The Eight Year,L'ottavo anno

di The Squad
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Preludio:un babbano ad Hogwarts? ***
Capitolo 2: *** Gufi sul molo ***
Capitolo 3: *** Niente è più come prima ***
Capitolo 4: *** Buon giorno,Diagon Alley ***
Capitolo 5: *** Un viaggio nel caos I:Ashley&Mark ***
Capitolo 6: *** Un viaggio nel caos II: Ci vediamo ad hogwarts! ***
Capitolo 7: *** Occhi d'aquila ***
Capitolo 8: *** I vostri nuovi....insegnanti. ***
Capitolo 9: *** Sotto una luna assassina ***
Capitolo 10: *** Professor Potter suona male... ***
Capitolo 11: *** L'Exodus e la gloria di Corvonero ***
Capitolo 12: *** Pistole&Incantesimi ***
Capitolo 13: *** La scoperta di Dan ***
Capitolo 14: *** Keenwit... ***
Capitolo 15: *** Lacrime sul Sangue ***
Capitolo 16: *** Verità assoluta ***
Capitolo 17: *** Incantesimi del Mondo Antico ***
Capitolo 18: *** Un Avvento Infernale ***
Capitolo 19: *** Il Cuore di Hogwarts ***
Capitolo 20: *** Nella profonda foresta ***
Capitolo 21: *** Profezie ***
Capitolo 22: *** Amore fraterno ***
Capitolo 23: *** Te lo prometto ***
Capitolo 24: *** Hardwork & Noblebirth ***
Capitolo 25: *** Confessioni alla torre e Catene sul letto ***
Capitolo 26: *** La strage di Londra ***



Capitolo 1
*** Preludio:un babbano ad Hogwarts? ***


The Eight Year  Prelude

The Eight Year

Prelude: A muggle at Hogwarts?

La professoressa McGranitt se ne stava in piedi scuotendo la testa e,tenendo fermamente strette le labbra,guardava con disapprovazione nella direzione del suo più anziano collega.
Il preside Albus Silente passeggiava,come era solito fare,nel suo studio,immerso nei suoi pensieri,senza curarsi dei numerosi sguardi incuriositi che i ritratti dei presidi precedenti gli rivolgevano.
Poi Silente si fermò e sospirando si rivolse alla responsabile della casa di Grifondoro.
<< Minerva è inutile che continui a protestare contro la mia scelta. Sai già quanto io possa essere testardo,non è vero? >>
La McGranitt allora fece per aprire le sue labbra sigillate,ma il preside la fermò con un cenno della mano per permettergli di finire
<< Posso capire le obiezioni di Severus riguardo a questa decisione,ma non le tue! Non mi sarei mai aspettato una simile resistenza proprio dalla mia amica più cara nonché direttrice della stessa casa in cui io fui educato ad Hogwarts! >>
L’espressione incorruttibile e decisa dell’anziana strega vacillò alle dure parole di Silente,ma solo per un secondo prima che Minerva riprendesse la sua classica determinazione e ricominciasse la sua protesta.
<< Professor Silente,non è una questione di casa o di amicizia questa volta…Con la situazione instabile che si è creata,ora che i babbani sanno della nostra esistenza,affrontare un rischio talmente grande mi sembra la cosa più irragionevole che si possa commettere! Un babbano ad Hogwarts? Non si è mai visto niente di simile! Gli stessi fondatori,e credo neanche Grifondoro stesso,lo potrebbero accettare. E poi davvero in questo momento non sappiamo che cosa aspettarci da questi babbani in un periodo d'insicurezza come questo… chissà che cosa hanno in mente di fare? >>
Alle animate proteste dell’insegnante di Trasfigurazione il preside rivolse il suo tipico,disarmante sorriso col quale intendeva dire che tutto era sotto controllo,sebbene molte volte non fosse affatto così.
<< Stai tranquilla,Minerva. Come ti ho già detto ho riflettuto a lungo sulla mia scelta e credo di essere arrivato alla conclusione giusta! Noi insegneremo la magia a questo ragazzino. Anche se è un babbano! Suo fratello invece è un mago a tutti gli effetti,anche se i loro genitori sono babbani. I nostri osservatori nei paraggi hanno detto che Andrew ha già dimostrato in alcune occasioni i suoi poteri magici. Sembra un ragazzino forte e in salute,potrebbe diventare un talento del quidditch se gli insegnassimo a volare…
Invece Daniel non ha alcun potere magico,un vero babbano purosangue,ma è semplicemente un genio. Nella scuola babbana che ha frequentato finora ha sempre avuto il massimo dei voti,tanto che ha tre anni di anticipo nello studio rispetto ai suoi coetanei. Si interessa di politica,scienza e altre cose che normalmente non colpiscono minimamente un bambino. Se è vero che da questo anno dovremo convivere con il mondo dei babbani,allora è opportuno iniziare adesso a far comprendere loro il nostro mondo… Daniel è senza dubbio un giovane promettente,e in questo modo non lo separeremo da suo fratello,so che sono molto legati l’uno all’altro. >>
Il sorriso di Silente era ancora in netto contrasto con l’espressione della McGranitt,che sospirando cercò di replicare.
<< Non riesco a capire comunque,perché dovremmo cercare d’insegnare la magia a chi non può nemmeno utilizzarla? No,mi dispiace ma questo è un esperimento folle professor Silente! E come riuscirà ad integrarsi con i ragazzi della scuola,non verrà in qualche modo emarginato? Forse a lui stesso non andrà l’idea di venire qui per studiare la magia,visto che molti babbani la credono solo una fantasia per bambini… >>
Silente allora smise di vagare nella sua stanza come un calabrone e s’avvicinò alla McGranitt posandole una mano sulla spalla per rassicurarla e le bisbigliò nell’orecchio << Allora ancora adesso non ti fidi di me,dopo tutti questi anni? >> poi tornando ad allontanarsi riprese << Non ho mai fatto nulla di tanto sconsiderato,è vero…Ma credimi quando ti dico che ci ho pensato a lungo…Io credo che questa sia la cosa migliore da fare,quindi non preoccuparti. Io so sempre ciò che faccio.
Abbiamo affrontato Voldemort e lo abbiamo sconfitto,qualunque cosa ci riservi il futuro ormai non mi spaventa più! >>
Dopo alcuni secondi di riflessione,Minerva replicò,questa volta con un tono più grave e solenne
<< Non ti spaventa neanche questo altro nuovo ragazzino,questo Riddle…? >>
 

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Capitolo 2
*** Gufi sul molo ***


Owls on the pier  Era una calda

Owls on the pier

Era una calda mattinata estiva a Brighton,sulla costa meridionale dell’Inghilterra.
Nonostante fosse già agosto inoltrato,alcuni ragazzi stavano spensieratamente facendo il bagno nell’acqua freddissima della Manica,a poche decine di metri dal Palace Pier. Fra questi ragazzini vi era anche Andrew Guilder,l’indiscusso capo della sua banda di ragazzini. Il titolo non se lo era guadagnato grazie alla sue notevole stazza e forza,egli era rispettato perché la sua allegria sembrava non poter essere mai oscurata e perché dava sempre il massimo quando si trattava di divertirsi.
Sulla spiaggia di sassi poco distante stava invece,disteso su di un asciugamano,il suo fratello Daniel che stava leggendo rapito un articolo sul quotidiano del giorno.
Un altro articolo che parlava di questo popolo di maghi che era rimasto fino ad allora nascosto e sconosciuto…Un argomento che dal giorno dell’esplosione a Londra,pochi mesi prima, lo aveva affascinato sempre più.
La sete di conoscenza di Daniel era paragonabile a quella di divertimento di Andrew,ma entrambi andavano molto d’accordo e nonostante le loro differenze sembravano davvero non litigare mai e anzi aiutarsi a vicenda in ogni momento.
Andrew accortosi dell’orario,salutò i suoi amici e uscì interruppendo il suo bagno per tornare sulla spiaggia assieme a suo fratello.
<< Perché non ti sei tuffato anche tu oggi? L’acqua era un po’ fredda ma… >> gli chiese mentre afferrava un asciugamano e cominciava ad asciugarsi i capelli.
<< Appunto Andy…era troppo fredda…le persone normali non fanno il bagno nella Manica il 15 agosto! Lo sai che l’acqua ha una temperatura di anche… >>
Ma Daniel venne interrotto a sua volta << Si si me lo hai gia detto troppe volte,lo so quanto è fredda e che rischio di ammalarmi eccetera…Ma proprio perché questi sono gli ultimi giorni non voglio perdermeli! Tu invece sei stato tutta mattina su quel giornale…Qualcosa di interessante? >>
Daniel senza interrompere la sua lettura fece cenno di si con la testa.
<< Mmh,scommetto qualcosa che ha a che fare con i maghi,giusto? >>
<< Esattamente >> rispose Daniel << E più precisamente pare che esista una scuola di magia qui in Inghilterra dove insegnano ai giovani con poteri magici come utilizzarli… >>
Andrew si gettò anch’esso a leggere sulle pagine,ora incredibilmente interessato
<< Wow,e dove si troverebbe questa scuola? Non è che ci possiamo andare in gita quest anno? >>
<< I maghi non hanno rivelato dove si trovi la scuola,ma qui è stato messo un test per capire se un ragazzino,anche nato da genitori normali,possiede o meno poteri magici. La cosa interessante è che tu sembri soddisfare i requisiti,Andy… >>
Sbalordito,Andrew s’illumino in volto,cercando di mostrarsi più incredulo che eccitato << Ma che stai dicendo? Dai fammi vedere…non può essere… >>
Daniel gli passò il giornale ed incorciando le braccia davanti a se continuò << E invece è molto probabile di si,Andy…Ricordi quando hai fatto diversi chilometri con la bici in pochissimi secondi e non ti sei mai spiegato il perché? Quella gara l’hai stravinta e nessuno ti ha mai più voluto sfidare! Oppure quando stavamo scappando dalla banda dell’east side ed è saltata l’illuminazione dell’intero quartiere? Siamo scappati perché così non riuscivano più a vedere niente. >>
<< Non ci posso credere… >> disse a bocca aperta Andrew facendo scorrere gli occhi sul test.
Ma la loro attenzione venne improvvisamente colta da un insolito verso d’uccello,che non sembrava certo quello dei gabbiani della costa.
Entrambi guardarono verso l’alto e quando gli occhi arrivarono a incrociare il gigantesco molo che partiva dalla spiaggia,videro due gufi. Non solo era alquanto improbabile trovare un gufo un quella zona dell’Inghilterra,era decisamente impossibile trovarlo in piena mattinata! Le due creature erano a dir poco maestose,una dal piumaggio nero e folto e l’altra di un grigio perla con occhi dorati.
I due volatili si stavano avvicinando sempre più verso di loro,stavano portando con loro delle buste da lettera, che depositarono davanti ai due fratelli prima di beccarli gentilmente e poi andarsene,ripartendo su nel cielo da dove erano venuti.
Andrew e Daniel si guardarono straniti e contemporaneamente presero le due lettere e le aprirono. Quando finirono di leggerne il contenuto,essi si guardarono nuovamente,stavolta un sorriso enorme era impresso sui loro giovani volti. Erano appena stati ammessi alla scuola di Hogwarts!
Chissà come l’avrebbero presa i loro genitori?
 

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Capitolo 3
*** Niente è più come prima ***


Nothing

Nothing's like before

Caro Colin,

Scusami se ti scrivo solo adesso,ma dalla fine della guerra contro Voldemort all’inizio della tensione creatasi con i babbani sono stato molto impegnato. Ti ringrazio infinitamente per come hai saputo aiutarmi nel momento di maggior bisogno,e davvero mi dispiace di non aver potuto mantenere la promessa di passare parte delle vacanze a casa tua. Davvero Silente e Caramell mi hanno tenuto occupato fino adesso con queste storie di babbani che protestano e con lo studio degli incantesimi avanzati del mondo antico.
Quest anno non sono neanche andato alla Tana comunque…non so se lo sai,ma da quando quei due hanno finito il corso ad Hogwarts e si sono messi insieme si sono ritirati in qualche posto remoto e non li ho più visti per tutta l’estate. Non ho voluto disturbarli,dopotutto anche loro meritano del tempo per stare da soli,sappiamo bene entrambi quanto è difficile trovarne ad Hogwarts,non è vero?
I miei compagni di Grifondoro sembra che abbiano trovato tutti il loro posto anche in questi tempi difficili. Ron ha trovato un lavoro al ministero della magia ed insieme a Neville sta dando gli esami per diventare Auror. Hermione invece ha trovato pane per i suoi denti da giovane politica e si occupa delle relazioni con i babbani. Immagino che il problema abbia toccato anche la vostra famiglia,ma per adesso non si sono verificati ancora casi gravi di rappresaglie.
A proposito come stanno i tuoi? E Dennis? E’ sempre innamorato di Ginny? Quante volte gli abbiamo ripetuto che non ha speranze? A lei piacciono solo i ragazzi più grandi di lei…certo che se ripenso allo sguardo di fuoco che le ha rivolto Seamus quando lei ci ha provato con Dean Thomas mi viene ancora da ridere…
Ah,Ginny è stata nominata Caposcuola per Grifondoro e tuo fratello prefetto,come te.
Come faccio a saperlo in anticipo? Questo è un segreto…Si lo so,assomiglio sempre più a Silente quando faccio così.
Non te la prendere,se non sei stato nominato tu caposcuola un motivo c’è…e lo scoprirai presto.
Non riesco a capire invece dove diavolo sia finito Draco,era cambiato così tanto dopo aver ucciso suo padre. Chi lo avrebbe mai detto che era un tipo a posto,eh?
Non ho visto nemmeno Sirius ultimamente,sai com’è…dev’essere andato a fare un ‘viaggio turistico’ con il suo ‘vecchio amico’ Remus,se capisci cosa intendo.
Quanto è simile a me il mio padrino!
La perdita di Hagrid però mi pesa ancora…non riesco davvero a sopportarla al momento. Lui è stato una delle persone più importanti della mia vita nei miei anni ad Hogwarts. Non mi sarà facile dimenticare ciò che gli è accaduto…
Spero tu non ti sia offeso perché non mi sono fatto più vedere,non è cambiato niente dall’ultima volta sai?
Credo che comunque riusciremo a vederci un giorno di questi,ad Hogwarts...mi sa che avrai una bella sorpresa quando entrerai nella sala grande,per ora non ti dico altro…
Ah questo è l’ultimo anno per te,ti faccio in anticipo gli auguri per l’esame M.A.G.O. anche se qualcosa mi dice che non avrai affatto problemi. Sei sempre deciso a voler lavorare per la Gazzetta del profeta? Lo spero proprio,c’è bisogno di gente eccezionale come te per ridare credibilità a quel quotidiano in decadenza. Fai un buon viaggio verso Hogwarts e tratta come si deve i nuovi arrivati,i figli di babbani avranno un po’ di problemi in più del solito credo. Non certo come nel anno in cui sei arrivato tu e come due anni fa,spero…
A proposito,sembra che Silente ne abbia combinata una delle sue…e grossa per giunta;ha deciso di invitare un babbano a studiare ad Hogwarts. Figurati se gli passano le sue più strambe manie.

Il tuo più grande amico
Harry J. Potter


P.S. Ti prego di perdonare il tono formale della lettera Colin,ma davvero non credo che sia il momento adatto per parlarti come farei normalmente. Insomma,un altro scandalo non è esattamente la cosa di cui ho più bisogno in questo momento. Ti assicuro che saprò farmi perdonare!’

Colin rileggeva la lettera ogni giorno da più di una settimana. Era davvero tanto che non vedeva più Harry, e ovviamente stava morendo dalla voglia di riabbracciarlo.
Proprio come quella volta,l’anno prima, quando finalmente,dopo tanti anni, egli riuscì a diventare veramente suo amico come aveva sempre voluto fin dal primo anno in cui aveva messo piede ad Hogwarts. E di li a dargli il suo primo bacio tanto sospirato passarono solamente pochi giorni.
Già…dopo sei anni passati a soffrire per il suo amore non corrisposto,era riuscito a far diventare Harry il suo ragazzo…il suo Harry…come lo rendeva felice pensare a lui e a tutto ciò che avevano passato l’anno prima.
Era stato un anno terribile sotto tutti i punti di vista,Voldemort aveva ucciso moltissime persone…Harry era stato messo sotto una pressione immensa per l’imminente battaglia finale.
Se non fosse stato per Colin,Harry non ce l’avrebbe mai fatta a sopportare tutto quanto.
I suoi due migliori amici Ronald Weasley ed Hermione Granger lo ostacolavano in ogni modo,controllati dalla maledizione Imperius. Cho Chang continuava a diffamarlo a scuola ridicolizzandolo ad ogni occasione,dopo le cose spiacevoli accadute fra i due l’anno prima non andarono mai più d’accordo. E come se non bastasse,Malfoy e la sua banda di serpeverde non lo lasciavano tranquillo un minuto. Per fortuna Colin trovò il coraggio di parlare ad Harry proprio nel momento in cui si era trovato più in difficoltà,non avrebbe mai voluto aggiungere un ulteriore preoccupazione al suo amato.
Invece scoprì con gioia di poter consolare Harry nel migliore dei modi e gli stette vicino per tutto il tempo. Anche nello scontro finale contro il signore oscuro lo aveva difeso,sopportando il dolore immenso della maledizione Cruciatus che Voldemort aveva appena scagliato contro Harry.
La conclusione di quella battaglia si rivelò però catastrofica. Sebbene molti mangiamorte vennero sconfitti,perirono anche molti membri dell’ordine della fenice che avevano combattuto coraggiosamente. Ninfadora Tonks,Kingsley Shaklebolt,Alastor Moody,Rubeus Hagrid,ma anche Percy Weasley,Cho Chang,Amos Diggory,Susan Bones, e persino Rita Skeeter…tutti loro avevano dato la vita per combattere Voldemort e la sua schiera di mangiamorte.
Le scene di quel ultimo combattimento erano ancora impresse nella sua mente,chiare e nitide come il sole che splendeva quel primo settembre sulla stazione King’s Cross.
Silente era stato sopraffatto con l’inganno da Voldemort per la prima volta…ma Harry lo uccise una volta per tutte. Dopo aver visto Colin a terra sofferente,il ragazzo sopravvissuto gettò via la sua bacchetta e,fissando il suo avversario di sempre con lo sguardo furioso e la forza magica che gli vorticava attorno,evocò un incantesimo del mondo antico facendo esplodere tutta la sua furia dirompente e spazzando via il signore oscuro dalla faccia della terra.
Anche Sirius Black e Neville Paciock ebbero la loro vendetta colpendo,con due schiantesimi contemporanei,l’odiata Bellatrix Lestrange e mandando il suo corpo a sfracellarsi giù da uno strapiombo.
Ma il comportamento più sorprendente era stato di sicuro quello del giovane Malfoy,che pur presentandosi dalla parte dei mangiamorte,si era gettato per rompere la bacchetta del padre prima di assassinarlo con un Avada Kedavra,proprio quando Lucius stava per puntare la stessa maledizione su Harry.
Malfoy…per quale motivo nella lettera Harry lo aveva chiamato con il suo nome? E perché si era precipitato in quel modo nella battaglia uccidendo il padre per poi sparire del tutto dal mondo della magia? Forse non aveva voglia di spiegare ciò che aveva fatto e aveva paura di essere giudicato per i suoi crimini…ma i sospetti di Colin erano ben diversi…
Sospirando,Colin guardò prima Dennis,che stava al suo fianco,portando in bella mostra sul petto il simbolo di prefetto,sfoderando un aria sicura e decisa che mai gli aveva visto prima sul volto,poi rivolse lo sguardo all’orologio…
Erano arrivati molto in anticipo al binario 9 e tre quarti,ma ora alcuni dei loro compagni di Hogwarts stavano arrivando…c’erano tanti che lui conosceva e poi molti volti nuovi dei piccoli ragazzini del primo anno.
Un senso di felicità si diffondeva in lui vedendo l’energia e le facce eccitate dei piccoli maghi che avrebbero affrontato il loro primo anno nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Aveva un po’ nostalgia di quei tempi,quando ancora non sapeva nulla sulla magia ed il suo mondo e tutto gli sembrava nuovo e meraviglioso.
Proprio parlando di nostalgia,gli sovvenne che quest anno scolastico non solo sarebbe stato l’ultimo per lui,ma anche che per la prima volta non avrebbe avuto a fianco a se,a distanza di solo un dormitorio,quella persona che da sempre era stata la luce della sua vita all’interno della scuola.
Già,Harry non sarebbe stato li a vincere per loro la coppa di quidditch,non ci sarebbe più stato l’unico difensore contro i temibili serpeverde,che instancabilmente cercavano di attaccare briga.
Sarebbe di sicuro venuto a visitarli ogni tanto…ma non sarebbe stato come poterlo vedere,accarezzare,baciare tutti i giorni…
Certe persone invece sembravano non poter sparire mai…ad esempio Severus Piton,che sarebbe ancora stato il loro insegnante di pozioni,data la fedeltà dimostrata a Silente durante la guerra.
E soprattutto chissà chi sarebbe stato il loro nuovo insegnante di difesa contro le arti oscure…il vero enigma di ogni nuovo anno,sul quale gli studenti più anziani scommettevano regolarmente.
Colin e Dennis avevano entrambi deciso di seguire anche babbanologia per quest anno,anche se erano loro stessi figli di babbani,per imparare a capire la visione che i maghi hanno delle altre persone. E mai come in questo periodo una sim o la magia per scopi industriali o scientifici. Per questo ora il mondo magico stava ben attento,più del solito se possibile,a guardarsi dalla stoltezza di alcuni babbani.
Come aveva detto Harry per ora nessuno si era ancora fatto male,ma la tensione fra le due popolazioni sembrava crescere di giorno in giorno. Ed erano i rappresentanti di entrambi i mondi,i mezzosangue come lui e ,soprattutto, come Hermione, che cercavano di attenuare questa situazione e di evitare in tutti i modi il conflitto.
Ma la politica,benché fosse sulla bocca di tutti,non lo aveva mai attirato troppo e sapeva bene che certi quotidiani,magici o babbani che fossero,non erano attendibili.
Per questo lui sarebbe diventato un giornalista,perché simili scemenze,come quelle che avevano infangato il suo amore anni prima, non potessero più essere pubblicate sulle pagine di un giornale.
All’improvviso i pensieri di Colin Canon vennero interrotti da un intenso sospiro del fratellino,di fianco a lui. Girandosi il grifondoro vide arrivare verso di loro i signori Weasley,insieme a Ginny e a Charlie,Bill e gemelli Fred e Gorge che erano venuti ad accompagnarla,ma anche a salutare i vecchi amici…e naturalmente a far pubblicità dei loro ingegnosi scherzi. Sempre nuovi e sempre di successo,inoltre sapevano bene di essere diventati una leggenda dopo l’anno in cui se ne andarono a causa della Umbridge.
Il sospiro di Dennis era evidentemente stato causato dalla vista della vermiglia chioma della giovane Weasley,rossa fuoco,con riflessi dorati,proprio come la lucente spilla di caposcuola che portava sul suo petto.
Ah,forse conoscendo Dennis il sospiro era arrivato proprio nel vedere il petto…Colin scosse lievemente la testa ricordando al fratellino che non aveva molte speranze di conquistarla.
Poi da dietro Charlie spuntò un piccolo ragazzino dai capelli castani molto lunghi e lisci,con occhi neri e penetranti,persi nell’ammirare la caotica stazione che si muoveva intorno a lui. Non poteva essere uno della famiglia Weasley,pensò Colin,dato il suo aspetto,ma stringeva la mano di Charlie ed aveva con se i bagagli come tutti gli altri studenti…avrà avuto si e no l’età di uno studente del secondo anno,ma era sicuro di non averlo mai visto prima ad Hogwarts. Non era nemmeno sicuro se si trattasse di un maschio o di una femmina,da quella distanza era difficile dirlo.
Forse era un amico di famiglia e i Weasley erano venuti ad accompagnarlo,come era successo con Harry tempo addietro. Ma questo non importò nulla a Dennis quando Ginny lo prese anch’essa per la mano ed insieme cominciarono a caricare le loro valige aiutati anche da Arthur e Charlie,mentre Fred e George stavano smerciando una quantità indefinita dei loro scherzi…chissà che cos’altro si erano inventati quei due. Il fratello di Colin socchiuse minacciosamente gli occhi ed emise un basso ruggito mentre la sua adorata Ginny si occupava con cura quasi materna di quel piccoletto sconosciuto. Colin distolse lo sguardo da Fred e George per tornare ad osservare cosa stesse facendo Ginny.
Negli ultimi anni era diventata davvero molto carina,per fortuna non le piaceva più Harry da un pezzo,pensò Colin,in caso contrario sarebbe stata un agguerrita rivale,come durante i primi due anni. Quanto aveva odiato Ginny nei primi anni…e quanto si era sentito odiato da Harry…per fortuna tutto questo era solo il passato. Il futuro che aveva davanti non lo spaventava per niente,ora niente era più come prima…
 

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Capitolo 4
*** Buon giorno,Diagon Alley ***


Good Morning

Good Morning,Diagon Alley

I genitori di Daniel ed Andrew alla notizia reagirono in modo alquanto imprevedibile…nonostante la televisione riferisse ogni giorno di stare attenti ad eventuali incontri con i maghi,la mamma ed il padre dei due fratelli sembrarono immediatamente entusiasti di questa insolita carriera per i loro figli. E così,sotto la guida di un certo signor Arthur Weasley,il quale sembrava molto interessato a passare del tempo con i babbani,andarono a Londra,più precisamente a Diagon Alley.
Lì l’intero mondo della magia si dischiuse agli occhi dei due giovani e dei loro genitori in tutta la sua caotica magnificenza. Le larga e lunga strada era costellata di negozi mai visti prima e pullulava di persone vestite con lunghe tuniche e strani cappelli.
Il signor Arthur li presento a sua moglie Molly e alla figlia Ginny,dicendo loro che anche lei era una studentessa di Hogwarts. Entrambi i fratelli furono molto colpiti dalla graziosa Grifondoro ed ebbero un lieve arrossamento delle guance durante la presentazione.
Una volta cambiate le sterline dei Guilder in galeoni d’oro,le famiglie si diressero a comprare tutto il necessario,che era stato scritto nella lettera.
Durante la passeggiata,mentre Arthur parlava con grande interesse assieme ai loro genitori,Daniel si fece coraggio e cominciò a discutere con Ginny chiedendole di spiegargli la vita che li avrebbe attesi ad Hogwarts. Girando di negozio in negozio,Andrew e Daniel ascoltarono la raggiante voce della Caposcuola di Grifondoro,mentre raccontava loro delle materie e dei professori,delle case e della confusa struttura della loro futura scuola. Ma consigliò anche loro di leggere Storia di Hogwarts se ne avessero avuto l’occasione,dove tutto era spiegato in modo molto dettagliato.
Daniel non se lo fece ripetere ed al negozio di libri chiese ai suoi di poter prendere non solo Storia di Hogwarts,ma anche altri tre libri,ognuno che parlava della storia dei maghi e del loro mondo.
Al negozio di animali magici invece,gli occhi di Andrew vennero subito attirati da un magnifico gufo nero,simile a quello che aveva portato loro la lettera. Mentre Daniel continuava ad ammirare le delicate sfumature e gli occhi attenti di una civetta color crema.
Pregarono i loro genitori,giurando che avrebbero letto ed imparato come accudirli al meglio.
Quando i coniugi Guilder seppero dai Weasley che i gufi erano l’unico modo per comunicare da Hogwarts furono ben lieti di accontentare i loro figli. Le loro divise erano già state comprate,i libri pure,i vari componenti per pozioni,mancavano solo le bacchette.
Al negozio di Olivander Andrew non ebbe alcun problema in quanto la prima bacchetta da dodici pollici in faggio con crini di unicorno che provò sembrava davvero adatta a lui, lasciandolo sbalordito quando egli riuscì ad emettere la sua prima magia sotto forma di una scia di scintille blu elettrico. Daniel invece fece disperare il povero maestro Olivander provando e riprovando bacchette di ogni genere,dopo averne provate almeno una ventina,senza alcun risultato visibile,il ragazzino cominciò ad incupirsi e aveva quasi perso le speranze…I Weasley gli avevano detto che lui non era dotato di poteri magici,anche se era stato ammesso alla scuola,ma nel suo cuore aveva sperato fino all’ultimo di possedere anche solo in minima parte il dono della magia,come il fratello aveva già chiaramente dimostrato di avere.
Però l’artigiano magico non si dette per vinto e dopo aver riflettuto un attimo,decise di portargli una bacchetta creata con le tecniche di lavorazione più moderne,che serviva ad amplificare il potere magico e sebbene non utilizzabile dai maghi perché incontrollabile,aiutava i maghino a compiere gli incantesimi più semplici. Il negoziante aprì la scatola di fronte al ragazzo e tutti i Weasley emisero un ‘Oh’ di meraviglia nel vederla. Era estremamente ben lavorata,un opera come poche altre erano uscite da quel negozio.
<<  Un vero capolavoro signorino Guilder…Ebano,con un anima di fibre di cuore di drago,otto pollici e mezzo.Non credo di averne mai fatta un’altra come questa,la provi prego….  >> annunciò con orgoglio maestro Olivander.
Tutti lo fissarono,mentre prendeva in mano la bacchetta e con poca convinzione cominciò ad agitarla. Non succedette nulla. Daniel,preso da un momento di collera la agitò di nuovo,stavolta con violenza…con sua gran sorpresa una scarica di energia luminosa colpì in pieno suo fratello mandandolo fuori dalla porta del negozio in mezzo alla strada,sollevandolo dal suolo e facendolo rotolare lontano.
Tutti i presenti nel negozio si girarono per un secondo a guardarlo,stupefatti dalla potenza del colpo,ma Adrew si era già rimesso in piedi senza bisogno che nessuno andasse ad aiutarlo e spalancando la porta del negozio entrò rivolgendo un sorriso al suo fratellino.
<< Wow,fortissimo Dan! Dai fallo ancora è divertentissimo! >>.
I Weasley si preoccuparono per lui chiedendo se non si fosse fatto male,ma Dan sapeva che se c’era qualcosa che non mancava a suo fratello,era proprio un fisico inattaccabile.
<< Mmh,molto bene signorino Guilder,sembra che funzioni…anzi oserei dire anche troppo. Cerchi di non utilizzarla se non durante le lezioni perché come vede può diventare parecchio instabile. >>. Le due famiglie si congedarono quindi da Olivander e diressero nuovamente a casa,tutti quanti soddisfatti di quella giornata così piena.
I successivi giorni in casa Guilder ci fu un immenso fermento di discorsi,tutti riguardanti la magia ed il mondo magico. Mentre Andrew giocherellava con tutti i vari congegni che si erano procurati,Daniel leggeva accanitamente alcuni dei libri che avevano preso. Primo fra tutti ad attirare la sua attenzione fu ‘Storia di Hogwarts’ che lesse tutto d’un fiato e restando incredibilmente affascinato dal castello,non vedeva l’ora di poterci andare! I genitori si chiesero per quale motivo avevano dovuto comprare le scope…visto che Andrew provava tutti i giorni a farla decollare in giro per la casa con qualche successo parziale,ovvero riusciva ad alzarsi in volo solo per andare a sbattere a tutta velocità sul soffitto e poi ricadere a terra come un peso morto. I vicini cominciavano a lamentarsi del grande rumore causato da queste sue prodezze. Allora Daniel,durante una cena spiegò loro ciò che aveva scoperto a riguardo delle scope:non solo avrebbero frequentato un corso di volo,ma esisteva anche uno sport decisamente diffuso chiamato quidditch nel quale tutti i concorrenti volavano sulle scope. Ovviamente i genitori si rivelarono alquanto preoccupati per l’incolumità dei figli,ma Andrew ne fu subito entusiasta e chiese al fratello perché diavolo non gliene aveva parlato prima. Da li in poi fu difficile distogliere Andrew dall’argomento,tanto che il giorno della partenza per Hogwarts decise che avrebbe trovato un mago più grande a cui farsi spiegare come si gioca a quidditch. Era proprio lì,tutto eccitato all’idea di andare ad Hogwarts,pur sapendo che i suoi genitori gli sarebbero mancati. Lo stesso valeva per Daniel,che dopo aver abbracciato i suoi,passò attraverso la barriera fra i binari 9 e 10 della stazione di King’s Cross come il signor Weasley aveva detto loro. Avrebbero sempre potuto scrivere a casa con i due magnifici gufi che avevano già imparato come trattare.
Con sua grande sorpresa,Daniel non ebbe alcun problema a raggiungere il binario 9 e tre quarti. Forse non si doveva essere dei maghi per arrivare lì. Appena dall’altra parte si trovarono di fronte i loro nuovi compagni di scuola…tutti maghi pronti a prendere l’espresso per Hogwarts. Ed in mezzo alla folla,Molly Weasley e suo marito,che  li accompagnarono a depositare i loro bagagli e si raccomandarono con Ginny per loro due.
La Caposcuola diede un ultimo saluto ai suoi genitori e tutti insieme si infilarono in uno degli scompartimenti.
 

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Capitolo 5
*** Un viaggio nel caos I:Ashley&Mark ***


Messy Train Journey I

Messy Train Journey I : Ashley&Mark

Appena entrati nella cabina del treno,i due fratelli si sedettero,immediatamente seguiti da Ginny.Solo a quel punto notarono che accanto a lei sedeva un ragazzino pressappoco della loro età,forse un po' più grande,che li fissava timidamente con grandi occhi neri ,seminascosti da lunghe ciocche castane che gli ricadevano sul volto.
Dapprima i due pensarono di trovarsi davanti ad una femmina,ma dopo una più attenta osservazione si intuiva che doveva essere invece un maschio.
Vedendo Daniel ed Andrew scrutare così da vicino il suo vicino di posto,il quale chinava la testa,con fare sempre più imbarazzato, Ginny decise di passare alle presentazioni.
Mise una mano attorno alle spalle del piccolo ragazzino che le stava accanto e dopo averlo rassicurato disse il suo nome agli osservatori indiscreti che stavano ancora indagando minuziosamente la sua figura,come se avesse qualcosa di sospetto.
<< Questo è Ashley Elshweyr,e per venire qui ha fatto un lungo viaggio dall'Australia. Sapete lì non hanno delle vere e proprie scuole di magia e quindi la sua famiglia ha deciso di mandarlo qui ad Hogwarts per studiare...Anche se ha un anno più di voi frequenterà il primo anno quindi è bene che cominciate a fare amicizia fin da adesso,visto che passerete senza dubbio parecchie ore assieme. >>
Daniel restò per un attimo stranito da Ashley...un bambino così evidentemente timido mandato a studiare dall'altra parte del mondo da solo? E poi non vi erano scuole di magia più vicine di Hogwarts?...Ashley Elshweyr pensò...che nome musicale,suonava davvero bene!
Andrew invece non pensò nemmeno un secondo prima di protendere in avanti la sua mano aperta e dire,col il suo tipico sorriso amichevole << Io sono Andrew Guilder e vengo da Brighton,molto piacere! >>
Ashley fu sorpeso dall'immediatezza di questa reazione,ma allungò la sua mano per prendere quella che gli era stata offerta e pronunciare << Piacere mio. >> con una voce fin troppo delicata e rilassata per un ragazzo della sua età.
A questo punto anche Daniel si presentò in una maniera simile,ed ora che si conoscevano cominciarono tutti e tre assieme a parlare di vari argomenti,come ad esempio del paese di Ashley. Ginny spiegò loro che all'arrivo ad Hogwarts sarebbero stati smistati tramite il Cappello Parlante nelle rispettive case,ma anche che se fossero rimasti amici anche dopo la suddivisone avrebbero potuto rivedersi praticamente ogni giorno. Augurò poi a tutti e tre di entrare a Grifondoro,ovviamente e disse loro che tra poco sarebbe dovuta andare nello scompartimento dove s'incontrano i prefetti e i capiscuola per una riunione.
Proprio mentre Ginny fece per alzarsi,un incredibile trambusto scosse l'intero vagone e un assordante rumore di strilla,grida e passi di persone in corsa riempì lo scompartimento.
Ginny si fiondò immediatamente fuori dalla cabina,quasi travolgendo Ashley nella foga e guardò di lato per vedere la causa di tutta quella confusione.
Gli altri tre ragazzini si sporsero anch'essi immediatamente e l'immagine che videro li stupì,anche se Andrew in realtà non riuscuiva a trattenersi dal ridere.
Un bambino della loro età, già vestito con la tunica di Hogwarts,se la stava dando a gambe cercando di fuggire da una compagna più grande,probabilmente dello stesso anno di Ginny,la quale lo stava rincorrendo chiamando aiuto da tutte le parti. Il piccolo monello aveva un sorriso divertito stampato in faccia e sgusciava facilmente sotto alle gambe delle persone che cercavano di fermare la sua corsa attraverso il vagone. Lei invece aveva il fiatone,la bacchetta che teneva stranamente sull'orecchio le era caduta,le collane e gli orecchini bizzarri che portava sembravano appesantirla e le davano un aria ancor più trasandata. Ginny capì subito che la sua amica Luna era nei guai...quel piccolo pestifero aveva dato problemi fin dal principio!
Con uno sguardo di pietra,Ginny si posizionò in modo da bloccare la strada al ragazzino in fuga,il quale vedendola cercò di accelerare e di buttarsi sotto di lei per sfuggirle.
Ma la Weasley si era già preparata,tenendo il suo glaciale sguardo puntato sulla preda,estrasse da una tasca della tunica una piccola boccetta piena di liquido rosso e la lanciò colpendo il bersaglio in pieno. Un secondo dopo il poveretto si ritrovò appiccicato al suolo da una vischiosa e collosa sostanza rossa che lo ricopriva dalla testa ai piedi.
Luna arrivò un paio di secondi dopo,trafelata come non mai,riprese fiato e si risistemò la bacchetta sull'orecchio.
La caposcuola di Corvonero aveva passato un mese d'inferno dovendo badare a quel essere che nessuno osava definire un normale ragazzino...anche lei considerata così strana da tutti aveva difficoltà a comprendere la sua vivacità incontenibile.
Ginny avanzò lentamente verso il piccolo mago catturato,i tre della sua cabina guardavano la scena rapiti,aspettandosi ora di assistere ad una punizione esemplare.
<< Ma bene allora,cos'abbiamo qui? Un piccolo maghetto sotto gelatina...tutto bene li dentro,Mark? >> Disse ironicamente la Grifondoro
<< Aargh! Tu! Toglimi questa robaccia di dosso,che schifo! Grrr,giuro che questa te la farò pagare...vecchia strega... >> il piccolo demonio in uniforme scolastica continuava a lamentarsi e a dimenarsi in vano dentro a quella repellente sostanza,Ginny aggrottò la fronte. << Chi sarebbe vecchia,eh? Vermiciattolo impertinente,non sei nelle condizioni d'insultarmi ora che non puoi scappare!Hahaha >>
Luna si riprese giusto in tempo per salvare il ragazzino da qualche terribile tortura della caposcuola Grifondoro. << Oh,grazie mille Ginny...non ce la facevo più...a rincorrerlo. >>
<< Non ringraziare me,è tutto merito degli Incolla&Semina di Fred e George...basterà un tocco della bacchetta e tutto tornerà come prima,non sporcano nemmeno i vestiti. E' stato progettato per fermere gli inseguitori ma vedo che funziona ottimamente anche viceversa... >> poi rivolse lo sguardo nuovamente a Luna << Allora che cosa stava combinando stavolta? >>
<< Ah nulla,cercava di deragliare il treno,anche se non ho capito come pensava di farlo non mi sembrava una cosa da fare proprio il primo giorno... >> rispose Luna come se fosse la cosa più normale del mondo.
<< Deragliare!? >> Tutti ebbero la stessa reazione mentre un sorrisetto tornava a spuntare sul volto di Mark.
<< Ma che diavolo ti viene in mente,marmocchio col cervello di un troll? >> lo riprese Ginny << Adesso dobbiamo ficcarti in un posto sicuro perchè dobbiamo andare alla riunione dei capiscuola,ma dopo faremo i conti... >>
Luna puntò i suoi grandi occhi perennemente sorpresi verso gli altri tre ragazzi vicini alla sua amica e salutò con un sorriso l'unico che già conosceva << Oh,ciao piccolo Ashley...come andiamo oggi? Sei un po' teso? >>
<< Salve signorina Lovegood.Sta andando tutto bene,grazie. >>
<< Haha,Ashley ti ho detto che puoi chiamarmi Luna no? O forse non ti piace il mio nome...certo non è bello come il tuo ma non ci posso fare nulla,sai... >>
Ginny interruppe Luna giusto in tempo,prima che potesse continuare senza sosta con uno dei suoi discorsi strampalati. << Ehm,senti Luna dobbiamo parcheggiare in un luogo sicuro questo...questo coso qui. >> Disse indicando Mark.
Luna si disse d'accordo e diede uno sguardo agli altri due ragazzini,osservando la stazza di Andrew e lo sguardo attento di Daniel. << Mmh...quello grosso e quello sveglio a curarlo faranno meglio! >> e così dicendo prese Mark per l'altro orecchio ed insieme a Ginny lo misero di forza dentro allo scompartimento insieme agli altri tre.
<< Avete sentito cos'ha detto Luna? Andrew,Daniel,fate buona guardia a Mark. E tu... >> continuò Ginny voltandosi verso Mark << ...tu vedi di comportarti decentemente o ti farò vedere io come è difficile deragliare uno schiantesimo,capito!? >>
E così le due caposcuola se ne andarono,lasciando il ribelle Mark nelle mani degli altri tre ragazzi...o forse era il contrario?
Mark tirò fuori la lingua nella direzione da cui Ginny era uscita dalla cabina e poi cominciò a scrutare gli altri suoi compagni.Quello di fianco a lui,con cui aveva parlato Luna,sembrava volersi tenere ben distante da lui...gli altri due che erano stati incaricati di curarlo lo guardavano con la curiosità tipica dei figli di babbani ai loro primi contatti col mondo magico.
A quel punto Mark gettò un ultimo sguardo in direzione della porta...da lì non sarebbe più uscito senza subire l'ira di Ginny...
<< Mpf,quella vecchiaccia di una strega...bene o male la lunatica si fa fregare,ma quella... >> lasciò cadere la frase e si rivolse ai due ragazzini davanti a lui. Appoggiandosi allo schienale e portandosi le mani dietro la nuca disse quasi sospirando << Io sono Marvolo Riddle,ma tutti mi chiamano Mark perchè dicono che il mio nome spaventa la gente...chi li capisce gli adulti? >>
Ashley ebbe un sussulto a sentire il vero nome di Mark,Andrew non se ne curò minimamente e Daniel cercò di ricordare dove avesse già sentito quel nome o qualcosa di simile.
<< Uff,non è giusto però! Mi stavo annoiando da morire a sentire le scemenze che quella pazzoide agghindata come un albero di natale va blaterando. Mi ero anche stufato di rubarle la bacchetta dall' orecchio così ho pensato che una parte di viaggio fuori dalle rotaie sarebbe stata più eccitante,no? >>
Andrew e Daniel si guardarono a vicenda,pensando che il vero pazzo fosse lui. << Ma allora hai cercato davvero di far deragliare il treno?! >> dissero quasi contemporaneamente i frattelli. << Ah,questa vecchia carretta dell'Hogwarts Express esiste da tantissimo tempo,non sarebbe stata una gran perdita... >> sbuffò Mark.
<< Esiste dal 1797 per l'esattezza,ma non è certo un buon motivo per distruggerla... >> precisò Daniel.
<< Bha,lasciate perdere. Piuttosto,io vi ho detto il mio nome,voi invece chi siete? Hmm e tu,tutto a posto? >> Mark si sporse abbassandosi per cercare di vedere la faccia di Ashley,il quale sembrava tentare di nasconderla. Ma dopo qualche secondo,guardando gli occhi azzurri e vispi di Mark,si decise a presentarsi anche se con un certo timore.
<< Oh,tu di certo non avrai problemi con il tuo nome...certo che però...è un nome da maschio! Perchè i tuoi sono stati così crudeli con una ragazzina così carina? >> Solo pochi secondi dopo si accorse che Ashley era in effetti un maschio anche perchè Andy e Dan glielo fecero notare. Mark diventò immediatamente rosso di vergogna per un po' ma Ashley lo rassicurò dicendo che gli capitava spesso e di non preoccuparsi.
Poi venne il turno di Andrew ed in seguito di Daniel,ma quando Mark sentì che avevano lo stesso cognome ci restò di stucco.
<< Ma come sarebbe a dire,anche tu Guilder? Non...sarete mica fratelli? >> i fratelli annuirono e Daniel precisò <>
Mark era a bocca aperta,come dopotutto rimanevano parecchie persone dopo la loro presentazione << Ma è pazzesco! Non potete essere gemelli...Andrew tu sembri un Weasley formato gigante senza lentiggini e Daniel...tu hai i capelli neri,sei molto più piccolo,anche gli occhi sono molto più chiari. >>
In effetti Andy con la sua chioma rossa,gli occhi verdi e la sua grande altezza era diametralmente opposto al suo gemello,ma erano vissuti così da sempre e non avevano mai avuto problemi.
Il discorso,alquanto stranamente,ricominciò come prima,coinvolgendo nuovamente tutti e quattro i ragazzini che cominciarono a fare amicizia. Ad Andy piacevano questi nuovi amici,anche se molto diversi,se tutti i loro nuovi compagni di Hogwarts fossero stati così sarebbe andato tutto a gonfie vele. Anche Daniel trovava divertente la loro compagnia,ma c'era qualcosa di strano in entrambi,ma non riusciva ancora a capire cosa...pazienza,da lì in poi avrebbe avuto tutto il tempo per conoscerli meglio.
 

