I'm afraid of losing you

di valert96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontri e scontri ***
Capitolo 2: *** Nuova vita ***
Capitolo 3: *** Paure ***
Capitolo 4: *** Problemi ***
Capitolo 5: *** Incubo ***
Capitolo 6: *** Devo proteggerla ***
Capitolo 7: *** Sentimenti e confessioni ***
Capitolo 8: *** Avvicinamento ***
Capitolo 9: *** 9. Salvataggio ***
Capitolo 10: *** 10. Risveglio ***
Capitolo 11: *** 11. Rivedersi ***
Capitolo 12: *** 12. Dimissioni ***
Capitolo 13: *** 13. Pensieri ***
Capitolo 14: *** 14. Addestramento ***
Capitolo 15: *** 15. Festa ***
Capitolo 16: *** Dichiarazione ***
Capitolo 17: *** Giorno libero ***
Capitolo 18: *** Confidenze ***
Capitolo 19: *** Nuova routine ***
Capitolo 20: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Incontri e scontri ***


Quando Skye entrò nella cella che conteneva il prigioniero restò sorpresa: la persona che si ritrovò davanti non era minimamente come se lo ricordava, il Grant Ward che ricordava era un ragazzone alto, muscoloso, ben curato, eretto nella sua postura fiera di eroe dello S.H.I.E.L.D. e con uno sguardo che ti scioglieva al primo incrocio.

Ma dopo gli eventi che lo avevano visto protagonista, lei era li per riportarlo al Bus anche se nessuno era d’accordo di riaverlo in squadra ma non avevano potuto obietare quando Coulson aveva detto al Team, solo lei, Simmons e May poiché Fitz era ancora in convalescenza, che Triplett se ne andava perché voleva vedere il mondo e loro avevano bisogno di uno specialista che li protegesse.

Persa nei ricordi Skye non si accorse che Ward aveva alzato lo sguardo, ma quello che vide nei suoi occhi era il più grande e completo vuoto, lui la guardò e le chiese: “cosa… ci fai… qui?” nel modo più consono possibile dato che non riusciva a parlare per le lesioni subite alla gola che stavano guarendo. “coulson mi ha mandata a prenderti per riportarti al Bus, su avanti alzati e andiamo che abbiamo una missione”. Lui la guardò e “ Dammi una mano ad alzarmi, non riesco a stare in piedi da solo” lei lo guardò con un misto di odio, disprezzo e pietà, ma si avvicinò e gli prese un braccio e se lo mise sulle spalle. 

Nel momento in cui si toccarono e i loro sguardi si incrociarono rivede i loro baci davanti agli occhi e fu sicura che anche per lui era così, poi lei distolse lo sguardo.  Si rese conto che era dimagito molto, era emaciato, la barba era cresciuta perché gli rendesse il viso ispido e le forze gli mancavano così che lo dovette portare di peso fuori dalla cella e avviarsi verso il Bus.

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Capitolo 2
*** Nuova vita ***


2. Nuova vita
Da quando era tornato sul Bus Ward aveva ripreso peso e tono muscolare ora riusciva perfino a stare in piedi da solo, ma spesso doveva sedersi a riprendere fiato. Simmons con un’operazione molto ben riuscita alla laringe era riuscita a farlo tornare a parlare. Sia lei che Fitz l’avevano perdonato per le sue azioni, poiché avevano capito che l’aveva fatto per tenerli lontani da Garrett.

L’unica che ancora faticava a sopportarlo era Skye perché credeva che avesse mentito con i suoi sentimenti verso di lei, e una sera si ritrovò a parlarne con Simmons: “come va fra voi due, ho notato gli sguardi che vi lanciavate oggi finchè vi allenavate.” Skye si sorprese ad arrossire “di quali sguardi parli scusa?” “oh non fare la finta tonta,  ho visto come vi mangiavate con gli occhi entrambi, su dimmi la verità .” “oh non c’è nulla da dire erano sguardi di sfida non quel tipo di sguardo che pensi tu e poi dopo quello che ha fatto i miei sentimenti sono cambiati.” Ma Skye era diventata brava a mentire e lei stessa sapeva che quella bugia non avrebbe retto a lungo. Simmons alzò gli occhi al cielo e concedò l’amica per il lavoro da sbrigare.

Ward che aveva sentito l’ultima parte della conversazione dalle scale, si dovette appoggiare al corrimano, un dolore sordo gli aveva mozzato il respiro, le mani gli tremavano, il suo cervello continuava a ripertergli la stessa frase : i suoi sentimenti sono cambiati che ti aspettavi?. Simmons sentì un sospiro irregolare e quando si affacciò vide lo sguardo allucinato di Ward, lei lo chiamò e lui alzò la testa. “cosa c’è Ward?” “non riesco a respirare, aiutami per favore”.

Angolo Autrice:         
Ciaoooo Spero vi piaccia questo capitolo :) recensite mi raccomando

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Capitolo 3
*** Paure ***


Paure
Quando Simmons salì sulle scale Ward si aggrappò a lei e si lasciò trascinare nel laboratorio. “Ward spiegami chiaramente cosa senti” “Le mani… le mie mani…con queste… ho ucciso… “ “Ward calmati, devi calmarti se no non possiamo risolvare questa cosa, ok?”. Quando gli occhi di jemma si posarono nei suoi vi trovò il dolore  più grande che avesse mai visto, così sentendo il suo respiro affannato, le mani che tremavano e le parole sconnesse capì che stava avendo un’attacco di panico.

Pochi minuti dopo Ward stava meglio grazie ad un’inizione di antidepressivo, e adesso Simmons gli stava spiegando cosa gli era accaduto così che se gli accadesse ancora saprebbe cosa fare,  ma ad un certo punto Simmons affermò “dobbiamo capire cosa li fa scattare” e così iniziò a porgli alcune domande.

Ma alla fine Ward dovette dire la verità e alla domanda “cosa stavi facendo prima che comparissero i sintomi?” dovette ammettere “ero sulle scale per venire in laboratorio a cercare Fitz per chiedergli una cosa e mi sono bloccato dove mi hai trovato e ho sentito cosa stavate dicendo tu e… Skye”. Simmons gli chiese quali parole avessero fatto scattare quella reazione e lui le rispose “Skye… ha detto che… i suoi sentimenti per me sono… cambiati”.
 
 
Angola Autrice:
So che il capitolo è un corto però , spero che vi piaccia comunque e mi raccomando recensite. A presto

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Capitolo 4
*** Problemi ***


Dopo il primo attacco Ward ne aveva avuto un altro, ma per non essere buttato fuori dalla squadra non aveva parlato con nessuno tranne che con Jemma, ed ora si stavano preparando per una riunione con il team per la prossima missione.
 
Coulson prese la parola”abbiamo ricevuto delle segnalazioni di persone scomparse all’improvviso, Fitz vuoi mostrare ai tuoi colleghi i video che lo provano.” Fitz toccò il tavolo olografico e apparvero i video: mostravano persone al lavoro, a casa, per strada che venivano  prese da alcune persone vestite di giallo e portate via. “Abbiamo scoperto” disse Fitz “che queste persone vengono rapite a coppie e che sono tutte collegate tra loro nel loro passato: l’Hydra.” Tutti i loro sguardi erano fissati su Ward, chi preoccupato chi accusatorio. “e dopo cosa ne fanno?” domandò Skye; alla sua domanda rispose Coulson “Una persona della coppia normalmente la donna o il più giovane la rilasciano dopo un giorno, mentre la seconda persona della coppia viene rilasciata dopo tre giorni torturata e svenuta in un parco nelle vicinanze della cattura.”
 
