A vampire in my life.

di stefania_13_2001
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


...La notte ,dove il sole viene coperto da un velo blu scuro...
...la notte,dove la luna è padrona...
...la notte,luogo oscuro che nasconde creature inesistenti...
...la notte,diventata casa mia...

Mi svegliai grazie al suono del treno che viaggiava ancora.Mi misi composta emi resi conto che mi ero addormentata con il mio libro preferito ''l'ombra'',guardai dalla finestra cosi per distrarmi un pò e il paesaggio era dominato tutto da madre natura.
Pensare che dopo tanti anni finalmente sarei tornata a Milano mi rendeva felice.
Ma tutto ciò iniziò a causa della morte della nonna un mese fa.
Mia madre quando l'ha saputo era felicissima cosi come anche mio padre;ma perme la perdita della nonna fu una tragedia lei l'unica persona che si prendeva cura di me l'unica che partecipava ai miei saggi intanto i miei non si degnavano nemmeno di presentarsi o chiedere scusa,ma lei per me era l'unica che mi voleva realmente bene.
Cosi mi ha lasciato in erede la sua casa a Milano e dei soldi,ma la mamma egoista che è voleva convincermi di lasciare a lei la casa ma io rifiutai perchè sapevo cosa ne avrebbe fatto. E cosi decisi di venire a vivere qui in modo da potermi prendere cura del bene che mi ha dato la nonna.
Sentii il rumore del treno che si fermava alla stazzione cosi presi i miei bagagli e scesi ritrovandomi davanti un mucchio di persone che camminavano svelte da una parte all'altra ,sembravano lo zio Jerry quando la zia stava per partorire,era cosi agitato che la sua maglia era tutta bagnata.
Ma poi lasciai stare e mi dirissi verso l'uscita dove affittai un taxi che mi portò a casa.
Dopo mezz'ora di lavoro finalmente ero davanti al cancello di quello che sarebbe stata casa mia mi guardai intorno e mi resi cnto che tutto era uguale tranne qualche fiore che era appassito nel giardino.
Mi avviai verso il grande portone e senza esitare entrai.
Dentro era uguale tranne la mancanza dei camerieri e delle domestiche che lavoravano li che adesso non ci sono più.
Salii le scale per vedere il piano di sopra ma un'ombra veloce mi fermo,mi spaventai e mi guardai di nuovo intorno e quell'ombra apparve di nuovo e si allontanò cosi la inseguì fino che essa non entrò nell'ufficio della nonna.
Mi avvicinai alla porta e vidi che era mezza aperta cosi senza indugiare o pensare che avrei dovuto scappare e chiamare qualcuno entraii.
Dentro non c'era nessuno tranne che dalla poltrona executiva di pelle per ufficio si alzò un ragazzo che si voltò verso di me .
Aveva gli occhi azzurri e i capelli neri la pelle era molto bianca con un leggero colorito di rosa carne che non si notava tanto.
Mi guardò ancora per un pò e poi parlò.
-Ti ho aspettata Alice.-mi disse .
-Chie sei ?E come fai a  sapere il mio nome.-chiesi curiosa.
-Be tu sei la nipote della padrona di questa casa .-
-A no scusa ex padrona perchè adesso lo sei tu.-mi disse con un sorizetto sul viso.
-Chie sei e cosa ci fai nella mia casa?E questa volta rispondi senza prendermi in giro.-dissi.
-,A ma io non voglio prenderti in giro volevo solo dirvertirmi con te ,comunque tieni.-e cosi mi porse una lettera.
La presi e lessi da chi era e lessi il nome della nonna.
-Come fai ad averla tu?-chiesi guardandolo.
Ma costui si risiedette sulla poltrona e mise i piedi sulla scrivania.
-Tua nonna mi ha incaricato di consegnartela.-disse.
Aprii la lettera e iniziai a leggere.

Cara Alice piccola mia quando avrai letto questa lettera sicuramente sarai già a casa.
Volevo dirti che essa non è disabitata in essa ci sono due persone chemi hanno tenuto compagnia durante tutti questi anni in cui tu non c'eri.
Non spaventarti della loro natura non sono come sembrano .
E tieni a bada Edward a volte può dare fastidio e combinare una delle sue ma ti assicuro che è un bravo ragazzo e presto te ne accorgerai.
Firmato dalla tua cara nonna che ti vorrà sempre bene.

