Romance Dawn

di The Squad
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A morning in Suldenesselar ***
Capitolo 2: *** Working on the spell ***
Capitolo 3: *** To the challenge ***



Capitolo 1
*** A morning in Suldenesselar ***


R

R. Dawn

A morning in Suldanesselar

I raggi del sole che penetravano le immense fronde degli alberi della foresta balenavano sugli edifici della città elfica di Suldanesselar,rifrangendosi in incredibili giochi di luce sulle pareti di cristallo e accarezzando gli immensi rami che ne costituivano le strade.
L'aspetto del regno degli elfi in quelle mattinate estive era veramente meraviglioso,e per questo all'interno della più grande e magnifica di quelle case,che sembravano fondersi con la natura circostante,una giovane elfa si tratteneva a stento dallo sbadigliare,mentre seguiva con finta attenzione la lezione che il piccolo gnomo davanti a lei stava tenendole.
Leggendo da una pergamena,la piccola creatura,alta non più di un metro e dal capo pelato,stava spiegando una complicata e noiosa preghiera dei tempi antichi.
Yael Jansen,questo era il nome dello gnomo,era uno dei più famosi chierici che si facevano pagare per insegnare la propria arte. Ma tutti sapevano che era anche un infaticabile avventuriero e che il sogno della sua vita era trovare un tesoro abbastanza consistente per potersi ritirare ed aprire un'attività tutta sua.
Da un po' di anni Yael era diventato l'insegnante privato di quella promettente principessa elfica,di nome Illyana,figlia della famosa e potente regina Ellisime. Gli piaceva quel incarico,anche perché Illyana apprendeva benissimo l'arte dell'adorazione e della magia divina.
La Trama stessa sembrava fluire in lei con estrema naturalezza,visto che seguiva anche lezioni di magia arcana,doveva proprio essere un'incantatrice nata.
Le mani dello gnomo scorsero le ultime righe della pergamena,la arrotolò e la mise via in fretta per poi rivolgere lo sguardo alla sua allieva. Evidentemente questa ultima non aveva ascoltato nemmeno una parola nell'ultimo quarto d'ora,dato che il suo incantevole viso fissava con bramosia gli altri giovani elfi,tutti in giro per le strade a divertirsi.
Yael,sogghignando, si ricordò che anche una allieva modello come lei aveva i suoi limiti...dopotutto era un elfa di appena tre quarti di secolo,in una giornata festiva come quella doveva pur uscire come tutti i suoi coetanei. Inoltre le lezioni di ripasso sugli antichi dei elfici l'avevano sempre annoiata,la prossima volta avrebbero fatto qualcosa di più interessante,magari evocazione degli elementali.
La principessa Illyana sbuffò contemplando con sguardo vacuo ciò che succedeva al di fuori del palazzo reale,la prima giornata della festa di Corellon Larethian era una delle più attese da tutti i cittadini e lei non vi poteva partecipare fino a sera perché doveva studiare...a volte essere principessa era davvero faticoso!
Yael si alzò dalla sua poltrona per sedersi sul divano di fianco a lei riprendendo la sua attenzione. Illyana sobbalzò,poiché non si era accorta che il suo maestro aveva smesso di leggere. Si affrettò a scusarsi per essersi distratta,ma Yael la rassicurò e le disse di andare pure fuori a trovare i suoi amici.
La dolce voce dell'elfa lo ringraziò con tutto il cuore,anche se doveva essere decisamente sorpresa. Abbracciò fortemente Yael,il quale non riusciva mai ad abituarsi ai modi espansivi di Illyana,per fortuna la sua scura carnagione nascondeva il rossore della sua faccia.
<< Ma io non dovrei continuare fino a stasera?Mia madre si arrabbierà se lo verrà a sapere... >>
disse l'elfa lasciando la presa da Yael ,il quale si rimise gli occhiali che gli erano scesi dal naso,prima di risponderle << Stai tranquilla,tua madre è sempre stata ragionevole su queste cose.
Le parlerò io stesso,hai il mio permesso di andare. E se non ti va in questo modo allora i compiti che ti assegno oggi sono:uscire di qui,stare assieme ai tuoi amici e divertirti più che puoi. Chiaro? >>
Illyana non se lo fece ripetere un'altra volta e dopo aver schioccato un bacio sulla guancia di Yael,si precipitò fuori dal palazzo reale e poi giù per le strade della città.
Vedendola scomparire fra la folla eccitata che la salutava,Yael sorrise pensando che la regina avrebbe accettato subito la sua giustificazione...era così facile ragionare con gli elfi,o almeno per lui era così.
la giovane elfa ora stava correndo a perdifiato tra i rami incantati di Suldanesselar,ricambiando intanto i saluti che tutti le rivolgevano. In quelle giornate le persone erano vestite con gli abiti più preziosi e sgargianti e stavano tutti a discutere degli eventi e dei giochi che avrebbero avuto luogo durante la settimana.
La città era veramente in fermento mentre i preparativi per le gare,il grande banchetto e le cerimonie procedevano senza sosta.
Illyana sapeva già con chi avrebbe passato la giornata e si diresse a gran velocità all'accademia di scherma,dove di sicuro avrebbe trovato i suoi due migliori amici.
Uno di loro era il suo cugino Elendor,il più piccolo membro della famiglia reale,il secondo era Shi-Kar'La il più promettente giovane arciere del regno,che li aveva presi entrambi in simpatia.
