Il problema di Aido

di Elly Chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Risveglio pomeridiano! ***
Capitolo 2: *** A lezione... ***
Capitolo 3: *** Discorso illuminante! ***
Capitolo 4: *** Urla e cambi di personalità! ***
Capitolo 5: *** Il mistero della neve e il piano astuto! ***
Capitolo 6: *** Quando lo zucchero diventa neve amara! ***
Capitolo 7: *** Allucinazioni e un fiasco totale! ***
Capitolo 8: *** I ricordi e l'oscurità. ***
Capitolo 9: *** La triste verità! ***
Capitolo 10: *** I capelli di Ten-chan e la 'grande' notizia! ***
Capitolo 11: *** Ma... e il vestito? ***
Capitolo 12: *** L'arrivo a casa di Aido e Miyabi! ***
Capitolo 13: *** Un nuovo problema! ***
Capitolo 14: *** Anche starsene a letto ha i suoi risvolti positivi! ***
Capitolo 15: *** Anche le spazzole e i capelli fanno pensare! ***
Capitolo 16: *** Complici: le stelle! ***
Capitolo 17: *** I preparativi servono sempre! ***
Capitolo 18: *** La festa! ***
Capitolo 19: *** Confusione... ***
Capitolo 20: *** Progetti e certezze! ***
Capitolo 21: *** Inconvenienti! ***
Capitolo 22: *** Si ritorna a casa... ***
Capitolo 23: *** Cioccolato! ***
Capitolo 24: *** Prima dichiarazione! ***
Capitolo 25: *** Avviso! ***
Capitolo 26: *** E alla fine San Valentino! Che cosa?! Ancora con sto' tetto?! ***



Capitolo 1
*** Risveglio pomeridiano! ***


vampire knight cap1
Quando mi svegliai, la luce filtrava dalla finestra e mi illuminava un po' il viso. Mi stiracchiai e osservai con un sorriso ebete il sole al di là del vetro. Poi sentii qualcuno grugnire. La mia compagna di stanza mi stava guardando con sguardo omicida.
Mi ricordai del suo completo odio verso la luce -come una vera vampira, non come me- e mi affrettai ad andare a chiudere la finestra, a mo' di scusa.
Quando la stanza tornò buia, Tenshi, la mia migliore amica nonchè compagna di stanza, tornò sotto le coperte ancora un po'.
Io rimasi a guardarla in attesa della prossima mossa. E quella, senza farsi aspettare troppo, venne.
Siccome Ten-chan -come la chiamavo io, e non solo- odiava stare a letto a far niente, si alzò di scatto buttando sul pavimento le coperte. Fece un grooosso sbadiglio e saltò giù dal letto con grazie per me inimitabile.
Nel frattempo mi alzai anch'io, inciampai nelle mie ciabatte a finii con la faccia per terra. La mia solita goffaggine, non ne facevo una giusta!
Mentre Ten-chan non era toccata minimamente dal fatto che io mi fossi quasi spaccata il naso, io invece ne ero toccata assai, tanto che dovetti trattenermi dall'urlare dal dolore.
- Ichi-chan, tappati quel naso o tra poco si scatenerà un gran casino - decreta Ten-chan, impassibile, mentre si pettinava i capelli davanti allo specchio. E la cosa peggiore e che aveva pure ragione!
Infatti noi siamo vampire, il nostro dormitorio è la Night Class, e non vorrei che qualche vampiro di nostra conoscienza perdesse il controllo davanti al mio naso, che perdeva copiosamente sangue.
Mi avvicinai velocemente a lei e con un fazzoletto comincia a pulirmi il naso, che per fortuna aveva smesso di sanguinare.
Poi mi feci presatre la spazzola dalla mia compagna, e mi pettinai mentre maledicevo la mia sfiga.
Mi presento, sono Ichigo, o Ichi-chan, e sono una vampira. Anche se amo la luce, ho paura del buio, e tante altre cose che non fanno onore al mio rango, cioè a quello di nobile. Ho i capelli corti e rossicci, e gli occhi blu. Sono troppo allegra, imbranata e casinista.
Il mio contrario è Tenshi, o Ten-chan, come la chiamo io: è sì nobile anche lei, ma è raffinata, elegante, gentile -con chi vuole-, intelligente e bellissima. Può essere fredda come un ghiacciolo, e arrabbiarsi di brutto subito dopo. Quest'ultimo atteggiamento si presenta solo in presenza di un'altra persona, ma questa è un'altra storia. Ha lunchi capelli scuri, e li tiene sempre legati una coda bassa, e due occhi dorati.
Una volta pettinate scendiamo di sotto, e, già dal primo scalino, rischio di rotolare giù, se non fosse che Ten-chan mi prende al volo. Io, per sicurezza, mi aggrappò solida al mancorrente fino a quando non sento la terra sotto i piedi.
Poi mi stacco tremolante, e raggiungo Tenshi sul divano, che, la sua camminata, l'ha fatta da vera diva, scendendo i gradini lentamente e con un'eleganza incredibile. Lei ovviamente non se ne accorge, è così ingenuamente innocente da far invidia a Yuuki.
Comunque sia, mi siedo senza ulteriori complicazioni -per fortuna-, e mi faccio dare un caffè dal sempre sorridente Ichijo.
Le bevo mentre Tenshi sorseggia piano il suo thè.
C'è silenzio. Troppo... qualcosa manca all'appello... vediamo un po'.
Kaname guarda fuori dalla finestra, Ruka guarda Kaname, Ichijo sorride, Rima e Shiki hanno un'espressione indecifrabile sulla faccia, Kain è qui... tutto normale, ma c'è qualcosa che non torna...
- Ten-chaaan!! - esclama una voce fin troppo alta e allegra, mentre la mia compagna si lascia sfuggire mentalmente un'imprecazione poco carina.
Aido -quell'idiota di Aido, come direbbe Tenshi- sta cingendo le spalle della mia compagna con un sorriso da bambino stampato in faccia. Quella di Ten-chan non promette nulla di buono.
Il suo aspetto e il suo carattere inimitabile, unito alla capacità di sembrare un'angelo -come dice il nome- in ogni cosa che fa, pure quando dorme, hanno fatto in modo che Aido si inamorasse di lei.
Ebbene sì.

Ed eccomi qui con l'ennesima fanfic! Visto che Aido praticamente non lo caga quasi nessuno... mi è venuta in mente sta' roba!! XD
Il prossimo capitolo c'è l'ho già pronto! Commentate e ditemi se vi pioace come inizio... la storia è narrata da Ichigo a voi, come se fosse una favola e Ten-chan le avesse raccontato tutto... capito? XD
P.S. "Finalmente vacanza" la continuerò lo stesso, tranquilli... 

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Capitolo 2
*** A lezione... ***


vampire knight cap2
Questa sceneggiata si ripeteva praticamente tutte le mattine, ed era un bene che Tenshi si sapesse controllare, sennò sarebbe scoppiata la Terza Guerra Mondiale, dato che, anche Ten-chan, come Aido, sapeva controllare il ghiaccio.
Questo purtroppo non contribuiva ad avvicinare i due - per dirne una, si potrebbero allenare insieme, no? -, anzi, più di una volta Kaname, Ichijo o Kain avevano dovuto fermare o uno o l'altra. Stoppare Tenshi perchè non facesse morire assiderato il povero Aido, e stoppare Aido perchè non molestasse più di tanto la mia amica.
Dopo questo disastroso inizio di giornata, io e la mia amica ci andammo a cambiare.
Tenshi si chiuse in bagno e ne uscì 10 minuti dopo, tutta linda e perfetta.
Aveva come sempre la sua mitica coda bassa a tenere i capelli. Questo è un mistero per tutti: da quando siamo qui nessuno, neanche io, ha mai visto Ten-chan con i capelli sciolti. E, dato che è già abbastanza bella così, non vorrei vederla ancora più angelica.
Sembra proprio che i suoi abbiano azzeccato alla grande col nome, eh?
Questo, poi, è un'ulteriore pretesto per Aido di starle vicino. Non capita di rado, infatti, che faccia degli appostamenti di notte - insomma, quando lei dorme - per riuscire a vederla con i capelli sciolti. E così si becca delle altre occhiatacce da parte di Tenshi, che esce per le sue passeggiate notturne e se lo ritrova fuori dalla stanza.
Povera, e dire che altre ragazze farebbero a botte pur di essere al suo posto.
Comunque, mi vesto anch'io e per poco non mi ammazzo inciampando in un mio calzino lasciato per terra. Vi ho già accennato alla mia goffaggine? Insomma, dove vado inciampo, è mai possibile?!
Scendendo di nuovo le scale faccio ben attenzione a dove metto i piedi, quando noto che Tenshi fa un sospiro, socchiudendo gli occhi come due lame affilate.
Guardo dove guarda lei, e, proprio in quel momento, non noto che c'è un'increspatura nel tappeto e cado.
Ten-chan, con i suoi riflessi scattanti, riesce a prendermi la mano prima che cada, e mi si para davanti nel mezzo del mio volo.
Finiamo per terra, io seduta sopra la mia amica, che si massaggia la schiena con faccia dolorante.
- Oh! Che donna dall'animo nobile! Sacrificarsi così per la sua amica... - esclama Aido abbassando la voce nell'ultima frase, mentre si inchina per fare un bacio a mano a Tenshi. Lei ritira il braccio, un po' rossa, appena lui le tocca la mano con le labbra.
Allora sorride furbo, probabilmente pensando che dopo tutto non le è poi così indifferente.
Mentre io sorreggo Ten-chan che, per salvarmi, si è quasi rotta la schiena, mormorando diecimila "Scusa!" lui ci apre la porta inchinandosi. E io sono sicura che, se non fosse stato per la mia amica, non si sarebbe sforzato di fare un così grande atto di cavalleria.
- Ah, che romantico! Ten-chan, come sei fortunataaa! - le dico io, fantasticando sul mio ragazzo immaginario.
Lei alza un sopracciglio, poi si stacca da me.
- Guarda, prenditelo pure.
- Ma che fai? Non ti fa più male?...
- Certo che sì, mica son di ferro. Ma preferisco evitare che quello lì mi apra ogni porta fino a quando non arriviamo in classe, non voglio trovarmi tutto il suo fanclub contro perchè lui insiste a farmi favori non richiesti - mi dice logicamente, accenndando ad Aido, che, stranamente, è silenzioso.
Da quando Ten-chan ed io siamo arrivate qui, infatti, non si cura più di tanto delle sue fan. Non manda baci, non saluta, niente sorrisi... è proprio cotto! E brava la mia amica!
E' anche vero che sembra riflettere più spesso del solito, e si vede che un po' e cambiato... sempre merito di Tenshi? Ma allora è vero che è un'angelo!
Attraversiamo come al solito la strada per andare a scuola.
- Ehi, Yuuki-chan, come va? - chiedo a Yuuki mentre le passo vicino.
- Come al solito... - dice, accenndando alle ragazze urlanti che cerca di trattenere.
- E voi? - mi chiede ancora.
- Come al solito... - le rispondo con un sorriso io, indicando Aido poi Tenshi.
Lei fa un risolino leggero, sa delle loro giornaliere vicissitudini.
Uno a uno i componenti della Night Class passano e vengono opportunemente salutati dalle fan, che non si risparmiano proprio mai.
Arriviamo in classe ed è tutto tranquillo, a parte per il fatto che Ten-chan sia più nervosa del solito.
Infatti il suo spasimante non ha fatto altro che tenerle ogni porta e cancello che gli capitava sotto tiro.
Quando ci sediamo il dooolce professor Yagari ha già cominciato la lezione. Come al solito siamo tutti molto interessati.
Pure Ten-chan, che di solito è sempre attenta, fa una strana faccia e guarda altrove, probabilmente ha ancora male nel posto in cui l'ho schiacciata senza tanti complimenti, cadendole addosso.
Mi sento un po' in colpa.
- Scusami per prima... - le sussurro all'orecchio, visto che siamo vicine di banco.
Lei si gira e mi rivolge un sorriso raro e dolce, che mi fa dimenticare il senso di colpa.
Quel romantico momento è interrotto dalla smorfia - che sembra più che ringhi - che compare improvvisamente sul suo viso.
Voltandosi verso di me, la mia sfigata amica, aveva visto un po' di banchi dietro al nostro Aido, che la guardava. Il quale non aveva esitato un secondo e le aveva mandato un bacio.
Ten-chan era rimasta un'attimo interdetta, poi si era girata di scatto per concentrarsi nuovamente sulla lezione, forse imponendosi mentalmente di non scagliarli addosso il libro.

Salve gente! Per questo capitolo dovete ringraziare AliDiPiume, che mi ha dato una carica pazzesca! Ebbene sì, amore negato! ^^
In questi due capitoli vi ho illustrato grosso modo come vanno le giornate per i nostri protagonisti, mentre nel prossimo capiremo che uno dei componenti della Night Class è più perspicace di quanto credavamo, in fondo...






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Capitolo 3
*** Discorso illuminante! ***


vampire knight3
Tornati alla Night Class, io e Tenshi ci andammo a cambiare.
Dopo due minuti eravamo già pronte: Ten-chan indossava un vestito fino alle ginocchia azzurro con le maniche a sbuffo e la scollatura rotonda.
Io invece avevo dei pantaloncini arancioni e una camicia a quadri arancioni e neri, con le maniche lunghe.
Quando scendemmo le scale fortunatamente non ebbi nessun incidente, e ci sedemmo tranquillamente sul divano a giocare a carte.
Dopo qualche istante arrivarono Kain e Aido, che, dove c'era lui c'era Tenshi. Esatto, più o meno come me e il verbo inciampare.
- Non ci posso credere! Ho perso di nuovo! - urlai dopo un po' dall'inizio della partita. Era la terza volta che Tenshi vinceva. E che cavolo!
Aido e suo cugino ci guardarono, il primo tratteneva un risolino, mentre il secondo aveva un'espressione particolarmente scocciata sulla faccia.
Visto che non volevo farmi abbrustolire viva, quella sera, decisi che era meglio non disturbare più ed andarmene in camera, maledicendo la mia sfiga.
Lasciai Ten-chan in balia di un libro, e di, ahimè, Aido.
Questo lasciò passare pochi secondi, e, velocissimo, si andò a sedere di fianco a Tenshi, la quale non fece una piega.
Il bell'imbusto decise di assumere la tipica posizione da seduttore: gambe accavallate, testa sorretta dalla mano e sguardo magnetico. Passarono alcuni secondi di silenzio assoluto, mentre Ten-chan leggeva impassibile.
Allora Aido si avvicinò di più al suo viso, proprio quando la mia amica si alzava e se ne andava, lasciando il poveretto di stucco e  più depresso che mai.
Andò a sedersi vicino a Kain, mentre tirava un triste sospiro.
- Se non ti conoscessi direi che lo fai apposta - esordì il cugino.
L'altro gli rivolse uno sguardo interrogativo.
- Insomma, lei ti piace, tu lo sai... non è che la ami pure? - azzardo sempre il rosso. O arancione, vabbò.
Aido guardò il vuoto davanti a sè, pensando. Poi dovette ammetterlo anche a se stesso, ed annuì.
- Allora non vedo il motivo di comportarsi così da idioti. Basta che tu glielo dica, no? - disse Kain con una semplicità disarmante, come se dire "Ti amo" fosse come bere un bicchiere di sangue. Oops, d'acqua...
- Non è così semplice, sai? Non ne vuole proprio sapere di me... - disse triste Aido, quasi da far tenerezza.
- Tenta un'approccio diverso. Facendo così la innervosisci solo. Mai sentito parlare di "essere dolci"? Pare che le ragazze lo apprezzino, come comportamento... - concluse l'altro.
Idol ci pensò su un momento, poi sorrise, allegro.
- Hai ragione, Kain! Non pensavo fossi così perspicace!
Il genio del momento alzò le spalle. Se ci fosse stata Tenshi, probabilmente avrebbe detto: "Passando la vita ad osservare gli idioti, forse ha cominciato a capirne anche la psiche".
- Di niente. Non voglio vedervi battibeccare ogni santo giorno.
Ah, tutto a posto. Per lui sono troppo rumorosi quei due. Alla faccia dell'aiutarsi a vicenda perchè si è amici...
Aido si diresse correndo verso la sua camera, ad architettare qualche piano per potersi dichiarare a Ten-chan.
Quando vidi Tenshi entrare, con una faccia a metà tra l'esasperato e l'arrabbiato, temetti che Aido fosse diventato un ghicciolo al limone. Perchè il limone? Non lo so, mi ispira.
Si sdraiò sul letto e si rimise a leggere il libro di prima.
- Perchè non hai finito di leggerlo sotto? - le chiesi, anche se la sua faccia era inequivocabile.
- Quando gli asini smetteranno di brillare, probabilmente potrò finire un libro in santa pace. - rispose serafica.
Ahia! Il biondino deve averla combinata grossa. Anche se la faccenda del brillare non mi è poi così chiara.

Ecco il terzo capitolo! In effetti all'inizio avevo in mente qualcun'altro per fare il discorsetto ad Aido, ma poi Kain mi è sembrato il più adatto. E poi chi c'era d'altro?
Ringrazio tantissimo tutti quelli che hanno letto i precedenti capitoli, anche se non hanno commentato! Allora rinnovo il messaggio: commentateee!! Anche per dire la prima cosa che vi passa per la testa, come ad esempio vi prude il braccio, scrivetemelo pure! Nessuno meglio di me può capire la vostra momentanea pazzia...




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Capitolo 4
*** Urla e cambi di personalità! ***


vampire knight cap4
Dopo il discorso di Kain, stranamente non si seppe più nulla di Aido. Anche Tenshi era più tranquilla, e trascorreva ore intere nel salone principale a fare quello che le pareva, senza paura che qualcuno l'abbracciasse all'improvviso da dietro.
Poi un giorno, a colazione, sentimmo un urlo. Io e Ten-chan ci precipitammo in corridoio, e trovammo Kain fuori dalla sua stanza che guardava abbastanza biasito qualcosa all'interno di essa.
- Kain...? Che succede?... - chiese Tenshi assonata.
Visto che il tipo non dava risposta, la mia compagna di stanza si avvicinò e si affacciò all'interno della stanza.  Io la seguii subito dopo.
Nella camera da letto dei cugini c'era Aido che, urlando di gioia, correva in tondo strillando:  - C'è l'ho fatta! Ho trovato! Sono un genio!
- Quanto rumore... - commentò secca Ten-chan, mentre Kain annuiva. Ovviamente a loro importava solo che non facesse rumore, mentre io ero preoccupata seriamente per la sorte della mia compare. Cosa stava architettando quel pazzo?!
- HANABUSA AIDO!! COSA DIAVOLO HAI DA STRILLARE TANTO?! - gli urlò Ten-chan, tentando di sovrastare le sue urla. Per fortuna lui sentì, smise e si girò verso di noi.
In quel momento credetti di svenire. Aido era in piedi, davanti a noi, a petto scoperto. Omg omg omg omg...
Ma c'era qulacosa di più importante da fare: mi voltai lentamente verso Tenshi, attendendo una sua reazione. Lei era voltata dall'altra parte, con i capelli che le coprivano il viso. Non vedevo se era arrossita, sapevo solo che tremava leggermente, per l'impercettibile ondulamento dei capelli.
Poi la vidi prendere fiato, alzare la testa con gli occhi chiusi.
- Aido, deficiente, copriti subitooo!! - disse tutta rossa, tenendo gli occhi strizzati. Mi scappò un risolino, ma lei si voltò dall'altra parte, e fece per dirigersi a passo di marcia verso le scale.
Ma qualcoa la bloccò: Aido la abbracciò da dietro, ancora senza maglia, e si struciò contro i suoi capelli. Visto che la sua faccia era immersa nei capelli scuri di Ten-chan, vidi solo che un leggero rossore gli imporporava il viso. Aaaaw, che carini!
Dopo alcuni secondi in silenzio, in cui Tenshi non osava muoversi, Aido si staccò, con una faccia soddisfatta, e se ne andò in camera, lasciando la mia amica semi-sconvolta.
Presi per mano Ten-chan e la trascinai verso le scale, a peso morto. Era proprio sconvolta: occhi vacui, espressione indecifrabile, bocca aperta, alone di morte intorno a lei... forse era meglio per Aido non sconvolgerla più quel giorno, sennò avrebbe avuto l'effetto contrario... prima di intraprendere la scalinata con la mia amcia sulle spalle, lanciai uno sguardo a Kain, appoggiato allo stipite della porta. che osservava a turno suo cugino e Tenshi. Gli sorrisi furba, e lui ripagò con un ghigno. La questione si faceva interessante...
Quando poggiai la povera Tenshi sul divano, Ichijo e gli altri vampiri più o meno interessati alla sua situazione mi guardarono straniti. Io sorrisi imbarazzata e alzai le spalle. I nostri cari compagni di dormitorio, che se ne fregano del mondo che li circonda, tornarono alle loro occupazioni quotidiane. Qulacuno però ancora ci guardava stupito, come Ichijo. Ah, che bravo - e bel - ragazzo...
Tenshi piano piano si riprese, e si fece dare due tazze del suo amato thè dal biondo sorridente.
Anche se non lo dava a vedere, teneva sotto controllo la situazione, per captare i minimi movimenti del nemico: Aido. Guardava furtivamente a destra e a manca, ma purtroppo non si accorse che un'ombra le stava venendo incontro da dietro di lei...
La figura, che era avanzata silenziosa come un fantasma senza catene, le si avvicinò paino.
- Buongiorno, Ten-chan... - le sussurrò Aido nell'orecchio, con voce bassa e sensuale. Tenshi sobbalzò, e si girò di scatto verso di lui.
- Cosa diavolo stai facendo?! - chiese la mia amica, rossa in viso, ignorando il fatto che si trovavano vicinissimi.
Aido si raddrizzò, le sorrise innocente, ed andò a sedersi alla sua postazione.
Ten-chan lo guardò inviperita finchè non si sedette vicino a Kain. Poi si accorse del suo thè, e finì di berlo.
Certo che questo ragazzo è proprio strano. Prima la fa diventare di tutte le sfumature di rosso perchè si struscia come un gatto - senza maglia -, dopo le fa quasi prendere un'infarto con quella voce... io o qualunque ragazza normale sarebbe già morta... ma Ten-chan non è come una ragazza normale...

Allora, soddisfatti del capitolo? Spero di sì, ci ho messo un bel po' a scriverlo... non avevo idee!! Ichigo c'ha ragione, quel ragazzo non è umano... scusate la battuta...  -_-
Un ringraziamento a tutti quelli che leggono, e un grazie mille speciale a...
kikka_bill: wow, una nuova commentatrice! *__* Sono conetnta che questa fanfic abia succeso tra il fanclub di Aido! XD Come vedi, ho un po' preso spunto dal tuo commento per il comportamento del nostro adorato in questo capitolo... ma un po' ce l'avevo già in mente! XD Grazie per i complimenti, e tranbquilla, mi sa che gli scrittori sono tutti un po' fuori! XD
Sapete, non credevo che ci fossero tante fangirl del nostro biondino! Io prima ero fissata con Kaname, ma poi mi si sono aperti gli occhi con le due immagini sotto... beh, l'importante è che gli occhi li tenga aperti lui! *__* Non mi ero accorta che fossero così azzurri!! *__*
 hanabusa aido
hanabusa aido 2
Ah, nell'immagine del manga è semplicemente sublime! E dopo questa - bellissima - parentesi, vi lascio e vi do appuntamento al prossimo capitolo! Ce la farà Aido a conquistare la sua bella? Riuscirà ad attuare il piano che gli è venuto in mente? E io riuscirò mai a fare un disegno per questa dannata fanfic?!

