Romance Dawn di The Squad (/viewuser.php?uid=2466)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A morning in Suldenesselar ***
Capitolo 2: *** Working on the spell ***
Capitolo 3: *** To the challenge ***
Capitolo 1 *** A morning in Suldenesselar ***
R
R. Dawn
A morning in Suldanesselar
I raggi del sole che penetravano le immense fronde degli alberi della foresta
balenavano sugli edifici della città elfica di Suldanesselar,rifrangendosi in
incredibili giochi di luce sulle pareti di cristallo e accarezzando gli immensi
rami che ne costituivano le strade.
L'aspetto del regno degli elfi in quelle mattinate estive era veramente
meraviglioso,e per questo all'interno della più grande e magnifica di quelle
case,che sembravano fondersi con la natura circostante,una giovane elfa si
tratteneva a stento dallo sbadigliare,mentre seguiva con finta attenzione la
lezione che il piccolo gnomo davanti a lei stava tenendole.
Leggendo da una pergamena,la piccola creatura,alta non più di un metro e dal
capo pelato,stava spiegando una complicata e noiosa preghiera dei tempi antichi.
Yael Jansen,questo era il nome dello gnomo,era uno dei più famosi chierici che
si facevano pagare per insegnare la propria arte. Ma tutti sapevano che era
anche un infaticabile avventuriero e che il sogno della sua vita era trovare un
tesoro abbastanza consistente per potersi ritirare ed aprire un'attività tutta
sua.
Da un po' di anni Yael era diventato l'insegnante privato di quella promettente
principessa elfica,di nome Illyana,figlia della famosa e potente regina Ellisime.
Gli piaceva quel incarico,anche perché Illyana apprendeva benissimo l'arte
dell'adorazione e della magia divina.
La Trama stessa sembrava fluire in lei con estrema naturalezza,visto che seguiva
anche lezioni di magia arcana,doveva proprio essere un'incantatrice nata.
Le mani dello gnomo scorsero le ultime righe della pergamena,la arrotolò e la
mise via in fretta per poi rivolgere lo sguardo alla sua allieva. Evidentemente
questa ultima non aveva ascoltato nemmeno una parola nell'ultimo quarto
d'ora,dato che il suo incantevole viso fissava con bramosia gli altri giovani
elfi,tutti in giro per le strade a divertirsi.
Yael,sogghignando, si ricordò che anche una allieva modello come lei aveva i
suoi limiti...dopotutto era un elfa di appena tre quarti di secolo,in una
giornata festiva come quella doveva pur uscire come tutti i suoi coetanei.
Inoltre le lezioni di ripasso sugli antichi dei elfici l'avevano sempre
annoiata,la prossima volta avrebbero fatto qualcosa di più interessante,magari
evocazione degli elementali.
La principessa Illyana sbuffò contemplando con sguardo vacuo ciò che succedeva
al di fuori del palazzo reale,la prima giornata della festa di Corellon
Larethian era una delle più attese da tutti i cittadini e lei non vi poteva
partecipare fino a sera perché doveva studiare...a volte essere principessa era
davvero faticoso!
Yael si alzò dalla sua poltrona per sedersi sul divano di fianco a lei
riprendendo la sua attenzione. Illyana sobbalzò,poiché non si era accorta che il
suo maestro aveva smesso di leggere. Si affrettò a scusarsi per essersi
distratta,ma Yael la rassicurò e le disse di andare pure fuori a trovare i suoi
amici.
La dolce voce dell'elfa lo ringraziò con tutto il cuore,anche se doveva essere
decisamente sorpresa. Abbracciò fortemente Yael,il quale non riusciva mai ad
abituarsi ai modi espansivi di Illyana,per fortuna la sua scura carnagione
nascondeva il rossore della sua faccia.
<< Ma io non dovrei continuare fino a stasera?Mia madre si arrabbierà se lo
verrà a sapere... >>
disse l'elfa lasciando la presa da Yael ,il quale si rimise gli occhiali che gli
erano scesi dal naso,prima di risponderle << Stai tranquilla,tua madre è sempre
stata ragionevole su queste cose.
Le parlerò io stesso,hai il mio permesso di andare. E se non ti va in questo
modo allora i compiti che ti assegno oggi sono:uscire di qui,stare assieme ai
tuoi amici e divertirti più che puoi. Chiaro? >>
Illyana non se lo fece ripetere un'altra volta e dopo aver schioccato un bacio
sulla guancia di Yael,si precipitò fuori dal palazzo reale e poi giù per le
strade della città.
Vedendola scomparire fra la folla eccitata che la salutava,Yael sorrise pensando
che la regina avrebbe accettato subito la sua giustificazione...era così facile
ragionare con gli elfi,o almeno per lui era così.
la giovane elfa ora stava correndo a perdifiato tra i rami incantati di
Suldanesselar,ricambiando intanto i saluti che tutti le rivolgevano. In quelle
giornate le persone erano vestite con gli abiti più preziosi e sgargianti e
stavano tutti a discutere degli eventi e dei giochi che avrebbero avuto luogo
durante la settimana.
La città era veramente in fermento mentre i preparativi per le gare,il grande
banchetto e le cerimonie procedevano senza sosta.
Illyana sapeva già con chi avrebbe passato la giornata e si diresse a gran
velocità all'accademia di scherma,dove di sicuro avrebbe trovato i suoi due
migliori amici.
Uno di loro era il suo cugino Elendor,il più piccolo membro della famiglia
reale,il secondo era Shi-Kar'La il più promettente giovane arciere del regno,che
li aveva presi entrambi in simpatia.
Accelerando sempre di più la sua corsa,Illyana attraeva l'attenzione di tutti su
di se mentre passava,forse perchè correre in quel modo non era esattamente il
comportamento adatto ad una principessa,ma tutti sapevano quanto lei fosse
vivace. Forse invece il motivo di tanta attenzione la sua celestiale
bellezza,che la faceva somigliare tanto alla madre,ma con un viso ancora da
ragazzina.
I suoi occhi oltremare erano innocenti e non avevano la stessa profonda
saggezza,ma i lineamenti erano chiaramente identici a quelli della regina.
