My New Life

di dream23
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un incontro non desiderato ***
Capitolo 2: *** Classe 4-A ***



Capitolo 1
*** Un incontro non desiderato ***


Era una giornata soleggiata a Konoha. Così splendente che molti ragazzi avrebbero preferito fare una passeggiata al mare o un’escursione nei migliori luoghi del Villaggio per divertirsi con gli amici.
Ma non tutti potevano godere di questo lusso, specialmente chi doveva ancora finire la scuola.
Uno di questi era Sasuke Uchiha.
Egli faceva parte di una delle famiglie più ricche e promettenti di Konoha. Questa era al servizio del Paese e riusciva a mantenere intatto il suo potere grazie al vasto possedimento di Hotel a 5 stelle.
Nonostante Sasuke fosse ricco sfondato grazie ai suoi genitori, non voleva continuare gli studi nella scuola privata ma voleva iscriversi in una scuola pubblica. Sperava che mischiarsi tra la gente comune appartenente a basse classi sociali avrebbe potuto distruggere nella sua mente quella che era la rigida e fredda vita dei ricchi.
Spense il motore della sua auto e si rilassò sul sedile. Aveva trovato un buon parcheggio davanti alla scuola e, mentre la osservava, si disse fra sé e sé che sarebbe stato meglio aspettare qualche minuto prima di varcare i suoi cancelli.
L’edificio era alto e imponente, pitturato di un colore arancione con attorno degli abeti e pini che abbellivano il cortile.
L’aspetto esteriore sembrava affascinare i suoi occhi, ma anche l’interno avrebbe reso tale effetto?
Sasuke ci contava.
Affondò la nuca sul poggia-testa e chiuse gli occhi per meditare. Tuttavia non ebbe neanche il tempo di stare in quella posizione per 3 secondi che subito sentì sobbalzare la macchina e udire un boato di metallo che si schianta.
Si voltò e vide che una macchina gli era andata contro.
Cercò di scrutare bene chi fosse al volante e quando i suoi occhi inchiodarono una capigliatura bionda e una faccia famigliare, un istinto omicida lo travolse. Scese dalla macchina e sbatté con forza la portiera: - Dannazione, Naruto! -.
Esatto, Naruto Uzumaki.
 Il ragazzo pochi mesi prima si era intrufolato in uno degli Hotel Uchiha ed aveva messo fuori uso varie stanze per colpa dei suoi scherzi. Sasuke fu costretto a cacciarlo immediatamente dall’Hotel prima che suo padre lo acchiappasse e distruggesse con le sue mani. Gli era stato affidato quell’albergo come esercitazione e a causa dei disastri di Naruto venne sgridato severamente da Fugaku.
L’Uzumaki si dimenava davanti al cuscino di salvataggio che gli era sbucato dal volante, imprecava cercando di rimetterlo a posto e quando si accorge della presenza di Sasuke s’immobilizza e sbianca come un fantasma.
Lo sguardo del moro gli incuteva timore.

-Che cosa stai facendo, Naruto? – la sua voce fredda accompagnata da un sorriso killer gli fece accapponare la pelle. Sentì gli schiocchi delle dita dell’Uchiha.

-Hei, Sasuke! – tentò di salutarlo con disinvoltura, come se niente fosse accaduto ma l’aria tetra che girava intorno non prometteva nulla di buono – Hehehe… He… -.

Lo sguardo dell’Uchiha scivolò sulla maniglia della portiera. Naruto seguì il suo sguardo e prima che potesse succedere il peggio si affrettò a sigillare la porta dall’interno schiacciando un pulsante.
 
-Aprimi questa porta, Naruto! -.
 
-Col cazzo! Se esco arriverò alla prima lezione con tutta la faccia insanguinata! -.
 
- E mi sembra ovvio, no? Guarda come hai ridotto la mia macchina! -.
 
Naruto si sporse in avanti e vide che aveva leggermente rotto la parte posteriore della sua auto.
 
-Huh? Io non vedo niente… -.
 
Il suo sarcasmo fece saltare i nervi a Sasuke.
Egli per l’ira si avventò alla macchina e tentò di aprire quella portiera con la sua forza: - Esci da questa cazzo di macchina! -.
 
Naruto urlò, le lacrime gli scendevano dal terrore. Si spostò sul sedile accanto e nel momento stesso in cui sbloccò le portiere uscì di corsa a gambe levate per raggiungere l’ingresso della scuola.
Sasuke era rimasto lì con la portiera del volante aperta.
Il suo sgaurdo seguiva la figura di un Naruto impaurito
Se lo avrebbe preso per lui sarebbe stata la fine.
-Aspettami… Naruto…! -.

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Capitolo 2
*** Classe 4-A ***


Al suono della campanella Sasuke si avviò in segreteria.
Mentre camminava sentiva in sottofondo gli schiamazzi degli altri studenti che salivano le scale per raggiungere le rispettive classi.
 
-Hei, Naruto! – urlò un ragazzo castano con dei segni rossi disegnati sulle guance – Bella figura che hai fatto ieri sera al karaoke, sei stato un grande! -.
 
-Kiba, bastardo! È stata tutta colpa tua se sono scivolato!- sbraitò Naruto.
 
-Mia? Ma se sei tu che non sai camminare! -.
 
-Che cosa?! – l’Uzumaki tentò di avventarsi contro di lui ma l’entrata in scena di un altro ragazzo li divise.
 
-Hei, voi due, calmatevi. Siamo a scuola – fece Neji.
 
-Neji! Secondo te, di chi è stata la colpa se sono andato a sbattere contro il direttore del locale? -.
 