Accelerando sempre di più la sua corsa,Illyana attraeva l'attenzione di tutti su di se mentre passava,forse perchè correre in quel modo non era esattamente il comportamento adatto ad una principessa,ma tutti sapevano quanto lei fosse vivace. Forse invece il motivo di tanta attenzione la sua celestiale bellezza,che la faceva somigliare tanto alla madre,ma con un viso ancora da ragazzina.
I suoi occhi oltremare erano innocenti e non avevano la stessa profonda saggezza,ma i lineamenti erano chiaramente identici a quelli della regina.
Era ancora troppo piccola per poter pensare che tutti i giovani l'avrebbero corteggiata senza pietà dopo che,quella sera stessa, avrebbe debuttato ufficialmente come adolescente.
Arrivò in fretta all'esterno di un arena circolare dove dall'alto si poteva guardare le varie aree dove i guerrieri si allenavano fra di loro in combattimenti con armi di legno.
Lady Thelandira,un elfa alta e dai lunghi capelli neri,urlava ogni tanto ordini e consigli ai suoi studenti,i quali sembravano particolarmente agitati per i la dimostrazione che avrebbero dovuto dare in serata. Era davvero severa,ma la sua forza e la sua abilità erano riconosciute da tutti,nessun maschio era mai riuscito a batterla nei tradizionali duelli con la spada.Si muoveva flettendo le sue muscolose gambe ed indicando con la sua inseparabile Lama della Luna tutte le azioni che le sembravano degne di nota per farle imitare dai suoi studenti.
Illyana l'ammirava molto,poche elfe avevano il carattere e la personalità adatti per tenere in riga tutti quei giovani maschi esagitati.
Ad un certo punto Lady Thelandira si mise a riprendere un elfo dai lisci capelli biondi che smise di combattere un attimo per togliersi l'armatura di maglia che gli copriva la parte superiore del corpo. Illyana riconobbe immediatamente Shi-Kar'La,vicino al quale stava Elendor,imbronciato e con le braccia incrociate.
<< Shi-Kar'La!Ti sembra di poter fare un spogliarello nel bel mezzo di un combattimento? >> lo sgridò Thelandira suscitando l'ilarità generale degli altri guerrieri.
<< Ma fa un caldo infernale,Lady Thelandira!E poi volevo provare ad allenarmi senza armatura,come si fa nei duelli tradizionali,visto che stasera dovrò partecipare alle gare... >> le rispose quasi sbuffando Shi-Kar'La.
<< Oh,certamente...un'ottima idea Shi-Kar'La. Ogni tanto allora fai funzionare quel cervello da troll che ti ritrovi... >> si complimentò Thelandira, la quale aveva un modo tutto suo di trattare gli studenti.Ma stava molto simpatica a tutti,difatti un altra risata generale si alzò nell'arena.
<< Ma non è giusto così! >> sbottò il suo avversario,un ragazzino decisamente più piccolo di lui dai capelli ramati e dagli occhi chiarissimi.
<< Hai qualche problema Elendor? >> gli chiese ghignando Shi-Kar'La << Possiamo combattere anche così,non ti pare? >>
Illyana guardò il suo cugino,di un decennio più piccolo di lei, rabbuiarsi ancora di più in volto,mentre riprendeva la sua posizione di combattimento,stranamente riluttante.
Un secondo più tardi i due stavano già levando le loro spade di legno e roteandole minacciosamente l'uno verso l'altro.
Dopo alcune parate,Shi-Kar'La smise di rispondere ai colpi e lasciò Elendor attaccare evitando tutti i suoi affondi come se nulla fosse.
Infine dopo un ultimo affondo particolarmente impreciso,Shi-Kar'La scattò di lato con un ampio movimento e con un piede fece uno sgambetto ad Elendor mandando il suo attacco a vuoto ed il suo corpo a terra.
Ad Illyana scappò una risatina,anche perchè quando il suo cuginetto si rialzò sembrava davvero scosso,stanco ed arrabbiato. Dopo avere preso un lungo respiro ed essersi rialzato, Elendor si voltò fissando Shik,come si faceva chiamare dagli amici,con occhi roventi di rabbia.
<< Allora Elendor,che succede oggi?Non riusciamo neanche a stare in piedi?Eppure non mi sembrava di avere esagerato l'altro giorno... >>
A queste parole seguì immediatamente una furia incontrollata da parte dell'elfo più giovane,che si lanciò urlando e menando potenti fendenti in direzione del suo avversario. Le grida da battaglia sembravano più proprie di un nano,ma le sue manovre aggraziate e precise erano tipicamente di scuola elfica.
Illyana guardava rapita lo scontro fra i suoi due amici. Shi-Kar'La era molto bravo con le spade leggere che riusciva a muovere con velocità,ma la sua vera specialità era il tiro con l'arco. Elendor si era allenato fin da piccolo solo con le spade,e sperava di diventare il miglior spadaccino di Suldanesselar,ma era ancora troppo giovane. Entrambi erano considerati veri geni del combattimento dai guerrieri e dai maestri delle varie accademie,ma l'esperienza di Shik lo rendeva comunque inarrivabile per il piccolo Elendor.
Infatti Elendor, sebbene si stesse scagliando ancora con una furia impressionante su Shik,non riusciva a colpirlo nemmeno una volta. Ora però dal volto del suo avversario era scomparso il sorriso beffardo di prima,inoltre sembrava che si stesse impegnando a fondo per parare ognuno dei suoi violenti colpi. Fino a che Shik si mosse in una elegante manovra evasiva ed Elendor si distrasse per quanto bastò a Shik per colpirlo fra la spalla ed il collo e posizionandosi davanti a lui con l'anca in modo da proiettarlo in avanti. Dopo quella mossa Elendor si ritrovò a sbattere a terra col fondoschiena e con il collo dolorante.
