Natsumi è una keroniana!

di Sweet black
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Natsumi è una Keroniana!




Era una mattina normale a casa Hinata…
Beh, con normale si intende ovviamente sempre oltre il limite dell’impossibile, dato che la famiglia ospitava da tantissimo tempo un gruppo di invasori alieni… per di più rane…

-KERORO STAI PULENDO MALISSIMO IL VETRO, IMPEGNATI DI PIU’!- urlò Natsumi .
-Natsumi, non c’è bisogno che tu urli di prima mattina! E poi sto facendo del mio meglio!- fece per tutta risposta il rospo, continuando a pulire i vetri della cucina.
-ZITTO! E POI TI HO DETTO DI SPOLVERARE ANCHE QUELLA MENSOLA!- gli urlò di rimando la ragazza.
-Ma ti ho già detto che non ci arrivo, è troppo in alto per me! Perché mi gridi sempre dietro, poi?- piagnucolò lasciando cadere il panno che aveva in mano.
Natsumi lo prese allora per la testa e come un uragano impazzito esclamò, poco prima di lanciarlo, un “Allora ti ci spedisco io!”
SWAM!
Il keroniano volò così, acquistando velocità (tanto da poter benissimo tener testa ad un razzo pekoponiano), e andandosi a schiantare con la faccia sul vaso che dominava la fatidica mensola impolverata.
Si massaggiò la faccia dolorante sotto lo sguardo soddisfatto di Natsumi e aggiunse:- E lo straccio per spolverare?-
Due secondi dopo il soggetto in questione gli venne delicatamente ed elegantemente scaraventato sul muso.
 
 
-Io esco, tu non combinare guai… se al mio ritorno scopro che hai messo in pratica un altro dei tuoi strani piani avrai una punizione esemplarmente esemplare! Chiaro?- concluse con fierezza Natsumi .
-Signorsì!- rispose il ranocchio.
Natsumi uscì dalla stanza e Keroro si mise a ridacchiare in modo poco armonioso:- Grah grah grah, adesso vedrai Natsumi…-
……..
-Un momento… e adesso come faccio a scendere da quiiiii?- si lagnò il sergente.
***
Giroro si era appena svegliato ed era uscito dalla sua tenda, pronto ad affrontare una nuova giornata sul campo di battaglia… o meglio, su pekopon; si sarebbe dovuto presentare alla base operativa per le dieci, dove era programmata una delle solite riunioni del plotone… che non avevano mai portato a nulla, se non a riduzioni ulteriori dello stipendio, come conseguenza dell’acquisto spropositato di Gundam da parte di una certa rana aliena di cui non si fa il nome (Keroro).
Giroro decise, nonostante fosse in largo anticipo, di entrare in casa e scendere alla base per vedere se qualche suo comminlitone aveva già preso posto nella sala.
Non appena si avvicinò alla porta qualcuno, preso dalla furia, la aprì al posto suo e lo calpestò con passo veloce.
Giroro, che stava per controbattere (e magari anche lanciare una granata nel caso in cui si trattasse di Keroro), si bloccò immediatamente dopo aver visto che quel qualcuno che l’aveva gentilmente calpestato era proprio la sua adorata Natsumi.
-E-ehi, perché vai così di fretta Nastumi?- arrossì mentre cercava di sistemarsi il copricapo, vittima anch’esso della regale camminata della ragazza.
-Non sono affari tuoi! E poi non ho tempo per delle stupide rane come te!- rispose velocemente mentre correva fuori dal cancello per precipitarsi in una corsa sfrenata in strada con direzione chissàdovenonloso.
-M-ma…- si buttò giù.
Fu così che il caporale divenne depresso e si demoralizzò per il resto della mattinata.
***
Alle dieci in punto Keroro entrò correndo in sala riunioni e si precipitò al suo posto, a capotavola, pronto ad incominciare la riunione.
Cinque minuti dopo il sergente era immedesimato nelle sue discussioni, mentre i membri erano impegnatissimi ad ascoltarlo: Tamama sgranocchiava patatine da un pacchetto semivuoto, Kururu era intento ad ascoltare una delle sue canzoni preferite e a fare palloncini con una gomma da masticare, Giroro era ancora demoralizzato e tutto ciò che sentiva era solo: “non ho tempo per delle rane stupide come te…”, invece Dororo aveva lasciato un suo cartonato con sopra un foglietto: “Sono andato in vacanza alle Hawaii con Koyuki, non cercatemi…”. Si insomma la riunione si stava rivelando estremamente proficua! (?)
-…ed è per questo che non possiamo continuare così! Natsumi ha superato il limite: dovrebbe imparare a capire cosa proviamo noi poveri keroniani, costretti a vivere su un pianeta completamente differente dal nostro e che ci è anche ostile con certi climi!- terminò il suo discorso.
-M-ma… mi stavate ascoltando, vero?- fece sbigottito dopo aver constatato l’enorme attenzione del resto del plotone.
 
Finita la riunione tutti i membri lasciarono la sala e andarono nelle rispettive direzioni.
-Sergente Maggiore Kururu?! Aspettami!- lo fermò Keroro.
-Cosa vuole comandante?- fece con il suo solito tono.
-Ho bisogno di un favore!-
-Mi dica! Kuh kuh kuh!-
-Ecco vedi… pss psss psssss… psss, psss pssssss psssss, capisci? Perché psss…psss…psss!- bisbigliò al ranocchio giallo.
-Kuh kuh kuh… ho capito, comandante! Non sarà un problema, ho già una cosuccia in mente! Kuh kuh kuh!- un ghigno si fece strada sulla faccia di Kururu.
-Grazie, sei un vero genio!-
-Lo so… e ovviamente il mio grande genio vuole anche un finanziamento, kuh kuh kuh…- allungò la mano aperta, pronta per il suo compenso.
-C-certo…- acconsentì Keroro, mentre pensava tristemente al nuovo Gundam a cui avrebbe dovuto rinunciare quel mese, pur di farla pagare a quella strega di pekoponiana.


