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Indossava una delle più leggere tute da lavoro, ma
ciò non bastava.
Si asciugò con la mano un’altra goccia di sudore
che le scendeva dalla fronte umida.
Basta. Doveva fare una pausa.
Dopotutto ormai la sua invenzione era quasi
terminata. Sarebbe bastato solo il seguente pomeriggio.
Soddisfatta aprì la porta del suo laboratorio e si
diresse verso la cucina.Accennò un sorriso quando scorse la schiena della
persona di cui si era innamorata.
-Vegeta cosa ci fai qui? Non ti stavi
allenando?
-Avevo fame. Non si può mangiare?
Rispose l’uomo con tono arrogante, infastidito
dall’interruzione della moglie mentre si gustava i biscotti preparati dalla
suocera la sera precedente.
-Non c'è bisogno che ti scaldi
tanto...
-Tsk
Seguì una breve pausa di silenzio.
-Tesoro per alcuni giorni dovrai rimanere da
solo a casa...
-Perchè??- chiese
l’uomo con un accenno di curiosità.
-Perchè io devo incontrare di presidenti di
altre industrie nella Città dell'Est con Trunks e Bra va in gita con i suoi
compagni di classe per una settimana.
-Che assurdità è mai questa?? Perchè deve venire
con te per forza anche Trunks e per quale motivo hai permesso a Bra di
partecipare a quella insignificante gita??
-Innanzitutto Trunks è il presidente della
nostra azienda e quindi è importante la sua presenza; per Bra invece è
un'occasione unica partecipare a quella gita.
-Loro rimangono qui. Punto e
basta.
-Loro fanno quello che dico io, che ti piaccia o
no. E poi non vorrai farmi credere che non sei capace di stare una settimana da
solo!!
-Certo che ne sono capace...non sono un
poppante!
-Bene...allora è deciso
Soddisfatta Bulma, dopo aver fatto uno spuntino si
diresse verso il laboratorio.
-Ehi Bulma aspetta un attimo!
-Che c'è??- la donna si voltò di scatto per
sapere cosa volesse ancora il marito da lei. Gli aveva detto tutto,
no?
-Quando partite?
-Domani mattina
Vegeta rimase esterrefatto dalla risposta della
moglie.
-E quando avevi intenzione di
dirmelo??
-Scusa amore ma mi ero dimenticata...sai ho
avuto molto da fare questi giorni in laboratorio e non ci avevo pensato. Spero
però di riuscire a farmi perdonare questa notte...- rispose lei con tono
seducente.
-Ok..- contento Vegeta stava per allontanarsi
quando a un tratto si fermò.
-Che cosa devi fare di tanto importante lì
dentro??
Bulma rimase spiazzata quando sentì quelle parole
uscire dalla bocca del marito ma si riprese subito cercando di
mentire.
-Oh...niente di che...solo una nuova invenzione che aumenterà la fama
della capsule corporation...hehe
Vegeta poco convinto badò comunque poco alla cosa
e, stanco, si diresse verso le scale portanti al piano superiore con
l’intenzione di farsi una rilassante doccia.
"Ci è mancato un pelo. Speriamo solo che Vegeta non
veda la macchina del tempo che sto costruendo e che non ne faccia un cattivo uso
se dovesse trovarla…"
Quella sera Bulma, dopo aver terminato la sua
ultima invenzione e aver cenato con la sua famiglia, passò una nottata di fuoco
con suo marito, ignara di cosa sarebbe successo la giornata
successiva.
***continua***
Per prima cosa intendo ringraziare tutti coloro che
hanno letto e recensito la mia prima fanfiction: avventura
pomeridiana.
Spero inoltre di avervi incuriosito
almeno un po’ con questo primo capitolo (e mi scuso per averlo fatto troppo
corto).
Recensite e ditemi cosa ne pensate.
La devo continuare??
Un raggio di luce raggiunse il viso della donna avvinghiata al
cuscino del letto.
Aprì gli occhi lentamente e subito spostò lo
sguardo verso la persona situata vicino a
lei.
Non poté fare a meno di notare quando apparisse diverso il
carattere di Vegeta mentre dormiva.
La sua espressione non faceva trasparire nessun senso di durezza o
fierezza. Si poteva solo scorgere un uomo piacevolmente
addormentato.
Come era solita fare ogni mattina, si voltò verso l’orologio
sveglia posto sul comodino di fianco al bordo del suo letto e osservò l’ora
attentamente.
Erano le 6 e mezza: aveva un’ora per
prepararsi.
Senza pensarci due volte si alzò dal letto cercando di essere più
allegra che mai, anche se l’idea di dover passare una settimana fuori da casa,
la quale doveva essere controllata da suo marito, la rattristava e
preoccupava.
Sentiva di avere uno strano presentimento, ma non gli diede molta
importanza…
Mentre si dirigeva verso la camera del figlio sentì il rumore
dell’acqua che picchiettava sul suolo e subito pensò che il marito si fosse
svegliato.