Thelandira urlò dietro a Shi-Kar'La di smetterla con mosse tanto elaborate,Elendor era troppo giovane per fare fronte ad attacchi come quello.
Ma Shik si mise invece ridere e le rispose << No,Lady...il problema è che Elendor non è abbastanza concentrato. Per che cosa ti sei distratto El?Sai che non devi perdere di vista l'avversario vero? >>
<< Infatti... >> disse El sospirando e a denti stretti,mentre il suo migliore amico continuava a ridacchiare.
Illyana si mise allora ad urlare nella loro direzione incitando il suo cuginetto e tifando per lui,vedendolo in difficoltà.
Entrambi si voltarono a guardarla e le sorrisero salutandola con la mano,poi si sorrisero a vicenda prima di riprendere la lotta.
Elendor guardò il corpo sudato di Shi-Kar'La,magro ed agile,ma con muscoli scattanti e ben in vista, che puntava la spada di legno verso di lui. El avrebbe dovuto non pensarci...no non era il metodo giusto,non ci riusciva.
Allora l'unica alternativa era...El si lanciò improvvisamente contro Shik in un attacco velocissimo,aveva gli occhi chiusi.
Shik se ne accorse e trovò incredibile che il piccolo elfo riuscisse a sapere sempre dov'era,stava tentando un combattimento alla cieca. Sembravo un elfo scuro dalla sicurezza con cui combatteva senza vedere l'avversario. Shik si distrasse troppo a pensare,proprio come El desiderava,e l'affondo del giovane elfo sfiorò il naso dell'avversario mentre questo cercava di schivarlo di lato.
<< Colpito! >> esclamò Elendor riaprendo gli occhi e fissando lo sguardo stupefatto del suo amico.
<< Veramente mi hai sfiorato... >> minimizzò Shi-Kar'La << E poi da quando in qua sei TU ad infilzare ME? >>
Dopo questa frase l'ira ricomparve come una fiamma negli occhi di Elendor,che girando su se stesso colpì,stavolta in pieno e con grande violenza,la mano di Shik,disarmandolo.
Ma questi girò rapidamente su se stesso afferrando la spada con l'altra mano e senza avere il tempo di rendersene conto Elendor aveva la punta della spada di Shi-Kar'La attaccata al suo collo.
<< Bravo! >> commentò Shik << Non molti ci sarebbero riusciti,ma devi imparare a controllarti,va bene?Per oggi direi che abbiamo finito. >>
Illyana intanto era scesa direttamente giù nell'arena per accompagnarli fuori e stava correndo incontro a loro.
<< Adesso ce ne andiamo Thelandira...il ragazzino deve riposarsi bene...per stasera. >> disse Shik rivolto alla direttrice dell'arena.
Ma Lady Thelandira lo guardò sorpreso << Shik,guarda che sei tu a dover gareggiare stasera. Elendor è troppo giovane,lo sai. Sei tu che ti dovresti riposare. >>
Elendor avanzava già minacciosamente alle spalle dell'amico,il quale ebbe giusto il tempo di dire << Chi ha parlato delle gare? >> prima di essere sbattuto faccia a terra dal peso di El,che lo aveva preso con una tecnica di lotta.
Shik cercò di rialzarsi a fatica con il naso visibilmente sanguinante solo per poter sentire El gridargli contro <>
Illyana sopraggiunse proprio in quel momento e rimproverò El prima ancora di averlo salutato << Ma cosa fai?Come puoi trattare Shik in questo modo?Sei troppo violento! >>
El sbuffò e Shik continuava a lamentarsi per il dolore,ancora con la faccia al suolo,prima di dare ragione ad Illyana << Si diglielo anche tu,Illyana!Ti assicuro che è proprio un violento...quello lì graffia e morde e poi...ooouuff! >> La voce di Shik venne fermata improvvisamente da un calcio potentissimo che El gli sferrò al fianco e lo fece girare a pancia in su.
<< Ti ho detto di startene zitto,usciamo da qui che è meglio! >> e così dicendo El si avviò arrabbiato verso l'uscita.
Illyana gli urlò dietro fino a che non scomparve dalla porta e poi si inginocchiò a terra per fare un rapido incantesimo di cura su Shi-Kar'La,il quale la ringraziò,si riprese la sua armatura di maglia e si avviò al di fuori dell'arena assieme alla principessa.
<< Ma come fai a stare sempre insieme a lui se ti tratta così,Shik? >> gli chiese indignata Illyana,ma lui ridacchiò un po' e poi ammise che spesso era lui a provocarlo,anche se in effetti reagiva sempre in modo esagerato.
<< Hmm... >> Illyana mugugnò pensosa << Siete strani voi maschi,non capisco proprio come facciate. >>
A sentire quelle parole Shi-Kar'La riprese a ridere,stavolta ancora più fragorosamente. << Hahaha,non farti sentire da El a dire cose del genere...Hahahaha!Ti eviterai un po' di problemi. >>
Illyana continuava non capire e lasciò Shik a ridere fino a che entrambi uscirono dall'arena trovandosi davanti Elendor,un po' meno arrabbiato di prima.
Anzi sembrava decisamente felice,il modo in cui riusciva a cambiare umore così velocemente era sempre stato un mistero per tutti. Adesso sorrideva loro come se nulla fosse successo,si girò verso Shik e si scusò con lui. Illyana fu felice di vedere che si erano immediatamente riappacificati,quando Shik si mise in cammino e posò una mano sulla spalla di El.
Sembravano due fratelli,ed in effetti si conoscevano da sempre,poiché frequentavano sia l'arena dove s'impara la scherma che le lezioni di magia da combattimento.

