Pretty Little Frozen

di Potteriano99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #1 Capitolo - Introduzione ***
Capitolo 2: *** #2 Capitolo ***



Capitolo 1
*** #1 Capitolo - Introduzione ***


Pretty Little Frozen #1 Capitolo -Introduzione

Spesso un segreto da mantenere può essere una prova dura da superare.

#Anch
orage - Alaska [10:00 AM]

-Forza Ali! Sbrigati che sto cogelando- disse Aria mentre soffiava nelle sue mani nel vano tentativo di contrastare il freddo. -Non vedevo una bufera del genere da anni orami- disse Alison mentre le due ragazze entravano nella tavola calda dove erano solite incontrarsi col resto delle loro amiche. Si fermarono al bancone e , dopo aver posato le sciarpe all’attaccapanni , ordinarono due cappuccini e andarono a sedersi ad uno dei tavoli liberi. -Le ragazze dovrebbero giá essere qui- notò Aria con una nota di dubbio nella voce. Alison prese il telefono dalla tasca e controllò se ci fossero messaggi e poi disse -Probabilmente hanno avuto problemi per via della neve, ho mandato un messaggio a Spencer- e posò il telefono sul tavolo mentre allungava il collo per controllare se le loro amiche fossero nei dintorni.

-Ti avevo detto che dovevamo partire prima- sbraitò Spencer , adirata come sempre. -Non pensavo che ci avremmo messo tanto, scusami- disse in sua difesa Hanna con una velata ironia che stuzzicò ancora di più Spencer e suscitò una risata ad Emily , che camminava senza fare tante storie. Le tre ragazze camminavano a passo sincronizzato verso la tavola calda. Entrarono saettando verso il tavolo come per chiedere scusa del ritardo, ma si sedettero senza dire nulla. La prima a rompere il ghiaccio fu Aria che , dopo aver bevuto un sorso di cappuccino , disse alle tre con sarcasmo - Per caso siete di ritorno dall’Europa o cosa?-. Spencer che , come sempre, non aveva apprezzato la battutina rispose in tono brusco - Prova tu a farti 4 isolati stracolmi di neve e persone isteriche-. Aria non rispose, ma girò la testa verso Alison che beveva il suo cappuccino con aria pensierosa mentre passava un dito sui decori dei suoi guanti verde smeraldo, intonati perfettamente con la giacca a fiori e gli stivali. -Almeno qui potresti toglierli i guanti- le fece notare Aria suscitando la curiositá delle altre tre. Alison alzò la testa e si girò verso la sua interlocutrice e rispose in tono secco - Sai che non posso.- Aria si ammutolì all’istante sia per il tono usato dalla sua amica, sia per la stupida affermazione da lei fatta. Alison si rese conto della freddezza da lei usata e si alzò dicendo che andava in bagno e corse di fretta via dal tavolo.
Entrata nel bagno si piazzò davanti allo specchio. I suoi capelli biondo platino e i suoi occhi azzuri la facevano sembrare una principessa, ma lei si vedeva come un mostro. Il suo sguardo cadde sul suo guanto verde smeraldo. Alzò la mano come incantata dai gesti che faceva. Pizzicò la punta del guanto con l’altra mano e lentamente lo tirò , facendo uscire una candida mano con dita lunghe e sottili tipiche da pianista. Decise di provare, anche se provava da tempo ormai, troppo tempo. Toccò delicatamente il marmo sotto lo specchio e per i primi secondi non successe nulla, finchè dal suo dito non iniziò a formarsi un lieve e cristallino strato di ghiaccio, duro e freddo che andava ad inspessirsi sempre di più. Alison tirò di scatto la mano e si rinfilò il guanto in fretta e si diresse verso il tavolo delle sue amiche.
-Aria oggi vorrei esercitarmi ti andrebbe di stare con me?- iniziò la bionda come se nulla fosse successo. Aria fece un cenno con la testa mentre masticava dei biscotti al cioccolato che aveva ordinato poco fa. -Perchè lo chiedi solo ad Aria? Anche noi vogliamo stare con te.- disse in segno di protesta Emily. Le altre fissarono Alison in attesa di una risposta appoggiando la loro amica. -Se ci tenete, oggi alle 4 da me. Ora devo andare che ho da fare. A dopo- e così dicendo si alzò e usci dal locale rimettendosi la sciarpa e aprendo la porta del locale, facendo entrare una folata di vento e dei fiocchi di neve.