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Capitolo 6
*** Un viaggio nel caos II: Ci vediamo ad hogwarts! ***


html> Messy Train Journey II

Messy Train Journey II : See you at Hogwarts!

Diversi vagoni più avanti,Luna e ginny stavano passeggiando velocemente verso il vagone dei capiscuola quando sulla loro strada comparvero i fratelli Canon.
Dennis era appoggiato alla parete della sua cabina,con le braccia incrociate,una tipica posizione di chi vuole atteggiarsi...Colin scuoteva lievemente la testa mentre il fratellino lanciava uno sguardo ammiccante alla ''sua'' Ginny e gonfiava il petto mostrando la sua nuova spilla da prefetto di Grifondoro.
<< Salve ragazze,pronte per gettarvi nella mischia? >> esordì Dennis sollevandosi dalla parete lentamente. Colin per reazione si schiaffò una mano sulla fronte,Luna guardò Ginny e quest ultima si rivolse a Colin senza prestare attenzione al suo fratello.
<< Ciao Colin,dev essere dura eh? >>
<< Non sai quanto... >> rispose il mago in tono grave.
Dennis non capiva bene di cosa stessero parlando ma fece finta di niente e continuò il suo discorso. << Allora,Ginny...preoccupata per il ruolo di caposcuola? >>
La Weasley a questo punto si girò e salutò anche Dennis,facendo ben attenzione a non mostrarsi troppo esasperata all'idea di passare un altro anno con il piccolo Canon a morirle dietro.
<< Ah,ciao Dennis,tutto bene? Credo che fare la caposcuola sarà ancor più impegnativo che fare il prefetto... >> sospirò << ...ma se mi hanno scelta mi dovrò adeguare,credo. >>
A questo punto Colin emise una risatina soffocata,si era appena accorto che anche Lun portava la spilla da caposcuola.
Luna lo guardò storto e gli domandò << C'è forse qualcosa che non va,Colin? Non dirmi che sei invidioso perchè il caposcuola di Grifondoro non ei tu...Ah no forse pensi che IO non sia adatta a questo ruolo vero? Si lo so,avrebbe dovuto essere Cho,ma purtroppo... >>
Colin smise all'istante di ridere e il suo sguardo divenne di colpo serissimo,quasi truce. << Quella Cho è morta... >> disse con enfasi << ...e senza purtroppo,si è sacrificata per la vittoria su Voldemort,come tutti gli altri. >>
In realtà dentro di sé,Colin conosceva la verità. Cho era morta chissà dove,allontanata da un suo schiantesimo e dispersa per sempre,non sapeva se in quel momento Cho fosse sotto l'effetto della maledizione Imperius,ma poco gli importava...con tutto il male che aveva fatto ad Harry,quello era il minimo che le potesse spettare.
Evitando di tenere il discorso in sospeso troppo a lungo,Dennis lo riprese << Ah,stai tranquilla Luna. Di sicuro stava ridendo pensando al fatto che quest anno Silente ne sta facendo di veramente grosse. >>
Entrambe le ragazze portarono la loro attenzione sul piccolo Canon e Ginny gli chiese di spiegarsi meglio.
<< Si,sapete com'è fatto Silente no? Eravate anche voi dell'esercito dopotutto...sembra che quest anno sia in vena di sbizzarrirsi. Come prima cosa credo che vi interessi sapere chi sono gli altri due capiscuola... >>
Ginny e Luna assunsero un'aria alquanto preoccupata,poi la Weasley incrociò le braccia,quasi rassegnata ad ascoltare il peggio << Avanti,spara i nomi... >>
Colin riprendendo leggermente a ridere s'intromise << Dunque...la cosa più grave a prescindere dai nomi,è che....i caposcuola di quest anno sono tutte donne!Hahaha,già me l'immagino...sarà il caos più totale! >>
<< Già... >> si disse d'accordo il fratellino << Per Tassorosso Beatrix Tyler,ma direi che non rappresenta un problema...è una a posto e se la cava anche a qudditch. Il vero casino è la rappresentante di Serpeverde... >>
<< Oh,no! >> fece Ginny shockata << Non ditemi che è proprio...lei? >>
I fratelli Canon annuirono tristemente,Ginny strinse i pugni e i denti e alzandò gli occhi al cielo esclamò << Aargh!Delilah...Hargreaves...che tu sia maledetta! >>
E pensare che fino all'ultima parte dell'anno prima nessuno l'aveva notata. Forse perchè era sempre stata oscurata da Malfoy,ma perchè non se n'era sparita anche lei assieme a tutti gli altri mangiamorte?
<< Eddai,stai tranquilla Ginny... >> tentò di consolarla Dennis << ...vedrai che avrai l'occasione di maledirla tu stessa,e vedi di sceglierne una tosta da scagliare,mi raccomando!Quest anno tutti i Grifondoro si aspettano di continuare la serie di successi. >>
Già...pensò Ginny,la responsabilità che l'anno precedente gravava su Hermione e che per tutti gli altri anni era stata sulle spalle di Harry,ora era diventata anche sua.
<< Non credi sia proprio ora di andare adesso,Ginny? >> le fece notare Luna.
<< Si...ora andiamo. >> disse la Grifondoro sconsolata,poi guardò con una certa rabbia i suoi due compagni che le avevano portato una brutta notizia e si fermò ancora per un attimo.
<< Voi due,prefetti di Grifondoro.A proposito delle trovate di Silente,sapete delle quattro reclute speciali di quest anno? Loro in compenso sono quattro maschietti. >>
Entrambi fecero di si con la testa,Colin disse loro che ne conoscevano tre solo di nome,mentre sfortunatamente il terzo gli era ben noto. Quella piccola peste con lo stesso nome che una volta fu di Voldemort...chissà che legame c'era tra i due? Silente aveva chiaramente detto che era un ragazzino speciale.
<< Vi riferite a Mark,non è vero? >> chiese Ginny conoscendo già la risposta.
<< Si... >> rispose Dennis << Abbiamo badato a lui per una settimana al posto di Luna perchè lei era impegnata. E' stato un vero inferno e Colin ha dovuto anche lanciargli un paio d'incantesimi Obliviate. >>
Entrambe le ragazze si voltarono a bocca aperta verso Colin il quale cercò di giustificarsi,diventanto per altro rosso come la spilla di Grifondoro. << Ah si,ricordo che mi ha fatto davvero arrabbiare,sapete com'è...aveva letto della ehm...corrispondenza privata! >>
Luna lo sgridò lo stesso per non averglielo detto subito.Povero ragazzino,poteva rimanere traumatizzato da un simile incantesimo!
Colin invece pensava che la lettera che Mark aveva letto avrebbe potuto traumatizzarlo molto di più...ma questo se lo sarebbe tenuto per se.
<< Bhe,allora non avrete problemi...visto che tu Dennis,sei il nuovo prefetto e devi trattare bene i nuovi arrivati... >> disse Ginny in realtà rivolgendosi ad entrambi. << Che ne dite di andare nell'ottavo vagone,settimo scompartimento a fare la conoscenza degli altri ospiti speciali? Li abbiamo riuniti tutti e quattro assieme! Ciao ciao,ci vediamo ad Hogwarts! >>
Colin e Dennis si guardarono in faccia,sconsolati. Ginny se ne stava andando sempre più velocemente insieme a Luna,dopo averli salutati. In pratica aveva ordinato loro di andare ad accertarsi che Mark non stesse combinando dei disastri. I fratelli si avviarono,rabbrividendo già al pensiero di cosa avrebbero trovato ad attenderli.
Nel frattempo,nel ottavo vagone,settimo scompartimento, i quattro ragazzini avevano ormai fatto amicizia e Mark,sentendo lo stomaco di Andrew borbottare,aveva tirato fuori dalla sua tunica una quantità inimmaginabile di dolciumi vari. Ma Mark sorprese loro ancor di più quando li offrì a tutti.
I fratelli Guilder studiavano ogni nuovo dolce con attenzione prima di assaggiarlo...vennero attirati in particolar modo dagli zuccotti,dalle cioccorane con le loro figurine e dalle gelatine tutti i gusti più 1...forse perchè erano stati tanto fortunati da trovarle solo con dei gusti decenti.
Proprio in quel momento,la porta della cabina si aprì e i due volti dei fratelli Canon li fissarono proprio nel bel mezzo del loro festino.
<< Salve a tutti gente! >> esordì Colin << Hey Mark,non hai combinato troppi danni oggi? Stai facendo il bravo? >>
Mark,con in bocca un pezzo di cioccorana e le labbra leggermente sporche di cioccolato,annuì vigorosamente.
<< Ah ma state facendo un festino qui vedo...vi trattate bene eh? >> intervenì Dennis << Fate bene,iniziare l'anno in questo modo è la cosa migliore! Anche perchè una volta arrivati ad Hogwarts non mangeremo fino a che non sarà finita la cerimonia di smistamento... >>
<< E non dimenticarti il discorso d'inizio anno di Silente. Mi sa che questa volta ne avrà parecchie da dire. >> gli ricordò Colin.
Dennis sbuffò e prese di mira le api frizzole che in quel momento Andrew stava sperimentando. Ad un certo punto gliene chiese una e così il fratello più grande lo imitò. I Canon rimasero nel vagone ancora per un po' e,dopo aver favorito,comiciarono a chiedere da dove provenissero tutti quei dolciumi magici.
Daniel rispose che Mark li aveva offerti a tutti quanti perchè in effetti cominciavano ad avere fame.
<< Mmh...forse ti avevamo giudicato male Mark! >> disse Dennis guardando Mark per la prima volta come un normale bambino.
<< Giusto,fai molto bene ad essere così generoso con i tuoi nuovi amici... >> si disse d'accordo Colin << ...ma non spendere tutti i tuoi soldi in schifezze,mi raccomando! >>
E così dicendo uscirono dalla porta e fecero per andarsene,visto che lì dentro sembrava andare tutto bene. Si sarebbero aspettati di peggio da Mark effettivamente...
All'interno dello scompartimento,Mark trasse un sospiro di sollievo e si asciugò la fronte,forse l'aveva scampata del tutto! Gli altri presenti assieme a lui non capirono la sua reazione e continuarono a fare merenda e a parlare normalmente.
Non appena usciti dal vagone precedente,Colin e Dennis si trovarono davanti alla signora con il carrello dei dolciumi che passava sul treno e la salutarono.
<< Oh salve ragazzi.. .>> disse in tono un po' preoccupato << Sentite,non è che per caso avete visto degli studenti con una grossa quantità di dolci? Perchè sapete...credo proprio che qualcuno abbia derubato il carrello. >>
I fratelli si guardarono per un solo secondo,per poi sfrecciare nel vagone precedente correndo a più non posso per acciuffare quella canaglia...
Sentendo i passi pesanti e veloci e le grida inferocite che chiamavano il suo nome,Mark quasi s'ingozzò con la sua cioccorana.
<< Maledetti,mi hanno scoperto! >> esclamò. << Vi lascio la refurtiva,ragazzi. Godetevela fin che potete,io me la devo filare! Ci vediamo ad Hogwarts! >>
Gli altri tre restarono allibiti mentre il loro nuovo amico usciva come un fulmine dalla cabina e cominciava correre verso il fondo del treno,inseguito dai due Grifondoro che gli avevano appena fatto visita così amichevolmente.
<< Dannato,infimo ladruncolo! Se ti becco finirai in pasto a Ginny te lo giuro! >> Colin urlava e correva con tutta la sua energia ma sembrava non poter raggiungere in nessun modo il compagno del primo anno.
Anche Dennis s'impegnava,ma in quel momento era più concentrato a pensare che,in pasto a Ginny,lui ci sarebbe andato volentieri...
 

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Capitolo 7
*** Occhi d'aquila ***


Eagle

Eagle's Eyes

Alcune ore dopo il treno era ormai arrivato a destinazione e la sera aveva già preso il posto del pomeriggio. Ginny stava scendendo e dalla rabbia dipinta nei suoi occhi si poteva ben intuire l'esito dell'incontro con Delilah Hargreaves,la caposcuola di Serpeverde.
<< Quella dannata vipera...scommetto che toglierà punti ai nostri alla minima occasione! >> disse a denti stretti mentre si avviava risoluta verso la carrozza guidata dai thestral,che ora,dopo la battaglia finale contro Voldemort,parecchi studenti potevano vedere.
<< Dai,non te la prendere troppo. L'anno scorso Malfoy non si è certo comportato meglio. >> cercò di rassicurarla Natalie McDonald,l'altro prefetto di Grifondoro.
<< Certo,Natalie,ma l'anno scorso c'era ancora Harry a tener testa a quel furetto infernale! Io non so ancora se sarò all'altezza di Hargreaves...sarà un confronto duro e non potrò aspettarmi la minima lealtà. >>
Luna,che aveva preso la loro stessa carrozza,continuava a leggere la sua nuova copia del Cavillo,pensando fra se e se che non sarebbe stato solo un testa a testa fra Grifondoro e Serpeverde quest anno...la gara era più aperta che mai.
Gli studenti del primo anno erano invece stati accolti dalla professoressa Caporal,la quale li aveva condotti a prendere le barche,con le quali tradizionalmente gli studenti del primo anno erano portati al castello di Hogwarts.
Mark adesso era alquanto esausto,seminare Dennis e Colin era stata una vera impresa,ma alla fine ce l'aveva fatta. Quella prof che aveva richiamato tutti gli studenti del primo anno era stata la sua vera salvezza!
Adesso però aveva tutto il tempo di riprendersi. La barca si muoveva lentamente da sola in mezzo al lago. Assieme a lui su quella barca vi erano gli stessi compagni che aveva incontrato sul treno,ai quali era riuscito a congiungersi.
Andrew sembrava molto felice di rivederlo,era un po' preoccupato per lui.
<< Ma dove diavolo ti eri cacciato? E perchè quei ragazzi di prima ti inseguivano in quel modo? Non è che hai fatto qualcosa di male? >> Mark sorrise forzatamente e si portò una mano dietro alla testa senza sapere come rispondere al ragazzo dai capelli rosso fiamma senza ammettere di aver rubato. Daniel allora si girò dal bordo della barca dal quale stava fissando le mura di Hogwarts di fianco ad Ashley e rispose al posto di Riddle.
<< Dai Andy,mi sembra ovvio...Mark ha rubato quegli strani dolci che tutti quanti ci stavamo mangiando in treno,giusto? >>
Mark,ora evidentemente smascherato,arrossì con violenza e si preparò a scappare di nuovo,anche in mezzo all'acqua gelida se fosse stato necessario!
Infatti non appena Andy alzò una mano nella sua direzione,Mark cercò di catapultarsi fuori dalla nave,ma per sua fortuna Ashley si girò come un fulmine e fu più veloce nel gettarsi dalla parte opposta della barca ed impedire a Mark di buttarsi afferrandolo all'ultimo momento.
Mark ne era sicuro,in quel momento,per un secondo,gli occhi del misterioso ragazzino australiano erano cambiati. Lo avevano colpito come una luce improvvisa,non erano innocenti come quando li aveva visti sull'Hogwarts Express,scambiandoli per quelli di una femmina,sembravano più quelli di un rapace pronto ad afferrare la preda.
Anche la mano che lo aveva afferrato,in apparenza così piccola e delicata,lo aveva stretto come se ci fossero stati artigli al posto delle dita.
Ma adesso che si trovava sopra di lui,con la sua mano ancora appoggiata alla tunica che aveva strattonato,gli occhi erano tornati quelli profondi ed ingenui di prima.
Ashley guardò Mark per ancora qualche secondo,poi si spostò lentamente per ritornare sulla prua della nave.
Mark si rimise seduto e si scusò con tutti abbassando la testa. Ma Daniel ed Andrew gli tirarono contemporaneamente una amichevole pacca sulla schiena. Quella di Andrew gli sembrò fin troppo forte...
<< Ah,ringrazia Ashley invece di scusarti...l'acqua non sarebbe stata un problema,ma il mostro marino gigante che abita nel lago avrebbe potuto farti molto male! >> si mise a spegargli Dan.
Mark si rese conto del pericolo appena scampato e ringraziò con non poco imbarazzo Ashley per il suo tempestivo intervento,il quale gli rispose con un bellissimo sorriso.
Gli occhi di Mark si illuminarono nel vederlo così,con lo sfondo incantato del castello e della luna che si riflettevano sull'acqua,ancora una volta gli sembrò di vedere una ragazza...ma una seconda sonora pacca di Andrew lo distolse dai suoi pensieri << E così quel ben di dio che ci hai offerto prima lo avevi rubacchiato eh? >>
<< Ehm...si in effetti... >>
ma Andrew lo interruppe nuovamente << Complimenti! Un lavoro quasi perfetto,non ti sei neanche fatto prendere! Hai preso così tante cose che non siamo riusciti a finirle e abbiamo deciso di conservare quelle rimaste. Ovviamente te le ridaremo appena arrivati al castello,te le sei meritate! >>
Mark non poteva credere alle sue orecchie. Davvero i suoi nuovi compagni non erano arrabbiati con lui? Tutti si arrabbiavano con lui di solito,gli sembrava così strano...
Sorrise anche lui ai due gemelli Guilder e nuovamente ad Ashley,tutti assieme si scambiarono un cinque.
Dan gli confessò che piccole marachelle di quel tipo erano diventate la loro specialità a Brighton,ma un colpo così grosso e fruttuoso era un vero lavoro di classe e si congratularono con lui mettendosi a ridere fino all'arrivo ad Hogwarts. Il panorama delle alte torri e delle mura maestose del castello li accolse in quella serata dall'aria frizzante,tutti loro sapevano che quella sarebbe stata la loro nuova casa per i prossimi mesi,ma nessuno di loro poteva immaginare esattamente cosa li stesse aspettando in quel luogo...
Ma nella sala d'ingresso chi li attendeva era l'anziana insegnante di Trasfigurazione che si presentò come la professoressa McGranitt,capo della casata di Grifondoro.
Mark diede lievemente di gomito a Daniel e si mise a ridacchiare << Guarda guarda... il grande capo di Ginny è un altra ancora più vecchiaccia di lei e sembra pure più severa! >>
Si misero entrambi a ridere ma la McGranitt li riportò immediatamente all'ordine con un semplice richiamo della sua imperiosa voce,che sembrò congelarli sul posto.
Subito dopo,i nuovi alunni del primo anno vennero fatti entrare nel grande salone principale di Hogwarts. Grande fu la meraviglia di tutti loro,ma più grande fu forse quella dei fratelli Guilder o dei figli di babbani come loro,nel vedere le altissime pareti, il cui soffitto incantato rifletteva la splendida notte all'esterno,o le innumerevoli candele che levitavano nella stanza illuminandola. E davanti a loro,quattro grandi tavoli disposti parallelamente,sui quali erano seduti gli studenti degli altri anni,che ora li guardavano,cercando quasi di scrutarli per comprendere chi fossero ed in che casa sarebbero stati assegnati.
Molti si sentivano intimoriti da tanti sguardi indiscreti,per esempio Ashley che cercava di nascondersi il più possibile fra i suoi tre compagni di viaggio in modo da non essere notato.
Al contrario Andrew salutava tutti e sorrideva mostrando a tutti la sue eccitazione per un momento del genere. Daniel continuava ad osservare le magie in opera nella stanza,ammirandole a bocca aperta.
Mark sembrava abbastanza tranquillo,decisamente più del solito. Poi una studentessa del sesto anno vide passare lui e gli altri tre di fianco al tavolo di Tassorosso e disse alla sua amica che le stava di fianco << Certo che i nuovi arrivati sono sempre così carini ed ingenui quando vengono qui! >> A quel commento Mark non potè resistere e catturando lo sguardo di quella ragazza la fissò per un secondo prima di farle una linguaccia e poi correre via per raggiungere nuovamente gli altri,che ora si erano riuniti al centro della sala.
<< Ma porca...accidenti a quel piccolo bast... >>
<< Hahaha,forse non sono poi così ingenui e carini come pensavi,Trish! >> la prese in giro la sua vicina di tavolo.
Nella ampia sala vi era anche un altro tavolo,messo però in orizzontale rispetto agli altri quattro,sul quale sedevano solo adulti. Evidentemente i professori avevano un tavolo separato da quelli degli studenti,pensò Daniel.
Al centro stava un anziano mago dal viso vispo e con un lungo naso arcuato su cui poggiavano degli occhiali con le lenti a forma di mezzaluna. Lo aveva già visto...si di sicuro,la barba bianca...ma certo quello era il preside della scuola,il grande mago Silente,il cui nome e la cui figura era su più della metà dei libri sulla magia che aveva sfogliato in quei giorni.
Ora la professoressa McGranitt aveva preso una sedia e l'aveva posta esattamente davanti al tavolo dei professori...adesso le matricole sarebbero state smistate.
Ma in che modo sarebbe avvenuta la cerimonia? La professoressa prese anche in mano un vecchio cappello da mago,tutto rattoppato e lo posò sulla sedia.
All'istante il cappello prese vita e da una delle sue fessure cominciò ad uscire una voce,che intonò una strana canzone con un innovativo stile rap che sorprese tanto i nuovi alunni quanto quelli degli anni più avanzati. Forse l'euforia di una guerra finita faceva quest effetto ai vecchi oggetti magici come quello.

'Salve a voi,sono il cappello parlante
e da quando i fondatori mi diedero questo ruolo
io smisto tutti in un istante
più veloce anche del suono!
Ora vi piazzo in una casa,nella quale starete bene,
perciò venite avanti e non fate troppe scene.
Magari andrete a Grifondoro,
che vi assicuro è un gran bel posto.
Per chi ha il coraggio lì c'è l'alloro
e senza dubbio è il più tosto!
Ma forse è meglio Tassorosso
dove troverete tanti amici
leali,giusti,col cuor più grande di un colosso,
pronti a tanti sacrifici!
Oppure nella torre di Corvonero
ove potrete affilare la mente,
solo se siete un genio vero
che di studiare se la sente!
E perchè non a Serpeverde,
se ambiziose son le tue brame?
E se non sopporti il debole che perde
di fronte alle tue astute trame!
Quindi venite qui e non abbiate paura,
un cappello io son parlante con il senso della misura,
tu fidati di me e non farai brutta figura!'

Quando la canzone del cappello finì i cinque tavoli applaudirono ed il capello si inchinò ai suoi spettatori. Ora per i ragazzini del primo anno era tutto chiaro...il cappello stesso avrebbe deciso la loro casa d'appartenenza.
Adesso sembravano tutti ancora più tesi,la maggior paura dei gemelli era però quella di essere divisi,assegnati a case diverse.
 

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Capitolo 8
*** I vostri nuovi....insegnanti. ***


Your new teachers

Your new teachers...sort of...

Mentre la McGranitt cominciava a chiamare i primi nomi della sua lista e i primi studenti venivano smistati ,Dan ed Andy si scambiarono parole colme di preoccupazione. Andy era forse il mano preoccupato dei due,ma Dan sembrava quasi terrorizzato all'idea di dover essere separato dal fratello.<>
Ma Dan non sembrava rassicurarsi.
La McGranitt chiamò Ashley Elshweyr,ed il ragazzino si staccò dal loro gruppo per primo,ma si girò cercando nei suoi nuovi amici uno sguardo d'incoraggiamento.Adrew gli alzò i pollici e Mark invece gli fece un occhiolino. Ashley sorrise e si vviò verso la sedia,si mise addosso il cappello parlante. Nel guardarlo in faccia da parecchie ragazze presenti nella sala si sentirono commenti tipo << Che carino! >> oppure << Perchè non ho più undici anni... >> ed altre cose del genere. I lunghi capelli castani di Ashley forse lo aiutarono a nascondere il suo volto che stava arrossendo più che mai,ma il cappello poteva benissimo scrutare dentro alla sua anima. Dopo un attento esame il cappello tuonò << Anche se sei agitato posso vedere benissimo la tua natura. Tu andrai in...Grifondoro! >>
Il tavolo dei Grifondoro si mise ad applaudire e a salutarlo,invitandolo ad andare a sedersi. Ashley si sentì molto sollevato quando vide il sorriso di Ginny ed andò a sedersi di fianco a lei,senza accorgersi che Dennis lo stava nuovamente incenerendo con lo sguardo.
<< Il prossimo è Andrew Guilder... >>
Andrew strinse la mano al Dan e a Mark,prima di andare con fierezza conoscere il suo destino con sguardo risoluto. Il cappello non ci dovette pensare molto per annunciare << Tassorosso! >> Andrew si gettò più contento che mai nella folla di una tavolata intera che ora lo stava applaudendo,stringendo le mani a tutti quanti
<< Adesso si faccia avanti Daniel Guilder. >>
Ecco,era finita...e se ora non fosse andato a Tassorosso? Bhe in fondo anche Grifondoro gli sarebbe andato bene,dopotutto c'erano Ginny e Ashley...ma da quello che aveva letto su 'Storia di Hogwarts' e dalle parole del cappello,poteva già presumere quale fosse la casa più adatta a lui.
Andò avanti,Mark lo incoraggiò con una leggera spinta. Lo sguardo di Daniel incrociò lo sguardo di Silente nel tragitto verso la sedia. Il vecchio mago annuì sorridendo mentre egli si avvicinava sempre più. I suoi occhi oltremare ora più decisi che mai incontrarono anche quelli della McGranitt,la quale lo invitò a sedersi e posò sulla sua testa il vecchio cappello parlante.
Il corpicapo sembrava alquanto disorientato...quel ragazzo non sembrava possedere un briciolo di poteri magici,ma allora perchè era lì? Oh bhè...il suo compito era smistare,non certo fare domande. Dunque,sembrava un ragazzino deciso si,ma forse meglio dire ambizioso e la sua più grande ambizione era...la conoscenza! << Corvonero! >> Urlò il cappello con enfasi.
Anche per lui un intero tavolo si sollevò ad applaudire e con sua grande sorpresa venne accolto alquanto calorosamente.
Dopo una lunga serie di nomi arrivò anche il turno di Mark. ma la McGranitt lo aveva chiamato con il suo vero nome << Marvolo Riddle,vieni avanti! >> al sentire il quale molti trasalirono e tutti stettero zitti fino a che il cappello non toccò appena la testa del ragazzino esclamando << Serpeverde! >>
Anche lui venne mandato in mezzo ai suoi nuovi compagni che lo rassicurarono << Non temere,si sta benissimo a Serpeverde,molto meglio che nelle altre case! >>,<< Vedrai che ti piacerà ,hahaha! Ci divertiremo a fargliela vedere a quelli là! >>
Ma Mark non sembrava poi così sicuro,i suoi nuovi compagni di casata gli sembravano più dei criminali pericolosi che dei semplici teppistelli come lui,perciò decise di non fare troppo casino,almeno non fin da subito.
Ancora alcuni nomi vennero chiamati e poi la lista finì.
A quel punto il preside Silente si alzò dal tavolo e cominciò il suo discorso.
<< Questo anno,miei carissimi studenti,vi auguro un felice studio,come sempre. Come tutti sapete non vi sarà una guerra questa volta ad attendervi alla fine dell'anno,ma solo i vostri esami,per cui impegnatevi con costanza e dedizione! E voglio ricordarvi inoltre che la competizione per la coppa delle case e per il campionato di quidditch sono competizioni amichevoli,alle quali partecipare lealmente! >> Un coro di risate soffocate si diffuse dal tavolo di Serpeverde.
<< Ai nostri nuovi arrivati,e a qualche anima impavida,ricordo che l'accesso alla Foresta Proibita è severamente vietato. Vero signori Magnus Liar,Paul Bright,David Iron e Fabius Shader? >>
Così dicendo Silente si rivolse ad un nutrito gruppo di Grifondoro del terzo anno che sorrisero spavaldamente,ricordando le loro folli imprese dell'anno prima.
<< Oh e prima di passare alle presentazioni dei vostri nuovi professori,un ultima cosa. >> Riprese ora facendosi più serio << Ho sentito voci di ogni tipo durante questa lunga estate riguardo alla scoperta del nostro mondo da parte dei babbani,ma nessuna di queste voci deve spingerci a trattare diversamente i figli di babbani che sono qui fra di noi,poichè fuori da Hogwarts ci sono tante persone che si stanno impegnando per una pacifica integrazione. Come ad esempio la vostra ex-compagnia fino all'anno scorso,Hermione Granger,che proprio in queste ore si sta impegnando perchè un'altra e più pericolosa guerra non abbia modo di scatenarsi. Perciò trattatevi a vicenda con il rispetto dovuto! >>
Ancora una volta il tavolta il tavolo dei Serpeverde si fece sentire con un brusìo di protesta.
<< Ma adesso passiamo a vostri nuovi professori,che hanno sostiuito coloro che sono venuti a mancare durante l'ultima battaglia. Per cura delle creature magiche,forse conoscete già tutti la professoressa Caporal. >> disse Silente indicando la professoressa che aveva accompagnato i nuovi arrivati fino alla scuola.
<< Ora ho invece l'onore di presentarvi il nuovo insegnante di babbanologia,il professor Mauritius Wilde. >> Dal retrò della stanza apparve un uomo,forse sulla quarantina,molto alto.
Era vestito in maniera molto elegante,con una specie di tunica smoking,o così l'avrebbe definita Dan,e con il mantello che gli ricadeva su di una spalla sola.
Si avvicinò a Silente e gli strinse la mano. Aveva baffi affilati e una chioma castana alquanto ribelle,uno strano sorriso ironico stampato sul suo volto,gli occhi azzurri spiritati e la tipica espressione stanca di chi ha dormito poco ultimamente. Un tipo decisamente strano,si ritrovò a pensare Dan,quasi sinistro con quel suo modo imprevedibile con cui si muoveva.
<< Il suo ruolo sarà quanto ma importante quest anno,professor Wilde. Tutti sappiamo che lei viene da una famiglia di babbani americani e che negli ultimi tempi ma non solo è diventato famoso come cacciatore di mangiamorte. La sua grande conoscenza del mondo dei babbani gli permette di mimetizzarsi persino tra di loro...spero che insegni a questi a ragazzi come interagire con il mondo più grande che sta intorno a loro. >>
Il professor Wilde annuì e chinando leggermente la testa e prese posto acconto alla McGranitt,Silente riprese.
<< Ed ora,il momento più atteso di ogni inizio anno...vi comunicherò il nome del vostro nuovo insegnate di difesa contro le arti oscure. Signorina Tyler,avete raccolto le scommesse anche quest anno? >> Sorrise il preside rivolgendosi alla caposcuola di Tassorosso. << Non dubito che anche il nostro fedele Severus Piton o lo stesso professor Wilde avrebbero potuto prendere la cattedra,ma...questo signorino ha imporatanti affari da condurre qui ad Hogwarts e si è gentilmente offerto di ricoprire la carica... >>
La sala intera ora stava fremendo dall'attesa e Piton si stava nervosamente mordendo le unghie.
<< E si da il caso che costui sia una persona decisamente impareggiabile quando si tratta di affrontare le arti oscure. Chiedo a voi tutti di dare un caloroso benvenuto al professor Harry Potter! >>
Quando il nome venne annunciato ed Harry uscì dal retro della stanza ci fu un boato generale e uno scroscio di applausi nella sala. Quelli di Serpeverde stavano fischiando probabilemente,ma in mezzo a tale esultanza la loro voce era ben poca cosa. Di contro il tavolo di Grifondoro esplose letteralmente urlando di gioia,battendo le mani e colpendo il pavimento con i piedi. Persino Ashley applaudiva con forza il famoso eroe della guerra contro lord Voldemort.
Ma uno di loro non stava facendo niente di tutto questo,Colin stava solo guardado incredulo la scena che gli si parava d'innanzi. Harry,il suo Harry...era il loro professore,ed era lì,insieme a loro. E ci sarebbe stato per tutto l'anno scolastico! Anche se lontanissimi i loro sguardi s'incorciarono,Harry gli sorrise e continuò a guardare solo lui,fino a che non andò a stringere la mano a Silente. Poi si andò a sedere al tavolo dei professori e continuò a fissarlo,forse impaziente anche lui di poterlo riabbracciare!
Non avrebbe chiesto niente di più meraviglioso Colin Canon,sarebbe stato nuovamente insieme ad Harry...non gli importava che adesso fossero allievo ed insegnante,l'unica cosa che importava ora era che lui era lì,anzi che loro due erano lì....insieme!

