Come back to me

di marrrettina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

 
-Posso farti una domanda?- chiesi allontanandomi, ero pericolosamente vicina al suo viso.
- Si, certo dimmi- mi sorrise. Il solito sorriso mozzafiato di Luke.
- Quando tornerai sarà tutto come prima, giusto?- lo guardai con gli occhi lucidi.
- Si, te lo prometto- così mi lasció con un dolce bacio sulle labbra. Era inaspettato ma ero felice di vivere quel momento.
Questo bacio mi avrebbe fatto compagnia per altri tre mesi, ci avrei pensato tutti i giorni.
 
 
Buona sera/notte/giorno LOL
Ok. Ho iniziato a scrivere questa ff perché mi ha ispirata una pubblicità. Si, non sono normale. Comunque era da tempo che volevo tornare a scrivere una ff e mi dispiace aver abbandonato tutte le altre.
Questa é una storia su tutta la band, ma soprattutto su Luke.
Pensavo di scriverne anche un’altra su Michael. Appena trovo un'altra ispirazione la scriveró sicuramente.
Domani pubblico il primo capitolo.
Per qualsiasi cosa potete trovarmi su twitter, sono @MeowThatGirl
Un bacio,
Mara
 
P.s. scusate se si legge male o se ci saranno errori ma ho dei problemi con il portatile quindi scrivo dal cellulare. Abbiate pietà.
Ho modificato con il pc e NOW IT’S SO MUCH BETTER! Però il “P.s.” vale sempre, se ci sono degli errori fatemelo presente che magari mi sono sfuggiti.
Baci

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1

 
Questa è l’ultima ora prima della fine della scuola. Andremo in “vacanza” a Sydney.
Non era una vera e propria vacanza in quanto abitavo in un paesino sperduto a 30 km da Sydney, ma mio padre la vuole chiamare così perché comunque lui utilizza le sue ferie per poter passare del tempo con me , mia sorella Katy e mia madre.
A me non dispiaceva andarci, anzi, mi divertivo, soprattutto grazie a mia sorella più grande  perché potevamo uscire tutte le sere e tornare tardi. Peró mi dispiaceva lasciare i miei amici.
Mio padre ha un amico a Sydney, il quale é il proprietario di un hotel molto carino e non proprio economico. Era anche per questo che andavamo lì, lui ci ospitava, ci faceva giusto pagare i pasti, ma spesso mangiavamo fuori quindi non spendevamo molto.
Di lì passavano diversi attori e cantanti, alcuni poco famosi, altri più conosciuti, ma rimaneva comunque un quartiere tranquillo.
 
-Diana ci sei?- mi chiese Janette agitando la mano davanti al mio viso.
-Si, scusa. Che hai detto?- le chiesi guardandola.
-Ti porti il portatile o lì in hotel ci sono i computer?- chiese di nuovo.
-Ah, si. Si, mi porto il portatile. Non si sa mai- in realtà sapevo che in hotel ci fossero i computer ma fare delle videochiamate con la gente che si faceva i fatti miei non mi faceva impazzire. Inoltre nel portatile avevo le mie storie che scrivevo ogni tanto e mi piaceva rileggere o scriverne delle altre.
-Ok. Allora potrai chiamarmi quando sarai nella tua camera- mi sorrise e suonó l'ultima campanella.
Presi tutti i libri dall'armadietto ed uscii dalla scuola. Katy mi aspettava in macchina e mi sorrideva. Aveva degli occhiali da sole marroni enormi che le risaltavano i capelli biondi, insieme al top azzurro.
-Com'é andata a scuola?- sorrise ed entrai in macchina. Lei aveva finito la scuola tre anni fa e da allora mi prende in giro, anche se scherzosamente. Fortunatamente avrei finito anche io quest’anno.
-Bene, mi hanno salutata tutti e anche i professori- le sorrisi e quando ricambió il sorriso notai che aveva le mie stesse fossette.
 
