la nostra vita, il nostro amore

di anime_manga
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ritornare al passato ***
Capitolo 2: *** Sbagli da principiante ***
Capitolo 3: *** scelte di scuola ***
Capitolo 4: *** conosciamoci meglio ***
Capitolo 5: *** Obbligo o verità? ***
Capitolo 6: *** Una notte strana ***
Capitolo 7: *** Un giro, spero non ci rovinerà... ***
Capitolo 8: *** Spiegazioni sul passato ***
Capitolo 9: *** Imprevisti strani ***
Capitolo 10: *** Ma quanti inconvenienti! ***
Capitolo 11: *** Diego, il mio migliore amico, ma anche mio cugino ***
Capitolo 12: *** Cosa sto provando? ***
Capitolo 13: *** Offerte allettanti ***
Capitolo 14: *** Vittoria ***
Capitolo 15: *** Ultimo giorno in famiglia ***
Capitolo 16: *** Prima notte nella nuova casa! ***
Capitolo 17: *** Per colpa dello spavento ***
Capitolo 18: *** Terrore ***
Capitolo 19: *** I ricordi certe volte ti devastano ***
Capitolo 20: *** Romeo e Giulietta ***
Capitolo 21: *** La famiglia ti aiuterà! ***
Capitolo 22: *** rincontro ***
Capitolo 23: *** Baciami ***
Capitolo 24: *** Sempre nei guai Tini! ***
Capitolo 25: *** capodanno ***
Capitolo 26: *** L'inganno di Pablo ***
Capitolo 27: *** La mia stella sei tu ***
Capitolo 28: *** Giostre! ***
Capitolo 29: *** Una ragazza da brividi... ***
Capitolo 30: *** Appuntamento ***
Capitolo 31: *** La notte degli incubi ***
Capitolo 32: *** All'ospedale ***
Capitolo 33: *** Lodovica e l'Italia ***
Capitolo 34: *** Voglio cantare con te ***
Capitolo 35: *** Non me ne sono mai andata ***
Capitolo 36: *** Lodo si confessa ***
Capitolo 37: *** Compleanni in avvicinamento ***
Capitolo 38: *** La famiglia di Diego ***
Capitolo 39: *** Si va in scena! ***
Capitolo 40: *** Non cadiamo mai ***



Capitolo 1
*** ritornare al passato ***


Mi sveglio di sopprassalto: gli incubi non mi hanno abbandonato neanche stanotte.
Guardo l'orologio: sono le 6.23, tanto vale svegliarsi penso e inizio a sgranchirmi un po'. Mi alzo, mi preparo e scendo giù.
Noto mia zia apparrecchiare il tavolo e vado da lei -Buongiorno!- dico abbracciandola da dietro -Buongiorno anche a te tesoro, oggi è il gran giorno!- è vero, ora che ci penso, oggi partirò per l'argentina e andrò a vivere con mio fratello e mio cugino.
Ci sediamo a tavola: prendo una fetta di pane e un po' di nutella e mentre mangio ascolto mia zia parlare su cose inutili e divertenti allo stesso tempo; ad esempio oggi è andata al supermercato e un ragazzino sui 19 anni le aveva chiesto se lei volesse uscire stasera con lui, ma appena mia zia gli ha confessato la sua età ( 32 anni) lui è diventato rosso come un peperone, si è scusato e se ne è andato via di fretta.
******************************************************************

Sono le 10 e mi trovo all'aeroporto di Città del Messico diretta verso Buenos Aires.
Saluto per l'ultima volta mia zia e mi dirigo verso il check-in.
-Permesso,fate largo, devo passare, sono di fretta!- sento qualcuno gridare prima di cadere a terra- Ahi, sta attento dove metti i piedi!- dico con tono abbastanza confuso e arrabbiato- Scusa dolcezza, ma sta attenta tu la prossima volta, io ti avevo avvisato!-  sento il mio viso andare a fuoco dalla rabbia: alzo lo sguardo per vedere chi è stato "l'assalitore" di questa vicenda e noto un ragazzo con gli occhi verdi smeraldo e un ciuffo castano allontanarsi dopo aver fatto il check-in.
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Sono le 11.25 e ci vogliono ancora due ore per arrivare a Buenos Aires. Mi trovo sull'aereo e ora che ho un po' di libertà comincio a descrivermi: mi chiamo Martina, Martina Stoessel, ho 17 anni e fino ad oggi ho vissuto con mia zia Clara, mentre da stasera vivrò  con mio cugino Diego,mio fratello Ruggero,la mia matrigna, Esmeralda e suo figlio Pablo. Non sopporto loro due,  sono persone spregevoli e non so come facciano a non avere un cuore. Vi starete chiedendo perchè non vivo con miei genitori, andrò dritta al punto: sono morti.
Dopo la morte di mio padre, sono andata a vivere da mia zia Clara visto che non volevo stare con la mia matrigna e suo figlio, ma ora sto tornando da loro perchè sto per iniziare una nuova scuola, la ON BEAT STUDIO! Mia madre e morta invece dandomi alla luce e perciò non ho nessun ricordo di lei.
Mio fratello Ruggero ha quasi 22 anni, mentre mio cugino Diego li ha già compiuti. Da poco si sono traferiti insieme a tutta la "famiglia" in una nuova casa, in cui abitano una donna di nome Diana e suo figlio Jorge, entrambi dal messico. 
*********************************
Durante il volo ascolto un po' di musica e aggiorno il mio diario segreto. Appena scesi prendo la mia valigia e mi dirigo verso la mia nuova casa.



 

Angolo autrice: IMPORTANTE!

Bene ragazzi questo è il primo capitolo e spero che vi piaccia. Non voglio copiare idee di nessuna storia, ma prenderne solo spunto e renderla originale a modo mio. Recensite in tanti e appena potrò  e quando ci saranno abbastanza recensioni continuerò la storia. Muahahahah chi credete che sia il bel ragazzo che fa cadere la nostra Martina ;) Nel prossimo capitolo Martina incontrera vecchie amicizie e antipatie. quale sarà l'incubo che la insegue. alla prossima e un bacione
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Capitolo 2
*** Sbagli da principiante ***


Mi trovo nel taxi e osservo fuori dal finestrino: ci troviamo in una via delimitata da alberi, però ad un tratto noto una cosa strana; stiamo andando verso la periferia della città dove si trovano meno case di prima. Il taxi si ferma davanti a una casa mezza rotta: sembra sia abbandonata da una decina di anni.
Pago l'autista e vado a bussare alla porta: non c'è nessuno, perciò decido di chiamare Ruggero - Pronto? Tini sei tu?-  che felicità sentirlo rispondere dopo due squilli- Si, sono io Ruggy. Mi trovo davanti a una catapecchia: credo che l'autista si sia sbagliato perché io gli ho detto di portarmi in VIA PINI 61.- Sento la risata di Diego: a quanto pare sono in viva voce. Alla mia affermazione risponde mio cugino dopo aver smesso di ridere- Veh che sei stata tu a sbagliare: la via giusta è VIA ALPINI 61!- vorrei sprofondare dall'imbarazzo, ma prima di riuscirci mi risponde mio fratello- Non ti preoccupare adesso veniamo noi a prenderti!- detto questo mi attacca il telefono in faccia.
Dopo una ventina di minuti noto una decappottabile nera parcheggiarsi davanti a me- Vuoi un passaggio?- dice mio fratello con fare ironico- Ovvio, ma prima voglio un'abbraccio!- e detto ciò escono entrambi fuori dalla macchina e mi aggrediscono con baci e abbracci e ciò faccio anch'io con loro- Tini parliamo di cose importanti ora- dice mio cugino- tu... Mi hai portato qualcosa dal Messico vero?- detto ciò scoppio a ridere mentre mio fratello gira la testa come per dire" questo non cambierà mai" è rivolgendosi a Diego gli risponde- Diego è ovvio che lei abbia preso qualcosa a me non a te, visto che sono il suo fratello preferito- - e unico - ribatto io e tutti scoppiamo in una fragorosa risata: quanto mi erano mancati queste due pesti. 
Tornati a casa rincontrai Olga, la domestica, che non faceva altro che darmi buffetti chiamarmi con nomi dolci da far venire il diabete e dire quanto sia cresciuta; poi ho rivisto Esmeralda e Pablo, ma non li ho degnati di un saluto ed ho conosciuto Diana: lei è simpaticissima! Andremo molto d'accordo. Tra una chiacchiera e l'altra sentiamo il rombo di una moto- a quanto pare Jorge ha già finito il giro della perlustrazione della città! - dice Ruggero - Che ne dici se gli facciamo uno scherzo, però tutti e due dovete stare al gioco va bene?- io e Ruggy ci guardammo un attimo e acconsentimmo. Sentii qualcuno andare si per le scale e aprire la porta della stanza di Diego- Ciao ragazzi come va?- disse il quanto sembra Jorge... Aspetta! È il ragazzo dell'aeroporto quello che mi aveva spinto- ciao fratello come va?- dicono Diego e Ruggero in coro. Ad un tratto il suo sguardo si piazza su di me e il suo viso si irrigidì all'istante come se avesse visto un mostro- Lei chi è?- chiese lui facendo finta di non avermi mai vista e Diego risponde alla sua domanda- Lei è Martina la mia futura moglie!- a quelle parole tutti ci irrigidimmo e Ruggero spiego subito- in realtà lei è mia sorella-.- Non osare mai più fare uno scherzo del genere!- questa frase uscì dalle mie labbra e quelle di jorge contemporaneamente. Dopo chiacchiere e giochi vado a dormire, anche se so che gli incubi mi seguiranno anche stanotte...

ANGOLO AUTRICE
bene ragazzi questo e il breve ma Nuovo capitolo scritto dal mio telefono! Alcuni dicono che il abbia copiato la storia di niley story, ma io ho solo preso spunto per il primo capitolo. Non ho avuto il tempo di scrivere molto e a riguardo al fatto che alcuni di voi credano che copierò la sia storia, non è vero. Ho solo preso spunto, ma dopo sarà molto diversa, ve lo assicuro. Lasciate più recensioni così potrò continuare. Cosa succederà domani? Quali sono gli incubo che la perseguitano? Ce ne saranno di nuovi? Martina incontrerà nuova gente? Cosa ne sarà della matrigna e di Pablo? Scopritelo nel prossimo capitolo! Bye

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Capitolo 3
*** scelte di scuola ***


Mi svegliai come il mio solito di sopprassalto con la fronte rigata dal sudore. Perchè lo stesso incubo mi percorre da anni? Sarà la paura o il rimorso.

Noto subito che da quasi cinque minuti sto toccando la mia pelle nei punti in cui una volta soffrivo: esatto ero una autolesionista, ma con terapie e dopo aver visto la paura di perdermi negli occhi della gente che adoro ho imparato a smettere.
Mi stiracchio un po' e mi dirigo verso l'armadio a scegliere cosa mettere per il mio primo giorno allo Studio: prendo una maglietta con disegni di fiori dai colori sgargianti con la scritto centrale"ROCK" e lo abbino ad una salopette bianca con delle finte scuciture; infine aggiungo le all stars bianche con rialzo coloratissimo e scende di sotto a fare colazione-Buongiorno ragazzi- dico io per farmi notare-Ciao cucciola- dicono mio fratello e Diego in coro- Ciao, piccola- mi risponde Jorge- Come hai detto scusa?- replico-Ti ho salutato-.-No, intendo come mi hai chiamata?- dico un po' irritata-Piccola, perchè?-lascio uscire dalle mie narici tutta l'aria che ho nei polmoni-Odio quando qualcuno mi chiama piccola, quindi non osare mai più!- rispondo io alquanto severa-Va bene, piccola-.-Blanco non so come farò a sopportarti in questa casa. Perchè non facciamo dei turni: durante il giorno tu te ne stai fuori e solo la notte rientri.-.-Eh no,piccola, di giorno sono a casa e solo per chiarire una cosa: la tv è tutta mia capito?!- detto ciò si alza e le due pesti cominciano a ridere a crepa pelle- Che avete da ridere pesti?- chiedo io abbastanza irritata- Qualcuno si è alzato dalla parte sbagliata del letto- replica Diego- C'è che tu e Jorge siete un perfetto due comico- risponde Ruggero-Comunque ritornando a noi: sei pronta per il tuo primo giorno allo studio?-.-Certo!-rispondo ritornando di buon umore-Ti divertirai da matti e in più vantati di avere noi come parenti: siamo i più popolari, i più belli e i più ricercati della scuola e in più siamo i più grandi e a noi tocca essere gli "insegnanti" di quelli del primo anno, proprio come te!- dice indicandomi. Finiamo la colazione e ci dirigiamo verso l'auto di Ruggero, però Diego decide di andare in moto e così li chiedo un passaggio.

Sono le 7.55, abbiamo ancora cinque minuti perciò decido di dirigermi in segreteria per chiedere il numero del mio armadietto e l'elenco delle lezioni: in questa scuola non ci sono lezioni normali, ma solo lezioni di canto, musica e recitazione, perciò tocca o trovarsi un professore privato oppure si resta con l'intelligenza allo stesso livello di uando hai smesso gli studi, perciò devo trovarmi il più presto qualcuno che mi possa dare lezioni;Ruggy è impegnato e non avrebbe tempo, mentre Diego non era il massimo scuola, perciò la mia ricerca dovrà essere più approffondita.

Mi trovo dvanti all'armadietto 123 e lo apro per posare il materiale per le prossime lezioni: ho la prima ora libera. Sento qualcuno aprire l'armadietto a 4 posti di stanza dal mio:Jorge.-Ciao-mi dice lui-Ciao-rispondo sbuffando- Ehy, ma che hai mangiato stamattina?Aceto e sale?- ma che scemenze spara?-No, ma che ti viene in mente?-.-Guarda, perchè non riominciamo da capo-.-Sì, scusa hai ragione e che non ho dormito bene stanotte.Ciao Jorge, come va?- dico allargando un sorriso sul volto-Bene e te Martina? Come mai non hai dormito bene?- non posso dirglielo-Soffro un po' di insonia- non se l'è bevuta, però fa finta di crederci. Sientiamo una voce provenire dall'altoparlante-Salve, qui è il vostro preside che vi parla.Chiedo cortesemente agli alunni del primo e dell'ultimo anno di recarsi in sala teatro- detto ciò Jorge mi accompgna lì e mi mostra un po' alcune aule di fretta. Appena arrivati ad attenderci sono un uomo coi capelli bianchi, a quanto pare il preside, il cui si presenta dicendo di chiamarsi Antonio, vicino a lui si trovano un insegnante mezo calvo dall'aria severa (Gregorio), uno con un gilett molto carino e dalla faccia sembra un tipo simpatico (Pablo), uno con i ricci molto sbadato, ma con il suo comportamento fa ridere un po' tutti (Beto) e infine una donna che mi ricorda molto mia zia Clara, di nome (Angie), ma a differenza di mia zia lei sembra molto più giovane.

-Buongiorno ragazzi io sono Antonio, il vostro preside, come alcuni di voi sanno, vero signor Dominiguez?- dice riferendosi a Diego e lui sorridendo gli fa cenno con la testa a mo' di saluto-comunque oggi volevo dare il benvenuto agli alunni che intraprenderanno questo cammino artistico nello Studio ON BEAT!- detto ciò scoppia un grandissimo applauso-E volevo aggiungere una nuova notizia riguardante sia gli alunni dell'ultimo anno e sia quelli del primo: quest'anno alcuni degli alunni del 4 anno selezionati espressamente dai professori potranno vivere l'esperienza di fare da insegnante, cioè potranno scegliere un alunno del primo anno e insegnarli ciò che è stato insegnato a loro e le tre coppie migliori potranno vincere un ottimo premio, o meglio dire un'ottima esperienza, ma non vi posso svelare quale per il momento. Bene professor Gregorio mi potete passare la busta?- detto ciò inizia a strattonare la busta dalle mani del professore che non voleva saperne di lasciarla andare-Grazie! Bene i cinque alunni fortunati sono.... Ruggero Pasquarelli- detto ciò guardo mio fratello e gli rivolgo una bocca spalancata in un sorriso-Diego Dominiguez e per favore stia attento a ciò che farà- detto questo mio cugino mette su un ghigno e sale sul palco- Jorge Blanco- lo guardo stupita e mi chiedo: lui è un ottimo studente?-Vanessa Hendrick e Johann Splause. Congratulazioni!Bene ora potete scegliere uno studente del primo anno, però non può essere un vostro parente sia chiaro!- detto ciò sia il mio che il sorriso di mio fratello scompaiono per un attimo ma gli faccio segno che tutto andrà bene e riprendo a sorride.Lui guarda un po' il pubblico e dice-Quella ragazza laggù, quella con i capelli corvino- detto questo lei fa il segno tipo per dire”IO?” e Ruggy annuisce-.-Bene signorina Comello, salga sul palco vicino al signor Pasquarelli. Ora tocca a lei signor Dominiguez- mio cugino subito deciso risponde- Voglio la rossa!- e detto ciò la ragazza gli grida contro- Guarda che ho un nome e non sono un giocattolo che puoi comprare solo dicendo “lo voglio”!!!- detto ciò sale sul palco, sbuffando-Bene professoressa Angie scriva come partner femminile la signorina Molfese!-.-Noi non siamo una coppia!-sbottano entrambi-Non copiare quello che dico!Ah, no sei tu che mi copi!La vuoi smettere per una volta!-.-BASTA!-ordina il professor di ballo Gregorio abbastanza innervosito aggiustandosi la cravatta-Grazie signor Gregorio.Bene andiamo avanti: signor Blanco, tocca a lei.- deciso risponde subito-Martina Paquarelli- detto ciò mi guarda e tutti si girano a guardarmi: odio essere al centro dell'attenzione.Spalanco gli occhi meravigliata e vado sul palco.Intanto gli altri due alunni stanno scegliendo i loro partner, mentre io so riflettendo perchè Jorge abbia scelto proprio me.Avrà molte cose da spiegarmi il signorino.


 

ANGOLO AUTRICE

Buongiorno ragazzi, ma che piacere “rivedervi” di nuovo! Bene oggi con questo capitolo si scopre un po' qualcosa del passato di Martina, ma solo una piccola parte e si scoprono anche nuovi perosnaggi. Che ne penste dell'idea del concorso? Vi piace?Non vedo l'ora di scrivere i vincitori e cosa succederà quando vinceranno *°* Adoro il comportamento di Candelaria e di Diego xD secondo me Diego sta sia molto bene con Mercedes, sia con Lodovica, però voglio sperimentare questa coppia che ci darà fuoco da vendere(?)(si dice così?) comunque che ne pensate? Recensite e scoprirete presto qualche cosin in più sulla storia. Aggiornerò appena avrò tempo e appena avrò definito bene il prossimo capitolo: a dirvi il vero non ci crederete, ma queste idee mi vengono in mente mentre sono a letto xD. Ora vado bye e a presto

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Capitolo 4
*** conosciamoci meglio ***


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Siamo appena usciti da scuola, beh con noi intendo io e Jorge visto che Ruggero voleva già incomincare a fare da maestrino e Diego invece diceva di aver di meglio da fare.

Stiamo camminando sul marciapiede, ognuno immerso nei suoi pensieri e per rompere l'atmosfera, decido di intraprendere un discorso-Jorge-.-Mh...-mi viene come sua risposta-Qual è il tuo colore preferito?- che domanda stupida, però noto che sta per rispondere così faccio finta di niente-Il blu, però mi piace anche il rosso-.-Il mio invece è il Viola-.-Qual è il tuo film preferito?-

-A essere sincera non ne ho, però mi piacciono molto i film d'avventura e con un po' d'amore- scoppia subito a ridere- perchè che ho detto di male?- chiedo io.

-Alla signorina piacciono i film d'amore: chi l'avrebbe detto.-invece di arrabbiarmi alzo le spalle-Che ci puoi fare, anch'io ho un lato debole- scoppiamo in una fragorosa risata-Comunque anche a me piacciono i film d'avventura e adoro gli horror- e ti pareva-Sai secondo me ti fai tanto forte ma sotto sotto sei un fifone- dico io -Lo ammetto: la ragazzina di The Ring mi mette in panico- e con questo la sua risata mi contagia di nuovo.Non so perchè, ma con lui mi sento bene:calma.

-Che ne dici se stasera vediamo un film?- mi dice lui.

-Per me va bene, però sia chiaro:NIENTE HORROR che sono nata fifona!-detto ciò trovo la porta di casa aperta e vedo Pablo uscire fuori dall'edificio.

A quanto noto va di fretta e passandomi di fianco mi colpisce il braccio destro.

-Pablo si saluta veh!- dico io abbastanza irritata.

-La prossima volta sta più attenta a dove metti i piedi!-mi dice lui, però Jorge ribatte

-Sta attento tu a dove metti piedi, perchè da un giorno all'altro potresti ritrovarti senza- si riservano sguardi omicidi e si avvicinano uno all'altro per fare a botte, ma riesco a fermarli in tempo.

Entrati a casa troviamo Diana che mi riempe di domande sul primo giorno e si congratula con Jorge per l'occasione che ha avuto. E' vero, devo parlare con Jorge sul perchè abbia scelto proprio me.

-Jorge posso farti una domanda?- dico io abbastanza seria mentre stiamo scegliendo il film da caricare da vedere in streaming stasera.

-Guarda che me l'hai già fatta- dice ridendo- comunque me ne puoi fare un'altra.

-Quanto sei divertente!-dico in modo ironico-Comunque, perchè hai scelto me tra utti gli studenti- noto che si irrigidisce all'istante, ma la sua risposta non tarda ad arrivare

-Primo perchè so con chi ho a che fare e il lavoro verrà meglio, secondo perchè tuo fratello mi ha guardato con una faccia tipo 'se non la prendi in coppia con te dopo facciamo i conti'- credo alla sua ipotesi, visto che il mio Ruggy e così.

Intanto che cerchiamo il film, Jorge canta un melodia ripetutamente,la quale è molto bella e subito gli domando come si chiama-A dirti il vero questa melodia l'ho composta io: le note sono la-la-do-do-re-re-re-mi-fa-mi-do e si ricomincia da capo, come per andare a prendere le note in modo isperato, non so se capisci...

-Invece ho capito!Hai dato un nome a questa canzone?

-No, a dirti sinceramente.

-Beh se riprendi le note e come cercare di prendere qualcuno, quindi che ne dici di 'Voy por ti'?- detto ciò scruto la sua faccia.

-Sì, mi piace.Qualche parolina per il ritornello ce l'ho: vuoi sentirlo?- chiede un po' titubante.

-Certo!- rispondo io; si dirige verso la pianola e inizia a suonare qualche accordo e infine la melodia, per poi iniziare a cantare.

  • Hablemos de una vez
    Yo te veo pero tú no ves,
    En esta historia todo está al revés
    No importa esta vez voy por ti, voy
    Hablemos de una vez
    Siempre cerca tuyo estaré
    Aunque no me veas mirame
    No importa esta vez voy por ti,
    voy por ti,
    voy por ti,
    voy por ti. -

 

Sentire la melodia è bellissimo, ma la canzone è magnifica!E' bellissima piena di emozioni e sentimenti.

Dopo aver suonato l'ultimo accordo, applaudo e faccio il finto rumore della folla che grida e acclama il cantante.

Ci mettiamo d'accordo e decidiamo che le lezioni di oggi andranno in questo rodine: alle 15 teatro, alle 16 canto e infine alle 17 fino alle 18.30 faremo ballo, visto che a quell'ora non ci sarà nessuno nella sala.

Dopo pranzo vado nella mia camera e scrivo un po' sul mio diario viola e lle 14 decido di preparami il materiale: sono pronta per la lezione con il professor Blanco.

 

* ANGOLO AUTRICE*
Buongiorno ragazzi, eccomi qui con un nuovo capitolo, non so perchè ma mi sono svegliata e avevo sia la voglia che l'idea di scrivere un altro capitolo per nutrire i vostri occhietti.Bene, che cosa ne pensate?A essere sincera non vedo l'ora di sapere cosa succederà con questa coppia, ma aspetta, io lo so! XD i sto incuriosendo piano piano?Qual è il pssato di Martina?Dov'è il padre di Jorge in questa storia?Che avrà Pablo da essere scorbutico con la nostra tini?MA la omanda più importnate è: che cosa avranno mangiato per pranzo i nostri Jorge e Martina? Okey, questa era proprio sparata a caso, però devo anhe farvi ridere eh ù.ùRAGAZZI SENZA OFFESA, potete lasciare un po' più commenti e recensioni o anche messaggi privati, visto checi terrei a saper com'è la storia? Baci
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Capitolo 5
*** Obbligo o verità? ***


Angolo autrice: Bene ragazzi, sto scrivendo dal mio cellulare e quindi non so quanto riuscirò a scrivere, quindi perdonatemi per questo capitolo e ringrazio chi segue la storia e chi l'ha messa tra le preferite/ricordate e le seguite e ringrazio anche chi recensisce e chi segue la storia in silenzio.



Il suono della sveglia mi desta dai miei sogni: che stranezza, sognare per me  è diventato raro. Apro lentamente gli occhi e noto una figura di fianco a me; la focalizzo: è Jorge! È vero ieri ci siamo addormentati guardando il film, le lezioni con lui sono magnifiche, ma estenuanti. Ieri ho anche avuto il modo di conoscere Lodovica e Candelaria, le ragazze che Ruggero e Diego hanno scelto come compagne e a dire il vero sono simpaticissime, abbiamo chiacchierato per qualche oretta, prima di tornare a casa e vedere il film.
A dire il vero, ora vorrei riprendermi ciò che pensavo su Jorge, tipo che è egocentrico e noioso, però il fatto che un po' sia playboy e un po' fastidioso certe volte ci sta. 
-Buongiorno piccola
-Giorno- mugolo io con la voce assonnata.
-Stanotte niente incubi a quanto vedo- come fa a sapere degli incubi, chi glielo avrà detto.
-Cosa ne sai tu di questo?
-Sento ogni notte le tue grida Martina: non far finta di niente- detto ciò lo imploro di non dire niente ai miei parenti.

