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di Angie96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Assorbenti ***
Capitolo 2: *** 2. Attesa ***
Capitolo 3: *** 3. Felicità ***
Capitolo 4: *** 4. Neve ***
Capitolo 5: *** 5. Bacio ***
Capitolo 6: *** 6. Volpe ***
Capitolo 7: *** 7. Dattebayo! ***
Capitolo 8: *** 8. Pastelli ***
Capitolo 9: *** 9. Foto ***
Capitolo 10: *** 10. Rosso ***
Capitolo 11: *** 11. Acqua ***
Capitolo 12: *** 12. Calzino ***
Capitolo 13: *** 13. Dolce Attesa ***
Capitolo 14: *** 14. Pioggia ***
Capitolo 15: *** 15. Compleanno ***
Capitolo 16: *** 16. Sette ***
Capitolo 17: *** 17. Colori ***
Capitolo 18: *** 18. Pomodori ***



Capitolo 1
*** 1. Assorbenti ***


Prompt: Assorbenti
Mai, in vita sua, Minato Namikaze si era sentito insicuro come in quel momento: prima di uscire di casa a fare la spesa, la sua compagna Kushina, in preda ai dolori dovuti al primo giorno del ciclo, nel quale faceva fatica perfino ad alzarsi, gli aveva chiesto di comprargli un pacchetto di assorbenti, e lui, credendo che non fosse nulla di così complicato, aveva accettato.
Si era pentito di quella scelta, eccome se si era pentito: ce ne erano di tutti i tipi, di tutte le marche e di tutte le dimensioni, e lui non aveva la minima idea come le donne riuscissero a prenderli così facilmente, e già il fatto che si fosse fermato in quel reparto era alquanto imbarazzante, dal momento che la gente che gli passava accanto non faceva altro che guardarlo male ed indicarlo.
Raccolse tutta la dignità che gli era rimasta e prese il primo pacchetto che gli era capitato davanti, a Kushina sarebbe andato bene comunque, e magari gli avrebbe chiesto il perchè del suo ritardo, ma non si sarebbe arrabbiata, almeno per quella volta.
Quando uscì dal supermarket, si sentì come se avesse tolto un sassolino dalla scarpa, così si era avviato a passo svelto verso casa.
Quando varcò la soglia della porta trovò Kushina in soggiorno, sdraiata sul divano, che teneva una mano sulla pancia: la donna lo stava fissando «Dov'è il pacchetto di assorbenti?»chiese, con un tono che fece rabbrividire il suo interlocutore, che le aveva porso il pacchetto in silenzio, sperando con tutto il cuore di non aver sbagliato nulla.
Kushina guardò il pacchetto per qualche secondo «Minato...» la donna aveva una vena pulsante in fronte, e dal tono che aveva usato si poteva trasparire del nervosismo «C-che c'è?» l'uomo deglutì, indietreggiando, come se avesse già predetto tutto «MINATO, HAI PRESO QUELLI SBAGLIATI'TTEBANE!» la Uzumaki, per puro istinto omicida, tirò il pacchetto in testa al povero Minato che, terrorizzato, non fece nient'altro, se non sussurrare un «scusami» con un filo di voce.





L'angolo dell'autrice:
Okay, ci sono pure qui!
Ieri FAM 00 vi ha deliziati con l'inizio della sua raccolta sulla SaIno con del fluff diabetico? io parto con una cosa pseudo-comica perchè sì xD
adesso tocca  Mako-chan e Kakko-san(????)  con le loro^^
La cadenza di queste shot sarà AL MASSIMO settimanale, e vi avviso che la prossima storia sarà.... da diabete XD
Almeno mi hanno affidato una delle mie OTP^^
Alla prossima!
Un'abbraccio,
Angie 96

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Capitolo 2
*** 2. Attesa ***


Prompt: attesa
Non era raro che Minato rientrasse tardi a causa delle mansioni che, essendo un Hokage, doveva compiere: quella volta gli era toccato leggere e firmare delle scartoffie, che in pratica erano una vera e propria montagna di fogli, almeno dal punto di vista del Namikaze.
Quando rientrò a casa l'orologio segnava le 01.30 del mattino, avrebbe giurato su tutti i Kami che molto probabilmente Kushina sarebbe rimasta sveglia ad aspettarlo, seduta sul divano in soggiorno, come faceva sempre, ma non la trovò lì.
In un certo senso si sentì sollevato: non voleva che si sforzasse di rimanere sveglia, soprattutto ora che era appena entrata nel sesto mese di gravidanza, continuava a ripeterle che doveva mantenersi in salute, perchè anche il bambino ne avrebbe subito le conseguenze, ma lei sosteneva che Naruto era forte, proprio come la madre e il padre, e che quindi non gli sarebbe accaduto nulla.
Notò che la luce accesa in cucina, e decise di andare a controllare lì: trovò la moglie seduta su una sedia del tavolo, che dormiva con la faccia poggiata verso destra sul tavolo, girata verso destra; quella donna era proprio testarda, a volte. L'uomo si avvicinò in punta di piedi, come per volerla ammirare da vicino "E' davvero bellissima" pensò, mentre spostava la sedia senza far rumore.
La prese in braccio con delicatezza, per non non svegliarla e per evitare di far male al bambino, e si avviò verso la camera da letto; Minato si era accorto solo ora, tenendola in braccio,  che Kushina stava dormendo sorridendo, per una frazione di secondo l'uomo credette che si fosse svegliata, ma la donna non si mosse.
La adagiò sopra il materasso, rimboccandole le coperte «Buona notte, Kushina» disse, dandole un bacio sulla fronte.

***
Piccola premessa prima delle note perchè sì: Questa shot fa parte della timeline originale della serie (*sigh* moriranno tra tre mesi per colpa di Obito *sob*), mentre quella precendente può essere interpretata sia con la timeline originale sia come AU che altro (si, se nel mondo dei ninja non esistessero gli assorbenti noi ragazze saremmo fottute xD)^^

L'angolo dell'autrice: 

Salve a tutti^^
Innanzitutto ringrazio tutti quelli che hanno recensito la shot precedente, grazie davvero, non pensavo di avere così tante recensioni^^
Allora, io ci ho provato a fare una scena fluffosa, lo giuro! Ma purtroppo non sono tagliata per fare tale tipo di fic (?)
Ne mancano altre 98 D: *Si ripete che può farcela* 
Comunque spero vi piaccia e, perchè no, se volete fatemelo sapere con una recensione^^
Alla prossima!
Un abbraccio,
Angie 96

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Capitolo 3
*** 3. Felicità ***



Prompt: Felicità
 
Dicono che la felicità sia qualcosa di soggettivo, che vari da persona a persona: la felicità può essere espressa quando ad esempio passi un esame
importante, o chiedi alla tua anima sposarti e lei dice di si. 
La felicità di Kushina era poter abbracciare suo figlio Naruto: aveva aspettato per nove mesi cercando di immaginarne l'aspetto e fantasticando su a chi sarebbe assomigliato e, ironia della sorte, suo figlio era proprio uguale al padre, almeno d'aspetto.
La felicità di Minato era simile: era felice di aver visto il figlio nascere, ma allo stesso tempo fino a qualche minuto prima aveva avuto più paura che la moglie stesse male, dal momento che continuava ad urlare; in più doveva anche badare al Kyuubi, che minacciava di uscire da un momento all'altro.
La felicità assoluta di Kushina erano Minato e Naruto, così come per Minato lo erano la moglie e il figlio: quel giorno erano successe tante, troppe cose.
Quel giorno due genitori avrebbero dato la loro vita per salvare il figlio appena nato e il loro villaggio, quel giorno la felicità si era tramutata in tristezza.
La felicità di Naruto, inizialmente era quella di poter avere degli amici, e capire il perchè veniva trattato come un mostro, col tempo aveva trovato anche
quella, ed era diventato un eroe.
La felicità assoluta di Naruto era stata incontrare i suoi genitori, e il venire al corrente del fatto che sono morti per proteggere ciò che amavano.
Si dice che la felicità sia soggettiva, ma se ti dicessi che non sempre è così?