 

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Capitolo 9
*** Sotto una luna assassina ***


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Under a killing moon

Ma la stessa luna piena e argentea che si rifletteva sul soffitto della sala grande ad Hogwarts si vedeva anche da lì,in quella sperduta foresta dell'Italia settentrionale,ma non era dello stesso colore,no...
Era una luna rossastra,dai colori crepuscolari,quasi come se fosse stata intinta nel sangue.Questo pensava il mago che,annaspando dalla stanchezza,camminava lentamente,quasi zoppicando,verso un albero per appoggiarvisi e riposare un istante.
Mai in tanti anni era stato così sfinito,la sua chioma bionda solitamente così ben tenuta era ora sudata fradicia ed il suo volto così pallido e sporco di sangue assomigliava tanto all'astro che troneggiava in cielo.
Il suo respiro si faceva sempre più pesante,non poteva continuare così ancora per molto...
Il giovane mago si accasciò quasi,vicino a quel tronco,rimanendo fermo diversi minuti per riprendere fiato.
Il gladio insanguinato che impugnava nella mano destra si ritrasformò nella sua forma originale,una nera bacchetta,ma il liquido rosso rimase. Come rimase anche sulle sue mani bianche,che a stento riuscivano ancora a reggere il peso della leggera bacchetta. I suoi occhi si chiusero e il giovane mago si immerse nei suoi pensieri.
Ma fino a dove lo aveva portato questa sua missione? In un posto dimenticato da ogni dio,ai margini di una foresta nel sud dell'Europa. I mangiamorte,ai quali dava la caccia ininterrottamente dalla fine della guerra,si andavano proprio a nascondere nei posti più difficili da raggiungere. Ma fin da quel giorno,da quando aveva salvato Harry dalla furia di suo padre,Draco Malfoy era diventato un cacciatore spietato di maghi oscuri. Aveva perso il conto di quanti ne aveva uccisi ormai.
Di una cosa però doveva ringraziare il suo vecchio Lucius,morto per le sue stesse mani. Egli gli aveva insegnato bene sia le più crudeli maledizioni che l'arte del combattimento antico,''come ben si conveniva ad un giovane nobile del suo rango'', ed ora era diventato un infallibile ammazzamaghi.
Ma il vero motivo per cui era diventato un tale mostro era...Harry! Il ragazzo sopravvissuto non lo sapeva,non poteva saperlo...Aveva sconfitto definitivamente il signore oscuro,ma il suo immenso potere era solo stato esiliato,ed ogni suo seguace sapeva benissimo come impadronirsene.
Per questo ognuno di loro doveva essere ucciso,poiché se qualcuno fosse riuscito sopravvivere e a recuperare il potere di Voldemort,il passo successivo sarebbe stato quello di uccidere Harry.
Draco sapeva bene che Harry poteva difendersi,ma l'unico motivo per cui egli aveva sopraffatto Voldemort era il vantaggio datogli dal sacrificio della madre,del padre,di quel rozzo mezzo gigante ed infine dell'odioso Colin,che non era nemmeno morto,per sua fortuna...
Questo vantaggio,non lo avrebbe avuto più contro nessun successore di Voldemort e sarebbe stato ucciso a sua volta...e questo Draco non poteva permetterlo.
Nessuno avrebbe toccato il suo Harry,perchè per sette lunghi anni aveva dovuto fingere di essere suo nemico,perchè quello doveva essere il suo ruolo,mettergli pressione. Quando in realtà,quattro anni prima,si accorse di provare qualcos'altro per la sua vittima,qualcosa di più profondo,che solo con fatica era riuscito a nascondere.
Lo amava... e non poteva più negare a se stesso questa verità. Ma oramai era odiato da Harry,normale conseguenza del suo comportamento durante tutti gli anni passati ad Hogwarts ad importunare lui ed i suoi amici.
Ciononostante lo avrebbe salvato,massacrando per lui chiunque osasse sperare di diventare il nuovo signore oscuro. Solo adesso però lo aveva saputo...non era il solo a fare quello sporco lavoro. Qualcun altro stava sterminando i mangiamorte,i quali erano ben di più di quanti si potesse credere. La sua ultima vittima era scappata in quel angolo di mondo dopo che la sua casa era stata bruciata con dentro il resto della sua famiglia,chissà chi era stato...Di sicuro non l'Ordine della Fenice,poiché nemmeno loro sapevano del potere ancora vacante di Voldemort,ne quel vecchio di Silente,ne Harry ne nessun altro.
Oh bhè, non c'era certo tempo per pensarci su,Draco doveva ripartire al più presto...ne mancavano altri all'appello ed il suo lavoro non era ancora finito,da lì n poi sarebbe stato più difficile scovare quelli rimasti...chissà dove si erano andati a cacciare?
Draco aveva già deciso che,una volta ucciso l'ultimo, sarebbe andato a trovare Harry per dirgli tutto quanto,che il mondo era davvero salvo,che tutti i maghi malvagi erano morti e anche...sì gli avrebbe detto anche che lo amava!
Una goccia d'acqua cadde sulla nera tunica di Draco,stava incominciando a piovere,la luna di sangue tra poco sarebbe stata coperta dalle nuvole...Per fortuna il suo abito era impermeabile. Con evidente fatica il mago si mise il cappuccio della tunica sulla testa,ma in quello stato di stanchezza e con tutto il sudore che aveva addosso si sarebbe malato comunque di sicuro.
Avrebbe voluto starsene lì ancora un po',fino a quando la pioggia non fosse diventata insopportabile,ma dal profondo della foresta egli vide spuntare due coppie di occhi luminosi.
Qualche secondo dopo due forme canine si distinsero chiaramente attraverso la macchia di alberi. De lupi probabilmente,pensò Draco,ma poi guardandoli meglio riconobbe un lupo mannaro,assieme ad un grosso cane,nero come la notte...
<< Oh,dannazione a loro! Ma che diavolo ci fanno qui? >> sospirò quasi Draco rialzandosi a fatica. << So benissimo che siete voi...Lupin e Black...Ma non ho niente da spartire con voi,addio... >>
Le due creature non lo sentirono mentre si smaterializzò scomparendo dalla foresta e si fermarono proprio lì dove pochi secondi prima c'era stato Draco Malfoy.
Annusarono attentamente le tracce di sangue lasciate a terra e sull'albero,pochi secondi dopo la luna venne del tutto oscurata ed entrambi i canidi si ritrasformarono in umani.
<< Che cosa avrà in mente secondo te,Sirius? >> disse Lupin ancora intento ad esaminare il sangue che stava per essere lavato via dalla pioggia.
<< Non ne ho idea Remus...abbiamo trovato non so quanti cadaveri squartati da quando lo seguiamo,tutti mangiamorte sembrerebbe. Ma il perchè lo fà non ci è ancora chiaro e forse non lo sarà mai...finchè non avrà finito. >> Rispose l'ultimo membro della famiglia Black.
Remus si avvicinò a Sirius e gli sussurrò all'orecchio di non stare troppo a pensare a queste cose ora,avevano ancora tempo e poi ora era già sparito di nuovo.
Sirius si disse d'accordo e aprendo il suo mantello avvolse Remus assieme a se stesso per poi mormorargli sorridendo << Hai ragione,ma adesso andiamo,non devi prendere freddo,non ti fa bene...e poi abbiamo altro da fare,giusto? Torniamo a casa. >>
 

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Capitolo 10
*** Professor Potter suona male... ***


Professor Potter sounds bad  La

Professor Potter sounds bad

La loro vita ad hogwarts era appena cominciata...tutti quanti avevano consumato una cena divina,addiritura con piatti e posate d'oro!Andrew si era riempito con gusto e persino Daniel l'aveva imitato. Erano entrambi rimasti sorpresi quando i fantasmi delle case comparvero,sciamando assieme ad altri loro compagni nella Sala Grande...Il Frate Grasso si congratulò con tutti i nuovi Tassorosso,specie con Andrew,incitandolo a finire in un solo sorso il suo bicchiere di succo di zucca. << Bravo ragazzo,è così che si fà! Ohohoh,Ce li beviamo gli altri! >> lo sguardo del frate si spostò soprattutto verso la sua più acerrima rivale.
La Dama Grigia se ne stava come una statua sul tavolo di Corvonero,fissando apparentemente il nulla e ricambiando freddamente i saluti che gli studenti più anziani le rivolgevano. Incutava a tutti un certo timore reverenziale e anche Dan rimase a fissarla,affascinato dalla sua elegante glacialità,dai suoi movimenti spettrali...
Sir Nick continuò la tradizione ormai consolidata di mostrare ai nuovi arrivati la sua bizzarra testa attaccata solo per pochi centimetri al resto del corpo. Ashley ne fu talmente imporessionato che non riuscì più a mangiare un boccone dopo averla vista. Mark fissava invece il Barone con aria di sfida,senza curarsi degli altri Serpeverde,che invece stavano ben attenti a come lo guardavano.
<< Hey tu,insulso agglomerato di ectoplasma... >>Il Barone Insanguinato si girò di scatto verso Mark con una smorfia che rendeva ancor più terrificante il suo volto. Il tavolo dei Serpeverde si zittì di colpo,ma cosa aveva in mente quel piccolo pazzo? Si era seduto lì da un quarto d'ora appena. <<...Si dico proprio a te! Credi di essere figo eh? Con il sangue,le catene e tutto il resto no? Ma ricordati che sei solo un fantasma ogni tanto! Tu sei morto,e non puoi farci proprio niente! >> Per tutta risposta al piccolo insolente,il Barone Sanguinario gli passò attraverso e ci rimase qualche secondo,adirato,facendogli prendere un tremendo colpo di freddo che lo congelò letteralmente sul posto. Poi ne uscì e lo lasciò a sbattere i denti qualche secondo,prima di far sentire la sua voce da oltretomba << Spero di averti rinfrescato le idee,testa calda...qui a Serpeverde bisogna stare attenti a come si usa la propria lingua,lo imparerai presto...! >>
Dopodichè i rispettivi prefetti portarono gli alunni del primo anno nei loro dormitori.
Daniel si stava dirigendo verso la alta torre di Corvonero,ammirando con totale meraviglia la impossibile quantità di quadri appesa alle pareti e le scale che sembravano muoversi secondo la loro volontà. Poi uno dei quadri si mise addirittura a salutarli e gli altri lo imitarono. Il prefetto di Corvonero che li stava accompagnando,rivolgeva sguardi d'incoraggiamento ai nuovi arrivati dicendo loro di fare veloce a salire,prima che le scale decidessero di cambiare di nuovo posizione. Anche Ashley,che si trovava insieme alla compagnia di Grifondoro camminava con lo sguardo rivolto verso l'altissimo soffitto. Dennis lo guardava di soppiatto pensando che quando c'era bisogno di un gradino mancante,riusciva sempre a trovare delle scale perfettamente intatte...quel piccoletto gli dava proprio sui nervi.
Il fratello Colin gli corse di fianco,superando tutta la comitiva,apparentemente sovraeccitato dopo aver rivisto Harry. << Hey Dennis,mi raccomando trattali bene eh? Niente scherzi alle matricole finchè non sono arrivate in dormitorio,lo sa persino Pix... >>
D'accordo che era suo fratello ma come cavolo poteva aver capito solo guardandolo che aveva delle intenzioni losche?
<< Non ti preoccupare... >> disse Dennis a denti stretti << ...arriveranno sani e salvi. Tu invece pensa a non ammazzarti per andare dal tuo amore... >>
Colin si girò di scatto con un sorriso smagliante << Ok,ci proverò...oooooh >> ma così dicendo non si accorse che la scala sotto ai suoi piedi si divise a metà,spostandosi bruscamente facendolo cadere nel vuoto. Cercando disperatamente di agrapparsi a qualcosa,Colin lanciò le mani verso l'alto. Una mano l'afferrò quasi all'ultimo momento e lo tirò su velocemente dall'altra parte del baratro,l'altra parte della scala stava ancora allontanandosi.
Colin atterrò sul pavimento ed alzò la testa per poter vedere il volto di chi l'aveva appena salvato da una brutta caduta il suo primo giorno di scuola.
Harry gli sorrise,tenendolo ancora per la mano e finse di rimproverarlo << Signorino Colin Canon,al suo settimo anno non ha ancora imparato che non si corre sulle scale ad Hogwarts? >>
<< Harry! Oh Harry! >> Colin gli si gettò addosso abbracciandolo,quasi facendolo cadere sul pavimento,incurante di essere nel bel mezzo della scuola,dove tutti li potevano vedere.
<< Ah,Colin,non qui...non adesso...abbiamo tutto il tempo del mondo. >> Gli sussurrò Harry cercando dolcemente di allontanarlo.
<< Ma siamo due amici e tu hai finito gli studi solo da un anno...è normale che ci si abbracci fra amici no? >> replicò Colin ancora radioso.
<< Si,però...non dovresti abbracciarmi dai fianchi. >> gli fece notare l'amico. Colin arrossì di colpo e levò del tutto le sue mani dal corpo di Harry...si sarebbe rifatto presto,pensò.
<< Bravo,Signorino Canon...e un altra cosa,in pubblico io ti chiamerò Canon,quindi tu dovresti chiamarmi professore...solo per mantenere la facciata,ci divertiremo! >>
Colin si disse d'accordo annuendo ed insieme si avviarono verso il dormitorio dove incontrarono anche Ginny e Dennis con i bambini del primo anno.
Harry annunciò a tutti che per quella sera la McGranitt si era accordata perchè egli potesse passare quella serata assieme ai suoi amici di Grifondoro nel dormitorio.
<< Oh perfetto allora festeggieremo tutti assieme Harry...non abbiamo più di cui preoccuparci quest anno! >> disse Ginny anche se sapeva benissimo che il suo ruolo le sarebbe costato fatica quest anno. << Allora entriamo, Fiammafenice! >> esclamò la caposcuola e il ritratto della signora grassa si spostò rivelando l'ingresso della sala comune di Grifondoro.
Qunado egli entrò nella sala comune,a seguito degli studenti del primo anno,l'intero dormitorio esplose in ovazioni e i festeggiamenti cominciarono immediatamente per il loro nuovo professore.
<< Hey Harry... >> gli fece Dennis << ...dici che dovremmo prenderti seriamente come con gli altri prof.? Non è che ora diventerai come Piton e favorirai noi? >>
Il solo pensiero lo faceva rabbrividire. << Oh no,e per carità fuori dalla classe chiamatemi solo Harry. Professor Potter non suona per niente bene...Ma almeno quest anno Piton sarà mio collega,quindi mi dovrà mostrare un minimo di rispetto! >>
<< Non ci conterei tanto... >> Ginny si intromise amaramente << Dopotutto Harry,gli hai fregato il posto a cui mira da anni.Credo che sarà ancora più arrabbiato con te! >>
Harry si tirò uno schiaffo sulla fronte e sprofodò su una delle morbide poltrone della sala comune,proprio accanto a Colin.
<< Sarà un lavoraccio però...non sarà facile come quando facevamo le esercitazioni segrete. Inoltre se sono qui è perchè devo stare con Silente a studiare gli incantesimi del mondo antico e credetemi sono cose parecchio difficili. >>
Colin gli lanciò uno sguardo preoccupato,ma Harry lo rassicurò subito guardandolo dritto negli occhi << Avrò comuque il tempo libero per...svolgere i miei affari... >>
Intanto Ashley stava per salire sulle scale che lo avrebbero portato al suo dormitorio,ma per stare a sentire la discussione di Harry e degli altri si era attardato un attimo ed ora non sapeva più quale delle due scale dovesse prendere.
Quattro ragazzi Grifondoro,quelli che prima Silente aveva rimproverato riguardo alla foresta proibita,se la stavano sghignazzando di gusto vedendo l'indecisione di Ashley.
<< Hehehe,se prende quella sbagliata sapete quanto ci divertiamo...? >> sogghignò Paul Bright.
<< Si,però poveretto,prenderle dalle ragazze il primo giorno potrebbe trumatizzarlo,hihihi >> espresse la sua opinione Fabius Shader.
<< Dai dai,ragazzi abbiamo il 50% di possibilità,preghiamo i nostri dei e forse ci ascolteranno! >> Magnus Liar incoraggiò i suoi compagni.
<< Tanto a guardarlo bene potrebbe pure starci in mezzo alle femmine... >> affermò David Iron
Tutti e quattro si misero in una specie di posizione di preghiera,mentre la speranza cresceva nei loro cuori,vedendo che Ashley stava decisamente puntando verso la scala per il dormitorio delle femmine.
Il piccolo mago australiano si fece coraggio e prese la scala...quella sbagliata! Non fece in tempo a salire sul settimo gradino che si sentì scivolare inesorabilmente,senza più poter appoggiare i piedi da nessuna parte.
Ashley ritornò al pavimento della sala comune dopo una bella caduta dalla scale,dopo un secondo sentì delle voci femminili in avvicinamento provenire dalla scala a chiocciola dalla quale era appena stato respinto.
<< Ma chi cavolo si permette di fare certe cose il primo giorno?! >>
<< Magnus se sei tu ti ammazzo! >>
Due ragazze scivolarono elegantemente nella sala comune,piombando letteralmente su Ashley,che ancora stava a terra,con un espressione a dir poco spaesata.
<< Allora chi è stato? Tu? >> disse Eve,una ragazza del terzo anno alla piccola matricola. Poi la sua amica Christine si sporse in avanti per guardarlo meglio. Ashley aveva lo stesso sguardo di un cucciolo sperduto che non sapeva cosa aveva fatto.
<< Oh,ma guarda è uno nuovo,Eve! Si sarà di sicuro sbagliato,poverino... >>
<< Hai ragione,Chris,non l'ho mai visto qui in giro. >> le rispose l'amica,poi si mise a nche lei a fissare Ashley con più attenzione. I quattro ragazzi che se la stavano ridendo osservavano ora la scena con uno sguardo deluso,ma come...non lo avevano ancora preso a calci?
<< Certo che però sei un bambino tanto carino...come ti chiami? >>
<< A-Ashley Elshweyr... >> rispose il ragazzino,ancora molto teso dall'errore che aveva commesso.
Le due amiche si scambiarono un sorriso d'intesa guardandolo poi con una strana espressione.
<< Che ne dici di venire a conoscere le tue nuove compagne di casa? Qui a Grifondoro siamo tutti molto uniti,sai? >>
<< Avanti piccolo Ashley,ti portiamo noi,così le scale non ti faranno più scivolare. >> e così dicendo le due ragazze presero per le braccia Ashley,tirandolo su da terra e poi portandoselo dietro fino dentro al loro domitorio.
Ora i quattro ragazzi del terzo anno erano come pietrificati,a bocca aperta...una cosa del genere non era ammissibile!
<< Ma chi cavolo si crede di essere quel insolente! >>
<< Non ha dovuto alzare nemmeno un dito... >>
<< E pensare che noi ci stiamo provando da tre anni! >>
<< Già...il nostro unico insuccesso da quando siamo i nuovi Malandrini... >>
Magnus si sollevò con fare imperioso dalla sua poltrona e si rivolse con tono solenne ai suoi compagni
<< Signori...noi abbiamo ereditato questo ruolo leggendario direttamente dai gemelli Weasley,i quali lo hanno avuto dai Malandrini originali prima di loro...non possiamo permettere a quel ragazzino un tale affronto! >>
A sentire il suo discorso strampalato Harry ridacchiò ed andò verso di loro,doveva salutare tutti visto che il festino di quella sera era in suo onore.
<< Hey e voi ragazzi,come state?! Sempre a combinare guai? Ricordatevi di non farne troppi davanti a me,mi raccomando. Non vorrei togliere punti a chi sta continuando una sacra tradizione della nostr casa... >>
Ma l'ironia sembrava alquanto persa su di loro,visto che prendevano il loro ruolo alquanto seriamente.
Colin poi prese Harry da parte per poterci parlare un po',visto che tutti sembrava che glielo stessero rubando.
<< Hai parlato anche con i nuovi Malandrini eh? Che razza di gente... >>
<< Si...non valgono nemmeno la metà di Fred e George,ma lasciamoli fare...magari crescendo miglioreranno. >> disse Harry quasi sospirando.
<< Credo che avranno un concorrente agguerrito quest anno...Forse dovresti tenerlo d'occhio tu Harry,un certo Riddle che è stato appena assegnato a Serpeverde. >>
Silente gli aveva parlato di questo ragazzino e di altri tre nuovi che avrebbero dovuto essere curati in modo speciale,ma non gli aveva spiegato molto,nemmeno se quel Riddle fosse parente di un altro Riddle...uno che gli aveva creato non pochi problemi.
Decise di non pensarci troppo,adesso aveva altro da fare...
<< Colin... >> gli disse con una voce suadente che l'amico non aveva più sentito da quel ultima volta << ...tu,ricordi dov'è la stanza delle necessità giusto? Credo che nessuno ne avrà bisogno stasera,che ne dici? >>
Entrambi stettero ancora un po' nella sala comune,prima di andarsene. Ovviamente non insieme,ovviamente diretti in due posti diversi...o almeno così fecero credere a tutti.
 

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Capitolo 11
*** L'Exodus e la gloria di Corvonero ***


Exodus and Ravenclaw Glory

Exodus and Ravenclaw Glory


Si ritrovarono solo davanti alla stanza che da sempre era servita loro come rifugio,nella quale venivano per potersi dimostrare il loro amore...ma come sempre gli imprevisti ad Hogwarts sono sempre in agguato...Pix stava svolazzando allegramente su e giù per il corridoio pasticciando gli arazzi e le statue con dei pennelli presi chissà dove.
Colin ed Harry si scambiarono uno sguardo d'intesa; Pix avrebbe potuto facilmente scoprirli ed andare in giro a blaterare cose strane su di loro ai quattro angoli della scuola,e questa era senza dubbio una cosa di cui non avevano bisogno.
Già,ma come liberarsi in modo sicuro dell'inopportuno poltergeist,che non doveva assolutamente vederli assieme in quel posto sospetto?
Harry intimò a Colin di restarsene per un attimo nascosto,ci avrebbe pensato lui. Colin si affrettò a mettersi dietro a un arazzo ed Harry avanzò con passo sicuro verso Pix,che ancora ridacchiava delle sue stesse bravate.
<< Hey Pix!... >> il poltergeist si girò ed con espressione delirante osservò Harry per qualche secondo. << Oh,ma guarda guarda...il piccolo Potty-pottino senza più la sua divisa,né i suoi amici aragosta e saputella. Sei cresciuto un bel po' eh? Eheheh,che ne diresti di portare i baffi ora che sei grande? Te li faccio crescere io in un secondo... >> agitava minacciosamente i suoi pennelli,bramando di pasticciare per bene il viso di Harry,ma questo non si mostrò particolarmente infastidito,anzi... << Per favore Pix,sono qui per una ragione importante,e tu dovresti andartene subito da qui,se non ti dispiace. >> La sua voce era perfettamente calma e quasi cordiale,non sembrava avere intenzione di reagire e questo non soddisfaceva certo la volontà di Pix,l'emissario dell'entropia all'interno delle mura di Hogwarts.
La creatura,quasi indignata dalla reazione del mago si gettò a capofitto contro di lui agitando vorticosamente i pennelli. << Hmpf,come vuoi... >> sbuffò Harry. In un attimo la sua bacchetta era puntata sul poltergeist,d'improvviso s'illuminò di una potente luce bianca e i suoi capelli vennero spinti all'indietro come da un forte vento.
<< Exodus! >>  la voce uscì deformata,quasi metallica dalle labbra di Harry,l'incantesimo partì colpendo in pieno l'obiettivo,lo spazio si deformò dilatandosi,poi comprimendosi per qualche secondo e quando finì,Pix era sparito nel nulla.
Colin sbucò da dietro l'arazzo dal quale aveva osservato tutta la scena << Forte,Harry! Era uno di quegli incantesimi,non è vero? Ma che cosa gli hai fatto,dov'è adesso? >>
Harry si girò verso il suo ragazzo,sorridendo << Si,questo è l'incantesimo d'esodo del mondo antico. Serve a trasportare qualcuno dovunque tu voglia,e al contrario dell'apparizione è più potente delle barriere che ci sono qui ad Hogwarts. E' forse il meno pericoloso fra quelli che ho imparato fin ora,ma sai... puoi mandare davvero in ogni posto! Dentro un vulcano,a diecimila metri d'altezza,forse anche sulla luna,ma non ci ho ancora provato,troppo difficile... >>
Colin ci mise qualche secondo prima di riprendersi,era dunque quella la potenza degli incantesimi del mondo antico? Con roba simile si potevano uccidere un sacco di persone! Era veramente pericoloso!
<< E adesso... dove è che hai spedito Pix? >> chiese con fare abbastanza preoccupato.
<< Oh,non ti preoccupare troppo,non l'ho ucciso e non l'ho cacciato dalla scuola. dovrebbe essere da qualche parte nel dormitorio di Serpeverde... magari proprio davanti al suo temuto Barone Sanguinario,pensa che bella scena... se lo sarà visto apparire proprio davanti in tutto il suo terribile splendore! >>
Colin no sapeva ancora cosa pensare,Harry era diventato davvero potente nell'ultimo anno,forse anche più di Silente. Ma i suoi sentimenti non erano cambiati,lui lo voleva comunque per se ed i tempi più bui erano già passati ormai.
Convincendosi di questo,il giovane Grifondoro entrò nella stanza delle necessità,che Harry aveva appena aperto e stava con un malizioso sorriso sulla soglia,invitandolo ad entrare... << Colin,anche io aspettavo questo momento da tanto. Mi sei mancato... >> << Anche tu Harry... >> la porta si chiuse alle loro spalle,e le loro labbra finalmente s'incontrarono,pronte ad esprimere ciò che avevano tenuto dentro di sè per tutto l'estate.
Nello stesso momento,in un altra parte del castello,Dan stava esplorando la sua nuova casa,il dormitorio di Corvonero.
Come aveva intuito dalle conversazioni dei suoi compagni più grandi,ci si riferiva a quel posto come la Torre D'avorio,ma era solo un nome simbolico,visto che gli interni erano tutti di un sobrio colore blu profondo con bordi color bronzo,proprio come lo stemma della loro casa. Il ritratto del cavaliere era il loro ingresso e più o meno aveva memorizzato la strada che portava dalla Sala Grande a lì,la parola d'ordine invece...ah certo,era Ars Arcana,meglio non dimenticarsela!
Dopo aver sistemato tutti i suoi bagagli nel dormitorio era sceso a controllare la sala comune. Vi erano una grande quantità di divani e poltrone,all'apparenza molto comode,poi sedie e tavoli lucidissimi,perfetti per la lettura o per lo svolgimento dei compiti,sui quali stavano vari oggetti simili a sestanti ed altri che invece non aveva mai visto e di cui non poteva intuire lo scopo. Un caminetto era acceso in un angolo della sala,un grosso orologio a pendolo scandiva il tempo a fianco di esso e,con sua grande sorpresa,notò che il soffitto era semisferico e vi era disegnata sopra una complicata mappa cosmica,con tanto di costellazioni e nomi di stelle. Stette per un po' ad ammirarlo,affascinato. Gli studenti degli altri anni ridacchiavano un po' osservandolo,ricordando che anni prima anche loro si erano sentiti così.
Andando avanti nell'esplorazione,Dan trovò un altra cosa molto interessante una piccola ma ben fornita biblioteca,che conteneva parecchi libri interessanti e a fianco di questa,una lavagna con su i promemoria per la restituzione dei libri alla biblioteca della scuola.
Non c'è che dire... pensò Dan fra se e se... un vero paradiso dei secchioni,esattamente come mi era parso di capire da 'Storia di Hogwarts'.
A quel punto decise di provare a rilassarsi su una di quelle poltrone vicino al caminetto. Si sprofondava proprio bene fra le pieghe della morbida stoffa,e c'era anche un gradevole tepore dato dalla fiamma poco distante.
Ad un certo punto una studentessa irruppe nella sala,ed estrasse la bacchetta puntandosela alla gola << Sonorus! >> esclamò.
Dan la riconobbe come la strana tizia che aveva inseguito Mark sul treno di Hogwarts...era la caposcuola della sua casa allora,ma diavolo stava facendo con quel incantesimo. Gli altri presenti nella sala comune si tapparono le orecchie quasi istintivamente.
Dan li imitò appena in tempo << Studenti di Corvonero,adunata del primo giorno! >> la voce di Luna proruppe due o tre volte con la stessa frase e scosse quasi le mura stesse della torre. Dopo pochi secondi,tutti gli studenti di Corvonero si ritrovarono nella sala comune,molti di loro continuavano ancora a portarsi le mani alle orecchi con volti doloranti.
<< Ma che cavolo ti salta in mente Lunatica? Hai visto un thestral di troppo stasera? >> le intimò uno studente del settimo anno.
Luna si lanciò il controincantesimo alla gola e riprese a parlare normalmente.
<< Senti,io vedo Thestral fin dal secondo e non è una cosa di cui mi vanto particolarmente...Se vi ho chiamati tutti qui è solo per... >>
<< Per iniziare uno dei tuoi inconcludenti quanto incomprensibili monologhi forse? >> la interruppe ironico un altro studente.
<< No...vi ho chiamati tutti perchè quest anno abbiamo il dovere di vincere la coppa delle case. Non so da quanti anni siete qui tutti voi,ma a me piacerebbe vincerla almeno una volta prima di andarmene. Per stavolta possiamo entrare anche noi in lizza,non sarà sempre un testa a testa fra Serpeverde e Grifondoro! Siamo qui riuniti per pianificare e organizzare una strategia che ci condurrà inevitabilmente e sistematicamente alla vittoria...dopotutto se noi siamo qui è perchè abbiamo una mente superiore no? >>
<< E chi ci dovrebbe dare questa strategia,tu? >> fece acida un'altra studentessa del quinto anno << Cosa ci suggerisci allora? di portare tutti quanti la bacchetta sulle orecchie in modo ridicolo come fai tu? >>
Luna si sentì profondamente ferita sentendo che gli studenti della sua stessa casa la isultavano in modo così plateale,ma non doveva cedere,non era più la luna di un volta.
<< Luna Lovegood,se credi che quella spilla da caposcuola significhi che tu puoi darci ordini e ti renda nostr ocapo supremo ti sbagli di grosso! >> Continuò la stessa ragazza di prima.
<< Io non voglio darvi ordini! Io volevo solo spronarvi a fare bene,a essere i migliori come da sempre pretendiamo di essere...E non ho intenzione di darvi io una strategia,anzi...se siamo qui assieme è proprio perchè credo che servirà l'aiuto di tutti per farci trionfare. >>
Questa volta nella sala comune affollata si diffusero dei brusii d'assenso e molti annuivano al compagno che gli stava accanto. L'acida studentessa che aveva contestato Luna stava per perdere l'appoggio di tutti,anche di quelli che prima criticavano ironicamente la caposcuola,la quale concluse il suo discorso << Dico io,abbiamo o non abbiamo i cervelli migliori di Hogwarts? Vediamo di usarli non solo nelle classi e sui libri,ma sempre! >>
La fine della frase fu accolta con un applauso da tutti,specie dai più giovani e dai nuovi arrivati,anche i due prefetti battevano vigorosamente le mani. Daniel stesso si sentì alquanto incitato dal discorso ed applaudì vivacemente. Persino la Dama Grigia,che comparve in quel momento da una parete alle spalle di Daniel,si congratulò con Luna << Finalmente abbiamo un leader che ci condurrà alla gloria di un tempo... >>
 

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Capitolo 12
*** Pistole&Incantesimi ***


html> Guns

Guns'n'Spells
La mattinata seguente accolse tutti gli abitanti di Hogwarts con un sole splendente ed un aria sempre più frizzante,l'autunno era sempre più vicino...e il primo giorno di scuola stava per incominciare.
Daniel era già seduto al tavolo di Corvonero,con l'aria un po' assonnata a dire il vero,la riunione nella sala comune era durata un po' troppo la sera precedente,ma era stata comunque molto interessante...
Si,avrebbero stracciato tutti con la guida di Luna,però se le voci che aveva sentito su quel Potter,il loro professore di Difesa contro le Arti Oscure, esso poteva rappresentare un ostacolo alla loro vittoria.
Decise che per la prima giornata avrebbe impegato il suo tempo libero ad esplorare per bene il castello,avrebbe chiesto a suo fratello di accompagnarlo,visto che ogni Corvonero a cui si era rivolto lo aveva preso per matto dicendogli che esplorare Hogwarts era una cosa del tutto improponibile. << Hmpf... >> si ritrovò a pensare << Corvonero dev'essere la casa dei pazzi e dei geni incompresi a questo punto! >>
Ma ecco che vide arrivare suo fratello dal gigantesco portone della Sala Grande.Un pò in ritardo per la colazione,Andrew si sedette al tavolo dei suoi nuovi amici di Tassorosso con i quali aveva legato subito e lo salutò prima con la mano e poi chiamandolo,intimandogli di venire a sedersi accanto a loro.
<< Oh,dio... quanto sa essere scemo Andy! Siamo di due case diverse,non possiamo mangiare insieme... >> ma i suoi pensieri non sembravano raggiungere Andrew,il quale gli rivolse uno sguardo piuttosto imbronciato.
Dan finì la colazione abbastanza presto,mentre Andrew aveva bisogno di un po' più di energia alla mattina per svegliarsi.
Daniel uscì quindi dalla sala grande,rileggendosi per l'ennesima volta l'orario della giornata... dunque il lunedì avevano Erbologia,Pozioni,Difesa contro le Arti Oscure,Storia della magia ed Astronomia... Che razza di materie,non certo come in una scuola normale! Si sarebbe divertito di sicuro...
Proprio nell'uscire si ritrovò davanti Ashley e Mark,che arrivavano rispettivamente dalle scale e dai sotterranei e s'incontrarono tutti e tre nell'atrio.
<< Allora,come va nelle vostre nuove case ragazzi? >> chiese interessato Dan.
La faccia di Mark non prometteva nulla di buono << Sapessi,che bastardi ci sono da me! Dopo che quel fantasma mi è passato attraverso a cena me lo sono ritrovato anche nel dormitorio,quando stavo per mettermi a dormire... stava seguendo un poltergeist ed insieme facevano un casino infernale. Ma questo è il meno direi,poi tutti quei bracieri dorati a forma di serpente,c'è un odore talmente opprimente,credo che si d'incenso o roba simile... Bha! >>
Dan parlò invece di come si fosse trovato bene nella sua nuova casa,anche se le persone gli sembravano un po' con la testa fra le nuvole...
Ashley raccontò della piccola festa che avevano indetto la sera prima per il professor Potter e dell'incidente con il quale si era ritrovato a far conoscenza con l'intero dormitorio femminile di Grifondoro.
<< Beato te... >> gli disse sopraggiungendo Andrew << Dovunque vai ti ritrovi a fare feste eh? >>
<> confermò Mark fissandolo quasi con invidia << Io ho avuto lo stesso incidente nel mio dormitorio ed un secondo dopo quelle tre galline del settimo anno mi stavano rincorrendo su e giù per tutta la sala comune. Delilah,Isabel e Alexis...sembrava che avessi fatto chissà cosa,ma mi ero solo sbagliato,non l'ho fatto apposta! >>
Proprio in quel momento passò di fianco a loro la caposcuola di Serpeverde,sghignazzante come sempre,accompagnata dalle sue due fidate compagne. Subito il suo occhio cadde su Mark e sui suoi amici.
<< Tu,Riddle...se ti ripesco a voler spiare la nostra biancheria intima ti farò passare una settimana assieme al mostro in fondo al lago,chiaro?! E credimi rimpiangerai l'essere buttato giù dalle scale... >>
Mark non se la sentì nemmeno di replicare al tono acido ed imperioso della caposcuola,anche se sapeva di aver solo sbagliato direzione. Altro che la Weasley,questa non gliene avrebbe perdonata una sul serio!
Dopo che le tre sparirono nel portone della sala grande,Andrew tentò di consolare il povero Mark,il quale si sentiva per la prima volta nella sua vita con amici che potessero comprenderlo...
Le prime due lezioni di Daniel furono davvero divertenti come aveva sperato,suo fratello sembrava anch'egli eccitato,ma di sicuro non come lui,specie quando alla seconda ora tutti loro giovani Corvonero e Tassorosso fecero conoscenza con il temibile Severus Piton.
Il suo solito discorso di presentazione faceva tremare ogni studente,ma Dan si sentì invece come spronato dalle parole esigenti del professore,anche se l'aspetto unto e meschino non gli andavano molto a genio.
Sembrava aver capito bene la lezione... non gli risultava per nulla difficile,anzi... non vedeva l'ora di provare a fare la sua prima pozione.
L'ora seguente però non andò bene come le prime per Dan e fu invece molto più eccitante per Andrew.
<< Ragazzini del primo anno,per prima cosa vi voglio insegnare il trucco fondamentale con cui si riesce a sopravvivere qui ad Hogwarts. Quando sulla vostra strada incontrerete uno che vi sta particolarmente antipatico,sappiate che siete sempre in pericolo di ricevere una sua maledizione... Perciò voi dovete essere fin da subito in grado di rispondergli disarmandolo della sua bacchetta! Oggi vi spiegherò l'incantesimo di difesa chiamato Expelliarmus. >>
Harry riusciva benissimo nel ruolo d'insegnante,tutti nella sua classe sembravano divertirsi ed apprendere in fretta,anche nell'ora precedente con i Serpeverde e i Grifondoro era andata bene. Ma poi Harry notò che uno degli studenti,che brandiva una bacchetta mai vista prima,non riusciva assolutamente a lanciare l'incantesimo,mentre il suo fratello ci stava riuscendo con una facilità strabiliante.
Il professore li riconobbe subito,loro erano l'altra 'coppia speciale' di cui Silente gli aveva parlato... si diresse verso Daniel e lo osservò con calma. La posizione era giusta,le parole pronunciate in modo corretto... allora gli fu chiaro che il ragazzino era veramente un babbano a tutti gli effetti! Cercò di rassicurarlo,dicendogli che era normale per uno babbano come lui,ma che egli e Silente stavano studiando insieme un modo per insegnare la magia ai babbani e di non preoccuparsi.
<< La fa tanto facile quello... >> disse infuriato Dan più a se stesso che al fratello,mentre passeggiavano nel cortile attorno al castello.
<< Io l'ho trovato divertente,insegna bene ,non ti sembra? >>
<< Oh,andiamo Andy...ora sarò lo zimbello della scuola visto che tutti sapranno che sono un babbano. >>
<< Non te la prendere subito Dan! Anche il preside ha detto che per noi figli di babbani non ci saranno da temere ritorsioni. >>
<< Mi impressiona sempre la facilità con cui credi alle parole di tutti... >>
Durante il pomeriggio invece,Colin Canon e suo fratello Dennis si ritrovarono a babbanologia,la loro prima lezione,chissà come sarebbe stata...
Silente aveva loro concesso di parteciparvi assieme,visto che era una materia facoltativa per chi proveniva da famiglie babbane.
Il professor Mauritius Wilde entrò con calma nella sala,il suo passo era lento ed i suoi occhi passavano da uno studente all'altro.
Si fermò davanti alla cattedra con un sorrisetto dipinto sul volto...
<< Allora ragazzi,siamo qui per studiare il mondo ed il comportamento dei babbani...voi non siete certo al primo anno di questa materia e quindi pensavo di fare un piccolo test per vedere ache punto,ma non preoccupatevi,niente di terrificante...Si da il caso che io abbia qui un po' di oggetti babbani d'uso comune,e voi dovreste sapermi dire come si chiamano e a cosa servono,ma ricordate che la risposta se l'aggiudicherà solo...il più veloce! >> e così dicendo,il professore fece scattare verso l'alto la sua mano destra,con la quale impugnava un revolver della Smith&Wesson.
I fratelli Canon si alzarono terrorizzati,al contrario degli altri studenti presenti in sala ed estrassero rapidamente le loro bacchette,puntandole minacciosamente verso il professore. Gli sguardi di tutti i presenti li fissavano se fossero improvvisamente impazziti.
<< Metta giu...quella pistola! Subito Professor Wilde,la posi immediatamente! >> disse Colin on voce tremante.
<>
Il professor Wilde posò nuovamente la pistola sulla scrivania,soddisfatto. Colin e Dennis crollarono nuovamente sulle loro sedie...si erano presi un bello spavento.
<< Avete visto tutti, questo oggetto? Non preoccupatevi più signorini Canon,è scarico ovviamente. Ma normalmente... >> continuò Mauritius rivolgendosi al resto della classe,ancora visibilmente stupita dalla scena <<...questo interessante marchingegno contiene sei pezzi di metallo chiamati proiettili ed ognuno di essi può uccidere facilmente un persona. Proprio come un Avada Kedavra di un mago oscuro... >>
L'intera classe sbiancò al solo sentire il nome della maledizione,davvero un piccolo oggetto babbano poteva essere così pericoloso?
La voce del professore non accennava a fermarsi anche davanti alle loro facce stupite
<> fece il professor Wilde indicando i due alunni. <>
La lezione fu alquanto shockante per i maghi 'purosangue' presenti,invece i fratelli Canon sembravano più scossi dall'incontro con quel professore.
<< No Colin,quel tizio è fuori come un manico di scopa! Non è normale ti dico! >>
<< Mi ha fatto prendere un colpo con il suo cavolo di revolver... non è che arriverà sempre con trovate del genere? Così un giorno ce lo troviamo in classe con,che so... un lanciamissili?! >>
<< E' più probabile che ce lo ritroveremo con i cannoni quello,dalla faccia che sembra che se ne faccia tanti... >> spiegò Dennis con il tono di chi la sa lunga.
<> E così dicendo Colin s' allontanò da Dennis,ma questo lo tirò di nuovo verso di se per sussurrargli una frase nel orecchio.
<< Diciamo piuttosto che vai a difesa-delle-proprie-parti-intime-dalle-mani-di-Harry!>>
Una gomitata colpì il petto del più giovane dei fratelli,che lasciò la presa e borbottò qualcosa del tipo 'dannata checca isterica',ma suo fratello ormai si era lanciato,quasi letteralmente,giù dalle scale per dirigersi alla lezione di Difesa.
Dennis poteva prenderlo in giro quanto voleva,ma avrebbe preferito di gran lunga avere anche lui una storia... possibilmente con una rossa di sua conoscenza...
 

