Una Mamma In Carriera♥

di NikyStellina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'invito♥ ***
Capitolo 2: *** Partire!♥ ***
Capitolo 3: *** Una dura verità♥ ***
Capitolo 4: *** Chiarimenti♥ ***
Capitolo 5: *** La Moda Della Sposa♥ ***
Capitolo 6: *** Shopping Sfrenato♥ ***
Capitolo 7: *** Gelato al Puffo♥ ***
Capitolo 8: *** Nel Cuore della Notte♥ ***
Capitolo 9: *** Origliare♥ ***
Capitolo 10: *** Ritorno alle Origini♥ ***
Capitolo 11: *** Incontri e Rivelazioni♥ ***
Capitolo 12: *** Melevisione♥ (come tornare Adolescenti)♥ ***
Capitolo 13: *** Sotto l'albero♥ ***
Capitolo 14: *** Tuoni, Fulmini e Sensi di Colpa♥ ***
Capitolo 15: *** Cambiamenti d'umore♥ ***
Capitolo 16: *** Intervista col vampiro!♥ ***
Capitolo 17: *** Una mattina movimentata!♥ ***
Capitolo 18: *** Brutti Ricordi♥ ***
Capitolo 19: *** Rispettare una promessa♥ ***
Capitolo 20: *** Arriva La Tribù♥ ***
Capitolo 21: *** Addio al Nubilato♥ ***
Capitolo 22: *** The Wedding Banquet♥ ***
Capitolo 23: *** The wedding♥ ***
Capitolo 24: *** Regali e Partenze♥ ***
Capitolo 25: *** Vecchie Amicizie♥ ***
Capitolo 26: *** L'ultimo giorno♥ ***
Capitolo 27: *** Tornare a casa♥ ***



Capitolo 1
*** L'invito♥ ***


Ciao a tutti :)
Questa nuova storia su Twilight vedrà  tutti i protagonisti umani :)
Detto questo vi lascio a leggere =)
Besos♥


Capitolo 1

Quella mattina come al solito mi svegliai nel mio ufficio, la mia capa Anna Wintour, mi aveva lasciato da finire l'impaginazione della copertina della rivista, sulla testata doveva comparire il titolo Vogue, ebbene si da due anni ormai abitavo a New York, ed ero diventata la vice direttrice di questa magnifica rivista. Sbrigai in fretta le ultime cose visto che avrei dovuto consegnare l'impaginazione alle 9 di quella stessa mattina, ed era pure il mio giorno libero, finì velocemente ciò che rimaneva da concludere e uscì dal mio ufficio.
Una volta uscita dietro la scrivania c'era la mia segretaria: Ashley Linsday che appena mi vide disse:
-Signorina Swan, ma oggi non è il suo giorno libero?- e mi sorrise.
-In effetti si Ash, per questo potresti portare tu l'impaginazione a Anna?- le domandai.
-Certo, ci vado subito.-
-Grazie- le dissi e mi diressi all'ascensore.
Non appena arrivai di sotto il mio autista mi aveva già aperto la porta della limousine.
-Grazie Laurent- gli dissi salendo in macchina.
-Dovere signorina Swan- mi disse chiudendo la portiera, quando poi si sedette al posto di guida mi domandò, -allora dove la porto signorina?-
-A casa, devo passare a prendere una cosa- gli dissi abbassando gli occhiali da sole.
Sfrecciavamo tra le strade affollate della città da non so quanto tempo quando Laurent mi disse:
-Siamo arrivati signorina.-
-Grazie, puoi pure mettere via la limousine, non credo di uscire oggi, e se uscirò prenderò la mia Ferrari grazie Laurent.-
Mi diressi dentro casa, avevo un loft molto spazioso e con tante finestre, avevo appena girato la chiave nella porta quando due pesti mi vennero in contro.
-Mamma, Mamma, Mamma- stavano gridando talmente forte che svegliarono perfino James e Victoria che stavano dormendo placidamente sul divano.
-Che è successo?!- si alzò James e quando si accorse che erano state le mie due pesti a svegliarlo li rincorse per tutta casa, mentre io e Vic andammo in cucina per fare la colazione.
-Bella, ecco, è arrivata una lettera stamattina.- mi disse lei misteriosa.
-Di che si tratta? cose di lavoro?- le chiesi.
-Ehm no, guarda è li attaccata al frigo.- mi indicò con il dito una busta attaccata da una calamita al frigo.
La presi immediatamente e la lessi:
Emmett Cullen e Rosalie Hale
sono lieti di annunciare
le loro nozze
che si terranno il giorno 19 luglio
 presso
Villa Cullen.
Ti aspettiamo.
Emm e Rose♥
-Emmett e Rosalie si sposano.- dissi semplicemente.
-Chi?!- mi chiese James che era appena entrato in cucina.
-l'orso e la barbie- gli rispose Victoria.
-Ma mamma, la Barbie si sposa con Ken, non con l'orsacchiotto.- mi disse la mia adorabile Liz, diminutivo di Elisabeth.
-Ma la mamma e la zia Vic non stanno mica parlando dei giocattoli, per loro zio Emmett è un orso, mentre zia Rosalie è una barbie.- disse il mio piccolo Lucas alla sorella.
Lucas e Liz erano gemelli, entrambi avevano 4 anni.
-Ci andremo?- m chiese Vic, che aveva capito in pieno perchè io non ci volessi andare.
Non ci volevo andare perchè li c'era la mia vecchia vita, la vita che avevo fatto con il padre dei miei figli.
-Non lo so, abbiamo più di due settimane, decideremo più avanti.-
-Ma mamma, io voglio andare al matrimonio della zia.- mi disse Liz, era strano da parte sua, queste feste non le erano mai piaciute.
-E sentiamo perchè mai vorresti andare?- chiesi a mia figlia.
-Perchè la zia le ha detto che sarebbe stata la sua damigella d'onore quando quello zuccone di zio Emmett si sarebbe deciso a chiederla in sposa.- rispose mio figlio al posto della sorella.
stavo per rispondere quando notai che nella busta c'era anche un'altro biglietto. Era la scrittura di Rose, l'avrei riconosciuta ovunque.

Cara vice direttrice di Vogue                                                                          


ti abbiamo mandato l'invito al nostro matrimonio,
che ovviamente sta organizzando Alice.
Speriamo solo di vederti comparire,
ma siccome so che senza giusta causa
tu non ti farai vedere a Phoenix,
sabato mattina alle 10 sarò a casa tua e ti verrò a prendere..
vedi di farti trovare signorina..
VOGLIO MIA SORELLA AL MIO MATRIMONIO!!!!!!!

                                                                                  Con tanto amore, la tua Rosie♥
-Oddio, che ore sono?- chiesi sconvolta considerando che era sabato mattina.
-Le 10 meno 5 perchè?- mi chiese Vic.
-Perchè abbiamo esattamente cinque minuti per inventarci una scusa buona- gli dissi mostrandole la lettera di Rose.
-Nessuna scusa mamma, noi andiamo!- mi dissero i miei figli in coro. Scoppiammo tutti a ridere ma la nostra risata venne interrotta dal campanello.
-Vado io- disse James prendendo in braccio Liz.
Non appena James aprì la porta la bimba gridò
-ZIOOOOOO!!!!!!- e si lanciò dalle braccia di James a quelle di Emmett.
-Ciao Bellina- mi disse Emmett venendo a baciarmi una guancia.
-Ciao Koda Fratello Orso.- gli dissi consapevole che solo io avevo il permesso di chiamarlo così.
-Beh e io chi sono, a me non mi saluti?- mi disse quella bellissima ragazza che era appena entrata dalla porta.
-Rosieeeeeeeeeee!!!- le dissi saltandole addosso.
-Hai ricevuto l'invito con la lettera?- mi chiese.
-L'ha appena letta- le rispose Vic al mio posto.
Vic e James si sono trasferiti da me quando ho scoperto di essere incinta, non mi avrebbero permesso di crescere un figlio da sola, allora non sapevo che fossero due, e visto che il padre era giovane e scapestrato non volle prendersi questa responabilità, così dicisi di andarmene, ma proprio mentre stavo uscendo da quella casa che per anni era stata la mia casa e tutta la mia vita mi ritrovai Vic e James sulla porta decisi a voler venire con me, all'epoca avevo 19 anni, mentre loro ne avevano uno in più di me, avevamo trovato una casa piccina e tutti insieme non ci stavamo quindi poi con l'arrivo dei bambini e il mio nuovo lavoro a Vogue ci siamo trovati questo bellissimo loft in centro New York. Con il lavoro sia mio che di James potevamo dire di passarcela pure bene.
-Verrai?- fu l'unica domanda di Rosalie. Non sapevo cosa dire, ma ci pensò mia figlia a rispondere al mio posto.
-Certo zia, non mancherò al tuo matrimonio! zia per caso ti ricordi la promessa che mi avevi fatto?- le chiese.
-Certo tesoro tu sarai la mia damigella, e tu Lucas come promesso porterai le fedi.- disse poi rivolgendosi a mio figlio.
-Lucas, anche a te la zia ha fatto una promessa? Non se ne parla con la mamma?- chiesi io a mio figlio.
-Nah-. fu la sua unica risposta.
Scoppiammo tutti a ridere compreso Lucas.
-Quindi quando verrai?- mi chiese Emmett, ehi ma io non avevo detto di si, aveva fatto tutto Liz, la quale ora mi stava guardando con occhi da cucciuola, tale e quale a Alice.
-Datemi il tempo di sistemare du cose al lavoro e al massimo mercoledì sarò li daccordo?!- gli dissi cedendo ormai alle suppliche, poi però mi venne in mente una cosa che dovevo assolutamente chiedere a Rosalie.
-Rose, potresti venire con me? Devo chiederti una cosa.- le dissi, vidi lei lanciare uno sguardo a Emmet, per poi annuire e seguirmi.
Andammo in terrazza,
-Rose come mai Alice non si fa più sentire da un po?-
-Sapevo che me l'avresti chiesto, è solo che Alice è occupata con i preparativi e quando chiami tu oppure chiamiamo noi lei è sempre fuori.- mi disse lei, ma era chiaro che stesse nascondendo qualcosa.
Non volevo essere troppo impertinente quindi evitai di fare altre domande, erano sei mesi che non vedevo Rosalie, non era più venuta a New York per alcuni problemi sul lavoro, e io non avevo la minima idea di tornare a Phoenix.
Mi era mancata tanto, ma loro dovevano tornare e avevano l'aereo quel pomeriggio alle 4, ma si fermarono a pranzo e tra le battutine di Emm ed James, alle quali a volte si aggiungeva anche Lucas, ci divertimmo un mondo. Verso le due i ragazzi andarono all'aereoporto.
I bambini mi chiesero di andare al Luna Park e a mangiare un gelato così dopo esserci vestiti uscimmo tutti e 5 insieme. Come avevo detto prima a Laurent avrei preso la mia Ferrari se fossi uscita e così feci.
James si sedette dietro mentre Vic davanti con me.
Mentre andavamo al Luna park pensavo alla conversazione con Rose, Alice non si era mai fatta vedere a New York in quei quattro anni, e negli ultimi mesi si dileguava ogni volta che chiamavo o chiamavano loro me.
Era fredda e distaccata.
E sinceramente non riuscivo a capire perchè. Ma mi avrebbe dato presto delle spiegazioni.
Passammo una bella serata al Luna Park. tutti e 5 insieme andammo sulla ruota panoramica e ci godemmo lo spettacolo di New York di notte.
Quando poi per i bambini si fece troppo terdi decisi di riportarli a casa, mentre Vic e James si sarebbero fermati di più.
Quando entrai in casa misi il pigiama ai bambini, e poi li misi a letto.
Io andai sul divano e accesi la TV.
Trovai un film comico e mi misi a guardarlo.
Quando il film era ormai alle battute finali sentì aprire la porta, erano Vic e James,  quindi non guardai nemmeno la porta, solo quando Vic mi chiamo con la voce stravolta mi girai.
Teneva James per farlo stare in piedi e non ce la faceva più, scattai dal divano immediatamente, solo avvicinandomi notai che era sporco  di sangue e ubriaco marcio.
-Vic cos'è successo?- chiesi a lei.
-Si è ubriacato da far schifo poi è andato a pagare e quando è tornato ha trovato uno che ci provava con me, solo che questo tipo era muscoloso quanto non mai, e le ha prese di santa ragione, le ferite sono superficiali ma dobbiamo pulirle, solo che questo zuccone non ne vuole sapere.- mi disse lei dopo averlo messo sul divano.
-James ti dobbiamo pulire le ferite! perciò stai buono!.- gli dissi seria.
-Ma..- stava iniziando a dire lui.
-Ma niente James, non fare casino che non voglio che i bambini si sveglino e ti trovino in queste condizioni.- gli disse Vic.
Andai in bagno a prendere l'alcol e il cotone per pulire le ferite, quando tornai in sala con Vic cominciammo a pulirgli le ferite, nel frattempo James si addormentò.
-Non cambierà mai vero?- mi chiese lei sull'orlo di una crisi.
Era risaputo che le scenate di gelosia James finivano sempre bagnate di sangue.
-Non lo so Vic. Ma spero che un giorno si rendeà conto che quello che fa è sbagliato.-
Insieme a Vic lo portammo nella loro camera e dopo esserci date la buonanotte tornai in sala a pulire il disastro lasciato da James, così che i bambini al risveglio non si accorgano di nulla.
Una volta ripulito tutto spensi la TV e andai a dormire.
Quando fui sotto le coperte mi lasciai abbracciare da Morfeo.








Sssalveeee allora come vi sembra?
Fatemi sapere :)
Besos♥ Niky♥

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Capitolo 2
*** Partire!♥ ***


Salve :)
Ho deciso di continuare questa storia che all'inizio mi sembrava un po' campata in aria solo perchè ho visto un certo interresse :)
Detto questa vi lascio al capitolo e spero sia di vostro gradimento :)
Besos♥



Capitolo 2

La mattina seguente mi svegliai molto presto, era domenica e non dovevo andare al lavoro così andai in bagno per farmi un bel bagno caldo rilassante, aprì l'acqua e ci misi dentro i sali e il bagnoschiuma, andai in camera mia e presi l'accappatoio lo appoggiai in bagno e entrai nella vasca.
Cominciai a pensare a quale stupidata avevo fatto.
Avevo detto a Rose e Emm che sarei tornata a Phoenix per il loro matrimonio, quindi dopo quattro anni avrei dovuto affrontare il mio passato, un passato che portava un nome, Edward Cullen, un ragazzo bello da togliere il fiato ma al contempo un teppista, uno di quelli che faceva una brutta vita, era solito mischiarsi in risse soprattutto in scenate di gelosia nei miei confronti, e poi con la sua moto faceva corse clandestine, anche James e un'altro ragazzo del posto le facevano : Jacob Black il migliore amico di Edward.
Ricordo ancora quel giorno in cui scoprì di aspettare un bambino...

FLASHBACK

Avevo apena finito di fare due test di Gravidanza ed entrambi erano positivi, tra nove mesi sarei diventata mamma, io ed Edward avremmo avuto un bambino, ero la ragazza più felice del mondo, volevo che ilprimo a saperlo fosse Edward ma per quello che avevo in mente avevo per forza bisogno di un complice, non potevo chiedere a Rose perchè lavorava, Alice si sarebbe fatta scappare tutto con il diretto interessato quindi chiamai Vic e James, e con loro andai in un negozio li vicino a prendere due tutine e due paia di scarpette, uno azzurro e l'altro rosa.
Tornata a casa salì in quella che ormai era diventata camera mia a villa Cullen, avevo il bagno in stanza, comunicante con la stanza di Edward.
Aprì delicatamente la porta della sua camera e notai che lui li non c'era, il letto era disfatto segno che si dovesse essere alzato da poco.
Scesi in cucina e ci trovai Esme
-Esme, dov'è Edward?-
-E' uscito con Carlisle, dovevano andare in un posto e dovevi vedere la faccia che aveva quando suo padre l'ha tirato giù dal letto.- mi disse Esme ridendo.
Io Vic e James scoppiammo a ridere con lei immaginandoci Edward che veniva svegliato da Carlisle.
Tornai di sopra e con Vic rifacemmo il letto a Edward, poi sul letto posai le tutine e le scarpette e tornai nella mia camera e con gli altri facemmo un cartellone con scritto:
"AUGURI PAPA' "
Una volta finito il cartellone lo portai nella sua stanza e lo misi sopra al suo letto attaccandolo con dello scotch.
-Ragazzi è pronto.- ci gridò Esme da sotto.
Prima di scendere guardai un'ultima volta la stanza era tutto perfetto.
Mentre scendevamo le scale Esme disse a James e Vic se si volevano fermare a pranzo, loro accettarono volentieri l'invito, ci sedemmo a tavola ed Alice chiese alla madre
-Mamma ma papà e Ed?- le chiese visto che non erano ancora rientrati.
-Papà mi ha chiamato, dice che tra 10 minuti saranno a casa.- disse Esme sorridendo alla figlia. iniziammo a mangiare e dopo 10 minuti Ed e Carlisle fecero il loro ingresso dalla porta sul retro che portava al garage.
Edward era un po' sudato e così anche Carlisle, erano stati in palestra tutta la mattina.
Appena entrò Carlisle andò a dare un bacio ad Esme e Edward venne a salutare me.
Poi disse: -Mamma vado a farmi una doccia prima di mangiare.- NO!! fu il mio unico pensiero, ma prima di aprire bocca era già sparito su per le scale, guardai Vic e James e mi alzai un po' bruscamente dal tavolo e senza farmi vedere lo raggiunsi lui era sulla porta di camera sua e guardava fisso l'interno.
-BELLAAAA!!!!!- mi chiamò urlando non sapendo che ero esattamente dietro di lui.
-Si?!- gli chiesi io facendomi notare in quel momento.
-Bella cosa significa tutto questo?- mi chiese lui.
-Pensavo fosse ovvio no? Sono incinta paparino.- dissi sorridendogli, ma non avevo capito che lui l'aveva presa in un altro modo.
-Cosa?! NO! non è possibile. Bella dimmi che non è vero! io, io, io non sono pronto per prendermi una responsabilità tanto grande, io sono un teppista, sono solo un ragazzo Bella, siamo solo dei ragazzi Bella! nemmeno tu lo vuoi questo bambino, dimmi che non lo vuoi Bella!.-
I miei occhi iniziarono a gocciolare, e lui se ne accorse perchè poi mi disse:
-No! tu non puoi volere questo bambino Bella, non va bene, siamo troppo giovani, questa è l'età in cui si fanno le cazzate non puoi volere il bambino, ti bruciersti la vita.-
A quel punto non ci vedevo più dalla rabbia e cominciai a urlargli addosso consapevole che avevo pubblico considerato che tutta la famiglia era salita a vedere che cosa fosse successo.
-L'età delle cazzate Edward?! la cazzata più grande la stai facendo tu in questo momento! Stai mandando al diavolo tutto ciò che abbiamo, il nostro amore, si perchè lui o lei che sia è il frutto del nostro amore e lo stai mandando a puttane Edward! Stai buttando via tutto per cosa?! perchè non vuoi smettere con questa vita che fai?! non lo vedi il male che fai alla tua famiglia a TUA MADRE ogni volta che torni a casa coperto di sangue?! non lo vedi che male fai  a TUO PADRE ogni volta che deve venirti a ripescare in qualche cella della stazione di polizia la mattina dopo una rissa?! No tu non lo vedi Edward tu vedi solo te stesso e quella maledetta vita che ti ostini a fare! Sai una cosa?! Vaffanculo Edward!- entrai sbattendo la porta in camera mia, presi il borsone da sotto il lettto poi andai all'armadio e cominciai a tirare fuori tutto quello che c'era, al diavolo l'ordine infilavo nel borsone tutto così alla rinfusa, infatti poi non ci stava posto per altra roba, aprì la porta di scatto e urlai: -ALICEEEE!!- e poi richiusi la porta dopo un po' qualcuno bussò alla porta.
-Sono Alice mi disse.- gli diedi l'ok e lei entrò quando vide il borsone sgranò gli occhi.
-Alice hai percaso una valigia da prestarmi?!-
-Bella ma cosa vuoi fare?! dove hai intenzione di andare in quelle condizioni?!-
-Alice sono incinta ok?! Incinta non malata! e me ne voglio andare! per cui hai una valigia da prestarmi o devo chiamare Rosalie?!.-
-Arrivo.- mi disse lei abbassando lo sguardo e uscendo dalla porta.
Dopo poco rientrò con una valigia enorme, bene mi servirà.
-Grazie Alice.- le dissi fredda forse un po' troppo, perchè le vidi scendere una lacrima, a quel punto mi addolcii un po' e andai ad abbracciarla. lei ricambiò l'abbraccio e entrambe scoppiammo a piangere.
-Non tornerò qui Alice lo sai vero?-
-L'avevo intuito, ma non preoccuparti troverò altri modi per vederti!- mi disse lei.
Finì di mettere la roba in valigia, presi il caricabatterie dal comodino e presi l'iPhone con le cuffie sopra la scrivania.
Controllai in borsa avevo portafoglio e sodi quindi ero apposto.
Scesi di sotto con le valigie e a metà scala mi resi conto della scena che avevo davanti tutta la mia famiglia era li!
Esme piangeva mentre Carlisle la stringeva forte, Rose mi guardava e anche lei aveva le lacrime agli occhi, e forse un gioco di luci mi face notare che anche Emmett dietro di lei stava piangendo Jasper mi guardava triste. C'erano tutti. Lui no!
A quel punto approfittai dell'assenza di lui e dissi a loro:
-Non ha voluto prendersi le sue responsabilità, io qui non posso continuare a stare, mio fagio o figlia che sia non avrà un padre, ma avrà una famiglia, avrà me e avrà voi, non vi impedirò di vederlo o vederla, voi- dissi rivolgendomi a Esme e Carlisle- siete i suoi nonni, e non perchè siete i suoi genitori ma perchè siete i miei genitori- Esme pianse di più- E voi- dissi rivogendomi agli altri -siete i mie fretelli e le mie sorelle, per cui sarete zii, a voi posso dirlo Auguri ragazzi- dissi e andai ad abbracciarli a tutti Esme mi strinse in un abbraccio stritolatore e pianse tantissimo.
-In camera sua ci sono le tutine e le scarpette sono tue Esme prendile.-
-Grazie- mi disse e mi abbracciò di nuovo.
Salutai gli altri poi mi diressi in salotto e presi due foto, una era una foto della mia famiglia con me e lui inclusi, l'altra ritraeva me e lui. Le infilai in borsa presi le chiavi della mia macchina e feci per uscire di casa quando sulla porta trovai James e Vic con altrettanti bosrsoni decisi più che mai a non lasciarmi da sola.
Andammo in garage, -Dove andiamo?- ci chiese James.
-Lontano, non so dove ma lontano siete proprio sicuri?!- chiesi a loro.
-SI!- mi rispose Vic, -Andiamo a New York mia zia a una casa abbastanza grande per ospitarci qualche giorno, finchè non troviamo qualcosa solo per noi.
Salimmo sulla mia macchina e sfrecciammo via da quella casa, da quella vita, dal padre dei miei figli.

FINE FLASHBACK

A farmi tornare con i piedi per terra ci pensarono i miei figli che entrarono in bagno e trovandomi nella vasca vollero fare il bagno con me.
Li feci entrare e alla fine più che lavarci noi lavammo il bagno, tra giochi e schizzi la schiuma sparì.
Uscimmo tutti e tre dalla vasca mi misi l'accappatoio e lo misi anche a loro.
Lucas si sedette sullo sgabello che c'era in bagno mentre io sistemavo Liz, asciugai i capelli a entrambi poi andai a vestirli.
Poi loro andoro a guardare la tv sul divano e mi vestì io, dopodiche pulì il bagno.
-Posso?- mi chiese Vic sulla porta mentre io sistemavo il bagno.
-Certo, dimmi.- le dissi io sorridendo.
-Sei proprio sicura di voler andare?- mi chiese lei.
-No, ma Rose per me è una sorella e lei mi vuole come testimone al suo matrimonio, non posso non esserci, devo farmi forza e affrontare il mio passato.- le dissi.
-Va bene, quante settiamne dobbiamo stare via?-
-Penso non più di due settimane perchè?- le chiesi.
-Per questo!- mi disse lei mostrandomi un foglietto

Cara Vic e Cara Bella.                                                                

             Scusate se sono andato via così...

                          Ma prima che voi torniate a Phoenix ho un conto in sospeso da saldare,
            Un pugno che aspetta di essere tirato da quattro anni.
                            So che se vi avrei detto qualcosa mi avrete fermato quindi vado via ora sono le quattro di notte..
          Vi auguro un buongiorno ♥
           Date un bacio ai bimbi da parte mia ♥

                                                                          Un bacio

                                                                                                          James♥


-Edward- ci lasciammo scappare entrambe.
-Partiamo domani!- dissi io - ora chiamo Anna e le spiego la situazione.-
-Io intanto vado a fare le valige.-
-Ok.- le dissi poi presi il telefono e chiamai la mia capa.
"Pronto" disse lei.
-Anna sono Isabella.-
"Dimmi cara hai bisogno?" mi chiese lei.
-In effetti si, avrei bisogno di due settimane di permesso sa m la mia migliore amica si sposa e io sono la sua testimone.-
"Sarai sempre reperibile per quanto riguarda il giornale" mi chiese lei.
-Certo naturalmente qualsiasi cosa per telefono o per E-Mail- le dissi.
"Allora va bene, divertiti cara"
-Grazie Anna- le dissi e chiusi la chimata presi delle valige e le misi sul letto.
Mentre tiravo fuori i vestiti dall'armadio chiamai Laurent, dovevamo partire subito!
"Signorina Swan mi dica" mi disse a lui appena rispose.
-Laurent, mi prepareresti la Ferrari davanti casa?-
"Mi dispiace signorina ma la macchina l'ha presa il signorino James"
-Allora prendi la Limousine, devo andare a Phoenix.- gli dissi.
"Subito signorina". disse e chiuse la chiamata.
Uscì dalla mia stanza.
-Bambini mettetevi le scarpe perfavore.- gli dissi mentre mi dirigevo in camera loro a prendere la loro roba.
Quando entrai vidi Vic alle prese con le valige.
-Grazie Vic.- le dissi per poi continuare. -James ha preso la mia Ferrari!.-
-Oh no, e ora dobbiamo prendere l'aereo?-
-Nono, la mia Limousine.- le risposi.
Tempo venti minuti avevamo tutto pronto, mettemmo le valige in macchina e partimmo.
-Mamma ma non dovevamo partire mercoledì?- mi chiese Lucas.
-E poi perchè lo zio James non viene con noi?- chiese Liz.
-Infatti hai detto bene dovevamo partire mercoledì ma lo zio James è partito prima per andare ha fare una cav...- stava dicendo Vic ma le tirai una gomitata e lei si fermò.
-Doveva sbrigare una commissione e così siamo partiti anche noi oggi.-
Tempo di 5 ore eravamo a Phoenix. Sentivo già odore di casa e lo stesso valeva per Vic.
Laurent abbassò il divisore e mi chiese:
-Signorine mi dovreste indicare la strada, siamo appena entrati nei confini di Phoenix.- ci dsse lui.
Io e Vic ci mettemmo sedute dietro di lui e continuammo a indicargli la strada fino a quando non arrivammo a villa Cullen, nel frattempo i bambini giocavano tra loro alla morra cinese, data l'ultima indicazione io e Vic tornammo ai nostri posti e Laurent rialzò il divisore. Ci mettemmo a giocare con i bambini., che dopo un po' si addormentarono, quando Laurent ci disse:
-Siamo arrivati signorine.- e scese dall'auto venendoci ad aprire la portiera.
La prima a scendere fu Vic che era la più vicina alla porta, poi io mentre i bambini li lasciai che dormivano per godermi quello spettacolo magnifico che era casa Cullen.
Io e Vic ci guardammo
-Bentornate a casa!-  dicemmo insieme e scoppiammo a ridere, una risata che non sfuggì dentro casa di fatti Jazz ci venne in contro e ci abbracciò, seguito a ruota da Emmett.
Esme ci soffocò entrambe e poi ci disse:
-Vi aspettavamo per mercoledì-
-Sorpresa!- le dissi io.
-Dov'è?!- fu l'unica domanda di Vic.
-Ti riferisci a James?- le chiese Jazz.
-Si- gli rispse Vic.
-Dentro- gli rispose Emmett.
-Andiamo tesoro entriamo-Mi disse Esme.
-Aspetta.- le dissi e tornai in macchina a svegliare le mie due pesti.
-Tesoro siamo arrivati- dissi piano a entrambi per svegliarli.
Loro scesero e si buttarorno letteralmente addosso alla nonna.
Poi salutarono gli zii e gli chiesero di Rosalie, l'unica zia che avevano conosciuto, Emmett disse che era a lavoro.
Rosalie lavorava per una agenzia di moda, la Denali's mode "Governata" da tre sorelle Tania Kate e Irina! Le regine indiscusse della moda Mondiale!
-Esme, avresti una camera per Laurent?- chiesi a lei prima di entrare in casa.
-Assolutamente si.- mi disse lei e entrammo in casa.
James era sul divano con le mie pesti in braccio ma aveva una faccia misto tra lo sconvolto e la soddisfazione, segno che aveva fatto quello che voleva ma se ne era anche pentito.
-Scusa- fu la sua unica parola appena mi vide.
-Ah James che cosa dobbiamo fare con te?!- gli dissi io sarcastica.
Poi mi resi conto che all'appelo mancava Carlisle.
-Esme dov'è Carlisle?-
esme guardò James e poi mi disse :-All'ospedale.- e abbassò lo sguardo triste.
-James, fino a quasto punto?! Davvero?!.- ora capivo perchè quello sguardo negli occhi di James. Andai da lui, lo presi per un braccio facendo attenzione ai miei figli che vennero presi da Vic e da Esme e trascinai James in cucina prendendo anche Emmett.
-Cos'è successo Emmett?!-
-Stamattina è arrivato JAmes, e dopo le feste da parte di tutti ci ha chiesto dove fosse Edward. Noi gli abbiamo detto "E dove vuoi trovarlo a quest'ora del mattino?", lui ha capito e è andato in camera sua solo quando sentimmo le urla salimmo a vedere e James lo stava riempiendo di pugni continuando a ripetere: "Questo è per Bella, Questo è per Lucas e questo è per Liz!" ripetendo questa frase all'infinito lo aveva ricoperto di sangue.- mii raccontò Emmett.
Guardai James e lui disse:
-La prima volta ho solo detto "
Questo è per Bella, Questo è per Lucas e questo è per Liz!" ma quando lui mi ha detto "James chi diavolo sono Liz e Lucas?" li mi ha fatto montare la rabbia e così gli ho detto "i tuoi figli idiota che non sei altro!" e ho continuato con quella frase per la rabbia.- mi disse lui.
-Un pugno è?!- gli dissi sarcastica.
-All'inizo era così ma poi non ci ho visto più!- mi disse James -Approposito grazie fratello per avermi fermato, se non ci fossi stato tu non so cosa avrei fatto. disse rivolgendosi a Emm.
-Dov'è Alice?- chiesi io di punto in bianco.
-E' andata con papà e Ed all'ospedale.- mi disse Emm.
Bene, li non mi sarebbe scappata, avrei usato lo studio di Carlisle e non ci sarebbero sati problemi.
-James le chiavi della macchina?-
-Eccole.- e me le lancia.
-Dov'è?-
-In garage.-
-Bene, saluatate i bambini, io torno prima di cena.-
Salì in macchina e mi diressi all'ospedale, arrivata li chiesi del dottor Cullen un'infermiera mi disse dove potevo trovarlo e ci andai subito.
Arrivata al quarto piano, girai a destra ed eccola li! Aveva fatto crescere i capelli e quasi stentavo a riconoscerla.
Alice Cullen!







Sciau Bellezze C:
Che ne dite di questo capitolo?
Spero di sentirvi numerose :D
Besos Niky♥

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Capitolo 3
*** Una dura verità♥ ***


Ed eccomi qua :)
Pronte per il confronto von Alice?
Ci leggiamo sotto vi lascio al capitolo
Besos♥


Capitolo 3


Mamma quanto era bella, questo nuovo look le donava parecchio, lei era girata di schiena e non mi aveva sentita arrivare.
-Cosa vedono i miei occhi? Sei una visione oppure davanti a me c'è proprio Marie Alice Cullen?- le chiesi per farmi vedere.
Lei si girò e l'unica cosa che riuscì a dire fu: -Bella- e rimase li con gli occhi impalati a guardarmi.
-Alice puoi entrare se vuoi.- gli disse il padre uscendo da una camera. Poi mi vide.
-Bella, ti aspettavamo mercoledì, perchè sei gia qui?- mi chiese venendomi ad abbracciare.
-Stanotte quando James è partito, ci ha lasciato un biglietto in cui faceva capire chiaramente le sue intenzioni, siamo venute subito per vedere che cosa avesse combinato ma non pensavo che si sarebbe spinto fino a questo punto.- gli dissi io sincera.-Come sta?-
-Le ferite non sono gravi, ma James aveva un anello che gli ha lasciato parecchi graffi, ma sta bene. Lo sai non sono certo quattro pugni a metterlo al tappeto.- mi disse.
-Lo so, Carlisle hai ancora uno studio tuo qui nell'ospedale vero?- gli chiesi.
-Certo piccola, a cosa ti serve?- mi chiese.
-Devo fare quattro chiacchiere con tua figlia se mi permetti.- dissi in tono acido prendendo Alice per un braccio che fino a quel momento era rimasta in silenzio.
-Certo andate pure.- ci disse, io tiro Alice fino allo studio, ricordavo esattamente dov'era, ma per non sbagliare guardai prima la tarhetta fuori dallo studio diceva "Dott. Carlisle Cullen" , ero nel posto giusto.
Entrai e mi chiusi la porta alle spalle, poi andai a sedermi su una poltrona, Alice era rimasta in piedi e teneva lo sguardo basso.
-Bene, visto che non parli parlo io, Alice! Si può sapere che è successo? Che cosa ne hai fatto della frase "Troverò un modo per vederti"? L'hai buttata nel cesso Alice?! Per quattro fottutissimi anni Emmett Rosalie, i tuoi, e perfino Jazz sono venuti a trovarmi a New York per conoscere e per stare un po' di tempo con i bambini, non dico per me, di me sinceramente negli ultimi quattro anni me ne sono strafregata, ma i bambini,  Alice, non pensavo che tu potessi arrivare a tanto, che cosa ne hai fatto della Alice che conoscevo? fino a qualche mese fa ti facevi anche sentire e adesso basta, nemmeno quelle poche telefonate che mi facevi, dimmi Alice! che cosa ti ho fatto per spingerti a comportarti così? insomma Alice vuoi PARLARE?!!.- le dissi sputandole addosso tutta la mia rabbia.
-Bella.- disse per poi tacere di nuovo.
-Lo so come mi chiamo, riesci a dire qualcosa oltre al mio nome?!.- le chiesi cattiva, ma mi stava facendo arrabbiare!
-Bella, cazzo, tu non sai quanto è stato difficile mantenere le distanze con te tutto questo tempo, io volevo passare con te ogni giorno! Come abbiamo sempre fatto, un giorno ho pensato di prendere tutto e venire a New York per stare da te, per stare con te, per poter viziare i miei nipotini come una vera zietta Cullen, ma proprio quel giorno successe l'irreparabile.- mi disse e si fermò.
-Oh avanti Alice cos'è successo di tanto grave da spingerti a non parlarmi nemmeno più per telefono?.-
-No, ma che hai capito, questo di cui ti sto parlando è successo molto prima che io iniziassi a non parlarti più ma arriverò anche a questo, il giorno in cui stavo per mollare tutto e venire da te è successa una cosa bruttissima, ti ricordi nonna Elisabeth?- mi chiese, e come potevo non ricordarla.
-Ma che domande fai, certo che mi ricordo.- le dissi io.
-Vedi Bella, nonna Elisabeth è, si, ecco, se n'è andata 2 anni fa.- mi disse.
Le lacrime cominciarono a scendere dai miei occhi, possibile che nessuno mi abbia detto niente? Nemmeno Emmet, Rose, nessuno, eppure sapevano! Sapevano quanto io ci fossi affezionata, perchè non mi avevano detto nulla.
-Perchè nessuno mi ha detto niente?1- le chiesi.
-Perchè avevi già sofferto abbastanza, non volevamo darti anche questo peso ora che la tua vita aveva iniziato ad avere un senso, abbiamo deciso di tenerti nascosta la cosa, fino a qualche mese fa, quando ho litigato con Emmett perchè secondo me tu dovevi sapere, mentre lui e Rose, che erano venuti a trovarti a New York e avevano visto come stavi non volevano dirti nulla, quello stesso giorno, quando scesi a mangiare capì subito che c'era qualcosa di diverso, di strano, mi stavano nascondendo qualcosa, ma tu sai benissimo che quando volevo sapere una cosa la scopro subito. Mi bastò guardare Rose negli occhi che lei mi sputò subito che si sarebbe sposata con Emmett, nel pomeriggio passò Tania con Kate, sai che loro sono le nostre cape no?- ma la interruppi.
-Come?! No aspetta! anche tu lavori per la Denali's mode?-
-Si, da circa un anno, comunque, Tanya e Kate erano venute a prendere le misure per il vestito, glielo stiamo confezionando noi tre, da quel giorno Tanya venne spesso a casa nostra. Magari Rose si fosse rivolta a qualcun'altro quando doveva chiedere di confezionare il vestito. Io non potevo mentirti! Gli altri non vogliano che tu la sappia ma tu hai il diritto d sapere! Edaward si è messo con Tanya!.-
Il mio cuore in qual momento era come un bicchiere di cristallo che cade da un grattacielo, la rottura era inevitabile.
-Spero che almeno abbia messo la testa a posto!.- dissi scostante per non fare capire a Alice quello che provavo, ma era impossibile! Lei era ed sarebbe stata sempre la mia migliore amica!
-No, Bella, è rimasto il teppista di un tempo, non è cambiato di una virgola! Anzi se vogliamo dirla tutta è pure peggiorato!.- ci mettemmo a ridere di quella frase.
Poi lei mi disse.
-Scusami Bella ti prego, lo so sono stata un po' fredda negli ultimi anni, e ti chiedo scusa! tu sei mia SORELLA!!! puoi perdonarmi?.- mi chiese.
-L'hai detto tu Alice, sei mia sorella, non posso non perdonarti!- dissi e andai ad abbracciarla, metre ci stavamo dicendo "ti voglio bene" nello studio entrò Carlisle,
-Alice se vuoi andare da tuo fratello ti aspetta.- le disse.
-Gli hai detto che sono qui?- gli chiesi.
-NO, mi ha chiesto di Alice e gli ho detto che stava parlando con una sua amica.- Ci disse facendoci l'occhiolino.
-Ti dispiace se vado io Alice?- le chiesi, lei scosse la testa, allora uscì dallo studio di Carlisle e andai dritta nella sua stanza, l'avrei rivisto dopo quattro annni, che cosa proverò nel vedermelo davanti?!.
Arrivai davanti alla stanza, aprì la porta ma rimasi di spalle.
-Alice. Meno male che sei qui. Tu sapevi che erano due? James ha detto che sono DUE! Alice?!- disse, oh quella voce, NO BELLA CALMATI!!
-Non sai riconoscere tua sorella dalla tua ex Edward? Mi sa che dovrò dire a Carlisle che hai bisogno di una visita dall'oculista!. gli dissi gelida ancora di spalle.
-Bella sei veramente tu?- mi chiese, forza Bella GIRATI!.
-Ciao Edward.- dissi e finalmente mi girai.
Era veramente ridotto maluccio, aveva graffi soprattutto in faccia, il naso era fasciato, così come tutta la testa, meglio per me, mi avrebbe risparmiato di morire d'infarto.
-Bella che ci fai qui?- mi chiese.
-Sono qui per il matrimonio di tuo fratello che doamnde!- gli dissi fredda.
-Non intendevo perchè sei a Phoenix, intendevo perchè sei QUI!.- mi chiese di nuovo.
-Dovevo parlare con tua sorella, ma poi sono venuta qui per vedere come stavi, e soprattutto per chiederti di scusare James. Ieri sera è venuto a casa ubriaco e pieno di sangue dopo l'ennesima rissa per gelosia di Vic. E così ha preso la mia Ferrari ed è venuto qui, ma io e Vic abbiamo scoperto tutto questo solo stamattina. E con la mia Limousine l'abbiamo seguito immediatamente, ma era evidente che quando siamo arrivate era già tardi.-
-Capito- disse e poi rise debolmente. -Direi che c'hai gusto in fatto di macchine, una Ferrari e una Limousine! Per la miseria si tratta bene la signorina.- disse sarcastico.
-Non ci trovo nulla da ridere, la Limousine mi serve per lavoro, visto che sai, sono la vice direttrice di Vogue, e premiere e eventi vari ormai sono il mio pane quotidiano.- dissi con un po' di spavalderia.
-Ah beh ora è tutto chiaro-disse e poi continuò-Sono due?-
-Non ti interessava allora non ti interessa nemmeno adesso!- gli dissi ritornando gelida.
-Scusa volevo solo sapere visto che vivrò nella loro stessa casa per due settimane.- mi disse.
-Non preoccuparti, ti staranno lontano, sanno essere molto restii a fare amicizia con gli sconosciuti. Ci hanno messo tantissimo per fare amicizia con Jazz quando si è presentato sulla porta di casa 2 anni fa, giorno in cui ho scoperto essere morta la Nonna.-
-Alice, te l'ha detto lei vero?!- mi chiese.
-Giusto qualche minuto fa- dissi guardando l'orologio -Anzi è tardi devo tornare a casa!.- gli dissi alzandomi e uscendo da quella stanza senza dargli il tempo di dire nulla.
Uscì dall'ospedale e salì sulla mia Ferrari ma prima di andare a casa dovevo andare in un luogo.
Mi destreggiavo veloce tra le strade della città dove ero cresciuta.
Arrivata li posteggiai e entrai, lei era li, in una foto, nel posto dove prima o poi ci saremmo andati tutti, il cimitero.
Quella foto era davvero bella, ma  nonna Elisabeth era bella.
-Ciao nonna, ho scoperto circa un'oretta fa che tu eri qui, mi hanno tenuta nascosta la tua morte! Oddio nonna non posso pensarci, a chi chiederò consiglio adesso? Sai nonna i tuoi nipotini stanno crescendo bene, sono due pesti, ma sono sicura che tu da lassù ci guardi e ci proteggi ogni secondo, ti voglio bene nonna, ora vado a casa dalle mie pesti travestite da angeli che sicuramente avranno già fatto impazzire tua figlia Esme.- risi e uscì dal cimitero.
Mi misi in macchina e tornai a casa.
Certo non si piò dire che con Edward ci avessi parlato, era più una chiacchierata tra vecchi amici che si incontrano per strada, ero sicura che il vero confronto sarebbe arrivato presto.
Ma per ora ero contenta di aver chiarito le cose con Alice.
Con quetsi pensieri posteggiai la macchina nel garage riserveto agli ospiti accanto alla Limousine, e mi diressi dentro casa, c'era qualcuno che doveva darmi delle spiegazioni!





