camera alla Gakuen Alice.
Si trattava forse di un sogno?
Ma com’era possibile? Era tutto così realistico!
Mi guardai intorno, ma non c’era nessuno. Provai ad alzarmi, ma non ci riuscii, entrambe le mie braccia erano fasciate e non riuscivo a muoverle. Questa è la certezza che non è stato un sogno.
Ma chi mi avrà riportato qui?
Mentre pensavo a tutte queste cose, una persona che non avevo mai visto prima entrò nella mia stanza. Cercai di alzarmi, ma le fasciature non mi permettevano di fare alcun movimento.
“Stai tranquillo, non voglio farti del male, anzi ti ho portato qui salvandoti la vita, quindi dovresti ringraziarmi”.
“Si può sapere chi sei?!”
“Chiamami pure Saito, sono un nuovo membro del corpo insegnante, anche se questa è solo una copertura, in realtà sono stato scelto per uccidere una determinata persona ed ho deciso di salvarti la vita perché mi saresti tornato molto utile a questo scopo”.
“Bene e di chi si tratta? E poi come speri che ti creda?”
“Non sei uno sprovveduto Natsume, sicuramente avrai già inteso di chi parlo, comunque se fai finta di niente, te l’ho dirò chiaro e tondo, la persona che devo uccidere si fa chiamare Persona e sono sicuro che mi darai una mano”.
“Se è lui colui che vuoi uccidere mettiti in fila, non sei l’unico che vuole farlo, soprattutto ora che mi ha giocato questo ultimo scherzetto. Odio chi si prende gioco di me. Comunque, siccome mi hai salvato la vita, ti aiuterò, ma ad una condizione”.
“Credo di conoscerla già, comunque sentiamo”.
“Nessuno deve essere coinvolto nello scontro, inoltre non deve succedere niente ai miei amici e a Mikan”.
“Se mi aiuterai, farò il possibile per far sì che ciò non accada, quindi abbiamo un patto?” mi disse allungando la mano.
“E patto sia” risposi stringendola.
Ora mancava solo decidere un piano per sconfiggere Persona, ma prima di ciò dovevo tornare da Mikan e dirle che ero sano e salvo, anche se un po’ malridotto.


****


Lo so tutti si aspettavano di sapere se Mikan era incinta oppure no, ma dovrete attendere

Spero che comunque questo capitolo vi sia piaciuto e che mi dite del nuovo personaggio?

Curiose di come andrà il seguito? VI annuncio che il prossimo capitolo si incentrerà sia su Mikan sia su Natsume e, se ci riesco, già da domani mi metto a scriverlo per poi pubblicarlo al più presto. Per chi volesse contattarmi o leggere qualche spoiler sulle mie storie, aggiungetemi pure su facebook http://www.facebook.com/matsuri.gil

Spero che continuerete a seguire questa fan fiction.
Alla prossima, ciao :).


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Capitolo 29
*** Preoccupazioni Future ***


Scusate avevo promesso che avrei pubblicato il capitolo ieri, ma il Ferragosto mi ha trascinato fuori casa e non ho avuto il tempo di pubblicarlo. Comunque spero che abbiate passato un buon ferragosto. Ora vi lascio a questo nuovo capitolo. ! Buona Lettura !



Amore all’Interno del Gakuen Alice


Capitolo 29: PREOCCUPAZIONI FUTURE (Mikan)(Natsume)

(Mikan)