Era ancora troppo piccola per poter pensare che tutti i giovani l'avrebbero
corteggiata senza pietà dopo che,quella sera stessa, avrebbe debuttato
ufficialmente come adolescente.
Arrivò in fretta all'esterno di un arena circolare dove dall'alto si poteva
guardare le varie aree dove i guerrieri si allenavano fra di loro in
combattimenti con armi di legno.
Lady Thelandira,un elfa alta e dai lunghi capelli neri,urlava ogni tanto ordini
e consigli ai suoi studenti,i quali sembravano particolarmente agitati per i la
dimostrazione che avrebbero dovuto dare in serata. Era davvero severa,ma la sua
forza e la sua abilità erano riconosciute da tutti,nessun maschio era mai
riuscito a batterla nei tradizionali duelli con la spada.Si muoveva flettendo le
sue muscolose gambe ed indicando con la sua inseparabile Lama della Luna tutte
le azioni che le sembravano degne di nota per farle imitare dai suoi studenti.
Illyana l'ammirava molto,poche elfe avevano il carattere e la personalità adatti
per tenere in riga tutti quei giovani maschi esagitati.
Ad un certo punto Lady Thelandira si mise a riprendere un elfo dai lisci capelli
biondi che smise di combattere un attimo per togliersi l'armatura di maglia che
gli copriva la parte superiore del corpo. Illyana riconobbe immediatamente
Shi-Kar'La,vicino al quale stava Elendor,imbronciato e con le braccia
incrociate.
<< Shi-Kar'La!Ti sembra di poter fare un spogliarello nel bel mezzo di un
combattimento? >> lo sgridò Thelandira suscitando l'ilarità generale degli altri
guerrieri.
<< Ma fa un caldo infernale,Lady Thelandira!E poi volevo provare ad allenarmi
senza armatura,come si fa nei duelli tradizionali,visto che stasera dovrò
partecipare alle gare... >> le rispose quasi sbuffando Shi-Kar'La.
<< Oh,certamente...un'ottima idea Shi-Kar'La. Ogni tanto allora fai funzionare
quel cervello da troll che ti ritrovi... >> si complimentò Thelandira, la quale
aveva un modo tutto suo di trattare gli studenti.Ma stava molto simpatica a
tutti,difatti un altra risata generale si alzò nell'arena.
<< Ma non è giusto così! >> sbottò il suo avversario,un ragazzino decisamente
più piccolo di lui dai capelli ramati e dagli occhi chiarissimi.
<< Hai qualche problema Elendor? >> gli chiese ghignando Shi-Kar'La << Possiamo
combattere anche così,non ti pare? >>
Illyana guardò il suo cugino,di un decennio più piccolo di lei, rabbuiarsi
ancora di più in volto,mentre riprendeva la sua posizione di
combattimento,stranamente riluttante.
Un secondo più tardi i due stavano già levando le loro spade di legno e
roteandole minacciosamente l'uno verso l'altro.
Dopo alcune parate,Shi-Kar'La smise di rispondere ai colpi e lasciò Elendor
attaccare evitando tutti i suoi affondi come se nulla fosse.
Infine dopo un ultimo affondo particolarmente impreciso,Shi-Kar'La scattò di
lato con un ampio movimento e con un piede fece uno sgambetto ad Elendor
mandando il suo attacco a vuoto ed il suo corpo a terra.
Ad Illyana scappò una risatina,anche perchè quando il suo cuginetto si rialzò
sembrava davvero scosso,stanco ed arrabbiato. Dopo avere preso un lungo respiro
ed essersi rialzato, Elendor si voltò fissando Shik,come si faceva chiamare
dagli amici,con occhi roventi di rabbia.
<< Allora Elendor,che succede oggi?Non riusciamo neanche a stare in piedi?Eppure
non mi sembrava di avere esagerato l'altro giorno... >>
A queste parole seguì immediatamente una furia incontrollata da parte dell'elfo
più giovane,che si lanciò urlando e menando potenti fendenti in direzione del
suo avversario. Le grida da battaglia sembravano più proprie di un nano,ma le
sue manovre aggraziate e precise erano tipicamente di scuola elfica.
Illyana guardava rapita lo scontro fra i suoi due amici. Shi-Kar'La era molto
bravo con le spade leggere che riusciva a muovere con velocità,ma la sua vera
specialità era il tiro con l'arco. Elendor si era allenato fin da piccolo solo
con le spade,e sperava di diventare il miglior spadaccino di Suldanesselar,ma
era ancora troppo giovane. Entrambi erano considerati veri geni del
combattimento dai guerrieri e dai maestri delle varie accademie,ma l'esperienza
di Shik lo rendeva comunque inarrivabile per il piccolo Elendor.
Infatti Elendor, sebbene si stesse scagliando ancora con una furia
impressionante su Shik,non riusciva a colpirlo nemmeno una volta. Ora però dal
volto del suo avversario era scomparso il sorriso beffardo di prima,inoltre
sembrava che si stesse impegnando a fondo per parare ognuno dei suoi violenti
colpi. Fino a che Shik si mosse in una elegante manovra evasiva ed Elendor si
distrasse per quanto bastò a Shik per colpirlo fra la spalla ed il collo e
posizionandosi davanti a lui con l'anca in modo da proiettarlo in avanti. Dopo
quella mossa Elendor si ritrovò a sbattere a terra col fondoschiena e con il
collo dolorante.
Thelandira urlò dietro a Shi-Kar'La di smetterla con mosse tanto elaborate,Elendor
era troppo giovane per fare fronte ad attacchi come quello.
Ma Shik si mise invece ridere e le rispose << No,Lady...il problema è che
Elendor non è abbastanza concentrato. Per che cosa ti sei distratto El?Sai che
non devi perdere di vista l'avversario vero? >>
<< Infatti... >> disse El sospirando e a denti stretti,mentre il suo migliore
amico continuava a ridacchiare.
Illyana si mise allora ad urlare nella loro direzione incitando il suo cuginetto
e tifando per lui,vedendolo in difficoltà.
