Winx club: Out of Darkness.

di blackjack0999
(/viewuser.php?uid=136162)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Pensieri di due ragazze. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Antiche osservazioni ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Le streghe in agguato. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Rimpatriata ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: possibili alleanze. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6: sorprese a non finire. ***
Capitolo 7: *** Dubbi e ira. ***
Capitolo 8: *** una Triste verita e una mancata alleanza. ***
Capitolo 9: *** Due fate legate. ***
Capitolo 10: *** Cuore caldo e Cuore Glaciale. ***
Capitolo 11: *** La perdita di dignità di Aurora. ***
Capitolo 12: *** Ritorno fuori programma. ***
Capitolo 13: *** Emozioni contrastanti. ***
Capitolo 14: *** La leggenda della Fata Caduta. ***
Capitolo 15: *** Legami. ***
Capitolo 16: *** Rompere il ghiaccio. ***
Capitolo 17: *** previsioni passate. ***
Capitolo 18: *** Il gelo del dolore. ***
Capitolo 19: *** Riflessione di Dark Bloom. ***
Capitolo 20: *** i veri amici ci sono sempre. ***
Capitolo 21: *** Partenze e scontri ***
Capitolo 22: *** Sfida e perdono ***
Capitolo 23: *** Verso Downland. ***
Capitolo 24: *** La caduta di un regno e l'ascesa di uno nuovo ***
Capitolo 25: *** quadro della situazione. ***
Capitolo 26: *** venti gelidi ***
Capitolo 27: *** Legami famigliari ***
Capitolo 28: *** Oscure previsioni passate e future. ***
Capitolo 29: *** Luce oscurata ***
Capitolo 30: *** Punti di incontro e di scontro. ***
Capitolo 31: *** Antico legame ***
Capitolo 32: *** La disfatta delle Trix. ***
Capitolo 33: *** Un incontro movimentato ***
Capitolo 34: *** Un grande sacrificio. ***
Capitolo 35: *** Grazia e Vendetta! ***
Capitolo 36: *** Una brutta alleanza. ***
Capitolo 37: *** Feste, intrighi e tentativi. ***
Capitolo 38: *** Ritornare e Tramare. ***
Capitolo 39: *** Guai subacquei ***
Capitolo 40: *** Con l'acqua alla gola. ***
Capitolo 41: *** Grossi guai subacquei. ***
Capitolo 42: *** Regole della Natura. ***
Capitolo 43: *** Dichiarazioni ***
Capitolo 44: *** Unioni e antichi rancori. ***
Capitolo 45: *** Retroscena passati e presenti. ***
Capitolo 46: *** Ritorno quasi alla normalita ***
Capitolo 47: *** notizie e confronti. ***
Capitolo 48: *** Ghiaccio contro metalli preziosi. ***
Capitolo 49: *** Ghiaccio vs Fenice ***
Capitolo 50: *** Spiegazioni. ***
Capitolo 51: *** Spiegazioni (seconda parte) ***
Capitolo 52: *** Spiegazioni (terza parte) ***
Capitolo 53: *** Spiegazioni (ultima parte) ***
Capitolo 54: *** Avvenimento passato ***
Capitolo 55: *** Punti nuovi. ***
Capitolo 56: *** Tempo di verità ***
Capitolo 57: *** conto alla rovescia. ***
Capitolo 58: *** Piano maligno ***
Capitolo 59: *** piano malefico (parte seconda) ***
Capitolo 60: *** piano malefico (ultima parte) ***
Capitolo 61: *** La vera natura delle winx. ***
Capitolo 62: *** Dolori e Piaceri. ***
Capitolo 63: *** Punti d'incontro ***
Capitolo 64: *** Determinazione e Disperazione di Flora. ***
Capitolo 65: *** iniziano i guai ***
Capitolo 66: *** Partenza e arrivi ***
Capitolo 67: *** Nel Triangolo delle Bermuda. ***
Capitolo 68: *** battaglia su Tir Nan Og ***
Capitolo 69: *** Tutto il possibile ***
Capitolo 70: *** Usati e condannati ***
Capitolo 71: *** La Fine?!. Non direi!. ***
Capitolo 72: *** Il ritorno della Fata Caduta. ***
Capitolo 73: *** Scontro finale (1° parte) ***
Capitolo 74: *** scontro finale (ultima parte) ***
Capitolo 75: *** Tradimento. ***
Capitolo 76: *** Fine della guerra. ***
Capitolo 77: *** Fine della Guerra ultima parte ***
Capitolo 78: *** Momento di calma!. ***
Capitolo 79: *** Festeggiamenti diversi! ***
Capitolo 80: *** Out Of Darkness! ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Pensieri di due ragazze. ***


Capitolo 1: Pensieri di due ragazze.
 
Su un pianeta disabitato, situato ai confini della dimensione magica, una brezza di venticello sfiorava il suolo desolato e arido, ma in realtà molto fertile, dei fiori candidi decoravano alcune parti della superficie delle lande simili a dei deserti, formatasi dalla cenere vulcanica, seppur  il cielo sembrava non esserci per le nebbie perenni di cenere che alimentavano senza sosta come tempeste le distese lande. I caldi raggi del sole, favorivano la vita di quel mondo a prima vista morto.
 
Una figura di donna che altri era: L’ex fata del fuoco ora conosciuta come la fata oscura Dark Bloom con indosso: Una lunga finissima veste di seta nera, che le risaltava le sue forme statuarie, era vicina alla riva di un lago, si sfilo da sopra la testa l’abito rimanendo completamente nuda, posò il vestito su una pietra vicina, dopodiché si tuffo nelle cristalline acque e inizio a nuotare.
 
Ti farò tornare come eri un tempo, ci sarò sempre per Te cara Bloom. Torna con Me ad Alfea. Cosi ti rifarai una nuova vita!
 
Le parole della dolce Flora da molto tempo si facevano vive nella memoria della fata oscura, la quale smise di nuotare, emergendo fuori dall’ acqua dal busto in su, appoggiandosi contro al bordo roccioso del lago.
 
“Flora anche se ti avessi ascoltato non sarei mai potuta tornare nella normalità!”, pronunciò flebilmente Dark Bloom tra sé, chiudendo gli occhi, per poi darsi lo slanciò con le gambe toniche, nuotando sul dorso. Erano trascorsi tre anni da quando aveva deciso di auto esiliarsi da tutti, per non essere un peso per gli altri.
 
La fata oscura ammette a sé stessa di sentirsi sola, aveva preferito non avvisare le Trix del suo auto esilio, ma era certa che le tre streghe finali, avrebbero capito il motivo del suo gesto. Cosa le dispiaceva però è che, Elettra e Aurora, l’ avrebbero presa male e il solo pensiero di vedere i loro visi tristi, le faceva sentire una morsa al cuore.
 
“Chissà come e cresciuta in questi tre anni Elettra?!. E Aurora sarà diventata un’ ottima fata?!”. Si domandò fra sé la fata oscura, prima di uscire dall’ acqua, si avvolse addosso la sua veste e si sedette sulla roccia, ad asciugarsi grazie ai caldi raggi dei sole, separo le labbra lucide nere, in un sorriso tirato.
 
“Se avessi dei figli saranno certamente come …!”, aggiunse Dark Bloom prima di rendersi conto di avere detto una cosa che certamente Lei non potrà più avere, con una mano coperta da guanti di pelle artigliati, fusi nelle sue carni, si carezzò dolcemente il ventre, chiuse gli occhi digrignando i denti, mentre i suoi occhi bicolori, trattennero a stento le lacrime.
 
“Mia signora. Si sente bene?!”. Chiese una giovane ragazza dai lunghi capelli corvini che le coprivano tutta la schiena fino a poco sopra al sedere carnagione  lattea, indosso: Degli attillati pantaloni di pelle nera, stivaletti a tacco alto, una maglia aderente nera e infine guanti di pelle alle mani, gli occhi di un blu turchese, guardavano con preoccupazione la fata oscura, la quale la guardo con tristezza.
 
“Si Kendra sto bene  è stato solo un brivido!”. Rispose solamente Dark Bloom rivolgendosi alla ragazza in questione, la quale si avvicinò lentamente alla sua signora.
 
“Vuole ritornare a palazzo?”. Chiese Kendra rivolgendosi alla fata Oscura, la quale scosse la testa per tutta risposta.
 
“Non preoccuparti Kendra sto bene. Io resterò qui ancora un po’!”. Rispose Dark Bloom rivolta alla sua devota ancella, la quale sorrise con un espressione sollevata sul volto.
 
“Come Lei ordina mia signora!. Non la ringrazierò mai abbastanza per avermi ridato il mio aspetto umano e liberato il mio spirito dalla Fenice d’ Ombra!”, pronunciò Kendra rivolgendosi alla fata oscura, la quale accennò ad un sorriso forzato.
 
“Non serve. Anche Tu eri prigioniera dell’ oscurità è sei stata liberata proprio da una creatura dell’ oscurità come Me!. Ammetto che scoprire che eri Kelborg mi ha stupita!”, pronunciò la fata oscura piena di leggera ironia, rivolgendosi a Kendra, la quale sorrise prima di posare con cura sulla roccia, un' altra veste, come quella che Dark Bloom, stava usando come accappatoio.
 
“La mia vita le appartiene fino alla fine dei miei giorni padrona!”, pronunciò la ragazza dagli occhi turchesi rivolgendosi alla fata oscura, la quale si mise indosso la veste pulita dopodiché rimase ad osservare la sua immagine riflessa sulla superficie limpida del lago, senza proferire alcuna parola.
 
La fata oscura non era cambiata affatto, con la mano si sfioro la cicatrice bianca e sottile che le sfregiava il volto,  dal dorso del naso sino alla guancia, però anziché rovinare la bellezza di Dark Bloom, le donava un aspetto intrigante e ricco di fascino, il segno indelebile lasciatagli da Flora, quando quest’ ultima le aveva impedito di uccidere le loro ex amiche winx.
 
Ti prometto che ti farò tornare alla normalità
 
Dark Bloom ricordò perfettamente la promessa che la fata della natura, la sua unica amica le aveva detto, sapeva che l’ aveva detto per il suo bene, ma per la fata oscura quelle parole erano troppo dolorose, tornare alla normalità e ricominciare tutto da capo?.
 
“Non tornerò indietro!. Perché sarebbe come se volessi dimenticare tutto è questo non lo farò mai!”, disse la fata oscura così flebilmente che pareva un sussurro, Kendra guardò la sua padrona ma preferì starsene in silenzio, intuiva dallo sguardo della sua signora, che era tormentata e Lei sarebbe stata sempre con Dark Bloom.
 
***************
Flora era nella sua camera, seduta su un piccolo divanetto con indosso una  leggera camicia da notte azzurra, osservava il cielo notturno ed la luna pallida brillava sola in una notte priva di stelle.
 
“Sono passati tre anni, da quando ci siamo visti l’ ultima volta Bloom dove sei ora?.  All’ inizio pensavo di vederti quando le Trix avevano preso possesso di Torre Nuvola, trasformandola in una scuola volante!”, pronunciò tra sé la fata della natura, prima di alzarsi in piedi, guardò i vari libri di magia che stavano sulla sua scrivania, emise un leggero sospiro.
 
“Oltre ad imparare nuovi potenti incantesimi, grazie all’ aiuto della fata maggiore della natura Diana, nel Mio tempo libero dal lavoro di professoressa, continuo ancora adesso a trovare il modo di farti tornare alla normalità!”, aggiunse Flora prima di sedersi sul letto.
 
“Ti farò tornare alla normalità!. Così potrai ricominciare una nuova vita!. E’ non ti abbandonerò Bloom!”, continuò la fata della natura fra sé, prima di sdraiarsi sul letto e aspetto di prendere sonno .
 
Nota dell’Autore: Finalmente eccovi il seguito di Furia del Drago. Dark Bloom si è auto esiliata ma nel profondo, prova nostalgia per Aurora, Flora e Elettra, ma cos’altro turberà la fata oscura?. Flora e decisa a far tornare alla normalità Bloom!. Ma cosa succederà ora?. Scopritelo, un ringraziamento speciale a Tressa per avermi consigliato. Alla prossima!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2: Antiche osservazioni ***


Capitolo 2: Antiche osservazioni.
 
Il mattino successivo, Flora si trovava nel Salone degli Incanti, per riportare dei libri di magia che aveva precedentemente preso e studiato, per la sua ricerca personale ad una soluzione per far tornare alla normalità Dark Bloom.
 
La fata della natura cammino nel corridoio, osservando con la coda dell’ occhio, i quadri appesi alla parete, raffiguranti i nemici più temibili della dimensione magica: Le Streghe Antenate. Le Trix nel loro aspetto di streghe finali. Lord Darkar. Valtor. Gli Stregoni del Cerchio Nero. Tritannus nel suo aspetto mostruoso ed infine: Quando gli occhi verdi di Flora, guardarono l’ ultimo quadro,  li assottigliò dalla rabbia.
 
Il quadro raffigurava Dark Bloom nella sua forma di fata oscura, in piedi sopra a delle macerie, intorno a Lei, le winx ferite gravemente, sul volto della fata oscura, si vedeva chiaramente un’ espressione di pura follia mista alla rabbia, le sei ali Enchantix nere, spalancate, come per indicare che l’ex fata del fuoco era soltanto uno strumento usato dalle Trix. La sola visione di quel quadro, fece imporporare le guance di Flora dalla rabbia, sfioro con la mano la cornice esterna in legno di ebano, dandole la vita.
 
Dalla cornice nera del quadro, uscirono rametti che strappavano a lembi il quadro cancellando così, la evidente offesa alla fata oscura, Flora sorrise fiera di ciò che aveva fatto e continuò a camminare sino agli scaffali, dove ripose i quattro volumi riponendoli nella libreria.
 
Udì dei passi dietro di Lei, e si volto appena, per guardare con la coda dell’ occhio l’ ispettrice Griselda, la quale stava arrivando con la sua classica espressione severa sul volto.
 
“Signorina Flora. La direttrice Faragonda le vuole parlare immediatamente. La sta aspettando nella presidenza!”, pronunciò l’ispettrice Griselda con voce gracchiante rivolgendosi alla fata della natura, la quale annuì prima di uscire dal salone, e raggiungere la presidenza, per poi bussare alla porta.
 
“Avanti!”, disse la direttrice Faragonda, Flora aprì ed entrò, oltre alla preside della scuola per fate, nella stanza c’era presente Roxy con tra le braccia un corvo imperiale, che altri non era che la preside Griffin, trasformata dalle Trix quando alcuni mesi prima, avevano conquistato e preso possesso della scuola di Torre Nuvola.
 
“Flora. Quando ho affidato a Roxy, la preside Griffin affinché Lei potesse trovare il modo per poterle ridare il suo aspetto umano. E’ come puoi vedere si tratta di un’ incantesimo di metamorfosi, piuttosto complesso e difficile, ti chiedo di darle una mano. Tempo fa sei riuscita a liberare da uno stato simile, un’ allieva di Torre nuvola!”, aggiunse la direttrice della scuola per fate rivolgendosi alla fata della natura, la quale sorrise guardando, il corvo che Roxy teneva tra le braccia, successivamente la fata degli animali.
 
“Si ci posso provare direttrice Faragonda!”, pronunciò solamente Flora rivolgendosi alla preside della scuola per fate, la quale sorrise, dopodiché la fata della natura e Roxy, uscirono dalla presidenza per fare ritorno alla stanza di quest’ultima.
 
*****************
Tre ore più tardi, Roxy e Flora, si erano prese una pausa, dopo l’innumerevoli tentativi di rompere l’ incantesimo di metamorfosi che l’ affliggeva il corvo Griffin, il quale guardò prima la fata della natura e successivamente quella degli animali.
 
“Le Trix sono diventate alquanto potenti per usare senza problemi questo incantesimo su di Me, e le professoresse Lucy e Mirta. Avevo pensato che insieme a quelle streghe rinnegate, ci fosse Dark Bloom, ma a quanto pare neppure Icy, Darcy e Stormy sanno dove si possa trovare Lei!”, pronunciò Griffin tra il gracchiare della sua nuova natura di corvo rivolgendosi a Flora e Roxy, le quali erano stupite.
 
“Direi che l’ idea di obbligare le Trix a dirci dove fosse Dark Bloom e a liberare dal vostro aspetto preside Griffin è appena andata a farsi come dire benedire!”, pronunciò la fata degli animali sistemandosi sulla sedia rivolgendosi al corvo, il quale chino la testa con un espressione pensierosa, cosa che venne notata chiaramente dalle due fate.
 
“Preside Griffin non si disperi, riusciremo a farla tornare al suo aspetto umano!”, aggiunse Roxy rivolgendosi sempre al corvo, il quale sollevò lo sguardo per poi guardare Lei e Flora.
 
“Lo so che ci proverete ma stavo pensando, che se in passato avessi detto alla direttrice Faragonda dei miei timori, forse quello che è successo a Dark Bloom non sarebbe mai successo, ma forse sto divagando!”, pronunciò la Griffin rivolgendosi alle due fate, Flora la guardò con aria seria e interrogativa.
 
“Cosa vorrebbe dire preside Griffin?!”. Chiese la fata della natura rivolgendosi al corvo, il quale volo fino alla scrivania, posandosi su di essa per poi guardare Flora.
 
“Ho  paura che quello che sia successo a Dark Bloom. Fosse già stato preannunciato durante il periodo di gemellaggio che avevate fatto Tu con le winx!”.  Rispose il corvo rivolgendosi alla fata della natura, Roxy ascoltava la conversazione inarcando un sopraciglio, incuriosita di cosa stessero parlando, l’ ex preside di Torre Nuvola e Flora.  
 
“A cosa si riferisce preside Griffin?!”. Chiese Roxy rivolgendosi al corvo, il quale guardò prima la fata degli animali e successivamente Flora.
 
“Mi riferisco a quando Flora assieme a Bloom e quando le winx erano dalla parte dei buoni. Per garantire la sicurezza del frammento del Codex. Io e la direttrice Faragonda avevamo deciso di fare un breve periodo di gemellaggio. Così le winx sono venute a Torre Nuvola!”. Rispose la Griffin rivolgendosi alle due fate, Roxy era stupita, mentre Flora si mordicchiò leggermente le labbra ricordando quel periodo.
 
“Si me lo ricordo benissimo preside Griffin, ma cosa c’entra con Bloom?. Sii precisa!”. Chiese la fata della natura rivolgendosi al corvo, il quale guardò Flora.
 
“Sono rimasta stupita dal fatto, che una fata non sarebbe stata capace di esternare pensieri tanto negativi con facilità. Credo che neppure Bloom immaginasse che la sfera oscura che era riuscita con facilità a creare, era più scura di quanti pensieri ed energia negativa possa creare!”. Rispose la Griffin rivolgendosi a Flora e Roxy, le quali sbiancarono, ma la più pallida era proprio la fata della natura, la quale si toccò con le dita le labbra. Ricordando le parole dette da Bloom quel giorno.
 
E’ un periodo difficile.
 
“Quel periodo aveva dei problemi con Sky. Ma ricordando come le winx le avevano parlato come quando c’era quel gigantesco monile, non mi meraviglierei se fosse una delle cause di ciò che sappiamo!”, pronunciò la fata della natura rivolgendosi alla fata degli animali e al corvo Griffin.
 
*******
Aurora aveva fatto ritorno  nel dormitorio della scuola di Alfea, pronta ad iniziare l’ anno scolastico, e allo stesso tempo pensare a meno a quello che sua madre Icy e le Trix avevano fatto in questi tre anni: Conquistare nuovi mondi nella dimensione oscura, per aumentare l’ ampiezza del loro regno e come accaduto alcuni mesi precedenti: avevano preso in possesso Torre Nuvola.
 
“Ho paura che qualcun altro scopra la mia vera identità. Ne devo parlare subito con Alex, dopo il classico discorso della preside Faragonda ovviamente!”, pronunciò la ragazza dai capelli celesti, prima di posare sul letto la sua valigia, successivamente uscire dal dormitorio e raggiungere il cortile della scuola, dove c’erano già presenti le altre allieve, tra di loro anche le figlie delle winx.
 
Nota dell’autore: nuovi retroscena emergono dal passato, per poter forse in futuro fare luce sui precedenti avvenimenti, un nuovo anno e iniziato e cosa riserverà ad Aurora?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3: Le streghe in agguato. ***


Capitolo 3: Le streghe in agguato.
 
Nella ex collegio Torre Nuvola, ora trasformata in una scuola volante dalle Trix, quest’ ultime erano nell’ex ufficio della preside Griffin, Icy stava seduta sopra alla scrivania, parlava tramite una lastra di ghiaccio con il suo amato Tritannus.
 
Darcy ghigno guardando nelle gabbiette i corvi imperiali, che un tempo erano la professoressa Mirta e Lucy e gli altri insegnati della scuola, le quali guardarono la strega finale delle illusioni con rabbia. Cosa che le fece separare le labbra in un largo sorriso.
 
“Le gabbiette non sono di vostro gradimento?!”. Chiese con un ghigno la strega delle illusioni rivolgendosi ai corvi imperiali, i quali gracchiarono di rabbia, l’ attenzione delle Trix però venne destata dall’ aprirsi di una porta.
 
Una ragazza dai capelli biondo cenere e gli occhi castani, entrò nella presidenza, con sotto braccio un libro di magia antica. Icy spostò lo sguardo verso la nuova arrivata e ghigno.
 
“Selina!. Sono fiera di Te. Il tuo Legendarium, ci sta aiutando moltissimo contro quegli stolti che osano ribellarsi al nostro comando!”, pronunciò la strega finale del ghiaccio rivolgendosi con tono fiero, alla strega dai capelli biondo cenere, la quale sorrise.
 
“La ringrazio mia signora. Io e il mio Legendarium saremo sempre al vostro completo servizio, basta soltanto una vostra parola!”, pronunciò Selina rivolgendosi a Icy, la quale sorrise guardando la strega dai capelli biondo cenere con fierezza.
 
“Sotto ai nostri insegnamenti, sarai un ottima strega Selina te lo posso proprio garantire!”, pronunciò la strega finale del ghiaccio con un sorriso rivolgendosi a Selina, ma poi Icy di colpo, diventò seria guardando la porta d’ ingresso della presidenza.
 
Con un semplice cenno della mano di Icy, le porte d’ingresso si aprirono e cadde in terra, una giovane ragazza di quattordici anni, dai capelli ricci violetti ribelli.
 
“Elettra. Tua madre non ti ha insegnato a non spiare, se non è necessario?!”. Chiese la strega finale del ghiaccio rivolgendosi alla figlia di Stormy, la ragazza in questione si rialzo in piedi, spolverandosi la gonna, dalla polvere di dosso, per poi guardare seriamente sua Zia Icy.
 
“Potrei dire lo stesso di te Zia Icy!. E’ da quando hai conquistato Torre Nuvola che tratti questa streghetta come se fosse la tua pupilla, sono mesi ormai che non sentì più Aurora!”, pronunciò Elettra rivolgendosi alla strega finale del ghiaccio, la quale la guardo seriamente assottigliando gli occhi.
 
“Selina e una promettente strega con un grande potenziale è poi, ho cose importanti da fare!. Aurora vuole studiare per diventare una fata, cosa che naturalmente disapprovo è spero che Lei metta subito la testa a posto, che non sia diventata una come quelle fatine di bassa categoria!”, pronunciò Icy rivolgendosi a Elettra, la quale indicò sua zia, ridusse a fessura gli occhi.
 
“Da come parli di Selina. Cominciò a pensare che la consideri una figlia migliore, di come vorresti che fosse stata Aurora. Se ci fosse zia Dark Bloom qui, di certo mi darebbe ragione!”, disse la ragazza dai capelli ricci rivolgendosi a Icy, la quale scese dalla scrivania e si avvicinò con passo di carica verso la nipote. Quando tra le due s’ intromise Stormy.
 
“Giù le mani da mia figlia Icy!. In parte concordo appieno con ciò che ha appena detto Elettra. L’ hai presa troppo sul personale sul fatto che Aurora sta diventando una fata. Certo neppure Io né sarei felice se Elettra volesse diventarlo!”, pronunciò la strega delle tempeste rivolgendosi reciprocamente, sia a sua figlia che alla strega finale del ghiaccio, la prima assottigliò gli occhi mettendo, le braccia conserte, mentre la seconda guardò seriamente la sorella minore.
 
“Ma sono sei mesi, per essere precise che non sentì neppure una volta Aurora, Icy. Te ne stai rendendo conto?!”. Chiese Stormy rivolgendosi alla sorella maggiore, la quale sbuffò prima di voltarsi e tornare alla scrivania, per sedersi su di essa.
 
“Certo che me ne rendo conto. Che domande stupide mi fai Stormy?. Sto facendo capire a mia figlia che deve decidere se vuole essere una fata, oppure stare con la sua famiglia e diventare potente!”. Rispose la strega finale del ghiaccio rivolgendosi alla strega delle tempeste, Elettra si voltò e se ne andò sbattendo cosi violentemente le doppie porte d’ingresso, che il boato riecheggiò a lungo nei ampi corridoi.
 
“Se ci fosse stata zia Dark Bloom. Di certo ti avrebbe fatta cambiare idea zia Icy. Chissà dove sarà finita!”. Pronunciò tra sé la giovane strega prima di scendere le scale, incrociando con lo sguardo, le giovani studentesse di Torre Nuvola, che si sono alleate con sua madre e le sue zie quando, avevano conquistato tempo addietro la scuola per streghe.
 
*********
Aurora si era allontanata dal cortile della scuola. proprio a metà discorso inaugurale di inizio anno della direttrice Faragonda, sinceramente lo trovava alquanto noioso. Quando scorse proprio all’ingresso della scuola di Alfea: Alex e gli andò subito incontro.
 
“Alex. Stavo giusto per chiamarti, che ne dici se andiamo a Magix?. solo Tu ed Io?!”. Chiese Aurora rivolgendosi al ragazzo dai capelli corvini, il quale sorrise prima di baciarla sulle labbra, la ragazza dai capelli celesti le cinse le braccia al collo ricambiando il bacio.
 
“Certamente Aurora andiamo prima che qualcuno ti rimandi a sentire il discorso della direttrice Faragonda, per fortuna  che non hai alcuna lezione in programma per oggi!”. Rispose Alex rivolgendosi alla ragazza dai capelli celesti, la quale sorrise dopodiché prendendo per mano il ragazzo dai capelli corvini, oltrepassarono il cancello d’ ingresso, della scuola per fate di Alfea, per andare verso la città di Magix, prendendo il primo bus, che fortunatamente passo proprio in quel momento di lì.
 
**********
Quando Selina su ordine preciso di Icy, uscì dalla presidenza lasciando da sole le Trix.
 
“Mi dispiace che Dark Bloom, se ne sia andata così di punto in bianco, oltre a darci un’ utile aiuto nel conquistare la dimensione oscura, ammetto mi piaceva la sua compagnia. Elettra c’ è rimasta male quando ha capito che Lei non sarebbe più tornata!”, pronunciò Stormy rivolgendosi alle sorelle, Darcy si sedette sulla poltrona e si carezzò amorevolmente il ventre, del terzo mese di gravidanza.
 
“Si Dark Bloom sarebbe stata un’ottima Trix. Con Lei non avremmo avuto problemi a diventare già da subito le padrone della dimensione magica!”, pronunciò la strega delle illusioni rivolgendosi a Stormy, Icy invece non le stava neppure ascoltando, era intenta a guardare la mappa spaziale della dimensione magica.
 
“Andremmo sul prossimo pianeta Yura e porremo fine ai collage che ci sono lì. Come tutti della dimensione magica, affinché saremo infine soltanto Noi streghe a dominare!”, pronunciò la strega finale del ghiaccio rivolgendosi alle sue sorelle, Darcy e Stormy sorrisero trionfanti.
 
Nota dell’Autore: Le Trix si prepararono ad andare sul pianeta Yura. Elettra non condivide alcune idee di sua Zia Icy. Cosa succederà ora?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento. Un ringraziamento speciale a Tressa, Corvina 300 per aver recensito il precedente capitolo. Alla prossima!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4: Rimpatriata ***


Capitolo 4: Rimpatriata.
 
La scuola volante di Torre Nuvola sorvolava i cieli del pianeta Yura, le studentesse della scuola per streghe, erano stupite come del resto anche le Trix, dal fatto che quel mondo sembrasse sterile e morto a prima vista, eppure potevano sentire chiaramente la magia positiva e negativa permeare in quel pianeta.
 
Elettra si stava annoiando a stare nella sua camera a studiare gli incantesimi oscuri sui tomi magici, si alzò dalla sedia e guardò da dietro la grande vetrata della stanza, la superficie di Yura, separò le labbra in un sorriso, per l’ idea che aveva in mente: uscire senza permesso da Torre Nuvola, cosa che faceva spesso e sovente è il bello era, che nessuno sé ne accorgeva.
 
“Potrei esplorare la superficie di quel mondo, cosi per togliermi un po’ la noia!”, pronunciò la giovane strega dai capelli violetti, prima di pronunciare un’ incantesimo di teletrasporto e in meno di un secondo, si ritrovo sulla superficie di Yura.
 
*******
Il palazzo di Dark Bloom era imponente, le alte mura in granito grezzo, tanto ruvido come il terreno anch’esso dello stesso elemento, da dare l’ idea à chi lo vedeva, che la terra stessa l’ avesse eretta è plasmata, nel medesimo istante in cui l’aveva fatta emergere. Il che le davano un’ aspetto inquietante è affascinante allo stesso tempo, anche le nebbie di cenere sembravano fare parte del tetto del palazzo stesso dato, l’ identico grigiore di cui erano formate le nebbie.
 
Sul vasto terrazzo del castello, c’ era la fata oscura con le mani poggiate sul muretto, intenta ad osservare l’orizzonte con gli occhi socchiusi dalla determinazione.
 
Dietro Dark Bloom c’era la sua devota ancella Kendra, la quale con le braccia dietro alla schiena, guardava la sua signora, mentre una leggera brezza di vento muoveva, facendo ondeggiare sinuosamente i capelli di Lei e i propri.
 
“Le esploratrici hanno visto un castello volante nei cieli del nostro mondo mia Regina. Emanando una forte energia oscura!”, pronunciò l’ancella rivolgendosi a Dark Bloom, la quale chiuse le palpebre, per poi mettersi composta e riaprirli con uno sguardo pieno di decisione, al punto che i suoi occhi bicolori ebbero un guizzo minaccioso.
 
“State pronti ad alzare le difese al minimo accenno di minaccia. La salvaguardia dei miei sudditi è la mia massima priorità!”, pronunciò la fata oscura prima di voltarsi rivolgendosi a Kendra, la quale si porto una mano al petto, facendo un lieve inchino del corpo.
 
“Mi sono premunita di avvisare Evaloria, Cleo e Carrenna, di stare all’ erta!”, disse umilmente la ragazza dagli occhi turchesi guardando la sua signora, Dark Bloom separò le labbra in un sorriso, scoprendo i canini quando, perse il sorriso voltandosi e assottigliare gli occhi in una direzione, precisamente sui campi dei fiori non lontani dal maniero.
 
“C’ è qualcuno lì, non è uno dei miei sudditi!”, pronunciò la fata oscura, cosa che attirò l’ attenzione di Kendra, la quale si avvicinò alla sua signora e osservò nella identica direzione che stava guardando Lei.
 
“Andrò a controllare. Se si tratta di un intrusa la porterò al suo cospetto!”, pronunciò l’ancella rivolgendosi alla sua signora, ma un cenno della mano di Dark Bloom, la fece ammutolire.
 
“Andremmo insieme, mi sei troppo cara, e non me lo perdonerei se ti dovesse accadere qualcosa Kendra!”, disse la fata oscura rivolta alla ragazza dai capelli corvini, la quale annuì prima di sollevarsi a mezz’aria in volo, mentre Dark Bloom fece comparire da dietro la schiena le sue ali Enchantix e si sollevò in volo.
 
******
La giovane strega dai capelli violetti, esploro per una buona mezz’ ora la superficie del pianeta, è poté ricredersi sul suo primo pensiero che fosse un mondo morto, fiori candidi coprivano ettari di terreno, ma cosa la stupì di tutto era ciò che aveva visto in lontananza parzialmente nascosto dalle nebbie di cenere, una città.
 
“E interessante, prima ho scorso delle strutture di edifici, e chiaro che questo mondo e abitato ma, dove saranno tutti!”, pronunciò tra sé Elettra quando, sentì un suono acuto e sollevò lo sguardo per vedere atterrare Kendra a cinque metri di distanza da Lei con uno sguardo serio e deciso sul volto.
 
“Chi sei Tu?!”. Chiese la ragazza dai capelli corvini rivolgendosi a Elettra, la quale si mise subito sulla difensiva,  guardandola con un ghigno sul volto e lo sguardo deciso.
 
“Dovrei farti Io questa domanda!. Sono la figlia delle nuove padrone di questo mondo!”. Rispose la ragazza dai capelli violetto, ma Kendra la interruppe scagliandole una sfera di fuoco verso di Lei.
 
“Le nuove signore!. Sappi mocciosa, che niente e nessuno può competere con la nostra sovrana! Perciò vai a dirlo a tua madre di andarsene prima di venire distrutta!”, pronunciò l’ancella rivolgendosi a Elettra, la quale digrigno i denti emanando scintille quando.
 
La figura di Dark Bloom comparve tra Kendra e Elettra sollevando una coltre di cenere che offuscava la vista alla strega dai capelli violetti.
 
Elettra sgranò gli occhi e per un secondo pensò di essersi sbagliata quando aveva visto i capelli rossi della donna, ma le sei ali Enchantix nere, coperte di scaglie di ossidiana coprivano buona parte del viso, ma quando la coltre di cenere si diradò, si paralizzo dalla sorpresa nel rivedere: sua Zia Dark Bloom.
 
“Zia Dark Bloom sei proprio Tu?!”. Chiese la ragazza dai capelli violetti rivolgendosi alla sovrana, la quale dapprima inarcò un sopraciglio, sbatte le palpebre lentamente come i movimenti di una farfalla.
 
“Elettra?!”. Chiese a sua volta la fata oscura rivolgendosi a Lei, la quale sorrise, mentre Dark Bloom con un cenno della mano fermo Kendra, la quale obbedì.
 
“Zia Dark Bloom!”. Rispose Elettra correndo ad abbracciare la Zia, la quale con un sorriso, ricambiò l’abbraccio.
 
“Non ti avevo riconosciuta piccola mia. E passato così tanto tempo!”. Pronunciò Dark Bloom con un sorriso dolce sul volto, rivolgendosi a Elettra, la quale sorrise.
 
Kendra sorrise, vedere la sua signora così felice la faceva stare bene, seppur guardasse con diffidenza Elettra.
 
Nota dell’Autore: Finalmente dopo tanto tempo, ho deciso di ri aggiornare ma torniamo alla storia Dark Bloom e Elettra dopo tanti anni si sono ritrovati. Ma cosa succederà ora?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento!. Un ringraziamento speciale a Tressa per il suo consiglio che mi e stato molto utile.
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5: possibili alleanze. ***


Capitolo 5: possibili alleanze.
 
All’ interno della scuola volante di Torre Nuvola, Le Trix e le studentesse streghe, alleate con le streghe in questione, si stavano preparando ad attaccare il collage di Yura.
 
“Questo collage cadrà. Come tutti gli altri della dimensione magica, saremo alla fine noi streghe a prevalere!”, pronunciò Icy rivolgendosi alle studentesse, le quali esultarono frementi di portare la distruzione e di sottomettere gli allievi della scuola in questione.
 
Ad un tratto le porte, si spalancarono con un violento colpo, che fecero sobbalzare tutti i presenti, le Trix si voltarono all’ istante verso l’ ingresso, in sottofondo si udì chiaramente, il sordo rumore di passi muniti di tacco, comparvero iniziando dagli stivali salendo, poi sulle gambe è quando, tutta la figura della fata oscura Dark Bloom fece la sua comparsa, le tre streghe finali sgranarono gli occhi.
 
“Dark Bloom?!?!”, Chiesero le Trix rivolgendosi alla fata oscura in questione, da dietro le sei ali nere Enchantix, comparvero la figura di Elettra e di Kendra.
 
“Quanto tempo Trix!”. Rispose solamente con voce metallica la fata oscura rivolgendosi alle tre streghe.
 
********
 
Nello stesso istante nella città di Magix, seduti al tavolo di un bar intenti a mangiare un gelato c’erano Alex e Aurora, quest’ultima però aveva un espressione triste sul volto, cosa che venne notata all’ istante dal ragazzo dai capelli corvini.
 
“Aurora cos’hai?. Qualcosa non va?!”. Chiese Alex rivolgendosi alla ragazza dagli occhi azzurri, la quale sollevò lo sguardo, sospiro prima di adagiarsi contro lo schienale della sedia, passando le dita tra i suoi capelli celesti.
 
“Si Alex. Come ti ho già spiegato sono mesi che non ho più notizie della mia famiglia, fatta eccezione di mia cugina Elettra. Da come mi ha detto proprio Lei!”. Rispose Aurora rivolgendosi a Lui, quest’ultimo poggiò un gomito sul tavolo, con la mano chiusa a pugno davanti alle esili labbra, intento ad ascoltare attentamente ciò che Lei gli stava dicendo.
 
“La mia famiglia non vuole parlarmi. Capisci Alex. La mia famiglia tutt’ d’un tratto ha deciso di chiudere cosi i loro rapporti con Me!. Per fortuna che Io e Elettra ci parliamo!”, aggiunse Aurora, tristemente rivoltasi ad Alex, il quale dolcemente le toccò con la mano, il dorso di Lei.
 
“Sono pienamente d’accordo con Te, che sei delusa dal comportamento della tua famiglia, con quale diritto lo hanno deciso di chiudere i rapporti con Te, sono sempre la tua famiglia Loro!”. Disse il ragazzo dai capelli corvini rivolgendosi ad Aurora, la quale sorrise e intrecciò le dita con quelle di Lui prima di baciarlo a stampo sulle labbra.

“E’ anche di questo che mi piaci Alex. Ti preoccupi sempre di Me, non mi hai mai giudicato male, sapendo di chi sono figlia. Grazie di cuore Alex per avermi ascoltata!”, disse Lei rivolgendosi a Lui, quest’ ultimo diventò immediatamente e visibilmente, di un vivido color rosso bordeaux per l’ imbarazzo, dalle parole di Aurora.
 
“Grazie. Te lo già detto non so quante volte ma. Su di me puoi sempre contare Aurora!. E’ farò di tutto per aiutarti!”, pronunciò Alex rivolgendosi alla ragazza dai capelli celesti, la quale sorrise dolcemente guardandolo negli occhi fucsia di Lui con gli occhi azzurri di Lei.
 
“Lo so. Ultimamente le cose sono cambiate. Prima di tutto: Le figlie delle winx hanno cambiato dormitorio seppur frequentano ancora Alfea, ma ultimamente non si sono fatte vive durante le lezioni.!”, pronunciò Aurora cambiando evidentemente discorso, con le guance imporporate di rosso rivolgendosi a Lui.
 
“Si. E’ vero ma non pensiamoci, Loro dovranno vivere per tutta la vita, sapendo di ciò che le loro madri hanno fatto a Bloom. Come anche gli specialisti!. Non si può cancellare tutto ciò che è stato fatto!”, pronunciò Alex rivolgendosi ad Aurora, la quale sorrise prima di continuare a mangiare il gelato.
 
Ma gli occhi azzurri di una ragazza dai capelli biondo platino, osservarono in lontananza, la coppia con serietà.
 
*********
Le Trix guardarono allibite Dark Bloom, presente nel salone, le giovani studentesse della scuola per streghe, erano pronte allo scontro, ma ad un cenno di Icy, le allieve si fermarono all’ istante, guardando le streghe finali con uno sguardo interrogativo.
 
“Avete l’aria di aver visto un fantasma Trix!”, pronunciò Dark Bloom rivolgendosi alle streghe finali, le quali sorrisero, Stormy guardò sua figlia Elettra con serietà, chiedendosi come Lei avesse incontrato a colpo sicuro la fata oscura in questione.
 
“Beh Dark Bloom sei scomparsa di punto in bianco tre anni fa, subito dopo la sconfitta e l’imprigionamento di quelle insulse fatine delle winx. Vederti tornare così all’ improvviso, beh anche Tu né saresti stupita al nostro posto!”, pronunciò Icy rivolgendosi alla fata oscura, la quale la guardo seriamente.
 
“Veramente non sono tornata, non vi sto parlando come la vostra compagna di anni addietro ma, come la Regina di Yura!”, pronunciò seriamente Dark Bloom rivolgendosi alle Trix, le quali rimasero sgomente e solo allora s’accorsero della curiosa corona d’argento sulla testa della fata oscura.
 
“Anche se si trattasse di voi Trix. Se attaccherete il mio popolo, non vi perdonerei e vi attaccherei senza esitare, senza pietà!”, aggiunse la fata oscura con voce metallica rivolgendosi alle tre streghe finali, le quali la guardarono con serietà.
 
Le streghe allieve dietro le Trix, erano frementi di vedere le loro signore, combattere contro la fata oscura al punto di incitare con la voce le streghe finali, ma smisero all’ istante quando si sentirono addosso l’ occhiataccia di Stormy.
 
Selina però si mise sotto il braccio il Legendarium, guardando Kendra e Elettra che se ne stavano in disparte con aria preoccupata, scambiandosi ogni tanto delle occhiate serie a vicenda.
 
“Ma come … !”, pronunciò Icy ma venne interrotta a meta frase da Darcy, la quale guardò con un espressione seria Dark Bloom, Lei la guardò con la coda dell’ occhio.
 
“Quello che Icy vorrebbe dire, che dopo tanto tempo, ci siamo finalmente rincontrate Dark Bloom, non vedo il motivo di doverci combattere, sono certa che averti come alleata nei nostri piani di conquista, ho in alternativa fornirci aiuto in qualche modo, sarebbe molto allettante per entrambe!”, disse la strega delle illusioni rivolgendosi alla fata oscura, la quale la guardò e di conseguenza Icy e Stormy.
 
“Ne riparleremo più tardi, Kendra vi porgerà l’ubicazione del mio palazzo, proseguiremo la nostra conversazione lì in tranquillità. Le studentesse di Torre Nuvola non cambiano mai, sono caotiche di natura!”, pronunciò solamente Dark Bloom rivolgendosi alle Trix, le quali annuirono, l’ ancella della fata oscura porse ad Elettra un foglio con scritto sopra delle coordinate.
 
“D’accordo Dark Bloom, è per quanto riguarda voi ragazze, la prima che osa obbiettare la nostra scelta!. La tramutò all’ istante in un rospo sono stata chiara?!”, Chiese Icy rivolgendosi alle giovani allieve di Torre Nuvola, le quali si ammutolirono e annuirono solamente.
 
“Non vedo l’ora di sapere cosa hai fatto in questi anni Dark Bloom!”. Pronunciò Stormy rivolgendosi alla fata oscura in questione, la quale sorrise in modo accennato, prima di spalancare le sue ali nere e alzarsi in volo, Kendra fece comparire le sue ali, simili a quelli di un pipistrello e seguire in volo la sua padrona.
 
Elettra si allontano un attimo e tirò fuori dalla tasca, il cellulare e digitò il numero di Aurora, ansiosa di dirle che Dark Bloom era tornata e che forse Lei, avrebbe potuto finalmente sistemare le cose in famiglia.
 
Nota dell’ Autore: L’incontro tra Dark Bloom e Le Trix, e alquanto rigido ma, cosa succederà e cosa comporterà un’eventuale scelta della fata oscura. Cosa avrà fatto Lei in questi tre anni?. Chi sarà la ragazza che spia Aurora e Alex?: scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima. un ringraziamento speciale a Tressa, per aver recensito fin dal primo capitolo questa storia! Grazie!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6: sorprese a non finire. ***


Capitolo 6: Sorprese a non finire.
 
Nella città di Magix, Alex e Aurora stavano passeggiando per le strade della città, guardando di tanto in tanto, le vetrine dei negozi, la ragazza dai capelli celesti guardò Lui, sul volto del ragazzo c’era un espressione seria e pensierosa cosa che venne subito notata da Lei.
 
“Cosa stai pensando Alex?. Né vuoi parlare con Me se qualcosa ti turba?!”. Chiese Aurora rivolgendosi a Lui, il quale la guardò con la coda dell’occhio, prima di sorridere dolcemente.
 
“Stavo pensando che tra alcuni giorni ci sarà una festa su Eraklyon, mia madre e stata invitata come del resto anche mio padre da parte di Sky, sinceramente non ci voglio andare, soprattutto lì, certe volte preferisco non essere il principe di Tir nan Og!”, Rispose Alex rivolgendosi ad Aurora, la quale lo guardo con la mani dietro alla schiena, per poi giocherellare con una ciocca dei suoi capelli celesti e guardare Lui.
 
“E se Alex. Io venissi con Te su Eraklyon, certo non mi piacciono le feste dei reami, almeno ti tengo compagnia, perché certamente sarà una noia mortale!. Che ne dici?!”. Chiese Lei rivolgendosi a Lui, il quale sorrise dolcemente, prendendole la mano, cosa che fece arrossire visibilmente Aurora, ma si limitò a sorridere in modo dolce.
 
“Mi piacerebbe molto!. Pensavo che non avresti mai accettato se te lo avessi chiesto Aurora!”. Rispose Alex rivolgendosi a Lei, la quale gli sorrise quando, lo scalpitio di scarpe con il tacco attirò la sua attenzione, sia Lei che Lui si voltarono in direzione di dove provenisse la fonte di quel rumore.
 
Chiara corse per poi fermarsi a due metri di distanza da Loro, con un sorriso sul volto, si sistemo i capelli platinati e li guardò.
 
“Ragazzi, ho provato a chiamarvi prima non mi avete sentito, non immaginavo di trovarvi qui a Magix!”, pronunciò la ragazza dai capelli platino rivolgendosi ad Alex e Aurora ma soprattutto più rivolta a Lui.
 
“Chiara. Non eri ad Alfea ad ascoltare la conversazione della direttrice Faragonda?!”. Chiese la ragazza dai capelli celesti rivolgendosi alla ragazza dai capelli platino, la quale letteralmente l’ignorò, per poi guardare Alex.
 
“La direttrice Faragonda dice sempre le solite noiose cose ogni volta, cosa che dovresti dare sempre attenzione Aurora, hai ancora molto da imparare per essere una fata!”. Rispose Chiara rivolgendosi alla ragazza dai capelli celesti, la quale strinse i pugni, ma Alex prontamente si mise tra le due ragazze prima che la situazione andasse di male in peggio.
 
“Soltanto chiara che adesso Io e Aurora stavamo andando ad una festa privata nei pressi di Fortezza Nera, dato che ognuno dei invitati poteva portare una persona di propria conoscenza, e siamo già in ritardo mostruoso!”, pronunciò il corvino rivolgendosi alla ragazza dai capelli celesti, la quale sorrise di complicità e si voltò dando le spalle ad Chiara.
 
“Peccato che mi ha già invitato prima, bye, bye Chiara!”, disse Aurora con tono umoristico e con un pizzico di vanità nei confronti della ragazza dai capelli platino, la quale strinse i pugni, scoccando un’occhiataccia furiosa a Lei, prima di forzare un sorriso accennato.
 
“Non divertitevi troppo, soprattutto Tu Alex!”, pronunciò la principessa di Eraklyon rivolgendosi al ragazzo dai capelli corvini, il quale svoltò l’angolo assieme ad Aurora, dopodiché emise un lieve sospiro.
 
“Direi che il nostro appuntamento e appena andato a farsi benedire, speravo di passare una piacevole giornata con Te senza problemi, ma sono proprio quelli ad essere arrivati da noi!”, disse Alex rivolgendosi ad Aurora, la quale sorrise prendendo per mano il corvino, mettendosi sulle punte e baciarlo sulle labbra, per poi sussurrargli all’orecchio.
 
“Beh io ho avrei un idea, vieni questa sera al lago di Rocca Luce, senza farti vedere da nessuno!. Mi raccomando si puntuale okay?”. Chiese la fata del ghiaccio facendogli l’ occhiolino rivolto al corvino, il quale arrossi per poi sorridergli dolcemente.
 
“Ci sarò Aurora!”. Rispose Alex ma quando stava per baciarle sulle labbra la ragazza dai capelli celesti, a rovinare l’atmosfera fu il trillo del cellulare di Lei, cosa che scatenò una risatina divertita di Lui.
 
“Come ho detto poc’anzi sono i problemi che sono venuti da noi, per sicurezza stasera non ci portiamo i cellulari. Ora torno a Fortezza Nera, ci sentiamo più tardi Aurora!”, aggiunse il corvino rivolgendosi alla fata del ghiaccio, la quale sorrise dolcemente vedendolo allontanarsi, mentre il suo cellulare continuo a trillare.
 
Aurora prese il cellulare e guardò il display chiedendosi chi mai fosse il disturbatore di aver interrotto un piacevole momento con il suo amato Alex, la ragazza dai capelli celesti sgrano gli occhi vedendo il nome sullo schermo: Elettra,  accettò subito la chiamata.
 
“Alla buon ora Aurora, ho una cosa molto importante da dirti, spero di non averti disturbata!, soprattutto se eri con il tuo Alex!”, pronunciò la strega dai capelli violetto rivolgendosi alla cugina, la quale diventò bordeaux, prima di camminare per la strada, avendo cura di non essere osservata da nessun’altro.
 
“Elettra. Hai scelto proprio un brutto momento per chiamarmi!. Cosa c’ è?. Ci sono novità a casa?!”. Chiese Lei con un tono leggermente infastidito, ma solo perché oltre i suoi problemi famigliari, la presenza scomoda di Chiara di poco prima è soprattutto che aveva sempre poco tempo da trascorrere con il suo Alex. Sempre se quest’ultimo non aveva avuto allenamenti straordinari.
 
“Credimi Aurora ho un buon motivo per chiamarti. Dark Bloom è tornata, dopo tanti anni è non ci crederai: Lei è sovrana di un intero regno, stasera le nostre madri la incontreranno al loro castello, quando puoi vieni subito, cosi la rivedrai!”,. Rispose Elettra rivolgendosi alla cugina in questione, la quale sgranò gli occhi e non poteva credere alle sue orecchie, si sentiva felice a sapere che Dark Bloom era tornata e le novità apprese, però l’idea di rivedere cosi la sua famiglia, le faceva perdere la voglia.
 
“Stasera però non posso proprio venire, l’idea di rivedere mia mamma Icy e Tritannus, sono certa che si scatenerà l’ennesimo litigio sul fatto che io sono una fata di secondo livello, però quando vedi Zia Dark Bloom digli che la incontrerò al solito posto, al lago di Rocca Luce quando vuole, ora ti lasciò, torno ad Alfea!”, disse la fata del ghiaccio rivolgendosi a Elettra, la quale si rabbui ma comprese appieno il motivo della ragazza dai capelli celesti.
 
“Glielo riferirò quando la vedrò, puoi stare tranquilla Aurora!”, pronunciò la strega dai capelli violetti, prima di chiudere la chiamata e tornare nella presidenza, Darcy stava parlando attraverso una sfera di comunicazione con suo marito. Valtor.
 
Ma proprio quando Elettra stava per chiedere a sua madre Stormy sul quando sarebbero partiti, le porte si aprirono di colpo.
 
“Bene sorelle e l’ora di andare a parlare con una nostra vecchia compagnia, ho in mente una proposta allentante per Dark Bloom!”, pronunciò Icy entrando nella presidenza seguita fedelmente da Selina, cosa che suscito un’occhiata infastidita di Elettra, la strega finale del ghiaccio guardò seriamente Darcy.
 
“Darcy levami subito la faccia di quel perdente di tuo marito dalla faccia, ancora mi chiedo con tra tanti uomini che abbiamo dalla nostra parte hai deciso proprio di metterti con Lui?!”. Chiese Icy rivolgendosi alla strega delle illusioni, al quale sbuffo e dopo aver parlato di alcune cose con suo marito Valtor, fece sparire la sfera di comunicazione, prima di guardare la sorella maggiore.
 
“senti da che pulpito viene la predica. Vogliamo andare, ci manca soltanto che Dark Bloom ci dia delle ritardatarie!”. Rispose Darcy rivolgendosi a Icy, la quale sbuffo rumorosamente prima di guardare le sue sorelle minori e Elettra.
 
“Muoviamoci!”, pronunciò solamente la strega finale del ghiaccio alzandosi in volo, seguita dalle Trix, Selina e Elettra.
 
********
 Flora aveva fatto ritorno nella sua camera del dormitorio, dopo tanti tentativi era finalmente riuscita, assieme a Roxy. A far tornare alla normalità la preside Griffin, seppur quest’ultima dovette essere portata successivamente nell’infermeria della scuola, a causa della fatica.
 
Proprio mentre la fata della natura stava per mettersi a leggere, l’ennesimo libro di magia antica, un rumore attirò la sua attenzione, chiuse ancora prima di leggere il tomo magico, e si diresse verso la finestra, e scorse tre Windrunner di Fonte Rossa, fermarsi davanti alla scuola, ed dirigersi verso l’ingresso principale: Riven, Timmy e Brandon.
 
“Che ci fanno qui gli specialisti?. Che vorranno far andare via le loro figlie, posso capire Riven e Brandon ma Timmy?. No qualcosa mi dice che vale la pena di andare a controllare!”. Pronunciò Flora flebilmente fra sé, prima di uscire dal dormitorio e dirigersi verso l’ingresso. Avrebbe seguito gli specialisti così, da capire qual’era il motivo del perché erano lì.
 
********
 
Le Trix volarono per alcuni minuti, con loro c’erano Selina e Elettra, quest’ ultima guardò più volte la cartina dove erano descritte con precisione chirurgica, le indicazioni sull’ubicazione del palazzo della Regina di Yura, Dark Bloom.
 
“Ecco il posto e questo ma dov’è sarà il palazzo di zia Dark Bloom?”. Domandò Elettra rivolgendosi alle Trix, sua madre Stormy si guardò intorno, notando che le nebbie di cenere erano un po’ più fitte in quel punto, da non dare una visione chiara e nitida di dove si trovarono.
 
“Probabilmente non hai capito chiaramente la cartina Elettra! IO Te l’avevo detto prima di darmela a me!”. Rispose Icy rivolgendosi alla nipote, la quale la guardò seriamente porgendogli la cartina.
 
“Dato che parli tanto da chi sa tutto zia Icy. Eccoti un idea: PROVA A CAPIRE DA SOLA CHE RAZZA DI MADRE SEI. E’ ANCHE CHE RAZZA DI PADRE EH TRITANNUS;  SAREI FELICE SE AURORA VI DICESSE UN GIORNO CHE VI ODIASSE PROPRIO PERCHE’ AVETE DECISO DI CHIUDERE I RAPPORTI CON LEI!!”, urlò di rabbia la strega dai capelli violetti rivolgendosi a Icy, la quale diventò bordeaux dalla rabbia guardandola con gli occhi glaciali
 
“Bada a come parli. Sono sempre sorella di tua madre, perciò devi portarmi il rispetto che merito!”, pronunciò la strega finale del ghiaccio rivolgendosi alla strega dai capelli violetti,  in lontananza Darcy, Selina e Stormy, stavano in disparte chiedendosi quando avrebbero finito le due streghe di litigare.
 
“IL RISPETTO CHE MERITI?!. SEMPLICE NON TE LO MERITI!!. ANCHE SE SEI UNA CHE SI CREDE SUPERIORE AGLI ALTRI MA. NON E’ NEPPURE CAPACE DI COMPRENDERE DA SOLA, CHE HAI MESSO DA PARTE TUA FIGLIA AURORA, COME SE FOSSE UNA PEZZA DA PIEDI, MA COSA TI FREGA!. SE PROPRIO VUOI SAPERLO!. COMINCIO ANCHE A DUBITARE CHE IN QUEL CRANIO GELATO CHE TU CHIAMI TESTA, NON CI SIA DELLA GRANITA AL POSTO DEL CERVELLO!!”, urlò nuovamente Elettra rivolgendosi a Icy, la quale ormai aveva perso la pazienza, ma proprio quando stavano per litigare. Un rumore desto la loro attenzione.
 
“Cosa è stato quel rumore?!”. Chiese Stormy rivolgendosi alle sorelle, Icy si guardò intorno seppur scoccasse occhiatacce severe, come faceva del resto anche Selina rivolte a Elettra, ad un tratto quest’ultima indicò una foschia di nebbia di fronte a loro più scura.
 
“Proveniva da là dentro!”. Rispose la figlia di Stormy rivolgendosi alla madre e alle streghe, Icy e Darcy guardarono la foschia e a parlare fu ancora una volta la strega finale del ghiaccio.
 
“E’ soltanto una foschia di cenere Elettra, come tutto quello che vediamo figurati se dici che potrebbe esserci qualcosa dietro quella coltre, soltanto perché e più scura delle altre!”. Pronunciò Icy rivolgendosi alla giovane strega in questione, Lei però fu certa di ciò che aveva sentito e quando vide, il palazzo di granito di Dark Bloom, uscire solenne attraverso il banco di nebbia cinerea, l’espressione stupita delle Trix di fronte all’imponenza del maniero, era ben evidente.
 
“Quello è il palazzo di Dark Bloom?!. Wow, devo ricordarmi di chiederle chi è il suo architetto, e cupo e tenebroso al punto giusto!”, pronunciò Darcy ammirando l’imponente castello della fata oscura, Icy sbuffò prima di guardare le sue sorelle minori.
 
“Entriamo allora, se Dark Bloom sarà una nostra preziosa alleata, la dimensione magica sarà già nelle nostre mani da subito!”, pronunciò la strega finale del ghiaccio, volando seguita da Darcy e Stormy, verso l’ingresso del maniero.
 
Nota dell’Autore: Alex e Aurora sono molto legati come coppia, ma ora cosa succederà? Cosa faranno gli specialisti ad Alfea?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Dubbi e ira. ***


Capitolo 7: dubbi e ira
 
Flora segui a debita distanza gli specialisti, fino a quando questi ultimi entrarono nella presidenza, la fata della natura si avvicino alle porte con cautela e si appoggiò alla parete e rimase all’ascolto, per sentire di nascosto per quale motivo i ragazzi delle winx erano lì.
 
“Salve ragazzi. A cosa devo la vostra visita?!”. Chiese la direttrice Faragonda rivolgendosi agli specialisti, i quali guardarono seriamente la preside della scuola per fate.
 
“Lo sa benissimo per quale motivo siamo qui, direttrice Faragonda. Avete la più pallida idea di quanto sia difficile la vita dei miei figli come anche quella dei miei amici qui presenti?!”. Pronunciò Riven con un tono di voce un po’ più alta rivolgendosi alla direttrice in questione, la quale giunse le mani davanti al viso, poggiando i gomiti sulla superficie liscia della scrivania di legno massello, guardando seriamente ognuno degli specialisti presenti nella stanza.
 
“Si ho il completo quadro della situazione”, sospirò solamente la preside Faragonda e aggiunse:
 
“Da quando tre anni fa, tutti hanno scoperto il tradimento delle winx nei confronti di Bloom accaduta alcuni anni prima. Le vostre figlie sono state emarginate e insultate parecchie volte per un breve periodo!”.
 
Il violento e improvviso pugno a martello di Riven, fece sobbalzare la preside della scuola per fate e tutti i presenti, compresa Flora, che stava ancora spiando la conversazione, guardandosi ogni tanto intorno per essere sicura di non venire scoperta.
 
“Quella non poteva essere Bloom!. Quella e stata senza ombra di dubbio opera delle Trix, lo sappiamo tutti che Bloom è stata uccisa da proprio da loro!. Possibile che non l’avete tutti capito?!!”, urlò Riven con tutto il fiato che aveva in corpo, che tutti avrebbero potuto sentire chiaramente la sua frustrazione.
 
Flora, ancora dietro alla porta strinse i pugni fino a sbiancarsi le nocche, con lo sguardo puntato verso il pavimento, sarebbe voluta entrare dentro e digliene quattro agli specialisti che razza di ragazze avevano.
 
“Quello che dici Riven, potrebbe essere giusto ma, le winx hanno ammesso senza esitazione ciò che hanno fatto, l’unica cosa che posso consigliarvi è di prendervi un periodo di congedo, con i vostri figli per un certo periodo, in modo che la faccenda si tranquillizzi almeno un po’!”, spiegò la preside della scuola per fate rivolgendosi allo specialista dai capelli prugna, il quale si allontano quanto basta dalla scrivania trattenendosi da non scoppiare di rabbia.
 
“Se ammesso quella fosse stata la vera Bloom. Perché non sì e fatta viva dopo l’imprigionamento delle winx?. Avrebbe potuto dare delle prove concrete sulla veridicità di quello che ha detto, sul fatto del cosi detto, tradimento delle nostre ragazze, c’eravate anche voi al funerale di Bloom, le winx piangevano!”, pronunciò Nabu con un tono seppur saturo di rabbia, almeno più celata di Riven, rivolgendosi alla direttrice Faragonda, la quale adagiò la schiena contro lo schienale barocco della sua poltrona, poggiando le mani sulla scrivania.
 
“E’ questo che stiamo cercando di scoprire appunto, come cercavo di spiegare a Riven. Stando a quello che ha detto la Griffin, quando le Trix avevano attaccato Torre Nuvola, Bloom non era presente, il che coinciderebbe con le parole dette poc’anzi di Riven. Ma vi garantisco che stiamo cercando di scoprire quanto possibile su quello che è avvenuto quel giorno!”, spiegò la direttrice Faragonda rivolgendosi agli specialisti.
 
“Vi chiedo però di prendere in considerazione il mio consiglio: i vostri figli e figlie hanno più bisogno di voi, prendetevi un lasso di tempo sia per aspettare che la situazioni migliori che per stare un po’ di tempo con loro!”, aggiunse la direttrice della scuola per fate rivolgendosi agli specialisti, i quali annuirono.
 
“Si direttrice Faragonda, ci penseremo prima di prendere o meno in considerazione il suo consiglio!”, pronunciò Brandon rivolgendosi alla direttrice in questione, Flora si allontano dalla porta, e aspetto che gli specialisti uscissero dalla presidenza.
 
********
Aurora fece ritorno alla scuola per fate di Alfea, dentro di sé si sentiva felice, non solo di avere la sera stessa un appuntamento speciale con il suo amato Alex, ma era anche felice di sapere che sua zia acquisita Dark Bloom, era tornata dopo così tanto tempo, in effetti  l’ultima volta che l’aveva vista attraverso delle immagini magiche la fata oscura massacrare di botte le winx.
 
D’altra parte nel profondo dell’anima, la ragazza dai capelli celesti sperava che Dark Bloom potesse portare nuovamente luce, facendola riconciliare in qualche modo con i suoi genitori: Icy e Tritannus.
 
Quando Aurora entrò nel suo appartamento del dormitorio, vide parecchi vasi di piante, sparsi per la stanza, con sguardo sgomento la ragazza dai capelli celesti fece alcuni passi quando pesto una radice, e una pianta lì vicina, rilasciò una cortina fumogena di colore rosso.
 
“Ma cosa?!. Coff!. Coff!. Diamine eh?!”. Chiese Aurora tossendo più volte mentre cercava di diradare con le mani la cortina fumogena, quando udì uno schioccare  di dita e la nube si diradò rapidamente, rilevando la figura di una ragazza con uno sguardo pieno d’imbarazzo e di timidezza in egual misura.
 
“Scusami e colpa mia. Quella e una Pianta Fumogena da guardia, e una mia creazione!”. Rispose la misteriosa ragazza, della stessa età di Aurora, forse un po’ più giovane di un anno rispetto a Lei. Con lunghi capelli sino a meta schiena rosati e gli occhi verde chiaro. Indosso un vestito mono spalla verde mela con zeppe alte con motivi floreali.
 
“Direi che funziona perfettamente non si vedeva un palmo dal naso!”, pronunciò Aurora rivolgendosi alla ragazza dai capelli rosati, la quale sorrise in modo timido.
“Piacere!. Sono Camelia!”, si presentò la ragazza dai capelli rosati rivoltasi ad Aurora, la quale sorrise e si presento.
 
“Sei di Limphea immagino?. Sei qui per studiare?!”. Chiese Aurora rivolgendosi a Camelia, la quale sorrise timidamente.
 
“Si. Sono la figlia di Crystal, principessa di Limphea, sono venuta per diventare una fata, anche se purtroppo non mi hanno detto nulla sulle lezioni!”. Rispose la ragazza dai capelli rosa rivolta alla sua nuova amica. Aurora sorrise per poi comunicargli tutte le informazioni della scuola, orari degli studi, ecc.
 
**********
Nel castello di Dark Bloom, precisamente nella sala del trono, un’ampio salone di forma semicircolare dove, al centro della sala su un trono di marmo intagliato, imbottito da strati di morbida pelle, cera la Regina di Yura.
 
“Mia signora, le Trix si stanno avvicinando all’ingresso, certamente per parlare con lei!”, pronunciò Kendra rivolgendosi alla sua amata regina, Dark Bloom la quale, accavallò le gambe, messe ancora di più in risalto dal lungo spacco del suo finissimo abito elegante di seta nero che risaltava calzando come un guanto, lungo le sue curve e forme esplosive.
 
“Avranno molte domande da farmi le Trix, quando saranno giunte alle porte, conducetele da me, le riceverò qui direttamente!”, disse la fata oscura adagiandosi con la schiena allo schienale imbottito del trono, una lunga ciocca di capelli grigia lama le copriva la spalla, verso il seno, messo in risalto dalla generosa scollatura, e sul bracciolo intagliato del trono. Guardando Kendra con i suoi occhi bicolori.
 
“Si mia regina!”, pronunciò l’ancella rivolgendosi alla sua amata padrona, Dark Bloom sorrise appena.
 
“Elettra non mi ha parlato di Aurora. Chissà come mai!”, pronunciò flebilmente tra sé la fata oscura.
 
***********
 
Flora seguì ancora gli specialisti attraverso i corridoi fino al cortile, i ragazzi si misero sul prato, dove avevano prima parcheggiato le loro windrunner.
 
“Questa faccenda riguardanti le nostre ragazze e le parole dette dalla direttrice Faragonda mi fanno venire il mal di testa!.  Non posso crederci e non ci credo che Tecna e le winx abbiamo cercato veramente di uccidere Bloom!”, pronunciò tristemente Timmy rivolgendosi ai suoi amici specialisti.
 
“Concordo su Timmy, Stella era molto amica di Bloom, come lo erano Musa, Aisha e Tecna, sono state imprigionate in base alla calunnia e senza delle prove attendibili, non mi stupirei se davvero ci fossero state dietro, quelle maledette Trix!”, pronunciò Brandon rivolgendosi ai suoi amici e compagni.
 
Riven guardò gli altri specialisti prima di dare un forte calcio alla windrunner, ammaccando parte della carrozzeria, ma non ci badò più di tanto. Era furioso con Bloom, Lui e Musa erano felici insiemi e poi tutto d’un tratto era andato tutto male.
 
“Però pensateci ragazzi. Ci siamo formulati parecchie ipotesi e non soltanto noi. Se Bloom non fosse stata realmente uccisa dalle Trix, ma soltanto rapita e con degli incanti magici molto potenti, l’avessero reso permanentemente una loro schiava, modificandole i ricordi a loro piacimento, Riven potrebbe avere ragione e dico forse, che le nostre ragazze sono state incastrate!”, pronunciò Nabu rivolgendosi ai suoi compagni specialisti, Riven serrò i pugni prima di guardare i suoi amici.
 
“Se e come dice Nabu. Non mi meraviglierei per niente se le Trix avessero usato Bloom come una loro animale da compagnia o come la loro cortigiana personale! Perché sarebbero adatte a loro, visto come sono!”, pronunciò Riven con un tono cosi velenoso da far invidia ad una vipera, rivolgendosi agli specialisti, Brandon però non lo stava neppure ascoltando. Lui aveva altri pensieri per la testa.
 
“Meglio tornare a Fonte Rossa ragazzi. E pensiamo sul da farsi riguardo al consiglio della direttrice Faragonda!”, pronunciò flebilmente lo specialista dai capelli castani rivolgendosi ai suoi amici specialisti, i quali annuirono e dopo essere montati in sella alle loro windrunner, se ne andarono.
 
Flora si diresse verso la scuola a testa bassa, ma con i pugni serrati al punto da sentire male alle mani.
 
Nota dell’Autore: Confusioni affliggono gli specialisti riguardo alla veridicità del tradimento delle winx nei confronti di Bloom. Flora li ha ascoltati ed ne rimasta sconvolta e adirata. Aurora ha conosciuto una nuova amica Camelia. Cosa succederà ora?. Come procederà l’udienza delle Trix dalla loro vecchia compagna Dark Bloom?: scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!. un ringraziamento a Tressa per il suo consiglio.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** una Triste verita e una mancata alleanza. ***


Capitolo 8: mancata alleanza e una triste verità a galla.
 
Le Trix assieme a Selina e a Elettra, raggiunsero l’ingresso del maniero, lo osservarono per qualche breve istante, le doppie porte portone in ferro battuto si aprirono lentamente con un lungo clangore metallico permettendosi cosi alle streghe di entrare all’interno del castello della fata oscura.
 
Quando le streghe finali e le due studentesse si trovarono nell’immenso salone principale di grosse dimensioni con una scalinata centrale formata da piccole lastre di marmo mese come in un mosaico, e gli scorri mano completamente fatta in legno d’ebano, in mezzo alla stanza ad attenderle c’era già Kendra, la quale sorrise in modo accennato.
 
“Siete le benvenute Trix, prego vogliate seguirmi, vi condurrò personalmente dalla Regina Dark Bloom, lei vi attente nella sala del trono!”, pronunciò l’ancella rivolgendosi alle streghe finali in questione ma Icy, scostò di malo modo la ragazza dai capelli corvini, guardandola con aria satura di superiorità e  di disprezzo.
 
“Tu sei soltanto un’insulsa servitrice, non abbiamo bisogno di te per raggiungere la nostra ex compagna, vai a pulire i pavimenti che quello è il tuo compito!”, pronunciò la strega finale del ghiaccio, con superiorità, camminando, Darcy e Stormy guardarono con un sorriso di superiorità Kendra, quando.
 
Un boomerang di grosse dimensioni, prossime ai due metri, l’oggetto volante, formato da due lame fuse insieme, ma affilate più dei rasoi, ruotarono ad altissima velocità come una pala, arrivando vicinissima a pochi centimetri dal piede di una sconvolta Icy, provocando un profondo solco sul pavimento, prima di ritornare indietro, sotto lo sguardo sconvolto delle streghe finali.
 
“Badate a come parlate, streghacce. Kendra e stata cortese da chiedervi di seguirla al cospetto della nostra amata regina!”, pronunciò una voce femminile proveniente da qualche parte nell’oscurità, mentre il boomerang venne preso da una mano simile alla zampa di un uccello rapace, munita di lunghi artigli scuri, affilati come rasoi.
 
“E offendere la nostra sovrana con il vostro comportamento, significa insultare tutti noi!”, pronunciò una seconda voce femminile, precisamente di colei che aveva preso l’affilato boomerang, che lentamente uscì dall’oscurità, le Trix prima la guardarono furiose, ma poi sui loro volti si vide lo sgomento.
 
Una giovane donna dalla bellezza ultraterrena, con un fisico perfetto, i capelli biondo castano chiarissimo, gli occhi dorati, indosso un vestito ridotto tribale che ne evidenziava le forme, con protezioni metalliche per le spalle, ma la cosa che sconvolse le Trix era altro dell’aspetto della nuova arrivata.
 
Le sue braccia, dai gomiti fino alle dita, parevano zampe di un uccello rapace, medesima cosa delle gambe, identiche dal ginocchio in giù ai piedi, coperte da cinghie di cuoio come protezioni, dietro alla sua schiena, delle grandi ali simili a quelli di aquila di un tetro colore della pece, dall’ apertura alare di tre metri, dato che lei era un’ arpia, molto diversa da come raffigurata nella mitologia.
 
“Come ti permetti di parlarci cosi. Chi o cosa diavolo saresti tu?!”. Chiese Stormy prima di scagliare addosso una saetta, ma la donna-uccello con un movimento leggero, deviò l’attacco della strega delle tempeste.
 
“Sono Evaloria, primo luogo tenente della somma regina Dark Bloom!”. Rispose la donna alata, prima di assottigliare gli occhi verso le streghe finali. Le Trix erano pronte allo scontro, quando videro dietro l’arpia, sei copie di occhi rossi come rubini, e una coppia di occhi verde smeraldo.
 
“E possiamo permetterci di parlare cosi. Evaloria ha ragione. Ma se volete lo scontro vi accontentiamo!”, pronunciò una seconda voce femminile alla destra dell’arpia in questione.
 
Un'altra figura di donna uscì dall’oscurità, e qui Stormy emise un gridolino acuto, che Icy e Darcy dovettero tapparsi le orecchie per non sentirla, dietro le streghe finali, Selina ed Elettra erano sconvolte, chiedendosi cosa mai fossero i luoghi tenenti di Dark Bloom.
 
La donna uscita dalle tenebre, anche questa di una bellezza ultraterrena, dalla vita in su era una bellissima donna con lunghi capelli neri corvini, sulla fronte sopra agli, altri quattro piccoli  in fila verticale, di un color rosso rubino accesso, che sovrastavano, indosso un corsetto di pelle nera, alle mani coperte da rostri con lunghi artigli curati, dei lunghi sopramaniche aperti;
 
Dalla vita in giù di Lei, il corpo di un ragno nero, le lunghe zampe,  ticchettavano sul pavimento, l’addome gonfio era protetto da una sottile ma resistente corazza. Brandiva nella mano sinistra un’alabarda a doppia lama. Era una donna aracnide. Ho per farla breve Aracne.
 
“Prima che mi chiedete chi sono!. Sono Cleo la seconda luogotenente della regina!”, pronunciò la donna-ragno con un sorriso rivolgendosi alle Trix, le quali erano sgomente, Icy fece un passo avanti quando Kendra si mise in mezzo alle streghe e alle mostro ragazze.
 
“Prima che iniziaste a darvele, vorrei informarvi Trix, che le qui presenti interspecie sono completamente immuni ai poteri delle streghe e delle fate e poi state devastando il salone, anche se non sono io a pulire, Datevi una calmata!!!!”, pronunciò l’ancella della regina con serietà, e le iridi diventate rosso sangue, con le quali scoccava un’occhiataccia a tutte le presenti.
 
“Kendra ha ragione. Ora che avete il quadro della situazione Trix. Eccovi una semplice domanda, pensateci bene prima di rispondere: Volete almeno un poco assecondarci o dobbiamo usare la forza?!”, Rispose la terza donna uscendo anche lei dall’ oscurità.
 
Ormai le Trix, Selina ed Elettra avevano visto tutto: anche l’ultima figura di una bellezza suprema, con lunghi capelli color rosso amaranto, gli occhi gialli con la pupilla verticale, contornati da sottili squame da serpente, in tinta con i capelli, indosso una fascia blu che gli copriva i seni, una gonna a fronzoli lunga, copriva a stento; la lunghissima coda da serpente, appartenente alla specie della Lamia, la pelle squamosa della coda dello stesso colore dei capelli si muoveva strisciando sul pavimento.
 
“Grazie Carrenna. Allora Trix cosa decidete?!”. Chiese Kendra rivolgendosi alle streghe finali, le quali si scambiarono un’occhiata reciproca per poi con un tono saturo di umiliazione e frustrazione.
 
“Accettiamo che ci accompagnate personalmente dalla vostra Regina!”. Rispose Icy come se quelle parole glieli avessero strappate via con le pinze a forza, le interspecie sorrisero e fecero strada alle Trix.
 
Dopo essere saliti sulla scalinata, le streghe finali e le due studentesse al seguito, raggiunsero finalmente la sala del trono, dove c’era già presente, seduta sul trono di granito, Dark Bloom.
 
“Da quanto ho avuto modo di sentire, non siete cambiate di una virgola Trix, vogliate perdonare le mie luogotenenti, sono così devote e pronte a tutto pur di dimostrarmi la loro fedeltà!”, pronunciò la fata oscura con un seppur accennato sorriso malinconico sul volto rivolgendosi alle streghe finali.
 
“E non potevi venire di persona. Comunque ho un affare da proporti Dark Bloom!”. Pronunciò la strega finale del ghiaccio rivolgendosi alla fata oscura, la quale adagiò la schiena, accavallando le gambe, messe bene in risalto dallo spacco, cosa che provocò non poco disagio tra le Trix, rapite come anche Selina dalla bellezza della fata oscura,
 
“Ti vedo bene zia Dark Bloom!”, pronunciò sorridendo Elettra avvicinandosi alla fata oscura in questione, la quale sorrise, Kendra guardò la streghetta dai capelli ricci con severità e sospetto.
 
“Anche tu piccola mia, sei diventata carina come tua madre Stormy!”, pronunciò Dark Bloom rivolgendosi ad Elettra, quando Icy tossì per attirare l’attenzione della fata oscura.
 
“Prima che Elettra mi disturbi ancora. Eccoti la mia proposta Dark Bloom: unisciti a Noi, diventiamo alleati come un tempo, e insieme conquisteremo facilmente la dimensione magica!”, pronunciò la strega finale del ghiaccio rivolgendosi a Lei, ma quest’ultima chiuse le palpebre e le riapri subito dopo.
 