Ciao bellezze ♥
Cosa ne pensate del confronto con Alice?
E della chiacchierata con Edward?
Recensite ;)
Besos♥ Niky♥

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Capitolo 4
*** Chiarimenti♥ ***


Eccomi :)
Pronti a scoprire che cosa succederà in questo capitolo?
Chissà che cosa diranno i Cullen....
Ci leggiamo sotto Besos♥


Capitolo 4


Entrai in casa e trovai i ragazzi in salotto a giocare alla Play station, c'erano tutti, anche Laurent.
Laurent aveva poco più di venticinque anni, era cresciuto a New York, conosceva bene quelle strade, quindi quando ero diventata Vice-Direttrice di Vogue e la capa aveva messo un annuncio, per chi sarebbe poi diventato il mio autista lui si presentò ai colloqui, era abbastanza competente, anche per la sua giovane età. Non aveva famiglia ne alcun tipo di legame affettivo in quella città, sapevo che i suoi genitori abitavano lontani, e che avevano perso i contatti quando lui si era intestardito a voler restare a New York quando loro partirono per il messico.
Guardai la tv, stavano giocando a Black Ops 2, ma sul tavolino c'erano anche MW3 e FIFA 14.
Si erano dati da fare tutto il pomeriggio.
-Ciao Bellina- mi disse Emmett vedendomi comparire in salotto.
-I bambini?- chiesi.
-Esme li ha portati al parco saranno qui a momenti visto l'ora.- mi disse Jazz.
-Rose?- chiesi allora.
-Di sopra- mi dissero tutti insieme e tornando a guardare lo schermo.
Salì le scale e andai in camera di Rose. Bussai e lei mi diede l'ok per entrare e entrai.
-Ciao Bella sei tornata?- mi disse poi però vide il mio sguardo. -Cos'è successo?-
-Ho parlato con Alice, solo stressata per il matrimonio eh Rose?! Perchè non mi hai detto nulla della nonna? Ne tu ne Emmett nemmeno Jazz, e sinceramente mi stupisco di Esme e Carlisle. Sapevate quanto ci fossi legata. perchè non mi avete detto niente e mi avete lasciata allo scuro di tutto, con il vostro comportamento avete permesso a Alice di allontanarsi da me, perchè Rose, Dimmelo.- le dissi.
-Bella, devi capire che noi non volevamo nasconderti la morte della nonna, ma noi ti abbiamo visto, abbiamo visto come stavi, come sei stata senza Edward, hai dovuto crescere due figli da sola.-
-Non ero sola! avevo James e Vic.- la interruppi.
-Non intendevo questo, so che con te c'erano James e Vic, ma a te mancava la figura paterna per i tuoi figli, lo so non abbiamo scuse per quello che abbiamo fatto e ti chiedo scusa da parte di tutti.- mi disse.
-Va bene, ma basta segreti va bene?- le chiesi.
-D'accordo.- ci abbracciammo e poi scendemmo insieme dagli altri.
-Ja,es ti devo dire una cosa.- gli dissi, visto che avevano finito la partita.
Andammo in cucina.
-Ti ricordi nonna Elisabeth?- gli chiesi.
-L'hai saputo eh?- mi chiese lui.
-Cioè tu lo sapevi?! James quando?.-
-Il giorno stesso quando Jazz è venuto da noi, abbiamo deciso di non dirti niente per non farti stare male, ti stavi finalmente riprendendo, e non volevamo farti ricadere di nuovo nel passato.- mi disse triste.
In quell'istante in cucina entrò Emmett che era venuto a prendersi una birra così gli dissi.
-Emm oggi sono stata al cimitero.-
-Cosa ci sei andata a fare al cimitero?.- mi chiese lui.
-Sono andata a parlare con una signora, una signora a cui volevo tanto bene, si chiamava Elisabeth Masen la conosci? Penso di ricordare bene che era la mamma di Esme, quindi tua nonna!.-
-Come cazz... Alice, certo è chiaro.- disse l'orso.
-Certo se non ci fosse stata lei mi avreste tenuto nascosto tutto per quanto Emmett? per sempre?! non penso proprio! prima o poi avreste dovuto dirmelo! Emmett perchè nemmeno tu?.-
-Scusa Bella, ti prego perdonami- disse con sguardo triste, uno sguardo che non durò molto,-Eddai Bellina, vieni qua- mi disse e venne a prendermi in braccio,
-Mi perdoni?.-
-Può darsi.- gli dissi, lui mi portò sul divano e iniziò a farmi il solletico, alle mani di Emmett si unirono quelle di Jazz, e James, Laurent rideva semplicemente, per quanto il nostro fosse un bel rapporto non si sarebbe mai permesso di mettermi le mani addosso in quel modo, in mio aiuto intervenne Rose, ma finì anche lei sotto le grinfie dei ragazzi.
Mentre ci agitammo per scappare dai ragazzi le mie pesti fecero il loro ingresso nel grande salone di villa Cullen.
-ZIO!! Lascia andare subito la mamma!!.- urlò mio figlio contro Emmett.
Emmett lo guardò e si fermò, andò da lui, si abbassò davanti a lui e gli disse:
-Va bene, lascio amdare la mamma solo perchè me lo chiedi tu, ma se devo lasciare andare la mamma ho bisogno di un'altra vittima.- disse lo prese in braccio lo portò sul divano dove io e Rose ci eravamo alzate e cominciarono a fare il solletico a lui, e ovviamente la sorella tentò di aiutare il fratello ma ahimè finì anche lei sotto tortura.
-Non ti aiuterò più, sarai anche mio fratello ma hai l' hobbie di cacciarti nei guai! E poi ovviamente ci trascini dentro sempre anche me!- disse Liz arrabbiata al Fratello.
Mi ricordava me, una volta durante una delle litigate con lui avevo usato una frase simile.
In quel momento Emmett e Jazz si fermarono evidentemente anche loro come me si ricordavano quella frase.
I bambini ne approfittarono e andarono a nascondersi in cucina da Esme.
-Chissà da chi avrà ereditato l'arte di cacciarsi nei guai?!- disse Emmett.
-Spero solo che non l'abbia erdeditata del tutto, altrimenti siamo noi ad essere nei guai.- dissi io.
I ragazzi tornarono a giocare alla play, ma questa volta cambiarono gioco, si misero a giocare a GTA5 così che anche io e Rose potemmo giocare con loro, *non ero mai stata una fanatica di video giochi, li avevo sempre odiati* quando stavo con Edward *perchè tutte le volte che volevo uscire lui doveva giocare, aveva iniziato anche a fare dei GamePlay e a metterlii su YouTube, tanto che alla fine dovette fare dei Faq-Time e tutte le volte mi metteva dentro anche a me.*
-Ragazzi è pronto.- ci chiamò Esme dalla cucina, mentre andavamo di là dalla porta entrarono Alice e Carlisle.
I miei figli salutaraono il nonno correndogli in braccio. E quando videro Alice vennero da me che sembravano avere un punto di domanda enorme sulla fronte.
-Liz Lucas vi presento Alice, lei è la fidanzata dello zio Jasper.- e la sorella di vostro padre avrei tanto voluto dirgli, ma non potevo.
Andammo a tavola, i bambini fecero subito amicizia con Alice, soprattutto Liz, la zia le aveva già promesso che l'avrebbe portata a fare shopping con lei, e lei era contentissima, povera bambina, non sapeva che cosa l'avrebbe aspettata.
Edward non tornò, Carlisle preferiva tenerlo in ospedale per altri accertamenti, ma io lo sapevo che lo faceva per me, per farmi riabituare piano ai ritmi di casa Cullen, e l'avrei fatto solo senza di lui intorno.
Avevamo finito di cenare e notai che Vic non c'era,ma mi aveva detto che sarebbe passata dai suoi, evidentemente l'avevano trattenuta a cena.
Mi resi conto che ancora non avevo svuotato le valige.
-Esme dove le hai fatte portare le mie valige?.-
-Dritto di sopra la prima porta a sinistra, mi disse lei, oh fantastico! La mia vecchia stanza.
Salì di sopra, non potevo sbagliarmi e infatti appena entrai le vidi! Le foto della mia vita, su quel muro c'era tutta la mia vita co Edward che ovviamente nessuno si è pensato di toglirle, Fantastico!..
Verso le 9 e mezza avevo finito di sistemare i bagagli nell'aarmadio e miei bambini salirono in camera gli misi il pigiama e li misi a letto.
Io mi gettai sotto il getto dell'acqua, e mi feci una doccia, ne avevo proprio bisogno!
Uscita dalla doccia lasciai i capelli bagnati stesiun'asciugamano sul cusciono e mi sistemai a letto con i miei bambini, ma avevo una curiosità enorme che mi spinse a tornare in bagno e aprire quella porta! La porta che portava in camera sua.
Non era nulla di nuovo tutto era rimasto esattamente come un tempo, mentre uscivo nell'angolo notai il cartellone con scritto "AUGURI PAPÀ", non mi feci troppe domande e tornai nella mia stanza mi misi a letto e mi lasciai cullare nella braccia di Morfeo.





Ciao a tuutti :)
Le frasi tra gli asterischi mi rappresentano in prima persona..
E per quanto riguarda i nomi dei giochi espressi nel capitolo, è colpa del mio ragazzo che è un drogato di PlayStation, per quello sento tutti i nomi di questi giochi ogni giorno :/ hahahaha
Fatemi saper cose ne pensate del capitolo ♥
Besos♥ Niky♥

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Capitolo 5
*** La Moda Della Sposa♥ ***


Sssalveee :)
Come state?
Sono stata un po' occupata in questi giorni ma eccomi qui :)
A postare di nuovo :)
Ci leggiamo sotto..
Besos♥


Capitolo 5

La mattina seguente quando mi svegliai non trovai i bambini nel letto, ma sentivo da sotto delle voci segno che i bambini si erano alzati ed erano scesi, mi infilai velocemente in doccia, dovevo sbrigarmi non volevo che i bambini dessero fastidio di sotto.
Mentre uscivo dalla doccia, sentì qualcuno che bussava alla porta:
-Bella? Sei sveglia? Sono Carlisle.- disse, Carlisle?! che cosa voleva?
-Carlisle aspetta, sono appena uscita dalla doccia dammi un attimo.- gli dissi.
-Va bene.-
Mi misi velocemente l'accappatoio e andai in camera, infilai l'intimo e poi misi un paio di short e una canottiera.
-Entra pure Carlisle.- gli dissi aprendogli la porta.
-Bella, oggi devo dimettere Edward, non può restare ancora in ospedale, tu devi dire qualcosa a lui prima di fargli vedere i bambini?- mi chiese.
-Si, digli che deve stargli lontano!.- gli dissi un po' gelida.
-Pensavo venissi con me Bella, ma non preoccuparti, glielo dirò.- disse un po' triste.
-Scusa Carlisle ma, meno lo vedo, meno gli parlo e meglio è per tutti, per questo volevo andare in albergo ma Ali, Rose e Esme non me l'hanno permesso.- gli dissi sincera.
-Lo so Bella, allora- guardò l'orologio -il tempo di sbrigare le ultime pratiche, dovremmo essere qui per le undici, undici e mezza. Riuscirai a inventarti qualcosa con i bambini nel frattempo.- mi chiese.
- Ai bambini dirò una mezza verità, dirò che è tuo figlio, che è il fratello di Alice e Emmett, ma non dirò di più, faresti meglio a informare anche lui, in modo che sia pronto!.- non mi andava giù che i bambini avrebbero incontrato Edward, ma ciò era inevitabile, prima o poi doveva succedere.
-Va bene, glielo dirò, comunque buongiorno bambina.- disse e mi diede un bacio sulla fronte, io ridacchiai.
-Buongiorno papino- gli dissi io.
Lui uscì, io tornai in bagno e mi asciugai i capelli, misi un po' di trucco, matita e mascara, e scesi di sotto.
Mentre scendevo lo scalone di casa Cullen si sentivano le urla dei ragazzi dal salotto segno che erano alla Play come sempre, entrai in cucina e Esme era già ai fornelli, "ma quella donna non si fermerà mai" pensai.
-Buongiorno.- le dissi.
-Bella, bambina mia, buongiorno anche a te.- mi disse io le sorrisi.. Per lei e Carlisle io ero come una figlia.
-Lucas e Liz?.- le chiesi.
-Sono usciti con Alice e Rose.- mi disse per poi continuare -Shopping.- disse con voce esasperata.
-Oh no, quelli non li rivediamo più, da quanto sono usciti?.-
-Sono usciti quando Carlisle è salito da te.- mi disse.
Perfetto, guardai l'orologio erano le nove e mezza avevo tutto il tempo di distrarmi e non pensare all'imminente incontro che mi aspettava.
Andai in salotto, i sagazzi non mi avevano sentito arrivare, stavano facendo un due contro due su fifa,così gli andai alla schiena e urlai -BUONGIORNO!!!- facendoli saltare dal divano, ma ovviamente si vendicarono, Emmett mi prese in braccio e mi usò come patata bollente, cominciò a passarmi nelle braccia di Jazz che mi passò a James e poi andai in braccio a Laurent, che mi ripassò subito a Emmett, continuarono quel girotondo non so per quanto arrivando anche a lanciarmi nelle braccia dell' "alleato" vicino.
Quando poi non ce la facevo più dissi:
-Laurent mettimi giù è un ordine!!!- gli ordinai, lui mi mise subito a terra.
Ma quando i miei piedi toccarono il pavimento, caddi sul divano.
-Che c'è Bellina?! Hai perso le ali e non sai più volare?.- mi chiese Emm.
-No orso! James Vic è uscita?.- chiesi a James:
-No è restata a dormire dai suoi, ah dimenticavo Alice e Rose hanno preso la tua macchina, Ali voleva provare a guidare una Ferrari.- mi disse lui.
-Uffa volevo uscire.- dissi.
-Prendi la BMW di Rose, le chiavi sono sul tavolino.- mi disse Emm. Andai al tavolino e notai le chiavi con il simbolo della BMW con di fianco le chiavi con il simbolo della Porsche.
-Grazie ma se non vi dispiace prendo quella di Alice.- lei aveva preso la mia bambina io prenderò la sua!
-Le chiavi sono li bella prendi quella che vuoi.- mi disse Jazz. Guardai di nuovo le chiavi, c'erano anche quelle della Aston Martin di Edward, quella macchina che solo io avevo il permesso di guidare e la tentazione di prendere quelle chiavi era forte, entrare in quella macchina, però, voleva dire ricordi, ricordi che il suo profumo, impresso nei sedili in pelle di quella macchina stupenda, mi avrebbero riportato alla mente, scacciai via quei pensieri presi le chiavi della Porsche e uscì in fretta da casa, non avevo una meta precisa, girai un po' in città e mi ritrovai esattamente dove forse volevo essere, ero al cimitero.
Ieri non ho avuto molto tempo per parlare con Nonna. Oggi forse avrò più tempo guardai l'orario erano le dieci e un quarto. Andai alla lapide e mi sedetti davanti a lei.
-Ciao nonna, avevo detto che sarei tornata a trovarti ed eccomi qua, oggi i miei bambini conosceranno Edward, il loro papà, ma come tu sai loro non lo sanno che lui è il papà, Nonna che cosa devo fare?! Io non lo so più, i miei bambini, i nostri bambini, hanno bisogno di lui! Io ho bisogno di lui! Ma lui sta con quella Tanya ora, e io ho la mia vita il mio lavoro a New York.. Tu sai che io sono ancora innamorata di Edward, però nonna le nostre vite ormai sono troppo diverse.- mentre dicevo quelle cose delle piccole lacrimucce scendevano dai miei occhi.
Rimasi in silenzio a guardare la foto della nonna quando il mio telefonò suonò, guardai l'orario erano le dieci e mezza ero li solo da un quarto d'ora, lessi il nome ed era Anna quindi risposi subito.
-Pronto Anna?.- chiesi.
"Isabella ti ho mandato Book gli daresti un'occhiata per piacere?" mi disse.
-Certo, vado subito, appena torno a casa ti chiamo.- le dissi.
"va bene a dopo".
-Ciao nonna, scusa ma sai com'è il lavoro chiama.- le dissi e uscì dal cimitero.
Tornata a casa lasciai la Porsche in garage e entrai in casa, Alice e Rose non erano ancora tornate, entrai dalla porta sul retro e quando Esme mi vide disse:
-Bella. ha chiamato Rose, portano i bambini a mangiare al Mc e poi pomeriggio li portano allo zoo, torneranno per cena.- mi disse, fantastico! Avrei dovuto affrontare una giornata con il padre dei miei figli! mentalmente ringraziai Anna per avermi mandato il Book.
-Va bene Esme, scusa ma mentre ero in giro mi ha chiamato la mia capa e vuole che do' un occhiata al Book per l'uscita di questa settimana, vado di sopra, chiamami quando è pronto in tavola.- le dissi. lei mi sorrise, e io andai di sopra.
Accesi il pc e aprì l' e-mail.
Guardai il book che mi aveva mandato e poi la chiamiai,
"Isabella?" mi chiese.
-Si, Anna, ho visto il book, va bene così, apporterei una modifica solo a pagina diciannove, hanno messo l'intervista a Irina Denali sui capi autunnali, ma siamo ancora in estate, non pensi che sia un po' presto per mettere quell' intervista?- le chiesi
"In effetti puoi avere ragione, è abbastanza presto, ma cosa possiamo mettere?" a quel punto mi venne un'idea.
-Anna avrei un'idea, il giornale deve essere pronto per sabato per uscire settimana prossima no? e oggi è solo martedì, si da il caso che io abiti con due delle stiliste della Denali's Mode. Le mie migliori amiche! Potrei fare a loroo un'intervista sui capi estivi, sempre se non hai mìin mente qualcos'altro.- le dissi.
"No, direi che si può fare, ma Isabella una delle tue migliori amiche è quella che si sposa?" mi chiese.
-Esattamente.- le dissi.
"Bene allora potresti farle qualche domanda sul matrimonio e sul vestito, perchè il vestito glielo stanno confezionando le sorelle vero?" mi chiese.
-Certo, posso farcela, ho già in mente qualche domanda e poi ho con me la mia Reflex posso fare qualche scatto nel giardino della villa, sono sicura che verrebbe un bell'articolo, il titolo potrebbe essere 'Sposa e Moda' oppure 'La Moda Della Sposa'.- le dissi.
"Vada per 'La Moda Della Sposa'. Fammi sapere appena hai l'intervista. Ora vado che c'è un po' di trambusto per il servizio di Calvin Klein. Ci sentiamo Bella". mi disse e attaccò.
Mi sentivo soddisfatta, ora dovevo convincere Alice e Rose ma non sarebbe stato difficile.
Accesi lo stereo e mi sdraiai sul letto e iniziai a scrivere un po' di domande, la musica era alta abbastanza da non sentire la porta aprirsi.
Sentì qualcuno che si sedeva sul letto, quando mi girai era di spalle, ma l'avrei riconosciuto fra mille, poi quel profumo era inconfondibile.
-Mamma dice che è proto in tavola. mi disse.
-D'accordo tra poco scendo devo finire di scrivere una cosa per il giornale.- gli dissi continuando a scrivere.
-Pensavo di trovarli in casa.- mi disse.
-Tua sorella e la tua futura cognata li hanno portati a fare shopping e oggi li portano allo zoo, torneranno stasera.- gli dissi.
-Potrò vederli?- mi chiese.
-Edward davvero? Dopo quattro anni mi vieni a chiedere questo? Mi dispiace ma te l'ho detto staranno più lontani possibile da una persona come te! Staranno il più lontano possibile da te! Mi dispiace Edward ma hai perso l'unica occasione che avevi, e te la sei fatto scappare, adesso credi davvero che se noi siamo qui tu puoi avere qualche diritto su di loro?! No Edward tu avevi un solo e unico dovere! Quello di fare il padre, il padre che quei bambini si meritano! Ma non hai voluto prenderti le tue responsabilità! E ora accetti le conseguenze delle tue decisioni, ora se vuoi scusarmi avrei fame!.- gli dissi uscendo dalla porta senza dargli il tempo di rispondere.
Mi irritava la sua curiosità sui bambini, su quei bambini che un tempo non voleva, e che ora sembrava voler conoscere, ah! ma non gliel'avrei data vinta! Non stavolta! Bella era cambiata e lui se ne sarebbe reso conto!
-Tesoro ti ho fatto le polpette al sugo!.- mi disse Esme con un sorriso.
-Grazie Esme.- le dissi e andai a sedermi vicino a James.
-Buongiorno a tutti! Uhh le polpette al sugo di Mamma Esme!!.- disse Vic entrando in cucina.
-Ciao Bells.- mi disse poi vedendomi e dando un bacio a James per poi sedersi di fianco a lui.
Durante il pranzo scherzai con Emmett, Jazz, James e Vic, soprattutto con James e Vic, Edward dall'altro lato del tavolo ci guardava come se fosse invidioso del nostro rapporto.
Ma l'aveva voluto lui, se si fosse preso le sue responsabilità quando doveva adesso magari ci sarebbe stato lui ad abbracciarmi come stava facendo James, anche se James stava cercando di strangolarmi per la battuta su lui e Vic che avevo appena sparato.
-Scusa Edward comunque.- disse James -Non so cosa mi sia preso.- disse.
-Oh io si.- dicemmo io e Vic insieme e scoppiammo a ridere.
-Ho la pelle dura.- rispose Edward che era l'unico che non rideva.
-Oh lo sappiamo.- dissero tutti tranne me, non avevo voglia di parlare con lui, anche se la conversazione era di gruppo.
-Scusate il ritardo, ho dovuto chiamare i miei per fargli sapere che ero vivo.- disse Laurent entrando in cucina.
-Non preoccuparti Laurent, vieni qui.- gli dissi e lui venne a sedersi vicino a me.
-Edward lui è Laurent, Laurent questo è Edward.- gli disse James per presentarli.
-Piacere- dissero all'unisono stringendosi le mani.
Edward guardò Laurent pieno di effettiva curiosità durante tutto il pranzo.
Chissà cosa macchinava in testa, sicuro pensava che era il mio fidanzato. Beh non sarei stata certo io a fargli pensere il contrario. "Che lo creda!" pensai.
Finito di mangiare io e Vic aiutammo Esme a sparecchiare, poi salì in camera con Vic.
-Edward mi ha chiesto ancora dei bambini, ma sta volta gliele ho cantate, eh no! Non sa contro chi si sta mettendo! Bella è cambiata! Non è più quella che gliele faceva passare tutte! Ho smesso di fargliele passare tutte quando mi hadetto quelle cose quel lontano pomeriggio.- le dissi.
-Lo so Bella, Lo so, sono andata a trovarlo ieri in ospedale, mi ha chiesto di te, dei bambini, voleva vedere delle foto ma gli ho risposto che non ne avevo, non era giusto che le vedesse. Lui non li ha voluti!.- mi disse, e le fui grata di non aver mostrato a lui le foto che, ero sicura, portasse nel portafoglio.
-Come ti ha chiesto di me?! Ma che vuole?!- le chiesi retorica.
-Mi ha chiesto se avevi trovato colui che lo sostituiva.-
-Oddio-scoppiai a ridere- e tu cosa gli hai detto?- le dissi ancora ridendo al pensiero che nella mia vita qualcuno possa avere preso il suo posto.
-Gli ho detto che avrebbe scoperto tutto a suo tempo. E visto la faccia che ha fatto stasera quando ha visto Laurent si può intuire che ha capito che lui è il tuo ragazzo.- mi disse ridendo anche lei.
-L'avevo capito anche io che pensava questo.- le dissi.
-Bella andiamo a fare shopping?- mi chiese Vic.
-Certo, andiamo.- le dissi.
-Noi usciamo.- disse Vic ai ragazzi che giocavano alla Play. Erano tutti li, presi la palla al balzo e andai a salutare tutti con il bacio sulla guancia, salutai Emm e Jazz, James, e poi stampai un bacio sulla guancia anche a Laurent. Andai al tavolino e presi le chiavi della M3 di Rose e uscì di casa, non prima di aver lanciato uno sguardo a Edward, il suo volto diceva unsìa sola cosa 'delusione'... Possibile?!






              Sciau Bellissime♥

                                          Cosa ne pensate di questo capitolo?♥

                                                                                                       Recensite♥

                                                                                                                            Besos♥

                                                                                                                                               Niky♥

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Capitolo 6
*** Shopping Sfrenato♥ ***


Ciao a tutte :)

Come sempre grazie per aver recensito la mia storia :)

Vi lascio a leggere :)

Besos♥



Capitolo 6


Sfrecciavamo sulla M3 di Rose dirette al centro commerciale.
Appena arrivammo chiusi la macchina e entrammo, ci dirigemmo subito a quello che da sempre era stato il nostro negozio preferito: “GUCCI”.
-Bella, sai mi sono resa conto di una cosa.- mi disse Vic, anche se non riuscivo a capire che cosa volesse dire.
-Di cosa Vic?- le chiesi.
-Bells non abbiamo i vestiti per il matrimonio di Rose!- mi disse.
-Cavolo è vero.- le dissi e ci lanciammo verso il reparto vestiti da cerimonia.
Vic prese un vestito lungo viola

Io invece sempre lungo ma blu.

In fondo era Edward che diceva che il blu si intonava perfettamente con la mia carnagione.
-Sei perfetta.- mi disse Vic quando mi vide con quel vestito addosso.
-E tu sei esagerata- dissi a lei, poi mi rivolsi alla commessa-Lo prendo.- le dissi.
Lei mise entrambi i vestiti in due buste differenti, noi pagammo e uscimmo dirette al prossimo negozio.
-Vic, gli abiti per l'addio al nubilato.- le dissi e ci dirigemmo da MaxMara.
C'erano così tanti vestiti che era difficile sceglierne uno.
Alla fine io scelsi un vestitino nero che aveva la gonna in toulle


Mentre Vic un vestitino dorato che arrivava sopra le ginocchia, monospalla con una cintura nera di pelle a impreziosire il tutto era meravigliosa.


-Sei bellissima Vic.- ledissi.
-Siamo bellissime, solo che io non devo fare morire nessuno, tu invece? devi fare cadere ai tuoi piedi qualcuno Bells?!- mi disse con non poca ironia nella voce.
-Assolutamente si!-le dissi per stare al gioco- Laurent- le dissi ridendo e lei si unì a me dopo aver capito il perché della mia battuta.
Presi i vestiti ci dirigemmo da Chanel per prendere le scarpe sia per il matrimonio che per l'addio al nubilato.
Appena entrammo una commessa ci venne in contro.
-Posso aiutarvi?- ci disse, io riconobbi subito quella voce anche se non mi girai subito però le dissi.
-In effetti si grazie Jessica.- le dissi e mi girai.
-Bella? Victoria? Siete davvero voi?- ci chiese e poi ci abbracciò.
-Che bello vederti Jess.- le disse Vic.
-Allora di cosa avete bisogno?- ci chiese.
-Avremmo bisogno di due paia di scarpe a testa. Da abbinare a questi vestiti, sai per il matrimonio.- le disse Vic mostrandole i suoi vestiti.
Jess le portò un paio di scarpe viola stupende dal tacco vertiginoso da abbinare al vestito per il matrimonio


Mentre per il vestito per l'addio al nubilato le portò un paio di Chanel in vernice nera.


Quando invece guardò i miei vestiti mi portò un paio scarpe dal tacco altissimo, le prime fatte di una retina nera che richiamava il toulle del vestito:

Mentre per il vestito del matrimonio mi portò un paio di sandali azzurri che sul cinturino della chiusura il motivo ricordava una farfalla.



Pagate anche quelle era quasi ora di cena.
Così piene di buste tornammo a casa.
Quando entrammo dalla porta dentro sentì casino segno che i bambini erano tornati.
-Mamma, Mamma, GUARDA- mi disse la mia piccola Liz mostrandomi il suo nuovo vestitino e le sue nuove ballerine. Poi vide i miei sacchetti che non erano sfuggiti nemmeno alla zia che venne subito da me e da Vic.
-Oh andiamo Bella solo un'occhiatina daiiii.- Alice saltellava davanti a me e poi mise su i suoi occhioni da cucciola ai quali era impossibile dire di no.
-Eh va bene dai vieni di sopra- le dissi prendendo Liz in braccio e andando di sopra.
-DAIII FA VEDEEERE.- ancora saltellava, ma dopo una giornata fuori con le mie due pesti come faceva ad avere ancora tutta quell'energia?!
Le feci vedere i miei vestiti e lei li guardava meravigliata.
Poi dopo aver finito di passare in rassegna le scarpe mi guardò fisso negli occhi e mi disse.
-Beh Bella, vedo che finalmente segui i miei consigli in fatto di moda.- disse soddisfatta.
-Beh Alice ti ricordo che volente o nolente lavoro per una delle riviste di moda più importanti del mondo.- le dissi ironica, ma mi servì per ricordarmi della promessa fatta ad Anna.
-A proposito Alice dobbiamo parlare di lavoro.- le dissi- va a chiamare Rose.-
-Vic potresti portare con te Liz?- le chiesi -Liz amore di mamma vai con la zia Vic ora ok?-
-Va bene mamma.- mi disse e andò con Vic nella sua camera.
Mentre aspettavo Alice e Rose ripensavo alla scena di sotto, c'erano tutti riuniti in salotto, ma lui?! Perché lui non c'era?
Che avesse capito che doveva stare lontano dai bambini?!
Lo speravo...
-Bella mi hai fatto chiamare?!- disse Rose entrando in camera con Alice.
-In effetti si ho bisogno di voi due.- dissi rivolgendomi a entrambe.
-Dicci.- mi dissero insieme.
-Allora, stamattina Anna, la mia capa, mi ha manfato il Book per l'uscita della rivista di settimana prossima, ma mi sono resa conto che c'era un' intervista a Irina Denali sui capi autunnali ma siamo ancora in estate, così ho pensato, di poter intervistare voi, e ad Anna è venutoo in mente il titolo dell'articolo che sarebbe: “LA MODA DELLA SPOSA” sarebbe una mini intervista a voi due per sapere su cosa bisogna basarsi per scegliere e confezionare un vestito, ho già scritto alcune domande, e le ho stampate su due fogli diversi, ecco mi dovreste dire se a voi va bene, che dite?.-
-Dico che ci sto!- mi disse Rose.
-Anche io.- perfetto.
-Ok ragazze iniziamo domani però.- dissi e loro annuirono.
-Ragazze scendete è pronto!- ci disse Esme da sotto.
Noi scendemmo in cucina ma ai piedi delle scale c'erano il mio cavaliere e la mia dama pronti per la cena che mi aspettavano.
-Mamma ti siedi vicino a noi vero?- mi disse Lucas.
-Certo amore.- poteva esserci solo una spiegazione alla sua domanda.
Avevano visto Edward e si erano intimiditi.
Fantastico, un punto in più in mio favore.
Entrammo in cucina ma lui non c'era.
Allora mi sarò sbagliata.
-Mammina?.- mi chiamò Liz avvicinandosi alla finestra che dava sul giardino.
-Dimmi amore.- le dissi.
-Chi è quel ragazzo che parla con il nonno fuori? È arrivato da un po' ma non è ancora entrato in casa.- Mi disse la mia piccolina.
È il tuo papà, avrei tanto voluto risponderle, -Si chiama Edward amore, è il fratello di Alice e Emmett, ed è il figlio di Esme e Carlisle.- proprio secondo la versione ufficiale che avevo detto anche a Carlisle quella mattina.
-Quindi è nostro zio?- mi chiese Lucas.
-NO!- rispondemmo tutti insieme in quella stanza.
-E allora come lo chiamo mamma.- mi chiese Liz.
-Ed, chaimalo semplicemente Ed, o Eddy se si farà chiamare così, vedete voi, ma chiamatelo semplicemete Ed.- le dissi.
-Bella tesoro li vuoi chiamare che è pronto?- mi chiese Esme.
-Certo.- le dissi e andai fuori, ma loro non mi sentirono arrivare.
-Sono miei figli papà, sangue del mio sangue, come faccio a non parlare con loro a stare lontano da quelle due meravigliose creature? Dimmelo papà.- stava parlando con Calisle dei miei bambini.
-Semplice gli starai lontano e basta! Così è deciso Edward, e ora entrate che Esme dice che è pronto.- dissi io facendomi vedere, ero visibilmente incazzata, cosa voleva dire sono sangue del mio sangue?! Dopo quattro anni sono sangue del suo sangue?! Eh no ED!
Entrai in casa prima io.
-Lucas Liz, lui è Edward, il figlio di Nonna Esme e Nonno Carlisle.- dissi ai miei bambini.
-Ciao.- dissero.
-Ciao piccoli.- disse lui.
Io andai a sedermi in mezzo ai miei bambini, lui si sedette dall'altro lato del tavolo.
La cena passò tranquilla a parte le solite battutine di Emmett che venivano stroncate sempre da occhiatacce da parte di tutti, possibile che quel ragazzo aveva sempre voglia di scherzare?
-Emmett, sei pesante.- gli dissi a un certo punto.
-Eddai Bellina, su, non sto mica dicendo chissà che cosa, anzi sto solo cercando di dire la ver..-venne fermato da una gomitata di Rose.
Ringraziai Rose con lo sguardo.
Finita la cena Emmett voleva farsi perdonare:
-Bellina, posso portare i bambini a prendere un gelato?-
-Si Bella possiamo?- mi chiese Rose.
-Va bene, ma per le nove e mezza a casa che i bambini devono dormire.- dissi.
-No dai mamma, le 10- misero su gli occhioni da cuccioli di Alice.
-Vedi.- dissi facendo vedere i bambini a Alice.
-Vedi cosa vuol dire essere tuoi nipoti?.-
-Ma dai Bella, hanno i miei occhi da cucciola non puoi dire di no a questi occhioni.- disse mettendosi dietro di loro e mettendo su la loro stessa espressione.
-Eh va bene, ma non più tardi delle 10 sia chiaro, datemi un bacio?- chiesi ai miei figli e loro corsero da me e mi baciarono le guance. Edward era nell'angolo e se la rideva sotto i baffi.
Non appena i bambini uscirono con gli zii, Esme e Carlisle andarono a prepararsi per una serata di beneficenza dell'ospedale, e io rimasi da sola in cucina con Edward che ancora sorrideva.
-La cosa ti fa ridere?.- gli chiesi.
-Abbastanza.- mi disse.
-Beh non è certo colpa mia se hanno lo stesso sangue di tua sorella, dovevano ereditare qualcosa da tutti no? Da Alice gli occhioni da cucciola, da Emmett la vivacità, da Carlisle l'intelligenza e l'intuizione, e da Esme la capacità di amare in modo incondizionato.- gli dissi.
-E da me?- mi chiese.
-Da te?! Sei loro PADRE Edward, assomigliano a te più di quanto credi, avrei sicuramente notato i capelli di Lucas, e Liz ha il tuo maledetto sorriso sghembo.-
-Una volta lo amavi il mio sorriso sghembo!- mi disse.
-Hai detto bene, una volta! Ora lo odio, odio tutto quello che riguarda te! Ma soprattutto odio te in primis!- gli dissi, pentendomene all'istante, avevo appena detto di odiare la persona che amavo.
Ma al momento poco importava,
-Hei, Piccola tu mi odi perchè non volevo crescere è per questo vero?-
-Mi dispiace Edward hai perso la possibilità di chiamarmi Piccola 4 anni fa!. E ora scusa ma non ho intenzione di parlare con te un minuto di più.-
Gli dissi salendo in camera e chiudendomi la porta alle spalle.
Presi il mio iPod e mi misi nel letto ascoltando la musica in attesa che le mie due pesti travetiti da angeli tornassero.