***********

NOTA PRIMA DELLE NOTE DELL'AUTRICE (?): Questa storia fa parte della timeline originale della serie^^

L'angolo dell'autrice:
Vabbè, sono pure fuori dal genere oggi (?) è che questo era l'unico prompt pronto al 100% che avevo e quindi non volevo lasciarvi a mani vuote, anche perchè per il prompt "Felicità" non mi viene in mente nulla di fluffoso per la famiglia Uzumaki/Namikaze xD
Perdonatemi anche per il ritardo che non è un ritardo (?) ma comunque alla fine sto andando avanti..... anche se con la formattazione del cellulare ero convinta di aver perso pure questa, ma alla fine mi sono accorta di averla fatta leggere ad una mia amica due giorni fa, e l'ho recuperata^^
So che fa schifo rispetto alle altre, ma non l'ho nemmeno riletta xD
In fine i ringraziamenti: Ringrazio tutti quelli che hanno recensito finora e quelli che hanno messo la storia tra le seguite, grazie davvero!
Alla prossima shot!
Un abbraccio, 
Angie 96

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Capitolo 4
*** 4. Neve ***


Prompt: Neve
Nonostante non l'avesse mai vista, a Naruto piaceva la neve: da come la descriveva Okaa-san doveva essere una cosa bella, no? Il bambino di quattro anni appena compiuti rimase con il visino appoggiato sul vetro della finestra, con fare molto curioso «Otou-san, pecchè non nevica'ttebayo?» Minato si girò, in quel momento stava lavando i piatti, mentre Kushina era uscita a fare compere: non aveva idea di come rispondere al figlio. Il piccolo si girò verso il padre «Tu sei l'Hokage, dovesti essere in gado di farla cadere» indicò il diretto interessato, mettendo il broncio «Naruto-chan» Minato sorrise «Sarò anche l'Hokage, ma non ho tutto questo potere» disse, in tutta risposta il figlio sbuffò e ritornò ad osservare le strade di Konoha dalla finestra.
Kushina tornò dopo un'oretta circa, trovando il marito a leggere un libro, e il figlioletto ancora attaccato alla finestra «Naruto-chan, che stai facendo?» chiese, Naruto si girò «Okaa-san, pecchè non nevica? Tu ed Otou-san avevate detto che le stade diventavano bianche quando arrivava l'invenno!» il piccolo si era sentito tradito, i genitori gli avevano mentito. Kushina sorrise «Naruto-chan, la neve non cadrà mai se la aspetti» si avvicinò al figlioletto, mentre Minato guardava la scena silenziosamente «E non sempre nevica in inverno'ttebane!» Naruto si staccò dalla finestra e corse in camera sua, se la mamma aveva detto così allora era sicuramente vero.
Un fiocco.
Naruto era occupato a disegnare sè stesso da Hokage, Kushina preparava la cena e Minato era andato a fare il suo lavoro da Hokage.
Qualche fiocco.
Nessuno se n'era accorto.
Tanti, tantissimi fiocchi.
Naruto andò in cucina dalla madre, guidato dal profumino che proveniva dalla cucina, aveva sbirciato dalla finesta «Okaa-san!» le strade stavano diventando bianche «Guadda, sta nevicando'ttebayo!» Kushina si precipitò verso la finestra «Visto che bisognava aspettare?» il bambino annuì, ridendo.
La donna prese il figlio in braccio ed uscì di casa «Semba zucchero filato» disse quest'ultimo, guardando meglio, Kushina trattenne una risata, mentre Naruto aveva tirato fuori la lingua per assaggiare un fiocco «Bleah! Ma sa d'acqua!» il bambino fece un espressione quasi di disgusto: no, la neve non era zucchero filato.

*****
Note prima dell'angolo dell'autrice (?): Questa flashfic è un AU dove Obi non ha fatto tutto quel casino e quindi Minato e Kushina sono ancora vivi^^

L'angolo dell'autrice:

Ciao^^
Scusate se non ho pubblicato, ma ero in vacanza e piùttosto che fare uno schifo dal cellulare con il codice HTML ho preferito aspettare che ritornassi, ed eccomi qui^^
Sono tornata con del fluff (e devo dire che un po' mi è mancato) :3 e con un piccolo e puccioso Naruto che fa da protagonista indiscusso di questa flash xD Non linciatemi, ma gli errori che fa parlando sono fatti apposta xD
Ringrazio ancora tutti quelli che hanno recensito, quelli che hanno messo la storia tra le seguite e quelli che la leggono e basta^^
Alla prossima! 
Un abbraccio,
Angie 96

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Capitolo 5
*** 5. Bacio ***


Prompt: Bacio
Kushina Uzumaki era una ragazzina che di femminile forse aveva solo l'aspetto: per essere una delle ragazze più carine della classe aveva proprio un bel caratterino: frequentava solo la seconda media, ma veniva sempre coinvolta in risse con ragazzi più grandi (a volte anche delle superiori) e ne usciva sempre vincitrice.
La cosa che colpiva di più Minato, quando assisteva alle risse, era che tutto partiva sempre quando qualcuno la prendeva in giro per il colore dei suoi capelli -un bel rosso fuoco- e quando lei li picchiava finiva sempre per dire loro «Perchè ti fai picchiare da una ragazzina delle medie?» e se ne usciva sempre con qualche livido e qualche graffio ma non ne parlava mai con nessuno.
Una mattina la ragazzina entrò in classe zoppicando, e Minato non potè non notarlo «Che cosa hai fatto alla gamba?» le chiese, improvvisamente, Kushina arrossì, di solito nessuno le faceva mai domande di quel genere, a parte la sua migliore amica Mikoto, che ormai si era rassegnata a medicarle le ferite come meglio poteva, se poi ci si metteva il ragazzo che le piaceva e che probabilmente non l'aveva mai notata, voleva dire che anche la persona più stupida se ne sarebbe accorta.
 Tentò di assumere un'espressione scocciata, anche se in realtà le piaceva il fatto che lui si fosse preoccupato per lei «Niente, sto benissimo'ttebane!» quel suo brutto vizio la stava tradendo, dal momento che Minato di era abbassato all'altezza della gamba sinistra ed aveva cominciato a muoverla. 
La ragazza si lasciò scappare un urlo di dolore «A me non sembra» disse, poi, appena entrò in classe il sensei -un certo Jiraiya, che aveva la brutta fama di essere un pervertito, e soprattutto di provarci con un'altra professoressa, la quale non ricambia i suoi sentimenti- gli chiese di accompagnare l'Uzumaki in infermeria. Stranamente avevano ottenuto il consenso, e appena uscirono dall'aula il biondo prese in braccio Kushina e, con grande stupore di quest'ultima, le disse «Non posso lasciare una ragazza così carina a soffrire» poi le sorrise, Kushina ormai era diventata bordeaux.
L'infermiera arrivava sempre alla seconda ora, quindi quando i due arrivarono non c'era nessuno: Minato fece sedere Kushina nel lettino della stanza, e cominciò a prendere del ghiaccio per poi metterlo sulla gamba della ragazza «Perchè stai facendo tutto questo per me?» gli chiese, tutto ad un tratto: il biondo arrossì leggermente, poi decise di rispondere «Perchè sei una bella ragazza e..... e tu mi piaci tanto» disse, abbastanza timidamente, mentre metteva accuratamente delle bende sulla gamba della ragazza. 
Kushina rimase a bocca aperta: non se lo aspettava, tant'è che arrossì pesantemente per poi dire «A-anche tu mi piaci tanto'ttebane!» disse, imbarazzata, mentre il biondo la osservava: a questo punto una ragazza normale dovrebbe aspettarsi un bacio, no?
Kushina cominciò ad avvicinarsi a Minato che, di canto suo, non sapeva nulla sul romanticismo, ne tanto meno si sarebbe aspettato quello che sarebbe avvenuto dopo...
Si ritrovò le labbra di lei poggiate sopra le sue per qualche secondo, e quando la redhead si allontanò lui rimase come un'ebete a fissare il muro davanti a sè: oggi aveva ricevuto il suo primo bacio, e non sarebbe stato nemmeno l'ultimo.
«Allora, vuoi smetterla di fissare il muro? Dobbiamo tornare in classe!»
«S-sì!»