“Mi dispiace ma rifiuto la tua allettante offerta Icy!”, disse solamente la fata oscura rivolgendosi alla strega finale del ghiaccio, la quale la guardo allibita, facendo un passo avanti, cosa che fece stare sull’allerta le luogotenenti di Dark Bloom.
 
“Come sarebbe a dire Dark Bloom che rifiuti?. Fino a tre anni fa ci aiutavi a conquistare la dimensione oscura!”. Chiese Icy rivolgendosi alla fata oscura in questione, la quale sorrise appena guardando la strega finale del ghiaccio.
“Non lo negò. Ma Tre anni fa come ben ricordate Trix, io volevo vendicarmi delle winx e tutt’ora lo desidero, ma non ho alcun interesse di conquistare. Quello che posso fare!”. Rispose la fata oscura spostandosi lentamente verso di loro, guardandole con i suoi occhi bicolori, gli sguardi confusi delle streghe finali.
 
“Fornirvi aiuto in caso di estrema emergenza, nulla di più. Ho un regno da mandare avanti pensò possiate comprendere, e un ultima cosa Icy!”, aggiunse Dark Bloom rivolgendosi sempre alla strega finale del ghiaccio, la quale la guardo con delusione, inarcando solamente un sopraciglio.
 
“Si?”. Chiese Icy rivolgendosi con tono velenoso alla fata oscura, la quale la guardo seriamente.
 
“Spero che le cose tra te e tua figlia Aurora vadano bene?!”. Chiese Dark Bloom rivolgendosi alla strega finale del ghiaccio, la quale trasalì, guardando con la coda dell’occhio le sue sorelle, Selina senza farsi vedere tappò la bocca ad Elettra, e fece uno sguardo d’intesa a Icy, la quale guardò la sua ex compagna.
 
“Va benissimo, certo dovrò abituarmi che Lei voglia diventare una fata, spero sinceramente che cambi idea, ma ci sentiamo!”. Rispose la strega finale rivolgendosi a Dark Bloom, la quale la guardo enigmatica, Darcy e Stormy preferirono evitare di spiegare alla fata oscura la verità, almeno per il momento.
 
“A proposito Bloom. Ti sei trovata un tipo e hai avuto dei figli?!”. Chiese con un sorriso la strega delle tempeste rivolgendosi alla fata oscura, la quale quando sentì quelle parole, serrò la mascella come se qualcuno all’improvviso le avesse sferrato un pugno nello stomaco, tenne la testa china.
 
“… No!”. Rispose solamente Dark Bloom rivolgendosi a Stormy, la quale gli stava per chiedere il motivo, quando Darcy le diede un colpetto con il gomito sullo stomaco e le sussurrò.
 
“Forse non e il momento di farle domande, che ne dite sorelle di tornare al castello di Torre Nuvola e controllare se le nostre alleate non abbiano deciso di fare di testa loro!”, pronunciò la strega delle illusioni rivolgendosi alle sue sorelle, le quali annuirono per poi con un accennato sorriso scomparvero nel nulla.
 
Kendra si avvicinò alla sua Regina, come fecero altre tanto le luogotenenti, preoccupate per Dark Bloom, la quale sollevò una mano, per farle fermare, guardò il cielo, mentre una lacrima le rigò il viso.
 
“Avevo questa possibilità una volta … ma le winx mi hanno portato via … ho perso il feto che avevo in grembo quel giorno … risorgendo però … ho perso … la possibilità per sempre di avere dei figli … sono diventata sterile!”. Sussurro flebilmente la fata oscura tra sé, le luogotenenti si congedarono con un cenno del corpo, Kendra con un movimento del capo, acconsenti.
 
“Noi saremo sempre con voi mia regina, tutti noi le abbiamo giurato fedeltà solamente a voi, tre anni fa lei ci ha salvato da un incubo né siamo grate!”, pronunciò l’ancella rivolgendosi alla sua padrona, la quale sorrise appena.

Nota dell’Autore: mancata alleanza tra le Trix e Dark Bloom, che ha un intero regno d’interspecie immuni alla magia delle streghe e delle fate. Ma cosa succederà ora. Una triste verità esce a galla dopo tanto tempo. Un altro motivo perché Dark Bloom voleva vendicarsi sulle winx, che l’avevano tradita. Alla prossima!, un ringraziamento speciale a Tressa per il suo utilissimo consiglio e di avere sempre recensito sin dall’inizio questa storia!. Grazie di cuore!
 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Due fate legate. ***


Capitolo 9: Due fate legate.
 
Avvertenza: la parte in grassetto indica un ricordo passato, mentre la parte in corsivo indica i pensieri in generale anche passati. Mi sono premunito di correggervi. Il link sottostante e la musica di sottofondo per questo capitolo. Spero che lo possiate gradire. Detto questo, vi lasciò alla lettura di questo capitolo.
 
http://www.youtube.com/watch?v=cu7QvOQKcKk
 
 
Flora entrò nella sua camera furiosa con gli specialisti, che ancora adesso, anche se la verità riguardo al tradimento delle winx era ormai venuta a galla, Loro credevano ancora che le loro amate fate fossero innocenti.
 
La fata della natura era furiosa contro la direttrice Faragonda che anche lei la pensava allo stesso modo, proprio lei che ha detto categoricamente alla dimensione magica alcune settimane dopo l’imprigionamento delle winx.
 
 - Dark Bloom è stata una pedina preziosa per le Trix, usandole per mettere zizzanie tra di noi, non so dirvi se ciò che abbiamo detto le winx corrispondesse alla verità, medesima cosa per l’ex principessa di Domino, ma su una cosa siamo certi: Le Trix non avranno vinta, noi tutti le fermeremo! -
 
 Queste furono le esatte parole della direttrice Faragonda, cosa che fece arrabbiare ancor di più Flora. Ricordo benissimo ogni singola maledetta parola che le winx avevano detto senza esitazione
 
- Perché lo abbiamo fatto?. Semplicissimo Bloom. Stavi diventando troppo invadente, quante volte insieme abbiamo salvato la dimensione magica, rischiando la vita e tutti i meriti andavano sempre a Te. Ormai stavi rubando anche i meriti che aspettavano a Noi e i nostri ruoli. Per questo l’abbiamo fatto! -
 
- Hai avuto la tua vera famiglia indietro!!. Salvato il Tuo regno perduto!. Sembra che tutto ti sia stato dovuto!. Se lo vuoi proprio sapere Bloom. Siamo state contente che ti abbiamo ucciso perché nessuna di Noi, ha mai voluto come amica, una come Te!!  -
 
Flora chiuse gli occhi lacrimando di rabbia, le winx temendo di essere state messe da parte hanno commesso una sciocchezza, ho meglio una carognata bella e buona, la fata della natura, non era mai stata dello stesso avviso.
 
Bloom le stata molto amica e sapeva fidarsi di Lei, la fata del fuoco l’aveva consolata e incoraggiata a parlare con Helia, quando la fata della natura credeva che il suo amato specialista si era innamorato di Crystal.
 
La Fata della natura, e sempre stata quella più sensibile, quando una delle sue amiche stava male s’è ne prendeva cura, ma in particolare con Bloom celasse un’ammirazione più profonda, quante volte voleva dichiarargli una verità che tuttora adesso Flora cela nel suo cuore.
 
Una volta glielo voleva dire: quando il professor Avalon prima che si scoprisse essere altri che Lord Darkar sotto mentite spoglie; (vedere nota in fine pagina), Aveva riportato nel dormitorio Bloom sfinita per quante volte avesse tentato di distruggere il monile, prima di scoprire che era tutto un test’ organizzato da parte della direttrice Faragonda.
 
Flora si sdraiò sul letto, ripensando a quel giorno di quando erano ancora le winx e al secondo anno della scuola per fate di Alfea, quando erano ancora studentesse.
 
**********
Flora era seduta sul materasso del letto di Bloom, quest’ultima ancora vestita fatta eccezione delle scarpe stava riposandosi dopo che la fata della natura le aveva somministrato un infuso rinvigorente creato da Lei stessa.
 
Le altre winx erano rimaste nella camera della fata del fuoco e quella della natura, e guardarono con serietà Bloom, che ancora riposava nel letto.

“Ben gli stà. Se Bloom avesse ceduto prima, non si sarebbe ridotta cosi!”, pronunciò Stella con le braccia conserte rivolgendosi ai presenti, Tecna annuì guardando la principessa del sole e della luna.
 
“La sapete tutti che Bloom e testarda quanto un PC inceppato. Certo la direttrice Faragonda ci ha fatto proprio sudare prima di dirci che faceva parte di un test. Chissà di cosa era fatto quel monile?!”. Chiese la fata della tecnologia rivolgendosi alle amiche, Flora le guardò seriamente ma con un’espressione più preoccupata per la fata del fuoco.
 
“Lasciamola riposare, domattina sapremo tutto dalla direttrice Faragonda!”. Rispose la fata della natura rivolgendosi alle winx, le quali sospirarono prima di uscire dall’appartamento e fare ritorno nei loro rispettivi appartamenti.
 
Venti minuti più tardi precisamente alla mezzanotte, Bloom aprì lentamente gli occhi e si guardo intorno. Flora sorrise guardando l’amica dai capelli rossi.
 
“ben svegliata Bloom. mi stavi facendo preoccupare sai!”. Pronunciò dolcemente la fata della natura rivolgendosi a quella del fuoco, la quale spalancò gli occhi quando s’ accorse di essere nella sua camera.
 
“Ma come faccio ad essere qui?. Ricordo solo di essere svenuta mentre stavo cercando di distruggere quel misterioso monile!”, disse Bloom rivolgendosi a Flora. La quale sempre con un sorriso dolce sul volto la guardo.
 
“Ti hanno riportato qui, dicendoci che eri svenuta, ti sarai affaticata mentre cercavi di distruggere quel monile, anche se sembra essere un test!”, pronunciò la fata della natura quando vide la fata sgranare gli occhi turchesi e scostare le coperte per alzarsi.
 
“Devo andare!. Devo distruggere quel monile, prima che potrebbe provocare qualcosa di irreparabile!”, pronunciò Bloom con un tono pieno di determinazione rivolgendosi a Flora, la quale però la trattene, prendendola per le spalle e facendola sdraiare a forza sul letto.
 
“No Bloom sei troppo stanca!. Devi riposare e recuperare le forze!”, pronunciò la fata della natura con tono dolce ma al contempo decisa rivolgendosi alla fata del fuoco, la quale la guardo prima stupita ma poi con decisione.
 
“Ma!”, disse Bloom rivolgendosi a Flora la quale sorrise dolcemente, sedendosi sul letto dell’amica ma con sempre le sue mani sulle spalle di Lei.
 
“Bloom ascoltami. La direttrice Faragonda ci ha detto che era un test, e domani avremmo scoperto finalmente cosa è quel monile e chi ha dato l’idea alla direttrice!”, le disse dolcemente Flora rivolgendosi a Lei, mentre lentamente con una mano le carezzo i suoi capelli rosso fuoco, sentendoli lisci e morbidi come fossero seta al suo tocco.
 
“Non volevo arrendermi Flora, non me lo sarei perdonato se fosse successo qualcosa alla scuola e alle altre studentesse!”, pronunciò Bloom girandosi nel letto, mettendosi di lato con le mani sotto il cuscino dando le spalle all’amica, la quale sorrise carezzandole i capelli e la spalla.
 
“Lo so Bloom, ammiro la tua determinazione, ma certe volte dovresti tenerla a freno, almeno un poco, quando ti hanno portata qui era letteralmente sfinita, ho dovuto creare quasi all’istante un infuso rinvigorente per aiutarti!”, pronunciò Flora rivolgendosi alla fata del fuoco, la quale si senti in colpa, rannicchiandosi quasi in posizione fetale con lo sguardo perso altrove.
 
“Sono fatta cosi Flora, grazie per l’aiuto!”, si scusò Bloom rivolgendosi alla fata della natura, la quale sorrise prima di rialzarsi dal letto e andare verso il proprio e cambiarsi, mettendosi una camicia da notte con fiori disegnati.
 
Bloom aveva lo sguardo perso altrove, strofino la guancia contro il cuscino e attese che il sonno la prendesse, era talmente avversa nei suoi pensieri, sul fatto di essersi intestardita di voler distruggere il misterioso monile, per lei non era normale vedere le sue amiche cedere cosi senza provarci, però le parole dolci di Flora la toccarono fino nel profondo dell’animo, Lei e davvero una cara amica.
 
La fata della natura stava per mettersi a dormire ormai si era fatto tardi, le sue amiche si erano già addormentate, anche se ha volte, si chiedeva come facessero le altre a sopportare il russare di Stella, soprattutto quando era nervosa. Ma Flora si fermò ancora prima di scostare le coperte, si avvicino al letto di Bloom, sollevò piano la coperta e si infilo nel letto dell’amica, cingendole con un braccio il corpo di lei, sotto al suo seno e la strinse a se, poggiandole il mento sulla spalla.
 
“Flora?!”. Chiese Bloom sobbalzando all’improvviso, ma la dolce presa della fata sembrava tranquillizzarla, la ragazza dai capelli ambra, la guardò dolcemente.
 
“Voglio solo sincerarmi che tu non sgattaioli via, dopo che mi sono, addormenta a tentare ancora di distruggere il monile, ho un sonno molto leggero sappilo e m’è me ne accorgerò se provi a scappare!”. Rispose Flora dolcemente sussurrando all’orecchio di Bloom, la quale fortunatamente non aveva il viso in piena vista, perché la fata della natura s’è, sarebbe accorta del vivido rossore delle sue guance.
 
La fata dai capelli rossi si limitò ad annuire, chiuse gli occhi, lasciandosi prendere dal sonno, Flora sorrise dolcemente stringendola tra le sue braccia, sentendo il dolce profumo dei suoi capelli, si addormentarono cosi abbracciate insieme.
 
*********
Flora si asciugò le lacrime con la mano prima di alzarsi dal letto e avvicinarsi alla finestra, toccando con le dita il vetro, guardando la pallida luna visibile, più brillante delle stelle vicine, risaltava ancor di più le sincere lacrime della fata dai capelli ambra.
 
“Chissà dove sei ora Bloom?!”. Chiese la fata della natura tra sé con voce flebile quanto un sussurro.
 
*********
Nel suo castello, Dark Bloom stava guardando da dietro la finestra, il cielo notturno di Yura, la luna anziché, essere bianca pallida, era rossa, risaltava ancora di più le scaglie di ossidiana delle sue multi ali Enchantix e il colore etero cromatico dei suoi occhi.
 
“Chissà come mi giudica la dimensione magica?. Un mostro?. Un abominio?. Tutti la penseranno cosi immagino?. La cara Flora invece?!”, Chiese flebilmente fra sé la fata oscura dai capelli grigio lama, carezzando con due dita il vetro della finestra con gli artigli.
 
Flora la sua amica, l’unica che le voleva bene e che la considerava come tale, colei che le aveva impedito con le sue dolci parole a dare ciò che meritavano le winx per il loro tradimento e ciò che avevano privato alla fata del fuoco.
 
- Bloom!. Non me ne starò in disparte sapendo che hai commesso una pazzia e lo sai anche Tu. Anche se sei cambiata sei sempre la stessa cara ragazza che ho conosciuto! -
 
Queste parole le aveva dette la fata della natura, seppur con gli occhi pieni di sincerità e determinazione.
 
“Chissà cosa pensi ancora di me Flora!”. Chiese la fata oscura mentre stava tornando verso il suo letto, matrimoniale, scostò le lenzuola di seta e s’ infilo, le sue quattro ali Enchantix scomparvero, è la fata oscura dopo essersi girata di lato si addormentò.
 
**********
 
 Flora anch’essa si era messa nel suo letto a dormire,  girata dal lato opposto carezzo con la mano il cuscino, lo stesso che aveva Bloom, l’aveva tenuto affinché lei non potesse dimenticarla. E mai avrebbe voluto farlo.
 
“Sono quasi vicina al trovare il modo di farti tornare normale Bloom!”, pronunciò flebilmente tra sé la fata della natura, prima di addormentarsi.
 
Nota: la faccenda di Avalon non è quella della seconda serie che era un clone, bensì e presa dallo speciale film “La fenice D’ombra!”, dove e Lord Darkar stesso a rilevarlo che era sempre stato il falso Avalon per tutto il tempo.
 
Nota dell’ Autore: i pensieri di Bloom e Flora quasi espressi nello stesso momento, cosi vicine eppure cosi lontane, la determinazione della fata della natura e grande. Che cosa succederà?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento eccovi alcune anticipazioni.
 
Aurora e Alex stanno per passare una piacevole serata romantica, Icy escogita un modo per fare lasciare i due innamorati per sempre e un vecchio alleato della strega del ghiaccio le darà un’idea.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Cuore caldo e Cuore Glaciale. ***


Capitolo 10: Cuore caldo e Cuore Glaciale.
 
Alex nel cuore della notte raggiunse il lago di Rocca Luce, come presumeva c’era ad aspettarlo Aurora, la quale sorrise prima di tuffarsi nelle limpide acque del lago, però non riemerse.
 
“Aurora?!”. Chiese il ragazzo dai capelli corvini, entrando nell’acqua fino a raggiungerli la vita si guardo intorno, quando una mano acquatica lo afferrò e lo trascino rapidamente sott’acqua.
 
Alex sott’acqua usò i suoi poteri creando un involucro sulle sue gambe, trasformandole in una coda di squalo, si guardò intorno, quando Aurora le comparve davanti prendendolo per i polsi e lo bacio con passione, il corvino ricambiò con passione abbracciandola, la ragazza dai capelli celesti le cinse le braccia al collo.
 
Il bacio dei due innamorati diventò più passionale, la mano del corvino poggiata sulla nuca di lei, le mani di Aurora poggiate contro il petto di Lui, entrambi affiorarono fuori dall’acqua abbracciati strettamente l’una con l’altro.
 
“Non lasciarmi mai Alex!”. Pronunciò Aurora poggiandogli la testa sul suo petto, i capelli celesti di lei galleggiarono come un velo sulla superficie dell’acqua, Alex sorrise carezzandole i capelli, stringendola a sé.
 
“Non ti lascerò mai Aurora. Io ti amo per ciò che sei e nessuno deve dividerci!”, pronunciò dolcemente il ragazzo dai capelli corvini rivolgendosi alla fata del ghiaccio, la quale sorrise prima di baciarlo nuovamente stringendolo a sé.
 
“Ti amo Alex. Non m’importa ciò che pensa la mia famiglia, loro non potrebbero mai capire cosa provo per te!”, disse Aurora rivolgendosi al suo amato ragazzo dai capelli corvini guardandolo con i suoi occhi color del ghiaccio, negli occhi fucsia di Lui quando.
 
Un rumore attirò l’attenzione della coppia, i quali scambiandosi un’occhiata reciproca s’immersero sott’acqua e restarono in attesa, ma potevano vedere nonostante l’increspature della superficie del lago: le figlie delle winx che stavano tornando di nascosto da una serata a Magix, solo che vennero beccate dall’ ispettrice Griselda.
 
“Comincio a pensare che dovremmo trovarci un giorno, un posto più tranquillo da stare insieme Aurora!”, disse Alex rivolgendosi alla ragazza dai capelli celesti, la quale sorrise seppur fosse evidentemente infastidita dal fatto che ogni volta che voleva essere un po’ più sentimentale con il suo amato ragazzo di Fortezza Nera, venivano sempre interrotti.
 
“Sono d’accordo, domani sera ci sarà la festa su Eraklyon, forse potremmo passare una volta tanto una piacevole serata assieme a Te!”, pronunciò Aurora rivolgendosi ad Alex, il quale sorrise, prima di guardare imbarazzato la fata dai capelli celesti.
 
“Domani con permesso dei sovrani di Eraklyon, voglio dare un annuncio importante, e sono certo che lo troverai interessante Aurora!”. Disse il ragazzo dai capelli corvini rivolgendosi alla ragazza dai capelli celesti, la quale lo guardo arrossendo, per poi dopo aver giocherellato con le dita con una ciocca dei suoi capelli, lo guardò in modo seduttiva, tutt’altro che innocente.
 
“Oh e che sorpresa sarà?!”. Chiese Aurora rivolgendosi ad Alex, il quale sorrise dolcemente le carezza con una mano la guancia, Lei si godette il suo delicato tocco chiudendo gli occhi color del ghiaccio, guardandolo con affetto.
 
“Domani lo saprai, se no’ che sorpresa sarebbe!”. Rispose il ragazzo dai capelli corvini rivolgendosi ad Aurora, la quale gonfiò le guance ma sorrise sussurrandogli all’orecchio.
 
“Attenderò con impazienza. Ora però sarà meglio che entrambi ritorniamo alle nostre rispettive scuole, prima che ci scoprano!”, pronunciò sussurrandogli la ragazza dai capelli celesti rivolgendosi a Alex, il quale sorrise e affiorò fuori dall’acqua. Dopo essersi entrambi asciugati con la magia, ed essersi scambiati un effuso bacio di passione, fecero ritorno alle loro rispettive scuole.
 
*********
Intanto nella scuola volante di Torre Nuvola, Icy e Tritannus erano nella sala della guerra, seppur avessero chiuso i rapporti con la loro unica figlia Aurora, la strega finale del ghiaccio e il tritone, erano stufi di aspettare che la ragazza dai capelli celesti decidesse di sua volontà di smettere di essere una stupida fata e di diventare una temuta strega.
 
“Negli ultimi tempi Aurora e quell’insulso di Alex sono diventati sdolcinati, giurò che vomiterò se continueranno ancora cosi!”, pronunciò Icy rivolgendosi al suo amato Tritannus, il quale strinse saldamente l’impugnatura del suo tridente, fino a sentire male alle mani.
 
“Io non accetterò e mai accetterò che nostra figlia stia insieme con quel figlio di una fata, né tantomeno una che e stata una alleata delle winx. Dobbiamo farli separare una volta per sempre Icy!”, pronunciò Tritannus rivolgendosi alla sua amata strega finale del ghiaccio, la quale guardò il suo amato tritone con sguardo deciso.
 
“Si sono d’accordo con te mio amato Tritannus. Ma minacciare Alex non servirebbe, ci ho già provato una volta. Ci vuole qualcosa di più subdolo!”, pronunciò Icy guardando il suo amato tritone con affetto quando.
 
“Ho fare in modo che Aurora a causa di Alex soffra cosi tanto al punto di detestarlo e decidere di tornare da voi!”, pronunciò Valtor sulla soglia della porta rivolgendosi a Icy e Tritannus, i quali si voltarono guardandolo in cagnesco, già quando avevano scoperto che lo stregone dai capelli nocciola, era vivo e vegeto, perché anni addietro, aveva inscenato la sua morte durante il duello finale contro le winx, sfruttando parte dei suoi poteri per creare una falsa copia.
 
“Nessuno ha chiesto il tuo parere Valtor. comunque cosa diavolo vuoi?!”. Chiese la strega finale del ghiaccio rivolgendosi allo stregone dai capelli nocciola, il quale inarco un sopraciglio, letteralmente ignorò il tono aspro di Icy.
 
“Veramente ero venuto per dirvi che i ribelli su Carrideus sono stati annientati. Ma ho avuto modo di sentire alcune cose. E’ ho pensato: perché non offrire il mio aiuto nel aiutarvi?!”. Chiese a sua volta Valtor rivolgendosi a Icy e Tritannus, quest’ultimo guardò impugnando il tridente.
 
“Se hai in mente qualcosa contro mia figlia. Non importa nulla se sei marito di Darcy potrai dire addio alla sua misera esistenza!”. Rispose il tritone rivolgendosi a Valtor, il quale si mise le mani nelle tasche del suo soprabito viola rossastro, guardando sia Tritannus che Icy.
 
“Non ho nulla in mente contro vostra figlia Shiamus. Ma stavo pensando. Che cosa succederebbe se questo Alex, l’avesse umiliata dal profondo, tipo avergli mentito su qualunque cosa?!”. Domandò lo stregone dai capelli nocciola rivolgendosi ai due sovrani di Carrideus, Tritannus lo guardo seriamente, ma Icy si mise al fianco del suo amato tritone guardando con sospetto e con un pizzico di curiosità il suo ex alleato Valtor.
 
“E’ sentiamo cosa avresti in mente Valtor?!”. Chiese a sua volta la strega del ghiaccio rivolgendosi allo stregone dai capelli nocciola, il quale sorrise guardando Lei e Tritannus.
 
“Ho avuto modo di sapere che domani sera su Eraklyon, ci sarà una festa e questo Alex verrà dato che e il principe di Tir nan Og. Quello che ho in mente e fare in modo che Alex metta in ridicolo Shiamus!. Certo è una cosa brutta ma, sappiamo bene che una strega odia essere messa in ridicolo e perdere la sua dignità!”. Rispose Valtor rivolgendosi a Icy e Tritannus, ma quando quest’ultimo stava per rispondere sgarbatamente alle parole dette dallo stregone, la strega finale del ghiaccio, l’interrupe ancora prima che il suo amato tritone, potesse aprire bocca.
 
“Forse non sei del tutto inutile come pensavo all’inizio Valtor. questo piano può essere un gran passo avanti, Come anni addietro avevi fatto con Diaspro e Sky per far separare Bloom e farle abbassare la guardia!”, disse la strega finale del ghiaccio prima di rifletterci un attimo quando schioccò le dita, l’era venuta in mente un’idea perfida adatta al piano detto da Valtor.
 
“Quando Dark Bloom ha combattuto l’ultima volta contro le winx,  tutti noi abbiamo spiato le reazioni sui volti, per bearci delle loro facce vedendo che le loro fidate winx sono soltanto delle volgari assassine traditrici e ho notato che Diaspro ha una figlia. Ascoltatemi. Ho un piano in mente. State a sentire!”. Pronunciò Icy rivolgendosi a Valtor e Tritannus i quali ascoltarono attentamente.
 
********
 
Elettra non riusciva a prendere sonno, si girava nervosamente nel letto, prima di sedersi sul materasso, si sistemo i capelli ricci, quando era andata alcune ore prima nel maniero di zia Dark Bloom, glielo voleva dire di Aurora e che Icy e Tritannus avevano letteralmente tranciato i rapporti con loro. Ma non voleva sembrare una spia e voleva dare una possibilità alla strega finale del ghiaccio per una volta di ammettere di essersene fregata di sua figlia e di aver accettato Selina come sua discepola, anche se ogni tanto sembrava essere più una madre.
 
- Al diavolo. Come mi aveva detto mia madre- pensò la strega dai capelli violetti, ripensando a una volta che Stormy gli aveva risposto ad una sua domanda quasi un anno fa.
 
 “un tempo disprezzava Bloom perché non la conoscevo bene, ma ora posso ammettere senza problemi che se vuoi sfogarti e parlare con una confidente e no come amica, lei e la più adatta”
 
Elettra storse le labbra in un sorriso simile a quello perfido di sua madre, si vesti velocemente e aprì le finestre per poi alzarsi in volo e dirigersi verso il castello di Dark Bloom.
 
- Una strega deve mettere zizzanie nelle persone, ebbene se zia Icy crede di poter avere Selina come una nuova figlia. Si sbaglia di grosso. Voglio bene ad Aurora come a Zia Dark Bloom e sono certa che lei risolverà tutto.- pensò decisa la strega dai capelli violetti, superando una foschia di cenere.
 
Nota dell’Autore: Icy, Valtor e Tritannus hanno escogitato un piano subdolo e perfido ai danni di Alex, per far tornare Aurora a essere una strega e rovinare per sempre la loro felicità. Elettra però di testa sua decide di dare una lezione alla strega del ghiaccio: avendo più alleati possibili per metterla alle strette. Cosa succederà?.
 
Un ringraziamento speciale a Tressa. Per tutto l’aiuto e il tempo che si dedica cortesemente a darmi consigli e i suoi pareri.
 
Piccole anticipazioni: Una festa alla grande, tutto sembra andare per il meglio. Aurora per la prima rileverà la strega che e in se.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** La perdita di dignità di Aurora. ***


Capitolo 11: la caduta dignità di Aurora
 
La sera successiva su Eraklyon tutto era pronto per il grande ricevimento, tra gli invitati d’alto rango, c’erano presenti gli specialisti con i loro rispettivi figli, i sovrani dei regni della dimensione magica, Flora a tenere compagnia alla principessa Crystal è assieme a quest’ultima c’era sua figlia Camelia.
 
Aurora aveva passato buona parte della mattinata a scegliersi un vestito adatto per l’occasione, mentre per la sua nuova acconciatura si era fatta aiutare dalla sua nuova amica Camelia.
 
I capelli celesti della fata del ghiaccio erano legati da un fermaglio color ghiaccio in una coda lunga, poggiata sulla spalla sinistra, un sottile velo di trucco per risaltare ancora di più la sua bellezza.
 
I vestiti di Aurora per l’occasione comprendevano in: un lungo vestito azzurro chiaro con tenui sfumature bianche, uno spacco le scopriva la gamba fino al ginocchio, la schiena era quasi completamente scoperta, con le spalline legate dietro al collo, ai piedi sandali a tacco alto, tutto tempestato di piccoli zirconi, le mani inguantate da lunghi guanti azzurri.
 
“Certo che fanno le cose in grande, Oh fanno cosi, tanto per soddisfare il loro smisurato ego”, pronunciò fra sé la fata del ghiaccio guardandosi intorno, soprattutto nel cercare il suo amato Alex,
 
Aurora scorse in lontananza la regina delle fate terresti Roxy con indosso un elegante vestito di colore lilla, vicino a Lei c’era suo figlio, il principe Alex, con indosso un abito nero e grigio fumo, Lui si accorse della fata del ghiaccio e andò subito verso di Lei, la quale gli sorrise dolcemente.
 
“Sei incantevole stasera Aurora!”, pronunciò Alex rivolgendosi alla ragazza dai capelli azzurri, la quale sorrise con il viso imporporato di un tenue rossore.
 
“Risparmiami le moine ma. Grazie Alex, anche Tu!”, disse la fatina dei ghiaccio rivoltasi a lui, il quale sorrise, quando in sottofondo, si udì le delicate e soavi note di musica Soft, che indicava l’inizio delle danze.
 
“Mi permetti l’onore di ballare con me Aurora?!”. Chiese il ragazzo dai capelli corvini rivolgendosi alla ragazza dai capelli celesti, la quale si guardo intorno con un sorriso.
 
“Davanti a tutti?. Sai che non me la sento!”. Rispose Aurora rivolgendosi ad Alex, il quale sorrise prendendole la mano, avvicinandosela dolcemente a sé e gli sussurrò.
 
“Immagina che siamo soli e segui la musica e i miei passi!”, disse Lui in un sussurro rivolgendosi ad Aurora, la quale sorrise, le poggiò una mano sulla spalla e segui i suoi passi iniziando a danzare.
 
********
Darcy e Stormy assieme ad Elettra e Selina, raggiunsero il salone della guerra, dove c’erano già presenti Icy, Tritannus e Valtor, intenti a guardare la sfera di comunicazione, che mostrava le immagini in tempo reale di ciò che stava accadendo su Eraklyon in quel momento.
 
“Allora Icy per quale motivo ci hai fatti chiamare così di corsa?. Spero che ne valga la pena!. Stavo parlando con mia figlia Elettra, sul fatto che lo vista allontanarsi più volte sia nella notte che poco fa!”. Pronunciò Stormy rivolgendosi alla sorella maggiore, la quale si volto a guardare la minore con sguardo serio.
 
“Quando vi chiamo io Stormy. E’ sempre importante!. Una delle nostre streghe in qualche modo mi ha detto che Alex stia per fare qualcosa ad Aurora, voglio soltanto sincerarmi che mia figlia stia bene!”, pronunciò Icy rivolgendosi alla strega delle tempeste, la quale come anche Darcy e Selina andarono a guardare, Elettra però si mise le braccia conserte, con sguardo pensieroso.
 
- Quando sono uscita stanotte e poco fa a cercare zia Dark Bloom, non sono riuscita a trovarla, è come se Lei e il suo palazzo siano capaci di spostarsi senza lasciare tracce e ricomparire a loro piacimento, non so ma non credo a una singola parola di ciò che stai dicendo zia Icy! -, pensò fra sé la strega dai capelli violetti guardando le Trix e i loro compagni, intenti a osservare la sfera di comunicazione.
 
“Se quell’Alex non è stupido come dici Tu Icy, non commettere errori!”, pronunciò Darcy ma con il risultato di beccarsi un’occhiataccia gelida da parte della sorella maggiore in questione.
 
“Non mi sono mai fidata dei figli delle fate, Lui non merita Aurora e se commetterà qualcosa, insegnerò proprio a mia figlia a non perdonare!”, pronunciò Icy rivolgendosi a sua sorella Darcy, la quale rimase intenta a guardare la sfera di comunicazione.
 
**********
Alla fine della musica Aurora mentalmente imprecò sul fatto che sia durata cosi breve, seppur essersi sorbita venti brani di Walzer non erano nulla, quando stava con il suo amato Alex, il quale la guardò negli occhi, con le sue mani nelle mani di Lei.
 
“Chiedo il consenso ai sovrani di Eraklyon e, pubblicamente farò il mio importante annunciò Aurora!”, pronunciò Lui rivolgendosi a Lei, la quale lo guardo carezzandogli con la mano la guancia.
 
“Muoio dalla curiosità!. Amore mio!”, sussurrò Aurora rivolta a Lui, il quale sorrise e si volto incamminandosi verso il patio dove cerano i sovrani di Eraklyon ossia Sky e Diaspro.
 
“Alex aspetta, non vuoi rendere omaggio alla principessa di Domino, sai questione di etica, mia madre e alquanto rigida in certi aspetti!”, pronunciò Chiara rivoltasi al principe di Tir Nan Og, il ragazzo corvino si volto verso di Lei.
 
Chiara con indosso un abito mermellato candido, tempestato da piccoli rubini e in filo d’oro e una lunga gonna a coda d’aragosta rossa, dei copri braccia sottili in filo dorato intrecciato, si avvicino a lui.
 
“Oh ciao Chiara. Chiedo scusa ma sono rare le volte che partecipò ai ricevimenti!”, pronunciò Alex rivolgendosi con gentilezza facendo il baciamano alla principessa di Eraklyon dai capelli platino, la quale sorrise guardando con la coda dell’occhio Aurora, la quale stava letteralmente con i pugni serrati dalla rabbia.
 
“Posso capirti. Che ne dici di fare un brindisi, non so se starò ancora qui al quello ufficiale ho un mal di testa che non ti dico!”, disse Chiara porgendogli a Lui, un calice di vetro lavorato a mano, con all’interno un liquido rosso simile al vino.
 
“Va bene. A cosa vuoi brindare Chiara?!”. Chiese Alex rivolgendosi alla principessa dai capelli platino, la quale si prese un calice e ci pensò su.
 
“Alla felicità di entrambi!”. Rispose Lei rivolgendosi a Lui per poi fare un brindisi, Alex guardò con la coda dell’occhio Aurora, il principe di Tir Nan Og non voleva perdere tempo e fare il suo annunciò ufficiale, ma doveva avere anche avere l’occhio per l’etica, cosa che rispettava anche come gli aveva insegnato Nebula.
 
“Brindo anche alla tua di felicita Chiara!”. Pronunciò Lui prima di bere in un lungo sorso il vino, la principessa di Eraklyon fece lo stesso.
 
“Ora ti chiedo perdono Chiara ma ho un importante annunciò da fare, con consenso dei tuoi s’intende!” aggiunse Alex rivolgendosi alla ragazza dai capelli platino, la quale sorrise.
 
“Ho anch’io un annunciò da fare prima che torni nelle mie stanze!”, disse Chiara rivolgendosi a Alex, ed insieme raggiunsero il patio. Mentre in lontananza Aurora stava scoccando occhiatacce gelide nei confronti della principessa di Eraklyon che era da un anno e mezzo che cercava di provarci con Alex.
 
Sky si alzò in piedi e dopo aver concesso di parlare il figlio di Roxy e principe di Tir nan Og quest’ultimo, si toccò la testa con una mano per un breve secondo per poi guardare gli invitati.
 
“Prima di parlare: desidero ringraziare i sovrani di Eraklyon per avermi concesso la parola per l’importante annunciò che ho da comunicarvi: Qui davanti a tutti voi vi annunciò pubblicamente il mio fidanzamento con la persona più bella, tenace e dolce, che ho conosciuto nella mia vita, e anche della dimensione magica che avrò onore  di passare con lei il resto della mia vita. Colei che ci onora della sua presenza!”. Pronunciò Alex con tono principesco rivolgendosi a tutti i presenti, Roxy osserva suo figlio, Aurora arrossì all’improvviso.
 
“La principessa Chiara di Eraklyon!”, aggiunse il principe di Tir Nan Og, ma proprio mentre alcuni applaudirono Aurora, ne restò sconvolta, al punto di arretrare di un passo mentre i suoi occhi azzurri si riempirono di lacrime.
 
Chiara annunciò che era ormai ufficiale il suo fidanzamento con Alex, ma a un tratto l’aria inizio a diventare gelida.
 
“Tu!”, pronunciò Aurora tra le lacrime, prima che si gelassero sollevando lo sguardo con gli occhi azzurri ora più simili al color del ghiaccio.
 
“Mi hai illuso, hai giocato con i miei sentimenti Alex!. Ti credevo migliore ma sei soltanto. UN FIGLIO BASTARDO CON LA PUZZA SOTTO AL NASO COME TUTTI QUI PRESENTI!”, urlò la ragazza dai capelli celesti prima di trasformare in ghiaccio l’erba sotto ai suoi piedi.
 
“Ebbene imparerai a cosa succedere a prendersi gioco dei sentimenti di una strega, in particolare di me!!”, aggiunse Aurora prima di trasformarsi nel suo aspetto di strega di primo livello.
 
Le vesti dell’ex fata del ghiaccio comprendevano in: Stivali al ginocchio a tacco alto, pantaloni di pelle blu con sfumature glaciali un corsetto azzurro con bordi bianchi, i capelli legati in una coda di cavallo, un filo di ombretto blu sotto gli occhi ed eye-liner nero marcato.
 
******  
Darcy e Stormy erano furibonde con Alex, Icy e Tritannus dovettero fingere di essere della stessa espressione delle due Trix, Valtor sorrise in modo enigmatico come anche del resto Selina.
 
Elettra però assottigliò seriamente gli occhi, era si furiosa con Alex che aveva trattato come una scema Aurora eppure, non riusciva a credere a quello che vedeva con i propri occhi, la faccenda le puzzava.
 
“Andiamo sorelle ho voglia di vedere con i miei propri occhi Aurora dargli una lezione!”, pronunciò Icy celando una risata divertita, cercando di rimanere furiosa per non farsi scoprire. Darcy e Stormy annuirono e crearono un portale per poi entrare.
 
Elettra però usando un’ incantesimo insegnatogli da sua madre scomparve nel nulla e comparve fuori dalle mura di Torre Nuvola e volò sperando stavolta di avere fortuna nel trovare il castello di sua Zia Dark Bloom, infatti lo trovò e con suo stupore, il castello era capace di volare nonostante fosse di dimensioni il doppio della scuola per streghe, si ricordo che quando era entrata dentro si sentiva leggera, evidentemente il maniero era capace di spostarsi a piacimento della padrona.
 
******
Nel suo maniero, precisamente nella sala del trono Dark Bloom stava osservando da dietro la vetrata, l’orizzonte attraverso la coltre di nebbia del suo palazzo volante, ripensava alle parole dette da Icy riguardo a come andavano le cose con sua figlia Aurora, la fata oscura ridacchia in modo divertito.
 
“Qualcosa la diverte mia signora?!”. Chiese Kendra rivolgendosi alla sua signora, Dark Bloom sorrise appena guardando la sua devota ancella.
 
“Si è divertente quando qualcuno cerca di mentirti spudoratamente, credendo di esserci riuscita, Io sono sicura che Icy mi abbia mentito riguardo lei e Aurora, parlando della cara ragazza!”. Rispose la fata oscura per poi accorgersi di Elettra, la quale si stava avvicinando al suo castello.
 
“Elettra, la mia nipotina preferita, sono felice che sia venuta a trovarmi, anche se ha giudicare dal suo volto, non porta buone notizie!”. Aggiunse Dark Bloom fra sé, Kendra guardò la sua amata signora toccare la parete e l’intero castello si fermò in volo stazionario.
 
“Chissà cosa vorrà dirci mia signora!”. Pronunciò l’ancella rivolgendosi alla fata oscura, la quale aprì la finestra e raggiunse la terrazza, con indosso i suoi abiti di quando aveva affrontato le winx, ossia top cortissimo e pantaloni di pelle nera e stivali a tacco di pugnale.
 
Nota dell’Autore: Il piano di Icy Tritannus e Valtor ha dato i suoi nefasti frutti, il modo per farli separare e far perdere la dignità ad Aurora, che cosa succederà ora scopritelo nel prossimo aggiornamento.
 
 
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Ritorno fuori programma. ***


Capitolo 12: ritorno fuori programma.
 
Elettra quando vide Dark Bloom sulla terrazza del suo castello volante, la raggiunse atterrando a pochi metri di distanza dalla sua, la quale dolcemente le sorrise.
 
“Piccola mia sono felice che tu sia venuta a trovarmi, ma ho come la sensazione che hai una cosa importante da dirmi!”, pronunciò la fata oscura rivolgendosi alla sua nipotina, Elettra la guardo stupita, su come sua zia l’avesse capito subito, ma si limitò a sorridergli seppur in modo accennato, dopotutto Dark Bloom e stata alleata preziosa per le Trix.
 
“Si zia Dark Bloom, è giusto che devi sapere che zia Icy ti ha-!”, pronunciò la strega dai capelli violetti rivolgendosi alla fata oscura, la quale con le braccia parzialmente incrociate si tocco la guancia con la mano artigliata.
 
“Mentito spudoratamente riguardo Lei e sua figlia Aurora?. Lo presumevo Elettra!”, disse in tono divertito con voce metallica Dark Bloom rivolgendosi alla nipote, la quale rimase a bocca aperta, sconvolta e stupita dal fatto che sua zia, riuscisse a stupirla facilmente e le sembrava che Lei se lo fosse aspettato.
 
“Si. Zia e cosi. Ma ce altro Alex gli ha dato il ben servito, quel principe del cavolo, ma non so mi sembrava strano, che dopo mesi che zia Icy non parlasse né controllasse sua figlia, solo per farsi rodere il fegato quando la vedeva ansiosa di imparare ad essere una fata!”. Spiegò Elettra rivolgendosi a Dark Bloom, la quale si rabbui, ma la guardo facendole cenno di continuare a raccontare che la stava ascoltando.
 
“Poi un’ora fa mentre stavo parlando con la mia mamma Stormy, zia Icy ci chiama e ci dice che ha avuto la sensazione che qualcosa non andava ad Aurora, dopo diversi mesi che non la manco sentita neppure per le feste!”. Continuò seria la strega dai capelli violetti rivolgendosi a Dark Bloom, la quale la guardo.
 
“Dove si trova Aurora adesso?!”. Chiese la fata oscura con voce metallica rivolgendosi a Elettra, la quale la guardo a stento negli occhi etero cromatici di lei, l’era parso per un secondo di vedere la sclera dei suoi occhi diventare nera per un secondo.
 
“Si trova su Eraklyon furiosa come poco riguardo ad Alex perche?!”. Chiese a sua volta la strega dai capelli violetti rivolgendosi a Dark Bloom, la quale si voltò verso Kendra.
 
“Kendra, accompagna Elettra a Torre Nuvola e poi raggiungimi su Eraklyon, avevo intenzione di rincontrare l’altra mia nipotina preferita, peccato che le circostanze non sono nelle migliori!”. Rispose la fata oscura rivolgendosi alla sua devota ancella, la quale annuì.
 
“Si mia signora avviso le luogo tenenti!”. Pronunciò Kendra rivolgendosi a Dark Bloom la quale sorrise scoprendo i canini acuminati.
 
“No, lasciale riposare Kendra, né approfitterò per divertirmi un po’!”, disse con voce metallica la fata oscura, rivolgendosi alla sua ancella ed Elettra, prima di voltarsi, mosse lentamente una mano aprendo un portale di fuoco e fiamme ed entrò dentro.
 
*****
Aurora guardò con dolore e rabbia Alex, il quale strinse a sé Chiara, la quale guardava seriamente la strega dei capelli celesti.
 
“La pagherai cara!. Ti insegnerò personalmente cosa succede ad offendere una strega!. Tormenta Glaciale!”, urlò Aurora scagliando con un movimento della mano una spirale di vento gelido, che congelò qualunque cosa in linea retta verso di Alex e Chiara, i quali riuscirono ad evitarla.
 
“Ti avevo avvertito Aurora che non bisogna mai fidarsi di un figlio di una fata, soprattutto se era amica di quelle traditrici delle winx!”, pronunciò Icy comparendo assieme a Darcy e Stormy, la strega del freddo guardò la madre.
 
“Mamma!!”, pronunciò stupita e felice Aurora rivolgendosi a sua madre, la quale guardò con un sorriso cercando di trattenersi da non ridere per la riuscita del suo piano.
 
“Hai capito che fare la fata non serve a niente, hai soltanto buttato al vento anni di pratica di stregoneria che ti avrei potuto insegnare, torna con me figlia mia, ma non prima di aver insegnato a quel ingrato di Alex, cosa succede a prendersi gioco della figlia della potente Icy e di Tritannus!”, pronunciò la strega finale del ghiaccio rivolgendosi a sua figlia, tutti i presenti erano stupiti tra cui Flora e Roxy.
 
“Aurora tu sei la figlia di Icy?!”, Chiese Flora rivolgendosi alla strega del ghiaccio , la quale guardò tutti i presenti.
 
“Si sono sua figlia. Flora!. E’ d’ ora in poi saremo nemici!”. Rispose Aurora rivolgendosi ai presenti prima di scagliare verso Alex una tormenta di ghiaccio. Ma Roxy velocemente trasformatasi in fata protesse suo figlio e la compagnia di quest’ultimo Chiara con uno scudo magico ad effigie di capace di testuggine.
 
“Guardie fermate quelle streghe catturatele!”. Pronunciò Diaspro rivolgendosi alle guardie le quali accorsero imbracciando le lance fucile quando.
 
“Credete che i vostri miseri soldati possano fermarci, ma noi abbiamo altro da fare sono venuta a riprendermi via figlia, andiamo Aurora!”. Pronunciò Icy rivolgendosi a sua figlia, la quale annuì quando guardo con odio Alex e Chiara, quest’ultima ricambiò lo sguardo ma con un sorriso sul volto.
 
Tre guardie puntarono le lance verso Aurora, e quando stavano per premere il grilletto. Flora ebbe come il presentimento di sollevare lo sguardo e vide una cometa rossa abbattersi davanti alle guardie.
 
L’impatto fu così violento che l’onda d’urto sprigionata sbalzo tutti all’indietro di tre metri, Flora però era stata la più prudente e si era ancorata al terreno con dei viticci, ma quando il polverone si diradò, sgranò gli occhi verdi per lo stupore.
 
Una figura con sei ali nere coperte di ossidiana roventi, chiuse come un bozzolo, lentamente si aprirono e la donna dai capelli grigio lama e rosso fuoco si erse con uno sguardo feroce e determinato sul volto, tutti rimasero allibiti, chi con lo sguardo di paura, come negli invitati che si erano andati a nascondere. Altri avevano un’espressione di rabbia come gli specialisti e i figli di questi ultimi.
 
Ma solo una fata guardava con ammirazione e felicità la nuova arrivata, seppur ignorando le circostanze, Flora era felicissima di rivedere la sua vecchia amica Dark Bloom.
 
Aurora era felice di rivedere sua zia, però ora voleva solamente andarsene da Eraklyon, e sfogare il suo dolore, ormai Lei e Alex si erano lasciati, se ne andò assieme alle Trix, anche se Darcy e Stormy volevano restare assieme alla fata oscura, se non fosse l’insistenza e la testardaggine di Icy di andarsene.
 
“Dark Bloom!”. Pronunciarono tutti guardando la fata oscura, la quale sorrise passandosi una mano tra i suoi capelli, sorridendo divertita.
 
“Avete l’aria di aver visto un fantasma!”, disse la fata oscura rivolgendosi ai presenti.
 
Nota dell’Autore: Elettra ha informato Dark Bloom ma ora che e venuta a trovare Aurora, ma subito lasciata sola dalle Trix. Che cosa accadrà? Scopritelo nel prossimo aggiornamento!.
 
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Emozioni contrastanti. ***


Capitolo 13: Emozioni contrastanti.
 
“Avete l’aria di aver visto un fantasma!”, pronunciò Dark Bloom rivolgendosi ai presenti, gli invitati s’erano andati con la coda tra le gambe, gli unici rimasti a parte gli specialisti, Roxy e Flora.
 
“Bloom! Hai finalmente tirato fuori il naso dal tuo nascondiglio! Ho le tue padrone, le Trix ti hanno mandato ad affrontarci?. Ho per gettare fango sulle nostre ragazze le winx?!”. Chiese furente Riven rivolgendosi alla fata oscura, la quale lo guardo con un’ espressione divertita sul volto, e le labbra separate in un ghigno.
 
“Le winx si sono gettate nel fango da sole e solo immaginarle mi scatena la rabbia e il riso, per quanto riguarda voi, non sono venuta a combattere, mia nipote Shiamus Aurora e già in salvo, e per concludere non dipendo dalle Trix, per quanto tutt’ora le rispetti!”. Rispose Dark Bloom rivolgendosi ai presenti, quando alcuni dei figli delle winx, fecero un passo avanti guardando con odio la fata oscura.
 
“Hai idea maledetta di cosa abbiamo passato, emarginate e accusate di essere le figlie di assassine?!”. Chiese Odette rivolgendosi alla fata oscura, la quale inarcò un sopraciglio per poi chiudere le palpebre, per poi mettersi a ridere in modo metallico e stridulo.
 
“E allora cosa mi dovrebbe importare!”. Rispose Dark Bloom con voce metallica satura di divertimento, rivolgendosi agli specialisti e i loro rispettivi figli, i quali tutti nessuno escluso avevano una chiara espressione di rabbia sul volto.
 
“Che ci trovi di divertente maledetta!. Tu ci hai rovinati la vita a tutti Bloom!”. Pronunciò Riven rivolgendosi alla fata oscura, la quale lo guardo seriamente ma continuando a ridacchiare.
 
“Mi ricorda quando Darcy mi aveva raccontato la tua espressione quando hai saputo di essere stato usato dalle Trix. Se ci pensi bene quel giorno e stato meno umiliante rispetto ad una vita con una fata che ti ha subito voltato le spalle!”, disse Dark Bloom rivolgendosi a Riven il quale diventò rosso di rabbia, strinse l’elsa della sua spada energetica fino a sentire male le mani.
 
“Basta cosi Bloom!. Tu non sei così te lo già detto, io so come sei in verità!. Che sei una ragazza altruista!”, pronunciò Flora rivolgendosi seria alla fata oscura, la quale le sorrise dolcemente seppur a stento.
 
“La pensi ancora così Flora?. Mi lusinghi. Ora scusatemi ma ho una cosa urgente da fare!”, pronunciò Dark Bloom voltandosi dando le spalle alla fata della natura e agli specialisti.
 
“Tu non te ne vai da nessuna parte maledetta baldracca!”, urlò Odette rivolgendosi alla fata oscura, la quale si volto lentamente.
 
“Da che pulpito, guarda com’era vestita tua madre Stella, in forma Enchantix, e poi vedrai chi l’era veramente!”, pronunciò Dark Bloom rivolgendosi a Odette, la quale le scagliò contro una sfera di energia solare.
 
Ma Dark Bloom afferrò con la mano la sfera solare scagliatagli in precedenza dalla figlia di Stella, e chiuse la mano artigliata, facendola sparire nel palmo con una facilità impressionante.
 
“Bé una differenza c’é. Almeno tu non hai avuto bisogno di uno scettro per tre anni di studio, anche se era soltanto un oca vanesia!”, pronunciò la fata oscura prima di alzarsi in volo e scomparire in un portale di fiamme, Flora allungo la mano come per dirle di fermarsi ma ormai lei era sparita.
 
-Ti farò tornare come prima Bloom te lo prometto!- pensò la fata della natura, mentre una lacrima solitaria le rigò la guancia.
 
*******
Aurora assieme alle Trix aveva fatto ritorno su Carrideus, dove anche avevano celato la scuola di Torre Nuvola, la strega del freddo si era chiusa in camera e voleva starsene da sola per un po’.
 
Icy e Tritannus erano nella sala della guerra, entrambi felici di aver riavuto con loro la loro figlia, seppur poterono ammettere di aver esagerato ma si sa cosa diceva il detto, il fine giustifica i mezzi.
 
“Shiamus si riprenderà presto Tritannus, e diventerà una potente strega come me, poi insieme avremmo la strada spianata per conquistare tutte le scuole della dimensione magica!”, pronunciò la strega finale del ghiaccio con un sorriso rivolgendosi al suo amato tritone, il quale sorrise guardando la sua amata.
 
“Valtor ci è stato molto utile, seppur mai e poi mai avrà il nostro rispetto, come sì e comportato nei tuoi confronti, ora, però lasciamo che Shiamus si dimentichi di quel figlio di fata!”, pronunciò Tritannus rivolgendosi a Icy, la quale gli toccò il petto sussurrandogli qualcosa all’orecchio è entrambi fecero ritorno nella loro camera.
 
********
Aurora era sdraiata sul suo letto piangendo con il viso affondato nel cuscino, non si era mai sentita così umiliata in tutta la sua vita, provava odio e rabbia per Alex, e soprattutto per quella smorfiosa di Chiara.
 
- Era chiaro che loro due stavano insieme, avrei dovuto immaginarlo che stupida che sono stata a fidarmi di Lui. Quando li avevo visti una volta ballare insieme durante una festa ad Alfea alcuni mesi fa, avrei dovuto capirlo che erano legati, ora mi è tutto chiaro: La scusa degli allenamenti era tutta una fandonia, così lui poteva andare tranquillamente da quella smorfiosa di Chiara!-, pensò con rabbia la ragazza dai capelli celesti prima di sedersi sul letto materasso.
 
“Fidarmi di Lui cosi mi dicevi Alex?. Avevi detto che non mi avresti mai lasciato! Che nulla al mondo ci avrebbe fatto lasciare!. Sei soltanto uno sporco Ipocrita, bugiardo, Bastardo che ti sei preso gioco dei miei sentimenti sinceri per te!”, pronunciò con rabbia tra se staccandosi con uno strattone, il ciondolo che portava al collo, un regalo fattogli dal ragazzo dai capelli corvini un anno prima,  a forma di fiocco di neve in argento, lo guardo prima di congelarlo nella mano e scagliarlo con tutta la sua forza contro il muro.
 
Il pendente congelato si frantumò come cristallo e cadde in terra, mentre Aurora si sdraio nuovamente sul letto mettendosi sul lato opposto alla finestra piangendo.
 
“E poi cosa ci troveresti in quella smorfiosa, ha i capelli talmente corposi che sembrano abbia una parrucca o una balla di fieno, e più falsa di una fata!”, continuò Aurora piangendo affondando nuovamente il viso nel cuscino.
 
“Beh spero che ci trovi bene con quella smorfiosa, per quanto mi riguarda, puoi anche crepare Alex io ti odio!”, aggiunse la strega dai capelli celesti singhiozzando prima di addormentarsi.
 
********
Elettra era nella sua stanza, supina sul letto, con le braccia incrociate dietro alla testa con sguardo pensieroso, molleggiando la gamba accavallata sull’altra.
 
- Perché non riesco a togliermi dalla testa, questa curiosità diamine. Come e possibile che la servitrice di zia Dark Bloom, Kendra abbia quasi gli stessi lineamenti in comune con la zia?. Boh!- pensò la streghetta dai capelli violetti prima di addormentarsi, domattina avrebbe consolato Aurora, dopotutto era come una sorella per lei.
 
********
Chiara nella sua camera del castello di Eraklyon, stava esultando ma dandosi un contegno, Alex era finalmente suo e di nessun altro, certo era rimasta sconvolta dal fatto che quella smorfiosa di Aurora fosse in realtà la figlia di Icy e Tritannus.
 
-Ora non m’importa, quello che conta e che Alex e mio soltanto, all’inizio lo giudicato male ma partecipando a quelle noiose esercitazioni di gemellaggio tra la scuola di Alfea, Forte Rossa e Fortezza Nera, ho imparato a conoscerlo bene e me ne sono innamorata, e poi e anche un principe!- pensò la principessa di Eraklyon tra sé felicissima, però c’era ancora qualcosa che la turbava.
 
“Mi chiedo chi sia quell’uomo misterioso che mi ha dato quella pozione d’amore?!. In cambio non voleva denaro ma entrare nella biblioteca di Eraklyon per dei suoi studi personali, alla fine mi ha consegnato la pozione e detto soltanto di farlo bere al mio amato”, continuò fra sé Chiara prima di sdraiarsi sul letto e aspettare che il sonno arrivasse. Fatta eccezione della crisi isterica di Aurora era stata una piacevole serata.
 
*********
Nella scuola per fate di Alfea, la direttrice Faragonda stava controllando i registri delle presenze quando, vide la porta aprirsi ed entrare la preside Griffin con uno sguardo serio sul volto.
“Griffin è tardi come mai sei ancora sveglia?!”. Chiese la preside della scuola per fate rivolgendosi all’ex preside di Torre Nuvola, la quale la guardò prima di sedersi su una delle sedie vicine.
 
“Volevo parlarti Faragonda, ho fatto delle ricerche personali in questi anni, ma quando ho notato una cosa e te ne volevo già parlare, quelle streghe rinnegate delle Trix sono giunte a conquistare Torre Nuvola!”. Rispose Griffin rivolgendosi alla preside della scuola per fate, la quale incuriosita si risedette sulla poltrona e la guardo con le mani giunte al viso.
 
“Cosa avresti notato Griffin. E riguardo a cosa?!”. Chiese a sua volta Faragonda rivolgendosi alla donna dai capelli viola, la quale chiuse e riapri gli occhi e la guardò.
 
“Riguardo Bloom, ci sono troppi elementi in comune la leggenda della Fata Caduta!”. Rispose la preside della scuola per streghe rivolgendosi a Faragonda, la quale sgranò gli occhi e per poco non le caddero gli occhiali dal naso.
 
Nota dell’Autore: Aurora e disperata per la separazione da Alex. Chiara e felicissima da avere Alex con se, Elettra e pensierosa riguardo ad un curioso particolare. Contando l’odio degli specialisti nei confronti di Dark Bloom e la determinazione di Flora nei suoi confronti. Cosa potrebbe accadere con questa storia della Fata Caduta?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento!.Alla prossima!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** La leggenda della Fata Caduta. ***


Capitolo 14: La leggenda della fata caduta.
 
Avvertenza: la parte in grassetto e un ricordo passato, mentre la parte completa in corsivo e una lettura, se vedete scritto in corsivo ma con il testo normale e un pensiero. Mi sono ritenuto opportuno segnarvelo per non confondervi, mi scuso per un livello di volgarità ma contenuta.
 
La direttrice Faragonda guardò sgomenta l’ex preside di Torre Nuvola, la quale la guardava seria.
 
“Sono passati secoli da quando ne senti parlare di questa leggenda, e tutt’ora adesso né ho ancora il timore al solo ricordarla, di come una fata accecata dalla vendetta devastò qualunque cosa. prima di consumarsi!”, pronunciò con voce satura di tensione la preside della scuola per fate.
 
La Griffin poggiò sulla superficie levigata della scrivania di legno massiccio della direttrice Faragonda, un libro, l’ex preside della scuola per streghe l’apri e lesse le poche ma decise righe riguardo alla leggenda della fata caduta.
 
Si narra che moltissimi anni fa, una fata con grandi poteri di cui nome e conosciuto tuttora adesso come Lilith, con poteri cosi grandi e sconosciuti che incuteva elogi e timori nei suoi seguaci.
 
Ma tutto ebbe fine, quando alcune fate invidiose, e desiderose di poter ereditare quei grandi poteri, la tradirono attaccandola di sorpresa, le tranciarono le ali; ma il dolore  e la rabbia di Lilith diventarono follia, al punto di scatenare tutto in una volta i suoi poteri equilibrati, si narra che il suo aspetto cambiò, diventando qualcosa di sconvolgente e indescrivibile, elimino senza pietà le fate traditrici, e scatenò la sua furia al punto che il mondo dove viveva, si ricoprì di gigantesche ossidiana permeate di oscurità, tale mondo diventò Obsidian.
 
Faragonda ebbe scossa da un brivido, ricordare tale storia le gelava il sangue nelle vene, medesima cosa nella preside Griffin la quale girò pagina e gli occhi azzurri della preside della scuola per fate si spalancarono dallo stupore.
 
“Ma quella e?!”. Chiese allibita e sconvolta in egual misura la direttrice di Alfea, rivolgendosi alla preside Griffin, la quale picchiettò sulle pagine del libro, l’immagine di una bellissima donna con sei ali lunghe, coperte di ossidiana, corna nere come la notte, iniziavano da dietro alla testa in avanti ricurve, gli occhi inquietanti con la sclera nera, vestita di pelle, una lunga e sottile coda con picca sull’estremità finale.
 
“Si è la fata caduta, ora mi credi che quando lo vista lo paragonata ad una fata che quasi in medesime cause e caduta!”. Rispose l’ex preside di Torre Nuvola, abbassando gli occhi dorati verso l’immagine del libro, la fata caduta cosi somigliante, eccetto per i capelli che anziché essere rossi erano corvini, era identica a Bloom.
 
“Io credo che Dark Bloom altri sia che l’incarnazione perfetta della fata caduta!”, aggiunse la Griffin rivolgendosi a Faragonda la quale si sedette di peso sulla poltrona.
 
*******
Ormai era giorno su Carrideus, Darcy e Stormy erano nel lussuoso soggiorno del loro castello e stavano parlando di vari argomenti. Soprattutto riguardo a ciò che e successo al ricevimento su Eraklyon del giorno precedente.
 
“Mi chiedo però perché Dark Bloom e arrivata su Eraklyon. Che abbia cambiato idea e abbia deciso di allearsi con noi?!”. Chiese Stormy rivolgendosi alla sorella, la quale sistemandosi bene sulla poltrona per non avere problemi per la sua gravidanza, guardò la sorella minore con serietà.
 
“Ho i miei dubbi in proposito, Stormy. Ricordi ciò che ci ha detto ieri Selina, che ha visto tornare tua figlia Elettra assieme alla servitrice di Dark Bloom. pensò che l’abbia informata riguardo ad Aurora e sul fatto che Icy e Tritannus abbiano chiuso i rapporti con lei, fino a ieri dico!”. Rispose Darcy rivolgendosi alla strega delle tempeste, la quale sorrise sorseggiando un po’ di vino da un calice di vetro lavorato a mano.
 
“Elettra ha sempre considerato Dark Bloom, come anche Aurora una seconda figura materna, ti dirò Darcy che mi mancava la compagnia di Bloom. mi sembra soltanto ieri che Noi quattro andavamo di mondo in mondo nella dimensione oscura, conquistandoli e farci regnare!”. Pronunciò Stormy con malinconia rivolgendosi alla strega delle illusioni, la quale sorrise.
 
“Concordo con te Stormy, siamo state severe con lei all’inizio ma conoscendola meglio ci siamo fatte un’idea diversa ricordi quelle serate noi quattro senza la compagnia di quel pesce inscatolato di Tritannus, parlavamo senza limiti!”, disse Darcy rivolgendosi alla sorella minore, la quale sorrise e ricordo quelle serate.
 
******
Le Trix e Dark Bloom si trovavano nel soggiorno di una villa appena conquistata da poco, stavano parlando quando d’un tratto Stormy guardò la fata strega.
 
“Dai Dark Bloom tocca a te. racconta qualcosa sulle tue ex amiche winx, dubito altamente che e sempre stata rose e fiori!”, pronunciò con un sorriso la strega delle tempeste rivolgendosi alla fata strega dai capelli rossi, la quale si rabbui stringendo i denti dalla rabbia ma sorrise.
 
“Lasciatemi pensare: chi credereste che quella smorfiosa di Stella sia un nulla facente di prima categoria, quando dovevamo pulire qualcosa, dovevamo sempre richiamarla, ma cosa ho scoperto una volta pulendo Io la sua camera dato che Lei non l’ aveva fatto!”, disse Dark Bloom rivolgendosi alle Trix, le quali sorrisero divertite però erano un po’ curiose e volevano saperne di più.
 
“Cosa hai scoperto Dark Bloom?!. Dillo non lasciarci sulle spine!”. Chiese Stormy rivolgendosi alla fata strega la quale sorrise divertita.
 
“Diciamo che Stella teneva nascosti una gran varietà di giocattoli, e prima che me lo chiedete, dubito per dei pargoli o ricordi!”. Rispose la fata strega dai capelli rossi rivolgendosi alle Trix, le quali sgranarono gli occhi sconvolte, prima di mettersi a ridere sguaiatamente, Stormy ribaltò dal ridere.
 
“E Io che pensavo fosse il suo fidanzato un donnaiolo ci ha persino provato con me, anche se ero travestita quel giorno del concerto di Musa!”, disse la strega delle tempeste rivolgendosi a Dark Bloom, la quale inarco un sopraciglio stupita, ma si mise a ridere anche Lei.
 
“Si pensa che ci aveva provato una volta ad una festa, non mi aveva riconosciuta perché avevo cambiato acconciatura, quando ha capito che ero io, si e scusato!”. Disse la fata strega ridendo anche lei, poi però guardo Darcy.
 
“A proposito Darcy ma tu e Riven c’è stato qualcosa?!”. Chiese a bruciapelo Dark Bloom rivolgendosi alla strega delle illusioni, la quale si zitti diventando bordeaux all’improvviso.
 
“No, se lo vuoi veramente sapere ci siamo baciati una volta e basta!. Quello pensa soltanto a quella stupida Musa!”. Rispose Darcy secca e concisa ai presenti, quando Dark Bloom guardò la strega delle illusioni.
 
“Concordo, una volta avevo pensato di parlare con Musa ma ho preferito farmi gli affari miei quando lo vista farlo con un tizio che aveva conosciuto nel nostro negozio quando siamo andati a cercare l’ultima fata della terra!”. Disse la fata strega seria, ricordando a quanto fosse stata stupida nel fidarsi delle winx, Darcy quando sentì le parole di Dark Bloom, si rizzò in piedi come una molla.
 
“Cosa?!. quella razza di fata, ma allora e vero che Riven e tutto muscoli e senza cervello da non accorgersi di nulla!”. Pronunciò la strega delle illusioni rivolgendosi alle Trix e la fata strega, che la guardarono stupite, Darcy arrossì e si sedette a gambe incrociate dandosi un contegno, per poi ridere suscitando una risata generale.
 
“Saresti un’ottima strega Dark Bloom, con i nostri insegnamenti sei portata alla stregoneria, anzi mi sembra che ti trovi a tuo agio!”, pronunciò Icy rivolgendosi alla fata strega, la quale sorrise, quando Darcy e Stormy si scambiarono un sorriso e poi guardarono l’ ex fata dai capelli rossi.
 
“Mi chiedo come staresti con l’abito di strega!. Che ne dici di provare Dark Bloom?!”. Chiese la strega delle illusioni rivolgendosi alla fata strega, la quale inarco un sopraciglio prima di guardarle con tristezza.
 
“Non so!”. Rispose Dark Bloom rivolgendosi alle due Trix, le quali la guardarono.
 
“E dai!”, pronunciò Stormy rivolgendosi alla fata strega, la quale seppur ci mise un po’ accetto e si alzò in piedi, la strega delle tempeste e Darcy fecero un incantesimo facendo cambiare gli abiti di Lei.
 
Dark Bloom ora sfoggiava un corsetto rosso fuoco di pelle, pantaloni aderenti e stivali a tacco alto, con ombretto sugli occhi e la capigliatura a coda di cavallo, inutile dire che le donava molto.
 
Le Trix rimasero a bocca aperta, Stormy sorrise sinceramente, come anche Darcy, mentre Icy sbatte le palpebre più volte come per sincerarsi che quella era stata un tempo, la sua odiata nemica, ora era la sua più fidata compagna.
 
“Complimenti Bloom con quello sguardo e l’abito da strega ti risalta appieno, potresti tenerlo sai saresti un ottima Trix!”, disse la strega delle tempeste rivolgendosi ai presenti ma in più in particolare alla fata strega, la quale si rabbui e con la magia fece sparire i suoi abiti.
 
“Grazie ma, preferisco rimanere come sono, una fata strega Trix, sono una vostra alleata e serva e tale rimarrò con voi!”, pronunciò Dark Bloom rivolgendosi alle streghe finali, le quali sorrisero seppur in modo accennato.
 
“Le winx pagheranno per ciò che ti hanno fatto, la dimensione oscura non e stata ancora del tutto conquistata, ma presto, lo sarà!”, pronunciò Icy rivolgendosi alla fata strega la quale sorrise. Prima di ridere tutte insieme ora più legate come compagne che come un tempo nemiche.
 
********
Stormy rise ricordando ancora quei giorni guardando sua sorella Darcy con un sorriso.
 
“Penso di capire perché Dark Bloom dopo l’imprigionamento delle Winx abbia deciso di andarsene, perché non voleva sentirsi un peso per noi, ma Lei e una nostra compagna punto, e come se fosse una Trix!”, pronunciò la strega delle tempeste rivolgendosi alla strega delle illusioni.
 
“Stormy hai ragione. Senti questa cosa lo tenuta per troppo tempo nascosta. E’ vorrei che restasse tra noi due. Sai quando andati al palazzo di Dark Bloom?. ricordi ancora la sua espressione quando gli avevi chiesto se aveva figli?!”. Chiese Darcy rivolgendosi alla sua sorella minore, la quale annui ricordando chiaramente l’espressione di dolore sul volto della Regina di Yura alias Dark Bloom.
 
“Si perché quell’espressione sembrava alquanto dolorosa!”. Rispose seppur fosse stata una domanda a Darcy, la quale si carezzo con una mano il ventre e la guardo.
 
“Alcune settimane dopo che abbiamo salvato Dark Bloom, e iniziato a conoscerla un po’ meglio, ho notato che stava male, lo fatta visitare da uno dei nostri dottori servitori,e ciò che abbiamo saputo. Beh quando l’intera ala est della nostra vecchia villa e andata distrutta, Icy e Tritannus hanno fatto una strigliata alla nostra compagna!”. Pronunciò la strega delle illusioni rivolgendosi a Stormy, la quale sgranò gli occhi verde elettrico, portandosi una mano sulla bocca.
 
“Cosa e successo in verità?!”. Chiese Stormy rivolgendosi a Darcy, la quale chiuse le palpebre e guardò la sorella minore con tristezza.
 
“Si scopri che Dark Bloom era incinta ma il feto era già morto ancora prima di nascere e Dark Bloom aveva riportato gravi danni all’utero, quando l’abbiamo salvata, lei si era salva ma, aveva per sempre perso la possibilità di diventare madre come Icy, Te e me, e diventata completamente sterile!”. Rispose la strega delle illusioni rivolgendosi alla strega delle tempeste, la quale rimase sconvolta e poté comprendere perché dopo quel giorno, l’odio già visibile di Dark Bloom era diventato così grande al punto di allenarsi e impegnarsi allo sfinimento.
 
“Se le winx un giorno torneranno in circolazione, le augurò che Dark Bloom le faccia soffrire in modo lento e il più doloroso possibile!”. Pronunciò emanando scariche elettriche Stormy.
 
******
Aurora aveva dormito male, al punto che dovette interrompere il suo allenamento di stregoneria per la stanchezza, il dolore e la rabbia nei confronti di Alex e Chiara non era per niente diminuita.
 
“Aurora piccola mia. Ho saputo ciò che è successo con Alex, vuoi parlarne?!”. Chiese Dark Bloom comparendo nel nulla dietro Aurora, la quale sobbalzo e si volto vedendo la fata oscura poggiata contro la ringhiera con le mani poggiate sopra di essa, con un sorriso materno sul volto.
 
“Zia Dark Bloom!”, Rispose correndo verso di lei e l’abbraccio, la fata oscura ricambiò l’abbraccio carezzandole i capelli e lasciandola sfogare le lacrime.
 
Nota dell’Autore: Ricordi delle Trix, e in più una storia leggendaria che ha troppe cose in comune con la tragedia di Bloom, che davvero ci sia un legame, cosa farà Aurora?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 
Piccole anticipazioni: Aurora incoraggiata da sua zia Dark Bloom andrà da Alex, nel frattempo l’ego di Valtor non verrà nascosto dalla fata oscura e da Darcy. Flora avrà un incontro e una sconvolgente rilevazione con uno degli insegnanti di Fortezza Nera, non ché suo vecchio avversario. Chi sarà?
 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Legami. ***


Capitolo 15: Legami.
 
Quando Aurora esse finito di versare le sue lacrime sfogandosi, raccontando alla zia, cos’era successo durante il ricevimento, sollevò lo guardo guardando negli occhi etero cromatici di Dark Bloom, la quale li teneva socchiusi in un espressione pensierosa.
 
“Come ha potuto?!. Come ha potuto farmi questo Alex!”, pronunciò Aurora in un misto tra rabbia e dolore rivolgendosi alla zia, la fata oscura le carezzo la guancia e i capelli
 
“Anni addietro mi è capitata la stessa cosa, Aurora perciò posso comprendere su come tu ti senta piccola mia!”, pronunciò Dark Bloom rivolgendosi alla strega del freddo, la quale la guardò negli occhi.
 
“Cosa mi suggeriresti di fare zia?. Sono furiosa con Alex per ciò che mi ha fatto!. Mi ha illusa dei suoi sentimenti!. Avrei potuto accettarlo se me lo avesse detto apertamente senza farmi sentire una stupida!. E stato solo un vigliacco!”, Chiese Aurora rivolgendosi a Dark Bloom, la quale con un dolce sorriso sul volto, la guardo.
 
“Affrontalo a viso aperto, sia chiaro non ti dico di trasformarlo in un blocco di ghiaccio, potrebbe sembrarti un’idea insulsa piccola mia, ma affrontandolo con la determinazione di sapere la verità e i motivi perché ha fatto questo!”. Rispose la fata oscura rivolgendosi a sua nipote, Aurora la guardò sconvolta ma poté ammettere che forse, non aveva tutti i torti.
 
“Zia Dark Bloom!”, pronunciò flebilmente Aurora rivolgendosi alla zia.
 
“Grazie. Senti c’ è una cosa che dovresti sapere. Io e i miei genitori!”, aggiunse rivolgendosi a Dark Bloom, la quale sollevò una mano come a dirgli gentilmente di non aggiungere altro.
 
“Lo so. Elettra me lo ha detto, la famiglia viene prima di tutto, anche se non sono d’accordo con la decisione di tua madre, parlarle adesso dopo che ci siamo rincontrate potrebbe portare a brutte conseguenze, ma sappi mia cara Aurora, che farò tutto il possibile di mettere le cose a posto!”, pronunciò la fata oscura rivolgendosi alla adorata nipote, la quale sorrise abbracciando la zia, Dark Bloom ricambiò l’abbraccio.
 
“Mi sei mancata così tanto zia Dark Bloom, ora però non so se continuare come strega ho come fata e successo questa cosa e non so cosa decidere!”, pronunciò Aurora rivolgendosi alla fata oscura, la quale sorrise sciogliendo l’abbraccio e guardandola con un sorriso dolce sul volto.
 
“Anche tu mi sei mancata tanto in questi anni Aurora, ma come ben sai ho preferito di mia volontà allontanarmi per non essere di peso agli altri. Ora però vai da Alex e affrontalo sia come fata sia come strega. Riguardo alla tua strada: ascolta il tuo cuore e seguì ciò che ti dice!”, disse Dark Bloom rivolgendosi a sua nipote, la quale la guardò inarcando un sopraciglio ma annuì.
“Zia grazie per ciò che hai detto è che mi hai ascoltata. Però l’ultima frase mi sembra troppo da fata!”, scherzò Aurora rivolgendosi a Dark Bloom la quale sorrise con le braccia semi incrociate sotto al seno.
 
“Beh sono ancora una fata, seppur in piccole parti adesso!. Su vai!”, pronunciò la fata oscura rivolgendosi ad Aurora la quale sorrise, prima di concentrarsi e sparire nel nulla.
 
Dark Bloom si stava voltando per uscire dalla stanza di Aurora quando scorse in terra, i frammenti di un ciondolo, mosse una mano e i frammenti levitarono fino a lei, li chiuse nella mano e ci passò l’altra mano sopra al pugno, che successivamente riaprì e il ciondolo argentato a forma di fiocco di neve era nuovamente integro.
 
“Risolverai la situazione Aurora, né sono sicura!”, aggiunse la fata oscura poggiando sul letto il ciondolo e uscì incamminandosi per i corridoi del castello di Carrideus, quando incrociò Darcy, la quale le sorrise.
 
*******
Valtor era nella biblioteca privata del castello intento a catalogare, ispezionare i vari ripiani di tomi e libri magici sugli scaffali della sala, parzialmente alterato riguardo al fatto che dopo di quello che aveva fatto nel aiutare Icy e Tritannus, questi ultimi non l’avessero mancò ringraziato, non solo localmente ma lasciandogli la custodia delle altre biblioteche sotto il regno delle Trix.
 