Angolo autrice:
Buongiorno, 
questa è la mia prima fan-fiction su Keroro...
Esattamente non so da dove mi sia saltata fuori una cosa così, ma avevo voglia di scrivere qualcosina su uno dei miei anime/manga preferiti...
In principio questa storia doveva solo essere per il mio fan-club di Keroro, ma poi alla fine mi ritrovo qui... a farla leggere anche a voi, popolo di EFP! XD
Spero mi perdonerete, ma sono una fan troppo agguerrita della coppia Giro/Natsu e penso che, se ne avrò voglia riuscirò, trasformerò questa fan-fiction in una fan art! (impossibile...)
Bene...
Aspetto le vostre recensioni per sapere cosa ne pensate,
segnalate pure eventuali errori! ^^
Ciao,


Sweet Black

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Natsumi è una keroniana!



-Sono a casa!- disse Natsumi varcando la porta e togliendosi le scarpe.
-Ciao sorellina, sei riuscita ad avere un biglietto?- Fuyuki sbucò dal salotto.
-No, come temevo…. Li avevano finiti…- fece tristemente.
-E’ un peccato: questa mattina sei corsa via in preda al nervosismo… per nulla!-
-Lo so, credimi…-
-Ehm, a proposito… forse dovresti andare a vedere cos’ha il caporale, è da quando l’ho visto che non fa altro che sbattere la testa sui muri della casa dicendo: “perché? Sono così stupido?”- comunicò Fuyuki.
-Oh, no… è colpa mia! Questa mattina me ne sono andata in tutta fretta e probabilmente ho detto qualcosa di sconveniente!  Ma ho la soluzione… -detto questo uscì in giardino diretta alla tenda di Giroro.
-Ehi, Giroro? Ci sei?- lo chiamò.
-C-che vuoi?- rispose da dentro la tenda.
-Esci!-
-Perché?-
-Perché di si!-
-Non mi sembra un valido motivo-
Natsumi, leggermente stizzita, infilò un braccio nella tenda e lo afferrò per la testa trascinandolo fuori.
-E-ehi!- Giroro arrossì nel constatare che Natsumi l’aveva sollevato, fino a portarlo di fronte al suo viso, così da poterlo guardare in faccia.
-Zitto! Non ti ho dato il permesso di deprimerti, chiaro?- lo sgridò.
-N-non mi sono depresso! Perché mai dovrei farlo?-
-Si, si certo… ora tu vieni con me!- lo zittì nuovamente.
-Dove mi vuoi portare?- arrossì ancora di più. –E poi posso tranquillamente camminare, ho due gambe!-
Natsumi lo ignorò.
Entrò in cucina.
Giroro si trovava nel panico e non sapeva che fare… voleva fuggire da quella situazione così imbarazzante:
avrebbe potuto separarsi dal suo copricapo e scappare, ma questa opzione era da scartare: doveva ammettere che non era un granché senza il suo amato “cappello con le orecchie”;
poteva fingersi morto… ma Natsumi, per dispetto, l’avrebbe sicuramente buttato nel water, come si fa con i pesci stecchiti, e poi avrebbe tirato l’acqua… opzione da scartare, subito.
 
No no… questa volta  non puoi scappare caporale!
 