Eccomi :)
Che ne dite?
Bella sta diventando di un'acida hahaha...
Besos♥
Niky♥

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Capitolo 7
*** Gelato al Puffo♥ ***


capitolo 7 Eccomi qua :)
Scusate l'immenso ritardo, ma sto scrivendo altre due storie e quindi ho deciso di mettere un po' di ordine..
Penso che la storia:
Così Come Ghiaccio Fuso la aggiornerò sempre il lunedì e il giovedì.
Mentre la storia:
Una Mamma In Carriera ♥ la aggiornerò sempre il martedì e il venerdì.
Invece la storia:
Un' Estate Perfetta!♥ verrà aggiornata dalla sottoscritta il mercoledì (non penso altri giorni perchè il weekend tendo ad uscire)
Questo vale finchè sarà estate e sarò libera dagli impegni scolastici...
Quando reinizierà la scuola vi farò sapere se e quando aggiornerò...
Detto questo vi lascio a leggere il capitolo che spero sia di vostro gradimento :)
Besos♥♥ Niky♥

Capitolo 7

Non sapevo da quanto tempo ero nel letto perchè mi ero addormentata con la musica, ma a un certo punto mi ero ritrovata le mie adorabili pesti sopra al mio letto:
-Mammina guarda sono le 10 spaccate!- mi disse il mio piccolo Lucas.
-Si, lo vedo.- meno male che per una volta i ragazzi avevano rispettato gli accordi.
-Mamma! La zia mi ha preso il gelato al puffo, Lu mi ha detto che mi stavo mangiando un puffo perchè Gargamella lo aveva sciolto.-  mi disse la piccola tra le lacrime.
-Ma no Liz, Gargamella prova a sciogliere i puffi, ma lo sai che non ce la fa mai.- Non ero stata io a parlare con mia figlia, ma era stato suo padre.
Il quale si era beccato, tra l'altro, un mio sguardo pieno di odio dalla sottoscritta.
Lui mi ignorò e continuò avvicinandosi e prendendo Liz in braccio, asciugandole le lacrime.
Si avvicinò al suo orecchio e le disse: -Ti confido un segreto, il gelato al puffo non è altro che gelato all' anice, ma i bambini lo prenderebbero lo stesso se avesse questo nome?- le chiese.
-No, gelato al puffo è molto più bello.- gli disse lei battendo le manine.
-Ora basta Edward, i bambini devono dormire!.- gli dissi strappando mia figlia dalle sue braccia.
Poi guardai Lucas per farmi seguire in bagno ma, lo notai assolto a guardare la parete, quando la guardai anche io rimasi sconvolta.
Era piena di foto mie e di Edward, in alcune ci stavamo anche baciando! Io non le ricordavo per niente ma capì che qualcuno le aveva messe li dopo che ero partita, potevano esserci solo due responabili per questo.
Veloce arrivai alla porta scansando Edward che per poco non cadeva di lato, ma me ne fregava poco di lui al momento!
-ALICE! ROSALIE! VENITE IMMEDIATAMENTE QUI!!- quello che mi stupiva era che non me ne ero accorta prima.
-Hei cosa sono queste urla?- chiese Rose.
-Dico ma sei impazzita?- disse entrando Alice.
-Io no di certo, allora chi è l'artefice del murales?.- chiesi a entrambe.
Rose che era rimasta più indietro guardò Alice e li capì.
-Rose ti dispiacerebbe mettere il pigiama ai bambini, devo parlare con Alice!- le dissi lei annuì.
-Posso farlo io se vuoi.- mi interruppe Edward.
-Io non mi faccio mettere le mani addosso da te, per questo dovrei dirti delle cose! Numero 1 non provare mai più a baciare la mamma senza il mio permesso! Numero due, Liz non si tocca! Quindi non la prendere più in braccio.- guardai Lucas allibita per quelle parole.
-Lucas? Cosa sono questi discorsi? Numero uno non devi preoccuparti, il tempo dei baci per me e Edward è finito, lui ora sta con una ragazza che si chiama Tanya, vi ricordate le riviste di moda? Quelle tre ragazza bellissime? Ecco una di loro è la fidanzata di Edward, in quanto al tuo secondo punto Lu, mi trovi daccordissimo, non prendere più in braccio i MIEI figli!- gli dissi marcando la parola MIEI.
-Ok ho capito, bambini venite.- disse Rosalie portandoli in bagno.
-Bella non so come tu faccia a sapere di Tanya, ma scommetto che è tutta opera del folletto qua presente, ma non voglio parlare di questo ora, Bella quando ti metterai in testa che quelli sono anche i MIEI figli!- disse anche lui marcando la parola MIEI.
-No, Edward, i tuoi figli? Dopo quattro anni ti ricordi che sono i tuoi figli? Avresti dovuto ricordartelo un po' prima, invece fino a ieri non sapevi nemmeno i loro nomi, non sapevi nemmeno che fossero due, DUE FOTOCOPIE TUE CAZZO EDWARD!!! Mi fai schifo!- non ero stata io a parlare ma Alice che poi si voltò verso di me:
-Bella scusa per le foto, le tolgo subito.- fece per andare alla parete ma la fermai.
-No, tranquilla lasciale, volevo solo sapere chi le aveva messe, ora Alice andresti a chiamare i bambini che per loro si è fatto veramente tardi.- le dissi lei annuì e uscì chiudendosi la porta non prima di aver guardato di nuovo malissimo Edward.
-Fa male sai? Sentirsi uno straccio per le parole che qualcuno ti ha detto. Soprattutto se quel qualcuno è tua sorella.- mi disse lui.
-Te le sei cercate quelle parole Edward, Alice ha ragione! Dopo quattro anni ti rendi conto che sono i tuoi figli?- gli dissi.
-Ti prego Bella, dammi la possibilità di conoscerli, almeno per il tempo in cui starete qui.- mi pregò.
-Per cosa? Per rendere il distacco ancora più doloroso? Per far si che si affezionino a te e che poi tu li distrugga?! No Edward, la mia risposta è NO! Hai già avuto la tu possibilità, e l'hai sprecata dicendomi che quella è l'età delle cazzate, Beh la tua cazzata l'hai fatta. E adesso per favore esci da questa stanza!-gli urlai contro.
Lui uscì dalla mia stanza visibilmente colpito dalle mie parole.
Poco dopo eccoli rientrare, i miei due angeli, non li ho mai colpevolizzati per aver fatto finire la storia tra me e Edwarrd, loro erano le ancore che mi salvavano dal mio naufragio.
-Mamma ti abbiamo sentito urlare, va tutto bene?-
"la mia bambina"pensai.
-Si amore sto bene. Come avrete potuto vedere dalle foto io e Edward ci volevamo bene ma lui ha fatto una scelta, e allora io me ne sono andata. Ma ora a nanna, domani vi toccherà fare da Barbie e Ken per le zie.- dissi loro che mi guardavano curiosi con una strana luce negli occhi.
-Mamma, ma Edward è il nostro papà?-
"CRAC"
Quello era il suono del mio cuore.
Non volevo mentire a loro, insomma erano sempre i miei figli.
Evitai semplicemente di rispondere girando intorno alla domanda.
-Beh, cosa sono tutte queste domande stasera?- dissi prendendo a fare il solletico alle mie due pesti.
-Pietà, Pietà- mi pregarono in coro tirandomi un cuscino.
-Ah si volete la guerra? E guerra avrete!- dissi.
Presi due cuscini e iniziai a tirarli addosso finchè non guardai l'orario.
Era tardissimo!
-Ora basra dai a nanna.- dissi.
Presi il mio telefono e misi a ripetizione Clair de Lune, era l'unica canzone che li faceva addormentare, ma era anche la ninna nanna che Edward mi cantava ogni sera.
-Mammina tu non vieni a letto?- mi chiese Liz.
-Tra un'attimo amore, la mamma va a bere.- dissi uscendo dalla porta.
La cucina era deserta.
Presi l'acqua e la versai in bicchiere.
A un certo punto mi sentì abbracciare da dietro. 
In quel momento pensai:
"Oh no"
"E se questo che mi abbraccia è Edward"
"Le braccia sono maschili"
"Però non può essere Edward, non è il suo profumo"
"Ma allora chi diavolo è?!"
Stavo per sputare l'acqua quando:
-Buh- disse.....










Sssalve :)
Che ve ne pare?
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Secondo voi Eddy potrebbe essere un buon padre?
Besos♥
Niky♥

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Capitolo 8
*** Nel Cuore della Notte♥ ***


Buonaseraaaa :)
Sono in ritardo :)
chiedo scusa :(
vi lascio subito a leggere :)

Capitolo 8
-Buh- disse.
-Mannaggia a te mi stavo strozzando con l'acqua stupido!- dissi tirandogli un mezzo pugno sulla spalla.
-Scusa, dove sono le pesti?- mi chiese.
-A letto, tra poco salgo anche io.- dissi.
-Aspetta, parliamo un po' ti va?- mi chiese.
-Va bene, hei ma spetta tu che ci fai qui? Mi stai seguendo per caso?- gli chiesi divertita.
-Hei Bellina è colpa mia se mi è venuta sete? E poi ti ricordo che questa casa è di tutte e due, posso girare tranquillamente per casa!- mi disse ridendo.
-Caspita Emmett ma quanto sei grosso? Ci entrerai nello smoking?- gli chiesi per prenderlo in giro.
-Spiritosa, senti, voglio chiedertelo da un po' ma non so mai come affrontare l'argomento.- mi disse tornando ad essere serio.
-Dimmi. Emmett lo sai che con me puoi parlare di tutto! Sono sempre la tua sorellina preferita no? Oppure Alice ha già preso il mio posto dopo tutti questi anni?-
-Oh no, lei è il mio folletto preferito, tu la mia sorellina, ascolta Bella volevo chiederti, in realtà le domande sono due, si ecco, come ci si sente ad essere genitori?- mi chiese con gli occhi lucidi.
-Emmett? Ma che? NO! Rosieee! La mia Ro! Emmett!!!!- parlavo sconnessa, e poi gli saltai addosso e lo abbracciai.
-Sei la prima che lo sai, volevamo che tu fossi la prima ma volevo dirtelo io e Ro ha detto di si, perciò eccomi qua!- mi disse.
-Emmett, mi togli lo sfizio di fare una cosa che non ho potuto fare con tu sai chi?- gli chiesi.
-Huhuhu tu sai chi sembra di essere dentro Harry Potter, comunque ok- mi disse.
Mi alzai sulle punte lo guardai negli occhi e gli dissi: -Auguri Paparino, sei pronto? Ti aspetta una bella avventura, la più bella ed emozionante avventura di tutta la tua vita!- poi gli diedi un bacio sulla guancia.
-Sono più che pronto, amo la mia futura mogliettina più di qualsiasi altra cosa al mondo! E non vedo l'ora di iniziare con lei questa bellissima avventura!- dopo che lui pronunciò quelle parole iniziai a piangere e mi raggomitolai per terra, quanto volevo che quelle parole le avesse pronunciate Lui quel giorno di 4 anni fa.
Invece lui ha solo saputo dirmi che stavo facendo una cazzata.
Beh la cazzata l'aveva fatta lui!
E ora ne pagava le conseguenze!
-Hei hei no, Bella, Bella scusami, ti prego, ti prego basta! non ne posso più di vederti così per colpa sua, hai sofferto sempre questi quattro anni! Ora besta Bella devi liberarti un po' la mente, domani io e Jasper ti portiamo in giro! Non accetto un no come risposta! Passerai il weekend fuori con noi, e non preoccuparti dei bambini, Rose deve fare esperienza, ci penserà lei a loro- mi disse abbracciandomi mentre io continuavo a piangere.
-Emmett, sai quanto avrei voluto sentire pronunciare le parole che tu mi hai appena detto 4 anni fa dalla voce di qualcun'altro? Invece no, lui ha sempre saputo scappare dalle situazioni che non gli andavano a genio, e lo ha fatto con quella più importante, Emmett come posso fare? Lui non li ha voluti 4 anni fa, io vorrei, vorrei davvero lasciarli avvicinare a lui, ma ho paura, ho una fottutissima paura che si affezionino a lui e poi lui li distrugga come ha fatto con me, che poi loro ci stanno male, Emmett lui mi ha distrutta, con quello sguardo, con quelle parole, mi ha fatta a pezzi, riesci a capirlo questo?- gli chiesi tra i singhiozzi.
-Si, lo capisco, non vuoi che loro passino quello che hai passato tu, però loro hanno bisogno di una figura maschile- feci per aprire bocca ma mi fermò - sai che non è di James che hanno bisogno, loro hanno bisogno di un padre Bella, e il loro padre c'è, e sembra davvero intenzionato a volerlo fare, almeno provaci lasciali un po' andare, lasciali stare un po' con Edward, e vedi che succeede.-
-L'hai detto tu Emmett, sembra intenzionato, io devo essere sicura che lui li voglia davvero, non voglio che soffrono come sto soffrendo io,Emmett capisci? Ho paura! Non voglio che loro soffrono, sono ancora piccoli! e sai? prima me lo negavo, però ora lo so Emmett, io lo amo ancora, e questa situazione mi distrugge.- dissi ma si sentì un rumore e poi passi che sparivano su per le scale, seguiti da una porta che si chiudeva.
-Aspetta- mi disse e sparì anche lui.
Ma chi diavolo era?
Oddio speravo solo che non fosse Edward!
Avevo apena confessato di amarlo!
-Di sopra dormono tutti, oppure qualcuno faceva finta, però sembravano tutti adddormentati profondamente, beh a quanto pare non siamo gli unici notturni eh Bellina?- mi chiese mettendola sul ridere.
-Non so cosa ci trovi tanto da ridere, ti immagini se fosse stato Edward! Ho appena detto che lo amo! Sono ufficialmente una cogliona! A che ora si parte domani? Ho proprio bisogno di staccare!- dissi inconsapevole dell'ora.
-Alle prime luci dell'alba, verrà Jazz a svegliarti, ti conviene andare a dormire. Ah no, ti conviene andarti a vestire, stiamo qui a parlare da tutta la notte- disse ridendo e guardando l'orologio.
Cavolo!
Era già passato così tanto tempo?
Parlare con Emmett mi faceva sentire bene, certo con Jazz era più facile parlare, ma con Emmett era anche divertente!
-Cavolo! Sono le quattro e mezza? Vado a prepararmi, Ah Emmett? Dove andiamo? Devo preparare la valigia!- gli chiesi.
-Non preoccuparti, tu vai a vestirti, alla valigia ci hanno già pensato Rose e Alice.- mi disse.
-Cosa? Chissà cosa mi ci avranno messo!- dissi salendo le scale e andando in camera, i miei angeli dormivano beati, lasciai un piccolo bacio sulla fronte di entrambi e dissi piano
-Ciao bimbi ci vediamo presto-dissi e andai all'armadio.
Infilai un paio di Jeans, una maglietta e una felpa, ed andai di sotto.
Ci trovai Jazz, intento a prendere le ultime valige.
-Mannaggia, Bella, che cosa diavolo hai dentro queste valige?!- mi chiese.
-Cosa? quelle sono le mie?-
-Si.-
-Ah non guardare me! Tua sorella e Alice hanno fatto le valige, è con loro che te la devi prendere!-
-Si hai ragione.- disse ridendo mentre usciva dalla porta sul retro.
Presi la borsa e controllai che ci fosse telefono, potrafoglio, documenti?
Ok c'era tutto.
Uscii di casa e notai la macchina con cui saremo partiti.
Una bellissima Aston Martin Vanquish era davanti a noi in tutta la sua bellezza!
-Cosa? NO! Scordatevelo! Piuttosto prendiamo la mia Ferrari ma io li non ci salgo!-
-Sapevamo che avresti opposto resistenza- disse Emmett sarcastico.
-E poi da quando voi potete guidarla?- chiesi consapevole che solo io avevo il permesso di guidare la macchina di Edward.
-Infatti a noi non ci è permesso! Ma a te si Bellina.- disse Emmett e mi lanciò le chiavi.
-State scherzando?-dissi prendendo le chiavi al volo suscitando la risata di Emmett, beh di solito ero più scoordinata potevo anche capirlo.
-No, avanti Bella, prima che si sveglia!- mi disse Jazz sedendo dietro.
-Cosa? Un furto? Avete intenzione di rubargliela?- dissi ridendo sarcasticamente.
-Non noi Bella! TU!- mi disse Emmett andando a sedersi sul sedile del passeggero.
Uhm vediamo, io avrei rubato la macchina di Ed?
Si direi che si può fare!
Strinsi le chiavi della macchina in mano e mi diressi verso la portiera del guidatore e misi in moto.
Girai la macchina e imboccai il vialetto che usciva da villa Cullen, non prima di aver visto il volto sconvolto di Edward affacciarsi alla finestra per vedere se il rombo che aveva sentito era davvero la sua adorata automobilina, beh Eddy, si!
È proprio lei!
Lo potevo dire con certezza grazie al meraviglioso profumo che emanavano i sedili.
-Allora come ti senti?- chiese Jazz.
-Una ladra!- dissi ridendo.
-Cos'è che poi ti ha spinto a farlo?- mi chiese Emm.
-Lui mi ha rubato la felicità io gli ho rubato la macchina!- dissi sperando che il discorso morisse lì, e così fu.
-Allora Bella prendi la seconda ed esci all'ibocco con la 210- mi disse Jazz.
Così feci, non capivo dove volevano portarmi ma ascoltai alla lettera tutte le indicazioni stradali che mi diedero.
Durante il tragitto parlammo del più e del meno.
Emmett diede la grande notizia a Jazz che in risposta si sentì dire -Non provarci anche tu o finisci male!- quella fu l'unica frase sull'argomento "Edward e bambini" che uscì durante tutto il viaggio.
Almeno non finchè Emmett mi chiese:
-Bella, non mi hai risposto prima com'è essere genitori?- mi chiese Emmett.
-È la cosa più bella di questo mondo, è il mestiere più bello e unico! Però hai anche tanti dubbi, insomma devi stare attento a qualsiasi cosa, a tutte le più piccole piccolezze, "Abbiamo solo alcuni anni per poter stare con i nostri figli. Anni in cui sono loro che vogliono stare con noi. Dopo sarai tu a doverli inseguire perché ti diano retta, passano presto Emmett, solo pochi anni ed è tutto finito" pensaci Emmett, non commettere il suo stesso errore ti prego, tu sei migliore di lui Emm.- gli dissi.
-Grazie Bella! Lo sai che le tue parole sono meravigliose? E grazie anche perchè mi consideri migliore di lui.- mi disse.
-Beh è la verità, almeno tu non hai gridato addosso a Rose che questa è l'età delle cazzate e che non ti volevi prendere la responsabilità di crescere un bambino.- dissi guardando per aria.
-Bella devi prendere la 101 ora- mi disse Jazz sperando di far cessare ill discorso.
L'orologio sul cruscotto segnava ormai mezzogiorno, imboccai la 101 come mi aveva detto Jazz e solo allora mi ricordai quella strada.
-Dalla tua espressione penso che tu ora sai la strada da percorrere, vai!- mi disse Emmett al mio fianco.
-Ragazzi vi adoro! Non ci credo! Vi amo!- dissi.
-Qualche ora fa pensavo di averti sentito dire che amavi qualcun'altro, bah mi sarò sbagliato!- mi disse Emm.
Lo fulminai con lo sguardo.
-Bella davvero? cioè dopotutto tu lo ami?- mi chiese Jazz visibilmente curioso, quindi non era lui ad ascoltare me e Emm.
-E uno fuori, tu eri con me, gli indiziati si restringono Emmett. Emmett e se era lui? Emm cazzo rispondi!- Emmett era perso nei pensieri.
Jazz gli tirò una sberla dietro al collo e lui sembrò ridestarsi.
-Si Jazz, comunque, Emm? Tu che ne pensi? Jazz era molto sorpreso, tu eri con me.- stavo per dire qualcos'altro ma lui mi fermò.
-Non ne sono sicuro Bella, ora non ci pensare!- mi disse.
-Bella devi girare a destra te lo ricordi si?- mi chiese Jazz.
-Certo.- dissi.
Imboccai la via, ed eccomi a casa!
-Casa- sospirai i ragazzi mi sorrisero mentre posteggiavo davanti a casa.
Scesi dalla macchina e mi guardai intorno, non era cambiato nulla, era tutto uguale, potevo dire che quella era CASA!
-Bella, ragazzi, eccovi, avete fatto buon viaggio?-
-Ciao.......- dissi.





Dove saranno arrivati i nostri fuggitivi?
Lo scoprirete tra due capitoli, perchè il prossimo lo farò POV Edward... ma ho bisogno di un po' di tempo per entrare nel suo personaggio...
La frase tra le virgolette viene dal film "hook capitan uncino" ho voluto renedere omaggio ad un attore meraviglioso qual'era Robin Williams con questa frase :'( Aggiornerò sicuro prima del 12 se riesco perchè poi inizierà la scuola e sarò un pochino impegnata :)
Detto questo.. me la lasciate una recensioncina piccina piccina?
Grazie a chi ha messo la mia storia tra le preferite,seguite,ricordate.
Besos♥
Niky♥

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Capitolo 9
*** Origliare♥ ***


Seraaaa :)
Allora come avevo già annunciato questo capitolo sarà un bel POV  Eddy :)
Detto questo Buona Lettura :)
Ci leggiamo sotto..
Besos♥
Niky♥


Capitolo 9

POV Eddy♥
Da quando mi ero svegliato, e avevo visto la mia macchina partire guidata dall'unica persona che oltre a me poteva guidarla, non avevo più chiuso occhio.
Guardai l'orologio, erano già le nove e mezza passate così decisi di scendere a fare colazione.
-Buongiorno a tutti- esordì entrando in cucina.
-Buongiorno Eddy- mi disse Alice con un sorriso a trentadue denti che non prometteva nulla di buono.
-Avanti Alice, che c'è?- le chiesi.
-Vieni con me a fare Shopping? Emmett e Jazz non ci sono ho bisogno di un'aiutante!- mi chiese.
-O di un facchino- tossì per non farmi sentire -ammi il tempo di fare colazione folletto pestifero tu vai a cambiarti intanto- dissi.
-Grazie fratellinooooo.- disse salendo a cambiarsi.
-Nana Malefica- fu il mio commento.  Commento che fu notato da una bimba che si mise a ridere, Dio quella risata, ereditata dalla madre, ma l'espressione è di sicuro quella del mio sorriso sghembo.
Liz e Lucas se la ridevano per il mio commento su Alice.
-Beh che avete da ridere? Vi ricordo che anche voi oggi sarete nelle grinfie mie e di zia Alice! Su andiamo a vestirci forza.- detto questo Rose li portò di sopra.
-Buongiorno figliolo- mi disse papà entrando dalla porta sul retro.
-Giorno pa'- risposi.
-Figliolo ma la tua Aston? Non dirmi che te l'anno presa Emmett e Jazz? Non vorrei ritrovarmi con un altro figlio all'ospedale- disse papà.
-No papà tranquillo, non sono stati loro, cioè loro sono con chi me la rubata davvero- dissi.
-Chi tesoro?- mi chiese mamma.
-La sola e unica persona che può guidare quella macchina oltre al sottoscritto.- dissi ridendo.
-BELLA?- mi chiese papà, chissà perchè non mi sembrava sorpreso.
-Non sei per nulla sorpreso papà, avanti dove l'hanno portata la mia piccolina quei due disgraziati?- chiesi.
-Hhhh chissà perchè una volta quando parlavi della "mia piccolina" non ti riferivi alla macchina- sospirò mamma talmente piano che non ero sicuro di aver sentito bene.
-Non ne ho idea davvero- disse papà alzando le mani.
-PROOOONTAAAA- urlò Alice scendendo dalle scale dopomezz'ora.
-AAAANCHE NOOOOIIIII- gridarono i bambini scendendo con Rose al seguito.
-Andiamo con la tu Aston Eddy?- mi chiese Alice.
-Alice! Come se tu non lo sapessi! Prendiamo la tua porsche va!-
-NOOOO- gridarono insieme i bambini.
-Cosa succede tesorini?- chiede Rose hai bambini.
-Zia Rose per piacere guidi tu? La guida di zia Alice ci spaventa.- disse Lucas alla zia.
-Va bene amori. Però ho una voglia matta di guidare la ferrari di mamma, quindi prendo la ferrari. James?- chiese andando in salotto.
-Dimmi?- disse l'altro.
-Mi dai le chiavi della Ferrari di Bella?- gli chiese.
-Certo tieni- disse.
-Ciao ragazzi a dopo.- disse Rose salutando entrambi con un bacio sulla guancia.
Andammo in garage e salimmo sulla sua macchina.
Dopo circa due ore eravamo al centro commerciale di Tucson.
Alice si diresse subito al negozio per bambini.
-Alice, ti rubo un'attimo Rose, devo prendere una cosa e ho bisogno di lei.-  dissi.
-Va bene vi concedo mezz'ora dopodichè vengo a cercarvi! Andiamo bambini!- disse minacciandoci.
-Dove andiamo Edward?-
-Sorpresa, ora metti questa- dissi bendandola.
-Uffa! Basta che ti muovi Edward-
-Non preoccuparti ci metto poco il negozio dove voglio portarti è abbastanza vicino, non dobbiamo nemmeno fare le scale, ah attenta, si di qua, attenta al gradino, occhio allo scaffale, ok fermati Rose!-dissi fermandola davanti a questoo completino.
-Daiiii Ed non ce la faccio più!!- disse.
-Pronta?- le chiesi.
-Certo che domande! ora avanti toglimi questa cosa!- le tolsi la benda e lei rimase a bocca aperta!
-Come? Ah non importa è meraviglioso!- disse guardando quel completino con occhi sognanti.
-Vieni.- le dissi.
Pagai il completino e le scarpe e con lei uscì dal negozio.
-Avrei dovuto prendere quel complatino parecchio tempo fa.- dissi.
-Ah ora non ci pensare ti rifarai Edward.- mi disse andando da Alice.
Alice voleva vedere che cosa avevamo comprato ma, Rose le disse che avrebbe visto tutto insieme agli altri.
All'ora di pranzo portammo i bambini a mangiare da McDonalds, Alice aveva già svaligiato 4 negozi, due per bambini e due per lei e Rose.
Avevo appena portato le cosìdette buste della mattina in macchina, stavo chiudendo il bagagliaio quando mi squilla il cellulare, era Alice.
-Cosa vuoi nana malefica sto arrivando, sto entrando nel centro commerciale-
-Ed, corri Rose non sta bene, corri EDWARD!!!!- a quelle parole chiusi la chiamata e corsi da McDonalds e Rose era stesa a terra.
-Hei Rose!! Rosalie mi senti. Rosalie segui la mia voce.-
-E..ddd- disse, cavolo era debole.
I bambini piangevano -Cazzo Alice, porta via i miei.... porta via i bambini.- dissi e lei si tirò i bambini alla cassa per pagare e poi allontanarsi.
-Rose! Rose continua ad ascoltare la mia voce, Rosalie ora ti porto a casa ok?-
-Nnnoo st..sto bb..ene- disse in effetti il polso stavo riprendendo battiti e anche il suo colorito stava migliorando.
-Andiamo ti devo portare da Carlisle, ti deve controllare in queste condizioni.- le dissi.
-Ed, n..on è n..ien..te ved..drai è s..olo un calo di zuccheri.-
-Un calo di zuccheri che non ti puoi permettere Rose! Vieni!- le dissi portandola al bancone e chiedendo alla commessa il dolce più zuccheroso che avevano.
Rose mangiò e poi tornammo a casa. Guidai io al ritorno, i sedili sapevano di lei.
Arrivati a casa cenammo insieme agli altri.
-Allora io dovrei dirvi una cosa importante!-
-Tesoro che succede?- chiese Esme.
-Esme Carlisle, voi siete un po' come i miei genitori lo sapete, i genitori miei e di Jazz sono sempre via per lavoro e io sono cresciuta con voi, ho sempre avuto voi come esempio.- stava facendo un discorso. che venne interrotto da Esme.
-Tesoro questo discorso l'ho già sentito quattro anni fa!- disse Esme fulminandomi con uno sguardo da omicida.
-Esme dai fammi finire! Allora dicevo, voi siete stati il  mio esempio e mi avete insegnato a credere sempre di più nella vita anche se questa mi buttava giù, beh, direi che anche grazie a voi, che avete messo al mondo Emmett che io ora posso dire AUGURI NONNI!!!- disse prendendo dal sacchetto le scarpine che avevamo comprato oggi nel negozio e porgendole ai futuri nonni.
-ODDIOOOO ROSIEEEEE!!!!- Esme corse ad abbracciarla e poi le chiese: -Emm lo sa?-
-Certo che lo sa- disse Rose fiera.
-Eh è tutto apposto? Non ha ereditato la follia del fratello- ennesima occhiata omicida al sottoscritto -vero?- le chiese.
-Sisi l'ha presa benissimo, ovviamente volevamo che la prima a saperlo fosse Bella, così Emm stanotte è sceso e gli ha raccontato tutto, e a quanto ho capito ha raccontato tutto anche a Ed, perchè oggi lui mi ha portato nel negozio dei neonati a prendere le scarpine e questa tutina!- disse mostrandole la tutina.
-Edward davvero? Perchè Emmett l'ha detto a te e non a me?- mi chiese Alice.
Bene! E adesso? Come mi levavo dalla situazione?
L'unica soluzione? La verità.
-Hhh e va bene, Emm non me l'ha proprio detto direttamente, stanotte mi sono alzato per bere, ma prima di entare in cucina l'ho trovata già occupata, e ho ascoltato la conversazione tra Emmette e Bella.-
-COSA??? EDWARD!- Alice mi stava gridando contro guardandomi come la madre pochi minuti prima.
-Ok bambini andiamo di la.- Laurent portò i bambini nell'altra stanza.
-COS'ALTRO HAI SENTITO EDWARD?!- mi chiede Vic anche lei abbastanza arrabbiata.
-TUTTI I PARTICOLARI EDWARD ANTONY MASEN CULLEN!!- anche papà era arrabbiato.
-Allora, quando Emm ha detto a Bella che Rose era incinta ero appena arrivato, stavo per entrare per fare le mie congratulazioni a Emm, solo che la voce di Bella mi fece rimanere fermo dov'ero, gli ha chiesto se poteva fare una cosa che avrebbe voluto fare con "tu sai chi"-dissi mimando le virgolette per far capire che quelle erano parole di lei.- ha detto le parole che avrebbe tanto voluto dire a me quattro anni fa.-
-QUALI PAROLE EDWARD?- mi chiese Esme.
- Bella gli ha detto "-Auguri Paparino, sei pronto? Ti aspetta una bella avventura, la più bella ed emozionante avventura di tutta la tua vita!-"-dissi guardandoli in faccia uno alla volta.
-Vai avanti!- mi disse Rose, che sembrava essere l'unica calma.
-Dopo Emmetti gli ha detto delle parole e lei si è messa a piangere, sentivo i singhiozzi.- dissi abbassando lo sguardo.
-Cosa le ha detto Emmett?- sempre Rose.
--Sono più che pronto, amo la mia futura mogliettina più di qualsiasi altra cosa al mondo! E non vedo l'ora di iniziare con lei questa bellissima avventura!-"-dissi.
-Cosa gli è saltato in  testa a quell'orso!? Lui sa cosa ha passato Bella, perchè le ha detto quelle cose! Mannaggia a lui! Ah ma quando torna vede!- Rose all'apparenza era trnquilla ma nei suoi occhi bruciava la vendetta!
Ancora questa frase! Cosa ha passato Bella?
-Dopo?- mi chiese Esme che aveva riacquistato la calma, una calma apparente.
-Dopo hanno parlato dei bambini e Emm la spingeva a farmeli conoscere, lei non vuole comunque, e alla fine ha confessato una cosa a Emmett.- dissi.
-COSA?!- Alice era l'unica ancora visibimente arrabbiata .
-No, Alice questo non te lo dico è una cosa privata!- dissi.
-PRIVATA?! CAZZO EDWARD HAI ASCOLTATO UNA CONVERSAZIONE TRA EMM E BELLA CHE NON AVRESTI DOVUTO SENTIRE E VIENI A DIRMI CHE SONO COSE PRIVATE? SCORDATELO!- mi urlò contro Alice.
-Oh Alice che cazzo vuoi? - mi alzai e quando raggiunsi le scale, sapevo che erano dietro di me dissi: -Ha detto che mi ama! Buonanotte!- dissi salendo nella mia stanza.







Salveeee :)
Beh era proprio Edward hahahahahaha
che ne dite del capitolo?♥
Fatemi sapere ♥♥
Besos♥
Niky☺♪♫

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Capitolo 10
*** Ritorno alle Origini♥ ***


10 Ciao a tutti :)
Ho deciso che per ora vado più avanti con questa storia che con le altre..
Non temete aggiornerò anche le altre♥ con minore frequenza rispetto a questa ma comunque le aggiornerò ♥
E dopo aver finito i compiti (ahhhhh) eccomi qui per voi...
Detto questo dove saranno i nostri fuggitivi?♥
Sopriamolo inieme.