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Capitolo 13
*** La scoperta di Dan ***


Dan

Dan's Discovery
Dan ed Andy s'incontrarono subito dopo con Mark ed Ashley nelle vicinanze del lago,le lezioni erano appena finite e tutti indossavano ancora le sciarpe e le divise delle loro rispettive case.
Come avevano ormai preso d'abitudine,dopo una po' di relax al lago,essi andavano tutti insieme ad esplorare la scuola.
Dopo la loro prima settimana tutti quanti si dissero più o meno felici di come andavano le cose nella scuola...Mark si lamentava ancora un po' di come lo trattavano i Serpeverde,ed Andrew,benchè si fosse fatto ottimi amici a Tassorosso credeva ancora che fosse troppo presto per includerli nel loro gruppo...
Dopotutto l'idea di esplorare Hogwarts e di scoprire i suoi segreti era venuta a Daniel,e di sicuro era lui il loro leader indiscusso... strano pensava Andrew,di solito era suo quel ruolo... ma finché apparteneva all'adorato fratello poteva andare bene.
Innumerevoli volte si erano imbattuti in Pix,il quale ora avevano imparato a conoscere bene,ma se l'erano sempre cavata in sua presenza.
Lo stesso si poteva dire riguardo ad Argus Gazza e alla sua gatta... con pochi semplici trucchi i ragazzi riuscivano sempre a fregarlo,specie quando Ashley tirava fuori una delle sue incredibili magie,roba che non avevano mai visto prima,quel ragazzino così calmo li sorprendeva ogni volta. E chissà come mai riusciva a dare il meglio di sè proprio quando Mark si ficcava nei guai e doveva essere salvato,ovvero molto spesso.
<< Ciao a tutti,ragazzi! >> fece Andrew,come sempre fin troppo gioviale,in direzione del Grifondoro e del Serpeverde che parlavano tranquillamente distesi vicino alla riva del lago. << Pronti per una nuova giornata a caccia di misteri? >> continuò Daniel << Vi ricordate l'altra sera cos'abbiamo scoperto su Potter vero? >> Già la sera precedente avevano scoperto una stranissima cosa sul Professor Potter,Daniel infatti si era del tutto separato dagli altri,piuttosto tardi verso sera e aveva sorpreso l'insegnante di difesa a guardare uno strano foglio di carta com'è che aveva detto..ah si: 'Giuro solennemente di non avere buone intenzioni' e subito dopo si era messo un mantello che l'aveva reso invisibile.
<< Credo che sia così che ci ha sgamato l'altra sera in corridoio,Daniel... >> gli rispose Mark << Nessuno poteva sapere che stavamo per uscire dall'armadio delle scope! Gazza se n'era andato da tempo,ma quel professore era lì proprio ad aspettarci! Ha tolto dieci punti a tutti e ci ha mandati a letto! >>
<< Bhè per lo meno non si è accorto che lo stavo spiando ieri... Non è che mi sta antipatico,ma credo che nasconda qualcosa. >> Daniel era sempre più pensieroso.
<< Lasciamo perdere i tuoi gusti sui professori... >> disse il fratello << ...quel Piton non lo sopporta nessuno! E poi come fai a non addormentarti durante Storia della magia? >>
Daniel si limitò ad alzare le spalle,fare pozioni gli veniva talmente naturale,non capiva bene il perchè. E riusciva benissimo anche in Erbologia,Astronomia,Storia della Magia,mentre invece durante Incantesimi,Trasfigurazione e Difesa riusciva benissimo a rispondere alle domande ma non sembrava in grado di lanciare incantesimi. In effetti da un paio di gironi alcuni Serpevedre cominciavano ad additarlo in maniera molto poco rispettosa e alcuni Tassorosso stavano riempiendo di domande Andrew,mettendolo in imbarazzo,sulla situazione del fratello.
Ma adesso non c'era tempo per pensarci,Daniel si rialzò dal prato sul quale si era disteso insieme ai suoi amici e li invitò a cominciare la loro solita attività. Tutti scattarono in piedi alquanto eccitati,anche se Ashley riusciva a di solito a mantenersi più calmo degli altri.
Il loro era il gruppo più eterogeneo che la scuola avesse mai visto,e fin da subito avevano attirato l'attenzione,anche per le loro imprese.
Ad esempio erano riusciti a far volare giù dalle scale quel gruppo di stupidi Grifondoro del terzo anno,che credevano di potersi considerare i capi indiscussi della scuola.
<< Ashley come va con quei Malandrini? Ah e grazie ancora per avermi salvato quando mi hanno inseguito mercoledì! >> chiese preoccupato Mark a quello che ora reputava il suo migliore amico.
<< Oh quelli...bhe non avrebbero dovuto infastidirci,non avevamo fatto nulla di male,il settimo piano è di tutti e non solo loro! >> s'intromise Andrew.
<< Loro... mi stanno lontano fin che ho in mano questo... >> Ashley tirò fuori da un ampia tasca il suo boomerang rimbalzatutto,un oggetto severamente vietato all'interno della mura di Hogwarts. Era un boomerang in tutto e per tutto ed infatti ritornava sempre al lanciatore,ma esso rimbalzava contro le pareti come se fosse stato una pallina di gomma. Gazza lo aveva messo da anni nella sua lista nera,ma fin che non beccava Ashley sul fatto... << Non mi devi ringraziare Mark, dobbiamo aiutarci appunto perchè siamo amici no? >>
Marvolo Riddle si sentiva spesso commosso dalle parole di Ashley,sentiva spesso l'impulso di abbracciarlo e dirgli che anche lui gli voleva bene,ma poi chissà cosa avrebbe pensato il suo amico,no forse era meglio aspettare un po' per certe manifestazioni d'affetto,si disse Mark...
<< Bene,l'obiettivo di oggi è individuare il professor Potter prima che lui bacchi noi e vedere se usa quei suoi oggetti solo per punire gli alunni o se per caso conduce qualche affare losco! Ah,Mark,stavolta vedi di non incendiare la sezione proibita della biblioteca mentre siamo in missione,ho dato un occhiata a quei libri l'altro giorno e sono alquanto interessanti. >>
Il loro sprezzo del pericolo e la loro abilità era semplicemnte impareggiabile,in sole due settimane avevano scoperto più cose su Hogwarts e dintorni di quante non ne conoscessero molti studenti del quinto anno. La sera prima avevano fatto tutti quanti il bagno nel bagno dei prefetti,la cui parola d'ordine erano riusciti ad ottenere di nascosto...in questo tipo di cose lo specialista era Mark,che faceva arrabbiare talmente tanto la Weasley e la Hargreaves che cominciavano a dirgli dietro di tutto,nel vero senso della parola...
Ma ancora non erano riusciti a scoprire che cosa cavolo stesse combinando il loro professore di Difesa,che ogni sera se ne usciva dal suo studio con quel mantello per andare chissà dove.
Daniel,quel terzo mercoledì che passava ad Hogwarts,si ritrovò per puro caso al settimo piano,e aveva perso di vista i suoi compagni,bhe se la sapevano cavare più che bene anche da soli,suo fratello però era finito in infermeria perchè gli era venuta la grandiosa idea di ferirsi ad un braccio durante la lezione di volo Daniel si era preoccupato così tanto,le sue mani erano ancora sporche di sangue,un brutto taglio,ma si sarebbe ripreso in fretta come sempre ...ma ora dove era finito lui? Il settimo piano,non erano quasi mai venuti ad esplorarlo dopo quel incontro con i quattro scoppiati di Grifondoro.
Si girò per un po' di volte su se stesso ed andò per qualche volta da una parte all'altra del corridoio in cui si trovava,una statua nel mezzo,rappresentava Barabba il Babbeo Bastonato dai Troll.
Dopo un po' Daniel si accorse di una porta che fino ad un secondo prima non aveva notato,anzi erasicuro che prima non ci fosse nemmeno una porta in quel punto!
Dan provò ad aprirla...Chiusa,ci avrebbe scommesso! Ora,se solo lui fosse stato un mago sarebbe stato tutto così semplice sarebbe bastato un << Alohomora! >> e con grande sorpresa da Dan la porta si aprì daventi a lui come se non fosse mai stata chiusa. Ma come diavolo ci era riuscito? Era il suo primo incantesimo vero! Ma non era mica un babbano?
Ma il ragazzino non ebbe troppo tempo per sorprendersi dell'incontesimo,visto che la scena che gli si presentò davanti fu ancor più shockante...
Harry Potter,il suo professore di Difesa,se ne stava completamente nudo su di un sontuoso letto in una stanza che sembrava fatta apposta per certe cose...sotto di lui...il caposcuola di Grifondoro? Oh mio dio,questo si che era uno scandalo,un insegnante che manteneva una relazione omosessuale con uno dei suoi allievi!
entrambi gli amanti reagirono immediatamente all'intrusione con imprecazioni varie,fino a che non riconobbero chi aveva osato interromperli.
<< Oh cazzo Harry,non possono scoprirci,prendiamolo! >> disse Colin più che mai furioso gettandosi fuori dal letto per prendere la bacchetta
<< Un incantesimo di memoria e saremo salvi.... >> anche Harry tentò di raggiungere la bacchetta, un obliviate ed un exodus avrebbero messo la situazione a posto.
Per loro sfortuna Daniel adesso aveva preso confidenza nelle proprie abilità ed esclamò con prontezza << Expelliarmus! >> un incantesimo perfetto che catapultò le bacchette dei due maghi più grandi direttamente nelle sue mani.
<< Adesso state calmi tutti e due se non volete che vi spezzi le bacchette. Prima di tutto mi fate schifo! Non me lo sarei mai aspettato da due come voi... Ma ora cominciamo a contrattare,cosa potrei chiedervi in cambio di mantenere il vostro... piccolo segreto? >>
Che cosa? Colin ed Harry si guardarono l'un l'altro,quel ninnolo del primo anno li stava ricattando,ed aveva decisamente una posizione di vantaggio assoluto al momento!
<< Adesso Daniel,non c'è bisogno di fare così... >> tentò di parlamentare Harry << Questa è una cosa abbastanza seria,più grossa di te di sicuro...Sono affari miei e di Colin,non sarebbe opportuno farlo sapere a tutta la scuola... >>
<< Infatti professore,lo penso anch'io... ma forse con quel suo mantello che si porta sempre in giro potrei essere persuaso a non farmi nemmeno tentare dall'idea... Ah e perchè non aggiungere anche quel foglio stropicciato con il quale sono sicuro che ci ha trovato la scorsa volta? >>
Daniel non solo era abile con le connessioni logiche,era anche un grande opportunista,come stava dimostrando. Dopotutto se i maghi purosangue cominciavano a parlare male di lui,sarebbe giunto presto il momento di difendersi da loro... non poteva farsi trovare debole.
Harry si sentì punto nel vivo dalla richiesta dell'alunno,ma dovette fare esattamente come gli aveva chiesto,per lo meno il ragazzino non sapeva usare la mappa...
<< Giuro solennemente di non avere buone intenzioni >>
Ma chi cavolo glielo aveva detto? Come faceva a saperlo ? Harry era sempre più spaesato da quel lato del apparentemente pacifico studente che ogni giorno aveva in classe.
<< Oh interessante... una mappa in tempo reale,mi piace davvero. La ringrazio professore. >> un largo sorriso malvagio si delineò sul volto di Dan ,mentre appoggiava lentamente a terra le bacchette dei due maghi.
<< Per ora può bastare direi... Ah e per favore entrambi non togliete punti a me e ai miei amici se ci beccate a fare qualcosa di male,perchè potrebbero cominciare a girare strane voci sul vostro conto. Se tenterete in seguito di cancellarmi la memoria state pur certi che terrò un diario molto accurato che ovviamente non potrete trovare! Hahaha... >>
E totalmente soddisfatto di sè e del fruttuoso giro di ricognizione,Dan si fiondò verso il suo dormitorio,per andare a provare di nascosto i suoi due nuovi giocattoli,felice come un bambino!
<< Harry...ci ha fregati...! >>
<< Lo so, lo so Colin,me ne sono accorto anche da solo! Cazz...>> Harry non riusciva più a trattenersi,come aveva fatto un semplice marmocchio a fotterli in maniera così plateale?
<< Silente ci aveva detto di tenerlo d'occhio ma non pensavo che potesse arrivare a tanto! >>
<< Già...bhè come ti senti adesso che la nostra reputazione è nelle mani di un genietto di dodici anni,Colin? >>
Colin scosse la testa,troppo preoccupato per poter rispondere. Certo anche Dennis lo sapeva,ma ora era diverso...quello li aveva minacciati di spifferare tutto! Poi la sua mente venne risvegliata dalle uniche parole che mai avrebbe voluto sentire.
<< Colin,non credi che sia meglio...non incontrarci più...fin che stiamo nella scuola? >>
Oh no...la mente di Colin stava per crollare,come poteva Harry dirgli queste cose? Si sarebbero trovati a Hogsmeade,magari nella Stamberga Strillante, visto che conoscevano entrambi la strada. Harry concluse così il suo discorso e poi si rivesti in fretta,baciò di sfuggita Colin e se ne tornò nel suo studio per prendere precauzioni contro un certo Corvonero...
 

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Capitolo 14
*** Keenwit... ***


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Keenwit...
Nelle settimane successive Hogwarts sembrò scossa dal finimondo,come ai bei vecchi tempi di Fred e George Weasley,quei quattro del primo anno erano inarrestabili...Dan ora che aveva la mappa e il mantello si poteva permettere di fare il buffone anche con i più grandi di Serpeverde che ora lo vedevamo peggio del fumo negli occhi,poichè nessun professore lo poteva cogliere in flagrante. Per questa sua dubbia amicizia Mark era trattato sempre peggio dai suoi compagni di dormitorio,in compenso aveva davvero trovato in Ashley l'amico che aveva sempre sognato,ormai erano diventati inseparabili.
Ash lo aveva anche salvato dalla furia di una certa caposcuola che li aveva scoperti nel bagno dei prefetti.
<< Avreste dovuto vedere Ash! >> raccontò con voce eccitata ai fratelli Guilder << Non ha esitato un attimo,è uscito fuori dalla vasca e le ha tirato il boomerang sulla caviglia facendola capitombolare dritta in acqua di testa! >>
<< Se lo meritava... è entrata nella stanza nel momento sbagliato... >> commentò semplicemente Ashley.
<< Certo,ma adesso ci converrà stare per un po' alla larga dal bagno dei prefetti... >> disse Dan pensieroso << Forse dovremmo tornare a disturbare quella sfigata che sta nel bagno delle femmine la prossima volta... >>
Mark emise una risatina perfida << Ah,Mirtilla...una vera gioia andare li a sfotterla,...Harry di qui,Harry di là...non pensavo che si riferisse al professor Potter la prima volta. >>
<< Nemmeno io... >> disse Andrew prendendo in mano il suo manico di scopa e congedandosi << ... ma adesso un po' di sano allenamnto a quidditch! >>
Dan si mise le mani nei capelli...era l'alunno con i voti migliori della scuola,sempre che non fosse richiesto di lanciare incantesimi,suo fratello invece sembrava studiare solo per il suo ruolo di battitore nella squadra di Tassorosso.
Aveva da subito dimostrato di avere il talento e la forza necessaria,ma la prima partita sarebbe stata contro Corvonero... poveretto,la strategia che aveva elaborato Luna per vincere era semplicemente infallibile,i suoi bolidi sarebbero contati poco...
<< Ok Andy,vai e stendili tutti! >> lo incoraggiarono gli amici.
Dal canto suo Dan era andato quasi a giorni alterni,a volte lanciare gli incantesimi gli veniva con una facilità immensa,mentre altri giorni non c'era proprio verso. Lo stesso valeva per il volo... erano più le volte che si sfracellava al suolo che altro,per fortuna Andrew era sempre li ad assisterlo.
<< Bene, voi due,visto che è sabato perchè non ce ne andiamo un po' a quel villaggio dove vanno i ragazzi più grandi? >> chiese Dan già eccitato dall'idea.
<< A Hogsmeade?! Ma Dan se qualcuno ci becca lì sai quanti guai dovremo passare? Non che non ci voglia andare eh....Tu che ne dici Ashley,vieni anche tu? >> Mark si rivolse al Grifondoro.
<< Si,certo Mark...se tu ci vuoi andare allora ci andremo. Non c'è niente da temere. Ma come facciamo a non farci vedere? Hai per caso trovato un uscita alternativa? >>
Dan si assicurò che nessuno fosse lì vicino e di soppiatto tirò fuori la mappa,attivandola e mostrando con orgoglio il passaggio che aveva scoperto.
<< Siamo d'accordo! Ci vedremo qui per le due... >> e si congedò dal Serpevedre e dal Grifondoro per dirigersi nel suo dormitorio,doveva ancora finire di leggere qualcosa sul libro di Aritmanzia che aveva trafugato dalla biblioteca,l'avrebbe studiata fra due anni ma la trovava già affascinante come argomento. Purtroppo con i suoi tre amici non ne poteva parlare troppo e allora si faceva spiegare qualcosa dai prefetti oppure da Luna,i cui discorsi però risultavano alquanto incomprensibili a volte.
Stava camminando con la sua solita aria guardinga,perchè gli scherzi idioti dei Serpeverde erano sempre più frequenti ora, e si ritrovò a percorrere le scale per il terzo piano. Saltò il gradino che sapeva essere solo un illusione e procedette,trovandosi davanti la figura di un adulto che lo guardava con espressione molto interessata. Era alto,forse fin troppo,come il preside. Aveva il mantello appoggiato su di una spalla sola e due baffetti da sparviero che incorniciavano il suo strano sorriso.
Ma che vuole 'sto qui,non sarà mica un maniaco? Ah ma no... è quello scoppiato del professore di babbanologia. Aveva sentito molte stravaganze che accadevano durante le sue ore dai suoi compagni di dormitorio più grandi. Forse passare una vita cacciando maghi oscuri poteva rendere una persona instabile...
<< Signorino... Daniel Guilder,giusto? >> si rivolse a lui il professor Wilde. Lo conosceva anche lui... il suo nome stava diventando abbastanza famoso negli ultimi tempi,ma Dan non aveva idea se questo fosse pronunciato più con ammirazione o con disprezzo.
<< Si sono io professor Wilde... >> si limitò a rispondere Daniel.
<< Ah bene, ne ero sicuro... Dunque Daniel, tu sei sicuramente molto informato su come la pensano i babbani della tua età,i giovanissimi insomma,riguardo ai maghi. Mi piacerebbe poter parlarne per qualche minuto con te nel mio studio,sempre se ti va ovviamente. >>
Dan aveva ben altri programmi,ma contrariare un professore su cui non aveva potere di ricatto non sarebbe stata una mossa saggia da parte sua,quindi decise di assecondarlo.
Il professor Wilde decisamente più gioviale che mai mentre con i suoi ampi passi cercava di procedere il più speditamente possibile,tanto che Dan aveva difficoltà a stargli dietro. Arrivarono alla porta dello studio del professore,il quale aprì la porta per lasciare entrare lo studente.
Dan fece qualche passo all'interno della stanza,nella quale erano disposti oggetti ben più familiari a lui come ad esempio dei cd,un televisore,un aspirapolvere,un'...intera collezione di pistole e tanti altri oggetti del mondo babbano messi un po' a casaccio.
Ma quasi non ebbe tempo di ammirare il caos della stanza,poiché il professor Wilde gli intimò di girarsi un secondo e l'ultima immagine di cui la sua mente rimase cosciente fu la vista di Mauritius che estraeva la bacchetta e gliela puntava conto prendendolo di sorpresa.
<< Imperio! >> fu l'ultima parola che riuscì a udire...
Andrew si era proprio divertito;tutta la mattinata passata a volare e a lanciare bolidi in ogni direzione... il quidditch era decisamente il meglio che il mondo magico potesse offrire ad un ragazzo come lui.
Appena rientrato nel castello,Andy vide suo fratello che lo stava aspettando appoggiato al muro dell'atrio. Dan gli intimò con un gesto della mano di seguirlo e di fare in fretta e corse immediatamente giù per i sotterranei.
Senza farsi troppe domande,Andy inseguì il fratello che lo condusse in un posto nei sotterranei che non avevano mai visto prima,si doveva passare da almeno quattro porte con parola d'ordine e da due porte nascoste,infine entrambi si fermarono di fronte ad un muro di pietra,sembrava quasi un vicolo cieco...Dan si fermò di scatto
<< Hey Dan,perchè siamo corsi fino a qui? >> chiese Andy un po' trafelato per la corsa.
Per tutta risposta il fratello gli intimò di stare zitto con l'espressione più seria che gli avesse mai visto sul volto,ponendosi un dito davanti alla bocca.
Con lentezza quasi cerimoniale,Daniel estrasse dal mantello un lungo pugnale...il più bello che Andrew avesse mai visto...
La sua lama era lucente ed affilatissima,la guardia era formata da un rapace con le ali aperte e l'impugnatura sembrava invece la zampa di un volatile,nei cui artigli era incastonato un grosso zaffiro.
Andrew rimase sì zitto,ma a bocca aperta... dove diavolo se l'era andata a prendere un'arma del genere suo fratello e soprattutto perchè?
Ma la risposta non si fece attendere,Andrew era rimasto quasi ipnotizzato dai movimenti lenti e sicuri di Dan,tanto che quando gli prese il braccio e gli tirò su la manica,Andrew non oppose la minima resistenza.
Daniel tagliò la carne del fratello in prossimità del polso. Andrew emise un gemito,ma non si ritrasse, ora troppo terrorizzato dal fratello per potersi muovere. Il sangue cominciò a scorrere copiosamente dalla ferita e Dan avvicinò avidamente la sua bocca,lasciò dapprima passare la lingua sulla riga del vitale liquido rosso,la perversione dipinta sul suo volto.
Poi,con sempre più bramosia si avventò sulla ferita vera e propria e cominciò a succhiare il sangue che non accennava a smettere di uscire.
Andrew terrorizzato stava per tirare via il braccio del tutto ed urlare << No! >>
Ma in quel preciso istante Dan estrasse la bacchetta e come un fulmine scagliò << Pietrificus Totalus! >> i suoi occhi l'abisso della sua malvagità. Andrew era ancora cosciente,ma non poteva più muoversi e la sua ferita continuava a stare aperta. Ma perchè suo fratello gli stava facendo questo? Il fratello che tanto amava e che da sempre era stato insieme a lui... perchè?
Dan rimise a posto la bacchetta con calma,mai poi si precipitò sul corpo,afflosciato a terra di Andrew e ricominciò a bere il suo sangue,con sempre più gusto,con una passione crescente,tanto che chiuse anche gli occhi come si fa in un bacio fra amanti.
Andrew aveva perso molto sangue ma se ne rese conto solo quando gli si stava per appannare la vista.
Le ultime scene che vide furono un alta figura,troppo sfocata per poterla riconoscere, che usciva dal solido muro di roccia a complimentarsi con Daniel.
<< Molto bravo Daniel,impari davvero in fretta... Ma ora basta,non è certo lui che devi uccidere,il suo sangue ti basterà per un bel po'. Ora prendi il pugnale,la mappa,mettiti il mantello e vai verso il tuo obiettivo. Del tuo adorato fratellino mi prenderò cura io stesso. >>
Dopo quelle parole Daniel tolse le sue labbra tremanti dal polso di Andrew,la faccia bagnata di macchie cremisi. Annaspava più che respirare dopo la foga del sangue,il cui sapore ora invadeva tutta la stanza.
Dan si alzò,recuperò il pugnale e si diresse verso le scale da cui erano venuti,lasciandosi dietro il fratello,ancora immobile e ferito.
Gli ordini nella sua mente ora erano: levare ogni traccia di sangue da se stesso,incontrare i suoi amici per andare a Hogsmeade ed infine... ucciderlo!
Andrew era ad un passo dallo svenimento quando la figura alta e sfocata gli si avvicinò per parlare anche lui... con un gesto della bacchetta rimarginò in fretta la ferita al polso.
<< Eheheh,non si disperi signorino Guilder non morirà... e le dico anche di più,non si ricorderà assolutamente nulla! Obliviate! >>
Andrew precipitò nell'oblio mentale e si sarebbe risvegliato solo alcune ore più tardi sul lettino dell'infermeria...
Intanto,a fine mattinata,dopo aver consumato il suo pranzo,il preside Albus Silente rientrò nel suo studio e fu accolto da un vociare tremendo di tutti i presidi nei ritratti,che sembravano quasi nel bel mezzo di una rissa verbale.
<< Silenzio! >> si impose Silente con tono deciso << Vorreste spiegarmi con calma la causa di tanto baccano? Professor Dippet,vuole dire qualcosa? >>
L'ex preside di Hogwarts disse di lasciar raccontare tutto al cappello parlante,che era la vera causa del trambusto.
<< Cosa c'è cappello parlante? >> fece Silente rivolto al copricapo << Qualcosa va male nella programmazione delle tua rime,l'anno è appena iniziato non credo che avrai problemi a trovarne di buone... >>
<< No preside Silente,questa volta è successo un fatto serio...serissimo! >> rispose contrariato il cappello.
<< Ah si e che cosa allora sentiamo? >> chiese con la sua solita calma Silente accarezzando Fanny sotto al becco.
<< Ecco... qualcuno è entrato nello studio,mi ha preso in mano ed ha estratto Keenwit! >>
<< Che cosa?! >> Silente ora visibilmente più interessato << Chi è stato,di sicuro uno di Corvonero,ma chi? L'hai visto in faccia? >>
<< No mi dispiace preside Silente... indossava un mantello dell'invisibilità o un oggetto simile,è entrato ed è uscito col pugnale di Cosetta Corvonero... >>
Silente si accarezzò per qualche attimo la barba... nel suo studio potevano entrarci solo i professori,che conoscevano la parola d'ordine... ma lui si fidava ciecamente dei suoi insegnanti. L' unico professore che avrebbe potuto avere la possibilità di estrarre quel arma era il professor Vitious,ma egli non aveva un mantello dell'invisibilità,che invece era senza dubbio un oggetto che Harry possedeva...
Senza pensarci più di un minuto, Silente decise che qualcuno era in pericolo e si catapultò fuori dallo studio per radunare tutti quanti gli insegnati e allertare la scuola.

Harry e Colin stavano camminando per le strade di Hogsmeade,avevano da un po' lasciato indietro i loro compagni di Grifondoro,un professore così giovane era normalissimo che potesse uscire assieme agli studenti...
Da qualche tempo però il rapporto fra i due maghi era teso,quasi incrinato. Harry teneva moltissimo a Colin,ma non sapeva come poter fare a togliersi dalla testa quella suggestione che il dannato primino li aveva in pugno.
<< Dai Harry,si aggiusterà tutto vedrai... Dan non è un ragazzino così perfido,credo che capirà di non aver fatto la cosa giusta. Certo che se lo spifferasse al suo amichetto Mark saremmo veramente nei guai,ma no non è così stupido. >>
<< Colin,lui mi ha rubato il mantello di mio padre... durante le lezioni mi guarda sempre con aria di superiorità ed ogni tanto mi ricorda che la minaccia è sempre presente... non lo sopporto più! >> rispose Harry spazientito,Colin si fece più vicino a lui per dirgli a bassa voce
<< Non mi va che questo possa rovinare la nostra vita insieme... >>
Harry annuì tristemente e poi sollevò momentaneamente la testa per vedere... lui,la sua nuova nemesi tascabile,che lo guardava con aria di sfida.
Ma che ci faceva li a Hogsmeade uno del primo anno? Assieme ad altri due per di più... Ah ma certo,adesso aveva la mappa del malandrino,e sembrava che la stesse usando al meglio.
Mark ed Ashley si inoltrarono verso la stamberga strillante,Dan disse loro che li avrebbe raggiunti dopo aver parlato al professor Potter... in privato.
Daniel avanzò di qualche passo lentamente verso i due Grifondoro,fino ad arrivare a due passi da loro,ora più vicini e furiosi che mai nel vederlo così sicuro di sè.
<< Che cosa vuoi? >> sbuffò Colin << Non ti basta essere il più figo tra le matricole,vuoi anche renderci la vita impossibile? >>
Daniel sorrise senza rispondere,poi rivolse lo sguardo ad Harry che lo fissava a denti stretti,poi gli occhi del Corvonero s'illuminarono.
Harry capì che qualcosa non andava in quel ragazzino...sembrava quasi che fosse... la maledizione Imperius! Ma fu troppo tardi! Daniel estrasse Keenwit dal suo mantello e si scagliò senza pietà contro il cuore di Harry urlando a squarciagola. Tutti i presenti si girarono a guardare in quella direzione,molti di loro erano studenti di Hogwarts.
Colin si gettò di lato e fu più veloce di Dan,ma la lama affondò nel suo petto,inesorabile,come il sangue che ora usciva a fiotti dalla mortale ferita.
Il giovane Grifondoro si accasciò a terra senza vita,sotto agli occhi del suo amato Harry,che lo vide cadere lentamente,come se la scena della sua morte non dovesse finire mai. Era morto sorridendo... era morto salvando la persona che aveva sempre amato...
Haary alzò lo sguardo per trovarsi davanti il volto di Daniel,colmo di disappunto perchè era stato ostacolato...il suo vestito e le sue mani colme invece del sangue di Colin.
A quel punto Harry,con le lacrime agli occhi estrasse la bacchetta prima che Daniel si avventasse nuovamente su di lui,pronto a liberarlo dalla maledizione con uno dei suoi nuovi incantesimi. << Exorcis Animae! >> la luce illuminò la strada come un lampo,i passanti vennero quasi accecati. Dan venne scaraventato all'indietro per alcuni metri,quando si riprese,il volto triste di Harry e di molti altri studenti investì la sua mente ancora annebbiata. Ancora non sapeva di aver commesso un omicidio davanti a tutti...
Il suo professore di difesa se ne andò piangendo verso la salma di Colin Canon,disse ad un prefetto lì presente di andare a chiamare Silente e abbracciò,forse per l'ultima volta il corpo del ragazzo con cui aveva condiviso tutto... anche dopo la guerra,la vita continuava a portargli via ogni persona cara,Hagrid non era più l'ultimo... Come avrebbe potuto affezionarsi ancora a qualcuno.
<< Noooo! >> le grida di Harry si diffusero in tutto il paese mentre la sua mente cominciò a tornare nel abisso di disperazione che Voldemort stesso gli aveva mostrato la prima volta.
 

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Capitolo 15
*** Lacrime sul Sangue ***


Tears on Blood

Tears on Blood


Ashley e Mark erano lì di fianco a lui quando Andrew si svegliò... non ricordava più nulla,la sua mente completamente offuscata. Stava ritornando dagli allenamenti di quidditch e poi... un vuoto incolmabile,ed ora si ritrovava in infermeria,svenuto.
Gli faceva male un po' il polso destro ma quando lo guardò non vide alcuna ferita. Cercò di mettersi in posizione seduta sul letto ma ricadde inesorabilmente con la testa sul duro cuscino del lettino.
<< Ah,non ti sforzare ragazzo,devi aver avuto un calo di energie o qualcosa del genere >> la voce di Madama Chips che come al solito correva per l'infermeria,sembrava solo più nervosa del solito. Lui aveva avuto un calo di energie? Era sempre stato il ragazzo dalla salute d'acciaio,come era possibile uno svenimento del genere?
Andrew guardò allora i volti di Ashley e Marvolo che erano lì accanto al lui... erano mortalmente triste e preoccupati. La tensione era quasi palpabile dagli sguardi che si scambiavano.
<< Ha ragione Madama Chips,Andy... riposati ancora un po'... >> Ashley non era calmo come al solito,la sua voce non mentiva.
<< Ch-che cosa è successo,non ricordo più nulla,ho visto Daniel e poi... che cosa ho fatto? >>
Mark gli rispose che il professor Wilde lo aveva trovato in un corridoio vicino ai sotterranei,giusto fuori dal dormitorio di Serpeverde,e che vedendolo svenuto e pallido lo aveva portato immediatamente in infermeria,anche Mark lo aveva aiutato.
<< Per il resto però,non sappiamo come sia accaduto,Madama Chips dice che sembrerebbe quasi una perdita ematica,ma ti ha visitato e non hai ferite o ematomi... Andrew,non è per questo che siamo preoccupati,adesso tu stai bene ed hai solo bisogno di riprenderti,ma tuo fratello... lui ha... >> Marvolo non sapeva come spiegare al suo amico la parte che seguiva. Stava quasi per mettersi a piangere,Ashley mise una mano sulla spalla di Mark,sospirando e l'altra su quella di Andrew.
<< Che ne è di Dan,cosa c'è che non va con lui? Sta bene? >> il volto ancora pallido del Tassorosso ora visibilmente preoccupato.
<< Senti Andrew,so che sarà difficile ma ti prego di non reagire in modo eccessivo,potresti avere una ricaduta... Quello che Mark cercava di dirti è che... tuo fratello ha ucciso una persona... >>

Dan non parlava,e come avrebbe potuto dopo aver scoperto quello che aveva fatto quel pomeriggio. I quadri dello studio di Silente lo guardavano ma non accennavano a rivolgergli la parola. Lo sguardo del giovane mago era totalmente perso nel vuoto,nessuno degli oggetti strambi ed interessanti della stanza sembrava poter attirare la sua attenzione.
Un rumore di pareti di pietra che scivolavano le une sulle altre lo avvisò che il preside Silente era entrato.
Albus camminò lentamente verso la scrivania e si mise proprio di fronte al ragazzino,il quale però non riusciva ad alzare gli occhi per fissarlo a sua volta.
<< Allora Daniel, se lo vuoi sapere sono giunto per darti qualche buona notizia,per quanto si possa parlare di buone notizie in un momento come questo... >>
Daniel,che aveva sentito solo metà della frase,alzò finalmente lo sguardo.
<< Per prima cosa,non chiuderò la scuola... ho convinto Caramell dicendogli che si è trattato di un incidente e che è accaduto al di fuori di Hogwarts,anche se sono certo che tutta questa vicenda è cominciata proprio da questo mio studio. >>
Silente si prese un attimo di pausa per massaggiarsi le tempie,in quella giornata aveva subito una dose di stress di sicuro non adatta per una persona della sua età.
<< In secondo luogo tu non sarai espulso da Hogwarts,in quanto il tuo professore di difesa mi ha informato di averti liberato dalla maledizione Imperius subito dopo l'omicidio... Questo significa che tu non hai alcuna colpa Daniel,nessun mago colpito dalla maledizione Imperius è considerato responsabile delle tue azioni,quindi non nessuno ti punirà in alcun modo... >>
Ma Dan si sentiva colpevole allo stesso modo, non gli sarebbe importato nulla di essere indicato come assassino... il punto era che... lui aveva ucciso Colin Canon,proprio davanti agli occhi di Harry...
Proprio lui che si era così abiettamente approfittato di loro, che li umiliava e li minacciava ad ogni occasione,solo ora conto si rendeva conto... di avere distrutto un amore che aveva già torturato in precedenza.
Harry non lo avrebbe mai perdonato,mai avrebbe potuto sperare di scusarsi in qualche modo con il suo professore... l'odio che Harry provava nei suoi confronti era ora diventato incancellabile? Se non fosse stato davanti al preside Silente,di sicuro avrebbe cercato di piangere ancora,come aveva già fatto appena resosi conto dell'omicidio commesso... le sue lacrime si erano mischiate al sangue innocente della vittima. Non avrebbe mai dimenticato lo sguardo di Harry in quel momento,sembrava che l'anima gli fosse stata strappata da quegli occhi vedri che solo un secondo prima lo guardavano con odio... avevano perso in un solo attimo tutta la loro luce vitale.
Due persone entrarono nello studio,erano i professori Piton e Wilde,che si sedettero su due sedie a fianco di lui e lo salutarono solo con un cenno. A quel punto Silente riprese a parlare << Dunque Daniel,sappiamo bene che sarai terribilmente scosso da quello che è successo,ma se vuoi aiutarci a scoprire chi c'è veramente dietro a tutto questo, rispondi alle domande che i professori Piton e Wilde ti faranno. A proposito Severus... il veritaserum è pronto? >>
Il professore annuì e scoccò uno sguardo sospettoso verso il ragazzino.
<< Professor Wilde,lei invece ascolterà ciò che Daniel si ricorda e cercherà di risolvere il caso,Potter mi è sembrato troppo scosso dalla morte del suo amico per poter condurre un indagine e la sua fama di cacciatore di maghi oscuri mi è ben nota...le chiedo solo di risolvere questo caso Muritius,per il bene di tutti... >>
<< Sarà fatto,preside Silente... >> rispose in tono rispettoso il professore di babbanologia chinando leggermente la testa.
<> riprese Silente estraendo la lama di Corvonero ed appoggiandola sul tavolo << Ti ricordi di questo? Sai che cos'è e come ne sei venuto in possesso? >>
Daniel trasalì alla vista dell'arma,solo poche ore prima era stata nelle sue mani,intrisa di sangue...
<< Si mi ricordo quel pugnale... >> disse sommessamente,come se temesse la presenza dell'arma << ...lo avevo con me...quando... >>
interruppe la frase a metà,incapace di andare avanti << Ma non ho idea del perchè lo avessi io,non so nemmeno da dove proviene... >>
Ora trattenere le lacrime gli risultava sempre più difficile...
<< Mmh,lo immaginavo... >> Silente era sempre più immerso nei suoi pensieri. << Non ricordi nulla e quindi sarà molto difficile scoprire di chi è stata la colpa...Mauritius,mi aspetto il massimo dell'impegno da lei,ho anche richiamato due persone dell'ordine della Fenice per aiutarvi nelle indagini ma sono in missione e potranno arrivare solo verso l'inizio di Novembre. >>
Il professor Wilde si disse d'accordo... ma nella sua mente qualcosa non andava per niente bene,non era riuscito ad uccidere Harry per colpa di quel inutile Canon ed ora non avrebbe più potuto controllare Daniel direttamente senza essere stato scoperto... niente più maledizione Imperius,specie con altri cacciatori di maghi oscuri alle calcagna,sarebbe stato solo più rischioso. Comunque gli importava poco,l'indagine come previsto era stata affidata lui,non avrebbe avuto alcuna difficoltà a non farsi scoprire.
<< Ma non temere ragazzo sopravvissuto... >> pensò il professore << Il tuo momento verrà ed una volta eliminato te... non ci sarà più nessuno ad ostacolarmi,il potere di quel Voldemort...sarà mio! >>

I giorni di Ottobre passarono come un infinita serie di nulla per Harry,anche gli studenti più scalmanati si erano del tutto calmati...
Le lezioni di difesa contro le arti oscure erano state tenute per un po' da Piton,fino a che Harry non se la setì più di stare nel suo studio a disperarsi... ma anche dopo,la vita di Harry non sembrò migliorare. Era sopravvissuto un altra volta,come aveva sempre fatto, al prezzo di qualche altra vita... ormai ne era certo,la vittima di quel giorno avrebbe dovuto essere lui,non Colin...ma lui!
Per questo non se la sentiva più di fare niente,che motivo aveva ancora di vivere,se tutti coloro a cui si affezionava erano destinati a sacrificarsi per lui,che non sentiva assolutamente di valere tanto?
Non pensò mai di suicidarsi,se Colin gli aveva donato la vita con il suo ultimo gesto di amore,non poteva permettersi di sprecarla!
Ma per lui diventò quasi impossibile trovare un nuovo scopo per la sua vita...
Anche Denns non era meno distrutto di lui... nonostante tutto il suo insostituibile fratello era la persona più cara che aveva,e anche se Ginny tentava in tutti i modi di tirargli su il morale,ogni tentativo risultava vano...
Dennis era andato da Harry a consegnargli una busta in una fredda mattina d'autunno << Colin... ha sempre voluto mostrartele,ma non ha mai avuto occasione di farlo. Sono state il suo tesoro per tutti questi anni,penso che... sia giusto darle a te.>>
Nella busta c'erano tutte le foto che in sei anni Colin aveva scattato ad Harry,dalla prima in assoluto a quelle scattate insieme l'anno scorso...
Harry vide se stesso con tutte le espressioni possibili,preoccupato prima del torneo Tremaghi, infuriato con Malfoy che l'aveva provocato, in mezzo a Ron ed Hermione con un grosso sorriso trionfale ed il boccino in mano... infine lui assieme a Colin,abbracciati teneramente su di una poltrona della sala comune,l'anno prima... Quella fu l'ultima volta che Harry pianse per Colin,per una giornata intera. Solo da lì in poi avrebbe ritrovato la forza di andare avanti!
Le lezioni ripresero anche per lui,con più serenità,ma l'atmosfera cupa che era scesa sul castello non accennava diminuire. Se c'era qualcosa che potesse renderlo anche solo un po' più felice fu il fatto che Silente aveva chiesto a Remus e Sirius di venire ad Hogwarts per aiutare nelle indagini.
L'atteggiamento di Daniel invece lo aveva sorpreso molto,ogni volta che lo incrociava in classe o fuori evitava di guardarlo in faccia e se non poteva gli mostrava sempre il volto più colpevole e sofferente che avesse mai visto.
Harry non era stupido,sapeva benissimo che non era certo stata colpa di Daniel,ma non riusciva praticamente a parlarci,visto che lui si rintanava sempre più spesso alla Torre d'Avorio di Corvonero,immerso nella lettura di chissà cosa,o almeno era quello che Luna gli aveva riferito.
Avrebbe voluto chiarire le cose con lui ma non riuscì a trovare l'occasione per quasi un mese,quando finalmente Daniel si fece coraggio e decise di scusarsi una volta per tutte con Harry...o almeno ci avrebbe provato.
Si era presentato nel suo studio con in mano la mappa del Malandrino ed il mantello dell'invisibilità... glieli aveva restituiti chiedendo mille volte perdono.
<< Luna mi ha detto che appartenevano a tuo padre e che sono gli unici ricordi che ti sono rimasti di lui... Harry,non è giusto che ti venga tolto tutto quanto... Io... giuro che lo troverò! Scoprirò il bastardo che mi ha fatto uccidere Colin e ti prometto,che per lui non ci sarà pietà! >>
Harry era rimasto alquanto impressionato nel sentir proferire quelle parole da un ragazzino di appena undici anni... ma non era mai stato un normale ragazzo per la sua età,e l'esperienza avuta era di sicuro una di quelle che segnano per sempre,come ricordò a se stesso toccandosi la cicatrice sulla fronte.
Harry lo aveva rassicurato con il suo perdono e da li in poi Daniel non sembrò più evitarlo per fortuna.
Era la notte di Halloween,e mai tale occasione era stata festeggiata in modo più triste ad Hogwarts,Harry stava di nuovo consultando quei complicati incantesimi del mondo antico,sigillati da Merlino secoli prima...non si sarebbe unito ai festeggiamenti nella Sala Grande.
Il suo umore non glielo consentiva ancora ed il cielo tempestoso non poteva che peggiorare le cose.
Stava per addormentarsi sul pesante tomo,quando qualcuno bussò alla porta con tanta violenza che sembrava volesse buttarla giù!
Subito il professore si alzò dalla sedia e si sbrigò ad andare ad aprire. << Arrivo subito,non buttate già la porta! >> chi cavolo poteva essere così maleducato? Magari Piton o un Gazza particolarmente incavolato con Pix....o forse no?
Tirò giù la maniglia e quando aprì la porta non poté credere ai suoi occhi!
Un lampo illuminò la figura di Draco Malfoy,che se ne stava ancora sull'uscio,ansimante,bagnato fino all'osso e con le vesti nere lacerate.
Il tuono seguì immediatamente ed Harry cominciò a scuotere la testa incredulo abbassando lo sguardo.
Draco,sebbene sembrasse in piedi per miracolo e totalmente privo di forze,stava trascinando due corpi ancora sanguinanti,uno per mano.
Quando Harry riuscì a veder meglio i cadaveri,cominciò ad ansimare anch'egli Thedore Nott e Blaise Zabini erano lì,due carcasse uscite da poco da un massacrante combattimento. Anche sul corpo di Draco vi erano alcune ferite,per lo più tagli... Il principe dei Malfoy non era mai stato visto da nessuno ridotto in quelle condizioni,ma nonostante tutto sembrava ancora possedere la forza sufficiente nelle braccia per lanciare ai piedi di Harry i cadaveri che teneva in mano senza apparente fatica.
<< Questi...hanf...sono gli ultimi...Potter. Adesso è finita,è finita per sempre! >>
 