Natsumi lo mise su una sedia in modo ben poco delicato e si diresse verso la credenza.
-Tornando a casa sono passata dal pasticcere…-disse lei prendendo un sacchetto e posandolo sul tavolo.
-E quindi?-
-E quindi adesso mangerai dei dolci-
-No, lo sai che queste cose non fanno per me… io sono un solda…-Giroro non fece in tempo a finire di parlare che Natsumi gli infilò un muffin in bocca.
-Non fare storie e dimmi piuttosto se sono buoni!- si sedette a fianco a lui.
-Mpf…- continuò a mangiare lui.
-… che tradotto sarebbe?- chiese divertita.
-Niente…- Giroro girò gli occhi dalla parte opposta, pur di non incrociare il suo sguardo.
-Meglio così!-
Natsumi appoggiò le braccia al tavolo e ci mise sopra la testa, assumendo un espressione un po’ preoccupata.
Qualcosa le sfiorò il braccio e si girò perplessa vero il ranocchio rosso.
-Tieni!- Fece questo, con in mano un Muffin. –Ti tirerà su di morale-
-M-ma come fai a sapere che sono giù di morale?- chiese ancora più perplessa.
-Si vede. E ora mangia, sono buoni…- arrossi il caporale, mantenendo però la sua serietà.
****
La residenza di Kururu, nonché il suo laboratorio, incutono un po’ di timore se non si conosce il soggetto, mentre se lo si conosce fanno totalmente morire di preoccupazione al solo pensare cosa il sadico keroniano avrebbe potuto progettare lì dentro.
Il sergente Keroro stava proprio per entrare nel suo laboratorio, per vedere se la sua richiesta era stata ultimata.
-Sergente Maggiore Kururu, hai finito l’arma per mettere in atto il mio piano?- chiese impaziente il sergente.
-Certo capo, guardi qui…-detto ciò Kururu prese uno strano fucile e lo punto contro il ranocchio verde.
-Wow, bravo bravo… ma ora mettilo giù e… no…. No, Ehi! Cosa vuoi fare? Non puntarmelo addosso! FERMOOOOO!- strillò Keroro, poco prima di essere investito da un fascio di luce, prodotto dalla strana arma.
-Kuh kuh kuh… mi scusi comandante, è partito il colpo involontariamente…. Kuh kuh kuh!- ridacchiò Kururu.
Keroro si guardò le zampe e poi controllò che tutto fosse al suo posto.
-Ehi! Ma ti è andato di volta il cervello?- sbottò Keroro. - Fortuna che non funziona… prova a vedere perché non è successo niente e, quando l’hai aggiustato, non puntarmelo più addosso, capito?-
-Kuh kuh kuh, ma il fucile funzione benissimo… è che su di lei non ha effetto!-
-In che senso scusa?- fece intontito.
-Semplicemente perchè lei, come me, è un keroniano e come tali il fucile non ha effetto su di noi! Funziona solo sui pekoponiani- comunicò saccente. –Ho fatto in modo che fossimo immuni e che non ci succedesse nulla, per evitare altri disastri. Kuh kuh kuh!-
-Ah… ma scusa, esattamente cosa farà a Natsumi?-
-Oh, è molto semplice… proverà quello che prova lei, come richiesto dal suo ordine! Kuh kuh kuh-
***
-Ah, Natsumi… mi dispiace, ma io non posso procurarti quei biglietti… dovrai saltare lo spettacolo di Mutsumi…- Giroro rifletteva da solo, come al solito.
Gli dispiaceva per lei, ma cosa poteva fare un alieno? Questo non era di certo il suo campo e non se ne intendeva per niente.
-Forse potrei chiedere a quell’alieno venditore….- pensò ad alta voce. –Di solito vende di tutto!- si alzò di scatto, convinto.
Giroro chiamò il suo affezionatissimo ufo rosso, e partì verso l’astronave dell’alieno venditore.
Poco dopo:
-No, mi dispiace… non vendo mica cose così inutili!- affermò l’alieno.
-Grrrrr… inutili, eh?-
Giroro, infuriato, partì alla carica e puntò la sua pistola alla tempia dell’alieno esclamando: -Quel biglietto non è inutile! Natsumi ci tiene!-
-Ehi…. Ehm… non c’è bisogno di scaldarsi tanto, mi dispiace, ma io vendo solo oggetti di uso permanente come elettrodomestici o altro… non ho biglietti per spettacoli pekoponiani!- spiegò quello, in preda al panico.
-D’accordo, ho capito… me ne vado!- Giroro saltò giù dalla testa dell’alieno e si diresse verso l’uscita, mettendo via la sua arma.
“Questo è matto!” pensò l’alieno.
***
-Sorellina, ho guardato su internet e ho scoperto che vendono gli ultimi biglietti per lo spettacolo di questa sera, perché non ne compri uno?- chiese Fuyuki uscendo in giardino, dove la sorella stava stendendo i panni.
-Mi prendi in giro? Un solo biglietto costerà una barca di soldi… non posso permettermelo!- fece Natsumi, realista.
-Non è vero! Se metti la tua paghetta più metà della mia puoi acquistarlo!-
-Dai, Fuyuki… non voglio chiedere prestiti!-
-Ma io non ti sto facendo un prestito, ti sto facendo un regalo!-
-Beh… non posso accettarlo! Discorso chiuso- concluse Natsumi.
-Ah, sei sempre la solita- Fuyuki tornò in casa, lasciando sola Natsumi.
“E’ un peccato… ma non posso prendere i  soldi di Fuyuki per un mio semplice capriccio” si disse. “Anche se ci tenevo tanto…”
***
-Sei pronto Sergente Maggiore?- bisbigliò Keroro al suo commilitone nascosto anche lui nel cespuglio.
-Certo comandante! Mi dia l’ok- rispose.
-Vai!- fece deciso.
-Avevo detto ok, non “vai”! “Vai” è fuori moda… si vede che è anziano, capo… kuh kuh kuh!- ridacchiò Kururu, poco prima di essere scaraventato fuori dal cespuglio da un Keroro poco divertito.
Natsumi sentì il rumore e si girò di scatto, lasciando cadere le mollette che aveva in mano:-Ehi, tu! C-cosa vuoi fare con quel fucile? Non azzardarti a fare un’altra delle tue stramberie!-
-Kuh kuh kuh! Mi dispiace Natsumi, ma gli ordini del capo sono ordini!-
Kururu puntò l’arma speciale sulla ragazza e sparò un raggio di luce.






Angolo autrice:
Salve a tutti! (Ma tutti chi?)
Cosa succederà a Natsumi, adesso che è stata colpita dal raggio di Kururu? Beh... penso che la risposta sia prevedibile!^^
Ci ho messo un po' di più del solito per scrivere questo capitolo, ma spero che il mio sforzo venga apprezzato da qualcuno... al di fuori del mio fan-club di keroro...
Ringrazio la mia amica
pink sweet per aver recensito!
Ci vediamo al prossimo capitolo!


Sweet Black

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Natsumi è una keroniana!



Kururu punto l’arma alla ragazza e sparò un raggio di luce che la investì in pieno.
-Argh! Cosa faiiiiiiiiii?- fu l’ultima cosa che Natsumi riuscì a dire.
Quando la luce cominciò a scomparire Kururu assunse uno sguardo soddisfatto.
Keroro uscì dal cespuglio, per verificare da vicino cosa fosse accaduto alla pekoponiana: -Keeeeeeero? Ma cosa è successo?- Keroro inorridì di fronte a ciò che vedeva.
Un copricapo rosa con due orecchie lunghe dello stesso colore.
Un giovane musetto confuso.
Una coda simile a quella di Tamama, ma di colore rosa.
Un corpicino sempre rosa, da ranocchio alieno.
 
