Malfoy High School

di Katnisso
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Marchiata ***
Capitolo 2: *** Quando infedeltà e passione divennero inganno ***



Capitolo 1
*** Marchiata ***


Draco sfilò delicatamente il corpetto dal fragile corpo della ragazza.
Poi, sempre con delicatezza e con immancabile eleganza, le accarezzò il seno. Lei gemette in un sussurrò e sospirò. Il giovane Malfoy la baciò mentre la ragazza si faceva toccare ovunque, spaventata ma eccitata. Infondo era la prima volta per entrambi.
Ma tutta l'eccitazione che aveva riempito la stanza in quei pochi secondi di passione svanì in un attimo, quando il ragazzo vide il Marchio sotto all'ombelico della ragazza.
-Tu sei marchiata!- urlò spingendola via da se -Puttana! Credevi di potermi ingannare?
-Non è come pensi, Draco- sussurrò lei avvicinandosi al ragazzo -Ti posso spiegare.
-Non è come penso?- Malfoy la prese per la gola tirando fuori gli artigli e preso dalla rabbia le diede uno schiaffo, per poi spingerla di nuovo via da se. Hermione, a terra, si passò la mano sul viso e inizio a piangere in silenzio.
-Io davvero ti posso spiegare Draco!- urlò allora, facendo in modo che il ragazzo l'ascoltasse.
-Non mi devi nessuna spiegazione. E' colpa mia, non dovevo fidarmi di una stupida Himmlisch.
 
 
Harry era stato circa un'ora davanti all'ingresso del dormitorio degli Erhitzt, dove si era dato appuntamento con Cedric che come al solito era in ritardo. Erano stati insieme tutto il primo anno, ma poco prima della fine dell'anno scolastico avevano rotto poichè Diggory l'avevo tradito. L'estate aveva aiutato Harry a cancellare il ricordo dell'infedeltà del ex-ragazzo, che adesso, il primo giorno di scuola, gli aveva chiesto di rivedersi.
Gli aveva scritto un messaggio che Potter aveva persino imparato a memoria:
 
"Harry, so che un mio messaggio è l'ultima cosa che vorresti leggere in questo momento ma ho seriamente bisogno di vederti. Mi sei mancato tanto, Cedric."
 
-Ehi- disse Cedric mentre Harry ripeteva per la centesima volta il messaggio nella sua mente.
-Ciao- rispose Harry al saluto, leggermente imbarazzato.
Rimasero per qualche minuto in silenzio, a guardarsi l'un l'altro. Harry notò che al ragazzo erano cresciuti un po' i capelli, cosa che lo compiacque dato che aveva sempre avuto una cotta per il suo look. Cedric notò invece, che non solo Harry non portava più gli occhiali (che gli avevano sempre dato un'aria da intellettuale), ma anche che era diventato più alto.
-Forse è il caso di andare in Sala pranzo, ormai sono tutti lì per la Cerimonia di Benvenuto- interruppe il silenzio Cedric. Harry si limitò ad annuire e iniziò a camminare, ma Diggory lo prese per la mano e lo trascinò a se.
-Tu mi piaci ancora, Potter- esclamò in un bisbiglio, per poi baciare il ragazzo.
 
