My princess

di IMetYouInTheToilet Larry
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** You are my princess, can I be your prince? ***
Capitolo 2: *** Forgiveness ***



Capitolo 1
*** You are my princess, can I be your prince? ***


Harry sbuffò. Perché era così testardo quel ragazzo? 
Perché non poteva credergli?
Oh, l'aveva capito cosa voleva quello stronzetto.
Voleva le cose fatte in grande... Bene, Harry l'avrebbe accontentato.
Prese un lenzuolo e le bombolette spray e si diede da fare per far felice quel nanetto del suo ragazzo.
Quando finì, poco tempo dopo, era soddisfatto della sua opera.
Una grande scritta color arcobaleno troneggiava sull'ampio pezzo di stoffa bianco.
'You are my princess, can I be your prince?'
Oh, Louis l'avrebbe apprezzato davvero. Adorava quando lo chiamava principessa. 
Così si vestì, prese lo striscione e si infilò in macchina per andare a casa del suo ragazzo.
Nello stesso momento Louis sbuffando si stava mettendo un beanie e stava uscendo di casa per raggiungere Harry a casa e baciarlo fino a perdere il respiro.
Non sapeva che Harry stava andando da lui, altrimenti sarebbe rimasto a casa e si sarebbe risparmiato ciò che sarebbe successo di lì a pochi minuti.
Mentre canticchiava felicemente una canzone che passava alla radio si ritrovò a dover chiudere gli occhi a causa di una luce accecante puntata in faccia. Strizzò gli occhi e storse la bocca infastidito.
Chi era quell'idiota che aveva gli abbaglian-
Un lancinante dolore e poi nulla.
Più nulla per sempre. Solo buio.
Proprio in quel momento Harry sbuffò infastidito. Cazzo un incidente bloccava la strada. E ora come sarebbe andato da Louis?
Scese dall'auto e si avvicinò alla polizia.
'Mi scusi, cosa é successo?', chiese.
'Incidente. Un autista ubriaco ha preso in pieno la macchina di quel povero ragazzo, aveva solo 18 anni', sospirò l'uomo.
Il cuore nel petto di Harry fece una capriola. Anche il suo Louis aveva 18 anni...
'E... Come si chiama il ragazzo', domandò con voce tremante e la paura negli occhi.
'Louis Tomlinson, lo conosce?'
Per un attimo la vista di Harry si fece tutta bianca. 
Louis Tomlinson, lo conosce?
Louis Tomlinson
Louis
'É il mio ragazzo', bisbigliò in trance.
'Oddio, mi dispiace. Non lo immaginavo... Vuole sapere il nome del guidatore?'
Harry strinse i denti rabbioso. Certo che voleva sapere il nome di quel bastardo.
'Nick Grimshaw'
La rabbia del ragazzo esplose cieca, quel pezzo di merda.
Lo aveva sempre odiato, quel viscido era sempre a sbavare sul culo di Louis e a cercare di portarglielo via.
E ora.. Ora l'aveva fatto davvero.
L'aveva ucciso.
Cadde sulle ginocchia piangendo in modo isterico, i singhiozzi violenti che gli squarciavano il petto.
Da quel momento ogni cosa perse di significato, non si ricordava nemmeno come fece ad arrivare a casa.
Il giorno dopo si svegliò a causa di potenti pugni che si schiantavano contro la porta di casa.
Si alzò dal pavimento freddo su cui aveva passato la notte e si avviò ad aprire.
Si ritrovò davanti un Zayn a dir poco incazzato.
Con uno spintone entrò in casa, il viso sconvolto dalle lacrime.
Lo sapeva che non avrebbe dovuto permettere al SUO migliore amico di mettersi con quel riccio.
Era stato tutta la sera a consolarlo al cellulare per ciò che Harry gli aveva detto e ora... Era morto per colpa sua.
Senza ragionare si scagliò si di lui e iniziò a colpirlo con tutta la rabbia che aveva.
Louis era suo, si sarebbe dovuto mettere con lui.
Pianse sempre più forte mentre picchiava il riccio che non reagiva. Sapeva di meritarlo anche se non aveva immaginato come sarebbe andata a finire.
Il moro continuava a colpirlo con pugni e calci sempre più violenti e non si fermò neanche quando ormai il viso di Harry era una maschera di sangue, neanche quando perse conoscenza.
Aveva portato via l'amore della sua vita, la persona che più amava al mondo.
Zayn era sicuro che con lui non avrebbe mai sofferto. Perché lui lo amava più di ogni altra cosa, mentre Harry era solo un bastardo senza cuore. Perché Zayn avrebbe potuto amarlo meglio, non lo avrebbe mai fatto piangere.
E questo era vero, ma Louis non sarebbe stato davvero felice perché era Harry la sua persona, quella che era destinata a lui.
Quello che Zayn non sapeva però era che Harry amava Louis più della sua stessa vita e che come ripeteva sempre 'io morirei per te', stava per farlo davvero.
Zayn lo avrebbe ucciso se non si fosse fermato.
Ma era troppo sconvolto e arrabbiato per capirlo, così continuò ad accanirsi su quel corpo inerme. Non si accorse neanche che il riccio non respirava più.
Harry era morto. Zayn l'aveva ucciso. Louis stava ancora aspettando Harry per poterlo baciare fino a farsi mancare il respiro.




