Momentaneamente Great Saiyaman 2

di Sweet black
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un difficile segreto ***
Capitolo 2: *** E' successo così... ***
Capitolo 3: *** Sulle colline... ***
Capitolo 4: *** Soli... ***



Capitolo 1
*** Un difficile segreto ***


Momentaneamente Great Saiyaman 2


Capitolo 1

Era una bella giornata di sole a Satan City.
Due ragazzi passeggiavano per le strade, felici della reciproca compagnia.

-Go' ti piace il gelato?- chiese al ragazzo che camminava al suo fianco.
-Certo che si!- rispose questo, rivolgendole un dolce sorriso. - Ricordati però, Videl, che la prossima volta tocca a me offrire-.
-Te lo puoi anche scordare!- lo sgridò, seppur amorevolmente. -Mi hai salvato la vita tantissime volte... È il minimo che possa fare, non sei d'accordo?-

Ahi! Ogni volta che Gohan sentiva pronunciare, da Videl, le parole: "mi hai salvato la vita"... Non poteva fare a meno di pensare che lei si riferisse a quel fatidico Sabato di qualche mese prima.
Già, perché quel giorno non era stato lui a salvarla, bensì suo padre Goku... Che aveva preso in prestito il suo costume da Great Saiyaman e che, non volontariamente, si era ritrovato a dover sconfiggere un terrorista in un palazzo, che minacciava di far saltare tutti in aria se la ragazza non si fosse sposata con lui... E dopotutto fu in seguito a quell'evento che Gohan capì quello che provava realmente nei suoi confronti.
Doveva ammettere che non si aspettava che da quel piccolo sentimento ricambiato potesse nascere qualcosa di più grande...
Era innamorato, ormai l'aveva ammesso persino a Videl! E la moretta aveva accettato volentieri di diventare la sua ragazza.

-Ti va se ci sediamo su quella panchina?- chiese, indicandone una vuota.
La ragazza annuì e entrambi si accomodarono, circondati dal verde del parco di Satan City.

Rimasero in silenzio, a gustarsi ognuno il proprio gelato e a guardare di tanto in tanto le persone che passavano.
Però Gohan si sentiva sempre più agitato...


Era tornato a casa, dopo le lezioni e dopo aver ricevuto il suo primo bacio da Videl. 
Aveva capito di provare qualcosa che andava ben oltre l'amicizia o un semplice "mi piaci", e aveva compreso anche quanto la ragazza tenesse a lui.

Era tornato non poco confuso, suo padre si era spacciato per lui? Si, anche se non lo sapeva per certo.
Ora le cose sembravano più chiare tra lui e Videl, si sentiva al settimo cielo, però... doveva ancora sapere che cosa era successo quel Sabato e per farlo avrebbe dovuto parlare direttamente con suo padre di quella spiacevole situazione.

Quando entrò in casa avvertì subito un distinto profumo di cibo, cosa che gli fece intuire che la cena era quasi in tavola e che non c'era tempo per conversare con suo padre.
-Ah, Gohan... Sei tornato!- lo salutò la madre, dalla cucina.
-Ciao!- rispose.
-Tra poco sarà pronta la cena- lo avvisò, confermando la sua supposizione.

Poco dopo tutta la famiglia era a tavola, Goten e Goku si abbuffavano come al solito, al contrario di Gohan che, dopo aver terminato un solo piatto, non aveva più alzato la forchetta.
-Gohan, qualcosa non va?- chiese Chichi. -È il tuo piatto preferito, perché non ne mangi di più?- continuò preoccupata.
-Non ho fame, scusami mamma- fece, un secondo prima di alzarsi e uscire fuori, con fare piuttosto misterioso.

Davvero, tutto quel trambusto della giornata gli aveva tolto l'appetito. Sentiva come delle farfalle nello stomaco ed ogni secondo era buono per ripensare a quel fantastico bacio che Videl gli aveva donato a scuola.
Sentiva per lei qualcosa che non aveva mai provato prima.
Provava qualcosa che lui stesso non riusciva a descrivere.
Amore.
Se chiudeva gli occhi poteva vederla, vedeva il suo volto, i suoi splendidi occhi di ghiaccio, il suo sorriso delicato e deciso al tempo stesso. Pensarla lo faceva stare bene, gli donava una tranquillità e allo stesso tempo un euforia indescrivibili.
Sarebbe stato tutto perfetto se...

Come avrebbe fatto a dirle che in realtà quello che l'aveva salvata dal terrorista non era stato lui, ma suo padre? E come poteva dirle che in realtà quello che stava per baciare sul palazzo non era lui, ma sempre Goku? Se lo avesse saputo sarebbe morta di vergogna e sicuramente lo avrebbe odiato.
E lui avrebbe sofferto, senza poter dire o fare nulla...



Videl diede un'altro assaggio al gelato, ma accidentalmente una goccia di cioccolato le cadde sui pantaloni, macchiandoli.
-Oh, Videl! Ti sei sporcata! Vado a bagnare  un fazzoletto a quella fontanella, così magari riesci a far andare via la macchia- subito il ragazzo si alzò, premuroso.
-N-no aspetta, vado io! Dopotutto sono io che ho combinato questo pasticcio- sorrise impacciata e, rubatogli il fazzoletto, fu la ragazza ad andare alla fontanella.
E Gohan ebbe ancora un po' di tempo per riflettere...