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Ore 17.00
Sta per incominciare la lezione di ballo con Jorge. Stasera verranno a casa Lodovica e Cande accompagnate dai propri insegnanti. Jorge entra nell'aula con dei pantaloni grigi larghi e una maglietta blu scuro aderente, mentre io indosso una maglietta rosa con sopra una mini maglia verde e dei pantaloni fino a metà polpaccio bianchi.
-Bene iniziamo la seconda lezione- detto ciò imposta la base della canzone che ieri abbiamo composto, però manca ancora il testo. Iniziamo a ballare fino a quando facendo una giravolta mi trovo di fronte al suo viso e la musica finisce lì.Ci fissiamo attentamente uno negli occhi dell'altro, il suo respiro si fonde con il mio, però prima esso sfiora le mie labbra. Sento sia il mio che il suo cuore battere all'impazzata, sicuramente starà battendo così per lo sforzo. 
-Bene, la lezione è andata benissimo, continuiamo domani- detto ciò annuisco e mi dirigo verso gli spogliatoi.

~~~~~~~~~~~~~
Sono le nove: Diana e Esmeralda sono uscite a cena, mentre Pablo starà fuori tutta la notte.
Bussano alla porta: sono Lodo e Cande. Stasera dormiranno da me, però prima ci guarderemo un film: Colpa delle stelle!( anche se in Italia non è uscito, in America lo è di già); dopo dormiremo tutte insieme nella mia stanza.
-Ciao ragazze!- grida Lodovica.
-Hey Hey come va?- chiede Cande. Con loro ho già stretto una grande amicizia e abbiamo parlato di quasi tutta la nostra vita.
Finito il film tra le lacrime i ragazzi scelgono di scendere di sotto nel momento più fatale della loro vita.
-Ma che succede qui?- chiede il mio fratellone raggiungendoci e abbracciandomi.
- Sembra quasi ci sia stato un funerale- il pessimo sarcasmo di mio cugino fa eco nella stanza- E c'è stato!- sbotta Candelaria e la reazione di Diego è immediata: sbianca subito e inizia a blaterare dei scusa infermabili.
-Non ti preoccupare Diego, era solo un film: COLPA DELLE STELLE.- dice mostrando la cassetta.
- Comunque noi e i ragazzi abbiamo pensato di fare un gioco: Obbligo o verità, che ne pensate?- chiede Ruggero su di giri.
-Ok- diciamo tutte e tre in coro dopo aver smesso di piangere.
-Allora, per non creare problemi utilizzeremo un app. del cellulare. Allora, abbiamo tre opzioni: bambini, adolescenti e hot. Quale scegliete?
-Hot e adolescenti!- votano Diego, Lodovica e Candelaria.
-Io dico adolescenti- rispondono Ruggy e Jorge- e tu tini?- mi chiede Jorge- Io sinceramente voto bambino- tutti scoppiano in una risata- Allora, facciamo che metto tutte e tre le possibilità e ciò che vi capita vi capita, va bene?-.- Ottimo!- Jorge inserisce i nomi e fa girare la ruota sullo schermo-Ruggero obbligo o verità?-.- Verità, iniziamo facilmente.-.- A che età il primo bacio?-.- 7 anni- tutti lo guardammo a occhi spalancati- Che c'è, avevo la fidanzatina!- risponde lui contrariato e tutti scoppiamo a ridere dalla sua scenata.
-Diego obbligo o verità?-.-Obbligo ovvio- Jorge mi mostra lo schermo e io annuisco- Devi bere un mix di 3 bibite a caso fatto da noi e baciare la  persona alla tua destra-.- Eh no, questo non vale, qui barate di sicuro, ne sono certa!- sbotta Candelaria al quanto irritata- Candelaria, veh che il bacio é sulla guancia- a quelle parole Candelaria diviene rossa come i suoi capelli- Bene e che mix di frutta sia!- dice Diego e jorge e tutti noi altri ci dirigiamo verso la cucina. Prendiamo estathe, birra, coca cola, vino e un po' di vodka e mischiamo il tutto. Offriamo la bevanda a Diego che beve tutto d'un sorso con il naso attappato e fatto ciò dà un lieve bacio sulla guancia alla rossa.
Il gioco continuo così per un'oretta, finché un obbligo alquanto brutto tocco a me.
- Martina, obbligo o verità?- con tutto il coraggio che ho scelgo obbligo.
-Bene, la persona alla tua destra, cioè jorge, dovrà farsi bendare le mani dietro alla tua schiena, però in modo molto stretto, da far combaciare i vostri corpi e fatto questo, dovrai cercare di liberarti ballando con il ritmo della musica prescelta dai compagni e non potrai usare mani o denti.- letto ciò spalanco gli occhi e insieme all'aiuto del mio compagno mi alzo- E che sarà mai, facciamo così tante lezioni di ballo in compagnia piccola che sono abituato ad avere le mano dietro la tua schiena- cerca di consolarmi Jorge facendomi ridere.Noto lo sguardo divertito di Diego e quello arrabbiato di Ruggero. In poche parole, per salvarmi avrò solo l'aiuto dei movimento che ho imparato una volta. Camilla imposta una musica lenta e inizio a muovere i fianchi per liberarmi dalla presa, scendo fino al pavimento e le braccia di jorge non mi circondano più la vita. Noto che gli sguardi di tutti sono su di me, di sicuro si chiederanno dove avrò imparato quei movimenti. 
La serata continuó allungo tra le risate finché non venne l'ora di dormire...

ANGOLO AUTRICE
Ragazzi scusate per la miriade di errori e vi lascio al capitolo.
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Capitolo 6
*** Una notte strana ***


Angolo autrice: Bene ragazzi in questi giorni ho un sacco di ispirazioni, perciò aggiorno molto spesso. Voglio ringraziare di cuore per le recensioni e per le visite e chi segue la storia e chi la mette tra le varie categorie. 

-Bene ragazzi, a dire il vero, io sarei stanca morta, che ne pensate di andare a nanna?-dice Lodo. Guardo l'orologio sul polso e dó un'occhiata a Cande: sono le 4, quindi sarà meglio se andiamo a dormire adesso così non dovremmo svegliarci alle 4 di pomeriggio.
-Ragazzi, notte e ci vediamo domani!- dico io schioccando un bacio sulla guancia a tutti e tre.
-Solo una cosa: quello che è stato detto o che è successo in questa casa rimane in questa casa, CAPITO?- afferma Cande abbastanza seria e tutti in coro rispondiamo un "Si signora!" prima di scoppiare a ridere e dileguarci.
Sono a letto e sono le 5.30: non riesco a prendere sonno e perciò decido di scendere a prendere un bicchiere di acqua.
Scendo e trovo di fronte al frigo aperto Jorge con dei boxer e a petto nudo.
-Non riesci a dormire?- chiedo io-Troppo caldo- risponde lui, anche se non ci credo- e tu invece?- credo di potermi fidare un po', ma solo un PO' di lui- Incubi- rispondo io decisa-Vuoi parlarne?- chiede, però io nego con la testa bevendo tutto d'un sorso l'acqua, così svuotando il bicchiere-Puoi dirmi dove cavolo hai imparato a ballare in quel modo?- sto quasi per strozzarmi, ma non lo dó a vedere-Non so che cosa intendi!- sbotto io abbastanza insicura- Piccola, non fare finta di niente, sai che cosa intendo. Se non vuoi rispondere vado direttamente a chiedere a Ruggy- detto ciò si gira per dirigersi all'uscita della cucina, ma io lo blocco prima che sia troppo tardi- E va bene te lo dirò: ho frequentato un corso di danza sul palo, però nessuno lo sa!- dico io, ma lui non se la beve, ma grazie al cielo decide di non fare ulteriori domande.
-Beh, ora vado a dormire... notte!- rispondo io dirigendomi all'uscita, ma lui mi afferra il polso con una forza strabiliante e mi fa girare verso di lui.
- Piccola, so che tu quasi ogni notte non dormi bene, però stranamente quando ci siamo addormentati insieme hai dormito come un angioletto, quindi se vuoi puoi dormire da me!- dice lui tutto rosso come un peperone-Jorge, non ti credevo così pervertito, eh no caro io me ne vado nella mia stanza e se ci vuoi provare con me usa altri metodi- dico io ridendo- Ma Veh che hai capito male, comunque lasciamo perdere e notte!- detto ciò entrambi salimmo le scale e io appena entrata in camera mia mi distesi sul letto e mi abbandonai a Morfeo.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Una luce mi solletica gli occhi e perciò decido di aprirli, dei colori scuri, come blu e il rosso colpiscono la mia vista: non sono i soliti colori tenui della mia stanza. Focalizzo l'immagine e mi giro verso la mia destra, dove sento la presenza di qualcuno: sarà Lodovica.... Invece è Jorge! O mamma che è successo stanotte, perché non mi ricordo niente.
-Buongiorno piccola!- dice lui, ma io prendo il cuscino e inizio a prenderlo a cuscinate- Brutto pervertito, come osi abusare di me mentre dormo!- grido io- Guarda che non è come pensi!Sei stata tu a venire in camera mia e a distenderti di fianco a me!- dice lui tra una cuscinata e l'altra. Detto ciò smetto di colpirlo e mi accorgo che ciò che ha detto è vero: io sono sonnambula e perciò stanotte sono andata nella sua stanza mentre dormivo-Ah scusa, ora che ci ripenso hai ragione: sono sonnambula!- detto ciò mi perdonò e      io mi diressi nella mia stanza prima che le ragazze si svegliassero.
Ore 11.30 finalmente siamo tutti svegli e stiamo facendo colazione. Non guardo Jorge da stamattina, eccetto per una volta in quale l'ho avvisato di non dire niente a nessuno sul fatto.
Riaccompagno le ragazze a casa e quando sono tornata noto un biglietto con l'avviso di venire al solito posto alle 22. Questa non ci voleva.....

Angolo autrice: Tadaaa ragazze scusate per gli errori e per il fatto che questo capitolo sia così breve.
Tornando alla storia, come credete che Martina abbia imparato a ballare in quel modo? Chi sarà ad aver mandato il biglietto a Tini? E qual è il motivo per cui Jorge non dormiva? Lo scopriremo piano piano ora vado bye 
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Capitolo 7
*** Un giro, spero non ci rovinerà... ***


Angolo autrice: Buondì ragazzi, come va? Sono felice perché stanotte è stata la notte di San Lorenzo e c'è chi ha avuto la possibilità di vedere le stelle cadenti e c'è chi invece ha avuto nuove idee per i prossimi capitoli! Bene passiamo alla storia e baci. PS: voglio regalarvi un grande grazie per il supporto: mi rendete felice!


Bene, non ci voleva.... Oltre a tormentarmi quel incubo, ci si mette in mezzo anche un passato che ho lasciato da un po' di tempo, beh almeno così credevo.
Mi dirigo nella mia stanza e da uno scatolone nascosto sopra l'armadio tiro fuori i vestiti per l'occasione: degli shorts di pelle, una maglietta con una sola manica una giacca di pelle bianca e dei tacchi a spillo.
Scendo giù e sto attenta a non disturbare nessuno: nel mio letto ho messo vari cuscini, per far sembrare che mi trova già nel mondo dei sogni.
Mi dirigo verso il luogo indicato, passando per il garage e stranamente noto che manca una delle moto di Jorge... Sarà andato a fare un giro in centro.
Alle 22 esatte mi trovo in quel area abbandonata della città, o almeno così crede gran parte della gente comune; in realtà ogni tanto si raggruppano lì vari motociclisti e ragazze per dare il via a gare clandestine nelle quali la ragazza sta dietro come passeggero, seduta schiena contro schiena e sostenuta solamente da una cintura che circonda la sua vita e quella del guidatore.
Mi ero ripromessa di non tornare lì, però se ora non mi trovassi qui farei passare dei grossi guai ai miei fratelli, amici e familiari.
-Finalmente sei arrivata, sai non ci contavo più?- dice Pablo avvicinandosi un po' troppo a me -E secondo te avevo altra scelta?- rispondo io abbastanza infastidita e per evitare eventuali risse mi allontano da lui e dal mio vecchio gruppo.
Noto una moto rossa fiume gigante trovarsi nella seconda fila dei motociclisti e se la mente non mi inganna, quella moto non aveva mai partecipato a queste corse,non almeno finché io mi trovavo qui.... Aspetta quella moto la riconoscerei tra mille... Mi avvicino al guidatore e gli dò dei colpetti sulla spalla, lui si gira e all'inizio rimane paralizzato, ma poi si rigira per ignorarmi e fissare la pista di fronte a sè.
-Sai, potresti toglierti il casco per favore, solo per confermare una mia ipotesi?- fa cenno di no con la testa e con tono grave risponde-Non vorresti sapere chi sono, ignorami.- detto ciò però riesco a convincerlo a togliersi il casco e rimango quasi paralizzata.
-JORGE,CHE CI FAI QUI?- dico quasi strillando-La stessa domanda la potrei fare io a te!- mi dice, ma il suono dei semafori che indicano che la gara inizierà tra meno di un minuto ci distraggono- Sali su, parleremo dopo!- detto ciò circondo la cintura intorno alle nostre vite e mi faccio un profondo respiro e lui mi assicura dicendomi di stare calma.
La gara incomincia: la prima ruota della moto si alza, facendomi restare in posizione eretta. Sorpassiamo tutti i concorrenti, eccetto uno: Pablo. Ci guarda con sguardo spregevole e lo stesso fa la ragazzetta dietro di lui, vestita con degli shorts che fanno quasi da costume inclusa la sua maglietta extra small, o forse è una fascia, chi lo saprà mai... La moto del nostro nemico colpisce quella di Jorge, facendomi quasi cadere, però mi afferro al mio pilota, così salvandomi la vita.
A fine gara ci consegnano i soldi delle scommesse, mentre Pablo ci riserva uno sguardo spregevole.
Tornando a casa in sella con il mio compagno, le domande non mancano alla lista delle cose da fare....

ANGOLO AUTRICE: perdonatemi per la lunghezza del capitolo,ma non riesco a scrivere tanto e poi voglio lasciarvi con molta suspence. Bye ora vado 
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Capitolo 8
*** Spiegazioni sul passato ***


Angolo autrice: Ragazzi, la mia testa sta per esplodere! Boom! Ecco è esplosa... Tornando normali(se è possibile) ho un sacco di idee per i nuovi capitoli e lo si può notare perché tutto quello che mi viene in mente lo scrivo nelle note del mio cellulare. Ecco a voi questo capitolo e non so se vi renda felici il fatto che aggiorno troppo o se vi dia fastidio, lasciate un commento, però vi dò già la risposta: non so perché però non riesco a rimanere troppo a lungo senza aggiornare, perché se no mi vengono troppe idee e poi le perdo tutte con il tempo. Bye


-Piccola, quando arriviamo a casa avremo un bel discorso da fare, quindi preparati!- dice Jorge con faccia concentrata verso la strada, però a parte concentrazione noto anche un altro sentimento, credo sia preoccupazione... Chissà perché si starà preoccupando per me?
Giunti nella via in qui si trova la nostra casa scendiamo dalla moto per fare meno rumore possibile e nessuno di noi spiccia una parola... È fastidioso questo silenzio, però non decido di interromperlo.
Tornati a casa Jorge si dirige verso l'interno del garage, mentre io cerco di svignarmela furtivamente, però appena raggiungo le scale sento il suo braccio strattonarmi per il polso per poi guidarmi verso la sua camera da letto.
-Mi spieghi che ci facevi lì?!- dice lui quasi spazientito -La stessa domanda te la potrei porre io?!-  dico con lo stesso tono e con la faccia tesa dalla tensione -Martina, non sai in che guaio ti stai mettendo andando in posti del genere, sei solo una bimbetta!- dice lui a denti stretti cercando di non alzare il tono per non svegliare gli altri: beh è pur sempre l'una di notte -Scusa belloccio, a chi hai dato della bimbetta? Io frequentavo quel posto ancora prima di te!- quando constato cosa fosse uscito dalla mia bocca, attappo imediatamente con le mani le mie labbra -Ah,adesso vedi cosa dicono i tuoi fratelli! Appena lo scoprono non ti lasceranno più uscire a correre rischi!- detto ciò gli afferro il bicipite muscoloso del braccio destro e rimango incantata per alcuni secondi: nessuno,che io abbia mai conosciuto, ha dei muscoli così perfetti e forti, però decido che non è il momento esatto di incantarsi in quella meraviglia... Eh, volevo dire che non era il momento di rimanere incantati da quei muscoli! Ovvio!
- Sai che anch'io potrei giocare la tua stessa carta: chissà, forse tua madre sconterà la pena e invece che non farti uscire per i prossimi sessant'anni non ti farà uscire per i prossimi cinquant'anni.-mi prende i polsi con forza e me li mette sopra la mia testa: non posso negare che quel gesto e che la vicinanza delle nostre labbra di 1 cm di distanza non mi dia fastidio, anzi non so perché mi piace, mi sento come una bambola in suo possesso, però per non farlo notare cerco di dimenarmi, ma non mi lascia scampo.
-Tu non oseresti- pronuncia con voce roca -Jorge Blanco, tu non mi conosci affatto: oserei di sicuro e se vuoi te lo dimostro- dopo questa frase la sua mano blocca ancora di più la presa ai polsi, fino a farmi sentire un lieve dolore.
-Facciamo così, io non dico niente se tu non dici niente- propone lui, io faccio finta di pensarci, ma poi accettai l'accordo.
Dei passi si avviano verso le scale che portano al piano di noi ragazzi, oh no, sarà la madre di Jorge che ci avrà sentiti parlare.
-Presto mettiti nel letto, non hai tempo per tornare nella tua stanza!- mi dice lui spingendomi nel lato del letto opposto alla porta -Dovrai trattenere per un po' il respiro- detto ciò posa metà del suo corpo sopra il mio e io mi ritrovo contro il suo petto  senza ossigeno. La porta si apre e vedo una lieve luce, per quanto mi sia possibile, attraversare una parte della stanza. Per far convincere sua madre che non ci sia nessun problema, Jorge inizia a far finta di dormire e un lieve russare si sente uscire dalle sue labbra perfette, eh si quelle labbra che fanno venire voglia di assaggiarle per sentire il loro gusto, quelle che secondo me appena le provi diventano come droga e non ti lasciano scampo... Ma che cosa stai dicendo Martina? Fare pensieri così impuri su un ragazzo scemo? Non è da te! Mi riprendo dai miei pensieri profondi e inizio a focalizzarmi sulla respirazione: l'aria calda che esce dalle mie narici si scontra sul petto nudo di Jorge, il quale prima di mettersi a letto si era tolto la maglietta, per dare l'impressione di trovarsi da un po' nelle braccia di Morfeo. Lo sento fremere quando per la prima volta il mio respiro caldo colpisce il suo petto: ha dei muscoli perfetti, forse pratica palestra o qualche sport, glielo dovrò chiedere. Quanto perfetti sono i suoi muscoli, lo è anche il suo profumo di dopobarba e stranamente di mare.
La madre di Jorge decide di lasciare la stanza e appena la sentiamo scendere le scale Jorge apre gli occhi -Piuttosto come mai frequentavi quel posto? E perché ci sei tornata?- senti di potermi fidare di lui e decido di raccontargli tutto -Quando frequentavo  le medie, o meglio precisare, la seconda media, fui presa di mira da dei bulli della scuola e così entrai in un periodo buio- vedo la luce dei suoi occhi spegnersi, però decido lo stesso  di continuare la storia -All'inizio ero... Ero... Ero un'autolesionista- detto ciò alzai la manica della maglietta e gli mostrai i tagli che questa volta non avevo ricoperto con il trucco: notai terrore e tristezza nei suoi occhi e così risposi -Lo so penserai che sia terribile e che sia stata una stupida a fare questo al mio corpo e questo lo penso anch'io e perciò per trovare un modo per sfogarmi ho deciso di partecipare a queste gare e lì incontrai per la prima volta Pablo.Diventammo una coppia, però era stanco dei soliti bacetti e delle solite parole dolci, lui voleva di più- nei suoi occhi posso leggere lo stesso disgusto che provo io per quel verme -ma io non ne volevo sapere, così lui fece una scommessa con me: nel caso avessimo vinto la gara a seguire avrei dovuto fare ciò che lui mi chiedeva, invece se avessimo perso non avrei  dovuto fare niente contro la mia volontà, così la gara cominciò; io mi trovavo in sella dietro di lui e all'inizio della gara mise a tutto gas il motore: eravamo quasi primi, se non fosse stato per il motociclista che si trovava davanti a noi, stavamo per superarlo, quando però le nostre moto iniziarono a scontrarsi e andando avanti così, la nostra moto cadde prima del traguardo. Mi ritrovai troppo velocemente a terra e persi i sensi appena vidi l'ambulanza venire in mio soccorso. Mentre i dottori correvano spingendomi nel corridoio dell'ospedale, vidi mio padre, mio fratello e mio cugino in uno stato in cui non li avevo mai visti: capì di aver fatto la più grande stupidaggine della mia vita. Rimasi in coma per una settimana, nella quale le due pesti venivano a trovarmi tutti i giorni, e mi raccontavano la loro giornata,mentre mio padre trascorreva gran parte del giorno all'ospedale. Diego salto quasi tutti i giorni la scuola in quel periodo per darmi supporto, come io gliene dai...-.- Aspetta, che intendi come il supporto che tu gli dasti?- ma quanto sono scema, non dovevo dirgli di questa roba, pazienza ora toccherà parlargli di questo -A dire il vero, Diego non è mio cugino!- a quella frase Jorge sgranò gli occhi, ma io non gli diedi peso -Lui è stato abbandonato di fronte alla porta di casa nostra quando era ancora un neonato e mia madre e mio padre hanno deciso di prendersene cura, così facendolo diventare nostro cugino, così nessuno si sarebbe chiesto come mai sembriamo così diversi, però non dire a nessuno che te l'ho detto, lui mi odierebbe per questo!- detto ciò mi promette solennemente di non farne parola e io continuo il racconto -Capii di non dover più frequentare quel posto, dopo la morte di mio padre me ne andai via da qui, però stasera ho avuto l'avviso di tornare ed ho paura che qualcuno se la prenda con i miei fratelli se non ci vado- detto questo le lacrime che uscivano da una 10 di minuti dai miei occhi aumentarono e Jorge mi abbraccio fortissimo contro il suo petto -Invece tu come ti sei trovato lì?- il pallore si impadronisce del suo viso, però  decide di rispondere -Facile, mio padre abbandonò me e mia madre quasi 2 anni fa e da allora frequento quel posto, vorrei liberarmi di questo vizio delle corse, ma ho la stessa tua paura-.-Facciamo così, aiuteremo uno l'altro a uscire da questa situazione, va bene?- detto questo porsi la mia mano e lui l'astrinse dicendo -Va bene!- stavo per alzarmi per andare nella mia stanza, però lui mi fermó -Meglio se resti qui stanotte!- sento la sua presa sul mio polso e io gemetti dal dolore, visto che la stretta di prima mi aveva fatto abbastanza male -Scusa, domani ti curo la ferita! Sai a volte non sto attento a quanta forza uso-.-Grazie, comunque ti ho già detto che se ci vuoi provare con me, non è questo il modo giusto- un sorriso sghembo, tipo alla Edward Cullen, compare sul suo viso -Non è affatto come pensi: se esci fuori i tuoi passi si sentiranno e mia madre tornerà a controllare cosa sia questo rumore- noto che ha ragione e mi stendo di nuovo sul letto -Notte!- dissi io -Notte!- rispose.
Dopo una decina di minuti mi pone una domanda che io con tutto il cuore desidero evitare, perciò faccio finta di dormire -Se posso sapere, come è morto tuo padre?- ignoro la domanda -Lo prenderò per un no, Notte, piccola mia- e così mi addormento sia nelle braccia di Morfeo, sia nelle sue...


Angolo autrice: che ne pensate? Abbastanza lungo il capitolo? Come sarà morto il padre della nostra protagonista ? Cosa riserverà a loro il domani? Perché il sorde di Jorge li ha abbandonati? Cosa sarà successo ai genitori di Diego? Quante domande e a devi il vero devi ancora rispondere a me stesse a queste domande. Scusate per gli errori, ma scrivo dal cellulare.
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Capitolo 9
*** Imprevisti strani ***


Angolo autrice: *entrata trionfale con paparazzi e vestito lungo hollywoodiano* grazie, grazie mille! *si sveglia di soprassalto*!
Buonorario (significa che in qualunque orario voi starete leggendo questo capitolo, questo saluto varrà) come va gente? Nuovo capitolo grazie all'ispirazione che ho avuto guardando per gran parte del pomeriggio violetta 2 canzoni e scene. Bye


Mi sveglio e piano piano apro gli occhi: non mi trovo più nella stanza di Jorge, ma nella mia.
Mi alzo di malavoglia e mi preparo per la colazione.
Ruggero e Diego non fanno altro che parlare su come si siano divertiti ieri pomeriggio alle giostre: si vede che sono ancora dei bambini; io non sto ad ascoltarli perché non faccio che pormi la domanda: dov'è Jorge?
-Se ti stai chiedendo dove si trovi mio figlio, ti dico che è andato allo Studio: ha detto di prepararti un panino e dell'acqua, visto che ha prenotato quasi ogni stanza dello studio per tutta la giornata.-.-Grazie ma non doveva-.-Dammi del tu e non ti preoccupare che non mi crea nessun disturbo- le mostrai un sorriso spontaneo e guardo l'orologio: sono in ritardo. Saluto tutti e corro verso lo studio:Jorge stava suonando una melodia allegra e grintosa, mette di buon umore; appena finisce mi nota...
-Scusa per il ritardo,è tanto che aspetti?- chiedo io sperando che non si arrabbi-No, sono qui da cinque minuti- fortuna della sorte-Lascio la roba, mi preparo e poi cominciamo- annuisce e mi dirigo verso la finestra per posare il materiale. Tiro fuori un elastico dalla borsa e mi dirigo verso il centro della pista, quando sento di nuovo il pizzichio sulle corde della chitarra: questa melodia e magnifica, armoniosa, potrei dire anche romantica. Chiudo gli occhi e mi godo il suono di quel magnifico strumento, finché non noto avvicinarsi la fine della canzone. Appena Jorge finisce di suonare mi giro e gli chiedo-Iniziamo?- e lui subito alzandosi e posando la chitarra risponde - Va bene, prima cosa: riscaldamento- ci riscaldiamo per ben 15 minuti finché la sua voce interrompe il silenzio creatosi -C'è qualcosa che non va?- io mi chiedo come ogni volta faccia a capire che qualcosa mi disturba -E per la storia di ieri, non so che fare- sbuffa cercando di non darlo a vedere e tranquillizzandomi risponde -Vedrai che troveremo la soluzione, ora iniziamo la lezione-.-Va bene- preso il telecomando schiaccia il tasto play e la nostra base parte, però in una parte sbagliamo entrambi e finiamo uno nelle braccia dell'altro: i nostri occhi si incatenano, come cioccolato e menta e il nostro respiro si fa affannoso. I miei occhi si abbassano sulle sue labbra e lo stesso fanno i suoi.
-Scusa- balbetto io -Perdonami ho sbagliato la coreografia- dice lui - Se vuoi te la mostro- mi dà consenso con il capo e inizio a contare ad alta voce muovendomi verso sinistra -Sai mi è venuta un'altra idea per la coreografia- mi fa fare una giravolta e mi prende in braccio sollevandomi per le mani e girando su se stesso.
-Bello!- dico io -Ricominciamo?- chiede lui: acconsento e parte la musica.
Questa volta la coreografia andava bene, però nel finale i miei occhi si riscontrano in quei suoi pozzi, però non sò perché noto una tristezza enorme in essi.
Ci stacchiamo -Ehm, si bene, credo sia andata bene!- dico in modo sbadato -Ottimo! Ora andiamo che la lezione di canto ci aspetta ( video sulla coreografia e la scena leonettosa/ http://m.youtube.com/watch?v=NEsQSbJMHLk ).
Mi trovo nella sala degli strumenti a cercare di comporre qualcosa di nuovo, ma non mi viene nessuna ispirazione.
-Non ci riesco!- sbotto irritata prendendomi i capelli tra le mani e appoggiandomi sulla tastiera -Si che ci riesci, devi solo sforzarti! Bene concentriamoci: quali sensazioni provi adesso?- provo a rifletterci un po' e poi rispondo -Indecisione, tristezza e non so, affetto?- a quelle parole Jorge sbianca, però poi si riprende -Bene con quali parole potresti esprimere queste sensazioni?-.-Vorrei dire qualcosa e gridare ciò che sento, vorrei esprimere ciò che desidero e poter dire ciò che mi rende felice...- o chi mi rende felice... -Aspetta ho avuto l'ispirazione- dico per iniziare a suonare degli accordi sul piano e pronunciare le seguenti parole 
-Habla si puedes
Grita que sientes
Dime a quien quieres
y te hace feliz- appena finito di cantare noto il suo volto imbambolato -Allora che ne pensi?- spiffero io -Credo che sia... Magnifico, un po' triste, ma bello. Piano piano troveremo tutto il testo. Con un insegnante come me vedi che studentessa modello diventerai-.-Senti tu questo sbruffone. Io sarei un po' stanca, che ne dici di una pausa?-.-Ci sto!- sentiamo un grido proveniente dall'aula di danza -Che succede qui?- chiedo io. Nella sala noto Candelaria e Diego in piedi, forse era la loro lezione, mentre seduti si trovano Lodovica e Ruggy -Succede che tuo cugino mi ha baciata!-.-Che?!-


Angolo autrice: tadaaaa! Comunque che ne pensate? Lo so è troppo corto, ma ho deciso di non svelare che succederà e perché Diego abbia baciato la nostra Candelaria. Perché Tini e Yoyi sono diventati così timidi e perché Martina ha composto una canzone di quel tipo! Baci alla prossima
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Capitolo 10
*** Ma quanti inconvenienti! ***


Angolo autrice: Bene ragazzi, è un buon segno trovarsi nel bel mezzo della notte a scrivere un nuovo capitolo? Comunque siamo rimasti in un punto in sospeso....

-Che succede?- chiedo preoccupata -C'è che tuo cugino mi ha baciata!- sbotta Cande -Che?- non riesco credere alla frase che ha detto: loro due si odiano come cane e gatto, acqua e fuoco. Non ci posso credere...