Entrambi si voltarono a guardarla e le sorrisero salutandola con la mano,poi si
sorrisero a vicenda prima di riprendere la lotta.
Elendor guardò il corpo sudato di Shi-Kar'La,magro ed agile,ma con muscoli
scattanti e ben in vista, che puntava la spada di legno verso di lui. El avrebbe
dovuto non pensarci...no non era il metodo giusto,non ci riusciva.
Allora l'unica alternativa era...El si lanciò improvvisamente contro Shik in un
attacco velocissimo,aveva gli occhi chiusi.
Shik se ne accorse e trovò incredibile che il piccolo elfo riuscisse a sapere
sempre dov'era,stava tentando un combattimento alla cieca. Sembravo un elfo
scuro dalla sicurezza con cui combatteva senza vedere l'avversario. Shik si
distrasse troppo a pensare,proprio come El desiderava,e l'affondo del giovane
elfo sfiorò il naso dell'avversario mentre questo cercava di schivarlo di lato.
<< Colpito! >> esclamò Elendor riaprendo gli occhi e fissando lo sguardo
stupefatto del suo amico.
<< Veramente mi hai sfiorato... >> minimizzò Shi-Kar'La << E poi da quando in
qua sei TU ad infilzare ME? >>
Dopo questa frase l'ira ricomparve come una fiamma negli occhi di Elendor,che
girando su se stesso colpì,stavolta in pieno e con grande violenza,la mano di
Shik,disarmandolo.
Ma questi girò rapidamente su se stesso afferrando la spada con l'altra mano e
senza avere il tempo di rendersene conto Elendor aveva la punta della spada di
Shi-Kar'La attaccata al suo collo.
<< Bravo! >> commentò Shik << Non molti ci sarebbero riusciti,ma devi imparare a
controllarti,va bene?Per oggi direi che abbiamo finito. >>
Illyana intanto era scesa direttamente giù nell'arena per accompagnarli fuori e
stava correndo incontro a loro.
<< Adesso ce ne andiamo Thelandira...il ragazzino deve riposarsi bene...per
stasera. >> disse Shik rivolto alla direttrice dell'arena.
Ma Lady Thelandira lo guardò sorpreso << Shik,guarda che sei tu a dover
gareggiare stasera. Elendor è troppo giovane,lo sai. Sei tu che ti dovresti
riposare. >>
Elendor avanzava già minacciosamente alle spalle dell'amico,il quale ebbe giusto
il tempo di dire << Chi ha parlato delle gare? >> prima di essere sbattuto
faccia a terra dal peso di El,che lo aveva preso con una tecnica di lotta.
Shik cercò di rialzarsi a fatica con il naso visibilmente sanguinante solo per
poter sentire El gridargli contro <>
Illyana sopraggiunse proprio in quel momento e rimproverò El prima ancora di
averlo salutato << Ma cosa fai?Come puoi trattare Shik in questo modo?Sei troppo
violento! >>
El sbuffò e Shik continuava a lamentarsi per il dolore,ancora con la faccia al
suolo,prima di dare ragione ad Illyana << Si diglielo anche tu,Illyana!Ti
assicuro che è proprio un violento...quello lì graffia e morde e poi...ooouuff!
>> La voce di Shik venne fermata improvvisamente da un calcio potentissimo che
El gli sferrò al fianco e lo fece girare a pancia in su.
<< Ti ho detto di startene zitto,usciamo da qui che è meglio! >> e così dicendo
El si avviò arrabbiato verso l'uscita.
Illyana gli urlò dietro fino a che non scomparve dalla porta e poi si
inginocchiò a terra per fare un rapido incantesimo di cura su Shi-Kar'La,il
quale la ringraziò,si riprese la sua armatura di maglia e si avviò al di fuori
dell'arena assieme alla principessa.
<< Ma come fai a stare sempre insieme a lui se ti tratta così,Shik? >> gli
chiese indignata Illyana,ma lui ridacchiò un po' e poi ammise che spesso era lui
a provocarlo,anche se in effetti reagiva sempre in modo esagerato.
<< Hmm... >> Illyana mugugnò pensosa << Siete strani voi maschi,non capisco
proprio come facciate. >>
A sentire quelle parole Shi-Kar'La riprese a ridere,stavolta ancora più
fragorosamente. << Hahaha,non farti sentire da El a dire cose del genere...Hahahaha!Ti
eviterai un po' di problemi. >>
Illyana continuava non capire e lasciò Shik a ridere fino a che entrambi
uscirono dall'arena trovandosi davanti Elendor,un po' meno arrabbiato di prima.
Anzi sembrava decisamente felice,il modo in cui riusciva a cambiare umore così
velocemente era sempre stato un mistero per tutti. Adesso sorrideva loro come se
nulla fosse successo,si girò verso Shik e si scusò con lui. Illyana fu felice di
vedere che si erano immediatamente riappacificati,quando Shik si mise in cammino
e posò una mano sulla spalla di El.
Sembravano due fratelli,ed in effetti si conoscevano da sempre,poiché
frequentavano sia l'arena dove s'impara la scherma che le lezioni di magia da
combattimento.
Entrambi,come anche Illyana,sembravano aver già deciso la loro futura carriera.
Shi-Kar’La avrebbe tentato di entrare nel sacro ordine degli Arcieri Arcani,i
migliori soldati magici armati di arco di tutto il Faerun,i cui membri erano
spesso considerati figure leggendarie e degne di ogni rispetto all’interno delle
comunità elfiche.
Elendor invece era da sempre stato attirato dalla tradizionale figura del
Cantore della Lama,un gruppo di guerrieri tanto forti in battaglia quanto
eleganti e aggraziati.
I tre amici stavano ora solcando le strade in fermento della città,passando
dovunque per ammirare le bancarelle piene di ogni genere di mercanzia,le
decorazioni che stavano ancora allestendo e fermandosi ogni tanto per salutare
gli altri giovani elfi che avrebbero partecipato,per la prima volta come adulti,
a quella manifestazione tanto attesa.
