Viva la vida!

di SnowWhite15
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The start of something new. ***
Capitolo 2: *** New people... ***
Capitolo 3: *** Happiness! ***
Capitolo 4: *** Try Hard. ***
Capitolo 5: *** You got me disconnected. ***
Capitolo 6: *** When Love Takes Over... ***
Capitolo 7: *** Summer has just begun... ***
Capitolo 8: *** Don't Stop! ***
Capitolo 9: *** Don't let me go... ***
Capitolo 10: *** I like the summer rain... ***
Capitolo 11: *** Kiss me ***
Capitolo 12: *** Bonfire heart ***
Capitolo 13: *** I don't wanna miss a thing. ***
Capitolo 14: *** I'm not fine at all... ***



Capitolo 1
*** The start of something new. ***


Ciao a tutti, io sono Charlotte e questa è la storia di come la mia vita è cambiata in un soffio.
Forse dovrei cominciare presentandomi per bene…hmmm, che dire, ho 17 anni e vivo a Sydney in Australia. Non sono neanche lontanamente una di quelle ragazze perfette che vengono prese come protagoniste di film per adolescenti: non sono alta 1,80 m, non ho un fisico magro e snello, non sono una bionda con gli occhi azzurri che conquista i ragazzi al primo sguardo… Io mi definisco “una me” a tutti gli effetti, una Lotts, dai capelli e gli occhi castani, alquanto timida, che adora passare il tempo con il suo migliore amico da una vita: Mikey. Già, Michael è la persona che conosco da più tempo in assoluto! Karen (sua madre) e mia madre si sono conosciute all’ università e sono rimaste amiche fino ad oggi. Che dire di lui… è alto, ha un sorriso bellissimo, gli occhi di un colore tra il verde e l’azzurro e riguardo ai capelli, bhe cambia colore spessissimo (in questo periodo ce li ha neri, i miei preferiti fino ad ora); è stato il mio primo amico ed, pur avendo un anno più di me, siamo diventati subito inseparabili. Mamma dice sempre che appena ci ha visti vicini ha capito subito che sarebbe nata una grande amicizia tra noi: “Avresti dovuto vedere come dormivate profondamente sul divano di Karen quando ti abbiamo portato a casa loro la prima volta!”. Insomma, due bambini molto attivi… Ma vabbè, tralasciando la nostra infanzia assai movimentata e piena di avventura (hmmhmm, come no…), siamo arrivati ad oggi. Io e Michael andiamo alla stessa scuola, il Norwest Christian College, ma ovviamente non stiamo nello stesso anno, quindi durante l’orario scolastico ci incrociamo solamente nei corridoi al cambio dell’ora e ci salutiamo facendo il nostro “segno speciale” ,che alla fine non è particolarmente speciale, perché consiste solo nel fare il gesto del Rock ‘n Roll con la mano destra (si, quelle sottospecie di corna). Già, può sembrare una cosa un po’ idiota, ma è il simbolo del nostro amore condiviso per la musica… Comunque, tornando al discorso di prima, possiamo dire che, causa anno di differenza, ci siamo creati gruppi di amici diversi; le mie migliori amiche sono tre: Alex, Sarah e Michelle; invece Michael esce con parecchia gente, ma il suo migliore amico è senza dubbio Calum Hood. Cal, carnagione olivastra, tratti leggermente asiatici, capelli ed occhi scuri, è un ragazzo simpatico e ha la caratteristica di rimanere sempre rilassato, in qualunque situazione, l’esatto contrario di Mikey. Loro due passano spesso i pomeriggi insieme, talvolta per studiare, ma molto più spesso per giocare alla Play o suonare la chitarra, la loro grande passione. Michael mi parla sempre molto bene di Cal, ma fino ad ora non ho avuto ancora l’occasione di conoscerlo bene, tutto ciò perché quando sto con Mike o siamo a cena con le nostre famiglie o siamo noi due soli, mai con altri amici…. Se a voi sembra normale una cosa del genere, bho… hahah. Insomma, questi due ragazzi, spesso sfoggiano le loro doti musicali nei concerti della scuola e riscuotono un notevole successo tra le ragazzine più piccole, ma non sono gli unici, per loro sfortuna: il loro degno e, per questo, odiato avversario ha un visino angelico, capelli biondi, occhi azzurri e risponde al nome di Luke Hemmings. Il biondino Luke ha la mia età, e non abbiamo lezioni in comune, per fortuna, perché Mike lo detesta e così anche Calum, ma, da quello che so, l’odio è ricambiato, quindi no problem! Michael non lo può vedere, non so quante serate mi ha tenuto al telefono per dirmi cose tipo “Tu non sai che odio mi fa salire quel ragazzino!”, ”Lotts, tu non hai proprio idea di quanto se la tiri, solo perché sa suonare e cantare! Come se non lo sapessi fare anche io!”. Tutto ciò ha perso un senso logico questa mattina a scuola, quando ho visto Mike e Cal seduti vicino a LUKE sul muretto davanti all’ingesso a parlare e ridere tranquillamente, come se non si fossero detestati fino a mezz’ora prima. Per un momento ho pensato di trovarmi in un universo parallelo, ma all’arrivo di Alex, che ha urlato: ”PRONTA PER IL COMPITO DI ALGEBRAAAAA?!” ho capito che non c’era nulla di fantascientifico in questa giornata. Nella mia confusione totale ho continuato a parlare con le mie amiche fino al suono della campanella d’inizio lezioni, per poi salutarle con un rapido “Scusatecivediamodopo!!” iniziando a correre verso Mickey per sapere cosa gli passasse per il cervello bacato…



**HEY THERE! Allora, che dire... ciao a tutti! Questa è la prima FF che scrivo, avevo voglia di fare qualcosa di creativo durante queste giornate di relax estivo e così eccomi qua! hahah. Questo primo capitolo è un po' introduttivo ma, insomma, andando avanti, la storia dovrebbe acquisire un senso! :) Spero vi piaccia! A presto :)

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Capitolo 2
*** New people... ***


Mentre mi avvicinavo avevo cominciato a chiamarlo.
“Mike! Mike! MICHAEL! Ohhhhh!”
A quel punto lo avevo raggiunto e mi ero aggrappata alla sua spalla per fermarlo ed evitare che scappasse via con Cal. 

“Hey Lotts! Che succede? Da quando corri di prima mattina?!” mi avevo detto sfoderando quel suo sorrisetto che di solito mi rallegra all’istante, ma in quel momento ero davvero troppo confusa per farmi distrarre dal suo faccino.

“Mike, ma hai dei problemi? Diventi amicone con Hemmings da un giorno all’altro senza dirmi nulla e mi chiedi che succede?! ECCO CHE SUCCEDE!” ho risposto dandogli uno schiaffo sul braccio.

“AHIII ! Ohhh stiamo calmi innanzi tutto!”

“Va bene ok, scusa! Adesso però parla!” non gli avevo fatto poi così male  .-.

“Lotts, lo sai che io non arrivo mai in orario in classe, ma tu… non hai il compito di algebra adesso?!”

“ODDIOOOO! DEVO SCAPPARE! Non finisce qui Clifford!” ho esclamato, cominciando a camminare a passo svelto.

“okok…a casa mia alle 17?” ha risposto ridacchiando.

“Yesss!”. 
Così sono corsa via definitivamente. Ho tentato di mettere il turbo per arrivare in classe il prima possibile, ma il mio “turbo” è relativamente turbo, quindi ho comunque fatto ritardo. Cazzo. Quel compito era l’ultimo prima delle vacanze estiveeeee! Mi odio in queste occasioni, mi odio profondamente. Fortunatamente Il prof di matematica, Mr. Colth, mi ha fatta entrare (sia benedetto quell’uomo) e mi sono fiondata a sedermi vicino a Sarah, che (sia benedetta anche lei) mi aveva tenuto il posto.
 Per il resto la giornata è trascorsa normalmente… non ho incontrato Mike fino all’uscita di scuola, quando l’ho intravisto che passava in moto con Cal.  Io, come al solito, mi sono poggiata sul muro vicino al cancello di scuola e ho atteso l’arrivo delle mie amiche: zaino per terra, libro alla mano, cuffiette nelle orecchie e Ed Sheeran a tutto volume. In quel momento stavo ascoltando Give me love, una delle mie canzoni preferite, quando ho sentito dei rumori che mi hanno riportato sulla terra: dall’ altro lato della strada appostati su un muretto, c’erano dei ragazzi che parlavano e ridevano ad alta voce, mentre uno di loro stava usando un cestino dell’immondizia come batteria ed improvvisava dei ritmi sempre più veloci e complicati. Sarebbe stato anche figa come cosa, ma dato che mi aveva bruscamente trascinato nel mondo reale, senza nessun preavviso, la cestino-batteria e le risate dei suoi amici risultavano altamente irritanti. Avevo tentato di ricominciare a leggere, alzando un po’ il volume della musica, ma ogni tentativo era inutile, così ho rinunciato, mi sono levata le cuffiette e ho messo il libro nello zaino con un gesto scocciato. Allora ho iniziato ad osservare il gruppo di tizi: sembravano più grandi di me di qualche anno e dovevano essere di un’altra scuola perché portavano tutti una divisa con giacca e pantaloni di un azzurrino-smorto/grigio e la camicia bianca (la nostra divisa era verde o rossa,  a secondo della stagione); l’unico che aveva qualcosa di differente era il “batterista”, infatti portava una bandana rossa che gli teneva un po’ all’indietro i capelli mossi castano chiaro. Mentre mi ero persa nell’osservare i capelli del tipo-bandana, improvvisamente mi sono accorta che anche lui era girato verso di me ed in quel momento di panico/imbarazzo è sbucata Michelle (detta Ellie).
“LOTTSSSS!”

“AAAH! Si!  Cosa ?!” mi era preso un colpo, giusto un pochino…

“hahahah! Ciao Lotts! Scusa, non volevo spaventarti… è già da un po’ che ti chiamo …ehm… tutto ok?”

“mhh, sisi, tutto apposto, mi ero solo incantata… Ciao Ellie! dove sono le altre?”

“mhhh… oh! Ecco, c’è Sarah laggiù!” mi sono girata e c’era Sarah che avanzava con difficoltà per colpa di una pila di libri che teneva in braccio, così io e Ellie le siamo andate incontro per aiutarla. Poco prima che la raggiungessimo, vicino a lei sono passate due tizie che, con noncuranza, le avevano sbattuto facendole cadere tutti i libri per terra. Arrivate in soccorso e raccolto tutto dal marciapiede, mi ero girata per capire chi fosse quell’idiota che non si era neanche fermata a chiedere scusa, quando l’ho vista tutto è stato più chiaro: era Jess, insieme alla sua amica di cui ignoro il nome. Jess è (secondo il giudizio da “uomo di Neanderthal” dei maschi) la ragazza più “figa” della scuola. Ora, non sarà brutta, ma davvero è qualcosa di odioso: è uno di quei tipi “sono trasgressiva” che va a scuola quando le pare, salta le lezioni, risponde male ai professori, vive di rave e ci prova con ogni singolo ragazzo con cui parla. Insomma, proprio il mio ideale di ragazza intelligente. Jess aveva attraversato la strada con la sua amica e si erano poggiate sul muretto CASUALMENTE poco distanti dal tipo-bandana e co. , la cosa, non so perché, mi dava alquanto fastidio. 

“Sarah ma che ci fai con questa montagna di libri? Hai svaligiato la biblioteca?!” ha chiesto Ellie.

“ha-ha, simpaticona come al solito. La prof di biologia mi ha dato da fare una ricerca da esporre alla classe la prossima settimana, sai, per mettermi una specie di voto finale…  lei è una professoressa vecchio stile, quindi mi ha riempito di libri da consultare e…” mentre loro due continuavano a parlare di biologia, che, devo dire, a me interessa ben poco, mi ero di nuovo distratta a guardare cosa facesse Jess.
 In quel momento stava seduta sul muretto e si era accesa una sigaretta; aveva i bottoni della camicia della divisa slacciati fino a mostrare il bordo del reggiseno mettendo in evidenza il suo tatuaggio a forma di rosa che ha sul petto; i suoi capelli neri con ciocche tinte di rosso e blu, risaltavano ancora di più sotto i raggi del sole, così come i suoi piercing al naso e sotto il labbro inferiore; ovviamente non potevano mancare il rossetto rosso sangue e il trucco nero pesantissimo che nascondeva i suoi occhi verdi. Tutto ciò a 17 anni. Mi pare giusto. Lei ovviamente non si accontenta di tutti quelli della nostra età che le vanno dietro, a lei piacciono quelli più grandi e non c’è uno che non le cada ai piedi. Infatti, come da programma, il gruppo del tipo-bandana la stava fissando da mezz’ora, mentre Jess aspirava e buttava fuori il fumo, facendo finta di non accorgersi dei loro occhi puntati su di lei. Finita la sigaretta, era scesa dal muretto e passando davanti al gruppo dei casinari, aveva fatto un sorriso ammiccante, con tanto di occhiolino, al tipo-bandana per poi allontanarsi con la sua amica. L’odio. L’odio per quella tizia. L’odio per gli amici del “batterista”. L’ odio per il genere umano. L’odio per-
“Lotts? Lotts ci sei?!”

“oh, si scusate, mi ero distratta, di nuovo…”

“Ti vedo un po’ pensierosa oggi”

“si, lo so Ellie… ho un po’ di cose per la testa…”

“già, si nota, maaa… sapete dov’è Alex?” aveva chiesto Sarah guardandosi intorno.

“Ah, si! È andata via con Matt in moto! Mi aveva detto di avvertirvi, ma mi sono scordata, scusate, il compito di algebra mi ha frastornata…” aveva risposto Ellie. Alex e Matt si sono fidanzati una settimana fa e spesso mi dimentico di questo particolare… eheheh.

“ohhhh! Okay… allora incamminiamoci verso casa che sono già le 16.30” ho proposto io.

Quella che abitava più vicino scuola era Sarah, poi c’era casa di Ellie ed infine la mia. Dopo aver lasciato Sarah, io ed Ellie abbiamo continuato a parlare di scuola, delle imminenti vacanze estive, della festa di fine anno ed infine, quando eravamo proprio sotto casa sua le avevo chiesto se per caso conoscesse il tipo-bandana.
“Ma chi? Il batterista?”

“si…”

“certo che lo conosco! È Ash! Come fai a non sapere chi sia?!”

“ehmm…Ash?”

“Lotts! Ashton Irwin! È il batterista più bravo del quartiere! Va alla Richmond High School… Mia sorella ha una megacotta per lui…” mentre Ellie mi diceva queste informazioni che, evidentemente, ero l’unica a non sapere, ho guardato l’orologio e ….oddio! erano le cinque meno un quarto! Cazzo! Dovevo stare da Mike in 15 minuti! Così ho salutato velocemente Ellie e sono corsa a casa. Non era ancora tornato nessuno, quindi sono andata direttamente in camera; mi restavano 5 minuti per cambiarmi e andare da Mike che, fortunatamente, abita poco distante. Ho indossato i primi vestiti mediamente decenti che ho trovato e mi sono fiondata fuori di casa. Arrivata alla villetta dei Clifford ho suonato il campanello, ma nessuno mi ha aperto, così ho fatto il giro del giardino e sono entrata dal retro; mi sono fermata davanti alla porta della camera di Mike e ho bussato.

“avanti!”

Ho aperto la porta e ho visto Mike seduto per terra vicino al suo letto con la chitarra in grembo. Pensavo fossimo noi due soli e invece sbucò qualcuno da dietro l’angolo.

“Ciao!”

 

E adesso che ci fa lui qua?! 

 

**salveeee! la storia continua...  insomma, se vi fa, fatemi sapere che ne pensate, anche se ritenete che faccia schifo hahaha! Comunque spero vi piaccia :) Al possimo capitolo <3

 

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Capitolo 3
*** Happiness! ***


Un ragazzino biondo con i capelli “a schiaffo” mi era apparso davanti.

“Oh! Hey Lotts! Finalmente sei qui!” aveva esclamato Mike poggiando la chitarra sul letto.

“Ciao, io sono Luke” aveva aggiunto il biondino, sorridendomi dolcemente.

“ehmm.. Ciao, io sono Charl-“

“Lei è Lotts! La mia migliore amica” aveva detto Michael, che intanto ci aveva raggiunto; passando aveva dato una pacca a Luke, per poi mettersi al mio fianco stringendomi a se’ con un abbraccio. Odio quando mi interrompe. Così mi sono limitata a dire un “seh” scocciato.
“Sta a scuola nostra. È al tuo stesso anno” aveva continuato a dire a Luke.

“Sisi, ti ho vista in giro… sei amica di Alex, vero? Conosco Matt, il suo ragazzo…”

“Oh, okay, capito” avevo detto abbastanza imbarazzata dalla situazione stramba. Sì, mi imbarazzo con poco, che devo fare…

“Mike, possiamo parlare un secondo?” avevo chiesto, dopo una pausa di silenzio in cui mi ero resa conto di essere ancora abbracciata con Michael.

“Certo! Dimmi!” aveva risposto lasciandomi libera dalla sua presa.

“in privato…” ho aggiunto a bassa voce. “Scusa Luke, ti rubo un momento Michael...torniamo subito”

“Okay! No problem!”
Girandomi per uscire dalla camera di Mike, ero andata a sbattere contro qualcuno. Ovviamente era Calum.

“Oddio scusami!”

“Ciao Lotts! È un piacere sbatterti!... cioè venirti a sbattere… cioè ehm.. incontrarti!” aveva risposto, grattandosi un braccio, imbarazzato per la battuta mal riuscita.

“Sì Cal, a parole tue!” aveva detto Mike ridendo.
Anche io avevo sorriso divertita e un po’ imbarazzata, sistemandomi un ciuffo di capelli mossi dietro l’orecchio.

“Okay, ho capito cosa intendi, non ti preoccupare hahah! Parliamo un momento e torniamo” avevo detto a Calum appoggiando una mano sul petto di Michael.

“Può venire anche Cal” a questa esclamazione, ho guardato Mike con uno sguardo della serie “Ma che cazzz?!”

“Dai, Lotts, ti puoi fidare di lui. È il mio migliore amico…” aveva detto mettendomi una mano sulla spalla e guardandomi con quei suoi occhi bellissimi. AAAAAAHHHHHHH ma perchèèèèèè?!

“fffffhhh… okay, vada per Cal” ho accordato, sbuffando. Mi faccio sempre convincere. Grrrrrrr.

Così siamo andati in cucina a parlare: io mi sono seduta su una sedia appoggiando la schiena all’indietro con le braccia incrociate; Mike è saltato col sedere sul tavolo e Cal ha cominciato a frugare nel frigo.

“Allora?! Spiegami questa storia di Luke! “ ho chiesto al limite della sopportazione.

“Bhe… Abbiamo “socializzato” con lui alla festa di James, l’altra sera” ha cominciato Mike.

“Ce l’ha presentato Matt prima di andare via con Alex” ha continuato Cal, mentre masticava uno spicchio dell’arancia che aveva preso dal frigo.

Ma guarda te Alex! Mi aveva detto che non sarebbe andata alla festa, per studiare algebra… hmmhmm già.

“Ok…e?”

“E niente… all’inizio non ci volevamo neanche parlare, poi però Matt ha introdotto l’argomento musica e… abbiamo molti gusti in comune…” ha continuato Mike. “quindi abbiamo passato la serata a discutere di musica: band, chitarristi, canzoni… Siamo stati bene”

“Poi Luke ci ha detto di avere un canale su YouTube dove a volte posta video in cui fa cover acustiche di canzoni famose e… bhe…ci ha chiesto se volevamo partecipare anche noi” ha detto Cal andando a buttare la buccia dell’arancia nel secchio. Mangia con una velocità allucinante quel tipo. “E abbiamo accettato”

“Uoooooo!” ho detto. “Quindi Luke non è così male come pensavate”

“No, per niente! Anzi, è un grande!” ha esclamato Mike. La stupidità dei maschi ormai non mi sorprende più. “Dovresti conoscerlo…Potreste diventare grandi amici!”

“Ma se io a mala pena conosco Cal!” ho esclamato.

“Bhe, questa è l’occasione perfetta per conoscere tutti! Andiamo!” ha detto Mikey saltando giù dal tavolo. Poi ha fatto gesto a Cal di seguirci e mi ha preso per mano, trascinandomi in camera sua. Ma perché non esiste qualcuno di normale in questo posto?!

Entrati in camera, c’era Luke che suonava una canzone alla chitarra, canticchiandola sottovoce. Cal l’ha riconosciuta subito: era Snow (hey oh) dei Red Hot Chili Peppers. Il riff di chitarra mi piace un sacco, nonché il resto della canzone, quindi mi sono messa ad ascoltarli volentieri mentre provavano a suonarla e cantarla tutti insieme. Quando hanno deciso di tentare di filmarsi con la videocamera di Michael, mi è suonato il cellulare. Sempre il solito tempismo del cavolo. Mi sono alzata dal letto di Mike, dove mi ero sdraiata, e sono corsa fuori per rispondere.

“Pronto?”
“Charlotte che fine hai fatto?!”
“…Mamma?!”
“Charlotte sono le 19.30! Sei fuori e non hai avvertito nessuno!”
“Oddio non pensavo fosse già così tardi! Scusami!”
“Va bene va bene ma adesso torna a casa!”
“Okay, ora saluto e arrivo.”

Il tempo era volato, non me ne ero proprio resa conto… alla fine stavo bene con quei 3 tipi e non mi sarebbe dispiaciuto rimanere più a lungo, ma davvero non potevo. Mentre rimettevo il cellulare nella mia borsa a tracolla di pelle marrone, ho sentito una voce dal fondo del corridoio.

“Ciao Lotts” era la mamma di Mike, appena tornata dal lavoro, che si stava affacciando dalla cucina.
“Oh, ciao Karen!”
“Non sapevo ci fossi venuta a trovare oggi! Come stai cara?” ha detto raggiungendomi ed abbracciandomi.
“Eh, lo so, c’è stata una riunione di emergenza hahaha… comunque tutto bene”
“La mamma? Le ho mandato un messaggio ieri, ma non ha risposto…”
“Oh… mamma sta bene… è un po’ impegnata a lavoro questi giorni, le dirò di chiamarti!”
“Sisi non ti preoccupare cara! Non c’è fretta… Resti per cena?”
“Vorrei tanto, ma i miei mi reclamano a casa… comunque grazie dell’invito” adoro Karen, è una delle persone migliori che conosca.
“E di che! Lo sai che questa è come casa tua! Ma… Mikey è qui dentro?” ha detto indicando la porta chiusa della camera del figlio e in quel momento Mike è sbucato fuori insieme a Cal e Luke.

“Oh! Mamma! Sei tornata!”

“Eh già… talvolta capita! Ciao Calum, bel cappello!” Cal indossava un cappello di lana. D’estate. Vabbè.

“Grazie Karen!” ha risposto il ragazzo sorridendo, senza cogliere il sarcasmo di quell’esclamazione.

“…tu sei nuovo? Piacere sono Karen, la mamma di questo gentiluomo che non sa neanche fare le presentazioni” ha detto a Luke, scompigliando i capelli di Michael.

“Molto piacere signora, sono Luke Hemmings” le ha detto stringendole la mano e sfoderando un sorriso bellissimo. Intanto Mike si stava rimettendo apposto il ciuffo.

“Bene Luke, resti per cena? A Cal non lo chiedo neanche”

“hahahahah! Sono un figlio adottivo ormai!” ha detto Calum abbracciando Karen. Che carini che erano :3

“Luke, non accettiamo un no, quindi resti. Bene!” ha esclamato Mike.

“hahaha ok va bene allora… grazie mille!”

“Ok ragazzi! Pizza?” ha proposto Karen.

“OH SI!” hanno risposto tutti e tre. Così mamma Clifford è andata a chiamare la pizzeria per ordinare la cena a domicilio.

“Lottssssssss!” ha gridato Mike abbracciandomi (di nuovo…strambo),si vedeva che era strafelice. “Rimani anche tu?”

“No, mi dispiace, devo scappare a casa! I miei si staranno preoccupando…”

“Ma come? NO! Non puoi lasciarci così! Oh Lotts, non andare!” ha esclamato Cal con voce drammatica, come se stesse parlando con Leonardo Di Caprio prima che morisse congelato in Titanic, per poi aggiungersi al nostro abbraccio. Io ho cominciato a ridere insieme a Mike, ma la situazione si è fatta ancora più assurda quando Cal ha fatto segno a Luke di unirsi a noi… et voilà :4 idioti che si stringono in un “abbraccio di gruppo” in mezzo al corridoio ridendo senza un motivo preciso. Mi stavano davvero spiaccicando e per questo mi sentivo un po’ soffocare e un po’ avvampare (sia per il caldo che per l’imbarazzo…sono una ragazza timida io!), ma allo stesso tempo ero contenta, perché per la prima volta mi sentivo di aver trovato dei ragazzi con cui stavo bene e non mi giudicavano perchè il mio aspetto non era al pari delle modelle di Abercrombie e questo era un fattore davvero raro! Quando si sono staccati dall’ abbraccio, ho raccolto la mia borsa da terra e mi sono avviata verso l’uscita.

“Vabbè ragazzi, io vado! Ci sentiamo domani Mikey”

“Yesss! Ti chiamo domattina… sul tardi, ovviamente” io e Michael nel weekend non ci svegliamo mai prima delle 11 minimo, in particolare il sabato.

“Ovvio!” ho esclamato sorridendo.

“Ciao Charlotte!” hanno detto Cal e Luke ed io li ho salutati con la mano mentre aprivo la porta di casa Clifford.

Mi sono fiondata per la strada il più velocemente possibile. È tutta la giornata che corro, ora che ci penso! Non è per niente da me hahah. Entrata nel mio appartamento, ho lasciato la borsa sul divano e mi sono diretta in cucina.

“Ciao mami!” le ho detto schioccandole un bacio sulla guancia.
“Lottie! Ben tornata! Era ora…”
“eheheh lo so scusami… papà?”
“è nello studio. Già che ci sei, vallo a chiamare che la cena è pronta!”

Detto ciò ho salutato papà e ci siamo messi a tavola. Dopo cena ho fatto una doccia e, mentre avevo ancora i capelli bagnati, ho acceso il mio pc e mi sono seduta sul letto. Ho controllato Facebook e mentre parlavo con Alex, Sarah e Michelle nella nostra chat di gruppo, mi è arrivata una notifica: Luke Hemmings ti ha inviato una richiesta di amicizia. Non so perché, ma alla vista di ciò sono arrossita, che novità… Insomma mi faceva piacere… così ho accettato la richiesta. Dopo questo avvenimento inaspettato, mi sono andata ad asciugare i capelli e, come al solito, non ho rinunciato a mettere la musica a tutto volume sulla radio in bagno per ballare e cantare in playback davanti allo specchio (sono una persona molto seria e matura, lo so hahah) ed  infine eccomi qua a raccontare a voi tutti (che mi state facendo tipo da “diario segreto”) le tante novità di questo periodo… Spero di avere il tempo di aggiornarvi domani!

A presto,
Lotts :)
 

 

**ALOHA! Ecco finalmente completata la prima pagina del  "diario" di Lotts! Nei prossimi capitoli la storia si farà più interessante, promesso haha :) Fatemi sapere che ne pensate, mi fa molto piacere! A presto <3

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Capitolo 4
*** Try Hard. ***


Salve a tutti! Oggi è giovedì…è passata quasi una settimana dall’ultima volta che vi ho aggiornato! Wow! Non vi preoccupate, ho permesso che questo accadesse solo perché non è successo nulla di particolarmente significativo, fino ad oggi… Partiamo dal fatto che domani sarà l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze estive (Allelujaaaa!) e si stanno ultimando i preparativi della festa di fine anno (questa volta hanno deciso di organizzarla nel cortile sul retro, vicino alla palestra, allestendo all’ aperto luci da discoteca, lucine sugli alberi, lanterne, tavolini e cose varie… insomma, finalmente qualcosa di diverso dal solito!), quindi sono tutti agitati ed emozionati per l’evento e così anche le mie amiche.

“Oddio! Domani è il grande giorno ragazze!” ha esclamato Ellie all’improvviso mentre stavamo a pranzo.
La mia reazione è stata continuare a masticare, mentre Alex ha sgranato gli occhi e ha urlato:

“ E’ VEROOOOO! VI RENDETO CONTO?!?”

“Ma perché vi agitate tanto?” ha chiesto Sarah, mentre girava la sua insalata con la forchetta.

“NON SONO PRONTA! Ho pensato troppo alla scuola di questo periodo, che non ho avuto tempo per prepararmi per questa festa!” ha esclamato Ellie. Sembrava seriamente preoccupata.

“Ellie, stai tranquilla! Andrà tutto bene, vedrai. Tanto in questo tipo di serate alla fine non succede mai un cavolo, quindi rilassati” le ho detto poggiando una mano sul suo braccio.

“No Lotts! Tu non ti rendi conto! Non abbiamo un vestito! …E poi quest’anno è diverso! Vado insieme a Matt!!! Insomma, deve essere tutto perfetto!” ha esclamato Alex sempre più agitata.

“Oddio ha ragioneeeee! IL VESTITO! Come ho potuto scordarlo, meno male che….” Ha riattaccato Ellie e io, sbuffando, mi sono alzata.

“VADO A PRENDERMI L’ACQUA!” tutto pur di scappare da quella conversazione. Mentre camminavo verso il bancone della mensa, mi sono girata verso il tavolo dove generalmente si siedono Mike e Cal con i loro amici ai quali si è aggiunto recentemente anche Luke: c’erano tutti tranne lui, il biondino. Strano…in fondo era il penultimo giorno di scuola… Presa l’acqua, tornando al mio tavolo, mi sono girata di nuovo verso di loro e ho notato che Mike mi stava guardando, così l’ho salutato con la mano sorridendogli e lui ha risposto facendo il solito gesto del Rock ‘n Roll ed una linguaccia. Mi è scappata una risata: è davvero buffo quando fa quella faccia. Poi mi ha fatto segno di guardare il cellulare e gli ho risposto “ok” alzando il pollice, mentre mi sedevo al tavolo.

“Allora siamo d’accordo. Oggi dopo scuola ci vediamo ed andiamo in centro a cercare i vestiti per la festa! Perfetto!” stava dicendo Ellie, mentre io ho aperto WhatsApp per vedere il messaggio che mi aveva mandato Mike.


“Mikey:
Torniamo a casa insieme oggi? Ti va di venire da me?”
 
                                                                                                                                               “Okay, perfetto :)”
“Mikey:
Bene (: “
 

“LOOOOTTS!! CI SEI?!” la voce squillante di Alex mi ha riportata alla realtà.

“Si, dimmi!”

“Dicevo, tu ci sei oggi? Vieni con noi? Sei così distratta questi giorni…”

“Lo so, scusate...”

“…Quindi?”

“Ah, giusto… in verità ho un impegno! Se ce la faccio vi raggiungo dopo, tanto dovrei avere qualcosa da mettere per domani”

La giornata è continuata normalmente. All’uscita di scuola ho salutato le mie amiche, che si sono dirette a fare shopping, e mi sono appoggiata al solito muro: oggi avevo dimenticato il libro a casa, quindi mi sono limitata a sentire la musica. Nei momenti di solitudine la colonna sonora perfetta è sempre Ed Sheeran, che ci posso fare… la canzone che stavo ascoltando in quel momento era Kiss Me; nel momento del ritornello, ho chiuso gli occhi e appoggiato la testa all’indietro sulla parete.

“So, kiss me like you wanna be loved,
You wanna be loved,
You wanna be loved,
This feels like I’ve fallen in love,
Fallen in love,
Fallen in love”
 
“Ehilà” ha detto qualcuno vicinissimo al mio orecchio e non era Ed Sheeran; così sono saltata levandomi le cuffiette. Ovviamente era Mike e stava ridendo.

“hahahah! Ciao Lotts!”

“MIKEEEEEEE!!” ho esclamato dandoli una botta sul petto.

“Eri in coma e ti ho svegliata! Dovresti ringraziarmi… Dai andiamo!” ha detto sorridendomi e mettendo il braccio destro intorno alle mie spalle. Io avevo alzato gli occhi al cielo, ma stavo sorridendo comunque: come ci si fa ad arrabbiare con questo ragazzo?! Così ci siamo avviati verso casa Clifford parlando del più e del meno.

“ma…Cal?” ho chiesto ad un certo punto, notando la sua assenza.

“ci raggiunge verso le 17.30… Doveva passare a casa”

“Capito…hmmm…e invece Luke? Oggi non l’ho visto a scuola…”

“Già, non è venuto, non so perché… però gli ho mandato un messaggio e ha detto che ci raggiunge anche lui più tardi a casa”

“Okay, perfetto...”

“hmm hmm” mi sono girata di nuovo verso di lui e mi stava guardando con una faccia maliziosa.

“Che c’è?” ho detto, divertita per il suo sguardo buffo.

“Niente niente….” ha risposto girando il viso e continuando a camminare. Vaaabbè.

Intanto eravamo arrivati alla villetta. Mike ha aperto la porta e ci siamo diretti in camera sua; Karen non c’era, come al solito. Io ho poggiato lo zaino a terra e mi sono seduta sul letto di Michael, mentre lui ha preso dei vestiti puliti ed è andato in bagno a cambiarsi. Tutti detestano l’uniforme di scuola perché è orribile e d’estate ci si muore di caldo per colpa di quella giacca del cavolo, quindi non appena abbiamo  l’occasione, ci cambiamo subito. Non stando a casa mia, l’unica cosa che ho potuto fare è stata levarmi la giacca, tirarmi su le maniche della camicia, slacciarmi qualche bottone, sdraiarmi sul letto e sventolarmi con la mano. In quel momento ero veramente in coma. Mentre cercavo di far ritornare il mio corpo ad una temperatura umana, Mike è entrato in camera: indossava i suoi soliti Jeans stretti neri strappati sul ginocchio destro ed una maglietta dei Led Zeppelin senza maniche, sempre nera; quella maglietta aveva i “buchi” per le braccia talmente larghi che gli si vedevano i pettorali. Ok. Tutto apposto. Mentre lui metteva la divisa nell’armadio, mi sono tirata su di scatto e ho cercato di ricompormi un minimo… La vista di Mike con quella maglietta mi aveva scombussolata… è stato strano ed inaspettato.

“Lotts, stai bene? Sei tutta rossa…”

“Eh, cosa? Ah.. sisi tutto bene, ho solo caldo…tanto caldo” e poi c’è Lotts, campionessa regionale di “Arrampicata sugli Specchi”!

“Già, si muore! Andiamo in salotto, c’è l’aria condizionata”
Così ci siamo buttati sul divano con l’aria fresca sparata. Tutta vita! Hahah Abbiamo acceso la tv e ci siamo messi a prendere in giro i programmi idioti che c’erano in onda, fin quando non è iniziato How I Met Your Mother. Allla fine della puntata sono andata in camera per prendere il cellulare ed avvisare mamma che non mi avevano rapito ma stavo solo da Mike. Mentre rimettevo il telefono apposto è suonato il campanello e poco dopo Michael è entrato in stanza con Calum.

“Hey Lotts!” ha detto venendomi ad abbracciare. È sempre così coccoloso quel ragazzo :3

“Ciao Cal! Tutto bene?”

“Yes! Tutto apposto… dovevo solo sbrigare una faccenda con mio padre”

“Okay, capito” :)

“Già…Sentite, ma… Luke?” ha chiesto Calum.

“Eh bho! Dovrebbe essere qua a momenti…” ha risposto Mike e neanche a farlo apposta, un istante dopo è suonato di nuovo il campanello. I due ragazzi sono andati ad aprire e qualche secondo dopo sono tornati con Luke.

“Oh, ciao Lotts!” appena mi sono girata verso di lui ho notato qualcosa di diverso. Si era fatto un piercing sul lato sinistro del labbro inferiore!

“Oh! Ciao Luke! Bel…bel piercing!” ho detto indicandomi il lato della bocca.

“Ehm, grazie! L’ho fatto fatto ieri pomeriggio”

“Piccoli punk crescono!” ha detto Mike facendo finta di asciugarsi una lacrima.
Così hanno cominciato a prendersi un po’ in giro a vicenda, poi Cal ha acceso lo stereo e si sono messi a ballare. Io sono scoppiata a ridere per le mosse che facevano hahah! Li ho dovuti filmare! Erano fantastici! Dopo essersi scatenati, si sono seduti: io e Cal stavamo per terra, Mike sulla sedia vicino al computer e Luke sul letto. Non avevamo ancora smesso di ridere! Sembravamo dei bambini di 5 anni! Ripreso un po’ il fiato, abbiamo cominciato a parlare della festa di domani, di tutta l’organizzazione e poi, non so come hanno introdotto l’argomento “ragazze”; io ero tipo “Ehilà! Sono una ragazza! IUU HUU! Non dovreste parlare di queste cose davanti a me!”.

“Secondo voi Jess ci sarà domani?” ha chiesto Luke, un po’ imbarazzato. Io non ho potuto mascherare un’espressione di disgusto al suono di quel nome.

“Penso di si…Perché?... Ti interessa?” ha risposto Mike, facendo una faccia maliziosa.

“No! Cioè… era tanto per sapere…Non è che mi piaccia o cosa…”

“Si ceeeeerto! Dicono tutti così, piccolo Lukey! A noi lo puoi confessare! Anche io penso sia una bella ragazza!” ha detto Michael. A quel punto l’odio che provavo per quella tizia era salito alle stelle.

“Dai Luke!” l’ha esortato Cal.

“Okok…le cose stanno così: mi piace e pure tanto. Sono leggermente fissato con lei… Calcolate che sta mattina l’ho vista andare in moto verso il centro, così Matt mi ha convinto a saltare scuola per seguirla in giro e cercare di parlarci!”

“Ecco perché non c’eri…” ho detto io a bassa voce, un po’ delusa da quello che ci stava raccontando…insomma, non mi aspettavo per niente che gli piacesse Jess e ci sono rimasta male.

“Già! E quindi io e Matt l’abbiamo seguita e quando si è fermata in un locale, ho deciso di fare la mia mossa: sono andato là e l’ho salutata!”

“WOOOOOW” hanno esclamato Mike e Cal.

“Lei mi fa ‘ci conosciamo? mi pare di averti visto in giro ‘ e io a quel punto ho sparato una cazzata enorme! Non so neanche perché! Le ho detto ‘nono, ti ho vista adesso e mi hai rubato il cuore! Piacere, sono Luke, ho 20 anni!’. Un idiota!” ha detto Luke dandosi una manata sulla fronte. “Lei ha cominciato a ridere, si è alzata dallo sgabello  dove era seduta e mi ha detto ‘ah, aspetta! Tu sei il tipo che mi segue per strada! Ecco dove ti avevo visto! Ci vediamo in giro’ e se n’è andata. Sono morto dentro.”

Mike non è più riuscito a contenersi ed è scoppiato in una sonora risata.
“hahahahaha! Awwww!  Povero Luke!” ha detto facendo una faccina triste.

“comunque hai avuto un coraggio notevole! Complimenti Sir.” ha aggiunto Cal stringendogli la mano.

“Grazie…ma mi sento abbattuto. Non tanto per la rispostaccia, ma più che altro perché mi sono resto conto di aver fatto tutti questi sforzi per una ragazza che è davvero irraggiungibile” ha detto Luke.

“Ci si potrebbe scrivere quasi una canzone su questa storia…” ho detto io con ironia. “Della serie: Lei è una trasgressiva e non sa chi sono ma io continuo a forzarmi per averla” ho canticchiato sempre scherzando.

I’m trying too hard again!” ha esclamato Luke.

She's dropping out of school 'cause she don't need the grades” ho continuato a canticchiare io.

the colors is her hair get brighter every day” ha aggiunto Mike.

“forse è meglio Don’t seem to fade !” ha detto Cal, facendo un accordo con la chitarra di Michael.

“I get dressed up when I go out, but she gets dressed down… ovviamente!” ho detto io ridendo.

She's 17 I've told her I'm 20! Che idiota..” ha cantato Luke coprendosi la faccia con le mani.

“ I couldn't take her out 'cause Mum's got no money!” ha aggiunto Mike, prendendolo in giro.

It's stuff like this that makes me wish that I could change somehow…” ha continuato Luke.

 “Sitting here at home…” ho detto io.

“IT’S OBVIOUS THAT SHE’S SO OOUT REACH! AND I’M FINDING IT HARD ‘CAUSE SHE MAKES ME FEEL” ha esclamato Luke saltando in piedi sul letto.

“LIKE I TRY, LIKE I TRY, LIKE IM TRYING TO HARD!” abbiamo cantato tutti.

“Wooooow! Ma lo sapete che è figa?!” ho detto io entusiasta.

“Dai continuiamo!” ha gridato Cal poggiando la chitarra classica e attaccando l’elettrica all’amplificatore.

Abbiamo buttato giù la seconda strofa, così, dicendo le prime cose che ci venivano in mente su Luke e Jess… è venuta una cosa tipo:

 “She's got a rose tattoo but she keeps it “covered” (seh, certo…)
I play guitar but she's into drummers (purtroppo per il caro Ashton)
She's seen my face around but she doesn't even know my name.
I pierced my lip so she thinks I'm cool, (questa l’ha detta Mike prendendo in giro Luke hahah)
I ripped my jeans and dropped out of school,
I followed her 'round the town but she thinks that I'm a weirdo now (ehhhh già)”

E così via… Eh già, avevamo creato la nostra prima canzone! Mike aveva proposto di chiamarla Luke Is A Weirdo , ma alla fine abbiamo optato per Try Hard, tanto per non farlo sentire ancora più in imbarazzo.
Mentre Cal ripassava sulla chitarra gli accordi che aveva trovato per la musica e Mike scriveva il testo su un foglio, mi è squillato il cellulare. Mi pare giusto. Ovviamente era mamma che mi reclamava a casa, nulla di nuovo… Così ho raccolto lo zaino, ho salutato al volo i ragazzi indaffarati e sono uscita in strada. Arrivata a casa, ho cenato, indossato il pigiama e mi sono sdraiata sul divano a guardare un po’ la tv con i miei: stavano trasmettendo Forrest Gump , il film preferito di Michael...così, inevitabilmente, ho cominciato a pensare a lui… Oggi Mike mi aveva fatto un effetto assurdo! Tutta colpa di quella maglietta… non mi era mai successo nulla di simile in una vita intera che siamo amici…
Dato che ormai non stavo seguendo il film già da un po’, ho salutato i miei e mi sono messa a letto. Eccoci qua! Domani sarà una giornata piena! Vi racconterò tutto, promesso :)
A presto,
Lotts (:
 
 
**  Hello! La seconda pagina di “diario” è stata completata, Try Hard è stata composta, Luke si è fatto il piercing e così continua la storia dei (non ancora) 5SOS! Hahah Domani la festa di fine anno… cosa succederà? Fatemi sapere che ne pensate, mi fa davvero piacere. A presto <3

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Capitolo 5
*** You got me disconnected. ***


Ehilà! LA SCUOLA E’ FINITAAAAAA! Oddioooo non ci credo, vi giuro! Oggi è stata una giornata fantastica, davvero indimenticabile… Ora vi racconto. Questa mattina mi sono finalmente potuta vestire come volevo, dato che l’ultimo giorno ci permettono di non indossare la divisa, e perciò ero molto felice; pensate che mi sono addirittura svegliata mezz’ora prima del solito e non mi sentivo stanca! Evento straordinario hahah. Così, mi sono alzata dal letto, ho acceso la radio e il cellulare; poi ho aperto l’armadio e ho cominciato a scegliere i vestiti. Dopo un po’ di abbinamenti vari, ho optato per dei pantaloni lunghi neri (sì, lo so che è estate, ma anche se ci danno il permesso di non mettere la divisa è comunque vietato indossare pantaloncini/canottiere -.-), una delle mie magliette preferite dei Pink Floyd con il simbolo di Dark Side of The Moon e le mie adorate Vans off the wall nere (che ci devo fare, il nero domina nel mio abbigliamento…). Indossato il tutto, sono scesa a fare colazione: papà dormiva ancora (che novità), mentre mamma si stava preparando il The ed in quel momento è successo l’impensabile.

“Bonjour mama belle!” ho esclamato nel mio francese maccheronico.

“Buongiorno Lottie! Ultimo giorno, eh?”

“Yeah! Finalmente!”

“Eh brava… ti vedo felice ed attiva di prima mattina! Oggi dev’essere una giornata speciale…” ha detto mamma prendendomi in giro.

“hahah! Già, lo spero… sta sera ci sarà anche la festa di fine anno…” ho risposto, versandomi il latte nella tazza, che intanto avevo preso dalla credenza.

“uhh! È vero!” ha esclamato mamma, mentre sorseggiava il the. “Alla fine sei andata a comprare il vestito ieri pomeriggio?”