“Ho aiutato Icy e Tritannus per fargli ritornare la figlia e mancò mi ringraziano. Pazienza ho guadagnato abbastanza incantesimi grazie a quella ragazza ambiziosa su Eraklyon, non c’e che dire che quella Chiara e Diaspro sono imparentati per ciò che desiderano non badano ai dettagli”. Pronunciò fra sé lo stregone dai capelli nocciola mentre riponeva sullo scaffale l’ennesimo libro di magia oscura che aveva letto.
 
“Peccato però per la figlia di Icy, che ha sofferto così, però che razza di madre e una da fare uno scherzo del genere alla propria figlia. Da stupidi egocentrici ecco cosa sono!”. Continuò Valtor tra sé quando, neppure lui sa come immaginarselo, fu voltato e sollevato da terra dal bavero del cappotto da parte di Dark Bloom, che lo guardava con gli occhi bicolori, assottigliati in modo minaccioso dritto negli occhi.
 
“Valtor. ammetto di essere stupita nel sapere che sei vivo, ma dato che Elettra mi ha raccontato alcune cose avvenute  in questi anni. Ma vengo subito al dunque. Cos’ è questa storia parla?!”. Chiese senza troppi termini la fata oscura rivolgendosi allo stregone dai capelli nocciola, il quale era sconvolto, stupito e incuriosito dal fatto che Dark Bloom l’aveva colto di sorpresa, non aveva neppure percepito la sua presenza.
 
“Dark Bloom lascialo!. Seppur sono anch’ Io curiosa di sapere questa storia Valtor dato che mia sorella Icy non ha informato né me e scommetto neppure Stormy!”. Rispose Darcy al posto dello stregone dal soprabito viola, la fata oscura obbedì lasciando cadere in terra Valtor senza troppa gentilezza.
*******
Intanto Alex era stato invitato da Chiara nel suo castello su Eraklyon, il principe di Tir nan Og stava camminando attraverso il corridoio e si fermò ad attendere la principessa dai capelli platino nella sala riservata agli ospiti.
 
“Alex!”, pronunciò una voce femminile rivolgendosi al principe di Tir nan Og, il quale si voltò verso la fonte della voce e rimase serio nel vedere in feste di strega. Aurora.
 
********
Nella scuola per fate di Alfea, Flora si trovava nella serra della scuola per fate, intenta a curare alcune piante su favore della fata madrina Eldora, una vecchia insegnante di Alfea tornata su richiesta di Faragonda d’insegnare nuovamente.
 
“Manca poco e avrò trovato il modo per far tornare alla normalità Dark Bloom, com’era un tempo!”, pronunciò fra sé la fata della natura quando udì un rumore provenire dalle sue spalle e si volto per vedersi di fronte fermo sulla soglia della serra, l’ex stregone del cerchio nero, ora insegnante di Fortezza Nera Gantlos.
 
“Gantlos!. Cosa ci fai qui?!”. Chiese Flora rivolgendosi all’ex cacciatore di fate, il quale si tolse il cappello di cortesia, con un sorriso cortese rivolgendosi a Lei.
 
“Non volevo spaventarvi Flora di Limphea, e che volevo parlarvi di una cosa!.  mi e venuta in mente durante una delle mie lezioni a Fortezza Nera, mi concede pochi minuti del suo tempo per parlare?!”. Chiese a sua volta Gantlos rivolgendosi alla fata della natura, la quale si mise le braccia conserte, guardando seriamente, seppur sapesse che l’ex cacciatore di fate aveva scontato la sua pena, oltre che era sposato niente poco di meno che con la fata maggiore della natura Diana, oltre che quest’ultima l’aveva aiutata a potenziarsi in questi anni.
 
“Certamente Gantlos però la prossima volta bussa!”. Rispose Flora rivolgendosi all’uomo dai capelli color del grano. Il quale annuì, prima di rimettersi in testa il cappello.

Nota dell’Autore: Aurora si reca grazie al consiglio materno di Dark Bloom da Alex, Darcy, assieme alla fata oscura hanno sentito ciò che Valtor ha fatto proprio dalle sue parole. Cosa avrà mai da dire l’ex stregone del cerchio nero a Flora?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!, un ringraziamento a Tressa, Wapka e kaninchen   per avere recensito i precedenti capitoli alla prossima!.
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Rompere il ghiaccio. ***


Capitolo 16: Rompere il ghiaccio.
 
Aurora e Alex si stavano guardando con reciproca serietà, il ragazzo dai capelli corvini si mise le braccia conserte scoccando un’occhiataccia a Lei. La giovane strega del ghiaccio guardo Lui con un espressione di rabbia mista a dolore.
 
“Che ci fai qui Aurora?!”. Chiese Alex con una voce, priva di qualunque traccia di sentimento rivolgendosi a lei, la quale sgranò gli occhi serrando i pugni.
 
“Che ci faccio qui?!. Alex hai idea di come mi sono sentita con quello che hai detto?. Perciò ti chiedo, esigo che tu mi dica perché lo hai fatto?!”. Chiese Aurora rivolgendosi a lui, il quale la guardò non cambiando minimamente espressione.
 
“Io amo Chiara e la sempre amata ti basta?!”. Chiese Lui rivolgendosi a Lei, la quale fece diversi passi di carica fino a dimezzare lo spazio fra loro due.
 
“No non mi basta!. Alex voglio che me lo dici apertamente il perché mi hai illusa, dicevi di amarmi, mi capivi e mi hai promesso molte cose e tutto d’un tratto! Mi hai dato il benservito. Perciò dimmi il vero motivo!”. Rispose Aurora rivolgendosi a Lui, il quale assottigliò gli occhi in modo minaccioso.
 
“Io amo Chiara e lo sempre amata, non ho nulla da dirti. Ora vattene prima che chiami le guardie!”. Disse Alex rivolgendosi ad Aurora, quest’ultima però notò l’esitazione e la voce fredda di Lui, e dal modo che muoveva le labbra, sembrava quasi come se le parole gli fossero state messe in bocca da qualcuno.
 
“Ripetilo se hai coraggio Alex!”, disse la giovane strega dai capelli celesti rivolgendosi a Lui in tono di sfida, quello che aveva notato in Lui l’aveva messa in dubbio è voleva mettere in pratica un insegnamento di sua madre Icy, la paura e le emozioni non vengono celate dagli occhi, perché loro non tradiscono mai.
 
“Io amo Chiara è lo sempre amata, Non ho nient’altro da dirti. Adesso ti ordino di andartene!”, pronunciò freddamente lui rivolgendosi a Aurora, la quale fissandolo, scoprì che i suoi occhi erano tristi, tutt’altro rispetto alla sua espressione seria.
 
- Alex, non è in lui. E come se fosse stato sotto incantesimo! Cosa ti è successo?- pensò la giovane strega del freddo fra sé, guardandolo e arretrando di un passo.
 
“Alex cosa ti è successo?”. Chiese Lei rivolgendosi a Lui, il quale la guardo con serietà.
 
“Non mi e successo nulla. Vattene!”. Rispose Lui rivolgendosi ad Aurora con rabbia. Suonava come un ultimo avvertimento.
 
*******
Intanto su Carrideus, nella biblioteca del castello delle Trix, Valtor spiegò a Darcy e a Dark Bloom, il piano di Icy per riavere con sé la loro figlia Shiamus Aurora.
 
“Eppure Icy non mi ha avvisato né me e neppure Stormy, detto sinceramente sarebbe stato un buon piano, ma fare una cosa del genere alla propria figlia, al proprio stesso sangue!”, pronunciò Darcy rivolgendosi a Valtor, il quale rimane visibilmente sconvolto e guardo la sua amata strega delle illusioni.
 
“Come?!. Darcy ti assicurò che Icy mi ha riferito che ti avrebbe detto del suo piano per riavere sua figlia Aurora con loro, quando abbiamo visto il ricevimento, credevo che né foste al corrente!”. Pronunciò lo stregone rivolgendosi alla sua amata strega delle illusioni che a Dark Bloom, la quale lo fissò a lungo prima di guardare Darcy di fianco a Lei.
 
“Dichiara la verità Darcy, a quanto pare Icy ha agito di testa sua, seppur nulla giustifica ciò che hanno fatto!”, disse la fata oscura rivolgendosi alla strega delle illusioni, la quale annuì guardando con uno sguardo saturo di rimprovero Valtor e poi guardare Dark Bloom.
 
“Icy aveva detto che avrebbe atteso che sua figlia capisse da sola che non era la sua vita fare la fata, come donna e come madre, non sono affatto d’accordo su quello che ha fatto! E’ la seconda volta che va di testa sua, la prima e stata dopo, quando non ci ha ascoltate riguardo al fatto che Tritannus non era adatto a Lei!”, pronunciò Darcy rivolgendosi a Dark Bloom, la quale guardò la sua compagna.
 
“Conosciamo bene il comportamento di Icy, ma questo e un colpo vile persino per Lei, ma ora ho una cosa da sistemare!”, pronunciò con voce metallica la fata oscura rivolgendosi alla strega delle illusioni, prima di guardare Valtor.
 
“Valtor sciogli l’incantesimo che hai fatto su Alex!”, disse sempre con voce metallica rivolgendosi allo stregone il quale le guardo.
 
“Mi duole informarvi che non c’e rimedio. Quando tu e le tue ami-”, disse Valtor ma si fermò quando stava per dire qualcosa che certamente avrebbe fatto inferocire Dark Bloom, la quale lo stava guardando con uno sguardo tagliente e fredda come una lama di ghiaccio.
 
“Quando eravate Enchantix e bastata la polvere di fata per spezzare i miei incantesimi, e da quanto ho visto in questi anni, non c’ è né sono state altre, evidentemente ad Alfea, le studentesse non hanno più voglia di studiare!”. Aggiunse lo stregone dai capelli nocciola rivolgendosi a Dark Bloom, la quale ghignò per poi guardare Lui e Darcy.
 
“Ora è tutto chiaro, Valtor ti avverto, non far soffrire Darcy, ho le conseguenze per te saranno terribili. Ti sei nascosto in questi anni come un fantasma ma tieni in mente queste parole: Chi per tutta la vita si crede di essere un fantasma alla fine è destinato a diventare un fantasma!”, pronunciò la fata oscura con voce metallica rivolgendosi a Valtor con un tono che non ammetteva repliche.
 
Lo stregone dai capelli nocciola deglutì rumorosamente e guardò sia Dark Bloom che la sua amata Darcy con timore e rispetto.
 
“Non capiterà lo prometto!”, pronunciò solamente lo stregone, la fata oscura sorrise prima di scomparire.
 
“Vado a risolvere la situazione!. Penso che le mie nuove abilità mi saranno utili in questo caso!”, pronunciò Dark Bloom rivolgendosi a Darcy e Valtor, i quali rimasero con uno sguardo incuriosito, scambiandosi un’occhiata reciproca di confusione.
 
*******
Aurora evitò per un pelo una sfera magica di lui, ormai la strega del freddo l’aveva capito, che il suo amato Alex era sotto l’effetto di qualche incantesimo, ma ora doveva trovare il modo di spezzarlo, il problema era: che non aveva idea se si trattasse di un incantesimo oscuro o qualcos’altro.
 
“Scusami Alex, ma lo faccio per il tuo bene. Morsa del gelo!”, pronunciò Aurora  incrociando le mani davanti a se, il ragazzo dai capelli chino lo sguardo quando si accorse di non riuscire a muovere le gambe e trattene un imprecazione, mentre veniva ricoperto quasi completamente da un blocco di ghiaccio, la testa e la parte superiore del torso, non erano coperti.
 
La ragazza dai capelli celesti si avvicinò a Lui, con una mano le sollevò il mento per costringerlo a guardarla negli occhi.
 
“Mi perdonerai dopo amore mio, ora ti libererò dall’incantesimo che ti è stato lanciato addosso!”, pronunciò Aurora dolcemente, prima di concentrarsi per cercare di scoprire che incantesimo avesse Lui, ma quando riuscì a scoprire che si trattava di un incanto oscuro, vide gli occhi fucsia di Lui diventare iniettati di sangue e un rumore di ghiaccio incrinarsi, la costrinse ad allontanarsi.
 
L’abilità magica di Alex di creare un involucro simile al corpo di un’animale, era riuscito in qualche modo a liberarsi dal ghiaccio, seppur le braccia di Lui tremarono, ma quando Aurora stava per usare un altro incantesimo più potente per bloccarlo nuovamente.
 
Dark Bloom apparve di fronte ad Alex, con stupore suo e di Aurora, ma prima che il ragazzo dai capelli corvini potesse dire qualcosa. La fata oscura gli afferrò con una mano artigliata la sua faccia, impedendogli di parlare.
 
“Un incantesimo potente non c’è che dire, ma non alla mia altezza, non ci metterò molto Aurora!”, pronunciò la fata oscura rivolgendosi alla nipote, ma quando la ragazza dai capelli celesti la vide, ne fu stupita e spaventata, chiedendosi cosa gli avrebbe fatto al suo amato.
 
“TI prego Dark Bloom non fargli del male!”, pronunciò Aurora rivolgendosi alla zia, la quale la guardo con un sorriso scoprendo i canini acuminati prima di guardare Alex.
 
“Non gliene farò abbi fiducia in me Aurora!”, disse la fata oscura rivolgendosi alla nipote, la quale sgranò gli occhi per ciò che vide:
 
Dark Bloom avvicinò il viso a quello di Alex, gli occhi bicolori della fata oscura diventarono brillanti, con la sclera nera, le sei cupe ali brillarono di un vivido rosso incandescente, prima di convogliare il calore verso il ragazzo dai capelli corvini, con la mano ancora sulla faccia del giovane, liberò la presa e lasciò che pulviscolo di fiammelle lo colpirono.
 
Aurora era sconvolta, preoccupata e impaurita da ciò che vedeva, ma si calmo quando vide un essenza oscura uscire da Alex e scomparire nel nulla, Dark Bloom aveva rotto l’incantesimo sul principe di Tir nan Og.
 
“puoi andare dal tuo amato Aurora, l’incantesimo di cui Lui era vittima e svanito!”, pronunciò Dark Bloom guardando con gli occhi etero cromatici normali la nipote la quale non se lo fece ripetere e soccorse Alex che stava per crollare in terra.
 
“Alex, riesci a sentirmi?!”. Chiese preoccupata quanto sollevata Aurora rivolgendosi a Lui, il quale fece un rantolo toccandosi la testa, ma quando vide la sua amata strega del freddo, divento rosso d’imbarazzo.
 
“Aurora. Io non so cosa sia successo. non riuscivo a controllarmi!”. Rispose Lui rivolgendosi a Lei, la quale gli tocco la guancia amorevolmente, prima di guardare la zia.
 
“Grazie Dark Bloom, ti ringrazio, anche tu avevi capito che era un incantesimo?!”. Chiese la strega fata del ghiaccio rivolgendosi alla fata oscura, la quale la guardo annuendo.
 
“Si ma è lunga da spiegartelo, avete molto da dirvi e vi consiglierei di non parlare qui, sta arrivando qualcuno!”. Rispose Dark Bloom rivolgendosi ad Aurora, la quale annuì con un sorriso e scomparve assieme ad Alex in una piccola tormenta glaciale.
 
“Aurora e Alex sono molto legati, anche senza il mio aiuto c’e l’avrebbe fatta a liberarlo, però dovrò diglielo ciò che Icy ha fatto, e dovrò fare quattro chiacchiere con lei e Tritannus!”, continuo fra sé la fata oscura, prima di avvolgersi con le sei ali Enchantix e scomparire in una cascata di piume di ossidiana e fiammelle.
 
Nota dell’Autore: Alex e stato liberato dall’incantesimo oscuro di Valtor grazie a Dark Bloom e Aurora, la faccenda sta diventando seria per Icy, che cosa accadrà?. Alla prossima e ringrazio calorosamente gli autori citati nel precedente capitolo per la loro recensione.
 
Piccole anticipazioni: Flora viene a scoprire da Gantlos una sconvolgente verità, Aurora e Alex cercando di rimettere insieme i pezzi di ciò che e successo, un misterioso personaggio trama nell’ombra per la sua vendetta contro la dimensione magica!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** previsioni passate. ***


Capitolo 17: previsioni passati.
 
Nella serra nella scuola di Alfea, Flora e l’ex stregone del cerchio nero Gantlos si erano spostati fuori dalla serra a parlare tranquillamente.
 
“Ti ascolto Gantlos cosa vuoi dirmi?!”. Chiese la fata della natura rivolgendosi al biondo stregone il quale la guardo poggiando la schiena contro lo stipite della porta.
 
“Sono anni che ora che io e Anagar abbiamo scontato la nostra pena e non siamo più cacciatori di fate, e ci siamo guadagnati la redenzione, però durante una lezione a Fortezza Nera, come ti ho detto prima, mi e venuta in mente una cosa e volevo sentire un tuo possibile parere!”. Rispose Gantlos rivolgendosi a Flora, la quale lo ascoltò mettendosi le braccia conserte.
 
“Vai avanti ti ascolto!”, disse solamente la fata della natura rivolgendosi a Lui, il quale continuò.
 
“Non per portare brutti ricordi, ma durante una mia lezione, ho letto che un oggetto magico può perdere potenza a causa dei fattori esterni, ma sarebbe impossibile quando anni fa Ogron vi consegnò il cerchio nero!”, pronunciò Gantlos rivolgendosi a lei, Flora inarco un sopraciglio tanto stupita quando curiosa di sapere cosa volesse dire l’ex cacciatore di fate.
 
“Cosa vorresti dire Gantlos?!”. Chiese la fata della natura rivolgendosi a Lui, il quale sospiro sistemandosi il cappello sulla testa.
 
“Forse non ho potuto spiegarmi bene Flora. Io e Anagar eravamo decisi di lasciare perdere, ormai comprendendo di essere in svantaggio ma Ogron era più che mai deciso a vendicarsi su di voi per ciò che avete fatto a suo fratello Duman. Decise di  provare un ultima risorsa, cosi tutti insieme concentrammo ciò che restava dei nostri poteri oscuri nel Cerchio Nero!”. Rispose Gantlos rivolgendosi alla fata della natura, la quale continuò ad ascoltarlo attentamente.
 
“Ma quando Bloom riconsegno a Ogron il Cerchio Nero è lo riattivo affinché quando Morgana toccasse l’anello, aprisse un portale interdimensionale per catturare tutte in una volta le fate!”, aggiunse l’ex cacciatore di fate rivolgendosi a Flora la quale seppur sapesse che Gantlos ormai era pentito non poté dimenticare quel giorno, ma lo lasciò continuare perché dedusse che Lui stava arrivando al nocciolo della questione.
 
“Sto temporeggiando è vengo al dunque Flora. Ogron non sapeva spiegarsi come fosse possibile che il Cerchio Nero avesse perso parte dei suoi poteri, all’ epoca pensavo che essendoci indeboliti, di conseguenza, anche i nostri poteri convogliati nel nostro oggetto, non avesse più potenza sufficiente, ma poi in un altro momento pensai che voi fosse riuscita a ridurre la potenza ma era impossibile una cosa genere!. Ho ragione?!”. Chiese Gantlos rivolgendosi alla fata della natura, la quale lo guardo seriamente ma si calmò subito.
 
“Si non avremmo mai messo in pericolo noi stesse e le fate se avessimo fatto cosi!”. Rispose Flora rivolgendosi a Lui, il biondo stregone si tolse e si rimise il cappello come per sistemarselo.
 
“Come ti ho detto più di una volta. Durante una mia lezione, un oggetto magico può perdere potenza a causa dei fattori esterni, ho forse essere stato danneggiato a causa di un frequente uso, quando eravamo a Tir Nan Og, Ogron ha notato che il cerchio nero era parzialmente danneggiato ma non né prese in considerazione, perché per noi, non era una fonte magica di potere da cui, trarre i poteri come fanno le fate maggiori come mia moglie Diana!”, spiegò Gantlos rivolgendosi alla fata della natura; la quale era virilmente confusa e stupita e neppure lei sapeva come spiegarlo.
 
“Bloom l’ha sempre tenuto il cerchio nero, avrà combattuto ma lo controllava se non lo perdesse!”, pronunciò Flora rivolgendosi a Gantlos prima di interrompersi, un’inquietante idea le venne in mente, una cosa accaduta moltissimo tempo fa nello scontro finale tra Dark Bloom e le winx, prima che quest’ultime furono imprigionate nella dimensione Omega.
 
Dopo che ho recuperato tutti i frammenti del Codex, Io e le Trix abbiamo sconfitto una volta per sempre Lord Darkar e la mia fiamma del drago, si e nutrita della Fenice d’ Ombra, in questo modo ho potuto ottenere il potere Remix!
 
- Dark Bloom ha detto che la sua fiamma del drago, aveva assorbito la Fenice d’ Ombra è se, come aveva detto la Griffin che Bloom era stata capace di esternare cosi facilmente i sentimenti negativi, sarebbe da pazzi ma ora non mi meraviglierei più di niente se, il suo dolore da ciò che le winx la detestavano, si fosse nutrito del cerchio nero. Se fosse stato solo questione di tempo ciò che e successo a Bloom?!-, domandò fra sé Flora guardando Gantlos, il quale la guardo incuriosito e confuso.
 
“Tutto bene Flora sei sbiancata all’improvviso?!”. Chiese Gantlos rivolgendosi alla fata della natura, la quale tornò in se e guardo l’ex stregone del cerchio nero.
 
“Si sto bene Gantlos se devo essere sincera non me lo so spiegare. Ce altro che volevi dirmi?!”. Chiese a sua volta la fata della natura rivolgendosi a Lui, il quale sorrise seppur imbarazzo.
 
“Si ecco. Sei la seconda dopo mio figlio Devon ha sapere questa cosa, Diana sta aspettando un secondo figlio da me, una femmina e Lei voleva che lo sapessi!”. Rispose Gantlos rivolgendosi a Flora la quale sorrise e gli fece le congratulazioni, quando lo stregone se ne andò via.
 
La fata della natura rimase in assoluto silenzio, persa in pensieri soltanto suoi.
 
******
Nel portale Omega situata su un isola su Andros, una giovane ragazza con lunghi e folti capelli castani, gli occhi verde acqua, indosso un vestito corto che le scopriva a spacchi le gambe nude, ai piedi zeppe.
 
“Appena avrò trovato i dieci cristalli con la quale potrò ottenere un potere immenso la dimensione magica cadrà in ginocchio dinnanzi a me, e le prime a cadere saranno le Trix, il mio ringraziamento per avermi liberata dalla mia mostruosa forma, a causa delle loro antenate!. E sarò io a dominare su tutti!”, pronunciò Politea ridendo sguaiatamente.
 
Nota dell’Autore: Una misteriosa rilevazione sconvolge Flora, Politea brama vendetta e alla ricerca di dieci misteriosi cristalli per chissà quale potere. Quale sarà?. Alla prossima! ringrazio i già citati autori in precedenza.
 
Piccole anticipazioni
Alex e Aurora proveranno a rimettere a posto il loro rapporto, ma per Icy il suo cuore di ghiaccio proverà sentimenti ancora più gelidi di Lei, tra cui il terrore.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Il gelo del dolore. ***


Capitolo 18: Il gelo del dolore.
 
Aurora aveva portato Alex nella foresta di Eraklyon, fuori dalle mura del castello dei sovrani citati, la giovane strega del ghiaccio abbracciò Lui strettamente a se.
 
“Non sai quanto ho sofferto, credevo che mi avresti lasciato per sempre!”, pronunciò Aurora tristemente guardandolo negli occhi di Lui, Alex le carezzo i capelli con uno sguardo pieno di sensi di colpa.
 
“Lo credevo anch’io, mi sono sentito dentro ad un incubo a occhi svegli, ero cosciente di ciò che accadeva, ma totalmente incapace di controllare il mio corpo e la mia voce!”, disse lui con la voce roca dai sensi di colpa rivolgendosi ad Aurora, la quale lo guardò negli occhi.
 
“Ricordi come sia successo?!”. Chiese Lei rivolgendosi ad Alex, il quale fece mente locale, ricordando con tristezza il ricevimento svoltansi due giorni prima.
 
“Si. stavo andando dai sovrani di Eraklyon a chiedergli il consenso per fare il mio annunciò ufficiale di fidanzarmi con te Aurora, quando incontrai Chiara!”. Rispose Alex rivolgendosi ad Aurora, la quale dapprima sorrise di felicita sapendo che il vero annunciò del suo amato ragazzo era riguardo lei, ma poi diventò seria e i suoi occhi ebbero un guizzo minaccioso quando sentì il nome della principessa di Eraklyon.
 
“Cosa è successo dopo?. Raccontami, voglio sapere tutto Alex!”. Chiese Lei rivolgendosi a Lui, con un tono misto a gentilezza, seppur provando rabbia nei confronti di Chiara.
 
“Chiara a parte parlarmi del galateo riguardo ai ricevimenti, mi chiese di fare un brindisi, accettai solamente per non farle uno sguardo e per non mettere in disagio la mia famiglia, penso che mi capirai Aurora!”. Rispose Alex rivolgendosi a Lei, la quale sorrise carezzandogli amorevolmente la guancia per poi baciarlo.
 
“Si ti posso capire amore mio, su Carrideus noi non facciamo ricevimenti o feste, troppo noiose, volevi fare del bene alla tua famiglia, seppur a causa di quello sei caduto in un incantesimo oscuro!”, disse Aurora rivolgendosi a Lui, il quale sorrise e poi la guardo bene.
 
“Sia nella tua forma di sirena, come quella di fata è il tuo aspetto da strega, sei sempre la bellissima ragazza che abbia conosciuto e amato!”, disse Lui rivolgendosi a Lei, la quale arrossi visibilmente per poi guardandolo con sguardo dolce.
 
“Stai cercando di farti perdonare?. Lo già fatto!. Promettimi una cosa Alex. Non abbandonarmi mai, senza ti te non sarei felice come sono ora!”. Pronunciò Aurora rivolgendosi al suo amato, il quale le sorrise, mentre la mano della strega del freddo le carezzo i capelli.
 
“Te lo prometto sulla mia stessa vita Aurora, non ti abbandonerò mai, lo prometti?!”. Chiese Lui rivolgendosi a Lei, la quale sorrise annuendo, prendendo la mano di Lui.
 
“Una strega non fa promessa, magari forse lo fa una fata, ma come persona ti dico si Alex, te lo prometto!”. Rispose Lei rivolgendosi a Lui, il quale la bacio con passione.
 
“Ora che farai Aurora?!. Con la presenza di tua madre e delle tue zie. Hai rilevato a tutti che sei figlia di Icy!. Non vuoi continuare ad essere una fata?!”. Chiese Alex rivolgendosi a Lei, la quale lo guardo seriamente.
 
“Ci penserò, anche se non potrei tornare in nessun modo ad Alfea, riguardo a se deciderò di essere una fata o una strega, devo rifletterci bene dopo gli ultimi avvenimenti!”. Rispose Lei rivolgendosi a Lui, il quale annuì.
 
“Ti appoggerò in qualunque sia la tua scelta amore!”, disse Alex rivolgendosi ad Aurora la quale sorrise, quando scorse in lontananza Chiara, che era evidente che stava cercando il suo amato ragazzo dai capelli corvini.
 
“Sarà meglio che ritorni a casa, potrai dire che ti sei sentito male all’improvviso, ti cercherò io amore!”, disse Aurora rivolgendosi a Lui prima di baciarlo con passione, Alex ricambiò e scomparve aprendo un portale.
 
Aurora sorrise, ma guardò seriamente Chiara, presto o tardi gliel’avrebbe fatta pagare cara per ciò che aveva fatto a lei e a Alex, ma non per il momento, ora aveva un’altra cosa da fare: fare quattro chiacchiere con sua madre Icy, qualcosa nel profondo dell’animo diceva alla strega del freddo che la strega finale del ghiaccio centrava qualcosa.
 
“Dovrai dirmi la verità e tutta la verità mamma!”, pronunciò Aurora fra sé, prima di scomparire in una piccola tormenta di ghiaccio e fare ritorno su Carrideus.
 
******
Icy e Tritannus erano nel salone della guerra da soli, la strega finale del ghiaccio stava sorseggiando un calice di vino, un piacevole momento da stare insieme senza nessuno che li avrebbe disturbati. O almeno cosi credevano.
 
“ICY!” pronunciò Darcy entrando assieme a Stormy, entrambe con sguardo furente sul volto rivolgendosi alla sorella maggiore, la quale sobbalzo prima di scoccare un’occhiataccia furente alle sorelle minori.
 
“Cosa diavolo volete Darcy,Stormy, non vedete che sono occupata?!”. Chiese la strega finale del ghiaccio rivolgendosi alle sue sorelle minori le quali la guardarono seriamente, al punto di avere il volto contorto in una maschera di rabbia.
 
“Cosa diavolo ci prende?. Semplice Icy. Siamo furiose per ciò che hai fatto ad Aurora, Valtor mi ha raccontato tutto e anche a Dark Bloom del tuo scherzetto. Ti rendi conto di ciò che hai fatto?!”. Chiese Darcy rivolgendosi alla sorella maggiore, la quale serrò la mascella prima di guardare seriamente le sue sorelle minori.
 
“Ho soltanto fatto capire ad Aurora che i figli delle fate sono soltanto degli ipocriti, non immaginavo che Valtor fosse un codardo da parlarvi cosi subito. Aurora e figlia di una strega e tale diventerà, non diventerà mai e poi mai un’insulsa fata!”. Rispose la strega finale del ghiaccio rivolgendosi a Darcy, la quale la guardò con serietà, Stormy guardò malamente Icy.
 
“Non ti sei pentita un po’ di aver fatto soffrire tua figlia?!. Questo e stato un colpo basso persino per te Icy!. A mia figlia non avrei mai fatto uno sgarbo simile!”. Chiese la strega delle tempeste rivolgendosi alla strega finale del ghiaccio, la quale le guardò entrambe, con sguardo alterato.
 
“Voi non avete alcuna voce in capitolo!. Stormy se fosse stata tua figlia Elettra a fidanzarsi con il figlio di una fata, avresti fatto lo stesso no?!”. Chiese Tritannus in difesa della sua amata Icy rivolgendosi alla strega delle tempeste, la quale sgranò gli occhi e per alcuni secondi non disse nulla.
 
“Si avrei fatto lo stesso, per non farli stare insieme. Ma non avrei mai fatto soffrire mia figlia anche se avessi voluto farlo separare!. Ma cosa parlo a fare con voi due!. Sono mesi che non parlate più con vostra figlia e pretendete di aver ragione. Si vede che siete fatti l’una per l’altro. Pensate soltanto a voi e non frega nulla di aver fatto soffrire vostra figlia! L’avete trattata come fosse stata una nullità!”. Rispose Stormy rivolgendosi a Tritannus e Icy, i quali rimasero sconvolti dalle parole dette dalla strega delle tempeste.
 
“E’ per giunta Icy ci hai letteralmente messo da parte! Come tempo fa quando volevi dare una mano a Tritannus a impadronirsi del Trono dell’imperatore, ci hai ordinato!. Certo hai avuto un buon piano ma hai giocato con i sentimenti di tua figlia!”. Disse Darcy rivolgendosi a Icy, la quale rimase più sconvolta dalle parole dette dalle sue sorelle.
 
“Sorelle. Ma volete capire che volevo riavere mia figlia con Noi!”, disse la strega finale del ghiaccio quando.
 
“Mamma!. E’ per questo?. Per questo mi hai fatto soffrire?!”. Chiese Aurora furente entrando nella sala, Tritannus fu felice di vedere sua figlia ma quando vide il suo sguardo, non poté negare di esserne rimasto allibito per quanto assomigliasse alla sua amata Icy quando era furibonda.
 
“Aurora!. Ascoltami!. Si non negò di averlo fatto!. Alex non ti merita, ti sei vista?. Stavi diventando tale e quale ad una fata, te l’avevo già detto una volta!”. Rispose Icy rivolgendosi alla figlia, ma quando quest’ultima la guardo con odio.
 
“Sarai stata fiera di Te stessa mamma!. Fiera di aver giocato con i sentimenti di tua figlia!. Tu vuoi che diventi una strega anziché una fata. Questo non importa cosa voglio essere, perché voi siete sempre la mia famiglia. Ma cosa avete fatto?!”. Chiese con rabbia Aurora rivolgendosi ai suoi genitori, Darcy e Stormy preferirono al momento non aggiungersi alla discussione ma erano d’accordo con la figlia della strega finale del ghiaccio.
 
“Aurora!. Noi volevamo!”. Rispose Tritannus rivolgendosi alla figlia, quando quest’ultima le guardò con rabbia.
 
“Mi avete fatto soffrire e senza neppure una parola di compassione!. Mamma tu volevi che fossi come te ebbene: IO NON VOGLIO ESSERE TE. TI ODIO PER CIO’ CHE HAI FATTO A ME, TUA FIGLIA!”, urlò Aurora rivolgendosi a Icy, quest’ultima fu certa di aver sentito dentro il suo animo qualcosa che s’infrangeva.
 
Era come se il suo cuore di ghiaccio della strega finale dei ghiacci, si fosse frantumato per la terza volta: la prima quando le sue sorelle avevano deciso di andarsene e abbandonare per un po’ Icy e Tritannus: la seconda quando aveva saputo che il suo amato Tritone era stato esiliato dalla dimensione magica e ora questo. Che sua figlia sangue del suo sangue l’aveva detto chiaramente che la odiava.
 
“Aurora aspetta. Io non volevo!”, pronunciò la strega finale del ghiaccio rivolgendosi alla figlia la quale stava scappando da Lei, quando si senti trattenere per un braccio.
 
“Non posso negare sul fatto che le tue sorelle e tua figlia Aurora, abbia ragione Icy. Ciò che hai fatto è un colpo basso persino per te, sei stata cosi gelosa e possessiva nei confronti di tua figlia che non hai badato alle conseguenze!”, pronunciò Dark Bloom lasciandole il braccio alla strega finale del ghiaccio, la quale si volto verso la fata oscura con sguardo furente.
 
“Ti ci metti anche tu Dark Bloom e come ti permetti di parlarmi cosi! Non ho tempo per ascoltarti! Devo parlare con mia figlia!”. Pronunciò Icy rivolgendosi furente alla fata oscura, la quale storse le labbra in un ghigno beffardo.
 
“Mi permetto eccome di parlarti cosi Icy, per quanto ti rispetto nulla giustifica ciò che hai fatto. Avevi paura di perdere tua figlia al punto che dalla gelosia hai tramato un piano meschino, persino per te. quanto mi fai pena!”, disse Dark Bloom rivolgendosi alla strega finale del ghiaccio, la quale dalla rabbia le sferrò uno schiaffo così forte che riecheggiò a lungo, ma la fata oscura non batte ciglio.
 
“Cosa né sai Dark Bloom di ciò che ho fatto a mia figlia, sei stata soltanto una figura materna ma tu non hai cresciuto una figlia perciò Tu non sai nulla di quello che ho fatto, forse ho sbagliato certo, ma tu non puoi capire perché non hai figli, quindi non sai cosa significa essere madre!”, pronunciò Icy rivolgendosi a Dark Bloom, la quale sgranò gli occhi, ma poi li chiuse.
 
Darcy, Stormy ci rimasero da ciò che era successo, Tritannus d’altro canto sorrise per la reazione della sua amata Icy, ma rimase sgomento nel vedere che Dark Bloom era rimasta impassibile, seppur avesse il segno delle cinque dita sulla guancia.
 
Kendra che era dietro a Dark Bloom, assottigliò gli occhi dalla rabbia che ebbero un riflesso rosso ma quando stava per avvicinarsi, la fata oscura sollevò una mano fermando cosi la sua devota ancella, la quale guardò a malincuore la sua signora.
 
“E’ qui che ti sbagli Icy. E vero sono stata una figura materna per Aurora quando non potevi esserci, come anche lo sono stata per Elettra, ma non puoi dirmi che io non capisca, perché Io ho ascoltato ciò che volevano dirmi. E se lo vuoi proprio sapere Icy. Io non posso avere figli dal giorno in cui sono rinata!”, pronunciò tristemente seppur decisa Dark Bloom rivolgendosi a Icy, la quale sgranò gli occhi per lo stupore, dentro di sé senti crescere la vergogna.
 
“Non, non lo sapevo Dark Bloom!”, pronunciò la strega finale del ghiaccio rivolgendosi alla fata oscura, la quale la guardo seriamente.
 
“E facile incolpare gli altri ma Icy!”, pronunciò la fata oscura rivolgendosi alla strega finale del ghiaccio, la quale la guarda dritta negli occhi bicolori di Lei.
 
“Che cosa hai fatto?. Questa è la domanda che dovresti farti!. Il perché lo hai fatto, io  lo so. Vuoi sapere cose?!”. Chiese Dark Bloom rivolgendosi a Icy, la quale l’ascolto ammettendo dentro di sé ma non avrebbe mai detto, che la sua ex nemica aveva ragione.
 
“Si!”. Rispose la strega finale del ghiaccio, la quale le tocco la spalla mentre la superava.
 
“La paura di essere abbandonata, che Aurora si dimenticasse di Voi, ma come hai sentito da Lei stessa: Voi siete la sua famiglia e lo sarete sempre!”. Pronunciò solamente Dark Bloom prima di scomparire nel nulla, in una cascata di scaglie di ossidiana e fiamme crepitanti.
 
Darcy e Stormy decisero di ritornare nelle loro stanze e di rinviare la conversazione a un altro momento, quando tutti erano un po’ calmi. Tritannus trattene tutte le imprecazioni che conosceva verso Dark Bloom, ma ora aveva da pensare alla sua amata Icy, la quale si volto lentamente dove era sparita la fata oscura.
 
“Sì... hai ragione … ho appena conosciuto la paura Dark Bloom!”, sussurrò flebilmente la strega finale del ghiaccio mentre se ne tornava in camera con Tritannus.
 
Nota dell’Autore: Icy ha imparato su se stessa, sentirsi sconvolta e sentimenti più gelidi di lei. Che cosa succederà ora!. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Riflessione di Dark Bloom. ***


Capitolo 19: La Riflessione di Dark Bloom.
 
Quella stessa sera, nel castello di Dark Bloom, quest’ultima era immersa dal busto in su, nella grande vasca simile ad una piccola piscina, con nella mano sinistra, un calice di cristallo pregiato, lavorato a mano, contenente del vino o un liquido sconosciuto del pianeta Yura che gli somiglia.
 
La fata oscura non lo sorseggia, con la mano destra chiusa a pugno, si tiene la testa, i suoi capelli grigio lama dalla meta lunghezza, da sotto di essa del suo classico color rosso fuoco, galleggiano sulla superficie limpida dell’acqua, come se fossero un velo, mentre i suoi occhi etero cromatici, fissa la propria immagine riflessa e distorta dal rosso liquido, nel trasparente quanto delicato calice.
 
“Icy si e resa conto di ciò che hanno portato le sue azioni ai danni di Aurora, ma so che la mia nipotina è una ragazza forte quanto sua madre e me. Sono ottimista sul fatto che tutto si risistemerà!”, pronunciò fra sé Dark Bloom, prima di ruotare il vino contenuto nel calice, annusare la fragranza per poi portarsi l’orlo del calice alle sue labbra scure, bere un leggero sorso del liquido a occhi chiusi.
 
La fata oscura ripensò a quando era comparsa nel ricevimento su Eraklyon, alle facce contorte dalla rabbia degli specialisti e dei loro figli, trasudavano odio e astio nei suoi confronti, come immaginava da qualche tempo, era divertente vederli, sul fatto che loro, non potevano accettare l’autentica verità dei fatti.
 
“Sul fatto di cosa pensa la dimensione magica pensa su di me, non me ne frega nulla, quegli stolti non accetteranno mai la realtà dei fatti, questo lo capito in pochi attimi. Io ora sono felice, alla faccia delle winx che dicevano che non ho fatto nulla di utile!”, pronunciò la fata oscura con tono divertito, stringendo le dita sul calice di cristallo.
 
“Ho salvato i miei sudditi da un tirannico sovrano che li schiavizzava, all’ inizio l’idea di regnare non m’allettava, ma è proprio vero: il popolo fa un re e non il contrario. Tutti mi hanno giurato eterna fedeltà, ricambiando il mio affetto che nutro per loro!”, continuò Dark Bloom con un sorriso dolce, chiuse gli occhi immergendosi un po’ di più l’acqua che ora le arrivava ai suoi seni.
 
“Sono felice di aver rivisto le Trix, pensavo che allontanandomi, per non essere di peso agli altri fosse l’unica opzione, invece era proprio stare con loro a riempire il vuoto che ho nel profondo nel mio cuore. Dopo che avevo perso tutto!”, disse la fata oscura, ripensando a tutto ciò che aveva perso a causa delle winx, inconsciamente serrò un po’ di più le dita artigliate sul calice finché.
 
Il fragile cristallo si frantuma non resistendo più alla pressione delle dita artigliate di Dark Bloom, il liquido rosso del vino contenuto, colò sulle dita, tra il loro spazio, colando in basso verso i polsi, ma non era scesa neppure una goccia di sangue.
 
La fata oscura si guardò la mano, l’apri lasciando cadere i frammenti di cristallo del calice, sull’orlo della piscina, per poi osservarsi il palmo, non presentava nessuna ferita, la sua guarigione era immediata, si porto la mano alle labbra, con la lingua si leccò il palmo, assaporando il sapore del vino sulla sua epidermide, fino agli artigli affilati e curati.
 
Ti farò tornare come eri un tempo, ci sarò sempre per Te cara Bloom. Torna con Me ad Alfea. Cosi ti rifarai una nuova vita!

Le parole della dolce Flora si rifecero vive nella mente di Dark Bloom, la quale poggiò la mano sopra ai frammenti del calice e con i suoi poteri ricostruì il calice, mentre un’espressione pensierosa si dipinse sul bel viso della fata oscura.
 
“Flora, Flora, sempre così ottimista e cara. Ho sempre apprezzato questo sua caratteristica fin da quando ci siamo conosciute molti anni fa. E’ comprendo la sua determinazione nel volermi farmi tornare in qualche modo alla normalità!”, continuò Dark Bloom prima di sfiorarsi con le dita la cicatrice che da sopra il naso, per poi terminare in diagonale sulla guancia, l’unica sua ferita che non era guarita, un ricordo di quando la fata della natura le aveva impedito di vendicarsi e  di porre fine, alla miserabile vita delle winx.
 
“Ma deve capire che io non ho intenzione di tornare indietro!. E poi come potrei rifarmi la vita?!. La mia famiglia adottiva e quella naturale hanno vissuto nella menzogna, credendo che io fossi morta!. Sono stata classificata come nemica della dimensione magica e serva delle Trix, Sky mi ha abbandonata subito dopo la mia disfatta!”, pronunciò la fata oscura con una fermezza e una determinazione cosi decisa che persino la sua voce metallica sembrava trasudare una freddezza glaciale.
 
“Le cose perdute non tornano indietro!. Io lo so bene e sono andata avanti. Oltre l’odio e la rabbia che è rimasta nel mio cuore!. L’unico affetto che provo è per i miei amati e devoti sudditi, provo affetto per le Trix come se fossimo una famiglia, provo affetto per Elettra, Aurora e di Kendra, come una madre prova per le sue figlie. Questa è la mia nuova vita e non ho rimpianto per essa!. Apprezzo che Flora voglia far tornare alla normalità come un tempo quando ero una fata, un giorno dovrà saperlo, sono certa che capirà!”. Disse Dark Bloom uscendo dalla piscina, si copri con un asciugamano le sue statuarie, toniche forme.
 
Kendra entrò nella sala tra le mani il vestito lungo della fata oscura, la quale indosso dopo essersi asciugata con la magia. Guardò la sua devota ancella con un dolce sorriso sul volto, carezzandole i capelli.
 
“Fai così molto per me Kendra, ti ringrazio dal profondo del mio cuore è sappi che mi sei molto cara, come se fossi parte di me in un certo senso!”, pronunciò Dark Bloom rivolgendosi alla sua devota ancella, la quale sorrise arrossendo.
 
“Anche Lei mi e molto cara mia signora, le prometto che non l’abbandonerò mai, resterò insieme come se fossimo una famiglia!”, disse Kendra rivolgendosi alla fata oscura, la quale sorrise dolcemente.
 
“E’ io farò altre tanto Kendra. Buona notte!”, pronunciò Dark Bloom, mentre si allontano facendo ritorno nelle sue stanze.
 
Kendra osservò la sua signora allontanarsi, sorrise dolcemente lei aveva ascoltato di nascosto la riflessione di Dark Bloom è n’era rimasta colpita.
 
“Un giorno Dark Bloom saprai anche la mia verità su ciò che ci lega. Buonanotte mamma!”, pronunciò  flebilmente da non farsi udire, rivolgendosi alla madre.
 
Nota dell’Autore: Chiedo scusa per il ritardo, ma in mente il capitolo era facile ma scriverlo, e stata un vero grattacapo ma tornando al capitolo. Una piccola riflessione di Dark Bloom sul suo passato, e su ciò che pensa del suo futuro, con una piccola sorpresa. Kendra e figlia di Dark Bloom. ma che succederà ora?. Che cosa aspetterà il futuro adesso?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento.
 
Anticipazioni: Aurora è andata sulla terra e ospitata gentilmente da Alex, le vere amiche si presenteranno alla figlia di Icy, intanto a Downland la situazione inizia a peggiorare. Politea inizierà a fare la sua mossa, un passo per volta.
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** i veri amici ci sono sempre. ***


Capitolo 20: I veri amici ci sono sempre
 
Aurora si sveglio e dopo essersi stiracchiata, scese dal letto, e dopo essersi vestita con: Una gonna a balze azzurra e una canottiera blu, molto corta che le scopriva l’addome e con un’accennata scollatura, se non fosse stato per il colore dei capelli, poteva sembrare Icy quando aveva diciassette anni.
 
La giovane strega del freddo vide sul tavolo già pronta la colazione, croissant e una tazza fumante di caffè latte, senti lo scrosciò dell’acqua e vide Roxy intenta a lavare i piatti.
 
“Buongiorno Aurora, se cerchi Alex, sappi che lui e andato al frutti e Music Bar, dopo colazione ti accompagno!”, pronunciò la fata guardiana degli animali rivolgendosi alla strega del freddo, la quale annuì prima di sedersi e consumare la colazione.
 
Il giorno precedente subito dopo aver scoperto il meschino piano di sua madre Icy, Aurora era fuggita da Carrideus, voleva stare alla larga per un po’ dalla strega finale del ghiaccio, e lasciare che Lei, cuocesse nel suo brodo per cosi dire.
 
Quando Alex si era trovata davanti a casa sulla Terra, Lui non poteva di certo negare di essere rimasto stupito di incontrarla cosi, e sempre Lui era rimasto stupito dal fatto che Aurora gli aveva raccontato tutto.
 
Dopo Colazione Roxy e Aurora si stavano incamminando per le strade di Gardenia. La ragazza dai capelli celesti, guardava a stento la madre del suo ragazzo, ricordo bene l’espressione della fata degli animali il giorno prima; Quando Alex le aveva chiesto asilo a sua madre. Dopo un po’ il figlio era riuscito a convincere la madre a ospitarla nel negozio Love e Pet dove viveva tutt’ ora.
 
“Aurora ascoltami. Sono rimasta stupita dal fatto che sei la figlia di Icy e di Tritannus, ma soprattutto che sei la ‘nipote’ della mia amica Bloom, lo ammetto che all’ inizio non volevo ospitarti, ma alla fine ho acconsentito alla richiesta di mio figlio Alex, Lui ti vuole molto bene per convincermi a farlo!”, disse Roxy rivolgendosi ad Aurora, la quale la guardo seriamente, ma continuò a camminare, oltre dal fatto, che la donna dai capelli fucsia sapeva dove era il bar dove erano dirette entrambe.
 
“Se non mi avesse voluta ospitare signorina Roxy, sarei andata proprio da mia zia Dark Bloom, ma la ringrazio per avermi ospitata!”, disse la ragazza dai capelli celesti rivolgendosi alla fata degli animali, la quale sorrise.
 
“Non fraintendermi Aurora. Sei stata una mia ottima allieva è prendevi molto sul serio le mie lezioni, ti avrei ospitata comunque, ma volevo mettere un po’ sulle spine mio figlio Alex!”, pronunciò Roxy con un sorriso rivolgendosi alla strega del freddo, la quale sorrise.
 
“Sa professoressa Roxy. Mia zia Dark Bloom mi parlava molto bene di Te, diceva che le somigliavi molto, ma aveva sempre fiducia in te, anzi pensa che è stata proprio Lei a farmi insistere di conoscere Alex, anche se mia madre era contraria!”, pronunciò Aurora rivolgendosi alla fata degli animali, la quale sgranò gli occhi fucsia prima di sorridere con sguardo malinconico.
 
“Né sono felice di quest’Aurora, Bloom è stata per me come una sorella maggiore, lei m’incoraggiava a non smettere di credere in me stessa, le devo tutto!”, disse Roxy rivolgendosi alla ragazza dai capelli celesti, la quale sorrise, ma la guardo in seguito con aria confusa quando la senti emettere un risolino trattenuto.
 
“Cosa c’è professoressa Roxy?!”. Chiese la strega del freddo rivolgendosi a Lei, la fata degli animali sorrise, fermandosi un attimo per guardare Aurora.
 
“Niente e che era stata sempre Bloom a farmi conoscere Andy, il padre di Alex, e grazie a Lei, se io e il mio adorato marito ci siamo conosciuti e innamorati, seppur ogni tanto dovevo sopportarmi quella civetta di Stella, ogni tanto lei ci provava con Andy, che rabbia se pensò a tutto ciò che lei e le winx hanno fatto alla mia amica!”. Rispose Roxy rivolgendosi ad Aurora la quale sorrise e poté essere d’accordo con la fata degli animali per tutto quanto, prima di raggiungere il locale Frutti e Music Bar.
 
*******   
Alex stava dando una mano a suo nonno Klaus a servire i clienti che affollavano come sempre il locale, suo padre Andy e la sua band stavano facendo un concerto.
 
“Mi scusi un frullato fresco fragole e panna per favore!”, pronunciò Aurora rivolgendosi ad Alex, il quale sorrise prima di baciarla con passione e porgerle proprio l’ordine che la sua amata le aveva chiesto.
 
“Ecco qui!”, disse Lui rivolgendosi a Lei, la quale sorrise, con la coda dell’occhio vide Roxy andare a baciare suo marito Andy, che si era preso una pausa dal concerto per stare un paio di ore con la sua amata compagna.
 
“Ti sono grata Alex per avermi ospitata e di aver convinto tua madre a farlo,avevo bisogno di stare un po’ tranquilla dopo quello che è successo negli giorni precedenti!”, pronunciò Aurora rivolgendosi al suo ragazzo, il quale le sorrise e si andarono a sedere ad un tavolo vicino.
 
“Era il minimo che potessi fare Aurora, è lo sai, su di me puoi sempre contare amore mio!”, disse Lui rivolgendosi a Lei, sfiorando la sua mano, la ragazza dai capelli celesti tocco la mano di lui e intrecciò le sue dita con le proprie, prima di baciarlo con passione.
 
“OPS. Forse dovevamo arrivare in un altro momento, per non disturbare i due piccioncini!”, pronunciò Sasha rivolgendosi alla coppia, i quali sobbalzarono con il viso rosso bordeaux e si voltarono nel vedere Claire assieme a Spica, Camelia e alla ragazza dai capelli neri che aveva parlato per prima.
 
“Spica!, Claire!, Camelia!, Sasha!, che ci fate qui?!”. Chiese stupita Aurora rivolgendosi alle ragazze citate in questione tenendo le braccia conserte, le quali sorrisero avvicinandosi a lei.
 
“Siamo venute a trovare un’amica. Ho immaginato che saresti venuta qui e siamo venute, anche grazie ad un amico!”. Rispose Claire rivolgendosi alla strega del freddo, la quale si rabbui, tenendo le braccia conserte guardando le studentesse di Fortezza Nera e di Alfea. Devon sorrise mentre guardava Sasha, da qualche tempo i due si erano messi insieme.
 
“Amica?. Non siamo amiche, l’avete certamente sentito che sono la figlia della Trix Icy e di Tritannus, dovreste avere paura di me, perciò non celatela dietro falsi sorrisi!”. Pronunciò Aurora rivolgendosi alla ragazza dai capelli blu e ai presenti, i quali rimasero stupiti.
 
“Certo che lo sappiamo, ma ti conosciamo bene da capire che tu non sei come loro, sei simpatica, intelligente, astuta e altri aggettivi che se l’elencassi tutte starei qui fino a tarda notte!”, pronunciò Spica rivolgendosi a Aurora, la quale sorrise colpita dalle parole dette dalle sue amiche.
 
“Noi siamo tue amiche Aurora è lo saremmo sempre, e non provare a dire ‘una strega non ha bisogno di amiche’ perché non c’ é la beviamo!”, pronunciò Claire rivolgendosi alla strega/fata del freddo, la quale sorrise.
 
“Lo so grazie amiche mie!”, pronunciò Aurora rivolgendosi a Claire, Spica, Camelia, Sasha prima di abbracciarle. Mentre Alex sorrise guardando la sua amata strega del freddo, compiaciuto dal fatto che gli amici con i quali avevano legato di più, non l’avrebbero mai abbandonata.  Era proprio vero il detto: I veri amici si vedono sempre nel momento del bisogno.
 
*****
Ma se a Gardenia la situazione era tranquilla, non si poteva dire lo stesso di Downland, che ormai la città era parzialmente in rovina, a causa dei potenti attacchi dell’ ex ninfa Politea, la quale si trovava nel centro della sala del trono, vicino a lei giacevano una trentina di guardie la maggior parte era morta o gravemente ferita.
 
Davanti alla ragazza dai capelli castani c’era la Regina di Downland Amentia, con lo sguardo feroce mentre imbracciava un tridente.
 
“Sei appena arrivata da cinque minuti e già non ti sopporto, come non bastasse hai portato morte e distruzione nel mio regno, preparati!”, urlò la Regina del regno prima di caricare Politea, la quale sorrise, prima di guardarla con lo sguardo annoiato.
 
“Levati dai piedi, smorfiosetta!”, pronunciò l’ex Ninfa prima di scagliarle una sfera di energia magica che colpì in pieno la Regina Amentia, sbalzandola contro il muro con violenza prima di ricadere in terra.
 
Politea sorrise e ignorò completamente la regina caduta e ferita in terra, l’ex ninfa si avvicinò a uno dei busti raffiguranti gli ex sovrani di Downland.
 
“Che cattivo gusto! Comunque quello che cercò e celato dentro in uno di questi busti”, disse seria la fanciulla castana prima di colpire con un’onda magica le statue, frantumandole e come aveva detto lei stessa poc’anzi, la trovo.
 
Una pietra grande quanto un palmo umano simile per lucentezza ad uno smeraldo, Politea lo raccolse con un sorriso sadico sul volto.
 
“E uno dei cristalli dell’incantesimo Maelstrom e mio!”, pronunciò l’ex ninfa prima di scomparire nel nulla, mentre Amentia cercò mentalmente di collegarsi con sua figlia Spica, sperando che Lei potesse sentirla, si sentiva debole e umiliata.
 
******
Intanto su Carrideus, nella camera che divideva con Icy, Tritannus era furioso con Dark Bloom, come si era permessa quella sottospecie di fata parlare cosi con la sua signora Icy?. Il tritone dovette trattenersi per non attaccare subito la fata oscura, ma Lei non avrebbe certamente passata liscia.
 
Un rumore attirò l’attenzione del Tritone, il quale si voltò e sorrise vedendo entrare Selina, che teneva sotto il braccio, il Legendarium, la strega dai capelli biondo cenere guardò Icy addormentata vicino a Lui.
 
“Come sta Icy?!”. Chiese Selina rivolgendosi a Tritannus, il quale guardò la sua amata strega finale del ghiaccio e in seguito la strega dai capelli biondo cenere.
 
“E un po’ stanca e sconvolta da ciò che ha appena sentito, dire da Aurora, Dark Bloom non avrebbe dovuto ancora immischiarsi ma, puoi stare tranquilla Selina, la mia amata Icy si riprenderà, e la strega più potente e forte che conosca e ami!”. Rispose il tritone rivolgendosi alla strega dai capelli biondo cenere, la quale sorrise prima di guardarsi intorno.
 
“Forse dovremmo aspettare ancora un po’, a dire agli altri che sono vostra figlia seppur adottata!”, pronunciò Selina rivolgendosi a Tritannus, il quale si toccò con la mano il mento, riflettendoci su per un breve ma interminabile instante.
 
“Si Selina hai ragione, se le sorelle di Icy lo venissero a sapere subito, la situazione sarebbe più grave di quanto già non sia!”. Disse il tritone rivolgendosi alla strega dai capelli biondo cenere, la quale annuì quando si volto verso la porta.
 
“Sta arrivando qualcuno, le altre streghe non devono vedermi qui!”, pronunciò Selina prima di nascondersi dietro la porta, mentre Tritannus si diresse verso la porta e vide, una delle streghe studentesse arrivare.
 
“Imperatore Tritannus, abbiamo avuto dei problemi con gli abitanti di Yura, ci hanno attaccati, non so come sia possibile che abbiano resistito alla nostra magia!”. Pronunciò la strega rivolgendosi al tritone, il quale serrò i pugni sull’impugnatura del Tridente, prima di sorridere.
 
“Presto anche il collage di Yura come il resto sarà nelle nostre mani, andrò personalmente a parlare con Dark Bloom è la convincerò a modo mio a cedere il potere a me, dopodiché pagherà cara la sua insolenza nei confronti della mia Icy!”, pronunciò Tritannus rivolgendosi alla strega, la quale annui e se ne andò.
 
“Se Icy si sveglia cosa gli dirò Tritannus?!”. Chiese Selina rivolgendosi al tritone, il quale la guardò e sorrise.
 
“Le dirai le stesse identiche parole che ho appena detto Selina, ora devo andare a chiudere la questione con una pseudo fata di mia conoscenza!”. Rispose Tritannus rivolgendosi alla strega dai capelli biondo cenere, la quale sorrise e si sedette sulla sedia vegliando sul sonno della sua madre adottiva. Icy.
 
Mentre Tritannus aprì un portale sottomarino e si diresse verso il palazzo di Dark Bloom.
 
Nota dell’ Autore: un capitolo ricco di colpi di scena che spero cari lettori vi abbiano soddisfatti. Aurora ha delle amiche sincere che non le importano chi lei sia, le saranno sempre vicine. Politea ha preso un cristallo per un misterioso potere chiamato Maelstrom?.  Una piccola curiosità ho preso spunto da una mia altra opera la prigione di ossidiana riguardo alle pietre.  E ultimo Selina e figlia adottiva di Icy e Tritannus, quest’ultimo sta andando a ‘passo’ di carica dalla fata oscura. Che cosa succederà?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento!.
 
Anticipazioni:  Spica contattata da sua madre Amentia convince i suoi amici a seguirla nel suo regno per vedere cosa è successo. Icy si sveglia e Selina la informerà delle azioni di Tritannus.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Partenze e scontri ***


Capitolo 21: partenze e scontri.
 
Aurora e le sue amiche erano sedute ad un tavolo, parlottavano di vari argomenti mentre Devon e Alex davano una mano a Klaus e Roxy a servire al bancone del bar.
 
Quando ad un tratto Spica si prese la testa tra le mani, stringendo i denti per trattenere un gemito sordo di dolore, che le proveniva proprio dalla testa, cosa che fece preoccupare le sue amiche.
 
“Spica che ti succede?!”. Chiese Claire rivolgendosi alla principessa di Downland, la quale smise di tenersi la testa con le mani, per poi guardare preoccupata le sue amiche.
 
“Mia madre. La regina Amentia mi ha appena contattata. Ci sono stai dei problemi a Downland, devo tornare subito a casa!”. Rispose Spica rivolgendosi alle sue amiche, le quali si scambiarono un’occhiata di reciproca preoccupazione e sconvolti in egual misura.
 
“Che tipo di problemi?!”. Chiese Aurora rivolgendosi all’amica, la principessa di Downland la guardò con aria preoccupata.
 
“Non lo so proprio Aurora, ma dovrò tornare a Downland per scoprirlo!”. Rispose Spica rivolgendosi alla strega del freddo e ai presenti in generale, Alex e Devon, in quel momento stavano raggiungendo le ragazze, sentirono tutto.
 
“Noi verremo con te, nel caso avresti bisogno di aiuto!”, parlò Alex rivolgendosi alla principessa di Downland, la quale sorrise guardando il ragazzo dai capelli corvini e in seguito i suoi amici e compagni presenti.
 
“Siamo amiche no?. Le amiche e gli amici servono a questo!. Andremmo assieme a Te ad Downland!”, disse Aurora rivolgendosi a Spica la quale sorrise, alzandosi in piedi, seguita dalle amiche.
 
“Vi ringrazio di cuore ragazzi e ragazze!. Okay andiamo!”, pronunciò la principessa di Downland rivolgendosi ai presenti, le quali annuirono, Devon digitò qualcosa su una sorta di palmare ed un portale si aprì.
 
“Allora che aspettiamo andiamo prima le signore!”, pronunciò il biondo ragazzo rivolgendosi alle ragazze, Aurora lo guardo seriamente mentre Sasha gli prese e gli calò il cappello sugli occhi.
 
“Devon falla finita, andiamo!”, disse la ragazza dai capelli neri rivolgendosi al biondo studente, il quale si sistemò il cappello con un sorriso prima di seguire la sua ragazza nel portale magico, successivamente le altre ragazze li seguirono.
 
“Lo ammetto Alex: E bello avere delle amiche, almeno non sono come le figlie delle winx, delle ochette vanesie!”, disse Aurora rivolgendosi al suo ragazzo, il quale sorrise e la prese per mano.
 
“Andiamo, altrimenti ci daranno dei ritardatari!”, pronunciò Alex con un tono di voce umoristico rivolgendosi alla sua amata, la quale per tutta risposta sorrise, e insieme entrarono nel portale magico.
 
*****
Intanto su Carrideus, Icy si era svegliata, ma quando sentì il vuoto spazio vicino a sé, si stupì dal fatto di non trovarsi vicina il suo amato Tritannus.
 
“Finalmente ti sei svegliata Icy!”. Disse Selina rivolgendosi alla fata finale del ghiaccio, la quale guardò la strega dai capelli biondo cenere, mentre stava scendendo dal letto.
 
“Avevo bisogno di riposare, piuttosto dimmi Selina. Dove è andato il mio amato Tritannus?!”. Domandò Icy con voce seria rivolgendosi alla figlia adottiva, la quale sobbalzo un attimo, per poi sistemarsi una ciocca dei suoi capelli biondo cenere dietro l’orecchio e guardare la strega finale del ghiaccio.
 
“Tritannus ha detto che andava a parlare con Dark Bloom sul fatto che non doveva intromettersi nelle cose di famiglia. E c’è dell’altro!”. Rispose Selina rivolgendosi a Icy, la quale sgranò gli occhi, per poi assottigliargli guardando dritta negli occhi la strega dei serpenti.
 
“Selina. Voglio che mi racconti tutto. Cos’altro ha detto Tritannus?!”. Chiese la strega finale del ghiaccio rivolgendosi a Lei, la giovane strega si sistemò sotto il braccio, il Legendarium, guardando a stento la madre adottiva negli occhi.
 
“Che avrebbe convinto Dark Bloom a lasciare tutto il potere a Lui è fargliela pagare per come Lei si è comportata nei tuoi confronti!”. Disse Selina rivolgendosi a Icy, la quale sgranò gli occhi glaciali, prima di mettersi frettolosamente gli stivali.
 
“Sarà meglio che lo raggiunga, conoscendo il carattere del mio amato,ha agito come al solito in modo impulsivo, saremo anche diventate potenti ma siamo sempre al pari di Dark Bloom! Selina Tu resta qui!”, pronunciò la strega finale del ghiaccio con un tono di voce satura di autorità. Rivolgendosi alla strega dei serpenti, la quale annui.
 
Icy percorse i lunghi corridoi del loro maniero quando vide, Darcy e Stormy le quali la guardarono seriamente.
 
“Finalmente ti sei svegliata Icy, la vuoi sapere l’ultima che hanno fatto le nostre studentesse?!”. Chiese la strega delle tempeste rivolgendosi alla sorella maggiore, la quale sbuffa solamente, non aveva proprio il tempo di ascoltarle, almeno per il momento.
 
“No Stormy, sto raggiungendo Tritannus, Lui si sta dirigendo verso il palazzo di Dark Bloom!. prima che mandi tutto alla malora!”. Rispose Icy rivolgendosi alla sorella minore, la quale sgranò gli occhi.
 
“Quello stoccafisso mi chiedo che in quella zucca vuota abbia un grammo di sale lì dentro. Allora verremo con te, per parlare con urgenza di una cosa a Dark Bloom!”, disse Stormy rivolgendosi a Icy, la quale inarcò un sopraciglio incuriosita che le sue sorelle, fossero cosi determinate a parlare di una cosa che a suo parere di poco conto, ma la strega finale del ghiaccio cedette alla curiosità.
 
“E sentiamo di cosa dovreste dire a Dark Bloom?!”. Chiese Icy rivolgendosi alle sue sorelle minori, le quali la guardarono mentre s’incamminarono per i corridoi.
 
“Semplice Icy. Alcune delle nostre alleate studentesse, hanno avuto la stupida idea di attaccar briga con gli abitanti di Yura, e né sono tornate sconfitte. Se Dark Bloom venisse a sapere di questa cosa, certamente vorrà avere chiarissime spiegazioni a riguardo!”. Pronunciò Darcy rivolgendosi alla sorella maggiore, la quale si toccò con la mano la faccia.
 
“Come se non avessi già problemi con Aurora. Ora Tritannus sta andando ad attaccar briga con Dark Bloom. seppur siamo alla sua altezza, prima raggiungiamo il palazzo e prima impediamo che tutto vada in malora!”. Disse la strega finale del ghiaccio rivolgendosi a Stormy e Darcy, le quali annuirono prima di scomparire, grazie all’ ausilio di un’ incantesimo di teletrasporto.
 
*******
Tritannus giunse di fronte al maniero della fata oscura, l’impotente dimora di Dark Bloom anziché volare, stava ben appoggiata al solido terreno.
 
“Ora imparerai a stare al tuo posto Dark Bloom, tu non sei niente, sei soltanto una serva della mia amata Icy!”, pronunciò il tritone prima di scagliare dal suo tridente, un raggio energetico tossico contro le porte di metallo ed entrò nell’immensa sala del trono.
 
“Dark Bloom!!. Esci fuori!!”, urlò Tritannus con tono autoritario, facendo riecheggiare la sua voce a lungo nell’ampia sala. Quando comparve Kendra in cima alla scalinata, la quale guardò seriamente il tritone.
 
“Abbassa la voce pesciolino!!. Questo e il palazzo della mia signora Dark Bloom!!”, pronunciò seriamente l’ancella rivolgendosi al tritone, il quale ghignò guardandola seriamente.
 
“Non ancora per molto!. Di a quella codarda della tua padrona di uscire dal suo nascondiglio e di parlare con il rispetto che merito, in quanto signore di Carrideus e presto, sarò anche il nuovo signore di Yura, una volta sconfitta Dark Bloom!”, disse Tritannus rivolgendosi a Kendra, la quale la guardò seriamente, al punto che i suoi occhi turchesi, ebbero un riflesso rosso, ma poi fece letteralmente perdere il sorriso al tritone.
 
Kendra si mise a ridere una fragorosa risata, sguaiata che per poco non la lasciò piegata in due. Riecheggiando potente a lungo nell’ampia sala per poi guardare seriamente Tritannus.
 
“E evidentemente che tu ti sopravaluti un po’ troppo, non sei nemmeno paragonabile alla forza della mia signora!”. Pronunciò ridacchiando l’ancella rivolgendosi a Tritannus, il quale diventò rosso di rabbia, quando ad un tratto comparve di fianco alla serva Dark Bloom.
 
“Tritannus. Non sei affatto cambiato per niente in questi anni, sei sempre il solito arrogante presuntuoso, Icy dovrebbe metterti un guinzaglio e insegnarti a ragionare!”. Pronunciò divertita la fata oscura rivolgendosi al tritone, il quale la guardò seriamente.
 
“Come osi parlarmi così Dark Bloom!. Tu sei soltanto una misera serva, che è fuggita dai tuoi veri padroni, cioè Io e Icy!. Meriteresti una bella lezione per ciò che hai fatto alla mia amata!”, pronunciò Tritannus furente rivolgendosi alla fata oscura, la quale si limitò a sorridere in modo divertita.
 
“A Icy le ho detto la verità, sul fatto che ha sbagliato a comportarsi in quel modo con Aurora, ma lo so bene Tritannus che è inutile parlare con te. ma ti consiglierei di non sfidarmi!”, pronunciò Dark Bloom con voce metallica rivolgendosi al tritone, il quale si mise a ridere, imbracciando il tridente.
 
Credi forse di farmi paura Dark Bloom?!”. Chiese Tritannus in tono di sfida rivolgendosi a Lei, la quale assottigliò minacciosamente gli occhi.
 
“Dovresti averne!”. Rispose la fata oscura rivolgendosi a Lui, separando le labbra scure in un ghigno tagliente, scoprendo i canini acuminati, mentre la sclera dei suoi occhi bicolori cambiarono dal bianco al nero. Le iridi etero cromatiche diventarono brillanti, come anche le scaglie d’ossidiana sulle ali nere di Lei che diventarono roventi.
 
Nota dell’Autore: Aurora assieme a Alex e i suoi amici e amiche, si stanno dirigendo verso il regno di Downland!. Tritannus sta per affrontare Dark Bloom, che cosa succederà?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento, chiedo perdono per eventuali errori che potrei avere tralasciato durante la correzione.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Sfida e perdono ***


Capitolo 22: Sfida e perdono.
 
Tritannus scagliò un raggio concentrato di energia oscura verso Dark Bloom, questa d’altro canto mosse la mano come per scacciare una mosca, deviando l’attacco del tritone, e il raggio di energia colpì il muro, sollevando un polverone.
 
Dark Bloom ghignò per poi sollevare una mano è la sua lunga, finissima veste di seta nera da sovrana di Yura, diventò il suo abbigliamento da fata oscura, ossia l’attillato top di pelle, pantaloni dello stesso materiale, stivali a tacco dodici a forma di pugnale, le mani diventarono guanti d’arme artigliati.
 
“Tu non mi fai alcuna paura Dark Bloom, faresti meglio ad arrenderti!”, pronunciò Tritannus con un tono saturo di arroganza rivolgendosi alla fata oscura, prima di scagliarle addosso dei raggi oscuri concentrati, di varia intensità verso di Lei.
 
Dark Bloom scattò passando ad altissima velocità e agilità, tra i raggi oscuri scagliatogli in precedenza dal tritone, quest’ultimo restò basito da ciò che aveva appena visto, ma spalancò gli occhi quando la fata oscura gli scagliò una sfera di fuoco oscuro misto a fiamme cremisi che lo colpirono in pieno, sbalzandolo in terra a cinque metri di distanza da Lei.
 
“Sarei io a dirti di arrenderti Tritannus!”. Disse la fata oscura con un ghigno tagliente e divertito sul volto rivolgendosi al Tritone il quale si rialzò, furente di rabbia, guardandola con rabbia.
 
“Questo mai Dark Bloom!”, disse Tritannus rivolgendosi alla fata oscura, la quale lo guardò con gli occhi brillanti e la sclera degli occhi nera, mentre le sue sei ali Enchantix nere diventarono roventi.
 
“Come vuoi!. Ci andrò leggera solo perché sei marito di Icy!. Turbine di fuoco infernale!”. Pronunciò la fata oscura sollevando fulminea una mano verso di Lui, facendo partire una vampata turbinante di fuoco oscuro mista a fulmini, Tritannus però commise una vigliaccata, creò una mano d’acqua, con la quale prese all’improvviso Kendra e la gettò proprio sulla traiettoria dell’attacco di Dark Bloom.
 
La devota ancella della fata oscura fu colpita in pieno dalla fiammata oscura della sua signora, e fu sbalzata rovinosamente in terra a seguito del colpo.
 
“Kendra!!!”, urlò Dark Bloom, distogliendo la sua attenzione da quella di Tritannus, il quale scagliò un raggio di energia oscura concentrata, colpendo in pieno la fata oscura, facendola slittare all’indietro di venti metri, credendo di averle fatto almeno un po’ di danno.
 
“Te ne troverai un’altra insulsa servitrice come quella!. Non ti commiserare!”, disse il tritone con un tono saturo d’ indifferenza rivolgendosi a Dark Bloom, la quale era comparsa di fronte alla sua ancella, la fata oscura lentamente si mise su un ginocchio e carezzo i capelli neri di Lei.
 
Kendra aprì lentamente gli occhi, è guardo la sua devota padrona in questione con un accennato sorriso, la fata oscura la guardo prima di sollevarla tra le braccia, per poi dare le spalle a Tritannus, il quale la guardo infastidito dal comportamento e dal fatto che Lei lo stesse letteralmente ignorando.
 
“Sei troppo legata ai tuoi servitori. Lo sei sempre stata anche quando ci servivi Dark Bloom, loro sono soltanto degli insulsi servi!”, parlò il tritone ridacchiando rivolgendosi alla fata oscura, la quale si fermò di colpo, per poi lentamente voltare lo sguardo verso Tritannus.
 
“Stai zitto Tritannus!!”, disse Dark Bloom con un inquietante, quanto gelida voce metallica rivolgendosi al tritone, il quale si ammutolì di colpo, sentendosi come paralizzato, dallo sguardo feroce della fata oscura.
 
Dark Bloom poggiò dolcemente Kendra, su uno degli scalini, l’ancella stava bene e non aveva riportato ferite. La fata oscura lo sapeva bene, dopodiché si voltò verso Tritannus, il quale inconsciamente arretrò di alcuni passi, come se il suo istinto gli stesse chiedendo insistentemente di andarsene subito da lì.
 
“Attaccare uno dei miei sudditi Tritannus e come attaccare Me. Tutti loro come le Trix, sono la mia famiglia, con il tuo gesto vigliacco hai dimostrato la tua codarda natura!”, pronunciò Dark Bloom con voce metallica e le iridi etero cromatici, cambiarono da brillanti, a degli inquietanti occhi scarlatti con la pupilla verticale.
 
“Dark Bloom?!”. Chiese stupito Tritannus rivolgendosi alla fata oscura, la quale emana un’aura fiammeggiante oscura, le sei ali diventarono roventi, prima di emettere un risolino metallico divertito, prima di mettersi le braccia conserte sotto il prosperoso seno.
 
“Oh!.  Fu!. Fu!. Fu!. Hai paura di me Tritannus?!. Dovresti!. Perché ora ti t’infliggerò una punizione come si deve che, la prossima volta ci penserai due volte prima di agire d’impulso!”. Rispose Dark Bloom rivolgendosi al tritone, prima di passarsi la lingua sulle labbra scure, successivamente s’incammino verso di Lui.
 
Il viso di Tritannus diventò una maschera di stupore e terrore in egual misura, quando non poté credere a ciò che stava accadendo di fronte a si suoi occhi.
 
*******
Icy, Darcy e Stormy si stavano dirigendo volando verso il maniero di Dark Bloom, certo scoprire dove si trovava il castello volante della loro compagna, era stata davvero una gran faticaccia, ma alla fine l’avevano individuato.
 
“Spero che quello stoccafisso non mandi tutto alla malora, mi dispiacerebbe affrontare Dark Bloom, dopo tanto tempo che siamo state compagne!”, pronunciò Stormy rivolgendosi alle sue sorelle, Darcy annuì quando le cadde l’occhio verso il suolo e si fermò di colpo. Cosa che venne notata dalla strega delle tempeste e da Icy.
 
“Perché ti sei fermata Darcy, sei stanca per caso?!”. Chiese la strega finale del ghiaccio infastidita rivolgendosi alla sorella minore, la quale la guardò seriamente.
 
“Sorelle guardate il suolo. E capirete da sole perché mi sono fermata!”, Rispose la strega delle illusioni rivolgendosi alle due Trix, le quali chinarono lo guardo e rimasero stupite e confuse da ciò che le si presentava davanti ai loro occhi.
 
Sul terreno della landa cinerea, semi esposti agli elementi, erano ben visibili resti di misteriose creature semi organiche, per la maggior parte meccaniche, altri s’intravedevano a stenti, tutti nel raggio di duecento metri, nei pressi di ciò che restava di un palazzo reale ormai ridotto a un ammasso macerie.
 
Per le Trix, avevano l’impressione di trovarsi dove tempo fa, ci doveva esserci stata una dura battaglia.
 
“Qui doveva esserci stata una battaglia, mi chiedo se Dark Bloom né sappia qualcosa a riguardo!”, disse Darcy guardando Stormy e Icy, la quale si guardò intorno con il brutto presentimento, che Dark Bloom era la responsabile di quello che aveva davanti agli occhi.
 
“Glielo chiederemo una volta arrivati al suo palazzo, spero che Tritannus non l’abbia fatta infuriare. Dark Bloom aveva ragione su me e Aurora è le devo parlare, ma se Lui manda tutto a farsi benedire, mi sentirà!”, pronunciò la strega finale del ghiaccio rivolgendosi alle sue sorelle mentre volavano, Darcy e Stormy avevano chiaramente seppur tentassero in tutti i modi di celarlo, un ghigno disegnato sul volto.
 
