Un nuovo capitolo della nostra vita

di Le Indicibili
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. L'inizio di una nuova vita ***
Capitolo 2: *** Un'opportunità ancora aperta ***
Capitolo 3: *** Il ballo della nuova era ***
Capitolo 4: *** Un sogno destinato a realizzarsi ***
Capitolo 5: *** Ciao,amore ***
Capitolo 6: *** Seconda parte:prologo ***
Capitolo 7: *** Il matrimonio di George ***
Capitolo 8: *** La partita di Ginny ***
Capitolo 9: *** Perchè il destino esiste veramente ***
Capitolo 10: *** Brutta bestia,la gelosia ***
Capitolo 11: *** Il ritorno di Luna ***
Capitolo 12: *** "Una casa perfetta" ***
Capitolo 13: *** E' tempo di matrimonio-1 parte ***



Capitolo 1
*** 1. L'inizio di una nuova vita ***


 

 

Una nuova vita




 Harry,Ron ed Hermione tornarono giù saltando a due i gradini delle scale.Harry evitò per un pelo il gradino cigolante che in tanti anni si era sempre ricordato di evitare.”Ma ora non posso certo pensare ad un gradino”,si disse euforico. E’ finita. Assaporò il suono di quella dolce parola. Finita. Non dovrò più combattere.O rischiare di morire. O guardarmi le spalle da Voldemort. Potrò vivere una mia vita.

Sorridendo si voltò verso Hermione,che correva anche lei felice con i capelli ricci danzanti sulle spalle. Serena,libera. E si voltò verso Ron,che sorrideva anch’egli,anche se il suo non era un vero e proprio sorriso. Subito questo pensiero fece spegnere il sorriso anche ad Harry.

Tante persone erano morte.A partire da Fred.Fred che fabbricava Merendine Marinare,che giocava come battitore nella squadra di Quiddich,Fred che gli aveva regalato la Mappa del Malandrino. E ora era rimasto solo una sua copia ,George. Lupin,con sua moglie,Tonks,da poco diventati genitori del piccolo Teddy.Un bambino che sarebbe cresciuto senza genitori,proprio come Harry.

Colin Canon.Sempre con la sua inseparabile macchina fotografica.

Ma,nonostante tutto,Harry tornò a sorridere.Perchè sapeva che era ciò che avrebbero voluto tutti coloro caduti durante l’ultima battaglia contro Lord Voldemort.

-Continueranno così per giorni interi.E’ stato così l’ultima volta,no?-disse Ron osservando scettico la folla festosa e danzante che si riversava nell’ingresso,nella Sala Grande di Hogwarts.Harry non ebbe il tempo di registrare le parole del suo amico che fu sommerso da una folla di persone.

-Harry!Harry!-

-Potter il nostro salvatore!-

-Harry sei grande!-

-Signor Potter,me lo farebbe un’ autografo?-

Hermione gli lanciò un sorriso,poi gli fece l’occhiolino e si allontanò con Ron.Harry preferì che non lo avessero fatto.

-Signor Potter,sono Linux Gentilas,inviato speciale del quotidiano “La gazzetta del Profeta”…immagino che lei voglia fornirci un dettagliato resoconto di dove è stato tutto questo tempo,di cosa è accaduto nella Foresta Proibita,la prego si metta comodo,già immagino i titoli dell’articolo,Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato finalmente ucciso dal suo nemico di sempre…-

-Ehm-disse Harry,cercando un pezzo d’aria per respirare.

-Oh,Signor Potter,sono una sua ammiratrice da sempre!Sempre detto che un giorno l’avrebbe ucciso!Sempre detto!Naturalmente lei è il benvenuto nel mio negozio di oggetti magici a Diagon Alley.Se vuole le dico il posto preciso…-

Harry stava decisamente considerando l’idea di girare su se stesso e smaterializzarsi quando si ricordò che non era possibile farlo ad Hogwarts.Ma fu in quel momento che la professoressa McGranitt si fece strada tra la folla di gente che aveva accerchiato Harry e lo prese per un braccio,balbettando parole incomprensibili e trascinandolo via.

-Le devo un favore-disse Harry ansante quando si rifugiarono dietro una colonna abbastanza imponente.

-Credo,Signor Potter,che di favori gliene dovrò rendere molti di più io fino alla fine dei miei giorni.Anzi,tutto il mondo magico gliene dovrà rendere-

Harry la guardò,non riuscendo a trattenere un sorriso.-Grazie,professoressa-

La McGranitt lo guardò allibita-Grazie di cosa?-

Harry scrollò le spalle.-Non credo che sarei mai riuscito a sconfiggere Voldemort senza il suo insegnamento.Tantomeno senza l’aiuto di tante altre persone che anche se non hanno partecipato direttamente alla mia battaglia contro Voldemort,mi hanno aiutato tantissimo-

La McGranitt annuì ,poi fece un sorriso nostalgico.-Scommetto che Albus è fiero di te-disse,con occhi lucidi.Poi,dandogli una pacca gentile sulla spalla,indicò con un dito dentro la Sala Grande,inducendolo a voltarsi.

-Vai,credo che qualcuno abbia bisogno di te-

Harry osservò con un nodo allo stomaco l’intera famiglia Weasley più Hermione riuniti attorno al corpo di Fred,Tonks e Lupin.Ron sembrava come in trance.La mano di Hermione lo confortava,ma non leniva il suo dolore.La Signora Weasley piangeva disperatamente accovacciata di nuovo sul petto del figlio,cercando di farsi portare via dal marito.Bill abbracciava Fleur,mentre Percy aveva il capo chino e Ginny teneva una mano tremante sugli occhi chiusi.

Harry fece un gran respiro e si avvicinò lentamente,fino a quando non si trovò a poco meno di un  metro dalla salma di Fred.

Ron ed Hermione lo fissavano,mentre la Signora Weasley si gettò a capofitto tra le sue braccia.

-Ce l’hai fa-t-ta…fa.tta…compli-menti…-sussurrò tra un singhiozzo e l’altro.

-Signora Weasley,io…mi dispiace,mi dispiace…-sussurrò in riposta Harry stringendo forte la Signora tra le braccia,senza permettere alle lacrime di sgorgare fuori.

Quando lei si staccò,venne trascinata via dal Signor Weasley,scosso terribilmente e preoccupato per la moglie.

-Congratulazioni Harry,davvero-disse Bill con gli occhi appannati,stringendo la mano ad Harry.

-Mi dispiace,davvero…io…ancora non riesco a rendermene conto che sia successo-disse Harry,comprendendo che quello che aveva detto era la pura verità.

-Non vorrebbe vederci così-esclamò all’improvviso una voce dietro le spalle di Percy.Fu allora che Harry notò George,piuttosto pallido,stringere con forza tra le mani la bacchetta del fratello gemello.

-E’ morto da eroe.Così come tutti gli altri.Dobbiamo essere fieri,di nostro fratello.Lo sappiamo com’era fatto,no?Lui non avrebbe mai tollerato che soffrissimo così –concluse,stringendo con più forza la bacchetta.-Ti vendicherò,fratello.Lo giuro.Puoi scommetterci su qualunque cosa-disse,guardando con occhi immensamente tristi il cadavere del fratello.

Harry passò più avanti,osservando con un piccolo sorriso le mani di Lupin e Tonks giunte,come se nessuno dei due avesse mai voluto abbandonare l’altro.

Harry si sfregò gli occhi e si voltò di nuovo verso i Weasley.Soffermò il suo sguardo su Ginny.Aveva di nuovo gli occhi chiusi.

Harry le si avvicinò lentamente,mentre qualche mago dall’aspetto imponente si avvicinava per parlare con i Weasley,e le prese delicatamente la piccola e fredda mano che si adattava perfettamente alla sua.Lei aprì gli occhi e lo fissò,con il suo sguardo infuocato e scolpito dal dolore,poi strinse con gentilezza la mano di Harry e abbassò il capo chiudendo di nuovo gli occhi.

Non servivano parole.

 

 

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Lampi accecanti. Urla. Sagome indefinite a terra.Frammenti di muri e vetri che esplodevano dappertutto.E lui.

Fred riverso a terra,la sua bocca distorta nel familiare sorriso che lo accompagnava sempre.I suoi occhi spalancati.Il suo corpo senza più vita.

E Fred che si trasformava in Lupin,e in Tonks,e le loro mani unite mentre sereni lasciavano questo mondo.

-Lupin,Fred,no,Fred…Tonks…NO!!-

Harry si alzò di scatto dal cuscino,la fronte sudata,il collo che pulsava in maniera incontrollabile.

Ansante,si passò una mano tra i suoi disordinati capelli corvini,mentre le immagini del suo ultimo incubo scivolavano via lasciandogli tuttavia un vuoto dentro lo stomaco.Una brutta sensazione.La sensazione di colpe che,come tutti gli avevano  ripetuto nel giro di quella prima settimana da ragazzo normale,non erano sue.

Ma lui non ne era tanto convinto.Le sue palpebre si abbassarono e divennero pesanti al ricordo del funerale delle tante vittime per mano di Voldemort.Era passata solamente una settimana dalla fine della sua vita frastagliata di dolore e sofferenze,ma a lui sembrava un’eternità.

Prese in mano l’orologio appartenuto a Fabian Prewett e guardò l’ora:le sei del mattino.Si chiese se qualcuno in casa Weasley fosse già sveglio,se qualcuno avesse sentito le sue urla.Sperò di no.

L’atmosfera alla Tana era cambiata e si sentiva.La Signora Weasley scoppiava in lunghi pianti quando qualcuno pronunciava involontariamente il nome Fred o quando parenti e amici,tra cui zia Muriel,venivano a porgere le proprie condoglianze.

Il Signor Weasley semplicemente non parlava,ma nelle rare volte in cui Harry lo incrociava appariva sempre pallido e preoccupato.

Ron,con l’aiuto di Harry ed Hermione appariva disinvolto,ma Harry sapeva che non era così.Qualche volta ,anche nel bel mezzo di qualche discussione,appariva assente,come se in quel momento si trovasse in un altro mondo.

Bill e Fleur erano tornati a Shell Cottage,e forse lui e Charlie erano quelli che erano riusciti a superare meglio il trauma,ma non erano più sorridenti come prima.

Cosa incredibile,George era la persona che cercava più di tutti a tirar su il morale alla Tana.Era tornato a vivere nell’appartamentino sopra il negozio Tiri Vispi Weasley due giorni dopo il funerale del fratello e aveva ripreso l’attività .Appariva sempre sorridente,e ricordava a tutti come suo fratello gemello fosse morto da eroe.E forse la cosa stava cominciando a dare i primi risultati.Per due giorni consecutivi la Signora Weasley aveva pianto solo due volte e il Signor Weasley aveva rivolto il primo sorriso da tempo.

Quanto a Percy,aveva ripreso anche lui il lavoro al Ministero,e i suoi rapporti con la famiglia erano notevolmente migliorati.E Ginny…lei era cresciuta,Harry se ne accorse osservandola attentamente nei giorni trascorsi. Sopratutto dentro,e nonostante la drammaticità del momento,Harry non poteva fare a meno di pensare quando la rivedeva di quanto fosse bella e quanto le mancasse.

Aguzzando l’orecchio,sentì dei rumori provenire dalla stanza di Ron.Ora che George e Bill non abitavano più lì,i Signori Weasley avevano deciso di far trasferire Harry in camera di George.

Così si alzò,si vestì e scese di sotto.In cucina trovò la Signora Weasley intenta a versare del porridge in una padella  e Ron,il Signor Weasley e Charlie seduti al grande tavolo di legno.

La Signora Weasley gli rivolse un sorriso a mo di buongiorno,ed Harry fu lieto di notare che sembrava stesse molto meglio.Ron e Charlie levarono la mano e il Signor Weasley fece un piccolo cenno col capo.

-Dormito bene?-gli chiese Ron,quando si fu accomodato vicino a lui.Harry capì che aveva sentito le sue grida.

-Sì-mentì ,afferrando velocemente un toast al centro del tavolo e ficcandoselo in bocca.-Tu?-

-Tutto a posto-rispose Ron,guardando Harry come se stesse cercando di convincerlo a fargli qualche misteriosa domanda.

-Che c’è?-chiese Harry,sentendosi osservato.

Ron prese un respiro.-Oggi viene Hermione-disse piano,diventando verde.Harry sapeva il perché di quell’effetto:l’ultima volta che Ron ed Hermione avevano avuto una vera e propria conversazione era stato quando Hermione si era gettata fra le sue braccia e l’aveva baciato.Certo,lei era stata vicina a Ron durante questo periodo,ma Harry non li aveva visti andare oltre a un ‘effusione che non fosse prendersi la mano.

E ora,Ron non sapeva cosa fare.

-Lei ha fatto il primo passo,ora tocca a te condurre il gioco-gli rispose Harry sottovoce.

Ron scosse la testa terrorizzato e lasciò cadere il suo toast per prendere il piatto di porridge che la madre gli stava porgendo.

-Ma Ginny dov’è?-chiese la Signora Weasley aggrottando le sopracciglia.-Dorme ancora?-

-Sicuramente,nemmeno le cannonate la sveglierebbero,a nostra sorella-disse Charlie con un sorrisetto.-Forse è l’unica cosa in cui si assomiglia con Ron…Harry,perché sorridi?-

Colpevole,Harry tirò su la testa rendendosi conto di aver aperto la bocca in un sorriso una volta sentito nominare il nome di Ginny.

Sentì infiammarsi il collo,ma cercò di trovare una scusa,quando Ron intervenne in suo aiuto e disse:-Niente,ho fatto una battuta …cavolo,Harry,non sapevo che ti facessi così ridere!-

Harry non sapeva quale soluzione fosse migliore:baciare i piedi di Ron o giurargli eterno aiuto per la faccenda di lui ed Hermione.

Comunque,si limitò a sorridergli mentre Charlie lo guardava ancora insospettito e la Signora Weasley saliva per le scale.

-E voi due avete deciso che cosa avete intenzione di fare della vostra vita?-chiese il Signor Weasley imburrandosi una fetta di pane.

Harry e Ron si scambiarono un’occhiata.

-A dir la verità,ancora non ci ho pensato molto bene-rispose Ron improvvisamente serio-e poi-aggiunse,-resta comunque il fatto che non abbiamo il diploma-sussurrò,quasi si aspettasse una strillata da parte del padre.

Il Signor Weasley sorrise.-Bè,per quanto riguarda Harry non credo ci saranno problemi per le proposte di lavoro,essendo il ragazzo che ha ucciso Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato…e,bè,per te,figliolo…-

-Non ci sarà nessun problema neanche per Ron-si intromise Harry-anche lui ha ucciso Voldemort ,in un certo senso,e io non farò nulla senza di lui-

Ron rimase a bocca aperta in un primo momento,poi la richiuse e sorrise ad Harry.Poi,mentre il Signor Weasley e Charlie intavolavano una conversazione piuttosto accesa sulla ferocità dei draghi di Norvegia,Ron si avvicinò all’orecchio di Harry e vi sussurrò:-Questo ti ripaga dal debito che avevi con me quando ti ho salvato da quella situazione di prima di mia sorella-

Harry sorrise complice e dedicò nuovamente la sua attenzione alla scodella di porridge e cominciò a mandare giù grandi cucchiaiate,soprappensiero.

In realtà Harry era molto sicuro di quello che avrebbe voluto fare della sua vita.Non aveva mai avuto modo di pensare che un giorno la scuola sarebbe finita e avrebbe dovuto trovarsi un lavoro.

Ma,visto che ora,pensò sorridendo,l’aspettava una vita normale,doveva cominciare  a preoccuparsene.

Certo,il suo sogno di diventare un Auror si era ormai spezzato quando aveva deciso di non completare i suoi sette anni ad Hogwarts,ma forse il Signor Weasley aveva ragione.

Sono io che ho sconfitto Voldemort.Non una squadra di Auror del Ministero.

-Non si può nemmeno dormire cinque minuti di più in questa casa?Per la miseria,sono in vacanza!-

La voce di Ginny riportò Harry alla realtà,osservando madre e figlia che scendevano le scale,impegnate a discutere.

-Non puoi saltare la colazione!La farai con tutta la tua famiglia-rispose la Signora Weasley in un tono che non ammetteva repliche.

Ginny sbuffò con occhi assonnati e si sedette vicino ad Harry,che cominciò a sentire improvvisamente caldo.

-Il buongiorno si vede dal mattino-disse Ron sorridendo alla sorella,che lo fulminò con un’occhiata.

-Sì,bè,riprendendo il discorso di prima,non puoi definire l’Ungaro Spinato un drago docile,figliolo…-

Il Signor Weasley e il figlio ripresero la loro discussione,mentre Harry,Ron e Ginny mangiavano in silenzio.

Ron era decisamente in imbarazzo;guardava prima la sorella,poi Harry e i loro sorrisi stampati in faccia e poi il fondo del suo piatto,torcendosi le dita.

Ad un tratto,si udì un POP e pochi secondi dopo apparve Hermione,avvolta in un mantello nero.

La reazione di Ron fu immediata:la sua faccia diventò un mix tra il verde e il viola e gettò all’aria il cucchiaio,che se non fosse stato per Ginny,sarebbe atterrato sulla cima di vestiti appena lavati che la Signora Weasley stava piegando.

-Razza di idiota…-borbottò Ginny in un sussurro che udì solo Harry.

-Hermione!-fece intanto Ron con voce stridula e balzando in piedi.

Hermione salutò con educazione lui e i presenti,appoggiando il mantello sulla sedia,e si sedette accanto a Ginny.Ron parve molto deluso della cosa.

-Hermione cara,mangi con noi?-chiese la Signora Weasley accorrendo dietro i fornelli.

Hermione fece un gesto di non curanza-No,grazie Signora Weasley,ho già mangiato a casa-

La Signora Weasley la guardò un po’ triste e riprese a piegare una camicia a pois,molto probabilmente appartenente al consorte.

-E così…Harry come va?-chiese Hermione evitando con cura lo sguardo di Ron,che ora era diventato di una chiara tonalità bordò.

Harry si schiarì la gola e rispose cercando di non scoppiare a ridere di fronte alla faccia scettica di Ginny che andava da Hermione al fratello.-Tutto bene,Hermione,tutto bene…-

-Ieri i miei hanno letto l’articolo su di te sulla Gazzetta del Profeta…non riescono ancora a credere che tu sia il mio migliore amico-continuò Hermione,sempre evitando con cura di guardare Ron.

-Sono contento…-rispose Harry,ma venne interrotto da Ron.

-Ehi,anche io sono il tuo migliore amico!-esclamò,visibilmente offeso.

Ginny scosse la testa esasperata,mentre Hermione si voltava finalmente a guardarlo,ferita.-I-Il …mio migliore amico?-

Ron aprì la bocca,poi la richiuse confuso.-Io…veramente…cioè,forse mi sono espresso male…-

-Bonjour famille!-

Tutti si voltarono verso la porta,dove Fleur e Bill stavano facendo il loro ingresso.

-Comment ca va?Oh,io molto bièn…io e Bill siamo passati a trovarvi…-

-Oh,cara,accomodatevi pure,niente complimenti…-disse la Signora Weasley sorridendo e prendendo una sedia alla nuora,che si accomodò piuttosto goffamente.

-Le vostre urla si sentono anche a un miglio di distanza da qui-disse Bill,rivolto a Charlie e il Signor Weasley.-Di che diavolo state parlando?-

Mentre il Signor Weasley riprendeva l’argomento,ora ancora più acceso,visto che a quanto pareva il parere  di Bill era diverso da quello degli altri due,Hermione,dall’altro capo del tavolo,guardava fisso davanti a sé,senza dare il minimo accenno a Ron,che sembrava sull’orlo di una crisi di nervi.

-Bè,direi che è proprio ora di andare,si,proprio così,meglio che vada…-

Si alzò e mentre indossava il mantello,Ron prese un lungo respiro e si alzò anche lui.

-Hermione…mi piacerebbe scambiare due parole con te…in privato-

Hermione alzò lo sguardo,tra il sorpreso e l’arrabbiato,lo guardò intensamente,poi annuì e insieme si diressero in soggiorno.Quando anche l’ultimo lembo del mantello di Hermione sparì dietro l’angolo,Ginny guardava ancora sbigottita la sedia dove era seduto il fratello pochi istanti prima.

-Ma che hanno quei due?-chiese Fleur,che guardava con avidità la crostata ai mirtilli al centro della tavola.

La Signora Weasley alzò la testa da un paio di jeans di Harry,accuratamente piegati.-Oh,sarebbe così bello se nascesse qualcosa tra loro,mi piacerebbe tanto avere Hermione in famiglia!-

-Mamma non esagerare-disse Ginny,guardando soprappensiero Fleur che si portava alla bocca una fetta di crostata ai mirtilli.-Non è che se Ron e Hermione si mettono insieme vuol dire necessariamente che si sposeranno…però devo ammettere che mi piacerebbe avere Hermione come cognata…Fleur,ma tu non odiavi la torta ai mirtilli?-chiese poi.

-Cosa?-chiese Fleur,masticando assolutamente deliziata.-Oh,non lo so,la vedevo così invitante lì sul tavolo,Jinnì…e non ho saputo resistore!-

Ginny inarcò le sopracciglia e fece un verso tipo –Bah!-,poi si pulì la bocca con il tovagliolo,e si alzò.-Io vado a farmi una doccia.A dopo-

Gettò un sorriso ad Harry,ma lui non fece in tempo a ricambiare che lei era gia sparita su per le scale,mentre tutto intorno a lui,dal vociare allegro di Ron ed Hermione che tornavano felici in cucina,alle voci rimbombanti dei Weasley,a quelle della Signora Weasley e di Fleur,sembravano lontane chilometri,come a voler lasciare al centro del mondo solo lui e Ginny.

 

 

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-Non ci credo-disse Harry guardando Ron sbalordito.-Non ci credo e basta-

Ron sorrise a trentadue denti e si passò una mano tra i capelli davanti lo specchio della sua camera.—E non crederci,ma è così.Io ed Hermione stiamo insieme-

-Non ci credo-ripetè Harry.-Tu le hai parlato?Tu?-

Ron si voltò a guardarlo con un sopracciglio inarcato-sì,io-rispose semplicemente,tornando poi a lisciare un ciuffo di capelli rossi.

Harry lo guardò per un po’,ancora sconvolto.

Era di Ron ed Hermione che si stava parlando!Bè,non poteva che essere felice del fatto che i suoi due migliori amici stessero insieme,ma non riusciva a credere che Ron avesse fatto un passo tanto avventato.

-E tu invece?Hai intenzione di dire qualcosa a mia sorella o volete finire entrambi con la barba a dichiarare i vostri sentimenti?-chiese Ron osservando Harry dallo specchio.

Harry si riscosse immediatamente;guardò Ron e notò un sorrisetto spuntargli in volto.

-Quel sorriso mi dovrebbe far pensare che non sei contrario all’idea di me e tua sorella insieme,allora?-

Il sorriso di Ron lasciò il posto a una faccia perplessa.-Vi siete rimessi insieme?-

-Macchè…anzi,chissà se mi vuole ancora…magari avrà trovato anche un altro-rispose Harry,pensando che era la prima volta che parlava dei sentimenti che provava nei confronti di Ginny con Ron.

Ron sorrise di nuovo ,poi sospirò,e si sedette accanto ad Harry.-Harry,Ginny ora non sta passando un periodo molto facile…la morte di…di Fred,e di Colin Canon,lo sai che erano molto amici,e…e cerca di capirla.Anche se so che non è facile comprenderla,a mia sorella… non ha un carattere semplice.Dovresti saperlo.-

Harry lo guardò facendo piccoli cenni di assenso con la testa,poi Ron gli diede una pacca piuttosto forte sulla spalla.

-Ahia!-

-Questo è per avermi costretto a parlare a favore di te e Ginny…-

-Ma io non…-tentò di protestare Harry.

-E poi,se vuoi saperla tutta,io credo che dovresti parlarle tu…voglio dire,se vi siete lasciati comunque non era colpa sua…-

-Sai benissimo che se non fosse stato per cause di forza “maggiore” non l’avrei mai fatto-

-Sì che lo so-rispose Ron-Ma sei sempre tu quello che l’ha lasciata-

Harry lo guardò scuotendo la testa.-Hermione ti ha troppo influenzato.Qui sono circondato da gente troppo saggia-

-Smettila-

Si sentì bussare alla porta e un istante dopo entrò Ginny.

-Parli del diavolo-mormorò Ron,in un sussurro poco udibile.Harry cominciò a considerare l’idea di strangolarlo.

-E’ pronto da mangiare.Mancate solo voi-disse loro.

-Ok,ok,arriviamo-rispose Ron alzandosi e gettando uno sguardo ad Harry,malizioso-O forse è meglio che vada io…Harry,non dovevi fare qualcosa?-

E ridendo se ne andò,  sbattendo la porta e fischiettando felice.

Il silenzio calò nella stanza.Harry non riusciva a credere che Ron gli avesse fatto questo;tuttavia,l’idea di stare solo con Ginny non lo turbava,anzi,aveva fantasticato molte volte di riuscire a parlarle senza nessuno tra i piedi.

Ginny si appoggiò alla porta incrociando le braccia al petto e lo fissò.Harry,che fino a quel momento aveva evitato i suoi occhi,alzò finalmente lo sguardo e lo immerse in quello della ragazza da cui era stato costretto ad allontanarsi.

Ma ora,è tutto finito.Ora,possiamo stare insieme veramente.

-Mi dispiace-si lasciò scappare.Ginny corrugò le sopracciglia.

-Ti dispiace?Di cosa?-gli chiese.

Harry si appoggiò al bordo della scrivania di Ron.-Di…di quello che è successo alla tua famiglia e in particolar modo…a te.Di averti fatta soffrire.Mi dispiace.-

Ginny gettò lo sguardo altrove.-Se..se Fred è morto,non è colpa tua,Harry.Mettitelo in testa,capito?George ha ragione,è morto da eroe…e…e per quanto io ancora non riesca ad accettarlo,so che mio fratello non avrebbe voluto vedermi così e tanto meno a te,sopraffatto dai sensi di colpa.-

Harry la guardò sorridendo appena.- Sì,è vero,forse hai ragione su questo punto,ma io…io,ti devo chiedere scusa anche per quello che ti ho fatto passare durante quest’anno...ma io…-

-Ma Harry,tu non mi devi nessuna scusa!So benissimo che hai fatto quello che hai fatto perché era il tuo destino,così come so che ora è tutto finito,che non ci sarà più nessun Voldemort a minacciare la tua vita…vivrai come un ragazzo normale!-esclamò Ginny avvicinandosi a lui.

-Merlino,come sei bella-si lasciò sfuggire Harry guardandola dolcemente.Lentamente allungò una mano fino ad accarezzarle una guancia.

-Cosa?-sussurrò Ginny.-Ma io stavo…bè,non importa più quello che stavo dicendo…-continuò,mentre la bocca di Harry si avvicinava alla sua.

E poi la porta si spalancò,rivelando sulla porta un’agitata signora Weasley.

-Harry!Ginny!Cosa ci fate ancora qui?-

Harry e Ginny si guardarono per una frazione di secondo,poi Ginny rispose alla madre.

-Stavamo arrivando,avevamo avuto un..un…-

-Un contrattempo-terminò Harry,mentre Ginny annuiva un po’ troppo energicamente.

La Signora Weasley inarcò un sopracciglio,guardandoli attentamente per un secondo o poco di più,poi fece un cenno di assenso con la testa.-Ok…però muovetevi,che abbiamo ospiti importanti!-

-Ospiti?-chiese Ginny alla madre mentre tutti e tre scendevano le scale.

-Sì,ospiti per Harry-rispose la Signora Weasley torcendosi le mani nel grembiule e gettando uno sguardo ad Harry.

-Per me?E chi sarebbero questi ospiti?-

Ma una volta in cucina la domanda di Harry non dovette trovare risposta nelle parole della Signora Weasley.

Una donna di una bella età sedeva al tavolo della cucina dei Weasley e teneva in braccio un piccolo bambino dai capelli verdi.

Andromeda Tonks e Teddy Lupin.

Harry li aveva visti di rado durante il funerale della figlia e del genero,ma non si era soffermato a parlarci;guardandola ora si rese conto di quanto probabilmente stava soffrendo quella povera donna che in un colpo solo aveva perso marito,figlia e genero e con un bambino di pochi mesi da accudire.

-Ciao Harry-lo salutò Andromeda.

-Salve Signora Tonks-ricambiò il saluto Harry.

Ron ed Hermione gli lanciarono un’occhiata,poi Andromeda disse:-Harry,perché non facciamo due chiacchiere?Mi piacerebbe scambiare due parole con te-

Harry annuì,mentre la Signora Weasley guardava con amore Teddy che si mangiava la scarpina traboccante di saliva.Andromeda si alzò,sempre con il piccolo in braccio,e gli fece cenno di uscire.Insieme attraversarono la porta d’entrata sentendosi addosso gli occhi di tutti i presenti.

Si ritrovarono a passeggiare nel giardino della Tana,Harry con le mani in tasca e Andromeda con in braccio il piccolo Teddy.

-Somiglia a Tonks.Il suo stesso viso-esordì Harry,lanciando un sorriso al piccolo.

Andromeda sorrise.-Sì,decisamente,ma alcuni tratti sono di Remus,senza ombra di dubbio.Dovresti vedere,quando sorride…ha il suo stesso sorriso-

In quel momento Teddy starnutì,e i suoi capelli variarono dal verde al viola.

Harry guardava quel piccolo fagotto,capendo esattamente come si sarebbe sentito di lì a qualche anno,quando si sarebbe chiesto perché gli altri bambini andavano a passeggio con la mamma e i papà e dove fossero finiti i suoi.

Ma ci sarebbe stato lui.Harry era il padrino di quella piccola vita,quel corpicino che dava la forza di vivere,anche nei momenti più bui di qualsiasi essere umano.

-Signora Tonks-disse allora Harry,fermandosi di botto,e guardando Andromeda intensamente.

-Chiamami pure Andromeda,caro-

-Sì,Andromeda…io…mi dispiace per quello che sta passando.Per suo marito,sua figlia…per…per Lupin.Davvero tanto-

Sul viso di Andromeda fece capolino una lacrima,che si asciugò in fretta.

Harry continuò-Ma deve trovare la forza di andare avanti.Per Teddy.Per questo piccolino…me lo deve promettere. E poi,io sono il padrino di Teddy…le starò vicino.Mi prenderò cura di questo bambino…come fosse figlio mio.Stia sicura-

Andromeda sorrise tra le lacrime che ormai non riusciva più a trattenere.-Sei un ragazzo d’oro,davvero,Harry.Teddy sarà fiero di avere un padrino del genere.Adesso è ancora così piccolo…credo che abbia bisogno di una figura femminile che possa prendersi cura di lui,ma Harry,un giorno io non ci sarò più…e tu,tu dovrai occuparti di lui-

Harry annuì con un sorriso.-Stia sicura-

Anche Andromeda sorrise,accarezzando la testa di Teddy.-E’ molto calmo.Non piange quasi mai.Credo proprio che di carattere non abbia ripreso per niente da Ninphadora-

Harry sorrise.-Bè,qualcosa da Lupin avrà pure dovuto riprendere!-

Andromeda lo guardò per una frazione di secondo in più-Vuoi provare a prenderlo in braccio?-gli chiese,sollevando Teddy.

Harry spalancò gli occhi…non aveva mai tenuto in braccio un bambino!

Andromeda parve capire ciò che gli passava per la testa,ma lo rassicurò-Tranquillo,sembra un impresa ardua,ma non è nulla di così complicato come sembra.Anche Remus le prime volte era molto nervoso-ricordò con un vago sorriso sulle labbra.

Tese il  piccolo ad Harry,che cautamente aprì le braccia e lo prese,appoggiandolo delicatamente al petto.Una manina di Teddy si fermò proprio sopra al suo cuore,mentre i capelli cambiavano di nuovo colore e diventavano castani.

-Visto?Non è poi così complicato-disse Andromeda sorridendo e guardando Harry,che cominciava ad adattarsi a tenere in braccio un bambino.

-Mi piacerebbe passare un po’ di tempo con lui…mi piacerebbe entrare a far parte della sua vita da subito.So perfettamente di non essere in grado di accudire un bambino da solo,ma,Andromeda,quando le servirà anche il minimo aiuto,non esiti a chiamarmi.-

Andromeda annuì,commossa.-Grazie,Harry.Sapevo di poter contare su di te.-

Harry restò ancora un po’ ad osservare Teddy,cominciando a giocare con la sua manina,quando un lieve rumore di passi cominciò a farsi sentire.La Signora Weasley arrivò ,sorridendo in direzione di Harry e del piccolo Teddy.-E’ pronta la cena-disse.

Guardò la Signora Tonks.-Resti a cena da noi,Andromeda?-chiese.

Andromeda guardò Teddy,poi Harry.

-Che ne dici,Teddy?Rimaniamo un po’ qui?-

Teddy si mosse leggermente nelle braccia di Harry,mentre i suoi capelli cambiavano nuovamente colore.

-Lo prendo come un si-disse Andromeda sorridendo,facendo un cenno di assenso alla signora Weasley.





Kryharryeginny

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Capitolo 2
*** Un'opportunità ancora aperta ***


Harry cercò di appiattirsi per l’ennesima volta i capelli davanti allo specchio

 

 

Un’opportunità ancora aperta

 

 

 

Harry cercò di appiattirsi per l’ennesima volta i capelli davanti allo specchio.

Doveva dirglielo.Non ce la faceva più.

Doveva dirle che quando l’aveva baciata,al suo compleanno,l’aveva fatto sentire l’uomo più felice del mondo.

Doveva dirle che in tutto quell’anno trascorso non aveva smesso di pensarla nemmeno un attimo.

Doveva dirle che l’ultima cosa che aveva pensato quando credeva di stare per morire erano le sue labbra e il suo sguardo così infuocato,rovente…così suo.

Semplicemente,doveva riprendersela.La sua Ginny.

Ma era più facile a dirsi che a farsi.Ogni volta che tentava di parlarle,puntualmente arrivava qualcuno a interromperli.

Un giorno aveva trovato il coraggio di bussare alla sua porta,poco dopo che tutti erano andati a dormire,e lei gli aveva aperto,in pigiama,bellissima,illuminata dalla luna,e Harry già si era scordato il motivo per cui era andato lì,quando Charlie scese,convinto che fosse mattina.

Era questo l’effetto che gli faceva Ginny.Gli faceva perdere totalmente il controllo.

Ieri si erano ritrovati soli ad apparecchiare la tavola per la cena,ma proprio mentre Harry le aveva preso la mano e si stava avvicinando a lei,la Signora Weasley era comparsa in cucina,chiamando Ginny ad occuparsi della pulizia del bagno.

Ron ed Hermione,invece,sembravano aver superato la fase “imbarazzo” del loro rapporto e ora era divenuto quasi normale per Harry  vederli scambiarsi effusioni davanti a lui,ma Ron non riusciva comunque ad evitare che le sue orecchie diventassero rosse.

 Tentò di nuovo disperatamente di appiattirsi i propri capelli,ma ovviamente senza successo.

-Dovesti lasciarli così.Ti stanno bene.-

Harry sussultò e guardò nello specchio il riflesso di Ginny,appoggiata allo stipite della porta,un sorriso sulle labbra.

-Dici?-

-Dico-rispose lei entrando nella stanza .-Mamma ti vuole giù…vuole parlare a te e Ron.-

-A me e Ron?Perchè?-

Ginny scrollò le spalle.-Non lo so,ma sembrava felice.E quando mia madre è felice,tutto il mondo è felice,ricordatelo-

Harry sorrise, guardandola sognante.Era questo il momento.

Forza Harry,tira fuori il vero leone che c’è in te!

-Allora i capelli mi stanno bene così?-le chiese di nuovo,avvicinandosi ancora di più .

-Decisamente.Perlomeno a me…sono sempre piaciuti così.Ti danno un’aria così…-

-Così?-chiese Harry abbracciandola per la vita.

Ginny lo guardò intensamente,il desiderio si leggeva nei suoi occhi,così come lo si leggeva in quelli verdi di Harry.

-Merlino,non riesci mai a farmi completare una frase…-sussurrò Ginny ridendo,avvicinando la propria bocca alla sua.

-Bè,allora tentiamo di completarla…in un altro modo,però-rispose Harry,annullando completamente la distanza tra le loro bocche.

Finalmente.

Dopo un’attesa lunga e sofferente,Harry era tornato a sorridere.

Dopo qualche fantastico minuto si separarono,rimanendo però abbracciati.

-Mi sei mancata-sussurrò Harry,più a se stesso che a Ginny,con la fronte appoggiata a quella della ragazza-Tanto-.

Ginny si staccò da lui e lo guardò negli occhi.-Anche a me.Ma è tutto finito ora,no?-

Harry sorrise.-Sì-rispose tornando ad abbracciarla.

-Harry!-

La voce della Signora Weasley rimbombò dalla cucina.

A malincuore,furono costretti a separarsi.

-Vado-disse Harry.-Altrimenti credo che tua madre mi affatturerà-scherzò.

Ginny annuì.-Vengo anch’io…voglio proprio vedere di cosa si tratta-

Una volta arrivati in cucina scoprirono un’agitata Signora Weasley e il Signor Weasley seduti a tavola.Ron sedeva al lato opposto,evidentemente curioso di sapere cosa stesse succedendo,ed Hermione era in piedi appoggiata al lavello della cucina.

-Oh,Harry,vieni,siediti qui…-

Indicò a Harry una sedia,dove si sedette,mentre Ginny raggiunse Hermione.

-Si può sapere che diavolo succede?-chiese Ron tamburellando le dita sul tavolo.

Il Signor Weasley si pulì le lenti degli occhiali con un panno prima di cominciare,mentre Ron ed Harry si scambiavano un’occhiata.

-Ho parlato con Kingsley-esordì,guardando Ron,Harry ed Hermione.

-E allora?-chiese subito Ron.-Che c’entriamo noi?-

I Signori Weasley si scambiarono un’occhiata.

-Sapete che il nuovo Ministro della Magia è Kingsley-

Il silenzio accolse queste parole.

-Oh-disse Hermione dopo un po’.-E…quindi?-

-Quindi ho fissato un incontro con lui e abbiamo parlato della vostra situazione,che non avete un diploma con cui entrare nel mondo del lavoro,e abbiamo stabilito un accordo.-

Hermione si avvicinò al Signor Weasley con la curiosità pendente dagli occhi.-La prego,Signor Weasley,continui-

-Dovrete recuperare un anno di studio in soli due mesi,da Luglio a Settembre,e poi svolgere ugualmente i MAGO alla fine di Settembre.-finì,guardandoli intensamente.

Harry,Ron ed Hermione si scambiarono uno sguardo.Hermione sembrava al settimo cielo,senza preoccuparsi minimamente che il Signor Weasley aveva appena detto che in soli due mesi dovevano recuperare un ano scolastico,mentre Ron sembrava assolutamente terrorizzato.

-Oh,Signor Weasley,non so come ringraziarla!.esclamò Hermione al massimo della felicità.

-Di nulla cara,davvero-rispose il Signor Weasley imbarazzato.

-E come faremo a recuperare cosi tanto in soli due mesi?-chiese Ron,che non mostrava lo stesso entusiasmo di Hermione.

-Infatti,come faranno?-chiese Ginny sedendosi sul bancone della cucina.

La Signora Weasley prese la bacchetta e ordinò a un mucchio di patate dentro il lavello di sbucciarsi.Immediatamente le patate cominciarono a saltellare e sbucciarsi autonomamente.-Bè,recupererete solo il necessario per il vostro futuro.Questo mi sembra ovvio-

Hermione parve afflosciarsi.-Come?-chiese con una vocina piccola piccola.

-Ecco,questa è la parte che richiede una vostra risposta entro poco tempo.So che è una scelta che avreste dovuto compiere con molto più tempo ma data la situazione…quale carriera vi piacerebbe intraprendere?-

Harry gettò uno sguardo ad Hermione Ron.Non riusciva a crederci.Il Signor Weasley gli aveva appena comunicato che il suo sogno di diventare Auror era ancora aperto.

-Sta dicendo davvero?-chiese al Signor Weasley.

Il Signor Weasley lo guardò con un sorriso.-Harry,a parte il fatto che fosse per il Ministero ti assumerebbero anche senza diploma,appena hanno sentito il tuo nome mi hanno dato carta bianca per te-

Harry annuì e incrociò lo sguardo felice di Ginny.Le sorrise.

-O Merlino,mi sta dicendo che adesso io dovrei decidere cosa fare della mia vita?In questi cinque minuti?-esclamò Hermione isterica,buttandosi su una sedia.-E come faccio?-

-Non adesso,Hermione.Hai un po’ di giorni a tua disposizione per pensarci.Ma,ecco,questa è una possibilità che vi si sta offrendo…-

-Papà-lo interruppe Ron con sguardo serio.-Io ho gia preso la mia decisione un po’ di tempo fa-

Harry si voltò di scatto verso l’amico,che sembrava rivolgergli uno sguardo di scusa,forse per il fatto che non aveva informato l’amico della sua scelta.

-Che vuol dire hai gia preso la tua decisione?-chiesero sorprese insieme la Signora Weasley ed Hermione.

Ron gettò un veloce sguardo a loro e poi riprese a parlare.-Ne ho parlato con George…per il momento sarei interessato ad aiutarlo un con il negozio-

La Signora Weasley scambiò uno sguardo con il marito,poi con Harry,e si gettò tra le braccia del figlio .

-Mamma…!-esclamò Ron tra i singhiozzi della Signora Weasley.-Il mio Ron…-

Le orecchie di Ron presero immediatamente fuoco mentre Hermione li guardava commossa e Ginny sorrideva .

-Però il diploma prendilo,figliolo-suggerì il Signor Weasley,mentre la moglie si staccava dall’abbraccio e si asciugava gli occhi con il canovaccio.

-Ma io…-

-Tuo padre ha ragione,Ron-si intromise Hermione,guardando Ron intensamente.-Seguirai le stesse materie di Harry,e una volta preso il MAGO,ti dedicherai al lavoro del negozio con George.Ma non sprecare questa opportunità.Non puoi mai sapere se un giorno ti servirà…-

-Hai ragione-disse Ron,facendo un cenno di assenso e sorridendole-Tu hai sempre ragione,in ogni cosa-

Hermione arrossì furiosamente,e ad Harry non sfuggì l’occhiata perplessa che si erano scambiati i coniugi Weasley.

-Harry,tu non hai detto niente sull’argomento…cosa ne pensi?-gli chiese Hermione,mentre le chiazze di rosso svanivano lentamente dalla sua faccia.

Harry si rivolse al Signor Weasley:-Signor Weasley,io ho le idee molto chiare per quello che mi piacerebbe fare-

-Sul serio?-chiese la Signora Weasley,guardandolo sorpresa.

Harry annuì.-Voglio diventare un Auror-

Hermione sbatté le mani entusiasta,abbracciandolo-Lo sapevo,Harry…lo sapevo!Te l’ho sempre detto che saresti diventato un Auror!-

-Congratulazioni,Harry,davvero-disse il Signor Weasley,mentre la moglie stringeva Harry in un abbraccio spacca-costole.

-Sembra che tu gli abbia detto che ti sposi-disse Ron sorridendo,dandogli una pacca sulla spalla.-Bah,comunque sono felice per te,amico.Buona scelta.Seguirò anch’io allora le tue stesse materie-

-Insomma manco solo io-disse Hermione un po’ mogia.-Bè,Signor Weasley,glielo farò sapere al più presto-

Il Signor Weasley annuì,poi si alzò e prese il mantello appoggiato sullo schienale della sedia.-Allora io vado,ragazzi,oggi al lavoro ci sono un po’ di faccende da sbrigare.A dopo,Molly-

Si smaterializzò,poi Ron si rivolse ad Harry:-Harry,l’avresti mai detto?-E’ fantastico!-

-Ronald,ho bisogno di un tuo parere personale,e anche di Harry e Ginny,ovviamente…-cominciò Hermione sfregandosi le mani nervosamente-io sono brava a Trasfigurazione,ma anche in Difesa contro le Arti Oscure non sono male,e poi c’è Pozioni,però…-

-Hermione,frena,per favore,frena…tu sei brava a tutto ,ok?Quindi qualsiasi cosa sceglierai andrà bene!-esclamò Ron posandogli le mani sulle spalle.

Per la seconda volta nel giro di cinque minuti,Hermione arrossì di nuovo,e sul viso della Signora Weasley comparve di nuovo l’espressione perplessa di prima.

Ma poi,come colpita da un lampo di genio,spalancò gli occhi stupita e guardò sia Ron che Hermione per due minuti buoni;Ginny ghignò e guardò il fratello scuotendo la testa.

-Oh,tesori miei!-esclamò la Signora Weasley correndo da Hermione e baciandola su tutte e due le guance.-Allora è così,non avevo visto male!-

-Mamma,per piacere…-disse Ron al massimo dell’imbarazzo.

-Ma perché non me l’avete detto?Oh,Hermione,è così bello averti in famiglia…-

-Mamma!-ripetè Ron assumendo una tonalità bordeaux.-Ma che dici!-

Ginny non ne poteva più dalle risate ed Harry stava cercando di non scoppiare a ridere solo per solidarietà verso l’amico.

-Mamma…mica si stanno per sposare!-esclamò Ginny tra le risate,facendo si che Hermione diventasse ancora più rossa.

-Sì,,comunque,è una bella novità per la nostra famiglia-disse la Signora Weasley sorridendo in modo materno ad Hermione.

-Bè,noi andiamo-disse Ron in tono secco,lanciando un’occhiataccia alla madre.

La Signora Weasley annuì ,e mentre Ron ed Hermione stavano già salendo le scale,le urlò dietro.-Oh,e cara…ovviamente puoi anche chiamarmi Molly,ora!-

Ginny ebbe un altro attacco di risate.

 

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-Uffa,uffa,uffa!-esclamò Hermione camminando avanti e indietro per la stanza di Ron,che era seduto sul bordo del suo letto,ed Harry,che invece era appollaiato sul davanzale della finestra.

-Hermione,per Merlino,ti vuoi calmare?-sospirò Ron esausto.

Hermione si bloccò,i capelli ricci svolazzanti,e gli puntò un dito contro.-Calmarmi?Calmarmi?E come faccio a calmarmi?Ron,qui stiamo parlando del mio futuro!Secondo te per cosa ho studiato così brillantemente sei anni di scuola,eh?-

-Bè,a dirtela tutta io ho sempre pensato che lo facessi per divertimento…-sussurrò Ron,un stupito.

Hermione scosse la testa.-Forse un po’ anche per quello…ma è uguale!Qui si sta parlando di una decisione molto importante!-

E cominciò di nuovo a far avanti e indietro per la stanza,mentre Ron crollava sul letto ed Harry guardava sognante fuori la finestra.

-Harry,ma che stai osservando?-chiese Ron,notando l’assenza mentale dell’amico.

-Cosa?-disse Harry riscuotendosi.-No,no,nulla…-

Ron si alzò e si affacciò alla finestra.-Ah…ora capisco…-

Harry si grattò la nuca mentre anche Hermione si avvicinava a loro due e guardava fuori dalla finestra Ginny,che raccoglieva i funghi nell’orticello dei Weasley.

-Avete parlato?-gli chiese Hermione,ed Harry vide Ron tirare un sospiro di sollievo,forse per il fatto che Hermione aveva finalmente cambiato argomento.

Harry sorrise.-Bè,si…ieri,quando il Signor Weasley ci ha detto quella cosa-

-Che vuol dire...chiariti…cosa?-farfugliò Ron incrociando le braccia al petto e guardando Harry storto.-Perché non me l’hai detto?-

-Lo stavo per fare-si giustificò Harry.

Ed era vero.Ma era da ieri che in realtà stava cercando parole adatte per dirlo all’amico,che probabilmente,conoscendolo,avrebbe cominciato a fare a lui e Ginny il terzo grado.

-E allora?-chiese Hermione curiosa.

-Allora…allora è tutto apposto-

-Apposto-ripetè Ron,scroccando le nocche delle mani.

-Sì,apposto Ron.Tutto ok…non eri tu quello favorevole a me e Ginny?-gli ricordò Harry.

-Vi siete baciati?-gli chiese,temendo la risposta.

-No…hanno giocato a Sparaschiocco!Ma è ovvio che si saranno baciati,Ron,che domande fai!-esclamò Hermione scuotendo la testa.

Ron le rivolse un’occhiataccia,poi tornò a Harry:-E’ così?-

Harry prese un respiro.-Ron,stai tranquillo.Non la farò più soffrire,lo so che è questo che ti preoccupa-

Ron annuì lentamente,poi fece un sospiro e gli diede uno scappellotto in testa.

-Ahi!-

-Bada a te…se solo vengo a sapere che amoreggi con lei davanti a tutta la famiglia…-lo avvertì.

Hermione scoppiò in una risata e poi tornò a guardare fuori.-Sapete,questa è la vita che ho sempre desiderato avere…-sussurrò sorridendo contro il sole di Giugno.

Ron le prese la mano.-Pensa che ora sarà sempre così-

Harry osservò due rondini cantare in aria,poi tornò a guardare giù.Ginny si stava avviando dentro casa,e mentre si chinava a raccogliere il cestino dove aveva posato i funghi,alzò lo sguardo,incrociando quello di Harry.

Sorrisero entrambi nello stesso istante e lei lo salutò con la mano.Harry ricambiò il saluto e Ron sbuffò.

Ginny lanciò un’occhiataccia al fratello,fece un altro sorriso ad Harry,salutò Hermione con la mano e si avviò verso casa.

-Ehi!-esclamò Ron all’improvviso.-Che ne dite di una bella partita a Quidditch?-

Hermione scosse immediatamente la testa.-Mi dispiace,non se ne parla proprio…primo,devo andare a casa a consultare i miei per prendere finalmente una decisione,e secondo non sono capace a giocare a Quidditch-

Ron gettò un’occhiata ad Harry.-Bè,allora andiamo noi due…e Ginny,se le va-

-Bene…allora io vado.A dopo-salutò Harry con la mano e baciò Ron,per poi smaterializzarsi.

Ron aveva le orecchie un po’ rosse,come sempre,dopo che Hermione gli dava un bacio in presenza di Harry.

-Quando la smetterai di arrossire?Guarda che ormai non mi sconvolgo più-dichiarò Harry,mentre prendeva la scopa che gli aveva dato in prestito Ron  e uscivano dalla camera del ragazzo.

-Io non arrossisco!-esclamò Ron con voce stridula.

-Certo,certo-rispose Harry con un sorrisetto.

Di sotto,trovarono la Signora Weasley e Ginny che apparecchiavano la tavola.

-Dove andate?-chiese loro la Signora Weasley.

-A fare due tiri qui fuori.Ginny,vuoi venire?-le chiese Ron.

Ginny scosse la testa.-Mi dispiace,devo aiutare mamma-

Ron inarcò le sopracciglia.-Da quando sei diventata una perfetta donna di casa?-

-Almeno lei aiuta-sottolineò la Signora Weasley,ordinando ad un paio di coltelli di affettare le cipolle.Ginny gli fece la linguaccia.

Ron le rivolse un’occhiataccia,poi disse:-Allora noi andiamo.A dopo-

Così dicendo,dopo aver rivolto l’ennesimo sorriso a Ginny,Harry si incamminò dietro Ron e uscirono all’aperto.

-Da quanto sarà che non facciamo una vera partita a Quidditch?-gli chiese Ron,inforcando la sua Tornado.

 

 

Harry salì sulla scopa e rapidamente prese quota,rendendosi conto solo adesso di quanto gli fosse mancato volare per aria spensierato,e il pensiero che ora l’avrebbe potuto fare sempre,gli faceva schizzare il cuore di gioia.

-Facciamo un po’ di tiri,allora?-gli chiese Ron.

Harry annuì.-Tu vai in porta-

-Fermi,fermi,fermi!-

Harry e Ron rivolsero lo sguardo in basso,dove George agitava furiosamente le braccia,e a terra,era posata una scopa.

-E tu che diavolo ci fai qui?-gli chiese Ron sorpreso,perdendo quota,fino ad arrivare a terra,seguito da Harry.

-Mamma mi ha detto se volevo venire a pranzare qui…e voi non mi invitate a fare due tiri?-aggiunse guardandoli storto.

-Non sapevamo che eri qui!-si giustificò Ron ,guardandolo dispiaciuto.

-Bè,allora,forza,fatemi fare almeno un giro in aria…-disse pensieroso guardando su nel cielo.

-George,ho parlato con papà di quell’affare per il negozio-lo informò Ron a bassa voce,come se fosse un segreto di Stato.

George lo guardò un attimo,poi annuì.

-E allora?Hai deciso?Cosa farai?-

Ron sorrise.-Bè,prenderò comunque il diploma,non si può mai sapere…ma per il momento vorrei venire a lavorare con te-

George sorrise.-Va bene,insomma…piccolo Ronnie,benvenuto nel campo del lavoro!-esclamò stringendogli la mano,mentre Ron faceva una smorfia una volta sentito pronunciare “piccolo Ronnie”.

-E tu Harry?-gli chiese George,rivolgendosi a Harry.

-George,che domande fai!E’ ovvio che diventerà un Auror!-rispose Ron al suo posto.

George fischiò-Ottima scelta!In effetti non esiste un lavoro più adatto a te,Harry…-

-E invece tu?-gli chiese Ron-Come te la passi lì al negozio?-

George guardò in su,verso il cielo.-Gli affari vanno benone,ora abbiamo ancora più clienti del solito…anche se io e Verity non ce la facciamo a tenere tutto sotto controllo da soli.E’ un po’ dura,ma ce la faremo-

Harry percepì il suono triste con cui George pronunciava queste parole e ciò gli fece tornare in mente il viso di Fred,mentre sparava in aria Caccabombe,cercando di mirare alla Umbridge,durante il suo ultimo incompiuto anno di scuola ad Hogwarts.Piccoli ricordi che tornavano alla mente.

-Ti aiuterò io-disse Ron annuendo.-Non ti lasceremo da solo,fratellone.Ci puoi scommettere-

George scosse la testa.-No,ora tu devi studiare…ti aspetto a Settembre!Ne usciremo fuori,sì,questo è più che sicuro.Lo devo a Fred…piuttosto,la mamma…come sta?-chiese.

Ron sospirò.-Non molto bene.Piange ancora,ma suppongo ci voglia un po’ di tempo…ma dall’ultima volta che l’hai vista tu è migliorata,si può dire-

Si riferiva esattamente a cinque giorni fa,quando la Signora Weasley per poco non svenne davanti la tomba di suo figlio,alla quale era andata a fare visita con tutta la famiglia.

Harry non l’aveva mai vista così disperata,e gli piangeva il cuore vederla ridotta in quello stato.

-Invece cosa mi dici degli altri?Papà,Charlie,Ginny…-

-Papà sta meglio.Sembra essersi ripreso…passa molto tempo al lavoro,però.Charlie non lo vediamo quasi mai,esce in continuazione e Ginny…,Ginny è sempre la stessa….un po’ abbattuta,ma con la forza necessaria per andare avanti-

George annuì.

-Speriamo di riuscire a trovarla tutti,questa forza-

Si udirono piccoli versi provenire dal cielo e osservarono un puntino nero farsi sempre più vicino,fino a quando capirono che si trattava di un gufo,dall’aria piuttosto imponente.Sembrava proprio…un gufo di Hogwarts.

Il rapace planò dentro la casa e i tre ragazzi fuori sentirono la Signora Weasley urlare spaventata.

-Santo Merlino!-la sentirono urlare poco dopo.

Harry,Ron e George si scambiarono un’occhiata,poi Ron chiese sospirando.-Riusciremo mai a fare una partita a Quidditch?Forza,andiamo a vedere cosa succede-

La Signora Weasley scorreva preoccupata ed eccitata insieme la pergamena,facendo avanti e indietro per la cucina.

-Si può sapere cosa diavolo succede?-chiese Ron,una volta raggiunta la madre.

-Hogwarts è stata aggiustata.A quanto pare,il continuo lavoro ventiquattro ore su ventiquattro degli elfi domestici,dei professori e di alcuni volontari hanno “ricostruito la Hogwarts che tutti noi conoscevamo e abbiamo frequentato e pronta ad accogliere,il primo di Settembre,una nuova generazione di giovani al sicuro da Lord Voldemort,grazie all’enorme sacrificio del salvatore del mondo magico,Harry Potter”-finì di leggere la Signora Weasley.

Ron inarcò un sopracciglio,poi scosse la testa , prese un bicchiere e lo riempì d’acqua.-E allora?-chiese,prima di inghiottire un sorso d’acqua.

-Un ballo-disse la Signora Weasley,in poco più che un sussurro.

Ron sputò l’acqua,tossendo.-Che cosa?-urlò.

La Signora Weasley sorrise,spiegando per bene la pergamena.-“Con la morte di Lord Voldemort inizia una nuova fase nella storia del mondo magico…bla bla bla…pertanto,il Ministero invita tutte le famiglie a partecipare all’elegante ballo di inaugurazione della  cosi denominata Nuova Era,domenica 1 Luglio,alle ore 20,nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts”-

La Signora Weasley piegò la pergamena e guardò Ron,Harry e George.

-Ma è fantastico!-esclamò poi eccitata,buttando all’aria il foglio .

-Che succede?-chiese Ginny,riemergendo dal salotto con una pila di vestiti in braccio.

-Oh,tesoro,c’è un ballo che ci aspetta!-urlò la Signora Weasley correndo incontro alla figlia e abbracciandola .

-Un ballo?Che vuol dire un ballo?-chiese Ginny sconcertata,guardando Harry,Ron e George.

-Vuol dire che ci sarà un ballo ad Hogwarts dove noi ovviamente andremo-la informò la Signora Weasley  eccitata.Ti dovrò comprare un abito…non credo che dovremo avere problemi visto che ora sono aumentate le entrate dello stipendio di papà…vediamo un po’…a te starebbe bene il verde,ma anche il blu non ce lo vedo male…oh,sono così emozionata!-

-Mamma!Riprendi fiato!-esclamò Ron guardando la madre sconcertata.La Signora Weasley richiuse la bocca,poi guardò Harry,Ron, George e Ginny.

-Vado a preparare il pranzo-disse,tornando di la-ma poi discuteremo bene di questa cosa!-

Ginny prese il foglio di pergamena che nel frattempo era scivolato a terra,e lesse mentalmente.Poi ripiegò la pergamena con un sorriso sulle labbra.

-Fossi in te,Ron,eviterei di indossare un abito da cerimonia con merletti-disse,mentre Harry e George camuffavano le loro risatine con colpi di tosse.

-Non sei spiritosa-sibilò Ron passandole davanti e andando in cucina.

-Un carattere amabile,delicato e dolce-commentò George,ridendo ora liberamente.

-Credo che la sua prima esperienza di ballo non sia stata molto positiva-disse Harry,poi aggiunse-A dire la verità,nemmeno la mia-

Incrociò lo sguardo di Ginny,che si ficcò il pugno della mano in bocca per evitare di ridere.

-Che avete voi due?-chiese George.

-Io mi ricordo solo te e Ron seduti in un angolo della Sala Grande mentre Calì e Padma ballavano con due bei gran tipi di Durmstrang-rispose Ginny,e Harry la guardò perplesso.

-E questo tu lo chiami “solo”?Io non ricordavo quasi nemmeno con chi ci sono andato!-esclamò.

Ginny si passò una mano sul collo,dove,per un attimo,Harry credette di aver visto comparire chiazze rosse.

-Veramente…io……sei tu che hai la memoria corta!-

-Ginny,hai caldo per caso?Sei un po’ rossa-osservò George,che molto probabilmente non si era accorto di nulla.

Ginny lanciò un’occhiataccia al fratello,mentre Harry chinava la testa per nascondere il suo sorriso.

-Ma stai zitto,fammi il piacere…io vado di la,ho da finire alcuni…alcuni compiti per le vacanze.Ci vediamo dopo-

E detto questo scomparve anche lei.

George la guardò uscire perplesso.-Comincio ad essere sempre più convinto di avere una famiglia di pazzi-

Harry rialzò la testa e guardò George.-Invece hai la famiglia più bella del mondo.Spero un giorno di poterne avere anch’io una così-

In un attimo l’immagine di lui e Ginny in una casa con tanti bambini balenò nella sua mente,ma si riscosse subito.

-Harry?Tutto a posto?-chiese George guardandolo preoccupato.-Questa storia del ballo ha dato alla testa a tutti?-

-Cosa?No,no va tutto bene.Alla grande,devo dire-rispose Harry con un gran sorriso.-George,non abbiamo mai avuto occasione di parlare da soli e volevo dirti che mi dispiace tanto,per Fred.Nonostante tutti mi diciate che non è colpa mia,alcune volte sento proprio che è così.-gli confidò Harry.

George gli mise le mani sulle spalle.-Harry,non è assolutamente colpa tua.Questo te lo devi far entrare in testa.Io non ce l’ho minimamente con te,e anche i miei genitori e i miei fratelli.Fred è morto perché vittima della guerra,guerra che tu hai vinto.Capito?-

Harry annuì,un po’ rincuorato.-George,sappi che puoi contare su di me.In qualsiasi momento-

George sorrise.-Ne sono certo-,disse stringendogli la mano.

-Insomma….che ne dici di fare quattro santi tiri a Quidditch?-gli chiese George.

Harry sorrise.-Ron ci ammazzerà quando saprà che non l’abbiamo chiamato-

 

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Se Harry avesse pensato a come far tornare a sorridere la Signora Weasley,l’unica cosa che non sarebbe mai passata nella sua testa,era l’idea di un ballo.

Eppure,la Signora Weasley sembrava rinvigorita,o,perlomeno,questo la distraeva dalla morte di suo figlio.

Andava in giro per casa cercando camicie bianche o nere da lavare e stirare,e pregava Ginny ed Hermione di scegliere alla svelta il proprio abito.

Harry sapeva perfettamente di dover partecipare a questo ballo,perché,come gli ripeteva spesso Ron, sicuramente sarebbe stato l’ospite più atteso.Ma ciò,provocava a Harry un certo disagio.

-Devi imparare a conviverci,Harry-gli disse Hermione una sera,due settimane prima del ballo,quando tutti e tre stavano in camera di Ron a cercare di pensare a come si sarebbe svolta la festa.

-Fantastico,tutta la vita sotto i riflettori…non è così che mi sono immaginato la mia vita dopo Voldemort-dichiarò Harry guardando fuori il crepuscolo.

Hermione lanciò unocchiata nervosa a Ron,che fece finta di aggiustare il poster dei Cannoni di Chudley al muro.

-Ma Harry…è…è ovvio!Voglio dire,tu hai salvato l’intero mondo magico!Non ci è mai riuscito nessuno!Diventerai famoso,anzi,già lo sei,ma direi che rientra tutto nella norma…e poi…ma perché,Harry,non sei felice?Di quello che stiamo vivendo?Una vita normale?-

-Si,Hermione,certo che sono felice…-rispose Harry-è solo che….mi ci dovrò abituare,forse-

Hermione annuì.-Vedrai che dopo un po’ le acque si calmeranno.Per un po’ di tempo non potrai mettere il naso fuori dalla Tana che verrai assalito da gente…ma poi si metterà tutto a posto-aggiunse osservando la faccia atterrita di Harry.

-E quindi…dobbiamo andarci a questo ballo,non è vero?-chiese Ron affranto.Hermione gli lanciò un’occhiataccia.

-Se non vuoi che ti lasci-gli rispose.

Harry cercò di trattenere un sorrisetto alla vista di Ron pietrificato.

-Tu mi lasceresti per un ballo?-chiese .

-Bè,visto che il primo e finora l’ultimo a cui ho partecipato non è stato il massimo…-tentò di rispondere Hermione,ma Ron cominciò a urlare qualche frecciatina contro Viktor Krum.

La mente di Harry,nel frattempo,vagava lontano,o meglio,vagava a tre piani sotto la stanza di Ron,dove sicuramente Ginny stava in camera sua.

Improvvisamente la voglia di baciarla cominciò a farsi sentire dentro Harry,che si alzò di scatto.

-Dove vai?-gli chiese Ron,bloccando per un momento la faida contro Hermione.

-Vado giu un secondo-rispose Harry,attraversando la stanza e aprendo la porta,mentre Ron ed Hermione si scambiavano sguardi perplessi.

Harry chiuse la porta e cominciò a scendere le scale,mentre la sua mente si impregnava solo del pensiero di Ginny,dei suoi lunghi capelli rossi,gli occhi color cioccolato e la sempre più crescente voglia di baciarla.

Arrivato davanti la sua porta,bussò e la sua voce disse –Avanti-

Harry aprì ed entrò nella stanza di Ginny.Tutto era uguale a un anno fa,quando Ginny gli aveva dato il suo “regalo”per il diciassettesimo compleanno di Harry.

Lei stava rovistando dentro una grande scatola di velluto,dove Harry vide numerosi fermagli per i capelli.

-Harry!-disse lei sorpresa,tenendo in mano un nastro verde.

-Ti ho disturbato?-chiese lui,chiudendo la porta.

-No,no…stavo…cercando un fermaglio per i capelli per il ballo-rispose Ginny,richiudendo la scatola e infilandola sotto il letto.

-Li dovresti lasciare sciolti.I capelli,intendo-disse Harry grattandosi la nuca.-Ti stanno bene così-

Ginny sorrise.-Se tu lasci così tuoi. -

Harry scoppiò a ridere.-Se sei tu a dirmelo,non lo farò-

Dopo un minuto di silenzio,in cui rimasero a fissarsi intensamente,Ginny gli chiese a voce bassa

.-Sei venuto a salutarmi per caso o c’è qualcosa di preciso per cui sei venuto da me?-

Harry mosse un passo verso di lei.-Veramente…Ron ed Hermione hanno cominciato a punzecchiarsi e ho pensato,cioè…-

Ginny gli si avvicinò con un sorriso e lo baciò,dapprima lentamente,poi con passione sempre più crescente.Harry la strinse a se,sentendo il collo avvampare,mentre infilava le dita nei lunghi capelli rossi di Ginny,esattamente come un anno fa,con la differenza che questo era un bacio d’inizio di qualcosa di favoloso,e non un bacio d’addio.

Harry non seppe con esattezza quanto lui e Ginny rimasero così,a perdersi nelle loro bocche,ma alla fine dovette cedere per carenza di ossigeno,totalmente impregnato dell’essenza di fiori che emanava la ragazza.