“eh, no… diciamo che sono stata occupata con Mike…”

“…in che senso?” ha detto mamma con tono serio e sospettoso, smettendo di bere.

“Odddio mammaaaaa! Nel senso che sono stata a casa sua a passare il pomeriggio, come ho sempre fatto!” ho detto esasperata. Insomma, ok se passassi un sacco di tempo da sola con un ragazzo che non conoscesse, ma stiamo parlando di Mikey! Perché si preoccupa tanto?!

“Okay okay, scusa… è che ormai state crescendo, non siete più i due bambini dormiglioni che guardavano Spongebob alla tv…”

“Riguardo questo avrei dei dubbi…” ho detto a bassa voce, mescolando i cereali nel latte.

“insomma, siete adolescenti… Michael ha 18 anni e tu poco meno…i vostri interessi stanno cambiando e… tu non mi racconti mai niente riguardo a ragazzi e cose varie, quindi…bhe, vorrei solo che non faceste stupidaggini, che stesse attenti…”

“MAMMA! Oddio! Io e Mike siamo sempre gli stessi migliori amici di una volta! Non stiamo insieme, nè facciamo cose strane! Ti prego non prendiamo questo discorso a tavola, potrei vomitare i cereali…”

“VA BENE VA BENE! Ho capito, calma! Però ti prego, nel caso tu abbia dei dubbi o delle domande su qualcosa, io ci sono! Non chiedere alle tue amiche, che forse ne sanno anche meno di te, e –“

“MAMMAAAA!”

“ok va bene basta, finito.”

“Grazie al cielo! vado a lavarmi i denti…” ho detto alzandomi da tavola. Non odiate anche voi i genitori quando fanno così?! Pretendono di affrontare QUEL DISCORSO nei momenti meno opportuni possibili. È da quando Mike ha compiuto 18 anni che mamma non sta più tranquilla quando stiamo da soli io e lui…e io mi chiedo, ma che cazzo pensa sia cambiato rispetto all’anno scorso?!  Bho, nessuno lo sa. Siamo migliori amici da una vita e se è sempre stato così, ci sarà un motivo… insomma, io non credo di piacergli in quel senso… non so, io lo trovo un bel ragazzo, ma non ho mai pensato a noi due in maniera diversa… In ogni caso, intanto ero arrivata in bagno e così mi sono lavata e finita di preparare: ho lasciato i capelli sciolti, ho messo il profumo e ho disegnato una semplice linea con l’eyeliner nero sugli occhi. Fatto ciò, ho preso lo zaino da terra, ho salutato mamma e papà, che intanto si era alzato, e sono uscita. Stavo camminando verso scuola, quando ho sentito qualcuno che mi chiamava: mi sono girata e ho visto Luke che correva verso di me salutandomi con la mano.

“Hey Luke!” ho esclamato, sorridendo, mentre mi raggiungeva.

“Ciao Lotts!”

“Tutto apposto? Sei ancora giù di morale per Jess?”

“Ah, sisi va molto meglio… insomma, se ci ripenso, fa ancora un po’ male, però vabbè per lo meno mi ha aperto gli occhi! E poi ci ha permesso di scrivere la nostra prima canzone!” ha detto Luke, mentre camminavamo.

“hahahha! Hai ragione! Guardiamo il “bicchiere mezzo pieno” della situazione!”

“hahah già, è la cosa migliore che possiamo fare…”

Parlando parlando, siamo arrivati al cancello di scuola ed io avevo già intravisto le mie amiche poggiate ad un albero vicino all’ingresso. Nessuna traccia di Mike e Cal.

“Io devo andare! Vieni alla festa sta sera, vero?”

“Yes!”

“Perfetto, allora a dopo” ha detto Luke. Poi si è avvicinato e mi ha dato un bacio sulla guancia. Io sono rimasta stupita e, ovviamente, sono arrossita (ma perchèèèèè?!); Luke ha fatto una piccola risata, mostrando il suo sorriso perfetto, i suoi denti perfetti, la sua perfezione in generale. Appena i miei occhi hanno incontrato i suoi, di un azzurro mozzafiato, la timidezza mi ha fatto abbassare velocemente lo sguardo. Mi stavo impanicando, cazzo. Calma.

“O-okay..bene! A dopo!” ho detto, mentre si allontanava. Un’idiota. Sono un’idiota.

Dopo questa figura di schifo, mi sono diretta dalle mie amiche, che ovviamente, mi avevano osservata sin da quando ero arrivata là con Luke.

“Oh mio dio Lotts! Da quando in qua conosci Luke Hemmings?!” mi ha chiesto Sarah in agitazione.

“Più o meno da quando è diventato amico con Mike e Cal…”

“Ti piace, eh?” ha aggiunto Alex, facendo un’espressione maliziosa, tipo quella che fa Mikey a volte.

“Che?!”

“dai che ti piaceeeee! Ti piace ti piace ti piace!” ha cominciato a dire Ellie.

“Ohhhh! shhhh! Che vi urlateee?! E comunque state fuori! Lo conosco a malapena!”

“E allora perché sei tutta rossaaa?!” ha continuato Ellie, tutta felice.

“Oddioooooo! Qualcuno mi salvi!” ho esclamato ed in quel momento è suonata la campanella. Grazie Dio delle Campanelle!  “Toh guardaaaa! Ma come mi dispiace! Hhaha ! Andiamo dai…” così ci siamo avviate in classe.

La giornata è continuata normalmente, a parte per il conto alla rovescia prima dell’ultima campanella che fa molto Highschool Musical, “what time is iiiit? Summer time!” e cose simili hahah. Poi all’uscita c’è stato il delirio: quelli dell’ultimo anno hanno organizzato un’imboscata a tutti i più piccoli (noi compresi) lanciando gavettoni e secchiate d’acqua! Io e le ragazze stavamo parlando camminando verso l’uscita, quando abbiamo sentito delle urla da fuori; così siamo corse per andare a vedere cosa stesse succedendo e... Acqua-party! Ragazzi e ragazze che gridavano e ridevano, bagnati fradici dalla testa ai piedi! in un istante Sarah è corsa a nascondersi dietro un albero, Alex è stata “rapita” da Matt che l’ha trascinata nella zona “secchiate d’acqua”, mentre io ed Ellie siamo rimaste insieme a ridere come delle pazze per le urla che faceva Alex ad ogni schizzo che le arrivava! Hahahah era fantastica! Ma la nostra pausa dai gavettoni è durata ben poco, perché qualche istante dopo due ragazzi ci hanno svuotato addosso una bottiglia d’acqua testa! Erano Mike e Cal, ovviamente! Ellie, tirando fuori il suo spirito vendicativo, ha preso dalla borsa la sua bottiglietta del pranzo e ha cominciato a rincorrere Calum per il cortile.

“Looootts abbracciamiiiii! Ti voglio tanto bene!” ha detto Mike, completamente zuppo dalla testa ai piedi, mentre si avvicinava verso di me.

“Noooo! Non ci provare neanche! Stai lontano, stai lontanoo!” ho esclamato io, indietreggiando.

“Addossoooooo!” ha gridato lui, correndomi incontro ed abbracciandomi. Io ho cercato di liberarmi più volte dalla sua presa, ma Mike mi teneva stretta e, ovviamente, mi ha trascinato nella zona “secchiate d’acqua” dove stavano anche Alex e Matt.

“AHHHHHHH! PORCO CANEEEE! E’ GELIDAAAAAA!” ho urlato, mentre Michael rideva sempre di più.

“VAFFANCULO MIKEEEEE!!” ho gridato, cominciando a ridere anche io. A quel punto una secchiata ci ha presi proprio in pieno e la sua presa che mi teneva ferma si è trasformata in un abbraccio ancora più stretto; quando ho riaperto gli occhi, eravamo ancora abbracciati, ho tirato su la testa dalla sua spalla ed i nostri sguardi si sono incontrati: eravamo vicinissimi, vedevo i suoi occhi verdi a pochi centimetri dai miei e sentivo il suo respiro sul viso. Aveva dei ciuffi di capelli bagnati che gli cadevano sul viso gocciolanti e stava sorridendo. Tutto il resto era svanito. Il mio cervello non rispondeva più. BLACKOUT. Sentivo le sue braccia che mi avvicinavano a lui sempre di più, sempre di più, sempre di più. Oddio, oddio, oddio… E poi… SPLASHHH! Un’altra secchiata improvvisa ci ha fatto staccare dall’abbraccio.

“LUKEEEEE! TI UCCIDO!” ha urlato Mike, cominciando a rincorrere il biondino colpevole del misfatto.

Penso di essere rimasta per svariati minuti immobile in mezzo alla folla, fissando il vuoto. Cos’era appena successo? La mia mente non capiva più nulla, c’era stato un sovraccarico di forti emozioni in un breve lasso di tempo: prima Luke, poi Mike. Non ero preparata a tutto questo! Già sta mattina mamma mi aveva scombussolato le idee, pensate in quel momento in che condizioni stavo!
Quando mi sono svegliata dallo stato di “trance”, ho realizzato di trovarmi precisamente davanti ad Alex e Matt che si baciavano appassionatamente, quindi mi sono allontanata velocemente. Uscita dalla mischia di adolescenti bagnati, ho raggiunto Sarah dietro all’albero dove si era rifugiata.

“Oddio Lotts! Sei fradiciaaaa! Hahaha” ha detto lei, sorridendo.

“hmmm” ho risposto pensierosa.

“ehmm… tutto bene?”

“Sisi… ma piuttosto tu, che ci fai ancora qua dietro?” ho detto, per distrarla dalla mia faccia confusissima.

“hahaha! Mah niente, stavo aspettando che finissero i gavettoni… qui non arrivano gli schizzi, è fantastico! E poi mi sono messa ad osservare Ellie e Cal… è da un sacco di tempo che stanno parlando laggiù da soli” ha detto Sarah indicando i due seduti sul prato, vicino al cancello.

Ellie e Cal?!?!? In quel momento non avrei retto un’altra novità del genere, quindi invece di chiedere ulteriori informazioni, mi sono limitata a rispondere con un noioso “oh…ok”.
Poco dopo è sbucata fuori Alex, tenendo Matt per mano, e in quel momento mi sono resa conto che era finito l’ “acqua-party”.

“Hey belle fanciulle! Noi andiamo!” ha detto Alex con un grande sorriso.

“Oi! Va bene!” ho risposto.

“ma… Ellie? ci vediamo dopo a casa sua per prepararci per la festa o no?” ha chiesto Alex.

“Bho, non so… penso di si! Non so dove sia! Prima era laggiù…” ho detto indicando il prato. “La sento dopo su WhatsApp e vi faccio sapere”.

“Ok, perfetto, a dopo!”

“A sta sera ragazze!” ha aggiunto Matt mentre andavano verso la sua moto.

“CIAOOOO!”.

Un istante dopo mi sono girata e ho visto Mike che stava venendo verso di noi.  Oddio no! Panico! Dopo quello che era successo poco prima, l’unica cosa che desideravo era evitarlo! Così ho preso Sarah per mano e l’ho trascinata verso il cancello.

“Mamma mia! È tardissimo! Sarah dobbiamo assolutamente andare a casa!”

“Ehiii! Ma che ti prende?!”

“Dai ti prego, sbrigati, poi ti spiego tutto” vedendo la mia faccia preoccupata, ha capito e ha accelerato il passo. Mentre tornavamo a casa le ho raccontato l’accaduto.
“Wow. Ecco perchè eri così pensierosa...E adesso? Cosa provi?” ha chiesto, quando ormai eravamo sotto il portone di casa sua.

“Non lo so. Questo è il punto. In quel momento esisteva solo Mike per me, ma non ho capito se lui ha provato lo stesso...magari mi sono immaginata tutto ed è stato qualcosa di speciale solo per me… e poi c’è pure Luuuuke! >.< AHHHH!”

“Senti Lotts, io purtroppo non ho visto la scena, ma da come la racconti, secondo me c’è stato qualcosa per tutti e due. Lo so che siete migliori amici da una vita e che è difficile per te pensare che possiate provare qualcosa di più l’uno per l’altra però... potrebbe essere! Eh poi Luke… bhe è un figo, c’è poco da fare. Farebbe venire i giramenti di testa a chiunque…però, insomma non lo conosci bene… quindi non so, aspetta un po’ e vedi… non complicarti troppo la vita, affronta un problema alla volta”

“Già… ci proverò. Grazie mille Sarah!” ho detto abbracciandola.

“hahah! E di che? Dai, vai, ci sentiamo dopo”

“Okay, a più tardi”

Così mi sono avviata verso casa, cercando di camminare al sole il più possibile per asciugarmi un minimo. Entrata in salotto, ho poggiato lo zaino per terra e sono andata in camera: ho acceso la musica, mi sono levata i vestiti bagnati e li ho messi ad asciugare in balcone, poi ho indossato maglietta e pantaloni da casa e mi solo lanciata sul letto con il cellulare in mano; ho cazzeggiato un po’ su FB e poi mi sono ricordata di dover scrivere ad Ellie.
                                                                                                                        “Hey Ellie! Che fine hai fatto oggi?”
 
“Ellie:
LOTTSSSSS! Sì, lo so, sono scomparsa! Scusatemi! Ma Calum si è offerto di accompagnarmi a casa in moto”
 
                                                                                                                      “UOOOO! Davvero?! Fantastico!”
 
“Ellie:
Siiii! È così dolce! Abbiamo parlato un sacco oggi…”
 
                                                                                                                 “Ho come l’impressione che ti piaccia haha!”
 
“Ellie:
Bhe, di sicuro lo trovo moooolto carino… poi vabbè si vedrà hahah”
 
                                                                                                                “Eh brava Ellie! Haha ne riparliamo a voce!
                                                                                                                 Senti un po’, per sta sera come rimaniamo?”
 
“Ellie:
Oh! È vero! Sisi tutto confermato! Venite da me per le 18.30
Così ci prepariamo. Saremo pronte per le 20 ed arriveremo  
Alla festa verso le 20.30… va bene?”
 
                                                                                                                   “Peeeerfetto! Allora a dopo!”
 
Ellie è così precisa ed organizzata, che nessuno riesce mai a scombussolarle la vita… Solo Cal ci è riuscito fino ad ora e questo me la dice luuuunga…
Conclusa la conversazione con Ellie, erano già le 17.30! mi dovevo sbrigare a cercare tutte le cose da portare da Michelle per prepararmi; per prima cosa ho deciso di scegliere cosa indossare, così mi sono infilata nell’ armadio a frugare tra i vestiti ed in quel momento lo schermo del mio cellulare si è illuminato. Un messaggio.

“Perché sei scappata via così?”


Cazzo.

 
 
** Salve! Ho deciso di dividere questa nuova pagina di diario in 2 capitoli, perché Lotts ha un sacco di cose da raccontare, sarebbe risultata un po’ troppo lunga e poi… un po’ di suspance ogni tanto bisogna pure mettercela! Hahah spero vi piaccia! Fatemi sapere che ne pensate dei personaggi, della storia, di quello che volete! Al prossimo capitolo (dove finalmente Lotts racconterà della festa hahah) <3

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Capitolo 6
*** When Love Takes Over... ***


Mi sono sdraiata di nuovo sul letto, continuando a fissare quelle parole. Cosa avrei dovuto rispondere? “Scusa ma ho deciso di evitarti momentaneamente perché sono confusa riguardo ai sentimenti che provo per te”?! Direi di no. Avrei creato un casino inutile. Ma rimane il fatto che quella è la verità! Uffaaaaa. Il problema è che non so cosa prova Mike! Se solo mi dicesse “Sì, anche io ho sentito qualcosa di speciale in quel momento”, tutto sarebbe più facile. Chiedo troppo? Mi sa di sì. Così ho deciso di sfoderare una scusa, per evitare di creare situazioni imbarazzanti in vista della festa.

                                                                                         “Hey Mikey, scusami!
                                                                                         Sarah mi ha chiesto di accompagnarla a casa di corsa  
                                                                                         Perché non si sentiva bene :(“
 
Ho esitato un momento prima di mandarlo, ma alla fine mi sono fatta coraggio. Qualche secondo dopo è arrivata la risposta.

“Mikey:
Capito. Spero stia meglio.
 Ci vediamo sta sera, vorrei parlare un po’.”
 
Oh mannaggia. Panico. Ho mollato il cellulare sul letto e ho cominciato a fare avanti e indietro per la stanza. Cosa mi voleva chiedere?! Ma percheeeeè? Cosa ho fatto di maleee?! Io volevo solo passare serenamente l’ultimo giorno di scuola e divertirmi alla festa. Ma no Lotts, tutto ciò non è ammissibile! Ogni cosa deve essere complicata! Su, dovresti averlo imparato ormai, nei tuoi 17 anni di vita! Già… però che palle! Così mi sono lanciata di nuovo sul mio amato letto e ho fissato per un po’ il soffitto, poi, fortunatamente, ho girato la testa verso il comodino e ho visto l’orario sul mio orologio/sveglia: erano le 18! Cazzo! Dovevo sbrigarmi! Sono balzata in piedi e ho ricominciato  a frugare nell’armadio. Ma perché vestirsi eleganti?! È solo la festa di fine anno, mica un matrimonio! >.< io non sono per niente esperta di vestiti, tacchi, trucchi particolari e cose varie… sono sempre stata piuttosto sportiva come tipo!
Mentre tiravo fuori tutte le cose che mi sembravano un minimo eleganti, ho sentito il rumore della porta di casa che si apriva.

“LOTTS! SIAMO TORNATI!” ha detto papà. Qualche istante dopo mamma è entrata in camera mia.

“Ciao amore!” ha esclamato dandomi un bacio sulla guancia.

“Ciao mami! Ho bisogno di te!”

“Dimmi tutto”

“Non so cosa mettermiiiiii! Ti giuro, mi sento come una di quelle ragazze cretine dei film che si preoccupano solo di come vestirsi!! Posso andare in pigiama?”

“hahah Lotts! Tranquilla! Ora troviamo qualcosa!”

“Ecco… diciamo che in un quarto d’ora devo essere sulla porta di casa per arrivare da Michelle alle 18.30…”

“Sempre tutto all’ultimo momento Charlotte!”
Dopo aver detto ciò, mamma ha cominciato a guardare le cose che avevo poggiato sul letto.

“Che ne pensi di questo nero?” ho proposto io, alzando un vestito.

“Ma no! Quello è a maniche lunghe! E poi ti vesti sempre di nero! Sta sera, se vuoi fare colpo, ti servono dei colori!”

“MAMMAAAA! Chi ti ha detto che voglio fare colpo?!” ho detto io ridendo. “e poi non è vero che mi vesto sempre di nero…”

“Uhhh! Questo sì che è carino! Vai, ho scelto io per te!” ha esclamato lei, passandomi un vestito blu senza spalline con una fantasia a perline colorate sul petto (come questo http://www.mitindo.it/wp-content/uploads/2013/07/911391_JJPCTJ8GNNDVES7OZ37AOYSXRNDXTE_vestiti-corti-primavera-estate-2013-bershak-blu_H002351_L.jpg ).

“Ah si! Me lo aveva regalato Ellie… ma non è un po’ corto e… appariscente?”

“Amore, davanti arriva poco sopra al ginocchio e dietro è più lungo! E poi se un vestito non è nero, non è per forza appariscente! Tranquilla!”

“Ma io mi vergogno...”

“Ecco, mettiti queste” ha detto mamma passandomi un paio di calze nere.

“va beeeene…” ho risposto prendendo e infilando il tutto dentro una borsa. Poi ho cercato le uniche scarpe con il “tacco” che ho (ovviamente nere eheheh),il pigiama (che consiste in una canottiera e dei pantaloncini da basket larghi), spazzolino da denti e cose varie (Ellie ci aveva proposto di rimanere anche a dormire da lei dopo la festa).

“Ah mami! Michelle ci ha invitate a dormire da lei sta notte…”

“e me lo dici adesso?” ha esclamato mamma un po’ scocciata.

“Scusa! L’ho dimenticato… posso andare?”

“Va bene… basta che mi mandi un messaggio quando arrivate a casa sua”

Così ho abbracciato forte mamma e l’ho ringraziata, ho preso il borsone con tutte le cose, ho salutato papà e mi sono avviata verso casa di Ellie a passo veloce. In 10 minuti ero arrivata.

“HEY LOTTIEEEE!” ha esclamato Michelle aprendo la porta. “Entra! Le altre stanno già in bagno a prepararsi!” ha aggiunto indicando le scale, dopo avermi abbracciato. Era così allegra! Wow! Secondo me è tutto merito di Cal…

Ellie vive in una villetta molto carina (simile a quella di Mike ma un po’ più grande) ed ha una camera enorme al piano di sopra, in cui ha anche un bagno tutto per se. Prooooprio come casa mia, hmm hmm ceeeerto… così mi sono avviata su per le scale e, entrata nella sua stanza, ho salutato Alex e Sarah che si stavano vestendo.

“Ciao Lotts!” ha esclamato Sarah, sporgendosi dal bagno.

“LOTTIEEEEE!” ha urlato Alex saltandomi addosso.

“hahahaha! Buona sera!” ho risposto.

“Sarah si sta facendo la doccia per prima, poi va Alex e poi tu… va bene?” ha detto Ellie sedendosi sul letto.

“Okay perfetto!” ho risposto, mettendomi vicino a lei.
Una mezz’ora dopo Sarah andava in giro per la stanza in accappatoio e Alex si stava lavando; intanto io e Ellie stavamo parlando di Calum, mentre lei si vestiva.

“e quindi?”

“niente… come ti ho già detto, abbiamo parlato di tante cose oggi! è così simpatico e spiritoso e spontaneo e..e.. è così carinoooo! E poi suona la chitarraaaa e il basso e canta benissimo e…”

“e insomma non ti piace per niente hahahah” ho detto prendendola un po’ in giro.

“hahaha! Mi piace un sacco, ma lo conosco da un giorno! Questo è il problema! non so se è davvero come sembra essere…” ha detto mentre cercava di chiudersi la zip del vestito. “…mi puoi aiutare?”

“Certo!” ho risposto tirandole su la zip. “mah comunque se fossi in te, non mi preoccuperei… io ho avuto varie occasioni di passare il tempo con lui e la tua descrizione di Cal gli calza a pennello, quindi tranquilla”

“LOOOOOTTS! TOCCA A TEEEE!” ha urlato (come al solito) Alex uscendo dal bagno.

“OK GRAZIEEEE!” ho risposto. “ne riparliamo dopo” ho detto infine ad Ellie, per poi andare in bagno.

Quando sono uscita dalla doccia erano ormai le 19.30 e loro erano praticamente pronte, stavano solo aspettando di avere il bagno libero per farsi i capelli e il trucco, così io mi sono andata a vestire.
Ho indossato le calze e l’abito blu (le scarpe le avrei messe prima di uscire) e ho deciso di lasciare asciugare i miei capelli mossi all’aria, approfittando del terrazzo di Ellie, del sole del tardo pomeriggio e del vento tiepido estivo. Quando sono rientrata in camera erano le 19.50 e le ragazze erano pronte: Alex indossava un vestitino rosso corto molto semplice (simile a questo  http://images.asos-media.com/inv/media/4/6/4/5/2205464/image2xl.jpg ), che calzava a pennello sul suo fisico perfetto; Sarah invece aveva scelto, nel suo stile, un vestito a fiori (tipo questo  http://www.abbigliamentodonnaonline.net/immagini/vestito-corto-estivo-bianco-promod.jpg ), che le metteva in risalto gli occhi verdi ; mentre Ellie era stupenda! Non l’ho mai vista così bella com’era sta sera! Era vestita tipo così http://i00.i.aliimg.com/wsphoto/v0/551232796_1/-font-b-Beautiful-b-font-font-b-Short-b-font-font-b-Strapless-b-font.jpg e, mamma mia, era davvero incantevole!

“Oddio ragazze! Siete meravigliose!” ho esclamato io.

“Grazie mille Lotts! Ma ora vieni con me al trucco!” ha risposto Ellie trascinandomi in bagno.

“Ehmm… ok ma non esagerare!” ho detto io un po’ preoccupata.

“che magari Michael la rapisce!” ha aggiunto Sarah dalla stanza.

“UOOOOOOOOO!” hanno esclamato tutte, per poi scoppiare a ridere.

“seh seh… finiscimi di truccare e poi andiamo che è tardi!” ho detto io, alzando gli occhi al cielo.

Poco dopo ero pronta anche io: Ellie mi aveva messo un po’ di ombretto blu e eyeliner nero sugli occhi e un rossetto rosa chiaro sulle labbra.

“Lotts! Stai benissimo!” ha esclamato Alex toccandomi il vestito.

“Grazie!” ho detto io, un po’ in imbarazzo. Loro erano davvero stupende…Io non ero nulla in confronto!

Ho indossato le maledettissime scarpe, ho preso la borsa e finalmente ci siamo avviate verso scuola. Il sole si abbassava sempre di più sull’orizzonte mentre camminavamo per le strade di Sydney; adoro questo momento della giornata, la luce è bellissima, il cielo è mozzafiato e la temperatura è perfetta. Parlando del più e del meno siamo arrivate davanti al cancello di scuola ed il mio cuore a ha cominciato a battere forte. Oddio eccoci! La festa che tutti sognavano dall’inizio dell’anno stava per cominciare ed io ero vestita eleganteeee! Aaaaaaaaahh! *NON CADERE. GUARDA DOVE VAI. NON CADERE. EQUILIBRIO.* era quello che continuavo a ripetermi mentre camminavo sottobraccio con Sarah, che indossava dei sandali bassi (SANDALI! Perché non ci ho pensato?! -.-),  Alex e Ellie invece andavano avanti con passo sicuro, pur indossando tacchi molto più alti dei miei, salutando gente a destra e a manca.
Raggiunto il cortile sul retro siamo rimaste estasiate, avevano attrezzato tutto benissimo: i tavolini, le sedie, le amache, i dondoli, i puff messi sul prato, le lucine su tutti gli alberi, le lanterne, le decorazioni tipo queste http://www.infoarredo.it/images/garden_party_diy_4.jpg , la zona ballo…. Poi con la luce del tramonto tutto risultava speciale!  Così abbiamo continuato a camminare verso la parte attrezzata per la festa mentre io guardavo in alto il cielo e gli alberi con faccia sognante. Quando ho abbassato di nuovo lo sguardo ho visto che Matt si stava baciando con Alex e che la maggior parte delle persone guardava verso di noi: stavano tutti morendo per Ellie! Oh mio dio! Hahah! I ragazzi non le levavano gli occhi di dosso, ma lei faceva finta di niente.

“Andiamo a sederci su quel dondolo?” ha detto Michelle tutta sorridente, facendo cenno con la testa per indicare il posto da lei scelto, mentre teneva in mano 3 bicchieri di punch alla frutta.

“Sì, va bene” ha acconsentito Sarah, che mi teneva sempre sottobraccio.

Così ci siamo sedute e abbiamo cominciato a dondolarci avanti e indietro, mentre sorseggiavamo il punch.
Il sole era già tramontato da un po’ e le lucine iniziavano ad illuminare il viale alberato, quando delle persone sono arrivate da noi.

“Buona sera ragazze!” ha detto Matt, mentre cingeva Alex intorno al fianco con un braccio.

“Buona sera Matt!” ha detto Ellie, parlando come una “ragazza raffinata”.

“Ciao Matt!” abbiamo detto io e Sarah.

“Siete pronte a scatenarvi?! WOHOOOO!” ha esclamato Alex.

“ehmmm…. In che senso?” ha chiesto Sarah.

“In pista! Hanno messo la musica! Andiamo a ballareeeee!” ha risposto Alex tendendoci una mano.
Ellie l’ha afferrata al volo e i tre si sono buttati nella mischia di persone che si era formata nella “zona ballo” vicino al dj e alle casse.

“Che facciamo, andiamo?” ho proposto io, guardando Sarah.

“Ma si dai!”
Così ci siamo tirate su dal nostro dondolo e abbiamo cominciato a camminare verso la pista da ballo. In quel momento avevano messo When Love Takes Over di Kelly Rowland ft. David Guetta, quando…

“Buona sera fanciulle!”

“Ciao Michael!” ha esclamato Sarah.

 Mi sono girata e c’era Mike: jeans neri stretti, camicia bianca; aveva i soliti capelli scuri un po’ arruffati, il sorrisetto da bambino e i suoi occhi verdi brillavano. Oddio mio. Ho abbassato lo sguardo. Cosa cazzo mi succede?

“Hey” ho detto io, sorridendogli.

“Lotts c’è Ellie che mi chiama! Ci vediamo dopo!” ha detto Sarah prima di allontanarsi, raggiungendo le altre. Cazzo. CAZZO. Ci ha lasciati da soli.

“wow! Indossi un vestito e delle scarpe con il tacco!” ha esclamato Mike.

“Sì, lo so, faccio schifo, non mi prendere troppo in giro per fav-“

“Sei bellissima.” Ha detto lui. Ok. Calma.

“A-anche tu… insomma… mi piace la tua camicia… ti fa brillare gli occhi” Ma che cazzo ho detto?! Ecco cosa mi esce fuori quando sono nel panico.

“Grazie!” ha risposto facendo una piccola risata. “ti va se ci sediamo un momento che ti devo parlare di quel-“

“HEYYYY LAAAADS!” ha gridato in quel momento Calum, sbucando da dietro.

“Ciao Cal!” ho detto io sorridendogli.

Mi sono girata e ho visto che c’era anche Luke: jeans neri stretti neri e camicia dello stesso colore; non aveva più i capelli “a schiaffo” sul viso, ma si era tirato su il ciuffo con un po’ di gel. Ohhhh madre.

“Lotts!” ha esclamato stringendomi la mano. “Stai benissimo!”

Stavo per svenire definitivamente, ma sono riuscita comunque a dire una sorta di “Grazie Luke! Anche tu” .Charlotte fa progressi, signore e signori!

“Andiamo a ballareeeeeeeeeee!” ha detto Calum euforico, spingendo me e Mike verso la pista.

“Hey ragazzi, guardate, sta arrivando Jess” ha detto Luke, indicando verso il viale alberato.
Jess stava avanzando verso la pista da ballo: vestitino nero cortissimo e scollato, tacchi vertiginosi, capelli boccolosi, trucco pesantissimo e rossetto rosso. Nulla di nuovo. Mentre ci avvicinavamo anche noi, ho notato che si stava portando dietro un ragazzo…. Era Ashton! Il tipo-bandana! Senza bandana non l’avevo riconosciuto… indossava un paio di blue jeans e una camicia bianca un po’ sbottonata e aveva i capelli mossi castani chiari che gli ricadevano sul viso. Wow. Se li sceglie bene i ragazzi Jess, lo devo ammettere!

“Chi è quello?” ha chiesto Luke, quando ormai eravamo sul ciglio della pista da ballo e Jess si era già buttata nella mischia insieme al tipo-bandana.

“Mi pare si chiami Ashton… Ashton Irwin…” ho risposto io.

“Lo conosci?” mi ha chiesto Mike, con tono sorpreso.

“Oh-mio-dio! Ma-ma quella è Michelle?” ha esclamato Calum d’un tratto, indicando Ellie che ballava insieme a Sarah, pur avendo 37370123801 ragazzi intorno che non le toglievano gli occhi di dosso.

“Sì… Non è bellissima sta sera?” ho detto io sorridendo.

“…”

“Cal? Cal?? Ohhh! Torna tra noi” ha detto Mike, dandogli uno schiaffetto sul viso. Calum era perso! La stava guardando in un modo che… bho, non so descivere! Come se avesse visto un angelo caduto dal cielo!

“Io vado a ballare!” è riuscito a formulare Cal, buttandosi nella mischia.

“Ho come l’impressione che stia andando da Michelle! Hahah” ho detto io. “vado a recuperare Sarah, prima che venga abbandonata per il resto della serata!” ho continuato, mentre mi allontanavo dai ragazzi.
Il dj aveva messo Wake Me Up di Avicii, così mi sono lanciata in pista (per quanto me lo consentissero i tacchi), ho preso Sarah per mano e ho cominciato a ballare con lei. Quella canzone fomenta un sacco! Hahah
Intanto Calum aveva fatto lo stesso con Ellie, mentre Luke e Mike stavano ballando insieme a un gruppo di ragazze che non conosco. Dopo altre canzoni fighe, hanno messo Blurred Lines di Robin Thick ft T.I. e Pharrell, eeeee in quel momento c’è stato il delirio: Jess ha dato il meglio di se, strusciandosi addosso a più ragazzi possibile, Ashton è andato da lei, si è incazzato e se n’è andato (WOOOW! La mia stima per lui è risalita!); Ellie e Cal stavano ballando sempre più vicini, io e Sarah abbiamo cominciato a fare mosse strane a tempo di musica, ridendo come due idiote, mentre due tizie si stavano spiaccicando addosso a Mike e Luke. Ho cercato di non farci troppo caso. Poco dopo è arrivato il momento da me più odiato: il lento. La canzone prescelta era Stay With Me di Sam Smith. Adoro quella canzone! È così dolce! Io e Sarah avevamo cominciato a ballare insieme: io facevo l’uomo e lei la donna hahah, quando…

“Hey! Sarah! Ehmm… vuoi ballare?” aveva detto Robert , un nostro compagno di classe a biologia.

“Oh, bhe…” Sarah era tutta rossa! Non se lo aspettava per niente!

“Vai!” l’ho esortata io, mentre mi guardava allarmata.
Così Robert l’ha presa per mano e si sono allontanati. Oddio, come crescono in fretta :3 hahah! ero così felice per loro! Sarah e Robert, Alex e Matt, Ellie e Cal! Wow! Tutti insieme, eh?
Stavo cercando di uscire dalla mischia, quando mi sono schiantata contro il petto di qualcuno.

“Oddio scus- Oh, Luke! Ciao… scusa”

“Tutto apposto… scappi dal lento?” ha chiesto Luke, sfoderando il suo sorriso perfetto.

“Già hahah” ho risposto abbassando lo sguardo e mettendomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

“…balliamo?” ha continuato lui. Io ho alzato piano lo sguardo fino ad incontrare i suoi bellissimi occhi azzurri, poi ho girato velocemente la testa verso destra e ho visto Mike che ballava abbracciato con una ragazza. Oh... non so, forse per un momento ho pensato che Michael mi avrebbe invitata a ballare con lui, ma evidentemente mi ero sbagliata, come al solito…che stupida! Eravamo sempre gli stessi migliori amici di prima, nulla di nuovo….

“Okay” ho risposto. Così io e Luke siamo tornati in pista, lui mi ha avvicinato a se cingendomi i fianchi con le sue braccia ed io ho poggiato le mie sulle sue spalle. Non riuscivo a sostenere il suo sguardo per più di qualche secondo, mi vergognavo troppo, così Luke dopo un po’ mi ha stretto a se ancora di più, fino a farmi appoggiare la testa sulla sua spalla. Oddio, stavo morendo. Sentivo il suo profumo inebriante, il suo cuore battere vicino al mio petto, ed il mio vicino al suo, le sue mani sulla schiena, il suo respiro sul collo e la musica che ci avvolgeva.

“Sai, già mi piaceva questa canzone, ma da oggi mi piace ancora di più… mi farà sempre tornare in mente questa serata…” ha sussurrato Luke nel mio orecchio ed un brivido mi ha percorso tutto il corpo. Per un momento ho temuto davvero di svenire, ma ho tenuto duro. Infondo stavo solo ballando con un amico del mio migliore amico Mike, niente di più! Seh…certo.
Siamo rimasti abbracciati in quel modo, dondolando un poco, fino alla fine della canzone, quando hanno rimesso musica dance e Matt e Alex ci hanno raggiunto; così ho passato il resto della serata con Alex, un po’ ballando e un po’ parlando sedute sui puff sul prato, dato che Sarah era presissima da Robert, Ellie era sparita con Cal (preoccupante…)e Luke era con Matt e Mike.
Alla fine della festa, mentre Alex salutava Matt con le loro solite effusioni, Sarah mi ha raggiunto con un sorriso dolcissimo sul viso.

“Tutto bene?” ho chiesto, sorridendo anche io.

“Benissimo! Abbiamo ballaaaaato, mi ha chiesto il numero e … vuole uscire con me! Ha detto che domani mi chiama! Oddio, ma ti rendi conto, Lotts?”

“hhahaahah! Ma, ma … è fantastico! Sono felicissima per te!” ho esclamato io abbracciandola.

Poco dopo ho intravisto in lontananza Ellie e Cal appoggiati ad un albero che si baciavano appassionatamente. Mooooolto appassionatamente. WOW! Oh mio dio! Sta notte non si dormirà, me lo sento! Dovranno tutte raccontare troppe cose! Hahah
Mentre io e Sarah parlavamo, Alex ci ha raggiunto e poco più tardi sono arrivati anche Cal e Ellie per mano e poi Luke e Mike.

“Buona notte ragazzeeee! Abbraccio di gruppo!” ha esclamato Calum allungando le braccia verso di noi, così ci siamo stretti tutti intorno a lui. Luke era dietro di me e quando ci siamo staccati da Cal, lui mi ha stretto in un “abbraccio da dietro”, mentre continuavamo a ridere.

“Buonanotte!” ha esclamato Michael, dando un bacio sulla guancia ad ognuna di loro.

“Notte ragazze!” ha detto Luke, mentre mi teneva ancora abbracciata. Poi mi ha girata verso di sé.

“Lotts, ti va se ti accompagno casa?” ha chiesto lui, mentre io mi perdevo nei suoi occhi blublublublu... poi sono tornata sulla terra.

“Vorrei tanto, ma sta notte devo andare a dormire da M-“

“ME!” ha esclamato Mike, mettendomi le mani sulle spalle.

Eh?! MA CHE CAZ?!

“Sì, sta sera Lotts dorme da Mike!” ha detto Sarah, mentre io la guardavo con una faccia traumatizzata, poi si è scambiata uno sguardo d’intesa con Alex ed Ellie che l’hanno subito appoggiata con un “Uh è vero!” “sìsì!”.

Ma a che gioco stavano giocando?! Ero davvero nel panico.

“Ah… non lo sapevo…” ha risposto Luke abbassando lo sguardo.

“Ma in verità-“ stavo dicendo io.

“VA BENE LOTTS! BUONANOTTE! Ci sentiamo domani!” si è intromessa Ellie, abbracciandomi, per poi cominciare a camminare verso il cancello di scuola insieme a Cal.

“Dai Luke, vieni!” lo aveva incitato Calum.

“Okay… allora ci sentiamo domani Lotts” ha detto Luke, dandomi un veloce bacio sulla guancia.

“O-okay…”

“Notte Lottie!” hanno esclamato infine Alex e Sarah, seguendo gli altri verso l’uscita.

Io li stavo ancora fissando impietrita. Cazzoooooooo! E ora?

“Allora ci vieni a dormire da me? come quando eravamo piccoli?” ha chiesto Mike guardandomi dritto negli occhi e facendo quel sorrisetto per il quale potrei morire.
“Ma…ma dovevo andare da Ellie! E … poi non ho il pigiama!” ho risposto io, abbassando lo sguardo e mettendomi apposto i capelli (come al solito…)
“Qualcosa ci inventeremo!” ha detto Mike, toccandomi una guancia con la mano.
 
 
                                                                                                                       “Mamma, sono arrivata da Ellie!
                                                                                                                         Ci sentiamo domani!”
 
“Mamma:
Va bene! Buona notte Lotts!”
 
 
Una piccola bugia ogni tanto è ammissibile, no?  
 
 
 
**Ciao! Questo capitolo è venuto un sacco luuuungo e la giornata non è ancora finita! Spero vi piaccia comunque! Se vi va fatemi sapere che ne pensate :) che succederà a casa di Mike? Al prossimo capitolo <3
 

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Capitolo 7
*** Summer has just begun... ***


Mentre andavamo verso casa, ero in confusione totale, non riuscivo proprio a capire il motivo per cui stava succedendo tutto questo. Abbiamo continuato a camminare in un silenzio imbarazzante (cosa che non era mai successa prima d’ora tra me e Michael…) finché non mi è suonato il cellulare.

“Pronto?”

“Charlotte.” La voce arrabbiata di mio padre mi ha fatto sussultare. Michael si è subito bloccato guardandomi con aria preoccupata.

“..p-papà?”

“Charlotte, sono le 2 di notte! Perché non sei a casa?” il tono si faceva sempre più arrabbiato.

“io...io dormo fuori sta sera… da Michelle! Ho mandato un messaggio a mamma prima!” (Mah si, continuiamo a mentire a tutti!)

“Ah... perchè non mi hai avvertito?”

“L’ho detto a mamma… pensavo bastasse!” ho risposto ricominciando a camminare, in modo che Mike non si allarmasse troppo.

“hmmm… oggi sono dovuto andare ad un’altra cena di lavoro… sono tornato tardi…poco fa…e mamma dormiva”

“Ah, ok. Capito. Quindi non ti ha detto nulla… ma perché tutti questi incontri di lavoro?”   
                
“Per discutere…sai, a breve dovrebbe partire un progetto importante per me… per noi… mah vabbè ne riparliamo a casa!”

“oh… va bene. Scusa se non ti ho avvisato…”

“Non importa Lotts, errore mio! Buonanotte tesoro”

“A domani papi”

 Quando ho rimesso il telefono nella borsa, ho realizzato di essere arrivata davanti alla villetta dei Clifford. Oh cazzo. Nonononono. Ok, caaaaalma.

“…Tutto apposto?” ha chiesto Mike, vedendomi persa a fissare la  porta di casa. “Tuo padre si è incazzato?”

“Sì, abbastanza… ma solo perché mamma non gli aveva detto che sarei rimasta fuori a dormire… quindi era preoccupato…tutto qui” ho risposto mentre Mikey apriva la serratura.

“Okay… ma Lisa sa che stai da Michelle?” (Lisa è mia madre, piccolo dettaglio che non vi avevo detto haha).

“Già!” ho risposto entrando in casa. “Perché in teoria adesso dovrei essere lì! Sai com’è!”

“E invece sei qua!” ha esclamato Michael sorridendo e dirigendosi verso camera sua.

“SHHHH! Non urlare o sveglierai Karen, idiota!” ho detto a bassa voce, avvicinandomi velocemente a lui.

“Lotts, tranquilla! Mamma è fuori sia oggi che domani…È andata a trovare i nonni a Melbourne” ha risposto entrando in camera sua. “Quindi possiamo fare tutto il rumore che vogliamo”.

*Cazzo. Siamo soli. Cazzo. Rumore? Che rumore dobbiamo fare alle 2.30 di notte? CAZZO.* Ero nel panico, in piedi fuori dalla stanza di Mike, non sapendo cosa fare.

“Mi faccio una doccia al volo e arrivo… ho davvero sudato un sacco! La prossima volta non ballerò hahah” ha detto la voce di Mike in lontananza “se vuoi puoi entrare in camera intanto”

“Nono…sto bene qua, grazie” ho risposto, cominciando a camminare avanti e indietro per il corridoio; dopo un po’ mi sono diretta in salotto, ho bevuto un bicchiere d’acqua e ho tirato fuori il cellulare: 40 messaggi non letti su WhatsApp! La maggior pare erano di Alex, Ellie e Sarah nella nostra chat di gruppo (si stavano scrivendo cazzate a vicenda pur essendo nella stessa stanza, cosa che di solito succede durante i nostri “pigiama-party”), uno era di papà (si scusava per essersi arrabbiato) e uno era di Luke! Il battito del mio cuore ha cominciato ad accelerare. Era la prima volta che mi scriveva ed io non gli avevo neanche risposto! Ho fatto un grande respiro ed ho aperto la chat. Il messaggio era di un’ora fa.
 
“Luke Hemmings:
Lotts! Non fate troppa baldoria sta notte voi due, mi raccomando!”
 
 
                                                                                                                          “Hey Luke! il massimo della baldoria che stiamo
                                                                                                                            Facendo è Mike in doccia e io sul divano hahah”
 
Ho inviato il messaggio e poi ho poggiato il cellulare sul tavolo, non sperano in una risposta alle 3 di notte; pochi secondi dopo il telefono si è illuminato: Luke… Era ancora sveglio!
 
 “Luke Hemmings:
 Ah perfetto! Haha
Dopo andrete a dormire, no?”
 
 Ma perché tutte queste domande?! Aveva paura che facessimo cose strane? Hahah
                                   
                                                                                                                                    “Bho penso di sì… io ho anche dimenticato il
                                                                                                                                      Pigiama a casa -.-“
 
“Luke Hemmings:
 hahaha nooo! Ti presterei una mia maglietta,
ma non posso causa assenza di teletrasporto :(“
 
                                                                                                                         “hahah apprezzo comunque il pensiero, grazie!
                                                                                                                          Ma tu che fai ancora sveglio?”