********
 
Tritannus fu sbalzato con violenza contro una parete a seguito di una sfera di fuoco oscuro ricevuto in pieno petto da parte da Dark Bloom, lentamente il tritone si rialzò guardando la fata oscura, pallido come un cencio.
 
“Che cosa diamine sei diventata Dark Bloom?!”. Chiese timoroso il tritone rivolgendosi alla fata oscura, la quale ghignò separando le labbra, nel suo aspetto di fata oscura al suo completo stato.
 
“Devi sapere Tritannus che in questi tre anni. Ho scoperto tutta la mia nuova natura!”. Rispose Dark Bloom facendo un passo avanti, e alla luce del sole si vide chiaramente i cambiamenti del suo aspetto.
 
I suoi capelli bicolori erano diventati corvini con sfumature rosso fuoco, che mettevano in risalto gli occhi scarlatti con la sclera nera, da dietro alla nuca erano fuoriuscite delle corna nere come la notte lucide e ricurve in avanti, risaltandone la forma della testa e terminarono sopra la fronte.
 
La sua carnagione era diventata bianca come la più pregiata porcellana, i suoi abiti di pelle non erano cambiati, dietro alla schiena, poco sopra al tonico sedere di Dark Bloom, era fuoriuscita una lunga coda segmentata con l’estremità finale a forma di picca, le sei ali Enchantix, si erano inspessite, più simili ad quelle di un pipistrello, ma sempre coperte dalle scaglie roventi d’ossidiana a forma di piume.
 
Tritannus, sollevò il tridente e scagliò un raggio oscuro verso di Lei, Dark Bloom scomparve nel nulla e ricomparve dietro al tritone, prima di afferrare quest’ultimo per il collo sollevandolo da terra. Quando.
 
“Dark Bloom?!”. Chiese Icy rivolgendosi alla fata oscura, la quale volto lentamente lo sguardo verso la strega finale del ghiaccio, la quale poté sentirsi chiaramente raggelare il sangue nelle vene.
 
“Salve Icy. Spero di avere una chiara spiegazione riguardo a questa visita e quella di Tritannus!”. Rispose Dark Bloom prima di lasciare andare il tritone, il quale tossì prima di guarda con uno sguardo
 
“Si Dark Bloom. il motivo della mia visita e per. Anche se mi sembro una stupida dirtelo. Che avevi ragione su Me e Aurora, avevo paura che ci abbandonasse, che nostra figlia abbandonasse la sua famiglia!. E ti chiedo di perdonare il gesto sconsiderato di Tritannus”, disse la strega finale del ghiaccio rivolgendosi alla fata oscura, la quale tornò al suo stadio normale, ma i suoi capelli restarono comunque rossi con sfumature nere corvine, come anche la sua carnagione candida.
 
“Ma Icy!”, disse Tritannus rivolgendosi alla strega finale del ghiaccio, la quale lo fulminò con lo sguardo facendolo ammutolire seduta stante.
 
“Stai Zitto Tritannus!. Ho detto chiaramente che Dark Bloom aveva ragione, ma tu hai agito d’impulso senza pensarci due volte, per quanto mi dispiaccia vederti in quello stato, non posso negare di dire che te le sei andata a cercare!”, pronunciò Icy rivolgendosi al suo amato tritone, il quale sgranò gli occhi e chinò la testa, non avendo il coraggio di ribattere, visto che la sua amata strega del ghiaccio aveva assolutamente ragione.
 
“Kendra sta bene e perché ti sei scusata, lascerò correre il gesto impulsivo di Tritannus, ma ti consiglierei Icy di mettergli un guinzaglio, almeno puoi insegnargli in diversi modi a obbedirti!”, pronunciò la fata oscura rivolgendosi con un sorriso alla strega del ghiaccio, la quale sorrise.
 
“Mhhh. Buona idea Dark Bloom!. Senti avremmo altre cose da parlare. Alcune faccende da chiarire tranquillamente. Non mi va di tornare a essere nuovamente nemiche come tanti anni fa, dopo così tempo che siamo stati amici e alleati. Non sei d’accordo anche tu?!”. Chiese Icy rivolgendosi alla fata oscura, la quale con un leggero movimento della mano, le sue vesti tornarono alla lunga e finissima veste da sovrana di Yura.
 
“Sono d’accordo Icy. Potremmo parlare nel soggiorno!”. Rispose Dark Bloom rivolgendosi alle Trix, le quali sorrisero e seguirono la fata oscura, mentre Kendra seguiva la sua devota padrona ma scoccò un occhiataccia furente a Tritannus.
 
******
Aurora e i ragazzi e le ragazze uscirono dal portale comparendo dentro ad una galleria sotterranea, Spica si guardò intorno, per poi guardare confusa e arrabbiata il dispositivo di comando del portale.
 
“Ma come è possibile che il portale ci ha mandato fuori strada?!. Siamo a quattrocento metri di distanza da Downland!”. Chiese la principessa di Downland rivolgendosi ai suoi amici, Aurora guardò la ragazza dai capelli castani blu.
 
“Forse lo hai impostato male, eri parecchio scossa quando ci hai detto di ciò che è successo al tuo regno!”. Rispose la ragazza dai capelli celesti rivolgendosi a Spica, la quale la guardo mentre continuava a digitare sul palmare.
 
“Ecco spiegato l’arcano. Il portale ha subito una fortissima turbolenza magica e per sicurezza ci ha condotto in un altro posto, purtroppo più lontano!”, disse la principessa di Downland guardando i suoi amici.
 
“Ragazzi questo posto mi ricorda, quando nei libri sui grandi nemici della dimensione magica, le winx si stavano dirigendo verso il palazzo di Lord Darkar e plausibile che percorrendo la stessa strada, saremo più vicini a Downland!”, pronunciò Camelia rivolgendosi ai compagni, i quali annuirono.
 
“In marcia allora, ma stiamo attenti, non sappiamo cosa ci aspetterà più avanti!”, disse Alex rivolgendosi ai suoi compagni, i quali annuirono e iniziarono a camminare.
 
Nota dell’Autore: Dark Bloom ha svelato una nuova forma, terribilmente somigliante a quella della fata caduta, che sia vera la storia raccontata dalla Griffin?. Alex, Aurora e i loro amici e compagni, nonostante un problema si stanno dirigendo alla volta del Regno di Downland. Che cosa succederà?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento.
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Verso Downland. ***


Capitolo 23: verso Downland.
 
Alex, Aurora e i suoi compagni avevano perso il conto di quanti metri fossero scesi in profondità nel sottosuolo, ma si dovettero fermare quando videro una ripida discesa a fondo valle.
 
“Questa non ci voleva, dovremmo passare per forza da lì!”, disse Spica rivolgendosi agli altri, i quali guardarono la discesa, Camelia guardi i suoi amici con un sorriso.
 
“Beh ragazzi guardiamo il lato positivo. Nel libro c’era scritto di questa discesa, questo vuol dire che abbiamo già superato il crepaccio, questo ci avvicina di più al regno di Downland, questo è già qualcosa!”, disse la ragazza dai capelli rosa, cosa che fece sorridere gli altri, Aurora guardò Alex.
 
“Sara anche ripida la discesa, però  e completamente sgombra e mi sembra di vedere una grotta laggiù in fondo!”, disse la strega del freddo rivolgendosi al ragazzo dai capelli corvini, il quale fece comparire un fucile di precisione ad energia e sfruttando il mirino controllo dove stava indicando la sua amata.
 
“Si hai ragione Aurora è una grotta sembra che sia stata scavata di recente!”, parlò Alex rivolgendosi alla ragazza dai capelli celesti, e parlando in modo che anche gli altri potessero sentirlo.
 
Spica si avvicinò alla coppia, con un sorriso speranzoso sul volto, poggiò le mani sulle spalle dei suoi amici, i quali sorrisero.
 
“Siamo fortunati e una grotta scavata dal verme di pietra, seguendola arriveremo sicuramente a Downland, il problema è Come facciamo a trovare il modo di scendere fin laggiù?!”. Chiese la principessa di Downland rivolgendosi ai suoi amici.
 
“Ehi ragazzi avete mai praticato lo snowboard?!”. Chiese Devon rivolgendosi ai presenti, indicando dei pezzi di corteccia d’albero, dopodiché Lui scese la discesa usando appunto come tavola da snowboard il pezzo di corteccia.
 
Gli altri fecero lo stesso ma Alex e Aurora, si accorsero che purtroppo i loro rispettivi pezzi di corteccia erano marci e non potevano essere usati, ma la strega del ghiaccio ebbe un idea, creò un disco di ghiaccio solido.
 
“Scendiamo insieme Alex!”, disse la strega del freddo rivolgendosi al suo amato, il quale sorrise abbracciando e poggiando i piedi sulla lastra di ghiaccio e scesero assieme sul ripido pendio, fino a raggiungere gli altri a fondo valle.
 
“Bene ragazzi non ci resta che proseguire per quella grotta, per raggiungere Downland!”, disse Spica rivolgendosi ai suoi compagni, dopodiché Lei e loro, s’infilarono nella galleria e iniziarono a percorrerla.
 
*******
Le Trix si trovarono nel soggiorno lussuoso di Dark Bloom, questa seduta su una poltrona davanti al divano dove stavano sedute le tre streghe finali e stavano parlando tranquillamente.
 
Seppur quando era comparsa Carrenna l’arpia luogotenente di Dark Bloom, la situazione si era alquanto accesa, fortunatamente la fata oscura calmò la discussione prima che potesse trasformarsi in una lite.
 
“Come al solito quelle stupide delle nostre studentesse, avranno agito d’impulso attaccato il popolo delle arpie, anche se sono proprio le streghe a tornare con la coda fra le gambe, dopo averne prese di santa ragione!”, pronunciò Stormy rivolgendosi a Dark Bloom e alla donna uccello vicino alla fata oscura.
 
“Avevo infatti immaginato che il motivo dell’attacco fosse stato uno stupido capriccio delle giovani streghe. Trix dovete sapere che il mio popolo, nessuno escluso e resistente agli effetti di magia positiva e negativa!”, disse la fata oscura rivolgendosi alle tre streghe finali, le quali spalancarono gli occhi per lo stupore.
 
“Ecco spiegato perché gli stupidi attacchi delle nostre allieve non avevano effetto!”, disse stupita Darcy rivolgendosi a Dark Bloom, la quale picchiettò con le unghie acuminate e curate il braccioli della poltrona.
 
“Per molto tempo, la mia gente come molti altri interspecie, siamo stati oppressi dal vecchio sovrano, un tiranno di nome Logan!”, disse Carrenna rivolgendosi ai presenti, Dark Bloom serrò le dita provocando con le unghie, dei profondi solchi stridenti sul metallo del bracciolo, con il risultato di far rizzare i capelli alle Trix.
 
“Un tiranno della peggior specie. Pensava soltanto a sé stesso e ai suoi potenti compagni della nobiltà. Comandando con il pugno di ferro e la paura la gente, che fossero interspecie o meno!”, disse la fata oscura rivolgendosi alle Trix, le quali seppur comandassero il loro regno, il loro popolo almeno poteva vivere abbastanza bene.
 
“Le sue creature creati con incantesimi, sopprimevano ogni nostro eventuale tentativo di ribellione, per molti anni abbiamo perso fratelli e sorelle, a causa degli elementi essenziali per la nostra sopravvivenza!”, raccontò Carrenna rivolgendosi alle Trix, le quali erano si curiose di sapere ciò che era successo in quei tre anni, da quando dopo la sconfitta delle winx, Dark Bloom si era auto esiliata.
 
“Quando giunsi qui, in poco tempo compresi, e dato che dovevo appartarmi e sperimentare appieno i miei poteri che ho acquisito lo affrontai Lui e il suo esercito di creature biomeccaniche magiche!”, aggiunse la fata oscura rivolgendosi alle streghe finali.
 
Darcy le venne in mente quella landa, con i resti di creature meccaniche e semi organiche sparsi, e delle macerie che facevano parte di un palazzo reale.
 
“Perciò quella landa che abbiamo visto, quella sorta di cimitero è stata ultima battaglia, e da questa e venuto il tuo regno Dark Bloom?!”. Chiese Darcy piena di estrema curiosità rivolgendosi a Lei.
 
“Si. quando aiutai il mio futuro popolo, mi venne alla mente quando anni fa quando ero ancora una fata, quando streghe, fate e specialisti dovevano affrontare il vostro esercito!”. Rispose Dark Bloom rivolgendosi alle Trix, le quali sorrisero in modo amaro, ma erano frementi dalla curiosità.
 
“La nostra Regina sgomitò da sola le creature più potenti e si diresse verso il palazzo reale di Logan e pose fine al suo immondo regno!”, disse Carrenna rivolgendosi ai presenti.
 
Kendra si avvicinò e creò una sfera magica violacea che lentamente si mise fra Dark Bloom e le Trix.
 
“Qui e ricreato la battaglia!”, pronunciò solamente l’ancella rivolgendosi ai presenti. Le Trix e Tritannus guardarono la sfera.
 
******
Aurora e compagnia avevano percorso diverse centinaia di metri, quando infine raggiunsero la città di Downland, ma la visione che avevano davanti agli occhi, li fece rabbrividire dalla tensione.
 
Colonne di fumo si alzarono dalla città devastata, Spica era visibilmente preoccupata e guardo i suoi amici.
 
“Andiamo!. Presto!”, urlo la principessa di Downland rivolgendosi ai suoi compagni, i quali annuì e si diressero verso la città.
 
*******
Intanto su Limphea, Flora stava raccogliendo con estrema attenzione con una fiala l’acqua magica del Salice nero, separò le labbra in un sorriso mentre osservava il magico liquido attraverso il vetro della fiala.
 
“L’ultimo ingrediente le lacrime del Salice Nero ora devo soltanto unirle al resto degli ingredienti che ho con me!”, pronunciò la fata della natura prima di mettersi su un ginocchio e versare dentro ad un'altra fiala grande come una tazza, contente misteriosi ingredienti floreali, l’acqua appena raccolta.
 
Il contenuto della fiala diventò di colore rosa shocking, dopo essere fatto agitare un po’, giusto quanto bastava per mischiare bene tutti gli ingredienti,  Flora sorrise felicissima.
 
“Ce lo fatta, sono riuscito a ricreare un incantesimo sfruttando le lacrime del salice nero, cosi potrò farti tornare alla normalità Bloom!. il problema sarà farglielo bere, ma pensò che Lei non avrà esitazioni!”, pronunciò la fata della natura, prima di riporre nella tasca la fiala e fece ritorno a casa, per salutare la sua famiglia.
 
Nota dell’autore: un fatto accaduto nei tre anni di distanza di Dark Bloom verrà rilevato, Aurora e la compagnia sono giunti infine a Downland. Mentre Flora ha trovato il modo ed e riuscita a crearlo, per far tornare alla normalità la fata oscura!. Che cosa succederà?: Scopritelo nel prossimo aggiornamento! Alla prossima!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** La caduta di un regno e l'ascesa di uno nuovo ***


Capitolo 24: La caduta di un regno per l’ascesa di uno nuovo!.
 
La parte in grassetto e un passato scritto come ricordo. Mi sono premunito di avvisarvi prima per non crearvi confusioni!. Vi lasciò alla lettura del capitolo.
 
 
Le Trix osservarono la sfera creata in precedenza da Kendra, che come se fossero stati un video, le immagini scorrevano per svelare alle streghe finali e ai presenti ciò che accade un giorno di due anni fa, l’ultima battaglia prima dell’ascesa del regno di Dark Bloom.
 
******
Il sole era già alto di fronte ad un maniero di fattura regale, una struttura su quattro piani e parecchie guglie. Sarebbe stata una bellissima vista, se non fosse per la cruenta battaglia che si stava svolgendosi proprio davanti all’edificio.
 
Dark Bloom attero nel ben mezzo della battaglia, che incalzava davanti ai suoi occhi, centinaia d’interspecie, uomo e donne con sembianze animale tra cui centauri, aracnide, Lamie ecc. Stavano affrontando dei soldati dall’armatura violacea, questi stavano avendo la peggio.
 
“Portate i feriti lontani dalla battaglia e prestateglieli subito i primi soccorsi, i più gravi hanno la priorità!”, pronunciò con voce decisa la fata oscura rivolgendosi ai suoi compagni Evaloria annuì e ripeté l’ordine ai suoi sottoposti. Quando alcune si diressero a passo di carica verso la fata oscura, questa sorrise malignamente.
 
“Poveri stolti non sapete contro chi avete a che fare!”, pronunciò Dark Bloom rivolgendosi alle guardie le quali attaccarono, ma la fata oscura sollevò la mano e con un movimento, tanto fluidi, quanto rapido generò un’onda di fiamme roventi che colpirono in pieno la guardia reale, bruciandoli all’istante.
 
Ma ad un tratto un rumore meccanico misto ad un verso simile ad un sibilo, destò l’attenzione di tutti, prima comparvero degli insetti bio meccanici, simili a granchi, che sul dorso, avevano degli accumulatori di energia simile a quella che i templari di Rocca Luce usavano per indebolire i poteri dei prigionieri.
 
Successivamente giganteschi vermi simili a serpenti con il dorso brillante, uscirono dalla superficie delle lande cineree, emettendo un sibillo misto ad un ruggito meccanico, ad un certo punto i granchi rilasciarono delle sfere di energia che i rettili assorbirono dalla bocca per poi, vomitare dei raggi di energia magica come un cannone verso le interspecie, incuranti o meno se c’erano la guardia reale.
 
Buona parte delle guardie reali morì nell’impatto del raggio, mentre alcuni interspecie erano rimasti gravemente feriti, Kendra assieme a Cleo ed Evaloria, andarono a proteggere i feriti, mentre essi erano portati via dai loro compagni meno feriti o rimasti illesi dall’attacco precedente.
 
“Ha quanto pare a Logan, non gliene importa un piffero di colpire anche i suoi compagni che razza di persona insulsa!”, pronunciò la fata oscura fra sé. Prima di notare che altri due serpenti meccanici uscirono dal terreno a poche decine di distanza da Lei, questa ghignò divertita prima di fischiare per attirare la loro attenzione.
 
Dark Bloom guardò i due serpenti giganti bio meccanici, quest’aprirono le fauci e generarono il fascio elettrico di energia verso di Lei, per tutta risposta la fata oscura, apri le mani verso di loro, generando due fasci di energia di fuoco oscuro, che annullo i raggi dei due rettili e trapassò il crani meccanici, sempre di essi.
 
Altri quattro serpenti fuoriuscirono dal terreno, in poco tempo e scatenando attacchi devastanti quali una pioggia di scaglie di ossidiana roventi, o un attacco concentrato di fuoco, la fata oscura ridusse ad uno di numero, i rettili biomeccanici, gli altri erano ormai fatti a pezzi ed essi giacevano in terra.
 
Il serpente bio meccanico rimanente, scattò verso la fata strega, la quale evito saltando a mezz’aria in una capriola per poi ruotare su sé stessa e decapitare il rettile meccanico con l’ausilio delle sue ali d’ossidiana, successivamente scaglio una sfera, che si divise in quattro sfere più piccole, è decimò gli insetti bio meccanici che stavano ancora combattendo con le interspecie, essi avevano la meglio contro la guardia reale.
 
“I feriti sono stati portati in salvo lontani dalla battaglia mia signora, le vostre luogo tenenti stanno avvicinandosi al palazzo reale, stiamo per vincere!”, pronunciò Kendra quando, una specie di scossa di terremoto si senti, le interspecie dovettero arretrare, avevano la sensazione che stavano arrivando altri rinforzi, infatti era così.
 
******
Centinaia di serpenti biomeccanici affiorarono dalla superficie della landa cinerea, già con il dorso brillante per l’energia accumulata dentro di loro, erano già pronti per attaccare chiunque gli capitasse a tirò, molte interspecie caddero sotto i colpi, cosa che fece montare la rabbia a Dark Bloom, la quale guardò i suoi luogotenenti ed urlò.
 
“Allontanatevi tutti a distanza di sicurezza, non lasciate indietro nessun’altro di voi, siate uniti. Mi sbarazzerò per voi  di queste cose!”, urlò la fata oscura rivolgendosi ai suoi compagni, i quali protetti anche dagli incantesimi della fata oscura e di Kendra, obbedirono senza esitazione.
 
Cleo, Carrenna ed Evaloria guardarono la loro compagnia Dark Bloom sollevarsi in volo mentre le sue sei ali Enchantix nere, diventarono roventi, e trasformarsi completamente nel suo nuovo aspetto di Fata caduta.
 
Dark Bloom a mezz’aria, evocò il suo nuovo drago ora bicefalo, completamente corazzato, le due teste di drago avevano il colore degli occhi differenti, la destra rosso fuoco, mentre la sinistra viola scuro, sulla schiena lunghe ali di Fenice, una visione spettacolare quanto inquietante allo stesso tempo
 
La fata oscura ghignò malignamente mentre i suoi occhi bicolori diventarono brillanti, come anche quelli dei draghi gemelli, le scaglie di ossidiana sulle sue ali, diventarono roventi e si preparo, concentrando la sua energia magica in una piccola sfera di grande potenza, mentre le fauci spalancate dei draghi si prepararono a sparare una fiammata al minimo comando della loro signora.
 
“Non morirà ancora nessuno ha causa di un tiranno!. Rabbia di drago oscuro!!”, urlò la fata caduta, prima di muovere le mani in avanti, scagliando la sfera nello stesso istante che i draghi gemelli, vomitarono una fiammata oscura verso le serpi biomeccaniche, essi ruggirono prima di consumarsi e frantumarsi a causa dell’immenso calore e forza dell’esplosione magica.

La battaglia era quasi terminata. Mancava soltanto il tiranno.
 
Dark Bloom atterrò, mentre i suoi compagni esultarono già per la vittoria, Lei si diresse verso il palazzo reale del tirannico sovrano del pianeta Yura, assieme alle sue luogo tenenti Cleo, Carrenna e Evaloria, queste si occuparono di eliminare le ultime guardie che volevano offrire una tenute resistenza., la fata oscura si diresse a passo spedito verso la sala del trono.
 
*******
Nella sala del trono il tirannico sovrano di Yura Logan, un uomo sulla quarantina d’anni d’età con un viso da galera, capelli marroni e occhi glaciali, vestito con pantaloni e giacchetta elegante viola, sopra al busto, una pettorina d’argento con decorazioni doro. L’uomo era sconvolto e guardava i suoi uomini ormai defunti dalla forza delle interspecie e degli umani alleati.
 
“Non può essere il mio esercito, le mie creazioni che non avevamo mai fallito fino ad ora, sono stati distrutti in un batter d’occhio!. No non posso accettarlo!. Il responsabile di questo la pagherà cara, è con Lui anche quegli schiavi, questo è il mio regno e nessuno mi priverà di questo!”, urlò Logan fra sé quando, esplosione delle porte della sala del trono attirarono la sua attenzione, e dal polverone sollevato dalla deflagrazione, uscì Dark Bloom con un ghignò maligno dipinto sul volto.
 
 “Il tuo esercito e stato annientato come anche Tu Logan, ma ti offro una possibilità di sopravvivenza: Arrenditi e ti concederò di abbandonare Yura per sempre!. Cosa scegli?!”. Chiese Dark Bloom rivolgendosi al tiranno, questo assottigliò minacciosamente gli occhi prima di evocare nella sua mano, uno spadone a lama larga.
 
“Questo mai, pagherai con la vita la tua insolenza!!”. Rispose furente il sovrano di Yura rivolgendosi alla fata oscura, la quale ghignò malignamente.
 
“Proprio ciò che volevo sentire. Coraggio fatti avanti!!.” Pronunciò Dark Bloom rivolgendosi al tiranno, il quale strinse la mano sullo spadone, lo sollevo e si preparò ad attaccare.
 
Logan caricò verso la fata oscura con lo spadone pronto a colpire, ma la fata del fuoco, si parò con il braccio il suo fendente, la grossa lama, si frantumò all’impatto con i guantali d’arme di Dark Bloom, lasciando il malvagio sovrano con gli occhi sgrananti, d’altro canto l’ex fata del fuoco ghigno malignamente.
 
“Questa è la tua fine Logan!”, pronunciò Dark Bloom prima di scagliargli a distanza ravvicinata una sfera di fuoco incandescente, che lo sbalzò a cinque metri di distanza da Lei.
 
Successivamente la fata oscura scagliò un'altra sfera, questa si divise diventando due, poi quattro, e infine diventò otto sfere incandescenti e colpirono tutte insieme il tirannico sovrano di Yura, uccidendolo ed incenerirlo all’ istante, mentre Dark Bloom stava uscendo dalla sala del trono per avvisare i suoi compagni della caduta di Logan.
 
*****
Quando le immagini cessarono, le Trix erano rimaste stupite e sconvolte in egual misura, mentre Carrenna guardo Dark Bloom quest’ultima stava guardando da dietro la vetrata l’orizzonte.
 
“Dopo aver distrutto il palazzo reale di Logan, i miei sudditi mi chiesero di diventare la loro nuova sovrana, all’inizio non me la sentivo, alla fine accettai è diventai la Regina di Yura. Il mio popolo da allora vive senza paura è sono pronti a tutto per proteggersi e difendermi!”, disse la fata oscura rivolgendosi alle Trix, le quali ghignarono.
 
“Mi ricorda quando noi quattro combattevamo fianco a fianco, per formare il nostro regno a partire da Carrideus. Ti garantisco Dark Bloom, le studentesse dovranno venire qui di persona a farti le loro scuse, per una strega sentirsi umiliata e la punizione peggiore che esista!”, disse Icy rivolgendosi alla fata oscura, la quale sorrise.
 
“Molto bene Icy, vi lasciò ritornare a Torre Nuvola, prima che accadano altri incidenti, anche se pensò che le vostre studentesse ci penseranno due volte, prima di attaccare nuovamente il mio popolo!”, disse Dark Bloom rivolgendosi alla strega finale del ghiaccio, questa sorrise.
 
“Veramente volevo parlarti ma ricordando i vecchi tempi, non saresti contraria Dark Bloom, se restassimo qui come tue ospiti e parlassimo assieme,come un tempo?”. Domando Icy rivolgendosi alla fata oscura, la quale annuì, guardando seriamente Tritannus.
 
“Basta che qualcuno non faccia stupidate, per me mi andrà bene!”. Rispose Dark Bloom rivolgendosi alla strega finale del ghiaccio, la quale guardo seriamente il suo amato tritone, il quale chinò la testa, comprendendo che l’aveva fatta più grossa di quanto aveva provato a conquistare il trono dell’imperatore anni addietro.
 
Nota dell’Autore: il passato di Dark Bloom e stato svelato. Ma ora che cosa succederà a Downland con Aurora e Alex?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento!.
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** quadro della situazione. ***


Capitolo 25: Quadro della situazione.
 
Aurora, assieme a Alex e alla combriccola raggiunsero la città devastata di Downland, Spica si guardo nervosamente intorno, guardando gli abitanti del suo regno, cercare di aiutarsi a soccorrere i civili, alcune guardie guardarono malamente i compagni della principessa di Downland.
 
“A tutte le guardie, se vedo qualcuno di voi attaccare i miei amici, lì farò spostare le macerie con i denti e alle manette ai polsi sono stata chiara!!”, urlò Spica per farsi sentire chiaramente dalle guardie, i quali sobbalzarono e proseguirono nell’aiutare i civili. Alex sorrise appena guardando la principessa di Downland.
 
“Un po’ eccessivo!. Ma a quanto pare tutti obbediscono volentieri ai tuoi ordini Spica!”, disse il ragazzo dai corvini rivolgendosi alla ragazza dai capelli castano blu, la quale sorrise guardando l’amico.
 
“Certe volte devo esserselo ma sono molto diversa da mia madre, spero che stia bene, Alex e Aurora  venite con me, gli altri per favore aiutate le guardie, non oseranno essere ostili una volta capito che mi fido di voi!”, pronunciò Spica rivolgendosi ai presenti, i quali annuirono.
 
******
La regina Amentia era seduta sul trono o quel che ne restava dopo il violento attacco di Politea accaduto un’ora prima, mentre alcune damigelle stavano medicando le ferite della loro sovrana.
 
Dalla soglia priva di porta, entrò una guardia assieme a Spica, Alex e Aurora, la figlia della regina di Downland guardò la madre con tristezza e preoccupazione, Amentia né doveva averne passate di tutti i colori.
 
“Madre. Cosa è accaduto a Downland?!. Sono venuta qui appena ho udito la tua chiamata assieme ai miei amici!”, domandò Spica rivolgendosi ad Amentia, la quale sollevò lentamente lo sguardo pieno di dolore e rabbia, soprattutto dal fatto di essere stata umiliata da Politea poco prima.
 
“Spica. Qualcuno ha osato attaccare il nostro regno, ha portato devastazione e morte, per quanto le guardie hanno tentato di fermarla e stato tutto inutile. Quella tizia si è spinta fino a qui!”. Rispose la sovrana di Downland rivolgendosi alla principessa del medesimo regno. Spica né restò sconvolta come del regno anche Alex, Aurora sembrava importargli un po’ su ciò che stava accadendo.
 
“Madre mia. Sapresti dirci chi è la persona responsabile di questa devastazione?!”. Chiese la ragazza dai capelli castano blu rivolgendosi ad Amentia, la quale si rizzò dal trono, un vago tentativo di non dimostrarsi debole, seppur lo fosse veramente, si appoggiò all’ asta del tridente e guardo i presenti.
 
“No. ma sono pronta a mettere la mano sul fuoco che il Regno di Solaria c’entra qualcosa, un folle tentativo di farmi desistere affinché Brandon sia il sovrano di Downland come è giusto che sia!”. Rispose Amentia con tono fiero rivolgendosi a Spica la quale guardò seriamente la madre.
 
“Madre, forse stai correndo un po’ troppo, e vero che siamo in cattivi rapporti con il regno di Solaria riguardo la faccenda di mio padre Brandon e sulle rispettive leggi che Lui deve essere il sovrano, sia che si tratti del regno di Solaria che del nostro. Ma dubito altamente che sia tutta opera loro!”, pronunciò Spica rivolgendosi ad Amentia, la quale la guardo seriamente.
 
“Hai ancora molto da imparare piccola Spica, potresti avere ragione e te ne do atto!. Ma non cambiò idea su quello che ho appena detto!”, disse la regina di Downland rivolgendosi alla principessa del medesimo regno, la quale sobbalzò ma quando stava per dire qualcosa.
 
“Chiedo perdono se m’intrometto nella vostra discussione privata ma, con suo permesso Regina Amentia, qualunque informazione lei possa darci riguardo a ciò che è successo qui, potrebbe esserci utili a tutti noi, nello scoprire chi sia il responsabile di quanto è successo qui!”, disse Alex rivolgendosi con tono regale e cortese alla sovrana di Downland, questa lo guardò seriamente, ma poi guardò sua figlia Spica.
 
“Seppur non apprezzo chi m’interrompe il tuo ragazzo Spica, non ha torto!”, pronunciò Amentia rivolgendosi alla figlia, questa come anche Alex sobbalzarono, la principessa di Downland guardò con la coda dell’occhio Aurora, che la stava fulminando con lo sguardo.
 
“No madre mia, non è il mio ragazzo, ma posso garantirti che è una persona di cui nutro la massima fiducia, e ha ragione riguardo a ciò che ha detto!”, disse Spica rivolgendosi alla regina Amentia, questa la guardo come delusa, ma poi fissò Aurora e la guardò.
 
“Hai un viso che mi ricorda qualcuno, non ci siamo già visti per caso?!”. Chiese la sovrana di Downland rivolgendosi alla ragazza dai capelli celesti, questa ricambiò lo sguardo serio della  Regina Amentia con lo stesso, medesimo sguardo.
 
“No, mi ricorderei certamente di una regina del vostro rango!”, Rispose Aurora rivolgendosi ad Amentia, questa continuò ad osservarla, Alex deglutì sperando che la sovrana di Downland non le venisse in mente di paragonarla ad Icy, altrimenti la faccenda sarebbe diventata un vespaio.
 
“Madre per favore, spiegaci esattamente cosa e successo qui!”, disse Spica rivolgendosi a sua madre Amentia, cambiando discorso affinché la sua amica Aurora fosse al sicuro, perché conosceva bene ciò che la madre della strega del freddo Icy, aveva causato al suo regno anni addietro, ma le colpe dei genitori non devono mai ricadere sui figli questo lo sapeva bene.
 
“Si hai ragione Spica, questa donnaccia ed io abbiamo combattuto è mi ha sconfitta, dopodiché ha distrutto i busti dei nostri avi, e tra i resti delle statue ha trovato una misteriosa pietra, ma ho perso i sensi subito dopo quando ti ho contattato!”, spiegò la sovrana di Downland rivolgendosi alla figlia, questa si fece spiegare la descrizione della pietra anche, se con pochi dettagli.
 
“Ti lascio riprendere le forze madre, nel frattempo vado a informarmi sul conteggio dei feriti e di coloro che non c’ è l’hanno fatta!”, disse Spica rivolgendosi a sua madre Amentia, prima di uscire assieme a Alex e Aurora fuori dalla sala del trono e successivamente dal palazzo reale.
 
********
Almeno  trecento abitanti persero la vita nell’attacco di Politea ai danni di Downland, e oltre un centinaio né restarono feriti, Camelia aveva dato il suo contributo con i medici, nel curare i feriti, mentre Devon e Sasha avevano dato il loro contributo nel tirate fuori gli abitanti feriti intrappolati sotto alle macerie.
 
Alex, Aurora chiamarono i loro amici, questi si riunirono, Spica le avvisò della situazione e sulle poche quanto nulle informazioni su ciò che sapevano.
 
“Siamo in un vicolo cieco, chiunque sia il responsabile di questo, era chiaro che stava cercando qualcosa, tutto questo per un’insulsa pietra?. Non ci capisco più nulla!”, pronunciò Spica rivolgendosi a Alex e Aurora, questi la guardarono concordi sulle parole dette dalla principessa di Downland.
 
“Non c’ è alcuna logica su quanto è successo qui a Downland, di questa pietra sappiamo soltanto che e simile ad uno smeraldo, sembra poco ma è unico indizio che sappiamo su questa faccenda!”, disse Alex rivolgendosi a Spica e Aurora, questa annui, sul fatto di dare ragione al suo amato ragazzo dai capelli corvini.
 
“Nella biblioteca di Alfea potrei scoprire qualcosa, tanto vale provarci!”, pronunciò Camelia e tutti furono d’accordo.
 
“Avete tutti ragione ragazzi. Sentite Io resterò per un po’ qui a Downland, il mio popolo a bisogno di me, ma vi terrò informati se dovesse capitare dell’altro!”, disse Spica rivolgendosi ai suoi amici, i quali annuirono, comprendendo la decisione della loro amica.
 
“Molto bene torniamo a Magix!. Adesso l’interferenza magica è cessata e il portale potrà riportarci a casa!”, disse Sasha rivolgendosi ai presenti i quali annuirono, successivamente scomparvero in un portale per fare ritorno a Magix.

Nota dell’Autore: Capitolo un po’ corto e forse, un po’ noioso. Che cosa succederà ora. Scopritelo nel prossimo aggiornamento! Alla prossima!.
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** venti gelidi ***


Capitolo 26: venti gelidi.
 
Le Trix erano uscite dal palazzo di Dark Bloom, assieme a Tritannus e alle studentesse streghe convocate proprio dalle streghe finali per porgere le loro scuse alla fata oscura e alla rappresentante delle arpie Evaloria.
 
“Noi e Dark Bloom abbiamo una sorta di temporanea alleanza, seppur Lei non collabori con noi. Il vostro comportamento avrebbe potuto comportare la rottura di essa, che vi serva di lezione e che non debba più ripetersi!”, urlò Icy rivolgendosi alle studentesse, le quali dovettero chinare lo sguardo umiliate per aver dovuto chiedere perdono alla fata oscura, e ora si erano beccate una sfuriata della strega finale del ghiaccio.
 
“Si Trix!”, dissero a fatica le streghe studentesse, rivolgendosi alle tre streghe finali, dopodiché Loro assieme alle Trix, fecero ritorno su Carrideus con un portale.
 
*******
Dark Bloom guardò le sue luogotenenti e Kendra presenti nella sala del trono, tutte con un sorriso divertito sul volto.
 
“Quelle streghette ci penseranno due volte ad attaccarci!. Seppur i loro incantesimi sono inutili contro di noi, perché siamo resistenti alla magia positiva e negativa!”, disse Evaloria rivolgendosi alla sovrana di Yura, questa sorrise accavallando le gambe con un sorriso sul volto.
 
“Sono d’accordo con voi. Potete tornare dai vostri Clan con i miei cordiali saluti ai vostri capi tribù!”, disse Dark Bloom con un sorriso sereno sul volto rivolgendosi alle sue luogotenenti, le quali fecero un inchino di rispetto e fedeltà e si congedarono, lasciando Kendra e la fata oscura da sole.
 
*******
Alex, Aurora e i loro compagni, fecero la loro comparsa nella foresta di Selva Fosca. Sasha e Devon fecero ritorno nella scuola di Fortezza Nera, Camelia fece ritorno nella scuola di Alfea, lasciando da soli la coppia.
 
“Aurora forse non ti piacerà ciò che ti sto per chiederti. Ma forse a casa tua, nella biblioteca potrebbe esserci qualcosa di utile, a scoprire cosa sta accadendo a Downland!”, disse il ragazzo dai capelli corvini, rivolgendosi alla sua amata strega del freddo, la quale lo guardo seriamente, seppur comprendesse che Lui non aveva torto.
 
“Mi stai dicendo che dovrei tornare a casa mia, da coloro che si sono divertiti a giocare con i miei sentimenti?. Per vedere cosa sta accadendo a Downland?!”, Domando Lei con malcelata rabbia rivolgendosi a Alex, questo dovette arretrare di un passo indietro per non farsi colpire dalla vampata di aria gelida che sprigionava Aurora.
 
“Ascoltami Aurora. Se questa tizia ha attaccato Downland e la portata in rovina, potrebbe anche attaccare la dimensione magica, oppure il tuo mondo, e se avesse la fortuna dalla sua parte di non trovare tua madre e le tue zie ad difenderlo, potrebbe accadere la stessa distruzione che abbiamo visto poco prima nel regno di Spica!”. Rispose Alex rivolgendosi alla sua amata strega del ghiaccio, questa si costrinse lentamente a calmarsi, provava ancora rabbia per sua madre per ciò che aveva fatto, ma il suo amato aveva pienamente ragione su ciò che aveva appena detto.
 
“Se mia madre Icy ti sentisse parlare così, si rimangerebbe tutto ciò che diceva che eri uno stupido. Si hai ragione, tornerò su Carrideus e vedrò di scoprire qualcosa!. Grazie Alex cosa non farei senza di te!”, disse Aurora rivolgendosi al suo amato prima di baciarlo con passione, il ragazzo corvino ricambiò il bacio dopodiché la strega del freddo scomparve con un incantesimo di teletrasporto.
 
******
Elettra era nella biblioteca del castello a cercare un libro da leggere, quando vide un bagliore così accecante e improvviso al punto che la giovane strega dai capelli violetti dovette proteggersi con il braccio gli occhi.
 
“Elettra non mi aspettavo di vederti!”, disse Aurora rivolgendosi alla cugina, questa sorrise guardando la strega del freddo.
 
“Aurora! Sono felice di vederti!. Come ti vanno le cose soprattutto con Alex?!”. Chiese Elettra rivolgendosi alla ragazza dai capelli celesti, la quale sorrise mentre iniziava a cercare nei vari ripiani della biblioteca, qualcosa che potesse essere utile alle sue indagini.
 
“Bene io e Alex siamo tornati nuovamente insieme, e appena mi sarà possibile, voglio dare una lezione come si deve a quella che mi ha fatto quel tiro mancino!”, disse Aurora rivolgendosi a Elettra, la quale la guardo con un sorriso.
 
“Tuo padre se l’è prese da zia Dark Bloom sai!”. Disse la giovane streghe dei fulmini rivolgendosi a Aurora, la quale sobbalzo e si volto a guardare la cugina.
 
“Davvero?!”. Chiese Lei rivolgendosi a Elettra, la quale annuì e le spiego tutta la situazione, alla fine Aurora emise un sospiro esasperato.
 
“Mio padre non cambierà mai. però questo cambiamento di Dark Bloom mi ha sconvolta, quanto lo eri tu,  quando l’avevi saputo da tua madre Stormy!”. Rispose Aurora stupita rivolgendosi a Elettra la quale sorrise, però si toccò il mento con aria pensierosa.
 
“Eppure c’ è una cosa che non riesco proprio a dimenticare, non me lo saprei proprio spiegare!”, disse la strega dei fulmini rivolgendosi alla strega del freddo, questa inarcò un sopraciglio con aria incuriosita.
 
“Di cosa Elettra?!. Non tenermi sulle spine!”. Chiese Aurora rivolgendosi a Lei, la strega dai capelli violetti, la guardo.
 
“Selina e diventata l’apprendista di tua madre Icy e giusto che tu lo sappia, anche questa cosa era importante ma vengo al dunque, non so se l’avevi vista la serva che segue sempre zia Dark Bloom, che si chiama Kendra?!”. Chiese a sua volta Elettra rivolgendosi ad Aurora, la quale si rabbui, ma ci pensò su prima di guardare la cugina.
 
“No non lo mai vista ma stando a quanto mi hai raccontato Tu stessa Elettra, Lei e sempre legata a zia Dark Bloom!”. Rispose la ragazza dai capelli celesti rivolgendosi a Lei. La strega dei fulmini la guardo.
 
“SI se un giorno la dovresti vedere, sono certa che lo noterai che la somiglianza con zia Dark Bloom e ben evidente se non fosse per il colore dei capelli le sarebbe somigliante!”, disse Elettra rivolgendosi ad Aurora, la quale annuì, quando un rumore di passi attirò la loro attenzione e quando la porta si aprì ed entrò Icy.
 
“Avevo sentito la tua presenza figlia mia, sono felice che tu sia qui!”, disse la strega finale del ghiaccio rivolgendosi a Aurora, questa la guardo seriamente, Elettra si sentì di troppo e usci dalla biblioteca lasciandole da sole.
 
“Cosa vuoi madre?!”. Chiese gelida la strega del freddo rivolgendosi a Icy, la strega finale del ghiaccio si toccò le braccia guardando la figlia.
 
“Parlarti, resta per qualche minuto qui!”, Rispose la strega finale del ghiaccio rivolgendosi a Aurora, questa la guardo seriamente tenendo le braccia conserte.
 
“Ti do dieci minuti madre! Parla!”. Disse la strega del freddo rivolgendosi a Icy, questa si prese alcuni minuti, doveva sistemare le cose con sua figlia, parlarle come le aveva consigliato Dark Bloom alcune ore prima al castello di quest’ultima.
 
Nota dell’Autore: Icy e Aurora si parleranno, riusciranno a riappacificarsi?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento! Alla prossima!.
 
Anticipazioni: la chiacchierata delle due streghe del freddo andrà avanti. Un altro tassello della verità storia di Kendra verrà svelato.  
 

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Legami famigliari ***


Capitolo 27: Legami famigliari.
 
Icy e Aurora si scambiarono un occhiata seria, dopo alcuni brevi ma interminabili secondi, fu proprio la strega finale del ghiaccio a parlare.
 
“Aurora io non volevo farti soffrire, certo ammetto di averti fatto un colpo basso persino per una come me!”, disse la strega finale del ghiaccio rivolgendosi a sua figlia, questa la guardo seriamente.
 
“Pero lo hai fatto madre!. Come hai anche fatto di chiudere qualunque legame con me per sei mesi!. Vorresti forse negarlo che hai dato retta al tuo stupido orgoglio?!”. Le chiese Aurora rivolgendosi a sua madre Icy, la quale non poté nascondere di sentirsi gelata dalle parole fredde dettate da sua figlia.
 
“Non lo negò affatto. E che pensavo che volessi abbandonarci per diventare una fata è dimenticarci per sempre!”. Rispose la strega finale del ghiaccio rivolgendosi a sua Aurora, la quale sgranò gli occhi, prima di guardare sua madre.
 
“Non l’avrei mai fatto!. Come ti ho già detto voi siete la mia famiglia e nulla al mondo potrebbe farmi pensare il contrario!. Ma sul fatto su cosa sarò se una fata o una strega, sarà a modo mio e con i miei tempi!”, disse Aurora rivolgendosi a Icy, la quale chiuse gli occhi.
 
“Mi odi ancora figlia mia?!”. Chiese la strega finale del ghiaccio rivolgendosi a Aurora, la quale la guardo poi scosse la testa.
 
“No, anche io lo sparata grossa, certo sono ancora arrabbiata per ciò che hai fatto per farmi lasciare Alex, tutto invano perché Io e Lui stiamo insieme ma non ti odio affatto!”. Rispose la strega del gelo rivolgendosi a sua madre Icy, questa sorrise a stento.
 
“Sappi però che non apprezzo che tu stia con Lui!. Ma hai la tua scelta e come madre seppur sarà difficile dovrò comprenderla!”, disse la strega finale del ghiaccio rivolgendosi ad Aurora, questa sorrise guardando la madre dritta negli occhi.
 
“Alex mi ama per ciò che sono, a Lui non gl’importa se sono tua figlia, io lo amo e non lascerò mai, e credimi, per essere figlio di una fata, ha un’astuzia pari a quella di uno stregone, quello che voglio e soltanto che tu sia fiera di me e che mi voglia bene!”, disse la giovane strega del freddo prima di abbracciare Icy, questa ci rimase ma ricambiò l’abbraccio affettivo della figlia.
 
“Io ti voglio bene figlia mia, dovrò soltanto prendermi tempo per accettare tutto questo!”, disse la strega finale del ghiaccio rivolgendosi ad Aurora, la quale sorrise.
 
******
Nel palazzo volante di Dark Bloom, mentre quest’ultima si stava concedendo una rilassante nuotata nella piscina che fungeva da vasca da bagno nel palazzo.
 
Kendra si era un attimo allontanata e andare nella camera di Dark Bloom per prenderle la veste nera da sovrana di Yura, si fermò un attimo e guardo la stanza.
 
“Dovrò prendermi un po’ di tempo prima di raccontare a mia madre Dark Bloom la verità, forse lei né rimasta stupita di sapere che io sono sua figlia!”, disse l’ancella prima di prendere un asciugamano e la veste nera, prima fissarsi un attimo allo specchio.
 
“E’ figlia della Fenice D’ Ombra!”, aggiunse Kendra fra sé, ricordando ciò che suo padre, le aveva raccontato nella dimensione siderale dove era rimasta assieme alla parte umana di Lord Darkar. 
 
*******
 
Quando ero ad un passo dal ottenere il Remix, compresi che stavo per essere sconfitto, e non solo di perdere il grande potere, ma la mia amata Bloom e soprattutto la vita che portava in grembo, cambiai le mie priorità.
 
Questo le aveva raccontato suo padre, ma no nella sua forma di uomo scheletrico corazzato ma nel suo reale aspetto, quello di un aitante giovane sui venticinque anni, di bell’ aspetto con i capelli neri come la notte e gli occhi scarlatti, indosso un armatura brunita.
 
Cosi incanalai parte dei miei poteri e creai un micro portale siderale, dove trasferì parte dei miei poteri, tra cui la possibilità di rigenerarmi se nel caso venissi distrutto e te, in questo modo se fossi scomparso, i miei poteri ti avrebbero cresciuta  in poco tempo.
 
Kendra nel vuoto siderale era cresciuta e grazie alla conoscenza derivate dai poteri della fenice d’ombra crebbe, e poté vedere attraverso delle sfere di comunicazione sua madre Bloom, la custode della fiamma del drago, la donna che stimava di più alta cosa.
 
******
Kendra sorrise prima di uscire dalla stanza di Dark Bloom, ora era con sua madre e con il suo tempo, gli avrebbe detto la verità e anche di quel frammento di memoria che Darkar le aveva rimosso all’ex fata del fuoco, affinché nessuno sapesse della loro unione.
 
“Ora sono con la mia famiglia e nulla potrà cambiare questo fatto, Elettra e Aurora  potrei considerarle come sorelle, dal legame affettivo che provano per mia madre Dark Bloom!”, disse la ragazza prima di entrare nella stanza dove era la piscina vasca, la fata oscura poggiò le braccia sul bordo.
 
“Kendra su vieni anche tu, fai cosi tanto per me, non voglio negarti nulla!”, disse Dark Bloom rivolgendosi alla sua devota ancella la quale sorrise. Prima di spogliarsi e tuffarsi anche lei nella piscina.
 
-Non mi hai negato nulla madre, ora siamo insieme e questo che conta- pensò nuotando Kendra assieme a Dark Bloom che nuotava quasi a fondo piscina con la grazia di una sirena, mentre i suoi lunghi capelli rossi con sfumature nere parevano un velo, contrastando dal candido colore della sua pelle nuda.
 
*******
In una grotta sui monti sibillini, la fata maggiore della giustizia Sibylla stava seduta sul suo trono di pietra, con uno sguardo perso nei suoi pensieri.
 
E così difficile guardare una vita scorrere via, senza mai poter fermare il destino.
 
Queste esatte parole aveva detto alcuni anni addietro la fata maggiore della giustizia, subito dopo quando le winx, gli specialisti avevano portato via gli stregoni del cerchio nero.
 
-A seguito di una visione confusa, che avevo avuto poco prima di sapere dell’ultima profezia delle fate etere, riguardo all’ ultimo dono del destino, lo paragonato a seguito ciò che e successo a Nabu, però perché quando guardavo Bloom percepivo così tanta energia oscura?-, pensò fra sé Sibylla prima di sollevare una mano e creare una sfera di comunicazione magica.
 
“Regina Roxy, sono Sibylla, vi chiedo cortesemente di venire qui da me, contattando Morgana e Flora, ce una cosa che vi devo parlare!”, disse la fata maggiore  rivolgendosi alla nuova regina delle fate, questa annuì.
 
“Contatterò Flora e assieme a mia madre Morgana ti raggiungeremo il più presto possibile Sibylla!”, disse Roxy prima di chiudere la comunicazione. La fata maggiore adagio la schiena contro il trono.
 
Nota dell’Autore: Kendra altri e che la figlia di Dark Bloom e di Lord Darkar!. Nuove rivelazioni si aggiungono, Icy e Aurora si sono riappacificate. Ma Sibylla ha qualcosa di importante da dire a Flora, Roxy e Morgana, cosa sarà?. Che cosa succederà ora?!. Scopritelo nel prossimo aggiornamento! Alla prossima!.
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Oscure previsioni passate e future. ***


Capitolo 28: Oscure previsioni passate e future.
 
Aurora stava continuando a cercare assieme a sua madre, qualcosa tra i vari libri che potesse fare luce riguardo all’attacco di Downland, certo Icy non era affatto d’accordo nel aiutare la gente, ma non poté dare torto a sua figlia quando Lei l’e aveva detto le stesse parole che poco prima Alex aveva raccontato alla ragazza dai capelli celesti.
 
“Niente da fare in questa biblioteca non c’e proprio nulla di utile, ed e la più fornita di quelle saccheggiate maledizione!!”, pronunciò la strega finale del ghiaccio rivolgendosi alla figlia, questa tambureggiò le dita sul ripiano dello scaffale.
 
“Quindi questo cristallo deve pur servire a qualcosa, se avessimo saputo di più.!”, disse Aurora rivolgendosi alla madre, questa si sedette sulla poltrona guardando la figlia.
 
“Non dovresti preoccuparti per gli altri mia cara, ricorda che le streghe non hanno amiche!”, disse Icy rivolgendosi a Aurora, questa mancò la senti, Lei era diversa da sua madre punto.
 
“Mamma. Se nel caso questa misteriosa tizia attaccasse Carrideus quando non ci sei tu, le zie e papà dubito altamente che avresti questo tono glaciale, sapendo di essere stata usata da altri!”, parlò a bruciapelo la giovane strega del freddo rivolgendosi a sua madre, questa serrò la mascella, fortunatamente Aurora dava le spalle alla madre e non poteva vederle il sorriso enigmatico sul suo volto.
 
“Si hai ragione. Anche se non vuoi essere una strega come me, e spero sempre che tu cambia idea, ma questo non cambia che sei sempre mia figlia qualunque sia la tua scelta. Ascolta questo consiglio. Lascia correre, forse questa pietruzza che mi hai raccontato fa parte di qualcosa di più grande!”, pronunciò Icy rivolgendosi ad Aurora questa, annuì e decise di darle ascolto, almeno una parte di ciò che aveva detto.
 
“Hai ragione mamma, ora scusami ma devo tornare indietro, salutami papà!”, disse la strega del freddo rivolgendosi a Icy, questa sollevò la mano in cenno di saluto, ma quando vide Aurora fermarsi e guardarla freddamente.
 
“Non provare a fare altri tiri mancini a me o a Alex! Solo per avvertirti!”, aggiunse Lei rivolgendosi a Icy, questa sorrise a stento, mentre Aurora scomparve nel nulla.
 
“Ha proprio preso da me!”, disse fiera la strega finale del ghiaccio fra sé, con un sorriso simile ad un ghigno sul volto.
 
*******
Roxy contattò Flora, questa raggiunse la fata guardiana degli animali nonché nuova regina delle fate, alla caverna della fata maggiore Sibylla.
 
Ma la fata maggiore della giustizia non era sola, vicino a Lei c’era l’ex regina delle fate Morgana e assieme alla Lei, era presente anche la fata maggiore della pace Nebula.
 
“Siamo qui al tuo cospetto Fata Sibylla , cosa volevi parlarci?!”. Chiese Roxy rivolgendosi alla fata maggiore della giustizia, questa sorrise guardando i presenti.
 
“Molti anni fa, prima di sapere dalle fate eteree dell’ultima profezia riguardo ai Doni del Destino. Io ho avuto una visione, ogni tanto sono capace di prevedere il futuro, seppur molto confusi!”. Rispose Sibylla rivolgendosi ai presenti. Questi rimasero stupite e incuriosite.
 
“Che tipo di visione?!”. Chiese Flora rivolgendosi alla fata maggiore, questa si toccò il mento con la mano. Chiuse le palpebre come per richiamare il ricordo dalle profondità della mente.
 
“Una fata inghiottita da un tornado di energia oscura, questa fata rilasciò tutta la sua forza dei suoi poteri per liberarsi, ma facendo questo, da Lei diventò ciò che in un passato era!”. Rispose Sibilla rivolgendosi ai presenti, questi erano visibilmente confusi. Flora però era si confusa ma provo a fare mente locale.
 
La fata della natura, fu scossa da un brivido che le sembrava provenire dal profondo della sua anima, un’inquietante idea le stava venendo in mente, ultimamente la storia di Bloom stava prendendo un lato inquietante e oscura.
 
“Sibylla. Vuoi dire che se Nabù non fosse morto, la tua visione sarebbe potuta accadere?!”. Chiese Flora rivolgendosi alla fata maggiore, questa per tutta risposta annuì.
 
“Il Destino può essere cambiato come che il mago Nabù e tornato tra noi. Ma Il Dono nero del Destino, non avrebbe mai funzionato su Nabu!. Perché Tir nan Og e in un luogo dove il tempo scorre molto più lentamente. La sua morte sarebbe stata invece una sorta di coma profondo che soltanto Lui avrebbe potuto svegliarsi!. Ma vagamente simile alla morte stessa!”, disse Sibylla rivolgendosi alla fata della natura. Questa arretrò di un passo sconvolta.
 
Prima le parole della preside Griffin sul fatto che Bloom potesse esternare pensieri negativi addirittura maggiore al normale. Successivamente Gantlos le aveva detto che il Cerchio Nero era diventato meno potente quando Ogron l’aveva riavuto dalla ex fata del drago, aggiungendo che le winx, nutrivano odio e invidia nei confronti di Lei.
 
- La sofferenza e il dolore di Bloom, di sentirsi odiata e mal considerata dalle winx, non hanno fatto che nutrite un briciolo di oscurità che poteva avere da tempo, come quando fu soggiogata da Lord Darkar, solo che in questo caso la sua oscurità interiore era diventata molto più potente e si nutriva dell’ oscurità provocata da sentimenti o assorbirla fino ad un punto critico-, pensò Flora sconvolta dal suo stesso pensiero.
 
“Quindi e possibile che il Dono Nero esista ancora?!”. Chiese Roxy rivolgendosi a Sibylla, la quale annuì con un sorriso.
 
“Si il Dono Nero esiste tutt’ora ma, non può essere evocata, il motivo non lo so proprio. Ma ce ancora una cosa che mi sfugge. Perché Bloom aveva cosi tanta energia oscura?. seppur questa comparisse e scomparisse in pochi istanti!”. Chiese a sua volta Sibylla rivolgendosi ai presenti, i quali si scambiarono un’occhiata confusa e preoccupata.
 
“La storia di Bloom è triste Fata Sibylla. Ma immagino che la presenza dei stregoni del cerchio nero al vostro cospetto e che la mia amica, portasse al dito il simbolo dei cacciatori di fate, il cerchio nero. Abbia in un certo senso gettato fumo negli occhi, nascondendo a tutti ciò che stava per accadere!. Solo che tutti noi c’e ne siamo rese conto troppo tardi per fermare il destino!”. Rispose Flora rivolgendosi alla fata maggiore della giustizia.
 
*********
Politea ghignò guardando il smeraldo, le mancavano ancora nove per ottenere l’incantesimo più potente Maelstrom. La ninfa sapeva qual’era la sua prossima tappa.
 
“Ora devo andare a Solaria e recuperare lo Scettro di Solaria. Sarà divertente!”, pronunciò la ninfa con un ghigno maligno, prima di scomparire nel nulla.
 
Nota dell’autore: altri frammenti sulla storia di Bloom stanno ricongiungendosi, non si può dire lo stesso di ciò che ha in mente la malvagia Politea. Che cosa succederà alla prossima?!. Un ringraziamento speciale ai seguenti lettori. Kaninchen, Tressa, _Eternity0_, WAPKA. Per aver letto e seguito questa storia.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** Luce oscurata ***


Capitolo 29: Luce oscurata.
 
Sul pianeta Solaria, nella sala del trono, Re Radius stava parlando con la sua consorte la Regina Luna, questa aveva fatto molta fatica a riprendersi dallo choc di sapere che sua figlia Stella avesse ucciso la sua migliore amica Bloom.
 
“Solaria ha avuto molti guai e né siamo sempre usciti senza problemi. Quando Cassandra e Chimera hanno tramato con lo stregone Valtor nel prendere possesso del nostro regno. Ma grazie a nostra figlia Stella questo non è successo”, disse il sovrano di Solaria rivolgendosi a Luna, questa annuì, con uno pieno di sofferenza.
 
“Nostra figlia, ti ha anche salvato la vita ben due volte, una per proteggerti da un drago ed è diventata un Enchantix da quanto mi hai raccontato. La seconda volta è stata quando Tritannus e le Trix avevano causato problemi al Pilastro della Luce, e sei stato vicino alla morte marito mio!”, disse la Regina di Solaria rivolgendosi al suo amato Re Radius, questo si sedette sul trono.
 
“Poi dopo la morte dell’amica di mia figlia Bloom, quest’ultima tornata come serva delle Trix, ha gettato fango su nostra figlia, facendola passare per una crudele assassina, anche i miei tentativi di dimostrare la sua innocenza non ci sono riuscito. Quelle streghe la pagheranno cara!”, parlò il sovrano di Solaria rivolgendosi sempre alla sua devota consorte.
 
“Ora che la serva delle Trix è tornata, questo va intendere che quelle streghe hanno in mente qualcosa, ma noi crediamo all’innocenza di nostra figlia Stella!”, disse Luna rivolgendosi a Radius, questo annuì, prima di guardare la sua amata consorte, quando sentì le sue mani sopra alle proprie.
 
“Ora, come non bastasse, c’ é la faccenda del regno di Downland, Brandon mi ha raccontato tutta la storia, e non intendo lasciare che quell’approfittatrice della Regina Amentia, si preda colui che diventerà sovrano al mio posto!”, disse Re Radius rivolgendosi a Luna, questa sorrise.
 
Ad un tratto il lucernaio sopra di loro esplose in frammenti e atterrò in mezzo alla sala del trono Politea. Questa guarda i sovrani, che si erano messi al riparo allontanandosi da sotto il lucernaio infranto e ora, entrambi guardarono la nuova arrivata.
 
“Chi sei che cosa vuoi?!”. Chiese Radius impugnando una spada, rivolgendosi alla ninfa, la quale sorrise prima di generare un’onda magica che sbalzò Lui e la regina Luna contro la parete.
 
“Chi sono io, non mi deve interessare. Riguardo a cosa voglio semplice!: Lo scettro di Solaria!”. Rispose Politea con un risolino divertito rivolgendosi ai sovrani del regno in questione, ma proprio in quel momento, nella sala del trono, accorsero Brandon assieme ai suoi figli Steve e Odette.
 
“Re Radius!. La proteggerò noi!”, disse lo specialista dai capelli castani rivolgendosi al sovrano di Solaria, prima di sguainare la sua spada olografica di colore verde smeraldo, pronto a difenderlo da Politea.
 
Odette e Steve erano ancora furiosi con il loro genitore, riguardo alla storia di Amentia e di Spica, ma immaginarono che Lui non aveva colpa. La fata della luce si trasforma nella sua forma di primo livello, per poi evocare lo Charmix.
 
Politea sgranò gli occhi quando vide lo Scettro di Solaria nelle mani della giovane fatina, sorrise in un ghigno.
 
“Bello scettro, proprio quello che stavo cercando, consegnamelo subito e potrei risparmiarti!”, disse la ninfa rivolgendosi a Odette, questa strinse le mani sull’impugnatura dello scettro fino a sentire male alle mani.
 
“Mai!. Questo è l’unico ricordo che ho di mia madre da quando quella puttana di Bloom, ha rovinato la mia famiglia!”, urlò la fata della luce rivolgendosi a Politea, la quale sospirò prima di scattare verso di Lei, e colpirla in pieno con una sfera magica sbalzandola all’ indietro di alcuni metri.
 
“Lo prenderò per un no!”, disse la ragazza dai capelli castani rivolgendosi alla giovane principessa di Solaria, Brandon si accorse nel costatare che sua figlia stesse bene, Steve d’altro canto agì senza pensare e attacco Politea dopo aver sguainato la spada.
 
La ninfa evitò con facilità l’attacco prima di folgorare Steve con un’ attacco elettrico, successivamente scaglio una sfera magica verso Brandon, buttandolo in terra, lasciando Odette da sola.
 
“Steve!. Papà!!”, urlò la giovane principessa di Solaria, prima di generare dal suo scettro una mezza luna solare e scagliarla verso Politea, questa evitò l’attacco e si avvicino pericolosamente a Lei, successivamente la ninfa, afferrò l’asta dello scettro di Solaria, e sferrò un violento calcio sull’addome di Odette, buttandola in terra.
 
“Ora ho quello che mi serve. Che fatina debole, però mi hai dato un ottima idea!”, pronunciò Politea per poi sparire  nel nulla, assieme allo Scettro di Solaria.
 
********

Aurora stava volando sopra ai cieli del pianeta Yura, in cerca del palazzo reale di sua zia Dark Bloom, mentre sorvolava i cieli, la strega del freddo, scorse in lontananza i vari villaggi degli abitanti di quel mondo, e poté ammettere di essere alquanto curiosa di sapere qualcosa di più a riguardo al popolo della fata oscura.
 
“Io ho già preso una decisione ma, sono certa che mia madre non mi ascolterebbe, figurati mio padre, ma zia Dark Bloom è sempre disposta ad ascoltarmi!”, pronunciò flebile fra sé la strega del ghiaccio, mentre si guardava introno in cerca del palazzo volante della fata oscura, finché.
 
Il palazzo volante di Dark Bloom non le comparve proprio davanti, uscendo da un banco di cenere. Aurora rimase a bocca aperta stupendosi dalla maestosità del maniero di sua zia, volare con una facilità, che neppure Torre Nuvola era da mettere in confronto.
 
La strega del freddo raggiunse l’ingresso principale del castello volante, che misteriosamente si era fermato in volo stazionario. Aurora si addentrò nel salone principale quando.
 
“Così tu saresti Aurora. La mia signora Dark Bloom mi ha parlato molto bene di te!”, disse Kendra rivolgendosi alla strega del freddo, questa sobbalzò per la sorpresa quando si accorse di avere alle sue spalle l’ancella.
 
Aurora si volto e vide Kendra, le venne in mente le parole dette in precedenza da sua cugina Elettra, e si rese conto che aveva infatti ragione, sulla somiglianza di Dark Bloom e l’ancella.
 
“E’ tu saresti?!”. Chiese la strega del freddo rivolgendosi all’ancella, questa sorrise prima di poggiarsi una mano sul fianco e con l’altra mano toccandosi il mento.
 
“Io sono Kendra, la devota servitrice della sovrana di Yura Dark Bloom!”. Rispose L’ancella rivolgendosi ad Aurora, questa la guardo seriamente.
 
“Dove mia zia Dark Bloom?. Le dovrei parlarle!”. Le domandò la strega del freddo rivolgendosi a Kendra, questa sorrise per poi voltarsi dandole le spalle.
 
“Seguimi ti accompagno da Lei, sperò che non sia come tua madre Icy, arrogante anche quando è stata invitata dalla Regina!”, le rispose l’ancella con tono di voce seria rivolgendosi ad Aurora, questa inarco un sopraciglio, guardandola seriamente, ma poi sorrise.
 
“Sono molto diversa da mia madre signorina, per tanto non ho intenzione di obbiettare perché non saprei dove si trovi mia zia Dark Bloom, mi affiderò alla sua guida!”, disse la strega del freddo rivolgendosi a Kendra, questa sorrise guardandola di profilo.
 
“Ti faccio strada Aurora, sei esattamente una brava ragazza da come la mia signora mi ha raccontato con fierezza, deve volerti molto bene!”, disse l’ancella rivolgendosi a Lei, questa sorrise sistemandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
 
“Si e anche io gliene voglio. Ti seguo Kendra!”, pronunciò Aurora rivolgendosi all’ancella, questa inizio a incamminarsi, il ritmo dei suoi passi muniti di tacco, si sincronizzavano con il ciondolare dei suoi capelli corvini, fino a condurla nella sala del trono dove c’era Dark Bloom.
 
“Aurora piccola mia, a cosa devo il piacere della tua visita?!”. Chiese la fata oscura rivolgendosi alla strega del freddo, questa resto stupita nel vedere i nuovi cambiamenti di sua zia, come il colore rosso con sfumature nere dei suoi capelli, e la sua pelle ora dello stesso colore dell’alabastro.

“Volevo parlarti di una cosa importante zia! E sta succedendo qualcosa nella dimensione magica e forse potresti aiutarmi a scoprire cosa!”. Rispose Aurora rivolgendosi a Dark Bloom, la quale le fece cenno di avvicinarsi, con un dolce sorriso sul volto.
 
“Raccontami tutto Aurora, sono curiosa!”. Rispose la fata caduta rivolgendosi a Lei, questa inizio subito a raccontare tutta la storia a sua zia.
 
Nota dell’Autore: Politea ha preso lo Scettro di Solaria, le mancano altri otto oggetti per ottenere il misterioso potere del Maelstrom. Aurora e andata da Dark Bloom ha chiedere consiglio sulle sue ricerche e darle una importante notizia!. Che cosa succederà?!”. Scopritelo nel prossimo aggiornamento. Alla prossima

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** Punti di incontro e di scontro. ***


Capitolo 30: Punti di incontro e di scontro.
 
Aurora quando finì di raccontare tutta la storia a Dark Bloom, quest’ultima tambureggiò le dita meditabonde sui braccioli di marmo del trono, prima di serrare i pugni, le sue unghie acuminate, curate ma affilate, scavarono lunghi solchi nella solida pietra dei braccioli.
 
“La situazione nella dimensione magica e piuttosto grave. Questa tizia spuntata dal nulla ha portato via da Downland, una pietra che non si sa cosa mai potesse servire, ma se è stata nascosta un motivo in più ci deve essere!”, disse la fata oscura rivolgendosi ad Aurora, questa per tutta risposta annuì solamente, concorde a ciò che sua zia aveva appena detto.
 
“Esattamente a ciò che stavo pensando anch’ io zia Dark Bloom, se quella pietra e inutile, perché nasconderla dentro un busto di una statua!”, disse la strega del freddo, quanto il trillare del cellulare destò la sua attenzione, e dopo essersi scusata con la fata oscura rispose alla chiamata.
 
*****
Politea guardo lo scettro di Solaria, prese il cristallo che aveva preso a Downland e lo appoggio sopra alla sommità, la pietra smeraldina si fuse, e intero scettro brillo di un sinistro bagliore.
 
“Ancora otto cristalli, e l’incantesimo Maelstrom sarà mio, con esso, la dimensione magica si piegherà al mio volere!”. Disse la ninfa ghignò malignamente guardando lo scettro. Poi la cartina della dimensione magica.
 
“Il prossimo cristallo si trova su Carrideus!. Ci penserò su prima di decidere se avere delle alleate, anche se ho una mezza idea su chi avere!”, continuò Politea, con un ghigno maligno, prima di muovere lo scettro, convogliare i suoi poteri in esso, ora potenziati sottraendoli a Darcy e Stormy quando queste, anni addietro gli avevano assorbito i poteri della sua forma mostruosa.
 
“La mia vittoria e soltanto questione di tempo!”, aggiunse la ninfa ridendo malignamente.
 
*******
Aurora né resto sconvolta, seppur non poté trattenere un sorriso divertito, quando Alex al cellulare l’aveva informata che su Solaria era stato trafugato lo scettro di Solaria. La strega del freddo guardò Dark Bloom quest’ultima la guardo inarcando un sopraciglio.
 
“Zia Dark Bloom, forse c’ è un punto di svolta. Su Solaria e stato trafugato dalla misteriosa tizia, lo Scettro di Solaria!”, disse Aurora rivolgendosi alla fata oscura, questa si limito a sorridere in modo tagliente, però un espressione pensierosa era ben evidente sul volto.
 
“So che lo scettro di Solaria e uno dei potenti oggetti magici esistenti. Aurora tu hai cercato delle pietre magiche, ma se fosse stato collegato, che facessero parte di qualcos’altro?!”. Chiese Dark Bloom rivolgendosi alla sua nipote acquisita, questa sgranò gli occhi, stupendosi dall’innaturale calma della fata oscura, come anche della possibile idea che Lei aveva appena detto.
 
“Si ho cercato così, che stupida che sono stata, non avevo pensato ad una idea possibile!”. Rispose Aurora rivolgendosi alla fata oscura, Dark Bloom, sorrise alzandosi in piedi carezzandole i capelli.
 
“Non dire cosi!. Affatto!. Hai tentato un possibile collegamento usando sapientemente le informazioni che hai avuto, anche se erano poche, hai avuto fiducia in tè stessa, questo è l’importante!”, disse la fata oscura rivolgendosi ad Aurora, la quale sorrise, prima di guardare Dark Bloom, toccandosi le braccia.
 
“Zia Dark Bloom, c’ è un' altra cosa che volevo parlarti, ho preso un’importante decisione!”, disse a stento la strega del freddo rivolgendosi a Lei, questa la guardò con un sorriso sul volto.
 
“Si dimmi Aurora, ti ascolto!”, disse la fata oscura rivolgendosi alla strega del freddo, questa la guardo di sott’occhi.
 
“Ho deciso di continuare gli studi ad Alfea!”, parlò Aurora rivolgendosi a Dark Bloom, questa sorrise fiera della sua nipote acquisita, è lo sarebbe sempre stata, qualunque fosse stata la sua scelta.
 
“Ne sono felice Aurora, però qualcosa ti turba, non e vero?!”. Chiese la fata oscura rivolgendosi alla fata/strega del freddo, questa annuì, prima di guardare Dark Bloom.
 
“Si. Dubito altamente che le altre vedendomi, mi accetterebbero di frequentare ancora Alfea, a causa del piano di mia madre, ora tutti sanno chi sono in verità, ma ho intenzione di tornare ad Alfea!”. Rispose Aurora rivolgendosi a Dark Bloom, questa sorrise dolcemente, prima di toccarsi con le dita il mento.
 
“Non hai tutti i torti, ma tu sei un’ottima fata è ho un’ idea in mente per farti tornare ad Alfea, anche facendo in modo di celare la tua identità agli occhi di tutti!”, disse la fata oscura rivolgendosi a Aurora, la quale inarcò un sopraciglio con un espressione confusa sul volto.
 
“E come?!”. Chiese la ragazza dai capelli celesti rivolgendosi a Dark Bloom, questa continuando a sorriderle in modo dolce, le poggiò una mano sulla spalla.
 
“Abbi fiducia in me!. Pensò di riuscire a convincere una mia vecchia amica ad riaccettarti ad Alfea!”. Rispose la fata oscura rivolgendosi ad Aurora, questa sorrise, abbracciando la fata oscura, questa sorrise ricambiò l’abbraccio, Kendra storse le labbra in un sorriso enigmatico.
 
“Lo sperò Dark Bloom!”, disse la fata del freddo rivolgendosi a lei, questa sorrise guardando Aurora con un sorriso dolce.
 
“Ti lascio andare dal tuo Alex!”, disse Dark Bloom rivolgendosi a Lei, questa annuì prima di scomparire nel nulla, grazie ad un incantesimo di teletrasporto.
 
******
Intanto su Eraklyon, in una camera lussuosa, Chiara era furente per diversi motivi: Aveva saputo che quell’uomo che le aveva dato quella pozione d’amore, per avere finalmente tutto per sé, Alex era altri che il malvagio stregone Valtor.
 
La principessa di Eraklyon era arrabbiata anche con sua madre Diaspro, che quando le aveva raccontato della situazione, era scattata un’accesa discussione tra la madre e la figlia.
 
Fortunatamente la Regina di Eraklyon comprese i sentimenti di Chiara, seppur le avesse detto senza troppi riguardi che si era comportata lo stesso da stupida, seppur anche Lei avesse fatto lo stesso errore.
 
La principessa di Eraklyon era soprattutto arrabbiata con Alex, che due giorni prima Lui s’era andato nonostante Lei lo avesse invitato, lasciandola sola come una povera stupida.
 
Ma era soprattutto adirata con la figlia di Icy, Aurora, Chiara n’era certa che Lei c’entrasse qualcosa con l’allontanamento non giustificato del principe di Tir Nan Og.
 
“Quella plebea di Aurora, si e di nuovo messa in mezzo, quella deve arrivarci che Alex appartiene soltanto a me!, non a lei, se mai me la troverò davanti, le darò una lezione che non la dimenticherà mai. Io amo veramente Alex, non sono come Lei, un’insulsa, squallida, che usa soltanto i uomini a suo piacimento!. Ecco cosa è Aurora: una Succube, e sua madre Icy non è certo da meno!!.”. Disse la principessa di Eraklyon, prima di usare un incantesimo di teletrasporto e teletrasportarsi a Magix, e da lì sarebbe tornata ad Alfea.
 
*******
Flora era tornata ad Alfea in tarda serata, era rimasta sulla Terra a dare una mano a Roxy e Morgana al negozio Love e Pet, ogni tanto ci andava volentieri, anche per vedere come stavano i cuccioli fatati.
 
Però molti pensieri tormentavano la fata della natura, le parole dette dalla fata maggiore della giustizia Sibylla, l’avevano colpita e fatto nascere in lei, un orribile dubbio: ossia Ciò che è capitato a Bloom era destinato già a succedere, il sacrificio di Nabu aveva soltanto rimandando l’inevitabile; d’altro canto, il tradimento delle winx, l’hanno fatto accadere.
 
La fata della natura scosse la testa mentre s’incamminava attraverso i corridoi in direzione dei dormitori degli insegnanti, Flora non voleva accettare che la sua amica, diventasse la nemica dell’intera dimensione magica.
 
Gliel’ aveva promesso a Bloom, quel giorno di tre anni prima al lago di Rocca Luce, dopo averle impedito di uccidere le winx e rovinarsi la vita a causa della sua sete di vendetta, glielo aveva detto chiaramente queste parole.
 
Ti farò tornare com’eri un tempo, ci sarò per sempre per te, amica mia!.
 
Quelle parole che Flora aveva detto nascondevano un’altra verità, la fata della natura era innamorata già da molto tempo di Bloom, e ciò che provava, il suo amore per Lei, non si era mai estinta, seppur amasse Helia, la fata della natura nutriva ancora amore per Lei.
 
Quando Flora raggiunse il suo appartamento e ci entrò, ma quando chiuse a chiave la porta, sentì una brezza di vento provenire dalla finestra, si volto subito, percependo al contempo anche una presenza oscura e vide seduta sul bordo della finestra Dark Bloom.
 
Nota dell’Autore: Politea ha in mente di attaccare Carrideus e prendere il cristallo nascosto da qualche parte lì, ma qual’ è il suo piano. Aurora sta andando a trovare Alex. Che cosa succederà!. Alla prossima!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** Antico legame ***


Capitolo 31: Antico legame.
 
Dark Bloom stava seduta sul bordo della finestra, le sue sei ali Enchantix oscure ondeggiavano lentamente, perfettamente sincronizzata con l’ondeggiare dei suoi capelli rossi con sfumature corvine, contrastavano il pallore della sua pelle candida come porcellana, risaltata ancor di più dalla luce della pallida luna, spettatrice nel cielo privo di stelle.
 