******
Le Note che vi ritroverete sempre dopo la fic: questa flash è un' AU ambientata ai giorni nostri, ma penso che lo abbiate già capito^^
L'angolo dell'autrice che non ha riletto questa flashfic:
Okay, sono un pochino in ritardo, ma eccovi questa piccola perla che mi è venuta in mente giusto questo pomeriggio (ed è anche più lunga rispetto alle altre, wow), proprio mentre la mia vena di romanticismo era alle stelle xD
Questa raccolta sta prendendo la brutta piega del fluff, devo riprendermi^^
Colgo ancora l'occasione per ringraziare tutti i recensori e quelli che si fermano solo a leggere, grazie davvero^^
Alla prossima flashfic (Cacchio, ne mancano 95 precise xD)^^
Un'abbraccio,
Angie 96 

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Capitolo 6
*** 6. Volpe ***


Prompt: Volpe
Qualcuno si è mai chiesto come si sentiva Kurama quando era dentro Kushina?
Beh, diciamocelo, non è che avere una Jinchuuriki tanto... Spaventosa fosse proprio l'unico dei suoi problemi, anche se, quando l'Uzumaki si arrabbiava,  gli veniva una paura che non aveva mai provato in tutta la sua vita. 
Il nostro volpotto, infatti, in un momento d'intimità di Kushina con Minato, ebbe la faccia tosta di commentare «Mi viene da vomitare» nella mente della rossa, anche se in realtà avrebbe voluto che anche il Namikaze potesse sentirlo «P-prego?» Kushina non si accorse  nemmeno di averlo detto a voce alta, nonostante Minato avesse cominciato a guardarla con aria interrogativa «Hai capito bene: voi due mi fate venire da vomitare quello che ho mangiato non so quanti anni fa» disse la volpe, tutta tranquilla «Nessuno ti ha chiesto di assistere'ttebane!» rispose Kushina, una volta entrata nella sua mente, ma la volpe non aveva finito:
«Per non parlare di quando fate quegli scambi di effusioni, siete disgustosi»
«Ripeto: NESSUNO TI HA CHIESTO DI ASSISTERE!»
«Fosse per me adesso sarei già libero, guarda che non piace neanche a me sentirvi ansimare quando si fa notte»
Kushina arrossì un pochino per l'imbarazzo, ma dopo una frazione di secondo quel rossore divenne di rabbia:
«Tu.... Tu ci hai visti in un momento d'intimità'ttebane!»
«Io sono COSTRETTO a fare da terzo incomodo e poi, detto tra noi, in alcune situazioni mi fate venire il diabete»
«STUPIDA VOLPE, SMETTILA DI SPIARCI!»
Lo aveva urlato, tant'è che Minato si era spaventato e si allontanato, avendo già capito che sarebbe stata lui la vittima e Kurama, da lì a qualche ora, sarebbe rimasto ranicchiato in un angolino a tremare dal terrore.


**********
Nota prima delle note dell'autrice: Questa bellissima storia si colloca nella timeline originale^^

L'angolo dell'autrice:
Ciao^^
Lo so che ho due long da aggiornare, ma mi sono affezionata troppo a questa strana raccolta *^*
Ooookay, mi sa che devo aggiungere pure Kurama-san tra i personaggi della raccolta, ci sto già prendendo gusto xD
Colpa di una certa persona che mi ha plagiato e che sto plagiando xD
Comunque, come vi avevo detto, questa shot è comica perchè bisogna variare e stavo prendendo la brutta piega del fluff (Non che fossi così brava, ma vabbè xD)^^
Ringrazio quelli che hanno recensito, che hanno messo la mia raccolta tra le preferite, le ricordate e le seguite, e ringrazio anche quelli che leggono e basta^^
Alla prossima!
Un abbraccio, 
Angie 96

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Capitolo 7
*** 7. Dattebayo! ***


Prompt: Dattebayo!
Dire che Naruto era un bambino strano era davvero dire poco, dal momento che, da quello che aveva capito Kushina, era l'unico dei bimbi della sua età che all'asilo nido non aveva ancora detto la sua prima parola, e la cosa più sbalorditiva era il fatto che il bambino fosse determinato a non proferire mai parola.
«Naruto-chan, prova a dire "Mamma", m-a-m-m-a!» la rossa si era messa di nuovo in testa di incitare il figlioletto, proprio a cena e davanti agli allievi del marito, che continuavano a fissare la scena senza proferire parola, a parte Rin che sembrava volere che Naruto dicesse "Rin nee-chan" prima delle normali paroline.
«Da- Da!» Furono queste piccole paroline dette da Naruto a far intervenire Minato, che era stato in disparte e che, in due nanosecondi, si era ritrovato davanti al figlio «Stai cercando di dire "Daddy"? Naruto-chan, non mollare!» all'Hokage stavano brillando gli occhi, come se non stesse aspettando altro. Kushina, guardando la scena, sbuffò e si girò verso il marito 
«È un po' strano che la sua prima parola sia in inglese, non trovi'ttebane?»
«Magari non ha ancora detto nulla perchè era troppo intelligente» 
«Da... Da... Da!»
Mentre i genitori parlavano, il piccolo della casa continuava a tentare di pronunciare quella parola ignota che ormai era chiaro che non poteva essere in inglese, nonostante Minato continuasse a sperare che fosse così.
«Da... Da!»
«Dai, puoi farcela! Qualunque cosa tu voglia dire non mollare!»
Naruto fece un respiro profondo, come se si stesse concentrando prima di dire la sua prima parola
«Da...Da»
Tutti i presenti rimasero a fissarlo con degli sguardi curiosi
«Da... Dattebayo!» 
Le reazioni dei presenti furono tutte diverse, a partire da Minato che cominciò a deprimersi perchè la prima parola del figlio era simile a quella priva di significato che a volte scappava alla moglie come un semplice vizio, passando per Kushina che non faceva altro che elogiare il figlio, per poi arrivare a Rin che sorrideva e infine vedere Obito che continuava a ridere e Kakashi che soffocava le suddette mettendosi una mano davanti alla bocca (mica pensavate che si mettesse a mangiare con la maschera addosso, eh?): Minato si girò verso il figlio e si convinse che la sua seconda parola sarebbe stata "Papà", ma non avrebbe mai immaginato che, dopo qualche giorno, si sarebbe sbagliato di nuovo:
«Ramen»