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Capitolo 2 *** Working on the spell ***
Working on the spell Girando pe
Working on the spell
Girando per tutte le vie sopraelevate i tre giovani videro avvicinarsi a loro
un’alta figura,avvolta in un ampio ed sontuoso manto blu,un elfo di statura
eccezionale,con i capelli d’argento raccolti in una lunga coda e due lenti di
cristallo poste davanti agli occhi.
Illyana andò subito incontro a questa persona per salutarla e dargli il buon
giorno,seguita a ruota da Shik ed El.
<< Buona giornata,maestro Feladrin! Cosa intendete preparare per stasera?
Dobbiamo aspettarci sorprese come l’anno scorso? >> esordì Illyana mostrando
come al solito la sua inguaribile curiosità.
Feladrin le sorrise,chiudendo gli occhi e le rispose << Principessa Illyana….è
davvero un piacere vederti così di buon umore di prima mattina… >>
Ma Elendor,sorpassando Shi-Kar’La e facendolo quasi cadere col suo impeto lo
interruppe << Maestro Feladrin! Allora per questa sera evocherete di nuovo tutte
quelle luci magiche e gli spiriti degli antichi elfi?! Eh,lo farete di nuovo? >>
Feladrin,sorrise ancora al giovane El,i suoi tre volenterosi ed entusiasti
studenti,si rallegrava sempre quando li incontrava. Egli era il miglior
insegnate di magia di Suldanesselar,i suoi poteri erano sempre al servizio della
regina e grazie alla sua personalità aperta e gentile era benvoluto da tutti
quanti.
Lanciando uno sguardo d’intesa a Shi-Kar’La,disse agli altri due più giovani <<
Per la festa ho in serbo una cosa davvero spettacolare…Vi assicuro che vi
piacerà parecchio! >>
Illyana ed El,ancora più incuriositi si guardarono reciprocamente prima di
insistere nuovamente e cercare di scoprire che cosa avrebbe combinato il loro
maestro.
Ma Feladrin era già andato a parlare con Shik e dopo averlo salutato,gli si
avvicinò all’orecchio per sussurrargli qualcosa…probabilmente qualcosa
d’importante,visto che subito dopo Shik annuì vigorosamente dicendo che aveva
capito e che gli era tutto chiaro.
A questo punto il maestro di magia li salutò congedandosi e inoltrandosi
anch’esso nella folla vociante.
Illyana allora continuò a chiedere a Shi-Kar’La che cosa gli avesse detto Fel,come
lo chiamavano in confidenza tra di loro. Ma El invece prese soltanto a guardare
Shik con occhi interrogativi,che anche senza esprimere la domanda volevano
assolutamente sapere cosa si fossero appena detti.
Shik si mise a ridere alle continue domande d’Illyana,ma quando vide gli occhi
di El con quella necessità di sapere appena coperta da un velo di
preoccupazione,gli si avvicinò e gli passò una mano nei capelli ramati per
posargliela nuovamente sulla spalla e riprendere a camminare.
El sembrava essere ritornato tranquillo come prima,con la mano del suo amico
posata su di lui. Mentre invece Illyana continuava ad assillare Shi-Kar’La.
L’arciere alzò allora gli occhi al cielo e decise di rivelare loro ciò che Fel
gli aveva riferito << Aah e va bene…piccoli esseri pestiferi! >> disse
fingendosi seccato << Fel mi ha solamente dato un suggerimento per la prova di
stasera. Nel caso dovessi…misurarmi con Rael’eth,capite? Ma stai attenta Illyana,la
tua curiosità eccessiva ti caccerà nei guai un giorno o l’altro,stanne certa! >>
La principessa aveva sentito lo stesso di discorso da sua madre e da Yael almeno
diverse migliaia di volte…Non ci faceva più caso oramai,quando qualcuno glielo
ripeteva lei si limitava a sfoderare il suo sorriso beffardo,che sfidava tutte
le cose negative che la sua giovane vita non le aveva ancora mostrato.
Elendor si mise allora a discutere con Shi-Kar’La riguardo a quel suo ipotetico
avversario…quel Rael’eth, di cui tutti tessevano le lodi. Elendor lo trovava
semplicemente come uno sbruffone capace di parlare solamente con la spada,ma il
più anziano Shik gli ricordò che sarebbe stato un avversario duro da battere a
causa delle sue straordinarie doti fisiche. Illyana non ci capiva molto di
combattenti,ma seguire gli scontri tradizionali le era sempre piaciuto un
sacco,specie quelli dove i duellanti dovevano cantare mentre si combattevano a
vicenda,quindi non vedeva l’ora di osservare il debutto del suo amico Shik.
Proprio mentre stavano parlando tutti e tre animatamente della gara di
combattimento,entrarono in una delle piazze principali,dove un’arena magica e
degli spalti venivano creati plasmando rami enormi fino a formare le strutture
richieste. Ed in mezzo a quella piazza ad attenderli vi era proprio lui,il
famigerato Rael’eth.
<< Oh,guarda…parli del Baatezu… >> commentò Shi-Kar’La ironico facendo
ridacchiare i suoi due amici. Proprio in quel mentre il guerriero Rael’eth si
stava avvicinando a loro con passo sprezzante e seguito dal suo nutrito gruppo
di leccapiedi. Questi lo consideravano una vera celebrità per la sua abilità
nella ‘arte della spada elfica’ e per il fatto che molte delle giovani ragazze
trovassero alquanto attraente il suo fisico curato e possente.
<< A-ha,ma bene! Chi abbiamo qui se non il miglior giovane arciere della città?
Shi-Kar’La in persona… >> lo annunciò come per deriderlo facendo sghignazzare in
coro i suoi sostenitori li presenti,che rapidi si affrettarono ad attorniarli da
ogni parte.
Gli occhi di Elendor s’illuminarono di una rabbia improvvisa,ma Shik lo calmò
con calmo gesto della mano e sostenendo lo sguardo del cosiddetto campione senza
esitazione alcuna gli rispose
<< Bella giornata vero Rael? Eh…è proprio un peccato che dovrò rovinartela con
la tua peggior sconfitta di sempre! >> L’atteggiamento sprezzante e la sfida,che
lo stesso Rael’Eth voleva lanciare, erano invece partiti entrambi da Shi-Kar’La,come
se l’arciere avesse voluto anticipare la prossima mossa del guerriero. Tutti
quanti,El ed Illyana compresi,rimasero alquanto scioccati dalla sfrontatezza di
Shik.