-Eddai era solo un bacetto innocuo!- dice Diego cercando di salvarsi -Come osi approfittare di me in questo modo?- chiede irritata la mia amica -Com'è successo?- chiede Jorge -Stavano provando la coreografia e io canto della loro canzone, finché con una piroetta Candelaria si è trovata nelle sue braccia- dice Lodo -e Diego l'ha baciata!- continua Ruggy -E che sarà mai, di baci ne avrai dato migliaia!- a quelle parole le lacrime iniziano a rigare il viso di Cande la quale scappa via -Stare zitto no Diego?- chiedo io in modo di rimprovero.
Inseguo Cande fino al parco, dove la perdo di vista, ma poi la intravedo dietro un albero e avvicinandomi i suoi singhiozzi si fanno più sonori -Ah, sei tu Tini!- dice asciugandosi frettolosamente le ultime lacrime -Perché sei scappata così? E non inventarti scuse, visto che fiuto quando qualcuno mente!- le dico io con tono autoritario -Il fatto è che io...- dice insicura di se e gesticolando con le mani quasi volesse uscire delle parole da se stessa in quel modo -Tu che cosa?-  la intimo io -Non ho mai dato il primo bacio!- dice Cande queste ultime parole, quasi come se dicendole in macigno si levi dalla sua gola, sicuramente si starà aspettando una reazione stupita da parte mia, ma io non gliela dò a vedere -Se è per questo neanche io ho mai baciato nessuno- dice una voce dietro le nostre spalle: Lodovica -Non renderene un guaio il fatto di aver baciato Diego- dico io -almeno hai avuto modo di aver a che fare con un esperto e poi sono sicura che altri tantissime persone non fanno che strisciarti dietro.- dico con un sorriso smagliante -Si, però per me il primo bacio era importante- dice con tristezza -Per tutti era qualcosa di importante, ma lo sai che ti dico: non è il primo bacio secondo me che è il migliore, ma quello del vero amore- dico io a occhi aperti.
Sientiamo dei passi dietro di noi: oh no, sono i ragazzi!!! Che figura che abbiamo fatto tutte e tre!
-Scusa Candelaria, non credevo che per te fosse così importante e non si sapevo che questo fosse il tuo primo bacio, ma lo sai che ti dico? Sono felice di aver avuto la possibilità di baciare una ragazza così carina!- dice mio cugino rivolgendole un occhiolino -Non ti preoccupare Diego, tanto è fatto! E poi dai, mi sono tolta un grosso peso dal cuore- dice con tono che sprizza allegria - Questa è la Cande che conosco!- dice Ruggy e tutti ci unimmo in un abbraccio collettivo, finché a spicciare parola non fu il mio insegnante -Quindi Lodo, tu non hai mai baciato nessuno?- a quelle parole lei arrossi di colpo -Anche tu potresti provare con Ruggero, così vediamo le vostre potenzialità-.-Jorge!- grido io -Tappati quella fogna- fa eco mio fratello -Piccola, si che muori per me!- dice -Guarda, per te scalerei monti e attraverserei mari!- dico portandomi la mano alla testa in fare teatrale -Senti bello, non crederti chissà chi e se osi avvicinarti a me solo di un altro passo, te la vedrai con mio fratello, capito?- dico. Scoppiamo tutti a ridere.

Ore 17.30
Diego ha accompagnato Candelaria a prendere un gelato per farsi perdonare, mentre mio fratello e Lodo sono alla loro lezione.
Ho visto Jorge uscire fuori con una borsa e il casco da moto, ha detto che aveva da fare e che sarebbe tornato stasera.
Decido di uscire a prendere una boccata d'aria e imbocco strade a me non molto conosciute.
Mi trovo ad un tratto di fronte all'entrata di un'arena di motocross: decido di entrare per chiedere indicazioni su come tornare in centro, però una moto rosso lucente attira la mia attenzione...È la moto di Jorge!
Mi dirigo verso un meccanico e gli chiedo se lì si trovi un certo Jorge Blanco: mi indica una moto rossa blu con un guidatore il cui numero appartenente è il 21.
Mi dirigo verso la staccionata per osservare meglio, però uno dei tecnici per sbaglio mi ha spintonato nella pista.
O mamma, adesso che faccio? Vedo una moto saltarmi sopra la testa e il guidatore dal numero 21 scende per abbracciarmi e salvarmi dalle moto che seguono: le riconoscerei tra mille, quelle sono le braccia di Jorge.
Appena tutte le moto passano lui mi tira per il braccio fuori dalla pista -Che ci fai qui?- chiede arrabbiato -Mi sono persa e sono venia a chiedere informazioni, poi però ho visto la tua moto ed ho chiesto di te: mi hanno indicato dov'eri e allora mi sono avvicinata a vedere, però un tecnico mi ha spinta e sono caduta dentro alla pista.- dico rimanendo senza fiato -Sai per caso che pericolo rischi in questa zona?!!- mi chiede lui -Ma non l'ho fatto a posta!- rispondo io -Non importa Martina! Qualcuno tu poteva investire! Avrei potuto investirti e non me lo sarei mai perdonato, ma fortuna che ti ho vista in tempo!!!- dice lui, però nella mia testa non fa altro che rimbombarmi la fase NON ME LO SAREI MAI PERDONATO... Ad un tratto sento un lieve capogiro che diventa sempre più forte fino a farmi cadere a terra priva di sensi.

Mi sveglio di soprassalto: l'incubo dell'uomo che spara mi insegue ancora.
Noto di non trovarmi più nella pista, ma invece mi trovo in una stanza bianca e sento un continuo ticchettio meccanico rimbombare tra le mura. Cerco di focalizzare l'immagine e noto un ragazzo fissarmi: Jorge.
-Finalmente ti sei svegliata!- dice lui felice -Mi hai fatti stare in pensiero!-.-Dove mi trovo?- mugolo cercando di non far richiudere le mie palpebre -Sei all'ospedale: hai avuto un calo di zuccheri e per colpa dell'insonnia di questi giorni sei svenuta nella pista.
-Dove sono gli altri?- chiedo confusa -Li ho avvisati: stanno per arrivare. Sfortunatamente mia mamma, la tua matrigna e il tuo fratellastri sono dovuti uscire dal paese per lavoro e invece Pablo si è preso una vacanza- dice serrando i denti, poi però allunga le sue labbra in un sorriso.
Cado di nuovo nell'oblio...

Angolo autrice: ho aggiornato anche ora, perciò vado a nanna! Bye e spero vi piaccia, ci saranno cose intriganti ancora da scoprire, baci
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P.S.: lasciate una recensione!

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Capitolo 11
*** Diego, il mio migliore amico, ma anche mio cugino ***


Bene, oggi mi dimettono dall'ospedale dopo due giorni che sono qui: i dottori hanno detto che ero senza energia e così ho dormito così tanto in questi giorni.
Diego ha deciso di riaccompagnarmi a casa, però prima andremo in un posto che conosciamo solo io e lui... Una collinetta fuori città con molto verde attorno -Ciao cucciola!- mi dice la sua voce da dietro le spalle -Ciao cuginetto! Come va?- gli chiedo abbracciandolo e saltandogli addosso e lui ricambia l'abbraccio riempendomi di baci ovunque -Bene, ma piuttosto questa domanda va rivolta a te: come stai?- un enorme sorriso spunta sulle mie labbra - Sto benissimo e non vedo l'ora di andarmene, ma ricordati che mi hai promesso di andare alla collinetta!-.-Quando mai avrei mancato ad una promessa? Beh se hai fatto la borsa andiamo!- stiamo per uscire quando mi ricordo di aver scordato il diario -Aspetta torno subito, ho scordato una cosa!- corro nella stanza e prendo il diario e mi dirigo verso l'uscita -Scrivi ancora su quel diario?- mi chiede Diego mentre siamo in macchina -Sì, è un posto in cui posso sfogarmi, piuttosto Diego, io ho ascoltato Yo soy asi e ammetto che l'adoro e se vuoi possiamo cantarla appena arriviamo- un sorriso alla Edward Cullen si posa sul suo viso -Dipende, in cambio cosa avrò io?- il solito Diego ricattatore -Facciamo che ti faccio sentire la mia nuova canzone, però non è quella che canteremo Jorge e io.- decido di prendere tutte le forze che ho e chiedergli -Perché hai baciato Candelaria?- a quella domanda si irrigidisce -Non so, me la sono trovata tra le braccia e ho avuto l'impulso di baciarla- gli rispondo -Diego secondo me sei cotto!- a quella frase una risata nervosa esce dalla sua gola -Martina, ma che dici? Io innamorato? Non è che ti hanno dato qualcosa in ospedale?- scoppio a ridere.
Abbiamo evitato l'argomento di cosa fosse successo prima di andare in ospedale e io ho detto che quando sono svenuta mi trovavo al parco e che Jorge era nei paraggi: non posso mica dirgli in quale posto fossi!
-Comunque siamo arrivati!- mi dice lui e io scendo dalla macchina-Facciamo così, riscalda la voce cantando e dopo proviamo la mia canzone, ok?- mi propone e io acconsento con la testa.
Apro il diario e la pagina che trovo è quella con il nome di Jorge... O mio dio! Cambio subito pagina, speriamo Diego non la noti.
-Come si chiama la canzone?- mi chiede lui e io gli rispondo -Habla si puedes- sorride e mi dice-Non dirmi che è una strappalacrime! Se vuoi vado a prendere la chitarra?- detto ciò arrossisco e gli dico di andare a prendere lo strumento; intanto che aspetto decido di aggiornare il mio diario, però lui è troppo veloce e decido che lascerò tutto per stasera.
-Fa vedere le note.- dice prendendo la chitarra e iniziando a suonare vari accordi -Bene possiamo iniziare- è detto ciò inizio a cantare
-Si es que no puedes hablar
no te atrevas a volver
Si te quieres ocultar
tal vez te podrìa ver
El amor que no sabe
a quien y que
Hablarà si tu verdad
te abrazarà otra vez

Habla si puedes
Grita que sientes
Dime a quien quieres
y te hace feliz

Si no puedes escuchar
aunque insistas hablarè
Si lo quieres ni haber
y tus ojos hablaran tal vez
Sentiras el amor
e iras a tracer
Hablarà si tu verdad
te abrazarà otra vez

Habla si puedes
Grita que sientes
Dime a quien quieres
y te hace feliz
Habla si puedes
Grita si temes
Dime a quien quieres
y te hace feliz

Abrazame
Quiero despertarme y entender

Habla si puedes
Grita si temes
Dime a quien quieres
y que haces aqui
Habla si puedes
Grita que sientes
Dime a quien quieres
y te hace feliz
… y te hace feliz- e così conclude l'ultimo accordo -Tini non so che dire... È... Magnifica!- si complimenta -Sul serio Diego? Beh dai adesso però mantieni il patto e si canta la tua canzone!- tira fuori il telefono e imposta la base. Faccio finta di trovarmi di fronte a telecamere e trasformo le ombre che trasmettono le foglie dell'albero che si trova di fianco a noi in luci di colori diverse e inizio a cantare... Nella terza parte non so perché ma decido di chiudere gli occhi e magicamente mi trovo Jorge a cantare la parte di Diego e perciò decido di riaprirli per vedere se la voce che ho sentito appartenga a Jorge, però scopro che è stata solo un allucinazione e appena finisce la base mi butto tra le braccia di mio cugino e gli do un bacio sulla guancia (immaginate che invece del bacio finale sulle labbra sia un bacio sulla guancia https://m.youtube.com/watch?v=I2yVJnqdR38 ). Ci divertiamo per il resto del pomeriggio, finché al tramonto non mi addormento tra le robuste braccia del mio miglior amico o meglio specificare di mio cugino. A lui ho sempre raccontato tutto, beh quasi tutto e mi sento sicura a stare con lui.
Al mio risveglio ci troviamo di fronte a casa nostra e lui mi trasporta, però io continuo a tenere gli occhi chiusi, perché non voglio che mi lasci andare.
Delle braccia più calde prendono il posto di quelle di Diego e quelle braccia le potrei riconoscere tra mille: sono quelle di Jorge! Mi porta nella mia stanza, ma appena mi appoggia inizio a mugolare e stringo il suo collo tra le mie mani, per fargli capire che non voglio che mi lasci andare, così lui si distende al mio fianco e passiamo la nottata a dormire petto contro petto abbracciati fortemente....

Angolo autrice: Buongiorno ragazzi! Questo capitolo e corto, ma volevo farvi capire che legame avesse Martina con suo cugino e che cosa provino sia lei che Diego per i loro partner, però un po' di suspance la lascio, perché non voglio ancora dirvi quali siano i sentimenti di Jorge e di Cande .
Baci
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Capitolo 12
*** Cosa sto provando? ***


Gli strilli delle mie amiche mi rompono i timpani -Tini, tu uscirai con Jorge?!!!- chiede Candelaria -E andrete al mare?!!- questa domanda viene da Lodovica -Si ragazze, ve l'ho già detto 30 volte, comunque ora vado in sala canto: ciao!- un bacio sulla guancia a tutte due, le quali non fanno altro che darmi degli in bocca al lupo.
Entro nella sala teatro e noto Jorge seduto al pianoforte a coda.
Appena mi nota decide di farci iniziare il riscaldamento con qualche scala e qualche esercizio.
-Ho finalmente finito la mia canzone! Vuoi sentirla?- gli propongo e lui acconsente. Poggio delicatamente le mie dita suo tasti del piano e inizio a premere anche la leva che mi permette di rendere più melodiosa l'armonia.
Appena finita la canzone che ho deciso di chiamare "Habla si puedes", incontro i suoi occhi verdi che come al solito mi ipnotizzano: mi avvicino a lui e siamo ad un soffio di distanza, ma lui si scansa -Ehm.. Bella la canzone, mi piace! Scusa Tini, ma ora devo andare, a dopo!- e detto ciò mi lascia un lieve bacio, però sulla guancia: che stupida sono stata ad avvicinarmi così tanto a lui, ma che mi è preso?!
Decido che per togliere la malinconia ci vuole una canzone allegra e così inizio a cantare, però in modo sempre molto triste -Mi sveglio ancora qui, nel mio mondo, questa sono io! Da oggi io vivrò fino in fondo il destino mio...- l'effetto non è quello desiderato, perciò decido di impostare la base e iniziare a cantare, però mi disconcentro troppo. Chissà perché tutti i miei pensieri si rivolgono a lui.

Ore 13
Esco dallo studio in compagnia di Jorge, il quale porta con se una cesta con molto probabilmente dei panini in essa.
Ci dirigiamo verso la moto, mi orge il casco e in quel momento in cui ho toccato la sua mano ho provato come una scossa elettrica e il mio cuore ha aumentato il battito.
Mi siedo in sella e attorciglio le mie braccia attorno al suo corpo.
Arriviamo in una spiaggia, tutta sconfinata, però non so perché la non ci fermiamo lì, ma proseguiamo un po' più in avanti.
Ora il posto in cui mi trovo e una bosco -Non ti preoccupare, alla spiaggia ci andiamo dopo, ora ti porto in un altro posto-
Scendiamo dalla moto e lasciamo i caschi in essa. Iniziamo a camminare avvolti dal verde e dal rumore degli animali: è così rilassante! Giungiamo ad una radura la quale dà la vista sul mare: stranamente il sole si sta avvicinando al tramonto; ora che noto tra una chiacchiera e l'altra e la guida per venire fin qui, sono le 17.30!
-Ti piace?- mi chiede lui -È magnifico!- sono senza parole in questo momento -Alla spiaggia andremo di sera per fare il bagno notturno, e per gli altri non ti preoccupare, gli ho avvisati che saremmo rimasti fuori fino a tardi-
Non so che mi prende, però lo abbraccio di scatto e lui ricambia l'abbraccio.
È già nottata, perciò visto che i nostri stomachi non resistono più, prendiamo i panini e li mangiamo in modo famelico.
Vedo Jorge togliersi la maglia per rimanere solo in costume -Jorge io non ho il costume: ora come faccio ad entrare in acqua?- lui subito risponde -Entra in intimo!-.-Cosa?!- gli chiedo stranita -Dai ho già visto mille ragazze in quel modo: praticamente i costumi sono uguali!- e così dopo un po' di dubbi e di sgridate per il fatti che invece che girarsi dall'altro lato, continuava a fissarmi, riesco ad entrare in acqua.
Appena usciamo ci stendiamo a fissare le stelle e così scopro di essermi innamorata di Jorge Blanco...

ANGOLO AUTRICE: Bene ragazzi, la nostra Tini ha finalmente capito i suoi sentimenti! Che ne pensate? Recensite e ringrazio tutte voi che seguite, recensite e mettete nelle varie categorie la mia storia! Baci a presto
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Capitolo 13
*** Offerte allettanti ***


Mi sveglio dall'incubo che mi ha assalito durante la notte, però non mi sveglio di soprassalto come mi succede sempre, ma mi sveglio con calma e con la fronte imperlata dal sudore.
Jorge si trova ancora al mio fianco, strano, perché di solito è lui il primo a svegliarsi, guardo la sveglia: sono le 6.27, perciò decido di prepararmi e andare a fare una doccia.
Scendo le scale silenziosamente, però noto la presenza di due persone sul divano: Ruggero e Diana; stanno conversando pacificamente con una tazza di caffè e una di té.
-Buongiorno- dico avvicinandomi a loro e buttandomi tra le braccia di mio fratello -Buongiorno sorellina, una sola cosa ho da dirti: ben tornata e non provare a farci mai più uno scherzo del genere; abbiamo temuto il peggio!- quelle parole anche se dette con calma, mi annebbiano la vista, però decido che è meglio tenere le lacrime per me; mi rendono triste queste parole perché mi ricordano il dolore che i miei famigliari hanno provato anni fa e mi sono ripromessa a me stessa di non farglielo mai riprovare.
-Bambina mia- dice Diana; non so perché ma sento che lei riempie la mancanza materna della mia vita -ci hai fatti spaventare, quello che tuo fratello ti vuole dire è che  non desideriamo che tu viva momenti del genere, perché noi patiamo con te, perciò ti imploriamo di stare più attenta a te stessa la prossima volta...- detto ciò mi mostra un sorriso spontaneo e mi accarezza la mano - Grazie per esservi preoccupati per me- un bacio di mio fratello mi si posa sulla nuca -e non vi preoccupate non vivrete più momenti del genere: lo PROMETTO!- le lacrime sgorgano dagli occhi della madre di Jorge, mentre mio fratello cerca di tenere a bada i singhiozzi -comunque, se non vi dispiace, dovrei andare: Lodo e Cande mi aspettano per la colazione. Ruggy vuoi venire con me?- sospira e poi risponde -No, non ti preoccupare, passa un po' di tempo con le tue amiche- detto ciò li saluto e me ne vado con lo zaino su una spalla e la borsa del computer dall'altra.
Arrivo al bar dello studio e sento già da lontano discutere le mie due migliori amiche -Cande, ammettilo: ti piace Diego!- sbotta Lodovica abbastanza innervosita -Lodovica, sei per caso impazzita?! A me non piace Diego, piuttosto dillo te che ti piace Ruggero!- Candelaria non è da meno in questa conversazione -Ma che dici? A me piacere Ruggero? Neanche per idea! Ok, è carino, però non mi piace!- .-Visto che lo ammetti?!!- decido di mettermi nella conversazione -Ragazze!- appena mi notano tutte e due mi si buttano al collo -Tini!- sono proprio sincronizzate -Come va?- mi chiedono -Bene, ma piuttosto di che stavate parlando?- chiedo curiosamente -Candelaria non vuole ammettere che le piace Diego!- dice Lodo -Lodovica non vuole ammettere che le piace Ruggero!- dice Cande e dopo questa frase si mandano occhiatacce di fuoco, sapete tipo quando c'è una svendita e rimane l'ultimo vestito della tua taglia e quando lo stai per prendere un'altra ragazza lo addocchia? Ecco loro hanno lo stesso sguardo e comportamento di quel momento. 
-Scusate ragazze, ma se a Lodo non piace Ruggero non possiamo continuare a discuterne...- Lodovica mi interrompe -Tiè!- e rivolge una linguaccia all'altra mia migliore amica -e lo stesso discorso vale per Cande e Diego!- e sul viso di Cande spunta un sorriso trionfante -Comunque Tini, dicci una cosa: a te piace Jorge?- che domande sono -Ma come vi viene in mente ragazze? Okay, è bello, muscoloso, intelligente,simpatico,spiritoso,altruista...-.-Bella nostra, tu sei stracotta!- dicono in coro le mie amiche -Non è vero, piuttosto perché non andiamo allo studio?- e così ci dirigiamo verso il nostro "paradiso".
Appena entrai in classe estraggo il computer dalla borsa e inizio a cercare su vari siti cosa mi serve -Puntuale oggi Stoessel- mi dice una voce che conosco fin troppo -Non si può dire lo stesso per lei, Blanco!- ghigna e mi risponde -Abbia un po' più di rispetto per gli adulti-.-Vorreste vecchi- mi corre incontro ma io mi proteggo con il portatile -A chi dai del vecchio?! Comunque che stai cercando su internet?- decido di rispondergli, ma prima poso il portatile sulle ginocchia -Sto cercando un'insegnante via internet, visto che Ruggy è troppo impegnato e invece Diego non era tra i migliori a scuola- esita un attimo alla risposta -Se vuoi ti posso fare io da insegnante: avevo ottimi voti a scuola- scoppio a ridere -Tu avevi ottimi voti?! Comunque già che ci sopportiamo qua tutto il pomeriggio, adesso devo sopportati anche la mattina?- un sorriso ebete si impossessa del suo volto -Ammettilo che ti diverti a stare in compagnia!-.-Va bene, lo ammetto!- mi porge la mano -Comunque ti volevo fare una proposta: signorina potrei avere l'onore di accompagnarla in riva al mare oggi pomeriggio?-.-Signor Blanco, mi lusinga, però dovrò pensare alla sua offerta allettante... Ho deciso: le concedo l'onore!- è detto ciò iniziamo a ballare un valzer, però in modo un po' infantile...
Bisbiglio al suo orecchio -Accetto anche la sua offerta per l'insegnamento scolastico-  detto ciò 
mi bacia la mano in modo galante...

ANGOLO AUTRICE:Allora ragazze, che ne pensate? Spero in tante recensione (4,5) baci e a presto con l'appuntamento di Tini e Yoyi.
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Capitolo 14
*** Vittoria ***


Bene oggi è il gran giorno: le 5 coppie si dovranno esibire per il concorso... Non vedo l'ora di sapere quale sarà il premio!!!
-Bene ragazzi, oggi vi ho convocato per vedere quali siano stato i vostri progressi in questo mese e mezzo: iniziamo dalla coppia di Ruggero Pasquarelli e Lodovica Comello.- dice Antonio, invitando a salire sul palco mio fratello e la mia migliore amica: la loro esibizione e magnifica, cantano una canzone in una versione italiana; Vieni e canta credo si chiami. 
D'un lato sono seduti i professori i quali valutano il loro provino... E come voto finale ricevono un otto (niente male).
I prossimi a salire sono Diego e Candelaria, nei quali si esibiscono nella canzone cantata da me e mia cugino, Yo soy asi! Sono perfette le loro voci insieme. Il loro voto è un bel 9, quasi il massimo!
L'ansia si fa sentire nelle mie vene e una mano stringe la mia trasmettendomi tranquillità e adrenalina: Jorge.
Saliamo sul palco e il preside ci presenta.
Iniziamo a muovere le braccia e a cantare i cori; abbiamo intitolato la nostra canzone Juntos somos mas.
Questa coreografia è impegnativa e ci vuole molta energia dalla parte del maschio e anche da quella della femmina. Appena la musica si ferma noi finiamo viso contro viso, a soli 10 centimetri di distanza. Ora tocca ai giudici darci il voto, però dicono di che saremmo stati gli ultimi a essere nominati.
Le prossime due coppie sfortunatamente hanno avuto problemi: uno dei ballerini si è ferito la gamba, mentre un'altra è inciampata mentre ballava, facendo cadere il partner.
Tocca al nostro voto, il quale ci dirà se avremmo vinto il premio insieme a Lodo,Cande,Ruggy e Diego, oppure saremmo rimasti con i piedi per terra... Angie alza il cartellone e il voto finale mi lascia stupita, a bocca aperta: 10 è segnato sulla lavagnetta. Di getto abbraccio Jorge e i miei amici e tutti stretti stretti ci dirigiamo sul palco -Bene cari alunni, è giunto il momento di svelare il premio ai nostri vincitori: Per i prossimi due  mesi le tre coppie convivranno in una casetta tutte in compagnia ed avranno la possibilità di registrare un proprio album, se l'album riscuoterà successo potranno partecipare ad un tour mondiale tutto loro!!! CONGRATULAZIONI!- scoppiamo tutti a ridere e piangere dalla gioia: finalmente il mio sogno si potrà avverare...
Angolo autrice: Bene ragazzi ecco vi svelato il tutto! Scusate per la lunghezza del capitolo, però non ho avuto molto tempo. Bacioni
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Capitolo 15
*** Ultimo giorno in famiglia ***


Sto preparando le valige per la nuova casa: l'arredamento è già fatto.
-Toc,Toc, posso entrare?- chiede la voce di Jorge -Sì, ho quasi finito le valige- si avvicina alla borsa e inizia a piegare i vestiti un po' maldestramente -Sei spaventata all'idea di andar vivere da sola?- rido alla domanda -Non sai quanto certe volte mi senta sola, che adesso non provo più paura, ma provo solo dolore, però il passato e passato!- detto ciò mi abbraccia, con uno di quei abbracci che ti spezzano le costole ma ti aggiustano il cuore -Ti voglio bene...- dico sottovoce e lui incastra la testa nel mio collo soffiando un delicato -Anch'io...- mettei a terra la valigia pronta e andata dormire insieme a Jorge, però nel mio letto.
-Notte!- gli dico spegnendo la luce-Notte piccola...- mi bacia la guancia e si distende abbracciandomi i fianchi.
Quel dannato colpo di pistola e la voce di Jorge mi risvegliano dal mio sonno -Tini svegliati!- mi alzo di scatto gridando -Che succede Tini, hai fatto un incubo?- annuisco toccandomi la gola -Hai sete? Tieni, ho qui dell'acqua- prendo la bottiglietta e ne bevo metà -Jorge torna a dormire- si siede di fianco a me -No se non lo fai anche tu!- a quella affermazione mi distesi nel letto e anche Yoyi fa lo stesso, però non si addormenta per una 40 di minuti, finché non crede che io mi sia addormentata.
Prendo il telefono e le cuffiette e cerco nella playlist la canzone "Sere nere", la mia preferita, quella che ricorda il mio incubo, il peggior giorno della mia vita, quando la vita di un altro mi è passata per colpa mia... Scendo le scale dopo aver fatto rimbombare questa canzone nelle mie orecchie per almeno 5 volte e mi dirigo nella cucina.
-Che ci fai ancora sveglia?- mi chiede Diego -Incubi, te?- Diego sa dei miei incubi, però preferisco non parlarne, perché mi feriscono molto i ricordo e lo stesso vale per Diego -Anch'io- decido di tagliare l'atmosfera di tensione -Emozionato per domani?- Chiedo con aria felice -Abbastanza e te?- annuisco -Diego guardiamo un film?-.
Ci dirigiamo verso lo scaffale dei DVD e prendiamo Hunger Games e a metà film ci addormentiamo.
È Mattina e Ruggero mi sveglia -Buongiorno cucciola!- rispondo con voce impastata -Buongiorno pes...ciolino...-.
Facciamo colazione in silenzio e ci dirigiamo verso le nostre stanze per preparare le ultime cose per la partenza.
Diana ci saluta molto tirstemente, Esmeralda ci abbraccia, ma in fondo sanno tutti quanto enorme sia la sua felicità del vederci andare via, mentre Pablo mi riserva una di quelle occhiatacce tipo da "Ti tengo sempre d'occhio".
Prendiamo Lodo e Cande e andiamo verso la nostra nuova casa....  

ANGOLO AUTRICE; buongiorno ragazzi! Solo ora ho scoperto quanto corti siano i miei capitoli, perché sul telefono sembrano lunghissimi, ma sul computer sono tutt'altro.
Cosa ne pensate? Alla prossima

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Capitolo 16
*** Prima notte nella nuova casa! ***


-Wow ragazzi, è bellissima!- dice Cande tirando la sua valigia fino alle scale -Buongiorno ragazzi!- ci saluta il direttore venendo verso la nostra direzione -Buongiorno!- rispondiamo tutti e sei in coro -C'è un piccolo problema, le stanze sono da due e per non creare problemi chi dorme con chi abbiamo deciso di mettervi nelle coppie delle gare, però un altro problema è il fatto che il nostro budget non è dei migliori e vi dovete accontentare di letti matrimoniali, e nessuna replica per chi dorme con chi, visto che è già tardi vi abbiamo ordinato delle pizze e poi vi chiediamo di disfare le valige, tenere in ordine la casa, non fare troppo rumore per colpa dei vicini e di non ORGANIZZARE FESTE! Oh, guardate l'orario, devo andare. Arrivederci e buona permanenza- Ezequiel esce dalla casa lasciandoci soli: Cande si continua a lamentare sul fatto di dover dividere la stanza con Diego, mentre Lodo è diventata paonazza all'idea di dover dividere il letto con mio fratello; è proprio cotta! Beh, invece io sono strafelice di essere in camera con il ragazzo che mi piace -Non so voi ragazzi, ma mentre aspetto le pizze io vado a disfare la mia valigia- dico dirigendomi di sopra e Jorge mi segue assieme alla comotiva.
Entro in camera e le coperte sono Bianche, con l'armadio in legno semplicissimo e le pareti bianche -Bene Yoyi, io dico di diverci l'armadio in due parti: quella vicina alla porta è la tua, mentre la mia è quella vicina alla finestra-.-ottima idea- ci mettiamo a lavoro. A metà valigia si sentono delle grida provenire dalla stanza di Cande e Diego -Le coperte saranno quelle arancioni con dettagli verdi e rosa!- grida Cande -No, le coperte saranno Blu a linee nere!- replica Diego -Arancioni!-.-Blu!-.-Arancioni-.-Blu- decido di intervenire -Ragazzi perché non lasciate le coperte bianche?- rispondo in duo -No, sono brutte!- almeno su una cosa sono d'accordo! -Se volete vi dò la mia coperta?- .-Di che colore è?- chiede Cande -Arancione con dettagli Blu!- rispondo -Va bene!- dicono e così vado a prendergliela e gliela dò.
Mi dirigo nella stanza di mio fratello per dirgli che è arrivata la pizza -Sai io credo che le tende possano andare bianche e nere, che ne dici?- chiede Lodo -Perfetto! E se mettessimo le lenzuola rosse?- Lodo sorride all'affermazione di Ruggy -Ottimo direi! Beh a quanto pare abbiamo finito, manca solo mettere il quadro e le lampade ed il gioco è fatto!- -Posso entrare?- chiedo -Certo!- rispondono all'unisono -Ragazzi la pizza è di sotto, venite?- chiedo uscendo dalla stanza e loro mi seguono.