[04:00 PM]

Le quattro ragazze si trovavano davanti Casa DiLaurentis. Una tipica villa a schiera americana con pareti bianco latte e tetto rosso pompeano, circondata da un giardino ricoperto di neve e una staccionata che separava l’insieme dalla strada. Le ragazze entrarono nel vialetto e arrivate alla veranda si fermarono e suonaro al campanello.
La signora DiLaurentis, una donna sulla quarantina coi capelli biondo scuro e gli occhi azzurri come quelli di Alison, aprì la porta e sorrise alle ragazze invitandole ad entrare. -Alison è di sopra che vi aspetta, andate pure- informò la donna prima di tornare in cucina.
Le ragazze entrarono nella stanza di Alison. Una stanza grande con pareti rosa pesca, un letto a baldacchino bianco con coperte avorio e cuscini intonati alle pareti. Alison era seduta sul letto , concetrata a leggere “Colpa Delle Stelle” di John Green. -Puntuali come un orologio svizzero- scherzò Alison con un accenno di sorriso. -Allora… che si fa?- domandò Hanna con una vena di imbarazzo. - Ora, si ci allena- rispose Alison con un velo di stanchezza togliendosi i guanti e pogiandoli di fianco al libro.

Alison sapeva di potersi fidare delle sue amiche. Le uniche persone al mondo che sapevano del suo segreto. Ricordava bene quando andava al primo anno di liceo ed era fuggita via dalla classe improvvisamente dopo che Mona, una ragazza che non era proprio un’amica, le aveva tolto un guanto. Era corsa nel bagno seguita dalle loro amiche che videro improvvisamente la maniglia della porta del bagno ghiacciarsi dopo che Alison l’aveva spinta. Da quel momento non si separarono mai. Sempre unite contro le intemperie.

Ora al centro della stanza c’erano un bicchiere d’acqua e una sfera di cristallo. -Allora Ali, concentrati e prova a non ghiacciarlo . Rilassati e ricorda che noi siamo qui per te- iniziò Aria. Alison fece un grosso respiro e tese la mano sul bicchiere d’acqua. Lo afferrò decisa e lo alzò. L’acqua inizió lentamente a congelarsi, le pareti del bicchiere diventarono opache e piccole crepe si formarono alla base. Alison , come se il bicchiere avesse improvvisamente lanciato una scossa elettrica, lasciò il bicchiere che cadde per terra e si frantumò scagliando pezzi di vetro e di ghiaccio ovunque. Aria e Emily corsero da lei di scatto e la rassicurarono. -Non preoccuparti prova a prendere la sfera siamo qui con te- la rassicurò Aria. Alison si asciugò una lacrima e riprovò. Prese la sfera con entrambe le mani. Iniziò a respirare lentamente e , in un vano tentativo, iniziò a pensare al sole e a cose calde, come la cioccolata calda, o le camomille bollenti che amava tanto ma , nulla. La sfera iniziò a ricoprirsi di uno strato di ghiaccio. -ALISON NON ARRENDERTI RESISTI- urlò Spencer cercando di incoraggiare la sua amica. -NON CI RIESCO- rispose Alison mentre delle lacrime le solcavano il viso. Lasciò cadere la sfera e agitò le mani. Dei pezzi di ghiaccio appuntiti come rasoi si formarono intorno a lei. La ragazza riaprì gli occhi e si voltò. Uno dei pezzi si era fermato a pochi millimetri dal viso di Emily che , senza rendersene conto, aveva smesso di respirare.
Alison cadde per terra sussurrando delle scuse ad Emily. Le ragazze si guardarono tra di loro e si avvicinarono ad Alison. La prima a parlare fu Aria che disse - Non preoccuparti, ora sistemiamo e puoi tornartene a leggere John Green, ok?-. Alison annuì e si rialzò per aiutare le sue amiche quando , come in un film, i cinque telefoni delle ragazze suonarono, segnalando che un messaggio era arrivato ad ognuna di loro. Si guardarono confuse per poi controllare. -E questo cosa vorrebbe dire!- esclamò Spencer.
Sui telefoni delle ragazze c’era lo stesso identico messaggio.