Rael’Eth rispose con un basso ringhio alla provocazione << Ti ricrederai delle
tue parole insolenti e ti pentirai di avermi affrontato in questo modo,Shi-Kar’La…
>>
Al che l’avversario gli passò di fianco con noncuranza,seguito velocemente dai
suoi due amici.
Si girò e con un raggiante sorriso si congedò dal guerriero,la cui mole non
sembrava turbarlo minimamente. << Ho detto che mi dispiace fratello Rael,ma
capisci…io non posso perdere. Non è colpa mia se stasera ti dovrò dare la
batosta del secolo,dai almeno cercherò di non infierire troppo,ti va bene?
Allora ci vediamo dopo,ciao! >>
L’arciere continuò a camminare,ridendo sotto ai baffi,mentre El e Illyana gli
chiedevano con preoccupazione perché si era comportato in quel modo.
L’elfo non rispose subito,ma si girò in dietro per vedere come Rael’Eth e i suoi
compagni erano ancora basiti dal suo comportamento fin troppo spavaldo e stavano
ora discutendo animatamente con toni di sdegno ma anche di sospetto.
Shik tornò a sorridere ancora più soddisfatto e spiegò ai suoi due amici che
creare la confusione nel proprio nemico era una delle principali tattiche della
dottrina di guerra elfica…<< E tu dovresti avere già imparato la lezione oggi El,non
è così? >> El lo guardò dubbioso per un secondo,ma poi distolse lo sguardo ed
arrossì violentemente.
<< Che ti succede El? Hai un colorito strano,non è che per caso sei malato? >>
gli chiese Illyana.
El scosse la testa,ma Shik invece sospirò con enfasi e strizzando l’occhio ad
Illyana le disse << Ahime,Illyana invece pare proprio di si! Il nostro El ha
preso quella malattia,e purtroppo sappiamo che non c’è alcun rimedio… >>
La giovane elfa fu presa subito dalla eccitazione ed illuminando gli occhi si
precipitò a prendere per il braccio El,per potergli parlare da molto vicino.El
allora capì che razza di scemenza aveva detto Shik e girandosi nuovamente lo
vide sghignazzante mentre faceva finta di fischiettare nell’aria.
Lo sguardo di El mentre lo fissava era glaciale,Shik avrebbe pagato per questa
idiozia…
<< Elendor! Ma perché non mi hai detto niente? E io che dovrei essere la prima a
saperlo? >>
Sua cugina lo stava chiamando con il suo nome intero…dunque era decisamente nei
guai stavolta.
<< Dai avanti dimmi chi è che ti piace? Prima sei arrossito come la tunica di un
mago di Thay,non puoi negarlo…Chi è che hai visto? Coraggio,a me lo puoi
dire…anzi a me lo devi dire! >>
El cercò di deviare dall’argomento ma con scarso successo e così mentre Shik si
divertiva alle loro spalle,Illyana continuava il suo interrogatorio alle cui
domande Elendor si rifiutava categoricamente di dare una risposta. Ciononostante
la sua cugina non dava affatto per vinta,riusciva ad essere tremendamente
assillante quando voleva farsi dire qualcosa di segreto.
Infine El,stordito dalla voce di Illyana e scocciatosi del fiume di domande e di
supposizioni infondate che Illyana continuava a fargli decise di dirle << No
Illyana,te lo ripeto non è così. Non c’è proprio nessuno che mi piace ,te lo
assicuro! >>
Nel sentire questa frase Shik tossì un paio di volte dicendo una frase soffocata
<< …questa è grossa El… >>
Subito dopo il principe della famiglia cadetta ripeté la sua negazione << Invece
e proprio così. Non sono innamorato di nessuna ragazza,capito? >>
Illyana a quel punto perse le speranze notando il tono serio del cugino e si
diresse invece con aria famelica verso una bancarella di dolci.
Shik si avvicinò ad El e mettendogli una mano sulla spalla gli fece << Te la sei
cavata abbastanza bene,non c’è dire… >>.
El si scostò subito e seguì invece Illyana,senza nemmeno voltarsi o rispondere
all’amico,segno che decisamente non aveva gradito lo scherzo.
Shik sbuffò lievemente e s’incammino anch’egli,avrebbe avuto la sua occasione di
farsi perdonare tutte queste piccole cose…quella sera stessa.
Era una cosa incredibile,stare a guardare i due adorabili cuginetti per Shik era
sempre uno spettacolo divertente,ma quando si mettevano in testa di assaggiare
tutti i dolci che gli piacevano sembravano non essere nemmeno più degli elfi.
Diventavano immediatamente voraci come orchi famelici affamati da un mese. Shik
,che pur conosceva bene golosità di quei due,non potette trattenersi da stare
con occhi sgranati e bocca spalancata ad osservarli in quella che era diventata
una gara a chi mangiava più dolci.
E quelli avrebbero dovuto essere due esemplari di giovani nobili…la società
elfica allora stava davvero decadendo come affermavano gli storici!
Il mercante che gestiva la bancarella presa di mira dai due giovani elfi si
iniziava a preoccupare seriamente per la quantità di merce che gli sarebbe
rimasta dopo la loro razzia.
Shi-Kar’La non potendo più reggere una vista simile prese entrambi sottobraccio
e li allontanò dicendo che si sarebbero sentiti malissimo prima di sera.
I due si lamentarono dicendo che non avevano nemmeno iniziato ad assaggiare le
cose più buone.
Sbuffando Shik disse che era per il loro bene…e poi si sarebbe fatto perdonare
anche questo,sapeva già come rimediare. Per Illyana avrebbe portato una coppa di
gelato al loto di Evermeet,e per El una torta ai mirtilli e bacchespine di
Thethyr…conosceva i loro gusti a memoria ormai.