-Un intero anno a desiderare tutto questo,sembra un sogno…-sussurrò Harry.

Ginny sorrise.-I sogni si avverano sempre,me l’hai insegnato tu due anni fa-

Harry la abbracciò.

-Sei troppo importante per me,ormai.Non ti lascerei mai andare per nulla al mondo-le disse,comprendendo la felicità che gli pervadeva il corpo quando si trovava vicino a Ginny e la voglia di non volersi mai separare da lei.

-Bè,su questo puoi starne certo.-rispose lei con una mezza risata.

-Quindi…vuol dire…che,insomma tu verrai al ballo con me,vero?-chiese Harry,con un po’ di paura.

E se avesse rifiutato?

Ginny sorrise.-Certo che ci vengo con te.Sto insieme a te e ci vado con un’altra persona al ballo?-chiese poi scoppiando in una risata.

Harry si passò una mano in mezzo ai capelli,rendendosi conto adesso di quanto stupida doveva essere stata  la sua domanda.

-In effetti-rispose soltanto.

Ginny scosse la testa ridendo e lo baciò di nuovo.

 

 

Un ringraziamento a :

RIDDIKULUS:grazie,continua a leggere e lo scoprirai^^

POTTERFANLALLA17:io AMO Harry e Ginny,la coppia più bella che mamma Rowl potesse inventare *______* mi farebbe piacere molto leggerla^^

ROSY823:Sunlit days è il miglior forum che c’è ^^

MARYROBIN:Maryyyyyyyyyyyy!!!!*__________*

PAMAO:Càààààààààààà!!!!!...che bella recensione *_____* nonostante sia arrabbiata con te ora ,sai che tvb!

 

Bene,ci vediamo al prossimo capitolo,”Il ballo della nuova era”,e grazie a tutti!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Il ballo della nuova era ***


-Non ci riesco

IL BALLO DELLA NUOVA ERA

 

 

-Non ci riesco.Non se ne parla.Proprio no.-

Ron fissò il suo riflesso nello specchio della sua camera,mentre Harry sbuffava per l’ennesima volta,appollaiato sul davanzale della finestra.

-Dobbiamo andarci.Lo vuoi capire o no?Ci saranno tutti,intendo dire ogni singolo mago che abita in Inghilterra.Non puoi non mancare!-gli disse per la centesima volta Harry.

Ron lo guardò dallo specchio,in una mano un papillon bianco e nell’altra una cravatta blu scura.-Tu non puoi mancare,mi dirai.Sei l’ospite più atteso.Ci sarà qualsiasi tipo di persona ad elogiarti,e anche se tu ballassi peggio di…di Neville,scommetto che ti adorerebbero lo stesso!Io non posso non …-

-Ok.Ora basta-

Harry si alzò e si avvicinò a Ron.-Ora tu ti infili questo benedetto smoking e poi andiamo giù,ci staranno aspettando tutti.E poi-disse,colto da un improvviso pensiero-Cosa diresti ad Hermione?Lei è gia a scuola che ti aspetta,ne sono certo-

Ron parve demoralizzarsi ancora di più.-Ecco,questa è la ciliegina sulla torta.Ti immagini Hermione che faccia farà quando mi vedrà ballare?E poi ci saranno anche i suoi genitori!Che impressione avranno di me?-

Harry scosse la testa.-Ma scusa,l’anno scorso chi è che ha invitato Hermione a ballare al matrimonio?Ron,hai lo stesso abito delle nozze di Bill e Fleur!L’anno scorso non hai fatto storie…e per l’amor del cielo,credi che i genitori di Hermione ti uccidano?Stai delirando!Se per smuoverti ci vuole Krum,gli spedisco un gufo immediatamente!-

Al nome di Krum l’attenzione di Ron parve risvegliarsi.Si guardò allo specchio di nuovo,e gettò uno sguardo allo smoking appeso all’anta dell’armadio.

-Papillon o cravatta?-chiese ad Harry.

Harry sorrise anche lui.-Decisamente cravatta-rispose.

Ron si vestì mentre Harry si lasciava travolgere da pensieri vaghi.

Pensò dapprima a cosa sarebbe potuto accadere al momento che sarebbe entrato a Hogwarts,le mani importanti che avrebbe dovuto stringere,ma tutto ciò gli provocava un po’ d’ansia.

Aveva gia indossato il suo abito.Uno smoking nero con camicia bianca e cravatta nera,che la Signora Weasley aveva definito molto “sobrio ed elegante”,e doveva ammettere che non era niente male.

-Harry?Ci sei?-gli chiese Ron.

Harry si riscosse e guardò l’amico,vestito e pronto.

-Stai bene- gli disse-Dico sul serio-aggiunse,quando vide Ron lanciargli un’occhiataccia.

-Va bene,facciamo finta che io ci creda…allora andiamo?-gli chiese,guardando Harry strano.-Harry,tutto a posto?-

Harry annuì,seguendo l’amico sulle scale.-E’ solo che…è strano.Tutto questo.E’ tutto troppo…bello,capisci cosa voglio dire?-

Ron sorrise.-Alla perfezione.-

In cucina i Signori Weasley,Charlie e Ginny li aspettavano vicino al camino.

-Oh Harry!Stai benissimo!-esordì la Signora Weasley eccitata,correndo loro incontro,ed aggiustando la cravatta a Ron.

Aveva indossato un vestito rosso che non era niente male,e che si accordava con la rosa rossa che il Signor Weasley portava nel taschino della giacca,molto simile all’abito di Charlie.

-Visto che belli mamma e papà?-

Harry riconobbe la voce di Ginny,ma non aveva ancora avuto modo di vederla,con la Signora Weasley che lo rigirava continuamente.

Ma non appena ella si spostò,Harry lasciò cadere il proprio sguardo sulla ragazza e…rimase senza parole.

Va bene che rimaneva sempre più affascinato dalla sua bellezza,ma con quel vestito blu notte,e tra i capelli sciolti un semplice cerchietto del medesimo colore,si chiedeva se il battito del suo cuore non fosse un po’ troppo accelerato.

Lei gli sorrise,mentre Harry udì da lontano la voce della Signora Weasley chiedergli:-Harry,caro,ma la tua accompagnatrice dov’è?-

Harry si destò e si voltò verso di lei.

-La mia…accompagnatrice?Abbiamo…ci dobbiamo incontrare a scuola-balbettò,scambiando un’occhiata significativa con Ginny.

Charlie gli diede una pacca sulla spalla.-Complimenti,Harry!Scommetto che è una bionda!-disse,mentre Ginny faceva una faccia disgustata.

Ron si passò una mano sulla faccia.-Non direi proprio-disse.

-E’ bella?-chiese la Signora Weasley,che per qualche strana ragione lo chiese con un tono distaccato.

Harry sorrise.-E’ stupenda-

Ginny lo guardò sorpresa e contenta,mentre il Signor Weasley diceva.-Ce la farai vedere tra poco-

Ron incrociò le braccia al petto.-Sempre che non vi venga un colpo-sussurrò.

-Cos’hai detto?-chiese la Signora Weasley,mentre Harry e Ginny lanciavano un’occhiataccia a Ron.

Avevano entrambi stabilito che era ora di venire allo scoperto con i Signori Weasley e l’intera famiglia,e avevano deciso di farlo al ballo,in modo che no sarebbero servite così tante parole.

Uno sguardo a loro due che ballavano,e tutti avrebbero compreso.

Harry si immaginava gia come avrebbe potuto reagire la Signora Weasley.

-Sì,,allora possiamo andare,dato che anche Ginny e Ron aspettano le loro dame-si rivolse verso Ginny –voglio dire, cavaliere- Ginny sorrise -a scuola-

-Andiamo via Metropolvere?-chiese Ron sorpreso.-Ormai ci sappiamo smaterializzare!-

-Voi-disse con uno sbuffo Ginny.-Io non ho imparato niente quest’anno a scuola-

-Voi potete anche smaterializzarvi-disse loro il Signor Weasley –io e Ginny faremo la materializzazione Congiunta.Ci vediamo ai cancelli di Hogwarts-

Harry si concentrò e chiuse gli occhi,girando su sé stesso,per ritrovarsi,quando li aprì di nuovo,davanti all’enorme cancello di ferro di Hogwarts.

Il castello si emergeva in tutta la sua imponenza e le migliaia di finestre erano illuminate,comprese quelle della torre di Grifondoro.

Harry fu assalito da unondata di piacere e al tempo stesso di nostalgia per quella scuola,che lui aveva considerato la sua casa per sei anni.

Dietro di lui comparirono subito tutti gli altri.

-Non mi ci abituerò mai alla Smaterializzazione-disse Ron.In effetti Harry notò che aveva la faccia un po’ bianca.

-Guardate la gente!-esclamò Ginny indicando con il dito davanti loro.

Harry guardò verso il punto indicato e vide una folla innumerevole nel giardino e nel parco di Hogwarts,chi seduto sulle panchine,chi passeggiava felice e combriccole di maghi che parlottavano tra loro.

-Ragazzi,noi andiamo avanti-dissero i Signori Weasley.-Andiamo a salutare Kingsley e gli altri.Ci vediamo dentro-

I Signori Weasley si avviarono per il portone,ed Harry li vide salutare molti maghi.

-Bè,vi saluto anch’io-disse Charlie.Poi gettò uno sguardo ad Harry.-Harry,in bocca al lupo,non credo che sarà molto facile per te entrare a scuola senza essere notato-

Harry sorrise.-Ci proverò lo stesso-

-Ci vediamo più tardi-

E detto questo si allontanò anche lui.

Harry,Ron e Ginny si scambiarono un’occhiata.

-Allora entriamo?-chiese Harry,aggiustandosi la cravatta.

-Quando vuoi te,amico-gli rispose Ron.-Sto per conoscere i genitori di Hermione-aggiunse,più che verde ormai quasi marrone.

-Io ed Harry stiamo per dire a mamma e papà che stiamo insieme-annunciò Ginny.

-Sto per essere assalito da migliaia di maghi-finì Harry,facendo un gran respiro.Poi prese la mano di Ginny e tutti e tre cominciarono a risalire il viale verso l’entrata.

Il giardino di Hogwarts per l’occasione era stato decorato con magnifiche colonne che si ergevano in tutta la loro statura.

Fatine ed altri animali volavano tra i fiori,mentre Harry osservava affascinato vecchi,adulti e giovani maghi,perfino bambini e neonati.

Due streghette giocavano vicino il lago a sparare Caccabombe,mentre Harry vide chiaramente una combriccola di bambini,che dovevano avere non più di sette anni,rincorrere una fatina piuttosto luminosa.

-Merlino,è stupendo-sussurrò Ginny,osservando Hogwarts illuminata dalla luna.

-Uno spettacolo impressionante-disse Ron,anche lui incantato.

In quel momento una streghetta,che non poteva avere più di cinque anni,andò a sbattere contro il ginocchio di Harry,che non l’aveva notata,essendo la bambina bassa.

-Scusa-disse Harry chinandosi,sentendo la bimba piangere.-Mi dispiace piccola-

Ma a quanto pare la bambina non ne voleva sapere di smettere di piangere.

Ginny si accoccolò vicino a lei.-Piccola,come ti chiami?-le chiese.

La bimba guardò Ginny con gli occhioni pieni di lacrime e per un attimo frenò il suo pianto .

-Virginia-rispose lei,con la voce infantile che può avere solo una bambina.

Ginny le sorrise.-Abbiamo nomi simili,lo sai?Io mi chiamo Ginevra,ma mi chiamano tutti Ginny-

Virginia spalancò gli occhi.-Davvero?-

Ginny annuì.-Sì-Poi gettò uno sguardo a Harry,che la guardava incantato.-Ti assicuro che questo qui è un bravo ragazzo,solo che non ti aveva visto mentre passavi e vi siete,diciamo,scontrati.Ma credimi,è la persona più buona di questo mondo-

Harry sentì il cuore riempirsi di gioia alle parole di Ginny,e per un momento nella sua testa passò un ‘immagine di lui e Ginny tra qualche anno con una bimba con una zazzera di capelli rossi e occhi verdi.Si riscosse immediatamente.

-Scusami-disse di nuovo Harry,abbassandosi al livello della bimba.-Non volevo farti piangere-

Sul viso di Virginia spuntò un sorriso dolcissimo,mentre guardava Harry,e i suoi occhi umidi di lacrime si soffermarono sulla cicatrice a saetta di Harry.I suoi occhi si spalancarono immediatamente.

-Ma tu sei Harry Potter!-esclamò,guardandolo estasiata.-Tu sei quello che ha salvato tutto il mondo magico!La mia mamma e il mio papà dicono sempre il tuo nome a cena!-

Ron scoppiò a ridere,e solo allora Harry si ricordò della sua presenza.Era come se lui,Ginny e la bambina fossero entrati in un mondo a parte.

-Davvero?-chiese alla bimba,che annuì.

-E dove sono adesso i tuoi genitori?-le chiese Ginny con delicatezza.

Sul viso della piccola comparvero nuove lacrime,mentre rispondeva a  Ginny.-Non li trovo più.Erano qui e…e ora non li trovo più!-

Harry e Ginny si scambiarono un’occhiata,poi Ginny disse.-Va bene,non ti preoccupare,Virginia,adesso li ritroviamo,ok?Se ti fidi e vieni dentro con noi riusciremo in qualche modo a ritrovarli…-

-Virginia!Oh,Virginia!Grazie al cielo!-

Harry e Ginny alzarono lo sguardo verso due figure che arrivavano a tutta velocità.Poco dopo,la bimba gridò.

-Mamma!Papà!-urlò correndo incontro a loro.Una donna la prese in braccio,stringendola forte.-Oh Merlino,non sai quanto ho avuto paura!Sono qui con te,piccola mia-disse,baciandole la nuca.

-Mamma,papà,io sto bene-disse la bimba ai genitori-grazie a loro- aggiunse indicando Harry e Ginny,che nel frattempo si erano alzati.

-Come potrò mai ringraziarvi?-disse l’uomo ai due.Poi guardò Harry meglio e i suoi occhi indugiarono,come di consueto,sulla sua fronte.

-Ma lei è …oh Merlino,Pauline,cara,è…è Harry Potter!-urlò,proprio mentre un gruppo di maghi passava lì vicino.

In men che non si dica,Harry fu travolto da persone,alcuni che chiedevano l’autografo,altri eccitati al solo pensiero di stringergli la mano,e addirittura Harry notò un paio di bambini che avrebbero potuto avere sei anni al massimo,con una cicatrice identica alla sua disegnata sulla fronte.

Non riusciva a credere che la gente fosse così ossessionata da lui.

Fortunatamente,nel giro di una mezz’ora riuscì a liberarsi dopo essere stato supplicato da una mamma di scrivere sul palmo della mano del figlio il proprio nome e cognome.

Cercò con lo sguardo Ron e Ginny e li raggiunse.

-Stavo pensando di comprarti un ombrello come quello di Hagrid per proteggerti dai fogli di pergamena e dai calamai che ti voleranno vicino ogni volta che la gente ti chiederà di fargli un autografo-disse Ron con un sorrisetto beffardo.

Harry gli lanciò un’occhiataccia.

-Potremmo andare?-chiese Ginny.-Credo che mamma,papà ed Hermione ci stiano dando per dispersi-

-Che vuoi da me-rispose Ron-Siete te ed Harry che vi siete messi a giocare a fare la mamma e il papà-

Ginny lo guardò incrociando le braccia al petto.-Smettila-gli intimò,mentre Harry sentiva il collo infiammarsi.

-Come siete puntigliosi-disse Ron,mentre finalmente si dirigevano nell’Ingresso.

-Io ed Harry stavamo aiutando una bambina che non trovava i genitori mentre tu ti facevi gli affari tuoi-riprese Ginny.

-Si come no-rispose Ron con un sorrisetto,ma mentre stava per varcare a soglia della Sala Grande,si sentì una voce arrabbiata dietro le loro spalle.

-Ron!Ti sembra l’ora di arrivare?E’ una vita che ti aspetto!-

Harry si voltò e vide Hermione,con i capelli stranamente lisci,dirigersi a grandi falciate verso Ron mentre lottava con un vestito rosa salmone.

-Non è colpa mia Hermione!-esclamò Ron-Questi due si sono messi a giocare a fare marito e moglie!-.

Hermione guardò Harry e Ginny con le sopracciglia inarcate.-Che cosa diavolo…?-

-Oh,tu devi essere Ron Weasley.Piacere di conoscerti.Hermione ci ha parlato tanto di te-

Alle spalle di Hermione comparvero due signori che si tenevano a braccetto.Harry vide Ron sbiancare e tendere la mano ai Signori Granger,mentre balbettava qualcosa che doveva assomigliare a –Il piacere è  il mio-

-E tu devi essere Harry Potter.Abbiamo sentito parlare molto anche di te,ma non solo da Hermione.Sembri essere molto conosciuto.-

Harry strinse la mano ai Signori Granger.

-E questa affascinante signorina è …-disse la Signora Granger.

-E’ Ginny.La sorella di Ron-presentò Hermione.-Piacere di conoscerti-disse il Signor Granger,baciando la mano a una sconcertata Ginny.

Harry si lasciò travolgere da una stupida ondata di gelosia.

-Allora io vado-disse Ginny,rivolgendo un’occhiata sarcastica a Ron.-Ci vediamo dentro la Sala Grande-

-Ti raggiungo-disse Harry,mentre Ron li guardava andare via terrorizzato.

-Ben gli sta-disse Ginny soddisfatta.-Adesso patirà una bella serata insieme ai genitori di Hermione.Tipi strani,vero?-gli chiese.

-Direi piuttosto …rigidi.Un po’ antichi.Ti ha fatto il baciamano.Chi lo usa più?-disse,non riuscendo a nascondere una punta di gelosia nella voce.

Ginny scoppiò a ridere.-Harry,mi piaci troppo.-

Harry le sorrise.-Anche tu-le disse,-ma non chiedermi di farti il baciamano-

Ginny rise di nuovo,mentre entravano nella Sala Grande.

Harry rivolse uno sguardo alla sala. I tavoli delle quattro case-Grifondoro,Tassorosso,Corvonero e Serpeverde-erano spariti,sostituiti da centinaia di tavolini .In un angolo,un buffet occupava almeno tutta la parete.Harry pensò che gli elfi domestici si erano dati parecchio da fare giù nelle cucine.

Dove di solito c’era il tavolo dei professori,ora c’era una grande pista da ballo,dove tante persone ballavano il ritmo di una canzone scandita dal gruppo delle Sorelle Stravagarie.

Harry vide migliaia di teste girarsi verso di lui.

-Harry,io vado.E’ il tuo momento.La tua serata-gli disse Ginny.

Harry la guardò agitato.-No,Ginny,non mi lasciare da solo!-la supplicò.

Lei scosse la testa con un sorriso.-Tranquillo,te la caverai a meraviglia.Ne sono sicura.Appena hai fatto,vieni da me-

Con queste parole gli lasciò la mano e se ne andò,il velo blu che le svolazzava dietro.

-Harry!Che piacere rivederti!-

Harry si voltò versò Horace Lumacorno,il suo vecchio professore di Pozioni che gli correva incontro.-Ti stavamo tutti aspettando!-

In un baleno Harry si ritrovò circondato da tutto il corpo insegnate di Hogwarts.La professoressa McGranitt gli strinse la mano con solennità ed Harry vide che aveva gli occhi lucidi,ma fu felice che non piangeva.

-Harry,se vieni con me,vorrei presentarti a due miei amici che lavorano al Ministero-gli disse Lumacorno,che quella sera indossava un completo nero con i bottoni dorati che minacciavano di saltare,come sempre,sulla sua enorme pancia.

La Professoressa Sprite,l’insegnante di Erbologia,scoppiò a ridere.-Horace,per una volta potresti lasciarlo in pace?Questa è la sua serata-

-In realtà,piacerebbe a me fare due chiacchiere con Harry-

Harry si voltò e vide Kingsley Shakebolt,mentre Lumacorno sembrava deluso dalle parole della professoressa Sprite.

-Potrei scambiare due parole con te,Harry?-gli chiese Kingsley.

Harry annuì,anche se gia sapeva di cosa avrebbe voluto parlargli.

Salutò i propri professori e si sedette ad un semplice tavolino vicino l’entrata della Sala Grande.

-Harry,non voglio rubarti molto tempo,so che questa sera sei molto richiesto,quindi arriverò subito al punto.Arthur mi ha detto che ha parlato a te,Ron ed Hermione dei M.A.G.O…-

-Sì-rispose Harry.-E la ringrazio molto-aggiunse.

Kingsley scoppiò a ridere.-E da quando mi dai del lei?-

Harry lo fissò stupito.-Bè…-

-Puoi tranquillamente darmi del tu,Harry.Ce lo siamo dato per tanti anni!Bene,chiudendo la parentesi,suppongo che tu,Ron ed Hermione ci abbiate pensato alla richiesta che vi ho fatto…-

-Sì-rispose di nuovo Harry-Io ho accettato.Voglio diventare un Auror.E anche Ron vorrebbe seguire le mie stesse materie.Hemione a dire la verità è ancora un po’ indecisa…ma è eccellente in tutte le materie.Sono sicuro che si troverebbe bene a fare qualsiasi lavoro.-

Il viso di Kingsley si illuminò.-Fantastico,Harry!Non potevo chiedere di meglio!Saresti un elemento importantissimo per la nostra squadra Auror,vali sicuramente più di tutti gli Auror del Ministero messi insieme!-

-Bè…-balbettò Harry imbarazzato.

-Fosse per me,ti farei gia entrare al Ministero senza diploma e altre preparazioni varie…ma potresti dover affrontare situazioni nuove.Preferisco che tu sia allenato.Ti dico subito che dovrai studiare ancora per un po’,diventare un Auror non è un lavoro da niente…-

-Lo so-disse Harry deciso.-Ma è quello che voglio fare.-

Kingsley annuì con un sorriso.-E io sono più che contento di sentirtelo dire. Allora,se sei d’accordo,ti farò avere al più presto tutti i dati utili per cominciare i corsi.Siamo a Luglio,ormai,e quanto al Signor Weasley,mi hai detto che vuole percorrere la tua stessa strada…-

-Bè…-disse Harry,che voleva subito chiarire le intenzioni di Ron.-Vorrebbe prendere i M.A.G.O,sì,ma per il momento ha gia un altro lavoro-

Kingsley annuì.-Va bene lo stesso.Seguirà le tue stesse materie.Per quanto riguarda la Signorina Granger…-

Harry lo interruppe.

-Dovresti parlare con lei.E’ qui,da qualche parte,ha le idee un po’ confuse…-

Kingsley si alzò.-La cercherò,allora.Harry,sono contento che tu abbia scelto di diventare un Auror,ripeto,molto contento.Congratulazioni.-

Detto questo gli tese la mano ed Harry la strinse con un gran sorriso.

In quel momento si chiese se si poteva essere più felici al mondo.

Kingsley si stava allontanando,quando ad Harry venne in mente una cosa a cui pensava da molto tempo,negli angoli più remoti della sua mente.

-Kingsley!Kingsley!-esclamò raggiungendolo.Kingsley si voltò.

-Sì,Harry?-

-Ecco,ci sarebbe un favore che vorrei chiederti-gli disse Harry.

-Dimmi-disse Kingsley curioso.

-Non so chi è il nuovo preside di Hogwarts,ma anche Piton lo è stato,e tu sai che in realtà lui stava dalla nostra parte…io,ecco,vorrei …che il suo ritratto fosse appeso come tutti quelli degli altri Presidi.-

Kigsley lo fissò per un minuto buono,poi annuì.-Come vuoi,Harry.Provvederò.-

-Grazie-rispose Harry.

-Ora devo andare.Ci vediamo-

Detto questo si allontanò di nuovo,proprio mentre Harry sentì qualcosa passargli vicino.Si voltò e si trovò pericolosamente vicino al viso di Romilda Vane.Fece immediatamente un passo indietro.

-Ciao Harry-gli disse lei,che indossava un abito color pesco.

-Ciao-le rispose Harry,a disagio.Sperava che Ginny non fosse nei paraggi.

-Allora come va?Ti trovo molto bene-disse Romilda,osservandolo da capo a piedi.

-Grazie.Senti,mi dispiace,non voglio essere scortese,ma devo proprio andare,devo fare una cosa importante…-e con la voce che gli si spegneva la lasciò lì e corse a cercare Ron ed Hermione per parlargli di quello che gli aveva detto Kinglsey.Ma la sala era gremita di persone che si voltavano a guardarlo a ogni passo che faceva ed era praticamente impossibile riuscire a scorgerli.

Ad un tratto,sentì la voce pomposa di Percy Weasley arrivargli nelle orecchie.

-Davvero mamma,sono contentissimo che tu stia meglio…-stava dicendo.

-Piuttosto tu,tesoro,come stai?Ti vediamo così poco…vivi ancora a Londra?-Harry sentì la voce della Signora Weasley.

Harry seguì il suono di quelle voci e,dopo varie spintonate,trovò i Signori Weasley ,Percy,Bill e Fleur seduti ad un tavolo.

-Harry!-fece Bill alzandosi e stringendogli calorosamente la mano.Tutto bene?-

-Oh,Arrì,sono così felisce di rivederti!-esclamò Fleur,splendida nel suo vestito dorato.Tuttavia Harry notò che aveva un po’ di bolle in faccia.

-Anch’io-disse Harry.-Ti senti bene?-gli chiese poi,guardandole il viso.

Fleur si toccò le guance.-Oh,oui,tranquillo,un po’ di allergia…sono delicata io!-rispose,ma Harry notò l’occhiata che si scambiò subito dopo con Bill.

Accigliato,osservò la Signora Weasley sistemare il fiore nel taschino al marito.

-Harry.E’ un piacere rivederti-

Harry si voltò verso Percy,e vide un po’ di tensione sul suo viso,come se non sapesse bene come comportarsi.

Harry era ancora arrabbiato con lui.Non aveva dimenticato come aveva trattato i Weasley,di quanto aveva fatto soffrire la Signora Weasley,ma poi si era pentito e avevo fatto la pace con la propria famiglia durante la Battaglia di Hogwarts.

Fu forse per quello che gli rispose cordialmente.

-Harry,sai dove sono Ron e Ginny?-gli chiese la Signora Weasley,finendo di aggiustare la giacca del marito.

Harry scrollò le spalle.-L’ultima volta che ho visto Ron stava conoscendo i genitori di Hermione-rispose.

La Signora Weasley lo guardò emozionata.-Il mio Ron…-sussurrò.

Harry trattenne a fatica una risata.

-Dov’è la tua accompagnatrice,Harry?-gli chiese Bill.Harry voltò di scatto la testa verso di lui.

-Da qualche parte.Non riesco a trovarla-rispose,pensando che era la verità.

-Devo ancora vedere con chi è venuta al ballo Ginny-disse risoluta la Signora Weasley,come se quello fosse il suo unico obiettivo della serata.

-Già,voglio vederlo anch’io questo ragazzo-aggiunse il Signor Weasley.

Harry sentì l’agitazione crescere dentro di lui.

Cosa avrebbero detto una volta che li avessero visti insieme?

-Signor Weasley,ho parlato con Kingsley-disse Harry cambiando argomento.

Il Signor Weasley lo guardò sorpreso.-Bene!E cosa ti ha detto?-

-Che lui crede che abbia fatto una buona scelta,e che mi manderà alcuni dati utili alla partecipazione dei corsi-rispose Harry allungando l’occhio dietro le spalle di Bill e Fleur.Era sicuro di aver visto una chioma rossa passargli davanti.

Così si scusò con i Weasley e cercò Ginny,trovandola schiacciata in un angolo vicino il buffet mentre parlava con una ragazza dai lunghi capelli biondi, gli occhi velati e l’aria sognante, e un ragazzo con la faccia tonda e sudata.

-Harry!-lo salutò Luna.Ginny e Neville,che erano di spalle,si voltarono.

-Dove diavolo eri finito?Cominciavo a pensare che ti avessero rapito-disse Ginny con un bicchiere di Burrobirra in mano.

-Non riuscivo a trovarvi.Ciao Luna,ciao Neville-disse salutando con la mano i due.

-Sapete dove sono Ron ed Hermione?-chiese.

-L’ultima volta li ho visti seduti ad un tavolino mentre Ron  faceva amabilmente conversazione con i genitori di Hermione-disse Ginny con un sorriso beffardo.

Ad Harry venne di nuovo in mente l’episodio della bimba Virginia e sorrise anche lui.

-Neville come stai?-chiese al ragazzo.

-Oh,benissimo-rispose lui-Pensa che mia nonna ha cominciato a chiedermi di trovarmi moglie,perché dice che è talmente fiera di me che vuole sapere se mio figlio sarà cosi anche lui-

Luna lo guardò sognante.-Io invece mi sto dedicando allo studio di una pianta piuttosto strana.Non riesco ancora a capire dove sia nata-

Neville spalancò gli occhi.-Se vuoi ti aiuto io!Dimmi come è fatta!!-

E mentre Neville e Luna parlavano della misteriosa pianta,Harry intravide Seamus Finnigan e Dean Thomas che parlavano animatamente vicino a loro.

-Vieni-disse a Ginny prendendola per mano.

-Harry non mi sembra il caso-disse lei,guardando dove voleva andare Harry.

-Perché?-chiese Harry.Poi ricordò.-Sì,ho capito.-rispose,pensando a Dean.

-Credevo ti avesse dimenticato-aggiunse poi,dopo un minuto di silenzio.

Ginny si strinse nelle spalle.-Non lo so,però mi sembra comunque brutto…vai tu.Io vado in cerca dei miei genitori…a proposito,sai se George è arrivato?-

-Non l’ho visto…comunque i tuoi dovrebbero stare qui vicino.Ah-disse poi,ricordandosi-tua madre è determinata a sapere con chi sei venuta al ballo.Credo che quando ci vedrà insieme le prenderà un colpo veramente-

Ginny sbuffò.-Che stress…-

Harry rise,poi si voltò .Dean e Seamus erano spariti.

Harry sospirò.-Mi sa che vengo anch’io con te.Non trovo più Dean e Seamus.Stavano qui…questa serata è un vero delirio…-

-Bè…-disse Ginny lentamente.-Se ti può consolare,stanno arrivando i due piccioncini-

Harry guardò in avanti e vide Ron ed Hermione avanzare tra la folla,Hermione che reggeva il vestito cercando di non inciamparci,e raggiungerli.

-Ho parlato con Kingsley!-esordì Hermione eccitata.-Ha detto che aveva parlato con te Harry!Ho deciso,mi ha aiutato lui a scegliere!-

-Fantastico Hermione!-disse Harry-E cosa hai scelto?-

-Vorrei lavorare,come inizio,diciamo,al dipartimento della Regolazione e Controllo delle Creature Magiche!Che ne pensi?-

-Bè,non c’era dubbio-disse Ron,che chissà perché,aveva un aria scocciata .-Dopo quella follia del C.R.E.P.A…-

Hermione lo guardò sorpresa.-Che cosa…?-

-Bè,i tuoi genitori l’avranno trovato interessante…-

-Cosa diavolo…?-

-Dovevi proprio diglielo di noi due, eh?Non hanno fatto altro che interrogarmi tutto il santo tempo su che tipo di lavoro vorrei fare,se ho intenzione di sposarmi e mi hanno fatto chiaramente intendere che non gli piaccio!-urlò Ron rosso di rabbia.Alcune persone si voltarono,mentre Hermione era visibilmente scioccata.

-Ron…-sussurrò.

-Io non sono un ragazzo perfetto!Non posso farci niente!Quindi dì ai tuoi genitori che mi devono accettare cosi come sono!-

Con questa ultima affermazione,Ron girò sui tacchi furente di rabbia mentre Hermione si voltò dall’altra parte,reprimendo un singhiozzo.

Ad Harry sembrò di essere tornato a quattro anni fa,al Ballo del Ceppo.

-Hermione-disse Ginny passando un braccio intorno alle spalle della ragazza.-Non fare così…mio fratello è un idiota.Non ci puoi fare niente. –

-Vado a parlare con Ron-disse Harry-cercherò di capire cosa è successo.Stai tranquilla-aggiunse,battendo una mano sulla spalla di Hermione.

Abilmente riuscì a schivare alcuni ragazzi che tentavano di scattargli una foto e si diresse a passo svelto nell’atrio del castello.

Sicuramente,Ron era uscito fuori.Ed infatti lo trovò nel bagno del primo piano,dove incontrò finalmente anche Dean e Seamus.

-Harry-fece Seamus-E’ bello rivederti amico-

Harry sorrise loro.-Ron è qui?-chiese.

-Sì.L’abbiamo visto sbattere la porta.Sembrava di cattivo umore.E’ tutto a posto?-gli chiese Seamus.

-Spero di si-sospirò Harry,proprio mentre Ron scaricava e usciva dal gabinetto.

Uscendo,alzò la testa e trovò Harry che lo guardava.

-Qualsiasi sia la ragione per cui sei venuto qui,non mi va di parlare di Hermione-esordì,mentre Seamus e Dean si lanciavano occhiate perplesse e uscivano adagio dal bagno.

-Posso almeno sapere che è successo?-chiese Harry una volta che la porta si fu richiusa.

-No-rispose Ron.

Harry chiuse gli occhi un momento,sfinito ed anche un po’ irritato.Non stava facendo altro quella sera che correre da una parte all’altra di Hogwarts.

-Ok.Quando vuoi,io sono qui-disse,e uscì di nuovo,rientrando in Sala Grande.Perso com’era nei suoi pensieri,non si accorse di andare a sbattere contro una ragazza.

-SCUSAMI!Mi disp…-ma si fermò quando vide che la ragazza in questione era Cho.

-Cho,ciao!-disse un imbarazzato.

-Ciao Harry-la salutò lei,tranquilla.-Sembravi un po’ sulle nuvole-disse ,massaggiandosi il braccio.

-Sì,stavo pensando a un po’ di cose.-rispose,evitando di guardarla.

-E tra quelle cose c’è anche Ginny?-gli chiese lei,un po’ indagatrice.

Harry alzò lo sguardo su di lei.-Anche-rispose.

Cho lo guardò un po’ dispiaciuta.-E’ carina-disse.

-Sì,molto-disse Harry.-io…io  devo proprio andare…-

-Sì,anch’io.Mi ha fatto piacere parlarti di nuovo-disse lei e lo salutò con la mano.

Harry si allontanò un frastornato e rientrò nel caos della Sala Grande.Non ci si poteva muovere.

Individuò il tavolo dei Signori Weasley e vi si diresse a passo spedito,occupando i posto vicino a Ginny ed Hermione.

-Ci hai parlato?-disse Hermione immediatamente.Sembrava essersi sfogata.

Harry sospirò.-Non ha voluto-

Hermione si voltò dall’altra parte ,ma Harry vide la tristezza nei suoi occhi.

-Glielo diciamo?-Harry si voltò verso Ginny.

-Cosa?-disse,perso ancora nei problemi dei suoi due migliori amici.

-Ai miei genitori.Di me e te-sussurrò lei.-Mi stanno facendo il terzo grado su questo ragazzo. Facciamola finita e basta-

Harry annuì e le prese la mano sotto il tavolo.

-Mamma,papà…-cominciò Ginny.

-Si tesoro?-chiese la Signora Weasley distratta.

-Vi dovrei dire una cosa…-

Ma la sua frase passò inosservata.Tutti infatti sembravano impegnati nei loro discorsi.

-Ehm…-balbettò Harry.-Tossicchiò,ma non ebbe nessun effetto.

-Oh,al diavolo-sbottò Ginny.Prese il viso di Harry tra le mani e lo baciò appassionatamente.

Quando si staccarono,Harry teneva ancora gli occhi chiusi,incapace di aprirli,temendo la reazione dei Signori Weasley.

Poi si fece forza e li aprì.

L’intera famiglia Weasley sembrava aver perso l’uso della parola.I Signori Weasley li guardavano scioccati,e nel viso della Signora Weasley cominciavano a  scendere le famose lacrime già previste da Ginny.

-Lo sapevo!-esclamò Charlie.

Solo in quel momento Harry si accorse che era presente anche lui.

-Oh mon Dieu-disse Fleur con una mano sul cuore.-Jinnì e Arrì!-

Bill li guardava a bocca aperta.

-Ne ero quasi sicuro,vi vedevo come vi guardavate alla Tana,anche l’anno scorso…immaginavo che ci fosse qualcosa tra voi due e avevo ragione!-continuò Charlie,scagliando il pugno in aria.-Harry,non potevi scegliere di meglio!-

Harry sentì il collo infiammarsi ma sorrise comunque a Charlie,mentre i Signori Weasley e Bill erano ancora sotto shock.Hermione sembrava aver riacquistato un po’ il sorriso alla vista dei visi sorpresi dei Weasley.

-L-l’anno scorso…?-balbettò la Signora Weasley.-Vuol dire che voi due è da un…un anno…-

-No-chiarì Ginny.-Harry mi ha lasciato a Giugno dell’anno scorso-

-Non volevo metterla in pericolo-aggiunse subito Harry,notando la faccia del Signor Weasley.-Non l’avrei mai fatto altrimenti,ma non potevo trascinare Ginny in tutto quel…quel che è successo.Tengo troppo a lei-

La Signora Weasley lo guardò ancora per un secondo,poi emise una specie di singhiozzo disperato cominciando a piangere con il viso nascosto tra le mani.-La mia Ginny…con Harry,e Ron ed Hermione…-

Ginny sorrise dolcemente guardando la mamma,mentre Hermione tornò un po’ mogia,una volta sentitasi nominare dalla Signora Weasley.

-Ecco perché eri così strana …adesso che mi ricordo,c’era un periodo che sembravi molto giù,l’estate scorsa-fu l’unica cosa che riuscì a dire Bill.Poi guardò Harry-Bè,Harry,guai a te se la fai soffrire di nuovo!-esclamò scherzosamente,ma Harry decise di prenderla come una cosa seria.

-Già,in effetti vi siete messi  in un affare serio dicendolo a tutti noi.Sarà un po’ diverso,ora.Sono contento, Harry ,che tu stia con mia figlia-disse il Signor Weasley,scrutandolo da sotto gli occhiali cerchiati di corno.

Harry sorrise loro,mentre Fleur si alzava e raggiungeva Ginny e la baciava su una guancia.-Congratulasions Jinnì…io sono sicura che avec Arrì ti troverai très bien.-

Ginny la guardò sedersi di nuovo sconcertata. -Diavolo,non avrei mai detto che la notizia avrebbe fatto così scalpore tanto da indurre Fleur a baciarmi su una guancia-sussurrò .

-A dire la verità non ce l’aspettavamo proprio-continuò Bill-o almeno io,sicuro.Voglio dire,Ron ed Hermione erano scontati,si vedeva a un miglio di distanza che erano innamorati-disse sorridendo in direzione di Hermione,che accennò ad un piccolo sorriso triste-ma Harry e Ginny...Merlino,chi se l’aspettava?-

-Io l’ho sempre pensato!-esclamò la Signora Weasley con la voce rotta dal pianto,mentre suo marito le batteva gentilmente sulla spalla.-Fin da quando Ginny era piccola,sognavo che un giorno…un giorno…oh,sono così felice,è tutto come volevo!-finì,alzando il viso inondato di lacrime e asciugandosi gli occhi con il tovagliolino che le stava porgendo Hermione.

-Così se ora ci beccate che ci baciamo non vi prenderà un colpo-disse Ginny completamente sincera.

-Merlino e Morgana,mi ci dovrò abituare-dissero Bill e Charlie,mentre Fleur li guardava sognante.

Harry sentì il nodo che lo stringeva allo stomaco alleviarsi.

Ma ora che ci pensava,era stato uno stupido a preoccuparsi così:avrebbe dovuto prevedere che i Weasley sarebbero stati contenti che stesse con la più piccola della famiglia.

-Che ha fatto Ron?-chiese Percy,rispuntando in quel momento dalla folla.

-Non sai che ti sei perso,Perce-disse Bill con un sorriso,dandogli una pacca sulla spalla.Un secondo dopo Ron era ricomparso dal nulla e si stava sedendo malamente tra Harry e Ginny,separandoli.

Hermione trattenne il fiato.

-Scusa?-fece Ginny.

Ron la guardò storto.-Lasciami in pace,Ginny-

-Perché invece di prendertela con loro non ti sfoghi su di me,visto che sono io la causa della tua rabbia?-gridò Hermione,di nuovo sull’orlo delle lacrime.

La famiglia Weasley sembrava di nuovo interessata alle vicende sentimentali di un Weasley.

-Merlino,ma che dici?Non è con te che sono arrabbiato,ma con i tuoi genitori!Chi si credono di essere,per venire a dirmi quello che devo fare della mia vita?-gridò a sua volta Ron,mentre sempre più gente si voltava a guardare.

-Harry…-gli sussurrò Ginny in tono d’allerta.

-La verità è che non sai affrontare il fatto di essere coinvolto in una relazione seria!Perchè i tuoi genitori possono sapere di noi e i miei no?-urlò Hermione frustata,cominciando di nuovo a piangere.

Harry intravide tra le persone che assistevano alla litigata anche Lavanda Brown insieme all’amica Calì,la prima che guardava Ron con enorme interesse.

-Ok,basta-disse Bill ,notando che nessuno si faceva avanti per bloccare la faida contro i due.-Ne parlerete in privato,qualsiasi cosa sia,va bene?Forza-

Ron stava molto probabilmente per ribattere ma ad uno sguardo del fratello maggiore chiuse la bocca e guardò Hermione.

-Parliamone,te prego-sussurrò lei guardandolo,quasi implorante.

Ron sospirò cerando di calmarsi,poi annuì ,facendo cenno senza parlare alle porte della Sala Grande.

Hermione annuì e insieme a lui si allontanò dalla piccola folla che ormai accalcava il tavolo dei Weasley,fino a quando non sparirono dalla vista di Harry.

Harry notò che molta gente era accorsa pensando che la cosa riguardasse in qualche modo lui.

Dopo aver constatato che in realtà non era così,le persone cominciarono a tornare alle loro consuete conversazioni e tornò la pace.

-Ehm…sembra inopportuno chiedere che cosa è successo?-chiese Charlie a Harry e Ginny.Entrambi scossero la testa,proprio mentre la Professoressa McGranitt,con cui Harry non aveva ancora avuto occasione di parlare bene,occupava il posto dove fino a pochi secondi prima c’erano le Sorelle Stravagarie a cantare.

Si puntò la bacchetta alla gola,mormorò qualcosa sottovoce,e quando parlò la sua voce era amplificata.Harry immaginò che fosse il momento più atteso della serata,difatti la gente intorno a lui era molto eccitata.Il silenzio calò immediatamente in Sala.

-Buonasera a tutti voi.Siamo lieti di avervi qui con noi,e prima di tutto vorrei ringraziare il Ministero Della Magia,per aver concesso questa splendida serata.Dunque…-disse guardando in tutte le parti della Sala-come potete vedere Hogwarts è stata aggiustata completamente,pronta ad accogliere di nuovo i vostri figli il primo settembre.Hogwarts è diventata di nuovo un luogo sicuro,e tutto questo grazie alle persone che hanno partecipato nella Battaglia della Scuola,alcune tra cui-e qui la voce della Professoressa tremò leggermente-decedute combattendo e sperando di vivere in un mondo migliore-

Harry voltò la testa verso la Signora Weasley.Non sorrideva più, ora;fissava la Professoressa McGranitt ma gli occhi erano nuovamente,terribilmente, velati di lacrime.

-Il mio scopo,ora,non è quello di riportare in tutti voi il dolore e la tristezza che sicuramente avrete cercato di dimenticare in questi giorni,ma solamente ricordare i defunti per onorarli,per renderci conto di quanto loro siano stati importanti per noi,la bontà che hanno avuto,sacrificandosi per creare un mondo migliore.-

Harry notò che il silenzio era diventato quasi tetro in Sala,e vide tante persone che alle parole della McGranitt abbassavano il capo o si strofinavano gli occhi.

Tutti i Weasley sembravano essersi afflosciati dopo le parole della professoressa.Fleur aveva poggiato una mano sulla spalla  del marito,Charlie guardava un punto imprecisato della tovaglia del tavolo,Percy fissava la professoressa McGranitt con occhi vacui ,Ginny stringeva tra le mani un bicchiere di vetro così forte che Harry si sorprese che non si rompesse,e i Signori Weasley si stringevano tra loro.

Harry sentì un brivido percorrerlo in tutto il corpo e la risata di Fred gli tornò in mente squillante,colpendolo al cuore.

Poi alzò la testa e guardò la professoressa McGranitt far materializzare una lunga pergamena arrotolata stretta.

La srotolò lentamente,e si sistemò gli occhiali sul naso.

-Vorrei ora quindi leggere i nomi dei nostri compagni che abbiamo perduto,lasciando in noi un terribile senso di vuoto.-

E così cominciò ad elencare i cinquanta morti o giù di lì della Battaglia di Hogwarts.Harry notò,quando venne nominato Colin Canon,suo fratello Dennis che si stringeva a un uomo che dovette presumere che fosse suo padre.

Al  nome di Fred,tante persone si voltarono verso il loro tavolo,ed Harry notò per la prima volta il padre di Luna ,Xenophilius Lovegood,fissarlo.

Non appena Harry incrociò il suo sguardo,Xenophilius distolse il suo e finse di concentrarsi sul soffitto della Sala Grande.

Pieno di rancore,Harry vide la signora Weasley che sbatteva le mani forte e fragorosamente,mentre le lacrime scendevano a fiotti sul suo viso e alzava gli occhi su,come se stesse guardando Fred in cielo.

Ginny piangeva ad occhi chiusi e anche lei batteva le mani.Bill,Charlie e Percy battevano le mani con gli occhi velati di tristezza ed Harry intravide vicino la Sala Grande,in piedi,Ron che batteva anche lui le mani ,ed Hermione che gli teneva la mano.

Anche se non era decisamente il momento esatto per ridere, fu felice di vedere che a quanto pare Ron ed Hermione avevano fatto la pace.

La McGranitt finì di leggere la lunga lista,ed ogni volta,tutta la Sala scoppiava in un fragoroso applauso.Poi la professoressa ,dopo aver letto l’ultimo nome,continuò.-E più di tutto,oggi dovremmo ringraziare una persona,un uomo ormai,che ha sacrificato se stesso per salvare tutti noi,rischiando la propria vita fin dalla tenera età di 11 anni.Tutti noi dovremmo ringraziare Harry.Harry Potter-

Harry vide centinaia di teste voltarsi verso di lui.Con il cuore in gola,sentì partire un lungo applauso e udì chiaramente fischi di approvazione.Lentamente,si alzò,sorridendo,anche se in cuor suo aveva sperato che la professoressa McGranitt non lo nominasse.

Quando l’applauso si affievolì,Harry si risedette ma vide Hermione e Ron che gli sorridevano largamente dal fondo della Sala,e i Weasley sorridergli emozionati.Poi vide Ron osservare qualcosa fuori dalla Sala Grande,e lui ed Hermione sparirono.

Poi,quando tutti rivolsero di nuovo la loro attenzione alla professoressa McGranitt,sentì una bocca posarsi sulla sua guancia.Si voltò e vide Ginny che gli sorrideva.

-Questo è per quello che hai fatto per noi-sussurrò,guardandolo intensamente.

Haary annuì,e le restituì lo sguardo.Poi la professoressa McGranitt parlò di nuovo,ma lui non capì cosa disse perchè sentì una mano battergli sulla spalla,si voltò e vide Ron.

-Vieni un attimo fuori-sussurrò questi.

-Che cosa?No,voglio sentire cosa dice la McGranitt-disse risoluto.

-E’ una cosa importante!-insistè Ron.

-Se per cosa importante intendi le litigate di te ed Hermione,potete aspettare cinque minuti!-esclamò Harry,irritato,mentre la Professoressa McGranitt parlava ancora.

-No,non è quello,scemo.Ti prego,Harry,devi aiutarci-

Harry guardò l’amico.A dire la verità,dalla faccia di Ron sembrava una cosa seria,così si alzò cercando di non far rumore.

-Dove vai?-gli chiese Ginny.

-Torno subito-rispose Harry,lasciando i Weasley con facce perplesse e attraversando la Sala affollata con Ron,proprio mentre la McGranitt pronunciava il nome “Kingsley Shabolt”.Harry immaginò che la McGranitt stesse dicendo qualcosa sul nuovo Ministro della Magia.

Fu una fortuna per Harry,perché nessuno lo notò,impegnati tutti nell’osservare Kingsley.

Una volta fuori dalla Sala Grande,sentirono ancora chiari gli applausi per il nuovo Ministro.

-Si può sapere dove andiamo?-chiese Harry a Ron,notando che stavano salendo al primo piano.

-Si tratta di George-lo informò Ron preoccupato.-Non…non sta molto bene.Vuole vedere te--continuò,salendo a due gli scalini della rampa di scale.

-Che cosa?-esclamò Harry correndo per stargli dietro.-Cosa vuol dire non sta molto bene?-

-No,non fisicamente,se è quello che pensi,è…insomma,ora lo vedrai-

-Ed Hermione dov’è?-

-E’ di sopra con lui-rispose Ron con il fiatone,svoltando a destra .-Ecco,ci siamo quasi…-

Erano arrivati alla Sala dei Trofei.Ron spinse la porta e lui ed Harry entrarono.

George stava abbracciato ad Hermione,e singhiozzava forte sulla sua spalla.Quando Hermione li vide,trasse un respiro di sollievo.

-Come va?-le chiese Ron.

George alzò la testa ed Harry sentì come un calcio in pieno stomaco:aveva gli occhi così gonfi che si stupì che riuscisse a vedere qualcosa ed era visibilmente a pezzi.

-Harry!-esclamò,correndogli incontro e scuotendolo per le spalle.-Harry,tu mi devi aiutare!-

-George…-

-Quando ci hai raccontato cosa è successo nella Foresta Proibita,hai detto che hai rivisto Sirius,i tuoi genitori…come hai fatto?-

-George…-

-Voglio rivedere Fred!Io non…non ce la faccio!Ti prego,tu devi aiutarmi!-urlò,piangendo e scuotendolo più forte.Ron tentò di poggiargli una mano sulla spalla,ma lui la scacciò via.

-Non si può,George,mi dispiace-gli disse Harry.-Non è più possibile-

-Ma perché?Tu non puoi farmi questo…io devo rivedere mio fratello…-

-E’ una storia complicata,ma a parte che ora non è più possibile…George,segneresti la tua vita!Vivresti sempre nell’illusione un giorno di riavere Fred,ma non è così…-sussurrò Harry.

-Sono entrato e appena varco la soglia cosa mi sento?Il nome di mio fratello!E tutti che applaudono!Ma cosa ne sanno loro di mio fratello?Niente!-urlò,scacciandosi via le lacrime dagli occhi.

-E’ vero,George,ma ora calmati,ti prego…-sussurrò Hermione anche lei con le lacrime agli occhi.

George strizzò gli occhi,gli aprì e trasse un profondo respiro.Sembrava si stesse calmando.

-George?-mormorò Ron.

George si voltò verso di lui.-Avete ragione-

-Cosa?-

-Avete ragione.Fred è morto.Non c’è più .Devo farmene una ragione-

Harry,Ron ed Hermione si scambiarono uno sguardo.

-Scusa,Harry,se sono stato un po’ forte di maniere con te.Non avrei dovuto.Ma quando sono arrivato e…e…-

-Non fa niente,George.Come se non fosse successo niente.Vero?-chiese Harry agli altri due,che annuirono.

-Preferirei che non raccontaste agli altri di …di questo che è appena successo-disse lui,guardandosi le scarpe.

-Non c’è problema-mormorò Hermione timidamente.

George annuì.-Voglio andare via.Scusate,ho bisogno di stare un po’...un po’ da solo.Se non vi dispiace-

-Certo,come vuoi –gli disse Ron dandogli una pacca.George gli sorrise,gli occhi ancora un po’ rossi,e dopo aver rivolto un’occhiata a Harry ed Hermione,uscì.

Il silenzio piombò tra di loro.

-Sono stato uno stupido.Dovevo immaginarlo che non sarebbe stato bene-disse alla fine Ron

-Ci avevamo creduto tutti-lo consolò Harry.-Vedrai che si riprenderà ora-

-Pensa,se non avessimo litigato…-disse Hermione prendendo la mano a Ron.

-Probabilmente non avremmo potuto aiutare George,.-concluse Ron stringendogliela con gentilezza.Poi si rivolse ad Harry.-Vedi Harry?Alcune volte va bene che io ed Hermione litighiamo-

Harry sorrise.

-Torniamo giu?-propose Hermione.-La serata non è ancora finita.Possiamo ancora aggiustarla,non credete?-

Harry e Ron annuirono e insieme tornarono giu nella Sala Grande e raggiunsero gli altri.

-Dove siete stati?-gli chiese Ginny non appena Harry si sedette.

-Te lo dico dopo-rispose lui,notando che erano in ascolto altri membri della famiglia Weasley.

Ginny annuì e guardò la pista da ballo,dove le Sorelle Stravagarie stavano cantando a tutto volume.

-Che cosa stai guardando?-chiese Ron,osservando il punto che stava fissando la sorella.

-Niente,è solo che…Luna sembra piuttosto occupata a insegnare a Neville come si balla il tip tap.E’ divertente stare a guardarli-dise con un risolino.

Harry guardò davanti a sé.

In effetti,Luna con il suo vestito color arancio,stava cercando di far eseguire alcuni passi con i piedi ad un povero Neville in frac.

-A proposito,sapete il Cavillo come va?-chiese Ron.-Cominciava a starmi simpatica quella rivista-

-A quanto dice Luna,va alla grande…-rispose Ginny osservando ancora con un sorriso sulle labbra Luna e Neville.

Poi la musica cambiò,e una canzone più lenta prese il posto di quella precedente.

Harry vide Ron scambiarsi uno sguardo con Hermione e tutti e due si alzarono dal tavolo e raggiunsero la pista.

-Wow,non sapevo che Ron avesse questo spiccato talento per il ballo-disse Bill,osservando il fratello-o forse è Hermione che gli fa questo effetto-

Ginny scoppiò a ridere.-Mi sa che è proprio per quello-

-E voi cosa sci fates ancora qui?Non ballate?-chiese Fleur,tirando fuori uno specchietto dalla borsetta e osservandosi.

Harry guardò Ginny.-Bè,veramente stavo per chied …-

Ginny sorrise,poi gli prese la mano e lo condusse sulla pista.

-Ginny,ti avverto,io non sono capace a ball…-

Ginny si avvicinò al suo viso,con un sorrisetto.-Ci è riuscito Ron,Harry-

Harry sorrise a sua volta e la abbracciò,sentendo la musica suonare più forte.

In fondo,non era così difficile,dovette ammettere cinque minuti più tardi,con le dita di Ginny tra i capelli,la musica che gli risuonava dolce nelle orecchie…anzi,voleva quasi che non finisse più.

Poi,sotto una nota particolarmente lunga e grave ,la canzone finì e Harry si distaccò a malavoglia.

-E’ stato così terribile?-gli chiese Ginny.

Harry rise.-No,anzi è stato bellissimo-

Con la coda dell’occhio vide Ron ed Hermione che si parlavano felici,e i Signori Weasley che osservavano lui e Ginny emozionati.

-Allora perché dobbiamo smettere?-gli chiese Ginny.

-Chi l’ha detto?-esclamò Harry.-continuiamo-

Ginny sorrise e ripresero a ballare,con la gioia negli occhi.

In quel momento,ad Harry venne in mente una cosa.-Sai,Ginny,credo che tu abbia sbagliato a dire una cosa-

-Cioè?-

-Questa non è la mia serata,è la nostra.Mia e tua-

 

Ciao a tutti!!Spero che questo capitolo vi sia piaciuto,e che sia stato soddisfacente il modo in cui ho descritto la festa e gli invitati…cosa ne pensate?Fatemelo sapere!*__*

Un ringraziamento a :

Maryrobin

Riddikulus

Potterfanlalla 17

Tappetta

Ninny

 

 

Grazie a tutti di nuovo,ci vediamo al prossimo capitolo “Un sogno destinato a realizzarsi”…recensite numerosi,mi raccomando!!*___*

 

 

 

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Capitolo 4
*** Un sogno destinato a realizzarsi ***


Harry aprì gli occhi,accecato dalla luce del sole di inizio Luglio,ma li richiuse immediatamente spiaccicando il viso contro il cuscino

UN SOGNO DESTINATO A REALIZZARSI

 

Harry aprì gli occhi,accecato dalla luce del sole di Luglio,ma li richiuse immediatamente spiaccicando il viso contro il cuscino.Con la mano cercò a tastoni  gli occhiali sul comodino accanto al letto e se li infilò,una volta trovati.

Sbadigliando,si guardò intorno nella vecchia stanza di Fred e George ,e solo dopo aver distolto l’attenzione da un cannocchiale che due anni prima aveva fatto ad Hermione un occhio nero,si ricordò che giorno fosse.

Il suo primo giorno di lezioni per il recupero dei M.A.GO.

Subito sentì un formicolio prenderlo ai piedi,ma si impose di restare calmo.In fondo…era o non era stato lui ad uccidere Voldemort?E ora poteva preoccuparsi di semplici lezioni?

Fece un profondo respiro e prese il proprio orologio dal comodino e guardò l’ora:le 6 e 30 del mattino. Immaginò che fosse presto per scendere giù in cucina,così si decise a provare a prendere un po’ di sonno.

Proprio mentre si stava tirando le coperte ,un sonoro CRAC e un conseguente peso sulle ginocchia lo fece scattare di nuovo su.

-CHE DIAV…-

-SHHHH!-disse Ron,scendendo dal letto,completamente vestito e pettinato.

-Perché cavolo ti sei materializzato sulle mie ginocchia?Non puoi usare il metodo tradizionale?-chiese Harry irritato,massaggiandosi la gamba destra.

-Volevo fare più in fretta-si giustificò lui,appoggiandosi al davanzale della finestra.

-Comunque,perché sei ancora così?-gli chiese,con una punta di isterismo nella voce.

Harry si osservò.-Così come?-

-In pigiama!-esclamò Ron,facendolo sobbalzare.-E mezzo addormentato!Non ti prepari?-

Harry sospirò.-Ron,sono le sei e mezza.Kingsley viene a prenderci alle 9!-

Ron cominciò a passeggiare avanti e indietro per la stanza.-E se non fossi capace?-

-Capace di fare cosa?-gli chiese Harry,anche se aveva una vaga idea.

-Di stare dietro alle lezioni!E se non riesco a prendere i M.A.G.O?-

Harry sospirò.-Ti aiuterò io ,allora-

Ron si fermò un momento e lo guardò-Lo faresti?-

-Sì che lo farei-disse Harry,e poi aggiunse,con un sorriso-E con una ragazza come Hermione,credi davvero di non riuscire a superare i M.A.G.O?-

Alla parola Hermione Ron sembrava essersi calmato un po’,ma non riuscì comunque a trovare la forza di sedersi.

-Avrebbero dovuto darci più preavviso!-ricominciò dopo cinque minuti.-Voglio dire,ci hanno mandato un gufo due giorni fa con l’avviso che sarebbero cominciate le lezioni di recupero oggi,in un posto a noi sconosciuto…se ce l’avessero detto prima avremmo potuto ripassare qualcosa!-

-Ma ripassare cosa,se siamo stati un anno intero a combattere con incantesimi che abbiamo imparato a scuola e non solo!E andremo in un posto sconosciuto,ma ci accompagnerà Kingsley!Ron,per Merlino,non trasferire la tua ansia pure a me!-esclamò Harry,stendendosi di nuovo,e cercando di non arrabbiarsi con Ron.

Ron lo guardò con unespressione disperata,poi deglutì e si sedette al bordo del letto di Harry.

-E va bene.Hai ragione-

-Grazie al cielo-

-E ora che fai,ti rimetti a dormire?-gli chiese Ron.

-Ti ho appena detto che sono le sei e mezzo.E’ presto-

-E va bene,e va bene!-esclamò Ron,e si alzò.-Ma vedi di farti trovare pronto alle otto!-

-Come vuoi-rispose Harry.

Ron lo guardò storto e si smaterializzò con un piccolo POP.

Harry sospirò e si voltò dall’altra parte del letto,cercando di riprender sonno,ma ormai l’agitazione l’aveva impadronito,così,alle 7 e un quarto,secondo l’orologio appartenuto a Fabian Prewett,maledicendo Ron si alzò e si vestì.

In cucina trovò la Signora Weasley ai fornelli e Ron,Hermione e il Signor Weasley a tavola.

-Buongiorno Harry-gli disse Hermione con un sorriso.-Dormito bene?-

-Una meraviglia-rispose Harry lanciando un’occhiata a Ron,che stava cercando di mandare giù qualche cucchiaiata di porridge.-Specialmente le ultime due ore-

I Signori Weasley salutarono Harry e lui si sedette vicino a Ron,che lo guardava ancora male.

-Hai intenzione di tenermi il broncio ancora per quanto?-

-Fino a quando non sarò sicuro che oggi andrà tutto per il verso giusto-gli rispose Ron.

-Oh,tesoro,sono sicura che andrete benissimo-gli disse affettuosamente la Signora Weasley,posando davanti ad Harry un piatto di salsicce e bacon .

Harry afferrò la forchetta e cominciò a mangiare.

Notò che Hermione ogni tanto ripescava qualcosa dalla borsa che usava durante i suoi anni di scuola ad Hogwarts,e ne dedusse che ripassava qualcosa,come era solito da Hermione.

-Ragazzi,avete una faccia-osservò dopo un po’ il Signor Weasley,rivolto a Harry e Ron,mentre  masticava un pezzo di salsiccia.

 Harry scambiò un’occhiata con l’amico.

-Insomma,voglio dire,di che cosa vi preoccupate…andrà benissimo!-esclamò Hermione di buon umore,chiudendo con uno scatto il libro Standard degli Incantesimi e infilandolo nella borsa.

-Parla per te,per favore-borbottò Ron.

-Che cosa hai detto?-chiese Hermione.

-Niente,niente-

In quel momento fece capolino dalle scale Ginny,che rivolse un buongiorno a tutti,e si sedette di fronte ad Harry,che le rivolse un sorriso.

-Nervosi?-chiese con una mano sotto il mento.

-Un po’-rispose Hermione per loro.

-Io non ero nervoso,è stato Ron che mi ha fatto venire l’ansia-dichiarò Harry,punto sul vivo.

-Ma cosa dici!-esclamò Ron,diventando rosso pomodoro.

-Va bene,va bene,calmatevi,su.Sarà un gioco da ragazzi.Harry,filerai liscio come l’olio-disse la Signora Weasley rivolgendogli un’occhiata affettuosa.

Alle 9 in punto,mentre Hermione faceva avanti e dietro per il salotto,Ron osservava un punto imprecisato di una crepa sul muro e Harry e Ginny conversavano sull’ultima partita del Torneo Internazionale di Quidditch,Kinglsey e il Signor Weasley fecero capolino dalla porta,seguiti da una sorridente Signora Weasley.

Harry e Ginny smisero immediatamente di chiacchierare,e insieme a Ron ed Hermione puntarono il loro sguardo su Kingsley.

-Buongiorno a tutti.Allora,siete pronti?-

Harry scattò su e si avvicinò a Kingsley.-Come ci arriviamo?Non sappiamo dov’è il posto-

-Oh,ma si che lo sapete…andremo al Ministero della Magia-rispose Kingsley tranquillo.

-Ministero della Magia?- esclamarono in coro Harry,Ron ed Hermione.

-Ovvio,dove pensavate che andassimo?Forza,credo sia ora di andare.Siamo già in ritardo-

Harry si voltò verso i Signori Weasley e Ginny.Quest’ultima gli fece l’occhiolino.

Harry le sorrise e seguì i suoi amici fuori al cortile della Tana,dove ci si poteva smaterializzare,e fece un cenno di saluto ai Signori Weasley,che gli diedero una pacca sulla spalla.

Con un sonoro CRAC,due minuti dopo,si ritrovò nell’Atrium del Ministero della Magia.

Dall’ultima volta che l’aveva visto,ovvero quasi un anno fa,erano cambiate molte cose:era tornata al centro dell’Atrium la familiare statua con la fontana piena di spiccioli,e quella con la scritta MAGIA E’ POTERE era sparita.I dipendenti arrivavano con  CRAC sonori e pungenti,e parlottavano felici delle ultime novità.

Sembrava essere tornato a tre anni fa,quando percorreva quell’ ingresso per sapere se sarebbe stato espulso o no da Hogwarts.

Ron ed Hermione si materializzarono e al suo fianco,e Kingsley arrivò un attimo dopo.

Harry notò, mentre percorrevano il marmo lucido ed entravano in un ascensore,che la gente si voltava ipnotizzata a guardarlo;pensò che molti si chiedevano cosa ci facesse il Ministro della Magia con Harry Potter.

In ascensore,vide due o tre streghe dall’aria familiare,ma non riuscì a ricordare dove le avesse viste,ma riuscì a scorgere alcuni tralci della loro conversazione.

-E’ assolutamente giusto,è quello che si merita,quella vecchia megera…-stava dicendo la più bassa e tozza,che portava un enorme cappello a forma di avvoltoio,simile a quello della nonna di Neville.

-Dopo quello che ha combinato…Si credeva importante,tutti che la cercavano,Dolores di qua,Dolores di là…-

Harry inarcò le sopracciglia e si voltò a guardare Ron ed Hermione:stavano ascoltando anche loro con interesse.

-Dobbiamo scendere-disse Kingsley ,mentre la solita,fredda voce femminile recitava –Secondo livello,Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia,comprendente l’Ufficio per l’Uso Improprio delle Arti Magiche,il Quartier Generale degli Auror e i Servizi Amministrativi Wizengamot-

Harry ,Ron ed Hermione seguirono Kingsley ,svoltarono un angolo ,attraversarono una porta a due battenti di quercia,lo stesso percorso che Harry aveva svolto tre anni fa con il Signor Weasley ,e si ritrovarono in un open space affollato,diviso in tanti cubicoli:il Quartier Generale degli Auror.

Due o tre persone,tra cui un mago con una lunga veste verde smeraldo,si voltarono e sorrisero a Kingsley,e poi si voltarono a fissare Harry.

-Amico,preparati a tirare fuori pergamena e piuma-scherzò Ron,dandogli una pacca sulle spalle.