Tornammo a casa dove preparammo le valigie, e partimmo nel tardo pomeriggio, appena mio padre si fu liberato a lavoro.
In macchina ascoltai l'mp3 e poi lasciai perdere per fare qualche stupido giochetto da viaggio in modo da non fare l'asociale e per farmi quattro risate con la mia famiglia.
 Arrivammo per l'ora di cena e ci fermammo alla nostra gelateria preferita, d'estate mangiavamo spesso il gelato per cena.
Ci sedemmo a un tavolo e la cameriera ci portó i menù con le enormi coppe da poter ordinare.
Sentii delle ragazze urlare poco lontano, erano degli urletti acuti di ragazzine che andavano matte per un attore o un cantante, come si potrebbe sentire a un concerto, ma mi chiedevo chi poteva trovarsi da queste parti da far urlare in questo modo delle ragazzine, così quando tornó la cameriera chiesi se sapeva cosa stava succedendo.
-Ah mi hanno detto che c'era una band poco conosciuta in città, ma non so chi siano- mi guardó e alzó le spalle.
-Ah, ok, grazie- le sorrisi e ordinammo. Quando uscimmo dalla gelateria c'era una folla attorno a dei ragazzi. Chiesi ai miei di aspettare cinque minuti per andare a curiosare e portai Katy con me.
Da lontano notai che erano quattro ragazzi, due con la chitarra, uno senza niente e un altro che li accompagnava con una specie di scatola che faceva da batteria.
-Probabilmente la cameriera si riferiva a loro- mi fece notare Katy.
-Si é probabile- alzai le spalle e tornammo dai miei.
 
Appena arrivate in hotel salutammo l'amico di mio padre, Paul, ormai era diventato zio Paul, ci aveva viste nascere entrambe e lo conosciamo sin da allora.
Andammo nella nostra camera a cambiarci, come al solito avevamo una camera...così si fa per dire. Praticamente era una suite con due camere, due bagni e un enorme sala all'entrata. E quella era tra le più piccole camere dell’hotel.
Mi ricordai appena in tempo di chiamare la mia amica Janette e le dissi che sarei uscita con mia sorella quindi l'avrei risentita il giorno dopo.
-Andiamo dai!- urlo mia sorella mentre mi finivo di truccare.
- Eccomi! Eccomi!- risposi fiondandomi fuori dal bagno.
Quella sera in hotel c'era una festa a tema, le solite che organizzava Zio Paul. Il tema era Black and White.
Quindi io misi un vestito a righe bianco e nero che mi arrivava poco sopra il ginocchio, mentre mia sorella indossava un top bianco e dei pantaloncini neri, ed entrambe avevamo delle scarpe nere con i tacchi.
Notammo che c'era parecchia gente, forse si era sparsa la voce della festa.
 I miei erano seduti vicino la reception e parlavano con Paul, andammo a salutarli prima di bere qualche drink.
Iniziammo a ballare ed incontrammo gli animatori dell'anno scorso.
-Hey ciao ragazze- ci salutarono John e Toby.
- Ciao ragazzi- urlammo noi, la musica era stranamente molto alta.
-Come mai la musica é così alta?- chiesi a Toby. Era molto carino, alto, occhi azzurri e i capelli ricci, però quest’anno li aveva corti e non si vedevano i ricci. Ma era carino anche così.
- In hotel c'é una band che si vuole divertire e Paul era d'accordo ad alzare il volume. Secondo lui potrebbero diventare famosi e non vuole che si dimentichino di questo hotel quando lo saranno - alzó gli occhi al cielo. E lo feci anche io.
-Vi va di prendere un drink?- chiese Katy. E tutti andammo al bar. Due drink dopo mi girava già la testa ma mi sentivo più libera di fare quello che volevo. E ridevo. Questo era l'effetto collaterale dello sbronzarmi, ridevo sempre.
-Andiamo nell'area vip? Magari incontrate la band- ci chiese Toby e noi annuimmo. Nell'area vip c'era una bottiglia di champagne e ci dissero che era della band ma non l'avevano aperta perché erano andati a dormire.
-La vogliamo bere noi?- chiese John. Prese quattro bicchieri e versó lo champagne.
-A noi e a queste due settimane- alzai il bicchiere e brindammo.
A fine serata John aveva baciato Katy e io avevo flirtato con Toby. Fortunatamente Katy mi aveva portata via. Ero sbronza con tutto lo champagne che avevo bevuto e non mi reggevo più in piedi.
 
