CITY OF...LOS ANGELES

di ellyb1611
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Alice goes to Hollywood ***
Capitolo 5: *** Magicland ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO 6 ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO 7. ***
Capitolo 8: *** CAPITOLO 8. ***
Capitolo 9: *** CAPITOLO 9. ***
Capitolo 10: *** CAPITOLO 10 ***
Capitolo 11: *** CAPITOLO 11. ***
Capitolo 12: *** CAPITOLO 12. ***
Capitolo 13: *** CAPITOLO 13. ***
Capitolo 14: *** CAPITOLO 14. ***
Capitolo 15: *** CAPITOLO 15. ***
Capitolo 16: *** CAPITOLO 16. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


                                                        


Avvertenze:Capitolo revisionato

 
Capitolo 1:
Ore 20.15 Los Angeles.
Dopo quattordici ore tra volo e aeroporti, finalmente atterriamo.
Solo una settimana fa, se me lo avessero detto, non avrei creduto che io Alice Rossi, cameriera part-time nella pizzeria dei miei genitori e giornalista nel tempo restante, sarei sbarcata nella città degli angeli per un servizio di questo calibro. Sì, perché il direttore del giornale per cui scrivo mi ha proposto di seguire in diretta la notte più lunga dell’anno.
A dire il vero, più che una proposta la sua è stata una scelta obbligata.
Marco, il collega incaricato del servizio ha avuto un incidente mente stava sciando ed io era l’unica persona disponibile a partire con così poco preavviso. Diciamo pure che ero l’unica disperata che, per racimolare qualche spicciolo in più, ha accettato all’istante.
E ora eccomi qui!
Mi guardo attorno alla ricerca del posto in cui ritirare le valige. Quest’aeroporto è talmente grande che quasi mi perdo appena uscita dal boeing. Fortunatamente conosco piuttosto bene la lingua e chiedendo qualche informazione riesco a trovare il reparto.
In attesa davanti al rullo, la mia mano scivola nella tasca della giacca, dove trovo un biglietto.
Ti voglio bene mamma. P.S. Se trovi qualcuno di famoso fatti fare l’autografo … sai come schiatteranno d’invidia i miei amici a scuola!”.
Sorrido scuotendo la testa, mentre una sensazione di tristezza m’invade.
Pietro, mio figlio, ha nove anni ed è l’unica ragione della mia vita. È anche e soprattutto per lui che ho accettato senza fiatare questo lavoro. Non perché sia una cineasta o perché brami dalla voglia di conoscere qualche celebrità, tutt’altro, io di cinema non conosco assolutamente nulla e, ancor  meno sono informata gli attori. A parte alcuni divi del passato, le nuove star potrebbero passarmi accanto senza che me ne renda minimamente  conto.
Questo non perché sia anticonformista o che altro, ma essendo una mamma single di venticinque anni non ha proprio tempo per il cinema.
In ogni caso Silvano, il mio capo, ha offerto bene per questo lavoro ed io non me lo sono lasciato scappare. Mi sono precipitata in libreria a prendere l’ultimo vademecum aggiornato sul mondo del cinema, ho fatto le valige e salutato il mio piccolo uomo.
Guardo l’orologio. Saranno ormai quindici minuti buoni che sto aspettando i bagagli. Mi guardo attorno perplessa, ma per fortuna vedo che ci sono ancora alcune persone in attesa.
La coppia di fronte a me, probabilmente in luna di miele da tanto se ne stanno appiccicati, prende ciascuno la propria e si dirigono verso l’uscita.
“Starà arrivando” mi ripeto, ma meno fiduciosa di prima.
Anche la signora anziana che mi sta accanto e che occupava il posto di fianco al mio in aereo, riceve il suo bagaglio.
 Io la guardo, lei mi lancia un sorriso compassionevole e di circostanza e se ne va.
Resto così a guardare quel rullo che gira a vuoto, impietrita, con il mio zainetto stretto forte in una mano quasi per paura che possa arrivare qualcuno e portarmi via anche quello. Non so se mettermi a piangere o a urlare o che altro.
Sono a Los Angeles, tra quattro giorni dovrò essere pronta per la notte più importante che forse darà uno scossone alla mia carriera e vita e … non ho più nulla!
L’espressione del mio viso deve parlare da sé, perché un ragazzo che avrà all’incirca venti anni si avvicina cautamente.
«Tutto bene?», chiede molto gentilmente.
Alzo gli occhi, incrociando i suoi e rispondo a voce così bassa che lo vedo tendere l’orecchio verso di me per cercare di capire quello che gli sto dicendo.
«Penso che si siano persi la mia valigia», dico con aria sconsolata.
 Lui mi sorride.
«Non preoccuparti», dice con lo stesso tono garbato, «Vediamo di scoprire dov’è finita», dice infine continuando a sorridere.
Ci incamminiamo verso l’uscita uno di fianco all’altro.
«Sei davvero molto gentile!’ì», esclamo interrompendo il silenzio che si è venuto a creare.
Lui sorride ancora ed io non riesco a non pensare a quanto, quel ragazzo tanto gentile, sia anche molto carino.
Scuoto la testa.
 Avanti Alice non sono né il luogo né il tempo per pensare ai ragazzi. Penso tra me e me
«Sai è capitato diverse volte anche a me», dice distogliendomi dai pensieri di poco prima, «Posso dire di essere quasi un esperto», conclude strizzandomi l’occhio mentre ci avviciniamo alla zona per il controllo dei passaporti.
Passati i controlli, almeno qui tutto liscio, riprendiamo il cammino verso l’uscita.
«E comunque …», dice fermandosi di colpo e allungando la mano «… io sono Joshua o Josh se preferisci» «Piacere di conoscerti … Joshuaojoshsepreferisci», pronuncio sorridendo e tendendogli la mano, «io sono Alice».
Le nostre mani si sfiorano e, come una ragazzina, qualcosa dentro il mio stomaco si muove. Ritraggo la mia e sorrido imbarazzata, con la speranza che non si sia accorto di nulla.
Usciti finalmente dal gate, m’indica il banco cui posso rivolgermi per la denuncia. 
Josh è appena dietro di me, mentre mi volto per vedere dove è rimasto, noto che si cala ancora di più il cappellino sul viso e s’infila un paio di occhiali da sole.
Lo guardo perplessa sollevando un sopracciglio e lui per tutta risposta alza le spalle e allarga le braccia, quasi a volersi giustificare.
Alzo gli occhi al cielo lasciando cadere ogni domanda circa questo suo comportamento e raggiungo il box.
«Mi scusi?», chiedo gentilmente alla ragazza dall’altra parte del bancone.  Lei alza il viso, visibilmente seccata, distraendola da chissà quale attività di vitale importanza e, mi trovo davanti ad una copia autentica di Barbie Malibù. Capelli lunghi biondi platino, occhi azzurri e un trucco notevolmente troppo pesante.
«Come posso aiutarla?», domanda svogliatamente, masticando un chewingum non proprio elegantemente.
«La mia valigia non è stata caricata», dichiaro.
«Ne è certa?», insinua con un tono che mi fa venir voglia di tirarle quei perfetti capelli.
«Sicurissima!», rispondo seccata.
 Senza neppure guardarmi, prende un foglio dalla scrivania e me lo porge, anche se sarebbe più giusto dire che me lo lancia.
«Deve compilare il modulo, poi vedremo che fare», dichiara sgarbatamente.
Sorridendo di circostanza, prendo il foglio e mi allontano di un paio di metri per compilarlo con i dati richiesti.
«Mi scusi, avrebbe una penna da prestarmi?», chiedo gentilmente.
 Barbie Malibù sbuffando, ne lancia una sul bancone a mo di saloon del far west.
«Grazie tante!», esclamo sarcastica. Lei mi fa un cenno con la mano liquidandomi velocemente.
Scuoto la testa e compilo attentamente tutti i campi richiesti, senza tralasciare nulla.
I miei dati anagrafici, il numero di telefono cui mettermi in contatto, tutto il tragitto del mio volo Milano - Londra; Londra - New York; New York - Los Angeles…
«Sei Italiana?», una voce dietro di me mi fa trasalire e, senza volere, lascio un brutto segno nel centro del foglio. «Scusa, non volevo spaventarti!», esclama ancora la voce con tono dispiaciuto.
Alzo gli occhi e nonostante gli occhiali da sole che gli occupano metà viso, riconosco Josh che mi sta sorridendo.
«Sì, sono italiana», rispondo, «Perché me lo chiedi?».
«No niente, è solo che parli talmente  bene la mia lingua che pensavo fossi americana», si giustifica Josh. «Mia nonna era americana», confesso tagliando corto. Non sono in vena di confidenze e Josh deve averlo capito perché lascia subito cadere il discorso.
«Fatto?», chiede indicando il foglio.
Guardo il modulo.
 «Secondo me Barbie lo cestinerà non appena mi allontano. E allora … bye bye valigia!», dico sconsolata.
 Josh si solleva gli occhiali da sole, mi guarda, guarda la ragazza al bancone e strappandomi il foglio dalle mani si avvicina a lei.
Lei appare subito scocciata, ma non appena vede Josh sembra essere in preda ad una crisi compulsiva.
Sono troppo distante perché capisca cosa si dicono, ma sembra convincente. La biondina californiana, prende il modulo, lo esamina attentamente e lo ripone tra le “priorità”.
 Io sono davvero allibita. Sì, è un bel ragazzo ma comportarsi così.
Neppure fosse qualche personaggio iper-famoso…
Nello stesso momento in cui lo penso, uno strano presentimento si fa strada in me.
Oddio e se fosse qualcuno di famoso? No, non può essere. Insomma un VIP ha altro cui pensare che aiutare una turista a ritrovare la sua valigia e poi non ha neppure una scorta e di quello sono certa.  Mai e poi mai una celebrità rinuncerebbe alla scorta.
Mi scrollo di dosso questa balzana idea di testa, convincendomi che Barbie Malibù abbia qualche crisi ormonale in corso.
 La mia teoria è supportata quando vedo Josh firmare un foglio e porgerlo, lei lo prende e si lascia letteralmente cadere sulla sedia stringendo al petto quel pezzo di carta che Josh le ha appena consegnato; Lui mi fa cenno di seguirlo, ma prima di raggiungerlo, mi avvicino alla ragazza e non resisto alla tentazione. «Grazie», sussurro «Comunque, da donna a donna, hai del rossetto sui denti!», dico sogghignando mentre le do le spalle.
 Sento lei alzarsi dalla sedia e correre via borbottando qualcosa d’incomprensibile.
 Josh assiste alla scena senza capire.
«Si può sapere cosa le hai detto?», chiede con aria interrogativa.
 «Oh niente!», rispondo, «Solo le ho fatto presente che aveva del rossetto sui denti. Per lei deve essere stata una vera e propria tragedia, soprattutto dopo aver parlato con te.».
«Ma… ma non è vero», balbetta Josh.
Lo guardo e sorrido.
 «Lo so», dico infine rivolgendo lo sguardo di fronte a me.
Sento Josh ridere dietro di me.
«Piuttosto, tu come hai fatto?» chiedo curiosa.
«Diciamo che sono solo abituato a trattare con le persone», dichiara strizzandomi l’occhio.
Qualche minuto più tardi oltrepassiamo la porta a vetri dell’aeroporto, uscendo definitivamente da quel luogo.
«Dove alloggi?», chiede posando il suo enorme zaino sul marciapiede.
Per un attimo sono presa dal panico, poi mi ricordo di aver messo il biglietto col nome dell’hotel nel portafogli, che per fortuna è al sicuro dentro lo zainetto, ancora stretto tra le mie mani.
«Ho l’indirizzo nello zaino», rispondo, «Il mio capo ha pensato a tutto», aggiungo pavoneggiandomi.  «Se…se vuoi, possiamo condividere il taxi», blatera Josh passandosi una mano tra i capelli.
Sembra quasi imbarazzato mentre me lo chiede, cosa che lo rende ancora più carino.
Ancora con questa storia Alice?”, mi rimprovero.
«Con molto piacere», rispondo sorridendo mentre il suo viso si distende.
Non dobbiamo aspettare molto prima di trovare un taxi disponibile. Saliamo e dal mio zaino, estraggo il foglio con l’indirizzo dell’hotel comunicandolo, infine, all’autista.
Lui e Josh si guardano strabuzzando gli occhi.
«È quello il tuo albergo?» chiede Josh.
«Sì, perché?», domando titubante.
Non risponde, ma vedo che sta cercando di trattenere le risate. Non gli do molta importanza perche sono più che certa che la mia redazione non ha badato a spese. Sarà un Hotel extra-lusso senza dubbio.
Pochi minuti dopo, ma davvero pochi perché non abbiamo neppure avuto il tempo di fare un po’ di conversazione, arriviamo davanti a quello che dovrebbe essere il mio super-hotel-extra-lusso, solo che di super-extra-lusso non ha proprio nulla e, a dire il vero, anche sul fatto che sia un Hotel ho qualche dubbio.
Deglutisco a fatica.
Mi sembra di essere capitata sulla scena di un film dell’horror. Di certo non è un vero e proprio hotel, quando piuttosto uno di quegli spogli motel frequentato perlopiù da prostitute e serial killer.
Mi prende lo sconforto, anzi a dire il vero una vera e propria crisi di panico. E se non dovessi più rivedere mio figlio o mio fratello, la mia casa.
Non ci voglio pensare!
«Tutto bene?», chiede Josh trattenendo a stento le risate.
«Beh, che ti dicevo … non hanno badato a spese!», esclamo nel tono più sarcastico che conosco, «Senti Josh, so che sei stato molto gentile e non voglio abusare della tua pazienza, ma potresti aspettare altri cinque minuti in macchina …», continuo, «… vado a controllare la situazione e vi vengo a salutare».
Josh annuisce.
«Grazie», rispondo rincuorata. Almeno se tentano di uccidermi qualcuno, saprà chi sono.
Scendo dal taxi e, affacciandomi al finestrino abbassato li esorto a scappare se entro qualche minuto non dovessi comparire da quella porta.
Il tassista e Josh cominciano a ridere, ma io non sono mai stata più seria in tutta la mia vita.
Deglutisco e, facendomi coraggio, m’incammino verso l’entrata.
Se fuori era una specie di tugurio, dentro è peggiore. L’odore di alcool e muffa mi fa venire voglia di vomitare, mi copro il naso con la sciarpa e mi avvicino a quella che dovrebbe essere la reception. Suono il campanello posto sul bancone.
Una due, tre volte.
Nessuno.
 Riprovo.
Una due
Dal retro vedo avvicinarsi un uomo, altissimo e assai corpulento.  Indossa una canottiera ormai ingiallita e piena di macchie di unto, la patta dei pantaloni è aperta e, all’altezza del pube, si nota chiaramente che si è bagnato.
Rabbrividisco. In bocca ha uno stuzzicadenti e lo fa roteare tra quelli che una volta forse erano denti sani.
«Dimmi dolcezza!», esclama cercando di avvicinarsi maggiormente a me.
«Sono Alice Rossi», comunico indietreggiando, «la mia redazione, la “Life Style”, deve avere prenotato una stanza per me».
L’uomo si sposta ed estrae dal cassetto un registro le cui pagine sono incollate tra loro da una sorta di sostanza gelatinosa e appiccicaticcia, forse marmellata, macchie di unto e chissà cos’altro.
«Ah sì, dall’Italia», dichiara.
Sorrido annuendo.
«Purtroppo non ti ho vista arrivare e l’ho data a Desy, ma tra un’ora può essere tua…se non fanno doppietta», m’informa ridendo sguaiatamente.
Sento il bisogno di scappare a gambe levate, ci sarà un albero migliore di questo, anche se è la settimana degli Oscar.
«Mi spiace molto …», improvviso, «… ma tra circa mezz’ora ho una riunione e non posso davvero attendere. La ringrazio comunque per la sua gentilezza e disponibilità.», concludo recitando un perfetto copione e restando in attesa di sapere se si è bevuto la mia balla.
Sbuffa.
«Come vuoi dolcezza!», esclama ed emettendo un suono sgradevole dalla bocca rientra nel suo ripostiglio.
 
 
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


CAPITOLO 2:

 

JOSH POV

Saranno già venti minuti che è lì dentro.

A vederlo da fuori questo posto fa venire i brividi e non penso che dentro sia molto diverso. Se mai dovessi girare un film dell’Horror penso che questa sarebbe l’ambientazione adatta.

L’insegna sopra la nostra testa, che mi stupisco non sia ancora caduta, indica con caratteri oramai sbiaditi dal sole il nome di questo posto: PARADISE MOTEL…davvero un paradiso! Le pareti dello stabile sono quasi completamente scrostate…resta solo un vago ricordo dei colori originari, che anche allora non dovevano essere un granché, un verde marcio mischiato ad un arancione indefinito…è davvero il posto più squallido che abbia mai visto!

Continuo a guardare l’ingresso nella speranza di vederla uscire.

Non sono molto tranquillo.

Il taxista deve essersene accorto perché mi dice: ‘Sono sicuro che è tutto a posto. Mi sembra una ragazza che sa il fatto suo! ‘. Annuisco. Ma continuo a non essere tranquillo.

A dire il vero non so cosa mi sia preso. Dopotutto di questa ragazza non so proprio nulla, ma da quando l’ho vista all’aeroporto, non so perché ma sento che qualcosa mi spinge verso lei, a volerla conoscere meglio…

Decido di scendere e andare a controllare che sia tutto a posto, non so ma questo posto non mi ispira per niente ‘Vado a vedere se è tutto in ordine’ dico rivolgendomi all’autista che mi risponde con un sorriso malizioso.

Chissà cosa si è messo in testa, voglio semplicemente essere gentile!

M’incammino verso il motel.

La vedo uscire, e il mio cuore inizia a battere forte.

 

ALICE POV

Non sono mai stata tanto veloce in vita mia quanto lo sono stata ad uscire da questo posto. Vedo Josh che si sta avvicinando, lo prendo per mano e lo trascino verso il taxi quasi correndo ‘ Non era di suo gradimento? ‘ mi canzona Josh ridendo, io lo guardo di traverso ed esclamo: ‘ Mi ci vorranno almeno dieci docce prima di togliermi quell’odore di dosso! ‘ e rabbrividisco al solo ricordo.

Saliamo in auto.

 Appoggio la testa al finestrino amareggiata. Il nostro autista chiede l’unica cosa che temevo più di tutte nel momento in cui ho lasciato il Motel ‘ Dove vuole che la porti? ‘.

Non so che rispondere.

E ora dove vado?

Domani ne devo dire quattro a chi ha fatto le prenotazioni e penso anche di sapere chi è stato! Sento le lacrime che spingono per voler uscire…non voglio piangere…non devo piangere! Questo è niente in confronto a quello che ho già passato…ma sono stanca! Voglio solo fare una doccia, sentire il mio piccolo, dormire e domani ricominciare da capo e dimenticare tutto!

Beh quasi tutto!

Josh è stato davvero un angelo, sono una sconosciuta e lui mi ha aiutata così tanto! Devo fare davvero pena! Sto per rispondere al taxista che mi va bene qualsiasi posto, a parte il motel ma questo è chiaro, che Josh mi sussurra: ‘ Senti Alice, so che non sarà facile vista la settimana degli Oscar, ma ho un amico che lavora in un albergo…beh decisamente meglio di questo…se vuoi provo a sentire se riesce a trovarmi un posto! ’.

Lo guardo piena di dolcezza.

Sì decisamente la cosa migliore della giornata!

 ‘Sono in debito’ rispondo ‘Vorrà dire che mi offrirai il pranzo domani! ’ dice sorridendo mentre fa scorrere l’elenco della rubrica del telefono ‘ Questo è il minimo! ‘ rispondo.

‘ Buonasera Paul, sono Josh Hutcherson…sì molto bene grazie…scusi se la disturbo ma avrei davvero bisogno di una mano. Ho un’amica che ha avuto dei problemi con il suo hotel, riuscirebbe a trovarle una stanza? Sì lo so che è una brutta settimana, ma potrebbe aiutarmi? La prego…’ silenzio ‘ La ringrazio, ero certo che ce l’avrebbe fatta! Saremo lì tra circa una mezz’oretta…Grazie ancora Paul! ‘ ‘ Ecco fatto! ‘ dice rivolgendosi a me ‘ ha una stanza libera per un paio di giorni…ma non preoccuparti vedrai che qualcosa riusciremo a trovare…’ ‘ ma come fai? ‘ lo interrompo. ‘ Prima Barbie all’aeroporto, poi l’Hotel…tutti pronti ad esaudire le tue richieste…O sei un mago o una celebrità! ‘ nel momento stesso in cui lo dico il cuore mi si ferma…Oddio non dirmi che sto facendo una delle mie solite gaffes!

 Lo guardo negli occhi.

Lui ha un’espressione tra lo stupito-imbarazzato-divertito, ‘Non dirmi che sei davvero una celebrità…e magari sei pure un attore! ‘ chiedo con la voce spezzata tra un misto di vergogna e curiosità. L’autista soffocando una risata esclama: ‘Questa proprio non me la voglio perdere! ‘ . Josh sorride ‘ Ho fatto qualche film…che sicuramente tu non hai visto… a quanto pare! ‘. Non so perché ma scoppio a ridere, ma è una risata nervosa perché la situazione è davvero tragicomica. Lui mi guarda con aria interrogativa, probabilmente chiedendosi il motivo di tanta ilarità. ‘ Vuoi sapere il motivo per cui sono qui? ‘

 Annuisce.

 ‘ Lavoro come collaboratrice per un giornale locale e mi hanno spedita qui per fare un servizio…sulla notte degli Oscar. Ma di cinema come avrai capito da solo non ne so proprio nulla! Cioè sono almeno due ore che siamo vicini, e non so neppure chi sei! Insomma dovrei sapere tutto di questo mondo e invece…’ e qui mi prende lo sconforto ‘ …sono davvero ridicola! ‘ concludo.

Josh si avvicina a me, lo so ora mi dirà che sono una poverina che è impossibile che non l’abbia riconosciuto, che gli faccio pena…e invece, con una dolcezza incredibile mi sussurra: ‘ Beh, se ti può tranquillizzare…non sono così famoso! ‘ il nostro autista inizia a tossire, come se avesse sentito la più grossa scemenza del secolo. Josh lo liquida con uno sguardo. ‘No, non dirmi che sei pure candidato agli Oscar! ‘ chiedo con un velo di paura negli occhi e facendomi piccola piccola sul sedile ‘ se è così’ giuro che prendo il primo volo disponibile e me ne torno in Italia! ’ ‘ No, No…’ si affretta a rispondere ‘Nessuna nomination! Tranquilla! ‘ ‘Oh meno male! ’ ma che sto dicendo? ‘…cioè volevo dire…mi spiace…sì insomma hai capito! ‘ oramai mi sto arrampicando sugli specchi…

‘Nessun problema!’ ride ‘Senti ho un’idea! Se oltre al pranzo mi offri anche la colazione domani, ti aiuto a conoscere qualche attore, o meglio qualcosa su di loro e i film candidati…sai non ci crederai mai…ma un po’ me ne intendo! ‘ dice strizzandomi l’occhio e sorridendo…ma quanto è favoloso! Giuro che se non fossi così incasinata gli farei una corte spietata! ‘ Andata! ‘ rispondo tendendogli la mano ‘Andata! ‘ ripete lui stringendo la mia.

Il resto del viaggio continua con Josh e Larry, il nostro autista col quale nel frattempo abbiamo fatto amicizia, che mi prendono in giro. Insomma, sì io sarò davvero poco informata sui divi di Hollywood…ma anche lui, senza scorta, così semplice e gentile…insomma non è così che ci si aspetta un attore…mi immaginavo fotografi ovunque, bodyguards che tentano di tenere alla larga chiunque…uffi non è del tutto colpa mia! Lui è proprio fuori dagli schemi…e io sono una pessima pseudo-giornalista! Guardo josh ridere prendendosi gioco di me, ma sia lui sia Larry sono così carini che non mi arrabbio neppure.

Stiamo continuando a ridere e scherzare quasi come tre vecchi amici che quasi non mi accorgo che l’auto si è fermata ‘Alice…capolinea! ‘ .

 Guardo fuori dal finestrino e non credo ai miei occhi!

Mi trovo davanti all’Hotel più bello che abbia mai visto in vita mia.

Sono così affascinata dalla sua magnificenza che non mi sono neppure resa conto che Josh è sceso dal taxi e mi sta aprendo lo sportello… pure galantuomo! ‘Che c’è? ’ mi chiede ‘Oh nulla…’ rispondo ‘…è solo che… il mio “motel” era decisamente meglio! ’ ‘ Se vuoi posso sempre farti riaccompagnare! Vero Larry? ’ ‘Oh certo!!!’ risponde Larry ridendo. ‘No, No …per carità’ mi affretto a dire ‘a proposito…’ dico rivolgendomi a Larry ‘ …quanto ti devo per la corsa? ’ lui mi guarda e sorride ‘Niente straniera! Giro offerto…visto lo show a cui mi hai fatto assistere…’ ‘Grazie!!!’ rispondo fingendomi seccata. Ci salutiamo. Larry mi lascia un biglietto da visita col suo numero ‘nel caso ti servisse un taxi! ’. Lo ringrazio e m’incammino con Josh verso l’ingresso.

E’ davvero l’albergo più bello che abbia mai visto!

Sono incantata da ogni angolo di questa struttura. L’hotel è tutto in stile moderno. L’arredamento è completamente sui toni del bianco e del nero, ogni piccolo dettaglio non è lasciato per nulla al caso. Il pavimento è di un nero lucidissimo, ma talmente lucido che vedo persino la mia immagine riflessa. Devono aver qualcuno sempre pronto a pulire appena qualcuno passa la soglia. Senza rendermene conto mi volto a vedere se il mio pensiero trova una conferma. No! È semplicemente magnifico! Questo posto ha davvero un non so che di magico. Vedo Josh guardarmi e sorridere. Non so come mai questo ragazzo che è pure un attore famoso abbia preso così a cuore la mia situazione, ma a dire la verità non mi dispiace affatto!

Raggiungiamo la reception dove troviamo Paul, il concierge, ad attenderci.

L’uomo, sulla cinquantina direi, accoglie Josh con un grande sorriso ‘Mr. Hutcherson’ dice ‘Come sempre è un piacere averla come nostro ospite! ’. ‘La ringrazio Paul, sapevo che avrei potuto contare su di voi…siete sempre una certezza! ’ ‘ e lei è sempre molto gentile’ risponde. Dopo questi convenevoli rivolge lo sguardo verso di me.

I capelli, i pochi rimasti, sono di sicuro colorati, sono troppo meri per essere naturali, i suoi occhi sono piccoli, marroni e …molto gentili. Io gli sorrido e lui per tutta risposta mi dice: ‘ Mi spiace Miss…’ si blocca di colpo attendendo che mi presenti ‘ Rossi, Alice Rossi’ rispondo. Lui sorride e riprende la sua frase ‘ Dicevo, mi spiace Miss Rossi, purtroppo è una settimana molto particolare e tutte le nostre stanze sono state prenotate con largo anticipo. Come dicevo a Mr. Hucherson è rimasta una camera libera per un paio di giorni, ma sarà nostra premura rendere questo breve soggiorno il più piacevole possibile e cercare di trovarle una sistemazione alternativa per il resto della sua permanenza nel nostro paese! ’ ‘ La ringrazio Paul! E’ stato davvero gentile ad aver trovato un posto con così poco preavviso ’ ‘ Gli amici di Mr. Hutcherson sono sempre nostri graditi ospiti! ’ sorridendo si inchina e prende da sotto il bancone il registro.

Espletiamo le formalità del caso ed infine mi consegna le chiavi della camera. La numero 404.

Josh mi accompagna all’ascensore.

Sento che lo devo ringraziare. ‘Grazie davvero di tutto Josh! ’ dico ‘Ma figurati, per così poco…’ ‘Poco? ’ lo interrompo ‘ Mi hai letteralmente salvato la vita! Non finirò mai di ringraziarti…’. Lui si avvicina a me e mi sussurra: ‘ Vediamo se domani, dopo una giornata insieme a me la penserai ancora allo stesso modo! ’ e mi sorride, con quel suo sorriso che ogni volta mi fa arrossire e mi lascia senza parole. ‘A domani! ’ dico entrando nell’ascensore. ‘ A domani Alice, Buonanotte! ’ ‘Buonanotte Josh! ’ e lo vedo sparire quando le porte si richiudono.

JOSH POV

Vorrei fosse già domani!

Appena si è chiusa la porta dell’ascensore, avrei voluto correre da lei!

Giuro che una cosa del genere non mi è mai successa! È vero che tutte le volte parto subito in quinta quando conosco qualcuno che mi interessa…ma così! No così non mi era mai successo! Non so neppure se gli interesso, se è fidanzata…e poi è una giornalista! E se fosse tutta una montatura? I giornalisti lo fanno a volte…non so che pensare!

Rientro nel taxi di Larry che mi sta aspettando. ‘Ragazza incantevole Alice! ’ dice non appena chiudo la portiera ‘Senti Larry…’ dico per togliermi il dubbio ‘Secondo te è vero che non mi ha riconosciuto? Sì insomma dice di essere una giornalista…’non termino la frase, ma Larry ha già capito dove voglio andare a parare perché prontamente mi risponde: ‘Sai Josh, col lavoro che faccio mi capita di avere a che fare con un sacco di persone. VIP, fans sfegatati, persone arriviste, semplici turisti…e mi basta davvero poco per capire chi è realmente un individuo! Tu per esempio…nonostante la tua popolarità sei rimasto una persona semplice, autentica! Potresti avere almeno una dozzina di auto private pronte a riceverti all’aeroporto…invece hai deciso di prendere un taxi! ’ mi guarda dallo specchietto retrovisore, ‘Sai non mi piace troppo avere qualcuno sempre pronto a soddisfare i miei bisogni…mi piace cavarmela da solo…dopotutto sono un ragazzo di 22 anni con un lavoro un po’fuori dall’ordinario è vero…ma sono pur sempre un ragazzo! ’ Larry sorride, ‘Appunto che ti dicevo…mi basta un’occhiata e un paio di parole per capire chi ho realmente di fronte! E credimi quindi quando ti dico che realmente Alice non sapeva chi tu fossi…e non credo neppure che fare la giornalista sia il sogno della sua vita! ...Chissà magari domani puoi approfondire meglio il discorso…’ dice sorridendo.

 ‘Seguirò i consigli dell’esperto! ‘ rispondo ricambiando il sorriso.

 

ALICE POV

L’ascensore sale fino al quarto piano, cerco la mia stanza.

Una volta trovata, passo la carta magnetica nella serratura e appena diventa verde apro la porta…O-MIO-DIO! È la prima cosa che penso!

Sarà almeno il doppio del mio appartamento.

La camera, come del resto l’Hotel è completamente arredata in stile moderno, solo che qui i colori che trionfano non sono il bianco ed il nero, ma il bianco e il lilla! Il mio colore preferito…non potevo sperare di meglio!

Il letto, con la testiera appoggiata alla parete sta di fronte ad una porta-finestra che si apre su di un balcone che percorre l’intera parte sinistra della camera e la vista… la vista è davvero mozzafiato.

La spiaggia e l’oceano di fronte a me.

Se è un sogno vi prego non svegliatemi!

Mi viene quasi da ridere…nella mia mente vedo il viso di Jessica, la mia collega.

Jessica è l’alter-ego nonché figlia del mio capo ed è una vera vipera…no credo che le vipere abbiano più cuore di lei. Sono quasi certa…anzi togliamo il quasi…sono sicura che sia stata lei a prenotarmi quel Motel! Quando ha saputo che sarei venuta io al posto di Simone, il mio collega che si è rotto la gamba e che ho sostituito, ha iniziato a sbraitare nell’ufficio del capo che io non ero adatta a questo servizio, che non ne sapevo nulla di cinema…beh questo è vero…e di tutto quello che gira intorno a questo mondo! Sarei stata un pesce fuor d’acqua, mentre lei avrebbe di certo saputo come muoversi! Neanche fosse lei la candidata agli Oscar! Comunque il direttore non l’ha ascoltata, l’ha tranquillizzata dicendole che le serviva al suo fianco e che al prossimo evento di questo genere sarebbero andati insieme. Non credo che abbia molto considerazione della figlia, almeno in campo lavorativo. E a dire il vero non posso dargli torto!

Ma sa cosa la rende felice!

Lustrini e vita mondana!

Comunque dal momento in cui è uscita dall’ufficio, ha escogitato un piano per farmela pagare…prenotandomi un soggiorno al “Paradise Motel”…ora capisco il suo sorriso tirato quando mi ha consegnato l’indirizzo!

Se sapesse invece che ora sono qui, in questo posto meraviglioso grazie alla gentilezza di un attore di Hollywood che domani avrò l’onore di incontrare nuovamente…beh penso che diventerebbe davvero verde d’invidia!

Sono quasi tentata di chiamarla per vedere la sua espressione, ma rinuncio perché sarebbe capace di tutto quell’arpia!

Guardo l’orologio.

Le 22.40.

Prendo il telefono e compongo il numero.

Appena sento la sua voce tutta la stanchezza accumulata se ne va. ‘Amore! Come stai?..’ ‘Mamma…pensavo non mi chiamassi più! ’.

La chiamata dura solo qualche minuto, perché in Italia sono circa le 7.40 e alle 8.00 deve andare a scuola. Che bello sentire la sua voce…mi manca già tantissimo! In questi pochi minuti mi racconta quello che ha fatto ieri dopo la mia partenza ed io gli racconto del viaggio, dei bagagli del Motel…poi ci salutiamo e gli dico: ‘Bene ometto! Ci sentiamo domani! ‘ ‘Oggi! ‘ mi corregge lui ‘Si, oggi…ti voglio bene!’ ‘Ti voglio bene anch’io mamma!’.

Dopo aver riattaccato con Pietro, decido che è giunto il momento di farmi una bella doccia.

Entro nel bagno e anche qui resto senza parole.

Tutto è ricoperto da un mosaico che riprende gli stessi colori della stanza.

Entro subito nella doccia.

Non so per quanto tempo resto sotto l’acqua, ma abbastanza perché tutta la stanchezza della giornata scivoli via dal mio corpo.

Mi infilo l’accappatoio in dotazione agli ospiti dell’Hotel e mi stendo sul letto.

Allungo un mano fino allo zaino e prendo il mio netbook.

Accedo alla mia posta e scrivo una mail alla mia migliore amica Beatrice.

Ciao Bea,

l’arrivo qui a Los Angeles non è stato dei migliori. Hanno perso la mia valigia e l’albergo che mi ha prenotato quella str…di Jessica beh…da rendere l’ostello del nostro viaggio a Londra un Hotel a 5 stelle…però ho conosciuto un ragazzo! Un attore! Che mi ha aiutato a trovare un posto favoloso e domani ci rivediamo! Riesci ad immaginarti se lo venisse a sapere Jessica?

Prometto di raccontarti tutto! Tu  tieni d’occhio i miei uomini!

Ti voglio bene

Ali

Bea è l’unica amica che mi è rimasta vicina nonostante tutto. L’unica che non si è vergognata quando a 15 anni sono rimasta incinta. L’unica che mi ha difeso, quando tutte mi davano della poco di buono…Bea  E’  UNICA!

Do ancora uno sguardo al panorama.

Guardo il cielo illuminato di stelle sopra di me.

Devo tutto questo ad una persona.

Sorrido e dico ad alta voce ‘Grazie Josh, sei davvero un angelo!’.

 

Grazie a chi mi ha seguito nel primo capitolo, non so se vi è piaciuto o meno, se la storia vi sembra banale o vi interessa…prometto che decollerà presto con qualche colpo di scena e qualche confessione inaspettata…Vi prego fatemi sapere cosa ne pensate! Anche in negativo!

Grazieeee!

 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


Capitolo 3. >

 

Sono circa le 7.30 quando la sveglia del mio telefono suona. Nonostante il fuso orario mi sento davvero riposata.

Mi alzo ed entro in bagno per fare una doccia. Chissà perché ma oggi sono davvero su di giri! ‘Forse perché tra un paio d’ore ti vedrai con un ragazzo favoloso? ’ dice la mia vocina interiore.

Ma che mi sono messa in testa! Davvero credo che uno come lui sia interessato ad un fallimento come me? Magari non si presenterà neppure. ‘Dai Alice’, continuo a ripetermi ‘Non illuderti come al solito, non te lo puoi permettere’.

Dopo la doccia, infilo la biancheria pulita, che per fortuna porto sempre nel bagaglio a mano, i miei cargo verdi e la maglietta nera con il logo di NY che ho comprato all’aeroporto mentre aspettavo di imbarcarmi per L.A. e che, vista la situazione si è rivelato essere un ottimo acquisto. Metto anche le mie Converse e mi posiziono davanti all’enorme specchio del bagno.

Sarà l’aria di Los Angeles, ma oggi riesco a vedermi pure carina.

Nel mio piccolo zaino ho anche qualche inseparabile trucco: il correttore, il mascara e il Kajal nero.

Soddisfatta dell’effetto ottenuto, pettino i capelli e li lego a formare due codini…lo so che non sono più una bambina, ma mi sento davvero a mio agio così!

Esco dal bagno e prendo il cellulare.

Per prima cosa devo sapere che fine ha fatto la mia valigia. Quindi compongo il numero della compagnia che mi hanno rilasciato all’aeroporto e resto in attesa.

-          Buongiorno, sono Alice Rossi, ieri ho presentato una denuncia per lo smarrimento della mia valigia, chiedevo se avevate qualche notizia in merito! -

-          Attenda in linea prego! - mi risponde un tizio dal forte accento americano,

-          Miss Rossi…- riprende l’uomo dall’altra parte della linea – abbiamo scoperto dove è finita la sua valigia…- Bene, questa giornata è iniziata nel migliore dei modi -…purtroppo la devo informare che per un inconveniente è finita …ad Hong Kong…mi spiace ma non riusciremo a fargliela pervenire prima di… Martedì! - cosa dicevo della giornata? – Siamo enormemente a disagio per l’inconveniente! Per scusarci la nostra compagnia provvederà a recapitarle entro 24 ore una carta di credito da utilizzare per sopperire alla mancanza dei beni di prima necessità, se fosse così gentile da indicarmi il nome dell’Hotel in cui alloggia…- Sono senza parole…la mia valigia ad Hong Kong, fino a Martedì…e l’aereo di ritorno ce l’ho prenotato per Mercoledì…praticamente dovrò far senza il mio bagaglio…però la carta di credito non è male come soluzione – Miss Rossi…- ripete l’americano – Oh sì…l’Hotel…- prendo un foglio di carta intestata per indicare all’impiegato quanto richiesto- …per un paio di giorni sarò ospite dell’Hotel Bellevue…poi cambierò sistemazione, ma potrete sempre contattarmi al cellulare!- rispondo – Molto bene Miss Rossi! Le auguriamo una Buona permanenza nel nostro paese e per qualsiasi cosa non esiti a contattarci. Buona Giornata! - e così dicendo conclude la conversazione.

Guardo l’orologio. Le 9.00.

Manca ancora un’ora all’arrivo di Josh, se mai arriverà!

Accendo il mio net book e mi collego via Skype con Bea.

-          Allora…? - mi chiede subito appena riusciamo a vederci

-          Tutto bene, il posto è favoloso…- non mi lascia il tempo di concludere la frase

-          Chi se ne frega del posto! Chi è l’attore? E come hai fatto a conoscerlo? E’ carino…beh sì è un attore deve essere carino…-

-          Ehi frena! - rispondo ridendo.

-          Ok! Ok! Ma voglio sapere tutto…- mi guarda con aria di rimprovero perché ancora non le ho svelato nulla

-          Oddio Bea…è un attore! Un certo Josh Hutcherson…-

-          JOSH HUTCHERSON…Wow! Non ci credo…ho visto ieri sera il suo ultimo film… è così bravo e dolce…e dimmi com’è dal vivo? - Bea rimane lì in attesa che io le dica qualcosa…i suoi occhi castani si fanno sempre più grandi e impazienti…rido.

-          Guarda che se continui così lo dico a mio fratello! -

Già perché, Bea oltre ad essere la mia migliore amica è anche la fidanzata di mio fratello Andrea. 

-          No per carità…e chi lo sente quello! -

-          Sentire cosa? - dice Andrea che magicamente è spuntato da dietro le spalle di Bea

-          Fratellone!!!- grido

-          Ehi…- dice tappandosi le orecchie - …va bene che sei dall’altra parte del mondo ma ti sentiamo lo stesso…-

-          Sei sempre il solito guastafeste! - lo rimprovera Beatrice – Ali mi stava raccontando che ha conosciuto…-

-          Beaaaa! - la blocco io…

-          Che c’è? Ok non dico più nulla! - e si alza dalla sedia

-          Allora chi è che hai conosciuto? - mi chiede Andrea prendendo il posto della compagna

-          Un attore! - rispondo restando sul vago

-          E…-

-          E niente! Tra poco ci vediamo!

-          Ali…- mi rimprovera

-          Dai tranquillo Andre! E ‘semplicemente stato gentile ieri sera quando all’aeroporto hanno perso le mie valige e mi ha aiutato a trovare un posto dove passare la notte dopo che quella vipera di Jessica mi aveva prenotato un hotel da far invidia al peggior film dell’horror che tu abbia mai visto…-

-          D’accordo, ma stai attenta! Non mi fido di questi individui…sei una bella ragazza, tutta sola in un paese straniero…-

-          Dai fratellone…- dico un po’ spazientita – non sono più una bambina…ne ho passate talmente tante che credo di essere in grado di tenere a bada un ragazzo! -

-          Attore! - mi corregge lui

-          Sì attore! Ma è sempre un ragazzo…come te! -

-          Oh su questo ho dei seri dubbi…io sono F A V O L O S O!!!-

Ridiamo.

Il bello del nostro rapporto è proprio questo!

-          Guardate chi vi ho portato! - ci interrompe Beatrice

-          Pietro! -

-          Mamma! Allora la zia mi ha detto che esci con un attore…

Non ci posso credere…

-Beaaaa!!! – la riprendo nuovamente. Ma non riesco proprio ad arrabbiarmi con lei. So come è fatta, sì non riesce a tenersi alcun segreto, ma è un’amica leale e sincera quindi lascio sempre correre su questo suo lato del carattere.

- No amore, non esco con nessun attore…la zia si è sbagliata! Vero Beatrice? - chiedo

- Peccato…non sarebbe stato male! Avrei avuto la mamma più super del mondo…-

- Ehi ragazzino… TU HAI la mamma più super del mondo…!!!- lo riprendo

Continuiamo a parlare fino a quando mi accorgo che è arrivata l’ora del mio appuntamento.

-          Ci sentiamo domani! Vi voglio bene! -

Sono fuori casa da circa un giorno e già la mia famiglia incasinata mi manca da morire! Sono proprio incorreggibile!

Mi guardo un’ultima volta allo specchio e prendendo il mio zainetto esco dalla stanza.

Entro in ascensore e durante la discesa mi chiedo se Josh abbia deciso di venire. Mi chiedo perché devo essere così agitata.

Sono una giornalista! Più o meno…forse lo sarò, mi capiterà ancora di aver a che fare con delle celebrità…ma non sono così sicura che sia per questo!

Le porte dell’ascensore si aprono, esco nell’atrio e mi guardo intorno.

Sono quasi sicura che non si farà vedere quando sento una voce dietro di me.

-          Allora Signorina…è pronta per il suo tour nel favoloso mondo del cinema? -

Mi volto e vedo Josh col suo solito, splendido sorriso.

-          Prontissima! – rispondo ricambiando il suo sorriso.

Josh indossa un paio di Jeans blu chiari e una camicia scozzese grigia e blu aperta su una maglietta grigia…abbasso lo sguardo un po’ imbarazzata e penso tra me e me…’Oddio Ali…ma che ti prende! Non è la prima volta che esci con un ragazzo…ripensandoci bene dopo la nascita di Pietro e dopo che è finita con Cristian, il padre di Pietro, non ho avuto molte storie…anzi proprio nessuna…qualche appuntamento perlopiù disastroso…e poi che vado a pensare, lo conosco solo da qualche ora…lasciamo perdere!

-          Tutto bene? – chiede Josh che si deve essere accorto della mia espressione

-          Scusa? …Oh sì tutto bene, è solo che…ho estremamente bisogno di caffeina! –

-          Bene, allora andiamo! – e così dicendo mi appoggia, quasi sfiorandomi, la mano su un fianco. Rabbrividisco.

Usciamo dall’Hotel e con lo sguardo cerco di capire quale sia la sua auto…vedo Jaguar, Porche, BMW…

-          Allora vieni? – mi sollecita Josh, non mi ero neppure accorta che non era più di fianco a me. Sta in piedi vicino ad una…Oh No! Una motocicletta!

 IO ODIO LE MOTOCICLETTE!

-          E scusa…io dove dovrei salire? – Chiedo non poco dubbiosa…

-          Dietro di me! – dice porgendomi un casco ed invitandomi ad accomodarmi sullo spazio rimasto ancora libero. – Dai giuro che vado piano! –

-          Sarà meglio per te! – gli dico infilando a mia volta il casco

E adesso le mani dove le metto? Non voglio abbracciarlo, quindi decido di aggrapparmi alla sella…

Lui si volta appena, scuote la testa e poi allunga le braccia fino a cercare e trovare le mie mani. Le prende tra le sue, io le ritraggo all’istante

-          Ehi tranquilla! È meglio che ti aggrappi a me, se non vuoi finire per terra alla prima curva…e poi non mordo! –

Mi lascio così portare le mani fino a cingere i suoi fianchi, ancora non contento le porta davanti a sé. Ora lo sto abbracciando…per fortuna non riesce a vedere il mio rossore, perché credo di essere diventata stile semaforo…partiamo.