Flora alla sola visione, si senti la bocca secca, dentro di sé si stava chiedendo ciò che era avvenuto in Dark Bloom, nei bellissimi quanto, evidenti cambiamenti esteriori.
 
“Dark Bloom. Sono davvero felice di vederti ma, perché sei qui?!”. Chiese la fata della natura accedendo la luce rivolgendosi alla fata oscura, questa chiuse le palpebre, infastidita per un secondo dalla luce proveniente dal lampadario.
 
“Sono qui soltanto per parlarti cara Flora!”. Rispose Dark Bloom rivolgendosi a Lei, gli occhi verdi di Flora brillarono di una luce speranzosa, forse la fata oscura aveva finalmente deciso di tornare alla sua vecchia vita, e lei le sarebbe stata accanto.
 
“Bloom hai finalmente preso una decisione. Hai finalmente deciso di tornare indietro e rifarti da capo la tua vecchia vita?!”. Chiese la fata della natura rivolgendosi alla fata oscura, questa riaprì le palpebre guardandola seriamente con i suoi occhi etero cromatici.
 
“Non tornerò indietro Flora!. Ho accettato ciò che sono tutt’ora, e non ho alcuna intenzione di abbandonare nessuno, mi sono fatta da sola una nuova vita dalle ceneri della mia vecchia esistenza!”. Rispose Dark Bloom con un’innaturale calma rivolgendosi a Lei, la fata della natura sgranò gli occhi per lo stupore, dalle parole dette dalla sua amata amica.
 
“Perché?!. Perché Bloom!. Non vuoi tornare indietro!. Hai la possibilità di riavere ciò che hai perduto! E tu non vuoi!. Spiegamelo!”. Disse Flora rivolgendosi a Lei, la fata oscura, la guardò con gli occhi pieni di malinconia.
 
“Vuoi saperlo ebbene te lo dirò?. Le cose perdute non tornano mai indietro Flora. Tu vuoi che io torni a essere come un tempo, lo apprezzo veramente, ma non lo farò, mi sono lasciata alle spalle ciò che ho perso: La mia famiglia adottiva di Gardenia e quella naturale di Domino, mia sorella Daphne, non sono più quella che ero!. Loro ormai mi avranno dimenticato!”, spiegò Dark Bloom con un tono di voce metallica satura di malinconia rivolgendosi alla fata della natura.
 
Flora, si avvicinò dimezzando la distanza tra le due, prima di sollevare la mano per sferrarle uno schiaffo, che mai arrivò perché la fata oscura le afferrò il polso e con un leggero movimento delle sue sei ali, fece arretrare la fata della natura, la quale era colpita dalla fulminea reazione a occhi chiusi di Dark Bloom, ma decise di provare a convincerla.
 
“Ti sbagli Bloom!. Loro non ti hanno mai abbandonato!. Neppure tua sorella Daphne!. Quando tre anni fa hanno saputo che eri tornata, ti hanno cercato, e anche loro vorrebbero aiutarti. Perciò Bloom non puoi dire che tutti ti hanno dimenticato!”, disse Flora rivolgendosi alla fata oscura, questa sgranò gli occhi visibilmente colpita, prima di chiudere le palpebre.
 
“Ne sono felice di sentirlo. Ma rispondi a questa domanda Flora: Credi veramente che tutto tornerà alla normalità, una volta tornata nella dimensione magica?!”. Chiese a bruciapelo la fata oscura rivolgendosi a Lei, la fata della natura, non sapeva che cosa dire, Lei lo sperava davvero, ma nutriva dei seri dubbi, le bastava ricordare come il nome della sua amica fosse pronunciato con disprezzo dagli specialisti, dai figli di quest’ultimi, e nella dimensione magica, ma se Lei fosse rimasta con la sua amata Dark Bloom, il resto non era nulla.
 
“Spero di si!. Almeno e così che la pensò!”. Rispose flebilmente la fata della natura rivolgendosi a Dark Bloom, questa emise un risolino divertito e nostalgico, guardando Flora.
 
“Sai. Mi mancava il tuo ottimismo Flora, l’apprezzo ma mi è bastato un occhiata agli specialisti per intuire che tutto va male, anche se trovassi il modo di farmi tornare alla normalità, non vivrei bene come adesso!”, disse la fata oscura rivolgendosi alla fata della natura, questa però fece comparire la fiala con il miscuglio che aveva creato e glielo porse. Guardandola con aria decisa.
 
“Qui ti sbagli Bloom, ho passato questi tre anni a creare questo. Grazie ad esso potrai tornare ad essere la fata che eri un tempo, ti prometto Bloom, che ti starò accanto, tutto quello che ti è successo sarà soltanto un brutto ricordo!”, disse Flora rivolgendosi a Dark Bloom, questa la guardò seriamente, prima di guardare la fiala che la fata della natura le stava porgendo.
 
La fata oscura prese con due dita la fiala, Flora sorrise sperando che Bloom, decidesse di berlo e così sarebbe tornata a essere la fata del fuoco del drago.
 
“Soltanto un brutto ricordo dici?. Nessuno può dimenticare ciò che e successo, non è uno sporco che si può rimuovere con uno straccio bagnato. Io ora sono felice, ho due nipote acquisite che mi vogliono bene, un regno che mi apprezzano, gente che non mi considera un’egocentrica, come quelle assassine delle winx!”, pronunciò Dark Bloom prima di stringere le dita sulla fiala.
 
“Io non lo mai pensato Bloom, perché ti conosco bene come sei. Solo ora mi chiedo: Quanto può essere grande la tua vendetta nei loro confronti?. La comprendo è vero per ciò che ti hanno fatto, ma ora loro sono imprigionate perciò dovresti stare un po’ meglio!”, disse Flora cercando di far ragionare la sua amata Fata oscura, questa la guardò seriamente.
 
“Non parlo solo di me Flora, quello lo già accettato, seppur continui a provare una cocente furia al solo ricordare quanto sono state delle false. Ma parte della mia vendetta è scaturita dall’ impossibilità di poter essere madre e una ferita inguaribile che ti rimane impressa come un’indelebile cicatrice sulla pelle. Ora hai capito il motivo perché non abbandonerò mai la mia vendetta!”, disse Dark Bloom prima di serrare le dita, frantumando la fiala e incenerendo il liquido contenuto all’interno, Flora sgranò gli occhi e chinò lo sguardo.
“Non lo immaginavo. Bloom io però non voglio affrontarti, siamo ancora amiche è lo saremo sempre,per questo volevo farti tornare alla normalità, per impedire che tu ti rovinassi ancora la tua esistenza, sei diventata come quando eri stata soggiogata da Lord Darkar, la tua rabbia e la tua sofferenza hanno nutrito l’oscurità che avevi dentro il cuore!. Ragiona, vuoi diventare proprio così?!”, Chiese la fata della natura, con gli occhi pieni di lacrime rivolgendosi a Lei, la fata oscura le carezzo la guancia togliendole le lacrime.
 
“Lo sono già, ma anche a me non mi piacerebbe affrontarti, ma non esiterò se ne fosse necessario. Ora Flora ti chiedo un grosso favore. Aurora mia nipote, è un ottima fata anche se figlia di Icy e Tritannus, e molto diversa da essi, Lei mi ha raccontato che sei stata un ottima insegnante e pensò che la penserai allo stesso modo che lei e una brava ragazza!”. Rispose Dark Bloom rivolgendosi alla fata della natura, questa si godette il piacevole tocco della fata oscura, però la guardo seriamente.
 
“Si ho visto che è una brava ragazza, e non posso negare di essere rimasta sorpresa nello scoprire che e figlia di Icy. Ma che cosa vuoi che devo fare di Aurora?!”. Chiese Flora rivolgendosi a Dark Bloom, questa spostò la mano prima di voltarsi verso la finestra.
 
“Di far credere agli altri che e una nuova allieva, convincerò Aurora ad andare ad Alfea sotto mentite spoglie e così lei potrà continuare gli studi da dove li ha interrotti a causa del tiro mancino di sua madre Icy. Spero Flora che tu possa farmi questo favore, in memoria dei vecchi tempi!”. Rispose la fata oscura rivolgendosi a Lei, la fata della natura annuì.
 
“Va bene. Lo farò Bloom, ma sappi che la terrò comunque d’occhio, dopotutto e pur sempre figlia di Icy, ma non la considero sempre come tale!”. Disse Flora rivolgendosi alla fata oscura, questa sorrise a stento dandole sempre le spalle.
 
“Accetto la tua condizione!”, disse Dark Bloom guardandola con la coda dell’ occhio, rivolgendosi alla fata della natura, questa stava per afferrare il polso della fata oscura, doveva digli quello che provava, ma esitò.
 
Dark Bloom sorrise prima di scomparire nel nulla in una cascata di piume d’ossidiana. Flora si sedette sul letto.
 
“ti amo Bloom!”, sussurrò flebilmente fra sé la fata della natura, chiudendo gli occhi.
 
Ma occhi turchesi la stavano osservando mentre le ali da pipistrello tenevano in volo stazionario Kendra, questa sorrise toccandosi il mento con la mano.
 
- Questa non me lo aspettavo non solo l’unica a tenere qualcosa nascosto. Beh io devo tornare da mia madre! -, pensò fra sé l’ancella prima di scomparire nel nulla e tornare al maniero della fata oscura.
 
Nota dell’Autore: Dark Bloom e Flora si sono parlate dopo così tanto tempo, la fata oscura ha convinto la sua vecchia amica ad accettare il ritorno di Aurora nella scuola di Alfea. Che cosa succederà ora?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 
Anticipazioni: Politea attaccherà Carrideus, le Trix proveranno a fermarla. A Magix intanto Chiara e Aurora s’incontrano e la situazione degenera.
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** La disfatta delle Trix. ***


Capitolo 32: La disfatta delle Trix.
 
Politea comparve nei cieli di Carrideus, si guardò intorno seriamente prima, di aprire la mano e concentrarsi su dove fosse situata, l’ubicazione del cristallo che stava cercando.
 
“Il Cristallo che sto cercando sì e diviso in tre parti è sono tutte situate nel palazzo qui vicino, un vero colmo di fortuna, sono tutti nello stesso posto, tanto meglio, mi risparmierà un po’, la fatica nel cercarne i pezzi!”, disse la ninfa fra sé prima di volare verso il palazzo delle Trix. Quando.
 
“Che ci fa qui una fatina?! Cerchi guai!”. Disse una studentessa strega vestita in modo alquanto strano rivolgendosi alla Ninfa, questa le guardo seriamente, quando né vide un'altra strega, entrambe con tutta l’aria di attaccare briga.
 
“Il perché sono qui non deve alcun modo interessare ad delle misere streghe come voi, fuori dai piedi!”, disse Politea con un ghigno prima di colpirle con una sfera di energia, facendola sbalzare con facilità in terra.
 
“Non so chi tu sia, ma questo mondo appartiene alle Trix, cioè a Noi, e nessuno si può permettere di venire qui e fare la padrona! Se cerchi guai ebbene li hai trovati!”, disse Icy comparendo con le braccia conserte e con uno sguardo pieno di superiorità nei confronti della ninfa. Con La strega finale del ghiaccio c’erano anche Darcy e Stormy, con lo stesso ghigno della loro sorella maggiore, dipinto sul volto.
 
“Le Trix!. Che bel colpo di fortuna trovarvi a colpo sicuro. Siete state davvero gentili a liberarmi dalla mia prigionia!. Disse Politea rivolgendosi alle streghe finali, queste inarcarono un sopraciglio, scambiandosi un’occhiata sospettosa e confusa reciproca.
 
“Ci ricorderemo di te, forse sei una delle tante perdenti che abbiamo incontrato!”, disse Icy rivolgendosi alla ninfa, questa si mise a ridere in modo derisorio verso di Loro.
 
“Dovete avere problemi di memoria streghette, Sono Politea, colei che era imprigionata nello scoglio a testa di drago!”. Disse la ninfa rivolgendosi a loro, le Trix sgranarono gli occhi. Chiedendosi come fosse possibile che fosse di fronte a loro.
 
“Politea?!”. Chiesero Darcy e Stormy all’uniscono rivolgendosi alla ragazza dai capelli castani, questa separò le labbra in un’inquietante ghigno maligno.
 
“Si esatto sono quel mostro che voi due, avete assorbito i miei poteri. Senza saperlo mi avete liberato dalla mia prigionia lasciate che vi ringrazi a modo mio: insegnandovi chi tra noi e la vera padrona della dimensione magica!”, Rispose Politea rivolgendosi
 
“Tu la padrona!”, le Trix risero sguaiatamente, la strega delle tempeste guardo la ninfa
 
“Noi siamo più potenti di Te, tu sei senza poteri, perché te li abbiamo assorbiti, perciò non avresti speranze!”, disse Stormy rivolgendosi a Politea, questa sorrise malignamente.
 
“Allora fatemi vedere ciò che siete capaci di fare streghette!”, disse la ninfa, rivolgendosi alle Trix, le quali iniziarono subito a combattere.
 
******
Aurora era comparsa a Magix, e stava correndo in direzione della foresta di Selva Fosca, dove aveva un’appuntamento con il suo amato Alex.
 
Ma per un colpo di sfortuna la fata del freddo si scontrò contro una ragazza di passaggio, ed entrambe caddero in terra, dando una sederata sul duro asfalto.
 
“Guarda, dove vai incapace!!”, urlò Chiara rivolgendosi ad Aurora, questa si mise in piedi massaggiandosi i glutei doloranti, ma quando vide la principessa di Eraklyon, non senti più il dolore, ma in compenso una rabbia bruciante nei suoi confronti.
 
“Parla per te, smorfiosa!. Hai davvero fatto un colpo basso per una fatina come te, al ricevimento. Lascia che ti dica una cosa Chiara e non te la ripeterò più: lascia stare una volta per sempre Alex!”, disse Aurora rivolgendosi alla ragazza dai capelli platino, questa assottiglio minacciosamente gli occhi verso di lei.
 
“Come ti permetti di dirmi cosa devo fare, smorfiosa. Semmai sono io che ti ordinò di lasciare perdere per sempre Alex, lui non merita una sporca meretrice come te!”, disse Chiara rivolgendosi ad Aurora, questa con il viso contorto dalla rabbia, strinse i pugni emanando energia azzurra, la guardo mentre si trasformava in forma strega.
 
“Tu non dai ordini, ma oggi e una bella giornata per combattere. Ho giusto voglia di ripagarti per l’umiliazione che mi hai fatto fare con il tuo scherzetto, al ricevimento la volta scorsa!”, disse Aurora rivolgendosi a Chiara, questa la guardo seriamente, prima che la strega del freddo aggiunse:
 
“Sono abituata a dare gli ordini, no il contrario. Questa sarà l’ultima volta che mi vedrai nei miei abiti da strega. E ti dimostrò cosa sono capace di fare. E poi, Alex sta molto meglio con me che con una pavone come te!”.
 
*******
Politea stava proteggendosi sapientemente dagli attacchi delle streghe finali, queste continuarono ad attaccarla, mentre delle giovani allieve di Torre Nuvola, assistevano euforiche al combattimento, quando la ninfa le guardo.
 
“Che attacchi insulsi e deboli, ora tocca a me!”, disse Politea prima di far comparire nella mano lo l’ex scettro di Solaria con lo smeraldo fuso sulla sommità. Lo ruotò per poi guardare le Trix.
 
“Tsumani oscuro!”, urlò la ninfa prima di generare un raggio concentrato di energia che colpi in pieno le streghe finali, sbalzandole all’indietro con violenza.
 
“Ma cosa?!”. Chiesero le Trix rivolgendosi a Politea, questa sorrise, prima di percepire la presenza dei tre pezzi del cristallo che stava cercando.
 
“Sorprese non è vero, ora ho poteri che sono più potenti di voi, ma ho scoperto che avete una cosa che mi appartiene, prenderò due piccioni con una fata, preparatevi ora inizio a fare sul serio!!”. Rispose la ninfa prima di sferrare una sfera di energia oscura proveniente dallo scettro, colpendo in pieno le Trix con violenza facendole sbalzare con violenza contro il terreno.
 
******
Selina guardò le altre allieve, la buona parte di queste soprattutto quelle che erano presenti al salone quando le Trix avevano conquistato Torre Nuvola guardavano quest’ultime con delusione. Mentre le altre erano tese ma assistevano al combattimento, qualcosa diceva alla strega dai capelli biondo cenere che la situazione stava andando male.
 
******
LE Trix si erano riprese dall’attacco e avevano continuato ad attaccare con maggior ferocia Politea, questa però era in superiore vantaggio, riuscendo ad evitare con facilita ogni singolo attacco e a rispondere ad esso con maggiore potenza.
 
“Finiamola qui, ho cose migliori da fare che combattere contro delle deboli come voi!”, disse la ninfa prima di sollevare lo scettro chiudere gli occhi e ad un tratto, un onda di energia magica simile ad un esplosione, sbalzo via le Trix con tanta violenza che rimbalzarono sul terreno, ferite e doloranti.
 
Politea atterrò e guardo Darcy e Stormy, dopodiché la ninfa aprì la mano e si concentrò richiamando a sé i suoi perduti poteri Sirenix e in più i due Vaccum delle due Trix, lasciandole abbastanza indebolite.
 
“Ne manca uno!, disse la ninfa prima di vedersi arrivare addosso delle schegge di ghiaccio, provenienti da un attacco di Icy, questa era pronta quando sentì.
 
“Politea!. Politea!”, incitarono buona parte delle studentesse streghe di Torre Nuvola, prima di uscire dall’edificio stesso e raggiunsero la ninfa, questa sorrise, mentre le Trix, le altre studentesse rimanenti e Selina rimasero sgomente.
 
******
Aurora e Chiara si stavano affrontando ormai da dieci minuti, a mezz’aria o quando atterravano, la maggior parte degli attacchi riuscivano a schivarli o andavano a vuoto, grazie ai loro rispettivi incantesimi difensivi.
 
“Tu non sei capace di avere un ragazzo senza usare trucchi, però potevi escogitarne uno tuo, anziché copiarlo da quello che aveva fatto tua madre Diaspro!”, provocò Aurora rivolgendosi a Chiara, questa la guardò rossa di rabbia prima di guardarla seriamente.
 
“OH. Almeno Mia madre ci provava con l’uomo che amava, non allargava le gambe o usava la sua lingua tagliente per altro come fa la tua. Chissà se sei veramente la figlia di Tritannus, dopotutto anche nei libri c’ è scritto che tua madre Icy e una succube insaziabile. Ops. Ho fatto una freddura ad una strega del freddo, che smacco!”, disse la principessa di Eraklyon rivolgendosi ad Aurora, la quale tremò di rabbia per poi scagliarle addosso una tormenta glaciale.
 
Chiara, sorrise e creo dal nulla delle lamelle d’oro che li plasmo in uno scudo ricurvo, in modo che il getto glaciale scagliato dalla strega del freddo le si ritorcesse contro di lei, Aurora venne sbalzata all’indietro dal suo stesso attacco.
 
“Salva di rubino!”, pronunciò la principessa di Eraklyon scagliando verso di lei, delle piccole sfere rosse che colpirono tutte insieme Aurora, questa si proteggesse con uno scudo di ghiaccio.
 
- Okay devo dire che chiara e astuta, ma non mi faccio battere da una come Lei, Io non sono mia madre, e glielo farò capire a lei- pensò la strega del freddo, prima di evocare il suo Vaccum a forma di fiocco di neve, ma successe qualcosa di strano, perché il gioiello si frantumò in mille pezzi.
 
“Persino i tuoi incantesimi, sanno che non vali niente, prendi questo. Catena d’oro!”, pronunciò Chiara prima di scagliare una sfera a forma di catena, questa si avvolse alla vita di Aurora bloccandole anche le braccia.
 
“Sei tu quella che non vali nulla Chiara!”, disse la strega del freddo, prima di trasformarsi nella sua forma fata, annullando nella trasformazione la catena d’oro della principessa di Eraklyon, questa diventò seria e disse:
 
“Puoi trasformarti in ciò che vuoi, non mi batterai. Alex e mio e basta!”.
 
“Questo è ancora tutto da vedere. Aurora Charmix!”, disse la fata del freddo evocando la sua spilla a forma di forma di fiocco di neve. Per poi scagliare una sfera di freddo contro Chiara, sbalzandola all’indietro tra i cassonetti dell’immondizia.
 
“Ora tocca a me darti una bella lezione, principessa!”, continuò Aurora rivolgendosi alla principessa di Eraklyon, questa si alzò in piedi pronta a battersi.
 
********
 
Politea guardo trionfante le Trix, quest’ultime d’altro canto erano furibonde, contro la ninfa e le loro alleate che le avevano tradite, abbandonandole , circa meta delle studentesse in totale che frequentarono la scuola per streghe.
 
Icy però stava per attaccare Politea quando, quest’ultima la colpi in pieno con una sfera facendola sbalzare contro una roccia, riempiendola di crepe, dopodiché la ninfa le si avvicinò e le porto via il suo Vaccum.
 
“Siete deboli Trix, deboli rispetto al mio potere, buona parte delle vostre alleate hanno deciso di cambiare bandiera, senza ombra di dubbio hanno un briciolo di sale più di voi in quelle zucche vuote che chiamate teste!. Loro hanno capitolo chi è veramente la migliore!!”, disse Politea rivolgendosi alle Trix, quando con la coda dell’occhio la ninfa vide arrivargli incontro un raggio oscuro, che schivò quasi all’ultimo istante.
 
“Icy!!”, urlò Tritannus uscendo dal lago sottostante al maniero delle streghe finali impugnando il suo tridente e guardando con sguardo feroce la ninfa.
 
“Darcy!!”, urlò Valtor giungendo dal castello seguendo Tritannus, la ninfa li guardò seriamente, prima di ghignare, divertita dai futili tentativi di difendersi dei suoi avversari.
 
Lo stregone e il tritone in questione, accorsero nel proteggere le loro rispettive amate, scatenarono i loro attacchi più potenti verso Politea, ma questa mosse lo scettro, generando un raggio concentrato di energia, che non solo deviò il loro attacco, lì colpì in pieno sbalzandoli con violenza contro il terreno.
 
“Patetici. E Voi cinque sareste i peggiori nemici della dimensione magica, siete soltanto degli insulsi insetti di fronte al mio potere!”, urlò ridacchiando Politea rivolgendosi alle Trix le quali si erano riprese ed furibonde, emanarono energia oscura e si prepararono a scagliare i loro attacchi più potenti contro di Lei.
 
“STAI ZITTA!!”, urlarono le streghe finali prima di scagliare verso Politea, una convergenza dei loro attacchi più potenti, la ninfa ghignò prima di sollevare lo scettro e da esso si generò una potente onda d’urto ad ampio raggio.
 
******
Alex stava guardando insistentemente l’orologio sul cellulare, Aurora era in enorme ritardo, e il ragazzo dai capelli corvini sapeva che non era da Lei, provo a chiamarla ma non ci riuscì.
 
“Ma dove sei andata Aurora?!”. Chiese fra sé il principe di Tir Nan Og prima di guardare il cielo, quando scorse dei lampi azzurri e dorati provenire da Magix, qualcosa venne in mente ad Alex.
 
“Cinque a uno che lì che troverò Aurora!”. Rispose fra sé il ragazzo dai capelli corvini, prontamente montò in sella alla sua windrunner nera e accese il motore, per poi dirigersi verso Magix.
 
*******
L’onda d’urto magica danneggiò pesantemente la scuola di Torre Nuvola è il castello delle Trix, queste ultime, furono sbalzate con violenza in terra, Politea guardò la sua opera con uno sguardo pieno di trionfo.
 
“Non vi distruggerò ancora, ma mi sono divertita ad umiliarvi. Spero che questo scontro vi basti di lezione per capire che, contro la migliore non c’e alcuna ragione di opporsi!”, disse la ninfa prima di guardare i tre cristalli wishperiani che aveva rubato alle Trix. E ci incanalò la sua energia in esse.
 
I tre Vaccum, si unirono fondendosi in un unico cristallo a forma di rombo, Politea guardò le Trix prive di sensi e ferite in terra, come anche Tritannus e Valtor nel medesimo caso.
 
“Ed e solo al minimo della sua potenza, quando tutti i cristalli saranno utili, e il maelstrom avrà piena potenza, tutta la dimensione magica sarà nel palmo della mia mano!”, disse la ninfa prima di scomparire nel nulla.
 
*****
La battaglia tra Aurora e Chiara si stava facendo via, via più avvincente, seppur entrambe le fate si scambiassero colpi su colpi, erano entrambe determinate a non cedere, quando la fata del freddo si senti male all’improvviso, infatti barcollava visibilmente.
 
Chiara non si fece scrupoli e preparo una sfera dorata per poi scagliarla verso di lei quando a un tratto.
 
Sopra Aurora atterrò un gigantesco centipede delle dimensioni di un bus, la sfera dorata scagliata da Chiara, fu annullata con l’impatto del duro carapace dell’invertebrato, che lentamente spari scoprendo che era un’illusione evocata dalle abilità di Alex, questo teneva con un braccio Aurora, con la mano poggiata sulla sua schiena.
 
“Non so il motivo perché state combattendo voi due, anche se ho una mezza idea, ma finisce qui!”, disse Alex rivolgendosi seriamente a Chiara, questa sgranò gli occhi, Aurora guardò il suo amato.
 
“Alex?!”. Chiese la fata del freddo rivolgendosi a Lui, questo sorrise seppur non sembrasse celare la sua ben evidente preoccupazione nei suoi confronti.
 
“Si sono io amore mio, ma risparmiati le energie!”. Rispose Alex rivolgendosi a lei,
Stringendola a se, Aurora poggiò le mani sul suo petto, e lo guardo tristemente e debolmente negli occhi
 
“Ti prego Alex, portami via da qui, non mi sento bene!”. Rispose con un accennato sorriso quando Chiara li guardò seriamente ma proprio quando stava per dire qualcosa.
 
Una raffica di vento simile a un tornado avvolse Lui e Aurora, che li fece sparire nel nulla, grazie ad un portale celato all’interno della tromba d’aria.
 
Quando Alex e Aurora riaprirono gli occhi, videro Elettra che li guardava con un sorriso serio, la fata del freddo guardò il suo amato ragazzo, quest’ultimo ricambiò lo sguardo.
 
“Scusa Aurora se interrompo la bella scena che ho davanti, ma è successo qualcosa alle nostre madri, e sono venuta subito a cercarti, non ho neppure avvisato zia Dark Bloom, ma non c'è un minuto da perdere!”. Disse Elettra rivolgendosi alla coppia, Aurora era preoccupata ma indebolita, Alex la sostenne per una spalla e segui la strega dei fulmini fino a quando non videro il castello di Torre Nuvola e il castello delle Trix, gravemente danneggiati.
 
“Ho un brutto dejavù!”, pronunciò Alex solamente prima di seguire Elettra fino all’interno del castello, tutta la scena che si presentava davanti a lui faceva venire in mente ciò che era accaduto a Downland.
 
Nota dell’Autore: le Trix sono state sconfitte, umiliate da Politea, questa si e impadronita del nuovo cristallo, ma quale il suo piano?. Aurora e Chiara se le sono date e prese di santa ragione, ma il duello e finito in pareggio grazie al salvataggio di Alex. Che cosa succederà ora?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 
Anticipazioni.
Le condizioni di Icy sono gravi, Aurora prenderà una dura decisione a parere della sua famiglia, e la ricompensa sarà qualcosa di stupefacente. Dark Bloom giungerà a vedere l’evento e scoprire cosa e successo. Politea ha in mente di chiedere aiuto a certe alleate. Quali?.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 33
*** Un incontro movimentato ***


Capitolo 33: Un incontro movimentato.
 
Elettra condusse all’interno del maniero delle Trix, parzialmente e seriamente danneggiato dal precedente attacco della ninfea Politea, Aurora pareva molto indebolita, in un primo momento Alex pensasse che si trattasse del suo combattimento contro Chiara, ma vedendo com’era ridotto il castello delle Trix e della scuola per streghe di Torre Nuvola, dovette immaginarsi ben altre ipotesi. Ma su una cosa era molto certo: era visibilmente preoccupato per la sua amata strega del freddo.
 
“Cosa e successo qui?!”. Chiese Alex con la voce piena di tensione rivolgendosi a Elettra, questa lentamente volse lo sguardo verso il corvino.
 
“Non penso che t’importi!. Tu sei solo un estraneo qui!. Il perché ti ho portato qui e solo perché lo voleva Aurora!”. Rispose la strega dei fulmini rivolgendosi a Lui, Alex serrò la mascella guardandola.
 
“Sarò anche un estraneo!. Ma m’importa eccome!. Ciò che è successo qui, potrebbe coincidere su come si sente adesso Aurora!”, disse Lui rivolgendosi ad Elettra, quest’ultimo lo guardo con il viso contorto dalla rabbia è gli occhi assottigliati in modo minaccioso.
 
“Elettra!. Voglio sapere cosa è successo qui. Alex potrebbe anche non avere torto, e pensò che anche tu sia dello stesso pensiero!”, disse Aurora debolmente e flebilmente  rivoltasi alla strega dei fulmini, questa la guardo preoccupata, successivamente volse lo sguardo verso il ragazzo corvino e sospirò.
 
“Non c’ è che dire che Aurora si sia trovato un bel ragazzo con del fegato!. E va bene!” parlò Elettra rivolgendosi alla coppia mentre si passava una mano tra i suoi capelli violetti ribelli.
 
“E’ accaduto all’ incirca un’ora fa!. Una tizia e spuntata fuori dal nulla e ci ha attaccati!. Le nostre madri l’hanno attaccate e nello scontro sono proprio loro ad avere la peggio!”, continuò la strega dei fulmini, con rabbia malcelata nella sua voce, rivoltasi alla coppia di fronte a sé, Alex e Aurora i quali sgranarono gli occhi per lo stupore.
 
“E ora come stanno ora le nostre madri?!”. Chiese la strega del freddo rivolgendosi con una ben evidente preoccupazione rivolta a Elettra ma proprio quando quest’ultima stava per parlare. Tritannus affiorò dal lago sottostante al maniero delle Trix.
 
“Shiamus!!” urlò il tritone rivolgendosi ad Aurora, quest’ultima si volto ma quando stava per dire qualcosa perse i sensi, Alex prontamente la sorresse quando vide Tritannus con uno sguardo pieno di rabbia, puntargli minacciosamente il tridente verso di Lui.
 
“Tu. Giù le tue sporche mani da mia figlia!”, aggiunse Tritannus rivolgendosi a Lui, Alex serrò la mascella, si trovava in una brutta sensazione, Elettra spostò lo sguardo da Lui al tritone e viceversa.
Lentamente Alex obbedì mentre Tritannus con un gesto autoritario a Elettra, questa andò a prendere sua cugina Aurora dalle braccia del ragazzo corvino, seppur scoccasse un’occhiataccia di rimprovero al tritone.
 
“Non è ciò che pensi, Aurora!-”, provò Alex a spiegare a Tritannus la situazione, ma questo, non lo ascolto neppure, il suo tridente dorato stava già emanando dell’energia oscura.
 
“Tu sei un intruso!. Hai attaccato mia figlia Shiamus!. Te la farò pagare cara!. Avresti dovuto già lasciarla perdere tempo fa!!. Ma ora per te e tardi!”, urlò il tritone con rabbia rivolgendosi ad Alex, questo la sua brutta sensazione, si fece sentire di più e l’istinto gli diceva di prepararsi al peggio. Cosa che, infatti, avvenne.
 
Aurora riprese un pochino conoscenza e si accorse di trovarsi con il braccio di Elettra che la sosteneva, poi sgranò gli occhi azzurri vedendo che suo padre Tritannus, stava per attaccare Alex, ma quando la strega del freddo stava per fare qualcosa, era troppo tardi.
 
Ma proprio quando Tritannus stava per scagliare un raggio di energia oscura verso di Alex, e quest’ultimo gli stavano già iniziando a diventare gli occhi iniettati di sangue, una terza figura apparve fulminea tra il tritone e il ragazzo dai capelli corvini, successivamente la nuova arrivata, sferrò in rotazione un violento calcio al tridente di Tritannus, facendogli scagliare il raggio di energia verso il cielo.
 
La terza figura apparteneva a quella di Kendra, con indosso un nuovo abbigliamento e una nuova acconciatura ma andiamo per ordine: Il suo nuovo vestiario comprendeva in: Una camicia bianca a maniche lunghe, con volant sul davanti, lungo i bottoni, tre di questi lasciati aperti a mo’ di scollatura a V, una fascia rossa le cingeva sensualmente i fianchi a mo’ di cintura, minigonna blu scuro e infine stivali sino al ginocchio tacco alto.
 
L’acconciatura dell’ancella si limitava a una lunga coda bassa, e le frange lunghe ai lati della testa.
 
“A quanto pare siamo venute giusto in tempo!”, disse Kendra rivolgendosi ai presenti con una mano poggiata sul fianco, mentre dietro di Lei atterrò Dark Bloom, Tritannus serrò la mascella dalla rabbia.
 
“Zia Dark Bloom sei arrivata in tempo!”, disse Aurora rivolgendosi alla zia adottiva, questa sorrise a stento guardando la nipote acquisita, in seguito guardò Tritannus seriamente.
 
“Tritannus Hai da pensare a tua figlia e vedere come sta Icy, sono la tua priorità in questo momento!”, parlò seriamente la fata oscura rivolgendosi al tritone, questo serrò la mascella, ma chiamò i suoi servitori per far portare sua figlia nelle sue stanze, ma quando stava per ordinare ancora ai suoi servi di arrestare Alex.
 
“Kendra terrà d’occhio Alex, non lo perderà mai di vista. Hai altro da fare più importante di Lui!”, continuò Dark Bloom rivolgendosi a Tritannus, questo digrignò i denti e si diresse dopo essersi tuffato nel lago, all’interno del maniero.
 
******
Darcy e Stormy erano entrambe nella stanza della strega delle tempeste, controllate dai servitori medici che valutavano le loro condizioni, fortunatamente non erano gravi, fatta eccezione del loro orgoglio di streghe, però le due Trix avevano perso buona parte dei loro poteri oscuri dovuti sia al Sirenix assorbito un tempo da Politea che, dai loro Vaccum.
 
“Quando ho udito il messaggio magico di Elettra, sono venuta subito qui, ma a quanto vedo, sono arrivata troppo tardi lo stesso!”, disse Dark Bloom rivolgendosi ai presenti, Stormy e Darcy guardarono la fata oscura.
 
“Incolparti non sarebbe nemmeno il minimo, perché ci penserebbe sempre quello scorfano di Tritannus, ma e un sollievo che tu sia venuta a vedere come stavamo!”. Disse la strega delle illusioni rivolta alla fata oscura, questa sorrise a stento, prima di guardarle.
 
“Che cosa è successo qui?!”. Chiese Dark Bloom alle due Trix, quest’ultime serrarono i pugni dalla rabbia e guardarono la fata oscura.
 
“Forse non ci crederai ma è stata Politea. E prima che tu c’ è lo chieda. Non lo sappiamo neppure noi come sia tornata in circolazione!”. Risposero Darcy e Stormy rivolgendosi alla fata oscura, questa sbatte più volte le ciglia in cenno di sorpresa.
 
“Non posso negare di essere sorpresa. Poi cosa è successo?!”. Chiese nuovamente la fata oscura rivoltasi alle Trix, queste le spiegarono la situazione.
 
******
Nella camera di Aurora, Alex continuamente sorvegliato da Kendra ed Elettra, la strega del freddo era supina sul letto, e stava riprendendo le forze, il ragazzo dai capelli corvini le toccò la mano, la giovane strega dai capelli violetti, stava osservando la scena, ma Lei era più intenta a fissare l’ancella di Dark Bloom.
 
-La somiglianza con zia Dark Bloom e ben evidente, se avesse i capelli messi nella stessa frangia di zia, potrebbe essere la sua copia perfetta, ho sua figlia, ma forse sto pensando un po’ troppo!-, pensò fra sé Elettra guardando tutti i presenti.
 
Aurora aprì lentamente gli occhi, sentì il caldo tocco della sua mano, volse lo sguardo verso di Lui e sorrise, scattando a sedersi sul letto come una molla.
 
“Per fortuna Alex che stai bene!”, disse Lei abbracciandolo, Elettra inarcò un sopraciglio e trattenne un risolino divertito, Kendra li guardò con le braccia conserte.
 
“Sono felice io che stai bene!. Sono arrivato appena in tempo durante il tuo combattimento contro Chiara. Ma che diavolo stavate-!”, Gli chiese Alex rivolgendosi ad Aurora, questa però gli poggiò un dito sulle labbra, zittendolo all’instante, Lei era ancora furiosa con la principessina di Eraklyon e su ciò che le aveva detto e presto o tardi gliel’avrebbe fatta pagare cara, ma ora Lei, aveva  delle altre priorità ben più importanti del suo orgoglio.
 
“Lascia perdere ne parliamo un’ altra volta Alex!. Elettra!. Come sta mia madre Icy?!”. Chiese la strega del freddo rivolgendosi a quella dei fulmini, questa la guardò passandosi una mano irrequieta tra i propri capelli ribelli con lo sguardo chino.
 
“Tua madre non sta affatto bene Aurora. Sembra che i Vaccum, sono stati trovati anni addietro proprio da tua madre, e fu proprio lei stessa a riattivarli e usarli assieme alle sue sorelle, quando Politea glieli ha portati via dopo la dura battaglia che è avvenuta qui. Icy abbia subito più danni a livello magico che fisico ed e in condizioni critiche!”, Rispose Elettra timorosa rivolgendosi alla cugina, questa sgranò gli occhi e scese dal letto, Alex voleva fermarla un attimo, ma alla fine la lasciò andare. Sapendo che anche Lui avrebbe fatto lo stesso se sua madre Roxy stesse male.
 
“Elettra. Non per parlarti male. Ma i tuoi genitori come stanno?!”. Chiese Lui rivolgendosi alla strega dai capelli violetti, questa lo guardo seriamente, ma poi sospiro.
 
“Per quanto non ti importa nulla della nostra famiglia, e curioso che te ne preoccupi. Mia madre Stormy sta bene, come anche zia Darcy. L’unica che ci preoccupa  e proprio Icy!”. Rispose Elettra ad Alex questo guardò la porta, dove era uscita fulminea Aurora.
 
*****
Politea si trovava al suo nascondiglio, euforica per essere riuscita ad ottenere il terzo oggetto della sua lista, evoco l’ex scettro di Solaria nella sua mano, ed evocò nell’altra mano il cristallo nato dalla fusione dei tre Vaccum delle Trix che aveva precedentemente rubato.
 
La ninfea li fuse insieme, potenziando cosi lo scettro che cambiò aspetto, più lungo e anziché essere argento, era color dell’oro, e il cerchio era coperto di borchie, il cristallo incastonato era diventato nero pece.
 
“Presto lo scettro avrà pieno potere. Per quanto ho grande potere. E ora che; la buona delle streghe di Torre Nuvola si siano messe dalla mia parte, pensò che avere dei nuovi alleati mi renderebbe le cose più facili, e so chi trovare coloro che ora bramano vendetta e rabbia, e per il potere farebbero di tutto!”, disse Politea prima di aprire un portale con un sorriso maligno sul volto, pronta a partire per la sua nuova destinazione: La dimensione Omega.
 
Nota dell’Autore: Aurora sta andando a trovare sua madre Icy, la faccenda si fa incandescente a causa dei contrasti interni, Politea si sta dirigendo nella dimensione omega in cerca di alleate. Volevo scrivere tutto il resto ma, il capitolo sarebbe diventato troppo lungo e forse anche noioso. Una curiosità: Per l’abbigliamento e il nuovo Look di Kendra mi sono inspirato a Lady Bat. Ringrazio una nuova autrice che ha recensito il precedente capitolo: Sophie_ Saphira_ Secretly spero di averlo scritto giusto se no ho fatto la figura del merluzzo. Alla prossima!.
 
Anticipazione: Aurora prenderà un’importante decisione contro il parere della sua famiglia. La sua ricompensa sarà stupefacente e decreterà la sua strada. Nella dimensione Omega Politea offrirà a certe persone la possibilità di una rivincita. Chi mai saranno?.  

Ritorna all'indice


Capitolo 34
*** Un grande sacrificio. ***


Capitolo 34: Un grande sacrificio.
 
Aurora entrò nella camera di Icy, quest’ultima era supina sul letto, respirava affannosamente, tremante come se fosse preda ai brividi derivanti dalla febbre, lentamente la strega del freddo, sorpasso la pozza d’acqua che Tritannus usava per muoversi nel castello e si avvicino a sua madre, con un’espressione visibilmente preoccupata sul volto.
 
“Mamma?!”. Disse la strega del freddo rivolgendosi a quella finale del ghiaccio, quest’ultima aprì lentamente gli occhi e le rivolse un accennato sorriso sul volto.
 
“Aurora piccola mia sei venuta qui!”. Disse Icy rivolgendosi alla figlia, quest’ ultima le sorrise.
 
“Come ti senti?!”. Chiese Aurora con malcelata preoccupazione rivoltasi a sua madre Icy, questa lentamente si mise a sedere sul letto.
 
“Insomma. Come ti sentiresti dopo essere stata presa a calci, umiliata da una tizia che dovrebbe essere più debole di noi. E per giunta quasi tutte le allieve di Torre Nuvola ci hanno abbandonate?!”. Chiese a sua volta la strega finale del ghiaccio prima di tossire, rivoltasi ad Aurora. Questa guardò il soffitto.
 
“Di certo non al settimo cielo. Mamma Elettra mi ha detto che non stai bene e voglio aiutarti!”. Rispose la strega del freddo rivolgendosi a sua madre Icy, quest’ultima la guardo con sguardo pieno di autorità.
 
“Sto benissimo devo solo recuperare un po’ le forze!. Tutto qui!”, disse la strega finale del ghiaccio rivolgendosi ad Aurora, questa scosse la testa quando si volse verso la porta.
 
“Percepisco che sei molto indebolita madre. Ti conviene riposarti mentre proverò a fare qualcosa per te!”, parlò seria la strega del freddo rivolgendosi a Icy, quest’ultima si rimise a sdraiarsi. Quando entrò Tritannus dalla porta, con sguardo serio rivolgendosi a sua figlia.
 
“Perché quella nullità di Alex e qui con Te?!”. Chiese il tritone rivolgendosi con serietà alla figlia, Aurora lo guardo con serietà, mentre Icy guardava entrambi, con uno sguardo che non prometteva nulla di buono e desiderosa di spiegazioni.
 
“Mi sono sentita improvvisamente male, mentre stavo dando una lezione come si deve ad una fatina di mia conoscenza. Poi e comparsa Elettra e mi ha detto che era successo qualcosa qui a Carrideus e ho chiesto a Lui di venire tutto qui, mi ha soltanto sostenuta punto!”. Rispose con un’innaturale calma rivolgendosi a suo padre Tritannus, questo la guardò con serietà.
 
“Shiamus!. Io non accetterò mia e neppure tua madre Icy che tu stia con quella nullità!. Lui non ti merita e soltanto un insulso figlio di una fata!”, disse Tritannus rivolgendosi a sua figlia, quando questa lo guardo seriamente vide Alex dietro il tritone con lo sguardo pieno di rabbia.
 
“Alex?!”. Chiese Aurora rivolgendosi al suo amato, Tritannus si volto e lo guardò dall’alto in basso con aria di superiorità. Dietro il ragazzo dai capelli corvini c’erano sempre Kendra e ancora più indietro di lei, c’erano Darcy e Stormy assieme ai loro rispettivi mariti.
 
Di fianco alle due Trix c’erano anche Dark Bloom ed Elettra, tutte loro fissavano la scena.
 
“E’ la verità, ho accompagnato Aurora, perché Lei aveva bisogno di me, che io vi vada a genio, non me né frega nulla, l’importante e che io e Aurora stiamo insieme, io la amo e ho sempre accettato le sue scelte. Questo e quanto!”. Disse Alex rivolgendosi a Tritannus e Icy, il tritone lo guardo con serietà.
 
“Falla finita con queste insulse moine. Tu non hai mai amato mia figlia Shiamus. Lei in fin dei conti conta più di te. tu sei soltanto un insulso figlio di fata, un incapace una nullità!”. Disse il tritone rivolgendosi ad Alex, questo strinse i pugni fino a sbiancare le nocche, Aurora stava guardando malamente suo padre Tritannus, questo stava ridendo di gusto mentre evoco il suo tridente.
 
Icy stava ridendo anch’essa, ma non rise più quando vide Alex sollevare lo sguardo con gli occhi assottigliati dalla rabbia e sferrare un fulmineo quanto, violento diretto dritto sul naso di Tritannus, questo preso alla sprovvista venne sbalzato per la forza d’impatto del pugno a tre metri di distanza contro la parete e scivolo in terra. Con il naso sanguinante e KO.
 
“Ti sbagli io amo Aurora e io le voglio bene, non mi permetterai mai di giocare con i suoi sentimenti come avete fatto voi. Che razza di genitori siete?. E per finire Tritannus. Forse e proprio a causa di questo comportamento da pallone gonfiato, arrogante che ti hanno tolto il titolo di principe ereditario di Andros, ma dubito altamente che tu lo capisca razza di pesce lesso!”, pronunciò Alex ansante di rabbia rivolgendosi ai presenti. Aurora rimase colpita dalle sue parole. Icy d’altro canto né fu furiosa e si avvicino a Tritannus ancora privo di sensi.
 
Darcy e Stormy sorrisero coprendosi la bocca con la mano, scambiandosi un’occhiata reciproca divertita e colpita.
 
“Non c’ è che dire Aurora si e trovata uno alla sua altezza. L’imperatore e andato Ko subito con un pugno e diceva tanto che smacco!”, disse la strega delle tempeste rivolgendosi a quelle delle illusioni, questa trattene un risolino divertito.
 
“Se non altro forse quel pugno ha cambiato i connotati a Tritannus, anche se dubito altamente, ma almeno Lui imparerà a essere meno arrogante!”, parlò Darcy rivolgendosi a Stormy, quest’ultima sogghigno divertita.
 
*****
Quando Politea raggiunse la dimensione omega, si strinse nelle spalle per il freddo eccessivo di quel mondo glaciale, s’incammino attraverso i sentieri coperti dal ghiaccio, ogni passo si sentiva un’orchestra di frammenti glaciali in frantumi in un suono soave.
“Se da quando ho sentito corrisponde a verità. Quelle che sto cercando, si troveranno certamente da qualche parte qui nella dimensione Omega!, devo soltanto trovarle e convincerle a stare dalla mia parte!”, disse la ninfea fra sé mentre s’incamminava, quando scorse in lontananza in una grotta una tenue luce come fosse stato un raggio di sole.
 
“Trovate!”, aggiunse fra sé Politea con un ghigno maligno dipinto sul volto, mentre si avvicino alla grotta.
 
******
Per fortuna che Kendra, Dark Bloom e Aurora hanno impedito che si scatenasse una battaglia, la strega del freddo, aveva accompagnato Alex verso la camera di Stormy, poiché il ragazzo dai capelli corvini, ora si stava tenendo la mano, dolorante e faceva fatica e dolore a chiudere le dita.
 
Atticus si premunì di curarle la mano, il responso del mago, date le sue varie conoscenze il suo responso fu: compressione e lesione del polso dovuto al contra colpo del pugno infertogli a Tritannus.
 
Alex chino lo guardo, evitando di incrociarlo con quello di Aurora, quest’ultima lo stava guardando con le braccia conserte.
 
“Certo che sei poi scemo!. Sia chiaro non per quello che hai detto! Ma a ciò che hai fatto a mio padre, però se lo è meritato!”, disse lei rivolgendosi a Lui, quest’ultimo sorrise.
 
“Beh se non altro tuo padre la pianterà di fare l’arrogante!. Spero che Icy si riprenda, Lei ha perso molta energia oscura e né dovrà recuperarne al più presto prima che le cose vadano in peggio!”, disse Atticus rivolgendosi sia a Alex che a Aurora, quest’ultima era sconvolta.
 
“C’ è un modo per potergliela recuperare in qualche modo?!”. Chiese Aurora rivolgendosi ad Atticus, quest’ultimo la guardo prima di sistemarsi con il palmo della mano gli occhiali sul naso.
 
“Infusi o pozioni rinvigorenti ci impiegano parecchie ore, ha giudicare dalle condizioni di Icy, forse e solo la sua forza di volontà a cercare di resistere e di nascondere invano la sua debolezza. Ci sarebbe un modo. Ossia incanalare dell’energia oscura in lei!”. Rispose l’arcimago rivolgendosi ad Aurora, quando quest’ultima si diresse verso la porta.
 
“Visto che mia Zia Darcy e Stormy non possono farlo, lo farò io!”, disse la strega del freddo rivolgendosi all’arcimago, Dark Bloom la guardo.
 
“Aspetta Aurora. Lascia che ci pensi Io, per troppo tempo mi sono sentita dire di essere stata un’egoista, voglio dimostrare anche a me stessa di non esserlo!. Voglio saldare il mio debito con Icy per avermi salvato la pelle anni fa!”, disse la fata oscura rivolgendosi alla nipote, la strega del freddo la guardo con un sorriso tirato.
 
“Zia Dark Bloom. Apprezzo ciò che vuoi fare per noi. Ma sono decisa a farlo a qualunque rischio, voglio dimostrare a mia madre Icy che anche se ho dei poteri da fata, io non abbandonerò mai la mia famiglia!. Ti prego zia lasciami fare!”, supplicò Aurora rivolgendosi alla fata oscura, quest’ultima chiuse gli occhi e sorrise dolcemente, toccandole le spalle.
 
“Fai attenzione, assisterò e interverrò in caso di bisogno!”, rassicurò Dark Bloom rivolgendosi ad Aurora, quest’ultima abbracciò la fata oscura, Alex sorrise e si alzo in piedi con la mano fasciata.
 
“Grazie zia Dark Bloom. sono pronta!”, disse con sguardo decisa la strega del freddo prima di andare in camera di sua madre Icy, Tritannus era stato portato da un'altra parte, dato che il pugno di Alex gli aveva rotto il naso.
 
******
Aurora entrò nella camera di Icy, quest’ultima la guardo seriamente, la strega del freddo si avvicinò al letto.
 
“Mamma. Zio Atticus mi ha riferito che le tue condizioni non sono buone, ma so come aiutarti ma devi avere fiducia in me!”, disse Aurora rivolgendosi a sua madre, Icy la guardo.
 
“Va bene figlia mia!. Provaci pure!. Sono sicura che c’e la farai!”, disse la strega finale del ghiaccio rivolgendosi a sua figlia Aurora, quest’ultima sorrise e si mise seduta sul materasso, e si concentrò, mentre si trasformava nella sua forma di strega di primo livello.
 
Aurora si concentrò al punto di trasudare dell’energia oscura di color del ghiaccio e la racchiuse in una sfera a mezz’aria, Icy guardò la sfera dopodiché sua figlia. Questa lentamente sollevò le mani prendendo la sfera, e si concentrò ancora per generare altra energia oscura, di un vivido bagliore.
 
Dark Bloom, guardò la scena assieme a Elettra, Kendra e Alex, quest’ultimo dovette coprirsi gli occhi con la mano sana per proteggersi dal bagliore prodotta dalla sfera. Era preoccupato per la sua amata Aurora.
 
Selina guardò la scena in lontananza, preoccupata per la sua madre adottiva Icy. Strinse a sé il Legendarium.
 
Aurora era stanca ma resistette, sentiva la sua energia oscura incanalarsi nella sfera, successivamente passo alla sua forma di fata di primo livello, dopodiché guardo sua madre.
 
La sfera creata dalla fata del freddo entrò dentro la madre, Icy quest’ultima si sentì lentamente nuovamente piena d’energia quando vide Aurora, svenire.
 
“Aurora!!”. Disse la strega finale del ghiaccio rivolgendosi a sua figlia, Alex si avvicino alla fata del freddo, ma questa stava emanando una luce bluastra azzurrina. Ormai non aveva più energia oscura in corpo, perché anche a costo di sacrificare tutte le sue forze, aveva compiuto un grande sacrificio per salvare la vita di sua madre Icy, e grazie a esso, ora Aurora aveva acquisito il potere dell’Enchantix.
 
Nota dell’Autore: Aurora diventerà un Enchantix!!. E Politea sta per incontrare le winx. Che cosa succederà ora?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento!. Perdonatemi eventuali errori che potrei avere trascurato. Alla prossima!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 35
*** Grazia e Vendetta! ***


Capitolo 35: Grazia e Vendetta!.
 
Aurora apri lentamente gli occhi, sbattendo le palpebre più volte per mettere bene a fuoco l’immagine di sua madre Icy e i presenti, questi la stavano osservando, la strega finale del ghiaccio era visibilmente sgomenta come del resto lo erano anche Darcy e Stormy ed Elettra, non si poteva dire lo stesso per Dark Bloom, Kendra e Alex, che avevano una chiara espressione di stupore e ammirazione.
 
“Aurora sei diventata a tutti gli effetti, una fata ora!”, disse Icy rivolgendosi sconvolta a sua figlia, questa si guardò le mani, vedendo che queste, erano coperte da guanti lunghi azzurri con lustrino, la fata del freddo si volto verso lo specchio.
 
Quando Aurora si guardò allo specchio, sgranò visibilmente gli occhi azzurri, vedendo nella sua immagina riflessa, ormai era una fata Enchantix, si stupì e si meravigliò del suo aspetto.
 
I suoi capelli presentavano un’acconciatura elaborata simile a quella che aveva Musa nella sua forma Believix, legati però da un fermaglio azzurro chiaro, con piccoli zaffiri incastonati. Eye-liner marcato nero e dell’ombretto celeste sopra agli occhi. Le sue labbra dipinte da un rossetto celeste.
 
Il suo vestito sembrava una via di mezzo tra quello di Bloom, quando questa, era una fata Enchantix nel caso delle spalline, mentre il resto presentava una vaga somiglianza con quella di Flora sempre allo stadio Enchantix, di colore azzurro variopinto da diverse sfumature di azzurri, con lustrino a ornarle. Come detto in precedenza nelle mani guanti lunghi azzurri con brillantini.
 
Dai suoi piedi sino al ginocchio, c’erano le stringhe tipiche della forma Enchantix, di un vivido color del ghiaccio, con diversi zaffiri incastonati sulla zona degli stinchi.
 
Le sue ali erano grandi quanto quelle di Dark Bloom, di un vivido azzurro chiaro, con sfumature blu oltremare, i bordi color del ghiaccio, con piccoli motivi a forma di fiocchi di neve, anch’essi coperte da piccoli zaffiri.
 
“Ma come è possibile che sono diventata una fata?!”. Chiese Aurora stupita ma meravigliata della sua forma Enchantix, rivolgendosi verso i presenti, Dark Bloom si avvicinò con un dolce sorriso sul volto.
 
“Te lo spiegò Io. Aurora, sacrificando le tue forze oscure, anche a costo di esaurire tutte le tue energie, per salvare la vita di tua madre, come ricompensa hai acquisito la forma Enchantix, e pensò che in futuro potresti superarlo persino, ma è ancora presto per dirlo!”. Rispose la fata oscura con un dolce sorriso sul volto, rivolgendosi alla fata del ghiaccio la quale sorrise.
 
“Ora non sono più una strega questa è la mia strada, ma non rinnegherò mai le mie origini!”, disse Aurora con un’espressione decisa sul volto e nel tono della voce, rivolgendosi a tutti i presenti.
 
Icy era diventata una maschera di cera, non poteva credere che sua figlia per salvarla, ora era diventata permanente una fata, e un’Enchantix per giunta, Alex prontamente si allontana solo quando basta, a distanza di sicurezza dalla strega finale del ghiaccio.
 
“Aurora. Io non so cosa dire. Ti chiedo ora di stare un po’ via da qui, devo parlarne con tuo padre e spiegarle la situazione sai com’è fatto. Soprattutto quando si sarà ripreso dal pugno che quell’inetto del tuo!”, disse Icy rivolgendosi alla figlia, questa rimase sgomenta ma in fondo poteva capirla. Alex d’altro canto la guardo seriamente, si avvicinò alla sua amata fata del ghiaccio.
 
“Hai fatto la cosa più giusta da fare Aurora, io lo so e tu lo sai!”, disse Lui flebilmente rivolgendosi a Lei, questa sorrise toccando con dolcezza la sua mano fasciata, in seguito guardo sua madre Icy.
 
“Va bene madre. Fammi sapere come l’avrà presa papà; E’  soprattutto, se si ricorderà chi gli ha dato il pugno!”, disse Aurora rivolgendosi alla strega finale del ghiaccio, questa annuì appena.
 
********
Nello stesso istante nella Dimensione Omega, all’interno di una grotta le Winx, un tempo, le fate guardiane della dimensione magica, amate e venerate da tutti, stavano cercando di riscaldarsi intorno ad un falò.
 
“Non posso crederci che la dimensione magica ci abbia fatto rinchiudere qui!”. Imprecò Musa stringendosi nelle spalle, in un vago tentativo di sopportare il freddo verso le sue compagne.
 
“Quella bastarda di Bloom!. Avevamo dovuto darle il colpo di grazia, lo stesso giorno che abbiamo deciso di eliminarla una volta per sempre, anni fa!”, disse furibonda Aisha rivoltasi alle altre, che erano dello stesso avviso.
 
“Tutti ci hanno voltato le spalle, la dimensione magica, la compagnia della Luce. Abbiamo perso tutto ciò che ci siamo finalmente guadagnati dopo la scomparsa di Bloom. e ora che abbiamo dopo che e ritornata?!. Niente soltanto un raffreddore e i capelli ghiacciati!”, imprecò Stella furibonda come pochi, anche per altri motivi che le sue compagne sapevano bene.
 
“Abbiamo esplorato ogni stramaledetto buco di questo posto dimenticato da tutti, e non ho rilevato nulla per poter uscire da questo posto!. Che possa essere maledetta quella sgualdrina di Bloom!”, pronunciò fredda Tecna rivoltasi alle sue uniche amiche.
 
Stella si alzò in piedi in preda alla rabbia, stringendo i pugni al punto di sbiancarsi le nocche, rovinate per il freddo, con il viso contorto dalla rabbia al punto che per un breve secondo sembrava aver perso ogni segno della sua bellezza, di cui tanto si vantava e andava fiera.
 
“Quella stramaledetta di Bloom ha meritato la sua fine, Lei ci aveva tolto gli elogi e i nostri ruoli. Abbiamo finto di piangere al suo funerale, e bruciato le sue cose alla sera per festeggiare. La dimensione magica ci deve esserci grata per tutto ciò che abbiamo fatto per loro. Se riusciremmo ad uscire da questa ghiacciaia come le parti bassi di Icy, ci riprenderemo ciò che abbiamo perso e la faremo pagare cara a Bloom per averci tolto nuovamente tutto ciò che avevamo!”, urlò l’ex principessa del sole e della luna rivoltasi alle sue amiche, Aisha sorrise come le sue compagne e si alzarono in piedi.
 
“Si Stella hai ragione. La dimensione magica ci a gettati via come immondizia, ci hanno trattate peggio delle Trix a causa di quello che abbiamo fatto a Bloom. Noi siamo migliori di tutti loro!! Andiamo noi siamo le Winx e con questo nome, detteremo legge!”, disse la fata dei fluidi rivolgendosi alle amiche.
 
“Noi abbiamo perso le nostre famiglie a causa di Bloom, anche se uscissimo da qui, sono certa che verremo a sapere che i nostri figli sono stati trattati come fossero abomini. E’ noi ci prenderemo ciò che abbiamo perso e anche di più!”, disse Musa incitando le amiche, le quali erano tutte d’accordo.
 
“Quando riusciremo ad uscire da qui, dovremmo trovare il modo per annientare Bloom, non e onnipotente come lei crede di essere, tutti abbiamo un punto debole. Dopo esserci sbarazzate di Lei, la dimensione magica dovrà stare sotto i nostri ordini, e non dimentichiamoci di quella traditrice di Flora!”, parlò Tecna rivolgendosi in generale, le winx si sedettero nuovamente in terra.
 
“Questo è il problema. Ahhh. Se c’é uno stregone malvagio ancora qui, come quando c’era ancora Valtor. Lo avremmo liberato solo per aiutarci ad uscire da questo posto del cavolo!”, disse Aisha mettendosi le mani nei capelli, ringhiando di rabbia rivoltasi alle sue amiche. Quando.
 
“Salve winx. Ho una cosa molto importante da dirvi e pensò che la troverete alquanto interessante!”, disse Politea entrando nella grotta rivolgendosi a loro, le quattro fate si misero prontamente sulla difensiva, furibonde e pronte a combattere, come lo ben dimostravano i loro occhi assottigliati in modo minaccioso.
 
“Chi diavolo sei tu?!”. Chiese Aisha rivoltasi a Politea, quest’ultima sorrise dolcemente poggiandosi lo scettro sulle spalle.
 
“Sono Politea, un tempo la ninfea del lago di Rocca Luce, è sono qui per offrirvi un’ aiuto a andarvene fuori di qui. Oltre alla possibilità di rendere realtà ciò che ho appena sentito udire dalle vostre voci!”. Rispose la ninfea rivoltasi a loro, le winx si scambiarono un’occhiata sospettosa ma era ben evidente la curiosità.
 
“Vai avanti ti ascoltiamo Politea!. E ti consiglierei di metterti un abito più adatto di quel straccetto che hai addosso!”, disse Stella rivolgendosi alla ragazza dai capelli castani questa sorrise a stento.
 
*****
Dark Bloom assieme a Kendra, avevano seguito Alex e Aurora fuori dal maniero delle Trix, la fata oscura sorrise e si avvicino alla coppia.
 
“Aurora, Alex. Stavo pensando se volete venire da me su Yura per un po’, giusto il tempo che basta a Icy e Tritannus di parlarsi. Ovviamente se  se voi lo volete?!”. Chiese la fata oscura rivolgendosi alla coppia, i quali si scambiarono un occhiata, ed entrambi la guardarono con un sorriso.
 
“Si. Mi piacerebbe molto. E poi zia, sono rimasta molto incuriosita del tuo regno e mi piacerebbe sapere qualcosa di più!”, Rispose Aurora rivolgendosi a Dark Bloom quest’ultima sorrise prima di guardare il cielo, in esso comparve dentro una coltre di nebbia di cenere, l’imponente castello della fata oscura.
 
“Non ci metteremo molto andiamo!”, disse la fata oscura prima di alzarsi in volo, seguita da Kendra, quest’ultima guardò Aurora fare un incantesimo di creare una pedana di ghiaccio dove Alex le poteva seguire tranquillamente fino al maniero.
 
Nota dell’Autore: Tremate le winx son tornate!!. Le ex fate hanno incontrato Politea e questa sta per offrire loro una possibilità di vendicarsi e di esaudire i loro malsani desideri di potere!. Che cosa accadrà. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 36
*** Una brutta alleanza. ***


Capitolo 36: Una brutta alleanza.
 
Politea guardò le winx, quest’ultime erano impazienti di sapere su cosa la ninfea di fronte a loro, aveva da offrile è successivamente decidere se accettare o meno ciò che Lei le avrebbe detto.
 
“La dimensione Magica vi ha gettate via come se fosse state carta straccia!. Dopo tutto ciò che avevate fatto per essa!. Io vi offro la liberta e di essere partecipi al mio obbiettivo: Il dominio totale sulla dimensione magica!”, disse Politea rivolgendosi alle quattro fate, quest’ultima la stavano ascoltando con molta attenzione.
 
“Per come la dimensione magica ci ha trattate, se la vuoi anche ridurla in cenere, vai pure!. Non ci importa più nulla!. Per colpa di quella insulsa, maledetta sgualdrina di Bloom, abbiamo perso ciò che ci siamo riprese sopra al suo cadavere, ridendo di Lei e fingendo di essere rattristate agli occhi degli altri!”, disse Musa rivoltasi a Politea, questa sorrise in un ghigno maligno e divertito in egual misura.
 
“Unitemi a me, insieme metteremo la dimensione magica in ginocchio e vi darò, non solo una mano ad eliminare la sorella di Daphne, in più potere affinché niente e nessuno potrà fermarci. Un bel modo di vendicarvi su coloro che un tempo vi consideravamo delle salvatrici. Non trovate?!”. Chiese la ninfea rivolgendosi alle winx, quest’ultime sorrisero in un ghigno maligno.
 
“Si hai ragione Politea!. La dimensione magica pagherà con il loro stesso sangue il loro tradimento nei nostri confronti. Loro avrebbero dovuto lasciare perdere ciò che abbiamo fatto a quell’egoista di Bloom, perché nessuno, in tutto il creato, l’avrebbe rimpianta, una volta scomparsa dalla dimensione magica!”. Rispose Aisha rivolgendosi alla ninfea, questa non smise di sorridere, ma stava ancora aspettando la vera risposta da loro.
 
“Accentiamo la tua allentante offerta Politea!. Noi cinque conquisteremo la dimensione magica, poco per volta, gli faremo credere di esserci pentite del nostro gesto, ma alla fine quando scopriranno di essere stati traditi, per loro sarà troppo tardi!”, disse Musa rivolgendosi ai presenti, le quali si misero a ridere sguaiatamente, le loro voci riecheggiarono a lungo nelle immense grotte della dimensione magica.
 
“Sono felice che abbiate accettato winx, se devo dirvi la verità, non lo dubitavo nemmeno per un’ istante. Ora è tempo di mantenere le promesse!”, disse Politea prima di evocare lo scettro e puntarlo verso le winx.
 
“Assorbite parte del potere dello scettro, in questo modo diventerete ancora più potenti!”, aggiunse la ninfea rivolgendosi alle winx, prima di generare verso di esse dei piccoli raggi di energia, le quattro fate le assorbirono è si trasformarono dallo stadio di Sirenix, la loro attuale forma, in quella di Bloomix.
 
“Questo è il potere massimo di una fata, conosciuto finora. La forma Bloomix, siate fiere del mio dono, e spero che mi possiate dimostrate di esserne fiere di possederlo ora che siamo alleate!”, continuò Politea osservando le winx, quest’ultime guardarono con ammirazione il loro abito, ma quando avevano scoperto il nome diventarono cupe in volto, al punto di sembrare una maschera orribile di rabbia e odio bruciante.
 
“Bloomix. Perché al solo nome mi ricorda molto quella maledetta di Bloom?!”. Chiese furibonda Stella rivolgendosi alle sue amiche, quest’ultime erano della stessa situazione della ex principessa del sole e della luna.
 
“Il nome di questa forma è misterioso ma si dice che fosse appartenuta per prima alla più antica delle fate, il nome purtroppo di essa mi è totalmente sconosciuta!”. Rispose Politea con calma piatta rivolgendosi alle winx.
 
Le quattro fate si scambiarono un’occhiata per poi storcere le labbra in un inquietante ghigno maligno sul volto.
 
 “Pazienza. Vorrà dire che il Bloomix sarà il nostro vestito adatto per il funerale di Bloom e di tutti quelli che ci hanno voltato le spalle. Il nome delle winx sarà più temuto che in confronto quello delle Trix e di Tritannus sarà soltanto un antico e futile ricordo!”, disse Aisha rivoltasi alle presenti.
 
“Bene ora che vi ho consegnato il potere, venite con me, e vi spiegherò, dove possiamo trovare il prossimo cristallo per il potere estremo del Maelstrom!”, disse Politea rivolgendosi alle winx, quest’ultime annuirono è la seguirono all’interno del portale, creato in precedenza dalla ninfea.
 
*****
Aurora e Alex si trovarono nel soggiorno del maniero di Dark Bloom, la fata del freddo guardò il suo amato ragazzo dai capelli corvini, questo la guardava a stento.
 
“Alex qualcosa non va?!. E da quando siamo andati via da casa mia, che sei silenzioso!”. Chiese la fata del freddo rivoltasi a Lui, quest’ultimo la guardo con uno sguardo pieno di sensi di colpa.
 
“Aurora. Senti, mi dispiace per ciò che è successo con tuo padre Tritannus ma. Ho sempre detestato gli arroganti e gli sbruffoni e quando ha detto quelle cose, sul fatto che Lui pensa che io non ti ami veramente. Che non ti meritavo ecco. Ho reagito d’istinto!”. Rispose Alex rivolgendosi ad Aurora, questa le prese il viso tra le mani e lo guardo negli occhi.
 
“Alex. Ti posso capire, certo è stato avventato ciò che hai fatto, ma hai fatto bene. Mio padre non deve permettersi di rovinarmi la vita. Forse non sarà mai d’accordo sul fatto che ci amiamo, ma entrambi ci siamo promessi di non lasciarci mai, perciò non pensiamoci amore mio!”, disse la fata del freddo rivoltasi a Lui, prima di baciarlo con passione, il ragazzo dai capelli corvini, chiuse gli occhi è ricambiò il bacio con la stessa passione.
 
“Ops. Ho sbagliato momento?!”. Domandò Kendra ferma sulla soglia della porta con una mano poggiata sul fianco e l’altra, si toccava le labbra con un sorriso divertito sul volto rivoltasi alla coppia.
 
Alex e Aurora diventarono entrambi di color rosso bordeaux dall’imbarazzo e si allontanarono di un passo l’uno dall’altra, la fata del freddo maledisse mentalmente l’ancella di sua zia Dark Bloom, per aver interrotto un momento magico con il ragazzo dai capelli corvini.
 
“Si Kendra. Hai proprio sbagliato momento!”. Rispose la fata del freddo con tono freddo, quasi minacciosa rivoltasi all’ancella, quest’ultima sorrise in modo divertito, come se il tono della fata del freddo, non l’avesse neppure sfiorata.
 
“Chiedo perdono. sono venuta personalmente ad informarvi che fra poco potreste percepire delle potenti vibrazioni, non ci badate, stiamo per atterrare, nel cortile del vecchio palazzo ci sarà un’importante festa, siete liberi di partecipare se lo volete!”, disse Kendra rivolgendosi alla coppia, Alex e Aurora si scambiarono un’occhiata come se entrambi avessero avuto la stessa, identica idea.
 
“Parteciperemo volentieri!”, dissero la coppia all’uniscono quando, si udì una violenta vibrazione improvvisa, come se ci fosse stato un terremoto, Alex e Aurora si dovettero tenere a qualcosa, senza riuscirci e il risultato fu: che entrambi senza farlo apposta finirono sul divanetto Lei sopra Lui.
 
Kendra d’altro canto comicamente, era rimasta immobile e impassibile, come se a lei, la turbolenza non le facesse un baffo. D’un tratto la vibrazione cessò con la stessa velocità alla quale era comparsa.
 
“Siamo atterrati, Aurora con tuo permesso, potrei fornire a Te e al qui presente Alex degli abiti adatti per l’occasione!”, disse l’ancella rivolgendosi alla fata del freddo quest’ultima acconsenti senza problemi, ma quando Kendra si stava allontanando.
 
“Una curiosità Kendra. Nessuno ti ha mai detto che hai un viso famigliare?!”. Le domandò Aurora rivolgendosi quasi a bruciapelo all’ancella, questa si fermò di colpo, per poi guardarla con la coda dell’occhio.
 
“Sei la prima. Come mai?!”. Chiese a sua Kendra rivolta ad Aurora, questa sollevò le spalle, con un sorriso sul volto.
 
“Niente e solo che hai un viso famigliare ma non riesco a ricordare chi!”. Rispose Lei rivolgendosi all’ancella, questa sorrise e si allontano seguita dalla fata del freddo.
 
Alex aveva notato a cosa si riferisse la sua amata Aurora con quella domanda a Kendra: Al fatto che l’ancella somigliasse terribilmente a Bloom. e si stava domandandosi se non fosse una bizzarra coincidenza.
 
*****
Le winx si trovarono nel nascondiglio di Politea, al suo interno, le streghe studentesse di Torre Nuvola, che si erano alleate con la ninfea, rimasero stupite dal fatto di vedere le ex famose fate assieme alla loro nuova signora.
 
Dopo che Politea avviso tutte le sue nuove alleate dell’alleanza con le winx, le studentesse non batterono ciglio, sapendo che ora erano dalla stessa parte, quella dei vincenti.
 
La ninfea e le quattro fate si chiusero nello studio. Politea si volto e le guardo, una per una con lo sguardo.
 
“Una volta riuniti tutti e dieci i cristalli è ottenuto l’immenso potere legato all’incantesimo Maelstrom, la dimensione magica dovrà per forza chinarsi ai nostri piedi e accettarci come le loro nuove signore e padrone!”, disse la ragazza dai capelli castani rivoltasi alle quattro fate, le quali si scambiarono un’occhiata seria reciprocamente.
 
“E noi nel frattempo, pianificheremo il modo di usare la dimensione magica a nostro vantaggio, però l’importante che eliminiamo definitivamente, quella maledetta baldracca di Bloom. e noi sappiamo come fare!”, disse Aisha rivoltasi a Politea, quest’ultima la guardo incuriosita.
 
“E’ come sentiamo?!. Sono curiosa!”. Chiese la ninfea alla fata dei fluidi, questa guarda le sue amiche e compagne.
 
“Dopo la sconfitta di Valtor, che il merito e andato a quella baldracca di Bloom. Noi abbiamo consegnato a quella megera di Faragonda. Le Stelle d’Acqua!. Sono sicura che la direttrice le avrà ancora nella scuola per fate!”. Rispose Aisha rivoltasi alla ragazza dai capelli castani, questa la stava ascoltando.
 
Politea aveva saputo della storia che le winx anni fa, dette proprio da esse, quando involontariamente avevano confessato tutto alla dimensione magica, grazie ad un astuto strattagemma di Dark Bloom. di aver ucciso anni addietro quest’ultima.
 
“Interessante!. Ma toglietemi una curiosità!. Perché non l’avete usato anni fa per uccidere Bloom?!”. Chiese Politea rivoltasi alle winx, queste si scambiarono una reciproca occhiata seria, in seguito volsero lo sguardo verso la ninfea.
 
“Perché se l’avessimo usate. Avremmo avuto alcune difficoltà a insabbiare ciò che avremmo fatto a Bloom. Anche se non possiamo negare di averci pensato su più di una volta!”. Rispose Stella rivolgendosi alla ninfea, la quale annuì.
 
“Interessante. E quale il vostro piano?!”. Chiese nuovamente la ninfea rivoltasi alle winx, Musa sorrise mettendosi le braccia conserte.
 
“Noi quattro stanotte ci infiltreremo ad Alfea, ci prenderemo le Stelle Acqua è faremo un salutino a quella traditrice di Flora. Possibile che quella santarellina non abbia capito che razza di persona era Bloom, per questo non l’avevamo coinvolta e una povera stupida!”. Rispose la fata della musica con freddezza.
“E’ magari in seguito, fare un saluto ai nostri ragazzi e salutare i nostri figli, ma non gli diremo nulla di ciò che avremmo in mente, sono certa che alla fine capiranno!”, disse Tecna rivoltasi alle presenti. Politea alzò una mano per farle zittire.
 
“Una cosa alla volta, non vorremo già destare più sospetti del solito, già per quello che vi ho raccontato, ho già scatenato un vespaio!”. Disse la ninfea alle winx, Stella era un po’ arrabbiata per ciò che Politea aveva fatto a sua figlia Odette per prenderle a essa, lo scettro di Solaria; ma avrebbe lo stesso avuto un po’ di tempo per controllare le condizioni.
 
“Comprendiamo!. Bene adesso ad Alfea sarà già sera, noi andiamo e torniamo presto Politea!”, disse Aisha rivoltasi alla ninfea, questa sorrise e le lascio andare.
 
Le winx entrarono in un portale con un ghigno maligno sul volto, e ansiose di mettere in pratica il loro piano di vendetta contro la dimensione magica e contro la loro ex amica, bramose di vendicarsi di Dark Bloom.
 
******
Flora nella sua forma Bloomix, ottenuta dopo tanto allenamento con la fata maggiore della Natura Diana, in questi tre anni trascorsi. Ora la fata della natura si trovava a Selva Fosca, era uscita dalla scuola per fate di Alfea, subito dopo l’ora di cena, e ora aveva raggiunto il villaggio delle Pixie.
 
- Devo trovare Dark Bloom, forse Lockette è in grado di aiutarmi, ora che ho potenziato i miei poteri, potrei aiutare la sua Pixie a trovarla. Quando e se, l’avremmo trovata, le parlerò apertamente! -, pensò Flora fra sé, prima di guardare le Pixie che si erano accorte della sua presenza.
 
Nota dell’Autore: Le Winx e Politea si sono alleate. Le ex fate protettrici hanno acquisito nuovi poteri e una verità agghiacciante, è portata a galla. Che Loro per eliminare Bloom, avevano pensato anche a usare. Le stelle d’acqua, perché sono state abbastanza utili da sconfiggere Valtor. saranno utili per vendicarsi di Bloom. Adesso molti mi chiederete. Perche le Winx hanno il Bloomix.
 
A differenza dalla sesta serie, che sono nati dalle gemme della fiamma del drago di Bloom, questa volta sono state potenziate dai nuovi incantesimi di Politea nel caso delle winx.
 
Flora invece s’è guadagnata con la forza di volontà e le determinazione che la spinta a trovare un modo per salvare la sua amica Bloom, e grazie agli allenamenti della fata maggiore della natura Diana.
 
Spero di essermi chiarito in questa faccenda, ma siete liberi di informarmi di qualche eventuale incongruenza  al prossimo aggiornamento!. Ringrazio tutti gli autori che ho ringraziato nei precedenti capitoli. Alla prossima!.
 