-Cosa mi avete fatto brutti stupidiiiiiiiiiiiii?!- Natsumi cominciò a lagnarsi disperatamente, da quella keroniana che ora era.
-M-m-m-ma non ci posso credere…. Come è potuto accadere? K-kururu? Voglio immediatamente una spiegazione!- Keroro correva all’impazzata: prima a destra e poi a sinistra, poi ancora a destra e di nuovo a sinistra, mentre urlava in preda al panico alcuni “ma cosa succede qui?” e altri “cosa faccio adesso?”.
-Comandante si calmi… kuh kuh! E’ semplicemente accaduto quello che lei voleva, non aveva detto che Natsumi non sapeva cosa voleva dire essere keroniani e che avrebbe dovuto provarlo per capirlo? E poi glie l’avevo già ripetuto: il fucile le avrebbe fatto provare quello che provava lei, capo!-
-Si, hai ragione, ma io non pensavo a questo!- indicò Natsumi, che si alzò pericolosamente e si diresse verso il ranocchio verde.
-Fammi IMMEDIATAMENTE tornare come prima, idiota di una rana!- sbraitò picchiandolo sulla testa.
-Ehi, ehi smettila! Mi dai fastidio, sto parlando!- si innervosì lui, cercando di allontanarla con manate tirate lì a caso.
-Vede comandante? Abbiamo reso innocua Natsumi!- gli fece notare il suo subordinato giallo.
-Hai ragione… non mi sta facendo male seriamente!-
-Voglio tornare umanaaaaa!- strillò la (adesso) keroniana. –Cercando in tutti i modi di far male al sergente, o di toglierli almeno quell’espressione  poco promettente dalla faccia.
-Kero kero… non ci penso nemmeno, Natsumi!- rise malvagio –Adesso ti portiamo nel nostro quartier generale!-
****
Giroro intanto si stava esercitando nella palestra della base del plotone, come al solito, per migliorare le sue già eccellenti prestazioni da soldato.
Ad un certo punto però, qualcosa scattò nella sua testa… una specie di allarme, un sesto senso che lo avvertiva sempre se qualche nemico temibile si stava avvicinando o se qualcuno era in pericolo…
…qualcuno a lui vicino…
…qualcuno di importante a cui teneva molto…
…qualcuno che avrebbe difeso anche a costo della vita…
…Natsumi…
…qualcosa non andava…
…aveva bisogno di lui…
Giroro corse fuori dalla base e preso da un impeto di follia afferrò al volo la sua fidata arma e si precipitò per il corridoio interminabile della base.
Nessuno doveva toccarla, avrebbe fatto esplodere l’intero universo pur di impedire che le fosse accaduto qualcosa.
E se Natsumi fosse in serissimo pericolo e lui non c’era? Se qualche alieno l’avesse rapita e portata in una galassia lontana, solo per usarla? Se qualcuno l’avesse fatta soffrire così tanto da non farla più sorridere, parlare o peggio amare?  Se lei stesse per rimetterci la vita?
Natsumi era una donna soldato molto coraggiosa, ma era pur sempre una pekoponiana.
Giroro corse più veloce che poteva.
Non avrebbe permesso nulla di tutto questo, così quanto avrebbe voluto tanto che lei l’abbracciasse e lo stringesse a se.
Arrossì pensando a quanto gli avrebbe fatto piacere, ma subito scosse la testa per concentrarsi esclusivamente su ciò che doveva fare:
…salvare il suo unico amore.
 
-Aiuto! Lasciatemi!-
Ecco… aveva sentito un grido, Natsumi era nella base.
Girò a destra, cercando di sentire meglio da dove provenisse il grido.
Poi girò immediatamente a sinistra, si stava avvicinando, ma ancora non c’era.
Se le grida di aiuto provenivano dalla base questo significava che c’era un intruso, o che era stato Keroro a farla prigioniera.
-Me la pagherà quello scemo!- esclamò tra i denti.
Girò a sinistra, tenendo sempre l’arma impugnata.
Tuttavia Keroro non l’avrebbe uccisa, ne tantomeno fatta soffrire troppo! Non sarebbe mai arrivato a tanto… forse…
Giroro corse sempre più veloce, le gambe gli bruciavano per la fatica, ma continuò ad andare avanti!
-NATSUMI!- gridò, sperando che lei l’avesse sentito.
-Giroro! Dove sei? Aiutami!- rispose da non troppo lontano.
-Arrivo! Tu piuttosto dove sei?-
-Non lo so… Keroro mi ha tras…..- Natsumi non finì la frase, qualcuno l’aveva bloccata.
Giroro trasalì: cosa le stava facendo quell’essere, per dipiù appartenente alla sua razza?
Giroro svoltò di nuovo e finalmente la vide.
No.
C’erano Keroro e Kururu, ma nessuna traccia della ragazza.
Il caporale strabuzzò gli occhi nel vedere dietro di loro una Keroniana, che non aveva mai incontrato prima…
Era intrappolata da una di quelle anguille aliene che utilizzavano spesso per immobilizzare i nemici.
La Keroniana aveva un’espressione sofferente e non riusciva a parlare per colpa dell’anguilla.
Giroro rimase confuso: non aveva idea di come comportarsi. La fissò per qualche secondo.
Quegli occhi… avevano uno strano bagliore…
…lui li aveva già visti...
-D-dov’è Natsumi?- riuscì a riprendersi e a concentrarsi sul suo obbiettivo.
-E’ proprio qui caporale… è carina da keroniana vero?- Sogghignò Kururu.
Giroro sobbalzò: -C-cosa stai dicendo?-
-Quello che hai capito, lei è Natsumi!-
-N-no non può esser….- fece il ranocchio rosso, poco prima di svenire.

Angolo autrice:
Eccomi qui, sono tornata a rompervi le scatole! 
Ultimamente ho notato che le fan-ficiton in cui i pekoponiani si trasformano in umani si stanno moltiplicando...
...spero tuttavia che qualcuno segua la mia piccola storia...
...oltre alla mia amica
Pink Sweet, che ringrazio per avermi lasciato una recensione!
A voi lettori silenziosi: 
Mi farebbe piacere sapere se qualcuno segue la mia storiella, e magari cosa ne pensa... vi dispiacerebbe lasciarmi una piccolissima recensioncina? *^*
Non sapete quanto mi rendereste felice!
Ci vediamo al prossimo capitolo, dove Natsumi capirà che non è poi cosi male essere Keroniana, o forse si?
Ciau,


Sweet Black

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Natsumi è una keroniana!





Le girava la testa.
Vedeva sfuocato e non ricordava bene cosa fosse successo.
Cerco di stare calma e di capire dove si trovava.
 
Vedeva una luce provenire dall’alto, era così forte da abbagliarla.
Cerco di strofinarsi gli occhi, ma qualcosa non andava:
…le sue mani…
…erano molto più piccole e di colore rosa…
 
All’improvviso ricordò tutto:
Quel il brutto ranocchio e il suo amico antipatico l’avevano trasformata in un’orribile aliena!
Girò lo sguardo a destra e a sinistra per orientarsi.
Si trovava in un’enorme gabbia.
Quei due avevano pensato bene di rinchiuderla, per evitare che potesse fuggire o chiamare aiuto.
 
Abbassò gli occhi e sussultò: non se ne era resa conto, ma Giroro dormiva beatamente appoggiato sulle sue gambe, cioè… sulle sue gambette da keroniana.
Avevano rinchiuso anche lui, nonostante fosse un membro del loro plotone.
Uno di loro.
 
-Giroro svegliati!- lo scosse lei.
Il caporale non reagì e Natsumi preferì lasciarlo dormire.
Era corso in suo aiuto, ma poi era venuto per la sorpresa di trovarla ranocchia… che razza di comportamento!
 
