Roswell: un ritorno inaspettato

di Echelon_Nana
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Max & Liz tornano a Roswell ***
Capitolo 2: *** Il racconto di Liz ***



Capitolo 1
*** Max & Liz tornano a Roswell ***


Anno 2005. New Mexico,Roswell. Era una calda giornata di settembre e per le strade c’erano poche persone: chi passeggiava allegramente,chi guardava le vetrine,chi si avviava verso un locale o verso un bar. Il locale più conosciuto di quel luogo era sicuramente il Crashdown posizionato di fronte ad un altro edificio,l’UFO center,che,rispetto agli anni precedenti,aveva un alone oscuro,ma ormai la gente del luogo non si soffermava più di tanto ad osservarla: infatti da 2 anni l’edificio aveva quell’aspetto. Il Crashdown invece era pieno di decorazioni di pupazzetti verdi e portava come sempre la navicella spaziale nella parte centrale dell’edificio. All’interno c’era un uomo che poteva aver sì o no più di 40 anni e che attendeva impaziente le cameriere sbrigare i tavoli.L’uomo con voce stanca disse: “ma è possibile che dobbiate metterci tutto questo tempo? Voglio personale veloce e qualificato! Ah! Qualche anno fa non ne avevo di questi problemi” In quell'istante il suo volto divenne pensieroso ed allo stesso tempo triste,ma poi tornò serio e riprese il suo lavoro. A qualche tavolo di distanza c’erano le uniche due persone presenti momentaneamente nel locale che facevano colazione: uno indossava un cappello beige con una divisa abbinata e sulla parte sinistra del giaccone portava una stellina da sceriffo mentre la donna aveva capelli castano chiaro ed occhi azzurri molto profondi lo fissava con un sorrisino strano. Jim Valenti e Amy de Luca si erano fidanzati ufficialmente in questo arco di tempo,ed infatti Amy era anche andata a vivere a casa di Jim,che intanto aveva riavuto il posto da sceriffo.
Lui la guardò e disse “oggi dovrei tornare prima…se vuoi cucino io” e le sorrise.
Lei guardandolo ricambiò il sorriso ma disse “no non ti preoccupare…stasera volevo farti una sorpresa!”.
A quelle parole Jim rimase stupito e chiese curioso “bene…allora posso sapere di che sorpresa si tratta?”.
Allora Amy lo guardò e fece un sorrisetto malizioso e poi gli rispose “eh no mio caro Jim Valenti! è una sorpresa! Lo scoprirai direttamente stasera” gli sorrise,fece l’occhiolino e riprese a mangiare.
In quello stesso momento,fuori il Crashdown,si fermò un furgoncino bianco con una serie di buchi di pallottole e una carrozzeria penosa. Insomma era un furgoncino ridotto abbastanza male. Dal furgoncino uscirono due ragazzi,potevano avere una 20ina d’anni compiuti. Uno aveva i capelli castano chiari,occhi castani ed un fisico palestrato. Aveva una maglia ed un pantalone nero,mentre l’altra era mora con occhi castani e non molto alta ed indossava un jeans con una maglia rossa. I vestiti di entrambi erano strappati ed erano inoltre sporchi come se avessero corso un pericolo. Entrambi si avviarono verso il Crashdown come se conoscessero il luogo e vi si catapultarono dentro.
Sentendo il campanellino messo sulla parte superiore della porta,Jeff Parker si voltò per accogliere i clienti,ma nel vederli lasciò cadere il block notes a terra e urlò “Liz! Max!”
A quell’urlo i presenti si voltarono verso i due giovani entrati dalla porta.
Liz guardò il padre e sorrise e disse dolcemente “papà!” ed entrambi si abbracciarono.
A quell’urlo Nancy Parker si affacciò per vedere cosa fosse successo ed alla vista della figlia esclamò “Oh mio Dio! Liz! Sei proprio tu? Non sai quanto ci sei mancata” e corse verso la figlia stringendola in un abbraccio,mentre Jeff salutava anche Max.
Quando poi anche Nancy ebbe salutato Max,Jeff chiese ai ragazzi “dove siete stati per tutto questo tempo? Dai! Raccontateci! Com’è andata la luna di miele?”.
I due ragazzi si guardarono stanchi.
Liz era sul punto di rispondere quando Nancy la interruppe e disse “dai Jeff sono appena tornati da un lungo e…– guardando gli abiti dei due aggiunse -…tortuoso viaggio! Facciamoli riposare!”
A quelle parole,Jeff guardò la moglie e “va bene!” disse dispiaciuto.
I ragazzi allora si stavano per dirigere verso il retro del locale quando una voce attirò la loro attenzione verso di sé.
“Dov’è mia figlia?”
I ragazzi si voltarono. Amy de Luca era in piedi che guardava fissava i ragazzi aspettando una risposta mentre tamburellava le dita insistentemente sul tavolo ed a quella visione,Liz ricordò quel tamburellare delle dita che faceva anche Kyle un paio di anni fa,in conseguenza alla manipolazione mentale di Tess.
Intanto una voce rispose “su,Amy,i ragazzi sono stanchi non mi sembra questo il momento di…”
“No…devo avere una risposta” lo interruppe la voce di Amy de Luca.
Continuava ancora a scrutare i ragazzi in cerca di una risposta che però sembrava non arrivare fin quando Liz non parlò dicendo “lei ha tutto il diritto di chiedermi dov’è vostra figlia…ve lo direi se lo sapessi,ma non lo so”.