-Gohan, tutto a posto?- chiese suo padre, levitando fino alla sua posizione. -Che ci fai qui sul tetto? Sta diventando buio! Scommetto che c'è qua,cosa che ti preoccupa- intuì, sedendosi al suo fianco e mettendogli una mano sulla spalla.
Gohan si scostò, seppur delicatamente.
-Ti dice nulla un palazzo, con un terrorista al quindicesimo piano?- chiese, senza girarci intorno, con lo sguardo abbassato in un fare piuttosto pensieroso.
Goku rabbrividì.
Come faceva a saperlo? Era impossibile che ne fosse a conoscenza!
-No... di cosa parli?- fece finta di non sapere nulla, sventolando una mano in segno di negazione.
-Videl crede che io, Great Saiyaman, l'abbia salvata da un terrorista al quindicesimo piano dell'edificio centrale di Satan City-.
-Ma davvero? L'hai salvata? Sei proprio un ragazzo dal cuore d'oro!- sorrise, in modo fin troppo fasullo.
-Papà- si alzò, mantenendo un perfetto equilibrio nonostante si trovasse sul tetto a cupola della casetta. -Io non l'ho salvata!-
-Ah, no?- fece stupidamente il padre, sperando con tutto se stesso che il figlio non lo incolpasse.
-Quel giorno io ero a casa a studiare e il mio costume l'avevo prestato a te- puntò gli occhi sull'uomo li seduto, aspettandosi una sua reazione.
Beccato! 
-D-davvero? Ah, si! Ti ringrazio ancora per l'aiuto che mi hai dato con tua madre...- cercò di nascondere l'agitazione.
-Non cambiare discorso!- lo sgridò, leggermente irritato.
-Ma lo sai che io sono stato tutto il tempo con tua madre e...-
-No!- lo interruppe. -Non è vero! La mamma è tornata prima, Sabato, e tu mi avevi detto che ti eri tolto il costume ed eri andato a farti un giro. Mi hai mentito, papà... Io mi fidavo di te! Lo sai che ti stimo molto, come hai potuto?- buttò tutto fuori, in un impeto imprevisto.
-I-io...-

Arrampicarsi su altre scuse avrebbe peggiorato la situazione, forse era davvero il caso di ammettere i propri errori e cercare di farsi perdonare!?
-Scusami Gohan... So che non sarei dovuto intervenire in città e che avrei dovuto avvisarti, ma non  ero convinto che saresti arrivato in tempo- anche Goku abbassò lo sguardo. -Anche i genitori fanno degli errori, spero tu mi possa perdonare-
-Vorrei che fosse così facile... Ma capiscimi- rise con amarezza. -Lei ti ha quasi baciato-
-Dimmi la verità, tu non mi hai detto ancora nulla, ma tieni molto a Videl- cercò di capire cosa provasse veramente.

Argh! Passo falso!
Gohan arrossì violentemente a causa della profonda vergogna e strinse i pugni: suo padre lo sapeva! Videl aveva veramente tentato di baciarlo...
-E tu ci stavi anche, eh?- gli gridò contro, girandosi improvvisamente nella sua direzione. -Stai pensando che Videl è una bella ragazza e che potresti spacciarti di nuovo per me, pur di ottenere qualche attenzione da lei, non è così?- continuò, mentre a poco a poco la vergogna si trasformava in vera e propria rabbia.
-Shhh! Abbassa la voce, vuoi che tua madre ci senta?- cercò di calmarlo, ottenendo però l'effetto contrario.
-Ah, allora è così, non lo neghi!- gli puntò un dito contro.-Questa non dovevi farmela papà, hai veramente esagerato!-
-Ma che stai dicendo Gohan, sei forse impazzito? Cosa intendi? Sei tu quello che sta esagerando!- Goku corrucciò lo sguardo, avendo ormai perfettamente compreso che, di quel discorso, con suo figlio non si poteva proprio trattare, quella sera.
Non fece in tempo a dire nient'altro che Gohan perse il controllo e sferrò un potete pugno al padre, che questo parò abilmente.
-Ehi! Proprio non si può parlare?! A quanto pare è meglio che prima ti lasci sfogare un po', eh?- fece saggiamente l'uomo dalla tuta arancione.
Entrambi presero il volo, guardandosi un po' con aria di sfida, e si diressero lontano dalla loro abitazione, per evitare di fare danni.

Combatterono fino a notte inoltrata, dopodiché, feriti ed esausti, decisero di tornare a casa. Avendo però prima chiarito tutto ciò che era accaduto e avendo fatto pace (naturalmente dopo che Gohan si fu calmato).



Così adesso Gohan usciva abitualmente con Videl, senza che la ragazza sospettasse nulla.
Ma il mezzo-saiyan era comunque tremendamente attanagliato da dolori interni, dovuti a quei macigni che portava sulle spalle. Macigni che gli davano proprio l' idea che quella relazione fosse fondata solo e totalmente su quello spiacevole scambio di ruoli.
Era ovvio che non fosse così, ma questo Gohan ancora non lo poteva capire...






Angolo autrice:
Buongiorno a tutti!
Ecco qui finalmente la continuaizone di "Momentaneamente Great Saiyaman"!
Molti si erano chiesti cosa sarebbe successo al rientro a casa di Gohan e cosa avrebbe fatto Goku, se si sarebbe cercato un lavoro o meno... ebbene questa storia scioglierà tutti i dubbi! O almeno lo spero... XD
Benissimo, spero di ricevere tante nuove recensioni per sapere cosa ne pensate di questo primo capitolo!
Intanto mi scuso per eventuali errori, perchè la storia è scritta come la precedente dal tablet e quindi non sono sicura di aver centrato tutti i tasti! ^^"
Ora vi saluto,
Grazie per aver letto e per avermi dedicato un po' della vostra attenzione!


Sweet Black

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Capitolo 2
*** E' successo così... ***


Momentaneamente Great Saiyaman 2



Capitolo 2

-Gohan-
-Mh?-
-Ti amo tanto!- fece la ragazza, accoccolata con la testa appoggiata sulla spalla del ragazzo.
-Eh?- sussurrò incredulo.
-Ho detto che ti amo!- insistette, stringendo a se il braccio del ragazzo.
 
Gohan si era improvvisamente irrigidito, che cosa significava: ti amo?
Non si erano mai dichiarati così apertamente, anche se la cosa era palese.
Eppure Videl glie lo diceva così, in mezzo al parco, seduti su una panchina, in una giornata qualsiasi...
 
Ricordava il mese precedente.
Aveva invitato Videl a casa sua e non appena lei era arrivata, il ragazzo l'aveva trascinata nell'enorme collina su cui aveva imparato a volare, grazie sempre alle lezioni e alla disponibilità del mezzo-saiyan.
Si erano sdraiati sull'erba ed erano rimasti in silenzio.
Non una parola, non un fatto accaduto dopo quel giorno. Il giorno del loro primo bacio.
Forse per imbarazzo? Forse per paura? O per semplice timidezza?
Gohan non si sentiva pronto a parlarle, proprio per timore di dire qualcosa di sbagliato... Dopotutto non aveva mai avuto esperienza del genere!
 
E poi, senza che lui avesse chiesto nulla, suo padre gli aveva spiegato, più o meno con parole sue, che se lui sentiva qualcosa, qualcosa di speciale per qualcuno... non era giusto reprimere i propri sentimenti. Gli aveva chiaramente detto e fatto capire che Videl era follemente attratta da lui (Goku stesso ne aveva avuta la prova) e che non doveva affatto farsela scappare, o se ne sarebbe pentito per sempre.
 