ALLORA
QUESTA É UNA OS DIVISA IN DUE CAPITOLI
LA PRIMA PARTE, COME AVETE VISTO, É LARRY E LA SECONDA SARÀ ZIAM
FRA QUALCHE ORA METTERÒ IL SECONDO CAPITOLO YEEEH
SIATE FELICI SU SU

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Capitolo 2
*** Forgiveness ***


Liam sbuffò. Erano due mesi che era lì dentro e non ce la faceva più. Si sentiva in trappola, si sentiva soffocare.
Ok, aveva sbagliato ed era lì per pagare i suoi errori ma davvero non credeva di meritare tutto questo.
Se aveva ucciso suo 'padre', se così vogliamo chiamarlo, aveva i suoi buoni motivi.
Solitamente lui non andava in giro ad uccidere la gente senza motivo, grazie tante.
Quel bastardo si era permesso di toccare il suo fratellino. Poteva accettare che si sfogasse su di lui, ma non doveva neanche sfiorare Nathan. Era stato il suo più grande errore.
E l'aveva pagato con la vita. 
Chissene frega se ora dovrà passare tre anni in carcere, ha protetto suo fratello e questo basta.
'Pst', lo chiama il biondino della cella accanto.
'Dimmi Niall', ridacchiò divertito dal sorrisone dell'irlandese.
'Ho sentito girare la voce nei corridoi che sta arrivando uno nuovo', sibilò eccitato.
'Nei corridoi? Piuttosto te lo sei fatto spifferare da Josh mentre eri inginocchiato di fronte a lui', ghignò Liam.
Le guance di Niall si arrossarono e sbuffò.
'Sta zitto! Sei so-', vennero interrotti dalla voce di una guardia che sbraitava.
'Cammina avanti! Sei un cazzo di delinquente non meriti nulla'
'Se solo mi ascoltaste! Ho diritto a raccontare la mia versione dei fatti!', urlò un ragazzo dalla pelle leggermente scura dimenandosi.
'Non hai diritto a un cazzo. L'hai ammazzato di botte, non ci sono altre spiegazioni' 
'Ma ho avuto i miei motivi, non sapete un cazzo!'
'Spiegali al tuo compagno di cella', sghignazzò l'uomo spingendolo dentro la mia.
'Vaffanculo', sputò velenoso il ragazzo.
Si girò ad osservarlo con sguardo omicida e Liam si perse nel caramello di quegli occhi.
'Io sono Niall! Ciao amico!', gridò il biondino.
'Zayn', borbottò.
'Io mi chiamo Liam', aggiunse.
'Allora perché sei qua?', domandò Niall. 
'Perché dovrei dirtelo', ribatté il mulatto.
L'altro si limitò ad alzare le spalle e ad ampliare il suo sorriso e a dire:'io ho ucciso mia cugina' tranquillamente.
Zayn spalancò gli occhi sorpreso, come poteva ammetterlo in quel modo?
Lui si era pentito di quello che aveva fatto nonostante tutto e questo biondino dall'aria allegra è spensierata invece..
'Perché?', si ritrovò a chiedere.
'Per far smettere i tamburi', rispose calmo. 
Vedendo la sua faccia confusa Niall iniziò a tamburellare le dita sul muro, un tempo di quattro battiti. 
Nonostante la sua perplessità annuì e decise di condividere con quei due la sua storia. 
'Ho ucciso il ragazzo del mio migliore amico Louis. Loro avevano litigato e quando Louis stava uscendo per andare da lui ha avuto un incidente. É stata tutta colpa sua, se non l'avesse trattato in quel modo tutto questo non sarebbe successo. Io credevo che lui non lo amasse davvero ma mi sbagliavo... Lo amava molto più di me. É solo che-', si interruppe a causa delle lacrime che scorrevano sulle sue guance.
Si sentì avvolgere le spalle da due braccia muscolose e calde e subito si sentì rassicurato, si sentì stranamente al sicuro. 
'Va tutto bene. Ci siamo noi ora. Anche noi abbiamo sbagliato, ma non per questo siamo delle brutte persone. Anche io ho ucciso sai? Mio padre perché ha fatto del male al mio fratellino. Avevamo tutti le nostre motivazioni quando l'abbiamo fatto. Questo non ci giustifica, certo, ma non ci condanna neanche', sussurrò dolce al suo orecchio Liam.