Harry avrebbe voluto sorridere a sua volta,ma la verità era che in quel momento era cosi preso dalla situazione che non riusciva a pensare a nient’altro.Poi gli venne in mente una cosa.

-Hey Kingsley…ma la Umbridge cosa…-

-Stiamo svolgendo un processo per incriminarla contro i crimini che ha commesso contro i Babbani-disse Kingsley senza fargli finire la frase.-E’ giusto,non trovate?-

Harry,Ron ed Hermione sorrisero.Erano senz’altro tutti e tre più che d’accordo.

Svoltarono in un altro angolo e sorpassarono un’altra porta,per ritrovarsi poi dentro quella che sembrava una vecchia aula ammuffita,con pareti giallo pulcino e vari quadri appesi alle pareti.

Di fronte a loro,c’era un lungo tavolo,dove sedevano quattro maghi dall’aria impaziente.

Quando entrarono,i quattro si alzarono e fecero un inchino,poi si sedettero di nuovo.

-Accomodatevi-disse Kingsley a loro tre,indicando tre sedie poste al lato opposto del tavolo dove sedevano i quattro sconosciuti.

Harry,Ron ed Hermione si sedettero e Harry approfittò del momento per osservare meglio le persone di fronte a lui.

Alla sua destra,vi erano un uomo e una donna,entrambi abbastanza vecchi.Il primo aveva una barbetta bianca ed era basso e tozzo,con un viso rotondo e buono;gli lanciò un sorriso quando incrociò il suo sguardo;la donna era un po’ più alta del suo vicino,con un viso appuntito e ,Harry notò,aveva delle unghie lunghe e affilate.Poi si voltò verso sinistra e vide gli altri due.

Erano molto simili:avevano entrambi i capelli lunghi e neri,che arrivavano fino alle spalle,e occhi di un blu quasi agghiacciante.Il secondo,però,aveva anche una lunga e vivida cicatrice che lo rigava per tutto il lato destro del viso.

-Loro saranno i vostri insegnanti,e con questo intendo che con codeste persone voi apprenderete gli ultimi stralci di magia che vi occorreranno per entrare nel mondo del lavoro e assicurarvi i M.A.G.O.Il primo,-e indicò il mago tozzo-è Albert Litionus,e sarà il vostro insegnante di Incantesimi-Il piccolo mago sorrise loro.-L’affascinante Melinda Wacker sarà la vostra professoressa di Trasfigurazione-e la donna li guardò a uno a uno.-E gli ultimi due-riprese Kingsley-sono Astel Burrow,il vostro insegnante di Pozioni,e Jean Bellux,per Difesa Contro le Arti Oscure-

Harry osservò il mago con la cicatrice.

Dal primo momento che l’aveva osservato,aveva intuito immediatamente che quel tipo avesse avuto a che fare con la Magia Oscura.

-Ora,queste persone non sono veri e propri professori,ovviamente…quelli veri si trovano solo ad Hogwarts…ma data la vostra eccezionale capacità intellettiva e il vostro sacrificio per aver saputo portare la pace nel mondo magico,questa è la possibilità che vi si offre.Seguirete corsi con questi dipendenti del Ministero,perché,ripeto,i qui presenti non sono veri e propri professori,tutti i giorni,dalle nove del mattino fino alle cinque del pomeriggio,esclusi il sabato e la domenica,con una sola ora di pausa.Lo so,è dura-sorrise Kingsley alla faccia atterrita d Ron-Ma ne varrà la pena.A Settembre questi corsi finiranno,e voi  eseguirete i M.A.G.O.Se riuscirete a prendere voti decenti,poi ognuno di voi si dedicherà alla carriera prescelta.Quanto alla Signorina Granger,dovrà seguire anche altre materie,data la sua ambizione a seguire una carriera diverse da quella del Signor Potter e Weasley,e le presenterò gli altri insegnanti a momento dovuto,o se ne preoccuperà qualcun’altro.Questo è tutto.Ora vi spiegheranno tutto loro-

Kingsley si alzò e fece l’occhiolino a loro tre.-Devo andare-disse-Ho alcune questioni urgenti da affrontare.Buona giornata-

E con questo si incamminò verso la porta ed uscì.Il silenzio calò nella saletta.

Harry si voltò ad osservare Ron,che aveva assunto una faccia atterrita da quando Kingsley aveva dettato le condizioni di partecipazione,mentre Hermione sembrava completamente a suo agio.

-Bè,questi sono gli orari che seguirete-cominciò Melinda Wacker,e tirò fuori dal nulla tre fogli di pergamena,li colpì tutti e tre con la bacchetta e li consegnò a ognuno di loro.

Harry lo osservò.

Aveva quindici ore di Difesa Contro le Arti Oscure la settimana,cinque di Incantesimi,e dieci per Trasfigurazione e altre dieci per Pozioni.

Spalancò gli occhi sorpreso….aveva tantissime ore!Quaranta ore a settimana!Per tre mesi!

Colse lo sguardo di Ron e gli sorrise incoraggiante,poi sbirciò l’orario di Hermione.Era ancora più fitto del suo,e Harry vide che erano comprese molte ore di Aritmanzia.

-Sono molte ore-sorrise il professor Litionus-ma sono state articolate bene,anche secondo i nostri impegni per il Ministero…dopo un po’ vi troverete a vostro agio,o almeno,prenderete il ritmo.-

-Ah,ovviamente-si inserì il prof Burrow-l’ora di pausa che avete è per il pranzo-

-Possiamo tornare a casa per il pranzo,no?-chiese Hermione timidamente.

-Naturalmente-

-Bene,allora,se permette,Signorina Granger,vorrei che venisse con me per discutere delle altre materie…quanto al Signor Potter e il Signor Weasley,se non sbaglio,la loro prima lezione di oggi riguarda Difesa Contro le Arti Oscure-disse la Wacker.

-Ma…e i libri?Noi non abbiamo niente…-balbettò Ron lasciando trapelare la sua agitazione.

-Oh,non dovrà preoccuparsi di quello,Signor Weasley.-sorrise Bellum,e,mentre Hermione li salutava con un cenno del capo e spariva dietro la porta con la Wacker,codesto si alzò insieme agli altri tre insegnati e fece sparire i tavoli.

-Buona lezione-dissero Litionus e Burrow,e si smaterializzarono.

Harry e Ron si guardarono.

-Immagino che questa materia sia la più indispensabile per essere un buon Auror….,io proverò ad addestrarvi più di quanto non lo siate gia-Sorrise.-Credo ce l’unica cosa che non  manchi al Signor Potter sia l’allenamento-

Harry sorrise e ancora una volta si fermò sulla cicatrice dell’uomo.

-Oh,si,è una cosa recente-disse Bellum tastandosela.-Sono un Auror anch’io-

-Davvero?-esclamò Ron sbalordito.

Bellum sorrise davanti la faccia sorpresa di Ron.-Conosco tuo padre.E anche tuo fratello,sono delle gran brave persone…,non fatemi perdere in chiacchiere,dobbiamo lavorare.E ora-disse-direi proprio di cominciare con uno bello scontro.Potter da un lato dell’aula,Weasley dall’altro.Ragazzi,cercate di far uscire il fumo dalle vostre bacchette,a furia di combattere-

 

 

********    ********   *********    ******  *********   **********   *********   ******** 

 

-Vi prego,chiedetemi perché ho accettato di fare questo-disse Ron ad Harry e Hermione,sdraiato sul letto della propria stanza,alla fine di quella giornata.-Non ho mai sgobbato cosi tanto in vita mia-

-Ma per favore,Ron,non esagerare!-esclamò Hermione osservando affascinata gli appunti di Aritmanzia che aveva raccolto quel pomeriggio durante la sua prima lezione.-Io non vedo l’ora di tornare!-

Ron scambiò un’occhiata con Harry e decisero entrambi di non ribattere.

La lezione di Difesa Contro le Arti Oscure era stata ottima,secondo il punto di vista di Bellum,che li fece combattere più o meno tutte e quattro le ore che avevano di lezione.

Nel pomeriggio,la professoressa Wacker aveva dato prova di essere un Animagus,un giaguaro,per la precisione,ed Harry e Ron capirono come mai il perché di quelle unghie tanto affilate,e come prima lezione provò a far trasfigurare i loro capelli da corti a lunghi,ma senza tanti risultati.

L’indomani avrebbero avuto lezione di Incantesimi e Pozioni.

-Cosa ve ne è sembrato di Bellum?-chiese Harry agli altri due.-Voglio dire,è un Auror…-

-Io dico che quello sa che cosa vuol dire stare in guerra,amico.Proprio come noi-dichiarò Ron chiudendo gli occhi.

-Forza Ron,su,svegliati,andiamo un po’ di sotto!-esclamò Hermione tirandolo per un braccio.

-Che cosa?Sei pazza,Hermione?Io rimango qui a dormire per tutta la mia vita-

-Gran bella vita che ti aspetta,allora!Forza!Harry,digli qualcosa!Harry,perché sorridi?-gli domandò poi,notando il sorrisetto di Harry.

-Niente,niente-rispose Harry,ma era troppo divertente osservare Ron ed Hermione battibeccare.-Vado da Ginny.Non l’ho praticamente vista da questa mattina-Aprì la porta,ma andò a sbattere proprio contro Ginny,che fece un salto indietro.

-Che colpo!-esclamò .

Ron ed Hermione scoppiarono a ridere e Ron disse:-Sempre detto che Harry non era carino-

-Bello tu-gli rispose a tono la sorella.-Harry è bellissimo-

Si sedette sul letto di Harry e incrociò le gambe,mentre Harry rivolgeva a Ron una faccia vittoriosa.

-Allora mi dovete raccontare come è andata...anche se dalla faccia di Ron credo che sia stato un po’ massacrante-

Ron fece una smorfia e si sdraiò nuovamente.-Oggi ce l’hai più del solito con me-

-Ma non è vero…è solo che è divertente perché a te fa fatica anche stare sdraiato-rispose la sorella,poi si voltò verso Hermione ed Harry,che gli raccontarono tutto per filo e per segno di come avevano svolto la giornata.

 

…ed eccomi qui!!:) questo è il nuovo capitolo…insieme al prossimo sono quelli che sono venuti più corti,ma i contenuti sono importanti per lo svolgimento della storia.

Il capitolo che ho amato scrivere è il prossimo *__*

 

Grazie mille delle recensioni,che bello…crescono sempre di più *___*

Un ringraziamento a :

maryrobin :maryyy*__* si lo so cosa pensi :)

kia88oc :grazie,la continuo sicuramente,mi ci sto affezionando *__* si,in effetti,mi è piaciuto scrivere quel pezzo :)

potterfanlalla 17 :…harry e ron non impareranno mai a ballare,è nel loro DNA ^^

ninny:tutti dolsi dolsi,si *__* anche tu ami h/g? io li adoro *_______________*

riddikulus :Ginny è sempre una grande :) …e forza Charlie!

 

Bene,vi do appuntamento al prossimo capitolo “Ciao,amore”…continuate a recensire!!

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Ciao,amore ***


2 MESI DOPO…

2 MESI DOPO…

 

Harry era in bagno a cercare di domare la propria chioma ribelle quando udì di sotto un chiaro urlo del suo figlioccio Teddy,che molto probabilmente stava facendo impazzire la Signora Weasley.

Così uscì in fretta dal bagno e corse di sotto,cercando di vedere cosa stesse combinando il piccolo.

Trovò la Signora Weasley in cucina che versava del latte in un biberon con la fronte sudata.

-Quel bambino è una vera e propria peste.Non ci sono dubbi su chi abbia ripreso…-balbettò.-Ha solo cinque mesi e mezzo ma gia ha capito come funziona la vita-

-Dov’è ora?-chiese Harry perlustrando la cucina.

-In salotto con Ginny…non capisco perché con lei ed Hermione si calma sempre ,e invece quando lo prendo in braccio io si dispera-disse la Signora Weasley ficcando in mano ad Harry il biberon.

-Portalo a Ginny,ci penserà lei…io devo fare un po’ di pulizie qui in giro-

Harry strinse il biberon e andò in salotto.Trovò Ginny che passeggiava avanti e indietro per la stanza con Teddy in braccio.Quando lo vide,si bloccò.

-Grazie al cielo.Non ce la facevo più-disse,prendendo il biberon dalle mani di Harry e portandolo alla bocca del piccolo,che appena ci si attaccò,cambiò il colore dei capelli.

-Che ha combinato?-chiese Harry sorridendo.

-Non so chi urla di più tra lei e mamma.Non capisco perché non vuole stare in braccio a lei…eppure mamma è esperta di queste cose…bah…-

-Sai dove sono Ron ed Hermione?-chiese Harry,sedendosi sulla poltrona.

Ginny sorrise.-Hermione ha invitato Ron a casa sua…credo che i suoi genitori volessero scusarsi-

Harry aggrottò le sopracciglia.-E perché non me l’hanno detto?-

-L’hanno deciso questa mattina,mentre tu ancora dormivi-

-Come è possibile che Ron si sia svegliato prima di me?-chiese Harry al nulla.

-E’ possibile invece…Harry,tu ti stai troppo stressando per via di questi M.A.G.O…perchè non provi a distrarti un po’ quelle poche ore che non sei rinchiuso al Ministero?-gli disse Ginny posizionando meglio Teddy.

-Ginny,mancano solo due settimane…ho tirato avanti per tre mesi,non posso mollare ora!Se non vengo promosso con ottimi voti a tutti i M.A.G.O. posso dire addio al mio sogno di diventare Auror!-esclamò Harry passandosi una mano sulla fronte-Non posso permettermi distrazioni-

-Sembri Hermione-

Harry le lanciò un’occhiataccia e lei scoppiò a ridere.In quel momento comparve la Signora Weasley.

-Ginny,aiutami a pulire-

-Ma…sto facendo magiare Teddy!-esclamò lei contrariata.

-Puoi darlo ad Harry,mi devi aiutare…questa sera viene Kingsley e Percy vuole assolutamente fare bella figura-disse la Signora Weasley con orgoglio.

-Da quando Percy è stato nominato alto ufficiale del Ministro della Magia questa casa  è diventata un centro di ritrovo,anzi,a dire la verità,gia lo era-disse Ginny con uno sbuffo,ma sorrise comunque e diede Teddy ad Harry.

-Ah,dimenticavo,di là hai tutti i tuoi nuovi libri per Hogwarts…li ha portati questa mattina Bill,gliel’avevo chiesto io-aggiunse la Signora Weasley.

Il sorriso di Ginny si spense,così come l’allegria di Harry.

Qualche giorno dopo il compleanno di Ginny,che era finalmente diventata maggiorenne,era arrivata la busta che la invitava a comprare i libri per il suo ultimo anno di scuola,e la notizia che era stata nominata Capitano della Squadra di Quidditch di Grifondoro.

Harry cercò come tutti di mostrarsi felice della cosa,ma non riusciva proprio ad accettare l’idea di doversi separare nuovamente da lei per così tanto tempo.

-Che cos’è quella faccia?Non sei felice di tornare a scuola?-le chiese la Signora Weasley sorpresa.

-Certo,è ovvio-sussurrò Ginny cercando di sorridere,poi si alzò e si diresse in cucina senza aggiungere altra parola.

La Signora Weasley osservò Harry,come se stesse rimuginando su qualcosa da dire.

-Io vado di là-disse infine-Quando hai finito posa il biberon nel lavandino-

Harry annuì e quando anche la Signora Weasley sparì,si mise ad osservare Teddy.Era così preso dal mangiare che non aveva ancora cambiato colore di capelli,che ora erano castani,quasi simili a quelli del suo papà;Harry sorrise e si chiese se da lassù Lupin e Tonks stavano osservando come svolgeva il suo lavoro da padrino.

Mancavano solo due settimane agli esami e i loro professori li mettevano sempre più sotto pressione;Hermione si presentava di rado alla Tana e Ron era sempre più teso.

Dopotutto,Harry li capiva:se non avessero passato gli esami,avrebbero potuto dire addio ai loro sogni.

Harry credeva molto nelle sue capacità e non si preoccupava molto,ma passava molto più tempo del necessario al Ministero,a ripassare incantesimi su incantesimi insieme a Bellum,che ormai si era affezionato così tanto ad Harry da rimanere oltre l’orario di lavoro.

E poi c’era anche la vita fuori dal Ministero.Harry cominciava finalmente ad abituarsi alla relazione tra i suoi due miglior amici,anche se,come diceva Ginny,non ci si poteva mai abituarsi del tutto all’idea di Ron Weasley ed Hermione Granger insieme.

Bill e Fleur,si scoprì il giorno del diciottesimo compleanno di Harry,stavano cercando di avere un bambino,ed ecco il perché delle tante stranezze di Fleur,ma a quanto pareva finora erano saltati fuori solo falsi allarmi.

George si era ripreso,per così dire,ma Harry ,Ron ed Hermione rivelarono di ciò che era successo nella Sala dei Trofei solo a Ginny,e non accennarono più l’argomento.

Percy era stato nominale Alto Ufficiale del Ministro della Magia ,e trascorreva quasi tutto il suo tempo al Ministero.Harry ,Ron ed Hermione lo incrociavano spesso nei corridoi,e lui salutava sempre con entusiasmo.

E poi,c’era Ginny.Le cose tra di loro andavano benissimo,e Harry il giorno del diciassettesimo compleanno di lei,l’aveva portata,dopo che tutti erano andati a dormire,a farle vedere la sorpresa che le aveva preparato,ovvero uno spettacolo di fuochi d’artificio dei Tiri Vispi Weasley,che avevano riempito il cielo di Agosto di luci colorate.

Anche se il fracasso aveva svegliato l’intera famiglia Weasley,e la Signora Weasley scoppiò a piangere emozionata dicendo ad Harry che era il ragazzo perfetto che ogni donna avrebbe voluto al suo fianco,Ginny lo  baciò con tutto il cuore,ed Harry arrivò a classificare quella notte come una tra le più belle della sua vita,o,perlomeno,della sua nuova vita.

E ora,lei sarebbe partita per Hogwarts il primo di settembre,il giorno stesso dei suoi esami,e l’avrebbe rivista solo per le vacanze di Natale .

Ma aveva due paroline in testa che gli rimbombavano in continuazione,e prima o poi,quando ci sarebbe stato il momento adatto gliele avrebbe dette.

Teddy cacciò un urlo che fece riportare Harry alla realtà e si accorse che aveva finito il latte.Velocemente si alzò con il piccolo in braccio e andò in cucina a posare il biberon.Stava decidendo se metterlo nel carrozzino o tenerlo in braccio ancora per un po’,quando Ron ed Hermione comparvero dal salotto.

-Siamo appena tornati via Metropolvere-spiegò lei in risposta alla faccia perplessa di Harry.-Mamma e papà volevano vedere come funzionava il collegamento tra il camino di casa nostra e quello della Tana…-

-Ci ho parlato!-disse Ron.-Voglio dire,ho parlato con i genitori di Hermione,forse avevo tratto delle conclusioni un po’ affrettate,devo ammettere che sono gran bei tipi…-

Hermione fece un gran sorriso.-E tu questa volta hai fatto loro una buona impressione-

-Meno male-disse Harry traendo un sospiro di sollievo.Poi Teddy cacciò un altro urletto.

-Oh Teddy vieni qui…-disse Hermione con dolcezza,prendendolo dalle braccia di Harry.

-Ha fatto impazzire tua madre-disse Harry a Ron,indicando con un cenno Teddy.-Si sta scervellando per capire come mai urla solo quando è in braccio a lei-

Ron sorrise.-Immagino che sia frustante per lei,dopo aver cresciuto sette figli-

-Ragazzi,io vado a far addormentare Teddy,poverino,credo che abbia sonno…-disse Hermione sistemandosi Teddy sulla spalla.

-E noi allora andiamo a ripassare per i M.A.G.O.-disse Ron ,poi aggiunse-Hey Harry?Harry?-

Harry si riscosse dalla pila di vesti per Hogwarts da strega che occupavano la maggior parte del tavolo,appartenenti  a Ginny.

-Ti mancherà Harry,lo so,ma cerca di non pensarci-disse Hermione comprensiva,come se gli avesse letto nel pensiero.

Harry annuì,ma mentre saliva le scale insieme a Ron,non potè fare a meno di gettare un altro sguardo al tavolo.

 

****** *******  ****** ****** ***** ***** ****** ****** ***** ***** ***** ****** *****

La casa di Bill e Fleur,Shell Cottage,aveva una vista impressionante:il mare si scagliava violento lungo le rocce provocando numerose onde bianche e spumanti,e il sole rosso sangue al tramonto colorava di rosso il cielo.In lontananza,qualche rondine volava bassa,probabilmente emigrando verso posti più caldi,in vista dell’arrivo della stagione fredda.

Era questo il panorama che Harry si stava ritrovando a fissare soprappensiero sabato trentuno agosto,nel salotto di Bill e Fleur,insieme a tutti gli altri parenti Weasley.

Bill e Fleur li avevano invitati a pranzo quel giorno,perché continuavano a dire che non c’era mai stata una vera e propria inaugurazione della loro casa,per via della guerra.E ora,sedevano tutti in salotto a parlare pacificamente del più e del meno,come una normale famiglia.

-Io e Bìll stavamo ponsando di allorgare la pièce che da su la mer,sai…doto che stiamo pensando di avere un piccolo garçon-stava dicendo Fleur alla signora Weasley con un gran sorriso.

-Oh cara,sono sicura che sarebbe un’ottima idea…-

Dall’altra parte della sala il Signor Weasley intratteneva i propri figli maschi maggiori con un argomento che Harry non aveva capito bene di cosa trattasse,mentre Ron ed Hermione,vicini a lui,ripassavano assiduamente per gli esami che si sarebbero svolti l’indomani.

Eppure Harry non stava pensando per niente agli esami,incredibile ma vero.

Aveva passato tre mesi a lavorare senza un attimo di riposo per quel giorno,e ora l’unico pensiero che gli riempiva la testa era una ragazza dai lunghi capelli rossi e gli occhi marroni,proprio come quelli della Signora Weasley.

Ginny non era lì con loro;Harry l’aveva osservata durante il pranzo e aveva notato che sorrideva a tutti,ma quando gli altri distoglievano lo sguardo lei prendeva a osservare il suo piatto con tristezza,rigirando la forchetta senza portarla alla bocca.

Poi nel pomeriggio aveva detto che voleva andare un po’ a riposare e non l’aveva vista più.

Ancora poche ore,e poi si sarebbero separati di nuovo,e non si sarebbero rivisti per tre mesi.

E lui non aveva ancora detto a lei quello che desiderava con tutto il cuore dirle.

Si alzò,con in testa l’idea di andare ad ascoltare un il rumore del mare che non sentiva da tanto;balbettò qualcosa a Ron ed Hermione e quando fu fuori dal salotto udì chiaramente la Signora Weasley dire”E’ ovvio che sarà nervoso per gli esami…lasciamolo solo per un po’”.

Passò davanti la tomba di Dobby,che ora era  interamente coperta di fiori,tanto che Bill e Fleur avevano circondato la parte interessata con dei paletti di legno,e fu solo quando si avvicinò tanto da rischiare di cadere giu nel mare che scorse una figura dai capelli rossi agitati dal vento seduta a poca distanza da lui.

Non gli ci volle molto per capire che si trattava di Ginny.I suoi capelli erano inconfondibili.

-Osservi il panorama?-le chiese ,quando la raggiunse.

Ginny si voltò di scatto.-Harry!Mi hai fatto prendere uno spavento!-

-Addirittura?-disse sorridendo e sedendosi accanto a lei.-Credevo fossi carino …me lo dici sempre…-

Ginny sorrise.-Oh,no,sbagli allora-

-Cosa?-

-Io dico che sei bellissimo,non carino-

Si osservarono per qualcosa che durò poco più di un istante,e poi,come se ognuno avesse letto la mente dell’altro si abbracciarono forte,sotto il tramonto del sole e il mare che si agitava pochi metri più sotto.

Harry non seppe dire quanto tempo rimasero così,ma ad un certo punto fu lei a sciogliere l’abbraccio.

-Domani parto e non ci vedremo per un po’-

-Lo so-rispose Harry.-Sai,non ho fatto altro che pensare a questo negli ultimi giorni,ma ora mi sto rendendo conto che questo è il tuo ultimo anno di scuola,devi divertirti…avremo un sacco di tempo dopo per stare insieme.E poi…esistono i gufi!-le disse Harry accarezzandole una guancia.

Ginny rise.-Hai ragione-

-Però non posso lasciarti andare senza dirti quello che porto dentro da chissà quanto tempo e non me ne rendevo ancora conto.Cioè,ora so quello che provo per te-disse Harry facendosi coraggio.

Ginny corrugò le sopracciglia  ma non disse niente,aspettando che lui continuasse.

-Non è una cotta quello che provo per te,Ginny.Non è infatuazione.E’ amore.Perchè quando sto con te vorrei che il tempo non finisse mai,e quando mi baci mi sento così,così …felice!Mi fai ridere…sei bellissima…potevo volere di più dalla vita?No.Perchè questo è proprio quello che andavo cercando.Te.Ti amo-

Ginny lo guardò con gli occhi lucidi e l’espressione più felice che Harry aveva mai visto dipinta sul suo volto.

-Harry,io…Merlino…oh,Harry è ovvio che ti amo anch’io!-esclamò alla fine,quando aveva cercato inutilmente di trattenere le lacrime.-Un momento così bello,ed io lo sciupo con delle stupide lacrime!-aggiunse,scacciandosele via con forza dagli occhi.

Poi prese il viso di Harry tra le mani e lo baciò,teneramente,violentemente,passionalmente,come solo Ginny sapeva fare.

Solo lei sapeva donargli certe emozioni.

Rimasero a perdersi in baci liberatori e allo stesso tempo dolcissimi fino a quando la prima stella non comparve nel cielo,ricordando loro che il momento di separarsi era vicino.

 

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La mattina del primo settembre in casa Weasley c’era grande agitazione,tra gli esami imminenti di Harry,Ron ed Hermione e l’ultima partenza di un Weasley per Hogwarts.

I signori Weasley avevano deciso cosi:loro avrebbero accompagnato Ginny alla stazione,e anche se Harry voleva con tutto il cuore andare pure lui,sapeva che non poteva:gli esami sarebbero cominciati proprio alle 11,scherzo del destino.

La colazione era stata consumata quasi in silenzio;Ron ed Hermione non parlavano,ma consultavano in continuazione i libri.Harry,invece,aveva preso posto vicino Ginny e si scambiavano occhiate intense almeno ogni due minuti,disposto a passare i pochi minuti che gli restavano a guardarla e ad imprimersi nella mente ogni minimo particolare di lei.

Poi,alle dieci,una macchina del Ministero parcheggiò davanti al cortile della Tana  e la Signora Weasley chiamò Ginny,che,trascinandosi dietro il baule,si fece abbracciare da tutti e fece l’occhiolino ad Harry con un sorriso dolcissimo,poi si voltò e salì in macchina,seguita dai genitori.

Harry stava ancora osservando il punto,cinque minuti dopo,dove c’era la macchina del Ministero,quando Hermione gli poggiò una mano sulla spalla.

-Andiamo?-gli disse dolcemente.-Altrimenti rischiamo di fare tardi-

Harry sospirò e annuì,e dieci minuti dopo si trovava a percorrere quegli ormai familiari corridoi del Ministero insieme ai suoi due migliori amici.

Quando svoltarono nel corridoio del Quartier Generale degli Auror,videro Kingsley correre verso di loro.

-Eccovi!Non riuscivo a trovarvi!- esclamò con il fiatone.

-Che cosa è successo?-chiese Hermione notando la stanchezza del Ministro.

-Oh,nulla di importante,i soliti problemi all’ordine del giorno…sono appena tornato da Hogwarts per un problema con Fiorenzo,il centauro che insegnava Divinazione,sapete…i centauri lo hanno appena riaccolto nel branco-

-Davvero?-chiese Ron stupito,dimenticandosi per un attimo di essere teso per l’esame.

-Già-confermò Kingsley.-Hanno anche ammesso che alla fine noi umani non siamo nemmeno così sudici-aggiunse con una risatina-E’ un bel passo avanti-

Harry ricordava  piuttosto bene come Cassandro e gli altri centauri odiassero gli umani.

-Ma ora non perdiamoci in chiacchiere,avete un esame da svolgere!-esclamò,richiamandoli alla realtà.

Harry,Ron ed Hermione lo seguirono nella stanza che avevano imparato a conoscere approfonditamente in quei tre mesi ,ma furono invitati a restare fuori.

Cinque minuti dopo,nel frattempo il quale Hermione si tormentava l’orlo della maglietta e Ron si passava continuamente la mano tra i capelli,ed Harry che passeggiava avanti e indietro,Kingsley uscì fuori.

-Svolgerete per primo l’esame pratico di Difesa Contro Le Arti Oscure- annunciò loro.-Harry,sei il primo-

Ron ed Hermione rivolsero un sorriso e un bocca al lupo ad Harry,che seguì Kingsley dentro e vide che erano presenti tutti e quattro i professori.Il tavolo era accatastato lungo una parete e la Wacker,Litonus e Burrow stavano in piedi vicino al tavolo,e rivolsero a lui un sorriso rassicurante quando entrò.La professoressa Wacker teneva in mano una cartellina dalla quale Harry scorse il nome Potter contrassegnato davanti.

Bellum,invece,si trovava all’altro capo della stanza,la bacchetta sfoderata.

-Signor Potter,la sua prova pratica sarà duellare,e quindi confrontarsi con il professore,-disse Litionus e indicò Bellum-usi tutto il suo arsenale di incantesimo conosciuto,ha la libera scelta-

Harry prese un sospiro di sollievo e sfoderò la sua cara bacchetta,rivolgendo un sorriso a Kingsley:aveva proprio ragione,sarebbe stato un ottimo elemento per la Squadra Auror.

 

 

 

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-E’ stata una stupidaggine-disse Hermione con un sorriso la sera,durante la cena alla Tana.-Non credevo minimamente fosse cosi facile!-

Il Signor Weasley sorrise bevendo un sorso di vino.-Hermione,credevi  davvero che dopo tutto quello che avete fatto Kingsley vi avrebbe ricompensato con un esame da scervellamento?-

Ron guardò il padre con le sopracciglia aggrottate.-Cosa vuoi dire?-

La Signora Weasley fece una risatina.-Oh,Ron,sono sicura che anche se foste andati male vi avrebbe fatto passare comunque!-

-E perché?-

-Ma perché…perché ,oh,Ron,credevo avessi un cervello!-esclamò la Signora Weasley.

-Infatti io ce l’ho-rispose il figlio seccato.

Hermione camuffò la sua risatina in un colpo di tosse,ma non passò inosservato a Ron.Le rivolse un’occhiataccia.

-Sì, comunque,che ce li avesse fatti passare o no,è stata davvero una cavolata-concluse Harry,lasciando cadere per un attimo il suo sguardo sulla sedia vuota accanto a lui che di solito occupava Ginny durante i suoi pasti alla Tana.Con un sorriso triste,rivolse la sua attenzione nuovamente agli altri.

-Sapete che Kinglsey ha deciso di non usare più i Dissennatori come guardie ad Azkaban?-disse Charlie-era scritto questa mattina sul Profeta-

-Sì,l’ho saputo da Kingsley-disse il Signor Weasley.-Perkins,il mio collega,ne era veramente felice:odiava i Dissennatori-

-Bè,non c’era dubbio che i Dissennatori sarebbero stati tolti-approvò la Signora Weasley.-Dopo tutto quello che hanno combinato…-

-Sì,ma sicuramente ce ne sarà rimasto qualcuno in giro-disse Ron con aria non molto convinta.

-Oh,,quello si-disse Charlie-ma ora che sono in minoranza,e con la fine di Voldemort-rivolse un sorriso ad Harry-non credo si faranno vedere molto in giro-

-Ragazzi,vi devo dire una cosa-buttò lì Hermione in quel momento.

Tutti rivolsero i loro sguardi a lei.

-Io…io ho preso una decisione riguardo una cosa-

-Cosa?-chiese Ron osservandola attentamente.

Hermione lo guardò con una faccia supplichevole.-Giurami che non ti arrabbierai-

-Che cosa…-

-Oggi,quando ho terminato gli esami,la professoressa Wacker mi ha ricevuto nel suo ufficio e…e mi ha chiesto se sarei voluta tornare ad Hogwarts-disse lei tutto d’un fiato.

Il silenzio scese nella cucina.Ron spalancò la bocca esterrefatto ed Harry osservò la ragazza,sorpreso,mentre i Signori Weasley e Charlie smettevano di magiare.

-E…perché?-

Queste furono le uniche parole che riuscirono ad uscire dalla bocca di Ron.

Hermione gli prese una mano e guardò anche Harry.-La professoressa McGranitt ha parlato con lei…e hanno detto che data la mia scelta di carriera,recuperare altre materie che non ho recuperato quest’estate sarebbe stato molto utile alla mia formazione.Ron,io voglio andare-aggiunse,stringendo con più forza la mano di Ron.

Ron chiuse gli occhi un momento ed Harry trattenne il respiro,temendo per un secondo di vederlo scoppiare ad urlare.Invece,l’amico richiuse la bocca e le rivolse uno sguardo rassicurante.

-Credo…che sia un’ottima idea.Te lo meriti-

Hermione lo guardò sorpresa,poi si strofinò gli occhi e gettò le braccia al suo collo.

-Oh,Ron!-

Harry sorrise e vide i Signori Weasley scambiarsi un’occhiata felice.

-E quando dovresti partire?-chiese ad Hermione.

-Oh,pensavo…,massimo tra una settimana,credo.Il tempo di prepararmi.-Poi si rivolse nuovamente a Ron.-Riusciremo a vederci,stanne certo..e a te-si rivolse ad Harry con un sorriso-ti controllerò Ginny,anche se non credo ce ne sia bisogno-

Mentre la Signora Weasley,un quarto d’ora più tardi,serviva una tripla porzione di mousse al cioccolato ad Harry ,e al tavolo si respirava una nuova aria dopo la notizia di Hermione,un gufo planò dentro la cucina e la Signora Weasley cacciò un urlo.

Il rapace si accostò ad Harry e lasciò cadere sulle sue gambe una busta.

Riconoscendo subito la calligrafia di Ginny,fece un gran sorriso e si alzò da tavola.

-Vado…vado un secondo di sopra…-disse,e corse su per le scale.

-Salutala da parte nostra!-

Harry sentì Ron ridacchiare e ridacchiò anche lui.Una volta entrato nella camera di George,si sedette alla scrivania e con mani tremanti aprì la busta.

Alla luce della bacchetta,cominciò a leggere.

 

Caro Harry,

ti scrivo dal dormitorio,mentre tutte le mie compagne dormono profondamente.

E’ un’altra cosa qui a Hogwarts,quest’anno:si respira un’aria…”buona”…qualsiasi ragazzo o ragazza incontro sorride e la professoressa McGranitt ci ha appena comunicato che ci farà conoscere  il nuovo Preside e il professore di difesa contro le arti oscure domani.

Sono passate poche ora,ma gia m i manchi.Spero che a casa vada tutto bene,e di a Ron che non stressasse Hermione,mentre  sono via,potrebbe avere un attacco di isterismo,dato che quando litigava con Ron usava come valvola di sfogo me…!

Sono sicura che gli esami ti sono andati benissimo,non ho alcun dubbio al riguardo…hai lavorato sodo e scommetto che a casa ora starete festeggiando…se ci penso mi manchi ancora di più!

,ora devo andare,altrimenti rischio di addormentarmi sulla pergamena,e non voglio,ci ho messo tanto tempo per scriverla…saluta tutti.

Buonanotte

Ti amo,

Ginny

 

Harry finì di leggere la pergamena e alzò gli occhi verso la finestra.Il cielo era blu e in lontananza i primi uccelli cominciavano a emigrare verso posti più caldi,in vista dell’arrivo della stagione fredda.Harry chiuse gli occhi e la sua mente fu impregnata dell’immagine di Ginny  e un pensiero rivolto solo ed unicamente a lei.

 

“Ti amo anch’io…e voglio sempre e solo te nella mia vita …sei tu la donna della mia vita,Ginny.”

 

 

Scusate il tremendo ritardo,ma la scuola mi sta massacrandoç______ç

Sono di fretta,ma prometto che non vi farò aspettare così tanto per il prossimo capitolo.

Ringrazio chi continua a recensire e ai nuovi lettori *__*

 

Bacioni,

kry

 

 

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Capitolo 6
*** Seconda parte:prologo ***


Seconda parte:Un nuovo capitolo della nostra vita

Seconda parte:Un nuovo capitolo della nostra vita

 

5 anni dopo la morte di Voldemort…

 

Harry stava percorrendo in tutta fretta i corridoi del Ministero della Magia,un blocco di pergamene in mano,scorgendo di tanto in tanto volti conosciuti,ma non si fermò a salutare.

Entrò correndo in un ascensore osservando due Signore protestare contro un promemoria che svolazzava sopra le loro teste e,quando queste scesero,aspettò impazientemente che l’ascensore arrivasse al secondo livello.

Facendosi largo tra una banda di goblin,che si fermarono a guardarlo affascinati,imboccò il corridoio,superò una grande porta ed entrò nel Quartier Generale Degli Auror.

Vide un suo compagno di lavoro,Perkely,stare tranquillamente seduto nel suo cubicolo a osservare la foto della sua fidanzata ,e ,camuffando una risata,Harry si avvicinò a lui.

-Hey,Perkely-disse.

Il ragazzo alzò gli occhi dalla foto e lo guardò,lasciando che un’espressione corrucciata prendesse posto di quella sognante.

-E da quando mi chiami per cognome?-chiese.

-Da quando è necessario chiamarti così per farti riprendere a stare sulla terra-rispose Harry,posando le pergamene sul tavolo del collega.

Perkely sorrise e posò la foto sulla scrivania.

-Non trovi che sia bellissima?-gli chiese,di nuovo sognante.

Harry alzò lo sguardo dal lavoro e guardò una donna nella foto con un gran sorriso che lo salutava.

-Non è male-rispose,tornando a concentrarsi sulle pergamene.

Perkely lo guardò esterrefatto.-Ma è perfetta!-

-Ma non è il mio genere di donna-rispose Harry.-E ora,svuota la tua mente dall’immagine della tua fidanzata e stammi a sentire:questi sono tre casi che mi devi svolgere per oggi pomeriggio-

-E da quando tu dai ordini?-

-Da quando Jelson è in vacanza con la famiglia e ha lasciato a me temporaneamente il comando dell’ufficio Auror-rispose Harry.

Perkely sbuffò.-Di cosa si tratta?-chiese.

-Oh,credo che alcuni maghi stiano compiendo alcune maledizioni sugli animali di passaggio-rispose Harry.Perkely inarcò le sopracciglia.

-Lo so,non è un lavoro che spetta noi,in teoria,ma di questi tempi il Ministero è un po’ nel caos…Kingsley mi ha chiesto di cercare di tenere sotto controllo almeno queste situazioni  della nostra portata-disse Harry in risposta allo sguardo del collega.

-E va bene,va bene-disse con un sospiro,alzandosi.-Dammi queste pergamene,ci penso io-

-Grazie mille-rispose Harry con un sorriso, prese le ultime pergamene rimaste sulla scrivania e si ritirò nel proprio cubicolo.

Non era molto grande,a dire la verità:era rivestito di poster riguardanti particolari soggetti pericolosi,e sulla scrivania,oltre a montagne di promemoria aperti,c’erano molte cornici contenenti foto,tra cui,in rilievo,quella di una giovane donna dai capelli rosso scuro abbracciata a un uomo dai capelli corvini e spettinati come quelli di Harry,che tenevano in braccio un piccolo bimbo.

James e Lily Potter gli sorridevano dalla foto.A fianco,un’altra foto ritraeva Harry abbracciato a un ragazzo lentigginoso con capelli rossi e una ragazza dai folti capelli ricci.I suoi due migliori amici.

Harry lasciò cadere l’occhio su quella foto e sorridendo, si ricordò quando l’avevano scattata:era il primo giorno di lavoro di Hermione al Ministero,e aveva detto che prima di mettere piede dentro l’edificio,avrebbe voluto scattare una foto con Ron ed Harry,e così,il Signor Weasley aveva scattato la foto che ora riposava sulla scrivania di Harry.

Un pochino più davanti le altre foto,una ragazza dai lunghi capelli rossi era tenuta per la vita da Harry,e tutti e due sorridevano.

Harry prese la foto osservandola:quella invece era stata scattata il giorno dei M.A.G.O di Ginny,quattro anni prima.Infatti sullo sfondo si notava il castello di Hogwarts,e le alte fronde della Foresta Proibita.

Accarezzò con il pollice la figura di Ginny,poi la posò di nuovo e si concentrò sulle carte da firmare.

Prese la piuma dal calamaio e cominciò a siglare le pergamene,fino a quando non arrivò all’ultima.

Questa sarebbe stata una settimana davvero pesante.Il capo del dipartimento Auror,Rodolf Jelson,era partito per una settimana di vacanze natalizie con la propria famiglia,e aveva chiesto ad Harry di dirigere l’Ufficio al suo posto per quei sette giorni.Harry aveva subito accettato,ma alla fine di quella giornata,si sentiva piuttosto stanco.

Aveva appena finito di firmare tutte le pergamene e le stava infilando in una cartellina,quando Hermione Granger entrò nel cubicolo.

-Hermione!-esclamò Harry rivolgendole un sorriso e riponendo la cartellina nel cassetto.-Come mai ancora qui?-

Hermione sbuffò e si lasciò cadere sulla sedia della scrivania.

-Ho appena finito di scrivere una relazione sul processo che si è tenuto su un elfo domestico,e sono stanchissima…c’è un po’ di disordine in giro oggi nel Ministero-

-Non me ne parlare-approvò Harry infilandosi il mantello e lanciandole un’occhiata.-Controllare l’intero Ufficio non è molto semplice-

Hermione sorrise.-Non ci posso credere,tu,capo del dipartimento Auror,a soli ventitré anni-

-Sono solo in sostituzione Hermione-

-Per ora-rispose Hermione convinta.-E’ solo questione di tempo…Jelson sta invecchiando ormai,tra poco lo manderanno in pensione-.

-Mi dispiacerebbe-disse Harry sinceramente e uscendo dall’ufficio.-E’ un buon capo-

-Harry-disse Hermione seguendolo-Qui ti vogliono Capo praticamente da quando sei diventato Auror e Jelson ti adora.Dammi retta,tra poco ti troverai con una promozione tra capo e collo-

Harry sorrise;lei e Ron continuavano a dire così da mesi,fin da quando Jelson aveva cominciato a parlare di dimissioni e stava a casa un po’  di giorni per via di una malattia che lo aveva preso,e spesso lasciava l’ufficio in mano d Harry.

-Può darsi-rispose.

Rimontarono in ascensore,deserto ora,ed Harry poggiò la testa contro il muro.Poi guardò l’ora:le otto di sera.

-Molly ci starà dando per dispersi-disse.

-Oh,non credo-disse invece Hermione con una risatina-E’ tutta agitata per il matrimonio di George ed Angelina…manca poco ormai-

-Gia-rispose Harry,che ricordava benissimo il giorno in cui Fred ed Angelina avevano annunciato che si sarebbero sposati.

-Fleur sta ancora cercando di convincere Victoire di fare la damigella…oh,sarebbe così carina!-esclamò Hermione con un sorriso.

Victoire era la primogenita di Bill e Fleur,con occhi azzurri e capelli argentati,uguale a sua madre,e da poco aveva avuto una sorellina,di solo un anno,Dominique,anch’essa la fotocopia della madre.

Bill si domandava ancora se sarebbe riuscito ad avere un Weasley con i capelli rossi e le lentiggini.

-Teddy sarebbe perfetto come paggetto-osservò Harry,riferendosi al figlioccio che abitava ancora con la nonna,Andromeda,ma che passava tanto tempo con il padrino.

-Oh,si,sono carinissimi lui e Victoire-disse Hermione.

Scesero nell’Atrium e salutarono distrattamente il ragazzo al gabbiotto,e si smaterializzarono.

Harry aprì gli occhi e il gelo lo pervase,aveva i piedi sprofondati nella neve,e guardò la Tana a pochi metri da lui,osservando il fumo del camino uscire dal comignolo.

Aspettò che Hermione arrivasse e poi bussarono alla porta.

Una signora dai capelli rossi gli aprì la porta e rivolse loro un gran sorriso.

-Entrate,entrate,che si gela-

-Salve Signora Weasley-

Harry ed Hermione entrarono e videro Ron seduto a tavola in compagnia del padre,con un ‘aria imbronciata,mentre cercava di spostare un enorme vaso di gigli bianchi e nastri per il matrimonio di George.

-Cominciavo a pensare che vi avessero rapito-disse,rinunciando a spostare il vaso con le mani e usando la bacchetta.

-Il Ministero è in caos questi giorni.-spiegò Hermione raggiungendolo e salutandolo.

-Oh,Hermione ha ragione-approvò il Signor Weasley.-Fortuna che non mi hanno lasciato a fare gli straordinari oggi-

-Invece oggi io ho sgobbato come un mulo-disse Ron-George è impegnato a sistemare l’appartamento sopra il negozio,per ora lui e Angelina vogliono vivere lì…e mi sono dovuto occupare del locale solo io,perché Verity è in vacanza anche lei-

-Signora Weasley,ma Ginny…-chiese Hermione.

La Signora Weasley guardò l’orologio.-Dovrebbe essere qui a momenti,è ancora agli allenamenti…-

-Come mai cosi tardi?-chiese Harry,mentre Ron sbuffava,probabilmente per la fame.

-Tra poco c’è la partita,e Jenwog ha chiesto un po più di impegno da parte loro,come se Ginny non ce ne mettesse tanto,è sempre lì ad allenarsi…-disse con aria contrariata.

-Comunque,ci sono novità sul fronte damigelle e paggetti per il matrimonio-annunciò il Signor Weasley,cercando di non far arrabbiare la moglie,che non approvava molto il fatto che Ginny giocasse per la Squadra delle Holidays Harpies,la squadra completamente femminile di Quidditch.

-Davvero?-chiese Hermione interessata.

-Già,a quanto pare le damigelle saranno Victoire e Molly,invece il paggetto Teddy-continuò il Signor Weasley.

Molly era la figlia di Percy e sua moglie,Audrey,e aveva tre anni anche lei,e aveva una sorellina di due anni,Lucy.

-E ‘ un’ottima scelta-approvò Hermione con un sorriso.

-Già-disse la Signora Weasley emozionata.-Le mie nipotine…-

In quel momento la porta bussò e la Signora Weasley corse ad aprire.

-Se non è Ginny mi ammazzo-disse Ron.

Ma due secondi dopo in cucina comparve Ginny,un borsone in mano,l’aria distrutta,e i capelli legati in una coda di cavallo disfatta.

-Sembri uscita da una camera di torture-osservò Ron,mentre la sorella si sedeva ad accanto ad Harry e la Signora Weasley cominciava a servire la cena.

Ginny scosse la testa e la appoggiò sulla spalla di Harry e chiuse gli occhi .-Sono stanchissima-

Harry le accarezzò i capelli –Allora fai compagnia a tutti noi-le disse.

Lei aprì gli occhi,se li strofinò e si rimise dritta,prendendo la forchetta.-Voglio vincere a tutti i costi questa partita-disse.

Harry sorrise.-Sono sicuro che la vincerete.Vi state impegnando al massimo...solo,cerca di non rimpinzarti troppo al matrimonio di tuo fratello…è il giorno prima della partita-le disse.

-Giusto…ah,a proposito di matrimonio…indovinate chi ho incontrato oggi al Paiolo Magico?-chiese Ginny.

-Non so,Dean Thomas?-azzardò Ron con una risata.Harry gli lanciò un’occhiataccia.

-No,idiota,ho incontrato Luna!Mi ha detto che si sposa e ci ha invitato al suo matrimonio!-

-Che cosa?-esclamò Hermione sbalordita.-Luna?-

-Gà-rispose Ginny con un sorriso.-Ci sono rimasta di sasso anche io…voglio dire,l’ho sentita  qualche tempo fa…mi aveva mandato una lettera dalla Francia dicendo che stava conducendo alcuni esperimenti su una pianta e che aveva conosciuto un bravo ragazzo,Rolf…ma ero arrivata a questo!Non che addirittura si sposasse!-

-Wow-disse solamente Ron.-Chi è il sano di mente che sposerebbe Luna?-

Ginny gli lanciò unocchiataccia.-Smettila-gli intimò.

-E quindi ha invitato anche noi?-chiese Hermione felice.-Oh,che bello!-

-Gia-replicò Ginny con un sorriso,mentre Harry e Ron si lanciavano sguardi non troppo contenti.-Davvero non riesco a credere che Luna si stia per sposare…-

-Ci credo-rispose Ron.Harry scoppiò a ridere.

Ginny rifilò un’occhiataccia anche a lui.

-Dai ,scherzavo-le disse Harry scoccandole un tenero bacio sulla guancia.-Sai che voglio bene a Luna.Davvero molto-

Ginny lo guardò divertita.-Non ti starai mica innamorando di Luna?-

Harry rise e si avvicinò a lei per baciarla,ma sul più bello Ron li bloccò con un colpo di tosse.

Ginny sbuffò e prese a mangiare,mentre Harry lanciava un’occhiata assassina a Ron.

Alle dieci,quando tutti ormai avevano finito di mangiare,Hermione era andata a casa e Ginny di sopra fare una doccia,il Signor Weasley sedeva a tavola con aria assonnata,in compagnia di Harry e Ron,e la Signora Weasley sistemava la cucina.

-Ron,Harry mi potreste aiutare a fare dei mazzi di fiori?-chiese loro non appena finì.

-Mamma,ci sono Ginny ed Hermione per queste cose…-rispose il figlio sbadigliando.-Sono troppo stanco ora-

-Più cresci e più diventi sfaticato-osservò la Signora Weasley contrariata.-Mi chiedo come farai quando avrai anche tu una famiglia tutta tua…-

Ron non rispose,ma Harry vide chiaramente che stava macchinando qualcosa dentro la sua testa;si chiese se l’amico stava pensando ad Hermione con l’abito bianco e subito un sorriso gli spuntò in faccia.

-Smettila di sorridere,Harry-gli disse Ron,osservando il viso dell’amico.

-Non sai nemmeno a cosa stavo pensando-

-Oh si che lo so.-rispose lui-Ti conosco troppo bene,ormai ti capisco anche solo con uno sguardo-

-Ma che bravo,Ron,ora anche Legilimens-disse Ginny sulle scale ,ora pulita ed ordinata,con in braccio una pila di vesti da Quidditch.

-Mamma,queste sono da lavare…-

La Signora Weasley prese le vesti e le infilò dentro un cesto,poi sparì di sopra.Ginny prese alcuni nastri bianchi dal tavolo e cominciò a fare alcuni bouquet,mentre Harry la osservava e Ron discuteva con il padre.

Poi,verso mezzanotte decisero tutti di andare a dormire,e Harry si diresse verso la sua camera,cercando di reggersi in piedi,ma quando passò davanti la camera di Ginny un braccio spuntò dal nulla,lo prese e lo tirò dentro la camera.

Non ebbe il tempo di dire o fare niente che fu investito da un bacio e rispose al bacio,sapendo riconoscere quelle labbra anche ad occhi chiusi,proprio come stava facendo adesso.

Era così tanta l’energia che ci stava mettendo in quel bacio che la fece addirittura alzare da terra.

Poi,causa carenza di ossigeno,furono costretti a staccarsi.

-Ne avevo proprio bisogno-sussurrò Ginny ad occhi chiusi sorridendo ,appoggiando la fronte contro quella di Harry ,che la abbracciò.

-Anche io-

-Però devi andare,sarai stanco-osservò Ginny.

-Ma io con te mi riposo-le disse Harry scostandole una ciocca di capelli dagli occhi.

Ginny sorrise e gli baciò una guancia.-Ti amo-

-Anche io,più di quanto tu possa immaginare-le disse Harry,e la baciò di nuovo.

Ma la stanchezza si stava impadronendo di lui sempre di più e Ginny se ne accorse.

-Vai a dormire.Tanto domani è domenica.Recuperiamo domani-disse con una risata.

Harry sorrise e la baciò un’altra volta,poi uscì dalla stanza e si richiuse piano la porta alle sue spalle.Salì con la maggior cautela possibile le scale ed entrò nella sua camera,soprappensiero.

Amava Ginny;l’amava tantissimo,ed era l’unica donna che vedeva nel suo futuro .

Alcune sere,dopo aver passato un po’ di tempo con lei,che,tra parentesi,era l’unico momento della giornata che potevano stare insieme,tornava nella sua camera e si metteva a dormire,e ogni volta,sognava lui e Ginny,lei con un lungo abito bianco…e la mattina si svegliava sempre con un sorriso.

E,soprattutto,si svegliava con una gran voglia di far si che quello che aveva sognato si avverasse.

Ne avevano passate tante,lui e Ginny,e ultimamente non faceva altro che pensare che era arrivato il momento di premiare tutti gli sforzi fatti.

Si infilò sotto le coperte ,si tolse gli occhiali e chiuse gli occhi,lasciandosi prendere da sogni stupendi.

 

***** ***** ***** ***** ****** ***** ****** ***** ****** ****** ****** * ***** *****

 

 

 

 

 Ed ecco il nuovo capitolo ^^

D'ora in avanti credo che sarò molto più veloce a postare,sono finalmente iniziate le santissime vacanze *_______* e avrò molto tempo a disposizione per continuare a scrivere =)

Ringrazio a chi recensisce ,in particolare:

Girlstreet:...grazie^^...hai visto che non ci ho messo tanto?^^

Ninny:grazie,i tuoi complimenti mi fanno sempre piacere^^

Zerby:grazie...sì, sono molto dolci,non trovi?

potterfanlalla17:...non si è posto il problema di lontananza tra Harry e Ginny ,no?^^ grazie dei tuoi complimenti *__*

lily_94:i chappy drammatici sono il mio forte ^^...tranquilla,come vedi ho deciso di non torturarvi con la lontananza tra Harry e Ginny^^grazie mille dei complimenti,ma ho ancora tanto da imparare ^^

the green fairy:ç__ç ,non so che dire,ognuno ha le proprie opinioni...ho letto la storia di Cappychan e sinceramente io non ho trovato molti punti in comune,forse solo il titolo simile e la dichiarazione d'amore di Harry.D'altronde,credo che le ff post-DH trattino tutte comunque le stesso cose,più o meno...,con l'andare avanti della storia ti accorgerai che queste due ff hanno molte meno cose in comune di quanto sembri.

 

Bene,è bello vedere che le recensioni continuano *______________* *kry è commossa*

...continuate,continuate ad aumentare!*occhioni dolci stile bambi*

Ci vediamo al prossimo capitolo,"il matrimonio di George",un bacione a tutti quelli che recensiscono e leggono !^^

 

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Capitolo 7
*** Il matrimonio di George ***


CAPITOLO 1

Ecco il primo capitolo,dato che quello precedente era solo una specie di “introduzione” della seconda parte della FF.Mi scuso in anticipo per eventuali errori.

 Buona lettura!

 

CAPITOLO 1   IL MATRIMONIO DI GEORGE

 

Sabato 29 Dicembre Harry si svegliò un po’ intontito,cercando gli occhiali sul comodino,già pronto per vestirsi e andare al lavoro,quando si ricordò che giorno fosse.

Il matrimonio di George ed Angelina.

Con un sorriso ricadde con la testa sul cuscino e si stiracchiò,osservando fuori i fiocchi di neve che scendevano giu.

Sentiva rumori e scalpicci fuori dalla porta e udì chiaramente la Signora Weasley urlare qualcosa a Ron,e,quando sentì i primi rumori anche nel cortile,decise di alzarsi dal calore delle coperte,si vestì e scese giù in cucina.

In un primo momento credette di trovarsi fuori nel candore della neve,dato che l’intera cucina era immersa nel bianco.

Fiori ,tra cui gigli e rose bianche,ingombravano il tavolo insieme a pacchi di diverse misure impacchettati accuratamente ,e nastri e fiocchi giravano autonomamente per la stanza.

Riuscì a scorgere Ron seduto al tavolo e lo raggiunse,mentre la Signora Weasley passava velocemente davanti a lui e Harry fu certo che non lo aveva nemmeno notato,sepolto com’era in mezzo a scatole di confetti e vassoi di dolci.

-‘Giorno.Sembra di trovarsi immersi in una nuvola,non trovi?-lo salutò Ron con uno sbadiglio.

-Avevo associato più alla neve,ad essere sincero-

-Hai poca fantasia,allora…qui stanno tutti delirando.Mamma urla dalle sei di questa mattina…a quanto ho capito,Teddy si rifiuta di mettersi il farfallino.Povero bimbo,gia stressato da mia madre da cosi giovane-

Scosse la testa con fare melodrammatico ed Harry scoppiò a ridere.

-Senti,credo proprio che questa mattina possiamo anche scordarcela la colazione…mamma non si è nemmeno accorta che non ha preparato niente da mangiare per noi.Mi chiedo se stanotte abbia dormito-gli disse Ron.-Quindi vediamo di dare una mano,almeno riuscirà a calmarsi per le cinque di oggi pomeriggio e noi potremmo magiare qualcosa-

Harry annuì e lui e Ron si alzarono,e videro Teddy Lupin correre goffamente per le scale,la camicia bianca male allacciata,i pantaloni slacciati e la Signora Weasley rincorrerlo,con in mano un farfallino nero.

-Teddy!Ora zia Molly si arrabbia!-esclamò la Signora Weasley portandosi una mano al cuore.

Il bimbo si fermò.-Zia Molly,io ho paula!!-

Ron guardò Harry.

-Ma te l’ho gia ripetuto mille volte!Harry,per favore,diglielo tu che il farfallino non strozza!-urlò la Signora Weasley esasperata,sedendosi su una sedia.

Harry e Ron scoppiarono a ridere.

Si avvicinò a Teddy,osservandolo bene e vedendo riflesso nei suoi occhi l’umorismo di Tonks,anche se ora non era proprio l’immagine dell’ilarità.

Si riscosse e si abbassò fino ad essere alto quanto lui.

-Hey,Teddy…non fare arrabbiare la zia Molly,dai,su,infilati il farfallino-gli disse.

-Ma io ho paula!Tanta paula!E se poi mi stlozzo?-balbettò il bimbo.

Harry sorrise e gli accarezzò i capelli color turchese.-Non ti puoi strozzare,piccolo,tranquillo,anche zio George se lo mette oggi.Lo sai,zio George non se lo metterebbe mai!-

Teddy lo guardò con i suoi occhioni grandi  .-Ma zia Molly ha detto che zio Geolge se lo mette oggi pomeriggio!-

-Lo vuoi mettere con lui?-chiese Harry.-Oggi pomeriggio?-

Teddy annuì e abbracciò il padrino.-Grazie Hally…ti voglio bene!-

Harry sorrise e strinse il bimbo tra le braccia.

-E va bene,hai vinto tu,piccola peste,ma almeno fatti mettere bene la camicia e i pantaloni!-esclamò la Signora Weasley scuotendo la testa e prendendo in braccio Teddy,portandolo su.

-Tra qualche anno bisognerà raccontargli la verità riguardo i genitori-disse Ron,quando la madre e Teddy furono spariti sulle scale.

Harry annuì;lo sapeva già,fin da quando aveva tenuto in braccio il proprio figlioccio per la prima volta ,che sarebbe dovuto essere lui a raccontare la verità riguardo Lupin e Tonks.

Andromeda aveva raccontato al nipote che la mamma e il papà,quelli veri,perché Teddy considerava papà Harry,si trovavano a fare un lungo viaggio ma che stavano sempre con lui,la notte ,quando si addormentava abbracciato al suo pupazzetto preferito.

Ma tra qualche anno sarebbe diventato più grande e avrebbe dovuto affrontare la verità, proprio come aveva fatto Harry .

Dalle scale scese Ginny ,i capelli legati in una coda e una vestaglia indosso,e li raggiunse.

-Mamma ha detto che dovete aiutare papà con le piante…-disse,sopprimendo uno sbadiglio.

Ron sbuffò.-Io ed Harry apparteniamo al sesso maschile-

Ginny inarcò un sopracciglio.-E allora?Papà non mi risulta una femmina…-

-Infatti questi lavori spettano a voi!-esclamò Ron sbuffando di nuovo e gettando un’occhiata ad Harry.-Che barba…forza Harry,andiamo-

Ginny gli sorrise ed Harry seguì Ron fuori,allacciandosi il mantello.

La neve era alta circa un metro,e tutto era imbiancato,a partire dal tetto della Tana all’aia dove le galline correvano rincorrendosi infreddolite.

A destra,dove una volta si erano sposati Bill e Fleur e poi dopo Audrey e Percy,si estendeva un grande gazebo bianco chiuso,ed Harry provò a sbirciare all’interno,ma fu impossibile,poiché l’arrivo improvviso di alcuno omini in completo bianco gli impedì di avvicinarsi.

Harry studiò gli omini;alti più o meno quanto la neve,non avevano altro indosso che non uno smoking interamente bianco,e si chiese come facessero a non sentire freddo,quando lui stesso stava rabbrividendo sotto il mantello e un pesante maglione di lana.

-Buongiorno,siamo del servizio montaggio e smontaggio per matrimoni-disse un omino alla sinistra di Harry,rivolto a Ron.-Cerchiamo il Signor Weasley.E’ lei?-

Ron stava per rispondere quando dall’interno del gazebo uscì il Signor Weasley,trafelato,come se avesse corso.

-Sono io!-esclamò.

-Oh,bene,piacere di conoscerla…vedo che il lavoro è gia stato avviato-continuò l’omino,che a Harry ricordava tanto i goblin.

-Oh,si ,abbiamo deciso di avvantaggiarci,sa,qui siamo un po’ tutti agitati…-

-Il primo figlio che si sposa?-chiese l’omino.

-Oh,no veramente è il terzo-rispose il Signor Weasley.-Ma è sempre un’emozione vedere il proprio figlio sposarsi-

-Immagino-rispose l’omino,poi si rivolse ai suoi colleghi.-E ora,facciamo vedere cosa sappiamo fare!-

In un attimo altre piante comparvero dal nulla e si posizionarono davanti l’entrata del gazebo.

Un lungo tappeto bianco comparve e si srotolò autonomamente per terra,in uno spiazzo dove la neve non era riuscita ad arrivare.

Un omino particolarmente vivace tirò fuori la sua bacchetta e la puntò verso la neve che ingombrava il cortile.

Davanti gli occhi di Harry,la neve prese a vorticare su se stessa ,fino a creare delle statue di neve,che circondavano il perimetro del cortile.

Harry rimase ad occhi aperti:era uno spettacolo impressionante.

-Hai visto che roba?-disse a Ron,sbalordito.

-Bello vero?-replicò lui,voltandosi verso la Tana.

-Papà,noi torniamo dentro allora,non credo proprio che ti serva il nostro aiuto qui!-aggiunse con un sorriso e guardando soddisfatto gli omini al lavoro.

Il Signor Weasley fece un cenno di assenso e lui ed Harry tornarono dentro.

Ginny stava seduta in un angolo libero di tavolino a mangiucchiare un piatto di porridge in compagnia di Hermione,la quale beveva una tazza di caffè,e chiacchieravano allegramente.

-E tu come mai sei qui?-chiese Ron sorpreso.

Hermione e Ginny smisero di parlare e si voltarono a guardarli.

-Oh,ho pensato che tua madre avesse bisogno di un po’ di aiuto…piuttosto,Ginny mi ha detto che stavate aiutando tuo padre…-disse Hermione.

Ron fece un gesto di noncuranza.-Ha gia abbastanza aiuto lì fuori….dopo vedrete che spettacolo che è il cortile…-

-Qualsiasi cosa pur di non aiutare-disse Ginny scuotendo la testa ed alzandosi.

Ron le rifilò un’occhiataccia.

Ginny prese il piatto e lo posò nel lavandino,poi guardò Harry.

-Perché sorridi?-gli chiese,notando che aveva un sorrisino stampato in faccia.

-No,niente-rispose Harry,passandosi una mano tra i capelli.

-Merlino,mi fai impazzire quando ti passi la mano tra i capelli-disse Ginny guardandolo dolcemente e con gli occhi che le brillavano.

Harry sorrise e Ron ed Hermione si guardarono come se fossero di troppo.Ron si voltò dall’altra parte con uno scatto secco del collo.

-Va bene…avete finito?-chiese poi.

-Veramente non abbiamo fatto niente-gli fece notare Ginny.-Quindi puoi anche evitare di coprirti come se io e Harry stessimo facendo cose illecite-

Hermione scoppiò a ridere,mentre Ron scuoteva la testa  e Ginny osservava Harry,che le si era avvicinato.

-Si può sapere che ti ridevi prima?-gli chiese lei.

-Stavo pensando a una cosa-

-Cioè?-

Harry cercò una via d’uscita.-No,è che…-

-Che?-

-Niente di importante,Ginny,davvero-disse Harry alla fine,mentre la sua mente si riempiva dell’immagine di Ginny sostituita a quella di Angelina e lui al posto di George ,nel gazebo,lei vestita di bianco.

-No,dai ,adesso me lo dici-

-Tra un po’ te lo dirò-le rivelò lui con fare misterioso,e salì su,mentre lei lo guardava con aria indagatrice e Teddy scappava per l’ennesima volta dalla Signora Weasley.

 

**** ****** ****** ****** ******

 

Alle quattro e mezza del pomeriggio, La Tana si trovava immersa in una eccitazione quasi palpabile nell’aria;la moltitudine di parenti Weasley arrivava da tutte le parti e zia Muriel era gia stata condotta con grande sforzo di Ron al suo posto nel gazebo.

Lui ed Harry avevano ammirato il lavoro finito dagli omini:il giardino della Tana era un vero capolavoro,con statue di neve poste a intervalli regolari nel cortile,piante che scintillavano dentro e fuori il gazebo,e fatine che volavano nell’aria.

Gli invitati attendevano emozionati l’inizio della cerimonia,ed Harry aveva appena finito di sistemare con la bacchetta un grande cuore svolazzante sopra il gazebo.

Charlie era appena arrivato dalla Romania e aveva detto alla famiglia che sarebbe rimasto un po’ con loro,dato che a Natale non c’era stato,e la Signora Weasley lo abbracciò forte quando lo disse.