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Capitolo 5
*** Il mistero della neve e il piano astuto! ***


vampire knight cap5
Era cominciato l'inverno, e, come sempre, io e Tenshi uscivamo ogni fine settimana per farci un giro tra le strade della città.
Tenshi insisteva perchè venissi anche io a passeggiare, anche se non sapevo il perchè. Sembrava avere paura... di qualcosa... nella neve, sopratutto.
Era davvero strana, in inverno... se ne stava più lontano possibile dalla finestra, chiusa in camera, sdraiata sul letto, facendo finta di dormire... anche se, ne sono sicura, qualche volta era scossa da dei singhiozzi.
E questo non me lo so proprio spiegare, perchè la ragazza forte e fredda come il ghiaccio sia scossa da una cosa così semplice come la neve...
Ovviamente, anche Aido si è adattato alle sue "esigenze". Vedendo che tremava come una foglia alla sola parola "neve", ogni qual volta che qualcuno tenta di aprire le tende per fare un po' di luce, lui si avvicina e con un sorriso omicida dice: "Non ne abbiamo bisogno, lascia stare". Questo ragazzo mi stupisce ogni giorno di più...
Quel giorno nevicava, come accadeva spesso, ormai, e mi ero appena svegliata. Avevo intravisto un'ombra seduta sul letto davanti a me, e sentivo Tenhsi emettere dei singhiozzi spezati, probabilmente per non svegliarmi. Provai un'immensa pena per lei.
Mi rigirai un po' nel letto - come facevo prima di sveglirami, volevo dare il tempo a Ten-chan di riordinarsi -, e sentii un'improvviso silenzio. Poi aprii lentamente gli occhi, stiracchiandomi.
Ten-chan era seduta sul letto, con un libro in mano, perfettamente calma. Se non fosse stata completamente disinteressata alla cosa, avrei suggerito alla mia amica di fare l'attrice.
Mi avvicinai, per poi sedermi sul suo letto, vicino a lei.
- Buongiorno Ten-chan! - dissi.
- 'Giorno Ichi-chan... - rispose con la voce stanca e gli occhi rossi di pianto persi nel vuoto.
- Oggi si va in giro?
- Certo...
Mi alzai, per dirigermi verso l'armadio. Esitai un attimo e diedi uno sguardo al libro che Tenshi stava leggendo: era scritto capovolto. Sogghignai, nessuno è perfetto...
Presi un paio di pantaloni pesanti e una maglia maniche lunghe di lana, poi mi girai verso Ten-chan.
- Ten-chan, sei pront...? - mi interruppi vedendo la mia amica sdraiata sul letto, con il libro all'incontrario steso sulla pancia e  un'espressione beata sul volto - difficile da vedere sulla sua faccia, sopratutto in inverno -.
- Vabbè... usciremo più tardi... - dissi io dolcemente, mentre prendevo una coperta e gliela stendevo sopra.
Mi dirissi verso la porta per uscire, ma all'ultimo questa si aprì improvvisamente, spaccandomi il naso. Quando si dice la fortuna...
- AHII- cercai di soffocare il mio urlo.
- Ichigo?! Scusa! - si scusò un Aido con gli occhi spalancati.
- Che diavolo ci fai qui?! - chiesi io, riprendendo il controllo quasi subito - anni di botte mi avevano temprata -.
- Scusa! E che non scendevate, e ci siamo preoccupati!
- Ma abbiamo sforato di soltanto due minuti!! - lo aggredii io.
- Oh... bè... - mi disse spaesato.
- Che ci fa Ten-chan sul letto?! Sta male?! - mi chiese allarmato, vedendo la sua amata distesa.
- No, no... si è solo addormentata... - gli risposi tentando di calmarlo. Poi un'idea mi balenò in mente alla velocità della luce.
- A proposito, Aido... potrei parlarti un minuto?
Come sono subdola...
Appena Ten-chan si svegliò, si mise subito a sedere sul letto, stropicciandosi gli occhi, guardandosi intorno con aria confusa.
Io mi ero messa sotto le coperte, e, appena la sentii muoversi, chiusi gli occhi.
- Ehi, Ichi-chan... cos'è, non stai bene? - chiese con la voce debole, ancora impastata dal sonno. Si sedette sul bordo del mio letto.
Ha inizio il mio malefico piano.
- Mmh? Ten-chan... credo di avere la febbre... - sussurrai con voce sofferente.
- Eh? Come te la sei presa? - chiese immediatamente Tenshi, svegliandosi completamente ed appoggiandomi una mano sulla fronte, opportunemente scaldata con appositi marcongegni.
- Non lo so... sai, il freddo... mugugnai flebile, come se fossi in punto di morte.
- Sei proprio calda... per oggi stai a letto, domani si vedrà. Magari è solo una cosa passeggiera... - mi dice Tenshi, nascondendo il tono preoccupato.
- Tu puoi sempre uscire se vuoi... - le dissi.
- N-no! - mi disse spaventata.
- C-cioè. no... non voglio uscire da sola...
- Ma non vedo il problema, allora... chiedi a qualcuno se vuole accompagnarti, no? Bene o male, hanno tutti un favore da restituirti... - e ricordai con la mente tutte le volte che aiutava Ichijo con i suoi documenti, quella volta che Rima si era slogata la caviglia - sarebbe sicuramente peggiorata se non ci fosse stata la mia amica a medicarla subito -, e poi tanti altri piccoli favori ad ognuno...
- Mmh... ok... - mi disse incerta. Prese dall'armadio la giacca e la sciarpa, e uscì dalla stanza. Prima di andarsene, però, mi rivolse uno sguardo dubbioso e preoccupato. Io le sorrisi stancamente. Quante seghe mentali si faceva quella ragazza?!
Tenshi face per scendere le scale, ma poi non vide nessuno in salone e tornò indietro. Stava per andare da Rima per chiederle di uscire, ma constatò che forse era meglio informarsi su cosa stesse facendo, non si sa mai...
Così andò verso la prima camera che trovò, ignorando bellamente il fatto che fosse quella dei cugini pestiferi.
Sentiva un po' di rumore all'interno, così bussò. Visto che non rispondeva nessuno, decise di entrare.
Aprì piano la porta e vide Aido invieire contro un'esasperato Kain.
-  Mi annoio, mi annoio! - continuava a ripetere, battendo i pugni sulla schiena del povero cugino.
Tenshi  contemplò la scena un po' allibita, poi si riscosse.
- Ehm... - fece per richiamare la loro attenzione.
- Mmh? - chiese Aido, poi la riconobbe e sorrise.
- Sapete dove posso trovare Rima?
- Rima...? No, è uscita... - le rispose Aido, sempre sorridente.
- Ah... - disse lei, un po' delusa. E che cacchio, per una volta che deve chiedere un favore non può?!
- Perchè? - le chiese Kain.
- No, niente... volevo chiederle di accompagnarmi... ma va bè... - disse, e fece per andarsene.
- Se vuoi ti accompagno io! - propose Aido indicandosi.
Ten-chan sgranò gli occhi, ma li socchiuse quasi subito soppesando la proposta. Non c'era nessun altro con cui andare... e lei, da sola, aveva paura, tanta... bè, se avesse provato a fare qulacosa l'avrebbe congelato all'istante.
- Mh... ok - si decise poi, annuendo.
- Evvai! - esclamò Aido eccitato, prima di prendere la giacca.
Poi trascinò Tenshi fino al portone.
- Aspetta! - lo fermò lei. Si arrotolò la sciarpa candida sul collo e si mise la giacca lunga e nera.
Lui abbottonò la giacca scura e le aprì il portone, facendole un inchino.
Lei sorrise imbarazzata, e, insieme ad Aido, si immerse nel bianco del paesaggio.

We! Eccomi qui, come sempre. Contenti? Allora, sto' ragazzo finalmente s'è dato da fare, eh... che idea geniale è venuta ad Ichi-chan!! Nel prossimo capitolo ne vedremo delle belle... hihi... ringrazio sempre quelli che leggono, e ancora una volta kikka_bill, non mi stanco mai di leggere il tuo commento! Bye!


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Capitolo 6
*** Quando lo zucchero diventa neve amara! ***


vampire knight cap7
Tenshi e Aido arrivarono al cancello. Stavano per aprirlo quando una voce li raggiunse.
- Ehi! Tenshi! Aido! - li chiamò Yuuki, salutandoli con una mano mentre correva verso di loro.
Ten-chan si girò verso di loro, e le rivolse un sorriso. Vide che c'era anche Zero, che con la neve intorno sembrava anche più gelido. Lui mosse la mano in quello che doveva essere un segno di saluto, e lei ricambiò con lo stesso gesto. Il linguaggio segreto degli esseri freddi e perfetti... bah.
- State uscendo? - chiese Yuuki.
Aido circondò le spalle di Tenshi con un braccio, facendola arrossire furiosamente.
- Sì! Ci facciamo un giro in città! - disse tutto sorridente, mentre la mia amica tentava invano di uscire dal suo abbraccio.
- State insieme? - chiese Yuuki a bruciapelo, un po' stupita. Mai sentito parlare di tatto? Ecco, Yuuki non ne aveva sprecato neanche una briciola.
- Certo che no! E' solo che Ichigo sta male, e non ha potuto accompagnarmi! - disse brusca Ten-chan, staccandosi definitivamente dall'abbraccio di Aido, mentre quest'ultimo arrossiva un po'.
- Oh... beh, allora vi saluto! Buona passeggiata! - disse Yuuki correndo verso Zero, che si era già allontanato.
Tenshi varcò il cancello, fermandosi e girandosi verso Aido.
- Che fai, non vieni?
Lui la raggiunse, e insieme se ne andarono.
I due - piccioncini - camminavano a debita distanza. Tenshi aveva buona parte della faccia sommersa dalla candida lana della sciarpa. Si intravedevano solo gli occhi dorati che guardavano fissi i piedi, e un leggero rossore imporporarle le guance. Molto probabilmente si sentiva a disagio in quella situazione che riteneva estremamente imbarazzante. Non si erano parlati da quando avevano lasciato la scuola.
Aido invece se ne stava con il naso all'aria, pensando ai fatti suoi. Che insensibile...
Nevicava lievemente, e i fiocchi quasi non si vedevano.
- Da che parte andiamo adesso? - chiese Aido con aria noncurante, guardandosi attorno. Erano le poche parole che si scambiavano ogni tanto, giusto per sapere da Tenshi la strada da prendere.
- Da quella par... OH MIO DIO! - urlò lei. Si precipitò davanti a una vetrina colorata, appiccicandosi al vetro.
Aido corse da lei immediatamente, un po' stordito.
- Cosa c'è? - le chiese ansioso, poi vide cosa stava guardando.
- Eh? - Ten-chan stava praticamente sbavando davanti a un'assortimento di torte e dolci.
- Oh... - disse lei arrossendo e portandosi le mani alla bocca.
- Ti piacciono i dolci? - chiese sorridendo Aido.
- Ehm.. s-sì...
- Perchè non entriamo?
- Oh... c-certo... - rispose lei ancora imbarazzata della figura che aveva appena fatto. Insomma, si era messa a sbavare senza pudore davanti a dei dolci! Ovviamente, io sapevo di questa sua debolezza... ma tutti gli altri no, tranne Ichijo!
Entrarono e subito un profumo di zucchero arrivò alle loro narici, seguito da un bel tepore.
Ten-chan sospirò ed annusò l'aria impregnata dal suo alimento preferito.
Aido la guardava sorridendo. Poi le si avvicinò, le prese la mano e la trscinò verso l'altra parte del negozio.
- Ehi! Che fai?! - chiese Tenshi.
- Allora, cosa vuoi? - chiese Aido, mettendola davanti ad un bancone pieno di dolciumi. Per Ten-chan, il paradiso.
- Aaah... - ed eccola che ricominciava a sbavare. Lo zucchero aveva una strana influenza su di lei.
Però si riprese quasi subito, e si mise ad analizzare uno per uno tutti i tipi di caramelle, cioccolato, torte... insomma, ogni cosa contenesse un'alto quantitativo di zucchero.
Alla fine, chiamò la commessa - che la conosceva bene, essendo lei una cliente abituale - e le indicò cosa prendere: un sacchetto di caramelle assortite, tre barrette di cioccolato e una torta Sacher. Ora, se c'è una cosa che dovete sapere, è che Tenshi adora la torta Sacher. Se la sarebbe mangiata tutta in due secondi, se solo avesse potuto.
Di solito non prende tutte queste cose, ma in inverno aveva spesso improvvisi cali di zucchero, così mascherava la sua passione per i dolci come una necessità.
La commessa, che aveva un sorriso impresso a fuoco sulla faccia, rimase stupita dal fascino di Aido, ma poi sorrise amabilmente ai due.
- E' il suo fidanzato? - chiese con la voce mielosa, usando il lei perchè Tenshi incuteva timore a un po' tutti.
- Cooosa?! NO! Certo che no! - disse lei un po' troppo esagitata.
La commessa sorrise ancora zuccherosa - tanto per restare in tema con il negozio - e prese i dolci che la mia amica voleva.
Arrivati alla cassa, Ten-chan tirò fuori il portafoglio, ma fu fermata dalla mano di Aido.
- Pago io - le sorrise lui, Lei tentò di protestare, ma lui aveva già dato i soldi alla commessa, che li ringraziò, raccomandandogli di andare a trovarla al più presto.
Appena furono fuori dal negozio, Tenshi rivolse uno sguardo omicida ad Aido.
- Non dovevi! - quasi gli urlò contro.
Lui per tutta risposta, le sorrise ancora - questo ragazzo è peggio della commessa e di Ichijo... - poi prese la mano di Ten-chan, che arrossi immediatamente.
- Ma che fai! - cercò di liberarsi dalla stretta, ma lui insisteva e teneva la sua mano incatenata nella sua. Poi iniziò a camminare, senza lasciarla, facendola diventare rossa.
Ad un tratto la neve cominciò a scendere sempre più pesante, tanto che quasi era diventata una bufera.
Tenshi cercava di coprirsi più che poteva il viso, mentre gli occhi le lacrimavano per il motivo che sapeva solo lei, lo stesso che la faceva piangere sempre, quando nevicava forte.
Aido invece, aveva un braccio davanti alla faccia, cercando di deviare la neve. E' piuttosto strano vedere due vampiri con il potere del ghiaccio combattere contro una bufera di neve.
Lui ad un tratto vide qualcosa, così trascinò Ten-chan verso un cunicolo buio.
Arrivato, si appoggiò alla parete, stanco. Finalmente al riparo. Anche lei si appoggiò, poi si lasciò cadere per terra, stremata, mentre cominciava a piangere.
Quando i singhiozzi si fecero più rumorosi, Aido si piegò verso di lei.
- Ehi... cosa c'è? - le chiese preoccupato.
Lei abbassò la testa, cercando di asciugarsi le lacrime, quando Aido le tese il braccio. Tenshi lo guardò un attimo stupita, fra le lacrime, poi ricominciò a singhiozzare più violentemente, e si aggrappò quasi con disperazione al suo braccio.
Lui la tirò su, e se la strinse al petto.
Ooh, che scena romantica...
Aido se la sistemò meglio tra le sue braccia, contento di averla finalmente fatta capitolare. La ragazza continuava senza sosta a piangere, senza un motivo apparente.
- Perchè piangi? - le sussurrò lui in un orecchio, facendola sussultare.
Tenshi alzò lo sguardo, con il broncio. L'ultima persona al mondo a cui avrebbe rivelato quel segreto... era lui.
Così si staccò dal suo abbraccio e si appoggiò al muro, di fianco a lui. Si asciugò le ultime lacrime e aspettò, impazientemente, che la bufera finisse.
- Non me lo vuoi dire? - disse offeso e triste Aido, che non si aspettava tanta diffidenza e freddezza da parte sua. Ahime, è nel profilo astrologico di Ten-chan essere così...
Lei scossè la testa lievemente.
Lui sospirò, arrendendosi.

Ohilà! Sì, lo so, il titolo è strano, ma mi piaceva troppo, e la fine del capitolo è un po' cruda... all'inizio avevo pensato a qualcosa di più mieloso (più di così?), ma poi sono stata presa da un'ondata di cattiveria ed è finito così. Ma, cari fan, non scoraggiatevi, alla fine il nostro biondino la spunterà!
La prossima settimana sarò al mare, quindi non aggiornerò! Farò casino tutto il giorno con mio fratello, senza genitori... mwhuahahaha! Coff, coff... ehm, la risata malefica non mi viene affatto bene... comunque, si accettano commenti, come sempre! Bye! ^^
Ah, già: ringrazio tanto kiki91, che ha messo la storia tra i preferiti, e come al solito tutti quelli che leggono!


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Capitolo 7
*** Allucinazioni e un fiasco totale! ***


vampire knight cap7
Quando la bufera finì, Aido e Tenshi si rimisero in cammino verso la scuola, entrambi il silenzio. C'era una tensione che si poteva tagliare con un coltello, era come una nebbia tra i due che non si voleva disciogliere.
Mentre tornavano al collegio, Ten-chan rifletteva - per la prima volta - se non avesse fatto male a rispondere così al vampiro di fianco a lei. Dopo tutto, la voleva solo aiutare... no?
Sospirò e immerse ancora di più la faccia nella sciarpa. Ovviamente non nevicava più - anche perchè Ten-chan non si sarebbe mai azzardata ad entrare nel bel mezzo di una bufera di neve - ma faceva ugualmente freddo, dopotutto è inverno, ragazzi.
Quando entrarono, trovarono me e Kain ad aspettarli sul divano. Non vedevamo l'ora di sapere come era andata. Rimanemmo molto delusi: invece che tenersi per mano allegramente, saltellando qua e là- come avevo molto ingenuamente e piuttosto ottimisticamente sperato -, guardavano fissi davanti a sè, senza rivolgersi la parola, come se l'altro non ci fosse. C'era un silenzio di ghiaccio - scusate il gioco di parole.
Come due fantasmi, salirono le scale strisciando i piedi, andando ognuno nella prorpia stanza.
Guardai Kain negli occhi: anche se Aido non sembrava minimamente congelato, sapevo che qualcosa era successo tra i due. Dovevo solo scoprirlo.
Raggiunsi subito Tenshi in camera nostra: era sdraiata sul letto, e ogni tanto - ma comunque troppo spesso - sospirava, guradando verso la finestra.
- Ten-chan... - dissi in tono lamentoso, per paura di scatenare la sua ira - che evidentemente non avevo sfogato su Aido, quindi non si sa mai cosa potrebbe farti.
- Cosa è successo, eh?
Lei rimase in silenzio, scrutando con fin troppo interesse qualcosa al di là della finestra.
- Mmh...
- Allora? - la incitai, scuotendola leggermente, seduta sul suo letto.
- Ha... ficcato il naso dove non dovrebbe... - concluse lei, sbrigativa. Per un attimo aprì la bocca, ed io ebbi l'impressione che stesse per dire qualcosa. Ma al mio orecchio non giunse nessun suono. Forse me lo ero immaginato.
Sospirai, e uscii fuori dalla camera, appoggiandomi abbattuta alla porta, cercando una soluzione a quella situazione - ma va', fa anche rima.
Aprii gli occhi, e vidi appoggiato alla porta della camera dei cugini Kain, che mi fissava. Oggi devo essere vittima delle allucinazioni: per un attimo mi sembrò di vedere un'ombra di tristezza mista a delusione sulla sua faccia. Poi scossi la testa e lo guardai a mia volta, interrogativo.
Lui si staccò dalla porta e si avvicinò a me, osservando di sottecchi la porta.
- Com'è andata? Io non sono riuscito a ottenere nessuna informazione.
- Idem per me. Dice solo che ha ficcato il naso dove non dovrebbe. - dissi io, scuotendo leggermente la testa, sconsolata.
- E' sempre il solito.
Seguirono alcuni istanti di slienzio, rotti solo dal sibilare del vento. Per oggi ci sono stati abbastanza silenzi, per i miei gusti. Non sento alcun rumore nel dormitorio, neanche Ichijo che fischietta per il corridoio tutto felice con le sue carte in mano. Sto per chiedergli dove sono finiti tutti, quando lui si abbassà quanto basta per guardarmi direttamente in faccia.
- Senti, ma... - sentii un brivido lungo la schiena, ma sarà stata solo un'impressione. Maledette allucinazioni... - tu lo sai perchè è spaventata dalla neve? Ormai lo abbiamo notato tutti, qui... - accennò alle porte delle altre camere, mentre si raddrizzava, permettendomi di respirare di nuovo regolarmente. Santo cielo, sono pur sempre una ragazza, oh...
- Beh... veramente no. Non mi ha mai permesso di scoprirlo. So solo che ci sta male, molto male... non ci resta che aspettare che ce lo dica. Tenshi non è una persona incosciente, ce lo dirà al momento giusto, quando lo riterrà opportuno. Però è abbastanza strano, di solito non la speventa niente... - dissi pensando, improvvisamente seria, al carattere della mia compagna di stanza.
Kain mugugna contrariato - forse trova stupido il fatto di essere così testardi e indipendenti come  Ten-chan - e si mette le mani in tasca, per poi dirigersi verso la sua stanza.

Oh oh oh! Scusate se questo capitolo è di una cortezza indecente, ma mi serviva per entrare nel vivo della storia, che si farà sempre più misterioso ed avvincente! *__* E purtroppo meno comico... cioè spero di no!
Un grazie davvero sentitissimo va a mikamey, che mi ha fatto arrossire con i suoi complimenti! >///<
E anche a kiki91, che nonostante i suoi casini a casa - e chi non ce li ha? -, e la sua 'piccolissima' passione per Aido - e chi non c'ha anche quella? XD -, che le ha permesso di non sbavare parlando di lui - impresa difficile... -, è riuscita a commentare con calma e razionalità! *__* Sono contenta che il ritmo alternato - comico e più serio - abbia riscosso approvazione! Se sono troppo 'burlona' nel raccontare ditemelo, ma io senza comicità non vivo, ma soprattutto non scrivo... bye!


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Capitolo 8
*** I ricordi e l'oscurità. ***


vampire knight cap8
La situazione era peggiorata ulteriolmente dopo quel giorno. Non si guardavano, non si parlavano - non che per Tenshi facesse poi così tanta differenza da prima -, non dovevamo nemmeno più farmare gli scatti d'ira di Ten-chan... era tutto così terribilmente noioso. E triste.
Natale si stava avvicinando, e la neve scendeva sempre più pesante, facendo sprofondare nell'umore più tetro la mia compagna di stanza, che non usciva neanche più per prendere i dolci. Se ne stava sola in camera a leggere, ogni tanto addentando un qualsiasi pezzo di cibo contenente abbastanza zucchero da strapparle un sorriso.
C'era solo una cosa che era cambiata: le passeggiatine di Ten-chan, che una volta faceva molto di rado, si erano moltiplicate. Io non sapevo dove andava, e avevo come l'impressione che non le sarebbe piaciuto se glielo avessi chiesto.
Ormai non mi prendevo neanche più la briga di aprire gli occhi, quando la sentivo alzarsi dal letto.
Una notte, però, Ten-chan ci mise un po' di più ad uscire. Sarò anche paranoica, ma di solito è molto veloce a sgusciare via dalla stanza, e non le piace neanche modificare la sua routine notturna. Così aprii lentamente gli occhi. Ten-chan era davanti al suo letto, e tremava visibilmente. Stava cercando qualcosa nel baule in legno dove di solito tiene i vestiti più pesanti. Trovò uno scialle verde - tipo quello della nonna, ma al contrario, le stava benissimo, in tinta con la camicia da notte viola - e se la mise.
La vidi irrigidirsi di colpo e tastarsi la schiena. Sbuffò piano e si mise le mani nei capelli - ma non come se fosse isterica.
Nel buio della notte non riuscivo a vedere molto, ma il pallido chiarore della luna mi permise di osservarla, mentre, per la prima volta da quando la conosco, si slegò i capelli. Una cascata di fili neri le scivolarono sulla schiena, lisci come al seta. Spalancai gli occhi nel buio, ed aspettai che uscisse dalla stanza.
Poi mi misi a sedere sul letto, in uno stato di shock. Per quale astruso motivo si era dovuta slegare i capelli?
Bè, analizzando i fatto, mi verrebbe da dire che sentiva troppo fraddo alla schiena. Con dei capelli lunghi come i suoi, li poteva benissimo usare come seconda veste. Cioè, più o meno...
Senza un motivo preciso, mi viene da pensare che sia tutto collegato all'uscita con Aido. Non lo so, mi è venuto in testa così, all'improvviso... certo che la mia amica riesce proprio a sconvolgermi con un gesto tanto semplice come sciogliersi i capelli. Ma sono sicura che mi sto' preoccupando troppo...
Rimango un po' a guardare fuori dalla finestra rimuginando sull'azione di poco fa di Tenshi. Poi mi addormento e cado nel sonno come la mela in testa a Newton.
Tenshi chiude alle sue spalle la porta della camera e cammina piano, cercando di non fare rumore. Si guarda continuamente intorno per essere sicura che non ci sia nessuno, poi scende le scale, interrompendosi regolarmente per ispezionare in giro.
Arrivata alla porta del salone, la apre lentamente, e si infila nella notte scura.
Non attira molto l'attenzione, tranne per lo scialle verde, ma sa bene come muoversi, ormai.
Salta agilmente sugli alberi, intravedendo, nella corsa, la sagoma di Yuuki, che ha appena tempo di girarsi verso di lei, che è già sparita. Da  molto tempo ormai la Guardiana sente strani rumori di notte, ma lascia perdere: in fondo non ha visto nessuno, no?
Ten-chan socchiude le palpebre, infastidita dal vento che le entra negli occhi, mentre schizza sui rami nella notte.
Raggiunge il posto dove va ogni notte: un albero molto più alto di tutti gli altri, un pino vecchio ma stabile, che la accoglieva sempre quando rimpensava a quella sera. Cosa che succedeva anche troppo spesso per i suoi gusti.
Raggiunge la cima, senza accorgersi che un rametto le ha strappato un pezzettino del tessuto del pigiama.
Si siede sull'ultimo ramo, a contemplare il cielo. Sembra infinito. Fa quasi paura, guardare in alto e accorgersi che non c'è altro che una distesa blu immensa, con tante minuscole stelle luccicanti a disturbare quel telo setoso.
Ma poi Tenhsi abbassa lo sguardo e vede che qualcos'altro effettivamente c'è.
Le sembra di essere tornata bambina, quando guardava il cielo distesa sul prato, con sua sorella, e le stringeva forte la mano per assicurarsi che non si perdesse anche lei, nel cielo blu. A quel tempo non era di certo lei, la più forte delle due.
A quel ricordo sente le lacrime pungerle gli occhi, e li strizza immediatamente. Si era ripromessa di non piangere più per quella storia.
Chiude gli occhi, e si sisema meglio sul ramo che la accoglie. E la sua mente viene sopraffatta dai ricordi.
Neve, gelata, che somiglia a zucchero. Ma lo zucchero è formato anch'esso da cristalli, no? Ma perchè deve sempre paragonare le cose ai dolci?! Sua sorella li odiava, i dolci...
Sangue, rosso, ovunque. Strisce scure che arrivano fino ad un baratro nero, immenso.
Un ghigno, malefico, troppo per essere umano. Denti affilati come rasoi, occhi neri come la notte più scura.
Una luce accecante, ma non è buona, non rischiara la notte, la rende solo più cupa, quando smette di essere illuminata.
Un urlo di terrore, l'urlo di una bambina, che si perde nel baratro nero.
Lacrime, innumerevoli, che offuscano la vista e ti inzuppano i vestiti.
Tenshi spalanca gli occhi e si guarda intorno, impaurita. Come una bambina che ha appena sognato l'uomo nero e teme di ritrovarselo nella stanza.
Poi scoppia a piangere, in silenzio. Le lacrime sono troppe per essere contenute. Aveva sempre avuto una fervida immaginazione. Una maledizione, per lei. Immaginava il suo viso, inghiottito nel buio, ancora trasfigurato dal terrore, tutto sanguinante. Gli occhi bianchi, il corpo immobile ed inerte.
Il suo viso sempre sorridente, ora ha la bocca spalancata, da cui esce un rivolo di sangue.
E buio, buio dappertutto.