*****
Note prima delle note dell'autrice: Questa è un miscuglio tra AU e What If xD Dove oltre all'accademia ninja i pargoli vanno al nido e all'asilo, e Minato OVVIAMENTE è Hokage u.u

L'angolo dell'autrice:
Lo so, sono in ritardo xD
E' che non avevo abbastanza ispirazione ed ora che comincio la scuola mi è passata un po' la voglia di scrivere, ma comunque tento di tirare avanti u.u
Con questo volevo dirvi che pure questa raccolta avrà aggiornamenti fissi la domenica e, se tutto va bene, finisco con il scrivere il capitolo di For You, che sennò mi linciano xD
Diciamo che Naru è un bambino strano, ma teneroso *^* Mi piace troppo infilarlo nei capitoli, anche se avrei voluto dare più spazio ai poveri allievi di Minato, usciti particolarmente OOC xD
Come sempre ringrazio tutti quelli che mi recensiscono, mettono la storia tra le preferite, le ricordate e le seguite e anche chi si ferma solo a leggere xD e buona fortuna a chi inizierà la scuola o a chi, come me, avrà la maturità (Fratelli e sorelle, sono con voi xD)^^
A domenica!
Un abbraccio,
Angie 96

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Capitolo 8
*** 8. Pastelli ***


Prompt: Pastelli
Naruto non era proprio un bambino molto normale, diciamo che era quel tipo che fuori pareva carino e coccoloso, ma in realtà nascondeva un lato davvero pestifero: uno dei suoi tanto citati disastri fu proprio imbrattare il muro dell'asilo con i pastelli che i suoi genitori gli avevano regalato per il giorno del suo quinto compleanno, e le educatrici erano davvero stanche delle sue marachelle.
C'è da dire che, però, il piccolo Namikaze non era sempre stata una minaccia per il genere umano: lui, quei pastelli, li utilizzava anche per fare degli strani disegni che raffiguravano lui e la sua famiglia.
«Naru-chan, che cos'hai disegnato?»
«Questo sono io da Hokage»
Aoi alzò un sopracciglio
«Che cos'è un Hokage?»
«L'Hokage è il ninja più forte di tutta Konoha'ttebayo!»
Peccato che Konoha fosse il quartiere di Tokyo dove viveva lui...
«E questo?»
Aoi indicò distrattamente un disegno che sembrava raffigurare tutta la famiglia del bambino che sorrideva, il padre indossava quello che sembrava un mantello bianco con le maniche, sotto raffigurava delle fiamme rosse e indossava un cappello strano; la madre invece indossava un vestito bianco e verde, mentre lo stesso Naruto indossava una maglietta arancione e dei pantaloncini neri.
«Siamo io, Otou-san e Okaa-san'ttebayo!»
«Come mai siete vestiti così?»
«Perchè papà è il quarto Hokage, e quando io sarò grande diventerò il sesto e sarò il più forte di tutti i precenti!» disse il biondo, trionfante.
«E, sentiamo, chi sarà il quinto?» 
«Il quinto sara nonna Tsunade!»
Aoi sorrise: se sua madre lo avesse sentito si sarebbe arrabbiata davvero tanto.

*******
Note prima delle note dell'autrice: Okay, lo avete già capito che è una AU xD
L'angolo dell'autrice:
Ciao^^
Okay, Minato e Kushina non sono presenti e Naruto ha una visione del mondo che non è poi tanto lontana dalla verità (riferimenti alla timeline originale Mode ON) xD
E sì: Aoi è una OC figlia di Tsunade (e visto che shippo JiraTsu non vi dico neanche chi è suo padre xD)^^
Più che altro non so come classificare questa flash, non riesce nè ad essere abbastanza comica, nè ad essere abbastanza fluffosa D:
A domenica prossima^^
Un abbraccio, 

Angie 96

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Capitolo 9
*** 9. Foto ***


Prompt: Foto
Kushina sbuffò: da quando in qua bisognava fare delle foto per una rivista del villaggio solo perchè lei sarebbe stata la futura moglie dell'Hokage?
Era semplicemente andata a provare degli abiti da sposa con Mikoto (che tra l'altro era incinta, e si era portata anche Itachi con sè), aveva solo bisogno di stare per conto suo e, invece, si era ritrovata a fare una pseudo-sfilata, e perfino Kurama si era messo a ridere di lei. 
Odiava quando era costretta a sorridere e a fare delle pose per delle foto che, molto probabilmente non avrebbe mai potuto tenere per sè;  di canto suo, però, vedere Mikoto che tratteneva le risa ed Itachi che alzava un sopracciglio ogni volta che lei sbuffava la divertiva, anche se, dopo due ore se ne sarebbe andata dal retro del negozio con il vestito scelto, attirando ancora di più l'attenzione dei paparazzi.
«"La futura moglie del Quarto Hokage è stata sorpresa ad uscire dal retro di un negozio di abiti da sposa con una sua amica ed il figlio della suddetta"... Kushina, non credi di aver esagerato?»
Minato prese la rivista e cominciò a sfogliarla: avevano dedicato due pagine alla mirabolante "fuga" della compagna, sbattendo poi, tra le ultime pagine, le foto della suddetta in abito da sposa, sottolineando quanto i suoi capelli rossi si intonassero con gli abiti bianchi
«Ti rendi conto che mi avevano trattenuta per tre ore solo per fare gli scatti?»
Kushina sbattè il mestolo contro il tavolo, visto che in quel momento stava cucinando, facendo sobbalzare Minato: 
«Pensa se un giorno dovessi rimanere incinta!»
il compagno la guardò con aria interrogativa 
«Sei incinta?»
Kushina arrossì di colpo:
«N-no! Certo che no! È solo che questo mese non mi sono ancora arrivate'ttebane!» disse la rossa, visibilmente imbarazzata.
Minato implorò tutti i Kami che non fosse così.

****
Note prima delle note dell'autrice: Sì. diciamo che questa fa parte della timeline originale, proprio perchè mi sono detta "Diamine, nel mondo dei ninja esistono macchine fotografiche, televisori e libri: allora esisteranno anche le riviste scandalistiche" e puff! Ecco il capitolo!

L'angolo dell'autrice:
Oookay...
CHE COSA DIAMINE HO APPENA SCRITTO?!
Tenete presente che io penso davvero che Kushina sia rimasta incinta prima del matrimonio con Minato, quindi non potete linciarmi^^
Che poi, tra l'altro, sono riuscita a ficcarci dentro anche Sas'ke in grembo, Mikoto ed il povero, piccolo Itachi xD penso che dopo questa flash, l'ultimo dei tre potrebbe benissimo arrostirmi con Amaterasu^^
Ho anche notato che le recensioni sono diminuite, ma vabbe^^
A domenica prossima!
Un abbraccio,
Angie 96

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Capitolo 10
*** 10. Rosso ***