-Ma è ovvio: tua -.
 
-COSA?!-.
 
Kiba scoppiò a ridere: - Hahahaha, arrenditi gambe mosce. Affronta la realtà -.
 
Naruto non ebbe il tempo di incenerirlo con lo sguardo che presto i suoi occhi notarono la figura dell’Uchiha che si dirigeva nella parte opposta.
Provò una sensazione fredda nel ricordare la figuraccia che aveva fatto davanti scuola.
 Gli vennero dei brividi e si affrettò a salire le scale per raggiungere gli amici.
 
Sasuke intanto era arrivato in segreteria.
 
-Sei Sasuke Uchiha? – una voce femminile risuonò alle sue spalle.
 
Si voltò e vide una donna dai capelli corti e mori che portava in braccio un maialino.
Il ragazzo si chiese se era legale portare un animale a scuola… A quanto pareva si…
 
-La preside Tsunade ti sta aspettando nel suo ufficio. Si trova in fondo a destra di questo corridoio, ma fa presto. La prima lezione sta per incominciare -.
 
Sasuke annuì leggermente e seguì l’indicazione della donna.
Mentre camminava il suo sguardo cadde sui numerosi quadri appesi alle pareti. Vi erano delle foto di studenti che avevano vinto in varie competizioni sportive come: il basket, il pallavolo, il calcio e il nuoto; accanto susseguivano altri quadri raffiguranti dei ragazzi che sorridevano.
Si domandò se anche lui sarebbe riuscito a sorridere come loro, un giorno.
Distolse lo sguardo. Continuò a camminare e nel momento stesso in cui afferrò la maniglia, la porta si aprì.
Sasuke ebbe un incontro ravvicinato con una ragazza.
Tutto accadde a rallentatore.
Poiché la porta era stata aperta dall’interno della stanza, Sasuke venne attirato dalla ragazza dai capelli rosa.
I loro nasi si sfiorarono appena e i due ragazzi se ne stavano uno di fronte all’altra senza parlare  e senza battere ciglio.
Era come se in quel momento esistessero solo loro due e la loro chimica.
Ma tutto finì con l’intromissione della preside.
 
-Sakura, cosa stai facendo lì impalata? Il professore ti sta aspettando -.
 
Sakura si voltò, palesemente stordita. Poi ricordò dei moduli che le aveva affidato e ritornò in sé. Chiese permesso al ragazzo e dopo avergli dato un’ultima occhiata con la coda dell’occhio, uscì.
 
-Tu devi essere Sasuke Uchiha se non erro -, iniziò Tsunade.
 
Sasuke smise di fissare il corridoio finchè non sentì la donna tossire in modo seccante.
 
-Si, sono io -.
 
-E immagino che non siano affari miei farti delle domande riguardanti la scelta di questa scuola -.
 
-Esatto -.
 
Tsunade aspettò qualche secondo prima di continuare a parlare, lo stava studiando: - Molto bene, allora. Spero che questa scuola possa esserti d’aiuto in futuro e che ti possa essere di gradimento. Ma ti avviso: non sarà rose e fiore.
Noi qui insegniamo la disciplina, il rispetto reciproco e ci assicuriamo che, voi studenti, cresciate forti sia intellettualmente che fisicamente -.
 
-Non miravo ad altro -.
 
Tsunade sogghignò.
 
-Tieni. Questi sono dei moduli che potranno esserti utili per capire meglio come funzioni questa scuola. Il signor Gai ti mostrerà la tua nuova classe – alzò la voce pronunciando quest’ultima frase per attirare l’attenzione del bidello che passava davanti alla stanza con il suo carrellino di pulizia.
 
-Ma certo! – esclamò Gai con un sorriso smagliante, il pollice in su.
 
Sasuke ringraziò la preside e insieme al bidello Gai salì le scale, fino a raggiungere una classe al secondo piano.
Era la classe 4-A.
Lì ci sarebbero stati i suoi nuovi compagni, i suoi nuovi amici e il suo nuovo futuro.
Tutto sarebbe cambiato in pochi istanti.
Senza accorgersene, il bidello Gai era già entrato nell’aula.
 
-Hei, Kakashi! Mio eterno rivale, hai un nuovo alunno!-.
 
Il professor Hatake lo guardò con disinvoltura, teneva in una mano un libro.
 
-Quante volte devo ripetertelo che devi bussare prima di entrare in classe? È da maleducati -.
 
-Ma che ti frega. Oggi giorno non serve più bussare. È roba vecchia mentre la nostra giovinezza no! -.
 
Kakashi sospirò. Era impossibile ragionare con lui.
Solo in quel momento si accorse che stava entrando in aula un ragazzo alto e moro.
Alla sua comparsa si alzarono diversi brusii, la maggior parte delle quali erano di ragazze che ammiravano il fisico perfetto e la bellezza del nuovo studente.
Susuke si avvicinò alla cattedra, in mezzo tra Kakashi e Gai.
 
-Sasuke Uchiha?- domandò il professore.
 
-Si, sono il nuovo studente. Piacere di conoscervi -.
 
Un boato di eccitazione esplose nell’aria. Molte ragazze non riuscivano a trattenersi per tale rivelazione.
 
-Sei il benvenuto, Sasuke -.
 
Il ragazzo osservò i suoi nuovi compagni.
In mezzo a quella folla notò la ragazza dai capelli rosa che gli sorrideva timidamente. Sasuke ricambiò il sorriso ma poi quando vide chi sedeva dietro alla ragazza, la sua espressione cambiò.

-NON CI POSSO CREDERE! - esclamarono all'unisono Naruto e Sasuke increduli e arrabbiati.

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