                                                                           La stronzetta ha perso il controllo. Quanto tempo passerá prima che accada di nuovo?
-A


ANGOLO DELL'AUTORE


HEEEY RAGAZZI. Primo capitolo di questo crossover. L'ispirazione mi è venuta guardando la 5x05 di Pretty Little Liars e non ho resistito. So che il capitolo è breve ma i prossimi saranno più lunghi. Se vi è piaciuto , o no, o forse o quello che volete, lasciate una recensione. Love ya <3

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Capitolo 2
*** #2 Capitolo ***


Pretty Little Frozen

#2 Capitolo -
Abbiamo un nuovo nemico

#Anchorage - Alaska [07:00 AM]

Alison era in piedi davanti allo specchio intenta a pettinarsi i suoi splendidi capelli biondo platino. Aveva da poco coperto le occhiaie con del fondotinta. Non riusciva a chiudere occhio per via del messaggio. “Quanto tempo passerà prima che accada di nuovo?”. Chi poteva essere -A. Migliaia di studenti avevano la A nel nome e mettere la propria iniziale poteva essere alquanto banale. E poi come faceva a sapera che aveva perso il controllo. Le sue amiche erano tutte li in quel momento quindi non potevano averlo detto a nessuno. Qualcuno la spiava? Il suo segreto era al sicuro?. Le domande vorticavano nella sua testa come la bufera dei giorni precedenti. La voce di sua madre che le urlava di scendere la fece ritornare alla realtá. Si avvicinò all’armadio. Per la giornata scelse dei guanti di un rosso scarlatto quindi prese un cappotto abbinato e una sciarpa bianca per spezzare il tutto. Raccolse la borsa e scese nel salone dove trovò Aria, con i suoi tipici vestiti troppo stravaganti per i suoi gusti, che giocherellava con i tasti del pianoforte a coda. - Oh eccoti. Andiamo?- disse la mora, che aveva notato solo ora Alison. L’amica fece un cenno e insieme uscirono dirigendosi a scuola.
La scuola di Anchorage era una grande struttura moderna con mura bianche ed altre bucate da finestre. Sui gradini principali c’erano Hanna , Spencer ed Emily che attendevano pazienti l’arrivo delle amiche. -Finalmente siete arrivate- sbraitò Spencer agitando il suo caffè nero. -Tu ti fai troppa caffeina per i miei gusti- le disse Hanna socchiudendo gli occhi. La ragazza la ignorò sorseggiando il liquido nero di cui era dipendente. Emily scosse la testa e disse - Allora, ora andiamo a lezione, se ricevete dei messaggi di -A mostrateceli subito ok? Ci incontriamo davanti al mio armadietto alla seconda ora. Tutto chiaro?-. Le altre annuirono e si diressero verso il corridoio principale quando, come per ironia della sorte , i loro cellulari squillarono insieme. Le ragazze si fermarono di scattò e si guardarono intorno con aria indecisa. La prima a farsi coraggio fu proprio Alison. Prese il telefono e lesse ad alta voce
                  
             Inizia la scuola, speriamo che nessuno venga trafitto da pezzi di ghiaccio appuntiti. Buona lezione Stronzette
-A