Prompt: Rosso
Minato non aveva mai capito realmente perchè gli piacevano quei capelli rossi: probabilmente doveva essere per quell'odore di ciliegia che emanavano oppure, semplicemente, perchè a lui piaceva lei.
Una delle cose che lo aveva colpito di più era il contrasto con il colore degli occhi della compagna: quel blu mare così penetrante con quel rosso acceso gli parevano una combinazione perfetta.
Si dice che esista un'invisibile filo rosso, legato al tuo mignolo, e che, dall'altra parte, esso sia legato al mignolo della tua anima gemella:
"Rosso come i suoi capelli"
Non che lui credesse a quel tipo di leggende, sia chiaro, ma c'erano fin troppe analogie perchè, lui lo sapeva, fin da quando l'aveva salvata da quei ninja della nuvola, quei capelli rossi erano stati il filo conduttore che li aveva fatti innamorare.
Ma non c'erano solo lati positivi in quel colore: rosso era anche il sangue che li aveva macchiati proprio il giorno della nascita del loro bambino; erano entrambi morti per salvarlo, proprio mentre il Kyuubi aveva deciso di stroncarlo con i suoi possenti artigli: si erano parati entrambi davanti a Naruto...
Gli avevano detto addio troppo presto
*****
Minato si lasciò scappare una lacrima per la commozione, mentre teneva il pugno ben saldo, che toccava quello di Naruto:
"È proprio come stare accanto a Kushina" pensò, completamente perso nei suoi pensieri.
«Papà, sei pronto?»
«Sì!»
Doveva porre fine a quell'inutile guerra, che altro non era che il risultato di tutti i suoi fallimenti, sia come sensei che come uomo: guardò tristemente la figura di Obito, che lo guardava con sufficienza, e ripensò alle parole taglienti che l'ex allievo gli aveva rivolto pochi istanti prima:
«Quando c'era bisogno di te tu non c'eri mai!»
Solo in quel momento aveva capito perchè quel ragazzino impacciato che voleva diventare Hokage era cambiato così tanto:
Rin...
Doveva aver per forza assistito alla sua morte.
L'Uchiha aveva ragione: Minato non era mai stato presente quando i suoi allievi avevano avuto più bisogno di lui; era sempre stato impegnato in altre missioni, sia quando Obito era rimasto schiacciato tra le rocce, sia quando Rin era morta...
Aveva sbagliato tutto
Guardò di nuovo suo figlio, che gli sorrise di rimando:
«Sai, papà: sono felice di poter combattere al tuo fianco'ttebayo!»
Minato sorrise a sua volta:
«Anch'io, Naruto»


******
Note prima delle note dell'autrice (?): E.... sì, è una missing moments che appartiene alla timeline originale, ora potete linciarmi (???)


L'Angolo dell'autrice:
Scusate scusate scusate se non ho pubblicato la settimana scorsa, ma capitemi: con 39 di febbre e il mal di testa non è che potevo fare poi molto, poi sono appena tornata a casa da un pomeriggio impegnativo (?) e quindi sto pubblicando il capitolo in fretta e furia xD
E qui siamo arrivati al DECIMO prompt della challenge, finalmente xD
Per questo decimo prompt ho pensato di uscire un po' tra gli schemi, un po' seguendo il manga, e un po' gli ultimi sviluppi dell'anime e... Diciamo che mi è uscito questo pseudo Minato edo tensei POV xD Tra l'altro parte con del fluff e degenera nell'angst e nei feels più totali, povero Yondaime :c 
Ora scappo che ho un casino di altre cose da fare^^
A domenica prossima (Salvo imprevisti)!
Un abbraccio, 
Angie 96

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Capitolo 11
*** 11. Acqua ***


Prompt: Acqua
Naruto non si sarebbe mai preoccupato di allagare la casa, se vivesse da solo: non che fosse strano fare un bagno caldo, rilassarsi e magari anche addormentarsi per un sedicenne, ma lasciare l'acqua corrente aperta, probabilmente, non l'avrebbe mai fatto nemmeno un poppante di quattro anni.
Inoltre, una delle cose con il quale lui doveva fare i conti, era il fatto che lui fosse il figlio del Quarto Hokage, quindi era anche tenuto a mantenere una buona reputazione, almeno per il padre.
Naruto si svegliò, stropicciandosi gli occhi e facendo per uscire dalla vasca, che straripava: chiuse istintivamente il rubinetto, chiudendo gli occhi e sperando con tutte le sue forze che il livello dell'acqua non fosse abbastanza alto, così almeno avrebbe potuto rimediare al problema il più velocemente possibile
«Porco Teme... credo di aver appena provato a simulare il diluvio universale»
Non che l'acqua fosse tanto profonda, ma tre centimetri erano tanti dentro casa: una volta tolto il tappino dello scarico dalla vasca, Naruto cominciò a prendere tutti gli asciugamani che trovava in bagno, sperando che i suoi genitori tornassero il più tardi possibile...
"Potrei chiamare il Teme, così potrebbe asciugare tutta l'acqua con il Katon" pensò, per poi deglutire: con tutte le probabilità Sasuke avrebbe potuto dare fuoco a tutta la casa anche solo per ripicca, e il ragazzo questo lo sapeva.
La paura di vedere Kushina arrabbiata con lui per l'ennesima volta gli fece ricordare che doveva asciugare tutta quell'acqua, peccato che essa non volesse nemmeno farsi assorbire dall'asciugamano, che rimaneva completamente asciutto e non solo, il livello dell'acqua aumentava ogni volta che il ragazzo provava a rimediare, nemmeno le secchiate funzionavano...
Naruto si svegliò urlando: era nella vasca da bagno, ma aveva lasciato il rubinetto chiuso e, aveva controllato attentamente, non aveva allagato la casa:
«Non mi farò mai più un bagno caldo in vita mia» disse, togliendo il tappo per lo scarico ed alzandosi.
 
*****
Note prima delle note dell’autrice:
questa è una What If, lo avete già capito^^
L’angolo dell’autrice:
Okay, ieri era il mio compleanno e mi hanno fatto una festa a sorp- *le tirano dei pomodori marci*
Va bene, va bene D: cooomunque, questo capitolo è fuffa, vi dico solo questo xD
Immaginarmi Naruto in quello stato è stato… boh xD potete anche linciarmi, se volete xD
A domenica!
Un abbraccio,
Angie 96

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Capitolo 12
*** 12. Calzino ***


Prompt=Calzino
«No! Non voio maggiae i pinaci'ttebayo!»
Questi erano gli ennesimi capricci di Naruto che, per l'ennesima volta, non voleva mangiare gli spinaci: Minato e Kushina le avevano provate tutte, ma il bambino era TREMENDAMENTE testardo
«Naruto-chan, ti prego, prova ad assaggiarli!»
Minato ormai era esasperato: da quando, l'ultima volta, Naruto aveva visto che il padre era corso in bagno dopo averli assaggiati per un mal di stomaco, il bimbo era convinto che fossero avvelenati, ed aveva cominciato a rifiutarli:
«i pinaci sono cattivi»
Disse, di nuovo, con determinazione.
In tutti i tre anni di vita che il biondino, così simile al padre d'aspetto, aveva passato guardando quegli stupidi programmi per bambini alla tv, il Quarto Hokage si era sempre chiesto se fossero quelli ad alimentare la cocciutaggine del figlio, che già aveva preso quella *qualità* dalla madre.
"Programmi per bambini... 
Programmi per bambini... Calzini!"