A quelle parole,Amy spalancò ancor di più gli occhi ed il tono della sua voce si fece più severo dicendo “che cosa intendi dire?” tuonò Amy.
A quella domanda,Liz abbassò il capo non sapendo come rispondere.
Poi Max si schiarì la voce e disse “signora De Luca…- ed in quell’istante l’attenzione di Amy si spostò su Max – Liz intendeva dire che noi non sappiamo dov’è vostra figlia” disse sempre più dispiaciuto
Allora Amy guardandolo disse “questo lo avevo capito Max…ma spiegatemi! Perché?”.
“E’ scomparsa…insieme agli altri…”.
In quel preciso istante tutti si girarono verso la persona che aveva parlato. Liz se ne stava con gli occhi bassi,poi quando sentì lo sguardo della signora De Luca addosso,li alzò e ripetette ciò che aveva detto:
“è scomparsa...con gli altri...è per questo che non lo sappiamo”.
Ci fu un minuto di silenzio. Amy De Luca fissava sconvolta Liz senza parole. Aprì la bocca con l’intenzione di dir qualcosa ma subito dopo la richiuse.Lo sguardo dei Parker allora si spostavano da Liz a Max e viceversa,entrambi senza parole.
Intanto Amy si accasciò su una sedia lì vicino e rispose con tono esterefatto “non ci posso credere! Mia figlia dispersa! Dove?”
.Ma a quella domanda non vi fu risposta ed Amy si lasciò andare ad un pianto disperato,mentre Jim si avvicinava a lei e la consolava. Liz guardava Amy con amarezza: non avrebbe mai voluto dar un dispiacere ad una persona,soprattutto se questa era Amy De Luca,la madre della sua migliore amica.
A rompere il silenzio ci fu una voce che disse “…suppongo che anche mio figlio Kyle sia scomparso…?” disse Jim Valenti senza lasciar trasparire ciò che provava
Ed a quella domanda ci fu un cenno del capo dei due ragazzi.
“…bene…ho capito…- disse Jim amareggiato poi – adesso avete bisogno di riposare…è stato un lungo tragitto…e a quanto vedo non siete messi tanto bene…parleremo in seguito” e con un cenno del capo di congedò.
I due ragazzi si diressero nel retro seguiti da Nancy,che osservò i due ragazzi salire sconsolati le scale abbracciati,dirigersi verso la camera di Liz e chiudere la porta. Nancy capì dallo sguardo di Liz tutto il suo dispiacere,sapeva come si sentiva la figlia ed era inoltre rammaricata nei confronti di Amy De Luca. Liz intanto,entrata in camera,cominciò a guardarsi intorno. La sua stanza era uguale a come l’aveva lasciata 2 anni fa. Max guardava la stanza incuriosito e si soffermava sulle foto lì presenti,di cui alcune che ritraevano Liz all’età di 5 anni o Liz all’età di 16 anni,poi c’erano altre foto miste di Liz con Maria,di loro due insieme,ma ci fu una foto che lo colpì più di tutte: la foto ritraeva un gruppo di amici sorridenti ed uniti. La prima persona sulla sinistra era lui seguito alla sua sinistra da Liz. Poi osservò le altre figure di Kyle,Maria,Michael e Isabel con dispiacere: loro erano gli amici scomparsi. Max non aveva la minima idea di dove potessero essere e si soffermava sui loro volti,poi distolse lo sguardo da questi e la sua attenzione si concentrò sulla figura posta tra Liz e Maria,che Max guardò con un certo disprezzo: Tess nella foto era sorridente e sfoggiava un vestito viola. Max ricordava bene che quella fu la sera in cui si baciarono,inconsapevoli della presenza di Liz. A quel pensiero,Max si voltò verso Liz che intanto stava aprendo la finestra che portava sul terrazzo e respirava l’aria che proveniva dall’esterno. Sorrise. Poi tornò a fissare la foto e si fermò in maniera particolare sulla figura accanto ad Isabel: Alex. Max si sentì ad un certo punto prendere dalla tristezza: Alex era morto circa 3 anni prima a causa della ragnatela creata da Tess con la sua manipolazione mentale ed anche se,Liz gli aveva ripetuto più volte che non era stata colpa sua,egli comunque si sentiva in colpa,dopotutto Tess era un’aliena e lui era il re,quindi la colpa ricadeva su di lui,ma allo stesso tempo tante volte si era ripetuto che lui non poteva farci niente se Tess era stata allevata da un assassino,poi si fermò. Non voleva fare ancora questi pensieri. E non era nemmeno il momento. Voltandosi non vide Liz e con aria interrogativa si chiese dove fosse; intanto Liz era fuori sulla sedia a pensare a quante volte c’era stata seduta,a quante volte aveva pianto lì sopra e a tutte le volte che lì sopra scriveva il suo diario. Pensò. Il diario lo diede al padre in modo da farlo leggere anche alla madre di Maria e per poi bruciarlo nel deserto. In quell’istante si chiese se il padre lo avesse bruciato,ma a quella risposta non ci fu domanda,poi sentì una voce chiamarla
“Liz…”
Questa si alzò dalla sedia e voltandosi vide Max affacciato alla finestra della sua stanza,gli sorrise.
Questo continuò dicendo “sarai stanca…vieni a riposare”.
Liz allora si diresse verso Max che l’aiutò ad entrare ed insieme si diressero verso il letto guardandosi,vi si poggiarono lentamente e,stanchi,si addormentarono quasi subito,abbracciati.

