Una Mamma In Carriera♥ di NikyStellina (/viewuser.php?uid=436091)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'invito♥ ***
Capitolo 2: *** Partire!♥ ***
Capitolo 3: *** Una dura verità♥ ***
Capitolo 4: *** Chiarimenti♥ ***
Capitolo 5: *** La Moda Della Sposa♥ ***
Capitolo 6: *** Shopping Sfrenato♥ ***
Capitolo 7: *** Gelato al Puffo♥ ***
Capitolo 8: *** Nel Cuore della Notte♥ ***
Capitolo 9: *** Origliare♥ ***
Capitolo 10: *** Ritorno alle Origini♥ ***
Capitolo 11: *** Incontri e Rivelazioni♥ ***
Capitolo 12: *** Melevisione♥ (come tornare Adolescenti)♥ ***
Capitolo 13: *** Sotto l'albero♥ ***
Capitolo 14: *** Tuoni, Fulmini e Sensi di Colpa♥ ***
Capitolo 15: *** Cambiamenti d'umore♥ ***
Capitolo 16: *** Intervista col vampiro!♥ ***
Capitolo 17: *** Una mattina movimentata!♥ ***
Capitolo 18: *** Brutti Ricordi♥ ***
Capitolo 19: *** Rispettare una promessa♥ ***
Capitolo 20: *** Arriva La Tribù♥ ***
Capitolo 21: *** Addio al Nubilato♥ ***
Capitolo 22: *** The Wedding Banquet♥ ***
Capitolo 23: *** The wedding♥ ***
Capitolo 24: *** Regali e Partenze♥ ***
Capitolo 25: *** Vecchie Amicizie♥ ***
Capitolo 26: *** L'ultimo giorno♥ ***
Capitolo 27: *** Tornare a casa♥ ***
Capitolo 1 *** L'invito♥ ***
Ciao a tutti :)
Questa nuova storia su Twilight vedrà tutti i
protagonisti umani :)
Detto questo vi lascio a leggere =)
Besos♥
Capitolo
1
Quella mattina come al solito mi svegliai nel mio ufficio,
la mia capa Anna Wintour, mi aveva lasciato da finire l'impaginazione
della copertina della rivista, sulla testata doveva comparire il titolo
Vogue, ebbene si da due anni ormai abitavo a New York, ed ero diventata
la vice direttrice di questa magnifica rivista. Sbrigai in fretta le
ultime cose visto che avrei dovuto consegnare l'impaginazione alle 9 di
quella stessa mattina, ed era pure il mio giorno libero,
finì velocemente ciò che rimaneva da concludere e
uscì dal mio ufficio.
Una volta uscita dietro la scrivania c'era la mia segretaria: Ashley
Linsday che appena mi vide disse:
-Signorina Swan, ma oggi non è il suo giorno libero?- e mi
sorrise.
-In effetti si Ash, per questo potresti portare tu l'impaginazione a
Anna?- le domandai.
-Certo, ci vado subito.-
-Grazie- le dissi e mi diressi all'ascensore.
Non appena arrivai di sotto il mio autista mi aveva già
aperto la porta della limousine.
-Grazie Laurent- gli dissi salendo in macchina.
-Dovere signorina Swan- mi disse chiudendo la portiera, quando poi si
sedette al posto di guida mi domandò, -allora dove la porto
signorina?-
-A casa, devo passare a prendere una cosa- gli dissi abbassando gli
occhiali da sole.
Sfrecciavamo tra le strade affollate della città da non so
quanto tempo quando Laurent mi disse:
-Siamo arrivati signorina.-
-Grazie, puoi pure mettere via la limousine, non credo di uscire oggi,
e se uscirò prenderò la mia Ferrari grazie
Laurent.-
Mi diressi dentro casa, avevo un loft molto spazioso e con tante
finestre, avevo appena girato la chiave nella porta quando due pesti mi
vennero in contro.
-Mamma, Mamma, Mamma- stavano gridando talmente forte che svegliarono
perfino James e Victoria che stavano dormendo placidamente sul divano.
-Che è successo?!- si alzò James e quando si
accorse che erano state le mie due pesti a svegliarlo li rincorse per
tutta casa, mentre io e Vic andammo in cucina per fare la colazione.
-Bella, ecco, è arrivata una lettera stamattina.- mi disse
lei misteriosa.
-Di che si tratta? cose di lavoro?- le chiesi.
-Ehm no, guarda è li attaccata al frigo.- mi
indicò con il dito una busta attaccata da una calamita al
frigo.
La presi immediatamente e la lessi:
Emmett Cullen
e Rosalie Hale
sono lieti di annunciare
le loro nozze
che si terranno il giorno 19 luglio
presso
Villa Cullen.
Ti aspettiamo.
Emm e Rose♥
-Emmett e
Rosalie si sposano.- dissi semplicemente.
-Chi?!- mi chiese James che era appena entrato in cucina.
-l'orso e la barbie- gli rispose Victoria.
-Ma mamma, la Barbie si sposa con Ken, non con l'orsacchiotto.- mi
disse la mia adorabile Liz, diminutivo di Elisabeth.
-Ma la mamma e la zia Vic non stanno mica parlando dei giocattoli, per
loro zio Emmett è un orso, mentre zia Rosalie è
una barbie.- disse il mio piccolo Lucas alla sorella.
Lucas e Liz erano gemelli, entrambi avevano 4 anni.
-Ci andremo?- m chiese Vic, che aveva capito in pieno perchè
io non ci volessi andare.
Non ci volevo andare perchè li c'era la mia vecchia vita, la
vita che avevo fatto con il padre dei miei figli.
-Non lo so, abbiamo più di due settimane,
decideremo più avanti.-
-Ma mamma, io voglio andare al matrimonio della zia.- mi disse Liz, era
strano da parte sua, queste feste non le erano mai piaciute.
-E sentiamo perchè mai vorresti andare?- chiesi a mia figlia.
-Perchè la zia le ha detto che sarebbe stata la sua
damigella d'onore quando quello zuccone di zio Emmett si sarebbe deciso
a chiederla in sposa.- rispose mio figlio al posto della sorella.
stavo per rispondere quando notai che nella busta c'era anche un'altro
biglietto. Era la scrittura di Rose, l'avrei riconosciuta ovunque.
Cara vice direttrice di Vogue
ti abbiamo mandato l'invito al nostro matrimonio,
che ovviamente sta organizzando Alice.
Speriamo solo di vederti comparire,
ma siccome so che senza giusta causa
tu non ti farai vedere a Phoenix,
sabato mattina alle 10 sarò a casa tua e ti verrò
a prendere..
vedi di farti trovare signorina..
VOGLIO MIA SORELLA AL MIO
MATRIMONIO!!!!!!!
Con tanto amore,
la tua Rosie♥
-Oddio, che ore sono?-
chiesi sconvolta considerando che era sabato mattina.
-Le 10 meno 5 perchè?- mi chiese Vic.
-Perchè abbiamo esattamente cinque minuti per inventarci una
scusa buona- gli dissi mostrandole la lettera di Rose.
-Nessuna scusa mamma, noi andiamo!- mi dissero i miei figli in coro.
Scoppiammo tutti a ridere ma la nostra risata venne interrotta dal
campanello.
-Vado io- disse James prendendo in braccio Liz.
Non appena James aprì la porta la bimba gridò
-ZIOOOOOO!!!!!!- e si lanciò dalle braccia di James a quelle
di Emmett.
-Ciao Bellina- mi disse Emmett venendo a baciarmi una guancia.
-Ciao Koda Fratello Orso.- gli dissi consapevole che solo io avevo il
permesso di chiamarlo così.
-Beh e io chi sono, a me non mi saluti?- mi disse quella bellissima
ragazza che era appena entrata dalla porta.
-Rosieeeeeeeeeee!!!- le dissi saltandole addosso.
-Hai ricevuto l'invito con la lettera?- mi chiese.
-L'ha appena letta- le rispose Vic al mio posto.
Vic e James si sono trasferiti da me quando ho scoperto di essere
incinta, non mi avrebbero permesso di crescere un figlio da sola,
allora non sapevo che fossero due, e visto che il padre era giovane e
scapestrato non volle prendersi questa responabilità,
così dicisi di andarmene, ma proprio mentre stavo uscendo da
quella casa che per anni era stata la mia casa e tutta la mia vita mi
ritrovai Vic e James sulla porta decisi a voler venire con me,
all'epoca avevo 19 anni, mentre loro ne avevano uno in più
di me, avevamo trovato una casa piccina e tutti insieme non ci stavamo
quindi poi con l'arrivo dei bambini e il mio nuovo lavoro a Vogue ci
siamo trovati questo bellissimo loft in centro New York. Con il lavoro
sia mio che di James potevamo dire di passarcela pure bene.
-Verrai?- fu l'unica domanda di Rosalie. Non sapevo cosa dire, ma ci
pensò mia figlia a rispondere al mio posto.
-Certo zia, non mancherò al tuo matrimonio! zia per caso ti
ricordi la promessa che mi avevi fatto?- le chiese.
-Certo tesoro tu sarai la mia damigella, e tu Lucas come promesso
porterai le fedi.- disse poi rivolgendosi a mio figlio.
-Lucas, anche a te la zia ha fatto una promessa? Non se ne parla con la
mamma?- chiesi io a mio figlio.
-Nah-. fu la sua unica risposta.
Scoppiammo tutti a ridere compreso Lucas.
-Quindi quando verrai?- mi chiese Emmett, ehi ma io non avevo detto di
si, aveva fatto tutto Liz, la quale ora mi stava guardando con occhi da
cucciuola, tale e quale a Alice.
-Datemi il tempo di sistemare du cose al lavoro e al massimo
mercoledì sarò li daccordo?!- gli dissi cedendo
ormai alle suppliche, poi però mi venne in mente una cosa
che dovevo assolutamente chiedere a Rosalie.
-Rose, potresti venire con me? Devo chiederti una cosa.- le dissi, vidi
lei lanciare uno sguardo a Emmet, per poi annuire e seguirmi.
Andammo in terrazza,
-Rose come mai Alice non si fa più sentire da un po?-
-Sapevo che me l'avresti chiesto, è solo che Alice
è occupata con i preparativi e quando chiami tu oppure
chiamiamo noi lei è sempre fuori.- mi disse lei, ma era
chiaro che stesse nascondendo qualcosa.
Non volevo essere troppo impertinente quindi evitai di fare altre
domande, erano sei mesi che non vedevo Rosalie, non era più
venuta a New York per alcuni problemi sul lavoro, e io non avevo la
minima idea di tornare a Phoenix.
Mi era mancata tanto, ma loro dovevano tornare e avevano l'aereo quel
pomeriggio alle 4, ma si fermarono a pranzo e tra le battutine di Emm
ed James, alle quali a volte si aggiungeva anche Lucas, ci divertimmo
un mondo. Verso le due i ragazzi andarono all'aereoporto.
I bambini mi chiesero di andare al Luna Park e a mangiare un gelato
così dopo esserci vestiti uscimmo tutti e 5 insieme. Come
avevo detto prima a Laurent avrei preso la mia Ferrari se fossi uscita
e così feci.
James si sedette dietro mentre Vic davanti con me.
Mentre andavamo al Luna park pensavo alla conversazione con Rose, Alice
non si era mai fatta vedere a New York in quei quattro anni, e negli
ultimi mesi si dileguava ogni volta che chiamavo o chiamavano loro me.
Era fredda e distaccata.
E sinceramente non riuscivo a capire perchè. Ma mi avrebbe
dato presto delle spiegazioni.
Passammo una bella serata al Luna Park. tutti e 5 insieme andammo sulla
ruota panoramica e ci godemmo lo spettacolo di New York di notte.
Quando poi per i bambini si fece troppo terdi decisi di riportarli a
casa, mentre Vic e James si sarebbero fermati di più.
Quando entrai in casa misi il pigiama ai bambini, e poi li misi a letto.
Io andai sul divano e accesi la TV.
Trovai un film comico e mi misi a guardarlo.
Quando il film era ormai alle battute finali sentì aprire la
porta, erano Vic e James, quindi non guardai nemmeno la
porta, solo quando Vic mi chiamo con la voce stravolta mi girai.
Teneva James per farlo stare in piedi e non ce la faceva
più, scattai dal divano immediatamente, solo avvicinandomi
notai che era sporco di sangue e ubriaco marcio.
-Vic cos'è successo?- chiesi a lei.
-Si è ubriacato da far schifo poi è andato a
pagare e quando è tornato ha trovato uno che ci provava con
me, solo che questo tipo era muscoloso quanto non mai, e le ha prese di
santa ragione, le ferite sono superficiali ma dobbiamo pulirle, solo
che questo zuccone non ne vuole sapere.- mi disse lei dopo averlo messo
sul divano.
-James ti dobbiamo pulire le ferite! perciò stai buono!.-
gli dissi seria.
-Ma..- stava iniziando a dire lui.
-Ma niente James, non fare casino che non voglio che i bambini si
sveglino e ti trovino in queste condizioni.- gli disse Vic.
Andai in bagno a prendere l'alcol e il cotone per pulire le ferite,
quando tornai in sala con Vic cominciammo a pulirgli le ferite, nel
frattempo James si addormentò.
-Non cambierà mai vero?- mi chiese lei sull'orlo di una
crisi.
Era risaputo che le scenate di gelosia James finivano sempre bagnate di
sangue.
-Non lo so Vic. Ma spero che un giorno si rendeà conto che
quello che fa è sbagliato.-
Insieme a Vic lo portammo nella loro camera e dopo esserci date la
buonanotte tornai in sala a pulire il disastro lasciato da James,
così che i bambini al risveglio non si accorgano di nulla.
Una volta ripulito tutto spensi la TV e andai a dormire.
Quando fui sotto le coperte mi lasciai abbracciare da Morfeo.
Sssalveeee allora come vi sembra?
Fatemi sapere :)
Besos♥ Niky♥
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Capitolo 2 *** Partire!♥ ***
Salve :)
Ho deciso di
continuare questa storia che all'inizio mi sembrava un po' campata in
aria solo perchè ho visto un certo interresse :)
Detto questa
vi lascio al capitolo e spero sia di vostro gradimento :)
Besos♥
Capitolo
2
La mattina
seguente mi svegliai molto presto, era domenica e non dovevo andare al
lavoro così andai in bagno per farmi un bel bagno caldo
rilassante, aprì l'acqua e ci misi dentro i sali e il
bagnoschiuma, andai in camera mia e presi l'accappatoio lo appoggiai in
bagno e entrai nella vasca.
Cominciai a pensare a quale stupidata avevo fatto.
Avevo detto a Rose e Emm che sarei tornata a Phoenix per il loro
matrimonio, quindi dopo quattro anni avrei dovuto affrontare il mio
passato, un passato che portava un nome, Edward Cullen, un ragazzo
bello da togliere il fiato ma al contempo un teppista, uno di quelli
che faceva una brutta vita, era solito mischiarsi in risse soprattutto
in scenate di gelosia nei miei confronti, e poi con la sua moto faceva
corse clandestine, anche James e un'altro ragazzo del posto le facevano
: Jacob Black il migliore amico di Edward.
Ricordo ancora quel giorno in cui scoprì di aspettare un
bambino...
FLASHBACK
Avevo apena finito di fare due test di Gravidanza ed entrambi erano
positivi, tra nove mesi sarei diventata mamma, io ed Edward avremmo
avuto un bambino, ero la ragazza più felice del mondo,
volevo che ilprimo a saperlo fosse Edward ma per quello che avevo in
mente avevo per forza bisogno di un complice, non potevo chiedere a
Rose perchè lavorava, Alice si sarebbe fatta scappare tutto
con il diretto interessato quindi chiamai Vic e James, e con
loro andai in un negozio li vicino a prendere due tutine e due paia di
scarpette, uno azzurro e l'altro rosa.
Tornata a casa salì in quella che ormai era diventata camera
mia a villa Cullen, avevo il bagno in stanza, comunicante con la stanza
di Edward.
Aprì delicatamente la porta della sua camera e notai che lui
li non c'era, il letto era disfatto segno che si dovesse essere alzato
da poco.
Scesi in cucina e ci trovai Esme
-Esme, dov'è Edward?-
-E' uscito con Carlisle, dovevano andare in un posto e dovevi vedere la
faccia che aveva quando suo padre l'ha tirato giù dal
letto.- mi disse Esme ridendo.
Io Vic e James scoppiammo a ridere con lei immaginandoci Edward che
veniva svegliato da Carlisle.
Tornai di sopra e con Vic rifacemmo il letto a Edward, poi sul letto
posai le tutine e le scarpette e tornai nella mia camera e con gli
altri facemmo un cartellone con scritto:
"AUGURI PAPA' "
Una volta finito il cartellone lo portai nella sua stanza e lo misi
sopra al suo letto attaccandolo con dello scotch.
-Ragazzi è pronto.- ci gridò Esme da sotto.
Prima di scendere guardai un'ultima volta la stanza era tutto perfetto.
Mentre scendevamo le scale Esme disse a James e Vic se si volevano
fermare a pranzo, loro accettarono volentieri l'invito, ci sedemmo a
tavola ed Alice chiese alla madre
-Mamma ma papà e Ed?- le chiese visto che non erano ancora
rientrati.
-Papà mi ha chiamato, dice che tra 10 minuti saranno a
casa.- disse Esme sorridendo alla figlia. iniziammo a mangiare e dopo
10 minuti Ed e Carlisle fecero il loro ingresso dalla porta sul retro
che portava al garage.
Edward era un po' sudato e così anche Carlisle, erano stati
in palestra tutta la mattina.
Appena entrò Carlisle andò a dare un bacio ad
Esme e Edward venne a salutare me.
Poi disse: -Mamma vado a farmi una doccia prima di mangiare.- NO!! fu
il mio unico pensiero, ma prima di aprire bocca era già
sparito su per le scale, guardai Vic e James e mi alzai un po'
bruscamente dal tavolo e senza farmi vedere lo raggiunsi lui era sulla
porta di camera sua e guardava fisso l'interno.
-BELLAAAA!!!!!- mi chiamò urlando non sapendo che ero
esattamente dietro di lui.
-Si?!- gli chiesi io facendomi notare in quel momento.
-Bella cosa significa tutto questo?- mi chiese lui.
-Pensavo fosse ovvio no? Sono incinta paparino.- dissi sorridendogli,
ma non avevo capito che lui l'aveva presa in un altro modo.
-Cosa?! NO! non è possibile. Bella dimmi che non
è vero! io, io, io non sono pronto per prendermi una
responsabilità tanto grande, io sono un teppista, sono solo
un ragazzo Bella, siamo solo dei ragazzi Bella! nemmeno tu lo vuoi
questo bambino, dimmi che non lo vuoi Bella!.-
I miei occhi iniziarono a gocciolare, e lui se ne accorse
perchè poi mi disse:
-No! tu non puoi volere questo bambino Bella, non va bene, siamo troppo
giovani, questa è l'età in cui si fanno le
cazzate non puoi volere il bambino, ti bruciersti la vita.-
A quel punto non ci vedevo più dalla rabbia e cominciai a
urlargli addosso consapevole che avevo pubblico considerato che tutta
la famiglia era salita a vedere che cosa fosse successo.
-L'età delle cazzate Edward?! la cazzata più
grande la stai facendo tu in questo momento! Stai mandando al diavolo
tutto ciò che abbiamo, il nostro amore, si perchè
lui o lei che sia è il frutto del nostro amore e lo stai
mandando a puttane Edward! Stai buttando via tutto per cosa?!
perchè non vuoi smettere con questa vita che fai?! non lo
vedi il male che fai alla tua famiglia a TUA MADRE ogni volta che torni
a casa coperto di sangue?! non lo vedi che male fai a TUO
PADRE ogni volta che deve venirti a ripescare in qualche cella della
stazione di polizia la mattina dopo una rissa?! No tu non lo vedi
Edward tu vedi solo te stesso e quella maledetta vita che ti ostini a
fare! Sai una cosa?! Vaffanculo Edward!- entrai sbattendo la porta in
camera mia, presi il borsone da sotto il lettto poi andai all'armadio e
cominciai a tirare fuori tutto quello che c'era, al diavolo l'ordine
infilavo nel borsone tutto così alla rinfusa, infatti poi
non ci stava posto per altra roba, aprì la porta di scatto e
urlai: -ALICEEEE!!- e poi richiusi la porta dopo un po' qualcuno
bussò alla porta.
-Sono Alice mi disse.- gli diedi l'ok e lei entrò quando
vide il borsone sgranò gli occhi.
-Alice hai percaso una valigia da prestarmi?!-
-Bella ma cosa vuoi fare?! dove hai intenzione di andare in quelle
condizioni?!-
-Alice sono incinta ok?! Incinta non malata! e me ne voglio andare! per
cui hai una valigia da prestarmi o devo chiamare Rosalie?!.-
-Arrivo.- mi disse lei abbassando lo sguardo e uscendo dalla porta.
Dopo poco rientrò con una valigia enorme, bene mi
servirà.
-Grazie Alice.- le dissi fredda forse un po' troppo, perchè
le vidi scendere una lacrima, a quel punto mi addolcii un
po' e andai ad abbracciarla. lei ricambiò
l'abbraccio e entrambe scoppiammo a piangere.
-Non tornerò qui Alice lo sai vero?-
-L'avevo intuito, ma non preoccuparti troverò altri modi per
vederti!- mi disse lei.
Finì di mettere la roba in valigia, presi il caricabatterie
dal comodino e presi l'iPhone con le cuffie sopra la scrivania.
Controllai in borsa avevo portafoglio e sodi quindi ero apposto.
Scesi di sotto con le valigie e a metà scala mi resi conto
della scena che avevo davanti tutta la mia famiglia era li!
Esme piangeva mentre Carlisle la stringeva forte, Rose mi guardava e
anche lei aveva le lacrime agli occhi, e forse un gioco di luci mi face
notare che anche Emmett dietro di lei stava piangendo Jasper mi
guardava triste. C'erano tutti. Lui no!
A quel punto approfittai dell'assenza di lui e dissi a loro:
-Non ha voluto prendersi le sue responsabilità, io qui non
posso continuare a stare, mio fagio o figlia che sia non
avrà un padre, ma avrà una famiglia,
avrà me e avrà voi, non vi impedirò di
vederlo o vederla, voi- dissi rivolgendomi a Esme e Carlisle- siete i
suoi nonni, e non perchè siete i suoi genitori ma
perchè siete i miei genitori- Esme pianse di più-
E voi- dissi rivogendomi agli altri -siete i mie fretelli e le mie
sorelle, per cui sarete zii, a voi posso dirlo Auguri ragazzi- dissi e
andai ad abbracciarli a tutti Esme mi strinse in un abbraccio
stritolatore e pianse tantissimo.
-In camera sua ci sono le tutine e le scarpette sono tue Esme prendile.-
-Grazie- mi disse e mi abbracciò di nuovo.
Salutai gli altri poi mi diressi in salotto e presi due foto, una era
una foto della mia famiglia con me e lui inclusi, l'altra ritraeva me e
lui. Le infilai in borsa presi le chiavi della mia macchina e feci per
uscire di casa quando sulla porta trovai James e Vic con altrettanti
bosrsoni decisi più che mai a non lasciarmi da sola.
Andammo in garage, -Dove andiamo?- ci chiese James.
-Lontano, non so dove ma lontano siete proprio sicuri?!- chiesi a loro.
-SI!- mi rispose Vic, -Andiamo a New York mia zia a una casa abbastanza
grande per ospitarci qualche giorno, finchè non troviamo
qualcosa solo per noi.
Salimmo sulla mia macchina e sfrecciammo via da quella casa, da quella
vita, dal padre dei miei figli.
FINE FLASHBACK
A farmi tornare con i piedi per terra ci pensarono i miei figli che
entrarono in bagno e trovandomi nella vasca vollero fare il bagno con
me.
Li feci entrare e alla fine più che lavarci noi lavammo il
bagno, tra giochi e schizzi la schiuma sparì.
Uscimmo tutti e tre dalla vasca mi misi l'accappatoio e lo misi anche a
loro.
Lucas si sedette sullo sgabello che c'era in bagno mentre io sistemavo
Liz, asciugai i capelli a entrambi poi andai a vestirli.
Poi loro andoro a guardare la tv sul divano e mi vestì io,
dopodiche pulì il bagno.
-Posso?- mi chiese Vic sulla porta mentre io sistemavo il bagno.
-Certo, dimmi.- le dissi io sorridendo.
-Sei proprio sicura di voler andare?- mi chiese lei.
-No, ma Rose per me è una sorella e lei mi vuole come
testimone al suo matrimonio, non posso non esserci, devo farmi forza e
affrontare il mio passato.- le dissi.
-Va bene, quante settiamne dobbiamo stare via?-
-Penso non più di due settimane perchè?- le
chiesi.
-Per questo!- mi disse lei mostrandomi un foglietto
Cara
Vic e Cara Bella.
Scusate se sono andato via così...
Ma
prima che voi torniate a Phoenix ho un conto in sospeso da saldare,
Un pugno che
aspetta di essere tirato da quattro anni.
So che se vi avrei detto qualcosa mi avrete fermato quindi
vado via ora sono le quattro di notte..
Vi auguro un buongiorno
♥
Date un bacio ai
bimbi da parte mia ♥
Un bacio
James♥
-Edward- ci lasciammo scappare entrambe.
-Partiamo domani!- dissi io - ora chiamo Anna e le spiego la
situazione.-
-Io intanto vado a fare le valige.-
-Ok.- le dissi poi presi il telefono e chiamai la mia capa.
"Pronto" disse lei.
-Anna sono Isabella.-
"Dimmi cara hai bisogno?" mi chiese lei.
-In effetti si, avrei bisogno di due settimane di permesso sa m la mia
migliore amica si sposa e io sono la sua testimone.-
"Sarai sempre reperibile per quanto riguarda il giornale" mi chiese lei.
-Certo naturalmente qualsiasi cosa per telefono o per E-Mail- le dissi.
"Allora va bene, divertiti cara"
-Grazie Anna- le dissi e chiusi la chimata presi delle valige e le misi
sul letto.
Mentre tiravo fuori i vestiti dall'armadio chiamai Laurent, dovevamo
partire subito!
"Signorina Swan mi dica" mi disse a lui appena rispose.
-Laurent, mi prepareresti la Ferrari davanti casa?-
"Mi dispiace signorina ma la macchina l'ha presa il signorino James"
-Allora prendi la Limousine, devo andare a Phoenix.- gli dissi.
"Subito signorina". disse e chiuse la chiamata.
Uscì dalla mia stanza.
-Bambini mettetevi le scarpe perfavore.- gli dissi mentre mi dirigevo
in camera loro a prendere la loro roba.
Quando entrai vidi Vic alle prese con le valige.
-Grazie Vic.- le dissi per poi continuare. -James ha preso la mia
Ferrari!.-
-Oh no, e ora dobbiamo prendere l'aereo?-
-Nono, la mia Limousine.- le risposi.
Tempo venti minuti avevamo tutto pronto, mettemmo le valige in macchina
e partimmo.
-Mamma ma non dovevamo partire mercoledì?- mi chiese Lucas.
-E poi perchè lo zio James non viene con noi?- chiese Liz.
-Infatti hai detto bene dovevamo partire mercoledì ma lo zio
James è partito prima per andare ha fare una cav...- stava
dicendo Vic ma le tirai una gomitata e lei si fermò.
-Doveva sbrigare una commissione e così siamo partiti anche
noi oggi.-
Tempo di 5 ore eravamo a Phoenix. Sentivo già odore di casa
e lo stesso valeva per Vic.
Laurent abbassò il divisore e mi chiese:
-Signorine mi dovreste indicare la strada, siamo appena entrati nei
confini di Phoenix.- ci dsse lui.
Io e Vic ci mettemmo sedute dietro di lui e continuammo a indicargli la
strada fino a quando non arrivammo a villa Cullen, nel frattempo i
bambini giocavano tra loro alla morra cinese, data l'ultima indicazione
io e Vic tornammo ai nostri posti e Laurent rialzò il
divisore. Ci mettemmo a giocare con i bambini., che dopo un po' si
addormentarono, quando Laurent ci disse:
-Siamo arrivati signorine.- e scese dall'auto venendoci ad aprire la
portiera.
La prima a scendere fu Vic che era la più vicina alla porta,
poi io mentre i bambini li lasciai che dormivano per godermi quello
spettacolo magnifico che era casa Cullen.
Io e Vic ci guardammo
-Bentornate a casa!- dicemmo insieme e scoppiammo a ridere,
una risata che non sfuggì dentro casa di fatti Jazz ci venne
in contro e ci abbracciò, seguito a ruota da Emmett.
Esme ci soffocò entrambe e poi ci disse:
-Vi aspettavamo per mercoledì-
-Sorpresa!- le dissi io.
-Dov'è?!- fu l'unica domanda di Vic.
-Ti riferisci a James?- le chiese Jazz.
-Si- gli rispse Vic.
-Dentro- gli rispose Emmett.
-Andiamo tesoro entriamo-Mi disse Esme.
-Aspetta.- le dissi e tornai in macchina a svegliare le mie due pesti.
-Tesoro siamo arrivati- dissi piano a entrambi per svegliarli.
Loro scesero e si buttarorno letteralmente addosso alla nonna.
Poi salutarono gli zii e gli chiesero di Rosalie, l'unica zia che
avevano conosciuto, Emmett disse che era a lavoro.
Rosalie lavorava per una agenzia di moda, la Denali's mode "Governata"
da tre sorelle Tania Kate e Irina! Le regine indiscusse della moda
Mondiale!
-Esme, avresti una camera per Laurent?- chiesi a lei prima di entrare
in casa.
-Assolutamente si.- mi disse lei e entrammo in casa.
James era sul divano con le mie pesti in braccio ma aveva una faccia
misto tra lo sconvolto e la soddisfazione, segno che aveva fatto quello
che voleva ma se ne era anche pentito.
-Scusa- fu la sua unica parola appena mi vide.
-Ah James che cosa dobbiamo fare con te?!- gli dissi io sarcastica.
Poi mi resi conto che all'appelo mancava Carlisle.
-Esme dov'è Carlisle?-
esme guardò James e poi mi disse :-All'ospedale.- e
abbassò lo sguardo triste.
-James, fino a quasto punto?! Davvero?!.- ora capivo perchè
quello sguardo negli occhi di James. Andai da lui, lo presi per un
braccio facendo attenzione ai miei figli che vennero presi da Vic e da
Esme e trascinai James in cucina prendendo anche Emmett.
-Cos'è successo Emmett?!-
-Stamattina è arrivato JAmes, e dopo le feste da parte di
tutti ci ha chiesto dove fosse Edward. Noi gli abbiamo detto "E dove
vuoi trovarlo a quest'ora del mattino?", lui ha capito e è
andato in camera sua solo quando sentimmo le urla salimmo a vedere e
James lo stava riempiendo di pugni continuando a ripetere: "Questo
è per Bella, Questo è per Lucas e questo
è per Liz!" ripetendo questa frase all'infinito lo aveva
ricoperto di sangue.- mii raccontò Emmett.
Guardai James e lui disse:
-La prima volta ho solo detto "Questo
è per Bella, Questo è per Lucas e questo
è per Liz!" ma quando lui mi ha detto "James chi diavolo
sono Liz e Lucas?" li mi ha fatto montare la rabbia e così
gli ho detto "i tuoi figli idiota che non sei altro!" e ho continuato
con quella frase per la rabbia.- mi disse lui.
-Un pugno è?!- gli dissi sarcastica.
-All'inizo era così ma poi non ci ho visto più!-
mi disse James -Approposito grazie fratello per avermi fermato, se non
ci fossi stato tu non so cosa avrei fatto. disse rivolgendosi a Emm.
-Dov'è Alice?- chiesi io di punto in bianco.
-E' andata con papà e Ed all'ospedale.- mi disse Emm.
Bene, li non mi sarebbe scappata, avrei usato lo studio di Carlisle e
non ci sarebbero sati problemi.
-James le chiavi della macchina?-
-Eccole.- e me le lancia.
-Dov'è?-
-In garage.-
-Bene, saluatate i bambini, io torno prima di cena.-
Salì in macchina e mi diressi all'ospedale, arrivata li
chiesi del dottor Cullen un'infermiera mi disse dove potevo trovarlo e
ci andai subito.
Arrivata al quarto piano, girai a destra ed eccola li! Aveva fatto
crescere i capelli e quasi stentavo a riconoscerla.
Alice Cullen!
Sciau Bellezze C:
Che ne dite di questo capitolo?
Spero di sentirvi numerose :D
Besos Niky♥
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Capitolo 3 *** Una dura verità♥ ***
Ed eccomi qua :)
Pronte per il confronto von Alice?
Ci leggiamo sotto vi lascio al capitolo
Besos♥
Capitolo 3
Mamma quanto era bella, questo nuovo look le donava parecchio, lei era
girata di schiena e non mi aveva sentita arrivare.
-Cosa vedono i miei occhi? Sei una visione oppure davanti a me
c'è proprio Marie Alice Cullen?- le chiesi per farmi vedere.
Lei si girò e l'unica cosa che riuscì a dire fu:
-Bella- e rimase li con gli occhi impalati a guardarmi.
-Alice puoi entrare se vuoi.- gli disse il padre uscendo da una camera.
Poi mi vide.
-Bella, ti aspettavamo mercoledì, perchè sei gia
qui?- mi chiese venendomi ad abbracciare.
-Stanotte quando James è partito, ci ha lasciato un
biglietto in cui faceva capire chiaramente le sue intenzioni, siamo
venute subito per vedere che cosa avesse combinato ma non pensavo che
si sarebbe spinto fino a questo punto.- gli dissi io sincera.-Come sta?-
-Le ferite non sono gravi, ma James aveva un anello che gli ha lasciato
parecchi graffi, ma sta bene. Lo sai non sono certo quattro pugni a
metterlo al tappeto.- mi disse.
-Lo so, Carlisle hai ancora uno studio tuo qui nell'ospedale vero?- gli
chiesi.
-Certo piccola, a cosa ti serve?- mi chiese.
-Devo fare quattro chiacchiere con tua figlia se mi permetti.- dissi in
tono acido prendendo Alice per un braccio che fino a quel momento era
rimasta in silenzio.
-Certo andate pure.- ci disse, io tiro Alice fino allo studio,
ricordavo esattamente dov'era, ma per non sbagliare guardai prima la
tarhetta fuori dallo studio diceva "Dott. Carlisle Cullen" , ero nel
posto giusto.
Entrai e mi chiusi la porta alle spalle, poi andai a sedermi su una
poltrona, Alice era rimasta in piedi e teneva lo sguardo basso.
-Bene, visto che non parli parlo io, Alice! Si può sapere
che è successo? Che cosa ne hai fatto della frase
"Troverò un modo per vederti"? L'hai buttata nel cesso
Alice?! Per quattro fottutissimi anni Emmett Rosalie, i tuoi, e perfino
Jazz sono venuti a trovarmi a New York per conoscere e per stare un po'
di tempo con i bambini, non dico per me, di me sinceramente negli
ultimi quattro anni me ne sono strafregata, ma i bambini,
Alice, non pensavo che tu potessi arrivare a tanto, che cosa
ne hai fatto della Alice che conoscevo? fino a qualche mese fa ti
facevi anche sentire e adesso basta, nemmeno quelle poche telefonate
che mi facevi, dimmi Alice! che cosa ti ho fatto per spingerti a
comportarti così? insomma Alice vuoi PARLARE?!!.- le dissi
sputandole addosso tutta la mia rabbia.
-Bella.- disse per poi tacere di nuovo.
-Lo so come mi chiamo, riesci a dire qualcosa oltre al mio nome?!.- le
chiesi cattiva, ma mi stava facendo arrabbiare!
-Bella, cazzo, tu non sai quanto è stato difficile mantenere
le distanze con te tutto questo tempo, io volevo passare con te ogni
giorno! Come abbiamo sempre fatto, un giorno ho pensato di prendere
tutto e venire a New York per stare da te, per stare con te, per poter
viziare i miei nipotini come una vera zietta Cullen, ma proprio quel
giorno successe l'irreparabile.- mi disse e si fermò.
-Oh avanti Alice cos'è successo di tanto grave da spingerti
a non parlarmi nemmeno più per telefono?.-
-No, ma che hai capito, questo di cui ti sto parlando è
successo molto prima che io iniziassi a non parlarti più ma
arriverò anche a questo, il giorno in cui stavo per mollare
tutto e venire da te è successa una cosa bruttissima, ti
ricordi nonna Elisabeth?- mi chiese, e come potevo non ricordarla.
-Ma che domande fai, certo che mi ricordo.- le dissi io.
-Vedi Bella, nonna Elisabeth è, si, ecco, se n'è
andata 2 anni fa.- mi disse.
Le lacrime cominciarono a scendere dai miei occhi, possibile che
nessuno mi abbia detto niente? Nemmeno Emmet, Rose, nessuno, eppure
sapevano! Sapevano quanto io ci fossi affezionata, perchè
non mi avevano detto nulla.
-Perchè nessuno mi ha detto niente?1- le chiesi.
-Perchè avevi già sofferto abbastanza, non
volevamo darti anche questo peso ora che la tua vita aveva iniziato ad
avere un senso, abbiamo deciso di tenerti nascosta la cosa, fino a
qualche mese fa, quando ho litigato con Emmett perchè
secondo me tu dovevi sapere, mentre lui e Rose, che erano venuti a
trovarti a New York e avevano visto come stavi non volevano dirti
nulla, quello stesso giorno, quando scesi a mangiare capì
subito che c'era qualcosa di diverso, di strano, mi stavano nascondendo
qualcosa, ma tu sai benissimo che quando volevo sapere una cosa la
scopro subito. Mi bastò guardare Rose negli occhi che lei mi
sputò subito che si sarebbe sposata con Emmett, nel
pomeriggio passò Tania con Kate, sai che loro sono le nostre
cape no?- ma la interruppi.
-Come?! No aspetta! anche tu lavori per la Denali's mode?-
-Si, da circa un anno, comunque, Tanya e Kate erano venute a prendere
le misure per il vestito, glielo stiamo confezionando noi tre, da quel
giorno Tanya venne spesso a casa nostra. Magari Rose si fosse rivolta a
qualcun'altro quando doveva chiedere di confezionare il vestito. Io non
potevo mentirti! Gli altri non vogliano che tu la sappia ma tu hai il
diritto d sapere! Edaward si è messo con Tanya!.-
Il mio cuore in qual momento era come un bicchiere di cristallo che
cade da un grattacielo, la rottura era inevitabile.
-Spero che almeno abbia messo la testa a posto!.- dissi scostante per
non fare capire a Alice quello che provavo, ma era impossibile! Lei era
ed sarebbe stata sempre la mia migliore amica!
-No, Bella, è rimasto il teppista di un tempo, non
è cambiato di una virgola! Anzi se vogliamo dirla tutta
è pure peggiorato!.- ci mettemmo a ridere di quella frase.
Poi lei mi disse.
-Scusami Bella ti prego, lo so sono stata un po' fredda negli ultimi
anni, e ti chiedo scusa! tu sei mia SORELLA!!! puoi perdonarmi?.- mi
chiese.
-L'hai detto tu Alice, sei mia sorella, non posso non perdonarti!-
dissi e andai ad abbracciarla, metre ci stavamo dicendo "ti voglio
bene" nello studio entrò Carlisle,
-Alice se vuoi andare da tuo fratello ti aspetta.- le disse.