Dopo la prima sensazione di paura, mi lascio trasportare dal vento caldo che ci viene incontro ed è una così bella sensazione…sfrecciamo lungo la Sunset Boulevard…poi sento Josh rallentare fino a fermarsi davanti ad un Cafè!

-          Ecco qui la sua dose di caffeina quotidiana…in questo posto fanno il miglior caffè di L.A.- dice orgoglioso il mio accompagnatore

-          Ti ricordo che vengo dall’Italia…-

-          Infatti ho detto IL MIGLIOR CAFFE’ DI LOS ANGELES…- dice prendendomi un po’ in giro.

Entriamo nel locale. E sembra di fare un tuffo nel passato! Avete presente il locale da Arnold’s di Happy Days…beh vi giuro che è uguale! Aspetto solo che esca qualcuno col giubbotto di pelle…

Ci sediamo ad un tavolo. Mi guardo attorno.

-          Questo posto è incredibile! – dico con aria sognante

-          Già! – mi dà corda lui – pensa che l’ho scoperto per caso una dei primi giorni in cui mi sono trasferito a L.A., qui è tutto caotico rispetto a dove sono cresciuto io, non riuscivo a pensare di dover bere i miei cappuccini in posti sfarzosi e alla moda. Insomma volevo un po’ di pace…un posto che fosse tutto mio, lontano dai fasti di Hollywood... e qui…- dice guardando il locale-…qui ho trovato un posto familiare dove rifugiarmi!

Lo guardo con infinita dolcezza, poi gli dico

-          Sai, tu sei tutto l’opposto di quello che mi ero immaginata pensando ad un attore Hollywoodiano…-

-          Spero di non averti deluso…- m’interrompe

-          No di certo, pensavo che questo mondo fosse abitato solo da persone superficiali e con la puzza sotto al naso…tu invece…- lascio la frase a metà

-          Io invece…- mi esorta a continuare

-          Tu invece, sei così semplice e gentile. Insomma non sembri un attore…

-          Ah grazie tanto…- dice lui fingendosi offeso

-          Non in quel senso! Insomma non sembri quegli attori pieni di sé…circondati da fotografi e giornalisti…

-          Beh una giornalista ce l’ho…O sbaglio? – chiede con un sorriso malizioso

-          Diciamo che sono più che altro una ragazza che scrive qualche articolo per arrotondare lo stipendio e che ha avuto la fortuna di farsi una gita a Los Angeles dopo che il suo collega incaricato di presenziare alla notte degli Oscar si è …infortunato!

-          Ma se hanno mandato te vuol dire che potevi benissimo sostituirlo…

-          No credimi – lo interrompo – ero l’unica disperata disponibile a partire con preavviso ZERO…è stato solo una fortuita coincidenza!

-          Beh allora devo ringraziare le ‘fortuite coincidenze’…- dice guardandomi fisso negli occhi.

Io abbasso lo sguardo, l’effetto semaforo sta ritornando!

Per fortuna arriva la cameriera a prendere le ordinazioni. Così ho il tempo di riprendermi!

Ordiniamo entrambi dei pancake, io caffè all’italiana (speriamo bene) e lui un cappuccino.

-          Allora – dico cercando di nascondere il mio imbarazzo – da dove iniziamo la lezione di cinema?

-          Uhm…innanzitutto devo capire fino a che punto sei preparata…- dice assumendo l’aria da docente universitario durante un esame – l’ultimo film che hai visto? –

-          Fammi pensare…” Ralph Spaccatutto!” – dico. Josh mi guarda un po’ stranito poi riprende a dire

-          No, dicevo l’ultimo film che hai visto con attori reali…

-          Allora…penso che risalga all’ultima volta che sono stata al cinema…” La leggenda degli uomini straordinari”- dico infine

Josh si mette le mani sul viso e scuote la testa

-          Penso che ci sia molto lavoro da fare…

-          Guarda che imparo alla svelta! Mi ero infatti procurata l’ultimo vademecum aggiornato su film e attori…purtroppo non ho avuto il tempo di guardarlo…è rimasto nella valigia…- non termino la frase perché Josh mi chiede

-          Giusto la valigia! Hai avuto qualche notizia?

-          Hong Kong! – dico io

-          Hong Kong? – ripete meravigliato

-          Già! Mi hanno detto che arriverà Martedi! Però sono stati così gentili da consegnarmi, o almeno spero una carta di credito…come ha detto? Ah già! “per sopperire alla mancanza dei beni di prima necessità…”- dico cercando di imitare la voce dell’impiegato

Josh ride.

-          Allora domani mattina…Shopping! Conosco un paio di posti che fanno al caso tuo…

Domani? Penso!

-          Perché hai intenzione di sopportarmi anche domani? – dico

-          Beh, non posso lasciare che il tuo articolo…venga male…ho una reputazione da mantenere…Potrei persino pensare di fare il docente di cinema…

-          Ehi frena! – lo interrompo prima che  non decida di aprire una scuola  – va bene che sei un attore, ma scrivere quattro cose su qualche tuo collega…beh dovrei essere in grado di farlo! – vedo che mi guarda di traverso e aggiungo – beh dopo che avrò seguito la sua lezione Prof. Hutcherson !

-          Così va meglio! – dice lui

E mentre ridiamo arriva la nostra ordinazione.

Allora, premesso che non sono molto schizzinosa, ma questo caffè di italiano…ha solo il nome! È sicuramente meglio di altri caffè americani che ho assaggiato…ma definirlo all’italiana…beh anche no!

-          Allora? – chiede indicandomi il caffè

-          Per essere un caffè americano…non male, ma il vero caffè italiano…tutta un’altra storia!

-          Vorrà dire, Miss Rossi, che la prossima volta lascerò fare a lei…- dice alzando le mani in segno di resa e sorridendo

-          Quando vuole Mr Hutcherson! – rispondo imitando la sua falsa riga

-          Spero il prima possibile! – dice

Bene questa è già la terza volta che divento rossa nel giro di un paio d’ore! Ha deciso di farmi impazzire? Se è così è già sulla buona strada…

-          Bene! Allora sei pronto a farmi da cicerone? – chiedo cercando di togliermi dall’imbarazzo

-          Prontissimo! – risponde e aggiunge – guarda che sono un “docente” esigente…-

-          Ed io una brava discepola! –

Ci sorridiamo.

Pago il conto, beh glielo dovevo e usciamo dal locale, o meglio tentiamo di uscire perché sulla soglia una ragazzina, che avrà all’incirca tredici/quattordici anni al massimo, ci sbarra la strada.

-          Permesso! – le chiedo

Lei mi guarda dall’alto al basso. Io la guardo. Ha i capelli rossi riccissimi, raccolti a coda di cavallo…più un batufolo da tanto sono ricci…gli occhi nocciola sono ridotti a due minuscole fessure

-          Permesso! – chiedo ancora

-          E tu chi saresti? – mi dice la ragazzina con aria sprezzante

-          Scusa? – dico sbalordita dal suo atteggiamento

-          Senti…- dice puntandomi un dito davanti al viso - …se pensi di metterti insieme a Josh, dovrei prima vedertela con me! –

-          Penso di non aver capito…- chiedo dubbiosa dal suo atteggiamento

-          Oh sì che hai capito bene! Sono mesi che giro per tutti i locali di Los Angeles nella speranza di incontrarlo…e ora che ce l’ho fatta arrivi tu…e me lo porti via!

Questa è pazza! Ma i suoi genitori? Mi guardo in giro ma non vedo nessuno. Se Pietro dovesse comportarsi così giuro che lo chiudo in camera fino a quando sarà ora di andare all’Università…

-          Senti, piccola…

-          E non chiamarmi piccola! – dice sempre più minacciosa

-          Ok!

Guardo Josh che a stento si sta trattenendo dallo scoppiare a ridere e gli sussurro

– Hai intenzione di aiutarmi con la tua Fan o cosa? –

-          È troppo divertente! E poi sei tu la giornalista…inventati qualcosa! Tanto lo fate sempre!

-          Ah ah ah …molto simpatico! -  poi mi viene un’idea

-          Senti…- dico rivolgendomi ancora alla piccoletta – io non ho alcuna intenzione di portarti via il TUO JOSH, sono qui per un servizio su di lui, sono una giornalista, quindi non devi temere! – mi avvicino a lei e le sussurro – sono sicura che Josh sarà così felice di privarsi del suo cappellino e donarlo a te, per ringraziarti di essere la sua prima Fan tra le Fans…

Lei ha abbandonato lo sguardo minaccioso. Ora ha gli occhi che le brillano.

-          Davvero?! – mi chiede

Io annuisco. E così facendo levo il cappellino dalla testa di Josh!

-          Ehi…! – dice lui contrariato

Gli strizzo l’occhio.

Lui capisce e sorride.

Chiede alla cameriera una penna, autografa il cappellino e lo porge alla ragazzina estasiata.

 

La piccola, se ne va tutta contenta. Per un po’ avrà di che vantarsi con le sue amiche. In cambio le abbiamo fatto promettere che non svelerà a nessuno dove ha incontrato Josh, così da difendere il suo angolo di paradiso.

Saliamo in moto.

 Questa volta Josh non mi deve pregare di stringermi a lui perché lo faccio da sola.

-          E ora dove andiamo? – chiedo a Josh

-          A imparare un po’ di cinema! - risponde lui… e così dicendo sfrecciamo via a bordo della sua moto.

 

Questo è un capitolo di passaggio! I due stanno imparando a conoscersi…la giornata è ancora lunga, ma non volevo mettere troppe cose in un capitolo solo!

Chissà cosa accadrà tra Josh e Alice…se avrete la pazienza di seguirmi anche nel prossimo capitolo lo scoprirete!

Vi prego, fatemi sapere che ne pensate…anche solo una recensione…tanto per capire se vi piace o no! Grazieee!

 

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Capitolo 4
*** Alice goes to Hollywood ***


Capitolo 4: Alice goes to Hollywood

 

La moto sfreccia veloce tra le macchine nelle vie della Città degli Angeli ed io non ho paura.

Non ho paura di essere su una motocicletta lanciata a tutta velocità ed abbracciata ad un…estraneo.

Sono anni che non mi sentivo così bene.

Non mi sono neppure accorta di aver stretto ancor più le braccia attorno alla vita di Josh, fino a quando chiede quasi urlando per farsi sentire da me – Tutto bene Alice? Hai paura? –

All’udire quelle parole allento un po’ la presa e rossa di vergogna in viso rispondo – No tranquillo! ...Tutto bene! -

‘Ma che mi prende? ’ penso. Per un attimo mi sembra di essere tornata la ragazzina che ero a quindici anni, prima di diventare mamma. Prima di scoprire che razza di persona Cristian fosse in realtà, prima di essere catapultata nel mondo degli adulti con tanta violenza.

No, non posso permettermi distrazioni! Sono qui per lavoro. Sono qui per Pietro, per rendere la SUA vita fantastica. Non devo pensare a me, non posso essere egoista. Non più!

Non so dopo quanto tempo, ma alla fine ci fermiamo ai lati di una stradina sterrata.

Josh si toglie il casco seguito da me e dice – Da qui iniziò tutto! -

Scendiamo dalla moto e Josh mi prende per mano – Posso? – mi chiede con la sua solita gentilezza, quasi avesse paura di una mia reazione.

Annuisco.

-          Siamo in collina! – esclamo io con superficialità

-          Si, ma guarda meglio…non è una collina come le altre! – e così dicendo indica col dito un punto alla mia sinistra.

Seguendo la linea immaginaria del suo indice, noto che poco più avanti ci sono dei cartelloni bianchi.

Poi guardo più attentamente.

Non sono solo dei semplici cartelloni, ma la scritta HOLLYWOOD che troneggia a caratteri cubitali sulle colline di L.A.

Non so perché ma resto senza parole.

Ho sempre visto l’insegna sulle riviste, in televisione, l’ho persino vista in lontananza da quando sono sbarcata a Los Angeles, ma trovarsi qui…ai piedi di queste enormi lettere che sovrastano tutta la città…beh credetemi, lo spettacolo è davvero da mozzare il fiato!

-          Siamo a Hollywood!!! – dico estasiata

Vedo Josh con lo sguardo perso nel vuoto. Con lo sguardo di chi sa che dietro quella scritta c’è molto di più, che in quella scritta c’è tutta l’essenza della sua vita. Il suo sogno divenuto realtà.

La mia voce interrompe il magico silenzio che si è venuto a creare intorno a noi.

-          Quando hai capito che avresti fatto l’attore? – chiedo

Josh sorride.

Lo sguardo ancora perso davanti a sé. Le mani nelle tasche dei jeans e il piede destro intento a tracciare delle linee sulla terra battura. Sospira e poi alzando le spalle dice – In cuor mio penso di averlo sempre saputo! – e continua – Sai quando ero molto piccolo, avevo circa quattro anni credo, mi divertivo un sacco a fare delle piccole scenette per la mia famiglia…- sorride al ricordo di quei momenti d’infanzia -… poi un’estate i miei genitori mi portarono qui e davanti a tutto ciò…mi sono reso conto che era questo che volevo fare da grande, che questa sarebbe stata la mia vita! – mi rendo conto solo ora che la frase “da qui iniziò tutto” detta quando siamo arrivati si riferiva a lui - …e poi verso i dieci anni…- continua Josh - …il mio sogno è diventato realtà. E ora che sono un uomo, sono ancora più convinto che non era la fantasia di un bambino, ma che tutto questo fosse già scritto nel mio destino! Adoro fare l’attore…se smettessi, non sarei più lo stesso! – e su questa ultima frase si volta verso di me e sorride.

Io sto letteralmente pendendo dalle sue labbra. Ha creduto in se stesso e lottato per ottenere quello che voleva. Non lo conosco come attore, ma come uomo lo ammiro davvero tanto.

Vorrei avere la sua stessa forza di volontà. Vorrei averla avuta quando era il momento!

-          E tu Alice? – mi chiede riportandomi alla realtà – Hai sempre voluto essere una giornalista?-

“Ma che scherziamo?” penso io. Non ho mai voluto essere una giornalista, il mio sogno era quello di diventare…scaccio subito quel pensiero dalla mia mente. Non posso pensarci. Non devo pensarci. La vita aveva un altro disegno per me, mi ha portato su un’altra strada…ed è questa che devo seguire. Questo è quello che è stato deciso per me.

Noto che Josh è ancora in attesa di una mia risposta.

Inspiro.

Gli sorrido e dico cambiando completamente discorso – Allora Prof. Hutcherson…Pronto a farmi diventare un’esperta di cinema? - .

Lui mi guarda serio, con gli occhi di chi ha capito che in me c’è molto di più, con gli occhi di chi non vuole invadere i miei sentimenti, con gli occhi di chi sa aspettare.

Poi mi guarda fisso e dice – Beh, sarà un’impresa epica…ma ci possiamo provare! –

Scoppiamo a ridere.

JOSH POV

Nel momento stesso in cui le chiedo dei suoi sogni, lei si chiude a riccio.

Aveva davvero ragione Larry quando diceva che fare la giornalista non era quello che voleva: e lo capisco anch’io quando s’incupisce di fronte alla mia domanda.

Chissà per quale motivo ha dovuto rinunciare a realizzare i suoi desideri. Ma non vuole parlarne ed io non voglio sforzarla. Voglio solo che sappia che di me si può fidare.

La guardo con dolcezza, avrei voglia di abbracciarla, ma non lo faccio…non ora. Mi limito a guardarla. La vita non deve essere stata facile per lei, lo si vede nei suoi occhi, nei suoi profondi occhi verdi in cui mi perdo ogni volta che la osservo.

Poi lei smorza la tensione che si è creata con una domanda ed io non posso fare a meno di sorriderle.

ALICE POV

Risaliamo in sella alla sua moto e dopo poco ci troviamo di fronte ad un’enorme cancellata con due archi sopra i quali è impressa la scritta “Paramount Picture”.

Guardo questa favolosa struttura di fronte a me, sto realmente entrando nel magico mondo del cinema e per di più con un accompagnatore d’eccezione!

Josh parcheggia la sua moto nello spazio dedicato allo staff, scendiamo e da bravo insegnante inizia la sua lezione.

-          Questo è solo uno dei tanti studi cinematografici che puoi trovare su queste colline, ma forse è quello che più di tutti è divenuto “leggendario” grazie ai film che sono stati girati tra le sue mura…- si gira verso di me per controllare che lo stia ascoltando, appurato che sto seguendo diligentemente il suo racconto continua - … qui sono nati film come Titanic, BraveHeart…per citarti alcuni titoli recenti…- si blocca ancora e mi guarda

-          Sì, quelli li conosco….- rispondo quando capisco dove vuole andare a parare. Lui fa un sospiro di sollievo ed io non riesco a trattenermi dal dargli uno ‘sbuffetto’ sulla spalla. Ride.

Dopo aver salutato Joe, il guardiano all’ingresso dello studio, entriamo nella zona riservata agli addetti ai lavori.

Mi guardo attorno meravigliata. Non avrei mai immaginato di trovarmi immersa ad ogni angolo in una città diversa, tutto è fedelmente riprodotto in ogni minimo particolare.

Josh continua a parlare raccontandomi tutto quello che sa sul mondo del cinema da quando è nato fino ad oggi.

Il fatto che in passato tutto questo non esistesse, che su queste colline c’erano solo campi coltivati e pascoli di bestiame e poi ancora come da area rurale sia diventata l’incarnazione del sogno e della magia del cinema.

-          Sei davvero un ottimo docente – lo scimmiotto interrompendolo

-          Guarda che poi ti interrogo! – ribatte lui mentre iniziamo a ridere. Poi lo vedo volgere lo sguardo verso un punto lontano e girandosi di scatto verso me dire

-          Sei mai stata a New York? –

-          No! – rispondo io

-          Andiamo! – e così dicendo mi prende per mano e corriamo verso quella che è la riproduzione minuziosa di una strada della Grande Mela, con i suoi grattacieli, i suoi negozi…

-          E’ fantastico! – esclamo – non avrei mai immaginato che potesse esistere un posto simile! –

Josh mi sorride. Uno dei suoi splendidi sorrisi che mi fanno tremare le ginocchia. Fortunatamente prima che diventi per l’ennesima volta durante questa giornata rossa in viso, qualcosa, o meglio qualcuno cattura la sua attenzione.

-          Vieni, ti faccio conoscere uno dei candidati agli Oscar! Ehi Leo!!! – urla Josh

In fondo alla strada vedo la figura di un uomo abbastanza alto, capelli corti e biondi. Si volta verso di noi e riconoscendo l’amico/collega esclama – Josh! –

Eh si, mi trovo proprio di fronte a Leonardo di Caprio. Ricordo d’averlo visto in Titanic, era decisamente più giovane ma è sempre molto bello, oltre che bravo, visto che è persino candidato agli Oscar!

-          Come mai da queste parti Hutcherson? – dice a Josh dandogli un’amichevole pacca sulle spalle

-          Sto facendo fare un giro alla mia amica Alice…

Leonardo mi guarda.

-          Molto piacere…- dice allungando la mano verso di me – Spero che il “ragazzo” qui si stia comportando bene! - dice strizzandogli l’occhio

-          Un vero galantuomo e…un’ottima guida! – rispondo io, mentre Josh sorride soddisfatto.

Parliamo ancora un po’ con Leonardo, Josh gli fa i complimenti per la candidatura, Leo ringrazia.

Dopo poco ci deve lasciare perché lo chiamano sul set…sta girando qualche scena del suo ultimo film che prometto di andare a vedere appena esce.

Proseguiamo così il nostro tour. Josh mi elenca tutti i film che sono candidati, gli attori…insomma quasi meglio del “vademecum” che avevo acquistato e poi diciamolo…LUI E’ DECISAMENTE PIU’ CARINO!

Camminiamo in lungo e in largo per tutto lo studio. Ci facciamo persino delle foto ridicole…sto davvero bene in suo compagnia…mi sembra di conoscerlo da …SEMPRE!

Mi ritrovo a guardarlo.

L’aria da ragazzino, con le lentiggini sul viso, i capelli castani arruffati…non dicono nulla dell’uomo che è in realtà.

Vedo Josh fermarsi di scatto e guardare l’orologio.

-          Le 3.00 – esclama. Il tempo è volato da quando siamo insieme…Oh cavolo! Non ho ancora chiamato il mio capo…devo assolutamente farlo…dunque se qui in America sono le 3 del pomeriggio in Italia dovrebbero essere…

-          Quindi cosa mi dici? – chiede Josh interrompendo i miei pensieri. Io lo guardo dubbiosa perché non ho davvero capito cosa mi ha chiesto. Lui alza gli occhi al cielo e sospira poi sorridendo mi ripone la domanda

-          Ti stavo dicendo, mia cara Alice, che io avrei un po’ di fame…volevo sapere se anche per te era lo stesso…-

È vero non abbiamo neppure pranzato! Gli sorrido e rispondo

-          Sto morendo! – dico mettendo una mano sullo stomaco

-          Bene! – continua lui – Conosco un bel posticino che fa al caso nostro…diciamo che per oggi la lezione è terminata. Penso sia arrivato il momento di farci un giretto per L.A.! – mi strizza l’occhio e io annuisco

-          Come lei preferisce Prof.Hutcherson! Prima però devo assolutamente chiamare il mio direttore…- dico estraendo il cellulare

Ci sediamo su una panchina che ha un non so che di familiare…compongo il numero di Silvano, il mio capo redattore, e resto in attesa…in Italia è circa mezzanotte, ma so che lui resta in ufficio fino a notte inoltrata, a volte penso persino che non torni a casa…beh con una figlia come quella che si ritrova, non posso che biasimarlo.

Qualche squillo dopo sento la voce di Silvano che dice

-          Alice! Avevo quasi perso le speranze che tu mi chiamassi…

-          Ciao Silvano! Scusa ma col fuso orario ho fatto un po’ di confusione…- mi giustifico

-          Immaginavo! Allora come procede? Hai già iniziato a buttare giù qualcosa…hai incontrato qualche attore? –

Io mi giro verso Josh, non posso dire a Silvano la verità, mi chiederebbe (no meglio dire che mi costringerebbe) di cercare di carpirgli qualche segreto non ancora confessato e sbandierarlo ai quattro venti…Silvano è una brava persona, ma se si tratta del suo giornale…diventa veramente senza scrupoli!

-          Diciamo che sto cercando di raccogliere informazioni sui film candidati e i suoi protagonisti…gli attori non si incontrano così facilmente…

-          Beh prova a frequentare i luoghi dove s’incontrano…Alice voglio un articolo da prima pagina! Non farmi pentire di averti mandato in America…

-          Vedrò di non deluderti! – e così dicendo concludo la telefonata…Adesso capisco da chi ha preso Jessica! Ho bisogno di questo lavoro, ma non so fino a che punto sono disposta ad ingannare le persone…o meglio non so se sono disposta a farlo.

Guardo Josh.

No lui non si merita di essere raggirato…gli sorrido e gli chiedo cercando di non pensare più alla conversazione con Silvano – Toglimi una curiosità…ma quella è la panchina di…Forrest Gump? – chiedo con un filo di voce per paura di sbagliare

-          Ma brava la piccola Alice! – dice lui – Vedo che sto compiendo il miracolo! Tra un po’ saprai più cose tu di me! –

-          Ohhh, non credo proprio….!

Ridiamo e ci dirigiamo verso l’uscita.

In sella alla sua moto scendiamo verso il centro della città e arriviamo fino al molo di Santa Monica.

Appena tolto il casco, sono inebriata dall’odore della salsedine. Quella sensazione di essere viva che solo il mare riesce a darmi…le persone che passeggiano felici e spensierate lungo il molo, ragazzi che sfrecciano sui loro roller e skate…

-          Benvenuta in America! – esclamo

Josh mi sorride e ci incamminiamo verso un minuscolo chiosco che produce panini di ogni tipo, poi guardandomi chiede

-          Sandwich? –

Annuisco sorridendo.

Sì decisamente un “attore” fuori dal comune. Con lui niente locali o auto di lusso. E questo mi fa sentire tremendamente a mio agio.

Mi porge panino e bibita e andiamo alla ricerca di un posto dove poterci sedere.

Lo vedo gettarsi letteralmente sul suo sandwich.

-          Non temi che qualcuno ti riconosca e ti salti letteralmente addosso? – dico colta da improvvisa curiosità

Lui scuote la testa e non appena ingoia il boccone mi risponde – ci sono un sacco di attori che si aggirano per questo posto, che oramai le persone non ci fanno più caso…forse si accorgerebbero di più di qualcuno non famoso…- addenta un altro pezzo di panino e poi mi dice - …se fossi in te starei attenta! È più facile che saltino addosso a te che a me!- mi strizza l’occhio

-          Che scemo! – rispondo.

Poco più distante noto una panchina libera e gli faccio cenno di seguirmi.

Ci accomodiamo entrambi su di essa. Di fronte a noi l’oceano.

-          Questo posto è fantastico! – esclamo – Pietro sarebbe felicissimo di essere qui! – e ritorno a consumare il resto del mio pranzo

 

JOSH POV

Pietro? E chi diavolo è Pietro?...lo sapevo è il suo ragazzo…come ho solo potuto pensare che non fosse fidanzata, insomma guardatela è bellissima…i suoi capelli castani sono mossi dal vento e la rendono simile ad una dea…e i suoi occhi…i suoi occhi, potrei stare delle ore a guardare i suoi occhi verdi e non stancarmi mai…fidanzata…ma sento che anche lei sta bene con me…si vede, lo percepisco. Devo chiedere. Devo sapere. Quasi mi strozzo per farle quella domanda…

 ALICE POV

Sento Josh tossire, mi volto verso di lui mentre sta sorseggiando un goccio di cola per cercare di ingoiare il boccone che gli è andato di traverso e rosso in viso mi chiede

– Chi è Pietro? – dice fingendo un tono poco interessato

-          Mio figlio! – rispondo come se stessi dicendo la cosa più ovvia del mondo

-          Wow! Una mamma…- dice - ….e ora è…con…il padre? Giusto? –

-          No con mio fratello e mia cognata…Pietro non ha alcun padre! – dico sollevando le spalle

Josh resta senza parole. Forse una spiegazione gliela devo.

-          Diciamo che…- continuo –… tecnicamente il padre esiste…insomma come tutti, ma ha scelto di non esserlo! Tutto qui! –

Josh annuisce. Poi mi chiede – E quanti anni ha tuo figlio? – ora la sua voce è un po’ più tranquilla

-          Nove…- rispondo

-          Quindi tu avevi….-

-          Quindici…- rispondo nuovamente. Guardo Josh con la coda dell’occhio e lo vedo alla ricerca di qualcosa di non stupido da dire. Mi rendo conto che vuole sapere e io, stranamente, sento il desiderio di raccontargli la mia storia.

-           Ok! Confessione in arrivo! – dico sospirando. Josh si protende verso di me, interessato a quello che sto per svelare.

-          Avevo circa quattordici anni quando per la prima volta ho visto Cristian. Era il migliore amico di mio fratello Andrea, stessa scuola, stessa squadra di calcio, stessi amici…insomma passavano tutto il loro tempo insieme ed io da “brava sorellina” rompiscatole, seguivo Andrea dappertutto. Siamo sempre andati molto d’accordo Andrea ed io. Abbiamo solo un paio d’anni di differenza, pertanto siamo cresciuti insieme.

Alla fine, stando sempre insieme a loro, ho preso una cotta strepitosa per questo Cristian…era così bello, alto, capelli biondi, occhi azzurri e era anche brillante e molto simpatico…insomma il classico principe azzurro agli occhi di una ragazzina!

Mi piaceva ogni giorno di più e, devo ammettere, che facevo di tutto per farmi notare da lui…e alla fine ci sono riuscita! Lui si è accorto di me!

Inizialmente abbiamo iniziato a vederci di nascosto da Andrea, è sempre stato molto protettivo nei mie confronti, non volevo litigare con lui. Né tantomeno volevo che litigasse con Cristian.

Siamo andati avanti così per circa un anno! Io ero sempre più innamorata. Anche lui diceva di amarmi, ma ora sono convinta che lo diceva solo per …”ottenere” qualcosa…- guardo Josh, attento al mio racconto e continuo - …ed è stato così bravo che ha organizzato tutto nei minimi dettagli. i suoi erano fuori città, io ero tecnicamente a dormire a casa della mia amica…insomma era tutto perfetto!

È successo solo una volta! Solo quella volta!

Dopo quel giorno non l’ho più sentito, non rispondeva alle mie chiamate, ai miei messaggi…ha persino iniziato a vedere meno mio fratello, che non capiva il perché di questo suo cambiamento…e poi …ho scoperto di essere incinta! – mi fermo. Se ripenso a quel periodo le lacrime tornano a uscire. Quanto sono stata male. Quanto male ho fatto ai miei cari. Sento Josh chiedermi con un filo di voce

-          E…glielo hai detto? – lo guardo annuendo e continuo

-          Ho fatto molto di più! Sono entrata in classe durante una lezione. Visto che continuava a farsi negare ho deciso di andare nell’unico posto dove ero certa di trovarlo. Ero arrabbiata. Molto arrabbiata, per come mi aveva trattato…e tra le lacrime gli ho detto tutto…che mi aveva illuso, che si era preso gioco di me e…che mi aveva messo incinta…-

-          E lui? – chiede Josh

-          Lui? Oh lui ha negato tutto…ha detto che ero una pazza e che volevo incastrarlo…che lui era ricco e volevo accasarmi…

-          Ma che bastardo! – commenta Josh

-          Già!...ricordo che continuavo a piangere, avevo la vista offuscata dalle lacrime e subito non me ne sono resa conto…non mi sono resa conto che Andrea si era letteralmente lanciato su di lui…e credo che se non fosse intervenuto il professore, l’avrebbe di certo massacrato…

-          Beh, l’avrei fatto pure io! - dice Josh visibilmente scocciato.

Gli sorrido e continuo il racconto della mia vita.

-          Puoi immaginare i mesi successivi…la tensione a casa si tagliava col coltello.

Mio padre non parlava.

Mio fratello non parlava.

Mia madre piangeva.

Ed io…non sapevo che fare. Insomma avevo quindici anni, una vita davanti e…stavo per diventare mamma.

A scuola tutti mi guardavano come se fossi una poco di buono, li sentivo sparlare di me mentre attraversavo i corridoi ogni mattina…l’unica che mi è sempre stata vicina è stata Bea…non mi ha mai abbandonato e mi ha insegnato a fregarmene di quello che dicevano gli altri, mi ha fatto capire che non ero io quella sbagliata e che sarebbe stata al mio fianco qualsiasi fosse stata la mia scelta! –

-          Volevi abortire? – chiede Josh

-          Mi è passato per la testa,sì! Insomma ero poco più che una bimba, ma poi ho pensato che la creatura che portavo in grembo non centrava nulla…che colpa ne aveva se le era capitata una madre ingenua e un padre….- lascio a metà la frase

-          Poi hai risolto con la tua famiglia? – chiede ancora Josh

-          Oh  sì ho detto loro che il piccolo sarebbe nato, che avrei finito gli studi e poi mi sarei rimboccata le maniche…e così ho fatto.

Ho terminato l’anno, partorito e fatto la mamma.

Bea era sempre vicino a me e piano piano si sono riavvicinati anche mio fratello e  i miei genitori. Ero consapevole di averli delusi, ma piano piano stavo rimettendo le cose in ordine.

E poi Pietro ha conquistato tutti! Ogni giorno che passava, ci conquistava sempre più.

Ho finito gli studi come promesso e ho iniziato a lavorare come cameriera nella pizzeria dei miei genitori. Insomma mi ero diplomata, di giorno facevo la mamma, di sera lavoravo…tutto era perfetto! –

Mi fermo per non seccare troppo Josh, ma lui vuole sapere di più e allora continuo a raccontare

-          Quando tutto sembrava andare per il meglio…Cristian tornò da noi! – Josh spalanca la bocca ma non emette alcun suono.

-          Mi ha implorato di perdonarlo, voleva tornare con me, con noi…voleva essere un padre per Pietro. Voleva avere la sua famiglia. Purtroppo ero ancora innamorata di lui e alla fine ho accettato le sue scuse. Dopo aver convinto la mia famiglia che era tutto a posto, che ero felice…andai a vivere con lui, in un piccolo appartamento…ma era tutto nostro…-

-          Poi cos’è successo? –

-          Una notte, al rientro dal lavoro, trovo Pietro solo in salotto che piangeva disperato…aveva la febbre alta, non riuscivo a calmarlo…- la voce mi si spezza in gola al ricordo di quel momento - …con lui in braccio sono andata verso la camera da letto e ho trovato Cristian, ubriaco, fatto, e si stava scopando una…- una lacrima mi scende sul viso e la lascio correre - … da quel momento non ho più voluto vederlo e lui dopo poco ha smesso di cercarci! La sua grande famiglia…- asciugo la lacrima - …poteva fare del male a me, distruggermi, calpestarmi…ma Pietro..no a Pietro non avrei permesso che gli facesse del male! –

Restiamo in silenzio per un po’.

Non avevo mai  raccontato a nessuno tutta la storia, neppure Bea e Andrea erano al corrente di tutto…e ora, per la prima volta dopo tanti anni, mi sentivo libera!

Josh accanto a me non dice nulla, mi viene spontaneo appoggiare la testa sulla sua spalla e dire

-          Ehi! Spero di non averti sconvolto…- sollevo la faccia e lo guardo. Lui mi fissa serio e prima che e ne renda conto mi stringe a sé.

 

 

 

Capitolo un po’ triste, ma era necessario…

Volevo innanzitutto ringraziare Lachiaretta  per le sue recensioni che mi hanno reso felicissima, visto che la stimo molto come autrice… e grazie anche a  tutti voi che leggete la mia storia.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Il prossimo sarà sicuramente più leggero…con qualche colpo di scena…

Fatemi sapere cosa ne pensate! In positivo e in negativo…un bacio a tutti!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Magicland ***


CAPITOLO 5:  Magicland

Vorrei che questo abbraccio non finisse mai.

Le sue braccia mi stringono forte a sé.

Mi sento stranamente protetta e mi abbandono completamente a lui.

Assaporo ogni istante avidamente, il profumo della sua pelle, la barba che mi solletica il viso, la sua mano che accarezza dolcemente i miei capelli…tutto ciò mi inebria! Il mondo potrebbe finire in quest’istante che non me ne accorgerei!

La mia testa ed il mio cuore vivono un susseguirsi di emozioni: felicità, serenità, paura…e ancora felicità.

Sì mi sento felice! Spensierata e libera!

Solo un’altra cosa mi faceva sentire così…quante emozioni sta facendo rinascere in me questo ragazzo, sensazioni che avevo sepolto sotto un cumulo di responsabilità…

Sento Josh staccarsi da me, vorrei stringerlo ancora, voglio che questo momento non debba mai finire, ma lo lascio fare. Mi guarda fisso negli occhi accarezzando il palmo della mia mano con il pollice, poi abbassando lo sguardo dice

-          Scusami! Avrei dovuto chiedertelo prima…ma mi è venuto spontaneo…-

Vorrei dirgli che è stato l’abbraccio più bello che abbia mai ricevuto da un uomo, che non fosse mio figlio, padre o fratello. Vorrei dirgli che mi ha fatto provare delle sensazioni che pensavo di aver perduto…ma mi limito a rispondere con pacatezza

-          Nessun problema! Non mi ha dato fastidio! –

Lui mi guarda e sorride.

Un brivido mi percorre la schiena, come accade tutte le volte che lo fa.

 Poi mi alzo in piedi di scatto. Josh mi guarda senza capire. Dopo un breve silenzio esordisco dicendo

-          Parlavi sul serio quando dicevi che domani mi avresti accompagnato a fare shopping? –

Annuisce, ma è ancora dubbioso.

-          Bene! Che ne dici di iniziare già da oggi? Prima di domani la “mia carta, gentilmente offerta dalla compagnia aerea” non arriverà…e guardami! Sono due giorni che ho addosso questa roba…- dico prendendo un lembo dei pantaloni tra le dita - …se continuiamo a passare le giornate insieme non posso di certo permettermi di farla sfigurare Mr. Hutcherson! –

Lo guardo. Le mie mani appoggiate sui fianchi come quando aspetto che Pietro faccia quello che gli ho chiesto.

Lui scuote la testa sorridendo, si alza e mi prende sottobraccio e avvicinandosi al mio orecchio sussurra

-          Tanto per la cronaca…tu non mi fai affatto sfigurare! –

Oddio! Oltre ai brividi anche la morsa alla bocca dello stomaco! Sempre peggio! Se continua così non so se tornerò a casa viva!

Sempre sottobraccio ci troviamo a passeggiare lungo il molo di legno.

Mi guardo attorno, potrei passare il resto della mia vita in questo posto…ad ogni passo che facciamo ci troviamo di fronte a bancarelle, negozi caratteristici, ristorantini…i profumi, i colori…è un luogo davvero incantevole e penso che devo assolutamente portarci Pietro.

La mia mente sta ancora fantasticando, quando Josh mi chiede

-          Che c’è? –

-          Cosa? – rispondo senza capire il motivo della sua domanda

-          Non so…stavi sorridendo da sola…a che pensavi? –

-          Che mi piacerebbe trasferirmi qui! Insomma questo posto è incantevole…Pietro ne sarebbe entusiasta! –

-          E perché non lo fai? – chiede Josh senza pensarci un attimo

-          Per un’infinità di ragioni! – sospiro

-          A volte sarebbe più opportuno ascoltare il cuore anziché il cervello…-

-          Già! E guarda cos’è successo quando l’ho fatto…- lo interrompo - …ho fatto passare l’inferno a chi mi voleva più bene!

-          Sì! – continua Josh - …ma se avessi seguito la tua testa oggi non avresti Pietro e probabilmente non saresti in pace con te stessa…- mi guarda.

Ha ragione.

Ha tremendamente ragione.

Alzo le braccia in segno di resa e lui sorride soddisfatto.

-          Promettimi che lo farai…che ci penserai intendo! – continua Josh

Annuisco e riprendiamo a camminare tra le bancarelle del “Pier”.

Vi giuro che sono quasi peggio di mio figlio, trascino Josh da tutte le parti e lui, con la pazienza che lo contraddistingue, mi segue senza fiatare.

Mi compro un paio di jeans skinny blu scuri e una maglietta con la scritta “Santa Monica Pier” che fa molto turista…ma a cui non ho saputo resistere. Trovo anche un negozietto che vende intimo, ma chiedo a Josh di aspettarmi fuori, insomma non mi va che veda quali mutande indosserò domani. Lui acconsente, ma scorgo sul suo viso un sorrisetto malizioso. Entro nel locale prima di diventare per l’ennesima volta rossa in viso.

C’è biancheria davvero per tutti i gusti. Dalla più alla meno pudica.

Cotone, seta, pizzi…di ogni forma e ogni colore…non so davvero che scegliere!

Alla fine opto per un completino in cotone color lavanda, uno in pizzo color pesca, un altro in cotone sui toni del verde militare e uno blu di raso…che decido di sfoggiare alla notte degli Oscar, ovviamente sotto un vestito che domani cercherò…! Ok, per ora può bastare così…domani penserò al resto.

Alla cassa c’è uno stand con dei cappellini. Ricordo che stamane Josh se ne è privato per una sua fan…quindi decido di prendergliene uno blu con la scritta L.A. in grigio…

Pago il conto e uscita dal negozio cerco con lo sguardo Josh. Lo vedo seduto su una panchina insieme ad una ragazzina intento a farsi scattare una foto…probabilmente una fan che l’ha riconosciuto! Lo osservo mentre posa con lei per diverse fotografie. È davvero sempre così disponibile…non lo fa forzatamente, insomma non perché lo deve fare in quanto attore…ma perché è contento di far felice gli altri…prendo il cellulare dalla tasca dello zaino e scrivo un messaggio a Bea

 “Ciao Bea…oggi giornata favolosa…in compagnia dell’attore! Domani mi devi raccontare qualcosa su di lui…io prometto di fare lo stesso! mi raccomando non una parola…non voglio finire sui rotocalchi rosa!”

Non faccio neppure in tempo a riporre il telefono che subito mi avvisa dell’arrivo di una messaggio

“Lo sapevo! domani mi devi raccontare TUTTO quello che avete fatto…io al massimo posso dirti in quali film ha recitato…ma di certo sei tu che conosci i particolari “piccanti” …”

Scuoto la testa e rispondo alla mia amica

Nessun particolare piccante…che vai a pensare? …comunque acqua in bocca mi raccomando! Dai un bacio ai miei uomini…Ti voglio bene!”

Mi avvicino alla panchina dove Josh sta congedando con un autografo la sua Fan. La ragazzina passa accanto a me e vedo gli occhi che le brillano…oggi l’ha resa davvero la bambina più felice del mondo!

-          Scusa… - dice Josh non appena sono accanto a lui - …un’altra che non ha saputo resistere al mio fascino! – dice pavoneggiandosi

-          Oh andiamo! – dico io – Non vantarti troppo…non tutte cadono ai tuoi piedi! –

-          Ah no! – risponde Josh fingendosi seccato – Vedremo…- nei suoi occhi vedo un lampo di sfida.

 Che intende fare? Prima ancora di rendermene conto si lancia su di me e…inizia a farmi il solletico…che purtroppo per me, soffro terribilmente…inizio a ridere come una pazza e dopo poco mi ritrovo a terra contorcendomi dalle risate

-          Allora chi è che non cadeva ai miei piedi? chiede un Josh soddisfatto

-          Così non vale! – dico accorgendomi che mi trovo esattamente dove voleva lui

-          Oh mia cara…in guerra e in amore vale tutto! – dice dandomi una mano per rialzarmi

-          Ok! Ok! 1-0 per te…ma non è finita qui! – dico sfidandolo, e continuo – e visto che non sono vendicativa questo è per te…- dico estraendo il cappello dal sacchetto

-          Grazie! Non avresti dovuto…sei …sei davvero gentile! – dice Josh visibilmente imbarazzato

-          Per così poco! E poi te lo dovevo, dopotutto stamattina te ne ho privato senza chiederti il permesso – dico ricordando a Josh la scena della caffetteria

-          Beh se la metti così…allora grazie Alice! – dice indossando il regalo – come sto? –

-          Uhm! …un perfetto turista…! – rispondo guardandolo con attenzione

-          Ottimo! Se poi mi prestassi la tua maglietta…-

-          Scordatelo! –

Iniziamo a ridere.

Sono circa le 7.30 di sera. Il sole sta iniziando a calare. Non mi ero resa conto di quanto il tempo fosse volato. Devo ammettere che questo viaggio di lavoro sta diventando qualcosa di fantastico, a dire il vero penso di non aver mai fatto una vacanza tanto bella.

Mi sento libera.

Mi sento viva.

Senza pensarci un attimo di più mi volto verso Josh, intento a guardare dei braccialetti in cuoio su una bancarella e gli do un bacio sulla guancia.

Lui alza gli occhi stupito e mettendo una mano dove io ho poggiato le labbra mi chiede ridendo

-          E questo a cosa sarebbe dovuto? –

-          Niente! – rispondo alzando le spalle – E’ solo per ringraziarti della favolosa giornata che mi stai facendo trascorrere…sono anni che non mi divertito così! Attento a te, potrei finire con l’abituarmici! – dico puntandogli il dito con fare pseudo-minaccioso.

-          Grazie a te! – risponde lui – anch’io è da tanto…-

-          Non ci credo! – lo interrompo – non vorrai dirmi che le feste hollywoodiane a cui partecipi non sono divertenti! – dico infilandomi una manciata di noccioline appena acquistate in bocca

-          Non ho detto questo! – risponde infilando a sua volta una mano nel mio sacchetto

-          Ehi! - protesto, ma lui fa finta di nulla e continua a parlare

-          Alcune sono molto divertenti…altre no…dipende! – dice alzando le spalle e rubandomi ancora le noccioline dal sacchetto

-          No, ma serviti pure…senza complimenti! – dico io mentre lui sfoggia un sorriso furbetto

Alzo gli occhi al cielo e mi affaccio alla staccionata e guardo il sole tramontare sulla baia.

Quanti scenari meravigliosi ho visto oggi. Ma il tramonto ha sempre il suo fascino.

L’oceano innanzi a me sembra quasi inghiottire l’enorme palla di fuoco, il cielo attorno e sopra di noi si sta tingendo di colore oro acceso con qualche sfumatura crepuscolare…rimango senza parole. Tutto quello che riuscirei a dire sembrerebbe superfluo e banale di fronte a tanta bellezza.

Josh si avvicina a me.

E’ talmente vicino che sento il suo respiro sul collo…lo stomaco mi si stringe in una morsa che mi impedisce di girarmi, il cuore inizia a battere all’impazzata. Mi costringo a stare calma, poi Josh mi chiede

-          Senti Alice…visto che sabato mi hanno invitato ad un party serale in piscina per celebrare la notte degli Oscar…mi chiedevo.. se ti andava di accompagnarmi…-

-          Non vorrai dirmi che non c’è alcuna attrice o modella che sarebbe lieta di accompagnarti? – chiedo evitando di girarmi per paura di non riuscire a frenare l’istinto di baciarlo

-          Nessuno con cui valga la pena andarci! No davvero, mi farebbe davvero piacere se tu venissi con me…- silenzio - …insomma se fa piacere anche a te…e poi sarebbe una buona opportunità per il tuo articolo, tanti attori tutti insieme…magari…-

Mi volto e lo zittisco mettendogli un dito sulle labbra.