-La situazione si sta facendo inquietante- intervenne Hanna. -Perchè non lo era giá?- ironizzò Emily. Alison aveva lo sguardo fisso sul display e non riusciva a distogliere lo sguardo. Aria le prese il telefono dicendo - Ok questo lo tengo io. Lo riavrai alla seconda ora-. La bionda fece per riprenderlo ma sapeva che era tutto vano. Si aggiustò la borsa sulla spalla e si diresse verso l’aula di Letteratura mentre Aria la seguiva a ruota. -Buongiorno ragazzi- disse un uomo entrando nell’aula. Aveva i capelli mori e un po’ in disordine. Portava una camicia e una cravatta e aveva un libro in mano. -Buogiorno Mr. Fitz- risposero in coro gli alunni. - Avete portato i temi su Shakespeare che vi avevo chiesto?- continuò l’insegnante passando per i banchi e raccogliendo i fascicoletti prepatati dagli studenti. Alison consegnò il fascicoletto e l’uomo notò i suoi guanti e disse gentilmente - Almeno in classe potresti toglierli, Signorina DiLaurentis-. Ali usò la scusa del freddo e convinse il suo insegnante a farglieli tenere e sbuffò quando il professore fu lontano.

-Allora, nuovi messaggi?- chiese Spencer vicino all’armadietto di Emily. Le altre non risposero. - Chi e perchè potrebbe avercela con me?- chiese Alison scrutando le persone che passavano nei corridoi illuminati della scuola. -Beh tu e Mona non siete proprio amiche- pensò Spencer , accigliandosi come suo solito quando pensava. Era straordinariamente intelligente come tutta la famiglia Hastings. -È troppo stupida e fuorimoda per poterci spiare- fece notare Hanna. Le altre la guardarono per qualche secondo confuse dal “fuorimoda”, poi si girarono a guardare Alison, che giocherellava con l’orlo dei suoi guanti. -HO UN PIANO- urlò improvvisamente Emily. Aria la fissò e, con velata ironia, disse - Si urlalo nei corridoi dove passano tutti e di certo -A non può sentirlo-. Emily si guardò intorno imbarazzata e fece segno di seguirla nel bagno. Controllò che non ci fosse nessuno e ricominciò - Oggi ho gli allenamenti di nuoto, quando avrò finito vi manderò un messaggio e andremo tutti a casa di Alison e…-. La nuotatrice iniziò a sussurrare all’orecchio delle ragazze spiegando il suo piano mentre le altre ascoltavano pazienti.

[05:00 PM]

Emily , in tuta e borsone, camminava a passo svelto verso la familiare casa DiLaurentis. Di fianco alla staccionata le altre e amiche aspettavano pazienti il suo arrivo. -Appena ricevuto il messaggio- disse Hanna mostrando il cellulare soddisfatta. Emily fece un cenno ed entrarono nel vialetto. Alison aspettava di sopra, accompagnata fedelmente dal suo libro di Green. -Ali sono arrivate le tue amiche- avvisò la mamma di Alison, prima di prendere la sua borsa e uscire per impegni di lavoro. Le quattro salirono al piano superiore e trovarono Ali in piedi che riponeva il libro nel comodino e si sfilava i guanti.
Iniziamo- fece Aria piazzandosi vicino alla finestra. -Bonne Chance- fece Hanna alle altre. Le amiche la guardarono confuse, tranne Spencer che rispose con un elegante "Merci". Ora le 3 ragazze guardavano confuse entrambe, che risposero all’unisolo, come se lo sapessero tutti - È francese-. Alison le ignorò e fece cenno di cominciare. Si piazzò al centro della stanza e stese la mano. Un piccolo vortice di fiocchi di neve iniziò a cadere leggiadro e puro sul pavimento. Le ragazze erano meravigliate. Ali si sentì rilassata perchè per la prima volta, il suo potere non portava distruzione. Poi Aria si mosse di scatto e si sporse dalla finestra. -ECCOLO- urlò alle amiche indicando una figura incappucciata vestita tutto in nero. Il cappuccio copriva troppo il viso per riconoscerlo. Alison scattò in avanti e puntò i palmi in direzione dell’incappucciato. Una sorta di prigione di spigoli appuntiti si formò intorno ad -A che tentava di liberarsi. -FORZA SCENDIAMO NON CI PUÒ SCAPPARE- ordinò Spencer e le ragazze corsero giù. Le scale non erano mai sembrate tanto interminabili. Aprirono la porta. Il vialetto era li, ricco di neve e al centro l’opera di ghiaccio che conteneva….. nulla. Vuota. -A era scappato. -DANNAZIONE- esclamò Aria dando un calcio alla neve. Alison era pallida. Non sapeva cosa fare. Come per beffarsi di loro, in quel momento i telefoni delle cinque suonarono, segno dell’arrivo di un messaggio. Presero contemporaneamente i loro cellulari e Aria lesse ad alta voce.
                 