Zayn si asciugò le lacrime e annuì insicuro, stropicciandosi gli occhi proprio come i bimbi. 
Liam si intenerì a quella vista e sorrise dolcemente. 
Passarono i giorni e i tre ragazzi diventavano sempre più amici.
Zayn e Liam avevano un rapporto davvero speciale, sembravano vivere in simbiosi. Dove era uno era l'altro.
Facevano le cose purché all'altro non arrecasse nessun danno. 
Niall spesso si divertiva a prenderli in giro e usava chiamarli 'ziam' perché erano inseparabili.
Effettivamente, dopo due mesi diventarono davvero una coppia.
Era successo quasi per caso, stavano parlando tranquillamente quando Zayn aveva rivelato al castano che non amava davvero Louis, che era più come un fratello.
Ci aveva riflettuto a lungo e aveva capito che quello che provava per Louis era ciò che provava per le sue sorelle.
Ed erano finiti, non sanno neanche loro come, a baciarsi dolcemente contro il muro umido della loro cella.
Le cose andavano davvero bene fra di loro, solo che Zayn sentiva che mancava qualcosa, ma non capiva cosa. 
Lo capì solo quando un giorno, mentre rideva con Niall e si provava una coroncina di fiori fatta quando avevano avuto 'l'ora d'aria' qualche minuto prima, il suo ragazzo disse una cosa che lo bloccò per qualche secondo.
'Sembri una principessa Zay, la mia', mormorò Liam.
Gli occhi del moro si riempirono di lacrime.
Anche Harry chiamava così Louis.
Allora capì, aveva bisogno di chiedere scusa al suo migliore amico e al suo ragazzo.
Aveva bisogno del loro perdono.
Così decise di approfittare della relazione di Niall con Josh per chiedere di uscire per qualche ora, ovviamente accompagnato dai poliziotti.
E finalmente arrivò il giorno del perdono.
Si fece condurre al cimitero e si inginocchiò davanti alle tombe dei due eterni innamorati.
Accarezzò con dita tremanti le loro fotografie sorridenti e le incisioni sulla pietra bianca. 
Iniziò a parlare, ignorando la guardia che lo fissava scettico.
'Ciao Lou, mi manchi tanto sai? Scommetto che sei con Harry in qualunque posto voi siate. Io.. Mi dispiace così tanto. Non avrei dovuto fare quello che ho fatto ad Harry. Ero solo così arrabbiato e sconvolto, credevo che fosse colpa sua. E invece come sempre ho sbagliato.
So che non ci sono scuse per quello che ho fatto, ma ti chiedo perdono.
Ho ucciso un ragazzo meraviglioso, che meritava di vivere molto più a lungo. E io... Sono un mostro mi dispiace tanto.
Harry scusami ti prego, ti prego', singhiozzò disperato.
Era... Così distrutto. Era la cosa di cui poi si pentiva.
Chiuse gli occhi cercando di riacquistare un minimo di controllo, quando si sentì sfiorare la guancia delicatamente.
Aprì di scatto gli occhi e si guardò intorno, non vedendo nulla che non fossero lapidi.
Alzò lo sguardo al cielo che pian piano si stava sgombrano dalle nuvole e sorrise lieve.
Lo sentiva, era stato perdonato da entrambi.
Si sollevò, spolverò il pantalone e si voltò, il cuore e l'anima più leggeri.


'Harry Styles and Louis Tomlinson. The prince and the princess of the sky. 
01/02/1991-16/11/2012    24/12/1994-15/11/2012'







CE L'HO FATTA A FINIRLA
É STATA UN PARTO MA ORA SONO QUI
SI É TUTTO MOLTO... NON SO NEANCHE COME DEFINIRLO
SO SOLO CHE LE INCISIONI SULLE LAPIDI DI HARRY E LOUIS SPACCANO QUASI QUANTO HARRY SPACCHI IL CULO DI LOU
NO OK SONO VOLGARE 
ADDIO

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