Entrambi,come anche Illyana,sembravano aver già deciso la loro futura carriera.
Shi-Kar’La avrebbe tentato di entrare nel sacro ordine degli Arcieri Arcani,i migliori soldati magici armati di arco di tutto il Faerun,i cui membri erano spesso considerati figure leggendarie e degne di ogni rispetto all’interno delle comunità elfiche.
Elendor invece era da sempre stato attirato dalla tradizionale figura del Cantore della Lama,un gruppo di guerrieri tanto forti in battaglia quanto eleganti e aggraziati.
I tre amici stavano ora solcando le strade in fermento della città,passando dovunque per ammirare le bancarelle piene di ogni genere di mercanzia,le decorazioni che stavano ancora allestendo e fermandosi ogni tanto per salutare gli altri giovani elfi che avrebbero partecipato,per la prima volta come adulti, a quella manifestazione tanto attesa.
 

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Capitolo 2
*** Working on the spell ***


Working on the spell  Girando pe

Working on the spell

Girando per tutte le vie sopraelevate i tre giovani videro avvicinarsi a loro un’alta figura,avvolta in un ampio ed sontuoso manto blu,un elfo di statura eccezionale,con i capelli d’argento raccolti in una lunga coda e due lenti di cristallo poste davanti agli occhi.
Illyana andò subito incontro a questa persona per salutarla e dargli il buon giorno,seguita a ruota da Shik ed El.
<< Buona giornata,maestro Feladrin! Cosa intendete preparare per stasera? Dobbiamo aspettarci sorprese come l’anno scorso? >> esordì Illyana mostrando come al solito la sua inguaribile curiosità.
Feladrin le sorrise,chiudendo gli occhi e le rispose << Principessa Illyana….è davvero un piacere vederti così di buon umore di prima mattina… >>
Ma Elendor,sorpassando Shi-Kar’La e facendolo quasi cadere col suo impeto lo interruppe << Maestro Feladrin! Allora per questa sera evocherete di nuovo tutte quelle luci magiche e gli spiriti degli antichi elfi?! Eh,lo farete di nuovo? >>
Feladrin,sorrise ancora al giovane El,i suoi tre volenterosi ed entusiasti studenti,si rallegrava sempre quando li incontrava. Egli era il miglior insegnate di magia di Suldanesselar,i suoi poteri erano sempre al servizio della regina e grazie alla sua personalità aperta e gentile era benvoluto da tutti quanti.
Lanciando uno sguardo d’intesa a Shi-Kar’La,disse agli altri due più giovani << Per la festa ho in serbo una cosa davvero spettacolare…Vi assicuro che vi piacerà parecchio! >>
Illyana ed El,ancora più incuriositi si guardarono reciprocamente prima di insistere nuovamente e cercare di scoprire che cosa avrebbe combinato il loro maestro.
Ma Feladrin era già andato a parlare con Shik e dopo averlo salutato,gli si avvicinò all’orecchio per sussurrargli qualcosa…probabilmente qualcosa d’importante,visto che subito dopo Shik annuì vigorosamente dicendo che aveva capito e che gli era tutto chiaro.
A questo punto il maestro di magia li salutò congedandosi e inoltrandosi anch’esso nella folla vociante.
Illyana allora continuò a chiedere a Shi-Kar’La che cosa gli avesse detto Fel,come lo chiamavano in confidenza tra di loro. Ma El invece prese soltanto a guardare Shik con occhi interrogativi,che anche senza esprimere la domanda volevano assolutamente sapere cosa si fossero appena detti.
Shik si mise a ridere alle continue domande d’Illyana,ma quando vide gli occhi di El con quella necessità di sapere appena coperta da un velo di preoccupazione,gli si avvicinò e gli passò una mano nei capelli ramati per posargliela nuovamente sulla spalla e riprendere a camminare.
El sembrava essere ritornato tranquillo come prima,con la mano del suo amico posata su di lui. Mentre invece Illyana continuava ad assillare Shi-Kar’La.
L’arciere alzò allora gli occhi al cielo e decise di rivelare loro ciò che Fel gli aveva riferito << Aah e va bene…piccoli esseri pestiferi! >> disse fingendosi seccato << Fel mi ha solamente dato un suggerimento per la prova di stasera. Nel caso dovessi…misurarmi con Rael’eth,capite? Ma stai attenta Illyana,la tua curiosità eccessiva ti caccerà nei guai un giorno o l’altro,stanne certa! >>
La principessa aveva sentito lo stesso di discorso da sua madre e da Yael almeno diverse migliaia di volte…Non ci faceva più caso oramai,quando qualcuno glielo ripeteva lei si limitava a sfoderare il suo sorriso beffardo,che sfidava tutte le cose negative che la sua giovane vita non le aveva ancora mostrato.
Elendor si mise allora a discutere con Shi-Kar’La riguardo a quel suo ipotetico avversario…quel Rael’eth, di cui tutti tessevano le lodi. Elendor lo trovava semplicemente come uno sbruffone capace di parlare solamente con la spada,ma il più anziano Shik gli ricordò che sarebbe stato un avversario duro da battere a causa delle sue straordinarie doti fisiche. Illyana non ci capiva molto di combattenti,ma seguire gli scontri tradizionali le era sempre piaciuto un sacco,specie quelli dove i duellanti dovevano cantare mentre si combattevano a vicenda,quindi non vedeva l’ora di osservare il debutto del suo amico Shik.
Proprio mentre stavano parlando tutti e tre animatamente della gara di combattimento,entrarono in una delle piazze principali,dove un’arena magica e degli spalti venivano creati plasmando rami enormi fino a formare le strutture richieste. Ed in mezzo a quella piazza ad attenderli vi era proprio lui,il famigerato Rael’eth.
<< Oh,guarda…parli del Baatezu… >> commentò Shi-Kar’La ironico facendo ridacchiare i suoi due amici. Proprio in quel mentre il guerriero Rael’eth si stava avvicinando a loro con passo sprezzante e seguito dal suo nutrito gruppo di leccapiedi. Questi lo consideravano una vera celebrità per la sua abilità nella ‘arte della spada elfica’ e per il fatto che molte delle giovani ragazze trovassero alquanto attraente il suo fisico curato e possente.