-Hey Harry,cosa te ne pare?-

Harry si voltò e vide Ron ,uno smoking identico al suo,ma con un fiore bianco dentro il taschino,visto che avrebbe fatto il testimone di George.

-Stai benissimo-gli disse Harry sorridendo.Notò che era un po’ teso.-Tranquillo,vedrai che andrai a meraviglia-lo rassicurò dandogli una pacca sulla spalla.

-Dove sono Ginny ed Hermione?-chiese Ron.

-Oh,sono ancora dentro a mettere a posto Victoire e Teddy…finalmente si è messo il farfallino-aggiunse con un sorriso.

Ron annuì e prese un respiro.-Mi domando che cosa si provi-gli disse a bassa voce.-A sposarsi,intendo-

Harry lasciò cadere il suo sguardo sul gazebo.-Già-

Sentì Ron che lo fissava,così si decise a guardarlo,pronto a rivelargli quello che gli girava in testa da un po’ di tempo ormai.

-Ron tu sei il mio migliore amico-

Ron lo guardò,il volto impassibile.-Gia,e tu lo sei per me-

-Quindi qualsiasi cosa io ti rivelo,anche la più sconvolgente al mondo,non dovrebbe farti sentir male-disse Harry.

Ron sorrise.-Chissà perché ho gia in mente quello che stai cercando di dirmi-

Harry ricambiò il sorriso.-Io la amo,Ron.Voglio stare per tutta la mia vita insieme a lei.E’ l’unica donna con cui voglio crearmi un futuro-

Ron spalancò gli occhi e prese un bel respiro.-Oh,,questa è grande….voglio dire,Harry…sei sicuro?Perchè è una scelta bella importante.-

Harry annuì.-Ne sono più che sicuro.E’ solo che,io voglio anche un tuo consiglio…come dovrei muovermi?-

Ron distolse lo sguardo da lui e guardò davanti a sé.-Hai cominciato a parlargliene a Ginny?-gli domandò.

Harry scosse la testa.-No,ancora no-

Ron lo guardò di nuovo.-E non credi che sia il caso che ne cominciaste a parlare?Harry,è ovvio che Ginny ti ama e sicuramente direbbe di si alla proposta di sposarsi,però…non sarebbe meglio avere una conferma?-

Harry sbuffò.-E’ per questo che mi serve il tuo aiuto-sussurrò Harry,mentre una coppia di anziani signori uscivano dal gazebo e passavano davanti a loro.-Io vorrei farle una sorpresa,una cosa che la stupisca,che se la ricordi per tutta la vita come le ho chiesto di sposarmi!-

Ron sorrise.-Vuoi fare le cose in grande allora,eh?-

-Per tua sorella questo ed altro-

Ron lo guardò scuotendo la testa.-E sia,allora.Non posso crederci…sarai mio cognato!-

Harry sorrise.-Aspetta prima di cominciare a festeggiare.Non è detto che lei dica di sì-

-Bè,è quello che stavo cercando di dirti prima in effetti…però tu,per andare sicuro,comincia a sondare il terreno,capisci quello che voglio dire?Non so,fai allusioni a qualcosa,ad esempio oggi dille quanto sarebbe bella con il vestito bianco al posto di Angelina,cose di questo genere,no?-

Harry scoppiò a ridere.-Rimango sempre più impressionato dalla tua nuova capacità di far colpo sulle donne-

Ron gli fece l’occhiolino.-Visto si?Dillo ad Hermione,che non fa altro che ripetere che sono l’uomo meno romantico di tutto il pianeta!-

Harry smise di ridere e lo guardò.-Ron,sei il miglior amico che possa mai esistere-

Ron sventolò una mano con noncuranza,anche se Harry lo vide compiaciuto.-Dovere-

-Harry,Ron,cosa fate ancora qui?-

Harry e Ron si voltarono e videro la Signora Weasley,con un abito color turchese,venirgli incontro.Era molto graziosa.Dietro di lei,il Signor Weasley,Ginny ed Hermione cercavano di starle al passo.

Harry sorrise e osservò Ginny,bella come sempre,con un vestito rosso e i capelli,stranamente mossi,che le ricadevano morbidi sulle spalle.Hermione ,con indosso un vestito verde bosco e i capelli lisci legati in una coda,teneva per mano Teddy,che non faceva altro che toccarsi il farfallino e balbettare qualcosa.Aveva i capelli biondi per l’occasione.

Victoire era in braccio al Signor Weasley ,che la mise a terra non appena arrivarono davanti all’entrata del gazebo.

Harry sorrise,guardando la piccolina affaccendarsi a mettere a posto il vestitino che la madre le aveva fatto indossare.

-Noi possiamo anche entrare.George è dentro no?-chiese Hermione,sistemando il cuscinetto con le fedi a Teddy.

-Sì,Hermione,tu,Harry e Ginny potete anche entrare.Noi arriviamo-

La Signora Weasley sorrise loro ed Harry,Ginny ed Hermione entrarono,quest’ultima dando un bacio a Ron,rassicurandolo.

Il gazebo era gremito di persone,che,quando li videro entrare,si azzittirono all’istante,e presero posto sentendosi osservati vicino al resto della famiglia Weasley.

-Jinny…Victoire …è tutto a posto?-chiese Fleur a Ginny dalla fila dietro la loro.

Ginny annuì con un sorriso.-Non fa altro che toccarsi il tulle-

Fleur sorrise emozionata e si voltò verso Bill,che teneva in braccio Dominique,e dormiva pacificamente con un dito in bocca.

-Hai i capelli mossi-sussurrò Harry a Ginny,che sorrise soddisfatta.

-Ci è voluto un po’,ma alla fine questi capelli si sono voluti arricciare…grazie al cielo-rispose,accarezzandosi una ciocca.

Harry sorrise e le stampò un bacio sulla tempia,poi una musica cominciò a uscire da un gruppo musicale che stava in un angolo del gazebo e Harry notò per la prima volta George,in piedi,un po’ emozionato ,voltarsi verso l’entrata del gazebo,dove Angelina Jhonson stava entrando a braccetto del padre,dietro di loro i Signori Weasley ,Ron,che Harry aveva visto di rado così serio e solenne,e dietro ancora Teddy e Victoire,che si tenevano per mano.

Hermione si sporse per vedere Ron e Angelina.

-Guardate quanto è bella!-sussurrò.

In effetti Angelina era bella,con un gran sorriso stampato in volto,anche se la tensione la tradiva un pochino.

Raggiunse George e si districò dal braccio del padre,e tutti sedettero ai loro posti.Teddy e Victoire si sistemarono vicino ad Harry.

-Siete stati bravissimi!-gli sussurrò Ginny.

Victoire sorrise soddisfatta,mettendosi a posto per l’ennesima volta il vestitino.-Zia,Ginny io e Teddy siamo piccolini ma bravissimi,velo Teddy?-

Teddy incrociò lo sguardo di Harry e sorrise.-Celto,Vic-

-Siete bellissimi-sussurrò Fleur dietro di loro,toccando i capelli alla figlia.

Tutti rivolsero la propria attenzione a George ed Angelina,e al funzionario che stava celebrando la cerimonia.

Harry lanciò un’occhiata a Ginny.Era tutta presa dalle parole del funzionario e osservava Angelina con un sorriso.

Harry incrociò lo sguardo di Ron,che sorrise e accennò a Ginny.Si avvicinò all’orecchio di Ginny e le sussurrò.

-Sai,starebbe da incanto quell’abito bianco su di te-

Ginny sussultò e si voltò a guardarlo,sorpresa.

-Che…hai detto?-

Harry sorrise .-Ho detto che quel vestito che porta Angelina sarebbe stupendo indosso a te-

Ginny lo fissò,poi il funzionario alzò la voce.

-Vuoi tu,Angelina….?-

Ginny gli sorrise incerta e si voltò verso Angelina e George.

Harry scoccò un’occhiata a Ron e lo vide alzare i pollici in su.

Sorridendo felice,osservò Angelina e George scambiarsi le fedi.

Mezz’ora dopo,mentre la neve scendeva lenta fuori dal gazebo,che si era trasformato in una pista da ballo,Harry sedeva tra Zia Muriel e un altro parente Weasley di cui non ricordava il nome,tanti ne aveva conosciuti fino ad allora.

Zia Muriel lo stava intrattenendo su un argomento decisamente noioso,ed Harry non la stava ascoltando per niente,anzi,osservava con un sorriso Ginny che volteggiava sulla pista da ballo insieme al padre e non facevano altro che ridere.

-Harry,caro,mi stai ascoltando?-

Zia Muriel lo guardava con occhi velati dalla curiosità.-Ti ho chiesto,cosa ne pensi?-

Harry la guardò;non aveva minimamente idea di cosa stesse parlando la zia di Ron da più di venti minuti.Cercò una via d’uscita,e fortunatamente vide Charlie arrivare da lontano.

-Ehi zia,stai intrattenendo il nostro Harry vedo!-esclamò,facendo l’occhiolino ad Harry.-Perché non lo lasci un po’ stare?Vorrà stare un po’ con Ginny no?-

Zia Muriel guardò il nipote,senza aver dato l’impressione di aver sentito qualcosa.-E tu caro,non te li tagli di nuovo quei capelli?-

Charlie lanciò un’occhiata esasperata ad Harry e gli fece ceno di allontanarsi.

Sollevato,Harry si alzò dal tavolo e raggiunse Ron ed Hermione,che stavano sorseggiando una Burrobirra.

-Sei riuscito a scappare dalle grinfie di zia Muriel?-gli chiese Ron non appena lo vide.

-Grazie a tuo fratello-rispose Harry.

-Ehi Harry,hai visto che qui in giro c’è Hagrid?-lo informò Hermione contenta.-Ti stava cercando prima!-

-Davvero?-disse Harry.-Non vedo l’ora di farci due chiacchiere-

-Harry,credo che potremmo informare Hermione della novità che mi hai rivelato stamattina!-disse Ron con un sorriso.

Hermione li guardò a tutti e due.

-Quale novità?-chiese.

Harry lanciò un’occhiataccia a Ron.

-Se si lascia sfuggire qualcosa con Ginny giuro che ti affatturo…-

-Che cosa?-

-Ma dai,è Hermione,la tua migliore amica!Non ti fidi più di lei?-

-Qualcuno mi vuole spiegare cosa state confabulando voi due?-chiese alla fine Hermione scocciata.

Harry e Ron si scambiarono un’occhiata.

-Harry sta pensando di chiedere a Ginny di sposarlo-

Hermione sputò la Burrobirra che stava bevendo.-C-che cosa???-

Harry guardò Ron-Lo sapevo che avrebbe reagito così-

-Come pensavi che avesse reagito?Gli hai appena detto che ti vuoi sposare!-esclamò Ron scuotendo la testa.

-Cioè,quando…ma …come?Gliel’hai detto?A lei?-farfugliò Hermione ripulendosi con un fazzolettino.

-No,Hermione,e tu non devi assolutamente uscirtene di questa cosa con lei,le voglio farle una sorpresa-disse Harry in tono fermo. -Quindi vedi di stare attenta,mi raccomando.-

-E tu non volevi dirmi una cosa del genere?-chiese Hermione sbalordita.-Io,la tua migliore amica?-

-Non è che non volevo dirtelo,è solo che tu sei molto amica di Ginny e magari tra ragazze avresti potuto lasciartelo scappare,che ne so…-si giustificò Harry mentre Ron lo guardava con aria di vittoria.

-Dovresti avere un po’ più di fiducia in me-replicò Hermione altezzosa,poi abbandonò l’aria offesa e sul suo volto comparve un sorriso.-E allora?Dimmi cosa ha intenzione di fare!-

-Finora gli ho consigliato di cominciare a sondare il terreno,per essere certi che lei voglia davvero sposarlo...non trovi che sia una buona idea?-le chiese Ron.

Hermione annuì.-E’ un’ottima idea!Harry,ora non voglio fare il doppiogioco,ma viste le tue intenzioni…Ginny mi ha detto giusto qualche giorno fa che le sarebbe piaciuto tanto cominciare a pensare al matrimonio perché ora ha appena messo a posto la sua vita…-

-Sì!-esclamò Ron vittorioso,facendo trasalire Harry.-Harry,stai per diventare il mio cognato!-

Hermione scoppiò a ridere.

-Ron,calmati!-

Harry sorrise sollevato e sentì il suo cuore battere più veloce del normale,mentre le parole di Hermione risuonavano nella sua mente…sta cominciando a pensare di sposarsi…sta cominciando a pensare di sposarsi…

-Hey Harry!Eccoti qui finalmente!-

Harry sussultò e si voltò,trovandosi faccia a faccia con Hagrid.

-Hagrid!Sono contentodi rivederti!-esclamò.

Hagrid ,con un completo marrone peloso e una cravatta a pois gialla e rossa sembrava ancora più grosso del normale,ma il viso da gigante buono tradiva la sua imponente stazza.

-Anche io,Harry!Cavoli,non ti vedevo da un bel po’!Cresci sempre di più eh?-disse,dandogli una pacca sulla spalla che per poco non lo fece cadere per terra.

-A quanto pare-rispose,massaggiandosi la spalla.

-E dove sono i piccoli Weasley e Teddy?Avevo intravisto la figlia di tuo fratello Ron,e Fleur, correvano qui intorno ma non li vedo più…-

-Percy e Audrey stanno ballando e Lucy è in braccio a mia madre,Molly è con Victoire e Teddy a rincorrere le fatine e Dominique,dorme,grazie al cielo-elencò Ron con fare sbrigativo.

-E ora scusa Hagrid,ma non ho ancora fatto un ballo con Hermione…-

Sorrise alla ragazza che si fece prendere per mano e si avviarono verso la pista da ballo.

-E tu Harry?Ginny?-gli chiese Hagrid con fare indagatore.

-E’ da qualche parte,non so,l’ho persa di vista-rispose Harry guardandosi intorno.

-Valla a cercare,allora.Io devo andare.Devo tornare ad Hogwarts…c’è parecchio da fare con i centauri oggi…ci sentiamo,Harry.Stammi bene-disse Hagrid,e lo abbracciò così forte che Harry credette di sentire le costole spaccarsi.

-Sì,Hagrid,ci sentiamo.Ciao-

Hagrid lo salutò con una manona ed Harry si mise a camminare cercando Ginny.Alla fine la trovò seduta ad un tavolo dove stava Audrey,che a quanto pare aveva terminato di ballare con il marito e si sventolava con un ventaglio.

-Ciao Harry-gli disse quando lo vide arrivare.-Fa caldo qui dentro non trovi?-gli chiese.

Harry sedette accanto a Ginny.-Già-

Molly e Lucy arrivarono vicino alla madre mentre bisticciavano tra loro.

-Braccio-balbettò Lucy che aveva solo due anni,e aveva imparato poche parole.

Audrey la prese in braccio e l’accomodò sulle sue gambe.-Vuoi andare in braccio a zia Ginny e la finite di litigare voi due?-chiese la madre.

Lucy si infilò il pollice in bocca e annuì.Audrey passò la bambina a Ginny.

-Mamma,Lucy ha peso mia bamblina!-disse Molly,di un anno più grande della sorella,che,tuttavia,non riusciva comunque ancora a parlare bene.

-Lucy,ridai la bambola a tua sorella-disse Audrey alla figlia.

Lucy si strinse in braccio a Ginny,che scoppiò a ridere.-Litigano come me e Ron da piccoli!-

Audrey sospirò.-Sono piccole ma gia dei terremoti…Lucy,non voglio più ripeterlo,ridai la bambola a tua sorella!Ve ne ho comprate una a tutte e due in modo che non litigaste invece discutete lo stesso!-

-Tieni bambola-disse Lucy,e da sotto la gonnellina tirò fuori una bambola piuttosto spettinata e la tese alla sorella.

-Bene.Ora fate la pace,ok?-

Le due annuirono e Lucy scese dalle braccia di Ginny.Prese la mano della sorella e insieme raggiunsero gli altri cugini.

Audrey sospirò.-Fortuna che questa volta hanno risolto subito…allora,Ginny…dicevamo?Ah,giusto della tua partita di domani!Beh,sono sicura che la vincerete,vi siete allenati molto queste settimane,c’era un articolo su di voi anche sulla Gazzetta Sul Profeta…-

Audrey lavorava come giornalista della Gazzetta Del Profeta e quindi sapeva tutto ciò di cui parlava il giornale quotidianamente.

-Speriamo-rispose Ginny,poi si voltò verso Harry.-L’hai visto Hagrid?-

-Sì,è andato via ora però.Doveva tornare ad Hogwarts.-

Ginny annuì.-Audrey,ti dispiace se andiamo a farci un ballo?Quello che dovrebbe essere il mio ragazzo non mi ha invitato a ballare nemmeno una volta oggi…sta perdendo il romanticismo…-

Audrey rise e annuì,così Harry e Ginny si alzarono e raggiunsero la pista da ballo.

-Non è vero che sto perdendo il romanticismo-disse Harry imbronciato.

Ginny sorrise gli prese il viso tra le mani.-Sei sempre il migliore-sussurrò,dandogli un bacio appassionato.

-E anche il più romantico- aggiunse Harry.

Ginny scoppiò a ridere.-Certo che lo sei…scherzavo prima-

Harry sorrise.

-Però ultimamente sei un po’ strano-continuò Ginny osservandolo,ora seria.

-Strano?-

-Già…cosa volevi dirmi prima,quando hai detto del vestito di Angelina…?-

Harry la baciò prima di farle finire la frase.

 

 

 

Buongiorno!Visto che questa volta sono stata più veloce?^^Spero che questo capitolo vi sia piaciuto…recensite in tanti,mi raccomando!

 

Ringrazio tutti quelli che continuano a recensire,in particolare:

 

Riddikulus:non ti vedevo più,mi ero preoccupata…le tue recensioni mi piacciono molto ^^*arrossisce*

Ninny:Grazie ^^…sono stata veloce eh?

Potterfanlalla17:ciao Laura…,Harry non ha ancora chiesto a Ginny di sposarlo,ma come vedi sta facendo piccoli passettini avanti^^.Grazie delle tue belle recensioni.(ho letto la tua ff ,”la vita è la vera sfida”,è davvero bella,appena posso ti lascio una recensione ^^)

Zerby :Sì,Harry e Ginny sono davvero la coppia più appassionante di HP,a mio parere.*__* Ti è piaciuto questo capitolo?

Erikappa:Ciao Erika!Grazie,ma ho ancora tanto da imparare ^^Harry,Ron e Ginny abitano ancora alla Tana,mentre Hermione ancora con i suoi genitori…ma praticamente passa tutto il suo tempo alla Tana.

 

Ci vediamo al prossimo capitolo “La partita di Ginny “.A presto!

Bacioni,

kry

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Capitolo 8
*** La partita di Ginny ***


-Perché per una volta non ti stai zitta

LA PARTITA DI GINNY

 

-Perché per una volta non ti stai zitta?-chiese Ron ad Hermione,andando avanti e indietro per il salotto della Tana e puntando un dito contro Hermione,che sbuffò.

-Senti,se sei nervoso non devi certo scaricarti su di me…-

Harry,dal canto suo,osservava distrattamente i suoi amici litigare appoggiato al camino.

Avevano da poco terminato da mangiare;Harry ed Hermione erano usciti prima dal lavoro poiché quel pomeriggio ci sarebbe stata la partita di Ginny.La finale di Quidditch per la coppa inglese.

Ginny era stata tesa tutta la mattina,anche se cercava di non darlo a vedere.Aveva lavorato sodo per questa partita,ed Harry sperava con tutto il cuore che la vincesse.Se lo meritava.

Mentre Ginny si preparava,lui,Ron ed Hermione si erano accomodati in salotto e l’argomento fonte di discussione tra Ron ed Hermione era la proposta di matrimonio di Harry.

-Io non mi scarico su di te!E’ che penso che non sia una buona idea la tua!-rispose Ron incrociando le braccia al petto.

Hermione sbuffò di nuovo.-Io ho sempre buone idee!-

-Appunto quando non ne hai una buona risulta più evidente-rispose Ron.

Hermione lo fulminò con un’occhiata ed Harry credette di aver visto fulmini lampeggiare nei suoi occhi.Così decise di intervenire prima che le cose peggiorassero.

-Va bene,va bene,calmatevi tutti e due…decido io,ok?Se per chiedervi un consiglio ogni volta dovete litigare…-

Ron ed Hermione si scambiarono uno sguardo.

Ron sospirò.-Hai ragione,Harry,scusa-

-Merlino esiste-disse Hermione sollevata,lanciando un fugace sguardo a Ron e rivolgendosi poi di nuovo ad Harry.

-Comunque,Harry,come stavo dicendo,prima che qualcun mi interrompesse -sottolineò guardando di nuovo Ron che sbuffò-in mia opinione credo che l’idea di Ron sia sbagliata-

Ron aprì la bocca per ribattere ma Harry gli lanciò un’occhiataccia  ,cosi si limitò a mettere il broncio.

-E come mai?-chiese.

Hermione lo guardò scuotendo la testa.-Troppe emozioni messe insieme!Harry,stiamo parlando di matrimonio!Oggi è gia abbastanza agitata e tesa per la finale,e tu vuoi anche chiederle di sposarla?Io credo che sia un’idea pessima,poi fai te-

-Ma mica è una cosa brutta!-esclamò Ron dando voce ai pensieri di Harry.-Voglio dire,Ginny finisce la partita,vincono,perché tanto vinceranno,e nella baldoria generale le fa la proposta!Dovrebbe anche essere bello,in mezzo a tutta quella gente,come il loro primo bacio…-

-Primo,non siamo sicuri al 100% che vinceranno la partita le Holyhead,secondo,credo che l‘ultima cosa che Harry e Ginny vogliano sia ancora altra popolarità,e terzo,non è un bacio di cui si sta parlando,ripeto,Merlino,è una proposta di matrimonio!Ron,ti rendi conto??-disse Hermione tutta d’un fiato.

Ron sospirò e guardò Harry.

-Ha ragione lei-ammise Harry.-E’ troppo caos oggi…lo farò con più calma.E in tutta sincerità,non ho ancora pronto niente da regalarle…-

-Harry-lo interruppe Hermione-Io non credo che tu debba esagerare:a Ginny andrà bene anche una cosa semplice,lo sai.L’importante è che vi amate-

Harry sorrise.-Quella è l’unica cosa di cui sono certo-

-Un mazzo di fiori-disse Ron annuendo convinto.-Le donne amano i fiori,vero Hermione?-

Hermione arrossì ed Harry scoppiò a ridere.

-Ma che ti ridi Harry!-sbottò lei.-Comunque si,credo che qualcosa del genere andrà più che bene-

-Sicura che tu non stai facendo il doppiogioco?-le domandò Ron

Hermione gli lanciò un’occhiataccia.

-E allora come faccio?Cioè,quando glielo chiedo?-chiese Harry ai due.

Tutti e tre rimasero in silenzio ad arrovellarsi quando ,ad un certo punto,Ron saltò su dal divano facendo sussultare Hermione.

-Ho trovato!-esclamò.

Hermione si portò una mano sul cuore per lo spavento.-Sentiamo la grande idea di Ronald Weasley-

-San Valentino!-furono le uniche parole che gli uscirono di bocca.

Hermione ed Harry si scambiarono un’occhiata,poi Hermione battè le mani entusiasta.

-Bravo Ron!!E’ un’ottima idea!Sei stato intelligentissimo!!-

Ron arrossì compiaciuto.-Niente di che…-

-ma si,si!Harry,è perfetto!San Valentino è tra poco più di un mese,più o meno…hai tutto il tempo di organizzarti…e poi è proprio la cosa che cercavi!Non è una cosa sofisticata una cosa troppo semplice!Ron,sei un genio!- esclamò Hermione al settimo cielo,gettando le braccia al collo di Ron e scompigliandogli i capelli.

-Hermione…-

-Cosa diavolo vi urlate?

Hermione si staccò da Ron ed Harry vide con un sussulto Ginny entrare nel salotto,seguita dai genitori.

-Oh,niente,niente…stavamo….stavamo rimbeccando Ron!- esclamò Hermione dando una improvvisa botta in testa a Ron.

-Ahi!-

-Sei pronta?-chiese Harry per cambiare argomento.

Ginny indicò il suo borsone e la sua scopa.-Sì,ho messo tutto dentro…voi li avete i biglietti?-

-Ce li ho io-disse il Signor Weasley con un sorriso e tirando fuori dalla tasca dei pantaloni dei biglietti colorati.

-Tribuna d’onore,prima fila-recitò con orgoglio e facendo l’occhiolino ad Harry.-Giusto perché Kingsley è il Ministro e una giocatrice è la fidanzata di Harry Potter-

Ginny scosse la testa e si legò i capelli in una coda di cavallo.

-Tesoro,sei troppo nervosa-osservò la Signora Weasley avvicinandosi alla figlia e mettendole un braccio intorno alle spalle.-Cerca di calmarti-

-Io non sono nervosa!-esclamò Ginny,prendendo un bel respiro,e tormentandosi una ciocca di capelli.

-Sentite,meglio se cominciate ad andare.Mi spiace che non possiamo venire,tesoro…ma sono sicura che andrà tutto bene -disse la Signora Weasley,lanciando un’occhiata preoccupata alla figlia.

Harry,Ron ed Hermione annuirono e presero i biglietti che il Signor Weasley stava porgendo loro,mentre Ginny consentiva alla madre di stamparle un bacio sulla guancia.

-Vincerete sicuramente-

-Ci vediamo dopo -disse il Signor Weasley,  dando una pacca sulle spalle a Ginny e sorridendole.-Stendili,Ginny-

Ginny annuì con un sorriso tirato e si rivolse ad Harry.-Venite anche voi adesso?-

-Lo domandi pure?-le disse Harry mettendole un braccio intorno le spalle e posandole un bacio sulla guancia.

Lei sorrise nascondendo il volto nella sua spalla.

-Ginny,è inutile che ti nascondi su Harry,ti ci portiamo lo stesso a giocare-disse Hermione ridendo.

Ginny tirò su la testa.-Ma io voglio giocare!E’ solo che…se perdiamo ci rimango troppo male!-

-Non perderete-le disse Harry tenendola stretta.-Gioca come hai sempre giocato e vedrai che filerà tutto liscio. -

Ginny gli diede un bacio e si staccò da lui,andando a prendere la borsa per terra.

-Allora ci vediamo dopo .La passaporta è fuori.E’ lo stivale di gomma giallo.Mancheranno due minuti al suo attivamento -disse il Signor Weasley.

Ginny sorrise loro e lei,Harry,Ron ed Hermione uscirono fuori,al cortile della Tana .

Ron prese lo stivale e controllò l’orologio che aveva al polso.

-Un minuto-disse.

Harry,Hermione e Ginny si misero intorno alla Passaporta.

-Dieci secondi,nove,otto,sette,sei,cinque,quattro…-

Harry mise il dito sullo stivale,gettò uno sguardo a Ginny e le sorrise.

-Tre,due,uno…via!-

Harry sentì alzarsi in aria e tutto intono a lui cominciò a vorticare velocemente.Poi,dopo quelle che sembrarono ore,smise di girare e aprì gli occhi,toccando terra.

Si trovavano in uno sterminato prato congelato,con montagne di oggetti inutili e vecchi posati vicino allo stivale con cui erano arrivati.Più in là,un ometto minuto sedeva dietro un banchetto dove c’erano lunghi rotoli di pergamena.

Harry vide la neve posata sugli alberi spogli e rabbrividì sotto il mantello.Vicino a lui,Ron stava starnutendo per la seconda volta consecutiva.

-Andiamo-disse Ginny,trascinando la sua borsa e la sua scopa e dirigendosi verso l’ometto.

-Non capisco perché non cambiano metodo per entrare nel campo-brontolò Ron.

-E siamo fortunati perché non facciamo la fila noi,dato che entriamo con Ginny e quindi arriviamo presto-disse Hermione rimbeccando subito Ron.

-Buon pomeriggio-salutò Ginny,una volta che furono arrivati.

-Buongiorno,oh,ma lei è la Signorina Weasley!Buona fortuna!-esclamò l’ometto osservando bene Ginny.Poi i suoi occhi si spalancarono quando vide Harry dietro di lei.

-Signor Potter!Buona giornata anche a lei e ai suoi amici!-

Harry sorrise e tese i biglietti all’ometto che li strappò emozionato.Poi questi prese la bacchetta e la puntò sul prato dietro di lui.

In un attimo,davanti gli occhi di Harry,un enorme edificio prese vita,colorato ed accogliente.Era un po’ più piccolo dello stadio dove aveva assistito una volta alla Coppa del Mondo di Quidditch,ma era comunque molto vasto.Dietro di loro si apriva una lunga scala che portava ai piani superiori,con il corrimano d’argento.

Dopo che l’ometto rivolse di nuovo complimenti a Ginny almeno un paio di volte,si incamminarono su per le scale.Alla prima rampa di scale,la strada si divideva:Ginny si voltò e sorrise loro.

-Io vado di qua-disse.

Hermione abbracciò l’amica.

-Hermione,non sto mica andando in guerra!-disse Ginny con una risata.Ron le si avvicinò e le diede una pacca piuttosto forte sulle spalle.

-Ron,il solito delicato-osservò Harry lanciandogli un’occhiataccia.

Hermione rise e prese Ron per mano,continuando a salire le scale e rivolgendo un ultimo sorriso a Ginny.

-Allora mi raccomando gioca bene-le disse Harry,controllando che fossero soli .Ginny rise.

-Perché controlli che non ci sia nessuno?-

Harry le si avvicinò nella penombra e l’abbracciò,inchiodandola alla parete.

-Perché ti voglio tutta per me-le sussurrò con un sorriso.-Non posso?-

Ginny rise e gli scompigliò i capelli.-Se vinco…-

-Se vinci cosa?-

Non poteva vedere l’espressione di Ginny perché erano immersi quasi nel buio totale,ma gli parve di vedere che era leggermente arrossita.

Strano,si disse.Ginny arrossiva di rado.

-‘Sera ,Harry e Ginny-

Con un sussulto,Harry e Ginny si separarono.Harry si voltò e vide Kingsley sorridergli in modo ironico.Sentì di essere arrossito ma Kingsley gli fece un altro sorriso,questa volta molto più rassicurante.

Possibile che lui e Ginny dovevano sempre essere interrotti… ?

-Ciao Kingsley-lo salutò Ginny,che,al contrario di Harry,sembrava perfettamente a suo agio.

-Ciao Ginny-ricambiò il saluto Kingsley,rivolgendole un sorriso.-Sei pronta?-

-Prontissima ora…allora….,io vado.Ci vediamo dopo la partita-rivolse un sorriso ad entrambi,raccolse la borsa e la scopa che aveva poggiato a terra e si incamminò nella rampa di scale opposta alla loro.

-Dopo la dovrai consolare o gioire con lei?-chiese Kingsley ridendo.Harry sorrise e cominciò a salire le scale,seguito dal Ministro.

-Tutto solo,eh?-

-Già…Percy arriva più tardi con la sua famiglia,e io ho deciso di venire un po’ prima,tanto per assistere al riscaldamento.E poi…non volevo tanti occhi puntati addosso.Credo che tu sappia quello che voglio dire-

Harry sorrise di nuovo e continuò a salire le scale.-Sì,capisco perfettamente-

-Allora dimmi:come vanno le cose all’ufficio Auror?Riesci a tenere tutto sotto controllo?-

-Oh,si,si,credevo fosse peggio,a dire la verità-rispose Harry-E’ divertente-

Kingsley studiò la sua espressione.-Sai,tra un po’ di tempo Jelson andrà in pensione.Non sta molto bene,o perlomeno,non è più giovane e scattante come una volta-

Harry annuì;sentiva il cuore battergli all’impazzata,poiché sentiva gia dove voleva arrivare Kingsley.

-Così ho pensato,sai,per non trovarmi spiazzato davanti alle sue dimissioni…di cominciare a cercare un suo sostituto,come Capo Ufficio Auror.E credo che tu sappia che non ci siano dubbi che io vorrei te per quel posto.Sei in assoluto il miglior Auror della nostra squadra-

Harry lo fissò e annuì.-Sì,me lo immaginavo-

-Ovviamente non voglio metterti fretta,però ecco…comincia a pensarci,ok?Ne riparliamo un po’ più in la con più calma se vuoi…ma Harry,ti prego di pensarci bene:è praticamente da quando sei entrato a lavorare nel Ministero che io voglio te come Capo del Dipartimento Auror-

Harry sentì il cuore gonfiarsi d’orgoglio a quelle parole e gli fece un gran sorriso.-Ci penserò,Kingsley-

Quest’ultimo gli sorrise ed insieme arrivarono sul pianerottolo.Strinsero la maniglia della porta che avevano davanti e la luce del sole li investì,accecandoli,dopo essere stati tanto al buio.

Il campo di Quidditch,con gli anelli dove i Cacciatori segnavano i gol ,era circondato da tribune con i sedili rossi  e un grande tabellone riposava su una parete della tribuna di fronte ad Harry.Era ancora spento,ed Harry si era ormai imparato a ricordare che accendevano il tabellone solo dopo il riscaldamento delle squadre,quando lo stadio iniziava ad affollarsi.

Harry e Kinglsey si diressero verso la tribuna d’onore,riconoscibile dalle altre perché aveva i sedili viola e la posizione migliore.Alcune persone sedevano lì,ma ad Harry non andava di fermarsi a conversare in quel momento;in un certo senso era teso anche lui per la partita.Perciò rispose solo con un cenno della mano ai saluti dei conoscenti.

Vide Ron ed Hermione scambiarsi un bacio e si voltò verso Kinglsey,che aveva in viso un sorrisetto ironico.

-Eccoti!-esclamò Ron quando finalmente lo vide arrivare,poi notò che c’era anche Kingsley dietro di lui.

-Oh Kingsley,che piacere!-esclamò stringendogli la mano.

-Ciao Ron…Hermione,buonasera-

Hermione gli sorrise e tornò a consultare un rotolo di pergamena.

-Che cos’è?-le chiese Harry prendendo posto accanto a lei.

-Ah,un piccolo saggio su una faccenda degli elfi domestici che sto tenendo in ufficio…mi avvantaggio il lavoro-aggiunse con un sorriso.

Harry scosse la testa.-Sei sempre la solita-

Hermione gli rivolse un’occhiataccia.-Allora Ginny è andata?-

-Sì-rispose Harry.-Non l’ho mai vista così tesa,però-

Hermione annuì.-E’ una partita molto importante per le Holyhead-disse,mentre Ron parlava fitto con Kingsley.

-Speriamo che andrà tutto bene…Ron,riprendi fiato!-esclamò poi sorridendo e osservando Ron che gesticolava piuttosto freneticamente ad un interessato Kingsley.

-Cosa?-chiese Ron fermando un attimo il suo discorso.

-Di cosa state parlando di così interessante?Rendeteci partecipi-osservò Hermione mentre Harry annuiva.

-Oh,niente di importante-rispose lui arrossendo sulle orecchie.

Hermione inarcò le sopracciglia osservando le sue orecchie color pomodoro,poi,facendo finta di niente,si rivolse di nuovo ad Harry.

-Stavamo dicendo?-

Harry la guardò perplesso.-Non vuoi sapere cosa si stavano dicendo?Lo sai che quando Ron fa così c’è qualcosa sotto…-disse a bassa voce.

Hermione sorrise.-Me la farò dire più tardi con altre maniere-

Harry spalancò gli occhi.-Hermione,certe cose da te proprio non me l’asp…-

-Oh,ma stai zitto-lo interruppe lei sventolando la mano,un vago rossore sulle guance.-Tu avresti la parte dell’angioletto con Ginny vero?-

Harry sorrise.-Certo che no,ma anche lei non è da meno-

Hermione fece un verso tipo “bah!”,poi rivolse la sua attenzione di nuovo al saggio.

-Comunque-continuò,gettando un’occhiata a Ron,impegnato a parlare ancora con Kingsley,come per accertarsi che non stesse ascoltando,e poi tornando a rivolgere la sua attenzione al saggio-fossi in te mi darei veramente una mossa.Ti assicuro che Ginny vuole sposarsi quanto te-

Harry rivolse improvvisamente tutta la sua attenzione a lei,mentre altri due dipendenti del Ministero che Harry conosceva si stavano sedendo vicino a Kingsley.Gli rivolsero entrambi un saluto e lui ricambiò,poi si voltò nuovamente verso Hermione.

-Scusa che vuoi dire?-

-Voglio dire che non so se voi due vi leggete nel pensiero,ma l’altra sera io e lei abbiamo parlato.Se non te l’ho detto prima è perché non mi andava di farlo davanti a Ron.Lo sai com’è fatto no?,comunque io ho provato a “sondare il terreno”…e lei…insomma,lei lo vuole,Harry.Glielo si leggeva negli occhi.-

Harry sentì il cuore battere all’impazzata e le mani tremare.-Sì,,ma dimmi cosa vi siete dette!-

-Io le ho chiesto se lei cominciava a pensare a sposarsi,così ,per sapere,e mi ha risposto che sì,ci pensava,e ultimamente anche spesso.E…che l’unica persona che sogna la notte quando si vede il vestito bianco indosso affianco a lei sei tu.Uffff,odio fare il doppiogioco in questo modo….mi raccomando,non dirle niente….,però scusa io non sto facendo nessuna spia,io lo sto facendo per lei,vero Harry?-

Ma Harry non la stava ascoltando più.Pensava a lui,la notte….pensava a lei vestita di bianco e e lui accanto a lei a dirle di sì,a voler stare tutta la vita con lei…

-Harry??-

Harry si riscosse e guardò Hermione.-Sì,si come vuoi-le disse,non sapendo minimamente di cosa avesse detto l’amica.

Hermione scosse la testa con un sorriso.E’ inutile che fai finta di avermi ascoltato,perché ti ho appena detto che Ginny è entrata in campo-

Harry si sporse e guardò giù,a terra,dove in effetti c’era Ginny,in divisa,in sella alla sua scopa insieme alle sue compagne di squadra.

Si sollevarono sulle loro scope e raggiunsero l’altezza degli anelli e delle tribune,cosicché Harry potè tornare alla sua normale posizione.

Ginny fece un giro largo intorno al campo e poi si fermò vicino ad una sua compagnia di cui si vedeva soltanto un puntino;in effetti,Harry riconosceva Ginny solo  perché era  l’unica ad avere i capelli rossi che ogni tanto gli sfrecciavano davanti gli occhi.

Le Holyhead Harpies si stavano riscaldando da più di mezz’ora quando le tribune stavano cominciando ad affollarsi e fu per questo che dopo un po’ la squadra terminò il riscaldamento.

Anche se non riusciva a vederla proprio bene,Harry vide Ginny rivolgergli un sorriso.

Sventolò la mano in segno di saluto,e poi lei scese giu.

Harry notò Audrey che arrivava in tutta fretta con Lucy e Molly e Percy,dietro la sua famiglia,impegnato a parlare con Kingsley.

Audrey prese posto dietro a lui e tirò fuori un lungo rotolo di pergamena e una piuma dalla borsa.

-Ciao Harry!-lo salutò,sorridendogli e infilandosi gli occhiali da lettura.-Da quant’è che siete qui?-

-Siamo venuti con Ginny-rispose Harry-siamo qui da un bel po’-

-Zio!-

Harry si voltò verso Ron e scoppiò a ridere.L’amico era stato assalito dalle nipotine che gli tiravano ciuffi di capelli da tutte le parti.

-Hermione ,aiutami!-esclamò lui.

-Lucy,Molly,smettetela!-le riprese Percy in tono perentorio.

Le bambine smisero immediatamente di fare le feste allo zio e seguirono il padre vicino alla madre.

-Sono dei diavoletti-disse Ron riaggiustandosi i capelli,mentre Harry ed Hermione ancora ridevano.

Mentre le tribune continuavano a riempirsi,Harry scorse fugacemente la famiglia Malfoy.

Vide Draco guardarlo intensamente ma lui si voltò,rivolgendo la sua attenzione al tabellone,dove ora recitava la scritta Holyhead Harpies 0,Appleby Arrows 0.

Una decina di minuti più tardi,mentre le urla si moltiplicavano e l’eccitazione si palpava fino alle stelle,Harry vide il cronista delle partite di Quidditch puntarsi la bacchetta alla gola e poi parlare.

-Signori e signore…benvenuti alla finale per la coppa inglese di Quidditch!!!-

Una moltitudine di urli seguirono le parole del cronista.

-La coppa verrà giocata oggi tra le due squadre finaliste:le Holyhead Harpies e le Appleby Arrows!-

Le tribune esplosero in urla esultanti al nome della squadra per la quale tifavano e due secondi dopo le squadre scesero in campo,mentre il cronista recitava i nomi dei giocatori su una pergamena.Al nome di Ginny Harry fece un sorriso,immaginando che una volta che si sarebbero sposati non avrebbero più detto “Weasley”,ma “Potter”.

Harry voltò la sua attenzione direttamente al campo e osservò Ginny posizionarsi vicino alle altre due Cacciatrici.

I capitani,Gwenog Jones per le Harpies e quello della squadra rivale, si strinsero le mani,ed Harry sentì il fischio di inizio partita soffocato dalle urla eccitate provenienti dalle tribune.

La pluffa venne intercettata da Ginny,che la prese al volo passandola rapidamente alla sua compagna di squadra,che,con un sofisticato zig zag ,si fece strada fino agli anelli opposti e centrò l’anello centrale con la pluffa.

Harry urlò,insieme alla tribuna destra,e il punteggio sul tabellone cambiò:1 a 0 per le Holyhead Harpies.

Venti minuti più tardi,il punteggio era cambiato notevolmente:Ginny aveva segnato tre dei sei gol delle Holyhead Harpies e del Boccino non c’era nessuna traccia.Gli Appleby, però,stavano rimontando.

-Dove diavolo è il boccino?-urlò Hermione,cercando di farsi sentire da Harry,ma era praticamente impossibile.

Ad un tratto,Harry vide il cercatore della squadra avversaria,Blody,sembrava che si chiamasse,spiccare una corsa lungo una piccola pallina dorata.

Con il cuore in gola,urlò più forte che potè:-No,il boccino!!Ha visto il boccino!!-

Hermione scattò in piedi e si avvicinò alla ringhiera della tribuna.

-Forza,forza!!-

Ron rivolse uno sguardo incredulo ad Harry,forse per il fatto che Hermione sembrava essere uscita fuori di senno,ma Harry non stava più pensando a niente.

Finalmente la cercatrice delle Holyhead si mise a rincorrere l’avversario,ma quello era notevolmente più avanti,stava allungando la mano per prendere il boccino ed Harry sapeva che era finita…

-TONF!-

Un rumore pesante,ed Harry sentì la folla sotto di lui urlare spaventata in un unico coro di OHHHH!! .

La battitrice delle Holyhead Harpies aveva tirato un bolide ad effetto con l’intento di fermare una cacciatrice della squadra opposta,ma il bolide si era schiantato contro la parete della tribuna sinistra.

Harry vide molte persone in quella tribuna alzarsi spaventati e rimettersi seduti dopo aver verificato che fosse tutto apposto.

Nella confusione,il boccino intanto era sparito,ma Harry vide la cercatrice delle Holyhead sfrecciare in giù,molto giù,quasi fino a toccare terra e allungare la mano.

Due secondi dopo,tornava su sfrecciando verso il cielo con il pugno levato e il boccino tra le dita.

Tutto lo stadio fece silenzio per un attimo,poi,capito ciò che era accaduto,la tribuna destra scoppiò in urla festose.

Harry saltò su ed abbracciò Ron ed Hermione,poi Audrey e Percy e Kingsley,che pure lui batteva le mani con un gran sorriso sulle labbra.

-viva zia Ginny!viva zia Ginny!-urlavano in coro Lucy e Molly,tenendosi per mano e sventolando una bandiera con il simbolo delle Holyhead Harpies.

-Harry,Harry…HARRY!Che cos’ha Ginny-?-gli chiese Ron preoccupato,indicando con un dito una figura nel campo.

Harry sentì il cuore fermarsi e si voltò verso il punto indicato dall’amico.

Ginny si stava tenendo con una mano la spalla sinistra,ed alcune compagne della squadra erano accanto a lei.

-Cosa…?-

Harry vide larbitro avvicinarsi a lei e parlarle fittamente,poi si voltò e ritornò giu,a terra.

-E’ stata presa da un bolide!-esclamò Hermione voltandosi di scatto verso Harry.

-Si,ma solo di striscio,credo-disse Percy dietro di loro.Harry notò che era un po’ impallidito.-Se un bolide l’avesse colpita,non starebbe di certo così-

-Harry,tranquillo.Non è niente-gli disse Hermione,che si era accorta della sua preoccupazione.

Harry annuì e si rimise seduto,poi si voltò verso Kingsley ma non lo vide più

-Dov’è Kingsley?-

-A consegnare la coppa,suppongo-rispose Hermione con un sorriso.

E infatti quando guardò di nuovo il campo vide Kingsley a terra consegnare la coppa,di un oro lucente che arrivava a brillare fino lassù,alla squadra di Ginny,che nel frattempo era scesa giu.

Poi,la squadra fece un giro intorno allo stadio tra le urla festanti delle tribune con Gwenog Jones che teneva tra le mani la coppa e piangeva dalle felicità .

Al secondo giro,però,Ginny si fermò e perse quota,fino ad arrivare a terra.

Harry e gli altri si sporsero e videro che l’arbitro la stava aiutando a smontare dalla scopa e sparì dentro gli spogliatoio accompagnata da una compagna di squadra.

-Andiamo-disse Harry immediatamente.

-Cosa…?Harry,non puoi….-cominciò Hermione,ma lui non la stette nemmeno a sentire e corse giù per le scale,ancora vuote,ma che tra poco si sarebbero riempite di sciami di fan in festa….

-Harry aspettami!!-

Harry si fermò un momento e vide Ron correre dietro di lui,saltando a due gli scalini che l separavano.

Quando arrivò prese fiato appoggiandosi alla parete.

-Merlino,mi scordo sempre di portarmi la scopa per salire in tribuna-

In circostanze normali,Harry sarebbe scoppiato a ridere di finte l’ennesima stupidaggine dettata da Ron,ma non sapeva cosa era successo a Ginny e in quel momento non gli andava proprio di ridere.

-Andiamo-disse soltanto,riprendendo a scendere le scale.

Arrivarono davanti il bivio dove Ginny era entrata prima per accedere agli spogliatoi,ma questa volta la porta era sorvegliata da un tipo decisamente robusto,con la bacchetta in mano.

-Sì?-chiese loro,squadrandoli per bene.Harry sentì Ron al suo fianco trattenere il respiro una volta visto l’uomo dalla grande stazza di fronte a loro.

-Dobbiamo entrare.Siamo….siamo parenti di una giocatrice delle Holid-

L’uomo lo interruppe con una risata amara.-Certo,me lo dice più o meno una ventina di persone al giorno per poter entrare negli spogliatoi e assediare i giocatori-

Ron dietro di lui sbuffò sonoramente.

-Ma noi siamo veramente parenti di Ginny!Guardi,controlli…-

-Mi spiace -disse l’uomo-ma non avete l’autorizzazione richiesta per entrare.-

-La mia ragazza si è fatta male e io voglio sapere come sta-disse Harrv in tono deciso.

Ma l’uomo non sembrava disposto ad accettare nessun tipo di affermazione e così Harry,pur odiandosi,optò per l’ultima opzione.

-Lei conosce Ginny Weasley,vero?E’ una delle cacciatrici delle Holyhead Harpies-disse Harry .Poi si avvicinò all’uomo ,tirò fuori la propria bacchetta e ne accese la punta,in modo da fare luce nel corridoio.

-Certo che la conosco-rispose lui.-E’ una brava giocatrice.Ha una relazione anche con …-

-Harry Potter,sì-sbuffò Ron.-Infatti eccolo qui,nel caso non l’avesse notato per il buio.-aggiunse ,spingendo Harry sotto la luce della bacchetta.

L’uomo spalancò gli occhi sbalordito e fissò Harry.-Ma lei  veramente…-

-Sì,sono io-confermò Harry sbrigativamente e tirandosi su il ciuffo di capelli neri che gli copriva la cicatrice.

Gli occhi dell’uomo si spalancarono ancora di più.

-Allora,vuole farci entrare o le serve qualche altra dimostrazione?-chiese Ron con uno sbuffo.

-Oh,oh,si,anzi,signor Potter,mi deve scusare enormemente per…-

-Nessun problema-disse Harry tagliando corto e spinse la porta con la scritta spogliatoio.Ron lo seguì.

-Dove sarà l’infermeria?-chiese.

In quel momento una ragazza uscì fuori da una porta a destra ed Harry la riconobbe per quella che aveva accompagnato Ginny dentro.

-Senti scusa,sai dirmi dov’è l’infermeria?-

La ragazza rimase un attimo interdetta,osservando Harry,poi gli rispose con voce timida.-E’di la…-disse,puntando il dito verso la direzione da dove era arrivata.

-Grazie.Ron,andiamo-

Lui e Ron imboccarono la via e sbucarono in una piccola stanza divisa in cubicoli .Nell’ultimo,in fondo alla stanza,c’era Ginny ,seduta sul bordo del letto,con la Medimaga che le stava spalmando qualcosa sulla spalla.Appena li vide i suoi occhi si spalancarono per la sorpresa ed Harry corse da lei.

-Che cosa…?-

-Un bolide-rispose lei facendo una smorfia di dolore al tocco della Medimaga.

-Aveva ragione Hermione-disse Ron scuotendo la testa.

-Mentre Julie cercava di prendere il boccino,non me ne sono resa conto,mi è arrivato proprio in faccia e mi sono voltata di scatto,così mi ha preso solo la spalla…-

-E’ grave?-chiese Harry alla Medimaga.

Lei alzò lo sguardo su di lui.-No,è una ferita superficiale.La parte colpita era protetta,fortunatamente,altrimenti avrebbe potuto fratturarsi molto gravemente la spalla.Però ci vuole un po’ di riposo-aggiunse,rivolgendosi a Ginny,che si afflosciò.

-E…quanto?-

-Credo che una settimana possa bastare,ma se il dolore continua ancora non esiti a restare ferma per un'altra settimana-

Harry vide Ginny chinare il capo triste e lui e Ron attesero che la Medimaga finisse di fissarle la benda.Poi li salutò e si ritirò nel cubicolo accanto.

Harry si sedette sul bordo del letto ,accanto a Ginny.

-Sei stata favolosa-le disse con un sorriso,cercando di tirarla su di morale.-Davvero, hai fatto tre gol spettacolari.Li hai sbaragliati tutti-

Ginny alzò il capo e gli sorrise.Poi abbassò di nuovo il capo mentre il sorriso svaniva nuovamente.-Abbiamo vinto,e proprio perché abbiamo vinto la coppa d’Inghilterra ora veniva la parte più interessante…tra poco ci sono i provini per le selezioni per la nuova squadra dell’Inghilterra-

Harry scambiò uno sguardo con Ron

.Lui annuì,diede una pacca sulla spalla sana di Ginny ed uscì dall’infermeria.

-Ginny,ascoltami-le disse allora Harry,ma visto che lei aveva ancora il capo chinato lui le si inginocchiò davanti alla sua stessa altezza e le alzò il viso con il pollice e l’indice.

-Non è detta l’ultima parola,capito?Non ti abbattere così,non è da te…-

Ginny lo guardò.-Harry,è un occasione unica per me!Non posso…non ci posso credere…anni di allenamento per arrivare a questo e ora mi sfugge tutto il lavoro che ho fatto per una stupida frattura alla spalla…-

-C’è ancora tempo per le selezioni per l’Inghilterra!-le ricordò Harry con un sorriso.-Hai sentito la Medimaga,tra una settimana potrai tornare a volare….-

Ginny sorrise,un sorriso strano,e ad Harry tornò in mente il giorno in cui lui l’aveva lasciata ,al funerale di Silente,quando lei gli aveva sorriso allo stesso identico modo.

-Harry,le selezioni ci sono tra due settimane.Anche guarendo,non credo che riuscirei ad essere in piena forma per i provini e sai quanto sono esigenti i capitani…-

Harry sospirò,poi si alzò leggermente e la abbracciò delicatamente.-Non sai quanto mi dispiace,amore…davvero…-

Ginny si aggrappò a lui fermamente,ed Harry seppe in quel momento che lei avrebbe avuto bisogno assolutamente di lui;accarezzandole lentamente la schiena,le stampò un bacio sui capelli e cercò di farle sentire tutto l’amore che provava per lei in quel momento.

Quando si staccarono,Harry le accarezzò una guancia.-Vuoi tornare a casa?Così puoi dire ai tuoi che avete vinto…-

Lei sorrise e annuì,così Harry l’aiutò a scendere dal letto e ad infilarsi il mantello.

Poi le prese il borsone e la scopa e si incamminarono verso l’uscita.

Il controllore fuori la porta rivolse uno sguardo interessato a Ginny e poi Harry vide Ron,Hermione,Percy,Audrey e le figlie seduti sugli scalini delle scale.

-Ginny!- esclamarono in coro Percy ed Hermione.

-Zia!-dissero invece le due bambine.

-Come stai?-le chiese Percy,avvicinandosi alla sorella.

Ginny sorrise.-Sto bene,ora-

Incrociò lo sguardo di Harry e gli sorrise.Harry fu sollevato rivedendo il  vero sorriso della sua Ginny spuntarle in volto.

-Solo una lieve frattura alla spalla-aggiunse.

Hermione guardò l’amica con una faccia intenerita e corse ad abbracciarla.-Oh,Ginny,mi dispiace per…-

-Non fa niente,Hermione-la interruppe lei con voce decisa.-Ci saranno altre occasioni, poi ho altre cose belle quanto il Quidditch nella vita!-

Incrociò nuovamente lo sguardo di Harry da sopra la spalla di Hermione e gli sorrise di nuovo.

-Allora vogliamo andare a casa?-chiese Percy sollevato, ora che aveva verificato di persona le condizioni di sua sorella.

-Sì,e sbrighiamoci anche,che la folla sta cominciando ad arrivare-disse Ron.

In effetti,Harry sentiva da lontano i rumori della folla che scendeva le scale

Così salutarono distrattamente il controllore e si avviarono di sotto.

Ginny si smaterializzò con Harry,perché non riusciva  nemmeno a girare su sé stessa per smaterializzarsi,e così cinque minuti dopo si trovavano davanti la porta della Tana.Harry e Ginny attesero che arrivassero gli altri,poi bussarono e sentirono dei passi affrettati correre alla porta e spalancarla.

La Signora Weasley si presentò davanti a loro con l’aria interrogativa.Harry e Ginny entrarono dentro infreddoliti seguiti dagli altri ed Harry l’aiutò a togliersi il mantello.

Dentro,il resto della famiglia Weasley guardava con il fiato sospeso Ginny aspettando una sua risposta sulla partita.

Alla fine,la loro attenzione fu presa dalla benda che portava alla spalla,facendo dimenticare loro il chiedere della partita,ma la bocca di Ginny si dischiuse in un sorriso .

-Abbiamo vinto la partita.Siamo campionesse d’Inghilterra.-

La Signora Weasley si portò le mani alla bocca e abbracciò la figlia ,seguita a ruota dal resto della famiglia.

George fece esplodere dei Detonatori Abbindolanti,ed Angelina si congratulò con la neo-cognata.Victoire,Molly e Lucy approfittarono della situazione per rincorrersi nella cucina ridendo e la Signora Weasley decise di festeggiare l’avvenuto con una succulenta cena.Harry notò che nessuno aveva chiesto a Ginny della spalla,e ne fu felice.Non voleva vederla tornare triste.

Dopo aver consumato la cena e tutti erano seduti a conversare allegramente tra loro,Ginny si voltò verso Harry,che era seduto accanto a lei e si stava versando il vino nel bicchiere.

-Non ti sembra di esagerare?-le chiese lei.

Lui inarcò le sopracciglia con un sorriso.-Con il vino?No,ho te che mi controlli-

Ginny sorrise e gli stampò un tenero bacio sulla guancia.-Sai Harry,credo proprio che non ce la farei senza di te …grazie di tutto-

Harry le accarezzò i capelli.-Odio vederti triste e ti giuro su me stesso che farò di tutto per evitare che tu lo sia,qualsiasi cosa succeda.Sei la mia Ginny,quella sempre col sorriso sulle labbra-

Ginny fece un dolce sorriso,si infilò in bocca una fetta di mousse al cioccolato,poi corrugò le sopracciglia e tornò a guardarlo.

-Harry….-

-Sì?-

Harry si voltò verso Ginny e la vide mordersi nervosamente un labbro.

-Che c’è?-le chiese di nuovo.

Lei scosse la testa e tornò a concentrarsi sul dessert.

-No,niente-

Harry continuò ad osservarla soprappensiero,mentre dentro di lui sentiva che il momento di chiedere alla sua Ginny di sposarla era sempre più vicino.

 

 

…allora,che ne pensate?Vi è piaciuto questo capitolo?

Lo so,lo so…povera Ginny ç__ç …ma non è detta l’ultima parola!*risata maligna*

Questa volta sono di fretta,ma ringrazio tantissimo chi continua a  recensire e chi ha messo la mia storia nei preferiti,cavolo,siete veramente tanti!!*___________* grazie mille ^_^

Bene,devo proprio scappare…al prossimo capitolo,dunque,”Perché il destino esiste veramente”…grazie a tutti di nuovo,e recensite,recensite,recensite!!*__*

Baci,kry

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Capitolo 9
*** Perchè il destino esiste veramente ***


Il secondo mese del nuovo anno,Febbraio,era arrivato con una scarica di freddo che faceva congelare i vetri delle finestre della Tana

PERCHE’ IL DESTINO ESISTE VERAMENTE”

 

Il secondo mese del nuovo anno,Febbraio,era arrivato con una scarica di freddo che faceva congelare i vetri delle finestre della Tana.La neve non scendeva più da metà Gennaio,ma la mattina,specialmente molto presto,la brina e il ghiaccio si attaccavano solide al prato falciato da poco dal Signor Weasley e contribuivano a dare un aspetto “tradizionale e familiare “ alla Tana.

Una di queste mattine Harry si trovava davanti il camino che aveva appena acceso nel soggiorno della Tana,seduto su una molla poltrona rosso scura.

Era domenica mattina;la pace regnava dentro la casa,perché tutti erano ancora a dormire,nonostante fossero ormai le undici e mezzo.

Harry si era alzato presto quel giorno.Aveva osservato con un vago sorriso sulle labbra Ron che dormiva accanto a lui,poiché ora dormiva di nuovo in camera con lui,perché Charlie era tornato per trascorrere un po’ di tempo con la propria famiglia.

Ron dormiva a pancia in su,la bocca aperta e un peluche tra le braccia che avrebbe regalato ad Hermione il giorno di San Valentino.

Aveva stressato Harry la sera prima,chiedendogli più o meno venti volte se il regalo per Hermione fosse adeguato,e alla fine si era addormentato proprio con il pupazzo tra le braccia.

Poi Harry si era vestito ed era sceso,convinto di trovare i Signori Weasley già a tavola.Solitamente erano i primi a svegliarsi al mattino,ma quel giorno a quanto pare avevano deciso di concedersi un po’ più di riposo.

Così Harry si era sistemato davanti il camino,lasciandosi travolgere da pensieri che ultimamente gli affollavano la mente.

Il pomeriggio sarebbe dovuto andare con Ron alla Gringott,che,dall’inizio del nuovo anno, era aperta anche la domenica,ma chiusa il lunedì.

Bill aveva spiegato che questa decisione era stata presa dai folletti perché si guadagnava di più la domenica,dato che la gente non andava al lavoro e aveva più tempo per prelevare fondi dalle proprie camere e fare compere.

Per Harry era perfetto:anche lui era impegnato la maggior parte della settimana al lavoro,e non aveva mai trovato tempo per andare a prelevare un po’ di denaro,che ultimamente era diminuito dopo Natale,con tutti i regali che aveva dovuto fare.

Si alzò dalla poltrona,pensando di farsi un bel caffè e poi stare un po’ con Ginny,quando sentì dei rumori dalle camere di sopra.

Probabilmente i Weasley si stavano svegliando.

Pensando che comunque ci avrebbero messo un po’ per svegliarsi per bene e vestirsi,Harry decise di salire di nuovo su in camera di Ron.

L’amico dormiva ancora profondamente,ed Harry sbuffò. Ronald Weasley era la persona in assoluto più dormigliona del mondo.

Così si mise seduto sul proprio letto e tirò fuori un modulo di pergamena che doveva finire di compilare riguardo una missione che lui e gli altri Auror avevano svolto.

Mentre scriveva ,il suo pensiero si rivolse a Kingsley.Dal giorno della partita di Ginny,in cui il Ministro gli aveva espresso il suo volere che Harry prendesse il posto di Jelson come Capo Dipartimento Auror,Harry aveva parlato di rado con Kingsley,e,a dire la verità,ci era rimasto un po’ deluso.Si aspettava un po’ più di serietà dal Ministro.

Si riprese da questo pensiero e si accorse che Ron aveva aperto gli occhi e lo guardava assonnato.

-Buongiorno-gli disse Harry.-Mi raccomando,dormi ancora un altro po’,che è presto-

-Harry,chi ti ispira queste battute il mattino presto?-gli chiese Ron stiracchiandosi e mettendosi poi a sedere.

-Presto?-disse Harry con un sopracciglio inarcato.-Sarà quasi mezzogiorno,Ron-

Ron spalancò gli occhi.-Cosa?Ma mi ero svegliato due minuti fa ed erano le sette e mezza…-

Harry rise.-Mi sa che sognavi-

Ron gli lanciò un’occhiataccia ,si alzò e si vestì.

-Cosa stai facendo,comunque?-gli chiese,abbottonandosi la camicia.

-Un rapporto per Jelson…ti ricordi quella setta di maghi che compiva maledizioni su quella famiglia,mercoledì?-

Ron annuì.-E’ andata a finire bene,però.Hermione mi ha detto che era l’argomento del giorno al Ministero,quando tu li hai salvati-

Harry sorrise e posò la piuma,una volta firmato il proprio lavoro.

-Allora oggi ci vieni con me alla Gringott,no?-chiese a Ron,che spalancò la bocca.

-Merlino,mi ero dimenticato!-esclamò.

Harry lo fissò con le sopracciglia inarcate-…Quindi?-

Ron richiuse la bocca e lo guardò incerto sul da farsi.-Bè,si,non fa niente,vengo con te,te l’avevo promesso….uscirò con Hermione un altro giorno…-

Harry scosse la testa esasperato e si alzò.

-E poi scusa,perché non ci vai con Ginny?Ultimamente ogni volta che ti incontro ti becco che le stai mettendo le mani addosso…-disse Ron,con voce vagamente minacciosa.

Harry incrociò le braccia al petto.-Ron,tra poco me la sposo…quanto ancora deve andare avanti questa storia?-

Ron lo fissò con un’espressione neutra dipinta in viso.

-Mio caro,non è detto che lei ti dica di sì…ovviamente scherzo-aggiunse,notando la faccia di Harry.

-Andiamo giù,che è meglio…non voglio essere autore di un delitto…-disse Harry.

-Anche perché tu li esamini i delitti-mormorò Ron.

Seguì Harry giu,e trovarono i Signori Weasley,Ginny e Charlie seduti a tavola.

-Mamma mia,questa mattina tutti tardi,vedo…che ne pensate se saltiamo la colazione e preparo direttamente il pranzo?-chiese la Signora Weasley sopprimendo uno sbadiglio.

Harry e Ron annuirono e si accomodarono a tavola.

-Buongiorno-gli disse Ginny,stampandogli un bacio sulle labbra.

-Buongiorno...dormito bene?-le chiese Harry.

-Una meraviglia,ieri sono stata tutto il giorno ad allenarmi e sono crollata appena sono tornata a casa…-

Dopo la frattura alla spalla,e l’iniziale depressione,Harry l’aveva aiutata a tirarla su di morale,e le era stato vicino più di qualsiasi altro membro della famiglia,anche se tutti si impegnavano a farla sorridere.

Ormai Ginny aveva ripreso a giocare,ma aveva perso l’opportunità di entrare a far parte della Squadra dell’Inghilterra per la coppa del mondo di Quidditch.

Lei non ne parlava quasi mai,ma si vedeva lontano dieci chilometri che ne soffriva;così,Harry,era riuscito a fare una cosa che sicuramente l’avrebbe fatta sentire al settimo cielo,una volta scoperta,ma per ora quella faccenda doveva restare all’oscuro per tutti.Doveva essere veramente una sorpresa.

-Buongiorno a tutti!-

Harry e Ginny si voltarono verso la porta che univa soggiorno e cucina,dove Hermione era comparsa via Metropolvere.

-Oh,Hermione,cara,buongiorno,accomodati-la salutò la Signora Weasley con un sorriso.

-Grazie,Signora Weasley…-

-Harry,hai consegnato quel lavoro a Jelson?-si intromise il Signor Weasley,rivolto ad Harry,che scosse la testa.

-No,l’ho finito stamattina…glielo consegno domani,appena vado al lavoro-rispose.

Il Signor Weasley sorrise.-Sai,ieri sera ho parlato con Kingsley…è passato di qui mentre voi già dormivate…mi ha accennato al fatto che ha intenzione di promuoverti-

-Davvero?-chiese Harry sorpreso.-A me non ne ha più parlato-

Il Signor Weasley notò la lieve incrinatura nella sua voce,quando aveva detto questa affermazione.

-Ah,tranquillo…sai,è molto impegnato questo periodo-disse con un sorriso.

Harry annuì e si voltò verso Ginny.

Stava per chiederle se lo voleva aiutare a mettere a posto alcune scartoffie di sopra,quando la vide presa con un sorrisetto da Ron.

Così si mise anche lui in ascolto.Ron stava dicendo qualcosa ad Hermione,riguardo il fatto che quel pomeriggio non sarebbero potuti uscire.

Hermione sospirò e incrociò le braccia al petto.-Ma crescerai mai?-

Sentì Ron ribattere qualcosa ma poi Ginny si voltò verso di lui con le sopracciglia corrugate.-Dove dovete andare oggi pomeriggio tu e Ron?-

-Alla Gringott-rispose lui.-Vuoi venire?-

Ginny scosse la testa.-No,non posso,volevo fare un po’ di allenamento oggi-

Harry le prese una mano.-Non ti starai sforzando troppo?Voglio dire…-

-Vuoi dire che tanto i provini per la Squadra d’Inghilterra li hanno gia fatti e quindi non ha senso che mi alleni così tanto?-finì lei,alzando leggermente la voce.