Sentire questi consigli da suo padre...
E poi... come se quello che gli avesse detto non lo sapesse già...
 
Sospirò e prese coraggio.
La ragazza era affianco a lui, a pancia in su e con gli occhi chiusi... era il momento ideale! Si, ma ideale per cosa?
Scosse la testa.
Lui provava veramente qualcosa?
E allora perché non dimostrarlo?!
 
Allungò un mano verso quella della ragazza e chiuse gli occhi, attendendo il contatto con la sua pelle candida e morbida.
Non voleva stringere la sua mano, ne voleva abbracciare lei; si sarebbe accontentato semplicemente di sfiorarla, per avvertire almeno la sensazione di delicatezza ed energia che lei avrebbe potuto infondergli a quel semplice contatto.
 
Poté avvertire distintamente che la ragazza aveva preso la sua mano e che aveva intrecciato le dita con le sue.
Un gesto inaspettato, che fece arrossire un po' il ragazzo, ancora con gli occhi chiusi.
Non più inaspettato però di quando, pochi minuti dopo, Videl si avvicinò istintivamente al ragazzo, abbracciandolo e affondando la testa nel suo petto.
Quel gesto così affettuoso fece spalancare gli occhi a Gohan che, preso da emozioni incontrollabili, rimase immobile e non mosse più un muscolo.
Era arrossito fino alla punta delle orecchie e sentiva un caldo insopportabile, seppur fosse vestito con la sua solita tuta leggera e un venticello fresco fresco si insinuasse tra le colline.
Le loro mani erano veramente intrecciate.
 
Gohan era troppo sorpreso, per non dire imbarazzato.
Sarebbe rimasto così per sempre, però…
-V-Videl...- balbettò impacciatamente.
-Si?- rispose lei, aprendo finalmente i suoi meravigliosi occhi e scrutandolo con attenzione e ammirazione al tempo stesso.
-Mi si sta addormentando il braccio- comunicò, distogliendo lo sguardo per non crollare definitivamente nell'imbarazzo.
La ragazza trattenne a stento una risatina e si spostò permettendo a Gohan di "liberare" il braccio.
A dire la verità si aspettava che la ragazza gli tirasse un pugno o lo insultasse per il suo poco romanticismo, invece gli era andata proprio bene, lei sembrava così dolce…
 
Dopo che il ragazzo ebbe ripreso possesso del suo braccio Videl tornò ad accoccolarsi tra le sue braccia, che questa volta l'accolsero più preparate.
Gohan sorrise e la strinse a se.
Chiuse gli occhi.
Non capitava tutti i giorni di poter abbracciare la ragazza dei propri sogni…
Quel gesto così affettuoso lo stava facendo impazzire, in senso buono però!
Avvertiva un certo calore e…
…un tremore all’altezza della gamba…
Videl spalancò gli occhi e si separò un attimo dal ragazzo, infilandosi una mano in tasca.
-Scusami, mi è arrivato un messaggio- fece, estraendo il cellulare e sedendosi.
-Oh, non c’è problema- fece, non aspettandosi minimamente che la ragazza avesse con sé un cellulare.
-Vuoi sapere chi è?-
-M-ma… non voglio invadere la tua privacy…-
-Ma che privacy e privacy?! E’ Sharpner, guarda!- disse, storcendo il naso e mostrandogli il cellulare.
-Sharpner?-
-C’è scritto: Ciao, tesoro… come stai? Ti va di uscire con me domani pomeriggio? Ho qui un mazzo di rose per te, perché hai rapito il mio cuore, piccola mia…-
Gohan Sbattè le palpebre un paio di volte, non potendo credere ai propri occhi.
Quella frase non aveva senso!
-Da quando Sharpner è così… “spinto”?- chiese, senza nascondere la gelosia.
-Fa così da quando mi ha vista…- rispose, facendo la linguaccia al suo stesso cellulare.
Gohan corrucciò lo sguardo, insultando mentalmente il biondino.
Come si permetteva di corteggiare la sua Videl?
Che poi non era proprio sua… ma quello era un altro discorso!
 
-Penso che lo manderò a quel paese- fece la ragazza, picchiettando furiosamente sui tasti del suo cellulare.
-Ma così continuerà ugualmente a importunarti, conoscendolo…-
-Hai ragione, ma non c’è altra alternativa!-
Seguì un attimo di silenzio.
-Oppure c’è…- rivolse uno sguardo furbetto al ragazzo, che già si preparava a qualcosa di inaspettato.
La ragazza si inquadrò con la fotocamera e tirò Gohan a sé, dandogli un veloce bacio sulle labbra. Bacio più che imprevisto per il ragazzo, che rimase con gli occhi sgranati e immobile per due buoni minuti, anche dopo che  Videl si separò da lui.
La foto però era stata scattata e Videl ne era molto soddisfatta: era venuta benissimo!
Ora non rimaneva che inviare a Sharpner un bel “Mi dispiace, ho da fare!” con la foto appena scattata come allegato.
Gohan sorrise in modo piuttosto ebete.
Videl era davvero incredibile!
 
La ragazza si girò verso di lui, contenta di aver umiliato Sharpner e di aver dato un altro bacio a Gohan.
-Ehm… io…-
Videl lo zittì, posandogli un dito sulle labbra.
Gohan arrossì.
 
Videl era sua amica, anzi… loro erano qualcosa di più che amici… ma perché continuava a baciarlo? Che le piacesse così tanto?
Lei si accoccolò tra le sue braccia, lasciandolo immerso nei suoi dubbi.
-Grazie ancora di avermi salvata da quel tipo, l’altro giorno… non avrei mai potuto sposare uno come quello!- socchiuse gli occhi. –E poi… io ho un debole per gli eroi, forti e intelligenti- ammise, mordendosi un labbro e aspettando una reazione del ragazzo.
Sospirò.
Videl stava chiaramente parlando di lui, ma l’eroe di quel giorno… era suo padre…
Perché tirare fuori ancora quella faccenda?
Scosse la testa. Videl era convinta che fosse lui, perciò… perché non farglielo credere almeno per un po’? Che male c’era?
-Stai alludendo a qualcuno?- domando lui.
Non poteva vedere la sua espressione, in quanto lei era piegata verso il basso, e almeno il non guardarla negli occhi riusciva a non fargli tremare le gambe e a non farlo arrossire come uno stupido.
-Forse…- gli sussurrò.-…a te?!-.
 