                        Guarda un po’, le stronzette hanno provato ad ingannarmi. Ma ora è il mio turno e non fallirò.
-A

In allegato al messaggio, c’era una foto di Alison, con una mano tesa e dei fiocchi di neve che cadevano ai suoi piedi. Ali si lasciò cadere e iniziò a piangere.

-Credo che dovremmo avere un nome- disse Hanna convinta. Le altre la guardarono con aria confusa.-Hanna stai sclerando o cosa?- domandò Spencer mentre stringeva una tazza di caffè con entrambe le mani. Hanna sembrò quasi pensarci ,poi rispose -No seriamente. Tipo un nome di una squadra. LE MAGNIFICHE.-. Spencer si stava per suonare uno schiaffo in fronte. Ma Aria aggiunse -Non è una cattiva idea. Quando torna Emily chiediamo a lei. Ha sempre ottime idee-. Alison alzò la testa e, con faccia accigliata disse - Liars. Non facciamo che mentire, sulle mie capacitá, su -A..- fece una pausa, poi riprese- Siamo effettivamente delle bugiarde. - e riabbassò la testa giocherellando col guanto. -Dite quello che volete, ma a me piace- disse Aria sorridendo. Emily entrò nella stanza con un vassoio ricco di biscotti e camomille. Lo poggiò sul letto e tutte loro, tranne Spencer, presero la loro camomilla. -Siamo le Liars- fece schietta Aria. Emily la guardò confusa e si guardò intorno. Hanna le spiegò tutto. La nuotatrice annuì in segno di approvazione e bevve un sorso di camomilla.- Ahi!- esclamò la ragazza. -È bollente! Ali… potresti raffreddarlo un po’.. per me?- chiese gentilmente. Alison la guardò incerta, poi porse la mano senza togliere il guanto. La camomilla iniziò a raffreddarsi, troppo. Si ghiacciò. Emily era imbarazzata ma ruppe il… “ghiaccio”… dicendo - Non preoccuparti, lo riscaldo giù- e scese al piano inferiore. Hanna aveva iniziato a parlare del suo nuovo smalto, e Spencer faceva finta di ascoltarla. Un rumore di un vetro infranto e l’urlo di Emily fece scattare le Liars al piano inferiore. Trovarono Emily con una mano davanti alla bocca. Una pietra per terra con un messaggio avvolto intorno. Il bicchiere con la camomilla frantumato per terra. -Un po’ retrò se usa le pietre.- commentò Hanna. Spencer la ignorò e prese il messaggio che avvolgeva la pietra. Lesse a tutte loro.
       
                                         Liars. Mai un nome fu più adatto.
-A

Spencer lo stracciò e abbraccio le sue amiche. - Dovrebbe farsi una vita sociale- disse Hanna. Per la prima volta Spencer rise ad una sua battuta.

[10:00 PM]

Alison era nel suo letto ripensando alla giornata trascorsa. Non aveva alcuna idea di chi fosse A. Come diamine aveva fatto poi a liberarsi? Ma le domande erano troppe e aveva davvero bisogno di riposarsi, così chiuse gli occhi e cadde tra le braccia di Morfeo. Poco dopo, la porta della sua camera si aprì lentamente rivelando una figura incappucciata...


ANGOLO DELL'AUTORE
Ebbene si, ho avuto il coraggio di scrivere il secondo capitolo. Spero vi sia piaciuto ma, anche se lo avete odiato, lasciate una recensione <3

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