Dopo essere andata nel refettorio ed aver rapito la mia miglior amica, mi diressi con lei in camera mia per fare quello stupido test.
Durante tutto il tragitto non smettevo di parlare dicendo cose senza senso per sfogare tutto il mio nervosismo.
Come potevo essere incinta? Sarebbe stato un casino!
E se lo fossi, Natsume che mi direbbe?
Io non abortirei mai, ma come farei? Non potrei vivere senza di lui? E se…?
“Mikan, Mikan, mi vuoi ascoltare?!” mi richiamò alla realtà la mia amica Hotaru.
Ero così intrapresa a farmi i miei viaggioni mentali che nemmeno mi ero accorta che la mia amica mi stava chiamando da almeno cinque minuti.
“Vuoi restare a fissare la porta ancora per molto? Forza, apri la porta e facciamo quello che devi fare”.
“D’accordo”.
Presi la scatolina che avevo fra le mani e mi diressi in bagno, seguii attentamente le istruzioni e mi misi ad aspettare.
Per vedere i risultati bisognava aspettare cinque minuti.
Andai in camera lasciando il test in bagno per distrarmi un po’.
Tentativo inutile direi.
Più passava il tempo, più mi agitavo.
Al contrario mio, invece, Hotaru era calma e mi rassicurava dicendomi che qualunque fosse il risultato mi sarebbe sempre stata accanto.
I cinque minuti erano passati da qualche secondo ormai, ma io non avevo il coraggio di andare in bagno a leggere i risultati.
“Hotaru potresti andare tu a prenderlo?”
“D’accordo, aspettami qui”.
Hotaru si alzò dal letto e andò in bagno, prese il test che avevo lasciato sul lavandino, raccolse la scatola con le istruzioni e mi venne accanto.
“Qui dice che una linea è negativo, e due sono positive, pronta per vedere?”
“Sì” risposi prendendo il test dalle mani della mia amica.
Hotaru mi fissava da qualche secondo perché io non accennavo a parlare.
“E allora?”
“E’ POSITIVO”.
“Congratulazioni, mammina”.
Non ci potevo credere! All’inizio ero spaventata all’idea di essere incinta, ma ora che sapevo il risultato del test, ero felice.
Non riuscivo a parlare da come mi sentivo.
Mi restava solo una cosa da fare, dirlo a Natsume.
Questa cosa mi preoccupava molto, in più avevo paura di una sua possibile reazione.

(Natsume)

Dopo aver sancito il patto con Saito, mi diressi in camera di Mikan sperando di trovarla lì.
Non vedevo l’ora di riabbracciarla, anche se al momento, le mie braccia mi dolevano molto.
Bussai alla porta, ma non ebbi alcuna risposta.
Stavo per andarmene quando Hotaru mi aprì la porta dicendomi:
“Oh ciao Natsume, se cerchi Mikan sei proprio nel posto giusto, mi sa che ha da dirti alcune cose, io me ne stava giusto andando, ciao”.
Non ebbi nemmeno il tempo di risalutarla che sparì nel corridoio.
Che strano! Questo suo comportamento mi è nuovo, di solito non parla molto, inoltre non si comporta così, boh, chissà che gli è preso.
Vabbhé sarà meglio entrare. Non vedo l’ora di poter stringere Mikan tra le mie braccia.
Aprii la porta e trovai Mikan seduta sul letto.
“Natsume sei tornato” esclamò Mikan con un sospiro di voce.
Che stesse male? La Mikan che conosco, nel vedermi sarebbe subito saltata di gioia.
“Che ti succede? Sei strana”.
“Non è niente è solo che ti devo dire una cosa, ma non so come dirtela”.
“Che cosa mi dovresti dire? Fatti coraggio, questo tuo comportamento mi preoccupa, sei sicura di stare bene?”
“Sì, è solo che è un po’ difficile da dire”.
“Coraggio che sarà mai”.
Era strana e non avevo intenzione di forzarla in nessun modo, ma questo suo modo di fare aveva acceso la mia curiosità.
“Va bene” disse prendendo un profondo respiro
“Sono incinta”.
Ancora non stavo ragionando e la mia espressione era del tutto normale, poi le sue parole mi schiarirono il cervello: “Sono incinta”.
I miei occhi si sbarrarono, la mia mente stava ricominciando a funzionare, ma io non riuscivo a muovermi, figuriamoci a parlare.
L’unica cosa che riuscivo a fare era guardare Mikan che mi osservava con una faccia triste.
Stava piangendo, la sua reazione mi fece tornare alla realtà.
“Natsume, mi dispiace, ma… io voglio tenerlo” esclamò singhiozzando e si portò entrambe le mani al basso ventre.
Non riuscivo più a parlare. Il gatto mi ha forse mangiato la lingua? Eppoi perché Mikan dovrebbe scusarsi con me?
Certo questo bambino era inatteso, ma non lo avrei mai abbandonato.
Ma forse Mikan pensava…?
Senza perdere altro tempo imposi al mio corpo di muoversi, così facendo raggiunsi Mikan e la strinsi fra le mie braccia.
Lei all’inizio era un po’ sorpresa del mio gesto, infatti di solito non mi comporto così, ma oggi, d’altronde, non è la giornata degli strani comportamenti?
Passarono alcuni secondi e dopo Mikan ricambiò finalmente il mio abbraccio.
Con lei fra le mie braccia mi sentivo veramente bene, mi sembrava come se ogni cosa avesse preso il suo posto e promisi sul mio onore che a questo bambino non sarebbe capitato nulla.
Dopo questo breve, ma intenso abbraccio Mikan iniziò a dirmi:
“Natsume ho temuto che tu non volevi questo bambino e quindi avevo paura di dirtelo, che stupida che sono”.
“”Non posso non essere d’accordo” ghignai.
Lei gonfiò le guancie fingendosi offesa e io mi misi a ridere.
E’ possibile che Mikan sia l’unica persona al mondo capace di farmi ridere in questo modo?