Sapeva che quel momento sarebbe arrivato.
Aveva capito perché Videl si comportava così.
Oltretutto sua madre non faceva che ripeterglielo.
Videl si era innamorata di lui!
E poi, insomma! Come faceva a non capirlo?
Lo ringraziava sempre con quello sguardo… gli faceva sempre tutti quei complimenti indiretti e poi… non si bacia una persona così, perché ne si ha voglia!
E come dimenticare quando si erano detti apertamente che tra loro c’era più che un’amicizia? Quello si che aveva una sua influenza, in tutto quel caos che si era creato nella testa del povero ragazzo.
-Beh… e io ho un debole per le ragazze come te- fece senza giri di parole, distogliendo imbarazzato lo sguardo dal corpo della giovane.
Videl alzò lo sguardo verso quello del ragazzo.
-Gohan… tu non mi dispiaceresti come tipo…-
-Eh?- quella frase lo portò inaspettatamente indietro: quando aveva insegnato a volare a Videl e lei, in un momento di pausa, gli aveva detto che non le sarebbe dispiaciuto stare con uno come lui, ma suo padre non voleva che lei frequentasse ragazzi deboli.
E ora quella frase si ripresentava così, un anno dopo e nello stesso posto, ma con un significato più sincero e più reale.
Oltretutto bastava poco per pensare che effettivamente Gohan era il ragazzo perfetto per Videl, che non andava contro a nessuna delle aspettative di Mr. Satan.
-Anche tu mi piaci Videl, ma questo ce lo eravamo già detti… ricordi?-
Lei lo guardò, nascondendo un piccolo sorriso di aspettativa.
Videl voleva qualcosa in più che un semplice “mi piaci”. Lei voleva stare con lui.
Gohan arrossì fino alla punta delle orecchie: doveva parlare con lei della loro relazione, ma era troppo timido… che fosse arrivato il momento di ricorrere alla parte più coraggiosa di sé?
Fece un lungo sospiro e chiuse per pochi secondi gli occhi.
-Videl…- cominciò a formulare quella che aveva l’aria di essere una frase importante.
-Si?-
-Io e te siamo più che amici, ma questo ormai è fin troppo chiaro. Io non so cosa tu possa provare per te ma…- le parole gli si bloccarono in gola.
 
Il suo sguardo si fece più serio. Doveva andare avanti: il coraggio che aveva accumulato non poteva svanire così all’improvviso. Ormai era nel bel mezzo del discorso.
Videl annuì, come per incoraggiarlo a continuare.
-Io… ecco…- cominciò ad arrossire vistosamente.
Proprio non ce la faceva a parlarle con il cuore in mano?
-Continua Gohan! Non possiamo stare qui per sempre…-Videl cominciava ora a spazientirsi.
-Ah, si… scusami- abbassò lo sguardo un attimo. Voleva farla arrabbiare? Era questo che voleva? Doveva parlarle subito, lì, adesso! Non ci sarebbero state altre occasioni come quella!
-Videl!- le prese la mano, più deciso che mai. –Io provo per te, qualcosa che va ben oltre l’amicizia. Io farei di tutto per te… non so, davvero, cosa tu possa pensare… ma io ti voglio bene… sei una delle persone più importanti e a cui tengo di più. So di non essere bravo con le parole, in questi casi, ma ti prego di non offenderti o di non considerarmi egoista se ti dico che vorrei… vorrei…-
-Vorresti?- lo guardò intensamente. Forse aveva qualche idea su dove volesse arrivare il ragazzo… ma doveva essere lui a dirle tutto!
-Vorrei… i-io… - distolse lo sguardo da lei, un’altra volta, constatando che non gli rimaneva più coraggio per andare avanti. -…vorrei che diventassi la mia ragazza…-.
Fu come una liberazione.
Videl fu interdetta qualche secondo, non sapendo come rispondergli.
-N-naturalmente devi dirmi tu se ti va o no… cioè… io, rispetterò la tua scelta! Non voglio che questo diventi un peso e se vuoi possiamo anche rimanere amici, non mi offendo se tu non ti offendi!-
-Vuoi stare un po’ zitto?!- lo sgridò, facendolo sobbalzare. –Se permetti vorrei dirti anch’io due paroline…-
Gohan ammutolì di colpo, sperando che almeno la ragazza non lo uccidesse.
-Punto primo: Non sono arrabbiata e non ti sto minacciando. Punto secondo: Si, sei un’idiota! Come puoi pensare che io ti consideri egoista? Ci vuole coraggio ad ammettere certe cose… anche se a te non sembra ho apprezzato molto le tue parole, perciò non c’è bisogno che ti pari il sedere tornando indietro- fece lei, tutto d’un fiato, lasciandolo non poco sbigottito.
-Punto terzo…- continuò lei, avvicinandosi a lui. -Tu diventerai il mio ragazzo!- gli puntò il dito contro, per poi buttargli le braccia al collo e dargli un altro lungo bacio.

 
 
Dopotutto non era andata così male come Gohan credeva… lui e Videl stavano ora insieme e la cosa più importante è che erano felici.
-Anch’io ti amo…- ammise il ragazzo, seduto sulla panchina, arrossendo vistosamente.
-Ora non rimane che dire tutto ai nostri genitori- sorrise Videl, un po’ in ansia per quello che avrebbe potuto risponderle Gohan.
Quello che loro non sapevano, però, era che entrambi i genitori di Gohan erano a conoscenza di ciò che era successo quel giorno, sulla collina, e che non c’era affatto bisogno di informarli…




Angolo autrice:
Hello! *schiva una scarpa che le è stata lanciata*
Scusate il ritardo... lo so, lo so... per colpa della scuola non scrivo da secoli e quindi ho perso un po' la mano...
Sono ritornata e vi ho portato questa... cosa non meglio definita... potete chiamarlo capitolo se volete, ma non è sicuro che lo sia!
Coooomunque...
Ho voluto introdurre come Gohan ha chiesto a Videl di diventare la sua ragazza, spero non l'abbiate trovata stupida come cosa. Precisando: questo capitolo è di passaggio, contiene infatti solo falshback! Nel prossimo la storia proseguirà regolarmente!
Per il prossimo capitolo, forse, sarà pronto il banner per la storia!