La pizza era buonissima! Lodo e Ruggero vanno abbastanza imbarazzati in stanza a dormire, mentre Cande caccia Diego nella stanza degli ospiti, ma conoscendola so che domani le farà pena il mio povero cugino e lo lascerà dormire in stanza, oppure lo farà tornare durante la notte, mentre io mi dirigo nella piscina, però noto la presenza di qualcuno -Che ci fai qui?- chiedo a Jorge -Bagno notturno, piuttosto tu piccola minorenne? Non sarebbe l'ora di andare a nanna?- gli faccio al linguaccia e mi siedo sul bordo della piscina, lui esce dall'acqua e mi butta dentro, per fargliela pagare decido di far finta di non saper nuotare e lui abbocca. -Tini, stai bene?!!!- mi chiede tirandomi fuori dall'acqua -Scusa non dovevo, sono solo un cretino!- dice lui. Scoppio a ridere e gli rispondo -Si Yoyi, sei solo un cretino!- detto ciò inizia a farmi il solletico portandomi fino alla nostra stanza sul divanetto e mettendosi a cavalcioni su di me. Incastriamo i nostri occhi, però lui riesce a togliere lo sguardo e alita sul mio collo, più precisamente vicino al mio orecchio -Buonanotte principessa!- e si dirige nel letto. Dopo essermi cambiata lo raggiunsi e mi distesi accanto a lui: sono decisamente innamorata di Jorge Blanco...

Angolo autrice: Buonanotte ragazzi, come state? Vi piace il capitolo? Adoro decisamente il direttore e le scene diegolaria e Jortini *~* o mio dio, senza troppa modestia, però mi adoro!!!
Alla prossima e lasciate più commenti (4&5) così continuo la storia, perché se no non so se ci piace! 
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Capitolo 17
*** Per colpa dello spavento ***


-Buongiorno- saluto i miei compagni sedendomi a tavola, i quali ricambiano il saluto -Allora ragazzi, come avete dormito stanotte? Io abbastanza bene.- chiede Jorge così gli rispondo -Anch'io- prendo una fetta biscottata e la cospargo di Nutella, mentre Cande prende quella alla marmellata di fragola, Diego quella di frutti di bosco e Lodovica divide con Ruggero quella alla pesca, mentre Yoyi prende un po' di aranciata e se la porta alle labbra, quelle labbra sicuramente ottime con il gusto di pesche e cioccolata, ma che pensieri mi faccio!

-Io ho dormito bene!- rispondono in coro Lodo e Ruggy -Sai il letto della stanza degli ospiti è comodissimo!- risponde ironicamente Diego con il suo sorriso, ghigno come il solito identico a Edward Cullen -Guarda per me non c'è problema farti rimanere lì!- dice Candelaria ridendo “maleficamente” -No, grazie. Preferisco tornare nella MIA stanza!- ma ovviamente Cande deve obbiettare, perchè sono gatto e cane e se non reagisse non butterebbe molto bene il fatto che lui abbia la meglio in un discorso -MIA stanza!- decidiamo tutti di intervenire insieme -VOSTRA stanza!- arrossiscono di colpo, forse perchè presi alla sprovvista, però smettono di bisticciare.

Fuori piove, meglio dire che è iniziato un temporale da paura e Lodo sembra un pochettino spaventata da questo -Ragazzi oggi non possiamo andare allo studio, guardate che tempaccio!- constata stupidamente Jorge -Tanto hanno indetto sciopero oggi, quindi non credo che tutti i professori verranno a lezione- risponde Ruggy.

Metà giornata è passata in un soffio, visto che ho arredato la mia camera ( e di Jorge )

e ho aiutato Cande e Diego con la loro.

-Ragazzi. Pfff io mi annoio...-Cande -E se vedessimo un film?- chiedono i ragazzi -Tre metri sopra il cielo!- dico io -Abduction!- dice Lodo -Agente 007- Ruggy -Transformers!- Yoyi -Tartarughe ninja!/Twilight!- ridiamo tutti assieme per l'affermazione di Candelaria e Diego, però decido di fare la seria, perciò rispondo con tono adulto -Ragazzi, mi avete deluso.Non mi aspettavo una cosa così da voi e poi questo è un colpo basso per la vostra autorità.-tutti ghignano sotto voce, eccetto gli interessati -Eddai, anche noi abbiamo i nostri gusti!- sbuffa lei -E poi che c'è, se è bello il film è bello!- sbotta lui.

Dopo ben quindici minuti scegliamo un horror sui vampiri: nel bel mezzo della storia un fulmine illumina la casa facendo sobbalzare e far notare a noi ragazze che i ragazzi non sono presenti, così li andiamo a cercare.

Cande è in testa alla fila e porta con se una torcia gialla, mentre Lodovica è l'ultima... saliamo le scale, però un mugolio ci fa girare e un lampo attraversa il cielo:Lodo è scomparsa.

Abbraccio fortemente la mia amica, però mentre le cade la torcia e si spegne, lei scompare nel buio... non so che fare così schiaccio l'interruttore, ma la luce non va: BLACKOUT! Una mano mi tappa la bocca e mi tira dentro la mia stanza, quella mano la riconoscerai comunque: Jorge! Appoggia le sue labbra a fare vampiresco e sento delle grida provenire dalla stanza di Cande e Lodo, però sono paralizzata con la bocca di Yoyi che mi sfiora il collo.

Dopo un po' non sento più la sua presenza, perciò decido di uscire a cercare le mie compagnie, però loro entrano in stanza prima di me -Tini come stai?- chiede la rossa -Bene perchè?- chiedo ancora imbambolata per prima -I maschi vi hanno attaccato come fossero vampiri?- chiede Lodo -Sì, guarda che segno mi ha lasciato Diego!!!- dice la Molfese tirandosi via i capelli e mostrando il morso lasciato dal compagno e la Comello la segue, mostrando anche lei il suo segno; decido di mostrare anch'io il mio e quando lo faccio loro due mi guardano in modo biasito -Tini il tuo non è un semplice morso!- dice Cande indicando il collo -Il tuo è un succhiotto!- dice Lodo mettendosi le mani davanti alla faccia -Ma che state blaterando voi due!- mi avvicino allo specchio -JORGE BLANCO!!!!!!!!!!!!- grido per farmi sentire, però sento la porta sbattere.

Scendiamo di fretta le scale e troviamo un messaggio sulla bacheca vicino alla porta “Torneremo tardi, siamo usciti a farci un giretto. Godetevi la trasformazione vampirelle” come osano!? Gliela faremo pagare noi ragazze, questa cosa è certa!

Due o tre ore dopo sentiamo la porta di casa aprirsi e i ragazzi entrano furtivamente in casa: il piano va in atto.

Lodo e Cande escono dalla cucina ricoperte di sangue finto per simulare la trasformazione, mentre io scendo per le scale cercando di spaventarli il più possibile, ma l'effetto non è il desiderato, perciò si passa al piano B.

Scendo le scale di fretta e furia e simulo una caduta per gli ultimi cinque scalini: appena arrivata a terra chiudo gli occhi e non rispondo alle loro domande -TINI STAI BENE?-.-CI SENTI?-.-TINI APRI GLI OCCHI PER FAVORE!- scoppio a ridere insieme alle ragazze, però Ruggero invece che scherzarci su, esce in giardino furioso e sbatte la porta-finestra in maniere eccessiva. Si siede sul prato e appoggia la testa sulle ginocchia, decido di seguirlo -Che cos'è successo?- chiedo, una risata, molto acida, esce dalla sua bocca -Mi chiedi anche cos'è successo?- la mia faccia da preoccupata diventa seria e anche un po' stranita -E' successo che prima o poi tu mi farai prendere un colpo. Martina, ti ho già visto in una situazione del genere e quello è stato il momento peggiore della mia esistenza e credo lo sia stato anche per gli altri, non voglio che ti riaccada una cosa del genere, non voglio vederti in quel dannato letto di quel ospedale.... i-io...n-n-non... VOGLIO PERDERTI!!!- le lacrime rigano i nostri volti -S-scusa, non volevo farti provare una sensazione simile, io volevo solo scherzare, sono solo una STUPIDA INCOSCIENTE!- grido tra i singhiozzi -Sì, sei una stupida incosciente, la mia stupida incosciente!- mi abbraccia più forte che mai e noto sulla soglia le figure di tutti appollaiati, per non farsi vedere così decido di chiamarli -Ragazzi venite!- detto ciò vengono da noi e l'abbraccio fraterno diventa un abbraccio di gruppo.

Sono le 2 ed è ora di andare a dormire, prendo il primo pigiama che mi capita con un unicorno in mezzo e la scritta “salviamo gli unicorni”http://media-cache-ak0.pinimg.com/236x/48/f6/36/48f636c73e0f94d0d2335a1091a01ae5.jpg .

-Non ti metterai per caso quello?- chiede Jorge alzando il sopracciglio -Sì, perchè no? E poi senti chi parla, colui che si è messo i pantaloni con i “Puffi”-.-I puffi non si offendono, chiaro signorina!-.- E neanche gli unicorni!- scoppiamo a ridere e ci mettiamo a letto, uno nelle braccia dell'altro...

 

ANGOLO AUTRICE:Buonasera ragazzi!Come va la vita là nel mondo aperto? Ora vado, però chiedo qualche commento in più e ringrazio per i precedenti! Baci alla prossima

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Capitolo 18
*** Terrore ***


Mi sveglio tra le braccia di Jorge: il mio angelo a parer mio.
Scendo le scale e vado a fare colazione: oggi usciró con La comitiva e andremo in una casa abbandonata da qualche decennio, ovviamente anche oggi piove. Mi preparo per andare allo studio, ma un messaggio mi ferma: "Cari alunni, oggi non ci saranno lezioni causa brutto tempo, il quale non permette alla maggioranza dei professori di arrivare allo studio. Saluti -La direzione" bene ed io che mi ero preparata e che per la prima volta sarei arrivata in anticipo. Decido di dirigermi in camera per lasciare la tracolla e mentre passo vicino alle camere delle mie compagne faccio delle foto nelle quali le coppiette sono abbracciate. Apro la porta della stanza e intravedo Jorge con l'asciugamano attorno alla vita: ma quando si è fatto la doccia? Chiudo di botto la porta  e scendo di furia le scale: ho voglia di buttarmi direttamente in piscina, ma non lo faccio -Giorno!- la voce di Jorge mi desta dai pensieri diciamo un po' sconci che mi affollano la testa -G-giorno!- dico titubante -Tini, sei stata tu ad aprire la porta?- come ha fatto ad accorgersene!?-pfff, ma c-che d-d-ici?- gli chiede più insicura di prima -Lo prendo per un sì!-.
I ragazzi scendono di sotto, facciamo tutti colazione in silenzio e infine sbotta Cande -E se oggi provassimo nella sala prove che si trova in cortile?- Lodo incuriosita chiede -Ma c'è una sala prove?- Ruggy risponde -Si, perché non l'hai vista?-.-A dire il vero non l'ho vista neanche io!- diciamo Jorge,Diego ed io in sincrono.
Andiamo nella sala e iniziamo a riscaldare il corpo e dopo la voce, per esibirci nella canzone composta da me e Jorge:Juntos somos mas!


Sono le 19.30 e abbiamo cenato. Ora ci stiamo vestendo un po' pesantemente per andare alla casa abbandonata. Levo i capelli dal collo e noto il segno di Jorge ancora presente -Non se n'è andato?- chiede lui ridendo e io divento rossa, peggio di un peperone -Andiamo?- chiedo cambiando domanda -Andiamo!- e così ci dirigiamo insieme agli altri alla casa.
Camminando abbiamo improvvisato vari strumenti e ci siamo fermati dal mc, dove i miei amici hanno preso o un dolce o un gelato, mentre io non ho preso niente n'è qui neanche a casa -Tieni!- mi dice Diego porgendo mi un cucchiaio con la torta al cioccolato -No, grazie!- dico ridando glielo -Non è una domanda, è un ordine: Tini, devi mangiare almeno un po', perché non vogliamo inconvenienti- apro la bocca e porto il cucchiaino dentro: è BUONISSIMA la torta! Ne prendo un altro po' e poi mi dirigo in bagno con le ragazze. Mentre usciamo notiamo confabulare i ragazzi fuori dal locale.
Li raggiungiamo e in silenzio arriviamo alla villa: è inquietante! Le finestre sono rotte, mentre il legno è tutto ammuffito.
-Io vado con Lodo!- dice Cande, ma Ruggy ribatte -Eh no, si va in coppie a caso: si estrae dal capellino con chi si va!- così dicendo tira fuori il capello, però io chiedo -Ma non facciamo prima ad andare con il compagni di stanza?- ma che domande mi vengono in mente -Tini, non vedi l'ora di entrare con Jorge!- dice con fare malizioso Lodo -Lodo ma sei impazzita? Era solo una proposta!-.-Secondo me Tini ha ragione...- sono i maschi a parlare -Va bene, allora andiamo!- Dice Cande tirando Diego, che però insiste per far andare prima mio fratello.
Appena escono noto Lodovica abbracciata a Ruggero -Ragazzi, eh eh, s-si, c'è una parte che ho dimenticato di dire: la casa è infestata dalla maledizione della famiglia che ci abitava, sono tutti stati uccisi- Cande ride -Ruggero, buon tentativo di spaventarci, però io non abbocco in queste menzogne!- e  detto ciò tira dentro Diego e dopo 20 minuti escono: mio cugino è sbiancato ed ho sentito qualche urlo provenire dall'interno... -Diego, sei proprio un fifone!- scoppiamo a ridere, mentre il soggetto si offende -Bene, ora tocca a voi due-Jorge mi prende la mano e ci dirigiamo all'interno.... Ogni nostro passo diventa uno scricchiolio.
La porta si chiude di botto e io mi nascondo di già tremante nelle sue braccia -Piccola,guarda che è stato il vento a chiudere la porta- mi stacco da lui per rispondere -Pfff, lo so, è che mi si è impigliato un orecchino alla maglia- ride di gusto -Ma se non porti nessun orecchino- figura di ''''' ! Ci dirigiamo al piano di sopra e sentiamo qualche passo avvicinarsi -J-J-Jor-ge io ho ppppaura- dico tremante -Ma dai piccola, di cosa dovresti avere paura?- non lo so, però il mio sesto senso mi dice che qualcuno ci sta seguendo -Tini, senti anche tu dei passi?- chiede -Si...- mi prende i polsi e iniziamo a correre per il piano e i passi si avvicinano sempre di più. Decidiamo di dividerci e lui attira l'inseguitore, o meglio dire inseguitrice ad andare verso la sua direzione, ma adesso che ci penso sono sicuramente i ragazzi che ci inseguono per farci paura, che sciocchi! Qualcuno mi prende per i polsi, per la corporatura direi che sia Diego, mi blocca essi sopra la testa -Diego, che buffonata! Volevate farci prendere un colpo eh! Togliti quella maschera!- dico togliendogli la maschera da mostro che porta in testa, però il viso che si rivela sotto mi fa rabbrividire ancora di più che di quella facciata che portava pochi secondi fa -Tini, come fai a non riconoscermi?- la voce di Pablo mi immobilizza e non riesco a dimenarmi dalla sua presa d'acciaio -Non dici niente? Non mi saluti neanche?- non riesco a parlare per tirargli addosso le offese che ho in serbo per lui -Non importa, comunque non so se ti ricordi qualcosa che abbiamo lasciato qualche anno fa... La scommessa!-.- La scommessa l'hai persa. Fattene una ragione!- gli grido contro -Lo so, però lo sai che non sono un tipo che accetta facilmente le perdite, perciò sono tornato per prendere quello che è mio...- a quella frase una fitta mi attraversa lo stomaco e inizio a dimenarmi a più non posso -Calma Martina, calma!- dice con tono malizioso -Io non ti appartengo!- gli sbraito in faccia -Tinita,Tinita, ti sei già dimenticata cosa mi hai promesso?- quando avevo iniziato la terza e stavo con lui gli avevo promesso che sarei sempre stata sua -Non sapevo chi eri!- mi difendo lui mi lega le mani a delle catene -Sai questa casa è stata anche utilizzata come casa delle torture una volta. Non ti preoccupare, non ti farò male!- grido aiuto e in meno di 10 secondi vedo Jorge di fronte alla porta. Salta su Pablo e lo riempie di pugni e offese, poi mi libera -Ti ha fatto del male?!- mi chiede guardandomi dalla testa ai piedi -No...- dico tremante e ancora scossa     -Dobbiamo denunciarlo!- sbraita -No! Se no gli altri ci scopriranno!- sbuffa e da un calcio alla sedia di fianco e dopo averlo calmato ci dirigiamo all'uscita -Finalmente! Vi abbiamo aspettato quasi 40 minuti!-.-Mi gira la testa...-  dico reggendomi a Jorge e Lodovica mi tocca la fronte -Tini, sei bollente!- questa è l'ultima frase che sento prima di cadere in un sonno profondo -Si sta svegliando!- commenta una voce, però non riconosco di chi e non vedo neanche la persona, visto che ho la vista offuscata -Sorellina, mi senti!?- mugolo e un respiro di sollievo si solleva nell'aria -Come ti senti? Mi chiedono i miei amici -Ben...- mugolo -Non ti sforzare, ora ti porto in stanza- Jorge mi prende in braccio e mi porta nella nostra camera -Notte- mi bacia la fronte e mi lascia sul letto, però io lo trattengo -Per favore, resta, ho paura...- ho paura che ritorni lui e io non potrò fare nulla -Va bene, però ora dormi- si distende e io cado nelle braccia di Morfeo....


ANGOLO AUTRICE: Buondì pulcinelli (?) Come state? La scuola tra poco ricomincia *pianto sia di gioia che di tristezza* questo capitolo lo avevo pensato diverso, ma facciamo entrare un po' nella storia Pablo.... Dovrete aspettare ancora un po' per la scena fatale (Quale sarà?). Vi piace il momento Jortinoso? Vi prego recensite di più, così saprò se vi piace la storia. Baci 
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Capitolo 19
*** I ricordi certe volte ti devastano ***


Oggi finalmente è stato il primo giorno in cui ho registrato una canzone, si chiama Supercreativa, l'ho composta io, quindi mi toccherà anche inventare la coreografia per il video musicale.
Sono nell'aula di danza da un due orette, però mi continuo a disconcentrare: penso a Pablo nella casa del terrore, a Jorge che è venuto in mio soccorso e a tutta la settimana precedente passata a letto tra le coccole dei miei amici. Ho raccontato a Lodovica e Candelaria che mi piace Yoyi, loro hanno detto che mi devo fare avanti il prima possibile, però come faccio? Cado nel bel mezzo dei miei pensieri, però mi rimetto in piedi e noto la presenza di LUI.
-Tutto bene?- chiede appoggiato alla porta -Tutto bene- dico in modo un po' freddo -Sei tesa- dice avvicinandosi -Cos'è che ti tormenta?- lo ha notato lui e non mio fratello che mi dovrebbe conoscere proprio come le mie tasche! -E' la storia di Pablo? Guarda che ora sei al sicuro...-  sbuffo e lo interrompo -Si e no- dico continuando l'esercizio -Vuoi parlarmene?- faccio una piroetta e cado -Preferisco non parlarne, grazie- dico con tono distaccato fermando le lacrime al ricordo che mi invade la testa da anni -Tini, puoi fidarti di me, io non ti farò del male.- mi alzo in piedi e prendo la borsa e la bottiglietta dell'acqua -Jorge, io mi fido, però non voglio parlarne. Ora vado, ci vediamo a casa.- così dicendo lo spintono con la spalla e me ne esco dalla stanza correndo verso l'uscita e dirigendomi nel posto che nessuno conosce: è una casetta costruita da mio padre quando avevo 7 anni, e so trova dove prima si trovava la nostra vecchia casa, che però è stata distrutta, perché troppo vecchia; è stata in piedi da quando mio nonno era appena nato!
Entro dentro e mi appallottolo su di me, e le lacrime piano piano escono dagli occhi, diventando sempre più numerose 
Flashback
-Che fai piccola?- chiede il padre alla piccola Tini, che da poco ha compiuto 4 anni -Sto facendo la lista di chi invitare al mio matrimonio- il padre sbianca all'affermazione, però poi si riprende e inizia a ridere -Ma guarda tesoro che manca ancora molto!- dice il signore con la chioma nera -Non può mancare molto, perché se no tu sarai troppo vecchio e la maestra mi ha detto che quando qualcuno è troppo vecchio non c'è più e io ti voglio al mio matrimonio, perciò lo farò tra poco!- il padre si incupisce all'affermazione della figlia: davvero lei credeva che lui non ci sarebbe stato tra una 20 di anni? Ma poi si rese conto che la bambina era troppo piccola per capire che venti anni non erano tanto lontani e che lui ci sarebbe stato ancora, così decise di spiegarglielo -Guarda piccola mia che vent'anni non sono mica così tanti, quindi io ci sarò e come al tuo matrimonio!- sul volto della bambina si espanse un sorriso a trentadue denti -Me lo prometti?- chiese porgendogli il mignolo -Te lo prometto!- detto ciò incrociarono i propri mignoli, si abbracciarono e lesserò la lista fatta dalla piccola.
FINE FLASHBACK
-Me lo avevi promesso...- dico con voce distrutta -però ci saresti stato se non fosse per me!- detto ciò un pianto liberatorio uscì dalla mia anima e piano piano, abbracciando il signor Winky, l'orsetto che mi regalò mio padre, mi addormento in un sonno senza sogni.
La vibrazione di qualcosa che si trova nei miei pantaloni mi sveglia dal mio riposo: è una chiamata di Ruggero.
-Pronto?- dico con voce impastata dal sonno -DOVE SEI MARTINA?!!!! SONO ORE CHE TI CERCHIAMO!!!- la voce furibonda di Ruggero risuona dall'altro lato del telefono -Sono a fare una camminata.- dico inventandomi una scusa -AH SI?! UNA CAMMINATA A L'UNA DI NOTTE?!!! QUESTA NON ME LA BEVO TINI.... TORNA A CASA, OPPURE TI VENGO A PRENDERE IO E SARÀ MEGLIO PER TE CHE NON SIA COSÌ!- mi aggancia il telefono in faccia e noto 23 chiamate perse, tra cui 10 di Ruggero,7 di Cande e Francesca, 2 di Diego e 4 di Jorge, tra cui anche alcuni messaggi, del tipo "Martina dove sei?","Torna subito a casa". "siamo preoccupati!" E roba del genere, però uno solo mi ha colpito ed è quello di Jorge "Tini non fare nessuna ca**ata e non andare alla pista... Torna a casa, ci manchi" detto ciò prendo un taxi e torno nella villa.
Appena entrata tutti mi abbracciano, eccetto Ruggero che se ne torna nella propria stanza. Busso alla porta -Posso entrare?- chiedo -Vattene!- e la sua risposta, però entro dentro e mi siedo accanto a lui -Scusa, non volevo farti preoccupare, il problema e che sono andata a fare una passeggiata e poi mi sono addormentata, finché tu non mi hai svegliato- mi guarda in faccia -Tini, stai mentendo... Sei per caso stata con quei tizzi? Non sarai mica tornata ad essere una di loro?! NON RICORDI COSA TI HANNO FATTO? IL DOLORE CHE TI HANNO PROVOCATO!?!!!- le lacrime mi solcano il viso -Non voglio perderti! Sei la cosa più bella che mi sia successa...- ci abbracciamo -Non sono stata da loro, però non mi chiedere dov'ero...- detto ciò ci abbracciamo e addormentiamo insieme 


ANGOLO AUTRICE: hola cozzettine (?) ok, mi avete beccato, stavo cercando di fare l'imitazione di una youtuber, comunque andiamo al sodo: che ne pensate? Cosa avrà fatto tini da Odiarsi così tanto per la morte del padre? Alla prossima con un nuovo capitolo, baci e abbracci
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Capitolo 20
*** Romeo e Giulietta ***


Bene, mi trovo nella sala canto e sto cercando di registrare inieme a Lodovica alcune canzoni,tra cui Aprendir a decir adios, Junto a ti e una composta da me Como quieres.

Dopo aver riprovato a registrare la mia canzone milioni di volte, finalmente prendiamo una pausa -Tini, vado a prendermi qualcosa alle macchinette, vieni con me?- nego con la testa e Lodo lascia la stanza. Mi dirigo verso la mia borsa e prendo il libro “Romeo e Giulietta”; Jorge, o meglio dire il mio professore, ha deciso di farmi leggere un libro a mia scelta per la prossima lezione e così ho scelto questo -Shakespeare a quanto vedo!- commenta entrando dalla porta -Eh già! E' uno dei miei libri preferiti...- dico con aria sognante -Non è un po', come dire, triste?- mi chiede con la fronte corrugata -Sì, ma la storia è magnifica e avvincente.Il loro amore è la cosa più potente di tutte- ride all'affermazione -Sai, è una fortuna che sia la tua storia preferita, perchè giusta qua ho preso dei bigietti per il musical e pensavo di portarci te!- detto ciò tira fuori i due biglietti, o meglio dire tesori e io gli salto addosso come un koala riempiendolo di baci -Interrompo qualcosa?- è la voce di Lodovica che parla dalla soglia. Mi stacco da Yoyi, saluto Lodovica e mi dirigo a casa mettendo le cuffie e ascoltando le canzoni del musical, che ovviamente ho imparato da molto ormai.

Salgo le scale e abbraccio le mie due pesti -Oggi siamo di buonumore a quanto vedo- afferma Ruggero -E' che sono felicissima!- dico con gli occhi scintillanti -E a cosa dobbiamo tutta questa felicità?- chiede Diego -Stasera Jorge mi accompagnerà a vedere Romeo e Giulietta...- loro due scoppiano a ridere -Che coincdenza, anche noi andiamo a vederlo- dice Ruggero-Con chi?- chiedo io -Sono cose che non ti riguardano- sbottano i due incrociando le braccia sotto al petto e scoppiamo a ridere per la loro infantilità -Comunque con noi verrano Lodo e Cande- perdo un battito pe la sorpresa, ma poi mi riprendo.

Sono le nove meno un quarto e scendo giù.

Indosso un vestito rosso, il tipico colore della famiglia Capuleti, cioè quella di Giulietta, mentre Jorge indossa dei jeans blu scuri e una camica bianca con dettagli azzurri, colore tipico dei Montecchi, anche se credo lui non ne sia consapevole.

Arrivati in teatro una voce presenta gli attori e lo spettacolo incomincia.

Le coreografia sono impressionanti, ma le voci del cast sono inverosimili, magnifiche. La canzone che mi ha colpito di più è “Ama e cambia il mondo”, mentre a Jorge e i ragazzi è piaciuta parecchio “I re del mondo”, Lodo ha preferito quella romantica “Il balcone” e infine a Cande sono piaciute molto quelle piene di energia, maggiormente quelle del re.

Arrivati alla machina non facevo altro che cantare la mia canzone preferita e così Yoyi l'ha lasciata per tutto il tragitto e mi ha promesso che l'avremmo provata in questi giorni.

Ok, sarà impressionante dirlo, ma Jorge in due giorni ha trovato la base di tutte le canzoni di Romeo e Giulietta, ha imparato alcune canzoni a memoria e anche le coreografie.

-Sei pronta?- mi chiede nell'aula di teatro sul palcoscenico -Sì- dico appoggiando a terra la borsa e dirigendomi in scena.

La base parte e ci infondiamo nei nostri ruoli e costumi:

 

 

 

Romeo
Ama e cambia il mondo
Ama e accendi il buio
Grida la tua presenza
Ama e cambia il mondo

Giulietta
Ama e ferma i tempo
Ama dai luce al pianto
Brucia nel desiderio
Ama cambia il mondo

Giulietta e Romeo
Ama con ogni forza
Ama senza paura
Dona ogni respiro
Ama e cambia il mondo

Ama e cambia il mondo
Ama fino al delirio
Grida la tua presenza
Ama e cambia il mondo

Ama non c’è peccato
Ama con le tue mani
Brucia nel desiderio
Ama e cambia il mondo

Ama e ferma il tempo [Giulietta: E cambia il mondo]
Ama e dai speranza [Giulietta: E dai speranza]
Dona vita alla vita
Ama e cambia il mondo

Ama senza confine [Romeo: Senza paura]
Ama passa ogni muro [Romeo: Con ogni forza]
Dona la pelle e il cuore
Ama e cambia il mondo
Ama

A fine canzone ci fissammo intensamente negli occhi e iniziai a parlare con una forza che non sapevo d avere -Ti amo dalla prima volta che ti ho visto- sicuramente Jorge crederà che sia parte del copione -Lascia che il tuo peccato, oh pellegrino, diventi anche mio attraverso un bacio fugace- e così lo baciai senza il suo permesso -Ti amo, Jorge-.....

 

Angolo autrice:

Muahahahahah finalmente il sacrilegio si è compiuto * una nube la circonda * come state piccoli jortini? Piaciuto il capitolo? Lasciate molte recensioni per il prossimo se no ciao ciao

Baci e alla prossima.PS: so che la frase ratta dal libro non è giusta, ma volevo scriverla a modo mio.

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Capitolo 21
*** La famiglia ti aiuterà! ***


Finalmente provo il gusto delle sue labbra, quelle labbra al gusto di pesca e profumo di mare. Così fresche e delicate da fartele amare subito. Giochiamo in quel bacio con la speranza di non avere un fine.
Mi stacco da lui -Jorge, io ti amo dalla prima volta che ti ho visto, ti amo per davvero... Mi fai stare bene e mi fai provare qualcosa qui dentro- indico il cuore -che non ho mai provato finora. Jorge, ti amo.- aspetto una sua risposta, intanto lui gira la testa di lato e gli occhi in alto per poi serrare la mascella e rispondermi -Mi dispiace Martina, ma io non provo le stesse cose per te, io ti vedo soltanto come una sorella- queste parole mi rimbombano nelle orecchie e sento le lacrime punzecchiarmi gli occhi -Capisco,... Devo andare.- detto ciò prendo la mia borsa e corro verso l'uscita, dove sbatto contro il petto dei miei famigliari -Tini, ma che è successo?- mi chiede Diego, mentre Ruggero si avvicina per abbracciarmi  , ma io mi scanso e scappo via. Vogliono inseguirmi, ma io gli grido di non farlo.
Vado in spiaggia, dove le onde colpiscono gli scogli ed è così Che mi sento dentro, colpita e piano piano mi sto distruggendo  nella tristezza -Vi avevo detto di non seguirmi- dico con tono calmo e le lacrime che mi rigano il viso. Mio fratello si siede vicino a me, e lo stesso fa mio cugino, e mi asciuga il volto dalle lacrime per poi abbracciarmi, ma io non ricambio l'abbraccio, continuo a guardare di fronte a me -Lo sapete come mi sento? Distrutta. Come quei scogli dalle onde- Diego risponde in un ghigno triste -Quindi c'entra un ragazzo?- dice girando la testa verso le onde -Ti sbagli, lo sai quante volte gli scogli siano stati colpiti dalle onde? Alla fine non si sono mai distrutti, si sono semplicemente scheggiati un po', però continuano a esserci e a non farsi distruggere e così devi fare tu- mi dice Ruggero -Comunque adesso ci dici chi è che ti ha fatti stare così che lo spezzo!- dice scrocchiandosi le dita, ma io al posto di ridere come sempre, rimango seria e non levo il mio sguardo dal mare e dal tramonto -L'ho considerato il mio angelo, però ora lo considero il mio diaviolo!- questa volta è Diego che cerca di spiegarmi -Anche gli angeli diventano diavoli Tini, lo hai anche studiato a scuola, in letteratura...- sto zitta e ferma, gelida come una statua, le mie pesti mi abbracciano -Portatemi a casa per favore- dico a bassa voce con essa spezzata.