Aprendo la porta della camera di Trunks, si pentì quasi di dovere
svegliare quell’angelo, ormai ventenne, appisolato sulla
scrivania.
Avvicinatasi al figlio, cominciò a chiamarlo amorevolmente più
volte scuotendolo delicatamente per le spalle e, dopo poco tempo, anche il
ragazzo aprì gli occhi rendendosi conto di non essere sul suo
letto.
Dopo aver realizzato di essersi addormentato sulla scrivania, si
accorse della presenza della madre, che venne salutata prontamente con un dolce
“buongiorno”.
Erano ormai quasi le sette e tutta la famiglia girovagava per casa
alla ricerca di ciò che poteva loro servire.
L’unica persona seduta sul divano compostamente era il capo
famiglia, infastidito da tutto quel via-vai.
-Papà hai visto il mio zaino??- domandò la figlia entrando di corsa
nel salotto.
-No e non mi importa- rispose il padre fregandosene altamente della
figlia, essendo interessato solo al programma che stavano trasmettendo alla
tv.
-Uffa…non lo trovo!!- disperata Bra aveva cominciato a lagnarsi
quando si sentì Bulma urlare dal piano di
sopra.
-Vegeta aiuta Bra a trovare il suo zaino altrimenti farà tardi e
non fare storie!!
L’uomo, dopo aver sbuffato, cominciò a cercare ma non lo
trovava.
Dopo aver ispezionato tutta la casa (chissà quanto ci ha messo…nd
me), si accorse che non aveva controllato il laboratorio e si diresse a passo
svelto verso la stanza.
Aprendo la porta dell’ “ufficio” di lavoro della moglie notò subito
una borsa colorata posta sopra una sedia e, afferrato l’oggetto, convinto che
fosse lo zainetto della figlia, spostò lo sguardo su un enorme macchina coperta
da un velo.
“Cosa sarà quell’affare?? Potrebbe essere un nuovo prototipo di
gravity room…ci guarderò dopo”.
Bra, dopo aver ricevuto quel benedetto zaino, diede un bacio sulla
guancia al padre, il quale arrossì subito per l’imbarazzo, salutò tutti e si
diresse verso la soglia di casa per andare a prendere il
pullman.
Anche Bulma e Trunks stavano
uscendo.
-Ehi tesoro, se dovessi entrare nel mio laboratorio, non toccare
assolutamente una macchina coperta da un velo…mi raccomando
Vegeta.
-Sì sì…
L’uomo non aveva ascoltato minimamente la moglie, interessato solo
al cibo posto sopra il tavolo della cucina.
-Ok…allora io vado. Ciao
tesoro!!
-Ciao papà!
-E non incendiare o distruggere la
casa…chiaro??
-Sìììì… ho capito…
Vegeta si era ben stancato dell’atteggiamento della moglie che lo
stava trattando come un bambino e, dopo aver ricevuto gli ultimi saluti e le
ultime raccomandazioni, si ricordò dell’oggetto “segreto” in
laboratorio.
Entrato nella stanza tolse subito il velo a quella macchina che
aveva occupato gran parte dei pomeriggi e mattiate liberi della moglie e si
accorse di quanto fosse strana quella
invenzione.
Somigliava molto ad una navicella, soltanto che era più piccola e
con un solo posto.
Ciò significava che poteva salirci una persona alla
volta.
Dopo aver fatto più volte il giro della macchina, incuriosito,
decise di salirci sopra.
“Quant’è strana questa macchina… ma ho la netta sensazione di
averla già vista da qualche parte…cos’è questo pulsante? Attivazione…mah…tanto
vale provare…”
Schiacciato il pulsante, si rese conto che la “navicella” si era
chiusa ed ora si trovava circondato da una dimensione blu e viola che lo stava
portando chissà dove.
Notò la data posta su quella specie di radar: 22 luglio di 25 anni
prima.
“In quel periodo io avevo appena compiuto sedici anni…ora ricordo
dove ho già visto questa macchina…è uguale a quella che aveva mio figlio del
futuro. Questo vuol dire che è…UNA MACCHINA DEL
TEMPO??”
-Maledizione devo tornare
indietro….aaah!!!
Si sentì come un tuono e la macchina sobbalzò. Vegeta sbattè la
testa nel vetro, perdendo così i sensi.
***continua***
Ringrazio coloro che mi hanno avvisato del
fatto che nel capitolo precedente non si leggevano i dialoghi…(mi dispiace…sono
una guastafeste! ç_ç nd me)
Ancora un po’ frastornato per la botta presa poco prima, cercò di
guardare attraverso il vetro della macchina per capire dove fosse, ma il vetro
era pieno di taglietti e, non riuscendo a vedere, il principe lanciò una piccola
sfera di energia allo sportello della navicella, scaraventandolo a
terra.