<< A-ha,ma bene! Chi abbiamo qui se non il miglior giovane arciere della città? Shi-Kar’La in persona… >> lo annunciò come per deriderlo facendo sghignazzare in coro i suoi sostenitori li presenti,che rapidi si affrettarono ad attorniarli da ogni parte.
Gli occhi di Elendor s’illuminarono di una rabbia improvvisa,ma Shik lo calmò con calmo gesto della mano e sostenendo lo sguardo del cosiddetto campione senza esitazione alcuna gli rispose
<< Bella giornata vero Rael? Eh…è proprio un peccato che dovrò rovinartela con la tua peggior sconfitta di sempre! >> L’atteggiamento sprezzante e la sfida,che lo stesso Rael’Eth voleva lanciare, erano invece partiti entrambi da Shi-Kar’La,come se l’arciere avesse voluto anticipare la prossima mossa del guerriero. Tutti quanti,El ed Illyana compresi,rimasero alquanto scioccati dalla sfrontatezza di Shik.
Rael’Eth rispose con un basso ringhio alla provocazione << Ti ricrederai delle tue parole insolenti e ti pentirai di avermi affrontato in questo modo,Shi-Kar’La… >>
Al che l’avversario gli passò di fianco con noncuranza,seguito velocemente dai suoi due amici.
Si girò e con un raggiante sorriso si congedò dal guerriero,la cui mole non sembrava turbarlo minimamente. << Ho detto che mi dispiace fratello Rael,ma capisci…io non posso perdere. Non è colpa mia se stasera ti dovrò dare la batosta del secolo,dai almeno cercherò di non infierire troppo,ti va bene?
Allora ci vediamo dopo,ciao! >>
L’arciere continuò a camminare,ridendo sotto ai baffi,mentre El e Illyana gli chiedevano con preoccupazione perché si era comportato in quel modo.
L’elfo non rispose subito,ma si girò in dietro per vedere come Rael’Eth e i suoi compagni erano ancora basiti dal suo comportamento fin troppo spavaldo e stavano ora discutendo animatamente con toni di sdegno ma anche di sospetto.
Shik tornò a sorridere ancora più soddisfatto e spiegò ai suoi due amici che creare la confusione nel proprio nemico era una delle principali tattiche della dottrina di guerra elfica…<< E tu dovresti avere già imparato la lezione oggi El,non è così? >> El lo guardò dubbioso per un secondo,ma poi distolse lo sguardo ed arrossì violentemente.
<< Che ti succede El? Hai un colorito strano,non è che per caso sei malato? >> gli chiese Illyana.
El scosse la testa,ma Shik invece sospirò con enfasi e strizzando l’occhio ad Illyana le disse << Ahime,Illyana invece pare proprio di si! Il nostro El ha preso quella malattia,e purtroppo sappiamo che non c’è alcun rimedio… >>
La giovane elfa fu presa subito dalla eccitazione ed illuminando gli occhi si precipitò a prendere per il braccio El,per potergli parlare da molto vicino.El allora capì che razza di scemenza aveva detto Shik e girandosi nuovamente lo vide sghignazzante mentre faceva finta di fischiettare nell’aria.
Lo sguardo di El mentre lo fissava era glaciale,Shik avrebbe pagato per questa idiozia…
<< Elendor! Ma perché non mi hai detto niente? E io che dovrei essere la prima a saperlo? >>
Sua cugina lo stava chiamando con il suo nome intero…dunque era decisamente nei guai stavolta.
<< Dai avanti dimmi chi è che ti piace? Prima sei arrossito come la tunica di un mago di Thay,non puoi negarlo…Chi è che hai visto? Coraggio,a me lo puoi dire…anzi a me lo devi dire! >>
El cercò di deviare dall’argomento ma con scarso successo e così mentre Shik si divertiva alle loro spalle,Illyana continuava il suo interrogatorio alle cui domande Elendor si rifiutava categoricamente di dare una risposta. Ciononostante la sua cugina non dava affatto per vinta,riusciva ad essere tremendamente assillante quando voleva farsi dire qualcosa di segreto.
Infine El,stordito dalla voce di Illyana e scocciatosi del fiume di domande e di supposizioni infondate che Illyana continuava a fargli decise di dirle << No Illyana,te lo ripeto non è così. Non c’è proprio nessuno che mi piace ,te lo assicuro! >>
Nel sentire questa frase Shik tossì un paio di volte dicendo una frase soffocata << …questa è grossa El… >>
Subito dopo il principe della famiglia cadetta ripeté la sua negazione << Invece e proprio così. Non sono innamorato di nessuna ragazza,capito? >>
Illyana a quel punto perse le speranze notando il tono serio del cugino e si diresse invece con aria famelica verso una bancarella di dolci.
Shik si avvicinò ad El e mettendogli una mano sulla spalla gli fece << Te la sei cavata abbastanza bene,non c’è dire… >>.
El si scostò subito e seguì invece Illyana,senza nemmeno voltarsi o rispondere all’amico,segno che decisamente non aveva gradito lo scherzo.
Shik sbuffò lievemente e s’incammino anch’egli,avrebbe avuto la sua occasione di farsi perdonare tutte queste piccole cose…quella sera stessa.
Era una cosa incredibile,stare a guardare i due adorabili cuginetti per Shik era sempre uno spettacolo divertente,ma quando si mettevano in testa di assaggiare tutti i dolci che gli piacevano sembravano non essere nemmeno più degli elfi.
Diventavano immediatamente voraci come orchi famelici affamati da un mese. Shik ,che pur conosceva bene golosità di quei due,non potette trattenersi da stare con occhi sgranati e bocca spalancata ad osservarli in quella che era diventata una gara a chi mangiava più dolci.
E quelli avrebbero dovuto essere due esemplari di giovani nobili…la società elfica allora stava davvero decadendo come affermavano gli storici!