-          Mi farebbe davvero piacere! E non lo dico per il lavoro…ma perché mi fa piacere accompagnare te! –

Lui mi sorride, guardandomi fisso negli occhi. Non so quanto ancora riuscirò a resistere a quel sorriso. Vorrei annullare le distanze tra noi, vorrei per un istante seguire l’istinto. I suoi occhi sempre fissi sui miei, lui che s’inumidisce le labbra e io che socchiudo gli occhi. Josh mi scosta una ciocca di capelli dal viso e la ripone delicatamente dietro l’orecchio.

Credo che il cuore stia letteralmente per balzarmi fuori dal petto, poi…la ragione ha la meglio. Ancora una volta.

Non posso pensare a me! Ora c’è Pietro! Non posso provare sensazioni così quando già so che non porteranno a nulla, quando so già che tra qualche giorno io me ne tornerò a casa.

Non posso vivere ancora nel mondo delle favole. Alice è cresciuta!

Mi scosto un poco da lui. Deglutisco. Poi trovo il coraggio di parlare.

-          Ehi, che ne dici di farci un giro al Luna Park? – e così dicendo mi dirigo verso il paradiso dei bambini cercando di non ascoltare la vocina che mi sta dando della stupida!

JOSH POV

Resto come un fesso guardarla andare via. Non mi sentivo così stupido dalla prima cotta che ho preso da ragazzino.

Insomma, che mi prende! Ho forse travisato la realtà dei fatti? Ho corso troppo? Mi sembrava che anche lei morisse dalla voglia di …ahhh che stupido che sono! Cosa credi Josh, perché sei un attore con un po’ di fama tutte dovrebbero saltarti addosso…non è da questo che volevi scappare? Dalle persone false e opportuniste…e ora che ne hai trovata una che non lo è…mandi tutto a quel paese…non posso forzare le cose…se è destino accadrà al momento giusto!

 

 

ALICE POV

Spero di non aver rovinato le cose! Non so perché ho questa maledetta particolarità di allontanare da me le cose belle che mi accadono, dovrei averlo capito che non tutti sono come Cristian.

Ma dai Alice? Davvero credi che uno come lui possa mai essere interessato ad una come te? Svegliaaa! È un attore famoso, lo riconoscono per strada…e tu chi sei? Una povera illusa che crede ancora nell’amore…con un lavoro precario che non ti piace neanche e la prospettiva di fare la cameriera a vita nel ristorante dei tuoi genitori…Devo assolutamente mettere fine a tutta questa storia!

Mi fermo di colpo, quando sento il telefono vibrare all’interno dello zaino.

Messaggio.

Silvano.

“Cara Alice, spero che tu stia lavorando su quello che ti ho detto…trovami qualche attore da spennare e non te ne pentirai. Attendo tue notizie. Buone s’intende!”.

E io che pensavo fosse una brava persona…un lupo travestito da agnello ecco quello che è! No diciamo che le persone proprio non le capirò mai.

Sento Josh arrivare di corsa verso di me. Guarda il cellulare chiedendomi con lo sguardo se ci fosse qualche problema.

-          Lavoro! – rispondo

-          Ma il tuo capo non dorme mai? – chiede

Per risposta sollevo le spalle.

- Allora…- mi chiede sorridendo – …da quale giostra vuoi iniziare?

Lo guardo e forse mi sono fatta delle storie per niente. Forse era la mia immaginazione. Tiro un sospiro di sollievo e gli sorrido.

-          Montagne russe? – rispondo – sempre che tu non abbia paura? –

-          Paura io? – e così dicendo mi prende per un polso e mi trascina verso l’attrazione

Ci sediamo nell’abitacolo della giostra. La protezione scende su di noi.

Serro le mani a pugno sulle gambe. Ok! Ok! Ammetto che ho una paura folle! Josh guarda le mie mani, avvicina la sua mano alle mia e ci troviamo in meno di un attimo ad averle intrecciate.

 Lui mi guarda. Io gli sorrido.

-          Forse un po’ di paura ce l’ho! – dico

-          Non devi temere…non permetterò che ti accada nulla…e poi…- dice smorzando la tensione- con tutti i film d’azione a cui ho partecipato sono diventato un esperto in salvataggi! –

Io ovviamente lo guardo senza capire.

-          Ah già! – continua lui con fare provocatorio – è vero che tu non GUARDI I MIEI FILM!

-          Oh, non farne una questione personale! Io non guardo i film punto e basta! Tranne quelli di animazione, su quelli sono una vera esperta!

-          E quale sarebbe il tuo film d’animazione preferito sentiamo? No! No! Lasciami indovinare…” CENERENTOLA” -  esclama infine

-          Ti sembro forse una da Cenerentola? – dico fingendomi offesa – il mio film preferito per la cronaca è EPIC…che tu non avrai di certo visto! – concludo con un tocco di superiorità nella voce

Josh inizia a ridere. Getta la testa all’indietro, una lacrima gli scende sul viso…

-          Che c’è? -  dico. Ora un po’ scocciata lo sono davvero – guarda che è davvero un bel film! –

-          Lo so! Lo so! – dice lui ancora ridendo – Non ci crederai mai…ma io sono quello che ha dato la voce a Nod…- mi guarda. Io penso davvero di avere la faccia da pesce lesso con la bocca spalancata perché non so che dire

-           Beh almeno un mio film l’hai visto! – dice infine orgoglioso

Io me ne sto sempre lì a guardarlo senza spiaccicare parola. Poi uno scossone.

La giostra inizia a muoversi. I miei arti si irrigidiscono.

Josh stringe la mia mano e avvicinandosi a me sussurra

-          Tranquilla Nod è con te! –

Io gli sorrido e stringo ancor più la sua mano nella mia.

OH MIO DIO!

E’ F A N T A S T I C O!

Chissà perché mai non l’avevo provato prima.

Il giro dura davvero poco, ma la scarica di adrenalina ci ha davvero elettrizzati.

Facciamo tutte le attrazioni del parco, sala giochi compresa, tranne la ruota panoramica…troppo “sdolcinata” concordiamo.

Ci prendiamo un Hot Dog in vero stile americano e ci sediamo al tavolino del chioschetto.

Sorseggiando una birra chiedo a Josh di parlarmi di lui

-          Sai che solitamente questa domanda non me la fanno? Si insomma, tutti sanno tutto di me…il mio vero nome, il lavoro dei miei genitori, di mio fratello…le mie ex fidanzate! Tutta la mia vita è così! Palese agli occhi di tutti!

-          Beh, il prezzo della popolarità…- dico io

-          Non fraintendermi, adoro quello che faccio e tutto il resto…ma a volte mi verrebbe voglia di scappare dove nessuno sa chi sono.  A volte mi sembra di avere un peso troppo grande sulle spalle…insomma con una mia parola potrei influenzare migliaia di adolescenti…non so a volte mi sembra un po’ troppo grande!

-          Sei sicuramente un esempio per tante persone…insomma guardati! Sei giovane, popolare, bello...hai dei solidi valori morali, non ti tiri mai indietro, sei sempre disponibile con tutti…anche con chi perde la valigia in aeroporto…- gli strizzo l’occhio e lui solleva lo sguardo sorridendo. Continuo - …e poi sei qui! In questo posto favoloso, in una città favolosa…-

-          Los Angeles è bellissima – mi interrompe-… ma è anche il posto più effimero del mondo…tutto scorre così veloce che a volte sento il bisogno di rallentare un po’! Ritrovare le origini! –

-          Beh, ma hai realizzato il tuo sogno! Questo dovrebbe farti superare tutto…

-          Sicuramente! Come ti ho già detto adoro fare l’attore…semplicemente amo un po’ di meno quello che gira intorno a questo mondo…ci sono un sacco di persone arriviste e false…superficiali! Io sono un ragazzo del Kentucky...ho origini semplici. Vorrei solo trovare qualcuno che mi accettasse per questo e non perché sono Josh Hutcherson l’attore di Hollywood…tutto qui!

-          Beh ne hai tutto il diritto…

-          Sì, ma credimi non è molto facile trovarlo qui…per questo appena posso me ne torno a casa! Adoro stare con la mia famiglia, mio fratello, i miei amici di sempre…-

-          E non hai nessuna ragazza così che ti aspetta nel Kentucky? -  chiedo celando una certa curiosità

-          Nessuna …- sorride

Abbasso lo sguardo sperando che non veda il mio ghigno soddisfatto, non so perché ma sono felice che nessuna lo stia aspettando.

Restiamo in silenzio per un po’, poi qualcosa attira la mia attenzione

-          Salsa! – dico quasi urlando

Josh, si blocca di colpo, guarda la sua maglietta in cerca di qualche macchia e poi mi guarda con aria interrogativa. Io non posso fare a meno di ridere.

-          Che c’è? Mi sono sporcato? - mi chiede

-          Non questa salsa…- dico prendendo un po’ di ketchup dal bordo del suo panino e mettendogliela sulla punta del naso - …ma questa! - ed indico un punto verso il cielo.

Josh sembra non capire, probabilmente mi crede pazza, così, mentre si pulisce dal mio scherzetto, lo faccio alzare dalla sedia e lo spingo verso il suono che sento. Gli tengo la testa ferma con le mani e aspetto che si renda conto di quello che sto cercando di fargli sentire

-          Musica! – esclama

-          Salsa! – lo correggo io – andiamo! –

-          Oh no, io non so ballare…-

-          Ma io sì! – e così ci avviciniamo al locale

 

 

Eccomi qui! Capitolo decisamente più leggero come promesso!

Grazie come sempre a Lachiaretta per la sua bella recensione che mi riempie sempre di gioia!

E grazie anche a tutte coloro che hanno inserito la mia storia tra le preferite e le seguite…sono così contenta che vi piaccia!!!

Fatemi sapere cosa ne pensate di questo nuovo capitolo…nel prossimo se avete la pazienza di seguirmi scopriremo qualcosa in più su Alice…e anche Josh ci regalerà qualche forte emozione! Non anticipo altro!

Grazie grazie ancora…un abbraccio e un bacio a tutte!!!

 

 

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Capitolo 6
*** CAPITOLO 6 ***


CAPITOLO 6:

Sento il mio passo farsi sempre più veloce per cercare di annullare la distanza tra me e la musica che mi martella le orecchie e il cuore.

È passato così tanto tempo dall’ultima volta che ho messo piede su una pista da ballo.

La mia mente torna a quel momento ed inesorabilmente a mia nonna!

Devo a lei questa passione, l’amore per la musica, che mi ha accompagnato durante i momenti più difficili della mia vita.

Mia nonna Kathryn è stata in assoluto la donna più forte che io abbia mai conosciuto in vita mia.

Una guida e un esempio da seguire. Ha sempre lottato per se stessa e per le persone che amava, difendendo le sue idee ad ogni costo. Mai una volta l’ho sentita lamentarsi di non aver fatto o non aver detto. Mai una volta ha guardato al suo passato con rimpianto o rimorso. MAI!

Diceva sempre che “le cose più belle che ti accadano nella vita sono quelle improvvise, quelle che non ti aspetti, quelle che ti scombussolano l’anima, quelle che ti fanno sentire viva!”.

Lei ha vissuto così, fino alla fine.

Mi raccontava sempre quello che aveva fatto durante la sua esistenza “Quante ne ho fatte passare ai tuoi bisnonni!!!” diceva ridendo.

Per gran parte della sua adolescenza aveva vissuto a Cuba. Suo padre lavorava per una grossa compagnia americana che aveva una filiale all’Havana, come accadeva spesso in quegli anni durante la dittatura di Batista, ed è stato proprio in quel periodo che lei aveva imparato ad amare la bellezza e la profondità della musica cubana.

Nonostante il mio bisnonno glielo impedisse di continuo, lei aveva stretto amicizia con le persone del luogo che l'avevano trasportata nel loro mondo magico e carico di spiritualità.

Mi aveva talmente affascinato con i suoi racconti che alla fine mi innamorai della sua stessa passione.

Non era solo ballare. Era vivere la musica cubana, in tutta la sua essenza!

Non so se vi sia mai capitato di provare una sensazione simile.

Quando la musica ti invade l’anima.

Quando tutto quello che c’è attorno a te, magicamente scompare. I rumori delle persone, i loro sguardi… niente ha importanza! Ci sei solo tu, col ritmo che incalza, che diventa un tutt’uno col battito del tuo cuore e senza rendertene conto diventi parte integrante di ciò che ascolti…e il tuo corpo non risponde più alla tua testa, ma solo a ciò che sente il tuo animo, perché è da lì che viene la musica.

Ballare per me significava tutto questo! Dopo la morte di mia nonna, tre anni fa, ho abbandonato questo mondo, avevo paura che continuando a ballare ascoltando quella musica il ricordo di lei fosse troppo difficile da sopportare. Mi rendo conto solo ora che ascoltare nuovamente i battiti ritmici delle claves è al contrario l’unico modo per averla ancora qui con me. Per non farla andare via.

La mano di Josh si posa delicatamente sulla mia spalla, riportandomi con i piedi per terra.

Mi volto verso di lui e non posso far altro che scoppiare a ridere notando l’espressione che ha dipinta sul viso

·         Che c’è? – chiede lui corrugando la fronte

·         La tua faccia! – mi limito a dire

·         Oh tante grazie! – risponde – Non credevo che la mia faccia fosse così ridicola…vorrà dire che mi butterò sulla carriera circense come pagliaccio…- dice imbronciandosi e incrociando le braccia al petto

·         No intendo la tua espressione…sei…TERRORIZZATO! – preciso

·         Tu non ti rendi conto…- risponde sorridendo – hai presente una statua di marmo? –

Annuisco

·         Ecco, rispetto a me lei si muove molto meglio! –

·         Oh andiamo Josh! – riprendo io – È solo musica…è muovere un po’ il proprio corpo…tutto qui!

·         E tu chiami questo… “muovere un po’ il proprio corpo?” – dice lui indicandomi i ballerini in pista

Seguo il suo sguardo e mi soffermo su una coppia al centro della pista.

Lei, una ragazza poco più grande di me di origini sicuramente latino-americane, ha i capelli raccolti in uno chignon morbido che le lascia ricadere ai lati del viso alcuni ricci. La sua naturalezza la rende davvero molto bella ed il suo modo di giocare col compagno…irresistibile.

Lui poco più di un ragazzino, anch'egli di origini latine, segue in tutto e per tutto la sua compagna rendendo la scena a cui assistiamo qualcosa di strepitoso.

Vedo Josh guardare la coppia, mi sollevo leggermente sulle punte e mi avvicino al suo orecchio, cercando di spiegargli la scena che sta osservando.

·         Quello che vedi si chiama “Rumba Guaguancò…è una sorta di corteggiamento tra i due. Il gioco della donna è quello di attrarre l’uomo e allo stesso tempo di proteggersi da lui… un po’ come dire “Eccomi, sono qui per te…ma decido io quando, sono io a condurre il gioco!-

·         E come fai a dire che lei non accetta il corteggiamento? – chiede Josh incuriosito e continuando ad osservare la coppia

·         Oh, ma lei in realtà lo accetta…è solo che decide lei le regole…- osservo Josh perplesso e continuo – Vedi, quando l’uomo cerca di vacunare la donna?... –

·         Vacu…? Cosa? – dice Josh guardandomi con gli occhi spalancati

·         Vacunarla…- ripeto ridendo – quando l’uomo indirizza il fazzoletto che ha in mano o una sua parte del corpo con movimenti rapidi verso la gamba o il bacino della donna…- gli faccio notare i gesti dei ballerini in pista e lui annuisce - … cosa fa la donna? – chiedo

·         Si copre? – chiede dubbioso

·         Esatto! – rispondo io – lo respinge…è lei che decide come e quando concedersi…l’eterno gioco della seduzione caro mio! – dico battendo la mia mano sulla sua spalla

·         Sapete essere davvero perfide! – confida lui

Io gli sorrido poi avvicinandomi ancora un poco al suo orecchio gli sussurro

·         Ma a voi fa impazzire! Ammettilo! – lo guardo sorridendo mentre lui abbassa lo sguardo stampandosi in faccia l’espressione di chi sa di essere stato scoperto.

Stiamo ancora osservando i ballerini sulla pista, quando una voce alle nostre spalle ci fa trasalire

·         Straniera! –

Ci voltiamo di scatto e stupiti da chi ci troviamo di fronte esclamiamo all’unisono

·         LARRY! –

Il nostro amico-autista del taxi!

·         Davvero, con tutte le persone che potevo immaginare di incontrare, mai avrei pensato a voi due! – ci confida

·         Il richiamo del ritmo latino! – esclamo io

·         Perché ballate? – chiede guardandoci stupito

·         Oh no!!! IO NON BALLO! – si affretta a precisare Josh muovendo convulsamente le mani accentuando la sua risposta

·         Non ancora! – lo prendo in giro io

Lui mi guarda e sul suo viso compare un sorriso beffardo

·         Ma lei muore dalla voglia di farlo! – dice spingendomi verso Larry

Io spalanco la bocca e gli occhi riuscendo a balbettare qualcosa del tipo “No…è troppo tempo che non ballo…non so se…”

·         Andiamo straniera! – dice Larry – è come andare in bicicletta! – e così mi trascina al centro della pista.

La musica riempie il mio corpo.

Inspiro e chiudo gli occhi.

Vedo nei miei ricordi mia nonna che mi sorride e mi dice “Vivi Ally e quasi senza rendermene conto inizio a farmi portare dal ritmo, nel mondo che per paura avevo abbandonato. In quel mondo che sentivo realmente e totalmente mio.

 

JOSH POV

Alice mi guarda stupita mentre Larry la conduce sulla pista. Dal suo labiale leggo chiaramente la frase “Questa me la paghi Josh Hutcherson”, io le sfodero il mio sorriso migliore e la vedo prendere tempo sulla pista.

Mi avvicino al bar, ordinando un Cola e Rum (non so ma questa scena mi è familiare) non faccio caso alle persone che potrebbero riconoscermi, ma sembra che neppure loro facciano caso a me. Ultimamente ovunque vada trovo qualcuno che mi prega per fare una foto o per chiedermi un autografo, so che fa parte del gioco del mio lavoro…ma a volte mi piacerebbe staccare un po’…e qui è così…sono tutti troppo concentrati nei loro balli per fare a caso a me e non mi dispiace affatto!

Ritorno con il mio cocktail in mano, vicino alla pista.

Cerco con lo sguardo Alice e Larry.

Poi la vedo.

Non credo ai miei occhi! E lei che aveva paura di ballare…sembra che per tutta la sua vita non abbia fatto altro da tanto è brava!

Il modo in cui segue le braccia esperte di Larry, il modo in cui fa vibrare il suo corpo a tempo con la musica, il modo in cui muove il bacino…abbasso lo sguardo imbarazzato dai miei stessi pensieri.

Cerco di distrarmi guardando il locale che ci ospita.

Il locale dà direttamente sulla spiaggia, il cui accesso è dato da una scaletta posta poco più distante dalla pista, devo dire che hanno inscenato un'ottima trasposizione di un locale dell'Havana (ricordo di averne visti alcuni simili durante le riprese di un film girato nella capitale cubana) con qualche raffinatezza in più visto che comunque ci troviamo pur sempre a Los Angeles la città del cinema.

Tutt'attorno alla pista sono posti alcuni tavolini in legno, vicino ad essi alcune palme e poi giochi di luci ovunque.

Nonostante abbia cercato di guardare attorno, soffermandomi sulle luci non posso far altro che riposare lo sguardo su Alice. Ci ho provato, ma è più forte di me. Non riesco a staccarle gli occhi di dosso.

Poi improvvisamente la musica rallenta e vedo i due amici tornare verso di me. Io non posso far altro che nascondere il mio viso sorseggiando il drink.

 

ALICE POV

Nonostante siano trascorsi diversi anni mi sembra di non aver mai smesso. Improvvisamente Larry mi guarda e chiede

o    Chi ti ha insegnato a ballare? - noto lo sguardo di qualcuno piacevolmente impressionato

o    Non sono così brava...- dico

o    Invece sì! Guarda quante persone a bordo pista ci stanno guardando- dice Larry

Quasi d'impulso volto il viso verso l'esterno e scopro con enorme sorpresa che quel che sta dicendo è vero

- Tu sei molto bravo! - dico sinceramente al mio partner di ballo

- Oh sì...trovo che tu abbia ragione...- risponde pavoneggiandosi.

Iniziamo a ridere. Poi Larry si fa serio , anzi no, assume un sorrisetto malizioso e avvicinandosi al mio orecchio dice

- Comunque QUALCUNO è di certo interessato più a TE che a me...- dice facendomi cenno col capo e cercando di non farsi vedere dal soggetto in questione.

Io seguo il suo movimento e scorgo Josh intento a guardarmi. I miei occhi incrociano i suoi e la morsa allo stomaco si fa sempre più intensa, come tutte quelle volte che capita di sfiorarci o guardarci. Se non mi conoscessi bene crederei quasi di essere vittima di …

- Colpo di fulmine! - esclama Larry

- Non credo nei colpi di fulmine...- dico alzando le spalle- ...li trovo così...insensati!

Larry continua a sorridere con quell’espressione di chi crede di saperla lunga.

Alzo gli occhi al cielo sorridendo e ritorniamo al nostro ballo.

Poco a poco la musica va scemando e Larry ed io ci avviciniamo a Josh, noto che accanto a lui c’è una ragazza che ci osserva sorridendo.

È di poco più alta di Josh, nonostante non porti i tacchi, ha capelli lunghi e lisci color castano e due occhi azzurri che contrastano con la sua carnagione olivastra.

Non appena siamo vicini a loro, lei si dirige sinuosamente verso di noi e abbraccia Larry, che le lascia un lieve bacio sulle labbra.

o    Straniera, ti presento Stacy, mia moglie!

o    Molto piacere…- dico porgendole la mano - …io sono Alice!-

Lei mi osserva, poi guarda il marito e chiede

o    È quella Alice? – dice porgendomi la sua mano

Io li guardo con aria interrogativa, lei sorridendo mi spiega

o    Oh Larry mi racconta sempre delle persone che ha conosciuto al lavoro e alcune tra esse gli restano nel cuore più di altre, tu…- si blocca vedendo Josh arrivare- Voi siete tra quelle! – conclude.

Josh si posiziona accanto a me e mi porge il suo bicchiere

o    Grazie! – dico sorridendogli

o    Brava la nostra Alice non trovi Josh? – chiede all’improvviso Larry che non si è ancora tolto quel sorrisetto beffardo dalla faccia

Il cocktail mi va di traverso, cerco di dire qualcosa, ma Josh mi anticipa

o    È fantastica! Non me ne intendo ma sembra sia nata per ballare!- dice continuando a fissarmi

o    Ok! Ok! – dico cercando di levarmi dall’imbarazzo che i complimenti mi suscitano – Vi ringrazio per le belle parole ma non crediate che vi offra da bere per questo!

I due si guardano poi Josh annuncia al suo compagno

o    Possiamo anche smettere di recitare allora! Il nostro piano è stato svelato! Cuba libre?

o    Volentieri Josh! – risponde Larry e così facendo si dirigono verso il bar

Io me ne resto imbambolata col bicchiere di Josh, ormai vuoto, tra le mani. Non posso fare una battuta che “quelli” la rigirano contro di me. Se non fossi stata presente al loro incontro, penserei che si conoscessero da anni tanto se la intendono quei due.

Sento Stacy ridere di fianco a me, mi giro verso di lei e la vedo sorridere con gli occhi mentre osserva il marito allontanarsi.

Guardo anch’io verso di loro e li osservo mentre si appoggiano entrambi al bancone del bar.

Larry ha decisamente qualche anno più di noi, è molto alto e magrissimo. I suoi capelli scuri sono legati ordinatamente in un codino. Ha occhi castani molto grandi. Non si può certo dire che sia bello, ma di certo è una persona affascinante.

Continuando a guardare i due Stacy interrompe il silenzio che si è venuto a creare

o    Larry mi ha raccontato delle “peripezie” della scorsa serata…-

o    Già! – rispondo – una situazione decisamente fuori dall’ordinario, tra il motel e tutto il resto…

o    Ma davvero non lo hai riconosciuto?

Non parlo, ma faccio cenno di no col capo, poi imbarazzata commento

o    Penso di essere l’unica su questa terra a non sapere nulla di lui!-

Stacy mi guarda e sorride, poi confessa

o    Sai Alice, non credo che questa cosa a lui dispiaccia…anzi!-

Io resto zitta ancora una volta, parlare di Josh e me mi rende nervosa anche perché non esiste nessun Josh e me!

Dirigo nuovamente lo sguardo verso il bar e vedo i due ritirare i drink e avvicinarsi a noi.

Josh mi porge un altro Cuba Libre.

o    Hai intenzione di farmi ubriacare? – chiedo prendendo il bicchiere dalle sue mani

Lui con aria innocente scuote la testa e sorridendo inizia a sorseggiare la sua bevanda.

Larry porge la sua alla moglie. Li osservo attentamente mentre Stacy appoggia la testa sulla spalla del marito mentre lui le accarezza i capelli.

Sembrano davvero innamorati! – penso

o    Da quanto tempo siete sposati? – chiedo improvvisamente

o    Dieci anni! – risponde Stacy

o    I dieci anni più belli della mia vita! – aggiunge Larry baciando la moglie sulla labbra.

Confermo sono decisamente innamorati!

Dalla parte del locale che da sulla spiaggia notiamo che si sono liberati alcuni posti, Larry ci fa cenno di seguirlo.

Scendiamo la piccola scaletta di legno che conduce all’arenile.

Mi tolgo le scarpe e non appena poso il piede sulla sabbia fresca mi sento appagata.

Adoro il mare in qualsiasi momento della giornata, ma alla sera ha, secondo me, un fascino maggiore. Mi da sensazione di pace!

Mi soffermo un attimo ad assaporare ogni istante di quel momento, sciolgo i capelli e li smuovo leggermente per cercare di dare loro una sistemata, poi alzo il viso e guardo Josh camminare innanzi a me.

Non posso fare a meno di sorridere pensando alla bella giornata che abbiamo trascorso insieme; a come lui abbia preferito trascorrerla con me piuttosto che spassarsela in compagnia dei suoi amici.

È davvero un ragazzo splendido ed ogni istante che trascorro in sua compagnia me lo conferma sempre più.

Raggiungo i miei compagni sotto al gazebo bianco di fronte all’oceano.

Sotto di esso sono posizionati diversi divanetti in vimini ricoperti da enormi cuscini immacolati; tutt’attorno candele e luci soffuse…un posto incantevole, non c’è che dire!

Mentre sto per lasciarmi cadere su di una poltrona sento il mio telefono vibrare.

Un messaggio.

Sorrido del fatto che sia Pietro a mandarmelo.

Quanto mi manca! Nonostante la giornata sia stata favolosa sento che una parte di me è restata in Italia insieme a lui!

Ancora col sorriso sulle labbra mi accomodo di fianco a Josh che avvicinandosi al mio orecchio sussurra

o    Tuo figlio?

Annuisco.

o    Ti manca molto, vero?

Annuisco ancora.

Josh sfiora la mia mano col dito, io lo guardo.

Larry interrompe quel momento magico per dirmi

o    Allora straniera…non hai ancora risposto alla mia domanda!

Io lo guardo con aria interrogativa

o    Non mi hai ancora detto chi ti ha insegnato a ballare!

o    Mia nonna paterna! – rispondo sorseggiando il mio cubino

o    Era una ballerina? – chiede Stacy

o    Non di professione…diciamo che ha vissuto per diversi anni all’Havana quando era ragazza e da quel che mi raccontava ha imparato proprio lì a ballare, frequentando la gente del posto…- dico sorridendo

o    Quindi tua nonna aveva origini latine? – chiede ancora Larry

o    No era americana! Si era trasferita nella capitale cubana con la famiglia negli anni ’50 per via del lavoro di suo padre. Poi una volta tornata negli States ha conosciuto mio nonno ed è scappata insieme a lui in Italia…- dico posando il bicchiere sul tavolino e lasciandomi sprofondare sul morbido divanetto, poi ricomincio a parlare

o    Diceva sempre che suo padre non accettava questo suo spirito libero, soprattutto dopo il loro rientro da Cuba, diceva che quella città l’aveva resa selvaggia quasi quanto i suoi abitanti, ma mia nonna gli rispondeva sempre che l’unico selvaggio era lui…e appena ne ha avuto l’occasione se ne è andata. Non so quanto fosse innamorata di mio nonno, ma vide in lui una via di fuga. Si sposarono e dopo poco nacque mio padre…ma nonostante questo il suo cuore rimase sempre legato alla cultura cubana, tanto da farle aprire una scuola e ad insegnarmi tutto quello che sapeva!-

o    Scusa…- attacca Josh – ma se tua nonna aveva una scuola e tu sei chiaramente molto brava, perché non hai seguito la sua strada? –

Lo osservo.

Colpita e affondata!

Perché non l’ho fatto? Perché non ci fai campare i figli…ripeteva sempre mio padre. Ho dovuto farlo, non potevo commettere altre imprudenze ora che avevo un figlio.

So che mia nonna ci ha sperato fino all’ultimo. Ma sono stata costretta a compiere altre scelte…

Sospiro.

Non rispondo alla domanda di Josh…non mi va! Quindi esclamo

o    Ma ora basta parlare di me…non sono io la celebrità! – mi volto verso Josh che mi sorride visibilmente deluso dal mio silenzio

La serata trascorre piacevolmente, Larry e Stacy sono davvero una forza e anche Josh non è da meno. Lo osservo raccontare aneddoti divertenti sulle sue giornate trascorse sul set e ogni tanto mi ammonisce

o    Occhio giornalista!...Questa non la devi raccontare!

Mi ero quasi scordata di essere qui per lavoro. Domani dovrò cercare di buttare giù qualche riga se non voglio sentire sbraitare Silvano. Ma ora non ci voglio pensare, voglio solo godermi la serata.

Con lo trascorrere del tempo, piano piano il locale si sta svuotando, guardo l’orologio e mi accorgo che le sue lancette sono posizionate sulle 2.00 di notte.

Il DJ annuncia che oramai siamo alle battute finali e attacca con una bachata (una sorta di lento).

Larry e Stacy si precipitano in pista a ballare lasciando Josh e me sui divanetti.

Sono restate davvero poche persone.

Una coppia, poco distante da noi, che si scambia qualche effusione e un gruppetto di ragazzi visibilmente alticci che decide di concludere la serata di baldoria con un bagnetto notturno.

Josh mi sta guardando insistentemente, lo vedo con la coda dell’occhio.

Una folata di vento fresco m fa rabbrividire, così mi strofino le braccia cercando di scaldarmi un po’. Josh si solleva dalla sua comoda posizione si toglie la camicia e sempre senza parlare me la mette sulle spalle. Lo ringrazio con gli occhi e lui sorride.

Saranno le luci, sarà l’atmosfera della serata, sarà il rumore delle onde che si infrangono dietro di noi e forse anche un po’ di alcool in circolo, ma lo trovo, se possibile, ancora più bello.

Non ho il coraggio di guardarlo negli occhi perché so che questa volta non riuscirei a seguire la mia testa.

Mi alzo in piedi e chiedo sempre senza guardarlo

o    Ti va una passeggiata?

Lui non risponde, ma si avvicina a me e posandomi una mano sulla schiena ci dirigiamo verso il bagnasciuga.

Anche da qui si sentono le note della musica che sta suonando.

Quanto mi piace questa canzone!

Le parole mi escono all’improvviso

o    Dai ti insegno a ballare! –

Vedo Josh che allarmato sta per dire di no, ma lo zittisco e mi posizione davanti a lui

o    I passi sono semplici…davvero! Quattro da una parte…pausa e quattro dall’altra…e ancora pausa.

Josh cerca di seguirmi, riuscendoci goffamente, cosi sorridendogli dico

o    Prova a chiudere gli occhi…- lo vedo tentennare – Giuro che non ti butto in acqua! – dico ridendo. Lui sorride ed esegue la mia richiesta.

o    Ora non pensare a nulla…- continuo – ascolta solo la musica e lasciati portare da lei.

Mi avvicino ancora di più a Josh, appoggio le mie mani sui suoi fianchi e lo sento irrigidirsi al contatto. Sorrido e gli sussurro sfiorandogli l’orecchio con le labbra

o    Tranquillo non mordo! –

o    Non è per quello! – risponde lui con un filo di voce

Piano piano, sempre guidandolo con le mie mani iniziamo a ballare. Lo sento poco a poco rilassarsi, gli prendo questa volta le sue mani e le pose sui miei fianchi mentre le mie braccia gli circondano il collo.

Siamo così tremendamente vicini.

Lui ancora con gli occhi chiusi, quasi avesse paura di un mio monito.

Lo osservo attentamente.

I suoi occhi, il suo naso, il labbro superiore decisamente più sottile rispetto a quello inferiore, i suoi lineamenti marcati…

Non è perfetto, ma trovo ogni sua piccola imperfezione…irresistibile!

Sento il profumo della sua pelle inebriarmi, la punta delle sue dita che accarezzano timidamente la mia schiena, ed è allora che senza pensarci un attimo di più, sfioro delicatamente le sue labbra con le mie.

Lo sento irrigidirsi per un attimo, probabilmente impreparato dal mio gesto, ma dura pochissimo perché subito dopo le sue mani mi stringono ancora di più e mi attraggono verso di lui.

Continuo a baciarlo delicatamente, sento il suo respiro farsi più affannato ed il battito del mio cuore accelerare sempre più.

È un bacio dolce, è un bacio che mi trasporta in un altro mondo; è un bacio improvviso…è vivo!

Quando le nostre bocche si separano, vedo lui sorridere e lentamente aprire gli occhi. Prende delicatamente il mio viso tra le sue mani, appoggia la sua fronte sulla mia e scuotendo il capo sussurra

o    Se le lezioni continuano così giuro che lascio il mondo del cinema e divento ballerino…

o    No per carità! – lo schernisco

Ride e mi lascia un altro bacio sulle labbra prima di stringermi forte a sé.

Restiamo in silenzio per alcuni minuti, assaporando ogni singolo istante di ciò che è appena accaduto tra noi. La sensazione che mi accompagna in questo momento è un turbinio di emozioni, ma nessuna contrastante. Ho seguito per una volta il consiglio di mia nonna e non sono mai stata tanto bene.

Mentre Josh gioca con i mie capelli, sentiamo una voce che ci chiama. Larry.

o    Ehi voi due! –

Ci giriamo entrambi e mano nella mano raggiungiamo i due coniugi che ci attendono all’ingresso del locale.

Larry ha sul viso il suo solito sorrisetto malizioso

o    Allora? – chiede

o    Alice mi ha dato la prima lezione di ballo! – risponde Josh stringendomi forte la mano

o    Ah sì! – esclama Larry – E come se l’è cavata? – chiede rivolto a me

o    Niente Male! – rispondo guardando Josh che sorride abbassando lo sguardo.

Larry ci continua a guardare con un’espressione talmente soddisfatta sul viso che non ha bisogno di parole.

Ci rechiamo tutti e quattro verso il parcheggio. Josh e Larry davanti seguiti da Stacy e me che camminiamo a braccetto.

o    So che è prematuro…- dice la donna - …ma siete bellissimi insieme! –

Io non dico nulla, ma continuo a sorridere. A dire il vero penso di non essermelo ancora tolto dalla faccia da prima.

Arriviamo di fianco ai nostri mezzi di trasporto. Stacy mi abbraccia e Larry stringe la mano di Josh

o    A domani allora! – dice Larry

Io guardo prima i due uomini e poi Stacy, non riuscendo a capire chiedo

o    Domani? –

o    Sì Larry e Stacy ci hanno invitato a casa loro per un barbecue…- spiega Josh - …mi sono permesso di accettare anche da parte tua! Spero non ti dispiaccia! – dice facendo gli occhi da cucciolo indifeso

Allora, premesso che solitamente non mi piace che gli altri prendano decisioni al mio posto senza chiedermelo, ma per questa volta lascio correre. L’idea di trascorrere un’altra giornata in loro compagnia non mi dispiace affatto, quindi rispondo

o    Benissimo, a domani allora! – e su questa mia battuta finale ci salutiamo.

Josh sale sulla moto ed io lo seguo stringendolo forte. Guida piano, quasi non volesse far finire questo momento, o almeno per me è così.

Dopo una decina di minuti arriviamo di fronte all’Hotel che mi ospita. Scendo dalla moto, mi sfilo prima il casco e poi la camicia che Josh mi ha prestato

o    Grazie! – dico rendendogliela

o    Grazie a te! – dice lui prendendomi per il braccio teso e avvicinandomi a lui.

Mi guarda intensamente negli occhi e questa volta è lui a baciarmi.

Quando si allontana dalle mie labbra mi sfodera uno di quei sorrisi che ti lasciano senza fiato, che MI lasciano senza fiato, poi accarezzandomi le braccia nude dice

o    Ho trascorso davvero una bella giornata. E non solo per il finale…ma per ogni istante trascorso con te! –

o    Chissà a quante ragazze lo hai già detto! – esclamo alzando gli occhi al cielo

o    Dunque fammi pensare…- dice facendo finta di tenere il conto con le dita

Spalanco gli occhi e gli tiro un pugno sulla spalla

o    No ma senti questo! Chi ti credi di essere! Un attore di Hollywood per caso? – dico fingendomi offesa

o    No! – enuncia lui - …con te sono semplicemente Josh! – e attraendomi a sé mi ruba un altro bacio

Gli sorrido per l’ennesima volta, fortunatamente la notte nasconde il mio rossore

o    Hai una penna? – chiede lui all’improvviso

o    No! – rispondo- però ho questo! – annuncio estraendo il mio Kajal dallo zaino

o    Perfetto! – esclama prendendomi un braccio e iniziando a scrivere qualcosa

Io lo guardo perplessa, poi appena allenta la presa vedo che su di esso sono impressi dei numeri.

o    Oh mio Dio! – grido – Ho il numero di Josh Hutcherson

o    Quanto sei scema! – sbotta- mandami il tuo numero!

o    Promesso! – proferisco mettendomi la mano sul cuore

Ci scambiamo un ultimo dolce bacio, poi ci allontaniamo ognuno per la sua direzione.

Entro nella mia camera quasi volando. Non mi sentivo tanto leggera da un sacco di tempo.

Entro in doccia, dopo aver trascritto il numero nei contatti del mio telefono, e resto per diversi minuto sotto l’acqua.

Chiudo gli occhi e rivedo ogni singolo istante di questa giornata.

Mi sfioro le labbra e mi sembra di sentire ancora il sapore di quelle di Josh.

Infilo l'accappatoio e mi getto di peso sul letto.

Prendo il cellulare e digito un messaggio al numero che ho salvato poco prima.

 

Promessa mantenuta! P.S. Ho davvero trascorso una delle più belle giornate della mia vita ...e questo grazie a te! Buonanotte Josh...un bacio...dove vuoi tu!”

 

Metto il cellulare sotto carica e lasciandomi cullare dolcemente dai ricordi della giornata mi addormento.

 

JOSH POV

 

Non riesco a smettere di sorridere.

Mi sembra di essere tornato un ragazzino, quando le cottarelle sembrano essere l'amore eterno.

Voglio vivere queste emozioni fino in fondo, non voglio pensare a cosa accadrà. Era da tempo che non mi capitava una cosa simile. Con tutti gli impegni di lavoro e le serate mondane insieme a persone la maggior parte delle volte ipocrite, non ricordavo quanto fossero piacevoli serate così.

Sento ancora il profumo di Alice sulla mia camicia. L'inspiro avidamente quasi avessi paura che il vento me la portasse via.

Mentre sto per entrare in casa sento il telefono vibrare.

Un messaggio da un numero che non conosco. Lo apro speranzoso e mi rallegro del fatto che sia lei!

Infilo le chiavi nella serratura con una mano, mentre con l'altra rispondo al suo messaggio.

Accendendo la luce, non mi rendo subito conto che c'è qualcosa di strano in casa, che non sono solo.

Me ne accorgo soltanto quando sento una voce stizzita dire

-          Di certo quel sorrisetto non è per me vero? -

Per poco non mi prende un colpo.

Il cellulare mi cade dalle mani, sento la rabbia invadere il mio corpo e senza rendermene conto chiedo a denti stretti

- Cosa Diavolo ci fai in casa mia Claudia? –

 

 

 

Eccolo arrivato! Finalmente! Mi scuso enormemente per il ritardo…ma ho avuto una settimana un po’ piena…comunque ce l’ho fatta e spero che vi piaccia! Ho voluto che Alice avesse la mia stessa passione e spero di non avervi annoiato col racconto della stessa.

Ringrazio tantissimo Lachiaretta per la sue recensioni che adoro  e tutte le lettrici che seguono  la mia storia, spero davvero con tutto il cuore che non vi annoi…

Volevo mettere qualche link con le musiche di cui parlavo, ma ho qualche problema tecnico col PC quindi spero di farcela all’inizio del prossimo capitolo, tanto per far capire a chi non frequenta questo mondo cosa intendo…

Che dire…fatemi sapere cosa ne pensate anche in modo negativo…

Ciaoooo!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** CAPITOLO 7. ***


CAPITOLO 7

 

Il trillo del telefono mi desta dalla tranquillità dei miei sogni. Con la mano cerco a tastoni il cellulare e con la testa ancora sotto al cuscino rispondo in italiano

- Pronto

Solo quando mi accorgo che all’altro capo la voce parla inglese, mi rendo conto dell’identità del mio interlocure.

Josh.

Mi siedo sul letto a gambe incrociate

-         Buongiorno – rispondo spumeggiante per quanto la voce assonnata me lo permetta

-         Mi spiace averti svegliata! – il suo tono è dolce ma ha un nonsochè di…professionale, penso che quasi sicuramente non sia solo

-         Nessun problema!- lo tranquillizzo

-         Purtroppo ho avuto un…contrattempo e sono costretto ad annullare il nostro appuntamento per stamattina!

-         Spero nulla di grave – chiedo più per il tono della voce che per ciò che mi ha detto

-         No! No! Tranquilla! Devo solo risolvere un …problema di lavoro – si affretta a precisare

-         Ok, non preoccuparti! Ne approfitterò per buttare giù due righe pure io!

-         Mi faccio sentire appena mi libero e…scusami ancora!

-         Quando puoi! Ciao Josh!

-         Ciao!

Guardo il display del telefono. Sono sicura che gli sia capitato qualcosa di poco piacevole.

Noto che ho un messaggio, lo apro e sorrido dalla risposta che mi ha dato Josh la scorsa notte, sicuramente riferita alla mia ultima frase.

Lascio perdere il telefono e accendo il mio PC collegandomi a Skype.

 

JOSH POV

 

Stringo forte il telefono nella mano, quasi avessi paura di non sentirla più.

Mi porto l’altra ancora libera alla testa..

Mi sta scoppiando.

Un po’ per il fatto che non ho chiuso occhio tutta notte e un po’ perché so che la discussione non è terminata.

Mi volto verso Claudia che se ne sta comodamente  appollaiata sul divano della terrazza.

Lei mi guarda, io sostengo il suo sguardo, poi lei chiede con un tono decisamente fuori di sé

-         Quindi io per te sarei solo un…CONTRATTEMPO? –

-         Adesso basta Claudia! – tuono – Cos’altro vuoi da me? Cosa non ti è chiaro nella frase “È finita!”

-         Voglio sapere il perché! – urla

Sono esasperato. Quante volte dovrò ancora ripeterglielo prima che le entri in testa!

Mi appoggio alla colonna, le mani sulla faccia.

Non ho più voglia di parlare.

-         Senti …- riprende Claudia - … se è ancora per la storia di Pablo…-

-         Claudia…- dico pacatamente sollevando lo sguardo ed interrompendola - …anche se non fosse successo nulla con Pablo, Pedro o chi so io…non sarebbe durata lo stesso! Non vedi quanto siamo diversi?- lei mi osserva senza parlare – Tu vuoi fama e successo, vuoi essere riconosciuta per strada, vuoi essere acclamata. Io non voglio tutto questo! Io voglio solo recitare! – sospiro

-         Oh avanti Josh! Non essere ipocrita!- sbuffa Claudia – sei un attore famoso, con migliaia di fans in tutto il mondo, non venirmi a dire che questo non ti piace neanche un po’…davvero credi che sia così stupida? –

-         Non ho mai detto questo! So che per il lavoro che faccio ho molti sostenitori, mi fa piacere essere apprezzato da loro…ma non è una mia priorità! Al contrario di te…-

-         E chi ti dice che per me è così? – urla Claudia

-         Non fare l’ipocrita tu ora! – dico abbandonando il tono tranquillo di poco fa – sono venuto in Spagna per stare con te! E tu cos’hai fatto? Ogni scusa era buona per farsi fotografare dai paparazzi in qualunque posto e qualunque ora…feste piene di agenti…-

-         E che c’è di male? – m’interrompe

-         Che c’è di male? Claudia io voglio fare l’attore…non mi interessa nulla di tutte le altre cazzate! –

-         Non sono cazzate! – dice lei riluttante

-         Ma per favore…e quell’idea del reality sulla “nostra vita di coppia” ? – dico guardandola di traverso

-         Era per darti un po’ di visibilità in più…- si giustifica

-         No, era per dare visibilità a te! –

-         Sei ingiusto!