 
-Quindi sa?- chiese Ron a Hermione mentre si dirigevano verso la Sala Pranzo.
-Si Ron- urlò la ragazza -Te lo devo ripetere un'altra volta? SA CHE SONO MARCHIATA!
-Merda- bisbigliò lui.
-Sei proprio d'aiuto- sbuffò lei cercando un posto a sedere con lo sguardo -Sai se dobbiamo tenere un posto a Harry?
-Tu credi?- chiese Ron pur sapendo che Hermione odiava quando le si rispondeva ad una domanda con un'altra domanda -Io penso che si siederà accanto a Diggory, infondo quei due sono come calamite l'uno per l'altro.
-Giusto- disse lei aggiustandosi i capelli -Tornando al discorso di prima, non riesco proprio a capire come abbia potuto vedere il mio Marchio.
Si sedettero in due posti vicini al tavolo della loro Casata e Ron diede una gomitata a Hermione, facendole notare che Draco la stava guardando con disappunto dal suo tavolo.
-E' proprio antipatico, non capisco come faccia a piacerti- sbuffò il ragazzo -In ogni caso, se ha visto il tuo Marchio, o ha la Vista o è un Marchiato anche lui.
-Eccoli che arrivano- esclamò Hermione indicando Harry e Cedric che stavano cercando posto a sedere mano nella mano -Harry mi aveva detto che non ci sarebbe tornato insieme, e io che ci avevo creduto.
-Io non capisco perchè vi dobbiate sempre infatuare di persone che non sopporto- sbuffò il rosso, grattandosi la testa.
-Credevi davvero che mi stesse simpatica Blair, la tua ex?- Hermione scoppiò in una grande risata, che venne poi interrotta dal suono di una tromba.
Dinnanzi al tavolo dei Professori, la Signorina White suonando per tre volte un Sol Maggiore aveva dichiarato la presenza del Preside nella Sala. Tutti tacquero e Lucius Malfoy si fece avanti.
-Benvenuti nuovi arrivati, e ben tornati a tutti gli altri alunni della Malfoy High School! Inizieremo la Cerimonia di Benvenuto, come ogni anno, con lo Smistamento degli alunni del primo anno nelle rispettive Casate. Ora la Signorina White vi chiamerà uno ad uno, e grazie ai suoi poteri del controllo e della manovrazione mentale, vi assegnerà appunto alla vostra casata. Detto questo, Buona Fortuna!
-Adams Amelia- urlò la White che posando una mano sulla testa della ragazza urlò "Schlange!"
-Archibald Lauren- urlò ancora -"Himmlisch!"
Assegnò le rispettive casate ad altri 42 alunni, e finito lo Smistamento si fece da parte, lasciando al Preside l'onore di un altro discorso.
-In teoria dovreste già saperlo, ma so bene che si sono alcuni ignorantelli tra di voi..- lanciò uno sguardo a Potter che si mise a ridere con Cedric -Quindi: questa è una scuola fondata in passato da mio padre, precisamente ben 24 anni fa, mirata allo sviluppo e all'accrescimento dei poteri di giovani Hybriden. Gli Hybriden, conosciuti come Ibridi, sono creature magiche per metà umane e per metà, come dire.. Mostruose! Demoniache, e come scoprirete anche tanto altro. La nostra Generazione è sempre stata divisa in tre Casate: gli Himmlisch, la Casata degli Angeli, gli Schlange, la Casata dei Demoni, e gli Erhitzt la Casata degli Angeli Oscuri. Per chi di voi- tossicchiò e lanciò un'occhiataccia ad alcuni dei nuovi arrivati- non sapesse la differenza tra Demoni e Angeli Oscuri: i primi sono degli Ibridi per metà umani e per metà Demoni, i secondi sono Angeli divenuti Demoni. Non credo ci sia altro da dire: per informazioni sulle lezioni, che inizieranno da domani, chiedete pure alla Signorina White!
Altri tre irritanti suoni di trombette diedero via al Pranzo, e Lucius e la White si accomodarano al tavolo con il resto dei Professori.
 