Piccole Anticipazioni: La festa su Yura ha inizio!. Le winx  stanno dirigendosi ad Alfea per impadronirsi delle Stelle d’acqua.
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 37
*** Feste, intrighi e tentativi. ***


Capitolo 37: Feste, intrighi e tentativi.
 
Era notte fonda nella scuola per fate di Alfea, il cielo stellato nero come l’inchiostro, tutte le persone presenti nell’edificio dormivano serenamente, che fossero docenti o studentesse, fatta eccezione dell’ispettrice Griselda, questa sul volto presentava sulla guancia sinistra ancora i segni del suo combattimento contro Dark Bloom, quando quest’ultima, anni addietro venne nella scuola per fate per prendersi il frammento del Codex
 
Dopo che l’ispettrice ebbe fatto il suo classico giro d’ispezione del cortile della scuola, fece ritorno verso l’ingresso quando un rumore attirò la sua attenzione.
 
“Chi c’è la?!”. Chiese Griselda con la sua solita voce gracchiante voltandosi, ma non c’era nessun’altro oltre se stessa, l’ispettrice rimase ferma sul posto per un breve minuto, prima di rendersi conto di essersi immaginata tutto.
 
“Ultimamente sto facendo troppi giri notturni, ma con queste nuove studentesse devo stare sempre all’erta!”. Disse l’ispettrice stiracchiandosi per poi entrare all’interno dell’edificio scolastico.
 
Una volta che l’ispettrice Griselda rientrò nella scuola di Alfea, le winx travestite da cespugli, o meglio, merito di un vecchio completo creato a parere di Stella “naturale” che sembravano proprio delle siepi.
 
“Ritirò tutto ciò che ti ho detto prima Stella riguardo a questi abiti. Sono perfetti per non farci vedere da quella vecchia megera dell’ispettrice Griselda!”, disse Musa rivoltasi alla ex principessa del sole e della luna, questa sorrise felicissima.
 
“Grazie Musa, ma ora entriamo, prima ci riprendiamo le Stelle Acqua!. E prima possiamo vendicarci su Bloom e sull’ intera dimensione magica!”, disse Stella rivoltasi alla fata della musica, dopodiché Lei e le winx, fecero sparire i loro completi vegetali un po’ ingombranti e rimasero nei loro classici abiti.
 
“La direttrice Faragonda lì avrà nascosti sicuramente nel cuore della scuola!. Andiamo ragazze!”, disse Aisha rivoltasi alle amiche, quest’ultime annuirono ed entrarono nell’edificio scolastico.
 
*****
Al villaggio delle Pixie, Flora si era seduta sui talloni, guardando con un dolce sorriso le piccole Pixie avvicinarsi a Lei. Felici di vederla.
 
“Flora quanto tempo è passato dalla tua ultima visita!. Come ti va?. Cosa hai da raccontarci?!”. Chiese Chatta alla fata della natura, questa sorrise dolcemente.
 
“Non sei affatto cambiata Chatta. Insomma e sarebbe lunga da spiegare. Sapete dove Lockette, le dovrei parlare urgentemente riguardo a Bloom!”. Rispose Flora alla Pixie delle chiacchiere, quest’ultima si toccò il mento con la mano, ma prima che le potesse rispondere, Tune volteggiò a mezzo metro di distanza dalla fata della natura.
 
“E’ nella prima casa vicina al sacro fiore!. Speriamo che siano buone notizie ultimamente è un po’ giù di morale, da quando l’aveva rivista anni fa!”, disse la Pixie delle buone maniere, con un tono cortese a Flora, quest’ultima sorrise e tocco la casetta. Chiamando il nome di Lockette.
 
Quando la Pixie delle chiavi uscì dalla casa, Flora si senti un nodo alla gola, nel vedere la piccola fatina dai capelli viola tristissima, come se fosse in una forma di depressione, Lockette sorrise a stento.
 
“Flora quanto tempo, ho sentito che volevi dirmi qualcosa riguardo a Bloom. dimmi e una cosa grave?!”. Chiese la Pixie delle chiavi alla fata della natura, quest’ultima sorrise prendendola nel palmo della mano.
 
“No Lockette. Sono venuta a chiederti aiuto per cercarla, e ho intenzione di aiutarti!”. Rispose Flora rivoltasi alla Pixie, la quale sorrise felicissima, come se di colpo tutta la tristezza le fosse scivolata via dal corpo come se fosse stata dell’ acqua.
 
“Davvero?. Forse stavolta ci riuscirò a trovarla!”, disse la piccola fatina dai capelli viola alla fata della natura, questa la lasciò andare, Lockette si concentrò sforzando quanto poté il suo bonding con la fata oscura, seppur ora il loro legame era molto debole, quasi nullo a causa della metamorfosi di Dark Bloom.
 
Digit provo ad aiutarle come fecero altre tanto le altre Pixie, Flora usò un’ incantesimo di accumulare energia prodotta dagli alberi per rigenerare la sua energia, mentre al contempo usò un incantesimo di contenimento, in modo che Lockette potesse avere qualche possibilità di individuare Dark Bloom, ovunque essa sia.
 
******
Le winx con molta cautela erano passate attraverso i vari corridoi della scuola, mentre Tecna stava digitando qualcosa su uno schermo invisibile.
 
“Niente da fare, quella traditrice di Flora sembra non essere più ad Alfea. Avevo giusto voglia di ripagarla per aver impedito che quella maledetta di Bloom ci ammazzasse, anche se dubito altamente che quella né avesse avuto il fegato!”, disse la fata della tecnologia rivoltasi alle sue amiche e compagne, queste ghignarono malignamente.
 
“Pazienza arriverà anche il suo momento. Bene amiche ci siamo eccoci alla presidenza!”, disse Musa prima di entrare all’ interno della stanza, quando tutte e quattro erano all’interno di essa, Stella frugò nei cassetti e trovò ciò che stava cercando: Lo scrigno di Agador. Lo stesso scrigno che Valtor anni addietro aveva trafugato nel museo di Magix, e le autorità per impedire che altri potessero usarlo, anche se era completamente privo del suo magico potere, l’aveva donato alla scuola per fate di Alfea.
 
“Cavoli, questa scrivania ha i cassetti più capienti del mio guardaroba su Solaria!”, disse la bionda principessa del sole e della luna, poggiando di peso lo scrigno, le altre winx la guardarono seriamente.
“Stella che diamine fai?!. Vuoi farci scoprire già da subito?!”. Chiese Aisha con rabbia rivoltasi alla fata del sole splendente, questa gonfiò le guance.
 
“Scusate quest’affare pesa anche se fatto di cristallo!”. Rispose Stella rivoltasi alle compagne, dopodiché queste aprirono lo scrigno e presero le chiavi Spille a forma di Ali Enchantix, in seguito le quattro fate oltrepassarono l’apertura celata dietro lo specchio e si trovarono nel cuore della scuola di Alfea.
 
*******
Su Yura nel frattempo la festa aveva inizio. Musica e balli ma la cosa sorprendente era: la diversa varietà di interspecie che erano presenti, oltre agli umani s’intende.
 
Aurora stava ballando con Alex, entrambi avevano dovuto spostarsi per evitare di colpire accidentalmente una coppia di centauri che stavano ballando.
 
Dark Bloom, osservò a distanza la festa con un sorriso forzato, era si felice che il suo popolo si stese divertendo, però lei ormai l’era difficile divertirsi, ricordando che quante volte aveva fatto concerti con le winx, la gente avevano creduto che Lei era la leader e ciò ha suscitato parecchi rancori in quelle fate che l’avevano poi tradita.
 
La Fata oscura osservò Alex e Aurora che avevano smesso di ballare e si erano appartati in un angolo della festa a riposarsi un attimo, Dark Bloom era molto felice per loro, dal fatto che fossero cosi legati ed era certa che nulla al mondo li avrebbero divisi.
 
Kendra osservò sua madre in lontananza, sapeva il motivo perché la fata oscura non si aggiungeva alla festa, e poteva comprenderla, ci sono ferite che guariscono lentamente nel corpo, ma non si poteva certo dire di altri tipi di ferite, che sono lentissime o impossibili da guarire, soprattutto quelle dell’anima. Oppure c’è sono altre, che ti cambiano completamente o ti privano di piaceri che un tempo manifestavi, come la voglia di cantare di Dark Bloom.
 
Ma no questa volta, Dark Bloom aveva rincontrato coloro che l’avevano salvata, ha rivisto le sue adorate nipotine che le considerava come se fossero delle figlie, era giuntò il momento che la fata oscura, tornasse un po’ di più ad vivere, di aver un po’ di tempo per sé, che essere interrottamente la sovrana di Yura.
 
L’ancella si avvicinò alla fata oscura, Dark Bloom inarca un sopraciglio e le sorrise dolcemente guardandola.

“Kendra non ti stai divertendo alla festa?!”. Chiese la fata oscura alla sua devota ancella, questa la guardò con un sorriso dolce.
 
“Si mia signora ma mi piacerebbe che si aggiunga lei, almeno per far felice il vostro popolo, certo fate sempre apparizioni pubbliche e visitate i villaggi per vedere come stanno i vostri sudditi, sono certa che loro sarebbero felici di vederla divertirsi!”. Rispose Kendra a Dark Bloom, questa sgranò gli occhi, ma continuò a stare con le braccia conserte guardando la festa.
“Sinceramente Kendra, non me la sento, apprezzo il gesto e il pensiero ma-!”, disse la fata oscura con tristezza alla sua devota ancella, questa sorrise poggiandosi le mani sui fianchi, per poi prenderla per un polso e letteralmente la trascinò.
 
“Andiamo mia signora anche voi avete il diritto di divertirvi, da tanto tempo che sono al vostro fianco, non vi ho mai e dico mai visto divertirvi un po’ a un ricevimento!”, disse l’ancella trascinando fino al palco Dark Bloom, questa sbuffò rumorosamente, ma le concesse un sorriso.
 
“E va bene Kendra, ci proverò basta che non mi guardi come un cane bastonato!”, parlò la fata oscura rivoltasi alla sua devota ancella, la quale letteralmente esultò.
 
Kendra a un tratto fece interrompere la musica, destando l’attenzione di tutti, dopodiché, fece ripartire la musica e inizio a cantare una canzone, assieme a Dark Bloom, tutti i sudditi erano stupiti ma erano felici, evidentemente anche loro sotto, sotto volevano vedere partecipe la loro sovrana.
 
Cantiamo questa canzone per voi, magica forza dentro di Noi.
La forza dell’acqua e fuoco vedrai, il mondo marino così conoscerai!.
 
Alex e Aurora rimasero stupiti e colpiti dalla bellissima voce delle due cantanti, inclusa le luogo tenenti di Dark Bloom, che stavano cantando anche loro.
 
Aprì adesso, il tuo cuore, lascia ora che entri l’amore.
Vinceremo, con la forza, che nel mare troverai!.
Luce del sole che crea il colore del giorno che comincia già!.
Non ci arrendiamo e insieme lottiamo nessuno ci sconfiggerà!.
 
Kendra guardò Alex e Aurora e fece cenno di partecipare, la fata del freddo esitò un momento ma poi con un sorriso Sali sul palco, il ragazzo dai capelli d’altro canto si tirò indietro. A mandarlo nel palco fu la ragnatela di Cleo che letteralmente lo trascinò sul palco.
 
“Ed dai Alex!. Non dirmi che non sai cantare?!”. Chiese Aurora con un dolce sorriso rivolgendosi a suo amato, mentre lo prendeva a braccetto, il ragazzo dai capelli corvini arrossì visibilmente.
 
“Veramente so cantare e che non ho mai cantato in pubblico!”. Rispose Lui rivolgendosi a lei, Aurora sorrise e gli porse un microfono.

“Allora immagina che ci siamo soltanto noi!”, disse Lei incoraggiandolo, Alex sorrise unendo la sua mano con la propria e insieme cantarono anche loro.
 
Cantiamo questa canzone per voi, magica forza dentro di Noi.
La nostra forza il mondò vedrà, quest’energia che c’ è  vi sorprenderà!.
 
Il resto continuò a cantare e ha divertirsi, dimenticare ciò che era successo i giorni precedenti.
 
*******
Le winx continuarono a cercare all’interno del cuore di Alfea, le quattro fate scoprirono che tutto ciò che loro avevano fatto per la dimensione magica, era stato archiviato e insabbiato come se tutti non volessero rendere omaggio delle assassine, cosa che suscitarono loro ancora più rabbia di quanto già non provarono.
 
Musa stava cercando negli scaffali, per scoprire in quale zona segreta, la direttrice Faragonda potesse aver nascosto le Stelle Acqua quando, grazie all’aiuto di Tecna le trovarono dietro a dei falsi libri.
 
“Finalmente ragazze!. Le Stelle d’ Acqua sono nostre!. Bloom non potrà farcela contro queste!. Torniamo da Politea prima che ci scoprano!”. Suggerì freddamente Stella alle sue amiche, quest’ultime con la magia rimisero tutto a posto, dopodiché aprirono la finestra e volarono via, ognuna di loro si era messa in tasca una stella marina che raffiguravano il potere delle stelle d’acqua.
 
“Presto otterremo la nostra vendetta!”, disse Aisha ridendo, scatenando cosi una risata generale tra di loro.
 
*********
Lockette si sforzo cosi tanto ma alla fine, quasi allo stremo delle forze, di tutti loro, compresa Flora, i loro sforzi furono vani.

“Ho percepito la sua presenza ai confini della dimensione magica ma solo per un secondo, ho provato a fare di più ma non ci sono riuscita!”. Disse la fatina dai capelli viola rivoltasi a Flora, questa sorrise, abbracciando la piccola Pixie.
 
“Non importa hai fatto tutto il possibile, dovrò aspettare che Aurora torni ad Alfea e gli chiederò di dirmi dove posso trovare la nostra amica!”, disse la fata della natura prima di alzarsi in volo e tornare alla scuola per fate di Alfea.
 
Il problema ora era soltanto: pazientare fino a quando Aurora non sarebbe giunta ad Alfea, il problema era quando e quanto avrebbe Lei dovuto aspettare. Ma Flora era determinata e avrebbe atteso molto tempo pur di riavere la sua amata amica.
 
Nota dell’Autore: Prima che me lo chiedete si la canzone che Cantano era la nostra Forza che era comparsa in Mermaid Melody. Un mio personale ringraziamento per Wapka e per tutti i cari lettori che mi avete seguito fino ad adesso con entusiasmo, mi avete commosso. Le winx hanno preso le Stelle d’ Acqua e ora che succederà?!. Al prossimo aggiornamento!
 
Anticipazioni.
Politea viene a sapere di una certa strega capace di trasformare le leggende in realtà e le viene un piano che attuerà assieme alle Winx. Intanto Aurora farà ritorno ad Alfea.
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 38
*** Ritornare e Tramare. ***


Capitolo 38: Ritornare e tramare.
 
Il mattino seguente, quando Aurora si sveglio, si vesti e raggiunse gli altri a fare colazione nella sala da pranzo, dove c’era già anche Alex, quando la fata del freddo lo vide, trattene un risolino sul fatto che il suo amato, aveva i capelli scompigliati e messi in disordine.
 
“Scusa ma tu chi sei?!. Pensavo di trovare Alex e non un misterioso tizio!”. Chiese la fata del freddo, cercando di sembrare seria, ma non poteva celare un sorriso divertito sul volto.
 
Alex inarco un sopraciglio guardando confuso la sua amata Aurora, si toccò con una mano i capelli, è si rese conto di averli in disordine, sembrava quasi che portasse una parrucca da quanto erano scompigliati, se li tirò all’indietro, e Aurora finse di essersi stupita.
 
“Ah!. Eri tu Alex. Scusa ma non ti avevo riconosciuto con i capelli fuori dall’ordinario!”, ridacchiò Aurora, suscitando anche una risatina divertita a Lui, quando le porte si aprirono ed entrarono Dark Bloom e la sua devota ancella Kendra.
 
“Buon giorno a tutti!. Aurora ho una buona notizia per te. Oggi tornerai ad Alfea, con la fortuna che inizierai subito dal terzo anno, visto che sei diventata un Enchantix!”, disse la fata oscura rivoltasi alla fata del freddo, questa sorrise felicissima ma, si rabbui subito dopo per alcune cose: come avrebbe fatto a rientrare senza problemi?.
 
“Ne sarei felice ma. Come faccio ora che sono a metà dell’anno?!. E poi dovrei inviare una lettera d’ammissione e-!”. Chiese Aurora rivoltasi a Dark Bloom, questa sorrise mentre Kendra, porse alla fata del freddo, una busta di carta pregiata, Aurora la prese guardando l’ ancella con un accennato sorriso.
 
“All’ interno di essa c’ è una lettera per la direttrice Faragonda, ci impiegheranno dei mesi nello scoprire se provieni effettivamente sul mondo che ho scritto, ovviamente falso, Kendra ti accompagnerà ad Alfea, come farà anche il tuo amato Alex!. Lei manderà un messaggio a Flora!”, spiegò Dark Bloom rivolgendosi ad Aurora, questa sorrise prima di mettersi in tasca la busta, e guardò la fata oscura con un sorriso simile ad un ghigno.
 
“lascia che te lo dica zia Dark Bloom. Sei davvero diabolica, al pari con le Trix!”, disse la fata del freddo rivoltasi alla fata oscura, questa sorrise mentre si alzava dalla sedia.
 
“Ho imparato dalle migliori. Loro appunto!”, ammette la fata oscura rivoltasi ad Aurora, questa l’ abbracciò Dark Bloom, quest’ultima ricambiò l’abbraccio, prima di guardarla negli occhi.
 
“Se potessi essere madre, sono certa che se avessi una figlia. Sarebbe tale e quale a te. una ragazza forte e coraggiosa!”, disse con tristezza mista a fierezza, cosa che colpì molto non solo Aurora ma anche Kendra, queste guardarono con un sorriso la fata oscura.
 
“Ne sono sicura!. Però come facciamo zia Dark Bloom a farmi rientrare?!. Anche se usassi un nuovo nome per entrare ad Alfea. Loro mi riconoscerebbero subito, non appena mi vedono in faccia.! Solo il ritratto sputato di mia madre Icy!”, disse indicandosi la fata del freddo, con lo sguardo puntato sulla fata oscura.
 
“Facile Aurora. Anni fa ho usato un’ incantesimo di travestimento, e per tanto, lo userai uno anche tu!”, disse Dark Bloom indicandogli uno specchio, dopodiché, la fata oscura con le magia le cambiò acconciatura, ossia una lunga treccia è ne cambiò il colore dei capelli, essi diventarono da celesti ad un color verde acqua.
 
“Ecco qua Aurora, il resto sarà facile!”, aggiunse la fata oscura con un sorriso dolce sul volto rivoltasi alla fata del freddo, la quale si guardo i capelli e poté dire che le piaceva anche il nuovo colore, seppur fosse stato una tintura magica.
 
“Ehm. Non per rovinare questa riunione di famiglia. Ma se Aurora deve andare ad Alfea, ci conviene muoverci, cosi se arriverà prima, sembrerà ansiosa di incominciare subito le lezioni!”, disse Alex interrompendo le due fate e Kendra.
 
“Un ottimo acume non c’ è che dire. Ti sei proprio trovata un bel ragazzo Aurora, siete proprio fatti l’una per l’altra!”, parlò Kendra rivoltasi alla fata del freddo, quest’ultima arrossi, ma le scoccò un’occhiataccia possessiva, già Aurora era ancora furiosa con Chiara per ciò che l’aveva detto alcuni giorni prima, oltre dal fatto che con l’inganno aveva cercato più volte di portarle via Alex. Temeva che l’ancella di Dark Bloom, potesse fare altre tanto.
 
“Si. Io e lui siamo molto legati Kendra!”, disse la fata del freddo rivoltasi all’ancella, questa le sorrise, prima di aprire una mano e creare un portale.
 
“Prego entrate. Grazie a questo portale vi ritroverete subito nella foresta di Selva Fosca!. Io andrò a portare un messaggio a questa Flora!”, disse Kendra prima di aprire le sue ali da pipistrello e scomparire nel nulla.
 
Alex si avvicinò al portale e guardò la sua amata Aurora, questa sorrise e le fece cenno di andare, il ragazzo corvino annuì ed entrò nel portale. Quando toccò alla fata del freddo.
 
“Buon viaggio Aurora!”, disse Dark Bloom rivoltasi alla sua nipote acquisita, questa si fermo davanti al portale, si volto e rivolse un dolce sorriso a sua zia acquisita, prima di entrare nel portale, esso si chiuse subito dopo.
 
*******
Flora si trovava nel suo appartamento, pronta a iniziare le nuove lezioni in programma della giornata odierna quando a un tratto.
 
“Flora presumo?!”. Chiese Kendra rivoltasi alla fata della natura, quest’ultima si volto di scatto e rimase con gli occhi sgranati nel vedersi una sconosciuta, immobile sulla soglia della finestra, con una mano poggiata sul fianco e con l’altra si stava sistemando una ciocca dei suoi capelli ribelli dietro l’orecchio.
 
“Si e tu chi sei?!”. Chiese a sua volta Flora sulla difensiva, pronta a trasformarsi rivoltasi all’ancella, questa lentamente sollevo le mani con i palmi bene aperti.
 
“Sono Kendra, sono una molto legata a Dark Bloom. E’ Lei stessa mi ha detto di riferirti questo messaggio!”. Rispose Kendra con un’inquietante calma rivolta a Flora, questa inarco un sopraciglio ma non abbandono la trasformazione, né tantomeno l’attivò, ma qualcosa le diceva di ascoltarla.
 
“Dimmi pure!. A patto che dopo mi dia una risposta alla mia domanda!”, disse la fata della natura rivoltasi a Kendra, questa sorrise mettendosi le mani sui fianchi.
 
“Oggi arriverà Aurora, la riconoscerai dai capelli verde acqua e dal contenuto della lettera che la mia signora le ha consegnato prima di mandarmi a dirtelo!”, disse l’ancella rivoltasi alla fata della natura, questa annuì e senza darle il tempo,la guardò.
 
“Eccoti la mia domanda?. Dove si trova Dark Bloom?!”. Chiese Flora rivolgendosi a Kendra, quest’ultima sorrise prima di mettersi ad emettere un risolino divertito lieve e sensuale. Cosa che lasciò sorpresa la fata della natura.
 
******
Le winx in tarda serata avevano fatto ritorno al nascondiglio di Politea, quest’ultima intanto stava cercando di scoprire attraverso i tomi magici, dove si potesse trovare il prossimo cristallo che le serviva al compimento dei suoi piani di conquista.
 
“Abbiamo le Stelle d’ Acqua, Politea!. La chiave per annientare una volta per sempre Bloom, e farla sparire dalla faccia della dimensione magica!”, disse Aisha con un sorriso maligno sul volto, prima che Lei e le sue compagne, posassero sul tavolo le Stelle d’acqua.
 
“Però sorge un problema!. Bisogna trovare la giusta occasione per attaccare Bloom, per poterla eliminare definitivamente con le Stelle d’ Acqua!”, disse Tecna digitando qualcosa sullo schermo, per poi passarsi una mano tra i suoi capelli viola, rivoltasi alle sue amiche.
 
“Se noi attaccassimo subito Bloom, avremmo la probabilità molto meno dello zero per cento, di riuscire a prevalere. Dobbiamo escogitare qualcosa per avvantaggiarsi!”, specificò la fata della tecnologia rivoltasi sempre alle sue amiche e compagne.
 
“Soprattutto trovare i cristalli, non vi ho liberate dalla dimensione omega solo per vendicarvi di Bloom e della dimensione magica sapete. Però avete ragione, ma andremo per gradi!”, disse Politea rivoltasi alle winx, quest’ultima la guardarono, quando.
 
Un suono cupo e sordo di qualcuno che bussò alla porta, destò l’attenzione di tutti i presenti, Politea solleva una mano, facendo così aprire le porte, ed entrò all’interno della stanza, una giovane strega vestita in un modo alquanto strano e bizzarro.
 
“Cosa vuoi da disturbarci?!”. Chiese senza troppi termini, o al massimo della cortesia la ninfea alla studentessa strega, quest’ultima la guardò e poi guardò anche le winx.
 
“Ho sentito ciò che avete detto. E’ volevo informarvi che tra quelle perdenti delle Trix, c’ è una giovane studentessa di nome Selina, che ha messo in difficoltà alcuni mesi fa, il mondo di Relax, grazie ad un suo particolare libro di incantesimi chiamato: Legendarium!”. Rispose la studentessa rivolgendosi ai presenti, Politea inarco un sopraciglio mentre si sorresse la testa con uno sguardo deciso, intenta ad ascoltarla.
 
“Continua!. Ti stiamo ascoltando!”. Parlò la ninfea rivoltasi sempre alla giovane studentessa, questa guardò Lei e le winx presenti, e continuò.
 
“A Selina le basta leggere le storie scritte sul questo Legendarium, per poter evocare e dare così vita ai mostri scritti del mito!. A quelle perdenti delle Trix e così piaciuto il suo potere, al punto che l’hanno considerata una loro pari, soprattutto Icy!”, disse la giovane strega rivolta ai presenti, questi si scambiarono un’occhiata.
 
Politea si alzò in piedi, cosa che intimorì la giovane studentessa. La ninfea si avvicina a lei con un sorriso sul volto.
 
“Molto interessante, devo dire che mi hai reso un gran servizio, informandoci di questa interessantissima cosa!. Questa Selina potrà tornarci molto utile!”, disse la ninfea rivoltasi alle winx, queste guardarono la scena, mentre la ragazza dai capelli castani letteralmente girò intorno alla giovane studentessa, questa sembrava tremante come una foglia per la paura.
 
Politea si allontano dalla studentessa, dopodiché evocò il suo scettro e la guardo e la trasformo in un rospo.
 
“Però ho sempre odiato le spie. Comunque ci hai servito bene!”, disse ridendo la ninfea, le winx sorrisero con fare divertito dopo aver assistito alla scena.
 
“Questa Selina potrebbe offrirci a nostro favore, i poteri di questo libro Legendarium. Si. faremo in modo che lei stia dalla nostra parte!”, aggiunse Politea rivoltasi alle winx, queste sorrisero, Musa la guardò.
 
“E se per caso, non se la sentisse e volesse rifiutare?!”. Chiese la fata della musica divertita alla ragazza dai capelli castani, Politea sorrise mettendosi in orizzontale sulle spalle lo scettro, inarcando la testa all’indietro con un sorriso sul volto.
 
“Faremo o costringeremo a farla stare dalla nostra parte, non cambia nulla, pensò e sono certa, che grazie a lei, ci risparmieremo un bel po’ di fatica, e il bello che avremmo molte possibilità di eliminare Bloom!”. Rispose Politea rivoltasi alle presenti le winx risero malignamente, e la loro risata inclusa quella aggiuntasi della ninfea, riecheggiarono a lungo negli immensi corridoi del maniero.
 
*******
Ad Alfea intanto Flora stava guardando seriamente Kendra, questa non aveva ancora smesso di ridere.
 
“Cosa ci trovi di divertente?!. Mantieni i patti!. Dimmi dove Bloom?!”. Chiese la fata della natura rivoltasi all’ancella, questa smise di ridere e si passo le dita sotto gli occhi per togliersi le lacrime da sotto di essi.
 
“Trovo divertente il fatto che tu cerchi di celare ciò che provi veramente per la mia signora. Ho sentito tutto riguardo all’amore che provi per lei!”. Rispose solamente Kendra rivoltasi a Flora, questa rimase con gli occhi sgranati e sconvolti, dal fatto che la ragazza di fronte a lei sapesse la verità
 
Nota dell’Autore: Aurora sta tornando ad Alfea!. Politea e le winx hanno in mente qualcosa per portare dalla loro parte volente o meno Selina. Kendra ha comunicato il messaggio a Flora, oltre ad un extra. Che cosa succederà ora?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!. Un ringraziamento a tutti gli autori che hanno recensito il precedente capitolo.
 
Anticipazioni: Il piano di Dark Bloom per far portare ad Alfea Aurora, sembra procedere ma, negli oceani di Andros come anche su Carrideus, tutta la famiglia reale sta avvennendo qualcosa, cosa sarà successo?.
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 39
*** Guai subacquei ***


Capitolo 39: guai subacquei
 
Flora era sconvolta dalle parole dette da Kendra, questa sapeva benissimo di ciò che provava la fata della natura per Dark Bloom.
 
“Mi hai sentito?!. E’ ora cosa avresti intenzione di fare?!”. Chiese la fata della natura rivoltasi a Kendra, questa emise un risolino mieloso e acuto, quasi divertito, prima di mettersi le braccia conserte e toccarsi con il dorso della mano il mento.
 
“Oh assolutamente nulla!. So e sono assolutamente certa, che quello che provi per la mia signora e reale!”. Rispose l’ancella rivoltasi a Flora, questa la fisso a lungo per poi guardarla seriamente.
 
“Allora dimmi, dove si trova la tua signora Dark Bloom. le devo parlare assolutamente!”, disse la fata della natura rivoltasi a Kendra, questa si sfiorò le labbra con le unghie curate e acuminate, prima di sorridere dolcemente.
 
“E va bene!. Te lo dirò!. La mia signora si trova sul pianeta Yura di cui n’ è la sovrana indiscussa!. Detto questo io devo tornare indietro, sono certa che ci rivedremo Flora!”, disse Kendra chiudendo le palpebre, prima di muovere la mano e scomparire in una nube nera, lasciando da sola la fata della natura.
 
*******
Quando Aurora e Alex erano comparsi nella foresta di Selva Fosca, dopo un rapido bacio si sono dovuti a malincuore dividere, la fata del freddo, si e subito diretta alla scuola per fate di Alfea.
 
Il piano di Dark Bloom stava iniziando già a dare i suoi frutti, l’ispettrice Griselda si è bevuta subito sul contenuto della lettera, che Aurora o per meglio dire Lolerei, questo era il nome falso che la fata oscura aveva dato ad Aurora.
 
Ora Aurora stava aspettando Flora davanti alla presidenza, visto che come era scritto sul nome della lettera, la fata della natura aveva acconsentito personalmente ad accettare, anche se a metà dell’ anno scolastico Lolerei.
 
Flora arrivò dopo alcuni minuti, guardò Aurora e dopo aver convinto la direttrice Faragonda, la fata del freddo era stata ammessa alla scuola per fate di Alfea.
 
“Lolerei. Bloom ha avuto una bella fantasia per i nomi. Lolerei e il nome di una sirena!”, disse Flora rivoltasi ad Aurora, questa sorrise mentre entrambe si stavano dirigendo verso l’appartamento delle studentesse, in modo di fortificare la commedia che la fata del freddo fosse una nuova arrivata.
 
“Si. visto che sono figlia di Tritannus e un nome che calza a pennello, oltre che e un bellissimo nome!”, disse Aurora solamente rivoltasi alla fata della natura, questa la guardo con la coda dell’occhio.
 
“Sei molto diversa dai tuoi genitori. Sappi e lascia che ti dica che sei sempre, un ottima allieva che prende molto sul serio i doveri di fata!”, disse Flora rivoltasi alla fata del freddo, questa sorrise, prima di fermarsi davanti al suo appartamento.
 
“Professoressa Flora, sappiate che ho sempre trovato le sue lezioni molto interessanti come quelle della professoressa Roxy, e mi piace tuttora sentirle, a differenza di quelle egocentriche delle winx, che durante le lezioni parlavano sempre e soltanto di loro stesse!”, disse Aurora/Lolerei rivoltasi alla fata della natura, questa le sorrise, dopodiché Lei e la fata del freddo si separò.
 
******
Nel frattempo nelle profondità degli oceani di Andros, a palazzo reale di Re Nettuno quest’ultimo stava parlando con i suoi figli Nereus e Tressa sul prossimo ricevimento, che si sarebbe svolto alcuni giorni dopo.
 
“Inviterai anche Aurora. Padre?!”. Chiese Tressa rivoltasi a suo padre Nettuno, quest’ultimo si toccò la barba bianca, con sguardo pensieroso.
 
“Non lo so, dopo che ho successo al ricevimento sul pianeta Eraklyon, ho timore che Aurora abbia preferito tenere le distanze da tutti, noi compresi!”. Rispose il sovrano degli oceani, prima di strofinarsi gli occhi, come se provasse fastidio.
 
“Potrebbe essere come dici padre. Ma visto che Tritannus non sia venuto qui su Andros, dimostra che Lui e Icy, non siano al corrente che Aurora, abbia iniziato a considerarci parte della famiglia, seppur c’ è ne vorrà di tempo come lei stessa a detto!”, disse Nereus rivoltasi a suo padre Re Nettuno, questo annuì debolmente, cosa che venne notata dalla sua consorte, la regina Ligea.
 
“Caro!. Che cosa ti succede?!”. Chiese la sirena dai capelli verde acqua rivoltasi a Re Nettuno, quando quest’ultimo si tocco il petto urlando di dolore, inspiegabilmente dopo, successe la stessa cosa a Nereus e Tressa.
 
“Caro!!!. Nereus!!. Tressa!!”. Disse sconvolta Ligea, prima che anche Lei sentì un dolore lancinante al petto, al punto che tutti loro svennero, alcune guardie accorsero a salvarli.
 
“Siamo arrivati troppo tardi la misteriosa malattia e arrivata anche a palazzo reale, chiamate i medici reali subito!”, urlò la guardia rivoltasi alle altre presenti, una di essi, annuì ed uscì subito dalla sala.
 
********
Su Carrideus intanto, Tritannus stava sfogando la sua frustrazione, scagliando dei raggi di energia oscura con il suo tridente, contro gli scogli vicini, in lontananza Icy lo stava guardando, dentro di sé si stava domandandosi se aveva fatto bene a dirgli a Lui, che la loro figlia ora era a tutti gli effetti una fata.
 
“Sono certa che Dark Bloom e quella nullità di Alex, centrano in questa storia, loro hanno convinto Aurora ad aiutarti Icy, ma non l’hanno avvisata di cosa sarebbe potuto succedere!”. Disse il tritone mentre continuava a sfogarsi generando dei raggi di energia. Rivoltasi alla sua amata strega finale del ghiaccio.
 
“La scelta e stata sua Tritannus, io non ho parole per ciò che è successo, ma so che nostra figlia era pronta a tutto pur di salvarmi la vita, questo devi capirlo mio amato!”, disse Icy rivoltasi al tritone, questo si fermo ansante e si toccò il naso dolorante, dovuto al pugno ricevuto, due giorni prima da Alex, come il ben evidenziava il visibile cerotto sopra al suo naso.
 
“Non c’ è che dire che il pugno che ti ha dato il fidanzato di Aurora, non abbia cambiato un poco il comportamento arrogante di Tritannus!”, disse Darcy rivoltasi a Stormy, le due Trix erano molto distanti da dov’erano Icy e il tritone citato.
 
“Se non altro, possiamo umiliare Tritannus dicendogli che e caduto come una pera dal pero, a causa di un semplice pugno da parte di un ragazzo senza poteri!”, disse la strega delle tempeste con tono divertito rivoltasi a Darcy, questa sorrise emettendo un risolino divertito.
 
Ad un tratto un urlo di Tritannus, attirò la loro attenzione, il tritone si stava tenendo con una mano il petto, prima di svenire cadendo in terra, Icy si avvicino prontamente a Lui, visibilmente preoccupata.
 
“Tritannus!!!”, urlò la strega finale del ghiaccio rivoltasi al tritone svenuto, Darcy e Stormy si avvicinarono, alquanto incuriosite e quasi le dispiaceva, quasi ovviamente.
 
*****
Intanto nella scuola per fate di Alfea, Aurora non appena entrò nell’appartamento, fu felicissima di rivedere la sua amica Camelia, questa non l’aveva riconosciuta, ma quando la fata del freddo le aveva detto chi era in verità, la ragazza dai capelli rosati, l’abbraccio subito felicissima.
 
“Aurora sono felicissima di vederti!!!. Non ti ho più vista da quando siamo tornati da Downland. Poi quando ho saputo che Chiara ti aveva sconfitta ho provato a chiamarti!”, disse la ragazza dai capelli rosa rivoltasi all’amica, questa inarco un sopraciglio e sciolse l’abbraccio. Sconvolta.
 
“Chiara ha detto questo?. Quella smorfiosa non mi ha sconfitta!. Mi sono sentita male e sono dovuta tornare nel mio mondo!. Alex te lo potrà confermar-!”, disse Aurora rivoltasi a Camelia, quando la fata del freddo, crollo in ginocchio in preda ad un dolore atroce al petto.
 
“Aurora!!”. Disse la principessa di Limphea rivoltasi alla fata del freddo, questa aveva tutta l’aria di stare soffrendo, Camelia, le tocco le spalle e si concentrò incanalando in Lei, energia curativa, questo le ridusse il dolore, quanto bastava per farla ricoverare in infermeria.
 
Nota dell’Autore: un misterioso male ha colpito gli abitanti di Andros, tra cui la famiglia reale, Tritannus e Aurora. Cosa mai starà succedendo?. E quale sarà mai la causa scatenante?. Flora ha scoperto grazie a Kendra, dove si trova Dark Bloom. che cosa succederà ora?!. Scopritelo nel prossimo aggiornamento. Ringrazio tutti gli autori che ho già citato nei precedenti capitoli.
 
Anticipazioni: Aurora, dopo essersi ripresa, viene a sapere da Icy delle condizioni di suo padre Tritannus. E in seguito grazie a Tressa, viene anche a sapere che e successo la medesima cosa alla famiglia reale e agli abitanti degli oceani di Andros.
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 40
*** Con l'acqua alla gola. ***


Capitolo 40: Con l’acqua alla gola.
 
Quando Aurora riprese conoscenza, si accorse di trovarsi nell’infermeria della scuola, sentì qualcosa toccarle la mano, volse lo sguardo e vide Alex, che la guardava con aria sollevata.
 
“Aurora meno male che ti sei ripresa!”, disse Lui rivoltasi a Lei, la fata del freddo, lentamente si mise a sedere sul letto, toccandosi con una mano la fronte.
 
“Cosa è successo?. Ricordo soltanto di essere tornata nel mio appartamento, ho rivisto la mia amica Camelia, e a un tratto. Ho avuto un atroce dolore al petto, mi sentivo soffocare e poi non so, ho ricordi confusi!”. Disse Aurora rivoltasi ad Alex, questo guardò a sua volta la ragazza dai capelli rosati presente anch’essa nella stanza.
 
“Si. Ho usato la mia magia curativa, per lenirti il dolore. Adesso l’infermiera non c’ è, ma qualunque cosa tu abbia avuto Aurora, sembra esserti passata per il momento!”, disse Camelia rivoltasi alla fata del freddo, questa si passo una mano tra i capelli, prima di guardare il suo amato Alex con aria incuriosita.
 
“Ma dimmi Alex. Come hai fatto a venire qui?. Senza farti vedere dall’ispettrice Griselda?!”. Chiese Lei rivolgendosi a Lui, quest’ultimo sorrise prima di guardarla con affetto.
 
“Quando Camelia mi ha chiamato con il tuo cellulare sono venuto subito qui, e mi sono inventato di sana pianta che tu, sei un amica di Claire!. Ma l’importante e che tu stia bene!”. Rispose lui rivoltasi a Lei, Aurora sorrise prima di baciarlo con passione, la ragazza dai capelli rosati diventò bordeaux e si volto dall’altra parte facendo finta di nulla.
 
“Sei proprio caro Alex!. Cosa farei senza di te?”, gli domando sussurrando rivoltasi a Lui, il ragazzo dai capelli corvini, sorrise carezzandole i capelli verde acqua.
 
“Probabilmente ti annoieresti!”. Rispose Alex solamente rivoltasi a lei, questa si finse offesa e gli diede una cuscinata sul viso, suscitando una risata generale.
 
Ad un tratto una fitta leggera costrinse Aurora a toccarsi la tempia, chiudendo le palpebre, ma ciò provocò turbamento a Alex e Camelia, questi la guardarono visibilmente preoccupati.
 
“Mia madre mi sta chiamando, per favore uscite, ma state sulla porta. Chissà cosa vorrà dirmi?!. Forse ha in qualche modo saputo del mio malessere?!. Forse!”, disse la fata del freddo rivoltasi a Alex e Camelia, quest’ultimi annuirono e obbedirono. Quando Aurora fu sola, questa si alzò e si diresse verso il lavabo, lo riempi d’acqua, poi congelò essa e sulla superficie ghiacciata, comparve il viso sconvolto di Icy.
 
“Mamma?. Hai l’aria sconvolta!. E successo qualcosa?!”. Chiese Aurora rivoltasi a sua madre Icy, questa volse lo guardo verso il letto matrimoniale della loro camera da letto, dove Tritannus stava letteralmente artigliando le lenzuola, ansante di dolore, mandido di sudore, trattenendo a stento urla di dolore.
 
“Tuo padre Tritannus. Ha qualcosa che non va, all’improvviso si è sentito male!. Atticus lo ha visitato e sta a mio parere, temporeggiando nel darmi il responso sul suo strano malessere!”. Rispose la strega finale del ghiaccio spiegandole anche i sintomi, rivoltasi a sua figlia Aurora, quest’ ultima spalancò gli occhi per lo stupore.
 
“Anche papà?!. Io poco fa, ho avuto gli stessi identici dolori!. Ora sono stranamente scomparsi, forse dal fatto che sono mezza sirena, non soffro come sta soffrendo papà!”, disse la fata del freddo rivoltasi a sua madre Icy, questa diventò una maschera di cera, Aurora scorse con la coda dell’ occhio, il suo cellulare, poggiato sul comodino, vibrare in modalità silenzioso, qualcuno la stava chiamando.
 
“Fammi sapere sulle condizioni di papà. Devo smettere di parlarti. Sta arrivando qualcuno e voglio tenere la mia identità ancora segreta a lungo!”, disse la fata del freddo rivoltasi a sua madre Icy, ma prima che questa potesse obbiettare, Aurora chiuse la chiamata.
 
“Ciò che è successo a tuo padre, deve essere la stessa identica cosa che è accaduta a te Aurora!”, disse Alex entrando nella stanza assieme a Camelia, rivoltasi alla fata del freddo, questa annuì in cenno d’assenzio, prima di prendere il cellulare e leggere sul display, chi mai la stava chiamando.
 
“Tressa?!”. Domando fra sé Aurora, guardando Alex, questo rimase vicino a lei e premette il pulsante di video chiamata. In un immagine olografica comparve la sirena citata, con un viso molto provato dal dolore, ma riusciva comunque a sorridere.
 
“Aurora sei tu?. Ho forse ho sbagliato numero?!”. Chiese la sirena dai capelli rossi rivoltasi alla fata del freddo, questa trattenne a stento un sorriso divertito per la gag di sua cugina, dato che da quasi un anno, aveva accettato in segreto la sua famigliarità con il regno degli oceani di Andros.
 
“Si Tressa sono Io. E’ lunga da spiegarti tutta la storia. Ma quale il motivo della tua chiamata?!”. Le domando Aurora rivoltasi alla sirena, questa chino lo sguardo tossendo, stringendo i denti.
 
“E successo qualcosa di grave a Noi, tutta la famiglia reale, che dico. Tutti gli abitanti degli oceani di Andros si sono misteriosamente e inspiegabilmente ammalati!”. Rispose Tressa rivoltasi ad Aurora, questa, la guardo con stupore e sgomento, in seguito, guardo Alex e Camelia, entrambi erano al contempo confusi ed stupiti in egual misura.
 
“La faccenda si sta facendo sempre più strana. Anche mio padre Tritannus ha avuto gli stessi dolori, me compresa. Non so come spiegare la cosa!”. Disse Aurora rivoltasi a Tressa, la sirena tossi nuovamente quando, comparve anche Nereus nell’immagine olografica.
“Tressa. E mi sembra un brutto momento per dirti che sono felice di sentirti Aurora. Abbiamo scoperto la causa del malessere!”. Disse il tritone dai capelli violetti rivoltasi a sua nipote e alla sirena dai capelli rossi. Tutti i presenti attendevano con ansia il proseguimento della conversazione.
 
*******
Su Carrideus intanto, Selina era vicina a Icy, questa stava seduta accanto al suo amato tritone, guardandolo con aria preoccupata, come lo era anche la strega dai capelli biondo cenere.
 
“Se anche Aurora ha avuto gli stessi sintomi. Come è possibile che sono loro due si siano misteriosamente ammalati, seppur come a detto mia sorella, Lei essendo mezza sirena. Potrebbe essere più resistente a questo misterioso male!”, disse Selina rivoltasi a Icy, questa la guardo con la coda dell’occhio annuendo.
 
“Lo stavo pensando anche io. Speriamo che quel quattr’occhi di Atticus abbia subito una risposta, prima che gli caccio in gola i suoi stupidi occhiali!”, disse Icy  alterata rivoltasi a Selina, quando quest’ultima quando sentì, un rumore di passi in avvicinamento, si mise dietro ad una tenda, Lei non doveva farsi vedere.
 
“Un giorno dovremmo dirglielo e anche a Aurora che tu sei della famiglia adesso. Ma per il momento resta lì dove sei Selina!”, disse la strega finale del ghiaccio, prima di voltarsi verso la porta, da essa entrarono Atticus e Stormy.
 
“Finalmente, avevate un appuntamento più importante, che dirmi cosa diamine ha il mio amato Tritannus?!”. Chiese furente la strega finale del ghiaccio rivoltasi alla coppia. Stormy guardo Icy, con un’occhiataccia di rimprovero.
 
Atticus si sistemò con il palmo della mano gli occhiali, scoccando un’occhiata feroce alla strega del ghiaccio, ma lentamente si costrinse a calmarsi.
 
“Ho scoperto la causa!. Un parassita che vive sul dorso del Kraken madre o dei Kraken più piccoli, evidentemente Tritannus giorni fa, oppure settimane fa. Lui abbia inalato o ingerito, una spora di questo parassita ed ora questa, gli sta provocando atroci dolori al petto, mentre gli succhia via i nutrimenti, ma la soluzione e più vicina, se facile o difficile dipende dai punti di vista!”. Rispose l’arcimago rivoltasi a Icy, questa lo sguardo furibonda, ma in mezzo ai due si mise Stormy.
 
“Allora parla, prima che ti tolga gli occhiali e te li faccio ingoiare!”, disse la strega finale del ghiaccio rivoltasi ad Atticus, questo emise un sospiro esasperato.
 
“La Kraken madre porta in sé la madre parassita, morendo lei, tutti i suoi piccoli muoiono svanendo all’istante, visto che possiedono una mente alveare, ma la Kraken madre ha il triste sopranome di morte vivente. Perché nessuno è mai riuscito a ucciderla!. Per questo dicevo che dipende dai punti di vista!”. Spiegò l’arcimago rivoltasi a Icy, quest’ultima sgranò gli occhi per lo stupore, poi guardo seriamente Atticus.
 
“Dove si trova questo calamaro gigante?!”. Chiese schietta e decisa la strega finale del ghiaccio rivoltasi all’arcimago. Questo si sistemò nuovamente gli occhiali sul naso.
 
“Nelle profondità oscure di Andros!. Nella zona ombra di Morte!”. Rispose seriamente Atticus rivolgendosi a Icy, questa ghigno malignamente.
 
“Stormy!. Chiama Darcy!. Andremmo su Andros!!”, disse la strega del ghiaccio con il suo classico tono autoritario rivolgendosi alla sorella, la quale sbuffando annuì. Ed uscì dalla stanza assieme a Atticus.
 
********
Anche Aurora e Alex, furono informati da Nereus riguardo alla soluzione della malattia infettiva, la fata del freddo e il ragazzo dai capelli corvini avevano preso una decisione insieme: Andare entrambi su Andros e sistemare la situazione non solo per gli abitanti di Andros ma anche per Tritannus.
 
Un’altra fitta fece capire alla fata del freddo, che Icy la stava chiamando, con una cortese scusa, chiuse la chiamata e la discussione con Nereus.
 
Icy spiegò la situazione a sua figlia Aurora oltre a dire a essa di non provare neppure ad andare su Andros. Ma la fata del freddo, non aveva alcuna intenzione di ascoltarla, dopodiché guardo il suo Alex.
 
“Se raggiungiamo prima noi la Kraken regina, e riusciamo ad eliminare il parassita senza problemi, senza infuriare il calamaro, avremmo salvato non solo mio padre, ma anche gli abitanti di Andros. Sei pronto Alex?!”. Chiese Aurora rivoltasi al suo amato ragazzo dai capelli corvini, quest’ultimo sorrise.
 
“Con te Aurora andrei ovunque!. Andiamo!”. Rispose Alex rivoltasi alla fata del freddo. Questa sorrise, una nuova avventura le attendeva.
 
Nota dell’Autore: La causa di tutti i mali accaduti agli abitanti di Andros, nonché a Tritannus e Aurora e un parassita del Kraken regina. Ora la figlia di Icy che quest’ultima assieme alle sue sorelle Trix, andranno su Andros, entrambi con i loro reciproco obbiettivo. Che cosa succederà. Mi scuso con Tressa e Wapka per la cancellazione della storia “nuova avventura!”, spero che questo capitolo possa avervi stuzzicato la curiosità. Alla prossima!.
 
Anticipazioni: Le Trix oltre Aurora e Alex giungono su Andros, e raggiungendo la Zona Ombra di Morte. Capiranno di aver sottovalutato il problema. Intanto Flora si prepara ad andare su Yura, mentre Politea si prepara ad attaccare nuovamente Carrideus per prendersi il suo obbiettivo: Selina e il suo Legendarium.
 
 
 
 
 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 41
*** Grossi guai subacquei. ***


Capitolo 40: grossi guai subacquei.
 
Aurora e Alex, per merito di Camelia, questa li aveva aperto un portale, per il mondo di Andros, quando la coppia entrò e raggiunse, poco dopo il mondo citato.
 
Entrambi si tuffarono nelle acque dell’oceano, la fata del freddo assunse la sua forma di sirena, mentre il ragazzo dai capelli corvini, creò un’illusione solida di magia a forma di coda di squalo per potersi muovere sott’acqua.
 
“Stando a quello che a detto Nereus. Le spore del parassita che vive sul Kraken regina vagano per l’oceano e basta un niente per inalarla o ingerirla, più rimanere nel corpo del suo ospite anche per un anno, facendo un rapido calcolo. Deve essere stato più o meno quando siamo ritornarti da Re Nettuno, per continuare la conversazione che quasi due anni fa hai interrotto con tuo nonno!”, disse il ragazzo dai capelli corvini rivoltasi ad Aurora, questa ci pensò su e non poteva dire che Lui aveva pienamente ragione, perché era l’unica possibilità che aveva avuto di ritornare su Andros.
 
“Si e cosi Alex. E’ in quel periodo, che la mia famiglia ha interrotto i loro rapporti con me, ho saputo che Tritannus e tornato su Andros, ha gettare il pezzo del cristallo del Leviatano ormai privo di potere. Come dice Lui un rifiuto deve stare con i rifiuti!”, disse la fata del freddo rivoltasi al ragazzo dai capelli corvini, quando quest’ultimo sollevò lo guardo.
 
“Ironico che lo dica uno che si nutre d’inquinamento, se ci avesse pensato, si sarebbe offeso da solo!”, parlò Alex rivoltasi ad Aurora, questa sorrise, sul fatto che Lui aveva ragione.
 
“Non per cambiare argomento. Ma dovremmo essere vicini alla Zona Ombra di Morte, ho sbaglio?!”. Chiese la fata del freddo rivoltasi a Lui, Alex spostò lo sguardo e vide in lontananza una sorta di gigantesca voragine, che pareva una fossa.
 
“Si eccola là. La zona Ombra di Morte, Aurora pensò di capire il perché si chiama così. Guardati intorno!”; Rispose Alex con un’evidente nota di tensione nella voce indicando qualcosa. Rivoltasi alla fata del freddo, questa si guarda intorno e soprattutto, nella direzione indicatogli da Lui.
 
Decine di scheletri di pesci, come anche resti di molluschi, un macabro messaggio di morte, di quante prede si sia divorato il Kraken Madre, Aurora e Alex deglutirono quando, Lui scorse qualcosa in lontananza, afferrò prontamente per un polso la fata del freddo e la trascino dietro uno scoglio.
 
“Alex che diavolo ti prende?!”. Chiese Aurora con il viso rosso bordeaux tra imbarazzo e rabbia, rivolgendosi a lui, il ragazzo dai capelli corvini avvicino il viso al suo orecchio.
 
“Abbiamo visite, non ci hanno visto ma ignoro chi possano essere!”. Rispose
 
“Che ci fai tu qui Aurora?!. Ti avevo espressamente proibito di non venire qua su Andros!. E soprattutto perché in compagnia di quel figlio di una fata?!”. Chiese la strega finale del ghiaccio rivoltasi alla figlia, la fata del freddo, guardo seriamente sua madre Icy con serietà, mettendosi le braccia conserte, mentre Darcy e Stormy guardarono Alex, questo guardava la scena con uno sguardo alquanto alterato, ma la coda da squalo si muoveva irrequieta, non solo per tenerlo in posizione sott’acqua.
 
“Sono venuto assieme ad Alex, per salvare mio padre Tritannus, non volevo restare ad Alfea con le mani in mano!”. Rispose seriamente Aurora rivoltasi alla madre Icy, questa inizio a discutere sul fatto che in quanto sua madre, lei la doveva ascoltare, per tutta risposta anche la figlia si mise a discutere.
 
Alex con la coda dell’occhio vide qualcosa muoversi nella fossa, in seguito, vide dei brilli come se qualcosa da dentro la voragine, li stesse osservando. Dapprima il ragazzo dai capelli corvini cercò di chiamare le Trix e Aurora, ma quelli mancò gli diedero retta, alla fine Lui sbottò.  
 
“EHI!!!. Non per rovinarvi la riunione di famiglia ma abbiamo visite, sta arrivando qualcosa dalla fossa!”, disse Alex alzando la voce per farsi sentire dalle Trix e Aurora, quest’ultime interruppero la loro conversazione, voltandosi verso di Lui e in seguito, verso la voragine. E lo videro.
 
Il Kraken madre era tanto grande spaventoso: lungo quanto quattro jumbo jet messi in fila, inclusi i sei metri di tentacoli, l’occhio vitreo rosso vermiglio, tutto il dorso era coperto da una sorta di muschio e placche ossee.
 
Alex, Aurora e le Trix rimasero visibilmente sconvolti, dalla vista di quel calamaro gigante, il ragazzo dai capelli corvini volse lo sguardo verso la fata del freddo.
 
“In confronto a quell’altro Kraken che abbiamo dato in pasto al Divoratore anni fa, era un microbo in confronto a questo!”, sussurrò Lui rivolgendosi a Lei, Aurora non poté non essere d’accordo con il suo amato.
 
Icy però decise di attaccarlo senza pensarci due volte, l’occhio grande quando un’utilitaria ruotò per poi fissare la strega finale del ghiaccio, prima che il calamaro ruggì di rabbia. Alex guardò la madre di Aurora.
 
“Complimenti!. L’hai fatto incavolare!”. Disse Lui rivoltasi alla strega finale del ghiaccio, questa prima che potesse rispondere, schivò prontamente uno dei tentacoli del Kraken, ormai in battuta di caccia, e le sue prede sarebbero state loro.
 
********
Politea guardò le winx, con un ghigno maligno, cosa che suscito, uno sguardo incuriosito sul loro volto.
 
“Ho saputo che le Trix, sono andate su Andros. Questa e una ghiotta occasione di prendere tranquillamente Selina e il suo Legendarium, senza quelle tre insulse fattucchiere tra i piedi!”, disse la ninfea rivoltasi alle winx, quest’ultime ghignarono malignamente.
 
“Non vedevamo l’ora di usare i nostri nuovi poteri. Sarà divertente!”. Disse Aisha rivoltasi a Politea, questa sorrise prima di aprire un portale e guardarle con un inquietante sorriso maligno sul volto.
“Potete dirlo forte winx!. Andiamo!”, incitò la ragazza dai capelli castani prima di entrare nel portale, seguita a ruota dalle winx.
 
*******
Flora aveva creato un portale è si preparo per raggiungere il pianeta Yura, non sapeva nulla di esso, né tantomeno immagina di cosa avrebbe potuto trovarsi, una volta giunta su quel mondo sconosciuto. Fatta eccezione di rivedere la sua amata Dark Bloom.
 
Nota dell’Autore: l’inquietante Kraken madre si e presentata di fronte alle Trix, Aurora e Alex, e si prepararono allo scontro, che si sospetterà essere molto difficile anche per loro. C’ è la faranno?!. Politea e le winx si preparano a raggiungere Carrideus. Flora sta raggiungendo Yura e soprattutto Dark Bloom. Che cosa succederà ora?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento!. Alla prossima!.
 
Anticipazioni: Le Trix, Aurora e Alex, sono pronti allo scontro contro il Kraken madre, ma proprio al momento peggiore, Icy dovrà ricredersi su una cosa detta da lei in precedenza. Mentre le Winx e Politea attaccheranno Carrideus.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 42
*** Regole della Natura. ***


Capitolo 42: Regole della natura.
 
Musica sottofondo per gli scontri.
 
http://www.youtube.com/watch?v=aZGG66FcDgY
 
Le Trix scagliarono i loro attacchi più forti contro il Kraken madre, ma sembrava non fargli neppure il solletico, forse dovuto al fatto, della’innaturale quanto robusta corazza ossea sul dorso del calamaro gigante.
 
Alex e Aurora si stavano proteggendo le spalle a vicenda, entrambi potevano ammettere che il soprannome di questo Kraken ossia: Morte vivente, era proprio azzeccato.
 
Ad un tratto Stormy venne colpita in pieno da uno dei tentacoli e spedita lontano a cinque metri di distanza dal calamaro e dalle sue sorelle.

“Stormy!!”, urlò Darcy rivoltasi alla sorella minore, ma le fu fatale questa distrazione, perché un tentacolo del Kraken, l’agguanto e la strinse nelle sue spire. Facendola urlare di dolore.
 
“Darcy!!”, urlò Icy prima di scagliare assieme ad Aurora, una tormenta glaciale di aculei, che congelò il dorso del mollusco, ma quando quest’ultimo ruggì con rabbia, al punto di infrangere il sottile strato di ghiaccio che gli ricopriva la superficie.
 
La strega finale del ghiaccio fu sbalzata all’indietro per la forza dell’onda d’urto scaturita dal ruggito furioso della Kraken madre, questo afferra Icy con il tentacolo e la strinse nelle sue spire, facendo anch’essa urlare di dolore.
 
Aurora riuscì a riprendersi anche grazie all’intervento di Alex, che l’aveva protetta con un’aura simile al guscio di un paguro. La fata del freddo vide sua madre in pericolo e si preparo ad attaccare il Kraken, convogliando i suoi poteri glaciali nel tridente.
 
“Mamma!!. Zia Darcy!!”, urlò Aurora, quando ad un tratto si toccò il petto con la mano, urlando di dolore, il parassita si era rifatto sentire, stavolta di potenza maggiore, al punto che la fata del freddo, si stava inavvertitamente esponendo ad un attacco del calamaro gigante.
 
La Kraken Madre, letteralmente la ignoro per il momento, perché stava per divorarsi Icy e Darcy, inutili furono i loro tentativi di liberarsi dalla presa. Alex ci provo anche lui a liberarle; sparando con il fucile ad energia ad altezza dell’occhio del calamaro, ma i colpi andarono soltanto a farsi benedire, per colpa della dura corazza ossea del mollusco.
 
“Alex. Aiuta mia madre ti prego!!”, supplicò Aurora rivolgendosi a Lui, prima che la fata del freddo, si mise ad urlare di dolore a causa del parassita dentro il suo corpo. Stormy stava provando a colpire alla testa il calamaro.
 
Il ragazzo dai capelli corvini, fece svanire il fucile a energia. Chiuse gli occhi serrando la mascella digrignando i denti dalla rabbia, li aprì con gli occhi iniettati di sangue, il suo braccio destro, trasudo energia magica, per creare la sua illusione animalesca, nonché sua abilità innata, dato che era pur sempre il figlio della fata degli animali Roxy.
 
Il ragazzo dai capelli corvini mosse la coda di squalo avvicinandosi più veloce che poté al calamaro gigante urlando di rabbia, ma quando Il Kraken si accorse di Lui.
 
Un fragoroso sparo, così forte che il calamaro gigante lasciò la presa, sbalzato a due metri di distanza, con una vistosa frattura nella corazza.
 
Icy e Darcy nuotarono a una distanza di sicurezza, mezze frastornate per il misterioso sparo, ma anche dalla salda presa dei tentacoli della Kraken madre, notarono che Stormy e Aurora stavano guardando a bocca aperta Alex.
 
Il ragazzo dai capelli corvini aveva il braccio destro completamente ricoperto da un involucro magico a forma di chela di crostaceo, precisamente di: un Gambero pistola. E grazie ad esso che aveva ferito sfruttando il cosi detto sparo del crostaceo.
 
“Ma cosa?!”. Chiese Darcy allibita rivolgendosi ad Alex, quest’ultimo apre la chela illusoria, per prepararsi ad un altro colpo. Mentre il Kraken si era ripreso dal colpo, al punto di diventare di colore viola e ruggire di rabbia.
 
“Occupatevi di Aurora. Quella cosa che ha dentro di lei, deve essere sedata per farla stare un po’ meglio!!. Io lo terrò occupato!”. Rispose Lui rivolgendosi alla strega delle illusioni, questa come anche le Trix, lo fissarono con rabbia, ma al prossimo urlo di dolore della fata del freddo, le streghe finali dovettero obbedire.
 
-Se ci rischia la pelle quell’idiota, non importa, purché mia figlia stia bene!- pensò fra sé Icy, accorrendo a salvare Aurora, incanalandole con la sua energia glaciale, un incantesimo di risveglio del letargo, mentre Darcy e Stormy la coprivano.
 
“Che diavolo sta facendo quel tipo?!”. Chiese la strega delle illusioni rivolgendosi alle presenti, Aurora guardò Alex, mentre questo, aveva in mente un’idea per finire definitivamente, lo scontro contro il Kraken Madre.
 
******
Intanto su Carrideus, Tritannus stava soffrendo come pochi, vicino a Lui c’era Selina, che lo guardava con preoccupazione, chiedendosi e sperando che Icy facesse in fretta ad eliminare il Kraken.
 
“Non preoccuparti per la mia amata Icy. Nessuno è in grado di sconfiggerla. Figurati un calamaro fuori misura!”, disse il tritone, ansante di fatica e dolore, stavolta però lo sentiva di meno, come se si fosse attenuato, rivoltasi alla strega dai capelli biondo cenere, quest’ultima sorrise.
 
“Sono più preoccupata per te, papà. Ma ho molta fiducia in mia madre Icy!”, disse Selina quando ad un tratto, si udì un esplosione magica, che scosse l’intera stanza.
 
“Che cosa sta succedendo?!”. Chiese Tritannus guardandosi intorno, prima di lentamente, mettersi a sedere sul letto, Selina lo fermò guardandolo.
 
“Non ti muovere papà. vado a controllare cosa sta succedendo!”. Rispose la strega dai capelli biondo cenere, prima di uscire dalla stanza e andare nel salone e ciò che vide la fece sbiancare in volto.
 
Politea era tornata, molte giovani studentesse streghe sono state sbaragliate con estrema facilità dalla ninfa, questa sbadiglio come annoiata dalla facilità con la quale aveva prevalso, quando s’accorse di Selina.
 
“Oh guarda un po’ chi c’ é. Ti stavo giusto cercando sai. Selina?!”. Chiese Politea rivoltasi alla strega dai capelli biondo cenere, questa arretrò di un passo quando, un paio di braccia passate sotto le ascelle, la bloccarono in una presa salda.
 
“E questa streghetta sarebbe colei che ci aiuterà?. Sei sicura di non esserti sbagliata Politea?!”. Chiese Aisha tenendo ben salda Selina, rivoltasi alla ragazza dai capelli castani, questa annuì prima di guardare Atticus e Valtor in terra, con le costole fratturate a causa di una convergenza magica tra Musa e Tecna.
 
“Non mi sbaglio mai ragazze. Ora niente e nessuno ci potrà impedire di portare via questa giovane talentuosa strega, ma non ti dispiace se ti chiamo con il tuo nome Selina?!”. Domando a sua volta Politea rivolgendosi alla strega dai capelli biondo cenere.
 
“No, lasciatemi subito!”. Rispose Selina mentre cercava di divincolarsi, quando Stella creò uno scudo di energia solare, per proteggere Aisha e la ninfa da un raggio oscuro, scagliato da Tritannus.
 
“Giù le mani da lei!!”. Disse il tritone rivoltasi alla donna che teneva Selina, il tritone sgranò gli occhi quando vide che altri era che. Sua cugina Aisha, questa ghignava malignamente, e solo allora Lui si rese conto che non era sola, le altre tre fate si erano riunite. Tutte con un ghigno maligno sul volto.
 
“Le winx?!”. Chiese incredulo Tritannus ansante di dolore, sorreggendosi grazie al suo tridente rivolgendosi alle quattro fate, le quali lo guardarono divertite con un ghigno inquietante sul volto.
 
“Come ti sei sciupato Tritannus. Un tempo eri forte, Ma si, hai ragione. Siamo tornate dalla prigionia e vogliamo vendetta!”. Rispose Aisha prima di scagliargli una sfera di morfix, che lo sbalzo con violenza contro la parete, Selina guardò sgomenta, suo padre adottivo.

“Papà!!”, urlò Selina, quando Politea sorrise aprendo un portale, in seguito guardo le winx, queste guardarono la strega dai capelli biondo cenere, sgomente dalle parole dette da essa. Aisha guardò suo cugino Tritannus.
 
“Oh hai fatto le corna a quella baldracca di Icy?. Non ti chiedo con chi. Perché c’ è poche possibilità di scelta!”, lo derise la fata dei fluidi rivoltasi a Tritannus, ma quando quest’ultimo stava per attaccarla, le altre tre winx, gli scagliarono i loro attacchi più potenti, facendolo sbalzare contro un’altra parete, facendogli attraversare la stanza, il tritone rimase inerte in terra dolorante e privo di sensi.
 
“Direi che avete padroneggiato bene i nuovi poteri, che vi ho donato!. Ora andiamo ragazze!”, disse Politea prima di aprire un portale ed entrare seguita dalle winx, mentre Selina urlava chiamando il nome di Tritannus.
 
*******
Alex richiamò il fucile a energia facendolo ricomparire nella sua mano e dopo averlo riconfigurato come un cannone da braccio, sparò un colpo ad altezza dell’occhio vitreo del calamaro. Questo ruggì di dolore e il ragazzo dai capelli corvini con un ghigno sul volto, agì.
 
Il ragazzo dai capelli corvini s’inabisso fino alla profondità di cinquanta metri, per poi risalire, sfruttando al meglio la forza della sua coda illusoria di squalo bianco, aumento la sua abilità illusoria magica, ricoprendosi il corpo a effigie dello squalo citato, ma pur tenendo il braccio destro, con ancora la forma illusoria della chela del gambero pistola.
 
Aurora rimase sbalordita dalla scena, quando Alex arrivò sotto la flaccida testa del Kraken madre, colpendolo in pieno con il braccio chela a mo’ di lancia, e dulcis in fundo. Lui fece scattare la chiusura della chela del gambero pistola, sparando un colpo a distanza molto ravvicinata, per non dire a bruciapelo, per la potenza del colpo aggiuntivo, il calamaro ruotò su sé stesso, prima di inabissarsi con una scia di sangue che gli fuoriusciva dalla bocca nelle profondità della zona ombra di morte, una tomba adatta per la creatura.
 
Le Trix rimasero a bocca aperta, mentre Alex fece svanire la chela illusoria, rimanendo con la coda da squalo bianco.
 
Aurora si toccò il petto, sentendosi più leggera, il parassita era sparito, questo voleva dire che era salva, e di conseguenza lo sarebbe stato anche Tritannus, i sovrani degli oceani di Andros, inclusi i loro abitanti.
 
“Alex!”, disse la fata del freddo abbracciando il suo amato, ignorando lo sguardo severo di sua madre Icy, questa si mise le braccia conserte, guardando seriamente il ragazzo dai capelli corvini.
 
“Pensavo che non c’ è la faresti. Ora che il Kraken madre e defunto, il mio amato Tritannus e salvo, come lo è anche mia figlia Aurora, ma non credere che ti ringrazi!”, disse Icy per poi riaprire un portale ed entrarci dentro.
 
“Torniamo ad Alfea Alex!”. Disse Aurora rivoltasi al suo amato, sorreggendolo con un braccio, Lui sorrise a stento era molto stanco.
 
“Si. Sono felice che tu stia bene. Però tua madre un grazie poteva dirlo no?!”. Chiese Lui rivolgendosi a Lei, Aurora sorrise nuotando tenendolo.
 
“In un certo senso ti ha ringraziato, ma mia madre e troppo orgogliosa per dirtelo apertamente!”. Rispose Lei rivoltasi ad Alex. Questo sorrise ed entrambi si allontanarono dal luogo dello scontro.
 
Nota dell’Autore: Il Kraken Madre e stato sconfitto. Questo ha favorito la guarigione degli abitanti degli oceani di Andros. Politea e le winx hanno rapito facilmente Selina. Che cosa succederà?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento.
 
Curiosità: Il gambero pistola e un crostaceo esistente capace di provocare una sorta di sparo da una sua speciale chela. Per ulteriori informazioni cercate su wikipedia. Un ringraziamento ai lettori che ho già citato in precedenza.
 
Anticipazioni: Flora giungerà su Yura e riuscirà a incontrare Dark Bloom, la fata della natura rivelerà alla sua amica, ciò che prova veramente. Camelia ad Alfea scoprirà una sconvolgente verità riguardo alla fata caduta.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 43
*** Dichiarazioni ***


Capitolo 43: Dichiarazioni.
 
Quando Flora giunse sul pianeta Yura, restò stupita dalla fertilità di quel mondo a prima vista sterile, la fata della natura si trovava, all’interno di una fitta foresta, inizio ad incamminarvi attraverso essa, chiedendosi quando e dove avrebbe incontrato quella ragazza Kendra e soprattutto, la sua amata amica Dark Bloom.
 
La fata della natura però, non immaginava che, diverse paia di occhi con l’iride verticale come quella dei serpenti, la stavano osservando attraverso le foglie degli alberi e delle siepi.
 
Ad un tratto Flora udì un frusciò e si volto, giusto in tempo di vedere la Lamia Carrenna, uscire dal cespuglio pronta ad un immediato scontro, la fata della natura restò sconvolta nel vedere per la prima volta nella sua vita, una donna-serpente.
 
“Possibile che voi studentesse di Torre Nuvola, non imparate mai!. Noi interspecie non abbiamo alcuna intenzione di obbedirvi, noi abbiamo offerto le nostre vite e la nostra eterna fedeltà alla regina di Yura: Dark Bloom!”, disse una seconda Lamia che scese agilmente da un albero,pronta ad usare qualche arma, o qualche incantesimo rivoltasi a Flora, questa era sconvolta, ma le guardo pronta ad un eventuale scontro.
 
“Anche se a vederti, non sembri una di quelle streghe alleate con quelle Trix. Dicci subito chi sei è il motivo perché sei qui?. Non provare neppure a mentirci, non ci riusciresti contro di noi!”. Domando Carrenna rivoltasi a Flora, questa abbasso le mani guardandole.
 
“Io sono Flora. Sono una cara amica della vostra regina e desidero parlare proprio con lei!”. Rispose la fata della natura rivoltasi alle Lamie, le quali sgranarono gli occhi, Carrenna chiuse gli occhi e si mise le braccia conserte.
 
“Dici la verità. Molto bene vieni con noi, ma resta dove possiamo vederti!”, disse schietta e decisa la luogotenente rivoltasi alla fata della natura, quest’ultima annuì e segui le due Lamie fino al loro villaggio.
 
Il villaggio delle Lamie, costituito di diverse palafitte a più piani, fissati nel terreno, sulle pendici di una collina, nella piazza centrale c’erano parecchie Lamie, maschi e femmine, ma anche esseri umani. Cosa che sorprese molto Flora, questa osservò il villaggio quando scorse in lontananza, la figura di Dark Bloom e Kendra.
 
La fata oscura stava parlando tranquillamente con un uomo serpente, anziano che pareva l’aria di essere il capo villaggio, ma entrambi interruppero la conversazione quando una piccola Lamia, dai capelli rosso amaranto, come la coda del medesimo colore non si avvicinò alla Regina di Yura, Dark Bloom le sorrise dolcemente, mettendosi su un ginocchio, carezzando i capelli rossi della graziosa bimba-serpente.
 
“Vostra maestà, perdonatemi se vi disturbo, come anche mia figlia Nadia, se ha interrotto la vostra conversazione con mio padre!”, disse Carrenna rivoltasi alla fata oscura, questa sorrise alzandosi in piedi. 
 
“Affatto Carrenna, non mi avete disturbato, e sempre un piacere per me, parlare con i miei sudditi!”, disse Dark Bloom quando vide Flora, questa le sorrise, mentre poteva sentirsi addosso tutti gli sguardi degli abitanti del villaggio.
 
“Flora come hai fatto a venire qua?!”. Chiese stupita la fata oscura, rivoltasi alla fata della natura, ma quando questa stava per dire qualcosa. Kendra fece un passo avanti.
 
“La qui presente Flora, le voleva parlare mia signora. E le ho detto dove viviamo!”. Rispose l’ancella rivoltasi alla sua signora, nonché madre, Dark Bloom la guardo seriamente, prima di sospirare e guardare la sua migliore amica, nonché l’unica.
 
“Sei venuta da sola Flora?!”. Le domando la fata oscura rivoltasi alla fata della natura, quest’ultima guardò Dark Bloom, in seguito Kendra, prima di rispondere dopo alcuni secondi.
 
“Si sono venuta qua da sola Bloom, vorrei parlarti!”. Rispose Flora rivoltasi alla fata oscura, questa stirò le labbra in un accennato sorriso.
 
“Molto bene, vieni con me nel mio palazzo Flora!”, disse Dark Bloom prima di voltarsi e salutare cordialmente gli abitanti del villaggio delle Lamie, con sorpresa della fata della natura, vide che il marito di Carrenna e padre della piccola Lamia Nadia, era un essere umano e avevano l’aria di essere molto innamorati.
 
In seguito, la fata oscura sollevò lo sguardo e si vide sorvolare l’immenso palazzo di Dark Bloom, cosa che suscito non poco stupore in Flora, questa quando vide la sua amata amica in volo assieme a Kendra, li raggiunse sino all’interno del maniero.
 
*****
Nel frattempo nell’oceano di Andros, Alex e Aurora incontrarono Nereus e Tressa, seppur fossero ancora provati dai dolori, provocatogli dal parassita, ora si erano perfettamente ripresi.
 
“Aurora!. Alex!. Sono felice di vedervi sani e salvi!. Avete sconfitto la Kraken madre!. E’ cosi?!”. Chiese il principe ereditario di Andros rivoltasi alla nipote e al ragazzo dai capelli corvini, questi si scambiarono un’occhiata reciproca, satura di affaticamento, ma entrambi sforzarono un sorriso.
 
“Si anche con l’aiuto delle Trix. Per fortuna ora non ci sono, altrimenti sarebbe scoppiato un bel vespaio!”. Rispose Alex rivoltasi a Nereus, questo annuì e guardo sua nipote.
 
“Aurora!. Mio padre Re Nettuno si è ripreso e vorrebbe ringraziarvi personalmente è a quanto vedo, avete anche bisogno di riposarvi un po’!. Venire nel nostro palazzo, come nostri ospiti!”. Disse il tritone dai capelli violetti rivoltasi alla coppia, Aurora annuì solamente, ultimamente da quasi un anno, aveva riavuto buoni rapporti con la famiglia reale degli oceani di Andros.
 
“Accetto l’invito, principe Nereus, però non offri ceci calamari, comincia a starci indigesti, con tutte le volte che l’abbiamo eliminato!”, disse con un tono di voce, saturo di umorismo rivoltasi al principe degli oceani e alla principessa Tressa e alla sua amata Aurora, questi ultimi risero divertiti.
 
“Tranquillo non c’è n’è saranno, coraggio seguiteci!”, disse Nereus rivoltasi alla coppia, questi annuirono seguendo i due principi degli oceani, fino al palazzo reale di Re Nettuno.
 
******
Flora era rimasta stupita, dalla grandezza degli interi del maniero di Dark Bloom, sia questa che la fata oscura, si ritrovarono nel lussuoso soggiorno, la fata della natura fissò la sua amata amica, e successivamente Kendra, questa stava osservando entrambe, con le mani unite dietro alla schiena.
 
“Di cosa volevi parlarmi Flora?!”. Chiese Dark Bloom rivoltasi alla fata della natura, quest’ultima sgranò gli occhi, cercando di dire qualcosa, senza riuscirci.
 
Kendra era consapevole di essere di troppo nella stanza assieme alle due fate, l’ancella con una semplice parola.
 
“Immagino che sia una cosa privata, mia signora, so che mi chiederesti lo stesso di rimanere, ma sono certa che è una cosa che riguarda soltanto voi due!”. Rispose Kendra al posto di Flora, rivoltasi a Dark Bloom, questa la guardo con la coda dell’occhio prima di annuire, acconsentendo così alla sua devota ancella, di congedarsi e uscire dalla stanza.
 