Keroro e Kururu poi avevano addormentato anche lei, con una specie di gas soporifero.
Avrebbe voluto tanto uscire da quella situazione, per fargliela pagare a quella brutta rana verde… fargliela pagare molto, ma molto cara.
-Kuh kuh kuh, ben svegliata Natsumi!- una vocetta antipatica le arrivò alle orecchie.
Natsumi digrignò i denti e corrucciò lo sguardo.
Era più arrabbiata che mai: come si erano permessi di farle uno scherzo del genere?! Questo andava ben oltre i soliti dispetti del sergente!
Spostò delicatamente Giroro, in modo da non farlo svegliare troppo bruscamente, e si alzò di scatto dirigendosi verso la voce.
-Ehi! Cosa vuoi fare? Ti ricordo che sei dentro una gabbia! Kuh kuh kuh!- Kururu era seduto non molto distante dai due prigionieri e aveva potuto notare l’espressione pericolosa sul visetto della keroniana.
-Fammi uscire immediatamente da qui! E fammi tornare normale!- sbraitò lei scuotendo le sbarre.
-Quante pretese, kuh kuh kuh! E poi io non posso farti tornare normale, il fucile trasforma-umani non può invertire il processo- fece lui.
-C-come no? E allora inventa qualcosa, ma fammi tornare normale!-
-Un modo ci sarebbe, ma non dipende da me!-
-M-ma che stai dicendo? Fammi uscire innanzitutto…-
-Sto dicendo che puoi tornare normale quando vuoi… dipende esclusivamente da te!-
-C-cioè?-
-Come nelle favole… un bacio di vero amore! Kuh kuh kuh…-
-E?????- Natsumi indietreggiò. –Ma è impossibile… dove trovo qualcuno che…- Natsumi cominciò a disperarsi. –Questa non ve la perdonerò mai! MAI!-
-Oh, ma qualcuno ci sarebbe… non dire a nessuno, però, che te l’ho detto… kuh kuh! Specialmente il diretto interessato… non lo deve sapere….-
****
-Natsumi? Dove sei?- Fuyuki cercava orami da diversi minuti sua sorella, che non rispondeva.
-Ehi, sergente! Hai visto mia sorella?- Fuyuki riuscì a fermare Keroro, che passeggiava per il corridoio con un insolita aria tranquilla.
-Eh? Dici proprio a me?- fece con la sua solita vocetta squillante, sobbalzando per lo spavento.
-Beh, non ci sono altri sergenti qui!-
–Ah, è vero… No, non l’ho mica vista, sai… mi dispiace! Forse, non è che è uscita?- Keroro cercò di mascherare la menzogna, ma incominciò a sudare.
-Ma di solito mi avvisa quando se ne va… Sergente… Sergente?- Fuyuki cercò di capire perché Keroro fosse sparito così all’improvviso…
E quel ghigno che aveva visto di sfuggita… non segnava nulla di buono.
****
Giroro finalmente aprì gli occhi.
Era disorientato, ma riuscì ad alzarsi.
Capì subito la situazione: era in gabbia.
I suoi commilitoni avevano inteso che avrebbe intralciato quel piano così assurdo…
Ma non capì esattamente perché, rinchiusa con lui, ci fosse una keroniana rosa.
-N-Natsumi? Sei veramente tu?- Giroro si sentiva non poco a disagio.
-Si, purtroppo…-
-M-ma cosa ti è successo?-  balbettò molto confuso.
-E’ colpa di quei due ranocchi… mi hanno fatta diventare un’aliena e ci hanno chiusi qui!-
-Tsk… idioti!-
Giroro corse verso le sbarre e cominciò a tirare calci e pugni, senza ottenere nient’altro che tonfi fastidiosi e un dolore tremendo alle mani.
-E’ inutile… Kururu ha costruito le sbarre di un materiale resistentissimo, e poi… ci ho già provato io…- Natsumi cercò di non buttarsi giù, ma proprio non riusciva a vederci nulla di positivo in quella situazione.
-Allora vuol dire che le farò saltare in aria!- Giroro fece segno di indietreggiare a Natsumi e cercò di far materializzare la sua miglior arma da fuoco.
Nulla.
Nessuna arma gli fu inviata.
-Mi hanno bloccato gli armamenti… DANNATI BASTAR…..- si bloccò, notando che Natsumi aveva uno sguardo triste.
Le andò vicino.
-Natsumi… non ti devi abbattere!- si sedette accanto a lei.
-Lo so, ma…-
-Ti prometto che appena trovo Keroro, lo spello vivo!- Giroro tirò un pugno al pavimento.
Natsumi fece un piccolissimo sorriso.
“Sei così carina quando sorridi, e sei anche una keroniana…”
-Siamo rinchiusi qui, non possiamo fargli nulla…- le parole di Natsumi distrassero Giroro dai suoi brevi pensieri.
-Beh io…-
Natsumi aveva gli occhi lucidi.
Abbassò la testa.
Una lacrima cadde sul pavimento grigio della gabbia.
 
No.
 
Questo no.
 
Non poteva sopportare di vederla piangere.
 
Adesso basta.
 
Quei maledetti.

Li avrebbe ammazzati.
 
Gli occhi di Giroro si colorarono di un rosso sangue, mai visto prima.
Sentiva la rabbia pervadere tutto il suo corpo e si alzò più deciso che mai.
Doveva farlo.
Doveva farlo per lei.
Sferrò uno, due, tre colpi contro le sbarre che si piegarono.
 
Natsumi rimase impietrita e spaventata dal comportamento del caporale, ma questo continuò.
 
Altri due colpi e le sbarre si piegarono abbastanza da farli passare.
-Andiamo- fece secco.
-T-ti seguo…- Natsumi rimase un po’ spaventata, ma finalmente il pensiero di poter uscire la rasserenava un po’.
E ciò grazie a lui.
Lui stava andando contro la sua stessa razza.
Ma ormai lei sapeva il perché.
Kururu non avrebbe dovuto dirglielo.
Così come non avrebbe dovuto lasciare la stanza dove si trovavano loro.