-Gli hai detto che sono qui?- gli chiesi.
-NO, mi ha chiesto di Alice e gli ho detto che stava parlando con una
sua amica.- Ci disse facendoci l'occhiolino.
-Ti dispiace se vado io Alice?- le chiesi, lei scosse la testa, allora
uscì dallo studio di Carlisle e andai dritta nella sua
stanza, l'avrei rivisto dopo quattro annni, che cosa proverò
nel vedermelo davanti?!.
Arrivai davanti alla stanza, aprì la porta ma rimasi di
spalle.
-Alice. Meno male che sei qui. Tu sapevi che erano due? James ha detto
che sono DUE! Alice?!- disse, oh quella voce, NO BELLA CALMATI!!
-Non sai riconoscere tua sorella dalla tua ex Edward? Mi sa che
dovrò dire a Carlisle che hai bisogno di una visita
dall'oculista!. gli dissi gelida ancora di spalle.
-Bella sei veramente tu?- mi chiese, forza Bella GIRATI!.
-Ciao Edward.- dissi e finalmente mi girai.
Era veramente ridotto maluccio, aveva graffi soprattutto in faccia, il
naso era fasciato, così come tutta la testa, meglio per me,
mi avrebbe risparmiato di morire d'infarto.
-Bella che ci fai qui?- mi chiese.
-Sono qui per il matrimonio di tuo fratello che doamnde!- gli dissi
fredda.
-Non intendevo perchè sei a Phoenix, intendevo
perchè sei QUI!.- mi chiese di nuovo.
-Dovevo parlare con tua sorella, ma poi sono venuta qui per vedere come
stavi, e soprattutto per chiederti di scusare James. Ieri sera
è venuto a casa ubriaco e pieno di sangue dopo l'ennesima
rissa per gelosia di Vic. E così ha preso la mia Ferrari ed
è venuto qui, ma io e Vic abbiamo scoperto tutto questo solo
stamattina. E con la mia Limousine l'abbiamo seguito immediatamente, ma
era evidente che quando siamo arrivate era già tardi.-
-Capito- disse e poi rise debolmente. -Direi che c'hai gusto in fatto
di macchine, una Ferrari e una Limousine! Per la miseria si tratta bene
la signorina.- disse sarcastico.
-Non ci trovo nulla da ridere, la Limousine mi serve per lavoro, visto
che sai, sono la vice direttrice di Vogue, e premiere e eventi vari
ormai sono il mio pane quotidiano.- dissi con un po' di spavalderia.
-Ah beh ora è tutto chiaro-disse e poi
continuò-Sono due?-
-Non ti interessava allora non ti interessa nemmeno adesso!- gli dissi
ritornando gelida.
-Scusa volevo solo sapere visto che vivrò nella loro stessa
casa per due settimane.- mi disse.
-Non preoccuparti, ti staranno lontano, sanno essere molto restii a
fare amicizia con gli sconosciuti. Ci hanno messo tantissimo per fare
amicizia con Jazz quando si è presentato sulla porta di casa
2 anni fa, giorno in cui ho scoperto essere morta la Nonna.-
-Alice, te l'ha detto lei vero?!- mi chiese.
-Giusto qualche minuto fa- dissi guardando l'orologio -Anzi
è tardi devo tornare a casa!.- gli dissi alzandomi e uscendo
da quella stanza senza dargli il tempo di dire nulla.
Uscì dall'ospedale e salì sulla mia Ferrari ma
prima di andare a casa dovevo andare in un luogo.
Mi destreggiavo veloce tra le strade della città dove ero
cresciuta.
Arrivata li posteggiai e entrai, lei era li, in una foto, nel posto
dove prima o poi ci saremmo andati tutti, il cimitero.
Quella foto era davvero bella, ma nonna Elisabeth era bella.
-Ciao nonna, ho scoperto circa un'oretta fa che tu eri qui, mi hanno
tenuta nascosta la tua morte! Oddio nonna non posso pensarci, a chi
chiederò consiglio adesso? Sai nonna i tuoi nipotini stanno
crescendo bene, sono due pesti, ma sono sicura che tu da
lassù ci guardi e ci proteggi ogni secondo, ti voglio bene
nonna, ora vado a casa dalle mie pesti travestite da angeli che
sicuramente avranno già fatto impazzire tua figlia Esme.-
risi e uscì dal cimitero.
Mi misi in macchina e tornai a casa.
Certo non si piò dire che con Edward ci avessi parlato, era
più una chiacchierata tra vecchi amici che si incontrano per
strada, ero sicura che il vero confronto sarebbe arrivato presto.
Ma per ora ero contenta di aver chiarito le cose con Alice.
Con quetsi pensieri posteggiai la macchina nel garage riserveto agli
ospiti accanto alla Limousine, e mi diressi dentro casa, c'era qualcuno
che doveva darmi delle spiegazioni!
Ciao bellezze ♥
Cosa ne pensate del confronto con Alice?
E della chiacchierata con Edward?
Recensite ;)
Besos♥ Niky♥
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Capitolo 4 *** Chiarimenti♥ ***
Eccomi :)
Pronti a scoprire che cosa succederà in questo capitolo?
Chissà che cosa diranno i Cullen....
Ci leggiamo sotto Besos♥
Capitolo
4
Entrai
in casa e trovai i ragazzi in salotto a giocare alla Play station,
c'erano tutti, anche Laurent.
Laurent aveva poco più di venticinque anni, era cresciuto a
New York, conosceva bene quelle strade, quindi quando ero diventata
Vice-Direttrice di Vogue e la capa aveva messo un annuncio, per chi
sarebbe poi diventato il mio autista lui si presentò ai
colloqui, era abbastanza competente, anche per la sua giovane
età. Non aveva famiglia ne alcun tipo di legame affettivo in
quella città, sapevo che i suoi genitori abitavano lontani,
e che avevano perso i contatti quando lui si era intestardito a voler
restare a New York quando loro partirono per il messico.
Guardai la tv, stavano giocando a Black Ops 2, ma sul tavolino c'erano
anche MW3 e FIFA 14.
Si erano dati da fare tutto il pomeriggio.
-Ciao Bellina- mi disse Emmett vedendomi comparire in salotto.
-I bambini?- chiesi.
-Esme li ha portati al parco saranno qui a momenti visto l'ora.- mi
disse Jazz.
-Rose?- chiesi allora.
-Di sopra- mi dissero tutti insieme e tornando a guardare lo schermo.
Salì le scale e andai in camera di Rose. Bussai e lei mi
diede l'ok per entrare e entrai.
-Ciao Bella sei tornata?- mi disse poi però vide il mio
sguardo. -Cos'è successo?-
-Ho parlato con Alice, solo stressata per il matrimonio eh Rose?!
Perchè non mi hai detto nulla della nonna? Ne tu ne Emmett
nemmeno Jazz, e sinceramente mi stupisco di Esme e Carlisle. Sapevate
quanto ci fossi legata. perchè non mi avete detto niente e
mi avete lasciata allo scuro di tutto, con il vostro comportamento
avete permesso a Alice di allontanarsi da me, perchè Rose,
Dimmelo.- le dissi.
-Bella, devi capire che noi non volevamo nasconderti la morte della
nonna, ma noi ti abbiamo visto, abbiamo visto come stavi, come sei
stata senza Edward, hai dovuto crescere due figli da sola.-
-Non ero sola! avevo James e Vic.- la interruppi.
-Non intendevo questo, so che con te c'erano James e Vic, ma a te
mancava la figura paterna per i tuoi figli, lo so non abbiamo scuse per
quello che abbiamo fatto e ti chiedo scusa da parte di tutti.- mi disse.
-Va bene, ma basta segreti va bene?- le chiesi.
-D'accordo.- ci abbracciammo e poi scendemmo insieme dagli altri.
-Ja,es ti devo dire una cosa.- gli dissi, visto che avevano finito la
partita.
Andammo in cucina.
-Ti ricordi nonna Elisabeth?- gli chiesi.
-L'hai saputo eh?- mi chiese lui.
-Cioè tu lo sapevi?! James quando?.-
-Il giorno stesso quando Jazz è venuto da noi, abbiamo
deciso di non dirti niente per non farti stare male, ti stavi
finalmente riprendendo, e non volevamo farti ricadere di nuovo nel
passato.- mi disse triste.
In quell'istante in cucina entrò Emmett che era venuto a
prendersi una birra così gli dissi.
-Emm oggi sono stata al cimitero.-
-Cosa ci sei andata a fare al cimitero?.- mi chiese lui.
-Sono andata a parlare con una signora, una signora a cui volevo tanto
bene, si chiamava Elisabeth Masen la conosci? Penso di ricordare bene
che era la mamma di Esme, quindi tua nonna!.-
-Come cazz... Alice, certo è chiaro.- disse l'orso.
-Certo se non ci fosse stata lei mi avreste tenuto nascosto tutto per
quanto Emmett? per sempre?! non penso proprio! prima o poi avreste
dovuto dirmelo! Emmett perchè nemmeno tu?.-
-Scusa Bella, ti prego perdonami- disse con sguardo triste, uno sguardo
che non durò molto,-Eddai Bellina, vieni qua- mi disse e
venne a prendermi in braccio,
-Mi perdoni?.-
-Può darsi.- gli dissi, lui mi portò sul divano e
iniziò a farmi il solletico, alle mani di Emmett si unirono
quelle di Jazz, e James, Laurent rideva semplicemente, per quanto il
nostro fosse un bel rapporto non si sarebbe mai permesso di mettermi le
mani addosso in quel modo, in mio aiuto intervenne Rose, ma
finì anche lei sotto le grinfie dei ragazzi.
Mentre ci agitammo per scappare dai ragazzi le mie pesti fecero il loro
ingresso nel grande salone di villa Cullen.
-ZIO!! Lascia andare subito la mamma!!.- urlò mio figlio
contro Emmett.
Emmett lo guardò e si fermò, andò da
lui, si abbassò davanti a lui e gli disse:
-Va bene, lascio amdare la mamma solo perchè me lo chiedi
tu, ma se devo lasciare andare la mamma ho bisogno di un'altra
vittima.- disse lo prese in braccio lo portò sul divano dove
io e Rose ci eravamo alzate e cominciarono a fare il solletico a lui, e
ovviamente la sorella tentò di aiutare il fratello ma
ahimè finì anche lei sotto tortura.
-Non ti aiuterò più, sarai anche mio fratello ma
hai l' hobbie di cacciarti nei guai! E poi ovviamente ci trascini
dentro sempre anche me!- disse Liz arrabbiata al Fratello.
Mi ricordava me, una volta durante una delle litigate con lui avevo
usato una frase simile.
In quel momento Emmett e Jazz si fermarono evidentemente anche loro
come me si ricordavano quella frase.
I bambini ne approfittarono e andarono a nascondersi in cucina da Esme.
-Chissà da chi avrà ereditato l'arte di cacciarsi
nei guai?!- disse Emmett.
-Spero solo che non l'abbia erdeditata del tutto, altrimenti siamo noi
ad essere nei guai.- dissi io.
I ragazzi tornarono a giocare alla play, ma questa volta cambiarono
gioco, si misero a giocare a GTA5 così che anche io e Rose
potemmo giocare con loro,
*non ero mai stata una fanatica di video giochi, li avevo sempre
odiati* quando stavo con Edward *perchè tutte le
volte che volevo uscire lui doveva giocare, aveva iniziato anche a fare
dei GamePlay e a metterlii su YouTube, tanto che alla fine dovette fare
dei Faq-Time e tutte le volte mi metteva dentro anche a me.*
-Ragazzi è pronto.- ci chiamò Esme
dalla cucina, mentre andavamo di là dalla porta entrarono
Alice e Carlisle.
I miei figli salutaraono il nonno correndogli in braccio. E quando
videro Alice vennero da me che sembravano avere un punto di domanda
enorme sulla fronte.
-Liz Lucas vi presento Alice, lei è la fidanzata dello zio
Jasper.- e la sorella di vostro padre avrei tanto voluto dirgli, ma non
potevo.
Andammo a tavola, i bambini fecero subito amicizia con Alice,
soprattutto Liz, la zia le aveva già promesso che l'avrebbe
portata a fare shopping con lei, e lei era contentissima, povera
bambina, non sapeva che cosa l'avrebbe aspettata.
Edward non tornò, Carlisle preferiva tenerlo in ospedale per
altri accertamenti, ma io lo sapevo che lo faceva per me, per farmi
riabituare piano ai ritmi di casa Cullen, e l'avrei fatto solo senza di
lui intorno.
Avevamo finito di cenare e notai che Vic non c'era,ma mi aveva detto
che sarebbe passata dai suoi, evidentemente l'avevano trattenuta a cena.
Mi resi conto che ancora non avevo svuotato le valige.
-Esme dove le hai fatte portare le mie valige?.-
-Dritto di sopra la prima porta a sinistra, mi disse lei, oh
fantastico! La mia vecchia stanza.
Salì di sopra, non potevo sbagliarmi e infatti appena entrai
le vidi! Le foto della mia vita, su quel muro c'era tutta la mia vita
co Edward che ovviamente nessuno si è pensato di toglirle,
Fantastico!..
Verso le 9 e mezza avevo finito di sistemare i bagagli nell'aarmadio e
miei bambini salirono in camera gli misi il pigiama e li misi a letto.
Io mi gettai sotto il getto dell'acqua, e mi feci una doccia, ne avevo
proprio bisogno!
Uscita dalla doccia lasciai i capelli bagnati stesiun'asciugamano sul
cusciono e mi sistemai a letto con i miei bambini, ma avevo una
curiosità enorme che mi spinse a tornare in bagno e aprire
quella porta! La porta che portava in camera sua.
Non era nulla di nuovo tutto era rimasto esattamente come un tempo,
mentre uscivo nell'angolo notai il cartellone con scritto "AUGURI
PAPÀ", non mi feci troppe domande e tornai nella mia stanza
mi misi a letto e mi lasciai cullare nella braccia di Morfeo.
Ciao a tuutti :)
Le frasi tra gli asterischi mi rappresentano in prima persona..
E per quanto riguarda i nomi dei giochi espressi nel capitolo,
è colpa del mio ragazzo che è un drogato di
PlayStation, per quello sento tutti i nomi di questi giochi ogni giorno
:/ hahahaha
Fatemi saper cose ne pensate del capitolo ♥
Besos♥ Niky♥
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Capitolo 5 *** La Moda Della Sposa♥ ***
Sssalveee :)
Come state?
Sono stata un po' occupata in questi giorni ma eccomi qui :)
A postare di nuovo :)
Ci leggiamo sotto..
Besos♥
Capitolo 5
La mattina seguente quando mi svegliai non trovai i bambini nel letto,
ma sentivo da sotto delle voci segno che i bambini si erano alzati ed
erano scesi, mi infilai velocemente in doccia, dovevo sbrigarmi non
volevo che i bambini dessero fastidio di sotto.
Mentre uscivo dalla doccia, sentì qualcuno che bussava alla
porta:
-Bella? Sei sveglia? Sono Carlisle.- disse, Carlisle?! che cosa voleva?
-Carlisle aspetta, sono appena uscita dalla doccia dammi un attimo.-
gli dissi.
-Va bene.-
Mi misi velocemente l'accappatoio e andai in camera, infilai l'intimo e
poi misi un paio di short e una canottiera.
-Entra pure Carlisle.- gli dissi aprendogli la porta.
-Bella, oggi devo dimettere Edward, non può restare ancora
in ospedale, tu devi dire qualcosa a lui prima di fargli vedere i
bambini?- mi chiese.
-Si, digli che deve stargli lontano!.- gli dissi un po' gelida.
-Pensavo venissi con me Bella, ma non preoccuparti, glielo
dirò.- disse un po' triste.
-Scusa Carlisle ma, meno lo vedo, meno gli parlo e meglio è
per tutti, per questo volevo andare in albergo ma Ali, Rose e Esme non
me l'hanno permesso.- gli dissi sincera.
-Lo so Bella, allora- guardò l'orologio -il tempo di
sbrigare le ultime pratiche, dovremmo essere qui per le undici, undici
e mezza. Riuscirai a inventarti qualcosa con i bambini nel frattempo.-
mi chiese.
- Ai bambini dirò una mezza verità,
dirò che è tuo figlio, che è il
fratello di Alice e Emmett, ma non dirò di più,
faresti meglio a informare anche lui, in modo che sia pronto!.- non mi
andava giù che i bambini avrebbero incontrato Edward, ma
ciò era inevitabile, prima o poi doveva succedere.
-Va bene, glielo dirò, comunque buongiorno bambina.- disse e
mi diede un bacio sulla fronte, io ridacchiai.
-Buongiorno papino- gli dissi io.
Lui uscì, io tornai in bagno e mi asciugai i capelli, misi
un po' di trucco, matita e mascara, e scesi di sotto.
Mentre scendevo lo scalone di casa Cullen si sentivano le urla dei
ragazzi dal salotto segno che erano alla Play come sempre, entrai in
cucina e Esme era già ai fornelli, "ma quella donna non si
fermerà mai" pensai.
-Buongiorno.- le dissi.
-Bella, bambina mia, buongiorno anche a te.- mi disse io le sorrisi..
Per lei e Carlisle io ero come una figlia.
-Lucas e Liz?.- le chiesi.
-Sono usciti con Alice e Rose.- mi disse per poi continuare -Shopping.-
disse con voce esasperata.
-Oh no, quelli non li rivediamo più, da quanto sono usciti?.-
-Sono usciti quando Carlisle è salito da te.- mi disse.
Perfetto, guardai l'orologio erano le nove e mezza avevo tutto il tempo
di distrarmi e non pensare all'imminente incontro che mi aspettava.
Andai in salotto, i sagazzi non mi avevano sentito arrivare, stavano
facendo un due contro due su fifa,così gli andai alla
schiena e urlai -BUONGIORNO!!!- facendoli saltare dal divano, ma
ovviamente si vendicarono, Emmett mi prese in braccio e mi
usò come patata bollente, cominciò a passarmi
nelle braccia di Jazz che mi passò a James e poi andai in
braccio a Laurent, che mi ripassò subito a Emmett,
continuarono quel girotondo non so per quanto arrivando anche a
lanciarmi nelle braccia dell' "alleato" vicino.
Quando poi non ce la facevo più dissi:
-Laurent mettimi giù è un ordine!!!- gli ordinai,
lui mi mise subito a terra.
Ma quando i miei piedi toccarono il pavimento, caddi sul divano.
-Che c'è Bellina?! Hai perso le ali e non sai più
volare?.- mi chiese Emm.
-No orso! James Vic è uscita?.- chiesi a James:
-No è restata a dormire dai suoi, ah dimenticavo Alice e
Rose hanno preso la tua macchina, Ali voleva provare a guidare una
Ferrari.- mi disse lui.
-Uffa volevo uscire.- dissi.
-Prendi la BMW di Rose, le chiavi sono sul tavolino.- mi disse Emm.
Andai al tavolino e notai le chiavi con il simbolo della BMW con di
fianco le chiavi con il simbolo della Porsche.
-Grazie ma se non vi dispiace prendo quella di Alice.- lei aveva preso
la mia bambina io prenderò la sua!
-Le chiavi sono li bella prendi quella che vuoi.- mi disse Jazz.
Guardai di nuovo le chiavi, c'erano anche quelle della Aston Martin di
Edward, quella macchina che solo io avevo il permesso di guidare e la
tentazione di prendere quelle chiavi era forte, entrare in quella
macchina, però, voleva dire ricordi, ricordi che il suo
profumo, impresso nei sedili in pelle di quella macchina stupenda, mi
avrebbero riportato alla mente, scacciai via quei pensieri presi le
chiavi della Porsche e uscì in fretta da casa, non avevo una
meta precisa, girai un po' in città e mi ritrovai
esattamente dove forse volevo essere, ero al cimitero.
Ieri non ho avuto molto tempo per parlare con Nonna. Oggi forse
avrò più tempo guardai l'orario erano le dieci e
un quarto. Andai alla lapide e mi sedetti davanti a lei.
-Ciao nonna, avevo detto che sarei tornata a trovarti ed eccomi qua,
oggi i miei bambini conosceranno Edward, il loro papà, ma
come tu sai loro non lo sanno che lui è il papà,
Nonna che cosa devo fare?! Io non lo so più, i miei bambini,
i nostri bambini, hanno bisogno di lui! Io ho bisogno di lui! Ma lui
sta con quella Tanya ora, e io ho la mia vita il mio lavoro a New
York.. Tu sai che io sono ancora innamorata di Edward, però
nonna le nostre vite ormai sono troppo diverse.- mentre dicevo quelle
cose delle piccole lacrimucce scendevano dai miei occhi.
Rimasi in silenzio a guardare la foto della nonna quando il mio
telefonò suonò, guardai l'orario erano le dieci e
mezza ero li solo da un quarto d'ora, lessi il nome ed era Anna quindi
risposi subito.
-Pronto Anna?.- chiesi.
"Isabella ti ho mandato Book gli daresti un'occhiata per piacere?" mi
disse.
-Certo, vado subito, appena torno a casa ti chiamo.- le dissi.
"va bene a dopo".
-Ciao nonna, scusa ma sai com'è il lavoro chiama.- le dissi
e uscì dal cimitero.
Tornata a casa lasciai la Porsche in garage e entrai in casa, Alice e
Rose non erano ancora tornate, entrai dalla porta sul retro e quando
Esme mi vide disse:
-Bella. ha chiamato Rose, portano i bambini a mangiare al Mc e poi
pomeriggio li portano allo zoo, torneranno per cena.- mi disse,
fantastico! Avrei dovuto affrontare una giornata con il padre dei miei
figli! mentalmente ringraziai Anna per avermi mandato il Book.
-Va bene Esme, scusa ma mentre ero in giro mi ha chiamato la mia capa e
vuole che do' un occhiata al Book per l'uscita di questa settimana,
vado di sopra, chiamami quando è pronto in tavola.- le
dissi. lei mi sorrise, e io andai di sopra.
Accesi il pc e aprì l' e-mail.
Guardai il book che mi aveva mandato e poi la chiamiai,
"Isabella?" mi chiese.
-Si, Anna, ho visto il book, va bene così, apporterei una
modifica solo a pagina diciannove, hanno messo l'intervista a Irina
Denali sui capi autunnali, ma siamo ancora in estate, non pensi che sia
un po' presto per mettere quell' intervista?- le chiesi
"In effetti puoi avere ragione, è abbastanza presto, ma cosa
possiamo mettere?" a quel punto mi venne un'idea.
-Anna avrei un'idea, il giornale deve essere pronto per sabato per
uscire settimana prossima no? e oggi è solo
martedì, si da il caso che io abiti con due delle stiliste
della Denali's Mode. Le mie migliori amiche! Potrei fare a loroo
un'intervista sui capi estivi, sempre se non hai mìin mente
qualcos'altro.- le dissi.
"No, direi che si può fare, ma Isabella una delle tue
migliori amiche è quella che si sposa?" mi chiese.
-Esattamente.- le dissi.
"Bene allora potresti farle qualche domanda sul matrimonio e sul
vestito, perchè il vestito glielo stanno confezionando le
sorelle vero?" mi chiese.
-Certo, posso farcela, ho già in mente qualche domanda e poi
ho con me la mia Reflex posso fare qualche scatto nel giardino della
villa, sono sicura che verrebbe un bell'articolo, il titolo potrebbe
essere 'Sposa e Moda' oppure 'La Moda Della Sposa'.- le dissi.
"Vada per 'La Moda Della Sposa'. Fammi sapere appena hai l'intervista.
Ora vado che c'è un po' di trambusto per il servizio di
Calvin Klein. Ci sentiamo Bella". mi disse e attaccò.
Mi sentivo soddisfatta, ora dovevo convincere Alice e Rose ma non
sarebbe stato difficile.
Accesi lo stereo e mi sdraiai sul letto e iniziai a scrivere un po' di
domande, la musica era alta abbastanza da non sentire la porta aprirsi.
Sentì qualcuno che si sedeva sul letto, quando mi girai era
di spalle, ma l'avrei riconosciuto fra mille, poi quel profumo era
inconfondibile.
-Mamma dice che è proto in tavola. mi disse.
-D'accordo tra poco scendo devo finire di scrivere una cosa per il
giornale.- gli dissi continuando a scrivere.
-Pensavo di trovarli in casa.- mi disse.
-Tua sorella e la tua futura cognata li hanno portati a fare shopping e
oggi li portano allo zoo, torneranno stasera.- gli dissi.
-Potrò vederli?- mi chiese.
-Edward davvero? Dopo quattro anni mi vieni a chiedere questo? Mi
dispiace ma te l'ho detto staranno più lontani possibile da
una persona come te! Staranno il più lontano possibile da
te! Mi dispiace Edward ma hai perso l'unica occasione che avevi, e te
la sei fatto scappare, adesso credi davvero che se noi siamo qui tu
puoi avere qualche diritto su di loro?! No Edward tu avevi un solo e
unico dovere! Quello di fare il padre, il padre che quei bambini si
meritano! Ma non hai voluto prenderti le tue responsabilità!
E ora accetti le conseguenze delle tue decisioni, ora se vuoi scusarmi
avrei fame!.- gli dissi uscendo dalla porta senza dargli il tempo di
rispondere.
Mi irritava la sua curiosità sui bambini, su quei bambini
che un tempo non voleva, e che ora sembrava voler conoscere, ah! ma non
gliel'avrei data vinta! Non stavolta! Bella era cambiata e lui se ne
sarebbe reso conto!
-Tesoro ti ho fatto le polpette al sugo!.- mi disse Esme con un sorriso.
-Grazie Esme.- le dissi e andai a sedermi vicino a James.
-Buongiorno a tutti! Uhh le polpette al sugo di Mamma Esme!!.- disse
Vic entrando in cucina.
-Ciao Bells.- mi disse poi vedendomi e dando un bacio a James per poi
sedersi di fianco a lui.
Durante il pranzo scherzai con Emmett, Jazz, James e Vic, soprattutto
con James e Vic, Edward dall'altro lato del tavolo ci guardava come se
fosse invidioso del nostro rapporto.
Ma l'aveva voluto lui, se si fosse preso le sue
responsabilità quando doveva adesso magari ci sarebbe stato
lui ad abbracciarmi come stava facendo James, anche se James stava
cercando di strangolarmi per la battuta su lui e Vic che avevo appena
sparato.
-Scusa Edward comunque.- disse James -Non so cosa mi sia preso.- disse.
-Oh io si.- dicemmo io e Vic insieme e scoppiammo a ridere.
-Ho la pelle dura.- rispose Edward che era l'unico che non rideva.
-Oh lo sappiamo.- dissero tutti tranne me, non avevo voglia di parlare
con lui, anche se la conversazione era di gruppo.
-Scusate il ritardo, ho dovuto chiamare i miei per fargli sapere che
ero vivo.- disse Laurent entrando in cucina.
-Non preoccuparti Laurent, vieni qui.- gli dissi e lui venne a sedersi
vicino a me.
-Edward lui è Laurent, Laurent questo è Edward.-
gli disse James per presentarli.
-Piacere- dissero all'unisono stringendosi le mani.
Edward guardò Laurent pieno di effettiva
curiosità durante tutto il pranzo.
Chissà cosa macchinava in testa, sicuro pensava che era il
mio fidanzato. Beh non sarei stata certo io a fargli pensere il
contrario. "Che lo creda!" pensai.
Finito di mangiare io e Vic aiutammo Esme a sparecchiare, poi
salì in camera con Vic.
-Edward mi ha chiesto ancora dei bambini, ma sta volta gliele ho
cantate, eh no! Non sa contro chi si sta mettendo! Bella è
cambiata! Non è più quella che gliele faceva
passare tutte! Ho smesso di fargliele passare tutte quando mi hadetto
quelle cose quel lontano pomeriggio.- le dissi.
-Lo so Bella, Lo so, sono andata a trovarlo ieri in ospedale, mi ha
chiesto di te, dei bambini, voleva vedere delle foto ma gli ho risposto
che non ne avevo, non era giusto che le vedesse. Lui non li ha
voluti!.- mi disse, e le fui grata di non aver mostrato a lui le foto
che, ero sicura, portasse nel portafoglio.
-Come ti ha chiesto di me?! Ma che vuole?!- le chiesi retorica.
-Mi ha chiesto se avevi trovato colui che lo sostituiva.-
-Oddio-scoppiai a ridere- e tu cosa gli hai detto?- le dissi ancora
ridendo al pensiero che nella mia vita qualcuno possa avere preso il
suo posto.
-Gli ho detto che avrebbe scoperto tutto a suo tempo. E visto la faccia
che ha fatto stasera quando ha visto Laurent si può intuire
che ha capito che lui è il tuo ragazzo.- mi disse ridendo
anche lei.
-L'avevo capito anche io che pensava questo.- le dissi.
-Bella andiamo a fare shopping?- mi chiese Vic.
-Certo, andiamo.- le dissi.
-Noi usciamo.- disse Vic ai ragazzi che giocavano alla Play. Erano
tutti li, presi la palla al balzo e andai a salutare tutti con il bacio
sulla guancia, salutai Emm e Jazz, James, e poi stampai un bacio sulla
guancia anche a Laurent. Andai al tavolino e presi le chiavi della M3
di Rose e uscì di casa, non prima di aver lanciato uno
sguardo a Edward, il suo volto diceva unsìa sola cosa
'delusione'... Possibile?!
Sciau Bellissime♥
Cosa ne pensate di questo
capitolo?♥
Recensite♥
Besos♥
Niky♥
|
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Capitolo 6 *** Shopping Sfrenato♥ ***
Ciao a tutte :)
Come sempre grazie per aver recensito la mia storia :)
Vi lascio a leggere :)
Besos♥
Capitolo
6
Sfrecciavamo
sulla M3 di
Rose dirette al centro commerciale.
Appena arrivammo chiusi
la macchina e entrammo, ci dirigemmo subito a quello che da sempre
era stato il nostro negozio preferito: “GUCCI”.
-Bella, sai mi sono resa
conto di una cosa.- mi disse Vic, anche se non riuscivo a capire che
cosa volesse dire.
-Di cosa Vic?- le
chiesi.
-Bells non abbiamo i
vestiti per il matrimonio di Rose!- mi disse.
-Cavolo è vero.- le
dissi e ci lanciammo verso il reparto vestiti da cerimonia.
Vic prese un vestito
lungo viola
Io
invece sempre lungo
ma blu.
In fondo era Edward che
diceva che il blu si intonava perfettamente con la mia carnagione.
-Sei perfetta.- mi disse
Vic quando mi vide con quel vestito addosso.
-E tu sei esagerata-
dissi a lei, poi mi rivolsi alla commessa-Lo prendo.- le dissi.
Lei mise entrambi i
vestiti in due buste differenti, noi pagammo e uscimmo dirette al
prossimo negozio.
-Vic, gli abiti per
l'addio al nubilato.- le dissi e ci dirigemmo da MaxMara.
C'erano così tanti
vestiti che era difficile sceglierne uno.
Alla fine io scelsi un
vestitino nero che aveva la gonna in toulle
Mentre
Vic un vestitino
dorato che arrivava sopra le ginocchia, monospalla con una cintura
nera di pelle a impreziosire il tutto era meravigliosa.
-Sei bellissima Vic.-
ledissi.
-Siamo bellissime, solo
che io non devo fare morire nessuno, tu invece? devi fare cadere ai
tuoi piedi qualcuno Bells?!- mi disse con non poca ironia nella voce.
-Assolutamente si!-le
dissi per stare al gioco- Laurent- le dissi ridendo e lei si
unì a
me dopo aver capito il perché della mia battuta.
Presi i vestiti ci
dirigemmo da Chanel per prendere le scarpe sia per il matrimonio che
per l'addio al nubilato.
Appena entrammo una
commessa ci venne in contro.
-Posso aiutarvi?- ci
disse, io riconobbi subito quella voce anche se non mi girai subito
però le dissi.
-In effetti si grazie
Jessica.- le dissi e mi girai.
-Bella? Victoria? Siete
davvero voi?- ci chiese e poi ci abbracciò.
-Che bello vederti
Jess.- le disse Vic.
-Allora di cosa avete
bisogno?- ci chiese.
-Avremmo bisogno di due
paia di scarpe a testa. Da abbinare a questi vestiti, sai per il
matrimonio.- le disse Vic mostrandole i suoi vestiti.
Jess le portò un paio
di scarpe viola stupende dal tacco vertiginoso da abbinare al vestito
per il matrimonio
Mentre
per il vestito
per l'addio al nubilato le portò un paio di Chanel in
vernice nera.
Quando
invece guardò i
miei vestiti mi portò un paio scarpe dal tacco altissimo, le
prime
fatte di una retina nera che richiamava il toulle del vestito:
Mentre
per il vestito
del matrimonio mi portò un paio di sandali azzurri che sul
cinturino
della chiusura il motivo ricordava una farfalla.
Pagate
anche quelle era
quasi ora di cena.
Così piene di buste
tornammo a casa.
Quando entrammo dalla
porta dentro sentì casino segno che i bambini erano tornati.
-Mamma, Mamma, GUARDA-
mi disse la mia piccola Liz mostrandomi il suo nuovo vestitino e le
sue nuove ballerine. Poi vide i miei sacchetti che non erano sfuggiti
nemmeno alla zia che venne subito da me e da Vic.
-Oh andiamo Bella solo
un'occhiatina daiiii.- Alice saltellava davanti a me e poi mise su i
suoi occhioni da cucciola ai quali era impossibile dire di no.
-Eh va bene dai vieni di
sopra- le dissi prendendo Liz in braccio e andando di sopra.
-DAIII FA VEDEEERE.-
ancora saltellava, ma dopo una giornata fuori con le mie due pesti
come faceva ad avere ancora tutta quell'energia?!
Le feci vedere i miei
vestiti e lei li guardava meravigliata.
Poi dopo aver finito di
passare in rassegna le scarpe mi guardò fisso negli occhi e
mi
disse.
-Beh Bella, vedo che
finalmente segui i miei consigli in fatto di moda.- disse
soddisfatta.
-Beh Alice ti ricordo
che volente o nolente lavoro per una delle riviste di moda
più
importanti del mondo.- le dissi ironica, ma mi servì per
ricordarmi
della promessa fatta ad Anna.
-A proposito Alice
dobbiamo parlare di lavoro.- le dissi- va a chiamare Rose.-
-Vic potresti portare
con te Liz?- le chiesi -Liz amore di mamma vai con la zia Vic ora
ok?-
-Va bene mamma.- mi
disse e andò con Vic nella sua camera.
Mentre aspettavo Alice e
Rose ripensavo alla scena di sotto, c'erano tutti riuniti in salotto,
ma lui?! Perché lui non c'era?
Che avesse capito che
doveva stare lontano dai bambini?!
Lo speravo...
-Bella mi hai fatto
chiamare?!- disse Rose entrando in camera con Alice.
-In effetti si ho
bisogno di voi due.- dissi rivolgendomi a entrambe.
-Dicci.- mi dissero
insieme.
-Allora, stamattina
Anna, la mia capa, mi ha manfato il Book per l'uscita della rivista
di settimana prossima, ma mi sono resa conto che c'era un' intervista
a Irina Denali sui capi autunnali ma siamo ancora in estate,
così ho
pensato, di poter intervistare voi, e ad Anna è venutoo in
mente il
titolo dell'articolo che sarebbe: “LA MODA DELLA
SPOSA” sarebbe
una mini intervista a voi due per sapere su cosa bisogna basarsi per
scegliere e confezionare un vestito, ho già scritto alcune
domande,
e le ho stampate su due fogli diversi, ecco mi dovreste dire se a voi
va bene, che dite?.-
-Dico che ci sto!- mi
disse Rose.
-Anche io.- perfetto.
-Ok ragazze iniziamo
domani però.- dissi e loro annuirono.
-Ragazze scendete è
pronto!- ci disse Esme da sotto.
Noi scendemmo in cucina
ma ai piedi delle scale c'erano il mio cavaliere e la mia dama pronti
per la cena che mi aspettavano.
-Mamma ti siedi vicino a
noi vero?- mi disse Lucas.
-Certo amore.- poteva
esserci solo una spiegazione alla sua domanda.
Avevano visto Edward e
si erano intimiditi.
Fantastico, un punto in
più in mio favore.
Entrammo in cucina ma
lui non c'era.
Allora mi sarò
sbagliata.
-Mammina?.- mi chiamò
Liz avvicinandosi alla finestra che dava sul giardino.
-Dimmi amore.- le dissi.
-Chi è quel ragazzo che
parla con il nonno fuori? È arrivato da un po' ma non
è ancora
entrato in casa.- Mi disse la mia piccolina.
È il tuo papà, avrei
tanto voluto risponderle, -Si chiama Edward amore, è il
fratello di
Alice e Emmett, ed è il figlio di Esme e Carlisle.- proprio
secondo
la versione ufficiale che avevo detto anche a Carlisle quella
mattina.
-Quindi è nostro zio?-
mi chiese Lucas.
-NO!- rispondemmo tutti
insieme in quella stanza.
-E allora come lo chiamo
mamma.- mi chiese Liz.
-Ed, chaimalo
semplicemente Ed, o Eddy se si farà chiamare
così, vedete voi, ma
chiamatelo semplicemete Ed.- le dissi.
-Bella tesoro li vuoi
chiamare che è pronto?- mi chiese Esme.
-Certo.- le dissi e
andai fuori, ma loro non mi sentirono arrivare.
-Sono miei figli papà,
sangue del mio sangue, come faccio a non parlare con loro a stare
lontano da quelle due meravigliose creature? Dimmelo papà.-
stava
parlando con Calisle dei miei bambini.
-Semplice gli starai
lontano e basta! Così è deciso Edward, e ora
entrate che Esme dice
che è pronto.- dissi io facendomi vedere, ero visibilmente
incazzata, cosa voleva dire sono sangue del mio sangue?! Dopo
quattro anni sono sangue del suo sangue?! Eh no ED!
Entrai in casa prima io.
-Lucas Liz, lui è
Edward, il figlio di Nonna Esme e Nonno Carlisle.- dissi ai miei
bambini.
-Ciao.- dissero.
-Ciao piccoli.- disse
lui.
Io andai a sedermi in
mezzo ai miei bambini, lui si sedette dall'altro lato del tavolo.
La cena passò
tranquilla a parte le solite battutine di Emmett che venivano
stroncate sempre da occhiatacce da parte di tutti, possibile che quel
ragazzo aveva sempre voglia di scherzare?
-Emmett, sei pesante.-
gli dissi a un certo punto.
-Eddai Bellina, su, non
sto mica dicendo chissà che cosa, anzi sto solo cercando di
dire la
ver..-venne fermato da una gomitata di Rose.
Ringraziai Rose con lo
sguardo.
Finita la cena Emmett
voleva farsi perdonare:
-Bellina, posso portare
i bambini a prendere un gelato?-
-Si Bella possiamo?- mi
chiese Rose.
-Va bene, ma per le nove
e mezza a casa che i bambini devono dormire.- dissi.
-No dai mamma, le 10-
misero su gli occhioni da cuccioli di Alice.
-Vedi.- dissi facendo
vedere i bambini a Alice.
-Vedi cosa vuol dire
essere tuoi nipoti?.-
-Ma dai Bella, hanno i
miei occhi da cucciola non puoi dire di no a questi occhioni.- disse
mettendosi dietro di loro e mettendo su la loro stessa espressione.