********
Nel frattempo ad Alfea. Camelia stava posando un libro sui ripiani della biblioteca della scuola per fate, certo per la ragazza dai capelli rosati, convincere l’ispettrice Griselda a farla entrare lo stesso, seppur fosse fuori dall’orario scolastico, fu un’impresa.
 
“Certo che a questa biblioteca, dovrebbero a parer mio, modificare l’orario in cui e possibile agli studenti e docenti, di potersi prendere tranquillamente i libri che stanno cercando, senza problemi. Per fortuna che l’ispettrice Griselda mi ha creduto quando l’è ho detto, che mi serviva un altro libro per prepararmi per una prossima verifica. Anche se quasi e vero!”, disse Camelia flebilmente fra sé, prima di prendere un altro libro, quando le cadde l’occhio su un altro libro dal titolo, alquanto interessante: Il libro delle fate.
 
La ragazza dai capelli rosati, prese anche quello, dopodiché uscì dalla biblioteca, permettendosi così all’ispettrice Griselda di chiudere a chiave la sala. Dopodiché Camelia fece ritorno nella sua camera e inizio a leggere proprio il libro delle fate.
 
*********
Nel maniero di Dark Bloom intanto, quest’ultima stava ancora aspettando la risposta alla sua domanda, sul motivo perché la sua migliore amica fosse venuta su Yura a parlare, non che non gli dispiaceva la sua compagnia, erano passati così tantissimi anni dall’ultima volta che loro si erano parlate.
 
La fata oscura si alzo in piedi e si fermò di fronte alla vetrata, intenta a osservare l’orizzonte, con le braccia incrociate sotto il suo prosperoso seno.
 
Di cosa volevi parlarmi Flora?!”. Chiese Dark Bloom rivoltasi alla fata della natura, questa la guardo con decisione, non doveva nasconderle più nulla, le avrebbe detto la verità.
 
La fata della natura si alzò anch’essa in piedi e lentamente si avvicino alla fata oscura, quest’ ancora intenta ad osservare l’orizzonte.
 
“Che c’era una cosa che era da molto, lungo tempo che desideravo tanto dirti Bloom!”. Rispose Flora avvicinandosi ancora un po’ di più a lei, rivoltasi alla fata oscura, questa chiuse gli occhi voltandosi appena verso di lei.
 
“E cosa volevi dirmi da cosi tanto tempo Flora?!”. Chiese Bloom a sua volta rivoltasi alla fata della natura, quest’ultima per tutta risposta le afferra i polsi delle sue mani, ricoperte da una sorta di esoscheletro di metallo organico, e unì le sue labbra a quelle scure della fata oscura.
 
“Ti amo!. Da molto tempo Bloom!”. Rispose solamente Flora rivoltasi alla fata oscura, quest’ultima, sgranò gli occhi.
 
*******
Nella sua camera nella scuola per fate, Camelia stava leggendo il libro delle fate, lo stesso libro che le winx si erano portate con loro sulla Terra, quando anni addietro erano andate a cercare l’ultima fata della Terra ossia Roxy.
 
La ragazza dai capelli rosati, si chiedeva chi mai fossero stati il responsabile o i responsabili, di aver trattato così male un libro bellissimo e interessatissimo come quello. La sezione del Believix era completamente danneggiata, coperta di macchie, come caffè o altro.
 
“Certa gente non ha proprio riguardo per i libri!”, disse fra sé Camelia continuando a sfogliare le pagine quando, trovo qualcosa che la colpì: La storia della Fata Caduta.
 
La ragazza dai capelli rosati continuò a leggere ma quando vide un piccolo ritratto delle fate che avevano tradito Lilith. La principessa di Limphea per poco, non le cadde il libro di mano, le quattro fate che avevano tagliato le ali alla fata ancestrale, avevano sul volto un’espressione sadica e divertita.
 
Ma non era l’immagine in perse a colpire Camelia, bensì, il fatto che le quattro fate, assomigliavano in modo inquietante alle winx: Aisha, Tecna, Musa e Stella. Oltre il fatto che Lilith somigliava a Bloom. una bizzarra, quanto inquietante coincidenza.

Nota dell’Autore: Flora ha dichiarato ciò che prova per Bloom, che e oltre ad una semplice amicizia per Lei. Aurora e Alex sono ospiti da Re Nettuno, e Camelia ha scoperto qualcosa di molto inquietante sul libro delle fate. Oltre che e stato trattato male dalle winx. Che la storia di Lilith e di Bloom coincida in qualche modo?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento. Ringrazio corvina 300 per aver recensito il precedente capitolo. Tressa. Wapka. E gli altri autori già citati nei precedenti capitoli.
 
Anticipazioni. Un capitolo rovente punto.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 44
*** Unioni e antichi rancori. ***


Capitolo 44: unioni e antichi rancori.
 
Dark Bloom era sconvolta dall’inaspettata rivelazione di Flora riguardo ai suoi sentimenti che provava per Lei.
 
“Flora?!. Hai detto … Che tu mi ami?!”. La domando incredula la fata oscura rivoltasi alla fata della natura, questa le prese il viso tra le mani, stupendosi quando sentì la sua candida pelle come ceramica, morbida e vellutata al tatto.
 
“Si Bloom ti amo, da molto tempo!”. Le rispose dolcemente Flora carezzandole il viso, rivoltasi alla fata oscura, questa le vennero gli occhi lucidi. Le mani della fata della natura, lentamente scesero sull’esile collo di Dark Bloom fino alle sue spalle.
 
“Ma Flora è Helia?!”. Chiese la fata oscura rivoltasi alla fata della natura, questa guardo in basso, per poi sollevare i suoi occhi verdi, fissando intensamente quelli scarlatti della fata oscura.
 
“Amo Helia. Da quando tu e Sky vi eravate messe insieme, mi sono rattristita sapendo che non potevo averti. Temevo che una volta saputo ciò che provassi per te, non so come avresti reagito. Helia era un caro ragazzo e l’amavo molto, e l’amo ancora tutt’ora. Lui l’aveva capito subito che la mia amicizia nei tuoi confronti, era qualcosa di più!”. Rispose Flora rivoltasi a Dark Bloom, questa si sentì colpita dalle parole dette dalla fata della natura.
 
La fata oscura sollevo una mano e carezzo con il suo dorso, la guancia di Flora, questa vide chiaramente che le mani della fata oscura, dai gomiti fino alla punta delle dita, erano ricoperte da una sorta di esoscheletro, ma incredibilmente calde.
 
“Flora, mia dolcissima Flora. Ho sempre apprezzato la tua gentilezza e la tua dolcezza, avrei accettato il tuo amore allora, come ho accetto ora!”, sussurro Dark Bloom sensualmente, cosa che fece avvampare la fata della natura, questa la guardò negli occhi, prima che la fata oscura unisse le sue piene, scure labbra alle proprie, in un bacio saturo di passione.
 
Flora chiuse gli occhi abbandonasi al bacio passionale della sua amata Dark Bloom, la lingua di quest’ultima giocava sapientemente con quella della fata della natura, mentre le sue sei ali Enchantix oscure, si avvolsero lentamente come fossero, i petali di un fiore, coprendo completamente le due fate amanti.
 
Quando le ali oscure di Dark Bloom si aprirono nuovamente, con stupore di Flora, questa si stava chiedendosi come avessero fatto a comparire nella camera della fata oscura, quest’ultima aveva indosso gli abiti della sua trasformazione ossia, il cortissimo top rovesciato e pantaloni lunghi di pelle nera, infine stivali a tacco alto.
 
Le mani artigliate della fata oscura, si posò una sulla schiena di Flora e l’altra, sulla sua nuca, la fata della natura guardò Dark Bloom prima che quest’ultima, le leccò le labbra con una lingua rossa e lunga prima di baciarla con passione.
 
Flora carezza la schiena di Dark Bloom, fermandosi sino a sopra le sue toniche natiche, ricambiando il passionale bacio, la fata oscura poteva sentire che la fata della natura, la stava desiderando, il suo calore la stava invitando a farla sua e accolse la sua richiesta.
 
******
Kendra era andata al lago per nuotare tranquillamente, dentro di sé sorrise è non si chiese neppure cosa stavano facendo, sua madre e Flora da sole.
 
L’ancella uscì fuori dall’acqua, si strizzò i capelli dall’acqua in eccesso, dopodiché si lego i capelli rifacendosi la coda e le frange, dopodiché si rivesti.
 
“Forse mia madre ha trovato l’amore ora. Però non è ancora giunto il momento per rilevarle la mia vera identità. Quando sarà il momento giusto lo faro personalmente. Ma ho l’impressione che quelle due. Elettra e Aurora, iniziano a sospettare qualcosa, dovrò stare in guardia da loro e tenerle d’occhio, se sarà necessario!”, disse Kendra con gli occhi che cambiarono colore dal turchese ad un inquietante rosso scarlatto.
 
********
Dopo essersi amate nei piaceri carnali, Flora si accoccolo tra le braccia di Dark Bloom, quest’ultima la strinse a sé, carezzandole i capelli, guardandola dolcemente, con un sorriso sul volto.
 
“Ti amo Bloom. Non sei più sola, resteremo sempre insieme!”, disse Flora convinta e fiera delle sue parole rivoltasi alla fata oscura, questa le carezzo i capelli con un dolce sorriso sul volto, mentre le sue sei ali Enchantix, si avvolsero come un velo, sul corpo della fata della natura stretta fra le sue braccia, riscaldandola con il suo calore.

“Ti amo anche io Flora. Sono felice, di essere nuovamente amata da qualcuno!”, disse Dark Bloom, dopodiché quando le luci si spensero le due fate si addormentarono l’una fra le braccia dell’ altra.
 
********
Intanto nel nascondiglio di Politea, le winx dopo aver rinchiuso Selina, in una cella magica, con una sorta di collare antimagia fissato al collo, si erano riunite nella loro camera dove stavano tutte insieme. Aisha aveva portato con se diverse bottiglie di birra.
 
“Il piano di Politea non potrà fallire ragazze!. Ora che abbiamo quella smorfiosetta di Selina, quel libraccio del suo Legendarium, la distruzione di Bloom e vicina!”, disse Musa, vuotandosi in un solo, lungo sorso il suo boccale, colmo di birra.
 
“E io che speravo che Bloom sarebbe morta, quando era andata su Pyros!. Tsk. E io che pensavo che i draghi fossero pericolosi, cosi se quella baldracca fosse morta sul pianeta dei draghi, noi avremmo sconfitto Valtor tranquillamente e ci saremmo prese tutti i meriti!”, disse Stella rivoltasi alle winx, le quali annuirono prima di bersi, vuotandosi un altro boccale di birra.
 
“Per fortuna che Bloom non s’ è accorta quando era tornata ad Alfea, che meta dei suoi vestiti li abbiamo bruciati!”, disse ridacchiando Musa, suscitando una risata generale delle sue amiche e compagne.
 
“E vi ricordate la sua faccia quando ha viste tutte noi trasformate in Enchantix?. Sembrava un cane bastonato!. Che pena!”, disse Aisha ridacchiando dopo essersi svuotata ben due boccali di birra di fila.
 
“Sii!. Non sapete quanto desideravo che Bloom se ne andasse via, una volta capito che lei non poteva essere una vera fata. Un Enchantix, anzi non se lo sarebbe neppure meritato. Cosa diamine avrà fatto per averla come forma?!”. Chiese Tecna rivoltasi alle sue compagne, dopo essersi scolata un altro boccale di birra, con i chiari segni dell’ubriachezza.
 
“Mah. Chi lo sa. mi sono già fatta troppe idee, anche le più malsane. Vi ricordate quando abbiamo ballato sulla sua tomba?!”. Chiese Aisha ormai persa nei meandri dell’ubriachezza, dopo essersi scolata in totale: sei boccali colmi di birra.
 
“Sii. Abbiamo festeggiato fino all’alba!. Di giorno fingevamo che ci mancasse ma alla sera, facevamo baldoria. Neppure quelle sgualdrinelle delle Trix l’avrebbero fatto ciò che abbiamo fatto noi!”. Rispose Stella prima di cadere sul letto ormai fuori come un balcone, ubriaca marcia, dopo venti minuti alcune di loro stavano amoreggiando tra di loro.
 
Note dell’Autore: capitolo ricco con tanto di contorno. Coff. Ehm troppe parole scusate. Flora e Bloom si sono amate e felici. Le winx hanno in mente qualcosa, mentre Kendra e persa nei suoi pensieri. Che cosa accadrà adesso?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 45
*** Retroscena passati e presenti. ***


Capitolo 45: Retroscena passati e presenti.
 
Avvertenza: la parte scritta completamente in corsivo e un ricordo passato, mentre se compare, ma scritto normale, sono dei pensieri. Scusate ma mi sono ritenuto opportuno informarvi. Vi lasciò alla lettura del capitolo.
 
Aurora e Alex si trovarono nella sala del trono, al cospetto del sovrano degli oceani Re Nettuno, questo si era perfettamente ripreso dall’infezione del parassita, lo stesso che aveva colpito Lui, gli abitanti dell’oceano di Andros, Tritannus, causato dalla Kraken madre.
 
Il sovrano degli oceani, guardò con un sorriso Aurora e Alex, entrambi si erano ripresi dopo l’accesso combattimento contro il calamaro gigante di alcune ore prima.
 
“Aurora!. Alex!. Vi ringrazio, anche a nome di tutti gli abitanti degli oceani di Andros. L’ infezione e stata debellata. Sono in debito con voi un’altra volta!”, disse l’anziano tritone rivoltasi alla coppia. I quali sorrisero.
 
“Re Nettuno, non ho dimenticato ciò che ci siamo detti nella nostra precedente conversazione, quando sono venuta io stessa a parlarvi, un anno fa!”, disse Aurora rivoltasi al sovrano tritone, questo chiuse gli occhi, alzandosi dal trono, con le mani lungo i fianchi, al suo fianco, la Regina Ligea guardava la sua nipotina.
 
“Anch’io, non lo dimenticato Aurora. Ma ciò che ho detto è la pura verità, certo. Tritannus, potrebbe averti raccontato la sua versione dei fatti, ma come ti ho parlato allora, te lo ridico adesso. la scelta di quale sia a tuo parere l’autentica verità spetta solamente a te!”, disse Re Nettuno con tono solenne, guardando la sirena dai capelli celesti nonché fata del ghiaccio. Questa fece mente locale, ricordandosi quel giorno di un anno fa.
 
*******
Un’ anno fa Aurora e Alex, questo chiamato dalla sirena dai capelli celesti affinché l’accompagnasse su Andros, al palazzo reale del sovrano degli oceani Re Nettuno, questo accolse Lei e il ragazzo dai capelli corvini con un sorriso accennato, come del resto anche la famiglia reale al seguito.
 
“Miss Aurora. Non mi aspettavo una vostra visita da parte tua!. Mi permetti di chiederti il motivo?!”. Chiese il sovrano degli oceani, rivoltasi alla strega dai capelli celesti, questa si mise le braccia conserte, mentre Alex osservava la scena seguendo con lo sguardo sia la famiglia reale degli oceani di Andros, che la sua amata.
 
“Si. E’ mi permetto di rispondere alla vostra domanda. Anche se immagino già, sapete per quale motivo, sono venuta nuovamente qui, ma di mia volontà!. Un anno fa, ossia l’ultima volta che ci siamo parlati, ma come tutti i presenti ricordiamo, non abbiamo finito la nostra conversazione fino ad oggi, almeno!”. Rispose Aurora con un tono di voce calmo, rivoltasi a chi sarebbe stato suo nonno Re nettuno, questo annuì in cenno d’assenzio.
“E ricordo anche, che avevi detto che ti saresti fatta viva tu. Ho ben ragione?!”. Chiese nuovamente il sovrano degli oceani, rivoltasi ad Aurora, questa inarca un sopraciglio, fissando seriamente Re Nettuno.
 
“Si”. Rispose solamente la strega dai capelli celesti rivoltasi al sovrano degli oceani, questo si mise a sedere sul trono, pronto ad ascoltarla.
 
Nel frattempo Nereus, Tressa e la regina Ligea, osservarono come del resto anche Alex, la scena, in assoluto silenzio. Dopo un breve secondo di silenzio fu nuovamente la sirena del freddo.
 
“Mio padre Tritannus in quanto primogenito, gli spettata a Lui il diritto di successione al trono, dove siete seduto Voi. Ma poi all’ improvviso, Voi Re Nettuno. Glielo avete privato!!. E scelto come successore, suo fratello gemello Nereus!!. Per quale motivo avete fatto questa insulsa scelta?!!”. Chiese Lei seriamente rivoltasi al sovrano degli oceani, questo assottiglio seriamente gli occhi, Alex temendo che si sarebbe scatenato un vespaio, nuotò mettendosi tra di loro.
 
“La mia scelta e scaturita dalle azioni di Tritannus. Forse non vorrai credermi, ma ascoltami, mentre ti spiegherò tutto, come volevo fare con tuo padre anni fa!”. Rispose Re Nettuno, rivoltasi ad Aurora, quest’ultima assottigliò minacciosamente gli occhi, ma poi quando vide Alex fissarla, Lei lentamente si costrinse a calmarsi.
 
“E va bene. Ti ascolto Re Nettuno!”. Disse seriamente la sirena dai capelli celesti, mettendosi le braccia conserte, Alex si mise vicino a Lei sia per precauzione, oltre per stare assieme alla sua amata. Il sovrano degli oceani si alzò dal trono.
 
“Mio figlio. Tuo padre Tritannus esattamente come hai detto tu stessa Aurora. Gli spettava di diritto il titolo di principe ereditario e prossimo re degli oceani di Andros. Come il qui presente principe Alex di Tir Nan Og, potrà confermarlo. Ma pensò, che anche dove vivi con la tua famiglia, conosci i compiti e i comportamenti regali. Ho ragione fin qui?!”. Chiese Re Nettuno rivoltasi ad Aurora, questa si limitò ad annuire, per tutta risposta tambureggiando nervosamente le dita sui gomiti.
 
“Si. Vada avanti l’ascolto!”. Rispose solamente la sirena del freddo rivoltasi al sovrano degli oceani, Re Nettuno prosegue guardando sua nipote ai piedi della piccola scalinata lo separava dal trono.
 
“Tritannus è sempre stato di un carattere scorbutico, al punto di lasciare stare i compiti e comportamenti regali, sia per le apparizioni pubbliche che in questo palazzo, Io speravo che cambiasse con il tempo atteggiamento, invano però!”. Disse il sovrano degli oceani rivoltasi alla nipote, Aurora serrò la mascella.
 
“Forse anche dal fatto che mio padre abbia questo carattere, perché era meno amato di suo fratello Nereus!!”, disse Aurora seriamente rivoltasi non solo a Re Nettuno, ma persino alla famiglia reale, ma proprio quando la regina Ligea stava per dire qualcosa. Alex guardò la sirena del freddo.
 
“potrebbero essere cosi Aurora, ma non puoi certo dire che tuo padre abbia fatto qualcosa di buono, per favore, ascoltalo fino alla fine!”, parlò il ragazzo dai capelli corvini rivoltasi alla strega del freddo, questa strinse e rilasso, subito dopo i pugni.
 
“Okay. Prego può continuare, Re Nettuno!”, disse Aurora rivoltasi al sovrano degli oceani, questo annuì toccandosi, stirandosi la barba bianca.
 
“Però ho voluto offrire una possibilità a Tritannus. Quando al giorno dell’incoronazione, tuo padre non si presentò assieme a Nereus, compresi che nulla sarebbe cambiato, e proclamai Lui come futuro re degli oceani di Andros. Posso ammettere con tutta sincerità che ciò che fece tuo padre mi sconvolse. Attentare alla vita di suo fratello, sangue del suo stesso sangue!”, disse Re Nettuno rivoltasi ad Aurora, questa sgranò gli occhi per lo stupore.
 
La sirena del freddo era rimasta sconvolta e stupita in egual misura, perché suo padre Tritannus, l’aveva raccontato tutt’altra versione, che lui si era opposto alla decisione è suo padre, il sovrano degli oceani Re Nettuno, lo fece imprigionare senza troppi complimenti.
 
- Mio padre e mia madre, mi hanno raccontato un’altra versione, sapevo che papà era una testa calda, me lo dicevano spesso zia Dark Bloom e le zie Darcy e Stormy, però nulla cambia che Re Nettuno abbia imprigionato mio padre Tritannus! -, pensò fra sé Aurora guardando chi dovrebbe essere suo nonno con serietà.
 
“E riguardo al fatto che voi, avete fatto imprigionare mio padre, nelle prigioni di Andros?!. Questo di cosa mi dite?!”. Chiese la sirena del freddo rivoltasi seriamente al sovrano degli oceani. Re Nettuno si toccò il mento e la barba bianca.
 
“Il comportamento di Tritannus mi aveva sconvolto come ti ho detto, perciò lo feci imprigionare affinché si calmasse un po’, una volta sinceratomi delle condizioni di Nereus e aver lasciato tuo padre nella cella per una notte,giusto il tempo di sbollire la rabbia, gli avrei parlato e spiegato tutto come ora sto facendo con te!”. Rispose il tritone sovrano rivoltasi a sua nipote, questa intuì chiaramente la tristezza nel tono della sua voce, come se ancora adesso, gli dispiacesse ciò che era successo, molto tempo fa.
 
“Ho saputo che per un paio di giorni, voi non siete uscito dal palazzo. Pensò e immagino che vi stavate domandandosi dopo l’evasione di mio padre, di essere stato in parte responsabile!. Riguardo alla vostra spiegazione e logica e coinciderebbe in parte con ciò che ha raccontato mio padre!”, disse Aurora rivoltasi al sovrano degli oceani.
 
*********
Aurora guardò Re Nettuno, questo ricambiò lo sguardo, prima di rimettersi a sedere sul trono.
 
“Dopo quella conversazione, e con il tempo che ci siamo parlati ho imparato a considerarvi parte della famiglia, seppur tenga segreta questa cosa alla mia famiglia, certo forse o mai riusciremmo ad andare pienamente d’accordo, con le nostre rispettive famiglie, ma sappiate che io vi considero tali. Ora vogliate scusarmi ma devo tornare ad Alfea!”. Disse la sirena dai capelli celesti rivoltasi alla famiglia reale degli oceani di Andros.
 
“Anche noi Aurora, forse nulla potrebbe cambiare i rancori di tuo padre nei nostri confronti, ma venendo qui, ascoltandoci, hai dimostrato di poter cambiare le cose. Io ti considero sempre mia nipote e nulla cambierà questa cosa, non l’ha ripudierò mai!”, parlò il sovrano degli oceani rivoltasi alla sirena, questa sorrise dopodiché Lei e Alex uscirono dal palazzo, dopo aver attraversato il portale raggiunsero Magix e si trovarono nel lago di Rocca Luce.
 
******
Intanto su Carrideus, Icy era rimasta sconvolta, una volta saputa che Selina ed era stata rapita da Politea e dalle winx, Tritannus si era ripreso dalla sonora batosta subita, oltre dal parassita.
 
Valtor era rimasto ferito e c’e avrebbe avuto di tempo per riprendersi perché si era beccato violentemente più di una convergenza magica dalle winx, e come beffa al danno, le quattro fate ci avevano persino infierito su di lui.
 
“Le winx sono tornate?! E si sono alleate con Politea?!. Questa non me lo sarei mai aspettato da quelle smorfiose ochette!”. Disse Icy rivolgendosi ai presenti, Stormy guardò sua sorella maggiore.
 
“Icy, prima che ti metti a fare di testaccia tua, sarebbe meglio che informi anche Dark Bloom di questa storia, domattina veniamo con te su Yura! Siamo stremate e anche tu non sei decisamente fresca come una rosa!”. Disse la strega delle tempeste rivoltasi ai presenti. I quali annuirono.
 
“Dark Bloom avrà finalmente la sua vendetta, per sempre!”, disse Darcy rivoltasi ai presenti.
 
Dopo che tutti erano tornati nelle loro rispettive camere, Atticus guardava Elettra, questa preoccupata per suo padre, ma l’arcimago le carezzo i capelli violetti con un sorriso rassicurante.
 
“Su riposati piccola mia, sto bene!”, parlò l’arcimago rivoltasi ad Elettra questa abbraccio suo padre dopodiché usci dalla stanza lasciandolo da solo con sua madre Stormy.
 
“Avevo sentito parlare delle winx, ma non avrei mai immaginato che fossero delle pazze prive di scrupoli. Sono sempre state cosi?!”. Chiese Atticus rivoltasi alla strega delle tempeste, questa si mise sotto le coperte, accoccolarsi al petto di Lui, mentre questo le carezzava i capelli.
 
“No. erano soltanto delle insulse ochette. Pensavo cosi anche di Dark Bloom, prima di conoscerla bene da capire che mi stavo sbagliando. Dopotutto e grazie a lei che ci siamo rincontrati amore mio!”. Rispose maliziosa Stormy rivoltasi ad Atticus, questo le carezzo la schiena, con un sorriso sul volto.
 
“Su Wishsperia. Sono passati tanti anni, siamo cresciuti insieme, certo ancora adesso come dice tua sorella Icy e Darcy, sono un neutrale, ma per me e l’importante che sono con te mia amata!”, disse l’arcimago rivoltasi a Stormy, questa gli sfilo gli occhiali dal naso con un sorriso dolce.
 
“Saranno un po’ gelose e invidiose che, io non ho mai dimenticato il mio primo amore, scommetto che Icy e Darcy potrebbero essere ancora innamorate di te!”, sussurrò la strega delle tempeste carezzando dolcemente la fasciatura del suo amato.
 
“Certo avevo un debole per voi tre, ma ho sempre avuto un debole solamente per te Stormy. o preferisci che ti chiamo: Pantera!”, disse Lui rivoltasi alla strega delle tempeste questa, generò piccole scintille, che risaltarono l’imporpora mento delle sue guance.
 
“Non provocarmi amore!”. Disse maliziosa e provocante Stormy, rivolta ad Atticus, questo le sussurrò il soprannome della strega delle tempeste, questa ghignò spegnendo la luce e dando tutta se stessa.
 
Nota dell’Autore: un piccolo chiarimento da parte di Furia del drago e stato messo al suo posto, riguardo Aurora e Re nettuno, le Trix hanno saputo del rapimento di Selina, e presto si dirigeranno verso Yura da Dark Bloom. Che cosa accadrà scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 
Piccole anticipazioni: Aurora ritorna ad Alfea, le lezioni proseguono, ma il desiderio forte di chiudere con le cattive una questione con Chiara e forte. Le winx e Politea costringono Selina, a usare il suo Legendarium per scoprire quale la cosa migliore per eliminare Dark Bloom.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 46
*** Ritorno quasi alla normalita ***


Capitolo 46: ritorno quasi alla normalità.
 
Aurora fece ritorno ad Alfea in tarda serata, preferì non disturbare Camelia che stava dormendo serenamente, la fata del freddo si mise a dormire, felice di aver aiutato gli abitanti di Andros, oltre la vita di suo padre Tritannus.
 
Il giorno successivo le lezioni cominciarono, la fata del freddo dovette sorbirsi le lezioni del professor Wigzi, che come Lei stessa ammetteva, erano mortalmente noiose, per fortuna che l’ora di lezione, passo in fretta; le lezioni successive erano molto più interessanti. Al punto che Aurora quasi le dispiaceva interromperle a causa dell’intervallo.
 
Nel cortile della scuola, Camelia e Aurora si erano sedute su una delle tante panchine nei pressi della fontana del giardino.
 
“Questa storia della fata caduta e alquanto curiosa Camelia. Ma che tu dici che questa Lilith è che le fate, traditrici che bramarono i poteri sconosciuti di Lei. Somigliassero incredibilmente alle winx e la fata caduta assomiglia, di viso a Dark Bloom. scusa se te lo dico, ma non ci credo finche non lo vedrò con i miei occhi!”, disse la fata del freddo rivoltasi all’amica, la principessa di Limphea, si passo una mano diafana tra i propri capelli rosati, per metterseli in ordine, per colpa di una brezza improvvisa di vento.
 
“Eppure è così, visto che fra poco arriverà Alex, venite con me alla biblioteca, cosi saremo soli e potrete vedere con i propri occhi, la stessa identica cosa che ho notato io!”, parlò Camelia rivoltasi ad Aurora, questa accavallò le gambe, poggiando i gomiti sulla spalliera della panca, guardando il cielo azzurro, come i suoi occhi.
 
“D’accordo Camelia, sia chiaro: non è che non ti creda, ma sarebbe una coincidenza alquanto. Come dire inquietante!”, parlò la fata del freddo rivoltasi alla principessa dai capelli rosati, ma prima che potesse dire qualcosa, l’attenzione di entrambe, fu attirata da un gridolino acuto di ammirazione di alcune allieve, che stavano assieme a Chiara.
 
“Hai sconfitto dopo una strenua battaglia, la figlia di Icy, sei fantastica Chiara!!”, disse un’allieva rivoltasi alla principessa di Eraklyon, questa sorrise fiera delle sue parole, non si poteva dire altre tanto per Aurora, questa rossa in viso come fosse un vulcano, prossimo ad eruttare, stava alzandosi in piedi, pronta a dare una lezione alla ragazza dai capelli platino.
 
Camelia, intuendo il pericolo, l’afferro per il polso fermandola, Aurora cercò di liberarsi, furiosa per ciò che Chiara stava dicendo ancora adesso, che la fata del freddo l’aveva supplicata di lasciarla andare, come se fosse stata la più forte proprio la principessa di Eraklyon.
 
“Lasciami subito!. Camelia!. Quella bugiarda, stavo vincendo Io, se non fosse stato per quel maledetto parassita del Kraken, che mi stava indebolendo. E inutile che quella cerca di rovinarmi la reputazione, lei non è niente e soltanto, una stupida ochetta, al pari con le figlie delle winx!”, disse furibonda Aurora rivoltasi  alla principessa di Limphea, quando questa scorse in lontananza Alex, un vero colpo di fortuna che Lui era arrivato in anticipo.
 
“Aurora calmati. Hai visto che c’ è Alex?!”. Chiese Camelia rivoltasi alla fata del freddo, questa istantaneamente, sbatte le palpebre come se fosse tornata in sé e volse lo guardo verso l’ingresso dove vide arrivare, il suo amato in sella alla sua windRunner.
 
Ma quando la fata del freddo stava andando verso di Lui, vide che Chiara stava facendo altre tanto, ma un altro colpo di fortuna suono la campanella, e l’ispettrice Griselda, severa come suo solito, fece ritornare le studentesse alle lezioni.
 
Aurora stava fumando di rabbia, scoccando un’occhiataccia a Chiara, questa però si lasciò sfuggire, parlando con le sue amiche, che Lei sarebbe andata a Magix a fare delle compere, e in seguito avrebbe parlato con il suo fidanzato Alex.
 
Cosa ovviamente falsa, e Aurora lo sapeva bene, anche se, da quanto le aveva raccontato Claire, la procedura di far annullare il falso fidanzamento tra il principe di Tir nan Og, e quella di Eraklyon, procedeva molto a rilento, la probabile causa era la madre di Chiara, Diaspro che non aveva alcuna intenzione di annullarlo, seppur Sky volesse lasciare ai due, un po’ di tempo.
 
- Ora sono una fata ma nulla mi proibirà di vendicarmi di quella smorfiosa di Chiara, quella non immaginandosi che stavo male, si pavoneggia di avermi sconfitta. E pretende che Alex ora e soltanto suo!-, pensò fra sé Aurora mentre seguiva Alex e Camelia verso la biblioteca, dove la ragazza dai capelli rosati, con una scusa inventata sul momento all’ispettrice Griselda, per far acconsentire allo studente di Fortezza Nera di entrare all’interno della scuola.
 
La fata del freddo, ormai era decisa di vendicarsi della principessa di Eraklyon, con una semplice scusa si allontano dal suo amato e dalla sua migliore amica, per andare nella foresta di Selva Fosca, dove Chiara era andata lì per raggiungere la città di Magix.
 
Ma per quello che Aurora aveva in mente, c’era la remota possibilità che Chiara non sarebbe mai arrivata a Magix, né tantomeno da un'altra parte.
 
*********
Nel frattempo nel nascondiglio di Politea, quest’ultima assieme alle sue compagne, le winx, entrarono nella cella di Selina, questa le guardo timorosa quando vide che la ninfa le aveva gettato ai suoi piedi, il Legendarium.
 
“Ti abbiamo portato via da quelle perdenti delle Trix, affinché tu ci possa aiutare!. Le tue abilità non sono apprezzate da quelle tre pseudo streghe!”, disse la ninfa rivoltasi alla strega dai capelli biondo cenere, questa la guardo seriamente.
 
“Falla finita con le tue lusinghe, le Trix sono migliori di te e delle tue stupide compagne, almeno le Trix. Non sono state vigliacche di uccidere una loro compagna a sangue freddo e accusare gli altri perché si credono intoccabili!”, parlò Selina rivoltasi a Politea e alle winx, la ragazza dai capelli castani sorrise, ma le winx erano furibonde.
 
“Credimi Selina, quando avrò ciò che voglio, le Trix saranno soltanto un lontano ricordo, il mio potere le distruggerà, ma ho la mia etica quando tratto gli affari, e visto che questa Bloom, mi sta antipatica in quanto sorella di Daphne, aiutò le mie compagne winx ad annientarla. E qui entri in gioco tu!”, disse con un’inquietante calma la ninfa rivoltasi alla strega dei serpenti, questa la guardo con rabbia.
 
“Non aiuterò mai delle vigliacche come voi!. Avete troppa paura di Bloom per affrontarla a viso aperto?!”. Chiese Selina rivoltasi alle presenti, Stella le scagliò addosso una sfera dorata che la fece cadere in terra.
 
“Affatto!. La distruggeremo con qualunque mezzo necessario, vogliamo soltanto divertirci nel vederla nuovamente soffrire come abbiamo fatto anni fa!”. Rispose la principessa del sole e della luna.
 
“E poi non hai molta voce in capitolo, con quei vestiti succinti, ma non mi meraviglio da una che frequenta le Trix!”, aggiunse Stella rivoltasi a Selina, quando le altre winx, stavano diventando irrequiete e impazienti, non sopportando più la resistenza di Selina.
 
Musa guardò male Selina prima di scagliare a quest’ultima una sfera di onde sonore, che la fecero sbalzare contro la parete con violenta, la strega dai capelli biondo cenere sollevo dolorante lo sguardo.
 
“Se ci tieni alla tua pellaccia, ti conviene aprire quel polveroso libro che tu chiami Legendarium, e cerchi qualcosa che possa eliminare anzi. Annientare una volta per sempre Bloom, cosi una volta di mezzo lei, seppur sappiamo dove si trovino due cristalli che ci mancano, potremmo proseguire con i nostri piani di conquista!”, disse Aisha guardando Selina con disprezzo, questa chino la testa, arresa, Lei era pur sempre una strega al primo anno, e le fate di fronte a lei, avevano un curriculum impeccabile, seppur fossero dell’ essere spregevoli oltre che assassine senza cuore, né anima.
 
“Va bene. Cercherò nel mio Legendarium, qualcosa di abbastanza potente che possa aiutarvi nei vostri piani!”, disse Selina con un tono di voce arrendevole rivoltasi alle winx e Politea, queste sorrisero malignamente.
 
“Ti diamo tempo, fino a stasera per trovare qualcosa di soddisfacente, noi abbiamo cose molto importanti da fare che badare a Te!”, disse Aisha ghignando rivoltasi alla strega dai capelli biondo cenere, questa annui, maledicendole mentalmente con certi aggettivi che farebbero impallidire chiunque, anche se molto probabilmente per le fate, se l’avessero potuta sentire, sarebbero stati dei complimenti.
 
******
Chiara stava camminando nella foresta di Selva Fosca, quando non si accorse che qualcuna, dagli occhi glaciali si stava avvicinando silenziosamente grazie ad un incantesimo di brezza invernale, abbastanza simile al fantasma di ghiaccio polare, solo che a differenza, rendeva silenziosi e non invisibili come quest’ultimo.
 
“Principessa Chiara!”, urlò qualcuno dietro alla ragazza dai capelli biondo platino citata, quando questa si volto, giusto in tempo di ritrovarsi una sfera di energia glaciale che la colpì in pieno e la sbalzò all’indietro di cinque metri.
 
“E Tu chi diavolo sei?!. Razza di plebea!. Cosa vuoi?!”. Chiese la principessa di Eraklyon altezzosa e satura di superiorità rivoltasi ad Aurora, questa sorrise prima di ridacchiare in modo divertito.
 
“Non ti ricordi di Me?. Sono Aurora e sono tornata a finire la nostra chiacchierata, la stessa di quanto ti vanti di avermi sconfitta, bene!. Dimostralo Chiara ora!”. Rispose la fata del freddo rivoltasi alla principessa di Eraklyon, questa sgranò gli occhi ma si preparò al combattimento.
 
“Ti umilierò stanne pur certa, Alex e soltanto mio, e vi farò rimangiare ogni singola offesa, fino a farti supplicare di risparmiarti l’umiliazione!”. Disse Chiara rivoltasi a Aurora, questa ghigno malignamente.
 
“Ed io non avrò esitazioni a infliggerti una punizione esemplare!”, disse malignamente la fata del freddo rivoltasi alla principessa di Eraklyon.
 
Lo scontro stava per iniziare!.
 
Nota dell’Autore: Selina sta cercando sul suo Legendarium qualcosa che possa servire a Politea e alle winx, per sconfiggere Dark Bloom. Aurora e Chiara stanno per affrontarsi, ma il prezzo potrebbe essere peggiore. Che cosa succederà?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 47
*** notizie e confronti. ***


Capitolo 47: Notizie e confronti.
 
Le Trix nella mattinata grazie alla scuola volante di Torre Nuvola, ormai rigenerata completamente dall’attacco di Politea, accaduto diversi giorni prima, avevano raggiunto il pianeta Yura, ci misero un po’ per trovare il palazzo della loro vecchia compagna Dark Bloom.
 
“Dark Bloom quando saprà del ritorno delle winx, le andrà sicuramente a cercare per compiere la sua vendetta, non vedo l’ora!”, disse Darcy rivoltasi alle sue sorelle, queste ghignarono, quando scorsero in lontananza il castello della fata oscura.
 
“Eccoci finalmente!”. Disse Icy prima di far fermare in volo stazionario la scuola volante, dopodiché Lei e le sue sorelle, volarono verso il maniero.
 
******
Dark Bloom si trovava nella sala del trono, Flora era da poco partita per tornare su Limphea, poiché, soltanto fino a un’ora fa, la fata della natura aveva provato a convincere la sua amata a tornare a essere la fata guardiana, ovviamente questo tentativo fu invano.
 
Le porte si aprirono ed entrò Kendra assieme alle Trix, quest’ultime guardarono la loro  compagna Dark Bloom.
 
“Dark Bloom c’ è una cosa che devi urgentemente sapere. Politea e tornata su Carrideus, ha rapito una delle streghe che si è alleata con me. Selina e il suo libro magico Legendarium!”, disse Icy rivoltasi alla fata oscura, questa accavallo le gambe, semi scoperte dal profondo spacco, cosa che fece arrossire visibilmente le tre Trix.
 
“Questo mi dispiace davvero Icy. Non ho idea di cosa abbia in mente di fare Politea, ma se ha rapito Selina, sarà per un suo personale motivo, ultimamente stanno accadendo cose troppo strane!”, disse la fata oscura rivoltasi alle streghe finali, Darcy fece un passo avanti, guardando Dark Bloom.
 
“E’ Politea non era sola stavolta. Con lei c’erano le winx!”, disse la strega delle illusioni rivoltasi alla fata oscura, questa spalancò gli occhi scarlatti per lo stupore.
 
“Sono evase e vorranno compiere la loro vendetta nei tuoi confronti. Potresti giocare d’anticipo eliminandole alla prima occasione!”, disse Icy rivoltasi a Dark Bloom quando, le streghe finali, percepirono una forte energia oscura nella fata oscura e videro questa, serrare i pugni, scavando dei profondi solchi, emettendo un fastidioso quanto, doloroso stridio metallico, successivamente, raddrizzarsi bruscamente in piedi, facendo scuotere l’intero trono.
 
Tutti i presenti rimasero immobili, come congelati dal suo sguardo furente, al punto che i suoi occhi scarlatti, diventarono d’ un tratto brillanti.
 
“Cosi le winx sono evase dalla loro prigione!. Non so, dove Politea possa essersi nascosta assieme a quelle maledette vigliacche traditrici. Ma statene pur certe Trix. Alla prima occasione, quando avrò di fronte le winx, finirò ciò che la mia amata Flora mi ha impedito di fare: Compiere la mia vendetta. Io sono pronta allo scontro!”, disse con un inquietante ghigno maligno sul volto, scoprendo i canini acuminati, la sua voce ora metallica, satura di rabbia e bramosia di vendetta.
 
Le Trix ghignarono malignamente, Kendra separò le labbra in un sorriso inumano, scoprendo i canini acuminati, poco dopo Stormy e Darcy fecero ritorno alla scuola di Torre Nuvola, lasciando sole, le due donne, un tempo ex nemiche, ora legate quasi quanto sorelle, o come amiche.
 
Dark Bloom guardò Icy, questa si sente gelare il sangue nelle vene, eppure era cosi, seppur fosse un pensiero comicamente strano per una strega del ghiaccio.
 
“Icy ti ringrazio di avermi dato questa notizia. Ma c’e una cosa che voglio chiarire con te. Non mi hai detto tutta la verità, riguardo Selina vero?!”. Chiese seriamente la fata oscura rivoltasi alla strega finale del ghiaccio, questa sgranò gli occhi visibilmente arretrando di un passo.
 
“Io. Non so di cosa parli Dark Bloom?!”. Chiese a sua volta Icy rivoltasi alla fata oscura, questa sorrise divertita, sfiorandosi le labbra scure con le sue unghie affilate e curate, assottigliando gli occhi come a osservarla.
 
“Andiamo Icy. Ho notato come Selina ti guardava, quando hai litigato con Aurora. Ho notato come la guardavi, con la stessa espressione, d’affetto di una madre con la figlia. Anche adesso quando mi hai detto che quelle baldracche delle winx e Politea l’hanno rapita. Vuoi spiegarmi tutto?!”. Chiese nuovamente Dark Bloom rivoltasi alla strega finale del ghiaccio. Questa sorrise guardandola.
 
“Dark Bloom perché non sei nata strega?. Avresti giocato queste tue osservazioni con maestria. E va bene ti racconterò tutto!. Ma hai ragione. Selina e mia figlia, seppur adottiva!”. Rispose Icy rivoltasi alla fata oscura, questa sorrise prima di sedersi sul trono, con uno sguardo serio, pronta ad ascoltare ciò che la strega finale del ghiaccio le stava a breve, per raccontare.
 
********
Chiara guardò Aurora con rabbia, prima di trasformarsi nella sua forma di fata di primo livello, successivamente attivò il suo Charmix ossia: Una spilla a forma di rombo rosso rubino e una borsetta tempestata da piccoli zaffiri.
 
“Vuoi arrenderti di già e andartene per sempre?! Puoi farlo ora!”. Le domando la principessa di Eraklyon, guardandola con aria di superiorità, rivoltasi ad Aurora, quest’ultima sorrise solamente con uno sguardo truce, cosa che inquieta Chiara.
 
“E perché mai?. Soltanto perché hai una spilla orrenda, con tanto di borsetta in tinta, ti pavoneggi tanto?. Guarda me ora!”. Disse la fata del freddo rivoltasi alla principessa dai capelli platino, dopodiché Aurora si trasformo nella sua forma Enchantix. Cosa che sconvolse visibilmente Chiara.
 
“Com’ è possibile?!. Che tu sei già diventata un’Enchantix?. Che incantesimo hai usato?!”. Chiese la fata dorata rivoltasi ad Aurora, questa sorrise prima di guardarla.
 
“Nel metodo tradizionale delle fate. E ora prendi!. Bufera glaciale!!”. Rispose la fata del freddo, prima di generare una fortissima brezza irta di cristalli di ghiaccio verso Aurora, quest’ultima si protesse con uno scudo magico formatosi da placche di rubino, gli stessi che usava anche Diaspro, la superficie delle pietre preziose, si ricoprirono da una patina di ghiaccio.
 
“Salva di grandine!!”, urlò Aurora generando una pioggia battente di grandine acuminati, verso Chiara, lo scudo di quest’ultima non poté reggere la raffica, e venne sbalzata all’indietro, rimbalzando più volte in terra, per poi gemere di dolore in terra.
 
Aurora si avvicinò a lei, con un ghigno dipinto sul volto, ma poi dovette schivare un raggio di energia dorata scaturita dalla principessa di Eraklyon, questa si rialzo in piedi e la guardo sollevando una mano.
 
“Cristallo prismatico!”, disse Chiara generando una sorta di diamante con la quale genero diversi raggi di energia in più direzioni, Aurora si protesse con uno scudo di ghiaccio, ma alcuni raggi le provocarono scottature e abrasioni sulle gambe nude e sulle braccia, intaccando lo scudo glaciale.
 
La principessa di Eraklyon scagliò un raggio di energia dorata che frantumò lo scudo di Aurora, e sbalzando quest’ultima all’indietro di due metri.
 
“Neh tutto qui quello che sei capace di fare, principessina delle streghe?!”. Le domandò canzonandola Chiara, rivoltasi ad Aurora, quest’ultima si rimise in piedi, guardandola con gli occhi assottigliati in modo minaccioso dalla rabbia, per poi sollevare una mano.
 
“Coltre polare!”. Le rispose solamente la fata del freddo, generando una coltre vorticante di freddo, che oscuro la vista di Chiara, questa arretro di un passo, quando venne colpita ripetutamente da dei chicchi di grandine come una salva, la principessa di Eraklyon si protesse con una sfera dorata, seppur questa fatico a resistere ad un massiccio attacco.
 
- Non posso resistere ancora per molto, ma ci riuscirò posso sconfiggerla, non mi farò battere da una stupida strega, o quel che diavolo e diventata. Alex mi appartiene, io lo amo, lei invece e una seduttrice e basta!- pensò Chiara prima di potenziare la sfera con un altro strato sferico protettivo.
 
“Tutto qui quello che sei capace di fare. Principessina?!”. Chiese Aurora ridendo, con le braccia conserte, rivoltasi a Chiara, questa serrò i pugni e i denti dalla rabbia.
 
“Affatto. Non credere, che vincerai contro di me!”. Rispose la principessa di Eraklyon preparandosi a combattere ancora, ma ebbe il presentimento che Aurora ci stesse andando pesante.
******
Dark Bloom ascolto la spiegazione di Icy, questa aveva incontrato Selina quando aveva conquistato, assieme alle sue sorelle Torre Nuvola, la giovane strega dei serpenti aveva da poco perso il padre, l’unico parente che gli restava, la Griffin aveva deciso di tenerla come studentessa.
 
“Con il tempo, mentre iniziavamo a conquistare le scuole magiche ai confini della dimensione magica, ho iniziato a considerarla una mia pari, e una volta che lei mi ha raccontato la sua storia!”, disse la strega finale del ghiaccio rivoltasi a Dark Bloom, quest’ultima le fece gentilmente cenno di continuare.
 
“Visto che anche io e le mie sorelle ci siamo passate, di vivere da sole e badare a noi stesse, ho convinto Tritannus ad adottarla, il problema era Aurora. In quel periodo io e mia figlia non eravamo in buoni rapporti, come pensavi che lei potesse abbandonarci da un giorno all’altro. Ora sto soltanto aspettando il momento giusto per dirglielo, io credo che lei potrà capire!”, aggiunse Icy rivoltasi sempre a Dark Bloom. questa sorrise.
 
“Hai fatto una grande cosa Icy. Un tempo non te lo avrei mai immaginato, parlò di quando eravamo nemiche. Ti consiglierei però di non dire ad Aurora che hai adottato Selina, nel periodo che non vi parlavate. Ma spiegarle che e stata una cosa da più tempo, una piccola bugia a fin di bene!”, disse la fata oscura rivoltasi alla strega finale del ghiaccio, la quale sorrise.
 
“Grazie per avermi ascoltata Dark Bloom. Io non mi sarei mai immaginata che ci saremmo parlate come se fossimo amiche. Posso ammettere che ho esagerato quando ti abbiamo insegnato l’arte della stregoneria, moltissimi anni fa!”. Disse Icy rivoltasi alla fata oscura, questa sorrise.
 
“Si ma con il tempo, ci siamo imparate a conoscerci meglio. E proprio vero quel detto che una volta ho udito sulla terra!”. Disse Dark Bloom rivoltasi a Icy, questa la guardo incuriosita.
 
“Quale?!”. Chiese la strega finale rivolgendosi alla fata oscura, questa la guardo con un sorriso.
 
“I nemici di oggi, diventeranno i futuri alleati di domani. In questo caso e stato azzeccato con me!”. Rispose Dark Bloom rivoltasi a Icy, questa sorrise, dopodiché parlarono del periodo in cui la fata oscura, non era ancora alla potenza di ora.
 
Nota dell’Autore: Le Trix hanno informato Dark Bloom del ritorno delle winx. Aurora e Chiara hanno iniziato a combattersi. Che cosa succederà ora?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 
Anticipazioni: Aurora e Chiara continuano a combattersi, ma proprio quando le cose andranno in peggio, qualcuno interverrà Chi sarà mai?.  Selina trova il modo di annientare Bloom.
 
Un ringraziamento speciale a Tressa. Kaninchen, Wapka. Sophie, Corvina 300 per aver seguito questa storia fin dall’inizio, mi avete commosso Grazie!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 48
*** Ghiaccio contro metalli preziosi. ***


Capitolo 48: ghiaccio contro metalli preziosi.
 
Il combattimento tra Aurora e Chiara, stava ancora andando avanti da alcuni minuti, la fata dei preziosi e quella del freddo, si erano scambiati violenti colpi, ora entrambe erano a venti metri di distanza l’una dall’altra, ansanti di fatica.
 
“Catena d’oro!”, urlò la principessa di Eraklyon, generando nel nulla, una catena d’oro che si avvolse ai fianchi e ai polsi di Aurora, quest’ultima cercò di liberarsi. Per poi emanare un’aura gelata, che congelo il biondo metallo, facendolo facilmente spezzare.
 
Ma Chiara, aveva approfittato del breve momento, che la fata del ghiaccio per poterle scagliare una sfera magica color rosso rubino direttamente ad Aurora, questa fu sbalzata all’indietro, ma riuscì a riprendere quota, guardò la principessa di Eraklyon con rabbia.
 
“Quanto sei ripetitiva; Non sei capace di fare di meglio?!”. Chiese con voce annoiata Aurora rivoltasi a Chiara, mentre s’infurio e la guardo con rabbia, con gli occhi assottigliati in modo minaccioso carichi di odio.
 
“Falla finita brutta strega!. Vedrai cosa sono capace!. Salva di rubino!”. Rispose furibonda la principessa di Eraklyon, generando una raffica di pietre preziose di forma romboidale, verso Aurora, quest’ultima, scomparve nel nulla, trasformandosi in neve.
 
“Vento tempesta Polare!!”, urlò la fata del freddo, generando da sopra di Chiara, una bufera di neve, mista a frammenti di ghiaccio, la fata dai capelli platino, si protesse con uno scudo di lamelle dorate, ma questo non resistette più, e la principessa di Eraklyon venne colpita ripetutamente dall’attacco di Aurora.
 
La fata Enchantix del freddo, rise in modo divertita guardando Chiara, mentre questa coperta di ferite, per lo più piccoli tagli e parecchi lividi, la guardo con odio, mentre lentamente si stava rimettendosi in piedi.
 
“Smettila di ridere. Smorfiosa, solo perché sei una Enchantix, ti pavoneggi tanto. Quando e palese che non te lo meritavi!. Per ciò che sei. Io so come sei in realtà!”, disse la principessa di Eraklyon rivoltasi ad Aurora, questa assottigliò gli occhi, guardandola in modo minaccioso.
 
“Tu non puoi capire. Per questo sei debole al mio confronto, ho guadagnato questa forma facendo la cosa giusta. Sentiamo cosa dovrei essere in realtà?!”. Chiese Aurora rivoltasi a Chiara, quest’ultima la guardo, stringendo i pugni dalla rabbia.
 
“Che tu sei soltanto un’approfittatrice, una megalomane, una che si autodefinisce superiore agli altri, ma la realtà che sei soltanto un’idiota, squallida, ipocrita,  plebea, succube. Userai soltanto Alex come hai sempre fatto, lui non ti merita!”. Rispose la principessa di Eraklyon rivoltasi ad Aurora, quest’ultimo arse di rabbia, guardandola con reciproco odio.
 
“Conosco Alex meglio di te Chiara, e che devo dire di te. solo quando hai scoperto che Alex era un principe, hai cercato sempre di fargli il filo, chi e l’approfittatrice tra noi allora?!”. Chiese a sua volta Aurora rivoltasi alla principessa di Eraklyon, questa le scaglio una sfera color giada, la fata del freddo si protesse con uno scudo di ghiaccio, prima di ghignare malignamente.
 
“Questa volta nessuno ti salverà, né la tua famiglia reale. Ho intenzione di chiudere i conti con te per sempre!”, urlò la fata del freddo rivoltasi a Chiara, questa la guardo tremante di rabbia e paura.
 
“Cosa vorresti dire?!”. Chiese timorosa la fata dei preziosi rivoltasi ad Aurora, questa sorrise malignamente, mentre dal terreno, precisamente sotto i suoi piedi nudi, si formò una lastra di ghiaccio, attorno alle sue mani, si formarono delle sfere glaciali.
 
“Lo vedrai. Morsa della prigione glaciale!”. Rispose la fata del freddo, prima di scagliarle addosso una sfera glaciale, che non appena colpì Chiara, la congelo all’interno di un blocco di ghiaccio.
 
Aurora si avvicinò ghignando verso il blocco di ghiaccio, dopodiché poggiò una mano sulla gelida superficie, pulendo il sottile strato di brina, scoprendo il viso contorto dalle grida di Chiara, prigioniera nel gelido elemento.
 
“Ho una mezza idea di cosa fare con te, Ti pentirai di esserti messa contro di me cara Chiara”. Disse malignamente la fata del freddo, con un tono che non prometteva nulla di buono.
 
“Non se non ti fermo prima io!”, disse una voce femminile rivoltasi ad Aurora, ma quando questa si volto, si ritrovo colpita in pieno petto da un violento calcio da qualcuna, che la sbalzò di sei metri all’ indietro in terra.
 
******
Intanto nel nascondiglio di Politea, questa e le winx erano tornate dalla pagoda di Hagen, quest’ultimo venne ucciso senza pietà dalle quattro fate e dalla ninfa, e ottenuto il quarto cristallo che gli servivano per l’incantesimo del Maelstrom.
 
“Un altro cristallo, ancora sei ragazze. E avremmo la nostra vendetta e il nostro Dominio sull’intera dimensione magica. E una volta eliminata Dark Bloom, niente e nessuno ci potrà fermare!”, disse la ninfa dai capelli castani rivoltasi alle winx, quest’ultime ghignarono malignamente.
 
“Speriamo che quella ragazzina abbia scoperto qualcosa. In caso contrario, prima le do una lezione, poi la costringa a darsi da fare!”, disse Aisha rivoltasi alle sue compagne, queste ghignarono.  
 
Politea fuse il cristallo violaceo sul’ex scettro di Solaria, aumentandone la potenza, la ragazza dai capelli castani ghigno malignamente.
 
“Lo scettro delle calamità e quasi all’apice della sua potenza, una volta completato, si risveglierà il potere Maelstrom, i prossimi quattro cristalli, si trovano sulla Terra, ma per il momento occupiamoci di Bloom!”, disse la ninfa rivoltasi alle sue nuove compagne, queste non smisero di sorridere e raggiunsero la cella di Selina.
 
“Ebbene Selina. Hai trovato qualcosa che possa annientare Dark Bloom, una volta per tutte?!”. Chiese Musa con tono minaccioso rivoltasi alla strega dai capelli biondo cenere, questa chiuse il Legendarium, guardandole in un misto tra rabbia e dolore.
 
“Si. Lo trovato, anche se pensò che non c’ è la farete mai a sconfiggerla, anche con quello che ho trovato!”. Rispose Selina rivoltasi alle winx e Politea, Stella sorrise mentre poggiava una mano sulla natica di Tecna, questa sorrise lasciandola fare.
 
“Ho  non credere che non ci siamo prese qualche precauzione streghetta mal vestita. Quello che hai trovato e solo un tassello di ciò che abbiamo in mente!”, disse l’ex principessa del sole e della Luna, rivoltasi a Selina, questa le guardo con disgusto, forse dalla loro mancanza di pudore.
 
“Cosa hai trovato?!. Parla?!”. Domandò Musa in tono quasi minaccioso, anzi togliendo proprio il quasi, rivoltasi a Selina, quest’ultima riaprì il Legendarium e lesse ciò che aveva trovato.
 
Si narra che sul pianeta Domino, sotto il palazzo della famiglia reale, si trovi celato nelle profondità del sottosuolo. Il vortice di Fiamme. Di cui le sue fiamme sono inarrestabili, il vortice e anche la dimora dei mangiafuoco.
 
“Un vortice di fiamme, una tomba perfetta per la cara Bloom!”, disse Stella rivoltasi alle winx, quest’ultime ghignarono in modo inquietante, cosa che persino Selina si sentì l’infrenabile impulso di toccarsi la schiena per scacciare un brivido di paura.
 
- Che hanno in mente queste pazze. Avevo scelto apposta il vortice di fiamme, perché dato a quanto mi ha raccontato mia madre Icy, la sua fiamma del drago si era notevolmente potenziata, mi chiedo se non ho fatto un errore.-, pensò fra sé la strega dei serpenti, guardando le winx, queste uscirono assieme a Politea, quest’ultima le guardò.
 
“Potete andare a trovare i vostri ragazzi e divertirvi!. Vi aspetterò qui!. La seconda parte del nostro piano ha inizio!”, disse la ninfa dai capelli castani rivoltasi alle winx, quest’ultime esultarono prima di scomparire in un portale.
 
“Una volta eliminata Bloom, nulla ci potrà fermare. La dimensione magica si piegherà al nostro volere. Il nostro potere sarà inarrestabile!”. aggiunse ridendo Politea fra sé, prima di andare verso la sua camera.
 
*******
Aurora si alzò in piedi quando vide, una figura di donna che riconobbe all’istante: Kendra, questa la guardo seriamente, con una mano poggiata sul fianco e l’altra lungo il fianco.
“Che ci fai qui Kendra?!. Perché t’intrometti?!”. Chiese furiosa Aurora rivoltasi all’ancella, questa sorrise passandosi una mano tra suoi capelli, sistemandosi una ciocca ribelle dietro l’orecchio.
 
“Mi sono permessa di fermarti, perché tu non commetta una sciocchezza, dopo tutto quello che la mia signora ha fatto per farti tornare ad Alfea. E poi questo battibecco e durato fin troppo!”. Rispose Kendra rivoltasi ad Aurora, questa la guardo con rabbia.
 
“Fatti da parte Kendra!. Ho iniziato qualcosa che devo finire!”, disse la fata del freddo in tono minaccioso rivoltasi all’ancella, separo le labbra, facendo scoprire i canini acuminati, in un sorriso divertito.
 
“E se non avessi intenzione di farmi da parte?!”. Chiese Kendra rivoltasi ad Aurora, questa assottiglio gli occhi minacciosa.
 
“Userò la forza. Perciò te lo ripeto un ultima volta: Fatti. Da. Parte!”. Rispose la fata del freddo rivoltasi a Kendra, questa sorrise solamente.
 
“Se vuoi ancora combattere!. Allora sarò io la tua avversaria!”, disse Kendra rivoltasi ad Aurora, questa serrò i denti e sorrise.
 
Nota dell’Autore: Selina ha trovato il modo di distruggere Bloom. Il vortice di Fiamme. Lo stesso che c’ è nella sesta serie, spero di non aver scritto una cavolata riguardo ai mangiafuoco. Aurora e Kendra si daranno battaglia!. Che cosa succederà?. Al prossimo aggiornamento.
 
Anticipazioni: Aurora è Kendra si daranno battaglia. Mentre le winx torneranno dai loro ragazzi.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 49
*** Ghiaccio vs Fenice ***


Capitolo 49: ghiaccio contro fenice.
 
Aurora guardò con aria di sfida Kendra, quest’ultima sorrise con le mani poggiate sui fianchi. Entrambe in attesa della prima mossa dell’avversaria.
 
“Schegge del polo!”, urlò la fata del freddo rivoltasi a Kendra, scagliando verso quest’ ultima dei frammenti acuminati di ghiaccio, l’ancella alzò una mano aprendo le dita.
 
“Aura di fiamma!”, disse Kendra proteggendosi con una barriera di energia, che la proteggesse dall’attacco della fata del freddo, questa sgranò gli occhi per lo stupore.
 
“Ma sei una fata? O una strega?!”. Chiese la fata del freddo rivoltasi all’ancella, questa sorrise solamente, chiudendo le palpebre e riaprile, con gli occhi scarlatti.
 
“Sono entrambe le cose!. Fuoco oscuro!!”. Rispose Kendra scagliandole con un movimento della mano, un’onda magica di colore rosso fuoco con sfumature, violacee, verso Aurora, questa fu sbalzata all’indietro. Seppur cercasse di resistere all’attacco.
 
- Che potenza magica, che sprigiona Kendra. Ma non si capisce se sia una fata o una strega. E neppure che stadio sia!-, pensò fra sé la fata del freddo, ma non si arrese, voleva finire in fretta quel combattimento è dare una lezione a Chiara.
 
Aurora aprì le mani e si concentro per poi generare rapidamente una vampata d’aria gelida che investì Kendra, ma questa si sollevò in volo rapidamente, per poi aprire le braccia, generando una vampata di fuoco oscuro.
 
“Essenza della fenice: brezza infuocata!!”, urlò l’ancella prima di trasformarsi
Trasformandosi in una sorta di fenice rosso fuoco, molto diversa dalla forma originale di Lord Darkar, per lo più non era orripilante.
 
Aurora restò sconvolta, aveva saputo da sua madre Icy, della storia di Lord Darkar, e che questo fu sconfitto ben due volte da sua zia Dark Bloom. ma la fata del freddo non poté credere ai suoi occhi, quando vide Kendra scendere in picchiata verso di lei.
 
La fenice rosso fuoco, scese in picchiata per poi risalire, generando un’onda magica di fiamme, Aurora si protesse con uno scudo di ghiaccio, che resistette soltanto per un secondo, giusto il tempo che la fata del freddo arretrasse, ma rivide Kendra avvicinarsi verso di lei.
 
L’ancella si trasforma, sferrandogli un calcio in pieno ventre, facendola finire con la schiena contro un albero, la fata del freddo scivolo in terra, dolorante. Kendra si avvicinò a lei con un sorriso.
 
“Aurora hai già fatto abbastanza e sono sicura che quella smorfiosa avrà capito, ma se l’attaccassi, ti abbasseresti al suo stesso livello. Sei migliore di Lei. Perciò smettiamola di combatterci!”, disse l’ancella con un sorriso porgendogli la mano, la fata del freddo, la guardo, dopodiché prese la sua mano e con l’aiuto di Kendra, si rimise in piedi.
 
“Va bene hai ragione Kendra, ma toglimi una curiosità?. Sei somigliante a zia Dark Bloom, e hai i poteri simili alla fenice d’ombra come me lo spieghi?!”. Chiese a bruciapelo Aurora rivoltasi all’ancella, questa sgranò gli occhi visibilmente, dopodiché chiuse gli occhi, con un sorriso sul volto.
 
“Non c’ è che dire Aurora, sei molto sveglia. Te lo concedo e pensò che meriti di sapere la verità. A patto che rimanga tra noi!”. Rispose Kendra rivoltasi alla fata del freddo, questa sgranò gli occhi, però poteva ammettere che da un po’ di tempo, considerava l’ancella come una sorta di famigliare.
 
“Si. ciò che mi dirai rimarrà tra noi!. Parla Kendra!”. Disse Aurora rivoltasi all’ancella, questa si passo una mano tra i suoi capelli.
 
“Bene Aurora. Devi sapere che tua zia Dark Bloom. E’ mia madre, solo che questa non lo sa ancora, e mio padre e Lord Darkar, la Fenice D’ Ombra!!”, disse Kendra guardando negli occhi la fata del freddo, questa sgranò gli occhi per lo stupore, arretrando, senza accorgersi di sbattere nuovamente la schiena contro la corteccia dell’albero.
 
“Dark Bloom e tua madre?!!. Non capisco se dici che lei non lo sa, allora com’e possibile che tu sia sua figlia!?”. Chiese stupita e allibita Aurora rivoltasi a Kendra, quest’ultima la guardo, prima di sospirare.
 
“Se ti dai una calmata, ti spiegherò tutto, senza tralasciarti, ne nasconderti, alcun particolare, ma andiamo in un posto più tranquillo ti va?!”. Chiese a sua volta Kendra rivoltasi ad Aurora, questa nel frattempo era tornata al suo aspetto normale, la guardo negli occhi.
 
“D’accordo Kendra, vieni con me ad Alfea. Mi inventerò qualcosa all’ispettrice Griselda!”. Rispose la fata del freddo rivoltasi all’ancella, quando udirono il rumore sordo di ghiaccio che si spaccava e si voltarono per vedere: Chiara tutta tremante di freddo, ma con gli occhi saturi di odio e rabbia.
 
“Non finisce qui Aurora. Racconterò a tutti che tu sei la figlia di Icy, e che sei tornata ad Alfea!!”, disse la principessa di Eraklyon rivoltasi alla fata del freddo, ma prima che quest’ultima potesse dire qualcosa, Kendra la guardò con un sorriso inquietante.
 
“Non pensi smorfiosetta. Che le altre studentesse, quelle che hanno creduto che tu hai sconfitto Aurora, ti sia fatta sconfiggere stavolta da quest’ultima. Sarebbe uno scandalo per una come te. fossi in te, mi cuccerei la bocca a filo doppio e me ne andrei, finche riesco a trattenere Aurora qui presente!”, disse l’ancella rivoltasi a Chiara, questa strinse i pugni e i denti, il suo orgoglio era la cosa che più le importava, dopo Alex ovviamente.
 
“Per questa volta hai vinto Aurora, ma me la pagherai cara!”, disse la principessa di Eraklyon prima di andarsene, scomparendo in una polvere dorata, un incantesimo di teletrasporto.
 
“Ora che Chiara e fuori dai piedi, vogliamo tornare ad Alfea?!”. Chiese Kendra rivoltasi ad Aurora, quest’ultima per tutta risposta annuì, inseguito insieme, si diressero verso la scuola per fate di Alfea, quando videro in lontananza Alex, questo era andato a cercare la fata del freddo.
 
*******
Su Melody intanto, all’interno di una villetta, Riven era sdraiato sul letto, con le braccia dietro alla testa, intento a fissare il soffitto, tormentato dai suoi testardi pensieri sul fatto che la direttrice Faragonda non abbia ancora riferito né a Lui, che ai suoi amici specialisti sulle personali indagini della preside della scuola di Alfea.
 
- Non c’è ombra di dubbio. Che neppure la direttrice Faragonda sa che pesci pigliare. Musa e le winx sono innocenti, quella copia di Bloom, non poteva essere veramente lei. E tutta opera delle Trix, né sono sicuro!-, pensò lo specialista dai capelli prugna fra sé, si sedette sul letto quando.
 
“Riven!”, disse Musa con il suo classico tono di quando lei e lo specialista erano in intimità, lo specialista dai capelli prugna sgranò gli occhi e si volto verso la fonte da dove proveniva la voce: La finestra.
 
- Musa?!. No. Lei è nella dimensione Omega. Che possa essere Darcy?. Quella strega si e sempre presa gioco della mia mente, ancora di più quando io e musa ci siamo messi insieme!-, pensò fra sé Riven prima di prendere l’elsa della spada olografica, una sorta di precauzione e se la mise in tasca, in seguito si avvicinò alla finestra e la vide.
 
Musa bagnata fradicia dalla pioggia, battente di quella giornata di pioggia, che si stringeva nelle braccia, guardando tristemente lo specialista dai capelli prugna, Riven sgranò gli occhi.
 
“Musa?!. Sei davvero tu?!”. Chiese sbigottito lo specialista dai capelli prugna rivoltasi alla fata della natura, questa gli sorrise dolcemente.
 
“Si Riven!. Sono io amore mio!”. Rispose Musa rivoltasi con un tono sollevato e felice allo specialista, questo capì all’istante che quella che aveva di fronte, era veramente la sua amata fata della musica.
 
Riven velocemente rientrò in casa, scese le scale ed uscì dalla casa e corse verso Musa abbracciandola, felicissimo di rivedere la sua amata fata della musica, questo lo strinse a sé.
 
“Musa sono felice di vederti. Ma non eri prigioniera nella dimensione omega?!”. Chiese lo specialista dai capelli prugna rivoltasi alla sua amata, questa lo guardo e annuì.

“Si fino all’altro ieri, era così Riven. IO e le altre siamo riuscite a scappare. Mentre eravamo in fuga, abbiamo scoperto la verità, siamo state falsamente accusate dalle Trix, rientriamo amore. Ti spiegherò tutto!”. Rispose Musa rivoltasi al suo amato specialista, questo annuì e rientrarono dentro casa.
 
Riven non si accorse del sorriso enigmatico di Musa, questa stava giocando bene le sue carte, certo era felice di rivedere il suo amato, ma aveva anche il suo piano da mettere in atto, come anche le loro amiche.
 
Nota dell’Autore: Aurora ha combattuto contro Kendra, e saputo da quest’ultima la verità riguardo Lei e Dark Bloom. Musa e le winx stanno attuando il loro piano secondario. Avere nuovamente dalla loro parte la dimensione magica, per i loro scopi. Scopritelo nel prossimo aggiornamento.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 50
*** Spiegazioni. ***


Capitolo 50: Lunghe spiegazioni. (1° parte).
 
Aurora spiegò la situazione ad Alex, tralasciando a Lui, la parte riguardante Kendra, il ragazzo dai capelli corvini guardo seriamente la sua amata fata del freddo, ma poi sospirò di sollievo sapendo che Chiara era salva, sia chiaro non l’aveva fatto per lei, soltanto che in questo periodo, avere anche guai con il regno di Eraklyon, sarebbe stato un problema in più, un po’ come, gettare benzina sul fuoco.
 
“Aurora, hai esagerato questo te lo dico apertamente. Capisco che lo hai fatto per me, ma sei stata impulsiva!”, disse Lui rivoltasi a Lei, la fata del freddo lo guardo seriamente, mettendosi le mani sui fianchi, ma Lei non poteva negare, che sia Lui che Kendra, avessero entrambi ragione, riguardo che si era comportata in modo impulsivo.
 
“Si avete entrambi ragione, lo ammetto: sono stata un impulsiva come mia madre!. Però Alex, ti chiedo di aspettarmi assieme a Camelia nella biblioteca, Kendra deve parlarmi e soltanto che una questione molto personale e sarebbe troppo lunga da spiegarti!”, parlò Aurora rivoltasi con cortesia al ragazzo dai capelli corvini, questo inarcò un sopraciglio con aria incuriosita, ma acconsenti.
 
Una volta che Alex aveva fatto ritorno nella biblioteca, Aurora guardo Kendra e si sedette su una sedia. Mentre l’ancella si appoggiò ad una scrivania vicina.
 
“Allora Kendra. Raccontami tutto ciò che sai su quello che mi hai detto prima!. Sono curiosa di sapere di te e di tua madre Dark Bloom e di Lord Darkar?!. E perche puoi diventare una fenice?!!”. Chiese rapidamente la fata del freddo rivoltasi all’ancella, questa la guardo seriamente, mettendo un piede sopra l’altro.
 
“Ehi, calmati un po’ Aurora. E fammi una domanda alla volta!. Cosi ho tutto il tempo di spiegarti tranquillamente per filo e per segno, rispondendoti alle tue domande!”. Rispose Kendra rivoltasi alla fata del freddo, questa si ammutolì all’istante, dopodiché si passo una mano fra i propri capelli, sistemandosi una ciocca ribelle dietro l’orecchio.
 
“Okay Kendra. Cominciamo con le domande più semplici. Perché puoi trasformarti in una fenice simile a un pipistrello?. Parlo delle ali dico?!”. Chiese Aurora rivoltasi all’ancella. Questa la guardo con un sorriso guardando, la finestra.
 
“Semplice Aurora. Perché mia madre ha in sé la Fenice d’Ombra, il Remix e la fiamma del drago. Io di conseguenza, sono diventata la custode della Fenice d’ Ombra. I miei poteri sono vicini a quelli di Dark Bloom, seppur non sono al suo livello!”. Rispose Kendra rivoltasi alla ragazza dai capelli celesti, questa sgranò gli occhi dallo stupore, intuendo che Kendra non aveva bisogno di trasformarsi, perché lo era sempre stata fin da quando l’aveva incontrata.
 
“Qui si spiega perché hai i poteri simili a quelli di Bloom e che puoi trasformarti in Fenice a tuo piacimento. Bene; Prossima domanda!. Se sei figlia di Dark Bloom e della Fenice D’ Ombra Lord Darkar. Allora quando hanno avuto una relazione loro due?!”. Le domando Aurora rivoltasi a Kendra, questa guardò da dietro il vetro della finestra, la foresta di Selva Fosca, prendendosi un paio di secondi, prima di risponderle.
 
“Mio padre si è innamorato di Bloom, quando si era infiltrato in questa scuola sotto le mentite spoglie del professor Avalon, ma una vera e propria relazione, l’hanno avuta quando mia madre, e stata portata al suo castello e soggiogata, anche se la verità e ben molto diversa!”. Le rispose Kendra rivoltasi ad Aurora, quest’ultima la guardo seriamente.
 
“Non mi dire che tuo padre ti ha raccontato tutti i dettagli spero?!”. Chiese la fata del freddo rivoltasi a Kendra, quest’ultima la guardo, poggiandosi una mano sotto al mento.
 
“Mio padre mi ha raccontato il suo amore per mia madre, ma pensò che se leggerai questo!”. Rispose Kendra rivoltasi ad Aurora, prima di porgere a quest’ultima, un diario con la copertina di cuoio finemente lavorato, con le brocche dorate agli angoli.
 
“Avrai tutte le risposte alle domande, che mi vorrai fare!”, aggiunse l’ancella rivoltasi ad Aurora, questa prese il diario e lo guardo senza aprirlo.
 
“Va bene gli darò subito un occhiata!”, disse la fata del freddo, rivoltasi a Kendra, questa sorrise per poi continuare a guardare l’orizzonte.
 
********
Su Melody intanto, Riven aveva preparato del Tè caldo per Musa, porgendo a quest’ultima una tazza fumante.
 
“Grazie Riven. Quando io e le ragazze siamo scappate dalla dimensione Omega, ci teletrasportate nei vecchi nascondigli dove un tempo, stavano le Trix, per scoprire la verità riguardo Bloom, e l’abbiamo trovata!”. Disse la fata della natura rivoltasi al suo amato specialista, questo si sedette di fianco a Lei, intento ad ascoltare parola per parola, ciò che le aveva da dirle, la sua amata Musa.
 
“Cosa avete scoperto voi e le winx?!. Raccontami tutto Musa?!”. Chiese Riven rivoltasi alla fata della musica, quest’ultima singhiozzo con le mani sul volto.
 
“Abbiamo scoperto dei preparativi per una sorta d’incantesimo di suggestione, Io e le winx abbiamo fatto una convergenza di traccia magica e abbiamo capito che siamo state usate dalle Trix. Loro ci hanno fatto credere con una copia di Darcy abilmente trasformata con le sembianze della nostra amica Bloom!”. Rispose Musa rivoltasi con le lacrime agli occhi al suo amato specialista, quest’ultimo dentro di sé voleva esultare, Lui aveva ragione e la sua amata fata della musica, gli aveva scoperto la verità, come lui presumeva.
 
“Questo spiega perché sembrava che Bloom c’ è l’aveva a morte con voi. Ma tu e le altre avete confessato il crimine di aver ucciso la vostra amica a sangue freddo. Come lo spieghi questo?!”. Chiese nuovamente lo specialista dai capelli prugna, rivoltasi a Musa, quest’ultima si asciugò le lacrime con un fazzoletto.
“Appunto serviva appunto alle Trix per questo. L’ incantesimo di suggestione ci hanno ipnotizzate. In modo da dire questa falsa verità davanti a tutti. Ci siamo fatte fregare come delle stupide, ma quelle poche prove non ci serviranno a dire alla dimensione magica la verità!”. Rispose la fata della musica rivoltasi a Riven. Quest’ultimo sentì montare dentro di sé, la rabbia nei confronti delle Trix.
 
“Su di me potrai contare Musa!”, disse lo specialista dai capelli prugna rivoltasi a Lei, questa con un sorriso lo bacio con passione stringendolo a sé, e poi come se fosse stata una demone seduttrice, lo tentò.
 
*********
Su Solaria, Stella si era diretta verso la villetta, vicina al palazzo reale dei suoi genitori, preparandosi psicologicamente alla messi in scena, seppur fosse felice di poter rivedere i suoi figli, e un po’ meno di rivedere Brandon, c’ è l’aveva ancora con quest’ultima, per averla tradita con Amentia, alcuni anni fa.
 