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Capitolo 16
*** Verità assoluta ***


The absolute truth Draco stava q

The absolute truth
Draco stava quasi per cedere,le sue gambe non lo reggevano più del tutto ed il suo respiro era sempre più tormentato.
Harry non sapeva,più cosa fare,troppo colpito da questa apparizione di una persona che non riconosceva neanche come l'impeccabile Draco Malfoy di sempre...
I suoi due ex-compagni di dormitorio erano lì,davanti al loro uccisore,il Marchio del signore oscuro ben visibile sul collo di uno e sul braccio dell'altro...Harry non poteva essere più scosso di così.
Ma vedendolo in condizioni così precarie,Harry lo sostenne e lo fece sedere in fretta su di una poltrona a due posti dello studio,vicino al suo camino,per riscaldarsi.
Il Serpeverde sembrava infatti che stesse morendo dal freddo,continuava a battere i denti e i suoi vestiti malconci e bagnati non miglioravano di certo la situazione.
<< Malf....Draco... Draco faresti meglio a toglierti quei vestiti e ad asciugarti. Te ne darò io degli altri... >>
Se glielo avessero chiesto solo qualche mese prima avrebbe detto << Assolutamente impossibile! >> ,invece proprio adesso Harry si stava prendendo cura di Draco Malfoy. Tirò fuori dal suo bagno privato un asciugamano,e la mise vicino alla poltrona,ma vedendo che gli arti del Serpeverde,così martoriati di ferite, tremavano visibilmente,lo aiutò a togliersi i vestiti.
Che roba...il principe dei purosangue non si era mai visto davvero ridotto in uno stato cos' umiliante,ma la peggiore delle cose era... che Harry lo stava vedendo in quelle condizioni! Il suo amore che tanto era stato costretto a fingere di odiare e che adesso lo stava addirittura aiutando... sì Harry lo stava aiutando,non era mai successo prima. Malfoy ne era sicuro...
La mente del giovane mago biondo non si curò invece del fatto che Harry lo stesse anche vedendo completamente nudo,visto che lo stava aiutando proprio a spogliarsi, se Draco se ne fosse reso conto probabilmente avrebbe subito uno shock mortale...
Harry invece,che stava mantenendo ancora qualcuna delle sue facoltà mentali,nonostante l'arrivo inquietante dell'ex-nemico,si stava accorgendo fin troppo bene delle sue azioni.
La sensazione di stare spogliando un corpo maschile come quello di Draco,anche in quella situazione d'emergenza,non lo lasciava certo indifferente... era la sua natura,no?
Oh ma cosa cavolo stava andando a pensare? Era lì con un ragazzo ferito,infreddolito e doveva impegnarsi per aiutarlo,non era certo il momento di mettersi a guardare l'invitante pelle tonica attorno all'ombelico,le labbra bagnate e pallide o le gentili forme del fondoschiena... No,no e no... non doveva certo distrarsi con quel genere di cose adesso!
Appena Draco smise,o quasi,di tremare Harry lo fece accomodare meglio sotto ad una coperta,ma sembrava che il giovane Serpeverde volesse parlargli ad ogni costo... continuò a ringraziarlo per un po' di minuti,Harry non capiva se la mente di Draco fosse effettivamente lì o fosse altrove,poi non smetteva di ripetere il suo nome... << Harry.... grazie Harry....ti ringrazio... >>
Forse era impazzito? Anche pochi secondi prima lo aveva chiamato Potter,poi gli aveva detto che era finita... per sempre,ma a cosa si riferiva?
Le risposte alle domande del professore arrivarono subito,visto che Draco sembrava essersi ripreso e adesso stava cominciando a fomare frasi di senso compiuto.
<< Harry... devo dirti delle cose importanti,sono buone notizie... >>
Il professore di Hogwarts si sedette di fianco al ragazzo,il quale ora si era quasi asciugato del tutto,con un misto di apprensione e curiosità sul volto.
Draco si fece coraggio incominciò << Quei due... >> disse scoccando una rapida occhiata ai cadaveri di Nott e Zabini << ...loro erano gli ultimi mangiamorte rimasti,ora non ce ne sono più... nemmeno uno... gli ho sterminati tutti quanti! >> un sorriso folle sul volto del Serpeverde. Harry fu sorpeso da un altro terribile fulmine,il respiro mozzato dall'espressione sadica di Draco.
<< Si Harry... io li ho uccisi con le mie mani,uno ad uno.Ho massacrato l'intera lista dei servitori del Signore Oscuro... l'ho fatto per te! >>
Non ci capiva più niente... perchè Draco aveva ucciso tutti i mangiamorte...per lui?
Harry glielo chiese subito e l'altro ridacchio per qualche secondo,ma fu interrotto da un violento colpo di tosse,dopo il quale ricominciò a spiegare.
<< Ascolta... >> Harry si avvicinò di più alla debole voce di Draco << ... tu hai sconfitto Voldemort,e lo hai ucciso per sempre... la sua anima non esiste più... Quel tuo incantesimo però avrebbe dovuto anche annullare il suo potere secondo te e Silente? >>
<< Ah... >> il ragazzo sopravvissuto trasalì << Intendi...l'Exile? >> Già...l'Exile... l'incantesimo della distruzione dell'anima,in assoluto il più potente fra quelli del mondo antico che Harry conosceva.
<< Silente diceva che.... l'effetto sarebbe stato la cancellazione di Voldemort,la sua anima sarebbe svanita,lasciando solo una parte del suo corpo su questa terra sotto forma di un ragazzino. Non è forse così? >>
Draco fissò Harry con occhi tristi e mostrandogli quella dolcezza che aveva sempre nascosto.
<< Mi dispiace che quel vecchio la pensi così... è vero,Voldemort non esiste più... ma il suo potere non è scomparso,è stato solo esiliato! Ed ogni mangiamorte conosceva il metodo con cui appropriarsene. Una volta preso quel potere,chiunque fosse stato a farlo,ti avrebbe ucciso,per dimostrare di essere più forte dello stesso Signore Oscuro,ma tu non avresti avuto alcuna speranza stavolta... >>
Non poteva credere alle sue orecchie... fino ad allora era stato in pericolo e l'unico a saperlo e ad aiutarlo era stato proprio il suo rivale di una volta,Draco Malfoy...e per salvarlo si era ridotto così?
Però se tutti i mangiamorte erano veramente morti,chi era stato allora ad aver ucciso Colin? Solo un mago oscuro avrebbe potuto usare in modo tanto crudele una maledizione senza perdono....
Raccontò quel episodio a Draco tutto d'un fiato... fu stavolta il biondo a rimanerci mortalmente sorpreso.... nemmeno lui sapeva chi era stato...molti dei mangiamorti esistenti erano stati uccisi da lui durante l'estate,molti altri erano spariti senza che lui li avesse mai visti,ma la lista incantata del padre non poteva sbagliarsi... quando un nome scompariva da quel foglio era solo perchè il soggetto in questo era morto definitivamente. Ed ora quel pezzo di carta era bianco come se mai una penna l'avesse sfiorato con dell'inchiostro.
Comunque adesso Colin era morto... a Draco quello non aveva mai fatto ne caldo ne freddo,se non all'ultimo anno.
Per lui era stato facile scoprire la relazione fra lui ed il suo amato Harry... Draco aveva sofferto tantissimo dopo averli visti di sfuggita insieme in un corridoio a baciarsi.
<< Quindi qui... c'è qualcun altro che sta cercando di ucciderti... vuole il potere di Voldemort,ne sono sicuro... lo scopriremo e sistemeremo anche lui! >> Draco disse con tutta la poca energia che gli era rimasta.
Harry lo rassicurò e vedendo negli occhi del compagno non più follia omicida,ma vera preoccupazione,gli si mise ancora più vicino e gli passò un braccio attorno alle spalle... in fondo gli sembrava giunto il momento di fare pace una volta per tutte con Malfoy e ...
<< Harry....p-perchè lo fai? >> Malfoy si dovette trattenere per non arrossire ma soprattutto per non cedere alla tentazione di rivelarsi del tutto ad Harry proprio saltandogli addosso in quel istante. << Io... ti ho insultato e ti ho ostacolato la vita per anni,quando tu già avevi così tanti problemi che io non potevo nemmeno sperare di capire... >> Draco sembrava quasi commosso nel pronunciare quelle parole.
<< Non importa Draco,non sei più quello adesso... se c'è una cosa che la vita mi ha insegnato fino ad ora è proprio che bisogna guardare solo avanti,se non si vuole soffrire ma vivere con serenità... >>
Gli occhi di Draco s'illuminarono di nuova vita << Harry...non devi fare così... è troppo facile per me in questo modo! Ti ho reso la vita impossibile per sette anni e tu non fai altro che perdonarmi? Se non avessi solamente finto...se fosse stato tutto vero l'odio che ti ho dimostrato... questo comportamento non avrebbe senso! >>
Cosa aveva appena detto Draco? Aveva... finto per sette anni di essere suo nemico? Vedendo l'espressione di stupore nelle stupende pozze verdi di Harry,Malfoy si rassegnò a dirgli tutto quanto... una volta per tutte.
<< Si... tutti i miei conoscenti erano mangiamorte,come anche la mia famiglia. Mi era stato detto da mio padre di tormentarti con ogni mezzo a mia disposizione,ma io non avrei mai voluto farlo... io volevo solo conoscerti ed esserti amico... quando facevo qualcosa di crudele a te o ai tuoi amici dovevo sforzarmi di ridere,ma fin dal primo anno mi sentivo colpevole. >>
Le parole che fluivano dalle labbra del suo ex-rivale stavano sconvolgendo letteralmente la visione dei suoi anni nella scuola,non l'avrebbe mai ritenuto plausibile se non fosse stato lo stesso Malfoy a raccontargliele lì davanti ai suoi occhi.
<< Poi Harry... dal quarto anno in poi... ha cominciato a farmi male fingere di odiarti,e ho dovuto sopportarlo per altri tre anni... >>
S'interruppe per un secondo,poi guardo l'altro fisso nelle iridi con le sue di ghiaccio prima di fare quel passo che avrebbe cambiato la sua vita.
<< Mi faceva così male,Harry... perchè io è da allora che... ti amo. >> Così dicendo il biondo Serpeverde si sollevò lentamente e posò con delicatezza le sue labbra su quelle di Harry,che fu colpito un ennesima volta,ma stavolta al cuore e non si ritrasse.
Dopo aver finalmente soddisfatto quel suo desiderio,Draco non riuscì a proseguire,troppo debole e forse troppo impressionato dal fatto che Harry non l'avesse respinto con violenza.
Draco si appoggiò accanto ad Harry,singhizzava ma cercava di non farlo... un Malfoy non si mette certo a piangere,ma la singola lacrima che scendeva sul suo volto pallido non la pensava allo stesso modo. Harry non parlò più,non fece più alcuna domanda,stette solamente vicino a Draco,abbracciandolo con dolcezza,fino a che non si addormentarono entrambi.
 

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Capitolo 17
*** Incantesimi del Mondo Antico ***


Spells of the Ancient World

Spells of the Ancient World

La comparsa di Draco scatenò un incredibile confusione a scuola, tanto che neanche il preside Silente riusciva più a capirci qualcosa… Alcuni lo accusavano dell’omicidio di Colin, anzi a farlo erano praticamente tutti i Grifondoro, mentre i Serpeverde erano eccitatissimi all’idea di avere di nuovo in mezzo a loro il proprio principe.

Silente e la professoressa McGranitt trovarono invece strano che Harry lo stesse difendendo strenuamente.

Per l’intera prima giornata di permanenza ad Hogwarts Malfoy non si fece nemmeno vedere,si era andato a ritirare nella sua vecchia camera privata nel Dormitorio di Serpeverde,probabilmente per riposare.

Infine i delegati alle indagini,cioè i professori Wilde e Piton,interrogarono il biondo per circa una mezz’ora prima della cena,utilizzando anche il veritaserum e scoprendo l’effettiva realtà dei fatti.

Draco era effettivamente innocente ed era arrivato solo la sera prima… proprio come Harry aveva detto. Mauritius capì che l’intento di Draco nei mesi precedenti era stato quello di sterminare i maghi malvagi e probabilmente ora ci era anche riuscito,tanto è vero che sotto l’effetto del siero il Serpeverde disse una frase che fece tremare Piton.

<< Adesso a parte noi due non esiste più nessuno con quel Marchio…! >>

Il professore di pozioni ne fu visibilmente scosso,mentre Mauritius dovette trattenere il suo compiacimento. Con tutti i mangiamorte fuorigioco infatti il potere oscuro latente continuava a crescere. Egli rimaneva l’unico a conoscere un modo per impadronirsi del potere di Lord Voldemort… ma non possedeva il Marchio Nero e quindi non avrebbe potuto usare il facile metodo consentito ai mangiamorte di vendere la propria anima al potere… Essendo egli un comune umano,anzi un comune babbano… avrebbe dovuto faticare ancora un po’,ma ci sarebbe riuscito comunque.

Solo che ora quel Malfoy si andava ad unire agli ostacoli che gli ostacolavano la strada verso l’onnipotenza. Inoltre a brave sarebbero arrivati quegli altri due tizi dell’ordine… avrebbe dovuto agire in fretta,ma doveva comunque lasciar calmare le acque. Dopo Natale Hogwarts avrebbe vissuto il quadrimestre peggiore dalla sua fondazione,di questo Mauritius era certo!

Nei giorni che seguirono Draco sorvegliava quasi come un ombra Harry, il quale non sapeva ancora se ricambiare appieno l’amore che gli era stato dichiarato.

Draco poteva capire,dopotutto era già tanto per lui essere stato perdonato,anche solo in parte,per il suo comportamento e inoltre il Grifondoro non poteva aver già dimenticato il suo precedente ragazzo…

In effetti soffriva un po’ ma non era assolutamente nulla rispetto a quello che aveva dovuto passare durante gli anni precedenti. Tutti i giorni Draco stava in classe assieme ad Harry e lo aiutava nelle lezioni visto che anche lui s’intendeva di arti oscure… fin troppo,come ricordava ogni tanto Ginny Weasley,ma Harry non l’ascoltava per fortuna.

Poi se ne stava di fianco a lui quando studiava nella sua stanza,ogni tanto gli sedeva accanto… il Serpeverde non riusciva a credere di poterlo finalmente guardare così liberamente. Harry che fissava con aria concentrata il tomo degli incantesimi del mondo antico,era strano potergli stare così vicino senza vederlo irritato dalla sua presenza… era così bello… la luce della candela accarezzava i suoi capelli neri e spettinati proprio come la mano di Draco avrebbe voluto fare.

Le labbra del suo Grifondoro erano leggermente protese in avanti,quasi imbronciate,quando non riusciva a comprendere una parte del testo,quanto avrebbe voluto impadronirsene,farle sue e non lasciarle più…

Dopo la prima sera,della quale ricordava comunque ben poco,almeno di quello che avrebbe voluto ricordare meglio, non si erano più scambiati certe effusioni. Evidentemente Harry si fidava ma non lo considerava ancora un amico caro e fedele… Più che giusto,si disse… da adesso in poi avrebbe dovuto conquistarsi la fiducia del suo amato con le sue forze,non era più costretto a fingere nulla.

Alcuni Serpeverde,come ad esempio la caposcuola Delilah Hargreaves, affermavano che non avevano mai visto Draco così ‘schifosamente felice’ in sette anni.

In parte il biondo stava riuscendo perfettamente nel suo obiettivo,infatti Harry parlava spesso con lui e non sembrava disdegnare la sua compagnia,solo raramente gli chiedeva di essere lasciato da solo durante la giornata.

Ma poi,una sera di inizio di metà Novembre,mentre entrambi erano seduti comodamente sulle poltrone dello studio di Harry,questo ultimo se ne uscì con una frase del tipo.

<< Draco,ma perché mi stai sempre così vicino da quando sei qui? >>

L’amico si bloccò a mezz’aria dal dire qualcosa di avventato,poi ci ripensò un secondo.

Distogliendo lo sguardo da Harry e concentrandosi sul bagliore vermiglio del bicchiere di vino,che teneva con eleganza regale tra le dita,gli rispose << Io… sto vicino a te perché…perché mi piaci. Te l’ho già detto no? >> Draco si trattene dall’aggiungere << Stupido! >> e proseguì con più calma << Ma a parte questo, sono anche preoccupato per te… se qualcuno ha cercato di ucciderti può darsi che tu sia la chiave per il progetto del nostro misterioso nemico che si vuole appropriare del potere di Voldemort…! >>

Harry si strozzò quasi con il suo vino al sentire la supposizione del Serpeverde e dopo un paio di colpi di tosse si riprese << Allora potrebbe essere qualcosa di simile a quello che mi è successo il quarto anno… quando Voldemort usò il mio sangue per risorgere! >>

Draco annuì silenziosamente,poi fu il suo turno di porre una domanda che da tempo ronzava nella sua nobile testa << Harry… esattamente… cosa sono quegli incantesimi del mondo antico che stai studiando? Di che si tratta? >>

L’altro mago aspettò un po’ prima di rispondere,ma poi rispose con un sospiro << Sono incantesimi che il più grande mago del passato sigillò,in modo che non potessero mai più usati,poiché erano troppo pericolosi e potenti… >>

Draco aveva già ipotizzato qualcosa di simile,incuriosito lo incitò a continuare chiedendo se il mago a cui si era riferito fosse per caso Merlino.

<< Si,Draco,si tratta di lui… Merlino,con il suo sigillo,impedì l’uso degli incantesimi scritti sul suo Grimorio. Queste magie sono chiamate anche Ex-spells,per il nome della prima sillaba del potere con cui inizia la loro formula… >>

La mente sveglia e acuta di Draco si mise a ragionare immediatamente su quella frase e sul suo significato…la sillaba del potere Ex… << Ma allora l’Expelliarmus e… >> ma non poté finire la sua esclamazione perché Harry lo precedette finendo la frase per lui << Si,l’Expelliarmus e l’Expecto Patronum sono le uniche due eccezioni che Merlino ci ha concesso,poiché erano utili e sicuramente i meno pericolosi fra quelli descritti. Ma l’anno scorso io e Silente decidemmo di rompere assieme il sigillo e di trovarne uno per sconfiggere Lord Voldemort! Da ora in poi vorremmo ripristinarne l’uso,almeno di alcuni…sarà una nuova era per il mondo magico! >>

Draco ora si sentiva tanto affascinato che avrebbe voluto studiarli anche lui assieme ad Harry,ma ovviamente sapeva di non poterlo fare… quello che lui stava conducendo era solamente un primo esperimento…

Quei giorni per Daniel stavano diventando sempre più difficili… la loro squadra del primo anno sembrava aver perso l’energia che la univa durante i primi due mesi. Ed era anche abbastanza comprensibile visto che,dopo l’episodio dell’omicidio,Andrew aveva cominciato a sospettare qualcosa del fratello,non sapeva perché ma non si fidava più completamente di lui.

Per questo,proprio nel momento in cui avrebbe avuto più bisogno di appoggio da parte delle persone care,Dan si ritrovò sempre più lontano dal fratello… Inoltre,senza aver bene capito il perché,Ashley sembrava reagire sempre in modo esagerato ad ogni sua mossa avventata,specie quando Mark era nei paraggi…

Adesso,in una fredda giornata di inizio dicembre,dopo aver esaurito con disarmante facilità i compiti di astronomia,difesa e incantesimi,Dan si stava rilassando nella sala comune di Corvonero… Il suo tipico relax consisteva nell’infliggere sonore sconfitte agli scacchi dei maghi a praticamente tutti gli abitanti del dormitorio,senza fare differenza di età…

Luna stessa si ritrovò a perdere due partite consecutive contro di lui e a fargli i complimenti.

<< Caspita Daniel…dovrei farti intervistare dai giornalisti di mio padre,un articolo sul Cavillo di un fenomeno come te sarebbe di sicuro un successo! >>

Dan fece una faccia rassegnata alla sua Caposcuola,di cui ormai conosceva bene le strane abitudini…

<< Ma per favore Luna… è da tre settimane che non riesco a lanciare l’ombra di un incantesimo,altro che fenomeno… >>

<< Ma Dan,appunto perché sei un babbano sembra incredibile che tu possa imparare così bene le nostre discipline,pur senza saperle applicare…inoltre come giochi a scacchi… Si lasciatelo dire,se Hermione fosse ancora qui fra di voi sarebbe una bella sfida per i voti migliori. >>

Dan sapeva bene chi era quella Hermione,si stava di certo riferendo alla Granger,che spesso era comparsa anche sui giornali babbani in qualità di ambasciatore del mondo magico.

Ma Luna non sembrava volersi fermare… << Si si di sicuro…e anche il suo caro marito sarebbe felice di conoscerti…lui agli scacchi dei maghi era proprio come te,era l’unico che già dal primo anno riusciva a stare dietro a noi Corvonero. Sai…di solito il campione di Torre d’Avorio è anche il campione della scuola… >>

Già,pensava Dan senza ascoltare il resto del discorso… suo fratello invece perdeva tempo con quei giochetti stupidi come sparaschiocco o le gobbiglie… non si era mai sentito così lontano da Andrew,mai! Ora sembrava tutto preso dai suoi nuovi amici di Tassorosso e non riusciva più a partecipare spesso ai loro raid nella scuola o fuori.

<< Ah comunque è anche merito tuo se siamo saldamente in testa alla classifica per la coppa delle case… dovresti vedere la faccia di Ginny ogni volta che mi viene in mente di ricordarglielo! >>

Dan sentì giusto quel ultima parte di discorso e si disse d’accordo… già per lo meno quest anno Corvonero sembrava davvero la casa favorita per il titolo,ma c’erano cose ben più importanti che lo turbavano.

Ad esempio aveva promesso ad Harry che avrebbe scoperto chi stava dietro all’omicidio di Colin…ricordandosene,ci mise un istante a salutare in fretta Luna e a buttarsi fuori dalla sala comune per andare a controllare nuovamente la sezione proibita della biblioteca… era sicuro di aver letto qualcosa su un certo libro che parlava del ‘Cuore di Hogwarts’ o roba del genere,avrebbe potuto rivelarsi interessante…

Scendendo le scale si ritrovò però davanti a Mauritius Wilde,dal quale era stato interrogato più volte,sempre nello studio di Silente…ma come sempre non erano riusciti a scoprire niente da lui.

Il professore di babbanologia lo fermò,come al solito…e come al solito gli chiese di venire per un ‘ulteriore accertamento’ quella stessa sera dopocena.

Il ragazzino accettò cercando di non sbuffare e passò oltre il professore come se nulla fosse.

Mauritius lo guardò allontanarsi di spalle…il suo sorriso perverso e malvagio cominciò a spuntare nuovamente sul suo volto.

<< Se non posso più usarti come una marionetta Daniel,dovrò farti lavorare per me di tua spontanea volontà… Non riuscirai a resistere alla seduzione del potere… sei solo un normale umano dopotutto,come me!>>

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Capitolo 18
*** Un Avvento Infernale ***


Hellish Advent

Hellish Advent

In una fresca mattina di dicembre,Remus Lupin e Sirius Black arrivarono ad Hogwarts,dove il Preside li accolse con calore e lo stesso fece Harry, felice di poter riabbracciare il suo padrino... se ora se ne fosse andato da Hogwarts,loro due sarebbero stati la sua famiglia,di questo era certo!

Mauritius Wilde fece anch'egli conoscenza dei due Malandrini e dovette assecondare e fingere più del solito,ma non c'e rano comunque problemi... le indagini le avrebbero svolte insieme e lui non era certo tanto stupido da starsene con le mani in mano a farsi scoprire...

al contrario Severus Piton fu oltremodo provato dall'arrivo dei due... i quali ogni tanto lo invitavano a Hogsmeade a bersi una burrobirra in nome dei 'bei vecchi tempi' o come cavolo li chiamavano loro... quando James e Sirius gli avevano affibbiato quel odioso nomignolo di 'mocciosus'...

Frustrato dalle ripetute allusioni alle sue umiliazioni passate,Piton fece passare un Avvento d'inferno ai propri studenti,i quali si ritrovarono sommersi da una valanga di compiti che avrebbe fatto sbiancare persino Hermione in persona.

<< Ma che cavolo gli è preso a quello lì quest anno? >> si lamentava  Ginny nella sala comune di Grifond oro. << Tutto a un tratto si è messo a distribuire compiti a destra e a manca... per non parlare delle punizioni! >>

La caposcuola stava parlando al vento,visto che Dennis Canon,che era lì accanto a lei,si stava concentrando appunto sull'ennesimo tema sull'effetto della pozione di celerità... senza riuscire a venirne a capo,ovviamente.

<< E pensare che quei quattro dementi di Liar,Iron,Shader e Bright sono riusciti a prendere quasi il massimo della pena... >> sospirò Ginny per attirare l'attenzione del ragazzo.

Dennis finalmente distolse lo sguardo dal suo vano tentativo di studio per chiedere con un certo interesse << Oh mio dio... non li avrà mica spediti nella Foresta Proibita a raccogliere le sue erbacce,vero? >>

<< Invece lo ha fatto eccome...ci vanno domani s era con Harry e Draco,visto che potrebbero aver bisogno di qualcuno a difenderli... >>

<< Nhaa,non credo... loro sono abituati ad andare nella foresta no? E poi se fossi in loro ringrazierei il cielo... pensa se fossero dovuti andare con Piton in persona! Ma che cavolo hanno combinato stavolta? >> fece Dennis sempre più preso dall'argomento.

Ginny sbuffò con rassegnazione << Shader ha pensato bene di mostrare a tutti il suo nuovo manico di scopa truccato,con la luce sotto,simile a quella che usano i babbani... come cavolo si chiama... >>

<< Luce al neon... >> disse Dennis << Ma davvero? ...dev'essere una figata! Fabius l'ha voluta provare nell'ora di Piton,che bel coraggio! >>

<< No Dennis,quello non è coraggio è idiozia... Piton è arrivato stranamente con due minuti di ritardo e quando è arrivato ha beccato in pieno i quattro che stavano svolazza ndo sul manico di scopa e buttando giù alcune delle sue preziose ampolle a caso... >> I volti di Ginny e Dennis si fecero di colpo serissimi fin o a che quest ultimo si lasciò sfuggire un << Ahia....questo è pesante! >> Ginny approvò con il capo e con le braccia conserte continuò << Dev'essere stata la presenza dei due Malandrini originali a ispirargli queste nuove pordezze... e tantando di fare bella fi gura hanno combinato un disastro... Ci credo che,ogni volta che mi vede, Luna non perde l'occasione di rinfacciarmi la differenza di punteggio fra le nostre case! Per colpa di quei quattro scemi non vedo molte speranze di vittoria per Grifondoro quest anno! >>

All'improvviso Ginny interruppe il suo discorso quando scorse nell'espressione di Dennis quella tristezza che da quel giorno aveva cercato di combattere in tutti i modi. Ginny aveva molti fratelli,ma per sua fortuna non aveva mai provato la tristezza di perderne uno... poteva solame nte immaginare come si dovesse sentire Dennis... tra alcuni giorni sarebbe dovu to tornare a casa... da solo.

La caposcuola non poteva più sopportare la vista del ragazzo in quelle condizioni. Accarezzandogli i capelli,Ginny prese fra le mani il volto di Dennis e lo abbracciò portandolo vicino al suo petto... Dennis ricambiò l'abbraccio e ringraziò la compagna,dondole un bacio sulla guancia. Quanto aveva desiderato farlo... adesso sembrava veramente che Dennis avesse fatto breccia nel cuore di Ginny,via via che i giorni si susseguivano,il suo affetto nei confronti del prefetto sembrava essere cambiato e forse era diventato qualcosa di più che una semplice amicizia...

<< Colin,fratello... >> pensava ogni tanto Dennis << ...tu non l'avresti mai detto eh? Ma ora Ginny mi vuole bene sul serio...saresti orgoglioso di me,non è vero? Ma se ho dovuto perdere te per avere il suo amore... >>

 

Daniel aveva passato la mattinata di quella domenica nella biblioteca,zona proibita,cercando di capirci qualcosa di più su questo misterioso 'Cuore di Hogwarts'...il libro antichissimo che si era andato a sfogliare parlava della leggenda secondo la quale Hogwarts venne fondata in un luogo speciale...

Questo luogo doveva essere un portale che collegava il mondo degli umani a quello in cui era originato il potere magico,ma questo portale era stato rinchiuso in una stanza dai quattro fondatori e sigillato per sempre... Molti maghi e presidi di Hogwarts avevano tentato di entrarvi in vano. Persino l'illustre Silente non è mai riuscito ad entrare nella stanza del 'Cuore di Hogwarts'.

Daniel  considerava quella storia alquanto interessante... se fosse riuscito a trovare lui stesso quella stanza e ad entrarci di sicuro avrebbe trovato qualcosadi utile per scovare l'assassino,che ora era diventato il suo obiettivo principale.

Durante il pomeriggio lui ,Mark e Andrew avevano assistito tutti assieme alla partita di Quidditch Grifondoro contro Serpeverde.

Harry e Draco,per una volta non rivali in campo,tifarono comunque per le loro rispettive case... forse avevano fatto una scommessa sull'esito della partita.

Incredibilmente,Ashley si era ricavato un posto in squadra,nonostante fosse solo uno del primo anno...

Infatti la sua abilità di volo sorprese tutti quanti,persino Harry... e,a detta dello stesso professore di difesa,se ci fosse stato Krum anche lui sarebbe rimasto allibito.

Ashley volava sulla scopa con una naturalezza incredibile,come se il cielo gli fosse appartenuto da sempre. Le sue manovre,acrobazie e finte lasiavano i difensori avversari immobili e il portiere non potevafare molto per parare i suoi tiri.

<< Go,go Ashley go! >> incitava Mark,che guardava con occhi sognanti dagli spalti. << Ah,caspita... è davvero fortissimo! Dove lo trovi un altro cacciatore come lui? >>

Andrew guardava invece l'amico,mentre segnava un altro gol,con una faccia terrificata << Ma che cavolo! Quello non li vede neanche i bolidi...li schiva senza pensarci! Ma come fa,non è possibile! >>

Un bolide sfrecciò accanto ad Ashley,il quale routò di trecentossessanta gradi attorno alla scopa evitandolo all'ultimo secondo,come a confermare le parole di Andrew.

<< Dai non prendertela troppo Andy... Tu come battitore sei un grande,se avete perso contro Corvonero è solo perchè la nostra tattica era studiata a fondo e perchè tu non eri troppo in forma,ne avevi tanta voglia di giocare... >>

Daniel aveva ragione,il giorno della partita Andrew non era riuscito ad impegnarsi per il recente caso di suo fratello e ogni tanto continuava a dare a se stesso la colpa di quella sonora sconfitta.

Intanto la partita stava per volgere al termine,ma si concluse in parità,poichè Delilah Hargreaves agguantò il boccino per la sua squadra riuscendo a salvare la faccia.

Se non fosse stato per il pareggio,per Ashley ci sarebbe stata una vera e propria festa di trionfo,a fine partita Ginny si congratulò con lui e tutti assieme andarono a festeggiare la sua grande prestazione.

<< Tsk...quel moscerino,ma come diavolo fa ad volare in quel modo?! >> la caposcuola di Serpeverde,più acida che mai,stava ora odiando Ashley più del solito,anche più di quando l'aveva fatta finire dritta nella vasca dei prefetti con tutti i vestiti.

Silente rideva visibilmente sotto i baffi... egli era l'unico infatti a conoscere le vere capacità del ragazzino... << Eheheh...Se avesse giocato come cercatore la partita sarebbe durata solo qualche secondo e io non posso certo permettere che lo scoprano... l'ho lasciato giocare da cacciatore perchè nonostante la sua situazione è pur sempre un ragazzino di dodici anni e ha bisogno anche di svagarsi! >>

pensò Silente e sorrise,ora più visibilmente, trovandosi davanti lo sguardo attonito di molti professori,che da anni non vedevano all'opera un cacciatore simile sul campo della loro scuola. Solo il preside poteva sapere che giocare in quel modo per Ashley era...naturale!

Harry e Draco non sapevano chi dei due potesse aver vinto la loro piccola scommessa,ma Draco fece di tutto per far ammettere al compagno che lui aveva vinto... chissà cosa ci avrebbe guadagnato?

Dan pensava spesso a nuove tattiche per il quidditch,soprattutto ora che ne conosceva bene le regole... non avrebbe mai potuto giocare vista la sua inaffidabilità con la scopa,ma sapeva costruire delle ottime tattiche ed era affascinato dalle statistiche di gioco.

Per questo,dopo aver visto la partita,il suo umore era decisamente migliorato... era stato un ottimo spettacolo per quel week-end... ora sarebbe andato a cena e poi via verso...Oh no...si ricordò Daniel,sarebbe dovuto andare ad un altro interrogatorio con il professor Wilde,lo aveva avvisato chiaramente la mattina stessa.

 

Il professore di babbanologia attendeva Dan proprio al di fuori della sala grande. Il ragazzino si fece trovare pronto il prima possibile...voleva finire in fretta quella tediosa faccenda,ma quando vide uno sguardo preoccupato sul volto del professor Wilde i suoi occhi azzurri si animarono di curiosità.

Mauritius prese da parte Daniel,continuando a guardarsi in giro,come se avesse paura di essere scoperto da qualcuno o di essere sentito.

<< Senti Daniel... >> cominciò sottovoce portandolo dietro ad una colonna nell'atrio << ...adesso,ho dovuto dirti una piccola bugia... Non sono qui per interrogarti di nuovo,ma devo mostrarti assolutamente una cosa. Sono sicuro che tu voglia collaborare a scovare l'assassino di Colin Canon,ebbene io ti darò non solo la possibilità di farlo...ma anche quella di sistemarlo tu stesso,che ne dici?! >>

Daniel si sentì scosso tutto d'un colpo... forse il professore conosceva già il nome dell'assassino,oppure aveva trovato un metodo per scoprirlo...ma allora cosa c'entrava lui? Dan glielo chiese mantenendo anch'egli un tono di voce appena udibile.

<< Bhè...ecco,diciamo che io conosco un piccolo segreto di questa scuola che ci darebbe il potere di smascherare ed anche neutralizzare il nostro omicida... ma per utilizzare questo segreto mi serve il tuo aiuto! E' assolutamente necessario... >> la voce del professor Wilde era ora più che mai seria e preoccupata,sembrava quasi supplicarlo per il suo aiuto.