Un grazie a coloro che mi sostengono e recensiscono.
Baci,

Sweet Black 

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Capitolo 3
*** Sulle colline... ***


Momentaneamente Great Saiyaman 2

Capitolo 3

Dopo aver trascorso il pomeriggio insieme, per Gohan e Videl era giunta l’ora di salutarsi. Il ragazzo accompagno gentilmente Videl a casa, e poi volò verso casa sua.
 
Alberi, colline e nuvole scorrevano alla velocità della luce sotto i suoi occhi.
Il sole stava tramontando e il suo stomaco si faceva sentire, perciò era più che naturale affrettare il viaggio.
Chissà cosa gli aveva preparato per cena sua madre…
Accelerò ancora.
 
Atterrò davanti alla casetta e si apprestò ad entrare, più che di ottimo umore.
-Sono tornato! Mamma, cosa c’è per cena?!-spalancò la porta con disinvoltura, sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi.
-Tua madre è uscita da un po’ con Goten, ha telefonato dicendo che sarebbe tornata più tardi- avvisò Goku, scendendo le scale in modo piuttosto strano.
-Che cosa ti succede, papà?- si preoccupò Gohan, facendo sparire subito quel sorriso soddisfatto e sostituendolo con un espressione preoccupata.
-Ho fame…- fece. Le sue parole vennero seguite prontamente da un brontolio rumoroso, proveniente dal suo stomaco.
Gohan cercò di nascondere una risata e si diresse verso la cucina:-Vieni papà, cerchiamo di preparare qualcosa-.
 
-Fortunatamente il frigorifero non è vuoto- osservò il ragazzo, intento a pensare con cosa sfamare se stesso e suo padre.
-Urca! Ci mancherebbe altro… altrimenti io…-
Il discorso di Goku fu interrotto dal suono dell’orologio di suo figlio.
Quell’orologio che era suonato in ugual modo quel Sabato…
Goku scosse la testa: sembrava che suo figlio avesse più o meno capito che non aveva preso il suo posto intenzionalmente e che non era colpa sua se Videl…
-Videl?! Ciao! E’ successo qualcosa?-  chiese Gohan, arrossendo improvvisamente.
Questo cambiamento di colore fu notato subito da Goku, che non poté fare a meno di sorridere e chiedersi che cosa avesse il figlio per arrossire tanto.
-Ciao! Scusami se ti disturbo… ma c’è stata una rapina e sono stati presi degli ostaggi alla banca centrale…- sentì chiaramente l’uomo.
-Alla banca centrale? Di nuovo?- sospirò suo figlio.
-Si… e io non sono nelle condizioni di intervenire-.
-Ah, ehm…- Gohan avvampò ancora.
-Stavo per andarmi a fare una doccia…- informò la ragazza.
Goku non poteva vedere, ma Gohan invece si…
Videl era in accappatoio e dal video-orologio si notava bene. Come conseguenza, Gohan, aveva cambiato colore.
 
Il ragazzo alzò lo sguardo verso il padre, senza capire il perché stesse sogghignando.
-Allora vado io!-
-Grazie, ti amo tanto! Ciao- salutò la ragazza, riattaccando.
Era evidente che quelle parole erano giunte anche all’eroe che, appena Gohan ebbe rialzato lo sguardo su di lui, diede un finto colpo di tosse… arrossendo un po’.
 
A quanto pareva suo figlio gli doveva raccontare molte cose… anche se dopotutto lui e Chichi avevano potuto constatare con i loro occhi quello che c’era tra Gohan e Videl.
Nello specifico Goku, più di tutti, lo sapeva. Questo però è già stato svelato…
Quello di cui invece nessuno a parte i due coniugi Son era a conoscenza, era che sulle colline Paoz i due ragazzi, il giorno della loro reciproca dichiarazione, non erano soli!
 
 
Goku e Chichi avevano infatti deciso di fare un pic-nic sulle colline, senza sapere che, però, Gohan e Videl erano andati a rilassarsi sullo stesso prato in cui avrebbero dovuto mangiare tutti insieme, a pranzo.
 
Goku portava innumerevoli cestini da pic-nic, con un equilibrio degno di un professionista; mentre sua moglie trasportava delicatamente una torta (troppo fragile per farla portare ad una saiyan), preparata per l’occasione.
-Hai controllato la zona? Non ci sono animali fastidiosi, vero?- chiese la donna.
-No, Chichina… Nessun animale è uscito o ha intenzione di uscire dal bosco per disturbarci- rispose il marito.
Effettivamente la zona era tempestata di boschi e, ogni tanto, qualche animale ne usciva più che affamato.
Ma dopotutto non c’era da preoccuparsi, con tre saiyan in circolazione…
 
Il nostro terzo saiyan, Goten per l’appunto, era rimasto ancora a casa, in quanto era stato costretto (da Chichi naturalmente) a terminare tutti i compiti e gli esercizi assegnati dalla scuola.
 
Goku e Chichi, invece, avevano deciso di andare a preparare il pic-nic con un po’ di anticipo…
-Siamo quasi arrivati!- annunciò Goku. -Dobbiamo solo attraversare questo pezzetto di bosco-.
-Lo so, non c’è bisogno che me lo ricordi, caro!-.
Goku sorrise, pensando a quanto la sua Chichi sapesse essere forte, ma anche dolce… era veramente strana. Anche dopo anni di matrimonio non era riuscito ancora a capire il comportamento strano che avevano le donne…
 