Ho aspettato qualche minuto, ma il mio telefono non dava segni di nuovi messaggi, quindi l’ho poggiato di nuovo sul tavolino e mi sono alzata. Sono passata davanti al bagno e si sentiva ancora il rumore dell’acqua, così ho continuato a camminare lungo il corridoio e sono entrata nella stanza di Karen. Mi piace un sacco la sua camera, mi ricorda l’infanzia… io e Mikey spesso ci divertivamo sul lettone matrimoniale: saltavamo, facevamo le capriole, combattevamo, fingevamo di essere rockstar... La cosa fantastica è che lei non si è mai arrabbiata, anzi molte volte si univa a giocare con noi, era fantastico! <3 un’altra cosa bellissima di quella stanza erano tutte le foto appese sulle pareti e poggiate sui comodini, le avrò viste centinaia di volte, ma non mi stanco mai: la maggior parte raffigurano Michael da piccolo, con la nonna, con Karen, mentre gioca con i Lego, con la sua chitarra giocattolo in mano… in una c’è anche mamma con il pancione incinta di me che tiene in braccio il piccolo Mike, in altre io e lui che andiamo sull’altalena al parco, che facciamo un castello di sabbia, che dormiamo in due nel suo lettino… e poi c’è la mia preferita in assoluto: io e lui che ci abbracciamo fortissimo il primo giorno di scuola in prima elementare. Ricordo ogni cosa: i sorrisoni, i suoi capelli biondi, le mie trecce, i grembiuli, gli zainetti, l’emozione e la felicità di quel momento. Ho preso la cornice con la foto dal comodino, dov’è poggiata da anni, e mi sono seduta sul letto a guardarla, perdendomi nei ricordi d’infanzia.

“Hey hey! Ti è squillato il telefono!” ha esclamato Michael, che si era materializzato sul ciglio della porta, lanciandomi il mio cellulare. Indossava solo un asciugamano fissato ai fianchi ed aveva i capelli ancora gocciolanti. Ovviamente non ho afferrato al volo il telefono ed è rimbalzato sul letto. 3 del mattino + Mike mezzo nudo + riflessi di schifo = Ritardo mentale totale.  “Di’ a Luke di non accollarsi!”

“Eh?!...come…come fai a sapere che-”

“Ho visto che ti erano arrivati tipo 5 messaggi di Luke su WhatsApp…”

“Oh…allora mi ha risposto…”

“Non pensavo foste diventati così amici da chattare alle 3 di notte…” ha continuato Michael, rimanendo sempre sulla porta.

“Bhe, non è una cosa abituale…” ho detto io abbassando lo sguardo. Dove voleva arrivare? Che situazione stramba… 

“Senti, ma… tu e lui…” ha cominciato a dire, mettendosi apposto i capelli bagnati “…insomma…”

“…Cosa?”

“vi ho visto ballare il lento… e… spesso vi guardate…vi abbracciate…non capisco… c’è qualcosa che io non so?”

Sono diventata tutta rossa. Ovviamente. Cazzo. Ci aveva osservato tutto questo tempo ed io non me ne ero neanche accorta!

“…Nono… siamo amici… e poi riguardo al lento, penso che lui mi ha abbia invitato a ballare solo perché mi ha visto da sola… non credo di piacergli o cosa…insomma era cotto di Jess! Come potrebbe mai venire dietro a me?”

“E perché no? Chiunque ti potrebbe venire dietro…” ha risposto. “Vado a vestirmi, ora torno…”

Se chiunque potrebbe venirmi dietro, allora perché non ho ancora mai avuto un ragazzo in tutta la mia vita?! E poi davvero, Luke Hemmings, Mr. Biondo-occhi azzurri-sorriso-e-corpo perfetto? Ma quando mai… A proposito, i messaggi! Ho preso il cellulare per vedere cosa mi aveva scritto Luke.
 
“Luke Hemmings:
Anche io ho fatto una doccia hahaha
Poi in verità non ho molto sonno…
Sto ripensando alla giornata di oggi…
I gavettoni e la festa sono stati memorabili,
in particolare la festa…
vabbè, io vado
Buonanotte Lotts <3”                                                                     
 
                                                                                                                                             “Buonanotte Luke :) <3”
 
Quel cuoricino virtuale mi aveva fatto sciogliere, assurdo! Quanto avrei voluto che quel ragazzo non avesse quest’effetto su di me… tutto sarebbe stato più facile! È così banale, quasi ovvio, prendersi una cotta per lui, insomma piace alla maggior parte delle ragazzine di scuola nostra! E invece eccomi qua a rileggere i messaggi che ci eravamo scambiati poco prima, sorridendo come un’ebete.  Dopo un po’ ho spento il cellulare, mi sono levata le maledettissime scarpe col tacco per poi sdraiarmi sul lettone e ricominciare a guardare la foto.

“Che fai?” ha chiesto Mike, sedendosi sul bordo del lettone. Si era asciugato i capelli ed aveva indossato dei pantaloncini da basket (simili a quelli che avevo lasciato da Ellie) e una di quelle magliette/canottiere con i buchi delle maniche enormi. Già, proprio quelle. Mannaggia.

“Primo giorno di scuola!” ho detto, tirandomi su e sedendomi a gambe incrociate. Mike si è spostato e si è messo al mio fianco: eravamo spalla contro spalla, con la coda dell’occhio vedevo il suo sorriso stupendo ed i suoi occhi chiari.

“Awww! Che piccoli! Guarda le tue trecce! Hahah” ha detto indicando la foto.

“haha già! Ma vogliamo parlare dei tuoi capelli biondi?! E guarda il tuo faccino!”

“hahahaah! Cosa?!”

“hahahah” ho continuato a ridere.

“Cos’ha il mio faccino?!”

“è che anche adesso fai la stessa espressione coccolosa!”

“hahah bhe anche a te vengono le stesse guanciotte da bambina!” ha detto cominciando a toccarmi le guance.

“Non è vero! Hahah smettila di giocare con la mia facciaaaa!”

“hahahah sì che è vero! E scommetto che soffri ancora il solletico” ha esclamato, avvicinandosi sempre di più e spostando le sue mani verso i miei fianchi.

“No! Mike! Non ci provare neanche! AAAAAAH!” ho gridato, mentre cercavo di indietreggiare sul letto.

“hhahahahah! Addossoooooo!” ha detto, sedendosi a cavalcioni sopra di me per bloccarmi, cominciando poi a farmi il solletico.

“AAAAAAAAH! Hahahahhaah! Aiutoooo! Basta basta ti prego!” continuavo a gridare, cercando di proteggermi.

“ahhhh allora lo soffri ancooooraaaa hahahah”

“AAAAHHH! SI! LO SOFFRO! OK?! HAHAHAH! Bastaaaaa!”

“Ok ok hahahah” ha detto infine, fermando la tortura. Poco dopo abbiamo smesso di ridere e mi sono resa conto: era sopra di me ed avevo il suo volto a pochi centimetri dal mio. La situazione dei gavettoni si stava riproponendo! Oddio! Ho cominciato a contemplare il suo viso un’altra volta: riuscivo a vedere ogni sfaccettatura dei suoi occhi grigio-verdi, le labbra carnose, il suo bellissimo sorrido, la pelle chiarissima; sentivo il respiro affannato sul mio viso, la tensione delle sue braccia (su cui si poggiava)… Fuori inaspettatamente aveva cominciato a piovere, l’acqua scrosciava sempre più forte e Michael mi stava guardando negli occhi; io, pur essendo in preda al panico e all’imbarazzo, non riuscivo a distogliere lo sguardo: ero completamente rapita da lui, avevo la bocca secca e il cuore a mille. Ero attratta, attrattissima! il corpo me lo stava dimostrando prima che il mio cervello lo avesse realizzato: volevo abbracciarlo, volevo baciarlo, volevo Michael con ogni singola cellula del mio corpo. Cazzo! Era proprio così! Ho poggiato le mani sul suo petto e… mamma mia, anche il suo cuore batteva fortissimo!

“Lotts…” ha sussurrato avvicinandosi ancora e…BOOOOM! un tuono fortissimo ha fatto vibrare tutti i vetri e le luci sono saltate!

“AAAAH!” ho gridato io, per il rumore improvviso, mentre Mike è saltato in piedi sul letto. “Oddio che colpo!”

“Cazzo! Che temporale! Il diluvio universale… e meno male che è estate” ha esclamato lui, guardando fuori dalla finestra, dopo essere sceso dal letto.

“Già! Speriamo che non continui a piovere così  nei prossimi giorni, se no addio progetti estivi...”

“Perché? Che progetti hai? Devi uscire con Luke?” ha chiesto lui con una faccia beffarda, sedendosi vicino a me.

“ha-ha-ha!” ho detto io, dandogli una cuscinata.

“hahah! ok seriamente, che progetti hai?” ha chiesto di nuovo Mike, afferrando il cuscino con cui l’avevo colpito e mettendoselo dietro alla testa per poi sdraiarsi. In tutto ciò eravamo ancora al buio…

“Mah…” ho risposto, stendendomi al suo fianco “uscire con le ragazze, andare al mare, dormire fino a tardi, sentirvi suonare, mettermi a leggere al fresco nel tuo giardino…” ho continuato, sorridendogli.

“hahah! Mi pare buono… sai, durante l’anno non riusciamo più vederci molto… e insomma, tu sei mancata… la tua presenza è importante! Sei allegra e rilassante allo stesso tempo… poi sei creativa e divertente! Questa è la mia prima estate da maggiorenne! vorrei fosse fantastica e tu ne devi fare parte! Da quanti anni ormai non passiamo più il Natale insieme?!”  (già, l’Australia si trova in un altro emisfero, e le vacanze natalizie corrispondono a quelle estive! Hahah lo so, è un po’ strambo)

“Troppi! È vero! Anche voi mi siete mancati tanto…Quest’anno rimedieremo, promesso! Abbiamo un sacco di tempo per fare quello che vogliamo!”

“Già… possiamo fare un sacco di cose… mangiare da Nando’s tutti i giorni, avventurarci nell’ Outback selvaggio, andare in Nuova Zelanda per sdraiarci sul prato e parlare con le pecore!”

“hahaha! Imparare ad andare sul surf, fare un falò e dormire sulla spiaggia…”

“Oh si! Potremmo davvero farlo, sai? Immagina…” ha detto, avvicinandosi e mettendomi un braccio intorno alle spalle. “Un’ immensa distesa di stelle luccicanti che illuminano il cielo buio sopra di noi” ha continuato, tendendo un braccio in alto… “il silenzio spezzato solo dal rumore del mare, la brezza leggera…”

“Guardare le stelle cadenti sdraiati tutti vicini su un grande telo sulla sabbia…” ho aggiunto, cominciando a chiudere gli occhi.

“Già… ok questo è assolutamente da fare, ormai è deciso.”

“hmm hmm..” ho acconsentito io. Rimanere sveglia stava diventando un’impresa, ero stanchissima! Sarei voluta rimanere a parlare tutta la notte con Mike, ma la sua voce calda insieme allo scrosciare della pioggia di fuori, mi stavano davvero facendo addormentare…

“Poi ci sarà anche Natale e Capodanno! Me lo sento, quest’estate sarà fantastica…”

“hmmhmm” ho mugugnato io, cadendo sempre di più nel sonno.

“Già… fantastica...” ha ripetuto Mike e, vedendo che ormai mi ero praticamente appisolata, mi ha stretto ancora più a se’, facendomi poggiare la testa sul suo petto.
Eeeee così, eccoci qua! Sono in dormiveglia addosso a Mike… wow, chi l’avrebbe mai detto! Vi ho raccontato tutta la lunghiiiiiiissima giornata di oggi, alle prossime novità vi aggiornerò subito! Questa si prospetta un’estate speciale!
 
A presto,
Lotts (:



**ALOHA! Fiiiiinalmente è finita questa lunghissima giornata e la povera Lotts ha una confusione mentale quasi peggiore di quella di Bella Swan nella saga di Twilight! hahah Spero che il capitolo vi piaccia, nonostante sia più statico di quello precedente... fatemi sapere che ne pensate! i vostri commenti mi rendono davvero felice! See ya soon <3 

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Capitolo 8
*** Don't Stop! ***


Salve a tutti! Oggi è stato il primo vero giorno di vacanza…ora vi racconto.
Sta mattina la luce che entrava dalla finestra mi ha svegliato e quando ho aperto gli occhi, mi sono ritrovata davanti il faccino addormentato di Mike (che in questi momenti è la coccolosità fatta persona), così sono rimasta per un po’ a guardarlo. Wow! Che giornata è stata quella di ieri! Ancora non ci credo! Prima mia madre che sospetta cose strane, dopo Luke in tutto il suo splendore, poi i gavettoni, gli incontri assai ravvicinati con Michael, Ellie e Calum, la festa, Luke, Sarah e Robert, ancora Luke, e infine MIKE. La mia mente non trova una soluzione: ogni volta che Luke mi guarda negli occhi o mi abbraccia rischio di svenire, però allo stesso tempo stare con Mike non è più lo stesso, qualcosa è cambiato, il problema è che non so cosa prova lui, non riesco a capirlo… ieri, prima della festa, forse avevo anche pensato che ci fosse una possibilità che io gli piacessi davvero e che me lo avrebbe dimostrato in qualche modo, magari invitandomi a ballare… per una volta mi sentivo quasi felice di me stessa: probabilmente piacevo a qualcuno! Ma poi l’ho visto con quella ragazza durante il lento e tutte le mie ipotesi si sono infrante, mi sono sentita un’idiota solo per aver sperato di avere una possibilità con uno come Michael. Poi però è apparso Luke e da quel momento per me esisteva solo lui, finché non è tornato Mike a confondermi ulteriormente le idee, portandomi a casa sua senza motivazione alcuna. Ma io bho.
Cercando di non svegliare Mikey, son strisciata fuori dal letto e mi sono stiracchiata mentre guardavo fuori dalla finestra. Era una bella giornata: non c’era l’ombra di una nuvola e il sole splendeva, ma doveva essere uscito da poco perché il giardino era ancora abbastanza bagnato per il temporale. Ho lasciato la camera e mi sono diretta in bagno: OH MAMMA! Avevo il trucco sugli occhi mezzo cancellato, i capelli tutti incasinati ed indossavo ancora il vestito della festa! Ho afferrato al volo lo struccante di Karen, mi sono lavata la faccia e i denti, improvvisando uno “spazzolino” con il mio dito indice (a mali estremi, estremi rimedi!) e con la spazzola ho tentato di dare un senso ai miei capelli mossi senza farli gonfiare/elettrizzare troppo. Ovviamente non ha funzionato.
Uscita dal bagno, sono tornata in camera e Michael dormiva ancora nella stessa posizione di prima. Osservandolo ho realizzato quanto sia cresciuto dall’estate scorsa: adesso è per lo meno 15 centimetri più alto di me, ha aumentato notevolmente la massa muscolare (in particolare petto, addominali e braccia…), gli è cambiato il viso e poi la barba. Parliamone. Quando non si rade per qualche giorno e gli rimane quella barbetta un po’ cresciuta, potrei anche morire. Maaaaamma mia. Comuuuunque, dopo averlo contemplato, mi sono seduta sul ciglio del letto ed ho visto che erano le 10, così ho acceso il cellulare per vedere se i miei mi avessero cercato. WhatsApp intasato! AAAAAAAAA! Ho preso le mie cuffiette dalla borsa, mi sono sdraiata nuovamente sul letto e ho cominciato a sentire un po’ di musica. Appena ho schiacciato play è partita Thinking Out Loud  ovviamente di Ed Sheeran, così ho alzato il volume al massimo e ho aperto WhatsApp: la maggior parte dei messaggi erano della mia chat di gruppo con le ragazza (come al solito), due di mamma, uno di papà ed in quel momento ne era arrivato uno di Ellie.

“Ellie:
Bonjour Lotts! Com’è andata la nottata?
*emoticon con la faccina maliziosa* ”

                                                                                          
                                                                                                       “Bonjour! Tutto bene, niente di particolare…
                                                                                                         A voi ?”
 

“Ellie:
Davvero?! Non avete fatto niente tu e Mike?
Noi tutto bene! Abbiamo parlato fino alle 4 haha”
 

                                                                                                         “Già! che ti aspettavi?! Hahah”
 

“Ellie:
Mah non so… ti ha portato a casa sua dopo
La festa di fine anno… magari non aveva
Proprio intensione di dormire, no?!”
 

                                                                                                         “oddio hahaha e invece ti sbagli! Siamo migliori                                                                                                             
                                                                                                          Amici...Cosa avremmo mai dovuto fare?!”

                                                                                                          
“hmmhmm… questo è ancora da verificare….
Ma invece Luke?! ti voleva pure accompagnare
A casa! “
 

                                                                                                      “eh si… in verità mi ha scritto anche ieri notte…”

 
“E me lo dici così?! Oh mio dio!  Voleva essere
 sicuro che tu e Mike non steste facendo nulla,
per questo ti ha scritto! Gli piaci! È così evidente!”

 
                                                                                                       “Come fai ad esserne sicura?! A me non sembra
                                                                                                        Così evidente… senti ma Calum?!?! Sei tu quella
                                                                                                        Che fa strage di cuori!”
 

Non appena ho inviato quel messaggio, un rumore strano ha disturbato la voce melodica di Ed nelle mie orecchie e ho sentito Mike che si muoveva, così ho spento la musica: c’era qualcuno che bussava con forza alla portafinestra della camera.  Calum! ….Calum?! Cosa ci faceva là fuori? Ho guardato Cal con un’espressione confusa.

“Che…che cos’è questo rumore?” ha chiesto Michael con la voce impastata dal sonno, tirandosi su.

“Ehm…” ho detto io indicando la finestra.

Mike si è girato ed ha visto Cal che diceva qualcosa tipo “Fatemi entrare”, continuando a bussare con energia.
“Ma che palle…” ha detto Mikey, alzandosi per aprire la porta, mentre io poggiavo il cellulare sul comodino.

“BUON GIORNO AMICI! dato che non mi avete aperto alla porta d’ingresso, ho dovuto bussare qua!” ha esclamato Calum entrando.

“Che cosa ci fai tu a casa mia?!” ha chiesto Mike, sedendosi di nuovo sul lettone vicino a me.

“HO UNA NOTIZIONA! Ehm… maaa…ho interrotto qualcosa?” ha domandato, un po’ in imbarazzo, indicando noi due. Io e Michael ci siamo guardati per un istante, ma abbiamo distolto subito lo sguardo.

“Nono...” ho risposto io guardando per terra, cercando di nascondere le mie guance arrossite.

“SI!” ha esclamato invece Mike. Ho spalancato gli occhi. “HAI INTERROTTO IL MIO SONNO!” ha continuato. Oddio meno male….

“Ah bhe, poco male!” ha risposto Cal e Mikey ha alzato gli occhi al cielo. “dicevo… HO UNA NOTIZIONAAAA!”

“Dicci questa notiziona, ti prego, non aspettavamo altro…” ha detto Mike.

“Okay okay!” Cal fremeva talmente tanto al pensiero di dirci questa cosa misteriosa da non cogliere il sarcasmo dell’amico. “HO SCRITTO UNA NUOVA CANZONE QUESTA NOTTE!”.

“WOOOOOOOOW! Davvero?!” ho esclamato io.

“SIII LOTTS!”

“E non potevi aspettare questo pomeriggio per annunciarlo?!” ha chiesto Mike e io gli ho dato una spinta. “okay okay… che canzone è?”

“VE LA FACCIO SENTIRE! VENITE!” ha esclamato Cal prendendomi per mano e trascinandomi di corsa in camera di Michael; poi ha afferrato la chitarra elettrica ed ha cominciato ad armeggiare con l’amplificatore, mentre io mi sono seduta sul letto.

“Sì, amico! Certo che puoi usare la mia chitarra! Non chiederlo neanche!” ha detto Mike continuando con il suo spirito sarcastico, dopo essersi poggiato al suo armadio a muro.

“OKAY CI SONO!” ha esclamato Calum.
Ha cominciato a suonare ripetendo un riff con l’elettrica qualche volta. Era figo. Mikey, incuriosito, si è avvicinato, sedendosi vicino a me.

“You're like perfection, some kind of holiday
You got me thinking that we could run away
You want I'll take you there,
You tell me when and where,
Ooooh ohoh oh”  ha iniziato a cantare Cal, accompagnandosi sempre con quel riff di chitarra.
 
“But then I asked for your number,
Said you don't have a phone
It's getting late now,
I gotta let you know
That everybody wants to take you home tonight
But I'm gonna find a way to make you mine…
 
E qui arriva il ritornellooooooooo!” ha esclamato.
 
“ONE TWO THREE FOUR!” ha gridato Mike, preso dal ritmo.
 
“Don't stoooooop doin' what you're doin'
Every time you move to the beat
It gets harder for me
And you know it! know it! know it!
DON’T STOOOOP! 'cause you know that I like it
Every time you walk in the room
You got all eyes on you
And you know it, know it, know it!”
 
“yeahhh! WOHOOO!” ho esclamato io.

“Poi continua, ci sono altre strofe… l’ho chiamata Don’t Stop …ma intanto, che ne pensate?” ha chiesto Cal, poggiando la chitarra sulla sedia.

“E’ fantastica amico!” ha risposto Mike, andando ad abbracciare Calum.

“E’ davvero bella! Sei stato grande! Ti è venuta un’ispirazione notturna?” ho chiesto io, sorridendo.

“In verità la mia musa ispiratrice è Ellie”. Oh.

“Ah! Wow!” ho esclamato io un po’ sorpresa. Mi ero scordata che quei due ormai stanno praticamente insieme… eheheh è successo tutto troppo in fretta! La mia mente non ce la fa ad assimilare tutto ciò!

“Già! Parla di lei, dell’effetto che mi ha fatto ieri sera… sono stato sveglio tutta la notta, ripensando alla festa, a Michelle, come ballava, come l’ho stretta a me, come ci siamo baciati…”

“Ehm… si okay, ho afferrato” ho detto io, per fermare Cal e Mike ha fatto una piccola risata.

“Okay… e insomma ho scritto e composto questa canzone!” ha continuato lui.

Già, in effetti le parole ci azzeccavano parecchio con la serata di ieri e poi il ritornello e la musica erano molto orecchiabili!  Nella mia testa continuava a risuonare “Don’t stooooop doin’ what you’re doin’! Every time you move to the beat it gets harder for me and you know it! know it! Know it!”.

“Fantiastico! Cal dovresti fare così più spesso! Vai, scriviamo testo e musica, così lo aggiungiamo a Try Hard!” ha detto Michael, passando carta e penna all’amico.

“Non dovremmo chiamare anche Luke?” ha chiesto Calum. Al suono di quel nome, il mio cuore ha saltato un battito e ho abbassato automaticamente lo sguardo. Ho sentito gli occhi di Mike puntati su di me.

“…Mike? Hey!... Ooohhh!” ha detto Cal.

“…Sì?” ha risposto Michael con aria distratta.

“Dico, non dovremmo chiamare Luke e farlo venire a sentire?”

“…Sì, giusto… Lo chiami tu?” ha detto lui, sempre distrattamente.

“Okay” ha risposto Cal, tirando fuori il cellulare dalla tasca.
Sentivo di nuovo lo sguardo di Mike su di me, ma non riuscivo a non guardare per terra, ero in imbarazzo totale solo per aver sentito il nome di Luke! Sto messa male…

“Ciao Luke! Come va?” ha esclamato Cal al telefono. Sono sobbalzata. Oddio Lotts, calma!
“Tutto bene! Ti va di venire da Mike? Abbiamo novità!” ha continuato Cal.
“Nuova canzone baby!”…. “Okay! Ci vediamo tra un quarto d’ora! Adiosss!” ha concluso Cal, chiudendo la telefonata. Cazzo. CAZZO. In un quarto d’ora Luke sarebbe stato là. E ci sarebbe stato anche Michael. CAZZO. Nono, mi serviva un giorno di tregua! Mi sarei sentita in imbarazzo, mi sarei impanicata e di sicuro avrei fatto una figuraccia in qualche modo. NO. Dovevo andarmene.
Mentre pensavo tutto ciò, ho sentito la suoneria del mio telefono, così sono scattata in piedi per correre in camera di Karen a rispondere.

“Pronto?”

“Lotts! Buon giorno eh!”

“Mamma!”

“Già! è la terza volta che provo a chiamarti!”

“Oh, scusa, non l’ho sentito… sai, ero in camera di Mike, stavamo facendo un po’ di casino e-“

“Cosacosacosa? MIKE? CASINO?!”     CAZZO! Sono un’idiota! Mamma sapeva che stavo da Ellie. Vaffanculo Charlotte! Mi sono data uno schiaffo in fronte.

“Oddio che scema! Volevo dire Ellie! Ero in camera di Ellie! È che con le ragazze stavamo parlando di Michael e quindi mi sono confusa…”    la solita arrampicata sugli specchi…

“hmmmm… Sei sicura?”

“Sisi, certo”   hmmmhmm cooome no…

“Okay, mi voglio fidare… vabbè vieni a pranzo a casa?” oddio sì! La salvezza è arrivata!

“Sì! Okay ci vediamo a mezzo giorno!”

“Vaaaa bene a dopo”      
ERO SAAAAAAAAAAAAALVA! Me ne andavo a casa a mangiare in santa pace, senza dovermi preoccupare di risultare decente davanti a ragazzi fighi, senza impanicarmi, senza perdermi negli occhi stupendi di qualcuno, verdi o azzurri che fossero, in paceeeeee! OH. Alleluja!
Quando sono tornata in camera di Mike, Cal stava ancora scrivendo, mentre Michael scorreva i video su YouTube.

“Che guardi?” gli ho chiesto poggiando una mano sulla sua spalla.

“Oh, Lotts! È il canale di Luke… hemmo1996… ci posta video di cover da qualche anno e anche noi ne abbiamo postati alcuni, di recente…”

“DAVVERO?! Perché non me lo hai detto?!”

“mah…non mi sembrava particolarmente importante…”

“Ma sì che è importante! Dai, fammene vedere uno con voi e uno di Luke, che poi me ne devo andare!”

“Di già?” ha chiedo girandosi verso di me.

“Vado a pranzo a casa, ma prima devo passare da Ellie a prendere le mie cose e a cambiarmi, o mia madre si farà delle domande… sai com’è!” ho detto indicandomi il vestito elegante blu che indossavo dalla sera prima.

“Giuuuusto! Hahah”

“Daiiii voglio vedere i video!”

Così Mike ne ha aperto uno in cui c’erano tutti e tre e suonavano I Miss You dei Blink 182, Cal e Luke alle chitarre e lui alle percussioni. Non erano affatto male! Ovviamente l’audio non era dei migliori causa mezzi di ripresa non professionali, ma loro erano bravi!

“Che bravi! Guarda quante visualizzazioni! Tu sfoggi le tue doti da percussionista eh?” ho detto scherzando.

“Già… qui siamo tutti chitarristi e finché non troviamo un batterista, ci sono io che lo sostituisco”

“Ti viene bene…” ho detto sorridendogli. Lui mi ha guardato negli occhi facendomi uno dei suoi sorrisi coccolosi, per poi abbassare lo sguardo.

“Grazie…. E ora Luke”
Ha cliccato un altro video e sullo schermo del computer è apparso un ragazzino biondo, con la faccia da cucciolo ed ha cominciato a cantare, accompagnato dalla sua chitarra, Just The Way You Are di Bruno Mars. Oh mio dio! Era un piccolo Lukey! È impressionante quanto sia cresciuto nell’arco di qualche anno!

“Che carinoooo! Era piccolissimo!” ho detto alla fine del video.

“Già! era un piccolo Justin Bieber! Hahaha”

“Oddio hahaha!”  

“Parliamo di Lukey, vero?” ha chiesto Cal sorridente, sbucando da dietro.

“hahah sì” ho risposto io. Così Calum e Mike si sono messi a prendere un po’ in giro il piccolo Luke, mentre io ho guardato l’ora. Cazzo, erano le 11.15! Tra ¾ d’ora sarei dovuta essere a casa! Dovevo scappare!

“Oi ragazzi! Io devo andare! Sono in ritardo cosmico!”

“Dove devi andare my little Lotts?” ha chiesto Cal dandomi un dolce pizzicotto sulla guancia.

“Vado a casa a mangiare, ma prima devo passare da Ellie a-“

“ELLIE?”

“Sì, Cal… se vuoi te la saluto e le dico che hai passato tuuuuutta la notte a scrivere una canzone che parla di come te la vorresti portare a casa…” ho risposto e Mike è scoppiato in una fragorosa risata.

“NONONO! Non deve sapere della canzone… almeno per ora…. Salutamela e basta!”

“hahahah! Okay tranquillo”

“Ciao Lottie!” ha detto poi, abbracciandomi.

“Ciao Cal Pal! …Ciao Mikey!”

“Oh, si, ciao Lotts! Ci sentiamo!” ha risposto Mike, rimanendo seduto sulla sedia.

“Ooookay! Ciao…” detto questo mi sono avviata verso l’uscita. Ero un po’ delusa, insomma mi aspettavo qualcosa e invece Mike si era comportato normalmente, come aveva sempre fatto da quando ci conosciamo, come se non fosse successo niente ai gavettoni, alla festa e ieri notte, come se io per lui non fossi altro che la sua migliore amica. Ma probabilmente è così che la pensa e io mi sono immaginata tutto. Chi lo capisce! Un momento sono praticamente sicura la 100% che mi stia per baciare o che provi qualcosa per me e il momento dopo quasi non mi saluta quando me ne vado! Ma sapete che vi dico?! Vaffanculo! Facesse quello che vuole! Io me ne frego! Continuerò ad essere sua amica, ma niente di più! Non posso passare quest’estate a farmi i problemi su “gli piaccio o non gli piaccio”, non mi va proprio anche perch-

 “Lotts! Ciao!” Luke mi era apparso davanti sul vialetto dei Clifford. Oh mannaggia.

“Luke!” ho esclamato, spalancando gli occhi per la sorpresa.

“Bel vestito!” ha detto sfoderando il suo splendido sorriso. Oddio, aiuto. Il panico è cominciato.

“C-come?” ho chiesto io che, come al solito, mi intontisco come pochi quando i miei occhi incontrano i suoi.
Così Luke ha fatto una piccola risata, mettendosi apposto i capelli e poi ha indicato il mio abito blu.

“Ah! Eheh…sì, giusto… è che ho dimenticato il cambio per oggi a casa…” lui non sapeva che il “pigiama-party” da Mike non era previsto…

“Insieme al pigiama…” ha aggiunto sorridendo di nuovo.

“Giàgià…” ho risposto sforzandomi di sorridere in una maniera decente, senza mostrare troppo il mio imbarazzo.

“Come…com’è andata la nottata?” ha domandato poi Luke.

“Oh, tutto bene… niente di speciale… a un certo punto abbiamo anche dormito hahah” ho risposto io. Che cazzo di battuta era?! Charlotte + ragazzi fighi = panico + discorsi senza senso.

“hahah bene!” ha risposto lui.

“eheh già… mi sa che quei due ti stanno aspettando” ho detto, indicando casa di Mike, dopo un momento di silenzio imbarazzante.

“Giusto! La canzone nuova… tu stai andando?” ha chiesto Luke.

“Sì… i miei vogliono che torni a casa”

“Ah, okay, capito… va bene allora… ci sentiamo!” ha detto avvicinandosi per poi darmi un bacio sulla guancia, come ieri mattina a scuola. Ovviamente io sono avvampata in maniera allucinante, ma ho tenuto duro. Charlotte, fai la ragazza seria! Non devi rischiare di svenire ogni volta che un bel ragazzo ti tocca!

“S-sì… ci sentiamo!” ho risposto. Poi mi sono fatta coraggio e gli ho dato a mia volta un bacio sulla guancia, per poi andare via. Ho camminato fino alla fine del vialetto dei Clifford con un sorriso da ebete in faccia e poi, dopo aver aperto il cancello, mi sono automaticamente voltata indietro: Luke era rimasto dove l’avevo lasciato ed era girato verso di me; mi ha sorriso ancora facendo “ciaociao” con la mano. Io ho sorriso timidamente in risposta ed ho abbassato lo sguardo per poi uscire dal cancello. Wow, non mi aspettavo fosse ancora là! Era rimasto a guardarmi…a guardare ME! LUI! LUCAS HEMMINGS! Come cazzo poteva essere accaduto?! Forse Ellie aveva ragione… forse davvero gli piacevo! Al solo pensiero, la mia mente è andata in pappa ancora più di prima e non sono riuscita a togliermi il sorriso da ebete dalla faccia, né tanto meno a smettere di pensare a lui durante tutta la strada fino a casa di Ellie. Alle 11.40 stavo suonando il campanello della villetta; qualche istante dopo Michelle e Alex mi sono venute ad aprire.

“LOOOOOOOOOTTS!” ha gridato Alex saltandomi addosso (come al solito).

“Bonjour Lottie!” ha detto Ellie.

“hahah salve care!” ho risposto, entrando in casa.

“Charloooootte!” ha esclamato Sarah salutandomi dal salotto, dove era seduta sul divano a guardare la tv. “Che ci fai qua? Non dovresti essere con Michael?” ha chiesto facendo la solita espressione maliziosa che ormai fanno tutti, mentre io la stavo raggiungendo.

“hahahah oddio, evitiamo questo discorso! Ah, a proposito! Ellie ti saluta Calum!”

“CALUM?!” ha esclamato lei, accorrendo verso di noi tutto d’un tratto.

“Eh già…” ho detto io sorridendo.

“Ohhh grazie!” ha risposto lei arrossendo e, se fossimo stati in un manga, le sarebbero venuti gli occhi a cuore hahah, garantito!

“Lotts, tu non lo sai, ma ieri notte questa tipa qua ci ha raccontato tuuuutto quello che ha fatto con Calum durante la festa! Nei minimi dettagli” ha detto Alex, sedendosi vicino a Sarah.

“Già, ho immaginato! Poi voi mi dovrete raccontare un bel po’ di cose! Magari non nei minimi dettagli…”

“hahah yesss! A patto che anche tu ci racconti della nottata…” ha risposto Ellie.

“Sisi come volete… ora scusatemi ma devo scappare! Devo essere a pranzo a casa e mamma non sa che sono stata da Mike…. “

“e quindi ti devi cambiare! Capito :) vai pure in camera, la tua borsa è poggiata vicino la finestra!” ha detto Ellie.

“Grazie mille! Ci metto un secondo!” ho esclamato avviandomi verso le scale. Arrivata su, mi sono cambiata e ho indossato finalmente i vestiti comodi che mi ero portata. Poi sono tornata di sotto.

“Ellie ma i tuoi dove sono?” ho domandato, notando che la casa era particolarmente silenziosa.

“Oh, mamma e papà sono andati a fare spese con Alice e Jake… mi sa che resteranno fuori anche per pranzo!” ha risposto lei (Alice e Jake sono la sorella e il fratello minore di Ellie). “Da quando Alice si è presa questa megacotta per Ashton Irwin, cerca di uscire il più possibile, sperando di incontrarlo! Haha che idiota!”

“hahaha Seriamente?!” ha esclamato Alex.
“hahahah sì! Meglio che non le dica che si è lasciato con Jess, se no lo rapisce definitivamente! hahah”

“daiiii! È una cosa carina!” ha detto Sarah in sua difesa.

“Ma su Sarah! Lei ha 15 anni e lui 19! Non è fattibile!”

“Okay, però…” mentre loro continuavano a discutere su Alice e Ashton io ho aperto la porta.

“RAGAZZE! IO VADO! Scusate l’interruzione...”

“VA BENE! Ciao Lotts! Ci sentiamo dopo su WhatsApp!” ha risposto Ellie.

“SUL GRUPPO!” ha aggiunto Alex.

“Ciao Lottieeee!” ha detto Sarah.

“Okayyy! CIAOOOO!” ho ripetuto io, uscendo. Dopo di che, mi sono avviata a passo svelto verso casa.
Appena entrata, ho trovato mamma e papà in cucina che svuotavano le buste della spesa.

“Ben tornata Charlotte!” ha esclamato mio padre.

“Ciao papi, ciao mami! Vi serve una mano?”

“Ormai abbiamo finito! Ma grazie lo stesso” ha detto mamma, dandomi un bacio sulla guancia. “Ti sei divertita ieri sera?”

“Sìsì…è stato figo… dopo vi racconto! scusatemi, vado a poggiare la borsa in camera e torno”

“Okay!”
Così sono andata in stanza, ho mollato tutte le cose, ho acceso l’aria condizionata e mi sono buttata sul letto. Aaaaaaaaaaaah che bellezza! Il mio cervello si è automaticamente messo nella modalità “Relax, Take it easy”! Sono stata per qualche minuto là sdraiata nella nullafacenza più totale, finché non ho deciso di alzarmi per mettere un po’ di musica: ho optato per la colonna sonora di Across The Universe (uno dei miei film preferiti con le canzoni dei Beatles). Dopo di che ho preso il cellulare e mi sono sdraiata nuovamente sul letto; mi stava venendo un soooonno terribile, così ho poggiato il telefono sul comodino e ho chiuso gli occhi…
 

*BRRRRRR BRRRRR BRRRRRR* la vibrazione del cellulare mi ha fatto svegliare di soprassalto. L’ho preso e, con gli occhi ancora appannati, ho visto che era l’una! Wow! Avevo dormito un’ora senza neanche accorgermene! Poi ho aperto WhatsApp per vedere chi mi aveva scritto.
 

“Mikey:
Non vedo l’ora di mettere in atto i nostri
Progetti estivi! Potremmo cominciare da
Domani! Che ne pensi?”
 
Ma che cazz?! Mi sono stropicciata gli occhi e ho riletto il messaggio. Michael non è normale! Ma come se ne esce?! Prima non mi si fila e adesso mi scrive così, a buffo? I progetti estivi… quelli di cui avevamo parlato ieri notte, quando stavamo abbracciati al buio sul letto matrimoniale! Di tutta quella situazione lui si ricorda solo dei progetti estivi! Vabbè, non ho parole… poi dicono che siamo noi donne quelle strane, quelle complicate, seh…
 
                                                                                                                         “è vero! Sì certo! Da cosa vogliamo
                                                                                                                          Cominciare?”
 

“Mikey:
Vediamoci domani al parco verso le 4,
 così decidiamo! Sarà un’estate fantastica!
WOHOOOO!”
 

                                                                                                                       “hahah va bene, a domani”
 
Vaaaa beh, accontentiamolo! In fondo è pur sempre il mio migliore amico ed è la sua prima estate da 18enne… se non lo appoggiassi io nei suoi piani strambi, chi lo farebbe?
 
“LOOOOOTTS! È PRONTO IL PRANZO!” ha gridato mamma dal soggiorno.
“STO ARRIVANDOOOOO”

Così sono andata a tavola e abbiamo mangiato, parlando del più e del meno: ho raccontato dell’ultimo giorno di scuola, dei gavettoni, della festa, di Calum e Ellie, di Sarah e Robert, di Alex e Matt, mi sono inventata un po’ di cose sulla mia nottata a casa di Michelle e altri argomenti vari. Sparecchiata la tavola, mi stavo per ritirare in camera, quando papà mi ha bloccata.

“Charlotte, siediti un momento sul divano con noi…”

“Okay…ma… perché?” ho chiesto, un po’ preoccupata, andando verso il salotto.

“Papà ti deve parlare di una cosa…” ha detto mamma.

“Ehm, sì… allora, hai presente che ieri sera al telefono ti ho accennato di un progetto di lavoro che partirà a breve?”

“hmmm sì, mi pare di sì…”

“Okay, bhe è un lavoro importante, a Londra! se funziona, porterà profitti molto alti…”

“oh, wow!” ho detto con voce sorpresa.

“Già… mi hanno offerto di partecipare! Per due mesi a partire dalla prossima settimana!”

“Oh mio dio! È fantastico! Congratulazioni!”

“Sì, ma non è finita qua...” Ha aggiunto papà.

“Andremo anche noi con lui! SORPRESA!!!” ha esclamato mamma.

“...C-cosa?” ho chiesto io, completamente sconvolta.

“Andremo per due mesi a Londra, in Inghilterra!!! Passeremo il Natale e tutte le vacanze sotto la neve! Non sei felice?”


La stavo fissando con gli occhi spalancati, ero pietrificata.
No, non poteva essere vero.
E la nostra estate?



**HEY THERE! finalmente sono riuscita a finire questo capitolo! Don't Stop è stata composta e Lotts si  trova immersa in un "dramma adolescenziale"! Che fine faranno i famosi progetti estivi di Mikey e della sua migliore amica? Al prossimo capitolo <3 

P.S.: se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate! Come sempre,le vostre recensioni mi rendono molto felice! Baci! 

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Capitolo 9
*** Don't let me go... ***


“Bhe?! Non dici nulla?” ha detto mamma un po’ delusa, vedendo che non rispondevo.

“ma… ma… è sicuro?” ho chiesto, ancora sconvolta.

“Sìsì! Abbiamo già organizzato tutto tempo fa!”

“Ah.”

“Partiremo sabato prossimo verso le 10 a.m., per poi fare scalo a Singapore per 3 ore e prendere l’aereo diretto a Londra...arriveremo quando là saranno ancora le 8 di sera di sabato, mentre per noi sarebbero le 6 di mattina di domenica! Sono circa 20 ore di viaggio…”

“Oddio mio!”

“ehhh già! Ma non ti preoccupare, avremo tutto il tempo per riposarci e fare quello che vogliamo! Abbiamo affittato una casetta a Camden Town, un quartiere davvero carino non molto distante dal centro! Sarà fantastico Lotts!”

Mi stavo quasi per mettere a piangere. Non per in viaggio a Londra, cioè è un’occasione bellissima e non so quante volte ho desiderato andarci, ma più che altro perché i miei non mi avevano detto nulla e così tutti i nostri piani, i nostri progetti estivi, avrebbero avuto una fine già prima di iniziare.
 “Perché non me lo avete detto?” ho chiesto, tentando di non scoppiare in lacrime.

“Volevamo farti una sorpresa… pensavamo che ti avrebbe fatto piacere…” ha risposto papà, guardandomi con un’espressione un po’ delusa.

“Nono papà… a me fa piacere, non fraintendetemi! L’unico problema è che ormai avevamo fatto dei piani…”

“Tu e chi?” ha chiesto mamma.

“Io e i miei amici… Michael… è la sua prima estate da maggiorenne… avevamo deciso di fare tante cose” Una lacrima mi stava scendendo lungo il viso. “…glielo avevo promesso”.

 “Oh Lotts…” ha sussurrato mamma con la tristezza negli occhi.

“io…io vado in camera” ho detto con la voce spezzata, alzandomi velocemente dal divano.

Arrivata in stanza, mi sono buttata sul letto e sono scoppiata a piangere. Il mio cuore era in frantumi. Non pensavo di poter rimanere tanto male per una cosa del genere, ma così è stato… forse ormai anche io mi aspettavo qualcosa di straordinario da quest’estate, forse credevo che sarebbe successo qualcosa tra me e Luke, che il mio rapporto con Mike sarebbe cambiato, o che per lo meno mi sarei divertita un mondo con i miei amici, con il mio migliore amico. Tutto ormai era perso, finito. Non avrei imparato a surfare con MIkey, non saremmo andati in Nuova Zelanda a parlare con le pecore, non avrei passato i pomeriggi con lui in giardino, non avremmo fatto il falò sulla spiaggia e dormito sotto le stelle, non sarei andata al mare con le mie amiche… Niente Natale insieme, niente Capodanno fuori, niente avventure notturne, ma soprattutto niente Luke e niente Michael. Non riuscivo a calmarmi! Poco dopo mamma ha bussato alla mia porta.

“Lottie, posso entrare?”

“hmm hmm” ho acconsentito, anche se controvoglia.

“Amore, ti prego non fare così…” ha detto mamma sedendosi sul letto vicino a me. “Ci divertiremo comunque! È un’occasione unica”

“Lo so mamma, lo so…” ho cominciato a dire, tirandomi su e asciugandomi le lacrime. “Però capiscimi! Io avevo dei piani! Io gli avevo promesso che ci sarei stata! Glielo avevo promesso!” ho esclamato, ricominciando a piangere. Dovevo calmarmi, era necessario o avrei finito tutti i liquidi.

“Charlotte lo so! però non è così grave! Basta spiegargli la situazione, Mike capirà, è un ragazzo intelligente…”

“No mamma non basta! Lui ci tiene enormemente che questa estate sia speciale e io gli avevo promesso che ci sarei stata! Come faccio a dirglielo?!”

“Ma Loooots! Non è una tragedia, su! Dopo tutto vi vedete ogni singolo giorno, che sia a scuola o fuori, da quando siete piccoli! Non potrai allontanarti per una volta?”

“Ma sta volta è diverso! E poi non è solo per Mike…” ho esclamato buttandomi a faccia in sotto sul cuscino.