Capitolo 10
POV Bells

-Ti ho preparato la tua stanza, ragazzi voi la stanza degli ospiti, ci sono due letti singoli, l'ho fatta aggiungere per quando Bella vine qui con Lu e Liz.- ci disse.
-Grazie, è fantastico! - entrai nella stanza e wow non era cmbiato nulla dall'ultima volta, era tutto perfetto come sempre, la mia perfezione regnava ovunque:
Nella libreria: libri in ordine di grandezza e spessore.
Nell'armadio: maglioni divisi per colori e stagione.
Sulla scrivania nemmeno un granello di polvere, da quando si era messo a fare la polvere?
-Bells, ragazzi scendete per favore?- ci chiese da sotto.
-Arriviamo.- dicemmo e scendemmo le scale.
-Ragazzi so che sono un po' vecchio ma, è successo, e noi ne  siamo felicissimi, mia moglie aspetta un bambino, Bells avrai un fratellino!-
Sue era incinta? Sue? Ecco chi passava la polvere in camera mia!
Sue era la moglie di Papà da quasi tre anni ormai.
Eh si quei due pazzi mi avevano portata a Forks dal mio papà.
Forks: cittadina dello stato di Washinton, sotto una coltre quasi perenne di nuvole e pioggia, che contava la popolazione di 3120 persone.
Tutti li si conoscevano, ed è li che avevo conosciuto i Cullen, Ed lo avevo come compagno di banco a biologia, i suoi fratelli li avevo conosciuti in sala mensa dopo che mi ero messa con lui.
-Papà ma è fantastico! Il nome? Che nome gli darete? Daiii voglio saperloooo!- saltavo per il salotto come Alice.
-In realtà Bella, volevamo fossi tu a sceglierlo,- mi disse Sue.
Non ci potevo credere.
-Oddioooo siiii, ehm allora vediamo, che ne dite di, ehm, EJ!- dissi guardandoli ma, loro mi guardavoano senza capire da dove arrivasse la mia fantasia - EmmettJasper oppure EmmettJames, comunque resterà EJ-
-Bellina EJ?- mi chiese Emm pre poi avvicinarsi e dirmi alle orecchie -EdwardJunior!-
-NOOOO- urlai -EmmettJasper e basta!!- dissi tornando calma.
-Vada per EJ, ah Emmett allora quando partiamo?- disse papà.
-Partiamo?- chiesi io.
-Emmett e Rosalie si sposano pretendi che ce ne stiamo a Forks?- mi disse papà scherzando.
-Ah papà, non sarai solo tu a diventare papà presto comunque.- dissi guardando Emmett.
-Eh si paparino, saremo colleghi!- disse Emmett ridendo.
Lui, Jazz e James avevano un bel rapporto con mio padre e quindi da loro accettava di farsi chiamare "papi" "paparino" "papà" per Jazz era ancora più facile, così come con Rose, chiamarlo così, per i gemelli Hale, mio padre e Carlisle erano due veri e propri padri, visto che i loro genitori erano spesso via per lavoro in Europa.
-Stai scherzando? ROSALIEEE!!! INCINTA?!?!?! Emmett!!!!!!! Stai per diventare papà figliolo! Mi raccomando eh? Giudizio! Non fare come chi so io!- disse guardandomi storto.
A papà non era proprio andato giù il comportamento di Edward.
Non si poteva biasimare, insomma aveva abbandonato la sua unica figlia con due figli, tra l'altro suoi, al suo destino, da quel giorno Charlie aveva tagliato tutti i ponti con quel membro della famiglia Cullen, gli altri venivano a trovarlo spesso qui, ma lui non era più tornato a villa Cullen.
L'avrebbe vista l'indomani comunque, visto che saremmo ripartiti la mattina seguente.
-Sue? Grazie per tenere pulita la mia camera.- dissi.
-Oh di niente cara!- mi rispose lei.
Poi il mio sguardo si posò su una macchina fuori dalla finestra.
Il mio Pick-Up era li in bella mostra.
-Papà ma quel coso esiste ancora?- dissi indicandolo.
-Certo Bells, ed è ancora più che funzionante.- mi rispose lui.
-Noo, non ci credo! Ragazzi venite a fare un giro?- chiesi a loro.
Annuirono e uscimmo, presi le chiavi della macchina, e il mio mazzo di chiavi dal cassetto del corridoio, e mi avviai al posto di guida.
-Allora Bellina  dove si va?-mi chiese Emmett.
-Beh, ci sarebbero un paio  di posti dove vorrei andare- risposi.
-Inizia dal più vicino.- mi disse Jazz.
-Si andiamo.-dissi mettendo in moto il mio motore ruggente, Emmett accese l'autoradio che aveva installato lui.
Mentre percorrevo le strade della città notai un cartello che diceva
Forks High School
OPEN DAY
Ho subito pensato "questo è destino!
Arrivai a scuola e parcheggiai.
-Bellina non ti sembriamo un po' cresciuti? Il nostro tempo per venirci è finito da un pezzo mi sembra.- mi disse Emm.
-Emmett guarda!.- dissi indicandogli il cartello con scritto Open Day.
-Ah, beh allora un giretto lo si può fare.- disse Jazz.
-Benvenuti alla Forks High School vi faccio fare un oh.-  il professore Berty si fermò subito non appena ci vide in faccia.- Avete qualcosa di familiare nei lineamenti dei visi.-
-Salve professor Berty, ma lei è ancora vivo?- disse Emmett stringendogli la mano.
-Signor Cullen, se fosse mio alunno la metterei in punizione seduta stante! Comunque buongiorno, signorina Swan dico bene? Oppure dovrei dire signora Cullen?-
-Ehm no, sono signorina e Swan soprattutto.- dissi con un po' di acidità nella voce.
-Oh, vabbè signor Hale che piacere rivederla, beh andate pure a fare un giro, non avete bisogno di una guida.- ci disse il signor Berty.
Andammo dappertutto:
-sala mensa;
-le varie aule;
e poi all'edificio di quell'aula che era stata l'inizio della fine:
-l'aula di biologia.
I ragazzi mi fecero entrare da sola dicendomi che mi avrebbero aspettato agli armadietti, quando entrai la classe era vuota.
Guardai il secondo banco, accanto alla finestra, mi avvicinai e controllai, c'era ancora la scritta che avevamo fatto con il compasso che diceva: ♥E&B♥
Scacciai subito una lacrima e mi avviai all'uscita i ragazzi mi avevano detto che mi aspettavano agli armadietti, così passai dal mio, misi la combinazione, che ovviamente non cambiava mai e lo aprì, dentro non c'era nulla, tranne una cosa, il nuovo propietario non se ne sarà accorto, in un piccolo angolo c'era una foto mia e di Edward, una di quelle che si fanno alle stazioni, tipo fototessere, era incastrata talmente bene che ci misi un po' a tirarla fuori.
-Hei Bellina, che facciamo andiamo?- mi chiese Emm spuntando alle spalle e spaventandomi.
-Si andiamo, devo andare ancora in un paio di posti.-
Salimmo sul Pick-Up e partimmo.
Questa volta la destinazione era il loft arancione e grigio scuro che stava nella foresta.
Quando imboccai il vialetto mi chiesi se era la strada giusta.
Arrivai all'interno di un mare di felci, quello che una volta era stato il giardino della villa.
-Bella! CASA!!!- urlò Jazz.
-Si Jazz, dai entriamo.-
-Bella ma non abbiamo le chiavi.- mi disse Emmett.
-E cosa ci faccio io con un mazzo di chiavi secondo te? Ti devo ricordare che me ne avevate fatta fare una anche per me?- dissi ridendo.
-Giusto.-
Entrammo e girammo un po' per casa, la mia prima meta fu la cucina, non c'era cibo ovviamente, ma avevo portato salatini e patatine da casa e li misi in alcune ciotole.
Poi salì di sopra in quella che era la mia camera e mi stesi sul letto ad ammirare le pareti, in ogni angolo c'era una foto mia con ogni membro della famiglia, ma la maggior parte erano con Edward.
I ragazzi si fecero una doccia e si infilarono qualcosa rimasto in questa casa.
Dopo aver guardato un film alla tv verso le cinque del pomeriggio uscimmo da quella casa che per anni era stata il quartier generale della nostra vita e risalimmo in macchina.
-Bellina ora andiamo a casa?- mi chiese Emm.
-Ehm no, c'è un altro posto in cui vorrei andare se non vi dispiace.-
-Dove?.- mi chiese Jazz.
-Sorpresa.- risposi io.
Guidai senza esitazione, sapevo benissimo dove andare e quale strada prendere.
Guidai verso l'oceano.
E poi eccola, la spiaggia più piovosa d'america.
LA PUSH.
I turisti si fermavano tutti alla spiaggia ma, io proseguì verso il villaggio, ed eccola, quella casetta che già da fuori sembrava troppo piena.
-Bellina questa si che è un'idea fantastica! Non li vediamo da un po'.- disse Emmett.
-Non ci credo! Emmett Jazz Bella! Questa si che è una sorpresa! Oddio ci siete mancati!!!!!!!-
Eh si ci mancavano anche a noi, per quello avevo deciso di andare giù a La Push........






Buonaseraaaa!!!!
Beh? Sospettavate che fossero a Forks?
Che ne dite di questo capitoletto?
Fatemi sapere♥
Besos♥
Niky♥

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Capitolo 11
*** Incontri e Rivelazioni♥ ***


Ssssalveeee :D
Domani sono a casaaaa... hahahahah da me c'è la trevalli varesine (corsa di biciclettta) e siccome chiudono le strade i pullman non passano e ci lasciano a casa.
Se vi ricordate nei primi capitoli avevo scritto che Ed James e Jake erano soliti fare ca**ate insieme...
Beh James e Ed li abbiamo visti ora vediamo che fine a fattoo Jake :)
Piccola premessa... Non vogliatemi male!
A fine capitolo spiegherò questa frase...
Molte di voi mi hanno chiesto se fosse stato Jake a parlare...
Beh scopritelo....


Capitolo 11
Pov Bells

-Ci siete mancati anche voi Sam!- dissi andando ad abbracciare colui che ci aveva salutati.
-BEEEEEELLLLSSSSS!!!!- mi sentì subito abbracciare da altre due paia di braccia.
-Seth! Guardati come sei crescciuto! Quanti anni hai ora? Aspetta non dirmelo! Ne avevi 13 cinque anni fa quindi presumo che tu ne abbia 18 ora giusto?- gli chiesi.
-Ceerto Bells!- mi disse lui!
-Bella? Ho sentito bene? Bella è qui?- dal piano di sopra si era affacciata una ragazza molto carina dai tratti indiani: Emily!
-Ciao Emily!- dissi.
-AHHHHH BELLAAAAA!!!!!- chiuse la finestra mentre ancora stava urlando.
Mentre scendeva di sotto passai  nelle braccia di tutti:
Paul, Jared, Quil, Embry.
Poi eccola la mia furia!
-BELLAAAAAAAA!!!- ancora urlando si catapultò nelle mie braccia.
-Emilyyyy mi sei mancata tanto!- le dissi sincera.
-Vieni conme lascia i ragazzi a parlare di cose da uomini!- disse trascinandomi dentro.
-Bella ho una sorpresa per te!- mi disse.
-Oddio! NO! Sai che odio le sorpese!- le dissi ridendo.
-Avanti Bella questa ti piacerà!- mi disse trascinandomi verso una culla.
Dentro ci stavano due gemelli un maschio e una femmina, lo capì dalle tutine, una rosa e una azzurra.
I tratti dei bambini mi erano familiari.
-Emily non saranno?- ma venni interrotta.
-Bella ti presento Jake e Isabella Uley!- mi disse.
-Aspetta Isabella? Uley? È tua figlia? Cioè sono i tuoi figli?!-
-Certo Bella, lei ha il tuo nome e lui quello di Jake.- ma pronunciando quest'ultimo nome divenne triste.
-Approposito Jake dov'è? Lavora ancora al negozio sulla spiaggia? Magari passo a salutarlo, ci vediamo dopo?- le chiesi.
-No, Bella lascia stare resta qui! EMMETT JAZZ!! VENITE QUI ORA!- gridò lei. e tutti i ragazzi si precipitarono in casa.
-Hei Emily? Che è successo? Sei sconvolta!- le chiese Jazz, solo allora notai la sua espressione, in effetti era davvero sconvolta
-Non le avete detto nulla? Siete proprio dei gradissimi coglioni! Stronzi e Coglioni! Fate schifo! Cosa aspettavate ancora ditemelo!- Emily era furibonda.
-Emily sei furibonda, mi spieghi che sta succedendo?- le chiesi.
-Succede che questi due!-disse indicandoli -ti hanno mentito!- mi disse.
Emily ormai non la capivo più, ma di che cosa diavolo stava parlando.
-Non le avete detto niente? Bella vieni con me, c'è una cosa che devi sapere assolutamente!- mi disse Sam.
Io lo seguì in fretta fuori dalla casetta, lui era più avanti di me e puntava alla spiaggia.
Quando arrivammo alla spiaggia si sedette e io feci lostesso sedendomi accanto a lui.
-Bella, la storia che sto per raccontarti non è fantasia e  nemmeno invenzione. È la pura verità di quello che è successo una notte di cinque anni fa. Tu sai quanto Edward James e Jake amassero le corse clandestine vero?- io annuii e lui continuò-una sera di cinque anni fa, Jake si mise su quella moto ma, qualcosa andò storto, io c'ero Bella!, la moto iniziò a slittare, Jake aveva perso completamente il controllo della moto, finì giù per la scogliera, dritto dritto sugli scogli posti più in basso, tu capisci che da un'impatto così non poteva uscirne vivo. Chiamammo subito Carlisle al cellulare, ma era di servizio, non rispose, non volevamo dare la notizia a Esme nel cuore dellanotte e soprattutto nonn volevamo spaventare voi ragazze dicendolo ai ragazzi, così abbiamo aspettato la mattina dopo, ho rintracciato Carlisle, era sconvolto, ma solo lui poteva dare questa notizia agli altri in modo da non essere troppo precipitoso, il primo a cui la diede ovviamente fu Edward, con il Jet privato dell'ospedale arrivarono qui in tre quarti d'ora, il tempo di spiegare cos'era successo e Edward si era già precipitato li-disse indicandomi la scogliera- non ci voleva credere, era sconvolto, Carlisle decise di riposrtarlo a casa, aveva bisogno di avere te vicina in quel momento, ma a quanto ne so, andò storto tutto, tu con quella rivelazione lo avevi sconvolto ancora di più.-
Non me ne ero accorta ma calde lacrime erano scese dal mio  volto, Jake, compagno di mille avventure aveva vissuto la più grande: MORIRE! Lui non c'era più, tra l'altro da % anni! e io lo sapevo solo ora! Chissà Billy? L'amico di papà, un'attimo! PAPÀ! Nemmeno lui mi aveva mai detto nulla, povera Leah, lei era davvero innamorata di Jake.
-Sam ma Leah? Ora, dopo cinque anni come sta?- gli chiesi.
-Sembra meglio, ma non parlate di Jake se c'è lei in giro, questo fino a pochi mesi fa, quando le comunicammo che volevamo dare a nostro figlio il nome di Jake a cominciato a stare un po' meglio, passa tantissimo tempo con i miei figli, ma non mi da fastidio, anzi serve a  distrarla. Vabbè ti lascio un po' da sola, la strade per tornare la sai.- mi disse andandosene.
JAKE ERA MORTO?! NO! Non ci volevo credere, non era possibile, quel ragazzo era sempre pieno di vita, e ora non c'era più, NO! Mi stavano prendendo in giro! Sono sicura che tra poco vedrò spuntare Jake dicendomi Sorpresa!
Passarolo i minuti, e un'ora se ne andò, e di Jake nemmeno l'ombra, alllora era proprio come aveva detto Sam, lui non c'era più.
Quel giorno Edward se l'era presa con me ma era già sconvolto per i cazzi suoi, io avevo solo peggiorato le cose, dovevo fare le cose con più calma.
Forse una piccola possibilità ai miei figli dovevo dargliela, e forse, ma solo forse dovevo chiedere scusa a Edward per averlo mandato a quel paese senza parlarne.
Mi alzai di scatto, asciugai le ultime lacrime e corsi verso la casetta, ero sicura ormai dovevo rimediare!
-Emmett!- dissi entrando in casa.
-Bella scusami ti prego io- ma lo fermai subito.
-Dammi il telefono Emmett!!- gli ordinai.
Lui mi passò il suo telefono io scorsi immediatamente la rubrica provai a digitare il numero sul mio telefono e notai che il numero non era cambiato.
-Emily ti dispiace se andiamo, domani dobbiamo ripartire.-
-Tranquillo Emmettandate pure-
-Bellina le chiavi del pick-up?- mi chiese Emm.
-Tieni- e le lanciai, salutai tutti, li avrei rivisti tra una settimana al matrimonio.
Salimmo sul pick-up e anche nonostante le mie sollecitazioni ad andare piano Emmett continuava ad andare veloce.
In meno di mezz'ora eravamo a casa.
Salutai e salì in camera.
Presi il telefono e iniziai a scrivere:
"Hei,
sai chi sono?
hai ancora il mio numero?
vabbè se non dovessi avercelo sono Bella.
la tua macchina sta bene non ha un graffio!
Siamo a Forks, domani torniamo.

oggi siamo stati a La Push, Sam mi ha raccontato, mi dispiace davvero tanto.
Appena torniamo fatti trovare che dobbiamo parlare faccia a faccia.

Comunque per stasera, cancella i piani di quelle streghe malefiche e portati i bambini a farti un giro :)
No non mi prendere per pazza, ho capito tante cose stando qui, per cui se vuoi portali un po' con te.
Passo."
Alla fine scrissi passo perchè era una cosa che usavamo sempre noi, alla fine quando l'ultimo dei due andava a dormire scrivevamo passo e chiudo.
Mi sdrai nel letto aspettando una risposta.........







Seraaaaa!!
Mi dispiaceee perdonatemiiiii :''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''(
Non vogliatemi male vi prego.
È stato difficilissimo farlo morire :'(
Non uccidetemi :/
Il prossimo capitolo sarà pov Ed♥
Besos♥
Niky♥

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Capitolo 12
*** Melevisione♥ (come tornare Adolescenti)♥ ***


12 Sssssalveee :)
Ho avuto un po' di problemi...
mia madre aveva spento il pc e quindi ho perso il capitolo che stavo scrivendo...
l'ho dovuto riscrivere ma non è venuto come volevo...
spero vi piaccia lo stesso besos♥


Capitolo 12
Pov Eddy


Stavo vagando per villa Cullen da quando era finita la cena.
Esme e Carlisle si stavano preparando per una festa a casa di un collega di papà.
Emmett e Jazz erano chissà dove insieme a Bella.
Alice e Rose stavano preparando i bambini per portarli chissà dove.
Beh forse per quella sera avrei avuto casa libera, stavo pensando di chiamare Tanya.
Andai in camera mia ma mantre mi stavo richiudendo la porta alle spalle sentì suonare il telefono.
Mi buttai sul letto e presi il telefono dal comodino.
C'era un messaggio.
Lo aprì subito!
"Hei,
sai chi sono?
hai ancora il mio numero?
vabbè se non dovessi avercelo sono Bella.
la tua macchina sta bene non ha un graffio!
Siamo a Forks, domani torniamo.

oggi siamo stati a La Push, Sam mi ha raccontato, mi dispiace davvero tanto.
Appena torniamo fatti trovare che dobbiamo parlare faccia a faccia.

Comunque per stasera, cancella i piani di quelle streghe malefiche e portati i bambini a farti un giro :)
No non mi prendere per pazza, ho capito tante cose stando qui, per cui se vuoi portali un po' con te.
Passo."
Bella! Era Bella.
Risposi immediatamente
"Hei,
Certo che so chi sei!
Certo che ho ancora il tuo numero.
La mia macchina sta bene per forza, ti ho insegnato io a guidare u.u
A Forks?! Salutami Charlie! ☺
La Push... Mi dispiace so che avresti preferito saperlo da me ma, non ne avevo la forza ero (sono) sconvolto.
Torni di mattina? Perchè alla mattina sono di turno all'ospedale, ma se vuoi il pomeriggio possiamo parlare☺
Mi precipito a cancellare i piani della Barbie e del Folletto malefico!
Grazie Bellì! Grazie per la fiducia! Ti Giuro che NON ti DELUDERÒ di nuovo!☺
Passo"
Mandai immediatamente il messaggio poi chiamai Alice e Rose.
-Hei che succede?-
Lanciai il telefono a Alice che lesse il messaggio di Bella ad alta voce.
-Rose?! Ma la senti?! Streghe Malefiche?!-
-Ho in mente quello che ci vuole!- le rispose Rose.
-Bene, i bambini ti aspetteranno di sotto!- mi disse Alice.
-Ah ti ha risposto! Rispondile subito conoscendola sarà sdraiata sul letto ad aspettare la tua risposta- mi disse Rose prima di uscire e seguire Alice.
Guardai il telefono, in effetti mi aveva risposto.
"Non è me che non devi deludere;
È loro che non devi deludere,
loro ora cominceranno a darti fiducia, è la loro fiducia che non devi tradire.
Promettimi che a loro non li abbandonerai come hai fatto con me...
Non credo sia il caso di salutarti Charlie, a meno che non vuoi chiacchierare con me morta e sepolta in un cimitero, non sopporta che si faccia il tuo nome.
Ah, penso sia il caso che ti compri un giubotto antiproiettile..
Non si sa mai che gli venga la tenatazione di spararti.
Passo"
Scrissi subito la risposta
"Non deluderò ne te ne loro!
Non li abbandonerò!
Voglio che tu sappia una cosa.
Non abbandonerò più nemmeno te!
Domani ti spiego meglio...
Sappi che ho intendo riprendermi ciò che è mio☺
mmmmm....
Penso che ne comprerò uno!
Sai non sono a prova di proiettile..
Passo"
Mandai il messaggio e attesi.
"Non ho capito molto, ma domani poi ne parliamo con calma, quando vedi le mie pesti mi chiami che le saluto?
Passo"
Come aveva detto Rose le risposte erano immediate, era davvero attaccata al telefono.
"Certo ora mi vesto e li porto al parco. Sono arrivati i baracconi*☺
Li porto solo sulle giostre per bambini tranquilla☺
Appena siamo in macchina ti chiamo.
Approposito di macchina!
Tu hai preso la mia bambina io prenderò la tua =P
Passo."
Inviai subito e andai a vestirmi.
Misi un paio di Jeans armani stretti alle caviglie le mie air force nere e una felpa.
Presi il telefono ma ancora non c'era il messaggio di risposta, di solito quando era a Forks a quell'ora mangiava, quindi non mi preoccupai più di tanto.
Scesi di sotto.
I bambini stavano guardando la televisione.
C'era una serie tv per bambini: "La Melevisione".
Esisteva ancora?
Io la guardavo con Bella e gli altri quando avevamo la loro età.
Questa che stavano guardando loro era la undicesima stagione.
Ora il folletto protagonista del fantabosco era Milo Cotogno.
Ai nostri tempi c'era Tonio Cartonio.
-Ma Regina Odessa è bellissima! Da grande voglio essere come lei.- disse Liz.
Regina?!
Io me la ricordavo principessa Odessa.
-No ti prego! Quella è pazza! Non voglio una pazza ecome sorella! Poi è viziata! A quella povera Balia Bea la fa impazzire! Fidati Re Quercia non ce la faceva più a sopportarla!- le rispose Lu.
In effetti ricordavo che quella era una pazza, Alice si rivedeva tanto in lei.
-Alice è un po' come lei non pensate'- Chiesi a loro facendomi vedere in quell'istante.
-Eddy non arrivare più così! Mi hai fatta spaventare!- mi disse Liz.
-Scusa piccolina. Allora vi va di andare alle giostre?- chiesi.
-Siii, ma prima devi fare finire la Melevisione.- mi disse Lu.
Guardai l'orario in cui sarebbe finita e..
Mannaggia quella sera c'erano tre puntate di fila!
Vabbè, li avrei portati in giro lo stesso.
-Vi dispiace se mi metto qui con voi?- chiesi.
-No, vieni.- e mi fecero spazio in mezzo a loro.
Sembravamo veramente un padre con due figli.
Beh in realtà lo eravamo, solo che loro non lo sapevano.
In quel momento mi suonò il telefono.
"Scusa Edward stavo mangiando.
NOOO la mia bambina nooooo!!!
Vabbè dai è uno scambio equo,prendila pure☺
Posso sentire i miei bambini?"
La chiamai subito, anche perchè volevo sentire la sua voce.
Non toccavo il tasto verde sulla sua chiamata da due anni, si due anni fa provai a chiamarla, ma rimettevo giù quasi subito.
"Hei" non sentivo la sua voce per telefono da cinque anni.
Fù una botta come quando mi disse quella frase in ospedale: "Non sai riconoscere tua sorella dalla tua ex Edward?"
-Hei, come va? Sei lontana da Charlie vero? Non è che mi spara tramite telefono.- le dissi per cominciare la conversazione.
"Va bene i super poteri da poliziotto ma non esageriamo" mi disse.
Io scoppiai a ridere.
"Mi passi le mie pesti?"
-Si aspetta- le dissi.
Misi il vivavoce.
-Parla sei in vivavoce- le dissi.
"Amori miei!" disse.
-MAAAAMMMAAAA!!!- urlarono insieme quei due angeli.
"Come state?"
-Bene! Mamma lo sai che Eddy ci porta alle giostre?-
"Bello, amori state attenti a non farvi male ok?"
-Si mamma- le dissero insieme.
"E non fate arrabbiare Edward."
-No mamma! Lo sai che sta guardando la Melevisione con noi mamma?- le disse Liz, per poi guardandomi con il suo splendido sorriso sghembo ereditato ovviamente dal sottoscritto.
"Ma tu lo sai amore che quando eravamo picooli lo guardavamo con Edward e con gli zii?"
-Davvero mamma? E la Regina Odessa era così viziata anche quando eri piccola tu mamma?-
"Quando ero piccola io la regina Odessa si chiamava Principessa Odessa, non era ancora regina. Ma da quando è diventata regina a quella povera Balia Bea la fa sgobbare il doppio."
-Povera Balia Bea-
"Amori miei la mammadeve andare, ripassatemi Edward perfavore" gli disse.
Io presi subito il telefono e tolsi il vivavoce.
-Hei-
"Hei oggi ho visto il professor Berty!
Con i ragazzi siamo andati all' OPEN DAY della ForksHighSchool.
Emmett gli ha chiesto se era ancora vivo."
-Oddio e Berty?- le chiesi.
"Ha detto testuali parole: "Cullen se fosse ancora mio alunno sarebbe in punizione seduta stante" mi stavo divertendo da matti, abbiamo fatto il giro della scuola abbiamo visto tutte le aule, da quella di biologia alla palestra"
Biologia, l'aula dove era iniziata la nostra storia.
-Oddio, Bella vado esco con i bambini, magari ci sentiamo dopo ok?-
"va bene divertitevi ciao" mi disse.
-Ciao- e chiusi la chiamata.
-Bambini andiamo?-
-Si- vennero alla porta misi loro due felpe che mi avevano lasciato Alice e Rose e uscimmo.
Salimmo sulla ferrari di Bella e in poco tempo eravamo ai baracconi.
-Voglio andare sul cavallo Eddy! Ci porti sul cavallo?!- La giostra dei cavalli, Alice Rose e Bella ci trascinavano sempre su quella.
Io, Emm e Jazz sceglievamo sempre quelli più scuri, mentre loro quelli con più gioielli e solitamente bianchi, pagai i biglietti per loro e li accompanai sulla giostra.
Lu scelse un cavallo nero, mentre Liz uno bianco.
Per fortuna erano uno accanto all'altro così potevo stare vicino a entrambi.
Dopo la giostra dei cavalli Lu volle andare sulla macchinina mentre Liz sulla carrozza.
Lu scelse la macchinina dietro alla carrozza per stare vicino a Liz.
Quei due bambini dipendevano l'uno dall'altra e viceversa.
Quando all'alba delle 11.30 smisero di fare su e giù dalle giostre vollero mangiare la Crèpes con la Nutella.
Dopo che si furono impiastricciati tutti di Nutella calda li portai a casa.
Esme e Carlisle erano già rientrati.
Esme quando vide i bambini li volle portare subito a lavare, solo quando si rese conto che erano con me si arrestò in piedi in mezzo al salotto.
-Edward ma..- stava per dire qualcosa ma la fermai.
-Calma mamma, ho il permesso!-
La vidi riprendere a respirare.
-Bella è a Forks da Charlie.- dissi a titolo informativo. Ma loro già lo sapevano naturalmente.
-Eddy possiamo dormire in camera con te stanotte? Noi siamo da soli in camera visto che mamma non c'è.-
-Ecco che cosa stavate confabulando in macchina voi due vero? Va bene! Ma solo stanotte ok? Mamma li prepari tu?- le chiesi.
-Si certo andiamo bimbi.-
Io salì in camera di Bella e presi i cuscini dei bambini e li portai sul  mio letto.
Misi una tuta e una maglia, di solito dormivo in boxer, ma con i bambini era meglio di no.
-Eddy? Possiamo entrare?- Era Lucas che si affacciava dal bagno in comune con la camera di Bella.
-Si certo venite pure- gli dissi.
Il tempo di due secondi erano già catapultati nel letto.
-Ci metti la ninna nanna della mamma?- mi chiese Liz.
-Come fa?-
Liz iniziò a canticchiarla sotto voce e io la riconobbi subito.
Era la ninna nanna che avevo composto io per Bella.
-Potrei anche metterla, ma cantarla mi viene più facile- e mi misi a canticchiarla.
-La sai anche tu?- mi chiese Liz.
-Certo tesoro l'ho scritta io per Bella.-
-Davvero Eddy?- mi chiese Lu.
-Si ma adesso dormite forza!- li coprì con il lenzuolo e reiniziai a canticchiare.
Quando loro si furono addormentati presi il telefono.
C'era un messaggio.
Pensavo fosse Bella così lo aprì subito, invece era solo Tanya.
"Hei tesoro♥
Pensavo di riuscire a vederti stasera, invece nemmeno un messaggio.
Che hai fatto stasera?
☺♥"
Risposi distrattamente:
"Hei,
Stasera ho portato i miei figli ai baracconi."
Poi andai sulla chat di Bella:
"Buonanotte♥
Ci vediamo domani♥
Passo♥"
Inviai subito e attesi.
Quando sentì il telefono vibrare mi sembrava di essere tornato adolescente, ma di nuovo rimasi deluso, era Tanya.
"I TUOI FIGLI??? EDWARD HAI FIGLI?
DOBBIAMO PARLARNE!"
Scrissi subito la risposta:
"Riesci a passare domani in ospedale? Così ne parliamo.."
Avrei avuto l'agenda piena domani.
Mentre stavo mettendo giù il telefono questo squillò di nuovo.
Questa volta era Bella
"Aww ♥_♥
Buonaotte anche a te ♥
Dai un bacio a i miei angeli♥
E dai si un bacio anche a te♥
Notte♥
Passo e Chiudo♥"
Così mi lasciai cullare dalle dolci braccia di Morfeo.....





Seraaaa :)
Come vi sembra questo capitolo.
Recensioncina Piccina Piccina? :-*****
Besos♥
Niky

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Capitolo 13
*** Sotto l'albero♥ ***


Salve bellezze :)
Sono stra contentissima, il prrecedente capitolo ha avuto ben 8 recensioni, abituata a 3/4 recensioni per capitolo vederne così tante mi ha fatto tanto piacere :)
Visto che la storia piace penso che la aggiornerò più spesso.
Quando sarò libera da impegni, scolastici e non, giuro solennemente che mi metto a scrivere.
Detto questo vi lascio a leggere il prossimo capitolo che sarà diviso in 3 parti... Passo a spiegare:
La prima parte sarà il risveglio di Bella dopo la serata di messaggi con Edward.
La seconda parte vedrà il risveglio di Edward e la "chiacchierata" con Tanya.
La terza parte vedrà tornare Bella a Phoenix, e quindi il discorso tanto atteso tra Eddy e Bella.
Detto questo buona lettura...

Capitolo 13
Pov Bella
-Bella, Bellina, sveglia, sveglina!- Emmett era entrato in camera mia nel suo modo molto originale di svegliarmi.
-EMMETT!! Dove diavolo di un diavolaccio la trovi tutta questa energia di prima mattina? Sembri Alice!- gli chiesi.
-Hei così mi insulti.- e mise su lla sua faccina da finto offeso.
-Scusa Emmett, dai scherzavo, a che ora si parte?- chiesi per cambiare discorso.
-Appena sei pronta.- mi disse Jazz che passava fuori dalla mia stanza in quel momento.
-Va bene, Hei ma che ore sono?- mi girai per prendere il telefono e notai che c'era una notifica di Whatsapp.
Feci scorrere la tendina per vedere chi mi aveva scritto e ERA EDWARD!
-AHHH- tirai un urlo, mi sembrava di essere tornata adolescente.
-Mmmm, Bellina?! Ti ho visto solo una volta con quella luce negli occhi davanti a un messaggio. È una persona che sta parecchio a cuore o sbaglio?- mi chiese.
-Beh si in effe...- non feci in tempo a finire la frase che dovetti lottare con Emmett per tenermi il telefono per non fargli vedere che la persona "speciale" come la chiamava lui era la stessa da sempre.
Misi la mano sotto il cuscino e misi la testa sopra a quello.
Quando Emm capì che non c'era storia mi disse che mi lasciava stare e se ne uscì.
Andai subito a leggere il messaggio di Edward.
"Buongiorno Bellì ♥
I bambini hanno voluto dormire con me stanotte...
Spero non ti dispiaccia, ma si sentivano soli nella vostra stanza ☺
Torno a casa per le 2/2.30.
Ci vediamo sotto l'albero (sai quale) alle 3.
A dopo ☺
Passo."
Ohh ma che tenero anche il buongiorno.
Risposi subito anchese sapevo che era a lavoro, visto che erano le 8 e 15 da me, da lui erano già le 9 e 15.
"Buongiorno anche a te ♥
Sei già al lavoro?
Ricordati che in quanto testimoni poi dobbiamo andare a prendere le fedi.
Ma tranquillo possiamo andarci domani ☺
Sono contenta che i bambini abbiano dormito con te ☺
Almeno non erano da soli, ti hanno chiesto di mettere la canzone vero?
Scusa ma dovevo dare a loro un po' di te, così li ho fatti abituare ad addormentarsi con la canzone..
Ci vediamo dopo sotto l'albero ;)
Passo"
Mandai il messaggio e andai a lavarmi.
Alle 8 e 30 ero pronta, mangiai velocemente una brioche e un po' di caffè e poi uscimmo di casa.
-Leah e Seth?- chiesi notando che non c'erano.
-Ci raggiungeranno lunedì insieme agli altri- mi disse Sue.
-Va bene, allora andiamo? Emmett la 101 vero?- chiesi a Emmett.
-Si Bellina, prendi la 101 verso Phoenix.-
-Bene-
Durante il viaggio di ritorno tutti chiacchieravano, io viaggiavo con la mente ai possibili scenari di quel pomeriggio.
C'earano possibili litigate oppure possibili scenarii sereni.
Speravo più nella secona opzione.
Emmett in macchina mi tirava le battutine sul mio "amante segreto". Non curandosi del fatto che seduto dietro di lui c'era mio padre.
Mio padre dopo la prima battutina entrò in modalità: Interrogatorio By Poliziotto.
Mi bombardò di domande.
"Nome,Cognome,Lavoro"
Io dal canto mio volevo zittire entrambi così chiesi a mio padre:
-Papà mi dispiace, hai dimenticato di chiedermi il codice fiscale, anzi no meglio l'intera fedina penale no?- detto questo si zittirono entrambi per un po' e poi cambiarono discorso.
Arrivammo a casa per l'una e mezza.
-MAAAAAAAAAAAAMMMMMMMAAAAAAAAA!!!!!-
Le mie pesti quando entrai dalla porta della cucina vennero ad abbracciarmi.
Ciao piccolini miei!Venite qui fatevi abbracciare!!!-
-Ma questi angioletti!? Venite ad abbracciare il nonno!- disse papà appena entrò dalla porta dietro di me.
-NOOOOONNOOOO!!!- urlarono i bamini e passarono prima nelle braccia del nonno e poi nelle braccia di Sue.
Ovviamente chiesero di Seth.
Leah non l'avevano mai vita e ora so il perchè.
Guardai velocemente l'orario tra i vari saluti si erano fatte quasi le 2.
-Vado a farmi una doccia. Esme la stanza per papà è pronta? Accompagno su Sue.-
-Sisi, secondo piano stanza degli ospiti in fondo al corridoio, so che voi volete silenzio e quella è la zona più silenziosa della casa. Per ora, quando arriveranno i ragazzi di La Push sarà comunque un casino.- disse Esme.
-Tranquilla Esme, i ragazzi faranno i bravi, sanno che ho bisogno di tranquillità e riposo.- disse Sue mettendosi una mano sulla pancia.
A Esme occorse mezzo secondo per capire.
-Oh Mio Dio!Sue?! Sei ininta?!- chiese correndo ad abbracciarla.
-Si- disse solamente per ricambiare l'abbraccio.
-Vieni Sue.- presi le loro valige e le portai di sopra.
Arrivai nella stanza degli ospiti del secondo piano e misi le valige sul letto, poi insieme le svuotammo.
-Vai a fare la doccia, io posso fare tranquillamente da sola.- mi disse.
-Grazie, vado subito.- scesi di corsa in camera mia presi le mie cose ed entrai in bagno.


Pov Eddy
Quando alla mattina quella maledetta sveglia suonò, mi stavo per rivoltare nel letto, poi però mi ricordai di avere i miei bambini nel letto mi alzai delicatamente, spensi la sveglia e senza fare rumore presi il telefono e andai in bagno e scrissi il buongiorno a Bella.
Mi vestì e scesi di sotto, mamma era già sveglia aveva preparato il caffè per me e papà, anche lui di turno all'ospedale.
-Edward sbrigati siamo in ritado.- papà era già vestito con la valigetta stava mettendo il giubotto.
Bevvi in fretta il caffè. Misi le scarpe, presi la mia valigetta salutai mamma e uscì. Salì sulla Mercedes di Papà e insieme andammo al'ospedale.
Papà andò subito nel suo studio.
Io dopo il mio solito giro in prontosoccorso.
Salì in pediatria, andai  nel mio studio e li restai per il resto della mattina.
Feci 3 ecografie e poi quando ebbi un'attimo di pausa, andai a prendermi un caffè.
Quando tornai in ufficio nella sala d'aspetto c'era una donna alta e bionda, non era una paziente, ERA TANYA! Quando mi vide aveva gli occhi iniettati di odio!
Io aprì la porta dello studio per farla entrare lei entrò subito.
Io andai a sedermi dietro alla scrivania.
Feci segno a lei di sedersi ma scosse la testa.
-Cos'è questa storia Edward?- si mi odiava, ora ne ero più che certo.
-È una storia lunga ma, ho due bellissimi bambini, due gemelli, Lucas e Liz.- le dissi.
-È una storia lunga? Edward non mi merito di sapere?- in effetti aveva ragione, si meritava una spiegazione.
-Tanya ascolta, ho fatto tanti errori nella mia vita. Primo tra tutti è stato andarmene da Forks e venire qui, ma papà aveva ricevuto un offerta di lavoro qui, Emmett e Rose erano stati accettati qui all'università, poi una mattina mio padre mi ha svegliato mi ha messo su un'aereo e mi ha riportato a Forks, durante la notte era morto il mio migliore amico.
Quando tornai  a casa entrai in camera mia e ci trovai un cartellone con scritto "auguri papà", quel giorno quella che era la mia ragazza ormai da 4 anni mi disse di essere incinta, capisci io ero sconvolto per la morte del mio migliore amico, così le dissi le parole più brutte che potessi mai pronunciare, parole che ora non sto qui a ripeterti, lei decise seduta stante di non poter continuare a stare con un bambino e se ne andò, portando con se l'altro mio migliore amico e la sua donna, non incolpo lei per questo, hanno deciso loro di andarsene con lei, lei ora vive a New York da 5 anni con i nostri figli. Vedi Tanya, io in realtà ho sempre voluto lei. Solo che non potevo averla, lei aveva un'altra vita a New York, poi finalmente quel testone di mio fratello si è decisoo a sposare la sua donna, ed ecco che lei torna, scopre perchè l'ho allontanata, e mi lascia via libera con i miei figli. Tanya io sono intenzionato a tornare con lei è inutile restare insieme non avrebbe senso. Ti chiedo solo una cosa se posso. Fa che questa nostra separazione non si ritorca contro il lavoro di Alice e Rose.- dissi questo e poi la guardai negli occhi.
Sembrava a metà tra il pianto isterico e dalla voglia di prendermi a cazzotti.
-Edward perchè non me l'hai mai detto? Avevo il diritto di saperlo! Comunque dovresti conoscermi, non mischio mai il lavoro con i sentimenti! Alice e Rosalie continueranno a lavorare per la Denali's Mode. Ciao Edward!- e se ne andò senza darmi il tempo di risponderle.
Feci un giro in reparto per controllare le neo mamme e i loro bimbi.
Andai alle incubatrice e controllai il battito dei bimbi nati prematuri,
Dopo questi giri di controllo andai di sotto all'entrata e papà mi stava aspettando.
-Finito?-
-Si! Andiamo dai! Non vedo l'ora di vedere Charlie!- dissi ridendo.
-Ah si?! Charlie?! Pensavo piuttosto la sua diretta discendente, visto che ho visto uscire Tanya in lacrime- mi disse lui.
-Spiritoso,piuttosto non è che hai un giubotto antiproiettile che ti avanza? dai andiamo.- dissi facendogli segno di partire.
Lui rise e partimmo.
Quando arrivammo a casa entrai dopo Papà e, beh, Bella aveva ragione! Charlie mi odiava seriamente. Se avrebbe davvero avuto i superpoteri da poliziotto come li chiamava Bella mi avrebbe lanciato attacchi laser con gli occhi.
Infatti si limitò a un -Ciao- appena pronunciato
.Andai di corsa di sopra, Bella non c'era, doveva essere già all'albero, uscì dalla porta della cucina quando tutti erano in salotto e mi diressi verso il fiume che girava dietro la casa.