 
Qualche ora dopo, Hermione decise di andare a parlare con Draco. Era spaventata, e una parte di lei temeva di poter essere ferita nuovamente, ma si incamminò comunque verso il dormitorio degli Schlange.
Melinda Malfoy, il fantasma della Casata, la guardò con disappunto. C'erano 3 fantasmi in tutta la scuola, o almeno 3 erano quelli di cui i ragazzi erano a conoscenza, i quali svolgevano il compito di protezione dei Dormitori.
-Che è venuta a fare qui una Himmlisch? Vuoi per caso purificare con i tuoi stupidi poteri angelici qualche Schlange?- esclamò per poi ridere a gran voce.
-Sono qua per vedere Draco, mi potrebbe cortesemente far entrare?
-Perchè dovrei?
Hermione si alzò la maglia mostrando il Marchio, e Melinda indietreggiò di qualche passò.
-Io non vedo nulla..- disse quella mordendosi un labbro e stuzzicando la pazienza della ragazza.
-So che i Fantasmi possono vedere il Marchio, non sono stupida, quindi la prego mi lasci entrare.- la implorò Hermione.
-Eh va bene, bella Signorina. Ma prima voglio sapere da quando hai il Marchio.
-Da qualche anno, due o tre credo.
La donna fantasma si mise nuovamente a ridere e fece entrare Hermione nel dormitorio, per poi volare via. La ragazza trovò subito la camera di Draco e nell'istante in cui era pronta per bussare, una voce alle sue spalle la chiamò. Hermione la riconobbe subito.
-Blair- ridacchiò Hermione fingendo un sorriso -Che c'è?
-Ti devo chiedere un grande favore, Granger- disse lei avvicinandosi. Blair era alta, sempre elegante (come del resto quasi tutti gli Schlange), con dei lunghi capelli neri e occhi oscuri come la notte. E un sorriso cattivo, malizioso, un sorriso che faceva del male solo a guardarlo.
-Conoscendoti- sbuffò la Himmlisch -favore dovrebbe essere sinonimo di ricatto.
-Hai capito bene vedo- Blair rise mostrando i denti perfetti -Devi trovare un modo per farmi tornare insieme a Ron.
-O altrimenti?
-O altrimenti sarò la nuova ragazza di Draco, solo per farti soffrire. E non dire altro, dato che sai bene che lui accetterebbe tranquillamente di stare con una come me. Hai capito Granger?
Blaire girò i tacchi e se ne andò, "probabilmente a fare la donna di facili costumi da qualche parte nel dormitorio" penso Hermione che, sbarazzattasi dei suoi pensieri cattivi sulla ragazza appena andata via, bussò alla porta.
-Avanti!- sussurrò la sensuale voce di Malfoy.
Hermione aprì la porta lentamente, e l'attimo in cui entrò nella stanza e lo vide fu eterno ed intenso. Lui stava seduto sulla sua poltrona, dinnanzi al fuoco.
-Cosa vuoi?- disse con un tono agghiacciante. 
-Voglio sapere una cosa.
-Se ho la Vista o se sono Marchiato? Ovviamente ho la vista, e oserei dire per fortuna- disse, senza guardarla negli occhi, per poi voltarsi a controllare il fuoco nel camino.
-Non volevo sapere quello.
-E cosa allora?- chiese sempre ignorando lo sguardo della ragazza.
-Guardami!- urlò lei mentre lui continuava a non farlo -GUARDAMI DRACO!
Il ragazzo si voltò. Aveva gli occhi lucidi, una lacrima percorse il suo viso. "E' per me o per il fuoco?" si chiese Hermione allibita, che mai l'aveva visto piangere.
-Ti sto guardando.- sussurrò lui.
-Voglio sapere se mi ami ancora.
Un profondo silenzio cadde sulla stanza. Si guardarono negli occhi per qualche secondo, poi il ragazzo tossicchiò per schiarirsi la voce e Hermione si mordicchiò le unghie, cosa che faceva solamente quando era in ansia.
-La verità, è che non ti ho mai amata- Draco si voltò nuovamente verso il fuoco, sfilò un fazzoletto dalla tasca e si asciugò la lacrima sul viso.
Hermione singhiozzò.
-Sei uno stronzo, Malfoy.

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Capitolo 2
*** Quando infedeltà e passione divennero inganno ***


Ronald Weasley non era mai stato un grande lettore. Ma quando Hermione gli aveva confessato di essere una Marchiata, aveva subito provveduto a qualche piccola ricerca: era per tale confessione che ora si ritrovava spesso a visitare la Biblioteca della Scuola. Sia come Hermione ed Harry, e quasi tutto il resto degli alluni della Malfoy High School,  Ron era a conoscenza solo del fatto che molti Marchiati col tempo diventavano Erhitzt.
Quel giorno il giovane Weasley aveva preso in prestito due libri ("L'Origine dei Marchiati" e "Marchi & Simbologia", entrambi scritti da Lewin O'Malley) ed era tornato nella sua stanza.
Dopo qualche noiosissima pagina de "L'Origine dei Marchiati", trovò finalmente quel che cercava, nonchè una perfetta definizione di Marchiati:
 
"Marchiati si nasce.
I Marchiati sono degli Hybriden che hanno la possibilità di cambiare la loro Casata di appartenenza col tempo diventando Erhitzt. Il Marchio in un Hybriden si può presentare in varie parti del corpo:
-Sotto l'ombelico
-Appena sopra il seno (nelle donne)
-Sulla schiena
-Nell'inguine (caso particolare presente in alcuni uomini)
 
Solitamente il cambiamento della propria Casata di appartenenza avviene tra i 16 e i 17 anni nelle donne, e ai 18 nei ragazzi. In alcuni casi molto particolari, alcuni Hybriden Marchiati nascono senza il Marchio, che compare in età adolescenziale (o adulta) sul loro corpo. Per questi Hybriden non avviene nessun cambiamento di Casata, poichè ad aspettarli c'è solo la morte. Evitabile solamente grazie alla rimozione del Marchio. La morte si presente in questi elementi un paio di anni dopo la comparsa del Marchio."
 