“…C’è qualcos’altro che io non so?”

“Hmm hmmm” ho affermato. Stavo pensando alle mie amiche, a Cal e a Luke. Soprattutto a Luke.

“E allora cosa?” Ha chiesto mamma. In quel momento non ero in vena di raccontarle del ragazzo per cui mi ero presa una megacotta imbarazzante quasi alla pari di quella di Alice per il tipo-bandana alias Ashton. Dovevo trovare un valido argomento alternativo.

“La scuola!” a quella parola mamma è rimasta turbata. “Oggi è il 15 dicembre, la scuola ricomincia il 1 febbraio, ok?”

“ok…”

“Bene. Se noi partiamo il 22 dicembre e stiamo per due mesi a Londra, perderò l’inizio di scuola!”

“…Caspita, non ci avevamo pensato…” ha detto mamma pensierosa.

“E l’inizio dell’anno scolastico è importante!” vai Lotts continua così! Magari la convinci a farti restare qua!

“Vieni, andiamo a parlarne con papà”

Così siamo stati nello studio a discutere e contrattare su questo benedetto viaggio per più di 2 ore, finché, quando ormai erano le 5.30 p.m., papà ha detto a mamma:
“Basta! La soluzione è: tu e Lotts verrete a Londra per un solo mese, quindi dal 22 dicembre al 22 gennaio, poi tornerete qui ed io resterò là fino a fine progetto.”

“Mi pare un buon compromesso, Lotts! Così potrai anche passare gli ultimi giorni di vacanza insieme ai tuoi amici e cominciare scuola normalmente!” ha detto mamma.

“Okay…” anche se la soluzione presa dai miei era molto meglio del piano iniziale, comunque non mi potevo ritenere felice. Lo so, sto facendo la figura dell’egoista insensibile, ma che ci posso fare se mi sento comunque triste e abbattuta?!

 Conclusa la diatriba, ho chiesto ai miei se potevo uscire a fare due passi e loro hanno acconsentito, così ho preso al volo la borsa e sono uscita in strada. Ho deciso di andare al giardino botanico sul mare, proprio di fronte all’ Opera House, perché al tramonto è meraviglioso. Dopo una mezz’oretta di autobus sono arrivata a destinazione e mi sono diretta nel mio posto preferito (questo qua http://www.concierge.com/images/destinations/destinationguide/australia_pacific/australia/sydney/sydney_020p.jpg ); poggiata al solito albero con la vista del mare e della città davanti, ho tirato fuori il mio fedele libro sempre presente nella borsa e l’Ipod. Quando la musica classica (che uso come sottofondo durante la lettura) è cominciata ad uscire dalle cuffiette, mi sono completamente estraniata dalla realtà, da tutti i suoi problemi e complicazioni, e sono stata inglobata dalla storia che si faceva sempre più avvincente ed interessante. Pagina dopo pagina e capitolo dopo capitolo, ho finito il libro. Quando mi sono levata le cuffiette e ho finalmente tirato su la testa, c’era un tramonto mozzafiato davanti ai miei occhi (http://media-cdn.tripadvisor.com/media/photo-s/02/4f/d6/8c/sunset-behind-opera-house.jpg ). Ho deciso di dare una colonna sonora a quel momento, perciò mi sono rimessa le cuffiette nelle orecchie e ho premuto il tasto “riproduzione casuale” per lasciare al destino la scelta della musica. Qualche secondo dopo è partita Wish You Were Here dei Pink Floyd, una delle mie canzoni preferite in assoluto, rendendo il tutto perfetto. Quando ormai il sole era sceso dietro l’orizzonte, ho rimesso tutto nella borsa e mi sono alzata dal prato, avviandomi verso casa. Ovviamente, trovandomi di nuovo da sola per strada senza niente o nessuno a distrarmi, ho ricominciato a pensare a tutto il casino del viaggio e a Mike. Quando glielo avrei dovuto dire? Dovevo trovare il momento adatto, ma come?! Non sapevo se confessargli tutto subito o aspettare, in modo da goderci questa ultima settimana…ero più propensa per la seconda, anche perché non sapevo quale sarebbe stata la sua reazione…ma magari mi stavo facendo solo troppi problemi…
Mentre ero persa nei pensieri con la testa appoggiata al finestrino dell’autobus, mi è squillato il cellulare.

“Hey Lottssss!”

“Ciao Alex!”

“Buona sera! Che fai di bello?”

“Mah niente di che… tu?”

“Io per adesso sto a casa, ma con le ragazze avevamo pensato di uscire sta sera dopo cena… che ne pensi?”

“Che idea carina! Io in verità non me la sento molto di uscire… però voi andate!” ho risposto io, scendendo dall’autobus e imboccando la strada di casa.

“Ma come?! Noi lo facevamo per stare con te! Cos’hai, Lottie?”

“E’ successo un po’ un casino oggi…”

“Oddio? Qualcosa di grave? Sei incinta? Io giuro che ammazzo Michael se-“

“hahahahah nono tranquilla! Sono ancora vergine come prima” Alex riesce sempre a tirarmi su il morale, per questo la adoro.

“hahah okay, perfetto! e allora cosa?”

“papà va a lavorare a Londra e noi andiamo con lui per un mese…”

“WOOOW! Ma è fantastico Lotts! Dov’è il problema?”

“il problema è che parto sabato prossimo” ho detto io, quando ormai ero davanti al portone di casa, così mi sono appoggiata al muro per finire di parlare prima di entrare.

“Oooh. Cazzo. Quindi starai fuori per tutte le vacanze! Anche a Natale e a Capodanno?!”

“Esatto. A parte il fatto che sono troppo triste di non poter stare con voi durante le feste, il problema principale è che io e Mike l’altra notte abbiamo parlato, abbiamo fatto dei progetti, lui mi ha detto che vuole che questa estate sia fantastica, che io ne faccia parte! E io gliel’ho promesso!”

“Che cosa carina!”

“No! Non lo è! Perché lui mi ha detto che senza di me non è lo stesso, che gli mancano i Natali con noi, che non vede l’ora di cominciare i nostri progetti estivi e io adesso gli dovrò dire che me ne vado! Come cazzo faccio?!”

“Cazzo, questo sì che è un problema… quando pensavi di dirglielo?”

“Non lo so… devo trovare il momento giusto… non voglio rovinare quest’ultima settimana qui a Sydney”

“Già… ne posso parlare con le ragazze?”

“In verità ve lo avrei voluto annunciare a voce…”

“Capito… lo dovrai dire anche a Cal e Luke”

“Eh già… però non vorrei rischiare che Mike lo venga a sapere da loro… è fondamentale che glielo dica io”

“Hai ragione…”

“Vabbè è meglio che vada, i miei mi staranno aspettando per cena… divertitevi sta sera, mi raccomando!”

“Va bene Lottina! Cerca di tirarti un po’ su il morale, non è successo nulla di tragico dopo tutto! Ci sentiamo presto”

“Grazie Alex! Buona notte!”

Detto ciò, sono finalmente entrata in casa. Mamma mi ha chiesto di apparecchiare, mentre lei finiva di cucinare; papà stava parlando al telefono con un tipo, bho… dopo cena sono stata un po’ sul lettone in camera dei miei a parlare con mamma. Generalmente vado molto d’accordo con lei, le racconto tutti i miei problemi, le mie insicurezze… gli unici argomenti che non tocco mai sono i ragazzi che mi piacciono e il sesso. Non ce la faccio proprio, mi imbarazza troppo, è più forte di me. Lei a volte prova a parlarmi di queste cose (come ieri mattina -.-), ma io svicolo sempre hahahaha. Ormai ho capito che lei sospetta che tra me e Michael ci sia qualcosa, che siamo fidanzati segretamente, che ci saltiamo addosso ogni volta che vado a casa sua o usciamo da soli, ma sta proprio fuori strada! Per levarle questa idea dalla testa, mi era venuta la tentazione di dirle che mi piaceva Luke… ma poi ci ho ripensato, perché davvero non avevo voglia che mi facesse domande su noi due, anche perché non esiste un “noi” tra me e Luke, quindi avrei avuto ben poco da dirle hahah. In ogni caso, dopo la chiaccherata, sono andata in camera e, per evitare di ricominciare a pensare come e quando dire a Mike di Londra, ho acceso il pc e ho iniziato a guardare video su YouTube. Dopo un po’, ho messo da parte il computer e ho preso il cellulare per controllare se qualcuno mi aveva cercato... Nessuna chiamata persa né messaggio, così ho cazzeggiato un po’ su WhatsApp: ho cominciato a guardare gli stati e le immagini del profilo dei miei contatti. Quando sono arrivata alla “L”, mi sono fermata: Luke aveva cambiato foto e io stavo per svenire una volta per tutte ( eccola qua http://img1.wikia.nocookie.net/__cb20140331070125/5sos/images/c/ca/Luke_hemmings_selfie.jpg ). Cooosì sono andata avanti, per poi fermarmi nuovamente, ma sta volta al contatto di Michael: lui aveva sempre la stessa immagine di qualche settimana fa (questa http://i.ytimg.com/vi/A_ecNm6NizE/0.jpg ) ed è fin troppo figa. Mannaggia. Mannaggia. Mannaggia. Aaaaaaaaaaaa ! Dovevo smetterla! Non poteva piacermi anche Michael. Cazzo. No. Non poteva andare peggio di così.
Ho mollato il cellulare e sono andata in bagno, non desideravo altro che farmi una doccia rilassante. Verso le 11 avevo finito di asciugarmi i capelli e stavo sdraiata di nuovo sul letto, quando mi è arrivato un messaggio.

“Alex:
Affacciati alla finestra”
 
Sono rimasta nel dubbio per qualche istante, ma poi mi sono alzata e ho guardato fuori incuriosita. C’era un gruppo di persone sul marciapiede proprio sotto la mia finestra e mi stavano salutando, facendo ampi gesti con le braccia: erano Alex, Sarah, Ellie, Cal e Luke! Che ci facevano là ?! Mi hanno fatto segno di raggiungerli, così ho infilato dei vestiti che non fossero il pigiama, ho predo le chiavi e sono uscita di casa, cercando di non svegliare i miei.

“LOTTIEEEEE!” ha esclamato Alex.

“SHHHH! O sveglierai tutto il vicinato!” le ha detto Sarah.

“Heyyy! Ma che ci fate qui?!” ho chiesto io, davvero stupita.

“Una piccola sorpresa!” ha risposto Ellie sorridendomi dolcemente, mentre stava mano nella mano con Cal. Oddio! Si tenevano per manoooo! Aaaaaaah *-* la tenerezza!

“Già! Alex ci ha detto di Londra…” ha cominciato a dire Sarah, poggiandosi con la schiena sul palo della luce.

“Alex!” ho esclamato io allarmata.

“Lo so, lo so, lo volevi annunciare tu, ma ho pensato comunque di parlarne con le ragazze … e con i ragazzi” ha detto indicando Cal e Luke, che ha fatto un sorriso timido e un gesto di saluto. “L’unico a cui non ho detto nulla è Mike, l’ho lasciato tuuuutto per te e loro dure hanno promesso di non aprire bocca con lui”

“Oh, okay…”

“E ora siamo qui per parlare con te ed annunciarti che abbiamo intenzione di farti passare la più bella settimana della tua vita prima che tu parta, in modo che non ti senta triste ripensando a tutte le cose che avresti potuto fare se fosti stata qui con noi per più tempo!” ha esclamato Alex.

“Un concentrato di progetti estivi” ha detto Luke sorridendo. Oddio. Anche lui sapeva dei nostri progetti estivi? O era solo un caso?

“ C-come fai a sapere…?” stavo chiedendo io.

“Ce ne ha parlato Michael hahah” ha risposto Cal. Ah, tutto era più chiaro…

Ci siamo seduti tutti sul marciapiede, al ciglio della strada (abito in un quartiere residenziale e passano pochissime macchine a quest’ora) e per più di un’ora abbiamo continuato a parlare dell’estate, di Natale, di Capodanno, di come dire a Michael il tutto, di cosa avevano architettato per farmi passare “la settimana più bella della mia vita”… io ero seduta tra Alex ed Ellie e dopo di lei c’erano Cal, Luke e Sarah; ogni tanto i miei occhi si incrociavano con quelli di Luke e puntualmente sorridevamo e distoglievamo velocemente lo sguardo. Ogni volta che succedeva il mio cuore saltava un battito e mi mancava il respiro… calcolando il numero di volte che è successo, possiamo dire che stavo davvero per morire hahaha. Alla fine hanno deciso che “la settimana più bella della mia vita” sarebbe cominciata lunedì con un’uscita al Luna Park tutti insieme, Michael compreso (lo avrebbero convinto in qualche modo). Suonava davvero bene!

“Vabbè ragazzi io dovrei cominciare ad andate… è quasi l’una!” ha detto Sarah ad un certo punto.

“Caspita! Anche io!” ha esclamato Ellie.

“Aspettateeee! Io… vi volevo ringraziare! Non sapete come mi sento fortunata ad avere amici come voi… state facendo tutto questo per me ed io vi sono grata! Mi fate sentire amata!” ho detto timidamente.

“AWWWWWW!” ha detto Alex. “Non ci devi ringraziare! Sei nostra amica e ti adoriamo!”

“ABBRACCIO DI GRUPPO!” ha esclamato Cal, nel suo stile. Così si sono stretti tutti intorno a me, è stato bellissimo.

Quando ci siamo staccati Cal ha detto:
“Su, tutte in macchina! vi accompagno a casa”

“…macchina?” ho chiesto io, soffocando una risata.

“Già! ho preso quella di papà per venire qua!”

“Che uomo!” ha esclamato Luke, prendendolo in giro. Tutti abbiamo riso.

“Vieni anche tu Alex?” ha chiesto Cal.

“Sì, magari!”

“Perfetto! …Luke? Vuoi un passaggio?”

“Nono non ti preoccupare, abito qui vicino”

“Sicuro?”

“Sì, grazie amico!”

“Di nulla! Buona Notte Lotts!” ha detto abbracciandomi. “E non ti preoccupare, Mike non se la prenderà con te, ti vuole troppo bene”. Ha aggiunto, poggiandomi una mano sulla spalla.

“Grazie mille Cal… buona notte!”

“Notte Lottinaaa!” le mie amiche mi hanno dato un bacio sulla guancia e si sono avviate per la strada insieme a Calum, lasciando me e Luke da soli sul marciapiede.

“Cal ha ragione, devi stare tranquilla… magari Mike all’inizio ci rimarrà un po’ male, ma non potrebbe mai arrabbiarsi … sei la sua migliore amica, praticamente la sua anima gemella e ci tiene tantissimo a te… si vede dal modo in cui si comporta quando state insieme, da come ti guarda, da come ci parla di te…” ha detto Luke. Wow, era una cosa dolcissima. Lui era dolcissimo. Sono arrossita enormemente, ma fortunatamente era buio, quindi spero non l’abbia notato.

“Oh… non mi ero mai resa conto di tutto questo…”

“Io invece sì… devo confessarti che anche prima di conoscervi, vi vedevo spesso a scuola e vi invidiavo un sacco! Il  rapporto che avete è qualcosa di speciale!”

“Grazie, davvero! È bellissimo che tu pensi questo di noi...ma... insomma, perché ci invidiavi? Hai un sacco di amici!”

“Sì, ma non ho mai avuto un migliore amico… non ho mai avuto un Mike o una Lotts…” ha detto facendo una faccina triste molto coccolosa.

“Aww! Adesso ce li hai entrambi! Anche se al momento ci sono solo io… TA-DAAAA!” ho esclamato, allargando le braccia e facendo un grande sorriso.

“Yeeeeee!” ha detto venendo verso di me a braccia aperte per poi abbracciarmi. Ci siamo messi a ridere.

“Adesso sei più felice?” ho chiesto io, sorridendo, mentre eravamo ancora abbracciati.

“Oh sì!” ha detto facendo una piccola risata e stringendomi a se sempre di più. Sentire i nostri corpi a contatto mi faceva avvampare ed accelerare il battito cardiaco. Siamo rimasti così per vari minuti, nessuno dei due aveva intensione di porre fine a quel momento. Ho appoggiato una guancia sulla sua spalla e lui il mento sulla mia. Sarei voluta rimanere tutta la vita là, ma non potevo, dovevo tornare a casa e in un batter d’occhio sarei partita per Londra e poi scuola sarebbe riiniziata. Al solo pensiero, stavo per riniziare a piangere. Mi sono stretta ancora di più a lui e ho tirato su con il naso.

“tutto ok?” ha chiesto Luke, staccandosi dall’abbraccio per guardarmi in faccia. Cazzo, non volevo che mi vedesse piangere. Non volevo piangere. La mia emotività questi giorni è incontrollabile.

“Sisì…” ho risposto, guardando in alto per evitare di scoppiare in lacrime, inutilmente.

“Perché stai piangendo?” mi ha domandato, asciugandomi una lacrima con la mano, per poi accarezzarmi la guancia con una tenerezza da far invidia ad un cucciolo di panda, guardandomi con i suoi stupendi occhi azzurri.

“Cazzo! Non voglio piangere, ma è più forte di me!” ho esclamato io con la voce spezzata, asciugandomi un’altra lacrima.

“Tranquilla, è tutto ok, fa bene sfogarsi” ha detto lui, mettendomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Ho abbassato lo sguardo.

“è che… io non voglio partire! Non sai quando desidero restare qua con voi…anche io volevo che quest'estate fosse speciale”

“Lotts!” ha detto, prendendomi inaspettatamente il viso tra le mani. “Andrà tutto bene! Londra sarà bellissima, ti divertirai un mondo, passerai delle vacanze fantastiche insieme alla tua famiglia e al tuo ritorno saranno tutti qui: Alex, Sarah ed Ellie, Mike e Cal… ci sarò anche io, se vorrai”.

L’ho abbracciato di nuovo. Mi stavo commuovendo, mannaggia. Che mi succede? Non sono mai stata così emotiva in vita mia.

“Ma certo! Grazie di tutto… sono davvero felice di averti conosciuto” ho detto io.

“Anche io Lotts… non sai quanto” ha risposto, stringendomi a se e dandomi un bacio sulla testa. Mi stavo sciogliendo. “Dai, ora vai a dormire, rilassati e non pensare più a tutto questo casino, ok?” ha detto Luke carezzandomi i capelli, dopo esserci staccati dall’ abbraccio.

“Va bene va bene…”

“Ci sentiamo domani”

“Okay… Buona notte Luke! e grazie ancora, davvero…” ho detto, sorridendo timidamente, dopo essermi resa conto che stava ancora con la mano tra i miei capelli.

“Buona notte Lotts” ha detto infine, avvicinandosi lentamente e dandomi un bacio sulla guancia. Maaamma mia cos’è stato quel bacio! Il miglior bacio sulla guancia di sempre hahah! Le sue labbra erano così morbide e calde ed il contatto con la mia guancia è stato quasi elettrico! Un brivido di piacere mi ha percorso tutto il corpo. Se un semplice bacio sulla guancia mi ha fatto quest’effetto, pensate con cose più serie! Luke mi ha carezzato di nuovo la guancia dove mi aveva baciata, ha sorriso dolcemente e poi si è allontanato, andando verso casa.
Ahhhhhhhhhhhh *-* Ero al settimo cielo! Sono rientrata a casa silenziosamente e appena ero dentro la mia camera, ho chiuso gli occhi e mi sono abbandonata all’ indietro, atterrando sul letto. Ed eccomi qua! Nella mia mente c’è solo Luke: i suoi occhi, il suo sorriso, le sue labbra, le fossette, il ciuffo biondo, la sua risata… Dopo sta notte penso di essere definitivamente cotta, cotta a puntino ( lo dimostra il mio solito sorriso da ebete che non mi si toglie dalla faccia). Che dirvi… la giornata di oggi è partita in un modo assurdo, è continuata con un dramma ed è finita in un mare di dolcezza! Ed era solo il primo giorno di vacanza! hahah! Vi aggiornerò al più presto, dopo tutto, “la settimana più bella della mia vita” sta per cominciare!

Buona notte,
Lotts :)

**HOLA! Ecco completata un' altra pagina del "diario" di Lotts! Spero vi piaccia! Cosa succederà negli ultimi giorni prima della partenza per Londra? Sarà davvero "la settimana più bella della sua vita"? E Mike? Come reagirà alla notizia? A presto :) <3   (fatemi sapere cosa ne pensate della storia, dei personaggi, di quello che volete hahah)
 

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Capitolo 10
*** I like the summer rain... ***


Salve a tutti! Oggi è domenica ed eccomi qua con gli aggiornamenti! Sta mattina niente e nessuno ha interrotto il mio sonno fortunatamente, così mi sono svegliata alle 11.30, da brava pigrona in vacanza. Quando mi sono alzata dal letto, non ero più disperata come ieri, anzi mi sentivo felice ed euforica! Assurdo!
Ho deciso di attaccare l’ipod allo stereo per mettere un po’ di musica e lì è successo il casino! Vi dico solo che sono passata dal saltellare per la stanza scatenandomi a ritmo di It’s My Life di Bon Jovi, allo stare in piedi sul letto a cantare Up All Night dei One Direction, usando una spazzola come microfono, per poi ricominciare a saltare, con tanto di air guitar, durante American Idiot dei Green Day e sdraiarmi nuovamente sul letto, abbracciando il mio peluches a forma di panda, mentre ascoltavo Give Me Love di Ed Sheeran. Lotts + felicità + Ipod su Shuffle = il delirio hahaha. Ad un certo punto mamma è entrata in camera:

My my my myyy  oh, give me looove” ha cantato, aprendo la porta.

“hahahah! Buon giorno mamma!”

“Buon giorno Lotts e buon giorno Ed, colonna sonora delle giornate di mia figlia!”

“hahah già, nonché mio futuro marito, non dimentichiamocelo!” ho detto io, sorridendo.

“hmm hmm, giusto… a proposito… chi era il biondo ieri notte?!” ha chiesto lei, sedendosi sul mio letto. Ho spalancato gli occhi. Panico. Come faceva a saperlo?! Ci aveva visti?!? CAZZO.

“ehmmm… cosa?” sì Lotts, fai la finta tonta, abboccherà sicuramente -.- seh…

“il ragazzo alto con cui stavi ieri notte… vi ho visti dalla finestra…”

“MAMMA!” ho esclamato io.

“Non volevo spiarvi! Semplicemente mi sono svegliata, non c’eri a casa e quando mi stavo cominciando a preoccupare, ho sentito delle voci familiari da fuori, ho guardato e c’eravate voi due… come ti è saltato in mente di non avvertirci?!”

“Scusa, scusa! È che voi stavate dormendo e poi non era un incontro programmato…”

“Va bene, ti perdono…. Ma insomma, chi è?”

“MAMMAAAA!”

“Dai Lotts, non mi parli mai di ragazzi!”

“Okayokay…” ho detto io alzando gli occhi al cielo. “Si chiama Luke… Luke Hemmings…” ho continuato, abbassando lo sguardo.

“oh okay, Luke, bel nome… mi è sembrato parecchio carino e anche tenero, da come ti abbracciava…”

“mammaaaaaaaaaa!” ho esclamato imbarazzata, coprendomi la faccia con le mani.

“Suuuu Lottie, a me lo puoi dire, sono la tua mamma!”

“Appunto per questo è imbarazzante!”

“Daiiii! Ci esci insieme?”

“Seeeeeh! Nono, siamo amici…”

“…però ti piace”

“uffa mammaaa, non lo so! è molto simpatico e gentile… poi vabbè, sì, è anche un bel ragazzo... piace a tipo tutte quelle del mio anno … insomma, alto, biondo, occhi azzurri, bel viso, bel fisico… oltretutto canta molto bene e suona pure la chitarra”

“Wow, caspita! Un figo!”

“hahahah! Mammaaa!”

“Senti, ma da quando lo conosci?”

“Da qualche settimana…da quando è diventato amico di Calum e Mike”

“Ah… e a Mike non dà fastidio che tu ti veda con lui di notte, da soli?”

“Allora, mettiamo in chiaro le cose. primo: non eravamo soli…cioè in quel momento sì, ma prima c’erano anche Alex, Sarah, Ellie e Cal… Poi, secondo: perché mai gli dovrebbe dare fastidio?!”

“Non lo so…cioè, tu e Michael siete sempre stati quelli che si vedevano da soli… magari adesso che è subentrato Luke, lui potrebbe ingelosirsi…”

Questa affermazione di mamma mi ha fatto venire in mente quando Mike mi ha improvvisamente invitata a dormire da lui alla fine della festa… in quel momento Luke si era offerto di accompagnarmi a casa! Oh mio dio, forse era davvero geloso! Questo però implicherebbe che io gli piaccia, e ciò potrebbe spiegare la situazione dei gavettoni e quella sul lettone a casa sua, ma non il suo comportamento assolutamente normale di ieri, nonché del resto dei giorni… hmmm non lo so…

“Mah, non penso … insomma siamo migliori amici da sempre… lui ha anche avuto delle ragazze e non mi pare ci siano mai stati problemi tra di noi a riguardo! Adesso che io mi abbraccio con Luke, lui è geloso?! Nah… mi sembra assurdo”

“hmmm…ma quindi tra te e Mike non c’è mai stato niente?”

“No, mamma! Non so quante volte te l’ho già detto!” ho esclamato esasperata.

“Okay okay, tranquilla! Era per sapere… maaa… uscirai di nuovo con Luke?”

“MAMMAAAA!”

“VA BENE VA BENE! SCUSA! Me ne vado a guardare la tv…”

“Bene… tra un po’ arrivo” ho detto mentre mamma usciva dalla mia camera. Halleluja! Cioè, mi fa piacere parlare con lei, però non si deve accollare troppo… mi vergogno a raccontarle tutte queste cose… poi magari parlando con Karen, le scappa qualcosa che le ho detto, lei a sua volta lo dice a Mike ed è la fine. Oddio ansia. La mia euforia si era esaurita. Che palle. Ora mamma sapeva di Luke. Ma perché?!?
Mi sono alzata dal letto, ho guardato l’ora ed era mezzogiorno, troppo tardi per fare colazione. Così ho deciso di lavarmi e vestirmi: ho indossato dei pantaloni indiani larghissimi tutti colorati, una canottiera nera semplice e le mie immancabili Vans (ovviamente nere). Quei pantaloni sono così comodi, adoro indossarli e anche se sono lunghi, non ci fa caldo… poi non porto praticamente mai gli shorts, non mi piacciono le mie gambe e perciò non mi fanno sentire a mio agio… al massimo uso i pantaloncini da basket, che sono larghi e arrivano al ginocchio! Lo so, mi faccio un sacco di problemi, ma che ci posso fare… hahahah
Dopo di che, mi sono pettinata, ho preso il cellulare e sono andata in salotto. Mamma e papà stavano guardando il telegiornale.

“Buon giorno papi!”

“Oh, Lotts! Buon giorno piccola!” ha risposto lui, sorridendomi.
Poi mi sono diretta in cucina per bere un bicchiere d’acqua, mentre loro commentavano le notizie.

“Mamma, che mangiamo per pranzo?” ho domandato ad un tratto, rendendomi conto di avere un certo languorino.
“hmmm non ci ho ancora pensato…”

“Che ne dite se andassimo a pranzo fuori?” ha proposto papà.

“Sì! Grande papà!” ho esclamato io. Mi andava proprio di uscire.

“Mi pare una buona idea... dove vogliamo andare?”

“Ristorante Cinese in centro?” ho detto io.

“Per me va bene” ha risposto papà.

“Okay, approvato! Mi finisco di preparare e usciamo” ha detto mamma.

Così mezz’ora dopo eravamo fuori di casa; siamo saliti in macchina e ci siamo diretti al ristorante. Il locale è molto carino, è arredato bene e il cibo è fantastico, infatti ci vado spesso con le mie amiche. Mentre aspettavamo che portassero le pietanze, mi sono resa conto che il mio cellulare non aveva ancora squillato neanche una volta in tutta la mattinata! Strano… in questi giorni non avevo fatto altro che ricevere messaggi e chiamate! Così, incuriosita dalla faccenda, l’ho tirato fuori dalla borsa e…era spento! Questo spiegava tutto! Hahah! Allora mi sono preparata psicologicamente e, mentre i miei erano presi da una conversazione, l’ho acceso: WhatsApp intasato (come al solito, ormai)! Aaaaaaaaaaaaaaa! >.<   30 messaggi nella chat con le ragazze, 10 in quella con Alex, 5 in quella con Sarah, 100 e passa in un gruppo nuovo dal nome “Best Week Ever” in cui c’erano Ellie, Alex, Sarah, Luke e Calum,  in più 2 messaggi di Luke e 5 di Mikey. OH. MIO. DIO.  Il mio telefono ha cominciato a vibrare ininterrottamente, mano a mano che caricava tutti i messaggi.

“aaaaaaaaaaaaaaaah!” ho esclamato io, poggiandolo sul tavolo.

“Lotts, ma che ha il tuo cellulare?!” ha chiesto mamma, indicandolo.

“è impazzito… sovraccarico di messaggi hahah” ho risposto. In quel momento è arrivata la cameriera con i piatti così l’ho rimesso in borsa e abbiamo cominciato a mangiare. I miei amici potevano aspettare, stavo morendo di fame hahahah. Finiti i noodles con carne e verdure, ho preso nuovamente il telefono: i messaggi delle ragazze nella nostra chat parlavano di varie cose, ma nulla di importante; ho risposto a quelli di Alex, che principalmente mi avvertiva di avermi inserita nel gruppo “Best Week Ever” e a quelli di Sarah, che mi chiedeva come stavo; nel “Best Week Ever” avevano scritto di tutto e di più, passando dalle proposte per le attività da fare, alle cazzate più totali, soprattutto grazie a Cal e Luke, così io mi sono limitata a scrivere “MATTIIII!”, per evitare di leggere tutti i messaggi hahhaha! Poi ho aperto la chat di Luke.

“Luke Hemmings:
Buongiorno Lotts :)
Come ti senti oggi? Va un po’ meglio?”
 
                                                                                                                                   “Hey Luke! scusa per il ritardo!
                                                                                                                                    Sì, oggi molto meglio, grazie :)
                                                                                                                                    Tu come stai?”
 
 
Che carino che era stato! Più lo conosco, più dimostra di essere completamente l’opposto di quello che sembrava, o, per lo meno, di come Mike pensava che fosse. Dopo aver inviato la risposta, finalmente ho aperto la chat di Michael.

“Mikey:
Hey Lotts!                                                                                                             
Mamma mi ha avvertito che oggi alle 4 viene l’idraulico
e quindi non posso uscire -.-
Vieni da me comunque, così appena ha finito, andiamo”
 
CAZZOOOOOOOOO! Mi ero dimenticata dell’appuntamento con Mike per parlare dei progetti estivi! MERDAMERDAMERDA! E adesso?! Gli avrei dovuto dire di Londra? Oggi? tra poco meno di 2 ore?! Nononono, non ero preparata psicologicamente ad affrontare la situazione. Avrei trovato una soluzione alternativa per il momento.

                                                                                                      “Ciao Mikey! Okay, ci vediamo da te alle 4
                                                                                                       Bye!”
 
Nel messaggio ho cercato di mostrare sicurezza e tranquillità, ma nella realtà ero preoccupatissima, nonché assai contraddetta sul da farsi. Cazzo.

“Charlotte! La smetti con quel cellulare per favore?!” ha esclamato mamma stizzita, facendomi sobbalzare.

“oh! Ehm, si, scusa… è che mi hanno scritto in tremila…”

“Puoi anche rispondere dopo, no? Stiamo al ristorante!” ha continuato lei.

“Mamma ha ragione” ha aggiunto papà.

“Okayokay, lo metto via” ho risposto, infilando il telefono nella borsa.
Finito il pranzo, abbiamo deciso di fare una passeggiata per le vie del centro, fino ad arrivare al mio amato giardino botanico. Parlando parlando, mi sono resa conto che erano le 3.30! Caspita, dovevo scappare da Mike!

“Mamma, papà, scusate, ma io devo lasciarvi!”

“Perché? Dove devi andare?” ha chiesto mamma interdetta.

“Ho un appuntamento! Mi ero scordata!”

“E con chi?”

“Con Michael… devo stare a casa sua per le 4”

“Ah! Possiamo venire anche noi, così saluto Karen?”

“ehm… Karen torna domani… è ancora a Melbourne dai nonni”

“Oh… quindi Michael sta da solo a casa…”

Fortunatamente papà si è intromesso prima che lei attaccasse con la solita storia del “Mike ha 18 anni, non sto più tranquilla a lasciarti da sola con lui, perché, anche se mi hai spiegato 23908409384014301 volte che siete solo amici e lo conosco da quando è nato, continuo a pensare che scopiate ogni volta che vi vedete”.

“Vai con l’autobus o vuoi un passaggio in macchina?” ha domandato papi.

“Mah, io per me prendo l’autobus, non c’è prob-“

“Nono! Ti diamo un passaggio!” ha esclamato mamma. “Così saluto Mike”. Oddio no. Pietàààà!
Così mi hanno obbligata a salire in macchina -.- Arrivati davanti al cancello dei Clifford, ho salutato i miei, sperando che mamma si fosse dimenticata di voler entrare, ma ovviamente non ha funzionato.

“Aspetta Lotts! Vengo con te!”

“Ma no mami, non c’è bisogno! Te lo saluto io!”

“Nono, dai! Non lo vedo da un sacco! Faccio un salto e poi me ne vado, promesso!”. Sehseh tutte scuse…

“Okaaaaay…” ho risposto io, visibilmente scocciata, suonando il citofono. Mentre camminavamo per il vialetto, Michael ha aperto la porta.

“Hey Mike! C’è mamma che ti voleva salut-“ ho cominciato a dire io.

“LISAAAAAAAAAAAAA!” ha esclamato Mickey con una vocina coccolosa, venendoci incontro ed abbracciando mamma. Ora mi chiedo, come caspita fa a preoccuparsi di lasciarmi da sola con uno così?! Ma io dico, è un bimbo!

“hahahaha! Ciao Mikey!” ha detto mamma, dandogli un bacino sulla guancia. “Ma guarda come sei cresciuto! Oh mio dio! Sei altissimo! Che bel ragazzo!  Il sorrisetto però resta sempre lo stesso eh?!” ha aggiunto lei.

“hahah! Grazie mille” ha risposto, un po’ in imbarazzo, mettendosi apposto i capelli. “e sì, il sorriso è sempre quello!”

“Appena torna mamma, ci vediamo tutti quanti, come ai vecchi tempi, ti va?” ha chiesto lei. Oddeo .-.

“Sisì, certo! Volentieri! Mi siete mancati tanto!” ha risposto lui. Ma guarda un po’ come fa il carino con mia madre!

“Benebene… che fate questo pomeriggio?” ha domandato lei. Mi stava per venire un attacco isterico. Ci sono delle cose che si chiamano “cavoli nostri”, ma mi pare li conosca! Aveva intensione di rimanere con noi tutto il tempo a controllarci?!

“Mamma, c’è papà in macchina ad asp-“ ho cominciato a dire io, per poi essere interrotta (di nuovo. Odio.)

“Adesso in casa c’è l’idraulico” ha detto Mike e a quella parola mamma si è rilassata. Sì mamma! C’è l’idraulico! Non abbiamo intenzione di saltarci addosso appena te ne vai! “Quando avrà finito, penso andremo a fare un giro” ha continuato lui, sorridendo.

“Oh…bene! Allora divertitevi!” ha esclamato lei, STRANAMENTE tranquilla. Antisgamo, mà! “Ci sentiamo dopo Lotts!”

“Sì,okay,ciao mamma” ho detto, alzando gli occhi al cielo.

Finalmente se n’era andata. Problema n°1 risolto! Ora restava il problema n°2, assai più complicato: Michael.

“Ciao Lotts!” ha esclamato lui, mettendomi un braccio intorno alle spalle.

“Ma ciao! Già, esisto anche io!” ho risposto, un po’ scocciata. Tutta colpa di mamma.

“Ohohoh! Siamo agitatini qui! Hai il ciclo Lottie?” ha chiesto lui, entrando in casa.

“MIKE!” ho esclamato, dandogli una botta sul petto. “SHHH! Che ti urli! C’è l’idraulico!”

“hahah! Tranquilla, sta lavorando in bagno”

“okay…e comunque No! Non ho il ciclo! Semplicemente mi irrita quando mamma si intromette troppo…”

“Sei gelosa di me, quando parlo con Lisa? Bhe, in effetti mi giudica un bel ragazzo…” ha detto lui, con un sorrisetto beffardo, chiudendo la porta alle nostre spalle.

“ha ha ha, ma che simpatico! No, non sono gelosa di te e mia made, mi dispiace! È che lei, in questi giorni, mi sta facendo un sacco di domande… ha anche cercato più volte di affrontare QUEL DISCORSO… non so se mi spiego…” ho risposto io, sedendomi sul divano in salotto.

“Oh mio dio, cerca ancora di farti quel discorso ?!” ha esclamato Mike, sedendosi sulla poltrona di fronte a me. Indossava i soliti jeans neri stretti ed una maglietta dei Nirvana. Gli stava parecchio bene. “Non ha ancora capito che con te non c’è speranza?”

“Già…”

“Ogni volta che qualcuno tocca l’argomento sesso, o non dici più una parola, oppure tenti subito di cambiare discorso! Tra un po’ non ne parli neanche con le tue amiche!”

“mah, in verità con loro a volte ne parlo…” ho detto io abbassando lo sguardo. “ma è imbarazzante comunque…”

“Davvero? Con loro sì e con me no?!” ha esclamato lui, visibilmente sorpreso.

“Bhe, sì! Perché mai dovrei parlarne con te?!” ho risposto io, cominciando ad arrossire in maniera esagerata.

“Ma come perché?! Lotts, siamo migliori amici! Ci siamo sempre raccontati tutto! Poi sono anche più grande ed esperto di te in queste cose e quindi ti potrei –“

“OKAY OKAY! Ho capito, grazie”

“Vedi?! Perché fai così? Io non sono tua madre! Non capisco perché ti senti in imbarazzo con me! Ormai siamo cresciuti! Questi argomenti non sono più un tabù! Il sesso è una cosa normale!” ha esclamato Mike.

“Lo soooo, ma che ci posso fare?! Parlare di queste cose mi imbarazza terribilmente …e poi…poi…mi mette anche un’ansia assurda! Ecco, l’ho detto! Vedo un sacco di persone che conosco che l’hanno già fatto, così, come se niente fosse…Alex e Ellie non si preoccupano minimamente a riguardo, anzi sono emozionate all’idea! E invece io ho paura! Non sono assolutamente pronta! Solo a pensarci, muoio dalla vergogna!” ho ammesso io infine, coprendomi la faccia con le mani, per l’imbarazzo. Ho sentito Mikey alzarsi dalla poltrona e sedersi vicino a me, poi mi ha preso dolcemente le mani e le ha spostate dal mio viso.

“Lotts, guardami” ha detto con tono serio, ma comunque gentile. Io mi sono fatta coraggio ed ho alzato lo sguardo: il suo viso bellissimo proprio là davanti a me, i suoi occhi grigio-verdi puntati nei miei, le sue mani sulle mie. Quando i nostri occhi si sono incontrati, sono sobbalzata. Eravamo vicini, troppo. Di nuovo.

“Va tutto bene. Non c’è nulla di strano nel fatto che tu non ti senta pronta! Anche se altri hanno già avuto la loro prima volta, non vuol dire che deve essere lo stesso per te! Ognuno ha i propri tempi! Non ti preoccupare, quando sarà il momento giusto con la persona giusta, accadrà, così, naturalmente, senza paura o imbarazzo. Capito, mia piccola Lotts?” ha detto lui, toccandomi una guancia con la mano. Era una delle cose più dolci, se non la più dolce, che Michael mi avesse mai detto! Da quando era diventato così saggio, maturo e gentile? Mi sono persa qualcosa.

“Erhm-erhm… scusate l’interruzione, ma io avrei finito…” ha detto l’idraulico, un po’ impacciato, affacciandosi dal corridoio. Oddio chissà da quanto stava là! Magari aveva sentito tutto il discorso sulla prima volta… figura di merdaaaa. Io e Mike siamo scattati subito in piedi.

“Oh, sì certo! Adesso funziona tutto?” ha chiesto Michael.

“Sì, guarda, se vieni con me un attimo, ti faccio vedere cosa c’era che non andava…” ha detto l’idraulico e così sono andati in bagno a parlare del guasto. Io mi sono alzata e ho cominciato a camminare per il corridoio…ovviamente alla fine dove sono andata? Nella camera di Karen, esatto! Come al solito, ho riguardato tutte le foto, cercando di distrarmi da discorsi sul sesso, Londra, vacanze, progetti estivi, Luke ecc… ad un certo punto mi sono accorta che c’era la chitarra classica di Mike poggiata sul letto, così mi sono seduta ed ho cominciato a strimpellare. So suonare un po’, ma avendo imparato da autodidatta, né la mia tecnica, né tantomeno le mie conoscenze sono delle migliori, purtroppo. Stavo cercando di ricordarmi gli accordi di Small Bump , ovviamente di Ed Sheeran, quando Mikey è entrato in camera.

“Che fai? Vuoi diventare il quarto chitarrista della nostra band di sfigati?!” ha detto lui, sorridendo.

“hahaha! Nono, non ti preoccupare, sto solo strimpellando qualcosa…”

“Dai, fammi sentire!” ha esclamato Mike, sedendosi di fronte a me, dall’altro lato del lettone, come la scorsa notte, dopo la festa.

“No, non c’è bisogno, faccio abbastanza schifo haha”

“Eddai! Voglio sentire comunque!” ha ribadito e in quel momento il mio cellulare ha cominciato a suonare dalla borsa.

“OPS! Ma come mi dispiaaaaaace! Mi stanno chiamando!” ho detto io scherzando e passandogli la chitarra, mentre prendevo il telefono. Una chiamata persa da Alex. Hmmm, l’avrei richiamata dopo…
Mike stava improvvisando delle melodie, quando è cominciato a piovere. Di nuovo. Oh, ma com’è?! Ogni volta che stiamo da soli a casa sua, diluvia?!
“Eeee addio uscita al parco!” ho detto io, guardando fuori, dopo essermi alzata dal letto; poi mi sono seduta vicino a lui.

“Vorrà dire che rimarremo qui…” ha risposto Michael, girandosi verso la finestra. Siamo rimasti per un po’ in silenzio a guardare ed ascoltare lo scrosciare dell’acqua. Ho sospirato. Il rumore era così rilassante. Ad un tratto Mike ha detto “Sai, Lotts, mi piace la pioggia estiva… è rinfrescante ed inaspettata…”

“Già, concordo…”

“E poi mi piacciono anche quei sospiri che fai…sai, quando guardi o ascolti qualcosa di bello”

“hahaha davvero?” ho chiesto io, un po’ imbarazzata, ma soprattutto divertita dalla sua stramba osservazione.

“Sì, molto” ha risposto. Non avrei mai immaginato che lui potesse notare tutti questi piccoli dettagli…era una cosa molto dolce e, in un certo senso, mi faceva sentire importante, perché significava che Mike mi osservava bene, si interessava a me. Mi sono girata verso di lui: stava guardando fuori e sorrideva. Mamma mia, cosa non farei per quel sorriso! È la cosa più bella del mondo.
Il mio cellulare ha ricominciato a squillare, così mi sono alzata per vedere chi fosse: stavano scrivendo sul gruppo “Best Week Ever”, così ho rimandato a dopo la lettura dei messaggi… Mike aveva preso di nuovo la chitarra e stava improvvisando un po’.

“Bello questo riff!” ho detto io.

“Figo, vero?” ha risposto lui. Poi mi è squillato di nuovo il telefono. “Oddio Lotts! Butta quell’aggeggio!”

“Ma non è colpa mia se continuano a scrivere! E poi parli tu che stai sempre attaccato al cellulare da quando ti sei fatto Twitter…”

“Ok, ma adesso stiamo insieme, quindi spegnilo”

“Okay, ma solo se lo spegni anche tu.”

“Okay.”

“Okay.” Abbiamo spento i telefoni. “Dai, fammi risentire quel riff” ho detto io e lui ha ricominciato a suonare.

Oooh oooh oooh ooh” ho provato a canticchiare io, creando una melodia.

Life’s a tangled web of cellphone calls and hashtag ‘I don’t knows’ ” ha iniziato a cantare Mike.
“And you” ha continuato indicandomi “ you’re so caught up in all the blinking lights and dial tones”

“Io?! Senti chi parla!” ho esclamato. Lui ha fatto una piccola risata e poi ha continuato.

I admit I’m a bit of a victim in the worldwide system too”

“Così va meglio…hahaha” ho commentato.