Dan accennò ad un sì con la testa... ma perchè tutta quella storia gli sembrava poco convincente e soprattutto perchè dovevano parlarne così di nascosto? Era forse un segreto così importante? Mauritius vedendo l'assenso si Dan disse << Bene... >> e prendendo Dan per una mano lo cominciò a condurre all'entrata dei sotterranei pensando << Beata ingenuità... >>

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Capitolo 19
*** Il Cuore di Hogwarts ***


Hogwarts

Hogwarts' Heart
Lo portò giù,fino nei più profondi livelli del castello,non ricordava nemmeno più quante porte segrete avesse aperto il professor Wilde,fino a che i due non arrivarono ad un muro di solida pietra che aveva tutta l'aria di essere un vicolo cieco...
<< Molto bene Daniel,siamo giunti alla meta... qui dietro c'è una stanza che in pochi conoscono ad Hogwarts. Solo ai professori e ai capiscuola è consentito sapere della sua esistenza... >>
Dan si sentì ora molto eccitato all'idea di trovare un altro posto segreto all'interno delle mura,ma qualcosa cominciò a far battere troppo veloce il suo giovane cuore... era forse in ansia? Era già stato in quel posto,lo aveva già visto prima forse? No ,non era possibile... mai si era avventurato così in profondità nei sotterranei, a meno che...
<< Dunque Daniel... ora ti svelerò il segreto che si trova oltre a questa parete fittizia... Dietro a questo apparente muro di pietra si nasconde... il Cuore di Hogwarts! >>
Daniel sussultò al sentire nominare quel nome... allora ci aveva visto giusto... era proprio lì la chiave,ma come avrebbero fatto ad entrare se intere generazioni di maghi avevano fallito?
Mauritius prese di nuovo per mano Dan,che pur non dicendo una parola faceva ben trasparire dai suoi occhi lo stato di agitazione.
Fu solo un secondo,i due passarono come se nulla fosse attraverso la parete di solida roccia uscendo in una stanza dove per un attimo la luce li abbagliò.
Sembravano come sospesi in un enorme spazio bianco,nel quale ogni tanto l'ambiente si deformava e cambiava e fasci di luce vorticavano nell'aria. Nonostante tutto quel caos magico,Daniel capì immediatamente che tutto quanto lì dentro era nulla più di un illusione. L'unica entità vera era infatti un grosso portale di formato da spirali di luci rosse e cangianti dal amaranto al cremisi,con innumerevoli sfumature di bordeaux,vermiglio,carminio e scarlatto che si fondevano e si disperdevano in quel intenso vortice.
Dan stette per un attimo di fianco a Wilde ad ammirare gli affascinanti giochi di colore del portale...
<< Daniel,tu conosci la storia di questa stanza? >> chiese il professore con un tono molto più calmo
<< Si... >> replicò rapido Daniel << Si tratta del Cuore di Hogwarts... la stanza dove nessuno è mai entrato dopo che i fondatori la chiusero centinaia di anni fa. >>
<< Eccellente,signorino Guilder... dieci punti per Corvonero... >> continuò Wilde come se fosse nel bel mezzo di una lezione << E ora ti dirò di più... Quel magnifico vortice di rosso che vedi davanti a te è un luogo di collegamento fra il mondo materiale e quello in cui viene originato il potere magico. >>
Daniel annuì guardando affascinato l'oggetto della spiegazione quando la domanda più ovvia tornò ad occupare la sua mente.
<< Professor Wilde... >> i due si guardarono negli occhi << Come abbiamo fatto ad entrare se nessuno ci è mai riuscito in tutti questi anni? >>
Mauritius ridacchiò sommessamente prima di rispondere. << Eh,lo sapevo che tu eri troppo acuto per poterti nascondere la verità... ecco dove sta il vero segreto... vedi,qui dentro non è mai entrato un mago dai tempi dei fondatori... ma per me e te la cosa è diversa,noi siamo solo babbani,giusto? >>
Daniel rimase impietrito,come era possibile? Un professore di Hogwarts babbano come lui?
Alla faccia scioccata del ragazzino il professore rispose ammiccando con l'occhio destro << Ora capisci perchè ci tenevo tanto a non farci scoprire... io sono solo un occultista babbano che per caso si è imbattuto nel mondo magico ed ha scoperto come utilizzare le loro magie... tutto qui! Ecco perchè insegno babbanologia... >>
<< Non è possibile... lei lancia incantesimi con una facilità incredibile... allora esiste un modo per far usare la magia anche a noi babbani? >> Daniel era sempre più curioso,Wilde sorrise nel vedere la bramosia di potere sgorgare letteralmente dagli occhi del piccolo Corvonero.
<< Oh si che esiste... è un metodo molto crudo,ma è l'unico... ti avviso Daniel,non sarà facile accettarlo,ma sei vuoi conoscere la via... io te la posso indicare... >> E così dicendo alzò la bacchetta in direzione del soffitto bianco della stanza in continua mutazione e rivolse lo sguardo a Daniel come se stesse aspettando una risposta.
Il ragazzino esitò per alcuni istanti... era pronto ad accettare la verità,qualunque essa fosse stata,per recuperare il suo posto e la fiducia di tutti,soprattutto di Harry e di suo fratello Andrew? la risposta ovviamente era...
<< Si... professore,sono pronto... >> disse Dan con tono determinato.
Compiaciuto e sorridente,ma solo nella sua anima, il professor Wilde fece partire un raggio di luce blu ed un secondo dopo la stanza si trasformò in quella che doveva essere la sua forma reale.
Le pareti della sala furono finalmente visibili in modo chiaro. Erano incredibilmente umide e la stanza,prima così chiara,era ora illuminata solo da alcune torcie. Ma ciò che impressionò Daniel e lo lasciò a bocca aperta,scosso,spaventato, fu vedere le celle metalliche attraverso il vertro delle quali si potevano vedere i cadaveri che queste contenevano.
Vari tubi più piccoli partivano dalle celle ed erano attraversati ogni tanto da del liquido rosso che andava a depositarsi in alambicchi posati su dei tavoli adiacenti.
Daniel scosse la testa... non era possibile! << Ma che... che cos' è tutto questo,cosa significa? >> Urlò fuori di se dall'angoscia.
Il professor Wilde lo prese per le spalle e lo guardò,sereno,cercando di rassicurarlo.
<< Stai tranquillo Daniel,te l'avevo detto che non sarebbe stato facile da accettare... >> il professore girò Daniel in modo che potesse fissare una delle celle da più vicino. Dan vide il cadavere perfettamente conservato dal quale il sangue veniva lentamente estratto,non gli piaceva,ma il professore non gli permetteva di girare lo sguardo.
<< Ecco Dan,il segreto dei maghi... ciò che li differenzia da noi,il sangue! >>
Dan cercò di nuovo di negare l'evidenza davanti ai suoi occhi,ma ogni tentativo gli sembrava sempre più vano,stava ansimando e i suoi denti erano stretti come in una morsa.
<< Per avere il loro potere,Dan... noi possiamo solo bere il loro sangue. Ogni sorso che prendiamo può permetterci di lanciare incantesimi per diverse ore,a seconda della qualità del mago a cui appartiene. >>
Il ragazzino davanti al professor Wilde era sempre più sconvolto,il volto morto dall'altraparte del vetro lo fissava e stavano quasi per cedergli le gambe.
<< Ma non per questo devi avere paura Dan! Questi sono tutti maghi oscuri macchiatisi dei peggiori crimini immaginabili... io stesso ho tolto loro la vita per il bene dell'umanità intera! >>
Dan si girò di scatto verso l'adulto e lo guardò negli occhi grigi. Il lieve sorriso di quest ultimo sembrava così sereno... forse aveva davvero fatto un bene per tutti uccidendo tutti quei maghi oscuri,ma bere il loro sangue....
<< E' davvero l'unico sistema? >> chiese Dan con un filo di voce.
<< Si... >> rispose allo stesso modo Mauritius
<< Così facendo,riusciremo a salvare Harry e a fare giustizia? >>
<< Non ne dubitare figliolo... stanne certo! >> il professor Wilde abbracciò Daniel ,che quasi stava per piangere... avendo appena saputo cosa avrebbe dovuto fare. Mauritius sorrideva maleficamente ogni volta che Dan gli dava le spalle o che non lo guardava direttamente in volto,ci era riuscito... era stato così semplice far cadere quel ragazzino nella sua trappola.
Dopo avergli spiegato una grande quantità di cose su come utilizzare al meglio il sangue di mago,che Dan bevve da una delle sue ampolle,il professore lo educò a lanciare alcuni degli incantesimi oscuri.
<< Capisci Daniel... visto che noi non possiamo certo bere del sangue da un mago onesto e buono,dobbiamo prendere quello che ci serve dai maghi oscuri. Il loro sangue,tuttavia, ha la caratteristica di avvantaggiarci nell'uso delle arti oscure,se mai dovessimo averne un disperato bisogno. >>
Daniel aveva ancora il sapore di sangue in bocca,non sapeva perchè ma avvertendo il liquido pieno di energia magica invadegli le vene si sentì immediatamente più determinato di prima, sicuro di se...
Provò alcuni incantesimi di Arti Oscure e con la sua bacchetta riuscì a lanciarli facilmente fin dal primo tentativo.
<< Però Dan,hai un certo talento per queste cose! Ricordati di non farne uso se ti sarà possibile,sono per lo più cose fuorilegge queste... >>
E mentre Wilde finse ancora una volta,Dan si girò per guardarlo,con aria sicura e la bacchetta levata a mezz'aria.
<< Bene,sono pronto per dare il mio aiuto professore... >>
Wilde applaudì finalmente mostrandosi felice come era dentro di se... << Perfetto... allora ascoltami Dan... In questa stanza possiamo entrarci solo noi babbani,ma attraverso quello... >> disse indicando il portale del mondo magico << ...ci possono passare solo dei maghi. Strano,non è vero? Ma il nostro scopo non è oltrepassarlo,ma solo farci dare delle informazioni su chi ha tentato di uccidere il professor Potter. Ora... per fare questo,io credo di aver messo a punto un metodo utilizzando i miei riti occulti. Tutto ciò di cui ho bisogno è una goccia di sangue di quella che doveva essere la vittima,ovvero del professor Potter. Ma per fare in modo che il rito si compia senza possibilità di errori ne io ne te possiamo chiedere al professor Potter la sue collaborazione,deve restare un segreto perchè io possa operare e dunque andrebbe preso di nascosto... >>
Ma che cavolo stava dicendo quello lì? Avrebbe fatto una specie di rito magico per farsi aiutare dal portale? E gli serviva una goccia del sangue di Harry,il quale doveva rimanere all'oscuro di tutto...
Era una cosa troppo irrazionale per la mente di Daniel,ma il tono assolutamente certo del professor Wilde e il fatto che negli ultimi mesi di cose razionali ne avesse viste un bel po' gli fecero accettare quella storia per buona.
Anche perchè la prossima frase del professore lo avrebbe convinto del tutto.
<< So che potrà sembrarti assurdo Daniel... ma credimi so quello che dico! Non potrei mai deludere Silente,lui ha riposto in me tutta la sua fiducia... e sono sicuro che nemmeno tu vuoi tradire quella di Harry,vero? >> Mauritius esibì nuovamente il suo sorriso falso e tese una mano a Daniel.
Il ragazzino la prese senza indugio << Le porterò quello che mi ha chiesto,professore... >>
 

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Capitolo 20
*** Nella profonda foresta ***


Deep Forest Draco ed Harry stava

Deep Forest
Draco ed Harry stavano passeggiando quella sera ,portandosi dietro quei quattro disperati Grifondoro del terzo anno che come punizione si erano beccati una serata alla ricerca degli ingredienti per Piton nella foresta proibita...
Draco non accennava a distaccarsi di un passo da Harry,mentre i quattro tizi dietro di loro procedevano più lentamente,rispecchiando la loro voglia meno che minima di subire quella punizione.
<< Dai c'è andata ancora bene,ragazzi... >> tentò di rincuorarli Mangus Liar << Nella foresta potremmo pure divertirci,magari succede un qualche casino,che so... un branco di centauri impazziti potrebbe attaccarci come l'ultima volta! Oh oppure la Coaporal non ha dato da mangiare ai thestral e adesso sono fin troppo affamati... pensa che roba sentirsi mordere il fondoschiena da un cavallo invisibile... >>
Paul Bright e David Iron interruppero il vaneggiare di Mangus con un sonoro coppino che lo mise a tacere definitivamente.
<< Se non fosse stato per la divisa invernale ti avrebbe fatto molto più male! >> disse a denti stretti Paul.
<< Bhe dai per lo meno non dobbiamo sorbirci Piton,Harry di sicuro mi è più simpatico... >> si espresse anche Fabius Shader.
<< Sta' zitto tu! Proprio tu stasera non hai voce in capitolo! Se non ti fosse venuto in mente di fare il figo con quella scopa con la luce al neon adesso non saremmo certo qui! >> lo riprese David incollerito più che mai.
<< Ah davvero? Si da il caso che io l'abbia usata per meno tempo di ognuno di voi! >>
<< E questo cosa cavolo c'entra? >>
<< Basta! Se non la finite chiederò a mastro Gazza di accompagnarvi alla foresta! >> La frase di Harry li ammutolì all'istante bloccandoli nelle loro posizioni. Agli occhi di Harry quello sembrava l'inizio di un probabile rissa... quelli erano proprio incorreggibili.
Sospirando si rimise in marcia sempre più verso le profondità della foresta.
Draco,per solo un attimo,si attardo dietro al suo amato per rivolgersi minacciosamente agli altri quattro,sguainando la bacchetta e sventolandola sotto ai loro nasi.
<< Voi piccoli insignificanti nullità di Grifondoro.... stasera siete qui in punizione ed io ed Harry a divertirci,chiaro? Se proverete un'altra volta ad ostacolarci ve ne farò pentire... e anche il mio caro amico Piton lo farà! Siete avvisati... >>
I quattro sbiancarono alle minacce,quanto mai reali, del principe di Serpeverde... ora avevano fatto arrabbiare pure lui,non avevano ben capito perchè lui ed Harry fossero lì a divertirsi,ma si guardarono bene dal fare ulteriori domande e procedettero in silenzio,tenendosi però il più distante possibile da Malfoy.
Magnus avrebbe voluto bisbigliare un << Fottiti Malfoy! >> ma la paura di essere sentito era troppa.
<< Li hai calmati per bene... >> fece notare Harry a Draco.
<< Mpf...erano troppo rumorosi, ci disturbavano. >>
Pochi passi dopo Draco tornò a rivolgersi a quello che ora poteva considerare il suo primo amico di sempre. << Ehm... Harry tu ti ricordi... dell'altro giorno? >>
Harry voltò il capo senza fermarsi,uno sguardo interrogativo stampato sul volto.
<< Ma si.... >> continuò Draco con maggior malizia << La scommessa... mi pare di averla vinta no? >>
<< Ah quella... >> sospirò Harry,ma sorridendo << Si esatto,l'hai vinta tu! Credi che...sia giunto il momento di pagarla? >>
Draco sorrise in un modo che Harry non aveva mai visto sul bel volto pallido del Serpeverde,era malizioso oltre ogni immaginazione,il desiderio stava grondando da ogni suo lineamento...
E pensare che Harry per tutti quegli anni lo aveva considerato niente più che malvagità pura...
Harry si passò ,senza neanche notarlo, la lingua sulle labbra e l'altro non riuscì più a resistere. Draco afferrò Harry per il mantello ed affrettò il passo,conducendolo sempre più avanti,fino a che non sparirono completamente dalla vista dei quattro 'Malandrini'.
Si fermarono,abbastanza trafelati per la corsa,accanto ad una grossa quercia.
<< Ma che cavolo ti è preso Draco? Noi dovevamo cuare quelli la! >> Gli fece Harry appoggiandosi di schiena all'albero.
<< Avanti Harry... prima mi provochi e poi fai finta di niente? >> adesso fu il turno di Malfoy di leccarsi le labbra,cingendo nel contempo il collo di Harry e avvicinando i loro volti.
<< I-io ti avrei provocato...? >> Ma harry non riusciva più a ragionare come avrebbe voluto,Draco premeva il proprio corpo contro il suo con insistenza. Le sue dita erano fra i capelli corvini e il suo respiro era sempre più vicino.
Harry si sentiva il cuore scoppiare dalla tensione,fino a che Draco pronunciò,con le labbra praticamente attaccate alle sue
<< Mi dovevi per lo meno questo no? Quello che ti ho dato la prima sera... non mi basta più! >>
Draco baciò Harry,premette le sue labbra contro quelle invitanti del Grifondoro,il quale non aspettò neanche un secondo per rispondere a quel irresistibile passione che l'altro gli stava trasmettendo. Anche se durante quei giorni Draco era stato solo un amico da perdonare per gli atti commessi in passato,anche se sapeva di non esserne ancora innamorato,Harry decise di non opporsi.
Egli lasciò che Draco catturasse le sue labbra con le proprie,così calde... così umide. Poi la morbida lingua di Draco entrò dentro di lui,accarezzando con infinita passione quella dell'amato e conquistando ogni più remoto anfratto della sua bocca,invadendolo con il suo sapore.
Harry iniziò presto a ricambiare le attenzioni di Draco e lo abbracciò ancora più forte,cercando di fondere assieme i loro corpi,poi rilassò la presa quando si accorse che l'altro,dopo aver accuratamente accarezzato ogni centimetro della sua pelle al di sotto della maglietta,stava scendendo lentamente verso i suoi pantaloni.
La mano del Serpeverde s'infiltrava sempre più vicino alla sua intimità,aprendosi la via con il suo tocco gentile,slacciando la cerniera e tastando l'erezione di Harry senza ancora interrompere il loro bacio.
Harry non tentò di fermarlo nemmeno quando il bacio venne interrotto,lasciando loro il tempo di riprendere fiato, e Draco cominciò a baciare il collo del ragazzo che aveva sempre sognato...
Si... lo stava baciando con passione,lo mordeva facendolo gemere di piacere,scendendo sempre di più fino ad arrivare al petto meraviglioso che aveva liberato dai vestiti con rapidità e maestria.
Finalmente non lo stava più insultando come era stato costretto a fare per anni, ora solo i sensi sembravano governarlo, e gli unici suoni che uscivano dalla bocca di Harry non erano più offese,ma dolci vagiti di piacere che lo incitavano ad andare avanti nella sua opera.
Incurante del freddo,Harry si era lasciato spogliare ed ora si stava completamente abbandonando ai sensi,quando Draco cominciò a scendere anche con i suoi deliziosi baci e morsi d'amore,le ultime barriere della sua mente crollarono sotto al piacere dilagante.
Alla fine Draco giunse alla virilità di Harry ,che delicatamente scoprì dall'ultimo velo che la nascondeva,per poi prenderla fra le dita... era così incredibilmente turgida,fremeva ad ogni sapiente tocco delle mani.
Harry poi riuscì ad aprire gli occhi per poter vedere quello che Draco stava facendo,aveva appena appoggiato la sua lingua sul suo membro e stava cominciando a leccarlo,prima dalla punta e poi scendendo fino ad arrivare alla base.
La lingua di Draco descriveva linee di puro piacere per il suo amore,cercando di soddisfarlo,di fargli provare il massimo...
<< Harry... per tutti questi anni non ho fatto altro che farti soffrire... Non potrò mai ripagare per il male che ti ho fatto,ma almeno adesso... permettimi di farti stare bene,anche solo per una volta! >> il pensiero del Serpeverde rivolto ad Harry vorticava nella sua mente mentre procedeva con la sua sublime opera,facendo scivolare con cura Harry nella sua bocca,così calda rispetto al gelo che li circondava.
Harry ansimò arrivato al culmine del piacere,non riuscendo a fermarsi e venendo dentro a Draco,che non si fermò lì e continuò a leccare con gusto il premio per il suo lavoro. Era finalmente riuscito a far stare bene Harry... come aveva sempre desisderato...
Una volta finito,Draco si alzò lentamente e trovò il volto di Harry,sorridente, ad attenderlo.
Era un sorriso dolcissimo,forse egli aveva finalmente capito che Draco lo amava sul serio,che tutte le sue parole erano vere,che adesso stava vivendo solo per lui...
Harry prese Draco tra le sue braccia con fermezza e lo portò vicino a se,posando baci sulle sue guancie e sui suoi capelli d'oro.
<< E' davvero questo quello che provi... ? >> disse accarezzando il suo compagno.
<< Si... voglio starti vicino Harry... >>
I due stettero per un po' di minuti in quella posizione,l'uno nelle braccia dell'altro,in mezzo al gelo della foresta di Dicembre,ma immersi in un calore più profondo di qualunque altro.

Intanto,quattro anime disgraziate si erano perse nella foresta...
<< Ah certo certo ci divertiremo,non può succederci nulla insieme ad Harry...bla bla bla... dicevi più meno così,vero Fabius? E adesso che ci dici? >> Paul Bright rimproverò il colpevole di quella loro penosa situazione fermandosi ed incrociando le braccia.
<< Tsk... come aveva detto quel Malfoy,saranno andati a divertirsi e ci hanno lasciato da soli a fare tutto il lavoro. >> David Iron sembrava molto sconsolato con la sua grossa quantità di ingredienti e piante varie nelle mani.
<< Non siamo nemmeno riusciti a stargli dietro... chissà che cavolo sono andati a fare? >> chiese Shader con una punta di curiosità.
<< Ma fottiti e fatti un po' i cazzi tuoi! Se siamo in questa situazione di merda e perchè TU hai voluto fare il figo con quella tua scopa! >>
Magnus Liar zittì immediatamente il compagno di scuola con la sua solita grazia... << E anzi,prova ancora una volta a tirarla fuori dallo sgabuzzino,quella dannata scopa, e prenderò il tubo al neon per impiccarti mentre il manico... bhe quello te lo puoi immaginare dove andrà a finire no? >>
David e Paul interruppero l'aggressione verbale di Magnus facendo buon utilizzo delle loro bacchette e gli intimarono di stare in silenzio... avevano sentito qualcosa avvicinarsi. I passi erano lievi,ma sempre più vicini. I quattro ragazzi si azzittirono di colpo e tirarono fuori le bacchette,pronti a contrastare ogni minaccia...
Si misero spalla contro spalla,per loro esperienza personale nella foresta proibita si doveva essere sempre pronti a tutto.
Ecco,la presenza si avvicinava sempre di più...i quattro 'Malandrini' si sarebbero aspettati ogni genere di creatura ma... dal cespuglio uscì invece Daniel Guilder,nella sua divisa di Corvonero,con il mantello sulle spalle,bacchetta in mano e uno sguardo di minaccia rovente che usciva dai suoi occhi.
I quattro nel vederlo sospirarono all'unisono... si era pur sempre la loro nemesi,ma era da solo,senza gli altri tre suoi compagni e di sicuro era meglio trovarsi lui invece di qualche spaventosa creatura della foresta.
<< Uff...Guilder,stupido piccolo moccioso,ci hai fatto prendere un colpo,ma non sai che questo è il nostro territorio? >>
<< E' vero... potrebbe essere pericoloso avventurarsi qui da solo... non hai paura,hahaha?! >>
Daniel contiunuava a fissarli senza muovere un muscolo,la bacchetta fermamente stretta nel suo pugno.
<< Io non ho paura,ne di voi ne di nessun altro... mentre voi prima stavate tremando davanti all'ignota minaccia che si stava avvicinando. >>
I quattro furono ancora più sorpresi nel sentire la voce quanto mai fredda e decisa del ragazzino,il quale alzò lentamente la bacchetta verso di loro,un piccolo sorriso intriso di malvagità si formò sul suo volto.
<< Voi quattro... ditemi dove si trova il professor Potter... ha una certa cosa da darmi. >>
Allarmato,Magnus gli disse che si erano persi e che Harry e Draco se ne erano andati chissà dove.
<< Mi dispiace... >> disse allora Dan,sempre con quello strano sorriso << A questo punto credo che ve ne dovrete andare dalla foresta e lasciarmi qui da solo. >>
<< Ma che cavolo stai dicendo Guilder? Noi non abbiamo ancora finito di... >>
Ma Dan li interruppe nuovamente << Ho detto che ve ne dovete andare... perchè se non lo farete,allora conoscerete la vera paura! Conjura Dementis! >>
Dalla bacchetta di Dan fuoriuscì un cono di polvere e di luce nera,il quale si solidificò velocemente prendendo la terrificante forma di un dissennatore.
La vista della creatura scioccò i quattro ragazzini,lasciandoli sul posto,impietriti dal terrore. Il sangue nelle loro vene sembrava diventato di ghiaccio...il temibile volto nascosto del dissennatore si avvicinava sempre di più e loro non sapevano più cosa fare.
Erano immobilizzati e Dan si stava invece godendo la scena,stringendo ancora la bacchetta.
Quei quattro idioti dopotutto erano solo studenti del terzo anno e non si chiamavano certo Harry Potter... non sapevano assolutamente come si lancia un Incanto Patronus.
Dan poteva vedere la paura,la vera paura come l'aveva chiamata lui stesso, solcare i volti dei poveri ragazzi,mentre la sua evocazione cominciava ad allungare la sua mano per afferrarli e portarli con se nelle tenebre della disperazione.
Ma ad un tratto un grosso volatile sfrecciò fra i rami degli alberi e atterrò nei pressi della scena.
Daniel si girò di scatto per osservare la maestosa aquila reale che si stava girando verso di lui,ma l'uccello nel voltarsi si trasformò nel giro di un secondo in un ragazzo umano.
Ashley Elshweyr tornò alla sua forma umana e con incredibile precisione lanciò il suo boomerang verso la bacchetta di Daniel,la quale gli volò via dalla mani,lasciandolo disarmato.
Daniel non aveva mai visto nulla di simile... allora il suo amico Ashley era un animagus! Ma che cosa c'entrava lui lì? E come aveva fatto a scoprirlo?
Ashley non aspettò nemmeno che il boomerang gli ritornasse indietro e puntò la sua bacchetta in direzione del dissennatore evocato da Daniel. << Expecto Patronum! >> Un' aquila d'argento scaturì dalla punta per andare a gettarsi in picchiata sul mostruoso essere,scacciandolo con i suoi artigli e con ripetute picchiate,fino a che questo non si dissolse del tutto come era apparso.
I quattro ragazzini non riuscivano a capirci più nulla veramente,ma erano immensamente grati ad Ashley,per la prima volta... avrebbero voluto ringraziarlo immediatamente ma... << Obliviate! >> Ashley li colpì tutti quanti con un incantesimo di memoria,facendoli restare a terra privi di sensi per un po'.
Ashley si girò nuovamente verso Daniel,bacchetta saldamente in pugno i suoi occhi non più calmi e profondi come al solito,ma penetranti e furiosi come due carboni ardenti.
<< Loro non devono ricordarsi di quello che hanno visto... ma io lo terrò bene a mente Daniel... e sappi che sono molto arrabbiato con te! >>
Daniel ora sembrava un po' meno sorridente di prima,anzi era decisamente scosso dall'apparizione di Aslhey che in un istante lo aveva sconfitto,nonostate egli avesse bevuto quel sangue di mago oscuro!
<< Come è possibile? Come diavolo hai fatto a..a... >>
<< Questo non importa! >> lo zittì di nuovo il ragazzino australiano << Queste sono cose che un auror deve saper fare... Daniel,da ora in poi mi dispiace ma sarò costretto a guardarmi bene da te,perchè non mi posso più fidare di uno che cerca in continuazione di uccidere un nostro professore. >>
Daniel cercò di ribattere,accorgendosi che stava incominciando a tremare... forse una cosa la temeva sul serio dopotutto... non avrebbe mai sopportato di perdere anche la fiducia di Ashley dopo quella del fratello Andrew.
<< Io...non volevo ucciderlo... dovevo solo chiedergli se... poteva darmi una cosa. >>
Ashley non accennava a diminuire l'intensità dello sguardo << Non mi interessa nulla... ho detto che non posso più fidarmi e basta. Per venire qui a fermarti ho dovuto anche lasciare Mark da solo! Se dovesse succedergli qualcosa Silente se la prenderebbe con me... visto che sono incaricato di sorvegliarlo. La bacchetta te la renderò domani mattina,ora fila nel tuo dormitorio e non uscire fino all'ora di colazione di domani! Io ti terrò d'occhio Daniel,mi dispiace molto doverti fare questo... credevo di poter restare un tuo amico...>>
Così dicendo,Aslhey cambiò nuovamente il suo corpo in quello di un aquila e spiccò il volo diretto verso la torre di Grifondoro... aveva svelato il suo compito e la sua identità a Daniel,ma forse era meglio così... quel ragazzo si sarebbe tenuto alla larga da lui e Marvolo e questo era quello che contava; proteggere il ragazzino il cuo corpo era stato originato da quello di Voldemort...
Daniel si rese conto di tutto ciò che era successo... ora anche Ashley lo aveva abbandonato e di sicuro Mark lo avrebbe seguito...
non si era mai sentito così solo.
Durante il suo tragitto verso Torre d'Avorio Dan pensò a tante cose... come avrebbe fatto ora che si ritrovava praticamente solo,se si escludevano i suoi compagni di dormitorio? Per quale assurdo motivo aveva ceduto così facilmente al potere... se poi questo lo portava solo ad allontanarsi dai suoi amici?
E adesso...? Egli doveva comunque prendere una goccia del sangue di Harry... perchè quello era l'unico metodo per aiutarlo... per far capire a tutti che lui valeva qualcosa!
 

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Capitolo 21
*** Profezie ***


Prophecies Draco si incamminò co

Prophecies
Draco si incamminò con passo quasi furioso sulle scale che conducevano al settimo piano, Silente aveva appena preso Harry per portarlo nel suo ufficio a parlare assieme a Piton e Wilde... ma che cavolo! Non poteva succedere un'altro incidente del genere...
Sempre con velocità demoniaca,il bel Serpeverde attraverso quel familiare corridoio ed arrivò alla stanza delle necessità.
Si mise vicino a quella porta stregata,strani rumori provenivano da dentro... erano le voci di quei due! Quei due incompetenti... era tutta colpa loro!
<< Ah Sirius... si ancora,ti prego ancora... non ti fermare.... >>
<< Remus... ti porterò con me... in paradiso... Siiiiiii! >>
<< Aaouuuh! >>
Draco spalancò gli occhi nel sentire prima le parole e poi l'ululato... esattamente come aveva immaginato...
Attese fuori dalla porta porta un altro paio di minuti ,per lasciare a quegli sporchi cagnacci il tempo di ricomporsi,poi entrò nella stanza spalancando la porta.
Remus e Sirius erano ancora sullo stupendo letto con coperte di seta rossa,ancora mezzi nudi intenti a scambiarsi dolci effusioni...
Draco non riuscì più a trattenersi... strinse forte i pugni e i denti e lasciò uscire da se tutta la sua rabbia.
<< Voi... non siete canidi! Siete maiali senza ritegno! Sapevo che vi avrei trovati proprio qui a fare cose sconce... dopotutto chi conosce Hogwarts meglio di voi Malandrini? >>
Remus si portò una mano sul volto,per nascondere il fatto che stava semplicemente morendo di vergogna mentre Sirius,incurante della sua nudità,saltò in piedi sul letto ed indicò Draco accusandolo << E tu che cosa credi di fare qui,viscida serpe? La parola 'intimità' ti ricorda nulla? >>
<< Tu Black... che cazzo stavi facendo invece di stare in guardia? Aspetta di sapere cosa è successo e ti pentirai di quello... >>
<< Di quello che ho fatto stasera Malfoy? No,non credo proprio che potrei mai pentirmene... >> lo interruppe per poi gettare uno sguardo malizioso verso Remus,il quale sarebbe volentieri sprofondato nel materasso se avesse potuto.
Poi l'animagus continuò ad incalzare Draco,vedendolo tremante dalla rabbia per essere stato interrotto << Ma da dove viene tutto questo astio? Ah ma certo è come dice Remus... sei geloso di noi perchè anche tu vorresti divertirti così con il mio adorato Harry,non è vero?! >>
Malfoy chiuse gli occhi,inspirò profondamente ed espirò,contando fino a dieci con la mente per evitare di perdere la calma... e dai Draco,tuo padre in tanti anni ti ha insegnato un po' di self-control.
Sirius intanto si era accorto di essere nudo e si stava freneticamente rivestendo,cosa che Remus ava già provveduto a fare.
<< Allora Malfoy... per cosa sei venuto ad interromperci nel momento meno opportuno? >> Chiese Lupin cercando di non sembrare troppo imbarazzato.
<< Esatto,veniamo al punto! >> fece Draco incrociando le braccia e tornando a fissare Sirius,ora un po' più presentabile. << Nelle ultime due ore,mentre io ed Harry eravamo fuori nella foresta per accompagnare i deficienti in punizione... >>
<< Ah dai Draco,com'è andata eh? Ha ceduto il mio figliolo? >> Sirius s'intromise di nuovo,facendo diventare Draco ancora più irascibile.
<< Ti ho detto di non interrompermi! E poi non ti riguarda,cane bastardo! >> Nonostante la sua rabbia il Serpeverde stava lievemente diventando rosso in volto e questo bastò al malandrino come risposta.
<< Allora stavo dicendo... Mentre eravamo nella foresta sembra che qualcuno abbia aggredito Marvolo Riddle,che è in infermeria coperto di tagli... deve aver cercato di scappare dall'aggressore ma questo non lo ha mollato ed alla fine lo ha graffiato a sangue... >>
I due Malandrini restarono impietriti di fronte a quella dichiarazione.
<< Era vostro compito sorvegliarlo in modo che non gli succedesse nulla o sbaglio? Lo sapete che è LUI una parte di ciò che serve per appropriarsi del potere di Voldemort! >>
remus scattò in avanti per silenziare Draco con una mano e facendogli segno di non urlare così forte...
<< Parlo piano scemo di un rettile! E' una cosa segreta! >>
<< Già... >> continuò Sirius << E poi non doveva essere quel ragazzino,Ashley a prendersi cura di Riddle? Cosa c'entriamo noi? >>
Draco tornò a guardare l'ultimo dei Black con occhi di fuoco << Ashley ha detto di essersi assentato contro la sua volontà,perchè quel Daniel Guilder che ha commesso materialmente l'omicidio di Colin Canon stava venendo nella foresta a cercare nuovamente di uccidere Harry.... Inoltre egli vi ha chiesto oggi pomeriggio di stare ben attenti ai movimenti di quel Daniel,ma voi non l'avete fatto! E non vi siete neanche preoccupati della sorte di Harry a cui dite di tenere tanto! >>
Sirius non riusciva a sentire delle parole così dure uscire dalla bocca di Draco,scosse la testa tornando a sedersi sul suo letto... Remus gli andò subito vicino per consolarlo ma Malfoy non sembrava voler fermare la sua invettiva.
<< In realtà qui solo a me importa veramente qualcosa di Harry! E adesso per colpa vostra quel povero ragazzino di Ashley ha fallito nella sua missione... e pensare che aveva solo chiesto il vostro aiuto per una volta! Ma dopotutto voi cosa siete venuti qui a fare? Forse a divertirvi,non certo a dare una mano! >>
E dopo queste parole il biondo uscì sbattendosi dietro la porta con violenza.
<< Ha....ha ragione Remus... è colpa nostra! >> Sirius si sentiva veramente colpito nel vivo dalle parole di Draco.
<< No amore,non ci pensare... non abbiamo fatto niente per... >>
<< Ma è proprio questo il punto! Noi non abbiamo fatto nient'altro che stare qui a divertirci quando invece Silente ci ha chiamati per aiutarli! Credo da ora in poi dovremmo impegnarci sul serio... >>
Lunastorta stette ancora per qualche secondo a guardare i meravigliosi occhi dell'amato,pieni di preoccupazione << D'accordo... mettiamoci al lavoro... So che per Harry faresti qualunque cosa,non abbandoniamolo proprio ora...>>
Sirius prese fra le sue mani quelle di Remus e gli sorrise,annuendo. Pochi minuti dopo entrambi si stavano dirigendo con rapidità verso lo studio di Silente,nel quale una riunione era già nel pieno del suo svolgimento...

<< Non ci posso credere.... ha provato ancora ad uccidermi? >> disse Harry sconcertato dopo aver sentito il rapporto di Ashley e quello del professor Piton,che aveva trovato il corpo di Marvolo proprio davanti all'infermeria... come se lo avessero portato lì apposta.
<< Bhè non credo di aver ragione di dubitare delle parole del nostro piccolo Ashley... >> fece Silente pensieroso,rimirando nel vuoto la sua stanza da dietro ai suoi occhiali a mezzaluna.
<< Preside Silente... io... io ho fallito! Qualunque punizione lei ritenga opportuna io... >> Ma Ashley venne interrotto dal Preside di Hogwarts.
<< Di che cosa stai parlando Ashley? Ricordati che fin che sei nella mia scuola,prima di essere il più giovane auror del mondo magico,tu sei un mio studente... credo che l'unico provvedimento disciplinare sarà... stare in infermeria tutta la notte accanto al ragazzo in questione! >>
Ashley non poteva credere alle sue orecchie... nel clima di rigida disciplina in cui era stato cresciuto non si sarebbe mai aspettato una cosa del genere. Non gli aveva revocato l'incarico! Poteva ancora stare vicino a Mark... ma perchè era così felice di tutto questo? Forse Mark era diventato qualcosa di più di un incarico... era abbastanza naturale che diventassero amici viste le loro età.
Ashley,sempre con grande educazione e chiedendo il permesso, se ne andò dallo studio di Silente per poi correre in infermeria,dove Marvolo lo stava aspettando... Per colpa sua,della sua distrazione,il suo protetto era stato aggredito,ma da adesso in poi non si sarebbe più allontanato,non l'avrebbe più lasciato solo!
<< Ah Harry,quando vedo quel ragazzino mi sembra di rivedere te alla sua età... >> Silente era ora rimasto nella stanza solo con Harry e Piton, il professor Wilde si era offerto subito per andare a parlare con Daniel dopo aver sentito da Ashley il rapporto su quello che era accaduto nella foresta.
<< Oh,non credo Preside Silente... quel piccolo ha molto più talento di me... un giorno diventerà il miglior mago di tutti i tempi... >> Harry commentò osservando distrattamente alcuni oggetti dello studio che lo affascinavano particolarmente.
<< Alla sua età però tu hai sconfitto il basilisco Harry... non essere così modesto... Ma tornando a noi,Severus,hai scoperto cosa o chi è stato ad attaccare il piccolo Marvolo? >>
Piton distolse il suo solito sguardo d'odio da Harry per rispondere al preside << Nulla,niente di niente... sembra che anche questa volta la vittima abbia subito un incantesimo di memoria... il nostro aggressore dev' essere molto abile nel praticarli,perchè anche col veritaserum il ragazzino non è riuscito a ricordare che poche cose molto confuse. >>
<< Insomma stiamo ancora brancolando nel buio... >> constatò Silente << Tuttavia... credo di sapere a cosa mira davvero il nostro misterioso nemico e se possibile vorrei parlarne in privato,proprio con voi due... >>
I due professori concessero all'istante la loro massima attenzione a Silente,il quale per spiegare loro la sua ipotesi riprese a passeggiare come suo solito nella sala,i suoi passi seguiti come sempre dagli sguardi dei presidi nei quadri.
<< Io credo che la recente comparsa di Keenwit abbia un significato molto più profondo di quanto credessimo... >> Silente passò accanto al tavolo dove il meraviglioso pugnale era stato appoggiato fin da quel tragico giorno carezzandolo appena con la mano << ...Harry,ti ricordi cosa ti dissi quando tu estrassi la spada di Godric Grifondoro al secondo anno? >>
Harry annuì e rispose con prontezza << Si ricordo... disse che solo un vero Grifondoro avrebbe potuto... >>
<< Esatto Harry,proprio così... >> lo interruppe il preside. << ...ma forse in quel occasione non ho proprio pensato ad un altro,ben più antico significato,di quello che avevi fatto... >>
Entrambi i professori rimasero alquanti sorpresi nel sentire quel tipico tono di Silente.
<< Oh no... >> pensò Harry << Era esattamente lo stesso tono con cui mi hai confessato della profezia al quinto anno... >>
<< Ti prego di non darmene colpa Harry... non avrei mai pensato che questo giorno sarebbe arrivato proprio durante il mio periodo di preside qui ad Hogwarts. >>
Adesso Harry stava veramente sudando freddo mentre Piton accanto a lui accennava un lieve sorriso soddisfatto vedendolo così turbato.
<< Dunque,questa sarà una cosa che dovrò comunicare anche a tutti gli altri capi delle case,perchè quella di cui stiamo parlando è la più grande profezia che sia mai stata fatta su questo castello... risale ai tempi dei quattro fondatori e viene tramandata da un preside all'altro fin da quel era lontana. >>
Harry si prese la testa fra la mani cercando di nasconderla,Silente gli appoggiò una mano sulla spalla prima di riprendere << Si Harry,credo che il destino ti abbia voluto coinvolgere anche in questa profezia... Riguarda una stanza,nascosta nelle profondità del castello,non molto differente alla camera dei segreti,ma nessuno è mai riuscito ad entrarci... anche se più o meno sappiamo dove si trova. Questo posto è chiamato il Cuore di Hogwarts ed è stato predetto che nel tempo in cui i due mondi si scontreranno,il cuore sarà aperto e da esso usciranno il dolore o l'armonia eterna... Il problema è che per entrare in questa stanza,che dovrebbe contenere un portale per il mondo dove ha origine tutta la magia, una persona dovrà essere prescelta dagli eredi dei quattro fondatori. Ora... sappiamo per certo che gli eredi sono coloro che possono estrarre le armi dal cappello... quindi tu Harry,e stranamente anche un babbano come Daniel... l'erede di Serpeverde era di sicuro Voldemort,che però ora non esiste più e quindi il ruolo dovrebbe toccare a Marvolo... per Tassorosso invece proporrei di far tentare ad ogni studente di estrarre l'arma dal cappello parlante in modo da sapere chi dobbiamo proteggere... >>
Piton annuì subito e si precipitò fuori dallo studio per andare a parlare con Marvolo in infermeria,e anche per verificarne le condizioni... ma perchè proprio quel teppistello doveva essere ciò che restava dell'erede di Salazar?
Harry invece era ancora abbastanza turbato dalle parole del preside << Ma come sarebbe a dire una persona prescelta... che significa? >>
Silente gli si sedette accanto e lo fissò con aria seria da dietro le lenti... << Non lo so nemmeno io Harry,te lo assicuro... Ma di un'altra cosa sono certo... >>
il professore di difesa si voltò di scatto fissando a sua volta il vecchio mago. << ...si,sono certo che qualcuno è entrato nel Cuore di Hogwarts e che adesso questo qualcuno si nasconde tra di noi e tenta di prendere... una parte dei fondatori,solo così si spiegherebbero gli attentati a te e a Marvolo...Inoltre Daniel è stato addirittura usato da questo criminale per i suoi scopi che credimi... non saranno certo meno terribili di quelli di Voldemort! >>
Harry riflette per un po' e continuò a mordersi il labbro superiore prima di rispondere al saggio preside << E se conosce tutte queste cose,forse anche i suoi poteri sono da temere... >>
Silente si rialzò dalla sedia,come sempre incapace di starsene fermo nel suo studio... << Bhè Harry... credo che ciò che i fondatori hanno nascosto nel Cuore di Hogwarts... possa concedere un potere che va oltre l'immaginazione dello stesso Voldemort... Dovremo stare tutti molto,molto attenti! A proposito... dove sono Remus e Sirius? >>
Draco irruppe con irruenza nella stanza,seguito pochi secondi dopo dai due Malandrini.
Vedendo il volto preoccupato di Harry,Malfoy gli si avvicinò come per chiedere spiegazioni... Dopo aver aggiornato tutti sulla profezia,Silente ed Harry decisero che prima delle vacanze di Natale si sarebbero limitati a proteggere Harry,Marvolo e Daniel... durante le festività sarebbero partite le indagini,con meno studenti nel castello il nemico avrebbe avuto meno possibilità di nascondersi...

Il professor Wilde,rientrando nel Cuore di Hogwarts con aria soddisfatta,si tolse i guanti bianchi e si sedette lentamente sulla sua poltrona più comoda... Ora aveva già preso il sangue di TRE degli eredi... prendere quello di Marvolo era stato semplice,gli era bastato distrarre il suo cagnolino da guardia con un diversivo.
Il sangue di Harry sarebbe stato il prossimo ed ultimo,il potere del grande Voldemort sarebbe presto stato suo!
Un veloce sguardo al calendario del mese gli ricordò che ormai era il 15 dicembre...
Il professore posò le gambe su un tavolino ed accese lentamente un sigaro,aspirò con calma la prima boccata pensando che sarebbe stata una buona idea prendersi una pausa sulla sua tabella di marcia... dopotutto anche gli studenti sarebbero stati in vacanza,il che significava solo più rischi per lui. << E poi... tutti ci sentiamo più buoni a Natale. Forse... >>
Sorridendo perfidamente l'occultista babbano fece scorrere lo sguardo sulla sua collezione di ampolle di sangue. Quella con l'etichetta indicante 'Gilderoy Allock' era già mezza vuota... eh si,non l'avrebbe mai detto ma con una sorsata di quel sangue riusciva a lanciare degli incantesimi di memoria perfetti!
Forse era valsa la pena sporcarsi le mani con quel idiota,gli era tornato utile molto spesso il suo liquido vitale...
 