 
 
 
Buongiorno.
Non ricordo cosa volevo scrivere qui (?) ma probabilmente non era niente di importante dato che l’ho dimenticato.
Il capitolo 2 è già pronto e lo pubblicherò domani. Voi fatemi sapere se vi piace come inizio così mi farete felice :DDDDDDDDD ahaha
No vabè davvero, se recensite e mi fate sapere cosa ne pensate ne sarei molto felice.
A domani.
Un bacio, Mara.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

 
Ad aspettare l'ascensore c'era un ragazzo molto alto, con i cepelli biondi, una t-shirt bianca e i pantaloni molto attilati e neri. Forse anche lui stava tornando dalla festa.
Mia sorella mi reggeva con il braccio, forse avevo esagerato.
 Il ragazzo si guardava intorno cautamente e notó me e mia sorella, ci guardó in modo perplesso.
-Serve aiuto?- chiese il ragazzo a mia sorella.
-Uhm...no grazie tranquillo- rispose lei gentilmente.
-Sicura?- chiese lui -Sembra che stiate per crollare entrambe- sorrise.
-Io mi reggo in piedi, é lei il problema- mi indicó con la mano libera -Sai che ti dico? Se potessi aiutarmi a portarla in camera nostra mi faresti un enorme piacere. Non vorrei che facesse troppo rumore- il ragazzo si avvicinó a me e mi prese in braccio.
-Hey ci sento e non sono così tanto ubriaca. Puoi mettermi giù, riesco a camminare-cercai di scendere ma mi giró la testa.
-Tranquilla. Se non mi vomiti addosso peró ti sarei davvero grato- mi sorrise ed entrammo nell'ascensore -a che piano?-
-Terzo piano- disse mia sorella.
Ci fermammo davanti alla nostra porta e Katy guardó me e il ragazzo.
-Non ti preoccupare, la metto a letto e me ne vado- disse il ragazzo tranquillamente, mentre mi massaggiavo la testa. Entró in camera mia e mi poggió delicatamente sopra al mio letto. Mi tolse le scarpe e mi coprì con il lenzuolo. Solo ora notai che sopra la t-shirt aveva un gilet che davanti era nero e dietro era bianco, sembrava un pinguino.
-Buonanotte- sembrava stesse aspettando che gli dicessi il mio nome. Ma avevo già chiuso gli occhi e non potevo vedere la sua espressione.
-Diana. Buonanotte pinguino- dissi e sentii una risatina mentre richiudeva la porta.
 