Ehi! Vi ho terrorizzato con questo l'ultima parte? State tranquilli, è ancora l'Autrice che scrive! XD Mi è venuta l'ispirazione horror, ma dopotutto una ragione alla nevefobia di Tenshi ce la dovevo mettere, no? In questo capitolo si è un po' spiegato il comportamento di Ten-chan nei capitoli precedenti...
A mikamey e kiki91 un sentito grazie, per supportarmi con i loro commenti! Non sapete quanto sia felice che ci sia qualcuno che apprezza così tanto la mia storia! Come ho detto nello 'spazio rosa' del precedente capitolo, ora la comicità se ne ve alle Maldive - c'ha bisogno anche lei delle vacanze! - ed entra in scena un po' di horror, ma non troppo. Nel prossimo capitolo - se non in quello dopo ancora - sarà spiegata per bene tutta sta fobia che Tenshi ha della neve -ovviamente con l'ausilio di un certo biondo-, penso con grande gioia di kiki91, che spero non si faccia ammazzare dalla mamma! O__o



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Capitolo 9
*** La triste verità! ***


vampire nkight cap10 Quando Tenshi era tornata, io non l'avevo sentita, troppo presa a ronfare sonoramente.
Lei invece aveva sorriso a me, che me ne stavo sdraiata in una posizione assurda, con il cuscino sul pavimento, le coperte stropicciate e la bava alla bocca.
Si era infliata piano nel letto, visto che non era ancora ora di svegliarsi. Dopo essersi rifatta la coda, si era tolta lo scialle e lo aveva appoggiato sulla sedia accanto al letto, di solito piena di libri accatastati uno sull'altro.
Quando mi ero svegliata, al suono della vseglia, la luce invadeva la mia parte della stanza, quella di Tenshi era, come prevedibile, tutta oscurata.
Lei era girata su un fianco sotto le coperte, e si vedevano solo alcuni ciuffi neri che spiccavano sul cuscino candido.
Mi avvicinai a lei, ancora intontita dal sonno, e mi sedetti sul suo letto per reggermi in piedi. Sembravo mezza ubriaca! E' solo che la mattina non carburo bene.
- Ten-chan, svegliaaa... - conclusi la frase con uno sbadiglio plateale.
Lei aprì gli occhi lentamente. Sembrava una bambina piccola: aveva il dito in bocca, e stringeva le coperte come fossero un peluche. In quel momento mi venne voglia di abbracciarla, quanto era carina così! Ma no, non sono dell'altra sponda e nemmeno così masochista da voler essere ammazzata in tenera - o quasi - età.
Tenshi poteva sembrare un'angioletto quando dormiva, ma non si sa mai quale insidie può nascondere la mia compagna di stanza.
Lei si mise in piaedi e mi scosse lievemente per la spalla. La sottoscritta si era appisolata un momento sul suo letto.
Mentre mi dava il tempo di svegliarmi completamente - anche se lasciarmi sul letto non era il modo migliore, sapevo di per certo che aveva i suoi metodi per far fare alla gente quello che vuole lei - Ten-chan andò allo specchio a pettinarsi, come ogni mattina. Indugiò un attimo sul nastro blu che le teneva fermi i capelli, poi scosse la testa e se lo strinse, risoluta. Probabilmente voleva provare di nuovo l'ebbrezza di tenere i capelli sciolti.
Quando uscimmo in corridoio, incontrammo Aido che veniva verso di noi a passo spedito. Ma, per fortuna di Tenshi, non si fermò. Al contrario, quando passò davanti a lei, le lanciò un'occhiata mortalmente seria e grave. La vidi abbassare gli occhi e mettere il broncio, imbarazzata. Chiunque sarebbe schiattato di paura davanti allo sguardo di Aido.
Mentre scendevamo le scale, Ten-chan aveva un'espressione triste, che si trasformò in fredda impassibilità per non preoccupare troppo Ichijo, che mi sa che qualcosa l'aveva anche intuito, dalle loro faccie.
Tenshi beve come ogni mattina il suo thè, ma vedo che c'è qualcosa di strano: guarda spesso verso Aido con aria indecisa, e più di una volta stava per versarsi la tazza addosso, talmente era distratta.
Io la guardo pensierosa e un po' preoccupata, chiedendomi quanto ci vorrà prima che tenti di suicidarsi cadendo per sbaglio dalle scale.
Finita la colazione, ce ne andiamo in camera. Durante la salita delle scale, Tenshi in effetti scivola sull'ormai odiato tappeto - tutti ci sono scivolati almeno una volta - e finisce con la faccia per terra.
Sbuffa leggermente, ed alza la testa, riabbassandola immediatamente, improvvisamente arrossita.
Guardo anch'io in su e vedo passare Aido, che guarda dittro davanti a se, ignorando completamente Ten-chan spiccicata al suolo, per di più con la testa a due centimetri dal pavimento e lo stomaco probabilmente spappolato dal gradino su cui è andato a finire.
E dire che pochi mesi fa avrebbe fatto una scena alla Romeo e Giulietta, con tanto di musica e fiori spuntati dal nulla.
E ancora di più mi stupisce la reazione di lei, che è arrossita fino alla punta dei capelli, imbarazzata da morire.
Oh no! Tenshi e Aido sono stati rapiti e sostituiti dagli alieni! Ok, basta vaneggiare. Ma sembrano veramente due estranei, per di più si comportano mooolto stranamente.
Lancio uno sguardo al salone sotto di me, e vedo Kain stravaccato sul divano, che ha osservato tutta la scena e guarda dubbioso i due interessati. Incontra il mio sguardo e il suo sembra dire "La situazione è più grave del previsto". Non credete, anche il mio deve dire così, evidentemente.
Tenshi, ad ogni modo, ritrova la dignità perdita e ritorna in camera un po' baracollante. Vorrei vedere voi, con lo stomaco in gola e una figuraccia del genere...
Si mette la divisa e si pettina ancora. Durante la nostra solita caminata trionfale, se ne sta in disparte e si tormenta le mani. Ma che cosa cavolo le sta succedendo?!
Durante le lezioni Tenshi ha lo sguardo ancora più perso di stamattina, il che è tutto dire.
Mi sa che tutta la Night Class si è accorta del comportamento di Tenshi. Di solito è attenta a tutto, non le sfugge niente ed ha sempre la battuta pronta, che fredda chiunque le si presenti davanti. Lo sfigato di turno, oserei dire.
Invece adesso non risponde a nessuno se non al professore, quasi dorme sul banco.
Appena uscite tira un grosso sospiro di sollievo come se fosse passata indegna da un'autostrada con 19 corsie tutte attaccate.
- Tenshi... ma stai bene? - le chiedo con il sopracciglio alzato, un po' preoccupata. 
- Eh? Sì sì, come no... - mi dice poco convinta tornando a leggere il libro che teneva in mano. Sì si, come no...
Da notare come la mia amica, in un giorno, pur avendo avuto tutte le occasioni per suicidarsi involontariamente, non si sia fatta un graffio - più o meno.
Per tutto il pomeriggio se ne sta in camera a dormire. No, dico! Probabilmente di notte sta fuori così tanto da non riuscire a riposare bene... povera piccola! Tormentata dai ricordi!
Mi sembra incredibile come una ragazza forte come lei abbia di che piangere o tormentarsi. Deve essere una di quelle persone che all'apparenza sono calme e menefreghiste, ma dentro sono rose dai sensi di colpa e si preoccupano eccessivamente.
Quella notte tenni i sensi ben all'erta per vedere cosa faceva la mia compagna di stanza.
Infatti, puntuale come un'orologio svizzero, Tenshi si alzò dal letto. Indugiò un po' in piedi e infine si sciolse i capelli.
Dalla notte prima avevo preso a guardarle sempre i capelli. Avevano un che di affascinante. Erano lunghi, setosi, morbidi, e di un colore tra il blu, il viola e il nero... uffa, li vorrei avere io così!!
Mi premo la mano sulla bocca per auto-impormi di non urlare.
Lei finalmente esce dalla stanza, si guarda intorno e chiude la porta.
Cammina silenziosamente per il corridoio a passo felpato.
Esce dal dormitorio e si fa un giro tra gli alberi, come al solito. Il cielo quella notte non è stellato, non si vede altro che nero assoluto.
Chiude gli occhi ma li riapre di scatto, per non ricordare quella notte. Con un sospiro, si lancia agilmente giù dal ramo, ed in pochi secondi è con i piedi per terra.
Si dirige velocemente verso la scuola, scacciando a forza le lacrime indietro. Sale le scale, forse un po' troppo rumorosamente, e si piomba verso la sua camera.
Si ferma un attimo a calmarsi, non accorgendosi che due occhi azzurri la osservavano nell'ombra.
Si rannicchia su se stessa, appoggiata alla parete. Quel giorno era l'anniversario... della sua morte.
Avverte dei passi e alza la testa di scatto, spaventata.
Aido la guarda severamente, dall'alto, quasi con disprezzo. Tenshi si sente sprofondare.
- Sei proprio una stupida... - sibila lui, fa quasi paura.
Lei non riesce a fare altro che abbassare lo sguardo sui suoi piedi.
- Cosa credi di risolvere in questo modo?! Noi non siamo degni di conoscere il tuo passato? Le tue paure? Non hai visto come fai preoccupare gli altri?! E Ichigo?! Non pensi a lei?! - invieisce contro di lei, arrabbiato come non si era mai visto.
- Si preoccupa così tanto, e perchè? Perchè tu ti ostini a stare zitta, a piangere in silenzio, tutto perchè non ti fidi di nessuno! Non risolvi niente così, niente!
Le sue parole fanno effetto: Tenshi adesso trema di rabia. Crede sia solo per una stupida questione di orgoglio che non glielo dice?!
- Mi stai ascoltando?! - le chiede Aido, scuotendola per le spalle.
- Basta! Stai zitto!! - urla lei, mettendosi le mani sulle orecchie e cominciando a piangere.
- Cosa ne puoi sapere di me, tu?! Credi davvero che non mi fidi di nessuno?! Tu non sai cos'è successo!!
Aido la fissò per un attimo disorientato.
- E allora dimmelo! - le disse esasperato, scuotendola talmente forte che tutti i suoi organi interni devono essersi scambiati di posto.
Tenshi prende un bel respiro, tentando di asciugarsi le lacrime che continuavano a sgorgare dai suoi occhi, con l'indecoroso risultato della sua manica inzuppata.
- E' successo... quando avevo 5 anni... nevicava, esattamente come oggi... era il pomeriggio del 10 dicembre, fuori era già tutto buio. - si asciuga ancora un po' le lacrime. Aido lascia la presa, ma in compenso le si inginocchia davanti.
- E poi? - la incita. Ten-chan gli lancia uno sguardo come di rimprovero, prima di rispondere.
- Eh... mia sorella più grande era andata a fare una passeggiata... dato che non tornava ci siamo preoccupati... mi sono offerta io di andarla a cercare, ma... f-forse se ci fosse andata mamma, o papà, avrebbero sicuramente potuto fare qualcosa! - disse con la voce tremante, ricordando i fatti di quella notte.
- Mentre la cercavo, ho visto una luce... come dire... nera. Poi un urlo, e... era sicuramente lei. - Tenshi si lasciò sfuggire un singhiozzo, e Aido la guardo teneramente - ma che carini!
- Sono risalita all'urlo, e ho visto... un mostro. Forse un vampiro, non so. Fatto sta che neanche mia sorella, che era molto più grande di me e con i suoi poteri alla massima potenza, non era riuscita a sconfiggerla. Non so perchè l'abbia fatto... f-forse era solo un divertimento, per lui. - concluse la frase cercando di trattenere le lacrime tra un singhiozzo e l'altro.
- Prima l'ha colpita e poi, quella luce l'ha... fatta cadere dal burrone che c'era lì vicino... non siamo riusciti a recuperarla... - e Tenshi, finito il racconto, incominciò a piangere definitivamente.
Aido le accarezzò la testa, cercando di calmarla.
- Su su... ne è passato di tempo, ormai...
Lei si aggrappa alla sua manica e, come una scimmia che si arrampica sulle liane - ma che bel paragone... -, e cerca di abbracciarlo - oddei! -, ma è così debole che a malapena riesce ad alzare le braccia. Aido sorride raggiante - e anche un po' sornione, se devo dirlo... - e la abbraccia di rimando, affondando la faccia nei suoi capelli, menre Tenshi - che non se ne è accorta - piange senza ritegno sulla sua spalla.
Lui apre gli occhi di scatto sorpreso, quando si accorge che ha i capelli slegati e che questi profumano di lampone. Poi, visto che il profumo e il contatto tutto sommato non sono così male, rituffa la testa nella spalla di Tenshi, e chiude gli occhi. Quando si dice 'Uno nella spalla dell'altro'... ok ok, non si dice!
Quando sente che si calma, si stacca da lei.
- Tenshi...? - le chiede, poi vede che dorme. Come si fa a dormire quando sei abbracciata ad un figo così me lo deve spiegare...
La guarda un po', poi le scosta la fangietta e le da un bacio sulla fronte. Le sorride dolcemente, poi se la carica in braccio e apre lentamente la porta della sua camera, guardingo. Uffa, se solo fossi stata sveglia...
La poggia delicatamente sul letto e la avvolge nelle coperte.
Le da un'altro bacio sulla fronte, poi lascia la stanza.

Adoro questo capitolo! Non si capisce perchè, eh? ^^ Innanzitutto ci ho messo una vita a scriverlo, e poi Tenshi ed io ci liberiamo dal fardello di dover spiegare la fobia della neve! Ho dovuto estrarmi il cervello e torturarlo, perchè gli venisse fuori un'idea decente ed abbastanza lugubre e fargliela adattare a questa storia! Si vede che le bruciature che mi sono presa al mare mi hanno un po' stordita! Poi qualcuno mi deve spiegare perchè sulla schiena sono abbronzatissima ma non sono mai stata a prendermi il sole lì e non ho messo due grammi di crema, invece davanti mi sono bruciata, anche se poco, mettendomi chili di crema ed esponendomi solo lì! Misteri della vita! >__<
Passando all'argomento principale, spero vi sia piaciuto il motivo della paura di Ten-chan... ma povera! Come avevo promesso nel precedente capitolo, ecco che spunta Aido, proprio come un fungo - paragonare Aido ad un fungo è un sacrilegio, lo so...
Ringrazio tutti quelli che leggono, e le mie ormai fedeli commentatrici *__* - perchè siete femmine, vero? Vero??
kiki91: ma dai?! La pentola a pressione?? Sai che mia madre utilizza gli stessi metodi per farmi staccare dal PC? ^^ Giusto per rimanere in tema con le mamme assassine - o quasi... - sono contenta che ti piaccia l'horror! Sai, temevo che la storia subisse un calo... come dire... di spensieratezza! Ma meno male che Ichi-chan sa come raccontare senza annoiare! Comunque, non è certo dovuto ai dolci se sogna ste' cose! Sono solo i ricordi! Certo anch'io se perdessi mio fratello, come minimo mi suiciderei... ma su, allegria!
mikamey: come vedi Aido si è dato parecchio da fare... hihi...
kikka_bill: mi chiedevo appunto che fine avessi fatto! O__o Sono contenta che con il PC si sia rimesso tutto a posto! ^^ E grazie mille per averla aggiunta tra i preferiti... sniff sniff  *piange* Ringrazio anche kiki91 e mikamey per averla aggiunta! Aspetto i vostri pareri - sempre preziosi - per questo chap! Ora smetto di parlare a vanvera, che tra un po' scrivo di più qui che sopra!






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Capitolo 10
*** I capelli di Ten-chan e la 'grande' notizia! ***


remake vk
Tenshi si svegliò alquanto stralunata quella mattina. Appena si mise seduta sul letto, un forte mal di testa l'assalì, e appoggiò una mano sulla fronte. Guarda caso era caldissima. Sbuffò - come succede ogni volta che qualcosa va storto - e si alzò contro voglia dal letto. Talmente era baracollante, che si dovette appoggiare alla testiera del letto per sorreggersi in piedi. Sbadigliò, grattandosi la testa. Fece una strana faccia. C'era qualcosa che le sfuggiva.
Scosse la testa: molto probabilmente era quel maledetto mal di testa. Era come se si fosse presa una grande sbronzata.
La Tenshi di un tempo avrebbe fatto un'analisi di due ore, pur di trovare il dettaglio fuori posto.
Io ero già sveglia, e la osservavo sbigottita, mentre si dirigeva verso la porta.
- Ichigo, non vieni? - chiese, lisciandosi i capelli, non accorgendosi di nulla.
- Certo, certo... - mi rialzai dal letto sul quale mi ero seduta, e la seguii, chiedendomi quanto ci avrebbe messo prima di capire qual'era il dettaglio fuori posto. Voi l'avete capito? No? Bè, ve lo diro dopo. Viva la suspance!
Osservai meglio Tenshi alla luce del giorno. Nonostante si fosse appena svegliata, i capelli erano lisci e perfetti come al solito.
Ma Tenshi stava recitando, oppure se n'era accorta?
La vidi scendere le scale regalmente, con la mano sulla fronte e un'espressione persa e dolorante.
Mentre ci sedevamo sul divano, potevo avvertire chiaramente gli occhi di tutti su di noi. Ma Ten-chan pareva non curarsene.
Ichijo ci tese la tazza di thè e la mia di caffè, con il sorriso incrinato, pronto a farsi prendere il posto da un'espressione assolutamente sbigottita.
La mia compagna di stanza bevve il suo thè in silenzio, e, quando ebbe finito, mi rivolse uno sguardo alquanto contrariato, e posò la tazzina con estrema grazia.
- Ma insomma, Ichigo! Perchè continui a guardarmi così? - chiese accarezzandosi i capelli lunghi, che aveva raggruppato su un lato del viso, e scendevano lunghi fino alla vita.
Poi si accorse del suo stesso gesto. Spalancò gli occhi e staccò di scatto le mani dai capelli, imbarazzata. Avete capito anche voi, eh? Ecco trovato il piccolo insignificante dettaglio.
Come un fulmine, corse al piano di sopra e sentimmo sbattere la porta.
La Night Class intera rimase un po' sorpresa, ma poi tornò alla sua quotidianità.
Con la coda dell'occhio vidi Aido che sogghingnava, divertito. Scossi la testa, incredula: non avrei mai dimenticato quella giornata.
Finii in fretta il mio caffè, e tornai in camera, correndo.
- Tenshi? - chiesi preoccupata, cercandola con gli occhi.
La vidi davanti allo specchio, con indosso già la divisa, che si sitemava la giacca. Notai che si era rifatta la coda, anche se piuttosto malamente.
- C-come?... Non ti pettini? - chiesi timorosa della risposta, anche se potevo immaginarla. Tenshi era prevedibile e imprevedibile allo stesso tempo.
Lei scosse le spalle, sciogliendo definitivamente l'elastico di seta blu.
- Ormai mi hanno già vista con i capelli sciolti, non c'è più motivo di tenerli legati.
- M-ma... - non sapevo cosa dire. Tenshi era cambiata tantissimo. Un tempo avrebbe pregato qualche purosangue di cancellare la memoria di tutta la Night Class. E adesso le andava bene così??
Si pettinò ancora un po', poi uscimmo.
Attraversando il percorso per arrivare in classe, non si sentiva volare una mosca. Tutti gli occhi erano piantati su Ten-chan, ma lei camminava a testa alta, veloce, superando tutti. Voleva farsi vedere il meno possibile così.
D'altronde non c'era da biasimarsi se la fissavano di continuo: era bellissima. Più bella di quando si raccoglieva i capelli. Adesso questi fluttuavano ad ogni suo passo, riflettendo la luce del sole che li faceva sembrare ancora più lucidi.
Quando passai vicino ad Aido, tentando di tenere il passo della mia amica, lo sentii borbottare qualcosa infastidito, mentre osservava la folla che li circondava.
- Ehi, così me la sciupano...
Neanche le sue fan urlavano più. Tutti gli occhi fissi su di lei.
Per fortuna le lezioni finirono in fretta, anche perchè Tenshi non avrebbe sopportato oltre.
In compenso, sembrava che Aido avesse cambiato radicalmente il suo atteggiamento nei suoi confronti. Niente più occhiate gelide, ma qualche occhiata curiosa e sognante, in classe.
Chissà cosa diavolo era successo... avevano fatto pace? Ma, Tenshi me l'avrebbe raccontato a tempo debito.
Intanto, le vacanze si stavano avvicinando.
Un po' di giorni dopo, quando tutta la Night Class era riunita nel salone a farsi gli affari propri, Aido piombò con un sorriso trionfante in faccia, sventolando orgoglioso un foglio.
- Che c'è? - chiese scocciata Tenshi, che stava tranquillamente leggendo un libro.
- Ho il permesso... - pausa di effetto, durante nemmeno un vampiro osò fiatare, tutti immersi nei loro pensieri - di portarvi tutti in vacanza nella residenza di famiglia!
Alcuni minuti di silenzio.
- Ehm... per me è ok! - esclamai cercando di sciogliere la tensione.
- Certo! Verremo tutti! - affermò pieno di allegria Ichijo.
- Chi ti fa credere che io verrò? - chiese acida Tenshi, ad Ichijo.
Io le lanciai un'occhiata supplicante.
- Mpf... e va bene, se viene Ichigo vengo anch'io. - grugnì contrariata, rannicchiandosi meglio nella poltrona e rimettendosi a leggere il suo libro.
A quelle parole, ad Aido spuntò un'enorme sorriso, poi gli luccicarono gli occhi e si inginocchiò nella direzione di Tenshi.
- Oh, mi basterebbe anche se venisse solo Ten-chan! - dichiarò, mentre l'interessata lo guardava con una faccia a metà tra lo scettico, lo scocciato e l'imbarazzato... solo lei può fare certe smorfie.
Poi si rialzò soddisfatto.
- Allora venite tutti? - chiese agli altri, pronto a prendere nota, più felice di prima. Incredibile come un personaggio triste e scomodo come Tenshi riesca a far contenta anche solo una persona, con i suoi commenti acidi e tutti i suoi complessi.

Oh bè, in questo capitolo non è successo ancora niente di particolare! Ma vedrete in vacanza... hihi... sono sadica! Tenshi qui cerca di ignorare completamente Aido, ma nell'ultima parte non può trattenersi... ma c'era bisogno d'essere così acida?! Vabbè che lo sono anch'io, però...
Sono tanto tanto felice che lo scorso capitolo sia piaciuto!
kiki91: quanto ti capisco, vorremmo essere tutte al suo posto... attenzione alla mamma-killer! Alcuni di voi non sanno quali terribili pericoli familiari dobbiamo subire pur di postare le nostre storie! Per di più l'ispirazione di solito mi viene a mezzanotte circa...! T__T
mikamey: me lo stavo giusto chiedendo mentre scrivevo, era mooolto strano che le loro urla fossero passate inosservate! Ma forse gli altri non avranno voluto intromettersi! Del resto mica potevo farli comunicare col penisero o farli litigare a suon di sussurri!
P.S. Siccome in Vampire Knight non c'è una data neanche a pagarla, ma solo il ciclo delle stagioni, ho dovuto fare un po' come i primitivi: affidarmi agli elementi naturali. Voglio dire, se fa caldo è estate, se cadon le foglie è autunno e se nevica si spera che non sia primavera ma inverno! Quindi, vi ricordate il ballo a casa di Aido nel capitolo 25? Mi sa che lo integrerò nel periodo di vacanza! Mi sa che tutto questo è un po' spoiler... dimenticatelo!

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Capitolo 11
*** Ma... e il vestito? ***


vampire knight cap12
Io e Tenshi decidemmo di fare le valigie con calma assoluta. Visto che mancavano due giorni alla partenza, cominciammo a svuotare l'armadio e a piegare i vestiti.
Poi Ten-chan prese un libro e si diresse al piano di sotto.
Si sedette sul divano con un tonfo, chiudendo un attimo gli occhi. Li riaprì quando sentì qulacuno appoggiare il mento sulla sua testa.
E indovinate un po' chi era?
Tenshi si ritrasse di scatto, facendo perdere l'equilibrio al povero Aido, che quasi si spaccò la testa contro il divano.
- Ah... sei tu... scusa!... - miagolò congiungendo le mani, pregandolo di perdonarla.
- Niente, non è niente... potevi essere meno violenta, eh... - disse lui massaggiandosi la testa e sedendosi vicino a lei.
- Mmh... - mugugnò lei facendogli spazio.
Seguirono alcuni secondi di silenzio imbarazzato, nei quali si sentirono solo Aido che fischiettava.
Tenshi era talmente imbarazzata che non sentiva più i suoni intorno a lei, talmente concentrata a tenere a bada i battiti del suo cuore e il suo respiro.
Si accorse solo dopo pochi minuti che Aido le si era avvicinato e le stava annusando i capelli.
- Ma che diamine fai? - lo aggredì, spostandosi di nuovo all'improvviso. Solo che questa volta lui atterrò sulla sua spalla.
Aido colse al volo l'occasione per strusciarsi un po', come un gattino - carino carino carino!!
Tenshi, il cui cuore probabilmente in quel momento era il più veloce di tutta la galassia, era tutta rossa e non sapeva assolutamente cosa fare.
- Eh... ehm... - oh, poverina, non sapeva cosa dire!
Aido si staccò, la osservò un attimo e spalancò leggermente gli occhi, ricordando qualcosa.
- Ah già! Darò un ricevimento nella mia residenza, come ogni anno! Quindi dovrai portarti dietro qualcosa di elegante! - disse felice dell'idea geniale che gli era venuta.
- M-ma veramente... non mi pare di avere niente di adatto... - fece Tenshi nervosa.
- Come no? - Aido era incredulo.
- Già...
- Oh bè, meglio così! Non preoccuparti di niente, penserò a tutto io! - disse più raggiante di prima, mentre si dirigeva in camera sua.
Ten-chan rimase alcuni minuti interdetta, poi si rimise a leggere il libro, leggermente turbata.
- Ah, dillo anche a Ichi-chan! L'invito è esteso a tutti! - disse Aido rispuntando da sopra le scale e facendole prendere uno spavento mortale.
Scosse la testa per riprendersi, e si diresse in camera nostra.
- Ichigo? - mi chiamò. Io seduta sul bordo del letto - in equilibrio precario -, a fare il resoconto di tutte le cose da portarmi in valigia.
- Sì? Le maglie le ho messe, le giacche sono a posto... - dovevo sapere già dall'inizio che annotarmi mentalmente le cose non avrebbe mai funzionato.
- Aido ha detto che darà un ricevimento, quindi portati qualcosa di elegante. - disse prima di sdraiarsi sul letto. Io - ovviamente - persi il conto, e caddì dal letto per lo stupore.
- Porca miseria! - imprecai, massaggiandomi i fianchi.
- Ok, ne porterò uno... ma perchè?
Tenshi scossè le spalle.
- Ha detto che lo fanno tutti gli anni. Sinceramente non so.
Qui c'è sotto qualcosa. Mi immaginai Aido e Tenshi, che ballano in un'enorme salone vestiti elegantissimi. E poi, alla fine si baciano... ehm, se la mia amica potesse leggere il pensiero, sarei già morta.
- Mmh... e tu? Ce l'hai qualcosa da mettere?
- Quando gli ho fatto notare che non avevo niente, ha detto di non preoccuparsi, perchè faceva tutto lui. - disse atona come se la cosa non la riguardasse minimamente.
- Ah... - dissi solo, immaginandomi quale vestito avrebbe potuto stare bene a Tenshi.
- Vuoi che ti dia una mano con la valigia? - mi chiese gentilmente.
- Eh? Ma... e la tua? - le chiesi sospettosa.
Ten-chan indicò con molta nonchalance due pile di vestiti, ordinatamente piegati sul suo letto. Io li osservai a bocca a perta.
- Allora? - chiese sbuffando. Io presi l'occasione al volo.
- Certo certo! Allora, dov'eravamo...? - chiesi cercando di ricordare.
- Stavi dicendo che le giacche erano a posto. -
... 
Bene! Se lo ricorda lei e non mi ricordo io...