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Capitolo 22
*** Amore fraterno ***


Amore fraterno Ancora pochi gior

Amore fraterno
Ancora pochi giorni e Ginny sarebbe tornata alla Tana per le vacanze di Natale... aveva davvero bisogno di una pausa! Non avrebbe mai pensato che fare la Caposcuola potesse essere così spossante,tutti i giorni a litigare con quella viscida serpe della Hargreaves a suon di insulti,maledizioni e quando ci scappava anche di cazzotti... giusto per dare l'esempio alle matricole.
Ma il peggio era ogni giorno doversi veder passare davanti Luna,proprio nel bel mezzo delle dispute con Delilah... La caposcuola di Corvonero aveva sempre pronto per loro il suo nuovissimo sorrisetto di sfida.
Già... le clessidre di Serpeverde e Grifondoro erano più o meno pari,ma quella di Corvonero sembrava irraggiungibile per entrambe.
Ce la stava mettendo tutta per far trionfare la sua casa,quest anno non erano gli altri a prendere in prestito gli oggetti da lei,piuttosto era lei stessa che prendeva tutto quello che le serviva dai suoi compagni 'per il nostro trionfo!' diceva allegramente e poi spariva così come era arrivata.
Certo che era cambiata parecchio Luna,pensava la Weasley,ma anche lei era in un periodo di trasformazioni. Ad esempio c'era sempre quella questione,non si era mai sentita particolarmente attratta dai ragazzi più piccoli,ma nelle ultime settimane aveva passato così tanto tempo assieme a Dennis che sembrava quasi di stare cambiando idea...
Dennis nonostante questo non era esattamente al settimo cielo pensando di dover tornare a casa da solo,e li di sicuro non avrebbe festeggiato un felice Natale,con i suoi genitori.
Più o meno nella sua situazione si trovava anche Andrew,non sarebbe tornato a casa forse... sarebbe stato costretto a stare vicino a Daniel,che ora cercava accuratamente di evitare,poi i suoi genitori avevano di sicuro saputo dell'omicidio di Dan! No,non sarebbe stata una situazione sopportabile,preferiva rinviare quel momento il più a lungo possibile.
Per lo meno nel castello qualche suo compagno di Tassorosso sarebbe rimasto a fargli compagnia.
Andy stava alla finestra,fissando la tormenta di neve che turbinava ferocemente di fuori... e pensare che tra poche ore ci sarebbe stato l'ultimo allenamento di quidditch dell'anno!
Stava già brandendo la sua mazza da battitore... quante volte in quegli ultimi giorni avrebbe voluto usarla per colpire suo fratello sulla testa,si proprio lui! La causa di tutti i suoi problemi...
In così poco tempo aveva cambiato nettamente la sua opinione sul fratello;durante le lezioni era l'unico a sapere ogni cosa i professori domandassero,ma quando si trattava di lanciare incantesimi o di far volare una scopa diventava inutile quanto un soprammobile. Ogni volta i suoi compagni di dormitorio glielo facevano notare,avrebbe dovuto chiarire questa situazione una volta per tutte.
E proprio in quel momento,come un messaggio inviato da Dio,comparve dalle scale appena sotto a quella finestra proprio Daniel,che nel vedere Andy si sentì come se gli avessero appena tirato un pugno nello stomaco. Ecco,adesso Andy avrebbe fatto ancora finta di niente e sarebbe sparito come tutte le altre volte.
Ma invece il rosso si girò con espressione risoluta ed incrociò le braccia davanti a se. << Dan,dobbiamo parlare... >>
Dan fu di colpo sollevato sentendosi dire le parole che aspettava da un mese,avrebbe potuto chiarirsi con il fratello,finalmente avrebbe potuto confessarsi con qualcuno! Gli avrebbe detto tutto e gli avrebbe chiesto mille volte scusa per ciò che aveva fatto,poi gli avrebbe parlato anche del Cuore di Hog...no! Quello era un segreto fra lui ed il professor Wilde,che erano entrambi babbani...
<< Va bene Andy,allora parliamo. >> disse accomodante Dan appoggiandosi con la schiena alla finestra.
<< Tu... mi dai fastidio,te ne sei accorto? >> la voce fredda di Andrew risuonò come un eco nella mente di Daniel. Che-che cosa? Ma perchè gli stava dicendo una cosa del genere? Non voleva riappacificarsi? Ma perchè... perchè?
<< Andy... ma che cosa stai dicendo? Io ho cercato di stare con te solo il minimo necessario,sapevo di dar fastidio ai tuoi nuovi amici dopo che è successa quella cosa ma... >>
<< Appunto Dan... è proprio questo che mi fa arrabbiare! Con che faccia pensi che io possa tornare a casa dopo i casini in cui ti sei ficcato? Ma ti rendi conto che mi stai rendendo un inferno quello che era cominciato come il periodo migliore della mia vita!? >> Le parole colme di ira sembravano così ingiuste al cuore di Dan... fino ad ora aveva accettato tutto,di essere incapace di tirare incantesimi,di essere emarginato quasi da tutti,di essere considerato un assassino! Ma suo fratello,la persona a cui teneva di più in assoluto,che lo incolpava di ogni cosa... questo non poteva sopportarlo!
Gli occhi del ragazzino babbano si stavano velocemente riempiendo di lacrime,Andrew si accorse del suo errore solo quando la prima di esse scivolò,rigando la guancia di Daniel.
Il Corvonero scosse la testa singhiozzando e partì velocemente su per le scale,voleva sparire dalla vista di tutti,voleva stare con se stesso... dove aveva sbagliato? Perchè gli era capitato tutto questo.
In un solo istante Andrew capì di aver sbagliato,chi erano quei suoi compagni che lo conoscevano da neanche tre mesi,per poter sparlare di suo fratello? Ma soprattutto chi era LUI per voltargli in questo modo le spalle... Appena vide Dan scattare verso l'alto cercò di rincorrerlo,in vano,poiché la porta del dormitorio di Corvonero si chiuse ed Andrew arrivò troppo tardi.
Scocciato sbuffò,imprecando contro se stesso... ma che cosa se ne poteva fare ora del suo orgoglio? Se fra loro due le cose erano finite così lo doveva solamente alla propria cecità... era davvero ancora un bambino!
Adesso tornare all'affetto che li legava prima di arrivare ad Hogwarts sembrava un impresa ancora più lontana... ma era proprio questo che Andy voleva! Non voleva sentirsi il primo fra i suoi compagni,non voleva mettersi in mostra col quidditch... desiderava soltanto riavere per se suo fratello,che quel intero mondo gli aveva fatto perdere di vista.
Daniel salì di corsa verso la stanza più in alto di Torre d'Avorio,dove una singola stanza con una grossa finestra dominava il panorama circostante,quel giorno più bianco che mai.
Il ragazzino non era stato visto da nessuno per fortuna e si sedette su di una poltrona,senza appoggiare la schiena ma stando curvo su se stesso,il suo volto singhiozzante tra le mani.
Ormai preso completamente nel suo pianto di solitudine,egli non si accorse dell'eterea presenza che penetrò nella stanza. La Dama Grigia aveva spiato Dan mentre egli si dirigeva alla stanza più alta e vedendolo così incredibilmente scosso e triste aveva deciso di andare a vedere cosa gli era successo.
Era una cosa molto rara che la Dama Grigia provasse compassione per qualcuno,di solito lo spettro era molto freddo con tutti e si preoccupava solo che nessuno infangasse troppo l'onore della sua adorata casa,ma la vista di Daniel ridotto in quello stato,per lei che dei suoi ragazzi conosceva tutto anche se non lo dava a vedere,l'aveva colpita profondamente.
Il fantasma si avvicinò con la sua solita gelida grazia al piccolo studente,che ancora non si era accorto di nulla,tanto era assorto nella sua disperazione.
<< Daniel! >> lo chiamò la Dama facendolo voltare lentamente << Cosa porta il tuo cuore a piangere così? Sei forse scontento della nuova vita che hai trovato qui ad Hogwarts? >>
Dan non sapeva esattamente come rispondere,ma annuì lo stesso... le poche volte che aveva visto la Dama Grigia parlare con qualche studente non aveva un tono del genere,sembrava quasi materno.
<< Io sono scontento dei maghi,Dama Grigia,non del loro mondo. Stare in mezzo a loro mi ha rovinato,mi ha portato via tutto! La mia innocenza,i miei amici e adesso anche... mio fratello! >>
La Dama lo guardò con tutta la sua saggezza prima di andare a sedersi vicino a lui. << Sai Daniel,sei davvero molto profondo per la tua età... di persone come te non se ne vedono tutte le generazioni ad Hogwarts e credimi,io ne ho viste parecchie nella mia non-vita. Però nonostante la tua intelligenza credo che ti manchi qualcosa... >>
Lasciò di proposito la frase in sospeso per far in modo che Dan smettesse del tutto di piangere e le prestasse tutta la sua attenzione.
<< Si,ti manca la capacità di stare in mezzo agli altri,ti senti come escluso vero? >> il ragazzino annuì debolmente << Allora lascia che ti dia un consiglio. Quando si crede di essere isolati dagli altri o quando si litiga con qualcuno,l'obiettivo principale diventa salvare il proprio orgoglio... non perdere la faccia davanti al nemico,non essere debole. Ma ora ti dirò che non è sempre questa la soluzione migliore... ogni tanto,soprattutto fra amici, il gesto più importante è proprio quello di chiedere scusa senza pensare di essere stati sconfitti. Perchè nella vera amicizia non esistono i vinti e i vincitori,ricordatelo! >>
Daniel non poteva credere alle sue orecchie... la regina dei ghiacci,la Dama Grigia era l'ultima entità nell'intero universo dalla quale avrebbe potuto sentire un consiglio del genere. Detta la sua,il fantasma si alzò e si avviò di nuovo verso l'uscita della stanza senza aggiungere altro,non le piaceva particolarmente passare attraverso le pareti come a quel rincoglionito del Frate...
Dan poteva giurare di aver visto un accenno di sorriso sul volto della Dama,ma non l'avrebbe raccontato a nessuno,non gli avrebbero creduto.
Andrew non riusciva ancora a capacitarsi della immane cavolata commessa,era da forse una mezz'ora buona che continuava a ronzare vicino alla porta di Corvonero,dalla quale il prefetto lo allontanava ogni volta che qualcuno doveva entrare pronunciando la parola d'ordine.
In quel preciso istante si sentiva in una fase di immensa rabbia contro se stesso e il suo egoismo e stava ripetutamente prendendo il solido muro di roccia della parete di Torre d'Avorio a testate.
Daniel,da poco ripresosi e ben deciso a fare pace col fratello,lo vide ancora intento a fracassarsi il cranio su quel muro liscio con le sue stesse mani,incurante degli studenti di Corvonero che stavano letteralmente crepando dal ridere alle sue spalle.
<< Fratel... Andy! Cosa stai facendo? >> Chiese Daniel dilatando a dismisura gli occhi ancora arrossati.
Andrew interruppe la sua masochistica punizione e incredulo fissò gli occhi così spaesati di Dan... Eccolo era lui,era proprio lui! Il Daniel che lo guardava stupito e non più con aria di superiorità,era di nuovo il suo fratello,quello che aveva sempre amato! Questa volta non avrebbe più sbagliato,non l'avrebbe perso una seconda volta!
Si avvicinò di scatto,arrossendo per la pessima figura che aveva appena fatto davanti a metà dormitorio di Corvonero,portandosi una mano dietro la testa stava cercando le parole giuste << Ehm,Dan... io ecco,volevo chiederti... >>
<< Scusami Andy. >> lo anticipò Dan. Andrew perse ogni parola vedendo che ora il fratello gli sorrideva come aveva sempre fatto.
Andrew trasse Daniel vicino a se e lo abbracciò forte,forse anche troppo forte per le costole di Dan... << Oh,Dan scusami,scusami tanto,perdonami! Sono stato un bastardo con te... >>
Daniel,il cui cuore si sentì finalmente risorgere,trovò la forza per abbracciare a sua volta Andy. << Non dire più niente fratello,ora siamo di nuovo insieme... >>
Adesso la ferità che per alcuni mesi aveva bruciato nella loro unione era stata curata,nulla li avrebbe più divisi,nemmeno nell'oscurità più profonda.
 

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Capitolo 23
*** Te lo prometto ***


Te lo prometto Avevano discusso

Te lo prometto
Avevano discusso per tutta la giornata precedente,e finalmente il più giovane dei due aveva accettato la teoria del amico secondo la quale Daniel fosse diventato una persona dalla quale stare alla larga per un po' di tempo.
<< Però è stato il nostro capo da quando siamo arrivati qui e ci siamo divertiti un mondo assieme! >> Marvolo sembrò sbuffare leggermente.
<< Mark te l'ho detto,in questo periodo normalmente si è tutti contenti,ma per Daniel è diverso. Credo che si sentirà ancora più triste in questi giorni... e penso che abbia bisogno di un periodo in cui stare da solo a riflettere. Non è certo la persona schiva e infida che vediamo adesso il vero Daniel. Sono sicuro che presto ritorneremo amici esattamente come nei mesi scorsi! >> Sapeva benissimo che non era vero e che dietro al comportamento di Dan c'erano ben altro cause che ancora gli erano ignote. Aslhey però doveva dire questa versione al suo protetto... lo faceva per il suo bene,tutto quello che aveva fatto in quei mesi era stato per il bene di Marvolo.
Mark continuò a scendere le scale e si portò le mani dietro la testa guardando un attimo al in su,pensieroso.
I due ragazzini del primo anno stavano ora scendendo le scale,evitando accuratamente di finire in un qualche gradino infido,continuando a parlare come se nulla fosse.
Era vero... ormai i loro discorsi si facevano sempre più preoccupati,visti i drammatici eventi degli ultimi mesi,ma forse per la vicinanza delle feste e per il clima natalizio che si stava ormai diffondendo in tutta la scuola,quel giorno sembravano aver voglia solo di divertirsi e le parole di prima su Daniel vennero in fretta messe in secondo piano.
<< Ah,Ashley... oggi è sabato,perchè non andiamo un po' nel parco della scuola a giocare con la neve? >> Esclamò Marvolo rivolgendosi al suo migliore amico con il più sincero dei suoi sorrisi ed alzando in alto le braccia dall'entusiasmo. Era proprio ancora un bambino,con una voglia infinita di giocare e di combinare disastri.
<< Dai ti prometto che non attaccherò briga con quelli del sesto anno lanciando sassi ricoperti di neve stavolta! >>
Eh già... pensò Ashley,Marvolo,il ragazzo che lui era stato incaricato di proteggere,era decisamente un tipo euforico e scalmanato,non perdeva mai un secondo per combinare guai... e lui era lì proprio per tirarlo fuori da quel tipo di situazioni. Lui,il più giovane auror dalla creazione dell'ordine,avrebbe dovuto solamente difendere Mark,ed in questo compito aveva già fallito una volta... ma nonostante ciò sembrava aver creato col compagno più giovane un rapporto incredibile di amicizia. Se c'era una persona di cui Mark si potesse fidare,questa era senza dubbio Ashley.
Sempre più spesso però,la gratitudine di Marvolo si esprimeva attraverso il suo sorriso ancora innocente oppure con degli abbracci che per il ragazzino australiano sembravano derivare da qualcosa di più profondo di un amicizia.
<< Ok Mark... andiamo,usiamo solo la neve però,stai sicuro che nessuno ci potrà battere lo stesso! >> rispose Ashley sicuro di sé... ancora una volta il sorriso di Mark lo colpì e gli fece sobbalzare il cuore... ma perchè,cosa significava tutto questo?
Adesso stavano per varcare le enormi porte dell'atrio,colmo di persone che si erano date appuntamento per decidere le attività del week-end... ancora un paio di giorni e la scuola si sarebbe quasi svuotata del tutto per le festività natalizie. Quel anno ad Hogwarts non c'era certo un clima di sicurezza e tranquillità per festeggiare il natale.
Tutti gli studenti li guardavano mentre passavano... di sicuro per essere nuovi della scuola si erano fatti notare,sia per le loro imprese in compagnia dei fratelli Guilder,sia per il fatto che era una cosa rara veder passeggiare assieme uno studente dalla sciarpa verde-argento e uno con quella rosso-oro! Ashley,che doveva sempre svolgere al meglio il suo lavoro,dissuadeva con uno sguardo infuocato coloro che sembravano fissarli con occhi troppo indiscreti
Ma agli sguardi Mark non ci badava assolutamente,nonostante i suoi compagni di dormitorio continuassero ad emarginarlo,lui non avrebbe mai abbandonato Ash... era la prima persona alla quale... alla quale sentiva di volere bene,tanto bene... non si sapeva spiegare in che senso,ma era certo che fosse così.
Tutte le volte che era stato aiutato dal Grifondoro... non se le poteva neanche ricordare,erano troppe in soli tre mesi e mezzo. Era sempre accanto a lui e lo trattava come un amico,lo faceva sempre sorridere. Stava bene,benissimo,quando stava con Ashley... se n'era reso conto quella sera,pochi giorni prima,quando era uscito piuttosto tardi dal suo dormitorio per andare a cercarlo nei posti del castello in cui di solito si davano appuntamento con Dan e Andy. Era stato sorpreso da una figura oscura... ma non ricordava molto,poteva vedere solo alcune confuse immagini di un essere che cercava di graffiarlo con qualcosa di appuntito,lo feriva,gli faceva male,ma non poteva ricordarne la faccia,immersa nell'oscurità e nella nebbia. Piton,il direttore della sua casa,aveva detto che un incantesimo gli aveva cancellato la memoria... infatti si era risvegliato in infermeria,coperto di vari tagli poco profondi. Continuava a lamentarsi e a far impazzire Madama Chips. Fino a che dalla porta non comparve lui... il suo migliore amico,trafelato per aver appena corso,quasi con le lacrime agli occhi quando Mark gli sorrise e lo salutò con la mano.
Ashley si avvicinò in fretta al suo lettino e lo abbracciò con forza,tenendolo vicino a se... << Questa è colpa mia... è stata tutta colpa mia Mark... >> Marvolo fu piacevolmente scosso dalla forza dell'abbraccio di Ashley,ma poteva sentire chiaramente il singhiozzo nella sua voce,una lacrima dell'amico gli bagnò la guancia. << Ti prometto che non ti succederà mai più niente... se mi perdonerai io... non ti lascerò mai più da solo! >> I capelli di Ashley gli sfioravano il volto,il loro profumo gli invase le narici,le parole dell'amico gli toccarono il cuore,anche se solo per un attimo. Mark rispose all'abbraccio di Ashley,tirandolo ancora più vicino a se,intrecciando le sue mani con quei capelli splendidi.
<< Non dire così Ashley,tu non hai fatto niente... non hai nulla da farti perdonare! Sono felice che tu sia qui adesso... >>
Il ricordo dolceamaro di quella sera si disperse nella mente di Mark,quando vide lo stupendo panorama del parco della scuola completamente imbiancato dalla neve... gli studenti,soprattutto i più piccoli,erano tutti intenti in costruzioni di pupazzi o in giocose guerre di palle di neve.
Alcuni avevano anche degli slittini,mentre altri ancora sfidavano la sorte pattinando sul lago,ora completamente ghiacciato.
Gli occhi di Marvolo s'illuminarono nel vedere tutta l'allegria che riempiva l'aria pungente,avrebbe provato tutto quanto quello che c'era da fare... si sarebbero divertiti un mondo!
Anche Ashley fu sorpreso dalla spensieratezza di tutti gli studenti di fronte alla nevicata del giorno prima,sembravano tutti aver dimenticato i loro problemi,per quella giornata contava solo divertirsi!
I due ragazzini si guardarono a vicenda,un sorriso d'intesa sui loro volti,anche per loro era tempo di scatenarsi!
Passarono l'intera mattinata ed anche il pomeriggio a divertirsi il più possibile,avevano vinto un guerra di palle di neve contro quei quattro pezzenti di Grifondoro del terzo anno... Ashley distruggeva i proiettili in arrivo col boomerang e Mark rispondeva colpo su colpo nascondendosi e lanciando con perfida precisione.
Poi si unirono in un pattinata sul lago assieme a dei disgraziati di Tassorosso del sesto anno,i quali non badavano al fatto che il lago fosse solo parzialmente ghiacciato... un manipolo di Corvonero era indeciso se avvisarli del pericolo oppure stare ad ammirare la loro figuraccia quando il ghiaccio si sarebbe spezzato sotto ai loro piedi.
Marvolo dava l'impressione di divertirsi un mondo,mentre Ashley era preoccupatissimo e ad ogni leggero 'crack' sotto di se stava sempre pronto a scansarsi portando con se l'altro ragazzino.
Alla fine,stanchi ma appagati,i due cenarono ai rispettivi tavoli,ma scambiandosi occhiate sorridenti da una parte all'altra della sala grande.
Una volta finito,Ashley e Mark si ritrovarono nell'atrio,ancora senza energie dal grande dispendio della giornata.
<< Oggi mi sono davvero divertito Ashley! E' stato fantastico... erano troppi giorni che tutti se ne stavano tristi e preoccupati. >>
Ashley annuì,anche se egli in realtà non aveva mai smesso,neanche per un secondo,di preoccuparsi per Mark.
<< Già,è stato un periodo difficile,ma ogni tanto un po' di distrazione ci vuole. Adesso ho solo bisogno di una doccia,poi per stasera decidiamo cosa fare? >>
La parola 'doccia' aveva fatto scattare qualcosa nella piccola mente di Mark,un pensiero di cui non riusciva ancora a capire la natura...
<< Hey invece che farti una doccia nel dormitorio,perchè non andiamo insieme nel bagno dei prefetti? Lì almeno c'è un po' di relax! >>
<< Hmm,non verranno a rompere come le altre volte? Intendo la Hargreaves e le sue tirapiedi? >> Chiese dubbioso Ashley,anche se l'idea lo ispirava decisamente.
<< Figurati! Se osassero entrare tu le sistemeresti di nuovo no? >> Marvolo gli sorrise ancora,quel sorriso pieno di fiducia,di ammirazione.
Ashley non provò più ad opporsi e i due si diedero appuntamento per le nove e mezza.
Il ragazzino di Serpeverde si avvicinò alla porta e si assicurò che nessuno lo stesse seguendo,poi pronunciò la parola d'ordine ed entrò nel bagno dei prefetti,dove ad accoglierlo c'erano come sempre la piscina con i numerosi rubinetti,il marmo bianco e lucente e il quadro con la sirena,che come spesso accadeva,stava dormendo della grossa.
Ashley aveva osservato la scena da dietro un arazzo e ne uscì per andare a raggiungere l'amico,entrando anch'egli nella stanza.
Si sorrisero e incominciarono come al solito a spogliarsi per entrare nella piscina piena d'acqua. Marvolo guardò Ashley mentre si slacciava la camicia della divisa,un bottone dopo l'altro,rivelando la sua pelle liscia e candida. Non si spiegava ancora cosa fosse,ma provava una immensa voglia di toccarla,come del resto faceva sempre,ma in modo diverso... che cosa c'era di diverso.
Il Grifondoro entrò nella piscina per primo,Mark era rimasto come imbambolato a fissarlo, e si mise ad aprire i rubinetti che entrambi preferivano,riempiendo la stanza di bolle e fumi aromatici e la vasca di acqua tiepida e schiume di vari colori.
Marvolo si risvegliò d'improvviso dalla sua trance e corse rapidamente verso il trampolino,tuffandosi con impeto per raggiungere Ash.
Incominciarono come al solito a schizzarsi,ridendo e nuotando a più non posso.
Le risate di Mark sembravano sempre più divertite ed ingenue alle orecchie dell'australiano,il quale poteva vedere in lui quella spensieratezza infantile che la sua vita non gli aveva mai concesso...
Ad un certo punto Ashley si girò su se stesso nella piscina,i suoi lunghi capelli seguirono il movimento del suo corpo,Marvolo restò nuovamente incantato,la scia castana e le gocce d'acqua che le sfuggivano.
Il Serpeverde si protese allora verso Ashley e guardandolo dritto negli occhi lo prese per le spalle... stettero entrambi in quella posizione per dei secondi che sembrarono un eternità. Ash non sapeva più cosa fare se non arrossire e fissare a sua volta le iridi di Marvolo.
Fu allora che Mark si decise e finalmente abbracciò il suo adorato Ashley come mai aveva fatto prima,stringendolo forte ma con dolcezza,l'altro dopo un momento iniziale d'imbarazzo ricambiò il gesto e sentì che le labbra del più piccolo si stavano posando teneramente e ripetutamente sulle sue guance prima e poi sul suo collo.
Ashley emise un gemito di piacere che sembrò quasi spaventare Marvolo,oppure lo riportò solamente alla realtà? Impaurito il Serpeverde si ritrasse per un attimo e vide che Ash si era portato una mano alla bocca,come ad incolpare se stesso per aver provato quel piacere.
Che ti succede Ashley Elshweyr? Hai forse dimenticato che il tuo compito è quello di proteggere questo ragazzino? Lui è la tua missione,non puoi assolutamente innamor.... Gli occhi neri del Grifondoro si spalancarono,ora finalmente lo aveva realizzato... era innamorato di Marvolo,della sua allegria,dei suoi sorrisi,della sua vivacità,di quel ragazzino gli piaceva tutto! Forse non era mai riuscito ad ammetterlo a se stesso.
Mark sembrava sul punto di scoppiare a piangere,forse al momento non si era reso conto di cosa stesse facendo,ma adesso lo aveva capito molto bene... stava morendo dietro al suo migliore amico da chissà quanto tempo,ma solo ora si era accorto di cosa significasse veramente.
Una lacrima rigò il volto di Marvolo,ed Ashley,ora sicuro di non poter più mentire a se stesso,si riavvicino all'amico,con le sue labbra asciugò il principio di pianto.
Poi le stesse labbra si appoggiarono su quelle calde ed umide di Mark,solo per attimo esse si sfiorarono,poi tornarono a baciarsi,sempre teneramente ma per un tempo che pareva infinito.
Andarono avanti ad accarezzarsi a vicenda per quasi tutta la serata,scambiandosi ogni volta sguardi colmi d'affetto,rimanendo l'uno nelle braccia dell'altro.
Mark poi chiese ad Ashley se poteva lavargli i capelli,quella lunga chioma castana dalla quale era sempre ossessionato. Ash accettò di buon grado e stette lì a subire le attenzioni dell'amico,il quale continuava a massaggiargli la testa e ad insaponargli i capelli.
Erano così morbidi,così profumati... Mark sembrava non voler più finire,ma dopo ancora qualche minuto si disse soddisfatto e abbracciò da dietro l'amato per fare l'ultimo passo,quello che più fortemente i suoi sentimenti gli chiedevano.
<< Ashley... io ti amo... >> Marvolo dichiarò i sentimenti che da mesi invadevano il suo cuore. Ashley si girò,mostrandosi con un sorriso e baciandolo ancora una volta gli rispose sussurrandogli nell'orecchio << Anch'io ti amo Marvolo >>
<< Quella volta mi hai promesso che non mi avresti lasciato più da solo, ma stasera ho avuto paura di perderti per sempre! >>
<< Non ci pensare più,adesso sai che ciò che dicevo era vero... non ti lascerò da solo,te lo prometto. >>
 

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Capitolo 24
*** Hardwork & Noblebirth ***


Hardwork & Noblebirth  Dan aveva

Hardwork & Noblebirth

Dan aveva finalmente recuperato i suoi rapporti con Andrew e a sua memoria non erano mai stati uniti come in quei giorni. Furono delle vacanze felici per i due,ancora una volta insieme ed inseparabili,ma di questo non tutti erano contenti. Non era contento Gazza,che adesso li aveva di nuovo fra i piedi tutte le sere intenti in divertimenti improbabili come lanciare i Filibustier dall'ultimo piano cercando di colpire tutte le rampe di scale. Per lo stesso motivo non erano contenti anche i nuovi malandrini di Grifondoro,che si erano visti di nuovo togliere la leadership del caos scolastico. Ma colui che era meno contento di tutti,anche se non lo dava a vedere,era il professor Wilde. La loro ritrovata amicizia rappresentava un ostacolo... minimo certo,ma pur sempre un impedimento nel raggiungere il suo obiettivo che mai era stato così vicino! Durante le festività di Natale e di Capodanno aveva sistemato per bene un paio di cosette che avrebbero creato letteralmente scintille fra il mondo magico e quello dei babbani... aveva messo su uno spettacolo magnifico! Ci sarebbero state le pistole,il sangue,la morte. Era proprio il suo genere,ma non doveva mai mostrarsi troppo fiero di se,proprio ora che era rientrato nella tana piena di nemici. Quei due stupidi canidi erano sempre presenti,l'uccellaccio di guardia del corpo di Voldemort pure,c'erano persino il viscido insegnante di pozioni e quel altro ammazzamaghi di Serpeverde. Tutti loro lo stavano cercando e non riuscivano a trovarlo nonostante fosse sotto ai loro occhi,solo la sua pedina avrebbe potuto metterlo nei guai,ma non sarebbe mai successo,lo aveva condizionato perfettamente.
Ora ,come sempre,l'unica cosa che gli mancava era una misera goccia del sangue di Harry. Se solo avesse potuto chiedergliela egli stesso non avrebbe esitato un attimo,ma il ragazzo era sveglio e avrebbe sospettato subito.
Dunque tutte le sue speranze stavano con Daniel Guilder,che però stava passando fin troppo tempo con suo fratello,se si fosse lasciato scappare qualcosa...

<< Oh,dici che è così allora? >> Fece Andrew appoggiando il viso sulla sua grande mano.
<< Esattamente,il professor Wilde ci dirà chi è stato l'assassino... basterà portargli un campione di sangue del professor Potter. >> rispose Daniel camminando quasi come Silente su e giù per l'aula deserta.
<< Hmm,non saprei. Tu ci credi? >>
<< E' l'unica pista che io possa seguire. Anche se Wilde è un tipo un po' troppo sinistro... >>
<< Che vuoi dire? >> chiese allora Andy incuriosito
<< Ah niente,niente. E' solo un po' strano,ma questo lo sanno tutti. Credo però di avere qualcosa da dirvi su di lui,magari domani sera alla torre di Astronomia? >>
La proposta di Daniel lasciò un attimo sorpreso il fratello. << Che significa 'dirvi'? Vuoi che ci siano anche Ash e Mark? >>
Dan annuì << Lo so che adesso Ashley mi odia e ha tutte le ragioni,ma volevo comunque scusarmi con lui e chiarire un paio di cose su Wilde. Vorrei confidarmi con voi perchè ci sono cose che non riesco più a tenere solo per me. >>
<< Perfetto. >> disse allegramente Andrew << La nostra banda allora si unirà di nuovo ufficialmente stasera! Ah,sai che Silente oggi pomeriggio ha convocato l'intera casa di Tassorosso a fare non so cosa con il cappello parlante che c'era a inizio anno? >>
<< Si lo so già...Silente ha chiamato anche me,deve aver a che fare con un arma della vostra casa,come il pugnale di Corvonero che ho estratto io.E domani comunque si ricomincia la scuola,ricordatelo! >>
<< Oh,che palle! Spero di avere Ruf le prime ore del lunedì per dormire un po'! >>

Il pomeriggio Silente aveva radunato tutti i professori,tutti i Tassorosso,Remus e Sirius,Draco,Daniel,Marvolo,Ashley e persino tutti i fantasmi della scuola nella sala grande,dove era stato portato il cappello parlante.
Il professor Wilde stava sudando freddo... ma che cavolo ci facevano tutti quanti lì? Stando via per un po' di giorni si era perso le spiegazioni che Silente aveva dato agli insegnanti e non aveva la minima idea di che cosa stesse succedendo.
Tutti i Tassorosso,cominciando da quelli del settimo anno,avevano diligentemente formato una fila davanti al cappello parlante,posto sul tavolo dei professori.
Wilde s'accigliò ancor di più quando vide che sullo stesso tavolo erano posate Bravesoul e Keenwit,le armi di Grifondoro e Corvonero... ora forse le cose si stavano facendo più chiare!
Ashley intanto si era seduto vicino a Marvolo e gli teneva di nascosto la mano,il suo migliore amico sembrava fin troppo spaventato da quello che doveva fare. L'auror gli si avvicinò all'orecchio e appoggiando delicatamente le labbra gli sussurrò << Non ti preoccupare,finché ci sono io non ti succederà niente. >>
Mark annuì sorridendo,avrebbe tanto voluto ringraziare Ash dell'incoraggiamento con un bacio,ma si accontentò invece di un abbraccio,perchè Silente lo stava già chiamando.
Daniel era in piedi accanto a Harry,stava pensando che Keenwit era molto vicino,se avesse fatto finta di giochicchiarci un po' per poi ferire leggermente Harry in modo da prendergli quello che aveva bisogno... ma la presenza di tante persone e lo sguardo di Draco che non accennava a levarsi da Harry lo fecero desistere.
Remus e Sirius intanto guardavano con preoccupazione l'orologio... chissà se più tardi la stanza delle necessità sarebbe stata libera?
<< Troppe persone la conoscono,ai nostri tempi non era così,i potevamo scatenare tutte le sere! >>
<< Tutto grazie al figlio di James,Sirius... Ha portato lì dentro praticamente mezza scuola negli anni scorsi. >>
<< Ah non importa,almeno i gusti li ha presi dal suo padrino! >> si pronunciò Sirius orgogliosamente guardandolo mano nella mano con Draco,anche se cercavano di non essere notati.

<< Draco,lasciami andare la mano! >> tentò di urlare sottovoce Harry al suo amante.
<< No,non ne ho proprio voglia... >> un sorriso malvagio si materializzò sul pallido volto.
<< Per favore Draco,dopo abbiamo tutto il tempo,ci stanno guardando tutti ed è una cosa importante! >>
<< Ma a me non interessa. >> fu la risposta immediata. << A me interessi solo tu adesso,ti ho già protetto dalla fine dell'anno scorso,lo sai. >>
<< Con te non ci sono speranze,vero Draco? Per tutte le vacanze non abbiamo fatto altro che amarci ma a te non basta mai! >>
<< Esatto amore... >> il ghigno perfido si ampliò ancor di più << Di te non sarò mai sazio! >> e così dicendo Draco si avvicinò al collo di Harry con la sua lingua ed incurante di tutti gli sguardi della sala leccò Harry fino al suo orecchio facendogli venire un brivido lungo tutta la schiena << Adesso capisci cosa intendo,Harry? >>
Ma Harry aveva capito fin troppo bene e purtroppo per lui anche tutti i presenti,che li guardavano con sguardi di tutti i tipi,specie gli studenti di Tassorosso. Silente se la rideva sotto i baffi,Piton era tra lo schifato e lo sconvolto per il comportamento di Draco,Remus invece dovette trattenere Sirius dal fare la stessa cosa,Daniel pensò che Harry cambiava gusti piuttosto in fretta ma che almeno aveva ritrovato la sua felicità.
<< Draco... >> ringhiò sommessamente Harry quando l'attenzione di tutti era ormai tornata su Mark,che si stava avvicinando al cappello per estrarre l'arma di Serpeverde.
<< Si,cosa c'è Harry? Vuoi sapere se il tuo sapore è buono come sempre? >> l'ironia di Malfoy non sembrava fermarsi più.
<< No ti volevo avvisare,la prossima volta che faremo l'amore credo che ti farò provare Bravesoul,se capisci cosa intendo! >>
Draco impallidì alla minaccia di Harry e d'impulso gli lasciò la mano,tremando al pensiero di trovarsi Harry incavolato e con una spada in mano,ma non si spostò di un centimetro dal suo amato.
Mark non stava facendo caso a null'altro che al cappello,ora era proprio li davanti,tutti quanti che lo guardavano con attenzione,Silente lo incoraggiava con lo sguardo.
Deglutì visibilmente,proprio lui così poco portato alla serietà ora era estremamente teso,con riluttanza allungò la mano verso l'interno del cappello,le sue dita toccarono qualcosa di freddo e metallico,aveva delle spine,doveva stare attento a come lo prendeva con la mano. Poi,trovato un punto sicuro per appoggiare le mani,Marvolo tirò indietro con tutta la sua forza.
Forse con troppa forza,perchè dal cappello uscì una catena di metallo nero,lucidissimo ed irto di acuminate punte metalliche e tempestato di smeraldi,la foga del gesto di Mark però la fece quasi andare addosso ad Harry,che stava lì a pochi passi. Il professore di difesa si dovette riparare con una mano per non essere colpito al volto,ma si fece qualche piccolo taglio sulle mani.
Mark si scusò immediatamente per l'incidente,mentre Daniel si avventò su Harry,vedendo chiaramente la sua occasione e cerca di asciugargli il sangue dalla mano con la sua stessa tunica.
<< Eccellente... >> pensò il prof. Wilde nel vedere la scena << Ora abbiamo tutti i pezzi del puzzle! >>
Harry fu sorpreso dal gesto di Daniel,tanto che non riuscì capirne il motivo,era solo un misero taglietto superficiale,perchè si stava preoccupando così tanto?
Draco invece si era scagliato furiosamente su Marvolo,cercando di levargli la catena di mano. Aveva colpito il suo Harry,ma lo aveva fatto davvero per sbaglio? Draco era troppo sospettoso di quei tempi...
Peccato per lui che non appena la sua mano si posò sulla catena,essa venne afferrata e stortata all'indietro come da una piccola,fortissima tenaglia. Girò la testa per vedere il volto di Ashley,sguardo minaccioso esattamente come quello che egli aveva appena rivolto a Mark. La mano gli faceva malissimo,ma chi diavolo era quel bambino? Harry gli aveva detto che era un auror,però...
Draco mollò la presa e cominciò una breve lotta di sguardi con Ashley,che si interruppe quando entrambi tornarono a fissare i propri partner.
Mark si era sbilanciato nel movimento ed era caduto,ma per fortuna non si era tagliato nulla,Ashley lo aiutò a rialzarsi. Draco invece scansò Daniel,che ormai aveva ottenuto ciò che voleva,e prendendo la mano di Harry cominciò a succhiargli via il sangue dalle leggere ferite.
<< Ecco,così va meglio amore? >>
Per tutta risposta Harry allungò una mano per impugnare Bravesoul e brandendola diede un colpo con l'elsa sulla fronte di Malfoy! Certo il gesto gli era piaciuto,aveva provato una sorta di perverso piacere,ma lì in mezzo a tutti,che cavolo!
Mauritius intanto,sulla sua sedia se la stava ridendo apertamente di tutta la scena,ancora non sapeva che le armi estratte sarebbero state da usare contro colui che avrebbe aperto il cuore di Hogwarts,forse avrebbe fatto un po' più di attenzione se l'avesse saputo.
Silente riportò cercò di riportare un po' d'ordine,chiedendo a Mark di posare Noblebirth,questo era il nome della catena chiodata di Salazar Serpeverde,sul tavolo assieme alle altre armi.
Il resto della cerimonia procedette fortunatamente senza intoppi,quasi tutti i Tassorosso avevano tentato di prendere l'arma quando arrivò il turno di Andrew,al contrario di tutti gli altri prima di lui Andy non sembrava per niente teso di arrivare al cappello e fece anzi un occhiolino a Daniel prima d'infilare la mano.
Dopo neanche un secondo la ritirò fuori assieme ad una splendida lancia dalla punta minacciosa e con vari topazi gialli incastonati nell'impugnatura. Quella era Hardwork,la lancia di Tosca Tassorosso.
Meravigliatosi,Andy la lasciò sul tavolo e tutti i suoi compagni vennero congedati,ora Silente aveva tutti gli elementi possibili per assegnare le armi dei fondatori.
<< Dunque gentili signori,concedetemi ancora un po' del vostro tempo,poiché se dovremo affrontare una guerra contro l'uomo che aprirà il Cuore di Hogwarts dovremo essere assolutamente preparati. La profezia dice anche che il caos scatenato dal Cuore potrà essere sconfitto solo con l'uso corretto di questi artefatti. >>
Il professor Wilde a questo punto si dovette trattenere dal non reagire in modo esagerato alla notizia,ma quasi si soffocò con un bicchiere di whisky incendiario.
<< Si ma il problema è chi li dovrà utilizzare... >> arguì Piton,che continuava a guardare storto Draco per la insolita performance di prima.
<< E questo è appunto ciò che decideremo adesso. >> disse decisa la McGranitt
<< Abbiamo qui tutti gli eredi dei fondatori;Marvolo,Daniel,Andrew ed Harry. >> Silente guardò con calma verso ognuno di loro << Harry,tu te la senti di affrontare anche questa minaccia? Non ti obbligheremo se non vorrai,ci hai già salvati tutti una volta,troveremo un altro grifondoro che prenderà il tuo... >>
<< Neanche per sogno preside! Ho già deciso che nessuno si sacrificherà per me. >> Harry lanciò un'occhiata significativa verso Draco e verso Daniel,entrambi ricambiarono con un sorriso << Mai più! >>
Silente annuì e continuò con la sua operazione << Allora per Bravesoul andrai bene tu,Harry,l'erede di Godric Grifondoro. >> il preside gli porse la spada ed Harry se la legò immediatamente alla cintura. << Voi tre eredi invece siete solo del primo anno,siete troppo giovani per combattere una qualunque minaccia e quindi affideremo a qualcuno della vostra casa questo compito. >>
I tre annuirono al commento di Silente,anche se Andrew e Mark sembravano smaniare per rimettere le mani sui quei giocattoli che avevano solo toccato una volta... Dan invece sembrava capire bene la logica del preside,ed inoltre non voleva più toccare quel pugnale.
<< Per usare l'arma di Salazar mi offro io allora! >> scattò con orgoglio Draco Malfoy,che sembrava d'un tratto aver ritrovato tutto il suo spirito d'appartenenza alla casa che lo aveva ospitato per sette anni. Nessuno si oppose,a parte Piton che continuò a lamentarsi per tutta la serata. Normalmente gli sarebbe andato bene Malfoy,era sempre stato il suo allievo prediletto,certo che se era omosessuale ed ancora peggio,se amava Potter... avrebbe preferito affidare la sua sorte alla sua nuova pupilla Delilah Hargreaves.
Draco prese con se Noblebirth e se la passò sulle spalle,legndosi le estremità al braccio,fendo ben attenzione a non ferirsi. Harry era colpito,il suo biondino stava davvero bene con quella catena,completava in modo perfetto il suo look tenebroso assieme al lungo giubbotto di pelle. Dovette cercare di non farsi vedere a sbavargli dietro oppure,conoscendo Draco,gli sarebbe saltato addosso proprio in quel momento.
Dopodichè tutti i gli altri professori decisero di affidare Hadwork e Keenwit rispettivamente alle caposcuola di Tassorosso e Corvonero.
Pochi minuti dopo Luna Lovegood e Beartix Tyler vennero chiamati nella sala grande per prendere in consegna il loro nuovo ruolo.
<< Oddio no... >> cominciò a lamentarsi Mark,ora seduto vicino ad Ash.
<< Che c'è? Qualcosa non va? >> gli chiese con la solita apprensione l'animagus.
<< E' che stanno dando a quella Lunatica un ruolo troppo importante per lei,ed un coltello decisamente troppo grosso! Io a quella non darei nemmeno uno stuzzicadenti... >>
<< Ti ho sentito sai... ma perchè non prendi il buon esempio da Ashley una volta tanto! >> Luna aveva davvero un udito finissimo.
Beatrix invece era alquanto stressata quel pomeriggio,era stata chiamata in quella stanza anche prima ed ora l'avevano convocata di nuovo... ma che cosa aveva in mente quello scoppiato di Silente?