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Capitolo 2
*** Il racconto di Liz ***


Era pomeriggio inoltrato quando Liz si destò dal letto facendo attenzione a non svegliare Max. Lo guardò teneramente. Dopo tutto il viaggio che avevano fatto e tutti i pericoli che avevano affrontato quello era davvero l’unico momento di tranquillità che avevano. Si chiese se fosse la fine o l’inizio di un periodo di tranquillità,ma le tornò alla mente la scomparsa dei suoi amici cari e decise che li avrebbe cercati anche in capo al mondo. Intanto Max si destò e Liz girandosi gli pose una mano sulla guancia,lo baciò e gli disse “Ben svegliato”. A quelle parole,Max le sorrise e si alzò poi guardando l’orologio esclamò “Accidenti! Sono già le 7”; “eh sì..abbiamo fatto una bella dormita!” disse ed entrambi si alzarono ma in quello stesso istante Liz esclamò “e se Jim Valenti e la madre di Maria fossero ancora giù ad aspettarci?”. Lo guardò tristemente ma Max le mise una mano sulla guancia e le disse “Ricorda che ci sono io con te…ti aiuterò io a spiegar tutto…non devi aver paura,loro capiranno” e Liz annuì. Così si prepararono per raccontare la loro triste e travagliata avventura dopo aver lasciato Roswell.
Intanto,al piano terra,i genitori di Liz aspettavano impazienti,assieme a Jim Valenti ed Amy De Luca,l’arrivo dei ragazzi. Amy De Luca sorseggiava nervosa il suo settimo caffè sotto lo sguardo preoccupato di Jim che,solo allora,si decise a parlare. “Amy,tutto questo caffè ti farà male” disse preoccupato. “No,non smetterò di bere questo caffè finché non scenderanno e mi racconteranno tutto” disse veemente Amy. Non appena ebbe finito di dire queste parole,le due sagome di Max e Liz si presentarono nel locale ed a quel punto ci fu uno sguardo di conforto tra i due ragazzi che si sedettero ad un tavolino con il capo chino. A quel movimento,Jeff Parker corse verso l’uscio del locale e girò un cartellino che,visto all’infuori,indicava “CHIUSO” e si appostarono tutti verso il tavolino mentre Amy De Luca li ascoltava alzata. Fu in quell’istante che Liz parlò: “…Dopo che io e Max ci siam sposati in quella chiesetta,abbiamo passato la serata ballando…Michael aveva acceso il fuoco e Maria aveva con sè la chitarra ed ha cominciato a suonare ed a cantare,mentre Kyle prendeva delle pentole e faceva tantissimo rumore – disse voltandosi verso la signora De Luca e Jim poi continuò – andammo a dormire tardissimo,quasi alle quattro del mattino per poi ripartire alle nove. La destinazione non era ancora conosciuta quindi vagammo senza meta.” Ed a questo punto la mente di Liz si catapultò a tre anni prima.