 “Abbiamo avuto modo di interrogare alcuni dei rapiti e le prime persone interrogate hanno detto di aver dovuto dare inizio alla tortura e poi sono state messe K.O ed essersi ritrovati nei parchi, mentre le seconde persone rilasciate hanno detto di aver ricevuto domande su l’ultimo capo e gli ultimi esperimenti prima che lo S.H.I.L.D. eliminasse l’organizzazione.” Ward iniziò a valutare cosa significasse questa situazione e quindi chiese “e quindi il nostro compito quale sarà?” Fitz prese la parola “abbiamo trovato una sorta di lista di questi rapitori e guardate i prossimi nella lista chi sarebbero.” Davanti ai loro occhi apparsero il viso di Ward e Skye i quali si guardarono e capirono cosa sarebbe successo e Skye diede voce ai loro pensieri “Quindi io e lui dovremmo fare da esche per fermare questa organizzazione?” “ se non volete ovviamente non ci andrete e proveremo al solito modo” aggiunse Jemma preoccupata per le condizioni di Ward poiché in quel momento si rese conto del suo sguardo e delle sue mani tremanti. Ma lui ripresosi subito dal suo stato sussurò “scusate devo andare a rifletterci vi darò una risposta a breve.”
 
 Uscito Ward la riunione si sciolse e Skye rimase con i suoi pensieri era sotto shock non è da lui pensò lui che ha sempre avuto il completo controllo sulle sue emozioni, un tale controllo che quasi gli impediva di confessarmi i suoi sentimenti.  oh che sto farnticando lui stava solo fingendo. Ma nel suo profondo sperava che lui non avesse mentito.
 
Provò ad andare a cercarlo per chiedergli spiegazioni e si bloccò vicino alla sala relax captando un discorso tra Fitz e Simmons “sono preoccupata per lui hai visto la sua faccia?” “era sconvolto Jemma è normale dopo una notizia del genere, chi non lo sarebbe?” “oh Fitz, tu non capisci il motivo per cui si è sconvolto in questo modo” “oh andiamo avrà semplicemente paura che lo gettiamo in pasto ai leoni” “Fitz sei sempre così ingenuo, non capisci è per Skye vedi un paio di giorni fa ha avuto un attacco di panico dovuto a un discorso che ha sentito fra me e lei ed ora ha paura che le faranno del male.”
Skye che aveva sentito tutto pensò che avrebbe dovuto parlare con Ward al più presto.
 
 
Angolo autrice:
Ciaoo miei  Followers?? Questo capitolo è stato difficile da scrivere, comunque non preoccupatevi presto tutto verrà dissipato nel frattempo recensite e continuate seguirmi

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Capitolo 5
*** Incubo ***


Incubo
“Si farò da esca” disse con decisione Skye guardando i suoi compagni di squadra e fissando i propri occhi in quelli di Ward “solo se si offre anche lui” disse indicandolo. Ward sbiancò al solo pensiero di metterla in pericolo nuovamente ma si fece forza e disse “Ok ci sto dato che è solo colpa mia se ci troviamo in questo casino” sbalordendo tutti.
La sera prima della missione Skye non riusciva a prendere sonno quindi decise di farsi una camomilla, quando sentì un rumore strano provenire dalla zona cuccette, così decise di avvicinarsi e capire da quale provenisse ma all’improvviso si bloccò quando vide Simmons uscire dalla sua e chiederle “l’hai sentito anche tu?” Skye annuì piano per non svegliare nessun’altro e le chiese “da quale proviene?” La scienzata imbarazzata ammise “Fitz era ancora sveglio e… stavamo parlando e si è addormentato nel mio letto.”
 
La ex Hacker per niente sorpresa disse “ooook poi Coulson e May sono usciti” un altro rumore simile ad un grugnito arrivò distintamente a loro e capirono che arrivava da Ward.
 
Quando entrarono l’uomo si muoveva nel sonno, con il fiato corto, urlava e parlava nel sonno “no…non…non pu puoi, lasciala andare mollala, no S… Skye mi dispiace” le due ragazze colpite dal tono della voce di Ward capirono che era preda di terribili incubi, così Skye avvicinandosi lentamente provò a svegliarlo ma non riusciva a toccarlo che lui si dimenava urlando di lasciarlo andare,  alla fine la ragazza si avvicinò all’orecchio e gli sussurrò “Ward segui la mia voce, so che la senti, sei al sicuro” gli occhi del giovane si spalancarono all’improvviso  e guardò le due giovani preoccupate.
 
Simmons dopo essersi accertata che i il suo collega stesse bene  tornò nella sua cuccetta, lasciando i due ragazzi soli, Ward seduto sul letto con le mani sul viso e Skye in piedi appoggiata alla parete dietro di se, “sei preoccupato per la missione?” la voce di Skye ruppe il silenzio. Ward attraverso le mani disse “Non per la missione, ma per te… per quello che potrebbero farti…Skye ti prego promettimi che qualsiasi cosa succederà cercherai di scappare e di metterti al sicuro.” Il ragazzo si era alzato dal letto finchè parlava, ora erano l’uno di fronte all’altro. Skye lo guardò e con tono sicuro gli disse “non posso prometterti nulla, ora però è tardi meglio andare a dormire che domani sarà una giornata… difficile” detto questo uscì dalla porta e si diresse nella sua cuccetta.
 
Angolo Autrice:
Ciao miei Agenti spero vi piaccia il Capitolo e preparatevi i prossimi saranno al cardiopalma.
Infine ringrazio Lilian Potter in Malfoy per le belle parole spese per me.

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Capitolo 6
*** Devo proteggerla ***


Devo proteggerla
La mattina seguente Skye si svegliò e trovò un bigliettino sulla porta il quale recava scritto:quando vedi il messaggio raggiungici in laboratorio, il Team, Skye a malincuore si alzò e si preparò.

Quando arrivò in laboratorio erano tutti li che l’aspettavano “bene possiamo cominciare” disse Coulson quando Skye si accomodò, “la missione si articolerà in questo modo Tu e Ward ora indosserete i Gps-Video in modo che così riusciremo a rintracciarvi, poi sarà il turno di Fitz-Simmons che analizzeranno ogni cosa che riuscirete a trasmettergli attraverso gli auricolari, tutto chiaro fino a qui?” domandò l’uomo guardando il team, i ragazzi annuirono “ok, Ward ti ricordo che abbiamo bisogno di informazioni quindi evita di ucciderli, a meno che non sia assolutamente necessario” l’uomo annuì, “bene ci troviamo qui fra un’ora per le ultime osservazioni, ora potete andare.”

Ward fu il primo ad uscire dalla stanza, perso nei suoi pensieri devo trovare un modo per proteggerla, se devono torturarci dovrò essere io ad essere torturato.

Un ora più tardi Skye e Ward con auricolari e Gps-Video stavano facendo “jogging” in un parco e ad un certo punto Skye si rese conto che erano seguiti quindi si voltò verso Ward e da sopra una spalla gli urlò “fai una gara?” lui la guardò stranito così lei rallentò il passo per affiancarsi al compagno “siamo seguiti, stai al gioco non dobbiamo fargli capire che sappiamo le loro intenzioni, quindi” “dai” urlò “non fare il pappamolle “ lui la guardò e le disse “non credo che riuscirai a superarmi” la ragazza ridendo “oh avanti, non rompere su “ così iniziarono a correre seriamente ma ad un certo punto da un’albero spuntò un uomo ma Skye non se n’era resa conto così gli finì fra le braccia e così iniziò ad urlare “Ward, Ward aiuto aiutami” il ragazzo più veloce che potè verso la voce della ragazza, lui però venne preso di spalle e tutto divenne buio.