Angolo autrice:
Buongiorno a tutti! (Ma tutti chi? XD)
Giroro e Natsumi sono riusciti a scappare insieme, ma adesso cosa faranno?
Certo, questo capitolo non era del tutto comico (anzi, non lo era per niente), ho voluto descrivere la rabbia di Giroro e la disperazione di Natsumi, più che le gag di Keroro! *scivola sulla buccia di banana*
Ma fa niente... XD
Strano, ma vero, ho pubblicato la storia qui in contemporanea alla pubblicazione sul mio fan-club di keroro...
Grazie a pink sweet che recensisce come sempre! ^^
Grazie anche ai lettori silenziosi, di cui mi piacerebbe sapere il parere riguardo alla storia!
Ci vediamo al prossimo capitolo,


Sweet Black

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Natsumi è una keroniana!

Giroro continuava a camminare svelto per i corridoi della base, aveva ancora quell’espressione irata sul volto, che non faceva trasparire nessun altra emozione.
Natsumi lo seguiva, ma non capiva perché si comportasse così.
Aveva visto numerose volte Giroro arrabbiarsi, ma mai in quel modo… e la cosa la spaventava parecchio.
-Giroro, potresti rallentare?- chiese lei.
-No, mi dispiace! Intanto loro potrebbero essere già lontani- fece secco, senza voltarsi.
-Ma non riesco a seguirti! Ti faccio notare che questo non è il mio corpo e io non mi sono ancora abituata…-
-E’ proprio perché quello non è il tuo corpo, che io corro! Lo sai questo?-
-Giroro, adesso basta! Calmati- cercò di fermarlo.
-Lo sto facendo per te, e tu è così che mi ringrazi?- si fermò.
E si girò, fissandola con quello sguardo da far gelare il sangue.
Sangue.
Lo stesso che sporcava le mani di quel ranocchio rosso.
Non perché era un assassino, no.
Ma perché aveva dato tutto se stesso per salvare quello a cui teneva di più al mondo.
-M-ma… sei ferito!- esclamò Natsumi.
-Non è niente, andiamo o non li troveremo più- riprese a camminare.
-No! Non voglio più cercarli… a meno che tu non ti curi immediatamente quelle ferite!- fece testarda.
-Bene, allora li cercherò senza di te…-fece prima di allontanarsi.
Natsumi rimase basita.
Perché Giroro faceva così?
Gli corse incontro.
Il suo comportamento era troppo esagerato, sembrava pronto ad uccidere i suoi compagni, pur di farla tornare come prima.
Ciononostante un po’ lo capiva.
E lo abbraccio da dietro.
Il cuore di Natumi batteva all’impazzata, e lui lo poteva sentire chiaramente.
Giroro si fermò.
La sua rabbia…
Come aveva fatto ad essere così sciocco? Non avrebbe dovuto fare così… stava letteralmente esagerando… o stava forse impazzendo?
…si stava placando…
E…
Il suo abbraccio…
…sembrava irreale!?
Natsumi appoggiò la testa alla sua schiena: -Non andare Giroro!- gli sussurrò.
-Resta qui….-.
Gli occhi di Giroro tornarono al loro nero naturale, abbandonando quel colore violaceo che avevano assunto.
-N-Natsumi-
-Giroro- si separò da lui, per dargli la possibilità di voltarsi.
-Io non so… cosa mi sia preso-Giroro arrossì vistosamente ed abbassò lo sguardo.
-Ti chiedo scusa... perdonami… ma ora devo fargliela pagare!-
*SDAM*
-Ahia!-
Natsumi gli diede un pugno sulla testa.
-Non c’è bisogno di tutte ste scuse!- scosse la testa.
-D’accordo…- fece massaggiandosi nel punto in cui era stato colpito.
-Mh….-
-Ora andiamo a rompergli le ossa!- Giroro corse via, o almeno così cercò di fare, ma Natsumi lo prese per le orecchie del copricapo e lo tirò vicino a se.
Giroro arrossì ancora di più e cercò di allontanarsi, ma lei lo teneva ben stretto.
-Dove credi di andare con quelle ferite alle mani?- fece autoritaria.
-E’ una domanda retorica, vero?-
-Si-
Il ranocchio rosso sospirò.
 -Beh… andiamo su in casa che ti medico…-
-No, non ce n’è bisogno… posso benissimo fare da solo!-
-Ma io insisto!- sorrise compiaciuta –Hai deformato le barre con dei soli pugni… è assurdo che tu abbia fatto questo per liberarci! Perciò devo ricambiare in qualche modo!-
Uscirono dalla base e poi dalla stanza del sergente, che sembrava sparito;  salirono la scaletta e si trovarono in casa.
Natsumi controllò che non ci fosse nessuno: non voleva che Fuyuki la vedesse così…
Accompagnò Giroro in giardino e prese il kit di pronto soccorso che, questo, teneva nella tenda.
 