But I find my sweet escape when I’m alone with you…
Tune out the static sound of the city that never sleeps…”

Here in the moment on the dark side of the screen… che ne pensi?” ho tentato io.

“Mi pare buona! E adesso il ritornello! Vai!” ha esclamato, abbandonando il riff e suonando un sonoro accordo.

“ehm… non so cosa dire…”

“Dai spara qualcosa!” mi ha esortata lui.

“Okayokay….hmmm… I like the summer rain!”

“hahah Perfetto!
I like the summer rain
I like the sounds you make” ha cantato lui, sorridendomi dolcemente.

“hahah I sospiri…” ho detto io a bassa voce.

“We put the world away
We get so disconnected!
You are my getaway
You are my favourite place
We put the world away
Yeah we’re so disconnected!” ha continuato, guardandomi. Sbaglio o mi stava praticamente dedicando la canzone?!

“Che figo! Abbiamo appena composto la prima canzone su noi due! Batti il 5 Lotts!”

“Yeeee! Hahah!” ho esclamato, battendogli la mano.

“Dai, prossima strofa!”

Così abbiamo continuato la canzone, poi l’ho scritta su un foglio e aggiunta a Try Hard e Don’t Stop: l’abbiamo chiamata Disconnected. Fino ad adesso è la mia preferita… sarà perché parla di me e Mike e nel testo lui dice che sono il suo posto preferito e la sua via di fuga hahaha! Quando ha cantato quella parte, vi giuro che mi stavo sciogliendo! Non era mai stato così esplicitamente dolce con me prima d’ora! Mentre mettevamo la chitarra a posto in camera di Michael, ho visto sul suo orologio che erano le 7 di sera. Cazzo! Era tardi e io avevo spento il telefono! Mamma mi avrebbe uccisooo! Dovevo tornare a casa al più presto! Uffaaaaaaa ! Non volevo andare! Quando sto da sola con Mike tutto si modifica: la mia vita diventa divertente, rilassata, imprevedibile, scatenata, dolce e bellissima! Lui ha il potere di cambiarmi la giornata!

“Mike, devo andare! Non mi sono resa conto dell’orario!”

“Oh, ok… non vuoi rimanere a cena? Sto da solo…” ha detto, facendo una faccina da cucciolo triste. Sarei voluta saltargli addosso strapazzandolo di baci, abbracci e coccole, fino alla fine delle vacanze! Avrei voluto dirgli “Sì Mikey! Rimango per cena, per colazione, per sempre!”, ma purtroppo non potevo.

“Vorrei tanto Mikey, ma lo sai com’è mia madre… L’anno prossimo quando avrò 18 anni anche io, faremo quello che ci pare, promesso! Haha”

“Non vedo l’ora” ha detto lui sorridendomi. Anche io non vedevo l’ora di avere 18 anni, di essere indipendente, di poter restare con Mike tutto il tempo che volevamo, solo io e lui. Gli ho sorriso timidamente in risposta, abbassando lo sguardo.

“Okay, allora vado…” ho detto, avviandomi verso l’uscita.

“Aspetta, ti accompagno alla porta…” ha risposto lui, raggiungendomi. Mi accompagna alla porta?! Lui? Michael Gordon Clifford?! Seriamente?! Chi sei tu e cosa hai fatto dei mio migliore amico?!

“ehm… ok, grazie…” ho detto io, alquanto stupita e confusa.

“Ecco!” ha esclamato, aprendo la porta.

“Grazie Mike! Buona cena e grazie per il pomeriggio… mi ha fatto molto piacere” ho detto.

“Anche a me ha fatto molto piacere… ehi, a proposito! Non abbiamo parlato dei progetti estivi!” ha esclamato lui. Noooo se n’era ricordato! L’avevo quasi scampata…

“Uh, è vero! Vabbè dai... avremo tempo per farlo! Ci sentiamo domani!”  Scuse, scuse e ancora scuse…

“Okay a domani Lotts!”

Uscita dal vialetto dei Clifford, mi sono avviata verso casa. Arrivata a destinazione, mamma si è subito lamentata del mio cellulare irraggiungibile e poi mi ha messo ad apparecchiare la tavola. Finita la cena, ho deciso di avventurarmi nello studio di papà per cercare sulla libreria un nuovo libro da leggere. Una buona mezz’ora dopo, osservati e valutati i vari titoli con l’aiuto del buon vecchio padre, ho fatto la mia scelta e, soddisfatta, mi sono ritirata in camera. Mi sono sdraiata sul letto e ho cominciato a leggere i primi capitoli del nuovo libro, ma in poco tempo la mia vista si è affaticata per la stanchezza e ho dovuto metterlo da parte. Così ho acceso il cellulare per mandare un messaggio di scuse ad Alex per non averla richiamata; poi, mentre scorrevo le conversazioni su WhatsApp con gli occhi che mi si chiudevano per il sonno, mi sono accorta che Luke mi aveva risposto! Il messaggio era delle 3 di pomeriggio!

“Luke Hemmings:
Bene, grazie!
Ti stavo pensando…
:) “
 
Oddio, mi aveva scritto una cosa carinissima ed io non l’ho neanche visto! Che figura da stronza. Cosa potevo rispondergli? Non sono molto brava con queste cose dolci! Mi vergogno anche a scriverle hahah!
Alla fine ho optato per un:                                                                           “ Anche io… non vedo l’ora per domani!
                                                                                                                         Buonanotte (:”
 
Ma chi volevo prendere in giro?! So perfettamente di aver pensato ininterrottamente a Michael oggi! … assurdo come tutto possa cambiare da un giorno all’altro! Una sera per me esiste solo Luke e la sera dopo c’è unicamente Mike nella mia testa! Aaaaaaa! Devo chiarirmi le idee. È necessario. Ma, come si dice, la notte porta consiglio, quindi mi sa che per oggi è tutto, gente! Hahah! Ci sentiamo sicuramente domani!

A presto,
Lotts :)
 


**CIAO! Scusate se ci ho messo una vita ad aggiornare, ma finalmente sto al mare e non ho molto tempo per scrivere! Anyway, ce l'ho fatta! Yeee! hahah! La storia continua: Disconnected è stata scritta, Lotts è sempre più presa da Luke, ma allo stesso tempo il suo rapporto con Mike sta cambiando e "la settimana più bella della sua vita" sta per cominciare! Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Ditemi le vostre impressioni se vi va! un abbraccio e a presto <3

P.S.: da notare, nella scena di Disconnected, la parte dell "Okay." "Okay." tra Mike e Lotts, citazione da Colpa delle Stelle (The fault in our stars)! hahah! Qualcuno di voi l'ha letto? A me è piaciuto molto! (:
 
 
 
 

 
 
                                                                                                
 

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Capitolo 11
*** Kiss me ***


Ciao a tutti! Oggi è stata la “giornata di apertura” della così detta Settimana Più Bella Della Mia Vita! Ora vi racconto tutto… allora, sta mattina mi sono svegliata tardi, come al solito, verso le 11, sono andata in salotto, ho salutato i miei, poi ho preso il cellulare ed ho fatto una chiamata di gruppo con le ragazze (sì, il mio telefono può fare questa cosa hahah). Non ero ancora riuscita a parlare bene con loro dopo la festa di fine anno!

“Buongiorno belle fanciulle!” ho esclamato io. Sarah ha risposto per prima.
“Buongiorno Lotts!”
“HEEEEEEEYYYYYY!” ha detto Alex.
“Ciao belleeee!” ha aggiunto infine Ellie.
“Lottina, come va? Sei pronta per oggi?!” ha chiesto Alex, tutta felice.
“Sto bene grazie! E sì, diciamo che sono abbastanza pronta per oggi! hahah!”
“BENEEE! Comunque cara piccola Lotts, ci devi raccontare di quello che sta succedendo con Luke, eh! Non credere di riuscire a sfuggirci!” ha detto Ellie.
“Deve dirci anche di Michael, non dimentichiamoci di Mike!” ha aggiunto Sarah.
“uhhhhhh! È veeeeeero! hahah” hanno esclamato Alex ed Ellie.
“ehi ehi ehi! Calma un po’! Non c’è nulla da raccontare…” ho risposto io.
“Seeeeeeeeeeeeeh! Ma a chi lo vuoi dare a bere? Balli il lento con Luke, vi abbracciate, ti vuole accompagnare a casa, vi mandate tanti messaggini… hahahah” ha detto Alex.
“poi però vai a dormire da Mike, passi tutto il pomeriggio a casa sua anche ieri e non ci racconti nulla!” ha continuato Ellie.
“Come fai a sapere di ieri?” ho chiesto io.
“Ehhhh ieri Ellie è uscita con Cal e Luke, e Mike ha detto che non poteva andare con loro perché doveva vedersi con te per una cosa importante…” ha risposto Sarah.
“Seriamente ha detto così?! Mah, in verità non abbiamo fatto niente di particolare…insomma è stato uno dei miei soliti pomeriggi a casa di Michael… ” ho risposto io, cercando di non far trapelare dalla voce l’agitazione/imbarazzo che mi procura parlare di questi argomenti.
“MADDAIIII! Uffaaaaa! Secondo me c’è qualcosa che non ci stai raccontando…” ha esclamato Alex.
“Dai ragazze! Se non ci sta dicendo niente vuol dire che davvero non è successo nulla, oppure semplicemente non le va di parlarne, quindi lasciamola in pace!” ha detto Sarah.
“Ma perché non ce lo vuoi dire?! Siamo le tue migliori amiche!” ha continuato Alex.
“Ohi calmaaaa!! Okayokay, ora vi spiego chiaramente come stanno le cose, prima che si creino casini inutili. Allora, punto 1: tra me e Luke non è successo niente, lui semplicemente è molto carino e gentile con me, mi scrive messaggi, mi tira su il morale, mi abbraccia eccecc… punto 2: neanche tra me e Mikey in realtà è successo niente, l’unica cosa è che si sta comportando in modo strano… cioè ci sono state delle situazioni davvero strambe che non so come interpretare…” ho risposto io.
“Per esempio?” ha chiesto Alex con un tono tra il confuso e l’incuriosito.
“Per esempio la situazione dei gavettoni, o lui che “mi vuole parlare di una cosa importante” e poi non lo fa, che mi chiede informazioni su me e Luke, che fa tutto il carino e tra un po’ mi dedica una canzone, che mi invita a casa all’improvviso e, dopo aver dormito praticamente abbracciati per tutta la notte, il giorno dopo si comporta come al solito, come se non fosse cambiato nulla nel nostro rapporto. Ma che cazzo! Mi sembra bipolare!” ho continuato io, esasperata. Questi discorsi decisamente non si possono fare di prima mattina.
“Caspita… ma tu cosa provi per loro?” ha chiesto Alex.
“Non lo so, questo è il problema. Come sapete io sono il tipo che cerca di non innamorarsi di qualcuno finchè non sa di essere ricambiato, per evitare di rimanerci male in caso contrario… adesso è come se stessi aspettando di capire se Luke sia così carino con me perché gli piaccio, o se Mike si stia comportando in modo così strano perché non mi considera più solo la sua migliore amica ma qualcosa di più, per decidere di chi dei due mi devo innamorare! Lo so, è assurdo. Ma il problema è che Michael e Luke mi stanno confondendo le idee come non mai! Un momento sono cotta di uno, il momento dopo rimarrei a vita con l’altro! Non so come fare! Praticamente sto aspettando che uno di loro mi dia un segno in modo che io possa dire << Ahhh, ok! Allora piaccio a lui e l’altro è solo scemo!>> oppure, cosa più probabile, <>, tanto per capirci qualcosaaaa!” ho spiegato io.
“hmmm okay, ho capito la situazione. Bel casino!” ha detto Alex.
“Mannaggia Lotts… scommetto che adesso ti senti pure un sacco in imbarazzo a stare con loro due insieme” ha esclamato Sarah.
“Già! mi impanico davvero troppo!” ho risposto io.
“Mi dispiace un sacco” ha aggiunto Sarah.
“Vabbè ragazze, non ci possiamo far abbattere da queste cose! Troveremo una soluzione al più presto! Ma intanto ricordatevi che oggi è il primo giorno delle settimana più bella della vita della qui presente Charlotte!” ha detto Ellie, cercando di rallegrare la conversazione.
“GIUSTISSIMO! Infatti oggi pomeriggio andremo tutti insieme al luna park, ci divertiremo, passeremo una giornata splendida, in cui tuuuuuuutti andremo d’accordo, senza litigi, comportamenti strambi o impanicamenti esagerati da parte di Lottina, ok? E se Mike, nel suo bipolarismo del momento, anche solo provasse a fare il coglione con te, Lottie, lo prenderò a cazzotti finchè non ammetterà di amarti alla follia.” Ha esclamato Alex con sicurezza.
“HAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHA” io, Ellie e Sarah siamo scoppiate in una fragorosa risata.
“VAI ALEX! VAI ALEX! VAI ALEX!” ha cominciato a dire Ellie.
“hahahha che poi me la immagino Alex, con la sua altezza strabiliante di 1,60 m, che picchia a sangue Michael, che è un gigante di tipo 2 metri hahahaha” ha ironizzato Sarah.
“hahahahhaha”
“heyyy! Guardate che nelle botti piccole c’è il vino buono! E poi io picchio forte se serve! Hahahah” ha controbattuto Alex.
“hahahahahh! Oddio ragazze, vi adoro! Non so come farò senza di voi per un mese! Mi mancherete terribilmente!” ho esclamato io.
“Awwww! Lottina, anche tu ci mancherai un sacco! Ma adesso non pensiamo a quando partirai, pensiamo a oggi!” ha riposto Ellie.

Così abbiamo continuato a parlare per più di un’ora dell’organizzazione della giornata, della settimana, di Ellie e Calum (eheheheheh), della mamma di Alex che la obbliga a studiare francese durante le vacanze, di Luke e Mike, della figaggine di Ashton Irwin e di altre cose varie. Mamma intanto mi aveva dato per dispersa e a mezzogiorno e mezza ha bussato alla porta della mia camera, per verificare se fossi ancora viva.

“Charlotte che fai? Stai ancora in pigiama?! Per caso ti sei dimenticata che dobbiamo andare a pranzo da nonna?!”
“OH MIO DIO! È veroooo!” ho esclamato io, ricordandomi dell’impegno; così ho chiuso la lunghiiiissima chiamata con un “ragazze scusatemi, devo scappare, ci sentiamo dopo!” e sono andata velocemente a prepararmi.
Mentre sceglievo cosa indossare, ovviamente ho attaccato l’ipod alle casse e ho messo i Blink-182 a tutto volume; ballando e cantando a ritmo di All The Small Things ho finito di vestirmi e lavarmi, poi ho afferrato cellulare e borsa e siamo usciti. Nonna abita dall’altra parte della città, per arrivarci in macchina generalmente ci mettiamo ¾ d’ora, quindi c’è tanto tempo per parlare, cosa che generalmente non mi dispiace, amo i miei genitori, sia ben chiaro, ma davvero oggi non avrei sopportato altre domande su Luke e Mike. In breve, stavo pregando in aramaico affinchè mamma non prendesse nessun argomento imbarazzante e fortunatamente le mie preghiere sono state esaudite. Arrivata a casa di nonna illesa, abbiamo mangiato e parlato tranquillamente, poi ci è venuta a trovare Mary (un’amica di vecchia data di nonna che praticamente conosce me e mamma da quando siamo nate!).

“Charlotte! Mamma mia quanto sei cresciuta! Che bella che sei! Fatti abbracciare!” ha esclamato Mary appena mi ha vista.
“Maryyyyy!” ho detto io, stringendola forte. Ormai sono più alta di lei! Wow hahah “Grazie mille! È da tanto che non ci vediamo!”
“Eh sì, cara!”
Continuando a parlare, ci siamo andati a sedere tutti in salotto. Quanto mi erano mancati i pomeriggi passati a casa della nonna, sono una delle cose più belle di sempre! Mi fanno ritornare bambina, quando tutto era più semplice, senza problemi e preoccupazioni. La mia pace interiore ovviamente è durata poco.

“Oh, Lotts! mi ha chiamata Karen! È tornata da Melbourne e ci ha invitati a cena fuori domani sera! Come ai vecchi tempi! non è fantastico?!” ha detto mamma, riportandomi brutalmente alla realtà. Cazzo. Ci mancava solo questo. Porco cane.
“Ma-mamma… non le hai detto nulla di Londra, v-vero?” sono trasalita alla sola idea.
“No no… ho pensato che sarebbe stato meglio parlarne a voce, insomma, quando andremo a cena” ha risposto mamma.
“Okay, meno male” da una parte ero sollevata, perché ciò non implicava il rischio che Karen lo dicesse a Mikey, ma dall’altra ho cominciato ad impanicarmi: DOMANI SERA MICHAEL SAPRA’ DI LONDRA! Cazzooooooooooooooooooo!
Mi sono portata le mani davanti alla faccia, poi ho inspirato ed espirato lentamente per una…due…tre volte. *Calmati Lotts. Andrà tutto bene. Mikey non si arrabbierà. Siete migliori amici.* ho cominciato a ripetermi tra me e me.
“Allora Lottie? Spero che tu non abbia piani per domani sera, perché verrà anche Michael, da quello che ho capito” ha detto mamma, quasi preoccupata.

Io? Piani? Mah, no, tanto ormai tutto quello che pianifico fa a farsi friggere. Ormai il mio unico piano è cercare di sopravvivere illesa a questa estate, che già è cominciata male.

“Nono… verrò” ho risposto, abbozzando un sorriso. Mamma, si è rilassata ed ha ricominciato a parlare con Mary e nonna. Papà, che intanto mi stava guardando dalla poltrona di fronte, mi ha fatto un’espressione rassicurante, della serie “tranquilla Charlotte, lascia perdere mamma, non ti agitare”, così gli ho sorriso dolcemente. Tanto amore per papà, è l’unico che mi comprende in questi casi…

Verso le 4 siamo ritornati a casa. Mi sono confinata in camera come al solito e ho acceso lo stereo: sta volta era il turno di Ed Sheeran (che novità hahah), così ho optato per l’album Plus e ho schiacciato play. Ormai è un dato di fatto: i cambiamenti del mio umore si vedono dal tipo di musica che scelgo di ascoltare. Vi assicuro, passare dai Blink a Ed vuol dire passare dal bianco al nero per me, quindi diciamo che tutta la mia allegria della mattina era svanita nel corso di poche ore. Mentre la mia stanza veniva riempita dalle dolci note di The A Team, io me ne stavo sul letto, sdraiata su un lato con le gambe rannicchiate al petto. Già, questa è la mia solita posizione di quando sono triste, mi metto sempre così… non so spiegare bene il motivo… forse è perché, quando c’è qualcosa che mi affligge, mi sento come se avessi un buco, proprio lì, nel petto, e, rannicchiandomi, cerco di coprire, guarire quel buco da sola, facendomi forza…. Già…
Persa nei pensieri, rattristata e abbastanza preoccupata, mi stavo quasi per addormentare, quando mi è squillato il telefono. Un messaggio.

“Ellie:
Hey Lotts! Sei pronta?
Ti passiamo a prendere in 10 minuti.”

 
10 minuti?! Oh porco cane! Mi ero completamente dimenticata del LunaPark! Cominciamo davvero maleeee!

                                                                                                                            “Hey Ellie! Sisi sono quasi pronta”
 
Inviato il messaggio, ho lanciato il cellulare sul letto e sono corsa a cambiarmi. *che mi metto? Che mi metto??CHE MI METTOOOO?!* le situazioni non rilassate mi fanno andare nel pallone. Ho cominciato a fare avanti e indietro per la camera, cercando qualche vestito decente senza alcun risultato, così, abbandonata ogni speranza di risultare un minimo carina e femminile per una volta nella mia vita, ho afferrato i soliti jeans neri, la mia amata maglietta a maniche corte con il logo dei Red Hot Chili Peppers, la camicia di flanella rossa e le vans. Dopo di che, sono corsa in bagno, mi sono lavata i denti, ho sciolto i capelli e, tanto per dare un senso alla mia faccia, mi sono truccata gli occhi con l’eyeliner nero (as usual), poi ho preso la borsa e sono uscita dalla mia stanza.

“Charlotte dove vai?” ha chiesto papà, facendomi sobbalzare.
“Oh, papi… sto andando al LunaPark con degli amici… non ve l’ho detto?”
“Non mi pare proprio” ha risposto mamma, con tono alterato.
“Ehm, ero convinta di sì! Scusatemi! Vi prego, posso andare? Sono davvero in ritar-“
*DIIIIIN DOOOOONG* il campanello della porta mi ha interrotto.
“Ma chi è a quest’ora?” ha detto mamma, andando ad aprire.
“Sarà Ellie…” ho detto io a papà, girandomi verso di lui.
“Michael! Ciao!” ha esclamato mamma. Sono sobbalzata. Di nuovo. Ok caaaaaaalma.
“Lisaaaa!” ha detto Mike, con la sua solita voce da bambino coccoloso. “Sono qui per prendere Lotts”.

A quel punto ho fatto un grosso respiro e mi sono girata verso la porta. Michael era vestito tipo così https://31.media.tumblr.com/0a7ddc8b1a3b753a76044c1458a33d34/tumblr_inline_mxk52t8PeK1s63twg.jpg (senza cappello però ) e io ho quasi avuto un mancamento. Ripeto, cominciamo male, molto male.
Ho farfugliato una specie di “Ciao mike” mooooolto impacciato, che fortunatamente è stato coperto dalla voce di mamma che diceva “Uh è vero! Andate al Luna Park! Ci sono anche le ragazze?”
“Sisi, ci sono anche Alex, Sarah, Ellie, Calum e Luke… Lucas Hemmings, non so se lo conosci, è un nostro nuovo amico” ha risposto Mikey, sfoderando un sorriso stupendo. Alla parola “luke” ovviamente mamma si è girata verso di me, facendomi uno sguardo strano. Io l’ho guardata con una faccia allarmata. Se solo avesse provato a dire una parola su me e Luke l’avrei uccisa all’istante.
“Hmm, no, Lotts non me ne ha mai parlato” ha continuato mamma. Oddio sì! Che gran donna! Hahah! “Va beh, allora buona serata ragazzi! Lotts, ci sentiamo dopo”
“Okay mami, a dopo! Ciao ciao!”  ho detto io, uscendo da casa.
“Grazie mille! Buona sera anche a voi!” ha risposto Michael, chiudendo la porta.
Dopo un momento di silenzio imbarazzante, Mikey ha detto: “bella camicia! Ti sta bene il rosso…” indicandomi.
“Oh… grazie! A-anche tu mi piaci!” ho detto io, poi ho subito sgranato gli occhi e sono arrossita terribilmente, rendendomi conto di quello che avevo detto. Michael ha fatto una piccola risata, passandosi una mano tra i capelli ed abbassando lo sguardo, poi mi ha sorriso. (qualcosa del genere https://31.media.tumblr.com/2b53162cd819d6d1c778cf5f1f6aaf4f/tumblr_inline_mw4gz1w9HN1qhkecr.gif )
“No! Cioè, nel senso che mi piace come sei vestito! Non che io… cioè… bella… bella giacca di jeans!” ho continuato io, cercando di rimediare all’imbarazzante situazione. Sono un’idiota. Quanto mi odio. Ma perché non so parlare normalmente?! Devo rilassarmi! È solo Michael!
“hahah! Okay, grazie Lotts!” ha risposto lui, tra l’imbarazzato e il divertito (http://25.media.tumblr.com/7f233ace4ee501db2a76c1457a5765c2/tumblr_mqs2tcm7aI1ri929wo4_250.gif ) “Andiamo?”
“Oh, sisi! Andiamo!” ho detto io, sbrigandomi a svicolare fuori.

Uscita sul vialetto di ingresso del mio palazzo, mi sono ritrovata davanti una macchina con i finestrini abbassati e la musica a tutto volume.
“Ciao Lottieee!” ha esclamato Ellie, che era seduta davanti. Calum era alla guida. Michael ha aperto lo sportello di dietro e mi ha fatto segno di salire.
“hey Lotts!” ha esclamato Luke, seduto vicino al finestrino. Cazzo no! Ma che era uno scherzo?! Seriamente mi volevano far sedere in mezzo tra Luke e Mike?! Oh santissimo dio. Sono trasalita.
“he-hey Luke!” ho risposto, fingendo un sorriso spontaneo. Panico.
Mi sono seduta, cercando di mantenere una distanza ragionevole, per evitare di morire di imbarazzo e cose varie, ma ovviamente quando è entrato anche Mike, ci siamo dovuti avvicinare per riuscire a chiudere lo sportello. Sì, la macchina del padre di Cal non è molto grande hahah. Bhe, dirvi che stavamo spiacciati è sminuire la situazione. Vi giuro, non sapevo dove appoggiarmi, sono stata in tensione tutto il viaggio fino al Luna Park. Non vedevo l’ora che arrivassimo, perché già di mio detesto stare seduta in mezzo di dietro, poi immaginatevi in questa situazione! Se mi giravo da un lato, mi trovavo uno così  http://media.tumblr.com/abee7dc908223ab1cf90c6171255ed9f/tumblr_inline_nacuu5Pwg71rg85r9.gif  , se mi voltavo dall’altra un altro così http://media.tumblr.com/651e595503ee338ed485fa70c75781ec/tumblr_inline_mxp43pVMto1qajj9z.gif e davvero, stavo in uno stato confusionale parecchio brutto. Ringraziando il cielo, Ellie e Calum hanno parlato quasi tutto il tempo con noi, così mi sono distratta dal pensiero “Panico. Sono seduta tra i due ragazzi che penso mi piacciano, forse, bho. Aiuto.” e mi sono persa nei discorsi.
Dopo un po’ siamo finalmente arrivati al parco di divertimenti. Hallelujah! Il Sydney’s LunaPark  è diverso dagli altri, è inusuale e per questo lo adoro: non è molto grande, ha giostre particolari e poi è vintage! Mi ricorda tanto un circo degli anni 20/30! Abbiamo parcheggiato la macchina e siamo arrivati all’ingresso, che è tipo la cosa più figa di sempre (http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9a/03.01.2009-luna_entrance2.jpg ); io e Ellie siamo rimaste là fuori ad aspettare che arrivassero gli altri, mentre i Tre Moschettieri (cioè Cal, Luke e Mike, così li chiama Ellie ormai hahah) si sono diretti alla biglietteria. Circa 10 minuti dopo abbiamo finalmente intravisto all’orizzonte delle figure familiari camminare velocemente verso di noi: erano Alex e Sarah con a seguito Matt e Robert! Cioè… Sarah si era portata dietro Rob?! Ma quindi stavano insieme?! Quando era successo?!?!

“Ellie… ma Sarah e Robert?!” ho chiesto io, senza farmi notare da loro, mentre li salutavamo con la mano.
“Io li shippo” ha risposto Ellie sorridendomi.
“Ok, va bene, ma quello che volevo saper-“
“No, non stanno insieme… non ancora per lo meno” ha continuato facendo la faccina maliziosa.
“Ok, ma allora perché è qua?”
“Perché nel weekend sono usciti insieme e lui la aveva invitata fuori anche oggi, ma insomma, Sarah doveva venire qua con noi… e quindi le abbiamo detto di portarselo dietro” ha concluso lei.
“Oh…ok! Ma scusa allora perché-“  stavo per formulare un’altra domanda, quando…
“CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!” ha urlato Alex (interrompendomi), saltandoci addosso, come suo solito. Noi l’ abbiamo abbracciata forte e intanto abbiamo salutato Matt, che oggi era particolarmente figo (cioè, è sempre figo, ma diciamo che tendo a non menzionare questo aspetto nel discorso, perché insomma, lui sta con Alex e mi sento strana a contemplarlo, ma vabbè alla fine la sua figaggine è un dato di fatto, cioè guardatelo  https://scontent-b-mxp.xx.fbcdn.net/hphotos-xfa1/v/t1.0-9/225589_528977187154715_1535970885_n.jpg?oh=17e818823ba0ebed743803bea355b69a&oe=54FA6851 aaaaaa  hahaha).

“Ciao Ellie! Hey Lotts! C’è anche Robert con me!” ha detto Sarah, sorridendomi timidamente e lanciandomi uno sguardo colpevole.
“Hey! Oh, ciao Robert! Ci fa piacere che tu sia qua con noi!” ho esclamato io per allentare la tensione, dato che lo vedevo molto imbarazzato (come biasimarlo…).
“B-beh, grazie Charlotte! Anche a me fa piacere!” ha risposto, visibilmente sorpreso e rallegrato dalla mia esclamazione. Poi lui e Sarah si sono scambiati un sorriso (aw :3).
“Oh, ragazzi! Andiamo! Calum mi ha appena mandato un sms! Hanno preso i biglietti!” ha detto Ellie. Così ci siamo ricongiunti con il grande trio e finalmente siamo entrati! *-*

Dovete sapere che io ho un particolare amore per i parchi-divertimento, cioè li adoro! Appena varcato l’ingresso, l’atmosfera mi pervade e divento euforica come non mai! Fortunatamente questa “euforia da lunapark” la condividono con me anche Alex ed Ellie, quindi per lo meno non ero la sola a correre da una parte all’altra del parco! Hahahha!  Sarah non è per niente attratta da questo tipo di cose (mi rendo conto che oggi è venuta solo per me <3) e neanche Rob, infatti quando noi 3 siamo scattate verso la prima attrazione, loro 2 ci hanno fatto segno che ci avrebbero raggiunto dopo. Anche Cal e Luke si sono fatti prendere dall’ “euforia da lunapark”, cercando però di mantenere un certo contegno, tanto per fare i “macho-men” della situazione, mentre MIkey, come al solito, non era molto entusiasmato: la verità è che le montagne russe e tutti i giochi adrenalinici lo terrorizzano, anche se non lo vuole ammettere, quindi per farlo divertire, ha bisogno di un po’ di supporto morale hahaha.
Abbiamo deciso di partire con i giochi più tranquilli, così che, dopo un po’, anche Sarah e Rob si sono aggiunti a noi, poi però siamo passati alle attrazioni più forti e allora siamo di nuovo rimasti in 7. Mentre eravamo in fila per un rollercoaster molto particolare dove non c’è un “trenino unico” ma tanti vagoncini da due persone (questi  http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f5/Wild_Mouse_at_Aussie_World.jpg ), Matt si è reso conto di aver lasciato il portafoglio e il cellulare in macchina, così ci ha abbandonati per andare a recuperare tutto. A quel punto eravamo in numero pari, tutto stava nel decidere chi sarebbe stato con chi nei vagoncini/macchinina. Io in fila ero davanti tra Ellie e Alex e toccava quasi a noi, quindi probabilmente sarei capitata con una delle due, ma quando mi sono voltata indietro, ho visto Mikey con un’aria molto preoccupata, che non stava neanche ascoltando i discorsi di Luke e Cal vicino a lui, così ho deciso di raggiungerlo e tirargli un po’ su il morale (dato che solo io so della sua paura per queste cose).

“Hey Mikey” ho detto a bassa voce, poggiandogli delicatamente una mano sulla spalla.
“Oh, hey Lotts” ha risposto lui, accorgendosi della mia presenza e lanciandomi un’occhiata veloce. Gli ho sorriso.
“Come va? Sei agitato?” gli ho chiesto, avvicinandomi ancora di più, per non farmi sentire da Luke e Cal presi dalla loro conversazione e riuscire a parlare con Mike faccia a faccia. Teneva lo sguardo basso, puntato per terra.
“Nono, sto bene…ce la faccio”
“Mikey, guarda che non sei assolutamente obbligato! Se non te la senti, non ti preoccupare!” ho detto io. “Non devi dimostrare niente a nessuno e soprattutto, se lo stai facendo per me, perché, insomma, mi piacciono queste cose ecc., non lo devi fare perché davvero-“
“Per te questo ed altro, Lotts” ha detto Michael, poi ha finalmente alzato lo sguardo. I suoi bellissimi occhi grigio-verdi erano puntati dentro i miei ed eravamo vicini, troppo vicini, un’altra volta. Il mio cuore ha avuto un sussulto e ha cominciato a battere all’impazzata, così ho abbassato velocemente lo sguardo e sono scattata all’indietro levando la mano che prima era sulla sua spalla e che, non so come, avevo spostato sul suo collo. Lui ha fatto lo stesso.
“Cioè, insomma, sei la mia migliore amica! Farei di tutto per la mia migliore amica! Eheh!” ha esclamato Mike visibilmente imbarazzato, cercando di riportare normalità a quella situazione.
“Haha sì, giusto…” ho controbattuto io, mentre le mie guance andavano a fuoco. Ma che ci prendeva?! Sembravamo due imbecilli!
“Tutto bene voi due?” ha chiesto Cal con aria interrogativa, facendoci sobbalzare. Luke mi stava guardando in un modo strano e ho notato che non aveva il piercing al labbro.

*I PROSSIMIIIIIII* ha urlato il tipo dell’attrazione. Di già?!
“OH! Cal tocca a noi!” ha esclamato Luke per poi salire sul vagoncino con l’amico. Questo voleva dire che eravamo rimasti solo io e Michael. Cazzo.  *ok Lotts, cerca di mantenere la calma e di comportarti normalmente*
“Ok Mike, adesso tocca a noi… vedrai che andrà tutto bene”
“va bene, ma vai tu davanti!”

Così siamo seduti sul quella benedetta macchinina e dato che Michael è tipo un gigante ormai, ero praticamente seduta tra le sue gambe. Ovviamente durante la salita sono partiti i peggio insulti hahah.
“Oh cazzo… oh cazzo OH CAZZO! MA QUANTO VA IN ALTO STO COSO?!”
“hahahah tranquillo Mike! Tra un po’ c’è la discesa!”
“NO. VAFFANCULO LOTTS! TU NON HAI CAPITO! SE SOPRAVVIVO QUANDO FINISCE STA GIOSTRA DI MERDA TI UCCIDOOOO! CAZZOOOOOOOO!! MA PERCHEEEEE’?!?!”
“HAHAHAHHAHA!” stavo morendo dal ridere, Mike in queste situazioni è fantastico! “vuoi che ti tega la mano?”
“No! Certo che no!”
“va bene come vuoi” ho risposto io, senza poter trattenere una risata. Durante le discese abbiamo urlato come matti e nel resto del percorso si sono alternate imprecazioni e risate, insomma, ci siamo comportati come di rountine hahaha! Scesi dal rollercoaster, tutti ci stavano aspettando fuori.

“SIAMO VIVIIIIII!” ho gridato io, correndo verso gli altri, anche per scappare dall’ira funesta di Mike che mi stava rincorrendo. Qualche istante dopo mi sono sentita afferrare da dietro.
“Eh no Lotts! Dove scappi?! Adesso noi tutti andremo nella horror house e tu verrai con me!” ha esclamato Michael, mentre mi bloccava con un abbraccio stretto.
“nonononono! Hai capito maleeee! Lo sai che le detestooo! AAAAA! Lasciamiiii!” ho cominciato a dire, cercando di liberarmi dalla sua presa, ma Mike aveva già iniziato a trascinarmi verso la casa degli orrori. La scena alquanto comica intanto aveva provocato il riso di tutti. Beh, grazie per l’aiuto, eh!

Durante tuuuutto il tempo che abbiamo aspettato in fila, io ho cercato in ogni modo di fuggire, ovviamente senza alcun risultato. Odio le horror house. Le uniche in cui riesco ad entrare sono quelle dove si sta seduti sui vagoncini, ma ovviamente non vanno più di moda, adesso ci stanno le “walk-through” con gli attori che ti fanno prendere gli infarti. Io muoio.  Il problema principale è che soffro di claustrofobia e avevo davvero troppa paura che mi potesse prendere un attacco di panico là dentro, ma non l’ho voluto dire a nessuno perché lo avrebbero preso come una scusa probabilmente.
 Era il nostro turno: mi sono stretta tra Alex e Ellie, davanti a tutti c’erano i “temerari” Matt, Rob e Sarah e dietro, a chiudere il gruppo, the only trio Mike, Luke e Cal. Avevo intensione di rimanere aggrappata alle mie amiche per tipo tutto il percorso, ma ovviamente, come se non bastasse, a un certo punto siamo arrivati in una sezione “labirintica”, dove ognuno doveva prendere una strada diversa per poter arrivare all’uscita. Cazzocazzocazzo. Mi sono fatta coraggio e ho preso il percorso che mi trovavo davanti: buiobuiobuio, flash di luce rossa e bianca, grida e suoni spettrali in lontananza, voci confuse. Non ci capivo più niente. Ovunque mi girassi, sbattevo su una parete. Mi ero persa, ero sola e al buio. Sono andata nel panico.
“CAZZO! Oddio ora cosa faccio?! Dove vado?! Dove cazzo vado? MERDA!” mi veniva da piangere. Mi sono appoggiata con la schiena ad una parete e sono scivolata giù, accovacciandomi per terra. Sentivo delle voci familiari in lontananza.

“RAGAZZIIIIII! DOVE SIETEEE?” ho gridato nella speranza che qualcuno di loro mi sentisse. “AIUTO VI PREGO!”
“LOOOOTTS!” mi sembrava la voce di Mike.
“ODDIO MIKE! SEI TU?!” ho esclamato, scattando in piedi.
“LOTTS! SONO LUKE! DOVE SEI?” un’altra voce proveniente dal lato opposto ha risposto al mio appello.
“N-NON LO SO! VI PREGO VENITEMI A PRENDERE! SONO NEL PANICO, NON SO DOVE ANDARE! Oddiooo” ho continuato a urlare, sempre più disperata.
“CAZZO E’ TUTTA COLPA MIA! SONO UN COGLIONE! CHARLOTTE TI STO VENENDO A PRENDERE, RIMANI DOVE SEI!” ha esclamato la voce di Mike sempre più vicina.
“O-ok…”
“LOTTS STO ARRIVANDO! CONTINUA A PARLARE, COSì SEGUO LA TUA VOCE!” ha esclamato Luke dall’altro lato.
“Okay…ehm…SONO QUA DA QUALCHE PARTE! E’ tutto buio, non vedo un cazzo e vaffanculo porca troia” ho detto dando un pugno al muro. “Ma perchèèèè?!” ho bisbigliato tra me e me. In quel momento qualcuno mi ha toccata e mi ha preso una mano.
“M-mike?...Luke? sei tu?” ho chiesto io, non riconoscendo la figura che mi stava davanti.

Nessuna risposta. Intanto, automaticamente le mie mani si erano fatte strada sul corpo della figura, toccando tutte le braccia fino a su, per cercare di capire chi fosse. Quando sono arrivata al suo viso, mi ha bloccato le mani, facendomi sussultare. Mentre accompagnava di nuovo le mie braccia giù, sentivo il suo respiro sempre più vicino, sempre più vicino, sempre più vicino… io ero immobile, pietrificata, completamente confusa e con il cuore a mille. Quando la sua bocca era ormai a qualche centimetro dalla mia, si è fermato ed ha intrecciato le sue dita delle mani con le mie. Sono sussultata di nuovo e in quell’istante lui ha fatto sì che le nostre labbra si incontrassero. Un bacio leggero, veloce ma allo stesso tempo elettrico. una scossa scaturita dal contatto con le sue labbra mi ha pervaso il corpo. Michael. Il mio sesto senso mi diceva che era lui, sicuramente lui.

“Mike…” ho sussurrato, ma lui già non c’era più.  Ho mosso le braccia su e giù davanti a me, ma non c’era più nessuna figura, solo buio.
“…Michael, sei tu?” ho chiesto, nella speranza di una risposta dalla figura misteriosa scomparsa nel buio.
“Lotts!” una voce mi ha sorpresa alle spalle. “Lotts, sono Luke!” oddio quindi non era Mike.
“Luke ma allora sei tu?!”
“Sì, sono io!” ha esclamato, avendomi ormai raggiunta. “Vieni con me, usciamo da questo posto del cazzo” poi mi ha presa per mano e mi ha guidata per tutto il percorso, facendomi mettere dietro a lui. *Ok quindi, mi hanno baciata. Ero convinta fosse Mike, ma evidentemente è stato Luke. Quindi piaccio a Luke. Oh cazzo. Cazzo. Cazzo.*. Eravamo fuori, finalmente. Appena vista la luce, mi sono girata verso Luke.
“Oddio, mi hai salvata!” ho esclamato, senza neanche pensare a cosa stessi dicendo (ero giusto un po’ sconvolta dalla situazione ahhah) saltandogli addosso. Lui è sobbalzato dalla sorpresa, ma poi ha ricambiato l’abbraccio, stringendomi dolcemente e facendo una piccola risata. Quando abbiamo sciolto l’abbraccio, i nostri volti erano vicini. Ci siamo guardati negli occhi e senza pensarci due volte l’ho baciato (insomma, se lui lo aveva fatto con me nella casa degli orrori, allora non avrebbe avuto problemi se lo avessi rifatto io). Un bacio a stampo istintivo, improvvisato e velocissimo. Luke è sobbalzato ancora più di poco prima. Ero stata presa dalla foga del momento, mi sono moooolto sorpresa di me stessa hahah. Appena dopo il contatto tra le nostre labbra, sono scattata all’indietro, ho sgranato gli occhi e sono arrossita terribilmente, rendendomi conto di quello che avevo appena fatto. Ma che mi era saltato per la testa?! Non ero neanche sicura che fosse stato lui a baciarmi nella casa degli orrori! Che idiotaaa!
Si è alzato un coro di “woooooooh”. Mi sono velocemente voltata verso la fonte del suono e ho spiacevolmente visto tutto il nostro gruppo di amici riunito a pochi metri da noi che ci fissava con delle facce tra lo sconvolto e il divertito. Porco cane. E adesso?!
“Non pensavo che la horror house fosse un luogo romantico” ha detto Calum, con tono scherzoso, beccandosi una gomitata da Ellie.
Io mi stavo per sotterrare. Ho lanciato una veloce occhiata verso Mike e ho notato che mi stava guardando con un’espressione molto strana ( tipo questa http://media3.giphy.com/media/JInomIxRw4yVG/200_s.gif ) poi ha distolto velocemente lo sguardo. Luke ha fatto una mezza risata imbarazzatissima.
“Beh, allora? Andiamo?! Io avrei fame” ha esclamato Michael con un tono alquanto scocciato. Io gli ho mandato un’occhiata colpevole, ma lui ha di nuovo distolto lo sguardo con freddezza.
“Sì, dai andiamo a mangiare!” ha detto Alex per mettere fine a quella stramba situazione, cominciando a spingere tutti verso il ristorante del lunapark. Un instante dopo Ellie mi ha afferrata per un braccio trascinandomi via dal gruppo insieme a Sarah.

“Lotts, che sta succedendo?” mi ha chiesto lei, con un sorrisetto curioso.
“Non ne ho idea!” ho esclamato. Poi ho raccontato tutto quello che era accaduto nella casa degli orrori, mentre ci incamminavamo verso il ristorante.
“Oddio. Quindi non sai se è stato Mike o Luke! Cavolo, che casino!” ha detto Sarah quando ormai eravamo fuori dalla porta d’ingresso.
“Già…”
“Però hai baciato Luke adesso!” ha esclamato Ellie allarmata.
“Già!”.
“Mannaggia Lotts!” ha detto Sarah.
“OK. Calma. Adesso dobbiamo entrare, che se no si insospettiscono a vederci qua fuori a parlare per troppo tempo. Facciamo così: adesso vediamo come vanno le cose e come si comporta Mike, poi tu dopo parli da sola con Luke e chiarite, necessariamente.” Ha detto Ellie, con tono serio. La solita organizzatrice…
“M-ma io… io mi vergogno a morteeeee!” ho esclamato io, esasperata.
“Non mi interessa, lo devi fare, punto. Adesso entriamo” ha risposto Ellie, aprendo la porta e spingendomi dentro.

Dopo un primo momento di tensione, fortunatamente la cena è continuata tranquillamente. Ogni tanto sentivo gli occhi di Luke puntati su di me, ma ero davvero troppo imbarazzata per guardarlo, quindi mi sono limitata a fare finta di niente, continuando a parlare distrattamente con le mie amiche. Un altro che faceva finta di niente era Mike: mi ha ignorata completamente, senza rivolgermi la parola, ne’ tanto meno guardarmi, per tutto il resto della serata. Che gli prendeva?! Cosa avevo combinato?!
Ringraziando il cielo, Matt si è offerto di darmi un passaggio in macchina fino a casa e io ovviamente ho accettato al volo. Sant’uomo!  In quel momento un viaggio come quello dell’andata sarebbe stato 10 mila volte peggio. Così ho salutato velocemente gli altri e sono saltata a bordo con Alex, Sarah, Matt e Rob. Il ritorno a casa è stato divertente: abbiamo messo la musica a tutto volume sulla radio e abbiamo cantato a squarcia gola! Mi ero quasi del tutto dimenticata del casino successo poco prima, finchè non mi hanno lasciato sotto l’ingresso di casa. Mentre aprivo il portone, tutto mi è ritornato alla mente. Cazzo.