Per fortuna il tutto si risolse in fretta e tutti vennero lasciati liberi di andarsene. Il professor Wilde,dall'aria abbastanza allarmata,incrociò subito Daniel in un corridoio che portava al suo 'studio sotterraneo', il ragazzino non sospettava ancora niente per fortuna e anzi gli cedette il suo mantello sul quale era depositato il sangue di Harry! Ora nessun ostacolo poteva più fermarlo!
Ringraziò Daniel in ogni modo possibile,ma non lo trattenne troppo,era impaziente di vedere ciò che c'era al di la del portale.
Daniel si sbrigò nelle sue commissioni per Wilde,aveva un appuntamento importante alla torre di Astronomia! Finalmente si sarebbe confidato e avrebbe fatto pace con i suoi amici,tanto ora non aveva più niente da fare per l'insegnante di babbanologia...


 

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Capitolo 25
*** Confessioni alla torre e Catene sul letto ***


Confessioni alla torre e Catene

Confessioni alla torre e Catene sul letto
Daniel stava correndo in fretta verso la torre,ormai era già giunta la sera e solo qualche alunno particolarmente casinista era ancora in giro per i corridoi,ed ovviamente Pix stava seminando caos su e giù per le scale facendosi rincorrere da Gazza... doveva aver rubato degli scherzi magici a degli studenti e aveva avuto la grande idea di scatenarli tutti nell'enorme salone delle scale. Gli innumerabili maghi e streghe raffigurati nei quadri appesi nella stanza stavano cominciando a gridare dal panico o ad applaudire l'opera del poltergeist.
Sir Cadogan giurò almeno venti volte sul suo onore che se avesse potuto uscire dal suo ritratto gli avrebbe dato una bella lezione!
Dan guardando il livello di entropia aumentare ogni secondo di più si disse che sarebbe stato meglio fare molto in fretta... fra pochi minuti l'intera scuola sarebbe stata lì per vedere cosa stesse succedendo,perfetto... nessuno sarebbe venuto alla torre a disturbarli.
Il primo ad accorrere fu Dennis Canon,seguito da Ginny Weasley che faticosamente cercava di mantenere un minimo d'ordine tra le file dei Grifondoro che ovviamente volevano assistere in diretta alla 'epica' scena.
Poi accorsero sul luogo i Corvonero,poi i Tassorosso ed infine i Serpeverde,che venivano dai sotterranei,seguiti dai professori.
Daniel non restò ad osservare il resto e senza farsi notare troppo nel trambusto generale sgattaiolò fino all'ultimo piano e poi alla torre,dove Andrew lo aspettava seduto su di una sedia,appena di fronte a lui sedeva Mark,di Ashley nessuna traccia.
<< Ciao... Hey Mark,dov'è Ashley? Per caso non se l'è sentita di vedermi? Se è così digli pure che lo capisco... però perchè ti ha lasciato venire da solo,non era il tuo guardiano? >>
<< Ma come! >> sbottò Andrew alzandosi di scatto in piedi << Ne stavamo parlando adesso,cos'è questa storia della guardia del corpo? Perchè Ashley è qui a lavorare e non a studiare alla sua età e perchè io devo sempre sapere le cose per ultimo? >>
Mark alzò una mano con vigore per richiamare Andy alla calma << Andy non ti saldare ora,perchè mi sa che adesso di cose ne scopriremo tutti parecchie... >> poi lo sguardo di Mark tornò a rivolgersi al Corvonero << Ashley non mi lascia mai da solo Dan,me l'ha promesso! >>
Mentre Marvolo Riddle pronunciava quelle parole,dall'esterno entrò nella stanza un immenso e regale volatile dal becco affilato e dalle maestose ali.
Daniel capì immediatamente,la prima volta che lo aveva visto in quella forma era sera e non aveva potuto notarne l'aspetto orgoglioso e inattaccabile.
Con grande sorpresa di Andrew,che dovette stropicciarsi gli occhi per un po',Ashley cambiò dalla sua forma d'aquila a quella umana e con un cenno del capo saluto i due fratelli,sedendosi accanto a Mark e prendendogli la mano con la sua. Marvolo si appoggiò sorridendo alla spalla del suo compagno... ora si che Andrew non ci stava capendo più niente,per Dan invece intuire il tutto fu molto più facile visto che non era nuovo a certe cose,ci aveva già pensato Harry ad abituarlo.
<< Adesso voi dovete assolutamente spiegarmi tutto se non volete vedermi scoppiare il cervello! >> fu la protesta immediata di Andrew.
Innanzitutto Ashley rivelò a tutti loro i dettagli della missione che Silente gli aveva affidato,Marvolo sapeva già tutto nei minimi dettagli. Ash gli aveva detto tutto quanto riguardo a lui e a Voldemort e a Harry. Fu uno shock per lui sapere di essere nato da ciò che rimaneva del corpo del mago più malvagio di sempre...
A quel punto Mark chiese ad Ashley se egli gli stesse vicino solo perchè era la sua missione,ma lui dolcemente gli aveva risposto che ormai la missione non c'entrava più niente e che non lo avrebbe abbandonato per niente al mondo!
Andrew ora si era fatto un'idea di Ashley e molte cose cominciarono a divenire chiare nella sua testolina << Adesso capisco,è per questo che quei quattro tizi di Grifondoro ti temono così tanto,gli hai mostrato qualche trucchetto da auror e loro si sono spaventati a morte giusto? >>
Ashley fece spallucce,sorridendo.
Daniel inrociando le braccia continuò il discorso di Andrew << Già Andy e adesso dovresti anche aver capito perchè gioca a quidditch con quello stile folle e impeccabile... >>
<< Ma certo! >> s'illuminò Andrew indicando l'amico australiano << Ci riesci così bene perchè sei abituato a volare tutti i giorni come un aquila! >>
L'auror annuì,Daniel finalmente andò a sedersi accanto a suo fratello. << Ora credo che sia il mio turno... >>
Daniel guardò ognuno di loro,Marvolo era dubbioso,Andy sembrava impaziente di apprendere la verità ed Ashley lo guardava ancora con sospetto,le sopraciglia aggrottate.
Il Corvonero cominciò con lo spiegare cosa gli era successo dopo l'omicidio... così raccontò loro di Wilde,del fatto che lo aveva aiutato con le indagini,raccontò del metodo con cui riusciva a lanciare le magie,specie quelle oscure... ma non rivelò niente sul 'Cuore di Hogwarts',quello aveva giurato al professore di mantenerlo segreto.
<< Per Merlino Dan... ma è orribile,ti costringeva a fare tutto questo,a bere il sangue dei maghi oscuri! >> disse rabbrividendo Marvolo,stringendosi più vicino ad Ashley,cercando la sua protezione.
<< No non è così... In realtà non mi ha mai costretto a fare nulla,gli ho chiesto io di insegnarmi tutto e ho fatto tutto volontariamente. >>
Tutti quanti lo fissarono sorpresi e preoccupati,i carboni di Ashley ardevano nella sua direzione.
<< Io volevo solo... volevo solo aiutare Harry dopo tutto il male che gli ho fatto! Voi non sapete quanto l'ho tormentato prima di uccidere Colin,l'ho ricattato e sono stato un vero bastardo,fino a che non glielo ho portato via! >>
Andrew si accorse che delle lacrime stavano per rigare il volto del fratello,il rosso non potette far altro che abbracciarlo e stringerlo vicino a se fino a che non si fosse sfogato.
Ashley continuava a guardarlo freddamente,senza scomporsi ne abbassare la guardia per un solo secondo. Poi Daniel si riprese a ricominciò a parlare,smettendo di singhiozzare,ancora stretto fra le braccia di Andrew,da quanto tempo non stavano così... intimamente abbracciati,non si ricordava quanto potesse sentirsi consolato vicino al suo gemello.
<< Lo so che ho sbagliato... adesso però ho deciso che non aiuterò più Wilde! I suoi metodi sono crudeli perchè bevendo quel sangue ricordo di aver 'pensato' anch'io come un mago oscuro,anche Mauritius di sicuro avrà sperimentato questo effetto. Ho fatto quello che dovevo per lui,adesso tra qualche tempo risolverà il caso,ha tutto quello che gli serve. Ti prego di perdonarmi Ashley,io quella sera non volevo affatto uccidere Harry! Era quel sangue dentro di me che mi ordinava di... di fare quelle cose! >>
Ashley si alzò per un attimo dalla sua sedia,scostandosi gentilmente da Marvolo e andò vicino a Daniel,il quale aveva ancora gli occhi lucidi per il pianto. << Sono disposto a crederti Daniel... Quella sera con il dissennatore hai rischiato di fare fuori quattro persone,spero vivamente che tu non ceda più a certe tentazioni. >>
Allungando una mano nella sua direzione,finalmente Ash tornò a rivolgere un sorriso al Corvonero. Daniel accolse con la sua la mano di Ashley e ricambiò il sorriso. Tutti e quattro si guardarono a vicenda,dai loro occhi traspariva solo una nuova speranza... il loro gruppo era finalmente rinato.
<< Allora credi che Wilde sia vicino ad una soluzione eh? Speriamo veramente,troppe cose strane stanno succedendo quest anno. Me lo ha detto anche la nostra caposcuola Beatrix! >>
Disse ricominciando a chiacchierare Andy.
<< Si di sicuro il professore ci darà presto una risposta,l'ho aiutato con tutto quello he mi ha chiesto... >> disse elusivo Dan << Però è vero che accadono cose più strane del previsto,ad esempio perchè noi tre abbiamo tutti estratto una di quelle armi dal cappello? >>
A rispondere ci pensò immediatamente Ashley << Le avete estratte perchè,non si sa come,siete risultati gli eredi dei fondatori della scuola! Marvolo essendo ciò che rimane di Voldemort era ovviamente predestinato,già il signore oscuro era erede di Salazar. Ma voi due,figli di babbani siete la vera sorpresa,e soprattutto tu Daniel che non sei nemmeno un mago... >>
<< Non mi sorprenderei troppo,i fondatori di Hogwarts sono nati talmente tante generazioni fa che di sicuro il loro sangue potrebbe essersi disperso tra le famiglie dei mezzosangue e poi dei babbani,no? >> l'osservazione di Daniel sembrava pertinente ed Andrew annuì aspettando la risposta di Ashley.
<< Si lo credo anch'io,sono passate molte generazioni ma... per quanto mi sforzi non riesco a capire come facciate voi due ad essere fratelli gemelli e allo stesso tempo eredi di due famiglie di maghi diverse. >>
Andrew e Daniel si fissarono per un lunghissimo istante,per poi rispondere ad Ashley che nemmeno loro due ne avevano idea e che al momento non era certo una domanda importante.
<< Una cosa importante invece è... >> cominciò il discorso Andrew.
<< ...come cavolo hanno intenzione di usare quelle armi che abbiamo tirato fuori? >> concluse per lui Marvolo
<< Giusto,ne stavamo parlando prima che arrivaste voi. >>
Daniel appoggiò il mento sul pugno come sempre quando pensava e arrivò alla conclusione che << Se sono armi sono fatte per essere usate contro qualcuno... per difendersi o per attaccare, non è che tu ne sai qualcosa Ashley? >>
Il ragazzo australiano i pensò per un attimo,in effetti non gli era del tutto chiaro neanche a lui << Dunque,tutto ciò che so è che l'estrazione di quelle armi coincide con una qualche profezia su di Hogwarts,ma Silente l'ha spiegata nei dettagli solo ai professori e a coloro che dovranno usarle. Ho provato a chiedere in giro ma non ho scoperto altro,persino il professor Potter mi ha detto che è top secret e che il preside vuole tenere anche me fuori da questa storia perchè mi crede ancora troppo giovane per certe cose. >>
<< Se è così preoccupato anche per uno come te dev'essere davvero una profezia terribile! >> disse Andrew strabuzzando gli occhi e sollevando in alto le braccia.
<< Già... sembra che dovranno combattere tutti contro qualcosa. E di sicuro sarà qualcosa di molto pericoloso. Più dello stesso Voldemort,visto che Harry non basterà ad eliminarlo! >>
Così dicendo Daniel proclamò che il nuovo obiettivo della loro squadra sarebbe stato quello di scoprirne il più possibile su quella storia,magari egli stesso avrebbe chiesto al professor Wilde,con lui ci sapeva ragionare bene.

Intanto Wilde si era rintanato per bene nel Cuore di Hogwarts,il sangue di Harry era stato accettato dal portale vorticante di rosso,adesso era diventato celeste e il professore avrebbe potuto passarci dentro da un momento all'altro... aveva versato il sangue di ognuno degli eredi,entrambi i fratelli Guilder,Marvolo Riddle ed infine quello di Harry Potter.
Adesso aveva tutto il tempo che voleva,gli sarebbe bastato poco per attraversare,apprendere e scatenare il caos... ma preferiva approfittare del momento più opportuno. Ora ad Hogwarts si erano appena attrezzati per sterminarlo con quei quattro ferri vecchi? Tsk,una volta tornato dal suo viaggetto dall'altra parte sarebbe diventato un essere invincibile,avrebbe fatto tremare ogni vecchia pietra di quel castello con il suo nuovo potere.
Tutto ciò che mancava adesso era creare un minimo di scompiglio ancora dentro e fuori le mura,per creare il momento propizio alla sua ascesa! Non poteva più vedere il benché minimo ostacolo... quei quattro guerrieri,persino Potter ed i suoi incantesimi antichi sarebbero impalliditi di fronte a lui!

Nello studio di Harry,un po' più tardi la stessa sera...
Draco entrò per primo nella stanza,sbuffando e facendo tintinnare le catene di Noblebirth tutt'intono a lui. Harry entrò subito dopo e si richiuse la porta alle spalle,appoggiandosi sopra di essa e girando rapidamente la chiave.
<< Fiiiuuww... Menomale che è finita anf... anche stasera... anf... Pix era esagitato. >> Harry cercava di riprendersi da quella serata difficile.
<< In otto anni che sono qui non ho mai visto casini così grossi combinati da quel poltergeist... Forse solo durante l'anno della Umbridge era successo qualcosa di simile. >> ripensò Draco.
<< Si ma allora contribuivamo tutti... tranne te ovviamente. >> disse con un tono fintamente perfido Harry.
<< Oh uffa... lo so che mi sono comportato da stronzo,ma te lo giuro che non avrei mai voluto farlo sul serio. Figuarati se quella vecchia vacca in calore non stava sulle scatole anche a me! >> si lamentò Draco.
Harry rise della reazione del Serpeverde,si divertiva ogni tanto a rinfacciargli quello che gli aveva fatto gli anni precedenti... soprattutto perchè poi quando si faceva perdonare sapeva essere così tanto convincente!
Il Grifondoro camminò velocemnte verso la schiena,ancora ammantata di Draco e con un movimento fulmineo lo abbracciò da dietro,per poi portare la sua lingua a stuzzicare prima il collo e poi l'orecchio dell'amante,facendolo sibilare di piacere.
<< Allora Draco... >> quanto gli piaceva poterlo chiamare con il suo nome... non ci aveva mai fatto caso ma gli piaceva moltissimo << ... non dirmi che rincorrere Pix per tutti i corridoi della scuola ti ha stancato troppo! >>
Un sorriso comparve illuminando il volto di Draco esattamente come una strana idea stava lentamente rischiarando la sua mente.
<< Figurati amore... per te ho ancora tutta l'energia che vuoi. >> Il Serpeverde si girò fra le braccia di Harry per baciarlo appassionatamente,lasciando che le loro lingue s'incontrassero,che si accarezzassero per molti dolci secondi,prima di staccarsi per riprendere ossigeno.
<< Allora facciamo sul serio stasera,eh? >> lo provocò,stavolta volontariamente,il ragazzo sopravvissuto,ripassando la lingua sulle labbra di Draco,il quale non rispose e semplicemente prese Harry per una mano e lo condusse nella stanza accanto,la camera del professore di difesa.
Per fortuna il letto era a due piazze,pensò Harry lasciandosi trasportare dal suo amato fino a sopra le coperte. Draco lo stava guardando in modo strano,sembrava che nella sua eccitazione ci fosse qualcosa di diverso dal solito,i suoi due specchi di ghiaccio riflettevano una luce che non gli aveva mai visto prima.
Solo quando si ritrovò sul letto,sotto al biondo che ora stava velocemente armeggiando con Noblebirth mentre lo ricopriva di baci per non fargli capire cosa stesse succedendo al di sopra di lui,solo allora si accorse che non poteva più muovere le mani.
Draco sorrise perfidamente ammirando la sua opera,mentre Harry,il cui cuore sembrava aver mancato un battito,si ritrovò con i polsi legati al letto dalla catena chiodata che miracolosamente Draco aveva usato con maestria senza nemmeno ferirlo.
<< Che ne dici Harry? Mai provato ad essere totalmente sotto il controllo di qualcun altro... adesso farai esattamente come dico io. E non ti agitare troppo o sarò costretto a leccare via il sangue dalle ferite sui tuoi polsi... >>
Harry senza parole si limitò ad annuire,senza fermare Draco,che si alzò dal letto per spogliarsi con movimenti seducenti davanti ai suoi occhi,provocandogli una certa reazione nelle parti basse. Dopodichè il Malfoy si avventò sul suo moro,catturando le sue labbra e cominciando a spogliarlo,scendendo con avidità con la bocca ad ogni bottone slacciato,fino a d arrivare ai suoi ormai gonfi pantaloni. Non ci mise molto Draco a liberare l'intimità di Harry,della quale cominciò a prendersi cura con i suoi esperti movimenti e con la sua lingua che bramava a tirar fuori ogni più piccolo gemito da Harry.
Il Grifondoro sembrava sempre più vicino a raggiungere il massimo del piacere sotto alle attenzioni di Draco,ma questi si fermò prima del tempo,lasciandolo lì sull'orlo ed alzandosi in ginocchio per vedere il viso di Harry.
Non sapeva più cosa gli stesse prendendo,Harry era talmente eccitato che non la poteva più,guardò Draco quasi con rabbia. Perchè si era fermato e perchè adesso sorrideva divertito?
Il moro non poteva ribellarsi in alcun modo,non poteva prendere alcun iniziativa,bloccato com'era. Forse era proprio questo a divertire tanto il Serpeverde,che ora avanzò sulle coperte,oltrepassando le gambe e poi l'ombelico dell'amato.
La sua erezione a pochi centimetri dal suo viso,il sorriso ancora chiaramente dipinto sul volto di Draco.
<< Ora capisci chi comanda,vero? Tu non potrai venire finché non lo deciderò io... e adesso è il tuo turno di darmi piacere. >>
Harry capì immediatamente,e dopotutto egli stesso non avrebbe potuto resistere molto dall'assaggiare quella virilità che ondeggiava davanti ai suoi occhi.
Quasi con voracità il Grifondoro aprì la sua bocca per accogliere Draco,il suo calore si diffuse fra le sue labbra mentre queste baciavano,succhiavano e leccavano. Era così strano non poter usare le mani,ma per questo l'idea lo eccitava ancora di più.
Malfoy sembrava estasiato dal piacere,ma si trattenne e fermò Harry,per tornare a baciarlo,riportando il suo bacino a livello di quello dell'amato.
<< Non ancora Harry... non ancora. >>
Harry si protese in avanti con il volto,in una muta richiesta,Draco soddisfò l'amato continuando il loro bacio,sempre più erotico,che procedeva all'unisono con i loro corpi che si strusciavano l'uno contro l'altro. Il moro prese poi ad far ondeggiare sinuosamente il proprio bacino e ad aprire di più le gambe... voleva sentire Draco dentro di sé... non poteva resistere oltre.
Il biondo capì subito il messaggio fisico di Harry e facendogli succhiare due delle sue dita,cominciò lentamente a prepararlo. Harry gemeva ad ogni tocco delle sue dita e ad ogni baio che posava sul suo petto,indugiando sui suoi turgidi capezzoli.
Poi Draco tolse le dita e cominciò a penetrarlo... Harry non si poteva muovere troppo,ma non poteva fermarsi ora che il suo amore era dentro di lui,ansimando all'unisono i due continuavano a muoversi con passione crescente. Draco stava davvero possedendo Harry e lui a sua volta era totalmente schiavo del suo amato.
Entrambi spingevano l'uno contro l'altro,desiderosi di raggiungere il piacere,di arrivare a quel paradiso dove solo loro potevano stare ma... Draco arrivò per primo,esplodendo dentro ad Harry.
Il Grifondoro,per la seconda volta interrotto nella sua eccitazione,sembrava alquanto contrariato,ma ancora una volta Draco gli chiuse le labbra con le sue.
Adesso Draco aveva avuto ciò che voleva,ma ancora una cosa,che non avevano mai provato prima,doveva essere fatta.
Harry fu sorpreso nel vedere che il suo ragazzo si era posizionato di nuovo con il bacino al di sopra del suo,ma stavolta proprio sopra alla sua erezione,più forte e viva che mai.
Senza lasciar aspettare ulteriormente il suo bel moro,Draco prese il membro di Harry e si penetrò. Ora era lì seduto sul suo amore,che fremeva sotto di lui per poter spingere,ma Draco non glielo permise. Appoggiando le sue mani sulle spalle di Harry il Serpeverde cominciò a muoversi sue e giù lasciando che Harry scivolasse dentro di lui.
I loro corpi sbattevano l'uno contro l'altro,Harry sembrava sempre più eccitato,da quel rumore,dalla vista di Draco che senza fermarsi si stava impalando su di lui,il suo volto immerso in smorfie di piacere,la sua chioma bionda che ondeggiava ad ogni movimento... Basta,Harry se ne stava fregando delle catene,aveva incominciato a muoversi anche lui,allo stesso tempo del Serpeverde,spingendo in su col bacino,penetrandolo sempre più veloce,sempre più in profondità,fino a che anche lui venne dentro a Draco con un sussultò di piacere.
Draco,nonostante fosse già venuto prima,aveva goduto così tanto della passione di Harry... perchè lui era il suo Harry adesso e nessuno glielo avrebbe portato via!
<< Harry... io ti amo... >> pronunciò sottovoce il Serpeverde,il Grifondoro rispose con lo stesso tono << Anch'io amo te Draco. >>
Consumato tutto il loro amore,Harry si accorse finalmente che qualcosa gli stava bagnando gli avambracci. Il biondo constatò che Harry si era forse agitato troppo sul serio,visto che si era procurato delle ferite sui polsi e delle piccole linee di sangue stavano scendendo sulle sue braccia.
Draco sorrise di nuovo malvagiamente come prima e si mise sul serio a leccare via il sangue di Harry,non preoccupandosi troppo delle ferite che non erano per niente gravi. Dopotutto aveva fatto attenzione nel legarlo nel modo più sicuro possibile.
<< Bene Harry,ci siamo divertiti molto vedo... anche troppo... >> Draco baciò ancora una volta Harry permettendogli di sentire il sapore del suo sangue. << E se ora non volessi più liberarti...? >>

 

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Capitolo 26
*** La strage di Londra ***


Strage a Londra Stranamente per

Strage a Londra
Stranamente per tutto Gennaio e per la prima settimana di Ferbbraio le cose nella scuola tornarono ad essere perfettamente normali,come durante i primi giorni dell'anno.
I quattro ragazzini del primo anno,tutti di case diverse,avevano ricostituito il loro gruppo e tutto il giorno sembravano compire scorribande in giro per la scuola in cerca di informazioni che non riuscivano a trovare da nessuna parte.
Remus e Sirius,vedendo che le acque si stavano calmando si erano lasciati un po' andare anche loro,nonostante Draco continuasse a rimproverarli per una maggiore attenzione.
<< Ma che ci vuoi fare Draco,sono innamorati quei due e non dovrebbero neanche essere qui. >> lo calmava ogni tanto Harry posando un bacio sul suo collo bianco e sensuale.
<< Lo so,ma Silente li ha chiamati apposta per aiutarci! >> borbottò il Serpeverde,desideroso ogni tanto di fare uno sgambetto a Sirius con la catena perchè si ricordasse il suo ruolo di padrino.
<< Non ti devi più preoccupare,qualunque cosa succeda dovremo essere noi a combattere! Saremo io e te,fianco a fianco,come l'ultima volta... >>
Draco si girò per fissare il suo Harry,ora con un calmo sorriso invece che a denti stretti,ricambio l'abbraccio e lo baciò avvolgendolo per l'ennesima volta nel suo flusso di passione.
<< Harry,se dovremo combattere assieme,promettimi che tu non morirai,qualunque cosa succeda. >> La voce del Serpeverde sembrava sinceramente preoccupata.
Sul volto di Harry uno sprezzante ghigno si formò rapidamente << Dai non ti devi preoccupare,sono sempre il ragazzo sopravvissuto ricordi? >>
<< Si ma... >> Malfoy non riuscì a finire la frase perchè Harry gli posò un dito sulla bocca.
<< Niente ma,io sono il ragazzo che è sopravvissuto per portarti fuori dalle tenebre della tua vita! Non credere che ti lascerò così facilmente Draco... La morte non è certo qualcosa che può spaventare noi due non credi? >>
Draco fu immensamente sorpreso dalla sicurezza e dalle parole di Harry,effettivamente era lui il Malfoy,perchè allora non era del tutto sicuro di sè come invece sembrava il Grifondoro?
<< Già hai ragione... scusami,una volta sarei stato io a parlare così... >>

Passeggiando con disinvoltura tra i vari piani di Hogwarts,Remus e Sirius si tenevano quasi sempre per mano,a nessuno volevano nascondere il loro rapporto,dopotutto non c'entravano nulla con la scuola e nessuno poteva dire loro niente. Si guardavano spesso negli occhi,sognanti come quando i due erano semplici studenti. Quante ne avevano combinate fra quelle antiche mura,quanti ricordi si affollavano dentro di loro ad ogni stanza,corridoio o scala che percorrevano.
Quel giorno per loro era praticamente una vacanza,tutto sembrava fin troppo tranquillo,o almeno fino a che non si trovarono sulla strada un altra strana coppia. Erano Ashley e Marvolo,anche loro intenti a passeggiare intimamente per i meandri più nascosti della scuola.
<< Oh ciao ragazzi,ma come vanno bene le cose fra di voi... >> notò abbassando il suo volto quasi al livello dei ragazzini.
<< Buongiorno signor Black,signor Lupin. >> salutò educatamente Ashley mentre invece Mark stava a stento trattenendo una risata guardando Remus.
<< Cosa c'è di tanto divertente Mark? Qualcuno ti ha raccontato di che cosa facevo quando ero professore qui? >> Chiese a sua volta divertito Lupin.
Ashley ad un certo puntò apì di cosa stava ridendo Marvolo,oh no... non doveva dire quella cosa! Forse sarebbe stato meglio tappargli la bocca,ma era troppo tardi,Mark era già esploso in una fragorosa risata e stava indicando il lupo mannaro.
<< Gwahahaha! Hahaha,troppo bello! >>
I due canidi si guardarono piuttosto perplessi,si è vero di cose spassose ne avevano fatte,ma da far ridere fino a questo punto?
Ashley cominciò a diventare terribilmente rosso e prendendo una manica di Marvolo si preparò a trascinarselo dietro durante la loro imminente fuga.
<< Hey aspetta non è che ogni tanto siete venuti a spiare nella stanza delle necessità verso sera tardi? >> fece ora un po' preoccupato Sirius << Guardate che sono cose che non si fanno! Potreste vedere cose che... >>
Ashley diventò sempre più rosso,avrebbe voluto sparire,smaterializzarsi da qualche parte. Mark non accennava a smettere di ridere.
<< Hahaha, Senta signor Black... ahaha è vero che lei è il padrino del professor Potter?! >>
<< Si certo che lo sono,ve l'ha detto lui vero? Non state facendo altro che chiedere informazioni a tutti in questi giorni... ma cosa c'è di così divertente in tutto questo? >>
<< Oh no... >> sussurrò Ashley,adesso era veramente pronto alla corsa più veloce degli ultimi mesi,e non avrebbe potuto volare come aquila dovendo portarsi dietro Mark.
<< Questo significa che allora il signor Lupin è la madrina di Harry! Heheheh >>
<< Eh... ma come,io non... >>. << Che cosa hai detto moccioso?! >>
Remus e Sirius guardarono adesso il piccolo pestifero con un misto di rabbia e indignazione,li stava prendendo in giro,e che cavolo Remus non era certo una madrina!
<< Da quello che abbiamo visto ieri sera poi,direi che lei sarebbe una madrina perfetta sig. Lupin! Proprio come una fata madrina... hihihi >>
Ecco che il momento era arrivato,i due adulti cominciarono a rincorrerli su e giù per tutte le scale del palazzo,Remus decisamente arrabbiato con Marvolo,ma come aveva osato? E in più li avevano davvero spiati la sera precedente,ormai sembrava diventata una moda!
Dopo un po' però si accorsero che Marvolo era davvero un esperto della fuga e che Ashley non era da meno,anche se conoscevano meglio la scuola i due Maladrini non riuscivano più a stare dietro ai più giovani e pimpanti ragazzini.
Remus,sfiancato,anche perchè la luna piena di due sere prima si faceva ancora sentire,si appoggiò ad un muro rinunciando all'impresa. << anf... Sirius,prendili! anf... devi prendere quel bastardello,gli dobbiamo dare una lezione. Nessuno ....anf... insulta i Malandrini e la passa liscia! >>
Sirius obbedì immediatamente all'ordine del fidanzato e trasformandosi in cane riuscì a riprendere terreno sui due monelli. << Grrr,giuro che lo prendo,gli morderò quelle chiappette da Serpeverde che si ritrova! >>

Nello stesso momento,alla torre di Corvonero,Dan stava appena uscendo dal dormitorio,non era per niente mattiniero come gli altri tre lui,infatti Andrew era già lì fuori ad aspettarlo per andare insieme a colazione. I due fratelli si avviarono velocemente in sala grande,sedendosi entrambi al tavolo di Tassorosso,al quale arrivarono anche,dopo qualche minuto,Mark e Ashley,alquanto trafelati
Tutti usavano sedersi lì,tanto la gente di Tassorosso non si lamentava mica,erano tutti amiconi in genere,anche se a qualcuno avere un Serpeverde come Mark ed un ragazzo problematico come Dan poteva creare dei problemi.
<< Allora,vi vedo un po' provati,ci avete dato dentro tutta notte? >> chiese Daniel senza spostare lo sguardo dalle sue uova con bacon.
Ashley non rispose e si imbarazzò per l'ennesima volta in quella mattina,mentre Mark cominciò a spiegare di come avevano dovuto seminare i due canidi.
<< Certo che quelli non mollano più se decidono di inseguirti. >> commentò Andrew come sempre riempiendosi per bene a colazione.
<< Hmpf... quel dannato segugio era testardo,Ashley ha dovuto faticare tanto per salvarmi... >> disse Marvolo guardando con dolcezza il suo amore,che dopo la frase corrosiva di Dan non aveva ancora detto una parola.
Dopo pochi minuti arrivò l'ora della posta,come sempre lo stormo di gufi si riversò nella sala grande attraverso le finestre portando con se le lettere per gli studenti. Molti dei quali però,compreso Daniel,si facevano anche portare dei giornali. Dan prendeva tutti i giorni il Times e la Gazzetta del profeta,visto che fin dall'inizio si era interessato di come andavano le cose tra il mondo magico ed il suo...
Su entrambi i quotidiani però,vi era la stessa fotografia e due titoli molto simili. Era qualcosa di orribile,una piazza di Londra disseminata di sangue e di cadaveri,alcuni babbani ed altri babbani a giudicare dai vestiti.
Non passarono che pochi secondi che Silente e tutti i professori si accalcarono per leggere l'articolo attorno al tavolo dei professori,esattamente come tutti gli studenti ai vari tavoli.
Tutti quanti non riuscivano a fiatare leggendo quello che era accaduto.
Era stata una strage,la sera prima,che aveva coinvolto una delegazione di maghi e streghe che stavano dirigendosi al parlamento per un importante incontro. L'unica superstite fra coloro che avevano partecipato allo scontro era la diplomatica del mondo magico Hermione Granger,che se l'era cavata con un proiettile nel ginocchio ed era stata ricoverata d'urgenza al San Mungo.
Secondo tutti i testimoni babbani,ad un certo punto un manipolo di passanti all'apparenza normali e sconosciuti l'uno all'altro,ha estratto le pistole sparando senza pietà sui maghi.
'Sembravano quasi sapere che sarebbero passati di lì a quel ora... ma tra coloro che hanno sparato c'erano anche delle persone assolutamente normali,un anziano signore,una casalinga che era uscita per fare la spesa. Tutti quanti sono stati uccisi.'
<< Come sta Hermione? >> chiese preoccupatissimo Harry a Silente sperando che il mago ne sapesse qualcosa,ma il vecchio preside scosse la testa. Harry stava per impazzire,una delle sua migliori amiche di sempre,era stata coinvolta in una strage... ma Hedwige becchettando sul suo braccio attirò l'attenzione di Harry su di una lettera che gli aveva appena portato.
Era la grafia di Ron,diceva che stava al San Mungo e che Hermione stava bene,si sarebbe ripresa. Il Grifondoro tirò un sospiro di sollievo e continuò a leggere.

' Mione dice che quei babbani avevano qualcosa di strano,come se fossero stati tutti sotto la maledizione Imperius. Ha detto che sono stati costretti a difendersi per non farsi uccidere ma alla fine sono morti tutti quanti lo stesso... Sembra ancora shockata,io vedrò di fare il possibile. Tu stai attento li ad Hogwarts,se quella profezia di cui mi hai parlato è vera credo che fra poco si potrebbe avverare.'

Comunicando a tutti i presenti la teoria della sua amica,Harry non riusciva lo stesso a calmarsi,nonostante gli sforzi di Draco.
Silente prese infine la parola << Signori,credo che la profezia sia davvero vicina al suo compimento. Siamo tutti profondamente dispiaciuti di quello che è successo a Londra ma non dobbiamo assolutamente prendercela con i babbani,la nostra Hermione ci ha fornito un importante indizio che mi fa presupporre che tutta questa tragia vicenda sia ristretta al mondo magico. I babbani non c'entrano nulla on questa storia... >>
<< Ma di sicuro adesso saranno convinti che siamo pericolosi. Verrano ad ucciderci tutti con quei loro carriarmorati o come cavolo si chiamano! >> cercò di sostenere Piton. << Dobbiamo prepararci al peggio... >>
<< Non credo che le cose precipiteranno così in fretta Severus. >> rispose pensandoci un attimo Silente.
<< Però in effetti,se vai a dire ad un babbano che in realtà quelli hanno cominciato a difendersi perchè gli altri gli stavano sparando in seguito a una maledizione... >> constatò Harry.
<< Le parole di Hermione non so quanto possano velere per loro,anche se i suoi genitori non sono maghi. E' probabile che una vera e propria guerra potrebbe scatenarsi! >> ripete sempre più convinto il professore di pozioni.
<< E noi siamo qui per evitare questo. Se davvero la strage di Londra è in qualche modo collegata alla nostra profezia,allora il responsabile può essere uno solo,lo stesso che ha fatto uccidere Colin Canon e che si trova ancora in mezzo a noi. >> continuò Silente.
<< Credo che tra pochi giorni sarò in grado di dirvi chi è stato preside. >> si fece avanti Wilde,mascherando perfettamente la soddisfazione per il gran attentato che aveva organizzato con successo.
<< Molto bene Mauritius,ve ne saremo tutti grati e sapremo contro chi dovremo combattere,spero solo che non sia ancora troppo tardi... >>
Il professor Wilde dovette fingere ancora con più enfasi stavolta per non lasciarsi scappare niente... eheheh effettivamente sarebbe stato troppo tardi per il vecchio bacucco.

Daniel e gli altri furono scossi dalla notizia,si ritrovarono a parlarne per diversi giorni,senza riuscire a venirne a capo...
Secondo quello che c'era scritto nei giornali i babbani rimasti uccisi erano tutti armati con dei revolver,anche persone che normalmente non avrebbero dovuto possedere armi.
<< Qui qualcosa non va affatto... che fossero stati tutti controllati dalla maledizione Imperius direi che è normale,dopotutto il bastardo ha controllato anche me in quel modo... >> stava ragionando Dan camminando quasi come fa Silente nel suo studio,gli altri tre lo stavano ascoltando,seduti sulle sedie della biblioteca.
<< ...ma perchè erano tutti armati e pronti? Come si sono procurati le armi? >>
<< Rubate forse? >> ipotizzò Mark che di furtarelli e simili se ne intendeva sempre parecchio.
<< Non credo Mark,nel nostro mondo procurarsi un arma è difficile se non sei un poliziotto o un delinquente di professione. >> gli rispose Andrew che intanto cercava di pensare per poter aiutare il suo fratello.
<< Dici che la stessa persona che ha lanciato la maledizione è anche quella che ha dato loro le armi? >> azzardò Ashley guardando Dan tenendo ancora incrociate le braccia.
<< Si,per me è andata così. Solo che un mago normalmente non possiede mica un tale arsenale di armi babbane no? >>
Ashley annuì, << L'unico appassionato di oggetti babbani che conosco è il padre di Ginny,il signor Weasley,ma si guarda bene dal procurarsi delle armi. >>
<< Qualcosa non mi convince,se è davvero dentro alla scuola dovrebbe essere anche qualcuno che conosciamo,sarebbe difficile nascondersi senza farsi vedere per così tanto tempo! >>
Daniel non riusciva davvero a capirne qualcosa,eppure la soluzione era così vicina a loro,doveva esserlo!
Solo quando,cinque giorni dopo,Ashley gli venne a dire una certa cosa che le cose cominciarono a farsi un po' più chiare.
<< Dan...anf...sono corso fin qui per dirtelo... anf... >>
<< Va bene Ashley adesso calmati,riprenditi, Mark aiutalo un attimo a riprendere fiato. >> Dopo alcuni secondi Ash si era già ripreso e con lo sguardo più serio di sempre fissò Daniel
<< Dennis mi ha detto che il professor Wilde possiede un sacco di quelle pistole babbane e che le mostra ogni tanto durante le lezioni... è lui il colpevole Dan,è lui quello che stavamo cercando! >>
Finalmente tutto quanto si fece chiaro nella mente di Dan,come una folgorante rivelazione. Si sentì quanto mai avvilito... era stato usato per tutto quel tempo? Ma no non poteva essere,come mai proprio lui l'avrebbe ingannato. Allora perchè gli aveva chiesto il sangue di Harry,per che cosa ne aveva bisogno?
<< Dobbiamo dirlo subito a Silente! >> disse sottovoce Dan.
<< Che cosa hai detto Dan? >> chiese Andrew
<< Che Ash ha ragione,avanti dobbiamo andare a dirlo al preside,svelti prima che sia troppo tardi! >>
I quattro si avviarono con tutta la loro velocità verso lo studio di Silente,vedendoli passare a tutta birra nessuno ci fece troppo caso,erano tutti abituati a vederli correre per i corridoi.
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Bene cari lettori,come potete vedere dagli ultimi eventi la fanfic sta per raggiungere il suo culmine e quindi la sua fine... vi voglio ringraziare una volta per tutte per il supporto che mi avete dato durante la stesura di questo mio primo lavoro sulla saga di Harry Potter. All'inizio pensavo che la presenza dei personaggi originali non sarebbe piaciuta molto ma dopo aver inventato i quattro ragazzi me ne ero innamorato troppo per non raccontare la storia del loro primo anno. In effetti il titolo potrebbe anche essere 'Il primo anno' anzihè l'ottavo...
Ma prima di concludere devo fare un ringraziamento speciale a Caillean (mi ha sempre fatto piacere vedere come segui con passione la vicenda!),Rowan MayFair (eheheh,la più grande patita di Draco&Harry su questa terra,continua così!) ed infine la mia amata Kri (sai che senza di te non sarei mai riuscito a scriverla vero?)

Dunque adesso vi saluto,spero che possiate gradire anche questo capitolo,e ci risentiremo al prossimo, Ciaaaaooo!
P.S. Se vi chiedete perchè Harry ha detto a Ron della profezia la risposta è che 1) Ron è da sempre il suo confidente principale assieme a Mione 2) Anche lui fa parte dell'Ordine della Fenice esattamente come il resto della sua famiglia.

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