-Eh va bene, ma non più
tardi delle 10 sia chiaro, datemi un bacio?- chiesi ai miei figli e
loro corsero da me e mi baciarono le guance. Edward era nell'angolo e
se la rideva sotto i baffi.
Non appena i bambini
uscirono con gli zii, Esme e Carlisle andarono a prepararsi per una
serata di beneficenza dell'ospedale, e io rimasi da sola in cucina
con Edward che ancora sorrideva.
-La cosa ti fa ridere?.-
gli chiesi.
-Abbastanza.- mi disse.
-Beh non è certo colpa
mia se hanno lo stesso sangue di tua sorella, dovevano ereditare
qualcosa da tutti no? Da Alice gli occhioni da cucciola, da Emmett la
vivacità, da Carlisle l'intelligenza e l'intuizione, e da
Esme la
capacità di amare in modo incondizionato.- gli dissi.
-E da me?- mi chiese.
-Da te?! Sei loro PADRE
Edward, assomigliano a te più di quanto credi, avrei
sicuramente
notato i capelli di Lucas, e Liz ha il tuo maledetto sorriso
sghembo.-
-Una volta lo amavi il
mio sorriso sghembo!- mi disse.
-Hai detto bene, una
volta! Ora lo odio, odio tutto quello che riguarda te! Ma soprattutto
odio te in primis!- gli dissi, pentendomene all'istante, avevo appena
detto di odiare la persona che amavo.
Ma al momento poco
importava,
-Hei, Piccola tu mi odi
perchè non volevo crescere è per questo vero?-
-Mi dispiace Edward hai
perso la possibilità di chiamarmi Piccola 4 anni fa!. E ora
scusa ma
non ho intenzione di parlare con te un minuto di più.-
Gli dissi salendo in
camera e chiudendomi la porta alle spalle.
Presi il mio iPod e mi
misi nel letto ascoltando la musica in attesa che le mie due pesti
travetiti da angeli tornassero.
Eccomi
:)
Che ne dite?
Bella sta diventando di
un'acida hahaha...
Besos♥
Niky♥
|
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Capitolo 7 *** Gelato al Puffo♥ ***
capitolo 7
Eccomi qua :)
Scusate l'immenso ritardo, ma sto scrivendo altre due storie e
quindi ho deciso di mettere un po' di ordine..
Penso che la storia:
Così
Come Ghiaccio Fuso la aggiornerò sempre il
lunedì e il giovedì.
Mentre la storia:
Una
Mamma In Carriera ♥ la aggiornerò
sempre il martedì e il venerdì.
Invece la storia:
Un'
Estate Perfetta!♥ verrà aggiornata
dalla sottoscritta il mercoledì (non penso altri giorni
perchè il weekend tendo ad uscire)
Questo vale finchè sarà estate e sarò
libera dagli impegni scolastici...
Quando reinizierà la scuola vi farò sapere se e
quando aggiornerò...
Detto questo vi lascio a leggere il capitolo che spero sia di vostro
gradimento :)
Besos♥♥ Niky♥
Capitolo
7
Non sapevo da quanto tempo
ero nel letto
perchè mi ero addormentata con la musica, ma a un certo
punto mi
ero ritrovata le mie adorabili pesti sopra al mio letto:
-Mammina guarda sono le 10 spaccate!- mi disse il mio piccolo Lucas.
-Si, lo vedo.- meno male che per una volta i ragazzi avevano rispettato
gli accordi.
-Mamma! La zia mi ha preso il gelato al puffo, Lu mi ha detto che mi
stavo mangiando un puffo perchè Gargamella lo aveva
sciolto.-
mi disse la piccola tra le lacrime.
-Ma no Liz, Gargamella prova a sciogliere i puffi, ma lo sai che non ce
la fa mai.- Non ero stata io a parlare con mia figlia, ma era stato suo
padre.
Il quale si era beccato, tra l'altro, un mio sguardo pieno di
odio dalla sottoscritta.
Lui mi ignorò e continuò avvicinandosi e
prendendo Liz in braccio, asciugandole le lacrime.
Si avvicinò al suo orecchio e le disse: -Ti confido un
segreto,
il gelato al puffo non è altro che gelato all' anice, ma i
bambini lo prenderebbero lo stesso se avesse questo nome?- le chiese.
-No, gelato al puffo è molto più bello.- gli
disse lei battendo le manine.
-Ora basta Edward, i bambini devono dormire!.- gli dissi strappando mia
figlia dalle sue braccia.
Poi guardai Lucas per farmi seguire in bagno ma, lo notai assolto a
guardare la parete, quando la guardai anche io rimasi sconvolta.
Era piena di foto mie e di Edward, in alcune ci stavamo anche baciando!
Io non le ricordavo per niente ma capì che qualcuno le aveva
messe li dopo che ero partita, potevano esserci solo due responabili
per questo.
Veloce arrivai alla porta scansando Edward che per poco non cadeva di
lato, ma me ne fregava poco di lui al momento!
-ALICE! ROSALIE! VENITE IMMEDIATAMENTE QUI!!- quello che mi stupiva era
che non me ne ero accorta prima.
-Hei cosa sono queste urla?- chiese Rose.
-Dico ma sei impazzita?- disse entrando Alice.
-Io no di certo, allora chi è l'artefice del murales?.-
chiesi a entrambe.
Rose che era rimasta più indietro guardò Alice e
li capì.
-Rose ti dispiacerebbe mettere il pigiama ai bambini, devo parlare con
Alice!- le dissi lei annuì.
-Posso farlo io se vuoi.- mi interruppe Edward.
-Io non mi faccio mettere le mani addosso da te, per questo dovrei
dirti delle cose! Numero 1 non provare mai più a baciare la
mamma senza il mio permesso! Numero due, Liz non si tocca! Quindi non
la prendere più in braccio.- guardai Lucas allibita per
quelle
parole.
-Lucas? Cosa sono questi discorsi? Numero uno non devi preoccuparti, il
tempo dei baci per me e Edward è finito, lui ora sta con una
ragazza che si chiama Tanya, vi ricordate le riviste di moda? Quelle
tre ragazza bellissime? Ecco una di loro è la fidanzata di
Edward, in quanto al tuo secondo punto Lu, mi trovi daccordissimo, non
prendere più in braccio i MIEI figli!- gli dissi marcando la
parola MIEI.
-Ok ho capito, bambini venite.- disse Rosalie portandoli in bagno.
-Bella non so come tu faccia a sapere di Tanya, ma scommetto che
è tutta opera del folletto qua presente, ma non voglio
parlare
di questo ora, Bella quando ti metterai in testa che quelli sono anche
i MIEI figli!- disse anche lui marcando la parola MIEI.
-No, Edward, i tuoi figli? Dopo quattro anni ti ricordi che sono i tuoi
figli? Avresti dovuto ricordartelo un po' prima, invece fino a ieri non
sapevi nemmeno i loro nomi, non sapevi nemmeno che fossero due, DUE
FOTOCOPIE TUE CAZZO EDWARD!!! Mi fai schifo!- non ero stata io a
parlare ma Alice che poi si voltò verso di me:
-Bella scusa per le foto, le tolgo subito.- fece per andare alla parete
ma la fermai.
-No, tranquilla lasciale, volevo solo sapere chi le aveva messe, ora
Alice andresti a chiamare i bambini che per loro si è fatto
veramente tardi.- le dissi lei annuì e uscì
chiudendosi
la porta non prima di aver guardato di nuovo malissimo Edward.
-Fa male sai? Sentirsi uno straccio per le parole che qualcuno ti ha
detto. Soprattutto se quel qualcuno è tua sorella.- mi disse
lui.
-Te le sei cercate quelle parole Edward, Alice ha ragione! Dopo quattro
anni ti rendi conto che sono i tuoi figli?- gli dissi.
-Ti prego Bella, dammi la possibilità di conoscerli, almeno
per il tempo in cui starete qui.- mi pregò.
-Per cosa? Per rendere il distacco ancora più doloroso? Per
far
si che si affezionino a te e che poi tu li distrugga?! No Edward, la
mia risposta è NO! Hai già avuto la tu
possibilità, e l'hai sprecata dicendomi che quella
è
l'età delle cazzate, Beh la tua cazzata l'hai fatta. E
adesso
per favore esci da questa stanza!-gli urlai contro.
Lui uscì dalla mia stanza visibilmente colpito dalle mie
parole.
Poco dopo eccoli rientrare, i miei due angeli, non li ho mai
colpevolizzati per aver fatto finire la storia tra me e Edwarrd, loro
erano le ancore che mi salvavano dal mio naufragio.
-Mamma ti abbiamo sentito urlare, va tutto bene?-
"la mia bambina"pensai.
-Si amore sto bene. Come avrete potuto vedere dalle foto io e Edward ci
volevamo bene ma lui ha fatto una scelta, e allora io me ne sono
andata. Ma ora a nanna, domani vi toccherà fare da Barbie e
Ken
per le zie.- dissi loro che mi guardavano curiosi con una strana luce
negli occhi.
-Mamma, ma Edward è il nostro papà?-
"CRAC"
Quello era il suono del mio cuore.
Non volevo mentire a loro, insomma erano sempre i miei figli.
Evitai semplicemente di rispondere girando intorno alla domanda.
-Beh, cosa sono tutte queste domande stasera?- dissi prendendo a fare
il solletico alle mie due pesti.
-Pietà, Pietà- mi pregarono in coro tirandomi un
cuscino.
-Ah si volete la guerra? E guerra avrete!- dissi.
Presi due cuscini e iniziai a tirarli addosso finchè non
guardai l'orario.
Era tardissimo!
-Ora basra dai a nanna.- dissi.
Presi il mio telefono e misi a ripetizione Clair de Lune, era l'unica
canzone che li faceva addormentare, ma era anche la ninna nanna che
Edward mi cantava ogni sera.
-Mammina tu non vieni a letto?- mi chiese Liz.
-Tra un'attimo amore, la mamma va a bere.- dissi uscendo dalla porta.
La cucina era deserta.
Presi l'acqua e la versai in bicchiere.
A un certo punto mi sentì abbracciare da
dietro.
In quel momento pensai:
"Oh no"
"E se questo che mi
abbraccia è Edward"
"Le braccia sono
maschili"
"Però non
può essere Edward, non è il suo profumo"
"Ma allora chi diavolo
è?!"
Stavo per sputare l'acqua quando:
-Buh- disse.....
Sssalve :)
Che ve ne pare?
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Secondo voi Eddy potrebbe essere un buon padre?
Besos♥
Niky♥
|
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Capitolo 8 *** Nel Cuore della Notte♥ ***
Buonaseraaaa :)
Sono in ritardo :)
chiedo scusa :(
vi lascio subito a leggere :)
Capitolo
8
-Buh- disse.
-Mannaggia a te mi stavo strozzando con l'acqua stupido!- dissi
tirandogli un mezzo pugno sulla spalla.
-Scusa, dove sono le pesti?- mi chiese.
-A letto, tra poco salgo anche io.- dissi.
-Aspetta, parliamo un po' ti va?- mi chiese.
-Va bene, hei ma spetta tu che ci fai qui? Mi stai seguendo per caso?-
gli chiesi divertita.
-Hei Bellina è colpa mia se mi è venuta sete? E
poi ti ricordo che questa casa è di tutte e due, posso
girare tranquillamente per casa!- mi disse ridendo.
-Caspita Emmett ma quanto sei grosso? Ci entrerai nello smoking?- gli
chiesi per prenderlo in giro.
-Spiritosa, senti, voglio chiedertelo da un po' ma non so mai come
affrontare l'argomento.- mi disse tornando ad essere serio.
-Dimmi. Emmett lo sai che con me puoi parlare di tutto! Sono sempre la
tua sorellina preferita no? Oppure Alice ha già preso il mio
posto dopo tutti questi anni?-
-Oh no, lei è il mio folletto preferito, tu la mia
sorellina, ascolta Bella volevo chiederti, in realtà le
domande sono due, si ecco, come ci si sente ad essere genitori?- mi
chiese con gli occhi lucidi.
-Emmett? Ma che? NO! Rosieee! La mia Ro! Emmett!!!!- parlavo sconnessa,
e poi gli saltai addosso e lo abbracciai.
-Sei la prima che lo sai, volevamo che tu fossi la prima ma volevo
dirtelo io e Ro ha detto di si, perciò eccomi qua!- mi disse.
-Emmett, mi togli lo sfizio di fare una cosa che non ho potuto fare con
tu sai chi?- gli chiesi.
-Huhuhu tu sai chi sembra di essere dentro Harry Potter, comunque ok-
mi disse.
Mi alzai sulle punte lo guardai negli occhi e gli dissi: -Auguri
Paparino, sei pronto? Ti aspetta una bella avventura, la più
bella ed emozionante avventura di tutta la tua vita!- poi gli diedi un
bacio sulla guancia.
-Sono più che pronto, amo la mia futura mogliettina
più di qualsiasi altra cosa al mondo! E non vedo l'ora di
iniziare con lei questa bellissima avventura!- dopo che lui
pronunciò quelle parole iniziai a piangere e mi raggomitolai
per terra, quanto volevo che quelle parole le avesse pronunciate Lui
quel giorno di 4 anni fa.
Invece lui ha solo saputo dirmi che stavo facendo una cazzata.
Beh la cazzata l'aveva fatta lui!
E ora ne pagava le conseguenze!
-Hei hei no, Bella, Bella scusami, ti prego, ti prego basta! non ne
posso più di vederti così per colpa sua, hai
sofferto sempre questi quattro anni! Ora besta Bella devi liberarti un
po' la mente, domani io e Jasper ti portiamo in giro! Non accetto un no
come risposta! Passerai il weekend fuori con noi, e non preoccuparti
dei bambini, Rose deve fare esperienza, ci penserà lei a
loro- mi disse abbracciandomi mentre io continuavo a piangere.
-Emmett, sai quanto avrei voluto sentire pronunciare le parole che tu
mi hai appena detto 4 anni fa dalla voce di qualcun'altro? Invece no,
lui ha sempre saputo scappare dalle situazioni che non gli andavano a
genio, e lo ha fatto con quella più importante, Emmett come
posso fare? Lui non li ha voluti 4 anni fa, io vorrei, vorrei davvero
lasciarli avvicinare a lui, ma ho paura, ho una fottutissima paura che
si affezionino a lui e poi lui li distrugga come ha fatto con me, che
poi loro ci stanno male, Emmett lui mi ha distrutta, con quello
sguardo, con quelle parole, mi ha fatta a pezzi, riesci a capirlo
questo?- gli chiesi tra i singhiozzi.
-Si, lo capisco, non vuoi che loro passino quello che hai passato tu,
però loro hanno bisogno di una figura maschile- feci per
aprire bocca ma mi fermò - sai che non è di James
che hanno bisogno, loro hanno bisogno di un padre Bella, e il loro
padre c'è, e sembra davvero intenzionato a volerlo fare,
almeno provaci lasciali un po' andare, lasciali stare un po' con
Edward, e vedi che succeede.-
-L'hai detto tu Emmett, sembra intenzionato, io devo essere sicura che
lui li voglia davvero, non voglio che soffrono come sto soffrendo
io,Emmett capisci? Ho paura! Non voglio che loro soffrono, sono ancora
piccoli! e sai? prima me lo negavo, però ora lo so Emmett,
io lo amo ancora, e questa situazione mi distrugge.- dissi ma si
sentì un rumore e poi passi che sparivano su per le scale,
seguiti da una porta che si chiudeva.
-Aspetta- mi disse e sparì anche lui.
Ma chi diavolo era?
Oddio speravo solo che non fosse Edward!
Avevo apena confessato di amarlo!
-Di sopra dormono tutti, oppure qualcuno faceva finta, però
sembravano tutti adddormentati profondamente, beh a quanto pare non
siamo gli unici notturni eh Bellina?- mi chiese mettendola sul ridere.
-Non so cosa ci trovi tanto da ridere, ti immagini se fosse stato
Edward! Ho appena detto che lo amo! Sono ufficialmente una cogliona! A
che ora si parte domani? Ho proprio bisogno di staccare!- dissi
inconsapevole dell'ora.
-Alle prime luci dell'alba, verrà Jazz a svegliarti, ti
conviene andare a dormire. Ah no, ti conviene andarti a vestire, stiamo
qui a parlare da tutta la notte- disse ridendo e guardando l'orologio.
Cavolo!
Era già passato così tanto tempo?
Parlare con Emmett mi faceva sentire bene, certo con Jazz era
più facile parlare, ma con Emmett era anche divertente!
-Cavolo! Sono le quattro e mezza? Vado a prepararmi, Ah Emmett? Dove
andiamo? Devo preparare la valigia!- gli chiesi.
-Non preoccuparti, tu vai a vestirti, alla valigia ci hanno
già pensato Rose e Alice.- mi disse.
-Cosa? Chissà cosa mi ci avranno messo!- dissi salendo le
scale e andando in camera, i miei angeli dormivano beati, lasciai un
piccolo bacio sulla fronte di entrambi e dissi piano
-Ciao bimbi ci vediamo presto-dissi e andai all'armadio.
Infilai un paio di Jeans, una maglietta e una felpa, ed andai di sotto.
Ci trovai Jazz, intento a prendere le ultime valige.
-Mannaggia, Bella, che cosa diavolo hai dentro queste valige?!- mi
chiese.
-Cosa? quelle sono le mie?-
-Si.-
-Ah non guardare me! Tua sorella e Alice hanno fatto le valige,
è con loro che te la devi prendere!-
-Si hai ragione.- disse ridendo mentre usciva dalla porta sul retro.
Presi la borsa e controllai che ci fosse telefono, potrafoglio,
documenti?
Ok c'era tutto.
Uscii di casa e notai la macchina con cui saremo partiti.
Una bellissima Aston Martin Vanquish era davanti a noi in tutta la sua
bellezza!
-Cosa? NO! Scordatevelo! Piuttosto prendiamo la mia Ferrari ma io li
non ci salgo!-
-Sapevamo che avresti opposto resistenza- disse Emmett sarcastico.
-E poi da quando voi potete guidarla?- chiesi consapevole che solo io
avevo il permesso di guidare la macchina di Edward.
-Infatti a noi non ci è permesso! Ma a te si Bellina.- disse
Emmett e mi lanciò le chiavi.
-State scherzando?-dissi prendendo le chiavi al volo suscitando la
risata di Emmett, beh di solito ero più scoordinata potevo
anche capirlo.
-No, avanti Bella, prima che si sveglia!- mi disse Jazz sedendo dietro.
-Cosa? Un furto? Avete intenzione di rubargliela?- dissi ridendo
sarcasticamente.
-Non noi Bella! TU!- mi disse Emmett andando a sedersi sul sedile del
passeggero.
Uhm vediamo, io avrei rubato la macchina di Ed?
Si direi che si può fare!
Strinsi le chiavi della macchina in mano e mi diressi verso la portiera
del guidatore e misi in moto.
Girai la macchina e imboccai il vialetto che usciva da villa Cullen,
non prima di aver visto il volto sconvolto di Edward affacciarsi alla
finestra per vedere se il rombo che aveva sentito era davvero la sua
adorata automobilina, beh Eddy, si!
È proprio lei!
Lo potevo dire con certezza grazie al meraviglioso profumo che
emanavano i sedili.
-Allora come ti senti?- chiese Jazz.
-Una ladra!- dissi ridendo.
-Cos'è che poi ti ha spinto a farlo?- mi chiese Emm.
-Lui mi ha rubato la felicità io gli ho rubato la macchina!-
dissi sperando che il discorso morisse lì, e così
fu.
-Allora Bella prendi la seconda ed esci all'ibocco con la 210- mi disse
Jazz.
Così feci, non capivo dove volevano portarmi ma ascoltai
alla lettera tutte le indicazioni stradali che mi diedero.
Durante il tragitto parlammo del più e del meno.
Emmett diede la grande notizia a Jazz che in risposta si
sentì dire -Non provarci anche tu o finisci male!- quella fu
l'unica frase sull'argomento "Edward e bambini" che uscì
durante tutto il viaggio.
Almeno non finchè Emmett mi chiese:
-Bella, non mi hai risposto prima com'è essere genitori?- mi
chiese Emmett.
-È la cosa più bella di questo mondo,
è il mestiere più bello e unico! Però
hai anche tanti dubbi, insomma devi stare attento a qualsiasi cosa, a
tutte le più piccole piccolezze, "Abbiamo
solo alcuni anni per poter stare con i nostri figli. Anni in cui sono
loro che vogliono stare con noi. Dopo sarai tu a doverli inseguire
perché ti diano retta, passano presto Emmett, solo pochi
anni ed è tutto finito" pensaci Emmett, non
commettere il suo stesso errore ti prego, tu sei migliore di lui Emm.-
gli dissi.
-Grazie Bella! Lo sai che le tue parole sono meravigliose? E grazie
anche perchè mi consideri migliore di lui.- mi disse.
-Beh è la verità, almeno tu non hai gridato
addosso a Rose che questa è l'età delle cazzate e
che non ti volevi prendere la responsabilità di crescere un
bambino.- dissi guardando per aria.
-Bella devi prendere la 101 ora- mi disse Jazz sperando di far cessare
ill discorso.
L'orologio sul cruscotto segnava ormai mezzogiorno, imboccai la 101
come mi aveva detto Jazz e solo allora mi ricordai quella strada.
-Dalla tua espressione penso che tu ora sai la strada da percorrere,
vai!- mi disse Emmett al mio fianco.
-Ragazzi vi adoro! Non ci credo! Vi amo!- dissi.
-Qualche ora fa pensavo di averti sentito dire che amavi qualcun'altro,
bah mi sarò sbagliato!- mi disse Emm.
Lo fulminai con lo sguardo.
-Bella davvero? cioè dopotutto tu lo ami?- mi chiese Jazz
visibilmente curioso, quindi non era lui ad ascoltare me e Emm.
-E uno fuori, tu eri con me, gli indiziati si restringono Emmett.
Emmett e se era lui? Emm cazzo rispondi!- Emmett era perso nei pensieri.
Jazz gli tirò una sberla dietro al collo e lui
sembrò ridestarsi.
-Si Jazz, comunque, Emm? Tu che ne pensi? Jazz era molto sorpreso, tu
eri con me.- stavo per dire qualcos'altro ma lui mi fermò.
-Non ne sono sicuro Bella, ora non ci pensare!- mi disse.
-Bella devi girare a destra te lo ricordi si?- mi chiese Jazz.
-Certo.- dissi.
Imboccai la via, ed eccomi a casa!
-Casa- sospirai i ragazzi mi sorrisero mentre posteggiavo davanti a
casa.
Scesi dalla macchina e mi guardai intorno, non era cambiato nulla, era
tutto uguale, potevo dire che quella era CASA!
-Bella, ragazzi, eccovi, avete fatto buon viaggio?-
-Ciao.......- dissi.
Dove saranno arrivati i nostri fuggitivi?
Lo scoprirete tra due capitoli, perchè il prossimo lo
farò POV Edward... ma ho bisogno di un po' di tempo per
entrare nel suo personaggio...
La frase tra le virgolette viene dal film "hook capitan uncino" ho voluto renedere omaggio ad un attore meraviglioso qual'era Robin Williams con questa frase :'(
Aggiornerò sicuro prima del 12 se riesco perchè
poi inizierà la scuola e sarò un pochino
impegnata :)
Detto questo.. me la lasciate una recensioncina piccina
piccina?
Grazie a chi ha messo la mia storia tra le preferite,seguite,ricordate.
Besos♥
Niky♥
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Capitolo 9 *** Origliare♥ ***
Seraaaa :)
Allora come avevo già annunciato questo capitolo
sarà un bel POV Eddy :)
Detto questo Buona Lettura :)
Ci leggiamo sotto..
Besos♥
Niky♥
Capitolo
9
POV Eddy♥
Da quando mi ero svegliato,
e avevo visto la mia macchina partire guidata dall'unica persona che
oltre a me poteva guidarla, non avevo più chiuso occhio.
Guardai l'orologio, erano già le nove e mezza passate
così decisi di scendere a fare colazione.
-Buongiorno a tutti- esordì entrando in cucina.
-Buongiorno Eddy- mi disse Alice con un sorriso a trentadue denti che
non prometteva nulla di buono.
-Avanti Alice, che c'è?- le chiesi.
-Vieni con me a fare Shopping? Emmett e Jazz non ci sono ho bisogno di
un'aiutante!- mi chiese.
-O di un facchino- tossì per non farmi sentire -ammi il
tempo di fare colazione folletto pestifero tu vai a cambiarti intanto-
dissi.
-Grazie fratellinooooo.- disse salendo a cambiarsi.
-Nana Malefica- fu il mio commento. Commento che fu notato da
una bimba che si mise a ridere, Dio quella risata, ereditata dalla
madre, ma l'espressione è di sicuro quella del mio sorriso
sghembo.
Liz e Lucas se la ridevano per il mio commento su Alice.
-Beh che avete da ridere? Vi ricordo che anche voi oggi sarete nelle
grinfie mie e di zia Alice! Su andiamo a vestirci forza.- detto questo
Rose li portò di sopra.
-Buongiorno figliolo- mi disse papà entrando dalla porta sul
retro.
-Giorno pa'- risposi.
-Figliolo ma la tua Aston? Non dirmi che te l'anno presa Emmett e Jazz?
Non vorrei ritrovarmi con un altro figlio all'ospedale- disse
papà.
-No papà tranquillo, non sono stati loro, cioè
loro sono con chi me la rubata davvero- dissi.
-Chi tesoro?- mi chiese mamma.
-La sola e unica persona che può guidare quella macchina
oltre al sottoscritto.- dissi ridendo.
-BELLA?- mi chiese papà, chissà perchè
non mi sembrava sorpreso.
-Non sei per nulla sorpreso papà, avanti dove l'hanno
portata la mia piccolina quei due disgraziati?- chiesi.
-Hhhh chissà perchè una volta quando parlavi
della "mia piccolina" non ti riferivi alla macchina- sospirò
mamma talmente piano che non ero sicuro di aver sentito bene.
-Non ne ho idea davvero- disse papà alzando le mani.
-PROOOONTAAAA- urlò Alice scendendo dalle scale dopomezz'ora.
-AAAANCHE NOOOOIIIII- gridarono i bambini scendendo con Rose al seguito.
-Andiamo con la tu Aston Eddy?- mi chiese Alice.
-Alice! Come se tu non lo sapessi! Prendiamo la tua porsche va!-
-NOOOO- gridarono insieme i bambini.
-Cosa succede tesorini?- chiede Rose hai bambini.
-Zia Rose per piacere guidi tu? La guida di zia Alice ci spaventa.-
disse Lucas alla zia.
-Va bene amori. Però ho una voglia matta di guidare la
ferrari di mamma, quindi prendo la ferrari. James?- chiese andando in
salotto.
-Dimmi?- disse l'altro.
-Mi dai le chiavi della Ferrari di Bella?- gli chiese.
-Certo tieni- disse.
-Ciao ragazzi a dopo.- disse Rose salutando entrambi con un bacio sulla
guancia.
Andammo in garage e salimmo sulla sua macchina.
Dopo circa due ore eravamo al centro commerciale di Tucson.
Alice si diresse subito al negozio per bambini.
-Alice, ti rubo un'attimo Rose, devo prendere una cosa e ho bisogno di
lei.- dissi.
-Va bene vi concedo mezz'ora dopodichè vengo a cercarvi!
Andiamo bambini!- disse minacciandoci.
-Dove andiamo Edward?-
-Sorpresa, ora metti questa- dissi bendandola.
-Uffa! Basta che ti muovi Edward-
-Non preoccuparti ci metto poco il negozio dove voglio portarti
è abbastanza vicino, non dobbiamo nemmeno fare le scale, ah
attenta, si di qua, attenta al gradino, occhio allo scaffale, ok
fermati Rose!-dissi fermandola davanti a questoo completino.
-Daiiii Ed non ce la faccio più!!- disse.
-Pronta?- le chiesi.
-Certo che domande! ora avanti toglimi questa cosa!- le tolsi la benda
e lei rimase a bocca aperta!
-Come? Ah non importa è meraviglioso!- disse guardando quel
completino con occhi sognanti.
-Vieni.- le dissi.
Pagai il completino e le scarpe e con lei uscì dal negozio.
-Avrei dovuto prendere quel complatino parecchio tempo fa.- dissi.
-Ah ora non ci pensare ti rifarai Edward.- mi disse andando da Alice.
Alice voleva vedere che cosa avevamo comprato ma, Rose le disse che
avrebbe visto tutto insieme agli altri.
All'ora di pranzo portammo i bambini a mangiare da McDonalds, Alice
aveva già svaligiato 4 negozi, due per bambini e due per lei
e Rose.
Avevo appena portato le cosìdette buste della mattina in
macchina, stavo chiudendo il bagagliaio quando mi squilla il cellulare,
era Alice.
-Cosa vuoi nana malefica sto arrivando, sto entrando nel centro
commerciale-
-Ed, corri Rose non sta bene, corri EDWARD!!!!- a quelle parole chiusi
la chiamata e corsi da McDonalds e Rose era stesa a terra.
-Hei Rose!! Rosalie mi senti. Rosalie segui la mia voce.-
-E..ddd- disse, cavolo era debole.
I bambini piangevano -Cazzo Alice, porta via i miei.... porta via i
bambini.- dissi e lei si tirò i bambini alla cassa per
pagare e poi allontanarsi.
-Rose! Rose continua ad ascoltare la mia voce, Rosalie ora ti porto a
casa ok?-
-Nnnoo st..sto bb..ene- disse in effetti il polso stavo riprendendo
battiti e anche il suo colorito stava migliorando.
-Andiamo ti devo portare da Carlisle, ti deve controllare in queste
condizioni.- le dissi.
-Ed, n..on è n..ien..te ved..drai è s..olo un
calo di zuccheri.-
-Un calo di zuccheri che non ti puoi permettere Rose! Vieni!- le dissi
portandola al bancone e chiedendo alla commessa il dolce più
zuccheroso che avevano.
Rose mangiò e poi tornammo a casa. Guidai io al ritorno, i
sedili sapevano di lei.
Arrivati a casa cenammo insieme agli altri.
-Allora io dovrei dirvi una cosa importante!-
-Tesoro che succede?- chiese Esme.
-Esme Carlisle, voi siete un po' come i miei genitori lo sapete, i
genitori miei e di Jazz sono sempre via per lavoro e io sono cresciuta
con voi, ho sempre avuto voi come esempio.- stava facendo un discorso.
che venne interrotto da Esme.
-Tesoro questo discorso l'ho già sentito quattro anni fa!-
disse Esme fulminandomi con uno sguardo da omicida.
-Esme dai fammi finire! Allora dicevo, voi siete stati il mio
esempio e mi avete insegnato a credere sempre di più nella
vita anche se questa mi buttava giù, beh, direi che anche
grazie a voi, che avete messo al mondo Emmett che io ora posso dire
AUGURI NONNI!!!- disse prendendo dal sacchetto le scarpine che avevamo
comprato oggi nel negozio e porgendole ai futuri nonni.
-ODDIOOOO ROSIEEEEE!!!!- Esme corse ad abbracciarla e poi le chiese:
-Emm lo sa?-
-Certo che lo sa- disse Rose fiera.
-Eh è tutto apposto? Non ha ereditato la follia del
fratello- ennesima occhiata omicida al sottoscritto -vero?- le chiese.
-Sisi l'ha presa benissimo, ovviamente volevamo che la prima a saperlo
fosse Bella, così Emm stanotte è sceso e gli ha
raccontato tutto, e a quanto ho capito ha raccontato tutto anche a Ed,
perchè oggi lui mi ha portato nel negozio dei neonati a
prendere le scarpine e questa tutina!- disse mostrandole la tutina.
-Edward davvero? Perchè Emmett l'ha detto a te e non a me?-
mi chiese Alice.
Bene! E adesso? Come mi levavo dalla situazione?
L'unica soluzione? La verità.
-Hhh e va bene, Emm non me l'ha proprio detto direttamente, stanotte mi
sono alzato per bere, ma prima di entare in cucina l'ho trovata
già occupata, e ho ascoltato la conversazione tra Emmette e
Bella.-
-COSA??? EDWARD!- Alice mi stava gridando contro guardandomi come la
madre pochi minuti prima.
-Ok bambini andiamo di la.- Laurent portò i bambini
nell'altra stanza.
-COS'ALTRO HAI SENTITO EDWARD?!- mi chiede Vic anche lei abbastanza
arrabbiata.
-TUTTI I PARTICOLARI EDWARD ANTONY MASEN CULLEN!!- anche
papà era arrabbiato.
-Allora, quando Emm ha detto a Bella che Rose era incinta ero appena
arrivato, stavo per entrare per fare le mie congratulazioni a Emm, solo
che la voce di Bella mi fece rimanere fermo dov'ero, gli ha chiesto se
poteva fare una cosa che avrebbe voluto fare con "tu sai chi"-dissi
mimando le virgolette per far capire che quelle erano parole di lei.-
ha detto le parole che avrebbe tanto voluto dire a me quattro anni fa.-
-QUALI PAROLE EDWARD?- mi chiese Esme.
- Bella gli ha detto "-Auguri
Paparino, sei pronto? Ti aspetta una bella avventura, la più
bella ed emozionante avventura di tutta la tua vita!-"-dissi
guardandoli in faccia uno alla volta.
-Vai avanti!- mi disse Rose, che sembrava essere l'unica calma.
-Dopo Emmetti gli ha detto delle parole e lei si è messa a
piangere, sentivo i singhiozzi.- dissi abbassando lo sguardo.
-Cosa le ha detto Emmett?- sempre Rose.
--Sono
più che pronto, amo la mia futura mogliettina più
di qualsiasi altra cosa al mondo! E non vedo l'ora di iniziare con lei
questa bellissima avventura!-"-dissi.
-Cosa gli è saltato in testa a quell'orso!? Lui sa
cosa ha passato Bella, perchè le ha detto quelle cose!
Mannaggia a lui! Ah ma quando torna vede!- Rose all'apparenza era
trnquilla ma nei suoi occhi bruciava la vendetta!
Ancora questa frase! Cosa ha passato Bella?
-Dopo?- mi chiese Esme che aveva riacquistato la calma, una calma
apparente.
-Dopo hanno parlato dei bambini e Emm la spingeva a farmeli conoscere,
lei non vuole comunque, e alla fine ha confessato una cosa a Emmett.-
dissi.
-COSA?!- Alice era l'unica ancora visibimente arrabbiata .
-No, Alice questo non te lo dico è una cosa privata!- dissi.
-PRIVATA?! CAZZO EDWARD HAI ASCOLTATO UNA CONVERSAZIONE TRA EMM E BELLA
CHE NON AVRESTI DOVUTO SENTIRE E VIENI A DIRMI CHE SONO COSE PRIVATE?
SCORDATELO!- mi urlò contro Alice.
-Oh Alice che cazzo vuoi? - mi alzai e quando raggiunsi le scale,
sapevo che erano dietro di me dissi: -Ha detto che mi ama! Buonanotte!-
dissi salendo nella mia stanza.
Salveeee :)
Beh era proprio Edward hahahahahaha
che ne dite del capitolo?♥
Fatemi sapere ♥♥
Besos♥
Niky☺♪♫
|
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Capitolo 10 *** Ritorno alle Origini♥ ***
10
Ciao a tutti :)
Ho deciso che per ora vado più avanti con questa storia che
con le altre..
Non temete aggiornerò anche le altre♥ con minore
frequenza rispetto a questa ma comunque le aggiornerò
♥
E dopo aver finito i compiti (ahhhhh) eccomi qui per voi...
Detto questo dove saranno i nostri fuggitivi?♥
Sopriamolo inieme.
Capitolo
10
POV Bells
-Ti ho preparato la tua
stanza, ragazzi
voi la stanza degli ospiti, ci sono due letti singoli, l'ho fatta
aggiungere per quando Bella vine qui con Lu e Liz.- ci disse.
-Grazie, è fantastico! - entrai nella stanza e wow non era
cmbiato nulla dall'ultima volta, era tutto perfetto come sempre, la mia
perfezione regnava ovunque:
Nella libreria: libri in ordine di grandezza e spessore.
Nell'armadio: maglioni divisi per colori e stagione.
Sulla scrivania nemmeno un granello di polvere, da quando si era messo
a fare la polvere?
-Bells, ragazzi scendete per favore?- ci chiese da sotto.
-Arriviamo.- dicemmo e scendemmo le scale.
-Ragazzi so che sono un po' vecchio ma, è successo, e noi ne
siamo felicissimi, mia moglie aspetta un bambino, Bells avrai
un
fratellino!-
Sue era incinta? Sue? Ecco chi passava la polvere in camera mia!
Sue era la moglie di Papà da quasi tre anni ormai.
Eh si quei due pazzi mi avevano portata a Forks dal mio papà.
Forks: cittadina dello stato di Washinton, sotto una coltre quasi
perenne di nuvole e pioggia, che contava la popolazione di 3120 persone.
Tutti li si conoscevano, ed è li che avevo conosciuto i
Cullen,
Ed lo avevo come compagno di banco a biologia, i suoi fratelli li avevo
conosciuti in sala mensa dopo che mi ero messa con lui.
-Papà ma è fantastico! Il nome? Che nome gli
darete? Daiii voglio saperloooo!- saltavo per il salotto come Alice.
-In realtà Bella, volevamo fossi tu a sceglierlo,- mi disse
Sue.
Non ci potevo credere.
-Oddioooo siiii, ehm allora vediamo, che ne dite di, ehm, EJ!- dissi
guardandoli ma, loro mi guardavoano senza capire da dove arrivasse la
mia fantasia - EmmettJasper oppure EmmettJames, comunque
resterà
EJ-
-Bellina EJ?- mi chiese Emm pre poi avvicinarsi e dirmi alle orecchie
-EdwardJunior!-
-NOOOO- urlai -EmmettJasper e basta!!- dissi tornando calma.
-Vada per EJ, ah Emmett allora quando partiamo?- disse papà.
-Partiamo?- chiesi io.
-Emmett e Rosalie si sposano pretendi che ce ne stiamo a Forks?- mi
disse papà scherzando.
-Ah papà, non sarai solo tu a diventare papà
presto comunque.- dissi guardando Emmett.
-Eh si paparino, saremo colleghi!- disse Emmett ridendo.
Lui, Jazz e James avevano un bel rapporto con mio padre e quindi da
loro accettava di farsi chiamare "papi" "paparino" "papà"
per Jazz era ancora più facile, così come con
Rose, chiamarlo così, per i gemelli Hale, mio padre e
Carlisle erano due veri e propri padri, visto che i loro genitori erano
spesso via per lavoro in Europa.
-Stai scherzando? ROSALIEEE!!! INCINTA?!?!?! Emmett!!!!!!! Stai per
diventare papà figliolo! Mi raccomando eh? Giudizio! Non
fare come chi so io!- disse guardandomi storto.
A papà non era proprio andato giù il
comportamento di Edward.
Non si poteva biasimare, insomma aveva abbandonato la sua unica figlia
con due figli, tra l'altro suoi, al suo destino, da quel giorno Charlie
aveva tagliato tutti i ponti con quel membro della famiglia Cullen, gli
altri venivano a trovarlo spesso qui, ma lui non era più
tornato a villa Cullen.
L'avrebbe vista l'indomani comunque, visto che saremmo ripartiti la
mattina seguente.