Mio fratello mi prende in braccio, mentre Diego guida. Arrivati di sopra mi portano in camera, ma io mi reggo a loro per fargli capire che non voglio stare in quella stanza e fortunatamente intendono e mi portano in camera di Ruggero. Entriamo, mi appoggiano e mi chiedono se voglio la loro presenza in stanza e io rispondo che non serve. All'ora di cena mi invitano a scendere, ma io non accetto e resto in camera mia ascoltando la mia playlist di canzoni tristi. Ad un tratto incomincia "Sere nere" una delle mie canzoni preferite e le lacrime ricominciano ad uscire per colpa di quelle parole in cui mi immedesimo. Intanto al piano di sotto i ragazzi stanno cenando e incominciano a chiacchierare -Perché Tini non è venuta a cenare?- chiede Cande tagliando la sua bistecca -Non aveva fame- risponde Ruggy in modo quieto -Qua mi suona strana la cosa, non credo che Tini non avesse fame: sono al 100% sicuro che è successo qualcosa e quindi scusatemi,ma vado a vedere cos'ha!- replica Lodo -No! Non farlo!- dicono in coro Diego e Ruggero -Allora diteci cos'ha!- dicono le due migliori amiche -È triste- rispondono le due pesti -Questo lo avevamo capito, ma perché?!- la poco pazienza di Cande la fa sclerare a momenti -A quanto abbiamo capito c'entra un ragazzo e noi scopriremo chi è!- dice il fratello di Tini -Non serve scoprirlo lo sappiamo chi è..- dice sottovoce Lodo e questa frase non scappa a Jorge -Che hai detto?- chiede Dieguito -Io non ho detto proprio niente- i ragazzi si alzano da tavola e salutano i compagni. Aprono la porta e vedono Tini concentrata a scrivere qualcosa sul suo diario.


Sento aprirsi la porta e sento i miei due più cari famigliari entrare dentro. -Ciao!- dico sprizzante di energia e loro due si guardano con fare strano -Ho deciso che non devo stare a rimuginarci, ben si devo metterci un sasso sopra- mi alzo in piedi e loro si dirigono da me -Sai stavamo pensando ad un pigiama party- dicono -Ci sto!- rispondo e loro gridano come due ragazzine -Bene prima ci dobbiamo truccare- dice Ruggero in fare femminile e così faccio accomodare Diego sulla sedia di fronte allo specchio -Senti tesoro, voglio un trucco sul viola, secondo te mi dona?- annuisco e inizio a truccarlo e dopo un po' è il turno di Ruggero -Scusa amò, però ora tocca a te!- dicono indicandomi come due femminucce  e mi trascinano sulla sedia. Diciamo che non è andata male, ma malissimo! Mi hanno messo l'ombretto sulle guance e il blush su tutto il viso credendo fosse cipria, più hanno usato il mascara per fare dei disegnini sulla fronte e hanno spezzato il rossetto mettendomelo.
Quando la tortura è finita mi chiedono cos'altro fanno le ragazze e dico che fanno la lotta coi cuscini e giocano a giochi tipo obbligo o verità e qualche volta danzano pure insieme. Facciamo tutto questo e per una serata sono riuscita a togliere Jorge dal mio dolore, però no dalla mia mente...

ANGOLO AUTRICE: Buongiorno buongiornino *fa il segno della pace* so che mi odierete per questa decisione, ma dopo un po' capirete la situazione... Bene cosa ne pensate? Adoro il duo maschile in questo capitolo; ovviamente stavo parlando di Diego e Ruggero! Nei prossimi capitoli ci saranno rivelazione alquanto "aspettate" *risata Satanica* adoro il discorso in spiaggia *~* bene ora vado ci sentiamo alla prossima 
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Capitolo 22
*** rincontro ***


Il freddo di Dicembre si fa già sentire sempre di più in questi giorni. Precisamente sono passati un mese e due giorni da quando mi sono dichiaratoa Jorge e le cose tra di noi all'inizio sono state gelide proprio come questo tempo, ma poi gli ho spiegato di scordarsi cosa sia capitato. L'uscita del nostro album è indetta per la vigilia di Natale e oggi vado in sala per registrare una canzone da solista:TE QUIERO... Che brutta sorte...
Arrivata lì noto Ezequiel sull'uscio della porta con una sciarpa che gli cinge il collo e un berretto con un pompon verde e blu in testa. Mi invita ad entrare e a togliere il giubbotto.
Metto le cuffie e sento la musica partire e al via del coach musicale inizio a cantare.
Scene di noi due i rimbombano in testa, però riesco a scacciarle via e solo dopo una ripresa mi riferisono che la canzone è andata benissimo.
Esco dalla sala di registrazione un'ora dopo e lo spettacolo di fronte ai miei occhi mi fa restare a bocca aperta: Lodovica e Ruggero, dico bene, mio FRATELLO, si stanno baciando! Mi dirigo da loro per chiedere informazioni
-Bene bene, vi ho beccato piccioncini!- il loro volto è tra il preoccupato e il felice -Ciao Tini! Come va?- serro di più gli occhi mandandogli occhiate mortali -E va bene, ci hai beccati, ma su questa storia neanche una parola!- mi dice mio fratello senza riuscir a mantenere il segreto e subito riceve una gomitata sul fianco destro dalla mia migliore amica.
Mi spiegano che non vogliono ancora dire niente a nessuno per vedere se la loro relazione possa durare o meno e quando saranno pronti ne parleranno con qualcuno.
Tra una chiacchierata e l'altra si fanno le 11.30 e perciò mi dirigo verso lo studio, però una figura mi afferrà il braccio -Bocconcino, dove vai di fretta?- mi chiede la terrifficante voce di Pablo, il mio incubo -Sono cose che non ti riguardano!- dico io cercando di dimenarmi, ma lui mi porta in una piccola scorciatoia tra due grattacieli disabitati e mi blocca i polsi, togliendomi la giacca prima -Lasciami andare ti ho detto!- grido con la forza che ho, ma una sua mano mi tappa la bocca e le sue gambe bloccano le mie -Non parlare troppo che così sprechi la tua vocina!- dice e piano piano usa la mano che ha usato per bloccarmi la bocca per prendere qualcosa dalla tasca: una pastiglietta! Me la infila in bocca ma io cerco di sputarla, però mlgrado i miei tentativi quel piccolo aggeggio si scioglie in bocca, facendomi perdere piano piano il controllo sui miei muscoli: è una pastiglia per farmi addormentare. Sento la sua mano vagare sul mio corpo e infine le sue luride labbra sulle mie. Dopo aver giocato con esse mi ritrovo in uno stato in cui gli unici muscoli che sento, anche se appesantiti, sono le mie palpebre. Inizio a tremare un po' per il freddo, un po' per la paura e un po' per questa piccola medicina. Sento le sue labbra sul mio collo e le sue braccia possenti trasportarmi per terra, con cura stranamente. La mia testa non reagisce e perciò il mio capo si gira involontariamente a destra facendomi fissare i cassonetti dell'immondizia. Sento la sua risata e delle frasi pronunciata da egli, che mi rimbombano nella testa. Delle mani si appoggiano sui miei fianchi sfilandomi la maglietta e sento la gonna alzarsi.Mi prende la testa e l'unica frase che sento è -GUARDAMI!- la stessa frase che mi aveva detto mio padre prima di svenire al prontosoccorso. Vedo le sue mani indaffarate con la cintura e la zip dei pantaloni. Ho perso, tra pochi secondi sarò sua... Vedo delle figure dietro Pablo che mi stanno chiamando: sono i ragazzi! Arrivano giusto in tempo, mentre Pablo stava per togliermi gli ultimi indumenti rimasti sul mio corpo. Vedo Diego e Ruggero picchiare quel maniaco e la figura di Jorge avvicinarsi a me -Tini-ni-ni-ni s-s-s-stai b-e-eeee-neee?- non riesco a capire bene la frase pronunciata visto che continua a ripetersi nella mia testa. Tutto quello che mi sta intorno incomincia a girare e cambiare colore, finchè i miei occhi non si serrano del tutto facendomi perdere i sensi.
-Dobbiamo portarla all'ospedale!- sento delle voci litigare tra loro -Non possiamo!- un'altra -Ma vedi in che stato è? sono ormai 4 ore che non si sveglia!- una terza, che poi però viene sgridata dalla seconda -E' lei che non lo vuole, LO VOLETE CAPIRE!- si zittiscono tutte e tre quando è una più femminile a parlare, quella di una ragzza, o meglio dire di Cande  -Zitti, si sa svegliando!- cerco di aprire gli occhi, ma non ci riesco, sono troppo pesanti le palpebre -Forza, aprili Tini,sappiamo che ce la puoi fare!- Lodovica, la ragazza che sempre crede in me. Per non deluderli apro gli occhi e vedo i visi dei miei migliori amici: c'è chi è tra lacrime, chi invece lascia un sospiro di sollievo e chi ha ancora la tensione negli occhi. Tutti si avvicinano a me e mi abbracciano, però subito gemo dal dolore che provo in ogni muscolo -E' la medicina che ti abbiamo datto. Distrugge tutto il veleno in te, però fa abbastanza male.- mi spiega Jorge. Tra domande su cosa sia successo e così via esce l'argomento di chiamare la polizia, ma io riesco a convincerli di non farlo.
Mi riaddormento contorcendomi dal dolore e abbracciata da Jorge.


ANGOLO AUTRICE: Buongiorno ragazzi, sono di fretta, scusate gli errorri, e spero vi piaccia.

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Capitolo 23
*** Baciami ***


La mattina seguente mi sveglio dall'incubo diverso che mi ha rincorso tutta la notte: Pablo mi aveva fatta sua, sentivo il dolore e le grida di tristezza. Mi sveglio tra le lacrime e noto Jorge a cavalcioni su di me con una siringa in mano -Calmati Tini!- mi grida, però io continuo a dimenarmi e alla fine mi infilza quel maledetto coso nel braccio -E' un anestetico, tra poco ti calmerai e diciamo che non sarai proprio in te...- ha ragione, quella roba ti fa calmare completamente, facendoti all'inizio perdere il controllo sul corpo, poi sulla pelle e infine ti addormenti del tutto.

Vedo Jorge ancora in quella posizione su di me -Stanotte abbiamo chiamato un dottore:ha detto di inniettarti questo quando saresti entrata nel panico e di prendere queste pillole per due settimane, giusto il tempo che tutto ritorni come prima- sappiamo bene che niente potrà tornare come prima, visto che i ricordi rimarrano nitidi nella mia mente, ma al posto di ribattere annuisco e incomincio a parlare -E' stato terrificante...- Jorge si alza da me per dirigersi al mobiletto i fianco e iniziare a pulire la siringa -Ho avuto paura... avevo paura di diventare sua, mi sono sentita come un burratino...- serra la mascella e posa la siringa nel cassetto, tirando fuori da esso alcol, un batuffolo di cotone e un po' di scotch di carta -Non voglio che sia lui... io voglio te- ecco, l'ho detto -La medicina fa già effetto- mi medica il braccio in un ghigno triste -Ma che medicina e medicina, io ti amo Jorge! Te l'ho detto e non ho paura di ripeterlo! Come non puoi capire ciò che provo?...- le lacrime mi rigano il volto e con la mano sinistra alzo il suo viso -Tini, ti ho detto come stanno le cose...- nego con la testa -Io non credo sia quello il motivo... non credi che io non abbia di già notato le occhiatine che mi riservi... ti conosco meglio delle mie tasche Yoyi, ti prego, non mentirmi- gira la testa di lato -E' complicato Tini, non puoi capire, e non replicare per favore. Mi fa male e perciò non dire niente- obbedisco ai suoi ordini -Ti posso aiutare in qualche modo?- chiede posando la roba sul solito cassonetto e guardandomi -Baciami.- si irrigidisce a quella semplice parola, che così semplice non è -Non devi amarmi, recita se vuoi, ma ti prego, baciami, è l'unica e ultima cosa che desidero- ci riflette su un attimo, guarda in alto sbuffando leggermente e infine si avvicina al letto e si siede, per far unire le nostre labbre, in un bacio che per lui non varrà niente, ma per me vale più di ogni stella. Il bacio si fa ad un tratto più famelico, più ingordo: inizia a mordermi il labbro inferiore e io capovolto la situazione, facendolo quasi stendere completamente e continuando a baciarlo. Inizio a sbottonare con cura e allo stesso tempo paura i bottoni della sua camicia e mi siedo un po' troppo vicino alla sua mascilità e perciò lo sento gemere -Tini, per favore, non farlo- ma io riprendo a baciarlo e sento le sue labbra mordere il mio orecchio e trasportarsi ad un tratto sul collo. Mi prende per il sedere e mi sbatte violentemente al muro continuando ad esplorare e lo stesso faccio io con il suo petto. Ci ribaciamo per la terza volta e ad un tratto apriamo gli occhi simultaneamente: verde e nocciola. I miei sono una supplica e i suoi sono un divieto. Mi bacia un ultima volta, però dolcemente e si stacca da me, facendomi scendere a terra -Tini, ti ho detto che non posso, mi dispiace.- prende la camicia e se ne esce dalla stanza.

Mi siedo sul letto e ripenso a cosa è successo poco fa, però poi mi riprendo continuando a dirmi che sono una stupida.

L'effetto della puntura non è ancora iniziato, si vede che mi avrà messo una dose minima. Irrompono imporvvisamente nella stanza Candelaria e Lodovica.

Lodovica ha deciso di confessarsi di fronte a noi due, anche se a me non serviva, visto che la avevo beccata ieri a flrtare con mio fratello -Tini, ci sei?- e la sua domanda mentre mi sventola la mano di fronte agli occhi -Scusate ragazze e che è successa una cosa prima che arrivaste voi e non faccio che pensarci- la voce sprizzante di energia di Cande -Dicci tutto!- mi fa raccontare tutto l'accaduto e appena finita la storiella, loro rimangono in una faccia stupita -Quindi, praticamente stavi per fare sesso con Jorge?- la domanda stupida di Lodo mi fa arrossire -Ma che dici, era solo un semplice bacio!- dico abbracciando il cuscino -Che di poco casto non aveva niente!- la voce di Cande mi fa reagire, perciò le butto il cuscino in faccia. Mi sono scordata di dire che le mie due piccole pesti hanno scoperto chi è il ragazzo che mi ha fatto soffire, però gli ho implorati di non ammazzarlo e di non dirgli niente.L'anestetico sta funzionando e crollo sulle gambe delle mie amiche, però non si preoccupano, visto che avevo spiegato loro che sarebbe successo.

Mi risveglio da quel incubo/sogno :

Mi trovo in un bosco, ad un tratto sento un ramoscello rompersi dietro di me e noto la figura di Pablo rincorrermi, perciò aumento l'andatura, però lui mi salta addosso. Mi sfila riempiendomi di baci ovunque. E' una sensazione bruttissima. Quando mi leva gli slip cerco di dimenarmi, però non ci riesco e quando si leva i boxer, noto sopra di me la figura di Jorge, appena ha iniziato a farmi sua...Mi sono svegliata di colpo con il fiatone,lo vedo seduto di fianco a me, sta leggendo un libro con la copertina rossa, gli prendo il libro dalle mani e lo bacio, con foga e passione, mi sveste e io svesto lui stiamo per unirci quando ad un tratto mi sveglio di nuovo. Mi do un pizzicotto e sento dolore, perciò significa che sono finalmente sveglia.Prendo la pillola e mi abbandono per la seconda volta alle braccia di Morfeo...

-Che ne dite Parigi-Lodo -Spagna- Diego -Londra- Ruggero -Africa- Cande -New York- Jorge -Scusate ragazzi, ma se andassimo direttamente alla casa che abbiamo in montagna?- chiedo ovvia ai miei compagni -Sì, va bene.- è la risposta della Rossa e da “occhi di smeraldo” -Ci sto!- la coppietta -Come volete voi!-Diego, l'unico rimasto.

Sono passati giorni ormai dalla discussione e partiamo tutti il 28.

Oggi è la viglia di Natale, perciò festeggiamo con la neve, una cena abbondante in casa e le notizie sull'uscita del nostro album in TV.

Appena finito il pranzo andiamo tutti a dormire, domani sarà una giornata speciale.

Vengo svegliata dai raggi del sole e ci metto un po' a capire che giorno è: NATALE! Scendo giù, faccio gli auguri ai miei amici e ci scambiamo i regali. Stranamente quando è arrivato il turno di me e Jorge, tutti sono scomparsi.

-Buon Natale!- dico porgendogli il mio pacchetto con dentro i biglietti per andare a vedere una delle sue band preferite: i Rock Bones. Quando è il mio turno apro il pacchetto e trovo dentro un viaggio per 10 giorni a Rio de Janeiro con accompagnatore a scelta. Gli salto in braccio e lo ringrazio mille.

E' sera tarda, abbiamo passato tutti una serata fantastica e non ci crederà mai nessuno, ma il regalo di Cande a Diego è stato un bacio e invece quello di Diego è stata la richiesta di diventare sua ragazza e perciò ecco un'altra coppiain casa.

Lodo e Ruggero sono rientrati tardi a casa e a quanto vedo dai loro vestiti messi all'incontrario, si sono divertiti parecchio i due. Fortuna che Lodo è piu vecchia di me ed ha quasi 20 anni.

Rido sotto i baffi e mi dirigo in stanza per fare le valigie. I giorni successivi passano in fretta e finalmente arriva la partenza...

 

ANGOLO AUTRICE:Buonanotte ragazzi ed eccovi un nuovo capitolo!

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Capitolo 24
*** Sempre nei guai Tini! ***


Bene siamo in macchina da circa due ore e che dire: Diego ha scordato di portare la mappa o il GPS. Siamo rovinati!

Ci siamo dovuti fermare più volte per chiedere alla gente dove si trovi il posto -Bene ragazzi, tra 10 minuti siamo arrivati!- dice Jorge trionfante -Possiamo fermarci?- chiedo -Perchè Tini?- allaccio le gambe il più forte possibile -Mi scappa la pipì già da mezz'ora- mi inceneriscono con i loro sguardi -Non ce lo potevi dire prima?!- sbuffano stressati -Io ho cercato di dirvelo, però voi non facevate altro che zittirmi- questa affermazione purtroppo è vera, perciò Jorge accosta la macchina e io mi dirigo dentro a quel boschetto in cui ci siamo fermati.

Ritorno alla macchina e finalmente in meno di 7 minuti giungiamo a destinazione.Jorge e io non abbiamo toccato più l'argomento sul bacio e Diego e Ruggero non ne sanno niente.

La piccola casetta di legno fa capolino tra gli alberi.E' buia e fredda, ovvio visto che nessuno ci abita dentro, però è pulita: abbiamo chiamato la nostra vecchia domestica e le abbiamo chiesto se poteva mettere in ordine questa casetta -Allora ragazzi, qui ci sono solo tre stanze e abbiamo a disposizione la cucina comunicante con il salotto, due bagni, uno per le femmine e uno per i maschi e infine la sala pranzo.- ci dice Ruggy -Io propongo di dividere le stanze come a casa.- propone Lodovica: quanto vorrei ammazzarla certe volte! -Ci stiamo!- rispondono tutti in coro eccetto me. Alla fine in serata, a causa di una bufera che ci ha fatto rimanere chiusi nella nostra casa e siamo giunti in nottata fonda.

Dopo aver cenato la pizza che abbiamo ordinato, andiamo tutti a dormire.Mi trovo nel letto e continuo a rigirarmi -Che c'è?- chiede Jorge -Niente...- dico strofinandomi le braccia -Tini,hai freddo per caso?- mi chiede girandosi verso di me -No...- starnutisco e le mani di Yoyi mi circondano la vita avvicinandomi a lui e facendomi addormentare sulle sue ginocchia.

Il giorno dopo andiamo ad un escursione in montagna -Bene ragazzi, avete tutta la roba?- chiede Diego e tutti controlliamo gli zaini -Sì!- rispondiamo in coro come dei soldatini. Iniziamo a camminare, però più ci avviciniamo alla vetta, più si affitta la nebbia e meno si vede di fronte agli occhi. Sono l'ultima in fila e perciò piano piano non riesco a vedere nessuna figura di fronte a me e perdo il senso dell'orientamento -Ragazzi!- grido portandomi le mani alla bocca per amplificare il suono; è più di mezz'ora che li cerco, mezz'ora da quando ho capito di essermi divisa dal gruppo -Ragazzi!- sento un piccolo rumore e vedo cadere della neve, ma non ci faccio tanto caso -Dove siete? Ragazzi!- all'ultimo grido il rumore si fa più forte e capisco che una frana si sta avvicinando sempre di più. Cerco di scappare e di correre, ma questa mi becca direttamente nel fianco sinistro, il quale inizio a pulsarmi dal dolore della botta e volo via di 10 metri, andando sempre più in giù, fino ad arrivare quasi a metà della montagna, dove il terreno si divide in vari frammenti e fortunatamente vengo bloccata da un piano di terra abbastanza largo.

Sento la neve colpirmi e assalirmi del tutto e per il troppo freddo chiudo gli occhi e mi abbandono al gelo e all'oblio.

 

POV Jorge

Sarà più di un'ora che cerchiamo Martina e non facciamo altro che girare a cerchio e gridare al nulla -Ragazzi, io ho un piano, però non so quanto sia intelligente.Dividiamoci!- dice Diego -Non credo ci aiuterebbe.- dice Cande facendo un gesto teatrale con le mani -E poi si sta facendo buio e si possono trovare un sacco di animali feroci qui- dice Lodo abbracciata all'amica -Io ci sto!- questa volta a parlare è Ruggero, con tono di determinazione -Anch'io- lo seguò -Bene allora dividiamoci in gruppi...- dice Diego -Io vado con Cande- sbotta Lodovica decisa -Alora noi maschi andiamo insieme- dice di nuovo Diego -No, io vado da solo.- dico poi inoltrandomi nel bosco e non dando retta ai loro avvertimenti -Tini!- gido più fortemente -Tini!- riprovo -Piccola!- non può essere, non sento niente, ma poi al mio orecchio giunge un rumr fastidioso: c'è stata una frana! Aspetto un attimo che le acque si calmino e poi mi dirigo dove ho sentito i rumore della frana. Vedo un cane randagio correre in mia direzione, ma io lo scaccio via e inizio a scavare ovunque, lui capendo ch non serve affatto disturbarmi, si dirige verso un punto lontano una 20 di metri e inizia a scavare e ad abbaiare. Lo raggiungo e prendo il suo posto. Incomincio a sentire sempre di più il calore della neve, significa che sotto ci sta un corpo vivo. Riesco a percepire qualcosa di duro sotto le mie mani e perciò inizio solamente a spolverare lo strato di neve in più. La maglia di Tini fa capolino, tutta fradicia e gelida. Scavo più in su e vedo il suo magnifico viso pallido per il tempo e le sue labbra violacee.

Incomincio a scavare più frenenticamente e appena la tiro fuori dalla neve, vedo la figura dei miei amici fare capolino tra gli alberi -Jorge!- gridano tutti -Tini!- dicono vedendo la persona che tenevo tra le braccia -Ma perchè si caccia sempre in mezzo ai guai!- dice Lodo con le lacrime negli occhi -Dobbiamo portarla immeiatamente a casa!- dico facendoli calmare -Cucciola,ora ci sono io con te...- dice Ruggero carezzandole il capo -Conosco una scorciatoia!- grida Diego da lontano portandoci in una via rapida e stretta, che però ci fa arrivare a casa in cinque minuti.

Svestiamo Tini fino all'intimo, poi il resto fanno le ragazze, siamo pur sempre maschi. Le prendo il polso e noto che il suo battito è sceso di molto.Inizio a far leva sul suo minuscolo cuoricino, ma non funziona, così appoggio le labbbra sulle sue e inizio a soffiarle dentro alla bocca e alla gola, per far in modo che più aria possibile entri nel suo corpo e ch le riscaldi le vie respiratorio quasi congelate. Inizia a respirare regolarmente e tutti facciamo fuoriuscire un sospiro di sollievo.La copriamo con più coperte possibili e accendiamo il camino.

So che è una roba che potrebbe sembrare da stupidi, ma qualcuno deve sdraiarsi di fianco a lei, per riscaldarla il più velocemnte possibile e iniziamo a toccarci le mani: quelle di Ruggero, Candelaria e Lodovica sono gelate, perciò restiamo solo Diego e io. Ci misuriamo la temperatura e scopriamo che io ce l'ho piùalta, perciò toccherà a me stare sdraiato vicino a lei -No caro Jorge!- dice Lodo mentre mi infilo sotto le coperte pe farla riscaldare, ho letto che così non ha effetto. Dovete mettervi in intimo.- sento il sangue salire alla testa e chiedo subito a Lodo -Perchè?- lei mi guarda a occhi sbarrati -Scusa, ma l'hai fatto o no il corso di soppravvivenza? Per far riscaldare due corpi, bisogna essere a stretto contatto tra le pelli.- dice , perciò loro svestono Tini e quando la depositano sul letto escono dalla stanza. Mi svesto anch'io e mi corico con lei sotto le coperte: è Magnifica, con la pancia piatta, forme non troppo accentuate e un viso da angioletto.

Le deposito un lieve bacio sulla tempie, ma questo non mi basta, perciò le lascio un bacio furtivo sulle sue labbra calde e morbide al sapore del cioccolato e di rose. Mi sdraio di fianco a lei e l'abbraccio.”Riprenditi Tini” è il mio ultimo pensiero prima di addormentarmi.

 

POV Tini

Mi sveglio tra le braccia di Jorge e con il gusto delle sue labbra nella mi bocca.Ero in una specie di dormiveglia, sentivo tutto quello che si dicevano i miei amici e percepivo ogni movimento, solo che non potevo reagire.Ripenso al bacio di poco fa e mi metto una mano sulla fronte, la quale sento scottare, un po' per la vegogna e un po' per la febbre.

Esco dal letto e scendo a salutare i miei amici, però mi sento svenire e cado nelle braccia di Diego e Ruggero che mi riaccompagnano a letto dicendomi di riposare e di stare a letto per almeno un giorno e così faccio. L'unica volta che mi sono svegliata è stata per gli incubi e Jorge mi ha dovuto rimettere quella dannata siringa di ferro nel braccio. Mi sono riaddormentata subito dicendo a Jorge un lieve -Ti amo...-e avendo come risposta un -Anch'io-....

 

 

AnGoLo AuTrIcE: Buongiorno ostrichette di lago ^-^ Come va ragazzi? Terza volta che aggiorno in due giorni. Io adoro questo capitolo e spero sia lo stesso per voi.Ma quante ne combina Tini?! Poi scopriamo una parte dolce di Jorge qui... non è che si starà innamorando? Beh, posso solo dirvi di aspettare e alla prossima

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P.S.: Scusate per eventuali errori!

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Capitolo 25
*** capodanno ***


-Ci vado!- grido -No che non ci vai!- replica Ruggero -Sì!- io-No!- lui-Sì!-.-No!-.-No!-dico-Sì- risponde e così vinco io.

Stiamo litigando da ben mezz'ra sul fatto che sia l'ultimo dell'anno e lui non mi permetta di uscire -Tini, non ti sei ripresa ancora del tutto!- dice aggiustandosi la cravatta -Ma non è giusto, io me ne devo restare qua a casa da sola!- interviene Jorge -Facciamo che prima della mezzanotte vengo, così festeggiamo insieme- gli sorrido, ma poi si aggiungono alla conversazione le mie due amiche -Invece nessuno esce oggi!- dice Cande -Una bufera ha bloccato tutte le strade e rischiamo di non poter neanche tornare!- dice la ragazza dai capelli corvini -Beh, a quanto pare avete vinto entrambi- dice Diego sarcasticamente e lo fulminiamo tutti con un'occhiataccia -Bene, allora e se ci metessimo in pigiama?- chiede Jorge -Sì guarda, ci facciamo anche le unghie se vuoi?- chiede Diego -Sì, io ho preso un nuovo smalto viola, credo ti starebbe benissimo Tini- ovviamente la rossa non sta scherzando -Bene, vado a cambiarmi!- dico salendo le scale... dopo aver messo una maglietta a V con maniche lunghe turchese e dei pantaloni stile scozzese rosa e azzurri. Scendo di sotto e noto che Cande e con una maglietta a maniche corte, le chiediamo perchè e lei risponde che ha caldo. Jorge alimenta il fuoco e si siede con noi intorno al cerchio -E se giocassimo Obbligo o verità?- tutti gridiamo un sì e iniziamo. Dopo una mezz'oretta tra baci e schiaffi, verità imbarazzanti e pensieri profondi alla fine tocca a me -Piccola- ci siamo tutti dati dei nomignoli nel gioco: La Rossa (Cande),Rockettara(Lodo), Colonia (Diego per il suo eccessivo uso di profumo), Gnocco de mamma (Ruggero), Smeraldo (Jorge) e infine visto che sono la più giovane, Piccola.

-Obbligo o verità?- andiamo sul sicuro questa volta -Verità- Cande mostra il telefono a tutti eccetto me e Jorge -Mi dite la domanda?- ridono sotto i baffi e poi decidono di rispondere -Dì cosa faresti alla persona alla tua sinistra!- mi volto e vedo Jorge, ingoio la saliva, arrossisco e infine rispondo -Gli chiederei perchè non vuole stare con me...- prima coltellata -lo ascolterei...- seconda coltellata -gli farei cambiare idea...- terza coltellata -e lo bacerei.- quarta e ultima coltellata, dolorosa come non mai. Jorge si rabbuia, ma Lodovica decide di far andare avanti il giro -Jorge, obbligo o verità?- freddamente risponde -Obbligo- cerca di evitare le verità, prchè sa che fanno troppo male. La mano di Diego mi sfiora delicatamente non facendolo notare a nessuno; sposto lo sguardo da essa a lui e una lacrima mi scapp dagli occhi e colpisce esattamente in quel legame, ma decido di non piangere -Rispondi all'obbligo o alla verità precedente- serra la mascella, mentre io sbarro gli occhi -Beh, vado a prendere dell'acqua e voi?- chiede cande dando una gomitata a Ruggero e Lodo che tira con se Diego -Se non vuoi non devi rispondere...- gli dico abbassando lo sguardo -Andiamo in terrazza, prendi il piumino- detto ciò prende la sua giacca di pelle e si dirige al balcone -Tini, hai ragione io ti amo...- guardo le montagne-Ma non può funzionare, io ti faei del male, poi di mezzo c'è il fatto che io sia ben 6/7 anni più grande di te e non voglio deluderti, perchè io sono nato solo per fare del male a chi mi sta intorno, sono pieno di problemi e non voglio scaricarteli addosso per poi perderti, sei troppo importante per me...- non so come gli siano uscite queste parole, ma sorrido amaramente e mi volto per incrociare il suo volto magnifico -Prima di tutto gli anni non sono importanti e non sono tanti, secondo tu mi fai male con la tua lontananza, terzo io adoro le sfide e quarto, tu non sei un problema,anzi sei la cosa più bella che mi sia capitata. Sei sia il mio angelo che il mio diavolo, ti adoro, sei il mio migliore amico, nonche mio custode, ti amo e non posso cambiare niente di tutto ciò...-si avventa sulle mie labbra e mi bacia in modo famelico; le sue labbra fanno contrasto con questo tempaccio gelido, dato il loro calore e la loro morbidezza sono l'opposto delle mie labbra screpolate.Questo bacio e pieno di amore e speranza, di ricerca e ritrovamento, questo è un VERO bacio! I ragazzi ci stanno spiando ma non fa niente, ci stacchiamo ma ci ricongiungiamo unendo i nostri corpi -Se continuano così si ritroveranno presto a letto!- commenta Candelaria -Cande! Ma che stupidate dici!?- ribatte Lodovica; ridiamo leggermente uno sulle labbra dell'altro e infine gli chiede all'orecchio -Quindi stiamo insieme ora?- sorride e mi riserva un lieve sì.