 
Mi svegliai con un forte mal di testa e mi maledissi per aver bevuto così tanto. Mi ricordai della sera prima e non appena avrei rivisto Toby gli avrei chiesto scusa per averci provato con lui.
E speravo di rincontrare il ragazzo che mi aveva portata in camera per poterlo ringraziare.
Mi vestii con dei pantaloncini corti e una canotta nera. Mi struccai dato che tornata dalla festa non mi ero struccata e mi ritruccai con giusto un po' di matita e di mascara.
Dovevo solo scendere e fare colazione. Erano le dieci e mezza.
Vidi i miei genitori alla reception che parlavano con Paul e li raggiunsi.
-Buongiorno- dissero tutti e tre. Io mi massaggiai la testa.
-Giorno- risposi.
-Stai bene tesoro?- mia madre poggió la sua mano sulla mia spalla accarezzandomi.
-Uhm si- chiusi gli occhi - Sono solo andata a dormire tardi. Vado a fare colazione- vidi Katy uscire dall'ascensore e andai con lei nella sala del ristorante.
- Hey c'é l'amico tuo- esordì mia sorella. La guardai confusa.
-Chi?- seguii il suo sguardo e notai il ragazzo della sera prima -Ah lui-.
Non sapevo che fare. Magari ieri era ubriaco anche lui e non si ricordava neanche di me. Avrei fatto solo una figuraccia andando da lui. Peró non volevo fare la maleducata.
-Vado o non vado- dissi sottovoce. Ma mia sorella mi sentì.
-Vai da lui e ringrazialo. Ci ha aiutate ieri sera, non puoi non ringraziarlo- mi fece notare.
- E se non si ricordasse di noi e facessi una figuraccia?- la guardai e mangiai il cornetto.
-Dai vai. Al massimo si farà una risata- rise.
-Va bene.- sbuffai e mi alzai. Passai la lingua sui denti sperando di non avere tracce di cornetto e andai vicino al ragazzo che stava prendendo un caffé.
-Ciao- dissi sorridendo al ragazzo.
-Ciao Diana- mi sorrise.
-Ah quindi ti ricordi di me- passai la mano sulla fronte, scherzosamente. Lui rise.
- Si certo. Perché non dovrei ricordarmi?- mi guardó e prese il caffé -Vuoi sederti con me?- mi chiese prima che potessi rispondere.
-Io veramente sono con mia sorella- la indicai e lei con un gesto della mano salutó il ragazzo.
-Ah, capito. Comunque perché non dovrei ricordarmi di te? Anzi é strano che tu non ricordi...- spalancai gli occhi.
-Cosa dovrei ricordare?- misi una mano davanti al viso mentre si sedeva e io mi sedetti davanti a lui. Rise per il mio gesto.
-Mi hai chiamato 'Pinguino'- rise di nuovo e morse una fetta di pane con la cioccolata.
Mi coprii anche con l'altra mano e dopo un minuto spostai l'indice e lo guardai con un occhio e stava ridacchiando di nuovo.
-Scusami. É solo che non so il tuo nome e ieri avevo bevuto un po' troppo e quando bevo faccio delle cazzate, e soprattutto le dico- dissi molto velocemente.
-Luke- porse la sua mano sopra il tavolino.
-Diana- gliela strinsi e sorrisi -Comunque volevo ringraziarti per avermi portata in camera. Non conosco molti ragazzi che l'avrebbero fatto senza approfittarsene della situazione...- lo guardai.
- Beh evidentemente io non sono come gli altri- mi sorrise.
- Credo sia meglio che torni da mia sorella- mi alzai.
-É stato un piacere comunque- sorrisi e probabilmente arrossii per il suo sorriso mozzafiato.
-Grazie, ci si vede in giro- lo guardai sorridendo e mi allontanai, tornando da mia sorella.
-Allora?- chiese mia sorella curiosa.
-Si chiama Luke e ha detto che l'ho chiamato Pinguino- sprofondai sulla sedia e mia sorella scoppió a ridere.
-Ti sta guardando. Potevi farlo venire qui con noi, é tutto solo- mi girai ed effettivamente era solo.
- Non lo so, magari vuole starsene da solo- dissi pensierosa. Non volevo sembrare una ragazza appiccicosa. Dopo neanche un minuto arrivarono altri tre ragazzi con i quali andó via.
 
 
 - - - - - - - 
 
Buongiorno ragazze :D
Ecco il secondo capitolo. Spero vi piaccia :)
Il terzo lo pubblicherò nei prossimi giorni, tanto con questo tempo non credo che uscirò. Avrò tanto tempo libero :’)
Niente. Fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo o se vi piace la storia.
Un bacio, Mara

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

 
Dopo esserci preparate andammo a fare shopping. A me e a mia sorella piaceva stare insieme, soprattutto se si trattava di fare shopping.
Avevamo una corporatura simile quindi qualsiasi cosa compravamo ce la scambiavamo, e avere i gusti uguali ci rendeva la cosa più semplice.
-Che ne dici di questo top rosa?- chiesi a mia sorella. Non era il mio genere ma non mi dispiaceva affatto e qualche volta l'avrei indossato volentieri.
-Dici davvero?- alzò un sopracciglio - Tu non metteresti mai una cosa del genere-.
-Si, no, lo so. Ma non é male- misi sul ripiano il top.
- Questo é proprio fatto per te!- Katy mi passó un top nero con delle scritte bianche.
-Si, mi piace. Lo prendo- dissi e andai alla cassa.
 