-Sue? Grazie per tenere pulita la mia camera.- dissi.
-Oh di niente cara!- mi rispose lei.
Poi il mio sguardo si posò su una macchina fuori dalla
finestra.
Il mio Pick-Up era li in bella mostra.
-Papà ma quel coso esiste ancora?- dissi indicandolo.
-Certo Bells, ed è ancora più che funzionante.-
mi rispose lui.
-Noo, non ci credo! Ragazzi venite a fare un giro?- chiesi a loro.
Annuirono e uscimmo, presi le chiavi della macchina, e il mio mazzo di
chiavi dal cassetto del corridoio, e mi avviai al posto di guida.
-Allora Bellina dove si va?-mi chiese Emmett.
-Beh, ci sarebbero un paio di posti dove vorrei andare-
risposi.
-Inizia dal più vicino.- mi disse Jazz.
-Si andiamo.-dissi mettendo in moto il mio motore ruggente, Emmett
accese l'autoradio che aveva installato lui.
Mentre percorrevo le strade della città notai un cartello
che diceva
Forks
High School
OPEN
DAY
Ho subito pensato "questo è destino!
Arrivai a scuola e parcheggiai.
-Bellina non ti sembriamo un po' cresciuti? Il nostro tempo per venirci
è finito da un pezzo mi sembra.- mi disse Emm.
-Emmett guarda!.- dissi indicandogli il cartello con scritto Open Day.
-Ah, beh allora un giretto lo si può fare.- disse Jazz.
-Benvenuti alla Forks High School vi faccio fare un oh.- il
professore Berty si fermò subito non appena ci vide in
faccia.- Avete qualcosa di familiare nei lineamenti dei visi.-
-Salve professor Berty, ma lei è ancora vivo?- disse Emmett
stringendogli la mano.
-Signor Cullen, se fosse mio alunno la metterei in punizione seduta
stante! Comunque buongiorno, signorina Swan dico bene? Oppure dovrei
dire signora Cullen?-
-Ehm no, sono signorina e Swan soprattutto.- dissi con un po' di
acidità nella voce.
-Oh, vabbè signor Hale che piacere rivederla, beh andate
pure a fare un giro, non avete bisogno di una guida.- ci disse il
signor Berty.
Andammo dappertutto:
-sala mensa;
-le varie aule;
e poi all'edificio di quell'aula che era stata l'inizio della fine:
-l'aula di biologia.
I ragazzi mi fecero entrare da sola dicendomi che mi avrebbero
aspettato agli armadietti, quando entrai la classe era vuota.
Guardai il secondo banco, accanto alla finestra, mi avvicinai e
controllai, c'era ancora la scritta che avevamo fatto con il compasso
che diceva: ♥E&B♥
Scacciai subito una lacrima e mi avviai all'uscita i
ragazzi mi avevano detto che mi aspettavano agli armadietti,
così passai dal mio, misi la combinazione, che ovviamente
non cambiava mai e lo aprì, dentro non c'era nulla, tranne
una cosa, il nuovo propietario non se ne sarà accorto, in un
piccolo angolo c'era una foto mia e di Edward, una di quelle che si
fanno alle stazioni, tipo fototessere, era incastrata talmente bene che
ci misi un po' a tirarla fuori.
-Hei Bellina, che facciamo andiamo?- mi chiese Emm spuntando alle
spalle e spaventandomi.
-Si andiamo, devo andare ancora in un paio di posti.-
Salimmo sul Pick-Up e partimmo.
Questa volta la destinazione era il loft arancione e grigio scuro che
stava nella foresta.
Quando imboccai il vialetto mi chiesi se era la strada giusta.
Arrivai all'interno di un mare di felci, quello che una volta era stato
il giardino della villa.
-Bella! CASA!!!- urlò Jazz.
-Si Jazz, dai entriamo.-
-Bella ma non abbiamo le chiavi.- mi disse Emmett.
-E cosa ci faccio io con un mazzo di chiavi secondo te? Ti devo
ricordare che me ne avevate fatta fare una anche per me?- dissi ridendo.
-Giusto.-
Entrammo e girammo un po' per casa, la mia prima meta fu la cucina, non
c'era cibo ovviamente, ma avevo portato salatini e patatine da casa e
li misi in alcune ciotole.
Poi salì di sopra in quella che era la mia camera e mi stesi
sul letto ad ammirare le pareti, in ogni angolo c'era una foto mia con
ogni membro della famiglia, ma la maggior parte erano con Edward.
I ragazzi si fecero una doccia e si infilarono qualcosa rimasto in
questa casa.
Dopo aver guardato un film alla tv verso le cinque del pomeriggio
uscimmo da quella casa che per anni era stata il quartier generale
della nostra vita e risalimmo in macchina.
-Bellina ora andiamo a casa?- mi chiese Emm.
-Ehm no, c'è un altro posto in cui vorrei andare se non vi
dispiace.-
-Dove?.- mi chiese Jazz.
-Sorpresa.- risposi io.
Guidai senza esitazione, sapevo benissimo dove andare e quale strada
prendere.
Guidai verso l'oceano.
E poi eccola, la spiaggia più piovosa d'america.
LA PUSH.
I turisti si fermavano tutti alla spiaggia ma, io proseguì
verso il villaggio, ed eccola, quella casetta che già da
fuori sembrava troppo piena.
-Bellina questa si che è un'idea fantastica! Non li vediamo
da un po'.- disse Emmett.
-Non ci credo! Emmett Jazz Bella! Questa si che è una
sorpresa! Oddio ci siete mancati!!!!!!!-
Eh si ci mancavano anche a noi, per quello avevo deciso di andare
giù a La Push........
Buonaseraaaa!!!!
Beh? Sospettavate che fossero a Forks?
Che ne dite di questo capitoletto?
Fatemi sapere♥
Besos♥
Niky♥
☺
|
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Capitolo 11 *** Incontri e Rivelazioni♥ ***
Ssssalveeee :D
Domani sono a casaaaa... hahahahah da me c'è la trevalli
varesine (corsa di biciclettta) e siccome chiudono le strade i pullman
non passano e ci lasciano a casa.
Se vi ricordate nei primi capitoli avevo scritto che Ed James e Jake
erano soliti fare ca**ate insieme...
Beh James e Ed li abbiamo visti ora vediamo che fine a fattoo Jake :)
Piccola premessa... Non vogliatemi male!
A fine capitolo spiegherò questa frase...
Molte di voi mi hanno chiesto se fosse stato Jake a parlare...
Beh scopritelo....
Capitolo
11
Pov Bells
-Ci siete mancati anche voi Sam!- dissi andando ad abbracciare colui
che ci aveva salutati.
-BEEEEEELLLLSSSSS!!!!- mi sentì subito abbracciare da altre
due paia di braccia.
-Seth! Guardati come sei crescciuto! Quanti anni hai ora? Aspetta non
dirmelo! Ne avevi 13 cinque anni fa quindi presumo che tu ne abbia 18
ora giusto?- gli chiesi.
-Ceerto Bells!- mi disse lui!
-Bella? Ho sentito bene? Bella è qui?- dal piano di sopra si
era affacciata una ragazza molto carina dai tratti indiani: Emily!
-Ciao Emily!- dissi.
-AHHHHH BELLAAAAA!!!!!- chiuse la finestra mentre ancora stava urlando.
Mentre scendeva di sotto passai nelle braccia di tutti:
Paul, Jared, Quil, Embry.
Poi eccola la mia furia!
-BELLAAAAAAAA!!!- ancora urlando si catapultò nelle mie
braccia.
-Emilyyyy mi sei mancata tanto!- le dissi sincera.
-Vieni conme lascia i ragazzi a parlare di cose da uomini!- disse
trascinandomi dentro.
-Bella ho una sorpresa per te!- mi disse.
-Oddio! NO! Sai che odio le sorpese!- le dissi ridendo.
-Avanti Bella questa ti piacerà!- mi disse trascinandomi
verso una culla.
Dentro ci stavano due gemelli un maschio e una femmina, lo
capì dalle tutine, una rosa e una azzurra.
I tratti dei bambini mi erano familiari.
-Emily non saranno?- ma venni interrotta.
-Bella ti presento Jake e Isabella Uley!- mi disse.
-Aspetta Isabella? Uley? È tua figlia? Cioè sono
i tuoi figli?!-
-Certo Bella, lei ha il tuo nome e lui quello di Jake.- ma pronunciando
quest'ultimo nome divenne triste.
-Approposito Jake dov'è? Lavora ancora al negozio sulla
spiaggia? Magari passo a salutarlo, ci vediamo dopo?- le chiesi.
-No, Bella lascia stare resta qui! EMMETT JAZZ!! VENITE QUI ORA!-
gridò lei. e tutti i ragazzi si precipitarono in casa.
-Hei Emily? Che è successo? Sei sconvolta!- le chiese Jazz,
solo allora notai la sua espressione, in effetti era davvero sconvolta
-Non le avete detto nulla? Siete proprio dei gradissimi coglioni!
Stronzi e Coglioni! Fate schifo! Cosa aspettavate ancora ditemelo!-
Emily era furibonda.
-Emily sei furibonda, mi spieghi che sta succedendo?- le chiesi.
-Succede che questi due!-disse indicandoli -ti hanno mentito!- mi disse.
Emily ormai non la capivo più, ma di che cosa diavolo stava
parlando.
-Non le avete detto niente? Bella vieni con me, c'è una cosa
che devi sapere assolutamente!- mi disse Sam.
Io lo seguì in fretta fuori dalla casetta, lui era
più avanti di me e puntava alla spiaggia.
Quando arrivammo alla spiaggia si sedette e io feci lostesso sedendomi
accanto a lui.
-Bella, la storia che sto per raccontarti non è fantasia e
nemmeno invenzione. È la pura verità di
quello che è successo una notte di cinque anni fa. Tu sai
quanto Edward James e Jake amassero le corse clandestine vero?- io
annuii e lui continuò-una sera di cinque anni fa, Jake si
mise su quella moto ma, qualcosa andò storto, io c'ero
Bella!, la moto iniziò a slittare, Jake aveva perso
completamente il controllo della moto, finì giù
per la scogliera, dritto dritto sugli scogli posti più in
basso, tu capisci che da un'impatto così non poteva uscirne
vivo. Chiamammo subito Carlisle al cellulare, ma era di servizio, non
rispose, non volevamo dare la notizia a Esme nel cuore dellanotte e
soprattutto nonn volevamo spaventare voi ragazze dicendolo ai ragazzi,
così abbiamo aspettato la mattina dopo, ho rintracciato
Carlisle, era sconvolto, ma solo lui poteva dare questa notizia agli
altri in modo da non essere troppo precipitoso, il primo a cui la diede
ovviamente fu Edward, con il Jet privato dell'ospedale arrivarono qui
in tre quarti d'ora, il tempo di spiegare cos'era successo e Edward si
era già precipitato li-disse indicandomi la scogliera- non
ci voleva credere, era sconvolto, Carlisle decise di riposrtarlo a
casa, aveva bisogno di avere te vicina in quel momento, ma a quanto ne
so, andò storto tutto, tu con quella rivelazione lo avevi
sconvolto ancora di più.-
Non me ne ero accorta ma calde lacrime erano scese dal mio
volto, Jake, compagno di mille avventure aveva vissuto la
più grande: MORIRE! Lui non c'era più, tra
l'altro da % anni! e io lo sapevo solo ora! Chissà Billy?
L'amico di papà, un'attimo! PAPÀ! Nemmeno lui mi
aveva mai detto nulla, povera Leah, lei era davvero innamorata di Jake.
-Sam ma Leah? Ora, dopo cinque anni come sta?- gli chiesi.
-Sembra meglio, ma non parlate di Jake se c'è lei in giro,
questo fino a pochi mesi fa, quando le comunicammo che volevamo dare a
nostro figlio il nome di Jake a cominciato a stare un po' meglio, passa
tantissimo tempo con i miei figli, ma non mi da fastidio, anzi serve a
distrarla. Vabbè ti lascio un po' da sola, la
strade per tornare la sai.- mi disse andandosene.
JAKE ERA MORTO?! NO! Non ci volevo credere, non era possibile, quel
ragazzo era sempre pieno di vita, e ora non c'era più, NO!
Mi stavano prendendo in giro! Sono sicura che tra poco vedrò
spuntare Jake dicendomi Sorpresa!
Passarolo i minuti, e un'ora se ne andò, e di Jake nemmeno
l'ombra, alllora era proprio come aveva detto Sam, lui non c'era
più.
Quel giorno Edward se l'era presa con me ma era già
sconvolto per i cazzi suoi, io avevo solo peggiorato le cose, dovevo
fare le cose con più calma.
Forse una piccola possibilità ai miei figli dovevo
dargliela, e forse, ma solo forse dovevo chiedere scusa a Edward per
averlo mandato a quel paese senza parlarne.
Mi alzai di scatto, asciugai le ultime lacrime e corsi verso la
casetta, ero sicura ormai dovevo rimediare!
-Emmett!- dissi entrando in casa.
-Bella scusami ti prego io- ma lo fermai subito.
-Dammi il telefono Emmett!!- gli ordinai.
Lui mi passò il suo telefono io scorsi immediatamente la
rubrica provai a digitare il numero sul mio telefono e notai che il
numero non era cambiato.
-Emily ti dispiace se andiamo, domani dobbiamo ripartire.-
-Tranquillo Emmettandate pure-
-Bellina le chiavi del pick-up?- mi chiese Emm.
-Tieni- e le lanciai, salutai tutti, li avrei rivisti tra una settimana
al matrimonio.
Salimmo sul pick-up e anche nonostante le mie sollecitazioni ad andare
piano Emmett continuava ad andare veloce.
In meno di mezz'ora eravamo a casa.
Salutai e salì in camera.
Presi il telefono e iniziai a scrivere:
"Hei,
sai
chi sono?
hai
ancora il mio numero?
vabbè
se non dovessi avercelo sono Bella.
la
tua macchina sta bene non ha un graffio!
Siamo a Forks, domani torniamo.
oggi
siamo stati a La Push, Sam mi ha raccontato, mi dispiace davvero tanto.
Appena torniamo fatti trovare che dobbiamo parlare faccia a faccia.
Comunque
per stasera, cancella i piani di quelle streghe malefiche e portati i
bambini a farti un giro :)
No
non mi prendere per pazza, ho capito tante cose stando qui, per cui se
vuoi portali un po' con te.
Passo."
Alla fine scrissi passo perchè era una cosa che usavamo
sempre noi, alla fine quando l'ultimo dei due andava a dormire
scrivevamo passo e chiudo.
Mi sdrai nel letto aspettando una risposta.........
Seraaaaa!!
Mi dispiaceee perdonatemiiiii
:''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''(
Non vogliatemi male vi prego.
È stato difficilissimo farlo morire :'(
Non uccidetemi :/
Il prossimo capitolo sarà pov Ed♥
Besos♥
Niky♥
|
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Capitolo 12 *** Melevisione♥ (come tornare Adolescenti)♥ ***
12
Sssssalveee :)
Ho avuto un po' di problemi...
mia madre aveva spento il pc e quindi ho perso il capitolo che stavo
scrivendo...
l'ho dovuto riscrivere ma non è venuto come volevo...
spero vi piaccia lo stesso besos♥
Capitolo
12
Pov Eddy
Stavo vagando per villa
Cullen da quando era finita la cena.
Esme e Carlisle si stavano preparando per una festa a casa di un
collega di papà.
Emmett e Jazz erano chissà dove insieme a Bella.
Alice e Rose stavano preparando i bambini per portarli
chissà dove.
Beh forse per quella sera avrei avuto casa libera, stavo pensando di
chiamare Tanya.
Andai in camera mia ma mantre mi stavo richiudendo la porta alle spalle
sentì suonare il telefono.
Mi buttai sul letto e presi il telefono dal comodino.
C'era un messaggio.
Lo aprì subito!
"Hei,
sai
chi sono?
hai
ancora il mio numero?
vabbè
se non dovessi avercelo sono Bella.
la
tua macchina sta bene non ha un graffio!
Siamo a Forks, domani torniamo.
oggi
siamo stati a La Push, Sam mi ha raccontato, mi dispiace davvero tanto.
Appena torniamo fatti trovare che dobbiamo parlare faccia a faccia.
Comunque
per stasera, cancella i piani di quelle streghe malefiche e portati i
bambini a farti un giro :)
No
non mi prendere per pazza, ho capito tante cose stando qui, per cui se
vuoi portali un po' con te.
Passo."
Bella! Era Bella.
Risposi immediatamente
"Hei,
Certo che so chi sei!
Certo che ho ancora il tuo numero.
La mia macchina sta bene per forza, ti ho insegnato io a guidare u.u
A Forks?! Salutami Charlie! ☺
La Push... Mi dispiace so che avresti preferito saperlo da me ma, non
ne avevo la forza ero (sono) sconvolto.
Torni di mattina? Perchè alla mattina sono di turno
all'ospedale, ma se vuoi il pomeriggio possiamo parlare☺
Mi precipito a cancellare i piani della Barbie e del Folletto malefico!
Grazie Bellì! Grazie per la fiducia! Ti Giuro che NON ti
DELUDERÒ di nuovo!☺
Passo"
Mandai immediatamente il messaggio poi chiamai Alice e
Rose.
-Hei che succede?-
Lanciai il telefono a Alice che lesse il messaggio di Bella ad alta
voce.
-Rose?! Ma la senti?! Streghe Malefiche?!-
-Ho in mente quello che ci vuole!- le rispose Rose.
-Bene, i bambini ti aspetteranno di sotto!- mi disse Alice.
-Ah ti ha risposto! Rispondile subito conoscendola sarà
sdraiata
sul letto ad aspettare la tua risposta- mi disse Rose prima di uscire e
seguire Alice.
Guardai il telefono, in effetti mi aveva risposto.
"Non
è me che non devi deludere;
È loro che non devi deludere,
loro ora cominceranno a darti fiducia, è la loro fiducia che
non devi tradire.
Promettimi che a loro non li abbandonerai come hai fatto con me...
Non credo sia il caso di salutarti Charlie, a meno che non vuoi
chiacchierare con me morta e sepolta in un cimitero, non sopporta che
si faccia il tuo nome.
Ah, penso sia il caso che ti compri un giubotto antiproiettile..
Non si sa mai che gli venga la tenatazione di spararti.
Passo"
Scrissi subito la risposta
"Non
deluderò ne te ne loro!
Non li abbandonerò!
Voglio che tu sappia una cosa.
Non abbandonerò più nemmeno te!
Domani ti spiego meglio...
Sappi che ho intendo riprendermi ciò che è mio☺
mmmmm....
Penso che ne comprerò uno!
Sai non sono a prova di proiettile..
Passo"
Mandai il messaggio e attesi.
"Non
ho capito molto, ma domani poi ne parliamo con calma, quando vedi le
mie pesti mi chiami che le saluto?
Passo"
Come aveva detto Rose le risposte erano immediate, era
davvero attaccata al telefono.
"Certo ora mi vesto e li porto al parco. Sono arrivati i baracconi*☺
Li porto solo sulle giostre per bambini tranquilla☺
Appena siamo in macchina ti chiamo.
Approposito di macchina!
Tu hai preso la mia bambina io prenderò la tua =P
Passo."
Inviai subito e andai a vestirmi.
Misi un paio di Jeans armani stretti alle caviglie le mie air force
nere e una felpa.
Presi il telefono ma ancora non c'era il messaggio di risposta, di
solito quando era a Forks a quell'ora mangiava, quindi non mi
preoccupai più di tanto.
Scesi di sotto.
I bambini stavano guardando la televisione.
C'era una serie tv per bambini: "La Melevisione".
Esisteva ancora?
Io la guardavo con Bella e gli altri quando avevamo la loro
età.
Questa che stavano guardando loro era la undicesima stagione.
Ora il folletto protagonista del fantabosco era Milo Cotogno.
Ai nostri tempi c'era Tonio Cartonio.
-Ma Regina Odessa è bellissima! Da grande voglio essere come
lei.- disse Liz.
Regina?!
Io me la ricordavo principessa Odessa.
-No ti prego! Quella è pazza! Non voglio una pazza ecome
sorella! Poi è viziata! A quella povera Balia Bea la fa
impazzire! Fidati Re Quercia non ce la faceva più a
sopportarla!- le rispose Lu.
In effetti ricordavo che quella era una pazza, Alice si rivedeva tanto
in lei.
-Alice è un po' come lei non pensate'- Chiesi a loro
facendomi vedere in quell'istante.
-Eddy non arrivare più così! Mi hai fatta
spaventare!- mi disse Liz.
-Scusa piccolina. Allora vi va di andare alle giostre?- chiesi.
-Siii, ma prima devi fare finire la Melevisione.- mi disse Lu.
Guardai l'orario in cui sarebbe finita e..
Mannaggia quella sera c'erano tre puntate di fila!
Vabbè, li avrei portati in giro lo stesso.
-Vi dispiace se mi metto qui con voi?- chiesi.
-No, vieni.- e mi fecero spazio in mezzo a loro.
Sembravamo veramente un padre con due figli.
Beh in realtà lo eravamo, solo che loro non lo sapevano.
In quel momento mi suonò il telefono.
"Scusa
Edward stavo mangiando.
NOOO la mia bambina nooooo!!!
Vabbè dai è uno scambio equo,prendila pure☺
Posso sentire i miei bambini?"
La chiamai subito, anche perchè volevo sentire
la sua voce.
Non toccavo il tasto verde sulla sua chiamata da due anni, si due anni
fa provai a chiamarla, ma rimettevo giù quasi subito.
"Hei" non sentivo la sua voce per telefono da cinque anni.
Fù una botta come quando mi disse quella frase in ospedale:
"Non sai riconoscere tua sorella dalla tua ex Edward?"
-Hei, come va? Sei lontana da Charlie vero? Non è che mi
spara tramite telefono.- le dissi per cominciare la conversazione.
"Va bene i super poteri da poliziotto ma non esageriamo" mi disse.
Io scoppiai a ridere.
"Mi passi le mie pesti?"
-Si aspetta- le dissi.
Misi il vivavoce.
-Parla sei in vivavoce- le dissi.
"Amori miei!" disse.
-MAAAAMMMAAAA!!!- urlarono insieme quei due angeli.
"Come state?"
-Bene! Mamma lo sai che Eddy ci porta alle giostre?-
"Bello, amori state attenti a non farvi male ok?"
-Si mamma- le dissero insieme.
"E non fate arrabbiare Edward."
-No mamma! Lo sai che sta guardando la Melevisione con noi mamma?- le
disse Liz, per poi guardandomi con il suo splendido sorriso sghembo
ereditato ovviamente dal sottoscritto.
"Ma tu lo sai amore che quando eravamo picooli lo guardavamo con Edward
e con gli zii?"
-Davvero mamma? E la Regina Odessa era così viziata anche
quando eri piccola tu mamma?-
"Quando ero piccola io la regina Odessa si chiamava Principessa Odessa,
non era ancora regina. Ma da quando è diventata regina a
quella povera Balia Bea la fa sgobbare il doppio."
-Povera Balia Bea-
"Amori miei la mammadeve andare, ripassatemi Edward perfavore" gli
disse.
Io presi subito il telefono e tolsi il vivavoce.
-Hei-
"Hei oggi ho visto il professor Berty!
Con i ragazzi siamo andati all' OPEN DAY della ForksHighSchool.
Emmett gli ha chiesto se era ancora vivo."
-Oddio e Berty?- le chiesi.
"Ha detto testuali parole: "Cullen se fosse ancora mio alunno sarebbe
in punizione seduta stante" mi stavo divertendo da matti, abbiamo fatto
il giro della scuola abbiamo visto tutte le aule, da quella di biologia
alla palestra"
Biologia, l'aula dove era iniziata la nostra storia.
-Oddio, Bella vado esco con i bambini, magari ci sentiamo dopo ok?-
"va bene divertitevi ciao" mi disse.
-Ciao- e chiusi la chiamata.
-Bambini andiamo?-
-Si- vennero alla porta misi loro due felpe che mi avevano lasciato
Alice e Rose e uscimmo.
Salimmo sulla ferrari di Bella e in poco tempo eravamo ai baracconi.
-Voglio andare sul cavallo Eddy! Ci porti sul cavallo?!- La giostra dei
cavalli, Alice Rose e Bella ci trascinavano sempre su quella.
Io, Emm e Jazz sceglievamo sempre quelli più scuri, mentre
loro quelli con più gioielli e solitamente bianchi, pagai i
biglietti per loro e li accompanai sulla giostra.
Lu scelse un cavallo nero, mentre Liz uno bianco.
Per fortuna erano uno accanto all'altro così potevo stare
vicino a entrambi.
Dopo la giostra dei cavalli Lu volle andare sulla macchinina mentre Liz
sulla carrozza.
Lu scelse la macchinina dietro alla carrozza per stare vicino a Liz.
Quei due bambini dipendevano l'uno dall'altra e viceversa.
Quando all'alba delle 11.30 smisero di fare su e giù dalle
giostre vollero mangiare la Crèpes con la Nutella.
Dopo che si furono impiastricciati tutti di Nutella calda li portai a
casa.
Esme e Carlisle erano già rientrati.
Esme quando vide i bambini li volle portare subito a lavare, solo
quando si rese conto che erano con me si arrestò in piedi in
mezzo al salotto.
-Edward ma..- stava per dire qualcosa ma la fermai.
-Calma mamma, ho il permesso!-
La vidi riprendere a respirare.
-Bella è a Forks da Charlie.- dissi a titolo informativo. Ma
loro già lo sapevano naturalmente.
-Eddy possiamo dormire in camera con te stanotte? Noi siamo da soli in
camera visto che mamma non c'è.-
-Ecco che cosa stavate confabulando in macchina voi due vero? Va bene!
Ma solo stanotte ok? Mamma li prepari tu?- le chiesi.
-Si certo andiamo bimbi.-
Io salì in camera di Bella e presi i cuscini dei bambini e
li portai sul mio letto.
Misi una tuta e una maglia, di solito dormivo in boxer, ma con i
bambini era meglio di no.
-Eddy? Possiamo entrare?- Era Lucas che si affacciava dal bagno in
comune con la camera di Bella.
-Si certo venite pure- gli dissi.
Il tempo di due secondi erano già catapultati nel letto.
-Ci metti la ninna nanna della mamma?- mi chiese Liz.
-Come fa?-
Liz iniziò a canticchiarla sotto voce e io la riconobbi
subito.
Era la ninna nanna che avevo composto io per Bella.
-Potrei anche metterla, ma cantarla mi viene più facile- e
mi misi a canticchiarla.
-La sai anche tu?- mi chiese Liz.
-Certo tesoro l'ho scritta io per Bella.-
-Davvero Eddy?- mi chiese Lu.
-Si ma adesso dormite forza!- li coprì con il lenzuolo e
reiniziai a canticchiare.
Quando loro si furono addormentati presi il telefono.
C'era un messaggio.
Pensavo fosse Bella così lo aprì subito, invece
era solo Tanya.
"Hei
tesoro♥
Pensavo di riuscire a vederti stasera, invece nemmeno un messaggio.
Che hai fatto stasera?
☺♥"
Risposi distrattamente:
"Hei,
Stasera ho portato i miei figli ai baracconi."
Poi andai sulla chat di Bella:
"Buonanotte♥
Ci vediamo domani♥
Passo♥"
Inviai subito e attesi.
Quando sentì il telefono vibrare mi sembrava di essere
tornato adolescente, ma di nuovo rimasi deluso, era Tanya.
"I
TUOI FIGLI??? EDWARD HAI FIGLI?
DOBBIAMO PARLARNE!"
Scrissi subito la risposta:
"Riesci
a passare domani in ospedale? Così ne parliamo.."
Avrei avuto l'agenda piena domani.
Mentre stavo mettendo giù il telefono questo
squillò di nuovo.
Questa volta era Bella
"Aww
♥_♥
Buonaotte anche a te ♥
Dai un bacio a i miei angeli♥
E dai si un bacio anche a te♥
Notte♥
Passo e Chiudo♥"
Così mi lasciai cullare dalle dolci braccia di
Morfeo.....
Seraaaa :)
Come vi sembra questo capitolo.
Recensioncina Piccina Piccina? :-*****
Besos♥
Niky
|
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Capitolo 13 *** Sotto l'albero♥ ***
Salve bellezze :)
Sono stra contentissima, il prrecedente capitolo ha avuto ben 8
recensioni, abituata a 3/4 recensioni per capitolo vederne
così tante mi ha fatto tanto piacere :)
Visto che la storia piace penso che la aggiornerò
più spesso.
Quando sarò libera da impegni, scolastici e non, giuro
solennemente che mi metto a scrivere.
Detto questo vi lascio a leggere il prossimo capitolo che
sarà diviso in 3 parti... Passo a spiegare:
La prima parte sarà il risveglio di Bella dopo la serata di
messaggi con Edward.
La seconda parte vedrà il risveglio di Edward e la
"chiacchierata" con Tanya.
La terza parte vedrà tornare Bella a Phoenix, e quindi il
discorso tanto atteso tra Eddy e Bella.
Detto questo buona lettura...
Capitolo
13
Pov Bella
-Bella, Bellina, sveglia,
sveglina!- Emmett era entrato in camera mia nel suo modo molto
originale di svegliarmi.
-EMMETT!! Dove diavolo di un diavolaccio la trovi tutta questa energia
di prima mattina? Sembri Alice!- gli chiesi.
-Hei così mi insulti.- e mise su lla sua faccina da finto
offeso.
-Scusa Emmett, dai scherzavo, a che ora si parte?- chiesi per cambiare
discorso.
-Appena sei pronta.- mi disse Jazz che passava fuori dalla mia stanza
in quel momento.
-Va bene, Hei ma che ore sono?- mi girai per prendere il telefono e
notai che c'era una notifica di Whatsapp.
Feci scorrere la tendina per vedere chi mi aveva scritto e ERA EDWARD!
-AHHH- tirai un urlo, mi sembrava di essere tornata adolescente.
-Mmmm, Bellina?! Ti ho visto solo una volta con quella luce negli occhi
davanti a un messaggio. È una persona che sta parecchio a
cuore o sbaglio?- mi chiese.
-Beh si in effe...- non feci in tempo a finire la frase che dovetti
lottare con Emmett per tenermi il telefono per non fargli vedere che la
persona "speciale" come la chiamava lui era la stessa da sempre.
Misi la mano sotto il cuscino e misi la testa sopra a quello.
Quando Emm capì che non c'era storia mi disse che mi
lasciava stare e se ne uscì.
Andai subito a leggere il messaggio di Edward.
"Buongiorno
Bellì ♥
I bambini hanno voluto dormire con me stanotte...
Spero non ti dispiaccia, ma si sentivano soli nella vostra stanza ☺
Torno a casa per le 2/2.30.
Ci vediamo sotto l'albero (sai quale) alle 3.
A dopo ☺
Passo."
Ohh ma che tenero anche il buongiorno.
Risposi subito anchese sapevo che era a lavoro, visto che erano le 8 e
15 da me, da lui erano già le 9 e 15.
"Buongiorno
anche a te ♥
Sei già al lavoro?
Ricordati che in quanto testimoni poi dobbiamo andare a prendere le
fedi.
Ma tranquillo possiamo andarci domani ☺
Sono contenta che i bambini abbiano dormito con te ☺
Almeno non erano da soli, ti hanno chiesto di mettere la canzone vero?
Scusa ma dovevo dare a loro un po' di te, così li ho fatti
abituare ad addormentarsi con la canzone..
Ci vediamo dopo sotto l'albero ;)
Passo"
Mandai il messaggio e andai a lavarmi.
Alle 8 e 30 ero pronta, mangiai velocemente una brioche e un po' di
caffè e poi uscimmo di casa.
-Leah e Seth?- chiesi notando che non c'erano.
-Ci raggiungeranno lunedì insieme agli altri- mi disse Sue.
-Va bene, allora andiamo? Emmett la 101 vero?- chiesi a Emmett.
-Si Bellina, prendi la 101 verso Phoenix.-
-Bene-
Durante il viaggio di ritorno tutti chiacchieravano, io viaggiavo con
la mente ai possibili scenari di quel pomeriggio.
C'earano possibili litigate oppure possibili scenarii sereni.
Speravo più nella secona opzione.
Emmett in macchina mi tirava le battutine sul mio "amante segreto". Non
curandosi del fatto che seduto dietro di lui c'era mio padre.
Mio padre dopo la prima battutina entrò in
modalità: Interrogatorio By Poliziotto.
Mi bombardò di domande.
"Nome,Cognome,Lavoro"
Io dal canto mio volevo zittire entrambi così chiesi a mio
padre:
-Papà mi dispiace, hai dimenticato di chiedermi il codice
fiscale, anzi no meglio l'intera fedina penale no?- detto questo si
zittirono entrambi per un po' e poi cambiarono discorso.
Arrivammo a casa per l'una e mezza.
-MAAAAAAAAAAAAMMMMMMMAAAAAAAAA!!!!!-
Le mie pesti quando entrai dalla porta della cucina vennero ad
abbracciarmi.
Ciao piccolini miei!Venite qui fatevi abbracciare!!!-
-Ma questi angioletti!? Venite ad abbracciare il nonno!- disse
papà appena entrò dalla porta dietro di me.
-NOOOOONNOOOO!!!- urlarono i bamini e passarono prima nelle braccia del
nonno e poi nelle braccia di Sue.
Ovviamente chiesero di Seth.
Leah non l'avevano mai vita e ora so il perchè.
Guardai velocemente l'orario tra i vari saluti si erano fatte quasi le
2.
-Vado a farmi una doccia. Esme la stanza per papà
è pronta? Accompagno su Sue.-
-Sisi, secondo piano stanza degli ospiti in fondo al corridoio, so che
voi volete silenzio e quella è la zona più
silenziosa della casa. Per ora, quando arriveranno i ragazzi di La Push
sarà comunque un casino.- disse Esme.
-Tranquilla Esme, i ragazzi faranno i bravi, sanno che ho bisogno di
tranquillità e riposo.- disse Sue mettendosi una mano sulla
pancia.
A Esme occorse mezzo secondo per capire.
-Oh Mio Dio!Sue?! Sei ininta?!- chiese correndo ad abbracciarla.
-Si- disse solamente per ricambiare l'abbraccio.
-Vieni Sue.- presi le loro valige e le portai di sopra.
Arrivai nella stanza degli ospiti del secondo piano e misi le valige
sul letto, poi insieme le svuotammo.
-Vai a fare la doccia, io posso fare tranquillamente da sola.- mi disse.
-Grazie, vado subito.- scesi di corsa in camera mia presi le mie cose
ed entrai in bagno.
Pov
Eddy
Quando alla mattina quella
maledetta sveglia suonò, mi stavo per rivoltare nel letto,
poi però mi ricordai di avere i miei bambini nel letto mi
alzai delicatamente, spensi la sveglia e senza fare rumore presi il
telefono e andai in bagno e scrissi il buongiorno a Bella.
Mi vestì e scesi di sotto, mamma era già sveglia
aveva preparato il caffè per me e papà, anche lui
di turno all'ospedale.
-Edward sbrigati siamo in ritado.- papà era già
vestito con la valigetta stava mettendo il giubotto.
Bevvi in fretta il caffè. Misi le scarpe, presi la mia
valigetta salutai mamma e uscì. Salì sulla
Mercedes di Papà e insieme andammo al'ospedale.
Papà andò subito nel suo studio.
Io dopo il mio solito giro in prontosoccorso.
Salì in pediatria, andai nel mio studio e li
restai per il resto della mattina.
Feci 3 ecografie e poi quando ebbi un'attimo di pausa, andai a
prendermi un caffè.
Quando tornai in ufficio nella sala d'aspetto c'era una donna alta e
bionda, non era una paziente, ERA TANYA! Quando mi vide aveva gli occhi
iniettati di odio!
Io aprì la porta dello studio per farla entrare lei
entrò subito.
Io andai a sedermi dietro alla scrivania.
Feci segno a lei di sedersi ma scosse la testa.
-Cos'è questa storia Edward?- si mi odiava, ora ne ero
più che certo.
-È una storia lunga ma, ho due bellissimi bambini, due
gemelli, Lucas e Liz.- le dissi.
-È una storia lunga? Edward non mi merito di sapere?- in
effetti aveva ragione, si meritava una spiegazione.
-Tanya ascolta, ho fatto tanti errori nella mia vita. Primo tra tutti
è stato andarmene da Forks e venire qui, ma papà
aveva ricevuto un offerta di lavoro qui, Emmett e Rose erano stati
accettati qui all'università, poi una mattina mio padre mi
ha svegliato mi ha messo su un'aereo e mi ha riportato a Forks, durante
la notte era morto il mio migliore amico.
Quando tornai a casa entrai in camera mia e ci trovai un
cartellone con scritto "auguri papà", quel giorno quella che
era la mia ragazza ormai da 4 anni mi disse di essere incinta, capisci
io ero sconvolto per la morte del mio migliore amico, così
le dissi le parole più brutte che potessi mai pronunciare,
parole che ora non sto qui a ripeterti, lei decise seduta stante di non
poter continuare a stare con un bambino e se ne andò,
portando con se l'altro mio migliore amico e la sua donna, non incolpo
lei per questo, hanno deciso loro di andarsene con lei, lei ora vive a
New York da 5 anni con i nostri figli. Vedi Tanya, io in
realtà ho sempre voluto lei. Solo che non potevo averla, lei
aveva un'altra vita a New York, poi finalmente quel testone di mio
fratello si è decisoo a sposare la sua donna, ed ecco che
lei torna, scopre perchè l'ho allontanata, e mi lascia via
libera con i miei figli. Tanya io sono intenzionato a tornare con lei
è inutile restare insieme non avrebbe senso. Ti chiedo solo
una cosa se posso. Fa che questa nostra separazione non si ritorca
contro il lavoro di Alice e Rose.- dissi questo e poi la guardai negli
occhi.
Sembrava a metà tra il pianto isterico e dalla voglia di
prendermi a cazzotti.
-Edward perchè non me l'hai mai detto? Avevo il diritto di
saperlo! Comunque dovresti conoscermi, non mischio mai il lavoro con i
sentimenti! Alice e Rosalie continueranno a lavorare per la Denali's
Mode. Ciao Edward!- e se ne andò senza darmi il tempo di
risponderle.
Feci un giro in reparto per controllare le neo mamme e i loro bimbi.
Andai alle incubatrice e controllai il battito dei bimbi nati prematuri,
Dopo questi giri di controllo andai di sotto all'entrata e
papà mi stava aspettando.
-Finito?-
-Si! Andiamo dai! Non vedo l'ora di vedere Charlie!- dissi ridendo.
-Ah si?! Charlie?! Pensavo piuttosto la sua diretta discendente, visto
che ho visto uscire Tanya in lacrime- mi disse lui.
-Spiritoso,piuttosto non è che hai un giubotto
antiproiettile che ti avanza? dai andiamo.- dissi facendogli segno di
partire.
Lui rise e partimmo.
Quando arrivammo a casa entrai dopo Papà e,
beh, Bella aveva ragione! Charlie mi odiava seriamente. Se
avrebbe davvero avuto i superpoteri da poliziotto come li chiamava
Bella mi avrebbe lanciato attacchi laser con gli occhi.
Infatti si limitò a un -Ciao- appena pronunciato
.Andai di corsa di sopra, Bella non c'era, doveva essere già
all'albero, uscì dalla porta della cucina quando tutti erano
in salotto e mi diressi verso il fiume che girava dietro la casa.