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Capitolo 7
*** Sentimenti e confessioni ***


7. Sentimenti e confessioni
Quando Skye si svegliò, realizzò che si trovava in una cella con una finestra minuscola, era seduta su una brandina, e di fronte ad una cella ve n’era un’altra dalla quale gli arrivò una voce familiare “Ti sei svegliata finalmente, dormigliona” la ragazza trasalì e voltandosi si alzò e andò verso la porta della cella dalla quale arrivava una piccola luce e si rivolse a Ward “cos’è successo?” “quando ci hanno rapito ci hanno stordito con qualcosa e ci hanno portato qua” il ragazzo parlando si era avvicinato alla luce rivalandone il viso pieno di botte e tagli e un’occhio gonfio così Skye si portò una mano alla bocca per non urlare ma con voce incrinata gli chiese “cosa ti hanno fatto?” “oh questo non è niente, quando mi sono svegliato mi hanno dato una sorta di benvenuto.”

Ad un certo punto entrarono tre uomini e aprirono entrambe le celle e portarono i due ragazzi in una sala, uno dei tre uomini prese la parola “Bene, io sono Walter volevo solo dirvi che: adesso che vi abbiamo presi non faremo come con le altre persone che abbiamo rapito” Skye senza farsi notare azionò il video-gps finchè l’uomo parlava, Ward se ne rese conto ma restò impassibile “cosa intendi che non farete come con le altre persone?” “ora lo vedrete” uno dei tre uomini tirò su Ward, gli mise delle manette ai polsi e iniziò a schiaffegiarlo, prenderlo a pugni e calci quando ad un certo punto si fermò per lasciar parlare Walter “Bene Skye vorremmo solo delle piccole informazioni da voi e finchè tu non parlerai noi lo picchieremo e viceversa” e ripresero a percuoterlo finchè ad un certo punto “lo ucciderete così” urlò Skye correndo verso Ward ma venne fermata da Walter che con una mano che le afferrò il braccio “se vuoi che smettiamo, dovrai dirmi il motivo per cui l’Hydra ti voleva così tanto” Skye guardò Ward malconcio e pesto e con un sospiro guardò Walter dritto negli occhi e gli disse “sono uno 0-8-4.”

Dieci minuti dopo Skye si precipitò su Ward “perché…perché glielo hai… glielo hai detto?” “preferivi che ti uccidessero di botte, comunque dopo da quello che ho capito toccherà ancche a te una decisione difficile” gli uomini gli avevano lasciato una cassetta del pronto soccorso con la quale si prese cura dell’uomo durante queste operazioni l’uomo seguiva ogni movimento con il suo sguardo e ad un certo punto le disse “non abbiamo più parlato di quello che è successo durante… sai…” Skye abbassò lo sguardo su di lui e si fermò “oh Ward, adesso lo tiri fuori questo discorso con tutti i momenti che avresti avuto?” il ragazzo spaventato da tutto questo impeto cercò di prenderle la mano ma la ragazza la sfilò a “io… sentivo realmente quei sentimenti per te … quelli che ti ho amesso” la ragazza aprì la bocca per rispondere a quell’affermazione, ma la porta si aprì dietro di loro e venne trascinata via da Ward, il quale cercò di rimettersi in piedi per provare a difenderla ma crollò sul pavimento spossato dalle ferite riportate.
 
Simmons stava esaminando delle prove delle persone scomparse per non pensare ai due ragazzi che erano stati rapiti quando ad un certo punto uno schermo si accesse e gli mostrò un Ward massacrato di botte tenuto fermo da un’uomo a lei sconosciuto, così corse a chiamare il resto del team perché vedessero e sentissero così tutti riuniti in laboratorio sentirono un’uomo che diceva loro cosa volesse poi lo videro in faccia quando Skye cercò di difendere Ward, quando poi la trasmissione si interuppe Coulson si girò verso di loro “Da dove viene il segnale Gps?” Fitz lo guardò “da un piccolo paese in Texas” “bene May metti in moto che andiamo a riprenderci i nostri agenti” May annuì ma Simmons non era d’accordo infatti “ma signore andiamo la senza un piano ne niente, non crede che sia un po da sprovveduti?” “no Simmons credo nelle nostre potenzialità.”
 
Angolo Autrice:
Ciao intanto ringrazio tutti coloro che stanno visualizzando la storia.
Ho deciso di dividere in due punti di vista questa parte della storia per non lasciare da parte nessuno.
Quindi ci leggiamo al prossimo capitolo. Baci baci Agenti

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Capitolo 8
*** Avvicinamento ***


8. Avvicinamento
Quando Skye si svegliò ore dopo, si ritrovò nelle stessa stanza dove era stata trascinata dopo la cella.
 
 Era sdraita sul pavimento dolorante per le botte prese prima di svenire, di fianco c’era Ward, il quale con le ginocchia davanti alla faccia dondolava avanti e indietro e continuava a ripetere “è viva, è svenuta.”
 
Skye restò per un po a guardarlo e notò che le mani gli tremavano, così la ragazza si avvicinò lentamente e allungò una mano fino a toccare le mani dell’agente.
 
Quello che non si aspettava fu la sua reazione, scattò all’indietro in piedi e iniziò a urlare “lasciami stare, lasciateci in pace ” ma poi si rese che ad averlo toccato era stata Skye così il ragazzo si calmò e si avvicinò, le prese una mano nelle sue, ma non venne rifiutata  “sei stata brava, sai, hai resistito tanto prima di svenire” “Io ho tenuto duro” alzò lo sguardo su di lui “ma tu?”
 
Lui non riuscendo a sostenere il suo sguardo abbassò lo sguardo sulle loro mani intrecciate “è stato difficile guardarti soffrire ma non gli ho rivelato niente, sai, pensavo che fosse difficile subire torture ma oggi ho imparato che è più difficile guardare qualcuno a cui tieni finchè soffre” “Adesso hai capito perché gli ho rivelato quella cosa, ma ora il problema maggiore sarà trovare una via di uscita da questa topaia, oh aspetta” la ragazza accese l’auricolare a Ward e il suo così chiamò i compagni.
 
Dopo cinque minuti sentì la voce di Simmons “chi non muore si rivede, come state?” “doloranti probabile qualche frattura ma vivi, voi siete finalmente arrivati in fondo alla questione?” fu Fitz a rispondere alla sua domanda “si, grazie al video-gps abbiamo ricevuto delle ottime immagini del luogo, non preoccupatevi presto vi libereremo tenete duro ancora un po” così chiusero la chiamata.
 
Fitz dopo aver chiuso la chiamata si girò a guardare Jemma “speriamo che siano ancora vivi quando arriveremo la” la ragazza lo guardò e gli disse “quando gli abbiamo parlato, non si ricordavano che il gps video era ancora acceso quindi quando tornano sarà meglio non dirgli che abbiamo assistito a tutto quello che gli hanno fatto” “si e credo che dovranno stare in convalescenza un bel po quando torneranno” affermò Coulson dietro di loro.
 
Angolo Autrice:
Fatemi sapere se vi piace la storia. Baci Baci agenti

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Capitolo 9
*** 9. Salvataggio ***


9. Salvataggio
Dopo giorni di sofferenze nella stanza delle torture, Skye era quella più debilitata e Ward la guardava impotente. Ad un certo punto Skye gli si allungò vicino, gli toccò un braccio “Ward non so quanto durerà ancora tutto questo ma, ma sen…sento che no…non ce la farò a resistere ancora” il ragazzo abbassò lo sguardo sulla ragazza appoggiata a lui e la prese per le braccia; le mani che gli tremavano,  lo sguardo allucinato “Skye non dire così tu sei forte, sei sopravvissuta a degli spari avvicinati e ad un robot fuori di testa e non so cos’altro di peggio tu devi resistere per te, per il team e per me."