-No,no,certo che no!-esclamò Harry,atterrito all’idea di litigare con lei.-Solo che non voglio che tu…insomma,che ti ci fissi troppo-

Ginny sorrise.-Non succederà…e poi,l’unica mia fissazione sei tu,lo sai-

Anche Harry sorrise e,prendendo il suo viso tra le mani,le diede un dolce bacio sulle labbra.

-Harry,andiamo un secondo su per favore?-si intromise Ron,leggermente infastidito da tutte le attenzioni in pubblico che Harry rivolgeva alla sorella.

Ginny sbuffò.-Proprio ora?E’ una questione così importante?-

Ron sorrise.-Decisamente-

L’intera famiglia seguiva il battibecco tra i due fratelli senza fiatare.

-Sai,Harry,riguarda quella cosa…-aggiunse Ron misterioso.

Harry vide cinque teste voltarsi verso di lui,e maledisse mentalmente l’amico.

-Scusa,cosa riguarda?-chiese Ginny senza staccare gli occhi dai suoi.

Harry sentì il collo bruciargli.-No,Ginny,niente di importante…-

Ginny inarcò un sopracciglio,voltandosi poi verso Ron.-Cosa state confabulando voi due?-

Ron fece cenno ad Harry di seguirlo su.

-Amore,te lo spiego dopo…-balbettò lui,cercando qualche scusa al volo.

Ginny non era tanto convinta,infatti si voltò dall’altra parte del tavolo con uno scatto secco del collo una volta sentite le parole di Harry.

-Ci parli dopo-sussurrò Ron,trascinandolo su a forza.

Arrivati alla camera del rosso,che aprì la porta e la richiuse subito dopo,Harry si infuriò.

-Ma sei scemo?Come te ne esci davanti a tutti…?-

Ron gli fece cenno di abbassare la voce.

-Ah, certo,dopo che tu hai sbandierato ai quattro venti questa faccenda ora mi dici di abbassare la voce?-replicò Harry scuotendo la testa.

-E dai,ho detto “cosa”…mica ho detto,ehi,Harry,andiamo su a parlare della tua proposta di matrimonio a Ginny!-rispose a tono l’amico.

-Sì,ma ora Ginny è arrabbiata con me,pensa che le nasconda qualcosa-

Ron fece un gesto incurante con la mano.-Nah…le passerà,tranquillo…e poi,se quello tu lo chiami essere arrabbiato…voglio dire,guarda me ed Hermione…-

Harry rivolse uno sguardo truce all’amico e si sedette sul bordo del letto.

-Insomma,cosa vuoi?Credevo volessi rompermi le scatole come fai sempre sul fatto che ho baciato Ginny davanti a tutta la tua famiglia…-gli chiese,piuttosto sgarbato.

Ron stava per rispondere quando la porta si aprì di nuovo e sulla soglia apparve Hermione,che la richiuse immediatamente e si accomodò vicino a Ron.

-Ma per favore,Ginny ed Harry sono così riservati sulle loro cose!-esordì con un sorriso.-Ron,non fare le tue solite questioni per un semplice bacetto…Harry e Ginny sono grandi e grossi!-

Ron inarcò un sopracciglio.-Tu sei venuta qui per riprendermi anche te?-

Hermione scosse la testa.-No,sono venuta per sapere cosa succede.Ginny è un po’ delusa,Harry,ti avverto.Sospetta che tu le nasconda qualcosa,ma non penso che lei creda in positivo-

Harry guardò Ron con aria di vittoria.-Dicevi,caro amico mio?-

Ron incrociò le braccia al petto.-Stavamo facendo un discorso-

Harry scosse la testa e si alzò,avvicinandosi alla finestra.- Sentiamo ,va-

-Riguarda San Valentino-

Harry lo fissò.-Bè?-

-Come ?-chiese Ron sconcertato.-Ginny,la tua proposta…voglio dire,manca poco al 14 di Febbraio…cosa hai intenzione di fare?-

-Glielo chiederà,è ovvio-disse Hermione in tono pratico con un sorriso.-Altrimenti farai impazzire Ginny,è sull’orlo di una crisi di nervi convinta che tu stai tramando qualcosa alle sue spalle…-

-Poverina-disse Harry sentendosi un verme.

Hermione sorrise.-Dai,resisti un altro po’...insomma,cosa vuoi fare?-

Harry sospirò.-Non so nemmeno da che parte cominciare,Hermione-

La ragazza si scambiò uno sguardo con Ron.

-Ho capito,qui ci vuole l’aiuto di una donna…,Harry,prima di tutto:come hai intenzione di chiederglielo?Non so,un mazzo di fiori,qualcosa….-

-Le rose-si intromise subito Ron.-Ginny adora le rose rosse-

-Ok,e fin qui ci siamo allora-disse Hermione guardando Harry-…no?-

Harry sbuffò.-Non so…mi sembra una cosa un po’ …come dire,semplice…-

-Lo so Harry,ma Ginny è cresciuta tra i risparmi e le cose semplici,ci è abituata-disse Ron annuendo con la testa.

-Appunto!- esclamò Harry.-Volevo farle qualcosa di speciale…-

-Sì,,allora poi aggiusteremo un po’ questa cosa-tagliò corto Hermione.-Ora occupiamoci dell’organizzazione della serata…che farai?Voglio dire,credo che tua madre organizzerà una cena come tutti gli anni,no?-chiese Hermione rivolta a Ron.

-Credo di si-rispose lui con un’alzata di spalle.

-Perfetto allora-disse Hermione battendo le mani soddisfatta.

-No Hermione che non è perfetto !-esclamò invece Harry frustato.

Hermione parve afflosciarsi.-… e perché no?-

-Perché…perché…perché è tutto troppo ordinario,capisci cosa intendo?Non so,io per Ginny volevo di più…-

Hermione si alzò e lo raggiunse.-Harry,tu sei troppo nervoso!-gli disse,posandogli una mano sulla spalla.-Di cosa hai paura,che Ginny ti risponda di no,che non vuole sposarsi?-

Harry alzò il viso verso di lei.-Sì-

Hermione sorrise e l’abbracciò.-Lei ti ama e vuole passare tutta la sua vita insieme a te,Harry-

Harry vide Ron quasi commuoversi ,seduto sul letto.

-E se fosse troppo presto?-

-No che non lo è-rispose Ron.-Dacci retta,Harry,andrà tutto bene.Tu vedi solo di stare tranquillo…io ed Hermione ci siamo sempre stati nei momenti più importanti della tua vita,no?Ci saremo anche a questo,pronti a sostenerti,stanne certo….e poi,è di mia sorella che si sta parlando!-esclamò,per alleggerire un po’ la situazione che stava diventando mielosa.-Ti vuoi sposare una Weasley senza faticare un po’?-

Harry scoppiò a ridere e si passò una mano sul viso,un po’ più tranquillo.

I suoi due migliori amici avevano ragione.

…che cos’era la vita senza un po’ di rischio?In fondo,si disse con un sorriso,lui di rischi ben peggiori ne aveva gia affrontati parecchi.

 

 

 

*********************************************************

 

Diagon Alley quel pomeriggio era deserta sotto il sole freddo di Febbraio.Il Ghirigoro aveva le serrande e le tapparelle abbassate,e il vento faceva muovere le foglie ingiallite per terra,che andavano a sbattere contro i poster attaccati alle finestre dove erano raffigurati gli ultimi libri usciti in libreria.

Harry rabbrividì sotto il mantello quando sentì una corrente di vento freddo penetrargli fin sotto la pelle.

Ron,di fianco a lui,sembrava essere appena arrivato dal Polo Nord.

-Urca che freddo-disse battendo i denti.

Harry annuì sotto la sciarpa e continuò a camminare affrettando il passo.

Quando videro la Gringott,la banca dei Maghi,davanti i loro occhi,trassero entrambi un respiro di sollievo.Lì dentro faceva sicuramente molto più caldo.

Salirono gli scalini di candida pietra e videro il folletto stazionato davanti a loro inchinarsi al loro passaggio. Superarono la seconda porta,d’argento,e si ritrovarono in un grande salone marmoreo . Si avvicinarono con passo svelto ad un alto scranno dove sedeva un folletto dall’aria  particolarmente gentile.

-Buon pomeriggio,in cosa posso esservi utile?-chiese loro,squadrando per bene Harry e trasalendo leggermente dopo averlo riconosciuto.

-Devo prelevare del denaro-rispose Harry,mentre Ron si copriva la bocca per non ridere di fronte l’espressione che aveva fatto il folletto una volta che aveva riconosciuto Harry.

-Molto bene…ha la chiave?-

Harry frugò nelle tasche e gli porse una piccola chiave d’oro.Vide il folletto esaminarla attentamente.

-Lilly-Lully!Lilly-Lully!-chiamò a gran voce,rivolgendosi ad un gruppo particolarmente consistente di folletti che pesavano su bilance alcuni rubini rossi.

Un folletto un po’ più basso degli altri e con in testa un fiocchetto rosa si avvicinò a loro.Harry,ne dedusse dal fiocchetto e dal nome,che doveva essere una femmina.

-Accompagna il Signor Potter a prelevare l’oro dalla sua camera-

Lilly-Lully si coprì la bocca con una mano e si inchinò di fronte ad Harry.

-Signor Potter,se vuole seguirmi…-disse con voce emozionata.

Lilly-Lully prese la chiave dalle mani dell’altro folletto e aprì una porta.

-Prepariamoci al bel viaggetto-disse Ron sedendosi vicino ad Harry su un vagone,uno dei tanti che sostavano nella miniera.

Lilly-Lully si sedette avanti a loro e accese una lanterna.

Poi,il vagone prese lentamente velocità,zigzagando via via più veloce:destra,sinistra,destra ,sinistra,ed Harry presto perse,come al solito,il conto,così decise solo di chiudere gli occhi per riaprirli quando sentì il vagone fermarsi.

Lui e Ron,che era di un colore decisamente verdognolo,scesero dietro il folletto,che nel frattempo fece scattare la serratura della porta della camera di Harry.

Harry si diresse a passo spedito verso le montagne di galeoni,falci e zellini che nel corso degli ultimi anni erano aumentati sempre di più,visto il buon stipendio che prendeva.

Mise nella sacca che si era portato dietro un numero consistente di denaro e stava per voltarsi ed andarsene quando lo notò,su un ripiano quasi vuoto.

-Aspettate un momento-disse al folletto e a Ron,che si misero ad aspettare fuori dalla camera.

Harry si arrampicò in mezzo al denaro e poi si abbassò,prendendo tra le mani un fino anello .

Lo esaminò;era davvero fino,semplice,ed in mezzo era incastonato un piccolo diamante,che brillava forte,ma era veramente piccolo.

Notò un pezzo di pergamena vicino al posto dove fino a due secondi fa era posato l’anello e lo prese tra le mani.

Riconobbe subito la scrittura;era quella della madre.

Con le mani sudate e il cuore che batteva forte per l’eccitazione ,tirò fuori quel piccolo cimelio della sua famiglia e si mise a leggere.

 

Caro Harry,                

se stai leggendo questa lettera è perché probabilmente io non ci sono più.Avevo deciso da tanto tempo di scriverti questa lettera,e alla fine l’ho fatto.

La sto scrivendo con te davanti gli occhi,ora,mentre giochi con il tuo papà sulla scopa giocattolo che Sirius ti ha regalato per il tuo compleanno.Ti potessi vedere con i tuoi occhi…stai ridendo come un matto!

Ma veniamo al dunque.

Sai,ti ho allegato qualcosa a questa lettera;qualcosa di estremamente importante e significativo per me,che mi donò tuo padre quando mi chiese di sposarmi.

E’ un anello.Lo so,non è niente di sofisticato o enorme,ma era proprio quello che cercavo io.La pietra incastonata nel mezzo è un piccolo pezzettino di diamante,e quindi ha un valore importantissimo…l’ho portato al dito fino ad oggi,sopra la fede che unisce me e tua padre per tutta la vita,e ogni tanto lo riguardo,con un sorriso sugli occhi,perché il giorno che tuo padre me lo donò fu uno dei giorni più belli della mia vita.

Spero che un giorno tu avrai in mano questa lettera e questo anello,perché il giorno in cui lo terrai in mano vorrà dire che sarai pronto a donarlo a qualcun altro,qualcuno di importante per te,con cui vorrai trascorrere tutta la tua vita.

Regalagli questo anello,Harry:appartiene ai Potter da molte generazioni,e io ormai sono una Potter.

E’ giunto il momento che io lo riponga e che vada in mano a qualche giovane donna che avrà la meravigliosa fortuna di entrare nella nostra famiglia.

E,anche se forse io e tuo padre non ci saremo più,ricordati che in realtà noi ci saremo sempre,anche in quel giorno che diventerà così importante per te,il giorno che tu e la donna che ami diventerete una famiglia,così come lo siamo adesso io,tu e tuo padre.Saremo accanto a te per tutta la tua vita,che io spero con tutto il cuore sia meravigliosa e che tu la viva con serenità,scoprendo la gioia di diventare padre e di stringere al petto tuo figlio come fa sempre tuo padre con te.

Basta ora però,altrimenti mi commuovo!Tesoro,io e tuo padre ti vogliamo bene.Ricordatelo.

 

                                                                                                                  Con affetto,

                                                                                                                     mamma e papà

 

Harry finì di leggere e sentì gli occhi lucidi.Ci passò una mano sopra,e riguardò la lettera,con l’anello stretto nel pugno della mano destra.

-Harry!Harry…hai fatto?-chiese Ron,spuntando dal nulla.Poi vide Harry inginocchiato e gli si avvicinò.

-Che cos’hai?Tutto apposto?-

Harry gli tese la pergamena e l’anello e si alzò,facendo un bel respiro.

Ron lesse con una rapidità sorprendente,e una volta finito alzò gli occhi prima sull’anello e poi su Harry.

-Bè…-disse,fissandolo.

-L’ha scritto mia madre,ne sono sicuro-disse Harry,annuendo convinto con la testa.

-E’ una cosa bellissima,Harry-

Harry annuì di nuovo.-Sì,lo so…sai Ron,credo proprio che sia il destino a volere tutto questo-

-Tutto questo cosa?-chiese Ron,passando di nuovo ad Harry l’anello che aveva preso dalle sue mani e il pezzettino di pergamena,che lo infilò nella sacca dove aveva messo il denaro.

-Me e Ginny…voglio dire,quell’anello chissà da quanto stava lì,e io non mi sono mai accorto della sua esistenza,con tutte le volte che venivo qui…e poi oggi,all’improvviso,è uscito fuori,proprio quando sto per chiedere a Ginny di sposarmi.Ci credi mai a queste magie …straordinarie?-

Ron fece una faccia pensierosa.-Non saprei,Harry,ma comunque sia è una cosa favolosa.Voglio dire,sai e hai qualcosa in più appartenente alla tua famiglia-

Harry annuì con un sorriso.

-Ehi,state svaligiando tutta la camera?-

Harry sentì la voce di Lilly-Lully fuori dalla porta e si affrettò a ricontrollare di aver preso tutto.

Poi,insieme a Ron,uscì dalla camera .Il folletto richiuse la porta e insieme montarono di nuovo sul vagone.

Una volta fuori,Harry prese un gran respiro,intenzionato a prendere tutta l’aria possibile,dopo essere stato lì sotto per così tanto tempo.

-Quindi ora hai intenzione di donarglielo,immagino-

Harry si voltò verso Ron.-Credo proprio di sì-

-Sai,Harry,non ci avevo mai dato tanto peso a questa cosa,ma ora,dopo aver letto la lettera di tua madre…cioè,Ginny diventerà una Potter.Non avrà più il nostro cognome.Entrerà a far parte della tua famiglia-

Harry fece un sorriso a trentadue denti.-Sì,e voglio che accada il più presto possibile-

Ron lo fissò.-Tu sei proprio innamorato perso,amico mio.Eh,ma in fondo,è questo l’effetto che facciamo noi Weasley- aggiunse con aria compiaciuta.

Harry scoppiò a ridere.-Sarebbe da chiedere ad Hermione,vero?Me lo ricorderò quando le darai quel  bel peluche che sta ben nascosto sotto il cuscino del tuo letto…-

Ron arrossì e gli puntò un dito contro.-Giuro che se ti lasci scappare qualcosa ti affatturo-

Harry sorrise.-Andiamo,ma ti pare che lo farei?E poi….non sono mica io che mi sono lasciato scappare davanti tutta la famiglia che il mio migliore amico si vuole sposare-disse sottolineando per bene l’ultima frase.

Ron arrossì sulla punta delle orecchie e non disse più niente.

Decisero entrambi di smaterializzarsi e di tornare alla Tana,visto il freddo pungente che c’era e così dieci minuti dopo si ritrovavano seduti in salotto,con tutta la famiglia Weasley,e anche i piccolini e Teddy,visto che era domenica e quel giorno veniva spesso a trovare i Weasley ed Harry insieme alla nonna,tutti seduti davanti al camino.

Harry aveva posato il sacchetto dentro l’armadio,nascosto dietro un paio di jeans che non si metteva spesso ed era tornato subito giu.

Da quando si era seduto sul divano tra la Signora Weasley e Fleur,non riusciva a non staccare gli occhi di dosso da Ginny.

Con l’immaginazione volava oltre quel salotto e quella casa,e vedeva lui e Ginny felici,lei con la fede al dito e l’abito bianco indosso. Immaginava suo padre e sua madre,e si rese conto che lui e Ginny erano molto simili alla sua famiglia.

Sarebbero stati i nuovi James e Lily Potter.

Però,quando i suoi occhi incontrarono lo sguardo della ragazza,lei distolse rapidamente il suo da lui e continuò a coccolare Dominique.

Harry corrugò le sopracciglia e gettò uno sguardo ad Hermione,che sedeva accanto a Ginny e aveva seguito la scena.

Lei scrollò le spalle e poi Harry la vide parlare con Ginny.

-Hey Harry,ti va un po’ di whisky incendiario?-gli chiese George dall’altro lato della stanza ,esibendo una bottiglia di modeste dimensioni.

Harry annuì e si alzò,avvicinandosi a George.

-Ginny,cara,vai a prendere quel nuovo set di bicchieri che ho comprato l’altra volta a Diagon Alley-disse la madre alla figlia,sovrastando gli urli dei nipoti,che giocavano a sparaschiocco sul tappeto.-Da quanto dice l’etichetta,quando bevi dovrebbero muoversi i personaggi che sono disegnati sul bicchiere.-

Ginny annuì e si alzò,così Harry ne approfittò per seguirla nella cucina deserta.

-Ti serve una mano?-chiese Harry,osservandola mentre prendeva i  bicchieri e li caricava su un vassoio d’argento.

Lei sobbalzò sentendo la voce di Harry e si voltò a guardarlo,senza sorridere.-No,grazie,ce la faccio benissimo da sola-

-Ok-rispose Harry,notando come non fosse la solita voce della ragazza.

-Ginny,è tutto apposto?-gli chiese,avvicinandosi a lei.

-Questo veramente te lo dovrei chiedere io-rispose Ginny,senza alzare lo sguardo dal vassoio.

-Cosa vuoi dire?-chiese Harry avvicinandosi al bancone della cucina.

Finalmente Ginny alzò lo sguardo e lo immerse negli occhi verdi di lui.

-Voglio dire che stiamo insieme da cinque anni e che come minimo tra me e te ci dovrebbe essere un po’ di fiducia-

Harry corrugò le sopracciglia.-Ma di cosa…?-

Ginny scosse la testa.-Non fare finta di non capire.So che mi stai nascondendo qualcosa…esci con Ron e non me lo dici,ogni volta che spunto fuori e trovo te,Ron ed Hermione a parlare vi zittite tutti e tre…che succede,Harry?Mi vuoi lasciare?-chiese con occhi lucidi.

-Cosa?-

L’urlo di Harry rimbombò dentro la cucina e non solo,infatti sentì le voci dall’altra stanza affievolirsi.-Ma sei matta?Lasciarti?Ma come diavolo ti è potuta passare una cosa del genere nell’anticamera del cervello?-

Ginny trasalì,spaventata dalla reazione di Harry,ma si fece comunque sentire.-Bè,quella strana non sono mica io!Vorresti dirmi che non mi stai nascondendo niente?-

Harry scosse la testa e prese un bel respiro.-La pensi davvero così,Ginny?Che io non abbia fiducia in te?In cinque anni quello che provo per te non ha fatto altro che aumentare,senza di te io…io non sarei più nessuno!Lo capisci questo?Come puoi solamente pensare che io voglia lasciarti?-

Ginny lo guardò e si strofinò gli occhi.Harry era sicuro che da un momento all’altro l’avrebbe vista piangere.La conosceva troppo bene ormai.

-Allora…allora…non mi stai nascondendo nulla?-gli chiese con timore.

Harry sospirò e chiuse gli occhi,pensando ad una risposta da dare:se le avrebbe detto di no e poi invece avrebbe continuato a tramare qualcosa alle sue spalle lei se ne sarebbe accorta,e allora la situazione sarebbe diventata davvero tragica.Se invece le diceva di si,avrebbe dovuto confessarle tutto e non voleva.Doveva essere una sopresa.

E poi,la risposta perfetta gli uscì automaticamente dalla bocca senza nemmeno averla pensata.

-Sì-

Ginny spalancò gli occhi.-E…-

-E si tratta del mio regalo per te di San Valentino.Contenta ora?-disse Harry,facendola sentire un po’ in colpa.

Ginny abbassò gli occhi,dopo l’iniziale stupore,dispiaciuta.-Scusa,io…oh,Harry,mi dispiace!Non avevo minimamente idea che….che stupida che sono!Mi dispiace tanto!Ti ho rovinato la sorpresa!-disse alzando gli occhi.-E’ solo che…ti amo così tanto che ho avuto paura di perderti.Io e te ci diciamo sempre tutto!-

Harry la vide abbassare di nuovo lo sguardo e una lacrima scendere veloce sulla sua guancia.

Nonostante l’aveva fatto irritare un pochino,il suo cuore si sciolse a quella vista ,pensando che probabilmente se fosse stato al posto di Ginny anche lui avrebbe reagito allo stesso modo.Così l’amore che provava per lei lo spinse a perdonarla immediatamente.

-Dai,vieni qua.Lo so che era per questo.-sussurrò,prendendola per la vita e traendola in un forte abbraccio.

Ginny poggiò la testa sulla sua spalla e lo abbracciò quasi con violenza,come a non volerlo farlo più staccare da lei.

-Mi dispiace-

-Ahh,non fa niente,davvero,tanto mica ti ho detto che cosa ti ho regalato-le disse Harry,abbassando lo sguardo per vedere la faccia di Ginny,che sorrise.

-Dai,dammi un indizio-lo pregò lei.

Harry rise.-Se tu mi dici che cosa hai regalato a me-

Stranamente,Ginny arrossì;Harry la fissò con le sopracciglia corrugate.-Che succede?-

-No,niente-

-Poi sarei io che nascondo qualcosa?-chiese inarcando un sopracciglio.

Ginny gli rivolse un sorriso dolcissimo e gli baciò le labbra,sempre stretta a lui.

-Immagino che ti dovrò fare sempre qualcosa di materiale,no?-disse lei con tono ovvio.

-Che intendi dire?-chiese Harry ,che non ci stava capendo più niente.

Ginny gli rivolse uno sguardo intenso.-Sai,è un po’ che ci stavo pensando….ma credo che tu non sia pronto,vero?-

Harry si staccò poco poco da lei,rimuginando su quello che le aveva appena detto,e poi comprese.

-Cosa…Ginny…-balbettò.

Lei sorrise.-Sei arrossito!Che bello che sei!-

-Ma noi non siamo…-

-Ehi!Ma questi bicchoops,scusate!-

Harry e Ginny si voltarono verso la porta e videro la Signora Weasley con le gote un po’ rosse.

-Ehm…vi ho disturbato?-chiese imbarazzata.

Ginny si districò dalle braccia di Harry.

-No,mamma,tranquilla,ora arrivo-disse,tirando fuori la bacchetta dalla tasca e ordinando al vassoio di andare di là.

Harry la seguì,cercando di calmare i battiti del suo cuore.

Ginny voleva davvero…?

Ma non siamo sposati,disse la voce maligna dentro la testa di Harry.Non possiamo veramente farlo.E se poi qualcosa va male?

Ma era un forte tentazione,si rispose da solo.

I suoi occhi vagarono come presi da una forza invisibile sulle gambe di Ginny e dal suo movimento.

La desiderava;eccome se la desiderava,ma….cosa diavolo stava dicendo?

-Smettila di fare il maniaco-

Harry sussultò e si accorse che nel frattempo erano tornati di nuovo in salotto.Si voltò e vide Ron che lo fissava a braccia incrociate.

Harry si passò una mano in mezzo ai capelli sospirando e si sedette vicino all’amico.

-La potresti smettere di guardare il sedere a Ginny?-gli chiese Ron.

Harry voltò all’improvviso la testa verso di lui.

-ma sei scemo?Io non guardo il …-

-Certo,come no.Allora devo supporre che quello che stai fissando con la bava alla bocca  è senza dubbio la marca di jeans che mia sorella porta,vero?-gli chiese il rosso quasi sorridendo.

Harry gli rivolse un’occhiataccia,per poi crollare con la schiena sul divano e chiudere gli occhi.

Ma cosa gli stava succedendo?Stava diventando un maniaco?O semplicemente il suo istinto maschile si stava prepotentemente facendo largo in lui?

Mannaggia,Ginny,perché non potevi stare zitta?Si ritrovò a pensare disperatamente.

-Harry!Ma che cos’hai?-gli chiese Ron.

Aprì gli occhi e li immerse in quelli dell’amico.

Stava per parlarne a Ron quando il Signor Weasley urlò a tutti

-Ah,dimenticavo di dirvi una cosa importante…Percy,credevo che lo facessi tu!-esclamò il Signor Weasley,guardando il figlio,che si sbatté una mano sulla fronte.

-Scusa papà,mi è  proprio sfuggito di mente…-

-Molly,tesoro,quest’anno possiamo risparmiarci la cena di San Valentino. Kingsley ha organizzato una cena per tutti i dipendenti del Ministero la sera di San Valentino,e ha invitato tutti-

Harry sentì il cuore fermarsi e la voglia improvvisa di sbattere la testa contro il muro.

Ma per Merlino santo,proprio la sera di San Valentino?

Gettò uno sguardo ad Hermione e vide che aveva la faccia sconvolta.

Allora si voltò verso Ron.L’amico gli diede una pacca come segno di solidarietà sulla spalla.

-Amico mio,se tu dici che è destino che vi dovete sposare,te la sposi,tranquillo-

 

 

**********************************************

 

Il pomeriggio del 14 Febbraio Harry si trovava a fissare soprappensiero il sole che calava in fretta dietro le montagne dalla finestra della camera di Ron.

Tutto era pronto per l’elegante cena che ci sarebbe stata quella sera;Harry aveva lo smoking,che ultimante indossava molto spesso,per via dei tanti ricevimenti a cui era invitato,appeso all’anta dell’armadio dell’amico ,pronto ad essere indossato.

Ron era sceso a farsi aiutare dalla madre ad impacchettare il regalo per Hermione,e Ginny si era rinchiusa nella sua camera a prepararsi.

Quando Harry le aveva chiesto informazioni sul vestito che avrebbe indossato,lei aveva sorriso e gli aveva detto che l’avrebbe fatto essere l’uomo più invidiato della serata.

Così,con la gola secca,Harry si era recato su,in camera di Ron,e aveva tirato fuori dalla sacca l’anello ,la pergamena e l’enorme mazzo di rose rosse che aveva comprato per Ginny.

Era bellissimo:quindici lunghe rose rosse erano state raccolte intorno a della carta trasparente e legate con un nastro rosso .Tra due rose e l’altra era stato inserito un piccolo mazzetto di mimosa,che creava un bellissimo contrasto di colori ed Harry aveva infilato un pezzetto di pergamena tra il nastro rosso.

Sorridendo,si avvicinò di nuovo al mazzo di rose e prese in mano il biglietto,leggendo le parole che aveva scritto con tanta cura.

Tanti auguri di Buon San Valentino,amore…

Ti ricorderai di questa sera,stanne certa.

                                   Ti amo,Harry

 

Sentì la mano tremare.E così,si era deciso;nonostante il cambio di programma della serata,la sua intenzione di chiedere a Ginny di sposarlo non era mutata.

Più che altro,Hermione gli aveva fatto notare che non avrebbe avuto niente di cui avere paura;in fondo,conosceva tutti i dipendenti più importanti del Ministero e quindi si sarebbe sentito completamente a suo agio.

Sentì la mano tremare di nuovo e alzò lo sguardo sul tramonto alla finestra.Era come se si trovasse in una dimensione parallela a quella in cui stava vivendo;era emozionato,e non riusciva a controllare l’emozione,perché forse domattina si sarebbe svegliato sapendo di avere non una ragazza,ma una fidanzata,e di essere prossimo al matrimonio.

Fece un bel respiro e si spogliò ,infilandosi la camicia.Le mani si muovevano da sole,mentre si abbottonava la camicia,come se ci fosse una forza invisibile a trainarle.

Si infilò i pantaloni e si guardò allo specchio;mancavano solo la cravatta e la giacca.

Si chiese se era proprio necessario mettere la cravatta.

-Bè,comunque sia,non sono capace a metterla,quindi me la farò infilare dopo da qualcuno-si ritrovò a parlare da solo.

Poi prese il mazzo di fiori dal letto e lo infilò di nuovo nell’armadio,sapendo che mancava ancora una mezz’oretta alla cena.

In quel momento sentì la porta aprirsi e quando Harry si voltò sentì un misto di emozioni colpirlo fin dentro :dapprima sollievo,ringraziando Merlino che aveva appena fatto in tempo a nascondere il bouquet,e poi stupore e incredulità per la visione della donna più bella che avesse mai visto appoggiata allo stipite della porta.

Si chiese se non si stesse immaginando tutto,teso com’era;ma no,non poteva essere,era troppo bella per essere vera.

Ginny gli sorrise e fece due passi dentro la camera,chiudendo con un piccolo scatto la porta.

Harry si prese tutto il tempo necessario per esaminarla minuziosamente,ogni parte del suo corpo.

-Ginny…-

La ragazza era avvolta in un fantastico abito da sera rosso fuoco,lungo fin sotto i piedi.Era fatto di …Harry non sapeva come definirlo,ma era un tessuto morbido,che ricadeva dolcemente sui fianchi della donna.Niente di sofisticato,o aderente,no,la sua Ginny,sempre con abiti semplici,riusciva ad essere stupenda.

Aveva posato sulle spalle uno scialle dello stesso colore del vestito e,Harry notò,forse unica cosa sofisticata della sua immagine quella sera,aveva abboccolato i capelli,e li aveva legati in una coda ben voluminosa.

Era bellissima,e quel tocco rosso sulle guance la rendeva ancora più incantevole.

-Harry,stai per sbavare!-

Harry si riscosse e si accorse di avere la bocca arida e spalancata.Cercò di darsi un contegno e la richiuse,scuotendo la testa.

-Ginny,se ti dicessi questa sera sei stupenda sarebbe una bugia bella grossa.Perchè sei…sei più bella di Venere,Merlino-

Ginny spalancò gli occhi.-Dai,non è vero-

Harry scosse la testa.-Sì che è vero!Potessi vederti con i miei occhi…-

Ginny sorrise.-Te l’avevo detto che ti avrei fatto sentire l’uomo più invidiato della serata-.

Anche Harry sorrise e le si avvicinò-Sono la persona più fortunata del pianeta.-

Ginny annuì.-Uhm,decisamente si-

Harry rise e l’abbracciò sollevandola per farla arrivare alla sua altezza.Lei lanciò un gridolino che fece sorridere Harry.

-Ma come, ci stai tutti i giorni per aria!- esclamò ridendo.

Ginny sorrise.-Ti amo-

Harry le prese il viso tra le mani e le diede un bacio lunghissimo,che sarebbe durato chissà quanto se Ron,con il suo solito tempismo perfetto,non fosse entrato con la sua caratteristica delicatezza dentro la camera.

Trasalì alla vista di Ginny in braccio ad Harry.

-Ma è possibile che sempre io vi devo beccare?-chiese al nulla,frustato.

Sia Harry che Ginny si separarono e risero.

-Dai,fratellino,riprenditi-disse Ginny a Ron,dando una pacca sulle spalle al fratello.

-Ginny,sei bellissima-le disse Ron,poi guardò Harry,che annuì con un sorriso.

Ginny rivolse anche lei un sorriso al fratello,poi si voltò verso Harry.

-Io vado.Ci vediamo dopo-

Harry annuì,poi invece scosse la testa.

-No-

-Come no?-chiese lei,guardandolo con le sopracciglia corrugate.Harry vide Ron rivolgergli uno sguardo strano.

-io…voglio stare un po’ con te-

Non sapeva cosa stava provando.Era in assoluto la sensazione più strana che aveva mai provato in tutta la sua vita.

La voleva con tutto il cuore;l’amava,e voleva sposarla subito.

-Ginny,vai,devo parlare un attimo con Harry-

Sentì Ron che apriva la porta alla sorella e poi che la richiudeva.

-Harry cosa…cos’hai?Sei pallido-

Ron prese Harry per un braccio e lo fece sedere sul bordo del letto.

-Io...la voglio sposare ora-

-Cosa?-esclamò Ron sconvolto.-Ma cosa dici!-

-Io la amo troppo-

-Ok,Harry,ma questa è tutta ansia,ed è normale,credimi,stai per chiederle di sposarti!Ma cerca di mantenere un po’ di lucidità fino a quel momento…-

Harry alzò lo sguardo su di Ron.-E se poi lei non mi vuole?Se io tiro fuori l’anello,i fiori,e poi lei davanti a tutti capisce che io non sono l’uomo giusto per lei e mi molla li?-

-Ahhh….andiamo Harry,Ginny ti sta dietro da quando aveva dieci anni!-

La porta si aprì di nuovo ed entrò Hermione.

Aveva indosso un lungo abito rosa shoking,con un foulard del medesimo colore legato al collo e i capelli legati in una treccia.

Ron spalancò gli occhi quando la vide,ma pensò che il problema di Harry fosse più urgente da affrontare.

-Hermione,sei bellissima,ma ora aiutami,ti prego,Harry è in palla-.

Hermione arrossì ma si avvicinò di fretta ad Harry.

-Harry,cos’hai?-

Harry alzò la testa.-Non lo so nemmeno io-

-Cioè,non ci sto capendo niente,due secondi fa ha detto che voleva sposarla subito,poi due secondi dopo dice che non vuole,che ha paura che lei gli dica di no!-esclamò Ron preoccupato,rivolto alla ragazza.

Hermione sospirò.

-Ron,puoi lasciarci un secondo da soli,per favore?-chiese al rosso.

Ron la guardò.-Perché?-

-Perché le migliori amiche femmine servono soprattutto in questo caso-gli rispose lei comprensiva.

Harry alzò lo sguardo su di lei.

Ron annuì ed uscì dalla stanza,rivolgendo un’ultima occhiata preoccupata ad Harry.

-Hermione,ho paura-

Hermione gli posò una mano sulla spalla.-E’ tutto assolutamente normale,Harry.Ora scommetto che ti senti la persona più felice del mondo ma hai anche una paura tremenda.Questo lo sai perché?Perchè tu ami profondamente Ginny,e allora sai che domani ti sveglierai pensando che presto sarà tua moglie,e quindi il pensiero ti mette felicità,dall’altro hai paura perché credi che Ginny possa mollarti lì.-

Harry la fissò,poi annuì.-E’ esattamente così-

Hermione sorrise.-Allora ascoltami:io ho parlato con Ginny,sai.Ci parlo spesso.Te l’ho detto,lei si vuole sposare quanto te,ma sicuramente starà aspettando che tu le faccia la proposta.Devo essere sincera,lei non si aspetta che questa sera tu le chiederai di sposarti,ma sa che ormai ci siete quasi…voglio dire,Harry,io credo che dopo un bel po’ di tempo in cui una coppia sta insieme,si comincia a pensare sempre al matrimonio.-

Harry sorrise triste-E la litigata dell’altro giorno?-

Hermione sbottò a ridere.-Oh,Harry,perché tu non sei abituato a litigare con Ginny,ma credimi,è una cosa assolutamente normale!Guarda me e Ron…litighiamo una volta si e l’altra pure,però rimaniamo insieme lo stesso,mi pare no?E poi,vi siete chiariti,è questo l’importante.-

Harry sorrise,sollevato.-Hermione,sei la migliore amica più perfetta che possa esistere-

Hermione sorrise commossa e l’abbracciò.-Il mio Harry…che si vuole sposare…ti ricordi la prima volta che ci siamo conosciuti sul treno per Hogwarts?-

Harry rise.-Sì,che tu eri tutta sapientona e non facevi altro che riprenderti con Ron-

Hermione arrossì.-Sì,,quelli sono particolari-

La porta si aprì e Ron entrò di nuovo.Harry ebbe il sospetto che fosse rimasto ad origliare lì fuori dalla porta.

-La mamma ha detto che dobbiamo andare –disse,rivolgendo uno sguardo sia ad Hermione che ad Harry.

-Amico,tutto apposto ora?-

Harry annuì.-Sì,ora sto meglio.Scusate un secondo,io arrivo subito,devo prendere un’ ultima cosa-

Harry aspettò che Ron ed Hermione uscissero e poi aprì nuovamente l’armadio.Frugò dentro il suo cassetto e tirò fuori un pacco marrone incartato alla meglio,prese l’enorme mazzo di fiori,tanto che non riusciva a portare tutto da solo,e quindi fece galleggiare il bouquet,poi prese anche l’anello,che infilò in tasca,la pergamena,la giacca e la cravatta e finalmente si diresse giu.

Non c’era ancora quasi nessuno;Ginny ed Hermione erano sedute sul divano che parlavano e ridevano,Ron,con un pacco tra le mani,guardava il camino,e i Signori Weasley, rigorosamente eleganti,stavano in cucina ad attendere l’arrivo degli altri parenti.Charlie,invece,sedeva accanto a Ron e leggeva la Gazzetta del Profeta.

Quando Harry entrò in salotto,sentì Hermione che fece un”ooohh”impressionato,dopo aver visto il bouquet.

Ron sorrise e gli fece l’occhiolino,mentre Charlie ghignava da dietro il giornale.

Rivolse lo sguardo a Ginny,che ne frattempo era rimasta a bocca aperta e osservava senza parole il bouquet.Harry prese in mano i fiori,che fino a quel momento avevano galleggiato davanti a lui,e li tese a Ginny,facendosi spazio tra lei ed Hermione.

-Auguri,Ginny-disse dandole un tenero bacio.

Ginny arrossì e prese il mazzo.

-Harry..è…stupendo!-esclamò,odorandone il profumo.Alzò lo sguardo su di lui e lo abbracciò.Da sopra la spalla di Ginny,Harry vide Ron alzare un pollice in segno di vittoria,così,rassicurato,prese ad accarezzare la schiena della ragazza.

-Zio Hally!Zio Hally!-

Harry si voltò e vide Teddy correre verso di lui,un farfallino legato al collo,stranamente,e un bellissimo completino.I capelli quella sera erano biondi.

-Ehi Teddy!-lo salutò Harry,staccandosi da Ginny ,prendendo in braccio il piccolo e mettendoselo sulle ginocchia.-Allora?Che mi dici?-

-Gualda come sono stato blavo-disse tutto fiero,mostrando il farfallino.-L’ho messo solo pel te,zio Hally!-

Harry gli sorrise.-Sei un bravissimo ometto,vero Ginny?-

Ginny sorrise,accarezzando i capelli di Teddy.-Eh,si,proprio bravo-

-A proposito -disse Harry,un po’ imbarazzato.-Vieni un secondo di la,per favore?-

Ginny annuì,così Harry lasciò scendere Teddy,che appena visto Victoire,che era appena arrivata,e si lanciò su di lei a farle vedere il farfallino,ed Harry si diresse con Ginny fuori al cortile.

-Che c’è?-

Harry sorrise imbarazzato.-Mi devi allacciare la cravatta-

Ginny scoppiò a ridere.-Ma è possibile che tutte le volte è sempre cosi?-esclamò tra le risate,mentre Harry tirava fuori la cravatta dalla tasca e la dava a lei.

-Io ci provo,ma non ci riesco-disse Harry offeso,mentre Ginny gli legava la cravatta.

-Su,ci è arrivato Ron a farlo,non ci riesci tu-

Harry sorrise.-Così mi tiri molto su di morale,amore-

Ginny rise.-Ho capito Harry,ma non è difficile!-esclamò,terminando un perfetto nodo.-Dai,un giorno,quando ne avrò la pazienza,te lo insegnerò-

Harry sorrise e vide comparire dal nulla con un piccolo POP George ed Angelina,lei con un bellissimo vestito bordò,che però,doveva ammettere,stonava un po’ con i capelli della ragazza.

George sorrise loro.-Scommetto che stavi facendo il nodo alla cravatta ad Harry-

Ginny ed Angelina risero,mentre Harry scosse la testa.-Certo George,come se tu fossi capace di fartelo-

-Ma io mi rendo le cose più semplici e meno imbarazzanti-rispose,indicando il suo completo.-Non mi metto né farfallino né cravatta-

Harry scosse la testa di nuovo,sconcertato .

-Chi manca?-chiese Angelina.

-Bill e Fleur sono arrivati,perché ho visto Victoire correre per casa,Andromeda ha accompagnato Teddy,voi siete qui,Ron è dentro con Hermione ,Charlie pure,e Percy va da solo con Audrey e le piccole-rispose Ginny riepilogando in fretta.

-Ginny,comunque sei uno splendore-disse Angelina ammirando il vestito.

Ginny sorrise.-Grazie,cognatina.Anche tu-

Videro gli altri uscire di casa e Ron ed Hermione che si avvicinavano a lui e Ginny.

Hermione tese un pacco molto grande a Ginny,che sorrise misteriosa ad Harry,e lui capì che era il regalo per lui,e il mazzo di fiori,e Ron invece gli tese a lui il pacco misterioso per Ginny .-Non mi avevi detto dell’esistenza di quest’altro regalo-disse lui sottovoce.-… che figura mi vuoi far fare con Hermione?Io le ho fatto solo un peluche e un pacco di Cioccalderoni!-

Harry rise e vide Victoire e Teddy intenti a guardare Bill che cercava di calmare Dominique sulla spalla.

Notò Fleur poco distate che portava il carrozzino,un abito di satin color oro e un fiore sui capelli.

Lo salutò con furore.

-Bonsoir Arrì!-

Harry rispose al saluto con un sorriso e si voltò verso il Signor Weasley.

-Kingsley ci ha dato una passaporta-disse lui,in risposta allo sguardo di Harry.-Non so nemmeno io dove andremo a finire-

Harry annuì e lo vide tirare fuori due vecchi pennelli da pittura ammuffiti.Ne diede uno a un gruppo e uno ad un altro.

-Harry,non potresti tenere i fiori?-gli chiese Ginny.

Harry notò che faceva a fatica a restare in piedi sotto tutto quel peso,così prese il bouquet e cercò di prendere anche il suo regalo.

Ginny gli sorrise.-Certo,e tu mi credi così scema-

Harry rise e le stampò un bacio sui capelli,una mano dentro la tasca,che stringeva l’anello e la pergamena della madre,e un dito dell’altra mano sul pennello.

-Dieci,nove,otto,sette,sei,cinque,quattro,tre,due ..uno!-

Harry si sentì smorzare dal terreno e la familiare sensazione di vuoto lo pervase.Stava cominciando a girargli la testa,quando sentì che erano arrivati.

Per un secondo,Harry credette di trovarsi immerso in un paradiso terrestre.

Ma,no,non poteva essere così,si disse poi.Era ancora più bello di un paradiso terrestre.

-Merlino!-sentì esclamare dietro di lui Ron ed Hermione.

Si trovavano in un giardino;era tutto quello che riusciva a capire.

Il prato era stato appena falciato,perché si sentiva ancora l’odore di erba fresca,e lunghi tavoli ,disposti sotto vari gazebo rossi,si estendevano per qualche metro.

Harry vide camerieri in divisa bianca e cravatta rossa portare vassoi pieni di ogni pietanza di antipasto,e i cespugli di rose,e altri tipi di fiori che non aveva mai visto,dappertutto,e anche vicino ai tavoli.

Fatine che cantavano canzoni d’amore svolazzavano nell’aria,e i lampioni erano stati accessi lungo i piccoli sentieri che portavano a fare un giro nel parco.

-E’…il posto più bello dove sia mai stato-disse Ron convinto.

-E’ uno spettacolo-confermò Ginny.

Harry vide tanti invitati gia seduti ai loro tavoli e che si voltarono a fissarlo,e un cameriere avvicinarsi al Signor Weasley.

-Buonasera signori,prego ,ditemi il vostro cognome.-

-Weasley-rispose il Signor Weasley,e allora il cameriere li portò ad un gazebo leggermente più maestoso degli altri.

Harry notò che anche i tavoli erano preparati con la più perfetta cura,e che sotto il gazebo faceva molto più caldo.

Candele dorate e rosse erano state accese e disposte a intervalli regolari lungo il tavolo,insieme a piccoli mazzetti di rose rosse,e i piatti erano semplicemente incantevoli.

La famiglia di Percy era gia accomodata in tavola,e,dopo averli salutati,Harry e Ginny si disposero sul lato che dava sui cespugli di fiori,e Ron ed Hermione si sedettero di fronte a loro.

-Sono bellissimi questi fiori,Harry,veramente-gli disse di nuovo Ginny con un sorriso così dolce da farlo star male,osservando il bouquet.-Adoro le rose-

Harry sorrise.-Questa serata sembra fatta apposta per te,hai notato?Ci sono rose da tutte le parti.-

Ginny sorrise e si lasciò completamente andare,dandogli un bacio così passionale ma allo stesso tempo così dolce,che Harry si chiese,mentre la assaporava con tutto l’amore possibile,come aveva potuto dubitare che lei non lo volesse sposare.

Ginny fece per staccarsi,ma Harry la tirò ancora più a se,prolungando il bacio,e allora Ginny gli mise le braccia al collo,capendo al volo che Harry voleva continuare a baciarla per chissà quanto.Lo capiva da come la teneva e dalla passione dei suoi baci,che ormai conosceva a memoria come un ballo riprovato tante volte, e quindi si mise comoda.

-Tu la parola moderazione non la conosci,vero?-gli chiese lei,dopo un po’,staccandosi quel che serviva per parlare.

Harry sorrise.-Con te proprio no,mi dispiace-

Ginny sorrise e gli mordicchiò la guancia,poi ad Harry venne in mente una cosa.

-Hey!-esclamò.

Ginny lo guardò ,sorpresa.-Che c’è?-

-Ma hai letto il biglietto dei fiori?-le chiese Harry.

-C’era un biglietto?-domandò Ginny con le sopracciglia corrugate,e prese i fiori,mentre Kingsley arrivava al loro tavolo,seguito dal superiore di lavoro di Harry,il Signor Jelson,e venivano salutati dai membri della famiglia Weasley.

Harry rivolse un sorriso ad entrambi,mentre Ginny leggeva il biglietto .

-Ciao ragazzi-

Ron,notò Harry,non appena vide Kingsley,si alzò di scatto e andò a stringergli la mano.

Gettò uno sguardo ad Hermione.Da quando era diventato così formale con Kingsley?

Lei per tutta risposta scrollò le spalle e rivolse la sua attenzione al Signor Jelson.

-E’ bellissimo,Harry-

Harry sentì il sussurro di Ginny vicino il suo orecchio sinistro e sorrise,ma in quel momento Kingsley lo chiamò.

-Hey,Harry,io e Rodolf vorremmo parlare un secondo con te,se non ti dispiace-

Kingsley gettò un sorriso a Ginny e le sorrise.

Harry arrossì e si alzò.-No,nessun problema-

-Torno subito-disse a Ginny,Ron ed Hermione,seguito dagli sguardi di tutto il tavolo,e uscì fuori sul piccolo sentiero illuminato dai lampioni.

Jelson lo guardò.-Allora,Harry,come stai?-

Harry sorrise.-Benissimo,Signore,grazie-

-Ti va una passeggiata,Harry?-gli chiese Kingsley.

Harry annuì e affondò le mani nelle tasche dei pantaloni,con il cuore che batteva più normale del necessario,perché sapeva gia dove voleva arrivare Kingsley.

-Io e Rodolf volevamo riprendere il discorso insieme,sai,non me lo sono scordato-disse Kingsley con un sorriso,mentre attraversavano un cespuglio di rose dove alcune fatine ci sedevano sopra cantando.

Harry alzò lo sguardo su di lui.-Ah.Bè,io veram…-

-Harry,mi rimangono due settimane di lavoro-gli disse Jelson.

Harry lo guardò sorpreso.-Se ne va…così presto?-

Jelson sorrise.-Ah,caro ragazzo,la malattia si sta propagando in maniera assurda dentro di me,e io ho una famiglia da mantenere.Sappiamo entrambi che essere responsabili del dipartimento Auror non è una cosa da niente.E’ un posto aspirato,invidiato,che dà potere,ed è secondo solo al posto di Ministro e al suo ufficiale-

L’uomo si fermò.

-Ed io ormai sono troppo malandato per continuare a dirigere una carica così importante. Anche il mio fisico comincia a risentirne,e tu sei così giovane,così ben formato!Tutto il mondo magico conosce il tuo nome e la tua incredibile vittoria sul Signore Oscuro…tu saresti semplicemente perfetto per quel posto.In un certo senso,io credo che quel posto sia sempre appartenuto a te…tu sei nato per fare l’Auror,credimi sulla parola.Ce l’hai nel sangue-

Harry sorrise largamente,commosso da quell’elogio che il suo superiore gli stava tessendo.-Grazie,Signore-

-Il più delle volte sei riuscito a cavartela meglio di me in certe situazioni di pericolo,ed io sarei onorato di cedere la mia carica a te.-

Harry sorrise di nuovo.Sentiva che ormai la tanta attesa domanda stava arrivando.

-Harry-disse Kingsley,che aveva seguito la conversazione con un sorriso dipinto sulle labbra,fiero del ragazzo-vorresti diventare il capo del Dipartimento degli Auror?Ti avverto,però:è una carica importante,e anche pericolosa,bisogna dirlo.Alcune volte potresti dover mettere il lavoro sopra la famiglia,ma dato che ancora non ne hai,non dovresti avere problemi…dico in senso positivo,comunque.Potresti doverti trattenere qualche ora in più al lavoro,affrontare situazioni di gran lunga più grandi,e la tua fama aumenterebbe molto di più,ma ci sono anche i lati positivi.Lo stipendio è altissimo,sono mille e cinquecento galeoni al mese-

Harry spalancò gli occhi.Kingsley sorrise.

-Eh,sì,è tanto ,ma rischi la vita ogni giorno,ragazzo mio.Quanto prendi ora?-

-Cinquecento galeoni-rispose Harry.

-Sì,raddoppia lo stipendio,più o meno…inoltre,avrai molti vantaggi,in tante cose,come per esempio ferie più lunghe…cosa ne dici,Harry?-

Harry prese un bel respiro.-Bè,si…in effetti è una bella responsabilità ma…sì,sarei felicissimo di ricoprire quel posto-

Jelson sorrise e  Kingsley sbatté le mani.-Oh Harry,speravo proprio che accettassi!Congratulazioni!-

Harry sorrise,sollevato.

-Ovviamente in queste due settimane ti illustrerò un po’ di cose,come dovrai svolgere il lavoro,ecc…così che quando andrò via tutto sarà risolto,va bene?-disse Jelson .

Harry annuì con un gran sorriso.

-Ora torna di la,che ho idea che qualcuno ti stia aspettando…-disse Kingsley con un sorriso malizioso.

Harry arrossì e praticamente corse fino ad arrivare al gazebo.

-Harry!-esclamò Percy.

Harry sorrise.-Mi hanno promosso a capo del Dipartimento Auror.-

L’intera tavolata si alzò per andare a congratularsi con Harry,dopo aver lanciato urla festose,e fu solo quando i camerieri cominciarono a portare da mangiare che tutti si risedettero in ordine.

-Cioè…ti rendi conto che ora sei secondo solo al Ministro della Magia?-gli disse Hermione sbalordita.-Harry è fantastico!-

Harry sorrise sentendo le labbra di Ginny posarsi sulla sua guancia.

-E bravo il mio uomo!-

Un cameriere si fece largo tra loro portando gli antipasti,ed improvvisamente Harry si rese conto di avere una fame incredibile.

Però,dopo un antipasto,due primi e tre porzioni di pollo,e una mousse alle fragole,credette di stare per scoppiare,così fece un bel respiro.

-Non è che hai ancora i gamberetti?-chiese Ginny,frugando nel suo piatto,che tuttavia era vuoto.

-Hai ancora fame?-

-E’ che non mi piace questa cosa qui che non so cos’è-disse indicando nel suo piatto una carne strana.-Voglio i gamberetti -

-Ah,non lo sapevo nemmeno io…però l’ho mangiata ,è buona-replicò Harry.

Ginny scosse la testa.-Non vorrei dare di stomaco dopo,non voglio rovinarmi la serata-

Harry rise e vide Hermione rivolgergli uno sguardo.Harry sapeva che tra poco avrebbe dovuto affrontare la cosa che portava avanti da più di un mese,e stranamente,si sentiva tranquillissimo.

Con Ginny al suo fianco,tutte le paure che aveva qualche ora prima erano sparite.

Quando vide che i vari fratelli di Ron cominciavano a tirare fuori i vari regali per le mogli,cominciò a sentirsi però un po’ agitato.

Vide Bill tendere alla moglie un pacco pesante che,si scoprì,conteneva una borsa di pelle di drago.

Fleur ringraziò il marito dicendo che era un regalo davvero “charmante”.

Gettò lo sguardo a Ron e lo vide un po’ rosso in faccia,mentre tendeva il pacco contente il peluche ad Hermione.

-Sai,Hermione,ogni anno ti ho sempre regalato un libro,e questa volta volevo fare qualcosa di diverso,di speciale…so che non è granché,ma...-

Hermione aprì la carta con delicatezza e una volta visto il peluche e i Cioccalderoni,non fece terminare la frase a Ron,anzi,lo baciò teneramente.

Ginny si voltò verso Harry.

-Manchiamo solo noi-

-Non è vero-gli fece notare Harry,con il cuore in gola.-Guarda Teddy che regala la rosa rossa che ha strappato dai cespugli a Victoire-

Ginny rise e prese il grande pacco per Harry.

-Buon San Valentino,amore-

Poi tirò fuori la bacchetta e trasfigurò il pacco,che divenne una gabbia,ipotizzò Harry vedendo la forma che questa aveva preso,coperta da un panno bianco.

-Sai,non potevo consegnartelo cosi,altrimenti avresti capito fin da subito-spiegò Ginny con un sorriso.

Harry annuì e tolse il panno.

Dentro la gabbia,una civetta candida come la neve sbatteva l’ala contro il ferro.Era tale ed uguale ad Edvige,la sua vecchia civetta morta per mano di Voldemort.

Da allora aveva sempre mandato messaggi grazie al gufo di Ron o di quello di casa Weasley,ma nessuno aveva mai pensato di fargli un nuovo animale.

-Ginny…è stupenda.Grazie!-esclamò,dandole un leggero bacio sulle labbra.

-Come la vuoi chiamare?-

-Oh zio Hally è bellissima!-esclamò Teddy, avvicinandosi impressionato alla civetta,seguito dai più piccolini.

-Sai,credo proprio che la chiamerò di nuovo Edvige.Ciao,Edvige II!-disse ,rivolto alla civetta,che gli beccò il dito in segno d’affetto.

Così lasciò la civetta in mano a Teddy e gli altri piccoli Weasley e tornò a guardare Ginny con un sorriso.

Vide Ron ed Hermione fissarli immobili ed udì Hermione reprimere un singhiozzo in un fazzoletto.

Fu una fortuna che tutti gli altri erano impegnati nel guardare i loro regali da non concentrare la loro attenzione su di loro.

-Sai,io stasera per te ho due regali-

Ginny spalancò gli occhi.-Ma…gia me ne hai dato uno,no?I fiori!Ora mi devi dare il pacco…-

Harry sorrise scuotendo la testa.-Ah,amore,i fiori erano solo l’antipasto. –

Ginny arrossì .-Harry,ma non  dovevi…-

Harry prese il pacco e lo diede a Ginny.-Forza,scartalo…auguri,Ginny-

Ginny prese il pacco tra le mani e strappò l’involucro.Ne uscì fuori una divisa da Quidditch blu,bianca e rossa,sulla schiena il nome ricamato in rosso carminio:Weasley.

I colori dell’Inghilterra.

Ginny spalancò gli occhi e fece scorrere la divisa tra le mani,delicatamente,come se fosse fatta di vetro.

Ora tutti guardavano in un silenzio incredulo.Anche Ron ed Hermione,che non sapevano nulla del regalo,erano esterrefatti.

-Ma…-

Ginny non trovava parole,cosi Harry le spiegò.

-E’ la tua divisa .Fai parte della squadra dell’Inghilterra per la coppa del Mondo…diciamo che avevo un po’ di contatti,e sono riuscito a fare in modo che tu entrassi lo stesso nella squadra anche senza aver svolto i provini.Complimenti,campionessa-

Ginny aveva ancora la bocca spalancata.-Harry,se è uno scherzo…-disse,alzandosi in piedi per esaminare meglio la divisa.

-Non che non lo è-disse Harry,osservando i Signori Weasley guardarlo commossi.-E’ la verità.Tu ti meriti di stare dentro quella squadra.Con tutto il cuore-

Vide due lacrime di gioia uscire dagli occhi di Ginny e la sentì che saltava in braccio a lui, mentre lo stringeva forte.

-Oh,Harry…oh,Harry!E’ la cosa più bella che tu… non ci posso credere!Faccio parte della squadra d ‘Inghilterra!...ma quanto ti amo?????-chiese,baciandolo dovunque arrivava.

-Ginny,gli stai mangiando la faccia!-osservò Hermione tra le risate,mentre tutti guardavano commossi la reazione della ragazza.

Ginny si staccò da lui e si asciugò le lacrime passando il dorso della mano sulle guance.-Harry,mi hai reso la donna più felice del mondo-

Harry poggiò la fronte su quella di lei e la strinse forte.-Per te,questo ed altro-

La fece sedere sulle sue ginocchia,abbracciandola forte,come a volerle trasmettere tutto l’amore che provava per lei,e da sopra la sua spalla vide Hermione con gli occhi lucidi che gli sorrideva.

Harry le sorrise in risposta e scompigliò i capelli di Ginny.

-Guarda,le hai rovinato tutta la pettinatura…-disse Hermione scuotendo la testa.-Io non lo so…ma che razza di galantuomo sei?-

Harry rise e Ginny si staccò dalla sua spalla.In effetti,aveva i capelli un po’…sparpagliati.

-Ginny,sciogliti la coda-le suggerì Hermione,mentre Ron faceva segni di incoraggiamento verso Harry,che gli sillabò.”Non qui”.

Ron aggrottò le sopracciglia ma non disse nient’altro.

Harry attese che Ginny si sciogliesse la coda e vide un mare di boccoli rossi ricadere sulle spalle della ragazza,sciolti.

Si inebriò del profumo dei suoi capelli,della sua pelle contro la sua,la bocca che tante volte aveva assaporato…come si poteva essere così innamorati di una persona?

E poi,l’istinto di volerla sua per tutta la vita si fece di nuovo prepotentemente largo in lui,e ,come preso da una forza invisibile,la fece scendere dalle sue gambe e si alzò.

-Ti va di fare una passeggiata?-le propose,prendendole delicatamente la mano.

Ginny sorrise ed annuì,ed Harry infilò la mano dentro la tasca,come a voler confermare la presenza dell’anello.

Vide Hermione abbandonarsi completamente alle lacrime e tamponarsi gli occhi con un fazzoletto,voltandosi dall’altra parte per non farsi vedere e Ron che lo guardava quasi commosso.

Così trascinò Ginny fuori dal gazebo ed insieme si incamminarono verso il sentiero illuminato dai lampioni.

Era buio profondo ora;le lucciole e le fatine si sentivano nell’aria,e Ginny si strinse nel suo scialle rosso fuoco.

-Ora devo fermarmi e dire”hai freddo”e posarti la giacca sulle spalle?-chiese Harry con un sorriso,osservando i brividi della ragazza ,che scoppiò a ridere.

-Andiamo,Harry,non facciamo troppo gli sdolcinati,però!-

Harry sorrise e continuarono a camminare,osservando le persone nei gazebo mangiare e conversare tranquillamente tra loro.

Regnava il silenzio,mentre passeggiavano;il solo rumore erano i tacchi delle scarpe che Ginny indossava.

-Avevi detto che erano due i regali per me-

Harry sorrise e si voltò a guardarla,stringendo con più forza la  sua mano in quella di lei.

-Sì-rispose semplicemente.

Sul viso di Ginny si fece largo un’espressione curiosa.-E…cos’è?Non me lo dai?-

-Prima volevo parlarti un attimo-

Ginny lo seguì con le sopracciglia aggrottate.

Harry non sapeva dove stavano andando,ma aveva bisogno di scaricarsi un po’ prima di fare quel passo tanto importante.

Fu quando si trovarono in una piazza che si fermò,ad ammirare lo stupore di tale spettacolo.

Una fontana la cui acqua sgorgava fuori in zampilli si trovava nel centro della piazza,circondata da cespugli di fiori e fatine che cantavano canzoni d’amore.

In effetti,il panorama era identico a quello dove erano stati fino ad ora,ma quella fontana caratterizzava il tutto tantissimo.

-Sediamoci un attimo va bene?-le propose Harry,facendola sedere sul bordo della fontana.

Ginny lo guardò incuriosita.

Harry prese un gran respiro e cominciò a parlare.

-Sai,ho provato e riprovato questo discorso migliaia di volte,davanti lo specchio della camera di Ron,del bagno,mentre tu non c’eri…ho spostato e rivisto i piani che avevo organizzato per questa sera,ma alla fine questa cena mi ha sconvolto tutto.Però devo dire che in realtà più di questo non  potevo desiderare:io e te,soli,nel posto più romantico che ci possa essere al mondo-

Ginny piegò la testa di lato e gli prese una mano.-Harry…-

-No,ti prego,lasciami finire.

Sai,quando sei anni fa ti ho lasciato,te lo ricordi vero?-

Ginny sorrise tristemente.-Come potrei non ricordarmelo?-

La mano di Harry si mosse in una carezza,come per scusarsi di tutto quello che le aveva fatto passare quell’anno.

-Ecco,tu poi mi hai dato il “regalo” per il mio diciassettesimo compleanno,ed è stata la cosa più bella che tu avessi mai potuto darmi durante quel periodo in cui l’unica cosa che vedevo con i miei occhi era la guerra.Era come se fosse stato un giorno di sole in mezzo ad un’interminabile tempesta.

Poi però Ron è entrato,e io non potevo fare nulla per dirti qualcosa davanti a lui,e così li ho seguiti giu;io gli ho spiegato che tu comunque non ti aspettavi che prima o poi saremmo finiti per sposarci o qualcosa del genere,ma mentre lo dicevo,immediatamente nella mia testa si è formata l’immagine di te, vestita di bianco,che sposavi un estraneo dal volto sgradevole.Quel pensiero mi ha trafitto come un pugnale e da li avevo compreso che il tuo futuro era libero,mentre nel mio…al momento c’era solo Voldemort-

Harry riprese fiato e vide Ginny con gli occhi lucidi,così le accarezzò una guancia con la mano.

-Poi ho ucciso Voldemort,e io e te abbiamo potuto ricominciare la nostra storia,e durante tutti questi anni il mio amore per te non ha fatto altro che aumentare,aumentare ed aumentare.Non passa giorno che io sia più innamorato di te.Io senza di te…non vivrei.E non esagero,perché ormai sei diventata parte di me-

Una lacrima questa volta scese lungo la guancia di Ginny,ed Harry l’asciugò con il pollice.

Poi frugò dentro la tasca ed estrasse la pergamena,il vecchio cimelio della madre.Lo tese a Ginny,che con mani tremanti lo spiegò e lo lesse.

Harry seguiva ogni movimento della ragazza,rapito dalla sua bellezza,e vide altre lacrime fare capolino dai suoi occhi e scenderle sulla mano.

Quando finì,alzò gli occhi verso di lui.

-Harry…-mormorò,con voce rotta dal pianto.

-Questa qui l’ho trovata l’altro giorno,mentre andavo a prelevare i soldi alla Gringott.E’ …come se mia madre avesse voluto farmela trovare proprio in quel momento,perché sapeva quello che stavo per fare-

Ginny fece un respiro,tremante.Ma ora Harry vedeva le fiamme nei suoi occhi,quelle fiamme che solo lui era capace di domare.

-E …cosa stavi per fare?-

Harry la fissò,poi si chinò in avanti,per darle un tenero bacio sulle labbra, poi si inginocchiò davanti a lei,tirando fuori l’anello dalla tasca,mentre dietro le spalle di Ginny l’acqua continuava a scorrere e le fatine cantavano.

-Ginevra Weasley…vuoi sposarmi?-

Ginny sorrise tra le lacrime che ormai scendevano a fiotti e che lei cercava di respingere a forza,e si chinò verso di lui.

-Oh,Harry,certo che lo voglio!Voglio stare con te per tutta la mia vita!-

Harry sentì il cuore scoppiare di gioia a quelle parole,e in quel momento si rese conto che solo una volta nella sua vita si era sentito cosi felice:quando aveva sconfitto Voldemort.

Si alzò in piedi,infilò l’anello all’anulare di Ginny e la prese in braccio,facendola volteggiare con il suo vestito rosso fuoco contro il nero della notte e il giallo della luna.

La rimise a terra e la strinse forte,sentendo le lacrime calde della ragazza bagnargli la camicia e i singhiozzi che le scuotevano il corpo.

Così prese ad accarezzare lentamente la schiena della ragazza,cullandola dolcemente.

-Perché piangi?-le chiese.

Ginny alzò lo sguardo su di lui,asciugandosi le guance.-Perché è da quando avevo dieci anni che sognavo tutto questo e mi sembra impossibile che stia accadendo realmente-

Harry le sorrise e le accarezzò una guancia.-Ti amo-

Ginny posò le sue labbra su quelle del ragazzo.-Ti amo anch’io-

 

Quando tornarono al gazebo,tutti erano impegnati ad usare i regali ricevuti.