Pov Bella
Lo vidi arrivare da quando
svoltò l'angolo dietro casa.
Si fermò sotto l'albero su cui mi ero messa.
-Dai Bella esci!- midisse.
-Ciao!- dissi saltando giù dall'albero.
-Non ti stanchi mai di arrampicarti? È da quando hai 5 anni
che ti arrampichi!- mi chiese.
-Arrampicarmi mi piace, si vede un mondo diverso da lassù.-
gli risposi io.
-Lo so, ti ho insegnato a fare anche questo.- mi disse.
Io sorrisi.
-Comunque siamo qui per un altro motivo mi sembra, non eri tu che
dovevi parlare con me?- gli chiesi.
-Si, vieni?- mi prese per mano, e io volai in cielo per un secondo.
-Allora voglio iniziare dicendo che ti lascierò spiegare
fino alla fine e non ti interromperò va bene?- gli chiesi.
-Va bene, allora comicio?- io annuì e ci sedemmo sulla
panchina naturale creata da un albero caduto.
-Vedi Bella, quella notte, su quella moto e su quella scogliera dovevo
esserci io, solo che Emmett e Jazz avevano in mente una cosa diversa
per quella serata e cioè andare a vedere il Rally su a
*Little Avenue* siccome c'era uno dei miei automobilisti preferiti
chaiami Jake e gli chiesi se poteva correre lui al posto mio, lui
ovviamente era contentissimo di questa cosa e accettò.
Quando la mattina dopo papà mi mise sull'aereo dell'ospedale
senza nemmeno darmi il tempo di cambiarmi capì che doveva
essere successo qualcosa, quando arrivammo a La Push e Sam mi
disse quello che era successo andai subito alla scogliera, non poteva
essere vero, non ci volevo credere, ancora oggi, non sono ancora sicuro
di aver realizzato che Jake non c'è più.
Papà sapeva che per stare meglio avevo bisogno di stare con
te e visto che lui aveva il turno nel pomeriggio tornammo subito a casa.
Quando però tornammo scoprì di stare per
diventare papà, e vabbè il resto più o
meno lo sai, apparte una cosa, ho provato più volte a
comporre quel numero che tu pensavi che io non avessi più,
ma mettevo giù quasi subito per paura. In quanto a quello
che ho scritto ieri, cioè che sono intenzionato a
riprendermi ciò che è mio, ti spiego, Io. Voglio.
Te. Bella! Voglio passare il resto della mia vita con te e i bambini!
Ti prego permettimelo.- con questo finì la frase con le mani
giunte nelle mie.
-Come farai con il tuo lavoro? E la tua vita? ormai è qui.
Tanya?- chiesi velocemente.
-Con Tanya ho parlato stamattina, non stiamo più insieme.-
disse.
-Edward sai, l'altra sera quando parlavo con Emm, qualcuno ci
ascoltava, dimmi che non eri tu ti prego.- gli chiesi.
-Mi dispiace non posso dirti una bugia.-
-Oh no! Eri tu! Per cui sai che io provo ancora qualcosa per te?-
sprofondai tra le mie ginocchia.
ERA LUI!! COME SI ERA PERMESSO DI ASCOLTARE LA CONVERSAZIONE MIA E DI
EMMETT!!!!
Ok Bella calmati!
-Mi dispiace so che non avrei dovuto ascoltare, ma persavo di scoprire
qualche cosa sui bambini, visto che tu non avevi mai voluto parlarmene.
Puoi perdonarmi? E non solo per questo per tutto. Ti prego Bella
scusami!-
-Ci vorrà tempo prima che io torni di nuovo a fidarmi di te
come una volta lo sai? Però possiamo tranquillamente dire
che per ora possiamo essere Amici, senza ovviamente più
detestarci. E penso che se tu vuoi possiamo dire la verità
ai bambini, ma solo se prometti che li verrai a trovare a New York.-
gli dissi.
-Speravo in una proposta del genere! Ti dirò!
Farò anche di più! Ho chiesto il trasferimento a
New York.
Hai davanti a te il primario di Pediatria del New York Presbyterian
Hospital.-
-Oh mio dio!.- non potevo crederci! Gli saltai addosso all'istante e lo
abbracciai.
Restammo così, abbracciati, in silenzio per un tempo
infinito.
-Dovremmo rientrare!- m i disse senza togliersi dall'abbraccio che
tutti e due volevamo da troppo tempo.
-Si hai ragione.- lui si alzò.
-Dai scimmietta salta su!- mi disse.
Dovevo salire sulle sue spalle?
-Eddai hai detto che siamo amici no? non puoi salire sulle spalle di un
amico?-
-va bene.- dissi e gli saltai in spalla.
Cominciammo a ridere e entrammo in casa così.
Per fortuna c'erano solo Esme e Carlisle, con i bambini, che quando ci
videro quasi piangevano, però capirono di lasciarci soli con
i bambini e se ne andarono.
Esme prima di uscire mi regalò un meraviglioso sorriso.
-Amori miei la mamma deve dirvi una cosa-
-Che cosa mamma?- mi disse la mia piccolina.
-È una cosa molto importante!-
-Mamy dai parla però- mi disse Lu.
Scesi dalle spalle di Edward e mi sedetti sul divano insieme a lui i
bambini erano seduti per terra davanti a noi.
-Vedete amori Edward è..................
Buonasera :)
Che ne pensate?
Fatemi sapere se non vi è piaciuto il fatto che l'ho diviso
in tre parti.
mi lasciate una recensioncina piccina piccina?
Besos♥♥
Niky♥
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Capitolo 14 *** Tuoni, Fulmini e Sensi di Colpa♥ ***
Salveeee :)
Lo so non dovrei essere qui =D
Ma domani c'è la verifica di mateeee D=
Voglio levarmi un po' il pensiero di questa verifica dalla mente e
quindi scrivo.
Buona lettura ci aggiorniamo di sotto :)
Capitolo
14
Pov Bella
-Vedete amori Edward
è il mio ex fidanzato, lo sapete questo no?- loro annuirono
e io continuai. - Vedete, quattro anni fa, una persona a cui volevamo
tanto bene è volata in cielo con gli angioletti dopo un
brutto incidente stradale, quella stessa mattina che Edward era andato
a vedere che cos'era successo io ho fatto un test di gravidanza per
vedere se ero incinta, e lo ero aspettavo voi due, ora voi parecchie
volte mi avete chiesto del vostro papà, io vi ho sempre
detto che era lontano, ed infatti così era, ma in
questo momento non potrebbe essere più vicino. Mi capite?-
Lucas ci stava ancora ragionando,mentre a Liz occorse mezzo secondo per
capire e mettere su il suo perfetto sorriso sghembo, copia di quello
che aveva in questo momento il padre.
-Mamma vuoi dire che Eddy in realtà è il nostro
papà?- mi chiese la mia adorabile figlia che guardava Eddy
con gli occhi a cuoricino, lei più di tutti ha sempre
sognato di incontrare un giorno il suo papà.
-Si amori io sono il vostro papà.- disse Edward.
Liz gli si buttò letteralmente addosso urlando
Papà
Lu rimaneva ancora in disparte godendosi la scena della sua sorellina
nelle braccia del papà.
Però aveva uno sguardo strano, Ahia sarebbe entrato in
modalità interrogatorio, eredità di Charlie, tra
3, 2, 1...
-Ma se tu lo sapevi perchè non sei mai venuto a cercarci?
Perchè non hai mai cercato mamma? È
perchè non ci volevi? Cioè tu l'hai mai
voluta una famiglia con la mamma? Se eravate fidanzati come hai potuto
lasciarla? Ma quando l'hai lasciata sapevi che era incinta?-
Edward mi guardava metà tra il perplesso e lo spaventato.
-Bella questa cosa mi spaventa! Cioè sembra Charlie!-
-Ahahah lo so, questa cosa dell'interrogatorio l'ha presa da Charlie!-
dissi.
-Qualcuno ha fatto il mio no... oh-
-Capo Swan!- Edward come sempre educato dava del Lei a mio padre.
-Ciao. Bella ho forse interrotto qualcosa di importante?- mi chiese
Charlie dopo aver freddato Edward.
Ma non fui io a rispndere bensì la mia adorata piccolina.
-Nonno Nonno! Eddy è il mio papà! Il Nostro
papà!!!- disse la piccolina correndo dal nonno.
-Ah, l'avete detto hai bambini?-
-Nonno lo sapevi anche tu?- Lu riemerse dai suoi pensieri e pose la
domanda a Charlie
-Ehm- Charlie non sapeva cosa rispondere e quando gli feci cenno di si
con la testa lui rispose a Lu.
-Certo Lu, Edward è stato l'unico ragazzo di Bella, quattro
conti me li so ancora fare.- concluse la frase guardando in cagnesco
Edward.
-Ok papà basta, vai a farti mettere dei laser negli occhi e
poi ne riparliamo ok?- gli chiesi .
-Non essere così sfacciata signorina. Sono comunque tuo
padre! Ah vedi cosa succede a frequentare certa gente.- e con certa
gente si riferiva a Edward.
-Papà adesso basta! Stiamo parlando di una cosa seria puoi
lasciarci da soli? Grazie!- chiesi a mio padre.
Lui annuì e borbottando qualcosa di incomprensibile se ne
andò in cucina.
-Lu lascia che risponda alle tuo domande, allora io lo sapevo si, non
sono mai venuto a cercarvi perchè la persona che era morta
era per me come un fratelle, ora voi siete un po' piccoli per capre, ma
come vi sentireste ad essere divisi? Di certo non bene, Ho provato a
cercare la mamma, ma sono stato un fifone, e ogni volta che ci provavo
rinuciavo quasi subito. Non è vero che non vi volevo,
all'inizio era sconvolto dalla storia del nostro amico, poi mamma mi ha
detto di aspettare voi, per me è stato troppo, non ce l'ho
fatta, ho delirato e ho detto delle cose che non avrei mai dovuto dire
e che mi pento di aver detto. Certo che l'ho voluta una famiglia con la
mamma! L'ho sognata sin da quando eravamo piccoli, ed ora eccoci qui,
grandi ad avere una famiglia, un po' a pezzi ma una famiglia, noi siamo
una famiglia. E comunque non è che l'ho proprio lasciata, io
ho detto delle cose brutte si, ma è lei che ha fatto il
resto.- non lo lasciai finire e mi buttai addosso a lui.
-Ah si? Ho fatto io? Edward non dire mai più una cosa del
genere! Non ci provare mai più o ti strappo il co.. No! No!
No Dai Ed! No Il solletico no! Dai Edward! Eddyyy no!- In
aiuto delpapà a farmi il solletico arrivarono anche le mie
due pesti!- Ah l'hai voluta tu! EMMETT!!! AIUTOOOOO!- urlai.
-Bella ma che succ...- Emmett si fermò a metà
salone.
-Che bel quadretto di famiglia felice, ah ops!- Emmett pensava di avere
sbagliato a dire famiglia davanti ai bambini.
-Tranquillo Emmett gliel'abbiamo appena detto.- disse Edward con no
chalance mentre continuava beatamente a farmi il solletico insieme ai
suoi figli.
-Ah! Beh Bella mi dispiace ma da questo casino ti tiri fuori da sola.-
mi disse Emmett.
-Ah, uffa Emm, non si può mai, nooooo dai basta, contare su
di te. JASPEEEEER!!!!!- magari lui si sarebbe sacrificato?!
-Ah no Jazz è impegnato con Alice!-
-Mi dis, e bastaaa dai, non volevo arrivare, e no daiiii, mi costrin,
uffaaaaa, CHARLIE!-
Papà venne subito a vedere, quando vide Edward "sdraiato"
sopra di me divenne blu,viola,rosso dalla testa ai piedi.
-ahia Bella questo è un colpo basso.- mi disse Emmett.
-Si ma per lo meno ha smesso di torturarmi.- dissi io.
Sapevo che papà stava per scoppiare.
-Emmett i bambini a Esme o a Rose e poi torna immediatamente qui! La
velocità della luce Emm!-
-Andiamo Lu Liz su!- Emmett li prese in braccio e li portò
in cucina.
Alla velocità della luce Emmett era di ritorno.
Charlie si stava preparando un discorso, lo sapevamo tutti e tre, lo
conoscevamo troppo bene.
Quando finalmente stava per parlare Edward, in piedi in mezzo a me e a
Emmett, lo fermò.
-So cosa mi sta per dire, e posso capirlo, ho abbandonato Bella in modo
atroce, si forse è vero, ma lei meglio di tutti
può capire come mi sentivo io dopo quella notte, su quella
moto, dovevo esserci io! Dovevo morire io! Io dovevo essere li su
quella scogliera a morire! E invece no! Ero alla festa di diploma di
Alice! Non c'ero. Dovevo essere io a morire.- e dicendo quest'ultima
frase si accasciò a terra piangendo disperato.
Chissà per quanto l'aveva tenuto represso questo pianto!
Continuava a ripetere: Dovevo essere io, toccava a me, dovevo morire io.
-No Edward! Tu hai fatto la tua scelta di restare qui per tua sorella,
lei sapeva che non era una cosa buona questa gara sulla scogliera.
l'avevo chiamata gli avevo detto che aveva piovuto e di non farti
correre. Ma tu hai chiamato Jake e li le cose si sono complicate,
nessuno di la push doveva correre quella sera, la terra battuta era
bagnata, era facile scivolare, ma Jake era un testone e ha voluto fare
di testa sua, sapeva di non dover prendere quella maledetta curva
larga, invece lo ha fatto, solo che il terreno della scogliera non era
così largo come la sua curva, e lui è caduto di
sotto. Non è colpa tua Edward fattene una ragione e vai
avanti.- era stato il discorso più lungo che avevo sentito
fare da Charlie.
-Emmett, prima che torni in se porta via papà per favore.-
-Va bene Charlie andiamo.-
-Edward? Vieni dai!- dissi prendendolo per mano e portandolo di sopra
nel suo letto.
Lo abbracciai e restammo così per un tempo quasi infinito.
Ogni tanto mi davo dei pizzicotti per realizzare che quello che stavo
vivendo fosse reale e che non stessi sognando.
Edward dopo un po' si addormentò ma io non me la sentivo di
andarmene.
Così restai a guardarlo, mi era mancato telmente tanto.
I bambini salirono dopo cena e mi portarono un panino che accettai
molto volentieri.
Vollero dormire nel lettone tutti e quattro insieme, e dopo aver
svegliato Edward i bambini giocarono un po' con lui.
Anche Lu si era lasciato trasportare dalla magia del momento.
Io ero sdraiata accanto a loro.
Quando i bambini erano stanchi ci mettemmo a letto con loro.
E ci lasciammo cullare dalle tenere braccia di Morfeo..
Buonasera!
Che ne pensate?
Recemsioncina?
Vi auguro la buonanotte ♥
Besos♥♥
Niky♥
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Capitolo 15 *** Cambiamenti d'umore♥ ***
15
Eccomi qui :)
vi lascio subito al capitolo che sarà divertentissimo.
Capitolo 15
-Eddy
avanti svegliatiii!!!
Edward apri questa porta! EDWARD NON MI COSTRINGERE A BUTTARE
GIÙ QUESTA STRAMALEDETTA PORTA!!!!!-
Oh mio dio, Era stato il secondo risveglio più brutto della
mia
vita, il primo fu la mattina dopo che mi svegliai senza Edward, ma
questo; Dio Mio ma che voce aveva di prima mattina!?
-EDWARD MUOVITI NON VOGLIO PASSARE DALLA CAMERA DI BELLA! NON VOGLIO
SVEGLIARE I BAMBINI-
-ZIAAA CI HAI GIÀ SVEGLIATO!!!- Lu corse ad aprire la porta.
-Oh mio dio! Scusate non pensavo che...- venne interrota da Liz.
-Noi abbiamo dormito con il papà stanotte!- le disse Liz.
-Come?! Lo sanno??- e guardò me.
-Si Rose! Non posso nemmeno chiederti se sei mestruata
perchè
non puoi esserlo. Però almeno spiegami. no? Questa voglia di
urlare dove la trovi alle- guardai l'orologio e...- ALLE 5.30 DEL
MATTINO?!? Rose ma che cosa ti passa per la testa.!-
-Si Rose vorrei saperlo anche io.-
Esme venne subito in mio soccorso.
-Scusa Esme, Tanya non mi farà più il vestito, lo
farà finire da Kate. E il responsabile di tutto è
Edward!!-
Che c'entrava Edward se Tanya non faceva il vestito a Rose.
-Ma scusa cosa c'entra Edward?!-Le chiesi.
Lei mi lanciò il telefono e lessi ad alta voce.
"Ciao Rosalie,
Sono Tanya, ascolta il vestito lo finisce Kate, non voglio
più entrare in quella casa, ci vediamo al lavoro.
Tanya."
-Che cosa hai fatto Edward?- a quel punto ci girammo tutti verso Edward
e...
STAVA DORMENDO BEATAMENTE!!!
Ma come faceva?
Lo guardammo e scoppiammo tutti a ridere.
Lu e Liz gli si misero a cavalcioni sopra e gli iniziarono a dare i
pizzicotti.
Dopo 2 minuti buoni lo riuscirono a svegliare.
-Ma che cosa?!- lo vidi guardare fuori dalla finestra. Quando si
accorse che era buio pesto...
-ODDIO RAGAZZI ANCORA È BUIO!! Ma Andate a dormire! -
-Edward io ti ammazzo che cos'hai detto a Tanya?-
-Tanya? Ah Tanya, le ho solo detto la verità e ora
lasciatemi
dormire avanti fuori dalla mia stanza- disse in tono brusco.
-LA VERITÀ EDWARD? DI QUALE VERITÀ PARLI?- Rose
era furibonda con Edward, mah saranno i cambiamenti d'umore.
Mi ricordo quando li avevo io, avevo fatto impazzire James per i primi
cinque mesi.
FLASHBACK
-Jaaaaameeesss!!!
Vieni a pulire
subito il bagnooooo! Ti sembra il caso di lasciarlo
così?
Vic digli qualcosa anche tu per piacere!-
-Bella così stai esagerando adesso calmati perfavore.- stava
scherzando?!
-NO CHE NON MI CALMO! JAMES QUESTO È UN BAGNO! NON IL TUO
PORCILE OK? E ORA SISTEMA!-
-Va bene capo! Agli ordini!- mi disse.
-Ah e approposito, dopo vammi a prendere la Nutella™
che l'ho finita.-
-Bella ma se te l'ho comprata ieri!-
-L'ho finita! Prendi il barattolo più grande!- gli dissi.
Lui alzò le mani in segno di resa e andò a pulire
il bagno.
Dopo circa tre quarti d'ora tornò con la mia Nutella™
ma, io dormivo e quando mi svegliai non ne avevo
più voglia.
-James, tesoro, avanti vai a prendere il fritto misto per cena.-
-Tesoro?? Tre ore fa mi hai urlato addosso!-
-Non farmi innervosire allora! E vai a prendere quello che ti ho
chiesto!-
-Va Bene Va bene! Però Bells devi stare calma!
Così ti
verrà una crisi!- a quel punto non ci vidi più.
Presi il mattarello che Vic stava usando per fare i biscotti e lo
rincorsi per casa.
-AH E QUINDI SAREI IO?! LA CRISI ME LA FARAI VENIRE TU MALEDETTO!
SCAPPA SCAPPA! ECCO BRAVO! E NON TORNARE SENZA IL FRITTO MISTO!- James
corse fuori.
Io riportai il mattarello a Vic che intanto se la rideva.
-Che ti ridi te? Il tuo ragazzo è un deficente!- ma la sua
risata era contagiosa e mi misi a ridere anche io.
-Bella sei schizzata!-mi disse Vic.
-Hei non offendere! Vorrei vedere
te al mio posto!- misi il broncio.
-Dai scema vieni qui- e mi abbracciò.
Io mi sciolsi come una bambina nel suo abbraccio.
FINE
FLASHBACK
-La verità su me e i bambini. Ora posso dormire in pace che
tra un'ora mi devo alzare che ho il turno in ospedale?!- disse
Edward.
-TI CI MANDO IO IN OSPEDALE MALEDETTO IDIOTA!- Rose partì
alla carica verso Edward, riuscì al volo a levare Lu
dall'avanzata di Rose, prima che lo travolgesse.
Ma, prima che arrivò al letto, e quindi a Edward, due
braccia più forti di lei l'avevano già bloccata.
-Emmett che diavolo fai lasciami!!!!- lei cercava di liberarsi ma senza
successo.
-Edward davvero credimi sei stato fortunato a non avere Bella tra i
piedi durante la gravidanza! *I suoi cambiamenti d'umore mi fanno
girare la testa!*- disse Emmett.
-Concordo pienamente con Emm, una volta mi ha fatto uscire alle 3 di
notte a prendere i sott'aceti, e quando sono tornato mi ha detto che
voleva i biscotti quelli alle mandorle che piacciono a lei, l'avrei
ammazzata, ma sapevo che era colpa della gravidanza, e quante volte mi
inseguiva con il mattarello, il mestolo, la pantofola per casa, e due
minuti dopo mi chiamava tesoro. Vic si faceva certe risate!- disse Jame
sche si beccò un' occhiataccia dalla sottoscritta.
-EMMETT LASCIAMI CHE LO AMMAZZO!!!- Rose continuava a dimenarsi nelle
braccia di Emmett.
Mentre il resto dell'allargata famiglia Cullen, ovviamente svegliata
dalle urla di Rose, se la rideva.
Perfino Laurent, che era piegato in due dal ridere in un angolo del
corridoio, era li, non era abituato ai "ritmi" della famiglia
Cullen.
Tra un Emmett Laciami, e le varie risate da parte di tutti si fecero le
6.
-Ragazzi che ci fate tutti in corridoio, davanti alla camera di
Edward?!- Carlisle era appena rientrato dal lavoro.
-Papà vieni a vedere- disse Alice tra le lacrime talmente
tanto stava ridendo.
-Oh dio ma che cosa sta succedendo qui?- chiese Carlisle vedendo Emmett
che teneva Rose che, si vedeva tantissimo, voleva saltare addosso a
Edward e picchiarlo, me che tenevo in disparte i bambini.
-Rose vuole picchiare Edward Papà, perchè lui ha
detto a Tanya la verità su di lui e i bambini e..- ma
Carlisle la interruppe.
-Shhh, Alice!! Non devi lo sai!- disse Carlisle.
-Non preoccuparti Carlisle, i bambini lo sanno.-
Carlisle sussurrò un ah e tacque.
-Comunque, papà, Tanya non finirà più
il vestito a Rose, lo farà finire a Kate- poi si
avvicinò al padre- Dalle qualcosa per calmarsi- disse Alice
sottovoce.
-Si, Rose vieni con me perfavore, Emmett.- Emmett tirò Rose
fuori dalla stanza.
-Oh ma che è indemoniata?! Bella eri così anche
tu?!- mi chiese Alice.
-Peggio. Fidati!- Disse James e insieme a Vic scoppiarono a ridere.
Io li guardai malissimo ma poi mi misi a ridere anche io.
-Vabbè ormai siamo tutti svegli, su vestitevi che vi preparo
qualcosa da mangiare per colazione, vi aspetto di sotto.- la mia
adorabile mamma Esme.
Lei più di tutti poteva capire cosa provava Rose e cosa
avevo provato io. Lei che di figli ne aveva sfornati 3. E non gemelli,
saranno stati tre anni d'inferno per Carlisle, visto che si passavano
un'anno Emmett, Edward e Alice. Anzi che dico tre anni?! 24
anni d'inferno! Visto che sono tutti pazzi i figli e Emmett ne ha 24!
Lo faranno SANTO a quell'uomo.
Risi della mia battuta mentale e tutti mi guardavano per capire.
-Lo faranno SANTO a quell'uomo! Ha una famiglia di matti!- dissi e
risero tutti.
Io portai i bambini in camera e li vestì, poi li mandai
giù dalla nonna e andai a farmi una doccia.
Avevo dormito con EDWARD?!
Beh certo c'erano Lu e Liz, ma avevamo dormito tutti come una vera
famiglia, eh beh lo eravamo, un po' strana ma una famiglia.
Edward aveva detto la verità a Tanya, quindi se lei aveva
reagito così immaginai che si fossero lasciati.
Lo sapevo che non dovevo dirlo ma 1 a 0 per Bella!!!
-Bellì ho bisogno del bagno ho il turno in ospedale tra
mezz'ora ti dispiace?-
-Sto uscendo dalla doccia ora, dammi un minuto.- dissi.
Uscì e mi avvolsi nell'asciugamano, poi mi affacciai, con
solo la testa, alla porta di Edward.
-Ed, ho finito puoi usare il bagno- gli dissi.
-Okay- disse e si voltò a guardarmi.
Lo vidi diventare rosso in viso, sentì le mie guance
riempirsi di sangue caldo così chiusi in fretta la porta e
mi chiusi in camera mia.
Andai alla cassettiera per prendere l'intimo e notai il mio iPhone
illuminato, chiaro segno di una qualche notifica.
C'era una chiamata e un messaggio inviatomi la sera prima.
"Bella,
Entro dopodomani mi devi mandare l'interviste alle tue amiche.
Devo farla pubblicare..
Qui è un casino senza di te! Torna presto!
Anna."
E ovviamente la chiamata era anche sua.
La richiamai subito, prima di perdere il lavoro.
Anna aveva la fama di Maryl Steep nel "Diavolo Veste Prada" ,
Miranda Priestley nella realtà per intenderci.
^Pronto? Bella?^
-Ciao Anna scusa, domani faccio l'intervista e se ce la faccio domani
sera te la invio sennò dopodomani mattina, se riesco a far
stare tranquilla la sposa, è un tantino suscettibile al
momento- le dissi quasi ridendo.
^Beh, la capisco sarà super agitata per il matrimonoi, no?!^
-No Anna, la nostra sposina mi sta per regalare un nipotino, e cambia
umore ogni minuto. Ma io so come tenerla tranquilla! Ora vado Anna,
sempre se non hai bisogno d'altro- le dissi.
^Oh come sono contenta! Falle tanti auguri da parte mia, tranquilla
vai, ci sentiamo apena mi mandi l'intervista^
-Va bene, ciao Anna, Buonagiornata.- le dissi.
Io la sentì urlare contro qualcuno e chiudere la chiamata.
Misi velocemente la schiuma nei capelli e scesi di sotto senza
asciugarli.
Mentre aprivo la porta suonò il cellulare e tornai indietro.
"Eri Bellissima prima☺♥"
Edward...
"Grazie *-*☺"
Inviai.
"Ah Bellì posso ricominciare a salutarti con il bacio sulla
guancia? Infondo siamo amici no?!"
Tsk, amci, sapeva benissimo che io lo amavo ancora, che non mi venga a
dire amici.
Comunque scrissi:
"Va Bene.. Ma non prenderti troppa confidenza!!!
Inviai subito e aspettai la risposta che non arrivò, in
compenso arrivò un bacio sulla guancia accompagnato da quel
profumo che non sentivo da tempo.
-EDWARD!! Meno male che ti avevo chiesto di non prenderti troppa
confidenza.- gli dissi.
-Eddai Bellì, dovrò pur divertirmi in qualche
modo, e poi come faccio a riconquistare la tua fiducia
sennò?!- beh anche questo è vero.
Il vecchio saggio diceva "PER FAR INNAMORARE UNA DONNA DEVI FARLA
RIDERE" e se non fai il cretino lei non riderà mai.
-Dai andiamo Scemo!- e tirandomelo per la mano me lo portai fuori dalla
mia stanza.
Appena arrivammo alle scale gli feci scendere due gradini e mi attaccai
a mo di Koala a Edward.
Arrivati in cucina stavamo amcora ridendo ea vederci così
sembravamo QUASI felici, ma in realtà io non lo ero ancora
del tutto.
Mi ci sarebbe voluto un bel po' di tempo per riprendere piena fiducia
in lui.....
Ma ciao♥
Scusate il ritardo ♥
La frase tra gli asterischi penso la conosciate tutti, è
presa da Twilight.
Bene, vado a dormire che domani ho 6 ore a scuola, pesantissime..
Tra le quali:
Scienze, Matematica, Fisica,Grammatica e antologia...
L'unica materia decente della giornata è inglese, e forse
antologia (se non fosse per la prof... P.)
Buonanotte a tutti♥
Besos♥
Niky♥♥
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Capitolo 16 *** Intervista col vampiro!♥ ***
16
Ciao a tutti :)
Sono in tremendo ritardo lo ammetto..
Ho avuto dei problemi con il pc e poi con la connessione ma
comunque eccomi qui :)
Da me piove ininterrottamente da una settimana e hanno anche chiuso la
strada che faceva il mio pullman per andare a scuola..
Ora devo fare un giro nettamente più lungo :'(
E arrivo a scuola sempre in ritardo :)
Vi lascio subito al capitolo prima che mi mangiate!
Besos♥
Capitolo 16
Esme, ai fornelli, ci stava
guardando
con gli occhi a cuoricino, pensava che io e suo figlio avremmo presto
riavuto un futuro da condividere e sinceramente ci speravo anche io, ma
tutto questo sarebbe successo ahimè tra molto molto tempo.
Al contrario, vicino alla finestra. qualcuno ci stava squadrando con
uno sguardo che stava ad intendere "perchè ho lasciato la
pistola a casa?" o addirittura "di sopra?!" .
-Buongiorno Bells, vieni ad abbracciare papà.- non lo
avrebbe
mai detto così apertamente se non per farmi scendere dalle
spalle di Edward.
-Giorno papà.- dissi e lo abbracciai come aveva chiesto, ma
non mi fece staccare, anzi mi portò in garage.
Interrogatorio.
Fantastico!
Come una qualunque criminale.
-Bella che cosa stai combinando con quel ragazzo? Ti sei dimenticata
come ti ha ridotto 4 anni fa? Devi smetterla di comportarti
così! Perchè ti stai riavvicinando a lui eh?
Dimmi perchè lo fai?-
-Va bene ispettore! Non ho un alibi per ieri sera! Mi ha scoperto!
Avanti mi ammanetti!- e gli mostrai i polsi incrociati.
-Bella smettila, il mio è un discorso serio, ma va bene ho
capito non ne vuoi parlare. Parliamo del secondo prolblema, in ordine
di importanza, lo sai che lunedì arriverà
Renèe che cosa le dirai?-
-Davvero?! Lunedì, oddio davvero papà che cosa le
dirò? Mi odierà, ma come potevo dirle dei bambini
dopo la rottura con Edward, avrebbe rivisto la vostra storia e avrebbe
lottato per aiutarmi, ma io non volevo l'aiuto di nessuno, sono
riuscita a cavarmela da sola per 4 anni, riuscirò a crscere
i miei figli, e comunque non sarò più sola!
Edward si è fatto trasferire a New York per stare con i
bambini, no non guardarmi così, mi ci vorrà
ancora del tempo prima di poter tornare a fidarmi di lui, ma almeno ha
deciso di voler stare con i bambini, che sanno di lui quindi spero che
non li deluda questa volta, perchè non ci sono solo io in
gioco, ma anche i bambini.-
-Cosa i bambini sanno di lui? Bella come hai potuto?-
-Mamma papà dice che è pronta la colazione. Nonno
andiamo?- Lu grazie sei il mio salvatore.
-Papà?!-
-Si nonno, lo sapevi che Eddy è il nostro
papà?-e dicendo questo entrò in casa senza
ascoltare la risposta.
-Tu permetti questo?- mi chiese papà.
-Si e ora andrei a fare colazione che sto morendo di fame- detto questo
entrai in casa seguendo mio figlio.
-Bella oggi abbiamo tutte e due la giornata libera, Shopping?- mi
chiese Alice.
-Direi di no, ho un'altro modo di oassare la giornata.- le dissi.
-Uhuh vogio sentire dimmi dimmi!- Rosalie era su di giri, sembrava che
l'arrabbiatura le fosse passata.
-Ho ancora quell'intervista da farvi.- ecco la mia vena giornalistica,
l'avevo un po' repressa negli ultimi giorni.
-IDEA!!!- trillò Alice dal salotto.
-Sentiamo- disse Rose alzando gli occhi al cielo.
-Intervista con lo Shopping!-
-Facevo l'intervista con il vampiro facevo prima- dissi
sarcastica.
-DAIII!!!- Alice saltava e sbatteva le ciglia mettendo su gli occhi da
cucciola.
-Aspetta ferma, Liz vieni qui, mettiti qui. Amore la vuoi quella
bambolina che hai visto al negozio a casa?- avevo messo Liz di fianco a
Alice.
-Si mamma.-
-Convincimi a prendertela.-
-Mamma dai dai prendimela dai dai.- saltellava, sbatteva le ciglia,
metteva su gli occhioni da cucciola.
Presi l' iPhone dalla tasca dei Jeans e feci il video alle mie
adorabili bambine che saltellavano e sbattevano le ciglia per ottenere
qualcosa.
-L'ho detto che sono identiche, ma proprio tua nipote doveva essere?!-
dissi sempre sarcasticamente.
-E con questo cosa vorresti dire?! si è mia nipote!- Alice
fece la faccina incazzata poi scoppiò a ridere.
-Tu quando torniamo a casa vediamo se riesco a passare a prenderla, e
tu va bene hai vinto mentre facciamo shopping vi farò
l'intervista.-
-SIII, va bene vado a cambiarmi!- e corse di sopra.
-Posso venire anche io?- Vic era sulla soglia ancora in pigiama.
-Certo, con queste due pazze, me ne serve una sana di mente!-
-Hei quarda che quella pazza qui è Alice non io!- disse Rose.
-Fino a prova contaria quella che ci ha svegliato urlando alle
5.30 di mattina sei tu non Alice- le dissi.
-Si forse hai ragione.- disse e poi scoppiò a ridere.
Dopo un'ora Alice era pronta.
Lasciai i bambini a papà, ma solo perchè Edward
era andato a lavoro, e solo perchè papà mi
avrebbe ucciso se li avessi lasciati con lui.
Prendemmo la mia macchina, e arrivammo in poco tempo.
Durante il viaggio cominciai a porre le mie domande alle ragazze.
Loro risposero a tutto completamente.
Alice ci fece girare tutto il centro commerciale.
A fine giornata mi aveva riempito il baule della macchina.
Io non vedevo l'ora di tornare a casa dai miei bambini.
-Mamma, oggi pomeriggio papà ci ha rapiti dal nonno lo
sapevi?- mi disse Lu arrivando in garage.
-Si infatti stanno litigando, Bella dovresti venire dentro, Emmett e
Jasper non ce la fanno più a tenerli fermi.- Esme era
preoccupatissima.
Corsi in casa e trovai Emmett che fermava Edward e Jasper che fermava
papà.
-TU NON PUOI AVERE PRETESE SUI BAMBINI ADESSO! DOVEVI PENSARCI QUANDO
BELLA TI HA DETTO DI ESSERE INCINTA!-
-Ispettore Swan, io ho sempre avuto molto rispetto per lei, ma lei non
mi può negare di vedere i miei figli, non può
negare loro la figura paterna che vogliono.-
Papà urlava addosso a Edward rinfacciandogli di non essersi
preso le sue responsabilità quando doveva, mentre Edward
parlava sempre con educazione.
-PAPÀ ADESSO BASTA! EDWARD VIENI DI SOPRA! Lu, Liz venite
con la mamma.- dissi e mi tirai Edward per un braccio.
-BELLA NON PROVARCI!- mi disse papà.
-NO PAPÀ, COS'È VUOI IMPEDIRE ANCHE A ME DI STARE
CON I MIEI FIGLI, SCORDATELO!- dissi e me ne andai.
Ora toccava a Edward, adesso toccava a lui darmi qualche risposta.
Entrai in camera e chiusi la porta.
*-Mi devi dare qualche risposta- gli dissi.
-Si, No, Perchè 2 non fa 3, 1,7724523-
-La radice quadrata di π non mi interessa.-
-La conoscevi?-*
-Perchè hai preso i bambini a papà?-
-Bella posso avere i miei bambini? O tuo padre deve portarmeli via?-
-Certo che puoi averli, ma lascia che si abitui al fatto che loro sanno
di te-
Per papà non era facile, ma così rendeva le cose
difficili anche a noi.
Speravo solo che con il tempo avrebbe capito.
SSSSERAAAAAA
Non so quando tornerò con il capitolo, settimana prossima
sono piena di verifiche...
Ahhhh posso impazzireeeeee!!!!!!!!!
Besos♥♥
Niky♥
|
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Capitolo 17 *** Una mattina movimentata!♥ ***
Ciao a Tutte!
Domani ho una verifica ma non potevo lasciarvi ancora per molto senza
capitolo..
Altrimenti mi mangiate... Ahahah
Vi lascio subito a leggere e ci leggiamo sotto!
Besos♥
Capitolo
17
*DRIIIIIIINNNNN*
Quella mattina mi svegliai così, con il mio iPhone che
squillava.
Guardai l'ora e mi accorsi che erano le 6 del mattino. E che io ero nel
letto... Come ci ero finita nel letto con Edward e i bambini?
L'ultimo ricordo che avevo era che ero al pc a finire di impaginare
l'intervista.
*DRIIIIIIINNNNN*
Chi poteva essere a quell'ora??
Aprì bene gli ochhi per controllare sul display il nome
dello scocciatore di questa mattina, ieri Rosalie oggi?
OMIODIO!!!!
-Anna? Dimmi?- risposi subito al telefono quando lessi ANNA!! sul
display.
^Bella? Oh meno male che ti ho trovato, devo mandare via il book mi
serve assolutamente l'intervista!-
-Oh Dio scusa, l'ho finito ieri sera ma per qualche strano motivo mi
devo essere addormentata. Ora te lo mando, controlla l'email.-
^Grazie Bella sei un angelo, torna presto che qui è un vero
casino senza di te.^
-È successo qualcosa? Anna?-
^Non so come comportarmi con Ashley, è così
fragile, e Emily? Non ne combina una giusta da quando fa coppia con
Serena.^
-Anna Ashley va presa con le pinze, non darle mai compiti al di fuori
di "porta i fogli, porta il caffè, fai le fotocopie" lei
vuole solo essere una segretaria, non aspira a posti più in
alto, almeno per ora, ah e Emily mettila con Andy vedi che funziona,
Serena lasciala nelle mani di Blair vedi che la sistema.-
^Grazie Bella, Oh mi è arrivata la tua Mail, Ci sentiamo,
grazie Bella!^
-Ciao Anna- chiusi la chiamata, quela redazione stava andando a farsi
fottere mentre io ero qua.
-Successo qualcosa?- la voce di Edward mi fece spaventare.
-No tranquillo tutto apposto.- ora l'unico mistero irrisolto era: IO
COME CI ERO FINITA A LETTO?
-Ieri sera ti sei addormentata sul pc dopo- mi indicò la
bottiglia del vino accanto al pc - aver bevuto..-
-O Dio mi sono finita la bottiglia intera???- gli chiesi.
-No solo a metà, l'altra metà l'ho bevuta io.- ci
mettemmo entrambi a ridere.
Poi io sbadigliai. e tornai sotto le coperte.
Daltronde ero coperta solo da una sottile canottierina e un
pantaloncino corto.
-Bella cosa devi fare oggi?- mm che aveva in mente?
-Mettiamo il caso che io non abbia nulla da fare?- gli chiesi restando
dulla difensiva.