La ragazza alzò lo sguardo pieno di lacrime negli occhi dell’uomo, gli toccò il viso e si avvicinò ancora di più finchè a un passo dalle sue labbra gli sussurrò “mi dispiace ma dovrai imparare a fare a meno di me” e lo baciò. Ward restò sbalordito ma si riprese subito e rispose al bacio, un bacio tanto atteso da tutti, ma durò poco perché la ragazza gli scivolò tra le braccia. In quel momento Ward si sentì cadere il mondo addosso, stava perdendo la ragazza che amava e senza accorgersene iniziò a piangere e urlare di dolore.

Dopo poco entrò una delle guardie e vedendo la scena davanti a se puntò una pistola a Ward “bene vedo che la tua amichetta è morta, ora dovrai dirci tutto con le buone o con le cattive” Ward fissava il vuoto come se stesse avendo un’allucinazione e con voce esausta gli rispose “non ti dirò nulla, non ho più una ragione di vivere potresti uccidermi e mi faresti solo un favore, capisci” l’uomo innervosito caricò la pistola, in quel momento la porta dietro di loro esplose e comparvero May e Simmons, e l’uomo venne inghiottito dall’esplosione.

Ma quando le due donne entrarono si accorsero che l’uomo aveva colpito Ward allo stomaco e il ragazzo stava perdendo molto sangue ma era cosciente ancora per poco e Ward stava sussurando con voce spezzata una nenia “Skye ti amavo” e poi svenì.

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Capitolo 10
*** 10. Risveglio ***


10. Risveglio
Quando Skye si svegliò era in una stanza azzurrina, su un letto e di fianco a lei c’era Simmons addormentata sulla poltrona e May seduta su uno sgabello anche lei che sonnecchiava.

Appena si rese conto della situazione cercò di alzarsi per andare a cercare Ward ma Simmons che si era svegliata, glielo impedì “cosa vuoi fare amica mia?” l’altra la guardò addolorata “devo vedere, sapere come sta Ward” gli disse con voce rotta, l’altra la guardò scettica “lo sai vero che hai una gamba spezzata dal ginocchio in giu, due costole rotte, tagli e abrasioni ovunque?” la ragazza rimase sconvolta “guarirò vero? Potrò ancora camminare?” “pare di si ma dovrai avere pazienza, comunque a Ward hanno sparato allo stomaco” “c’è un ma vero? Lo sento nel tono della tua voce.”

“Si c’è un ma” le rispose May “vedi sta perdendo la testa: urla, si dimena, vede cose che non ci sono, non mangia, hanno dovuto sedarlo per prestargli le cure mediche” la ragazza guardò le due donne che gli stavano parlando e gli chiese “in che senso vede cose che non ci sono?” “vedi” le disse Simmons “quando si è svegliato gli stavano estraendo il proiettile dallo stomaco e credeva di averti tra le braccia, ha provato a proteggerti e ha iniziato a urlare: lasciateci andare basta andatevene e ha picchiato i medici che lo stavano medicando, abbiamo dovuto intervenire io e Fitz a calmarlo così nel frattempo l’hanno addormentato, Skye ora dovresti riposarti sei ancora molto debole.” May di soppiatto le aveva iniettato un sedativo così la ragazza si addormentò.
 
“Che sta succedendo” chiesi quando mi svegliai, a rispondermi fu Fitz “Ward sei in ospedale con un proiettile nello stomaco quindi calmati adesso e riposati”

Ad un certo punto smisi di ascoltarlo mi apparve Skye seduta vicino a me nel letto e non resistetti “come stai?” le chiesi ma invece di rispondermi mi sorrise “oh andiamo, puoi dirmelo” le dissi, ma scosse la testa così provai a prenderle la mano ma sparì.

Sconvolto mi voltai verso Fitz “dov…dov’è andata Skye, Fitz” il ragazzo mi guardò “ma Grant, Skye è ancora nella sua stanza incosciente” “no” gli urlai addosso scosso da questa rivelazione “no era qui di fianco a me” gli indicai il letto “Ward vedi era un’allucinazione” lo guardai sconvolto e mi alzai di scatto “no” urlai ancora e scaraventai a terra tutto quello che era sul mio cammino “no ti dico che era li, io non… ho… non ho… le allucinazioni.”

Avevo il fiato corto come se avessi corso per chilometri, le mani mi tremavano e Fitz mi guardò allarmato “Ward la vedi perché senti il bisogno di lei è una reazione normale” “no ti dico che era li” “oh Ward ha una gamba spezzata non si può muovere dal letto” spiazzato da quella rivelazione crollai in ginocchio e tutto fu buio

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Capitolo 11
*** 11. Rivedersi ***


11.Rivedersi
Un mese dopo Skye riusciva a stare in piedi, i medici le dissero che era un buon progresso, ma che per camminare doveva avere pazienza, costanza e  fare terapia. Durante le sedute di ginnastica per rinforzare la gamba il pensiero gli correva sempre a Ward. Non chiedeva più di poterlo vedere perché nessuno glielo permetteva. Così decise, che appena gli avessero permesso di andare da sola dalla stanza alla palestra e viceversa sarebbe andata da Ward.
 
“Dov’è Skye?” era la solita domanda che Ward poneva a tutti quando gli andavano a fare visita. Quella mattina l’aveva posta a Simmons, la ragazza seduta sulla sedia di fianco al letto alzò gli occhi dal libro che stava leggendo e lo guardò negli occhi “Ward mi dispiace ma sei ancora troppo debole per vederla” lui fissò il muro di fronte per alcuni secondi poi con voce bassa “non vuole vedermi” la ragazza sorpresa dal tono distrutto dell’uomo gli prese una mano “non devi dire così, perché non è vero ti pensa sempre, chiede sempre di te e Ward mi ha parlato di una cosa successa tra voi due durante il rapimento” “si né pentita non è vero?” disse con voce spezzata. La ragazza esasperata lo guardò e gli disse tutto “oh Ward non fare la vittima lei ti ama me l’ha detto ma non viene da te perché glielo impediscono non perché non vuole.”
 
Il giorno che tanto aspettava Skye era arrivato, quando quel pomeriggio si congedò dal suo istruttore, con la sua fedele stampella si avviò verso il reparto di degenza maschile, il cuore le martellava contro la cassa toracica, guardò da ogni finestra che dava sulle camere, finchè non trovò quella che cercava.
Aprì piano la porta Ward era ammanettato al letto, perché come le aveva spiegato Simmons aveva provato più volte ad andare da lei e si era strappato i punti, i tagli sul viso stavano sparendo, riuscì a guardarlo per un po perché non si era accorto di lei così si avvicinò al letto per farsi vedere.
 
Quel pomeriggio Ward non aveva ricevuto visite quindi si stava riposando, quando ad un certo punto sentì dei passi, così girò il viso nella direzione del rumore e si trovò davanti Skye “ciao robot” lo salutò la ragazza sedendosi sulla poltrona di fianco al letto con la gamba ingessata alzata, “cia… ciao” non riusciva a parlare dall’emozione che sentiva nel rivederla “come stai?” gli chiese lei “meglio ma non vogliono farmi andare via” “lo so perché dicono che sei mentalmente instabile giusto?” “Simmons?” “gia” gli rispose la ragazza, dopo qualche minuto si alzò “scusa devo andare, ma tornerò lo prometto tu mi raccomando niente pazzie così ti dimettono ok?” il ragazzo la guardò “prometto.”