Pov Bella
Lo vidi arrivare da quando svoltò l'angolo dietro casa.
Si fermò sotto l'albero su cui mi ero messa.
-Dai Bella esci!- midisse.
-Ciao!- dissi saltando giù dall'albero.
-Non ti stanchi mai di arrampicarti? È da quando hai 5 anni che ti arrampichi!- mi chiese.
-Arrampicarmi mi piace, si vede un mondo diverso da lassù.- gli risposi io.
-Lo so, ti ho insegnato a fare anche questo.- mi disse.
Io sorrisi.
-Comunque siamo qui per un altro motivo mi sembra, non eri tu che dovevi parlare con me?- gli chiesi.
-Si, vieni?- mi prese per mano, e io volai in cielo per un secondo.
-Allora voglio iniziare dicendo che ti lascierò spiegare fino alla fine e non ti interromperò va bene?- gli chiesi.
-Va bene, allora comicio?- io annuì e ci sedemmo sulla panchina naturale creata da un albero caduto.
-Vedi Bella, quella notte, su quella moto e su quella scogliera dovevo esserci io, solo che Emmett e Jazz avevano in mente una cosa diversa per quella serata e cioè andare a vedere il Rally su a *Little Avenue* siccome c'era uno dei miei automobilisti preferiti chaiami Jake e gli chiesi se poteva correre lui al posto mio, lui ovviamente era contentissimo di questa cosa e accettò. Quando la mattina dopo papà mi mise sull'aereo dell'ospedale senza nemmeno darmi il tempo di cambiarmi capì che doveva essere successo qualcosa,  quando arrivammo a La Push e Sam mi disse quello che era successo andai subito alla scogliera, non poteva essere vero, non ci volevo credere, ancora oggi, non sono ancora sicuro di aver realizzato che Jake non c'è più.
Papà sapeva che per stare meglio avevo bisogno di stare con te e visto che lui aveva il turno nel pomeriggio tornammo subito a casa.
Quando però tornammo scoprì di stare per diventare papà, e vabbè il resto più o meno lo sai, apparte una cosa, ho provato più volte a comporre quel numero che tu pensavi che io non avessi più, ma mettevo giù quasi subito per paura. In quanto a quello che ho scritto ieri, cioè che sono intenzionato a riprendermi ciò che è mio, ti spiego, Io. Voglio. Te. Bella! Voglio passare il resto della mia vita con te e i bambini! Ti prego permettimelo.- con questo finì la frase con le mani giunte nelle mie.
-Come farai con il tuo lavoro? E la tua vita? ormai è qui. Tanya?- chiesi velocemente.
-Con Tanya ho parlato stamattina, non stiamo più insieme.- disse.
-Edward sai, l'altra sera quando parlavo con Emm, qualcuno ci ascoltava, dimmi che non eri tu ti prego.- gli chiesi.
-Mi dispiace non posso dirti una bugia.-
-Oh no! Eri tu! Per cui sai che io provo ancora qualcosa per te?- sprofondai tra le mie ginocchia.
ERA LUI!! COME SI ERA PERMESSO DI ASCOLTARE LA CONVERSAZIONE MIA E DI EMMETT!!!!
Ok Bella calmati!
-Mi dispiace so che non avrei dovuto ascoltare, ma persavo di scoprire qualche cosa sui bambini, visto che tu non avevi mai voluto parlarmene. Puoi perdonarmi? E non solo per questo per tutto. Ti prego Bella scusami!-
-Ci vorrà tempo prima che io torni di nuovo a fidarmi di te come una volta lo sai? Però possiamo tranquillamente dire che per ora possiamo essere Amici, senza ovviamente più detestarci. E penso che se tu vuoi possiamo dire la verità ai bambini, ma solo se prometti che li verrai a trovare a New York.- gli dissi.
-Speravo in una proposta del genere! Ti dirò! Farò anche di più! Ho chiesto il trasferimento a New York.
Hai davanti a te il primario di Pediatria del New York Presbyterian Hospital.-
-Oh mio dio!.- non potevo crederci! Gli saltai addosso all'istante e lo abbracciai.
Restammo così, abbracciati, in silenzio per un tempo infinito.
-Dovremmo rientrare!- m i disse senza togliersi dall'abbraccio che tutti e due volevamo da troppo tempo.
-Si hai ragione.- lui si alzò.
-Dai scimmietta salta su!- mi disse.
Dovevo salire sulle sue spalle?
-Eddai hai detto che siamo amici no? non puoi salire sulle spalle di un amico?-
-va bene.- dissi e gli saltai in spalla.
Cominciammo a ridere e entrammo in casa così.
Per fortuna c'erano solo Esme e Carlisle, con i bambini, che quando ci videro quasi piangevano, però capirono di lasciarci soli con i bambini e se ne andarono.
Esme prima di uscire mi regalò un meraviglioso sorriso.
-Amori miei la mamma deve dirvi una cosa-
-Che cosa mamma?- mi disse la mia piccolina.
-È una cosa molto importante!-
-Mamy dai parla però- mi disse Lu.
Scesi dalle spalle di Edward e mi sedetti sul divano insieme a lui i bambini erano seduti per terra davanti a noi.
-Vedete amori Edward è..................






Buonasera :)
Che ne pensate?
Fatemi sapere se non vi è piaciuto il fatto che l'ho diviso in tre parti.
mi lasciate una recensioncina piccina piccina?
Besos♥♥
Niky♥

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Capitolo 14
*** Tuoni, Fulmini e Sensi di Colpa♥ ***


Salveeee :)
Lo so non dovrei essere qui =D
Ma domani c'è la verifica di mateeee D=
Voglio levarmi un po' il pensiero di questa verifica dalla mente e quindi scrivo.
Buona lettura ci aggiorniamo di sotto :)

Capitolo 14
Pov Bella
-Vedete amori Edward è il mio ex fidanzato, lo sapete questo no?- loro annuirono e io continuai. - Vedete, quattro anni fa, una persona a cui volevamo tanto bene è volata in cielo con gli angioletti dopo un brutto incidente stradale, quella stessa mattina che Edward era andato a vedere che cos'era successo io ho fatto un test di gravidanza per vedere se ero incinta, e lo ero aspettavo voi due, ora voi parecchie volte mi avete chiesto del vostro papà, io vi ho sempre detto che era lontano,  ed infatti così era, ma in questo momento non potrebbe essere più vicino. Mi capite?-
Lucas ci stava ancora ragionando,mentre a Liz occorse mezzo secondo per capire e mettere su il suo perfetto sorriso sghembo, copia di quello che aveva in questo momento il padre.
-Mamma vuoi dire che Eddy in realtà è il nostro papà?- mi chiese la mia adorabile figlia che guardava Eddy con gli occhi a cuoricino, lei più di tutti ha sempre sognato di incontrare un giorno il suo papà.
-Si amori io sono il vostro papà.- disse Edward.
Liz gli si buttò letteralmente addosso urlando Papà
Lu rimaneva ancora in disparte godendosi la scena della sua sorellina nelle braccia del papà.
Però aveva uno sguardo strano, Ahia sarebbe entrato in modalità interrogatorio, eredità di Charlie, tra 3, 2, 1...
-Ma se tu lo sapevi perchè non sei mai venuto a cercarci?  Perchè non hai mai cercato mamma? È perchè non ci volevi?  Cioè tu l'hai mai voluta una famiglia con la mamma? Se eravate fidanzati come hai potuto lasciarla? Ma quando l'hai lasciata sapevi che era incinta?-
Edward mi guardava metà tra il perplesso e lo spaventato.
-Bella questa cosa mi spaventa! Cioè sembra Charlie!-
-Ahahah lo so, questa cosa dell'interrogatorio l'ha presa da Charlie!- dissi.
-Qualcuno ha fatto il mio no... oh-
-Capo Swan!- Edward come sempre educato dava del Lei a mio padre.
-Ciao. Bella ho forse interrotto qualcosa di importante?- mi chiese Charlie dopo aver freddato Edward.
Ma non fui io a rispndere bensì la mia adorata piccolina.
-Nonno Nonno! Eddy è il mio papà! Il Nostro papà!!!- disse la piccolina correndo dal nonno.
-Ah, l'avete detto hai bambini?-
-Nonno lo sapevi anche tu?- Lu riemerse dai suoi pensieri e pose la domanda a Charlie
-Ehm- Charlie non sapeva cosa rispondere e quando gli feci cenno di si con la testa lui rispose a Lu.
-Certo Lu, Edward è stato l'unico ragazzo di Bella, quattro conti me li so ancora fare.- concluse la frase guardando in cagnesco Edward.
-Ok papà basta, vai a farti mettere dei laser negli occhi e poi ne riparliamo ok?- gli chiesi .
-Non essere così sfacciata signorina. Sono comunque tuo padre! Ah vedi cosa succede a frequentare certa gente.- e con certa gente si riferiva a Edward.
-Papà adesso basta! Stiamo parlando di una cosa seria puoi lasciarci da soli? Grazie!- chiesi a mio padre.
Lui annuì e borbottando qualcosa di incomprensibile se ne andò in cucina.
-Lu lascia che risponda alle tuo domande, allora io lo sapevo si, non sono mai venuto a cercarvi perchè la persona che era morta era per me come un fratelle, ora voi siete un po' piccoli per capre, ma come vi sentireste ad essere divisi? Di certo non bene, Ho provato a cercare la mamma, ma sono stato un fifone, e ogni volta che ci provavo rinuciavo quasi subito. Non è vero che non vi volevo, all'inizio era sconvolto dalla storia del nostro amico, poi mamma mi ha detto di aspettare voi, per me è stato troppo, non ce l'ho fatta, ho delirato e ho detto delle cose che non avrei mai dovuto dire e che mi pento di aver detto. Certo che l'ho voluta una famiglia con la mamma! L'ho sognata sin da quando eravamo piccoli, ed ora eccoci qui, grandi ad avere una famiglia, un po' a pezzi ma una famiglia, noi siamo una famiglia. E comunque non è che l'ho proprio lasciata, io ho detto delle cose brutte si, ma è lei che ha fatto il resto.- non lo lasciai finire e mi buttai addosso a lui.
-Ah si? Ho fatto io? Edward non dire mai più una cosa del genere! Non ci provare mai più o ti strappo il co.. No! No! No Dai Ed! No Il solletico no! Dai Edward!  Eddyyy no!- In aiuto delpapà a farmi il solletico arrivarono anche le mie due pesti!- Ah l'hai voluta tu! EMMETT!!! AIUTOOOOO!- urlai.
-Bella ma che succ...- Emmett si fermò a metà salone.
-Che bel quadretto di famiglia felice, ah ops!- Emmett pensava di avere sbagliato a dire famiglia davanti ai bambini.
-Tranquillo Emmett gliel'abbiamo appena detto.- disse Edward con no chalance mentre continuava beatamente a farmi il solletico insieme ai suoi figli.
-Ah! Beh Bella mi dispiace ma da questo casino ti tiri fuori da sola.- mi disse Emmett.
-Ah, uffa Emm, non si può mai, nooooo dai basta, contare su di te. JASPEEEEER!!!!!- magari lui si sarebbe sacrificato?!
-Ah no Jazz è impegnato con Alice!-
-Mi dis, e bastaaa dai, non volevo arrivare, e no daiiii, mi costrin, uffaaaaa, CHARLIE!-
Papà venne subito a vedere, quando vide Edward "sdraiato" sopra di me divenne blu,viola,rosso dalla testa ai piedi.
-ahia Bella questo è un colpo basso.- mi disse Emmett.
-Si ma per lo meno ha smesso di torturarmi.- dissi io.
Sapevo che papà stava per scoppiare.
-Emmett i bambini a Esme o a Rose e poi torna immediatamente qui! La velocità della luce Emm!-
-Andiamo Lu Liz su!- Emmett li prese in braccio e li portò in cucina.
Alla velocità della luce Emmett era di ritorno.
Charlie si stava preparando un discorso, lo sapevamo tutti e tre, lo conoscevamo troppo bene.
Quando finalmente stava per parlare Edward, in piedi in mezzo a me e a Emmett, lo fermò.
-So cosa mi sta per dire, e posso capirlo, ho abbandonato Bella in modo atroce, si forse è vero, ma lei meglio di tutti può capire come mi sentivo io dopo quella notte, su quella moto, dovevo esserci io! Dovevo morire io! Io dovevo essere li su quella scogliera a morire! E invece no! Ero alla festa di diploma di Alice! Non c'ero. Dovevo essere io a morire.- e dicendo quest'ultima frase si accasciò a terra piangendo disperato.
Chissà per quanto l'aveva tenuto represso questo pianto!
Continuava a ripetere: Dovevo essere io, toccava a me, dovevo morire io.
-No Edward! Tu hai fatto la tua scelta di restare qui per tua sorella, lei sapeva che non era una cosa buona questa gara sulla scogliera. l'avevo chiamata gli avevo detto che aveva piovuto e di non farti correre. Ma tu hai chiamato Jake e li le cose si sono complicate, nessuno di la push doveva correre quella sera, la terra battuta era bagnata, era facile scivolare, ma Jake era un testone e ha voluto fare di testa sua, sapeva di non dover prendere quella maledetta curva larga, invece lo ha fatto, solo che il terreno della scogliera non era così largo come la sua curva, e lui è caduto di sotto. Non è colpa tua Edward fattene una ragione e vai avanti.- era stato il discorso più lungo che avevo sentito fare da Charlie.
-Emmett, prima che torni in se porta via papà per favore.-
-Va bene Charlie andiamo.-
-Edward? Vieni dai!- dissi prendendolo per mano e portandolo di sopra nel suo letto.
Lo abbracciai e restammo così per un tempo quasi infinito.
Ogni tanto mi davo dei pizzicotti per realizzare che quello che stavo vivendo fosse reale e che non stessi sognando.
Edward dopo un po' si addormentò ma io non me la sentivo di andarmene.
Così restai a guardarlo, mi era mancato telmente tanto.
I bambini salirono dopo cena e mi portarono un panino che accettai molto volentieri.
Vollero dormire nel lettone tutti e quattro insieme, e dopo aver svegliato Edward i bambini giocarono un po' con lui.
Anche Lu si era lasciato trasportare dalla magia del momento.
Io ero sdraiata accanto a loro.
Quando i bambini erano stanchi ci mettemmo a letto con loro.
E ci lasciammo cullare dalle tenere braccia di Morfeo..



Buonasera!
Che ne pensate?
Recemsioncina?
Vi auguro la buonanotte ♥
Besos♥♥
Niky♥

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Capitolo 15
*** Cambiamenti d'umore♥ ***


15 Eccomi qui :)
vi lascio subito al capitolo che sarà divertentissimo.


Capitolo 15


-Eddy avanti svegliatiii!!! Edward apri questa porta! EDWARD NON MI COSTRINGERE  A BUTTARE GIÙ QUESTA STRAMALEDETTA PORTA!!!!!-
Oh mio dio, Era stato il secondo risveglio più brutto della mia vita, il primo fu la mattina dopo che mi svegliai senza Edward, ma questo; Dio Mio ma che voce aveva di prima mattina!?
-EDWARD MUOVITI NON VOGLIO PASSARE DALLA CAMERA DI BELLA! NON VOGLIO SVEGLIARE I BAMBINI-
-ZIAAA CI HAI GIÀ SVEGLIATO!!!- Lu corse ad aprire la porta.
-Oh mio dio! Scusate non pensavo che...- venne interrota da Liz.
-Noi abbiamo dormito con il papà stanotte!- le disse Liz.
-Come?! Lo sanno??- e guardò me.
-Si Rose! Non posso nemmeno chiederti se sei mestruata perchè non puoi esserlo. Però almeno spiegami. no? Questa voglia di urlare dove la trovi alle- guardai l'orologio e...- ALLE 5.30 DEL MATTINO?!? Rose ma che cosa ti passa per la testa.!-
-Si Rose vorrei saperlo anche io.-
Esme venne subito in mio soccorso.
-Scusa Esme, Tanya non mi farà più il vestito, lo farà finire da Kate. E il responsabile di tutto è Edward!!-
Che c'entrava Edward se Tanya non faceva il vestito  a Rose.
-Ma scusa cosa c'entra Edward?!-Le chiesi.
Lei mi lanciò il telefono e lessi ad alta voce.
"Ciao Rosalie,
Sono Tanya, ascolta il vestito lo finisce Kate, non voglio più entrare in quella casa, ci vediamo al lavoro.
Tanya."
-Che cosa hai fatto Edward?- a quel punto ci girammo tutti verso Edward e...
STAVA DORMENDO BEATAMENTE!!!
Ma come faceva?
Lo guardammo e scoppiammo tutti a ridere.
Lu e Liz gli si misero a cavalcioni sopra e gli iniziarono a dare i pizzicotti.
Dopo 2 minuti buoni lo riuscirono a svegliare.
-Ma che cosa?!- lo vidi guardare fuori dalla finestra. Quando si accorse che era buio pesto...
-ODDIO RAGAZZI ANCORA È BUIO!! Ma Andate a dormire! -
-Edward io ti ammazzo che cos'hai detto a Tanya?-
-Tanya? Ah Tanya, le ho solo detto la verità e ora lasciatemi dormire avanti fuori dalla mia stanza- disse in tono brusco.
-LA VERITÀ EDWARD? DI QUALE VERITÀ PARLI?- Rose era furibonda con Edward, mah saranno i cambiamenti d'umore.
Mi ricordo quando li avevo io, avevo fatto impazzire James per i primi cinque mesi.

FLASHBACK
-Jaaaaameeesss!!! Vieni a pulire subito il bagnooooo! Ti sembra il caso di  lasciarlo così?  Vic digli qualcosa anche tu per piacere!-
-Bella così stai esagerando adesso calmati perfavore.- stava scherzando?!
-NO CHE NON MI CALMO! JAMES QUESTO È UN BAGNO! NON IL TUO PORCILE OK?  E ORA SISTEMA!-
-Va bene capo! Agli ordini!- mi disse.
-Ah e approposito, dopo vammi a prendere la Nutella che l'ho finita.-
-Bella ma se te l'ho comprata ieri!-
-L'ho finita! Prendi il barattolo più grande!- gli dissi.
Lui alzò le mani in segno di resa e andò a pulire il bagno.
Dopo circa tre quarti d'ora tornò con la mia Nutella™  ma, io dormivo e quando mi svegliai non ne avevo più voglia.
-James, tesoro, avanti vai a prendere il fritto misto per cena.-
-Tesoro?? Tre ore fa mi hai urlato addosso!-
-Non farmi innervosire allora! E vai a prendere quello che ti ho chiesto!-
-Va Bene Va bene! Però Bells devi stare calma! Così ti verrà una crisi!- a quel punto non ci vidi più.
Presi il mattarello che Vic stava usando per fare i biscotti e lo rincorsi per casa.
-AH E QUINDI SAREI IO?! LA CRISI ME LA FARAI VENIRE TU MALEDETTO! SCAPPA SCAPPA! ECCO BRAVO! E NON TORNARE SENZA IL FRITTO MISTO!- James corse fuori.
Io riportai il mattarello a Vic che intanto se la rideva.
-Che ti ridi te? Il tuo ragazzo è un deficente!- ma la sua risata era contagiosa e mi misi a ridere anche io.
-Bella sei schizzata!-mi disse Vic.
 -Hei non offendere! Vorrei vedere te al mio posto!- misi il broncio.
-Dai scema vieni qui- e mi abbracciò.
Io mi sciolsi come una bambina nel suo abbraccio.

FINE FLASHBACK

-La verità su me e i bambini. Ora posso dormire in pace che tra un'ora mi devo alzare che ho il turno in ospedale?!- disse  Edward.
-TI CI MANDO IO IN OSPEDALE MALEDETTO IDIOTA!- Rose partì alla carica verso Edward, riuscì al volo a levare Lu dall'avanzata di Rose, prima che lo travolgesse.
Ma, prima che arrivò al letto, e quindi a Edward, due braccia più forti di lei l'avevano già bloccata.
-Emmett che diavolo fai lasciami!!!!- lei cercava di liberarsi ma senza successo.
-Edward davvero credimi sei stato fortunato a non avere Bella tra i piedi durante la gravidanza! *I suoi cambiamenti d'umore mi fanno girare la testa!*- disse Emmett.
-Concordo pienamente con Emm, una volta mi ha fatto uscire alle 3 di notte a prendere i sott'aceti, e quando sono tornato mi ha detto che voleva i biscotti quelli alle mandorle che piacciono a lei, l'avrei ammazzata, ma sapevo che era colpa della gravidanza, e quante volte mi inseguiva con il mattarello, il mestolo, la pantofola per casa, e due minuti dopo mi chiamava tesoro. Vic si faceva certe risate!- disse Jame sche si beccò un' occhiataccia dalla sottoscritta.
-EMMETT LASCIAMI CHE LO AMMAZZO!!!- Rose continuava a dimenarsi nelle braccia di Emmett.
Mentre il resto dell'allargata famiglia Cullen, ovviamente svegliata dalle urla di Rose, se la rideva.
Perfino Laurent, che era piegato in due dal ridere in un angolo del corridoio,  era li, non era abituato ai "ritmi" della famiglia Cullen.
Tra un Emmett Laciami, e le varie risate da parte di tutti si fecero le 6.
-Ragazzi che ci fate tutti in corridoio, davanti alla camera di Edward?!- Carlisle era appena rientrato dal lavoro.
-Papà vieni a vedere- disse Alice tra le lacrime talmente tanto stava ridendo.
-Oh dio ma che cosa sta succedendo qui?- chiese Carlisle vedendo Emmett che teneva Rose che, si vedeva tantissimo, voleva saltare addosso a Edward e picchiarlo, me che tenevo in disparte i bambini.
-Rose vuole picchiare Edward Papà, perchè lui ha detto a Tanya la verità su di lui e i bambini e..- ma Carlisle la interruppe.
-Shhh, Alice!! Non devi lo sai!- disse Carlisle.
-Non preoccuparti Carlisle, i bambini lo sanno.-
Carlisle sussurrò un ah e tacque.
-Comunque, papà, Tanya non finirà più il vestito a Rose, lo farà finire a Kate- poi si avvicinò al padre- Dalle qualcosa per calmarsi- disse Alice sottovoce.
-Si, Rose vieni con me perfavore, Emmett.- Emmett tirò Rose fuori dalla stanza.
-Oh ma che è indemoniata?! Bella eri così anche tu?!- mi chiese Alice.
-Peggio. Fidati!- Disse James e insieme a Vic scoppiarono a ridere.
Io li guardai malissimo ma poi mi misi a ridere anche io.
-Vabbè ormai siamo tutti svegli, su vestitevi che vi preparo qualcosa da mangiare per colazione, vi aspetto di sotto.- la mia adorabile mamma Esme.
Lei più di tutti poteva capire cosa provava Rose e cosa avevo provato io. Lei che di figli ne aveva sfornati 3. E non gemelli, saranno stati tre anni d'inferno per Carlisle, visto che si passavano un'anno Emmett, Edward e Alice. Anzi che dico tre anni?!  24 anni d'inferno! Visto che sono tutti pazzi i figli e Emmett ne ha 24!
Lo faranno SANTO a quell'uomo.
Risi della mia battuta mentale e tutti mi guardavano per capire.
-Lo faranno SANTO a quell'uomo! Ha una famiglia di matti!- dissi e risero tutti.
Io portai i bambini in camera e li vestì, poi li mandai giù dalla nonna e andai a farmi una doccia.
Avevo dormito con EDWARD?!
Beh certo c'erano Lu e Liz, ma avevamo dormito tutti come una vera famiglia, eh beh lo eravamo, un po' strana ma una famiglia.
Edward aveva detto la verità a Tanya, quindi se lei aveva reagito così immaginai che si fossero lasciati.
Lo sapevo che non dovevo dirlo ma 1 a 0 per Bella!!!
-Bellì ho bisogno del bagno ho il turno in ospedale tra mezz'ora ti dispiace?-
-Sto uscendo dalla doccia ora, dammi un minuto.- dissi.
Uscì e mi avvolsi nell'asciugamano, poi mi affacciai, con solo la testa, alla porta di Edward.
-Ed, ho finito puoi usare il bagno- gli dissi.
-Okay- disse e si voltò a guardarmi.
Lo vidi diventare rosso in viso, sentì le mie guance riempirsi di sangue caldo così chiusi in fretta la porta e mi chiusi in camera mia.
Andai alla cassettiera per prendere l'intimo e notai il mio iPhone illuminato, chiaro segno di una qualche notifica.
C'era una chiamata e un messaggio inviatomi la sera prima.
"Bella,
Entro dopodomani mi devi mandare l'interviste alle tue amiche.
Devo farla pubblicare..
Qui è un casino senza di te! Torna presto!
Anna."
E ovviamente la chiamata era anche sua.
La richiamai subito, prima di perdere il lavoro.
Anna aveva  la fama di Maryl Steep nel "Diavolo Veste Prada" ,
Miranda Priestley nella realtà per intenderci.
^Pronto? Bella?^
-Ciao Anna scusa, domani faccio l'intervista e se ce la faccio domani sera te la invio sennò dopodomani mattina, se riesco a far stare tranquilla la sposa, è un tantino suscettibile al momento- le dissi quasi ridendo.
^Beh, la capisco sarà super agitata per il matrimonoi, no?!^
-No Anna, la nostra sposina mi sta per regalare un nipotino, e cambia umore ogni minuto. Ma io so come tenerla tranquilla! Ora vado Anna, sempre se non hai bisogno d'altro- le dissi.
^Oh come sono contenta! Falle tanti auguri da parte mia, tranquilla vai, ci sentiamo apena mi mandi l'intervista^
-Va bene, ciao Anna, Buonagiornata.- le dissi.
Io la sentì urlare contro qualcuno e chiudere la chiamata.
Misi velocemente la schiuma nei capelli e scesi di sotto senza asciugarli.
Mentre aprivo la porta suonò il cellulare e tornai indietro.
"Eri Bellissima prima☺♥"
Edward...
"Grazie *-*☺"
Inviai.
"Ah Bellì posso ricominciare a salutarti con il bacio sulla guancia? Infondo siamo amici no?!"
Tsk, amci, sapeva benissimo che io lo amavo ancora, che non mi venga a dire amici.
Comunque scrissi:
"Va Bene.. Ma non prenderti troppa confidenza!!!
Inviai subito e aspettai la risposta che non arrivò, in compenso arrivò un bacio sulla guancia accompagnato da quel profumo che non sentivo da tempo.
-EDWARD!! Meno male che ti avevo chiesto di non prenderti troppa confidenza.- gli dissi.
-Eddai Bellì, dovrò pur divertirmi in qualche modo, e poi come faccio a riconquistare la tua fiducia sennò?!- beh anche questo è vero.
Il vecchio saggio diceva "PER FAR INNAMORARE UNA DONNA DEVI FARLA RIDERE" e se non fai il cretino lei non riderà mai.
-Dai andiamo Scemo!- e tirandomelo per la mano me lo portai fuori dalla mia stanza.
Appena arrivammo alle scale gli feci scendere due gradini e mi attaccai a mo di Koala a Edward.
Arrivati in cucina stavamo amcora ridendo ea vederci così sembravamo QUASI felici, ma in realtà io non lo ero ancora del tutto.
Mi ci sarebbe voluto un bel po' di tempo per riprendere piena fiducia in lui.....


Ma ciao♥
Scusate il ritardo ♥
La frase tra gli asterischi penso la conosciate tutti, è presa da Twilight.
Bene, vado a dormire che domani ho 6 ore a scuola, pesantissime..
Tra le quali:
Scienze, Matematica, Fisica,Grammatica e antologia...
L'unica materia decente della giornata è inglese, e forse antologia (se non fosse per la prof... P.)
Buonanotte a tutti♥
Besos♥
Niky♥♥

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Capitolo 16
*** Intervista col vampiro!♥ ***


16 Ciao a tutti :)
Sono in tremendo ritardo lo ammetto..
Ho avuto dei problemi con il pc e poi con  la connessione ma comunque eccomi qui :)
Da me piove ininterrottamente da una settimana e hanno anche chiuso la strada che faceva il mio pullman per andare a scuola..
Ora devo fare un giro nettamente più lungo :'(
E arrivo a scuola sempre in ritardo :)
Vi lascio subito al capitolo prima che mi mangiate!
Besos♥

Capitolo 16
Esme, ai fornelli, ci stava guardando con gli occhi a cuoricino, pensava che io e suo figlio avremmo presto riavuto un futuro da condividere e sinceramente ci speravo anche io, ma tutto questo sarebbe successo ahimè tra molto molto tempo.
Al contrario, vicino alla finestra. qualcuno ci stava squadrando con uno sguardo che stava ad intendere "perchè ho lasciato la pistola a casa?" o addirittura "di sopra?!" .
-Buongiorno Bells, vieni ad abbracciare papà.- non lo avrebbe mai detto così apertamente se non per farmi scendere dalle spalle di Edward.
-Giorno papà.- dissi e lo abbracciai come aveva chiesto, ma non mi fece staccare, anzi mi portò in garage.
Interrogatorio.
Fantastico!
Come una qualunque criminale.
-Bella che cosa stai combinando con quel ragazzo? Ti sei dimenticata come ti ha ridotto 4 anni fa? Devi smetterla di comportarti così! Perchè ti stai riavvicinando a lui eh? Dimmi perchè lo fai?-
-Va bene ispettore! Non ho un alibi per ieri sera! Mi ha scoperto! Avanti mi ammanetti!- e gli mostrai i polsi incrociati.
-Bella smettila, il mio è un discorso serio, ma va bene ho capito non ne vuoi parlare. Parliamo del secondo prolblema, in ordine di importanza, lo sai che lunedì arriverà Renèe che cosa le dirai?-
-Davvero?! Lunedì, oddio davvero papà che cosa le dirò? Mi odierà, ma come potevo dirle dei bambini dopo la rottura con Edward, avrebbe rivisto la vostra storia e avrebbe lottato per aiutarmi, ma io non volevo l'aiuto di nessuno, sono riuscita a cavarmela da sola per 4 anni, riuscirò a crscere i miei figli, e comunque non sarò più sola! Edward si è fatto trasferire a New York per stare con i bambini, no non guardarmi così, mi ci vorrà ancora del tempo prima di poter tornare a fidarmi di lui, ma almeno ha deciso di voler stare con i bambini, che sanno di lui quindi spero che non li deluda questa volta, perchè non ci sono solo io in gioco, ma anche i bambini.-
-Cosa i bambini sanno di lui? Bella come hai potuto?-
-Mamma papà dice che è pronta la colazione. Nonno andiamo?- Lu grazie sei il mio salvatore.
-Papà?!-
-Si nonno, lo sapevi  che Eddy è il nostro papà?-e dicendo questo entrò in casa senza ascoltare la risposta.
-Tu permetti questo?- mi chiese papà.
-Si e ora andrei a fare colazione che sto morendo di fame- detto questo entrai in casa seguendo mio figlio.
-Bella oggi abbiamo tutte e due la giornata libera, Shopping?- mi chiese Alice.
-Direi di no, ho un'altro modo di oassare la giornata.- le dissi.
-Uhuh vogio sentire dimmi dimmi!- Rosalie era su di giri, sembrava che l'arrabbiatura le fosse passata.
-Ho ancora quell'intervista da farvi.- ecco la mia vena giornalistica, l'avevo un po' repressa negli ultimi giorni.
-IDEA!!!- trillò Alice dal salotto.
-Sentiamo- disse Rose alzando gli occhi al cielo.
-Intervista con lo Shopping!-
-Facevo l'intervista con il vampiro facevo prima-  dissi sarcastica.
-DAIII!!!- Alice saltava e sbatteva le ciglia mettendo su gli occhi da cucciola.
-Aspetta ferma, Liz vieni qui, mettiti qui. Amore la vuoi quella bambolina che hai visto al negozio a casa?- avevo messo Liz di fianco a Alice.
-Si mamma.-
-Convincimi a prendertela.-
-Mamma dai dai prendimela dai dai.- saltellava, sbatteva le ciglia, metteva su gli occhioni da cucciola.
Presi l' iPhone dalla tasca dei Jeans e feci il video alle mie adorabili bambine che saltellavano e sbattevano le ciglia per ottenere qualcosa.
-L'ho detto che sono identiche, ma proprio tua nipote doveva essere?!- dissi sempre sarcasticamente.
-E con questo cosa vorresti dire?! si è mia nipote!- Alice fece la faccina incazzata poi scoppiò a ridere.
-Tu quando torniamo a casa vediamo se riesco a passare a prenderla, e tu va bene hai vinto mentre facciamo shopping vi farò l'intervista.-
-SIII, va bene vado a cambiarmi!- e corse di sopra.
-Posso venire anche io?- Vic era sulla soglia ancora in pigiama.
-Certo, con queste due pazze, me ne serve una sana di mente!-
-Hei quarda che quella pazza qui è Alice non io!- disse Rose.
-Fino a prova contaria quella che ci ha svegliato urlando alle 5.30 di mattina sei tu non Alice- le dissi.
-Si forse hai ragione.- disse e poi scoppiò a ridere.
Dopo un'ora Alice era pronta.
Lasciai i bambini a papà, ma solo perchè Edward era andato a lavoro, e solo perchè papà mi avrebbe ucciso se li avessi lasciati con lui.
Prendemmo la mia macchina, e arrivammo in poco tempo.
Durante il viaggio cominciai a porre le mie domande alle ragazze.
Loro risposero a tutto completamente.
Alice ci fece girare tutto il centro commerciale.
A fine giornata mi aveva riempito il baule della macchina.
Io non vedevo l'ora di tornare a casa dai miei bambini.
-Mamma, oggi pomeriggio papà ci ha rapiti dal nonno lo sapevi?- mi disse Lu arrivando in garage.
-Si infatti stanno litigando, Bella dovresti venire dentro, Emmett e Jasper non ce la fanno più a tenerli fermi.- Esme era preoccupatissima.
Corsi in casa e trovai Emmett che fermava Edward e Jasper che fermava papà.
-TU NON PUOI AVERE PRETESE SUI BAMBINI ADESSO! DOVEVI PENSARCI QUANDO BELLA TI HA DETTO DI ESSERE INCINTA!-
-Ispettore Swan, io ho sempre avuto molto rispetto per lei, ma lei non mi può negare di vedere i miei figli, non può negare loro la figura paterna che vogliono.-
Papà urlava addosso a Edward rinfacciandogli di non essersi preso le sue responsabilità quando doveva, mentre Edward parlava sempre con educazione.
-PAPÀ ADESSO BASTA! EDWARD VIENI DI SOPRA! Lu, Liz venite con la mamma.- dissi e mi tirai Edward per un braccio.
-BELLA NON PROVARCI!- mi disse papà.
-NO PAPÀ, COS'È VUOI IMPEDIRE ANCHE A ME DI STARE CON I MIEI FIGLI, SCORDATELO!- dissi e me ne andai.
Ora toccava a Edward, adesso toccava a lui darmi qualche risposta.
Entrai in camera e chiusi la porta.
*-Mi devi dare qualche risposta- gli dissi.
-Si, No, Perchè 2 non fa 3, 1,7724523-
-La radice quadrata di π non mi interessa.-
-La conoscevi?-*
-Perchè hai preso i bambini a papà?-
-Bella posso avere i miei bambini? O tuo padre deve portarmeli via?-
-Certo che puoi averli, ma lascia che si abitui al fatto che loro sanno di te-
Per papà non era facile, ma così rendeva le cose difficili anche a noi.
Speravo solo che con il tempo avrebbe capito.