Pensò, correndo verso la camera da letto, sotto lo sguardo interrogativo del figlio: prese un calzino di colore bianco, se lo mise sulla mano e ritornò in cucina
«"Ciao, io sono Hiyori"»
Era un pessimo ventriloquo, ma almeno sperava che Naruto ci cascasse
«Ciao, Hiyori! Io sono Naruto'ttebayo!»
Perfetto, era fatta
«"Naruto, come mai non stai mangiando?"»
«Pecché i pinaci non mi piacciono»
Non gli veniva in mente niente per controbattere alle parole del figlio, poi gli venne l'illuminazione:
«"Naruto, lo sai che se non mangi gli spinaci non diventerai mai Hokage come tuo padre?"»
Il bambino guardò il calzino con un'espressione stupita, poi si girò verso Minato, per chiedere conferma:
«Otou-san, è vero?»
L'uomo annuì:
«Bene, allora maggieò tanti pinaci!»
E fu proprio quello che fece: il bambino finì tutto il piattino, per poi chiederne un' altro piattino in più, non appena fu pieno fece una domanda abbastanza strana al suo interlocutore:
«Otou-san, i pinaci si possono mettere sul ramen?»
Minato sorrise:
«Dopo avrebbe un sapore orribile»

*****
L'angolo dell'autrice (Ormai quelle note non le faccio più xD):
Ed eccoci arrivati alla dozzina!
Diciamo che mi sono tolta di torno un prompt difficile da gestire e, dal prossimo capitolo, devo eliminare l'essere che risponde al nomignolo di "Dobe" per almeno 4 capitoli, sempre se i prompt malefici che mi hanno dato me lo permettono XD
Diciamo che è una what if misto ad AU anche se, EFFETTIVAMENTE, a Konoha la TV esiste xD
E Naru è ostile agli spinaci malefici xD
A domenica prossima! 
Un abbraccio,
Angie 96

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Capitolo 13
*** 13. Dolce Attesa ***


Prompt: Dolce attesa
Kushina strinse convulsamente il test di gravidanza: quel mese non aveva avuto il ciclo, e il fatto che avesse un ritardo di una settimana la stava mandando in paranoia, come la comparsa di quei conati di vomito che tanto odiava: i suoi sospetti nutriti proprio dopo quell'odioso servizio fotografico si stavano palesando.
In fondo erano passati solo tre giorni da quando era successo, e Minato stava cominciando a diventare paranoico perché voleva avere delle risposte: era proprio per questo che si era decisa a provare il fatto che NON fosse incinta, anche se avere un figlio non le dispiaceva affatto.
Chiuse gli occhi dopo aver fatto il test: aveva bisogno di prepararsi psicologicamente a quel momento.
Li riaprì, fissando l'oggetto:
«È positivo» 
Lo disse con un sussurro, prima di uscire dal bagno ed urlare per la felicità:
«È POSITIVO! DIVENTERÒ MADRE, DATTEBANE!»
Era talmente presa dalla bella notizia che non si preoccupò nemmeno di pensare a come l'avrebbe detto a Minato, oppure se avesse dovuto andare all'ospedale per esserne certa al 100%, stava di fatto che era felicissima che almeno il test fosse risultato positivo.
*//~//*
«Non preoccuparti, mal che vada potreste parlarne con Minato»
Mikoto aveva un modo di tranquillizzarla talmente apprensivo da mandarla in paranoia più di quanto già non lo fosse, visto che lei quel "forse figlio/a" lo voleva, si era già affezionata:
«Non ce la faccio più, ho bisogno di risposte!»
E dire che erano solo dieci minuti che aspettava, solo che a lei erano sembrati due ore: non aspettava altro che un medico la visitasse, ed era molto impaziente.
qualcosa come 10 minuti dopo, una donna con un lungo camice bianco la salutò con un «Buongiorno, Kushina-sama» 
odiava quando la gente usava que suffisso solo perché il suo compagno era l'Hokage, era maledettamente irritante
Tutte quelle analisi erano durate almeno un'oretta, e le avevano detto di aspettare qualche giorno prima di avere il risultato, quando uscì Mikoto la stava squadrando come se non vedesse l'ora di sapere quale sarebbe stata la risposta dell'amica:
«Quando ti daranno il verdetto?»
«Tra qualche giorno»
La cosa più assurda era che la migliore amica l'aveva congedata forse fin troppo facilmente, certo era che, alla fine, l'avrebbe mantenuta per ore fuori a darle consigli e tutto il resto, ma lei voleva dirlo al compagno il prima possibile, quindi aveva deciso di andare da sola.
*//~//*
«Congratulazioni, lei è incinta»
"Sono... incinta?"
Era corsa verso casa sua sprizzando gioia da tutti i pori, correndo e ridendo come una bambina, non vedeva l'ora di raccontarlo a Minato:
entrò all'ingresso chiudendosela alle spalle:
«Sono incinta!»
Dalla cucina, l'uomo arrivò con un contenitore in mano
«Sei... incinta?»
Il biondo arrossì lievemente, guardando la compagna con un'espressione sorpresa, mentre poggiava distrattamente gli oggetti che aveva in mano in un mobile accanto a lui:
«Diventerò... padre?»
Lei sorrise, dall'eccitazione:
«Diventerò madre, dattebane!»
Lui era ancora imbambolato, in quell'espressione di stupore, completamente immobile:
«Diventerò padre!»
Disse, mentre le sue labbra si curvavano in un sorriso dolce
«Diventerò madre!»
Kushina saltò al collo di Minato, che l'avvolse in un caldo abbraccio: entrambi stravano ridendo, ma dalla felicità.


******
L'angolo dell'autrice:
Ormai sono come Obito, fatevene una ragione xD
Questo capitolo ha la bellezza di 522 parole, praticamente è una One-shot, dove ho buttato giù tutto quello che mi veniva in mente con il prompt che mi avevano detto xD 
Questo è il seguito del nono prompt, ovvero "Foto" xD 
Come io abbia tirato fuori questo scempio, che di fluff ha poco, lo so solo io u.u comunque, la scena finale ho provato a prenderla dall'anime, per quel poco che mi ricordo :v
Spero che vi sia piaciuta e, se potete, sarei felice se potreste lasciare una recensione :)
Alla prossima!
Un abbraccio,
Angie 96

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Capitolo 14
*** 14. Pioggia ***


Prompt: pioggia
Quel giorno faceva freddo, eppure lei correva senza cappotto, con la divisa scolastica inzuppata d'acqua; non aveva l'ombrello, eppure a lei le gocce di pioggia non davano alcun fastidio, era talmente sovrappensiero che non si accorgeva nemmeno di quello che le stava accadendo intorno, infatti aveva sbattuto contro una serie di persone senza neanche chiedere loro scusa.
Si fermò davanti all'ingresso dell'ospedale dove, ormai da settimane, si recava: entrò senza neanche chiedere la stanza dove era presente il suo ragazzo, camminando spedita verso l'ascensore; non si curava nemmeno più della gente che la guardava, mentre lei passava davanti a loro.
Si ritrovò davanti alla porta aperta della stanza dove voleva andare e vi entrò: la prima cosa che fece fu dare un'occhiata all'orologio, accorgendosi che mancavano ancora una ventina di minuti prima che l'orario delle visite terminasse.
Si sedette sull'unica sedia di quella stanza, facendo cadere a terra la cartella con poca grazia: il ragazzo stava dormendo
«Minato'ttebane! Sei rimasto tutto il giorno a dormire? Ed io che mi sono premurata di venire prima che l'orario delle visite terminasse!» disse, sbuffando.
Minato si stropicciò gli occhi, sbadigliando: non appena vide Kushina, le sue labbra si curvarono in un largo sorriso
«Ti stavo aspettando, ma visto che non arrivavi avevo deciso di schiacciare un pisolino»
La rossa sbuffò: non poteva trovarsi una scusa peggiore
«Ad ogni modo, ho portato qualcosa per te» disse, cambiando argomento, mettendosi la cartella sopra le gambe e cominciando a rovistare dentro: tirò fuori un sacchetto trasparente dove dentro pareva esserci qualcosa di rosso:
«Nonna mi ha aiutato a farla, visto che il rosso era il tuo colore preferito» disse l'Uzumaki, arrossendo vistosamente: il biondo tirò fuori dal sacchetto una sciarpa di lana di colore rosso
«Ti ringrazio, quando mi dimetteranno la indosserò sempre»
Minato sorrideva sempre, era fin troppo ottimista, nonostante sapesse che il suo cuore aveva cominciato a cedere, costringendolo a rimanere ricoverato a lungo
«Sicuramente verrai dimesso molto presto!» gli aveva risposto lei, con determinazione: ne era sicura, sapeva che lui non era il tipo da gettare la spugna tanto facilmente.
Lei si aggrappava a quel pensiero così disperatamente perché non avrebbe mai accettato quella verità troppo dura che aveva sentito, per caso, esattamente quattro giorni prima.
 