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Capitolo 12
*** 12. Dimissioni ***


12. Dimissioni
 
Skye riuscì a tornare alla sua camera senza farsi scoprire, si sedette sul letto, si svestì ed entrò in doccia lasciando fuori la gamba rotta.
 
Dopo la doccia si era seduta sul letto con i capelli ancora nell’asciugamano, quando entrò Simmons le tolse l’asciugamano dalla testa, prese una spazzola e iniziò a snodargli i capelli. La ragazza si bloccò quando entrò May e le si accostò all’orecchio e gli sussurrò qualcosa che la fece sorridere, poi si rivolse a Skye “un’uccellino mi ha detto che la gamba sta migliorando molto” e May aggiunse “e forse entro un mese potrai gia camminare senza la stampella” l’amica si girò a guardare con occhi commossi le donne più importanti della sua vita e le abbracciò ringraziandole del sostegno.
 
Due settimane dopo il loro primo reincontro Ward e Skye avevano trascorso ogni momento possibile insieme, parlando di ogni cosa o quasi, sdraiati sul letto di Ward  conoscendosi sempre di più; ma nessuno dei due aveva accennato al bacio durante la prigionia come se avessero un tacito accordo di aspettare il momento giusto per parlarne.
 
Quel giorno Ward era più allegro, notò Skye guardandolo sorriderle per l’ennesima volta “cos’è tutta questa felicità, robot?” “Hanno notato dei miglioramenti in me, così hanno deciso di lasciarmi tornare al Bus, anche se dovrò tornare due volte alla settimana per i controlli di routine.” La ragazza lo abbracciò senza pensarci “ma è grandioso Grant, sono molto felice per te” il ragazzo non provò nemmeno a liberarsi dall’abbraccio notò per la prima volta che stava bene con Skye come con nessun’altro e le disse “l’altro giorno Simmons mi ha dato la notizia, inoltre mi ha chiesto di aiutarti con gli allenamenti, quindi ci vedremo comunque ogni giorno” “oh come ai vecchi tempi” esclamò Skye “mi dispiace Grant devo andare se no si insospettiranno, anche se credo che Simmons sappia più di quello che credo.”
Grant annuì, Skye si girò e fece per dargli un bacio sulla guancia ma l’uomo si girò e la baciò sulle labbra.

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Capitolo 13
*** 13. Pensieri ***


13. Pensieri
Quando Skye si scostò, guardò l’uomo per un istante poi gli sorrise furbescamente, si accostò al suo orecchio “sbagliato mira?” poi lo baciò velocemente sulle labbra senza lasciargli il tempo di rispondere e uscì dalla stanza lasciando l’uomo imbambolato.
 
Due giorni dopo, quando Skye si recò in palestra per gli allenamenti, si perse nei suoi pensieri lui mi ha baciata, io l’ho baciato,io lo amo, ma lui? Certo mi ha baciata ma non vuol dire che mi ami, magari era solo una prova. Oh è così difficile capirlo non parla mai dei suoi sentimenti, accidenti a lui. Così persa ogni spavalderia dei giorni precedenti si avvicinò all’ ascensore e schiacciò il pulsante del piano palestra.
 
Ward non riusciva a togliersi dalla mente la sensazione delle labbra di Skye sulle sue,  erano stati due giorni di inferno non potendo ne vederla ne parlarle. Simmons gli aveva dato delle precise indicazioni: Controllare Skye che facesse gli esercizi di riabilitazione ed iniziare ad addestrarla senza preamboli come agente dello Shield.
 
Quando Skye entrò in palestra Ward stava correndo sul tapis roulant, ma l’uomo non si accorse di lei, o così credeva, quindi iniziò gli esercizi di allungamento per la gamba, dopo circa un quarto d’ora si spostò sugli attrezzi di rinforzo alla muscolatura. Erano sopra un rialzo alto circa due metri, la ragazza con fatica salì la ripida scaletta per arrivare in cima al rialzo, si allungò oltre il bordo per afferrare la sbarra ma una mano le scivolò e perse la presa anche con l’altra per il peso della gamba rotta e iniziò a cadere nel vuoto e pensò che sarebbe morta così strinse gli occhi, ma invece di sfraccellarsi al suolo si ritrovò tra le braccia sicure di Ward.

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Capitolo 14
*** 14. Addestramento ***


14. Addestramento “E’ tutto apposto, non vedo il motivo di tutta questa preoccupazione” osservò Simmons riponendo lo stetoscopio nella cassetta del pronto soccorso. Dopo la caduta Ward aveva obbligato Skye ad andare da Simmons per vedere se tutto era apposto. “ne sei sicura?” chiese per l’ennesima volta Ward “oh Grant basta ha detto che sto bene perché non fidarsi non ci… non ti mentirebbe mai!” disse Skye spazientita “ e poi Ward, Jemma non sa mentire e se non ti rassicura questo credimi è la migliore biochimica che io conosca” aggiunse Fitz.

Ward rassicurato uscì dal laboratorio, Fitz preoccupato per l’amico lo seguì e lo fermò in corridoio “cosa c’è Grant ti vedo turbato ultimamente?” Ward si voltò verso l’amico “nulla Leo, non preoccuparti” “oh certo si, comunque se hai bisogno di sfogarti” gli disse Fitz “solo sappi che io ci sono” aggiunse il ragazzo.

“come mai Ward è così paranoico? Prima avreste continuato gli allenamenti fino allo svenimento. È cambiato qualcosa tra voi due?” indagò Simmons. Skye abbassò lo sguardo sulle sue mani e arrossì, l’amica se accorse “oh mio… oh mio dio sei arrossita. Su avanti racconta” “non è…” deglutì Skye “non è cambiato nulla” “oh non raccontarmi balle amica mia, dai se non a me a chi lo dirai?” Simmons mise il broncio “oh e va bene. Ci sono stati” disse Skye “dei baci rubati  ma non è niente” Simmons saltò in piedi sulla sedia “tu li chiami niente dei baci, cavolo Skye sono dei passi importanti, ne avete parlato?” Skye guardò l’amica “lo sai com’è lui, ma non credo di interessargli in quel modo.” Simmons alzò gli occhi al cielo “se lo dici tu, comunque voglio sapere se succederà dell’altro, ok?” Skye l’abbracciò “grazie di capire, comunque ok.”

Giorni dopo Simmons levò il gesso a Skye e lo cambiò con una semplice fasciatura che doveva portare solo durante gli allenamenti come le aveva spiegato, così Skye tornò in palestra ad allenarsi senza più impedimenti.

Ward la stava aspettando perso nei suoi pensieri dobbiamo parlare di quello che è successo, devo provare a spiegarle come stanno le cose, ma se mi respingesse, alla fine l’ho provocata io magari non prova la stessa cosa quando Skye entrò si riscosse dai suoi pensieri. Così si avvicinò alla ragazza, le fasciò le mani e se le fasciò “perché ti stai fasciando le mani?” gli domandò Skye, il ragazzo le si avvicinò pericolosamente all’orecchio e le sussurrò “Sai pensavo di provare ad iniziare con il combattimento corpo a corpo” la ragazza lo fissò per alcuni secondi “ok va bene, quindi adesso cosa dovrei fare?” l’uomo la guardò e le disse “va bene allora adesso prova a colpirmi con tutta la tua forza” Skye cercò di colpirgli il viso ma lui parò il cuo colpo con una mano, le afferrò il braccio e la spinse sul materassino appogiandosi sopra con tutto il peso “hai perso, riproviamoci” Skye stavolta provò con pugno allo stomaco anche stavolta finì sul tappettino.