“Charlotte! Eccoti finalmente! Sono le 11 e mezza!” ha esclamato papà, riportandomi sulla terra.
“Oh, si… ciao papi! La mamma è andata a dormire?”
“Sì…adesso vado pure io… com’è andata la serata?” ha chiesto lui, alzandosi dal divano.
Oddio meno male! Mamma dormiente= niente domande inopportune per me (almeno per sta sera, ma mi accontento).
“Tutto bene tutto bene” bugiardaaaaaa “Adesso vado a dormire pure io, sono stanca morta!” bugiarda di nuovoooo. Ero tutto tranne che propensa a dormire con tutti quei pensieri per la testa.
“Va bene, allora buona notte! A domani tesoro” ha detto papà, dandomi un bacio sulla fronte (<3) per poi dirigersi in camera sua e così ho fatto anche io.
Dopo aver chiuso la porta della mia stanza, mi sono buttata sul letto e inevitabilmente ho cominciato a ripensare a tutto l’accaduto: Michael, il viaggio in macchina, Luke, le ragazze, le risate, le battute, le montagne russe, gli sguardi, i sorrisi e poi la casa degli orrori, il panico, il buio e quel bacio elettrico, la confusione mentale e dopo Luke, il bacio improvvisato, l’imbarazzo e Mike che mi ignora. A quel pensiero mi sono bloccata e automaticamente il mio corpo ha assunto la posizione di quando sono triste (sdraiata di lato, accovacciata con le ginocchia al petto). La sola idea che Michael, il mio migliore amico, la persona a cui tengo di più, potesse essere così arrabbiato con me da evitarmi per tutta la sera, mi mandato il cuore in frantumi. Lui non mi aveva mai trattato così prima d’ora. Cosa avevo fatto per deluderlo così tanto? In verità era lui nella horror house e ho sbagliato a baciare Luke?! o forse è venuto a sapere di Londra? O se l’è presa con me per qualcos’altro? AAAAAAAAAAA! Uffaaaaaaaaaaaaaa! Perché Mikey, perché?! Poco dopo mi è squillato il cellulare. Un messaggio a quell’ora? 

“Luke Hemmings:
Per favore, scendi giù.”

CAZZO. Il mio cuore ha saltato un battito, o cinque. Sono corsa alla finestra e ho intravisto il suo ciuffo biondo sotto casa mia. Ma perché era qua?! Oddio. Panico. Imbarazzo. Aaaaaaaaaaaaaaaa. Sono andata velocemente in bagno a darmi una sistemata, poi ho afferrato le chiavi di casa e sono uscita silenziosamente. Stavo tremando, vi pare normale? Quando l’ho visto appoggiato al muretto vicino all’ingresso del palazzo, il mio battito cardiaco ha accelerato ancora, il suo sguardo si è illuminato e mi è corso incontro. In un istante era davanti a me, mi ha preso il viso tra le mani, il suo sguardo si spostava velocemente dai miei occhi alla bocca, poi ha fatto un piccolo sorriso e ha posato dolcemente le sue labbra sulle mie (http://img2.wikia.nocookie.net/__cb20120401131818/switchedatbirth/images/2/29/Bemmet_Kiss.gif ).
Io ero davvero sconvolta, con il cuore a mille e non sapevo cosa fare, così mi sono lasciata guidare. Piano piano, le nostre labbra si sono dischiuse, armonizzandosi in baci lenti e delicati. La mia testa vorticava, brividi di piacere mi percorrevano tutto il corpo, il cuore batteva forte come non mai, tremavo e temevo di svenire da un momento all’altro. il suo profumo era così buono, le sue labbra così morbide e calde, il suo tocco così delicato e gentile. Quando le nostre bocche si sono allontanate, abbiamo tutti e due sorriso timidamente e abbassato lo sguardo. Le mie guance erano in fiamme.

“Era questo che volevo fare, già da un po’ di tempo…” ha detto Luke. “Lotts, tu mi piaci…e anche tanto”.

A quel punto le mie ginocchia stavano davvero per cedere.

“A-anche tu mi piaci…e a-anche tanto!” ho detto io. Luke non ha potuto trattenersi dal ridere e io gli sono andata dietro. Poi mi ha abbracciata dolcemente e siamo stati così per un po’. Era così bello sentire i nostri cuori battere vicini, il suo respiro sul collo, il suo profumo, le sue braccia che mi tenevano stretta. In quel momento mi sentivo la persona più felice del mondo. Ho alzato la testa dalla sua spalla e gli ho dato un bacio sulla guancia. Lui ha sorriso e mi ha preso le mani.

“Ora devo andare, sai, sono svicolato fuori da casa senza avvisare nessuno… però, ne è valsa la pena”

Ho fatto una piccola risata e ho abbassato lo sguardo (non riesco ancora a sostenere i suoi occhi blu puntati nei miei). “Ci vediamo domani, ok?” ha continuato.
“Sì, perfetto”
“Bene… allora buona notte Lotts!” ha detto lui, quasi sussurrando, per poi avvicinarsi e darmi un ultimo dolce e soave bacio.
“Buonanotte Luke!” ho risposto io mezza intontita. Luke mi ha sorriso e poi ha cominciato a camminare verso casa.
AAAAAAAAAAAAAAAH! Io ero in “trance”: sorriso da ebete stampato sulla faccia, cervello in pappa, Il viso angelico di Luke stampato nella mente. Non so come, sono tornata in camera mia e adesso sto sdraiata nuovamente sul letto. Cioè, ho appena dato il mio primo vero bacio a Luke Hemmings, QUEL Luke Hemmings, ed è stato la cosa più bella di sempre! IO PIACCIO A LUKE HEMMINGS! ASSURDOOOO! Cioè ragazzi io non ci credo! Aaaaaa! Sta notte non penso riuscirò a dormire hahahah! Adesso, dopo questo luuuungo e tortuoso racconto, vi lascio in pace. Per gli aggiornamenti ci sentiamo domani hahah!
 
A presto,
Lotts :)   
 

 
 

**HEY salve! è da mesi che non aggiorno, mi dispiace :( school sucks! Spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo hahah :D Fatemi sapere! Baci xo
 

 
 
 
 
 

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Capitolo 12
*** Bonfire heart ***


Salve a tutti! Oggi è giovedì e, lo so, ora vi starete chiedendo che fine ho fatto martedì e mercoledì… bhe, mi è venuta la febbre! Sì, sono l’unica persona al mondo che si ammala d’ estate! Ma il problema non sarebbe neanche tanto questo, il fatto è che così mi sono bruciata due giorni della presunta “settimana più bella della mia vita”! Comunque, adesso vi racconto in breve quello che è successo fino ad ora.

Martedì mattina, nonostante la serata prima fosse stata WOOOW, mi sono svegliata malissimo: avevo un mal di testa e mal di gola assurdo, appena mi muovevo sentivo dolori ovunque e mi venivano le vertigini. Insomma stavo bene. Quando mi sono tirata su dal letto, ho avuto un brivido di freddo e ho starnutito. Mi ero raffreddata? Con 30 gradi all’ombra?! Eppure lunedì sera stavo bene, anzi benissimo…
 In quel momento è entrata mamma in camera.

“Buongiorno Lotts! Oddio ma fa freddissimo qua dentro!” ha esclamato mamma.

“Ah, allora non…non sono solo io! e-ee-ETCHIUUUU’!” ho detto intontita, concludendo con uno starnuto.

“LOTTS! Hai lasciato l’aria condizionata accesa tutta la notte!” ha esclamato mamma un po’ alterata (giusto un pochino…) puntando il condizionatore, poi si è girata verso di me. “Oh mio dio Charlotte, sei pallidissima! Ti sei raffreddata! Ecco! Lo sapevo! Dobbiamo partire sabato e -...blablabla” mamma ha continuato a blaterare andando in iperventilazione, mentre io me ne stavo là, seduta sul letto davvero molto intontita. Vabbè insomma, in poche parole sono un’idiota, ho dormito con l’aria condizionata sparata addosso, mi sono raffreddata di brutto e mia madre mi ha imbottato di medicine. Daje. Diciamo che la giornata di martedì può essere riassunta con io sdraiata sul divano in catalessi con la febbre a 38 che alterno dormire e guardare la tv. Ovviamente ho completamente dimenticato il mio cellulare, che si era scaricato durante la notte, e sono praticamente scomparsa dalla circolazione senza avvisare nessuno dei miei amici. Nel mio dormiveglia, accompagnato da sogni fastidiosi e caotici causati dalla febbre che saliva, sentivo confusamente le voci di mamma e papà, rumori dalla cucina, qualcuno che mi metteva addosso un’altra coperta o che spegneva la tv. Il telefono di casa ha suonato varie volte, risvegliandomi dal sonno tormentato; mamma ha sempre risposto senza mai disturbarmi, dicendo a tutti “No, mi dispiace, non ti posso passare Lotts, sta dormendo, ha la febbre”: prima ha chiamato nonna, poi la zia, Karen ed infine Ellie. Ok, meno male, così per lo meno Ellie avrebbe detto agli altri che stavo male. Bene… mi sono riaddormentata.
 
“Lottie…hey, tesoro…Charlotte” la voce della mamma mi ha svegliata dolcemente.

“hmmm” ho mugugnato, cercando di aprire gli occhi pesanti e tirandomi su.

“Lotts, ti vogliono al telefono… ce la fai?”

“hmmm…c-cosa?” ho chiesto io confusa, stropicciandomi gli occhi. Perché solo adesso mi stava passando il telefono e prima no? Strano… “Ma…ma chi è?” ho continuato io, dopo essermi seduta per bene sul divano. Ho guardato fuori dalla finestra ed era praticamente buio.

“Tesoro, è Luke…” ha detto mamma a bassa voce, coprendo con il palmo della mano la cornetta del telefono. “E’ già la terza volta che chiama…”.  Mamma mi stava guardando con un’aria molto dolce e compassionevole.

“Ehm…Okay” ho acconsentito, con la voce ancora impastata dal sonno e con un mal di testa tale da non farmi neanche realizzare il fatto che Luke Hemmings mi avesse provato a chiamare tre volte per sapere come stavo (che poi, a ripensarci adesso, mi sciolgo, ma ok… ). Mamma mi ha passato la cornetta.

“Hmm.. p-pronto?” ho detto io, cercando di non suonare troppo raffreddata.

“Lotts! Hey! Finalmente…” la voce di Luke ha risposto dolcemente, facendomi sorridere. “Come stai?”

“Luke, ciao! Eh… non tanto bene… ho la testa che scoppia e-e poi... fa freddo, cavolo” ho continuato, coprendomi bene con la coperta e rimettendomi sdraiata sul divano.

“Oh Lottie, mi dispiace tanto… eravamo tutti preoccupati! Io in particolare… insomma, sei scomparsa… pensavo che ci avessi ripensato, riguardo a noi due intendo...o che, cioè, non mi volessi parlare”. Ho fatto una piccola risata, era così carino :3. “eheh già… Poi mi sono incontrato con gli altri ed Ellie ci ha detto tutto… A proposito, ti salutano le ragazze e Calum… Mike non è venuto, non so perché…è scomparso pure lui”

“Ehi, grazie mille! Scusatemi se mi sono vaporizzata così, ma mi si deve essere scaricato il cellulare…”

“Non ti preoccupare Lotts, tu cerca solo di stare meglio e non prendere freddo, ok?”

“Va bene mamma…” ho risposto io, scherzando.

“Brava bambina hahah”. Abbiamo riso un po’. “Mi manchi” ha detto poi Luke. “Non vedo l’ora di rivederti. Sembra passato un secolo dall’altra sera…”  il solo ricordo mi ha fatta arrossire.

“Già…a-anche tu mi manchi” ho detto, per poi cominciare a tossire. Come rovino io i momenti dolci non li rovina nessuno.

“Heyheyhey, tutto bene? Lotts non morire adesso! Abbiamo bisogno di te!”

“hahahaha sto bene sto bene” ho risposto divertita, dopo qualche altro colpo di tosse.

“Meno male hahah.. Dai, adesso vai a riposarti…rimettiti presto” ha risposto quasi sussurrando.

“Okay… grazie davvero per la telefonata, mi ha fatto tanto piacere…” ho detto io timidamente.

“E di che… quando vuoi :) davvero Lotts, quando vuoi, tu chiama e io risponderò”

“Grazie Luke, tu non sai quanto valga tutto questo per me… non ci voleva proprio questa febbre adesso! Non vedo l’ora di rivedervi e di passare questi ultimi giorni con voi…con te….” Lotts e le romanticherie non sono compatibili hahah.

“Anche io Charlotte, vedrai, ci divertiremo un sacco!”

“Già…” ho detto io, poco convinta “adesso vado, ci sentiamo presto”

“A domani, buona notte piccola” ha detto Luke, per poi attaccare.
Mi aveva chiamata “piccola”?! non so perché ma la cosa mi sembrava così sexy hahah! Come ormai saprete, non sono molto abituata a questo tipo di situazioni hahah.
In ogni caso, dopo esserci scambiati la buonanotte, ho ripassato la cornetta a mamma, che mi ha fatto un sorrisetto curioso.

“Che c’è?” ho chiesto io.

“No niente… c’è par caso qualcosa che io non so?” ha risposto lei.

“mmmmhh…” ho mugugnato, nascondendomi sotto la coperta. “No…forse…bhooo, non lo sooo! Mamma sto male eddai!”

“Va bene va bene… però c’è da dire che è proprio un ragazzo carino e gentile, quindi se io fossi in te ci farei un pensierino…”  

“Okay, grazie apprezzo il tuo commento, ci penserò” (come se io non ci abbia già fatto un “pensierino”…)

“Bene…Lotts ti serve qualcosa prima che usciamo? Mi dispiace lasciarti da sola…”

“Nono non mi serve niente, grazie” ho risposto riemergendo dalla coperta.

“Va bene tesoro, allora noi andiamo” ha detto papà prendendo le chiavi della macchina.

“La cena, se ti va, è in cucina… ti chiamo tra un po’” ha aggiunto mamma aprendo la porta. Quando la stavano per richiudere, mi è sorto un dubbio.

“Mamma!…ma… dove state andando scusa?”

“A cena con Karen, Daryl e Michael, no? Non ti ricordi?” OH MERDA. Ho palancato gli occhi nonostante il mal di testa e tutto. Cavolo mi ero completamente dimenticata. (ah,sì, Daryl è il padre di Mike… non c’è quasi mai, perché lavora spesso fuori…)

“Ah. Giusto.”

“Okay Lotts, ti saluto Mike, a dopo”.
Bene. Anzi male. Mooolto male. È la fine. Michael avrebbe saputo sicuramente di Londra così, senza preavviso e in mia assenza. Già pensavo fosse arrabbiato con me dopo la lunedì sera, quindi evviva, probabilmente non mi avrebbe più rivolto la parola definitivamente! Daje. Non desideravo altro dalla mia ultima settimana prima di partire. Cavolo, ma perché per ogni evento positivo ne deve accadere uno negativo?! Non posso essere felice e tranquilla almeno per un po’?! Chiedo troppo?!  Mi sono distesa di nuovo sul divano e ho acceso la tv per cercare di distrarmi un po’, ovviamente senza risultato. Ho chiuso gli occhi. La mia testa stava scoppiando, era piena di pensieri che vorticavano senza freno. Piano piano mi sono addormentata e i pensieri si sono trasformati in sogni angoscianti che si ripetevano senza fine ancora, ancora, ancora….
 
“….MICHAEL, NO!” ho urlato, svegliandomi di soprassalto. Avevo gli occhi sgranati, ero tutta inzuppata di sudore ed avevo il fiatone. Michael mi aveva lasciata, mi aveva abbandonata, se n’era andato senza dirmi niente e io..io ero sola, circondata da sconosciuti! Mi sono guardata intorno. Ero nel mio salotto, sul divano, come la notte prima. Okay, era solo un sogno… un sogno così realistico. Mi sono tranquillizzata e ho deciso di alzarmi, per evitare di addormentarmi nuovamente e fare altri incubi del genere. Mentre camminavo in “zombie-style” attraverso il salotto, mi sono resa conto che la luce del sole entrava dalle finestre. Era mattina?! Quanto avevo dormito?! Dopo aver bevuto un bicchiere d’acqua in cucina, mi sono diretta in camera, sono andata in bagno, mi sono presa un infarto nel vedere la mia faccia riflessa nello specchio (maaaamma mia sembravo una versione leggermente più femminile dello zio Fester Addams con la parrucca) e ho infilato il termometro sotto l’ascella per misurarmi la temperatura: 36.5, bene! Infatti mi sentivo molto meglio. Poi ho finalmente messo il cellulare in carica e l’ho acceso. Erano le 9.30 di mercoledì mattina e tutto andava bene, a parte per il telefono intasato di messaggi, notifiche e chiamate perse… eheheh, colpa mia.. ops! Tutti quanti avevano cercato di contattarmi il giorno prima, tutti tranne Michael. Il mio cuore è praticamente andato in frantumi al solo pensiero che lui fosse talmente arrabbiato con me, da non avermi neanche mandato un messaggio per sapere se fossi viva, dopo essere praticamente sparita dalla circolazione all’improvviso. Ovviamente non pensavo tutto ciò in modo egoistico, ma, che cavolo, siamo migliori amici da sempre! Ci sentiamo tutti i giorni! Non abbiamo mai, e dico MAI, litigato per niente, neanche nelle situazioni più complicate, e adesso?! Cosa potevo avergli fatto di così grave?! BASTA. Dovevo andare a casa sua e parlarci faccia a faccia, farmi spiegare tutto e dirgli una buona volta di Londra. Mi sono cominciata a vestire velocemente, poi ho preso la borsa e-

“Charlotte dove pensi di andare?!”

“Mamma!” sono sussultata “ehm.. no è che… dovrei andare urgentemente in un posto…”

“Nonono, non puoi ancora uscire! Hai avuto la febbre alta tutto il giorno ieri, che ti passa per la testa Lotts?!”

“Ma mamma! Ti prego! Ora mi sento molto meglio!”

“NO Charlotte, ho detto di no!”

“AAAAAH! Mamma tu non capisci! Io devo andare! Devo parlare con Michael!” ho detto esasperata lanciando la borsa sul mio letto con violenza.

“Perché? È successo qualcosa? In effetti ieri sera non è neanche venuto a cena fuori…” ha chiesto mamma placando la sua agitazione.

“Cavolo! La cena! Quindi non è venuto?! Bastardo! Dimmi della cena! Hai detto a Karen di Londra?!”

“Lotts, va tutto bene?!”

“Ti prego rispondimi! È di importanza vitale!”
“Okayokay! Però tranquillizzati eh! Allora… mi pare di sì…oh, sìsì ora ricordo! Papà e Daryl hanno cominciato a parlare di lavoro, così poi si è arrivati all’argomento “Londra”, quindi sì”

“Cazzo!”

“CHARLOTTE!” mamma detesta quando dico parolacce…ops.

“Sì ok scusa, ma è un casino porca trota! Ora Mike non mi parlerà più definitivamente, evviva” ho detto io sedendomi tristemente sul letto.

“Ma avete litigato?”

“No! È lui che lunedì sera da un momento all’altro ha smesso di parlarmi! E io non so neanche il motivo e adesso lui verrà a sapere di Londra perché io non gliel’ho ancora detto e mi odierà e sono un’idiota ed è tutta colpa mia e…*ee-eee-EEETCHIUUUU’*” raffreddore di merda.

“Lottie! Per piacere stai calma! Capisco il casino, però lo vedi che non stai ancora bene! Mi dispiace ma non puoi uscire! Quindi adesso vieni con me, ti preparo una tisana, ti copri bene e pensiamo a come risolvere tutto” ha detto lei. Ho acconsentito e siamo andate in salotto. Dopo aver bevuto la tisana (che mi fa anche abbastanza schifo, ma era tanto per fare felice mamma) abbiamo concordato che se la sera non mi fosse risalita la temperatura, giovedì mattina (cioè oggi) sarei potuta uscire per andare da Michael e chiarire. Ho passato il resto della mattinata a leggere e messaggiare con le ragazze e Luke ascoltando la musica. Nel pomeriggio mamma e papà sono dovuti uscire per andare da nonna ed aiutarla a sbrigare alcune faccende così sono rimasta a casa da sola. Mentre stavo cazzeggiando su YouTube è squillato il citofono. Ho risposto un po’ confusa.

“Chi è?”

“HEY LOTTIEEEEEE! SORPRESAAAAAA!” la voce squillante di Alex, accompagnata da quella di Ellie e quella di Sarah è risuonata nel mio orecchio.

“Ragazzeeee! Ma che ci fate qua?!”

“Aprici e lo scoprirai!” ha esclamato Ellie.
Qualche istante dopo casa mia era invasa dalle tre ragazze migliori di sempre! Le loro voci, i loro sorrisi mi hanno subito rallegrata.

“Bhe che ci fate qui?” ho chiesto io con tono divertito.

“Abbiamo pensato di passare a farti un saluto, per tirarti un po’ su il morale! Non vogliamo sprecare neanche un giorno!” ha esclamato Sarah.

“maaaa… ti hanno lasciata a casa tutta sola Lottina?” ha chiesto poi Alex, guardandosi intorno.

“Eh già… i miei stanno da nonna”

“Ma allora è perfetto! Dai, prendiamo un film al videoshop qui vicino!” ha proposto Alex con un mega sorriso stampato sul viso.

“Sì! Bella idea! Lotts che film vorresti vedere?” ha chiesto Sarah.

“hmm..non lo so… posso venire con voi a sceglierlo?”

“Non lo so, sei tu quella che sta male! Hahahah! Ma se te la senti…” ha risposto Ellie.

“Sisì, sto meglio e poi mi va proprio di uscire un po’ ”.
Detto ciò, mi sono infilata una felpa e ci siamo dirette a destinazione. Il videoshop è a cinque minuti da casa mia, quindi siamo arrivate in un battibaleno. Dopo essere entrate, ci siamo divise tra gli scaffali per vedere la scelta di dvd per il noleggio e io mi sono addentrata nel settore “fantasy”, come al solito hahah. Mentre scorrevo con lo sguardo i titoli dei film, qualcuno mi ha interrotto.

“Hey, ciao! Ti serve una mano?”

Mi sono girata verso la voce ritrovandomi davanti un ragazzo sorridente con i capelli mossi castani chiari un po’ disordinati. Ashton Irwin?! Lavorava lì? Di sicuro sono arrossita una cifra, anche perché ero in condizioni pessime ed avrei preferito non incontrare nessuno.

“Oh! Nono grazie, sto solo guardando un po’ in giro” ho risposto, sorridendogli timidamente.

“Ti piace il fantasy, eh?”

“Sì, un sacco… sembrerò una nerd, ma devo ammettere di essere ossessionata da qualunque cosa riguardi Harry Potter!” ho risposto io, facendo scoppiare Ashton in una risata troppo carina.

“Già già ti comprendo!  Hmmm.. in questo caso…” ha cominciato a dire, per poi mettersi in punta di piedi per afferrare un dvd sullo scaffale più in alto. “Ecco” ha continuato passandomi quello che aveva preso. “ Le Cronache Di Narnia- Il Viaggio Del Veliero. Lo hai già visto?”

“Uh! È il terzo film, giusto? Io ho visto i primi due! Sono fantastici”

“Sì è il terzo! Se ti piace questa saga allora è perfetto!”

“Sì infatti! Grazie mille!” ho esclamato sorridendogli.

“Di nulla, è il mio lavoro hahah!” ha risposto, mettendosi apposto i capelli. Certo che era proprio carino, mannaggia a lui. “Comunque mi sembra di averti già vista in giro… per caso vai alla Northwest?” woooo questa non me l’aspettavo. Si ricordava di me?!

“Ehm, sì esatto! Tu sei Ashton, vero? Stavi con Jess? In ogni caso, piacere, io sono Charlotte!”

“Eh, sì, sono io, ma lasciamo stare la storia di Jess, brutto periodo hahah. Piacere mio Charlotte! Vieni, ti faccio pagare il dvd alla cassa” ha esclamato sorridendomi di nuovo e facendomi segno di seguirlo. Dopo aver pagato per il noleggio del film, ci siamo messi a parlare del più e del meno. Si stava dimostrando proprio un ragazzo simpatico, estroverso ed intelligente! Poi la sua risata mi faceva morire! Era troppo contagiosa hahah.

“Senti, domani ci sarà una festa in spiaggia… insomma, sai, falò, musica, bagno al mare, il cielo stellato! Ci va un sacco di gente sia della tua scuola che della mia da quello che so! io e dei miei amici stiamo andando, quindi magari se ti va, ci vediamo là! Ovviamente puoi portare tutte le persone che vuoi”

“Oh, che idea carina! Mi piacerebbe un sacco! Ora sento le mie amiche, che dovrebbero stare qua in giro, e nel caso ci vediamo domani”

“ASHTON! SERVE IL TUO AIUTO NEL REPARTO HORROR!” ha esclamato una voce femminile alquanto fastidiosa dall’altra parte del negozio.

“Aaaaa, scusa, è il mio capo” ha detto lui, alzando gli occhi al cielo “Comunque sì, va benissimo! Ora vado, spero di vederti domani!”
Dopo aver salutato Ashton, mi sono ritrovata a fissare il dvd con un sorriso da ebete ed in quel momento mi sono ricordata di Luke. OMMIODDIO LUKE! Ma che cazzo stavo facendo?! Mi ero momentaneamente dimenticata del fatto che io e lui stavamo praticamente insieme! Perché cavolo avevo accettato l’invito di un altro ragazzo?! Ma che mi frullava in testa?!?

“LOOOooootts ma quello era Ashton Irwin?” ha chiesto Alex, spuntando fuori all’improvviso.

“Oh! Ehm, sì…”

“Oh mio dio, mia sorella ti ucciderà! Hahah” ha continuato Ellie, che intanto ci aveva raggiunto insieme a Sarah.

“Forse vorrai dire CI ucciderà, perché Ash ci ha appena invitate ad un falò sulla spiaggia domani sera… e io ho praticamente accettato!” ho detto, facendo un sorriso colpevole.

“OH MIO DIO! No vabbè che figo!” parlando parlando, ci siamo avviate verso casa.
Dopo aver finito di vedere il film verso le 7.00 p.m. ci siamo messe a parlare: ho raccontato del bacio tra me e Luke e della chiamata che mi aveva fatto ieri, Sarah ci ha detto di Rob e Ellie di Calum; poi io ho spiegato il problema con Mike e Ellie mi ha detto che Michael non è più uscito con loro da lunedì, senza dire a nessuno il perché, neanche a Cal che è il suo migliore amico! Assurdo. Secondo Alex e Sarah il motivo scatenante è stato il bacio tra me e Luke, al quale tutti loro hanno accidentalmente assistito, ma questo implicherebbe il fatto che io piaccia a Michael e anche parecchio, per esserci rimasto così male, eeee quindi ricadiamo sempre nella stessa storia, secondo me alquanto poco probabile.
Alle 7.30 le ragazze sono andate via per farmi riposare un po’, dopo aver deciso che saremmo andate al falò il giorno seguente ed avremmo portato con noi tutti i ragazzi, Michael rigorosamente incluso, in modo che io avrei potuto chiarire la situazione con lui. Poco dopo sono arrivati i miei ed io ho fatto finta di niente, dicendo loro di aver dormito tutto il pomeriggio (eheheh che ragazza trasgressiva); abbiamo cenato, mi sono misurata la temperatura (niente febbre! WOHOOO!), poi ho fatto la doccia e mi sono sdraiata sul letto con il cellulare alla mano: nel gruppo “Best Week Ever” le ragazze stavano già discutendo con Calum e Matt come arrivare alla spiaggia della festa. Tutti avevano accettato l’invito, tutti tranne Michael, che era scomparso anche da WhatsApp. Ho deciso di scrivergli.

                                                                                                                                                               “Tutto bene?”

Non mi aspettavo una risposta e invece è arrivata poco dopo.

“Mikey:
Sì.”

                                                                                                                                                               “Non si direbbe”

“Mikey:
E invece…”

                                                                                                                                                            “Domani vieni al falò?”

 
“Mikey:
Non lo so.”

A quel punto mi è giusto un po’ salita la rabbia. Si stava comportando da ragazzino infantile.

                                                                                                                                             “Smettila di fare l’idiota.
                                                                                                                                              Ci vediamo domani sera. Notte”

Wow. Mi sono stupita di me stessa! Ma sì, mi stava facendo alquanto arrabbiare, quindi se la poteva benissimo meritare una risposta stronza del genere! Ho chiuso WhatsApp. Qualche secondo dopo mi è suonato il cellulare.

“GRRRRRR” se fosse stata un'altra risposta del cazzo di Michael, lo sarei andato ad uccidere a mani nude e invece…
 
“Luke Hemmings:
Spero che tu sia guarita del tutto
Non vorrei andare al falò senza di te”
                                                                                                                                 “Hey Luke! Mi sento molto meglio,
                                                                                                                                  non mi vorrei perdere per nulla                  
                                                                                                                                  al mondo la serata di domani!
                                                                                                                                  Grazie per esserci sempre, davvero <3”
“Luke Hemmings:
Non mi devi ringraziare Lotts
Per me è un piacere <3
Mi manchi, buona notte piccola”
                                                                                                                                  “Buonanotte <3 <3 <3”
 
E con questa dolcezza di fine serata, mi sono addormentata felice.
Eeeee finalmente siamo arrivati ad oggi! Sta mattina mi sono svegliata davvero tardi (era tipo l’ 1.00 p.m. hahha) però quando mi sono alzata dal letto mi sentivo proprio bene! Non avevo più il naso chiuso per il raffreddore, né mal di testa, né dolori vari. In più ero tranquilla e felice: d’un tratto non temevo più di affrontare Michael (tanto ormai era già arrabbiato con me…) ed ero euforica all’idea del falò e di dormire sotto le stelle (così per lo meno uno dei nostri progetti estivi sarebbe stato messo in pratica…), nonché di aver conosciuto Ashton e di poter rivedere finalmente Luke (e ovviamente anche Cal e tutti gli altri). Oddiooooo! Lukeeee! Luke Hemmingsss! Con me! Io piaccio a Lui! Cioè! Aaaaaaa! Non ci potevo ancora credere! Sembrava tutto surreale! Ho cominciato a saltellare per la camera ripensando a tutto quello che era successo lunedì sera tra me e lui. Diciamo che ho avuto una reazione a scoppio ritardato hahahha tutta colpa della febbre che si è intromessa, senza lasciarmi spazio per realizzare l’accaduto hahahah. Non vedevo l’ora che fosse sera per poterla passare con lui e con tutti gli altri, ma in particolare con lui! A quel punto mi sono ricordata di un piccolo dettaglio: mia madre non mi avrebbe mai lasciata dormire sulla spiaggia. Cazzo. Mi sono seduta per terra. Cosa le avrei dovuto dire? “Hey mamma! Ieri, quando sono uscita con le mie amiche che sono segretamente venute qui anche se stavo ancora male, un tizio più grande di me, che lavora al videoshop, mi ha invitata ad una festa sulla spiaggia con tutta gente che non conosco! Posso andare alla festa e quindi poi rimanere a dormire sulla spiaggia? Ah sì, verranno anche le mie amiche, ovviamente accompagnate dai rispettivi ragazzi, quindi io passerò la nottata un po’ con Michael, sperando che non mi uccida, ed il resto con Luke, con cui sto praticamente insieme. E, calcolando che tu sospetti che io piaccia a Luke e che, allo stesso tempo, io abbia una storia di sveltine con Mike, spero che tu ti senta tranquilla a lasciarmi andare! Bhe che ne pensi?” ….hmmmm, direi anche no. Dovevo trovare una scusaaaaaaaaaaaaaaaa! Merda!

“Charlotte! Svegliati che è tardissimo! È pronto il pranzo!” ha detto la voce di mamma dalla cucina.
Ok. A pranzo avrei tentato subdolamente di capire se fosse propensa a lasciarmi andare al falò, se no sarei passata al piano B: le menzogne. Che novità…

“Seeeenti papà… ma tu sei mai andato ad una di quelle feste sulla spiaggia, con il falò e cose del genere?” ho cominciato a chiedere, mentre mi versavo l’acqua nel bicchiere.

“Hmm, sì, mi pare di sì. Forse una volta, quando ero al college.” Ha risposto papà un po’ dubbioso, masticando l’insalata.

“Ma… avete anche dormito sulla spiaggia?”

“Sìsì mi pare proprio di sì! E abbiamo anche fatto il bagno di mezzanotte!”

“WOOOO! Che figo!”

“Ma perché me lo chiedi?”

“No, così…perché forse i miei amici stanno organizzando una cosa del genere e insomma, volevo sapere se poteva essere fattibile…”

“Quali amici? e soprattutto quando?” ha chiesto mamma, intromettendosi nel discorso. Vai Lotts! È il tuo momento! Basta solo trovare le parole giuste ed il gioco è fatto!

“Stavano pensando per sta sera… e poi sarebbero i miei amici soliti…”

“E i genitori di Alex, Sarah e Michelle che dicono? Sono d’accordo?”

“Bhe, le devo risentire tra un po’, ma mi pare proprio di sì! Insomma sarebbe una cosa tranquilla tra di noi...” vaiiiii continua così!

“Guarda Lotts, se siete solo 4 ragazze, dormire sulla spiaggia da sole non è proprio una buona idea!”

“Nonono! Verrebbero anche dei ragazzi!”

“Tipo?” ha chiesto mamma sospettosa.

“Bhe, ovviamente Michael, con il quale spero di chiarire, Calum, poi Matt, Robert, Luke, Ashton..”

“E chi è adesso Ashton?”
Se Lotts è un’idiota e tu lo sai batti le mani *clapclap*. Non dovevo nominare Ashtonnnnn. merda.

“Ehm- è-è un nostro nuovo amico! Non l’hai mai visto!”

“hmmm okay”

“Quindi mi lasci andare?”

“A patto che tu ti copra bene e risponda alle mie chiamate e ti tenga il cellulare vicino e non dormiate in posti desolati …”

“ODDIOOOOO! GRAZIEGRAZIEGRAZIE! Mamma tu non hai idea di quanto sono felice di poter andareeeee! Ti prometto che non faremo cose strane, tipo ubriacarci o andare a dormire in posti desolati! E sì, mi coprirò bene, perché non voglio assolutamente ammalarmi di nuovo!” ho esclamato, abbracciando forteforte mamma.

“Bhe? E a me non chiedi il permesso?” ha chiesto papà, sorridendo.

“hahhah! Bhe calcolando che quando ti chiedo qualcosa tu mi dici sempre di domandare a mamma… hahha comunque se ci tieni…”

“Vero!” ha esclamato mamma, ridendo.
Abbiamo continuato il pranzo scherzando e chiaccherando allegramente. Mamma aveva detto sì! Oddio! Da non credere! Forse le facevo un po’ pena, perché avevo sprecato 2 giorni della mia ultima settimana qui e me ne restavano solo due! Vabbè, fatto sta che aveva accettatooooo! WOHOOOOO! Ero al settimo cielo cavolo! Dopo aver finito di mangiare, ho guardato un po’ la tv con i miei e poi mi sono chiusa in camera per fare una chiamata di gruppo con le ragazze ed organizzare la serata. Dopo un po’ che chiaccheravamo…

“Uh Lotts! Cal mi ha appena mandato un messaggio! Michael viene! Lo ha convinto finalmente!” ha esclamato Ellie d’un tratto.

“OHHHH! MENO MALEEEE! Per lo meno non è un idiota completo, dai!” ha risposto Alex ridacchiando.

“hahahha giàgià! Speriamo bene ragazze… Non potrei partire sapendo che lui è ancora arrabbiato con me” ho detto io.

“Lottie, stai tranquilla e vedrai che andrà tutto bene!” ha detto Sarah.

“Sì, basta che magari tu e Luke evitiate di sbaciucchiarvi davanti a Michael!” ha esclamato Alex.

“HAHAHAHAHHAHA” le ragazze sono scoppiate in una fragorosa risata, mentre io sono arrossita al pensiero e ho sorriso.

“Ma seriamente voi pensate che Mike sia arrabbiato con me per questo? Cioè… insomma… perché io e Luke… cioè”

“Sì. Sì, Lotts. Secondo noi è proprio così. È l’unica spiegazione!” ha risposto Ellie. “E ti dirò di più… anche Calum lo sospetta, perché Michael da lunedì non ha più parlato neanche con Luke”

“Cazzo che casino… cioè se è davvero così la situazione è un casino assurdo! Non se ne esce!” ho esclamato io.

“Vabbè Lotts, magari c’è un altro motivo! Dai, non ti preoccupare prima del dovuto! Sta sera acchiappalo, prendilo la parte e parlaci faccia a faccia una volta per tutte!” ha detto Sarah.

“Va bene va bene lo farò”

“Peeeeeerfetto! Allora, Matt mi passa a prendere per le sei, tu Lotts vieni con noi, così ti salviamo da situazioni imbarazzanti e… Sarah! Rob viene alla fine?” ha chiesto Alex.

“Sìsì! Ci date un passaggio?” ha risposto Sarah.

“YESSSSS! Invece Ellie ovviamente va con Cal e la fantastica macchina di suo padre, con la quale passeranno a prendere Mike e Luke, sperando che non ci siano risse hahaha. Lotts fatti trovare pronta per le 6.30 p.m.” ha continuato Alex.

“Okay! Maaa… devo portare qualcosa? Cioè tipo… per dormire come facciamo?” ho chiesto io, alquanto inesperta in questo genere di cose.

“Non hai letto sul gruppo Best Week Ever? Lì abbiamo organizzato tutto anche insieme ai ragazzi!” ha risposto Ellie.

“Oh, okay! Allora dopo leggo…”

“Vabbè tranquilla, non ti preoccupare, tanto di tende per dormire ce ne saranno abbastanza, quindi tu non devi portare niente di particolare” ha continuato Ellie.
Dopo di ciò abbiamo chiarito le ultime cose per poi chiudere la luuuuunga telefonata. Erano le 4.45… avevo abbastanza tempo per fare tutto con calma. Ho deciso di farmi la doccia: dopo aver attaccato l’ipod alle casse ed aver fatto partire la musica su shuffle a tutto volume, sono entrata in bagno. Alle 5.20 ero in accappatoio che vagavo per casa in cerca del phon e ho colto l’occasione per dire ai miei che sarei uscita per le 6.30. Alle 6 ero ancora in preda al panico per cercare qualcosa da mettermi: il costume da bagno era categoricamente escluso punto 1 perché fino a ieri stavo male, punto 2 perché mi vergogno terribilmente di stare mezza nuda davanti a una cifra di persone fighe, calcolando che non mi piace per niente il mio corpo, come già sapete, e non riesco neanche ad andare in giro in shorts! Quindi NO. Alla fine mi sono costretta a non indossare i miei soliti skinny jeans neri e ho optato per una cosa più estiva, colorata e comoda ( quindi ero tipo vestita così https://img0.etsystatic.com/046/1/9446263/il_224xN.661025794_1j4v.jpg  , ma la maglietta era più lunga hahaha e sopra mi sono messa un giacchettino leggero nero), senza però privarmi delle Vans  eheheh. Ho riempito una borsa grande con telo da mare, asciugamano, acqua, telefono, soldi e cose varie, mi sono lavata i denti, poi profumo, solita linea di eyeliner nero sugli occhi, sgrullata ai capelli mossi mezzi incasinati e via. Dopo aver salutato i miei, sono uscita sul vialetto di casa e in un batter d’occhio la macchina di Matt era davanti a me. Ho salutato tutti e siamo sfrecciati via in direzione della spiaggia. C’era un’atmosfera allegra e spensierata! Mi sentivo davvero felice in quel momento, in particolare quando alla radio hanno trasmesso “Sing” del mio amato Ed Sheeran: Alex ha alzato il volume al massimo, sapendo che io lo adoro, e abbiamo cominciato tutti a cantare! Io urlavo “SING!” “LOUDER!” e loro facevano il coro di “OOOH OOOOOH OOOH OOH”! è stato bellissimo ahhahah! Poco dopo siamo arrivati a destinazione e fortunatamente Matt ha trovato subito parcheggio. Ci siamo incamminati verso la spiaggia e in lontananza ho visto Ellie che si sbracciava per farsi vedere da noi tra la folla di persone! Oh mio dio c’era davvero un sacco di gente! Le siamo corsi incontro e ci siamo salutati.

“Wooooow! C’è tantissima gente!” ho esclamato io.

“Eh già! è un mega party!” ha detto Ellie. “Ah, Lotts! Comunque Mike e Luke stanno qui in giro da qualche parte se li vuoi cercare! Io devo raggiungere un attimo Cal al chiosco laggiù, se vi va di bere qualcosa, venite con me!” ha continuato Ellie e gli altri l’hanno seguita, così io mi sono ritrovata in piedi da sola nel bel mezzo di una mega festa a scrutare tra la folla con sguardo confuso. Comunque il posto era davvero bello, pieno di persone che si divertivano e poi stavano per accendere un graaande falò! Era quasi il tramonto, quindi la scena era molto suggestiva (https://bigcitiesbrightlights.files.wordpress.com/2012/02/lagos-beach-party.jpg ) e la stavo osservando con accuratezza, quando qualcuno, arrivando da dietro, ha posato le mani sui miei occhi. Sono sussultata un po’, poi ho toccato delicatamente le mani, per capire chi fosse.

“Luke!” ho detto girandomi velocemente per vederlo in viso.

“Indovinatooooo!” ha esclamato lui, per poi stringermi forte forte a sé.

“Che bello rivederti…” ho detto io accoccolandomi sul suo petto senza allentare la stretta.

“Oh Lotts, mi sei mancata davvero un sacco…” ha detto Luke, sciogliendo con delicatezza l’abbraccio, per prendere dolcemente il mio viso tra le mani. “Non sai quanto è bello riaverti qui con me” ha aggiunto guardandomi diritto negli occhi. Ho abbassato lo sguardo. Cazzo, non riuscivo ancora a sostenere quel tipo di situazioni! La “tensione sessuale” era talmente alta che o gli sarei saltata addosso o sarei svenuta hahha . Ho alzato di nuovo lo sguardo. Luke ha sorriso timidamente e si è morso il labbro. Cavolo quanto lo volevo baciare!

“CHARLOTTEEE!” la voce potente di Ashton ci ha fatti sobbalzare e ci siamo allontanati di scatto l’uno dall’altra. “Alla fine sei venuta! Lo sapevo!” mi sono girata verso Luke e ho visto la sua faccia confusa. Ash era estremamente figo: capelli mossi un po’ spettinati, camicia bianca leggera un po’ sbottonata, occhi verdi brillanti.

“Oh! Ehm.. ciao Ashton! Sì, sono qui eheh cioè SIAMO qui! Ho portato un po’ di amici!” ho esclamato indicando Luke un po’ nel panico.

“Oh! Perfetto! Piacere io sono Ashton Irwin! Tu ti chiami Luke, giusto?” ha detto Ashton, porgendogli la mano per farsela stingere.

“Sì, esatto! Luke Hemmings, piacere!” ha risposto Luke un po’ dubbioso, stringendogli la mano.

“Ho visto alcuni tuoi video su YouTube! Siete una bella squadra tu e i tuoi due amici!” ha detto lui sorridendo.

“Bhe, grazie mille! Lo dirò ai ragazzi!” ha risposto Luke, allentando un po’ la tensione.

“Va bene allora! Charlotte-“ ha cominciato a dire Ashton.

“Chiamami Lotts, tutti i miei amici mi chiamano così, lo preferisco hahah”

“hahah! Okay Lotts! Sono felice che tu sia qua! Scusate per l’interruzione, adesso vi lascio alle vostre cose e ci becchiamo dopo!” ha esclamato lui allontanandosi per poi farmi un occhiolino d’intesa e scappare via. Ho fatto una piccola risata. Assurdo! Era la seconda volta che parlavo con quel ragazzo eppure mi sembrava di conoscerlo da una vita! Mi sentivo quasi più in confidenza con lui che con Michael in quel momento.

“Conosci Ashton Irwin?!” mi ha chiesto Luke, alquanto sconvolto.

“Ehm…sì?” ho risposto io, lanciandogli uno sguardo colpevole “cioè, l’abbiamo conosciuto qualche giorno fa io e le ragazze al videoshop vicino casa mia… è un tipo simpatico!”

“Sì, ma dà troppa confidenza per i miei gusti….” Ha detto Luke, abbassando lo sguardo e prendendomi per mano. Oddio che dolce che eraa. Poi ci siamo guardati negli occhi.

“erhm ehrm…” qualcun altro ci ha interrotti. “Ciaaaao…” ha detto Michael impacciatamente, con le mani in tasca, lanciandoci uno sguardo fuggente.