Isabel scrutò la cartina e disse “Dobbiamo assolutamente superare il confine…dobbiamo allontanarci di molto…così almeno non potranno trovarci” e Max rispose “vedi…qual’ è lo stato più vicino?”. Isabel guardò meglio la cartina e “…sì! C’è Colorado spring! È una piccola cittadina situata nel Colorado! Potremo andare lì” disse Isabel sorridendo come una pasqua.

“Così ci avviammo in Colorado – continuò Liz – in quella cittadina,era piccola ma vi erano tutte persone gentili e non è stato difficile trovare un luogo dove appartarci e lì abbiamo conosciuto Josh!”Liz tornò ancora una volta indietro con la mente.

Lei e Maria erano entrate in un pub per cercare lavoro,lì c’erano tanti uomini barbuti che le guardavano dalla testa ai piedi e si udivano fischi per tutto il locale. Maria,guardando terrorizzata Liz disse “scusa ma proprio qui dobbiamo cercare lavoro?” e Liz un po’ scossa rispose “non è detto Maria…”. Ci fu un urlo. Un uomo fu scaraventato dall’altra parte del locale da un giovane ragazzo dai capelli castani e gli occhi verdi: sembrava fosse quello il suo mestiere! Si avvicinò alle ragazze e chinandosi disse “non penso questo sia un luogo che due dolci fanciulle debbano frequentare” rispose con fare seducente. Maria stava per rispondere all’affascinante ragazzo,ma Liz parlò prima “lo sappiamo ma cercavamo un lavoro e…” ed il ragazzo le guardò,poi dopo sorrise ed esclamò “vi aiuto io a trovare un lavoro! Comunque non mi sono presentato – disse prendendo le due ragazze e trascinandole fuori dal locale – il mio nome è Josh” così Liz si fece avanti per prima dicendo “io mi chiamo Elisabeth..ma per gli amici sono Liz” poi la seguii Maria dicendo “ed io sono Maria” disse facendogli un occhiolino. A questo, Josh la guardò ed esclamò “che ragazza intrigante!”. Si squadrarono da testa a piedi fin quando Liz non li fermò dicendo “Siam qui con mio marito ed il suo ragazzo…” ma Maria subito negò “lui non è il mio ragazzo! Non darle retta!” ma questi sembrava interessato ad altro e scrutò Liz poi le disse “sei sposata?” ed a quella domanda lei sorrise e rispose “beh sì..ci siamo sposati 2 giorni fa!”. Josh un po’ scosso annuì. I tre poi si avvicinarono al furgoncino dove gli altri le aspettavano. Josh si avvicinò subito verso Max dicendo “salve! Il mio nome è Josh…ho conosciuto in un momento spiacevole le ragazze” e Max guardandolo disse “io sono Max il marito di Liz” poi si voltò verso gli altri e quando si presentò dinanzi a Kyle lo scrutò dicendo “ahah! Scommetto che è tuo fratello!” rivolto a Michael. I due si scrutarono con sguardi interrogativi e dopo “no! Nient’affatto” esclamarono i due all’unisono al ché Josh scoppiò in una risata fragorosa e guardandoli disse “come siete buffi! Non vi preoccupate…non vi somigliate nemmeno” ed i due si guardarono di nuovo dopo di che rivolsero gli sguardi verso obiettivi imprecisati. Max avanzò verso di lui dicendogli “abbiamo bisogno di un’abitazione e di un lavoro…” a quelle parole Josh lo guardò e disse “beh vedete…io ho un albergo qui…potrei darvi delle stanze! Dopotutto qui raramente ci son turisti! Poi vi aiuterò a trovare un lavoro!”. Max mozzò un mezzo sorrisino e ringraziò ed insieme si avviarono all’albergo.