****


Allora, il tanto capitolo atteso della verirà è giunto.
Alcune di voi erano contrarie, altre no, ma alla fine Mikan è incinta, nei prossimi capitoli rivedremo Saito e ci saranno tantissimi colpi di scena.
Non voglio aggiungere altro, vi avverto solo che ancora non ho scritto il capitolo successivo e che quindi non so quando lo pubblicherò, molto probabilmente lo farò a settembre.


Spero che continuerete a seguire questa fan fiction e a recensirla dicendomi tutto quello che vi passa nella testa xD
Per chi volesse contattarmi o leggere qualche spoiler sulle mie storie, aggiungetemi pure su facebook http://www.facebook.com/matsuri.gil

A presto.


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Capitolo 30
*** Il Piano ***


Sì lo so, sono passati praticamente 2 anni da quando non aggiorno più questa fan fiction, però mi ero promessa che anche se l’avevo lasciata in sospeso appena avevo tempo l’avrei ripresa e conclusa. Anche perché manca davvero poco alla parola fine e non mi andava lasciarla così.
Ho creato una pagina di fb dove potrete chiedermi tutto quello che riguarda questa fan fiction e le altre che scrivo. Li scriverò anche quando aggiornerò di nuovo, ecc…
Questo è il link:
https://m.facebook.com/MatsuriGilFanfiction
D’ora in avanti risponderò anche a tutte le vostre recensioni, visto che adesso EFP ha una maniera molto più pratica per farlo, rispetto a quella che era due anni fa.
Ora vi lascio al capitolo, spero che commenterete in molti.
Buona lettura :)



 
Capitolo 30: IL PIANO 

(Natsume)
 
 
Passò una settimana da quando Mikan mi aveva detto che aspettava un bambino, il nostro bambino.

Ancora io stesso facevo fatica a crederci, ma, purtroppo, anche se in un certo senso questa era stata una bellissima notizia, nell’altra le mie preoccupazioni non avevano fatto altro che aumentare.

Mikan e io avevamo deciso di tenere questa cosa nascosta a tutti gli altri, ovviamente eccetto Hotaru e Ruka, visto che loro già ne erano a conoscenza.

Io sapevo che però non potevamo rimanere inosservati per molto, quindi decisi che era il momento di agire.

L’unico modo per tenere al sicuro Mikan e, di conseguenza, anche il nostro bambino, era quello di eliminare dalla faccia della Terra Persona.

Non importa in che modo, ma dovevamo riuscirci. Lui era l’unico che poteva veramente nuocere a Mikan solo per il gusto di farlo.

Dovevo andare a parlare con Saito, lui era l’unico che poteva aiutarmi ad eliminarlo, inoltre avevamo sancito un patto.

Quando ci eravamo sentiti l’ultima volta nella missione mi aveva dato un foglietto trasmettitore sul quale potevo comunicare direttamente con lui attraverso qualche sorta di alice.