-Devo andare a fare delle commissioni e mi piacerebbe che tu venissi
con me- ecco lo sapevo.
-Tra questa commissioni ovviamente c'è anche la cosa
fondamentale giusto?- gli chiesi.
-Saarebbe?- chiese guardandomi ad occhi sbarrati, che davvero abbia
capito? Nah
-Prendere le fedi dei due sposini, tocca a noi in quanto testimoni.-
gli dissi.
-Giusto, facciamoci scappare anche questa commissione, e poi ho bisogno
del tuo aiuto per il regalo di Rose.- allora non ero l'unica.
-Allora siamo apposto, pensavo di chiedere a Jasper di aiutarmi, invece
mi aiuti tu a scegliere il regalo per Emmett, ok?-
-Va bene, io ti aiuto con quello di Emmett e tu mi aiutii con quello di
Rose-
-Ok- gli porsi la mano.
Lui l'afferrò ma invece che stringerla mi tirò
verso di se e mi baciò una guancia.
Poi mi sussurrò all'orecchio
-Affare fatto. Dai vatti a preparare.-
Un brivido freddo mi percorse la schiena.
Poi presi un po' di lucidità e gli dissi.
-Ma se sono le sei e mezza del mattino-
-E allora che vuoii fare tornare a dormire?- mi disse ridendo.
-No, ma Esme non sarà ancora sveglia e i bamabini?-
-Papà aveva il turno di mattina che iniava alle 6.30. Vuoi
che Esme non sia già in piedi?-
Colpita e affondata, non avevo più scuse per rimandare la
mia uscita con Edward.
-Daccordo, vado a cambiarmi.-
-Ok vatti a vestire!- mi disse come a intendere che così ero
troppo svestita.
Risi sottovoce e dal bagno passai in camera mia.
Presi la roba per farmi la doccia e ritornai in bagno.
La doccia servì a rilassarmi.
Daltronde stavo per uscire con Edward, non che la cosa mi dispiaceva,
ma io e lui da soli in giro per una giornata intera.
Ok mi dovevo dare una calmata!
Finita la doccia ero più agitata di prima.
Colpa dei miei pensieri su Edward e sulla nostra uscita.
Misi un paio di Leggins neri e una felpa con sotto una maglia a maniche
corte.
Misi il telefono e il portafoglio nella borsa e tornai in camera di
Edward.
Lui non c'era.
Diedi un bacio ai bambini.
Mentre uscivo dalla stanza duonò un iPhone.
Il mio non poteva essere così perlustrai la stanza.
Lì sul comodino c'era il telefono di Edward illuminato.
Andai li e vidi che c'erano dei messaggi Whatsapp non letti.
Lessi solo le notifiche.
So che stavo sbagliando.
Ma ero curiosa.
*Grande fratello! Vedrai che prima della fine di queste due settimane
tornerà tua!*
La prima non lasciava spazio a molte ipotesi.
*Hei Edward, Chiamami!*
Mi scappò una risata.
Era Carlisle.
Forse dovevo portargli il telefono.
Scesi di sotto.
Edward era in salotto che parlava con Esme.
Non volevo interromperli quindi rimasi sulle scale, a, beh si origliare.
-Si ma tu come la vedi? A me sembra diversa, non è
più la stessa Bella, è cambiata mamma.-
-Chissà perchè?!- Esme rispondeva con domande
retoriche.
-Mamma, la vedo da come si comporta non è più la
stessa Bella! Qualcosa a New York l'ha fatta cambiare, il problema
è che non so che cosa.-
-Non è a New York che è cambiato qualcosa..
Edward svegliati, quel qualcosa che vedi tu che è cambiato,
è cambiato qui! Quando tu hai rifiutato lei e i bambini!
DOVEVI DIRGLI LA VERITÁ SU JACOB QUANDO NE HAI
AVUTO L' OCCASIONE!!- Esme lo lasciò li e se ne
andò in cucina.
Edward restò impalato sul divano.
-Non starla a sentire Edward! Io sono sempre la stessa.-
-Bella! Hai ascoltato tutto?- disse abbassando la testa.
-Non tutto, ma ho capito il senso del discorso- gli andai vicino-Edward
guardami, io sono sempre la stessa! Solo mamma di due splendidi bambini
che sono i NOSTRI FIGLI!-
-Grazie Bella, tu hai sempre avuto la dote magica di rendermi sicuro
quando sentivo che il mondo mi crollava addosso.- disse mostrandomi il
suo sorriso sghembo che avevo imparato a vedere su sua figlia.
-Andiamo?- mi chiese poi.
-Aspetta, Carlisle ti ha scritto di chiamarlo- dissi mostrandogli il
telefono.
Lui lo chiamò subito.
-Metto il vivavoce-
^Edward, meno male sei sveglio^
-Papà che è successo?-
^Perchè non mi ascotate mai?! È
Perchè? QUANTE VOLTE VI HO DETTO DI NON DOVER FARE A BOTTE
SE AVETE BEVUTO??!!!^
-Carlisle che succede?-
^Sono in vivavoce? Tanto meglio almeno non devo ripetermi. Bella
sveglia tutti ho poco tempo, Ah Edward metti il muto non voglio sentire
le urla di Bella!^
Edward mise il muto e io iniziai a spaventarmii. Edward si
tappò le orecchie.
-RAGAZZI IN PIEDI!!! CARLISLE CI VUOLE TUTTI AL TELEFONOOOO!!!!!
È SUCCESSO QUALCOSA DI GRAVE SVEGLIATEVII!!!-
-Dopo circa due minuti Jazz entrò in salotto seguito da
tutti gli altri.-
-Bella?! Ma che cosa sono tutte queste urla? Sono le sette del mattino!-
Feci cenno ad Edward di rimettere il microfono.
-Papà parla.- disse Edward.
^Vic ci sei?^
-Si Carlisle ci siamo tutti.-
^Esme vai vicino a Vic, Rose anche tu^
-Carlisle ma che succede?- chiesi.
-Bella credo di aver capito, vai- mi disse Edward sotto voce e mi fece
cenno di andare verso Vic.
Andai verso Vic e nel mentre Carlisle disse le parole che mi
ghiacciarono a metà del salotto.
^Ieri sera in un pub James ha fatto a botte con uno che era il triplo
di lui, Mike Eric e Ben l'hanno portato all'ospedale, è in
coma farmacologico, ha riportato ferite esterne non molto gravi, ma ha
un ematoma molto marcato in testa che per fortuna non ha preso il
cervello, lo stanno aspirando con i farmaci ma per ora le condizioni
restano critiche.^
-NOOOOOO!!!!!!!!!!!- l'urlo agghiacciante di Vic ci
ghiacciò tutti.
-Bella andiamo in ospedale!- mi disse Edward.
-Esme falle una camomilla e cerca di calmarla, appena sappiamo qualcosa
chiamiamo- dissi scattando dietro a Edward verso il garage.
-NOO! VENGO ANCHE IO!- tornai subito indietro.
-Vic! Anche se venissi li non potresti fare niente, Edward è
un medico chirurgo io lo sto solo accompagnando per evitare che faccia
casini come l'ultima volta! Tu devi stare qui! Fai una cosa, vai dalle
uniche due persone che ti hanno sempre tranquillizzato quando stavi
male per James, lo so! Ti addormentavi con i bambini poi la mattina
tornavi in camera, ti pare che io non vada in camera dai miei
fihìgli durante la notte per guardarli dormire.
Vai da loro e stai da loro. ti chiamiamo appena sappiamo qualcosa te lo
prometto!- feci il nostro, nostro di noi ragazze da sempre, segno di
quando ci promettiamo qualcosa.
-Tenetela d'ochhio!- il clacson della macchina di Edward
suonò e io corsi fuori.
-Pronta?!-
-Si!-
-Ok!-
Edward ingranò la marcia e partì.
Respirai a fondo per tranquillizzarmi ma quello che sentì fu
un inconfondibile profumo! IL SUO!
Continuai a respirare per imprimere dentro di me quel meraviglioso
profumo.
-Ho ascoltato metà del tuo discorso con Vic.- Edward mi
ridestò dai miei pensieri.
-Fino dove hai ascoltato?-
-Fino a come l'ultima volta!- disse puntando lo sguardo sulla strada.
-Ah, ti sei perso la parte migliore, quella in cui le dicevo di andare
dai bambini, quando sta male lei dorme sempre con loro, la
tranquillizzano.-
-Tu come lo sai?-
-Beh, ogni tanto la notte mi sveglio, e vado a controllarli, loro hanno
quasi sempre la compagnia di Vic dopo una serata movimentata da parte
di Jamy-
-Capito, comunque è bello il gesto che hai fatto prima, lo
facevi sempre quando entravi nella mia macchina.-
-Le vecchie abitudini sono dure a morire. E poi mi stupisco che tu
porti ancora questo profumo, pensavo che crescendo l'avresti cambiato.-
-In realtà questa macchina non la uso da quattro anni,
però si il profumo nonl'ho cambiato-
-Come?! Non usi la Aston Martin da quattro anni?- gli chiesi.
-Beh no, tutto in questa macchina ricordava te, salire qui mi
soffocava.-
-Capisco.-
Grazie alla guida da pazzo di Edward arrivammo in ospedale in poco
tempo.
-Il dottor Carlisle!- mi fiondai dalla receptionist.
-Mi dispiace, ma il dottore è occupato.-
-Il dottore mi sta aspettando, sa che stavo arrivando.-
-Mi dispiace ma non posso farla passare-
-Ma..-
-Lascia stare Bella, Jakie? Mio padre?-
-Dottor Cullen, Suo padre è in terapia intensiva.-
-Andiamo Bella.- mi prese per mano e mi portò verso terapia
inensiva.
-Mio padre Elen?-
-Dentro, hei lei non può entrare.-
-È tutto apposto Elen, lei è con me.-
-Intendevo che non può entrare così!, E nemmeno
lei dottor Cullen..-
-È vero, Elen porta Bella a cambiarsi, io vado a prendere il
camice.-
-Da questa parte!- disse con un tono aspro.
-Lei è un'amica di dottorino tanto carino?- mi chiese mentre
mi aiutava a mettere quell'orrendo coso verde.
-Dottorino tanto carino?- chiesi alzando una sopracciglio.
-Si il dottor Cullen, ho visto che la teneva per mano.-
-Oh beh si, sa sono la madre dei suoi figli.- dissi per marcare il
territorio.
Un territorio che non era più mio da quattro anni ma mi
piaceva la frase "madre dei suoi figli".
-Bella sei pronta?-
-SI Eccomi.- dissi e uscì.
-Come siamo carine.- disse per prendermi n giro.
Elen si allontanò.
-Posso dire lo stesso di te, dottorino tanto carino.- dissi e risi.
-Uhf, quel soprannome, vedo che ha colpito anche te.-
-Beh non è male, poi con questo camice.- dissi e puntai lo
sguardo sulla scritta "TERAPIA INTENSIVA".
-Pronta?- mi chiese.
-Si, in questi anni lo avrò visto parecchie volte malmenato,
non mi sorprenderei se Carlisle ci dicesse che ha delle vecchie
fratture.- dissi.
-Bella Edward! Ecovi finalmente, ma che fine avevate fatto?-
-Abbiamo fatto il Cecchin da Elen.- disse E£dward
guardandomi.-
-Venite- ci disse Carlisle, indicandoci unn vetro.
Dietro c'era James intubato, sdraiato in un fottutissimo letto di
ospedale.
-Ha riportato numerose fratture alle costole, alcune anche vecchie, non
erano stae curate, e con questa scarica di botte si sono distorte del
tutto, Callie le ha già sistemate, l'unica cosa che rimane
è quello stupido ematoma in testa.-
-l'avevo detto che c'erano anche vecchie fratture,.- dissi.
-Bella? Che intendi?-
-Che a New York continuava a fare a botte, e più di una
volta è tornato a casa con dei graffi, provocati da anelli
di questi ragazzi nerboruti di famiglie dell'alta società
NewYorkese.-
-Qualcuno di loro ci è andato giù pesante, ma non
preoccupatevi le costole sono apposto. Bella vuoi entrare?-
-Si perfavore, Edward lasciami un attimo da sola.-
Entrai e chiusi la porta.
-Oh Jamy ma che mi combini?! Lo sai che non devi fare stare male Vic,
è una ragazza fragile, e stare con te in queste condizioni
le fa male. Con te ho sempre potuto parlare di tutto, e so che tu mi
senti, ho bisogno di parlare.
Io amo Edward! Questo ormai è chiaro a tutti, pure a lui,
pure a me. Ma cosa posso fare? Non posso dimenticare da un giorno
all'altro quello che mi ha fatto anche se ora ne conosco il motivo, ma
io sono stata male. Sai oggi dovevo passare la giornata con lui, e
invece eccomi qui a parlare con te, chiuso dentro un ospedale in
terapia intensiva, ma nemmeno io ho mai visitato questo reparto, ci
volevi tu per farmi venire qui eh? Vic è disperata, cerca di
rimetterti, e se stai tentando di andartene, rientra subito in quel
corpo! Vic ha bisogno di te, io ho bisogno di te! Per cui ti prego
lotta! Lotta sempre!.- toccai la sua mano e notai che era fredda.
-Non ha molta circolazione sanguigna per via dell'ematoma, per questo
ha quella!- mi disse Edward indicandomi la sacca di sangue appesa sopra
la sua testa.
-Capisco.-
-Vieni andiamo a prendere il caffè, tu non l'hai ancora
preso e sei suscettibile senza caffè alla mattina.-
-Ok.- disi e sorrisi perchè si ricordava queste cose.
Uscimmo di li e mi risvestii di quell'orrendo camicione verde.
Andammo al bar di fronte all'ospedale.
-Carlisle mi ha detto che se ci sono novità mi avvisa,
quindi possiamo andare a fare le nostre commissioni, il centro
commerciale non è molto lontano dall'ospedale possiamo
tornarci in qualsiasi momento e per qualunque evenienza- mi disse
Edward.
-Va bene ma teniamo i telefoni sempre reperibili ok?-
-Daccordo.- dissi.
-Allora andiamo-
-Andiamo-
Edward pagò la colazione e partimmo verso il centro
commerciale.
Sperando di non avere altre brutte sorprese....
Buonasera a tutti.
Come state?
Domani verifica di chimica, interrogazione di scienze e inglese.
E voi che fate?
Andate ancora a scuola?
Oppure lavorate?
Vi è piaciuto il capitolo?
Ho pianto anche io quando Carlisle ha chiamato, ma non ci posso fare
nulla, mi è venuto in mente così e dovevo
assolutamente scriverlo.
Vedremo come andrà.
Besos♥
Niky♥♥
|
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Capitolo 18 *** Brutti Ricordi♥ ***
18
Buonasera!!
Sono stata via per tanto tempo e mi dispiace :(
Ma ora sono tornata e sono tutta per voi..
Sono stata a Roma una settimana è
bellissima ❤
Ora vi lascio al capitolo
CAPITOLO
18
Eravamo appena
arrivati al centro commerciale.
Bella?Cos'hai intenzione di fare a Emmett? Hai già un'idea?-
-In realtà no. E tu per Rose?-
-Nemmeno io. Però ho un'idea-
-Sentiamo.- gli dissi.
-Se li prendiamo insieme i regali? Nel senso che io ho già
in
mente il regalo per Emmett. E se tu hai già in mente in
regalo
per Rose possiamo farlo insieme.-
Ci pensai su per un momento.
Una volta l'avevamo fatto.
Era il compleanno di Alice e le avevamo fatto Il vestito Armani che
tanto le piaceva.
-Per Rose avevo in mente una cosa che non potrei permettermi da sola-
-Ovvero?!-
-La nuova collezione di Borse di Gucci!-
-Intendi tutta la nuova Collezione?-
-Beh si!- fece una smorfia ma poi rise e entrammo da Gucci.
A mezzogiorno circa uscimmo dal negozio.
Nel frattempo mi ero provata qualcosa anche io e siccome per Edward mi
stavano bene mi obbligó a comprarli.
Anzi me li comprò proprio lui metre io mi cambiavo.
Quando uscimmo dal negozio Gucci ci dirigemmo al Saturn per il regalo
di Emm.
-Emm voleva tanto uno stereo, mi aveva anche fatto vedere quale, ecco
è quello.- mi disse Ed davanti a degli stereo che erano
giganti!
-Questo? Ed ma dove ha intenzione di metterlo? È alto mezza
parete e largo altrettanto!- dissi guardando Edward.
-Bella! Calmati! Lui vuole quello dietro!- disse.
-Ah ok!- dissi girandomi, poi però mi resi conto di quello
che c'era dietro! -Edaward non mi prendere per il culo! Quello
è un impianto Hi-Fi da discoteca! Dove lo mettiamo?
-Nella stanza più grande della casa, quella dove ora dorme
tuo padre, Emm ci ha fatto le misure per mesi! Tra l'altro quella
è l'unica stanza insonorizzata della casa quindi
è sostanzialmente l'unico posto dove poterlo mettere!- mi
disse e poi si allontanò per chiedere informazioni.
-Ok mettendo insieme i budget ce n'è anche per l'extra del
trasporto, siamo apposto, che ne dici di mangiare qualcosa? Vado a
pagare e poi porto i sacchi in macchina, tu intanto vai a metterti in
fila al MC.- mi disse.
-Ok, a dopo.-
Mi diressi al MC e mi misi in fila per ordinare.
Mentre ero in fila mi suonò il telefono.
-Pronto?- chiesi.
-Bella! Hai notizie di Carlisle?- era Ali.
-No, Alice perchè?-
-Perchè l'ho chiamato già 7 volte e non mi
risponde! Quando è stata l'ultima volta che l'avete sentito?-
-L'abbiamo visto stamattina in ospedale, poi siamo venuti a prendere i
regali per Emm e Rose, approposito! Noi due dobbiamo parlare! Vic? Come
sta?- chiesi.
-ok, Vic dorme, era stanca, non ha fatto altro che piangere e dire Jamy
tutta la mattina, Sue le ha dato un tranquillante e ora sta dormendo.-
-Bene, ora proviamo a chiamarlo, scusa Ali ti devo lasciare, dai un
bacio a Vic.- chiusi velocemente la chiamata perchè era il
mio turno e di Ed nemmeno l'ombra, vabbè avreii ordinato io,
incrociando le dita che i suoi gusti siano gli stessi di una volta.
-Prego signorina.-
-Buongiorno allora vorrei 3 patatine grandi, due McChicken, un BigMC, e
due coche grandi.-
Tempo poco e la commessa mi aveva già portato tutto.
Mi avviai ai tavoli con i vassoi in mano, lui era li, mi sorrideva e mi
aspettava.
-Non scomodarti a venirmi ad aiutare eh! Comunque ho ordinato io,
sperando di essermi ricordata i tuoi gusti.-
Edward passò in rassegna quello che avevo ordinato.
-Bella! Hai fatto centro!.- disse sorridendo.
-Sono contenta, senti mentre ero in fila mi ha chiamato Alice!-
-Ah, e che dice?-
-Che Carlisle non le risponde, l'aveva già chiamato sette
volte quando mi ha chiamato.-
Edward levò il suo telefono e chiamò suo padre io
nel frattempo finì di mangiare il panino e sorseggiai un po'
di coca.
Niente non rispondeva nemmeno a lui.
Lo chiamò per ben quattro volte, mentre io mangiavo la mia
porzione di patatine, ma niente, non c'era verso, Carlisle era
irraggiungibile.
Dopo la quarta volta lo vidi cambiare numero.
-Pronto.- rispose una donna.
-Jackie? Sono il dottor Cullen, dov'è mio padre?- chiese.
-È in terapia intensiva, ha dovuto operare d'urgenza un
paziente ricoverato in quel reparto.- disse.
-Oh no!- dissi.
-Grazie Jackie.-
-Andiamo Edward!! Sta operando Jamy!-
-Fammi finire il panino!-
Battei le gambe mentre lui finiva di mangiare.
Poi ci infilammo in macchina e appena arrivati davanti all'ospedale
quasi mi lanciai dalla macchina, Edward era troppo calmo, forse
perchè confidava in suo padre ma io ero preoccupata.
Mi fiondai dentro all'ospedale ignorando Edward che mi chiamava, mi
lanciai di corsa verso la terapia intensiva, Elen non c'era, tanto
meglio, entrai senza aspettare il permesso.
Ma davanti alla camera di James mi bloccai e aspettai Edward che
arrivò dopo poco di corsa.
-Sei già entrata?- mi chiese.
-No, ho paura, ok! Aspetta qui ora arrivo.- dissi, feci un respiro
profondo e entrai nella stanza. Chiudendomi la porta alle spalle.
Quando mi girai non trovai nessuno.
La mia faccia doveva essere sconvolta perchè quando aprii le
tendine per mostrare a Edward la stanza si precipitò nella
stanza mi prese per un polso e cominciò a correre fuori
dalla terapia intensiva.
Quando uscimmo Elen era magicamente riapparsa.
-ELEN!- urlai dimenticando di essere in un ospedale.
Ma il mio urlo venne smorzato a metà dalla manoo di Edward
che mi si posava sulla bocca.
-Bella! Bella calmati, non è James quello che
papà sta operando, non potrebbe, è troppo legato
affettivamente per poterlo operare, non ti ricordi? Non si possono
operare parenti, troppo coinvolti emotivamente!-
-E cosa aspettavi a dirmelo?- dissi scostandomi dalla sua mano.
-Il vostro amico è stato portato di sopra, quarto piano
stanza 83.- ci disse Elen.
bello, noi eravamo al meno due.
Mi avviai con calma all'ascensore, ma era troppo lento così
iniziai a correre per le scale, Edward mi chimava mi diceva di andare
piano ma non potevo andare piano.
*QUARTO PIANO*
Andai a passo svelto per il corridoio.
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83!
Finalmente
trovai la stanza,
entrai.
-Bella! Ciao! Come stai?-
-Ti ammazzerei di botte!-
-NO! Grazie ho già dato!- rise.
-Non ci trovo niente da ridere! Mi spieghi che gusto ci trovi a far
soffrire Vic? Poi te la prendi con Edward per come stavo io. Guarda che
Vic sta come me ogni volta che torni a casa ubriaco, mi spieghi
perchè bevi? Prima che ce ne andassimo non bevevi quasi
mai?! E ora perchè?!- ormai ero alle lacrime.
-Bella! Calmati per favore! Ora ti racconto:
il mio racconto inizia quasi cinque anni fa! la sera prima che tu
scopristi di essere incinta, quella maledetta moto era la mia! La moto
di Jake non era appunto, e quindi usò la mia, ma nemmano la
mia era appunto, Vic mi chiese di andare con lei a una festa. te la
ricordi? Era la festa di compleanno di Jessica, anche tu costringesti
Edward a venire con te, ricordi?- io annuii -Ecco! Nessuno di noi due
partì per La Push quel pomeriggio, mentre le nostre moto
erano già volate li una settimana prima con il Jet privato
di Carlisle. Quella sera Jake mi chiamò e mi chiese se
poteva usare la mia moto, sapeva benissimo che quella di Ed era
intoccabile, così gli dissi di si, solo dopo mi ricordai che
aveva un problema allo sterzo, quando provai a chiamarlo lui era
già uscito, rintracciai Sam, gli dissi della moto e lui
corse alla gara, riuscì a parlare con Jake prima che salisse
in sella, ma lui gli disse di aver controllato la moto ed era tutto
apposto. Mi sento in colpa per questo bevo, e poi mi sfogo contro
qualcuno, a volte va bene che è qualche magrolino, altre
volte ci sono i figli di papà palestrati e le prendo.- fine
del racconto.
-Jamy! Non devi sentirti in colpa! Lui aveva controllato la moto! Se
aveva detto che non c'erano problemi, allora non ce n'erano!- non ero
stata io a parlare.
-Lo so Ed, ma io non ci posso fare nulla, mi sento in colpa, quella
moto era mia, se solo non gliel'avessi fatta guidare.- disse sedendosi
sul letto sfinito e triste per la confessione.
-Dovresti chiamare Vic, è tanto in pena per te!-
-Dammi il tuo telefono-
Glielo diedi.
*Pronto Bella? Hai saputoo qualcosa? Come sta quel testone di James?!*
Era Vic.
-Amore..- disse solo.
Dall'altro lato si sentì un urlo.
*JAMES! MI SPIEGHI CHE COSA CAZZO COMBINI?! DEVI SMETTERLA DI FARE A
BOTTE!!! GIURO CHE TI FACCIO TENERE SOTTO SORVEGLIANZA DA CHARLIE!* ok
era sclerata.
-Vic aspetta, io sto bene tranquilla, domani mi rimandano a casa-
*Vengo a farti compagnia a dopo*
-Vic aspetta! Ha già chiuso!-
-Non le abbiamo nemmeno detto in che stanza sei, vabbene dai riposati
noi andiamo ad aspettarla di sotto e poi torniamo a casa.- gli dissi.
-Ciao ragazzo.- ci salutò lui.
Andammo con calma alla reception mano per la mano, io ormai mi
aggrappavo a lui, e lui mi lasciava fare.
-Bella prendi la mia macchina, non penso che Vic torni a casa, porto io
a casa la sua.- mi disse dandomi le chiavi.
-Sicuro? La tua Aston?- chiesi sbalordita.
-Hei ti ho insegnato io a guidare, mi fido ciecamente di te alla guida,
dai vai!.- afferrai le chiavi e andai al parcheggio.
Solo dopo aver vagato per un po' mi ricordai un piccolo particolare,
non sapevo dove avesse parcheggiato, solo allora notai un gruppo di
persone intorno a una macchina grigia, guardai ed era la Asotn,
inforcai gli occhiali da sole e quando fui abbastanza vicina alla
macchina feci scattare le sicure, quando videro le luci si girarono
tutti e mi lasciarono lo spazio per mettermi alla guida, accesi la
macchina, e feci retromarcia per tornare a casa.
Sulla via di casa passai davanti alla gioielleria e mi ricordai le
fedi!
Parcheggiai e chiusi la macchina.
Quando entrai nel negozio notai una ragazza bionda, lei si
girò perchè aveva sentito il campanello della
porta.
Io mi avvicinai alla commessa.
-Desidera?- mi chiese la donna, una donna sulla settantina, bassina e
con gli occhiali.
-Sono qui per ritirare le fedi di Rosalie Hale.-
-Un momento, mmm, si tu devi essere Isabella Swan giusto?-
-Si.- risposi.
-Mi dispiace ma deve favorire la carta d'identità,
è solo una cosa formale.- mi chiese gentile la donna.
-Certo.- dissi e gli porsi la carta d'identità.
-Grazie, torno subito.- mi disse prima di sparire nel retro bottega.
Nel frattempo la ragazza bionda si avvicina a me e poggia i suoi
acquisti sul bancone, sono una manciata di gioielli, collane e altre
pietruzze.
-Scusami, non ho potuto fare a meno di sentire il tuo nome, tu saresti
Isabella giusto?- aveva un volto familiare ma al momento mi sfuggiva.
-Si.- risposi.
-Io sono Tanya Denali, piacere di conoscerti.- le strinsi la mano.
uh ora si che ero in imbarazzo, a nemmeno venti centimetri dalla ex di
Edward.
Per fortuna la commessa tornò con le fedi, le mise in un
sacchetto e io le misi in borsa, prima di uscire però la
curiosità ebbe la meglio e le guardai.
Quella di Rosalie aveva un simbolo d'infinito fatto da tanti diamanti,
erano entrambi in oro bianco, quella di Emm era semplice con una R
intagliata sopra.
Uscì dal negozio seguita da Tanya, che quando vide la
macchina a cui mi stavo dirigendo, prima mi guardò male, e
poi disse una frase:
-Devi essere molto importante se ti lascia guidare la sua adorata
Aston!-disse e poi si allontanò senza darmi il tempo di dire
nulla.
Tornai a casa in fretta, passando dal Garage, in cucina non c'era
nessuno, perciò corsi di sopra entrai nella mia stanza e
passai dal bagno in quella di Edward, aprì l'armadio e levai
la parte nascosta sul fondo e ci misi le fedi, ma quando toccai il
fondo di quel piccolo nascondiglio non trovai il legno dell'armadio
come doveva essere ma una scatola, la tirai fuori e la aprii, dentro
c'erano tutte le nostre foto che teneva in camera, e tutte le dediche
che gli avevo scritto, non me la presi, lui diceva che nella parte
segreta del suo armadio metteva le cose importanti.
Richiusi in fretta l'armadio e tornai nella mia camera.
Lasciai tutto in camera e scesi a vedere i miei bambini.
Buonasera!
Scusate il ritardo vi prego :'(
ma la scuola mi sta prendendo tutto il tempo a me disponibile.
Se non ci sono complicazione dovrei tornare ad aggiornare regolarmente
tutti i lunedì♥
Vi prometto che ci proverò, scusate ancora per l'assenza,
ora vado, ditemi cosa ne pensate♥
Besos♥
Niky♥♥
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Capitolo 19 *** Rispettare una promessa♥ ***
Capitolo 19
POV. Bells
Quando arrivai ai piedi delle scale Edward stava entrando dalla porta.
-Hei, mi sono dimenticato che dovevamo passare a prendere le fedi.- mi disse.
-Ci sono passata io, ho conosciuto Tanya in gioielleria.- gli dissi sorridendo.
-Ah, e come ti è sembrata?- perché mi faceva questa domanda?!
-Beh, bella è bella, ma forse è un po' troppo finta. Dai andiamo non guardarmi così, si vede che quella è tutta rifatta!- dissi visto che mi stava guardando perplesso.
-In effetti hai ragione- mi disse ridendo.
La sua risata cristallina..
Quanto mi era mancata..
Mi unì alla sua risata.
E ancora ridendo entrammo in salotto dagli altri.
-Cosa sono queste risate?- ci chiese Emm.
-Ho conosciuto Tanya- dissi consapevole che avrei attirato l'attenzione di tutti, difatti persino Rose e Alice alzarono lo sguardo da una rivista di Moda.
-Oddio! BELLA!!! Vogliamo sapere tutto!-
-Non c'è niente da dire, l'ho incontrata e mi ha visto con la macchina di Edward, mi ha detto: "devi essere molto importante per lui se ti lascia guidare la sua adorata Aston.- finì la frase guardando Edward.
-PAPÀ!- gridarono i miei angioletti appena entrarono in casa.
Papà, sentire quella parola dai bambini era bellissimo.
-Andiamo in piscina papà?! MAMMA VIENI!- mi trascinarono verso la piscina.
-Bambini ma io non ho il costume- dissi loro sperando di non finire comunque in piscina.
-Oh Bella, non serve il costume, andiamo- disse Edward prendendomi in braccio.
-NOOOO!! EDWARD METTIMI SUBITO A TERRA!!!-
-Come desidera signorina- disse facendo per farmi scendere. Io mi lasciai cadere dalle sue braccia. Solo che quello che trovai sotto di me non fu erba come credevo ma acqua, mi ero buttata da sola in piscina in pratica.
Ma la vendetta è un piatto che va servito freddo.
Meglio ancora se a vendicarti è un orso grande e grosso di nome Emmett, che arrivò di soppiatto lanciando Edward in piscina.
Tra le risate di tutti Edward giurò vendetta al fratello.
Alla fine ci ritrovammo tutti noi ragazzi in piscina come un tempo, solo che ora c'erano due esserini in più, che avevano sostituito Jamy e Vic per ora.
Domani sera ci sarebbe stato l'addio al nubilato di Rose.
Poverina non poteva bere ne fare nulla, per via della gravidanza.
Quando mi resi conto che domani sarebbe arrivata tutta la truppa di La Push, uscì veloce dalla piscina e corsi in casa.
Questo comportamento non sfuggì al padre dei miei figli che mi seguì dentro casa.
-Tesoro che succede?- hhh, tesoro.
-Mi sono resa conto che domani arriva la truppa di La Push.- dissi entrando in camera.
Lui mi seguì dentro la mia camera.
-E quindi?!
-E quindi?? Con loro arriverà anche Renèe! Mi odierà Edward!.-
-Non le hai detto nulla dei bambini?-
-No! Avrebbe rivisto in me la sua storia con Charlie! Avrebbe lottato per aiutarmi e io non volevo, dovevo farcela da sola, però le ho negato l'essere nonna che tanto voleva.- dissi ormai in lacrime.
Edward mi abbracciò stretta regalandomi quel calore e quella sicurezza che solo lui sapeva darmi.
Annusai il suo profumo mentre ero abbracciata a lui.
-Evita di sniffarmi per favore- disse regalandomi il suo bellissimo sorriso sghembo.
-Te l'ho detto le cattive abitudini sono dure a morire.-gli dissi sorridendogli.
-Vedo- disse.
Io alzai la testa per guardarlo ed eravamo a una vicinanza troppo pericolosa.
Se avesse deciso di accorciare quella breve distanza? Come mi sarei dovuta comportare? Mentre mi ponevo queste domande mi resi conto che se avessi voluto toccava a me levare le distanze.
La parte razionale di me mi diceva di aspettare.
Quella irrazionale mi diceva di buttarmi addosso a lui.
Respirai profondamente, ma quello che sentì fu il suo profumo che anebbió la parte razionale del mio cervello.
Beh questa volta la parte irrazionale ebbe la meglio. Mi buttai tra le sue braccia e incollai le sue labbra alle mie. Da quanto tempo volevamo quel bacio. Da quasi 5 anni aspettavo di stare ancora nelle sue braccia.
-Bella, aspetta! Non credere che non voglio! Ma tu sei sicura? Non voglio affrettare troppo le cose, continuerò questo bacio solo se tu mi giuri che ne sei convinta- mi disse, aww ma quanto era dolce sto ragazzo? Come potevo non essere sicura di quello che stavo facendo?! Edward era l'unico ragazzo che io abbia mai amato. E anche l'unico che avrei sempre voluto, e sempre vorrò.
-Giuro che non sono mai stata più sicura di quello che sto facendo di questo momento! Tu! Tu sei tutto ciò che ho sempre voluto e sempre vorrò!!- dissi guardandolo negli occhi.
-Ti amo Bella!-
-Ti amo Edward!-
E dopo esserci detti quelle parole tornammo a baciarci, poi però Edward si staccò!
-Scusa Bella, ma devo fare le cose come si deve.-
Si affacciò alla finestra e chiamò i bambini.
Loro arrivarono in stanza e Edward si sedette per terra davanti a loro.
-Lucas, ricordi la promessa che ti avevo fatto quando hai visto quelle foto sul muro?- capì subito dove voleva arrivare così andai sedermi sul letto.
-Si, mi hai detto che non avresti baciato la mamma senza prima chiedermi il permesso!- disse il mio adorabile Lu.
-Lucas Swan! Posso avere il tuo permesso di baciare la tua mamma?- gli chiese, uh solenne.
-SIIIII- rispose Liz al posto del fratello che vedendo la sorella contenta fece si con la testa.
Vidi Edward alzarsi e venire da me, mi prese il volto e mi baciò dolcemente. I bambini battevano le manine.
-E comunque sarete presto Lucas e Elisabeth Cullen!- disse ai miei bambini sorridendo.
-Edward? Hai deciso di riconoscerli?- gli chiesi.
- Si amore!- mi disse.
-aww amore!!- così dicendo gli saltai al collo.
-Mamma? Cosa vuol dire riconoscere?!- disse Liz.
-Vuol dire che vi riconosce come suoi figli e che vi dà il suo cognome.- dissi ai bamini che avevano gli occhietti lucidi.
Quando capirono cosa voleva dire la mia frase si lanciarono addosso al papà abbracciandolo.
-Grazie papà!- disse Liz.
-Figurati principessa!- disse e lei si illuminò.
-Non vedo l'ora di vivere con voi come una vera famiglia- mi disse guardandomi.
-Non come! Noi saremo una famiglia!- gli dissi prendendo in braccio Lu, e poi entrambi abbracciammo i nostri bambini.
-Ragazzi è pronto!- Gridò Esme da fuori. Bello avremmo mangiato in giardino. |
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Capitolo 20 *** Arriva La Tribù♥ ***
Capitolo
20
Quella
mattina mi svegliai come al solito in camera di Edward, da quando
eravamo tornati insieme dormivo spesso in camera sua con i nostri
figli, nessuno sapeva di noi anche se erano già passati 3
giorni da quella bellissima sera in cui i nostri cuori, nostri di tutti
e 4, si erano riuniti.
-Amore
sei sveglia?- mi chiese Edward.
-Insomma,
tu amore?- amore, che bello chiamarlo ancora così.
-No
sono proprio in coma, vorrei dormire un'altro po' ma-guardó
l'orologio- tra un quarto d'ora devo essere in pediatria!- disse
schizzando fuori dal letto e andando all'armadio per prendendo i
vestiti e poi andò di corsa in bagno, prima di scendere
corse a darmi un bacio, lasciò un bacio ai bambini e corse
all'ospedale.
Io
scesi di sotto a fare la colazione per tutti, Esme ancora dormiva,
Carlisle aveva il turno di notte e non sarebbe tornato prima delle 9,
preparai i miei waffle e le frittelle, sui waffle misi la crema che
avevo appena finito di preparare. In quel momento in cucina si
materializzó Esme probabilmente richiamata dal profumo del
caffè.
-Tesoro
ma non dovevi disturbarti- mi disse Esme.
-Nessun
disturbo mammina- le dissi andando a darle il bacio del buongiorno.
-Approposito
di mamme, lo sai che oggi arriva la tua con tanto di truppa di La
Push?- mi ricordó.
-Si
lo so, e non ho la più pallida idea di cosa dirle.-
-Si
semplicemente te stessa- mi disse lei.
-Si
arrabbierá, io lo so, le ho negato il suo essere nonna che
tanto voleva. Come faccio?- le chiesi in preda al panico.
-Per
ora non ci pensare tesoro, piuttosto sveglia tutti, che la sposa e lo
sposo oggi non si possono vedere.- Come da tradizione i due sposini non
si possono vedere la notte prima del matrimonio, ma considerando il
tempo che ci vuole a preparare Rose, avremmo bisogno di tutto il giorno.
Alle
9 del mattino avevamo già fatto tutti colazione, a parte le
pesti che ancora dormivano.
-Alice
dove va questo vaso?- Vic chiedeva a Alice dove mettere una delle tante
decorazioni che Alice aveva ordinato per decorare villa Cullen. Noi
ragazze decoravamo l'interno, mentre i ragazzi si occupavano
dell'esterno.
-I
due grandi all'entrata, quelli più piccoli su ogni tavolino
vuoto- disse Ali.
-Ehm
Ali, non per fare la guastafeste, ma ce ne sono 4 grandi-
-Oh
dio, due in fondo alle scale due davanti alla porta, ma nessuno ha una
qualche visione?- chiese Ali.
-Non
abbiamo tutti i tuoi "superpoteridafolletto"- disse Emmett che aveva
seguito il discorso seduto sulla scala.
A
furia di attaccare fiori e nastri si era fatta l'ora di pranzo, e delle
mie pesti nemmeno l'ombra.
Quando
aprii la porta della stanza li trovai seduti sul letto a giocare a
morra cinese, entrambi vestiti.
-Per
me carta- dissi facendoli spaventare.
-MAMMA
MA SEI PAZZAAAAAAA? - mi dissero insieme i bambini.
-Scusate
mio principe e mia principessa,ma la regina nonna dice che è
pronto sulla vostra tavola reale, e che siete desiderati in sala da
pranzo-
-scendiamo
subito regina mamma- disse Liz, le piaceva tanto sto giochino.