SSSSERAAAAAA
Non so quando tornerò con il capitolo, settimana prossima sono piena di verifiche...
Ahhhh posso impazzireeeeee!!!!!!!!!
Besos♥♥
Niky♥

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Capitolo 17
*** Una mattina movimentata!♥ ***


Ciao a Tutte!
Domani ho una verifica ma non potevo lasciarvi ancora per molto senza capitolo..
Altrimenti mi mangiate... Ahahah
Vi lascio subito a leggere e ci leggiamo sotto!
Besos♥


Capitolo 17

*DRIIIIIIINNNNN*
Quella mattina mi svegliai così, con il mio iPhone che squillava.
Guardai l'ora e mi accorsi che erano le 6 del mattino. E che io ero nel letto... Come ci ero finita nel letto con Edward e i bambini?
L'ultimo ricordo che avevo era che ero al pc a finire di impaginare l'intervista.
*DRIIIIIIINNNNN*
Chi poteva essere a quell'ora??
Aprì bene gli ochhi per controllare sul display il nome dello scocciatore di questa mattina, ieri Rosalie oggi?
OMIODIO!!!!
-Anna? Dimmi?- risposi subito al telefono quando lessi ANNA!! sul display.
^Bella? Oh meno male che ti ho trovato, devo mandare via il book mi serve assolutamente l'intervista!-
-Oh Dio scusa, l'ho finito ieri sera ma per qualche strano motivo mi devo essere addormentata. Ora te lo mando, controlla l'email.-
^Grazie Bella sei un angelo, torna presto che qui è un vero casino senza di te.^
-È successo qualcosa? Anna?-
^Non so come comportarmi con Ashley, è così fragile, e Emily? Non ne combina una giusta da quando fa coppia con Serena.^
-Anna Ashley va presa con le pinze, non darle mai compiti al di fuori di "porta i fogli, porta il caffè, fai le fotocopie" lei vuole solo essere una segretaria, non aspira a posti più in alto, almeno per ora, ah e Emily mettila con Andy vedi che funziona, Serena lasciala nelle mani di Blair vedi che la sistema.-
^Grazie Bella, Oh mi è arrivata la tua Mail, Ci sentiamo, grazie Bella!^
-Ciao Anna- chiusi la chiamata, quela redazione stava andando a farsi fottere mentre io ero qua.
-Successo qualcosa?- la voce di Edward mi fece spaventare.
-No tranquillo tutto apposto.- ora l'unico mistero irrisolto era: IO COME CI ERO FINITA A LETTO?
-Ieri sera ti sei addormentata sul pc dopo- mi indicò la bottiglia del vino accanto al pc - aver bevuto..-
-O Dio mi sono finita la bottiglia intera???- gli chiesi.
-No solo a metà, l'altra metà l'ho bevuta io.- ci mettemmo entrambi a ridere.
Poi io sbadigliai. e tornai sotto le coperte.
Daltronde ero coperta solo da una sottile canottierina e un pantaloncino corto.
-Bella cosa devi fare oggi?- mm che aveva in mente?
-Mettiamo il caso che io non abbia nulla da fare?- gli chiesi restando dulla difensiva.
-Devo andare a fare delle commissioni e mi piacerebbe che tu venissi con me- ecco lo sapevo.
-Tra questa commissioni ovviamente c'è anche la cosa fondamentale giusto?- gli chiesi.
-Saarebbe?- chiese guardandomi ad occhi sbarrati, che davvero abbia capito? Nah
-Prendere le fedi dei due sposini, tocca a noi in quanto testimoni.- gli dissi.
-Giusto, facciamoci scappare anche questa commissione, e poi ho bisogno del tuo aiuto per il regalo di Rose.- allora non ero l'unica.
-Allora siamo apposto, pensavo di chiedere a Jasper di aiutarmi, invece mi aiuti tu a scegliere il regalo per Emmett, ok?-
-Va bene, io ti aiuto con quello di Emmett e tu mi aiutii con quello di Rose-
-Ok- gli porsi la mano.
Lui l'afferrò ma invece che stringerla mi tirò verso di se e mi baciò una guancia.
Poi mi sussurrò all'orecchio
-Affare fatto. Dai vatti a preparare.-
Un brivido freddo mi percorse la schiena.
Poi presi un po' di lucidità e gli dissi.
-Ma se sono le sei e mezza del mattino-
-E allora che vuoii fare tornare a dormire?- mi disse ridendo.
-No, ma Esme non sarà ancora sveglia e i bamabini?-
-Papà aveva il turno di mattina che iniava alle 6.30. Vuoi che Esme non sia già in piedi?-
Colpita e affondata, non avevo più scuse per rimandare la mia uscita con Edward.
-Daccordo, vado a cambiarmi.-
-Ok vatti a vestire!- mi disse come a intendere che così ero troppo svestita.
Risi sottovoce e dal bagno passai in camera mia.
Presi la roba per farmi la doccia e ritornai in bagno.
La doccia servì a rilassarmi.
Daltronde stavo per uscire con Edward, non che la cosa mi dispiaceva, ma io e lui da soli in giro per una giornata intera.
Ok mi dovevo dare una calmata!
Finita la doccia ero più agitata di prima.
Colpa dei miei pensieri su Edward e sulla nostra uscita.
Misi un paio di Leggins neri e una felpa con sotto una maglia a maniche corte.
Misi il telefono e il portafoglio nella borsa e tornai in camera di Edward.
Lui non c'era.
Diedi un bacio ai bambini.
Mentre uscivo dalla stanza duonò un iPhone.
Il mio non poteva essere così perlustrai la stanza.
Lì sul comodino c'era il telefono di Edward illuminato.
Andai li e vidi che c'erano dei messaggi Whatsapp non letti.
Lessi solo le notifiche.
So che stavo sbagliando.
Ma ero curiosa.
*Grande fratello! Vedrai che prima della fine di queste due settimane tornerà tua!*
La prima non lasciava spazio a molte ipotesi.
*Hei Edward, Chiamami!*
Mi scappò una risata.
Era Carlisle.
Forse dovevo portargli il telefono.
Scesi di sotto.
Edward era in salotto che parlava con Esme.
Non volevo interromperli quindi rimasi sulle scale, a, beh si origliare.
-Si ma tu come la vedi? A me sembra diversa, non è più la stessa Bella, è cambiata mamma.-
-Chissà perchè?!- Esme rispondeva con domande retoriche.
-Mamma, la vedo da come si comporta non è più la stessa Bella! Qualcosa a New York l'ha fatta cambiare, il problema è che non so che cosa.-
-Non è a New York che è cambiato qualcosa.. Edward svegliati, quel qualcosa che vedi tu che è cambiato, è cambiato qui! Quando tu hai rifiutato lei e i bambini! DOVEVI DIRGLI  LA VERITÁ SU JACOB QUANDO NE HAI AVUTO L' OCCASIONE!!- Esme lo lasciò li e se ne andò in cucina.
Edward restò impalato sul divano.
-Non starla a sentire Edward! Io sono sempre la stessa.-
-Bella! Hai ascoltato tutto?- disse abbassando la testa.
-Non tutto, ma ho capito il senso del discorso- gli andai vicino-Edward guardami, io sono sempre la stessa! Solo mamma di due splendidi bambini che sono i NOSTRI FIGLI!-
-Grazie Bella, tu hai sempre avuto la dote magica di rendermi sicuro quando sentivo che il mondo mi crollava addosso.- disse mostrandomi il suo sorriso sghembo che avevo imparato a vedere su sua figlia.
-Andiamo?- mi chiese poi.
-Aspetta, Carlisle ti ha scritto di chiamarlo- dissi mostrandogli il telefono.
Lui lo chiamò subito.
-Metto il vivavoce-
^Edward, meno male sei sveglio^
-Papà che è successo?-
^Perchè non mi ascotate mai?! È Perchè? QUANTE VOLTE VI HO DETTO DI NON DOVER FARE A BOTTE SE AVETE BEVUTO??!!!^
-Carlisle che succede?-
^Sono in vivavoce? Tanto meglio almeno non devo ripetermi. Bella sveglia tutti ho poco tempo, Ah Edward metti il muto non voglio sentire le urla di Bella!^
Edward mise il muto e io iniziai a spaventarmii. Edward si tappò le orecchie.
-RAGAZZI IN PIEDI!!! CARLISLE CI VUOLE TUTTI AL TELEFONOOOO!!!!! È SUCCESSO QUALCOSA DI GRAVE SVEGLIATEVII!!!-
-Dopo circa due minuti Jazz entrò in salotto seguito da tutti gli altri.-
-Bella?! Ma che cosa sono tutte queste urla? Sono le sette del mattino!-
Feci cenno ad Edward di rimettere il microfono.
-Papà parla.- disse Edward.
^Vic ci sei?^
-Si Carlisle ci siamo tutti.-
^Esme vai vicino a Vic, Rose anche tu^
-Carlisle ma che succede?- chiesi.
-Bella credo di aver capito, vai- mi disse Edward sotto voce e mi fece cenno di andare verso Vic.
Andai verso Vic e nel mentre Carlisle disse le parole che mi ghiacciarono a metà del salotto.
^Ieri sera in un pub James ha fatto a botte con uno che era il triplo di lui, Mike Eric e Ben l'hanno portato all'ospedale, è in coma farmacologico, ha riportato ferite esterne non molto gravi, ma ha un ematoma molto marcato in testa che per fortuna non ha preso il cervello, lo stanno aspirando con i farmaci ma per ora le condizioni restano critiche.^
-NOOOOOO!!!!!!!!!!!-  l'urlo agghiacciante di  Vic ci ghiacciò tutti.
-Bella andiamo in ospedale!-  mi disse Edward.
-Esme falle una camomilla e cerca di calmarla, appena sappiamo qualcosa chiamiamo- dissi scattando dietro a Edward verso il garage.
-NOO! VENGO ANCHE IO!- tornai subito indietro.
-Vic! Anche se venissi li non potresti fare niente, Edward è un medico chirurgo io lo sto solo accompagnando per evitare che faccia casini come l'ultima volta! Tu devi stare qui! Fai una cosa, vai dalle uniche due persone che ti hanno sempre tranquillizzato quando stavi male per James, lo so! Ti addormentavi con i bambini poi la mattina tornavi in camera, ti pare che io non vada in camera dai miei fihìgli durante la  notte per guardarli dormire. Vai da loro e stai da loro. ti chiamiamo appena sappiamo qualcosa te lo prometto!- feci il nostro, nostro di noi ragazze da sempre, segno di quando ci promettiamo qualcosa.
-Tenetela d'ochhio!- il clacson della macchina di Edward suonò e io corsi fuori.
-Pronta?!-
-Si!-
-Ok!-
Edward ingranò la marcia e partì.
Respirai a fondo per tranquillizzarmi ma quello che sentì fu un inconfondibile profumo! IL SUO!
Continuai a respirare per imprimere dentro di me quel meraviglioso profumo.
-Ho ascoltato metà del tuo discorso con Vic.- Edward mi ridestò dai miei pensieri.
-Fino dove hai ascoltato?-
-Fino a come l'ultima volta!- disse puntando lo sguardo sulla strada.
-Ah, ti sei perso la parte migliore, quella in cui le dicevo di andare dai bambini, quando sta male lei dorme sempre con loro, la tranquillizzano.-
-Tu come lo sai?-
-Beh, ogni tanto la notte mi sveglio, e vado a controllarli, loro hanno quasi sempre la compagnia di Vic dopo una serata movimentata da parte di Jamy-
-Capito, comunque è bello il gesto che hai fatto prima, lo facevi sempre quando entravi nella mia macchina.-
-Le vecchie abitudini sono dure a morire. E poi mi stupisco che tu porti ancora questo profumo, pensavo che crescendo l'avresti cambiato.-
-In realtà questa macchina non la uso da quattro anni, però si il profumo nonl'ho cambiato-
-Come?! Non usi la Aston Martin da quattro anni?- gli chiesi.
-Beh no, tutto in questa macchina ricordava te, salire qui mi soffocava.-
-Capisco.-
Grazie alla guida da pazzo di Edward arrivammo in ospedale in poco tempo.
-Il dottor Carlisle!- mi fiondai dalla receptionist.
-Mi dispiace, ma il dottore è occupato.-
-Il dottore mi sta aspettando, sa che stavo arrivando.-
-Mi dispiace ma non posso farla passare-
-Ma..-
-Lascia stare Bella, Jakie? Mio padre?-
-Dottor Cullen, Suo padre è in terapia intensiva.-
-Andiamo Bella.- mi prese per mano e mi portò verso terapia inensiva.
-Mio padre Elen?-
-Dentro, hei lei non può entrare.-
-È tutto apposto Elen, lei è con me.-
-Intendevo che non può entrare così!, E nemmeno lei dottor Cullen..-
-È vero, Elen porta Bella a cambiarsi, io vado a prendere il camice.-
-Da questa parte!- disse con un tono aspro.
-Lei è un'amica di dottorino tanto carino?- mi chiese mentre mi aiutava a mettere quell'orrendo coso verde.
-Dottorino tanto carino?- chiesi alzando una sopracciglio.
-Si il dottor Cullen, ho visto che la teneva per mano.-
-Oh beh si, sa sono la madre dei suoi figli.- dissi per marcare il territorio.
Un territorio che non era più mio da quattro anni ma mi piaceva la frase "madre dei suoi figli".
-Bella sei pronta?-
-SI Eccomi.- dissi e uscì.
-Come siamo carine.- disse per prendermi n giro.
Elen si allontanò.
-Posso dire lo stesso di te, dottorino tanto carino.- dissi e risi.
-Uhf, quel soprannome, vedo che ha colpito anche te.-
-Beh non è male, poi con questo camice.- dissi e puntai lo sguardo sulla scritta "TERAPIA INTENSIVA".
-Pronta?- mi chiese.
-Si, in questi anni lo avrò visto parecchie volte malmenato, non mi sorprenderei se Carlisle ci dicesse che ha delle vecchie fratture.- dissi.
-Bella Edward! Ecovi finalmente, ma che fine avevate fatto?-
-Abbiamo fatto il Cecchin da Elen.- disse E£dward guardandomi.-
-Venite- ci disse Carlisle, indicandoci unn vetro.
Dietro c'era James intubato, sdraiato in un fottutissimo letto di ospedale.
-Ha riportato numerose fratture alle costole, alcune anche vecchie, non erano stae curate, e con questa scarica di botte si sono distorte del tutto, Callie le ha già sistemate, l'unica cosa che rimane è quello stupido ematoma in testa.-
-l'avevo detto che c'erano anche vecchie fratture,.- dissi.
-Bella? Che intendi?-
-Che a New York continuava a fare a botte, e più di una volta è tornato a casa con dei graffi, provocati da anelli di questi ragazzi nerboruti di famiglie dell'alta società NewYorkese.-
-Qualcuno di loro ci è andato giù pesante, ma non preoccupatevi le costole sono apposto. Bella vuoi entrare?-
-Si perfavore, Edward lasciami un attimo da sola.-
Entrai e chiusi la porta.
-Oh Jamy ma che mi combini?! Lo sai che non devi fare stare male Vic, è una ragazza fragile, e stare con te in queste condizioni le fa male. Con te ho sempre potuto parlare di tutto, e so che tu mi senti, ho bisogno di parlare.
Io amo Edward! Questo ormai è chiaro a tutti, pure a lui, pure a me. Ma cosa posso fare? Non posso dimenticare da un giorno all'altro quello che mi ha fatto anche se ora ne conosco il motivo, ma io sono stata male. Sai oggi dovevo passare la giornata con lui, e invece eccomi qui a parlare con te, chiuso dentro un ospedale in terapia intensiva, ma nemmeno io ho mai visitato questo reparto, ci volevi tu per farmi venire qui eh? Vic è disperata, cerca di rimetterti, e se stai tentando di andartene, rientra subito in quel corpo! Vic ha bisogno di te, io ho bisogno di te! Per cui ti prego lotta! Lotta sempre!.- toccai la sua mano e notai che era fredda.
-Non ha molta circolazione sanguigna per via dell'ematoma, per questo ha quella!- mi disse Edward indicandomi la sacca di sangue appesa sopra la sua testa.
-Capisco.-
-Vieni andiamo a prendere il caffè, tu non l'hai ancora preso e sei suscettibile senza caffè alla mattina.-
-Ok.- disi e sorrisi perchè si ricordava queste cose.
Uscimmo di li e mi risvestii di quell'orrendo camicione verde.
Andammo al bar di fronte all'ospedale.
-Carlisle mi ha detto che se ci sono novità mi avvisa, quindi possiamo andare a fare le nostre commissioni, il centro commerciale non è molto lontano dall'ospedale possiamo tornarci in qualsiasi momento e per qualunque evenienza- mi disse Edward.
-Va bene ma teniamo i telefoni sempre reperibili ok?-
-Daccordo.- dissi.
-Allora andiamo-
-Andiamo-
Edward pagò la colazione e partimmo verso il centro commerciale.
Sperando di non avere altre brutte sorprese....







Buonasera a tutti.
Come state?
Domani verifica di chimica, interrogazione di scienze e inglese.
E voi che fate?
Andate ancora a scuola?
Oppure lavorate?
Vi è piaciuto il capitolo?
Ho pianto anche io quando Carlisle ha chiamato, ma non ci posso fare nulla, mi è venuto in mente così e dovevo assolutamente scriverlo.
Vedremo come andrà.
Besos♥
Niky♥♥

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Capitolo 18
*** Brutti Ricordi♥ ***


18 Buonasera!!
Sono stata via per tanto tempo e mi dispiace :(
Ma ora sono tornata e sono tutta per voi..
Sono stata a Roma una settimana😊 è bellissima ❤
Ora vi lascio al capitolo

CAPITOLO 18

Eravamo appena arrivati al centro commerciale.
Bella?Cos'hai intenzione di fare a Emmett? Hai già un'idea?-
-In realtà  no. E tu per Rose?-
-Nemmeno io. Però ho un'idea-
-Sentiamo.- gli dissi.
-Se li prendiamo insieme i regali? Nel senso che io ho già in mente il regalo per Emmett. E se tu hai già in mente in regalo per Rose possiamo farlo insieme.-
Ci pensai su per un momento.
Una volta l'avevamo fatto.
Era il compleanno di Alice e le avevamo fatto Il vestito Armani che tanto le piaceva.
-Per Rose avevo in mente una cosa che non potrei permettermi da sola-
-Ovvero?!-
-La nuova collezione di Borse di Gucci!-
-Intendi tutta la nuova Collezione?-
-Beh si!- fece una smorfia ma poi rise e entrammo da Gucci.
A mezzogiorno circa uscimmo dal negozio.
Nel frattempo mi ero provata qualcosa anche io e siccome per Edward mi stavano  bene mi obbligó a comprarli.
Anzi me li comprò proprio lui metre io mi cambiavo.
Quando uscimmo dal negozio Gucci ci dirigemmo al Saturn per il regalo di Emm.
-Emm voleva tanto uno stereo, mi aveva anche fatto vedere quale, ecco è quello.- mi disse Ed davanti a degli stereo che erano giganti!
-Questo? Ed ma dove ha intenzione di metterlo? È alto mezza parete e largo altrettanto!- dissi guardando Edward.
-Bella! Calmati! Lui vuole quello dietro!- disse.
-Ah ok!- dissi girandomi, poi però mi resi conto di quello che c'era dietro! -Edaward non mi prendere per il culo! Quello è un impianto Hi-Fi da discoteca! Dove lo mettiamo?
-Nella stanza più grande della casa, quella dove ora dorme tuo padre, Emm ci ha fatto le misure per mesi! Tra l'altro quella è l'unica stanza insonorizzata della casa quindi è sostanzialmente l'unico posto dove poterlo mettere!- mi disse e poi si allontanò per chiedere informazioni.
-Ok mettendo insieme i budget ce n'è anche per l'extra del trasporto, siamo apposto, che ne dici di mangiare qualcosa? Vado a pagare e poi porto i sacchi in macchina, tu intanto vai a metterti in fila al MC.- mi disse.
-Ok, a dopo.-
Mi diressi al MC e mi misi in fila per ordinare.
Mentre ero in fila mi suonò il telefono.
-Pronto?- chiesi.
-Bella! Hai notizie di Carlisle?- era Ali.
-No, Alice perchè?-
-Perchè l'ho chiamato già 7 volte e non mi risponde! Quando è stata l'ultima volta che l'avete sentito?-
-L'abbiamo visto stamattina in ospedale, poi siamo venuti a prendere i regali per Emm e Rose, approposito! Noi due dobbiamo parlare! Vic? Come sta?- chiesi.
-ok, Vic dorme, era stanca, non ha fatto altro che piangere e dire Jamy tutta la mattina, Sue le ha dato un tranquillante e ora sta dormendo.-
-Bene, ora proviamo a chiamarlo, scusa Ali ti devo lasciare, dai un bacio a Vic.- chiusi velocemente la chiamata perchè era il mio turno e di Ed nemmeno l'ombra, vabbè avreii ordinato io, incrociando le dita che i suoi gusti siano gli stessi di una volta.
-Prego signorina.-
-Buongiorno allora vorrei 3 patatine grandi, due McChicken, un BigMC, e due coche grandi.-
Tempo poco e la commessa mi aveva già portato tutto.
Mi avviai ai tavoli con i vassoi in mano, lui era li, mi sorrideva e mi aspettava.
-Non scomodarti a venirmi ad aiutare eh! Comunque ho ordinato io, sperando di essermi ricordata i tuoi gusti.-
Edward passò in rassegna quello che avevo ordinato.
-Bella! Hai fatto centro!.- disse sorridendo.
-Sono contenta, senti mentre ero in fila mi ha chiamato Alice!-
-Ah, e che dice?-
-Che Carlisle non le risponde, l'aveva già chiamato sette volte quando mi ha chiamato.-
Edward levò il suo telefono e chiamò suo padre io nel frattempo finì di mangiare il panino e sorseggiai un po' di coca.
Niente non rispondeva nemmeno a lui.
Lo chiamò per ben quattro volte, mentre io mangiavo la mia porzione di patatine, ma niente, non c'era verso, Carlisle era irraggiungibile.
Dopo la quarta volta lo vidi cambiare numero.
-Pronto.- rispose una donna.
-Jackie? Sono il dottor Cullen, dov'è mio padre?- chiese.
-È in terapia intensiva, ha dovuto operare d'urgenza un paziente ricoverato in quel reparto.- disse.
-Oh no!- dissi.
-Grazie Jackie.-
-Andiamo Edward!! Sta operando Jamy!-
-Fammi finire il panino!-
Battei le gambe mentre lui finiva di mangiare.
Poi ci infilammo in macchina e appena arrivati davanti all'ospedale quasi mi lanciai dalla macchina, Edward era troppo calmo, forse perchè confidava in suo padre ma io ero preoccupata.
Mi fiondai dentro all'ospedale ignorando Edward che mi chiamava, mi lanciai di corsa verso la terapia intensiva, Elen non c'era, tanto meglio, entrai senza aspettare il permesso.
Ma davanti alla camera di James mi bloccai e aspettai Edward che arrivò dopo poco di corsa.
-Sei già entrata?- mi chiese.
-No, ho paura, ok! Aspetta qui ora arrivo.- dissi, feci un respiro profondo e entrai nella stanza. Chiudendomi la porta alle spalle.
Quando mi girai non trovai nessuno.
La mia faccia doveva essere sconvolta perchè quando aprii le tendine per mostrare a Edward la stanza si precipitò nella stanza mi prese per un polso e cominciò a correre fuori dalla terapia intensiva.
Quando uscimmo Elen era magicamente riapparsa.
-ELEN!- urlai dimenticando di essere in  un ospedale.
Ma il mio urlo venne smorzato a metà dalla manoo di Edward che mi si posava sulla bocca.
-Bella! Bella calmati, non è James quello che papà sta operando, non potrebbe, è troppo legato affettivamente per poterlo operare, non ti ricordi? Non si possono operare parenti, troppo coinvolti emotivamente!-
-E cosa aspettavi a dirmelo?- dissi scostandomi dalla sua mano.
-Il vostro amico è stato portato di sopra, quarto piano stanza 83.- ci disse Elen.
bello, noi eravamo al meno due.
Mi avviai con calma all'ascensore, ma era troppo lento così iniziai a correre per le scale, Edward mi chimava mi diceva di andare piano ma non potevo andare piano.
*QUARTO PIANO*
Andai a passo svelto per il corridoio.
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83!
Finalmente trovai la sta
nza, entrai.
-Bella! Ciao! Come stai?-
-Ti ammazzerei di botte!-
-NO! Grazie ho già dato!- rise.
-Non ci trovo niente da ridere! Mi spieghi che gusto ci trovi a far soffrire Vic? Poi te la prendi con Edward per come stavo io. Guarda che Vic sta come me ogni volta che torni a casa ubriaco, mi spieghi perchè bevi? Prima che ce ne andassimo non bevevi quasi mai?! E ora perchè?!- ormai ero alle lacrime.
-Bella! Calmati per favore! Ora ti racconto:
il mio racconto inizia quasi cinque anni fa! la sera prima che tu scopristi di essere incinta, quella maledetta moto era la mia! La moto di Jake non era appunto, e quindi usò la mia, ma nemmano la mia era appunto, Vic mi chiese di andare con lei a una festa. te la ricordi? Era la festa di compleanno di Jessica, anche tu costringesti Edward a venire con te, ricordi?- io annuii -Ecco! Nessuno di noi due partì per La Push quel pomeriggio, mentre le nostre moto erano già volate li una settimana prima con il Jet privato di Carlisle. Quella sera Jake mi chiamò e mi chiese se poteva usare la mia moto, sapeva benissimo che quella di Ed era intoccabile, così gli dissi di si, solo dopo mi ricordai che aveva un problema allo sterzo, quando provai a chiamarlo lui era già uscito, rintracciai Sam, gli dissi della moto e lui corse alla gara, riuscì a parlare con Jake prima che salisse in sella, ma lui gli disse di aver controllato la moto ed era tutto apposto. Mi sento in colpa per questo bevo, e poi mi sfogo contro qualcuno, a volte va bene che è qualche magrolino, altre volte ci sono i figli di papà palestrati e le prendo.- fine del racconto.
-Jamy! Non devi sentirti in colpa! Lui aveva controllato la moto! Se aveva detto che non c'erano problemi, allora non ce n'erano!- non ero stata io a parlare.
-Lo so Ed, ma io non ci posso fare nulla, mi sento in colpa, quella moto era mia, se solo non gliel'avessi fatta guidare.- disse sedendosi sul letto sfinito e triste per la confessione.
-Dovresti chiamare Vic, è tanto in pena per te!-
-Dammi il tuo telefono-
Glielo diedi.
*Pronto Bella? Hai saputoo qualcosa? Come sta quel testone di James?!* Era Vic.
-Amore..- disse solo.
Dall'altro lato si sentì un urlo.
*JAMES! MI SPIEGHI CHE COSA CAZZO COMBINI?! DEVI SMETTERLA DI FARE A BOTTE!!! GIURO CHE TI FACCIO TENERE SOTTO SORVEGLIANZA DA CHARLIE!* ok era sclerata.
-Vic aspetta, io sto bene tranquilla, domani mi rimandano a casa-
*Vengo a farti compagnia a dopo*
-Vic aspetta! Ha già chiuso!-
-Non le abbiamo nemmeno detto in che stanza sei, vabbene dai riposati noi andiamo ad aspettarla di sotto e poi torniamo a casa.- gli dissi.
-Ciao ragazzo.- ci salutò lui.
Andammo con calma alla reception mano per la mano, io ormai mi aggrappavo a lui, e lui mi lasciava fare.
-Bella prendi la mia macchina, non penso che Vic torni a casa, porto io a casa la sua.- mi disse dandomi le chiavi.
-Sicuro? La tua Aston?- chiesi sbalordita.
-Hei ti ho insegnato io a guidare, mi fido ciecamente di te alla guida, dai vai!.- afferrai le chiavi e andai al parcheggio.
Solo dopo aver vagato per un po' mi ricordai un piccolo particolare, non sapevo dove avesse parcheggiato, solo allora notai un gruppo di persone intorno a una macchina grigia, guardai ed era la Asotn, inforcai gli occhiali da sole e quando fui abbastanza vicina alla macchina feci scattare le sicure, quando videro le luci si girarono tutti e mi lasciarono lo spazio per mettermi alla guida, accesi la macchina, e feci retromarcia per tornare a casa.
Sulla via di casa passai davanti alla gioielleria e mi ricordai le fedi!
Parcheggiai e chiusi la macchina.
Quando entrai nel negozio notai una ragazza bionda, lei si girò perchè aveva sentito il campanello della porta.
Io mi avvicinai alla commessa.
-Desidera?- mi chiese la donna, una donna sulla settantina, bassina e con gli occhiali.
-Sono qui per ritirare le fedi di Rosalie Hale.-
-Un momento, mmm, si tu devi essere Isabella Swan giusto?-
-Si.- risposi.
-Mi dispiace ma deve favorire la carta d'identità, è solo una cosa formale.- mi chiese gentile la donna.
-Certo.- dissi e gli porsi la carta d'identità.
-Grazie, torno subito.- mi disse prima di sparire nel retro bottega.
Nel frattempo la ragazza bionda si avvicina a me e poggia i suoi acquisti sul bancone, sono una manciata di gioielli, collane e altre pietruzze.
-Scusami, non ho potuto fare a meno di sentire il tuo nome, tu saresti Isabella giusto?- aveva un volto familiare ma al momento mi sfuggiva.
-Si.- risposi.
-Io sono Tanya Denali, piacere di conoscerti.- le strinsi la mano.
uh ora si che ero in imbarazzo, a nemmeno venti centimetri dalla ex di Edward.
Per fortuna la commessa tornò con le fedi, le mise in un sacchetto e io le misi in borsa, prima di uscire però la curiosità ebbe la meglio e le guardai.
Quella di Rosalie aveva un simbolo d'infinito fatto da tanti diamanti, erano entrambi in oro bianco, quella di Emm era semplice con una R intagliata sopra.
Uscì dal negozio seguita da Tanya, che quando vide la macchina a cui mi stavo dirigendo, prima mi guardò male, e poi disse una frase:
-Devi essere molto importante se ti lascia guidare la sua adorata Aston!-disse e poi si allontanò senza darmi il tempo di dire nulla.
Tornai a casa in fretta, passando dal Garage, in cucina non c'era nessuno, perciò corsi di sopra entrai nella mia stanza e passai dal bagno in quella di Edward, aprì l'armadio e levai la parte nascosta sul fondo e ci misi le fedi, ma quando toccai il fondo di quel piccolo nascondiglio non trovai il legno dell'armadio come doveva essere ma una scatola, la tirai fuori e la aprii, dentro c'erano tutte le nostre foto che teneva in camera, e tutte le dediche che gli avevo scritto, non me la presi, lui diceva che nella parte segreta del suo armadio metteva le cose importanti.
Richiusi in fretta l'armadio e tornai nella mia camera.
Lasciai tutto in camera e scesi a vedere i miei bambini.






Buonasera!
Scusate il ritardo vi prego :'(
ma la scuola mi sta prendendo tutto il tempo a me disponibile.
Se non ci sono complicazione dovrei tornare ad aggiornare regolarmente tutti i lunedì♥
Vi prometto che ci proverò, scusate ancora per l'assenza, ora vado, ditemi cosa ne pensate♥
Besos♥
Niky♥♥

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Capitolo 19
*** Rispettare una promessa♥ ***


Capitolo 19
POV. Bells
Quando arrivai ai piedi delle scale Edward stava entrando dalla porta.
-Hei, mi sono dimenticato che dovevamo passare a prendere le fedi.- mi disse.
-Ci sono passata io, ho conosciuto Tanya in gioielleria.- gli dissi sorridendo.
-Ah, e come ti è sembrata?- perché mi faceva questa domanda?!
-Beh, bella è bella, ma forse è un po' troppo finta. Dai andiamo non guardarmi così, si vede che quella è tutta rifatta!- dissi visto che mi stava guardando perplesso.
-In effetti hai ragione- mi disse ridendo.
La sua risata cristallina..
Quanto mi era mancata..
Mi unì alla sua risata.
E ancora ridendo entrammo in salotto dagli altri.
-Cosa sono queste risate?- ci chiese Emm.
-Ho conosciuto Tanya- dissi consapevole che avrei attirato l'attenzione di tutti, difatti persino Rose e Alice alzarono lo sguardo da una rivista di Moda.
-Oddio! BELLA!!! Vogliamo sapere tutto!-
-Non c'è niente da dire, l'ho incontrata e mi ha visto con la macchina di Edward, mi ha detto: "devi essere molto importante per lui se ti lascia guidare la sua adorata Aston.- finì la frase guardando Edward.
-PAPÀ!- gridarono i miei angioletti appena entrarono in casa.
Papà, sentire quella parola dai bambini era bellissimo.
-Andiamo in piscina papà?! MAMMA VIENI!- mi trascinarono verso la piscina.
-Bambini ma io non ho il costume- dissi loro sperando di non finire comunque in piscina. 
-Oh Bella, non serve il costume, andiamo- disse Edward prendendomi in braccio.
-NOOOO!! EDWARD METTIMI SUBITO A TERRA!!!-
-Come desidera signorina- disse facendo per farmi scendere. Io mi lasciai cadere dalle sue braccia. Solo che quello che trovai sotto di me non fu erba come credevo ma acqua, mi ero buttata da sola in piscina in pratica.
Ma la vendetta è un piatto che va servito freddo.
Meglio ancora se a vendicarti è un orso grande e grosso di nome Emmett, che arrivò di soppiatto lanciando Edward in piscina.
Tra le risate di tutti Edward giurò vendetta al fratello.
Alla fine ci ritrovammo tutti noi ragazzi in piscina come un tempo, solo che ora c'erano due esserini in più, che avevano sostituito Jamy e Vic per ora.
Domani sera ci sarebbe stato l'addio al nubilato di Rose.
Poverina non poteva bere ne fare nulla, per via della gravidanza.
Quando mi resi conto che domani sarebbe arrivata tutta la truppa di La Push, uscì veloce dalla piscina e corsi in casa.
Questo comportamento non sfuggì al padre dei miei figli che mi seguì dentro casa.
-Tesoro che succede?- hhh, tesoro.
-Mi sono resa conto che domani arriva la truppa di La Push.- dissi entrando in camera.
Lui mi seguì dentro la mia camera.
-E quindi?!
-E quindi?? Con loro arriverà anche Renèe! Mi odierà Edward!.-
-Non le hai detto nulla dei bambini?-
-No! Avrebbe rivisto in me la sua storia con Charlie! Avrebbe lottato per aiutarmi e io non volevo, dovevo farcela da sola, però le ho negato l'essere nonna che tanto voleva.- dissi ormai in lacrime.
Edward mi abbracciò stretta regalandomi quel calore e quella sicurezza che solo lui sapeva darmi.
Annusai il suo profumo mentre ero abbracciata a lui. 
-Evita di sniffarmi per favore- disse regalandomi il suo bellissimo sorriso sghembo.
-Te l'ho detto le cattive abitudini sono dure a morire.-gli dissi sorridendogli.
-Vedo- disse.
Io alzai la testa per guardarlo ed eravamo a una vicinanza troppo pericolosa.
Se avesse deciso di accorciare quella breve distanza? Come mi sarei dovuta comportare? Mentre mi ponevo queste domande mi resi conto che se avessi voluto toccava a me levare le distanze.
La parte razionale di me mi diceva di aspettare.
Quella irrazionale mi diceva di buttarmi addosso a lui.
Respirai profondamente, ma quello che sentì fu il suo profumo che anebbió la parte razionale del mio cervello.
Beh questa volta la parte irrazionale ebbe la meglio. Mi buttai tra le sue braccia e incollai le sue labbra alle mie. Da quanto tempo volevamo quel bacio. Da quasi 5 anni aspettavo di stare ancora nelle sue braccia.
-Bella, aspetta! Non credere che non voglio! Ma tu sei sicura? Non voglio affrettare troppo le cose, continuerò questo bacio solo se tu mi giuri che ne sei convinta- mi disse, aww ma quanto era dolce sto ragazzo? Come potevo non essere sicura di quello che stavo facendo?! Edward era l'unico ragazzo che io abbia mai amato. E anche l'unico che avrei sempre voluto, e sempre vorrò.
-Giuro che non sono mai stata più sicura di quello che sto facendo di questo momento! Tu! Tu sei tutto ciò che ho sempre voluto e sempre vorrò!!- dissi guardandolo negli occhi.
-Ti amo Bella!-
-Ti amo Edward!-
E dopo esserci detti quelle parole tornammo a baciarci, poi però Edward si staccò!
-Scusa Bella, ma devo fare le cose come si deve.-
Si affacciò alla finestra e chiamò i bambini.
Loro arrivarono in stanza e Edward si sedette per terra davanti a loro.
-Lucas, ricordi la promessa che ti avevo fatto quando hai visto quelle foto sul muro?- capì subito dove voleva arrivare così andai sedermi sul letto.
-Si, mi hai detto che non avresti baciato la mamma senza prima chiedermi il permesso!- disse il mio adorabile Lu.
-Lucas Swan! Posso avere il tuo permesso di baciare la tua mamma?- gli chiese, uh solenne.
-SIIIII- rispose Liz al posto del fratello che vedendo la sorella contenta fece si con la testa.
Vidi Edward alzarsi e venire da me, mi prese il volto e mi baciò dolcemente. I bambini battevano le manine.
-E comunque sarete presto Lucas e Elisabeth Cullen!- disse ai miei bambini sorridendo.
-Edward? Hai deciso di riconoscerli?- gli chiesi.
- Si amore!- mi disse.
-aww amore!!- così dicendo gli saltai al collo.
-Mamma? Cosa vuol dire riconoscere?!- disse Liz.
-Vuol dire che vi riconosce come suoi figli e che vi dà il suo cognome.- dissi ai bamini che avevano gli occhietti lucidi.
Quando capirono cosa voleva dire la mia frase si lanciarono addosso al papà abbracciandolo.
-Grazie papà!- disse Liz.
-Figurati principessa!- disse e lei si illuminò.
-Non vedo l'ora di vivere con voi come una vera famiglia- mi disse guardandomi.
-Non come! Noi saremo una famiglia!- gli dissi prendendo in braccio Lu, e poi entrambi abbracciammo i nostri bambini.
-Ragazzi è pronto!- Gridò Esme da fuori. Bello avremmo mangiato in giardino.

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Capitolo 20
*** Arriva La Tribù♥ ***


Capitolo 20
Quella mattina mi svegliai come al solito in camera di Edward, da quando eravamo tornati insieme dormivo spesso in camera sua con i nostri figli, nessuno sapeva di noi anche se erano già passati 3 giorni da quella bellissima sera in cui i nostri cuori, nostri di tutti e 4, si erano riuniti.
-Amore sei sveglia?- mi chiese Edward.
-Insomma, tu amore?- amore, che bello chiamarlo ancora così. 
-No sono proprio in coma, vorrei dormire un'altro po' ma-guardó l'orologio- tra un quarto d'ora devo essere in pediatria!- disse schizzando fuori dal letto e andando all'armadio per prendendo i vestiti e poi andò di corsa in bagno, prima di scendere corse a darmi un bacio, lasciò un bacio ai bambini e corse all'ospedale.
Io scesi di sotto a fare la colazione per tutti, Esme ancora dormiva, Carlisle aveva il turno di notte e non sarebbe tornato prima delle 9, preparai i miei waffle e le frittelle, sui waffle misi la crema che avevo appena finito di preparare. In quel momento in cucina si materializzó Esme probabilmente richiamata dal profumo del caffè.
-Tesoro ma non dovevi disturbarti- mi disse Esme.
-Nessun disturbo mammina- le dissi andando a darle il bacio del buongiorno.
-Approposito di mamme, lo sai che oggi arriva la tua con tanto di truppa di La Push?- mi ricordó. 
-Si lo so, e non ho la più pallida idea di cosa dirle.-
-Si semplicemente te stessa- mi disse lei.
-Si arrabbierá, io lo so, le ho negato il suo essere nonna che tanto voleva. Come faccio?- le chiesi in preda al panico.
-Per ora non ci pensare tesoro, piuttosto sveglia tutti, che la sposa e lo sposo oggi non si possono vedere.- Come da tradizione i due sposini non si possono vedere la notte prima del matrimonio, ma considerando il tempo che ci vuole a preparare Rose, avremmo bisogno di tutto il giorno.
Alle 9 del mattino avevamo già fatto tutti colazione, a parte le pesti che ancora dormivano.
-Alice dove va questo vaso?- Vic chiedeva a Alice dove mettere una delle tante decorazioni che Alice aveva ordinato per decorare villa Cullen. Noi ragazze decoravamo l'interno, mentre i ragazzi si occupavano dell'esterno.
-I due grandi all'entrata, quelli più piccoli su ogni tavolino vuoto- disse Ali.
-Ehm Ali, non per fare la guastafeste, ma ce ne sono 4 grandi-
-Oh dio, due in fondo alle scale due davanti alla porta, ma nessuno ha una qualche visione?- chiese Ali.
-Non abbiamo tutti i tuoi "superpoteridafolletto"- disse Emmett che aveva seguito il discorso seduto sulla scala.
A furia di attaccare fiori e nastri si era fatta l'ora di pranzo, e delle mie pesti nemmeno l'ombra.
Quando aprii la porta della stanza li trovai seduti sul letto a giocare a morra cinese, entrambi vestiti.
-Per me carta- dissi facendoli spaventare.
-MAMMA MA SEI PAZZAAAAAAA? - mi dissero insieme i bambini.
-Scusate mio principe e mia principessa,ma la regina nonna dice che è pronto sulla vostra tavola reale, e che siete desiderati in sala da pranzo-
-scendiamo subito regina mamma- disse Liz, le piaceva tanto sto giochino.
- Principessa Liz, la sua carrozza la attende- gli disse Lu.
-Mamma fai la carrozza?-mi chiese Liz.
-E se facessi io da carrozza a entrambi?- Ed era entrato in stanza.
-Va bene, Re Edward, ma prima deve baciare la regina Bella- disse Lu al papà.
Edward mi diede un bacio a fior di labbra e poi su chinò a prendere Lu e Liz.
-Regina Bella, lei è il Koala! Forza salti in spalla!-
-Non sei un facchino Edward, io scenderó a piedi- 
-Come desidera Regina Bella- mi disse e scendemmo a mangiare.
Subito dopo pranzo Edward e Jazz portarono via Emmett e con loro andò anche Lu, serata tra uomini.
Mentre la piccola Liz si fece fare una maschera di bellezza dalle zie e andava in giro facendo il mostro, quando vide Rosalie con le fette di cetriolo sugli occhi le volle anche lei, e a quel punto si rilassó a tal punto di addormentarsi. Quando il tempo per la maschera era scaduto svegliamo Liz e per togliere la maschera ci buttammo tutte e sei in piscina. Io,Rose e Ali Restammo in un angolo,mentre Liz giocava le nonne. Se solo avesse saputo che tra qualche ora sarebbe arrivata un'altra nonna..
I miei pensieri furono interrotti dal suono di un campanello.
Altro che qualche ora, era arrivata!
-Bella vai tu?- mi chiese Esme.
-Si.-
Mi misi un' asciugamano intorno alla vita e girando intorno alla casa mi trovai esattamente dietro loro che attendevano qualcuno che gli apriva.
-Ben Arrivati, ragazzi dovete andare al club, i maschi sono tutti li, ah e Sam, portati Jake, c'è anche Lu, Emily tu tieni pure Isabella, c'è anche Liz di la.- dissi
-Bella mi è sfuggito qualcosa, chi sono Lu e Liz-
-Non ti sfugge nulla eh mamma?- dissi e la abbracciai.
-Bella.-
-Phil- ci salutammo..
-Allora Bella? Chi sono Lu e Liz?-
-Ehm.....