“Da lì in poi i giorni trascorsero felici – continuò Liz dopo aver ricordato i bei vecchi tempi – ma c’era qualcosa che non quadrava…infatti dopo un po’ in città vi era una brutta atmosfera e c’erano agenti di polizia e fu per questo che alcuni di loro proposero di fuggire via,ma non tutti erano d'accordo..”
E riecco la mente di Liz catapultarsi nel passato e giungere a quel giorno.
Tutti erano ritrovati nella camera di Max mentre egli esponeva il problema al gruppo “mi sembra troppo strano…che ci fanno degli agenti di polizia qui?...eppure Josh ci aveva detto che eravamo al sicuro qui!” a quelle parole Michael disse “beh..non ci resta che andar via” e Maria concordò con lui,ma Isabel li bloccò all’istante dicendo “siete usciti fuori di senno? Se scappiamo da qui quegli agenti noteranno qualcosa di sospetto ed allora saremo smascherati! Io consiglio di restar ancora qui”, ma Maria rispose “e se loro sapessero già noi chi siamo e stessero aspettando il momento giusto?” e Liz preoccupata rispose “potrebbe essere così…ma non lo sapremo mai…” ma Max serio rispose “votiamo!”. Quelle parole sembrarono così strane che stavolta fu Kyle a rispondere “votiamo? Come quando bisognava scegliere per Tess? Questa è una scelta di gruppo…ci sarà sicuramente qualcuno che non è d’accordo!” e Michael disse “beh..in quel caso credo che…ci dovremo separare”. Tutti lo guardarono sbalorditi che Max non riuscì ad aprir bocca e Maria si unì a Michael dicendo “questa è l’unica soluzione” ed Isabel sconvolta rispose “ma noi siamo una squadra! Dobbiamo restare uniti! Non possiamo dividerci!” ma i due ragazzi non risposero,così Isabel cominciò: “io resto” esclamò. Al contrario Michael disse “io vado via” e strinse la mano di Maria la quale a sua volta rispose “vado via”. Kyle guardando Isabel e notando il suo volto divenuto ancor più triste rispose “io invece resto!” ed infine Max e Liz all’unisono “restiamo”. Ma fu proprio alla fine di quella votazione che si accorsero di ciò che era più doloroso fare: dovevano dividersi,cambiare strada. Così Michael allungò la mano verso Max e disse “arrivederci Max…buona fortuna” si avviò verso la porta tenendo per la mano la sua dolce compagna Maria,aprì la porta ed insieme scomparvero dietro la porta d'ebano.

“Da quel momento li abbiamo persi di vista” disse Liz. A quelle poche ma efficaci parole la signora De Luca posò pesantemente la tazza e fuori di senno cominciò a piangere fragorosamente. Vedendo la situazione precipitare, Nancy Parker ruppe il ghiaccio “Amy adesso ti prendo una tisana,tu aspettami qui!” così corse di là a prepararla mentre Amy restava lì scioccata. Jim si voltò verso i due ragazzi che avevano il capo chino e riuscivano a malapena a farsi forza l’uno con l’altra “Kyle è rimasto con voi quindi?” e Liz annuì ma disse “almeno fino a quel momento. Se attenderete con pazienza vi racconterò cos’è successo in seguito..” ed in quell’istante la stretta di Liz rafforzò nella mano di Max e fu allora che Jim capì:il peggio doveva ancora arrivare.

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