Dopo aver letto la lettera alzai il mio sguardo verso di lui che mi fissava come se fosse divertito.
-Quindi devo dedurre che tu sei Edward?-chiesi .
-Già spero che Silvia abbia scritto qualcosa di bello sul mio conto.-mi chiese ridendo.
-Diciamo,ma cosa significa la frase in cui c'e scritto che non devo spaventarmi della vostra natura?-chiesi .
Lui si alzò in piedi fissandomi e si avvicinò a me .Io ero rimasta immobile senza fare nessun passo avanti o indietro.
In quel momento mi resi conto che fuori il sole stava tramontando e cosi guardai lui che con un sorriso mi mostrò chi era in realtà.
I suoi occhi erano diventati di un rosso fuoco che al solo guardarti ti bruciava e dalla sua dentatura spuntarono dei canini appuntiti che sembravano volerti mordere e prendere il tuo sangue.

E in quel momento che mi resi conto che lui era ciò che noi umani vediamo nei film o che leggiamo nei libri ,ciò che noi crediamo inesistente lui era un vampiro.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


Stavo dormendo tranquillamente e per me dormire e come dire una cosa santa,e  come se vivessi nel paradiso che duro poco fin che non arrivai nell'inferno.
Un grande fracasso mi sveglio cosi mi incavolai e...
-Ma che diamine!!!-esclamai alzandomi dal letto.
In quel momento avrei preferito buttarmi dal balcone perchè pro pio davanti a me si trovava il re dei demoni in forma umana.
-Finalmente ti sei svegliata.-mi disse lui.
Be questo ''lui''non può essere nessun'altro che Edward ;il ragazzo più fastidioso del mondo la sua perfidia oltrepassa tutti ha un caratteraccio si comporta come se fosse un dio ed è anche molto pervertito diciamo che è''il re dei demoni più pervertito  numero 1 in forma umana''.
Osservai l'oggetto che aveva in mano e ne rimasi di stucco.
-Ma quella è una padella?-chiesi .
-Certo perchè?-mi disse con un'espressione divertita.
-Ma ti sembra il caso di svegliare qualcuno alle 7:00 di mattina con una padella?!-chiesi arrabbiata.
-Certo.-unica risposta che una persona del suo stesso rango può dare.
Mi alzai dal letto toccando il freddo pavimento ,respirando profondamente preparata ad esplodere dalle furie.
-Fuori di quuuuiii!!!-dissi mentre lo spingevo fuori dalla porta .

Dopo mezz'ora sono uscita dalla stanza per preparare da mangiare a quel fannullone.
Sono già passati due giorni da quando sono qui e a dire la verità non è la vita che mi immaginavo.
Scese le scale mi avviai verso la sala da pranzo dove trovai il demone seduto al tavolo .
-Finalmente ma quanto ci metti per vestirti?-eccolo che ricomincia.
-Zitto.-dissi mentre andavo in cucina.
-Buon giorno.-li trovai la seconda persona con cui dovevo vivere.
Sebastian ma io lo chiamo Sebi ;lui è il servitore di Edward sin da quando è nato perciò avrà già molti anni anche se sembra un trentenne ma io non mi sono mai preoccupata di chiedere quanti ne avesse.
In fondo è una persona brava che sa fare di tutto al contrario del suo padrone.
-Giorno.-dissi mentre mi avvicinai ai fornelli .
-Ti aiuto?-chiesi.
-No non c'e  ne bisogno.-come avevo detto gentile.
-Ma si in fondo mi sono svegliata ultima perciò devo aiutarti.-dissi mentre presi una padella per fare delle frittelle al cioccolato.
Dopo aver preparato tutto ci sedemmo a tavola per goderci la colazione.
-Senti Alice domani devi andare a scuola vero?-mi chiese Sebi.
-Si ,e gia.-in effetti domani sarebbe stato il mio primo giorno di scuola .
-Perciò ti va bene se ti accompagna Edward ?In fondo sarete nella stessa classe.-che sfortuna e già che ci abito ma essere anche nella stessa classe.
-Vedi di non metterti in ridicolo che poi ci faccio anche io la figura.-mi disse il demone.
-Stai calmo l'unica cosa che non vorrei fare è mettere in ridicolo il re dei perversi demoniaci al 1 posto ,in fondo se ti ricordi vivi nella mia casa e non voglio che le persone mi indichino con il dito.-dissi con un sorrisetto irritati sul mio bel faccino.
Sebi fece una risata ma Edward mi guardo come se stesse pianificando qualcosa per torturarmi.