Scese molto lentamente e, poggiati i piedi al suolo, si rese conto
di essere già stato in quel luogo.
“Ma questo non è il posto in cui Kaarot ha passato l’infanzia? Sì
sì…ne sono sicuro. Questa è la casa del vecchiaccio
pervertito”.
Infatti Vegeta era atterrato proprio sulla spiaggia di quella
piccola isoletta su cui era stata costruita quella modesta (molto modesta)
casetta: la kame house.
Avanzò di qualche passo, ma si sentì leggermente più
pesante.
Si tastò la testa e realizzò che i suoi capelli erano tornati ad
assumere la “vecchia” forma a fiamma. Perfino i suoi abiti erano tornati quelli
che abitualmente indossava 20 anni prima e aveva una coda che gli circondava la
vita. Non c’era dubbio: era tornato un sedicenne con i tipici abiti da
saiyan.
Cominciò a chiedersi come fosse potuto succedere, dato che Trunks,
viaggiando nel tempo, non era cambiato.
Mentre si poneva domande di questo genere, non si accorse di essere
osservato da un bambino di circa dieci anni, capelli sparsi qua e là, un bastone
dietro la schiena e una coda che si muoveva continuamente in tutte le
direzioni.
“E’ Kaarot.”
Goku si avvicinò a Vegeta con un sorriso che andava da un orecchio
all’altro e, senza nemmeno sapere chi fosse la persona davanti a lui, lo salutò
quasi urlando.
-Ciao! Io mi chiamo Son Goku. Tu chi
sei?
-Non sono obbligato a
presentarmi.
-Va bè… non importa… vieni dentro che ti presento i miei
amici.
Goku prese Vegeta per un
braccio.
-Ehi marmocchio… non voglio essere
toccato.
-Oh… allora seguimi!!
Goku cominciò a correre verso l’entrata della casa, mentre Vegeta
procedeva con passo lento e fiero, degno di un
principe.
A pochi metri dalla porta, Vegeta sentì dei
risolini.
-Vieni entra!!- lo invitò Goku.
Vegeta, appena varcata la soglia, si guardò attorno e nella stanza
piombò un imbarazzante silenzio.
“Ma tu guarda… c’è il mollusco, il porcello parlante, il
vecchiaccio pervertito e quella specie di bestia che vive in simbiosi con il
mollusco… ma dov’è Bulma??”
-Chi è questo ragazzo?- chiese
Yamcha.
-Non ne ho idea…- fu la risposta di
Pual.
-Goku chi è questo bel ragazzo??- Bulma era subito intervenuta
scendendo velocemente le scale.
“Eccola… non poteva mancare… quant’è bella… somiglia tremendamente
a Bra”
-Non lo so… lo trovato sulla spiaggia mentre mi stavo allenando…
com’è che ti chiami?- chiese Goku rivolgendosi a
Vegeta.
-Vegeta
-Wow che bel nome che hai!!
-Bulma è prudente se non prendi molta confidenza con questo
individuo… mi fa paura…
-Ma che paura! E’ un ragazzo come tutti… comunque va bene Yamchino,
ti darò retta.
-Brava la mia micetta!
Vegeta era rimasto ad ascoltare quel discorso con una smorfia
disgustata mista a gelosia in volto. Stava per scoppiare. Prima o poi avrebbe
ucciso Yamcha.
-Micetta sei così bella…
-Oh grazie Yamchino…
“Basta”
Vegeta si avvicinò con passo felpato a Yamcha che venne afferrato
per il collo della camicia che indossava in quel momento e scaraventato a molti
metri di distanza.
-Cosa hai fatto a il mio ragazzo?? Brutto
mostro!!
-Gli sta bene…
-Lui non ti ha fatto niente. Perché l’hai colpito?? Ora vai lì e
gli chiedi scusa!!
-Io non chiederò mai scusa a nessuno oca!! Soprattutto a un
deficiente come lui!!!
-Invece tu fai quello che ti dico
io!!
-NO io non prendo ordini da nessuno… tu non sai con chi hai a che
fare ragazzina!!
-Ah sì?? E con chi??
-Con il Principe dei Saiyan!!
-Tu non sei un principe!! I principi sono
diversi!!
-Stai zitta per te esistono solo le
favole!!
-Stai zitto te scimmione!!!
E, contemporaneamente, i due si diedero le
spalle.
“Ma perché diamine sono salito su quella maledetta navicella!! Ora
potevo benissimo allenarmi tranquillamente… oltretutto non sopporto che la MIA
Bulma stia ancora con quel verme!!”
“Dannato scimmione!! Come osa trattare così una ragazza bella e
intelligente come me?? Però devo ammettere che è davvero bello… con tutti quei
muscoli… potrebbe davvero essere un principe… magari… il principe dei miei
sogni!!”