Il mercante che gestiva la bancarella presa di mira dai due giovani elfi si iniziava a preoccupare seriamente per la quantità di merce che gli sarebbe rimasta dopo la loro razzia.
Shi-Kar’La non potendo più reggere una vista simile prese entrambi sottobraccio e li allontanò dicendo che si sarebbero sentiti malissimo prima di sera.
I due si lamentarono dicendo che non avevano nemmeno iniziato ad assaggiare le cose più buone.
Sbuffando Shik disse che era per il loro bene…e poi si sarebbe fatto perdonare anche questo,sapeva già come rimediare. Per Illyana avrebbe portato una coppa di gelato al loto di Evermeet,e per El una torta ai mirtilli e bacchespine di Thethyr…conosceva i loro gusti a memoria ormai.
Andando in giro per le bancarelle,Illyana si soffermava sulle magnifiche sete dell’oriente e sui gioielli che luccicavano ovunque facendo illuminare i suoi occhi come quelli di tutte le altre ragazze elfe. Peccato,si disse sospirando,che non aveva ancora insieme a lei un compagno a dirle quanto le donassero gli orecchini e le collane che si stava provando.
Girandosi notò che El era sulle spalle di Shik…sempre a giocare i maschi,non sanno davvero fare altro.
Shik si stava interessando ad un’armatura in mithril di grande qualità e se la stava guardando da almeno un minuto. Illyana li raggiunse quando El,appoggiando le braccia sulla testa di Shik stava dandogli il suo parere
<< No Shik…sai questo tipo di armatura non è adatta a te. >> disse con fare critico.
Cercando di guardare al di sopra di sé l’arciere gli rispose << Come sarebbe a dire? Non vedi che è perfetta? Leggera,resistente e persino elegante come poche… >>
El scrollò le spalle << Nah,non mi convince,secondo me non staresti bene a combattere con addosso quel armatura… >>
Shik,che ora aveva compreso dove volesse arrivare il suo amico sorrise e replicò << Ah davvero…e con che tipo di armatura credi che mi stia meglio? Quella che indossavo stamattina per caso? >>
<< Ehm…bhe si ecco,quella mi sembrava adatta. >>
Illyana non stava attenta al loro discorso,per loro fortuna,e commentò che quella era indubbiamente un’armatura di qualità,riusciva a scorgere anche l’aura magica attorno ad essa con i suoi occhi allenati.
Shik confermò che l’avrebbe presa al volo se avesse avuto abbastanza denaro con se,per un articolo di quella qualità i prezzi erano sempre molto elevati.
<< Tanto stasera non avrò bisogno di un armatura per la prova…Me la farò regalare dai miei come regalo visto che vincerò io! >>
Dopo alcuni minuti ancora si accorsero che si era già fatto pomeriggio inoltrato e che si sarebbero dovuti separare ed andarsi a cambiare per la festa.
El protestò dicendo che Shik non era costretto a mettersi quei ridicoli e scomodissimi vestiti da cerimonia. Illyana invece non aspettava altro che di poter indossare con orgoglio l’abito da principessa,che si era già provata di nascosto,la sera prima. La principessa li salutò e si avviò con tutta la velocità di cui era capace verso il palazzo,la sua vestizione avrebbe richiesto un sacco di inutile tempo superfluo e lei lo sapeva.
<< Ok El,io adesso devo andare a parlare con Fel prima della prova…ha una cosa da chiedermi. >>
El non volendo sentire ragioni per scendere dalle spalle di Shik scosse la testa. << No dai stai ancora un po’ qui!Tanto abbiamo ancora tempo. >>
Ma Shik si avvicinò al terreno inginocchiandosi ed El scese riluttante dalla sua ‘cavalcatura’.
<< Scusami El ma è una cosa importante,una cosa che scuoterà un po’ la festa suppongo. E se vuoi sapere una cosa... >> disse Shik guardandosi in giro con fare circospetto << …alla festa di Corellon a tutti,anche a noi giovani è permesso festeggiare fino all’alba e anche tutta la giornata successiva,che ne dici? >>
El sorrise a Shik,e prima di salutarlo e andare anch’egli a casa sua lo abbracciò forte,e senza che nessuno potesse vedere,poso un bacio sulla guancia del suo amico.
Shi-Kar’La avrebbe voluto affrontare la prova in quel preciso istante…in quel momento niente,nemmeno un drago avrebbe potuto fermarlo. Da tempo era solo la vicinanza di El a farlo sentire così euforico e in armonia col mondo. Dopo averlo visto sparire definitivamente nelle strade a spirale che si diramavano dalla fiera,l’arciere si diresse con rinnovato vigore verso la torre verde dove avrebbe trovato Feladrin.
Dopo aver salito le ripide scale esterne,alle quali era ormai abituato da tempo, sospinse il battente della porta con impeto. Così facendo invece di bussare spalancò di colpo la porta,che era solo accostata e non chiusa.
Inciampando dentro l’entrata gli occhi di Shik si posarono su una scena che non avrebbe dovuto vedere.
Hilear,il miglior allievo della scuola di magia,era seduto sulle gambe del suo maestro Feladrin,
mentre le mani di questo stavano carezzando la chioma corvina del giovane,le loro labbra solo alcuni centimetri le una dalle altre.
I due maghi s’accorsero subito dell’intruso ed Hilear si alzò di scatto ed aveva già tra le mani una sfera di energia elettrica da scagliare a colui che aveva osato scoprire il loro segreto.
Shi-Kar’La prontamente portò la sua mano verso la fronte e con il pollice tracciò un taglio obliquo proprio in mezzo agli occhi.
Nel vederlo compiere questo gesto,Hilear lasciò cadere la sua magia,Feladrin trasse un sospiro e si mise a massaggiarsi la testa con le dita. Shik,stranito per lo shock,e ancora incredulo di essere riuscito ad evitare di prendersi un fulmine chiuse la porta dietro di sé e si sedette sul pavimento cominciando a respirare affannosamente…
Dopo alcuni secondi,nei quali Hilear non accennava lasciare la sua posizione difensiva,Shik pronunciò le prime parole.