“Mike!” ho esclamato io sorpresa. Che bello rivederlo!

“Eh già!” ha risposto lui, facendo un mezzo sorrisetto scocciato.

“Possiamo parlare un momento?” ho chiesto io, senza neanche pensarci due volte.

“mhh…” ha mugugnato Michael.

“Scusami Luke, ci vediamo dopo” ho detto velocemente, sorridendogli. Lui ha annuito comprensivamente. Poi ho afferrato Mike per un polso e l’ho trascinato con me lontano dalla folla di persone. Arrivati sul bagnasciuga, ho lasciato la presa. Abbiamo cominciato a passeggiare, come facciamo di solito quando andiamo al mare insieme: Luuuuunghe passeggiate sulla spiaggia. Le adoriamo entrambi.

“Mikey che ti succede?” ho chiesto io, cercando il suo sguardo.

“Niente…” ha risposto lui, continuando a guardare per terra.

“c’è qualcosa che ho fatto di sbagliato?”

“No…”

“E allora mi puoi spiegare cos’hai?”

“Non ho niente! Sto bene! È tutto normale come al solito!”

“Mike! Guardami cazzo!” ho esclamato, facendolo girare verso di me “Pensi che non me ne renda conto? Dopo tutti questi anni di amicizia! Pensi che io non riesca a capire al volo che c’è qualcosa che non va?! Anche un cieco lo capirebbe! Cavolo ti conosco fin troppo bene! Siamo come fratelli!”

“fratelli…” ha mormorato lui abbassando di nuovo lo sguardo. Mi sono placata.

“Ti prego dimmi cosa succede…”

“….”

“Dimmi come posso rimediare!”

“….”

“Come faccio a capire dove ho sbagliato se non mi dici perché sei arrabbiato con me!”

“….”

“Cazzo Michael!” sono scoppiata a piangere. Lui non mi rispondeva, tutto sembrava irrimediabile. Perché non mi voleva parlare?! Non mi considerava più sua amica? Mi odiava?!

“Lotts…”

“Se è per Londra, ti giuro che mi dispiace tantissimo! Mi odio per non avertelo detto prima, mi odio per averti promesso un’estate fantastica passata insieme e di non poter mantenere la promessa, mi odio perché lo sei venuto a sapere da altri, mi odio per averti deluso e-e-…” avevo la voce spezzata dal pianto.

“Lotts…”

“Ti giuro che mi si spezza il cuore a vederti così distante da me! Non sai quanto desidero non partire e restare con voi e con te per fare tutti i nostri progetti estivi! Sei la persona a cui tengo di più al mondo e davvero n-non c-ce la faccio ad immaginare l-la mia vita senza di te e ti p-prego-“

“Charlotte!” ha esclamato Michael afferrandomi le spalle e dandomi una scossa secca, per farmi riprendere. “Tranquilla! Ti prego smetti di piangere, non ti posso vedere così…” ha continuato lui, allentando la presa sulle mie spalle e trasformandola in una carezza. Ho chiuso gli occhi, inspirato ed espirato profondamente.

“Meglio?” ha chiesto lui dolcemente, guardandomi finalmente negli occhi. Ho annuito anche se continuavano a scendermi le lacrime sul viso, però i singhiozzi si erano fermati. “Smettila di piangere… smettila di piangere…” ha sussurrato Mike, poggiando la sua fronte contro la mia. Ho chiuso gli occhi e mi sono asciugata le lacrime con la manica del giacchetto.

“Lotts, è tutto ok. Sono stato un coglione. Scusami davvero, l’ultima cosa che avrei voluto è farti soffrire. Che cazzo di idiota!” ha esclamato lui, facendomi sorridere. “Non sono arrabbiato per Londra… cioè, sì, quando l’altro giorno mamma me l’ha detto, non posso negare di esserci rimasto parecchio male… ma poi ci ho pensato…Non è Londra il motivo… davvero Lotts, non è colpa tua. Tu non hai fatto niente di male. Il problema qui sono io! Io ed il mio carattere di merda che mi fa comportare da idiota! Sono uno schifo di migliore amico, perdonami”

L’ho abbracciato fortissimo. Mi mancavano i suoi abbracci.

“Oddio mikey, non dire queste cose assurde! Non sai quanto sono felice di sapere che non sei arrabbiato con me!” Lui mi ha stretta a se ancora di più, poggiando la sua testa sul mio collo. “E le ragazze che pensavano che tu fossi geloso di me e Luke…io lo dicevo che era assurdo! Ahahah”

Ho sentito Michael irrigidirsi un po’. “haha…già, assurdo…” ha detto, con tono un po’ spento. Poi ha sciolto l’abbraccio, si è messo apposto i capelli e mi ha accennato un sorriso poco spontaneo (  https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/236x/13/e2/d5/13e2d5398908bcbf20d397430a8ef866.jpg )

“sei convinto di quello che mi hai detto?” ho chiesto io, un po’ insospettita dal suo inusuale atteggiamento silenzioso e mogio.

“Sì, Lotts! convinto!” ha esclamato lui, facendomi un sorriso più convito e realistico (anche se mi aveva lasciata comunque sospettosa…). Poi mi messo un braccio intorno alle spalle come fa di solito e io ho sorriso e abbassato lo sguardo un po’ imbarazzata per la situazione stramba. Chi li capisce i maschi. Sono bipolari forti oh.

“Che facciamo? Torniamo indietro?” ho chiesto io per riempire il momento di silenzio.

“Va bene” ha risposto Mike, così ci siamo incamminati verso il falò (che ormai avevano acceso), dicendoci le nostre impressioni sulla festa. Cioè della serie “Ma sì! Evitiamo ogni genere di discorso utile a chiarire tutti i problemi che ci stanno tra di noi e parliamo invece di cazzate!”. Daje tutta. Quando siamo arrivati di nuovo alla massa di gente, Michael si è girato verso di me.

“Oddio Lotts hai ancora tutto il trucco colato sul viso! Sembri un panda hahah” ha esclamato lui. Ma dirmelo un po’ prima noooo?! ho sgranato gli occhi. “Vieni” ha detto poi, prendendomi per mano e portandomi verso il mare. Una volta raggiunta la riva, si è chinato per bagnarsi la manica della camicia con l’acqua.

“Che stai facendo?” ho chiesto io.

 Poi si è avvicinato a me, con una mano mi ha preso delicatamente il mento e con quella con la manica bagnata ha cominciato a pulirmi il viso. Sono arrossita terribilmente, il mio cuore è letteralmente impazzito ed il mio cervello non aveva neanche idea del perché. Evidentemente queste piccole azioni inaspettate sono il mio punto debole. Era un gesto così dolce, così delicato! Michael in queste settimane sta mostrando un lato di se sconosciuto a tutti, forse sconosciuto anche a lui stesso fino ad ora! Pur essendo io immobile, paralizzata dall’imbarazzo stile “che devo fare che devo fare che devo fare?!”, non riuscivo a non guardare il suo viso, che era alquanto vicino al mio: gli occhi chiari attenti a scrutare ogni traccia di trucco nero sulle mie guance, le labbra socchiuse, le sopracciglia un po’ aggrottate.

“Ecco fatto” ha detto a bassa voce, abbassando il braccio con la manica bagnata. Il quell’istante i nostri sguardi si sono incontrati. Sono sussultata rendendomi conto di quanto fossimo vicini e della sua mano che ancora mi teneva il mento. I gavettoni. La nottata a casa sua. Un’ altra situazione come quelle si stava proponendo e io non riuscivo, forse non volevo evitarla!

“HEY! Siete tornati finalmente!” ha esclamato la voce di Calum, facendomi prendere un colpo. Ovviamente ci siamo allontanati di scatto. “Avete fatto pace da bravi bambini?” ha chiesto lui con un sorriso beffardo.

“haha sì Cal, grazie per l’interessamento” ho risposto io divertita. Mikey ha alzato gli occhi al cielo, ma si vedeva che stava mascherando un sorrisetto.

“Era ora! Adesso possiamo andare a divertirci!” ha detto lui passando tra noi due per poi posizionarsi alle nostre spalle e spingerci nella massa di gente. Cal ci ha condotti fino al gruppo dei nostri amici, che si erano seduti in una parte della spiaggia dove c’erano un sacco di sedie a sdraio. Michael ha salutato tutti quelli che non aveva ancora incontrato, poi ci siamo uniti a loro e abbiamo chiaccherato spensieratamente per un bel po’ come se non fosse successo niente. Luke non c’era e ad un certo punto anche Mike, Calum e Matt se ne sono andati per farsi un giro e salutare gli altri loro amici di scuola che stavano alla festa. Ormai il sole era tramontato da un po’ e si cominciavano a vedere le prime stelle. Così io e le ragazze abbiamo deciso di andare a prendere in macchina tutte le cose che ci sarebbero servite per la notte e poi di scegliere un posto dove accamparci con le tende prima che facesse buio. Ellie aveva già montato quella di Cal in un posto abbastanza appartato ma anche alla giusta distanza dal falò, così lì vicino ne abbiamo montate altre due. Quando stavo per stendere il mio telo sulla sabbia, mi è squillato il cellulare.

“Pronto?”

“Hey Lotts! Che fine hai fatto?” ha risposto la voce di Luke.

“Hey! Sto con le ragazze e Rob a montare le tende. Tu dove sei?”

“Sto al falò! Dai venite qua! Stanno mettendo bella musica e poi si sta un sacco bene vicino al fuoco!”

“Oh, okay! Va bene adesso arriviamo!”

Così abbiamo chiuso tutto dentro le tende e siamo andati. Quando abbiamo raggiunto la destinazione, la scena era più o meno questa http://www.ecodivecenter.com/images/content/2013/Eco-Dive_LA.jpg , e nell’aria risuonavano le note di  Summer di Calvin Harris. Oddiooo quanto mi piace quella canzone! Mi sa proprio di estate! Ho cominciato a guardare le persone che c’erano lì intorno per individuare Luke, ma non riuscivo a vedere molto a causa della poca illuminazione.

“Uh! Ecco Luke e Matt!” ha esclamato Rob qualche istante dopo, indicando un punto dall’altro lato del falò. Erano seduti vicini sulla sabbia e stavano scherzando con altri ragazzi che avevo già visto a scuola, così li abbiamo raggiunti.

“Heeeey belli!” ha esclamato Alex tutta sorridente.

“Oooooh! Ciao ragazzi!” ha risposto Matt, alzandosi in piedi. “e ciao anche a te bellissima” ha aggiunto prendendo Alex per i fianchi ed avvicinandola a se. Poi ovviamente hanno cominciato a baciarsi.

“Okaaaaaaay” ho detto io un po’ imbarazzata, girando la testa dall’altra parte. Ellie, Sarah, Rob e Luke sono scoppiati a ridere.

“mooolto bene hahah! Sentite, ma dov’è Calum?” ha chiesto Ellie per cambiare discorso, guardandosi intorno.

“Guarda eccolo! È laggiù! Sta venendo di qua!” ha esclamato Sarah, intravedendo Cal che si allontanava dal chiosco pieno di gente con 2 drink in mano. Così hanno cominciato a sbracciarsi per attirare la sua attenzione.

“Lottie!” ha detto Luke, facendo “pat pat” sulla sabbia vicino a lui per invitarmi a sedere là. Così gli ho sorriso timidamente (e ti pareva…) e mi sono seduta al suo fianco. Poi ho notato che non c’erano più i tipi con cui stavano parlando poco prima.

“Ma i vostri amici? Li abbiamo fatti scappare?” ho chiesto io scherzando.

“hahah no…diciamo che casualmente se ne sono andati…” ha risposto Luke, facendo un sorrisetto furbo e divertito.

“Casualmente?” ho chiesto io guardandolo ironicamente.

“Più o meno hahah” ha risposto lui facendo una risata imbarazzata davvero adorabile dopo essersi girato verso di me (http://media.tumblr.com/14ff82e83c92612677666d7f2c99ecf6/tumblr_inline_n7n621sPzt1sqbtw5.gif ). Anche io ho riso e abbassato lo sguardo, poi quando l’ho rialzato, i nostri occhi si sono incontrati e Luke ha sorriso. Sono sprofondata nel blu (http://s5.favim.com/orig/141113/5-seconds-of-summer-5sos-adorable-ashton-irwin-Favim.com-2232525.jpg ). Il mio cuore ha cominciato a battere sempre più forte, mano a mano che il suo viso si avvicinava al mio. Aspettavo quel bacio da martedì, cavolo! Luke aveva appena posato leggermente le sue labbra sulle mie quando…

“OHHHHHH! CALUM! ECCOLOOOO!” hanno esclamato i nostri amici.

“Oi ragazzi, è arrivato Cal con i drink eeeeee ops, vi ho disturbato” ha detto Alex, rendendosi poi conto di averci interrotto. Io involontariamente ho fatto una smorfia della serie “Oddioo, un’altra volta! Basta interruzioni”, facendo sorridere Luke che poi ha alzato lo sguardo verso gli altri in piedi ( https://31.media.tumblr.com/85493fb014fa5f8f963f7b471e0f300b/tumblr_inline_mw09ncbXsk1rc2vcv.gif ). Alex ha fatto un’espressione colpevole e poi si è nascosta dietro a Matt.

“Cal! Che drink hai portato?” ha chiesto Luke, per distogliere l’attenzione.

“Un Long Island e un Mohito” ha risposto lui, porgendo un bicchiere ad Ellie. “Voi volete qualcosa? Ve li vado a prendere se volete! Comunque ciao Lotts!” Cal era iperattivo! Sembrava super felice ed elettrizzato per la serata! Era davvero buffo! Hahah

“hahaha ciao Cal! Io vodka lemon con ghiaccio!” ho risposto. Così abbiamo riempito Calum ed Ellie di ordinazioni e poi, mentre loro si dirigevano al chiosco, Alex, Matt, Sarah e Rob si sono seduti vicino a noi sulla sabbia. Ci siamo messi a parlare, scherzare, cantare e poco dopo si sono aggiunti a noi anche Cal ed Ellie, tornati con i drink. Non molto dopo Calum e Matt erano partiti! Completamente fuori! Alla fine non reggono così tanto l’alcool hahahah! Quando alle casse hanno messo With Or Without You degli U2 hanno cominciato a cantare a squarciagola, dondolandosi a destra e a sinistra abbracciati e fingendo di avere un accendino acceso in mano come ai concerti hahahahh! Abbiamo riso come poche volte! Fortunatamente Luke non aveva bevuto tanto, forse perché aveva notato che a me non piace molto bere, quindi magari si è trattenuto. Ad un certo punto mi sono resa conto che mancava qualcosa… Michael! Che cavolo di fine aveva fatto?! Praticamente non era mai stato con noi in tutta la serata! Ho cominciato a guardarmi intorno. Qualche istante dopo, dal lato opposto rispetto a noi, oltre il falò, ho intravisto una figura familiare… sembrava proprio Mike…aveva un bicchiere in mano e…stava parlando con una ragazza! Erano davvero vicini! Tutti sorridenti, risatine idiote… cazzo, stavano flirtando e anche molto, calcolando che lo avevo notato io da quella distanza! Sono rimasta un momento interdetta. Poi ho cercato di riconoscere la ragazza. Capelli biondi, lunghi e fluenti, bel fisico asciutto, bel viso, vestiti molto tumblr… sì, doveva essere Geordie Gray, una ragazza di scuola del mio anno, non proprio il mio tipo di persona. Lo devo ammettere, ero sconvolta. Ogni volta che si sorridevano a vicenda, era come se qualcuno mi strappasse via un pezzo di cuore. Ma cosa cavolo mi stava succedendoooooo?! Non ero mai stata gelosa del mio migliore amico prima d’ora… ma che cavolo di egoista sono?! Io non mi sono fatta tanti problemi a “mettermi” con Luke però poi pretendo che Mike non ci provi con altre ragazze?! Ma che cazzo di idiota! È così ovvio ch-

“Lotts? Hey, tutto bene?” la voce un po’ preoccupata di Luke, mi ha riportato sulla terra.

“Oh! Sì, scusa…tutto bene! Mi ero distratta…” ho guardato in alto ed ho notato che Alex, Sarah, Ellie e Rob si erano alzati a ballare insieme a quei due matti di Calum e Matt.

“Dai, andiamo” ha detto poi Luke, prendendomi la mano. Ci siamo alzati in piedi.

“Dove?”

“Via da questo caos, mi serve un po’ di tranquillità… e secondo me serve anche a te! hai una faccia! Hahah”

“hahah già…” ho fatto un sorriso spento. Sono proprio sgamabile quando c’è qualcosa che non va. Ho lanciato un’ultima occhiata a Mike e Geordie e poi ci siamo allontanati, dirigendoci verso il posto dove avevamo montato le tende.

“Cavolo! Matt ha chiuso la sua tenda! C’è la mia borsa là dentro!” ho esclamato io, dopo aver notato il lucchetto che bloccava la zip di apertura.

“Oh…vuoi che vada a chiedergli la chiave? Anche se non so quanto sia in grado di dirmi cose sensate hahah” ha detto Luke.

“hahahah! In effetti… No, vabbè non ti preoccupare, volevo solo prendere il telo da mare…”

“Aaaah, allora non c’è problema! Ne ho uno io nella mia! Aspetta un secondo, ora torno”

Mentre Luke frugava nella sua tenda (che stava vicino a quella di Cal e Ellie), ho tirato su lo sguardo. WOW. Il cielo era a dir poco stupendo! Una distesa immensa di stelle luminose! Ho sospirato.

“I like the summer rain
I like the sounds you make
We put the world away
We get so disconnected”

La voce di Michael è rimbombata nella mia testa. Un flash di quella giornata, del suo sorriso, del suo sguardo, della sua risata mi è passato davanti agli occhi. La vibrazione del mio cellulare mi ha fatta sobbalzare.

“Pronto?”

“Charlotte! Finalmente! Allora sei viva”

“Oh, sì, sono ancora viva, ciao mamma!” ho risposto ironicamente.

“Mi raccomando non rispondere al telefono eh!”

“Eh, scusa, ma c’è la musica alta e non ho sentito le chiamate…” ho risposto, notando che Luke stava stendendo il telo sulla sabbia accanto a me.

“Eppure non mi pare di sentire musica in sottofondo…” ha detto mamma con tono sospettoso.

“Lotts, se ci vogliamo sdraiare, io ho mes-“ ha cominciato a dire Luke per poi bloccarsi all’istante quando l’ho fulminato con lo sguardo. Cazzooooo! Già mia madre è abbastanza paranoica di suo!

“Charlotte con chi stai? Era la voce di Luke quella?!” ha chiesto lei, cominciandosi ad agitare. Oddio che palle.

“Che?! Luke?! Nono, ma ti pare…” ho risposto io, facendolo scoppiare a ridere. “Era…era Matt! Sai, ha steso sulla sabbia il mega telo di Alex… ci stiamo sdraiando tutti là per guardare le stelle!” Luke mi stava osservando con un’aria divertita. Gli ho sorriso timidamente e ho abbassato lo sguardo. Non riuscivo a mantenere una voce seria e credibile se lui mi guardava così!

“hmmm okay… Va bene… comunque copriti per favore! Non prendere freddo! E non andate a dormire troppo tardi che è già mezzanotte!” ha risposto lei.

“Wow è già così tardi! okay, non ti preoccupare! Ci sentiamo domani mattina, ok?” ho detto io, per concludere questo interrogatorio.

“Eh va bene! A domani! Buona serata! Salutami Mikey! Uh, a proposito, avete risolto?” ho alzato gli occhi al cielo.

“Mammaaaaaaaa”

“okayokay vai, scusa”

“Grazieeeee! Comunque te lo saluto! Buonanotte!” e ho attaccato per poi esclamare “HALLELUJAAAA!”. A questo punto Luke è scoppiato nella sua bellissima risata. Era sdraiato, con le mani dietro alla testa. Lo guardo fisso sul cielo ed il suo splendido sorriso stampato sul viso; poi si è morso il labbro inferiore. Oddio.oddio.oddio.oddio. ok, caaaalma. Cercando di non sembrare agitata, mi sono stesa vicino a lui.

“Ehh finalmente eccoci qua!” ha detto Luke, sorridendomi.

“Già!” ho risposto, chiudendomi meglio il giacchetto. Si era alzato un po’ di vento.

“Senti freddo?”

“Nono, fa solo un po’ fresco…” prima che io potessi finire di rispondere, Luke mi aveva già messo un braccio intorno alle spalle, facendomi avvicinare a lui fino a ad appoggiare la testa sulla sua spalla. Sono arrossita ovviamente.

“Comunque il cielo è bellissimo sta sera… la luna non si vede, ma le stelle sono stupende” ho detto io, perdendomi nei meandri dell’universo.

“Già…assolutamente stupende…Il cielo è così limpido! Se ne vedono tantissime…..wow”

“Ci vorrebbe un sottofondo musicale per coronare questo momento…” ho detto io, prendendo il cellulare e scorrendo le canzoni per trovare quella giusta.

“haha del tipo?”

“Questa” ho risposto io, facendo partire Wish You Were Here dei Pink Floyd. Come sapete, amo quella canzone alla follia.

“Oh sì! Wish You Were Here! Perfetta” ha detto lui, sorridendomi di nuovo. Abbiamo ascoltato l’inizio in religioso silenzio, poi Luke ha cominciato a cantare la strofa quasi sussurrandola. Oddio cantava così bene, mi stavo sciogliendo. Ho chiuso gli occhi.

How I wish, how I wish you were here.
We're just two lost souls
Swimming in a fish bowl,
Year after year,
Running over the same old ground.
What have we found
The same old fears.
Wish you were here.”
 
ADDOSSOOOOOOOOOOOOOO!” un coro di voci improvvise ci ha fatto prendere un colpo e prima che potessimo fare una qualsiasi mossa, Alex si era lanciata di peso su di noi. Poi sono atterrati Matt, Cal ed Ellie. Io e Luke eravamo completamente schiacciati sotto il peso di 4 persone, completamente partite chi per colpa dei drink chi per l’euforia da festa, ma stavamo comunque ridendo come non mai.

“ODDIOOOO HAHAHA! NON RESPIRO RAGAZZI! NON RESPIROOOO!” stavo davvero morendo ma non riuscivo a smettere di ridere per la situazione troppo assurda. Dopo un po’ siamo riusciti a levarceli di dosso, anche grazie all’aiuto dei cari Sarah e Rob, che fortunatamente non erano ubriachi persi. Così abbiamo dovuto fare spazio agli altri e ci siamo sdraiati tutti su quel mega telo di Luke. Mancava solo Michael. Già. Abbiamo guardato le stelle, ascoltato i discorsi “no sense” dell’accoppiata Matt e Cal, parlato delle cose più assurde, riso fino alle lacrime. È stato bellissimo hahah! Verso le 3 di notte ci siamo resi conto che Cal e Matt erano praticamente collassati hahah, così Ellie ed Alex hanno deciso di portarli in tenda e andare a dormire… sì, certo, “dormire”….hmm hmm… la situazione era preoccupante hahha. Così io, Luke, Sarah e Rob siamo rimasti un altro po’ a parlare tranquillamente e poi ci siamo ritirati anche noi. Improvvisamente mi sono resa conto di una cosa: io non avevo una tenda mia dove dormire e Luke mi stava portando nella sua. Oddio mio. Panico. Il mio cuore ha cominciato ad accelerare. Lotts, stai tranquilla! Mantieni la calma, fai la disinvolta. Seeeeeeeh! Ma quando maiiii?!
Quando siamo arrivati davanti alla tenda di Luke, ci siamo accorti che c’era già qualcuno dentro. Ci siamo guardati con aria confusa. Poi Luke ha aperto lentamente un pezzo della “zip” di apertura, per vedere chi fossero e l’ha richiusa di scatto.

“O-kaaaaay, direi che è deeeecisamente occupato” ha detto lui, facendo un’espressione buffissima, tra il traumatizzato ed il divertito.

“hahah! Cos’hai visto?”

“Bhe, diciamo che Cal e Ellie devono aver sbagliato tenda, presi dalla foga…cioè…non so se mi spiego”

“Cioè, vuoi dire che… loro stanno…”

“Mi sa proprio di sì” ha risposto Luke, visibilmente imbarazzato. A quel punto abbiamo cominciato a sentire dei versi strani provenire dalla tenda.

“O-kaaaaaay, direi di spostarci da qua! Trauma infantile…” ha detto io, prendendo Luke per un polso e trascinandolo via.

“hahahah!”

“Senti, maaaa… adesso che facciamo? Perché io avrei un po’ freddo a dormire di fuori…” ho detto io, una volta tornati dove avevamo messo il telo.

“Andiamo nella tenda di Cal ed Ellie, no?”

“Ah, giusto hahah!” ho risposo. Poi Luke è andato, ha aperto la tenda e siamo entrati dentro.

“Ma… dico, va bene se dormo con te? Tu non dovevi dividere la tenda con nessun’altro?” ho chiesto io. eravamo seduti uno difronte all’altra.

“In teoria l’avremmo dovuta dividere io e Mike, ma dato che è scomparso….”ha detto Luke, cominciando ad avvicinarsi a me sempre di più “…E tu sei qui…” i nostri visi erano a pochi centimetri di distanza. Lo sguardo di Luke si spostava velocemente dai miei occhi alla mia bocca.

“…s-se a te non dispiace” ho sussurrato io. Lui ha fatto un mezzo sorriso e si è morso il labbro. Il mio cuore mi stava per lasciare definitivamente. Mi ha preso il viso tra le mani e finalmente mi ha baciata. Le nostre labbra si sono incontrate molte volte, prima con tocchi leggeri, poi sempre più lunghi e decisi. Qualche istante dopo avevo le dita tra i suoi capelli e lui mi teneva stretta per i fianchi. Ogni incontro delle nostre lingue era un nuovo brivido che mi percorreva il corpo. Il bacio stava diventando sempre più appassionato ogni momento che passava. Ci siamo staccati. Stavamo ansimando davvero troppo per essere solo il secondo vero bacio che ci scambiavamo.

“U-un po’ tr-roppo eh?” ha detto Luke, riprendendo fiato.

“Già” ha risposto io abbassando lo sguardo e facendo un sorriso imbarazzato. Le mie guance andavano a fuoco, il mio corpo andava a fuoco. Ho inspirato ed espirato per riprendere fiato anche io. Ci siamo guardati e siamo scoppiati a ridere. Poi Luke si è sdraiato e io mi sono accoccolata sul suo petto. Lui mi ha stretta tra le sue braccia.

“Lotts, davvero, non ho parole per descriverti. Sei fantastica. Non sai quanto sono felice di stare con te.”

“Perché, quindi… noi stiamo insieme? Tipo… ragazzo e ragazza?”

“Sì… perché? non vuoi?” ha chiesto Luke con voce preoccupata.

“No, certo che voglio! È solo che… insomma… non ero sicura che tu lo volessi… dopo tutto non mi sembra neanche vero di poterti piacere”

“hahah! Lotts mi fai morire! Dovresti proprio smetterla di essere così insicura di te! sei unica. Non dimenticartelo mai” ha detto Luke, poggiando la sua testa sulla mia.

“Grazie Luke, non so come farei senza di te”

“Non ringraziarmi...Buona notte piccola”. Ho chiuso gli occhi.

Eeeeeeed eccoci qua! Sto per addormentarmi ascoltando il battito del cuore di Luke. Cosa ci può essere di meglio? Questa serata è stata stratosferica. Davvero Wooooow! Chissà che succederà domani… vi aggiornerò sicuramente, ma per adesso buona notteeeee!
 
A presto,
Lotts :)
 
 
**CIAOOOO! Dopo meeeesi finalmente sono riuscita a finire questo nuovo capitolo! È un po’ lungo, ma spero vi piaccia! Mi raccomando, fatemi sapere le vostre impressioni! Per me sono importantissime! Tanti baci e a preso :) <3

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Capitolo 13
*** I don't wanna miss a thing. ***


Ciao a tutti, oggi è venerdì cioè la mia ultima giornata qui in Australia prima di partire…bhe, wow, non vi anticipo niente, adesso vi racconto dall’inizio.
Sta mattina mi sono svegliata prestissimo, avrò dormito poco più di due ore, un po’ per la scomodità, un po’ per l’emozione. Insomma, la scorsa nottata è stato il momento più intimo che io abbia mai avuto con Luke ed aprire gli occhi trovandosi davanti il suo bellissimo viso diciamo che fa un certo effetto hahah. Stava dormendo così serenamente: l’espressione rilassata, le labbra sottili appena socchiuse, il nasino all’insù, il ciuffo un po’ spettinato. Era così perfetto! Di gran lunga troppo perfetto per me, assurdo! Ho sorriso. Poi mi sono tirata su cercando di non fare rumore e ho aperto piano piano la zip della tenda. Era l’alba, il cielo si stava illuminando di nuovo e tirava una brezza fresca, così mi sono rinfilata nella tenda ed ho preso un pareo leggero che mi sono messa intorno alle spalle. Una volta fuori, ho sospirato chiudendo gli occhi. Amo il rumore del mare, è così rilassante. Così ho deciso di fare una passeggiata sul bagnasciuga in attesa che qualcun altro si svegliasse, ma mentre mi stavo avviando, ho notato una figura seduta sulla riva nel tratto di spiaggia proprio lì, vicino a dove avevamo montato le tende. Sembrava Michael! Ecco che fine aveva fatto! Poco dopo l’ho raggiunto.

“Hey Mike” ho detto io, con voce tranquilla e bassa, per non rovinare quell’atmosfera pacifica e silenziosa.

“Oh, ma guarda un po’ chi si rivede! Charlotte!” ha esclamato lui con vena alquanto sarcastica, guardando in su verso di me. Gli ho fatto un sorriso poco convinto. “Hai dormito bene sta notte?” ha chiesto con tono acido.

“…b-bhe, in realtà non molto… sono riuscita a dormire pochissimo, ma penso che-“ ho cominciato a dire, con aria titubante.

“Ma non mi dire!!!” ha esclamato lui, alzando il tono di voce e distogliendo completamente lo sguardo dal mio. “Bhe, spero che vi siate divertiti te e Luke!!”

“Mike cosa stai dic-“

“SAI, non ti credevo così ipocrita!” ha detto lui, scattando in piedi. Sono sobbalzata. “ Prima mi fai tutti discorsi su come non ti senti pronta ad affrontare la tua prima volta, sulle tue paure, e poi fai così?!? Ma che persona sei?! Io non ti riconosco più!” ha continuato lui puntandomi il dito contro, con un’aggressività che non avrei mai immaginato lui potesse avere.

“Michael di cosa stai parlando?!” ho insistito io, sempre più confusa.

“Charlotte tu veramente pensi che io sia così stupido?! Vi ho sentiti, cazzo! ERAVATE NELLA MIA CAZZO DI TENDA!” ha esclamato lui, guardandomi dritto negli occhi con uno sguardo infuocato. Ci ho messo qualche istante a collegare, ma poi ho capito: aveva pensato che quelli nella sua tenda fossimo io e Luke e non Cal e Ellie!

“Mike! Ti stai sbagliando! Erano Cal e Ellie là dentro! C’è stato un casino, fammi spiegare-“ ho tentato di dire, poggiando le mani sulle sue spalle per tranquillizzarlo, ma lui me le ha scansate con forza.

“Smettila Charlotte! SMETTILA DI TROVARE SCUSE! SPERO CHE VE LA SIATE GODUTA QUESTA SCOPATA TU E LUKE”

A quel punto la mia pacatezza mi ha abbandonata, trasformandosi in rabbia.
“SENTI! IO E LUKE NON CI SIAMO FATTI NESSUNA SCOPATA STA NOTTE! CHE PROBLEMI HAI?! MA POI SCUSA, ANCHE SE FOSSE?! NON MI PARE SIANO COSE CHE TI RIGUARDINO!  NON MI SERVE LA TUA APPROVAZIONE! E’ LA MIA VITA! DECIDO IO COSA FARE! PENSO DI ESSERE ABBASTANZA GRANDE!”

“PERCHE’? PERDERE LA VERGINITA’ CON UN RAGAZZO CHE CONOSCI APPENA TI SEMBRA UNA SCELTA GIUSTA?!?!”

“MA COSA CAZZO STAI DICENDO IDIOTA! IO NON-“

“HEYHEYEHEYHEY!” ha esclamato Luke accorrendo verso di noi per fermarci. “CALMA! Che cazzo state facendo?!”

“SENTI, VAFFANCULO!” ha gridato Mike a Luke, per poi girarsi ed andarsene via a passo svelto.

“Mike! MIKE! MA CHE TI PRENDE AMICO! DOVE VAI?!” ha esclamato Calum, che intanto ci aveva raggiunto insieme ad Ellie e Alex. Avevamo svegliato tutti. Complimenti.

“NON MI PARE SIANO COSE CHE VI RIGUARDINO!!” ha gridato lui da lontano facendomi il verso, senza neanche voltarsi.

Ho alzato gli occhi al cielo e poi li ho strizzati per la rabbia. “Che cazzo di idiota! odioodioodioodio” ho detto io a denti stretti, andandomene via super infuriata dalla parte opposta.
Calum si è messo a rincorre Michael, mentre Luke ha tentato di raggiungermi, ma è stato placcato dalle mie amiche che, giustamente si erano rese conto che avevo bisogno di stare un po’ da sola in pace per sbollire l’arrabbiatura. Sono tornata alle tende, ho afferrato le mie cose e mi sono diretta il più lontano possibile da tutti. Arrivata ad una zona con gli scogli sul mare, mi sono seduta e ho cercato di rilassarmi ascoltando lo sciabordio delle onde. Qualche minuto dopo mi sentivo già più tranquilla, ma restava il fatto che il mio morale si trovava sotto terra. Quando pensavo che finalmente sarebbe andato tutto bene, ecco qua che succede un casino che fa capitombolare la situazione giù da un dirupo. Sarei mai riuscita a fare pace con Michael?! Assurdo! Tutte le litigate idiote che non abbiamo mai fatto in 18 anni di vita che ci conosciamo stiamo riuscendo a concentrarle in una cavolo di settimana! E io che speravo avessimo risolto! Aaaaaaaaaa!
Ma poi perché era stato così aggressivo?! Capisco che magari voleva proteggermi, ma non ha senso! Cioè Luke è suo amico, cavolo! Lo conosce e sa che è un bravo ragazzo e poi stiamo insieme cazzo! Se avessi voluto andare a letto con lui, lo avrei anche potuto benissimo fare! Però non l’ho fatto perché ho sempre lo stesso problema di non sentirmi pronta! Per Michael è stato così facile perdere la fiducia in me! Non mi ha voluta neanche ascoltare! Ma perché?!? Non riuscivo proprio a credere che-

“Bella la vista qua, eh?” una voce alle mie spalle mi ha fatta ritornare sulla terra.

“Oh, hey! Ashton!” ho esclamato, fingendo una voce allegra poco credibile. Mi ha sorriso e si è seduto accanto a me.

“Tutto bene?” mi ha chiesto poi, guardandomi dritta negli occhi (https://31.media.tumblr.com/3c5f5bffd3f915d9c2b68df0a0436203/tumblr_inline_napk1asqud1s9cr7t.gif ).Ho abbassato lo sguardo.

“uhm si… Guardavo un po’ il panorama… è davvero stupendo. Tu che ci fai qua?” ho risposto tentando di cambiare argomento.

“Sono venuto qui per godermi l’alba, ma ho fatto troppo tardi… poi ti ho vista e ed eccomi qua ad invadere brutalmente il tuo spazio vitale hahah” ha detto facendo un sorriso bellissimo.

“hahaha capito capito”

“Dai che cos’hai?” ha chiesto di nuovo lui, con tono gentile. “Si vede da un chilometro di distanza che c’è qualcosa che ti turba”

“ehm…” ho esitato per un momento, perché in fondo non ero sicura di voler raccontare i miei problemi a qualcuno che conoscevo si e no da due giorni, ma poi quel senso di sicurezza che Ashton mi trasmetteva mi ha persuasa. “è che… ho litigato con il mio migliore amico, di nuovo.”

“Clifford, giusto?”

“Già. Cioè in realtà è lui che si è arrabbiato con me per dei motivi allucinanti o a me sconosciuti e sta creando dei casini enormi tra noi due e tra me e Luke, quando invece potrebbe solo parlarmi e spiegarmi i suoi problemi in modo da risolverli insieme! AAAAAAAAA oddiooo” ho esclamato io tutto d’un fiato. Mi stava salendo di nuovo la rabbia.

“heyheyhey tranquilla! È tutto okay!” ha detto lui, poggiandomi una mano sulla schiena per placarmi.

“Sì, scusa… hai ragione…è che… forse preferirei non parlarne adesso, mi prenderebbe un attacco isterico”

“hahaha okay, è comprensibile… va bene! Allora cosa vuoi fare?”

“In verità in questo momento vorrei solo tornare a casa… lo so che suona abbastanza depresso, però è così hahaha”

“No vabbè è normale! Dai, ti accompagno in macchina” ha detto Ashton alzandosi in piedi.

Ho spalancato gli occhi e sono arrossita. Non mi aspettavo una cosa del genere. Lui mi ha guardata per un istante, confuso dalla mia espressione.
“No, ma ti pare! Tu sei qua con i tuoi amici! Non ti preoccupare assolutamente!”

“Ma no Lotts, mi fa piacere! Dai, su, andiamo!” ha esclamato lui, tendendomi una mano e sorridendo divertito, così l’ho afferrata, mi sono alzata in piedi e ci siamo diretti indietro verso i resti del falò.

 
“Okay, ho preso tutto.” Ha detto Ashton, di ritorno con il suo borsone. “Andiamo?”

“Sisi..” ho risposto distrattamente, mentre ero intenta a scrutare in lontananza per vedere se c’erano i miei amici.

“Sei sicura che non vuoi andare a dire alle tue amiche o Luke che te ne stai andando?”

“hm credo di si… ora mando un messaggio per avvertirli”. Detto ciò siamo saliti in macchina e ci siamo diretti verso la città. Durante il viaggio abbiamo parlato del più e del meno e ho cominciato a conoscere veramente Ashton, il che mi faceva molto piacere: ho scoperto che i suoi genitori sono separati e lui vive con la mamma Anne Marie, il suo nuovo compagno, sua sorella e fratello minori Lauren e Harry. Poi mi ha raccontato di come è nata la sua passione per la musica e in particolare per la batteria, così abbiamo cominciato a parlare di band, chitarristi, cantanti e ci siamo trovati sulla stessa lunghezza d’onda. Ero così presa dai nostri discorsi da non essermi resa conto che eravamo arrivati davanti a casa mia.

“Numero 12 di Westfield Road, giusto?” ha chiesto Ashton, fermata la macchina.

“Sisi, è proprio qui! Grazie mille Ashton, davvero” ho risposto io, sorridendo timidamente.

“Di niente Lotts, quando vuoi! Tra l’altro io lavoro qua vicino il pomeriggio, quindi magari un giorno ci becchiamo!” ha detto lui con serenità. Sono arrossita irrimediabilmente.

“Ma sì, certamente! Purtroppo domani parto, ma ci possiamo vedere sicuramente quando torno!”

“Peeeerfetto!” ha detto per poi fare un sorriso stupendo (https://33.media.tumblr.com/3e4f6cb3a55a003e59f7f5d77d0c8a63/tumblr_ndnl2opysY1u0b4gvo1_500.gif ). Io gli ho sorriso in risposta ed ho aperto lo sportello, cominciando a scendere. “Allora ci sentiamo Lotts! Ah! E Buon viaggio!” ha esclamato lui, prima che io richiudessi lo sportello. Così io l’ho ringraziato e salutato un’altra volta e sono finalmente tornata a casa. I miei stavano ancora dormendo (stranamente), così mi sono diretta in camera, dove ho abbandonato tutta la mia roba per terra. poi mi sono buttata sul letto ed ho lanciato uno sguardo all’orologio: erano le 9 di mattina.  Hmmmm… troppo presto per essere svegli, ma troppo tardi per andare a dormire….. Mentre valutavo cosa fare della mia vita, ho cominciato a pensare ad Ashton e a come mi avesse rallegrato la mattinata con la sua simpatia, spontaneità, gentilezza…. E tra una cosa e l’altra mi sono addormentata…

 
“Charlotte...Charlooootte...” la voce di mamma si è infiltrata nel mio sonno.

“mmmmh” ho mugugnato.

“Susu svegliati… c’è qualcuno che chiede di te”

“mmmh…ma che ore sono?... e poi chi è?” ho chiesto io, ancora mezza addormentata, stropicciandomi gli occhi.

“Sono le 4 ed è Calum… dai, che ti sta aspettando fuori sul vialetto” ha risposto mamma. Mi sono tirata su un po’ confusa. Quanto cavolo avevo dormito? Perché nessuno mi aveva svegliata?! Ma soprattutto perché Calum era qua?! Sono uscita di casa e l’ho visto poggiato al muretto, intento a leggere qualcosa sul cellulare.

“Hey Cal!” ho detto io, ancora un po’ confusa dalla sua visita.

“Oohh Charlotte, finalmente!” ha esclamato, mettendo via il cellulare. Gli ho sorriso.

“Che ci fai qua?”

“Volevo parlare un po’… dai, facciamo due passi” ha detto, mettendomi un braccio intorno alle spalle, come fa di solito Mike (o almeno faceva…).

“okay…” così ci siamo incamminati.

“Ti è passata l’arrabbiatura di sta mattina?” ha chiesto Cal, dopo un po’ ( http://24.media.tumblr.com/f64a143a395bc923bc08dd813a20d179/tumblr_mscvucBw0I1r5h5voo1_250.gif ).

“Sì, abbastanza… anzi scusate se me ne sono andata così, tutto d’un tratto”

“E’ okay… solo che eravamo tutti un po’ preoccupati… Luke ha provato a chiamarti tipo 30 volte e tu non rispondevi… forse dovresti sentirlo o potrebbe avere una crisi hahah”

“oddiooo scusatemi! Sono un casino, davvero. Appena torno a casa lo chiamo e chiedo scusa a tutte le ragazze!”

“hahaha tranquilla Lotts, va tutto bene!” ha detto lui, facendomi calmare un po’. “Comunque sono qui per dirti un’altra cosa”

“Okay, dimmi”

“Ho parlato con Michael.” Ha detto Calum, con un’espressione seria. Sono trasalita.

“Oh…”

“Già. Quando gli è passato l’attacco isterico, sono riuscito a parlargli e gli ho spiegato il malinteso e com’è andata veramente la cosa”

“Oh, bene! E che ha detto?”

“Fortunatamente ha capito di essere stato un idiota e si è sentito parecchio in colpa di averti trattato così male”

“Bhe, mi sembra il minimo! Si è scusato con Luke?”

“Sisi, l’ha chiamato e hanno chiarito”

“Però io non sono degna di una sua chiamata…”

“No, non è così Lotts….è che non sapeva bene cosa fare con te, perché voleva chiederti scusa, ma non sapeva come o quando… non se la sentiva perché in un certo senso temeva la tua reazione dopo la litigata di sta mattina…”.

“Ah… e quindi cosa dovrei fare?” ho chiesto io, un po’ confusa.

“Secondo me dovresti andare a casa sua adesso… Insomma, se non vuoi partire senza aver fatto pace con il tuo migliore amico, dovresti approfittare del poco tempo che ti rimane e chiudere questa questione una volta per tutte…perché sai com’è Mike… se aspetti che lui faccia il primo passo potrebbero passare anni! È molto insicuro da questo punto di vista…” Ha risposto Cal, guardandomi dritto negli occhi. Ho annuito. Aveva ragione. Non avrei avuto più l’occasione di parlare con lui da soli faccia a faccia, era il mio ultimo giorno a Sydney e non potevo partire con questo peso. Dovevo andare. Poi però mi è venuto in mente un altro piccolo dettaglio.

“Oddio ma con Luke come faccio?!” ho esclamato io, esasperata. “L’ho mollato sulla spiaggia sta mattina senza neanche avvertirlo e me ne sono tornata a casa con Ashton, poi ho ignorato tutte le sue chiamate e adesso dovrei correre da Michael e-“

“Lotts! Adesso non ti preoccupare di Luke, con lui ci parlo io. Tu vai da Michael” ha detto lui, poggiandomi una mano sulla spalla.

“Va bene okay… Grazie Cal, cosa farei senza di te…” ho detto abbracciandolo.

“Hahaha... è il minimo Lottie… infondo io ed Ellie siamo la causa principale di tutto il malinteso…” ha risposto lui timidamente, sciogliendo l’abbraccio.

“Bhe, in effetti...ma HEY!” ho esclamato, dandogli una botta sul petto. “Cosa caspita vi è saltato in mente a voi due ieri notte?! Quella è la mia migliore amica! Devi trattarla bene!”