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Capitolo 21
*** Addio al Nubilato♥ ***


-Ehm, vieni mamma- le dissi prendendola per mano e facendola girare intorno alla casa, arrivate in piscina la mia piccola Liz stava schizzando le nonne.
-Liz? Tesoro vieni qui?- la chiamai.
-Oddio Bella! Non penso ci sia bisogno di presentazioni! Quella bambina è identica a te alla sua età, però penso che mi meriti una spiegazione!- eccola li, ma non le sfuggiva proprio niente eh.
-Vieni dentro nel salone mamma, vieni Liz- le dissi prendendola per mano.
-Liz, lei è mia mamma Renèe, tua nonna. Mamma, lei è Elisabeth, mia figlia-
-Ciao piccolina- le disse mia madre, ero sicura che già l'adorasse, era con me che era arrabbiata.
-Ciao nonna- disse Liz andando ad abbracciarla.
-Bella mi vuoi dare una spiegazione?- mi chiese di nuovo.
-Sì siediti, Liz vieni qui- dissi prendendola in braccio e sedendomi con lei su una poltrona.
-Allora non starò qui a spiegarti come si fanno i bambini perché lo sai meglio di me mamma, questa storia che sto per raccontare è nuova anche per te Liz, ma mi piacerebbe che l'ascoltassi anche tu tesoro se ne hai voglia- le chiesi.
Ci impiegó mezzo secondo a capire che cosa stavo per dire.
-Sì mamma, voglio ascoltare-
-ok allora per cominciare, quando scoprì di essere incinta, lo dissi a tuo padre in modo strano, gli misi un cartellone in stanza con scritto "auguri papà", ma quando lui lesse il cartellone era appena tornato da la push quella sera di 5 anni fa, la sera prima il suo migliore amico Jake aveva perso la vita in un incidente, m io l'ho scoperto solo quando siamo andati a Forks a prendere papà, sono stata malissimo e così ho capito che cosa era potuto succedere, lui sembrava seriamente intenzionato a voler conoscere i suoi figli, così l'ho lasciato fare. Una volta tornata da Forks ne abbiamo parlato e non li vuole deludere. Ha deciso di impegnarsi per essere un buon padre.- feci una pausa per vedere come stava reagendo mia madre.
-Sì Bella ho capito, ma resta il fatto che me l'hai tenuto nascosto, perché?!-
-perché non volevo che mi aiutassi, riflettici mamma, tu mi avresti voluto aiutare a tutti i costi, invece volevo cavarmela da sola, lo so sono imperdonabile.-
-No Bella, certo che ti perdono, solo sono impaziente di conoscere Lu a questo punto, oh Bella ma non sono troppo giovane per essere una nonna?- e scoppiò a ridere.
-Mamma sei sempre la solita- dissi e scoppiai a ridere seguita da Liz. 
-Amore vai fuori dalle zie, io arrivo subito, e fai entrare Leah e Emily- dissi a mia figlia e la vidi correre fuori.
-Bella, ora possiamo salutarti come si deve?- chiesero le ragazze buttandosi al mio collo.
-Ahhh ragazze mi strozzate- dissi senza fiato -venite vi mostro le vostre camere- e mi avviai alle scale.
-Mamma tu e Phil starete qui, puoi iniziare a sistemarti, ragazze voi di sopra, venite, allora, Leah in questa, Emily tu e Sam nella stanza in fondo al corridoio, è la più grande e abbiamo messo le vecchie culle di Lu e Liz. Comunque ci sono i nomi di tutti sulle porte così quando tornano sanno dove andare a dormire, comunque donne, mettete il costume e scendete in piscina, oggi è la giornata di addio al nubilato di Rose, vi aspetto di sotto.- dissi e scesi in piscina, quando ci fummo stancato della piscina andammo a farci una doccia e a prepararci per passare una serata tra donne, mentre le nonne tenevano le bambine a casa.
Feci una doccia raccolsi i capelli e misi il vestito che avevo comprato con Vic. Mentre mi truccato suonò il telefono, era Edward.
*Ciao amore ti stai preparando?* mi chiese.
-Sì, ma dove siete voi? Non ci sono le spogliarelliste vero?-
*Certo che si*
-Ehm Edward, ricordi quanto ero gelosa all'epoca?-
*Sì certo come dimenticare*
-ecco non sono cambiata di una virgola-
*lo so infatti scherzavo, siamo al club, giocare alle macchinette e roba simile, poi ti ricordo che abbiamo dietro i bambini, e non sei la sola ad essere gelosa marcia, anche Rose e Ali sono gelossissime, voi dove andate?*
-Ali ha preso una limousine in noleggio, e andiamo a ballare.-
*approposito com'è andata con tua madre?*
-La bella notizia è che non ti odia, la brutta notizia è che, e cito, "sono giovane per essere nonna"-
Lui scoppiò a ridere.
*per fortuna non mi odia, al contrario di tuo padre*
-lui mi ha visto star male, fidati che se mi avesse visto stare male anche lei ti avrebbe odiato-
-BELLAAAA se non ti muovi vengo a prenderti di peso- 
-Devo andare altrimenti tua sorella viene a prendermi di peso. Ci vediamo stanotte- gli dissi e dopo che mi ebbe salutato chiusi la chiamata. E mi precipitai a salutare mia figlia e a salire nella limousine con le altre.
Andammo alla Discoteca di Phoenix, dove Alice aveva prenotato un'intera sala, ebbene si, poteva farlo, i proprietari della Discoteca erano amici di Esme, poiché lei aveva progettato tutti gli interni delle 3 sale, la nostra era quella più piccola, con i tavolini e i divanetti in fucsia.
Domani Rosie si sarebbe sposata, con il suo fidanzato storico Emmett.
Ricordavo ancora come si erano messi insieme.
*INIZIO FLASHBACK*
-Dai è ora di andare o faremo tardi a scuola, Emmett io e Edward prendiamo la moto, portiamo Bella e Ali con noi, voi prendete la macchina.- sta dicendo Jazz
-Assolutamente no! Io con lui non ci vado- Rose non voleva andare con Emmett perché per l'ennesima volta avevano litigato.
-Eddai Rosalie facciamo tardi- stava dicendo Emmett.
-Scordatevelo piuttosto vado a piedi- 
-Rose vai con Edward, vado io con Emmett.-
-Bella è l'unica che ragiona, ci vediamo a scuola-
-Andiamo Emmett- dissi e uscì di casa, la macchina di Emmett era posteggiare accesa nel vialetto.
-perché non glielo dici Emmett, è chiaro che lei ti piace, non pensi sarebbe ora di dichiararsi?- gli chiesi una volta al sicuro nella sua macchina.
-Non è così semplice Bella, io e lei andiamo molto d'accordo anche se mi piace stuzzicarla e poi lei si arrabbia, siamo come migliori amici, non mi vedrebbe mai come fidanzato.- 
-Lo sappiamo tutti e due che voi due siete tutto tranne che amici, dovresti buttarti-
-Bella non è che se a te è andata bene a me deve andare allo stesso modo. Edward era pazzo di te e tu di lui, ma tra di noi la storia è diversa, e ora basta Bella vai alle tue lezioni.-
Scesi dalla macchina arrabbiata per le parole che aveva usato, e andai all'armadietto a prendere i libri di inglese.
-Lasciami Mike!- sentii urlare a un corridoio di distanza, avrei riconosciuto quella voce tra mille, era Rosie. Chiusi l'armadietto e mi avviai al corridoio seguente, restai un'attimo in disparte e guardai la scena, Rosie era stata bloccata contro gli armadietti da Mike Tyler Ben e Erik, per quanto io potevo essere una ragazza forte di carattere non potevo permettermi di battermi con quattro ragazzi.
Presi l'iphone e scrissi
*Rose è nei guai, muoviti, davanti al suo armadietto corri*
Iniviai e attesi una risposta che non arrivò, ma in compenso si sentì un urlo. Ben aveva appena messo una mano sopra la spalla di Rose, e ad un tratto Ben era atterra, seguito a ruota dagli altri 3.
-Girate al largo sudici- urlò Emmett.
Quando se ne furono andati si girò verso Rose, 
-stai bene?-
-si, ora si grazie Emm, come facevi a sapere che ero nei guai?-
-beh, stavo andando a spagnolo, e ho sentito un uccellino, e sono corsi qui.-
-Un uccellino?- chiese lei alzando un soppracciglio.
Lui gli fece il verso dell uccellino di quando arriva un notifica e lei rise.
-ah ora è tutto molto chiaro- disse lei.
Ma ad un tratto smise di ridere erano entrambi molto vicini, e Emmett levò quella piccola distanza e la baciò.
A quel punto me ne andai, arrivai in classe e Ali mi chiese di Rose, io le dissi semplicemente 
-orso- e lei capì al volo.
-l'orso ha agguantato la preda- disse illuminandosi in un sorriso che la diceva lunga.
A mensa i due rimasero distanti, fingevano di essere ancora arrabbiati, ma tutti al nostro tavolo sapevamo che gli costava, traditi anche dal fatto delle loro occhiatine continue, io mi stavo divertendo ma decisi di mettere fine alla loro sofferenza così dissi.
-Vedo che il messaggio è servito è orso?!-
-non so di cosa tu stia parlando- mi disse guardando rose distrattamente.
-Sai benissimo di cosa parlo-
-Bella sai cosa sembri?!- mi chiese lui.
-Sentiamo-
-Un uccellino molto fastidioso, di quelli che ti svegliano alla mattina fuori dalla finestra con il loro fischio- marcó molto le parole uccellino e fischio.
-Grazie Bella- mi disse Rose vicino all'orecchio. Aveva capito subito a cosa si riferiva Emmett.
-Figurati, tu piuttosto stai bene?-
-Mai stata meglio- mi disse.
-Ci credo- le risposi.
Lei mi guardò stranita.
-Sono rimasta fino al vostro adorabile bacetto- dissi e lei arrossí violentemente.
-Vuoi dire che tutti lo sanno?- mi chiese sempre sottovoce.
-Direi di si- poi alzai la voce -perciò smettetela con questa sceneggiata, sappiamo già tutto.- dissi e tutti annuirono.
-Bella! Sei una guastafeste!- disse Emmett ridendo.
-Ora siamo tutti felici!- dissi mentre Edward mi stringeva nel suo abbraccio.
*FINE FLASHBACK*
E ora era qui, con la sua coca in mano in procinto di sposarsi e di avere un figlio.
-Sei pensierosa Bella? A che pensi?- mi chiese Rose.
-Pensavo al giorno in cui ti sei messa con Emm.-
-Il giorno dell'uccellino dispettoso?- mi chiese lei ridendo con sguardo sognante, probabilmente anche lei stava ripensando a quei momenti.
-Eravamo tutti molto felici.- mi disse lei ricordando la mia frase ma poi aggiunse -e lo saremo ancora vedrai- mi disse chiaramente riferendosi a me e a Edward.
Le ragazze erano tutte a ballare, nei tavolini eravamo rimaste solo noi due perciò -Davvero, siamo tutti molto felici- le dissi e stetti a guardarla per capire quanto ci impiegasse.
Beh ci mise mezzo secondo!
Dopodiché mi guardó e si illuminò in un sorriso.
-Oddio Bella davvero?- mi chiese.
-Sì ma ti prego lo sai solo tu! Domani riveleremo tutto, per ora mantieni questo piccolo segreto?- le chiesi facendo la faccia da cucciolo di Alice.
-Stai tranquilla, non sono Alice- mi disse.
-Hai detto il mio nome? - disse qualcuno alle mie spalle.
E in mezzo secondo mi ritrovai in mezzo alla pista a ballare con Ali e Vic.
Quando tornammo a casa erano le 3 di notte ed io ero un po' brilla, i ragazzi dovevano essere già tornati poiché le macchine erano nel vialetto.
Entrammo in casa senza fare rumore, ma tutte noi eravamo un po' brille e facemmo un po' più di rumore di quanto avremmo dovuto, Esme Renèe Sue accompagnarono in stanza le altre, mentre Rose,l'unica sobria del gruppo mi portò in camera di Edward, ricordo solo che Edward mi prese in braccio e che Rose gli disse:
-puoi anche darle un bacetto se vuoi, tranquillo lo so solo io, me lo ha detto lei.- disse, lui mi diede un bacio a fior di labbra che io ricambiai, poi vidi Rose attraversare il bagno e andare a mettersi nel mio letto.
Gli sposi non si possono vedere la notte prima del matrimonio. Edward mi adagió sul letto dandomi il bacio della Buonanotte, e quella è l'ultima cosa che mi ricordo di quella notte perché poi mi addormentai.

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Capitolo 22
*** The Wedding Banquet♥ ***


-Emmett sai benissimo che odio le sorprese- gli dissi. -Lo so Bellina, ma ora devi restare qui!- mi disse Emmett che tirò a se anche Vic e James e tutta la tribù di La Push. Così anche i genitori di entrambe le coppie. -Bella, scusa, ma Alice è fatta così lo sai?- mi disse Rosie. -Così come?- chiesi io ma non ebbi risposta. -Ci siamo, cisiamocisiamocisiamo!- Alice era un tornado. -Allora, iniziamo dagli amici più lontani, Renèe e Phil, dietro Charlie e Sue, Poi Seth e Leah, dietro mettevi voi Emily e Sam, con i bambini anche. Poi tutti voi ragazzi di La Push, poi James e Vic, Bella Edward e i bambini, poi Esme e Anne, infine Papà e Jason sapete cosa dovete fare, voi entrate per ultimi.- detto questo tornò in giardino e cominciò a parlare. -Buona Sera parenti e Amici degli sposi qui a villa Cullen abbiamo la tradizione di far entrare in mezzo alla folla di amici e parenti, gli amici e parenti degli sposi venuti da lontano perciò cominciamo.- la musica partì. -Da Jacksonville Renèe e Phil che sono per me è mio fratello e la mia nuova sorella come dei veri genitori, al loro seguito anche loro come dei secondi genitori, da Forks Charlie e Sue con i figli Seth e Leah. Dietro di loro vediamo ora entrare Emily e Sam Uley con i loro figli Jake e Isabella. E ora la mega tribù di La Push, chiamata anche la spiaggia più piovosa d'America, Paul Jared Quil e Embry. Prendete posto ragazzi. E ora ci spostiamo verso la caotica New York, con gli amici fraterni degli sposi, James e Victoria. Direttamente dalla direzione di Vogue Bella Swan, nonché testimone della sposa, con Edward Cullen e i loro figli Lucas e Elisabeth.- Uscimmo con io che tenevo per mano, Liz, lei teneva per mano suo fratello che a sua volta teneva per mano Edward sembravamo una vera e propria famiglia, Liz sorrideva alla zia, e Lu guardava suo padre. -Dietro di loro le mamme degli sposi, Esme e Anne. E ora i padri dei nostri piccioncini, Carlisle Cullen e Jason Hale, che srotolano il tappeto rosso per i nostri sposi ecco a voi il signore e la signora Cullen.- disse e in quel momento uscirono i ragazzi. Erano bellissimi! Ed erano innamorati, si vedeva tantissimo. Il tavolo degli sposi e dei testimoni era messo per lungo dalla parte nord del giardino, con loro avremmo mangiato anche noi, io vicino a Rose, Edward in quanto testimone di Emmett accanto a lui. Dopo cena arrivò il momento degli auguri al microfono. Per primi andarono davanti a tutti su un piccolo palchetto dove suonava la Band andarono i tre papà, Charlie, Carlisle e Jason. -Noi siamo un po' come i vostri tre papà, io pur non essendo vostro padre di sangue vi sento un po' come miei figli, grazie alla stupenda amicizia che vi lega a mia figlia vi vedevo spesso girare per casa e tutte le sere che restavate a mangiare e poi le ragazze andavano a prepararsi per uscire e Emmett tu e i ragazzi restavate a vedere la partita con me beh, resteranno serata indimenticabili.-disse Charlie. Poi toccò a Carlisle. -Io vi vedevo girare per villa Cullen a Forks, per villa Cullen qui a Phoenix, e lo sapevo da sempre che voi vi sareste innamorati, vedi Rose, tu sei la mia seconda figlia, così come lo è Bella, per cui voglio ringraziare Jason e Anne per aver messo al mondo una ragazza così energica da tenerti a bada figliolo.- tutti scoppiarono in un applauso, Rose ormai piangeva e si stringeva a me e a Emmett. -Ciao bimba, io ti devo chiedere scusa, non sono stato molto presente con te, e allo stesso tempo devo dire Grazie a Carlisle e Charlie per averti fatto da padre, quando io non l'ho potuto fare, il mio lavoro purtroppo mi teneva sempre lontano da te e da Jasper, mi ha tenuto lontano dalla mia bimba quando hai attraversato le fasi travagliate dell'adolescenza, quando stavi male, quando avevi l'influenza, o quando quello zuccone di tuo marito ti faceva stare male e non si decideva a mettersi con te, ma so che in tutto questo tempo tu hai sempre avuto Carlisle e Charlie, loro ti conoscono meglio di me, ma tu resti la mia bambina e non vedo l'ora di diventare Nonno, Bada a te Emmett e che non venga a sapere che hai abbandonato la mia bambina con vostra figlia!-disse lanciando uno sguardo omicida a Emmett e al suo vicino. Tutti ridemmo. Poi fu il turno delle mamme, mamma Esme e Anne salirono sul palco e fecero un po' il discorso dei loro mariti, mamma naturalmente fece ridere tutti cantando la ninna Nanna che cantava a noi ragazze da piccole quando veniva a trovarci a Forks. Esme ringraziò Jason e Anne per aver messo al mondo Rose. Mentre il discorso di Anne fu particolare. -Care consuocere, vorrei ringraziarvi per quello che avete fatto per mia figlia, lei vi vuole un mondo di bene e io lo so, voi ci siete state quando io non c'ero le avete dato quell'affetto che sua madre non ha potuto darle, e ve ne sono grata. Anche io come mio marito non vedo l'ora di diventare nonna e di viziare il mio nipotino o nipotina che sia. Ebbene si tesoro abbiamo aperto un'ufficio a Phoenix. Non ci allontaneremo più da te tesoro.- disse Anne. Rosalie a quel punto era in crisi piangeva talmente tanto che decisi di fare qualcosa io. -Ora tocca ai testimoni- dissi ad alta voce poi mi abbassai verso Rose e le dissi - stai a guardare e smettila di piangere che se rovini il lavoro di Ali ti strangola.- Feci cenno a Edward di venire con me e seguirmi. -Fratello Orso, Barbie Girl, mamma quanto siete belli, non vedevo l'ora di leggere Emmett e Rose ci invitano al loro matrimonio, devo ammettere che quando ho letto l'invito avevo un po' paura a tornare in questa città, ma non appena arrivata mi sono subito riabituata ai ritmi di villa Cullen, con la gravidanza di Rose ogni giorno c'erano sorprese, come essere svegliati alle 5.30 del mattino dalle sue urla, oppure quella pazza di Alice che stamattina andava in giro cercando Emmett, Alice tesoro se solo avessi guardato in bagno l'avresti trovato.- le dissi e lei fulminó Emmett con lo sguardo. -Liz, Lu venite su, comunque visto che siamo in vena di rivelazioni e riappacificamenti- dissi e guardai tutto in sala soffermandomi su papà- volevamo dirvi che abbiamo deciso di ricostruire la nostra famiglia.-dissi e presi per mano Edward continuando a guardare papà che diventò verde e venne trascinato via da Carlisle Jason e Phil. Poi guardai Edward e lui si avvicinò al microfono provò a parlare ma Emmett lo anticipó. -Bacio, Bacio, Bacio, Bacio- disse battendo le mani a Ritmo e tutti lo seguirono. Io con in braccio Lu e lui con in braccio Liz ci danno un dolce e casto bacetto. -Wohoooooo- Emmett era gasato e stringeva a se Rosalie che ci sorrideva. Alice venne ad abbracciarci e disse -LoSapevoLoSapevoLoSapevo- disse ridendo. -Calma, riprendi fiato- le dissi ridendo e tornando al microfono- caro fratello orso, se non ci fossi stata io quel giorno a scuola avreste sicuramente trovato il modo di stare insieme, oppure ti avrei sistemato per le feste, cara sorella Barbie, quando lessi il tuo biglietto avevo paura a tornare qui, ma ora devo solo ringraziarvi perché mi avete fatto ritrovare la mia felicità, ah ragazzi ora siamo tutti felici Auguri!-dissi e lasciai il microfono a Edward che non staccava le mani. -Emmett,fratello, non ti perdoneró mai per aver rubato la mia macchina nel cuore della notte, ma visto che non me l'hai rubata proprio tu da solo, divideró il mio odio tra tutti e tre- disse guardano me è Jazz. -Comunque, Rosalie, non potevo immaginare ragazza migliore per Emmett, tu sei la persona giusta per lui, riesci a tenerlo a bada quando cerca di fare il coglione. Grazie Rosellina- le disse e si beccó un'occhiataccia da Rose che odiava essere chiamata così. Dopo di noi a turno tutti fecero gli auguri agli sposi. E poi si aprirono le danze, la sposa e lo sposo danzano per primi, insieme ai testimoni e ai genitori, poi pian piano tutti entrarono nella pista creata un mezzo al giardino, ballai con Emmett quando Edward volle ballare con Rose, e dopo di lui ballai con tutti, Carlisle, anche con Jason, Con Sam che sembrava molto aver preso il posto del mio migliore amico assente quando fui intercettata da James avevo ballato con tutta la Tribù, e dopo la canzone con Jamy, c'era ancora un uomo con cui volevo ballare prima di tornare da Edward che ora ballava con Vic, papà. Lo cercai ma non c'era così entrai in casa e lui era in cucina con un bicchierino di whisky. Lo presi per mano e quando stava per fiatare lo zittii e lo trascinai fuori, iniziammo a ballare e lui mi chiese se ero felice gli risposi che era quelli che avevo sempre desiderato. Dopodiché quando la canzone finì cercai Edward che ballava con una ragazza bionda, mezza rossiccia,pensavo a Jess, invece con una rapida occhiata notai che era Tanya, mi diressi verso di loro e picchiettai sulla spalla di lei. -Ti dispiace se ballo con il padre dei miei figli?- Le chiesi. -Bella, mi fa piacere conoscerti definitivamente, so che lavori per Vogue, per cui penso che ci rivedremmo- disse e si allontanò. -Gelosia portami via- disse Edward quando tornai tra le sue braccia. -Ha parlato, e poi te l'ho detto che non sono cambiata.- -Oh si lo vedo-disse. -Papà ti dispiace se ballo con mamma?- chiese Lu al papà. -Certo che no, se tu mi dai il permesso di prendere in braccio Liz e ballare con lei.- gli chiese Edward ricordandosi che aveva fatto anche quella promessa a nostro figlio. -Certo, allora io vado con mamma- disse e mi prese per mano portandomi in mezzo alla pista. Io lo presi in braccio e iniziammo a girare. Affianco a noi anche la mia bambina girava ridendo tra le braccia del papà. Quella notte andammo a letto con la speranza di avere una vera e propria famiglia ♡

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Capitolo 23
*** The wedding♥ ***


Mi svegliai con le urla che arrivavano dal corridoio, non riuscendo però a capire di chi fossero per il forte lancinante dolore alla testa.
Ma chi me l'aveva fatto fare di bere? Che madre snaturata.
Ad un certo punto dalla porta entra Emmett. 
-Bella? Ti prego non dirgli che sono qui. Mi stanno facendo impazzire aiutami.- si sentivano dei passi venire dal corridoio.
-Va in bagno e quando l'ho distratta esci dalla mia camera e fuggi!- gli dissi.
Lui si infilò in bagno poi a un certo punto rimise fuori la testa.
-Approposito di camera tua. Che ci fai nel letto di Eddy?- mi chiese.
Cavolo non me ne ero resa conto che ero nel suo letto e lui mi stava guardando.
-Sparisci fratello Orso e non fare domande!- gli dissi laciandogli un cuscino.
Mentre spariva dietro la porta del bagno mi resi conto della scatolina azzurra con le pillole per il mal di testa e sopra al comodino e un biglietto affianco.
"per il tuo mal di testa.
Avevo il turno in ospedale stamattina.
Ah ha chiamato la tua capa ho risposto io e le ho detto che stavi ancora dormendo dovresti richiamarla.
Ti amo tuo Edward♡"
La scritture elegante era inconfondibile.
I passi in corridoio si avvicinavano sempre di più.
Fuggì dalle coperte andandomi a sedere alla scrivania.
-Bella?- giusto in tempo, Alice era entrata un secondo dopo che mi sono seduta alla scrivania -cosa ci fai in camera di Edward?- mi chiese sospettosa.
-Cercavo queste- le dissi alzando la scatola delle aspirine che reggeva in mano.
Solo allora mi girai e la guardai in faccia.
-Bella! Mio dio fai spavento! Allora scrub maschere multiple, massaggio relax, si, dovrei farcela in due ore. Ricordami di non farti bere mai più. Ora doccia e vieni da me!-
-agli ordini genarale- le dissi e lei uscì gridando il nome di Emmett.
Io mi sedette di nuovo alla scrivania quando sentì la porta del bagno aprirsi.
-Bella ora mi spieghi che ci facevi nel letto di Edward?-
-Ma tu non dovevi scappare dalla mia stanza?- gli chiesi cercando di evitare il discorso.
-Bellina non cambiare discorso avanti!- mi disse.
Gli passai il biglietto di Edward sperando che capisse senza che io parlassi.
-Ah la mia Bellina- rise e mi prese in braccio.-sono felicissimo, Finalmente! Da quando?- mi chiese.
-Dal giorno in cui mi buttò in piscina- gli dissi.
-Awww- 
-Emmett, silenzio però al generale lo voglio dire io. Anzi dammi andare, per colpa tua mi tocca farmi trattare da "Barbie-cavia-da-laboratorio" da tua sorella. - dissi scansandolo verso il bagno.
Il getto della doccia con le aspirine che facevano effetto fu rilassante.
Quando finì con l'asciugamano nei capelli mi diressi in camera mia e misi una tuta e poi andai in bagno di Alice.
-Ahhh- urlò quando mi vide - è tornata la vecchia Bella!- mi disse mettendosi le mani nei capelli per la mia tutona.
-Avanti Ali, vedi di muoverti che poi con il vestito ti stupisco- le dissi.
Lei mi mise nella vasca da bagno e cominciò a mettere maschere su ogni parte del mio viso.
Quando finì dopo due ore avevo la pelle liscia e morbida e trucco e capelli fatti, il trucco era blu con effetto fumo, e i capelli raccolti in una crocchia strana era una specie di chignon da cui venivano fuori altri capelli che ricadevano sulle spalle boccolosi.
-Ora va in camera vestiti e poi torna qui ad aiutarmi con Rose, e chiama anche Victoria mi servirà anche lei - mi disse.
Io mi diressi verso la camera di Vic e James, che nel frattempo era tornato a casa dall'ospedale. Bussai e quando Vic mi diede l'ok entrai.
-Vic ha detto Alice di vestirti e andare nel suo bagno che ha bisogno di noi con Rose.- le dissi e uscì velocemente andando in camera mia a vestirmi. Quando entrai in camera mi diressi all'armadio presi il vestito e lo posai sul letto.
Poi mi ricordai del biglietto e che Anna aveva chiamato e andai in camera di Ed ha prendere il telefono. Quando entrai non mi accorsi della figura distesa sul letto. Ero concentrata sul numero da comporre.
-Te lo ricordi il numero o cerchi nella rubrica?- mi chiese.
-Edward! Quando sei tornato?- gli chiesi fiondandomi su di lui.
-Mezz'ora fa.- mi disse -eri impegnata con Alice, e ho incrociato Emmett che si sta nascondendo in garage, mi ha fatto i complimenti.- mi disse guardandomi e ridendo.
-Chiamo Anna e poi vado a vestirmi- gli dissi.
-Va bene ci vediamo stasera.- presi il telefono andai in camera mia.
*Bella?*
-Ciao Anna so che stamattina mi hai chiamato mi dispiace ma ieri sera ho fatto un po' tardi e quindi stamattina ho dormito- le dissi mostrandomi colpevole.
*Non preoccuparti Bella ho parlato con Edward, volevo saper e come stava andando e se ti andava di scattare qualche foto del matrimonio da mettere sul giornale per un eventuale "moda della sposa parte 2 The wedding"* mi chiese.
-Certo le foto non mancheranno ma dimmi come vanno le cose li al giornale? Tutto bene?- le chiesi.
*Sì bene, seguendo i tuoi consigli dell'ultima volta ora le cose vanno molto meglio. Andy e Emily fanno un lavoro bellissimo, riguardo a Serena avevi ragione Blair la sa tenere a bada, grazie Bella, ma dimmi quando torni?*
*La settimana prossima, parto lo stesso giorno dei due sposini- le dissi.
*Va bene divertiti stasera e torna presto* 
-Ciao Anna- le dissi e chiusi la chiamata.
-BELLA SE NON TI MUOVI TI STRANGOLO! - era Alice.
Misi il vestito alla svelta e presi i tacchi in mano.
Corsi nel bagno di Alice.
-Finalmente la Nuova Bella- mi disse guardandomi il vestito - Bella Vic voi acconciatele i capelli.- e ci spiegò cosa fare mentre lei si occupava del trucco.
Alle 7 meno 10 finimmo e aiutammo Rose a entrare nel vestito.
-Bella tu devi andare a prendere posto accanto a Edward sbrigati- mi disse Alice io scesi le scale e poi infilai i trampoli.
E mi diressi verso Edward.
Presi posto accanto a lui vestito in smoking era bellissimo, ma finsi di ignorarlo, nessuno sapeva di noi e secondo la versione ufficiale ci parlavamo appena.
-Sono sconvolto! Tu che riesci a camminare su quelle "trappole mortali"-disse minando le virgolette quando disse come chiamavo io i tacchi-senza volare per terra! Che progressi Swan- mi disse ghignando.
-Taci Cullen- non lo guardai perché tentavo di non ridere Emmett venne da noi e ci salutammo. Era imponente dentro quello smoking.
Lanciai un rapido sguardo alla sala, in prima fila alla parte sinistra c'era la mamma di Rosalie e Jazz, accanto a lei la sedia vuota che spettava a suo marito che in questo momento era in fondo alla sala aspettando di entrare con la figlia sotto braccio, con jazz e la sedia vuota accanto a lui immaginai dovesse essere per Lucas.
Mentre in prima fila dalla parte destra c'erano Esme e Carlisle con due posti vuoti uno quello di Alice e uno quello di Liz.
Quando la marcia inzió Lucas entrò per primo con le fedi e le pose sul trespolo davanti al pastore, andandosi a sedere accanto a Jazz.
Subito dopo di lui entrò la mia bimba con in mano un cestino di petali di rose bianche e blu che spargava saltellando, no danzando per tutta la navata. Sembrava sua zia Alice, arrivò davanti a Emmett e gli lanció addosso quel che restava dei petali.
Io sorrisi e Edward accanto a me fece lo stesso.
Alice e Vic entrarono insieme e si diressero ai loro posti e infine eccola.
Rosalie.
Il vestito era bianco con scollo a cuore.
Il busto stretto e la gonna ampia.
Aveva uno strascico lunghissimo.
In mano un buchè di rose bianche e blu.
Stava sotto braccio a suo padre e sorrideva balzando lo sguardo da Emmett a suo padre.
Arrivata alla fine della navata il prete disse:
-Chi offre questa donna?-
-Jason Hale- rispose il papà di Rosalie.
Poi si sedette di fianco alla moglie.
Il prete iniziò la cerimonia.
Io mi persi a osservarli.
Se non ci fossi stata io quel giorno a scuola avrebbero trovato il modo di stare insieme ne sono sicura. Mi persi a osservarli. Quando Edward mi tirò una leggera gomitata capì che eravamo arrivati al "lo voglio".
-Vuoi tu Emmett McCarty Cullen prendere Rosalie Lillian Hale come tua sposa e amarla e onorarla, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà, per tutti i giorni della tua vita?-
-Lo voglio- disse Emmett guardando Rose negli occhi.
-Vuoi tu Rosalie Lillian Hale prendere Emmett McCarty Cullen come tuo sposo e amarlo e onorarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà, per tutti i giorni della tua vita?-
-Lo voglio- disse.
-ora scambiatevi le intenzioni- disse il prete.
Iniziò Rosalie.
-Emmett, non vedo l'ora di vivere la mia vita come tua moglie, ricordo ancora tutti i mostri momenti non cambieranno mai ciò che siamo, e poi sai cosa penso? Penso che l'amore sia un rito pagano per raccontare domani a tua figlia chi eri- disse prendendo le parole della loro canzone.
Poi toccò a Emmett.
-Hei Barbie Girl, no dai scherzo, Rosalie, ho provato a immaginarmi quanto saresti stata bella nel nostro giorno speciale, ma -alzò gli occhi e la guardò- nemmeno l'immaginazione poteva arriavre a tanto- disse. - Ora che siamo qui pronti a scambiarci gli anelli vorrei ringraziare un uccellino senza il quale ci avremmo messo secoli prima di essere qui -disse guardandomi- Grazie Bella, sei stata tu la prima testimone del nostro amore, e grazie a Edward che ti ha sempre sostenuta nelle tue follie, vi vogliamo bene- disse infine. Io gli sorrisi sapendo che in quel momento non potevo andare ad abbracciarlo.
Poi presero gli anelli, quelli che ero passata a prendere in gioielleria.
-Io Emmett McCarty Cullen, prendo te Rosalie Lillian Hale come mia sposa, nel nome del padre del figlio e delle spirito santo-
-Io Rosalie Lillian Hale prendo te Emmett McCarty Cullen come mio sposo, nel nome del padre del figlio e dello spirito santo.-
-Con i poteri a me conferiti vi dichiaro Marito e Moglie, puoi baciare la sposa- disse il prete e Rosalie e Emmett si lanciarono in un dolce bacio e la folla scoppiò in un forte applauso.
Poi fu il turno delle foto io mi misi accanto a Rose e Ed accanto a Emm. Dopo le foto di rito ci spostammo tutti nel grande giardino di Villa Cullen dove Alice aveva organizzato il ricevimento, ma le sorprese non erano ancora finite perché mentre mi dirigevo verso il giardino Emmett mi fermò. E disse solo -Sorpresa-

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Capitolo 24
*** Regali e Partenze♥ ***