Cercai quel foglietto all’interno del cassetto e dopo poco lo trovai, era andato a finire sotto un libro.

- Saito, sono Natsume, dobbiamo vederci

Aspettai una risposta, che non tardò ad arrivare

-Conosci la foresta ad Est dell’accademia, troviamoci lì stasera verso mezzanotte, a quell’ora potremmo parlare tranquilli senza che nessuno ci disturbi, mi raccomando cerca di non farti seguire da nessuno, altrimenti è inutile.

-D’accordo, non ti preoccupare, a stasera.

Anche questa era fatta. Rimisi il foglietto sotto al libro in modo che nessuno lo vedesse al primo sguardo.

Avevo deciso per il momento di tenere all’oscuro Mikan di questo incontro fra me e Saito.

Sarebbe stato troppo pericoloso se l’avesse scoperto, anche perché non mi avrebbe mai mandato a combattere da solo, ed ora, lei di certo non poteva unirsi alla battaglia, sarebbe stato troppo rischioso.


 
Il resto della giornata passò velocemente, e, finalmente arrivò l’ora in cui mi sarei dovuto incontrare con Saito.

Mi incamminai verso il luogo dove ci saremmo incontrati.

Vidi un ombra appoggiata su un albero, lui era già li che mi aspettava.

Quando mi vide, si girò verso la foresta facendomi un cenno per dirmi di seguirlo.

Il suo comportamento sembrava strano, ma non ci feci molto peso, molto probabilmente cercava solo di dare poco nell’occhio se qualcuno si fosse aggirato nella zona.
Si fermò dopo aver camminato per circa 15 minuti. Con pochi passi lo raggiunsi e lui si girò guardandomi negli occhi.

Solo in questo momento mi accorsi di quanti oggetti per indebolire l’alice aveva addosso.

Aveva almeno 5 orecchini su entrambe le orecchie, in più collane e bracciali.

Per un attimo ebbi il timore di sapere quanto fosse forte il suo alice, visto che per placarlo doveva usare tutto quell’armamentario.

Mi resi conto anche che in realtà non avevo nemmeno la più pallida idea di che tipo di alice possedesse.

Mentre ero assorto nei miei pensieri, Saito ruppe il silenzio dicendo:

“Natsume, dimmi, per quale motivo mi dovevi vedere così urgentemente?”

“Ho bisogno del tuo aiuto, devo eliminare Persona il più presto possibile, altrimenti le persone a cui tengo di più rischiano la vita ed ormai non posso aspettare altro tempo”

“Posso sapere quale è il motivo per cui dici questo? Pochi giorni fa avevi detto che avremmo dovuto aspettare il momento più adatto per attaccarlo di sorpresa”.

“Sì, hai ragione, ed in un certo senso rimango dell’idea che bisogna colpirlo di sorpresa per avere un vantaggio importante su di lui, però ora la situazione è cambiata, e devo proteggere Mikan a tutti i costi”.

“Capisco, non ti chiederò nient’altro, quindi suppongo che mi ai chiamato con l’idea di pianificare un attacco”.

“Sì, ho già pensato a qualche idea, ma per essere sicuro che funzioni ho bisogno di sapere quale sia il tuo alice”.

“D’accordo, mi sembra giusto. Come hai notato poco fa, il mio alice è molto potente ed ho bisogno di tutti questi anti-alice per tenerlo sotto controllo, anzi per meglio dire per mantenerlo innoquo. Infatti anche con tutti questi indosso posso esercitarlo a mio piacere, praticamente funzionano solo per inibire un 30% del mio alice.
Io ho un alice molto particolare, riesco a controllare gli elementi e qualsiasi cosa collegata alla natura.
Per spiegarti meglio posso creare devastanti terremoti appoggiando semplicemente il palmo della mia mano sul terreno. Posso spostare acqua, fuoco, vento da una parte all’altra.
In sostanza sono un manipolatore, è questo il mio alice per la precisione”.

“Hai un alice molto utile, ma da quello che ho capito il tuo unico punto debole è che non puoi creare le cose, per poter usare il tuo potere devi avere già a disposizione le materie prime, giusto?”