-
Principessa Liz, la sua carrozza la attende- gli disse Lu.
-Mamma
fai la carrozza?-mi chiese Liz.
-E
se facessi io da carrozza a entrambi?- Ed era entrato in stanza.
-Va
bene, Re Edward, ma prima deve baciare la regina Bella- disse Lu al
papà.
Edward
mi diede un bacio a fior di labbra e poi su chinò a prendere
Lu e Liz.
-Regina
Bella, lei è il Koala! Forza salti in spalla!-
-Non
sei un facchino Edward, io scenderó a piedi-
-Come
desidera Regina Bella- mi disse e scendemmo a mangiare.
Subito
dopo pranzo Edward e Jazz portarono via Emmett e con loro
andò anche Lu, serata tra uomini.
Mentre
la piccola Liz si fece fare una maschera di bellezza dalle zie e andava
in giro facendo il mostro, quando vide Rosalie con le fette di cetriolo
sugli occhi le volle anche lei, e a quel punto si rilassó a
tal punto di addormentarsi. Quando il tempo per la maschera era scaduto
svegliamo Liz e per togliere la maschera ci buttammo tutte e sei in
piscina. Io,Rose e Ali Restammo in un angolo,mentre Liz giocava le
nonne. Se solo avesse saputo che tra qualche ora sarebbe arrivata
un'altra nonna..
I
miei pensieri furono interrotti dal suono di un campanello.
Altro
che qualche ora, era arrivata!
-Bella
vai tu?- mi chiese Esme.
-Si.-
Mi
misi un' asciugamano intorno alla vita e girando intorno alla casa mi
trovai esattamente dietro loro che attendevano qualcuno che gli apriva.
-Ben
Arrivati, ragazzi dovete andare al club, i maschi sono tutti li, ah e
Sam, portati Jake, c'è anche Lu, Emily tu tieni pure
Isabella, c'è anche Liz di la.- dissi
-Bella
mi è sfuggito qualcosa, chi sono Lu e Liz-
-Non
ti sfugge nulla eh mamma?- dissi e la abbracciai.
-Bella.-
-Phil-
ci salutammo..
-Allora
Bella? Chi sono Lu e Liz?-
-Ehm.....
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Capitolo 21 *** Addio al Nubilato♥ ***
-Ehm, vieni mamma- le dissi prendendola per mano e facendola girare intorno alla casa, arrivate in piscina la mia piccola Liz stava schizzando le nonne.
-Liz? Tesoro vieni qui?- la chiamai.
-Oddio Bella! Non penso ci sia bisogno di presentazioni! Quella bambina è identica a te alla sua età, però penso che mi meriti una spiegazione!- eccola li, ma non le sfuggiva proprio niente eh.
-Vieni dentro nel salone mamma, vieni Liz- le dissi prendendola per mano.
-Liz, lei è mia mamma Renèe, tua nonna. Mamma, lei è Elisabeth, mia figlia-
-Ciao piccolina- le disse mia madre, ero sicura che già l'adorasse, era con me che era arrabbiata.
-Ciao nonna- disse Liz andando ad abbracciarla.
-Bella mi vuoi dare una spiegazione?- mi chiese di nuovo.
-Sì siediti, Liz vieni qui- dissi prendendola in braccio e sedendomi con lei su una poltrona.
-Allora non starò qui a spiegarti come si fanno i bambini perché lo sai meglio di me mamma, questa storia che sto per raccontare è nuova anche per te Liz, ma mi piacerebbe che l'ascoltassi anche tu tesoro se ne hai voglia- le chiesi.
Ci impiegó mezzo secondo a capire che cosa stavo per dire.
-Sì mamma, voglio ascoltare-
-ok allora per cominciare, quando scoprì di essere incinta, lo dissi a tuo padre in modo strano, gli misi un cartellone in stanza con scritto "auguri papà", ma quando lui lesse il cartellone era appena tornato da la push quella sera di 5 anni fa, la sera prima il suo migliore amico Jake aveva perso la vita in un incidente, m io l'ho scoperto solo quando siamo andati a Forks a prendere papà, sono stata malissimo e così ho capito che cosa era potuto succedere, lui sembrava seriamente intenzionato a voler conoscere i suoi figli, così l'ho lasciato fare. Una volta tornata da Forks ne abbiamo parlato e non li vuole deludere. Ha deciso di impegnarsi per essere un buon padre.- feci una pausa per vedere come stava reagendo mia madre.
-Sì Bella ho capito, ma resta il fatto che me l'hai tenuto nascosto, perché?!-
-perché non volevo che mi aiutassi, riflettici mamma, tu mi avresti voluto aiutare a tutti i costi, invece volevo cavarmela da sola, lo so sono imperdonabile.-
-No Bella, certo che ti perdono, solo sono impaziente di conoscere Lu a questo punto, oh Bella ma non sono troppo giovane per essere una nonna?- e scoppiò a ridere.
-Mamma sei sempre la solita- dissi e scoppiai a ridere seguita da Liz.
-Amore vai fuori dalle zie, io arrivo subito, e fai entrare Leah e Emily- dissi a mia figlia e la vidi correre fuori.
-Bella, ora possiamo salutarti come si deve?- chiesero le ragazze buttandosi al mio collo.
-Ahhh ragazze mi strozzate- dissi senza fiato -venite vi mostro le vostre camere- e mi avviai alle scale.
-Mamma tu e Phil starete qui, puoi iniziare a sistemarti, ragazze voi di sopra, venite, allora, Leah in questa, Emily tu e Sam nella stanza in fondo al corridoio, è la più grande e abbiamo messo le vecchie culle di Lu e Liz. Comunque ci sono i nomi di tutti sulle porte così quando tornano sanno dove andare a dormire, comunque donne, mettete il costume e scendete in piscina, oggi è la giornata di addio al nubilato di Rose, vi aspetto di sotto.- dissi e scesi in piscina, quando ci fummo stancato della piscina andammo a farci una doccia e a prepararci per passare una serata tra donne, mentre le nonne tenevano le bambine a casa.
Feci una doccia raccolsi i capelli e misi il vestito che avevo comprato con Vic. Mentre mi truccato suonò il telefono, era Edward.
*Ciao amore ti stai preparando?* mi chiese.
-Sì, ma dove siete voi? Non ci sono le spogliarelliste vero?-
*Certo che si*
-Ehm Edward, ricordi quanto ero gelosa all'epoca?-
*Sì certo come dimenticare*
-ecco non sono cambiata di una virgola-
*lo so infatti scherzavo, siamo al club, giocare alle macchinette e roba simile, poi ti ricordo che abbiamo dietro i bambini, e non sei la sola ad essere gelosa marcia, anche Rose e Ali sono gelossissime, voi dove andate?*
-Ali ha preso una limousine in noleggio, e andiamo a ballare.-
*approposito com'è andata con tua madre?*
-La bella notizia è che non ti odia, la brutta notizia è che, e cito, "sono giovane per essere nonna"-
Lui scoppiò a ridere.
*per fortuna non mi odia, al contrario di tuo padre*
-lui mi ha visto star male, fidati che se mi avesse visto stare male anche lei ti avrebbe odiato-
-BELLAAAA se non ti muovi vengo a prenderti di peso-
-Devo andare altrimenti tua sorella viene a prendermi di peso. Ci vediamo stanotte- gli dissi e dopo che mi ebbe salutato chiusi la chiamata. E mi precipitai a salutare mia figlia e a salire nella limousine con le altre.
Andammo alla Discoteca di Phoenix, dove Alice aveva prenotato un'intera sala, ebbene si, poteva farlo, i proprietari della Discoteca erano amici di Esme, poiché lei aveva progettato tutti gli interni delle 3 sale, la nostra era quella più piccola, con i tavolini e i divanetti in fucsia.
Domani Rosie si sarebbe sposata, con il suo fidanzato storico Emmett.
Ricordavo ancora come si erano messi insieme.
*INIZIO FLASHBACK*
-Dai è ora di andare o faremo tardi a scuola, Emmett io e Edward prendiamo la moto, portiamo Bella e Ali con noi, voi prendete la macchina.- sta dicendo Jazz
-Assolutamente no! Io con lui non ci vado- Rose non voleva andare con Emmett perché per l'ennesima volta avevano litigato.
-Eddai Rosalie facciamo tardi- stava dicendo Emmett.
-Scordatevelo piuttosto vado a piedi-
-Rose vai con Edward, vado io con Emmett.-
-Bella è l'unica che ragiona, ci vediamo a scuola-
-Andiamo Emmett- dissi e uscì di casa, la macchina di Emmett era posteggiare accesa nel vialetto.
-perché non glielo dici Emmett, è chiaro che lei ti piace, non pensi sarebbe ora di dichiararsi?- gli chiesi una volta al sicuro nella sua macchina.
-Non è così semplice Bella, io e lei andiamo molto d'accordo anche se mi piace stuzzicarla e poi lei si arrabbia, siamo come migliori amici, non mi vedrebbe mai come fidanzato.-
-Lo sappiamo tutti e due che voi due siete tutto tranne che amici, dovresti buttarti-
-Bella non è che se a te è andata bene a me deve andare allo stesso modo. Edward era pazzo di te e tu di lui, ma tra di noi la storia è diversa, e ora basta Bella vai alle tue lezioni.-
Scesi dalla macchina arrabbiata per le parole che aveva usato, e andai all'armadietto a prendere i libri di inglese.
-Lasciami Mike!- sentii urlare a un corridoio di distanza, avrei riconosciuto quella voce tra mille, era Rosie. Chiusi l'armadietto e mi avviai al corridoio seguente, restai un'attimo in disparte e guardai la scena, Rosie era stata bloccata contro gli armadietti da Mike Tyler Ben e Erik, per quanto io potevo essere una ragazza forte di carattere non potevo permettermi di battermi con quattro ragazzi.
Presi l'iphone e scrissi
*Rose è nei guai, muoviti, davanti al suo armadietto corri*
Iniviai e attesi una risposta che non arrivò, ma in compenso si sentì un urlo. Ben aveva appena messo una mano sopra la spalla di Rose, e ad un tratto Ben era atterra, seguito a ruota dagli altri 3.
-Girate al largo sudici- urlò Emmett.
Quando se ne furono andati si girò verso Rose,
-stai bene?-
-si, ora si grazie Emm, come facevi a sapere che ero nei guai?-
-beh, stavo andando a spagnolo, e ho sentito un uccellino, e sono corsi qui.-
-Un uccellino?- chiese lei alzando un soppracciglio.
Lui gli fece il verso dell uccellino di quando arriva un notifica e lei rise.
-ah ora è tutto molto chiaro- disse lei.
Ma ad un tratto smise di ridere erano entrambi molto vicini, e Emmett levò quella piccola distanza e la baciò.
A quel punto me ne andai, arrivai in classe e Ali mi chiese di Rose, io le dissi semplicemente
-orso- e lei capì al volo.
-l'orso ha agguantato la preda- disse illuminandosi in un sorriso che la diceva lunga.
A mensa i due rimasero distanti, fingevano di essere ancora arrabbiati, ma tutti al nostro tavolo sapevamo che gli costava, traditi anche dal fatto delle loro occhiatine continue, io mi stavo divertendo ma decisi di mettere fine alla loro sofferenza così dissi.
-Vedo che il messaggio è servito è orso?!-
-non so di cosa tu stia parlando- mi disse guardando rose distrattamente.
-Sai benissimo di cosa parlo-
-Bella sai cosa sembri?!- mi chiese lui.
-Sentiamo-
-Un uccellino molto fastidioso, di quelli che ti svegliano alla mattina fuori dalla finestra con il loro fischio- marcó molto le parole uccellino e fischio.
-Grazie Bella- mi disse Rose vicino all'orecchio. Aveva capito subito a cosa si riferiva Emmett.
-Figurati, tu piuttosto stai bene?-
-Mai stata meglio- mi disse.
-Ci credo- le risposi.
Lei mi guardò stranita.
-Sono rimasta fino al vostro adorabile bacetto- dissi e lei arrossí violentemente.
-Vuoi dire che tutti lo sanno?- mi chiese sempre sottovoce.
-Direi di si- poi alzai la voce -perciò smettetela con questa sceneggiata, sappiamo già tutto.- dissi e tutti annuirono.
-Bella! Sei una guastafeste!- disse Emmett ridendo.
-Ora siamo tutti felici!- dissi mentre Edward mi stringeva nel suo abbraccio.
*FINE FLASHBACK*
E ora era qui, con la sua coca in mano in procinto di sposarsi e di avere un figlio.
-Sei pensierosa Bella? A che pensi?- mi chiese Rose.
-Pensavo al giorno in cui ti sei messa con Emm.-
-Il giorno dell'uccellino dispettoso?- mi chiese lei ridendo con sguardo sognante, probabilmente anche lei stava ripensando a quei momenti.
-Eravamo tutti molto felici.- mi disse lei ricordando la mia frase ma poi aggiunse -e lo saremo ancora vedrai- mi disse chiaramente riferendosi a me e a Edward.
Le ragazze erano tutte a ballare, nei tavolini eravamo rimaste solo noi due perciò -Davvero, siamo tutti molto felici- le dissi e stetti a guardarla per capire quanto ci impiegasse.
Beh ci mise mezzo secondo!
Dopodiché mi guardó e si illuminò in un sorriso.
-Oddio Bella davvero?- mi chiese.
-Sì ma ti prego lo sai solo tu! Domani riveleremo tutto, per ora mantieni questo piccolo segreto?- le chiesi facendo la faccia da cucciolo di Alice.
-Stai tranquilla, non sono Alice- mi disse.
-Hai detto il mio nome? - disse qualcuno alle mie spalle.
E in mezzo secondo mi ritrovai in mezzo alla pista a ballare con Ali e Vic.
Quando tornammo a casa erano le 3 di notte ed io ero un po' brilla, i ragazzi dovevano essere già tornati poiché le macchine erano nel vialetto.
Entrammo in casa senza fare rumore, ma tutte noi eravamo un po' brille e facemmo un po' più di rumore di quanto avremmo dovuto, Esme Renèe Sue accompagnarono in stanza le altre, mentre Rose,l'unica sobria del gruppo mi portò in camera di Edward, ricordo solo che Edward mi prese in braccio e che Rose gli disse:
-puoi anche darle un bacetto se vuoi, tranquillo lo so solo io, me lo ha detto lei.- disse, lui mi diede un bacio a fior di labbra che io ricambiai, poi vidi Rose attraversare il bagno e andare a mettersi nel mio letto.
Gli sposi non si possono vedere la notte prima del matrimonio. Edward mi adagió sul letto dandomi il bacio della Buonanotte, e quella è l'ultima cosa che mi ricordo di quella notte perché poi mi addormentai. |
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Capitolo 22 *** The Wedding Banquet♥ ***
-Emmett sai benissimo che odio le sorprese- gli dissi. -Lo so Bellina, ma ora devi restare qui!- mi disse Emmett che tirò a se anche Vic e James e tutta la tribù di La Push. Così anche i genitori di entrambe le coppie. -Bella, scusa, ma Alice è fatta così lo sai?- mi disse Rosie. -Così come?- chiesi io ma non ebbi risposta. -Ci siamo, cisiamocisiamocisiamo!- Alice era un tornado. -Allora, iniziamo dagli amici più lontani, Renèe e Phil, dietro Charlie e Sue, Poi Seth e Leah, dietro mettevi voi Emily e Sam, con i bambini anche. Poi tutti voi ragazzi di La Push, poi James e Vic, Bella Edward e i bambini, poi Esme e Anne, infine Papà e Jason sapete cosa dovete fare, voi entrate per ultimi.- detto questo tornò in giardino e cominciò a parlare. -Buona Sera parenti e Amici degli sposi qui a villa Cullen abbiamo la tradizione di far entrare in mezzo alla folla di amici e parenti, gli amici e parenti degli sposi venuti da lontano perciò cominciamo.- la musica partì. -Da Jacksonville Renèe e Phil che sono per me è mio fratello e la mia nuova sorella come dei veri genitori, al loro seguito anche loro come dei secondi genitori, da Forks Charlie e Sue con i figli Seth e Leah. Dietro di loro vediamo ora entrare Emily e Sam Uley con i loro figli Jake e Isabella. E ora la mega tribù di La Push, chiamata anche la spiaggia più piovosa d'America, Paul Jared Quil e Embry. Prendete posto ragazzi. E ora ci spostiamo verso la caotica New York, con gli amici fraterni degli sposi, James e Victoria. Direttamente dalla direzione di Vogue Bella Swan, nonché testimone della sposa, con Edward Cullen e i loro figli Lucas e Elisabeth.- Uscimmo con io che tenevo per mano, Liz, lei teneva per mano suo fratello che a sua volta teneva per mano Edward sembravamo una vera e propria famiglia, Liz sorrideva alla zia, e Lu guardava suo padre. -Dietro di loro le mamme degli sposi, Esme e Anne. E ora i padri dei nostri piccioncini, Carlisle Cullen e Jason Hale, che srotolano il tappeto rosso per i nostri sposi ecco a voi il signore e la signora Cullen.- disse e in quel momento uscirono i ragazzi. Erano bellissimi! Ed erano innamorati, si vedeva tantissimo. Il tavolo degli sposi e dei testimoni era messo per lungo dalla parte nord del giardino, con loro avremmo mangiato anche noi, io vicino a Rose, Edward in quanto testimone di Emmett accanto a lui. Dopo cena arrivò il momento degli auguri al microfono. Per primi andarono davanti a tutti su un piccolo palchetto dove suonava la Band andarono i tre papà, Charlie, Carlisle e Jason. -Noi siamo un po' come i vostri tre papà, io pur non essendo vostro padre di sangue vi sento un po' come miei figli, grazie alla stupenda amicizia che vi lega a mia figlia vi vedevo spesso girare per casa e tutte le sere che restavate a mangiare e poi le ragazze andavano a prepararsi per uscire e Emmett tu e i ragazzi restavate a vedere la partita con me beh, resteranno serata indimenticabili.-disse Charlie. Poi toccò a Carlisle. -Io vi vedevo girare per villa Cullen a Forks, per villa Cullen qui a Phoenix, e lo sapevo da sempre che voi vi sareste innamorati, vedi Rose, tu sei la mia seconda figlia, così come lo è Bella, per cui voglio ringraziare Jason e Anne per aver messo al mondo una ragazza così energica da tenerti a bada figliolo.- tutti scoppiarono in un applauso, Rose ormai piangeva e si stringeva a me e a Emmett. -Ciao bimba, io ti devo chiedere scusa, non sono stato molto presente con te, e allo stesso tempo devo dire Grazie a Carlisle e Charlie per averti fatto da padre, quando io non l'ho potuto fare, il mio lavoro purtroppo mi teneva sempre lontano da te e da Jasper, mi ha tenuto lontano dalla mia bimba quando hai attraversato le fasi travagliate dell'adolescenza, quando stavi male, quando avevi l'influenza, o quando quello zuccone di tuo marito ti faceva stare male e non si decideva a mettersi con te, ma so che in tutto questo tempo tu hai sempre avuto Carlisle e Charlie, loro ti conoscono meglio di me, ma tu resti la mia bambina e non vedo l'ora di diventare Nonno, Bada a te Emmett e che non venga a sapere che hai abbandonato la mia bambina con vostra figlia!-disse lanciando uno sguardo omicida a Emmett e al suo vicino. Tutti ridemmo. Poi fu il turno delle mamme, mamma Esme e Anne salirono sul palco e fecero un po' il discorso dei loro mariti, mamma naturalmente fece ridere tutti cantando la ninna Nanna che cantava a noi ragazze da piccole quando veniva a trovarci a Forks. Esme ringraziò Jason e Anne per aver messo al mondo Rose. Mentre il discorso di Anne fu particolare. -Care consuocere, vorrei ringraziarvi per quello che avete fatto per mia figlia, lei vi vuole un mondo di bene e io lo so, voi ci siete state quando io non c'ero le avete dato quell'affetto che sua madre non ha potuto darle, e ve ne sono grata. Anche io come mio marito non vedo l'ora di diventare nonna e di viziare il mio nipotino o nipotina che sia. Ebbene si tesoro abbiamo aperto un'ufficio a Phoenix. Non ci allontaneremo più da te tesoro.- disse Anne. Rosalie a quel punto era in crisi piangeva talmente tanto che decisi di fare qualcosa io. -Ora tocca ai testimoni- dissi ad alta voce poi mi abbassai verso Rose e le dissi - stai a guardare e smettila di piangere che se rovini il lavoro di Ali ti strangola.- Feci cenno a Edward di venire con me e seguirmi. -Fratello Orso, Barbie Girl, mamma quanto siete belli, non vedevo l'ora di leggere Emmett e Rose ci invitano al loro matrimonio, devo ammettere che quando ho letto l'invito avevo un po' paura a tornare in questa città, ma non appena arrivata mi sono subito riabituata ai ritmi di villa Cullen, con la gravidanza di Rose ogni giorno c'erano sorprese, come essere svegliati alle 5.30 del mattino dalle sue urla, oppure quella pazza di Alice che stamattina andava in giro cercando Emmett, Alice tesoro se solo avessi guardato in bagno l'avresti trovato.- le dissi e lei fulminó Emmett con lo sguardo. -Liz, Lu venite su, comunque visto che siamo in vena di rivelazioni e riappacificamenti- dissi e guardai tutto in sala soffermandomi su papà- volevamo dirvi che abbiamo deciso di ricostruire la nostra famiglia.-dissi e presi per mano Edward continuando a guardare papà che diventò verde e venne trascinato via da Carlisle Jason e Phil. Poi guardai Edward e lui si avvicinò al microfono provò a parlare ma Emmett lo anticipó. -Bacio, Bacio, Bacio, Bacio- disse battendo le mani a Ritmo e tutti lo seguirono. Io con in braccio Lu e lui con in braccio Liz ci danno un dolce e casto bacetto. -Wohoooooo- Emmett era gasato e stringeva a se Rosalie che ci sorrideva. Alice venne ad abbracciarci e disse -LoSapevoLoSapevoLoSapevo- disse ridendo. -Calma, riprendi fiato- le dissi ridendo e tornando al microfono- caro fratello orso, se non ci fossi stata io quel giorno a scuola avreste sicuramente trovato il modo di stare insieme, oppure ti avrei sistemato per le feste, cara sorella Barbie, quando lessi il tuo biglietto avevo paura a tornare qui, ma ora devo solo ringraziarvi perché mi avete fatto ritrovare la mia felicità, ah ragazzi ora siamo tutti felici Auguri!-dissi e lasciai il microfono a Edward che non staccava le mani. -Emmett,fratello, non ti perdoneró mai per aver rubato la mia macchina nel cuore della notte, ma visto che non me l'hai rubata proprio tu da solo, divideró il mio odio tra tutti e tre- disse guardano me è Jazz. -Comunque, Rosalie, non potevo immaginare ragazza migliore per Emmett, tu sei la persona giusta per lui, riesci a tenerlo a bada quando cerca di fare il coglione. Grazie Rosellina- le disse e si beccó un'occhiataccia da Rose che odiava essere chiamata così. Dopo di noi a turno tutti fecero gli auguri agli sposi. E poi si aprirono le danze, la sposa e lo sposo danzano per primi, insieme ai testimoni e ai genitori, poi pian piano tutti entrarono nella pista creata un mezzo al giardino, ballai con Emmett quando Edward volle ballare con Rose, e dopo di lui ballai con tutti, Carlisle, anche con Jason, Con Sam che sembrava molto aver preso il posto del mio migliore amico assente quando fui intercettata da James avevo ballato con tutta la Tribù, e dopo la canzone con Jamy, c'era ancora un uomo con cui volevo ballare prima di tornare da Edward che ora ballava con Vic, papà. Lo cercai ma non c'era così entrai in casa e lui era in cucina con un bicchierino di whisky. Lo presi per mano e quando stava per fiatare lo zittii e lo trascinai fuori, iniziammo a ballare e lui mi chiese se ero felice gli risposi che era quelli che avevo sempre desiderato. Dopodiché quando la canzone finì cercai Edward che ballava con una ragazza bionda, mezza rossiccia,pensavo a Jess, invece con una rapida occhiata notai che era Tanya, mi diressi verso di loro e picchiettai sulla spalla di lei. -Ti dispiace se ballo con il padre dei miei figli?- Le chiesi. -Bella, mi fa piacere conoscerti definitivamente, so che lavori per Vogue, per cui penso che ci rivedremmo- disse e si allontanò. -Gelosia portami via- disse Edward quando tornai tra le sue braccia. -Ha parlato, e poi te l'ho detto che non sono cambiata.- -Oh si lo vedo-disse. -Papà ti dispiace se ballo con mamma?- chiese Lu al papà. -Certo che no, se tu mi dai il permesso di prendere in braccio Liz e ballare con lei.- gli chiese Edward ricordandosi che aveva fatto anche quella promessa a nostro figlio. -Certo, allora io vado con mamma- disse e mi prese per mano portandomi in mezzo alla pista. Io lo presi in braccio e iniziammo a girare. Affianco a noi anche la mia bambina girava ridendo tra le braccia del papà. Quella notte andammo a letto con la speranza di avere una vera e propria famiglia ♡ |
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Capitolo 23 *** The wedding♥ ***
Mi svegliai con le urla che arrivavano dal corridoio, non riuscendo però a capire di chi fossero per il forte lancinante dolore alla testa.
Ma chi me l'aveva fatto fare di bere? Che madre snaturata.
Ad un certo punto dalla porta entra Emmett.
-Bella? Ti prego non dirgli che sono qui. Mi stanno facendo impazzire aiutami.- si sentivano dei passi venire dal corridoio.
-Va in bagno e quando l'ho distratta esci dalla mia camera e fuggi!- gli dissi.
Lui si infilò in bagno poi a un certo punto rimise fuori la testa.
-Approposito di camera tua. Che ci fai nel letto di Eddy?- mi chiese.
Cavolo non me ne ero resa conto che ero nel suo letto e lui mi stava guardando.
-Sparisci fratello Orso e non fare domande!- gli dissi laciandogli un cuscino.
Mentre spariva dietro la porta del bagno mi resi conto della scatolina azzurra con le pillole per il mal di testa e sopra al comodino e un biglietto affianco.
"per il tuo mal di testa.
Avevo il turno in ospedale stamattina.
Ah ha chiamato la tua capa ho risposto io e le ho detto che stavi ancora dormendo dovresti richiamarla.
Ti amo tuo Edward♡"
La scritture elegante era inconfondibile.
I passi in corridoio si avvicinavano sempre di più.
Fuggì dalle coperte andandomi a sedere alla scrivania.
-Bella?- giusto in tempo, Alice era entrata un secondo dopo che mi sono seduta alla scrivania -cosa ci fai in camera di Edward?- mi chiese sospettosa.
-Cercavo queste- le dissi alzando la scatola delle aspirine che reggeva in mano.
Solo allora mi girai e la guardai in faccia.
-Bella! Mio dio fai spavento! Allora scrub maschere multiple, massaggio relax, si, dovrei farcela in due ore. Ricordami di non farti bere mai più. Ora doccia e vieni da me!-
-agli ordini genarale- le dissi e lei uscì gridando il nome di Emmett.
Io mi sedette di nuovo alla scrivania quando sentì la porta del bagno aprirsi.
-Bella ora mi spieghi che ci facevi nel letto di Edward?-
-Ma tu non dovevi scappare dalla mia stanza?- gli chiesi cercando di evitare il discorso.
-Bellina non cambiare discorso avanti!- mi disse.
Gli passai il biglietto di Edward sperando che capisse senza che io parlassi.
-Ah la mia Bellina- rise e mi prese in braccio.-sono felicissimo, Finalmente! Da quando?- mi chiese.
-Dal giorno in cui mi buttò in piscina- gli dissi.
-Awww-
-Emmett, silenzio però al generale lo voglio dire io. Anzi dammi andare, per colpa tua mi tocca farmi trattare da "Barbie-cavia-da-laboratorio" da tua sorella. - dissi scansandolo verso il bagno.
Il getto della doccia con le aspirine che facevano effetto fu rilassante.
Quando finì con l'asciugamano nei capelli mi diressi in camera mia e misi una tuta e poi andai in bagno di Alice.
-Ahhh- urlò quando mi vide - è tornata la vecchia Bella!- mi disse mettendosi le mani nei capelli per la mia tutona.
-Avanti Ali, vedi di muoverti che poi con il vestito ti stupisco- le dissi.
Lei mi mise nella vasca da bagno e cominciò a mettere maschere su ogni parte del mio viso.
Quando finì dopo due ore avevo la pelle liscia e morbida e trucco e capelli fatti, il trucco era blu con effetto fumo, e i capelli raccolti in una crocchia strana era una specie di chignon da cui venivano fuori altri capelli che ricadevano sulle spalle boccolosi.
-Ora va in camera vestiti e poi torna qui ad aiutarmi con Rose, e chiama anche Victoria mi servirà anche lei - mi disse.
Io mi diressi verso la camera di Vic e James, che nel frattempo era tornato a casa dall'ospedale. Bussai e quando Vic mi diede l'ok entrai.
-Vic ha detto Alice di vestirti e andare nel suo bagno che ha bisogno di noi con Rose.- le dissi e uscì velocemente andando in camera mia a vestirmi. Quando entrai in camera mi diressi all'armadio presi il vestito e lo posai sul letto.
Poi mi ricordai del biglietto e che Anna aveva chiamato e andai in camera di Ed ha prendere il telefono. Quando entrai non mi accorsi della figura distesa sul letto. Ero concentrata sul numero da comporre.
-Te lo ricordi il numero o cerchi nella rubrica?- mi chiese.
-Edward! Quando sei tornato?- gli chiesi fiondandomi su di lui.
-Mezz'ora fa.- mi disse -eri impegnata con Alice, e ho incrociato Emmett che si sta nascondendo in garage, mi ha fatto i complimenti.- mi disse guardandomi e ridendo.
-Chiamo Anna e poi vado a vestirmi- gli dissi.
-Va bene ci vediamo stasera.- presi il telefono andai in camera mia.
*Bella?*
-Ciao Anna so che stamattina mi hai chiamato mi dispiace ma ieri sera ho fatto un po' tardi e quindi stamattina ho dormito- le dissi mostrandomi colpevole.
*Non preoccuparti Bella ho parlato con Edward, volevo saper e come stava andando e se ti andava di scattare qualche foto del matrimonio da mettere sul giornale per un eventuale "moda della sposa parte 2 The wedding"* mi chiese.
-Certo le foto non mancheranno ma dimmi come vanno le cose li al giornale? Tutto bene?- le chiesi.
*Sì bene, seguendo i tuoi consigli dell'ultima volta ora le cose vanno molto meglio. Andy e Emily fanno un lavoro bellissimo, riguardo a Serena avevi ragione Blair la sa tenere a bada, grazie Bella, ma dimmi quando torni?*
*La settimana prossima, parto lo stesso giorno dei due sposini- le dissi.
*Va bene divertiti stasera e torna presto*
-Ciao Anna- le dissi e chiusi la chiamata.
-BELLA SE NON TI MUOVI TI STRANGOLO! - era Alice.
Misi il vestito alla svelta e presi i tacchi in mano.
Corsi nel bagno di Alice.
-Finalmente la Nuova Bella- mi disse guardandomi il vestito - Bella Vic voi acconciatele i capelli.- e ci spiegò cosa fare mentre lei si occupava del trucco.
Alle 7 meno 10 finimmo e aiutammo Rose a entrare nel vestito.
-Bella tu devi andare a prendere posto accanto a Edward sbrigati- mi disse Alice io scesi le scale e poi infilai i trampoli.
E mi diressi verso Edward.
Presi posto accanto a lui vestito in smoking era bellissimo, ma finsi di ignorarlo, nessuno sapeva di noi e secondo la versione ufficiale ci parlavamo appena.
-Sono sconvolto! Tu che riesci a camminare su quelle "trappole mortali"-disse minando le virgolette quando disse come chiamavo io i tacchi-senza volare per terra! Che progressi Swan- mi disse ghignando.
-Taci Cullen- non lo guardai perché tentavo di non ridere Emmett venne da noi e ci salutammo. Era imponente dentro quello smoking.
Lanciai un rapido sguardo alla sala, in prima fila alla parte sinistra c'era la mamma di Rosalie e Jazz, accanto a lei la sedia vuota che spettava a suo marito che in questo momento era in fondo alla sala aspettando di entrare con la figlia sotto braccio, con jazz e la sedia vuota accanto a lui immaginai dovesse essere per Lucas.
Mentre in prima fila dalla parte destra c'erano Esme e Carlisle con due posti vuoti uno quello di Alice e uno quello di Liz.
Quando la marcia inzió Lucas entrò per primo con le fedi e le pose sul trespolo davanti al pastore, andandosi a sedere accanto a Jazz.
Subito dopo di lui entrò la mia bimba con in mano un cestino di petali di rose bianche e blu che spargava saltellando, no danzando per tutta la navata. Sembrava sua zia Alice, arrivò davanti a Emmett e gli lanció addosso quel che restava dei petali.
Io sorrisi e Edward accanto a me fece lo stesso.
Alice e Vic entrarono insieme e si diressero ai loro posti e infine eccola.
Rosalie.
Il vestito era bianco con scollo a cuore.
Il busto stretto e la gonna ampia.
Aveva uno strascico lunghissimo.
In mano un buchè di rose bianche e blu.
Stava sotto braccio a suo padre e sorrideva balzando lo sguardo da Emmett a suo padre.
Arrivata alla fine della navata il prete disse:
-Chi offre questa donna?-
-Jason Hale- rispose il papà di Rosalie.
Poi si sedette di fianco alla moglie.
Il prete iniziò la cerimonia.
Io mi persi a osservarli.
Se non ci fossi stata io quel giorno a scuola avrebbero trovato il modo di stare insieme ne sono sicura. Mi persi a osservarli. Quando Edward mi tirò una leggera gomitata capì che eravamo arrivati al "lo voglio".
-Vuoi tu Emmett McCarty Cullen prendere Rosalie Lillian Hale come tua sposa e amarla e onorarla, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà, per tutti i giorni della tua vita?-
-Lo voglio- disse Emmett guardando Rose negli occhi.
-Vuoi tu Rosalie Lillian Hale prendere Emmett McCarty Cullen come tuo sposo e amarlo e onorarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà, per tutti i giorni della tua vita?-
-Lo voglio- disse.
-ora scambiatevi le intenzioni- disse il prete.
Iniziò Rosalie.
-Emmett, non vedo l'ora di vivere la mia vita come tua moglie, ricordo ancora tutti i mostri momenti non cambieranno mai ciò che siamo, e poi sai cosa penso? Penso che l'amore sia un rito pagano per raccontare domani a tua figlia chi eri- disse prendendo le parole della loro canzone.
Poi toccò a Emmett.
-Hei Barbie Girl, no dai scherzo, Rosalie, ho provato a immaginarmi quanto saresti stata bella nel nostro giorno speciale, ma -alzò gli occhi e la guardò- nemmeno l'immaginazione poteva arriavre a tanto- disse. - Ora che siamo qui pronti a scambiarci gli anelli vorrei ringraziare un uccellino senza il quale ci avremmo messo secoli prima di essere qui -disse guardandomi- Grazie Bella, sei stata tu la prima testimone del nostro amore, e grazie a Edward che ti ha sempre sostenuta nelle tue follie, vi vogliamo bene- disse infine. Io gli sorrisi sapendo che in quel momento non potevo andare ad abbracciarlo.
Poi presero gli anelli, quelli che ero passata a prendere in gioielleria.
-Io Emmett McCarty Cullen, prendo te Rosalie Lillian Hale come mia sposa, nel nome del padre del figlio e delle spirito santo-
-Io Rosalie Lillian Hale prendo te Emmett McCarty Cullen come mio sposo, nel nome del padre del figlio e dello spirito santo.-
-Con i poteri a me conferiti vi dichiaro Marito e Moglie, puoi baciare la sposa- disse il prete e Rosalie e Emmett si lanciarono in un dolce bacio e la folla scoppiò in un forte applauso.