-Eccoci qui!- fece Goku, posando finalmente i cestini colmi di cibo.
-Shhhhh!- fu invece la risposta della moglie, che indicava chiaramente di fare silenzio.
-Che c’è? Ho detto qualcosa di sbagliato?!-
La donna indicò un punto, sulla collina, poco più in là.
-M-ma quelli sono… Gohan e Videl?-
-Esatto!- rispose lei con voce bassa, accucciandosi a terra quasi come un soldato in guerra. –Oddio guarda…- continuò.
-Che cosa?- chiese l’uomo, sedendosi accanto.
-Ma non lo vedi?! Si stanno abbracciando!!!-
-Ah… sono amici…- fu la risposta di Goku, che in realtà sapeva più di tutti come funzionassero le cose tra quei due.
-Ma che amici e amici?! Qui ci vuole un matrimonio!-
-Non ti sembra di esagerare?-
-Mh… non riesco a vedere bene… sembra che Videl abbia in mano qualcosa e stia discutendo con Gohan…-
Nell’istante in cui Videl avvicinò Gohan per dargli un bacio e scattare contemporaneamente una foto, Chichi non poté fare a meno di sgranare gli occhi ed esultare mentalmente alla fortuna del figlio.
Sul volto di Goku si dipinse, invece, un sorriso compiaciuto.
-Goku, hai visto? Hai visto?- fece, scuotendo il marito con entusiasmo.
-Urca! Lo sapevo!-
-Lo sapevi? Come facevi a saperlo?-
-Eh? No… non lo sapevo…-
-Ah, ma che importa! Si sono baciati, si amano e si sposeranno… è certo!-
-Ma hanno solo diciassette anni! E poi nessuno dei due si è dichiarato-
-Diventeremo ricchi! Videl è la ragazza perfetta per Gohan!- esultò ancora la donna, in preda ormai ad un entusiasmo incontrollabile.
-Ora vado lì e mi congratulo con loro- Chichi si alzò di scatto, mossa da chissà quali pensieri.
-Aspetta Chichina!- la fermò in tempo Goku, riportandola giù. –Non penso sia il caso di farsi vedere… potrebbero provare imbarazzo e poi… lasciamoli soli…-
-Ma io devo andare… subito… matrimonio…- cercò di dimenarsi. –E devo avvisarli…-
-Avvisarli?-
-Si! Di non fare certe cose, prima del matrimonio-
-Ma che dici? Ehm…- Goku fu bloccato per un momento dal ricordo di quando lui aveva preso il posto di Great Saiyaman…
Effettivamente pareva ci fosse parecchio ardore tra i due ragazzi, a giudicare dagli atteggiamenti di Videl (che lui stesso aveva testato) e dal bacio che Gohan aveva appena ricevuto (che aveva visto chiaramente).
-Chichi! Aspetta!- la moglie era scappata e si preparava a raggiungere i due ragazzi, che intanto si stavano godendo la reciproca compagnia.
Con un balzo da esperto Goku prese il braccio della moglie e la riportò nel punto dove avevano posato i cestini da pic-nic.
-Goku! Ma che cosa fai?- strillò lei. –Brutto scimmione!-
Se avesse continuato ad urlare i due ragazzi l’avrebbero sentita, prima o poi.
E disturbare ulteriormente la relazione di Gohan era l’ultima cosa che Goku desiderava, perciò… rimaneva solo un ultima cosa da fare…
Le guance di Goku si colorarono leggermente di rosso, anche se dopotutto non si sarebbe dovuto vergognare…
Con un braccio cinse la vita della moglie e con l’altra mano le sfiorò il viso, dandole poi un dolcissimo bacio sulle labbra, che la lasciò non poco sorpresa.
-E va bene, Goku- proferì non appena si separarono. –Mi hai convinta: li lascerò in pace per ora-
 
 
-Si può sapere che c’è?!- chiese Gohan, leggermente seccato dal fatto che il padre lo guardasse in quel modo strano.
-N-nulla… nulla…-
-Vado, sai già dove, perciò sbrigatela tu! A dopo- uscì velocemente di casa, pronto per intervenire un’altra volta: solo ed unicamente per la giustizia di Satan City.
Goku invece rimase immerso nei suoi pensieri…










Angolo autrice:
Buonsalve a tutti!
Fa caldo eh? E' proprio colpa del caldo se sto ingranando la marcia con le stupidaggini...
Cooooomunque... stavo pensando che non ho la minima idea di quanto durera questa long... ma spero il meno possibile, perchè devo portare avanti tantissimine altre storie è-è
Inoltre ho terminato il banner, ma purtroppo non riesco a caricarlo perchè ho la connesione lenta... 
RIguardo a questo capitolo, ho voluto finalmente inserire una scena Goku/Chichi, perchè nei capitoli precedenti non ce n'era proprio l'ombra... *supplica per non essere uccisa*
Goku è rimasto a casa da solo, e affamato... distruggerà la casa? O ucciderà qualche altro pesce gigante, pur di sfamarsi?
E Gohan? Tornerà prima dell'estinzione di tutti i pesci di Paoz?
Ci sarà una piccola svolta, spero già nel prossimo capitolo, che cambierà un po' le cose... oppure no?
Colgo l'occasione per ringraziare i recensori dello scorso capitolo: Gohan supremo il migliore, Androide n 18 e milka21!
Grazie, vi adoro! <3
Saluti,


Sweet Black

 

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Capitolo 4
*** Soli... ***


Momentaneamente Great Saiyaman 2

Capitolo 4

Gohan aprì la porta di casa:- Sono tornato!-annunciò.
-Ciao Gohan! Potresti venire a darmi una mano?- chiese Goku, dalla cucina.
-S-si… ho portato con me Videl, si è offerta di aiutarci a cucinare!- rispose, varcando appunto la porta della cucina.
-Ehm… buongiorno- salutò la ragazza, poco prima di sgranare gli occhi, insieme al mezzo-saiyan appena rientrato.
-C-cos… papà!- corse subito in suo soccorso Gohan.
 
La cucina non era mai stata tanto in disordine…
Il rubinetto era aperto e il lavandino straripava d’acqua, c’erano tre pentole sul fuoco piene di intrugli strani che si stavano bruciando o bollivano, in giro c’erano piatti e bicchieri rotti, le sedie erano sottosopra e Goku era avvolto nella carta da cucina come una mummia…
-Volevo preparare qualcosa come fa tua madre di solito, ma avevo un po’ sporcato e ho cercato di pulire con la carta… però poi mi ci sono ritrovato legato come un salame. So che potevo liberarmi, ma avrei rischiato di distruggere definitivamente la cucina… così ho cercato di liberarmi delicatamente, e ho rotto qualche piatto!- spiegò, mentre il figlio lo liberava e Videl spegneva il fuoco.
-Papà… ma non è possibile!- esclamò il mezzo-saiyan, chiudendo infine il rubinetto. –Adesso dovremo rimettere a posto tutta la cucina, prima che torni la mamma, e cucinare qualcosa-.
-Hai ragione… però se vuoi posso andare a catturare qualche lupo o qualche pesce- propose Goku.
Videl guardò stranita l’uomo… aveva detto “lupo”?
-Ehm… no… non sapremo come prepararlo…-inventò una scusa Gohan, che aveva notato lo sguardo perplesso della ragazza.
-E allora cosa mangiamo? Ho troppa fame…- fece Goku, buttandosi su una sedia a peso morto.
-Videl…- il ragazzo si rivolse invece a lei. –Scusami se ti ho fatto venire fin qui inutilmente… non immaginavo che avremmo dovuto sistemare tutto questo caos, ce la caveremo da soli… scusami davvero-
-Ma che cosa dici? Ormai sono qui e vi aiuto volentieri, ci mancherebbe altro!- ribatté la ragazza.
In quell’istante suonò il telefono.
-Vado io, scusatemi!- si allontanò Gohan, per rispondere.
 