 L’allenamento durò un’altra ora poi i due ragazzi si andarono a cambiare, Skye aspettò che Ward finisse, nel frattempo si tolse la fasciatura dalla gamba e Ward la raggiunse e uscirono insieme “Combatti proprio da donna sai?” scherzò Ward, “oh Ward andiamo è quello che sono” gli rispose Skye “ Oh adoro le ragazze che si lasciano salvare” le disse Ward “oh credi che mi lascerei salvare? Bhe hai sbagliato persona” gli rispose Skye sorridendogli e tirandogli un pugno affettuoso sulla spalla, quello che Skye non poteva aspettarsi fu la sua reazione gli afferrò la mano con gli aveva tirato il pugno e la attirò a sé e la abbracciò.
 

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Capitolo 15
*** 15. Festa ***


15. Festa
“Perché?” gli sussurrò all’orecchio Skye, allungando le braccia al collo dell’uomo, Ward gli appoggiò le labbra all’orecchio “io…io non riesco più a controllare i miei sentimenti come facevo prima, capisci?” la ragazza si allontanò un po e alzò lo sguardo sul viso di Ward e vi trovò un’espressione sconvolta “no, non capisco, non capisco perché dovrebbe essere così strano che tu, caro robot d’acciaio provi qualcosa, dopotutto sei umano, È normale.” I due ragazzi si fissarono per alcuni secondi, poi Ward spinto dalle parole di Skye si avvicinò piano piano alle sue labbra ma quando era quasi ad un soffio furono interroti dal suono dei telefoni che li informava che avevano una nuova missione, quindi di andare in laboratorio per i dettagli.
 
Giunti in laboratorio Coulson li informò che grazie agli interrogatori ai sequestratori di Ward e Skye avevano scoperto che l’Hydra stava cercando nuove reclute. Li informò inoltre che quella sera stessa avrebbero dato una festa, alcuni membri del team avrebbero dovuto entrare sotto copertura e individuare i membri dell’Hydra da arrestare. “Però nessuno di voi saprà la parte che avrete in tutto ciò quindi sui vostri cellulari vi verranno inviate tutte le informazioni, per ora andate a riposare” gli disse Coulson, “ma come faremo a comunicare se non sapremo chi è chi?” domandò Skye “oh non ci sarà nessun problema, avrete degli auricolari speciali che trasmetteranno i pensieri di chi verrà in missione con voi” gli rispose May.
 
Quando Skye si trovò sola nella sua stanza i pensieri la sommersero chissà cosa voleva dire con quel discorso sui sentimenti e poi perché era così sconvolto? I suoi pensieri furono interrotti dal suono dell’arrivo di un messaggio. Il messaggio arrivò a lei, a Ward, a Fitz e a Simmons: Skye sarebbe stata una danzatrice del ventre, quindi concluse che la festa sarebbe stata a tema orientale, Ward un cameriere, Fitz il dj e Simmons l’accompagnatrice ai tavoli.
 
Skye prima di entrare in scena aveva scoperto che se i clienti l’avessero voluto gli avrebbe dovuto fare un balletto privato, giuro che se scopro chi me l’ha fatto fare lo prendo, lo lego ad una sedia e lo affogo, una risata risuonò nella sua testa ragazzi, davvero non è divertente, comunque una delle danzatrici del ventre credo sia una dei nostri amici  aggiunse la ragazza anche qui ai tavoli ho visto dei visi abbastanza noti pensò Ward e poi aggiunse oh ragazzi un po più di impegno vi ho gia scoperti Simmons sorridi di meno, Fitz metti il pezzo di Skye e si Skye so che sei una danzatrice quindi adesso impegnati e metti più cimici che puoi.  Quando la musica si diffuse nella sala Skye scese dal palco e si avvicinava agli uomini che gli dicevano i colleghi e si fermava un po con loro poi cambiava.
 
Ward rimase affascinato dai movimenti di Skye ma era molto infastidito dagli uomini che la toccavano con le loro sudicie mani, dovette fare uno sforzo grandissimo per non staccare con le sue mani gli occhi degli uomini presenti in sala, ma poi Skye gli si avvicinò e gli mise un bigletto in mano una di queste sere potremmo uscire solo io e te poi gli mise le mani sul petto e lo spinse via, rallegrato dal biglietto si calmò e si allontanò per tornare al Bus come gli era stato detto.

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Capitolo 16
*** Dichiarazione ***


16. Dichiarazione
Quando uscirono dal club, Skye, Fitz e Simmons, stavano ancora ridendo per l’espressione che aveva dipinta in volto un signore a cui Skye aveva fatto un ballo; raggiunsero a piedi il Bus ognuno perso nei propri  pensieri, Fitz e Simmons mano nella mano stavano progettando un pic-nic chissà dove e a Skye era appena arrivato un messaggio da Ward ci vediamo in camera mia appena hai finito ho bisogno di parlarti.
 
Appena arrivati al Bus Skye andò in camera sua a lavarsi via il trucco e cambiarsi i vestiti da danzatrice del ventre con una tuta, poi aspettò che Fitz e Simmons andassero a dormire, entrò lentamente nella cuccetta di Ward.

L’uomo era disteso sul letto con le braccia dietro la testa quando sentì la porta aprirsi si girò “siete tornati, com’è andata?” Skye sorrise “Bene apparte qualche vecchietto troppo espansivo, siamo riusciti a piazzare tutte le cimici adesso speriamo solo di smascherarli” finchè parlava le loro mani si intrecciarono, “cos’è tutta questa urgenza, non potevi aspettare domani mattina?” gli chiese dolcemente Skye, l’uomo a quelle parole si prese il viso tra le mani e poi molto lentamente parlò “vedi, io provo questi sentimenti per te, che non ho mai provato per nessun’altro, e vorrei davvero stare con te ma ci sono dei problemi: primo non si possono avere relzioni con i colleghi e secondo non posso farmi distrarre dai sentimenti in missione” Ward tacque in attesa della reazione di Skye. La ragazza lo guardò e gli disse “va bene,almeno sei stato sincero” si alzò dal letto e uscì dalla stanza. Si diresse dove era solita andare a riflettere: all’entrata del Bus.
 
Quando era quasi giunta alle scale Ward l’afferrò per il braccio e la fermò, lei però non si girò non voleva mostrargli il suo dolore “aspetta sei andata via senza sentire il resto di quello che avevo da dirti” gli disse Ward facendole appoggiare la schiena al suo petto e portando la bocca vicino all’orecchio di Skye “e a che scopo? Per essere rifiutata per l’ennesima volta nella mia vita?” sussurrò Skye tristemente e lo sentì scuotere la testa “Skye sei troppo precipitosa, io stavo per dirti che volevo stare con te lo stesso, ma tu sei scappata via” le rispose Ward. La ragazza si girò in quell’abbraccio per guardarlo in faccia “sul serio?” domandò all’uomo che la guardava dolcemente “serissimo” le rispose “ma dovremo nasconderci” sussurrò Skye “non mi importa, voglio solo te, e comunque presto glielo diremo, ma solo quando ce la sentiremo.” La ragazza allora gli prese il viso tra le mani e lo abbassò alla sua altezza e premette con tutta la forza che aveva le labbra sulle sue, quando si staccò lo guardò e gli disse “vado a letto sono stanca, se vuoi restare un po con me fino a quando mi addormento sarei molto felice” l’uomo  annuì felice di poterla vedere dormire.
 