“Esatto, per questo ti ho salvato quando stavi per morire. Acqua, Terra e Vento, bene o male, sono quasi sempre a tua disposizione, ma il Fuoco, nonché l’elemento più forte fra questi in fatto di potenza è l’unico che non si può trovare in natura e scatenare un incendio darebbe troppo nell’occhio, quindi avevo bisogno del tuo aiuto”.

“Ok, quindi direi di metterci qui e organizzare un piano”.

“Sono d’accordo con te, Natsume”.

Discutemmo per diverse ore, ma finalmente avevamo elaborato un piano che ci avrebbe garantito il completamento della nostra missione.

Ora non ci restava altro che metterlo in atto.
 

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Capitolo 31
*** Non osare minacciarlo! ***


Capitolo 31: NON OSARE MINACCIARLO! (Mikan)

 
 
Natsume da quando aveva scoperto la lieta notizia, si comportava in modo strano, come se mi stesse nascondendo qualcosa.
Non che mi trascurasse sia chiaro, anzi con me si stava comportando in maniera molto più dolce e non voleva addirittura che mi sforzassi troppo.
Alcune volte protestavo, ero appena all’inizio della mia gravidanza e di certo prendere un libro dalla libreria non poteva di certo avere conseguenze disastranti per la mia salute o per quella del piccolo.
Altre volte, invece, trovavo questo suo modo di prendersi cura di me davvero piacevole.
Passavo le ore a farmi coccolare da lui e non credo che mi sarei mai stancata a ricevere quelle dolci carezze.
In tutto questo però il fatto che si stava comportando in maniera ultra protettiva con me, non mi tornava.
Ormai lo conoscevo da troppo tempo e avevo capito che mi stesse nascondendo qualcosa, anzi ne ero proprio sicura.
Quella sera provai a chiederglielo, ma lui mi liquidò alla svelta con un “ti stai sbagliando” e mi prese fra le sue braccia facendomi addormentare.
Non gliel’hai avrei data per vinta, ma dovevo cambiare tattica.
Chiederglielo in maniera diretta non era servito a niente, ma non mi scoraggia.
Il giorno dopo andai a chiedere a Ruka, essendo il suo miglior amico doveva pur sapere qualcosa, ma non ottenni l’effetto sperato, purtroppo anche lui non sapeva assolutamente niente.
Mi venne il dubbio che era solo una mia impressione, così per quella giornata lasciai perdere.
Fino a quella notte, almeno.
Mi alzai per andare al bagno e per bere un bicchier d’acqua, quando guardando dalla finestra, mi parve di scorgere qualcuno che s’incamminava verso la finestra.
Non ci diedi molto peso all’inizio, non riuscivo a vedere molto bene quella persona essendomi appena svegliata, ma poi dopo poco capii che era Natsume.
Mi vestii di corsa, volevo raggiungerlo e svelare così il mistero.
Quando scesi, Natsume era già nel bosco ed insieme a lui intravidi un’altra figura. Stava parlando con qualcuno, ma non sapevo chi era, non l’avevo mai visto, o almeno così credevo in un primo momento.
Stavo per chiamarlo, quando all’improvviso qualcuno mi prese di spalle tappandomi la bocca e bloccandomi le mani dietro la schiena.
“Ora tu verrai con me a fare una bella chiacchierata, che ne dici, mia cara Mikan?”
Questa voce.
L’avevo sentita poco in tutti gli anni che ero stata all’Alice Academy, ma di certo non potei non riconoscerla.
Anche se avesse detto parole più amichevoli, il suo tono non sarebbe mai cambiato.
Meschino, crudele, ecco come sembrava già a un primo saluto.
Questa voce poteva essere solo sua.
Poteva appartenere solo a quell’uomo conosciuto da tutti come
 
PERSONA.
 