Disinfetto prima le ferite e poi cominciò a fasciargli le mani.
Tra i due c’era silenzio, nessuno proferiva parola.
In quella situazione Giroro si sentiva un po’ a disagio, ma non gli dispiaceva affatto restare in compagnia di Natsumi… anche se non era la solita ragazza che conosceva, bensì un’aliena della sua razza.
Diciamocelo, a lui non dispiaceva affatto che lei gli assomigliasse… così forse avrebbe avuto qualche speranza di farla innamorare di lui, ma non sarebbe stato giusto.
Lei non era come lui, lei era Natsumi… la pekoponiana!
-Secondo te… riuscirò mai a tornare come prima?-fece di punto in bianco lei, continuando a medicarlo.
-Ah non saprei… dipende tutto dal modo in cui potrai tornare in te! Qualcuno ti ha detto qualcosa a riguardo?-
-N-no… nessuno mi ha detto niente…- mentì, arrossendo.
Giroro non continuò, preferì rimanere in silenzio a osservarla.
Natsumi sorrise amaramente.
In quel sorriso non c’era felicità e neanche speranza, bensì rassegnazione: come aveva potuto pensare di poter uscire così facilmente da quella situazione? Eppure Kururu le aveva detto chiaramente quello che doveva fare per tornare umana.
Si, un bacio vero.
E dove lo andava a prendere un bacio vero? Di certo non era una cosa che poteva andare a compare al mercato…
Saburo… forse lui poteva aiutarla! Al solo pensiero del ragazzo, lei diventava un pomodoro
Macché… lui non è innamorato di lei, e questo Natsumi lo sapeva benissimo.
Doveva forse dare ascolto anche a quello che Kururu le aveva detto in seguito… era l’unico modo… lei doveva…
-Ahia!- Giroro la distrasse dai suoi pensieri. –Ehi! Fai più piano!- la rimproverò.
-Oh, scusami… non l’ho fatto apposta!-cercò di giustificarsi.
-Non fa nulla…-
-Senti, ma… posso chiederti una cosa?-
-Certo, dimmi pure!- si girò il ranocchio, guardandola negli occhi.
-Ecco… vedi…- arrossì lei.
****
-Gra gra agra! Non ci troveranno mai qui! Non è vero Kururu?-fece il ranocchio verde, compiaciuto.
-Certo che no! E’ impossibile… kuh kuh kuh!-rispose il sergente maggiore.
-Ah… è un sogno che diventa realtà: Natsumi è diventata innocua e non rappresenta più una minaccia… non sa neanche come tornare umana!- Keroro si sdraiò per terra, in compagnia del suo manga preferito.
-Kuh kuh kuh…-Kururu sghignazzò da dietro il monitor del suo pc portatile. –Veramente lo sa, le ho riferito come fare… kuh kuh kuh-
-T-tu cosa? COSA HAI FATTO?- gridò il sergente, alzandosi di scatto.
-Kuh kuh kuh… tanto non riuscirà mai a tornare umana, so bene che non farebbe mai ciò che richiede, per essere terminata, la trasformazione!- affermò saccente.
-Beh… forse ai ragione! Te li vedi quei due a sbaciucchiarsi? E’ impossibile! Anche lui non permetterebbe mai che una cosa del genere accada!- scosse la testa e si sdraiò sorridendo, tornando a leggere.
****
-Perché io ho la faccia mezza bianca e la coda, mentre tu sei tutto rosso e non hai la coda? Assomiglio un po’ a Tamama, dipinto di rosa…-
-Ah… ehm…- Giroro fu colto impreparato, si aspettava tutt’altre domande. -Beh… perché sei giovane!-
-Quindi tu sei vecchio?- fece con tono secco.
Giroro cadde per terra:-C-certo che no!- rispose, cercando di mantenere la calma.
-Sei un pedofilo, per caso?- sussurrò.
-Pedochecosa?- non capì.
-Uhm… non importa, e quanti anni hai, precisamente?- chiese curiosa.
-Secondo l’età pekoponiana dovrei avere almeno 18 anni… penso…-
-E secondo l’età del tuo pianeta?- Natsumi sembrava molto curiosa, non era da lei!
-Perché mi fai tutte queste domande? Comunque 3113 anni!-
-U-urca!- esclamò lei, inaspettatamente.
 
Natsumi finì di fasciargli i pugni e ripose il kit nella tenda del ranocchio.
-Ora che si fa?- fece lei.
-Andiamo a suonarle a Keroro, ovvio no?- fece Giroro, materializzando due pistole.
-Scusa ma non ti fanno male le… zampe…? E non ti avevano bloccato l’armamento?-
-Posso benissimo resistere al dolore e… il blocco ha effetto solo nella gabbia!- detto ciò corse dentro casa, seguito da Natsumi, diretto verso la base militare.
Entrarono nella camera del ranocchio verde, ma di lui non c’era neanche l’ombra.
-Non penso si farà vedere…- fece l’ora ranocchia, demoralizzata.
-Io invece penso di si! Se lui non si fa vedere… lo faremo uscire “di sua spontanea volontà”!- Giroro prese un Gundam dallo scaffale e si preparò a distruggerlo.
-So che ci senti Keroro! Fatti vedere o faccio saltare in aria tutti i tuoi modellini!-
 
Keroro, che si era rifugiato lontano da loro, adesso correva avanti e indietro per la stanza, in preda al panico più totale:-Oh no! Cosafaccioadesso? Cosafaccioadesso? Cosafaccioadesso? Cosafaccioadesso? Cosafaccioadesso? Non lo soooooooo! Se esco allo scoperto me le daranno di santa ragione, ma se rimango qui faranno a pezzettini i miei Gundam… graaaaaaaa! Che cosa facciooooooo?-.
-Kuh kuh kuh, si faccia coraggio capo!- fu l’unica risposta della rana gialla.
-Cosi non mi aiuti!- si lagnò Keroro.
Giroro sparò un colpo al modellino, che andò in frantumi: -Questo è solo un avvertimento!- fece.
-Il prossimo colpo distruggerà tutti i tuoi adorati Gundam, se non ti fai vivo!- gridò a Keroro, sotto lo sguardò soddisfatto della Natsumi keroniana.
-Fermatiiiii!- Keroro, stanco per la probabile corsa che aveva fatto, si precipitò nella stanza.
-Non toccare i miei modellini!- saltò, gridando a più non posso contro Giroro.


Angolo autrice:
Ehilà! Come potete notare sono ancora viva!
Scrivere questo capitolo è stata un'impresa titanica! Per non parlare di quanto sarà complicato il prossimo!
Sul fan-club di keroro l'ho pubblicato più di una settimana fa, mentre  qui ho voluto aspettare perchè non mi convinceva molto per come era scritto...
infatti ho apportato un po' di modifiche, per renderlo più scorrevole e comprensibile! Spero vivamente di esserci riuscita! .-.

Comuuuunque... devo ringraziare i recensori dello scorso capitolo: pink sweet, slash99, marshi123 e alexia888 (scusa se non ho risposto alla recensione, ma non ho avuto tempo!).
Grazie a tutti! ^^
Beh, ora vi saluto! Al prossimo capitolo,


Sweet Black

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Natsumi è una keroniana!