*****
L'angolo dell'autrice:
Ciao^^
Mi scuso per l'enorme ritardo, ma spulciando i prompt "fluffosi" che mi hanno dato (Che, chissà per quale oscuro motivo, richiamano per l'85% il nome di dolci :/) non mi veniva in mente NULLA che avesse realmente un senso, infatti scrivevo 50 parole e poi ne cancellavo 49, per intenderci xD
Comunque sono riuscita a scrivere qualcosa a cavallo tra il fluff e il drammatico perché il caro Kishi ci ha fatto associare la pioggia sempre ad una certa malinconia (se ci andava di culo) o al vero e proprio Angst (questo succede più spesso)... Io ho fatto lo stesso lasciando il finale a metà del quale, probabilmente, non vedrete mai il continuo  xD (Devo volervi proprio male per fare una simile cattiveria...)
In ogni caso, spero di non aggiornare dopo sessantotto ere geologiche xD
Alla prossima!
Un abbraccio,
Angie 96

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Capitolo 15
*** 15. Compleanno ***


Prompt: Compleanno
Il compleanno di un Hokage era sempre paragonata ad una festa nazionale, quando si faceva un giro a Konoha: molti degli abitanti mettevano delle decorazioni che, agli occhi della gente che veniva da altri villaggi, non passava di certo inosservata, soprattutto al festeggiato.
Infatti, era proprio per questo che il povero Minato si era ritrovato spiazzato e pieno di auguri da persone che nemmeno era sicuro di conoscere (se non di vista), soprattutto perché era il suo primo anno di carica ed aveva cominciato a chiedersi come avesse fatto il vecchio Sandaime a sopportare quella sensazione d'opprimenza che, sicuramente, attanagliava anche lui quando arrivava quel giorno, o forse stava solo esagerando.
Già, forse la faceva troppo grande, visto che gli abitanti gli stavano solo facendo gli auguri, ma trovava la cosa talmente sospetta che aveva cominciato a pensare che ci fosse sotto qualcosa, come una festa a sorpresa o qualcosa del genere, eppure non aveva trovato nulla di così sospetto da alluderlo a quello, visto che nemmeno i passanti ne sapevano qualcosa.
Decise quindi di tornare a casa, sperando che Kushina non avesse avuto una delle sue trovate per fargli una sorpresa: quando varcò la soglia della porta non trovò nessuno ad aspettarlo, cosa molto strana, visto che non succedeva mai.
La trovò in cucina, intenta a preparare la cena: non c'era nulla di strano, e questo lo rendeva sospettoso, visto che lei non si era mai dimenticata di un evento tanto importante; doveva per forza esserci sotto qualcosa.
Si sedette tranquillo, aspettando che lei ultimasse gli ultimi preparativi: a cena parlarono di tutto meno che della ricorrenza di quel giorno, tanto che il biondo ci rimase male:
«Sai che giorno è oggi?» le chiese, tentando di rimanere sul vago, nonostante avesse rimarcato ogni parola in modo alquanto fastidioso
«Oggi? È il venticinque gennaio'ttebane» le rispose lei, prendendo qualcosa dal frigorifero: un'enorme torta alla panna con delle fragole sopra
«Me l'hai chiesto perché credevi che me ne fossi dimenticata? Piuttosto, perché non ti sei messo a controllare, invece di guardarmi con uno sguardo sospettoso?» gli chiese poi, poggiando il dolce sul tavolo prendendo un coltello, due piattini e due forchette.
«Devo essere stato troppo occupato a deprimermi» fu la risposta di Minato, mentre la compagna gli porgeva il piattino con la fetta di torta e la forchetta.
Tentò di prendere la posata, ma Kushina cominciò ad imboccarlo, sorridendo ed esclamando: «Apri bene!» ogni volta che faceva arrivare un boccone all'uomo.
Quando arrivò all'ultimo la rossa scoppiò a ridere, vedendo il biondo sporco di panna sulla punta del naso
«Perché ridi?» chiese lui, perplesso: lei non disse nulla, ma si avvicinò a lui, baciando il punto dove si era sporcato
«Buon compleanno, Minato»





******
L'angolo dell'autrice:
Che cavolo ho scritto non lo so nemmeno io, ma spero che almeno abbia un senso logico, visto che in questi giorni sono esaurita per colpa della scuola D:
Ad ogni modo: buon compleanno, Minato!
Ho voluto aspettare apposta questo giorno per pubblicare xD
In questi mesi, purtroppo non sarò per niente puntuale con gli aggiornamenti, spero possiate perdonarmi, ma ho una long da finire per un contest e troppi progetti in testa da mandare avanti D:
Spero almeno di attenermi al bisettimanale (o prima, perché no!)
Noto che ci sono tante visualizzazioni, ma la gente non recensisce... Allora è vero che se non appiccichi NaruHina e SasuSaku in tutte le fic la gente non ti guarderà nemmeno di striscio... che bello il degrado :')
Vabbè, non stiamo a parlare del mio disappunto su 'sta roba xD
Un abbraccio,
Angie 96

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Capitolo 16
*** 16. Sette ***


Prompt: Sette
A Kushina piacevano gli allievi di Minato: non li aveva ancora visti, ma da come il compagno ne parlava, sembravano dei tipi interessanti.
Quando, poi, dopo aver stressato Minato per settimane era riuscita a convincerlo a fare una gita con il suo team dove sarebbe stata presente anche lei, allora era diventata tanto euforica da pensare di organizzare il tutto, promettendo al compagno che non si sarebbero allontanati troppo dai cancelli di Konoha.
Quella giornata era stata proprio un toccasana per tutti, Minato in primis: aveva visto la rossa legare con tutti e tre i ragazzini, specialmente Obito, con cui aveva raggiunto un'intesa dopo una piccola litigata.
«Quindi domani andate in missione?»
La domanda di Kushina, quella sera, mentre ricuciva una delle maglie di Minato, pareva aver spiazzato quest'ultimo: non che lui non le avesse detto nulla, ma il tono della donna era stato stranamente preoccupato, dopo aver scoperto che poteva essere la battaglia decisiva per la vittoria in guerra
«Sono sicuro che se la caveranno, quando dovrò dividermi da loro»
Kushina posò la maglietta sul divano, stringendo i pugni
«Come puoi esserne così sicuro? Hanno solo tredici anni, Minato, non hanno né le competenze, né l'esperienza necessaria per affrontare da soli una missione di livello S» urlo la donna, furente: possibile che lui dovesse ridurre il tutto ad una passeggiata? Erano dei ragazzini, dannazione!
Minato, vedendo la preoccupazione della compagna, l'abbracciò affettuosamente, riuscendo a calmarla
«Devono solo distruggere un ponte per impedire ai nemici di arrivare al Paese del Fuoco, io li accompagnerò per buona parte del tragitto»
Kushina non era comunque molto convinta delle parole dell'uomo, ma non gliele fece pesare, preparando dei bento per tutti e quattro e salutandoli sorridendo, sperando con tutto il cuore che tornassero tutti sani e salvi.