-Pronto? Mamma! Ciao!-
Chichi in quel momento si trovava a West City e, preoccupata per Goku e, ancora di più, per Gohan aveva deciso di chiamare casa.
-Ciao tesoro, come stai? Hai mangiato?- chiese la donna.
-No, non ancora…-
-Come non ancora? Tuo padre ha combinato qualche pasticcio? Sono passate le otto, devi mangiare!-
-Non ti preoccupare mamma, stavamo per mangiare… c’è anche Videl qui!-
-Davvero? Meno male, almeno con una ragazza in casa vi comporterete meglio, vero?-
-Ehm… si… piuttosto: tu e Goten non tornate a casa?-
-Stavamo pensando di tornare ora, ma fuori sta facendo buio e siamo parecchio lontani… Bulma si è offerta di farci cenare e dormire qui alla Capsule Corp., così non dobbiamo tornare troppo tardi-
-Oh, d’accordo…- Gohan era un po’ perplesso.
Sua madre non accettava così facilmente gli inviti a dormire fuori casa, si vede che Bulma aveva insistito parecchio e che Goten e Trunks si stavano divertendo molto insieme.
-Tu invece, non accompagnare a casa Videl troppo tardi, ok? E siate gentili con lei! Fate i bravi e non distruggete nulla…-
Gohan assottigliò gli occhi a quell’ultima affermazione:-No no… non ti preoccupare, non rompiamo nulla!-
-Mi raccomando, altrimenti me la prenderò con tuo padre!-
-Non ti preoccupare, non succederà nulla-
-Ok, ciao tesoro!-
-C-ciao mamma…-
 
Gohan tornò in cucina, ritrovando suo padre a sistemare le sedie e Videl intenta a pulire le pentole.
-La mamma non tornerà a casa questa notte- comunicò, attirando principalmente l’attenzione di Goku.
-C-come non torna a casa?- chiese perplesso.
-No, perché sta facendo buio e Bulma l’ha invitata a rimanere da lei…-
-Yuppie!- esultò l’uomo. –Allora c’è tempo per rimettere a posto!- fece accomodandosi su una sedia e sorridendo sollevato.
-Ehm… ha detto anche che se trova qualcosa di rotto se la prenderà con te, perciò…-
-C-C-C-COSA?!-
-Già… forse ci conviene cominciare a sistemare già da subito, e poi… i piatti rotti ormai sono da buttare…- osservò il ragazzo, mentre il padre si alzava dalla sedia, in preda al panico.
-AAAAAARGH! Tua madre mi ucciderà di sicuro… devo scappare, nascondermi, cercare le sfere del drago e chiedere a Shenron se può riparare ai danni che ho fatto alla cucina… e poi scappare di nuovo!- disse, con uno sguardo molto spaventato, quasi quanto quello che assumeva non appena vedeva una siringa.
-M-ma papà, che dici?!- fece Gohan, notando quanto Videl si stesse divertendo a quella scena.
-Morirò un’altra volta… me lo sento…-
-Forse è meglio se vai a prendere un po’ d’aria… qui mi arrangio io!-  
-Hai ragione, mi accenderò un bel fuoco e arrostirò qualche millepiedi…- pensò ad alta voce, cercando di tranquillizzarsi.
-Ehm, si… ok…- fece Gohan, accompagnandolo alla porta. –Non ti preoccupare, la mamma non si accorgerà di nulla!-.
-Lo spero, e poi se non mi trova a casa non può prendersela con me- ragionò in modo piuttosto insensato.
Fu così che Goku uscì, lasciando Gohan e Videl da soli, in casa.
 
Gohan intanto rientrò in cucina.
Videl lo attendeva davanti ai fornelli:-Allora, cosa ti va di mangiare?-
-Ah… non lo so, ma non ti preoccupare posso farcela da solo, ora che papà è uscito…-
-Eh no! Non pensarci neanche! Ora che sono qui ho intenzione di cucinarti una cena perfetta-
-Ehm… Ma tu sai cucinare bene?-
-Che razza di domanda! Stupido scimmione! Pensi che non ne sia capace?! Sicuramente so cucinare mille volte meglio di te- sbraitò offesa, facendogli la linguaccia e incrociando le braccia al petto.
-Stavo scherzando, dai!- si avvicinò, assumendo un espressione dolce.
L’abbracciò teneramente, e lei appoggiò la testa sulla sua spalla.
-Che stupido che sei!- gli tirò un pugno, seppur amorevolmente.
-Lo so, lo so…-
 
Videl alla fine sapeva cucinare davvero e, anche se non aveva la stessa esperienza di Chichi, Gohan fu più che soddisfatto della cena.
-Tuo padre non torna?- chiese la ragazza, alzandosi per sparecchiare.
-No… è probabile anche che passerà tutta la notte fuori- anche Gohan si alzò, prendendo quanti più piatti gli fosse possibile.
-Quindi sarai da solo questa notte?- domandò, cominciando a lavare i piatti.
-Si, ma non è un problema… aspetta Videl, non c’è bisogno che lavi i piatti!- cercò di bloccarla, non volendo farle fare tutto quel lavoro.
-Posso stare qui da te, per la notte?- chiese in modo piuttosto diretto e inaspettato.
Gohan era molto molto perplesso dalla richiesta della ragazza, e in un primo momento non seppe più cosa risponderle.
 –In cambio laverò tutti i piatti…- aggiunse, riprendendo il lavoro.
-P-perchè mi chiedi questo? E non c’è bisogno che tu sistemi la cucina…- rispose finalmente.
-Beh… sono a casa da sola, mio padre non c’è questa notte… perciò… - ammise, sperando in una risposta positiva. –Ma se non vuoi non c’è problema, non voglio disturbarti!-.
-Scherzi? Non mi disturbi affatto… è che potresti non sentirti a tuo agio e poi, non hai dietro nulla: nemmeno il pigiama- osservò il ragazzo.
-Quello non è un problema-
-A me farebbe comunque molto piacere…- sorrise imbarazzato il ragazzo.
Videl sorrise a sua volta, e senza dare troppe spiegazioni gli saltò la collo, lasciandolo spiazzato e contento nello stesso istante.
E pensare che Gohan non avrebbe mai immaginato che quella sarebbe diventata una serata così interessante.
 