 
 
 
POV. Natsume

 
Anche quella sera mi ero ritrovato con Saito per allenarmi insieme a lui per poter affinare il nostro lavoro di squadra.
Passai l’intera notte in bianco, ma non ero stanco, ero abituato a non dormire per giorni quando ero in missione per conto di Persona.
“Sarà meglio terminare per oggi, non so te, ma io ho bisogno di ripristinare le mie forze, il mio Alice stanca parecchio, sia al livello fisico sia a livello mentale” mi disse Saito, asciugandosi il sudore dalla fronte.
“Va bene, fra poco è l’ora di andare a fare colazione, e se non mi faccio trovare, non voglio nemmeno immaginare il comportamento di una certa persona” dissi alludendo a Mikan e alle sue manie di mangiare sempre insieme.
Ognuno prese una strada diversa, io per i dormitori femminili e Saito per la scuola.
Essendo ancora presto, volevo andarla a svegliare.
Ultimamente l’avevo trascurata, ma non volevo metterla in pericolo in alcun modo.
Entrai nel dormitorio e apri la sua porta.
Notai che con dispiacere non c’era nessuno al suo interno, forse era già a mensa.
Strano però, lei non è mai stata una tipa mattiniera.
Iniziai ad agitarmi, sperai che non le fosse successo niente.
Corsi in direzione della mensa, avevo un brutto presentimento, ma sperai con tutto il cuore che mi stavo sbagliando.
Spalancai le porte della mensa e corsi al nostro solito tavolo.
Ruka e Hotaru stavano mangiando tranquillamente l’uno accanto all’altra, ma di Mikan nessuna traccia.
“Avete visto Mikan stamani?”
“No, ancora no, starà dormendo come al solito” rispose Hotaru continuando a mangiare il suo pasto con tranquillità.
“In camera sua non c’è, per questo che sono corso qui, ho un brutto presentimento”.
“Dai, mettiti un attimo a sedere e ragiona con più calma, magari è andata a fare due passi e arriverà fra poco” mi rassicurò il mio migliore amico.
“Spero solo che sia così”.
Passarono altri 10 minuti e Mikan non appariva da quella porta.
Mi alzai per andare a cercarla, ero troppo in pensiero che le fosse capitato qualcosa di brutto.
“Natsume, ti stavo cercando!”
Questa voce, Tsubasa era davanti a me con una lettera in mano.
“Mi è stato detto di consegnartela, non so chi la spedita, in questi giorni sto aiutando il servizio posta”.
Presi la lettera fra le mie mani, sperai solo che non fosse quello a cui stavo pensando.
Purtroppo, mi sbagliavo.
Quella lettera fra le mie mani aveva fatto in modo da fare uscire il mio alice in un attimo.
Urlai quel nome, con tutta la rabbia che avevo.
Gli altri non capivano e mi guardavano straniti.
Hotaru mi prese la lettera fra le mani e la lesse ad alta voce in modo da far sentire tutti.

 
Caro Gatto Nero, spero che seguirai i miei ordini la prossima volta.
Ti avevo avvertito, ma tu non mi hai dato ascolto quindi ho preso quello che ti avevo promesso.
Mikan è qui con me adesso e mi sto divertendo molto a tenerla qui.
Per ora è ancora viva, ma solo per un preciso motivo, sia chiaro.
Ho appena scoperto che è incinta, quindi ho pensato, se prendo questo bambino e lo allevo chissà come diventerà da grande.
Di certo avrà un grande Alice e mi piacerebbe usarlo a mio scopo.
Però puoi sempre salvarli, basta che ti arrendi a me. Io userò te come mi pare e lascerò stare tuo figlio.
Mi sembra un patto più che lecito da parte mia.
Non hai molto tempo per pensarci, ci troveremo stasera alle 9 nella foresta.
Se non ti presenti, puoi dire addio a Mikan e al bambino.
Cordiali Saluti,
Persona

 
Lo sguardo di tutti era su di me. Dovevamo agire al più presto. Dovevo avvertire Saito, era il momento di agire. Non potevamo più aspettare.
Devo salvarli a tutti i costi.