Victoire dormiva tra le braccia del padre,e Dominique aveva la testa poggiata sulla spalla del padre,insonnolita anche lei.

Teddy stava dando alcune molliche di pane ad Edvige,e gli “adulti”sembravano essere presi da un argomento piuttosto acceso.

Ron ed Hermione,invece,sedevano alla fine del tavolo,e si guardavano intorno ansiosi.

Quando li videro ritornare,Hermione fece un salto e Ron scattò su.

-Ma papà!Io non ci crederò mai che Jellart Lewis è capitato per caso nell’Ufficio Misteri…-stava dicendo Percy con tono di voce piuttosto alto.

Audrey ,di fianco a lui,stava sbuffando come una locomotiva.

-Ginny,tesoro,hai gli occhi gonfi!Hai pianto?-le chiese la Signora Weasley.

In un attimo il silenzio colpì la tavolata.Harry e Ginny,per mano davanti a tutta la famiglia Weasley,sorrisero.

-Vi siete lasciati?-scherzò George con un sorriso.

Ginny lo fulminò con un’occhiata,poi prese un gran respiro,e mostrò la mano dove c’era l’anello.

-Mi dona il cognome Potter?-chiese con un sorriso emozionato.

La prima a trasalire fu Hermione,che stava sulle punte ad attendere la risposta,seguita da Ron.

Si precipitarono  su Harry e Ginny,Hermione che piangeva e non faceva altro che abbracciarli ad intermittenza.

Il resto della famiglia stava ancora assorbendo la notizia,ma poi vennero assaliti da tutti.

La Signora Weasley non sapeva che dire,sembrava che fosse spuntata una seconda fontana,e il Signor Weasley,abbracciandolo come un figlio,gli disse”Benvenuto veramente in famiglia a tutti gli effetti,Harry”.

Fleur singhiozzava accanto alla Signora Weasley,ripetendo che non avrebbe mai pensato che un giorno lei ed Harry sarebbero diventati cognati ,e Percy gli strinse solennemente la mano.

George,Bill e Charlie gli diedero due pacche sulle spalle,ed Harry vide Ginny chinarsi sui suoi nipotini,compreso Teddy.

-Ora potete anche chiamarlo zio Harry!- esclamò sorridendo.

Harry rise e le si avvicinò.

-Oh,che bello,zia Ginny,ti sposi con zio Harry?-chiese Victoire,mulinando i boccolosi capelli biondi.

Ginny annuì e si strinse ad Harry,sorridendo felice.

-Hai capito Harry,alla fine se la sposa!E noi che ci scherzavamo!- esclamò George,ancora un po’ sorpreso.

-Harry e Ginny!Ginny ed Harry!La nostra bambina se ne va di casa…entrerà a far parte di un’altra famiglia…-singhiozzò la Signora Weasley.-Porterà un altro cognome….-

-Su mamma!In fondo,ci siamo tutti sposati!-osservò Bill.-Tranne Charlie e Ron…-

Charlie sorrise.-Non ci penso proprio a sposarmi…è tanto bello passare da una storia all’altra!-

Tutti si misero a ridere,e anche la Signora Weasley abbozzò un sorriso.Ron,invece,arrossì sulle orecchie ed evitò di guardare Hermione.

-Ma è diverso,voglio dire,voi siete  tutti maschi…quando si sposa una donna è diverso…è lei che se ne va…-

Ginny sorrise.-Mamma,non vado mica ad abitare dall’altro lato del mondo!E poi non sei felice che mi sposo con Harry e non con qualcun altro?-

-Ma si,si che lo sono!E’ solo che…mi avete colto così di sorpresa….-

Fleur le passò il fazzolettino ricamato,battendo con gentilezza sulla sua schiena.

-Jinnì e Arrì…ma soeur Gabrielle non sarà molto felice…-

Finalmente,quando le acque si calmarono,e i camerieri portarono una forte tisana alla Signora Weasley,Harry raggiunse Ron ed Hermione.

Appena si sedette accanto a loro,Ron gli diede una pizza sul collo.

-Ahi!Ma sei fuori di cervello?-esclamò Harry massaggiandosi la parte dolorante.

-Questo è perché ci hai stressato per un mese e mezzo e alla fine,come io ed Hermione ti avevamo sempre detto,Ginny ti sposa!-

Harry sorrise.-Sì,pensa che diventeremo cognati…fantastico no?-

-Ecco la futura Signora Potter!-esclamò Hermione con un sorriso.

Harry si voltò e vide Ginny raggiungerli.

Si sedette accanto ad Harry e gli rivolse un sorriso rilassato,poi si voltò verso Hermione puntandole un dito contro.

-Brava eh!Ecco perché mi facevi il terzo grado sul matrimonio!-

Hermione arrossì.-Io l’ho fatto per te,mia cara!-

Ginny sorrise.-Lo so…Harry,perché mi guardi in quel modo?-

Colpevole,Harry si riscosse;la verità era che gli era appena venuta in mente una cosa.

-Così ora che ci sposiamo possiamo fare quello che volevi tanto!-

Ginny inarcò un sopracciglio.-Uhm?-

Harry la guardò confuso.-Non avevi detto…-sentì il collo infiammarsi-insomma…avevi detto che non ero pronto,ma non è vero.E’ solo che così non è sicuro…!-

Ron ed Hermione seguivano la conversazione rapiti,senza capirci un accidente,per fortuna di Harry.

Ginny arrossì furiosamente.-Ma Harry!Io non intendevo…quello!Nel caso non lo sapessi anche io stavo pensando al matrimonio!Io intendevo questo!Ma come diavolo ti è passato per la mente…-

-E che ne so io!Da come lo avevi detto…-balbettò Harry imbarazzato.

Ron gli puntò un dito contro.

-Ecco perchè le guardavi il sedere in continuazione!-

Ginny si voltò verso Harry,che fulminò Ron con un’occhiata.

-Abbiamo scoperto il lato “hot”di Harry!-esclamò Hermione ridendo.

-Mi guardi il sedere?-chiese Ginny con un sorrisetto.

Harry scosse la testa,sempre più rosso.-No,io…-

Ginny non lo lasciò terminare e gli diede un buffetto sul braccio.-Ah,,non c’è problema,perché anch’io guardo il tuo!-

Fu come se Ron avesse preso una bastonata in testa.-Ma cosa casp…-

-Ah,Ron,tra poco sarò sua moglie!Così sarai obbligato a non dire più niente riguardo noi due!-esclamò Ginny,poi si voltò verso Harry e lo abbracciò.

Harry sentì la sua voce nell’orecchio.

-Comunque stanne certo,quando saremmo sposati non mancherà certamente il tempo per farlo-

 

tadààà!!XDDDD ve lo aspettavate questo fidanzamento?immagino di sì,dopo che Harry vi ha assillato per…direi tre capitoli buoni XDDD

Vi è piaciuta l’atmosfera?Ho tentato di rendere tutto il più dolce e romantico possibile,per Harry e Ginny.

Per quanto riguarda il Quidditch… ve l’avevo detto che non era tutto perduto!Voglio dire,se Harry non sfrutta qualche volta la sua popolarità a fin di bene..^__^

Ringrazio a chi continua a recensire la mia storia e ai nuovi arrivati :

 

kisha dattebayo: grazie *__* , ecco il nuovo capitolo!che te ne è sembrato?

Ninny:dopo aver letto questo capitolo non credo che penserai “povera Ginny “…XDDD Eh si,Harry è la dolcezza fatta persona *__*

Maryrobin:Mary!!!Sempre appassionata alla mia storia,grazie cara ^__^

Padfoot_07:Grazie *__* direi che dopo questo capitolo tutte le tue domande avranno risposta ^^

Cloe sullivan:sono contenta che ti sia piaciuto…tranquilla,aspetterò ^_^ e buone vacanze!

Erikappa:,Ginny non si è proprio ripresa,però…direi che il risalutato è più o meno lo stesso XDDD No Ginny non ha ascoltato la prima parte del dialogo…però anche lei ha tanti pensieri che le girano per la testa,e in questo capitolo si è visto no?

Dora92:Grazie per i complimenti…sinceramente non ho ancora pensato a come finire la storia,anche perché ho in mente di scrivere molti capitoli…ci sono ancora cosi tanti avvenimenti da scrivere che sono accaduti in 19 anni!

Zerby:Anche io li adoro e si,si era capito XDDD *__*…pensi ancora povera Gin adesso?XDD

 

Volevo ringraziare chi ha messo la mia storia nei preferiti,siete arrivati a 58…wow!Siete tanti!*__*…ma me lasciate qualche recensioncina? *__*

 

Ci sentiamo al prossimo capitolo,e grazie ancora a tutti!

Baci,kry

 

 

 

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Capitolo 10
*** Brutta bestia,la gelosia ***


CAPITOLO4-BRUTTA BESTIA,LA GELOSIA

Brutta bestia,la gelosia

 

 

-Ti ispira di più giugno o luglio?-chiese Ginny ad Harry un venerdì mattina,seduta sul letto del ragazzo e consultando due depliant.-Ufff…non so proprio quale scegliere…voglio dire,giugno è carino come mese,ma dovremmo affrettare i tempi se ci voliamo sposare per quel mese…altrimenti ci starebbe luglio,che ci permette di organizzarci meglio,ma fa anche più caldo…tu non hai un’idea?-chiese infine rivolta al fidanzato,che,davanti lo specchio,stava cercando di domare i propri capelli senza successo.

Quella mattina di uno dei primi giorni di Marzo Harry si stava per recare al lavoro come al solito,ma era il terzo giorno che andava al lavoro non in qualità di Auror ma come Capo del Dipartimento Auror.

Jelson se n’era andato,e ad Harry era dispiaciuto molto;per lui Jelson era stato come una specie di”guida”nel lavoro fin da quando era entrato al Ministero,ed ora aveva lasciato il comando a lui.

Si era sentito subito a suo agio,però;dava ordini a squadre di Auror ,anche se era suo il compito di dedicarsi alle missioni più pericolose insieme agli Auror più qualificati.

Quella mattina,però,avrebbe partecipato al suo primo processo in qualità di Capo del Dipartimento Auror.

Quando vi aveva preso parte,alcune volte,per condurre i prigionieri,aveva sempre sostato sulla porta d’entrata e di uscita,ora invece forse avrebbe anche dovuto parlare e deporre sicuramente la propria opinione.

Era un caso lasciato aperto da Jelson e che non aveva fatto in tempo a completarlo,perciò era completamente all’oscuro del suo contenuto;stava andando verso l’ignoto .

-Amore,mi stai ascoltando?-

Harry si riscosse e guardò il riflesso di Ginny nello specchio.Sorrise e si voltò,rinunciando a provare a mettere a posto i suoi capelli.

-Oh,scusa Ginny…ero soprappensiero.Dicevi?-

Ginny lo fissò.-Sei nervoso,vero?-

Harry abbassò lo sguardo.-Bè,non è che sono proprio il massimo della tranquillità,però…-

Vide Ginny alzarsi e lasciar cadere i depliant sul suo letto.

Si avvicinò a lui,che la osservava in silenzio,e si alzò in punta di piedi,posando un leggero e dolce bacio sulla guancia di lui.

Harry sorrise istintivamente.Solo con quel semplice tocco,appartenente a lei,si sentiva meglio.

-Sono sicura che andrà bene-gli sussurrò accarezzandogli i capelli.-In fondo,hai affrontato cose peggiori di queste,no?-gli disse con un sorriso.

Harry ricambiò.-Parli di Voldemort o della mia proposta di matrimonio?-le chiese.

Ginny rise e gli diede un piccolo bacio a fior di labbra.

-Io parlavo di Voldemort,ma se per te chiedermi di sposarti è stato così faticoso allora anche quello-

Harry sorrise.-E’ che…non so niente di questo caso-

Ginny piegò la testa da un lato.-Sei sicuro che Jelson non ti abbia lasciato niente?-

-Solo un fascicolo-rispose Harry –ma ieri sono stato così occupato al lavoro che non ho avuto nemmeno il tempo di guardarne la copertina…speriamo bene…-

-Tu stai tranquillo.Tanto c’è Kingsley con te…vedrai che se starai in difficoltà ci sarà lui lì ad aiutarti.Lo sa che per te questa è un’esperienza del tutto nuova-

Harry annuì,poi passò le sue braccia attorno alla vita di lei,attirandola a sé.

-E tu invece?Cosa fai oggi?-

Ginny sorrise.-Credo che andrò un po’ ad allenarmi al campo con le Holyhead,tanto per mantenermi in esercizio…a giugno dovrò essere perfetta per giocare con la squadra dell’Inghilterra-

Anche Harry sorrise.-Ti è piaciuto proprio il regalo che t ho fatto allora,eh?-

Ginny fece un sorriso dolcissimo che fece togliere tutta l’aria residente nei polmoni di Harry,solamente guardandola.

Doveva cominciare a porsi un autocontrollo,per la miseria.Così rischiava di impazzire .

-Se mi è piaciuto?E’ stata la cosa più bella che tu potessi mai farmi,insieme all’altro regalo,ovvio-aggiunse con un altro largo sorriso.

-Ah a proposito-disse Harry-mi piace di più Luglio.-

Ginny sorrise.-Davvero?-

Harry annuì.-Sì…è anche il mio compleanno…e poi,così abbiamo più tempo per fare le cose per bene no?-

Ginny annuì felice.-Sì,sì,hai ragione…-

Harry le posò un bacio sulla fronte.-Ora devo proprio andare…ne continuiamo a parlare a pranzo,tanto ritorno,ok?-

Ginny sorrise e gli diede un bacio.-Va bene,e tu sta tranquillo,mi raccomando.Fagliela vedere-

Harry sorrise e si sciolsero dall’abbraccio.

Lei uscì dalla porta,non prima di aver raccolto i depliant su letto di Harry,e lui si infilò il mantello.

Poi prese la bacchetta che aveva poggiato sul davanzale della finestra,la infilò nella tasca dei pantaloni e si smaterializzò.

Quando arrivò al Ministero,la prima cosa che notò nell’Atrium era il grande movimento che c’era quel giorno;vedeva i guardiani di Azkaban ,ora non più Dissennatori,ormai,ma solo uomini altamente specializzati nella loro materia,andare e venire tra i vari uffici.

Vide anche Audrey che parlava con il marito vicino al gabbiotto dove l’impiegato controllava le bacchette.

Quando Percy lo vide,lo salutò vistosamente con la mano così lo raggiunse.

-Ciao Harry!Guarda,il processo sta per cominciare…sono tutti giù in sala processo…-

-Cosa?-esclamò Harry allarmato.-Ma non era alle dieci e venti?-chiese,guardando l’orologio al polso e vedendo che erano solamente le nove e mezza.

Percy scosse la testa sorpreso.-Non te lo hanno detto?Hanno cambiato l’orario!Comincia alle dieci meno un quarto!-

Sbarrando gli occhi,come pietrificato,Harry salutò velocemente senza guardare i due coniugi e si diresse a passo spedito dentro l’ascensore.

Quando arrivò al reparto Auror,vide alcuni suoi compagni tendere l’occhio curiosi dai loro cubicoli,ma non si fermò a salutare.

Entrò nel suo ufficio,perché ormai non aveva più un gabbiotto ma un suo ufficio,e corse alla scrivania,dove la sera prima aveva lasciato il fascicolo sul caso che si sarebbe svolto quella mattina.

Mentre velocemente ritornava all’ascensore,sfogliò le pagine della cartellina.

Non era una questione molto complessa,a dire la verità;si trattava di  un mago,gia noto alla comunità magica per aver tentato di comandare un babbano con una maledizione senza perdono,l’imperio.

Si infilò rapido dentro l’ascensore,sfogliando velocemente le altre pagine e vedendo di cosa si trattava in particolare il processo,schiacciandosi tra due streghe di età avanzata,che chiacchieravano allegramente tea loro.Una aveva una pianta con fiori che si muovevano contorcendosi quando la voce nell’ascensore parlava.

Harry continuò a leggere senza prestare attenzione alle due signore,ed arrivò alla pagina più interessante.

Questo mago, Klenog Geward,si era sposato più di dieci volte,ed aveva solamente 30 anni.Tutte le sue vecchie mogli,morte in circostanze misteriose,erano donne belle e di ricca famiglia.A quanto pareva,questa volta,con la sua undicesima moglie,aveva provato ad ucciderla ma lei era riuscita a salvarsi e l’aveva denunciato.

Harry inarcò le sopracciglia,pensando che questo tizio doveva avere veramente un bel fascino per poter far colpo su undici donne in soli dieci anni,dato che il suo primo matrimonio risaliva a dieci anni fa.

Quando l’ascensore arrivò dove doveva scendere Harry,questi scese e si diresse quasi correndo nell’aula processi.

Spinse il grande portone ed entrò.

Il tavolo dove sedeva la Corte del Wizengamot e i vari esponenti più importanti si trovavano sulla destra dell’enorme stanza,in circolo,mentre l’altra metà era gia occupata da giornalisti e semplici persone che volevano assistere al processo.

Harry vide molte teste voltarsi verso di lui quando entrò,e vide una giornalista avvicinarsi con passo felpato vicino a lui.

-Signor Potter…ci concede un’intervista per la Gazzetta del Profeta sul processo che si terrà questa mattina?E’ la sua prima esperienza…-

Harry scosse la testa.-Mi spiace,ma il processo comincerà tra pochissimo…rilascerò le mie informazioni solo a processo concluso-

La giornalista parve un po’ delusa all’inizio ma poi si riprese.-Molto bene,allora la intervisteremo dopo-

-Arrivederci-disse Harry,e ,con passo affrettato,si sedette vicino a Kingsley ,che sembrava un po’ nervoso.

-Hey Harry-lo salutò-Come mai cosi tardi?-

Harry corrugò le sopracciglia,sentendosi un po’ offeso.-In ritardo?Ma a me veramente nessuno mi aveva detto che l ‘orario del processo era cambiato!-

Kingsley si voltò verso di lui.-Davvero?Ma io avevo chiesto ad Arthur…-poi scosse la testa esasperato.-Scusa,allora.Mi dispiace-

Harry scrollò le spalle.-Nah…non fa niente.L’importante è che sono qui ora.Comunque,ho dato un’occhiata al fascicolo.Certo che questo qui è uno bello stronzetto-

Kingsley annuì.-Lo tenevo d’occhi gia da quando ero ancora Auror,perché la sua storia mi sembrava un po’ strana.Undici mogli,guardacaso tutte di nobili e ricche origini,che muoiono non appena lui le sposa.Avevamo anche fatto qualche indagine,ma non abbiamo mai scoperto nulla di strano su di lui,così ci siamo rassegnati a convincerci che probabilmente era solo sfortuna-

-Ma ora la situazione è diversa-disse Harry.-L’ultima moglie ha detto che lui ha provato ad ucciderla.Questa sarebbe la prova che lo inchioderebbe-

Kingsley annuì di nuovo,non molto convinto.-Bè ci si potrebbe riuscire,ma non è facile.Stiamo parlando di crimini compiuti addirittura dieci anni fa-

Harry riaprì il suo fascicolo e guardò meglio dentro.Voltò le pagine e lesse di nuovo il trafiletto che spiegava l’accaduto tra i due coniugi.

Sarà che prima,con l’agitazione di arrivare in ritardo e del processo,in ascensore non aveva letto una riga del testo,quella che per poco non lo fece svenire.

La moglie di Klenog Geward non era altri che Cho Chang.

Harry si ripulì le lenti degli occhiali,sicuro di aver letto male,ma il nome Cho Chang era lì,impresso nella pergamena.

Fece un respiro e cercò di calmarsi.Non poteva essere così.

Era atterrito alla sola idea di rivederla;cosa sarebbe successo?Avrebbe dovuto salutarla,chiederle come andava?Perchè era finita a sposarsi con un pazzo del genere?

-Harry sei nervoso?-chiese Kingsley,notando la sua agitazione.

Harry scosse la testa.-No,no,è solo che…la moglie di questo qui è …no,era,una mia amica-

Kingsley lo guardò sorpreso.-Ma veramente?Mi dispiace,Harry…chissà,magari questa è l’occasione giusta per riappacificare i vostri rapporti..-

-Non credo-disse Harry con voce insolitamente ferma e decisa.

Non voleva per nessun motivo al mondo scontrarsi con Cho.Avrebbe portato solo problemi alla relazione sua e di Ginny,e per nulla al mondo voleva che questo accadesse.

Cho era stata solo una cotta ai tempi di scuola,mentre Ginny…lei era il suo futuro.

Harry vide due guardie di Azkaban entrare in aula,scortando un uomo verso la sedia che si trovava al centro della stanza. Immediatamente il silenzio calò nell’aula.

Klenog Geward era un uomo alto,con corporatura possente e una fina barba bionda,come i suoi capelli.

Quando entrò,incrociò gli occhi di Harry e quest’ultimo vi lesse soltanto odio.

Era talmente preso dall’osservare l’imputato che non si accorse che dietro era entrata anche una ragazza bruna con i lunghi capelli neri legati in una treccia e l’aria spaventata.

Si era seduta proprio di fronte ad Harry.

Quando Cho lo vide,Harry notò che era rimasta senza respiro e lo fissava con occhi spalancati.

A disagio,spostò la sua attenzione di nuovo verso Geward,che veniva legato alla sedia dalle due guardie,che poi si ritirarono vicino il portone dove stazionavano altri due Auror,pronti ad intervenire nel caso che l’imputato reagisse in modo negativo .Harry con un vago sorriso si ricordò quando anche lui stazionava lì,mentre Jelson partecipava al processo.

Kingsley si alzò e sbatté un martello sul tavolo dove erano seduti in tre,poi spiegò la pergamena che aveva in mano e cominciò la leggere.

Nel frattempo,Harry alzò di nuovo lo sguardo su Cho e vide che lo stava fissando.Quando si accorse che lui la stava guardando,distolse il suo sguardo da egli ,che vide un po’ di rossore sulle sue guance.

Scuotendo la testa,rivolse di nuovo la sua attenzione a Kingsley.

-…e perciò ,nel caso di omicidio volontario,condannabile ad un minimo di quaranta anni ad Azkaban-

Kingsley richiuse la pergamena e si sedette.

-Io non ho fatto niente!E’ lei che è pazza!-urlò all’improvviso Geward,ed Harry vide un lampo di pazzia nei suoi occhi.

Capì che parlava di Cho e la vide trasalire ,sulla sedia un po’ più distante da quella del marito,priva di catene.

-Non ha fatto niente,dice?- intervenne un mago alle destra di Kingsley,ed Harry lo riconobbe come capo del Wizengamot.-Allora la Signora qui presente avrà immaginato soltanto la punta della sua bacchetta sul collo,giusto?-

Alcuni presenti risero,ma si pentirono subito quando videro l’espressione dell’imputato.

-E’ mia moglie!Non le avrei mai fatto una cosa del genere!-

-Sa,mi sembra un po’ una strana coincidenza che le sue precedenti dieci mogli siano morte tutte in circostanze misteriose,guardacaso proprio dopo il matrimonio,e tutte,stranamente,provenivano da ricche famiglie-disse allora Harry,con lo stomaco chiuso e gli occhi di tutta la sala puntati addosso.

Vide Geward puntare lo sguardo su di lui.-Sono un uomo sfortunato,Signor Potter-

Harry si alzò.-Potrebbe trascorrere il resto della sua vita ad Azkaban,se non dice la verità-

Geward rise.Una risata folle,priva di allegria.

-Certo,come se se dicessi la verità voi mi lasciaste in pace-

-Può darsi-s’inserì Kingsley.-Magari potremmo credere al fatto che lei è innocente-

-Non mi potete sbattere dentro!-urlò di nuovo.-Non avete nessuna prova!-

-Oh,si che ce l’abbiamo.E’ la Signora qui presente.Sua moglie. Cho Chang-disse Harry mentre il suo cuore faceva una piccola capriola.

Geward rise di nuovo.-Non potete fare niente,è la sua parola contro la mia-

Harry sapeva che il mago aveva ragione:non avrebbero mai potuto arrestarlo sulla base della “testimonianza” di Cho a meno che non ci fossero state vere e proprie prove.

Harry alzò lo sguardo su Cho,poi sulle guardie di Azkaban,che si trovavano ancora stazionate sulla porta,sapendo cosa doveva fare.

-Potete portare l’imputato fuori-disse. La sua voce rimbombò nell’aula.Sentì un flash accecargli gli occhi e vide la giornalista che gli aveva chiesto un’intervista prima sorridere soddisfatta.Irritato si chiese perché questi processi non potevano svolgersi a porte chiuse.

Vide Geward che riluttante si faceva sciogliere dalle catene e venne preso sottobraccio dalle due guardie,che lo portarono fuori dalla stanza.

Facendo un bel respiro,e solo quando la porta si fu chiusa veramente,Harry si alzò e si avvicinò a Cho.Vide che lei lo seguiva con lo sguardo,atterrita.

-Signorina Chang,-disse,evitando di guardarla e sentendosi molto strano a chiamarla “signorina Chang”-la prego,ci racconti la sua versione dei fatti.Sa che se quello che dice è vero ha contribuito ad aiutarci a sbattere dentro un uomo pericoloso per la società magica,e non solo?-

Alzò gli occhi su di lei e la vide nervosa.

-I-io…-

-La prego,parli-la implorò Kingsley alzandosi anche lui.

Cho annuì ,tremante.-Quella mattina avevamo litigato.Era la seconda volta in due giorni che litigavamo,così …così tremendamente-

Il silenzio regnò per due secondi,poi Kingsley parlò.-Alzò le mani su di lei…o,insomma l’ha minacciata?-

Cho scosse la testa con vigore.-No,no…a noi capita spesso di litigare,ancor prima del matrimonio-

-Da quanto siete sposati lei e il Signor Geward?-

Prima di rispondere,Cho guardò un secondo Harry ,poi rivolse di nuovo la sua attenzione a Kingsley.-Quattro mesi-

Harry inarcò le sopracciglia-Quattro mesi?Cho,dicci tutto quello che sai,per favore-

Aveva abbandonato il tono formale,e ora la fissava.Era lei la persona che poteva permettere loro di porre fine a questo irrisolto caso.

Cho stava per parlare quando le porte dell’aula si aprirono nuovamente e una delle guardie fece irruzione.Guardò un secondo il Ministro,poi si voltò verso Harry.

-Signor Potter,signore…c’è stata un’emergenza a casa sua…qui fuori ci sono i suoi parenti…-balbettò con il fiatone.

Harry sentì il cuore perdere alcuni battiti,e ,gettando un’occhiata senza realmente vederlo a Kingsley,si avvicinò alla soglia della stanza.

Poi si voltò.-Kingsley…-

Tutti i presenti erano muti,ed Harry poteva vedere gia la giornalista pronta a scrivere qualche nuovo gossip su di lui.

Kingsley gli fece un sorriso,anche se Harry notò che era preoccupato anche lui.-Non preoccuparti,Harry,finisco io qui…vai,poi se riesco ti raggiungo-

Harry annuì e seguì velocemente la guardia fuori dalla stanza.

Vide Percy e Audrey,entrambi con il volto pallido e sudato,tenersi la mano appoggiati a una parete del corridoio.

-Cosa succede?-chiese,quasi correndo per raggiungerli.Harry notò che Percy sembrava molto preoccupato.

-Mamma ha avuto un crollo-disse,staccandosi dalla parete e fissando Harry.-E’ ricoverata al San Mungo-

Harry spalancò gli occhi.-Che cosa?Ma…ma l’avevo vista io stamattina presto,stava bene…-

Percy scosse la testa.-Non so che dirti,Harry.Papà è gia li,insieme a tutti gli altri.Ho pensato che sarebbe stato giusto chiamarti,però se devi continuare qui…-

-Assolutamente no-rispose subito Harry.-Vengo anch’io con voi,si tratta della Signora Weasley.-

Percy fece una piccola ombra di sorriso.-Ok,vieni allora.Noi andiamo subito-

Harry annuì e insieme tornarono all’Atrium .Si smaterializzò e si ritrovò al San Mungo.

Senza nemmeno pensare a dove andava,seguì gli altri due,riflettendo.

Cosa era successo alla Signora Weasley ?Era grave?Ginny e Ron erano di sopra con gli altri?

Svoltarono un corridoio del secondo piano e fecero due rampe di scale,ritrovandosi di fronte un lungo corridoio fiancheggiato da poltrone.

I due coniugi ed Harry lo percorsero di fretta,poi Harry non vide più nulla,assalito da una massa di capelli rossi.

-Harry!-

Harry sorrise istintivamente e strinse forte Ginny a sé ,facendole sentire la sua presenza e il suo sostegno.

-Harry…-

Ginny si staccò dalla sua spalla e lo guardò in viso.Fiamme brillavano nei suoi occhi.

-Cosa è successo?-le chiese.

-Ha avuto uno svenimento…non capiamo bene come mai…mi ha messo una paura…-

Harry le accarezzò la schiena.-Ma come è successo?-

-Poco dopo che tu sei andato via…sono scesa giu in cucina e l’ho trovata che finiva un lavoro a maglia…ad un certo momento si è alzata per andare a prendere un bicchiere d’acqua ,ha detto che sentiva caldo,poi ha mormorato che non si sentiva bene ed è cascata-

Ginny rabbrividì e chiuse gli occhi.-L’ho vista con i miei occhi-

-Ma ora sta meglio?-

Ginny annuì,un po’ sollevata.-Sì,si è ripresa,ma i Medimaghi vogliono capire cosa è successo-

Anche Harry annuì,e la seguì nel corridoio notando per la prima volta come l’intera famiglia Weasley si trovasse seduta su tre delle tante poltrone che affollavano il corridoio.

-Harry!-esclamò Bill alzandosi.

Harry sorrise.-Mi ha gia detto tutto Ginny-

Si avvicinò alla poltrona dove sedeva Ron ed Harry lo vide torcersi le mani,preoccupato.

-Sta bene ora,è questo l’importante-disse,sedendosi accanto a lui e posandogli una mano sulla spalla.

Ron si voltò e annuì.-Sì,ma voglio avere la certezza che tutto ciò non accadrà più-

Harry sospirò e si appoggiò contro la spalliera della poltrona.

-Dov’è Hermione?Ancora al Ministero?-chiese ad occhi chiusi.

-Non ho voluto disturbarla,abbiamo gia fatto venire te qua,e so che avevi un’importante..-

-Ron,smettila.La tua famiglia,che ormai sarà anche la mia a tutti gli effetti,viene prima di tutto,ricordatelo-lo interruppe Harry.

Ron sorrise e annuì.

In quel preciso istante un gufo arrivò planando sopra le loro teste,per andare a posizionarsi proprio vicino ad Harry.

Fleur strillò e si appoggiò al marito,proprio mentre il Signor Weasley usciva da una porta alla destra di Harry.

Harry prese la lettera dal gufo,riconoscendo immediatamente di chi fosse.Con il cuore in gola,aprì la pergamena,ma poi la richiuse,per rivolgere la sua attenzione al Signor Weasley.

-Signor Weasley-disse alzandosi in piedi e avvicinandosi a lui.

Arthur gli sorrise.-Sta bene ora.E’ sveglia.I Medimaghi vogliono solo controllare un’ultima cosa per poi farci sapere tutto.Potete anche andare a salutarla-

I Weasley non se lo fecero ripetere due volte e tutti entrarono nella piccola saletta.Harry vide uscire un Medimago dall’aria stanca e sentì la mano di Ginny sfiorare la sua.

-Non entri?-gli chiese.

Harry la guardò.-Non ora…mi è..appena arrivata una lettera…volevo leggerla..-

Ginny lo guardò con le sopracciglia inarcate.-Come mai tanto mistero?-

Harry scosse la testa.Era incredibile quanto lei lo conoscesse bene.

-Niente,amore,niente…ne parliamo più tardi,ok?Io credo proprio che dovrò tornare a lavoro…ci vediamo questa sera credo…salutate Molly da parte mia…-

Ginny annuì e gli diede un bacio.

Harry le stampò un bacio sulla fronte con un ultimo sorriso,osservandola richiudere la porta dietro di se.

Si voltò,pronto ad andarsene,quando vide che non era l’unico rimasto fuori nel corridoio.

Ron lo guardava a braccia incrociate.

-Perché menti a mia sorella?-

Harry chiuse gli occhi e gli venne quasi da sorridere:tra Ron,Hermione e Ginny era una bella gara capire chi lo conoscesse di più.

Sospirò.-Ce li hai cinque minuti?-

Ron sorrise.-Figurati,anche dieci...anzi,è meglio,così la camera si sfolla un po’-

Harry sentì il gufo alle sue spalle seguirlo e cosi decise di aprire la lettera.Invece la richiuse nuovamente,guardando Ron.

-Ron,credo che questa sia una lettera di Cho-

Ron spalancò gli occhi.-Cosa?Cho…ma la Chang?-

-Shhh,idiota,abbassa la voce!- esclamò Harry dandogli una pizza sul collo.

-Ahi!Cavoli,Harry,cosa diavolo vuole?-

Harry sospirò di nuovo.-Oggi…il processo…riguardava suo marito-

Ron,se possibile,spalancò ancora di più gli occhi.

-Ma…-

-Sì,si è sposata.E,a quanto pare,con uno bello scapestrato-

Ron annuì e si appoggiò al muro,incitandolo ad andare avanti.

-Il marito,da quanto dice lei,ha provato ad ucciderla,ed è venuta a testimoniare-

-Perchè ha provato ad ammazzarla?-

-Nah..è una storia troppo lunga…beh,fatto sta che quando alla fine avrebbe dovuto parlare ,non ha detto una parola.Era come se avesse paura di parlare-spiegò Harry.

Ron lo guardò.,poi fissò la lettera.-E cosa c’entra questa lettera?Harry…voi due…insomma,è cosa vecchia no?-

-Certo che sì- rispose subito Harry,chiarendo tutto.-Cho è il passato,Ginny è il mio futuro.Un futuro felice-

Ron sorrise.-Ok,amico…ma non capisco ancora il perché di questa lettera-

Harry scrollò le spalle.-Non lo so nemmeno io,a dire la verità-

-Bè,allora che aspetti?Aprila no?-lo incitò Ron.

Così,con mani leggermente tremanti,Harry spiegò il foglio e lesse.

 

Devo parlarti.

                                    Cho

 

Corrugando le sopracciglia,Harry guardò Ron che aveva letto anche lui e scuoteva la testa.

-Lo sapevo che andava a finire così-

-Cosa vuoi dire?-gli chiese Harry.

Ron scrollò le spalle.-La classica storia,no?Si sposa con un uomo che non le da attenzioni,è in crisi con lui e proprio in quel momento incontra la sua vecchia fiamma…-

-a cui non importa un fico secco-completò Harry lanciandogli un’occhiataccia.-Io credo invece che sia qualcosa del marito.Vuole parlarmi in privato,ecco perché oggi non ha aperto bocca-

-Ho forse l’ha aperta e tu non ne sai niente-disse invece Ron,fissandolo intensamente,quasi scongiurandolo.-Harry,per favore,non fare cose di cui poi potresti pentirti…-

Harry sospirò e fissò il suo sguardo in quello del rosso.-E’ il mio lavoro.Te l’ho detto,devi stare tranquillo.Sai che amo Ginny,riponi un po’ di fiducia in me.-

-Io ce l’ho-rispose subito Ron.-Ma qui non è questione di fiducia,Harry.Lo sai-

Harry scosse la testa.-Io non ho nessun motivo per cui non andare,Ron…sto solo eseguendo il mio lavoro,nient’altro.Cho è solo una persona che mi ha chiesto aiuto-

Ron non parve convinto,ma Harry decise lo stesso di rispondere alla ragazza,chiedendole di incontrarsi appena fuori dall’ospedale.

Per tutto il tempo il rosso stette appoggiato alla parete a braccia incrociate e lo sguardo torvo,ma Harry lo ignorò.Lui non poteva capire cosa volesse dire essere un Auror.

-Io vado,allora.Ci vediamo tra un po’ .Saluta tua madre da parte mia.E…-

Cercò le parole giuste per dire quello che voleva dire.

-…per favore,non dire niente a Ginny.Non…non voglio creare problemi-

Vide l’amico voltargli le spalle e Harry intuì che era alterato con lui.Sospirando e per la prima volta nella sua vita chiedendosi perché avesse scelto quel lavoro,si avviò giù,confondendosi tra la gente e uscendo all’aria aperta.

La strada di fronte al vecchio negozio dove c’era l’entrata al San Mungo era deserta.Il sole splendeva nel cielo,ma il freddo invernale si sentiva ancora nell’aria,nonostante fosse molto affievolito.

Dopo circa un quarto d’ora,quando ormai le mani di Harry erano diventate viola per il freddo e una nuvola di passaggio copriva quasi interamente il sole,Harry decise di tornare dentro,convincendosi che molto probabilmente Cho non sarebbe venuta all’appuntamento.Proprio mentre stava per rientrare nel vecchio negozio che portava all’entrata del San Mungo,udì un POP leggero nell’aria e si voltò di scatto.Cho Chang,con i suoi lunghi capelli neri raccolti in una coda di cavallo,sembrava avere l’aria decisamente più calma di quando Harry l’aveva vista la mattina.Harry si voltò completamente verso di lei,le mani in tasca,e percepì l’imbarazzo che si era venuto a creare.

Per una frazione di secondo si fissarono senza parlare,poi Cho aprì leggermente le labbra.

-Ciao Harry-sussurrò.

-Ciao Cho-

L’imbarazzo si intensificò ancora di più.Cho mosse nervosamente le mani sotto il mantello.

-Io…cioè…come sta…?-

-Bene-rispose Harry immediatamente,annuendo energicamente con la testa.-Sta bene,ora-

Cho lo fissò,con appena l’ombra di un sorriso.

-Sono contenta-

Harry annuì,poi,anticipando l’imbarazzo che si sarebbe venuto a creare nuovamente tra loro,chiese:-Perché hai voluto vedermi?-

Cho distolse lo sguardo,tirando fuori una delle sue mani da sotto il pesante mantello e giocherellando con la bacchetta.

-Perché volevo vederti-

La sua risposta risuonò chiara e limpida nella strada deserta,colpendo Harry fin sotto la pelle.Alzò lo sguardo su di lei e la vide parlare di nuovo,questa volta sottovoce.

-per parlarti di mio marito-aggiunse.

Harry inarcò le sopracciglia,poi sorrise:era sicuro che Cho lo volesse incontrare per quella faccenda.

Sentì il cuore pompare più sangue del solito,come succedeva sempre quando si trattava del suo lavoro.

-Possiamo parlare da qualche parte?-gli chiese Cho.

Harry notò il nervosismo e l’ansia nei suoi occhi.

-Certo,possiamo andare qui dentro…-cominciò lui.

-Non credi che possa esserci qualche problema?-lo interruppe lei,penetrando i suoi occhi.

Harry ricambiò lo sguardo con sfida.-Per “problema” intendi Ginny?Tranquilla,lei sa che il nostro è solo un colloquio per lavoro,come d’altronde è ,ovviamente-

Non riuscì a vedere cosa passò per gli occhi di Cho,perché distolse rapidamente lo sguardo dal suo.

-Cho,dimmi la verità-disse infine Harry,quando capì che in realtà la faccenda del marito era l’ultima cosa di cui voleva parlare la ragazza.

Cho alzò finalmente lo sguardo su di lui .

-State ancora insieme,vero?-chiese.

Harry sospirò,dandosi dell’idiota per non aver capito tutto prima.-Sì,e ci stiamo per sposare-

Cho annuì lentamente,chiudendo gli occhi.

-Tu…Cho,perché lo hai sposato?Tu…non lo ami vero?-la incalzò Harry,cercando di collegare le due cose che erano oggetto di interesse per Cho.

La ragazza fece un respiro profondo.-Lo amavo forse…ma ora certamente non più.Non dopo che ha provato ad uccidermi –

-Allora perché non hai parlato questa mattina?Con la tua testimonianza potevamo finalmente incastrarlo quello stronzo!-sbottò Harry frustato.

Cho trasalì ed Harry vide,orribilmente, i suoi occhi riempirsi di lacrime.

Ne aveva abbastanza.L’aveva gia vista piangere troppo meno di dieci anni fa,e non aveva intenzione di continuare a perdere tempo cosi.Voleva vedere come stava la Signora Weasley e aveva molte cose da recuperare al lavoro.

-Harry,non è così facile come credi!-urlò lei,ed Harry vide la prima lacrima colarle lungo la guancia.Sentì la rabbia crescergli dentro.

-E allora perché diavolo sei venuta oggi?Perchè hai denunciato il fatto?Cosa diavolo cerchi?Cho-

Cho cominciò a singhiozzare e asciugò il viso con una manica della maglietta.

-Perché ho paura-

Quest’affermazione lasciò Harry senza parole.Sentì la rabbia scemare dentro di lui mentre la sorpresa prendeva il suo posto.

-Cosa…paura?-chiese.

-Senti-rispose Cho asciugandosi l’ultima lacrima.-Facciamo come se io non fossi mai venuta,ok?Riprendiamo le nostre normali vite.Io e mio marito ci chiariremo e…-

Non riuscì a terminare di parlare perché Harry le prese con forza il braccio.

-Non funziona così,Cho.Non è uno scherzo.Ha provato ad ammazzarti.Per favore,dì la verità:sei venuta qui adesso per altri motivi ,vero?-

Cho fissò per l’ennesima volta in quei pochi minuti lo sguardo negli occhi di Harry.

-Non…insomma,la ami vero?-chiese infine,ed Harry percepì il tono triste con cui pronunciò le parole.

Finalmente aveva capito che scopo avesse l’incontro con Cho;stava provando mille emozioni contrastanti,ma nessuna di effetto positivo:delusione e rabbia,perché per cinque fantastici minuti aveva creduto di poter risolvere finalmente il suo primo processo da capo dell’ufficio Auror;tristezza, e pena,anche se molto in fondo ,per Cho,ma lui non poteva farci niente.

Era innamorato di Ginny,e questa era l’unica cosa certa,l’unica cosa importante della sua vita.Non voleva e non poteva perderla per nulla al mondo.

Così,anche se sapeva che le avrebbe fatto male,optò per la verità,e le espresse sinceramente il suo pensiero.

-Sì,la amo-disse infine,in tono deciso.-La amo,Cho,più della mia stessa vita,e non ho nessuna intenzione di perderla.E’ la cosa più cara che ho al mondo-

La ragazza trasalì leggermente ,poi chiuse gli occhi.

-E non provi più niente per me?-gli chiese con voce tremante.

Harry scosse la testa con vigore.

-Mi spiace,no.E d’altronde credo che dovresti sentirti veramente in colpa.Pensa a Ginny un secondo,a quello che stai facendo,e sentiti uno schifo-

-Che cosa?Non puoi permetterti di dirmi questo,non hai nessun diritto.Non sai quello che io sto provando ora…-

-Si che lo so-la interruppe Harry.-Me lo hai fatto provare tu una volta.Anche se devo ammettere che in confronto alla prospettiva di perdere Ginny,la delusione che provavo per te non è nulla-

Era arrabbiato:non capiva nemmeno il perché,sapeva che Cho non si meritava quel trattamento,ma il solo pensiero di stare lì a parlare con la sua ex-ragazza lo faceva sentire sporco nei confronti di Ginny.

-Bene,allora visto che non abbiamo più niente da dirci,posso anche andare-replicò Cho con voce tagliente.

Si era alterata anche lei dopo le parole di Harry,e aveva riposto la bacchetta nella tasca dei jeans,pronta a smaterializzarsi.

Harry cercò di salvare il minimo che si poteva salvare.

-Cho,scusami,non avrei dovuto dirti quelle cose…-

-Le hai dette,però-gli fece notare lei,inferocita.

-Sì,è vero,però mi scuso con te,ho esagerato.Ma quando si tratta di Ginny non so pormi un autocontrollo…ti prego,scusami.

Però,devi capire che io ho una relazione sentimentale solida,e tu mi piombi qui,con un marito con un piede dentro e uno fuori da Azkaban,a farmi il terzo grado su Ginny…io ho capito Cho,quello che stai provando-

-No,non lo sai-replicò lei ,ed Harry vide nuovamente i suoi occhi riempirsi di lacrime.

-Sì,invece,ho capito benissimo.Se stai provando minimamente qualcosa per me,è perché questo è un periodo difficile per te…la delusione per tuo marito,lo shock di essere stata quasi uccisa…ma tu non provi niente per me,te lo assicuro,o perlomeno,niente di così…grande-

-Tu non puoi saperlo-ripetè lei passandosi un fazzolettino ricamato sugli occhi.

-Lo so,Cho,lo so-

Harry prese un gran respiro.-E’ tua la scelta di testimoniare o no contro tuo marito,ma fossi in te,farei un esame di coscienza prima di prendere decisioni affrettate.Pensa a quelle povere donne che sono state uccise-

Un lampo di tristezza passò negli occhi di Cho.Per qualche secondo regnò il silenzio,poi Harry sentì le voci allegre di qualche passante avvicinarsi a loro.

-Meglio se vai-le disse.-Non è molto saggio farsi vedere con un mantello indosso dai Babbani-

Lei annuì,e per un attimo Harry credette che le sarebbe saltata addosso,ma alla fine gli rivolse solo uno sguardo intenso e si smaterializzò.

Con un sospiro,si appoggiò al muro,passandosi una mano tra i capelli.

Poi ,udendo le voci dei passanti intensificarsi sempre di più si smaterializzò anche lui,pronto ad affrontare un altro pesante pomeriggio di lavoro.

 

********

Quando tornò alla Tana,a ora di cena,pensò di non trovarci nessuno,convinto che fossero tutti ancora all’ospedale a far compagnia alla Signora Weasley.

Stava cominciando a pensare di fare un salto per andare a salutarla e vedere come stava,quando notò le luci accese in cucina.

Così,anche se si sentiva vagamente in colpa per non aver salutato ancora la Signora Weasley ,la stanchezza prevalse e si lasciò guidare alla porta di casa.

Bussò due volte,e la porta si aprì rivelando un’Hermione stanca e con l’aria scocciata ed arrabbiata.

-Ciao Hermione-le disse Harry,cercando di capire cosa avesse combinato Ron questa volta.

-Ciao Harry-gli rispose lei con tono cordiale,ma Harry percepì il gelo nelle sue parole.

Harry entrò dentro e vide Ron,alterato quasi quanto la fidanzata,se non di più,seduto a tavolino,e Ginny tagliare le cipolle.

-Ciao-la salutò Harry avvicinandosi e dandole un bacio.

-Ciao-rispose lei con un sorriso,poi riprese ad occuparsi a preparare la cena.

-Cosa succede?-sussurrò Harry osservando Hermione sedersi di fronte a Ron,quasi stuzzicandolo.

-Hanno litigato-spiegò Ginny. -Questa volta di brutto,però.E’ da quando siamo tornati dall’ospedale che non si parlano-

-Ma perché?-

-Questo non lo so.Io stavo in camera con mamma e quando sono uscita li ho trovati a lanciarsi sguardi di fuoco,non so quando sia arrivata Hermione all’ospedale.C’eri tu con Ron in corridoio del San Mungo,cosa è successo?-

Harry esitò prima di rispondere.-Noi…parlavamo del più e del meno-

Ginny inarcò u sopracciglio.-Mi stai nascondendo qualcosa?-

-Cosa?No,no!E’ solo che…,speriamo che la loro lite duri poco…-

Non sapeva bene cosa stava dicendo,ma si stava sentendo tremendamente in colpa;non voleva parlare di Cho a Ginny,non ce n’era motivo. Sarebbe stato solo un movente per litigare,ed era l’ultima cosa al mondo che Harry voleva.

La cena fu consumata in un silenzio quasi glaciale,fino a quando Ginny non mise a tavola la mousse al cioccolato che aveva preparato.

-Ti stai dando da fare,eh?-le chiese Harry con un sorriso.

Ginny ricambiò.-Bè,devo perfezionare un po’,non trovi?Non vorrai mica morire di fame quando saremo sposati,no?-

Harry rise  e tornò a guardare i suoi amici;niente da fare,non si parlavano.Dopo cinque minuti di totale silenzio,Ron posò la forchetta e guardò Harry,che ricambiò il suo sguardo.

-Harry,ho una notizia da darti.Spero che almeno te faccia felice-disse sottolineando le ultime parole. Hermione sbuffò.

-Ron,sei duro come una pietra…merlino,io non volevo dire che…-

-Il punto è –la interruppe Ron,alzando la voce,senza degnarla di uno sguardo-che ho cambiato lavoro.Ecco perché parlavo così tanto con Kingsley.-

Harry vide lo stupore anche sul volto di Ginny.

-Cosa…vuoi dire che verrai a lavorare al Ministero?-chiese Harry sbalordito.

Ron fece un piccolo sorriso.-Sì,come Auror-

Ginny ed Harry spalancarono entrambi la bocca.

-Ma veramente?

-Dici sul serio?-

-Ho sempre i M.A.G.O per diventare un Auror,ricordate?-ricordò loro Ron.

Harry e Ginny continuarono a scambiarsi sguardi stupefatti.

Ron li guardò storto.

-Non siete contenti?Harry…sarò un tuo collega!Lavoreremo insieme!-

Harry richiuse la bocca che fino a quel momento era rimasta aperta e guardò Ron,ancora sorpreso.

-Ma…come…perché?Perchè hai voluto lasciare il negozio?George come farà?-

Ron sventolò una mano con noncuranza.-Ahh,è da tanto tempo che ne parliamo!Me lo ha suggerito proprio lui stesso che se volevo potevo,diciamo…allargare gli orizzonti della mia esperienza lavorativa.Voglio dire,comunque lui ha Verity,possono farcela anche così…-

Harry e Ginny si scambiarono l’ennesima occhiata,poi Ron sbuffò spazientito.

-Allora?-

-Allora,è ovvio che sono della mia stessa opinione!-si intromise Hermione alzandosi in piedi e puntando un dito contro Ron,che diventò subito scarlatto.

-A te non ti voglio nemmeno sentire!-

-Harry,Ginny-disse lei,senza dare cenno di averlo sentito-per favore,diteglielo voi che sbaglia…Ron,essere un Auror non è un gioco!Lo capisci?Devi sfidare la morte ogni giorno!-

Ron rise.-E allora?Hermione,anche io ho seguito i corsi di Harry!Posso permettermi anch’io di essere un Auror!-

Hermione sbuffò.-Non è proprio la stessa cosa…-

Harry potè vedere chiaramente la delusione e il ferimento sul viso di Ron.-Ah,è vero,scusa…perché Harry ha sconfitto Voldemort può essere un Auror e io no giusto?-

-Ron…-disse allora Harry cercando di recuperare-Hermione non voleva dire questo…-

-Ah si?-chiese lui infiammandosi con Harry.-Io credo proprio di sì…-

-Ron,smettila!-esclamò Hermione,scarlatta.

-NO,SMETTILA TU!-urlò il rosso,alzandosi.-E’ sempre stato così…hai sempre preferito lui in questo genere di cose,e non dire che non è vero!Ogni volta che si tratta di sfoderare bacchette e combattere,per te è come se io non valessi niente!E’ un onore essere un Auror,e quando te l’ho detto invece di congratularti con me con un bacio ed espressione di sorpresa,hai cominciato a balbettare che non sono all’altezza di…-

-Questo non l’ho mai detto…-

-E’ come se l’avessi detto.E anche voi,pensavo che mi avreste appoggiato…-continuò Ron voltandosi verso Harry e Ginny.

-Ehi,non scaricarti su di noi adesso!-esclamò Ginny contrariata.

-Tu stai zitta-abbaiò Ron.

-Non rivolgerti a lei in questo modo!-sbottò Harry lanciando un’occhiataccia all’amico.

-E’ mia sorella,non sei tu a dovermi venire a dire come comportarmi con lei!-rispose Ron a tono.

-Sì invece.Ron,quando fai cosi sei peggio di un bambino…-

-Credi?Perchè tu sei sempre quello che non sbaglia mai,vero?-

Harry vide un lampo di rabbia e gelosia che non vedeva da tanto negli occhi di Ron.E capì subito che quello che stava per dire lo avrebbe fatto infuriare.

-…chi è che oggi si è visto con Cho Chang senza dire niente alla propria ragazza?Non venirmi a dire dunque come devo comportarmi con mia sorella,perchè tu sei il primo che oggi non è stato sincero con lei!-

Harry chiuse gli occhi per un istante,poi voltò lentamente la testa verso Ginny e la vide che lo guardava ad occhi sbarrati.

-Che…che vuol dire che ti sei visto con Cho Chang?-chiese,inciampando su ogni parola.

Harry scosse subito la testa.-No,Ginny,non è come credi,davvero…era per…-

Ma non ebbe tempo di finire la frase.

Ginny si era alzata e lo guardava stupita,come se non credesse alle sue orecchie,aspettando che il suo Harry contraddisse Ron su quello che il fratello aveva appena detto;ma le parole di Harry non arrivarono,e lo stupore negli occhi di Ginny si trasformò in fiamme indomabili,che forse solo Harry era capace di tenere a bada,ma non in quel momento.

La ragazza sbatté il piatto sul tavolo e si diresse verso le scale.

Mentre il silenzio si faceva gelido in cucina,Harry ripeté il gesto che aveva fatto prima Ginny e uscì in cortile,senza degnare di uno sguardo Ron ed Hermione.

 

Si lo so,sono crudele XDDDDDD…ma andava tutto troppo rose e fiori,no?Comunque non temete,è successo un bel casino,come sempre il nostro Ron non sa mai tenere la bocca chiusa quando si tratta della sorella XD,ma Harry e Ginny chiariranno tutto ^^

Ringrazio chi continua a recensire e ai nuovi :

lily_94:*__________* recensione bellissima,grazie Ylenia!Ho letto la tua ff”La nostra favola”…bellissima,ho lasciato una recensione,era troppo tenera^^

Princess_jadore:sono contenta che ti sia piaciuto…eh si,è proprio l’uomo da sposare *sbava*

Padfoot_07:Syria,quanti punti esclamativi!!XDDDDsono contenta che ti sia piaciuto!

Fanny91:In effetti ho cercato di rendere tutto molto intenso,e soprattutto Harry cosi dolce mi fa morire *__*

Kisha dattebayo:*__________* mi imbarazzo cosi !^^

Germana:mi fa piacere che la adori ^^ è stato anche uno dei miei capitoli preferiti,in effetti*_*

Maryrobin:mary *_______* lo so che ti commuovi sempre XDDDD

Elyranma:Grazie *______*Adoro quando Fleur li chiama Jinni e Arrì XDDDD

 

Ringrazio come sempre chi ha inserito la mia storia nei preferiti,e spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto (a parte Cho Chang,la persona che odio più al mondo XD)

Baci e alla prossima,

kry

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Capitolo 11
*** Il ritorno di Luna ***


CAPITOLO 5

 “IL RITORNO DI LUNA”

 

Harry sospirò e portò una mano a scompigliare i proprio capelli.Sentiva il sangue pompare più velocemente nelle vene,e cercò di controllare la rabbia verso Ron che stava crescendo dentro di lui.

Era stato uno stupido;avrebbe dovuto dire a Ginny del suo incontro con Cho.Dentro di ,quasi sapeva che sarebbe andata a finire così.

Sospirò nuovamente e sentì la porta della Tana aprirsi dietro di lui e seppe,senza nemmeno voltarsi,che era Hermione.

-Harry…-

-Hermione,non mi va di parlare-le rispose lui immediatamente.

Hermione si avvicinò a lui e si mise al suo fianco.-Mi dispiace tantissimo.Mi sento in colpa.Ron…-disse,riducendo gli occhi a fessure al nome del ragazzo.

-Ron se lo poteva risparmiare-aggiunse lui,facendo crocchiare le dita della mano,cercando di calmare il nervosismo che lo pervadeva.

Hermione si voltò verso di lui.-Io sono della tua stessa opinione,Harry.Ma sai com’è fatto Ron…-

-Sì che lo so.Ma credevo che avesse un po’ di cuore,anche.Lo sguardo di Ginny quando sono rimasto come uno stupido senza contraddire…non me lo scorderò mai-disse Harry,lasciando trapelare la sua frustrazione.

Hermione gli posò una mano sulla spalla.-Sono sicura che chiarirete tutto-lo rassicurò.Poi si voltò a guardare la luce accesa in camera di Ginny.-Perché non vai a parlarle?E’ meglio ora,starete meglio tutti e due-

Harry inarcò un sopracciglio,volgendo la sua attenzione ad una stella che aveva appena fatto capolino nel cielo.

-Sai com’è Ginny quando è arrabbiata-

Hermione rafforzò la presa sulla sua spalla.-Ma so anche che l’unico in grado di domarla sei tu.Vai adesso,su-

Harry si voltò a guardarla,e seguì il suo sguardo fino ad arrivare alla piccola finestra illuminata della camera di Ginny.

Lentamente annuì con la testa,ed Hermione gli sorrise.-Mi dispiace.E’ stata tutta colpa mia.Se io e Ron avessimo tenuto i nostri problemi per noi…-

-Sarebbe stata la stessa cosa-completò Harry.-Hermione,Ron è rimasto molto deluso perché tu non sei stata contenta di fronte alla notizia che sarebbe diventato un Auror-

Hermione corrugò le sopracciglia.-Ma…ma…anche tu e Ginny siete rimasti di sasso!Harry,io non posso accettare che il mio ragazzo rischi la vita ogni giorno,è troppo importante per me e non posso vivere pensando che…-

-Ed è qui che hai sbagliato-la interruppe Harry con un mezzo sorriso.-Era questo che dovevi dirgli.E’ questo il problema tra te e lui.Non portate i vostri pensieri alla bocca.Sono sicuro che se tu avessi detto a Ron quello che stai dicendo a me le cose sarebbero andate diversamente e magari ora stavamo tutti festeggiando in cucina…-

-Ma anche tu hai reagito così!Sei rimasto…sorpreso!!-esclamò lei  corrugando nuovamente le sopracciglia.

-Ma io non sono la sua ragazza.E poi,stavo ancora assorbendo la notizia che lui è scoppiato…non ho avuto il tempo di pensare.Non mi ha dato il tempo di comprendere tutto con il tempo necessario-

Hermione sospirò e annuì.-Però con te e Ginny ha sbagliato pienamente-

Harry fece un cenno di assenso con la testa,afflitto.-Non me lo sarei mai aspettato.E non lo dico solo perché sono il suo migliore amico da una vita e sto per diventare suo cognato,ma soprattutto per Ginny.E’ sua sorella,per diamine-

-Io credo che sia stato proprio quello-disse Hermione.-Però..Harry…Cho…come…-

Harry scosse la testa e lei capì che non voleva parlarne.

Restarono in silenzio per qualche secondo,poi Hermione parlò di nuovo.

-Comunque,è meglio che vai.Dammi retta,è meglio ora che domani.Vedrai che se le spieghi le cose con  calma,lei ti capirà.Ora so che tu non vuoi parlarne con me,ma so che ami Ginny e sono sicura che non l‘avresti tradita per nulla al mondo-

Harry sorrise.-Grazie Hermione-

La ragazza sorrise e gli battè la mano che fino a qual momento era stata immobile sulla spalla.

-Vai ora-

Harry non se lo fece ripetere due volte ed entrò di nuovo in casa,lasciando l’amica ai suoi pensieri.

In cucina Ron era seduto sulla sedia con la testa tra le mani.

Appena sentì Harry alzò di scatto la testa e lo guardò deciso.

-Harry…-

Harry sventolò una mano.

-Non ora,Ron-disse con voce tagliente,e gli passò davanti,senza neanche degnarlo di uno sguardo.

Se non altro,sapeva gia che l’amico stava cercando di farsi perdonare.

Salì rapidamente i scalini che lo dividevano dalla camera di Ginny e una volta davanti la porta di legno fece un gran respiro,preparandosi alla battaglia.

Bussò una volta e abbassò il pugno della mano,in attesa di una risposta dall’interno.

Quando non venne nessuna risposta,Harry era pronto per poggiare di nuovo il pugno della mano sulla porta,ma questa si aprì rivelando Ginny.

Harry rimase così,con il pugno a mezz’aria,osservandola.Non aveva pianto,ed era sicuro che non sarebbe mai accaduto;era sempre la sua forte Ginny.

-Cosa vuoi?-gli chiese lei.

-Parlarti-rispose Harry,non distogliendo mai lo sguardo da lei.

Ginny spostò lo sguardo su un punto imprecisato del pavimento.-Non credo ci sia molto da dire.Ha gia detto tutto Ron e tu sei stato fermo lì senza replicare quindi non preoc..-

-E’ cosi che la pensi?-la interruppe Harry,sentendo montare di nuovo la rabbia dentro di lui.-Senti sparare due parole così in aria e non vuoi sapere nient’altro?Mi lasceresti davvero così?Buono a sapersi…-

Ma sapeva di aver esagerato;Ginny spalancò gli occhi e mise le mani sui fianchi,ed Harry vide le fiamme accendersi nei suoi occhi.

-IO?IO HARRY?IO? …non sono io quella che esce con gli ex!-urlò portandosi poi le mani sui fianchi.

Harry fece un passo indietro.-Scusa,scusa…-

-Gia,ora le scuse vero?Pensa prima di parlare!Parli tanto di Ron ma tu non è che sei meglio…-

-So che quello che stai dicendo non lo pensi sul serio-rispose Harry calmo,lasciando che lei si sfogasse.

-Ah no?E come fai ad esserne cosi sicuro?Credi di conoscermi così bene?-lo attaccò lei mulinando i lunghi capelli rossi e portandoli dietro la schiena.

-Sì-rispose Harry semplicemente.-Perché ti amo e sto per sposarti-

Quella risposta spiazzò Ginny.Chiuse la bocca e lo fissò.

-Possiamo parlarne,per favore?Te lo chiedo per favore…le cose non sono andate cosi,credimi.Dammi la possibilità di spiegarti tutto-

Ginny distolse lo sguardo dal suo e incrociò le braccia al petto.

-Per favore-aggiuse Harry con uno sguardo supplicante.

Lei sospirò.-E va bene.Entra-

Harry fece un respiro di sollievo ed entrò nella camera della fidanzata,chiudendosi la porta alle spalle.

Ginny si appoggiò alla finestra,ed incrociò nuovamente le braccia al petto,fissandolo.-Sentiamo allora-

Harry annuì e si sedette sul bordo del letto della ragazza.

Prese un altro grande respiro.

-E’ vero,ho visto Cho-

Ginny chiuse gli occhi per un momento,poi li riaprì,lanciandogli uno sguardo.Harry era sicuro che tra poco la sua fidanzata avrebbe cominciato a lanciare fuoco.

-Allora credo proprio che Ron abbia detto la verità-

-Aspetta,fammi spiegare…il nostro non è stato un incontro …insomma,un appuntamento!E’ stato per lavoro!-

Ginny lasciò cadere le braccia lungo i fianchi,inarcando le un sopracciglio,ed Harry la vide sorpresa.

-…lavoro?-

Harry annuì.-Sì,lavoro.Ti ricordi il processo di questa mattina,no?-

Ginny fece un cenno d’assenso con la testa.-Certo che me lo ricordo.Eri un fascio di nervi questa mattina-

-Esatto.Il caso riguardava Cho-

Ginny,se possibile,inarcò ancora di più il sopracciglio.-…che cosa?Cho?Ma…che c’entra?-

-E’ una storia lunga-le spiegò Harry scuotendo la testa.-E’ sposata con un delinquente-

-…è sposata??-

-Sì,e oggi era venuta a testimoniare contro suo marito,ma alla fine non l’ha più fatto…credo sia stato per paura,ma non so dirtelo con precisione,perché ho lasciato il processo quando ho saputo di tua madre.Mentre ero all’ospedale mi è arrivata una sua lettera…voleva incontrarmi-

Harry riprese fiato per un secondo ma Ginny non parlò,presa dal racconto del fidanzato.

-Sarò sincero.Ron mi aveva espresso la sua opinione,mi aveva suggerito di non incontrarla,perché sapeva che poi…saremmo finiti nei guai.Ma io ho seguito il mio istinto.Ho dovuto incontrarla.E se fosse stato qualcosa per lavoro?Non potevo rischiare di perdere il mio primo lavoro da una posizione così importante come mi trovo ora,per una stupida cotta ai tempi di scuola.Sai che il mio non è un lavoro semplice.Tante volte mi sono trovato,mi trovo ora e mi troverò a separare vita personale da quella lavorativa.E tu questo lo sai-

Ginny abbassò lo sguardo.-Quindi cosa hai fatto dopo?-

-Sono sceso e l’ho incontrata.-

Harry non sapeva come continuare,e stava cercando un modo per esprimere il concetto che doveva esprimere in parole chiare.

-e…avevo sbagliato.Aveva ragione Ron.Non era…quello il motivo principale per cui voleva vedermi.E’ stata una delusione bella forte.-

Ginny alzò lo sguardo.-Immagino che i motivi erano altri,vero?-

Harry non rispose,ma si limitò  fissarla.

Ginny scosse la testa con un sospiro e lo incitò ad andare avanti.

-Le ho detto che con me non c’era più alcuna…ecco,possibilità.Perchè io amo un’altra donna.Anzi,sono follemente e pazzamente innamorato di un’altra donna.Una che mi capisce anche solo con uno sguardo,che è bellissima,che mi fa ridere,che quando parla della mia vita futura con lei mi fa sognare e andare avanti negli anni con una velocità pazzesca…e quella donna sei tu.Tu e nessun’altra.Mettitelo in testa.Non ti lascerei nemmeno se in questo preciso istante cascasse il mondo,perché sei tu il mio mondo.La mia ragione di vita-

Ginny rimase a fissarlo,gli occhi,forse era solo la sua immaginazione,appena lucidi,mentre si mordeva le labbra,indecisa se tenere ancora il muso o andare lì ed abbracciarlo forte.

Ma poi sorprese Harry ,ancora una volta ,con la domanda che, prima o poi,sapeva gli sarebbe stata rivolta.

-E allora…perché non me l’hai detto?Se…se era una cosa per lavoro,perché non mi hai detto niente?-

Harry abbassò la testa e la scosse,poi si alzò,portandosi una mano in mezzo ai capelli.

-Mi crederesti se ti dicessi che non lo so?-

Ginny lo fissò.