Ron chiuse il libro e, poichè aveva trovato ciò che gli interessava, andò a restituirlo alla Biblioteca. 
-Li ha già letti entrambi?- chiese la Signorina Ridge, che si occupava a tempo pieno della Biblioteca della Scuola.
-Si- mentì Ron che aveva notato l'espressione allibita della donna. "Come se io non potessi leggere due libri in poche ore, mah!" pensò il ragazzo.
 
 
-Piacere, io sono Matthew- disse il ragazzo stringendo la mano ad Harry -Sei il primo ragazzo della mia Casata a cui mi presento davvero.
-Harry- disse Potter sorridendo ancora tenendo la mano di Matthew -Bhè, ti piace la scuola?
Il ragazzo esitò e si passò una mano tra i capelli biondi, che la luce faceva risplendere facendoli sembrare più chiari di quanto fossero in realtà.
-Si, anche se ci sono alcune cose che non capisco o di cui non comprendo l'utilità- esclamò, ancora con la mano tra i folti capelli.
-Come cosa?- chiese Harry curiosamente.
-Come lo Smistamento- bisbigliò Matthew leggermente in imbarazzo, temendo di sembrare stupido a dirlo -Perchè si ha bisogno di farlo? Insomma, voglio dire: Hybriden si nasce e ognuno sa a quale Casata appartiene fin da piccolo, quando inizia a riconoscere i suoi poteri, giusto?
-Anche io ebbi questo dubbio i primi giorni- disse Harry mentre il ragazzo sospirava sollevato -Ma devi sapere che lo Smistamento si fa per sicurezza e per precauzione. Tempo fa, quando appunto questo metodo non esisteva, molti Hybriden che non erano stati allevati e cresciuti da qualcuno, e quindi abbastanza ignoranti a proposito dei loro poteri, andavano a finire in Casate a cui non appartenevano. Inoltre so che qualche anno fa un umano si era infiltrato nella scuola ma grazie allo Smistamento era stato riconosciuto e mandato via.- Harry sorrise -Capito?
-Si- Matthew gli diede una pacca sulla spalla -Grazie per la spiegazione!
-Ciao- esclamò qualcuno alle spalle di Harry. Era Hermione.
-Herm!- disse Potter -Mi cercavi?
-Oh si!- urlò Hermione rabbiosa -E' da stamattina che ti cerco, dov'eri finito? Ah giusto, a spassartela con Diggory.
Solo allora la ragazza si accorse della presenza di Matthew, a cui sorrise sadicamente.
-Io vi lascio da soli- bisbigliò il ragazzo del primo anno rispondendo al sorriso di Hermione -Credo dobbiate parlare.
Lo salutarono ed Harry rimase a guardarlo mentre se ne andava, per poi sentire un lieve dolore al braccio: Hermione che lo pizzicava.
-Ahi!- gemette Harry -Comunque, che c'è?
-Mi devi aiutare, ecco che c'è!- esclamò lei -Da dove posso iniziare? Ok, allora: Draco sa che sono marchiata, Blair mi ha detto di cercare di farla uscire con Ron nuovamente e se non lo farò lei si metterà con Draco per farmi soffrire, in più sono appena andata da Draco che mi ha detto che non mi ha mai amata, cosa che non è assolutamente vera!
-Okay Hermione- disse Harry mettendogli le mani sulle spalle -Calmati. Prima di tutto essere Marchiata non è un problema, tranne per Draco a cui ora fai probabilmente schifo dato che odia i Marchiati, di Ron e Blair mi occuperò io se vuoi, ma tu e solo tu puoi occuparti della situazione con Malfoy.
-Oh- singhiozzò Hermione -Almeno sei più d'aiuto di Ron!
 