La morte di Obito aveva scombussolato tutti: Kakashi era cambiato in meglio, ma era rimasto tanto traumatizzato dalla perdita dell'amico da essere convinto di non meritarsi il regalo che gli era stato fatto; Rin, invece, aveva cominciato ad andare alla tomba dell'amico ogni giorno, raccontandogli di ciò che faceva ogni giorno.
Se i suoi compagni avevano avuto quelle reazioni, Minato si sentiva in colpa per aver lasciato i suoi allievi da soli e non aver ascoltato Kushina che, nonostante avesse avuto dannatamente ragione, continuava a dire che andava tutto bene, continuando sistematicamente a preparare sempre quattro bento, perché quel ragazzino che voleva diventare Hokage, per loro, era ancora vivo.





L'angolo dell'autrice:
*resuscita* Ma salve!
Non sono morta, ci sono...
Ho aggiornato con una simile sciocchezza dopo tre mesi...
So di non essere perdonabile, ma vedere poche recensioni dopo essere partita con nove nel primo è abbastanza deprimente...
Vabbè, lo so che il prompt è triste, ma avevo solo questa mezza idea tratta spudoratamente da Naruto Shippuden Ultimate Ninja Storm Revolution, speriamo che la CyberConnect 2 non mi faccia causa, ahahahahaha
Il titolo del prompt è un chiaro riferimento al vecchio team 7, ma si era capito
Spero che vi sia piaciuto!
Un abbraccio,
Angie 96

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Capitolo 17
*** 17. Colori ***


Prompt: Colori
Kushina era sempre stata convinta che la vita fosse come uno schema di colori: in base alle esperienze vissute, il percorso di una persona assumeva sfumature diverse, proprio come una tela bianca completamente vuota che un individuo avrebbe, pian piano, dipinto nell'arco della sua vita.
La donna, prima di conoscere Minato, era abbastanza certa che nella sua tela non ci fosse stato altro che un'accozzaglia di colori tenui, tutti tendenti al grigio: un'infanzia che sarebbe finita nella più totale solitudine, costretta dalle sue stesse condizioni di Jinchuuriki.
Il ragazzo, appunto, nonostante agli inizi i due non andassero d'accordo, era riuscito, se pur inconsapevolmente, a colorarle la vita: tutto aveva assunto colori brillanti, ogni cosa le era sembrata tanto bella da farle dimenticare tutti i problemi che aveva.
Probabilmente è questo, l'effetto dell'amore
Tutto sembrava più facile, quando la sua tela veniva riempita anche dalle mani dell'uomo che amava, e lei sperava vivamente che quella sensazione di armonia durasse per sempre. Perché, alla fine, era conscia che non avrebbe mai potuto accettare di scomparire o di lasciar scomparire lui per sempre.




L'angolo dell'autrice:
Roba a caso...
Sinceramente, non chiedetevi il perché di questo capitolo, l'ho scritto di getto e non ho nemmeno avuto il tempo di pubblicarlo ieri o l'altro ieri, tra impegni vari ed un dannatissimo contest che scadeva ieri D:
Okay, ora ve le siete sorbite le mie scuse? Bene.
Perché comunico ufficialmente che gli aggiornamenti torneranno ad essere settimanali!
Quindi, salvo imprevisti, ci sentiamo lunedì prossimo, il 19 ottobre^^
Un abbraccio,
Angie 96

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Capitolo 18
*** 18. Pomodori ***


Prompt: Pomodoro
Naruto poteva dirsi di essere l'opposto di Sasuke in praticamente tutto: nonostante fossero migliori amici, erano compatibili come l'acqua e l'olio, letteralmente.
La differenza più marcata tra i due, però, era in fatto di cibo: se Sasuke andava matto per i pomodori (e Naruto aveva potuto giurare che, se glielo avessero permesso, l'Uchiha avrebbe potuto mangiare solo quelli per il resto della sua vita), il suo migliore amico li detestava a tal punto da fingere di esserne allergico ogni volta che se li trovava tagliati nell'insalata a pranzo e cena.
Era proprio per questo che il bambino era praticamente rimasto a bocca asciutta quando, appena tornato da scuola, aveva arricciato il naso a sentire l'odore nauseante di quelle cose, e quel che era peggio era che il Teme, guarda caso, aveva deciso di cenare a casa sua, come se avesse predetto tutto
«Oh, Nacchan, sei tornato! E, a quanto vedo, c'è anche Sasuke!»
Sua madre era di buon umore, così tanto da farlo insospettire ancora di più: stava tramando sicuramente qualcosa, ne era sicuro.

«Teme, dì la verità, è colpa tua»
Naruto aveva chiuso le tapparelle di camera sua e, seduto per terra di fronte all'amico, aveva puntato una torcia contro di lui, come se fosse un poliziotto in quella stanza degli interrogatori che si vedevano tanto nelle serie tv americane
«Dobe, togli quell'affare, mi stai accecando!» Sasuke non sembrava proprio contento di quella trovata, tanto da cercare disperatamente di togliergli l'oggetto dalle mani «Come facevo a sapere che Kushina-san avrebbe preparato dei pomodori?»
Dall'alto dei suoi dieci anni, Naruto non sapeva effettivamente se credergli o meno: la faccenda gli puzzava non poco, e poi il moro adorava quella roba; sua madre non lo avrebbe mai tradito deliberatamente.
«Stai mentendo, mamma non cucina mai i pomodori perché sa che non mi piacciono'ttebayo!»
L'Uchiha non fece in tempo a ribattere che la porta della cameretta si aprì, rilevando una Kushina con addosso un grembiule sporco di salsa di pomodoro ed un cucchiaio di legno in mano
«C'è qualche problema?»
Il profumo di pomodoro aveva lasciato spazio a quello del ragù: Naruto non aveva mai capito il perché di quella "magia" perché sua madre non glielo spiegava mai
«Mamma, che cosa stai cucinando?»
L'aroma era entrata in camera, provocando un brontolio dello stomaco del biondo mentre, in lontananza, l'Uchiha osservava la scena aspettando la risposta della donna
«Non te lo ricordi? Ieri sera mi avevi chiesto di cucinare quel piatto italiano che hai visto in TV, dattebane»
Naruto, dal canto suo, rimase spiazzato: davvero per una cosa come le lasagne sarebbero serviti i pomodori?





L'angolo dell'autrice:
Sono (di nuovo) in ritardo D:
Okay, non è come qualche tempo prima dove avevo pubblicato dopo mesi, ma siamo comunque lì u.u diciamo che questo prompt è stato una sorta d'ispirazione per poter scrivere qualcosa di prettamente slice of life, perché alla fine questa raccolta lo meritava u.u tra l'altro, sto pensando di cancellare For You e di reinventarlo un pochino, visto che ho da sistemare il prologo e gli aggiornamenti sono lenti as hell u.u non preoccupatevi, una volta che non sarò più in alto mare con la storia, pubblicherò i capitoli corretti u.u (non prima di averli salvati al pc, ovviamente u.u) oltre a questo, sto continuando a scrivere il capitolo 2 della SasuNaru e pensando ad una storia completamente nuova u.u dovrei tipo per lo meno finire la raccolta di ObiRin perché quella, almeno, è quasi finita, quando qui siamo a malapena ad un quinto D:
La mia ispirazione fa schifo, praticamente...
Spero che questa roba contemporanea vi sia piaciuta (anche se non penso proprio che a Nacchan non piacciano i pomodori)^^
Come ho detto, ci sentiamo lunedì prossimo! (salvo imprevisti)
Un abbraccio,
Angie 96

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