Dopo aver girato per altre due ore e mezza nei negozi tornammo in hotel giusto in tempo per fare pranzo.
All'entrata c'erano le stesse ragazze che urlavano il giorno prima fuori dalla gelateria.
Io e mia sorella passammo dalla seconda entrata dell'hotel dove c'era Toby che stava fumando.
-Hey- dissi salutando con un piccolo gesto della mano.
-Ciao ragazze- ci sorrise. Mia sorella mi guardò e probabilmente capì dal mio sguardo che volevo rimanere da sola con lui.
-Ci vediamo al ristorante- disse mia sorella lasciandoci soli.
-Uhm...Toby io volevo...- cercai le parole. Sapevo che ero un po' fuori di testa la sera prima ma questo non giustificava il mio comportamento.
-Si?- disse lui spegnendo la sigaretta.
-Volevo chiederti scusa per ieri sera. Avevo bevuto e non connetto il cervello quando lo faccio- spostai una ciocca di capelli dal viso.
-Non ti preoccupare. Anche io avevo bevuto- si giró verso la porta secondaria- devo rientrare. Comunque non mi é dispiaciuto. Anzi- mi fece l'occhiolino e rientrò dentro. “Ok, ok credo di piacergli, e adesso?”. Rimasi due minuti fuori a pensare e notai un autobus che entrava nel parcheggio interno dell'hotel. Si fermò davanti all'entrata, quindi davanti a me, e pensai che qualcuno stesse per uscire dalla porta perché sentii delle voci che si avvicinavano, mi spostai di lato.
C'era un uomo molto robusto che si avvicinò a me, sembrava un bodyguard.
- Non puoi stare qui. Torna all'altro ingresso- mi guardo e mi prese il braccio.
-Io veramente alloggio qui- indicai l'hotel.
-Si, certo. Dovrei crederci- disse l'uomo iniziando a spingermi verso l'altra entrata.
-Hey lasciala stare- sentii la voce familiare del ragazzo con cui avevo parlato quella stessa mattina. Luke. -La conosco. Lei alloggia qui- disse spostando il braccio dell'uomo dal mio braccio.
-Ah. Sicuro?- chiese l'uomo imbarazzato, allontanandosi da me.
-Si, tranquillo-Luke fece un cenno del capo e l'uomo tornò dentro l'hotel. Io rimasi ferma a guardare Luke. Ero confusa. E forse lui capì che non capivo cosa stesse succedendo.
-Uhm...Io faccio parte di una band, abbastanza conosciuta in Australia, e ora dobbiamo andare a fare delle interviste in radio quindi ci serve un bodyguard- mi spiegò  gesticolando buffamente con la mano.
-Ah. Quindi siete voi la band- sorrisi e Luke fece un sorriso divertito.
-"La band"?- chiese.
-Si, tutti parlano di voi. E tutte le ragazze qui in città urlano per voi- guardai verso l'entrata principale.
-Già. Probabilmente diventeremo sordi nel giro di qualche mese. Non ci abitueremo mai- sorrise.
-Hey Luke dobbiamo andare altrimenti faremo tardi- un ragazzo moro si avvicinòó a noi e appoggió la mano sulla spalla di Luke -E lei chi é?- mi sorrise, per poi guardare Luke.
-Una mia amica- rispose Luke -Si chiama Diana- mi guardò e sorrise.
-Eh si, sono sua amica da meno di ventiquattro ore- sorrisi al ragazzo- Tu sei?- porsi la mano.
-Calum- strinse la mia mano- Scusami tesoro ma devo portartelo via altrimenti faremo tardi- prese sotto braccio Luke e si incamminò verso l'autobus.
- Ci rivediamo questa sera qui in hotel?- fece il suo sorriso mozzafiato e io quasi spalancai la bocca -Diana? Allora?- camminava lentamente mentre aspettava una mia risposta.
- Si, si certo. A questa sera!- mi affrettai a dire, lo salutai con la mano ed entrai in hotel.
Entrata nel ristorante trovai subito mia sorella, erano rimaste poche persone a mangiare. Trovai Katy che stava mangiando un antipasto.
-Eccoti- mi misi a sedere di fronte a lei -Che si mangia di buono?- chiesi.
-Ho ordinato per te un piatto di insalata e due fettine di carne. Come piace a te- mi sorrise.
-Grazie sorellona- feci un cuore con le mani e lei rise.
-Come mai ci hai messo così tanto a parlare con Toby?- alzò le sopracciglia.
- In realtà non ero con Toby. Cioè, non tutto il tempo- la guardai e intanto stava arrivando il mio pranzo.
- E con chi?- chiese curiosa mia sorella. Il cameriere appoggio delicatamente l’insalata e un piatto con le fettine di carne ,sia per me sia per Katy, sopra il tavolo.
-Ero con Luke. Il ragazzo di ieri sera. Sai che lui fa parte della band?- versai l'acqua nel bicchiere.
- Che? Davvero? No, non ci credo- disse lei sorpresa.
-Eh si. E prima sono usciti dalla porta secondaria per colpa delle fan davanti l'entrata principale. Mi ha chiesto se ci rivedevamo questa sera, e ho detto di si- feci un sorriso a 32 denti. Era un ragazzo molto carino e al momento si era comportato molto bene con me.
Mi piaceva.
Già. Dovevo scoprire qualcosa in più su di lui.
-Lo so cosa stai pensando- disse mia sorella - E non puoi entrare nella sua stanza.
-No, non voglio entrarci. Vorrei solo sapere qualcosa in più su di lui- alzai le spalle.
-Potresti trovare le risposte fuori- la guardai confusa.
-Cosa intendi?- chiesi.
-Ci sono decine e decine di fan qui fuori. Credi che non sappiano nulla di loro? Ormai tra i social network e non so cos'altro sanno di tutto e di più- finì il suo pranzo.
- Si ma non posso chiedere a loro- dissi finendo anche io il mio pranzo. Mi appoggiai allo schienale - Non credo sia giusto. Credo sia meglio se ci parlassi e scoprissi tutto da lui- la guardai. -Anche se l'idea di entrare in camera sua non era così male- risi e ci alzammo, lasciando il ristorante.
 Trovammo i nostri genitori fuori dalla nostra camera e ci spiegarono che volevano andare a fare un'escursione, che a quanto pare non facevano da anni e a loro piaceva esplorare. Quindi io e Katy avevamo il pomeriggio senza fare nulla e la sera avevo un impegno con Luke. Anche se non avevamo nulla in programma. Avrei avuto tutto il tempo per prepararmi.
 