Andando in giro per le bancarelle,Illyana si soffermava sulle magnifiche sete
dell’oriente e sui gioielli che luccicavano ovunque facendo illuminare i suoi
occhi come quelli di tutte le altre ragazze elfe. Peccato,si disse
sospirando,che non aveva ancora insieme a lei un compagno a dirle quanto le
donassero gli orecchini e le collane che si stava provando.
Girandosi notò che El era sulle spalle di Shik…sempre a giocare i maschi,non
sanno davvero fare altro.
Shik si stava interessando ad un’armatura in mithril di grande qualità e se la
stava guardando da almeno un minuto. Illyana li raggiunse quando El,appoggiando
le braccia sulla testa di Shik stava dandogli il suo parere
<< No Shik…sai questo tipo di armatura non è adatta a te. >> disse con fare
critico.
Cercando di guardare al di sopra di sé l’arciere gli rispose << Come sarebbe a
dire? Non vedi che è perfetta? Leggera,resistente e persino elegante come poche…
>>
El scrollò le spalle << Nah,non mi convince,secondo me non staresti bene a
combattere con addosso quel armatura… >>
Shik,che ora aveva compreso dove volesse arrivare il suo amico sorrise e replicò
<< Ah davvero…e con che tipo di armatura credi che mi stia meglio? Quella che
indossavo stamattina per caso? >>
<< Ehm…bhe si ecco,quella mi sembrava adatta. >>
Illyana non stava attenta al loro discorso,per loro fortuna,e commentò che
quella era indubbiamente un’armatura di qualità,riusciva a scorgere anche l’aura
magica attorno ad essa con i suoi occhi allenati.
Shik confermò che l’avrebbe presa al volo se avesse avuto abbastanza denaro con
se,per un articolo di quella qualità i prezzi erano sempre molto elevati.
<< Tanto stasera non avrò bisogno di un armatura per la prova…Me la farò
regalare dai miei come regalo visto che vincerò io! >>
Dopo alcuni minuti ancora si accorsero che si era già fatto pomeriggio inoltrato
e che si sarebbero dovuti separare ed andarsi a cambiare per la festa.
El protestò dicendo che Shik non era costretto a mettersi quei ridicoli e
scomodissimi vestiti da cerimonia. Illyana invece non aspettava altro che di
poter indossare con orgoglio l’abito da principessa,che si era già provata di
nascosto,la sera prima. La principessa li salutò e si avviò con tutta la
velocità di cui era capace verso il palazzo,la sua vestizione avrebbe richiesto
un sacco di inutile tempo superfluo e lei lo sapeva.
<< Ok El,io adesso devo andare a parlare con Fel prima della prova…ha una cosa
da chiedermi. >>
El non volendo sentire ragioni per scendere dalle spalle di Shik scosse la
testa. << No dai stai ancora un po’ qui!Tanto abbiamo ancora tempo. >>
Ma Shik si avvicinò al terreno inginocchiandosi ed El scese riluttante dalla sua
‘cavalcatura’.
<< Scusami El ma è una cosa importante,una cosa che scuoterà un po’ la festa
suppongo. E se vuoi sapere una cosa... >> disse Shik guardandosi in giro con
fare circospetto << …alla festa di Corellon a tutti,anche a noi giovani è
permesso festeggiare fino all’alba e anche tutta la giornata successiva,che ne
dici? >>
El sorrise a Shik,e prima di salutarlo e andare anch’egli a casa sua lo
abbracciò forte,e senza che nessuno potesse vedere,poso un bacio sulla guancia
del suo amico.
Shi-Kar’La avrebbe voluto affrontare la prova in quel preciso istante…in quel
momento niente,nemmeno un drago avrebbe potuto fermarlo. Da tempo era solo la
vicinanza di El a farlo sentire così euforico e in armonia col mondo. Dopo
averlo visto sparire definitivamente nelle strade a spirale che si diramavano
dalla fiera,l’arciere si diresse con rinnovato vigore verso la torre verde dove
avrebbe trovato Feladrin.
Dopo aver salito le ripide scale esterne,alle quali era ormai abituato da tempo,
sospinse il battente della porta con impeto. Così facendo invece di bussare
spalancò di colpo la porta,che era solo accostata e non chiusa.
Inciampando dentro l’entrata gli occhi di Shik si posarono su una scena che non
avrebbe dovuto vedere.
Hilear,il miglior allievo della scuola di magia,era seduto sulle gambe del suo
maestro Feladrin,
mentre le mani di questo stavano carezzando la chioma corvina del giovane,le
loro labbra solo alcuni centimetri le una dalle altre.
I due maghi s’accorsero subito dell’intruso ed Hilear si alzò di scatto ed aveva
già tra le mani una sfera di energia elettrica da scagliare a colui che aveva
osato scoprire il loro segreto.
Shi-Kar’La prontamente portò la sua mano verso la fronte e con il pollice
tracciò un taglio obliquo proprio in mezzo agli occhi.
Nel vederlo compiere questo gesto,Hilear lasciò cadere la sua magia,Feladrin
trasse un sospiro e si mise a massaggiarsi la testa con le dita. Shik,stranito
per lo shock,e ancora incredulo di essere riuscito ad evitare di prendersi un
fulmine chiuse la porta dietro di sé e si sedette sul pavimento cominciando a
respirare affannosamente…
Dopo alcuni secondi,nei quali Hilear non accennava lasciare la sua posizione
difensiva,Shik pronunciò le prime parole.