Dopo aver finito di fare colazione avvisai Sebi che sarei uscita tanto cosi per fare un pò di spesa e per vedere un pò la città l'unica disgrazia e che Edward e venuto con me non di buona volontà ma perchè gli e l'ha chiesto Sebi .
-Se per  caso lei si perderebbe o li succedesse qualcosa ci sarai tu li ok?-ciò che ha detto.
Stavamo camminando per la strada principale che porta al centro della città .
-Quindi dove devi andare?-mi chiese lui.
Guardai la lista delle compere e poi dissi...
-Per prima al supermercato per la spesa e poi a fare shopping sai domani inizia la scuola e devo avere dei vestiti nuovi.-
-Perche;?A cosa ti servono se tanto usiamo le uniformi scolastiche.-ma questo e stupido o lo fa?
-Per le ragazze avere dei bei vestiti e qualcosa di molto importante anche se non li usiamo a scuola ,li usiamo nei eventi più belli.-dissi.
-E quali sarebbero questi eventi?-
-Alle uscite con le amiche alle feste alle cerimonie agli appuntamenti...-detta questa parola voltò lo sguardo verso di me come se avessi detto qualcosa  di sbagliato.
-Appuntamenti?-mi chiese.
-Be si quando una ragazza ha un appuntamento con un ragazzo che li piace cerca di farsi carina in modo da piacerli al ragazzo.-
-E tu ne hai avuto almeno uno?-ma che domanda e ovvio che...
-No...!-non ne ho mai avuto perchè con i problemi che avevo non mi sono mai preoccupata dei ragazzi.
-Capisco ,in fondo chi vorrebbe uscire con una ragazza come te?!-cosa ma che bastardo come si permette o no questo non glie la perdono.
-Ma come ti permetti bastardo che non sei altro !Per prima cosa non puoi giudicarmi ,guarda te per primo e poi che ne sai tu perchè non ne ho mai avuto uno,idiota!!-detto ciò corsi via lasciandolo in dietro non preoccupandomi di ciò che sarebbe accaduto.
E da più di un'ora che  sto camminando da tutte le parti e mi sa che mi sono persa.
Li vicino c'era un parco cosi entrai dentro e mi sedetti su una panchina,osservavo i bambini giocare e le mamme radunate a parlare dei loro problemi dando in tanto in tanto uno sguardo al loro piccolo.
Ero contenta per loro ma triste per me la mia infanzia non è stata tutta fiori e arcobaleni se mai violenta e litigi continui.
Mentre li guardavo sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla.
Mi  voltai e vidi .
-Ti ho trovata finalmente ai ideea di quanto ti abbia cercata?!-disse Edward con un fiatone ,forse ha corso?
-Su andiamo.-mi prese il polso e mi trascinò via.
Eravamo al marciapiede quando è accaduto.
Un incidente tra due macchine un gravissimo incidente.
Io e il demone ci fermammo li a guardare ;sentivo le persone agitate urlare e disperarsi c'era chi chiamava l'ambulanza e chi aiutavano i passeggeri uscire dalle macchine l'unica sopravvissuta era una piccola bambina e questo mi ricordo una tragica perdita dove per me in quel momento in quel giorno vissi per la prima volta l'inferno vero e pro pio.
Stavo guardando quella bambina piangere mentre urlava la parola ''mamma..,papà...''e prima che me ne accorgessi dai miei occhi delle lacrime scendevano.
Quella scena mi ha spaventata molto ma una mano che in quel momento mi sembrò gentile strinse la mia.
E già il demone senza cuore Edward mi stava stringendo la mano .io lo guardai e lui mi fissava .
Avvicinò l'altra mano e mi asciugo il viso da quelle lacrime per poi portarmi via da li.
Ci fermammo in un bar a prendere qualcosa da portare con noi, io presi della cioccolata calda e lui un caffè.
-Vuoi dirmi perchè prima stavi piangendo?-mi chiese mentre camminavamo su una stradina credo che fosse una scorciatoia per tornare a casa in fondo è lui la guida.
-Mi ha ricordato un evento tragico per la mia infanzia.-
-Cioè?-
Sospirai e iniziai a raccontare la mia vita .
-A 5 anni ho perso i miei genitori sotto i miei occhi in un incidente stradale non avendo più dei familiari la figlia di una amica di mia nonna mi addotto; e qui incontrai i miei attuali genitori che fino ad adesso mi trattarono come se fossi un estranea be in fondo lei e suo marito non volevano prendermi sotto la loro custodia ma la nonna cioè Silvia ha insistito.
All'inizio abitavo qui a Milano ma poi a 13 anni mi sono trasferita  .
I miei inizziarono a litigare usando anche la violenza e tutto perchè non volevano più avermi tra di loro cosi mia zia adottiva mi prese a casa sua dopo  anni passati si sposò e nacque il loro figlio e io non volevo  essere di disturbo cosi ritornai a casa dove dopo qualche mese ho scoperto che la persona più cara a me è morta lasciandomi come ricordo la mia seconda casa.-ed ecco che il mio cuore si spezza di nuovo in due ogni volta che penso a tutto questo vorrei urlare.
-Ma la tua infanzia l'allegria di essere bambini ne hai avuta una?-
-No non ne ho mai avuta una per i problemi che avevo non riuscivo a pensare agli amici o ai ragazzi cosi passai tutti i giorni facendo il mio meglio negli studi  e nel come far fiera mia nonna.-
Mi guardò per qualche minuto poi come di incanto mi regalò un caloroso abbraccio.
-Mi dispiace per prima.- forse questo è una parte del carattere di Edward ma secondo me è la parte più bella di lui.
-Piangi ,sfogati fa tutto ciò che ti faccia sentire bene so come ti senti per ciò; dimentica tutto e vivi il presente.-ed ecco ,mi ha colpita con una freccia dritta dritta al cuore nessuno mia aveva mai detto tutto questo tranne che la mia vera madre a cui ricordi sono sfuocati ma dopo tanto tempo ecco che questa frase è stata ripetuta e le mie orecchie hanno avuto il sapore di sentire la tristezza che svanisce e la felicità; del suono di quelle parole darti la forza di vivere.