Ci ho messo bene tre ore per scrivere questo capitolo, perchè dovevo fare ogni venti minuti una pausa per rinfrescarmi, qui a Torino, infatti, si schiatta di caldo... per fortuna di sera è un po' meglio, infatti l'ho finito adesso! ^^
Riguardo al vestito che Aido dovrebbe prendere a Tenshi, si accettano consigli! L'idea del vestito l'ho un po' scopiazzata da Kaname nel capitolo nonmiricordopiùquale, ma i maschi utilizzano le stesse tecniche! O magari il biondino se l'è fatta suggerire da lui... mmh...
kiki91: ci stavo pensando! Rubiamo il pulmino dell'oratorio sotto casa, ci trasmutiamo nel manga e ci stabiliamo abusivamente in casa sua. Chi viene con noi?? La faccenda dei capelli all'inizio era una cosa di poco conto, non so neanche perchè l'ho messa! ._.
Però col tempo è quasi diventato un'elemento fondamentale, anche se piccolo... e alla fine dietro ci ho messo anche il motivo! Per questo ti chiedo: ma sei una veggente? E' proprio quella la motivazione! Ma lo spiegherò poi in un'altro capitolo, quando Tenshi sarà più calma, più propensa a parlare della cosa, e soprattutto quando si sta consumando un grooosso,ma grosso equivoco!
Ribadisco che si accettano idee - e ovviamente commenti!

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Capitolo 12
*** L'arrivo a casa di Aido e Miyabi! ***


vampire knight cap13
Con Tenshi ci avevo messo due minuti a fare le valigie! Così adesso ce ne stiamo buone buone ad aspettare l'ora per andare a nanna.
Ten-chan, è, come al solito, sdraiata sul letto a leggere un libro, mentre io fantastico su come saranno le vacanze a casa di Aido.
Gli unici posti in cui sono mai stata in vacanza sono casa di Tenshi, e ovviamente casa mia.
In questi giorni dovrò studiare bene le espressioni di Tenshi, per vedere se ha rivalutato Aido. Sarà molto difficile... oh bè! Vedremo. Intanto domani si parte.
La mattina della partenza mi svegliai con un sonno terribile. Feci un'enorme sbadiglio e mi alzai, inciampando nelle mie ciabatte.
Tenshi, già in piedi, mi guardò e riuscì a stento a trattenere una risata.
Io la guardai inviperita: adesso anche lei ci si metteva?!
- E' mai possibile che riesco ad inciampare in ogni cosa che mi capiti davanti?! - sibilai infastidita.
- Posso dirti che non sembri affatto un vampiro? - mi chiese gentilmente Ten-chan, con un ghignò in faccia.
- Me lo dico già da sola, ma sentirselo dire è ancora più rigenerante, grazie! - esclamai sarcastica, rialzandomi da terra.
- Dopotutto... non è meglio così? - disse lei guardando fuori dalla finestra, con lo sguardo smarrito.
- Non è meglio così... cosa? - feci io non capendo. Non è meglio non assomigliare a un vampiro? Ah, Tenshi e il suo linguaggio criptico...
La mia amica scosse la testa, ricomponendosi. Mi fece un sorriso - che sapeva tanto di finto - e trascinò la valigia fuori dalla camera.
Io rimasti un po' a pensare su quanto aveva detto, poi scossi anch'io la testa, e, con un'altro sbadiglio, uscii dalla camera per fare colazione.
Raggiunsi il salone d'ingresso dove c'erano alcuni bagagli sistemati davanti alla porta. Ten-chan stava mettendo il suo insieme agli altri.
Io mi lasciai cadere sul divano.
Poi osservai la stanza e vidi che erano già tutti pronti.
- Sono in ritardo? - chiesi con un sorriso stupido sulla faccia, della serie 'Cosa mi faccio queste domande che tanto sono sempre la ritardataria cronica'.
- Giusto un pochino - non perde l'occasione di ribattere Tenshi, che si siede davanti a me, con un libro sulle ginocchia. Ma se lo porta sempre in giro, quel libro?!
La guardo di sbieco e bevo il caffè tutto in una volta, per poi precipitarmi in camera a cambiarmi.
Nel frattempo mi raggiunge Tenshi che prende la mia valigia e la porta di sotto. E' stranamente silenziosa e pensierosa, oggi. A parte i suoi soliti commentini - sempre molto simpatici, tra l'altro.
Andammo alla stazione e prendemmo il treno, che arrivò quasi subito.
Il viaggio, per me, è stato molto corto: figuriamoci se non dormivo per tutto il tempo!
L'unica cosa che ricordo è di essermi seduta sul treno, ed essermi addormentata di botto.
Nel dormiveglia sentivo Ichijo e Aido parlare del più e del meno, su quanto si divertiranno in vacanza, eccetera eccetera, chiedendo ogni tanto un parere a Tenshi, che, ho potuto constatare, stava leggendo imperturbabile.
- Mmh, può darsi - diceva in quelle occasioni, senza staccare gli occhi dalle pagine.
Quando mi svegliai, trovai Ten-chan che mi sbatteva il libro in testa.
- Ehi, Ichigo, svegliati! Svegliaaa!! - mi urlava, mentre gli altri sghigniazzavano.
- Mmh... ahio, mi fai male! - esclamai svegliandomi e parandomi la testa con le braccia.
- Oh, finalmente! - disse Tenshi abbassando la sua arma letale e uscendo dalla cabina.
Tutti i componenti della Night Class scesero dal treno con le loro valigie.
Arrivati a casa di Aido, spalancai gli occhi: che meraviglia!
Mi girai sentendo i passi di Tenshi he si stava avvicinando. Ridusse gli occhi a due fessure, osservando ogni particolare della casa.
- Mi sembra familiare... - sussurrò, pensierosa.
Io la guardai stranita, poi seguimmo gli altri verso l'entrata.
Casa di Aido era più o meno come il dormitorio della Night Class.
- Benvenuti a casa mia! - sorrise trionfante Aido, osservando la reazione di Tenshi, che osservava ogni minimo dettaglio della sala intorno a lei.
- Mio padre dovrebbe essere di là, se volete venire anche voi... - disse indicando una porta dietro di sè.
Quando aprì la porta, Ten-chan fu la prima ad avvicinarsi - che strano. Sbirciò dentro e...
- Mamma?! - esclamò sconvolta entrando nella stanza. Io strabuzzai gli occhi e la raggiunsi in fretta.
Era proprio vero! La madre di Tenshi - del tutto identica alla figlia, tranne che per gli occhi, che sono verde smeraldo - stava prendendo tranquillamente un thè con quello che doveva essere il padre di Aido.
Miyabi - così si chiamava - si alzò dal divano e la abbracciò con foga.
- Tenshi cara! Quanto tempo! - disse con le lacrime agli occhi.
Ten-chan all'inizio era un po' allibita, ma poi si fece trasportare dalle emoioni e ricambiò il caldo abbraccio di sua madre.
Quando si staccarono, entrambe si asciugarono le lacrime.
- M-mamma, ma che ci fai qui?
- Lo dovrei chiedere io a te! Vengo spesso qui a prendere il thè con il signor Hanabusa! Venevamo sempre, quando eri piccola! - e indicò con un sorriso l'uomo dietro di lei, con accanto il figlio, piuttosto scosso.
- Ah... ecco perchè questo posto mi sembrava familiare! - si illuminò Tenshi, ricordandosi improvvisamente tutto.
- Ma... tu e Aido come vi conoscete? E perchè sei qui? - chiese dubbiosa Miyabi, poggiandosi un dito sulle labbra.
- Andiamo a scuola assieme e ci ha invitato qui a trascorrere le vacanze - le rispose la figlia, mentre io e Aido annuivamo energicamente.
- Capisco... sapete, da piccoli giocavate insieme! - li informò felice Miyabi.
Tenshi si irrigidì, mentre Aido rimaneva di stucco, cominciando ad arrossire.
- C-ci conoscevamo... di già? - chiese inorridita la mia amica.
- Ma certo! Ma come, non vi ricordate? Oh bè, eri molto diversa da oggi, però...
Gli altri vampiri, intano, erano entrati e seguivano lo scambio di battute con interesse.
Alla fine ci ritrovammo tutti a prendere il thè. Miyabi e Tenshi chiacchieravano compostamente, bevendo ogni tanto qualche sorso con grazia, mentre Aido osservava incantato la più giovane.
- Oh bè! Adesso devo andare! - disse a un certo punto Miyabi, guardando l'orologio.
- Mamma... ma come fai a fare avanti e indietro ogni giorno? - chiese sospettosa Tenshi.
- Oh, ma è semplicissimo! Non ti ricordi la nostra casa delle vacanze invernali? - chiese sorridendo, mentre la figlia scuoteva la testa.
- Non ci andiamo più da tanto tempo... - disse scura in volto, mentre si intristiva.
- Già... oh bè, devi sapere che è qui vicino! - la informò la mamma, recuperando il sorriso.
- Cosa?!
- Eh già! Allora ci vediamo domani! - salutò Miyabi dirigendosi verso l'ingresso - con il suo solito sorriso -, lasciando Ten-chan leggermente scossa.
E ha pure ragione! Miyabi è completamente diversa dalla figlia, e ha sempre un sacco di energie!
Si prospetta una vacanza interessante!

Eccomi qui con la mia adorabile abitudine a metere nei guai i miei personaggi! Sinceramente mi piace molto il personaggio di Miyabi! ^^ Sembra una ragazzina, ma non lo è...
Il padre di Aido lo chiamerò semplicemente 'Il padre di Aido' o 'Il signor Hanabusa', visto che non si sa il suo nome...
In teroria questo capitolo doveva uscire venerdì, ma poi sono stata male ed ho dovuto rimandare... ma ora spazio ai ringraziamenti! E, come al solito, aspetto i commenti! Ho fatto pure rima! ^o^
mikamey: ma sta' tranquilla, non ti devi ammazzare per me! O__o Sono contentissima che adori la mia fanfic!





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Capitolo 13
*** Un nuovo problema! ***


vampire knight cap14
Dopo l'inaspettata visita di Miyabi, Aido ci portò nelle nostre stanze. Io avevo una camera dai toni chiari con un letto a baldacchino - morbidissimo, come ho potuto constatare appena mi ci sono sdraiata sopra per addormentarmi.
Tenshi, invece, aveva la camera - molto probabilmente - più bella di tutte.
Appena entrò spalancò la bocca dallo stupore.
Aveva il pavimento bianco e lucido, le pareti lilla, un letto con le coperte di seta rosa e viola, uno specchio enorme attaccato alla parete vicino ad un tavolino di vetro. Il soffitto era bianco con degli elaborati disegni dorati. Senza contare la splendida vetrata che dava sul giardino, coperta da delle tende di seta - viola - che toccavano il pavimento candido.
Aido osservò compiaciuto Ten-chan che andava in giro per la stanza a sfiorare ogni cosa, meravigliata ed accecata da tanta magnificienza.
- Ma ma... n-non posso accettare di stare in una stanza così... - boccheggiò spaesata.
- L'ho fatta preparare apposta per te! - disse Aido divertito avvicinandosi a lei, che stava al centro della stanza a osservare il soffitto.
- Cosa?! - si ridestò lei, voltandosi e finendo a due centimetri dal suo viso.
- Era la stanza di mia madre, ma ormai non la usa più... - commentò guardandosi in giro, ignorando il rossore di Tenshi.
- E' proprio adatta ad una principessa come te... Ten-chan - disse sussurrando Aido, inginocchiandosi e baciandole la mano.
Tenshi ormai non era più in quella stanza, il corpo sì sulla terra, ma la mente decisamente da tutt'altra parte.
Quando lui si staccò, si alzò e la guardò intensamente negli occhi, facendo ritronare la mia amica su questo pianeta.
Si osservarono per alcuni secondi, e Ten-chan era rossissima e imbarazzatissima, ma anche stupita da tanta galanteria.
- Quindi non preoccuparti. Questa stanza l'ho scelta apposta per te, non è educato rifiutare - le soffiò in faccia, mentre lei lo osservava ammaliata. Magari ci sfugge anche un bacio... ma no, mente perversa, che pensieri mi fai?!
Aido si allontanò con evidente malavoglia da Tenshi, lasciandola sola con le sue valigie.
La mia amica si sedette sul letto ad osservare il soffitto.
Poi chiuse gli occhi, ripensando all'accaduto di poco fa... non riusciva a togliersi dalla testa l'immagine dei suoi occhi, così profondi, così... intensi... azzurri come il cielo... bastaaa!!
Tenshi si diede mentalmente della stupida, non prima di essersi data un pungo in testa. Intelligente, quando vuole, eh...?
Però, in sua presenza, non può fare a meno di arrossire. Sopratutto quando si comporta così. Ma i vampiri sono proprio senza pudore, eh? Insomma, abbracciare la gente e baciarla così, a caso...
Tenshi si alzò scuotendo la testa, poi mise a posto la valigia.
Uscì dalla stanza e bussò alla porta vicino alla sua.
- Ehi, Ichigo ci sei? - chiese bussando piano.
- Entra pure! - le risposi affannata dall'interno.
Ten-chan aprì la porta curiosa e quel che vide la lasciò abbastanza perplessa.
- Non è colpa mia! - mi schermii io.
- Avevo messo tutto in ordine nell'armadio, ma poi, come si suol dire, ho messo il maglione che ha fatto traboccar la fila e... oh, insomma, aiutami! - dissi sbuffando da sotto i vestiti.
Tenshi rise di gusto e mi tolse i capi uno a uno dalla testa, con estrema lentezza, perchè non si tratteneva dalle risate e ogni tanto doveva riprendere fiato.
Appena fui libera di muovermi, incominciai a ripiegare tutto, furiosa.
Tenshi, dopo aver smesso di ridere, mi aiutò con il sorriso sulle labbra.
- Ehi, successo qualcosa di bello? - chiesi maliziosa.
La vidi arrossire di botto,e guardarmi spaventata in faccia.
- N-no niente! - seeee, come no... decisi di lasciar perdere, non volevo ritrovarmi immersa nel ghiaccio.
Io la guardai di sottecchi mentre finivamo di sistemare le mie cose. Alla fine feci un grande sbadiglio.
- Ten-chan andiamo a dormire...? - le chiesi, vedendo che anche lei non era troppo sveglia.
Annuì e se ne andò in camera sua.
Mi cambiai e mi infilai sotto le coperte.
Lo stesso fece Tenshi, addormentandosi appena la sua testa sfiorò il cuscino.
Il mattino dopo, si svegliò grazie all'odiato sole che filtrava dal vetro della finestra.
Si alzò stancamente, chiuse le tende e si cambiò.
Si sentiva terribilmente scombussolata, eppure aveva dormito benissimo quella notte, no?
Forse era già arrivato quel periodo... scosse la testa a quel pensiero. Tirò fuori qualcosa dalla valigia e se lo mise in tasca.
Uscì dalla camera e all'improvviso vide tutto il corridoio sfocare e girare intorno a lei.
Si stropicciò gli occhi e finalmente tutto tornò normale.
Scese le scale ed andò in salotto, odve trovò tutti gli altri ad aspettarla.
Si sedette sul divano, sospirando triste.
- Mmh? Tenshi, cos'hai? - chiesi subito io, mettendomi dritta.
- Ma non è niente, te lo giuro... - il fatto che avesse reagito come se le vaessi fatto quella domanda dieci volte di seguito mi insospettì.
- Ciao ragazziii!! - trillò una voce familiare, seguita da una porta che sbatte.
- Salve! - la saluto gentilmente io, mentre gli altri le rivolgono degli educati 'Buongiorno'.
Guardo Tenshi e noto che ha una mano sugli occhi, come se fosse uscita con un sole pazzesco. E' più pallida del solito, e vedo che sta sudando un po'.
Miyabi la guarda preoccupata, mentre si siede vicino a lei.
Ten-chan prende un bicchiere che stava sul tavolo, e ci scioglie dentro una pastiglia. Il bicchiere diventa immeditamente rosso sangue.
Spalancò gli occhi quando beve il contenuto del bicchiere, con evidente fatica.
Tenshi fa di tutto per non bere sangue, davvero! In questi anni deve aver preso una pastiglia al mese.
Posa il bicchiere sul tavolo e si alza, baracollando.
Gli altri se ne accorgono, e la guardano stupiti.
Miyabi si alza lentamente e la segue.
Tenshi sta appoggiata la muro, ansimante.
Neanche il sangue riesce a farla stare meglio.
Miyabi le sta davanti, e la fissa con compassione.
- E' arrivato anche quest'anno... - dice Ten-chan sorridendo amaramente.
- Sì. - replica impassibile Miyabi, che le sta davanti.
Poi Tenshi sente una fitta alla testa, e cade, perdendo i sensi.

Povera Tenshi, ne passa di tutti i colori per causa mia. Anche questo ai fini della storia, comunque. O forse sono io che sono sadica? Bah. Cos'avrà la vostra vampirella stavolta? Tutte le spiegazioni al prossimo capitolo!
Kahoko: la mia storia è mitica?! *__* Così mi montò la testa! Già non ne ho bisogno... grazie mille per aver commentato! Me tanto felice! ^^
mikamey: che domande mi fai?? Certo che ne ha risentito, e che, ovviamente, lo nasconde, come fa Tenshi - più o meno. D'altronde è la madre, se scoppierebbe a piangere lei, non oserei pensare cosa farebbero gli altri...
kiki91: all'inizio avevo qualche dubbio sul farli conoscere prima, però, questa idea ha avuto il sopravvento! *__* La casa di Aido dovrebbe essere abbastanza ampia, e io ho già le valigie pronte!


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Capitolo 14
*** Anche starsene a letto ha i suoi risvolti positivi! ***


vampire knight cap14
Aido, siccome iniziava a preoccuparsi, si alzò e uscì dalla camera.
Arrivato a metà corridoio, vide Miyabi prendere in braccio Tenshi, svenuta.
- Ehi! Cos'è successo? - chiese, correndo verso di loro.
- Dev'essere un po' di febbre - tagliò corto la donna.
Aido rimase lì, in mezzo al corridoio, mentre Miyabi portava la figlia in camera.
Poi si aprì uno spiraglio della porta e la mia testa fece capolino.
- Tutto bene? - gli chiesei.
- Tenshi non sta molto bene, quindi sua mamma l'ha portata in camera. - disse scuotendo la testa, contrariato - chissà perchè.
Io annuii e ritornai dentro, seguita da Aido.
Stemmo a guardare gli altri parlare e ridere, sopratutto Ichijo, che non stava mai zitto.
Aido aveva l'aria assorta, probabilmente stava pensando - come me, del resto - a Tenshi e alla sua salute.
Quando fuori si fece un po' più scuro, si alzò ed uscì dalla stanza.
Percorse tutto il corridoio e, quando arrivò davanti alla camera di Ten-chan, esitò un attimo poi bussò.
- Tenshi...? - chiamò entrando.
Ten-chan era distesa sul letto, addormentata profondamente. Aveva le guance rosse e delle goccioline di sudore le scendevano sulle tempie.
Ma, era comunque bellissima. Aido si sedette sul bordo del letto, guardandola agitarsi nel sonno.
Le accarezzò le guance e i capelli finchè non si calmò.
- La ami proprio, eh? - chiese una voce da un'angolo della stanza. Miyabi avanzò guardandolo dolcemente, mentre lui abbassava gli occhi, imbarazzato.
- Guarda che non c'è niente di male! - gli disse.
Aido osservò per un po' Miyabi, che scostava con aria triste i capelli dalla frangia di Tenshi.
- Perchè sta così...? - chiese, temendo la risposta.
- Ogni inverno è così... è una febbre che dura un paio di giorni, non di più. Le mancano le forze, deve bere del sangue, stare a riposo... - disse sospirando.
- Ma perchè? - insistè Aido.
- Non so... è da circa 12 anni che è così...
Il ragazzo sussultò ricordandosi che la morte della sorella era avvenuta più o meno 12 anni fa. Miyabi lo stava osservando.
- Te l'ha detto, non è così...? - chiese con voce flebile.
Aido annuì piano e la donna davanti a lui fece una risatina spenta.
- Che strano... in questi anni non l'ha detto a nessuno, neanche a Ichigo...
Lui la guardò ancora per un po', poi si alzò dal letto.
- Bene. Dille che spero guarisca presto. Arrivederci - disse, facendo un piccolo inchino e chiudendo la porta dietro di se.
Miyabi guardò il punto in cui era sparito, mentre un sorrisetto malizioso le increspava le labbra.
Io ero andata, intanto in camera mia. Ogni anno aveva quella strana febbre... sembrava un rito natalizio.
Con questi pensieri mi addormentai, ancora vestita.
Il giorno dopo, Tenshi si svegliò lentamente, sbattendo gli occhi più volte.
Qualcuno bussò alla sua porta, e lei si mise seduta sul letto, sistemandosi i capelli.
- Avanti - disse con la voce flebile, dato che non era ancora in forze.
Aido entrò dentro alla stanza, chiudendo la porta piano e sedendosi su letto, vicino a lei.
- Come va? - le chiese, nervoso da tanta vicinanza.
- Mmh... potrei stare meglio...
- Hai bisogno di qualcosa? - le chiese premuroso.
- No... però... vorrei tanto usare i miei poteri! - disse con un lamento da bambina isterica. Poi arrossì, rendendosi conto di che razza di richiesta aveva appena fatto. Aveva fatto la figura della bambina viziata! Però voleva tanto fare qualcosa col ghiaccio...
- Ok... cosa vuoi che faccia? - chiese Aido, stupito e divertito.
- U-una... rosa... - disse timida.
Lui sorrise e si affrettò a creare il fiore.
Glielo porse chinandosi verso di lei, e Tenshi lo osservò incantata dai mille riflessi che creava la luce della stanza. Poi la sua attenzione fu catturata da qualcos'altro.
Aido, che proabilmente doveva essersi appena svegliato quindi non esattamente cosciente di se stesso, aveva indosso una camicia nera per metà sbottonata, che mostrava una buona parte del petto.
Troppo per Tenshi, che arrossì, concordando con se stessa che Aido in quel momento aveva un'aria decisamente sexy.
Si riprese a fatica, focalizzando l'attenzione sulla rosa che Aido le stava porgendo.
- G-grazie... - disse completamente rossa, afferrando velocemente il manufatto di ghiaccio.
Aido le sorrise felice, tornando - con grande sollievo di Tenshi - alla posizione iniziale.
Ten-chan rigirò la rosa tra le mani osservandola con un sorriso soddisfatta sulle labbra.
Restarono così per un po', senza parlare, a scrutarsi a turno, quando l'altro non guardava.
- Quanto pesni di dover stare a letto? Sai... ci annoiamo senza di te! - disse con tono scherzoso.
- Non so, probabilmente mi riposerò ancora per due giorni... mi dispiace che vi preoccupate così tanto per me... - aggiunse triste.
- Ma figurati! Siamo amici, no? - disse prima di spettinarle leggermente i capelli.
- Già... - disse Tenshi.
- Allora ci vediamo domani! - Aido si alzò, dirigendosi verso al porta.
- Ciao... - sorrise Ten-chan.

I pensieri - un pochino - pervertiti di Tenshi vi hanno sconvolto? Beh, mi sa che tutte avrebbero reagito così...
Bene! Adesso si è svelato il segreto di Tenshi!
kiki91: si dia il caso che Tenshi non sia esattamente il modello di ragazza normale... ^^ quindi in quella situazione, cosa aveva di meglio da fare che guardare i suoi occhi? Io una volta mi sono incantata per davvero... sono così azzurriiii!!
Io direi di farci prestare il camion da una ditta di trasferimenti, così ci mettiamo direttamente tutto l'armadio! XD
mikamey: temo che Aido abbia paura di morire congelato! ^^ Con Ten-chan non si sa mai come potrebbe reagire... ma tranquilla, arriverà anche il loro momento! ^^ Intanto goditi questa vacanza, che non è affatto inutile come sembra... hihi! Gliene farò combinare delle belle! Il potere della scrittrice! XD
Ringrazio tantissimo Kahoko e TemariCross per aver aggiunto la storia tra i preferiti! Alla prossima!