-         Ingiusto io? Claudia tu mi hai usato! …aveva ragione mamma- dico rassegnato

-         Quella vipera poi! – dice sbuffando ed incrociando le braccia al petto – non le sono mai andata a genio!

-         Mia madre…- annuncio seriamente – vuole solo il bene per me, so che può essere pedante, che fa una sorta di terzo grado…ma lo fa per me, sono suo figlio! Non vuole vedermi soffrire per qualcuna che non mi merita! – osservo Claudia che mi ascolta annoiata e allora le chiedo guardandola dritta negli occhi - E tu invece cos’hai fatto per me? Sentiamo!

-         Io…- balbetta poi si avvicina lentamente a me e abbracciandomi dice - …io ti amo Josh!

Resto basito dalle sue parole, la osservo ma nei suoi occhi non vedo amore. Non verso di me almeno.

-         Tu mi ami?

-         Josh! – dice cercando le mie labbra che non trova

-         E dimmi Claudia…cosa ami di me?

-         Che razza di domanda è questa? – chiede indispettita

-         Voglio sapere qual è la prima cosa che ti viene in mente pensando a me? –

La vedo pensare alla risposta

-         Allora? – chiedo

-         Non saprei…che sei un bravo attore! – dice infine

Scuoto la testa e sorrido amaramente perché in cuor mio conoscevo già la sua risposta.

-         Dai Josh, che importanza ha…io ti amo! È questo che conta…o no?

Io le scosto delicatamente le braccia da me, allontanandola

-         Josh io ti amo! – ripete

-         Ma io no! – rispondo brusco

I suoi occhi si riducono a due fessure piene di rabbia

-         Sei uno stronzo Josh Hutcherson! Te ne pentirai! – dice prima di chiudere sbattendo, la porta dietro di sé.

-         L’ho già fatto…mettendomi con te! – dico a bassa voce

Il martellio in testa si fa sempre più insistente. Chiudo gli occhi per qualche istante, poi prendo il telefono e chiamo l’unica persona in grado di capirmi.

Scorro la lista dei preferiti e faccio partire la chiamata.

Appena risponde dico stancamente

-         Andre, sono Josh…ho bisogno di parlarti!

Sento il mio amico rispondere senza chiedere alcuna spiegazione

-         Arrivo! – escalma riagganciando

Appoggio il telefono sul petto e chiudo gli occhi.

 

ALICE POV

 

Dopo aver parlato con Pietro e Andrea, mi collego con l’ufficio.

Non ho ancora scritto nulla, ma ho già qualche idea sul taglio del pezzo, spero che piaccia anche al mio capo-redattore.

La prima persona che vedo davanti allo schermo è Jessica che come sempre è impeccabile.

I lunghi capelli biondi sono raccolti in uno chignon alto e ordinato, nessun capello è fuori posto, è  perfettamente truccata, sono quasi certa che a casa ha una squadra di professionisti dell’estetica che lavora solo per lei.

-         Oh ma guarda chi si vede? – dice lei in tono acido

-         Anch’io sono molto contenta di vederti Jessica! – ironizzo sorridendo – avrei bisogno di parlare con Silvano se non ti dispiace! –

Intirizzita dalla mia frase, si alza dalla sua postazione e con tono sempre più acido annuncia

-         Vado a chiamarti papà!

Pochi istanti dopo vedo Silvano occupare la sua sedia. Mi osserva inarcando le sopracciglia

-         Dalla tua faccia direi che non hai dormito un granché stanotte… spero a causa del tuo servizio! Vero Alice?

Cavolo, non mi sono neppure presa la premura di sistemarmi prima. Mi liscio con una mano i capelli, posizionandoli dietro le orecchie per cercare di darmi un tono.

Jessica, dietro le spalle del padre e limandosi le unghie perfette,  mi osserva con un ghigno soddisfatto

-         Allora Alice? – chiede Silvano – hai trovato qualcosa di buono su cui lavorare?

-         Sono andata in giro per Los Angeles e ho visitato gli studios incontrando qualche attore sul set…avrei  in mente di fare un servizio su ciò che provano i candidati agli Oscar. Le loro aspettative, le loro paure…-

Vedo Jessica che vuole intervenire, Silvano la blocca alzando una mano, io sorrido soddisfatta e continuo

-         Sì insomma ho pensato che servizi sui film e sulla notte degli oscar oramai se ne sono letti in tutte le salse, ma ciò che provano gli attori come singoli individui, come vivono tutto ciò…non ne ho mai visti!-

Silvano tamburella con le dita sulle labbra poi incrociandole e appoggiandole sulla scrivania afferma

-         Va bene Alice, mandami una bozza e vediamo come va!

Sorrido, più per l’espressione incredula di Jessica che per il via libera del mio capo

Ci congediamo.

 Spengo il PC e mi dirigo verso il bagno. Dopo essermi lavata e vestita con ciò che ho acquistato ieri con Josh al Pier, infilo il resto nello zaino e chiudendo la porta della mia stanza, mi dirigo verso il piano inferiore.

Uscita dall’ascensore vado verso la reception dove trovo una giovane donna dai capelli rossi intenta a sistemare alcune carte

-         Mi scusi? – chiedo gentilmente

Lei alza il viso e mi sorride

-         Prego…- mi invita a parlare

-         Sono Alice Rossi, le chiedevo se è arrivato qualcosa per me?

Lei si gira e dal pannello dietro di sé prende una busta.

-         È arrivata stamattina! - Dice porgendomela

-         Grazie-  rispondo aprendo la busta. La carta di credito!

-         Miss Rossi…- dice ancora l’impiegata – Paul mi ha dato anche quest’elenco di Hotel dove poter trovare un posto per i prossimi giorni, le dia un’occhiata, poi se trova qualcosa che le interessa saremo ben lieti di effettuare per lei la prenotazione – comunica sorridendo gentilmente

-         La ringrazio…Claire! – rispondo osservando la targhetta col nome – darò un’occhiata e poi le faccio sapere, intanto potrebbe prepararmi il conto? – chiedo

-         Non si preoccupi, per quello siamo già a posto! –

Io la guardo senza capire.

-         Il Sig. Hutcherson ha già provveduto per lei! – dice

Non so se arrabbiarmi o se ringraziarlo, di certo lo dovrò ringraziare, ma che lui paghi per me …insomma, non ci sono abituata, non mi piace approfittare delle situazioni e delle persone, anche se si tratta di una celebrità.

Prendo immediatamente il telefono e digito un messaggio a Josh, so che è occupato, ma lo leggerà quando potrà.

 

“Stamattina ho ricevuto la sorpresa di avere il conto dell’albergo pagato…ti ringrazio, ma non era necessario. Non sono abituata a così tante carinerie ed attenzioni…promettimi che mi permetterai di ripagarti della tua gentilezza in qualche modo! Ci sentiamo più tardi! Un bacio Alice!”

 

Bene, ora che ho chiarito la situazione mi reco verso il bar dell’albergo ed ordino una spremuta di arance, il caffè non lo posso proprio affrontare, e un muffin al cioccolato.

Mi accomodo ad un tavolino e, mentre aspetto che il cameriere arrivi con la mia colazione, osservo l’elenco che Claire mi ha consegnato.

Gli alberghi sono davvero molto belli, purtroppo hanno dei prezzi esagerati…non oso pensare a quanto abbia speso Josh per  la mia notte! Non credo che la mia redazione possa permettersi tanto ed io neppure! Lasciando la lista sul tavolo  sorseggio la spremuta che nel frattempo mi hanno servito.

 Di sicuro cercherò un altro posto dove alloggiare.

Cerco nel mio zainetto il cellulare e cerco il biglietto che Larry mi ha lasciato al mio arrivo.

Digito il numero ed attendo.

Pochi squilli dopo sento l’uomo rispondere

-         Buongiorno, sono Larry !

-         Larry, ciao sono Alice!

-         Straniera! –esclama – tutto bene? – chiede poi

-         Sì tutto bene, mi chiedevo solo se potevi aiutarmi a cercare un posto dove alloggiare per le prossime notti…la città non la conosco bene e una mano la accetterei volentieri! –

-         E Josh? – chiede

-         Mi ha chiamato stamattina, ha avuto un impegno di lavoro improvviso…

-         Io stamattina ho già un paio di corse da fare, ma Stacy è a casa e le farebbe davvero piacere accompagnarti

-         Non voglio creare problemi…

-         Ma quale problemi! – sento gridare Stacy

Sorrido.

-         Grazie allora! Vi aspetto all’Hotel!

-         Hotel Bellevue vero?

-         Ottima memoria…

Circa una mezz’oretta dalla telefonata vedo entrare dalla porta Stacy. Al suo passaggio alcuni uomini la osservano cercando di non farsi notare. È davvero una bellissima ragazza!

Indossa una minigonna di Jeans ed un paio di scarpe con la zeppa che la fanno sembrare ancora più alta, un top con scollo quadrato nero e i lunghi capelli raccolti a coda.

Si avvicina di gran passo a me e mi saluta abbracciandomi forte.

Io le arrivo al petto…cavolo sembro sua figlia!

Mi riprometto di prendermi un paio di scarpe col tacco!

-         Allora che si fa? –chiede gioiosa

-         Mmmm …ho bisogno di vestiti, di scarpe, qualche trucco e …un posto dove dormire! Da dove vuoi cominciare? – chiedo

-         Sicuramente dallo shopping! Per l’alloggio ho già un’idea in testa! – e così dicendo ci alziamo.

Ringrazio Claire per la disponibilità e la professionalità e mi congedo da loro.

-         Conosco un negozio che fa al caso tuo! – annuncia Stacy

Io le sorrido e dico

-         Allora che stiamo aspettando!

 

 

 

JOSH POV

Quando apro ad Andre ancor prima di salutarmi chiede

-         Non dirmi che è per quella!

Io annuisco.

-         Dio Josh…quante volte te lo abbiamo ripetuto! Non puoi sempre ridurti così per una donna…

-         Andre, l’ho lasciata io! – lo blocco – mi sono reso conto della persona che era appena sono sbarcato a Madrid…

Gli racconto tutto, dei paparazzi, degli agenti, del fatto che ogni occasione era buona per farsi intervistare, dei suoi amici un po’ troppo intimi …della notte scorsa!

-         Cosa? – chiede incredulo – e quella…ha avuto il coraggio di presentarsi a casa tua? Anzi, farsi trovare in casa tua! … se lo viene a sapere Michelle la scuoia viva…

Sorrido.

-         Questa cosa l’ho già sistemata! Mi preoccupa solo il fatto che possa creare qualche problema al prossimo film che uscirà…quello che abbiamo girato insieme…non so di cosa possa essere capace per venirne fuori come una vittima e far apparire me come uno …-

-         Lascia perdere, quella non farà nulla! Tu hai un curriculum di tutto rispetto, sia come attore che come essere umano…i giornalisti  ti adorano… tutto il mondo ti adora…-

 Io lo osservo con lo sguardo perso nel vuoto

-         Josh…- dice Andre sedendosi accanto a me e mettendomi una mano sulla spalla – non lo dico perché sei il mio migliore amico, ma lo dico perché è vero. Sai che se ti comportassi da idiota sarei il primo a fartelo notare…-  annuisco - …sei davvero una bella persona Josh! E sicuramente là fuori ci sarà una donna che ti apprezza per quello che sei realmente e non per Josh l’attore! –

Mi ritrovo a sorridere pensando ad Alice! Lei non sa nulla di me eppure le piaccio. Mi ha baciato.

-         Non ci credo! – dice Andre ridendo- hai conosciuto qualcuno così vero?  Raccontami tutto! –

Andre è davvero l’unico che sa cosa provo ancor prima di parlargliene.

 

ALICE POV

 Non so dove Stacy riesca a trovare tutte queste energie. A parte una breve sosta per un pranzo veloce abbiamo girato in lungo e in largo per tutta Los Angeles.

Alla mia ennesima richiesta di fermarsi, la mia nuova amica mi accontenta.

Ci fermiamo ad un bar molto carino. Mi ricorda un bistrot di Parigi.

Sfinita mi lascio cadere sulla sedia mentre Stacy chiama Larry accordandosi per la sera.

Non ho ancora sentito Josh. Evidentemente il suo impegno lo sta occupando più del previsto.

Finita la telefonata col marito ordiniamo entrambe un’acqua tonica.

-         Allora? – chiede Stacy – hai già deciso cosa indossare stasera? –

-         A dire la verità no…

-         Tanto ti stanno tutti bene…- dice complimentandosi per gli acquisti

-         Ti ringrazio…ma ho avuto un’ottima “personal shopper” – dico sorridendole

Lei solleva la mano facendo un cenno dietro di me.

-         Signore, buongiorno! – dice Larry lasciando un lieve bacio alla moglie e sedendosi accanto a noi.

-         Le hai già accennato qualcosa? – chiede ancora rivolto alla moglie

Lei fa cenno di no con la testa.

-         Scusate! – dico io – cosa dovrei sapere?

-         Mia sorella…- attacca Stacy – ha un appartamento poco distante da qui e siccome si è trasferita a Miami per lavoro è libero…quindi Larry ed io e ovviamente mia sorella abbiamo pensato di prestartelo per i giorni a venire…-

Non so davvero che dire. Osservo i due sorridermi e aspettare una mia risposta. Non ci posso credere! Devo essere vittima di qualche scherzo! Stanno succedendo troppe cose belle in così poco tempo! Josh, Larry, Stacy….ed ora anche questo! Sono davvero commossa!

-         Non accettiamo un no come risposta! – dice Larry sorridendo

-         Vi ringrazio…siete così gentili con me! – dico con un filo di voce

-         Te l’ho detto…a Larry qualcuno rimane nel cuore più di altri…vede il buono nelle persone…e fino ad ora il suo intuito non ha mai sbagliato!-

-         Grazie! Grazie davvero! –

È strano pensare che in questo mondo che oramai corre alla velocità della luce, in cui ognuno pensa solo per sé esistano ancora persone in grado di stupirti con le loro gentilezze; persone che con un piccolo gesto ti cambiano la vita.

-         Bene allora andiamo! –

Attraversiamo il centro e ci dirigiamo verso l’appartamento che per i prossimi giorni occuperò. Arriviamo davanti ad uno stabile di colore rosa. Noto che ci sono quattro terrazze.

-         L’appartamento di mia sorella è quello in alto a destra. – annuncia Stacy

Saliamo le scale che portano al secondo e ultimo piano e entriamo nell’abitazione.

Ci troviamo subito nel salotto con cucina a vista, le pareti sono colorate di un ocra tenue.

-         Non è molto grande ma è funzionale! – precisa Stacy

-         È perfetto! – dico entusiasta

-         Vieni ti faccio vedere la camera…

Seguo Stacy ed entriamo nella stanza. Anche qui trionfa il colore giallo, un po’ più chiaro rispetto quello del salotto.

-         E questo è il bagno…-dice indicandomelo

-         Non so davvero come ringraziarvi….-

-         Per così poco! Ora riposati e preparati poi Larry ti passerà a prendere- dice appoggiandomi le mani sulle spalle

-         Grazie!

-         E se dovessi aver fame  o sete, qualcosa dovrebbe essere rimasto!

Consegnandomi le chiavi mi lasciano sola.

Mi reco in camera ed osservo compiaciuta i miei acquisti.

Bene ora devo solo decidere cosa mettere. Passo in rassegna tutti i vestiti e alla fine decido.

Dopo aver fatto una doccia  e visto che mancano ancora un paio d’ore all’inizio del barbecue, mi accoccolo sul divano col mio computer cercando di abbozzare una qualche sorta di articolo tanto per tenere buono Silvano!

Dopo aver scritto e cancellato diverse volte, sono soddisfatta del risultato ottenuto. Lo invio per mail al mio capo e vado a preparami.

Osservo  il cellulare.

Ancora nessuna notizia di Josh.

Insomma cosa potevo pretendere? Mi ha detto che avrebbe chiamato appena si liberava! Io non conosco nulla di queste cose, magari una riunione può andare avanti per delle ore. Non voglio neppure pensare all’idea che ieri si sia solo divertito. Insomma non mi sembra il tipo. Spero!

Indosso il vestito scelto per l’occasione.

Opto per un abitino con taglio ad impero senza spalline, di chiffon nero con dei piccoli fiorellini verdi stampati.

Infilo un paio di sandali con zeppa  dello stesso colore della stampa del vestito. 

Liscio i capelli e li lego a coda di cavallo alta.

Infilo anche una collana con pendente della stessa cromia dell’abito. Mi trucco leggermente gli occhi, senza rinunciare al mio immancabile kajal.

Osservo il risultato allo specchio. Mi piaccio davvero! Erano secoli che non sorridevo più allo specchio.

Sento il campanello della porta suonare. Larry è arrivato. Scendo in fretta e salgo in macchina. Osservo il display del cellulare.

Di Josh ancora nessuna notizia.

 

JOSH POV

-         Davvero non sa chi sei? – chiede Andre incredulo sorseggiando una birra

Faccio cenno di no col capo

-         Però è una giornalista…magari sta bleffando!

-         Ne dubito…insomma abbiamo trascorso tutta la giornata insieme…se ha recitato per tutto il tempo…dovrebbero darlo a lei l’Oscar!- affermo

-         Ok! Ok! E com’è?…fisicamente intendo

-         Per me è splendida, ma non solo fisicamente…ha avuto una vita davvero incasinata. Il suo compagno l’ha messa incinta e poi se ne è lavato le mani…lei a cresciuto il figlio da sola…

-         Josh sei sicuro che non abbia secondi fini? – chiede ancora Andre

-         Ne sono certo…e poi domani lo potrai vedere coi tuoi occhi…l’ho invitata alla festa di Jared!

-         Sei incorreggibile! – dice ridendo e appoggiando la birra sul tavolo

-         Che ore sono Andre? – chiedo all’improvviso

-         Le 21.00…

-         Cazzo! – impreco alzandomi dal divanetto

-         Che c’è? – chiede il mio amico

-         Stasera dovevo andare con lei ad un barbecue…non ci posso credere…non mi vorrà più vedere!

-         Dai avanti, fatti una doccia e corri da lei…e sbrigati!

-         Grazie Andre! – urlo precipitandomi sotto l’acqua.

 

ALICE POV

 

Mi sto davvero divertendo, gli amici di Larry e Stacy sono così simpatici. C’è anche il nipotino dei due. Ha quattro anni e mi ricorda tantissimo Pietro. Guardo l’orologio le 22.00.

Gli ospiti piano piano se ne vanno, io aiuto Stacy a riordinare poi Larry mi riaccompagna a casa.

Durante il tragitto Larry dice interrompendo il silenzio che si è venuto a creare

-         Sicuramente avrà avuto un buon motivo per non venire

Io sorrido e annuisco

-         Sicuramente – dico infine

Do  la buonanotte a Larry ed entro in casa.

Ho appena chiuso la porta a chiave che sento suonare il campanello.

Di certo Larry che si è dimenticato qualcosa.

Apro e resto sorpresa da chi invece mi trovo di fronte.

Appoggiato con la testa allo stipite della porta Josh mi sta guardando con gli occhi di chi non sa da che parte cominciare per scusarsi.

-         Ti sei perso una bella festa! – dico io facendolo entrare e andando a sedermi sul divano

-         Sei molto bella! – dice lui chiudendo la porta

-         Tu invece non hai una bella cera…- osservo guardando le occhiaie che gli solcano il viso

-         Ho avuto una giornata pesante! -  si giustifica lui

-         Qualcosa di forte? – chiedo- mi sembra di aver visto qualcosa in cucina…- esclamo alzandomi in piedi.

Josh mi blocca per un braccio e mi avvicina a sé baciandomi.

Lo sento rilassarsi a poco a poco.

Ancora con gli occhi chiusi appoggia la sua testa alla mia, come aveva fatto la sera precedente in spiaggia e dice

-         Scusami Alice, avrei dovuto…

-         Non mi devi alcuna spiegazione!- lo interrompo- hai il tuo lavoro e queste cose succedono! – gli dico accarezzandogli i capelli e sorridendo

-         Sei davvero fantastica! – esclama

-         E tu sei un adulatore! – dico cercando di allontanarmi. Josh me lo impedisce e mi riavvicina nuovamente a sé rubandomi un altro bacio.

-         Ti ho già detto che sei bellissima? – chiede staccandosi da me

-         Sì ! e io ti ho già detto che sei un adulatore?- preciso

Lo faccio sedere sul divano mentre cerco in cucina qualcosa da bere. Ha davvero l’aria distrutta! Non ho intenzione di chiedergli nulla, lui non sembra aver voglia di parlare.

Ritorno da lui con un bicchiere di vino bianco.

-         È tutto quello che posso offrirti! – dico allungandogli il calice

Lui lo prende e lo appoggia sul tavolino.

-         Tutto bene? – chiedo preoccupata

Lui annuisce.

-         Voglio solo abbracciarti! – dice

-         Quello lo posso fare! – rispondo posando il mio bicchiere accanto al suo

Restiamo a coccolarci per  diverso tempo. Senza parlare. Sento che ha bisogno di tranquillità e gliela concedo e poi questa situazione non mi dispiace affatto.

-         Alice… - dice spezzando il momento. Io sollevo la testa dalle sue gambe e lo guardo - …cosa ti piace di me?

-         Da dove comincio? – chiedo

-         Da dove vuoi! – risponde sorridendo

-         Allora, sei una persona estremamente generosa, solare e simpatica, sei sempre disponibile con tutti, hai di certo dei valori molto elevati e…- mi fermo arrossendo - …hai un sorriso dannatamente sexi! -

Vedo brillare i suoi occhi. Mi accarezza il viso e poi prendendolo  tra le mani, mi bacia.

Ma questa volta non è un bacio lieve.

È appassionato.  Decisamente appassionato!

Sento le sue mani accarezzarmi la schiena, poi risalire fino alle spalle. Ogni centimetro della mia pelle che capita sotto le sue dita prende fuoco.

Mi scioglie e capelli, e me li sistema dietro l’orecchio. Poi avvicina le sue labbra al mio collo che come il resto del mio corpo aumenta di temperatura.

Mi fissa negli occhi. Intensamente.  

Mi chiede senza parlare il permesso per qualcosa di più.

Glielo concedo.

Mi prende delicatamente in braccio e continuando a baciarmi entriamo nella camera.

Mi adagia dolcemente sul letto, mentre il mio cuore inizia a battere sempre più forte.

 

 

Ecco il nuovo capitolo! Lascio a voi immaginare il seguito…

Spero vi sia piaciuto!

Claudia ha veramente messo KO  il nostro Joshino, chissà se gli combinerà qualche scherzetto futuro?

Ma anche Alice non avrà vita facile…

Ringrazio tutte coloro che continuano a leggere la mia storia e ovviamente Lachiaretta con le sue sempre piacevoli  recensioni!

Come al solito fatemi sapere cosa ne pensate…

Un bacio a tutte!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** CAPITOLO 8. ***


CAPITOLO 8.

 

Il raggio di sole che entra dalla finestra mi sveglia dolcemente.

Rivolgo lo sguardo verso la mia sinistra e vedo Josh dormire beatamente.

La giornata di ieri per lui non deve essere stata una delle migliori; quando si è presentato da me la scorsa notte, livido in volto, ho subito pensato che di certo erano molte ore che non chiudeva occhio.

Sarei proprio curiosa di sapere cos’è successo, ma non ora.

Ora voglio lasciarlo riposare.

Mi giro su di un fianco e con la mano accarezzo la sua schiena nuda.

Faccio scorrere le mie dita su tutta la superficie delineando ogni singolo muscolo presente.

Mi soffermo sui suoi tatuaggi.

Un veliero con un’ancora al centro delle schiena e un’altra ancora sul costato … sicuramente  un tema a lui  molto caro.

Mi ritrovo a sorridere pensando alla notte appena trascorsa, non so cosa mi sia preso! Di certo questo ragazzo ha la capacità di far venire meno tutti i miei buoni propositi.

Insomma, cosa succederà tra qualche giorno quando le nostre strade si separeranno per sempre?

Perché è questo quello che accadrà … lo so!

Lo sapevo già in partenza! Ma per la prima volta, dopo tanto tempo, non ho pensato alle conseguenze del mio gesto.

Non ho pensato a nulla! Tranne che desideravo Josh, come mai ho desiderato un uomo in vita mia. E questo sarà un ricordo che mi accompagnerà per sempre.

Lasciandogli un bacio sulla guancia rivolta dalla mia parte, mi alzo dal letto e mi preparo per uscire a cercare qualcosa per la colazione.

Ho estremamente bisogno di caffeina … ma caffeina vera!

Infilo un paio di shorts neri ed una maglietta rosa con una stampa floreale sul retro ed infilo le mie converse.

Prendo qualche spicciolo dal portafogli e prima di uscire scrivo un biglietto a Josh nel caso si svegliasse.

 

“Ehi dormiglione! Sono uscita a cercare rifornimenti. Un bacio!”

 

Chiudendo la porta dietro di me scendo in strada. Il sole è caldo, nonostante sia solo il 1 di marzo.

La brezza salmastra tipica delle zone di mare mi invade completamente i sensi.

Chissà come sarebbe svegliarsi tutte le mattine in un posto così!

Tanto non succederà mai!” penso, quindi tanto vale non porsi neppure la domanda, procedendo così per la mia strada.

Nello stesso istante in cui mi dirigo verso una serie di negozietti poco distanti dall’appartamento sento il telefono squillare.

-         Buongiorno Stacy! – dico allegramente accettando la chiamata

-         Buongiorno Alice! Oddio non ti ho svegliata vero? – chiede apprensiva

-         No, tranquilla … sono già uscita a cercare qualcosa per la colazione …

-         Volevo sapere se andava tutto bene? Ieri sera dopo che te ne sei andata è passato Josh, si è scusato per il fatto di non essere venuto e mi ha chiesto dove fossi andata … aveva l’aria così distrutta e rammaricata che gli ho dato l’indirizzo! Spero di aver fatto la scelta giusta! – me lo dice tutto d’un fiato che mi sento in dovere di tranquillizzarla

-         Stacy, hai fatto benissimo! – rispondo dolcemente e continuo – non so cosa sia successo, ma nulla di piacevole a giudicare dalla faccia che aveva quando si è presentato alla porta … non appena si sveglia provo a chiederglielo … se vorrà dirmelo ovvio!

-         Appena si sveglia? Vuoi dire che lui..tu..insomma ha passato la notte da te?

Io non rispondo, ma sento le mie gote divenire paonazze

-         E brava ragazza! – esclama Stacy – siete davvero così belli insieme! – aggiunge con aria sognante

-         Già! – rispondo col tono  rassegnato di chi sa che tra quattro giorni questo altro non sarà che uno splendido ricordo

-         Che c’è? Non sei contenta? – chiede Stacy preoccupata

-         No, non è quello … - rispondo - … è da tanto che non mi sentivo così bene, Josh poi è splendido, questo posto è splendido! È solo che … - mi soffermo un attimo prima di continuare - … è solo che pensavo a quando tornerò a casa. – concludo

Sento Stacy che sta per dire qualcosa, ma poi si blocca di colpo senza proseguire e allora lo faccio io

-         È da pazzi, ma mi era pure venuta la malsana idea di trasferirmi, non solo per ciò che è successo con Josh, ma perché qui mi sento davvero bene! Però…-

-         Però? – chiede la donna con un’inclinazione curiosa nella voce

-         Però non posso permettermi altri colpi di testa! Se fossi da sola … forse, ma ho Pietro, non posso stravolgergli la vita!

-         Capisco! – si limita a dire Stacy

-         Insomma – rispondo – non posso mollare tutto e venire qui dove non ho nulla solo per un mio capriccio! – dico infine più per convincere me che lei.

-         Dai non pensarci! Goditi questi momenti … per le decisioni c’è sempre tempo! –dice lei incoraggiandomi

-         Hai ragione …” Carpe Diem”! – esclamo ridendo.

non appena ci salutiamo, vedo di fronte a me un piccolo negozio che desta la mia attenzione

 

“ Italian Market. A little bit of Italy in L.A.” .

 

L’unica cosa a cui penso entrando nel negozio è: FINALMENTE IL MIO CAFFE’

 

JOSH POV

Quando apro gli occhi, di fianco a me Alice non c’è più.

Sento il suo profumo sul cuscino accanto al mio.

Dopo la sceneggiata di Claudia e l’essermi completamente dimenticato del nostro appuntamento, non sapevo che fare e a dire il vero non ero del tutto convinto che lei avrebbe ancora avuto voglia di starmi a sentire.

Appena l’ho vista però, tutta la tensione accumulata nelle ultime ore è svanita. Avevo così tanta voglia di stare con lei, di abbracciarla, di sentire il suo profumo, di baciarla, di … sorrido tra me e me.

Mi stiracchio piano piano e mi metto in piedi, infilo i boxer finiti in un angolo della stanza ed entro nel salotto

-         Alice! – chiamo

Nessuna risposta.

Scorgo sul tavolo della sala un biglietto.

Lo leggo

Sorridendo lo ripongo sul tavolo dove l’ho trovato e m’infilo sotto la doccia.

 

ALICE POV

 

Entro nel piccolo market. Riposti ordinatamente lungo le corsie, tutti i prodotti che ricordano la mia terra.

Non credevo di essere cosi “nazionalista”, ma trovare un po’ d’Italia mi fa davvero piacere.

In fondo alla corsia noto due persone.

Un uomo in cima ad una scaletta, intento a sistemare gli scaffali e poco distante una giovane donna incinta.

A giudicare dalle dimensioni della pancia e dalle gambe gonfie, direi che è prossima al lieto evento.

-         Secondo me dovresti invertire le confezioni! – la sento dire in italiano rivolta all’uomo

Lui senza proferire parola la accontenta, poi guardandola le chiede

-         Cosi va bene?

-         Mmmh, forse stavano meglio prima!

Lui alza gli occhi al cielo e sistema tutto nuovamente.

Io soffoco una risata.

Vedo la giovane donna voltarsi verso di me e sorridermi.

-         Buongiorno! – esclamo nella mia lingua madre

Il suo sorriso si apre ancora di più;   anche l’uomo si gira verso di me sorridendo.

-         Buongiorno. – rispondono all’unisono

-         Non è da tutti i giorni avere come cliente una connazionale, come possiamo aiutarti? – chiede lui scendendo attentamente dalla scala

-         Avrei bisogno di un paio di cose, ma soprattutto ditemi che avete del caffè! – chiedo speranzosa.

Loro si guardano ridendo, poi lui mi fa cenno di seguirlo.

Appena giriamo l’angolo davanti a me si presenta uno scaffale pieno della mia bevanda preferita.

Socchiudo gli occhi e ne assaporo l’aroma, sembro una bambina il giorno di Natale.

Prendo un paio di confezioni, meglio fare la scorta, zucchero e un altro paio di cose.

Acquisto anche dei croissant freschi, oggi  per Josh niente colazione americana!

Vicino alla cassa, disposte in posizione piramidale delle caffettiere che non posso non comprare.

Dopo essere stata a chiacchierare qualche minuto con i titolari del market, mi congedo da loro e rientro verso l’appartamento.

Entrando in casa sento l’acqua della doccia scorrere, bene ho tutto il tempo di preparare la colazione;

apparecchio il tavolo sulla terrazza che da sulla parte dell’oceano e poi mi dedico alla preparazione del caffè.

 

JOSH POV

Esco dalla doccia e un aroma dolce invade il mio olfatto.

Lego l’asciugamano alla vita e raggiungo Alice in cucina.

Appena la vedo intenta a preparare il nostro primo pasto insieme, il mio cuore perde un colpo. Vi dirò che l’idea di svegliarmi con lei accanto tutte le mattine non mi disturba affatto, anzi se continuo così mi ritroverò a fantasticare sui nomi dei nostri figli. Scuoto la testa e mi avvicino  abbracciandola da dietro.

Lei si volta sorridente … e … non ricordavo quanto fosse bella!

-         Buongiorno ! – esclama radiosa

Io mi avvicino maggiormente  e la saluto baciandole lievemente le labbra.

 

ALICE POV

 

-         Così non vale però! – dico allontanandomi un poco da Josh che mi guarda perplesso – No dimmi, ti pare che il tuo sia un comportamento corretto? – continuo mentre lui ancora non capisce. Io sgrano gli occhi indicandogli “l’abbigliamento” che non indossa.

Lui ridendo e con un aria un po’ troppo maliziosa mi dice

-         Se non ti piace come sono vestito … posso sempre toglierlo! – annuncia accompagnando la frase col gesto delle mani che ricadono su quella sorta di gonnellino improvvisato  e che lascia ben poco all’immaginazione

-         Vedi di non fare troppo il furbetto mio caro! – dichiaro allontanandomi da lui – prima voglio gustarmi un buon caffè, poi valuterò la tua proposta! – dico facendogli l’occhiolino.

Mentre Josh, si riveste io verso il caffè nelle tazzine che ho acquistato all’emporio. Ci sediamo entrambi al tavolino apparecchiato accuratamente.

Josh rimane un po’ stupito dalle dimensione della tazza e mi guarda con l’aria di voler dire “Tutto qui?”

-         Assaggialo! – gli intimo. Lui esegue il mio ordine.

Lo osservo mentre si porta alla bocca la bevanda assaporandola.

-         Quindi? – chiedo

-         Decisamente forte! – afferma riponendo la tazza sul tavolo – ecco perché è così piccolo! – conclude

Scuoto la testa sorridendo e termino il contenuto della mia.

 

JOSH POV

Seduta scomposta sulla sedia con entrambe le gambe sul bracciolo destro, la osservo mentre sorseggia quella che sicuramente è la sua droga; con la mano sinistra gioca coi capelli castani attorcigliandoli su un dito, lo sguardo perso verso il mare.

-         Alice …- dico improvvisamente stupendo anche me.

Lei si volta e mi sorride, chiedendomi con gli occhi di proseguire.

Io col viso rivolto verso il tavolo alzo appena gli occhi e guardandola continuo

-         Scusami ancora per ieri sera... so che valgono poco ma … sono davvero mortificato!

Lei che non ha ancora abbandonato la posizione di poco fa ribadisce

-         Oh non preoccuparti!  Ti sei già fatto perdonare! – sorride stringendomi l’occhio e a mia volta ricambio il sorriso – A parte gli scherzi … - prosegue – … non devi scusarti, posso solo immaginare quanto sia incasinata la tua vita, insomma non so bene come funzioni, ma immagino che per te i momenti liberi siano davvero pochi-

Non ho il coraggio di  parlarle di Claudia. Non vorrei che pensasse che per me stare con lei  è stato solo un modo per dimenticare la mia ex fidanzata.

 Ci tengo realmente ad Alice, so che è precipitoso, sconclusionato e folle, ma vorrei che questi giorni non finissero mai, vorrei chiederle di stare qui con me …  per sempre!

La frase seguente mi esce senza pensarci

-         Allora Alice, non hai ancora risposto alla mia domanda? – lei mi guarda perplessa – Visto che stiamo parlando del tuo sogno … - continuo – perché non hai rilevato la scuola di ballo di tua nonna? –

 

ALICE POV

 

La sua ultima domanda mi lascia senza fiato.

Come diavolo fa a sapere questa cosa? Faccio mente locale nei miei ricordi … no! Non mi pare proprio di averne parlato con lui..

-         E cosa ti fa pensare che sia quello che voglio fare? – chiedo cercando di non far trasparire lo sconvolgimento che ha provocato in me  il fatto di avermi letto tanto in profondità

-         I tuoi occhi! – asserisce addentando un croissant – quando balli hai la stessa luce negli occhi che hai quando parli di tuo figlio … e la conosco bene quella luce! È la stessa che vedo in me quando recito!-

Vorrei rispondergli che si sbaglia, ma non posso; sarebbe come mentire a me stessa, quindi mi limito a ribadire il concetto già chiaro in me

-         Non posso seguire i miei sogni Josh! Ho detto loro addio molto tempo fa!

-         Non avresti dovuto! Insomma Alice, quando sarai vecchia e ti volterai indietro, avrai il rimpianto di non averlo fatto! – mi guarda dritto negli occhi, sostenendo il mio sguardo.

Sento il sangue iniziare a ribollirmi nelle vene e sbotto tremendamente

-Diavolo Josh! – dico alzandomi in piedi – Io non vivo nel tuo mondo! Io vivo nel mondo reale, dove per poter sopravvivere devi muovere il culo, dove per non far mancare nulla a tuo figlio lavori anche venti ore al giorno, in un posto che ti fa schifo, con una paga da schifo! Dove vieni catapultata all’altro capo del mondo a fare un articolo per un giornale che non leggerà mai nessuno … pensi davvero che aprendo una scuola di ballo con tre gatti come clienti possa dare a mio figlio una vita decente? Io voglio solo il meglio per lui, voglio che lui non debba mai rinunciare ai SUOI di sogni! I miei non valgono più nulla! – mi zittisco un attimo prima di terminare – Capitolo Chiuso! –

Josh mi guarda tristemente, forse sono stata troppo dura con lui, ma cosa sa di me? Di come devo fare i salti mortali per vivere! Poi lo vedo alzarsi e venire verso di me, mi abbraccia e mi bacia sulla testa

-         Scusami ! – dice mestamente.

Le mie braccia rigide contro i  fianchi, non ho motivo di avercela con lui ma non può neanche pensare di risolvere i miei problemi solo perché siamo stati a letto insieme.

Con un gesto delicato mi solleva il volto e mi guarda intensamente negli occhi

-         Sono stato uno stupido! Non ho il diritto di dirti cosa fare della tua vita…io voglio solo che tu sia…felice! –

Inspiro. Ok non so proprio resistere a quegli occhi, oramai è chiaro!

-         Sì … - rispondo – … sei uno stupido! – e lo bacio intensamente

 

 

Dopo la nostra discussione mattutina, Josh non azzarda più alcun discorso, anzi è talmente caro e premuroso che quasi mi sento in colpa ad averlo attaccato così.

Si offre persino di preparare il pranzo e sistemare la cucina … se lo raccontassi a qualcuno di certo mi prenderebbero per pazza, insomma una celebrità del suo calibro che serve e riverisce una che non ha nemmeno un lavoro fisso …

-         Allora? Cosa scrivi? – chiede spuntandomi improvvisamente alle spalle

-         Non lo so, ho questa idea di fare un pezzo su ciò che accade nei momenti antecedenti la premiazione, come si preparano gli attori, quali sono le loro aspettative, le loro paure … non so – spiego – non mi va di scrivere delle sregolatezze e della vita mondana di voi attori hollywoodiani – dico osservando Josh

-         Si infatti … e io sono un vero esempio di vita mondata … non c’è che dire! – dice ironico finendo di asciugare l’ultimo piatto rimasto

-         Avrei  voglia di far vedere ai quattro disperati che leggono il nostro mensile, che dietro a questo mondo, che agli occhi dei profani sembra idilliaco e tutto sommato vuoto, ci sono persone vere con emozioni e sentimenti … -

Lo guardo e poi distolgo gli occhi da lui e chiedo

-         Che ne pensi? – chiedo titubante

Lui ci pensa un attimo poi baciandomi esclama

-         Mi piace! E penso che piacerà anche ai miei colleghi …  stasera ne avrai la dimostrazione! – annuncia prendendo in mano il suo cellulare

-         Stasera? – domando

-         Sì, al party…non mi dire che te ne sei dimenticata? –

-         No, ma non credevo che avrei intervistato qualcuno … insomma è una festa, non penso abbiano voglia di essere scocciati da qualcuno che se ne va in giro a far domande!

-         Adesso vediamo! – ed inizia a scrivere compulsivamente sul suo  iPhone

Lo osservo mentre scrive chissà cosa a chissà chi, poi solleva lo sguardo e sorridendo dice

-         Bene a quanto pare stasera dovrai lavorare parecchio … almeno  quattro o cinque tra i candidati hanno accettato di raccontarsi!

-         Perché fai tutto questo per me? – chiedo curiosa

-         Perché no! – risponde lui senza alzare lo sguardo dal display

-         No dai Josh! Perché sei così gentile con me? – chiedo ancora

Lui abbandona il suo cellulare sul tavolo e mi prende le mani

-         Vuoi la verità? –

Annuisco.

-         Non lo so Alice … è solo che da quando ti ho visto la prima volta in aeroporto non ho più avuto il coraggio di staccarmi da te!

Arrossisco mentre mi sfiora la guancia con la sua mano

-         E lo so che non dovrei più toccare l’argomento, ma davvero spero che tu prima o poi decida di stabilirti qui … è folle lo so!

-         Sì è totalmente folle! – concludo senza però smettere di sorridergli

 

Il silenzio tra di noi inizia a farsi pesante e quando sento il suono della chiamata via Skype, quasi ringrazio il cielo.

Sul video del PC riconosco subito la mia amica Bea che mi guarda indispettita

-         Ciao Bea! – esclamo io sorridente

-         Senti Ally, ti sembra il caso di informarmi che esci con un attore e poi non dirmi più nulla?

-         Non c’è molto da raccontare… - dico restando sul vago e guardando Josh che chiaramente non capisce la nostra conversazione.

-         Dai Ally, stiamo parlando di Josh Hutcherson…- nello stesso momento in cui sente proferire il suo nome Josh si alza dalla sedia e mi raggiunge posizionandosi alle mie spalle. Non ho neppure il tempo di replicare che accucciandosi fino ad entrare nel raggio della webcam saluta la mia amica

-         Ciao Bea! – dice in italiano stentato

Guardo la mia amica spalancare la bocca e diventare di mille colori, non posso fare a meno di ridere.

Beatrice è ancora imbambolata davanti allo schermo quando vedo apparire dietro alle sue spalle mio fratello.

Allontano d’impulso Josh dalla visuale con il labiale gli dico “Poi ti spiego”.

-         Ciao Andrea ! – il verso che mi esce sembra più uno squittio

-         Si può sapere cosa avete voi due? – chiede indicando prima la fidanzata ancora in stato di trance e riferendomi al mio tono di voce decisamente inusuale

-         Niente perché? – rispondo senza abbandonare il tono di prima

-         Alice, chi c’è con te? – oddio la finirà prima o poi di essere così protettivo – Non sarà per caso quell’attore? -  io non rispondo e lui mi guarda spazientito

-         Cavolo Alice, sei lì da due giorni … pensi davvero che sia il caso? Ti ricordi di avere un figlio qui? –

-         Andrea adesso smettila! – urlo lasciandolo senza parole e facendo alzare Josh che mi guarda preoccupato

-         Ti ho già detto che non sono più una bambina, sono libera di decidere cosa fare della mia vita e sì … mi ricordo di avere un figlio … è una cosa che non scorderò mai!

-         Ok, scusami ho esagerato, ma non vorrei che qualcuno si approfittasse di te …

-         Nessuno si sta approfittando di me! – ora la mia voce è più calma – Andrea lo so che hai paura che un altro uomo possa farmi del male, ma non ho più quindici anni … e non permetterò più a nessuno di trattarmi come ha fatto  Cristian!

-         So che non sei più una bambina, ma è mio dovere…

-         No Andrea… - non lo lascio terminare - … non è più compito tuo farlo!

Vedo i suoi occhi farsi tristi. Anche Bea ha abbandonato la sua espressione inebetita di poco fa.

-         Bene allora ti auguro buon proseguimento … ci vediamo quando torni! – e così dicendo abbandona la sua postazione

-         Non preoccuparti! Gli passerà! – mi tranquillizza la mia amica.

Già, lo conosco fin troppo bene, so quanto ci tiene a me e so anche  che non si è mai perdonato il fatto che Cristian, essendo suo amico mi abbia preso in giro per ben due volte!

-         Ehi mamma! – la voce soave di Pietro mi fa passare tutta la tristezza di poco fa

-         Ehi campione! – rispondo

-         Perché lo zio si è arrabbiato? – chiede ingenuamente

Evito di rispondergli.

-         Gli passerà … vuoi conoscere una persona? – chiamo Josh con lo sguardo, vedo che è ancora preoccupato per la discussione animata di poco fa avuta con mio fratello, ma acconsente alla mia richiesta.

-         Sì! – risponde entusiasta

-         Pietro, ti presento “Nod” – annuncio in Inglese

-         Mamma … Nod è un cartone animato non è una persona! – precisa  sempre in Inglese alzando gli occhi al cielo

-         Già … ma qualcuno deve pur avergli dato una voce…-

Spalanca gli occhi e apre la bocca quando Josh si materializza davanti a lui.

-         Ma … ma … è Josh Hutcherson! – esclama estasiato.

 

Bene anche mio figlio lo conosce!

Questa è la prova che sono l’unica su questa terra a non sapere chi sia! Artisticamente parlando intendo!

 

Pietro gli pone almeno una dozzina di domande a cui lui risponde con gentilezza. 

Mi alzo per andare a prendere qualcosa da bere e quando ritorno trovo i due ridere a crepapelle.

Mi piace la scena a cui sto assistendo.

 Anche troppo!

-         Ok! – li interrompo – ora per Pietro è ora di andare a letto!- lui sbuffa e  contrariato esclama

-         Uffi  mamma …

-         Nessuna storia! Domani devi andare a scuola! – replico fermamente

-         Ha ragione tua mamma Pietro! – dice Josh sostenendomi

-         Ok! – acconsente felice il mio piccolo

-         Buonanotte campione, mi ha fatto piacere conoscerti, spero di rivederti presto!

-         Se continui ad uscire con la mia mamma direi molto presto…- espone radioso

Io in netto imbarazzo non so più cosa dire,Josh si avvicina al video e sussurra

-         Contaci! –  afferma  per poi allontanarsi lasciandoci salutare con calma

-          Mi piace mamma … è davvero simpatico … viene anche lui a casa con te?