-E’ che…giuro,non lo so.Non so perché ho reagito così.Sono sicuro che se c’è un motivo per cui non ti ho detto niente non è perché Cho è stata una mia vecchia fiamma.Non avrei problemi a dirtelo,lo sai.L’unica che amo sei tu…credo che il motivo sia un altro.-

-Cioè?-

Harry le si avvicinò.-Cioè che non mi andava di rovinare l’armonia tra di noi. Ultimamente siamo così…felici. Soprattutto tu.Sei l’immagine della felicità in persona.Giri per casa con venti depliant alla volta per l’organizzazione del matrimonio e rivolgi sorrisi a tutti…e io non posso fare a meno di essere felice quando ti vedo così.Metti gioia e serenità anche a me.Non mi andava di rovinare tutto questo raccontandoti una cosa che non ha avuto nessuna importanza per me-

Ginny annuì mordendosi un labbro.-Lo so Harry,quello che mi  vuoi dire,ma…tra poco appunto saremo una famiglia.Saremo sposati.Vorresti non raccontarmi cose come queste?Preferisco la verità detta da te che le uscite di mio fratello,che ovviamente fraintende tutto-

Harry fece un cenno d’assenso con la testa.-Hai ragione,Ginny.Ho sbagliato,lo ammetto.Mi dispiace averti ferito,ma non era mia intenzione farlo.Non lo farei mai.Il solo pensiero fa male anche a me.Ma sappi che se l’ho fatto è stato solo per non rovinare il nostro rapporto.Ci tengo da morire-.

Harry le si avvicinò e allargò le braccia,pronto ad abbracciarla.All’inizio Ginny oppose ancora un po’ resistenza ma poi si sciolse ed Harry avvertì il solito calore che provava solo quando era Ginny ad abbracciarlo.

-mi perdoni,allora?-le sussurrò.

Ginny sorrise e si staccò da lui,prendendo le sue mani nelle proprie.

-Sì che ti perdono.Mi hai fatto un po’ arrabbiare ma…so che lo hai fatto a fin di bene.Tranquillo-

Harry fece un gran sorriso e la baciò appassionatamente.Quando si staccarono,Ginny lo guardò.

-Che c’è?-

-No,è che…Ron ha esagerato questa volta vero?-

Harry sospirò.-Direi proprio di sì.Ha tradito la mia fiducia-

Ginny annuì.-E’ vero,per i problemi di lui ed Hermione ci andiamo sempre a finire noi in mezzo.Giuro che da oggi in poi non me ne importa più niente.Si prendessero a sprangate,a bastonate,si uccidessero…ma non devono rovinare il nostro rapporto.-

-Credo che tutto sia partito da quando Hermione ha reagito male di fronte alla notizia che Ron ha cambiato lavoro.Lui è partito con la certezza di voler fare una sorpresa a tutti,convinto che tutti reagissero felici all’annuncio,ma quando Hermione…-

-ha risposto così se l’è presa-concluse Ginny.-Sì,è vero.Ma Hermione lo fa solo perché ci tiene a lui-

Harry annuì.-Vallo a spiegare a loro.Sono più duri di due pietre-

-Io sono felice che Ron sia Auror-dichiarò Ginny,potandosi una ciocca di capelli rossi dietro l’orecchio.-Solo…è che non me lo aspettavo.Sono rimasta un po’ così.Ma ciò non vuol dire che non ne sia contenta-

-Anche io-disse Harry.-Ma Ron era gia nervoso per via di Hermione.Deve aver frainteso anche la nostra opinione-

-Bè,comunque sia,non avrebbe mai dovuto comportarsi cosi-

Harry sospirò.-No,certo che no ma…non ci posso fare niente.Ora sono ancora arrabbiato con lui,ma so che poi le cose si rimetteranno a posto come sempre-

-Ma…dovresti dirglielo Harry!Non può continuare così!-esclamò Ginny contrariata.

Harry scosse la testa.-Secondo me l’ha gia capito da solo.Ora si starà pentendo sentendosi in colpa verso di me.E la cosa non mi dispiace.Che gli serva di lezione-

Ginny accennò un sorriso,poi portò le mani sul viso di Harry.

-Sai che appena mamma torna dall’ospedale cominceremo ad occuparci del mio abito da sposa?-

Harry fece un gran sorriso.-Veramente?Non vedo l’ora che arrivi Luglio…da un momento all’altro potrei rapirti e sposarti subito se non la smetti di guardarmi così…-

Ginny sorrise e si abbracciò a lui.-…lo faresti veramente?-

Harry scosse la testa.-No.Perchè sei troppo presa dai preparativi-

-…la cosa più bella dei preparativi è il fatto che sposo l’uomo che amo-

Harry sorrise,ma prima che Ginny potesse dire o fare qualcosa la porta si aprì ed entrò Hermione,timida.

-Ehm….scusate…ho disturbato?-

Harry e Ginny le lanciarono un’occhiataccia.Hermione fece un passo indietro.

-Ok,si,ho disturbato…ehm…il fatto è che qualcuno è venuto a farci visita .Tutto sommato,pensavo di trovarvi in posizione peggiore-disse lei sollevata.

Ginny scosse la testa esasperata.-Chi c’è giù?-

Hermione fece un gran sorriso.-Vieni e lo scoprirai.Sarai felice di rivederla-

Harry e Ginny si scambiarono un’occhiata,poi Ginny sorrise e lo prese per mano.-Andiamo-

Si avviarono tutti e tre per le scale,ma proprio qui si imbatterono in Ron.

L’aria divenne subito elettrica;Harry si irrigidì e sentì Ron fare lo stesso.

Ginny abbassò lo sguardo ed Hermione guardava nervosamente il ragazzo.

-Io e te dobbiamo parlare-le disse Ron,prendendola per mano .

Hermione lo fissò.-Credo proprio di sì –

Ron annuì,poi si voltò verso Harry.-E anche con te-

Harry fece un cenno di assenso con la testa,senza tradire alcuna emozione.

-Ma…giù…c’è…-balbettò Hermione.

-Ci possono pensare Harry e Ginny per ora no?-disse Ron,azzardandosi a rivolgere un’occhiata alla sorella,che evitò accuratamente il suo sguardo.-La situazione tra te e me è più importante di qualsiasi ospite-

Hermione annuì e lo seguì su in camera,rivolgendo un’ultima occhiata a Harry e Ginny.

Rimasti soli sulle scale,Harry tirò la mano della ragazza.-Andiamo-

Scesero gli ultimi scalini ed entrarono in cucina.Harry sentì la mano di Ginny staccarsi dalla sua e ,dopo appena una frazione di secondo,non la vide più,o meglio,la vide sepolta da una massa di capelli biondo sporco lunghi fino alla vita.

-Luna!-gridò Ginny con voce sorpresa.-Cosa…come…-

Harry udì la risata della loro amica Luna Lovegood e quando Ginny si staccò da lei sentì gli occhi dell’amica puntarsi su di lui.

Harry la osservò;Luna era sempre la stessa:lunghi capelli biondo sporco,collana di tappi di Burrobirra ,e occhi enormi velati dalla curiosità.

-Harry,stai per caso bevendo il succo “Crescitaimmediata”?-chiese profondamente colpita.-Sei altissimo-

Harry sorrise.-No,Luna.Nessun succo.Crescita naturale-disse fiero.In realtà non credeva che esistesse il succo “Crescitaimmediata”.

Le stranezze di Luna erano cosi divertenti che ormai non lo spaventavano più come invece era stato quando l’aveva conosciuta.

-Allora Luna?Cosa ci fai qui?-chiese Ginny eccitata,facendola accomodare a tavola e avvicinandosi al bancone della cucina.Fece ritorno dopo cinque secondi,con in mano un boccale di Burrobirra.

-Grazie-Luna prese il bicchiere dalle mani di Ginny e se lo portò alla bocca;bevve un lungo sorso,prima di rispondere.

-Sono tornata da un altro lungo viaggio in Francia,e questa volta Rolf mi ha accompagnata qui…e ho pensato di passare a farvi un salutino,dato che non ci vedremo per molto tempo credo-

-Perché?Parti di nuovo?-chiese Ginny,sorpresa e delusa.

Luna scosse la testa con un gran sorriso.-Non è un viaggio di lavoro.Mi trasferisco a casa della famiglia di Rolf per un po’.Sai,da quando ci siamo fidanzati ho avuto poche occasioni di conoscere bene la sua famiglia,e,dato che sto per entrare a farne parte mi sembra doveroso…-

Ginny sorrise.-Credo che sia un’ottima idea…ma perché non ci dici qualcosa in più di questo Rolf?L’ho sentito nominare una volta sola ed era perché vi sposavate!Voglio dire,pretendo di sapere di più su quest’uomo che si sta per sposare con la mia cara amica….-

Luna scoppiò a ridere.-Non è che ci sia poi cosi molto da dire su Rolf !-

Harry si chiese mentalmente quanti neuroni dovesse avere Rolf per decidere di sposare Luna;non era niente nei confronti diretti con Luna,ovviamente,che era una cara amica di Harry,ma piuttosto si chiedeva come avrebbe fatto lui a sopportare le continue stranezze della donna vivendoci assieme tutta la vita.

-Ma io sono curiosa!-insistette Ginny accomodandosi sulla sedia accanto a quella dove sedeva Luna e guardandola interessata.-Dai,che poi dobbiamo dirti anche noi una cosa –

Ginny lanciò un sorriso ad Harry e lui sorrise di rimando.Poi si diresse al banco e prese una tazza di caffè,e si sedette anche lui al tavolo,mentre le due donne parlavano fitto.

-Bè,l’incontro con Rolf è stato…casuale.Sì,molto casuale,direi.E’ un tipo molto sulle sue,non parla molto.Ricordi il viaggio che stavo compiendo in Italia per alcune ricerche più specifiche sulla Tentacula Velenosa?-

Ginny sorrise –Sì-

Harry dovette concentrarsi sul bordo della tazza di caffè e valutarne le piccole crepe per non scoppiare a ridere.

-Bè,ci siamo incontrati lì.Più o meno anche lui si occupa dello stesso lavoro che faccio io .Soltanto,lui lavora in sede più stabile.Lavora su referti che gli arrivano dall’esterno e lui compie esprimenti per accertarsi  della validità…mentre ,io lavoro sul campo.Ma ogni tanto capita che anche lui deve lavorare all’esterno-

-E vi siete incontrati cosi?-chiese Ginny ,presa dal racconto.

Luna sorrise.-Sì.All’inizio non eravamo molto sicuri tutti e due di come…di come comportarci.Però poi,conoscendolo,ho sentito che era l’uomo giusto per me.E’ così…simile a me!Non avevo mai incontrato fino ad ora una persona cosi interessante.E poi,la pensa come me anche sui Nargilli-

All’improvviso Harry capì perché Rolf avesse deciso di sposare Luna.

-…e quindi quanto sarai via?-chiese Ginny con tono triste.

Luna scosse la testa.-Nah,non lo sappiamo ancora.Ci sono cosi tante cose da sistemare…pensa,dobbiamo ancora avvisare la famiglia di Rolf che ci sposiamo.Ultimamente il lavoro ci tiene cosi occupati che non abbiamo nemmeno il tempo di berci un caffè insieme…-

-E non solo con lui-disse Ginny,la voce lievemente seccata.

Luna sorrise.-Hai ragione Ginny,è da tanto che non ci facciamo una chiacchierata come si deve,io,te ed Hermione.Ma il lavoro…-

-Eh,lo so-la interruppe Ginny con un sorriso.-Io a Giugno giocherò con l’Inghilterra-

-Si ho saputo-disse Luna senza mostrare nessuna sorpresa.

Ginny aggrottò le sopracciglia.-E da chi?-

-…esistono i giornali,lo sai?Lo sa tutto il mondo che l’Inghilterra ha acquistato un nuovo membro cosi importante-

Ginny inarcò un sopracciglio.-Wow-

-…e so anche che Harry è diventato responsabile del Dipartimento Auror –aggiunse Luna con un gran sorriso.-Questo me l’ha detto Rolf però-

Per la prima volta da quando si era seduto in cucina,Harry rivolse completamente la sua attenzione a Luna.-E come fa a saperlo?-

-Oh,le notizie corrono nella sua famiglia.Lui sa tutto di tutti-

Harry e Ginny si scambiarono un’occhiata.

-Ha avuto Mangiamorte tra parenti?-chiese Harry improvvisamente sospettoso,stringendo la tazza più forte tra le mani.

Ginny alzò gli occhi al cielo.

Luna cominciò a ridere.-Cosa?No,no!Rolf è nipote di Newt Scamandro-

Ginny spalancò gli occhi sorpresa,e la guardò a bocca aperta.-Che cosa?Che cosa?Newt Scamandro…quel Newt Scamandro lì?-

-Bè,dubito che ce ne siano molti…si,lo scrittore-

Visto che Ginny aveva ancora gli occhi fuori dalle orbite ed Harry non ci stava capendo un accidente,chiese:-Ehm…chi è Newt Scamandro?-

Ginny riprese il controllo di sé e gli batte gentilmente su una spalla.-Amore,neanche quando avrai cento anni e di più saprai tutto sul mondo magico-

-Grazie ,Ginny-ribattè Harry,e la fissò,in cerca di una risposta esauriente alla sua prima domanda.

-Newt Scamandro è il più famoso scrittore di libri riguardanti la botanica magica di tutti i tempi.Tutti conoscono il suo nome…è stato lui a voler introdurre la materia di Erbologia ad Hogwarts-

Harry si voltò verso Luna.-E tu ora ti stai per sposare con il nipote?-

Luna annuì.

Harry fece un gran sorriso.-Congratulazioni,Luna-

-Li stavo aspettando da quando sono entrata,Harry-rispose lei con un sorrisetto.-Ma ora,ditemi di voi.Lavoro a parte,come vanno le cose?-

Harry sentì Ginny al suo fianco distendere la bocca in un sorrisone ampio.

-Bè,diciamo che non sappiamo ancora il giorno ma…sempre se potrai,sei invitata al nostro matrimonio a Luglio!-esclamò tutto d’un fiato.

Luna spalancò la bocca.-Oh,vi sposate!Che carini!-

Harry e Ginny sorrisero e Luna abbracciò l’amica.-Se l’avessi saputo prima,mi sarei presentata con un antidoto al succo di “Crescita immediata” che si sta bevendo Harry!-

Harry dovette voltarsi verso le scale e puntare lo sguardo verso Hermione e Ron che stavano scendendo proprio in quel momento per non far notare a Luna la sua espressione esasperata.

Vide Ron fissarlo intensamente,con uno sguardo nuovo.

Pentito,certo,ma ancora di più,bisognoso di parlare con lui.

Sicuramente Hermione doveva avergli detto qualcosa.

-Oh,eccovi di nuovo-disse Luna da sopra la spalla di Ginny-Harry e Ginny mi hanno appena detto che si sposeranno-

Hermione sorrise e si sedette anche lei.Ron invece rimase in piedi,accanto a lei.Guardava ancora Harry.

-Dobbiamo parlare-

Harry annuì e fece un gran sospiro.Vide Ginny che li fissava preoccupata e le rivolse un sorriso.

-Torno subito-

Lei annuì e le tre ragazze li osservarono uscire fuori al cortile,in silenzio.

Harry si appoggiò al muro e infilò le mani in tasca,in attesa che Ron parlasse.

-Io…ti devo chiedere scusa-disse Ron fissando un punto imprecisato del cortile buio.

Harry annuì,aspettando che continuasse.

-Prima di tutto,perché ho tradito la tua fiducia.Siamo amici da troppo tempo e non posso permettermi sbagli di questo genere.Non posso proprio.Mi dispiace veramente,Harry.Ma ero così…così…deluso,e ferito,perché nessuno di voi aveva espresso un par..-

-Qui siamo tutti contenti all’idea che tu sia un Auror,Ron-lo interruppe Harry ,passandosi una mano in mezzo ai capelli arruffati.-Tutti.Io,Hermione,Ginny…se tu ci avessi dato il tempo di assorbire la notizia,forse le cose sarebbero andate diversamente.Spero che tu ed Hermione abbiate chiarito-

Ron annuì.-Sono stato uno scemo.Come al solito mi sono fatto prendere dall’impulsività-

Harry accennò un sorriso.-Su quello non credo che cambierai mai-

Ron fece una debole risata.-Si,hai ragione.Ma ti prometto che non accadrà più quello che è successo questa sera.Non tradirò mai più la tua fiducia.Te lo giuro.-

Harry sospirò e lo fissò.Il volto di Ron era teso,in attesa che lui parlasse e lo perdonasse.

-…anche perché sennò un pugno in faccia non te lo toglie nessuno-

Harry sorrise e prese l’amico per le spalle lo strinse a sé.

Sentì Ron ridere sollevato e si unì anche lui alla risata.Con la coda dell’occhio vide tre sagome dalla finestra della cucina osservarli ansiosamente.

Scosse la testa e si separò dall’amico.

-Propongo di rientrare,stanno per morire di preoccupazione-disse,indicando con un cenno Ginny,Hermione e Luna.

Ron rise di nuovo.-Andiamo a sentire gli ultimi sviluppi sui Nargilli-

Si diressero tutti e due verso la porta d’ingresso,ridendo spensierati.

 

Mamma mia che ritardo questa volta ç__ç scusate,davvero!Ma tra le vacanze e le ultime novità Harry-Potteriane (tra cui il trailer del Principe Mezzosangue,che,a mio parere,è favoloso…gia che Ginny sia stata inserita in un minuto e 29 di filmato è meraviglioso *__*)

Dunque,spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento ^^

Ringrazio chi continua a recensire :

maryrobin:mary XDDDD lo so,lo so che odi Cho,proprio come me ^^

cloe sullivan:la penso esattamente come te…anche le coppie perfette hanno le loro litigate ^^

lucia_hp:XDDDD in effetti,Ron ha parlato un po’ troppo…ma un po’ il nervosismo,un po’ questa assurda protezione verso la sorella…

ninny:sto ancora ridendo…e pensa che io sono di Roma,quando vedo la fontana di Trevi ogni volta penso a Cho XDDDIn effetti,Ginny è stata un po’ impetuosa…ma quando ha visto che Harry non contraddiva Ron...ora non è che mi odierete Ron vero?Povero caro ç__ç

Deidara:super tranquilla!!^^come hai visto,hanno fatto la pace,anche in modo molto dolce,aggiungerei^^

Potterfanlalla17:aiuto *si nasconde per evitare l’ira di laura* dai,direi che va meglio in questo capitolo,no?^^direi che Cho ora sia stata tolta dalle scatole definitivamente ^^

Lily_94:XDDDD cosi morirò io dalle risate,altro che Cho…adoro le tue recensioni *__*,direi che allora questo capitolo ti è piaciuto,è tanto tanto dolce *__* Ma certo che Harry non prova nulla per Cho!!!!!!!!*vomita al pensiero*

Padfoot_07: Grazie Syria,cosi arrossisco!! *___*Visto che non era nulla di preoccupante?^^giusto per spezzare un po tutto questo zucchero…^^

Kisha dattebayo:Grazie ^^ Lo so,lo so,Ron ha esagerato,ma noi lo conosciamo cosi,no?Gia,Harry avrebbe fatto meglio a dirlo…ma andava tutto cosi rose e fiori con Ginny,e che motivo aveva di sconvolgerle la vita per una stupida questione di lavoro…

 

Che bello,quante recensioni per questo capitolo *__* vi adoro!!Spero commenterete in tanti anche per questo…GIURO che il prossimo aggiornamento sarà molto più veloce,qui si entra nel vivo della storia,e sto anche decidendo se far entrare un po’ d’azione nei prossimi capitoli,dopo il matrimonio…ma ancora non lo so.

Grazie ancora a tutti e alla prossima^^

Baci,

kry

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Capitolo 12
*** "Una casa perfetta" ***


Duuunque ^^Oggi scrivo con il grigio le mie cavolatine settimanali,sono ancora in pena per la sconfitta della mia Roma çç Ma dico,l’Inter non poteva prendersi l’influenza collettiva

Duuunque ^^Oggi scrivo con il grigio le mie cavolatine settimanali,sono ancora in pena per la sconfitta della mia Roma çç Ma dico,l’Inter non poteva prendersi l’influenza collettiva??

E soprattutto,e dico ,cavolicchi,c’è stato lo slittamento del Principe Mezzosangue!çç …al pensiero che dovrò aspettare fino a Luglio per vedere il tanto atteso bacio tra Harry e Gin ç__ç

Comunque,tralasciando le mie sofferenze XD,ecco il nuovo capitolo.Non l’ho riletto molto bene,a dire il vero,ed è successo un mezzo casino con il pc XD,ma credo sia tutto ok.

Devo dire che sono rimasta un po’ delusa dalle poche recensioni dell’ultima volta(hanno contribuito al mio malessere XD),ma ringrazio davvero di cuore chi commenta sempre,grazie **

Allora,vi lascio al capitolo.

 

“UNA CASA PERFETTA”

 

-Sinceramente,posso esprimere un mio parere?-chiese Ginny stancamente,cercando di infilarsi tra la madre ed Hermione,impegnate a poggiare un giglio su alcune porzioni di tessuto avorio e argentati.
Era un caldo pomeriggio di inizio Luglio;il sole splendeva alto nel cielo e spazzava via ogni piccola traccia di nuvola esistente,e il vento afoso,quasi del tutto inesistente,faceva oscillare lentamente il prato della Tana.
In cucina,al riparo del sole cosi sorprendentemente caldo,la Signora Weasley,Ginny,Hermione,Harry e Ron si stavano rinfrescando bevendo ogni cinque minuti l’acqua ghiacciata che la Signora Weasley aveva depositato sul tavolo.
-No,tesoro, tu sei troppo stressata questo periodo-disse la Signora Weasley convinta.-Tra due settimane ti sposi,lascia fare il lavoro che rimane a me ed Hermione-
Ginny si passò una mano sul viso,esasperata,e si risedette vicino ad Harry e Ron,che stavano il più lontano possibile dal tavolo, pieno di tessuti ,fiori e confetti.
La grande data era stata decisa;il quindici di Luglio,finalmente,Harry e Ginny sarebbero diventati marito e moglie.
L’eccitazione nella casa era alle stelle;Harry non aveva mai avvertito prima di quel momento una simile agitazione tra i suoi prossimi parenti.
Si chiedeva per caso se non fosse per il fatto che forse era lui questa volta il diretto interessato del matrimonio,o perché l’unica donna di famiglia stava per sposarsi,ma,osservando la Signora Weasley girare per casa cosi felicemente che sembrava avesse le molle sotto i piedi,capì che molto probabilmente era per entrambi i motivi.
-Ron,potresti evitare di spalmare il tuo sedere sulla carta da regalo?-chiese Hermione con uno strilletto acuto,facendo sobbalzare Harry e distogliendolo dai propri pensieri.
Ron sbuffò.-Non è vero,non mi ci sono seduto sop…-
-Alzati-ordinò Hermione,prendendolo per un braccio e sollevandolo.-Quello cos’è,uno strofinaccio,secondo te?-abbaiò.
Harry vide Ron farsi piccolo piccolo,di fronte la preziosa carta da regalo avente come soggetto numerosi bouquet di fiori che si muovevano.
-Ok,ok,chiedo scusa.Non lo farò mai più-mormorò,rimuovendo la carta dalla sedia e appoggiandola sull’ormai stra-pieno tavolo.
Hermione si sciolse di fronte l’espressione del proprio ragazzo.Si sporse in avanti e gli accarezzò una guancia.-Cerca di stare più attento,ok?Altrimenti…-alzò leggermente la voce e guardò Harry e Ginny,che si erano voltati per nascondere le loro risatine,-…con che cosa lo incartiamo il regalo per questi due sposini?-
Ginny si voltò e fissò Hermione.-E’ inutile che mi provochi,resisterò fino al giorno del matrimonio-
Hermione sorrise,diabolica.-Certo,come no-
Ginny si lasciò scappare una risatina,poi prese una mano di Harry,intrecciando le proprie dita con le sue,mentre Hermione tornava ad occuparsi delle ultime faccende matrimoniali con la Signora Weasley.
-Stanca?-le chiese Harry,accarezzandole la guancia col dorso della mano.-Sembri sfinita-
Ginny sorrise stancamente e scosse la testa.-Soltanto un po’ agitata.Ho tremila cose da fare.Tra gli allenamenti,e il matrimonio…-
-…definiresti una fortuna che ci siano tua madre ed Hermione ad occuparsi di tutto questo?-chiese Harry,cercando di trasformare la risatina in un colpo di tosse.
-Guarda che ti sentiamo-gli disse Hermione lanciandogli un’occhiataccia.
Harry sorrise.
-Bè,non dubito che voi mi stiate dando una grande mano,e ve ne sarò grata in eterno,ma…non credo ci sia bisogno di creare un’epopea per decidere quale tessuto mettere sotto i mazzi di fiori che staranno sui tavoli.Voglio dire…io non ci avevo nemmeno pensato-ammise Ginny,tentando di distogliere la madre dal lavoro che stava facendo.
Tentativo inutile.
La Signora Weasley sorrise,poi prese un pacco di confetti,lo aprì,e ne versò il contenuto in una ciotola.-Voglio che tutto sia perfetto per il matrimonio della mia bambina.-
Ginny alzò gli occhi al cielo e si rivolse ad Harry:-Hai parlato con i signori Mason?Hanno confermato?-
Harry annuì,tranquillo.-Ovviamente.E’ tutto ok.Ci hanno dato il via libera-
-Perciò,la villa ed il parco sono a nostra disposizione?-chiese Hermione,scattando all’istante e concentrandosi su Harry.
Ginny sospirò.
-Sì-rispose Harry,chiedendosi perché qualche volta non chiudesse quella maledetta bocca che si ritrovava.
Lo sguardo della Signora Weasley si accese di eccitazione.-Perfetto!-esclamò,lasciando cadere sul tavolo la composizione floreale che stava creando.
Si diresse a passo svelto verso il soggiorno,e scomparve.
Ginny lanciò un’occhiata preoccupata ad Harry.
Questa volta,il matrimonio di un componente della famiglia Weasley non si sarebbe svolto alla Tana.
Harry voleva il massimo per Ginny,non che il giardino della Tana non fosse perfetto,ma voleva qualcosa di diverso,più…originale.
In fondo,alla Tana erano stati celebrati gia tre matrimoni,e la cosa stava diventando alquanto…monotona.
E fu al lavoro che si imbatté per caso nei Signori Mason,una coppia di anziani Maghinò,proprietari di una grande villa nella campagna londinese,comprendente un parco talmente grande da potercisi perdere.
Si era guadagnato la loro stima risolvendo un caso che li riguardava molto da vicino,e,un quarto d’ora più tardi aver esposto la sua richiesta,i proprietari di villa Mason avevano gia accettato la sua richiesta,non chiedendo nemmeno uno zellino in cambio del prestito della villa,e soprattutto del parco,per una giornata.
L’arrivo rumoroso della Signora Weasley lo distolse di nuovo dai suoi ricordi.Teneva in mano una pergamena arrotolata e gli occhi le brillavano.
-Dunque…-borbottò,aprendo la lunga pergamena.
-Mamma…-disse Ginny in tono preoccupato-cos’è…quella pergamena?-
Ron scosse la testa esasperato e si alzò per prendere l’ennesimo bicchiere d’acqua.
La Signora Weasley rispose tutta emozionata.-Oh,è una lista che ho preparato qualche settimana fa con tutte le modifiche da portare alla villa e al giardino…-
Ginny scosse la testa orripilata.Guardò per un secondo Harry,poi si alzò,sciogliendo la presa dalle sue dita.
Harry chiuse gli occhi,in attesa che la battaglia scoppiasse.
-Mamma-cominciò Ginny in tono dolce,nel tentativo di mostrarsi gentile.-Ecco…non ti pare che tu stia un po’ esagerando?-
La Signora Weasley la guardò per un secondo.-… tu dici?-
Ginny annuì fin troppo convinta.
Hermione spostava lo sguardo dalla madre alla figlia,non perdendosi un’occhiata tra le due.
-Bè,meglio ancora,un matrimonio mica è cosa da tutti i giorni!-esclamò la Signora Weasley felice,e cominciò ad elencare la lunga lista che aveva preparato.
-Allora,credo proprio che tuo padre dovrà mettersi l’anima in pace e tirare fuori i suoi vecchi attrezzi da giardino…io direi che una buona falciata vada più che bene,quel prato è troppo alto per i miei gusti e sinceramente non voglio rischiare che tu cada il giorno del tuo matrimonio…inoltre darei anche una bella annaffiata, potrebbe esserci il rischio che con tutto questo caldo il prato si secchi,e poi passerei a mettere piccoli mazzetti di fiori un po’ sparsi dovunque…-
Ginny alzò gli occhi al cielo,esasperata,e si risedette accanto ad Harry,che le sorrise.
-Lasciala fare,è importante per lei,e vedrai che verrà fuori un ottimo lavoro-
-…lo spero-
Harry le prese il viso fra le mani e la baciò.
All’improvviso si sentì tirare su dal colletto della camicia.-Forza,andiamo-
-Dove?-chiese Harry disorientato.
-Fuori di qui-bisbigliò Ron.-Non ce la faccio più.Sto per impazzire in mezzo a tutti questi tulle e fiori-
Ginny si lasciò scappare una risatina e si alzò anche lei.
-Dove andate?-chiese Hermione,guardandoli con sospetto.
-Qui fuori all’ombra di qualche albero,si muore di caldo-le rispose Ron,osservandola circospetto.-Vuoi venire?-
Hermione lanciò un’occhiata alla Signora Weasley,sinceramente combattuta tra il desiderio di rimanere lì a continuare i preparativi per il matrimonio e quello di trascorrere qualche ora al fresco.
-Vai-le disse la Signora Weasley lanciandole un sorriso da dietro la lunga pergamena.-Qui è tutto sotto controllo-
Hermione la guardò indecisa ancora per qualche istante,poi annuì.-Ok,arrivo…vado un attimo in bagno,però,scusate-
-Stiamo qui fuori-disse Ron alla madre,e lui,Ginny ed Harry uscirono all’aperto.
-Merlino,si muore di caldo-disse Ginny,sventolandosi con una mano.
Harry si passò una mano in mezzo ai capelli.
Ron prese la maglietta e se la sfilò,rimanendo a petto nudo.
Harry inarcò le sopracciglia.
-Ma che fai?-esclamò Ginny sconvolta.-Copriti!-
Ron scosse la testa .-Ah,Ginny,per favore,smettila,fa caldo-
Ginny lo fissò.-…e da quando metti tranquillamente in mostra il tuo petto,tu?-
-Da quando l’Inghilterra è diventato un paese dove il caldo ti massacra-
-Anche io ho caldo,ma non mi sembra che vada in giro nuda!-fece notare lei,corrugando le sopracciglia.
Ron trattenne una risata.-Sorellina,non credo che sarebbe saggio per te andare in giro a petto nudo,con tutto il rispetto possibile-
Ginny scosse la testa disgustata e si voltò dall’altra parte.Harry dovette ficcare il pugno della sua mano destra dentro la bocca per non ridere.
Quando finalmente arrivarono sotto l’ombra del grande albero,Ron si lasciò andare ad un sospiro e si buttò sull’erba,lanciando la maglietta su un tronco dell’albero.-Ah,fresco-
Ginny gli lanciò un’occhiataccia e si sedette accanto ad Harry.
-Voglio un maschio-
Le parole di Ron risuonarono nella piacevole brezza estiva.
Ginny aggrottò le sopracciglia.-cosa?…ora vallo a dire ad Hermione,cinque anni che state insieme e ora tu…-
Ron fece un sospiro.-Spiritosa.No,dico…da voi due,mi aspetto un primogenito maschio-
Ginny scoppiò a ridere mentre Harry,sdraiato in mezzo a Ginny e Ron,sorrideva beato,con un braccio a coprirgli gli occhi .
-Ron,non ci siamo neanche sposati,dacci tempo!-esclamò Ginny continuando a ridere.
Ron le lanciò un’occhiataccia.-Ovviamente,intendevo che ciò deve accadere il più tardi possibile-
-Sì,sì,certamente,come no.-
Harry lanciò un’occhiata all’amico.-Anche quando sarà mia moglie dovrò stare attento a non farle più di una carezza?-
-Naturale-
Ginny sbuffò seccata,dando un piccolo schiaffo sul braccio di Harry.-…?ti fai trattare cosi?reagisci!-
Harry la guardò.-Ah,Ginny,ma è ovvio che quello che ho detto era una battuta-disse con un gran sorriso.-Voglio dire,è cosi…elementare che una volta sposati nessuno dovrà più romperci le scatole-
Ginny dovette voltarsi dall’altra parte e concentrarsi su Hermione che arrivava frettolosamente per non ridere di fronte l’espressione di Ron.
-Oh,finalmente un po’ d’ombra-esclamò Hermione sollevata,non appena arrivò.I suoi occhi si soffermarono su Ron,beatamente sdraiato sull’erba fresca.Inarcò un sopracciglio.
-…e tu?Che fai,gli spogliarelli?-
A quel punto Ginny non riuscì a trattenere una risata.
Ron era diventato di una intensa tonalità rosso pomodoro.
-Fa caldo-si giustificò.
Hermione inarcò ancora di più il sopracciglio.-Bè,anche io caldo…-
-Alt,Hermione-la interruppe Ginny.-Quella battuta l’ho gia fatta io …fossi in te mi fermerei prima che Ron risponda come non deve rispondere-disse,volgendo un’occhiataccia al fratello,che dipinse un’aria innocente.
Hermione sospirò e si lasciò cadere sull’erba vicino a Ron.
-Allora come va dentro?-le chiese Ginny.
Lo sguardo di Hermione si accese.Harry e Ron si lanciarono un’occhiata ed entrambi chiusero gli occhi con un sospiro.
Harry tornò a posare il proprio braccio sugli occhi e si lasciò cullare dalla brezza leggera.
-Va tutto bene,ovviamente…credo che entro una settimana sia tutto completato.Dobbiamo solo dare una ritoccatina al tuo vestito e tutto è pronto…-
-Hermione!-esclamò Ginny.-Non devi parlare del vestito!-
Harry sorrise,sempre ad occhi chiusi.Dopo qualche istante sentì due labbra posarsi sulle sue,e rispose appassionatamente al bacio.
-mi tenti troppo quando sorridi-sussurrò Ginny appoggiando il viso sulla sua gola.
Harry sorrise di nuovo.-Sto sorridendo anche adesso.Perchè non mi baci?-
Sentì la risata di Ginny sul collo.
-Ginny,tuo fratello si rifiuta di voltarsi a parlare come persone normali fino a quando tu non la smetti di dare spettacolo-fece da messaggera Hermione,alzando gli occhi al cielo.-Sinceramente,Ron,stai decisamente esagerando-
Ginny sbuffò e si rialzò.Harry era sicuro che anche lei stesse maledicendo Ron come lui.
-Sentiamo,di cosa dobbiamo parlare?-chiese,giocando con un filo d’erba.
-Niente in particolare,era un modo per distrarre tu ed Harry-disse Ron con aria di vittoria.
Ginny alzò gli occhi al cielo.
Per qualche minuto regnò il silenzio,poi Hermione si alzò.
-E ora dove vai?-le chiese Ron.
Lei lo guardò.-Non voglio rimanermene con le mani in mano…Ginny,vieni con me,per favore-
-Perché?-
-Devo parlarti di una cosa-
Ginny annuì con le sopracciglia corrugate e si alzò,seguendo l’amica dentro casa.
Ron continuò a seguirle con lo sguardo anche quando furono invisibili alla loro vista,poi si voltò verso Harry.
-Di cosa diavolo devono parlare?-chiese,agghiacciato.
Harry scosse la testa.-E che ne so io –disse,chiudendo di nuovo gli occhi.
-…e non sei curioso?Forza,andiamo ad origliare-disse Ron recuperando la maglietta ed infilandosela.
Harry lo guardò come se fosse pazzo.-Ma sei uscito fuori di testa?Saranno cose private,lasciamole in pace!-
Questa volta fu Ron a guardarlo come se fosse un marziano.-Ma…io ed Hermione non abbiamo nessun segreto!-
-Nemmeno io e Ginny-rispose immediatamente Harry.
-E allora perché…-
-Senti Ron-sospirò Harry,facendo leva sul gomito-sicuramente era qualcosa che riguarda il matrimonio,perciò smettila di vestire i panni di Sherlock Holmes e statti buono per un minuto,santa Morgana-
Ron gli lanciò un’occhiataccia e si stese di nuovo,fissando i rami del grande albero.
-Comunque sia,voglio un nipote maschio.-

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- Allora,controlliamo tutto di nuovo-disse Ginny la sera,tirando fuori stancamente un rotolo di pergamena chilometrico,in camera di Harry,che fece un sospiro e si buttò sul letto,chiudendo gli occhi.
-Vai-
-Allora…tutti i Weasley ci sono-disse,intingendo la piuma che riposava sul comodino di Harry nel calamaio e segnando varie crocette sulla pergamena.
-Bene-borbottò Harry.
Ginny sorrise.-Dai,ti toccherà soltanto affrontare …quanti saranno i miei parenti?Sono sicura che alcuni di loro nemmeno li conosco-
-Ciò mi conforta enormemente-
-Poi passerei ai vecchi amici di scuola…forza Harry,aiutami-mormorò Ginny dandogli uno schiaffetto sul braccio.
Harry sospirò e si mise a sedere.-Tutti i miei vecchi compagni di dormitorio,più le fidanzate e le mogli-
Ginny annuì e continuò a spuntare sulla pergamena,quando poi alzò la testa e rivolse un sorrisetto al fidanzato.
-Sì?-
-…Dean Thomas è fidanzato?-
Harry sobbalzò e s’irrigidì.-Spero di sì-
Ginny rise.-Non vedo l’ora di rivedere Neville ed Annah…sarà una vita che non li vedo-
Harry annuì.-Anche io…ho visto Annah di sfuggita al Ministero,stava salendo al quarto Livello,ma non mi sono potuto fermare a salutarla…stava bene-aggiunse,ricordandosi di quel giorno.
-Ok,quindi direi che i compagni di scuola li abbiamo messi tutti,giusto?-disse,ricontrollando la lista.-Accidenti,non mi sono mai accorta di quanti amici avessimo ad Hogwarts-
-I miei colleghi di lavoro?-chiese Harry,inorridendo al solo pensiero del numero di invitati che ci sarebbero stati.
Ginny gli elencò tutti i nomi,spuntandone uno ad uno,fino a quando arrivò all’ultimo.
-Merlino-borbottò Harry-qui ci vorrebbero due interi campi da Quidditch per far entrare tutta questa gente-
-E non abbiamo ancora finito-fece presente Ginny,piegando in due la pergamena.-Siamo a metà…mancano ancora alcuni vecchi nostri insegnanti,Hagrid,le mie compagne di squadra…-
Harry sospirò e si sdraiò di nuovo sul letto,e Ginny continuò a elencare la lunga lista.Avevano appena finito e si stavano godendo la pace quando Harry si ricordò di una cosa.
-Di cosa dovevate parlare tu ed Hermione oggi pomeriggio?-chiese,con tono innocente. Ron lo stava influenzando troppo con i suoi modi morbosi.
Ginny inarcò un sopracciglio.-Ora anche tu fai il detective?Niente di importante-
Harry le baciò la guancia.-Sai che a me puoi dire tutto-sussurrò.
Ginny sorrise.-Sei un maledetto imbroglione quando fai così.-
Harry le baciò anche l’altra guancia ,poi posò le sue labbra sulla fronte della ragazza.-Tutti abbiamo un punto debole,e il tuo sono io-disse,scendendo ad accarezzarle le spalle.
-Ok,ok-sbottò lei riprendendo fiato.-Altrimenti mi fai impazzire-
Harry sorrise vittorioso e la strinse,aspettando che parlasse.
-Giuro che se ti fai uscire qualcosa con qualsiasi altra persona che non sia io,ti mollo il giorno del matrimonio-lo minacciò Ginny.
Harry inorridì ma sapeva che la ragazza scherzava,in un certo senso;sarebbe stato meglio per la sua incolumità,però ,di non rischiare,perciò annuì convinto.
Ginny prese un gran respiro.-Hermione ha…voluto parlarmi di un suo desiderio-
Harry la guardò in attesa che continuasse.Ginny sorrise.-Vuole fare l’amore con Ron-
…Si era aspettato tutto:che Hermione volesse lasciare Ron,che Hermione volesse stravolgere tutto il programma per il matrimonio suo e di Ginny,persino che volesse cambiare data;tutto tranne questo.
Sulle prime pensò che fosse uno scherzo.
Si sedette sul bordo del letto portando Ginny con sé e scoppiò a ridere.-Amore,non potevi inventarne una migliore!Forza,dimmi la verità-
Ginny inarcò le sopracciglia.-Ma guarda che non sto scherzando,scemo,ti sto dicendo la verità-
Harry strabuzzò gli occhi. –Ma è una cosa impossibile!-
Ginny lo guardò senza capire.-…e perché?-
-Come perché?…non sono sposati!Non…-
Ginny inarcò ancora di più le sopracciglia.-Scusa,non eri tu quello che pensava che volessi fare l’amore con te?-
Harry sentì il collo avvampare.-Bè,infatti…-
-…infatti eri disponibile-terminò Ginny con un gran sorriso.-Ah,proprio maschi-disse scuotendo la testa.-Se noi donne non fossimo così responsabili come siamo,sarebbe una strage-
-Io sono responsabile con te-disse Harry,punto sul vivo.
Ginny scoppiò a ridere.-…non capisco che cosa ci trovi di così sconvolgente-
Harry aggrottò le sopracciglia.-Stiamo ancora parlando di noi?-
Ginny scosse la testa.-Di Ron ed Hermione…voglio dire…-
Harry la vide in difficoltà con le parole e sorrise.Era così tenera quando era confusa.
Ginny alzò un dito.-Un secondo…devo trovare le parole giuste per spiegarti-
Harry alzò le spalle.-Fai con calma-
-Da quanto stanno insieme Ron ed Hermione?-gli chiese Ginny.
Harry la fissò.-Bè,più o meno da quanto stiamo insieme io e te-
Ginny annuì lentamente.-Bè…è tanto non trovi?Voglio dire,a questo punto una coppia dovrebbe cominciare a sistemarsi,come io e te-
-Intendi sposarsi?-chiese Harry annuendo.-Sì,è quel che penso anch’io-
-Ma visto che sappiamo entrambi che Ron è piuttosto lento su queste cose,il che vorrà dire che ci metterà un altro paio di anni buoni a capire che forse è ora che la relazione tra lui ed Hermione si evolva…-
Harry mascherò la sua risatina in un colpo di tosse.
-…se non prende in mano la situazione Hermione qui rischiano tutti e due di finire con i capelli bianchi-terminò Ginny.
-Non ti seguo.Cosa c’entra…-
-Harry,e su-si spazientì lei.-dopo cinque anni direi che sia più che…normale che alla fine si desideri qualcosa di più…ma non la vedi Hermione come è presa dai preparativi del mio matrimonio?Si vede lontano un chilometro che lo vuole anche lei!E dato che Ron non si da una mossa,ha pensato bene di decidere che magari facendo l’am…-
-Aspetta,aspetta-la interruppe Harry alzando una mano.-Questo lo ha detto esplicitamente Hermione o lo hai dedotto tu?-
Ginny gli lanciò un’occhiataccia.-Cambia qualcosa?-
-Bèsì-mormorò Harry.-Magari non è così-
Ginny incrociò le braccia al petto.-Continua-
Harry
si sentì molto strano ad affrontare questioni sessuali sui suoi due migliori amici con la propria fidanzata.Si chiese perché non fosse stato zitto fin dall’inizio.
Ron e le sue paranoie.
-Tu…sei convinta che Hermione voglia lasciarsi andare ad un livello fisico così alto con Ron perché magari così lui si convinca che è venuto il momento di accelerare i passi con Hermione-riassunse Harry.
-Sì-
-Non …hai pensato che magari lo scopo di Hermione……che magari non c’è uno scopo vero e proprio,ma lo fa soltanto per…perché ama Ron?-
Harry non sapeva dove sotterrare la testa per l’imbarazzo.
Ginny sorrise teneramente.-Oh,Harry,ma quello è certo-disse,posandogli una mano sulla guancia.
-Ok,ci rinuncio-disse Harry scuotendo la testa.-E’ troppo complicato-
Ginny scoppiò a ridere.-Cose da donne-
-Allora ringrazio il cielo per essere nato maschio-
Ginny annuì convinta.-Eh si,c’è proprio da ringraziarlo-commentò,con un’altra risatina.
Poi si sporse e gli baciò la fronte.-Ti lascio riposare.Scommetto che hai passato una delle giornate più massacranti della tua vita-
Harry inarcò un sopracciglio.-A dire la verità,non è stato così male.Sinceramente parlando,anche al lavoro non è che stia meglio,ora che Ron passa tutto il suo tempo accanto a me in ufficio a stressarmi con Hermione…-
Ginny rise.
-Rimani un po’ con me-le disse Harry dolcemente.-Sono così riposato quando sono con te-
Ginny lo guardò con amore e gli scansò i capelli dalla fronte,passando il suo indice sulla cicatrice.
Harry chiuse gli occhi.
-Non fa più male,vero?-sussurrò,percorrendone i tratti lentamente.
Harry sospirò.-No,e non puoi immaginare che sollievo che sia-
Lentamente,Ginny si abbassò su di lui e posò le sue labbra sulla cicatrice,con dolcezza,mentre Harry sospirava di piacere.
-Ok,ok,avrete moooolto tempo per giocare agli sposini felici,ora dobbiamo pensare piuttosto a organizzarlo un matrimonio…forza Ginny!Molla Harry e vieni su a provare il vestito!-
Hermione era apparsa nella stanza come una furia,i capelli ricci danzanti e l’espressione da pazza,che le si addiceva spesso ultimamente.
Ginny sobbalzò.-Ma …ora?-
-E quando,un’ora prima che ti sposi?-chiese sarcastica Hermione,poi si avvicinò al letto di Harry e prese Ginny per un braccio,sollevandola in piedi.Harry prese l’altro braccio della fidanzata.
-Hermione,non potresti lasciarla in pace per un po’?Voglio dire-si affrettò a dire Harry,notando l’espressione della ragazza,o meglio,della iena-altri dieci minuti…non abbiamo più tempo per stare un po’ insieme…-la sua voce si andava affievolendo sempre di più di fronte l’espressione infuriata di Hermione.
-Non ora-ribadì lei.-Vuoi che sia perfetta tra due settimane?Lasciamela lavorare per bene-
Ginny rivolse uno sguardo supplichevole ad Harry.
-Ma lei è gia perfetta così-ribattè Harry con un gran sorriso.-Hermione,mollala,questa sera è tutta mia,non la cedo a nessuno-
Hermione sbuffò e gli puntò un dito contro.
-Harry James Potter,questa me la pagherai!-urlò.Poi,a grandi passi,uscì dalla camera,curandosi di sbattere forte la porta.
-Il mio eroe-disse Ginny con una risata,e si buttò di nuovo in braccio a lui.

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-Sai,sto seriamente pensando che Hermione sia sotto effetto di qualche incantesimo-disse Ron sincero,passandosi stancamente una mano in mezzo ai capelli e sedendosi su uno scatolone enorme.
Harry rise e si guardò intorno.
-Bel lavoro,amico.Quando Ginny la vedrà rimarrà di sasso-disse Ron in risposta allo sguardo di Harry,che lasciò correre il suo per tutto il pian terreno della sua vecchia casa d’infanzia.
All’inizio,quando aveva confessato ai Signori Weasley e a Ron la sua idea di tornare a vivere a Godric’s Hollow,lo avevano preso per pazzo;Ron non riusciva a capire come mai,con tutte le magnifiche case che Harry avrebbe potuto avere,si era intestardito a mettere a nuovo una villetta che praticamente era come morta.
-Abbiamo un sacco di tempo-aveva detto Harry all’amico-e poi,...mi piace l’idea di me e Ginny in questa casa…ricordo ancora quando le ho fatto vedere la tomba dei miei genitori e quando ha visto il villaggio…ne era affascinata.Sono sicuro che le piacerà.Sarà il mio regalo di nozze per lei-
Inizialmente era partito un po’ sconfitto,sapendo che sarebbe stato molto difficile mettere in piedi nuovamente la sua vecchia casa.Il lato destro del piano superiore non c’era,esploso per via della maledizione che era rimbalzata contro Harry,e,come tutte le maledizioni delle magie Oscure,era impossibile ricostruirlo.La siepe e le erbacce avevano raggiunto altezze notevoli,ma Harry provò lo stesso a cercare di poter fare qualcosa.
E,miracolosamente,aveva scoperto che in realtà la casa non era più sopraffatta dalla Magia Oscura.
Il cancello d’entrata,che l’ultima volta che aveva visto era coperto di scritte in suo onore,era scomparso,così come l’alone “terrificante” che circondava la sua vecchia casa.
Ricordava con esattezza quel giorno:deciso ad andare a trovare di nuovo i suoi genitori,aveva portato Ginny con sé per mostrarle il luogo della sua infanzia,e raccontarle dettagliatamente un pezzo della sua ricerca degli Horcrux.
Ne aveva parlato con Hermione,e lei,alla fine,aveva dedotto che forse,con la morte dell’emittente della maledizione,la Magia Oscura avesse abbandonato la casa.
-Ma come,non eri tu quello che diceva che era praticamente impossibile ristrutturare questa casa?-chiese Harry trattenendo a stento un risolino.
Ron si rabbuiò.-Bè,non vorrai mica dirmi che sia stata esattamente una passeggiata…ho ancora le bolle di quell’edera velenosa che seppelliva il tuo magnifico giardino di adesso!-
Incapace di trattenersi,Harry scoppiò a ridere.
-Certo,ridi,come no…io mi sono riempito di bolle,e tu stai per andare a vivere nella casa dei sogni con mia sorella-sbuffò Ron,alzandosi e dirigendosi verso l’ampia porta-finestra della cucina.
Il giardino,che girava intorno all’intera villetta,era stato,insieme alla ricostruzione dell’ala superiore della casa,il punto più difficile da ristrutturare;ma chiunque,vedendolo ora,avrebbe mai potuto pensare che prima era solamente un intricato groviglio di erbacce velenose:il prato,verde brillante e appena falciato e innaffiato da Ron,brillava alla luce del sole,così come le aiuole stracolme di fiori dai colori sgargianti e vivaci.Una grande fontana,la cui acqua sgorgava come un ruscello,era stata scavata per tutto il perimetro della casa,e l’acqua,cadendo a cascata ,si intrufolava nel percorso stabilito e correva veloce.
Un grande tavolo di legno e alcune sedie,in coordinato,erano stati posizionati nell’unica zona d’ombra disponibile,sotto un gazebo bianco con rifiniture in nero.
-Ginny andrà matta per questo giardino,lo sai vero?Preparati a consumare la colazione tutta l’estate sotto quel gazebo-disse Ron,aprendo la porta-finestra.
-E ora dove vai?-chiese Harry,inarcando un sopracciglio.
-Ad aspettare Hermione di fuori-rispose Ron,scendendo i tre gradini della veranda e riparandosi sotto il gazebo.
Harry lo seguì e si sedette accanto a lui.
-Quando la vedrà finita le prenderà un colpo-disse Harry con un gran sorriso.
-E inoltre ti darà una mano per finire di arredarla.Amico,senza offesa,ma nell’arredamento non sei proprio il massimo-disse ridendo.
Harry si unì alle risate dell’amico.
-E allora,tra te ed Hermione come vanno le cose?-chiese Harry,approfittando del momento di buonumore dell’amico.
-Oh,il solito-borbottò Ron.-Amore,passione,litigate,e poi di nuovo amore,passione,litigate-
Harry sorrise.-Questo lo so.Intendevo,che cosa avreste intenzione di fare-
Un momento di silenzio accolse queste parole.
-Cosa intendi?-chiese Ron con le sopracciglia aggrottate.
Harry preferì non aver mai toccato l’argomento.
-Bè...io e Ginny ci stiamo per sposare,praticamente rimarrai solo tu alla Tana insieme ai tuoi genitori,e forse…-
Una risata di Ron interruppe Harry.
-Ah,Harry-mormorò-no,non credo-
-Che cosa?-chiese Harry confuso.
Ron lo fissò a lungo.-So cosa vuoi dirmi…ma…non è mia intenzione sposare Hermione,perlomeno quest’anno.-
-Perché?-chiese Harry curioso.
-Ci sono già stati abbastanza…cambiamenti per ora.Il lavoro,e poi lei è così occupata…e sinceramente,troppe lacrime alla mamma non fanno bene-aggiunse con un sorriso-due matrimoni…anzi quasi tre matrimoni in un anno sono leggermente depressivi-
Harry annuì e sorrise.-Ma…...non credi che magari a Hermione in realtà le piacerebbe cominciare a pensarci?Sai,sono donne,loro…-
-Harry James Potter,sai qualcosa che io non so ?-lo interruppe Ron,incrociando le braccia al petto.
-Io?Cosa?Ma no….e scusa poi che dovrei sapere?-farfugliò Harry innocentemente.
Fortunatamente,una voce seccata proveniente dal cancello d’entrata lo salvò.
-Qualcuno potrebbe venire ad aprirmi prima che io faccia saltare questo adorabile cancello corazzato?-disse la voce di Hermione,da lontano.
Harry balzò su e insieme a Ron attraversò il giardino,seguendo il percorso della fontana.
-Hermione!-esclamò Ron,vedendola appoggiata alla siepe potata che ora cresceva sana e rigogliosa intorno al muro.
-Non riesco ad entrare-disse lei,seccata,mentre Harry ridacchiava.
-E nemmeno a materializzarti ,immagino,vero?-continuò lui con una risata,aprendole il cancello con una chiave.
-Esattamente-disse lei entrando.-Deduco che ci siano miliardi di incantesimi su questa casa per evitare gli ammiratori o i malintenzionati-
-Deduci bene-
Lei vide Ron e gli rivolse un sorriso,andando da lui e gettandogli le braccia al collo.
Harry si voltò dall’altra parte,ripensando alla conversazione di pochi istanti prima con il suo amico.
-E allora,potrei sapere perché mi è stato negato di dire a Ginny della casa e perché non me l’avete fatta vedere per tutto questo tempo?Gia dal cancello si direbbe che avete fatto un buon lavoro-disse lei,osservando la siepe esterna e una parte del giardino.
Ron la prese per mano.-Tesoro,quello era solo l’inizio-disse con una risatina.
-Cos’è questo rumore?-chiese lei sospetta.Uno scroscio d’acqua si sentiva chiaro e limpido.
-E’ acqua –disse Harry tranquillo.
-Allora che dici,la portiamo a fare questo giro turistico?-ridacchiò Ron.
-….addirittura?-fece Hermione nervosa.-Mi sembra di stare per visitare un castello-
-Andiamo-dsse Harry con un sorriso,e prese le chiavi .
-Aspetta-disse Ron,poi si rivolse ad Hermione-vieni-
Ron chiuse il piccolo cancello,e,per mano con Hermione,girò l’angolo.
Harry li seguì appena in tempo per sentire Hermione esclamare un meraviglioso –Ohh!-
Ron le stava mostrando la parte centrale del giardino.
-Merlino-momorò Hermione.-E’ …favoloso-
Ron rise.-E aspetta di vedere dentro-
-Adoro quella fontana-disse Hermione estasiata,osservando l’acqua scrosciare.
-Eh già-commentò Harry con una risatina,poi le spiegò.-Questo è il mio regalo di nozze per Ginny.Le piaceva questo villaggio,e …,so che le piacciono i giardini... manca solo qualche piccolo arredamento,ma niente di che,il grande gia è stato fatto.Credi che a Ginny piacerà la camera da letto lilla?-chiese apprensivo.
Hermione ci pensò su.-Bè…hai comprato anche il letto?Di che colore è la coperta?-
-Sentite,parlate dopo di queste cose-brontolò Ron.
-Potevi anche dirmelo-disse Hermione con le sopracciglia aggrottate-Ti avrei aiutato-
-Avevo paura che ti lasciassi scappare qualcosa con Ginny-
-Come se non lo sapesse-bofonchiò lei.
-Che cosa vuoi dire?-domandò Harry in fretta.-Sa che è una sorpresa dove andremo a vivere,ma non sa nulla di questa casa-
-Ah,vedo che ne sei al corrente-disse Hermione sorpresa.-Bè,sono stufa di questa storia che hai sempre paura che mi lasci sfuggire qualcosa a Ginny.Un tempo non era così-
-Un tempo tu e Ginny non eravate così affiatate-le fece notare Harry.
Hermione stava per ribattere ma Ron sbuffò e la prese per il braccio.
-Andiamo a vedere l’interno-
Harry li precedette e insieme tornarono all’entrata.
-Non potevamo entrare dalla porta-finestra della cucina?-chiese Hermione confusa.
Ron scosse la testa con un sorriso.-Credimi,da qui fa tutto un altro effetto-
Harry aprì la porta di casa,color noce,e fece passare i suoi due migliori amici.
-Ok-disse Hermione dopo un momento di silenzio.-Harry,mi trasferisco anche io qui-
Harry scoppiò a ridere.
Si trovavano nell’ingresso,illuminato dal sole che entrava dalle ampie finestre,non coperte dalle tende verdi e dorate.
Esattamente di fronte a loro,una scalinata,non molto grande,faceva bella mostra di sé.
-Bel colore-approvò Hermione,sfiorando la parete,di un verde molto lieve.-A Ginny piace il verde-
-Che ti avevo detto?-esultò Ron trionfante.
-Il soggiorno,lo sgabuzzino e le camere degli ospiti sono di questo colore-spiegò Harry con un gran sorriso.
-E mi piacciono anche le tende,le adoro queste stile impero-mormorò Hermione meravigliata.
Ron lanciò un’occhiata esasperata a Harry.
-Anche il pavimento è uguale per tutte le camere-aggiunse Harry,ed Hermione fissò le mattonelle color panna.Tranne che per i bagni e lo sgabuzzino-
-Fin qui ci siamo-disse Hermione con un sorriso.-Fammi vedere la cucina e il soggiorno-
Harry girò l’angolo ,oltrepassò un’arcata che aveva la funzione di divisorio e le mostrò il soggiorno.
-Che carino-mormorò Hermione-è così…intimo.Ma è piuttosto vuoto-osservò voltandosi verso Harry,che annuì.-Qui ho un po’ di problemi,mi dovrai aiutare,secondo i gusti di Ginny…ma devi ammettere che il tappeto e il caminetto sono stupendi-aggiunse,fiero di sé.
Hermione rise.-E la cucina?_-
-A quella mi sono interessato io –disse Ron improvvisamente euforico.
-Non avevamo dubbi-mormorò Hermione,seguendoli di nuovo nell’ingresso e nel lato opposto del soggiorno.
Harry mascherò la sua risatina in un colpo di tosse.
La cucina era in stile antico,ma non troppo,di color noce,come la porta d’ingresso,e la porta-finestra che dava sul verde del giardino le conferiva un aspetto magico. Al centro,un tavolo e le sei sedie in coordinato era illuminato dal sole proveniente dalla porta-finestra.
Hermione stava per aprire bocca,molto probabilmente per congratularsi ancora con Harry,ma Ron la fermò,riportandola all’ingresso.
-Forza,non perdiamoci in commenti all’infinito su ogni camera,dobbiamo ancora vedere il piano superiore e mamma ci aspetta a cena-
-Sì,Ron,ha ragione,siamo in ritardo-disse Harry.-Vieni,Hermione-
Salirono le scale e si trovarono davanti ad un corridoio orizzontale,intervallato ogni tanto da una camera.
-Queste tre sono camere per gli ospiti-disse Harry con fare sbrigativo,aprendone una soltanto e mostrandola veloce.-Sono tutte uguali…-
-Tre camere per gli ospiti?-Hermione strabuzzò gli occhi.-Cosè,l’albergo Potter?-
Harry rise.-In verità sono molte,hai ragione.Ancora non so di preciso cosa farne-
Hermione fece una risata isterica e indicò una piccola porticina nascosta.-E lì,si nasconde un cadavere?-
-E’ lo sgabuzzino-disse Ron alzando gli occhi al cielo.-Amore,non sei mai stata cosi sarcastica…sicura di stare bene?-
-Smettila Ronald-
-Queste sono……-
Hermione aspettò che continuasse.Quando vide che non parlava,lo incalzò.-…Sì?-
-Bè,ho pensato che…potrebbero essere le camere…cioè…le camerette-disse Harry con un sorriso.-Per…quando avremo dei bambini-
Hermione tirò su col naso all’improvviso e l’abbracciò.-Oh,Harry…no posso crederci che ti sposi-
Ron alzò di nuovo gli occhi al cielo.-Ok,sta bene.Questa è una reazione alla Hermione Granger-
La battuta alleggerì l’atmosfera che era diventata un po’ pesante,ed Hermione indicò le ultime tre porte.
-Quelle?-chiese.
Harry sorrise e aprì la terzultima.-Il primo bagno –
-…il primo?Quanti ce ne sono?-
-Tranquilla-rispose Harry con una risatina-Sono soltanto due…ho deciso sempre pensando …ai bambini-
-Credo sia un’ottima idea-approvò Hermione,ed entrò nel bagno,mentre Ron ed Harry l’aspettavano sulla porta.
-Che ne pensi del colore?-chiese Harry alla ragazza,che guardava estasiata ogni centimetro della stanza.
Hermione si voltò.-Non è male,anche se il celeste non è il mio colore preferito.Ma è bello,non c’è che dire.E c’è anche il gradino!-aggiunse felice,salendolo e trovandosi davanti la vasca da bagno.
-Ma…aspetta…e la doccia?-chiese poi.
-E’ nell’altro bagno-rispose Harry.-Vieni a vedere.-
Il secondo bagno era rosa,e l’arredamento uguale a quello del bagno blu,differente solo per il colore e per la vasca da bagno,il cui posto era occupato da una doccia,anch’essa con sfumature rosa.
-Questo mi piace di più-commentò Hermione,sincera.-E’ più romantico-
-Hermione,non mettergli in mente certe idee gia adesso-disse Ron rabbuiandosi.
Harry sorrise;in realtà,certe idee le aveva avute gia molto prima.
-Manca la stanza più bella-disse,chiudendo dietro di sé la porta del bagno e mettendo la mano sulla maniglia della porta di fronte.-La camera da letto-
-La camera del peccato-mormorò Ron.-Chissà perché è la più bella e ci ha messo tanto impegno-
Hermione alzò gli occhi al cielo.
Harry aprì la porta,e la reazione di Hermione fu immediata.
-Harry….io non so che dire.E bellissima.Ma come hai fatto?-disse la ragazza,facendo scorrere gli occhi sulla stanza.
La camera,di un leggero lilla,era la preferita di Harry.
Era vero;ci aveva messo tanto impegno,strutturandola esattamente secondo i gusti di Ginny:a nord,con la testata appoggiata alla parete,un immenso letto a baldacchino era stato posizionato con cura.Affissi ai quattro lati del baldacchino,bianchi e soffici,vi erano i veli,non lasciati liberi,ma legati con dei nastri rosa,cosicché ricadessero fin sul pavimento.
Il letto era rivestito di un’altrettanta soffice trapunta di raso rosa,terminante anch’essa sul pavimento;morbidi cuscini dall’aria invitante ,anch’essi ricoperti di raso rosa,completavano il tutto.
Sopra i due comodini,ognuno ad un lato del letto,c’era una lampada rosata in tinta con il letto.
Un grande armadio bianco era stato posizionato ad ovest della camera,mentre al lato opposto,esattamente da dove proveniva la luce,un’ampia porta-finestra dava sul balconcino.
-Posso?-chiese Hermione affascinata.
Harry annuì e si voltò per lanciare un sorriso a Ron.
Forse ciò lo avrebbe convinto che sposare Hermione non era poi così male.
Seguirono Hermione sul balconcino,ricoperto di fiori identici a quelli del giardino,e rimasero a contemplare il verde del piano di sotto.
-Harry,è magnifica-sussurrò Hermione,e si voltò di nuovo per osservare la camera da letto.-Stupefacente…non posso credere che abbiate fatto tutto ciò…che hai fatto tutto ciò per lei.Morirà di infarto-
-Spero di no-scherzò Harry.-Prima fammi usare a dovere la camera da letto-
Sentì lo sguardo torvo di Ron addosso e scoppiò a ridere.
-E dai Ron smettila,sai che scherzo-
Ron gli mollò un pugno sulla spalla con una risata.-Amico,ma ci credi?Tra quattordici giorni ti sposi!-
-Già-commentò Harry con un sorriso.
-Altri miseri quattordici giorni e dormirai in un letto matrimoniale-mormorò Hermione con gli occhi scintillanti.
Ron alzò gli occhi al cielo.
-Io direi di andare.Mamma ci aspetta per cena,e Ginny si starà chiedendo dove siamo finiti-
-Hai ragione-concordò Harry.
Chiuse tutte le porte e le finestre e si diressero giù.
-Allora,Hermione,ti piace questa casa,eh?-chiese Ron con fare indagatorio.
-Oh,sì,credo che sia bellissimo sposarsi e andare a vivere insieme con l’uomo che si ama-rispose lei sognante.
Harry si voltò dall’altra parte con un sorrisino.Forse parlare con Ron non era stato tanto male.Chissà,magari Ginny gli avrebbe riservato più coccole del solito quella sera.
Mentre i suoi due migliori amici continuavano a borbottare imbarazzati di questioni matrimoniali,Harry chiuse con un colpo secco la porta di casa,voltandosi a guardare il proprio lavoro.
James e Lily l’avrebbero adorata.Ne era certo.
Sorrise a Ron ed Hermione,e si voltò ad aprire il cancello,osservando il cielo azzurro,privo di nuvole,sapendo che,da qualche parte,lassù,i suoi genitori lo stavano osservando,fieri e soddisfatti di quello che aveva costruito e stava costruendo.

 

Volevo precisare un di cose:

-Mi sono scervellata,e dico sul serio,per trovare una data adatta al matrimonio,e alla fine,ho scelto quella del mio compleanno,il 15 Luglio…in fondo,questo particolare lega la storia a me più di quanto non mi stia già a cuore **

-Ho praticamente descritto minuziosamente ogni angolo della casa,ma ho un debole per le villette,scusate **

-Per quanto riguarda il letto (oltre al fatto che adoro il rosa,ma credo si era capito XD,ho preso spunto da quello di Summer di The O.C…si era capito?