“hahahah tranquilla Lotts…è stata una decisione condivisa…” ha detto, visibilmente imbarazzato, abbassando lo sguardo e passandosi una mano tra i capelli.

“Okay, no, ripensandoci preferisco non sapere nulla! Ora scappo da Mike! Potresti avvisare mia madre al volo?” ho detto velocemente, cominciando a incamminarmi per la strada. Calum è scoppiato in una fragorosa risata ed ha risposto con un “OKAY! A DOPO!”. A questo punto mi sono avviata a passo svelto verso casa di Michael. 10 minuti dopo ero davanti alla villetta dei Clifford. Ho suonato al citofono, ma nessuno ha risposto; poi ho notato che il cancello era aperto, così sono entrata un po’ titubante. Dopo aver suonato il campanello senza ottenere nuovamente una risposta, ho cominciato a pensare che non ci fosse nessuno in casa… poi però ho notato un forte rumore di acqua corrente dal retro della villetta, così mi sono affacciata e ho visto Karen che annaffiava le piante del giardino.

“Buona seeeera” ho detto io, cercando di farmi sentire, nonostante il forte rumore.

“OH! Charlotte cara!” ha esclamato, chiudendo il tubo della pompa con cui stava innaffiando. “Che bella sorpresa tesoro!” ha continuato, venendomi ad abbracciare con la sua solita dolcezza.

“Karennn! Che bello vederti…” ho detto io. Quanto le voglio bene.

“Che ci fai qui, cara? Ti devi vedere con Mikey?”

“Qualcosa del genere… Dovrei parlargli... è in casa?” ho chiesto io, un po’ in imbarazzo.

“Sisi, dovrebbe essere in camera sua… ma è successo qualcosa? Perché da quando sono tornata dal lavoro non ha detto una parola…poi è venuto Calum e sono stati più di un’ora a discutere…” ha detto lei, con aria preoccupata.

“Nulla di grave, è tutto apposto…Dobbiamo solo chiarire delle cose” ho risposto io, cercando di fare un sorriso rassicurante. A quel punto si è rasserenata.

“Okay tesoro… Allora gli vado a dire che sei qui” ha detto lei, sorridendo dolcemente, per poi entrare in casa. Così io mi sono seduta sul muretto del loro giardino ad aspettare. Ho cominciato a guardare il cielo: i colori del tramonto si stavano facendo sempre più vivi. Come ormai sapete, io amo questo momento della giornata ed infatti mi sono messa ad ammirare le nuvole e tutto il resto con sguardo sognante.

“Hey…” la voce di Michael mi ha fatto sobbalzare. Mi sono alzata in piedi.

“Ciao Mike…” gli ho fatto un sorriso timido. Era poggiato sul ciglio della porta ed aveva un’espressione visibilmente triste.

“Perché sei qui…?” ha chiesto lui, lanciandomi uno sguardo sfuggente.

“Oh..bhe… ho parlato con Calum…e insomma, lui mi ha detto che ti ha spiegato com’è andata veramente la cosa ieri notte… quindi non so…volevo chiarire con te tutta la questione…” ho risposto, alquanto in imbarazzo per la tensione che si stava creando tra di noi. “Perché sai, poi domani parto e sinceramente non me la sento di andare via senza aver fatto pace con il mio migliore amico. Quindi adesso siediti qui e parliamo una volta per tutte.” ho detto con tono deciso, indicandogli il muretto dietro di me. Volevo chiudere questa faccenda il più presto possibile e dimenticare tutto.

“Okay…” ha risposto lui, avanzando un po’ titubante, per poi sedersi sul muretto. Mi sono seduta al suo fianco. Wow, era davvero agitato… l’ho notato soprattutto dal fatto che continuava a giocherellare con i suoi numerosi braccialetti, cosa che fa sempre quando si sente così.

“Okay, allora… Mi dispiace di averti trattato male sta mattina e-“

“No, ti prego Lotts, non ti scusare. È solo ed esclusivamente colpa mia. Sono stato un idiota e ho agito impulsivamente, senza neanche ascoltarti, anzi ti ho praticamente aggredita! Oh mio dio! Come fai a non essere incazzata con me?! Io mi odio per averti trattata così, ingiustamente!” ha esclamato Michael, per poi coprirsi la faccia con le mani. Ohhh finalmente stava esprimendo cosa provava! Facciamo passi avanti!

“heyhey tranquillo…” ho detto io, poggiandogli una mano sulla schiena. “Sta mattina ero parecchio arrabbiata… più che altro perché non capivo il motivo di tutta quella rabbia che avevi tirato fuori e mi irritava che tu non mi avessi voluta ascoltare…e poi anche perché ci eravamo riappacificati poco prima e già stavamo litigando di nuovo… Ma adesso è ok. Cioè, mi è passata. L’importante è che tu abbia capito il malinteso” ho continuato, con voce pacata.

“Mi dispiace tanto Lotts…Non volevo essere così aggressivo… Sono un casino! Riesco a fare solo cazzate con questo carattere di schifo che ho! Mi sento davvero un verme per averti trattata così male…è solo che… cioè…quando vi ho visti insieme…tu e Luke intendo…insomma, non so… io…” ha cominciato a dire, con lo sguardo fisso verso terra.

“Tu… cosa?” ho detto io, incalzandolo a finire la frase. Il mio cuore ha cominciato a battere più velocemente. Per un momento mi è balzata in mente l’idea che mi stesse per dire che gli piacevo e che era geloso di me e Luke, cosa che avrebbe dimostrato la tesi delle mie amiche. Oh, cavolo. E se lo avesse fatto? Cosa avrei dovuto rispondere? Cavolo. Quei secondi di silenzio sembravano durare secoli.

“Cioè io... non voglio che ti faccia soffrire…tutto qui.” ha detto, senza mai alzare lo sguardo. Okay, falso allarme. “Insomma…alla fine lo conosciamo da poco Luke… e cioè… tu stai facendo le tue prime esperienze… ma lui ha già avuto delle ragazze in passato… e insomma, pensare che tu potessi aver fatto quel passo importante così presto con tutte le tue insicurezze, poteva significare o che mi avevi mentito sulle tue paure o che lui ti aveva praticamente obbligata a farlo ed entrambe le idee mi facevano terribilmente arrabbiare!” ha detto, alzando finalmente lo sguardo e guardandomi dritta negli occhi. (http://33.media.tumblr.com/b69c43b0a30ebf488b2b21d92e5e5368/tumblr_inline_njircq5rwI1sns8yj.gif ).
Sono arrossita irrimediabilmente. Okay, calma Lotts. Calmati.

“Ma non è andata così…” ho risposto.

“Già...” ha detto lui. C’è stato un momento di silenzio imbarazzante. “Scusami. Davvero…Abbraccio?” ha chiesto lui allargando le braccia. Ho fatto una piccola risata.

“Okay okay…” ho risposto divertita e ci siamo abbracciati. Mi ha stretta forte forte ed ho chiuso gli occhi. Oddio come mi mancava quella sensazione. Ho sospirato. Poi Michael ha spostato leggermente la testa, tanto da avvicinare la sua bocca al mio orecchio.

“I like the summer rain
I like the sounds you make
We put the world away
We get so disconnected” ha cantato sommessamente, quasi sussurrando le parole nel mio orecchio. Le sue labbra sfioravano appena la mia pelle ed il suo respiro, la sua voce mi stavano facendo impazzire. Ho ruotato anche io la testa verso il suo collo. Oddio cosa stava succedendo? Cosa stava facendo? Cosa stavo facendo?!

“MICHAAAAAEEL!” la voce ci Karen è risuonata da dentro casa. Subito dopo ho sentito il rumore della porta del retro che si apriva.

“Michael, tesoro!”. Abbiamo sciolto subito l’abbraccio. “Oddio, scusate l’interruzione…volevo sapere se avevi chiesto a Lotts se vuole rimanere per cena…” ha continuato Karen, un po’a disagio. Io ero paonazza, completamente. Le ho lanciato uno sguardo e poi l’ho puntato per terra. Non che stessimo facendo niente di particolare, ma il mio cervello non ci stava capendo più niente. Il suo abbraccio, la sua voce calda, le sue labbra che sfioravano il mio orecchio mi avevano fatto scendere brividi di piacere lungo tutto il corpo. Dovevo stare calma. Cosa cavolo mi succedeva?! E perché Michael faceva queste coseee?!?

“Ah…no bhe… non gliel’ho chiesto…è già l’ora di cena?” ha risposto Mike, un po’ in imbarazzo.

“…Volete che vi lasci un altro po’-“ ha cominciato a dire Karen, rientrando dentro casa.

“NONO” abbiamo esclamato noi due all’unisono, scattando in piedi. Ci siamo guardati per un istante, sopresi dalla nostra sincronia, poi abbiamo subito abbassato lo sguardo.

“O- kaaay… allora, ehm, Charlotte, vuoi rimanere per cena?” ha chiesto Karen, confusa dalla situazione stramba.

“Ehm, si…si! Penso vada bene! …però dovrei avvertire mamma… Perché non ho il cellulare con me…” ho risposto io, facendo un sorriso colpevole.

“hahah, tranquilla cara! Adesso la chiamiamo! Magari vogliono venire anche loro qui a cena! Dai, intanto andiamo dentro!” ha esclamato lei, facendoci segno di entrare in casa. Ho lanciato uno sguardo veloce a Mike e lui mi ha sorriso timidamente.

 
I miei genitori sono arrivati a casa Clifford per le 7.30 p.m. e una mezz’oretta dopo è rientrato anche Daryl. Quando ci siamo ritrovati tutti seduti intorno al tavolo della cucina, sono tornata bambina. Da quanti anni non ci vedevamo più tutti insieme? Ne saranno passati per lo meno 6 o 7 dall’ultima volta! Come avevamo fatto a dimenticare questa routine? Era una delle cose che amavo di più! All’inizio della cena mi sono sentita quasi strana (non ero più abituata a ritrovarmi insieme ai miei genitori, Karen, Daryl e Michael tutti nello stesso luogo e allo stesso tempo), ma quasi subito la situazione si è rilassata e tutto è tornato come una volta: Karen e la mamma con i loro discorsi, Daryl e i suoi aneddoti, Mike che scoppia a ridere per le battute cretine di papà (https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/6b/ed/be/6bedbe1cf83c1c6c975b675f321d5b6f.jpg )... Wow, non riuscivo a smettere di sorridere! La cena è continuata stupendamente, abbiamo mangiato benissimo, ci siamo divertiti tanto e abbiamo parlato di un sacco di cose. Dopo aver aiutato Karen a sparecchiare, ci siamo spostati in giardino dove siamo stati un altro po’ a chiaccherare tutti insieme, poi io e Michael siamo andati in camera sua. Mi sono seduta per terra poggiando la schiena sul lato del suo letto e lui ha fatto lo stesso accanto a me.

“Oddio quanto mi sono mancate le serate così!” ho esclamato io super felice.

“Anche a me, un sacco!” ha risposto Mikey, facendo un’espressione dolcissima (http://33.media.tumblr.com/6e213afd3d947d5a0fd02e24feee1152/tumblr_nmg3c0O46i1rptmfvo2_250.gif ). Gli ho sorriso timidamente ed ho abbassato lo sguardo, anche se sarei voluta rimanere a guardarlo per sempre. Era così bello: il suo sorriso illuminava la stanza ed i suoi occhi brillavano, vi giuro, come non mai. Era felice e si vedeva. Avrei voluto abbracciarlo di nuovo, ma temevo un po’ cosa sarebbe potuto succedere, non avevo intensione di creare altre situazioni strambe…

“Ora dimmi come faccio a partire domani senza sentire nostalgia di voi, dopo questo revival dei tempi passati!” ho continuato io.

“Ma suuuuu, che ti saremmo mancati in ogni caso!” ha risposto lui, dandomi una piccola spinta e facendomi un sorriso divertito.

“TU di sicuro non mi saresti mancato!” ho detto io con tono scherzoso, dandogli a mia volta una spinta.

“Sì, certo…” ha risposto lui con sarcasmo (  http://38.media.tumblr.com/34fa686e59d51454ce1b43cfde2229f4/tumblr_nb6xbvbINr1thzmk4o5_250.gif ). Gli ho sorriso per poi abbassare lo sguardo. “Bhe, neanche tu mi mancherai…” ha detto lui, sempre con tono scherzoso, alzandosi in piedi per poi dirigersi verso la sua scrivania. “Mi mancherai così poco che…ti ho già preparato il regalo di Natale” ha continuato lui, tenendo in mano un pacchetto. Ho spalancato gli occhi ed il mio cuore si è sciolto.

“Oh mio dio Mikey! Non dovevi! Ora mi sto sentendo un verme perché io non ho niente per te!” ho esclamato io, mentre lui si risedeva accanto a me.

“Lotts non dire cazzate e prendi il pacchetto!” ha controbattuto lui, porgendomi il pacchetto. Ecco il buon vecchio Michael che rispunta fuori hahah! Ho fatto una piccola risata ed ho preso il regalo. “Lo puoi aprire durante il viaggio in aereo se vuoi, calcolando che il volo durerà tipo 5 giorni hahahah!”

“hahah già… Va bene, allora lo apro domani… Grazie Mikeyyyyyy!” ho esclamato per poi abbracciarlo (finalmente). Quando lui si è girato verso di me per ricambiare l’abbraccio, dalla sua tasca dei pantaloni è partito un

yeah YEah YEAH YEAAAAAHHHHHHH!
I don’t wanna close my eyes
I don’t wanna fall asleep ‘cause I’d miss you baby
And I don’t wanna miss a thing!”

Aveva schiacciato l’ipod che stava in tasca e gli era partita una canzone per sbaglio hahah.

“OOOps hahah!” ha detto Mike, mettendo in pausa la musica.

I Don’t Wanna Miss A Thing degli Aerosmith! É una delle mie canzoni preferite!” ho detto io.

“Eh già, anche a me piace un sacco… La vuoi sentire?” ha chiesto lui, tirando fuori le sue cuffiette.

“Certo! Ma bisogna prima creare la giusta atmosfera!” ho esclamato, per poi andare a spegnere la luce.

“hahah okay! Tieni” ha detto poi Michael, passandomi una cuffietta. Poi ha fatto play e la musica è cominciata. Più ascoltavo le parole della canzone, più mi rendevo conto che il suo testo rispecchiava perfettamente i miei pensieri in quel momento.

And I don’t wanna miss one smile
And I don’t wanna miss one kiss
Well,I just wanna be with you, right here with you
Just like this
And I just wanna hold you close
I feel your heart so close to mine
And just stay here in this moment for all the rest of time

Ho posato la testa sulla spalla di Michael e ho chiuso gli occhi. Lui mi ha subito stretta forte. Sentivo il suo respiro, il suo cuore che batteva, volevo averlo il più vicino possibile a me. Mike ha posato la sua guancia sulla mia testa ed ha cominciato a cantare sommessamente, seguendo la canzone.

Because even if i dream of you
The sweetest dream would ever do
I’d still miss you baby
And I don’t wanna miss a thing”

Ok. Mi stavo per mettere a piangere, ma ho tenuto duro. Sembrava che me la stesse praticamente dedicando. Cosa ci era successo? Il nostro rapporto non era più lo stesso e forse per me non sarebbe mai più tornato come era una volta. Non volevo lasciarlo, seppure per un solo mese! Avrei sentito troppo la sua mancanza. La canzone stava per finire quando hanno bussato alla porta della camera. Abbiamo levato le cuffiette.

“Lotts? …Ragazzi? Che state facendo al buio?” la voce un po’ sconcertata di mia madre ha brutalmente invaso la nostra piccola oasi di felicità. Ci siamo alzati in piedi e Michael ha acceso la luce dall’interruttore vicino al suo letto.

“Stavamo solo ascoltando della musica…” ho detto, mostrandole l’ipod. “Il buio serviva per l’atmosfera… un po’ come al cinema”

“Ohhh, capisco” ha risposto, per poi sorriderci. Posso solo immaginare cosa mamma avesse pensato che stessimo facendo… è sempre la solita mamma, apprensiva e un po’ paranoica per certe cose, ma le voglio bene. Ho alzato gli occhi al cielo divertita. “Bhe, in tal caso scusate l’interruzione… ma dobbiamo andare Lottie! Domani partiamo presto e tu non hai ancora finito la valigia…”

“Ah…va bene....allora arriviamo” ho risposto io, un po’ delusa dal fatto che dovessimo già tornare a casa, e siamo andati con lei fino fuori in giardino. Lì ci siamo salutati tutti e ci hanno augurato buon viaggio, infine ci siamo incamminati verso casa. Wow, non avevo neanche avuto l’occasione di salutare per bene Michael...cioè, senza la presenza dei nostri genitori che ci fissavano! Senza neanche pensarci, mi sono voltata indietro ed inaspettatamente ho visto Mike ancora affacciato dal cancello. Un grande sorriso è apparso sul mio viso così l’ho salutato con la mano e lui mi ha fatto in risposta il nostro saluto: linguaccia e segno del “rock ‘n’ roll” con la mano destra. Ogni tanti mi rigiravo verso casa sua per vedere se ci fosse ancora: è rimasto lì a guardarci andare via, fino a quando non abbiamo svoltato l’angolo! Quanto mi mancherà…
Durante il tragitto fino a casa ho parlato del più e del meno con i miei, poi, una volta arrivati, ho finito la valigia e mi sono lanciata sul letto come mio solito. A quel punto ho cominciato a ripensare a tutto quello che è successo oggi con Michael, alle sensazioni che mi fa provare e a come la mia testa sia sempre più confusa riguardo i miei sentimenti ogni volta che sto con lui. Poi ho sentito una vibrazione. OH. CAZZO. IL. MIO. CELLULARE. Era rimasto a casa tutto il tempo. OH CAzzoooo. LUKE. Mi ero completamente dimenticata di lui! Mi sono dimenticata del mio ragazzo! OH mio dio! Ho spalancato gli occhi e sono scattata a prendere il cellulare. Mi sono messa a rispondere a tutti i messaggi che mi avevano inviato durante l’intero corso della giornata: ho ringraziato Calum del suo aiuto, ho scritto alle ragazze nella nostra chat di gruppo per scusarmi, poi ho visto che Ashton mi aveva inviato una richiesta di amicizia su Facebook e l’ho accettata con grande piacere; infine stavo per mandare un messaggio a Luke, ma invece ho deciso di chiamarlo, mi sembrava il minimo.

“Lotts!” ha risposto la voce di Luke. Ho sorriso.

“Ciao… scusa se sono scomparsa” ho risposto io, sentendomi molto in colpa.

“è ok… mi hanno spiegato cos’è successo… ma perché te ne sei andata via con Ashton? E soprattutto perché non mi hai mai risposto al telefono?” ha chiesto lui, con un tono un po’ abbattuto.

“Lo so, ti chiedo infinitamente scusa! Ero così arrabbiata che l’unica cosa che volevo fare era tornare a casa e proprio in quel momento ho incontrato Ashton che mi ha offerto un passaggio, molto amichevolmente… per quanto riguarda il telefono, l’ho completamente dimenticato a casa quando sono uscita per andare da Michael e-“

“Sei andata da Michael?!” ha esclamato lui sorpreso. Oh mannaggia. Calum non gli aveva detto niente? 

“Bhe, si… insomma… per chiarire… per fare pace su quella questione… perché, cioè… è il mio migliore amico… e non abbiamo mai litigato su cose del genere… però da quando…insomma…”

“…Sono subentrato io” ha continuato Luke, con tono serio.

“Sì…insomma sta avendo questo atteggiamento un po’ strano… e quindi io…”

“Tu sei subito corsa da lui” ha continuato di nuovo Luke. Sono avvampata. Aveva ragione. Dopo tutto quel casino, la prima cosa che ho fatto è stata correre da Michael e non andare dal mio ragazzo. Il mio cervello non ci stava capendo più niente.

“Senti Luke, mi dispiace un sacco. Scusami se mi sto facendo viva solo adesso, ma dovevo risolvere questo problema! L’ho fatto per il bene di tutti, in modo che non si creassero tensioni tra il nostro gruppo di amici per causa di uno stupido fraintendimento… l’ho fatto per noi” ho detto io, timidamente….

“Va bene Lotts, stai tranquilla ho capito…” ha risposto Luke, con voce dolce e rassicurante. Mi sono tranquillizzata. “Spero che Mike prima o poi si abitui all’idea di noi due insieme” ha continuato lui, facendo una piccola risata. Ho sorriso.

“Già…” ho risposto.  Siamo stati un po’ in silenzio.

“Dovresti riposarti Lottie, domani ti aspetta un viaggio lungo e faticoso” ha detto poi Luke. è così gentile e premuroso e bello e perfetto e io mi sentivo uno schifo di persona, perché non lo avevo trattato come si meritava.

“Già... però non vogliooooo!” ho esclamato io, infilando la testa sotto il cuscino. Luke si è messo a ridere. Oddio la sua risata è così bella.

“uffff… non mi va di partire! Non ci siamo neanche salutati…” ho detto io tristemente, rendendomi conto di non essere riuscita a salutare nessuno dei miei amici. Ed il solo pensiero di non poter più avere l’occasione di abbracciare, di baciare e di sentire Luke al mio fianco fino a quando non sarei tornata a Sydney, mi riempiva di tristezza, nonché di senso di colpa, perché alla fine era colpa mia, avevo concentrato tutte le mie attenzioni ed il mio tempo su Michael.

“Bhe, in effetti un bacio d’addio non sarebbe stato male…” ha risposto lui. Riuscivo a percepire il suo sorriso mentre lo diceva. “Però, vabbè, non si può avere tutto dalla vita! Hahah! Dai Lotts, ci sentiamo su Skype non appena arrivi là! Ok?”

“Okay okay…”

“Ora vai a dormire piccola” ha detto lui, quasi sussurrandolo. Sono quasi morta. “Buona notte”

“Buona notte Luke… a domani” ho risposto io, poi abbiamo abbassato.

Detto ciò, siamo arrivati al presente ed eccomi qua a raccontarmi le disavventure della mia vita! Allucinante come un sacco di cose stiano cambiando in queste poche settimane! E domani parto per Londra! Oh mio dio, ci siamo! Non vedo l’ora di raccontarvi cosa succederà! Speriamo che il viaggio vada bene hahah.
 
A presto,
Lotts (:

 

** SALVE PEOPLE! Dop i soliti 5 mesi che non aggiorno, eccomi qua! hahaha! La storia continua, Lotts sta per partire per Londra! Cosa succederà durante questa estate che è appena cominciata? Se vi va, fatemi sapere che ne pensate! A presto <3 <3

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Capitolo 14
*** I'm not fine at all... ***


Ehilà! Dopo infinite ore di viaggio siamo finalmente arrivati a Londra! Adesso vi racconto tutto. Sta mattina mi sono dovuta svegliare alle 6 per finire di prendere tutte le cose da portare con noi ed è stato giusto un po’ traumatico. Quando mamma mi ha chiamata con la sua tipica voca acidissima che le viene quando è agitata per qualche motivo, ho borbottato per circa mezz’ora prima di alzarmi dal letto. Voglia di partire sottozero proprio.  Sbuffando mi sono diretta in bagno e, senza soffermarmi troppo sulla mia faccia distrutta, mi sono chiusa in doccia. Quando sono uscita, ho subito un altro attacco da Miss Acidità che mi incitava a sbrigarmi e ad aiutarla e così ho fatto. Un’oretta dopo avevamo finito di caricare tutti i bagagli sul taxi e ci stavamo dirigendo in aeroporto. Per arrivare da casa nostra a destinazione ci avremmo messo più o meno ¾ d’ora, così, mentre i miei socializzavano con il tassista, io, che non ero per niente in vena di chiacchere, mi sono chiusa in me stessa: testa poggiata sul finestrino, cuffiette nelle orecchie e mente spersa tra mille pensieri.  Wow quanto mi sentivo in colpa. Mi veniva quasi da piangere al pensiero di non aver potuto salutare per bene nessuna delle ragazze, né Cal e neanche Luke. Non avevo salutato il mio ragazzo e non l’avrei rivisto per un mese intero ed era tutta colpa mia. Avevo preferito Michael a lui e Luke lo aveva capito. Eppure per quanto mi sentissi in colpa, sapevo che andare da Mike era la cosa giusta da fare, per me e per lui. Lo dovevo fare. Lui è talmente importante per me… ormai non riesco più a capire cosa provo per Michael ed ho rinunciato anche a volerlo capire, l’unica cosa che so per certo è che si tratta di un sentimento molto forte, un legame che supera la semplice amicizia, è qualcosa di più, ma non so ancora bene definire cosa. L’ obbiettivo fondamentale per me adesso è di non far soffrire Luke. Lui non si merita niente di tutto questo… è talmente dolce e gentile…
La mia autocommiserazione è stata brutalmente fermata dalla brusca frenata del taxi in prossimità dell’entrata dell’aeroporto. Con un grosso sospiro mi sono sfilata le cuffiette e sono scesa dalla macchina. Dopo essermi accollata ben due valigie, ci siamo diretti dentro verso il luogo del check-in. Eravamo in perfetto orario, ma c’era una fila stratosferica. Mentre eravamo in fila, mamma e papà hanno cominciato a discutere su argomenti inutili, così mi sono estraniata e ho cominciato a giocherellare con il cellulare.
“Scusi, è lei la signorina Lotts?” ha detto una voce alle mie spalle, facendomi sobbalzare. Mi sono girata.

“ALEEEEEX!” ho esclamato, abbracciandola fortissimo. “OMMIODDIOOO!”

“SORPRESAAAAAA!!!” ha detto lei, facendo una risata bellissima. Ma che ci faceva lì?! Ero felicissima! Ci siamo staccate dall’abbraccio. “Una piccola sorpresa per una Lotts un po’ sbadata che si dimentica di salutare i suoi migliori amici!” ha continuato Alex, facendomi segno di guardare dietro di lei. Oh mammaaaa! C’erano tuttiiii! Ellie, Sarah, Matt, Rob, Cal e Luke. Non ci potevo credere. Ho lanciato uno sguardo ai miei come per chiedere “Posso uscire un momento dalla fila e saltare addosso ai migliori amici del mondo?!” e loro hanno acconsentito, così sono corsa verso di loro urlando “RAGAZZIIIIIIIII!” e quando li ho raggiunti, Cal ha detto: “Bhe, mi sa che qui ci vuole proprio un bel abbraccio di gruppo in stile Calum Hood!”. Siamo scoppiati a ridere e si sono subito tutti stretti intorno a me.
“Vi adoro ragazzi! Vi giuro che l’idea di partire senza avervi salutato mi stava uccidendo! Oddio sono troppo felice che siate quaaa!” sono saltata addosso a Cal e Ellie. Ero giusto un po’ euforica. Poi ho guardato Luke: stava ridendo ed era così bello (http://33.media.tumblr.com/b25e3ea5e2970508f56bb125f1ab35bc/tumblr_inline_n6k46338fO1rg9u4e.gif ).

“O- Kaaaaay… perché non lasciamo un po’ i piccioncini da soli?” ha detto Matt agli altri, indicando me e Luke.

“OOOOOOHHHHH” hanno esclamato tutti, prendendoci un po’ in giro. Io e Luke ci siamo scambiati un’occhiata veloce un po’ imbarazzata, mentre ridevamo. Io sono arrossita ovviamente, anche perché c’erano i miei genitori a pochi metri… ho guardato per un istante Alex, che mi ha fatto intendere qualcosa tipo “Dai Lotts, andate a parlare da soli!”, così, dopo un attimo di esitazione, ci siamo allontanati dal gruppo, uscendo appena fuori le porte d’ingresso del terminal. Siamo rimasti in un silenzio imbarazzante per qualche minuto, non sapendo come iniziare il discorso dopo tutto il casino del giorno prima. Poi finalmente Luke ha detto qualcosa.
“Come ti senti?”
Mi sono voltata verso di lui e gli ho sorriso dolcemente in risposta al suo tono impacciato. Era così carino.

“Bhe… Bene dai…Adesso sicuramente meglio di prima” ho risposto guardandolo negli occhi, per poi distogliere subito lo sguardo. Wow, assurdo come continuiamo ad impanicarci quando stiamo insieme da soli! Cioè, per me è una cosa ovvia perché lui è Luke Hemmings ed è bellissimo, ma la vera domanda è perché lui faccia lo stesso quando sta con me hahah.

“Non potevamo lasciarti andare via senza neanche averti salutata dal vivo! Soprattutto dopo che la tua ultima settimana qui è stata mediamente…ehm… un disastro…” ha continuato, facendo un’espressione un po’ sconcertata ( https://33.media.tumblr.com/080acf47db56f18f8963fa0e3a5c9428/tumblr_n4l2bomwqB1rkmzugo2_250.gif ). Ho riso divertita dalla sua faccia.

“Mah no dai, per me non è stata un disastro… anzi è stata molto al di sopra delle mie aspettative in realtà…”

“E come mai?”

“Bhe, grazie a te…” ho risposto io, abbassando lo sguardo. Non sono brava con le frasi sdolcinate hahah. “Insomma…tu mi sei sempre stato accanto in questi giorni, mi hai supportato, mi hai reso felice…e io però non mi sento di aver fatto lo stesso con te… mi sembra di averti trascurato, di non averti dato tutto l’affetto che tu hai dato a me! Forse non sono abbastanza per te, insomma-“ non ho fatto in tempo a finire la frase che Luke mi aveva già stretto a se, premendo le sue labbra con forza sulle mie (https://38.media.tumblr.com/tumblr_m68c3wGo7W1rvrg1lo1_500.gif ). Dopo un primo momento di esitazione, avendomi colta di sorpresa, ho risposto al bacio, facendomi avvolgere dalla passione che Luke ci stava mettendo. Ci tenevamo stretti, sempre più stretti, come a compensare lo spazio che ci sarebbe stato tra di noi di lì a poco. Io stavo avvampando ogni secondo di più e sentire il respiro un po’ affannato di Luke sul mio viso tra un bacio e l’altro, di sicuro non migliorava la mia situazione. Qualche istante dopo la foga è diminuita e dopo due baci più lenti e soavi, ci siamo fermati. Ok, io stavo davvero per svenire, non che fosse una novità… Stavamo fronte contro fronte e ci guardavamo negli occhi.

“Non dire mai più una cosa del genere Lotts, non ci pensare neanche” ha detto Luke, mentre mi teneva ancora il viso tra le mani.
Io ho abbassato lo sguardo, non riuscendo come al solito a sostenere i suoi occhi azzurri puntati nei miei più di qualche istante.

“o-okay…” ho risposto io, sorridendo un po’ impacciata.

“Mi mancherà il tuo sorrisetto imbarazzato, anche se per un solo mese” ha detto Luke divertito.

“hahahah! Non ti preoccupare, tornerò qui ad imbarazzarmi prima di quello che pensi, non c’è pericolo!” ho risposto io scherzando e Luke ha riso. Oddio la sua risata è qualcosa di stupendo.

“Ragazzi!” il rumore delle porte automatiche e il simultaneo suono della voce squillante di Alex, ci ha fatti girare. “Scusate l’interruzione, ma non potevo evitarlo…Lotts è il momento di andare” ha detto lei con tono serio.

“Ah, giusto…certo, eccomi” ho risposto seguendola dentro. Luke mi ha preso la mano ed è venuto con me.

Ho visto in lontananza i miei genitori che mi facevano segno di raggiungerli perché a breve sarebbe toccato a noi, così siamo corsi velocemente dagli altri per gli ultimi saluti. Mi sono lanciata addosso ad Ellie e Alex e Sarah si sono strette a noi.

“Fai buon viaggio Lotts” ha detto Rob e “Ci sentiamo presto” ha continuato Matt, poggiandomi dolcemente una mano sulla spalla. Poi è stato il turno di Cal. Quasi scoppiavo a piangere, oh mio dio! Hahah. L’ho abbracciato forte forte.

“Lotts…” ha detto lui, stringendomi a se.

“Promettimi di non scrivere altre canzoni super belle in mia assenza” ho detto io a bassa voce.

“hahahah Certo amiga! Buon viaggio… messaggiami appena arrivi” ha aggiunto, mentre scioglievamo l’abbraccio.

“Ovvio!”

“CHARLOTTEEEEE!” ha gridato mia madre dalla fila. Okay dovevo andare. Sono corsa di nuovo da Luke e gli ho dato al volo un bacio sulla guancia e poi mi sono fiondata via verso i miei. Mamma mi stava facendo un sorrisetto complice, mentre papà era già a fare il check-in. Dopo aver imbarcato tutto quello che dovevamo, ci siamo diretti verso il metal detector ed io mi sono girata un’ultima volta sperando di rivedere i miei amici, ma non c’erano più. Con un po’ di delusione nel cuore e già la nostalgia che si faceva sentire, ci siamo messi in fila di nuovo, ognuno per un diverso metal detector. Mentre cercavo la mia carta di imbarco dentro la borsa, sono stata distratta da alcune voci alle mie spalle.

“No signore, non può passare”

“Ma solo un secondo, devo salutare una persona e-“

“Se non ha la carta d’imbarco non la posso far passare, mi ha capito?”

“La prego, le giuro che faccio subito! Eh che mia sorella si è dimenticata questo pacco!”

In un primo momento, non ci avevo fatto troppo caso, poi però ho notato una certa familiarità nella voce di uno dei due, così, incuriosita, mi sono girata. Un ragazzo stava discutendo con una delle guardie che non lo voleva far passare… ma.. Michael? No, non poteva essere lui. Mi sono affacciata per cercare di vedere meglio. Cavolo era proprio lui! COSA CASPITA STAVA FACENDO?! Ho afferrato tutte le mie cose al volo e sono uscita dalla fila per raggiungerli.

“Michael?!” ho detto io sconcertata. La guardia si è voltata verso di me.

“OHHH ECCOTI! Glielo avevo detto che stavo solo cercando mia sorella per darle questo pacchetto! Eccola qua finalmente! Vieni qui Charlotte, cosa devo fare con te…” ha detto Michael afferrandomi per un braccio e trascinandomi poco più in là.

“EH? Michael cosa caspita sta succedendo?!” ho chiesto io, sempre più confusa.

“Ecco” ha detto lui porgendomi un pacchetto “Ieri sera ti sei dimenticata il mio regalo da me”.

“Aspetta aspetta aspetta… quindi tu hai fatto tutto questo casino solo per portarmi il regalo?” ho chiesto io, alquanto divertita dalla situazione.

“…E’ IMPORTANTEE!” ha esclamato Mike, allargando le braccia e sorridendo. Sono scoppiata a ridere, anche perché mi sentivo lusingata da quello che aveva fatto per me.

“Hai ragione, scusa hahah! Però, davvero, scusami se me lo sono dimenticato a casa tua… Ero sovrappensiero ieri sera” ho detto io, guardando il pacchetto che avevo in mano. “Adesso lo terrò con me per tutto il tempo”

“Hahaha perfetto! E mr. Pacchetto sarà più che felice di stare al tuo financo” ha risposto Mike, facendo patpat  sul regalo. Ho riso di nuovo. “E scommetto che mr. Pacchetto vorrebbe che adesso noi due ci abbracciassimo…”

“Oh Mikey …hahah” ho detto alzando gli occhi al cielo per poi stringendomi forte a lui. Michael ovviamente ha ricambiato l’abbraccio avvolgendomi completamente e cominciando a dondolare leggermente a destra e a sinistra. Era così dolce e coccoloso e divertente ed inaspettato e stupendo. Ho sospirato ed ho sentito Michael sorridere. Qualche istante dopo abbiamo sciolto l’abbraccio e ci siamo scambiati un altro sorriso un po’ imbarazzato.

“Bhe, mr. Pacchetto mi sembra più che felice adesso…” ho detto io scherzando e Mike ha fatto una piccola risata bellissima (https://38.media.tumblr.com/4a2e182688ed27cfb99dfe234bc108a6/tumblr_inline_nr3l36dKAc1twbbyn_500.gif ). “Grazie Mikey” ho aggiunto con tono più serio, poi ho esitato un secondo, ma alla fine mi sono fatta coraggio e gli ho dato un bacio sulla guancia. Michael è sussultato un po’ (probabilmente non se lo aspettava, calcolando che una cosa del genere non avveniva forse dalla terza elementare) ed io sono avvampata fin troppo, così gli ho lanciato un’ultima occhiata e sono scappata via, tornando verso la mia fila.

“BUON VIAGGIO LOTTS!” ha esclamato lui, così mi sono rigirata e l’ho salutato con la mano, quando ormai avevo raggiunto la guardia di prima.

“Fratello e sorella eh….” Ha detto la guardia, facendomi un sorrisetto complice.

“ehm…già..” è stata l’unica cosa che sono riuscita a dire prima di scappare via.

Durante tutto il tragitto fino al nostro aereo non ho fatto altro che rigirarmi il pacchetto tra le mani guardandolo con un sorriso da ebete. Mia madre mi ha osservata tutto il tempo fin quando non è più riuscita a trattenere la curiosità.

“Cos’è quel sorrisetto Lottie? È un regalo di Luke?” ha chiesto lei tutta sorridente, indicando il pacchetto, quando ormai ci stavamo facendo largo tra i sedili per arrivare ai nostri posti.

“Eh? Cosa? Questo? Naaah…” ho risposto io, super imbarazzata.

“Dai Lotts, ormai l’ho capito che c’è qualcosa tra te e Luke!” ha esclamato lei.

“SHHHHH! Non voglio che senta anche papà!”

“Allora è veeeero” ha continuato lei a bassa voce, facendo un’espressione maliziosa.

“Uffa mammaaa! Sì, è vero. Ok. Stiamo insieme. Sei felice adesso?”

“Ohhh! Finalmente! Oddio Lotts, il tuo primo ragazzo!”

“Eh già…”

“L’hai detto a Michael?”

“Che c’entra adesso Michael? E comunque sì, certo che lo sa! Siamo nello stesso gruppo di amici” ho detto io un po’ alterata. Non so, il fatto che avesse inserito Mike nel discorso  mi dava fastidio.

“Okayokay calma! Era solo per sapere…dato che lui è il tuo migliore amico e siete così legati…e…”

“E…?” ho continuato io, sedendomi al mio posto vicino al finestrino.

“Eh niente, pensavo vi piaceste a vicenda, ma se le cose stanno così…”

“già…”. Lasciando cadere il discorso, ci siamo sedute ai nostri posti e papà ci ha raggiunte. Dopo aver passato un po’ di tempo a chiaccherare del più e del meno, ho guardato un film e mi sono addormentata.

 
Una leggera turbolenza mi ha svegliata. Mi sono stropicciata gli occhi guardandomi intorno. I miei dormivano. Mentre mi sistemavo meglio sul sedile, mi è caduto qualcosa per terra: il pacchetto! Mi ero dimenticata! Vinta dalla curiosità, ho cominciato a scartarlo, cercando di non fare troppo rumore. Il mio cuore batteva sempre più forte. Era una scatolina azzurra. L’ho aperta. C’era un foglio ripiegato più volte che nascondeva una scritta.

“I remember the day you told me you were leaving,
I remember the make-up running down your face
And the dreams you left behind you didn’t need them,
Like every single wish we ever made.
I wish that I could wake up with amnesia
And forget about the stupid little things
Like the way it felt to fall asleep next to you
And the memories I never can escape
 
‘Cause I’m not fine at all
 
Nuova canzone. Stessa ragazza.
Buon Natale Lotts, Londra sarà magica!
Ci vediamo presto”

Stavo avvampando. Ho riletto quelle parole almeno 20 volte per far realizzare al mio cervello che quello che stava assimilando era la realtà e non un sogno. Michael mi aveva scritto una canzone? Quel Michael Clifford? Quel bambino biondino un po’ paffutello che giocava con me ai Pokemon in terza elementare? Lui aveva scritto delle parole così belle pensando a me? Ero in uno stato di trance. Non riuscivo a smettere di rileggere quel foglio. Il mio cuore batteva a mille e mi mancava quasi il respiro. Era una cosa così dolce ed inaspettata che ancora stentavo a crederci. Ed ecco che il lato sdolcinato e sentimentale di Mike appare di nuovo! Non riuscivo a levarmi il sorrisetto dalle labbra.

“Wow, mica male” la voce di mamma vicino al mio orecchio, mi ha fatta sussultare.

“Mamma!” ho esclamato io alterata, comprendo il foglietto, visto che lo stava leggendo.

“Okayokayokay! Scusa! Non pensavo fosse qualcosa di privato…”

“Va beh…tanto ormai…” ho risposto io, scoprendo  di nuovo la scritta.

“Era questo il regalo?” ha continuato, prendendo il mano il foglio.

“Già” ho detto io un po’ in imbarazzo, aspettandomi una sua scenata da mamma apprensiva o cose simili.

“Beh, allora complimenti Lotts”

“…in che senso?” ho chiesto io, guardandola con aria confusa.

“Nel senso che l’hai fatto innamorare Lottie! E anche parecchio” ha esclamato lei, ridandomi il foglio.

 “…Eh?” ho spalancato gli occhi.

“Lottie, arrivare a fare una cosa così significa che lui ha pensato e ripensato a quello che avete fatto insieme, a come si sente quando sta con te, alle emozioni che gli fai provare e se tutto questo lo ha portato a sentirsi perso solo perché non potrà vederti per un solo mese, beh direi che per lui tu non sei solo una semplice cotta. Poi oltretutto il fatto che te l’abbia voluto dire attraverso una canzone, è ancora più bello! È poetico e dolce! Insomma, calcolando che i ragazzi spesso non riescono ad esprimere a voce i loro sentimenti, tesoro, mi sembra proprio che questa sia una dichiarazione.”

Avevo il cuore a mille. Michael innamorato di me? Non riuscivo neanche a pensarlo senza che mi spuntasse un sorrisetto, ma cercavo di nasconderlo a tutti i costi. È assurdo, ma la sola idea mi rendeva felice, anzi euforica! Mentre mamma parlava, mi immaginavo ogni singola cosa: Mike che scriveva quella canzone pensando a me, con il susseguirsi di tutti i flash dei nostri momenti insieme, come nei film d’amore per adolescenti. Forse quel biglietto era la risposta a tutte le domande che mi hanno tormentata in queste ultime settimane, a tutti quei comportamenti strani di Mike, a tutte le situazioni assurde. Magari lui era veramente innamorato di me. Magari anche io ero innamorata di lui.

“…una-una dichiarazione?” ho ripetuto io, cercando di contenere la mia felicità e di mantenere un‘espressione seria.

“Sì Lottie! Secondo me ti sta dicendo che ti ama! Luke ti ama!” ha esclamato lei.
Ho spalancato di nuovo gli occhi ed ho sussultato visibilmente. Luke. Il suono di quel nome mi aveva completamente disorientata. Era come fuori luogo in quel discorso. Ma certo,lei non stava parlando di Michael, lei pensava che il regalo me lo avesse fatto Luke,Luke il mio ragazzo. Non Michael. Luke. LUKE. L’euforia ha lasciato il posto ai sensi di colpa. Cosa stavo pensando?! L’aver anche solo per un istante immaginato di poter essere innamorata di Mike mi faceva sentire come se avessi tradito il mio fidanzato. Quel cavolo di regalo non aveva risolto le cose, le aveva solo complicate! Cosa stavo facendooo?! Io sto con Luke. A me piace Luke! Avevo una mega cotta imbarazzante per lui! Ho cominciato a visualizzare il suo viso, a ripensare alla sua dolcezza, alla sua simpatia e mi sono sentita ancora più colpevole.
Una forte scossa mi ha fatta tornare alla realtà. Wow eravamo atterrati e non me ne ero neanche accorta.
“Siamo già atterrati?!” ha esclamato papà, svegliandosi di soprassalto. Fortunatamente il suo essere sveglio escludeva la possibilità da parte mia di rispondere a mia madre riguardo quel discorso, quindi ho fatto finta di niente, cominciando a parlare con papà.
Lo scalo di 3 ore  a Singapore è sembrato durare secoli. Poi finalmente siamo saliti sull’aereo per Londra e lì ho dormito per tuuuuutto il tempo. Alle 8 p.m. in punto siamo atterrati all’aeroporto di Heathrow ed io ero così intontita dal viaggio, che mi sono fatta trasportare fino a casa in uno stato comatoso dai miei cari genitori. Una volta lì, non sono riuscita neanche ad andare più in là del salotto, perché mi sono buttata sul divano e qui sono rimasta. Eeet voilà! Ecco a voi il racconto di quello che è successo nella pazza giornata di oggi. Adesso sto veramente per crollare! Vedremo come andrà avanti questa avventura londinese! Hahah!
 
A presto,
Lotts (:
 
 
**CIAOO! Quattro secoli dopo eccomi qui ad aggiornare! AAAA sono un disastro! Comunque spero che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto! Per favore fatemi sapere cosa ne pensate! Le vicende si complicano per Lotts…come continuerà la storia? A prestooo <3 

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