-         No amore!  Lui abita qui! –

-         Ah…ok!- dice un po’ deluso dalla mia risposta -  Buonanotte mamma! … e Buonanotte Josh! – esclama  concludendo la videochiamata

 

-         È davvero un bambino splendido! –

-         Favoloso! – affermo chiudendo il mio PC - Scusami per la sceneggiata di mio fratello … lui è solo un po’ troppo protettivo!

-         Non preoccuparti … a dire il vero non ho capito granché a parte i toni un po’sopra le righe! Spero di non essere io la causa? – chiede allarmato

Io scuoto la testa!  Non ho intenzione di farmi rovinare il resto dei giorni qui a L.A. per delle paranoie di Andrea.

-         Non pensiamoci più! – enuncio allegra – a che ora dobbiamo essere alla festa?

 

 

ITALIA ORE 21.00 REDAZIONE “LIFE STYLE”

 

JESSICA POV

 

Ho tra le mani la bozza che Alice ha inviato a mio padre.

Non so per quale motivo lui abbia così tanta considerazione di lei. Non riesco a capacitarmi ancora dell’idea che abbia preferito lei per il servizio a L.A. piuttosto che mandare me.

Vedo la luce dell’ufficio di papà spegnersi, metto velocemente la bozza dell’articolo della Rossi sotto la tastiera e faccio finta di scrivere al PC.

-         Tesoro non vai a casa? – chiede quasi stupito per il fatto di trovarmi ancora al lavoro

Io lo osservo con aria dolce e rispondo

-         Sto ultimando l’articolo della sfilata di moda per il prossimo numero.

Lui mi bacia sulla testa, come faceva quando ero ancora una bambina

-         Non fare troppo tardi però!

-         No papà!

Appena chiude la porta riprendo in mano la bozza nascosta poco prima. Il modo che ha di scrivere non è male, ma il taglio dell’articolo proprio non lo capisco “vorrei descrivere quello che provano gli attori” esclamo ad alta voce scimmiottandola.

Dio che nervi! Quel suo modo di essere sempre così sensibile ai problemi altrui proprio non lo sopporto.

La sua vita perfetta, con due lavori, un figlio che ha cresciuto da sola, tutti in ufficio che la adorano … compreso mio padre.  

Stringo talmente forte il foglio tra le mani che un pezzo si strappa.

Guardo la foto della redazione appesa alla parete. Tutti sorridenti attorno a lei e mio padre che l’abbraccia. La mia rabbia sale a livelli inverosimili. Il foglio ridotto oramai a brandelli finisce nel cestino.

Mi chiedo cosa potrei fare per farle perdere quell’alone da “Madre Teresa” che ha attorno a se.

Poi un’idea mi attraversa la mente.

Prendo la mia borsa ed esco di corsa dall’ufficio.

 

 

Eccomi qui con un capitolo di passaggio. Spero di non avervi annoiato troppo e che vi sia piaciuto.

Josh si è presentato alla persona più importante nella vita di Alice e chissà se questo la porterà a rivedere le sue priorità … chissà!

Cosa starà tramando Jessica alle spalle di Alice? Nel prossimo capitolo ne vedremo delle belle.

Grazie a tutte coloro che hanno aggiunto la storia tra le preferite e tra le seguite e a chi mi ha lasciato una recensione sempre molto apprezzata!

Grazie davvero a tutte!

Alla prossima e come sempre … fatemi sapere che ne pensate!

     

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** CAPITOLO 9. ***


 

 

-         Allora sei pronta? – chiede per l’ennesima volta Josh

-         Ancora un minuto! – gli urlo da dietro la porta del bagno mentre finisco con gli ultimi ritocchi

-         Mancava un minuto anche DIECI minuti fa! Rischiamo di fare tardi!

-         Arrivo! – urlo ancora

Esco dal bagno e mi guardo allo specchio posizionato sopra al comò.

Non sono sicura di aver scelto la mise più adatta. Insomma che ne so io di come ci si veste ad un party hollywoodiano.

Che ne so io di come ci si veste per un party punto e basta.

L’ultima volta che sono andata ad una festa era per il compleanno di mia cugina Silvia per i suoi sedici anni.

Con la mente ritorno a quel giorno.

Era luglio e faceva davvero molto caldo. Mancavano ancora due settimane al parto e la mia figura era paragonabile più ad una mongolfiera che ad una adolescente nel fior fiore degli anni.

Il vestito che avevo scelto per l’occasione … no mi correggo, che MIA madre mi obbligò ad indossare, era decisamente troppo corto sopra quella pancia così enorme.

Era di un tenue color azzurrino con dei fiorellini sul blu … a dire il vero i fiorellini erano talmente deformati da assomigliare, per le dimensioni, più a dei … girasoli.

 Non ero per niente a mio agio!

Nonostante fossi riluttante all’idea della festa, accontentai mia madre.

Faccio senza raccontarvi le occhiatacce ed i bisbigli al mio ingresso. Silvia era visibilmente scocciata dalla mia presenza; la sua perfetta vita da ragazzina modello era stata rivoluzionata dall’avere una cugina coetanea, anzi di qualche mese più giovane, che aveva pensato bene di farsi mettere incinta alla prima occasione.

Restai seduta per tutto il tempo, senza che nessuno si avvicinasse mai a me, forse per paura di essere contagiate da chissà quale strana malattia esotica.

-         Non ti stai divertendo molto vero? – disse improvvisamente un ragazzo spuntato dal nulla

-         Non molto … no! – risposi sorseggiando la mia aranciata.

Il ragazzo mi mise una mano sulla spalla e mi voltai per guardarlo.

Era alto e molto magro, decisamente troppo magro. Le sue dita ossute fecero presa sulla mia spalla stringendola forte

-         Non sei tu ad essere fuori luogo! – disse indicando il gruppetto di amiche capitanato da mia cugina.

Quando mi voltai lui se ne era già andato, non ho mai saputo come si chiamasse e a distanza di anni mi chiedo ancora se non fosse stata un’immagine creata dal mio cervello.

Quando arrivò il momento del taglio della torta mi avvicinai a Silvia mentre le sue amiche mi sorridevano imbarazzate.

Quel momento tanto atteso, in cui il festeggiato è al centro dell’attenzione per mia cugina fu un vero incubo.

Ricordo ancora l’espressione di Silvia mentre si accingeva a spegnere le candeline ed esprimere il suo desiderio da sedicenne senza problemi, da felice si fece sempre più mesto.

Solo quando la vidi osservarmi con disprezzo capii cosa stava succedendo.

Avevo rotto le acque, e l’unica cosa a cui riuscivo a pensare era che avevo rovinato la festa a mia cugina!

 

-         Alice … allora!!! – sbuffa Josh riportandomi coi piedi per terra

Mi guardo un’ultima volta allo specchio; ora non ero incinta e non avrei rovinato la festa a nessuno!

Infilo l’orecchino e raggiungo Josh che mi aspetta impaziente sul divano.

 

JOSH POV

 

-         È colpa tua se ci ho messo così tanto tempo … avresti dovuto lasciarmi in pace poco fa!

La sento dire ridendo mentre si avvicina a me

-         Finalmente! Ormai avevo perso le speranze – dico senza guardarla. Mi alzo dal divano e mi volto verso di lei precisando

-         Fortuna che sono arrivato … - le parole mi muoiono in bocca non appena la vedo

Se ne sta lì dritta in piedi di fronte a me, bella più che mai indossando un  vestito dorato, i capelli raccolti. Un ensemble che mette in risalto tutta sua bellezza.

Mi avvicino e la coinvolgo in un caldo bacio che vorrei non dovesse finire mai.

 

 

ALICE POV

 

-         Josh – dico cercando di staccare le mie labbra dalle sue – siamo in ritardo! – continuo

-         Beh, minuto più, minuto meno… - precisa continuando a cercare le mie labbra

-         Andiamo! – ribadisco sorridendo

Lui acconsente sbuffando ed usciamo di casa.

 

Josh è davvero bello questa sera, indossa una maglia  a maniche bordeaux  e un paio di Jeans blu scuri. I capelli volutamente scompigliati,  ha lasciato anche un po’ di barba incolta che lo rende decisamente molto attraente.

Mi volto verso di lui appoggiando il gomito sullo schienale del sedile e lo osservo intento alla guida.

Passerei le ore a guardarlo senza parlare.

Istintivamente gli sfioro il naso con un dito per poi ricadere sulle labbra e finire la corsa sulla fossetta in mezzo al mento.

-                     Alice… - dice lui deglutendo

-                     Mmmm … - mugugno senza però aprire bocca

-                     Dovresti davvero smetterla! – chiede implorandomi con gli occhi

Io sorrido e appoggio la testa sul suo petto e lui con un braccio mi cinge le spalle. Sento il suo cuore battere forte quasi quanto il mio.

Ho paura di quello che sto provando. Ma ho ancora più paura di non provare più una sensazione simile.

Dopo circa mezz’ora di macchina arriviamo a destinazione. Josh mi aiuta a scendere, penso subito divertita che tutta questa galanteria finirà dopo aver passato tanto tempo insieme! “ ma quale tempo Alice”, mi rimprovero. Tra tre giorni sarà finito tutto!

-                     Pronta? – mi chiede sfoderando uno dei suoi favolosi sorrisi

Annuisco senza parlare.

-                     Vieni, ti presento al padrone di casa!

 

ITALIA  Ore 23.00 PUB CHECKMATE

BEATRICE POV

Da quando siamo entrati Andrea non ha ancora spiaccicato parola. Sorseggia la sua birra con lo sguardo perso nel vuoto. Si capisce che sta male per la discussione avuta con sua sorella, ma non può comportarsi  sempre così se qualcosa non va come lui ha deciso.

Sento che non posso più stare zitta.

-                     Ora smettila Andrea, ti stai rendendo ridicolo! – annuncio indispettita dal suo comportamento

-                     Scusa? – chiede stupito

-                     Oh, hai capito benissimo! È da un’ora che siamo qui  e non ti ho ancora sentito dire una parola…

-                     Se non ti sta bene possiamo pure tornarcene a casa! – annuncia freddo

-                     No caro mio! – rispondo arrabbiata – devi smetterla di chiuderti a riccio tutte le volte che le cose non vanno come tu hai preventivato …

-                     Cosa vuoi che faccia Bea? Che stia a guardare mentre un attore da strapazzo se la spassa con mia sorella per poi spezzarle il cuore?

-                     Ma nessuno ti dice che sia così, non sai nulla di lui, magari è un bravo ragazzo e sarà invece Ally a spezzargli il cuore…

-                     Si Bea, come dici tu! – annuncia poco convinto

-                     Dai Andrea – lo rimprovero – smettila di essere sempre così prevenuto! – dico sbuffando - e poi … – continuo – … non hai visto come era contento Pietro dopo aver parlato con lui? Lo sai benissimo anche tu che non è un bambino facile da conquistare. Lui ci è riuscito e solo con qualche minuto di conversazione insieme … insomma tanto male non può essere! Non trovi? – chiedo passandogli una mano tra i capelli. Sorride.

-                     Già forse hai ragione! – sto per ribattere che io ho SEMPRE ragione ma lui mi precede

-                     Ho detto FORSE! – e senza lasciarmi il tempo di replicare mi lascia un bacio sulle labbra prima di raggiungere la toilette.

Sorridendo tra me e me, prendo il mio cellulare ed invio un messaggio su Whatsapp ad Alice per tranquillizzarla.

Bea: Ciao Ally, missione compiuta! Tuo fratello ha dato il beneficio del dubbio al tuo attore. A proposito, COSA STAI COMBINANDO?

Pochi minuti dopo arriva la risposta della mia amica

Alice: Bea, sei fantastica! Sai sempre come prenderlo per il verso giusto! Cosa sto combinando? Non lo so davvero! Sto così bene in sua compagnia e lui è così dolce, premuroso e … semplice! Mi sento male all’idea che tra tre giorni non lo rivedrò più! Ma ora non ci voglio pensare, voglio solo godermi questi ultimi giorni insieme a lui!

P.s. non ci crederai mai ma sto per andare ad una festa!

Strabuzzo gli occhi. Alice ad una festa? Ma se non va neppure a quelle di paese!

Bea: Infatti non ci credo! Mandami delle foto … prometto di custodirle gelosamente!

Alice: Ci conto! Ti voglio bene!

 

-                     Hai già avvisato la tua amica? – dice Andrea spuntandomi alle spalle, gli sorrido alzando le spalle

-                     Voi due insieme mi farete morire!

-                     Non potremo mai … ti amiamo così tanto! – dico sporgendomi verso di lui per lasciagli un bacio sulle labbra che però muore sul nascere non appena vedo comparire nel locale Jessica.

Andrea deve essersi accorto del mio cambiamento improvviso d’umore perché si gira verso l’ingresso che sto osservando.

-                     Non credevo che questo fosse un posto da “Jessica” ! – afferma ritornando a guardarmi

-                     Infatti non lo è! – sibilo tra i denti mentre l’arpia si avvicina a noi.

-                     Ciao ragazzi! – squittisce sedendosi senza che nessuno l’abbia invitata a farlo

-                     Cosa ci fai qui? – chiedo seccata

-                     Avevo voglia di un drink con degli amici! – risponde con la sua solita voce artefatta

-                     Non vedo i tuoi amici qui però Jessica! –

-                     Ahahahaha – ride coprendosi la bocca  finta anche in questa

-                     Voi siete miei amici! Non è vero? – chiede guardando Andrea con occhi da cucciolo bastonato. Mi verrebbe voglia di metterle le mani addosso ma non voglio creare problemi ad Alice perciò mi limito a finire la mia birra.

-                     Allora come sta la “nostra” Alice? Sono così preoccupata per lei! Tutta sola in una città che non conosce … si starà sicuramente annoiando in albergo! –

Le mie parole escono contro la mia volontà ma lasciare quella strega a bocca aperta non ha davvero prezzo

-                     A dire il vero ora Alice si sta preparando per andare ad una festa ad Hollywood – non contenta aggiungo – e ci sta andando con Josh Hutcherson, hai presente chi è vero? Pare che da quando sia arrivata non siano stati staccati un attimo! – osservo Jessica che mi fissa negli occhi con disprezzo. Andrea invece ha lo sguardo truce, davvero avevo detto quello che avevo detto? Ormai era tardi per ritrattare quindi rincarai la dose – chissà magari deciderà di prolungare la vacanza! – Andrea ora era davvero arrabbiato, lo vedevo da suoi occhi, ma a lui avrei pensato dopo, volevo che Jessica morisse d’invidia e la smettesse di trattare Alice come una povera sfigata.

-                     Sono contenta per lei! – si limitò a dire senza lasciar trapelare alcuna emozione – spero solo che se mai decidesse di rientrare più tardi abbia almeno l’accortezza di dirlo a mio padre … sarebbe un peccato se perdesse il lavoro! – mi guarda negli occhi dicendolo, quasi sfidandomi. Vorrei replicare per non lasciarle l’ultima parola ma Andrea mi zittisce con lo sguardo.

-                     È stato un piacere parlare con voi! – dice la vipera prima di raccogliere la sua borsa e sparire dalla nostra vista

-                     È meglio se ce ne andiamo! – esordisce Andrea secco alzandosi dal tavolo senza aspettarmi

Solo in questo momento capisco di aver parlato troppo ma soprattutto averlo fatto con  la persona sbagliata.

 

ALICE POV

La casa che ci ospita è davvero fantastica. Niente di troppo ostentato, anzi se dovessi trovare un aggettivo per descriverla direi che è assolutamente minimalista.

Il fulcro di tutta l’abitazione è il giardino in cui veniamo accolti. Tutt’attorno delle grandissime vetrate dalle quali s’intravedono le stanze della casa, ma la cosa che più lascia tramortiti è il panorama che si gode da quassù. Poco sotto di noi tutta la città di L.A. incorniciata da un’ infinity pool.

Siamo ancora in pochi , evidentemente la maggior parte degli invitati deve ancora arrivare.

Josh si avvicina a me con un calice di champagne e me lo porge. Mi guarda negli occhi  scostandomi una ciocca di capelli che il vento mi ha portato sul viso.

-                     Non avrei mai pensato che un giorno mi sarei ritrovata in un posto simile! - dico spensierata

-                     E questo è bene o male? – chiede Josh incuriosito

-                     Mmmm, ancora non lo so! – esclamo sorridendo. Josh si avvicina al mio orecchio, mi cinge il braccio attorno alla vita e mi sussurra

-                     Per quel che mi riguarda è decisamente un bene!  - e mi lascia un bacio  sfiorandomi la guancia.

Non riesco a dirgli niente, perciò mi limito a guardarlo e perdermi nei suoi fantastici occhi.

-                     Sono così contento di vederti Josh! – se ne esce una voce alle nostre spalle

-                     Jared! – dice lui abbracciandolo – ti presento Alice …  la mia ragazza! –

Come come come? Ho capito bene? La sua ragazza? Mi ha davvero presentato come la SUA RAGAZZA?

Lo guardo allibita, per poco lo champagne mi va di traverso. Vedo Jared osservarmi attentamente con i suoi piccoli occhi rotondi di un azzurro cristallino. Si raccoglie i lunghi capelli lasciati fino a quel momento sciolti, in un elastico formando una coda, poi sempre senza smettere di guardarmi esclama

-                     Molto piacere Alice! – e così dicendo prende la mia mano baciandone il dorso

Mi accorgo di non aver ancora aperto bocca ma sono ancora scioccata dalla parole di Josh che continuano a riecheggiarmi nella testa.

Cercando di darmi uno scossone Josh inizia a spiegarmi che Jared, oltre ad essere il padrone di casa è anche uno dei candidati agli Oscar per l’indomani.

-                     Allora Alice, Josh mi ha detto che sei qui in America per scrivere un articolo

-                     Sì! – rispondo svegliandomi dal torpore che sembra avermi invaso

-                     Mi ha anche parlato del taglio che intendi dare al tuo pezzo … lo trovo molto interessante, sarei  davvero onorato di prenderne parte

-                     L’onore sarebbe mio! – oh finalmente sono riuscita a comporre una frase di senso compiuto.

-                     Bene! – ci interrompe Josh – mentre vi lascio “lavorare” vado a vedere se è arrivato Andre – mi bacia sulle labbra e si allontana da noi.

Jared mi fa cenno di seguirlo e ci accomodiamo su alcune poltroncine a bordo piscina

-                     Non sapevo che fossi la nuova ragazza di Josh? – attacca Jared fissandomi

-                     A dire il vero è una novità anche per me! – confesso evitando di guardarlo

Non so come mai, ma il suo modo di osservarmi mi mette completamente in imbarazzo, sembra quasi che con i suoi occhi sappia leggerti l’anima.

Cerco di cambiare discorso e concentrarmi sulle domande da fargli per il mio articolo.

Fortunatamente riesco nel mio intento e mi racconta diverse cose che renderanno il mio pezzo davvero interessante.

Mentre parliamo, vengo distratta dalla risata di Josh proveniente dal centro del giardino. Sta “giocando” insieme ad un ragazzo che è esattamente il doppio di lui … è un lato di Josh che amo da impazzire … cioè mi piace … oddio ma cosa mi prende?

-                     È un bravo ragazzo! Uno tra i migliori che abbia avuto l’onore di conoscere- dice Jared che ha ripreso ad osservarmi con quel suo sguardo inquisitore, bene ci mancava solo questo.

-                     Lo penso anch’io! - riesco a dire togliendomi in parte dall’imbarazzo

-                     È una persona vera, uno che dà tutto se stesso per rendere felici gli altri! – dice ancora Jared

Dove vuole andare a parare con tutta questa adulazione nei confronti di Josh?

-                     Sai è da tanto che non lo vedevo così … felice! – ok ha deciso di farmi impazzire

-                     È da tanto che non vedeva il suo amico? – ma che cavolo sto dicendo … farei meglio a starmene zitta

-                     Non credo che sia felice perché è con Andre – dice ridendo -  ma perché tu sei al suo fianco! Se non lo conoscessi direi quasi che sembra … innamorato!

Ora ne ho la certezza! Non sta cercando di far impazzire me … è lui che è pazzo!

-                     Dopo due giorni? Non credo proprio!  - dico con voce stridula finendo il mio calice di vino tutto d’un fiato, questa conversazione inizia a mettermi davvero a disagio.

-                     Dimmelo tu  Alice se è possibile! – esclama prima di farmi una domanda che mi manda completamente in tilt –  Tu quando hai capito di essere innamorata di lui?

Rubo un altro bicchiere dal vassoio di un cameriere che passa vicino a me, vuotando subito anche questo.

Jared continua ad osservarmi divertito, mentre io cerco  una giusta risposta a quell’assurda domanda.

-                     Quando riuscirai ad ammetterlo a te stessa, il da farsi ti sembrerà molto più chiaro! – si alza dalla sedia e conclude avvicinandosi e posandomi una mano sulla spalla – Mi ha fatto piacere conoscerti Alice Rossi! – dopodiché si allontana per andare a ricevere gli altri ospiti.

Bene, sembra che qui tutti mi conoscano meglio di quanto io conosca me stessa … devo uscire da questa situazione! Cerco disperatamente con gli occhi una via d’uscita, no meglio dire una via di fuga … perché non riesco a muovermi? Sembra che le gambe siano inchiodate a terra. Il respiro si fa sempre più corto … Oddio, e se avessero ragione?

Ok, valutiamo le cose con calma! Per piacermi mi piace, forse anche troppo, sto bene in sua compagnia, è dolce, premuroso, mi manda in subbuglio tutte le volte che mi guarda e che mi sfiora e l’altra notte … oddio l’altra notte è stata fantastica. No Alice, questo non porta a nulla di buono, è una storia senza senso destinata a finire ancor prima di iniziare …

-                     Ehi! Tutto bene? – chiede Josh spuntandomi improvvisamente da dietro le spalle facendomi trasalire

-                     Tutto bene! È solo che … non sono solo abituata a frequentare delle feste! Mi mettono sempre un po’ d’ansia …

-                     Ci sono io con te! Non devi aver paura di nulla! – mi rassicura baciandomi sulle labbra e facendomi rilassare all’istante. No non posso! Non stavo cercando una via di fuga? – vieni voglio presentarti una persona per me molto importante! – dice prendendomi per mano

 

Non sarà sua madre vero? Non potrei reggere un altro confronto senza essermi ripresa dall’interrogatorio di poco fa. Mi lascio trascinare da Josh come una bambola di pezza, l’ansia ancora non è scomparsa, ma quando vedo che la persona in questione è un il ragazzone con cui giocava Josh poco fa,  mi tranquillizzo un po’ … per un attimo ho davvero creduto di dover conoscere sua mamma.

-                     Alice, lui è Andre, il mio migliore amico!

-                     Molto piacere! – dico porgendogli la mano.

Lo vedo un po’ restio, continua a squadrarmi dalla testa ai piedi senza proferir parola. La scena che si presenta agli occhi degli altri deve sembrare davvero stupida.

Io che me ne sto in piedi, con il sorriso stampato sulla faccia e la mano tesa verso quel gigante che non ha alcuna intenzione di contraccambiare.

-                     Ti chiami come mio fratello! – annuncio prima di chiedermi cosa centri questa considerazione con la situazione! Lui mi osserva ancora senza battere ciglio ed è allora che come al solito il mio impulso m’impedisce di stare zitta

-                     Senti … almeno il gesto di presentarti potresti farlo, magari non ti piaccio lo stesso, ma l’educazione penso che sia una buona regola da rispettare!

 Josh, mi guarda senza parlare, poi guarda Andre e poi ritorna su me

-                     Non ho mai detto che non mi piaci! – dice infine il gigante porgendomi la sua enorme mano

-                     Bene, questo mi solleva! – rispondo secca

Anche Josh sospira di sollievo, poi mi prende la mano e mi invita a ballare.

Mi stringo forte a lui, sono talmente frastornata dagli ultimi due incontri da non accorgermi neppure che stiamo ballando la stessa canzone della scorsa notte in spiaggia.

-                     Vediamo se ho imparato qualcosa! – annuncia Josh strizzandomi l’occhio e iniziando a ricordare i passi che avevo tentato di insegnargli.

-                     Direi che te la stai cavando egregiamente! Sei un buon allievo!

-                     Tutto merito dei tuoi insegnamenti!

-                     Se mai in un futuro decidessi davvero di aprire una scuola, ricordami che dovrò abbonarti la prima lezione!

-                     Sarei davvero felice se tu decidessi di farlo! Aprire una tua scuola intendo – dice guardandomi negli occhi e poi senza lasciarmi il tempo per un’eventuale replica mi confessa – scusami per Andre … è così protettivo nei miei confronti da dimenticare anche le buone maniere, ma è un buon ragazzo davvero!

-                     Siamo destinati ad avere un Andre ,o Andrea, col fiato sul collo … speriamo che non s’incontrino mai, altrimenti per noi sarebbe la fine! – dico rassegnata

Josh ride, mentre mi stringe sempre più a lui. Con la coda dell’occhio vedo il suo amico osservarci, non so perché questo omone mi metta tanto a disagio. Sarà per il suo modo di fissarmi, per il fatto che voglia capire le mie intenzioni. Che brutta situazione! Josh che si deve essere accorto che il mio cervello sta macinando di continuo e mi rassicura

-                     Sono sicuro che gli piacerai! Sotto il suo aspetto un po’ troppo da orso è un ragazzo d’oro!

Ma cosa sto combinando? Josh che mi presenta al suo migliore amico, Jared che ritiene che sia innamorato di me. Andre che mi osserva per capire quali siano le mie intenzioni! La situazione è troppo assurda, devo concludere questa pazzia il prima possibile! Ora sarebbe meglio!

-                     Josh … - dico guardandolo negli occhi – forse dovremo fare un punto della situazione … non trovi?

Lo vedo irrigidirsi e nei suoi occhi compare un lampo di angoscia. Poi mi accarezza la guancia

-                     Alice … - attacca – … lo so che tra tre giorni te ne andrai, ma non mi interessa! Chiamami illuso, sognatore o qualsiasi altro termine che  per te renda meglio l’idea, ma voglio credere che tu ed io siamo destinati a restare insieme. Mi piaci Alice, tanto. Non credo di aver mai provato per nessuna quello che mi stai facendo provare tu in questi giorni …

-                     Josh … - lo interrompo - … io non…

-                     Ssssttt – mi zittisce – ora non ci voglio pensare! Tu stai bene con me?

-                     Come mai lo sono stata! – confesso

-                     Allora non parliamone più! Almeno per ora!

Lo guardo negli occhi, quegli occhi così profondi e sinceri in cui ogni volta non posso fare a meno di perdermi,  poi gli appoggio la testa sul petto e chiudendo i miei mi lascio cullare nelle sue braccia.

 

JESSICA POV

Sapevo che quella stupida di Beatrice, se provocata, avrebbe vuotato il sacco, solo che non credevo di riuscirci così presto.

Guido veloce verso la redazione, l’adrenalina mi scorre nelle vene ma mi prometto di calmarmi per non compiere passi falsi.

Devo riuscire nel mio intento, quello di rendere Alice una persona priva di scrupoli e toglierle quell’aria da santarellina che tutti adorano. Compreso mio padre!

Quando quel giorno entrò in redazione per la prima volta ebbi subito la sensazione che non avrebbe portato niente di buono.

La bella mammina sedotta e abbandonata. Tutti a starle sempre addosso, ad invitarla ovunque a ridere e scherzare con lei … io osservavo tutto con distacco, perché lì mi lasciavano. In disparte. Non che ne fossi rammaricata, ma mi aveva tolto l’affetto dell’unica persona a cui tenevo veramente.

Non ho ancora capito perché quello stupido di mio padre  la consideri così tanto, dandole compiti di rilievo e defilando la sua unica figlia a servizi di seconda mano. Non credo che ne sia innamorato in quel senso, ma ha preso molto a cuore la sua situazione lasciando me nell’ombra e questa cosa proprio non la sopporto! Ora avevo in mente solo una cosa! Farla passare per un’approfittatrice e riuscire a dimostrarlo a livello internazionale.  Quella stupida di Beatrice  mi aveva spianato la strada più di quanto avessi sperato. Non restava che trovare gli incastri giusti ed avevo già in mente di chi mi avrebbe aiutato.

Bob Swindle.

Reporter americano specializzato in scandali e uomo privo di scrupoli.

Mio padre me lo aveva presentato qualche anno prima e tra noi vi era subito stata … intesa! Non poteva negare un favore ad una vecchia amica.

Nel comporre il numero trovato nell’ufficio di papà, mi stavo già pregustando la faccia che avrebbe fatto Alice.

 

ALICE POV

Ora che abbiamo in un certo senso chiarito la situazione, sono molto più tranquilla e questo si ripercuote anche sul mio comportamento alla festa.

Sono spassosa, sicura di me e recito la parte della perfetta fidanzatina innamorata, anche se devo ammettere con me stessa che non faccio così fatica a calarmi nella parte e anche se la mia testa mi dice scappare il più lontano possibile da Josh e da tutto questo prima che sia troppo tardi, il mio cuore non l’ascolta e prosegue per la sua strada, su quella strada in cui ammetto a me stessa che forse l’amore esiste davvero.

Non riesco ad arrabbiarmi neppure quando Josh propone di far vedere agli altri le mie qualità di ballerina. So benissimo qual è il suo scopo ma in questo momento non me ne importa. Sembra quasi che le sue parole mi abbiano svegliato da un torpore in cui ho vissuto negli ultimi dieci anni, sembra quasi che con la sua comprensione, col suo rispettare i miei tempi abbia innegabilmente scalfito la corazza che mi ero costruita per non soffrire più. Non so cosa succederà alla fine di questa avventura, ma sono sempre più convinta che Los Angeles sia molto più vicina di quanto non lo fosse poche ore fa.

            Vedo gli occhi di Josh ridere felici e il mio cuore si riempie di gioia.

-                     Ok lo devo ammettere Alice… - dice Andre avvicinandosi a me – temevo fossi la solita opportunista ma non è così! È da tanto che non vedevo Josh così … spensierato!

-                     Sei la seconda persona che me lo dice oggi! – asserisco guardando Andre

-                     Perché è vero! Quindi vedi di non farlo soffrire… - dice strizzandomi l’occhio

“Non potrei mai”  penso senza rispondergli.

Il resto della serata trascorre piacevolmente, gli amici e colleghi di Josh sono così carini con me, qualcuno ha pure chiesto di avere delle lezioni private di ballo che altro non hanno fatto che alimentare la convinzione di Josh che quello sarebbe ciò che dovrei fare per il resto della mia vita.

Inoltre  mi stanno aiutando un sacco anche con l’articolo; gli aneddoti si sprecano e più che un’intervista sembra una confessione tra vecchi amici.

C’è chi si prende in giro, chi prende di mira i colleghi, chi fa supposizioni, chi dice “io l’avrei fatto meglio!”. Sembra di assistere più ad una normale serata tra amici, anche se si tratta di persone conosciute in tutto il mondo.

Josh, si avvicina a me sussurrandomi all’orecchio

-                     Ti adorano tutti! Devo iniziare a fare il geloso?

-                     A dire il vero ci sono due o tre dei tuoi amici che non sono niente male! – dico prendendomi gioco di lui

-                     Attenta tesoro … non costringermi a portarti via di qui e farti ricredere! – precisa malizioso

-                     È una proposta?

-                     Non tentarmi!

-                     Invece è proprio quello che intendo fare! – confesso baciandolo a fil di labbra e congedandomi per andare alla toilette.

            Jared mi indica la strada ed io mi volto verso Josh per l’ultima volta. Dietro di lui dall’altra parte della piscina, vedo una giovane donna osservami, non ci faccio molto caso e mi dirigo verso la stanza indicata dal padrone di casa.

Uscita dal bagno, trovo la ragazza che avevo visto poco fa, intenta a guardarsi allo specchio.

-                     Ciao. – saluto allegramente

Lei mi guarda dall’alto al basso, poi senza ricambiare il mio saluto estrae un lucidalabbra dalla pochette e mi dice freddamente

-                     Tu devi essere la giornalista italiana …

I suoi modi mi infastidiscono a livelli inverosimili, ma lascio correre perché non voglio rovinarmi la festa ora che mi sto divertendo

-                     E tu saresti? – chiedo ripagandola con lo stesso tono usato da lei

Lei mi mostra un sorriso tirato. Nei suoi occhi passa un lampo di sfida prima di continuare a parlarmi con astio

-                     Nessuno di cui tu debba preoccuparti! Sono solo la fidanzata di Josh … o almeno lo ero fino a quando non sei spuntata tu! So cosa stai tentando di fare, vuoi la tua ora di celebrità? Accomodati. Non appena Josh capirà chi sei in realtà tornerà da me! Come sempre!

Mi prende contro con la spalla mentre se ne va.

Io resto totalmente in balia delle sue parole che continuano a martellarmi in testa. La sua fidanzata!

Come ho fatto ad essere così stupida. Per una volta che seguo il mio cuore … stupida e illusa! Sei solo questo Alice!

Sto andando in iperventilazione. Come ho potuto credere davvero che Josh potesse in un qualche modo innamorarsi di me, che tutte quelle parole dolci fossero davvero per me, che per lui fossi davvero importante … non so cosa credere, non so a chi credere! Certo per quanto ne so lei potrebbe essere una fan invidiosa, ma c’è qualcosa nel mio istinto che mi dice che non è così.

Mi guardo allo specchio.

Mi asciugo la lacrima, uscita contro la mia volontà.

Inspiro fino a quando l’aria nei polmoni ritorna ad essere regolare, poi raggiungo Josh.

È arrivato il momento di chiudere questa storia.

 

 Eccoci qui con un capitolo pieno di emozioni contrastanti da parte di Alice, che non può mai stare tranquilla con Claudia e Jessica nelle vicinanze.

Appena si lascia andare ecco che le arriva un’ulteriore batosta. Ma chissà cosa intendeva Claudia e chissà cos’ha in mente Jessica la strega.

Per chi avrà la voglia e la pazienza di seguirmi nel prossimo capitolo si capirà qualcosa in più.

Grazie per chi ha letto la mia storia e continua a farlo e grazie anche a chi mi lascia sempre un pensiero su ciò che ho scritto.

 Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate, anche in negativo! ☺

P.s. ho fatto qualche collegamento ipertestuale presentandovi la mia Alice così come io me la immagino ( al secolo Alexis Bledel, la Rory di “una mamma per amica”, non so ma la vedo benissimo come Alice e soprattutto la vedo benissimo con Joshino, ma questo vale per me ☺).

Un bacio a tutte!

 

 

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Capitolo 10
*** CAPITOLO 10 ***


CAPITOLO 10.

Stordita ancora dalle parole della “brunetta”mi avvicino barcollando a Josh che preoccupato e posando le mani sulle spalle, quasi volesse sorreggermi,  mi chiede

-                     Tutto bene Alice?

Alzo di poco lo sguardo verso di lui, vorrei vomitargli addosso tutta la rabbia che ho in corpo in questo momento, vorrei dirgli “tutto bene, a parte il fatto che non mi hai detto che eri fidanzato!”, ma non riesco o non voglio e mi limito a rispondere stampandomi in viso un sorriso di circostanza

-                     Un po’ troppo champagne!

-                     Se vuoi possiamo andarcene! – chiede stringendomi a sé. Io mi irrigidisco, ho troppa rabbia addosso e non sono nella condizione giusta per cercare una buona scusa  per non terminare la serata con lui. Con tutta la forza di volontà rimasta lo abbraccio

-                     No Josh, stiamo ancora un po’! – dico cercando di sorridergli

Lui si stringe nelle spalle.

-                     Come vuoi! – risponde ed insieme raggiungiamo il gruppetto

La serata continua tranquilla  se non per il fatto che io me ne sto estraniata per tutto il tempo, rispondendo solo alle domande che gli altri mi pongono.

Sono distratta. Con gli occhi continuo a cercare la ragazza del bagno. La fidanzata di Josh, preciso tra me e me.

Il sangue mi ribolle talmente tanto  nelle vene che mi scolo, senza quasi accorgermene due calici di champagne uno di seguito all’altro; mentre mi avvento sul terzo, una mano mi blocca e una voce familiare mi dice

-                     Non credi di aver bevuto abbastanza?

Mi volto e guardo Josh negli occhi

-                     No! – rispondo secca svuotando il liquido nel bicchiere

Senza fiatare Josh, mi prende per un braccio e mi trascina dagli altri

-                     Noi andiamo! Grazie per la bella serata Jared, in bocca al lupo per domani! In bocca al lupo  a tutti!- dice sembrando il più naturale possibile. È davvero un bravo attore, non c’è che dire! Ma nonostante questo  le sue labbra sono tirate in una smorfia che di naturale ha ben poco. Saluto anch’io cercando di celare la rabbia e la delusione che sta lottando per non esplodere e poco dopo siamo fuori dalla festa.

Josh sale in auto. Le mani strette sul volante. La fronte corrugata.

Il silenzio è davvero pesante tra noi.

Josh non parla per tutto il tragitto ed io non sono da meno. Ho così tutto il tempo per fare mente locale e chiudere questa storia il meno dolorosamente possibile.

Arriviamo di fronte ad una cancellata, non mi ero neppure accorta che la strada non era quella per il mio alloggio.

-                     Dove siamo? –chiedo bruscamente

-                     A casa mia! – risponde con lo stesso tono brusco

-                     Josh … preferirei andare al mio appartamento…

-                     Adesso mi dici cosa ti è preso? – tuona sbattendo violentemente le mani sul volante. Quello scatto d’ira mi lascia senza parole

-                     Allora? – chiede impaziente guardandomi negli occhi

-                     Io non ho assolutamente nulla! – rispondo scontrosa incrociando le braccia al petto

-                     Davvero?  Alice, non sono uno stupido! Da quando sei tornata dal bagno non sei più stata la stessa … qualcuno ti ha … importunata? – dice con voce tentennante quasi avesse paura di non essere smentito

-                     In realtà sì! – mentre mi pronuncio vedo il suo volto farsi scuro

-                     Dimmi chi è stato quel figlio di …

-                     Non è stato un uomo, ma una donna! – lo interrompo cercando di mantenere un tono calmo

Josh mi guarda senza capire e allora non riesco più a controllare il fiume in piena che scorre dentro di me.

-                     Una ragazza a dire il vero … la TUA ragazza!

Josh spalanca gli occhi, cerca di dire qualcosa ma io mi avvento ancora su di lui

-                     Quando pensavi di dirmelo? No aspetta, forse non ne hai mai avuto l’intenzione vero? Cosa sono stata io per te il passatempo di una sera? – lo guardo negli occhi con così tanto disprezzo che lui non può fare altro che abbassare il suo viso

-                     Alice … -cerca di parlarmi, ma non lo lascio fare

-                     Se penso che avevo quasi deciso di lasciare la mia vita in Italia  per venire qui … Dio quanto mi sento stupida! Mi sono illusa che potesse davvero nascere qualcosa tra me e te, da come mi parlavi, mi guardavi … pensavo fossi diverso! –

-                     Alice tu … - prova ancora ma senza fortuna

-                     Lo sapevo che non dovevo farmi coinvolgere, che non dovevo affezionarmi …è stata una follia fin da subito … e quando Jared ha insinuato che forse tu eri … e che anch’io ero … Tu hai una fidanzata Josh! Ed io sono solo una povera illusa! – le lacrime mi scendono ormai a fiumi, non so neppure se Josh abbia capito quello che gli ho rumorosamente detto. Piano a piano cerco di calmarmi, il respiro si fa più regolare e allora chiedo stancamente, quasi supplicando

-                     Ora puoi portarmi a casa Josh?

-                     Adesso ascoltami! – dice calmo – poi prometto che farò qualunque cosa tu mi chieda di fare!

 

 

JESSICA POV

Coricata sulla chaise longue nel salotto di casa, aspetto che da oltreoceano arrivi qualche buona notizia.

Ormai Bob dovrebbe aver saputo qualcosa  dal suo contatto.

Continuo a guardare insistentemente lo schermo del mio iPhone.

 Inspiro, giusto per calmarmi un po’.

 So che sto rischiando grosso a fare tutto ciò, ma non posso davvero più sopportare la bella mammina … credo di non aver mai odiato tanto in vita mia una persona come sta accadendo con lei. Non che mi abbia fatto del male di proposito, ma quello che sta accadendo con mio padre lo devo a lei. E solo a lei. Da quando è entrata a far parte della redazione lui non ha avuto che occhi solo per lei. Giorno dopo giorno le ha dato incarichi sempre più importanti e a me sempre qualcosa di poco conto … pensava forse che mi accontentassi di qualche articolo di moda?

Ricordo ancora il rapporto che c’era tra noi prima che la Rossi entrasse nella nostra vita.

Certo dopo la morte di mamma, il nostro rapporto non è stato idilliaco, abbiamo avuto le nostre incomprensioni, ma superato il periodo di lutto, abbiamo imparato a conoscerci e stimarci, o almeno questo era quello che pensavo, invece all’arrivo di quella, il caro buon vecchio padre ha iniziato a snobbarmi. Qualsiasi cosa facessi per attirare la sua attenzione non faceva altro che sortire l’effetto contrario.

Io ero la biondina scema con la vita spianata dalla carriera del padre che s’interessava solo di gossip e frivolezze, lei la brava mammina che per sfamare il suo “errore” lavorava giorno e notte.

Così era come mi trattava e così mi comportavo, ma ora questa situazione doveva avere una fine!

Non avrò il suo affetto di padre, ma sono sempre sua figlia! Tutto ciò che lui ha costruito mi spetta di diritto! Non posso sopportare che preso da una qualche forma di insanità mentale lasci a lei l’incarico di portare avanti la Lifestyle.

 Ho sentito che lo diceva. “ Ho in mente grandi cose per te Alice, sei davvero un’ottima giornalista”, le sue testuali parole… mi sembra di impazzire …ma quando chiama Bob?

 

JOSH POV

Sto cercando di restare il più calmo possibile, ma non posso far altro che pensare a Claudia. È stata brava a tenersi lontano da me per tutta la sera. Deve aver studiato bene ogni mossa per poi sferzare il colpo finale su Alice.

Non riesco a vederla così! Gli occhi gonfi e rossi, le sue mani stanno tremando mentre lei cerca di intrecciarle per cercare di tenerle ferme.

Le chiedo gentilmente se vuole seguirmi dentro casa, non mi va di parlare con lei nel vialetto di casa. Troppi sguardi indiscreti, soprattutto dopo quello che è successo da Jared.

Devo spiegarle tutto, dovevo farlo già da prima.

 

ALICE POV

Acconsento a scendere dall’auto, un po’ perché mi manca l’aria e un po’ perché Josh ha ragione, potrebbe osservarci qualcuno.

Entriamo nella casa, non riesco a godere appieno della sua bellezza e me ne rammarico perché avrei voluto accoccolarmi a lui sui divani della bellissima terrazza in cui mi fa accomodare.

Tutto attorno c’è un gran silenzio. Una pace rispetto alla confusione che c’è dentro di me.

Josh si siede di fronte a me. Lo sguardo fisso e gli occhi di chi ha paura di perdere qualcuno a cui tiene. Devo avere anch’io la stessa espressione, per questo decido di tenere la testa china sul tappeto.

-                     Alice … - inizia – innanzitutto credimi quando ti dico che non ho alcuna fidanzata, non più almeno! Quando ti ho incontrata all’aeroporto, stavo rientrando da Madrid dopo l’ennesima lite con lei che mi ha portato alla rottura del nostro fidanzamento. Non cercavo una sostituta o un passatempo, se è quello che ti chiedi. Non ho organizzato tutto per sfogare la mia frustrazione o rabbia su qualcuno … il fatto è che da quando ti ho vista, non sono più riuscito a stare lontano da te. Non so cosa mi sia preso, ma mi hai fatto letteralmente impazzire. Sto male all’idea che tra pochi giorni salirai su un aereo e te ne tornerai alla tua vita, lontano da me.  Sto cercando in tutti i modi di trovare un espediente che ti faccia desistere dall’andartene perché, appena sei lontana da me, è come se mi mancasse la terra sotto ai piedi. So che è assurdo provare cose del genere verso una persona che conosci appena, ma credimi quando ti dico che è questo quello che provo. Non voglio giocare con te!  E voglio che tu faccia parte della mia vita!  Non sono perfetto Alice, ma sono sincero! E sono sincero quando ti dico che sei importante per me così come lo sono quando ti dico che Claudia non è la mia fidanzata!

-                     E allora chi era quella ragazza? Una squilibrata? – chiedo con un filo di voce

-                     Descrivimela! – esclama Josh fermamente

Cerco di dare una descrizione il più possibile dettagliata.

Vedo il suo viso contrarsi in una smorfia di disprezzo.

Sospira, poi si avvicina a me e guardandomi con una dolcezza infinita negli occhi mi sfiora il viso ed io lo lascio fare.

-                     Avrei dovuto dirtelo subito, ma non pensavo arrivasse a tanto!

Il mio respiro si blocca di colpo, quasi per paura di ricevere l’ennesima batosta

-                     Cosa? – chiedo infine

-                     L’altra sera, quella del nostro primo bacio, tornato a casa ho trovato Claudia ad aspettarmi. Sono restato sveglio tutta la notte a litigare con lei e anche parte della mattina seguente, per questo ho dovuto annullare il nostro appuntamento. Le ho spiegato in tutti i modi che tra noi era finita, che non volevamo le stesse cose. Lei non mollava e mi ha detto che mi amava … -

Lo sguardo basso di Josh, mi fa capire quanto dirmelo gli costi fatica e vergogna

-                     E tu? – chiedo tentennando

Josh solleva il viso e guardandomi fisso negli occhi dice

-                     Vuoi sapere cosa le ho risposto?