Eccomi di nuovo qui, con un nuovo capitolo...
Sono stata cattiva a terminarlo in questo modo?
Sappiate che non potevo fare altrimenti.
Siamo quasi giunti alla conclusione di questa storia e un po' mi dispiace.
Ma in ogni caso bisogna mettere la parola FINE.
Vi aspetto al prossimo capitolo, ma intanto che ne dite di farmi sapere cosa ne pensate di questo?
Secondo voi come andrà a finire questa storia?
Mi aspetto qualche recensione da parte vostra, quindi non fatevi pregare :)
A presto,
Kiss MatsuriGil

 

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Capitolo 32
*** La resa dei conti ***


Capitolo 32:  LA RESA DEI CONTI(Natsume)
 



“Natsume, dobbiamo salvarla, ma avremmo bisogno di un buon piano” esclamò Hotaru prendendo per la prima volta la parola senza che nessun altro l’avesse interpellata.

“Ho già in mente qualcosa, ma devo prima chiamare una persona che ci può aiutare”.

Detto questo chiamai Saito che ci raggiunse in un baleno. Il suo aiuto sarebbe stato decisivo per la battaglia.

Intanto, io e gli altri ci eravamo spostati in giardino lontano da occhi indiscreti.

Raccontai a tutti di che pasta era fatto Persona e che io e Saito avevamo già in mente di affrontarlo e gli svelai il nostro piano.

“Sappi che vi aiuteremo anche noi” affermò Tsubasa a nome suo e di tutti gli altri.

“Sapevo di poter contare su di voi, ma vi avverto che non sarà una cosa facile, sarete in pericolo di vita e se non ve la sentite di rischiare tanto potete tirarvi indietro subito, nessuno vi obbliga”.

“Natsume, anche noi vogliamo salvare Mikan, è una nostra amica e ci ha sempre aiutato nel momento del bisogno, questa è un occasione per ripagarla di tutto quello che ha fatto per noi, eppoi non possiamo permettere a Persona di passarla liscia, ha rapito una ragazza e vuole sfruttare te o vostro figlio per scopi malvagi, non possiamo di certo restare con le mani in mano sperando che la cosa si risolva da sola”.

Ruka aveva fatto un bel discorso, non c’è che dire, ma ora era arrivato il momento di organizzarci.

Non potevamo perdere tempo.

Mancavano circa 10 ore all’ora designata e bisognava sincronizzarci tutti al meglio.

 
…………………………………………………………………………………………………………
 

 
Il piano era stato ideato. Tutti erano disposti ai propri posti. Ruka era sopra un albero in modo da poter controllare tutta la foresta insieme ai suoi fedeli animali.

Saito si era nascosto sotto terra e sarebbe sbucato fuori al momento opportuno prendendo di sorpresa Persona.

Hotaru aveva creato delle ricetrasmittenti invisibili e delle specie di spille a scopo di GPS in modo da conoscere sempre la posizione di tutti.

Tsubasa si era attaccato alla mia ombra con una sua nuova tecnica ed era diventato una parte di essa. Appena giunti davanti Persona il suo ruolo era quello di andare a liberare Mikan, passando di ombra in ombra senza farsi scoprire.

Io, sostanzialmente, dovevo solo parlare con lui, distrarlo per permettere a Tsubasa di liberare Mikan e, naturalmente, ucciderlo per tutto quello che aveva fatto. Troppe volte i suoi crimini sono stati impuniti ed ora non poteva passarla liscia.

In un certo senso ero disposto a lasciar perdere tutto quello che avevo passato in tutti questi anni, ma avendo preso in ostaggio Mikan e con lei nostro figlio, aveva sorpassato ogni limite.

A questo punto non potevo fargliela passar liscia.

Il momento era arrivato, con passo lento mi diressi verso il luogo dell’incontro.

Lui era li che mi aspettava.

Dietro di lui intravidi Mikan legata ad un albero con delle corde spesse e sicuramente anche anti-Alice. Non che contro lei servissero a qualcosa, ma sicuramente aveva previsto che non sarei giunto all’incontro sprovveduto di qualche asso nella manica.

Mi feci avanti. D’altronde non poteva andare altrimenti.