 
“Videl, andiamo sul tetto a vedere le stelle?” le aveva chiesto all’improvviso.
E lei aveva accettato, molto tranquillamente.
Erano solo le dieci di sera, perciò si sarebbero potuti rilassare per un po’, stando insieme e chiacchierando del più e del meno.
-Le vedi quelle stelle?- fece Gohan, sdraiato sul tetto, indicando il cielo.
-Si- rispose semplicemente la ragazza, accanto a lui.
-Sono le mie preferite…-
-Davvero? Perché?- chiese curiosa la giovane.
-Non te lo posso dire: è un segreto!- fece, sorridendole e incrociando le braccia dietro la nuca.
Anche Videl sorrise:-Beh… se mantieni segreta questa cosa, come la tua identità di Great Saiyaman… non ci vorrà molto perché io la scopra-.
-Che cosa vorresti dire?!- fece Gohan, cercando quasi di far finta di offendersi.
-Che non sai tenere i segreti, caro mio!- accettò la sfida.
-Ah, si?-
-Già!-
-Ora lo vedremo!- disse alzandosi a sedere, di scatto.
Videl si mise a ridere di nuovo:-Che vuoi fare?-
-Io? Nulla!- fece, avvicinandosi intanto alla ragazza.
-Non me la racconti giusta…- disse lei, mettendosi a sedere a sua volta.
Per tutta risposta il ragazzo si fiondò su di lei e cominciò a farle il solletico.
 
Videl si dimenava ora da almeno due buoni minuti, mentre Gohan continuava a farla ridere in modo quasi esagerato.
-Gohan, Gohan basta! Ti prego smettila!- fece arrivata ad un certo punto, tra una risata e l’altra.
Gohan si fermò, accogliendo le suppliche della ragazza.
E lei tirò un sospiro di sollievo, riprendendo a respirare normalmente.
Gohan la osservò, finche lei non si accorse del suo sguardo e decise di alzarsi, spiccando un balzo leggiadro, fino ad arrivare al terreno.
-Dove vai Videl?-
- Da nessuna parte!- gli rispose, sedendosi sul prato e facendogli cenno di raggiungerla.
Anche Gohan scese dal tetto e si sedette accanto a lei.
 
-Anche tu soffri il solletico?- chiese la ragazza.
-N-n-no… assolutamente- mentì in modo molto poco costruito.
-Stai mentendo, si vede lontano un chilometro…-notò appunto, lei.
-Ma no.. ti giuro- rabbrividì, allontanandosi un po’.
-Allora basterà provare…- Videl allungò le mani verso Gohan, ma lui si ritrasse.
-Ok, ok ok ok… lo soffro, lo ammetto!- sorrise, supplicando di non farlo ridere a crepapelle.
Videl tuttavia assunse uno sguardo molto furbo e gli saltò addosso, buttandolo completamente sul prato.
-Mi devo vendicare…-
-Abbi pietà, abbi pietà!- Gohan fece finta di disperarsi.
Effettivamente poteva risparmiarlo… però…
Ora aveva in mano la situazione e lo sovrastava, guardandolo molto sicura di se.
Tentennò sul da farsi.
Reggersi sulle mani e sulle ginocchia, in modo da non toccare il ragazzo, però non era proprio l’ideale… questo infatti aiutò Gohan a ribaltare le cose: le afferrò un braccio e con una mossa svelta, infatti, il giovane prese il posto di Videl, che questa volta giaceva sul prato senza nemmeno essersene accorta.
I loro sguardi erano uniti, Gohan si reggeva anche lui sulle ginocchia e sui gomiti, ma se solo si fosse avvicinato un po’ di più a lei… mancavano pochi centimetri… e l’avrebbe baciata…
-Gohan- gli sussurrò la ragazza, scrutandolo con i suoi occhi di ghiaccio e aspettando una sua reazione.
-Si?- rispose dolcemente, fissandola ancora in modo più intenso.
-Sei il mio eroe- gli diede un piccolo bacio a fior di labbra.
 
Bastarono quelle uniche parole a far scattare il mezzo-saiyan, che si ritrasse e si mise a sedere accanto alla giovane.
-Gohan… che ti prende? Ho detto qualcosa di sbagliato?- si preoccupò subito.
-No, tranquilla…- teneva lo sguardo basso, fisso su un punto imprecisato del prato.
Cominciò a strappare dei fili d’erba.
 
Voleva dirle tutto…
Ogni singola cosa.
Non sopportava di essere chiamato eroe, quando lui non l’aveva salvata quel giorno.
Non poteva sopportare di sapere che la loro relazione era basata anche e soprattutto su una menzogna.
Però non avrebbe sopportato neanche la reazione di Videl, se le avesse detto la verità su quel giorno.
Lei lo avrebbe odiato? Lui l’avrebbe amata lo stesso… e sarebbe finito tutto ugualmente male…
Però se l’amava davvero doveva dirle la verità, perché mentire in quel modo era sbagliato!

 
Prese un respiro profondo.
-Videl, devo dirti una cosa molto importante!-







Angolo autrice:
Buonasera a tutti (o buongiorno, dipende...).
Finalmente ecco qui un'altro capitolo per questa long, che a quanto pare durerà ancora a lungo! ^.^
Credo di avervi promesso una svolta in questo capitolo, ma mi sa proprio che sarà nel prossimo (poi giudicate voi in base a questo finale).
Beh... scrivere tutto ciò mi è costato molta fatica, ma il risultato ancora non mi convince...
Spero di ricevere tante recensioni, sentitevi liberi di criticare, trovare errori ed insultarmi anche! u.u
*Schiva una melanzana*
Eeeee no! Non potete lanciare verdure, perchè non le sopporto! (?)

Bene, vi lascio con una piccola anticipazione sul prossimo capitolo: dedicherò un po' del capitolo alla Goku/Chichi! =D
Grazie a chi continua a seguire questa piccola long e soprattuto a chi recensisce! <3
Saluti,


Sweet Black 
 

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