Torniamo dentro e continuiamo a giocare. Cande e Diego si sono scambiati i vestiti, mentre io ho dovuto bere in un sorso un miscuglio di latte e arancia e mancava poco che vomitassi -Ragazzi posso finalmente annunciare che è un nuovo anno! FELICE ANNO NUOVO!- ci auguriamo fortuna e felicità e infine mettiamo un po' di musica e balliamo fino al sorgere del sole...

 

Angolo autrice: BUONANOTTE!
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Capitolo 26
*** L'inganno di Pablo ***


-Bene ragazzi, quindi l'accordo è fatto?- chiede Antonio dall'altro lato del telefono -Sì!- rispondiamo per attaccare e saltare tutti insieme dalla gioia.
Ci abbracciamo -Ci credete ragazzi? Un  concerto tutto nostro!- dice Cande al settimo cielo -Io non ci riesco ancora a credere!- dice Lodo impigliata tra le nuvole -Luci e telecamere- Ruggy -Paparazzi e belezza assoluta sotto gli occhi di tutti- Diego -Però non scordatevi  che potremmo anche incontrare le nostre fan da vicino e parlarci!- dice Jorge rivolgendomi un sorriso che mi fa arrosire di botto: perchè mi fa questo effetto? -Abbiamo raggiunto il nostro sogno!- dico sospirando -No Tini, ti stai sbagliando! Lo stiamo raggiungendo e siamo solo all'inizio!- dice Cande -Comunque vadoa fare una camminata per riprendermi!- parla Lodo uscendo dalla casetta i cui ci troviamo da una decina di giorni.
Lascio anch'io la stanza e mi dirigo in camera mia -Che c'è piccola?- mi chiede la sua voce inconfondibile abbracciandomi da dietro-Niente, è solo che non ci riesco a credere ancora! Mi è venuta voglia di comporre!- dico girandomi e prendendo il diario -Chi sa cosa ci sarà mai scritto là dentro?- dice in un ghigno -Non lo saprai mai, qui ci sono scritti i segreti più intimi e quindi non ti azzardare a toccarlo!- dico minnaccindolo con il dito e dirigendomi verso il letto. Quanto vorrei dirlo ai miei genitori -Che è succeso?- mi chiede il mio amore vedendomi triste -Niente...- dico sbuffando leggermente -Lo so che non è vero.- conferma e così mi rassegno e gli dico -E' che vorrei raccontarlo ai miei genitori.- mi abbraccia senz proferire parola: si sa, che importanza ha se un abbraccio ti rompe le costole, ma ti aggiusta il cuore? Sorrido debolmento e lui lascia la stanza.Prendo la  penna e inizio a scrivere "E' valso la pena tuto ciò che è successo fino a ora perche perlomeno ti ho conosciuto" ripenso allo Studio, al primo incontro con Jorge all'aeroporto (chi lo avrebbe dtto che un giorno lo avrei amato così tanto?)  e alle mie carissime amiche "E' valso la pena ciò che abbiamo vissuto, ciò che abbiamo sognato, ciò che abbiamo ottenuto" quanto cose ci sono succese in questi pochi mesi: il concorso, la casa, il CD e adesso anche il nostro concerto! "Ne valsa la pena, ho potuto comprendere che ogni storia è una ragione per stare insiem, per credere, perchè suoni la nostra canzone" penso al primo, al secondo e al terzo bacio con Jorge, a Cande e Diego, Lodo e Ruggero, a capodanno e lo ammetto, ho pensato anche a Pablo che in qualche modo ci ha uniti "Oggi siamo tanti, oggi siamo migliori, oggi più che mai...posso volare!" è così che mi sento al momento, sprizzo energia da tutti i pori e sento  l'arenalina in me e.... la porta che si apre! Vedo il volto di mio fratello fuori -Posso entrare?- chiede titubante, gli do il concesso di entrare e si siede di fianco a me -Che è quel broncio?- chiede tirandomi su il viso - Se è per questo la stessa domanda  te la potrei fare pure io.- dico accarrezzandogli la guancia -Mi mancano mamma...- dice lui -e papà.- proseguo io. Alzo la testa e una lacrima sgorga dagli occhi -No ti prego, non piangere angioletto- dice lui; è così che mi chiama da quando sono nata, dice che io sono il suo cuore, la sua anima e lo stesso vale per me.
Mi abbraccia e sprofondo sul suo petto -E' colpa mia se non ci sono, se vivi senza di loro- mi stringe di più -Non dire mai più una scemenza del genere!- dice guardandomi negli occhi con molta rabbia -Ruggero, ammettilo, se non fosse stato per la mia nascita mamma ci sarebbe ancora- ribatte subito -Però non ci saresti tu e nessuno di noi vivrebbe- apro la bocca -In più ai che papà è morto il giorno in cui siamo tornati dall'ospedale solo perchè io avevo fatto la scelta sbagliata- dico con sincerità -Tini, tutti noi facciamo scelte sbagliate e a volte ne paghiamo le conseguenze, però dvi capire che io NON VIVO SENZA DI TE  e per favore non dire queste scemenze mai più che per me sono solamente enormi bugie.- gli salto al collo riempiendoglielo di baci. Ci addormentiamo e dopo un'orette mi giunge un messaggio, perciò lo apro: è di Pablo!
Vieni nel bosco, è lì che ti aspetto e se non ti prsenterai la mora finirà in grossi guai! Non portare nessuno e non dire niente, perchè se no sai che cosa accadrà... Messaggio inquietante, Lodo è nei guai! Lei mi ha salvata, perciò ora tocca a me farlo. Ci ripenso su se sia il caso di dirlo a Jorge, ma decido di non mettelo nei guai e di non far rischiare niente alla mia amica, perciò metto gli scarponi, la giacca e la sciarpa e mi dirigo verso l'ingresso -Dove vai?- chiede la mia vita -A fare una passeggiata, non torno per cena- si avvicina a me -Vuoi che venga con te?- mi chiede abbracciandomi per i fianchi -No grazie, preferisco stare un po' da sola, sai l'emmozione- non sono sembrata molto convincente, perciò lo bacio come se fosse il nostro ultimo bacio ed esco da casa.
Giungo al bosco e sento la mano di qualcuno prendermi per il polso: è Pablo. Mi fa colpire la schiena contro un albero e mi fiss negli occhi -Dov'è Lodovica?- chiedo ringhiando tra i denti -Non so di chi tu stia parlando- dice scherzosamente -Invece lo sai!- dico cercando di liberarmi dalla sua presa -Ah, intendi la moretta? Io non le ho fatto proprio niente- ribatto -Non ti credo-  dico deglutendo -Invece dovresti, non l'ho proprio toccata lei, l'ho solo usata per farti venire qui-.-Brutto bast...-.-Ah ah ah, no no, non si dicono le parolacce Tinuccia cara!Ora sei tutta mia e se provi solo a gridare o cercare di liberarti chiamero il mio "collega" e non ci metterà molto a spargere del gas soporifero per casa e fare del male ai tuoi amici-.-Tu non oseresti!- dico soffiando tra i denti -Scusa, prima mi accusi di avere una tua amica in ostaggio e poi dici che non potrei fare del male ai tuoi compagni?Che strana che sei dolcezza- sto per dirgli di non chiamarmi così, però poi mi bacia; cerco di dargli un pugno nelle parti basse, però i miei piedi sono legati al tronco dell'albero. Infila le sue luride mani nella mia maglietta facendomi venire i brividi e inizia a testare la mia pelle; mi sfila la giacca e la maglietta e mi lascia la parte sopra quasi del tutto nuda sotto a questo freddo. Mi slega i capelli con i denti e infine piano piano si abbasa e mi toglie i pantaloni. Mi ordina di svestirlo e appena mi libera le mani lo schiaffeggio, ma lui mi porta il suo coltello alla gola facendomi uscire le lacrime.Sbottono piano pian la sua camicia e la faccio cadere a terra. Aderisce il mio corpo al suo -Non siamo perfetti?- chiede prima di riservarmi un ghigno e un bacio. Apenna si stacca pronuncio un flebile -Aiuto!- e sento qualcosa muoversi tra i cespugli: Jorge! -Attento, ha un coltello!- gli grido e Pablo si fionda su di egli, ma lui si scansa, riuscendolo a bloccare, ma il coltello gli provoca una ferita profonda al braccio destro. Preso dalla rabbia gli da un colpo deciso dietro la nuca facendolo svenire. Intanto io mi slego e mi vesto, per poi raggiungere Jorge caduto in ginocchio -Yoyi! Stai bene?- solleva la testa e stringe i denti -Sì, però non possiamo mostrare ai  nostri amici questo- dice mostrandomi la ferita sanguinante e un conato di vomito mi assale la gola per raggiungre la bocca, però lo ritiro dentro -Dietro casa nostra c'è una casetta con tutte le medicine e le fasce per le ferite. Piuttosto, l'hai ammazzato?- chiedo sbiancando -No, è solo svenuto, ma è meglio se torniamo a casa il più fretta possibile.- andiamo alla casetta e mentre si fascia il braccio io mi giro dall'altro lato -Che c'è piccola, ti fa senso?- deglutisco e rispondo sinceramente -Un po'...- il suo viso si fa buio -Perchè sei andata da lui e non me lo hai detto?- chiudo gli occhi e mi giro da lui per aprendoli -Primo perchè mi era venuto un messaggio in cui diceva che aveva rapito Lodo, secondo perchè ha detto che se avessi avvisato qualcuno o reagito avrebbe messo tutti voi nei guai e vi avrebbe uccisi- per la centesima volto oggi le lacrime mi rigano il volto: sono diventata proprio una frignona -Piccola non piangere, per questa volta ti perdono e sto zitto, però la prossima volta avvisami per favore, non voglio che lui ti tocchi neanche per sogno- detto ciò lo abbraccio e gli do un lieve bacio a stampo sulle labbra. Questo è il mio Jorge gentile e premuroso.......

ANGOLO AUTRICE: Buongiorno cuccioline affettuose (?) Come va da voi? Da me tutto bene. Volevo avvisarvi che aggiornerò un po' meno, visto hce gli impegni si fanno vanti, perciò prende spada e corazza e carica! Ma che sto dicendo? Comunque che ne pensate? Scrivetemelo nei commenti! Ringrzio chi recensisce e chi segue la storia.
Se volete passate anche nell'altra mia storia "Angeli e Diavolo...NON UNITEVI!-Leonetta".Alla prossima
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Capitolo 27
*** La mia stella sei tu ***


Mi sveglio accocolata a Jorge. Stranamente questa notte non ho avuto incubi e non mi sono svegliata nel panico. Mi sono svegliata con la luce del sole che filtrava tra le tende arancioni e che trasmette calore. Muovo molto lentamente ogni muscolo del corpo e mi alzo del tutto dal letto, facendo piano e cercando di non svegliare il mio amore. Scendo le scale e trovo solamente Ruggero sveglio: è dritto in piedi di fronte alla portafinestra del balcone con una coperta addosso e una tazza di caffè in mano -Buongiorno- dico abbracciandolo delicatamente da dietro -Anche a te- dice baciandomi la nuca.

Mi dirigo in cucina per prendere una tazza e versarci del tè bollente ai frutti di bosco e miele -Come mai ti sei svegliata così presto?- mi chiede incuriosito però non distogliendo l'attenzione dal sole che piano piano sta sorgendo. Mi siedo e fisso l'orologio alla parete: le sei e un quarto -Non avevo più sonno, te?- sorseggio un po' dalla tazza scottandomi la lingua; il gusto dei frutti e di quella sostanza così dolce mi invade la gola piano piano, fino ad arrivare allo stomaco -Anch'io- lì finisce il nostro discorso, finchè a scendere non è Candelaria, che però si dirige immediatamente verso la porta con una fetta di toast in mano e l'MP3 nelle orecchie -Io vado a fare una corsetta- dice per poi lasciarci di nuovo soli. Fissiamo il sole per una decina di minuti, poi prendo un libro e inizio a leggere: La bella e la bestia. Un libro da bambini, però che mi ha sempre colpita infondo; fortuna che hanno inventato anche la versione per adulti. Uno alla volta iniziano a scendere tutti, finchè per ultimo non viene Diego, il quale accende la televisione per vedere il notiziario delle otto. Tutti si siedono a tavola eccetto me, Ruggero e Cande che è ancora fuori; stanno mangiando la colazione preparata da mio fratello. Domani si ritornerà a casa e dovremo essere tutti belli carichi, quindi è forse per questo che ora il silenzio domina quest casa. Sento l'aprirsi e il chiudersi della porta principale, deduco che la fidanzata di Diego sia tornata. Mi vesto ed esco nella serra chiusa che abbiamo in giardino con il libro e il mio iPod con la playlist di musiche rilassanti. Metto su 'A thousand years' di Christina Perri e leggo, sfogliando le pagine piano piano: al momento mi viene in mente una frase che centra sia un po' con la vita che con i libri; Vivere è come leggere un libro ordinatamente, pagina dopo pagina, sognare significa invece leggere alla rinfusa, cioè non in modo ordinato, ma andando in pagine sembre diverse e non adiacenti... Così è la vita se ci penso adesso... un rumore mi desta dai miei pensieri: qualcuno è entrato: Yoyi. Mi deposita un bacio sull'incavo del collo e si siede di fianco a me sulla panchina -Quindi è qui che ti trovi tutto il giorno- alzo gli occhi e guardo il cielo: è quasi giunto il tramonto. Il cielo e rosastro con sfumature arancioni e il sole sta perdendo la sua vivacità lentamente -Vieni con me- mi dice prendedomi delicatamente la mano. Mi chiude gli occhi e mi avverte di tenerli chiusi per tutto il tragitto e così faccio -Adesso puoi aprirli- cgli apro e di fronte noto una collina e un salice di fianco al materasso che il mio compagno ha posizionato, incorniciato da petali di rose rosse; lì vicino c'è anche una cesta con due bicchieri, una bottiglia di champagne e qualcosa da sgranocchiare, ad esempio dei grissini. Lo fisso stupefatta e dalla mia bocca non proferisce parola, ma a cosa servono tanto le parole, quando un gesto o uno sguardo possono valere mille di esse. Mi trascina sul letto facendomici sedere e prende la bottiglia e i due bicchieri -E' meraviglioso- commento osservando il sole calare e dare posto alla luna -Speravo di riuscire ad avere questo effetto- disse con un sorriso sghembo dipinto in volto. Devo ammettere che Jorge mi sa sorprendere davvero tanto -Come hai fatto ad organizzare tutto?- chiedo e lui mi sorride rispondendomi -Non ci è voluto grande impegno, visto che sei stata tu ad aiutarmi: sei rimasta tutto il giorno nella serra e mi hai dato l'opportunità di fare tutto questo lavoro- con la mano mostra le rose. Ceniamo e ci scambiamo qualche bacio -E tutto così magnifico- commento -Le sorprese però non sono ancora finite- mi dice girandosi e prendendo da dietro all'albero una chitarra e un mazzo di Violette -Tieni, ho pensato che sia più speciale regalarti qualcosa di particolare e speciale, proprio come lo sei tu per me- inizia a suonare e a cantare una canzone che credo si chiami Podemos e uno dei tantissimi aggettivi che scelgo di usare è Stupendo. Finisce di suonare la canzone e mi guarda negli occhi: verde e nocciola; lui pagliuzze argentate e io dorate, lui è il mio yin e io sono lo yang, lui è ciò che mi fa star bene, lui è la mia vita! Lo abbraccio di slancio e gli sussurro un leggero -Grazie...- per poi distenderci e fissare le stelle -Quando non sarai più parte di me ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelline, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte.- gli dico -William Shakespeare- risponde lui -Sai perchè l'ho nominato?- mi fissa solamente senza proferire parola per non distruggere quel momento così magico -Perchè in un certo senso è stato grazie a lui che ho capito di amarti, quando abbiamo recitato insieme, ti ricordi?- annuisce e gira la testa al cielo -Come scordarsi?- chiede annunciando un sorriso -E all'inizio credevo che la nostra storia fosse come quella di Romeo e Giulietta, ma poi ho capito che la nostra vita è come quella di Martina e Jorge. Questa è La nostra vita, il nostro amore..- dico per metteri di fianco e fissare i suoi lineamenti del viso. Si gira anche lui e mi bacia delicatamente per poi pronunciare insieme un -Ti amo!- e così cadiamo insieme ancora una volta nelle braccia di Morfeo...

 

 

 

Angolo autrice: Salve piccioncini! Ero in vene di abbozzare qualcosina anche se breve è importante! Cosa ne pensate di questo capitolo? Domani i nostri amici ritornano ad affrontare conti in sospeso. A presto e bacioni

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Capitolo 28
*** Giostre! ***


Bene, siamo tornati più o meno da una settimana e subito al nostro rientro abbiamo compilato moduli per il concerto e abbiamo firmato il contratto. Per il concerto è stato scelto di farci recitare un musical della vita di una ragazza che va in una scuola chiamata “Studio 21” all'inizio di nascosto dal padre, ma poi lui scoprirà tutto: ci saranno amori, amicizie, gelosie e tant'altro.

A me hanno dato la parte della protagonista, Violetta, proprio come si chiama l'evento, mentre Jorge interpreterà la parte di Leon e ci sarà un altro ragazzo di nome Tomas* che interpreterà il suo ruolo con questo nome e sarà il concorrente numero due per conquistare Violetta. Poi ci saranno Diego che interpreterà proprio Diego, all'inizio innamorato di Violetta, ma alla fine ci sarà solo Francesca nel suo cuore, ruolo interpretato da Lodovica, poi ci sarà Candelaria che farà Camilla, nonché migliore amica delle due ragazze nominate prima e Ruggy avrà come parte Federico, ragazzo italiano come Francesca che abita nella casa Castillo, cognome di Violetta, insieme alla famiglia della ragazza per uno scambio culturale. Al progetto parteciperanno altri ragazzi della scuola che avevano fatto un album anche loro, simile al nostro e i ruoli che interpreteranno sono Ludmilla, recitata da Mercedes Lambre, accerrima nemica di Violetta, vanitosa e presuntuosa si crede la migliore dello studio ed è innamorata segretamente di Federico;Maxi, migliore amico di sia di Francesca che di Violetta, ha un forte rapporto con Camilla, quasi di fratellanza: Candelaria conosce l'attore Facundo Gambadè (Maxi) e sono fortunatamente migliori amici dall'infanzia. Infine ci sono Xabiani, Samuel, Nicolas e Alba che interpretano Marco, migliore amico di Diego e all'inizio fidanzato di Francesca, poi in seguito si lasceranno, Brodway, ragazzo brasiliano inizialmente innamorato di Violetta, ma poi il suo cuore non farà che battere per Camilla, che però per le troppe bugie racontatele non sarà al cento per cento sicura di amarlo fino alla fine, Andres, migliore amico di Leon è un grande pasticcione e infine Nata, sottomessa da Ludmilla e innamorata di Maxi, ma il loro fidanzamento è vietato dalla prima. Storia complicata, ma affascinante.Ho già conosciuto il cast e devo dire che sono tutti simpaticissimi, ma ho legato moltissimo con Mercedes dopo che abbiamo registrato il nostro pezzo “Si es por amor” che mi attira abbastanza.

Oggi proviamo la prima coreografia: “Hoy somos mas”. Dopo ore e ore di prove Mechi mi raggiunge -Ciao Tini, ti volevo chiedere se oggi avessi voglia di uscire a fare un giro in centro?- mi chiede -Mechi, ora sono distrutta, scusa, ma se vuoi possiamo fare domani, oppure tu puoi venire a casa mia, così facciamo un pigiama party tra ragazze, che ne dici?- annuisce e sorride chiedendomi l'indirizzo e io glielo do. Vado a farmi una doccia e mi dirigo verso gli spogliatoi, mi cambio ed esco, all'uscita trovo il mio angelo -Cosa ci fai qui tutto solo?- gli chiedo -Aspetto gli altri... a volte credo che i ragazzi tengano più all'aspetto delle femmine, si stanno aggiustando tutti il ciuffo- rido all'affermazione -Stasera le ragazze vengono a dormire da noi, io ho invitato Mechi, mentre Lodo ha invitato Alba, va bene?- chiedo con gli occhi da cucciolo -Ottimo, visto che noi abbiamo invitato i ragazzi e dormiamo tutti in stanza di Diego, spero Cande non ci cacci- mi metto in punta di piedi e gli bacio il naso, per poi avvicinarmi alle sue labbra e farle mie -Potete staccarvi almeno per cinque minuti- chiede la voce di mio fratello geloso -Fratellino carissimo, sai che ti voglio un bene dell'anima- alza il sopraciglio mentre io lo abbraccio -Sì, sì lo so, però se vi vedo un'alta volta ancora così attaccati giuro che ammazzo Jorge- rido sotto i baffi -Che c'è da ridere?- chiede seriamente -Allora non hai letto il copione? Alla fine di ogni concerto dovrò baciare Jorge...- s'irrigidisce e tutti scoppiamo a ridere eccetto lui, poi ci allontaniamoeccetto Ruggero e Jorge -Yoyi, io mi fido di te, ma se provi a far del male alla mia cucciola giuro che ti ammazzo e non sto scherzando- annuisce seriamente e si dirigono verso di noi. Entriamo nel camion che ci porterà a casa propria e i ragazzi e le ragazze si fermano nelle loro dimore per prendere pigiama e tutto l'occorente mancante.

Siamo in stanza e abbiamo messo un altro materasso su cui hanno deciso di dormire Alba e Cande -Ragazze, mi è venuta un idea!- dice Lodovica unendo le mani -Ora i ragazzi escono in discoteca e se ci andassimo anche noi?- Mechi nega con la testa, Alba alza le spalle, Cande sorride e afferma, mentre io resto impassabile -Eddai ragazze, un po' di vita sociale ve ne serve!- sbotta Cande -E va bene!- dice Mechi -O-ok...- dico insicura -Che c'è Tini?- mi chiede la mia cognatina -Niente, è che domani...- non ho il tempo di finire la frase che la rossa mi interrompe -E al domani ci penserai domani! Ora pensa al presente!- ci tira su in piedi e ci fa accomodare una alla volta sulla sedia e ci trucca ad una velocità impressionante -Finito!- dice facendomi aprire gli occhi -Ma è magnifico!- dico avvicinandomi all specchio: tutte le imperfezioni sul mio viso sono state tolte -Ora passiamo al vestito!- dice per poi prendermi -Tieni questo- me ne passa uno con gli strass azzurri e argentati -Cambiati!- dice aspettando che mi svesti -Non è che ti vergogni vero?- mi chiede Alba alzando un sopraciglio.Ora che faccio: se mi svesto di fronte a loro, noterano i tagli fatti qualche anno fa -No.... solo che... devo andare a fare pipì!- dico serrando le labbra e aprendo di più gli occhi -Pipì?- chiede Mercedes riferendosi al mio linguaggio -Esatto! Torno subito!- entro nel bagno, mi svesto e inizio a truccare le ferite -Ma quanto pensi di starci ancora in bagno?- mi chiedono le mie insopportabili amiche -Faccio la doccia e arrivo- lascio andare l'acqua e faccio finta di fare il bagno. Esco appena ho finito di mettermi il trucco e sbatto contro il petto di qualcuno: Jorge! E poi sono in asciugamano, che figura. Scappo nella mia stanza e mi faccio vestire dalle mie amiche.

Alle 21.30 siamo pronte, scendiamo e prendiamo le macchine di Cande e Lodo e ci dirigiamo alla discoteca -Ragazze, io vado a bere qualcosa!- grida Cande tappandosi le orecchie -Vuoi prendere una rosa?!- chiede Mechi -VADO A BERE QUALCOSA!- le urla nelle orecchie faccendola sobbalzare -Ah! Non c'è bisogno di urlare!- e entrambe se ne vanno.

Vado nella pista da ballo insieme a Lodo e Nata, che però si disperdono subito, facendomi rimanere lì da sola. Sfortunatamente vicino a chi mi trovo? Il DJ, che mi nota subito e capisce chi sono -Ragazzi, stasera abbiamo qui un ospite speciale- mi alza il braccio -Martina Stoessel-Pasquarelli!- sa pure il mio secondo cognome?! Un urlo si alza nella sala, mentre il volume della musica scende -Bene, stasera la nostra cara Martina ci canterà una canzone!- avvicinandosi al mio orecchio mi sussurra -Per favore, se canterai per noi ci alzerai la popolarità alle stelle e ti faremo avere un privè per qualunque momento- detto ciò prendo il microfono per non deludere lui e il pubblico -Quale canzone devo cantare?- chiedo alzando un sopracciglio -Nel mio mondo!- detto ciò imposta una base remixata e io inizio a cantare e far ballare il pubblico. Quando finisco mi dirigo verso il bagno, ma qualcuno mi blocca per il polso: Jorge. -Ciao!Che ci fai qui?- mi chiede -Sono venuta qui con le ragazze per divertirci, ma mi hanno lasciato sola qui dispersa, quindi tra poco me ne torno a casa- sorride -No, invece che tornare a casa, tu verrai con me in un posto- mi lascia il polso e mi mostra con l'indice dove i aspetterà. Entro nel bagno, mando un messaggio alle ragazze dicendo loro che sarò tutta la serata con Jorge, esco e vado verso l'uscita, dove vedo il mio amore aspettarmi fuori -Allora, dove si va?- gli chiedo -Adesso vedi!- mi prende per la mano e mi trascina per viottole -Questa è una scorciatoia!- imbuchiamo una stradina abbastanza stretta e quando usciamo da essa mi copre gli occhi con le mani -Ma che fai?!- gli chiedo ridendo -Indovina dove siamo!- ascolto un po' i rumori attorno a me: gente che grida, musica, persone che invitano a salire sulle attrazione, poi c'è anche odore di pop corn e altro... Siamo alle giostre -Giostre!- grido, leva le mani dal mio volto e vedo che ho azzeccato! Corriamo di qua e di là, su autoscontri e ruote panoramiche, finchè non usciamo dalla casa degli orrori e incontro i miei vecchi compagni di classe -Gli conosci?- mi chiede Jorge notando che io gli stia fissando da una decina di minuti -Sì... sono i miei vecchi compagni di classe...- sorride -Perchè non vai a salutarli?- mi dice indicandogli con la mano -Non siamo mai andati d'accordo... mi detestano- dico abbracciandomi il petto e trattenendo le lacrime -Ah, mi dispiace- risponde desolato -Non fa nulla, non sei tu il colpevole... Andiamo?- andiamo sul Calciinculo, dove mi faccio spingere da lui e vinciamo tre volte di seguito il gettone, ma alla fine stanchi, ce ne torniamo a casa e nel nostro divano e iniziamo a parlare -Siamo stati dei grandi!- dico -Poteva andare meglio- risponde chinando le labbra -Perchè?!- chiedo stupefatta -Beh, 3 gettoni al calcinculo, 5 all'autoscontro e 2 in omaggio nelle gabbie e nella cas fantasma non sono una gran cosa!- risponde... Scoppio a ridere -Come dici tu padrone! Piuttosto che ne dici se ci guardiamo un film?- chiedo -Con la cioccolata calda?- risponde e annuisco -Sai con le giostre mi è venuta voglia di guardare un cartone...- ci riflettiamo un attimo e in fine rispondiamo insieme -Il castello errante di Howl!- ci alziamo dal divano -Io prendo il computer!- mi dice -E io preparo la cioccolata!- vado in cucina, preparo la cioccolata e prendo i biscotti... Pan di stelle per me, Gocciole per lui! Guardo i messaggi e ne trovo uno da mio fratello e due da Lodo

Ruggero : Staremo fuori fino a mattinata! Notte!

Lodo: Dove sei Tini?

Comunque stiamo fuori fino a tardi, divertiti con Jorge ovunque tu sia!

-Allora è pronta la cioccol... Tini, ma che hai cobinato?!- tolgo la vista dal cellulare e noto che la cioccolata ha bollito troppo e ora si trova tutta sui fornelli -Che frana che sei!- prende uno straccio e pulisce -Vai a cercare il film che mi occupo io a rifare la cioccolata- esco dalla stanza e vado in soggiorno, trovo il film e lo imposto, schiaccio pausa e aspetto. Appena Jorge fa la sua entrata con le tazzine e il vassoio, applaudo con le mani. Spengo la luce e vado a sedermi di fianco a lui. Intorno a una mezzoretta dall'inizio del film noto un flash di fianco a me e capisco che Yoyi mi ha fatto una foto -Che fai?- alzo un soppracciglio e spalanco la bocca -Ti scatto una foto- mi avvicino a lui e mi siedo sul bracciolo della poltrona su cui si è posizionato adesso e osservo lo schermo della fotocamera: sono con la schiena curva, la bocca aperta, una mano a mezz'aria che tiene il cucchiaino con il biscotto gocciolante e ho lo sguardo fisso sul pc... -Ho deciso di intitolarla “L'Attenzione”: guarda come sei concentrata in questa foto... sembri un baccalà!- lo spintono, ma senza effetto e scoppio a ridere -Senti Tini, scusa se te lo chiedo, ma perchè non ci parli con i tuoi compagni?- resto immobilizzata dalla domanda, mi ci vuole qualche secondo per riprendermi, ma alla fine ce la faccio -Sai, loro mi odiano... Mi odiano perchè li ho ignorati quando stavo con Pablo- deglutisco -e così or loro mi odiano e ignorano- non c'è molto da raccontare sinceramente, è una storia di due parole, ma queste due parole sono piene di significato -Scusa se mi sono intromesso, forse non dovevo...- agito le mani in segno negativo -NO! Non hai che di preoccuparti! Non hai fatto niente di sbagliato! Hai ragione ad essere curioso, sei pur sempre il mio ragazzo!- rispondo arrossendo -Cosa hai detto scusa?- chiede scherzando -Che non ti devi preoccupare-.- No, cosa hai detto alla fine...- ingoio la saliva -Che sei pur sempre il mio ragazzo?- chiedo incerta -Mi piace come suona- mi schiocca un bacio -Il mio ragazzo- ne schiocca un altro -Il mio ragazzo, il mio ragazzo, IL MIO RAGAZZO!- mi riempie di baci finchè non cadiamo da quella piccola poltroncina. Dopo l'ennesima risata continuiamo a guardare il film, finchè non mi addormento lasciando stare il mondo...