Il mattino dopo tutta la squadra era stata svegliata per una riunione “ieri sera avete svolto un lavoro con i fiocchi” annunciò Coulson “adesso abbiamo gia iniziato ad ascoltare alcuni di loro, quindi tra un po di tempo saremo in grado di arrestarli” il sollievo dei presenti era piuttosto palpabile “bene adesso potete andare vi concedo un giorno libero.”
 

Angolo Autrice:
Scusate l’assenza ma sono stata via un po di giorni a ferragosto, e non ho avuto il tempo di scrivere, volevo informarvi che mancano pochi capitoli alla fine ma non preoccupatevi, perchè ho gia in mente un’altra storia che vi terrà compagnia. Ringrazio come sempre la grandissima Lillian.

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Capitolo 17
*** Giorno libero ***


Alla notizia della giornata libera un sorriso si dipinse sul volto di tutti, May decise di andare a trovare la madre, Coulson prese Lola e si diresse a Chicago da Audrey, Fitz e Simmons avrebbero fatto un pic-nic nelle vicinanze in un prato, Ward lasciò detto che si sarebbe allenato in un parco nelle vicinanze e Skye disse che avrebbe passato la giornata a “rilassarsi”, così si diresse alla sua cabina.
 
Un’ora dopo, tutto il team era partito e così Skye si ritrovò a girovagare da sola nel Bus, quando ad un certo punto il cellullare vibrò per l’arrivo di un messaggio Non voglio sprecare questa giornata aveva scritto Ward, lei allora gli rispose Lo so ma non posso spostarmi da qui tutti si sono portati via un mezzo di trasporto compreso tu con la moto  gli rispose sconsolata lei “Oh che melodrammatica che sei, pensavi davvero che me ne sarei andato lasciandoti qui sola?” gli rispose la voce di Ward dietro le spalle. La ragazza felice gli saltò in braccio e lo baciò con passione, poi si staccò e lo guardò “sai magari per proteggere la copertura…” l’uomo sbuffò e la mise giù, ma non staccò le mani dai suoi fianchi “non lo farei mai dopo tutto quello che abbiamo passato, comunque ho la moto e due caschi, quindi tu adesso vieni con me e ci andiamo a rilassare” la ragazza gli sorrise e partirono.
 
Ward la portò in un parco verde, dove c’era una via che vi passava in mezzo, con gli alberi che la costeggiavano, loro si addentrarono in una zona del parco che non era molto frequentata. Dallo zaino tirarono fuori una coperta e vi si sedettero sopra vicini “facciamo un gioco!” propose Skye, “che gioco?” le chiese perplesso Ward.
 
“Dobbiamo fissarci il più a lungo possibile senza ridere” propose Skye, “Ci sto” rispose Ward. I due cominciarono a fissarsi, ma piano piano Ward le si avvicinò sempre di più fino a quando era ad un centimetro dalle labbra di Skye, questa sussurrò “Questo è barare” lui sorrise e spostò le labbra verso la guancia fino al collo di lei dove lasciò una scia di baci fino all’orecchio dove le sussurrò “scusa, ma era da tanto che volevo farlo” poi portò le mani sul viso di lei e riportò il viso davanti al suo e tornò a baciarle le labbra.
 
 “ti amo” gli sussurrò lui, lei lo allontanò per guardarlo in viso “cosa?” lui riaprì gli occhi e la guardò “ho detto che ti amo, perché cosa c’è?” gli domandò spaventato “devi esserne sicuro, io… ho paura… che mi abbandonerai per… una più adatta a te” gli rispose la ragazza abbracciandosi le gambe “come puoi pensarlo?” si alzò in piedi lui “vedi molte persone mi hanno abbandonato durante la vita e ho molta paura a fidarmi” si alzò in piedi a sua volta “come posso farti capire che non ti lascerò?” gli domandò l’uomo “non puoi, e se ci scoprissero tu potresti lasciarmi e io ne rimarrei devastata” sussurrò lei. Ward preso in contropiede non seppe cosa rispondergli e Skye andò avanti “forse sarebbe meglio chiuderla qui prima che qualcuno si ferisca” sussurrò triste la ragazza allora l’uomo la prese tra le braccia e le sussurrò nell’orecchio “non mi importa, morirei piuttosto di perderti, lo capisci verò?” lei si allontanò e annuì “grazie” gli rispose “scusa a volte perdo la testa per niente.”

Passata la crisi i due ragazzi rimasero un altro po abbracciati e a coccolarsi nel parco, poi ripresero la moto e tornarono al Bus prima che tornasero tutti, Skye andò a farsi una doccia e Ward andò in cucina a farsi un panino e ripensò al pomeriggio è spaventata che la possa lasciare, ho deciso che per convincerla dei miei sentimenti la porterò fuori a cena quando Skye uscì dalla doccia andò in cucina per fare compagnia a Ward, gli si avvicinò e gli diede un bacio molto spinto, quando sentirono dei passi, si staccarono.

Erano Fitz e Simmons che erano tornati prima dal pic-nic.

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Capitolo 18
*** Confidenze ***


Quando Fitz e Simmons si avvicinarono a loro, i due ragazzi capirono che non li avevano visti baciarsi, quindi si rilassarono.
 
 “Com’è andato il pic-nic?” domandò loro Ward, i due ragazzi arrossirono e abbassarono gli sguardi sulle loro scarpe “bene” risposero in coro “molto piccante” aggiunse Simmons che sembrò arrossire ancora di più, poi si riscosse “e tu Ward?” domandò Simmons, “Oh niente, un po di allenamenti al parco, le solite cose che faccio io” rispose l’uomo cercando di non guardare Skye.
 
La sera quando Coulson rientrò trovò il suo team in cucina sporchi di ogni tipo di cibo e che rideva come non mai, però quando lo videro si misero tutti sull’attenti, ma lui con il suo solito ghigno “oh continuate pure non preoccupatevi di me, May mi stupisco di te che partecipi a queste cose. Comunque quando avete finito pulite tutto.”
 
Quando finirono di riordinare in cucina e a turno essersi lavati, Simmons si intrufolò nella cuccetta di Skye per le loro solite confidenze notturne “hei” la salutò Skye allegra “ciao, mi nascondi qualcosa, lo so” le disse Simmons “oh anche tu, allora se vogliamo metterla così” le rispose skye. Le due ragazze si fissarono, poi scoppiarono a ridere “va bene dai, allora, progressi?” le domandò Simmons dolcemente “oh niente, si è dichiarato,  siamo stati insieme oggi, abbiamo quasi…” le rispose Skye, che si prese un pugno sulla spalla dall’amica che le disse “e me lo dici così, cavolo, pensavo non l’avrebbe mai fatto” Skye le disse di abbassare la voce “Simmons, calmati non è ancora niente di ufficiale, abbiamo deciso di andarci piano, di tenerlo segreto per il momento.” Simmons la guardò dolcemente “oh, capisco, in ogni caso comunque adesso siete… cosa siete? Amici, partner, nemici, amanti o che altro?” Skye rise “oh, non so siamo tra il amici/partner/amanti, ma parliamo di te invece, pomeriggio molto piccante, che è successo?” Simmons rimase sorpresa “Oh beh, sai si è dichiarato, ma anche noi come voi dovremo tenerlo segreto per un po.”
 
Simmons alcune ore dopo tornò nella sua stanza, così Ward si alzò per andare da Skye, incontrò Fitz che stava entrando nella cuccetta di Simmons, si bloccarono per un momento poi scoppiarono a ridere e proseguirono per la propria strada.
Quando Skye sentì delle braccia muscolose stringersi attorno a lei si sentì al sicuro, a casa, si girò verso Ward e lo baciò piano sulle labbra “sai ho appena incontrato Fitz che stava andando da Simmons” le sussurrò all’orecchio Ward, “non ne sono sorpresa” gli rispose Skye. Quella notte le due coppie dormirono così, abbracciate rassicurate di sapere che non erano i soli, le conseguenze di quel gesto le avrebbero affrontate il mattino, ora però non gli importava, gli importava solo del loro amore.
 