Dopo circa un'ora di sfogamento siamo tornati a casa.
-Bene siete tornati .-disse Sebi  dandoci un bel bentornati davanti al portone dopo essere entrato dentro portando la spesa.
Io invece rimasi li perchè avevo ancora una cosa da fare.
Edward stava per entare quando io lo fermai.
Si era rivolto verso di me .
-Cosa c'è?-mi chiese.
-Volevo ringraziarti per prima ...GRAZIE...-dissi mentre sorrisi.
Edward mi guardo poi si avvicino a me al mio viso fissandomi negli occhi per poi darmi un bacio .
Io rimasi di stucco pietrificata il mio primo bacio è stato dato a ad una persona come lui ...nooooo..!!
Lascio le mie labbra per poi guardarmi divertito.
-Questo è una punizione per avermi fatto camminare da per tutta Milano cosi impari.-io .io stavo esplodendo questa volta si questa volta l'avrei ucciso sul serio.
-Tu bastardo ,ipocrite che non sei altro muori crepaaaa!!!-dissi mentre entrai dentro per fargliela pagare.
-Che diventi calvo  e puzzolente Edward demone che non sei altro hai capito?!!!!SEI UN DEMONIO!!!-
Forse è la mia impressione ma credo che ci sia un motivo al dovuto fatto che la nonna ha voluto che convivessi con queste due persone ,anche se non so quale sia sono felice perchè credo che finalmente non sarò piu sola...

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