-Finalmente ti sei fatto vedere!-esclamò Giroro, schivando all’ultimo secondo un attacco della rana verde.
-Cosa volete? Lasciate in pace i miei adorati Gundam!- fece arrabbiato.
-Cosa vogliamo? Hai anche il coraggio di chiedercelo, razza di idiota! Fai tornare subito Natsumi come prima!- gli urlò contro Giroro, tirandogli le orecchie del copricapo.
-Ma non posso! Non si può invertire il flusso… e Natsumi sa bene quale sia l’unico modo per  farla tornare come prima…- fece Keroro, in preda al panico e consapevole che Giroro avrebbe potuto piantargli una granata in mezzo agli occhi da un momento all’altro.
-N-Natsumi lo sa?- chiese sbalordito, girandosi verso la ragazza-keroniana che osservava la scena.
-S-si glie lo ha detto Kururu, per farla tornare pekoponiana ha bisogno di un bacio… gra… ti prego lasciami!-
Giroro arrossì, sempre più confuso e sbalordito.
 Natsumi aveva negato di sapere il metodo per ritornare umana, ma… perché?
Le preghiere e le implorazioni di Keroro furono ignorate, ma il ranocchio venne comunque lasciato andare.
-Natsumi, ma… perché non me l’hai detto subito?!-Giroro tentò i avvicinarsi a lei.
La keroniana indietreggiò, per poi fuggire via, sotto lo sguardo perplesso dei due.
 
Fuyuki era chiuso in camera sua, probabilmente stava studiando argomenti d’occultismo senza più curarsi di dove fosse sua sorella.
Natsumi corse e attraversando al sala andò in giardino.
Si sedette sull’erba e prese il viso tra le zampe.
“Ormai non c’è alcuna speranza… rimarrò così per sempre!” si disse, cominciando a piangere.
“L’hai sentito lo stupido ranocchio… non c’è più nessuna speranza! E’ inutile!”
-Natsumi!- si sentì chiamare da dentro, ma non si voltò.
Giroro le era corso dietro e ora aveva il fiatone.
-Natsumi… perché sei fuggita così? Devo darti una notizia e…-
Lei continuò a singhiozzare, sotto lo sguardo attonito del ranocchio.
-M-ma stai piangendo! Natsumi tu sei una donna soldato…- si sedette accanto a lei, cercando di consolarla.
-Ti prego, scusami… io ti ho mentito, pensavo ci fosse un altro modo, pensavo che mi avessero preso in giro…-si asciugò gli occhi con quelle manine da aliena che si ritrovava.
-Non fa niente non c’è da preoccuparsi… ho trovato un’altra soluzione!-disse lui, cercando di essere il più convincente possibile.
-U-una soluzione?-fece speranzosa.
-Si, hanno detto che dopodomani sarà pronto un fucile trasforma-in-pekoponiani, con effetto permanente!-
-D-dici davvero?!-
-Potrei mai mentirti?-
L’espressione di Natsumi divenne serena e colma di gratitudine.
Infatti un attimo dopo gli saltò al collo, abbracciandolo tra le proteste e il rossore del caporale.
-Intanto questa sera potrai andare a vedere lo spettacolo di 623!-
-Cosa???E come?!- chiese, separandosi da lui.
-Con l’antibarriera!- esclamò saccente.
E Natsumi gli saltò, un’altra volta, al collo, facendolo cadere all’indietro.
 
La sera arrivò presto e Natsumi, prima di andare allo spettacolo tanto desiderato, dovette dire a Fuyuki quello che le era capitato.
Il ragazzino rimase prima stupito e poi entusiasta della trasformazione della sorella, ma è evidente che lei non era dello stesso parere.
Dopo avergli spiegato l’intera situazione, e avergli comunicato che quella sera sarebbe andata a vedere lo spettacolo di Mutsumi, non rimaneva che uscire di casa attivando l’antibarriera.
 
-Giroro… come si fa? Cioè… puoi darmi una mano?- chiese gentilmente la keroniana.
-Certo, devi girare il simbolo che hai sulla testa- le comunicò con un fare insolitamente dolce.
-P-puoi farlo tu, per favore?-
-Eh? Io?-
-Si tu… per piacere…-
-O-ok…- con le zampe tremanti Giroro si avvicinò alla fronte di Natsumi e le girò il simbolo, attivando la sua antibarriera.
-Giroro, qualcosa non va? Sembra che tu sia molto accaldato…- notò la keroniana.
-No no… è tutto a posto, tranquilla!-
In realtà ogni piccolo contatto con quella Natsumi keroniana, lo faceva bollire di imbarazzo! Ma non poteva mica dirle la verità… il suo amore era destinato a rimanere non corrisposto, perciò era meglio trattenersi in certe occasioni.
Ancora non riusciva a credere di non essere svenuto quando lei l’aveva abbracciato...
-Bene… e ora come arriviamo allo spettacolo?- chiese Natsumi, distraendolo dai suoi pensieri.
-La sai la strada?-
-Si… ma non andremo mica a piedi, vero?-
-No, certo che no! Possiamo usare il mio ufo… o le ali da guerra-.
-Quale dei due è più veloce?-
-Le ali… decisamente…-
-Bene, allora usiamo quelle!-.
 
Neanche due minuti dopo i due keroniani stavano sorvolando la città di Tokyo, ormai quasi del tutto illuminata dalle luci notturne.
Natsumi non poteva fare a meno di meravigliarsi, guardando il panorama con occhi sognanti.
-Allora: come ti trovi da keroniana?- fece ad un certo punto Giroro, rompendo il silenzio che si era formato tra di loro.
-Beh… in realtà, preferisco il mio vero aspetto! Così mi sento piccola e indifesa…- il suo sguardo si rabbuiò all'improvviso.
-Ti senti indifesa perché non sei addestrata, e poi è normale che tu ti senta anche fuori luogo-cercò di tranquillizzarla a parole.
-Ecco, siamo arrivati!- annunciò lei, senza poi continuare il discorso precedente, preparandosi ad atterrare.





Angolo di quell'infame dell'autrice:
Scusatemiiiiiiiiiiiiiii!
Ammetto di aver voluto abbandonare la storia, ma sta mattina ho ricevuto un messaggio che mi spronava a continuare e allora...
Si, beh, mi sembrava brutto non ascoltare una lettrice che si è addirittura preoccupata di scrivermi, pur di farmi continuare!
Davvero, ho apprezzato tantissimo questa cosa, grazie:
mysterydoragon.
Purtroppo avevo perso l'interesse per Keroro, da quando il mio sito era stato chiuso e da quando la serie di manga è terminata...
Ora però, forse riuscirò a continuare, sperando nel vostro sostegno!
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo, e prendeti pure a parole se necessario! u.u
Ciao a tutti,


Sweet Black

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