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Capitolo 15
*** Anche le spazzole e i capelli fanno pensare! ***


vampire knight cap15
Erano passati due giorni da quando Tenshi si era presa la febbre.
Appena sveglia, andai in camera sua, per salutarla.
- Ehi, Ten-chan! Come va? - chiesi allegra mentre entravo nella sua stanza.
- Bene, grazie... ma perchè devo starmene a letto anche oggi? Io sto bene! - ribattè, mentre osservava qualcosa.
- Cos'è? - le chiesi curiosa, avvicinandomi.
Tenshi mi mostrò una rosa di ghiaccio da far invidia ai migliori maestri vetrai del mondo.
- Uao! L'hai fatta tu? - le chiesi meraviglita. Lei arrossì senza motivo e abbassò lo sguardo.
- Uh uh! Te l'ha fatta Aido? - chiesi maliziosa, punzecchiandola un po'.
- No! - disse imrpovvisamente, quasi urlando.
- Cioè, sì... no... sì... cioè... sì! - balbettò agitata.
- Ehi, calma! - le dissi allarmata, per evitare di farla collassare.
- Ma stai davvero bene? - chiesi ancora premurosa.
- Sì, mai stata meglio! - mi sorrise.
- Ok, se lo dici tu... - dissi ancora incerta e sospettosa, mentre uscivo dalla stanza.
Tenshi stette un po' ad osservare il cielo limpido fuori dalla finestra, poi andò a farsi una doccia nel bagno attaccato alla sua camera, che era in comune con me.
Riempì d'acqua la vasca bianca - come tutto, del resto -, si spogliò e si immerse.
Restò a mollo per un'ora circa, poi uscì, anche perchè l'acqua stava cominciando a diventare gelata. Non che a lei dispiacesse, però.
Si avvolse in un'accappatoio - bianco, guarda caso - e si asciugò i capelli lentamente, con il phon. Poi, appena constatò di essere ben asciutta, uscì dal bagno e si diresse verso l'armadio, dove tirò fuori una maglia a maniche lunghe scollata blu, ed una gonna corta a pieghe nera.
Si sedette sulla poltroncina davanti allo specchio e prese in mano la spazzola. Fece un grosso sbadiglio e appoggiò la testa sul tavolo di fronte a lei. Poi si addormentò lentamente.
Appena bussai per vedere come stava Tenshi, non ricevetti risposta. Così decisi di entrare, e la trovai addormentata con la testa sul tavolo di fronte allo specchio, che rifletteva un'ammasso di fili scuri, con quel caratteristico colore a metà tra il blu, il viola e il nero.
Sorrisi, pensando che in quel momento sembrava proprio una bambina.
Mi avvicinai cercando di non fare rumore, e la scossi leggermente per una spalla.
Aprì gli occhi con una lentezza esasperante, e le diedi tempo per mettere a fuoco l'immagine che le si presentava davanti.
- Ichi-chan...? . la sentii sussurrare con voce flebile e stanca.
- Vuoi dormire? - le chiesi divertita.
- D-devo... pettinarmi... - disse, tastando il legno alla cieca alla ricerca delle spazzola.
- Cerchi questa? - chiesi, afferrandola al volo.
Tenshi annui con gli occhi socchiusi-
- Ehm... vuoi che ti pettini io? - chiesi incerta sul da farsi, dato che non sembrava affato cosciente.
- Se vuoi... - mi rispose con lo sguardo fisso nel vuoto, prima di lasciarsi andare di nuovo con la testa sul tavolo.
Le tiro su la testa per poterla pettinare più facilmente: cavolo quanto pesa!
La signorina decide di aiutarmi e alza la testa di sua spontanea volontà, poi chiude gli occhi e si rilassa completamente.
Comincio a spazzolarle i capelli, che sono lisci lisci lisci e morbidi morbidi morbidi! Sì, insomma... uffa, sono invidiosa!
Comunque ho un bel daffare a pettinarli tutti, dato che quasi toccano terra.
- Ten-chan, ti sei mai tagliata i capelli? - le chiesi, mentre mi inginocchio per arrivare fino alle punte.
Lei scosse la testa.
- Da piccola lo facevo, ma poi ho smesso. - risponde lapidaria.
Passiamo alcuni minuti in silenzio, interrotto solo dal raschiare della spazzola.
- Tenshi, ti dispiace se mi assento un'attimo? Mi è venuta fame... se non prendo subito una compressa potrei morire! - dico teatralmente, mentre Tenshi storce il naso. Beata lei che non ha bisogno di sangue... uffa, e sono di nuovo invidiosa!
Poso la spazzola sul tavolo di fronte allo specchio, mentre Tenshi rimane con gli occhi chiusi.
Apro la porta e la lascio mezza aperta, poi schizzo in camera a prendere le mie adorate compresse!
Nel frattempo, Aido stava passando in corridoio, esattamente pochi attimi dopo che io mi ero chiusa in camera.
Gli viene la geniale idea di andare a vedere come sta, così, quando trova la porta semi-aperta, entra, senza farsi troppo scrupoli.
- Ichi-chan, sei già tornata? - chiede Tenshi all'aria, credendo che sia me. Aido assume un'espressione stupita, fa per aprire bocca. Poi la richiude di scatto, pensando che forse era meglio stare al gioco, per godere un po' la presenza di Ten-chan.
Tenshi, ancora con gli occhi chiusi - sennò lo avrebbe ammazzato sul posto - gli porge la spazzola, così lui si avvicina e la afferra.
Lei si mette comoda sulla poltrona e lascia che Aido faccia il suo lavoro - sempre credendo che fossi io.
Lui esegue l'ordine,e, mentre passa la spazzola, fissa con insistenza quegli incantevoli fili scuri, come se fossero fili di seta, che scendono morbidi e lucenti lungo lo schienale della poltrona, fino a toccare terra.
Il suo petto che si alza e si abbassa nell'atto di respirare, le mani affusolate appoggiate ai braccioli, il viso perfetto rilassato... a lui piaceva tutto, tutto, di lei. I modi di fare, il portamento elegante, il fatto che gli risponda per le rime quando e come vuole... come si imbarazza se si avvicina troppo, quando gli strilla di farsi gli affari suoi se insiste sul sapere qualcosa di lei.
Aido si crogiolò nella certezza di avere la vera Tenshi davanti a se, unica e inimitabile, sua e solo sua.
Doveva solo farglielo capire... e quella era la parte più difficile.
- Sai, Ichigo, ho sempre tenuto i capelli legati per mia sorella. Lei è morta quando avevo 5 anni, e... ogni volta che mi guardavo allo specchio mi pareva di vedere solo una stupida imitazione di lei. Così, coi capelli legati, la somiglianza diminuiva. Lei li teneva sempre sciolti. Ed era quasi identica a me. Solo che aveva gli occhi azzurri... - disse Tenshi, ricordando le notti insonni nel tentativo di convincersi che non era stata colpa sua se era morta.
Aido smise di colpo di pettinarla, e si diresse a passo felpato verso la porta, incapace di ascoltare più la sua voce incrinata, sicuro che, se continuava così, le sarebbe saltato addosso al più presto.
- Ichigo, dove vai? - chiese subito sospettosa Tenshi. Aido sorrise: un'altra piccola sfaccettatura del suo carattere.
Uscì senza dire una parola, decidendo che, in un modo o nell'altro gliel'avrebbe fatto capire, che la sua non era semplice infatuazione, ma lui... ebbene sì, l'amava.
Io, intanto, uscivo dalla mia stanza - con la sete di sangue felicemente appagata - proprio quando Aido entrava in camera sua.
Entrai nella stanza di Tenshi, e la vidi che fissava in modo strano la porta.
- Che c'è? - le chiedo spaesata.
- Perchè te ne sei andata via all'improvviso, prima?
- Cosa? Ma io te l'avevo detto che ero adnata a prendere le compresse... - dissi confusa. Sono io quella con la memoria corta, non lei!
- Ma allora prima chi...? - chiese, confusa a sua volta.
Restammo alcuni secondi in silenzio, mentre potevo vedere gli ingranaggi del sopraffino cervello di Tenshi lavorare.
- Bah... me lo sarò sognato... - dice con finta noncuranza. Figurati se Tenshi lascia perdere così!
Ma, per questa volta, le credo.

Yo! Questo capitolo mi ha creato non pochi problemi in quanto non sapevo se mettere un fatto che accadrà nel prossimo capitolo prima o dopo... insomma, questi sono problemi miei e non vostri, quindi perchè vi torturo così?!
mikamey: purtroppo mi sa che i capitolo li devo scrivere a uno-due giorni di distanza... sennò mi fondo! Quindi abbiate pazienza, perfavore!
Kahoko: non so se vedrete qualcosa di più di un bacio... non sono brava a descrivere quelle scene, ehm... però almeno il bacio ci starà... devo solo pianficarlo! Nel prossimo capitolo però si farà un passo avanti! Per Ichigo anch'io all'inizio pensavo di farla mettere con Kain... però non saprei proprio come scrivere la cosa! Certo, un po' di confidenza c'è già, ovviamente per mettere insieme quei due sprovveduti che sono Tenshi e Aido, magari una piccola particina ce la metterò! Senza perdere di vista l'obbiettivo principale, sarà una parentesi ficcata in un qualche capitolo, forse nell'ultimo o in quelli prima... boh! E' che non voglio sminuire nemmeno i piccoli dettagli come potrebbero esserlo Kain e Ichigo... che da parte sua, un po' di figura la fa, visto che narra!
Ringrazio chi ha letto e ci vediamo tutti al prossimo capitolo!


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Capitolo 16
*** Complici: le stelle! ***


vampire knight cap17
Tenshi, dopo che le ebbi spazzolato i capelli per mezz'ora buona, decise di mandarmi via perchè aveva una gran voglia di leggere.
Ma non si stanca a leggere sempre?!
Comunque, adesso cominciava a sentire i sintomi del mal di schiena, perchè era stata piegata con la faccia immersa nelle pagine praticamente per tre ore.
Quando si era destata aveva avvertito una fitta tremenda sul collo, così se l'era massaggiato un po'.
Poi si era diretta alla finestra, l'aveva aperta, e, con sua grande sorpresa, aveva scoperto che era notte fonda.
Il cielo blu era costellato da tante stelle dorate, e non si sentiva volare una mosca, talmente c'era silenzio. Era un silenzio sordo, che inghiottiva ogni suono.
Tenshi si appoggiò al dvanzale della finestra, chiudendo gli occhi e lasciandosi accarezzare il viso dalla brezza leggera.
Era fredda, ma a lei piaceva così.
All'improvviso aprì gli occhi e guardo in giù confusa. Le era sembrato ci fosse qualcuno che la osservava.
E infatti eccolo lì. Capelli biondi in disordine e occhi come il cielo. Aido.
- Cosa ci fai lì? - gli chiese, cercando di tenere il volume della voce basso.
- Ti osservo. - disse semplicemente con un sorriso. Tenshi arrossì di botto.
Prima che lei potesse aprire bocca, Aido si era arrampicato sulla facciata e ora stava in equilibrio sul cornicione. La mia amica lo fissava a bocca aperta.
- Ma cosa diavolo fai?! Sei pazzo?!
- No. - disse calmissimo, per poi avvicinarsi a Ten-chan, che si era sporsa dalla finestra, e chinarsi su di lei.
- Sono innamorato. - le sussurrò all'orecchio, scandendo bene l'ultima parola, come se non l'avesse mai pronunciata prima e volesse vedere come suonava.
Tenshi - se possibile - arrossì più di prima, e stava per replicare quando lui le mise un dito sulla bocca, a zittirla.
- Seguimi. - disse semplicemente Aido, a bassa voce.
Lei non replicò e uscì dalla finestra - suona strano, eh?
Aido fece un balzo e in un'istante si ritrovò su una sporgenza, poi guardò giù.
Ten-chan aveva un po' di difficoltà a salire.
La guardò divertito e fu ricambiato con un'occhiata di fuoco.
- Sai, non capita tutti i giorni di doversi arrampicare su per il tetto! - si difese, arrossendo.
- A giudicare dalle tue scappatelle notturne, non mi sembra che te la cavi poi così male! - disse di rimando Aido, sorridendo furbo.
Tenshi passò - in pochi istanti - dal rosso più rosso al bianco più candegginato: sapeva delle sue passeggiatine notturne?!
Certo che 'scappatelle notturne' poteva essere ben frainteso...
Cerco di darsi un contegno e riacquistò colore, mentre, con un balzo felino, raggiungeva Aido, che la guardava soddisfatto. Tanto valeva smetterla di fingere di non sapersi arrampicare sui muri.
- Se lo sai è inutile nasconderlo... - disse, pulendosi la gonna dalla polvere.
- Allora non fare storie e seguimi. - disse Aido prima di fare un'altro balzo.
Arrivarono sul tetto, e Tenshi si sedette, stanca.
Quando aprì gli occhi, vide uno spettacolo meraviglioso: lo aveva già visto dalla finestra, ma vederlo da lassù faceva uno strano effetto. Il cielo scuro e il suolo erano separati da una sottile linea ed era così inaspettato che Tenshi quasi non cadde all'indietro, rischiando un capitombolo da una bella altezza.
Ma ciò non avvenne, perchè Aido fu veloce a cingerle la vita con un braccio e riportarla in equilibrio.
- C'è mancato poco... - commentò, guardando il vuoto oltre le tegole. Poi, evidentemente ricordandosi che lui la stava ancora tenendo, arrossì.
- Guarda che non cado più, eh... - disse a disagio, cercando di allontanarlo da sè.
- Non si sa mai... - sorrise Aido, stringendola ancora di più.
Restarono così, lui con un sorriso ebete stampato in faccia, tutto felice e contento di avere in 'ostaggio' la sua Tenshi, mentre lei era rigida e dritta come un bastone, e sudava freddo per la vicinanza.
Mentre lui si strusciava felicemente sul suo viso, Tenshi stava osservando rapita il panorama, incurante di Aido vicino a lei.
- E'... bellissimo... - disse a fatica, completamente persa, con gli occhi che guradavano solo il cielo e assorbivano ogni dettaglio come una spugna.
- Mai quanto te...- disse Aido, prendendole il mento e facendola girare verso di sè. Ma che frase scontata! Però ebbe effetto: Ten-chan arrossì fino alla punta dei capelli ed entrò nel panico più totale.
Comunque, una bella rotazione a 60 gradi e Tenshi si ritrovò a cinque centimetri scarsi dalla faccia di Aido, che la fissava intensamente - senza accenare a smettere.
Si avvicinò piano piano - facendo impazzire Tenshi - e, quando li separava neanche un filo si fermò all'imrpovviso, insieme al cuore di Tenshi, che si era messo a battere all'impazzata. Temeva persino che Aido potesse sentirlo, sembrava volesse staccarsi e uscire dal suo corpo!
Aido sollevò una mano e le scostò i capelli che, col vento, le si erano appiccicati alla guancia, poi le accarezzò il viso e si avvicinò sempre di più, tenendo le labbra socchiuse.
Le mise una mano sulla schiena per spingerla verso di lui ed evitare che scappasse.
Ma chi ci pensava più? Tenshi era, come dire... pietrificata? No, non rende l'idea. Le si era svuotata completamente la testa, ora fissava solo Aido che chiudeva gli occhi e si avvicinava sempre più...
E infine poggiò le labbra sulle sue, baciandola.
Ten-chan spalancò gli occhi e sbattè le palpebre un po' di volte, prima di capire che no, non era un sogno, che sì, la stava baciando, e tre, le stava pure piacendo.
Arrossì furiosamente, poi Aido la staccò da sè e la abbracciò, facendo appoggiare la testa di Tenshi contro il suo petto e stringendola forte, poggiando a sua volta la testa sulla sua testa... ah, che razza di posizione si sono scelti?! Comunque, ho dato l'idea, no? No?
Il sangue di Ten-chan, dalle guance ricominciò a fluire verso le giuste direzioni, e si calmò un po'. Si toccò piano le labbra, ricordando in momento di poco fa.
Aido chiuse gli occhi e passò la lingua sulle labbra, che sapevano di lampone. Osservò di sottecchi la figura accoccolata contro di lui, sorrdendo inconsapevolmente. Cercò di nascondere il rossore, perchè anche lui - come tutti gli esseri umani - si imbarazzava.
Quelle labbra erano diventate, insieme al volto di Tenshi, un'altra delle sue ossessioni, in pochissimo tempo. E lui voleva provarle ancora.

Aaaaw! Come sono imabarazzata! Ebbene sì, mi imbarazzo io al posto dei miei personaggi. Che dire di questo capitolo? Lo adoro, e spero possiate scusarmi per la mia totale inesperienza nella descrizione di baci, anche se questo è solo un'assaggio di quello che sarà il vero bacio... ma basta, non vi anticipo niente.
kiki91: il mio cervellino è in continua attività. Non come quello di qualcuno che in certi momenti, ehm... se ne va un po'. Vedi sopra. Spero la tua curiosità sia stata soddisfatta, almeno in parte, con questo capitolo!
Io per settembre sarei libera, così ci liberiamo anche della scuola. Ma rimane il prblema della lontananza: dove cappero è casa di Aido?! Abbiamo dimenticato la cosa più importanteee!! T__T
Kahoko: è proprio per il suo atteggiamento infantile/figo che lo adoriamo! *__*
mikamey: spero che i miei adorati non siano andati un po' OOC con questi capitoli smielati! Sono contenta che tu sia curiosa, e la mia non era mica una predica! Anch'io sono curiosissima!
Grazie mille per chi legge e grazie ancora a chi recensisce! Non sapete che gioia mi pervade quando vedo che qualcuno ha recensito! Continuate così, ragazze! Sniff sniff! T__T Sono commossaaa!
Alla prossima ^^

 




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Capitolo 17
*** I preparativi servono sempre! ***


vampire knight cap18
Quella notte Tenshi si era addormentata tra le braccia di Aido. La mia amica ha l'insana abitudine di addormentarsi nei luoghi più strani...
Quando lui se n'era accorto, l'aveva presa in braccio e riportata in camera sua, poi l'aveva adagiata sul letto e se ne era andato.
Quando Tenshi si era svegliata, il giorno dopo, aveva ricordi molto confusi della sera prima.
Si mise seduta sul letto, cercando di ricordare.
Poi le vennero in mente le immagini del bacio, a scatti, come se fossero delle foto. Arrossì tantissimo e dovette seppellire la testa nel cuscino per non urlare isterica. Però in fondo le era piaciuto. Strinse dolcemente il cuscino crogiolandosi nei ricordi della sera prima, con un sorriso infantile in faccia.
Si dondolò un po' sul letto, in preda alla felicità assoluta, quando bussai.
Entrai e la vidi seduta sul letto, composta, con il cuscino appiccicato al petto.
- Ten-chan, non scendi...? - le chiesi dubbiosa.
- Vengo subito - mi sorrise, abbandonando il cuscino sul letto e seguendomi fino in salotto.
- Ragazze, stasera c'è la festa! - ci disse Ichijo, appena mettemmo il naso dentro la stanza. Poi si mise a saltellare felice, lasciandoci di stucco.
- L-la... festa...? - disse confusa Tenshi, grattandosi la testa.
- Te lo sei già scordata?! - le chiesi sconvolta. Eppure me lo ricordavo pure io!
- No, è che... ho avuto molti pensieri per la testa ultimamente... - disse ancora più imbarazzata.
- Aaaah... - sogghignai maliziosa, guadagnandomi un'occhiataccia.
- Salve gente! - fece la sua entrata Aido, insieme a Kain, attivo come sempre.
Mi pareva impossibile catalogarli come cugini: con due caratteri così opposti...
Mi sedetti comoda, sprofondando nella divano, mentre Tenshi, vicino a me, era rigida e nervosa.
- Ma cosa... ? - chiesi confusa, ma non ebbi mododi finire la frase che vidi l'oggetto della ansie di Tenshi: Aido, che continuava a sorriderle calorosamente, e lei era imbarazzatissima.
- Ehm... i preparativi per stasera sono a buon punto? - chiedo nel coraggioso tentativo di distogliere l'attenzione di Aido da Tenshi, per farla respirare decentemente almeno un po'.
- Certo! - sorride, senza smettere di guardare Tenshi. Oddio, le fissa le labbra?! Questi due non me la raccontano giusta... mmh...
- Ah, Ten-chan! IL vestito per stasera è pronto! Ti piacerà un sacco, vedrai! - esclama Aido, facendole l'occhiolino.
Uh già, il vestito! Lei non ce l'aveva... chissà com'è! Sono curiosa!
- Te lo farò avere stasera! - aggiunge poi.
Tenshi annuisce poi si porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio. La vedo calmarsi un po' e fare alcuni esercizi di respirazione.
Ridacchio divertita, ma lei non se ne accorge.
Chiacchieriamo allegramente fino al tramonto, poi richiamò all'ordine Tenshi.
- Ten-chan! Mi devi aiutare! - le urlò, mentre mi inacmmino in camera.
E in effetti ho proprio bisogno d'aiuto: il vestito che mi son messa in valigia è la cosa più complicata che abbia mai visto. Per Tenshi sarebbe una passeggiata metterselo, ma io purtroppo non sono lei...
Arrivate nella mia stanza tiro fuori dalla scatola l'indumento: è formato da un corpetto bianco con le spalline fini e una gonna di tulle lunga fino ai piedi, di colore blu. Può sembrare semplice, ma il corpetto ha così tante cerniere invisibili che ci vorrebbe una vita per allacciarli tutti.
Dato che ho i capelli corti, me li tiro indietro con due forcine blu e il risultato non è niente male. Me lo dice anche Tenshi!
- Ti sta benissimo! - sorride, mentre faccio una giravolta.
Sentiamo bussare.
- Che c'è? - chiedo. A volte non so proprio dove l'ho imparata, io, l'educazione... probabilmente non l'ho mai fatto.
- Siamo noi. - annuncia Rima, che porta un'involucro morbido, seguita da Ruka.
- Il mio vestito? - chiede Tenshi, senza nessuna particolare emozione.
Rima annuisce e glielo porge.
- Andiamo in camera mia? - propone Ten-chan, già sulla porta.
Io prendo i scarpe che dovrei mettere, e la seguo insieme alle altre due.
- Ma è una camera meravigliosa! - dice Ruka sorpresa, appena entriamo.
- La usava la madre di Aido. - dice Ten-chan, sedendosi sul letto.
- Ah. Allora non mi stupisce affatto. - dice poi, risoluta.
- E perchè? - le chiedo.
- Di solito si fa soggiornare nelle stanze appartenute alle proprie madri solo le future spose. E' usanza. - dice, come se fosse la cosa più semplice ed ovvia del mondo, Ruka.
Tenshi sbarra gli occhi e si irrigidisce, Passano alcuni secondi di freddo silenzio, in cui il mio sguardo va da Tenshi alla stanza, da Tenshi alla stanza.
- Allora? Com'è il vestito? - chiedo impaziente a Tenshi, tentando di smorzare la tensione creatasi dopo la frase di Ruka.
- Sta' buona - sbuffa, aprendo un po' la scatola e sbirciandoci dentro con un occhio.
- Cosa?! - esclama allarmata. Il suo urlo si dev'essere sentito per tutto l'edificio. Aido, poche stanze più in là, ghigna divertito e soddisfatto, comodamente seduto sul divano.
- Cosa c'è? Tenshi? - la chiamo.
- Non mettero mai una cosa del genere! E' troppo! - dice, incrociando le braccia al petto.
- Se non trovate Aido è andato a far compagnia alle statue di ghiaccio! - annuncia infuriata, mentre cerca di sfuggire alla mia presa, che la blocca dall'andare in camera di Aido e dirgli 'due paroline'.
- Non è così male. - dice Rima, tirando fuori il vestito.
- Vero. - assentisce Ruka, osservandolo con occhio critico.
Ci voltiamo entrambe.
Il vestito di Tenshi è semplicemente bellissimo.
Ha il collo alto ma un taglio divide la stoffa al centro, all'altezza del petto. E' di pura seta color porpora, con dei disegni che sembrano fiamme a destra, dorate, e delle rose disegnate, nere. E' a maniche corte, e dovrebbe arrivare a metà coscia. Ha anche uno spacco sulla gonna. Rima infine tira fuori dalla scatola un lungo e largo pezzo di seta dorato.
- E' troppo corta! - inorridisce Tenshi, indietreggiando, appena vede il mio sorriso malefico.
- Per niente... - sussurro, prima di metterle il vestito in mano e chiuderla a chiave in bagno.
- Ehi! Ehi, Ichigo, aprimi subito! - mi ordina.
Io sogghigno.
- Ma neanche per sogno! Adesso tu te lo metti! Hihi!
- Va bene! Ma smettila di sghignazzare! - dice, prima di cadere nel silenzio assoluto.
Dopo un po', Tenshi si affaccia alla porta del bagno, tutta rossa e timorosa.
- Che hai? Avanti, esci! - la incito.
Lei lentamente esce, rivelandosi.
- E smettila di fissarmi così! Non è divertente! - brontola, mettendosi davanti a me.
- Guarda che se apri di più la bocca ci entra un'elefante... - scherza.
Io chiudo la bocca.
- Tenshi... ma è... - tento di dire. Se balbetto io, chissà Aido che farà... le salterà direttamente addosso?
- Assolutamente perfetto - annuisce Ruka, sorridendo soddisfatta. Rima annuisce anche lei.
- Non lo so... - dice Tenshi, girandosi su se stessa per vedersi meglio.
- Vatti a vedere allo specchio! - le consiglio.
Ten-chan si avvicina allo specchio, e si guarda, arrossendo e spalancando gli occhi.
La seta le fascia perfettamente il corpo, e i colori fanno un bel contrasto con i capelli. Una fascia dorata e lucida le fascia i finachi, e termina con un fiocco da un lato, mentre dall'altra parte si allarga.
- Che scarpe ti metti? Come fai i capelli? E il trucco? - incomincio a chiederle, eccitata.
Tenshi si gira e si guarda un po' intorno.
Poi saltella verso l'armadio, e si china per cercare qualcosa.
- Trovate! - esclama, tirando fuori dall'armadio un paio di scarpe rosse col tacco alto.
Le indossa e diventa alta di due centimetri.
- Non avranno occhi che per te... - sbavo, immaginandomi la scena, stile Cenerentola.
Tenshi mi sorride.
- Per i capelli io direi di raccoglierli dietro. - dice Ruka, armandosi di pettini e spazzole.
- Lasciando alcune ciocche di lato. - interviene Rima, impassibile come al solito.
- Ehm... che volete fare? Ragazze? - balbetta Tenshi, braccata dalle due, che tengono i loro arnesi come fossero armi.
La costringono a sedersi, ed inziano a pettinare di qua, raccogliere di là, fare, rifare, disfare...
Alla fine Tenshi è, se possibile, ancora più bella di prima: alcuni capelli di varie lughezze le ricadono ai lati del viso, morbidi, mentre i restanti capelli sono trattenuti sulla nuca con un nastro di seta dorato - in tinta con i suoi occhi e la fascia che ha intorno alla vita -, da cui escono alcune ciocche morbide, che fanno un meraviglioso effetto falso-disordinato.
Rima e Ruka sono soddisfatte del loro lavoro, e sorridono ammirando Tenshi.
- Non l'avrei mai detto, ma pare che Hanabusa abbia buon gusto. - affermò Ruka.
- Già... - concordai.

Kuku! Eccomi qua! XD Non vi preoccupate, questo è solo un capitolo di passaggio! Il prossimo sarà - penso - ad alto contenuto di AidoTen! Ehm... ma che razza di nome è?! Comunque, per la gioia di alcuni, ci sarà qualche sorpresa anche per Ichigo... hihi!
L'affermazione di Ruka, '
Di solito si fa soggiornare nelle stanze appartenute alle proprie madri solo le future spose. E' usanza.' me la sono inventata di sana pianta - come avrete potuto capire. Però mi piace! ^^
Sembra che l'ispirazione mi sia tornata di brutto, quindi nel prossimo capitolo - se ci riesco - posterò anche il disegno che ho fatto.
kiki91: hai, ragione, sono pucciosissimi! *__* Li adoro! >///< Per il trasferimento, perchè non chiediamo direttamente alla Matsuri? ^^ Ci vorrà un po' di tempo, però... - relativamente il tempo per imparare tutti i milioni di kanji, scrivere la lettera, trovare l'indirizzo della Matsuri... relativamente mooolto poco.
mikamey: anch'io quando scrivevo la scena del bacio, ero in fibrillazione! *__* Mi emoziono facilmente! ^^ Sono tanto tanto felice vi sia piaciuta la scena del bacio! ^///^ Ma non crediate sia l'ultimo, no no... 