ANGOLO AUTRICE: scusate il ritardo e a presto! Perdonatemi come sempre gli errori e bacioni!
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Capitolo 29
*** Una ragazza da brividi... ***


~~Bene, cosa c'è di meglio che svegliarsi con un accecante flash di una telecamera? -Guarda come sono venuti bene!- commenta una foto -Sono proprio dolci- sento una risatina -Bene, ora abbiamo con cosa prenderli in giro per tutto il resto della vita- sto incominciando a riconoscerle -No, dai, povera la mia sorellina- Sbadiglio e apro gli occhi -Buongiorno...- dico strofinando gli occhi -Buongiorno anche a te, anche se sono solo le 6.30 del mattino- sgrano gli occhi e sento qualcosa sotto di me muoversi:Jorge! Non ditemi che ho dormito su di lui tutta la notte! -Giorno...- dice stiracchiandosi -Ciao!- diciamo all'unisono -Che mal di schiena, mi sembra di aver dormito su un macigno- diego ghigna e risponde -O forse è stato il macigno a dormire su di te- lo fulmino immediatamente con lo sguardo -Come mai siete qui a quest'ora svegli e pimpanti?- chiedo -In realtà siamo tornati solo adesso... o meglio dire 10 minuti fa- insieme a Jorge intono un -Che?!- e tutti ridono... ma cos'è questa cosa che non fanno altro che ridere?! Sono brilli per caso? -Comunque ora noi andiamo a dormire e voi fate quel che vi pare eccetto svegliarci entro le 12, intesi?!- Yoyi annuisce all'affermazione di Cande, mentre io le chiedo -Ma tra due ore non abbiamo le prove per il concerto?- chiedo -Esatto cara, voi avete le prove, mentre noi no!- rido nervosamente -E per noi cosa intendi?- guarda gli altri e infine risponde Lodo -Te e Jorge!- cosaaaa?!!!! Loro se ne staranno qui a dormire mentre noi due a sgobbare lì sul palco?! -In realtà solo Tini ha le prove- ammetto il mio amore che tanto amore ora non è! -Non è giusto! Voi ve ne starete qui mentre io andrò lì a sfaticarmi?!- chiedo -Esatto!- risponde Mechi con Alba che sono venute da noi per continuare il “Pigiama Party” -Allora sarà meglio che mi vadi a preparare- mi alzo di mala voglia, entro in stanza e prendo i vestiti per poi dirigermi in bagno dentro la doccia.
Mentre l'acqua scivola delicatamente sul mio corpo canticchio e non faccio che a pensare alla serata di ieri, finchè non mi ritorna in mente la scena di prima mentre ero in stato di dormiveglia : “Guarda come sono venuti bene!”- “Sono proprio dolci”-”Bene ora abbiamo con cosa prenderli in giro per tutto il resto della loro vita”-”No, dai, povera la mia sorellina”.
Ma di cosa stavano parlando? Aspetta quel flash è lo stesso flash di ieri, quindi significa... che ci hanno scattato una foto! Maledetti! Devo vederla e cancellarla prima che la utilizzino per scopi loschi!
Mi infiltro nella stanza di Diego, dove si sono riuniti tutti e stanno dormendo. Sulla scrivania noto un oggetto, anzi noto... la fotocamera.BINGO! La prendo e cerco tra le immagini, ma non c'è niente nella memoria: hanno preso la schedina!
Provo a cercare ovunque, finchè non trovo un cassetto un po' bloccato; lo tiro con un movimento brusco e finalmente riesco ad aprirlo: deodorante, gel, collanine da maschio, foto di ragazze, altre foto di ragazze, molte foto di ragazze. Le prendo in mano e noto che dietro si trova anche il voto: 8 e mezzo, cinque, sei... Mio cugino per caso tradisce Cande?! Ah no, fortunatamente. Ecco una sua foto: 10. Che carino, però dopo faremo i conti lo stesso. Continuo a rovistare dentro e infine trovo la schedina; la prendo e sfortunatamente inciampo sul corpo di mio fratello -Mmhh...- non ti svegliare!non ti svegliare! Non ti svegliare! -Mmm.....- si gira e ricomincia a russare. Solo ora noto che metà del gruppo dorme per terra, mentre l'altra metà dorme sul letto. Sorrido ed esco dalla stanza; entro in quella di Jorge dove lo trovo a fissare il cellulare -Beh, io vado!- gli dico salutandolo con un gesto della mano -Ti accompagno!- dice alzandosi dal letto e prendendo le scarpe e il giubotto -No, no! Preferirei andare da sola se non ti dispiace...- serra un attimo le labbra, ma poi ritorna a sedersi sul letto e mi saluta dicendo che sarebbe venuto a prendermi più tardi.
Mi giro la sciarpa attorno al collo, prendo la giacca, la infilo  e infine mi metto anche i miei stivaletti. Cammino con le  cuffiette dell'IPhone nelle orecchie canticchiando “The hearts wants what it wants”, finchè non giungo a destinazione. Sblocco il cellulare, guardo l'ora e spengo la musica. Ho ancora 16 minuti. Entro nell'edificio e mi dirigo verso lo spogliatoio,mi cambio, apro l'armadietto e lascio la roba dentro. Fisso il calendario e la foto mia e di Jorge che ho appeso sull'anta: oggi  è il primo febbraio, quindi è gia un mese che stiamo insieme! Che stupida che sono! Chiudo l'anta, giro la chiave, la metto in tasca e vado nella sala prove.
Per tutto il giorno non faccio altro che provare, finchè non noto una ragazza dai capelli castani e gli occhi marroni entrare nella stanza. Si siede e osserva per tutta la lezione la coreografia, finchè Sergio non mi ferma -Bene Tini, per adesso può bastare, riposati cinque minuti e poi riprendiamo... A proposito, questa è mia figlia, Stephie e lei sarà la vostra coreografa finchè non tornerò dal Perù- porgo la mano a Stephie come gesto di saluto e subito rabbrevidisco quando la sua viene in contatto con la mia -Non sapevo partissi per il Perù, come mai?- chiedo torcendo le soppraciglia -La badante di mia madre ha subito un intervento, quindi dovrò andare a sostituirla per un breve periodo, ma non ti preoccupare che tornerò prima dell'inizio del tour- sorrido -Si riprenda presto- e lui ricambia -Martina credo che ci troveremo bene insieme- interviene la mora -Lo credo anch'io... come fai a sapere il mio nome?- una lieve risata fuoriesce dalle sue labbra -Mio padre mi ha raccontato molto di voi e sui vostri personaggi- rido indicando Sergio -Spero ti abbia parlato bene di noi- annuisce -Sì, lo ha fatto- detto ciò torno al mio posto e ricomincio a provare, mentre Stephie va via dopo un'oretta, visto che ha un impegno. Di serata Jorge viene in moto a prendermi e mi fa segno di tacere, portandomi in un posto che nemmeno io conosco.....


ANGOLO AUTRICE:Buondì e buon mercoledì! Scusate il ritardo e l'assenza, ma con tutti gli impegni che ho e il resto non ce l'ho fatta proprio a scrivere.
Sono di fretta, perciò spero vi sia piaciuto il capitolo, Scusate gli errori, un bacione a tutti e WEEEEEE
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Capitolo 30
*** Appuntamento ***


~~-Jorge, ma dove stiamo andando?- chiedo tenendo le mani sulle sue che sono sui miei occhi -Ora vedi- camminiamo e sinceramente io non faccio altro che inciampare -Stai bene, Tini?- ho preso un ramo e a momenti cadevo, ma grazie alla sua presa non è successo -Sì, grazie- lo guardo negli occhi, ma lui mi tira la cuffia giù -Ma che fai?- gli chiedo -Non voglio che la sorpresa si rovini, ma non voglio nemmeno che tu cada, perciò tieni il berretto sugli occhi e cammina- sbuffo -E' una cuffia!- ribatto -Se fosse per me, potrebbe essere anche una bandana- sorrido -Senti, ma non potevamo andare in moto fino al posto in cui mi vuoi portare?- chiedo sbuffando di nuovo -No, perchè se non ti sei accorta ora stiamo passando per la foresta, tonta!- mi da un colpetto in testa -Oh scusa, non me ne ero accorta, sai come con una “cuffia” sugli occhi!- se qualcuno ci vedesse crederebbe che stessimo litigando, ma in realtà ci stiamo solo stuzzicando un po' – Y es que yo soy asi, mi vida es alocada, sin red y voy a mil, mi ley es doble o nada- canticchio -Come mai stai cantando la canzone di Diego?- chiede sorridendo -Non so, mi è sempre piaciuta, forse perchè me l'ha sempre cantata come ninna nanna- ghigna -Lui ti cantava Yo soy asi come ninna nanna?-.-Sì, quindi è per questo che ce l'ho da sempre in testa- continuiamo a camminar intanto -Allora non oso immaginare cosa ti cantasse Ruggero!- ride sotto ai baffi -In realtà lui non mi ha mai cantato una ninna nanna, le detestava, diceva che secondo lui fossero roba da poppanti, ma secondo me non le ha mai cantate perchè a lui nessuno le ha mai cantate, sai com'è, con la mamma...- ritorno seria -Posso farti una domanda?- mi chiede -Certo.- prende fiato -Te e Ruggero avete mai litigato per colpa del fatto della mamma?- sgrano gli occhi sotto la cuffia -In realtà solo una volta, io ero in terza e lui era alle medie. La maestra ci aveva dato di compito di descrivere la mamma e io mi sono seduta e ho iniziato a lamentarmi di come fosse stato fortunato ad averci vissuto e robe del genere, di come fossi un mostro ad averla portata via e lui disse che non era vero che ci avesse vissuto tanto e che mi sgidò contro per essermi definita mostro- ride -Che hai da ridere?!- chiedo frustrata -Scusa, è che sia da piccoli che da grandi litigavate e litigate come dei bambini piccoli- sorrido -Comunque siamo arrivati!- mi apre gli occhi.
Siamo su una specie di precipizio, ma con una ringhiera al confine  e possiamo vedere tutte le luci della città pur stando attorno al verde -Wow!- mi esce solamente dalla bocca -Ti piace?- chiede insicuro -E come se mi piace!- lo abbraccio -Grazie Yoyi!- mi stringe -Di niente piccola...- sento degli scoppiettii -Fuochi d'artificio!- lo guardo meravigliata -Ad essere sincero questo io non l'avevo organizzato!- si mette una mano dietro la testa imbarazzato -Sono bellissimi!- rimango incantata a guardarli -Sai mi ricorda molto un momento che passai con mio padre... Jorge tu hai un pad- mi blocca iniziando a parlare -Oh Tini! Siamo in ritardo! Avevo detto a casa che ti avrei portato in tempo per la cena!- dice iniziando a correre -Accipicchia!Lodo si arrabbierà se non veniamo in tempo- corriamo per tutta la foresta fino a raggiungere la macchina... non so perchè, ma sembra come se Jorge cercasse di evitare la mia domanda.
In macchina regna il silenzio finchè alla radio non si sente una canzone -Hey, ma questa la conosco, è quella di...- schiocco più volte le dita come per ricordarmi -White Chicks!- esultiamo insieme e iniziamoa cantare come nel film “A thousand miles” -Sai, è la mia commedia preferita-  dice lui -Anche la mia!- rispondo girandomi a guardarlo -Ah Tini, a proposito, domani abbiamo un'intervista per una rivista riguardo all'album, al concerto e ad una probabile futura serie- mi dice -Evvai che bello!- esulto sbattendo le mani -Non lo sarà per molto, perchè dopo saremo pieni di paparazzi e dovremmo  usare questi- prende i nostri occhiali e ce li mettiamo, mentre io allo stereo metto il CD delle canzoni di qualche anno fa, tra cui uno dei singoli di Lady Gaga, “Paparazzi” e iniziamo a cantare e ballare ancor più di prima. Tra una canzone e l'altra arriviamo a casa.
Tutti i ragazzi, compreso l'altro gruppo con cui abbiamo fatto l'album, cioè quello di Mechi, sono attorno al piano, con lei che suona una melodia e inizia cantare:
-Quién le pone el limìte al deseo cuando se quiere triunfar?- mi aggiungo anch'io -No importa nada, lo que quiero es cantar y bailar- Lodo si aggrega -La diferencia està aquì adentro en mi cercuito mental- ora anche Cande e Alba -Soy una estrella destinada a brillar- tutti insieme balliamo e cantiamo insieme a Mechi che ci accompagna al piano tutto il ritornello -Encuentro todo en mi música porque estoy siempre
bailando.
Yo necesito que mi músicame diga que estoy buscando, buscando en mi- finiamo il tutto con un applauso.
-Beh ragazzi, ottima la cena, però se non vi dispiace vado a dormire, visto che domani ho come la sensazione che Stephie mi torturerà con le sue coreografie- dico salendo le scale -Notte Tini!- tutti in coro -Notte teshoro mio!- dice mio fratello afferandomi da dietro e dandomi un bacetto.
Appena chiudo la porta sento le migliaia di domande che i miei amici porogono a Jorge e alle quali lui risponde. Mi stendo sul letto, chiudo gli occhi e entro nel mondo dei sogni!

 

Angolo autrice: Buonciao pesciolini rossi, gialli, verdi e blu! Come va la vita da voi? E da Haidi? Comunque che ne pensate del capitolo? Bello? Ci ho messo un po' di tempo, però eccovi accontentate! Piaciuto come regalo natalizio? Ho scoperto una bella cosa: un sacco di persone l'hanno aggiunta alle preferite e altre tante alle seguite e ricordate e..... sto per piangere, un momento si * asciuga le lacrime dagli occhi *  mi avete aggiunta tra le scrittrici preferite!!! Questo è un bellissimo regalo per me e vi ringrazio!Comunque a quanto riguarda la storia, non so quando aggiornerò, sarà sempre un mistero, però non so dirvi se ne mettero un altro di capitolo prima o dopo capodanno... Beh, comunque buone feste, divertitevi con zii, amici, parenti, capre (?) e cani in questo periodo e BYE!

BE CREATIVE, STAY CREATIVE!

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Capitolo 31
*** La notte degli incubi ***


Clessidra di vetro. Questo è il nome dell'oggetto in cui mi trovo ora.
Clessida di vetro che si riempie d'acqua. Questo è quello che sta avvenendo ora.
L'acqua sale. Mi bagna. Va oltre la mia testa. Soffoco.

Svegliarsi di sopprassalto. E' quello che mi accade negli ultimi tempi. Non faccio altro che incubi.
La voglia di chiedere i sedativi a Jorge per poter dormire in pace è tanta, ma so che non accetterebbe di darmeli.
Scendo le scale e guardo l'orologio: 5.34.
"Bene, tra poco più di un'ora mi dovrei svegliare, quindi bevo l'acqua e vado a letto" penso, ma so che non sarà così.
Oggi è un brutto giorno: è l'anniversario della morta di mio padre. So che Ruggero se ne ricorderà appena sveglio. So anche che si sveglierà di sopprassalto, proprio come ho appena fatto io.
E' proprio durante questo giorno che noi facciamo sempre questi incubi strani, spaventosi e così reali.
Sembra quasi una maledizione a dire il vero -Mattina...- mi dice una voce assonata. Diego. Mi sono scordata che anche lui non dorme bene in questa notte -Mattina.- dico fredda finendo di bere l'acqua dal bicchiere -Notte degl'incubi?- mi chiede prendendo il latte -Sì, anche te?- annuisce -Ciao- dice una voce spenta.Ruggero. -Ciao- saluto, mentre Diego fa un cenno con la testa -E anche quest'anno il giorno è arrivato- sorride amaramente mio fratello -Che cosa avete sognato?- chiedo sedendomi su una delle sedie tirate fuori da sotto il bancone e loro fanno lo stesso -Un branco di lupi che mi inseguiva e alla fine mi sbranava- fisso Diego negli occhi come faccio sempre. Gli leggo l'anima. Sono l'unica capace di farlo con lui. E' distrutto, stressato, ma calmo. Che buffo usare questi due aggettivi contrari insieme, ma è proprio così che si sente -Sangue. Sangue da per tutto.- dice Rugg. Leggo anche la sua di anima: spenta. -Te, Tini?- mi chiede mio cugino -Rinchiusa in una clessidra che si riempie d'acqua- ride Ruggero -Che hai da ridere? Ti faccio ridere per caso?- chiedo offesa indicandomi -Isolamento e depressione. Questo è il messaggio del tuo sogno.- mi innervosisco -Non sono depressa. E nemmeno sola...- si alza dalla sedia e uscendo dalla stanza mi dice -Pensa quel che vuoi, però per favore, non tornare quella di prima. Prima di tutto questo.- esce dalla stanza -Ha ragione Tini, per favore, non tornare come prima, quando ti abbiamo quasi persa. Fallo per noi.- mi implora -Non ne ho nemmeno la minima intenzione! Credete che sia così scema?!- chiedo. Tace -Quindi è questo quello che pensate di me?!Che sono una stupida? Pensate che sia una fragile, una bambola di porcellana e che cadrò molto facilmente nell'oblio?! Beh, speravo che almeno voi aveste un po' di fiducia in me!- esco dalla stanza, metto la giacca, porto il telefono e me ne vado fuori nel freddo pungente dele 6:30 di mattina del 31 Gennaio.
"Bambola di porcellana!Cadere nell'oblio!Stupida!Scema!" queste parole mi rimbombano nella testa come un eco. Piango, corro. Corro verso la casetta di legno. Attraverso la strada. Ripenso a ciò che mi hanno detto i miei familiari. Vedo una luce. Colpita. Cado.


*A casa Dei ragazzi*
-Ruggero Pasquarelli-Stoessel qui, chi parla?- dice il ragazzo al telefono -Cosa?! Come?! In ospedale?! Arriviamo subito!- attacca -Cos'è successo Rugg?- corre prende la giacca -T-t-t-tini è...- gli altri due ragazzi si spazientiscono -Cosa Tini?! Cosa? Parla Rugg!- piange -Tini è stata investita!- queste parole rimbombano nelle orecchie e nelle menti dei ragazzi rimasti in casa.
Tutti si vestono e raggiungono l'ospedale.

*All'ospedale*
-Scusi signore, sa dov'è la stanza della mia amica.Martina Stoessel!- dice Francesca assalita dall'agitazione -Mi faccia controllare- clicca qualche tasto della tastiera -Si può sbrigare?!- dice la rossa -Per favore!- aggiunge rendendosi conto della maleducazione appena usata -Mi dispiace, ma né qui né in reparto di cure intensive né nell'ala de pronto soccorso si trova alcuna Martina Stoessel. Mi dispiace- non fanno in tempo a sbuffare ne a prendere a calci qualsiasi cosa che il fidanzato della ferita grida -Eccola!- dall'entrata corre un'équipe di medici spingendo la  barella contenente la ragazza tanto ricercata -Tini!- gridano tutti affiancando la barella. La ragazza non risponde -Dottore, dobbiamo portarla direttamente nel sala operatoria. Il battito cardiaco continua a scendere e le vie respiratorie stanno cedendo- Jorge subito replica -Come sta cedendo? Tini svegliati!- un'infermiera risponde subito alle richieste dei ragazzi di risposta da Tini -Mi dispiace, ma momentaneamente non è ancora possibile che si svegli. C'è il rischio che sia in coma e persino è alto il rischio di morte, quindi ora per favore lasciateci continuare il nostro lavoro e appena avremo notizie ve le porteremo- i ragazzi lasciano andare la barella con i medici -Dottore, la sala operatoria e quella per l'ecografie sono pronte- dice un medico -Il battito scende sempre di più e non credo che la respirazione artificiale aiuterà ancora per molto- annuncia un'altra.
La ragazza scompare dietro all'enorme porta della sala dove solo i medici possono entrare.
Per il resto della giornata i ragazzi vivono nel pianto e nei rimpianti, mentre la nostra cara protagonista lotta per la vita.
Una figura entra nell'edificio. Una figura che tutti conoscono. Qualcuno che ha provocato tutto questo...


ANGOLO AUTRICE: Buonciao ragazzi/e! Scusate per gli errori ma sono di fretta. Vi piace il capitolo? Non sono felice del fatto che non scriviate quasi più commenti, quindi se volete che continuì mandate un commento con i vostri pensieri e con ciò che pensiate che stia succedendo. Secondo voi chi potrà essere la figura misteriosa. Un tizio nuovo, Stephie, Pablo o qualcun altro che nessuno conosce eccetto Tini, Ruggero e Diego?
Beh, questo è tutto per questo capitolo. Parlando d'altro tra poco ci sarà il Violetta Live.Chi ci andrà e chi no? Scrivetemelo nei commenti. Bye
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Capitolo 32
*** All'ospedale ***


~~POV Jorge
-Mi dispiace, non volevo- dice la castana piangendo -E' corsa in mezzo alla strada e io non l'ho vista, ho cercato di frenare, ma non ci sono riuscita- sbatto il pugno sul muro e ci appoggio la testa -Jorge perdonami... Anche voi ragazzi...- mi giro verso di lei -Se stanno così i fatti, Stephie, allora non ho di che perdonarti, ma se scopro che è tutta una menzogna ti prometto che ti troverai in guai grossi- le sorpassa un brivido lungo la schiena. Perchè Martina è stata così stupida, perchè si è buttata -Ragazzi, è tutta colpa mia...- dice Rugg guardando il pavimento -Non dovevo infastidirla...- chiude gli occhi lacrimanti -No Rugg, non sei solo tu il colpevole, anch'io ci sono nella comitiva- dice Diego guardand fuori dalla finestra -Eh dai ragazzi, smettetela! Ormai il danno è fatto e la colpa, diciamocelo, non è di nessuno!- sbotta la rossa irritata mentre si alza dalla sua postazione -Vado in bagno- sussura Lodovica; stranamente non ha spiacciato parola in queste ultime quattro ore, eccetto per le cose essenziali -Vuoi che ti accompagni?- propone Cande -No. Grazie...- prende la borsa e se ne va.
Dopo una quindicina di minuti passati a occhi chiusi ritorna da noi la ragazza dai capelli corvino -Tutto bene?- chiede Ruggero notando i suoi occhi rossi; annuisce soltanto.
Il medico ci raggiunge con un fascicolo di fogli in mano, intento a leggerli attraverso ai suoi occhiali  minuscoli -Ho sia buone notizie, che brutte notizie- mi alzo subito in piedi -Mi dica dottore, come sta Martina?- mi trema tutto il corpo per la paura dell'esito del dottore -La buona notizia è che la vostra compagna non ha nessun punto del cranio fratturato e presto si risveglierà, la brutta notizia è che ha ben due costole rotte un piede completamente ingessato- sospiro di sollievo e abbraccio i miei amici mentre mentalmente ringrazio il Signore per aver ascoltato le mie preghiere.
-Possiamo entrare a vederla?- Diego si alza negando più volte con la testa -Io vado ragazzi...- non ci lascia obbietare che corre via -Certo ragazzi, ma solo uno di voi potrà per non farla faticare troppo- guardo Ruggero -Vai te, io non ce la faccio- mi dice; giro la testa e guardo le ragazze tra cui la corvino in lacrime -Vai te Jorge, noi ti aspettiamo qui- dice la rossa.
Sposto lo sguardo verso il dottore che annuisce e con il braccio mi mostra la porta.
Appoggio lentamente la mano sulla maniglia, inspiro, apro.
La visione che ho di fronte a me è sia triste che stupenda: lei anche con tutte quella fascie riesce a risplendere e a restare così bella.
-Buongiorno Amore- sussuro prendendo la sedia e avvicinandomi al suo letto stando attento a non calpestare qualche cavo -Come stai?- che domanda stupida! Le prendo la mano e inizio ad accarezargliela con il pollice. Nonostante respiri molto lievemente le sue mani sono calde come al solito -Qui da noi le cose non vanno al meglio- abbasso lo sguardo -Ci manchi, vogliamo rivederti splendere sul palco e desideriamo sentire i tuoi passi leggeri per casa.Vogliamo persino sentire la tua voce quando canti sotto la doccia cercando di non farti sentire, ma non ci riesci. Voglio rivedere le tue dita muoversi su quel piano o quelle corde della chitarra che abbiamo nella nostra casa. Vogliamo iniziare la giornata con un tuo sorriso e non con un tuo incidente. In poche parole Martina, vogliamo te- mi asciugo il naso gocciolante con la mano -Sai Tini, Diego e le ragazze mi hanno raccontato che stavi componendo qualche nuova canzone. Ho anche scoperto una curiosità sul tuo conto: adori Yo soy asi! Sai, me lo hanno raccontato i ragazzi che te la cantavano quando eri ancora una bambina indifesa, quando eri il loro piccolo angioletto. Non che ora tu non lo sia, però c'è una piccola variante: ora sei anche il mio angioletto; però è ancora troppo presto per vederti spiccare il volo verso il paradiso, quindi riprenditi che c'è uno spettacolo da fare.- la guardo e le accarezzo il volto -Sai, sono venuti qui i ragazzi e persino Stephie che mi ha raccontato quanto tu sia stata imprudente a lanciarti apposta sotto la macchina. Detesto questo tuo lato debole, quindi per favore cerca di non richiamarlo più, piuttosto chiama me che in qualche modo cercherò di aiutarti....Perchè io ti amo e vorrei sapere se lo stesso vale per te- resto immobile un istante, ma niente; che stupido sono stato a credere a quelle telenovelas in cui poi tutti si risvegliano... sento una stretta di mano, una stretta leggera, ma è pur sempre una stretta -Allora mi senti!- sussuro tra me sorridendo e subito le lascio un lieve bacio sulla fronte -Signore è l'ora di andare. L'orario di visita è terminato- sorrido -Tornerò domani, te lo prometto- esco dalla porta sorridendo e raggiungo i ragazzi. Racconto loro tutto il fatto e subito si rallegrano. Ci abbracciamo e decidiamo di passare ancora una notte all'ospedale.


ANGOLO AUTRICE:Eccomi finalmente! Scusate l'enorme ritardo, ma in questo periodo dell'anno sono proprio stata impegnata! Ragazze il Violetta Live è stato indescrivibile vi giuro:ne sono capitate di cose ♥
Comunque che pensate del capitolo? Vi è piaciuto? Ne volete un altro? Recensite qui sotto e non là sopra!
Bye
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Capitolo 33
*** Lodovica e l'Italia ***


~~
POV LODOVICA
Tic tac, tic tac, questo orologio non fa che innervosirmi -Lodo stai bene? Non hai una buona cera- commenta Yoyi -Sì, sto bene, grazie- accenno un sorriso, mentre Ruggero mi afferra la mano -Sei tutta sudata e allo stesso tempo fredda, Lodo che ti prende?- mi chiede a bassa voce -Andiamo a prendere qualcosa da bere? Voi ragazzi volete qualcosa?- tutti fanno cenno di no con il capo.
Ci incamminiamo da soli e in silenzio verso le macchinette, dove seleziono una Coca-Cola al tasto 11B.
-Lodo che ti prende? Sono due giorni che stai così e sento che c'è qualcosa sotto- come fa a capirmi così bene? Sembra quasi io abbia un cartellone attaccato sopra con scritto “Tengo un segreto” -Sai che con me puoi parlare di tutto. Sei per caso preoccupata per Tini o c'è sotto qualcos'altro?- giro la testa di lato e mi lecco le labbra -Sì, sono preoccupata per Tini e molto- prendo un sorso dalla lattina gelida -Però non è per questo che sono così tesa- abbasso gli occhi -Pensavo di dirtelo, ma con l'incidente di Tini non volevo parlartene proprio ora- incrocia le braccia e si appoggia al muro sul fianco -Mi stai preoccupando Lodovica: cosa succede di così importante che non me ne potevi parlare in questi giorni?- prendo un enorme respiro -Torno in Italia- strizzo gli occhi e non respiro più aspettando la sua reazione -Che bello! E quando vai? Sai pensavo anch'io di fare un salto nella bella Italia, ma poi ci ho pensato: andremo lì quando saremo in tour. Comunque quando ci vai? Non scordarti di prendermi un souvenir- nego con la testa in modo disperato e mi tocco la fronte.
Rilascio l'aria che per tutto questo tempo ho tenuto nei polmoni -Tu non capisci Rugg vero? Io non vado per un viaggio in Italia, mi trasferisco in ITALIA.- mi guardo stupito senza muovere un muscolo. Conosco questo suo comportamento: è perso. -Come torni a vivere in Italia? Perchè? Perchè ci lasci tutto d'un tratto, dopo tutte queste opportunità?- il suo labbro si muove, segno che tra poco inizierà a piangere -Mi hanno proposto un contratto- deglutisco -Se parteciperò per un periodo non ancora definito ai corsi della MAS di Milano potrò realizzare il mio album personale- chiudo di nuovo gli occhi -Capisci? Potrò realizzare il mio sogno!- punto un' indice su di me -Ma io credevo che il tuo sogno si fosse compiuto...- dice con una lacrima che scende -Sì, si è compiuto in parte, però non sono ancora felice del tutto, sai quale opportunità mi stanno offrendo su un piatto d'argento? E poi sarebbe solo per un breve periodo, solo per qualche anno-.- Qualche anno?! Lodo ti rendi conto che “qualche anno” non è poco? E che ne sara del concerto? E dei ragazzi? E di noi?- lo guardo sollevando le soppraciglia. Come osa ferirmi così? -Per il concerto avevo già avvisato la produzione in anticipo ed è per questo che non ho mai partecipato alle prove, coi ragazzi non ci ho ancora parlato e tu sei il primo che ha avuto la notizia e per ultimo, come osi farmi una domanda del genere?Non pensi quanto sia statodifficile per me prendere questa iniziativa e se l'ho preso so perchè l'ho fatto: il nostro amore è forte e so che durerà anche con questo ostacolo, e se non ci riuscirà significa che non è mai stato amore, ma solo una cotta passeggera- mi abbraccia -Voglio venire con te.- lo abbraccio -No, non puoi. Devi realizzare la tua strada.- le lacrime ricoprono sia il mio che il suo volto -Lo farò allora. Però appena potrò ti raggiungerò.- ci guardiamo negli occhi e colleghiamo le nostre anime così deboli quando sono sole, ma se unite diventano la cosa più indistruttibile del pianeta.Ci baciamo senza interessarci in quale posto ci troviamo, lo facciamo per necessità, proprio come quella dell'aria: senz'aria non si vive ed è così anche in amore...

 

ANGOLO AUTRICE: Buonciao ragazzi! Avete visto come ho aggiornato presto ^-^. Ho voluto farlo visto che avevo questa scena in mente da mesi! Siete rimasti sorpresi o ve lo aspettavate? Comunque vi avviso che le novità nella storia non saranno poche, ma bensì tanto e ognuna sarà più scioccante dell'altra. Ma che fine ha fatto il nostro caro Pablito? Ihihiihiiih, si è preso una piccola pausa, ma tornerà in forma più che mai.
Un bacio a tutti/e
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P.S.: Scusate come sempre per eventuali errori.