Poi fu il turno delle foto io mi misi accanto a Rose e Ed accanto a Emm. Dopo le foto di rito ci spostammo tutti nel grande giardino di Villa Cullen dove Alice aveva organizzato il ricevimento, ma le sorprese non erano ancora finite perché mentre mi dirigevo verso il giardino Emmett mi fermò. E disse solo -Sorpresa- |
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Capitolo 24 *** Regali e Partenze♥ ***
La luce dei caldi raggi del sole che entravano dalla finestra mi faceva credere che fosse mattino, così con un rapido sguardo all'orologio capì che era solo l'alba. Cercai di riaddormentarmi ma la luce non mi aiutava, così mi alzai e mi feci una doccia. Quando tornai in camera Edward guardava i nostri angeli dormire. Mi misi a guardarli tutti e tre e senza che lui se ne accorgesse gli feci una foto, che misi come sfondo dell' iPhone, i miei tre angeli. -Buongiorno amore. È l'alba non riesci a dormire? - mi chiese Ed. -Giorno, no mi ha svegliato la luce!- dissi. -Bells? Sei sveglia?- papà! La sua voce veniva dalla porta del bagno dalla parte di camera mia, era entrato li e non avendomi vista pensava che fossi al bagno. -Arrivo-dissi piano a Edward. -si papà- dissi poi andando in bagno. -Bells, vorrei parlare con te.- -So già di cosa vuoi parlare papà, è vero che sono tornata con Edward, ma non ha ancora piena fiducia, sarà un po' dura ricominciare ma credimi, siamo determinati, e lasciare i bambini è l'ultima cosa che vuole, perciò stai tranquillo papà, so badare a me stessa.-gli dissi desiderosa di chiudere il discorso. -D'accordo ma poi non venire a lamentarti se questo tipo ti fa soffrire di nuovo eh, ti ho avvertita, donna avvisata?!- mi chiese. -mezza salvata. Si lo so papà tranquillo- mi abbracciò e uscì dalla stanza. Mentre aprivo la porta del bagno per tornare da Edward, risentí la porta aprirsi, mi gira e trovai un assonnato Jasper insieme a un energica Alice piombarmi di fronte al muso. -Ho letto su internet che oggi faranno un altro open Day alla forks High School, ti prego andiamo con l'aereo di papà si fa in un attimo!- Alice mise i suoi occhi da cucciola. -se riesci a svegliare lo zuccone di tuo fratello si può fare- le dissi. -Emmett è già sveglio ed entusiasta della proposta mi disse lei. -Intendevo mister non mi alzo prima di mezzogiorno- dissi indicando con il dito la porta dietro di me. -Per chi mi hai presa? Dammi un minuto e lo tiro giù dal letto- mi disse e andò in camera di Ed seguita da me e da Jazz. -Edward Antony Masen Cullen! Giù subito il tuo fondoschiena dal letto, abbiamo grandi progetti per la giornata. Ah Lucas Liz, vale anche per voi.- disse lei. -mm no- si lamentarono tutti e tre. -Degni figli di vostro padre- disse e levò le coperte a tutti. -op op in piedi, Liz vieni con la zia e la mamma che vi sistemo!- disse Alice trascinando fuori dal letto mia figlia che ebbe il tempo di dare un bacio al suo papà e venire con noi. -Allora Liz mentre preparo la mamma ti metto questa maschera e vai a fare colazione, non ti impastricciare d'accordo? Vai che la nonna è già giù- mia figlia corse fuori non appena alice finí di metterle la maschera. -Come l'hai fatta quella maschera?- -Yogurt- mi disse lei ridendo! -sembrava un odore familiare- ci misimo a ridere e poi Alice mi truccó. Quando Rose arrivò mi aveva acconciato i capelli in una crocchia. -Allora sposina? Qualcosa da raccontare? La prima notte di Nozze com'è andata? - le chiese Alice! -Dai Alice lasciala in pace! Piuttosto andiamo ad aprire i regali ti prego- le dissi curiosa. -ok, scendiamo- Rose aprì prima il mio di Edward e dei bambini, era uno scatolone enorme! Alto quano lei e largo quanto Emmett. - Su può sapere cosa mi avete regalato? Un robot meccanico?- mi chiese Rose. Ma quando vide che dentro c'era tutta la nuova collezione di borse di Gucci tirò un urlo che svegliò tutta la casa e vennero tutti in salotto a vedere che fosse successo. -E a me niente? Nemmeno un portafoglio?- chiese Emmett ma in quel momento suonarono il campanello. -Vai tu Emm?- gli disse Edward lanciandomi uno sguardo d'intesa. -Ragazzi chi ha ordinato qualcosa al saturn? C'è fuori il camion.- ci informò Emm. -il signor Emmett Cullen?- chiese il fattorino. -Sì? - -Dovrebbe firmare per ritirare l'articolo- Emmett cadeva dalle nuvole ma firmò credendo che fosse un nostro scherzo. Quando però si vide recapitare l'impianto hi-fi ci rimase. Io e Edward ci guardammo e annuimmo. -Auguri Emmett!- Gridammo saltandogli addosso. -Ragazzi! Io vi adoro!- disse abbracciandoci. Ma il regalo più originale fu quello di Esme e Carlisle: gli avevano regalato villa Cullen a Forks. Dopo la luna di miele si sarebbero trasferiti in quella perenne coltre di nuvole e pioggia, certo che Carlisle poteva scegliere un posto più vicino. Anne e Jason invece ebbero tutto il mio amore, avevano regalato ai ragazzi un attico a New York , vicino all'ufficio! Che bello!!!! Ero contentissima. Alla fine dei regali Alice decise che era ora di andare, andammo all'aeroporto e prendendo il Jet di Carlisle e in due ore eravamo a forks, andammo a villa Cullen e prendemmo due macchine dal garage, io Edward e i bambini la volvo, i ragazzi invece la jeep di Emmett. Arrivati nel parcheggio mia figlia mi disse: -mamma è qui che vi siete conosciuti tu e papà? - -Sì tesoro, dai vi facciamo vedere la scuola venite?- gli rispose Edward al mio posto. Scendemmo dalle macchine e all'ingresso c'era sempre quello stordito di Berty! -Benvenuti alla Forks.... bentornati alla forks High School- su corresse quando ci vide. -I ragazzi più terribili che questa scuola abbia mai visto!- disse Berty. -Berty possibile che lei non invecchia mai? È per caso un vampiro o ci vuole crepare dentro queste quattro mura?- chiese Emmett. -Signor Cullen, se io non invecchio lei non cresce!- ok si stava arabbiando. -Avanti professor Berty, non vorrà mica metterlo in punizione- ecco Rosalie agguerrita. -Signorina Hale, per favore non faccia la Giovanna d'Arco della situzione- -ah ah, signora Cullen da un giorno- disse mostrando fiera la fede al professore. -oh scusa, allora auguri- disse il prof. I miei figli risero e il prof se ne accorse. -E questi adorabili bambini? Chi sono?- -I nostri figli professore- disse Edward fiero tenendomi per mano. -Ma che adorabili bestioline, tali e quali a mamma e papà- disse Berty ridendo ma porgendo a entrambi un grosso lecca lecca. -Ragazzi a pranzo fermatevi nella mensa è stato creato un buffet- disse Berty e ci diede il via libera. Ci separammo, ognuno andò nei loro posti, con la promessa che ci saremmo incontrati in mensa. Io Edward e i bambini andammo in aula di Biologia. Facemmo sedere Lu e Liz ai nostri posti e gli scattammo una foto, poi gli facemmo vedere le nostre iniziali sui banchi. -Papà ci racconti la tua storia?- gli chiese Lu. -D'accordo allora, vostra madre si era trasferita da Jacksonville dove abita la nonna Renèe, qui a forks dal nonno Charlie, e quando è arrivata a biologia, unica nostra lezione in comune, mi ha incantato, mi feci cambiare alcune lezioni, per stare più con lei, ma l'unica lezione che non avrei dovuto cambiare era quella dell'ultima ora.- -Ginnastica- grugní. -Esatto, ginnastica, la prima volta che feci ginnastica con lei riuscì a prendere con una sola mossa di pallavolo, o karate, la spalla di Newton e la mia testa. Solo che la spalla di Newton aveva fatto rimbalzare più forte la palla e finì con un brutto colpo sulla mia testa e mi dovette portare in braccio in infermeria.- -piano piano con le chiacchiere, mi beccai io la testa, e Newton lo presi con il mio colpo di testa- dissi ridendo. -Lui mi portò in infermeria- anzi dopo ginnastica ero quasi sempre in infermeria, ma non era il caso di dirlo ai bambini. -Ma se dopo ginnastica ci finivi sempre su quel lettino! Come quando a badminton ti sei tirata la racchetta in testa da sola!- disse ridendo come un matto a ricordare quella scena. -Hei!- misi il muso ma poi contagiata dalle loro risate risi anche io. -Quando hai capito di essere innamorato della mamma papino?- gli chiese Liz. -Beh, forse l'ho sempre saputo, ma per averlo capito è successo quando vedevo che Newton ci provava, ero geloso marcio! Allora mi sono fatto avanti e mamma si è buttata tra le mie braccia.- disse abbracciandomi. -Venite andiamo alla mensa- disse Edward. - No! So io dove andare seguimi- andai al mio armadietto e corsi fino all'angolo che svoltava al secondo corridoio di armadietti, ed eccoli li i due sposini che si sbaciucchiavano. -Ci pensiamo noi- dissero sotto voce Liz e Lu, li vidi avanzare silenziosamente per il corridoio poi quando furono abbastanza vicini urlarono: -BECCATI- io e Edward ci tappammo le bocche a vicenda per non scoppiare a ridere. Poi ci avvicinammo. -Dai che ci aspettano alla mensa - -Ah no! Ora ho io un idea migliore! - disse Edward dirigendosi verso l'albero più lontano del parco. Su cui sopra stava l'altra coppietta. -vado io- dissi. Mi arrampicai e arrivata dietro di loro dissi: -Bel nascondiglio ma trovati!- loro per poco non cadevano dall'albero. Anzi Alice era caduta tra le braccia di Emmett e Edward. -Sei una bambina pestifera- mi disse Jazz e iniziò a farmi il solletico. Ci dirigemmo in mensa e quando entrammo notai molti ex studenti. C'era un cartello che indicava chiaramente "Festa Ex Studenti". Il buffet era stato organizzato per gli ex studenti era chiaro. Ci dirigemmo al "tavolo Cullen" c'era ancora la scritta di Alice con l'indelbile. Ci guardammo intorno e quando lo vidi mi uscì un -No! Edward nascondimi per favore!- dissi cercando di nascondemi dietro a Edward ma era troppo tardi mi aveva già vista infatti si stava dirigendo verso di noi. -Bella! Ragazzi! Non ci credo siete davvero voi?- |
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Capitolo 25 *** Vecchie Amicizie♥ ***
-Ciao Mike!- disse Edward amareggiato. Ma con tutti quelli che potevamo incontrare proprio lui? Dio che nervoso.. -Allora come ve la passate nella bella e soleggiata Phoenix?- chiese prendendo una sedia e aggiungendosi al nostro tavolo. -Bene, io e Emmett ci siamo sposati ieri- disse Rose. -Auguri ragazzi, e voi due?- chiese rivolgendosi a me e a Edward, ci sperava ancora? Edward mi batté sul tempo. -Oh noi? Noi abbiamo due bellissimi bambini, Lucas Liz vi presento Mike, un ragazzo che conoscevamo...-disse Edward indicando Lu e Liz seduti tra alice e me. -Piacere di conoscervi, oh ci sono Ben e Conner, a presto ragazzi- disse e con un sorriso si allontanò e andò dai ragazzi. Con Ben arrivò anche Angela. -ANGELA!- dissi e presi Liz in braccio, e Edward prese Lu e venne con me da una delle miei migliori amiche in quella scuola. -Heilà Angie.-le arrivai da dietro. -Solo una persona mi chiama Angie..- disse lei voltandosi lentamente. -Bells? Sei tu? Oh ma certo che sei tu! Fatti abbracciare tesoro! Mi sei mancata!-disse e corse ad abbracciarmi. Io misi giù Liz giusto in tempo che mi ritrovai dentro un uragano di abbracci e di mi sei mancata. Quando ci staccammo lei finalmente si accorse di Edward. -Oh ciao Edward, mi devi dire qualcosa Bells?- mi chiese lei dopo averlo salutato. -Beh, Edward e io, si ecco, siamo tornati insieme.- le dissi. -Ma è meraviglioso, voi due siete perfetti insieme. E questi due angeli ne sono la prova. Voi dovete essere Lucas e Elisabeth giusto?- mi disse. -Lu-disse mio figlio. -Liz- disse presentandosi mia figlia. -Io mi chiamo Angela, ma giusto perché siete voi potete chiamarmi Angie.- -Eh no! Quel nome è solo mio!- dissi. -Oh ma quelle non sono Alice e Rosalie?-disse poi guardando il nostro tavolo e avvicinandosi. -Angela! Che bello vederti!- esclamarono all'unisono Alice e Rose. -Anche per me, allora Phoenix com'è?- beh se non altro lei era stata meno spocchiosa di Newton. -Soleggiata, dovresti venire a trovarci appena questi due tornano dal viaggio di nozze, che ne dici per le vacanze di Natale? Con Ben, perché stata ancora insieme tu e Ben vero? Oh si magari potremo fare un uscita tutti insieme.- -Alice! Ferma la ruota!- disse Edward. -Ops, scusa!- disse mettendo la faccia da cucciola. -Perdonata ovvio, ma cosa dicevi di questo viaggio di nozze? Emmett Rose? Siete sposati?- chiese lei. -Da un giorno- disse lei mostrando la fede. -Auguri- disse lanciandosi su Rose. -Angela and... oh! I Cullen e chi se lo aspettava!-disse Ben andando a salutare i ragazzi. -Due figli, due sposi, e tu quando Jazz?- chiese Ben. -Prima o poi succederà- disse Jazz abbracciando Alice. Eh si quei due erano una vera sorpresa. Anche quando si sono messi insieme non l'avevano detto a NESSUNO! Noi lo scoprimmo la mattina di Natale. INIZIO FLASHBACK La mattina di Natale è un momento magico. O almeno per me lo è sempre stato, e i natali a villa Cullen erano quelli che preferivo, tutte le nostre famiglie si riunivano e intorno al grande albero di Natale c'era una specie di magia, per non parlare dell'ENORME quantità di pacchi e pacchettini Regalo. Alice e Jazz avevano in mano due grossi fiocchi che insieme facevano un enorme cuore rosso. -Posso iniziare io?- chiese Alice. -Dicci tesoro- la esortó sua madre. -Allora, il mio regalo per Natale è questo- disse mettendo il fiocco sulla testa di Jazz. -E il mio è questo-disse mettendo la sua metà sulla testa di Alice- e poi si baciarono, nel momento in cui si baciarono i fiocchi formavano il cuore. -Volete dirmi che voi due state insieme?- disse Esme che praticamente ormai piangeva-tutti i miei figli sono felici, questo mondo sta andando al suo posto- disse infine. -Alice Mary Cullen! Raccontami subito tutto quanto!- Rosalie era furiosa. -Ok allora, eravamo in un bar due settimane fa- -Due settimane ALICE!!!!!!!- ok Rosalie era molto furibonda. -Fammi finire se vuoi sentire la storia-Rose annuì.-dicevo due settimane fa sono entrata in un bar un pomeriggio mentre tornavo dal centro commerciale a Seattle. Ero seduta al bancone e lui è entrato sedendosi a un tavolo. Io mi alzai e gli dissi. "Aspetti qualcuno?" Gli chiesi e lui mi rispose.- -Aspettavo lei signorina-la interruppe Jazz. -Hei sto raccontando io- gli disse Ali. -Dicevo? Ah si, mi sono seduta e abbiamo cominciato a parlare, poi mentre uscivamo stavo lasciando il giubbotto e entrambi ci siamo sporti per prenderlo, solo che le nostre mani si sono toccate, andammo a La Push a chiacchierare sulla spiaggia, mentre ci incamminavamo Jazz mi ha preso per mano. Siamo arrivati a un tronco e li Jazz- -L'ho baciata- la interruppe ancora Jazz beccandosi una sberla da Ali. -Ti avevo detto di lasciarmi continuare a me!- gli disse. -Sì ma tu la stavi facendo troppo lunga- disse Jazz. -Oh sono romantica. Problemi?- gli disse lei. -No assolutamente- e si baciarono. Ora mancavano solo gli altri due stupidi. E poi saremo stati tutti felici. FINE FLASHBACK Erano stati il regalo più bello per noi. -Allora venite per le vacanze?- la faccia di Alice mi fece venire in mente una cosa. -Angie prima di rispondere! Devi vedere una cosa- le dissi. -Cosa Bells? - mi chiese. -Alice resta li, Liz mettiti vicino alla zia e fai la faccia da cucciola.- le dissi e lei si piazzó su una sedia e fece gli stessi occhi della zia. -Bella! Sono sputate! Sono due gocce d'acqua!- mi disse. -La mia bella nipotina- disse Alice e se la spupacchió in braccio. -Allora verrai?- chiese Rose prima che Alice tornasse alla carica. -Direi di si, Ben tu che dici?- chiese a Ben. -Direi che il Natale con i Cullen non me lo perdo.- disse Ben. -Perfetto, Esme sarà contentissima- disse Rose. -Ragazzi ha chiamato papà, dobbiamo rientrare, domani mattina loro devono partire.- disse Edward. -Aspetta, Edward? Posso parlarti un momento?- gli chiesi. -Tu non verrai con noi?- gli chiesi lontano da orecchie troppo lunghe. -Non subito, devo ancora sistemare della pratica con due gemelli che sono nati l'altro giorno, ma per la fine della settimana sarò lì e sarò tutto per te- mi disse e mi baciò. -D'accordo, conteró i minuti- gli dissi. -Però stasera lo diciamo ai miei - disse. -D'accordo.- gli dissi e tornammo dagli altri pronti per tornare a casa. |
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Capitolo 26 *** L'ultimo giorno♥ ***
Capitolo 23
Buonasera vampirelli belli♥ come andiamo?
Ora che ho di nuovo il pc, e portatile stavolta; sarà
più facile tenere aggiornata la storia ♥
Vi lascio subito a leggere il nuovo capitolo♥
Ci leggiamo sotto♥
Tornammo a casa salutando Angie con la promessa di rivederci tutti a
Natale a casa Cullen.
E i natali a villa Cullen erano da sempre divertimento assicurato.
La sera dopo cena le ragazze portarono Lu e Liz a mettere il
pigiama, Emm, Jazz, Jamy e Laurent andarono a giocare alla Play mentre
io e
Edward restammo con Carlisle e Esme in cucina e mentre io e Esme
lavavamo i piatti Edward cominciò ad affrontare il discorso
con i
genitori.
-Mamma, papà ho bisogno di parlarvi.-
-Parla figliolo- gli disse suo padre.
-Allora, questa nuova situazione con Bella e i bambini mi ha spinto a
prendere una decisone che avrei dovuto prendere 5 anni fa.- prese un
respiro e continò. -perciò ho deciso di
raggiungere Bella
a New York per stare con i bambini e ovviamente con lei adesso che me
la sono ripresa non ho intenzione di lasciarla andare ancora, non so se
potete capirmi, e comunque papà per il lavoro non
preoccuparti,
ho già chiesto il traferimento e sarò primario di
pediatria li a New York, per quanto riguarda la pediatria qui a Phoenix
mi piacerebbe che il dottor Karev prenda il mio posto, ma quello
ovviamente devi deciderlo tu.- disse Edward.
-Ti capisco figliolo, era ora che ti decidessi a fare questo
passo.-disse Carlisle guardando la moglie che annuì.
-Sai quanto avrei voluto sentirti fare questo discorso 5 anni fa?-
-Lo so mamma lo so, dispiace anche a me di non averlo fatto
prima ma sapete benissimo le ragioni che avevo.-
-Tranquillo Edward, l'importante è che siamo tutti insieme
adesso.-dissi avvicinandomi a lui.
-Si, a proposito di tutti insieme, fai scendere tutti ho bisogno di
dire due parole anche agli altri.- mi disse Edward considerando le mie
corde vocali.
-Ok- andai alla scala e urlai -SCENDETE TUTTI!- tutti ci ritrovammo in
salotto e Edward spense la tv, cosa che gli costò un
caricone da
parte di Emmett e Jasper.
-Allora, famiglia, sono qui per dirvi ciò che avrei dovuto
dirvi
parecchio tempo fa, ho deciso di mettere la testa a posto, molti di voi
diranno finalmente, ebbene si, ho chiesto il trasferimento, avete
davanti il nuovo primario di pediatria del New York Presbyterian
Hospital, starò con i bambini, così anche James e
Victoria finalmente possono farsi una loro vita- disse guardando Vic
che gli sorrise. -e noi diventiamo una
vera famiglia.- disse Edward, io in pratica stavo piangendo, Esme era
messa come me.
-Bella? Vieni qui!- mi disse Edward. Io mi lanciai verso di
lui,
che si girò mostrandomi le spalle, io capì al
volo e mi
lanciai sulle sue spalle.
Mi portò fuori sotto l'albero facendo un gesto con la mano
che
non capì fino a quando, una volta arrivata sotto l'albero,
non
vidi i miei figli mettersi davanti a noi, e Edward inginocchiarsi
mostrandomi una scatolina di velluto nero.
-Bella alla presenza dei nostri figli voglio dirti che ti amo, che non
ho mai smesso di amarti, e che voglio amarvi per sempre. Lo so ho fatto
molte cazzate e mi pento di tutte, mi dispiace per tutto quello che hai
passato in questi anni, vuoi concedermi lo straordinario onore di
diventare mia moglie?- disse aprendo la scatolina che mostrò
un
meraviglioso Trilogy della Swarosky.
-Oh mio dio, questa è una cosa che non mi aspettavo per
ora!-
dissi-SII!- urlai, forse troppo forte che mi sentirono fin dentro casa
infatti tutti uscirono dalla porta della cucina Ali Rose e Vic si
misero a saltellare non appena videro Edward in ginocchio.
Esme piangeva mentre Carlisle l'abbracciava.
Emmett e Jazz si scambiarono un 5, in mezzo alle loro mani vidi anche
una banconota, chissà che avevano scommesso.
Non appena Edward mi mise l'anello al dito Liz mi corse incontro che
voleva vederlo, mentre Lu corse dal papà per essere preso in
braccio.
Vennero tutti a congratularsi con noi.
Carlisle stappò una bottiglia di Ca' del Bosco*.
Nel mentre io Edward portammo i bambini a dormire che per loro si tava
facendo tardi e il giorno dopo dovevamo tornare a casa.
Quando i bambini si addormentarono scendemmo di sotto e i ragazzi
avevano aperto una bottiglia di Bella Vista* e mi feci
versare un
bicchiere da Emm.
-Ai nostri futuri sposi!- disse Emmett.
-E ai neosposi!-disse Edward.
-Ragazzi che ne dite di finire la serata al Capriccio?- disse Rose dopo
aver ridato il bicchiere a Emmett, aveva assaggiato un sorso di Bella
Vista.
-Si ho voglia di una coppa gelato!- disse Vic.
-Va bene arriviamo- disse Alice partendo verso la sua cabina armadio.
-Esme? ti dispiace se esco con i ragazzi?- le chiesi.
-Assolutamente tesoro vai e divertiti, almeno la tua ultima sera qui la
passi divertendoti.- disse lei consapevole che l'indomani mattina
saremmo partiti.
-Ma questa non sarà la mia ultima sera qui, dove credi che
le
passerò le mie vacanze di Natale?- le dico e lei mi
abbraccia.
-Esme non ho più motivo per restare lontano da qui, l'unico
mio
vero problema è il lavoro, ma quello posso gestirlo anche
via
mail perciò-
-oh Bella!-disse sempre abbracciandomi.
Non appena mi lasciò andare corsi di sopra, Edward era
già vestito, io infilai un paio di pantaloncini di Jeans
neri e
una canottiera dorata misi un cerchietto dorato nei capelli e dei
bracciali oro e neri una collana oro e gli orecchini neri, poi misi le
snakers nere, una riga leggera di Eyleiner e ero pronta.
Scesi di sotto con Edward e le ragazze non erano ancora scese, classico.
Dopo mezz'ora scesero.
Rosalie era vestita piuttosto semplice come me, un paio di converse
bianche alte un pantaloncino bianco e una canotta azzurra brillantinata.
Alice invece aveva un pantacollant brillantinato nero con una canotta
oro e argento e un paio di saldali con la zeppa argento e oro.
Vic invece aveva un vestitino bianco con un paio di converse bianche.
Ogni coppia uscì con una macchina. io e Edward con l'Aston,
Vic
e Jamy con la Ferrari, Ali e Jazz con la Porsche e Emm e Rose con la
BMW di Rose.
Arrivati al capriccio ogni ragazzo si girò a guardare le
macchine e ogni ragazza a guardare i nostri uomini.
-La famiglia Cullen al completo, oh ma loro non sono James e
Victotoria?-
-Ciao Pam!- la salutarono loro.
-Solito tavolo preparo per? 7?-
-Hei a me non mi conti?- dissi spuntando dietro la spalla di Edward.
-BELLA?!? Sei tu?-
-Ciao Pam, da quanto tempo!-
-Ci sono novità?- disse ironicamnte guardando la mia mano e
quella di Edward intrecciate. -Dai andiamo- ci portò al
solito
nostro tavolo dandoci i menù.
Quando tornò per farci ordinare disse:
-Non dite niente vediamo se mi ricordo!-
-Alice una coppa alle fragole con gelato alla crema, Rose affogato di
crema al whisky.-
-Ti interrompo subito, in condizioni normali avrei preso quello, ma
essendo in una condizione che non permette alcolici, prendo un affogato
al cioccolato, Pam, ho tanta voglia di cioccolato al momento per cui
abbonda con il cioccolato.- le disse Rose.
-Qualcosa mi dice che sei incinta! Auguri! continuiamo, Bella, Vic, voi
il solito, coppa al bacio?- io e Vic annuimmo -E per i ragazzi prendete
tutti l'affogato alla wodka?-
-Esatto- dicemmo tutti lei se ne andò e tornò 10
minuti più tardi con le nostre ordinazioni.
Edward come al solito rubò un po' del mio gelato e io
assaggiai un po del suo affogato.
-Cosa ne dite di andare al mare e dormire li come facevamo una volta?-
-Alice! una volta era diverso, ora io aspetto un bambino e se permetti
sono stanca vado a casa- e dopo aver detto questo Rosalie si
alzò.
-Scusa Alice ma io ho due figli a casa.- mi alzai e seguii Rose.
-Pago io non preoccuparti.- disse lei.
-Assolutamente! Facciamo a metà almeno- le dissi e lei
annuì
Entrammo e dopo aver pagato e salutato Pam, andammo alle macchine.
Li trovammo Emmett e Edward appoggiati alle macchine.
-Pensavate che vi avremmo lasciate sole?- disse Emmett mentre chiudeva
lo sportello di Rose.
-Non ti avrei lasciata tornare da sola neanche volendo, ti conosco, tu
durante i viaggi in macchina l'ultima cosa a cui pensi è la
strada e la segnaletica stradale, ti saresti messa a pensare a quale
cazzata stai facendo e saresti partita nel cuore della notte senza
salutare nessuno.- mi disse Edward una volta al sicuro nella sua
macchina.
-Amore, anche volendo non avrei potuto, certo non sono tutt'ora sicura
che quello che stiamo facendo sia giusto per me, ma so che è
la
cosa giusta per i bambini, per tutti e due, Liz perchè
finalmente potrà andare all'asilo senza pregiudizi, e Lu
perchè finalmente avrà un modello da seguire.-
gli dissi
velocemnte per fargli capire che non avevo intenzione di andarmene.
-Che vuoi dire?- mi chiese.
-Saprai tutto a tempo debito- gli dissi.
Lui annuii.
-Siamo a casa, tu hai già fatto le valige?-
-Le valigeee!- dissi fiondandomi fuori dalla macchina!
Quando entrai in camera i bambini non c'erano così accesi la
luce e tirai fuori i vestiti dall'armadio e li buttai sul letto.
Edward mi seguì in camera.
Ad un tratto impegnata a fare le valige tornai a 5 anni prima.
A quando in questa stessa stanza stavo facendo le valige, ma con ben
altra compagnia e mi scese una lacrima, lacrima che non
sfuggì a
Edward.
-Hei, hei, che succede?-disse Edward catturando la mia lacrima.
-Niente pensavo a 5 anni fa, a quando stavo preparando le valige con un
pubblico diverso.-
-Alice..- disse lui con un sospiro.
-Si, Alice.-
-Mi dispiace tanto amore.- disse sedendosi sul letto con le mani sul
volto.
Andai ad abbracciarlo.
-Non preoccuparti, stai tranquillo, è passato.-
-No, non è passato, se fosse passato non avresti versato
quella lacrima.- mi disse sempre tenendo le mani sul volto.
-Amore davvero, basta, lo giuro è una storia del passato
lasciamola nel passato! Guardami!-gli dissi cercando di girarlo.
-Si, lo so, ci provo a lasciarlo nel passato, ma è
difficile!- mi disse guardandomi negli occhi.
-Non preoccuparti insieme ce la faremo!- in quel momento mi
suonò il telefono.
Mi alzai e andai alla scrivania a vedere chi fosse, il display
illuminato segnava: Capa♥.
Era Anna, risposi immediatamente.
-Pronto? Anna che succede?- le chiesi allarmata da quella chiamata
improvvisa.
-Bella! Dimmi che torni domani!- mi chiese.
-Anna io dovrei tornare dopodomani al lavoro- le dissi.
-Si ma domani devo andare a vedere la collezione di Nigel, non riesci a
essere qui almeno nel pomeriggio? Dopodomani c'è l'uscita
dell'inserto sulle donne nello sport che deve uscire con il giornale
del mattino e ho bisogno tutto sotto controllo.-
-La collezione di Nigel, è vero l'avevo anche segnato in
agenda,
va bene dai appena arrivo domani rientro al lavoro, a domani Anna.-
chiusi il telefono e mi buttai sul letto stravolta.
-Problemi al lavoro?- mi chiese Edward.
-Devo rientrare domani pomeriggio! Mi toccherà portarmi i
bambini in ufficio.-
-Ma scusa perchè non li lasci qui, li porto io tra 4 giorni
quando vengo a New York, che ne pensi?-
-Lo faresti davvero?- gli chiesi guardandolo in
faccia.
-Certo Amore, qui starebbero con la famiglia e poi noi 4 ci rivediamo
tra quattro giorni così non devi nemmeno far tornare per
forza
James e Vic.-
-James e Vic!- dissi scattando fuori dalla stanza, arrivata davanti
alla loro porta bussai.
Non rispose nessuno così provai a accostare la porta, loro
non c'erano allora erano andati alla spiaggia con Alice.
Presi un biglietto e gli scrissi:
James e Vic.
Domani torno a New York perchè devo tornare al lavoro.
I bambini staranno ancora qui e verranno poi con Edward tra qualche
giorno.
Vorrei che tornaste a vivere a New York con noi.
Ma ovviamente con un po' di Privacy in più.
Appena torno avvio le pratiche per prendervi l'appartamento accanto al
nostro
Vi voglio Bene!
Bella
Scritto il
biglietto tornai da Edward.
-Che hai fatto?-mi chiese.
-Ho scritto un biglietto a James e Vic. Ora se permetti vorrei le mie
due ore di sonno prima di partire.-
-Si amore vieni qui.- mi prese tra le sue braccia e mi cullò
facendomi addormentare canticchiando la mia ninna nanna.
Buonasera, sto scrivendo questo capitolo da un mese forse, ma tra
impegni scolastici e non ci ho messo un sacco a scriverlo.
Buona serata♥
Al prossimo capitolo♥
*Gli spumanti indicati conl'asterisco sono gli spumanti che mio padre
ha portato a casa per Natale/ultimo/Capodanno
|
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Capitolo 27 *** Tornare a casa♥ ***
e sono 27
La mattina seguente suonò la sveglia e di colpo
mi alzai
seduta sul letto, avevo ancora un sacco di cose da preparare, e dovevo
anche salutare i miei bambini così li svegliai.
-Amori, ciao- Lizzie mi saltò addosso.
-Mamma, torniamo a casa?- mi disse lei ancora assonnata.
-No amori tornate pure a dormire voi verrete con papà tra 4
giorni, la mamma deve tornare a casa perchè deve lavorare ma
voi
restate pure qui tranquillamente.-
-Va bene mamma- disse Lu che si girò e tornò a
dormire,
Liz mi diede un bacio e tornò a dormire di fianco al
fratello.
Scesi di sotto e non c'era ancora nessuno ma già notai un
borsone pronto ai piedi delle scale, doveva essere di Laurent.
-Amore, perchè non mi hai svegliato?- disse Edward entrando
in cucina.
-Amore! Mi hai fatta spaventare. Sarei salita tra un attimo il tempo di
preparare la colazione.- gli dissi portandomi una mano sul cuore.
-Scusa, che c'è di buono?-mi chiese.
-Buongiorno!- disse Laurent entrando in cucina.
-Laurent? Entri dal soggiorno come mai?- gli chiesi.
-Ho portato la macchina nel vialetto, si torna operativi e pronti a
partire.- disse e solo allora notai che aveva tolto l'outfit di quei
giorni di vacanza, aveva rimesso la divisa e la voce era tornata
più composta.
-Prendi il caffè Laurent?- gli chiese Edward.
-Si grazie- disse sempre con voce composta.
Misi il caffè in 3 tazze e le misi a tavola, con delle
Brioche
che probabilmente aveva portato Carlisle dopo il turno di notte.
-Buon'appetito- dissi afferrando una brioche.
Alla fine della colazione ero pronta a partire ma non a lasciare Edward.
L'ultima volta che avevo lasciato quella casa ero in lacrime e incinta,
ora invece i miei figli dormono di sopra nel letto di loro padre, e a
salutarmi non ho più tutta la mia famiglia in lacrime ma
Edward.
-Ciao amore ci vediamo tra 4 giorni- dissi mentre gli saltai al collo.
-Hei 4 giorni passano veloci non preoccuparti amore- mi disse mentre mi
rimetteva atterra e mi baciava.
Poi io salì in macchina e con le cuffie nelle orecchie
ripartimmo alla volta di New-York.
Una volta rientrati nella Grande Mela Laurent abbassò il
separè.
-Signorina, a casa o in ufficio?- mi chiese.
-In ufficio grazie Laurent- rialzò il separè e si
diresse verso il centro.
Entrata a Vougue arrivai all'ultimo piano e appena entrai un casino
colossale!
Ashely venne subito ad aggiornarmi sugli ultimi sviluppi.
-Ashley voglio l'inserto sulla donna nello sport, Serena e Blair gli
ultimi aggiornamenti sull'Upper East Side, Emily, Andy la settimana
della moda, come siamo messi? Forza che si avvicina la settimana
più importante della moda newyorkese tutto nel mio uffico
ora a
e Ashley un caffè, macchiato con doppio zucchero!- ero
appena
arrivata e dovevo già correre ovunque.
Appena entrai nel mio ufficio sbloccai il pc e feci tornare operativo
il telefono del mio ufficio, presi il cellualre mentre aspettavo le
ragazze e mandai un messaggio a Edward.
Hei amore♥
appena tornata operativa ahahah dovevi vedere che caos appena sono
entrata.
Passo.
Inviai e misi il cellualare accanto al telefono
dell'ufficio.
Subito dopo entrarono le ragazze.
-Ashley l'inserto?- Ash mi passò un book io lo controllai
non
feci correzioni perchè notai che era già stato
corretto
da Anna.
-Bene in pubblicazione oggi stesso grazie Ash puoi andare. Serena,
Blair allora? Notizie?-
-Si, le due princippessine dell'Upper East Side hanno dato spettacolo
anche questo weekend, e come al solito anche i ragazzi non sono stati
da meno si dice che abbiamo litigato al gran Galà del
Capitano
Archibald.-
-Ok, Serena, cercate di prendere più informazioni possibili
su
questo galà, i vestiti indossati,Blair non state a pensare
al
gosssip, andate. Andy Emily voi?-
-Ok la settimana della moda è tra due mesi e abbiamo i
possibili nomi degli stilisti-disse Emily.
-Si ma è ancora troppo presto perchè siano
confermati.- disse Andy.
-Non è mai troppo presto! Ragazze su, secondo voi tra quanto
verranno svelati? Un mese neanche e avremmo l'articolo sul nostro
tavolo. Su! Cominciate a stendere una bozza dell'articolo.-
E così anche loro lasciarono il mio ufficio ma nemmeno pochi
secondi dopo bussarono di nuovo alla porta.
-Si!- dissi.
-Signorina Swan il suo caffè.- mi disse Ashley entrando e
posandomelo sulla scrivania.
-Grazie Ashley, da quanto è uscita Anna?- le chiesi.
-La signora Wintour è uscita da un ora già con
Nigel.- mi disse e tornò al suo lavoro.
Guardai il cellulare e c'era la risposta di Ed.
Ciao piccola♥
immagino che bel
casino ci sia li, ma no grazie non ci tengo a vederlo, le nostre
piccole belve si sono azzannati la torta al cioccolato di Esme,
dovresti vederli, ora vado al lavoro.
Ah
Vic stamattina mi ha detto di dirti che ti avrebbe chiamata
Passo.
Non risposi perchè conoscendolo stava guidando.
Tornai al mio lavoro cercando di impostare al meglio possibile un
articolo che avevo preparato nel pc.
Sarebbe finito nell'intestazione del prossimo numero.
Prorprio mentre stava scrivendo entrò in ufficio Anna.
-Bella sei tornataa!!- disse dopo che si era chiusa la porta alle
spalle.
-Ciao Anna!- le dissi salutandola.
-Allora come è andata? Ti sei divertita?- mentre me lo
chiedeva
il mio iphone si illuminò e lei notò la foto con
me
Edward e i bambini.
-Siete tornati insieme?- mi chiese.
-È andata bene grazie, mi sono divertita, è stato
come
tornare all'adolescenza, ehm, e si siamo tornati insieme, sai si
è fatto trasferire a New York.- le dissi.
-Bella ogni tanto è bello fare un tuffo nel passato, ma sei
sicura che qui nella realtà, ehm pardòn nel
presente
questa storia possa funzionare?- mi chiese lei che conosceva tutta la
storia.
-Non lo so ancora Anna, siamo tornati insieme ci amiamo forse
più di prima, ma, non è ancora detto niente- le
risposi
passandomi una mano nei capelli e lei a quelpunto allargò lo
sguardo.
-Niente Bella? Quel trilogy lo chiami "Niente"- disse alzandosi e
prendendomi la mano per guardare il meraviglioso anello che Edward mi
aveva regalato.
-Anna, Anna calamti! Per il momento c'è solo la proposta,
lui lo
sa che non mi fidoo di lui ancoora completamente.- le dissi ritirando
la mano.
-Bella, ma almeno hai capito perchè ha fatto quello che ha
fatto?-mi chiese riferendosi "questa è l'età
delle
cazzate".
-Quella notte era morto il suo migliore amico, lui era tornato a casa
sconvolto pensando che io gli sarei stata vicine invece ho peggiorato
le cose sconvolgendolo ancora di più, quando viene qui avrei
bisogno di una giornata libera, perchè non abbiamo ancora
avuto
modo di parlare del dopo.- le dissi.
-Del dopo?- mi chiese.
-Di quello che è successo dopo che me ne sono andata, sia da
parte mia che da parte sua, non ho mai avuto il coraggio di chiederlo a
suo fratello quando veniva a trovarci.- le dissi.
-È tutto chiaro ma, ora torni da un viaggio di un giorno e
mezzo, va a casa a riposarti.- mi disse sorridendomi e salutandomi
uscendo dal mio ufficio tornando probabilmente nel suo.
Chiamai Ashley al telefono dicendole di chiamare Lauren, dopo quelle
due settimane avevo solo voglia di tornare a casa mia.
-Signorina Swan, Laurent la aspetta- mi disse Ashley tramite telefono.
Salvai il mio lavoro e uscii dal mio ufficio inforcando gli occhiali da
sole, una volta arrivata al piano terra Laurent mi aprì la
portiera della limousine.
-Torna a casa?- mi chiese prima di chiudere la portiera.
-Finelmente si- dissi mentre entrava a sedersi al posto di guida e
destreggiandosi tra il traffico caotico di New York.
-Posso dirglielo?- mi chiese abbassando il separè.
-Che cosa?- gli chiesi confusa guardandolo dimenticandomi di guardarmi
intorno, lui nel frattempo era sceso e solo allora notai dove eravamo.
-Bentornata a casa signorina Swan.- disse aprendomi la portiera.
-Non mi sembra vero- gli dissi scendendo dalla limousine bianca e
guardando casa mia.
Come avevo scritto a Victoria andai subito ad avviare le pratiche per
l'attico di fianco al mio, era più piccolo, e con poche
chiamate
lo arredai secondo i gusti di Victoria e James, lasciai loro una
lettera sull'isola in cucina:
Jamy e Vic
Siete state delle persone fantastiche.
Voi che avete lasciato tutto e siete venuti con me.
Questo regalo, questa casa, è per dirvi un sincero GRAZIE.
Grazie per non avermi abbandonata,
grazie per essermi stati accanto quando lui non lo ha fatto,
grazie Jamy per avermi difesa anche se con 5 anni di ritardo :D
GRAZIE
perchè nonostante tutto e tutti voi ci siete sempre stati
per me e per i bambini.
Vi Voglio davvero Tanto Bene♥
La vostra, un po' (pochissimo)
pazza amica Bella♥
Tornata
in casa mia mi guardai intorno, era la prima volta che i miei bambini
non stavano qui insieme a me, la casa era stranamente
vuota aveva
quasi un senso di soffocamento.
Mi sdrai sul letto e ripensai a tutto ciò che era successo
in
quelle due settimane: l'invito, la partenza di corsa per fermare Jamy,
l'arrivo troppo tardi, Alice, la nonna, la chiacchierata con Emmett,
Rosalie incinta, la gita a forks, il ritorno alla forks high school,
Jacob, il nostro Jake che non c'era più, Edward, la parola
papà pronunciata dai miei figli, la proposta di matrimonio,
il
matrimonio! il ricevimento! è successo tutto in 2 settimane
e
sembra passato molto di più.........
Hi! Credo che questo sarà l'ultimo capitolo, il prossimo
sarà l'epilogo.
But don't worry non ho intenzione di sparire, probabilmente
farò una seconda parte più in la,
Ditemi se secondo voi sarebbe meglio continuare questa o andare avanti
in una seconda parte della storia.
Besos Niky♥
|
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