“Sono qui, lascia subito andare Mikan” affermai con tono calmo, volevo rassicurarla in qualche modo per non farle fare nulla di avventato.
Mikan mi sorrise capendo che avevo in mente qualcosa, menomale che in queste occasioni non si faceva prendere dal panico.

“Lo vedo che sei qui, ma ancora non posso liberarla, è una sorta di garanzia, capisci? Con lei legata, non ti azzarderesti mai ad alzare quelle tue unghiacce su di me, a meno che non vuoi rischiare di perderla. Sai per essere ancora più sicuro che ne dici se la tocco senza guanti? Forse succederà qualcosa, forse no, chi lo sa, magari a lei non succederà niente, ma a tuo figlio? Non ne sono poi così sicuro. Dovremmo provare?”

Persona si sfilò il guanto e stava per appoggiare la sua mano sul ventre di Mikan che si ribellava cercando di non farsi toccare.

“Non provarci neanche!”

Mi lanciai all’attacco, non potevo aspettare. Il piano A era fallito, ma non mi importava. D’altronde non potevo restare fermo immobile, e ideare il piano B sarebbe stato impossibile, quindi passare subito al piano C era l’unico modo.

Il piano C consisteva nel far credere a persona che avevo perso le staffe e lo attaccassi non avendo nient’altro in mente, una cosa che in questa situazione, non mi era difficile nemmeno fingere.

Lanciai una palla di fuoco per dividere Persona da Mikan.

“Vuoi combattere? Combattiamo, ma lascia stare mio figlio fuori da tutto ciò!”

“Sai ho sempre sperato di averti dalla mia parte, ma a quanto pare, con questo tuo carattere, non cadrai mai a i miei piedi, che grande spreco, questo tuo bel potere poteva servire a molte cose, ma ahimè, visto che non accetti di stare dalla mia parte, non mi rimane nient’altro da fare se non ucciderti. Farti rimanere in vita ormai non ha più senso. E una volta finito con te, aspetterò con ansia che tuo figlio nasca e lo prenderò con me, lo alleverò e lo farò diventare una marionetta, proprio come dovevi essere tu”.

“Hai finito con il tuo monologo? Mi dispiace per te, ma niente di questo succederà, perché oggi tu morirai qui, fosse l’ultima cosa che faccio!”

Detto questo la battaglia ebbe inizio.

I colpi non si risparmiavano, Persona e Natsume combattevano testa a testa sfoderando i loro Alice al massimo.

Tsubasa intanto liberò Mikan.

Anche gli altri si unirono alla lotta.

Saito fece crollare un pezzo di terra facendo perdere a Persona il suo equilibrio e permettendo a Natsume di colpirlo in pieno stomaco con una lancia di fuoco che lo trapassò da parte a parte.

Persona cadde in ginocchio, boccheggiando in cerca di aria.

Stava perdendo molto sangue, ma cercò di rialzarsi in piedi per un ultimo disperato attacco.

Lanciò un ago, intriso del suo veleno, a tutta velocità verso Mikan che non fece in tempo a schivarlo e la colpì vicino al cuore.

Dopo qualche secondo si accasciò a terra. Se doveva morire, doveva portare via qualcosa di prezioso al suo carnefice.

Con questo pensiero Persona morì.

A Mikan iniziò a girare la testa e sentiva delle voci ovattate che la chiamavano a gran voce.

L’ultimo suo pensiero andò a suo figlio, non voleva perderlo e concentrò tutto il suo potere su di lui, prima di perdere i sensi.



Eccomi qui, ormai siamo giunti quasi alla fine, il prossimo capitolo sarà l'epilogo di questa storia che ha accompagnato i protagonisti in mille peripezie, sto pensando anche a fare un seguito, ma ancora non ne sono sicura, voi che ne pensate? 
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo, è molto importante ed è stato una faticaccia scriverlo. Non sono molto brava a scrivere le scene di battaglia, infatti non sono andata molto nel dettaglio e mi dispiace per questo.
Spero che recensirete in molti...
Inoltre grazie a chi segue questa storia e che aspetta i miei aggiornamenti anche se passa molto tempo l'uno dall'altro.
Alla prossima,
Kiss MatsuriGil

 

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