 
Lucius Malfoy aveva sempre avuto una cotta segreta per la Signorina White.
Era una bella donna ma sopratutto era un Schlange, cosa a cui lui non poteva fare a meno in una donna. Quel giorno, subito dopo il pranzo e l'accoglienza dei nuovi ragazzi, si era chiuso nel suo ufficio. Non c'era molto da fare, giusto firmare qualche consenso per l'acquisto di materiale scolastico.
Così se ne stava seduto comodamente sula sedia, con i piedi sulla scrivania, a pensare a quanto fosse stufo di Narcissa: stava sempre in viaggio, e quando c'era era sempre occupata.
Qualcuno che bussò alla porta lo distrasse dai suoi infedeli pensieri.
-Avanti.
Cordelia White, con uno dei suoi stretti vestitini firmati, entrò esattamente quando Malfoy disse "Avanti" e iniziò a descrivere nel dettaglio tutti i problemi che gli erano stati segnalati dai nuovi alunni. Lucius stava per consigliare alla donna qualche metodo per eliminare i problemi di cui, giustamente, si stava tanto preoccupando, ma poi la sua invincibile voglia di fare del sano sesso con qualcuna che non fosse sua moglie, lo sopravalse.
-Sa che le dico Cordelia?- sussurrò sensualmente alzandosi dalla sedia e avvicinandosi a lei -Forse per una volta, potremmo pensare ai nostri di problemi..
-Che cosa intende?- chiese la donna ignorando lo scopo di Lucius.
-Intendo questo- le bisbigliò all'orecchio, poi la prese per i fianchi e la baciò.
 
 
-Il Preside deve sapere che sono Marchiata?- chiese Hermione ad Harry.
-Io so che in Presidenza hanno un registro con i nomi di tutti i Marchiati- rispose il ragazzo -Quindi credo di si.
-Bhè, che ne dici di venire insieme a me? 
-Con piacere- sorrise Harry.
-Andiamo allora, ma sai dov'è Ron?- chiese la ragazza mentre si dirigevano verso la Presidenza -E' da questo pomeriggio che non lo vedo più!
-Prima ho scritto a Blair di farsi trovare nel parco alle cinque- spiegò il ragazzo -E ho mandato lo stesso messaggio a Ron dicendogli che ci avrebbe trovati lì. Spero solo funzioni.
-Anche io- disse Hermione fermandosi poichè era giunti davanti all'ufficio del Preside -Grazie per quello che stai facendo, Harry.
-Figurati. Ti aspetterò qui fuori, ok? Tu va pure.
Harry si accomodò su proprio lì davanti e Hermione si fece avanti per bussare alla porta.
Niente.
-E' permesso?- chiese educatamente.
Ancora nulla.
La ragazza bussò ancora una volta prima di entrare e vedere il Preside senza camicia che palpava il seno della White seminuda. La porta si chiuse dietro di lei.
-Che ci fai qui Granger?- urlò Lucius allacciandosi la camicia.
Hermione non sapendo cosa dire fece qualche passo indietro. La White sussurrò qualcosa all'orecchio del Preside e poi si avvicinò alla ragazza.
Rimasero a fissarsi per qualche secondo, poi Hermione notò che gli occhi della donna stavano diventando gialli, che i suoi denti stavano diventando fauci, le unghie artigli e la sua pelle squamosa.
Lucius si sedette alla sua scrivania e sorrise maliziosamente: la situazione lo eccitava così tanto.
-Aiuto!- urlò Hermione che aprì la porta e fece per scappare, ma in quell'istante la White la prese per il collo e lo incise con gli artigli.
Gli occhi della ragazza si spalancarono. Cercò di urlare ma dalla sua bocca uscì solo un debole suono, mentre dai fori dove la donna aveva infilato artigli colava del sangue.
-OBLIVISCOR!- urlò la Signorina White per poi sfilare gli artigli dal collo della sua alunna. Hermione cadde a terra perdendo i sensi e la donna riprese sembianze umane.
-Complimenti- esclamò Lucius sempre sorridendo -Mi hai fatto eccitare.
Cordelia trascinò il corpo inerme della ragazza dentro all'ufficio e chiuse la porta a chiave.
-E adesso torniamo a dov'eravamo rimasti- disse togliendosi i pantaloni e baciando Lucius. L'unica cosa che quei due non sapevano, era che Harry Potter aveva visto tutto.

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