Accenno col capo un sì senza parlare

-                     Le ho detto che non la amavo, che non la amo! E lei ha minacciato di farmela pagare, ma non pensavo che arrivasse a tanto … se solo l’avessi vista alla festa non le avrei mai permesso di avvicinarsi a te! Ho sbagliato a non parlartene subito, scusa! Ma non volevo che pensassi di essere solo una distrazione per me, perché non è così. Non voglio neppure dirti di essermi  innamorato, l’ho detto molte volte in passato senza provarlo realmente, ma quello che tu stai provocando in me è molto più simile all’amore di quanto mi sia mai capitato. Alice, sei la ragazza più dolce e vera che abbia mai incontrato … -

La sua mano, che non ha mai smesso di sfiorare la mia, si sposta sulla guancia accarezzandola. Mi sento ancora più stupida, se possibile, come sempre ho reagito d’impulso accusandolo senza cercare di conoscere la realtà dei fatti. All’improvviso mi vengono in mente le parole di mia nonna “le cose belle che ti accadono nella vita, sono quelle improvvise, quelle che non ti aspetti, quelle che ti scombussolano l’anima, quelle che ti fanno sentire viva”.

Guardo Josh che non ha ancora staccato gli occhi da me.

Lui mi ha scombussolato la mia anima.

 Grazie a lui ho ritrovato la voglia di ballare.

 Lui mi ha fatto sentire nuovamente viva.

Senza rendermene conto mi trovo ad accarezzargli i capelli e appoggio le mie labbra sulle sue.

Il cuore che fino a quel momento sembrava aver smesso di battere, ritorna a farsi sentire.

Sento Josh sospirare e sorridere mentre lo bacio.

Lo guardo fisso negli occhi, prendendogli il viso tra le mani ed è allora che dalla mia bocca esce una frase che mai avrei pensato di pronunciare. Ormai ho fatto la mia scelta, e niente e nessuno mi farà tornare sui miei passi!

-                     Credo che Pietro sarà felicissimo qui! –  esclamo prima di tornare a posare le mie labbra sulle sue.

 

 

Ciao a tutte quante! Finalmente Alice ha fatto la sua scelta … siete d’accordo con lei? Io avrei, ovviamente, fatto lo stesso! Ma ancora l’orizzonte non è sereno. Jessica non ha concluso il suo diabolico piano! E chi sarà il contatto di Bob? Vediamo se indovinate … comunque la storia riserverà ancora qualche colpo di scena soprattutto ai danni dei nostri “piccioncini”.

Fatemi sapere cosa ne pensate, accetto anche le critiche ☺, così per capire come vi sembra la storia, se troppo banale, se vi prende … insomma tutto ciò che volete scrivere sarà sempre molto gradito!

Ringrazio fin da subito chi deciderà di leggere questo nuovo capitolo, sperando di far trascorrere qualche momento di spensieratezza e perché no magari di sognare un po’!

Un bacio a tutte! A presto!

 

p.s. vi lascio come “regalino” una foto di Josh e “Alice 

 

 

 

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Capitolo 11
*** CAPITOLO 11. ***


CAPITOLO 11.

 

 

JESSICA POV

Un mezzo sorriso mi compare sulle labbra pensando alla telefonata di Bob, la prima parte del piano è andata a buon fine;  quell’attricetta spagnola ha eseguito tutto alla perfezione: ha messo nel panico la “mammina” e Bob ha fatto il resto. Le foto che mi ha inviato via e-mail sono degne della miglior rivista scandalistica, ritraggono la Rossi mentre esce dal bagno con la faccia sconvolta …  davvero patetica … e poi la lite con Hutcherson!  L’articolo che ne uscirà, poi,  la farà sembrare solo un essere spregevole in cerca di visibilità e di … soldi! Tutti si ricrederanno su di lei. Mio padre compreso!.

Mi spiace solo per quell’attore, ha la faccia da bravo ragazzo, ma ha scelto la persona sbagliata e il momento sbagliato!

L’unica cosa che mi preoccupa è la prossima mossa! Spero di riuscire a convincerlo, ma è talmente avido che non dovrebbe essere difficile. Spero solo che il tempo non l’abbia reso uno smidollato!

BEATRICE POV

Appena apro gli occhi, noto che la parte dove solitamente dorme Andrea è vuota, a dire il vero non sembra averla occupata per l’intera nottata; e questo vuol dire solo una cosa: è ancora arrabbiato con me.

Mi alzo e raggiungo la cucina. Mi concedo una spremuta, ho la stomaco chiuso.

Come al solito non riesco a tenere chiusa questa dannata bocca!

Mi viene da piangere, ma non lo faccio perché in cuor mio spero ancora che Jessica non abbia rivoltato la mia “stupidità” a suo favore!

Scorgo Andrea nel giardino dietro casa. Sta giocando a basket. Gioca sempre a basket quando è nervoso!

Inspiro cercando di caricarmi ed esco raggiungendo il mio fidanzato.

Con indosso un paio di pantaloni della tuta e una T-shirt, nonostante il freddo, infila canestri uno dietro l’altro.

Sembra non essersi accorto di me, o forse non vuole farlo.

Mi avvicino piano piano , avvolta nella coperta di lana e tenendo ben stretta nelle mani la mia spremuta.

La giornata è splendida, il sole brilla alto nel cielo ma l’aria fredda di marzo si staglia sul mio viso facendole sembrare cosparso da mille spilli.

-                     Amore, non hai freddo? – chiedo, mentre lui non mi degna di uno sguardo né tantomeno di una risposta

-                     Ti preparo un caffè?- provo ancora, ma nulla esce dalla sua bocca.

-                     Andrea mi ascolti? – urlo spazientita. Pessima mossa! Pessima mossa!

Lui blocca il pallone, poi si avvicina guardandomi negli occhi serio. I suoi bellissimi occhi castani, ora sono freddi, non hanno la solita luce di quando mi osserva. Sono scostanti, sono lontani anni luce e tutto per causa mia!

-                     Sono qui ti ascolto! – esclama brusco. Io non posso fare altro che abbassare lo sguardo e dire con un filo di voce

-                     Scusa!

-                     Tutto qui? È questo che dovevi dirmi Beatrice?

-                     No! – urlo

-                     Allora… sto aspettando!

Lo guardo. I capelli scuri e scompigliati, il viso serrato in una smorfia di disappunto. Rabbrividisco, più per la sua espressione che per il freddo.

-                     Andiamo dentro! – dice ancora e senza abbandonare il tono di prima

Io lo seguo, come un cagnolino segue il suo padrone quando sa di aver fatto qualcosa di sbagliato. Mi siedo sullo sgabello accanto alla penisola della cucina.

Andrea prende una tazza e si prepara un caffè; mi raggiunge, sorseggia piano la sua bevanda con lo sguardo perso nei suoi pensieri. Poi finalmente abbassa gli occhi su di me.

Mi faccio coraggio ed inizio a parlare

-                     So di aver parlato troppo! -  la smorfia di Andrea conferma ciò che ho appena detto - … magari Jessica non era al pub per cercare informazioni …-

-                     Bea, stiamo parlando di Jessica!

-                     Sì, ma non può essere cambiata?

-                     Chi Jessica? – esclama ridendo

-                     Insomma, sono passati diversi anni da quando eravate a scuola … sai col tempo le persone … migliorano! – anch’io non credo sia il caso di Jessica, ma da ottimista quale sono lo spero tanto.

-                     Beatrice … - dice sospirando - … vorrei crederlo anch’io, ma si tratta di Jessica. La stessa Jessica alla quale interessa solo eccellere in ogni cosa e avere il primato su tutto non facendosi scrupoli di alcun genere se qualcuno si mette sulla sua strada. Devo ricordarti quello che ha già combinato ad Ally? Anche se … - confessa - … in quel caso gliene sono stato grato.

Già, come dimenticarsi dell’unico segreto che sono riuscita a mantenere con la mia migliore amica. Annuisco sconsolata.

-                     Cosa pensi che farà? – chiedo

-                     Non lo so! Ma ho un brutto presentimento!

 

ALICE POV

La nottata è fresca.

Me ne sto appoggiata alla ringhiera sul terrazzo della casa di Josh.

È così bella questa casa. Niente a che fare con le ville che siamo abituati ad immaginare quando parliamo di Hollywood. Non è una casa piccola, questo no, ma niente di così eccessivo!

È immersa nel verde e si respira aria di pace e tranquillità. Anche l’arredamento dà una sensazione di calore, di famiglia!

Chissà se ora che ho deciso di trasferirmi qui a L.A., questa storia, con questo ragazzo che mi ha rubato il cuore, diventerà qualcosa di più importante.

Inspiro a pieni polmoni e sorrido tra me e me. Qualsiasi cosa accada è questo il mio posto, è qui la mia vita, il mio angolo di felicità.

Prendo il telefono e compongo il numero, senza neppure badare all’orario.

Dopo pochi squilli, la voce più bella del mondo completa il turbinio di emozioni che già mi sta travolgendo.

-                     Mamma! Che bello sentirti!

-                     Ciao amore mio… non sei a scuola vero?

-                     No ho appena finito, sto aspettando l’autobus … ma cosa fai sveglia a quest’ora? In America non è notte?

-                     Si cucciolo, ma avevo una cosa importante da chiederti

-                     Cosa? – dice curioso

-                     Prima promettimi che fino al mio ritorno non dirai niente a nessuno!

-                     Ok! Spara!

-                     Stavo pensando … di trasferisci qui a Los Angeles? Tu ed io!

-                     Ma per sempre sempre?

-                     campione,per sempre sempre … almeno questa è l’idea! Che ne dici?

-                     Wow mamma! Allora posso imparare a fare surf?

Quanti dubbi inutili mi sono fatta. Non avevo minimamente pensato che a Pietro l’idea di trasferirsi sarebbe piaciuta così tanto.

-                     Ma certo amore! – dico – però sai che dovrai iniziare tutto da capo vero? Nuova scuola, nuovi amici … nuovo tutto …

-                     Si lo so mamma! – il suo tono è così tranquillo che mi solleva – mi spiace lasciare i miei amici, ma possono sempre venire a trovarmi vero? E noi possiamo tornare quando vogliamo … con l’aereo sono solo poche ore … e poi siamo tu ed io mamma. Sempre insieme, ricordi?

Il mio piccolo uomo, a volte i bambini sanno essere molto più maturi e coraggiosi di noi adulti. Sanno sempre adattarsi ad ogni situazione con una semplicità ed autenticità disarmante.

Inspiro tutta l’aria che posso.

-                     Bene, allora è deciso! – affermo asciugandomi una lacrima – ci vediamo tra qualche giorno … e mi raccomando acqua in bocca!

-                     Si mamma! Non preoccuparti! – ride – ci vediamo tra quattro giorni e … mamma …

-                     Sì amore!

-                     Salutami Josh!

Stringo nelle mani il telefono, sono ancora frastornata. Se prima l’idea di mollare tutto e cambiare radicalmente vita mi procurava mille pensieri, dopo aver sentito Pietro so di aver fatto la scelta giusta. Lui ed io, sempre insieme. Ovunque.

Sento Josh avvicinarsi e si posiziona dietro di me abbracciandomi forte, io poso le mie braccia sulle sue ed avvicino la testa alla sua spalla.

-                     Allora? – chiede tra il preoccupato ed il curioso – cosa ti ha risposto Pietro?

Sorrido tra me e me

-                     Mi ha chiesto … se può imparare a fare surf e …  mi ha detto di salutarti!

Josh ride

-                     Quel ragazzino è davvero fantastico! Non vedo l’ora di conoscerlo!

-                     Sai – confesso – non mi sembra ancora vero di aver preso questa decisione. Sono partita quattro giorni fa solo per scrivere un articolo e tornarmene poi a casa … invece guarda cos’è successo. Ho stravolto la mia vita!

-                     Sei nella città degli angeli tesoro mio! – dice appoggiando delicatamente le sue labbra sul mio collo – Qui tutto può sempre succedere!

-                     Suona troppo retorico dire che mi sembra di vivere in un film? Insomma, sono arrivata qui, ho perso la valigia, sono entrata nel più sudicio dei motel che una mente umana sia in grado di immaginare; ho incontrato persone fantastiche che mi hanno aiutato senza chiedere nulla in cambio. E in tutto questo ho finalmente deciso cosa fare della mia vita …  non ti sembra … irreale?

-                     Te l’ho detto! – afferma Josh girandomi verso di sé e guardandomi negli occhi – è qui che i sogni diventano realtà! E poi per la cronaca …i film non sono altro che una trasposizione della vita vera … con qualche effetto speciale in più!

-                     E stuntman, e make-up artists  che rendono tutti bellissimi e il bene che vince sempre sul male … bla, bla, bla … mi dimentico sempre che ho a che fare con un attore! – dico alzando gli occhi al cielo, mentre le mie labbra non riescono a trattenere un sorriso.

-                     Ehi signorina Rossi … - dice fingendosi offeso – è del lavoro del suo ragazzo che sta parlando!

-                     Il mio ragazzo? – dico facendo una smorfia

-                     Ehi, non crederai che conceda i miei “servigi” a qualsiasi ragazza carina che perde la valigia in aeroporto …

Sorrido.

Lui mi bacia sulla fronte, io lo stringo forte affondando il viso sul suo petto ed inspirando un profumo che sa di nuovo.

Un profumo che sa di vita. La mia vita. La nostra vita.

 

 

JESSICA POV

L’appartamento non è cambiato  molto da quando ci sono stata l’ultima volta.

Certo l’ordine e la pulizia non sono più di casa!

Il tavolo al centro della sala è completamente sommerso da scatole di pizza e lattine di birra vuote e l’armadio è del tutto riversato sul pavimento.

Quando compare dalla soglia del bagno, dopo averlo spedito a farsi una doccia, non vedo più il bel ragazzo che era qualche anno fa.

L’alcohol e la vita sregolata che ha condotto hanno arrotondato il suo fisico. I capelli, un tempo così curati ora sono lasciati lunghi dandogli un’aria sciatta. Solo gli occhi sono rimasti quelli di un tempo, grandi e azzurri, solo più spenti, quasi senza voglia di vivere.

-                     Se avessi saputo che saresti passata a trovarmi avrei risistemato la stanza! – dice accendendosi una sigaretta e gettandosi a peso morto sul divano sommerso anche questo da indumenti e bottiglie vuote.

-                     Non sono qui per piacere! – affermo con aria disgustata

-                     Non fare quella faccia … qualche anno fa non ti facevo così ribrezzo! – esclama con un sorriso malizioso sulle labbra

-                     Non ho tempo da perdere, hai intenzione di ascoltarmi oppure no!

Mi fa un gesto annoiato con la mano, continuando a fumare la sua sigaretta e cercando nelle bottiglie sparse attorno a lui qualche residuo da bere.

Trovo una sedia e la libero dagli indumenti che la ricoprono, poi estraggo un fazzoletto dalla mia borsa e lo stendo sulla stessa sedia. L’ambiente è così sudicio che non voglio rovinare il mio completo D&G nuovo di zecca.

Mi accomodo sul bordo della sedia.

Il mio interlocutore mi sta osservando.

-                     Allora? – chiede impaziente

-                     C’è una persona che ha avuto la malaugurata idea di mettersi sulla mia strada e ho intenzione di fargliela pagare, solo che per farlo ho bisogno del tuo aiuto!

-                     Del mio aiuto? Se c’è da sporcarsi le mani perché non chiami un professionista, io cosa centro con questa persona?

-                     Oh tu centri eccome! – dico ghignando – è una nostra vecchia conoscenza … una TUA vecchia conoscenza … ti dice niente il nome “Alice Rossi” ?

Lui rimane impietrito. Si porta le mani tra i capelli, poi accendendosi un’altra sigaretta mi guarda fisso negli occhi.

Un lampo di vendetta si accende nei suoi grandi occhi blu.

-                     Cos’hai in mente? – chiede

Il mio sorriso si allarga sempre più.

Ero certa che Cristian non mi avrebbe deluso!

 

Ciao a tutte … ecco un nuovo capitolo! Ho voluto movimentare un po’ la storia e spero che il finale sia stato un po’ da “colpo di scena”!

Ringrazio chi continua a leggere la mia storia, sapere che anche solo ad una persona piace mi fa venire voglia di continuare in questa  nuova avventura in cui mi sono imbarcata … scrivere, o almeno provarci!

Un ringraziamento, particolare a Lachiaretta che mi ha letto e recensito anche dalle vacanze!!! Fantastica!

P.s. Vi ho lasciato qualche collegamento con le foto dei personaggi di questa storia, così come io li ho immaginati… il mio preferito (escluso Josh ovvio) è Andrea (Ryan Guzman), il fratello della nostra Alice… lo trovo decisamente favoloso! Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate delle scelte… e come al solito della ff

Ciaooooo e  a presto!

 

 

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Capitolo 12
*** CAPITOLO 12. ***


CAPITOLO 12.

 

CRISTIAN POV

-         Allora, cosa mi dici? – chiede Jessica alle mie spalle

Mi limito a guardare fuori dalla finestra accendendomi l’ennesima sigaretta. Inspiro tutto il fumo che posso; sento il suo sapore acre scendere nella gola e poi giù fino ai polmoni, poi espiro tutto quello che ho immagazzinato nel mio corpo e mi giro verso la mia ospite.

Il suo sguardo è posato su di me in attesa di una risposta.

Se da un lato vorrei vendicarmi per quello che mi ha combinato Alice, dall’altro, quel briciolo di coscienza che forse è rimasto in me, mi fa desistere. Dopotutto se tra noi è finita è soprattutto per causa mia.

-         Perché la odi così tanto? – chiedo infine

-         Mi dà sui nervi la sua aria da santarellina! – risponde stizzita

-         Non lo so Jessica…non voglio beccarmi un’altra denuncia… -

-         Ma tu ne uscirai pulito, anzi sarai una vittima della Rossi! Tu sarai il padre abbandonato nel momento in cui è caduto in rovina. Lei invece apparirà come quella che si è rifugiata ad Hollywood alla ricerca di un buon partito per accasarsi; e chi meglio di un giovane attore all’apice della sua carriera! Vedo già i titoli! – batte le mani come una bambina

-         Non ci metteranno molto a capire che si tratta di una bufala! – dico smorzando il suo entusiasmo

-         Avanti Cristian … - dice spazientita - … farà un po’ di casino e poi tutto cadrà nel dimenticatoio! Nel frattempo però la Rossi si pentirà di aver accettato di lavorare per mio padre ma soprattutto la gente inizierà a non considerarla più come la nuova Madre Teresa! –

-         Ok! Ti aiuto … - esclamo – ma ad una condizione! –

-         Quale? –

-         Voglio un posto come capo redattore nel giornale di tuo padre! – annuncio fermamente guardandola dritto negli occhi

-         Consideralo già tuo!

 

 

 

ALICE POV

Una brezza primaverile entra dalla finestra svegliandomi dolcemente. Josh è accanto a me e mi tiene stretta in uno dei suoi caldi abbracci.

Indosso ancora il vestito di ieri sera; dobbiamo essere crollati entrambi, sfiniti dall’intensità degli eventi accaduti.

Cerco di liberarmi a fatica dalla presa di quello splendido ragazzo che sta vicino a me

-         Ehi, dove credi di scappare? – dice con voce ancora addormentata stringendomi, per quanto possibile, ancora più a sé.

Sfioro il suo braccio con un dito, scendendo fino alla mano intrecciandola infine con la mia mentre lui con le labbra mi sfiora il collo, scostando con la mano libera i miei capelli.

-         Devo assolutamente farmi una doccia! – esclamo e arrossendo per un suo contatto alquanto … intimo aggiungo – e dovresti farne una anche tu … fredda! – preciso

-         Mmm… continua a tentarmi Miss Rossi! – afferma lasciandomi libera

Mi volto verso di lui guardandolo negli occhi.

Fino ad ora non mi ero accorta che, illuminati dalla luce del sole riflettono pagliuzze di un verde intenso. Gli sfioro il viso col pollice, potrei restare così all’infinito.

Com’è strana la vita, penso, passi tutto il tempo a difenderti e cercare di non mostrare troppo il tuo cuore per paura che si ferisca ancora e poi, quando meno te lo aspetti, arriva l’impensabile.

Arriva qualcuno che si prende cura di quel tuo cuore ferito e lo fa rivivere.

-          Cosa c’è? – chiede Josh sfiorandomi le labbra con un dito

Sospiro.

-         Sono davvero felice! – confesso – Sembra che tutti i tasselli di quello che è il puzzle incasinato della mia vita stiano finalmente per essere rimessi a posto …

-         Sono molto bravo nei puzzle! – dice interrompendomi

Arrossisco mentre sto per dare parola ai miei pensieri.

-          E non solo in quello! – dico lasciandogli un bacio a stampo sulle labbra e alzandomi, seppur controvoglia, da quel posto così confortevole.

-         Attenta piccola, stai scherzando col fuoco! – sento urlare mentre chiudo la porta del bagno dietro di me senza smettere un attimo di sorridere.

 

LOS ANGELES : UFFICIO DI BOB SWINDLE

-         Benissimo Jessica! Per domani andrà in stampa, non preoccuparti … è sempre un piacere fare affari con te!

Quella ragazza! Penso ridendo tra me e me, ha una mente più perversa della mia.

Ora non resta che mettersi al lavoro, stando a ciò che mi ha chiesto Jessica dobbiamo rendere questa “santarellina” in un vero Diavolo!

La porta del mio ufficio si spalanca lasciando entrare una giovane donna.

-          Scusi Bob … - dice allarmata la mia assistente - … non sono riuscita a fermarla! –

-         Non si preoccupi Myriam … può andare! – la rassicuro sorridendole. Lei si rilassa e ci lascia soli nella stanza

-         Prego Miss Claudia, si accomodi! – dico indicando la poltrona di fronte a me

-         Come sta proseguendo? – chiede sedendosi

-         Ho appena sentito la mia collega. Ora dobbiamo solo inscenare la storia. Domani tutti i media non parleranno d’altro!

-         L’unica cosa che mi interessa è salvaguardare la mia figura, lui dovrà tornare da me ed io lo perdonerò, nonostante la sua infedeltà, perché siamo realmente innamorati … - si ferma rimettendosi gli occhiali da sole tolti poco prima - … o almeno fino all’uscita del film, poi faccia quello che vuole! – si alza e se ne va salutandomi appena con un gesto della mano.

Scuoto la testa. Jessica e Claudia! Quelle due fanno seriamente paura! Penso, iniziando ad esaminare le foto sparse sulla scrivania.

 

ALICE POV

-         Si può sapere dove mi stai portando?  - chiedo mentre Josh mi spinge letteralmente fuori casa

-         Quante volte devo ripeterti che è una sorpresa? –

-         Ma Josh

-         Alice, fidati di me! – dice guardandomi negli occhi e posandomi le mani sulle spalle.

Alzo gli occhi al cielo rassegnata. È inutile continuare, tanto non ne ricaverò nulla.

-          Ma almeno possiamo passare per il mio appartamento? – chiedo speranzosa salendo in macchina

-         Perché? – domanda Josh infilando le chiavi dell’auto nel quadro

-         Ma non so … per cambiarmi forse? – annuncio sarcastica indicando gli abiti che Josh mi ha prestato, un paio di pantaloncini da basket gialli e una T-Shirt bianca.

Josh solleva di poco gli occhiali e mi osserva, poi scuotendo le spalle dice

-         Io ti trovo fantastica!

-         Si come no! – rispondo sbuffando, appoggiando il gomito destro al finestrino.

Sento la mano di Josh stringere la mia

-          Alice, non ho mai visto una creatura più splendida di te con addosso i miei vestiti …-

Lo guardo e sul viso mi compare un sorriso. Quanto è dolce!!!

-         … ovviamente escludendo me!

Cosa dicevo della dolcezza?

Sgrano gli occhi e gli sferro un pugno nello stomaco

-          Ahi! – grida

-         Dovevi  fermarti quando eri ancora in tempo Hutcherson!

Scoppiamo a ridere entrambi.

Non vedo l’ora di tornare qui con Pietro. Josh a parte, sento che qui ho finalmente trovato il mio posto nel mondo.

Mio padre ha sempre cercato di acquietarmi, facendo leva sul carico di responsabilità che avevo nei confronti di mio figlio e da fuori apparivo proprio così, ma dentro di me il mio spirito urlava, richiedeva a forza la sua libertà negata ed ora gli stavo finalmente dando l’opportunità di viverla.

Sono tale e quale a mia nonna! E sono contenta di esserlo!

-          Arrivati! – annuncia Josh parcheggiando l’auto e destandomi dai miei pensieri.

Mi guardo attorno, senza capire.

-          Spiaggia? – chiedo togliendomi i sandali e affondando i piedi sulla sabbia calda.

Josh mi prende per mano trascinandomi dalla parte opposta dell’oceano.

-          Ma il mare è di là! – osservo

-         A quello penseremo dopo! Ora chiudi gli occhi e non sbirciare.

Lo guardo di traverso. Lui scuote la testa e posizionandosi dietro di me mette le sue mani sui miei occhi.

-          Ehi! – protesto

-         Silenzio! – dice fermamente

Mi zittisco all’istante, lasciandomi guidare da quel “pazzo” che mi sta accanto.

Sento una sua mano scivolare via dal mio viso, mentre con l’altra mi tiene ancora coperti gli occhi. Un suono metallico e il cigolio di una porta che si apre.

Il mio olfatto viene invaso da un profumo a me familiare e caro.

-          Ho pensato che per iniziare la tua nuova vita qui avresti avuto bisogno di un posto tutto tuo e questo lo trovo perfetto per te – dice Josh sussurrandomi all’orecchio e lasciando cadere la mano che ancora mi impediva di vedere.

Mi guardo attorno meravigliata.

Il parquet lucido sotto di me è illuminato dal sole che entra dalle finestre poste tutt’intorno alla stanza. La parete alla mia sinistra è ricoperta da un enorme specchio.

-         Ha bisogno di una sistemata e di un tocco personale, ma è carino e il prezzo dell’affitto non è niente male …-

Le lacrime mi riempiono gli occhi senza preavviso, cerco di coprirmi con le mani nella speranza di celarle, ma inizio a singhiozzare.

È una scuola di ballo! È la MIA SCUOLA DI BALLO!

-         Ehi piccola, se non ti piace …

-         È perfetta! – esclamo – è perfetta Josh! – ripeto guardandolo negli occhi. Lui mi sorride e mi asciuga le lacrime scese lungo le mie guance

-         Grazie anche per non aver fatto la pazzia di acquistarla! – dico rincuorata

-         Sapevo che non me lo avresti mai permesso! –sorride.

Quattro giorni e già mi conosce così bene.

Le parole mi escono senza che me ne accorga.

-          Oddio Josh, credo proprio di amarti! – dico gettandogli le braccia al collo.

O mio Dio, ma che sto dicendo?

-         Cioè volevo dire che potrei anche … si insomma in un futuro, se dovessimo continuare …- Josh mi zittisce posandomi un dito sulle labbra. Lo vedo sorridere.

-         Credo di amarti anch’io Alice Rossi! – dice fissandomi negli occhi prima che le nostre labbra s’incontrino per un dolce ed interminabile bacio.

*********************************************************************

Ciao a tutte! Scusate il ritardo ma finalmente sono stata in vacanza pure io!

Ci ho messo un po’perché ero indecisa tra due sviluppi della storia, ma poi la mia scelta è ricaduta su questa …  Dopo tanti “sotterfugi” ho voluto concentrarmi maggiormente sulla storia tra Alice e Josh e spero di non aver reso il tutto troppo “sdolcinato”! Dal prossimo entreremo nel pieno del gossip organizzato da quella vipera di Jessica …chissà se riuscirà nel suo intento.

Come al solito, se vi andrà di seguirmi, ne vedremo di tutti i colori!!!

Insomma, mi auguro che il capitolo vi sia piaciuto!  Fatemi sapere come sempre cosa ne pensate in positivo e in negativo! Un abbraccio e a presto

 

 

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Capitolo 13
*** CAPITOLO 13. ***


 

 

CAPITOLO 13.

CRISTIAN POV

Il silenzio nella casa dopo l’uscita di scena di Jessica è diventato pesante, troppo pesante!

Lo stesso vuoto di quando Alice se ne è andata quella notte portandosi via una volta per tutte la mia possibilità di essere felice.

Ma potevo incolpare lei? No davvero!

Dopo averla lasciata sola a crescere il nostro bambino e averle chiesto, no meglio supplicato,  di tornare con me, per costruire insieme la nostra famiglia cos’ho fatto? L’ho tradita nel peggiore dei modi.

Ricordo ancora i suoi occhi fissi su di me, su quello che stavo facendo.

Pietro in braccio a lei piangeva disperato, neanche mi ero accorto che stava piangendo, che stava male! Non disse niente uscendo di casa, non serviva! L’avevo persa, avevo perso entrambi!

Mi alzo dal divano e mi affaccio alla finestra sorseggiando una birra. Il cielo è grigio e s’intravedono i primi fiocchi cadere sul davanzale.

Sorrido pensando che ad Alice la neve non è mai piaciuta, al contrario di me, lei adora il mare, l’estate!

La mia mente vaga al ricordo di quel giorno, quel giorno in cui le avevo chiesto di restare con me per sempre.

Non aveva fatto altro che lamentarsi per tutto il viaggio del freddo, della neve che iniziava a cadere copiosa sulle strade ed io continuavo a sorriderle, sapevo che avrebbe amato quel posto.

E così accadde.

Arrivati a destinazione. La neve aveva smesso di scendere lasciando posto al sole, la natura ancora non lo sapeva ma aveva avvantaggiato il mio compito.

Guardai Alice strabiliata da quello che si trovava di fronte e non potevo darle torto.

Il sole rifletteva sulla neve candida facendola luccicare quasi fosse cosparsa da migliaia di diamanti. Il mare era calmo. Inspirai a pieni polmoni e poi iniziai a parlare. Mi ero ripetuto talmente tante volte quel discorso che ancora me lo ricordavo, nonostante fossero passati quasi cinque anni.

-          So quanto ami il mare … - iniziai – e quanto io al contrario adoro la neve, ma volevo farti capire che tanto male insieme non stanno.

Gli occhi di Alice, l’unica cosa visibile di lei imbacuccata com’era, brillavano.

Sono sempre stati i suoi occhi a parlare per lei. Non c’era bisogno d’altro. Dai suoi occhi si capiva quando era felice, triste, arrabbiata o delusa e in quel momento emanavano una luce che mi scaldò il cuore e al solo ricordo provocavano in me lo stesso effetto di allora.

La presi per mano e ci avvicinammo al mare.

-          Cristian è … è favoloso! – disse stringendosi a me.

-          Siamo così diversi Alice, ma anche questo posto ha caratteristiche così contrastanti, eppure insieme hanno qualcosa di magico! Anche per noi è così non trovi? – Alice non parlava e i suoi occhi iniziavano ad inumidirsi – Guarda insieme cos’abbiamo fatto? –continuai indicando con un cenno del capo Pietro che poco distante da noi cercava di costruire un pupazzo di neve. Lei sorrise. Io l’abbracciai e avvicinandomi al suo orecchio le dissi – Alice mi vuoi sposare? – per tutta risposta lei mi abbracciò e mi baciò, sotto lo sguardo dubbioso del nostro piccolo che non capiva perché mamma stesse piangendo.

Ero davvero convinto di farlo, ero felice con lei e con Pietro, avevo la mia famiglia e poi … poi avevo rovinato tutto!

La mia mano si serra stretta contro la bottiglia.

Avevo rovinato tutto per una scopata senza senso, avevo rovinato tutto dando retta alle manie di Jessica.

Jessica!

Lei aveva rovinato la mia vita e quella di Alice e Pietro e ora voleva farlo di nuovo!

Stringo ancora più forte la bottiglia che si frantuma nella mia mano. Il dolore del vetro conficcato nel mio palmo è niente in confronto a quello che potrei fare ad Alice.

Questa volta non posso! Non devo!

Mi disinfetto la mano, prendo il giubbino e guardando l’orologio penso “c’è ancora tempo!”.

 

JOSH POV

Seduto sulla sabbia con la testa di Alice sulle mie gambe, osservo il mare e giocherellando con i suoi capelli ripenso alle parole dette qualche attimo prima “Credo di amarti”.

Più una certezza da parte mia.

So che è folle solo pensarlo, ma credo di essermi innamorato di lei quando per la prima volta ha posato gli occhi su di me. Quella sera in aeroporto ho sentito una scarica elettrica invadermi il corpo e da quel momento non ho fatto altro che pensare a lei. Ma non come a  una semplice avventura, piuttosto come a qualcuno con cui  passare il resto della propria vita.

Sospiro.

Alice apre gli occhi e mi guarda.

-          Che c’è? – chiede sorridendomi

-          Stavo pensando al destino! – lei mi guarda con aria interrogativa – insomma … - continuo- … pensa se non ti avessi trovato in difficoltà alle’aeroporto …

-          Io non ero in difficoltà … - m’interrompe imbronciandosi - … forse un po’ amareggiata!

-          Ok! – rido – pensa se non ti avessi trovato “amareggiata” all’aeroporto … - la guardo sollevando un sopracciglio in attesa di un suo controbattere

-          Così va meglio! – afferma soddisfatta

-          … ora non sarei qui insieme a te e avrei perso l’occasione di conoscerti e di … amarti – dico sorridendo accarezzandole la guancia.

Lei si solleva e si mette a sedere accanto a me, mi prende una mano intrecciandola con la sua e mi fissa intensamente negli occhi. Deglutisco, perché la sua vicinanza mi fa battere il cuore all’impazzata; sembro proprio un ragazzino, ma non posso farci nulla! Alice mi fa letteralmente impazzire! Non riesco più a pensare ad una vita in cui lei non sia al mio fianco.

Sento le sue labbra calde posarsi sulle mie, io la sollevo fino a farla sedere sopra di me. Assaporo il suo profumo, anche a quello non riuscirò più fare a meno, poi così come ha iniziato si stacca da me e con voce allegra annuncia

-          Vieni. Mi è venuta un’idea!

 

JESSICA POV

Tutto è pronto. Domani finalmente mi libererò una volta per tutte di quella! Penso immergendomi fino al naso nella schiuma della mia Jacuzzi.

Dalla finestra vedo arrivare l’auto di mio padre. È invecchiato molto da quando mamma ci ha lasciati. Era lei a tenere insieme questa famiglia e quando è morta si è sgretolata piano piano. Mio padre si è buttato a capofitto nel lavoro ed io ho sempre cercato di stare al suo fianco, ma nulla di ciò che facevo sembrava riscuoterlo dal suo torpore. Solo l’arrivo della Rossi pareva avergli dato nuova vita.

Stringo i pugni quasi a voler calmare la rabbia che m’invade ogni qual volta parlo di lei.

 Già in  una circostanza si era messa sulla mia strada rendendo inutili i miei progetti, ma allora l’avevo rimessa al suo posto. Peccato poi che quello stupido si fosse fatto diseredare dal padre, lasciando così cadere ogni interesse che avevo nutrito in lui. Poi era ritornata, come un’insidia, una malattia a minare la mia vita indiscutibilmente perfetta. Non ho mai capito cosa avesse di tanto speciale la Rossi. Ma una cosa era certa! Ora l’avrei messa fuori combattimento una volta per tutte.

Esco dalla vasca ed indosso la vestaglia di mia madre. Scendo al piano di sotto e vado in salotto. Mio padre è coricato sul divano, gli occhi chiusi e la faccia esausta.

-          Papà! – lo chiamo

Lui apre gli occhi sorridendomi

-           Ciao tesoro! – sofferma lo sguardo sulla vestaglia ed io mi avvicino a lui – sei tale e quale a tua madre … - dice con la voce rotta.

Lo abbraccio senza dire nulla.

Da quanto tempo non restavo chiusa tra le sue braccia. Tanto, troppo tempo!

Mi bacia sulla testa poi si alza chiedendomi

-           Hai ricevuto notizie da Alice? Sai come procede l’articolo?

Ancora lei!

La rabbia mi sale fino a quando non riesco più a trattenermi e allora sbotto

-          Non capisco perche tieni tanto a lei papà – dico sprezzante

-          È un’ottima giornalista ed è la figlia di un caro amico …

-          Che sia un buon elemento avrei qualcosa da ridire. – lo interrompo

-          Jessica, da quando c’è lei i finanziatori del nostro mensile sono raddoppiati, qualcosa vorrà pur dire non trovi? Un sacco di persone mi hanno scritto complimentandosi per i suoi articoli, se viviamo così un po’ lo devi anche a lei!!! –

-          IO A LEI NON DEVO PROPRIO NULLA!!! – urlo scocciata

-          Invece dovresti! – tuona

-          Non credo proprio … tu sei qui a tirarti il collo e lei dov’è? A Los Angeles a spassarsela con qualche attore … e a tue spese!

Mi guarda sospettoso.

-           Come fai a dire questo? C’è qualcosa che dovrei sapere?

Mi mordo il labbro e mi limito a rispondere incrociando le braccia al petto

-          Sesto senso! – affermo allontanandomi dalla stanza. Non posso rischiare di rovinare tutto proprio ora  rivelandogli ciò che sta accadendo.

-          Jessica non ho finito! – urla mio padre. Lo guardo truce mentre salgo le scale.

-          Ma io sì! – rispondo secca

La magia che si era creata tra noi è già svanita.

E ancora una volta per colpa della Rossi.

 

ALICE POV

-          Almeno avresti potuto avvertirli! – dice Josh per l’ennesima volta dopo essere saliti in macchina

-          Avanti Josh, non essere così noioso! Facciamo loro una sorpresa …

-          Magari avevano altri progetti!

-          Oddio Josh! Proviamo, se poi hanno da fare li salutiamo e ce ne andiamo!

-          Ok! Ok! Tanto con te ho capito che non l’avrò mai vinta! – dice infine

Sorrido soddisfatta, mentre l’auto di Josh imbocca il vialetto di casa. Scendiamo dall’auto con il sacchetto delle cose che ho acquistato all’emporio vicino all’appartamento. Suono il campanello. Josh dietro di me quasi fosse in imbarazzo, se ne sta in silenzio ad aspettare.

Pochi istanti dopo la porta si apre.

-          Siete liberi per un pranzetto tutto italiano? – dico mostrando il sacchetto. Stacy mi sorride radiosa abbracciandomi.

-          Certo! – risponde – entrate. Larry ed io stavamo giusto parlando di voi.

Seguiamo la mia nuova amica verso il retro della villetta. Con la coda dell’occhio guardo Josh sorridendo.

-          Va bene – sbuffa – per questa volta avevi ragione! –

Arrivati nel giardino sul retro, Larry ci viene incontro sorridendoci.

-           Straniera! Josh!  Che bello rivedervi!

Lo abbraccio e poi mi dirigo con Stacy in cucina lasciando i due soli.

-          Allora! – chiede Stacy aiutandomi a preparare il pranzo – come procede con Josh?

Io sorrido un po’imbarazzata. Poi confesso

-          Abbiamo avuto una piccola incomprensione a causa della sua ex, ma poi ci siamo chiariti e ora ho deciso di trasferirmi qui!

-          Cosa???  Cioè qui insieme a lui? E quando? Oddio ma che importa! Sono davvero contenta! – dice abbracciandomi forte

-          No, non con lui … insomma mi sembra ancora troppo presto! Per questo volevo chiederti  se potevo affittare l’appartamento di tua sorella, se a lei non serve ovviamente!

-          Non devi neppure chiederlo! Mia sorella se ne starà per diversi anni lontano da Los Angeles, sarà felicissima di avere qualcuno che si occupa del suo appartamento! E l’hai già detto a tuo figlio? E come l’ha presa?

-          O lui benissimo, mi ha già chiesto se può imparare a fare surf! – dico ridendo

-          Fantastico! E col lavoro come farai?

-          Qui entra in gioco tuo marito ho una proposta da fargli!

Racconto tutto a Stacy, del locale che ha trovato Josh, dei miei progetti. Lei mi ascolta attentamente e col sorriso sulle labbra.

So che non potrà mai sostituire Bea, né Andrea, ma sento già di aver trovato un’ottima amica!

Dopo aver ripulito i piatti, e devo dire che pare abbiano gradito le mie doti culinarie, ci rilassiamo tutti e quattro all’ombra dell’albero al centro del giardino.  Ed è lì che faccio a Larry la mia proposta.

-           Senti Bailarino, che ne diresti di aiutarmi con la scuola? Avrei davvero bisogno di uno col tuo talento? – Larry mi guarda sgranando gli occhi, mentre Stacy sorride, conoscendo in cuor suo la risposta del marito

-          Dici sul serio? – chiede

-          Certo! insomma per ora inizierei con dei corsi serali, poi mi piacerebbe diventasse qualcosa di più!

-          Puoi contare su di me Straniera! – dice stringendomi forte la mano

Josh, seduto dietro di me sulla sdraio mi abbraccia forte e mi sussurra facendomi rabbrividire al contatto con le sue labbra

-          Non vedo l’ora che tu ti trasferisca qui!

Anch’io penso. Anch’io!

BEATRICE POV

-           Ancora un giro e poi a letto signorino! – dico rivolgendomi a Pietro che mi sembra più felice che mai

-          Promesso! – dice sorridendo

-          Si può sapere che hai? È tutt’oggi che sembri su un altro pianeta! – dice Andrea rivolgendosi al nipote

-          Niente zio! Oggi ho sentito la mamma e …

-          E? – chiede sollevando un sopracciglio

-          Niente. Sono solo felice. Ok me ne vado a letto!- dice drizzandosi in piedi e dandoci la buona notte

-          A lavarti e mettersi il pigiama, tra dieci minuti salgo a rimboccarti le coperte. – urlo mentre sale le scale

-          OK! – risponde dall’alto

-          Ti va una cioccolata calda? – chiede Andrea alzandosi dalla sedia.

-          È per questo che ti amo così tanto! – dico lasciandomi cadere sullo sgabello

-          Perché ti preparo la cioccolata? –

-          Beh si! Che altro! – rispondo

-          Beh almeno sei una donna che si accontenta di poco! – afferma Andrea ridendo e venendosi a sedere di fianco a me.

Lo osservo mentre sorseggia la sua bevanda. Gli accarezzo una mano e lui mi sorride. Vedo che non è tranquillo.

-           Pensi ancora ad Alice? – lui annuisce – dai vedrai che questa volta non accadrà nulla! Alice tornerà tra due giorni e tu dimenticherai tutta questa storia.

-          Lo spero proprio! Il fatto Bea è che … non so, sento che sta succedendo qualcosa! Ma non so cosa!

-          Smettila di essere pessimista! Cosa può accadere? Che Alice si è presa una cotta per un attore! E allora? Se è felice non vedo perché non può farlo! Sa badare a se stessa, non preoccuparti!

-          Già forse hai ragione! Sono io ad essere troppo apprensivo … insomma lei è e sarà sempre la mia sorellina. Sono ancora arrabbiato per non averla salvata una volta, anzi per averle presentato quello str…

-          È passato Andrea! E non è colpa tua. Si è innamorata della persona sbagliata. È un errore che abbiamo fatto tutti una volta nella vita

Andrea si strofina gli occhi con le dita, poi mi guarda e baciandomi dice

-          Hai ragione! Ora basta pensarci! – mi guarda malizioso e aggiunge – secondo te Pietro ci metterà molto ad addormentarsi?

-          Mi auguro proprio di no! – esclamo baciandolo con più trasporto.

Il nostro momento d’intimità viene disturbato da qualcuno che bussa alla porta. Ci guardiamo dubbiosi.

-           Chi sarà a quest’ora? – dico alzandomi seguita da Andrea

Rimango sbalordita da chi mi trovo davanti. Non faccio in tempo a dire nulla che sento Andrea spingermi di lato e gettarsi su di lui e prima ancora che me ne accorga gli ha già rifilato un pugno in faccia. Mi precipito a separarli. Con fatica scanso Andrea e mi metto tra di loro.

-           Adesso basta! – ordino guardando Andrea che per un attimo pare ascoltarmi senza lasciar cadere lo sguardo dal nostro sgradito ospite al quale mi rivolgo dicendo

-          Cristian che ci fai qui? – chiedo sprezzante

-          Prega il tuo Dio che sia un valido motivo altrimenti non voglio nemmeno immaginare ciò che potrebbe capitarti! – urla Andrea

-          Hai tutte le ragioni per darmi un pugno Andrea, ma sono qui perché dobbiamo avvisare Alice! – dice Cristian alzandosi da terra.

Lo guardiamo senza capire.

-          Perché? Cos’è successo? – chiedo apprensiva

-          Stamattina è passata Jessica da me e mi ha chiesto di rilasciare e firmare la delibera per un’intervista che uscirà su un giornale scandalistico americano domani, in cui Alice comparirà come un’approfittatrice e cercatrice di fama e denaro. Io farò la parte del povero padre abbandonato che cerca di riavere suo figlio mentre lei se la spassa ad Hollywood…

-          Tu cosa? – chiedo con gli occhi spalancati

-          Si lo so…ho fatto una cazzata! Ancora! Ma siamo in tempo, se giochiamo sul fuso orario riusciremo a non mandarlo in stampa.