Ok,credo questo sia tutto ^^ Passo ai ringraziamenti per chi continua a recensire :

lily_94:XDDDDD scusa,ma mi viene da ridere…come possono non piacermi le tue recensioni extra lunghe?Davvero,le adoro!^^Anche a me Ron piace cosi,in fondo è il suo carattere,e non sarebbe Ron altrimenti!Per quanto riguarda Cho,credo proprio che non si farà più viva (gia scrivere due capitoli su di lei mi ha fatto vomitare abbastanza :S)…spero che questo capitolo ti sia piaciuto!

Maryrobin:Maryyyyyy!!Che bello non salti mai un capitolo ^^Nah,ma io lo so qual’ è il tuo preferito ^^Ci si vede sul forum e su msn^^

Potterfanlalla17:XDD approvo pienamente per la crocifissione di Cho XD Ma lo sai che sono rimasta indietro con “la vita è la vera sfida”?posti cosi in fretta…devo recuperare!Cosi poi ti lascio un commentuccio ^^

Kisha dattebayo: grande Ginny,lo ripeterò fino alla morte,davvero,la adoro ^^Per l’azione ci sto ancora pensando,ma sicuramente non arriverà per il matrimonio…poveri,si meritano un matrimonio in santa pace ^^Ho notato una ff tua veramente interessante,appena trovo due secondi di tempo (sono appena tornata dal mare **) la leggo e te la commento ^^

Germana: Merlino che odio per Ron che hai XDDL’ho sempre detto che anche Hermione è un po’ pazza,in effetti XDD Grazie **

 

Uff,sto notando che ogni volta che posto un nuovo capitolo mi dilungo sempre di più…non andrà a finire che scriverò più di note personali che di storia?XDD Scherzo ^^

Al prossimo capitolo,dunque (preparatevi,il momento è giunto ^^ ),e ancora grazie ^^

Baci,

kry  

 

 

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Capitolo 13
*** E' tempo di matrimonio-1 parte ***


…tadààà

 

tadààà!Questa settimana scrivo in rosa,dobbiamo festeggiare l’evento XDSono davvero felicissima per le recensioni ricevute!Davvero,mi fanno scrivere con entusiasmo incredibile!Grazie grazie grazie *__* Allora,fazzoletto alla mano e buona lettura ^^

“E’ tempo di matrimonio” 1 parte

                                          

-Spero tu stia scherzando-disse Harry orripilato,il pomeriggio del quattordici Luglio.-Anzi,io pretendo che tu stia scherzando-

-Quante storie-borbottò Ron.-E’ così bello-disse,immergendo in un vaso colmo d’acqua un giglio bianco.-Per trovarlo ci ho messo una vita-

Harry osservò Ron per qualche secondo,per capire se scherzava,ma quando lo vide fissare beato il vistoso fiore,spalancò la porta della sua camera,affacciandosi sulle scale.

-Ginny!-urlò,rivolto verso il basso.-Vieni subito su!-Sentì Ron sbuffare.

Da sotto provenivano rumori di carta stropicciata.

-Amore è proprio urgente?Sono occupata a riempire gli scatoloni-disse la voce di Ginny ,dalla sua camera.

-Non è urgente,di più!-sbottò Harry.

-Che esagerazione che sei-mormorò Ron,stendendosi sul letto dell’amico.

Poco dopo arrivò Ginny,i lunghi capelli rossi raccolti in una coda spettinata .-Che c’è?-chiese torva.-Ho ancora mezza stanza da impacchettare-

-C’è che tuo fratello è un idiota-disse Harry,indicando con il dito il vaso ch…e sostava tranquillo sul davanzale della finestra.-Quello sarebbe il fiore che domani dovrei mette…re nel taschino della giacca!-

Ginny spalancò gli occhi e osservò l’enorme giglio,poi si rivolse al fratello.-Stai scherzando,vero?-

Ron aggrottò le sopracciglia.-Non ti piace?-

-Come cavolo pensi che gli entrerà nel taschino??E’ enorme!E poi,si mettono le rose,non i gigli,per l’amor del Cielo!-

Harry,dietro di lei,guardò l’amico con aria di vittoria.

-E vabbè,rinnoveremo la tradizione…taglieremo il gambo-aggiunse in risposta allo sguardo assassino della sorella.-Ok,procurerò una rosa bianca entro domattina,promesso-

-Bene-disse Ginny.-Ora torno giù-

Guardò Harry che la fissava,si avvicinò a lui,mettendosi in punta di piedi,e tenendogli il viso in un mano,gli posò un tenero bacio sulla guancia.

-Non posso credere che domani vi sposate-ammise Ron dal letto.-La mia piccola sorellina-

Ginny sbuffò.-La smetterai un giorno di trattarmi come una poppante?-

-Ah,forse sì.Non so-

Ginny alzò gli occhi al cielo.

-Vuoi che ti dia una mano?-chiese Harry stringendola.-Io non ho niente da fare,sto solo annegando nel nervosismo-

Ginny rise.-No amore,non puoi.Questo è un lavoro che devo fare con mia madre.Lo sai no?Sta tirando fuori tutte le mie vecchie fotografie e ogni tanto affonda il viso in un fazzolettino con una crisi di pianto.E’ il caso che le stia vicino.-

-Se la pensi cosi-mormorò Harry afflitto.

Ginny sorrise e gli pizzicò la guancia.-Abbiamo tutta la vita per passare pomeriggi insieme-

-Prima che la situazione si addolcisca troppo-intervenne Ron balzando in piedi e prendendo Harry per un braccio-io so che cosa possiamo fare oggi pomeriggio,Harry-

-Bene-disse Ginny con un gran sorriso.-Io torno giù ad aiutare la mamma a chiudere gli scatoloni…Ron,fai in modo che mantenga il nervosismo e l’agitazione ad un livello normale,per favore.Ci vediamo prima di cena,ok?-

Detto questo,gli posò un piccolo bacio sulle labbra e con un sorriso corse giù.

-Sprizza gioia da tutti i pori-mormorò Ron.-Hai notato?-

-Eh si-sussurrò Harry.-Anche io –aggiunse,a di difesa.

-Ne sono certo,amico-disse Ron poggiandogli una mano sulla spalla.-Solo che sei leggermente più nervoso,direi-

-Come fa ad essere così tranquilla?-chiese Harry agghiacciato.-Domani si sposa con me!-

Ron sospirò.-Forza,andiamo-

-Dove?-

-Da Hermione-rispose Ron.

-Cioè?-

Ron sospirò di nuovo.-Harry,basta domande!Infilati quel cavolo di mantello e seguimi!-

Harry lo guardò torvo,poi prese il mantello,la bacchetta,e seguì l’amico giù per le scale.

La porta della camera di Ginny era aperta,e mamma e figlia erano impegnate a riempire quello che sembrava il secondo scatolone di vestiti.

Appena lo vide,la Signora Weasley gli sorrise con gli occhi umidi.-Ciao,Harry caro-.

Nonostante avesse passato mesi ad occuparsi del minimo particolare per la cerimonia,negli ultimi tre giorni Harry aveva osservato di nascosto la Signora Weasley,accorgendosi improvvisamente della sua tristezza.

Harry aveva capito;anche se Molly non poteva che essere contenta che sua figlia si sposasse con Harry,vedere la propria eterna bambina indossare un abito nuziale e sposarsi doveva essere da una parte anche triste.

-‘Sera Signora Weasley-

-Se ti azzardi a chiamarmi ancora così,Harry,ti affatturo-lo minacciò lei,scherzando-domani diventerai mio genero,e ancora mi dai del lei?E poi,mi fai sentire vecchia-aggiunse,scherzando.

Harry sorrise.-Ci proverò…Molly-

-Dove state andando?-si intromise Ginny,mettendo lo scatolone appena chiuso con il Magiscotch sopra la scrivania.

-A vedere come procedono i preparativi alla villa-disse Ron.

Harry lo guardò,offeso.-E perché a lei lo dici e a me no?-

Ron sbuffò.-Harry,ad essere sincero non mi sembri in grado di capire niente da una settimana a questa parte-

Ginny lo fissò tanto intensamente da farlo sentire a disagio.

-Che c’è?-chiese.

Lei scosse la testa.-No,stavo architettando un modo per distrarti molto ,molto piacevole-disse maliziosa.

La Signora Weasley fece finta di rivolgere la sua attenzione sulla camera ancora piena per metà,mentre Ron si appoggiava allo stipite della porta sospirando.

-Andiamo allora?-chiese infine.

Harry annuì dopo aver sorriso alla sua fidanzata,salutò entrambe e si smaterializzarono tutti e due a Villa Mason.

Gia dall’enorme cancello in ferro battuto ,spalancato,si capiva che Hermione e la Signora Weasley avevano prestato attenzione ad ogni minimo particolare.

Era praticamente rivestito di tulle bianco avvolto a spirale per tutto il cancello,ma non c’era traccia di fiori.

Probabilmente sarebbero stati messi il mattino dopo,in modo che non si appassissero.

-Harry,posso dirti una cosa?-chiese Ron mentre tutti e due scuotevano la testa,meravigliati e esasperati dal lavoro principalmente svolto da Hermione e dalla Signora Weasley-Questo sarà il matrimonio che passerà alla storia…e non perché sembra di stare in una fiaba,ma perché tu sei Harry Potter e lei Ginny Weasley…siete praticamente ,a mio avviso,l’unica coppia famosa che si ama veramente-e annuì la testa convinto.-Ma ciò non vuol dire che domani i giornalisti saranno facili da tenere a bada-

Harry chiuse gli occhi,orripilato.-No,no,non ci penso nemmeno.Non esiste.Io già volevo una cosa intima,giusto tra noi,e invece ho dovuto invitare tutta quella gente altrimenti sembrava scortese…-

-Bè,amico,in effetti lo è –ridacchiò Ron.-Quando sei famoso in tutto il mondo magico,o meglio,semplicemente famoso,è tuo dovere invitare tutte le tue conoscenze,oltre a familiari e amici.Forza,ti aiuterò io –aggiunse,notando lo sguardo preoccupato di Harry.-Piuttosto,guardati intorno:devo fare i complimenti ad Hermione,tutto sommato-

Harry scoppiò a ridere e lasciò vagare il suo sguardo per tutto il luogo.Stavano attraversando il retro della villa,dove un lungo tappeto bianco era stato poggiato tra l’erba verde brillante,senza traccia di fiori,che,a parere di Harry,anche se non li aveva ancora visti,erano gia abbastanza quelli portati da Hermione e la Signora Weasley.

-Ronald!Prova a mettere la scarpa sopra quel tappeto e non ti ucciderò nemmeno con la magia,ma direttamente con le mie mani,sarà molto più soddisfacente-

La voce minacciosa di Hermione proveniente da dietro il tronco di un albero fece sobbalzare Ron,che ritirò in fretta il piede che stava per poggiare sull’immacolato tappeto bianco.

Hermione gli lanciò un’ occhiataccia,il viso quasi coperto dal tronco dell’albero.

-Che stavi facendo lì dietro?Ci spiavi?-chiese Ron scioccato,ma lei alzò gli occhi al cielo e rivelò un enorme fiocco di tulle bianco da dietro l’albero.

-Tentavo di fissare il fiocco,idiota.Io e Molly abbiamo deciso di fissare tutte le composizioni di tulle questa sera,in modo che domattina presto dovremo mettere solo i fiori,che gia si rivelano come un lavoro pesante,dato che ne abbiamo ordinati almeno un centinaio,e creare gli archi con i palloncini.-

Harry sospirò.Se Ron,portandolo lì con lui,voleva farlo calmare,non ci era proprio riuscito.

-Harry!-esclamò Hermione lanciandogli un sorriso.-Cosa te ne pare?-chiese,mostrandogli l’enorme fiocco.-Questo è uno dei più belli,Molly ci ha messo mezza giornata per crearlo-

All’improvviso capì dove passasse tutto il suo tempo la Signora Weasley durante i cinque mesi di fidanzamento.

-Ehm…fantastico Hermione,veramente.Ma…non dovevate fare tutto questo…-mormorò,ma lei sventolò una mano,felice.

-Oh,Harry…ci si sposa una volta sola nella vita!E poi,questo sarà sicuramente il matrimonio più atteso dell’anno!...che figura vuoi fare con tutti quei pezzi grossi del Ministero?Senza contare che sei tu uno dei membri più importanti,lì…e Ginny è ormai una giocatrice professionista di Quidditch a livello mondiale…-

-Hermione,per favore,basta-mormorò Ron tenendosi la testa tra le mani.-Mi stai facendo venire l’emicrania-

Hermione gli lanciò un’occhiataccia,poi si voltò di nuovo verso Harry.-Una dozzina di giornalisti questo pomeriggio hanno provato a curiosare,ma i signori Mason li hanno minacciati dicendo che stavano violando proprietà privata e sono fuggiti a gambe levate… tu e Ginny non dovete preoccuparvi di nulla,Harry.La situazione è tutta sotto controllo.Pensate solo a rilassarvi.Mi sembri un po’ nervoso-aggiunse,osservandolo.

-Un po’-ammise Harry,a disagio.

Ron gli diede una pacca poderosa sulle spalle.-Domani starai meglio,vedrai.In realtà,ho terminato le idee per farti calmare-aggiunse dispiaciuto.

-Vorrei Ginny-mormorò lui,sentendo il sangue pompare più velocemente del solito nelle vene.-Voglio stare con lei-

-Ginny è occupata,Harry-mormorò Hermione dolcemente.-Deve terminare di mettere via le sue cose,e le ho detto di farsi una bella doccia che poi ci dobbiamo occupare dell’acconciatura…ma se tu vuoi,potrebbe venire qui-aggiunse,notando lo sguardo afflitto di Harry.-Molly tra poco deve venire per vedere come procedono i preparativi,e,conoscendo Ginny,farà di tutto per poter venire con lei,sapendo che sei qui-terminò,abbozzando un sorriso.

-Mena male,cosi la smette di infondermi ansia con quello sguardo.Hermione,ci fai vedere il resto?-chiese Ron.

-Certo-rispose lei sorridendo.-Venite-

Seguirono il percorso del tappeto,incredibilmente lungo,per ritrovarsi in un enorme spiazzo erboso.

Harry rimase a bocca aperta.

-Bè-disse Hermione,dondolando le braccia nervosa,in attesa del commento di Harry-ti piace?-

Era gigantesco.Un centinaio e più di sedie ricoperte di tulle bianco erano state sistemate nell’ultima metà dello spiazzo,di cui Harry non riusciva a vederne la fine.

Composizioni gigantesche di tulle erano state affisse sulle chiome degli alberi,sui rami e sui tronchi,che ondeggiavano al vento.

Dove terminavano le sedie,c’era un piccolo rialzo,dove il tulle era più numeroso,ma da laggiù Harry non riusciva a vedere bene.

-Vai vai-disse Hermione.-In fondo,è lì che tu e Ginny diventerete marito e moglie-

Mentre seguiva il percorso del tappeto,tra le due ale dello spiazzo,Harry sentì improvvisamente le gambe molli,come fatte di zucchero,man mano che si avvicinava a una panca,che si trovava di fronte un tavolo (almeno così sembrava ad Harry),entrambi ricoperti di tulle e di enormi fiocchi ai lati.

Attento a non sporcare,si sedette sulla panca,e posò la mano sul lato vuoto,immaginando Ginny,vestita di bianco,sorridergli e rassicurarlo con i suoi dolci occhi color cioccolato.

-Ok,riformulo la domanda…ti piace?-

Harry sobbalzò e si voltò .Hermione gli sorrideva,trascinandosi per mano Ron,che guardava a bocca aperta il paesaggio.

-Complimenti Hermione-sussurrò Harry.-Sei stata eccezionale.-

Lei scoppiò a ridere.-Grazie,ma non è tutto merito io .Molly è bravissima ad armeggiare con il tulle.Io mi ci sono infilata dentro più o meno una decina di volte-

Harry sorrise e si voltò,volgendo lo sguardo di nuovo all’altra metà dello spiazzo da dove erano arrivati.

-Quello è il lato del ricevimento –disse Hermione in risposta allo sguardo di Harry.

L’addobbamento era uguale a quello dello spiazzo per la cerimonia, ma con tanti tavoli tondi ricoperti di seta bianca e sedie di tulle bianco.

Il piccolo laghetto,che brillava alla luce del sole del tardo pomeriggio,conferiva un aspetto magico al tutto.

-Sai Hermione-disse Ron annuendo convinto-hai fatto proprio un ottimo lavoro..Considerando il tempo che tu e mia madre passavate insieme,credevo che uscisse fuori una cosa un tantino vistosa…invece il risultato è a dir poco stupefacente.E’ semplice e bello.Brava-

Hermione arrossì incredula dalle parole serie di Ron e gli gettò le braccia al collo.-Oh,Ron,ti amo così tanto!-

Harry sorrise e fece l’occhiolino a un sorpreso Ron.

-Ma,amore mio,prima di dire quello che hai detto,dovevi aspettare domani mattina-aggiunse Hermione con un sorriso diabolico.-Sai,la parte maggiore spetta ai fiori e ai palloncini-

Harry cercò di non memorizzare l’ultima parte di quella conversazione.

-Allora-continuò Hermione tirando fuori dalla borsa che portava a tracolla una piuma e una piccola agenda stra-gonfia .

La aprì e cominciò a sfogliarla velocemente.-L’allestimento è terminato.Devo ancora andare a ritirare il vestito da damigella per me e Luna…-

-Ancora non hai detto a Ginny che è lei l’altra damigella?-disse Ron incredulo.-Non credi che ormai debba saperlo?-

Hermione alzò gli occhi al cielo.Tu le sorprese proprio non sei capace a farle.-

Poi,sotto lo sguardo severo dei due ragazzi,si sciolse.-E va bene,e va bene,glielo dirò stasera!-disse con uno sbuffo.-Ora devo andare,ho moltissimo da fare ancora-

-D’accordo-disse Ron.-Non ti stancare troppo,però,mi raccomando-

-Sta tranquillo-disse lei con un sorriso,e si congedò con un bacio per Ron e un abbraccio ad Harry.

-E ora,che facciamo per passare il tempo?-chiese Harry disperato,guardando il sole al tramonto.Sperava che fosse passato più tempo.L’attesa lo stava lentamente divorando.

-Amoreggi con me?-suggerì una voce dietro le sue spalle,ed Harry si voltò con un balzo.

Ginny stava camminando a passo affrettato verso di lui,dietro di lei una contrariata Signora Weasley.

-Ginny!-urlò Harry aprendo le braccia per accoglierla.

Ginny sorrise e gli gettò le braccia al collo-Sai,un conto è quando stai in casa a due piani sopra di me,un conto  è quando te ne vai.Oggi non voglio starti lontana-

-Neanche io-sussurrò lui,sfiorandole il naso con il proprio.Lei chiuse gli occhi e appoggiò la sua fronte a quella di Harry.

Quel magico momento fu interrotto dal biascicare seccato della Signora Weasley.

-Questi giornalisti.Ne abbiamo beccati due fuori che appena hanno visto Ginny le si sono praticamente buttati addosso.Tra poco non cadeva per terra.E fortuna che Audrey è sua cognata e ha chiesto riservatezza ai suoi colleghi.Invece no,continuano a cercare di infiltrarsi…dovremo riempirlo di incantesimi quando andremo via,Harry,stasera…-

Ginny riaprì gli occhi e guardò la madre da sopra la spalla di Harry.-Mamma,calmati.I signori Mason abitano qui,non possono violare la privacy delle altre persone-

La Signora Weasley la fissò,fece un bel respiro e si sedette su una sedia.-Però-disse.-Hermione ha collocato bene i fiocchi.Che brava ragazza-

-Sì,devo ammettere che è un ottimo lavoro-approvò Ginny sorpresa.-Credevo di aspettarmi di peggio-

-Già-disse Harry con un sorriso.-Sono sorpreso anche io –

Poi,inaspettatamente,la prese per le gambe e la sollevò in aria.Ginny lanciò un gridolino e si aggrappò al suo collo.

-Ma sei scemo?Mi hai fatto prendere un colpo!-esclamò,mentre la Signora Weasley e Ron alzavano gli occhi al cielo.

-Voglio solo provare una cosa-disse Harry ridendo.

E si incamminò di nuovo lungo la fila di sedie con Ginny in braccio,poggiandola poi sulla panca dove si era seduto lui prima.Poi si mise di fronte a lei e si inginocchiò fino a trovarsi alla sua stessa altezza,prendendole le mani.

-Pensa che tra poche ore saremo qui a diventare il signore e la signora Potter-sussurrò,fissandola negli occhi,ma notando che la Signora Weasley e Ron erano misteriosamente spariti.

-Già-rispose lei,un sussurro emozionato.-Però sono ancora giovane per essere chiamata signora!-

Harry rise.-Eh no.Tu sarai la signora Potter.Sarai Ginny Potter.Anzi,guarda come suona bene così:Ginevra Potter.Non è bellissimo?-

Ginny sorrise dolcemente ed Harry notò un po’ di rosso imporporarle le guance.-E’…strano-

-Strano?-

-..sì-ammise lei abbassando lo sguardo.-E’ talmente bello che non riesco a credere che stia accadendo davvero.Domani a quest’ora sarò sposata…con te!Con Harry!Con il mio Harry!Quello che mi ha baciato davanti l’intera sala comune di Grifondoro!-

Harry rise-Domani a quest’ora non sarai neanche più una donna innocente,credimi…-

Uno schiaffo lo colpì in piena faccia.-Idiota-

Harry si massaggiò la parte dolorante.-Era un dato di fatto-

Ginny alzò un sopracciglio.-Ah,sì?Poniamo il fatto che io mi rifiuti domani di fare quello che vuoi fare:come la metteresti?-

Harry la guardò orripilato.-Che cosa?No,non puoi farlo!Tu sarai mia moglie!Perciò,domani sera…-

-…giocheremo a Sparaschiocco nella nostra nuova casetta che non so nemmeno com’è fatta-concluse lei con un sorriso diabolico.-In fondo,è molto educativo sai?Questa tradizione…la prima notte di nozze deve essere consumata…è un po’ troppo vecchia.Giocare a Sparaschiocco sarà più divertente,credimi-aggiunse,seria.

Harry aspettò che lei scoppiasse a ridere della propria battuta,ma la risata non arrivò.

-Che c’è?-chiese lei tormentandogli un ciuffo ribelle.

-Sto aspettando che tu dica che stai scherzando-

Ginny lasciò andare il ciuffo e lo guardò.-Guarda che non era una battuta.Dicevo sul serio-

Harry rimase a guardarla scioccato,mentre lei si mordeva il labbro.Alla fine,scoppiò a ridere.

-Amore mio !-esclamò,facendogli poggiare il capo sulla sua spalla.-Sei troppo tenero quando fai quella faccia!-

Harry rialzò su la testa e si passò una mano tra i capelli,guardandola offeso.

-Naturalmente scherzavo-sussurrò lei accarezzandogli il braccio-Domani sera faremo tutto quello che vuoi-aggiunse all’orecchio del ragazzo,baciandogli una guancia.

Fortunatamente,in quel momento spuntò fuori Ron,che fermò Harry dall’improvvisa voglia di  mangiare la sua fidanzata.

-Dobbiamo andare-disse lui,guardando Harry circospetto.-Che succede?Hai una faccia…-

Ginny gli fece l’occhiolino e gli passò davanti facendo un sorriso malizioso e prendendo il braccio del fratello.-Dimmi un po’,Ron,tu sai qualcosa di questa casa dove andrò a vivere?-

-Dove andremo a vivere-puntualizzò Harry,dopo aver cercato di scacciare dalla sua mente immagini non molto innocenti di Ginny.

Ginny si voltò verso di lui.-Esattamente.Hai intenzione di dirmelo stasera?-chiese,quasi offesa.-Dovrei portare i miei scatoloni-

-Ci pensa,Ron,sta tranquilla-ribattè Harry con una risata,quando vide Ginny mettere il broncio.Probabilmente quella degli scatoloni era un’ottima scusa per andare a sbirciare la casa.

-Direi che è ora di tornare.Ci stanno aspettando tutti per la cena,mamma è andata via prima.Sicuramente ora è rinchiusa in camera di Ginny a piangere sfrenata…-

Ginny alzò gli occhi al cielo.-Questa situazione è un po’ assurda.Voglio dire,capisco le lacrime,ma addirittura così tanto!Mica vado a vivere in un altro paese!Mi sposo!-

Ron annuì convinto.-Esatto.Ma vallo a dire alla mamma-

Quando arrivarono alla Tana,trovarono in effetti una Signora Weasley con gli occhi un po’ rossi ai fornelli.

Con gran sorpresa di Harry,vide tutti i componenti della famiglia seduti fuori in giardino,a tavola,ad aspettare la cena.

-Wow!Come mai tutti qui?-chiese Ginny sorpresa,sedendosi tra il padre ed Harry.

George,impegnato a spiegare a Victoire e Teddy la funzione dei Torroni Sanguinolenti,con grande disappunto di Fleur,alzò una mano e rise.

-Sorellina,credevi davvero che non venissimo a consumare l’ultima cena con te,casta e pura?-

Ginny arrossì ed evitò lo sguardo del padre,che fece finta di non sentire.-George,ti avverto,se sei venuto per…-

-Scherzavo,scherzavo!-si difese lui alzando entrambe le mani ridendo.-Davvero,abbiamo pensato che ti avrebbe fatto piacere passare questa serata con tutta la tua famiglia.Anzi,che vi avrebbe fatto piacere-marcò lui,guardando anche Harry.

-Jinnì,demain sarai una donna sposata.Cambierà tutto.Tu dois passer le soir avec nous!-aggiunse Fleur,tamponandosi gli occhi con un fazzolettino ricamato.

-Davvero,siete stati molto carini-disse Ginny sorpresa-non me lo aspettavo-.

-Naturalmente-disse il Signor Weasley.-Noi Weasley sappiamo fare le cose molto bene-

-Sì,ma da domani tu non sarai più una Weasley-fece notare Bill.-Harry,trattala bene,mi raccomando.E’ affidata a te-

-Puoi starne certo,Bill-ribattè Harry immediatamente,serio,rivolgendosi anche al Signor Weasley.

Ginny sbuffò.-…”trattala bene”,”è affidata a te”…sapete,cominciate a darmi sui nervi-

Tutti risero e puntarono la loro attenzione sulla Signora Weasley che arrivava con una pentola enorme.

-Ed Hermione dov’è?-chiese Angelina all’improvviso,notando l’assenza della ragazza.

Ron alzò gli occhi al cielo.-Non lo so,ha detto che aveva ancora molto da fare-

-Si è impegnata molto,eh?-disse Audrey,prendendo in braccio Molly e costringendola a indossare un bavaglino.-Molly,basta frignare,mettiti il bavaglino altrimenti stasera niente biscotti!-

La piccola obbedì immediatamente.

-Zio Harry!Zio Harry!-

Harry si voltò e vide il suo figlioccio,la cui testina spuntava di poco dal tavolo,allargare le braccia verso di lui.

Harry sorrise e lo fece sedere sulle sue ginocchia.-Ehi,piccolino!Allora?Sei pronto domani a portare le fedi a me e zia Ginny?-

Il piccolo sorrise e incrociò le braccia al petto.-Zio Harry,non sono più piccolino.Adesso so anche pronunciare tutte le lettere dell’alfabeto!-

Ginny si voltò e fece una carezza sulla guancia del bambino.-Hai ragione,Teddy,sei un ometto adesso vero?Diglielo un po’ a questo qui,che si crede tanto grande-disse con una risatina,rivolta ad Harry.

-Victoire invece non riesce ancora a pronunciare la r –disse compiaciuto,a bassa voce.-Ma si vergogna ad ammetterlo-

-Gualda che ti ho sentito!-disse la piccoletta,dall’altro lato del tavolo,muovendo i boccoli argentati.

La serata passò così,tra scherzi e discussioni più disparate sugli affari interni del Ministero,fino a quando Molly non cadde addormentata sul giardino dove stava giocando con i cuginetti.

-Direi che è ora di andare a casa-disse Percy,prendendo in braccio la figlia e mettendosela sulla spalla.-Domani ci aspetta una giornata intensa,e Ginny ed Harry devono riposare stasera-

-Esattamente-approvò George.-Sono d’accordo con te,fratellino.E poi,devono caricarsi anche per domani sera,non credo che dormiranno molto…ahi,Angelina,fai male!-

-Così la prossima volta ti impari a farti i fatti tuoi-ribattè lei,infilandosi il mantello.

George sbuffò e diede una pacca sulle spalle a Harry.-Mi raccomando,cognato,cerca di non essere troppo nervoso questa notte-

Harry sorrise e lo rassicurò,ma in realtà era già più nervoso di quanto dasse a vedere.

Quando rimasero solo lui,Ginny,Ron e i Signori Weasley,poteva permettersi di dare sfogo al suo nervosismo.

-Sicura che sia tutto apposto?-chiese per la centesima volta alla fidanzata, tranquillamente impegnata in salotto a fargli le coccole.

-Sì,si e ancora sì-mormorò lei senza staccare le labbra dal suo collo.-Sei assurdo,perché non ti calmi?-

-Veramente quella assurda sei tu,primo perché ti stai divertendo a torturarmi questa sera,secondo perché non è assolutamente normale che tu sia così calma poche ore prima del tuo matrimonio…riesci a trovare una giustificazione a tutto questo?-

Sentì il sorriso di Ginny sul collo e poi le sue labbra sulla gola.Si sforzò di mantenersi lucido.

-Ti amo-sussurrò lei tra un bacio e l’altro.-Può esserci una giustificazione più ottima di questa?-continuò,infilando una mano sotto la camicia di Harry.

-Ginny,per Merlino,fermati-disse Harry.-Mi stai facendo impazzire!-

Lei alzò il viso e gli accarezzò la pancia.-E dai,mi diverto a vederti cercare di fare l’indifferente alle mie coccole,anche perché non ci riesci-

-Quanto sei diabolica-sussurrò lui,cercando di levarle la mano.

-Ginny!E’ arrivata Hermione!-

La voce incredibilmente vicina della Signora Weasley fece sobbalzare Harry che prese Ginny per i fianchi e la fece mettere seduta al proprio fianco,rimettendo a posto la camicia e assumendo un’aria innocente.

Ginny alzò gli occhi al cielo e si mise composta,proprio mentre la Signora Weasley fece ingresso con Hermione e Ron al seguito.

-Eccoti!-esclamò Hermione con voce squillante,poi vide anche Harry e orripilata guardò l’ora.

-Oh,meno male!Non è ancora la mezzanotte…ma dico io ,non riuscite a stare separati nemmeno per poche ore?Ginny,non puoi vederlo la notte prima del matrimonio!Fortuna che sono arrivata in tempo!Avete precisamente cinque minuti per salutarvi e poi “arrivederci,ci si vede domani,quando diventerai mia moglie!”...chiaro?-

Ginny sospirò e si alzò.-A proposito,vorrei sapere chi sarà l’altra damigella-

Ron lanciò un’occhiata alla fidanzata,che esitò-Te lo dico dopo.Mi sono messa d’accordo con tua madre,questa sera dormo con te…devo assicurarmi che tu dorma bene,non vorrei avere un ostraccio domattina al posto della mia amica.E poi,dobbiamo riprovare l’acconciatura-

-Sempre la solita esagerata-

-Sarà anche così,ma ci tengo.Ora,vi lascio questi ormai tre minuti di intimità.Ci vediamo di sopra,Ginny.Devo andare a controllare di nuovo l’abito da sposa-

Detto questo,si avviò in cucina seguita dalla Signora Weasley e da uno spaesato Ron.

Quando il silenzio calò nella stanza,Ginny fece un sospiro emozionato e si alzò in piedi,stirandosi.

-Bè…-iniziò.

Harry si alzò anche lui.-Allora…-

-Ci siamo-concluse lei con un sorriso.-Cavolo,ci siamo davvero-

-L’avresti mai detto?-sussurrò lui,prendendole le mani.

-Mmmm…-mormorò Ginny.-Forse sì,forse no.Ma sta per succedere…tra poche ore sarò tua moglie!-

Harry scoppiò a ridere e la strinse a sé.-Riposa bene,mi raccomando.Domani devo far invidiare qualsiasi uomo presente alla cerimonia-

Ginny ridacchiò.-Veramente,qui quello che dovrebbe rilassarsi sei tu.Io sono tranquillissima-

Harry sospirò.-In effetti,hai ragione.Mi sono fatto prendere un po’ dal panico ultimamente.Però poi quando sto con te tutta l’ansia…svanisce-

-Ho i superpoteri,io-disse lei scherzando,poi sospirò e gli stampò un tenero bacio sulle labbra.-Buonanotte,Harry-

-‘Notte,Ginny-ricambiò lui,e le accarezzò la guancia con un sorriso,poggiando le labbra sulla sua fronte.Ginny si divincolò dall’abbraccio e si avviò di là.Era sul primo gradino in cucina,stranamente vuota (Harry era certo che gli altri volessero lasciargli un po’ d’intimità),quando la chiamò.

-Ginny?-

Lei si voltò,sorpresa.-Sì?-

Harry la fissò dolcemente.-Ti amo-

-Ti amo anch’io,Harry-

E con queste parole e un ultimo sorriso svanì nel buio delle scale.

Harry fece un gran sospirone e si riempì un bicchiere d’acqua.Dare la buonanotte a Ginny era stato un gesto memorabile:quella sarebbe stata l’ultima notte che avrebbero passato separati,da fidanzati.Da domani sera,la loro vita avrebbe preso una strada totalmente diversa,che avevano deciso di percorrere insieme.

Mentre beveva quasi come un assatanato,vide la Signora Weasley scendere velocemente le scale,un abito da cerimonia verde acqua tra le mani,che trasportava giù con fatica.

-Oh,Harry,caro…ancora qui?Ginny è andata di sopra?-

Harry posò il bicchiere sul lavandino e soccorse la sua quasi-suocera,sfilandole il vestito dalle mani e poggiandolo sul tavolo,o meglio,sul poco spazio libero del tavolo.

-Grazie-mormorò lei.

-Niente,si figuri.Ora vado anche io.Credo che Ron mi stia aspettando….sì, Ginny è andata-disse tutto d’un fiato.

Molly sorrise.-Bene,sono sollevata.Una buona dormita non può che farle bene.Anche se con Hermione in giro credo che non vedrà il letto prima delle due di notte,e Ron mi ha gentilmente chiesto se domattina posso mettere da parte una rosa bianca per te.Santa Morgana,crescerà mai?-

Harry soffocò una risata e la guardò.Si tormentava le mani.Era emozionata,lo si capiva da un chilometro di distanza.

Parlarono all’unisono.

-Signora Weasley,io…-

-Harry,io…-

Entrambi sorrisero e si azzittirono.-Prima lei-disse Harry gentile,sempre sorridendo.

La Signora Weasley ridacchiò,imbarazzata.-Ancora con questo “Signora Weasley”?Non c’è proprio niente da fare,eh,Harry?,volevo soltanto dirti che…sono veramente felice,per te e mia figlia.Sai bene che ci speravo molto in voi due,da molto,molto,moltissimo tempo.So che Ginny è perfettamente in grado di badare a sé stessa,ma sono una mamma,e una mamma si preoccupa sempre per la propria figlia…e non posso che essere sollevata che sia capitata con te,Harry.Mi raccomando,prenditene cura.E’ speciale,dovresti saperlo-

Harry si gonfiò il petto e la guardò ,più serio e deciso che mai.-Stia tranquilla,Molly.Con me sarà al sicuro.Me ne prenderò cura ogni singolo istante che passeremo insieme.La proteggerò da tutto ciò che potrebbe essere pericoloso per lei.La amo,Molly,tantissimo.-

A quel punto,la Signora Weasley scoppiò in un pianto disperato e si buttò tra le braccia sorprese di Harry,singhiozzandogli sulla spalla.Poteva sentire i lacrimoni inzuppargli la maglietta.Di rado aveva assistito a certi pianti della Signora Weasley.Con gentilezza le battè premurosamente sulla spalla,senza sapere bene cosa fare.

-Ti ho sempre voluto bene…come un figlio…sempre.Mai avuto esitazioni.E voglio che tu sappia,anche se probabilmente gia lo sai,che è ancora così.Puoi contare su di noi sempre,Harry,sempre-singhiozzò,fissandolo con gli occhi bagnati.

Harry annuì commosso e l’abbracciò fino a quando lei non si calmò e si staccò da lui.

-Bè,direi basta con le lacrime-disse con un sorriso,asciugandosi gli occhi.-Altrimenti per domani cosa mi resta?-

Anche Harry sorrise e lasciò cadere lo sguardo sull’abito,che sembrava particolarmente costoso,riposante sul tavolo.Harry era quasi certo che appartenesse alla Signora Weasley;sembrava lo stesso che aveva indossato al matrimonio di Percy,per fare bella figura con tutti i colleghi del figlio.

-Oh,serve giusto un’ultima stirata,l’avevo appeso male nell’armadio e si è sgualcito-disse in risposta allo sguardo di Harry con una risatina.-Quello di Arthur non si è rovinato nemmeno un po’,incredibile-

Harry annuì con un sorriso e lanciò un’occhiata verso le scale.Nonostante il nervosismo,cominciava ad avvertire addosso anche la stanchezza.In fondo,era stata una giornata molto lunga,e domani lo sarebbe stata ancora di più.

-Vai a letto,caro.Hai bisogno di riposo anche tu.Non voglio avere due cadaveri come soggetti delle foto domani-disse Molly scherzando.-E calmati,andrà tutto bene-

Harry annuì di nuovo e,dopo averle lanciato un ultimo sguardo,cominciò lentamente a salire i gradini delle scale.

Al primo piano,davanti la porta della camera di Ginny,si arrestò.La tentazione di aprire quella porta era veramente forte,ma doveva resistere.

Sentiva dei rumori di sottofondo;probabilmente,Hermione le stava facendo fare un’ultima prova del vestito.

Sospirando,continuò a salire le scale e stava per aprire la porta della sua camera quando guardò quella di fronte,dove dormiva Ron.

Il suo amico era ancora sveglio?Indeciso,stava per mettere mano sulla maniglia della porta,quando poi decise che avrebbe parlato con lui domattina.In fondo,era sicuro che si sarebbe svegliato molto presto,e la cerimonia sarebbe cominciata alle undici e mezzo.Ci sarebbe stato tutto il tempo per parlare.

Di che cosa,poi,non lo sapeva neppure.

Perciò,si voltò e aprì la porta della sua camera,sussultando quando vide che non era vuota.

-Sorpresa!-disse Ron con entusiasmo,seduto su una brandina che aveva sistemato alla bell’è meglio vicino alla finestra.

-Ron! –esclamò Harry,chiudendo la porta dietro di lui e avvicinandosi all’amico.-Cosa…?-

-Andiamo Harry,credevi davvero che ti avrei lasciato dormire da solo questa notte?Conoscendoti,ti saresti rigirato nel letto fino all’alba,per poi presentarti con due occhiaie più viola di quelle di un vampiro…ed Hermione sinceramente me la vorrei tenere buona-concluse,con un sorriso.

Harry scosse la testa con un sorriso e si infilò il pigiama.

-Sicuro di stare bene?-chiese Ron,osservandolo attento.

Probabilmente era in attesa di una sua crisi di panico.Ma,stranamente,Harry si sentiva tranquillo,così annuì e Ron si calmò,stendendosi sui cuscini.

Harry si sporse per spegnere la luce e in un attimo il buio inondò la stanza.

Per qualche minuto,restarono entrambi in silenzio;da sotto,si poteva udire la voce autoritaria di Hermione che ordinava a Ginny di infilarsi sotto le coperte.

Poco dopo,non si sentì più nulla.

-Come ci si sente?-sussurrò Ron,dopo un po’.-Ad essere a due passi dal matrimonio,intendo-

Harry fece un sospiro e lasciò che l’aria calda proveniente dalla finestra aperta lo accarezzasse sul viso.

-Bè…nervosi-

Sentì lo sguardo di Ron sul viso.Si spiegò meglio.

-Nervosi perché ci si sta incamminando verso un futuro a due.Dopo domani,tante cose cambieranno per me,Ron.Avrò una famiglia da mantenere.Si può dire che…che fino ad ora mi sono sempre considerato un ragazzo…credo che da domani mi sentirò per la prima volta veramente uomo-

Sentì Ron sospirare.-Sai,Harry,ho riflettuto molto su me…ed Hermione-

Harry aspettò che proseguisse,ma,visto che Ron non parlava,fu lui ad esortarlo a parlare .

-Allora?-chiese.

Ron sospirò nuovamente.-Non credo di essere pronto Harry…ti prego,non fraintendermi.Amo Hermione,ed è lei la donna giusta per me,ma non me la sento ancora di …condurre una vita di questo genere.Sicuramente un giorno accadrà,ma…non ora-.

Harry annuì lentamente.Non era del tutto una sorpresa.Sapeva che per Ron era ancora troppo presto cominciare a parlare di matrimonio.In fondo,anche se lui ed Hermione erano insieme dallo stesso tempo di lui e Ginny,non avevano avuto lo stesso “affiatamento”nel rapporto,o,meglio,era il loro rapporto che doveva ancora crescere.

Harry si immaginava Ron ed Hermione sposati:probabilmente,l’amico avrebbe trascorso tutte le notti sul divano di casa sua e di Ginny.

Non erano ancora pronti.

-Fai bene-disse infine.-Il matrimonio è una cosa importante,non bisogna prenderlo alla leggera-

In lontananza sentirono alcuni passi.Probabilmente era la Signora Weasley che si stava dirigendo a letto.

Harry ripensò all’abbraccio materno avvenuto pochi minuti fa.Sarebbe stato capace di essere un genero alla sua altezza?

-Direi che è ora di dormire,Harry-disse Ron,più tranquillo,ora che aveva confessato i suoi timori all’amico.-Domani ci aspetta una gran giornata,e io devo svegliarmi alle sei per portare tutti gli scatoloni di mia sorella e aiutare gli altri con i fiori e i palloncini-

-Non ci pensa Hermione?-chiese Harry sconcertato.Gli parve strano che Hermione mancasse ad un avvenimento tanto importante,dopo aver capitanato l’intera organizzazione del matrimonio.

Ron fece un grosso sospiro.-No,ha detto che lei deve pensare alla sposa.Povera Ginny.Uscirà non poco stressata.E inoltre deve arrivare Luna.Chissà se Hermione glielo avrà gia detto…-

-Fammi capire-disse Harry cercando di controllare il tono della sua voce.-Io trascorrerò le ultime ore della mia vita da nubile solo,qui dentro,perché non mi è concesso vedere la sposa,a rigirarmi nell’ansia e nel panico?-

Sentì lo sguardo colpevole di Ron.-Ma no,amico.Dopo torneremo tutti qui.Per le dieci e mezzo dovremmo aver finito.Sai,alcuni giornalisti vorranno scattare fotografie,e cominceranno ad arrivare gli invitati…tranquillo,Harry.Non ti abbandoneremo-

Potè quasi percepire il sorriso di Ron nell’oscurità,e,involontariamente,sbadigliò,gesto che non sfuggì all’amico.

-Ora dormiamo.Questa volta veramente,però-

Harry annuì,respirò a fondo,e si voltò dall’altra parte. Sentì di nuovo una scarica di nervosismo pervaderlo.

Cercando di controllare il respiro,mentre si addentrava sempre di più nel mondo dei sogni,finalmente percepì per la prima volta la consapevolezza di quello che stava per fare.

Domani si sarebbe sposato.

 

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-Ginny,tesoro,sicura di stare bene?-chiese la Signora Weasley alla figlia,osservandola preoccupata.

Certo,era il giorno delle sue nozze,era naturale che si sentisse vagamente…agitata.Ma la ragazza non aveva spiccicato parola praticamente per tutto il mattino.

Hermione l’aveva fatta entrare a forza nella doccia,aveva provveduto a infilarle la biancheria intima e una vestaglia;poi,con dolcezza infinita,l’aveva portata giù ,dopo essersi accertata che Harry ancora dormisse,e l’aveva fatta accomodare sul letto,mentre la Signora Weasley le aveva posato un vassoio carico di frittelle sulle gambe.

-Ginny,forza,non puoi andare a sposarti a stomaco vuoto-la implorò Hermione,poggiandole dolcemente una mano sulla spalla.-Devi essere in forze-

-Hermione,sto benissimo così-ribattè lei decisa.-Davvero,sto bene-ribadì,rivolta all’amica e alla madre-sono soltanto un po’ agitata.Tutto qui.Ma non sono in crisi di panico,isterismo o in stato catatonico.Ora le frittelle non mi vanno,le mangerò più tardi,ok?-

Le aveva messe in riga per bene.Entrambe sospirarono,poi Hermione le fece cenno di alzarsi e di accomodarsi alla sedia che era stata sistemata di fronte lo specchio sull’anta dell’armadio.

Alzandosi,Ginny notò per la prima volta un vasto assortimento di oggetti per capelli sulla sua scrivania.

Inorridita,si voltò verso Hermione. -Hermione,cos’è quella roba?Non avevamo scelto…-

-Tranquilla-la interruppe Hermione con una risata.Lì in mezzo ci sono gli accessori anche per me e Luna.Calmati-

Ginny fece un gran respiro e si sedette.Hermione cominciò ad armeggiare con la spazzola,mentre sua madre tirava fuori dall’armadio il tanto atteso abito da sposa,coperto da una pesante busta spessa.

Sua madre tirò giù la lampo e la gonna del vestito venne fuori,lentamente,fino a quando non fu libero del tutto della sua protezione.

Rimase a guardarlo,affascinata.Sua madre aveva fatto un ottimo lavoro.

Durante il periodo del loro fidanzamento,sui giornali non uscivano altro che ipotesi sul tipo di abito che lei,Ginny Weasley,futura moglie del Bambino Sopravvissuto,avrebbe potuto indossare al suo matrimonio.

Alcuni erano veramente fuori controllo.Se ne ricordava ancora uno,di cui era stata a ridere per una mezz’ora buona.

Una enorme gonna merlettata,che probabilmente l’avrebbe fatta assomigliare più ad una balena che a una sposa,e un ridicolo velo bianco che,volendo,avrebbe potuto prendere il posto del tappeto bianco.

Ma no.Il suo,di abito,era fantastico.

Appariscente,ma non troppo.

Raffinato,ma non troppo.

Elegante,ma non troppo.

Era semplicemente…bello.E sapeva che a Harry sarebbe piaciuto.

Mentre Hermione passava qualcosa di viscido sulla base dei suoi capelli,cominciando a creare l’acconciatura,si perse ad osservare il suo abito.

Il corpetto,ricoperto di piccole perline,formava uno scollo a V e finiva ad allacciarsi dietro la schiena.Lo aveva provato così tante volte,che,anche se non lo aveva indosso in quel momento,sembrava quasi che lo stesse gia indossando.

La gonna,invece,era un altro caso.Era molto più…raffinata.Hermione l’aveva custodita con cura,e gliel’aveva fatta provare due volte soltanto,per paura che si rovinasse.

Era gonfia,ricoperta interamente di piccole balze che la facevano quasi sembrare della panna montata.

Sorrise,di fronte quel paragone ;la sua gonna doveva valere molto,molto più di semplice panna montata.

Le scarpe,fortunatamente,non erano granché:semplice decolleté bianche con un tacco che rientrava nella norma.Hermione aveva voluto prevedere qualsiasi tipo di caduta.

-Ginny,mi stai ascoltando?Abbassa la testa-disse Hermione scuotendola leggermente.

Ginny sobbalzò e fece come le era stato detto,e scorse di sottecchi la madre che guardava commossa l’abito.

Era la sua impressione,o nascondeva qualcosa dietro il braccio?

Quando finalmente potè rialzare la testa,senza curarsi nemmeno di guardarsi allo specchio,guardò fisso la madre.

-…mamma?-

-Sì?-disse lei,con un tono di voce strano.

Ginny aggrottò le sopracciglia-Che cosa nascondendo lì dietro?-

La Signora Weasley si dipinse sul volto un’aria innocente.-Niente!-

Ginny inarcò un sopracciglio.-Dai mamma,non fingere con me,sai che non ti riesce.Sputa il rospo-

Anche Hermione sembrava non sapesse niente.Guardava la Signora Weasley ,la spazzola immobile nella sua mano.

-Oh,ok,va bene-sbottò infine la donna,e tirò fuori il braccio dalla schiena.Teneva,chiusa nella mano,una scatola di velluto blu.

-Che cos’è?-chiesero all’unisono Ginny ed Hermione,sorprese.Poi,all’improvviso,Ginny comprese.

-Oh,no!-urlò tirandosi in piedi.-Io la tiara di zia Muriel non la metto!Ci è gia passata Fleur…-

-Shhhh!!-disse la signora Weasley poggiando la scatola sul bordo del letto di Ginny e mettendo le mani sulle spalle della figlia.-Non è la tiara di zia Muriel!-

Ginny tacque,sorpresa,e si risedette.-Non…è…?Ma io credevo…-

Hermione sospirò e cominciò di nuovo a lavorare con i capelli.

-In effetti,è una tiara-si corresse la Signora Weasley.Ginny si raddrizzò.

-Mamma,abbiamo gia parlato di questo-disse lei.-Non voglio niente di pomposo in testa.Già Hermione con questa acconciatura sta esagerando…-

-Ma per favore,era la più semplice che c’era sul catalogo!-esclamò lei,alzando gli occhi al cielo.

-Certo,perché le altre erano tutte quelle usate da tutte le persone che ora si trovano sulle figurine delle Cioccorane-ribattè lei aspra.-Mogli di maghi famosi in tutto il mondo,streghe stra-ricche di celebrità…-

-Ehm,scusa se te lo faccio notare,ma tu non ti stai sposando esattamente con una persona anonima- mormorò Hermione timidamente.Tacque un secondo,poi aggiunse.-Anzi,nemmeno lui si sta sposando esattamente con una donna anonima-

Ginny sbuffò esasperata e si rivolse alla madre.-Comunque,dicevamo…non voglio nulla di sofisticato,mamma.E’ gia troppo anche il vestito…-

-Ora ha da ridire anche su quello…-borbottò Hermione.

Ginny fece finta di non sentirla.

-Ma,tesoro,in realtà…io ci terrei molto che tu la indossassi-mormorò la Signora Weasley con gli occhi lucidi.-Questa è la mia tiara-

Ginny alzò gli occhi,sbalordita.-Che cosa?-

La Signora Weasley sorrise,mentre anche Hermione porgeva la sua attenzione alla donna.

-Me l’ha regalata tua nonna.E’ nella nostra famiglia da generazioni,sai?Ci si è sposata anche lei,ed in seguito io.E’ molto antica,ed estremamente preziosa…non capita di tirarla fuori molto spesso-confessò,lasciando che una lacrima le rigasse la guancia.

Ginny si sciolse di fronte quell’espressione.

-Ma,pensavo…ecco,di mostrartela.Se non vuoi indossarla,non fa niente,davvero.Sei molto nervosa questa mattina,e probabilmente dovrei lasciarti in pace.Ma se vuoi vederla…

-Certo che voglio-mormorò lei,con voce dolce ma decisa.Bloccò la mano di Hermione che aveva cominciato ad occuparsi di nuovo della sua acconciatura e prese la scatola che la madre le stava porgendo.Sfiorò il liscio tessuto del velluto e l’aprì.

Dentro,la scintillante tiara appartenente alla famiglia Prewett,splendeva lucida.

-Ma è stupenda…-sussurrò Hermione colpita.

-Mamma-disse Ginny sbalordita.-E’ meravigliosa-

La Signora Weasley annuì e scoppiò a piangere.-Non posso credere che tu stia per sposarti-mormorò tra i singhiozzi.

Ginny sospirò e si alzò,lasciando la tiara in mano ad Hermione,che se la contemplava rapita,e abbracciò la mamma.

-Certo che me la metto-sussurrò con un sorriso.-E’ bellissima.E’ come quella delle principesse…ti ricordi che da piccola dicevo sempre che avrei voluto sposarmi un principe,cosi al mio matrimonio avrei indossato la tiara come la loro?…non andrò a vivere in un castello,ma il principe c’è.-disse con aria sognante,poi aggiunse con un sorriso.-E anche la tiara-

La Signora Weasley rise e con lei anche Ginny.

-Credo che sarà perfetta-si inserì Hermione posando la coroncina sul letto di Ginny.-Intendo con l’acconciatura…la vedo perfetta-

Ginny sorrise e si accomodò di nuovo.-Guai a te se ti muovi un’altra volta!-la ammonì Hermione.

Lei rise e si mise seduta composta.

Un’ora e mezzo dopo,quando le numerose pozioni per i suoi poveri capelli furono terminate e le forcine bianche le erano state praticamente incollate in testa,Hermione fece un sospiro di sollievo.

-Direi che con i capelli ci siamo-mormorò,sfinita.

-Hermione,tesoro,sei stata incredibile.Ginny,guardati-

Ginny fece un sospiro e alzò il viso verso lo specchio.

Fece un sorriso e si poggiò una mano sulla guancia,contemplandosi.

I suoi capelli,incredibilmente ricci,erano stati lasciati liberi,tranne la parte superiore,che Hermione aveva raccolto esattamente dietro la testa,in un gonfio chignon,praticamente coperto dalle rose bianche.

-Wow-disse soltanto.-Hermione,hai mai pensato di cambiare mestiere?-

Lei rise e arrossì.-In realtà,lo chignon avrebbe dovuto contenere tutti i tuoi capelli,e le rose dovevano stare davanti…ma mi piace molto più cosi.Sono così ricci…devono essere lasciati liberi…e poi,con la tiara,sarai perfetta-

-Gia-approvò la Signora Weasley.-Lavoro eccellente,cara-

Hermione le sorrise e Ginny vide con orrore che tirava fuori il trucco.-Hermione,vacci leggera-la ammonì,prendendo finalmente una frittella dal vassoio.

Lei fece finta di non sentirla.Ginny stava per ribattere quando la porta si spalancò e Luna fece il suo ingresso.

-Luna!-urlò Ginny,e si alzò correndole incontro e abbracciandola.

-Ginny,per l’amor del cielo,fai attenzione ai capelli!-urlò la Signora Weasley.

Hermione sembrava sul punto di svenire.-…Luna!-

Luna sorrise e mulinò i lunghi capelli biondo sporco.-…è qui la festa?-chiese con aria sognante.

Ginny sorrise e la fece entrare,chiudendo di scatto la porta.

-Non mi sembri tanto sorpresa-disse la ragazza,prendendo posto vicino a un’ancora spaventata Signora Weasley.-Hermione ti ha gia detto che sarò io la tua damigella d’onore,insieme a lei?-

-Oh,si,cara mia-rispose Ginny puntandole un dito contro.-Devo ancora perdonarvi a tutte e due per questo-

-Mi hanno costretto Harry e Ron-si difese Hermione,guardando verso Luna.-Ora,mi hai gia fatto venire un infarto…stavo per vedere il mio lavoro di quasi due ore buttato all’aria-disse minacciosa.Prese per un braccio Ginny e la fece sedere di nuovo.-Avete tutta la giornata per scambiarvi confidenze.Dobbiamo passare al trucco…siamo gia in ritardo di un quarto d’ora rispetto alla tabella di marcia che avevo preparato-

Ginny alzò gli occhi al cielo e si strinse meglio la cintura della vestaglia,sedendosi di nuovo sulla sedia maledetta.

-Allora Luna,come vanno le cose con Rolf?-si informò Hermione tranquilla,spalmando una bella dose di cipria sul viso di Ginny,che starnutì.

-Tu puoi parlare con lei e io no?-chiese offesa.

Hermione sospirò.-Se stai buona e ferma puoi parlarci anche tu-

-Bene.Luna,come vanno le cose con Rolf?-

La Signora Weasley e Luna risero.

-Tutto bene,grazie-mormorò lei arrossendo.-E’ venuto anche lui-aggiunse.

-Davvero?-mormorò Ginny sbalordita,mentre Hermione le passava il fard sulle guance.

-Sì-rispose Luna.-Era curioso di conoscerti…ma secondo me voleva anche vedere dal vivo Harry,credimi.E poi,credo gli interessasse conoscere Neville.Dobbiamo parlare di alcune piante che ho scoperto in Siberia.-

-Hermione,piano-la rimproverò Ginny ad occhi chiusi.Sentì l’ombretto sulle palpebre e la mano di Hermione che le passava la matita nera.

-Non muoverti…ora passo il mascara-

Ginny sbuffò.-Avevo detto che non dovevi esagerare-

-Silenzio-la rimbeccò Hermione.-Non ho esagerato.Sei bellissima…direi solo di passarti il contorno delle labbra con una matita color carne e abbiamo terminato-

-Fantastico-borbottò lei,riaprendo gli occhi.Si guardò nuovamente allo specchio.

-Vorresti dirmi che non ti piaci?-chiese Hermione vittoriosa.

Ginny sorrise.-Certo che no.In effetti…-

-In effetti dovresti fidarti un po’ più di me-concluse lei e si diresse verso l’abito,con un sussurro emozionato.

Ginny fece un respiro e slacciò la cintura della vestaglia,togliendosela e rimanendo in intimo.

-E’ il momento di indossare l’abito-sussurrò Hermione agitata.

Prese il corpetto e glielo fece indossare,perdendo una manciata di minuti nell’allacciarglielo.

Poi,aiutata dalla Signora Weasley e da Luna,le infilarono la gonna.

A piedi nudi,sotto lo sguardo carico di emozione delle altre tre donne,si voltò allo specchio,osservandosi felice.

Ora era una donna a tutti gli effetti.

 

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-No che non sto calmo!-sbottò Harry,scagliando la cravatta nera dall’altra parte della camera.

Ron,per evitare di prendere in pieno l’indumento,si abbassò con uno sbuffo.

-Sei…assurdo!Vuoi stare buono per due secondi?Altrimenti giuro che ti pietrifico,Harry,e lo farò!-esclamò il rosso,arrabbiato,e raccolse la cravatta da terra.

-Come posso stare calmo se tu non mi dici niente?-urlò il moro,passandosi una mano in mezzo ai capelli.-Ti chiedo Ginny come sta,e non mi rispondi!Ti chiedo Ginny cosa sta facendo,e non mi rispondi!Qualsiasi cosa ti chiedo…non mi rispondi!-

Ron fece un respiro,e poggiò la sua bacchetta sul comodino di Harry,evidentemente cercando di resistere all’impulso di lanciargli contro un incantesimo.

-Harry,Harry-disse,attraversando la stanza e poggiandogli le mani sulle spalle.-Ora mettiti seduto,su,da bravo-

Probabilmente,la diplomazia sarebbe stata l’arma migliore.

Harry lo incenerì con lo sguardo e si sedette sul bordo del letto.Di fronte a lui,la giacca dello smoking attendeva di essere indossata,con una bella rosa bianca in evidenza nel taschino,assieme alla cravatta,nelle mani di Ron.

-Ti ho gia ripetuto almeno cinque volte che NON posso rispondere alle tue domande perché NON so nulla riguardo mia sorella.E’ chiusa nella sua stanza con Luna,mamma ed Hermione da questa mattina presto,prima che tu ti svegliassi.E,per favore,mettiti l’anima in pace:non la vedrai prima della cerimonia.-

Harry gli lanciò un’occhiataccia.-Ma qualcosa dovrà pur mangiare!Vuoi che mi svenga tra le braccia mentre mi mette l’anello al dito?-

-Santo Merlino!-sbottò Ron,alzando le braccia e gli occhi al cielo.-Ora basta!Infilati quella cavolo di giacca e la cravatta e andiamo in villa,gli ospiti cominciano ad arrivare!-

Harry scosse la testa,assente,e si alzò,con la sensazione di avere le gambe fatte di zucchero filato.

Con lentezza,indossò la giacca nera,in piacevole contrasto con la camicia bianca che aveva,e si fece allacciare la cravatta da Ron.

-Perfetto-disse Ron rimirandolo.-Sei veramente elegante-

-Anche tu-mormorò Harry.-Il miglior testimone che potrei avere-

Ron fece un sorrisetto,compiaciuto.-Naturalmente.Anche Hermione sarà la testimone migliore che Ginny possa avere-

Un bussare alla porta li fece sussultare entrambi.

-Avanti-disse Ron,ad alta voce.

Harry gli lanciò unocchiataccia.In fondo,quella era la sua stanza.

Il Signor Weasley,vestito allo stesso identico modo di Harry,fece capolino dalla porta.-Posso rubare due minuti al nostro sposo?-chiese con un sorriso.

Ron alzò un sopracciglio,dubbioso.-Va bene-disse infine-ma fai attenzione.Non vorrei che lanciasse di nuovo tutto all’aria.-

Harry scosse la testa,esasperato,mentre il Signor Weasley entrò,lasciando la porta aperta al figlio.

-Sta tranquillo,figliolo,lo tengo a bada io –lo rassicurò con un sorriso,e Ron uscì dalla stanza.

-Harry,caro,sei nervoso?-

Chiese il Signor Weasley,avvicinandosi a lui,poi rise piano.-Che domande sciocche che faccio.E’ naturale che tu sia nervoso!In effetti,di sotto le tue urla si sono sentite abbastanza.Ero in camera di Ginny,a parlare con lei.E’ scoppiata a ridere quando ti ha sentito urlare-

-Davvero?-esclamò Harry illuminandosi.-E cos’ha detto?Sta bene?Lei come si sente?E’ gia pronta?-

-Calma,ragazzo mio,calma-disse il Signor Weasley con una risatina.-Ora rilassati.Ginny sta bene,ed è tranquillissima.Sta parlando con Luna,è arrivata questa mattina presto ed è in mano alle torture di Hermione-

Harry sorrise e si calmò.Finalmente,qualche notizia.

-So che non è il momento più adatto,ma,te lo avrò detto migliaia di volte,ma sono felice che Ginny entrerà a far parte della tua famiglia.E’ un piacere enorme,Harry,figliolo.Sai che io e Molly ti consideriamo come un figlio,vero?Voglio che tu sappia che io sono al settimo cielo per l’unione tra te e Ginny.Non potevo desiderare di meglio…e voglio che badi a lei,Harry,sempre-

Harry annuì,con un sorriso,mentre dentro di lui il cuore batteva freneticamente.-Può starne certo,Signor Weasley.L’ho gia detto a Molly.Mi prenderò cura di lei in ogni singolo istante della mia vita-

Il Signor Weasley allungò la mano,per stringere la sua,ma quando le due mani si toccarono,lui lo strinse in un forte abbraccio.

Quando si separarono,sul volto del suo quasi-suocero c’era un sorriso.-In queste occasioni gli abbracci sono d’obbligo-

Harry rise e annuì,quando poi la porta della stanza si aprì di nuovo.-Dobbiamo andare-disse la voce di Ron.-Ci aspettano-

Harry annuì di nuovo,il corpo invaso da tremori e sudore freddo.Ancora poco,e la famiglia Potter avrebbe preso vita.Ancora poco,e avrebbe visto Ginny.

Con questi pensieri,che incredibilmente gli donavano una calma miracolosa,seguì il suo testimone giù per le scale.

 

Scusate,so che probabilmente mi starete odiando,ma il capitolo stava diventando chilometrico XD,cosi ho deciso di dividerlo in due parti .Allora,ringrazio di cuore davvero tutti quelli che hanno recensito per il capitolo precedente,non ero mai arrivata a 13 recensioni *__*

Germana: aaaa ti è piaciuta la casa!** anche a me piace tanto tanto,la casa dei miei sogni!Mmmm…per James e Lily non credo sia possibile,ma sicuramente sarà come se ci fossero stati e saranno fieri di loro figlio^^

Kisha dattebayo: XDDDD opzione 4 :lo stupriamo XD ma non dire cavolate,è carinissima la tua ff ,l’ho quasi terminata di leggere^^ eeeh chi lo avrebbe mai detto che sarebbe stata Hermione quella con gli ormoni impazziti?XDD

Ginny89potter:  Mi fa piacere che ti sia piaciuto ^^Anche a me piace il 15 Luglio,non so perché,forse perché ci sono nata…XD,lo so,lo so,Harry è un tenerone fantastico …**

Xellor: …e soprattutto a viverci con Harry sarebbe fantastico…XD

Erikappa: XDDDD forse verso i 60 anni Ron capirà come si concepiscono i bambini XDDD Grazie,sono contenta che ti sia piaciuta la casa (e la fontana**)

Potterina1993: Grazie^^ Lo so,anche a me piace tanto tanto il letto a baldacchino…specialmente se ci dormo con Harry XD

Padfoot_07: Grazie^^ Anche io sono innamorata pazza  di Harry/Ginny…oddio,qui Ron si sta praticamente beccando tanti di quei “tonti” che credo gli fischieranno le orecchie XD

Coddy94: Oh,grazie,non sai quanto piacere mi fa!Eccoti accontentato,per metà ^^

Lily_94 : …ci hai quasi quasi azzeccato,tranne per un particolare XDbasta sennò dico troppo ^^Lo so,non me lo ricordare…altrimenti potrei compiere un omicidio e sterminare tutti quelli della warner bros,e non credo sia una buona idea…XDDDDDDDDD oddio mi state facendo morire dalle risate per i vostri “imbecille” per Ron…magari vedendo Ginny ed Harry sposati si convincerà che la vita matrimoniale non è un ergastolo come la vede lui XDGrazie come sempre delle tue recensioni stupende **

Maryrobin: ecco la mia Mary!** E’ da tantissimo che non ci sentiamo,non ti vedo più su msn,e ultimamente non sono entrata molto sul forum…vabbè,ci sentiamo da qualche parte ^^

Simba930: Ohhhhhhhhhhh ^^Grazie mille **Cavoli,l’hai letta tutta d’un fiato?Ci credo che gli occhi sono diventati cosi XD

Deidara: Allora si era capito del letto,meno male ^^ Anche a me piace tantissimo O.C.,peccato sia terminato çç

Cloe sullivan : XDDD mmm non ti assicuro che Harry non strapazzi Ginny più del necessario ^^Povero Ron,dai,un po cerchiamo di capirlo…vita coniugale con Hermione!!Povero XDVedo che di Molly non c’è bisogno che dica che piangerà,è troppo scontato XDGrazie mille **

 

Allora,ringrazio ancora tutti,e ci vediamo presto per il prossimo capitolo,lo posterò tra non molto,dato che è il seguito,e poi sono troppo buona per lasciarvi con il fiato sospeso!

Baci,

kry

 

 

 

 

 

 

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