<< Per tutto il pantheon dei Seldarine…questo si che è stato uno spavento!Hilear
mi hai fatto prendere un colpo,lo sai che con uno di quei fulmini non ci vuole
nulla ad uccidere una persona?> >
Il giovane mago non si scompose nel rispondere ma per lo meno rinunciò al suo
atteggiamento minaccioso. << L’intenzione era quella…lo sai che è previsto
l’esilio per questo crimine,no? >>
Feladrin allora si alzò anch’egli dalla sedia ed alzando una mano si scusò con
Shik << Devi perdonarci,il mio caro Hilear stava per andare a prepararsi per
stasera,ma dopo aver aperto la porta…non ho resistito a farlo stare qui un altro
minuto. >>
Shik scosse la testa alquanto sorpreso << Però maestro Feladrin,è stato alquanto
sconsiderato,se non fossi stato io ad entrare vi sarebbe costato caro… >>
Fel annuì e raccolse i suoi eleganti occhiali dalla scrivania per rimetterseli
<< Hai solo ragione,Shik. Però anche se non sembra ho una certa età,spaventi
come questo non mi fanno bene. E poi per certe cose…tendo a dimenticare tutta la
mia saggezza. >>
Shi-Kar’La ridacchiò mentre Fel parlando si avvicinava ad Hilear accarezzandogli
di nuovo i lisci capelli color dell’ebano.
<< Ma chi lo avrebbe mai detto…anche il maestro e il miglior allievo della
scuola di magia fanno parte della nostra piccola ‘Gilda’.E menomale che non mi
avete ucciso subito,se non avessi tracciato il simbolo sarei morto… >>
Feladrin accompagnò alla porta Hilear, dicendo con sguardo malizioso che
avrebbero ripreso la loro lezione di sera. L’allievo ricambiò lo sguardo e
lentamente le loro mani scivolarono via l’una dall’altra,Shi-Kar’La guardava
alquanto stupito la scena.
Poi il maestro,ora del tutto tranquillizzatosi,chiuse nuovamente la porta ed
andò sedersi alla sua scrivania immersa di libri magici d’ogni genere.
Shik si alzò solamente a quel punto dal pavimento per prendere posto su di
un’altra sedia lì vicina e con tono curioso si mise a fare domande a Fel.
<< Non ci avrei giurato,ma lo sospettavo maestro…se devo dire la verità.
Ovviamente stia pure tranquillo,non c’è rischio che qualcun altro se ne accorga.
Per vedere certe cose bisogna avere gli occhi adatti,credo che lei lo sappia
meglio di me…Come invece avrà già capito a questo punto,anche io ed El siamo
‘iscritti alla Gilda’ >>
Fel intanto stava ascoltando attentamente mentre preparava le sue migliori erbe
calmanti da fumare con la pipa,e se l’accendeva.Dopo il primo allegro sbuffo di
fumo egli rispose al suo studente
<< Non ho mai dubitato di te Shik…mai una volta. Certo che però rischiando
l’esilio la paura c’è sempre…ora lascia che ti spieghi cosa dovrai fare stasera.
Di Hilear ed Elendor parleremo quando sarò un po’ più libero da impegni…so che
ne vorrai parlare e mi sembra normale,non s’incontra tanta gente come noi in
giro per le città elfiche. >>
Shik annuì e si dichiarò pronto per ascoltare il piano per la gara che aveva da
proporre il mago.
<< Il tuo vero problema stasera sarà solo uno:lo scontro in duello con Rael’Eth.
Sai già che lui è più forte di te,meno agile forse,ma in quanto a forza fisica
non puoi competere. Anche ad utilizzare le spade è molto bravo. >>
Shik si trovò d’accordo e incrociando le braccia gli chiese allora cosa avrebbe
dovuto fare per vincere.
Al che Fel ghignò e ridacchiò sommessamente guardando il suo allievo da dietro
le lenti dei suoi occhiali prima di rispondergli.
<< Sai,una spada ,per quanto potente, non ha alcuna forza se non è maneggiata da
un guerriero esperto. E allo stesso modo,il guerriero non è nulla se non riesce
a sollevare la sua spada… >>
Gli occhi del giovane arciere s’illuminarono,aveva capito dove il maestro
volesse arrivare.
<< Esatto Shik,quel semplice incantesimo di necromanzia,non è considerato
neanche illegale nei termini dello scontro. Con un quello potrai prosciugare
l’energia dai muscoli di Rael’Eth in modo che la sua spada si sollevi molto più
lentamente della tua,tutto qui. >>
Il mago allora,sapendo già l’obiezione che stava per arrivare dalle labbra di
Shi-Kar’La,si diresse verso uno dei suoi scaffali dove teneva una grande
quantità di pozioni di tutti i tipi.
Proprio mentre Fel cominciò a cercare ciò che gli serviva,Shik cominciò a
parlare.
<< Si,ho pensato anche io di usare un incantesimo d’indebolimento,ma su un elfo
robusto come Rael’Eth non ho molte possibilità di influenzarlo abbastanza! >>
<< Ed è per questo che… >> replicò Fel girandosi con in mano un ampolla piena di
liquido blu elettrico vorticante << …avrai bisogno di questa,per aumentare
momentaneamente le tua capacità magiche. >>
Il mago sorrideva mentre Shik era ancora perplesso;le pozioni non erano valide
nella gara e per assicurarsi che ogni giovane non avesse effetti magici prima di
cominciare,tutti i partecipanti venivano colpiti con degli incantesimi di
dissoluzione.
<< Hmpf,ma certo Shik è proprio così…e sarebbe una cosa impossibile farla
franca,se solo non ci fossi io a dover lanciare su di te l’incantesimo di
dissoluzione… >>
Ora anche a Shik comparve un ampio sorriso malefico sul volto << Mmh,barare per
vincere eh? Non mi dispiace affatto...Elendor lo sa bene. >>
<< Ottimo,Shik! Allora vediamo di far finire una volta per tutte il nascente
mito di Rael’Eth. Prima che un buffone come lui possa prendere un qualunque
premio in questa città io dovrò essermi ricongiunto agli antichi. >>
Entrambi si misero a ridere e a discutere su come avrebbero dovuto prendere in
giro Rael’Eth dopo la sua disfatta.
Dopo alcuni minuti passati a pregustare la loro rivincita,i due elfi si
separarono ed andarono entrambi a rilassarsi,mancavano solo poche ore
all’inizio.
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Capitolo 3 *** To the challenge ***
To the challenge Arrivava in fr
To the challenge
Arrivava in fretta,come sempre lanciandosi in folli corse lungo le strade quanto
mai affollate della città elfica. Doveva essere una peculiarità dei giovani
della famiglia reale,poiché anche Elendor aveva lo stesso modo di girare la
città di sua cugina.