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Capitolo 18
*** La festa! ***


vampire knight cap19
Eravamo tutte e 4 fuori dalla sala, e sbirciavamo all'interno. Cioè: io spiavo gli invitati e studiavo la situazione, Tenshi si era nascosta dietro di me perchè si vergognava troppo di entrare con il suo nuovo vestito, e Rima e Ruka erano tranquillamente dietro di noi ad aspettarci.
- Ok! Entriamo adesso! - dissi, decisa.
- C-cosa?... - mi arrivò un miagolio sommesso, che quasi non riconobbi.
- Tenshi, non puoi non presentarti! Chissà quanto impegno ci avrà messo Aido per scegliere quel vestito! - dissi puntandole un'indice addosso, accusatorio.
Ten-chan mi guardò terrificata, con le lacrime agli occhi.
Poi pian piano, smise di tremare, si asciugò le lacrime - finte, era solo per creare una situazione drammatica - e uscì dal suo nascondiglio - la mia schiena.
- Va bene! Ora entrerò da quella porta e... e... oddiooo! - ricominciò a piagniucolare, correndo in cerchio, urlando terrorizzata.
Il tipico attacco da panico da palcoscenico.
- Su su, calamti! Devi solo entrare, starmi vicina, salutare un paio di persone e divertirti! - le dissi preoccupata ed allarmata, cercando di calmarla.
- E poi non è educazione! Hanabusa deve aver scelto quel vestito per vedertelo indossare! - affermò - logicamente - Ruka.
- N-non è educazione...?! - balbettò Tenshi, e con quest'ultima frase si riprese definitivamente dal suo attacco di panico e si diresse a passo spedito verso la porta.
- Secondo te cos'è che l'ha convinta? Il fatto che ci sia Aido lì dentro? - chiesi sopettosa a Ruka, avvicinandomi a lei.
- Secondo me è perchè le ho detto che non sarebbe educato... - mi rispose. Rima, affianco a noi, annuì.
Raggiunsi Tenshi correndo, e la vidi scrutare la sala da una fessura della porta.
- Senti, facciamo così: tu entri dentro, e io ti seguo, ok? - mi sussurrò.
- Va bene... - sospirai di sollievo. Qualsiasi cosa, pur di non stare in questa stanzetta a sentire Tenshi urlare dalla paura!
Mi aggiustai due ciocche che erano sfuggite alle forcine, e vidi, con la coda dell'occhio, Tenshi stringere il nastro che le legava i capelli.
Aprii la porta, facendo un respiro profondo.
- Visto? Non c'è niente di cui preoccu... parsi... - dissi, voltandomi verso Ten-chan, ma le parole mi morirono in bocca.
Sembrava un'altra persona: non c'era più traccia del nervosismo di un'attimo fa, ed avanzava elegantemente, calma ed impassibile come sempre, sorridendo leggermente.
Tornai a guardare avanti, e vidi praticamente tutti gli invitati guardare nella sua direzione, rapiti.
Mi tolsi di mezzo, cercando qualcuno che conoscevo, ben cosciente del fatto di essere solo un'intralcio tra la vista degli invitati e Tenshi.
Mi guardai nervosamente intorno, indietreggiando. Andai a sbattere contro qualcosa - o qualcuno.
- Ahi... - mi lamentai, massaggiandomi leggermente la testa dove avevo battuto.
- Ehi - sentii una voce familiare - ed annoiata.
Mi voltai incuriosita.
- Ah! Kain... arrivi al momento giusto! Non so che fare! Prima sembrava stesse per svenire dall'emozione, e adesso è lì... - lo sommersi di parole, mentre lui mi guardava confuso, elegantissimo nel suo completo.
- Ehi... ehi, calma! - mi prese per le spalle, mentre io continuavo a vaneggiare, con la testa che girava.
- Tranquilla, ci è abituata... la sua famiglia è piuttosto importante, avrà partecipato a più di un ricevimento come questo... - disse, guardandosi intorno, mentre lasciava la presa.
- Ah... - ribattei debole io.
Nel frattempo, Tenshi dentro di sè era agitatissima.
Senza farsi notare da tutti quelli che la fissavano, cercava qualcuno di sua conoscenza.
Avvistò Ichijo, ma non era proprio in vena di dosi indistriali di ottimismo, così optò per Miyabi, che aveva appena finito di parlare con un'ospite.
La raggiunse velocemente, cercando di non inciampare.
- Mamma! - la chiamò, e lei si girò dalla sua parte, col suo solito sorriso.
- Sì, cara? Stai benissimo stasera! - le sorrise, mentre la figlia la raggiungeva.
- Sono agitata, mamma... - si lamentò: semrava che stesse per scoppiare a piangere.
- E' naturale, Tenshi! Anche da piccola lo eri sempre... - disse Miyabi, bevendo tranquillamente il suo drink - un bicchiere di sangue.
- Se lo dici tu... - affermò infine Ten-chan.
- Oh, guarda chi c'è! Ehilaaa! - chiamò Miyabi, sventolando il braccio - sembrava quasi che stesse per staccarsi - verso l'altra parte della sala.
- Sssh! Zitta mamma, è imbarazzante... - le disse Tenshi, facendosi piccola piccola e guardandosi intorno.
- Ciao! - la salutò qualcuno.
Ten-chan si girò di scatto e si trovò faccia a faccia con Aido.
Le persone che Miyabi stava chiamando erano nientepopodimenochè: Aido e suo padre.
E così Tenshi si vide costretta ad indietreggiare, per allontanarsi di un - bel - po' di centimetri dal biondino, che sorrideva incessantemente.
All'improvviso si sentì una muscia diffondersi nell'aria, e tutti si zittirono all'istante.
- Ma cosa...? - balbettò Tenshi - ormai si sorprendeva molto spesso a farlo.
Non fece in tempo a finire la frase, che Aido le mise un dito sulla bocca, zittendola. Poi le prese la mano e la trascinò in mezzo alla sala, insieme a tante altre coppie che si erano messe a ballare.
Per Tenshi non era certo difficile stargli dietro - non è certo imbranata come la sottoscri... coff coff - il problema era la vicinanza. Senza contare il batticuore, arrossamento furioso, confusione mentale.
Stavano pure ballando un lento, e questo certo non l'aiutava, sentire i loro corpi praticamente appiccicati la imbarazzava da morire. Poi, comes e non bastasse, aveva il suo viso a due centimetri dal suo, e continuava a fissarlo.
Io. che mi ero avvicinata a un tavolo con Kain per osservare meglio i due, sogghignavo divertita e in modo innaturalmente sadico.
- Kain... vuoi ballare? - ghiagnai, prima di prenderlo e incominciare a ballare.
- Ci dobbiamo avvicinare di più... - gli sussurrai. Lui annuì e mi portò più vicino a loro. Eravamo ben nascosti da due tizi vestiti in modo stravagante, e poi Tenshi non sembrava in grado di formulare pensieri intelligenti, visto come era rossa e incantata a guardare il suo cavaliere. Aido non era da meno. La stava praticamente abbracciando, con la scusa del ballo!
Continuammo a ballare, e mi stupii del fatto di non aver pestato il piedi a Kain nemmeno una volta! Wow, è un record!
Proprio quando stavo pensando questo, Kain, si avvicinò al mio orecchio.
- Mi hai pestato il piede... - disse, con la voce incrinata dal dolore.
- Oh cavolo! Scusa... - sorrisi innocente, mentre mi rivolgeva un'occhiata omicida. Ehm, cosa stavo dicendo...?
Comunque, da quel momento feci ben attenzione a no pestare i piedi a Kain, pena: il rogo.
Poi vidi un po' di movimento nei nostri soggetti, e ci avvicinammo meglio per studiare il fenomeno: Tenshi e Aido si erano rilassati, e ora sembravano volassero. Erano proprio una coppia ben assorita.
Sospirai, guardando Kain, che teneva d'occhio il cugino, che non facesse idiozie: forse c'era una speranza anche per noi... no...? Ma che vado a pensare?! Concentriamoci sul nostro obbiettivo.
Scossi la testa, e tornai a vigilare sulle nostre prede, che se ne stavano teneramente avvinghiate.
Ad un certo punto finì la musica, e tutti si staccarono, compresi noi, che - a malincuore - dovemmo smettere di osservare i due imbranati guardarsi negli occhi e arrossire. C'è ancora molta strada da fare, sissignore...
Mi avviai verso il tavolo e presi un bicchiere di sangue, ero tanto assetata! Non vorrei fare strage, sapete, quando sono assetata sono un po'... come dire... nervosetta...
Tenshi era molto affaticata, sia per il cuore che minacciava di catapultarsi fuori dal suo petto, sia per il ballo appena fatto.
- Scusa, vado... un'attimo a riposarmi... - disse con la voce stanca, e si avviò verso la porta che dava sul corridoio, cercando di mantenere un po' di dignità e non sbadigliare platealmente davanti a tutti gli invitati.
Attraverso il corridoio deserto, ed arrivò nella stanzatta dove di solito prendevano il thè - o il sangue, dipende da soggetto a soggetto.
Si sedette, sfiancata, sul divano di velluto rosso, chiudendo gli occhi e ripensando alle emozioni della serata - che erano state anche troppe, per lei.
Si alzò di scatto dal divano - colta in fallo - quando sentì sbattere la porta.
Vide Aido che la guardava in modo piuttosto serio, e quello sguardo la fece rabbrividire.
- Eheh... come va? - chiese con una risatina nervosa - che non convinceva proprio nessuno.
- Come stai tu piuttosto... - ribattè, avanzando di un paio di passi. Tenshi indietreggiò istintivamente.
- Eheh - di nuovo risatina isterica, a mo' di scusa. Aido inarcò un sopracciglio, dubbioso, poi provò ad avvicinarsi di un paio di passi, con la mano tesa verso di lei. Tenshi di nuovo indietreggiò un pochino, con il terrore puro dipinto in volto.
- Ehi... - fece Aido confuso. Tenshi indietreggiò immediatamente- e senza un motivo apparente, per di più.
- Adesso basta! Sta' ferma! - disse Aido irritato, e, in pochi secondi, le fu vicinssimo. La prese per un polso, e la costrinse a voltarsi.
Poi Aido le si avvicinò lentamente, e la abbracciò. Tenshi rimase decisamente di stucco, con gli occhi spalancati.
- Io... - ansimò Aido, con la faccia vicina alla sua guancia.
- Tu...? - chiese timorosa Tenshi, chiedendosi perchè mai stesse ansimando. Sembrava che si stesse trattenendo... ma forse era solo un'impressione.
- Io... ti... - sussurrò, prendendole il viso fra le mani e guardandola fissa negli occhi.
Ten-chan ormai aveva la schiena rotta, dato che era andata all'indietro così tanto da piegare la schiena ad angolo retto.
Cercò di raddrizzarsi, ma questo non comportò altro che un'ulteriore avvicinamento ad Aido, e quindi, ulteriore rossore.
- Io... ti... - sussurrò ancora Aido, avvicinandosi di più.
- Cosa?
- a... mo... - finì la frase balbettando, baciando infine Tenshi, che, per l'attesa angosciante, stava quasi per svenire e sciogliersi come una gelatina.
Inaspettatamente anche per se stessa, si ritrovò a rispondere al bacio, con più enfasi di quanto si sarebbe mai aspettata.
Si staccarono solo alcuni secondi dopo, quando si resero conto di quanto stavano facendo. Se avessero avuto bisogno di ossigeno, direi che si sarebbero staccati appunto per riprendere aria, dato che le loro labbra erano sigillate con la colla.
- Ti amo - concluse finalmente Aido - la prima frase intera di quei pochi minuti -, abbracciandola stretta stretta.
Rossi in viso, probabilmente ad entrambi venne in mente la notte prima, in cui, per la prima volta, avevano provato le labbra dell'altro.

Alto tasso di romanticismo! Con la solita comicità degna di me... questo capitolo non sapevo proprio come scriverlo. Spero sia venuto bene. Come vedete anche Ichigo comincia a farsi un po' di seghe mentali come la sua amica, questa volta però su Kain...
mikamey: sono contenta ti sia piaciuta l'idea. Credevo l'avreste trovata una cacchiata di proporzioni colossali... sinceramente non so da dove mi sia uscita. Come vedete, questa storia va avanti a idee a caso... comunque, concordo con te: Aido è proprio inprevedibile! XD
Kahoko: grazie per il doppio commento! *_* Bè, se non la baciava nel capitolo precedente, avrei cominciato a dubitare del fatto che a scrivere fossi stata io. O__o Bè, veramente l'ha baciata anche in questo... vi è piaciuto? Pensavo di fare qualcosa di un po' più pervertito, vero 'Aido Style', ma poi il mio lato semi-romantico ha preso il sopravvento. Bè, qualcosa alla festa l'ha combinato. Hihi...
Grazie a tutti quelli che leggono e a Sammy Cullen, che ha messo la fanfiction nei preferiti! Grazie mille!
P.S. Uuuh già. Il disegno. Eccolo qui, non è colorato perchè sono una frana nel colorare. E perchè penso che cosìsia molto meglio. Spero vi piaccia, bye bye!
Tenshi




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Capitolo 19
*** Confusione... ***


vampire knight cap20
Tenshi ed Aido avevano appena messo piede nel salone principale, senza che nessuno se ne accorgesse. E meno male, le loro espressioni sarebbero state difficili da spiegare! Ten-chan era un misto di imbarazzo all'ennesima potenza e sembrava stesse per svenire - aveva gli occhi così persi che sembravano neri - mentre Aido aveva un sorriso abbgliante.
Che strana coppia!
Io e Kain li avevamo cercati per tutta la sala, senza trovarli.
Al secondo tentativo li avevamo visti che chiacchieravano allegramente con i loro genitori. Per o meno, Aido era allegro, invece Tenshi sembrava un morto che cammina. Ehi, ma i vampiri non sono non-morti?! Va bè, lasciamoci questi dubbi esistenziali alle spalle e andiamo dai nostri piccioncini.
- Ehi! Dove cavolo eravate?! Vi abbiamo cercato dappertutto!! - dissi con un sorriso omicida - per avermi fatto sprecare tempo ed energie - mentre correvo verso di loro.
- Allora?! Dove vi eravate cacciati?! - chiesi ancora, furiosa.
- In giro... - rispose vagamente Tenshi, riprendendosi dal suo stato di catalessi e guardandosi le unghie con indifferenza.
La guardai alzando il sopracciglio: era davvero così?
- Bene... - sospirai.
- Ora, però, vieni con me! - dissi, prendendola per un braccio e trascinandola verso l'alta parte della sala.
- Ehi! Che vuoi?! - chiese Tenshi, strattonando via il braccio.
- Tu... hai fatto qualcosa! - la accusai, guardandola fisso negli occhi, puntandole l'indice contro.
La vidi sobbalzare ed arrossire.
- Ho ragione, uhuh! - mi pavoneggiai, ridendo sotto i baffi - che non ho, tra l'altro.
- N-no! Non è vero! Non ho fatto niente, te lo giuro! - mi supplicò, nel panico.
- Tranquilla! Se non ne vuoi parlare, fa niente... - la vidi tirare un sospiro di sollievo.
- Ma prima o poi sputerai il rospo! - dissi minacciosa, spaventandola.
- Fai paura, quando vuoi... e brava la mia vampira! - disse, battendomi una mano sulla spalla. In effetti, non verrei scambiata per una di loro se non bevessi sangue...
- Oh bè, meno male che me lo riconosci... - dissi, e dopo la mia frase seguii un silenzio in cui io la scrutavo.
Quella di due secondi fa era una conversazione totalmente disinteressata! Tenshi ormai la conosco come le mie tasche... c'era qualcosa sotto...
- Io ritorno da mia mamma... ci vediamo! - mi disse, allontanandosi da me.
- Ma tua guarda... - mi dissi con sarcasmo, notando che, vicino a Miyabi, c'era una certa persona dagli occhi azzurri.
Ten-chan prese un bicchiere dal tavolo e si diresse verso Miyabi, cercando di rimanere tranquilla.
- Tenshi! - esclamò sua madre appena se la vide apparire vicino.
Lei fece un cenno col capo e rivolse un sorriso ed un'inchino di circostanza al padre di Hanabusa e al figlio.
- E così Aido ti ha riservato la stanza di sua madre, eh? Di solito si riserva alle future spose! - cinguettò allegra, bevendo un po' di sangue - ignara delle reazioni che la sua frase aveva scatenato in Tenshi.
La quale aveva appena bevuto un sorso, e lo aveva sputato subito - appena sentita la frase della mamma.
L'avevano guardata tutti sbalorditi, tranne Aido - che aveva rivolto lo sguardo altrove ed era rosso.
- Oh, ehm... ho scoperto che è sangue! E a me non piace il sangue! - disse un po' troppo vivacemente, scusandosi ed indicando il bicchiere.
Prima che scoprissero che era normalissima acqua, scappò via.
Aprì la porta che dava sul corridoio e la chiuse dietro di sè, riprendendo fiato, col cuore che batteva a mille.
La porta si riaprì subito dopo - con grande sfiga di Tenshi, che fu sbattuta a terra.
Per fortuna qualcuno la agguantò prima che potesse toccare terra.
Indovinate un po'? Esatto, indovinato, proprio lui, Aido il magnifico! Cosa avete vinto? Sapere come va a finire questa situazione!
Sembravano bloccati in una mossa di ballo, avvinghiati, con Tenshi in bilico su un piede solo, che teneva stretta la mano di Aido.
Ten-chan poggiò lentamente l'altro piede indietro, poi si rimise in piedi.
- Perchè non me l'hai detto? - chiese, tenendo gli occhi bassi.
- N-non mi ero accorto della svista... - balbettò Aido, arrossendo.
- Ah... - rispose Tenshi, per nulla convinta.
Non era stato forse lui a dirle che quella stanza era appartenuta a sua madre? Possibile che non se ne fosse accorto?!
Seguirono alcuni minuti di silenzio: Tenshi pensava alla conversazione di poco prima - non quella idiota di poco fa, ma quella di ancora prima, ricordate? -, Aido guardava di sottecchi la ragazza davanti a lei, appoggiato alla porta.
All'improvviso fu spinto in avanti dalla porta che si apriva, rivelando la faccia mia e di Kain.
- Oh, siete qui. - disse inespressivo il cugino più menefreghista e pigro del mondo, mentre io ridacchiavo.
- Cosa stavate facendo qui? - chiesi maliziosa, accennando ad Aido che si era aggrappato a Ten-chan per non cadere. Lei arrossì e si staccò da lui.
- N-niente! - esclamarono all'unisono.
Noi due li guardammo per un'attimo straniti, poi Kain sospirò e si passò una mano fra i capelli - gesto che, stranamente, mi fece arrossire.
- Allora venite di là, ci sono alcune persone che vorrebbero parlarvi. - dice, poi si allontana.
- Fate con comodo! - rivolgo un sorriso furbetto ai due, che si imbarazzano ancora di più
Poi si guardano un'attimo ed escono anche loro.

Che fatica questo capitolo! Non avevo idee e non sapevo più cosa scrivere! Infatti è una schifezza... T__T
kiki91: già... neanch'io non potevo più aspettare! *__* Di solito le persone le faccio dichiarare e poi baciare, ma qui è tutta un'altra storia... ma non pensiate che sia finita qui! No no!
Tu dici l'aria di famiglia? Molto probabile... XD Intanto si sono prese tutte e due una bella sbandata! XD
Sammy Cullen: grazie mille! ^////^ Me contenta che ti piaccia! ^^
Sta' tranquilla, dopo aver saputo che mio fratello una volta si è mangiato i fagiolini a mezzanotte con un'amara San Pellegrino, niente mi può più stupire! XD (N.d.tutti: Ma che razza di famiglia c'hai?!) Siamo speciali! U__U La mia classifica invece è: Aido, Kaname, Ichijo, Zero e Shiki!
Kahoko: anch'io mi sono appassionata moltissimo alla coppia! *__* Tu preferisci Kain? Bah... a ognuno il suo! La Night Class è formata tutta da fighi, quindi vanno tutti bene! U_U
mikamey: due righe di soli complimenti! *__* Sono entusiasta! Anche a me lo scorso capitolo è piaciuto un sacco!


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Capitolo 20
*** Progetti e certezze! ***


vampire knight cap21
Dopo che tutti gli initati se n'erano andati via, c'eravamo tutti fiondati - sfiniti - sul divanetto della nostra solita saletta.
Io avevo fatto indigestione di sangue, Kain era - se possibile - più addormentato del solito -, mentre Tenshi ed Aido erano distrutti - fisicamente e psicologicamente.
Sentivo Ten-chan fare dei respiri profondi, sembrava stesse per svenire: aveva anche la faccia tutta rossa!
- Tenshi, ma stai bene? - le chiesi preoccupata, guardandola in faccia.
- Uh? Ma sì, certo... sono solo un po' stanca... - sussurrò appoggiando la testa sulla mia spalla, socchiudendo gli occhi.
- Ah, certo... - sospirai. Ten-chan non ammetterebbe mai le sue debolezze, nemmeno quando le sta mostrando - e addormentarsi sulla mia spalla non è il modo migliore per farmelo credere.
Miyabi entrò all'improvviso nella stanza, con una tazza di thè in mano.
- Mamma... bevi sempre e solo thè, tu... - sospirò Tenshi, per poi riaffondare la testa nella mia spalla.
- Tu invece sembri proprio distrutta! - trillò felice sua madre di rimando - come se fosse la cosa più bella del mondo.
- Mmmh... - fu la misera risposta - fu un mugugnio, veramente.
Si alzò baracollante, e si diresse verso la pota.
All'ultimo, però, cadde in avanti, ma fu afferrata dalla vita da una mano che conosceva molto bene.
Spalancò gli occhi dallo stato semi-incosciente in cui si trovava, e si tirò su da sola.
- Grazie... - borbottò, prima di aprire la porta.
- 'Notte a tutti - annunciò da uno spiraglio della porta, prima di chiuderla definitivamente.
Passammo il resto del tempo a chiacchierare. Aido era - stranamente - pensieroso.
Dopo un po' se ne andarono tutti, e rimanemmo io e Kain.
- Secondo te hanno combinato qualcosa? - gli chiesi all'improvviso.
- Dal loro comportamento si direbbe di sì - annuì Kain.
- Quindi? Il nostro compito è finito? - chiesi ancora, timorosa di non so bene cosa.
Lui mi squadrò un'attimo, prima di rispondere.
- Vediamo come vanno le cose in queste settimane. Se notiamo qualcosa di diverso dal solito, procederemo a interrogarli.
- S-scherzi, vero?!Tenshi è impossibile da interrogare! - dissi, traumatizzata.
- Non sai di cosa è capace quando è irritata!
- Bè, immagino che si irriti come Aido, no? - chiese, retoricamente. Uh già, hanno lo stesso potere, quindi è ovvio che lo usi come lui...
Ridacchiai imbarazzata, mentre lui mi scrutava.
- Bè, sarà meglio andare a dormire. - annunciai, alzandomi dal divanetto.
- Tu non vieni? - chiesi a Kain, quando ero già alla porta.
Lui si alzò stancamente e mi raggiunse, poi, insieme, ritornammo nelle nostre camere, che non erano poi tanto lontane.
Mi cambiai e mi misi subito sotto le coperte, addormentandomi all'istante.
Tenshi, nella camera affianco, dopo aver vinto la battaglia con il vestito che non ne voleva sapere di farsi sfilare via - si era sdraiata sul letto, con le braccia e le gambe aperte.
Si tastò le labbra, socchiudendo gli occhi, lasciandosi andare nel dolce ricordo di quel bacio. Arrossì e seppellì il viso nel cuscino.
All'improvviso un'idea le balenò in testa, e si alzò di scatto, rovesciando il cuscino per terra.
Lo raccolse in fretta e si diresse verso la finestra.
La aprì violentemente, e una folata di vento gelido le investì la faccia.
Strinse gli occhi e uscì dalla stanza, aggrappandosi negli stessi identici punti in cui Aido si era arrampicato, un paio di giorni fa.
Raggiunse il tetto e tirò un sospiro di sollievo, mentre si sedeva sulle tegole fredde.
Si raggomitolò e appoggiò la testa sulle ginocchia, chiudendo gli occhi.
Sentiva solo il rumore del vento forte tra gli alberi. Nient'altro...
Senza accorgersene stava tremando di brutto, quindi cercò di concentrarsi su qualcos'altro che non fosse il gelo che le penetrava la pelle e le ossa.
Si stava per addormentare quando sentì qualcuno che le cingeva le spalle in un'abbraccio.
Si voltò di scatto e si ritrovò a pochi centimetri dalla faccia di Aido, che era in ginocchio dietro di lei.
- Tremavi. - disse semplicemente lui, per poi appicciarsi di più a lei, e appoggiare la testa sulla sua spalla.
Rimasero così, in silenzio, per qualche minuto. Aido sentiva sul viso i capelli profumati di Tenshi, mossi dal vento, e lei ascoltava il suo respiro regolare.
Insomma, se ne stavano in panciola a fare niente.
- Prima... - iniziò Aido, guardandola negli occhi.
- Dicevo sul serio. - finì deciso.
Tenshi arrossì e sorrise dolcemente.
Lui sembrò soddisfatto della sua reazione, e tornò alla sua occupazione principale: cercare di scaldarla un po'.

Questo capitolo è schifosamente corto, ma nel prossimo mi rifarò! Povera Tenshi, si addormenta dappertutto... ma passiamo ai ringraziamenti!
Kahoko: hai ragione, la storia si sta per concludere... che tristezza! Bè, ma prima o poi doveva finire no?
mikamey: anche a me quella scena è piaciuta tantissimo! XD Viva le gag di Tenshi! *O*
kiki91: adesso che quei due hanno finito di fare gli emo per i loro problemi di cuore, certo che ci dedichiamo all'altra coppia! Siete in molte a chiedermelo, quindi vi accontenterò nei prossimi capitoli! Ten-chan non so se si vendicherà, anche se ho delle belle ideuzze per Ichigo e Kain...
Sammy Cullen: tre recensioni... peggio di me! XD Per quanto riguarda Ichigo e Kain, come ho detto sopra, vi accontenterò presto... Kaname è piuttosto ambiguo, sì, ma... Kaname non è Kaname senza il suo fascino misterioso! Per l'altra fanfiction... sono sempre più curiosa di leggere i prossimi capitoli! *o* Su Aido hai ragione... sbav sbav...