<< Per tutto il pantheon dei Seldarine…questo si che è stato uno spavento!Hilear mi hai fatto prendere un colpo,lo sai che con uno di quei fulmini non ci vuole nulla ad uccidere una persona?> >
Il giovane mago non si scompose nel rispondere ma per lo meno rinunciò al suo atteggiamento minaccioso. << L’intenzione era quella…lo sai che è previsto l’esilio per questo crimine,no? >>
Feladrin allora si alzò anch’egli dalla sedia ed alzando una mano si scusò con Shik << Devi perdonarci,il mio caro Hilear stava per andare a prepararsi per stasera,ma dopo aver aperto la porta…non ho resistito a farlo stare qui un altro minuto. >>
Shik scosse la testa alquanto sorpreso << Però maestro Feladrin,è stato alquanto sconsiderato,se non fossi stato io ad entrare vi sarebbe costato caro… >>
Fel annuì e raccolse i suoi eleganti occhiali dalla scrivania per rimetterseli << Hai solo ragione,Shik. Però anche se non sembra ho una certa età,spaventi come questo non mi fanno bene. E poi per certe cose…tendo a dimenticare tutta la mia saggezza. >>
Shi-Kar’La ridacchiò mentre Fel parlando si avvicinava ad Hilear accarezzandogli di nuovo i lisci capelli color dell’ebano.
<< Ma chi lo avrebbe mai detto…anche il maestro e il miglior allievo della scuola di magia fanno parte della nostra piccola ‘Gilda’.E menomale che non mi avete ucciso subito,se non avessi tracciato il simbolo sarei morto… >>
Feladrin accompagnò alla porta Hilear, dicendo con sguardo malizioso che avrebbero ripreso la loro lezione di sera. L’allievo ricambiò lo sguardo e lentamente le loro mani scivolarono via l’una dall’altra,Shi-Kar’La guardava alquanto stupito la scena.
Poi il maestro,ora del tutto tranquillizzatosi,chiuse nuovamente la porta ed andò sedersi alla sua scrivania immersa di libri magici d’ogni genere.
Shik si alzò solamente a quel punto dal pavimento per prendere posto su di un’altra sedia lì vicina e con tono curioso si mise a fare domande a Fel.
<< Non ci avrei giurato,ma lo sospettavo maestro…se devo dire la verità. Ovviamente stia pure tranquillo,non c’è rischio che qualcun altro se ne accorga. Per vedere certe cose bisogna avere gli occhi adatti,credo che lei lo sappia meglio di me…Come invece avrà già capito a questo punto,anche io ed El siamo ‘iscritti alla Gilda’ >>
Fel intanto stava ascoltando attentamente mentre preparava le sue migliori erbe calmanti da fumare con la pipa,e se l’accendeva.Dopo il primo allegro sbuffo di fumo egli rispose al suo studente
<< Non ho mai dubitato di te Shik…mai una volta. Certo che però rischiando l’esilio la paura c’è sempre…ora lascia che ti spieghi cosa dovrai fare stasera. Di Hilear ed Elendor parleremo quando sarò un po’ più libero da impegni…so che ne vorrai parlare e mi sembra normale,non s’incontra tanta gente come noi in giro per le città elfiche. >>
Shik annuì e si dichiarò pronto per ascoltare il piano per la gara che aveva da proporre il mago.
<< Il tuo vero problema stasera sarà solo uno:lo scontro in duello con Rael’Eth. Sai già che lui è più forte di te,meno agile forse,ma in quanto a forza fisica non puoi competere. Anche ad utilizzare le spade è molto bravo. >>
Shik si trovò d’accordo e incrociando le braccia gli chiese allora cosa avrebbe dovuto fare per vincere.
Al che Fel ghignò e ridacchiò sommessamente guardando il suo allievo da dietro le lenti dei suoi occhiali prima di rispondergli.
<< Sai,una spada ,per quanto potente, non ha alcuna forza se non è maneggiata da un guerriero esperto. E allo stesso modo,il guerriero non è nulla se non riesce a sollevare la sua spada… >>
Gli occhi del giovane arciere s’illuminarono,aveva capito dove il maestro volesse arrivare.
<< Esatto Shik,quel semplice incantesimo di necromanzia,non è considerato neanche illegale nei termini dello scontro. Con un quello potrai prosciugare l’energia dai muscoli di Rael’Eth in modo che la sua spada si sollevi molto più lentamente della tua,tutto qui. >>
Il mago allora,sapendo già l’obiezione che stava per arrivare dalle labbra di Shi-Kar’La,si diresse verso uno dei suoi scaffali dove teneva una grande quantità di pozioni di tutti i tipi.
Proprio mentre Fel cominciò a cercare ciò che gli serviva,Shik cominciò a parlare.
<< Si,ho pensato anche io di usare un incantesimo d’indebolimento,ma su un elfo robusto come Rael’Eth non ho molte possibilità di influenzarlo abbastanza! >>
<< Ed è per questo che… >> replicò Fel girandosi con in mano un ampolla piena di liquido blu elettrico vorticante << …avrai bisogno di questa,per aumentare momentaneamente le tua capacità magiche. >>
Il mago sorrideva mentre Shik era ancora perplesso;le pozioni non erano valide nella gara e per assicurarsi che ogni giovane non avesse effetti magici prima di cominciare,tutti i partecipanti venivano colpiti con degli incantesimi di dissoluzione.
<< Hmpf,ma certo Shik è proprio così…e sarebbe una cosa impossibile farla franca,se solo non ci fossi io a dover lanciare su di te l’incantesimo di dissoluzione… >>
Ora anche a Shik comparve un ampio sorriso malefico sul volto << Mmh,barare per vincere eh? Non mi dispiace affatto...Elendor lo sa bene. >>
<< Ottimo,Shik! Allora vediamo di far finire una volta per tutte il nascente mito di Rael’Eth. Prima che un buffone come lui possa prendere un qualunque premio in questa città io dovrò essermi ricongiunto agli antichi. >>
Entrambi si misero a ridere e a discutere su come avrebbero dovuto prendere in giro Rael’Eth dopo la sua disfatta.
Dopo alcuni minuti passati a pregustare la loro rivincita,i due elfi si separarono ed andarono entrambi a rilassarsi,mancavano solo poche ore all’inizio.
 