Angolo Autrice:
spero vi piaccia il capitolo, perché vi avviso manca poco alla fine.
A presto kiss kiss
 

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Capitolo 19
*** Nuova routine ***


Il mattino dopo Ward riuscì a sgattaiolare via dalla stanza di Skye prima di farsi scoprire, infatti pochi minuti dopo May si alzò per andare a fare yoga alla luce dell’alba. Coulson la raggiunse per fare colazione insieme, poi lui andò a correre come tutte le altre mattine, Skye aspettò che le voci si allontanassero poi andò a svegliare Simmons per fare colazione insieme ,lavarono le stoviglie e si andarono a preparare, Skye per allenarsi e Simmons per continuare a cercare informazioni per catturare altri uomini dell’Hydra.
 
Skye finchè si preparava percepiva delle sensazioni diverse dal solito, così senza aspettare Ward, si diresse al sacco da boxe per schiarirsi le idee; iniziò a tempestarlo di calci e pugni ad un certo punto sentì una mano sulla spalla e d’istinto tirò un pugno ma una mano la prese per il polso e lo fermò “bel destro” sussurrò Ward, Skye sconvolta gli disse “ oh oddio scusa ero sopra pensiero, non volevo te lo giuro…” Ward per farla smettere gli posò una mano sulla bocca “smettila, non è successo nulla, ora ci alleniamo per i combattimenti senza armi.”
 
Skye annuì, Ward provò a tirarle un pugno allo stomaco, ma lo parò, lei allora gli tirò un calcio allo stomaco ma lo parò, andarono avanti così per un bel po, poi Skye gli tirò due pugni con le due mani insieme, Ward però fu più veloce e gli afferrò entrambe le mani e gliele portò sui fianchi così erano molto vicini “non dovevi venire agli allenamenti così conciata” Skye si guardò indossava un reggiseno sportivo e dei pantaloncini corti, molto corti “non mi pareva che in passato ti desse fastidio” Ward spiazzato le rispose “questo succedeva prima, non credo che dopo stanotte mi sarà molto facile mantenere le apparenze davanti agli altri” poi la baciò velocemente prima di andare a farsi una doccia lasciandola li rossa come un peperone.
 
Per alcuni giorni fu veramente difficile per Skye mantenere le apparenze, soprattutto durante gli allenamenti, lei iniziò ad allungare la lunghezza di maglie e pantaloni, ma Ward non si conteneva, spesso si toglieva la maglia per stuzzicarla lei però era più brava di lui, lo guardava e iniziava a ridere, ma non era semplice perché ogni momento era buono per lui, per prenderla di nascosto dagli altri e baciarla, se non anche altro, ogni angolino buio, dietro le porte, non aveva limiti, un giorno furono quasi scoperti da Coulson: erano sul divano che si baciavano, ad un certo punto sentirono dei passi avvicinarsi, così si sedette sopra di lui e gli sussurrò “stai al gioco” così urlò “ho vinto io, ora dovrai lavare i piatti al posto mio per tutta la settimana” Ward la guardò spaesato, quando Coulson si avvicinò “che sta succedendo qui?” gli domandò, Skye lo guardò “vede, lui” indicò Ward “mi ha sfidata, ha scommesso di lavarmi i piatti e viceversa, che non sarei riuscita ad atterarlo, così quando non se lo aspettava l’ho attacato” Ward capendo quello che stava succedendo si imbronciò e disse “bhe se fossi stato in allerta non ci saresti riuscita” Coulson si allontanò ridendo.

Quando il pericolo fu scampato Skye sospirò di sollievo e si sedette di fianco all’uomo “per un pelo non ci hai fatti scoprire, stupido” gli sussurrò, Ward la guardò ridendo “bhe forse lo volevo” Skye si girò di scatto “che vuoi dire?” Ward scoppiò in una fragorosa risata alla reazione di Skye “credo di essere talmente sicuro di noi, che sto pensando di dare l’annuccio agli altri” Skye lo guardò e lo abbracciò e gli sussurrò “quando?” “molto presto” gli rispose Ward felice come non mai.
 
Angolo Autrice:
haha vi ho sorpresi è? Bhe preparatevi che nei prossimi giorni arriva l’ultimo capitolo, ma ho gia in programma un’altra storia, mi raccomando recensite.
Kiss kiss miei prodi

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Capitolo 20
*** Epilogo ***


Dopo quella famosa chiacchierata Skye andò da Simmons: “hey, che ci fai qui?” le domandò la scienzata “oh, avevo bisogno di parlare con qualcuno” le rispose Skye, “dimmi, cos’è che ti preoccupa?” le chiese Simmons versando un liquido verde dentro un’ampolla fumante, “non sono preoccupata, piuttosto, emozionata sai Grant vuole renderci ufficiali non so se mi spiego” sussurrò Skye, “oh” sussurrò Jemma “ma è grandioso, ommioddio” saltò in braccio a Skye “quando?” Skye se la staccò ridendo “presto, molto presto o almeno così ha detto lui” Simmons sospirò “oh sai anche io devo dirti una cosa” Skye la guardò e le fece cenno di continuare “beh vedi Leo mi… mi ha chiesto… mi ha chiesto di sposarlo” Skye aprì la bocca per dire qualcosa ma non uscì nulla, così chiuse la bocca e abbracciò l’amica.
 
Due sere dopo, stranamente, a cena si erano riuniti tutti, così Ward ne approffittò per comunicare la sua decisione al Team: “hey ragazzi devo dirvi una cosa molto importante” tutti smisero di parlare e Skye e Simmons si fecero un cenno d’intesa “vedete abbiamo avuto un periodo molto difficile, ma siamo tornati a sorridere. Vedete è un periodo che mi sono accorto di amare una persona speciale, così non voglio più mentire, ma io e Skye siamo insieme, e vorrei che fosse per tutta la vita se fosse possibile.”
 
Quando Grant tacque scese il silenzio sulla stanza, il primo a parlare fu Coulson “beh ragazzi, mi dispiace… ma lo sapevamo gia, c’è da dire che siete stati poco discreti e volevo ricordarvi che su questo aereo ci sono le telecamere, comunque congratulazioni ragazzi” il team scoppiò a ridere e May aggiunse “ce ne avete messo di tempo ragazzi, spero che per i nipotini non debba diventare vecchia” Skye arrossì e Grant l’abbracciò contento dell’approvazione.
 
Poi Skye si alzò in piedi e guardò Jemma “beh stasera non abbiamo finito, vorrei darvi una lieta notizia oltre al matrimonio imminente dei Fitz-Simmons avremo anche un bel bambino” Jemma la guardò confusa, poi “ma Skye io non sono incinta” Skye la guardò sconvolta “e allora di chi è?” “mio” sussurrò May guardandosi le mani “ci siamo riusciti e non me lo dici” la guardò Coulson.
La gioia di una nascita alliettò il Bus per molto tempo, poi il matrimonio Fitz-Simmons per Skye E Grant la vita procedeva tranquilla tra le missioni e il Bus.
 
Tutti erano felici, per il momento finchè non fosse giunta una nuova minaccia.
 
 
Angolo Autrice:
Questo era l’ultimo capitolo, spero che leggerete la mia nuova storia che arriverà presto, ringrazio tutti quelli che mi hanno seguito.
Kiss Kiss Agenti

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