La luce dei caldi raggi del sole che entravano dalla finestra mi faceva credere che fosse mattino, così con un rapido sguardo all'orologio capì che era solo l'alba. Cercai di riaddormentarmi ma la luce non mi aiutava, così mi alzai e mi feci una doccia. Quando tornai in camera Edward guardava i nostri angeli dormire. Mi misi a guardarli tutti e tre e senza che lui se ne accorgesse gli feci una foto, che misi come sfondo dell' iPhone, i miei tre angeli. -Buongiorno amore. È l'alba non riesci a dormire? - mi chiese Ed. -Giorno, no mi ha svegliato la luce!- dissi. -Bells? Sei sveglia?- papà! La sua voce veniva dalla porta del bagno dalla parte di camera mia, era entrato li e non avendomi vista pensava che fossi al bagno. -Arrivo-dissi piano a Edward. -si papà- dissi poi andando in bagno. -Bells, vorrei parlare con te.- -So già di cosa vuoi parlare papà, è vero che sono tornata con Edward, ma non ha ancora piena fiducia, sarà un po' dura ricominciare ma credimi, siamo determinati, e lasciare i bambini è l'ultima cosa che vuole, perciò stai tranquillo papà, so badare a me stessa.-gli dissi desiderosa di chiudere il discorso. -D'accordo ma poi non venire a lamentarti se questo tipo ti fa soffrire di nuovo eh, ti ho avvertita, donna avvisata?!- mi chiese. -mezza salvata. Si lo so papà tranquillo- mi abbracciò e uscì dalla stanza. Mentre aprivo la porta del bagno per tornare da Edward, risentí la porta aprirsi, mi gira e trovai un assonnato Jasper insieme a un energica Alice piombarmi di fronte al muso. -Ho letto su internet che oggi faranno un altro open Day alla forks High School, ti prego andiamo con l'aereo di papà si fa in un attimo!- Alice mise i suoi occhi da cucciola. -se riesci a svegliare lo zuccone di tuo fratello si può fare- le dissi. -Emmett è già sveglio ed entusiasta della proposta mi disse lei. -Intendevo mister non mi alzo prima di mezzogiorno- dissi indicando con il dito la porta dietro di me. -Per chi mi hai presa? Dammi un minuto e lo tiro giù dal letto- mi disse e andò in camera di Ed seguita da me e da Jazz. -Edward Antony Masen Cullen! Giù subito il tuo fondoschiena dal letto, abbiamo grandi progetti per la giornata. Ah Lucas Liz, vale anche per voi.- disse lei. -mm no- si lamentarono tutti e tre. -Degni figli di vostro padre- disse e levò le coperte a tutti. -op op in piedi, Liz vieni con la zia e la mamma che vi sistemo!- disse Alice trascinando fuori dal letto mia figlia che ebbe il tempo di dare un bacio al suo papà e venire con noi. -Allora Liz mentre preparo la mamma ti metto questa maschera e vai a fare colazione, non ti impastricciare d'accordo? Vai che la nonna è già giù- mia figlia corse fuori non appena alice finí di metterle la maschera. -Come l'hai fatta quella maschera?- -Yogurt- mi disse lei ridendo! -sembrava un odore familiare- ci misimo a ridere e poi Alice mi truccó. Quando Rose arrivò mi aveva acconciato i capelli in una crocchia. -Allora sposina? Qualcosa da raccontare? La prima notte di Nozze com'è andata? - le chiese Alice! -Dai Alice lasciala in pace! Piuttosto andiamo ad aprire i regali ti prego- le dissi curiosa. -ok, scendiamo- Rose aprì prima il mio di Edward e dei bambini, era uno scatolone enorme! Alto quano lei e largo quanto Emmett. - Su può sapere cosa mi avete regalato? Un robot meccanico?- mi chiese Rose. Ma quando vide che dentro c'era tutta la nuova collezione di borse di Gucci tirò un urlo che svegliò tutta la casa e vennero tutti in salotto a vedere che fosse successo. -E a me niente? Nemmeno un portafoglio?- chiese Emmett ma in quel momento suonarono il campanello. -Vai tu Emm?- gli disse Edward lanciandomi uno sguardo d'intesa. -Ragazzi chi ha ordinato qualcosa al saturn? C'è fuori il camion.- ci informò Emm. -il signor Emmett Cullen?- chiese il fattorino. -Sì? - -Dovrebbe firmare per ritirare l'articolo- Emmett cadeva dalle nuvole ma firmò credendo che fosse un nostro scherzo. Quando però si vide recapitare l'impianto hi-fi ci rimase. Io e Edward ci guardammo e annuimmo. -Auguri Emmett!- Gridammo saltandogli addosso. -Ragazzi! Io vi adoro!- disse abbracciandoci. Ma il regalo più originale fu quello di Esme e Carlisle: gli avevano regalato villa Cullen a Forks. Dopo la luna di miele si sarebbero trasferiti in quella perenne coltre di nuvole e pioggia, certo che Carlisle poteva scegliere un posto più vicino. Anne e Jason invece ebbero tutto il mio amore, avevano regalato ai ragazzi un attico a New York , vicino all'ufficio! Che bello!!!! Ero contentissima. Alla fine dei regali Alice decise che era ora di andare, andammo all'aeroporto e prendendo il Jet di Carlisle e in due ore eravamo a forks, andammo a villa Cullen e prendemmo due macchine dal garage, io Edward e i bambini la volvo, i ragazzi invece la jeep di Emmett. Arrivati nel parcheggio mia figlia mi disse: -mamma è qui che vi siete conosciuti tu e papà? - -Sì tesoro, dai vi facciamo vedere la scuola venite?- gli rispose Edward al mio posto. Scendemmo dalle macchine e all'ingresso c'era sempre quello stordito di Berty! -Benvenuti alla Forks.... bentornati alla forks High School- su corresse quando ci vide. -I ragazzi più terribili che questa scuola abbia mai visto!- disse Berty. -Berty possibile che lei non invecchia mai? È per caso un vampiro o ci vuole crepare dentro queste quattro mura?- chiese Emmett. -Signor Cullen, se io non invecchio lei non cresce!- ok si stava arabbiando. -Avanti professor Berty, non vorrà mica metterlo in punizione- ecco Rosalie agguerrita. -Signorina Hale, per favore non faccia la Giovanna d'Arco della situzione- -ah ah, signora Cullen da un giorno- disse mostrando fiera la fede al professore. -oh scusa, allora auguri- disse il prof. I miei figli risero e il prof se ne accorse. -E questi adorabili bambini? Chi sono?- -I nostri figli professore- disse Edward fiero tenendomi per mano. -Ma che adorabili bestioline, tali e quali a mamma e papà- disse Berty ridendo ma porgendo a entrambi un grosso lecca lecca. -Ragazzi a pranzo fermatevi nella mensa è stato creato un buffet- disse Berty e ci diede il via libera. Ci separammo, ognuno andò nei loro posti, con la promessa che ci saremmo incontrati in mensa. Io Edward e i bambini andammo in aula di Biologia. Facemmo sedere Lu e Liz ai nostri posti e gli scattammo una foto, poi gli facemmo vedere le nostre iniziali sui banchi. -Papà ci racconti la tua storia?- gli chiese Lu. -D'accordo allora, vostra madre si era trasferita da Jacksonville dove abita la nonna Renèe, qui a forks dal nonno Charlie, e quando è arrivata a biologia, unica nostra lezione in comune, mi ha incantato, mi feci cambiare alcune lezioni, per stare più con lei, ma l'unica lezione che non avrei dovuto cambiare era quella dell'ultima ora.- -Ginnastica- grugní. -Esatto, ginnastica, la prima volta che feci ginnastica con lei riuscì a prendere con una sola mossa di pallavolo, o karate, la spalla di Newton e la mia testa. Solo che la spalla di Newton aveva fatto rimbalzare più forte la palla e finì con un brutto colpo sulla mia testa e mi dovette portare in braccio in infermeria.- -piano piano con le chiacchiere, mi beccai io la testa, e Newton lo presi con il mio colpo di testa- dissi ridendo. -Lui mi portò in infermeria- anzi dopo ginnastica ero quasi sempre in infermeria, ma non era il caso di dirlo ai bambini. -Ma se dopo ginnastica ci finivi sempre su quel lettino! Come quando a badminton ti sei tirata la racchetta in testa da sola!- disse ridendo come un matto a ricordare quella scena. -Hei!- misi il muso ma poi contagiata dalle loro risate risi anche io. -Quando hai capito di essere innamorato della mamma papino?- gli chiese Liz. -Beh, forse l'ho sempre saputo, ma per averlo capito è successo quando vedevo che Newton ci provava, ero geloso marcio! Allora mi sono fatto avanti e mamma si è buttata tra le mie braccia.- disse abbracciandomi. -Venite andiamo alla mensa- disse Edward. - No! So io dove andare seguimi- andai al mio armadietto e corsi fino all'angolo che svoltava al secondo corridoio di armadietti, ed eccoli li i due sposini che si sbaciucchiavano. -Ci pensiamo noi- dissero sotto voce Liz e Lu, li vidi avanzare silenziosamente per il corridoio poi quando furono abbastanza vicini urlarono: -BECCATI- io e Edward ci tappammo le bocche a vicenda per non scoppiare a ridere. Poi ci avvicinammo. -Dai che ci aspettano alla mensa - -Ah no! Ora ho io un idea migliore! - disse Edward dirigendosi verso l'albero più lontano del parco. Su cui sopra stava l'altra coppietta. -vado io- dissi. Mi arrampicai e arrivata dietro di loro dissi: -Bel nascondiglio ma trovati!- loro per poco non cadevano dall'albero. Anzi Alice era caduta tra le braccia di Emmett e Edward. -Sei una bambina pestifera- mi disse Jazz e iniziò a farmi il solletico. Ci dirigemmo in mensa e quando entrammo notai molti ex studenti. C'era un cartello che indicava chiaramente "Festa Ex Studenti". Il buffet era stato organizzato per gli ex studenti era chiaro. Ci dirigemmo al "tavolo Cullen" c'era ancora la scritta di Alice con l'indelbile. Ci guardammo intorno e quando lo vidi mi uscì un -No! Edward nascondimi per favore!- dissi cercando di nascondemi dietro a Edward ma era troppo tardi mi aveva già vista infatti si stava dirigendo verso di noi. -Bella! Ragazzi! Non ci credo siete davvero voi?-

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Capitolo 25
*** Vecchie Amicizie♥ ***


-Ciao Mike!- disse Edward amareggiato. Ma con tutti quelli che potevamo incontrare proprio lui? Dio che nervoso.. -Allora come ve la passate nella bella e soleggiata Phoenix?- chiese prendendo una sedia e aggiungendosi al nostro tavolo. -Bene, io e Emmett ci siamo sposati ieri- disse Rose. -Auguri ragazzi, e voi due?- chiese rivolgendosi a me e a Edward, ci sperava ancora? Edward mi batté sul tempo. -Oh noi? Noi abbiamo due bellissimi bambini, Lucas Liz vi presento Mike, un ragazzo che conoscevamo...-disse Edward indicando Lu e Liz seduti tra alice e me. -Piacere di conoscervi, oh ci sono Ben e Conner, a presto ragazzi- disse e con un sorriso si allontanò e andò dai ragazzi. Con Ben arrivò anche Angela. -ANGELA!- dissi e presi Liz in braccio, e Edward prese Lu e venne con me da una delle miei migliori amiche in quella scuola. -Heilà Angie.-le arrivai da dietro. -Solo una persona mi chiama Angie..- disse lei voltandosi lentamente. -Bells? Sei tu? Oh ma certo che sei tu! Fatti abbracciare tesoro! Mi sei mancata!-disse e corse ad abbracciarmi. Io misi giù Liz giusto in tempo che mi ritrovai dentro un uragano di abbracci e di mi sei mancata. Quando ci staccammo lei finalmente si accorse di Edward. -Oh ciao Edward, mi devi dire qualcosa Bells?- mi chiese lei dopo averlo salutato. -Beh, Edward e io, si ecco, siamo tornati insieme.- le dissi. -Ma è meraviglioso, voi due siete perfetti insieme. E questi due angeli ne sono la prova. Voi dovete essere Lucas e Elisabeth giusto?- mi disse. -Lu-disse mio figlio. -Liz- disse presentandosi mia figlia. -Io mi chiamo Angela, ma giusto perché siete voi potete chiamarmi Angie.- -Eh no! Quel nome è solo mio!- dissi. -Oh ma quelle non sono Alice e Rosalie?-disse poi guardando il nostro tavolo e avvicinandosi. -Angela! Che bello vederti!- esclamarono all'unisono Alice e Rose. -Anche per me, allora Phoenix com'è?- beh se non altro lei era stata meno spocchiosa di Newton. -Soleggiata, dovresti venire a trovarci appena questi due tornano dal viaggio di nozze, che ne dici per le vacanze di Natale? Con Ben, perché stata ancora insieme tu e Ben vero? Oh si magari potremo fare un uscita tutti insieme.- -Alice! Ferma la ruota!- disse Edward. -Ops, scusa!- disse mettendo la faccia da cucciola. -Perdonata ovvio, ma cosa dicevi di questo viaggio di nozze? Emmett Rose? Siete sposati?- chiese lei. -Da un giorno- disse lei mostrando la fede. -Auguri- disse lanciandosi su Rose. -Angela and... oh! I Cullen e chi se lo aspettava!-disse Ben andando a salutare i ragazzi. -Due figli, due sposi, e tu quando Jazz?- chiese Ben. -Prima o poi succederà- disse Jazz abbracciando Alice. Eh si quei due erano una vera sorpresa. Anche quando si sono messi insieme non l'avevano detto a NESSUNO! Noi lo scoprimmo la mattina di Natale. INIZIO FLASHBACK La mattina di Natale è un momento magico. O almeno per me lo è sempre stato, e i natali a villa Cullen erano quelli che preferivo, tutte le nostre famiglie si riunivano e intorno al grande albero di Natale c'era una specie di magia, per non parlare dell'ENORME quantità di pacchi e pacchettini Regalo. Alice e Jazz avevano in mano due grossi fiocchi che insieme facevano un enorme cuore rosso. -Posso iniziare io?- chiese Alice. -Dicci tesoro- la esortó sua madre. -Allora, il mio regalo per Natale è questo- disse mettendo il fiocco sulla testa di Jazz. -E il mio è questo-disse mettendo la sua metà sulla testa di Alice- e poi si baciarono, nel momento in cui si baciarono i fiocchi formavano il cuore. -Volete dirmi che voi due state insieme?- disse Esme che praticamente ormai piangeva-tutti i miei figli sono felici, questo mondo sta andando al suo posto- disse infine. -Alice Mary Cullen! Raccontami subito tutto quanto!- Rosalie era furiosa. -Ok allora, eravamo in un bar due settimane fa- -Due settimane ALICE!!!!!!!- ok Rosalie era molto furibonda. -Fammi finire se vuoi sentire la storia-Rose annuì.-dicevo due settimane fa sono entrata in un bar un pomeriggio mentre tornavo dal centro commerciale a Seattle. Ero seduta al bancone e lui è entrato sedendosi a un tavolo. Io mi alzai e gli dissi. "Aspetti qualcuno?" Gli chiesi e lui mi rispose.- -Aspettavo lei signorina-la interruppe Jazz. -Hei sto raccontando io- gli disse Ali. -Dicevo? Ah si, mi sono seduta e abbiamo cominciato a parlare, poi mentre uscivamo stavo lasciando il giubbotto e entrambi ci siamo sporti per prenderlo, solo che le nostre mani si sono toccate, andammo a La Push a chiacchierare sulla spiaggia, mentre ci incamminavamo Jazz mi ha preso per mano. Siamo arrivati a un tronco e li Jazz- -L'ho baciata- la interruppe ancora Jazz beccandosi una sberla da Ali. -Ti avevo detto di lasciarmi continuare a me!- gli disse. -Sì ma tu la stavi facendo troppo lunga- disse Jazz. -Oh sono romantica. Problemi?- gli disse lei. -No assolutamente- e si baciarono. Ora mancavano solo gli altri due stupidi. E poi saremo stati tutti felici. FINE FLASHBACK Erano stati il regalo più bello per noi. -Allora venite per le vacanze?- la faccia di Alice mi fece venire in mente una cosa. -Angie prima di rispondere! Devi vedere una cosa- le dissi. -Cosa Bells? - mi chiese. -Alice resta li, Liz mettiti vicino alla zia e fai la faccia da cucciola.- le dissi e lei si piazzó su una sedia e fece gli stessi occhi della zia. -Bella! Sono sputate! Sono due gocce d'acqua!- mi disse. -La mia bella nipotina- disse Alice e se la spupacchió in braccio. -Allora verrai?- chiese Rose prima che Alice tornasse alla carica. -Direi di si, Ben tu che dici?- chiese a Ben. -Direi che il Natale con i Cullen non me lo perdo.- disse Ben. -Perfetto, Esme sarà contentissima- disse Rose. -Ragazzi ha chiamato papà, dobbiamo rientrare, domani mattina loro devono partire.- disse Edward. -Aspetta, Edward? Posso parlarti un momento?- gli chiesi. -Tu non verrai con noi?- gli chiesi lontano da orecchie troppo lunghe. -Non subito, devo ancora sistemare della pratica con due gemelli che sono nati l'altro giorno, ma per la fine della settimana sarò lì e sarò tutto per te- mi disse e mi baciò. -D'accordo, conteró i minuti- gli dissi. -Però stasera lo diciamo ai miei - disse. -D'accordo.- gli dissi e tornammo dagli altri pronti per tornare a casa.

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Capitolo 26
*** L'ultimo giorno♥ ***


Capitolo 23 Buonasera vampirelli belli♥ come andiamo?
Ora che ho di nuovo il pc, e portatile stavolta; sarà più facile tenere aggiornata la storia ♥
Vi lascio subito a leggere il nuovo capitolo♥
Ci leggiamo sotto♥




Tornammo a casa salutando Angie con la promessa di rivederci tutti a Natale a casa Cullen.
E i natali a villa Cullen erano da sempre divertimento assicurato.
La sera dopo cena le ragazze portarono Lu e Liz a mettere il pigiama, Emm, Jazz, Jamy e Laurent andarono a giocare alla Play mentre io e Edward restammo con Carlisle e Esme in cucina e mentre io e Esme lavavamo i piatti Edward cominciò ad affrontare il discorso con i genitori.
-Mamma, papà ho bisogno di parlarvi.-
-Parla figliolo- gli  disse suo padre.
-Allora, questa nuova situazione con Bella e i bambini mi ha spinto a prendere una decisone che avrei dovuto prendere 5 anni fa.- prese un respiro e continò. -perciò ho deciso di raggiungere Bella a New York per stare con i bambini e ovviamente con lei adesso che me la sono ripresa non ho intenzione di lasciarla andare ancora, non so se potete capirmi, e comunque papà per il lavoro non preoccuparti, ho già chiesto il traferimento e sarò primario di pediatria li a New York, per quanto riguarda la pediatria qui a Phoenix mi piacerebbe che il dottor Karev prenda il mio posto, ma quello ovviamente devi deciderlo tu.- disse Edward.
-Ti capisco figliolo, era ora che ti decidessi a fare questo passo.-disse Carlisle guardando la moglie che annuì.
-Sai quanto avrei voluto sentirti fare questo discorso 5 anni fa?-

-Lo so mamma lo so, dispiace anche a me di non averlo fatto prima ma sapete benissimo le ragioni che avevo.-
-Tranquillo Edward, l'importante è che siamo tutti insieme adesso.-dissi avvicinandomi a lui.
-Si, a proposito di tutti insieme, fai scendere tutti ho bisogno di dire due parole anche agli altri.- mi disse Edward considerando le mie corde vocali.
-Ok- andai alla scala e urlai -SCENDETE TUTTI!- tutti ci ritrovammo in salotto e Edward spense la tv, cosa che gli costò un caricone da parte di Emmett e Jasper.
-Allora, famiglia, sono qui per dirvi ciò che avrei dovuto dirvi parecchio tempo fa, ho deciso di mettere la testa a posto, molti di voi diranno finalmente, ebbene si, ho chiesto il trasferimento, avete davanti il nuovo primario di pediatria del New York Presbyterian Hospital, starò con i bambini, così anche James e Victoria finalmente possono farsi una loro vita- disse guardando Vic che gli sorrise. -e noi diventiamo una vera famiglia.- disse Edward, io in pratica stavo piangendo, Esme era messa come me.
-Bella? Vieni qui!- mi disse Edward. Io mi  lanciai verso di lui, che si girò mostrandomi le spalle, io capì al volo e mi lanciai sulle sue spalle.
Mi portò fuori sotto l'albero facendo un gesto con la mano che non capì fino a quando, una volta arrivata sotto l'albero, non vidi i miei figli mettersi davanti a noi, e Edward inginocchiarsi mostrandomi una scatolina di velluto nero.
-Bella alla presenza dei nostri figli voglio dirti che ti amo, che non ho mai smesso di amarti, e che voglio amarvi per sempre. Lo so ho fatto molte cazzate e mi pento di tutte, mi dispiace per tutto quello che hai passato in questi anni, vuoi concedermi lo straordinario onore di diventare mia moglie?- disse aprendo la scatolina che mostrò un meraviglioso Trilogy della Swarosky.
-Oh mio dio, questa è una cosa che non mi aspettavo per ora!- dissi-SII!- urlai, forse troppo forte che mi sentirono fin dentro casa infatti tutti uscirono dalla porta della cucina Ali Rose e Vic si misero a saltellare non appena videro Edward in ginocchio.
Esme piangeva mentre Carlisle l'abbracciava.
Emmett e Jazz si scambiarono un 5, in mezzo alle loro mani vidi anche una banconota, chissà che avevano scommesso.
Non appena Edward mi mise l'anello al dito Liz mi corse incontro che voleva vederlo, mentre Lu corse dal papà per essere preso in braccio.
Vennero tutti a congratularsi con noi.
Carlisle stappò una bottiglia di Ca' del Bosco*.
Nel mentre io Edward portammo i bambini a dormire che per loro si tava facendo tardi e il giorno dopo dovevamo tornare a casa.
Quando i bambini si addormentarono scendemmo di sotto e i ragazzi avevano aperto una bottiglia di Bella Vista*  e mi feci versare un bicchiere da Emm.
-Ai nostri futuri sposi!- disse Emmett.
-E ai neosposi!-disse Edward.
-Ragazzi che ne dite di finire la serata al Capriccio?- disse Rose dopo aver ridato il bicchiere a Emmett, aveva assaggiato un sorso di Bella Vista.
-Si ho voglia di una coppa gelato!- disse Vic.
-Va bene arriviamo- disse Alice partendo verso la sua cabina armadio.
-Esme? ti dispiace se esco con i ragazzi?- le chiesi.
-Assolutamente tesoro vai e divertiti, almeno la tua ultima sera qui la passi divertendoti.- disse lei consapevole che l'indomani mattina saremmo partiti.
-Ma questa non sarà la mia ultima sera qui, dove credi che le passerò le mie vacanze di Natale?- le dico e lei mi abbraccia.
-Esme non ho più motivo per restare lontano da qui, l'unico mio vero problema è il lavoro, ma quello posso gestirlo anche via mail perciò-
-oh Bella!-disse sempre abbracciandomi.
Non appena mi lasciò andare corsi di sopra, Edward era già vestito, io infilai un paio di pantaloncini di Jeans neri e una canottiera dorata misi un cerchietto dorato nei capelli e dei bracciali oro e neri una collana oro e gli orecchini neri, poi misi le snakers nere, una riga leggera di Eyleiner e ero pronta.
Scesi di sotto con Edward e le ragazze non erano ancora scese, classico.
Dopo mezz'ora scesero.
Rosalie era vestita piuttosto semplice come me, un paio di converse bianche alte un pantaloncino bianco e una canotta azzurra brillantinata.
Alice invece aveva un pantacollant brillantinato nero con una canotta oro e argento e un paio di saldali con la zeppa argento e oro.
Vic invece aveva un vestitino bianco con un paio di converse bianche.
Ogni coppia uscì con una macchina. io e Edward con l'Aston, Vic e Jamy con la Ferrari, Ali e Jazz con la Porsche e Emm e Rose con la BMW di Rose.
Arrivati al capriccio ogni ragazzo si girò a guardare le macchine e ogni ragazza a guardare i nostri uomini.
-La famiglia Cullen al completo, oh ma loro non sono James e Victotoria?-
-Ciao Pam!- la salutarono loro.
-Solito tavolo preparo per? 7?-
-Hei a me non mi conti?- dissi spuntando dietro la spalla di Edward.
-BELLA?!? Sei tu?-
-Ciao Pam, da quanto tempo!-
-Ci sono novità?- disse ironicamnte guardando la mia mano e quella di Edward intrecciate. -Dai andiamo- ci portò al solito nostro tavolo dandoci i menù.
Quando tornò per farci ordinare disse:
-Non dite niente vediamo se mi ricordo!-
-Alice una coppa alle fragole con gelato alla crema, Rose affogato di crema al whisky.-
-Ti interrompo subito, in condizioni normali avrei preso quello, ma essendo in una condizione che non permette alcolici, prendo un affogato al cioccolato, Pam, ho tanta voglia di cioccolato al momento per cui abbonda con il cioccolato.- le disse Rose.
-Qualcosa mi dice che sei incinta! Auguri! continuiamo, Bella, Vic, voi il solito, coppa al bacio?- io e Vic annuimmo -E per i ragazzi prendete tutti l'affogato alla wodka?-
-Esatto- dicemmo tutti lei se ne andò e tornò 10 minuti più tardi con le nostre ordinazioni.
Edward come al solito rubò un po' del mio gelato e io assaggiai un po del suo affogato.
-Cosa ne dite di andare al mare e dormire li come facevamo una volta?-
-Alice! una volta era diverso, ora io aspetto un bambino e se permetti sono stanca vado a casa- e dopo aver detto questo Rosalie si alzò.
-Scusa Alice ma io ho due figli a casa.- mi alzai e seguii Rose.
-Pago io non preoccuparti.- disse lei.
-Assolutamente! Facciamo a metà almeno- le dissi e lei annuì
Entrammo e dopo aver pagato e salutato Pam, andammo alle macchine.
Li trovammo Emmett e Edward appoggiati alle macchine.
-Pensavate che vi avremmo lasciate sole?- disse Emmett mentre chiudeva lo sportello di Rose.
-Non ti avrei lasciata tornare da sola neanche volendo, ti conosco, tu durante i viaggi in macchina l'ultima cosa a cui pensi è la strada e la segnaletica stradale, ti saresti messa a pensare a quale cazzata stai facendo e saresti partita nel cuore della notte senza salutare nessuno.- mi disse Edward una volta al sicuro nella sua macchina.
-Amore, anche volendo non avrei potuto, certo non sono tutt'ora sicura che quello che stiamo facendo sia giusto per me, ma so che è la cosa giusta per i bambini, per tutti e due, Liz perchè finalmente potrà andare all'asilo senza pregiudizi, e Lu perchè finalmente avrà un modello da seguire.- gli dissi velocemnte per fargli capire che non avevo intenzione di andarmene.
-Che vuoi dire?- mi chiese.
-Saprai tutto a tempo debito- gli dissi.
Lui annuii.
-Siamo a casa, tu hai già fatto le valige?-
-Le valigeee!- dissi fiondandomi fuori dalla macchina!
Quando entrai in camera i bambini non c'erano così accesi la luce e tirai fuori i vestiti dall'armadio e li buttai sul letto.
Edward mi seguì in camera.
Ad un tratto impegnata a fare le valige tornai a 5 anni prima.
A quando in questa stessa stanza stavo facendo le valige, ma con ben altra compagnia e mi scese una lacrima, lacrima che non sfuggì a Edward.
-Hei, hei, che succede?-disse Edward catturando la mia lacrima.
-Niente pensavo a 5 anni fa, a quando stavo preparando le valige con un pubblico diverso.-
-Alice..- disse lui con un sospiro.
-Si, Alice.-
-Mi dispiace tanto amore.- disse sedendosi sul letto con le mani sul volto.
Andai ad abbracciarlo.
-Non preoccuparti, stai tranquillo, è passato.-
-No, non è passato, se fosse passato non avresti versato quella lacrima.- mi disse sempre tenendo le mani sul volto.
-Amore davvero, basta, lo giuro è una storia del passato lasciamola nel passato! Guardami!-gli dissi cercando di girarlo.
-Si, lo so, ci provo a lasciarlo nel passato, ma è difficile!- mi disse guardandomi negli occhi.
-Non preoccuparti insieme ce la faremo!- in quel momento mi suonò il telefono.
Mi alzai e andai alla scrivania a vedere chi fosse, il display illuminato segnava: Capa♥.
Era Anna, risposi immediatamente.
-Pronto? Anna che succede?- le chiesi allarmata da quella chiamata improvvisa.
-Bella! Dimmi che torni domani!- mi chiese.
-Anna io dovrei tornare dopodomani al lavoro- le dissi.
-Si ma domani devo andare a vedere la collezione di Nigel, non riesci a essere qui almeno nel pomeriggio? Dopodomani c'è l'uscita dell'inserto sulle donne nello sport che deve uscire con il giornale del mattino e ho bisogno tutto sotto controllo.-
-La collezione di Nigel, è vero l'avevo anche segnato in agenda, va bene dai appena arrivo domani rientro al lavoro, a domani Anna.- chiusi il telefono e mi buttai sul letto stravolta.
-Problemi al lavoro?- mi chiese Edward.
-Devo rientrare domani pomeriggio! Mi toccherà portarmi i bambini in ufficio.-
-Ma scusa perchè non li lasci qui, li porto io tra 4 giorni quando vengo a New York, che ne pensi?-
-Lo  faresti davvero?-  gli chiesi guardandolo in faccia.
-Certo Amore, qui starebbero con la famiglia e poi noi 4 ci rivediamo tra quattro giorni così non devi nemmeno far tornare per forza James e Vic.-
-James e Vic!- dissi scattando fuori dalla stanza, arrivata davanti alla loro porta bussai.
Non rispose nessuno così provai a accostare la porta, loro non c'erano allora erano andati alla spiaggia con Alice.
Presi un biglietto e gli scrissi:
James e Vic.
Domani torno a New York perchè devo tornare al lavoro.
I bambini staranno ancora qui e verranno poi con Edward tra qualche giorno.
Vorrei che tornaste a vivere a New York con noi.
Ma ovviamente con un po' di Privacy in più.
Appena torno avvio le pratiche per prendervi l'appartamento accanto al nostro
Vi voglio Bene!
Bella                                                                                                                                             
Scritto il biglietto tornai da Edward.
-Che hai fatto?-mi chiese.
-Ho scritto un biglietto a James e Vic. Ora se permetti vorrei le mie due ore di sonno prima di partire.-
-Si amore vieni qui.- mi prese tra le sue braccia e mi cullò facendomi addormentare canticchiando la mia ninna nanna.



Buonasera, sto scrivendo questo capitolo da un mese forse, ma tra impegni scolastici e non ci ho messo un sacco a scriverlo.
Buona serata♥
Al prossimo capitolo♥
*Gli spumanti indicati conl'asterisco sono gli spumanti che mio padre ha portato a casa per Natale/ultimo/Capodanno

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Capitolo 27
*** Tornare a casa♥ ***


e sono 27 La mattina seguente suonò la sveglia e di colpo mi alzai seduta sul letto, avevo ancora un sacco di cose da preparare, e dovevo anche salutare i miei bambini così li svegliai.
-Amori, ciao- Lizzie mi saltò addosso.
-Mamma, torniamo a casa?- mi disse lei ancora assonnata.
-No amori tornate pure a dormire voi verrete con papà tra 4 giorni, la mamma deve tornare a casa perchè deve lavorare ma voi restate pure qui tranquillamente.-
-Va bene mamma- disse Lu che si girò e tornò a dormire, Liz mi diede un bacio e tornò a dormire di fianco al fratello.
Scesi di sotto e non c'era ancora nessuno ma già notai un borsone pronto ai piedi delle scale, doveva essere di Laurent.
-Amore, perchè non mi hai svegliato?- disse Edward entrando in cucina.
-Amore! Mi hai fatta spaventare. Sarei salita tra un attimo il tempo di preparare la colazione.- gli dissi portandomi una mano sul cuore.
-Scusa, che c'è di buono?-mi chiese.
-Buongiorno!- disse Laurent entrando in cucina.
-Laurent? Entri dal soggiorno come mai?- gli chiesi.
-Ho portato la macchina nel vialetto, si torna operativi e pronti a partire.- disse e solo allora notai che aveva tolto l'outfit di quei giorni di vacanza, aveva rimesso la divisa e la voce era tornata più composta.
-Prendi il caffè Laurent?- gli chiese Edward.
-Si grazie- disse sempre con voce composta.
Misi il caffè in 3 tazze e le misi a tavola, con delle Brioche che probabilmente aveva portato Carlisle dopo il turno di notte.
-Buon'appetito- dissi afferrando una brioche.
Alla fine della colazione ero pronta a partire ma non a lasciare Edward.
L'ultima volta che avevo lasciato quella casa ero in lacrime e incinta, ora invece i miei figli dormono di sopra nel letto di loro padre, e a salutarmi non ho più tutta la mia famiglia in lacrime ma Edward.
-Ciao amore ci vediamo tra 4 giorni- dissi mentre gli saltai al collo.
-Hei 4 giorni passano veloci non preoccuparti amore- mi disse mentre mi rimetteva atterra e mi baciava.
Poi io salì in macchina e con le cuffie nelle orecchie ripartimmo alla volta di New-York.
Una volta rientrati nella Grande Mela Laurent abbassò il separè.
-Signorina, a casa o in ufficio?- mi chiese.
-In ufficio grazie Laurent- rialzò il separè e si diresse verso il centro.
Entrata a Vougue arrivai all'ultimo piano e appena entrai un casino colossale!
Ashely venne subito ad aggiornarmi sugli ultimi sviluppi.
-Ashley voglio l'inserto sulla donna nello sport, Serena e Blair gli ultimi aggiornamenti sull'Upper East Side, Emily, Andy la settimana della moda, come siamo messi? Forza che si avvicina la settimana più importante della moda newyorkese tutto nel mio uffico ora a e Ashley un caffè, macchiato con doppio zucchero!- ero appena arrivata e dovevo già correre ovunque.
Appena entrai nel mio ufficio sbloccai il pc e feci tornare operativo il telefono del mio ufficio, presi il cellualre mentre aspettavo le ragazze e mandai un messaggio a Edward.
Hei amore♥ appena tornata operativa ahahah dovevi vedere che caos appena sono entrata.
Passo.
Inviai e misi il cellualare accanto al telefono dell'ufficio.
Subito dopo entrarono le ragazze.
-Ashley l'inserto?- Ash mi passò un book io lo controllai non feci correzioni perchè notai che era già stato corretto da Anna.
-Bene in pubblicazione oggi stesso grazie Ash puoi andare. Serena, Blair allora? Notizie?-
-Si, le due princippessine dell'Upper East Side hanno dato spettacolo anche questo weekend, e come al solito anche i ragazzi non sono stati da meno si dice che abbiamo litigato al gran Galà del Capitano Archibald.-
-Ok, Serena, cercate di prendere più informazioni possibili su questo galà, i vestiti indossati,Blair non state a pensare al gosssip, andate. Andy Emily voi?-
-Ok la settimana della moda è tra due mesi e abbiamo i possibili nomi degli stilisti-disse Emily.
-Si ma è ancora troppo presto perchè siano confermati.- disse Andy.
-Non è mai troppo presto! Ragazze su, secondo voi tra quanto verranno svelati? Un mese neanche e avremmo l'articolo sul nostro tavolo. Su! Cominciate a stendere una bozza dell'articolo.-
E così anche loro lasciarono il mio ufficio ma nemmeno pochi secondi  dopo bussarono di nuovo alla porta.
-Si!- dissi.
-Signorina Swan il suo caffè.- mi disse Ashley entrando e posandomelo sulla scrivania.
-Grazie Ashley, da quanto è uscita Anna?- le chiesi.
-La signora Wintour è uscita da un ora già con Nigel.- mi disse e tornò al suo lavoro.
Guardai il cellulare e c'era la risposta di Ed.
Ciao piccola♥ immagino che bel casino ci sia li, ma no grazie non ci tengo a vederlo, le nostre piccole belve si sono azzannati la torta al cioccolato di Esme, dovresti vederli, ora vado al lavoro.
Ah Vic stamattina mi ha detto di dirti che ti avrebbe chiamata
Passo.
Non risposi perchè conoscendolo stava guidando.
Tornai al mio lavoro cercando di impostare al meglio possibile un articolo che avevo preparato nel pc.
Sarebbe finito nell'intestazione del prossimo numero.
Prorprio mentre stava scrivendo entrò in ufficio Anna.
-Bella sei tornataa!!- disse dopo che si era chiusa la porta alle spalle.
-Ciao Anna!- le dissi salutandola.
-Allora come è andata? Ti sei divertita?- mentre me lo chiedeva il mio iphone si illuminò e lei notò la foto con me Edward e i bambini.
-Siete tornati insieme?- mi chiese.
-È andata bene grazie, mi sono divertita, è stato come tornare all'adolescenza, ehm, e si siamo tornati insieme, sai si è fatto trasferire a New York.- le dissi.
-Bella ogni tanto è bello fare un tuffo nel passato, ma sei sicura che qui nella realtà, ehm pardòn nel presente questa storia possa funzionare?- mi chiese lei che conosceva tutta la storia.
-Non lo so ancora Anna, siamo tornati insieme ci amiamo forse più di prima, ma, non è ancora detto niente- le risposi passandomi una mano nei capelli e lei a quelpunto allargò lo sguardo.
-Niente Bella? Quel trilogy lo chiami "Niente"- disse alzandosi e prendendomi la mano per guardare il meraviglioso anello che Edward mi aveva regalato.
-Anna, Anna calamti! Per il momento c'è solo la proposta, lui lo sa che non mi fidoo di lui ancoora completamente.- le dissi ritirando la mano.
-Bella, ma almeno hai capito perchè ha fatto quello che ha fatto?-mi chiese riferendosi "questa è l'età delle cazzate".
-Quella notte era morto il suo migliore amico, lui era tornato a casa sconvolto pensando che io gli sarei stata vicine invece ho peggiorato le cose sconvolgendolo ancora di più, quando viene qui avrei bisogno di una giornata libera, perchè non abbiamo ancora avuto modo di parlare del dopo.- le dissi.
-Del dopo?- mi chiese.
-Di quello che è successo dopo che me ne sono andata, sia da parte mia che da parte sua, non ho mai avuto il coraggio di chiederlo a suo fratello quando veniva a trovarci.- le dissi.
-È tutto chiaro ma, ora torni da un viaggio di un giorno e mezzo, va a casa a riposarti.- mi disse sorridendomi e salutandomi uscendo dal mio ufficio tornando probabilmente nel suo.
Chiamai Ashley al telefono dicendole di chiamare Lauren, dopo quelle due settimane avevo solo voglia di tornare a casa mia.
-Signorina Swan, Laurent la aspetta- mi disse Ashley tramite telefono.
Salvai il mio lavoro e uscii dal mio ufficio inforcando gli occhiali da sole, una volta arrivata al piano terra Laurent mi aprì la portiera della limousine.
-Torna a casa?- mi chiese prima di chiudere la portiera.
-Finelmente si- dissi mentre entrava a sedersi al posto di guida e destreggiandosi tra il traffico caotico di New York.
-Posso dirglielo?- mi chiese abbassando il separè.
-Che cosa?- gli chiesi confusa guardandolo dimenticandomi di guardarmi intorno, lui nel frattempo era sceso e solo allora notai dove eravamo.
-Bentornata a casa signorina Swan.- disse aprendomi la portiera.
-Non mi sembra vero- gli dissi scendendo dalla limousine bianca e guardando casa mia.
Come avevo scritto a Victoria andai subito ad avviare le pratiche per l'attico di fianco al mio, era più piccolo, e con poche chiamate lo arredai secondo i gusti di Victoria e James, lasciai loro una lettera sull'isola in cuc
ina:


Jamy e Vic
Siete state delle persone fantastiche.
Voi che avete lasciato tutto e siete venuti con me.
Questo regalo, questa casa, è per dirvi un sincero GRAZIE.
Grazie per non avermi abbandonata,
grazie per essermi stati accanto quando lui non lo ha fatto,
grazie Jamy per avermi difesa anche se con 5 anni di ritardo :D
GRAZIE
perchè nonostante tutto e tutti voi ci siete sempre stati per me e per i bambini.
Vi Voglio davvero Tanto Bene♥

La vostra, un po' (pochissimo) pazza amica Bella♥



Tornata in casa mia mi guardai intorno, era la prima volta che i miei bambini non stavano qui insieme a me, la casa era stranamente vuota aveva quasi un senso di soffocamento.
Mi sdrai sul letto e ripensai a tutto ciò che era successo in quelle due settimane: l'invito, la partenza di corsa per fermare Jamy, l'arrivo troppo tardi, Alice, la nonna, la chiacchierata con Emmett, Rosalie incinta, la gita a forks, il ritorno alla forks high school, Jacob, il nostro Jake che non c'era più, Edward, la parola papà pronunciata dai miei figli, la proposta di matrimonio, il matrimonio! il ricevimento! è successo tutto in 2 settimane e sembra passato molto di più.........







Hi! Credo che questo sarà l'ultimo capitolo, il prossimo sarà l'epilogo.
But  don't worry non ho intenzione di sparire, probabilmente farò una seconda parte più in la,
Ditemi se secondo voi sarebbe meglio continuare questa o andare avanti in una seconda parte della storia.
Besos Niky♥

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