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Capitolo 3
*** To the challenge ***


To the challenge  Arrivava in fr

To the challenge

Arrivava in fretta,come sempre lanciandosi in folli corse lungo le strade quanto mai affollate della città elfica. Doveva essere una peculiarità dei giovani della famiglia reale,poiché anche Elendor aveva lo stesso modo di girare la città di sua cugina.
Il principe elfico si soffermava solo ogni tanto a salutare gli amici che avevano la sua età e facendo ben attenzione ad evitare gli amici di famiglia dei suoi genitori. Non aveva mai sopportato la mania degli adulti di torcere le guance dei piccoli elfi come lui.
Solo a Shik era permesso sfiorargli il volto,con quelle sue mani tanto delicate…quando gli accarezzava il viso e giocava teneramente con la punta delle sue orecchie…
Ma il sogno ad occhi aperti di El fu interrotto repentinamente dal richiamo di un gruppo dei suoi amici.
El trovandosi sorpreso cadde rovinosamente all’indietro urlando,quasi precipitando giù nel vuoto dal bordo della strada.
Il tempestivo intervento di due degli altri piccoli elfi lo salvò dalla caduta,ma non dalla raffica di domande che questi gli fecero senza lasciargli nemmeno il tempo di riprendersi.
<< Ehi,El stai attento o la prossima volta ti dovremo venire a trovare alla corte dei Seldarine! >>
<< Giusto,ma che cosa ti è preso? Ti abbiamo chiamato un sacco di volte ma non ci rispondevi. >>
<< E che cos’era quella faccia da ebete che avevi prima,sembravi un orco davanti ad un libro di magia… >>
<< Già,a cosa stavi pensando poco fa? Non è che è vero ciò che dice Illyana e che ti sei innamorato? >>
El riuscendo a stento a seguire la vertiginosa velocità del discorso dei suoi amici,ripensò a cosa stesse pensando pochi secondi prima ed arrossì violentemente diventando più colorito persino dei suoi capelli,sembrava quasi non aver più lentiggini sul volto.
Il gruppo di giovani elfi vedendo questa reazione si mise a ridacchiare sempre più vivacemente e cominciando a prenderlo in giro scherzosamente.
Dopo un attimo di estremo imbarazzo però,El si ricompose e indignato disse loro che erano ancora dei bambini e che prima o poi avrebbero capito anche loro.
In effetti nessuno di loro poteva sapere cosa significasse essere innamorati,almeno non come nel suo caso.
Ma proprio in quel momento in mezzo alla stessa via piombò Shik,saltando da una via soprastante per atterrare di fianco ad Elendor.
Tutti quanti i ragazzini lo salutarono con calore e lo incoraggiarono per la gara. El protese le labbra a formare un’espressione imbronciata mentre Shik era completamente sommerso dai suoi piccoli fan.
Il giovane elfo dai lunghi capelli e biondi era sempre stato il più simpatico agli occhi dei ragazzini della città per la sue strampalate trovate e per come riusciva sempre a ridicolizzare chi si comportava male.
Shik lanciò anch’egli uno sguardo ad El,allargando le braccia come per dire che non ci poteva fare niente.
Alla fine Shik riuscì a liberarsi della folla di ragazzini che lo circondava dicendo che a momenti sarebbe uscita da palazzo la principessa in abito da cerimonia,in modo che tutti si fiondassero verso il palazzo per assistere a quello spettacolo di rara beltà.
Shik era finalmente solo assieme ad El,le strade pullulavano di persone ovviamente,ma nessuno avrebbe interrotto il loro discorso.
<< Scusami,ma quando uno è popolare deve dedicare un po’ di tempo ai suoi ammiratori giusto? Anche Rael’Eth ha tutte le sue sgualdrinelle che sbavano per lui… >> Shik cercò di scusarsi con El,il quale tornò immediatamente a sorridere e levò le braccia verso l’amico per abbracciarlo.
<< Ricorda che non ti dividerò con nessuno. >> gli sussurrò all’orecchio il giovane principe.
<< E io non ho ti chiedo di meglio… >> gli rispose allo stesso modo Shi-Kar’La.
L’arciere stava ammirando già da qualche secondo il suo piccolo El,come gli donava l’abito tradizionale! Quello che indossava era una tunica bianca,candida come le nuvole primaverili,bordata e decorata da disegni rosso dorato che rappresentavano le fiamme,e che così bene si intonavano ai suoi capelli.
La maniche ,più larghe verso le mani,erano separate dal resto dell’abito. Un fermaglio d’avorio con l’emblema di famiglia teneva unita la tunica,vicino alla spalla.
Shik stava lentamente prendendo in considerazione l’idea di togliere quel fermaglio,lì in quel momento. E lasciare che lo splendido vestito cadesse al suolo…
Ma dovette scuotere la testa violentemente e dimenticarsi in fretta delle sue pulsioni,non era il momento,non ancora…
<< Allora El,non sei anche tu ansioso di vedere come hanno conciato Illyana? E pensa che lei si diverte! >>
<< Già…fa proprio la femmina certe volte. Ma non è da lei,non le dona… >>
<< Invece a te quella tunica dona moltissimo,non puoi immaginare cosa mi fai venire in mente! >> disse Shik allargando a dismisura gli occhi ed esibendo il suo temibile sguardo da maniaco.
El ne rimaneva sempre turbato,e si ritirò di due passi all’indietro.
<< Invece lo immagino eccome cosa c’è nella tua mente bacata! Sei più maiale di un orco e più malizioso di un elfo oscuro quando t’impegni! Piuttosto ti ricordi della nostra piccola scommessa? >>
Shik annuì vigorosamente,prima di avviarsi assieme ad El verso il palazzo. << Si mi ricordo bene…e mi pare anche che tu ci guadagni in ogni caso vero? Sei più furbo di un Illithid quando si tratta di certe cose…e poi dai a me del maiale!  >>
Si misero a ridere tutti e due,Shik accompagnava El verso il centro della città con una mano sulla sua spalla,era un po’ teso per ciò che lo aspettava dopo,ma era sempre più sicuro di vincere.
Anche di un’altra cosa era sicuro,quella sarebbe stata fra le serate più felici della sua intera esistenza.
 

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