Dopo essermi fatta una doccia e aver poltrito per un'oretta, notai che Katy dormiva quindi andai alla reception dove trovai zio Paul.
-Ciao piccola. Come mai da queste parti?- chiese sorridendo e rovistando tra vari documenti.
-Ciao. Ma niente di che. Mi annoiavo e Katy dorme- sorrisi e forse lo zio si accorse che avevo qualcosa in mente.
- Ti serve qualcosa? Lo sai che puoi chiedermi tutto senza problemi, si?- mi guardò seriamente.
-Tranquillo zio, niente di che- cercai di tranquillizzarlo- Sai la band che ospiti?- lo guardai sperando che capisse.
-Si, si sono dei bravi ragazzi- sorrise leggendo un documento.
-Ecco volevo chieder...- mi interruppe.
-Ti piacciono? Vuoi incontrarli? Sai che non ci sono problemi, se glielo chiedessi credo che sarebbero felici di...- lo interruppi io.
-No, no zio! Tranquillo. Li ho già conosciuti- sorrisi- Volevo sapere solo come si chiamava la band- lo guardai sperando che lo sapesse.
-Ah, me l'hanno detto. Se non sbaglio "5 seconds of..."....uhm...- si grattò la testa- Si credo "5 seconds of summer"- mi sorrise.
-E per caso mi puoi dire per quanto alloggeranno qui in hotel?- feci gli occhioni dolci. Di solito queste cose dovrebbero rimanere private per ragioni di sicurezza. Soprattutto se si parla di attori o cantanti famosi.
-Rimangono qui un paio di settimane, e da come mi hanno detto ripartono lo stesso giorno in cui ripartite voi- mi sorrise e tornò a guardare la montagna di scartoffie che aveva sul bancone.
-Ah. Ok. Grazie mille zio. Ti lascio lavorare- gli sorrisi e tornai in camera. Mi aspettava un intero pomeriggio di tortura prima di poter incontrare di nuovo Luke.
 

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Ciao ragazze. Ieri ero ispirata e ho scritto. Spero vi siano piaciuti gli altri due capitoli e che vi sia piaciuto anche questo.
Come avevo detto con questa pioggia avrò sicuramente tutta la settimana per scrivere, quindi probabilmente riusciró a postare un capitolo al giorno. Ma non prometto nulla uwu
Recensite e fatemi sapere se vi piace la storia.
Un bacio, Mara

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