-          E come pensi di fare? – chiedo ancora

-          Solo una persona può aiutarci! Silvano! Il giornalista americano è suo amico … sono certo che ci aiuterà! Tiene troppo ad Alice!

-          Non ti spacco la faccia solo perché non c’è tempo! Voglio solo sapere come mai?

-          Come mai cosa? – chiede abbassando lo sguardo

-          Voglio sapere perché sei venuto qui ad avvisarci? – chiede Andrea avvicinandosi minaccioso a lui.

Silenzio.

-           PARLA!!!  - ordina prendendolo per il bavero

-          Perché non voglio che soffra ancora per una mia cazzata …

-          Perché? Dimmi il perché?

-          PERCHE’ SONO ANCORA INNAMORATO DI LEI !

Eccomi! Finalmente ce l’ho fatta! Non odiatemi, ma ho voluto che Cristian rinsavisse e … beh colpo di scena! Abbiamo scoperto chi era l’altra con Cristian, ma soprattutto che lui è ancora innamorato di Alice!

E adesso? Non vi anticipo nulla! Se non che manca ancora poco alla fine di questa storia L

Spero vi sia piaciuto questo capitolo! Fatemi sapere cosa ne pensate!

Grazie ancora a tutte voi che mi leggete, recensite, mi seguite etc… grazie grazie grazie!

Un bacio a tutte e a presto!

 

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Capitolo 14
*** CAPITOLO 14. ***


CAPITOLO 14.

ANDREA POV

“Sono ancora innamorato di lei”.

Le parole di Cristian mi rimbombano nella testa.

Come osa solo pensarlo? Dopo tutto quello che le ha fatto!

La mia mano sinistra stretta attorno al bavero del suo giubbino, mentre la destra sollevata a pugno chiuso sopra la sua bella faccia.

Beatrice al mio fianco lo osserva con la bocca spalancata, lui invece sostiene il mio sguardo.

L’unica cosa che davvero vorrei fare ora è lasciare cadere il mio pugno sul suo muso, ma c’è qualcosa nel suo sguardo che mi fa desistere e lo capisco quando dietro di me sento la voce di Pietro chiedere allarmata

-          Zio, zia … cosa sta succedendo?

-          Niente piccolo – dico  a voce alta cercando di controllare il tremore della stessa, poi indirizzandomi verso Beatrice e abbassando il tono le sibilo – portalo via di qua!

-          Perché stai picchiando … - le parole gli muoiono in bocca quando si rende conto dell’identità della figura di fronte a me - … ma quello …tu sei … pa-pà – balbetta

Cristian ha almeno la decenza di non aprire bocca, poi sento Pietro singhiozzare e allontanarsi correndo dentro casa, Beatrice lo insegue.

Io allento la presa su Cristian lasciandolo cadere a terra.

-          Mi dispiace Andrea, mi dispiace tanto! – dice con un filo di voce il mio ex-migliore amico.

Non oso guardarlo. Senza un particolare colore nel mio tono di voce gli chiedo le chiavi dell’auto. Lui esegue ogni mio ordine senza fiatare.

-          Andiamo – dico infine – guido io! –

Il silenzio che invade l’abitacolo della macchina è davvero pesante. Cercando di controllarmi ordino a Cristian di raccontarmi quello che è accaduto. Lui prende tempo, poi inizia a parlare.

-          Questa mattina Jessica è passata al mio appartamento e mi ha chiesto di aiutarla. In un primo momento ho desistito, poi ho accettato di farlo. Lo sai bene anche tu l’effetto che ha su di me quella donna …

-          Non me ne frega un cazzo dell’effetto che ha su di te! – lo interrompo bruscamente – voglio sapere cosa ti ha chiesto esattamente e quali ripercussioni avrà su Alice!

-          Da quanto ho capito, si è fatta aiutare da questo Bob, un giornalista americano amico del padre, che è riuscito a fotografare Alice in compagnia di un attore …

-          Ok! E il tuo ruolo quale sarebbe?

-          Insceneranno una storia … Alice verrà dipinta come una sciacquetta che ha abbandonato il compagno, strappandogli il figlio, per accasarsi con la celebrità del momento …

Scuoto la testa.

-          Mi spiace… - dice abbassando il capo – sul momento non ho pensato alle conseguenze! –

-          E quando mai lo hai fatto! – tuono – quando l’hai abbandonata incinta all’età di quindici anni, oppure quando strisciando sei tornato da lei e dopo averle chiesto di sposarti l’hai tradita con quella put…

Non termino la frase. Stringo più forte il volante spingendo a tavoletta sull’acceleratore.

-          Quello che mi fa più incazzare è che tu non abbia pensato a tuo figlio. Ti rendi conto che anche lui sarà sbattuto in prima pagina? Già per lui è stata dura crescere senza un padre, ma averne uno così stronzo, penso sia davvero troppo!

-          Hai ragione Andrea. Cosa devo dirti? Sono uno stronzo egoista! Non li merito. Non merito Alice né tantomeno Pietro. Però sto cercando di riparare! Mi sono reso conto troppo tardi che l’unica persona da incolpare per quello che è successo alla mia vita sono io. Ho gettato nel cesso la mia felicità! Guardami Andrea, non ho più nulla! Ho quasi trent’anni e non ho niente! Non ho famiglia, non ho più un soldo. Non ricordo neppure l’ultima volta che ho lavorato! Non voglio la tua compassione Andrea, ma credimi quando ti dico che almeno per una volta voglio fare la cosa giusta!

Sospiro.

-          Ok! – rispondo infine – questa volta voglio fidarmi!

 

ALICE POV

È pomeriggio inoltrato quando rientriamo a casa di Josh, non prima di essere passati per l’appartamento dove alloggio e aver preso qualche indumento per la sera.

Sistemo la borsa a terra e mi lascio cadere di fianco a Josh. Appoggio la testa sul suo petto e mentre lui inizia ad accarezzarmi i capelli in quel modo che solo lui sa fare, mi perdo nei miei pensieri, cullata dal battito del suo cuore.  Questa sera finirò il mio lavoro e poi inizierò seriamente a pensare al trasloco. Ma soprattutto dovrò pensare a come dirlo ad Andrea e Beatrice, se con Pietro è stata una passeggiata con loro sarà davvero un’impresa, ma non m’importa so che questo è il meglio per noi, per Pietro e per me.

-          Sicuro che non vuoi venire? – chiedo interrompendo il corso dei miei pensieri

-          Sicurissimo! Preferisco aspettarti qui Ali! – dice sorridendomi, poi continua – però ho già chiesto ad Andre di accompagnarti!

-          Wow! Ne sarà entusiasta! – esclamo sarcastica

-          Guarda che Andre ti adora!

-          Sì, come no! – continuo senza abbandonare il tono di prima

-          Dai, dopo quel primo momento di gelo mi pareva di aver capito che eravate entrati in sintonia, altrimenti non avrebbe mai accettato di accompagnarti!

-          Sarà! Ma non so … incute timore! - dico sospirando

-          E non hai ancora conosciuto mia madre! - esclama ridendo

Oh mio Dio! A questo non avevo pensato. Prima o poi, se questa storia continuerà come spero, dovrà accadere.

Mi sollevo di scatto guardandolo fisso negli occhi. Lui mi sorride, poi prendendomi il viso tra le mani mi coinvolge in uno dei suoi baci che ti lasciano senza fiato.

Continuando ad accarezzarmi la guancia col pollice, si stacca dalle mia labbra e mi sfiora prima il naso, poi la fronte con le sue.

-          S’innamorerà di te a prima vista Alice, così come è stato per me! – dice infine

Lo osservo senza fiatare. Ogni cosa risulterebbe superflua. Ha appena ammesso di essersi innamorato di me a prima vista! Voi che avreste fatto?

-          Non so cosa tu mi abbia fatto Miss Rossi, ma di certo so che non riesco più ad immaginare una vita nella quale tu non sia con me. Voglio svegliarmi accanto a te tutte le mattine. Voglio che tu sia l’ultima persona che vedo prima di addormentarmi – distoglie lo sguardo quasi imbarazzato – forse ti sembrerò pazzo … - continua - …ma non mi sono mai sentito tanto felice prima d’ora. Ora che tu sei qui con me.

Continuo a guardarlo. Impietrita. Non è paura, è felicità. Io che da anni considero questo genere di cose un’idiozia per romantici, ci sono caduta dentro in pieno e quello che mi stupisce è che anch’io provo le stesse identiche cose.

-          Almeno dì qualcosa? – chiede supplicando con gli occhi

-          Non ce n’è bisogno! – rispondo gettandogli le braccia al collo e stringendolo in un forte abbraccio

 

ANDREA POV

Arrivati davanti a casa di Silvano e Jessica, suono il citofono annunciandomi e ci aprono il cancello.

Percorriamo a passo d’uomo il lungo viale fino ad arrivare all’enorme casa bianca. È rimasta la stessa casa di allora, quando le nostre famiglie si frequentavano, prima che la madre di Jessica morisse in quell’incidente. Sembra che il tempo non sia mai passato! Invece lo ha fatto mietendo le sue vittime. Scuoto la testa prima di osservare Silvano venirci incontro fino all’auto con l’espressione turbata.

-           Andrea, Cristian … - chiede guardandoci – è successo qualcosa ad Alice?

-          No Silvano! – dico tranquillizzandolo – non ancora almeno! – lui mi osserva con aria interrogativa

-          Jessica è in casa? – chiede Cristian

-          No … abbiamo discusso e … è uscita! Ma volete spiegarmi cosa sta succedendo?

Cristian ed io ci guardiamo.

-          Dobbiamo parlare Silvano! Possiamo entrare? – annuncio serio. Lui annuisce e ci fa strada dentro casa

BEATRICE POV

-          Su piccolo …- sussurro accarezzando la testa di Pietro

-          Cosa ci faceva qui zia? – chiede cercando di trattenere le lacrime

-          Non lo so tesoro! – mento

Pietro si mette a sedere sul letto, stringe al petto il cuscino quasi a volersi proteggere.

-          Vi ho sentiti urlare … ha litigato con lo zio per colpa mia?

Guardo mio nipote senza riuscire a parlare. Quanto ancora dovrà soffrire? Lo abbraccio forte.

-          Non so cosa gli ho fatto, ma se per tanti anni non mi ha più voluto perché ora si è rifatto vivo? Io non lo voglio! LO ODIO! – urla

Gli prendo il viso tra le mani. Sospiro. Ha il diritto di sapere.

-          Tesoro, tu non gli hai fatto nulla e neppure la mamma! È solo che … a volte alcune persone non si sentono pronte a fare da genitori e ha preferito lasciarti alla tua mamma, ma questo non vuol dire che non ti vuole bene solo … non è riuscito a dimostrartelo!

-          Perché è tornato? – chiede ancora

-          Sai Pietro, esistono delle persone malvagie al mondo e una di queste vuole raccontare delle bugie sulla mamma.

-          È papà che vuole farlo?

-          No, no! Lui è venuto fin qui per avvisarci, per proteggere te e la mamma! – appena lo dico mi accorgo che è vero. Dopo tante sciocchezze, dopo tutto il male che le ha procurato, questa è la prima volta che le dimostra davvero … amore!

Pietro mi guarda inespressivo. Stringe ancora di più il cuscino.

-          Ok! Ma questo non cambia niente!

-          Cosa? – chiedo senza capire

-          Che se anche lui adesso fa il buono con noi … la mamma ed io ce ne andiamo lo sesso a Los Angeles a vivere!

-          A Los Angeles? – ripeto sorpresa. Lui sgrana gli occhi.

-          Doveva essere un segreto! Me lo ha detto oggi!

Ecco spiegata la sua felicità incontenibile di oggi!

Sono scioccata dalla confessione. Come ha potuto non dirmi niente Alice? Cosa le sta passando per la testa?

-          Zia … -dice Pietro guardandomi negli occhi – ho sentito la mamma davvero felice quando me lo diceva. E voglio che lo sia! Ha pianto così tanto dopo che papà se ne è andato … io non voglio che sia triste … mai più!

Sorrido.

-          Sei un bravo ometto! – affermo mentre il mio cuore si sta lentamente frantumando.

 

JOSH POV

-          Allora? – chiede Alice guardandomi in attesa di una  risposta.

Devo essermi bloccato dopo averla vista. Ma non può continuare a fare così! È talmente bella che ogni volta mi toglie il fiato. Ne va della mia salute cardiaca!

La osservo nel suo abito di raso color blu cina, con le spalline sottili e con una profonda scollatura a cuore.

Resta abbastanza aderente al corpo fino a coprirle le ginocchia e uno spacco laterale ad impreziosire la sua già bella figura.

-           Sei bellissima! – esclamo estasiato

Lei mi sorride avvicinandosi. Prende la clutch e mi sussurra

-          Mantieni quell’espressione fino al mio ritorno … le sorprese non sono finite! – mi strizza l’occhio e mi bacia la guancia

Andre in piedi vicino a me, sorride scuotendo la testa. Poi dandomi un’amichevole pacca sulla spalla che quasi mi fa cadere a terra, esclama

-           Sei proprio cotto!  Te la riporto presto giuro! – e se ne va insieme alla mia splendida fata.

Mi lascio cadere sul divano. Si sono proprio cotto, Andrea ha ragione. È uscita da quanto? Trenta secondi … e già mi manca. Sono davvero senza speranza! Penso scuotendo il capo e sorridendo! Ancora pochi giorni e poi non ci lasceremo mai più!

Chiudo gli occhi sospirando felice.

 

ANDREA POV

-           Ottimo Bob, hai fatto la scelta giusta! E … grazie ancora!

Vedo Silvano chiudere la telefonata e appoggiandosi una mano alla fronte sospira.

Cristian ed io ci guardiamo, poi chiedo

-          È tutto a posto Silvano?

Lui solleva lo sguardo su di noi. Sembra invecchiato di colpo. Annuisce.

Ottimo! Penso. La tensione accumulata inizia a farsi sentire, tanto che mi lascio cadere sulla poltrona dello studio.

-           Scusatemi ragazzi! Scusami Andrea … non avrei mai pensato che Jessica …

-          Non sei tu a doverti scusare Silvano! – lo interrompo

-          Sì, ma forse è causa mia se si comporta così … non l’ho più considerata dopo la morte della madre, non come avrei dovuto! – si appoggia a peso morto sullo schienale della sua poltrona con lo sguardo fisso sulla parete di fronte a noi.

Mi spiace per lui. In fondo è un brav’uomo.

-          Grazie ancora Silvano!

Lui annuisce assente, so che sta pensando a Jessica, e così lo lasciamo.

Saliamo in auto. Sono esausto e nonostante questa volta debba ringraziare Cristian, non ho alcuna voglia di parlare.

Accendo la radio, non appena sento le note della canzone del CD non posso fare a meno di esclamare ridendo

-          Non posso crederci! Ce l’hai ancora?

Cristian sorride a sua volta

-          Non eravamo tanto male! – esclama infine

Avevamo inciso quel CD quando eravamo ragazzini e volevamo sfondare nel mondo della musica.

Io alla batteria, Cristian voce e basso e alla chitarra … com’è che si chiamava? Ah sì Lorenzo!

-           Eravamo pessimi! – affermo

-          Non tanto quanto il nome della band … te lo ricordi?

-          JUPPITER RING!!! – gridiamo all’unisono continuando a ridere.

-          Mi sei mancato Andrea! – confessa Cristian dopo un attimo di silenzio

Sospiro.

-          Già! – rispondo senza guardarlo – senti Cristian … - continuo – volevo ringraziarti! Sì insomma, ho ancora voglia di spaccarti la faccia, ma per quello che hai fatto questa sera … Grazie!

-          Era il minimo che potessi fare! So che servirà a poco, ma vorrei davvero chiedere scusa ad Alice e Pietro. Vorrei far sapere loro che da ora in poi potranno contare su di me, se lo vorranno!

Annuisco.

-          Quando tornerà Alice potrai chiederglielo! –

Cristian sorride.

-          Lo farò senz’altro! – annuncia – Senti Andrea … - chiede ancora - … è vero che Alice esce con un attore? O è anche questa una fantasia da giornalisti?

-          Non lo so Cris … da quanto ho capito ha conosciuto davvero questo tizio e ci è uscita un paio di volte ma … non saprei! Dopodomani rientra. Questo è quello che conta! – concludo sollevato. Poi d’impulso chiedo – quello che hai detto su Alice è vero? Che sei ancora innamorato di lei intendo!

-          Penso di non avere mai smesso di farlo! E forse mai lo farò!

Restiamo in silenzio fino a casa. Scendendo dall’auto e consegnandogli le chiavi guardo Cristian proponendogli di entrare in casa a bere qualcosa. Accetta ed entriamo.

Beatrice è seduta sullo sgabello della cucina, sorseggiando una bevanda calda con lo sguardo perso nel vuoto.

-           Abbiamo risolto! – annuncio trionfante. Lei pare non ascoltarmi -  Beatrice tutto bene? – chiedo preoccupato avvicinandomi a lei e toccandole la spalla. Trasalisce al contatto, quasi si fosse accorta solo in quell’istante della nostra presenza- Bea che c’è? Pietro sta male? – chiedo ancora

-          No, Pietro sta bene!

-          Allora? - chiedo impaziente

-          Alice se ne va!

-          Cosa vuol dire “Alice se ne va?”

-          Alice si trasferisce a Los Angeles! – dice infine sospirando

-          Lei cosa?

 

Finalmente ce l’ho fatta!!! Vi confesso di non essere troppo entusiasta del capitolo, ma volevo dar risalto all’altre parte della storia, spero di non avervi annoiato troppo e soprattutto che vi sia piaciuto.

Fortunatamente Andrea e Cristian, gli amici ritrovati, sono riusciti a parlare con Silvano che ha fermato appena in tempo il piano malefico di Jessica (non vorrei essere nei suoi panni quanto incontrerà il padre).

Beatrice è sconvolta dalle scoperta del trasferimento di Alice, ma questo lo immaginava anche la nostra Alice

Che dire, alla fine manca davvero poco e i colpi di scena per Alice non sono ancora finiti … qualcuno sta ancora tramando … non vi anticipo altro!

Grazie ancora a tutte voi che mi seguite. Siete fantastiche! Non mi stancherò mai di ripetervelo! Grazie, grazie, grazie …

A presto!

Besos! E.

 

 

 

 

 

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Capitolo 15
*** CAPITOLO 15. ***


CAPITOLO 15.

ALICE POV

Sfrecciamo tra il traffico di Los Angeles diretti verso il Dolby Theatre, dove a breve avrà luogo la premiazione degli Oscar.

Il sole sta quasi tramontando, il vento tra i capelli …

No, aspettate un attimo! Se vi state immaginando una scena da film, dove i protagonisti se ne vanno spensierati verso l’orizzonte, lasciandosi alle spalle l’oceano e il sole che sta tramontando a bordo di una spider col vento che scompiglia loro i capelli … ecco … SCORDATEVELO!!!

Andre sta guidando come un pazzo sulla sua Jeep Wrangler rigorosamente versione “Safari in Africa”; il vento si è letteralmente impossessato dei miei capelli e li sta trasportando ovunque, tranne dove dovrebbero essere.

Do un’occhiata furtiva allo specchietto laterale e… vorrei piangere!

Dopo le ore spese a dare alla mia capigliatura una piega perlomeno decente, ora potrei essere la pittoresca protagonista di “Medusa vs Perseo” e non nella parte di Perseo.

Arriviamo ad un semaforo, grazie al cielo, e cerco di sistemarmi quel groviglio informe, che fino a poco prima credevo essere i miei capelli.

-          Non ti dà fastidio l’aria vero? – chiede un Andre strafottente, soffocando una risata.

Prima incenerendolo con lo sguardo e poi esibendo un sorriso di circostanza, mi rivolgo a lui dicendo ironicamente

-          Nooo, ma che dici! È da stamattina che non desidero altro che correre a 200 km/h per le vie di L.A. e arrivare sul red carpet per intervistare attori da Oscar esibendo una capigliatura così … così originale! Quindi grazie davvero! – esclamo concludendo il mio breve monologo e sollevando i pollici verso l’alto tirando ancor più le labbra in un  finto sorriso.

Andre scoppia a ridere.

-           Sei forte Alice Rossi! – esclama infine – Le altre ragazze di Josh s’infuriavano come pazze, tu invece, l’hai presa sportivamente!

-          Io sì, ma quello dietro di noi se non ti muovi, non credo lo sarà altrettanto! – dico indicando il semaforo che nel frattempo è diventato verde.

Andre mi sorride e riprende a guidare. Ora viaggiamo molto più tranquilli. Ha voluto mettermi alla prova quel … scuoto la testa sorridendo.

-           Allora… - riprende AndreJosh mi ha detto che hai intenzione di trasferirti qui!

-          Già!

-          E ne sei sicura? – chiede quasi a voler sondare il terreno.

Sospiro, so dove vuole arrivare.

-          Senti Andre, se pensi che mi voglia prendere gioco di Josh ti sbagli. A dire il vero, non so neppure io in cosa mi sto cacciando, ma di una cosa sono certa,  Josh è una persona splendida! È riuscito in pochi giorni a capirmi più di quanto altri abbiano fatto in tutta la mia vita. Ha fatto rinascere un’Alice che era sepolta chissà dove. Mi ha dato un nuovo coraggio. Il coraggio di essere finalmente me stessa. Non so  come, ma ha questa capacità di tirare sempre fuori il meglio dalle persone che lo rende ancor più speciale!

-          E tra di voi? – chiede ancora

-          Non so cosa accadrà, e a dire il vero non mi interessa! So che con lui sto bene come da tempo … no come mai lo sono stata – mi correggo – Oddio Andre – sospiro - adoro quel ragazzo, non potrei mai fargli del male! – dichiaro infine.

-          Hai ragione , Josh è strepitoso! Si butta anima e corpo in tutto ciò che fa, nel lavoro, con gli amici … con l’amore! – sospira – Scusami se ti sono sembrato un orco cattivo, ma l’ho visto soffrire così tante volte per delle donne che non meritavano neppure una ciocca dei suoi capelli, che mi sento di essere protettivo verso di lui.

Sorrido di fronte a quel gigante buono che, inaspettatamente, si sta lasciando andare con me in pensieri tanto profondi. Gli stringo la mano.

-          Josh è fortunato ad avere un amico come te!

-          Sono io ad essere fortunato! – mi corregge – con lui mi sento davvero parte di una famiglia! – mi osserva – Mi piaci Alice Rossi! Questa volta Josh ci ha visto giusto! –

Sorridiamo entrambi. Finalmente il ghiaccio tra noi si è sciolto. Mi appoggio allo schienale del sedile e chiudendo gli occhi, lascandomi, questa volta sì, cullare dal vento, penso nuovamente alla mia scelta. Non mi è mai sembrata tanto giusta come in questo momento.

 

CRISTIAN POV

-          Mi spieghi cosa le dice il cervello? – sbraita Andrea camminando su e giù per la stanza con entrambe le mani tra i capelli – Ma quando torna gliene dico quattro – continua- come può pensare di buttare via la sua vita per fare da … da … a quell’attore!

Beatrice lo osserva in silenzio. Si vede che è turbata, dopotutto tra loro c’è sempre stato un legame molto forte. Se non fosse stato per Beatrice, Alice non avrebbe mai superato la situazione in cui l’avevo cacciata.

-          Senti Andrea – esordisco – so che dovrei essere l’ultimo a parlare, ma non pensi che, forse, sarebbe il caso di aspettare che lei ritorni e chiederle poi cosa intende fare? Magari non è per quell’attore che vuole trasferirsi, non so … magari le hanno offerto un buon lavoro! Alice è una ragazza in gamba e giudiziosa, non mollerebbe tutto per correre dietro ad una celebrità. Insomma stiamo parlando di Alice … non di me!

Andrea e Beatrice mi guardano stupefatti

-           E tu? Da quando sei diventato così saggio? – chiede il mio amico inarcando il sopracciglio e incrociando le braccia al petto.

-          Da stamattina … credo – rispondo alzando le spalle.

Ridiamo tutti e tre. Quanto mi sono mancati questi momenti insieme a loro. Se solo riuscissi a riconquistare Alice …

-          Cristian ha ragione! – esclama Beatrice destandomi dalla mia fantasia – Aspettiamo che torni. Non serve a nulla fasciarsi la testa prima del tempo!

-          Bene! – concludo – È stata una lunga serata, meglio se andiamo a riposare un po’. Vi auguro la buona notte o, vista l’ora, meglio dire buongiorno. Vedrete che si risolverà tutto! – dico strizzando loro l’occhio

Beatrice mi abbraccia, sussurrando all’orecchio un grazie che mi solleva di colpo da cinque anni di frustrazioni . Andrea mi accompagna all’uscita.

-          Grazie ancora Cris! – dice aprendo la porta – Mi raccomando, non lasciare passare altri cinque anni prima di rifarti vivo, ok?

Sorrido.

-          Puoi contarci! – rispondo infine uscendo da casa Rossi.

Mi sento di nuovo leggero, felice. Vorrei che questi ultimi cinque anni non fossero mai esistiti.

Quasi d’impulso sollevo la testa verso l’alto, dirigendo lo sguardo verso la camera del mio piccolo Pietro. Lo vedo spiarmi dalla finestra; gli sorrido salutandolo con la mano. Lui, scoperto, richiude in fretta la tenda, ma lo scorgo ancora intento ad osservarmi celato dal buio della notte. Continuo a sorridere. Erano anni che non mi sentivo cosi. Rivoglio la mia famiglia, penso salendo in auto, fosse l’ultima cosa che faccio!

 

SILVANO POV

Sono le 04.30 del mattino quando finalmente sento Jessica rientrare. Sono restato tutto il tempo a pensare nel mio studio; ai miei sbagli, come uomo ma soprattutto come padre. Non mi sono mai accorto di quanto mia figlia fosse perfida, o forse ero troppo impegnato per farlo.

Devo capire cos’è accaduto. Ripongo la brochure che da un paio d’ore tengo  tra le mani e chiamo mio figlia.

JESSICA POV

Trasalisco alla voce di mio padre. Non mi sono accorta, entrando, della luce ancora accesa nel suo studio. Mi affaccio sulla soglia e lo vedo alla sua scrivania. Lo sguardo accigliato. Forse è rimasto scosso dal litigio della sera precedente, mi avvicino a lui. Improvvisamente lo vedo stanco e fragile.

-          Tutto bene papà? – chiedo dolcemente

-          Dimmelo tu! – risponde sorridendo flebilmente

-          Mi spiace se abbiamo litigato …

-          So tutto Jessica! – m’interrompe. Lo guardo senza capire – So tutto del tuo piano contro Alice! –

Lo guardo esterrefatta.

-          Tu … come … - balbetto

-          Il tuo vecchio amico Cristian! – dichiara alzandosi dalla poltrona

Lo sapevo  che non avrei dovuto fidarmi di quello, che non aveva le palle per andare fino in fondo!

-          Voglio sapere il perché Jessica – è più un ordine disperato che una richiesta – perché ti sei comportata in maniera così meschina.

Proprio non lo capisce. Stringo forte i pugni, sento le lacrime che spingono per uscire.

-           Perché? – sbotto aggredendolo verbalmente – Perché da quando è arrivata quella, io per te non sono più esistita! – cerca di parlare, ma lo fermo alzando una mano per farlo tacere. Vuole sapere? Eccolo accontentato. Sono un fiume in piena ormai. Continuo travolgendolo con le mie parole cariche di rabbia. – Tu non ti rendi conto di quanta  fatica abbia fatto e faccio tutt’ora per farmi notare da te papà; per farti capire quanto bene ti voglio e quanto ti apprezzi come persona.  Dopo la morte della mamma e i giorni trascorsi in quell’ospedale, mi hai sempre guardato come se fossi stata io ad ucciderla!

-          Io non ho mai detto questo! – m’interrompe difendendosi

-          Non lo hai mai detto, ma i tuoi occhi hanno sempre detto il contrario. Avevo tredici anni papà, sono sopravvissuta ad un terribile incidente nel quale ho perso MIA madre. Come pensi che mi sia sentita allora, come pensi che mi senta oggi quando mi guardi con … disprezzo! Avevo bisogno di te e tu invece ti sei chiuso dentro questo studio, che è diventato il tuo mondo e mi hai lasciata fuori.

Ho cercato di entrare in punta di piedi, per non disturbarti, e quando mi sembrava di essermi perlomeno avvicinata, ecco arrivare lei. Con la sua bella faccia, la sua storia triste! La povera mammina sedotta e abbandonata … -

Smetto di parlare cercando di calmarmi. Mio padre mi guarda sconvolto, senza riuscire ad emettere alcun suono.

Mi lascio cadere sul divanetto, le mani sulla testa chinata verso il pavimento.

Inspiro tutta l’aria possibile, poi alzo lo sguardo su di lui e stancamente continuo.

-          L’ho odiata per questo, la odio per questo! Perché lei è riuscita dove io ho fallito. Lei è entrata nel tuo cuore, ti ha reso felice mentre io non ne sono stata capace.

Si avvicina a me, sento la sua mano tremare mentre mi accarezza la testa.

-           Mi dispiace tesoro mio! Io non avevo capito … non ho capito nulla. Ho pensato solo a ricoprirti di cose materiale, quando tu da me esigevi solo una cosa, più amore.

Si siede accanto a me, poi prendendomi le mani tra le sue continua

-          Le cose al giornale non andavano bene e quando è arrivata Alice ho visto in lei una speranza, i suoi pezzi erano talmente brillanti che i finanziatori non smettevano di bussare alla nostra porta. Ero talmente accecato da questo che non mi sono accorto della cosa più importante. Tu! -  mi scosta una ciocca di capelli dal viso e mi guarda con gli occhi lucidi – Sono stato un egoista Jessica, non mi sono accorto che tu dentro di te soffrivi ancor più di me. Io ho perso una moglie, ma tu hai perso entrambi, e per questo ti chiedo scusa, avrei dovuto parlare con te, dei problemi che avevamo e cercare di risolverli insieme, come una vera famiglia e invece … sono stato un pessimo padre!.

Mi stringe forte a sé. Ricambio il suo abbraccio, quell’abbraccio che aspettavo da quattordici anni!

-          Se tua madre fosse qui … - continua - … si vergognerebbe di me!

-          Se la mamma fosse qui, si vergognerebbe di tutti e due – lo correggo – anch’io ho combinato qualche casino! – affermo sorridendo.

-          Ti sei data da fare! – dichiara ridendo – per fortuna abbiamo risolto tutto!

Lo guardo senza capire inarcando un sopracciglio. Lui si alza dal divano e si avvicina alla finestra guardando fuori nell’oscurità.

-          Questa sera, quando sono arrivati Andrea e Cristian e mi hanno raccontato quello che hai combinato, ho chiamato Bob che ha accettato di non pubblicare l’articolo ad una condizione – mi guarda ed io lo incito con gli occhi a continuare – gli ho venduto il giornale!

-          Cos’hai fatto? – chiedo sconvolta

-          Gli ho venduto il giornale, lui sarà il nuovo direttore – ripete sorridendo

-          Ma è tutta la tua vita … insomma come hai potuto, io non volevo … avrebbe fatto solo un po’ di rumore poi tutti se ne sarebbero dimenticati … - le frasi mi escono sconclusionate, ma sono davvero troppo sconvolta per pronunciare frasi con un filo logico.

-          Hai solo accelerato i tempi – la sua voce è calma – sono vecchio e stanco Jessica e questa vita troppo frenetica mi sta uccidendo. Ho bisogno di cambiare!

-          E cosa farai? Ti ritirerai in qualche casetta sul lago, vivendo di rendita e di pesca? – domando ironica

-          No! – risponde prendendo una brochure dal piano della scrivania e porgendomela  dice – pensavo più ad una cosa del genere!

-          India? – chiedo stupita dopo aver dato una rapida occhiata al volantino.

-          È da diverso tempo che ci sto pensando. Il programma non è male e potrei essere utile a qualcuno laggiù. Hanno bisogno di professionisti che insegnino loro a diventare autosufficienti, formandole professionalmente, dando loro la possibilità di una nuova vita.

Mentre descrive il progetto i suoi occhi s’illuminano. L’ho perso di nuovo, ed è stato mio per così poco tempo.

-           Te ne vai ancora una volta via da me, a quanto pare! – affermo sorridendo amaramente.

Lui mi guarda con dolcezza, poi posando le sue mani sulle mie spalle dice

-           Tu hai due scelte! La prima è collaborare con Bob alla sua nuova redazione e sono sicuro che troverà un posto adeguato a te …

-          E la seconda? – chiedo

-          La seconda è che tu venga con me. Hanno bisogno di una come te … ho bisogno di una come te! – lo guardo corrugando la fronte – Ho bisogno di TE ! – esclama infine lasciandomi un bacio sulla fronte e tra le mani la brochure – Non devi rispondermi ora, pensaci su ! Io parto il mese prossimo! – conclude uscendo lasciandomi senza parole.

 

 

 

 

ORE 8.00 P.M.

PERIFERIA DI LOS ANGELES

CLAUDIA POV

Quando oggi Bob mi ha chiamata per avvisarmi che l’articolo non sarebbe uscito, ho contattato immediatamente Raoul, sapevo che era stato lui a scattare  le foto per il servizio.

 Raoul era una vecchia conoscenza, l’avevo incontrato qualche anno fa a Madrid alla scuola d’arte estiva che entrambi frequentavamo. Conoscevo bene la sua avidità, per poche centinaia di dollari sarebbe stato disposto a vendere persino sua madre. Era la persona giusta per terminare questo lavoro e scoprire che aveva collaborato con Bob proprio per questo reportage, era stato un vero colpo di fortuna e senza saperlo mi aveva avvantaggiato.

Avevo chiesto a Raoul di trovare un luogo lontano da occhi indiscreti, ma non credevo che avesse scelto un posto del genere. Il classico locale di periferia malfamato.

Entrata dalla porta, i miei occhi devono abituarsi al buio all’interno di esso.

La musica è assordante. Al centro del locale un palco dove alcune ragazze, decisamente poco vestite, si esibiscono in uno spettacolo di lap dance, sotto lo sguardo eccitato di almeno una dozzina di uomini.

Cerco con lo sguardo Raoul, incrociando però quello di una giovane cameriera in intimo che mi guarda dubbiosa, probabilmente chiedendosi perché una come me si trova in un bar per soli uomini.

La ignoro, intravedendo al bancone del bar, intento a sorseggiare una birra, il mio contatto. Mi avvicino a lui, non facendo caso ai fischi ed agli apprezzamenti poco garbati di alcuni clienti del posto, rivolti verso di me.

-          Le hai portate? – chiedo arrivandogli alle spalle e senza perdermi in inutili convenevoli

-          Buonasera anche a lei! – dice senza guardarmi, continuando a bere la sua birra

-          Avanti Raoul, non ho tempo da perdere. Hai portato quello che ti ho chiesto? – domando con fare sbrigativo

Raoul sorride, appoggiando la bottiglia sul bancone del bar. Infila una mano nella tasca interna della giacca estraendone una busta gialla, mentre allungo la mia per prenderla, lui ritira improvvisamente la sua.

-          Ehi! Prima i soldi! –

Lo guardo fisso negli occhi, facendogli capire che sono io a dettare le regole del gioco

-          Prima porti a termine il tuo compito, poi avrai quello che vuoi! – dichiaro freddamente senza distogliere lo sguardo dal suo viso.

Scuote la testa sorridendo.

-           Che fine ha fatto la timida ragazzina che ho conosciuto a Madrid? – chiede allungandomi la busta

-          È cresciuta! – rispondo prendendo finalmente in mano le fotografie. Un ghigno soddisfatto compare sulle mie labbra, ha fatto davvero un buon lavoro, non c’è che dire! Prendo dalla borsa una penna e, su di un tovagliolo di carta, scrivo un numero di telefono – Questo è di Josh. Ora devi chiamarlo e dirgli che sei entrato in possesso di alcune foto che gli faranno cambiare idea sulla sua nuova fiamma. Nel frattempo gli invierai il file con le fotografie. Tu ed io non ci siamo mai visti! – concludo.

Raoul prende il suo cellulare ed esegue alla lettera ciò che gli ho chiesto di fare. Prima di riagganciare, invia il file, accertandosi dell’effettiva ricezione dello stesso da parte di Josh.

Mi guarda perplesso mentre gli strappo dalle mani il telefono, per eliminare il file compromettente.

Soddisfatta, gli consegno il suo compenso.

-           Addio Raoul! – saluto girandogli le spalle per uscire il più presto possibile da quel posto. Sento una mano, la sua, afferrarmi il polso mentre sulle sue labbra compare un sorriso malizioso. Lo guardo corrugando la fronte – Allora? – chiedo spazientita

-          Hai detto che poi avrei avuto quello che volevo. E io voglio te! – dice tirandomi a sé

Gli sfioro con una mano il torace che freme al solo contatto e appoggio le mie labbra al suo orecchio sussurrandogli

-           Io non frequento i bassifondi! Divertiti con una sciacquetta di queste! – dico infine lasciandogli una banconota da  cento dollari sul bancone. Mentre mi allontano lo sento biascicare in spagnolo

-          Puta!

Sorrido nonostante l’insulto, detto da uno come lui non mi sfiora neppure. Salgo sul taxi che mi ha aspettato e guardo ancora una volta le fotografie. “Tornerai da me strisciando, caro il mio Josh!”, penso tra me e me, mentre ci lasciamo alle spalle quel luogo disgustoso, per tornare alle strade luccicanti di Hollywood.

 

JOSH POV

Il trillo fastidioso del telefono mi desta dal bellissimo sogno che stavo facendo e che aveva come protagonista, inutile dirlo, la mia dolce Alice.

Mi strofino gli occhi cercando di mettere a fuoco il numero comparso sul mio iPhone. È un numero che non conosco. Rispondo comunque.

-          Mr Hutcherson?

-          Sono io, con chi sto parlando?

-          Non ha importanza, le basti sapere che sono riuscito ad intercettare alcune fotografie che le faranno cambiare idea sulla bella giornalista italiana. Si sta prendendo gioco di lei. Dovrebbe esserle arrivato in questo momento un file …

-          Sì, ma … - dico guardando il telefono che indica come preannunciato l’arrivo di una cartella nella mia casella di posta

-          Le guardi! Sta a lei giudicare … ma se posso darle un consiglio Mr.Hutcherson “niente è come sembra”. Buonasera.

L’anonimo interlocutore riaggancia lasciandomi interdetto. Chi era costui e cosa intendeva dire con questa strana telefonata?

Apro la mail arrivata e il file allegato.

Non posso credere a quello che i miei occhi stanno vedendo. Lei, la mia Alice insieme a un ragazzo biondo. Osservo attentamente , non è suo fratello, ne sono certo, ma allora chi è? Guardo l’immagine successiva e non ho nessun dubbio, si sta baciando con questo tizio. Cerco di controllarmi. Potrebbero essere state scattate chissà quanto tempo prima, purtroppo però a sollevarmi il dubbio è la data riportata sulle stesse. Sono di una settimana fa!

Non so cosa pensare! Mi accascio sul divanetto continuando a fissare  il display.

 

ALICE POV

Il Galà è stato fantastico! La location, le luci, i colori, lo show … tutto ha superato di gran lunga le aspettative. Sono riuscita a carpire le sensazioni che gli attori stessi emanavano, le emozioni che hanno provato salendo sul quel palco così importante. È strano a pensare a loro come individui commossi di fronte alla platea che applaudiva per loro, abituati come sono a stare di fronte a svariate persone,  eppure ogni singolo attore e regista e scenografo e qualsiasi addetto al lavoro, ha lasciato negli altri talmente tante emozioni che ancora a pensarci mi si stringe lo stomaco. Quello che scriverò sarà di sicuro il mio pezzo migliore, perché tanto mi hanno dato queste persone.

Andre mi riaccompagna a casa di Josh. Chiedo se vuole entrare a salutare il suo amico, ma mi lascia andare sola con la scusa che è davvero molto stanco, quando in realtà so benissimo che vuole lasciarci soli.

-           Sono stata benissimo Andre – dico abbracciandolo e congedandomi da lui

-          Anch’io Alice, ma non dire niente a Josh … geloso com’è potrebbe non rispondere delle sue azioni!

Sorrido al mio accompagnatore lasciandolo andare ed entro in casa con la voglia di correre incontro a Josh per abbracciarlo stretto e non lasciarlo più.

Lo vedo coricato sul divano completamente immerso nel buio, un braccio appoggiato sopra la testa,. Probabilmente dev’essersi addormentato. Tolgo le scarpe per evitare di fare eccessivo rumore e mi avvicino a lui. Il respiro regolare, le labbra socchiuse, non posso fare a meno di baciarlo.

Al contatto delle nostre labbra apre gli occhi, mi scosta mettendosi a sedere. Non è il saluto che mi sono immaginata, ma lascio correre, neppure io sono Miss Simpatia appena sveglia.

-           Non volevo svegliarti! – dico accarezzandogli i capelli. Lui si alza. Ok, questo è decisamente il saluto che non mi aspettavo-  C’è un po’ freddino non trovi? – dico ironicamente riferendomi più al clima ostile che alla temperatura.

-          C’è una coperta se vuoi! – risponde Josh in maniera brusca

-          Senti adesso mi dici cosa ti prende? È successo qualcosa mentre ero fuori? – chiedo cercando di controllare il tono della mia voce

-          Cosa te lo fa pensare?

-          Forse il tuo modo di comportarti? Sei più aspro di una fetta di limone…

Solleva il labbro in una smorfia. Prende il suo cellulare e me lo lancia.

-          Conosci questo tizio? – chiede con la voce che gli trema

Osservo la foto impressa sul display.

Non posso credere a chi mi trovo davanti. Lo riconoscerei ovunque quel bastardo. Solo non capisco come faccia Josh ad avere una sua foto.

-          Allora? Sto aspettando! Lo conosci o no? – ora è decisamente alterato

-          È Cristian! – affermo – Tu come fai …

-          Lo sospettavo! – m’interrompe – E nella prossima immagine si vede ancora meglio!

Scorro col dito sul display. Non è possibile! Sembriamo Cristian ed io mentre ci stiamo … baciando?

-           Senti Josh, non so chi ti abbia inviato queste fotografie ma sono decisamente false!

-          Allora neghi che quelli siete voi due?

-          Non posso … cioè siamo noi, ma questa cosa non è mai avvenuta! – esclamo. La rabbia si sta impossessando di me e devo fare uno sforzo enorme per mantenere la calma. Davvero crede che io e Cristian

-          Perché mi hai mentito Alice? Perché non mi hai detto che stavi ancora con lui? Perché mi hai illuso dicendo di provare qualcosa per me? – la sua voce è rotta

-          Cristian ed io non ci vediamo da almeno cinque anni … io non …

-          Le foto sono della scorsa settimana! La data è impressa sopra.

-          Josh, io ti giuro che questo non è mai avvenuto. Cristian ed io non siamo più insieme come te lo devo dire?

-          Quello che ho visto non lascia alcun dubbio!

-          Davvero credi a queste foto? E non credi a me? – chiedo offesa

-          Cosa dovrei fare Alice? Dopotutto ti conosco così poco e tu sei una giornalista … non so magari volevi ottenere qualcosa!

Scuoto la testa. Il mio orgoglio è ferito, non posso credere di essermi innamorata di un individuo che crede a delle stupide foto e non a me.

-          Hai ragione Josh! – dichiaro lasciando che la parte più orgogliosa di me esca allo scoperto. Non ho intenzione di supplicarlo. Se pensa che io sia una persona di questo genere, non mi resta altro che lasciarlo nelle sue convinzioni – Ti ho teso una trappola, ho fatto di tutto per farmi notare da te; ho spedito io la mia valigia ad Hong Kong e tutto il resto. Mi hai scoperta! Ora posso tornare dal “mio Cristian” senza sensi di colpa! Addio Josh! – gli prendo contro con la spalla uscendo di casa.

Lo sento urlare il mio nome, ma non ho intenzione di fermarmi. Che fregatura l’amore! Appena ti esponi, appena credi di aver trovato la persona giusta ecco che questa ti strappa il cuore nuovamente. Questa è l’ultima volta che mi faccio abbindolare. Non ho bisogno di nessuno.

Posso contare solo su me stessa … ancora!

Le lacrime mi scendono a fiumi lungo le guance. Sto vagando senza meta, sono talmente shoccata che non riesco a capire dove sto andando. Prendo il cellulare e compongo il numero dell’unica persona che ora può davvero aiutarmi.

-          Stacy, scusa l’orario – sto singhiozzando mentre parlo -  Larry può venire a prendermi? Sono sulla strada vicino a casa di Josh. Ho bisogno di andarmene  da qui!

 

 

***************************************************************************************

Non odiatemi vi prego!!!

Il capitolo è decisamente lungo e spero di non avervi annoiato. Jessica è fuori combattimento, sì lo so, avrebbe dovuto essere punita più duramente, ma in fondo sono una sentimentale … non ci resta che scoprire quale scelta farà: continuerà al fianco di Bob o se ne andrà in India col padre?

Claudia ha però preso il suo posto e questa volta l’ha combinata davvero grossa. Josh ha creduto a delle foto e non ad Alice! E ora? Cosa accadrà? Prenderanno due strade opposte o il destino ha in serbo ancora delle sorprese? Nel prossimo capitolo, che sarà ahimè l’ultimo, sveleremo tutto!

Grazie a tutte di cuore per continuare a seguirmi!

Al prossimo capitolo! Besos E.

 

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Capitolo 16
*** CAPITOLO 16. ***


CAPITOLO 16.