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Capitolo 34
*** Voglio cantare con te ***


POV JORGE
-NO!- sbuffa Cande abbasando la rivista che stava leggendo -Che è successo Cande?- ci guarda -Ragazzi, questa non ci voleva: venite a vedere- ci avviciniamo a lei e la circondiamo -La Teen idol del momento, Martina Stoessel, si trova in coma temporaneo. Il concerto tanto atteso dalle ragazze si terrà?- continuo a leggere le righe sottostanti che raccontano l'incidente di Tini e delle probabilità di un annullamento dello spettacolo.
-Ma anche questa! Ragazzi sembra quasi che la sfortuna ci perseguiti- commenta Ruggero -Perchè, non è così?- ironizza Diego -Non sei divertente Dominiguez- taciamo tutti.
-Ragazzi, mi è arrivato un messaggio da Mechi: verrà anche il gruppo a vedere Tini. Che ne dite se voi maschi andate un po' a casa, visto che non siete affatto usciti da questo ospedale? Noi restiamo ancora un po' e poi quando verrano gli altri  ce ne andiamo pure noi due.- propone la rossa -Forse hai ragione- commenta il fratello di Tini -Andiamo via da questo ospedale e torniamo domani, che ne dite?- dice Diego -Va bene, vado a vedere solo un attimo Tini ed usciamo.- annuiscono, mentre io mi dirigo nella stanza di Martina.
Busso anche se nessuno mi risponderà ed entro -Ehy, ciao Tinita- sorrido -Sono io, Yoyi. Sono venuto solo per dirti che uscirò un po'.- mi giro e sto per uscire, ma non so cosa mi attira verso di lei -Sai, volevo solo dirti una cosa: ho iniziato a comporre una canzone e ci terrei se tu la cantassi con me.- deglutisco e inizio a cantare -Podemos pintar colores al alma, podemos gritar yeee yeee, podemos volar sin tener alas, ser la letra en mi cancion y tallarme en tu voz. L'ho appena iniziata e spero di finirla con te. Ora devo andare, ma tornerò presto, giuro.- le bacio la fronte e mi giro, ma per sbaglio le faccio cadere il suo diario segreto che si apre in una pagina dove Tini ha composto una canzone. La leggo -Nuestro Camino eh?- sorrido -Scusa, non volevo leggerla, beh in realt sì, ma il diario si è aperto da solo e quindi..... sì...- mi sento in imbarazzo perchè anche se non è sveglia, è cosciente di ciò che accade attorno a lei ed io adesso ho fatto una cosa non molto giusta nei suoi confronti -Comunque mi piace il testo, beh ora devo andare e sul serio! Ciao amore- esco dalla stanza -Yoyi, io e Diego abbiamo avuto un'idea, un'illuminazione- li guardo ridendo -E sentiamo, quale sarebbe questa illuminazione?- mi sorridono -Andiamo a fare un po' di kick boxing per togliere la tensione, come ai vecchi tempi- annuisco -Ci sto, andiamo TRIO DELLE PESTI!- salutiamo le ragazze ed usciamo dall'ospedale.

ANGOLO AUTRICE: Buonciao! Come va? Qua tutto bene! Questo capitolo è corto e forse non tanto importante, ma mi sentivo in vena di scriverlo!
Il prossimo capitolo sarà dedicato completamente ai maschi!
Baci!
BE CREATIVE, STAY CREATIVE
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Capitolo 35
*** Non me ne sono mai andata ***


-Calcio! Pugno! Calcio- non faccio altro che gridare ai ragazzi. Diego è esausto, mentre Ruggero è pieno di energie -Rugg, ma dove la trovi tutta questa forza?- chiede il cugino. Non risponde, è perso nei suoi pensieri. Tolgo il sacco e lui becca l'aria -Ma che fai?- chiede -Niente, sto solo cercando di farti tornare in questo mondo. Che hai Rugg?- abbassa la testa -Niente di importante- Diego si alza -Se non fosse importante non te lo avremmo chiesto- lo fulmina con lo sguardo -Ho detto che non ho niente- lo fisso negli occhi -Se hai bisogno di parlare noi ci siamo e abbassa quella cresta che non ti si addice- sorride -Scusate ragazzi sono stressato, ma preferirei non parlarvene al posto di mentirvi- annuiamo.
Dopo esserci cambiati torniamo in ospedale dove ad aspettarci ci sono i nostri amici -Ragazzi se volete potete entrare- ci dice il dottore e così tutti insieme entriamo nella piccola stanza di Tini -Guardatela sembra un angelo- commenta Mechi. Silenzio. 

-Si te sientes perdido ningun lado  - canta Cande -Viajando  tu mundo de pasado- Lodo -Si dises mi nombre yo te iré a buscar- io e Mechi -Si crees que todo es olvidado- Alba -que tu cielo azul esta nublado- Samuel -Si dises mi nombre te iré a incontrar- gli altri.
 
 
Pov Tini
Sento delle voci, più precisamente quelle dei miei amici, che stanno intonando Algo se enciende. Cerco di aprire gli occhi e al ritornello ci riesco: canto con loro -Ya veras que algo se enciende de nuevo tiene sentido ententar cuando estamos juntos- tutti si fermano e iniziano a piangere e ad abbracciarmi e baciarmi -Tini sei tornata- commentano in tanti -Non me ne ero andata nemmeno via- gli abbraccio: questa è la mia famiglia.
 
 
Angolo autrice: Buonciao! Ragazzi so che è corto il capitolo, ma non ho tanto tempo è volevo risvegliare finalmente Tini! Commentate in tanti per avere il prossimo capitolo e per informarmi su come scrivo e se vi piace la storia. Bye 
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Capitolo 36
*** Lodo si confessa ***


ngolo Autrice: Ho deciso di ambientare questo capitolo una settimana dopo l'uscita dall'ospedale di Tini, cioe' quasi due mesi dall'incidente.

-E cinque, sei, sette e otto!- non fa altro che ripetermi Stephie -Bene, per oggi non affatichiamoci piu' del dovuto- muovo le braccia -No Stephie, per me possiamo continuare, non sono ancora stanca- cerco di fermare il fiatone -Tini, stai faticando tantissimo e il dottore ha detto di non esagerare con il ballo: un'ora al massimo! E noi siamo qui gia' da un'ora e un quarto, cioe' piu' di quanto dovevi- abbasso il capo e mi siedo -Si' ma se continuiamo cosi' ci vorra' un millennio prima che io impari tutte le coreografie!- sbuffando avvicino la bottiglietta d'acqua alla bocca -No! Ma che dici Tini! Ci vorranno solo ancora poche settimane e lo spettacolo sara' pronto!- Stephie prepara il borsone per uscire; oggi partira' anche lei per il finesettimana per visitare la nonna e il padre -Si' Stephie! Lo spettacolo doveva gia' essere pronto e questo mese dovevamo gia' essere in tourne'e!- si posa il borsone sulla spalla -Tu non ti preoccupare Tini che risolveremo tutto. E a quanto riguarda all'incidente non sai quanto mi dispia...- non la lascio finire -No! Non dirlo neanche per scherzo! L'incidente l'ho causato io buttandomi sulla strada e tu non c'entri niente, capito?- annuisce. 
Prendo tutto, saluto Stephie e le auguro un buon viaggio e me ne vado verso il parcheggio dove ad aspettarmi e Lodo -Si', va bene, "Universo" mi piace come nome- si gira e mi nota -Ora devo attaccare, pero' la richiamero' presto- le sorrido e la abbraccio -Che c'entra Universo?- chiedo -Ma no, e' che stavo parlando con una persona al telefono riguardo a quanto sia strano che noi siamo l'unica forma esistente nell'Universo- sento puzza di bruciato: sta mentendo e glielo si legge persino negli occhi -Ah-ah, e chi era questa persona?- alzo il sopraciglio -Un mio amico, non lo conosci...- apre la portiera -Andiamo?- annuisco e salgo in macchina.

Dopo cena ci riuniamo tutti in soggiorno per fare un'enorme pigiama party -Ragazzi, ma ci credete che presto saliremo su centinaia di palchi per cantare le NOSTRE canzoni ai NOSTRI fans?- commenta Diego -E poi pensate, le grida- Rugg -Le luci- Cande -I flash- Jorge -La musica, la chiave di tutto- io -E saremo li', tutti insieme, a condividere questo momento magico- Lodo abbassa lo sguardo e inizia a parlarci -Ragazzi, avrei una cosa da confessarvi- deglutisce -Sputa il rospo Comello- dice Diego.
Tutti la guardiamo aspettando una risposta -Ecco io...- non riesce a dirci cosa pensa; mio fratello le prende la mano -Dai Lodo...- sussurra -Io non potro' partecipare al tour- silenzio totale.
La mia mente ci mette un po' a decifrare la frase che la mia amica ha appena pronunciato -Come scusa?- chiedo -Ho sentito bene, o sbaglio?- chiede Yoyi -Avete sentito bene ragazzi, non potro' partecipare agli show perche'.... un'azienda discografica mi ha offerto di incidere il mio primo disco da solista, pero' se lo voglio dovro' trasferirmi in Italia per un certo periodo- Cande interviene -E quanto sarebbe questo certo periodo?- Lodo trattiene le lacrime -Non saprei, forse piu' di un anno o due- tutti restiamo a bocca aperta -Ma non puoi rimandare il CD per dopo la tourne'e?- domanda Diego speranzoso -No, se no il contratto verra' annullato- tutti abbassiamo lo sguardo -Non puoi andartene-.-Che ne sara' del nostro sogno-.-E adesso come faremo senza di te-.-Non puoi lasicarci cosi'- a questi commenti aspri Lodo non resta indifferente -Ehi ehi ehi! Come farete senza di me? Farete tutto normalmente ecco come.Non posso andarmene? Si che posso. Cosa ne sara' del nostro sogno? Ragazzi, per favore, non vi rendete conto che qui si sta realizzando il MIO sogno? Il vostro non si frantumera', pero' non vi siete mai chiesti se questo non fosse il mio?- ci rendiamo subito conto di esser stati egoisti percio' -Perdonaci LODO- commento -Siamo stati proprio degli stupidi-Diego -Insensibili- Jorge -E non abbiamo mai pensato- Ruggero -Chq uesto fosse cio' che tu realmente desideravi- finisce Cande -Ma perche' non ci hai detto prima i tuoi desideri, i tuoi progetti, le tue ambizioni?- chiedo -Non so perche', e per questo vi chiedo scusa, perche' visto che non mi sono mai espressa ho combinato un casino, pero' spero che ora si sia risolto tutto- annuiamo -Comunque quando pensi di partire?- chiede la rossa -Tra due settimane, all'inizio del tour- silenzio.
Seguono dieci minuti dove ognuno e' immerso nei suoi pensieri -Ragazzi e se cantassimo?- propone mio cugino -Ok-.-Per me va bene-. -Che cosa cantiamo?- chiede Rugg -Algo suena en mi?- propone Cande.
Iniziamo a cantare e lo facciamo per tutta la notte, finche' tutti non cadiamo tra le braccia di Morfeo.

ANGOLO AUTRICE: Buonciao ragazzi! Come state? Passate bene le vacanze pasquali? Cosa ne dite del capitolo? Alla fine la nostra LODOLETTA (?) si e' confessata. Ben per lei.
CI vediamo al prossimo capitolo.
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Capitolo 37
*** Compleanni in avvicinamento ***


Siamo tutti in sala pranzo riuniti per la colazione della domenica -Mi passi le uova- chiede Cande a Jorge -Certo, tieni!-.-Tini, la pancetta...- dice Ruggero indicandomela -Ecco- gliela porgo.
Dopo un paio di minuti di via vai tra i piatti finalmente iniziamo a mangiare. Stamattina non regna per niente il silenzio -Ragazzi, ma sapete che tra poco è il compleanno di Diego?- dico indicandolo con la forchetta -E taci un po' Tini!- ride nervosamente -E' vero! Faremo un'enorme festa, che te ne pare?- chiede Lodo -Con palloncini e festoni- esclama Cande perdendosi a barbottare fra se' su che cosa servirà per la festa -Ma che Palloncini e festoni? Non siamo  più all'elementari! Andremo in discoteca!- la rossa socchiude i suoi piccoli occhi con fare minaccioso -Eh no! La festa sarà tutta homemade!-.
Le due iniziarono subito a discutere -Ragazze vi prego! Perchè non facciamo decidere al festeggiato?- ma prima che Diego possa aprire bocca ecco uscire dalla propria il pensiero di mio fratello -Io direi di fare una cenetta- Jorge ride -Ma che cenetta e cenetta?! E' da vecchi- Rugg ride sotto i baffi -Strano, perchè il tuo scorso compleanno lo abbiamo festeggiato così se non sbaglio- Yoyi arrossisce d'un colpo: entrambi sanno come ridicolizzarsi.
-Ragazzi e se usassimo tutte e tre le idee?- chiede il futuro festeggiato. Lo guardiamo con aria interrogativa: com'è possibile unire tre idee così diverse? -In che senso?- gli chiedo -Semplice, al mattino festeggiamo a casa, poi di sera andiamo fuori a cenare e infine usciamo in discoteca- tutti lo guardiamo e insieme rispondiamo -Naaa- muovendo la mano e dimostrando disapprovo -E perchè no?- Lodo decide di rispondere per tutti -E' troppo: lungo, impegnativo e stancante!- annuiamo tutti -E se invece andassimo a fare un bel picnic alla collinetta in cui mi hai portata una volta?- chiedo a mio cugino -Va bene, però pensavo anche di invitare l'altro gruppo; e se facessimo un barbecue?- guardo gli altri -Che ne dite?- la rossa risponde per prima -Per me va bene- la corvino -Ci sto- e infine il "duo dinamico" -Basta solo che ci sia da mangiare e da divertirsi- e dopo questo discorso finalmente ci dedichiamo completamente alla colazione.

Per tutto il resto della mattinata non faccio che allenarmi.... su una sola canzone! -Pff! Martina perchè non ti riesci a ricordare questo passo?! E' semplicissimo!- sgrido me stessa -5 6 7 8... giravolta, petto, petto, braccia che girano e poi camminata zombie- provo per un paio di volte la coreografia e quando sono pronta metto la base -Yo no soy un zombi yo no soy un robot, hago mi camino i descubro quien soy, vivo como siento y eso me hace cambiar, soy differente unica, unica!- continuo così finchè Jorge non viene da me -Tini che fai?!- sposto il mio sguardo dallo specchio a lui: ops mi ha beccata! -Devi riposare! Perchè stai ballando?- decido di rispondergli sinceramente -Non so bene la coreografia e sono in panico per lo spettacolo: mancano pochi giorni e io non sono del tutto pronta, ho bisogno di provare Jorge, ti prego lasciami continuare ancora dieci minuti- lo imploro -No Tini, se continui così stancherai troppo la gamba e dovrai ritornare a letto e allora dovrai dire addio alla tournée- faccio gli occhi da cucciolo più cucciolosi che ci siano -Ti prego, lasciami solo altri cinque minuti!- gira la testa di lato, segno che non riesce a dirmi di no -E va bene, ti lascio solamente 5 minuti, niente di più, ma poi ti rimetti subito a letto, intesi?- annuisco, lo abbraccio e lo bacio. Appena esce dalla mia stanza continuo la coreografia: Tini ce la puoi fare!

ANGOLO AUTRICE:Buonciao gente! Come va? Ecco un assaggio di capitolo! Che ve ne pare? Tra poco il nostro Dieguito compierà gli anni e lo stesso la nostra Tini (ops, forse non dovevo dirvelo!). Comunque abbiamo visto una domenica mattina tipica di famiglia e un Jorge preoccupato, ma premuroso!
Questo è tutto per oggi. Ah, stavo quasi per dimenticarmi! Ragazzi, per favore, lasciate qualche recensione, perchè solo una di voi che la legge lo fa (credo tu sappia che mi riferisco a te e ti ringrazio), poi non siete in pochi a leggere la storia e quindi mi farebbe piacere avere il parere di ognuno di voi,e non pensate che un commento sia stupido perchè breve, perchè non lo è; ogni commento è importante per continuare la storia e crearla e ogni commento mi motiva sempre di più a continuare.
Detto ciò vi lascio alla prossima,
BYE
BE CREATIVE, STAY CREATIVE
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Capitolo 38
*** La famiglia di Diego ***


-Ciao zia Clara!- esclamiamo io, Rugg e Diego -Ciao ragazzi!- ci saluta con la mano zia dallo schermo -Come va lì in argentina?- ci chiede -Bene- commenta Diego -Ottimo! Presto ti verremo a trovare grazie agli spettacoli- Rugg -Sì, non vediamo l'ora! Come va lì? Qualche novità in Messico? E Nikki?- non vedo l'ora di sapere tutto da zia -Qui va tutto bene, Nikki sta bene, ma sente la tua mancanza e sì, c'è una novità: esco con uno nuovo- sorrido  e batto le mani -Racconta!- sento i ragazzi commentare cose come "NO, questa non ci voleva" oppure "E' meglio svignarsela finchè c'è tempo" -Beh, cara zietta, vi lasciamo da sole- commenta Ruggero posando le sue mani sulle mie spalle -A raccontarvi cose da ragazze!- Diego saluta con la mano ed entrambi filano via.

POV RUGG
Sento qualcuno strimpellare la chitarra -Ohhhohoh cerco il mio destino, un sogno magico, perchè ho imparato a dire addio- ultimo accordo di chitarra e si gira verso di me Lodo. Ci guardiamo negli occhi un attimo e lei li abbassa -Ti piace?- sorride lievemente e io mi avvicino a lei -Sì, ma non tanto il finale- storce le labbra -Capisco.- alza il viso verso di me e mi sorride -E se facessimo una twittcam con i ragazzi?!- le sorrido di ricambio: è un'ottima idea! -Va bene, andiamo a chiederglielo- scendiamo le scale mano nella mano e incontriamo Diego  -Che ne dici se facciamo una twittcam?- ci guarda straniti; forse perchè abbiamo parlato assieme e troppo velocemente -Cosa?- chiede lui -Che.Ne.Dici.Se.Facciamo.Una.Twittcam?- scandisco bene ogni parola -Per me va bene- dice e Cande da dietro le spalle ci chiede -Posso partecipare anch'io?- annuiamo -Certo che puoi- risponde Lodo -Mando un messaggio a Jorge- dice la mia fidanzata, mentre io vado a proporre l'idea a Tini, che accetta subito.
Che bello parleremo Live con i nostri fans!

POV TINI
Mi dirigo nel retro della casa; lì abbiamo una mini sala di registrazione, una sala per le prove di ballo e un mini-palco che però non usiamo mai.
Mancano un giorno all'inizio del tour e non vedo l'ora di essere in viaggio, però dovrò aspettare che finisca la tappa di Buenos Aires che durerà tre giorni
Sistemo una base sul computer, prendo il telecomando  delle casse e mi dirigo verso il mini-palco; premo play e la base musicale di "Te creo" incomincia.
Sospiro, chiudo gli occhi e incomincia la magia:
Io, sul palco. Canto sotto  le luci e davanti alle grida delle fans. Tremo tutta, ma ho energia da vendere.
D'un tratto la magia finisce. La canzone è finita. Questi 3 minuti sono stati più corti di quanto mi immaginassi.
Spengo le casse ed il computer visto che devo farmi la doccia e devo partecipare un po' nella twittcam di mio fratello.
Chiudo la porta e mi dirigo verso la mia stanza.

POV DIEGO
Sono disteso sul mio letto a leggere un po', finchè non mi arriva un messaggio da un numero privato: -So chi sono i tuoi veri genitori. Perdonami se non te l'ho mai detto.La tua sorellina-.
Resto scioccato. Di chi è questo messaggio? Come ha avuto il mio numero? E chi è la mia vera famiglia?


ANGOLO AUTRICE
TAN TAN TAAAAAN!
Buongiorno a tutti! Bene, ecco a voi un nuovo capitolo! Quante novità! Zia Clara è fidanzata, ma chi sarà il fidanzato? E poi i nostri ragazzi faranno una twittcam! Volete partecipare? Basta che facciate una domanda qui sotto e io la inserirò nel prossimo capitolo quando i ragazzi faranno la twittcam! E poi il tour di Violetta incomincia domani *-* Ma avete sentito anche voi un po' di dolore nella parole della canzone di Lodo? E per ultimo, ma non meno importante, il messaggio di Diego! Chi sarà mai sua sorella? Lo scoprirete qui nei prossimi capitoli.
A presto
BE CREATIVE, STAY CREATIVE
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Capitolo 39
*** Si va in scena! ***


-Si va in scena tra 3 minuti!- mi batte sempre più velocemente il cuore.
La makeup-artist mi sistema il trucco e mi dà le ultime raccomandazioni, ma io non la sento più; sono andata in palla e ora non sento pi niente attorno a me.
Sembra quasi come se tutti i suoni fossero ovattati e io non faccio altro che annuire e sorridere, nonostante non senta ciò che gli altri mi dicano.
I ragazzi sono tutti ai loro posti che si riscaldano, pronti per entrare in scena. C'è chi come Facu sta facendo straching, chi come Cande sta facendo ripassando velocemente i testi delle canzoni, chi come Mercedes che sta ripassando la scaletta dello show, chi come Alba che sta ripassando le proprie battute, chi come Samuel che sta pregando,chi come Diego che sta esercitando i muscoli facciali, chi come Ruggero che sta mandando un messaggio a Lodovica che ha deciso di venire a vedere lo spettacolo invece che partire subito, per chiederle se c'è gente che urla come negli stadi... ed infine ci sono io che sto andando nel pallone.
Proprio adesso che mancano 2 minuti all'inizio dello spettacolo... Vedo Jorge avvicinarsi  -In bocca al lupo amore, so che andrai benissimo!- mi sorride e io faccio lo stesso -Anche a te e crepi il lupo! Ti amo!- mi bacia e corre verso la sua postazione -10 secondi all'entrata in scena!-.
Poi c'è chi come Jorge che mi incoraggia e tranquilizza prima della realizazione del mio sogno.


Luci colorate ovunque, musica rock da introduzione, ballerini scatenati ovunque ed infine la mia entrata.
Quando metto piede su quel palco sento una scossa di adrenalina attraversarmi le vene.
Arrivo lì nel centro gridando -Holaaaa Buenoos Aireeeees!- e saluto tutto il pubblico. I suoni non sono più ovattati, anzi, riesco a percepire perfettamente le grida del pubblico e i loro cori. Sorrido a trentadue denti e saluto tutti con una gioia immensa; vorrei ringraziarli uno ad uno per essere venuti e vorrei abbracciarli tutti quanti per aver fatto sì che il mio sogno si realizzasse. Ora eccomi qui, in uno stadio enorme ad intonare En gira insieme ai miei compagni di avventura e danzo senza pensare ai passi che devo fare, mi vengono spontanei e le parole mi escono dalla bocca con una forza incredibile. Sono più emozionata delle ragazzine che si trovano dall'altro lato della sala.



Le varie canzoni passano ed il bacio tra me e Jorge è stato fantastico, anche se finto. Appena finisco di intonare En mi mundo mi sale un groppo in gola... non voglio abbandonare tutte loro proprio adesso che ho iniziato a ricordare alcuni dei loro volti; ma devo farlo.
Penso al lato positivo: ora ci saranno altre centinaia di concerti a seguire da oggi e saranno per tutto il mondo, quindi questa cosa ed emozione non è finita...anzi, è appena cominciata!
Mi dirigo al mini-buffet dove si trovano gli altri ragazzi, ci abbracciamo e iniziano a saltellare sul posto e a gridare in coro -Violetta! Violetta!- finchè non viene Lodo che grida -Alééééé!- e spezziamo saltando più in alto l'abbraccio.
Appena entro nel camerino mi strucco e mi cambio i vestiti e quando sono pronta esco dall'uscita del retro dove incontro alcune fans. Mi fermo a salutarle e fare foto con loro: alcune di loro piangono dalla gioia e io  gli dico che non devono... Alla fine sono una persona normale come loro.


Appena tornati a casa posto una foto sui vari social dove ringrazio i fans per essere venuti ed annuncio le prossime tappe e mi metto a letto con Jorge.
Parliamo tutto il tempo dello spettacolo finchè non ci addormentiamo uno abbracciati all'altro.


ANGOLO AUTRICE: Buonciao a tutti ragazzi! Scusate veramente tanto se non ho postato niente fino ad oggi. Lo so, è imperdonabile e capisco come vi sentiate, perchè anche io mi sento spesso così verso le autrici delle mie storie preferite che non aggiornano da secoli ( ma voglio sempre bene a loro) - (ed anche a voi ;) ).
Ho avuto esami con la scuola, poi le vacaze che per me quest'anno sono state molto movimentate: dalla felicità si passava alla tristezza in pochi minuti. Sono accaduti troppi fatti in 3 mesi e non posso lamentarmi di aver avuto un'estate noiosa! Poi è incominciata la scuola e mi sono dovuta ambientare con i nuovi compagni ed i nuovi prof. E' stato complicato all'inizio, ma finalmente ci sono riuscita :D Perciò eccomi tornata a tormentarvi >:)
Ho notato che mi avete fatto tantissime sorprese:
1. RAGAZZI, SIAMO TRA I TOP 40 DELLE STORIE POPOLARI AL 37^ POSTO!!! DAJEEE CHE SPACCHIAMO TUTTO! VI AMO!
2. SONO FELICE DI ANNUNCIARVI CHE IL PRIMO CAPITOLO HA SUPERATO LE 6104 VISUALIZZAZIONI! E L'ULTIMO NE HA BEN 749! VOI SIETE PAZZI ( I PAZZI SONO I MIGLIORI, RICORDATEVELO SEMPRE ;) 9
3. Mi avete cercata in questi mesi e ciò mi fa più che piacere. Significa che qualcuno ci tiene veramente a questa storia e chi lo sa, forse ha influenzato in una minima parte della sua vita come molte storie hanno influenzato la mia.
Vi adoro, siete le migliori lettrici che si possano avere...
A presto ♥
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P.S.: Scusate gli errori di distrazione, ma non ho avuto il tempo di rileggere il tutto. Ciao!

 

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Capitolo 40
*** Non cadiamo mai ***


-Tanti auguri a te! Tanti auguri a te! Tanti auguri a Diego, tanti auguri a te!!!- tutti applaudiamo e abbracciamo a turno il nostro festeggiato, il quale indossa il cappello da festeggiato; sfortunatamente ha deciso di non andare in discoteca perchè la mattina dopo si dovrà svegliare presto per un provino a cui desidera partecipare da più di un anno: speriamo vada bene!
Mentre mangiamo la torta vediamo Lodo e Rugg scendere le scale. Li fisso con tristezza, sapendo che ormai è arrivato il momento:-Bene, ragazzi, credo sia giunto il momento di salutarci!- afferma Lodo arricciando le labbra.
Non ce la faccio a lasciarla andare via, ma devo; devo restare vicino a mio fratello e ai miei amici, che sicuramente saranno tristi quanto me.
Sento un braccio caldo avvolgermi la vita da dietro e capisco subito che si tratta di Jorge.
Lodo si avvicina a tutti noi e ci abbraccia uno ad uno: -Sapete, sono pochi i mesi che abbiamo passato assieme, ma mi sono bastati per capire che io non degli amici: io ho una famiglia.- sorride e lo stesso fa Jorge -Bel discorso alla Vin Diesel!- capisco subito che la citazione era tratta da uno dei loro film preferiti -Ragazzi vi voglio bene e prometto che appena finirò il mio lavoro lì in Italia vi raggiungerò per continuare assieme la tournée!- ora tutti assieme l'abbracciamo e la lasciamo andare.
Cande scoppia a piangere, mentre io corro fuori :-Dove vai Tini?- mi chiede Jorge -A prendere il regalo di Diego: è comunque il suo compleanno! Accompagna Cande in bagno e consolala: Diego non deve vederla e soffrire con lei!- Jorge annuisce con la testa e corre dentro alla casa per fare ciò che gli ho chiesto.

Ora spetta a me risollevare l'umore in quella casa.

 

 

Guardo fuori dal finestrino, sul quale battono le leggere pioggioline di acqua.

Passiamo tutto il viaggio in silenzio, finchè Rugg non decide di proferire parola: -Senti Lodo, appena finirà il tour ti raggiungerò in Italia e potremo passare assieme tutto il tempo che vuoi. Giuro su Dio che arriverò il prima possibile, con il primo aereo che riuscirò a trovare, e appena ti raggiungerò ti aiuterò a realizzare il tuo sogno.-

Io lo fermo subito -Non devi farlo, Rugg! Questo è il mio sogno, non il tuo! Goditi questo tour, so che lo desideri da tanto, e non sono pronta a rovinare i tuoi ideali, i tuoi sogni e oramai il tuo lavoro. Questo non significa che non ti voglio in Italia con me, anzi, tutto il contrario! Desidero solamente che tu venga per me, non per aiutarmi a realizzare il mio sogno, ma per portarmi l'amore.- si ferma immediatamente al lato della strada e congiunge le nostre labbra.

Mi accarezza la guancia, mentre io lo avvicino di più a me con una mano dietro al suo collo.

L'odore di vaniglia e colonia di riscalda e il cuore inizia a battermi a mille.

Ci fermiamo, ormai senza fiato, e lui mi prende una ciocca per giocarci.

Leghiamo i nostri sguardi per alcuni minuti, per imprimere nella nostra mente le tonalità di quelle pietre, e appena distogliamo lo sguardo continuiamo il nostro viaggio verso l'aeroporto.

 

Prima di salire sull'aereo porgo a Ruggero un CD: -Che cos'è?- mi chiede con un lieve sorriso -So che ti piacciono i regali e le esclusive, perciò ti do questo! E' il mio primo singolo da cantautrice ed uscirà tra un mese circa. L'ho dedicata a noi.- Ci abbracciamo e baciamo per un'ultima volta prima che io possa salire sul mio aereo diretto in Italia.

Buenos Aires, mi mancherai...

 

In macchina si sparsero lacrime e una voce d'angelo...

Abbiamo sogni che ci fanno vivere
Abbiamo muscoli e un cuore più sincero
Viviamo giorni in cui contiamo nuvole
Ma con l’amore in tasca da poter nascondere
Non guardiamo indietro, non ci fermiamo mai
Gioco di equilibrio, una lingua che non sai
Lascia che sia il tempo a guidare noi
E senza più difese saltiamo e non cadiamo mai

Vedrai, vedrai stanotte sembrerà
che tutto questo mondo appartiene solo a noi
Vedrai, vedrai l’effetto che farà
Noi siamo una città che non si ferma mai
non si ferma mai, non si ferma mai

Le strade e i cieli che abbiamo visto noi
Sono Polaroid appese sul pensiero
Facciamo nascere e crescere le idee
Siamo rivoluzione, siamo solo io e te
Lascia che il momento, parli un po’ per noi
Fermi in equilibrio tra vertigine e follia
Non torniamo indietro non ci fermiamo ormai
E senza più difese saltiamo e non cadiamo mai

Vedrai, vedrai stanotte sembrerà
che tutto questo mondo appartiene solo a noi
Vedrai, vedrai l’effetto che farà
Noi siamo una città che non si ferma mai
Non si ferma mai

Siamo liberi di fare come pioggia che poi cade
Sopra i tetti di questa città
Tutti sanno il nostro nome quando ci muoviamo insieme
Non sentiamo mai la gravità

E non cadiamo mai
Non ci fermiamo mai

E non cadiamo mai
Vedrai, vedrai stanotte sembrerà
che tutto questo mondo appartiene solo a noi
Vedrai, vedrai l’effetto che farà
Noi siamo una città che non si ferma mai
Non si ferma mai, Non si ferma mai

 

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