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Capitolo 21
*** Inconvenienti! ***


vampire knight cap22
Mi svegliai con una terrbile sensazione, quel giorno.
Spalancai gli occhi terrorizzata, e non mi curai del mio aspetto indecente, fiondandomi fuori dalla stanza.
Bussai con insistenza - forse un po' troppo forte - alla porta accanto alla mia.
- Tenshi, svegliati! Svegliatiii!! - continuai ad urlare.
- Cos'è tutto sto' casino? - protestò Kain, che era sbucato dalla porta vicino alla nostra.
Mi guardò un'attimo, poi guardò la porta che stavo quasi per spaccare, poi il suo sguardo finì di nuovo su di me. Sbarrò gli occhi, sorpreso.
Oh mio Dio!
Mi ero completamente scordata che ero praticamente mezza nuda. Cercai di coprirmi, allungando la maglietta, rossissima i viso.
Kain mi stava ancora fissando ad occhi aperti. Ma perchè sto arrossendo?! Bè, ma che domanda cretina... sono in pigiama - se si può chiamare così - in mezo al corridoio!
Si accorse che lo stavo fissando interrogativa, e si riscosse.
- Ehm... Tenshi è già scesa? - chiesi, imbarazzata. Che razza di figura! Capitano sempre tutte a me!
- No... adesso che ci penso, neanche Aido si è visto, stamattina.
- Pensi che... - lasciai la frase volutamente in sospeso. Che avessero combinato qualcosa quei due?
Lui capì al volo, ma scosse la testa.
- Ma figurati... comunque, domani si parte. Meglio se cominci a preparare le valigie. - disse, poi sparì dentro la sua camera.
Mi battei una mano sulla fronte - forse un po' troppo violentemente. Ecco cos'era che mi intristiva così tanto! Il mio subconscio fa miracoli, eh...
Aprii la porta della camera di Tenshi, e quel che trovai davanti mi lasciò interdetta.
- Kain... - chiamai spaventata.
Lui mi sentì e in due secondi era già vicino a me.
- Cosa c'è...? - chiese, poi spostò lo sguardo nella stanza di Ten-chan.
Tenshi e Aido erano abbracciati vicini, con una coperta sulle spalle, ancora perfettamente vestiti.
- Ehm ehm... - mi schiarii la voce, e i due aprirono gli occhi lentamente.
Appena misero a fuoco la situazione - e la posizione - si staccarono subito.
- Ma tu cosa ci fai qui?! - chiese sconvolta Tenshi, mentre si alzava.
- Non ti ricordi?! Ti sei addormentata sul tetto! - esclamò lui. Lei arrossì, ricordando la sera prima.
Io e Kain, invece, eravamo... leggermente biasiti: cosa voleva dire che si era addormentata sul tetto?! E' per caso un nuovo modo di dire?!
- Ehm... Tenshi... dovremmo praparare le valigie... - dissi, cercando di riscuoterla dai suoi pensieri.
- Oh già! Su, fuori di qui! - disse, e spinse i due cugini fuori dalla stanza.
Si chiuse la porta alle spalle, e sospirò.
- Cosa ci facevate lì? - le chiesi a bruciapelo. La vidi arrossire.
- Mi devo essere addormentata mentre ero sul tetto... - sussurrò, evasiva.
Oh... ma allora non è un modo di dire! pensa te se c'è qualche persona normale che salirebbe sul tetto... ma vi ho già detto che Tenshi non è normale?
- Tenshi... adesso me lo devi dire: cosa diavolo avete combinato in questi giorni?!
- Ok, te lo dico... tanto a te non si può nascondere nulla! - brontolò, prendendo alcuni vestiti dall'armadio.
- Ok... bè, un paio di giorni fa siamo andati sul tetto. - disse decisa, piegando alcune maglie.
Eddai con sto' tetto!
- Eh...? - la incitai.
- Bè... lui mi ha...
- Ti ha?! - chiesi, esasperata.
- Ok! Mi ha baciata! - quasi urlò, arrossendo lievemente.
- Poi ieri si è dichiarato e... ci siamo baciati di nuovo. - disse schietta, senza darmi il tempo di replicare.
- Oh... ma è fantastico! - esclamai, dapprima sorpresa, poi felice per lei.
- E a te? - chiese, assottigliando gli occhi a due fessure.
- Io cosa? - chiesi confusa.
- Ma come cosa? Tu e Kain, no?
- Oh... - arrossii.
- Ti sei presa una bella cotta, eh? - chiese ghignando la mia amica.
- Ma senti chi parla! - sbottai.
- Certo, ma almeno io te l'ho detto. Allora? - insistè, decisa a farmi imbarazzare come mai in vita mia.
- E va bene, che cavolo! Mi piace, contenta?!
- Non sai quanto... - sussurrò Tenshi, con un sorrisetto sadico sulle labbra, continuando a piegare tranquillamente la sua roba.
- N-no... Tenshi, cosa vuoi fare?! - chiesi timorosa.
Lei si voltò, e un sorriso terribilmente perfido le comparve sulla faccia - proprio da vampiro. In quel momento provai un terrore indescrivibile.
Feci una faccia davvero terrorizzata, così che Ten-chan smise di fare quel suo sorriso e tornò alle sue occupazioni.
Ritornai nella mia camera, mi cambiai, ed iniziai a fare le valigie.
Dopo due ore non avevo combinato un tubo: ogni volta mi perdevo nei miei pensieri...
Tenshi bussò alla mia porta, ed entrò senza aspettare risposta.
- Che stai facendo? - domandò, con una faccia indescrivibile.
Io ero seduta sulla pila di vestiti ficcati nella valigi, che non ne volevano sapere di appiattirsi per farmi chiudere la valigia.
- Sai, forse è meglio, se li dividi in due file. - disse impassibile - ma potevo giurare di aver visto l'ombra di un sorriso sul suo viso.
Guardai sotto di me: effettivamente li avevo messi in un'unica grande pila, anzichè due. E il bello è che lo spazio c'era anche!
- Tenshi... perchè mi devi sempre far sentire un'idiota? - sospirai, sistemando i vestiti in due colonne separate.
Lei alzò le spalle, e si mise seduta sul letto, con un'aria da vera menefreghista.

Ecco che ho postato anche questo... qui Ichigo viene a conoscenza dei suoi sentimenti per Kain. Ed era anche ora. La scena di Ichi-chan in mezzo al corridoio mi piace tantissimo! XD Oddio, che figura! >__<
Sammy Cullen: meno male che ggiorni in fretta... non potrei resistere, sennò! Io invece parto il 16, e sto via due settimane... anche le Sublimi Autrici devono andare in vacanza! XD
mikamey: sono proprio bellini! *__* Sappi che a me basta sapere se è piaciuto il capitolo o no! Per il resto puoi anche raccontarmi qualunque cosa...
kiki91: anche tu con la doppia personalità! Ah, quanto mi piace Tenshi perfida... la seconda parte di te ne sarà contenta! XD
Kahoko: la gara per accaparrarsi prima i due cugini - fighi - l'ha vinta Tenshi! Ma presto anche Kain e Ichigo si daranno una bella mossa...




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Capitolo 22
*** Si ritorna a casa... ***


vampire knight cap22
- Uffa! Oggi si parte! - sbuffai, mentre trascinavo la valigia giù per la scala.
- Già... e dovremo ritornare in quella scuola con quell'esercito di ragazzine urlanti... - disse Tenshi, vicino a me. Non le sono mai piaciute la fangirl.
- Non è che sei gelosa? - la punzecchiai, maliziosa.
- Ma figurati! - sbottò, accellerando il passo.
Io feci un sorrisetto, ma, nell'esatto momento in cui alzai il piede, la valigia mi scivolò di mano e mi cadde sul piede.
- Ahio ahio, che maleee! - ululai, mentre mi tenevo il piede. Nella foga del dolore, però, non calcolai che nessuno teneva più la valigia. Allungai una mano per riprenderla, ma tutto quello che ottenni fu inciampare e finire con il muso per terra.
- Forse è meglio se questa la porto io - sentii una voce.
Alzai gli occhi e vidi Kain che afferrava la valigia con una facilità impressionante, e che mi offriva la mano.
Arrossii e la presi, constatando che ogni tanto non era poi così male essere sfigati.
Vidi Tenshi sulla soglia del portone che sogghignava.
Diventai tutta rossa e la raggiunsi.
- Hai architettato tutto tu?! - la aggredii, fumante di rabbia.
- Chi, io? Ma figurati... - sorrise innocente.
- Invece sì! Non ridere delle disgrazie altrui!
Tenshi ridacchiò e trascinò il suo trolley lungo il vialetto.
- Ehi! Aspetta! - la richiamai, e corsi verso di lei.
Dopo questa serie di tragici incidenti - che capitano tutti in una volta ad una persona su un milione, cioè io - e dopo un viaggio in cui Tenshi non ha fatto altro che elencare tutti i casini che ho combinato nella mia vita - con l'aiuto degli altri vampiri - siamo finalmente tornati al collegio Cross. Finalmente.
Per me fu una tragedia trasportare la mia valigia fino al dormitorio, almeno finchè Kain non me la portò via in malomodo, dicendo che 'Avrei combinato troppi casini'. Mi sa che aveva ragione. Anche se sentirselo dire da lui era stato... strano, mi sentivo triste...
- Guarda che non diceva sul serio, eh... - mi girai e vidi Tenshi che mi scrutava seriamente dall'alto al basso.
- C-come? C-cosa? - chiesi confusa.
Ten-chan sospirò, poi si avvicinò e mi abbracciò.
- Che combineresti troppi casini. E' vero, potresti provocare l'Apocalisse, se solo lo volessi, ma... ti vogliamo tutti bene anche se sei una pasticciona patentata. Se te lo dico io ti devi fidare.
E infatti non l'ho mai vista più seria. Mi ha anche abbracciato, e non lo fa proprio tutti i giorni.
Le sorrisi e la abbracciai anch'io. Si staccò quasi subito, imbarazzata.
- Però adesso andiamo, eh! - disse, prima di cominciare a correre verso il cancello del nostro dormitorio - con la valigia a seguito, che non è che si possa definire leggera.
Risi felice e la raggiunsi.
Stavo per iniziare le scale, quando qualcuno mi afferrò la mano.
- La valigia. - disse seplicemente Kain, per poi sparire ditro il portone.
Gli sorrisi e mi preparai per scalare la terribile scala - teatro di tanti miei incidenti.
Arrivai in camera e mi buttai sul letto, sfinita - da cosa? Boh.
Tenshi invece iniziò a mettere a posto tutti i suoi vestiti.
- Ichigo - mi richiamò all'ordine Tenshi - mi stavo per appisolare...
- Sì? - mi stropicciai gli occhi, mettendomi a sedere.
- Tra quasi un mese è San Valentino. - disse semplicemente, guardando fuori dalla finestra.
- Sì... e allora?
- Le ragazze normali come te... - e si girò verso di me, facendo un sorriso strano.
Si potrebbe dire che sono una ragazza normale... se non fosse per la sete di sangue e tutto il resto.
- Devono dare la cioccolata al ragazzo che le piace, no?
Tenshi è così disinteressata alla normale vita sociale da non sapere neanche che cos'è San Valentino?!
Me lo sta chiedendo come se non l'avesse mai sentito.
Dopo avermi donato uno dei suoi migliori sorrisi diabolici - me ne fa un po' troppi, ultimamente - ritornò a piegare la sua roba.
Che voleva dire? Mistero.

Non sapete quanto adori i ghigni sadici di Tenshi! *__* Ichigo è così ingenua rispetto a lei... ma è anchevero che Tenshi non sta architettando niente di speciale per lei, no no * l'Autrice mente spudoratamente *... ringrazio chi ha letto, ma ora bando alle ciance e facciamo spazio ai commenti! Vi adoro tutte, ragazze! *__*
kiki91: quelle sadiche con doppia personalità come noi due sono le più pericolose. U__U Nel prossimo capitolo tutte le vostre aspirazioni omicide verso Ichigo saranno soddisfatte. Ovviamente questo vuol dire che Tenshi gliene combinerà delle belle, anche perchè i vampiri non possono morire dall'oggi al domani.
mikamey: anche a me quella scena è piaciuta particolarmente! XD Infatti non è certo Kain quello di ghiaccio, se non sbaglio lui usa il fuoco, no...? Per l'ultima frase... hai indovinato! XD
Sammy Cullen: la mia commentatrice preferita! *__* Kain è proprio un guardone, sisi. Bè, del resto ti ritrovi una ragazza mezza nuda davanti alla tua camera... >////<  'Finchè c'è vita c'è speranza, e loro vivranno in eterno' oddio, non ci avevo pensato! Questa frase me la devo segnare, sei un genio! La tua storia l'ho commentata subito, come sempre! XD Cioè, subito dopo che la leggo...
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 23
*** Cioccolato! ***


vampire knight cap24
E finalmente San Valentino era arrivato. Dopo quell'inquietante conversazione con Tenshi, non avevamo più avuto modo di parlare della cosa.
Quel giorno era il 12 febbraio, due giorni prima dell'inferno.
Me ne stavo bella beata a fare niente, quando la mia compagna di stanza era entrata nella stanza tutta trafelata.
- La cioccolata! - esclamò. Aggrottai le sopracciglia: aveva un'altro dei suoi cali di zucchero?
- Tenshi... cosa vuol dire? Vuoi un po' di cioccolata? Una torta? Caramelle? - le chiesi premurosa, mentre mi avvicinavo a lei,  per calmarla.
- Ma sei scema?! - mi chiese, furiosa. Quando Tenshi è nervosa, tende a insultare ogni persona le si presenti davanti...
- La cioccolata per San Valentino! - rispose, ai limiti dell'esasperazione.
- Aaah... ma cosa c'entra? - chiesi ancora, ignorando la situazione.
- Ma come cosa c'entra?! Ti si è bucato il cervello e ne è uscito tutto il contenuto?! Voglio dire che San Valentino è tra due giorni, e noi non abbiamo ancora la cioccolata! - concluse, scoccata della mia ignoranz.
Quell'affermazione mi colpì come un fulmine a ciel sereno. Cavolo, era vero!
Sbarrai gli occhi stupita e guardai Tenshi - che si era calmata - con terrore negli occhi.
- E quindi? Cosa vorresti fare?
- Mi sembra ovvio.
- Veramente no.
- Oh. Bè, dovremmo andare a comprarla. Nessuna di noi due è abile nel cucinare. Bè, forse un po' io... ma... - disse pensierosa.
- Vuoi comprarla?! - le chiesi sconvolta.
- Ovviamente. - disse, serissima.
Rimasi un po' a pensare alla nostra situazione: forse era meglio andare in paese a comprare il cioccolato.
- Ok, ci andremmo domani. - sospirai infine.
- Ok! - trillò felice Ten-chan, prendendo un libro dal comodino e uscendo dalla stanza per leggere.
Il giorno dopo, ci alzammo presto per prepararci ad uscire.
Dopo ver svuotato mezza valigia - che non aveva ancora sfatto -, scendemmo le scale ed uscimmo. Tutto regolare. Nemmeno una caduta fino ad adesso!
Ce ne stavamo belle belle a passeggiare, in attesa di vedere il fantomatico negozio di dolci preferito da Tenshi - io bevo solo sangue.
Entrammo e venimmo accolti da un'atmosfera perlomeno insolita.
Tenshi si coprì gli occhi baracollando, io rimasi semplicemente imbambolata.
Rosa, rosso e cuoricini dappertutto. Vero San Valentino-style.
Ci venne incontro la commessa sempre sorridente, vestita di rosso - per l'occasione. Sulla spilla dove c'era il nome era attaccato un grande cuore rosa.
- Salve ragazze! Che piacere vedervi! - trillò contenta.
- Ehm, ciao... - dissi, a disagio.
- Siete venuti per comprare la cioccolata di San Valentino? - ci sorrise raggiante.
Sbirciai Tenshi: probabilmente l'avrebbe congelata da un momento all'altro, così su due piedi.
- Ehm... certo! Andiamo a vedere e poi ti diciamo, ok? - sorrisi anch'io, cercando di non essere scortese.
- Ma certo! Fate pure con calma!
Trascinai via Tenshi che ormai aveva chiari intenti omicidi contro quella donna.
- Ma non si può fare gli affari suoi?! - chiese, scalpitando e strisciando i piedi - la stavo ancora trascinando.
- Su, Tenshi... stava solo cercando di essere gentile! non devi condannare a morete ogni singola persona che ti sorride! - cercai di farla ragionare, mentre la trascinavo verso il punto più rosa del negozio.
- Eccoci qua! Allora, qual'è il piano? - le chiesi.
Lei si calmò, lanciò un'ultima occhiata alla commessa ficcanaso, e si rivolse a me.
- Io avevo un'idea. Potremmo scegliere i tipi di cioccolato in base alle caratteristiche che i vari gusti ci ricordano i nostri... ehm... i nostri... - disse, in evidente difficolta. Non sapeva come etichettare Aido e Kain...?
- I nostri ragazzi? - le venni incontro, ma me ne pentii subito, perchè arrossì fino alla punta dei capelli.
- Tranquilla Tenshi, qui ci siamo solo noi due...
- Guarda che lo so! Allora, come ti sembra l'idea? Ti piace? - mi chiese, recuperando subito l'auto-controllo.
- Trovo sia un'idea eccezzionale! - esclamai eccitata.
- Bene... allora cominciamo! - esclamo anche lei eccitata - a sua malgrado.
Silenzio.
- Bene, ma... da dove iniziamo? - chiesi.
- Bè... potremmo cominciare dai tipi di cioccolato che ci ricordano i loro volti! - alzò il dito, ma lo riabbassò subito, arrosseno - ricordandosi di quello che aveva detto. Allora anche lei ha il senso del romanticismo!
- La trovo un'ottima idea!
Ci avventammo contro i vari contenitori di tutti i tipi più disparati di cioccolata.
Ormai avevo deciso: mi sarei dichiarata a Kain e gli avrei dato i cioccolatini!
Con entusiasmo inizia la ricerca, e alla fine optai per il cioccolato all'arancia e al peperoncino. Per iniziare.
Più di una volta dovetti riportare Tenshi alla realtà, dallo stato bavoso in cui si trovava - per via dei dolci.
Quando non era intenta ad allagare il pavimento con la sua saliva, vedevo Tenshi molto concentrata e con un sorriso sulle labbra: probabilmente stava pensando al 'suo' Aido.
Andai avanti con la selezione cioccolatosa e alla fine avevo finito.
- Commessaaa! - chiamò molto gentilmente Tenshi, ignorando bellamente il fatto che chiamare qualuno così, al massimo avrebbe dato come risultatao un pugno in faccia.
Invece lei arrivò, sorridente, e si sporse su di noi coe una mamma che da ai figli il pranzo, prima che se ne vadano a scuola.
Le sorrisi e indicai uno a uno tutto quello che avevo scelto.
Il tutto fu messo in una scatola colorata e diviso per tipo. infine me lo incartò e legò il pacchetto con un nastro blu. però, devo dire che ha buon gusto.
Tenshi, con pochi giri di parole, le disse tutto quello che voleva, mentre la commessa - diligente - eseguiva gli ordini senza protestare, sempre sorridente. Dopotutto, il cliente ha sempre ragione, no?
Ten-chan fece le cose in grande, e volle una scatolina di latta con diversi scomprati messi a cerchio di varie dimensioni, per poi farlo avvolgere nella carta e legare con un gran fiocco azzurro di seta.
Dopo aver pagato un'occhio della testa - solo Tenshi a dire la verità, ma lei non bada a spese - siamo uscite dal negozio, soddisfatte.
Avevamo appena svoltato l'angolo, che due figure ci vennero incontro.
Aido e Kain, proprio le ultime persone che volevamo vedere, accidenti! Nascondemmo in fretta e furia i pacchetti dietro la schiena, e cercammo di apparire più naturali possibile.
- Ehi! Ciao! - esordì Aido, sorridendo.
- Ehi. Come mai già alzati a quest'ora? - gli fece eco Tenshi, impassibile.
- Volevamo fare un giro... voi, piuttosto? - chiese Kain, alzando un sopracciglio.
- Anche noi, tu guarda che coincidenza. - rispose prontamente Ten-chan, guardandolo fisso negli occhi.
Restarono a guardarsi, in attesa che l'altro dia segno di cedere.
Ma così non fu, e vidi gli occhi di Ten-chan diventare rossi. No, non aveva sete.
- Ehi ragazzi, su, smettetela... - cercai di calmarli io, mettendomi in mezzo ai due.
- Mpf... - fece Tenshi, finalmente capace di sbattere le palpebre.
Cercai mentalmente una scusa per andarcene al più presto.
- Ehm... noi dobbiamo andare... - balbettai, cercando disperatemente lo sguardo di Ten-chan.
- Già. Domani le ragazze della Day comincieranno presto a fare casino quindi dobbaimo riposarci per bene... - si affrettò a spiegare Tenshi, mentre si stava già allontanando.
- Già! Ci vediamo! - assentii io, prima di seguirla.
- Secondo te è vero? - chiese Kain a suo cugino, facendo cenno verso di noi con la testa.
- Boh, non so... ma Tenshi è così carina quando è presa alla sprovvista! - esclamò lui sorridendo.
Quando arrivammo al collegio Cross, c'era già parecchia agitazione tra le ragazze. E dire che era la vigilia!
- Senti, Tenshi, ma... che gusti hai scelto? - le chiesi una volta arrivate in camera nostra.
Ci pensò su un'attimo.
- Mmh... cioccolato bianco, al latte, fondente, surfin, mi-doux... - elencò, come se li avesse imparati a memoria.
- Che? - feci, riferendomi agli ultimi due tipi.
- Sono due tipi di cioccolato, cosa credi?
- Certo...

Sbav... cioccolato! :Q___  Non so voi, ma il pezzo in cui sono nel negozio mi stuzzica tantissimo! Il surfin e il mi-doux sono veramente due tipi di cioccolato, se volete saperne cercate, che non c'ho voglia di scrivervelo! Sono nata stanca! XD
TemariCross: certo che sì, ho già detto che sono sadica! XD Kain sarebbe la mia esatta fotocopia, ma come vedi anche i mezzi Shikamaru come noi riescono a combinare qualcosa nella vita... io scrivo fanfiction! Lui si fa comandare a bacchetta! Ovviamente nel prossimo capitolo, che sarà quello decisivo! *__* E poi che domande mi fai?! Io accontento sempre i miei lettori!
Sammy Cullen: eccoti qui, come sempre! *__* Vedo che come ritmo di aggiornamento siamo quasi sulla stessa lunghezza d'onda... io ne scrivo uno al giorno!
Gli schizzi di Sumi-chan e di? Di??! Oddio, sono curiosaaa! Ma visto che per domani mattina ci dovrebbe essere, vale la pena essere iperattivi per una mattinata! Salvo poi tornare in letargo come sempre... U__U

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Capitolo 24
*** Prima dichiarazione! ***