Il principe elfico si soffermava solo ogni tanto a salutare gli amici che
avevano la sua età e facendo ben attenzione ad evitare gli amici di famiglia dei
suoi genitori. Non aveva mai sopportato la mania degli adulti di torcere le
guance dei piccoli elfi come lui.
Solo a Shik era permesso sfiorargli il volto,con quelle sue mani tanto
delicate…quando gli accarezzava il viso e giocava teneramente con la punta delle
sue orecchie…
Ma il sogno ad occhi aperti di El fu interrotto repentinamente dal richiamo di
un gruppo dei suoi amici.
El trovandosi sorpreso cadde rovinosamente all’indietro urlando,quasi
precipitando giù nel vuoto dal bordo della strada.
Il tempestivo intervento di due degli altri piccoli elfi lo salvò dalla
caduta,ma non dalla raffica di domande che questi gli fecero senza lasciargli
nemmeno il tempo di riprendersi.
<< Ehi,El stai attento o la prossima volta ti dovremo venire a trovare alla
corte dei Seldarine! >>
<< Giusto,ma che cosa ti è preso? Ti abbiamo chiamato un sacco di volte ma non
ci rispondevi. >>
<< E che cos’era quella faccia da ebete che avevi prima,sembravi un orco davanti
ad un libro di magia… >>
<< Già,a cosa stavi pensando poco fa? Non è che è vero ciò che dice Illyana e
che ti sei innamorato? >>
El riuscendo a stento a seguire la vertiginosa velocità del discorso dei suoi
amici,ripensò a cosa stesse pensando pochi secondi prima ed arrossì
violentemente diventando più colorito persino dei suoi capelli,sembrava quasi
non aver più lentiggini sul volto.
Il gruppo di giovani elfi vedendo questa reazione si mise a ridacchiare sempre
più vivacemente e cominciando a prenderlo in giro scherzosamente.
Dopo un attimo di estremo imbarazzo però,El si ricompose e indignato disse loro
che erano ancora dei bambini e che prima o poi avrebbero capito anche loro.
In effetti nessuno di loro poteva sapere cosa significasse essere
innamorati,almeno non come nel suo caso.
Ma proprio in quel momento in mezzo alla stessa via piombò Shik,saltando da una
via soprastante per atterrare di fianco ad Elendor.
Tutti quanti i ragazzini lo salutarono con calore e lo incoraggiarono per la
gara. El protese le labbra a formare un’espressione imbronciata mentre Shik era
completamente sommerso dai suoi piccoli fan.
Il giovane elfo dai lunghi capelli e biondi era sempre stato il più simpatico
agli occhi dei ragazzini della città per la sue strampalate trovate e per come
riusciva sempre a ridicolizzare chi si comportava male.
Shik lanciò anch’egli uno sguardo ad El,allargando le braccia come per dire che
non ci poteva fare niente.
Alla fine Shik riuscì a liberarsi della folla di ragazzini che lo circondava
dicendo che a momenti sarebbe uscita da palazzo la principessa in abito da
cerimonia,in modo che tutti si fiondassero verso il palazzo per assistere a
quello spettacolo di rara beltà.
Shik era finalmente solo assieme ad El,le strade pullulavano di persone
ovviamente,ma nessuno avrebbe interrotto il loro discorso.
<< Scusami,ma quando uno è popolare deve dedicare un po’ di tempo ai suoi
ammiratori giusto? Anche Rael’Eth ha tutte le sue sgualdrinelle che sbavano per
lui… >> Shik cercò di scusarsi con El,il quale tornò immediatamente a sorridere
e levò le braccia verso l’amico per abbracciarlo.
<< Ricorda che non ti dividerò con nessuno. >> gli sussurrò all’orecchio il
giovane principe.
<< E io non ho ti chiedo di meglio… >> gli rispose allo stesso modo Shi-Kar’La.
L’arciere stava ammirando già da qualche secondo il suo piccolo El,come gli
donava l’abito tradizionale! Quello che indossava era una tunica bianca,candida
come le nuvole primaverili,bordata e decorata da disegni rosso dorato che
rappresentavano le fiamme,e che così bene si intonavano ai suoi capelli.
La maniche ,più larghe verso le mani,erano separate dal resto dell’abito. Un
fermaglio d’avorio con l’emblema di famiglia teneva unita la tunica,vicino alla
spalla.
Shik stava lentamente prendendo in considerazione l’idea di togliere quel
fermaglio,lì in quel momento. E lasciare che lo splendido vestito cadesse al
suolo…
Ma dovette scuotere la testa violentemente e dimenticarsi in fretta delle sue
pulsioni,non era il momento,non ancora…
<< Allora El,non sei anche tu ansioso di vedere come hanno conciato Illyana? E
pensa che lei si diverte! >>
<< Già…fa proprio la femmina certe volte. Ma non è da lei,non le dona… >>
<< Invece a te quella tunica dona moltissimo,non puoi immaginare cosa mi fai
venire in mente! >> disse Shik allargando a dismisura gli occhi ed esibendo il
suo temibile sguardo da maniaco.
El ne rimaneva sempre turbato,e si ritirò di due passi all’indietro.
<< Invece lo immagino eccome cosa c’è nella tua mente bacata! Sei più maiale di
un orco e più malizioso di un elfo oscuro quando t’impegni! Piuttosto ti ricordi
della nostra piccola scommessa? >>
Shik annuì vigorosamente,prima di avviarsi assieme ad El verso il palazzo. << Si
mi ricordo bene…e mi pare anche che tu ci guadagni in ogni caso vero? Sei più
furbo di un Illithid quando si tratta di certe cose…e poi dai a me del maiale!
>>
Si misero a ridere tutti e due,Shik accompagnava El verso il centro della città
con una mano sulla sua spalla,era un po’ teso per ciò che lo aspettava dopo,ma
era sempre più sicuro di vincere.
Anche di un’altra cosa era sicuro,quella sarebbe stata fra le serate più felici
della sua intera esistenza.
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