 

City.jpg

 

ALICE POV

Sono passati due giorni da quando ho discusso con Josh. Due giorni in cui mi sono estraniata da tutti e da tutto.

Ho permesso solo a Stacy di starmi accanto. Mi ha lasciata liberarmi dall’amarezza che portavo dentro di me attraverso un  pianto liberatorio, abbracciandomi e senza obbligarmi a parlare. Mi è stata vicina facendomi sentire la sua silenziosa presenza.

Nei pochi istanti in cui il mio cellulare era acceso, per inviare qualche messaggio a mio figlio, nessun segnale di chiamata, o altro, è arrivato dal numero di Josh.

Poco male! Se non ha trovato il tempo e la voglia di farsi sentire per scusarsi o per risolvere, evidentemente, tutto  questo “grande amore” da parte sua non era tale.

-          Cosa pensi di fare ora? – la voce di Stacy mi riporta alla realtà.

Inspiro, mentre con noncuranza ripiego i vestiti nella valigia, ritornata finalmente a casa.

-          Non lo so Stacy! Ho bisogno di capire se “lui” centrava o meno con la mia scelta. – dichiaro, senza riuscire a pronunciare il suo nome.

-          Lo sai che qui ci sarà sempre un posto per te … a prescindere da “lui” – mi conforta Stacy.

La guardo e l’abbraccio forte.

-          Sono contenta di averti conosciuta! – dico affondando il mio viso sul suo petto

-          Anch’io Alice! – esclama accarezzandomi i capelli come una madre fa con la propria figlia – Ma ora basta tristezza! – mi stringe ancora di più a sé – Sono certa che ti rivedrò presto! –

Le sorrido, ricambiata.

-          È ora di andare! – dice serio Larry entrando nella camera da letto

Annuisco, trascinando pesantemente la mia valigia verso l’uscita. Do una rapida occhiata all’appartamento prima di chiudere la porta, lasciando dietro di me, ancora una volta, i miei sogni.

La mia mente è vuota mentre attraversiamo la città per raggiungere l’aeroporto. I miei amici se ne stanno in silenzio, rispettosi del dolore che sto provando.

Solo una settimana fa ero arrivata a L.A. senza alcuna aspettativa. Poi quell’incontro che aveva rivoluzionato la mia vita, il mio modo di essere … il mio cuore!

Non posso credere che delle stupide foto, per lo più fasulle, abbiano gettato via una cosa così bella. Sospiro, trattenendo a stento le lacrime.

-           Sono certo che tornerà! – esclama Larry, guardandomi dallo specchietto retrovisore.

 Alzo le spalle.

-          Non è più affar mio! – dico infine.

Larry sta per aggiungere qualcosa, ma la mano di Stacy lo trattiene e lui ritorna a guidare in silenzio.

È davvero un’ottima amica, penso, mi mancherà così tanto.

Arrivati all’aeroporto e dopo aver fatto il check-in mi prendo un attimo per salutare i miei nuovi  amici.

-          Ehi straniera … - dice Larry abbracciandomi - … quando avrai bisogno di un ballerino, sai dove trovarlo!

-          Puoi contarci! – affermo

Stacy mi stringe forte a sé.

-          Prenditi tutto il tempo che ti serve Alice, ma pensa a te stessa, a quello che è giusto per te!

-          Grazie Stacy! – dico staccandomi dal suo abbraccio – A presto! – concludo, girando loro le spalle per nascondere le lacrime che mi scendono copiose, prima di entrare nel gate che mi avrebbe condotto lontano da L.A. e da Josh.

JOSH POV

-           Non posso crederci! – esclama Andre dopo aver guardato le fotografie incriminate

-          Non riuscivo a crederci neppure io, ma mi pare ovvio che Alice mi ha ingannato fin dal principio!

-          No Josh, non posso credere che TU sia stato così stupido! – dice serio guardandomi negli occhi

-          Scusami? – chiedo stupito

-          Non capisco come tu abbia potuto credere a qualcuno che per telefono ti ha inviato due foto, senza neppure presentarsi. Non hai pensato di risolvere insieme ad Alice la situazione, invece di accusarla senza neppure chiederle un’opinione?

-          Cosa dovevo fare Andre,? C’è la data impressa sopra?

-          E se anche fosse? – dice iniziando a scaldarsi – Erano di una settimana fa, quando ancora non sapeva chi tu fossi…

-          Proprio non capisci Andre – lo interrompo scuotendo la testa – se ha ancora una storia col padre di suo figlio, come credi che possa competere io? Non riesco solo a capire perché abbia dovuto mentirmi …

-          E se non l’avesse fatto? – chiede guardandomi negli occhi –

-          Andre hai visto le foto? Mi sembrano abbastanza … esplicative!

-          Ok Josh, pensa quello che vuoi, ma io ho visto quella ragazza come ti guardava e i suoi occhi non mentivano!

-          Vorrà dire che il prossimo anno la vedremo sul palco con un Oscar in mano! – esclamo sarcastico

Andre solleva le mani in segno di resa.

-          Fa come vuoi! La vita è tua!

-          Bravo! Ora ho solo bisogno di andarmene per un po’.  Anticipo di qualche giorno la partenza per Atlanta. Liam e Jen sono già arrivati!

-          Forse ti farà bene! – si sofferma a pensare, poi chiede – E con Claudia che farai? Volente o nolente tra qualche mese dovrete incontrarvi!

-          Non lo so Andre … - non avevo collegato  che per motivi di lavoro avremo dovuto incontrarci nuovamente – … fino ad allora non voglio pensarci!

Sorrido al mio amico flebilmente.

-           Vado campione! Ci vediamo presto! – esordisce dandomi una pacca sulla spalla e uscendo di casa.

Inizio a preparare la borsa per il viaggio, per un attimo il mio pensiero va ad Alice. A quest’ora dev’essere già sbarcata in Italia. Scuoto la testa cercando di allontanare il suo pensiero dalla mia testa. Devo dimenticarla. È l’unica cosa da fare!

 

ALICE POV

Sono esausta quando atterro all’aeroporto di Malpensa. Non vedo l’ora di arrivare a casa e stendermi sul letto.

Appena esco dall’area della zona d’imbarco, scorgo Beatrice aspettarmi con un cartello in mano. Mi strappa una risata, erano circa tre giorni che non accadeva più.

-           Sei sempre la solita pazza! – dico correndole incontro

-          Ali, mi sei mancata da impazzire! Promettimi che la prossima volta mi porti con te?

-          La prossima volta? Non credo che accetterò più incarichi del genere! – dico convincente

-          Meglio così! Non ce la facevo più a sopportare tuo fratello! – esclama strizzandomi l’occhio

-          Io ti avevo avvisata! – comunico alzando le braccia, levandomi così ogni possibile responsabilità

-          Hai ragione! Sono io che non so resistere alla sua bella faccia …

-          Dio Bea quanto mi sei mancata!!! – dichiaro saltandole sulla schiena.

Ora, rientrata in Italia e in compagnia della mia amica di sempre, Los Angeles e Josh mi sembrano lontani anni luce.

Saliamo in auto rimanendo  entrambe sul vago. Non parliamo di Josh, né di cosa è accaduto in mia assenza. Non che non lo trovi strano non sentirmi fare delle domande da Bea, ma apprezzo comunque la cosa, non mi va di parlare di quello che è accaduto.

Chiedo di Pietro, lei mi racconta tutto quello che ha combinato a scuola e a casa, che è stato bravo e che da ieri continuava a saltellare su e giù per la stanza urlando che stavo rientrando. Rido pensando alla scena appena descritta. Ora dovrò parlare con lui, dirgli che le cose sono cambiate e alla fine decideremo insieme. Non ho ancora abbandonato del tutto l’idea di trasferirmi, ma prima devo chiarire alcuni punti con me stessa.

Arrivate a casa, prendo i miei bagagli ed entrando cerco con lo sguardo il mio fratellone. L’ultima volta che ci siamo sentiti non ci siamo lasciati tanto bene e ho davvero voglia di abbracciarlo e di sentire che tra noi è tutto a posto.

 Lo trovo in cucina davanti al frigorifero, intento a trangugiare dell’acqua direttamente dalla bottiglia.

-           Se ti vede mamma è capace di metterti in punizione per un mese! – dico schernendolo

Lui si volta di scatto. Si asciuga le labbra con il dorso della mano e mi corre incontro.

-          Ally! Sei tornata! – dice sollevandomi di peso e facendomi fare una giravolta attorno alla penisola della cucina

-          Ehi fratellone, sono stata via solo una settimana – esclamo divertita

-          Aveva paura che non tornassi più! – annuncia una voce alle mie spalle. Una voce conosciuta, ma che non riesco ad identificare con qualcuno in particolare.

 L’espressione di Andrea cambia e mi mette a terra.

Nel momento stesso in cui mi volto verso la voce misteriosa e ne metto a fuoco il volto, il mio cuore si ferma.

Stringo forte i pugni e senza neppure pensarci un attimo di più mi precipito su di lui. I palmi delle mie mani lo spingono verso il muro. Lui cerca di confabulare qualcosa. Sento le voci ovattate di Andrea e Beatrice che mi implorano di calmarmi. Ma non voglio calmarmi! Cinque anni senza di lui e ora me lo ritrovo ovunque!

-           Vattene da casa mia! – urlo – Vattene da casa mia Cristian!

JOSH POV

-          Meglio fare una pausa! – tuona Francis

So che è riferito a me, sono due ore che proviamo la stessa scena e ancora non riesco a ricordare le battute. Liam e Jen si guardano e poi vengono verso di me. Li anticipo prima che inizino a parlare

-          Si scusate! È che ho proprio la testa altrove! Dopo la pausa prometto … - non riesco a terminare la frase perché Liam, con tutta la sua forza e dall’alto del suo metro e novanta, mi solleva come se fossi un pupazzo di pezza (e a dire il vero è proprio così che mi sento). Mi trascina all’esterno del teatro di posa mentre Jen ride, divertita dalla scena a cui sta assistendo, continuando a seguirci.

-          Adesso ci racconti quello che ti è successo! – ordina Liam mettendomi a terra e incrociando le braccia al petto

-          Nulla! – rispondo abbassando il viso, so che non mi crederanno, ma ci provo lo stesso

-          Senti Hutch, puoi prendere in giro chi vuoi ma a noi non la dai a bere … non sarà ancora per quella Claudia vero? – chiede l’australiano sollevando un sopracciglio

-          No Claudia non centra nulla … ci siamo lasciati!

-          Era ora! – esclama Jen – allora cosa ti prende? – chiede ancora

Sospiro.

So che, se non racconterò almeno qualcosa ai quei due, la pausa durerà più del dovuto.

-          Alice! – confesso infine

-          ALICE? – chiedono stupiti all’unisono

-          E questa da dove esce? – continua Jen

-          L’ho conosciuta la scorsa settimana … -

-          Ma bravo! Non hai perso tempo! – mi schernisce la mia co-protagonista, nonché amica, dandomi un pugno sul braccio

-          Jen! – la riprende Liam – lascialo parlare!

Li guardo entrambi. Poi riprendo.

-           Non c’è molto da dire, l’ho conosciuta la scorsa settimana e ci siamo frequentati per un po’! – faccio una pausa e mi gratto la testa, come faccio tutte le volte che sono nervoso per qualcosa – è solo che…

-          Oh mio Dio! Ti sei innamorato! – esclama Jen mettendosi entrambe le mani davanti alla bocca

-          JENNIFER! – la ammonisce nuovamente Liam

-          Sì, sì scusa … allora è vero?

-          Sì, cioè non lo so … ma non riesco a smettere di pensare a lei … e sto impazzendo perché anche lei sembrava lo fosse … poi quelle foto … - gli ultimi avvenimenti si stanno riproponendo nella mia testa e mi stanno creando un grande caos. Lo capisco da come Liam e Jen mi guardano, non devono aver capito nulla di quello che ho blaterato.

-          Adesso ti siedi  e ci spieghi tutto con calma! – chiede nuovamente Liam cercando di tranquillizzarmi.

Sospiro nuovamente, ultimamente non faccio altro.

Racconto tutto ai miei amici, senza tralasciare nulla. Dell’incontro, del nostro primo bacio, di Claudia, di Alice, del suo trasferimento e delle foto.

 Quelle maledette foto!

-          Scusa, ma tu non le hai chiesto spiegazioni? – chiede Jen

-          A dire il vero non proprio! Insomma l’ho vista coi miei occhi cosa dovevo fare? – il mio tono suona davvero esasperato

-          A dire il vero hai visto solo delle foto … non hai visto lei! – precisa Jen

-          È la stessa cosa! – reclamo

-          Non direi! – controbatte ancora

-          Ok ragazzi smettetela! Avete ragione entrambi! – esclama Liam, cercando di evitare una discussione – Finiamo queste riprese e poi ne riparliamo e magari vediamo di raggiungere questa Alice in qualche modo.

-          Lascia perdere Liam! – sbotto – Ormai è una storia chiusa! Lei a quest’ora se ne sarà già tornata in Italia da suo figlio e dal suo compagno …- soppeso le parole appena dette, rendendomi conto di quanto siano vere – Andiamo, Francis ci sta aspettando. Vi ho fatto perdere già abbastanza tempo per oggi – concludo dando le spalle ai due che iniziano a seguirmi in silenzio.

 

ALICE POV

Sento le forti braccia di Andrea staccarmi da Cristian che continua ad osservarmi, senza lasciar trasparire una alcun minima espressione di sorpresa sul suo viso. Devo essermi persa qualcosa in questa settimana. Pensavo che Andrea non potesse restare nello stesso quartiere di Cristian senza rischiare di rompergli la faccia e ora, sono addirittura nella stessa stanza.

-          Qualcuno mi vuole spiegare cosa diavolo sta succedendo? – urlo disperata

Beatrice mi guarda, poi, con tutta la dolcezza che le è consona, mi fa accomodare sulla sedia.

-          Mentre eri a L.A. qui ne sono successe di tutti i colori – comincia a spiegarmi. Io la guardo senza capire e lei continua – Un po’ mi sento responsabile, una sera abbiamo incontrato Jessica e lo sai quanto tiri fuori il peggio di me quella donna ma questo non conta ... insomma le ho detto che stavi uscendo con Josh

-          Tu cosa? – chiedo stupita. Proprio non imparerà mai.

-          Lo so Ali, ho fatto una cazzata ma non avrei mai pensato che ti odiasse fino a questo punto.

-          Vuoi spiegarmi cosa è successo Bea? Perché finora non ho capito granché!

-          Ha ingaggiato un giornalista americano per farti delle foto e ha chiesto a Cristian di inventarsi di stare ancora insieme a te, per farti passare come un’approfittatrice … tutti ti avrebbero odiata, saresti stata sui rotocalchi e tutto il resto!

Tipico di Jessica. Ma ancora non capisco cosa Cristian ci faccia qui.

-          Li ho avvisati io! – dice il padre di mio figlio, spostandosi dall’angolo del muro in cui si è era rifugiato – Ali, lo so che mi odi e ne hai tutte le ragioni, ma vorrei davvero cercare di farti capire che sono cambiato!

Lo guardo di traverso, se davvero crede che possa fidarmi di lui si sbaglia di grosso. Ma se si trova qui, insieme alla mia famiglia qualcosa in lui deve essere cambiato davvero. Continuo ad osservarlo, non provo più niente per lui ma guardarlo negli occhi mi fa ancora tanto male, quasi come se la ferita provocata non si fosse ancora del tutto rimarginata. Distolgo lo sguardo posandolo questa volta su mio fratello.

-          Abbiamo parlato con Silvano ed è riuscito a fermare il servizio appena in tempo  – esordisce Andrea.

Mi porto le mani sulla faccia.

Avevo solo voglia di farmi una bella doccia e cercare di dimenticare questi ultimi tre giorni, invece l’incubo si è amplificato. Ho bisogno di parlare con Silvano.

-          Hai voglia di farmi vedere quanto sei cambiato? – dico con tono arrogante rivolgendomi verso a Cristian che annuisce senza aprire bocca – Bene, accompagnami da Silvano e magari avrò voglia di ascoltarti.

Cristian non se lo lascia ripetere e saliamo in auto.

-          Mi dispiace Alice! – dice improvvisamente rompendo il silenzio

-          Ti dispiace? Sei sparito per cinque anni e quello che sai dire è “mi dispiace” ! Ti ricordavo più fantasioso!

-          Vedo che non hai perso il tuo umorismo!

-          Senti Cristian, gli ultimi giorni sono stati davvero pesanti, non ho voglia di fare conversazione. E non ho voglia di farla con te.

-          Per quell’attore?

-          Scusa? – domando stupita

-          Hai avuto dei giorni pesanti per colpa di quell’attore? – chiede nuovamente

Sbuffo senza rispondergli. Non ho certo voglia di parlare con lui di Josh.

-          Ok, ho capito non insisto. Se non vuoi parlarne ti capisco, dopotutto io non sono altro che l’uomo che ti ha rovinato la vita …

-          Mi spieghi cosa ti è preso? Perché tutto ad un tratto sei nuovamente interessato a me?

CRISTIAN POV

Così proprio non va. Se voglio riconquistare la sua fiducia, devo giocare bene le mie carte.  Non posso dirle che sono ancora innamorato di lei, sarebbe l’occasione per farla scappare e non rivederla più, devo farle capire che sono cambiato e che su di me potrà contare, poi il resto verrà da sé.

-          Qualche giorno fa è passata Jessica a casa mia … - inizio a raccontare - … mi ha pregato di aiutarla. Voleva vendere un articolo su di te alla stampa americana e farti passare per una donna avida in cerca di fortuna che ha abbandonato il compagno per accaparrarsi l’ultimo divo di Hollywood in ascesa. Quando ho capito cosa avevo combinato e cosa avrebbe significato per te e soprattutto per Pietro, ho avvisato subito Andrea e Silvano che fortunatamente ha risolto tutto – resto in silenzio ad aspettare una sua risposta, ma non sembra aver voglia di parlare così continuo – Ali, volevo davvero fare qualcosa di buono per voi. Sono stato un pessimo padre per Pietro, non potevo rovinargli ancora di più la vita per una cosa che non era neppure successa. Vorrei davvero sperare che in un futuro voi possiate fidarvi di me.

Non ha più aperto bocca, ha lasciato che terminassi il mio monologo senza battere ciglio e questo mi ha totalmente spiazzato. Avrei preferito di gran lunga che iniziasse ad insultarmi e prendermi a calci, almeno avrei avuto uno reazione, ma così … così è tutto senza senso.

Arriviamo davanti alla redazione.

La macchina di Silvano è parcheggiata nel posto a lui riservato.

-          Preferisci che ti aspetti qui? – dico flebilmente per paura di innervosirla ancora di più.

-          Stai scherzando? Tu hai provocato parte del casino, ora voglio un confronto con tutti quanti! – la sua voce non fa trasparire alcun sentimento, è piatta e la cosa mi spaventa da morire.

Sono solo le 10.00 del mattino quando entriamo all’interno dell’edificio occupato dagli uffici della “Life Style”. Gran parte degli impiegati si sta godendo un caffè alle macchinette, osservo Alice che non distoglie lo sguardo dalla sua meta, neppure i saluti dei suoi colleghi sembrano scuoterla minimante. Io mi guardo attorno carpendo le occhiatacce che si scambiano tra di loro, sorpresi da questo suo comportamento.

Irrompe con tutta la sua furia nella sala riunioni, interrompendo il discorso di Silvano che la osserva stupito.

Do una rapida occhiata alla stanza. Un grande tavolo rettangolare in cristallo con a capo il direttore e tutt’intorno i suoi più stretti collaboratori, di fianco a lui non posso non notare il ghigno soddisfatto di Jessica che fa passare lo sguardo prima su Alice poi su di me, senza mai togliersi quel sorriso malizioso  dalle labbra. Per un attimo ho quasi la tentazione di scappare, ma stringo le mani a pugno lungo le mie cosce obbligandomi almeno per una volta ad andare fino in fondo.

-          Bentornata Alice! – annuncia Silvano lasciando il suo posto e avvicinandosi a lei – Signori scusatemi ma riprenderemo più tardi, ora ho una questione delicata da sistemare.

Senza batter ciglio tutti si scostano dalle loro sedie senza fiatare, l’espressione di Alice non permette loro di salutarla a dovere, li sento bisbigliare qualcosa di incomprensibile mentre abbandonano la stanza.

-           Jessica, tu puoi rimanere! – dice Silvano facendola risedere al proprio posto.

Alice, senza che le venga chiesto, prende posto accanto a Silvano. Io me ne sto ancora dritto in piedi come un soldato sull’attenti, non sono sicuro di poter sedermi allo stesso tavolo, in realtà non sono neppure certo di poter restare in quella stanza.

-          Cristian, ti prego accomodati! – mi esorta il direttore facendomi un cenno a prendere posto accanto a loro.

-          Che strana la vita! Mai avrei pensato di rivedervi insieme! – civetta Jessica, subito fulminata da Alice.

Silvano la prende per mano, facendola così desistere dal continuare quella patetica farsa.

-          Alice cara … - continua l’uomo – credo che tu sia già venuta a conoscenza di ciò che è successo. Mia figlia ed io intendiamo chiederti scusa per quello che ti è capitato, purtroppo  Jessica si è fatta prendere dall’entusiasmo ed il suo gioco le è sfuggito dalle mani.

-          Quindi per lei rovinare la vita degli altri è solo un gioco? – tuona Alice

-          So che sei arrabbiata, ma ti chiedo di non prendertela troppo. Jessica ha sofferto molto e credo che ora abbia capito ciò che ha fatto- media Silvano. La sta ancora difendendo, non ci credo.

-          Silvano, non siamo più a scuola. Siamo degli adulti e Jessica deve iniziare a prendersi le sue responsabilità, non c’è bisogno che tu la difenda credo sia in grado di farlo da sola! –pronuncia tutto senza staccarle gli occhi di dosso. Credo che se ne avesse l’occasione le metterebbe le mani addosso, oddio spero che Jessica non dica nulla di quella sera di cinque anni fa …

-          Ha ragione papà – ribatte la vipera dai biondi capelli – vuole saper perché ce l’ho così tanto con lei? La accontento. Mi dai fastidio Alice. Mi hai sempre dato fastidio! Ti sei sempre insinuata nel mio mondo portandomi via quello che era mia di diritto. Prima con Cristian ed ora con mio padre. Quando la capirai che questo non è un posto per te! Sei troppo casta e pura per questo mondo.

-          Guarda che io non ti ho mai portato via nulla, quello che ho guadagnato me lo sono sudata …

-          Certo cara, come dici tu!

-          Stai forse insinuando che abbia avuto dei favoritismi? Se non sei in grado di mettere insieme due parole, non è affar mio!

Jessica sorride.

-          Ecco la vostra “madre Teresa”, finalmente inizia a tirare fuori un po’ di unghie. L’incontro con Josh deve averti fatto davvero bene, dicono che un po’ di sano sesso faccia miracoli e nel tuo caso ha tirato fuori la tua vera indole! – dice stuzzicandola.

Non riesco a stare zitto.

-           Jessica, ora stai esagerando. Quello che lei ha fatto e con chi non è affar tuo! E stai andando letteralmente fuori discussione – sbotto sotto lo sguardo stupito di Alice

-          Oh, ma sentilo. Vuoi recuperare il tempo perso? Eppure non l’hai difesa a spada tratta, quando cinque anni fa ci ha trovati a letto insieme.

Dovevo immaginarmelo. Jessica non si sarebbe lasciata sfuggire l’occasione di dirglielo, ed io gliela avevo servita su un piatto d’argento.

Con la coda dell’occhio vedo Alice giocare nervosamente con un piccolo braccialetto di cuoio. Nessuno osa più parlare, il silenzio cade pesantemente su di noi.

-          E comunque – riprende Jessica – questo non giustifica il fatto che io abbia sbagliato i modi. Forse se ne avessi parlato prima, non avrei perso tanto tempo ad escogitare tanti stratagemmi per farti soffrire. Continui a non piacermi e credo che mai lo farai, ma ti chiedo scusa per quello che ho combinato. Hai incassato fin troppo bene le cattiverie che ti ho fatto, e per questi meriti la mia stima!

Non riesco a credere alle mie orecchie. È davvero Jessica a parlare?

Alice solleva il viso, le sue guance sono rigate dalle lacrime

-          Perché hai spedito quelle foto a Josh? – chiede singhiozzando

-          Quali foto? – chiede Jessica perplessa

-          Quelle dove Cristian ed io ci stiamo baciando!

-          Una cosa del genere non è nel mio stile, carina. Dovresti saperlo che io punto più in alto, farti litigare col tuo ragazzo non è una cosa che mi interessa!  Forse qualcun altro ti ha vista come una persona scomoda da mettere fuori gioco!- conclude con superficialità

-          Ti posso assicurare che con quelle foto di cui parl,i Jessica non centra davvero – dice Silvano riprendendo la parola – lei ha contattato Bob, che ha provveduto a scattare alcune tue foto e a consegnargli altre del tuo amico qui accanto. Fortunatamente l’ho convinto a lasciar perdere il servizio!

-          Avanti papà, aggiornala sui cambiamenti che dovrà affrontare!

-          Quali cambiamenti? – chiede Alice. In realtà anch’io sono curioso di conoscere questa parte di storia.

-          Vado subito al sodo. Gli ho ceduto la redazione. Dal prossimo mese sarete tutti alle dipendenze di Bob!

-          Tu hai fatto questo per me? – chiede stupita Alice

-          L’ho fatto per tutti. L’ho fatto per me, per Jessica, per la sopravvivenza  del giornale e si … anche per te! Sei la nostra miglior giornalista, non potevo permettere che finissi in uno scandalo. Ora sta a  te scegliere. Ho già parlato delle tue qualità a Bob e non vede l’ora di poter collaborare con te. Il  pezzo sugli Oscar sarà l’ultimo che avrò l’onore di leggere, poi lascerò il testimone all’americano, mentre Jessica ed io ce ne andremo in India … abbiamo del tempo da recuperare! – conclude stringendo forte la mano della figlia che gli sorride felice.

ALICE POV

La testa mi scoppia. Una settimana lontano da qui e tutto è cambiato. Sono quasi certa di vivere in un incubo,  aspettando solo il momento di risvegliarmi e trovarmi tranquilla nel mio letto, sapendo che tutto è in realtà restato quello di sempre.

Ma il dolore al cuore purtroppo rende tutto molto vivo e mi da la certezza che  tutto ciò sia accaduto realmente.

Ora so che Jessica ha agito per invidia e so anche che chiedermi a suo modo scusa le è costato molto. So che le foto incriminate non sono state inviate da persone a me conosciute e probabilmente l’artefice di questo è una persona che ce l’aveva con Josh piuttosto che con me. Due persone invidiose che rovinano la vita ad altrettante persone. Potrebbe essere un nuovo articolo da prima pagina, m credo che dopo aver scritto quest’ultimo pezzo dirò addio per sempre alla mia esperienza come giornalista. In un certo senso Jessica ha ragione, io non sono tagliata per questo mondo!

Sento Cristian starnutire, quasi mi ero dimenticata della sua presenza. Devo dire che anche lui mi ha piacevolmente stupita, mai avrei pensato che potesse in un certo senso “salvarmi”.

Siamo davanti al vialetto di casa, quando gli chiedo

-          Perché l’hai fatto? Avvisare Silvano e non permettere che finissi sui rotocalchi?

-          Voglio rimediare Alice! – esclama – e se stasera me ne darai l’opportunità voglio farti ricredere sulla mia persona! –

I suoi grandi occhi blu sono fissi su di me. Quanto mi piacevano quegli occhi! Se solo non fosse successo quel che è accaduto …

-           Non lo so Cristian, devo essere sincera. Ma non voglio debiti con te, quindi accetto! Ma non pensare che tra noi possa cambiare qualcosa

-          Tutto quello che vuoi! – afferma sorridendomi mentre esco dall’auto – alle 20.00? – chiede

Annuisco. 

Ora devo fare la cosa più importante. Abbracciare Pietro.

JOSH POV

Le riprese sono finalmente finite. Francis può ritenersi soddisfatto.

Mi dileguo dal set prima che i miei amici mi sottopongano ad un nuovo terzo grado e mi rifugio nel mio camerino prima di ritornare al nostro albergo.

Mi guardo allo specchio.

Le occhiaie mi solcano il viso. È da quella maledetta notte che non chiudo occhio. Mi scosto i capelli dal viso. Non vedo l’ora che queste riprese siano finite per togliermi questo terribile giallo dalla mia testa e tornare al mio colore naturale, sono solo due giorni che sono biondo e già non mi sopporto più. Chissà se mi vedesse Alice, penso sorridendo, non la smetterebbe più di ridere.

Scuoto la testa, quasi a voler allontanare il suo pensiero dai miei. Devo smetterla. Lei ha la sua famiglia ed io non sono nulla.

Qualcuno bussa alla porta del mio camerino. Quei due proprio non demordono.

-           Liam, Jen, non ho voglia di parlare!

-          Sono io! – dice una voce entrando timidamente nella stanza

-          Claudia! – esclamo

-          Giuro che vengo in pace! – dice mettendosi la mano destra sul cuore e alzando la sinistra

-          Che vuoi? – chiedo, ma il mio tono è più dolce

-          Sono qui perché Andrea mi ha chiesto di consegnarti le date degli eventi a cui dovremo partecipare per la promozione del film – dice allungandomi il foglio

-          Ok! Grazie, ora puoi andare.

-          Senti Josh, so che mi sono comportata da stronza e so di aver sbagliato, ma ho davvero capito di amarti e se tu me ne dessi l’occasione giuro che non ti deluderò- i suoi occhi fissi sui miei – Ok io vado, se ci ripensi sai dove trovarmi. Ti amo Josh – annuncia prima di avvicinarsi alla porta.

-          Claudia! – mi stupisco di averla richiamata. Ma ora non ho voglia di pensare alle conseguenze, devo dimenticarmi di Alice una volta per tutte. Lei si avvicina a me e io le prendo il viso tra le mie mani. La mia bocca sulla sua. Chiudo gli occhi, continuando a baciarla. Vorrei che ci fosse Alice al suo posto, vorrei fermarmi in tempo per evitare di fare inutili cazzate, ma il pensiero di lei insieme ad un altro fa troppo male. Le lacrime mi scendono sulle guance. Lei non sarà più mia. Non c’è passione in quello che sto per fare, sembro un automa. Stento a riconoscermi, sto per fermarmi ma ormai è troppo tardi, sono già dentro di lei e non posso fermarmi. Vedo Alice allontanarsi sempre più, vedo i suoi occhi verdi guardarmi con disprezzo, lo stesso disprezzo che provo io guardandomi in questo momento. Chiudo gli occhi per l’ennesima volta, lasciando che le lacrime muoiano dentro di essi. Mentre Claudia si lascia andare al piacere che le ho appena procurato, io mi rendo conto di non poter più tornare indietro.

Claudia è di nuovo parte della mia vita.

ALICE POV

Dopo aver passato tutto il pomeriggio in compagnia del mio piccolo uomo, aver riso e giocato con lui, me ne vado sotto la doccia. Non so ancora se, scegliere di uscire con Cristian sia stata la scelta più giusta, ma devo ancora capire per quale motivo ha scelto di aiutarmi.

Infilo un paio di Jeans chiari, una camicia nera sfiancata e un maglione dello stesso colore. Indosso un paio di stivali con tacco alto e dopo essermi truccata, sistemo i capelli lasciandoli naturali.

Non voglio far credere a Cristian di aver passato troppo tempo a prepararmi per l’uscita con lui, ma non voglio neppure presentarmi come una casalinga frustrata.

A dire il vero sono un po’ agitata all’idea di passare la sera con lui, o forse è più la sensazione di fare un torto a Josh.

Oh al diavolo anche lui! Dopotutto è stato lui a non credermi!

-          Allora tu e papà vi rimettete insieme? – la voce di Pietro dietro di me, mi fa girare di scatto

-          No amore, usciamo solo per parlare un po’! – dico sedendomi sul letto e prendendolo in braccio

-          Ok! – esclama poco convinto

-          Ehi campione! Tu vorresti che papà tornasse da noi? – chiedo titubante

-          Non lo so mamma! Sì insomma, da una parte sarebbe bello avere una famiglia normale, ma dall’altra non voglio che ci faccia soffrire ancora, cioè che torni da noi e poi alla prima occasione ci abbandoni come ha già fatto!

-          Non glielo permetterò! Di questo devi stare tranquillo! – dico accarezzandogli i capelli

-          Si però … - inizia la frase ma subito si interrompe. Io lo guardo e lo esorto a continuare -  … ti avevo visto così felice quando eri a Los Angeles e poi Josh mi piaceva un sacco, era da tanto che non ti vedevo sorridere in quel modo. Mi dispiace che abbiate litigato! – conclude abbassando lo sguardo verso il pavimento.

-          Dispiace anche a me piccolo! – dico abbracciandolo. Non riesco a dire altro perché il ricordo di lui mi fa ancora male. – Ora devo andare. Prometto di raccontarti tutto appena torno- dico strizzandogli l’occhio e baciandolo sulla testa per l’ennesima volta.

CRISTIAN POV

Stasera mi gioco tutto.

Devo farle capire che ora non ha più di fronte il ragazzino disperato che, alla prima occasione di mettere la testa a posto se l’è data a gambe. Ora ha di fronte a sé un uomo. Un uomo che vuole prendersi le sue responsabilità. Questi ultimi giorni sono stati i  migliori da tempo immemorabile e vorrei che continuassero.

Alice è già fuori, quando arrivo a prenderla.

È davvero bella. Il mio cuore inizia a battere all’impazzata, mi sistemo i capelli freschi di barbiere e scendo dall’auto. Alice è al telefono e mi fa cenno di attendere, la sento parlare in inglese e subito sono preso dal panico credendo che l’interlocutore sia quell’attore, ma poi la sento salutare rivolgendosi ad una certa Stacy ed io mi rilasso immediatamente.

-          Andiamo? - chiede dopo aver chiuso la conversazione.

Annuisco e saliamo in auto.

La musica dei Coldplay, ci accompagna per tutto il viaggio ed è un bene perché nessuno fa la prima mossa  per intavolare una conversazione.

Nella mia mente sto ripassando il discorso che le farò. Questa volta niente errori e niente ripensamenti. Voglio davvero iniziare una nuova vita e voglio che Alice e Pietro ne facciano parte.

ALICE POV

Rimango basita appena mi rendo conto della scelta fatta da Cristian. Mi ha portata nello stesso posto in cui mi aveva chiesto di sposarlo.  Non so che intenzioni abbia, ma mi sento nervosa.

-          Perché questo posto? – chiedo sconcertata cercando di trattenere la calma

-          Perché è da qui che voglio ricominciare. Cinque anni fa ero davvero felice quando tu avevi accettato la mia proposta, poi come uno stupido ho permesso che qualcuno s’intromettesse nella mia vita e la rovinasse. Da quel giorno non sono più stato lo stesso. Ho perso tutto, ho fatto del male a tante persone, ma soprattutto ho fatto male alle uniche due di cui m’interessava davvero qualcosa … - continuo a guardare il mare di fronte a me, continuando però ad ascoltare le parole di Cristian - … non voglio che tu mi perdoni subito, so quanto hai sofferto e so che hai paura, ma voglio che tu sappia che ora ho capito. Ho capito che tu sei l’unica ragazza che mai amerò in vita mia e che se tu me ne darai l’opportunità sarò il padre che Pietro non ha mai avuto e sarò un compagno fedele per te. Perché in tutti questi anni l’unico viso che mi ha permesso di restare a galla è stato il tuo! – mi prende timidamente una mano, che io non la ritraggo – Ti amo Alice! Ti amo davvero tanto, mi ci è voluto un po’ per capirlo ma ora non ho più dubbi!

Prima ancora di rendermene conto Cristian si avvicina a me. In un attimo sento le sue labbra poggiarsi lievemente sulle mie. Aspettavo da tanto quel bacio. Ma ora per me non ha più senso. Me ne accorgo, perché niente in quel bacio mi emoziona, non ho nessuna morsa allo stomaco e so anche il motivo. Quelle labbra non sono quelle di Josh.

Mi stacco da lui delicatamente e sospiro prima di volgere lo sguardo su di lui.

-          Sai Cristian, se solo fossi arrivato con questo bel discorso un paio di settimane fa, con assoluta certezza alla fine sarei caduta nuovamente tra le tue braccia. Ma ora le cose sono cambiate.

-          Per quel Josh? – chiede tra i denti

-          No Cristian, per me. La settimana che ho trascorso a Los Angeles mi ha fatto capire chi sono realmente e cosa voglio fare della mia vita. Ho trovato una pace che qui mai potrò avere. Ho ritrovato me stessa e non mi voglio perdere ancora.

-          Non capisco. Cosa hai intenzione di fare?

-          Cristian ci trasferiamo a L.A., Pietro ed io. È la scelta giusta per entrambi! – osservo Cristian accigliarsi. Un po’ mi dispiace per lui, ora che sembrava cambiato sono stata io a spezzargli il cuore. Evidentemente il destino per noi non era stato scritto e continuava a non esserlo.

 

Roma Festival del Cinema 2014

JOSH POV

Sono passati sette mesi da quanto Alice è uscita dalla mia vita. La relazione con Claudia è piena di alti e bassi, a dire il vero è in una situazione di stasi, la sfrutto solo per promuovere il film che uscirà a breve e per soddisfare le mie esigenze di maschio medio. Non so cosa mi sia preso, ma dopo Alice ho serrato completamente il mio cuore.

Ora ritrovarmi qui, nel suo paese e sapere che non posso né vederla né sentirla mi manda letteralmente in crisi.

Dopo aver presenziato, a suon di falsi sorrisi, alla presentazione del film ed alla conferenza stampa, mi rifugio in camera mia. Claudia mi raggiunge poco dopo. Questa storia di essere fidanzati ci obbliga a stare nella stessa stanza per tutta la durata del festival. Non che ci sia niente di male, ma questa sera vorrei davvero che se ne andasse altrove.

Seduta sopra il divanetto della suite la vedo intenta a leggere un articolo su un giornale locale.

-          Cosa c’è di tanto interessante su quella rivista?

-          Niente! – risponde nascondendolo in fretta dentro la borsa – vado a farmi una doccia, mi raggiungi? – chiede maliziosa

-          Magari dopo! – rispondo prima di sentirla sbuffare entrando nel bagno.

Appena sento l’acqua aprirsi, rovisto nella sua borsa. So che non è una cosa da fare, ma voglio vedere cosa la interessava tanto. Estraggo la rivista “Life Style”. Mi ricorda qualcosa questo nome.

Inizio a sfogliarla e poi il mio cuore si ferma.

Un articolo e il viso splendido di Alice. Sorridente come l’ho conosciuta io, con la stessa luce negli occhi che mi ha fatto innamorare di lei. Sono talmente perso a guardare la sua fotografia che non mi accorgo di avere Claudia alle mie spalle.

-           Ancora con questa storia? Pensavo che dopo aver visto le fotografie col suo ex l’avessi dimenticata?

-          E tu come diavolo fai a sapere delle foto? – chiedo mentre un dubbio s’insinua nella mia testa

-          Me ne hai parlato tu è ovvio! – si difende

-          Avanti Claudia, sei una pessima attrice … tu centri qualcosa con quelle maledette foto? – la rabbia ormai ha raggiunto i vertici del mio corpo

Claudia si porta le mani ai capelli.

-           L’ho fatto per te, per noi!- confessa - Sapevo che con quella giornalista non poteva funzionare. Siete troppo diversi. Cosa aveva da offrirti?

-          E tu cos’hai da offrirmi? Menzogne?

-          Non farla lunga Josh, per due foto ritoccate non è morto nessuno.

D’un tratto mi vengono in mente le parole di quella strana telefonata “Niente è come sembra” . come ho fatto ad essere così stupido. Aveva ragione Andre. Dovevo parlare con lei, invece cosa avevo fatto? L’avevo allontanata da me e ora non l’avrei più rivista.

-          Claudia vattene e questa volta per sempre! Non farti più vedere da me. Abbiamo ancora un’uscita insieme e poi dimenticati della mia faccia, per sempre.

Questa volta Claudia non replica. Se ne va dalla stanza senza neppure sbattere la porta. È finita davvero! Ora devo trovarla, ma dove? Ho solo il suo numero di telefono, ma dubito che voglia sentirmi. Che altro posso fare? Giro per la stanza in cerca di un’illuminazione che non tarda ad arrivare. Prendo il telefono e chiamo l’unica persona che di certo sa indicarmi dove posso trovarla.

EPILOGO

Los Angeles 

09 Novembre ore  21.00

Quando Larry mi ha chiamato per avvisarmi che una cliente aveva bisogno di una lezione privata la domenica sera ho preparato Pietro e l’ho accompagnato da Stacy.

Purtroppo  il problema di avere un’attività a Los Angeles ed avere come clienti attori strampalati, non mi da la possibilità di rifiutare alcuna richiesta che arriva. Anche le più strane.

Per fortuna  Pietro si è talmente integrato che non ha problemi ad essere catapultato da una parte all’altra della città. Anzi, a dire il vero credo che vada volentieri a casa di Larry e Stacy dopo che la loro nipotina della stessa età di Pietro si è trasferita di fianco a casa dei due.

Arrivo alla scuola poco prima delle nove. Il vento di dicembre è caldo, penso che a casa invece Bea e Andrea si staranno scaldando a tazze di cioccolata.

La mia decisione a trasferirmi l’hanno presa meglio di quanto mi aspettassi. Hanno capito quanto tenessi a questa cosa e mi hanno sostenuta. Sono tre mesi che siamo lontani e mi mancano molto, ma tra qualche settimana verranno a trovarci e spero sempre che questa città streghi loro quanto ha stregato me e magari la famiglia Rossi si riunirà nuovamente. Anche Cristian, si sta rivelando un buon elemento. Ha riallacciato i rapporti con Pietro e ha promesso che ogni tanto verrà a trovarlo. Pietro sta imparando a conoscerlo e mi sembra felice di questo.

Dopo aver infilato le mie scarpe da ballo, inizio a fare alcuni esercizi di preparazione. Da quanto mi ha detto Larry si tratta di un’attrice abbastanza famosa che dovrà sostenere un provino in cui le sarà richiesto di ballare il problema è che il provino è fissato per domani, quindi dovremo lavorare tutta la notte.

Sento il campanello della porta aprirsi. Lascio la sala per entrare in reception e accogliere la mia cliente.

Il mio respiro si ferma alla vista della persona davanti a me. Devo appoggiarmi al bancone per non cadere. Quel sorriso, quelle labbra, quegli occhi sono esattamente come me li ricordavo. Lo vedo avvicinarsi. Le mani nelle tasche dei pantaloni.

-          Ciao! - esclama

-          Ho una lezione tra poco! – dico riacquistando l’uso della parola

-          Lo so, sono io! –

-          Ma Larry … -

-          Sono stato io a chiedergli di combinare l’incontro- un atro passo nella mia direzione.

-          Io … tu … cosa vuoi?

-          Dirti solo una cosa! – un altro passo.

Sento il mio cuore battere rumorosamente nelle orecchie e credo anche di riuscire a vederlo  quasi uscire dal mio petto

-          Volevo dirti che sono stato uno stupido! Che la mia gelosia nel vederti insieme ad un altro mi ha accecato. Volevo dirti che non è passato un giorno in questi otto mesi in cui io non abbia pensato a te. Volevo dirti che sono follemente innamorato di te Alice Rossi e sono disposto a dimostratelo in qualsiasi modo! –

La distanza tra noi si è quasi annullata. Me ne rendo conto perché riesco a sentire il suo profumo invadermi i sensi. Alza una mano per sistemarmi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Erano otto mesi che non sentivo più i brividi lungo la schiena, che non sentivo più il mio cuore battere così. Mi sfiora la guancia con un dito, mi basta davvero così poco per lasciarmi andare. Contegno Alice. Contegno.

-          Dimmi come posso rimediare? Cosa devo fare per farmi perdonare da te!

Al diavolo il contegno.

 Mi sporgo verso di lui sfiorandogli le labbra. Mi perdo in un mondo che solo Josh mi ha fatto conoscere e dal quale non voglio andarmene mai più.

-           Mi avevi convinta già al “Ciao”

Josh mi sorride. Uno di quei suoi sorrisi che mi fanno sciogliere e che mi hanno fatto innamorare di lui.

-          E ora? – chiedo

-          Ora iniziamo la nostra vita insieme!

-          Insieme?

-          Insieme!

 

Eccoci qui all’ultimo capitolo della storia tra Alice e Josh.

Spero che vi sia piaciuto.

La storia di questi due un po’ mi mancherà, è stato il mio primo approccio come “autrice” e mi sono appassionata a loro.

Il merito maggiore però lo devo a voi. A chi mi ha sostenuto dall’inizio con le sue belle parole, a chi mi ha letto, chi mi ha aggiunto ai preferiti … insomma a tutte voi che avete, in un certo senso, creduto in me e nella storia di Josh e Alice.

Grazie davvero di cuore!!!

Vi lascio dicendovi che questo è un arrivederci, infatti ho iniziato una nuova storia originale, “Il rumore della felicità”(cit.Negrita).

Per ora ho pubblicato solo il prologo. Ho preferito iniziare introducendovi alla storia attraverso le emozioni della protagonista.

Se avete voglia di continuare a seguirmi vi aspetto per conoscere i nuovi protagonisti di questa mia nuova avventura.

A presto!

Besos Elly

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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