vampire knight cap24
Il fatidico giorno era arrivato! Non so come ho fatto a capirlo, quel pomeriggio... forse perchè Tenshi si è alzata con una faccia da funerale?
Innanzitutto, non ci saremmo mai svegliate se le ragazze fuori dal cancello non avessero fatto così tanto casino di prima mattina... mattina per noi, certo, ma un po' di rispetto, su!
Tenshi si era subito alzata ed era andata alla finestra, lanciando fulmini dagli occhi. Chiuse con un rumore secco le tende, e strisciò i piedi fino alla porta.
- Ichigo, vieni? - mi chiese, anche se sembrava più un'ordine che una semplice domanda. In caso di istinto omicida vampiresco attivato, Tenshi potrebbe diventare più pericolosa di una pistola degli Hunter.
La raggiunsi in fretta, e ci dirigemmo in salotto come tutte le mattine.
- Le ragazze della Day Class sono in agitazione, stamattina? - sorrise Ichijo, che se ne stava a sbirciare dalla finestra le fanciulle assatanate.
- Non me lo ricordare... ma quando smetteranno di fare casino?! Sono stanca! - si lamentò Tenshi, mettendosi comoda sul divano.
- Domani sarà tutto finito... - cercai di tranquillizzarla, ma ottenne l'effetto contrario: Ten-chan mi rivolse uno sguardo di fuoco.
- A me non importa se la smettono domani, io voglio che smettano adesso! - disse decisa. Rabbrividii davanti al suo tono autoritario: le fangirl di Aido oggi avrebbero fatto bene a fare attenzione...
Finì il suo benedetto thè - l'unica cosa che riusciva a calmarla - e si diresse, senza una parola, in camera a cambiarsi.
La raggiunsi poco dopo, e la vidi che si stava sistemando l'uniforme.
- Maledetti bottoni! Farla un po' più semplice questa divisa no, eh?! - esclamò furiosa, mentre lottava contro i bottoni d'argento delle maniche.
- Il Direttore è un po' bizzarro... - sospirai, e dovetti ricordare a me stessa che c'era voluta una settimana e l'aiuto di Tenshi per imparare a mettermi tutto, bene, e pure nell'ordine giusto! Senza contare che ogni mattina non potevo mica perdere mezz'ora a cambiarmi. Una semplice uniforme alla marinaretta non andava bene, eh?
Dopo che Tenshi riuscì a mettersi per bene quell'aggeggio infernale che è la nostra divisa, ci dirigemmo verso la porta.
- Ichigo! - mi chiamò all'improvviso Ten-chan, che era rimasta indietro.
- Sì? - le chiesi, fermandomi e girandomi verso di lei.
Era in piedi di fronte al letto, e teneva le mani in grembo, dondolandosi avanti e indietro, come una bambina indecisa se prendere i biscotti o il gelato. Anche se, mi dissi, questo esempio non sarebbe poi cos' inesatto.
- Cosa c'è? - stavo per aggiungere 'Non sono mica Aido!' - giusto per sottolineare quanto fosse timida con lui - ma, visto l'umore nero nel quale era sprofondata, decisi che era meglio non privare il mondo della mia presenza.
- Il cioccolato... - sussurrò, portandosi un dito alla bocca.
- E allora? - chiesi stranita, ma anche un po' sospettosa: aveva fame e voleva mangiarselo tutto lei?
- Quando glielo diamo? - finì con voce flebile.
In quel preciso istante, mi cascò il mondo addosso, in tutti i sensi: tutte quelle storie per chiedermi quando darglielo?! Ma era anche vero che non ci avevamo pensato. Ma la risposta era piuttosto ovvia.
- E' ovvio, no? Glielo diamo dopo le lezioni. - dissi, recuperando la calma. Le si illuminarono gli occhi e mi sorrise, raggiungendomi. Sono combattuta: un'attimo prima minaccia indirettamente di morte le ragazze della Day, e quello dopo sembra una bambina dell'asilo che se l'è fatta addosso?!
Già all'entrata si potevano udire le fan adoranti, che urlavano all'impazzata e chiamavano a gran voce - cioè rompevano i timpani a chiunque si trovasse a meno di un chilometro di distanza - i membri del nostro dormitorio.
Tenshi tirò un sospiro esasperato, mentre le porte venivano aperte.
Un boato scoppiò, incontrollabile. Sembrava che una mandria di bufali stesse passando.
Zero e Yuuki - che quanto mi facevano pena in mano a quelle pazze solo Dio lo sa - cercavano di contenere l'eccessivo entusiasmo. Pure Zero aveva problemi. Ed è tutto dire.
C'erano come al solito i cancelli per ogni ragazzo della notrsa classe, tentativo - inutile - di far rigare dritto le ragazze.
Tutti i nostri compagni si dovettero fermare, Aido fece meno il cascamorto del solito, Ichijo sorrideva, Shiki e Kain non erano minimamente toccati dalla cosa, Ruka si rodeva dalla gelosia per Kaname che accettava cioccolato finchè aveva posto nelle mani.
Tutto - quasi - normale.
Io e Tenshi dovemmo aspettare che tutti i nostri compagni ebbero finito di raccogliere tanto cioccolato da fare indigestione.
Una volta arrivati in classe, Tenshi si lasciò cadere sul banco, massaggiandosi le orecchie.
Aido, un paio di banchi dietro al nostro, leggeva allegramente i bigliettini, e ogni tanto mangiava un po' di cioccolato.
Sorpresi Tenshi a sbirciare nella sua direzione, puntando al ghiotto bottino che portava con se. Si stava trattenendo dall'assalire la montagna di dolci che stava in bella vista.
Dev'essere dura.
La lezione passò troppo in fretta, e arrivò il fatidico momento. Mi sarei dichiarata a Kain. Al solo pensiero svengo.
Ten-chan non era di certo impassibile, ma le era rimasto quel briciolo di dignità che non la faceva camminare con il morale a terra.
Sapendo della mia goffaggine, più che una dichiarazione gli avrei offerto uno spettacolo da circo.
Andai in camera con il cuore a mille.
- Per prima cosa, dobbiamo essere presentabili. - affermò Tenshi, afferrando la spazzola.
- La fai facile, tu. Sei sempre bellissima. - bofonchiai, incrociando le braccia al petto.
- Allora renderò bellissima anche te. - si avvicinò brandendo la spazzola.
- C-che vuoi fare? - le chiesi intimorita.
- Assolutamente niente. - disse, Sentii il ghiaccio congelarmi i piedi.
- Sta' zitta, pensi che potrei mai farti male? - sbuffò, cominciando a pettinarmi.
Scossì la testa intimorita. Lei fece un bel sorriso.
- Bene.
Dopo una manciata di minuti i miei capelli avevano un'altro aspetto: erano lisci e i nodi e i ricci ribelli erano scomparsi. Semplicemente perfetti.
- Cosa c'era da preoccuparsi? - borbottò contrariata Tenshi, mentre riponeva il materiale da lavoro.
- Niente, è che... i tuoi modi sono un po' bruschi. - le dissi, mentre mi ammiravo allo specchio. Lei mi guardò male un secondo, poi sorrise.
- Ora vai e falli fuori tutti. - incredibile come riuscisse a dire una frase da pazzo omicida con un sorriso come quello.
- Guarda che non devo mica ucciderlo...
- Lo so. Era per dire di fare colpo. - disse tranquillamente. Ceeerto... sono praticamente uguali come frasi. Una la userebbe Zero e l'altra Aido. U-gua-li.
Presi il pacchetto e mi diressi verso la loro camera.
Feci tre bei respiri, e bussai.
Dopo un secondo di silenzio, Kain mi venne ad aprire.
- Ehi. - disse, con la solita allegria.
- Ehi... - dissi io, incapace di formulare alcuna frase di senso compiuto. Lui adesso è qui, e... tutto il discorso che avevo preparato, dov'è andato a finire?! Accidenti, davanti a lui non è come nelle prove... - ebbene sì: ho fatto le prove!
- Ehm... ti potrei parlare un momento? In privato? - chiesi. Wow, adesso posso fare il secondo passo! Son riuscita a dire una frase!
- Ok... - annuì, poi uscì dalla stanza e chiuse la porta.
Lo portai davanti alla porta della mia stanza, giusto per essere certa che non ci fosse nessuno di inaffidabile ad ascoltare.
Mi rigiravo il pacchetto tra le mani, che tenevo dietro la schiena.
- Che mi volevi dire? - chiese, stranamente gentile.
- Uh... ehm... - farfugliai. Entrai nel panico, ma mi imposi di stare calma.
- Ecco... - tu... - provai a dire. Kain mi guardò interrogativamente, passandosi una mano nei capelli. Certo che così non mi aiuta!
Avrei voluto urlarglielo in faccia, di non fare quel gesto perchè mi mandava più in confusione più di quanto non fossi già, ma quello che successe dopo mi stupì ancor di più.
- Tu... mi piaci! - esclamai, alzando improvvisamente la testa e porgendogli il pacchetto.
Lui all'inizio fece una faccia incredula, poi alzò le mani titubante e prese il pacchetto.
Poi tornò a guardarmi, un po' frastornato.
- Oh... sul serio? - chiese, come se non credesse alle sue orecchie. La mia espressione diceva tutto, quindi - finalmente - da allibito, il suo viso si fece man mano più dolce. Mi sorrise, poi mi abbracciò.
Aiuto, cervello in tilt! Si possono sentire talmente tante emozioni insieme? Gioia, paura, eccitazione, calore... calore?! Oh già, sono rossa come il sangue appena fatto... no, quello è il latte... ma il latte non è rosso, allora dovrei dire come il sangue appena stillato... basta pensare, il mio cervello comincia a dire cose inutili! E a fare ragionamenti piuttosto dementi, devo dire.
Torniamo alla nostra situazione attuale.
Lui continua ad abbracciarmi ed io... vabbè, io sono nello stato descritto prima.
Mi prende il viso tra le mani - dopo essersi staccato - e mi guarda fisso negli occhi.
Miseria, come sono belli!
- Anche tu mi piaci. - afferma con voce decisa, prima di calare il suo viso sul mio - sapete, sono leggermente più bassa di lui.
Poi mi bacia e... vado in vacanza in paradiso. Finchè non si stacca, la mia mente si è staccata del tutto dal resto del mondo.
Non sarà stato il bacio più romantico del mondo, ma va bene così.
Mentre io ho i cuoricini a farmi da cornice, lui mi sorride.
- Ci vediamo - mi saluta con la mano, prima di sparire in camera.
Rimango davanti alla porta della mia camera un po', prima di dirmi che era tutto vero. E che avevo bisogno urgentemente di un posto dove stendermi.
All'improvviso la porta si aprè e Tenhsi mi trascina dentro ad una velocità impressionante.
Mi stende sul letto e prende uno dei suoi libri, iniziando a sventolarmelo in faccia, facendo aria.
Mentre prendo fiato - anche se non mi serve - Ten-chan si siede vicino a me e mi osserva.
Io me ne accorgo e mi volto verso di lei.
- Ce l'hai fatta? - mi chiede impaziente, mentre gioca con una ciocca di capelli.
- Sì! - sorrido raggiante, mentre lei si rilassa e si lascia andare sulla sedia dove era seduta.
- Adesso tocca a me... - sospira, chiudendo gli occhi. Ma posso capirla: non ho mai rischiato l'infarto come pochi minuti prima.

Hello everybody! Questa settimana mi do all'inglese! XD La dichiarazione di Ichigo è andata, mi dispiace ma il bacio non era un granchè. Mi sono sbizzarrita nel descrivere le sue emozioni... sempre troppo divertente falla pensare! Nel prossimo capitolo tocca a Tenshi... ovviamente il nostro Aido ci riserverà delle belle sorprese! XD
mikamey: la scena al negozio di dolci volevo assolutamente metterla! Mi piace tanto! XD Spero che la dichiarazione di Ichi-chan ti sia piaciuta!
Sammy Cullen: eccoti qua! Scusa ma stamattina mi sono sì alzata presto, ma poi mi sono riaddormentata... -_- Povera me!
Appena ho visto Aido mi è venuto un colpo! Mi piacciono tanto i tuoi disegni!

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Capitolo 25
*** Avviso! ***


avviso!
AVVISO!

La sottoscritta - l'Autrice, insomma - sarà in vacanza da sabato 16 al 31 di agosto. A prendere il sole e fare il bagno in piscina a mezzanotte! XD
Nel frattempo potrete commentare, leggere, fare tutto quello che volete! Vi risponderò certamente nel prossimo capitolo.
Queste due settimane non andranno certamente sprecate, volete che passi 24 ore al giorno a oziare? ;P Tornerò con nuove idee, e chissà, che non ci scappi il seguito! Aggiornerò appena tornerò, nel frattempo vi lascio rodere l'anima immaginando cosa succederà nei prossimi capitoli... muahahahah!
Ringrazio chi ha letto il precedente capitolo! E ora le risposte ai commenti!
TemariCross: e già, Ichigo c'è riuscita! XD Anche a me tutto quel cioccolato ha fatto venire una gran fame! Soprattutto quello bianco... gnam e sbav! XD Mi è venuta subito fame ad immaginarmi la scena del negozio!
kiki91: Kain era inevitabile che ricambiasse U__U Dopo essersela ritrovata in pigiama in mezzo al corridoio... mi sa che in quel momento sono spariti tutti i dubbi! La dichiarazione di Tenshi non sarà propriamente normale... ovviamente Aido sarà come al solito imprevedibile! XD Non vedo l'ora di sentire i vostri commenti quando posterò il capitolo!
mikamey: a quanto pare la coppia secondaria piace! *__* Grazie come al solito... di solito le emozioni non riesco bene a descriverle... me contenta contenta!
Sammy Cullen: se avessi fretta di sicuro mi scorderei il biglietto dell'autobus U__U una volta mi è successo ed è stato un casino... anche perchè era la prima volta che lo prendevo! Sono un disastro vivente! Bè, trovarsi in mezzo ai ragazzi della Night Class in pigiama - per quanto possa non essersene accorta - non dev'essere proprio bello! Chissà che pigiama aveva! Visto che torni prima di me non credo di poter finire la storia mentre tu sei via! A meno che non ci sia un'Internet Point o una presa per Internet ad aspettarmi in Francia! Spero che "Del tempo per riflettere" lo posti prima della mia partenza! Devo sapere cosa succede! Povera Sumikooo! T____T

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Capitolo 26
*** E alla fine San Valentino! Che cosa?! Ancora con sto' tetto?! ***


vampire knight cap ultimo
Povera, povera Tenshi! E' da due ore che sta facendo esercizi di respirazione per cercare di calmarsi.
Adesso però sta esagerando. Tra un po' c'è l'alba!
- Ehm... Tenshi... - provai a chiamarla. Non rispose.
- Tenshi...
Ancora niente.
- Tenshi! In giardino c'è Aido nudo!
- Oddio! Dove?!
Ogni tanto ci vuole. Dopo aver accurato che effettivamente non c'è nessuno in giardino, Ten-chan mi venne incontro con aria minacciosa.
Mi sollevo per il colletto della camicia, mostrando i denti.
- Ichigo, lo sai, vero, che mi hai fatto venire un'accidente? Come ti viene in mente di dire certe cose? - mi ringhiò contro.
- Scusa, ma non riuscivo a catturare la tua attenzione... - bisbigliai spaventata. Era meglio moderare le parole. Pena: morte istantanea per congelamento. Non potevo mica dirgli 'Razza di rimbambita, vuoi muoverti sì o no?!'. Decisamente non potevo.
Tenshi strinse ancora il bavero, poi mi lasciò andare.
Si tolse la giacca e la buttò ul letto, sospirando.
- Su, diamogli sta cavolo di cioccolata. - disse impassibile, prendendo il suo pacchetto per il fiocco.
- Tenshi, non puoi affrontare San Valentino con questo spirito. Devi dichiararti, non affrontare un incontro di wrestling. - dissi cauta, mentre la gurdavo raggiungere la porta.
- Certo, certo. - disse noncurante, sbattendosi la porta alle spalle.
Avevo un pessimo presentimento.
Tenshi uscì dalla stanza in punta di piedi, guardandosi in giro.
All'improvviso, qualcuno la afferrò per la vita e le tappò la bocca, trascinandola in fondo al corridoio. Dato che sapeva benissimo chi era, non ci volle molto prima che Tenshi arrossì.
Non appena il suo rapitore allentò la stretta e le tolse la mano dalla bocca, Ten-chan si voltò inviperita verso di lui.
- Ma cosa diavolo stai facendo?!
Aido le sorrise innocentemente.
- Non ti trovavo da nessuna parte, e così...
- Hai pensato bene di rapirmi! - concluse Ten-chan per lui.
- Comunque, perchè mi cercavi? - domandò scocciata - dimenticandosi del tutto per quale motivo era uscita dalla sua stanza.
- Perchè... - iniziò a frugare nella tasche dei vestiti, un'espressione concentratissima sul volto.
- Ah! Ti devo dare questo!- esclamò all'improvviso, tirando fuori dalla tasca un pacchettino viola con un nastro dorato.
Si inginocchiò davanti a lei, porgendoglielo.
- Tenshi, io ti amo. Amo tutto di te. Dalla prima volta che ti ho vista. Davvero. - disse velocemente, con gli occhi rivolti al pavimento.
Dire che Ten-chan rimase stupita è veramente poco, più che altro era... scoccata all'inverosimile, veramente.
La dichiarazione di Aido - molto romantica - l'aveva fatta da prima arrossire furiosamente, poi sbiancare pian piano.
Aveva preso il pacchetto dalle sue mani, prima di accasciarsi al suolo.
Aido si era subito chinato su di lei, sinceramente preoccupato.
- Ehi, Tenshi! Cosa succede?! - chiese allarmato, scuotendola per le spalle.
Lei scoppiò a piangere come una bambina.
- Cosa... cosa è successo? Non lo vuoi?! Non mia ami?! Non ti piace la cioccolata?! Non ti piace il pacchetto?! Per caso ho sbagliato giorno?! - esclamò, facendo salire il tono della sua voce gradualmente.
Tenshi si calmò, lo guardò un attimo con occhi tristi.
- Non... è che... - si fermò, chiedendosi se era il caso di dirglielo.
- E' che...
- E' che?! - chiese al limite dell'esasperazione Aido, scuotendola talmente forte che molto probabilmente tutti i suoi organi devono essersi scambiati di posto.
- A San Valentino sono le ragazze a dare la cioccolata, non i ragazzi!
Aido spalancò gli occhi, interdetto.
Silenzio.
- Scema! E tu badi a queste cose?! - sorrise Aido, abbracciando la poveretta, che, inerme tra le sue braccia, si preoccupava ancora del fatto che il protocollo di San Valentino era stato violato senza pietà. Sorvolò - o forse non lo sentì proprio - sul fatto che Aido l'avesse chiamata scema - anche se per gioco.
- Bè, tu non hai niente da darmi? - chiese malizioso, guardandola in faccia.
- Tipo questo? - aggiunse, sventolandole davanti al naso il suo regalo.
- Ma... da dove l'hai preso? - chiese sorpresa Tenshi, allungando al mano per prenderlo.
- A-ah-ah, cara, non te lo cedo così facilmente. - le sussurrò all'orecchio, quando lei appoggiò la mani sulle sulle spalle per issarsi e prendere il pacchetto, che lui aveva - crudelmente - allontanato da lei con il braccio.
- E dai, dammelo! - si lamentò, allungando il braccio più che poteva.
- Ma neanche per idea! Dopotutto è per me, no? - rise Aido. Tenshi dovette ammettere che aveva ragione, ma doveva dargliela lei, la cioccolata, maledizione!
Quando finalmente la vampira riuscì a strapparglielo dalle mani, persero entrambi l'equilibrio e caddero all'indietro.
- Però, che testa dura... - commentò Aido, guardando Tenshi coccolare e baciare il suo pacchetto. Ma la sua affermazione si riferiva al fatto che Ten-chan faceva di tutto per ottenere quello che vuole, oppure lo stava dicendo perchè lei aveva appena sbattuto la testa sul suo petto - e non gli aveva certo fatto bene?
Mentre Tenshi continuava ad adorare il suo cioccolato, Aido la fissava con le sopracciglia alzate. Tento di rialzarsi, ma Ten-chan - praticamnete sdraiata su di lui e troppo occupata con le sue cose - non glielo permetteva.
- Potresto toglierti? - domandò, schioccando le dita davanti alla sua faccia, per richiamare la sua attenzione.
Tenshi lo guardò per un momento con sufficienza - irritata di essere stata interrotta nell'atto di contemplazione del cioccolato - ma non lo ascoltò. Aido sbuffò sonoramente, pensando a un modo per rialzarsi senza doverla ghiacciare e portarla via.
- Ok... se non vuoi andartene, allora resta pure qui. - ghignò, avvolgendo il corpo della ciocco-maniaca con le sue braccia. Se non potevano togliersi di lì, tanto valeva trarre i vantaggi della situazione.
- No, un momento... - tentò di protestare Tenshi, dimenandosi tra le sue braccia.
Ogni sua protesta fu bloccata dalle labbra di Aido.
- Sennò cosa mi fai? - sogghignò il ragazzo una volta staccatosi da lei, osservando la sua faccia interdetta ed arrabbiata.
Tenshi fece lavorare il cervello a ritmi pazzeschi per fargli trovare una risposta - considerando tutti i fattori dovuti alla situazione - come batticuore, rischio serio infarto, rossore incontrollabile, tremarella, stomaco in gola... era una discarica vivente - che comunque non trovò.
Così resto muta, fissando il vampiro davanti a se. Le tremava il sopracciglio. Brutto segno: si stava arrabbiando di brutto. E questo succede quando non sa rispondere per le rime...
- T-tu! - esclamò furiosa, puntandogli il dito contro.
- Io? - Aido sorrise divertito.
- Tu... potresti almeno ringraziare! - e gli ficcò in mano - senza troppi complimenti - il pacchettino.
- Ah, bè... grazie! - disse stupito Aido, aprendo il pacchetto.
- E smettila di prenderti gioco di me! Non è affatto divertente! - urlò lei - con un tono un poco stridulo e isterico.
- Chi, io? - Aido non riusciva più a trattenere le risate.
- Io ti ammazzoooo!! - urlò Tenshi perdendo definitivamente il controllo e saltando addosso al povero - ? - Aido.
Cominciò a riempirlo di botte - rissa! Rissa! - ma lui passo al contrattacco facendole il solletico - e chi resiste al solletico?
- Uh uh! Basta, ti prego, basta! - Tenshi era rossa e rideva come una pazza, mentre Aido - sopra di lei - continuava imperterrito a farle il solletico - ignorando bellamente la sua posizione.
E a questo punto ci chiediamo che fine hanno fatto tutti, per non sentire tutto questo fracasso. Detto, fatto: io mi ero addormentata - la sua dichiarazione stava andando troppo per le lunghe - ma gli altri si stavano leggermente insospettendo e preoccupando, quindi decisero di uscire dalle proprie camere.
Abbastanza lentamente perchè Aido li sentisse e si mettesse al riparo insieme alla sua amata. Dei vampiri interrotti nel bel mezzo del loro sonno ristoratore sono ben pericolosi.
Quando Rima, Ichijo, Shiki e Ruka si affacciarono sul corridoio, lo videro deserto - ma nessuno notò la finestra semi-aperta.
Così - abbastanza perplessi - tornarono alle loro camere.
Intanto, fuori dalle finestra - praticamente appiccicati alla parete e con i piedi ben incollati al cornicoone - stavano Tenshi ed Aido. Quest'ultimo aveva tappato la bocca della vampira vicino a lui, che portava ancora i segni di una dose industriale di solletico. La sua faccia tornò pian piano al colore normale, e il suo respiro si faceva regolare.
- Tutto a posto? - chiese Aido, guardandola preoccupata.
- Certo... se non fosse che poco fa, se non fossi stata un vampiro, sarei morta soffocata, ma tu mi avresti seguita. - sorrise angelicamente, mentre Aido era sbigottito.
- Ehm... scusa, non volevo...
- Ma figurati! - sorrise Tenshi, dandogli una pacca 'amichevole', che quasi non lo fece cadere.
- Ma sei pazza?! - esclamò lui, appena ebbe ripreso l'equilibrio.
- E' quello che ti meriti! - disse seccata Tenshi, incrociando le braccia.
- E' così che vuoi trascorrere San Valentino?! - commentò stizzito Aido, fissandola negli occhi.
- San Valentino...? Oh, ma certo, è oggi! - Tenshi cadde letteralmente dalle nuvole. E dire che prima si faceva così tanti problemi...
- Ma dai?! - sospirò lui, alzando gli occhi al cielo.
- Vuoi andare sul tetto? - chiese Aido all'imrpovviso, tendendole la mano.
- Eh? Ok... - accettò sospettosa Tenshi, mentre lui afferrava la sua mano e la aiutava a salire.
- Ho un dejavu... - disse Ten-chan, appena arrivata in cima.
- E tra poco te lo sembrerà ancora di più... - disse Aido, sedendosi vicino a lei.
- Cosa...? - chiese confusa Tenshi, girandosi a guardarlo.
Aido la zittì con un bacio. E sono due...
Quado si allontanò da una scoccata Tenshi, Aido si leccò le labbra.
- Non so te, ma io questo giorno me lo immagino così. - sorrise.
- Mpf!
Tenshi incrociò le braccia e voltò la testa dall'altra parte, imbronciata.
- Suu, non far così... - sorrise Aido,  scoccandole un bacio sulla guancia.
- Ehi, non baciare le persone senza preavviso! - Tenshi spalancò gli occhi, arrossendo.
- Ma noi ormai ci possiamo considerare fidanzati, no? - disse allegro Aido, abbracciandola.
- Eh-ehi! - protestò Ten-chan, scalpitando.
Aido non la ascoltò - ma che sorpresa -, ma contiuò a coccolarla, mentre la faccia della malcapitata assumeva colorazioni anormali.
- Ehi, non sono un gatto! - si lamentò Tenshi, cercando di sottrarsi alle torture - che in fondo non le dispiacevano.
- Sì, invece! Sei la mia gattina! - miagolò - tanto per rimanere in tema - Aido.
- Come mi hai chiamato?! - esclamò rossissima lei.
- Ouch! - disse lui in risposta.
- Ma che razza di risposta è...? - chiese abbastanza biasita Tenshi, guardandolo coprirsi gli occhi.
Guardò dove Aido stava indicando, e i suoi occhi si chiusero istantaneamente.
- Cavolo! Sta albeggiando! Ce ne siamo dimenticati! - disse irritata, infastidita, stizzita - senza contare che si sentiva estremamente stupida - Tenshi, che aveva messo il braccio davanti alla faccia.
- Forse è meglio che rientriamo... - suggerì Aido, preparandosi a scendere giù dal tetto - che, per loro, deve essere un posto molto romantico.
- Ma dai? - disse seccata Ten-chan, seguendolo.
Una volta entrati dalla finestra, si guardarono in giro per vedere se c'era qualcuno.
- Sembra non ci sia nessuno. - confermò Aido, sedendosi per terra.
- Così pare. - sbadigliò Ten-chan, aprendo la scatola dei cioccolatini.
- Non vai a dormire? - chiese sospettoso Aido, osservandola ingurgitare tre cioccolatini alla volta.
- Hanno la marmellata dentro, vero? Geniale! E comunque no, niente è più importante del cioccolato. - annuì solennemente.
- Bè, se è così ti faccio compagnia. - affermò Aido, prendendo anche la sua cioccolata.
- Mi chiedo come sia possibile... - iniziò a dire Tenshi, con la bocca piena ed impastata dal cioccolato misto a marmellata.
- Che cosa?
- Voglio dire, ci conosciamo da quando eravamo piccoli, appure non ci siamo riconosciuti quando sono venuta qui.
- Ah bè, non chiederlo a me... forse non ci abbiamo mai pensato troppo. E poi, non sembri avere una gran voglia di ripensare al passato.
Un lampo di tristezza passò negli occhi di Ten-chan, ma lei continuò, imperturbabile, a mangiare.
- Su questo hai ragione. Ma ciò non vuol dire che non possiamo ripensarci adesso. Ti ricordi quanto ti divertivi a rubarmi la cioccolata? - sorrise lei.
- Ah... già... - rise imbarazzato Aido, passandosi una mano fra i capelli.
- E quella volta che ci siamo letti tutta la biblioteca? - disse ancora la ragazza.
- Ci stavamo annoiando così tanto che abbiamo perso la cognizione del tempo! - esclamò Aido, ridendo divertito.
Le loro voci si stavano alzando di tono, cosa che mi svegliò dal mio sonno. Dovette aver svegliato anche Kain, perchè me lo ritrovai davanti alla porta, quando uscii.
Tenshi ed Aido si stavano rotolando per terra dalle risate, nel ricordare i bei tempi andati.
- E quella volta che abbiamo ghiacciato il pavimento? -chiese tra le lacrime Ten-chan.
- Come scordarselo! Kain non la smetteva più di scivolare! - sghignazzò Aido, ignorando deliberatamente la presenza del cugino vicino a se.
- Invece di urlare ai quattro venti cosa mi ruppe la schiena, che ne direste di andare a dormire? - chiese Kain, abbastanza scocciato.
- Stiamo solo ricordando i vecchi tempi! - sorrise innocente il biondino.
Kain sospirò e si passo una mano sulla faccia.
- E quella volta del thè? - chiese Aido.
- Ti ricordi la faccia di mia madre quando ci vide?! - Tenshi stava battendo i pugni a terra, nel tentativo di non soffocare dalle risate.
- Mi sa che domani questi due non li svegliamo neppure con le cannonate... - sospirò Kain, avviandosi verso la sua camera.
- Sempre se non stanno tutto il tempo qui... - commentai divertita, entrando nella mia camera.

The End
(Ma tanto vivranno in eterno, quindi non ci sarà mai una fine)


Sniff sniff! E' la fineee! T_____T E invece no! In un atto di carità assoluta, mi piacerebbe fare un epilogo di questa storia, ma voi dovete darmi le idee, sennò non lo faccio! Sinceramente sento che manca qualcosa a questo capitolo, ma non riesco a trovare cosa. Aiutatemi, vi prego!
Ed ora, vorrei ringraziare tantissimissimissimo Kahoko, TemariCross, Sammy Cullen, kiki91, mikamey, kikka_bill ed AliDiPiume per aver recensito! Harigato! Ed anche ad Anastasia9, che ha aggiunto la fanfiction nei preferiti! Spero di rivedervi nel prossimo capitolo - se ci sarà!










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