La principessa del sole e della luna, entrò dalla finestra e raggiunse la sua camera, dove trovo lo specialista addormentato. Stella lo sveglio e anche Lei ripete le stesse identiche parole che Musa aveva usato con Riven.
 
- Una volta eliminata Bloom. vedrò di farla pagare ad Amentia, e magari fare altro! -, pensò malignamente fra sé la bionda fata, mentre spiegava la falsa notizia della loro verità inventata e pianificata nei minimi dettagli assieme a Politea.
 
Sia Tecna sia Aisha, avevano fatto l’identica cosa con i loro rispettivi ragazzi, il piano delle winx stava iniziando, e il bello che gli specialisti non avevano idea di essere stati usati proprio dalle loro amate ragazze.
 
*******
Aurora aprì il diario e vide un’immagine che le fece sgranare gli occhi, per lo stupore. L’immagine rappresentava il reale aspetto di Lord Darkar, ma non era uno scheletro cavaliere corazzato, con gli artigli affilati.
 
Il vero aspetto di Lord Darkar era di un giovane uomo di bell’aspetto, sui ventisette anni, con i lineamenti leggermente marcati, la carnagione chiara, gli occhi di un affascinante, quanto misterioso rosso scarlatto, i capelli del color del cielo in tempesta. Indosso un’armatura elaborata di un cupo rosso bordò.
 
“Woah!. Aspetta un momento Kendra. Sei sicura che quest’uomo, sia lo stesso scheletro ambulante di Lord Darkar, che mia madre e le mie zie hanno servito?!”. Chiese allibita la fata del freddo, rivoltasi all’ancella questa la guardo con un sorrisetto divertito sul volto.
 
“Si Aurora. Quello è il reale aspetto di mio padre. Leggi. Sono sicura che sei curiosa!”. Rispose l’ancella rivoltasi alla fata del freddo questa, inizio a leggere.
 
********
Sono passati degli anni, da quando mi sono risvegliato dal sonno incantato, ma mi ricordo tutto. Io e mio fratello Pier, ci siamo uniti assieme ai nostri compagni templari, ad aiutare la compagnia della luce, nello scontro contro le streghe antenate e i loro seguaci. Lo scontro incalzava e fu allora che la vedemmo: La Fenice D’ Ombra.
 
Maestosa e spettacolare quanto inquietante, è orripilante. Le sue piume del color del sangue svettavano come un nero stendardo nel cielo notturno. Da far gelare alla sola vista il sangue nelle vene a chiunque lo vedesse.
 
La testa da uccello rapace, coperto da una leggera quanto resistentissima corazza dello stesso colore vermiglio delle piume, fino all’apertura alare, emetteva fiamme oscure che fondevano con il loro calore, le armature, gli scudi dei nostri compagni, incurante di chi colpiva, che fossero soldati o creature dell’oscurità, la fenice d’ombra era completamente fuori controllo.
 
Per un attimo un lampo mi attraverso la mente, come se fosse possibile che le Streghe non erano alleate con quell’uccello inquietante, ma cercassero di catturarlo, tutto invano.
 
Io e mio fratello attirammo in una caverna sotterranea la Fenice D’ Ombra, il piano era semplice: Io l’avrei attirata nelle profondità della caverna, dopodiché mio fratello Pier, avrebbe creato un incantesimo di contenimento, in modo da imprigionarla e addormentarla per sempre, ho per lo meno quanto bastasse per studiare un altro modo di imprigionarla in modo definitivo.
 
Ma mio fratello mi tradì, entrambi puntavamo a diventare colui che avrebbe preso il comando dei templari di Rocca Luce. Si mio fratello creò l’incantesimo di contenimento, imprigionandomi al suo interno con la Fenice D’ombra, ma questa prima di rimanere sigillata, lo incenerì all’istante. Che gli serva di lezione!.
 
Ero rimasto io e la Fenice D’Ombra, sguainai la spada e l’attaccai, ma lei mi sconfisse, ma ad un tratto mi avvolse con le sue ali, l’incantesimo di contenimento funzionò, quel volatile l’aveva capito e s’impossesso di me.
 
Ora che sono passati moltissimi anni, mi sono risvegliato. Non più come Draco, ma  con il nome di: Lord Darkar, il signore dell’oscurità. La Fenice D’ombra. E avrò la mia vendetta sull’intera dimensione magica!. Per vendicarmi di avermi cercato di distruggere, questo urlava la fenice, dentro di me.   
 
Nota dell’Autore: Iniziano le spiegazioni per Aurora. Parte di queste verità e racchiusa nel diario personale di Lord Darkar. Che cosa nasconderà?. Le winx hanno usato i loro ragazzi con l’inganno come vere streghe. Ehm troppe parole scusate. Al prossimo aggiornamento!.
 
Anticipazioni: Verità riguardo Lord Darkar saranno esposte alla luce. La seconda serie sotto una nuova luce.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 51
*** Spiegazioni (seconda parte) ***


Capitolo 51: Spiegazioni (parte seconda)
 
Lord Darkar si era infiltrato sotto mentite spoglie del professor Avalon, per scoprire dove fosse situato il villaggio delle Pixie, dove queste nascondevano uno dei frammenti del Codex, inclusa la scuola per fate di Alfea. Senza successo, la direttrice Faragonda non né aveva fatta, parola con nessuno, era stata molto prudente.
 
Era giunta sera quando Faragonda aveva chiesto al professor Avalon alias la Fenice d’Ombra di creare un monolito, sul lago di Rocca Luce, il falso professor in lontananza e nascosto dalle siepi, stava osservando i tentativi delle winx di distruggere la pietra misteriosa.
 
- E’ Divertente vedere quelle fatine, faticare così, non sapendo che basta un semplice incantesimo per distruggere quella pietra, se tutto va secondo i piani, ottenendo la fiducia della preside, riuscirò a scoprire dove si trovi il frammento del Codex -, pensò fra sé il falso professore, coperto da una tunica munita di cappuccio, osservando la scena, non trattenne un sorriso ed una risata divertita, dal fatto di vedere cinque delle sei fate, stremate in terra.
 
Ma quando la fenice d’ombra si stava allontanando, d’un tratto si volto udendo un’ urlo liberatorio, si voltò e vide che la fata dai capelli rossi, stava guardando con i pugni serrati dalla rabbia e con uno sguardo pieno di determinazione, mista a rabbia il monolito.
 
“Ragazze. Io resto qui a tentare ancora, di distruggere quest’ affare. Non possiamo arrenderci, se accadesse qualcosa alla dimensione magica a causa di questo oggetto, non ce lo perdoneremo mai!!”, disse Bloom rivoltasi alle sue amiche, quattro di queste la guardarono malamente. A risponderle fu Stella.
 
“Ma è possibile Bloom che non ti arrendi mai. Abbiamo tentato più volte a distruggerlo, senza riuscirci. Come pensi di farcela?!”. Chiese la principessa del sole e della luna rivoltasi a quella del fuoco, quest’ultima la guardo con serietà.
 
“Tentando e riprovando ancora!”. Rispose Bloom rivoltasi alla fata del sole e della luna, Stella sbuffò rumorosamente, e si allontano seguita dalle altre, Flora si fermò e guardò la sua amica rossa, mentre questa, stava scagliando sfere infuocate contro il molito. Per poi anche lei tristemente si allontanava, seguendo le sue amiche.
 
*******
Bloom aveva colpito più volte senza sosta il monolito, con delle sfere infuocate da più di un quarto d’ora, ogni suo attacco si sentiva chiaramente che si era affaticata, per poi guardare la pietra con rabbia.
 
“Maledetto coso!”.
 
Dopodiché la fata cedette alla stanchezza e precipito in terra, priva di sensi, stremata dalla stanchezza.
 
Lord Darkar uscì dal suo nascondiglio, fissando la fata del fuoco del drago, si fermò a meno di un metro di distanza da lei.
 
“Impressionante. Una cosi giovane ragazza, custode della fiamma del drago, sappia controllare cosi tanto potere con estrema facilita!”, disse il falso professore, guardando Bloom, si mise su un ginocchio, per poi osservare il monolito e sgranò gli occhi.
 
Sulla superficie della pietra, c’era una piccola ragnatela di crepe, di una più luna ma incredibilmente sottile, arrivava fino alla metà del molito. La fenice d’ombra osservò Bloom, ancora privo di sensi, immobile di fronte a sé.
 
“Se non eri già stremata giovane fata, avresti distrutto con facilità quel molite, e bello vedere qualcuno agire con tanta determinazione!”, disse Lord Darkar prima di prenderla tra le braccia, per poi riportarla alla scuola per fate.
 
********
Aurora si prese una piccola pausa dalla lettura, era stupita da quando fosse dettagliato il racconto, attraverso la scrittura della Fenice d’ Ombra. Descrivendo perfettamente, l’aspetto di Bloom. la fata del freddo sfoglio altre due pagine, scorgendo una frase che Lui, aveva chiesto alla fata del fuoco del drago, di seguirlo in un ufficio durante la festa di benvenuto.
 
Non c’era che dire, che quel diario, stava aumentando a dismisura, la curiosità della fata del freddo. La quale dopo essersi stiracchiata, continuò a leggere, mentre Kendra aveva preparato qualcosa per Alex, perché, Camelia era tornata a lezione.
 
********
La sera successiva. Lord Darkar nei panni del professor Avalon, partecipò per non creare sospetti nella scuola, alla festa di benvenuto organizzata dalla scuola per fate, in suo onore.
 
La fata del fuoco del drago Bloom e le sue amiche erano rimaste colpite, dall’abilità del falso professore di distruggere quel monolito, anche se ad affermare la verità, era proprio Lord Darkar a essere sorpreso dalla determinazione di Bloom, sul fatto che seppur tutte avessero fallito, lei era pronta a imparare dai suoi errori.
 
Bloom e Avalon alias la Fenice d’Ombra, si erano spostati dal fracasso della festa, sino a un tranquillo ufficio, la fata del fuoco, era euforica e curiosa come pochi da sapere la sua valutazione.
 
-Seppur Bloom e consapevole di aver fallito, trovo molto ammirevole la sua voglia di impegnarsi. Ed e cosi diversa da quando l’ho vista combattere poco fa. E graziosa non lo posso certo negare-, pensò fra sé Lord Darkar mentre guardava Bloom, mentre questa cercava di spiare qualcosa attraverso i fogli di carta che il professore, teneva in mano.
 
“Che c’e scritto?!. Sono impaziente. Impazientissima?!”. Le chiese la fata del fuoco, con una goia innata, mista ad curiosità, cosa che fece sorridere la fenice d’ombra, ma un vero sorriso.
 
“Aspetta un momento!. Prima ti devo spiegare!”. Rispose il falso professore rivoltasi a Bloom, questa cercò di prendere i fogli, mentre Avalon arretrò con un sorriso sul volto, quando inavvertitamente Lui e lei inciamparono, trovandosi entrambi, in terra, il viso della fata del fuoco sul petto del professore.
 
“Mi scusi professor Avalon, mi sono lasciata prendere troppo dall’entusiasmo!”, disse Bloom imbarazzata, come lo ben evidenziava il rossore sulle sue guance, mettendosi rapidamente in piedi, il falso professore si rimise in piedi e poggiò sulla scrivania i fogli.
 
“Tranquilla, posso capire, anche io quando ero uno studente ero entusiastico, comunque. Osservando i tuoi tentativi e quelle delle tue amiche ho capito che dovevate migliorare. Ma prima che ti riportassi ad Alfea, sono rimasto stupito dalla tua come dire. Determinazione!”, disse Avalon con un sorriso rivoltasi a Bloom, quest’ultima sgranò gli occhi celesti.
 
“Davvero?!”. Chiese la fata del fuoco rivoltasi a Lui, questo sorrise, quando si udì un violento fracasso provenire da fuori.
 
“Cosa e stato?!”. Chiese nuovamente Bloom rivoltasi a Avalon, questo sorrise con fare rassicurante.
 
“Probabilmente saranno stati dei castori. Ne ho visto alcuni nei paraggi, quando sono venuto qui. Bene Bloom, posso affermarti di essere rimasto sorpreso che tu sia riuscita a danneggiare il monolito, seppur superficialmente, ma e sempre un gran risultato. Tieni in queste tre pagine ho scritto la mia analisi. Sono certo che ti potrebbero essere molto utili, in futuro!”. Rispose il professor Avalon porgendo alla fata del fuoco tre pagine, questa con un sorriso li prese e li lesse.
 
“Torniamo alla festa, prima che qualcuno ti cerchi, ci mancherebbe soltanto che al mio primo giorno di servizio qui ad Alfea, qualcuno ci abbia spiato!”, aggiunse il professore rivoltasi alla fata del fuoco. Questa annuì ed usci.
 
- Ho idea che l’attesa, prima di ottenere i frammenti del Codex, non sarà affatto noiosa, quella fata mi sembra turbata da qualcosa. Mi chiedo da che cosa. E cos’era quella breve percezione di energia oscura che ho sentito in lei, non e normale. Forse mi sbaglio- pensò fra sé La fenice d’ombra, prima di uscire dalla stanza.
 
Nota dell’Autore: un capitolo forse un po’ noioso e me n’è scuso. Ma spiega alcuni retroscena curiosi nella seconda stagione a mio parere. L’episodio citato e il settimo. “La pietra misteriosa!”, spero di non sbagliarmi, altrimenti ho fatto una bufala. Al prossimo aggiornamento e spero di non annoiarvi. Alla prossima!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 52
*** Spiegazioni (terza parte) ***


Capitolo 52: Spiegazioni (terza parte)
 
Aurora era rimasta stupita dal fatto che Lord Darkar, il signore dell’oscurità avesse aiutato Bloom, nello scoprire qualcosa di più sui suoi genitori naturali del regno di Domino. Soprattutto poche righe l’avevano colpita di più.
 
*********
Mentre stavo ponendo a Bloom, una sorta di sonno del passato, lei mi aveva detto se sarebbe stato doloroso. Ero certo che non avrebbe sofferto e che poteva stare tranquilla. Mentre lei riposava, la osservai attentamente: I suoi capelli rossi come le fiamme ardenti, disposti come un velo sulla brandina, respirava calma e controllata, come se sia il suo spirito, che il suo corpo sapesse che non era un viaggio magico quello che la stavo sottoponendo, ma un dolce sonno.
 
D’un tratto al suo petto comparve una collana con pendente, riconobbi all’istante, il sigillo reale di Domino. E non ne fui stupito, Bloom si risvegliò e quando se ne accorse, lo strinse a sé, sorridendo felice e ringraziandomi.
 
Fui certo che nella prima volta nel mio cuore oscuro, di percepire un calore diverso nei suoi confronti.
 
*******
Aurora seppur fosse sdraiata di lato sulla scrivania, un po’ come faceva sua madre Icy, in alcune occasioni, per lo stupore, quasi non cadde dal mobile.
 
“Da come tuo padre descrive tua madre Bloom, s’è era davvero innamorato. Curioso da uno come lui!”, disse la fata del freddo rivoltasi a Kendra, questa, seduta composta su una sedia, come una nobile, con le mani poggiate sopra alle cosce, sorrise.
 
“Si ma continua. Presto arriverai alla risposta a tutte le tue domande!”, disse l’ancella rivoltasi ad Aurora. Questa continuò a leggere quando, giunse a un punto dove Bloom, un tempo era stata soggiogata per la prima volta da Lord Darkar, diventando Dark Bloom.
 
********
Ormai grazie alle mie alleate, le Trix, avevo finalmente tra le mie grinfie: I tre frammenti del Codex. Ultimamente Icy, pensò che si faccia notare apposta, come se lei si considerasse migliore delle sue sorelle e Lei possa diventare qualcosa di più, che una semplice alleata per il sottoscritto.
 
Quella fata Bloom, non passa un singolo giorno che io non pensi soltanto a lei, l’ho sempre tenuta d’occhio, chiedendomi come fosse possibile che una fata abbia una tale oscurità racchiusa nel suo cuore. Ma forse parlarle nei panni del professor Avalon, lei mi dirà ciò che voglio sapere. Ha molta fiducia in me.
 
Quella mattina Bloom mi chiese di creare nei dintorni del lago di Rocca Luce, dei bersagli, e dopo che si era trasformata nella sua forma di fata, li aveva attaccati con tutta la sua forza, ammirevole la sua continua tenacia e determinazione.
 
Quando mi resi conto che la sua mira e la sua potenza, era d’un tratto diminuita al punto di diventare persino scarsa in quanto di precisione.
 
Le parlai, Lei diceva che si sentiva deconcentrata e debole, mi stavo preoccupando per Lei, forse era che non l’ho vista riposare da questa mattina, Bloom diede prova di determinazione, dicendomi che se lei non riusciva a distruggere dei semplici bersagli fermi, come poteva sconfiggere le Trix.
 
Quando Bloom si lasciò sfuggire l’archivio segreto, tutto mi fu chiaro. C’era la possibilità che era proprio lì che si trovava il frammento del Codex, ma sono certo che la custode della fiamma del drago l’avrebbe protetto.
 
*******
“Se tu sarai lì a proteggerlo, non riusciranno proprio a fare un bel niente!”, disse il professor Avalon rivoltasi a Bloom, questa singhiozzo, con le lacrime agli occhi, si voltò appena verso di Lui.
 
“No professore, non è vero!. E un segreto troppo grande da mantenere per me!”, disse la fata del fuoco prima di abbracciare il falso professore, questo sgranò gli occhi, la sentì chiaramente singhiozzare.
 
Lord Darkar alias Avalon, le carezzò i capelli per calmarla, guardandola, mentre lei affondò il viso sul tessuto candido della giacca.
 
-Anche se se lo è lasciato sfuggire. Trovo ammirevole il fatto, che trovi la forza per resistere, seppur deve mantenere un cosi grande segreto. Ma ho idea che non sia l’unica cosa che l’addolora-, pensò la fenice d’ombra, prima di guardarla negli occhi, toccandole le spalle.
 
“Devi essere determinata Bloom. promettimi di non farne accenno a nessuno. Quindi nemmeno a me!”, disse il falso professore stringendola a sé, rivoltasi alla fata del fuoco, questa si strinse a lui, piangendo.
 
“Sto cercando di fare del mio meglio, ma le mie amiche, alcune di esse, pensano che io non mi sia impegnando, se si trovassero anche loro nella mia situazione, anche loro si sentirebbero come mi sento io!. E non mi direbbero che è colpa mia, se la convergenza magica non è andata a buon fine!”, disse singhiozzando Bloom rivoltasi al professor Avalon, questo l’ascolto con attenzione, carezzandole i capelli.
 
“Parlano perché non pensano, non capiscono quanti sacrifici, tu stai facendo per proteggere loro e tutti gli altri. Su di me puoi contare Bloom!”, disse la fenice d’ombra rivoltasi alla fata del fuoco questa, le sorrise, asciugandosi le lacrime, dopodiché quando la rossa si trasformo normalmente, lei e lui si diressero verso la scuola per fate di Alfea.
 
******
Aurora tambureggiò le dita meditabonde, riflettendo su ciò che aveva appena letto, mise una specie di segnalibro fatto con un pezzo di carta e si mise le mani sul volto.
- Se come aveva scritto Lord Darkar, corrisponderebbe alla verità. Da quanto tempo, quelle maledette winx, odiavano e detestavano Bloom?. fatta eccezione di Flora, tutte le altre hanno finto di fare le amiche. Che razza d’ipocrite!- pensò fra sé la fata del freddo, prima di continuare a leggere il diario.
 
********
Lord Darkar riuscì a convincere Bloom, ha sottoporsi a uno speciale incantesimo che l’avrebbe aiutata a legare con i suoi poteri della fiamma del drago, ma la fenice ombra in realtà aveva due piani in mente. Primo: usare Bloom per prendere il frammento del Codex. Secondo: scoprire se l’oscurità nel cuore della fata del fuoco era una cosa normale, cosa che Lui dubitava altamente, oppure che lentamente stava accadendo qualcosa in Lei.
 
Nel castello sotterraneo, Lord Darkar attivò a distanza l’incantesimo di virus ombra, per la prima vera volta, certo vedere Bloom, diventata cinica e maligna, divertirsi a umiliare quel ragazzino era stato esilarante, però non era l’effetto che si aspettava la fenice d’ombra, ma Lui decise di continuare il piano.
 
L’uomo corazzato creò una sfera fiammeggiante di comunicazione e poté godersi lo spettacolo come un fantasma al fianco di Bloom, la sua amatissima spia. Perché era ufficiale Darkar aveva a cuore la fata del fuoco, ma doveva regolare le sue priorità, ma una di quelle era la condizione di salute della sua amata.
 
“Il piano sta funzionando alla perfezione. Bloom e sotto il mio potere. E a questo punto, la vittoria è a portata di mano!”, disse ridendo la fenice d’ombra, per poi continuare a godersi lo spettacolo.
 
Quando le winx fecero la loro comparsa, Lord Darkar si accorse che l’oscurità nel cuore di Bloom era inspiegabilmente aumentata.
 
-Eppure il virus ombra che ho trasferito in Bloom, doveva solamente controllarla, senza creargli disturbi, ma allora come e possibile quest’aumento di energia oscura. Un momento la custode della fiamma del drago, sta cambiando!!. Come può essere?!-, pensò fra sé la Fenice d’Ombra, prima di continuare a guardare lo spettacolo, al contempo, ordinò al pipistrello spia Kelborg, di andare ad Alfea.
 
Futili furono gli sforzi delle winx, di vincere contro Dark Bloom, questa era diventata più potente, astuta e satura di rabbia. Lord Darkar si teletrasporto ad Alfea, una volta assicuratosi che Kelborg si sia allontanato con il Codex.
 
******
Quando giunsi ad Alfea, avrei raggiunto quelle fatine patetiche, come se avessi percepito qualcosa di anormale ed ero venuto a controllare, dopodiché, avrei annullato il mio virus ombra, e Bloom sarebbe tornata alla normalità, senza problemi, forse quei cambiamenti erano dovuti al mio influsso negativo, sperai con tutto il mio cuore, ammesso che mi sia rimasto qualcosa dopo essere stato posseduto dalla fenice d’ombra, che Bloom stesse bene.
 
Ma quando la vidi, a mezz’aria con le mani sui fianchi, totalmente cambiata, i suoi vestiti da fata, erano diventato più tetri, oscuri, anche l’abbigliamento si era come incattivito, la sua carnagione diventata simile alla porcellana, ero certo che mi stava osservando,ridacchiava malignamente con una nota di divertimento.
 
Potevo ammetterlo: ero stupito, e ora che potevo sentire la sua fiamma del drago mista a un’inquietante oscurità, ero certo, proveniva da lei stessa, ma non dal mio incantesimo. Cosa l’era accaduto?.
 
Dopo aver liberato Bloom dal mio incantesimo, inspiegabilmente era tornata normale, come se la sua oscurità interiore, fosse scomparsa, o per meglio dire ritornata nuovamente dentro di lei.
 
Quando io e quelle fatine, che ho dovuto quasi urlandoglielo di aiutarmi, l’abbiamo presa in volo, la mia sola e unica preoccupazione, era soltanto verso la sua salute. Per fortuna si era ripresa, confusa, ma l’aveva capito subito che il Codex era stato rubato, ed era determinata a riprenderlo.
 
Ma ebbi un presentimento, che quell’aspetto da fata nera, fosse soltanto il preludio di qualcosa. Era soltanto un mio presentimento nulla di più.
 
********
Aurora sentì montarsi in corpo la rabbia, verso le winx. se non ci fosse stato Avalon e Flora, cosa avrebbero fatto?. Probabilmente anche se c’era Flora, avrebbero fatto credere di non essere riuscite a tenerla in tempo e lasciare che Dark Bloom a quel tempo, potesse morire per una caduta letale. Le maledisse mentalmente.
 
“Sei un po’ più vicina alle ultime pagine del diario, Aurora. Continua!”, incoraggiò Kendra rivoltasi alla fata del freddo, questa sfoglio alcune pagine.
 
Ma la fata del freddo, inizio a presumere che oltre alla storia di Kendra, ci potesse essere dell’ altro in quel diario. Si fece coraggio e inizio a leggere.
 
Nota dell’Autore: un altro capitolo che vorrei comunicarvi, che ho passato alla scrittura in prima persona ad un'altra, perché avrei avuto problemi a formulare tutto e sarebbe diventato troppo noioso. Spero che il capitolo vi sia piaciuto. L’episodio citato e quello “Una spia dell’ombra!”, ossia quando compare Dark Bloom. nonché il mio preferito!. Al prossimo aggiornamento!. Alla prossima!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 53
*** Spiegazioni (ultima parte) ***


Capitolo 53: Spiegazioni (ultima parte)
 
Ora mai avevo tutti i frammenti del Codex, Icy mi ha portato il giorno prima, l’ultimo frammento, nel villaggio delle Pixie, seppur non cercasse ogni momento di adocchiarmi come se si aspettasse qualcosa di più. So quale il suo gioco e non m’incanta.
 
Ora mancava soltanto Bloom, per poter avere il potere del Remix, e avevo altri programmi per la mia amata fata del fuoco del drago, entrambi possiamo ottenere l’immenso potere, perché i nostri poteri opposti sarebbero in perfetto equilibrio, ciò eviterebbe che io o lei possa soccombere durante il rituale.
 
Ora dovevo seguire il mio malefico piano, creai da zero, un mio servitore imbevuto della mia magia oscura, e gli ordinai di portarmi Bloom, se fossi andato io di persona, avrebbero sentito subito la mia presenza, da quando avevo soggiogato la fata del fuoco, avevo il presentimento che si aspettassero la mia prossima mossa, ma sono astuto e ho giocato d’anticipo.
 
Quando il mio servitore con le sembianze di Avalon, mi chiese senza il mio consenso di esaudire una sua richiesta. Sopportai a stento la sua arroganza, Lui mi chiese di eliminare il vero professor Avalon, che da tempo, tenevo segregato nelle mie segrete. Mi ero informato bene sul suo conto, Lui un arrogante presuntuoso, che metteva sempre il suo orgoglio prima di tutto, vederlo soffrire sarebbe stato un piacere incommensurabile per i miei occhi.
 
L’attesa era lunga, tambureggiavo ritmicamente gli artigli dalla rabbia e dal nervosismo, quando ci metteva quel servitore, ha portare qui Bloom.
 
Finalmente il mio servitore, arrivò con, tra le braccia la fata del fuoco del drago, svenuta, non posso negare di esserne stato furioso, soprattutto quando lui mi disse che l’aveva dovuta stordire, perché si stava ribellando. Non so proprio cosa mi trattenne dall’incenerirlo all’istante.
 
Quasi dieci minuti dopo, Bloom riaprì gli occhi, certo metterla sdraiata sopra a una specie di altare di pietra, non era proprio il massimo della comodità, ma con le Trix in giro e quella specie di parassita come servitore, mi sono dovuto arrangiare, se non avrei fatto stare la fata del fuoco del drago, più comoda.
 
Per sicurezza per una sua eventuale reazione, il mio servitore le aveva fatto comparire le caviglie e i polsi legati da delle corde, ma io le cambiai con del tessuto magico oscuro. Almeno non avrebbe avuto nessun graffio. Me ne sarebbe dispiaciuto.
 
Il servitore per non sentirla più urlare, le aveva fatto comparire un bavaglio sulla bocca, scavai lunghi solchi sul bracciolo del mio trono. La mia pazienza era ormai prossima a finire, mi avvicinai a lei dicendo ciò che avevo in mente di fare, ma studiai l’espressione di Bloom.
 
La sua rabbia era evidente, come anche il briciolo di tristezza, delusa di aver scoperto, seppur Lei non sapesse la verità che il gentile professor Avalon fino ad alcune ore prima ero io, e non quel misero servitore al mio fianco.
 
******
Aurora ebbe un tic nervoso all’occhio, riguardo al fatto che sua madre Icy, aveva sempre cercato di diventare qualcosa di più, che una semplice alleata, agli occhi dei suoi alleati, e l’idea che lei poteva diventare una cosa simile, come le aveva detto quella smorfiosa di Chiara, le fece venire la nausea.
 
La fata del freddo, fremeva dalla curiosità. E’ continuò a leggere.
 
********
Le Trix mi avvisarono dell’arrivo di una navetta degli specialisti, le dissi di andare ad occuparsene loro, se nel caso loro avessero fallito. Avrei mandato alcune delle mie creature d’ombra a sigillare alcune entrate, volevo avere più tempo, non per preparare il rituale ma per stare con Bloom ancora per un po’.
 
Guardai lo spettacolo, anche per soddisfare la bramosia di distruzione della Fenice D’ombra, notai da quanto percepivo, che ora era molto tranquilla, anzi sembrava quasi desiderare quanto me, di vedere Bloom.
 
********
Ci vuole molto di più per fermare le winx!”, disse la fata del fuoco del drago con decisione, i suoi occhi blu zaffiro, guardarono con rabbia misto ad briciolo di speranza, come se lei sperasse che i suoi amici, venissero a liberarla.
 
“Questo non m’interessa!”, parlò la Fenice d’Ombra guardando Bloom, questa lo guardo con rabbia, Lord Darkar, accennò ad un sorriso.
 
“Se i tuoi amici, rimarranno occupati fino alla tua trasformazione, io avrò vinto!”, aggiunse Lui prima di passarle, il dorso di un artiglio, dolcemente, con cura certosina, sulla guancia fino al mento sulla sua morbida pelle.
 
********
La sua pelle aveva preso la stessa colorazione candida della porcellana. Risaltando ancora di più la sua bellezza, avevo altri programmi. Lei sarebbe diventata la mia regina. Che cosa desiderare di più?.
 
Quando la vidi sgranare gli occhi, quando avevo nominato, appositamente apposta riguardo alla sua trasformazione, ovviamente mi riferivo a quella che Lei stessa aveva fatto nell’archivio segreto; dalla sua espressione, intuì che lei non ne sapeva nulla. Eppure lo visto con i miei occhi, e so per certo che il mio virus ombra non centrava. Forse c’era dell’altro?.
 
“Però questo non accadrà!. Te lo assicurò!”, disse Bloom convinta e ferma sulle sue parole rivoltasi alla fenice d’ombra, questo si rabbui e guardo il suo servitore che era lì presente, con un ghigno dipinto sul volto.
 
“Ma tu hai già visto quello che succede nel tuo cuore, quando entra un po’ di oscurità!”, disse l’umanoide corazzato rivoltasi a Bloom, ovviamente l’aveva detto per studiare la sua espressione.
 
Bloom tremava vistosamente e cercava di liberarsi, come spaventata al solo pensiero di quando lei stessa era diventata una fata nera, soltanto due giorni prima ad Alfea.
 
“Ma questo vuol dire che?!”. Chiese sconvolta la fata del fuoco del drago, rivoltasi alla Fenice d’ombra, mentre il servitore con le sembianze di Avalon, ghignò malignamente ridacchiando, mentre delle rune le comparvero sul viso.
 
“Si. Il mio clone ti ha dato un po’ della sua malvagità, quando ti ha ipnotizzata!”. Rispose Lord Darkar, inventandosi sul momento un’ottima risposa per la fata del fuoco del drago, questa si dimenò dallo spavento, come se volesse impedire ciò che sarebbe successo.
 
-Allora lei non né sa nulla. Ma se le dessi un po’ della mia oscurità in lei, avendola si come serva, ma pienamente cosciente delle sue azioni e dei suoi pensieri, potrei scoprire cos’abbia e parlarle senza problemi. Se quel maledetto servitore non la pianta di ghignare divertito in mia presenza, gli insegnerò personalmente a tenere quella bocca chiusa, quando parlo io con Bloom-, pensò irritato e pensieroso al contempo l’uomo corazzato guardando con i suoi occhi scarlatti, la fata del fuoco e in seguito, il falso Avalon, questo con ancora un ghigno divertito disegnato sul volto.
 
“Ed Io completerò la tua trasformazione!”, aggiunse la Fenice D’ombra rivoltasi a Bloom, questa chiuse gli occhi lacrimando, cosa che fece sentire chiaramente un nodo alla gola a Lui. Ma il falso servitore sembrava divertirsi da quella scena.
 
*******
Aurora s’interrupe per un breve minuto la lettura, Kendra stava limandosi tranquillamente, le unghie curate e acuminate, ma continuava a guardare l’orizzonte persa in chissà quali pensieri, sconosciuti alla fata del freddo. Questa continuò a leggere, ormai presa da una morbosa curiosità.
 
*********
Le Trix avevano fallito chissà perché, me lo sentivo, feci mandare il mio servitore, il falso Avalon a ordinare ai miei servi ombra di sigillare tutte le aperture, anche con il verme schifoso del regno di Downland, ci avrebbero messo settimane a venire qua. Perciò avevo tutto il tempo che volevo.
 
“Di solito con gli ospiti di riguardo, sono più ospitale, ma sai come si dice il tempo e tiranno, spero mi perdonerai per questa scomoda e imbarazzante posizione, in cui ti trovi Bloom!”, disse Lui rivoltasi con una curiosa calma e cortesia rivoltasi alla fata del fuoco questa lo guardo con serietà, ma non disse nulla.
 
“I tuoi amici non c’e la faranno a salvarti Bloom, sappilo, ma puoi stare tranquilla che tu, sarai partecipe di un grande avvenimento!”, continuò lui rivoltasi alla fata del fuoco, questa guardò altrove, rilassando un po’ le gambe, forse a forza di tenerle in tensione, le stavano facendo male, e in più la liscia superficie dell’altare non era esattamente, il più comodo, dove stare sdraiati.
 
“Tutte le entrare sono state sigillate mio signore e presto, potrete dare inizio al rituale, da cui prendere dall’anima di questa insulsa fatina, la fiamma del drago!”, disse il falso Avalon entrando nella sala del trono, rivoltasi al signore oscuro, questo emise un brillio sinistro dagli occhi, la sua furia era celata alla perfezione, ma si trattenne a stento, ancora di più quando vide, la reazione di Bloom.
 
La fata del fuoco del drago si agitava, impaurita e sconvolta come una furia, per poi guardare con rabbia e dolore, questo appena celata, nei suoi occhi blu zaffiro.
 
“E il momento Bloom. ora lancerò la mia oscurità incantata nel tuo cuore!”, disse Lord Darkar con serietà, guardando l’ingresso dove erano ferme sulla soglia le Trix.
 
“i miei amici, non ti permetteranno mai di vincere!. Ti distruggeranno!”, disse la fata del fuoco con sguardo saturo di rabbia e determinazione, convinta delle sue parole rivoltasi alla Fenice d’ombra.
 
“Tra poco sarai tu a volerli distruggere con le tue mani!. Questa è la mia chiave per accedere al potere del Remix!. E della mia vendetta!!”, disse l’uomo corazzato rivoltasi a Bloom, mentre intorno a lei, delle piccole sfere oscure ruotarono intorno a lei come fossero dei satelliti planetari, dopodiché la Fenice D’ombra, aprì la mano e incanalo un po’ di energia oscura nel corpo della fata.
 
********
Quando la vidi urlare e dimenarsi, mi senti il cuore stretto in una morsa, le Trix le vidi ghignare, ma poi si allontanarono, quando le guardai malamente. Anche il mio servitore con le sembianze di Avalon era con lo stesso ghigno fastidioso sul volto.
 
Bloom smise di dimenarsi e la vidi cambiare, diventare la stessa fata nera, e ora potevo percepire la sua oscurità ritornare, seppur trattenuta dalla mia, Lei mi guardava con un ghigno dipinto sul volto, divertito e maligno in egual misura.
 
Mi sembro di capire all’istante, che quella era la sua natura nascosta, l’oscurità del suo cuore si stava alimentando di sentimenti negativi, racchiusi nel suo animo, ignoro le cause, perché mi ero formulato molte ipotesi, ma ora avevo il tempo necessario per stare con la mia futura e amata regina.
 
Quando il falso Avalon mi chiese con irritante scortesia e delusione sul perché non avevo eliminato Bloom, lo guardai furibondo, aveva dato gioco al detto. La goccia che fa traboccare il vaso. Lo distrussi senza rispondergli, perché io stesso sapevo la risposta.
 
Bloom sorrise divertita, la guardai toccandole con gli artigli con una cura certosina il mento. Lei mi guardò negli occhi.
 
“Abbiamo un sacco di tempo prima del rituale mia cara, Dark Bloom!”, le dissi, lei sorrise volandomi intorno con il suo ghigno stampato sul volto, percepì i suoi pensieri, mi chiedeva cosa avevo in mente di fare.
 
Semplice parlarle, dichiararle la verità e conoscerla un po’ meglio.
 
Nota dell’Autore: Con questo capitolo si chiude la spiegazione del diario, ma questa parte non e finita qui, la prossima sarà un po’ più diversa. Perché la tempistica degli episodi e sempre stata diversa e inspiegabile, ho deciso di dire che dal episodio 23 fino all’ultimo, sia passato quasi un mese, e spiegherò il perché. Alla prossima!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 54
*** Avvenimento passato ***


Capitolo 54: un avvenimento passato.
 
I giorni passarono, diventando settimane, è Bloom seppur Lei conservasse ancora un briciolo della sua volontà, il suo corpo era pur sempre in mio potere.
 
Ormai avevo la vittoria in pugno, quando sarebbe arrivato il momento, insieme avremmo dato inizio al rituale e avremmo ottenuto il potere del Remix, entrambe le nostre forze interiori. La fiamma del drago è la Fenice d’Ombra, avrebbero avuto un grande potenziale magico.
 
Seppur le Trix diventassero ogni giorno più impazienti, era esilarante notare l’invidia negli occhi di Icy, scommetto che la strega del ghiaccio si sentirà messa da parte dalle sue personali idee. Come anche il loro desiderio di possedere il potere Remix.
 
Se sapessero la verità, che quel potere ed estremamente instabile, se non ci fosse un potere in perfetto equilibrio come nel caso della fenice d’ombra e della fiamma del drago, il potere del remix gli si ritorcerebbe contro, un gioco a perdere e io so che non perderò!.
 
Io e Bloom saremmo diventati imperatori supremi, seppur lei per un paio di settimane si e limitata a ghignare, ma la sua mente restava in silenzio, poco dopo inizio a parlarmi. Chiedendomi di me e del mio motivo. Gli raccontai tutto anche che l’amavo.
 
Bloom non mi crede ma ero certo che la cosa l’avesse colpita, in questi settimane ho notato diverse cose ma andiamo per ordine. Primo: Che la sua oscurità interiore stava divorando la mia, come se qualcosa dentro di lei stesse cercando di uscire.
 
La seconda e ultima cosa: La mia fenice d’ombra sembrava più tranquilla quando c’era Bloom presente con me, era come se il mio potere volesse diventare parte della fiamma del drago. La cosa mi sconvolta e stupì in egual misura.
 
********
Aurora sbatte le palpebre più volte in cenno di sorpresa è le venne in mente una cosa.
 
-Ma se Lord Darkar ha detto a zia Dark Bloom di amarla, perché questa non se lo ricorda, o forse lo ha dimenticato apposta. Sempre se non c’e altro nascosto-, pensò fra sé la fata del freddo quando continuò a leggere.
 
********
Una sera ero tornato nelle mie stanze, cosa molto rara, perché non potevo dormire, magari per riflettere potevo dedicarmi ad un pisolino come piacere voluttuario, quando mi accorsi della presenza di Dark Bloom.
 
Questa mi si avvicino con il suo solito ghigno dipinto sul volto, ero sorpreso, ma la senti parlarmi, dicendomi che si sentiva diversa, si era resa conto dei miei sentimenti e che il suo legame di quando ero nelle false spoglie di Avalon, lei era diventata un affetto molto più grande.
 
Io la desideravo e lei di sua spontanea volontà, si concedesse a me, quando senti le sue mani, ero riuscito incredibilmente a tornare al mio reale aspetto umano, che sia stato un regalo dei nostri poteri a concedermi questa possibilità.
 
Passammo una notte rovente e satura di passione, priva di qualunque forma di perversa Lussuria, anche se Bloom era un vero demonio. Detto tra me e queste parole ovviamente.
 
*********
Kendra scorse con la coda dell’occhio Aurora chiudere il diario, per poi alzarsi e porge glielo guardandola.
 
“Così spiega che tu sei effettivamente figlia di Bloom e Darkar, ma ciò non spiega come sia possibile che tu sia qui, senza essere stata concepita, se come mi hai detto tu stessa. Tua madre era incinta al primo mese durante il rituale. Come mai nessuno nei mesi seguenti, si siano accorti della sua gravidanza?!”. Chiese la fata del freddo, rivoltasi all’ancella questa sorrise, riprendendo il diario e facendolo sparire nel palmo della mano.
 
“Semplice. Perché fu come se io non fossi mai nata. Quando mio padre si rese conto di essere prossimo alla sconfitta, ma sarebbe troppo lunga da spiegartela a voce!. Ti dico solo che quando sono stata plasmata dalla fenice d’ombra e dalla fiamma del drago di mia madre, ho spiato quest’ultima come se fossi stata, in una sorta di vuoto siderale!”. Rispose Kendra rivoltasi ad Aurora questa, la guardo con uno sguardo pieno di confusione.
 
“Già ho il mal di testa per ciò che ho scoperto, e per il momento mi basta. Puoi stare tranquilla Kendra. Non dirò nulla a zia Dark Bloom, è giusto che sia tu stessa a dirle la verità!”, le disse la fata del freddo rivoltasi all’ancella, questa le sorrise, prima di spostarsi per raggiungere Alex.
 
Il ragazzo dai capelli corvini stava dormendo poggiato sulla scrivania, con la testa posta sopra, alle braccia incrociate, sopra ad un libro aperto, Aurora sorrise avvicinandosi a lui, e carezzandogli dolcemente i suoi capelli corposi e morbidi al tatto.
 
********
Nel castello di Dark Bloom, questa aveva rilevato alle Trix, la sua relazione e il suo amore ricambiato per Flora. Inutile dire che le streghe finali, né sono rimaste sconvolte.
 
Ma prima che le streghe finali potessero dire qualcosa, Dark Bloom le guardo accavallando le gambe, suscitando non poco disagio alle Trix.
 
“Prima che voi possiate dire qualcosa care Trix. Io non ho alcuna intenzione di allearmi con nessuno. Amo Flora lo ammetto, ma come ho detto a lei stessa. Io non tornerò per nulla a proteggere la dimensione magica, la stessa che, ha creduto a quelle maledette assassine delle winx, e pronuncia il mio nome e il vostro, con disprezzo. Lei lo ha capito e sono pronta a mettere la mano sul fuoco che anche voi la pensate cosi!”, spiegò la fata oscura rivoltasi alle Trix, queste si scambiarono un occhiata interrogativa.
 
Dark Bloom s’inclino in avanti come per dimostrare la sua completa attenzione alle future parole delle Trix, seppur queste erano diventate bordò a causa dell’accresciuta quantità di pelle nuda, della loro compagna, anche le streghe finali potevamo ammettere, di essere colpite, dalla sua bellezza.
 
“Potremmo anche crederti a Dark Bloom. ma comprenderai che con la tua rivelazione ci hai sconvolte!”, disse Darcy rivoltasi alla fata oscura, questa si adagiò sullo schienale, con un sorriso sul volto, passandosi una mano sottile tra i capelli.
 
“E per questo che vi sto spiegando la situazione care Trix. il mio unico scopo ora, a parte compiere la mia vendetta, e di salvaguardare e badare al mio popolo. Per voi Yura e una seconda casa, voi siete la mia famiglia che me e stata vicina. Ho sempre agito con fedeltà e lealtà, i vostri voleri, combattuto fianco a fianco è so, sulla vostra assoluta certezza, che io non vi tradirei mai. non tradirei la mia famiglia!”. Spiegò Dark Bloom rivoltasi alle Trix, queste furono colpite dalle parole dette con sincerità dalla loro compagna.
 
“E poi per finire Trix. Non mi sono lasciato sfuggire nulla ai vostri mariti sul fatto che Atticus è stato il vostro primo amore, e quando l’avete rivisto, eravate ancora cotte di Lui!. Non oserete forse negarlo, quando e palese che e dico la verità!”, aggiunse la fata oscura divertita rivoltasi alle sue compagne streghe finali, queste sgranarono gli occhi. Suscitando una risata generale. Che riecheggiò a lungo nell’ampia sala.
 
“Ohh!!. Dark Bloom!. Perché non sei nata strega anni fa!!”, disse Darcy con un risolino rivoltasi alla fata oscura.
 
“Hai usato le tue carte in modo superbo. Non c’è dubbio che hai imparato molto da noi!. Fossi stata così moltissimi anni fa, le cose sarebbero potuto cambiare!”, disse Icy rivoltasi alla fata oscura, questa si limitò a sorridere seppur a stento.
 
“Lo prendo come complimento!”, disse solamente Dark Bloom rivoltasi alle Trix, quest’ultime, s’ è ne andarono, convinte che la loro compagna non l’avrebbe mai lasciata, anche se non avrebbero detto pubblicamente, consideravano la fata oscura, cara quanto un membro della famiglia.
 
*******
Nel suo nascondiglio. Politea stava guardando, dove trovare gli altri due cristalli, fatta eccezione dei quattro che sapeva benissimo che si trovarono sulla Terra, quando un ghigno maligno, si formo sul bel volto della ninfa.
 
“Come presumevo, Daphne ha ancora con sé, la maschera della ninfa di Rocca Luce. Uno dei due poteri che possiede, l’altro della custode del Sirenix. Un vero colpo di fortuna!. Ho un piano perfetto, le winx sanno già cosa devono fare, quando torneranno, gli dirò le ultime migliorie. Con la distruzione di Bloom. la dimensione magica capirà che ormai è giunta alla fine!”, disse fra sé Politea, fiera delle sue stesse parole.
 
********
Ognuna delle winx avevano detto la loro falsa versione dei fatti. Conquistando così la fiducia dei loro ragazzi, e adesso ogni winx stavano consumando una loro fame arretrata di piaceri lussuriosi e carnali.
 
Nota dell’Autore: Qui si spiega la relazione di Dark Bloom e Darkar di alcuni anni prima. La fata oscura ha rilevato alle Trix, la sua attuale relazione con Flora, evidenziando e marcando la sua lealtà alle sue compagne. Ma molti segreti devono ancora uscire alla luce. La storia di Kendra!. Le ultime idee di Politea. Che cosa succederà?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento. Un ringraziamento speciale a Tressa, per il suo consiglio che mi ha aiutato molto. Alla prossima!.
 
Anticipazioni: Alex, Camelia e Aurora, si prepareranno ad andare su Domino. Flora dopo essere tornata da Limphea, si dirigerà sulla terra a parlare con Roxy, per convincerla a parlare con la sua amica scomparsa.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 55
*** Punti nuovi. ***


Capitolo 55: nuovi punti.
 
Aurora carezzo i capelli di Alex, questo aprì lentamente gli occhi e guardo la sua amata fata del freddo.
 
“Ben svegliato bell’addormentato!”, disse Aurora con un sorriso rivoltasi ad Alex, questo solleva la testa, sulla sua guancia era ben evidente, il segno della copertina del libro, cosa che suscitò alla fata del freddo, una risatina divertita.
 
“Ti stavo aspettando , è devo essermi addormentato di colpo. Camelia ha detto che sarebbe tornata presto dopo la lezione di storia magica della professoressa Daphne!. Però mi ha fatto vedere delle cose interessanti!”, disse Lui mezzo assonnato trattenendo uno sbadiglio, rivoltasi ad Aurora. Questa le sorrise.
 
“Beh; vogliate scusarmi. Io ritorno dalla mia signora!. Alla prossima!”. Disse Kendra prima di sollevare la mano, chiudendo gli occhi, prima di scomparire in uno sciame di pipistrelli simili a Kelborg, anche questi scomparvero nel nulla.
 
“Davvero?. E’ che cosa sentiamo?!”. Chiese la fata del freddo rivoltasi a Lui, questo prese il libro delle fate e apri, facendogli vedere la stessa immagine che Camelia, gli aveva fatto vedere quasi venti minuti fa.
 
L’immagine di Lilith che somigliava molto a Dark Bloom, sconvolse visibilmente Aurora, come anche l’altra immagine, delle fate traditrici, che avevano tarpato le ali alla fata ancestrale. Che somigliavano molto alle winx. Aisha, Musa, Tecna e Stella.
 
“Una bizzarra, quanto inquietante coincidenza non è vero?!”. Chiese questa volta Alex rivoltasi ad Aurora, questa annuì, incapace di trovare una possibile conclusione logica su ciò che aveva appena visto.
 
“Si Alex. Molto inquietante. Ma la Fata Caduta?!. Ho letto molti libri anche sul mio pianeta Carrideus, ma di questa storia non è ho mai sentita parlare!”. Rispose la fata del freddo rivoltasi al suo amato, il ragazzo dai capelli corvini, guardo la sua amata.
 
“E non è tutto. Mentre stavo aspettando che finivi di parlare con Kendra. Camelia mi ha raccontato e detto di riferirti. Che aveva cercato molti possibili cristalli che potessero spiegare, su cosa servisse lo scettro di Solaria, quel cristallo trafugato a Downland. E’ se includiamo quelli rubati alle Trix. Purtroppo niente, fino ad ora!”, disse Alex rivoltasi ad Aurora, questa inarcò un sopraciglio incuriosita, guardandolo con la coda dell’occhio, e con una mano poggiata sulla sua spalla.
 
“Hai scoperto qualcosa?!. oppure ti è venuto in mente qualcosa di utile?!”. Chiese la fata del freddo rivoltasi a Lui, questo sorrise, prendendo un altro libro vicino a Lui.
 
“Diciamo. Che ho riflettuto a lungo, su ciò che mi avevi detto. Sulla possibilità, che forse un semplice cristallo da solo non bastava, ma facesse parte di qualcosa di più grande!. Cosi mi sono messo a cercare qua: Cristalli combinati e ho notato una cosa in particolare su questo libro!”. Rispose Alex rivoltasi ad Aurora, questa fremeva dalla curiosità, mentre il ragazzo dai capelli corvini, apri il libro.
 
“Molti cristalli possono fare parte di scettri. Come questi scettri Mythix. Che schifo!. Comunque. Questo cosa ti ricorda?!”. Chiese Lui rivoltasi ad Aurora, questa guardò Lui, in seguito l’immagine che Alex stava indicando con il dito.
 
L’immagine raffigurava uno scettro munito di tanti cristalli. La fata del freddo, sgranò gli occhi, notando che la struttura del misterioso scettro, assomigliava vagamente a quello di Solaria.
 
“Sembra lo scettro di Solaria, e il cristallo qui sul cerchio, sembra identico a quello descritto da Amentia, sempre se non era del tutto stordita.. Come si chiama questo scettro?!”. Chiese stavolta lei rivoltasi a Lui, Alex si morse le labbra, indicando che il nome era soltanto vuoto, come dire sconosciuto.
 
“Non si sa, però dato che sembra antico. Camelia farà vedere quest’immagine alla professoressa Daphne e Lei ci darà una risposta!”. Rispose Lui rivoltasi ad Aurora, questa lo abbracciò strettamente. Al punto che Alex diventò bordò.
 
“Sei geniale Alex!!. E anche questo che mi piace di te!”. disse la fata del freddo rivoltasi a Lui, questo sorrise, pieno d’imbarazzo, quando la porta si aprì ed entrarono. Camelia e Daphne, la sorella maggiore di Bloom.
 
“Camelia mi ha raccontato, che volete sapere qualcosa di più su quello scettro. Io non so la storia a riguardo ma. Se venite con me su Domino, vi accompagnerò personalmente alla biblioteca del Roc. Là dentro troverete ciò che state cercando!”, disse la bionda principessa di Domino, rivoltasi ai presenti, questi annuirono.
 
“Andiamo allora!”, dissero i presenti, dopodiché si prepararono ad andare sul pianeta Domino.
 
*******
Flora era tornata da Limphea, felice di sapere della nascita della piccola Margherita, la figlia di sua sorella minore Miele. Ma la fata della natura era ancora più felice, sapendo che Dark Bloom, ricambiava il suo amore.
 
Adesso Flora aveva raggiunto la città di Gardenia, in seguito raggiunse Roxy, questa lavorava al Frutti e Music Bar, per dare una mano a suo padre Klaus.
 
La fata degli animali stava servendo i tavoli, quando vide la fata della natura, andò in pausa e raggiunse l’amica, entrambe si sedettero intorno ad un tavolino a forma di arancia, bevendosi un frullato.
 
Flora raccontò a Roxy, di aver visto e parlato con Dark Bloom, evitando gli altri dettagli privati. La fata degli animali né resto stupita.
 
“Dark Bloom ha un regno?!. Caspita questa non me lo aspettavo davvero!. Chissà cosa avrà fatto in questi anni!”. Le chiese la ragazza dai capelli porpora, rivoltasi a Flora, questa si bevve tranquillamente il suo frullato.
 
“Anche io me lo stavo chiedendo. Però Roxy, sarei felice se anche tu. Venissi con me da Dark Bloom a parlarle. Magari insieme potremmo convincerla che ormai non deve più pensare alla sua vendetta!”. Rispose la fata della natura rivoltasi a quella degli animali, questa la guardò pensandoci brevemente su.
 
“Si Flora verrò con Te. Bloom mi ha aiutato molto, non solo a diventare un’ottima fata, mi è stata vicino come fosse stata una sorella maggiore!. È beh, come se non fosse stata per lei. Io e Andy, non ci saremmo mai messi insieme!”, disse Roxy imbarazzata con un sorriso sul volto, guardando il suo amato marito, che aveva appena finito di cantare, rivoltasi alla fata della natura.
 
“In effetti tu e Bloom andavate molto d’accordo, oltre con me. Però mi ero sempre chiesta perché con le altre winx. Non ci parlavi molto?!”. Chiese Flora rivoltasi a Roxy, questa si rabbui, pensando a quei false amiche, che avevano tradito l’ex fata del fuoco.
 
“E difficile dirlo!. Tecna mi sembrava troppo fredda e con la testa altrove!. Aisha sembrava persino ignorarmi sia in compagnia sia da sola! Musa era troppo occupata con la musica o a parlare con quel Jason Queen!. Mentre Stella, non la sopportato, ti dirò in confidenza e non ti mento, che l’unico consiglio che gli ho chiesto su come parlare con Andy!”. Rispose la fata degli animali, per poi guardarsi intorno, come se si vergognasse.
 
Dopodiché Roxy, sussurro qualcosa all’orecchio di Flora, questa spalancò gli occhi, sgranandoli per lo stupore.
 
“Ma quella ha un chiodo fisso!. Ma cosa pensava quel giorno?!”. Chiese la fata della natura rivoltasi a quella degli animali, Roxy sollevò le spalle.
 
“Ho fatto finta di niente e sono andata a chiedere consiglio a Bloom. Almeno Lei li dava buoni!”. Rispose la fata degli animali, rivoltasi a Flora, questa si toccò con la mano la fronte, pensava che Stella facesse apposta l’oca, o lo era veramente. Preferì non farsi questa domanda, prese il portafogli e porse una banconota da cinque Euro all’amica.
 
“Tieni Roxy per il frullato! Grazie era davvero buono!”, disse la fata della natura rivoltasi alla ragazza dai capelli porpora. Questa le sorrise.
 
“Offre la casa. Bloom pagava sempre lei il giro, ma le altre mai, non le ho mai visto tirare fuori dei soldi!. Comunque non vedo l’ora di andare da Dark Bloom!”, disse la fata degli animali rivoltasi a Flora. Questa sorrise, prima di alzarsi e assieme a Roxy, si allontanarono, per poi trasformarsi e prepararsi a partire per il pianeta Yura.
 
******
Le winx fecero ritorno al nascondiglio di Politea, non prima di aver raccontato un’altra bugia ai loro amati, che non potevano farsi vedere, perché potevano essere considerate ancora delle criminali.
 
“Avete fatto presto ragazze!. Bene cosa mi raccontate?!”. Chiese la ninfa rivoltasi alle quattro fate, queste sorrisero.
 
“A parte che i nostri ragazzi ci hanno creduto subito e che ci siamo divertite. Abbiamo saputo dai nostri figli, Che quella smorfiosa di Aurora altri è: Che la figlia di quella ghiacciaia ambulante di Icy!”. Rispose Aisha rivoltasi alle presenti. Stella sgranò gli occhi.
 
“Icy ha una fata come figlia?!. Questo e incredibile. Ed intendo disgustoso. Mi e sempre stata sulle scatole come allieva quella. Un po’ come quella mocciosa di Roxy. Ci è servita per ottenere il potere Believix, ma per il resto era totalmente inutile, anche se quella stupida di Bloom, aveva molta fiducia in lei. Bah!. Chi la capiva quella!”. Disse l’ex principessa di Solaria tenendo le braccia conserte sotto il seno, rivoltasi alle presenti.
 
“Tra esseri inutili si riconosco. Cosa vuoi dirci Politea?!”. Chiese Aisha rivoltasi alla ninfa, questa sorrise e spiegò il suo piano alle Winx, queste alla fine ghignarono.
 
“Alla festa di Domino. Ci sarà un bel funerale e Dark Bloom sarà l’ospite d’onore!”. Risposero le winx ghignando malignamente, festeggiarono subito, anche se amoreggiavano tra loro senza pudore.
 
“Ed io che pensavo che voi foste delle sante!”. Disse ghignando divertita Politea, prima di aggiungersi all’amoreggiare delle fate.
 
*******
Kendra ritorno al maniero di Dark Bloom, quando era giunta la sera, la fata oscura, le sorrise, ma aveva preferito non chiederle cosa faceva la sua ancella nel tempo libero, ovviamente quest’ultima. Le aveva detto che era andata in giro per il regno, cosa effettivamente vera, l’aveva fatto prima di andare da Aurora.
 
-Quando sarà il momento mamma. Ti racconterò tutta la verità. E riavrai quel pezzo di memoria che papà ti ha rimosso, per proteggere te stessa e me- pensò fra sé Kendra prima di congedarsi mentre Dark Bloom andava a dormire.
 
Nella sua camera l’ancella aprì il cassetto ed estrasse da esso una lettera, scritta a mano da suo padre Lord Darkar apposta per lei. Aveva già letta, ma le piaceva rileggerla più volte, come anche il diario.
 
Nota dell’Autore: Un punto di svolta. Aurora, Alex e Camelia si stanno dirigendosi verso il pianeta Domino, assieme a Daphne. Flora e Roxy stanno per andare su Yura a parlare con Dark Bloom. nuovi retroscena si fanno vivi. Cosa ci sarà scritto nella lettera di Lord Darkar?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento!. Alla prossima!.
 
Anticipazioni: la storia di Kendra si svelerà!. Aurora e la combriccola raggiungeranno la Biblioteca del Roc.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 56
*** Tempo di verità ***


Capitolo 56: tempo di verita.
 
Carissima Kendra.
Quando avrai letto questa lettera, vorrà dire che il mio piano per riportarti indietro è andato a buon fine. Come il mio prossimo piano; quello di consegnare, la mia Fenice D’ Ombra, alla mia amata Dark Bloom. Ti chiederai il perché di tutto questo vero?. Io amo Dark Bloom, e avevo dei bei progetti di diventare una famiglia, oltre imperatori della dimensione magica. Alcuni giorni prima di svolgere il rituale per la conquista del potere del Remix, ho percepito la tua vita dentro il ventre della mia amata, n’ero felice, credendo che alla fine avremmo vinto.
Ma tutto andò storto nel rituale, quel maledetto specialista Sky, con le sue false parole d’ amore per tua madre, la fece tornare alla normalità.
Entrambi eravamo preoccupati per te, ciò che è accaduto mi ha sconvolto e stupito, in egual misura.
La mia Fenice prese il tuo spirito dal suo ventre, e assieme alla fiamma del drago di tua madre, creando un piccolo portale del vuoto, ci entrarono. Mi accorsi all’istante che parte dei miei poteri, tra cui la possibilità di rigenerarmi, nel caso avessi subito gravi danni e di risorgere come il mito appunto della fenice. Avevo perso è vero, ma la mia vittoria più grande, e stata che io e tua madre Dark Bloom, ti abbiamo protetto, era la persona più importante per noi, persino del potere immenso del Remix.
Quando alcuni anni fa, sono riuscito a rigenerarmi nel limbo, ho scoperto alcune cose riguardo a tua madre, e ho trovato le risposte che da molto tempo, stavo cercando risposta.
Sembra incredibile dirtelo o meglio scrivertelo. Ma la Fenice D’ Ombra è la fiamma del drago appartengono proprio a Bloom. Il mio potere desiderava e cercava di farmelo capire che voleva tornare da lei. Quando ritornai nel mio castello, dopo essere finalmente uscito dal limbo, la prima cosa che volevo, era quella di rivedere tua madre, è soprattutto te.
Come ben ricorderai, seppur fossi consapevole, che i miei poteri e quelli di tua madre, ti avesse plasmato sul tuo spirito, un corpo a immagine e somiglianza con quello di Bloom, come quando l’avevo incontrata la prima volta. Possiedi anche la mia conoscenza e quella di tua madre. Immagino che l’avrai vista attraverso il vuoto senza tempo, dove sei cresciuta fino a quando ti ho evocata, una volta aver recuperato parte dei miei poteri.
Quando scoprì che il tuo nuovo aspetto era di Kelborg, mi faceva piangere il cuore e maledirmi per non essere riuscito, oltre ad essere un ottimo padre per te, ad averti restituito il tuo corpo.
Ma come un fulmine a ciel sereno, decisi che sacrificandomi, avrei salvato te, offerto a tua madre i miei poteri. Affinché possiate essere una famiglia. Seppur quel giorno del rituale, rimossi a malincuore, parte della memoria a Bloom, solo la parte del nostro amore, solo per proteggere te, mi fa ancora male il cuore al solo pensiero, ma era la cosa più giusta da fare.
Quando rividi tua madre, la trovai cambiata, mi riferisco alla sua oscurità interiore, ebbi il presentimento che a breve, si sarebbe riversata in tutta la sua potenza, ma la cosa più inquietante era che per un breve secondo, forse uno scherzo del fato, la vidi in un aspetto più simile a quella di un demone. Ma del resto era sempre lei, la donna che amavo e che amo tutt’ora. L’ho convinta a recuperare i frammenti del Codex. Seppur avessi il presentimento che lei pensasse che fosse stata veramente soggiogata da me, e potrebbe avermi odiato per tutto questo tempo.
Ma nulla avrebbe cambiato ciò che ho fatto, per tanto Kendra, lasciò a te la possibilità di far recuperare la memoria a tua madre. Una volta che avrò compiuto il mio sacrificio, non prima di aver affermato la verità a tua madre Dark Bloom, sul fatto che lei possedeva già l’oscurità interiore.
Ignorò quale sia la causa di ciò, per aver tanta oscurità dentro di sé, ma ho la certezza da quanto ho visto, che il destino della mia amata Bloom era già scritto.
Una volta che mi né sarò andato per sempre, ma con un sorriso sulle labbra, per essere certo che tu sarai libera dalla tua forma, trovare tua madre ed essere una famiglia, sono certo che Bloom né sarà felice, una volta recuperata la memoria perduta, se lei vorrà rifarsi una vita, accetterò già da subito la sua scelta, e spero che tu, Kendra figlia mia. L’ accetterai anche tu.
Ti voglio bene. E mi sarebbe piaciuto vederti di persona, almeno per una volta.
Firmato Draco L’ex Fenice D’ombra.
 
*******  
Kendra si asciuga le lacrime che le rigavano il viso, le succedeva ogni volta che lei rileggesse la lettera. Suo padre Lord Darkar amava molto Bloom, al punto di sacrificare se stesso per Lei.
 
L’ancella stimava e voleva un gran bene a sua madre la fata oscura, l’aveva vista attraverso il portale del vuoto senza tempo, sua madre combattere contro Valtor, gli stregoni del cerchio, le streghe antenate, le Trix, quando era ancora una stimata fata, e non l’aveva mai considerata una megalomane, esibizionista, come potessero pensare gli altri.
 
Ora era con sua madre, con i suoi tempi, le avrebbe dichiarato la verità, non l’avrebbe mai abbandonata, erano una famiglia e lo sarebbero sempre state.
 
Kendra rimise la lettera dentro il comodino, dopo essersi fatta una doccia calda, ed essersi rivestita con un altro capo identico a quello che indossava, ritorno alla sala del trono, da sua madre Dark Bloom.
 
********
Aurora assieme a Camelia, Alex, e la principessa di Domino Daphne, raggiunsero il mondo di quest’ultima.
 
All’esterno del palazzo reale dei sovrani di Domino, la fata del freddo assieme alla principessa di Limphea e al suo amato Alex. Stavano aspettando Daphne, questa era entrata all’interno del castello, per comunicare ai suoi genitori, Oritel e Marion, che si sarebbe diretta verso la Biblioteca del Roc.
 
“Speriamo soltanto che il gigantesco uccellaccio, non ci parta da sotto il sedere, appena arriviamo, non mi piacerebbe l’idea di rimanere aggrappato a Lui, centinaia di metri dal suolo!”, disse Aurora rivoltasi ai presenti, Alex si mise le mani in tasca, guardando la sua amata fata del freddo.
 
“Magari Daphne conosce il modo di farlo stare a terra, impedendogli di volare. Cosi potremmo entrare nella biblioteca!”, disse Lui rivoltasi a Lei, ma prima che la fata del freddo, potesse dire qualcosa, la principessa ereditaria di Domino fece la sua comparsa, in lontananza si videro Oritel e Marion, dai loro sguardi era ben evidente e visibile, il dolore per la mancanza della loro seconda amata figlia Bloom.
 
“Possiamo andare. Questa sera se volete, siete invitati alla festa che si svolgerà qui su Domino!”, disse Daphne rivoltasi ai presenti, questi annuirono, per poi montare a cavallo, anche se Alex, uso uno masterizzatore, per far comparire la sua windRunner, e Lui e Aurora usarono questa per raggiungere la Biblioteca del Roc.
 
*******
Politea e le winx erano pronte, tra un paio di ore avrebbero attaccato Domino, e se Dark Bloom avrebbe fatto la sua comparsa, avrebbero preso i proverbiali: due piccioni con una fava. Ossia: Distruggere la fata oscura e prendere la maschera della ninfa del Sirenix, Daphne.
 
Selina fu portata nella stanza da Aisha, anche se ogni tanto la spingeva, senza alcun riguardo, la strega dai capelli biondo cenere, la guardo con rabbia.
 
“Quando sarà il momento, mia cara Selina, ordinerai al tuo Legendarium, di evocare i Mangiafuoco del Vortice di Fiamme. Così avremmo tutto ciò che ci serve per eliminare Dark Bloom, una volta per sempre!”, disse Musa rivoltasi alla strega dai capelli biondo cenere, questa la guardo con rabbia.
 
“Nutro parecchi dubbi sul fatto che eliminerete Dark Bloom, e pur sempre migliore di voi, al pari delle Trix!”, disse Selina rivoltasi alle winx, quando Aisha le sferrò un pugno in pancia, piegandola in due per il dolore.
 
“Bloom e soltanto una nullità e basta, proprio come Te e le Trix. ma questa notte, la nostra ex amica farà una giusta fine!”, disse Aisha rivoltasi a Selina quest’ultima tossì, maledicendola mentalmente.
 
Politea sorrise con un ghigno sul volto, facendo comparire nella sua mano, lo scettro delle calamità.
 
“E il resto, sarà tutto più semplice!. Saremo temute e rispettate, al nostro confronto, tutti i mali della dimensione magica, saranno soltanto delle nullità!”, disse la ninfa ridendo.
 
*********
Roxy e Flora raggiunsero il pianeta Yura, in poco tempo raggiunsero il palazzo reale volante, di Dark Bloom, questa si trovava come sempre nella sala del trono assieme alla sua devota ancella Kendra.
 
“Roxy, ammetto che sono felice di vederti, come anche la mia amata Flora. Quale il piacere della tua visita?!”. Chiese la fata oscura rivoltasi alla fata degli animali, quest’ultima sorrise seppur fosse arrossita visibilmente, quando aveva visto la fata degli animali baciare Dark Bloom, oltre per il vestiario di quest’ultima.
 
“Parlarti Bloom. E’ magari fosse possibile di farti cambiare idea sulla tua vendetta su quelle maledette delle winx. Loro ora sono prigioniere nella dimensione Omega!”. Rispose Roxy rivoltasi alla fata oscura, questa dapprima sorrise, ma poi chiuse gli occhi, serrano i pugni dalla rabbia, per poi riaprire gli occhi, dapprima etero cromatici, ridiventarono rossi scarlatti.
 
“Non più vorrai dire Roxy. Flora dovete entrambe sapere che le Trix mi hanno informato ieri, che quelle vermi delle winx, sono evase dalla dimensione Omega è si sono alleate con Politea!”. Disse la fata oscura, rivoltasi a entrambe, la fata della natura, come quella degli animali sgranarono gli occhi per lo stupore.
 
******
Aurora, Alex, Camelia e Daphne raggiunsero la biblioteca del Roc, come presupposto dal ragazzo dai capelli corvini, la principessa ereditaria di Domino, fece un incantesimo di tranquillità al gigantesco volatile, affinché non si svegliasse e non volasse via all’improvviso, dopodiché le tre fate e il giovane cavaliere entrarono nella biblioteca.
 
“Da quando mia madre Marion, ha fatto purificare lo spirito di Lord Bartebly, affinché lui potesse riposare in pace, la biblioteca e stata perennemente chiusa, sino ad ora!”, disse Daphne rivoltasi ai suoi compagni, questi ultimi entrarono, guardandosi intorno.
 
“SI vede. Quanta polvere che c’ è qui dentro!”, disse Camelia rivoltasi agli altri, Alex e Aurora si guardarono intorno, vari e vari scaffali colmi di libri a perdita d’occhio, quando alla fine raggiunsero lo stesso luogo circolare dove c’era un tempo il libro delle profezie.
 
“Qui potremmo iniziare a cercare qualche informazione a riguardo a quello scettro!”, disse la principessa di Domino rivoltasi ai presenti, Alex e Aurora si scambiarono un occhiata.
 
La fata del freddo, fece comparire tra le mani, il libro dove era raffigurato lo scettro misterioso, lo poso sopra al leggio. E dopo che il ragazzo dai capelli corvini toccò il leggio, comunicando alla biblioteca di trovare tutte le informazioni a riguardo. Accade uno spettacolo incredibile.
 
Una luce magica pervase tutta la sala, attraverso i corridoi, riportando al suo massimo splendore l’interno della biblioteca come se si fosse riattivato dopo così tanto tempo, una piccola nube di energia magica si alzò passando lentamente tra un libro all’altro per cercare, ciò che Alex aveva chiesto.
 
Nota dell’Autore: Alex e la combriccola sono giunti alla biblioteca di Domino, Politea e le winx attendono prima di dare inizio ai loro piani. Flora e Roxy sono andati da Bloom, e questa le ha informate del ritorno delle winx. Che cosa accadrà ora?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento, spero che la lettera si capisca seppur abbia cercato di essere il più preciso possibile. Alla prossima!.
 
Anticipazioni: La verità dello scettro delle calamità verrà presto svelato. Roxy e Flora, tenta di convincere Bloom a lasciare perdere la sua vendetta.
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 57
*** conto alla rovescia. ***


Capitolo 57: Conto alla rovescia.
 
Roxy e Flora guardarono allibite Dark Bloom, e sulla rivelazione fatta da quest’ultima, riguardo che le winx, sono evase dalla dimensione Omega.
 
“Come è possibile che sia accaduto qualcosa di simile?. Pensavo che i templari di Rocca Luce, avessero messo dei dispositivi di sicurezza sulla zona del portale omega, in modo da intervenire, se venisse stato nuovamente alterato da qualcuno!”. Le domandò la fata della natura rivoltasi a Dark Bloom, questa tambureggiò le dita meditabonde sui braccioli del trono.
 
“Politea deve averle liberate, e adesso le winx staranno preparandosi a vendicarsi su di me. Ma stando a quello che ho saputo da Aurora e dalle Trix. Politea ha preso dei diversi oggetti nella dimensione magica, e sono pronta a scommettere che ha qualcosa in mente!”. Rispose la fata oscura rivoltasi alle due fate, Flora la guardo con sconvolgente curiosità.
 
“Sembri troppo tranquilla Dark Bloom. Non dirmi che hai aspettato tutti questi anni, per poterti finalmente vendicare su di loro?!”. Chiese la fata della natura rivoltasi alla fata oscura, questa per tutta risposta, separò le labbra scure, in un ghigno maligno a bocca dischiusa, scoprendo i canini acuminati.
 
“Esatto Flora!. Anche se pensò alla felicita del mio regno, ho aspettato a lungo, bramando e pazientando che qualcuno liberasse le winx, ho che quest’ultime si liberassero, affinché io potessi finire ciò che non ho completato anni fa!”. Rispose Dark Bloom, senza alcuna esitazione con voce metallica rivoltasi alle due fate, Roxy guardò seriamente la sua amica, con lo stesso sguardo di quando anni addietro, pensava che lei e le winx, volessero portale via i cuccioli fatati.
 
“Bloom!!. Devi smetterla di pensare alla tua vendetta!!. Ormai non ti riconosco più!!”, disse la fata degli animali rivoltasi alla fata oscura, questa, la guardo inarcando un sopraciglio, mentre Flora seppur fosse in parte, a dar ragione a Roxy, lei non poteva conoscere completamente i motivi perché Dark Bloom, bramasse cosi tanto la sua vendetta.
 
“Bloom. io ti ho sempre considerata un esempio da imitare!. E grazie a te, che sono diventata una fata!. Mi hai sempre incoraggiata ad non arrendermi e di credere in me stessa. Ti ricordi cosa mi hai detto alla spiaggia, dopo che assieme a quelle false fate delle winx?!”. Chiese la fata degli animali, facendo diversi passi avanti, a passo di carica verso la fata oscura, rivoltasi a quest’ultima.
 
“Si certo che me lo ricordo. Mi avevi detto perché non avevo deciso di portarti con me, alla piattaforma petrolifera. Ricordo perfettamente ciò che ti ho detto: che era troppo pericoloso per te, non devi mai sottovalutare alla leggera la situazione, sei coraggiosa e sei determinata a fare del bene, ma non dimenticare mai ciò che ti ho detto!”. Rispose Dark Bloom rivoltasi a Roxy, questa si morse le labbra indicandola con un dito, Kendra la guardo con serietà, mettendosi una mano sopra al fianco. Assottigliando gli occhi.
 
“E non l’ho mai dimenticato Bloom!. Tu mi hai aiutata a convincere le fate di Morgana a non seguire il sentiero della vendetta. Anche tu ti eri vendicata contro un certo stregone, e avevi capito di stare sbagliando!. Una volta uccise le winx. Ti sentiresti meglio farlo?!. Non capisci che stai facendo una pazzia?!”. Urlò domandandole fra le lacrime di rabbia e tristezza, non riconoscendo più la sua cara amica, che considerava come una sorta di sorella maggiore, rivoltasi alla fata oscura. Questa chiuse gli occhi.
 
Flora restò stupita dalla rapidissima velocità di Dark Bloom, in un secondo la fata oscura, aveva raggiunto Roxy, e con un braccio l’aveva stretta a sé, la fata degli animali, sgranò gli occhi, mentre l’altro braccio della fata oscura chiuse l’abbraccio.
 
“Calmati Roxy. Forse hai ragione su quello che dici ma. Molte sono le mie ferite che non guariranno mai. E bello sapere che ti ho aiutata cosi tanto, tu e flora. Non nego di affermarvi che: voi due siete migliori di me!”. Rispose dolcemente e rassicurante Dark Bloom rivoltasi alla fata degli animali, questa singhiozzo prima di ricambiare l’abbraccio.
 
“Ti prego Bloom. abbandona la vendetta!. Non voglio vederti rovinarti la vita cosi!”. Singhiozzo Roxy rivoltasi alla fata oscura, questa non disse nulla, si limitò a stringerla a sé.
 
******
Alex osservò la nube magica fermarsi ad un libro, questo lentamente uscì dal suo posto e levitando si avvicinò al ragazzo dai capelli corvini ed ad Aurora, questa fremeva dalla curiosità.
 
“Vediamo un po’!. Si e questo lo scettro. Vediamo: Lo scettro delle Calamità!”. Disse la fata del freddo leggendo, dopo aver aperto il libro, il testo sopra l’immagine dello scettro, lo stesso che stava usando Politea.
 
Lo Scettro delle Calamità: Uno scettro dotato di un grande potere magico di grande potenza, creato dalle antiche sirene del regno oscuro, per proteggersi, per quanto fossero già potenti, dalle streghe antenate, che volevano impossessarsi delle loro conoscenze.
Le sirene vinsero la battaglia contro le streghe ancestrali, ferendole gravemente con i loro potere, ma la dimensione magica. Temendo che loro potessero usare questo potere contro di loro decisero di attaccarle. Costrette alla fuga a causa dei precedenti combattimenti.
Le sirene del regno oscuro si rifugiarono in un pianeta sconosciuto. Perdendo lo scettro delle calamità. Tale potere magico infatti. Poteva creare vere e proprie calamità naturali, dovute all’incantesimo maelstrom, questo potere, poteva devastare interi mondi con violenza. Incontrollabile e devastante per tutti eccetto dalle sirene del regno oscuro.
Si dice che per impedire che questo nefasto scettro, diventasse un pericolo, venne fatto a pezzi e questi donati ai vari regni, affinché venissero usati per il bene.
 
Tutti i presenti, avevano la certezza di sentirsi come una sensazione di freddo entrargli nelle ossa, Aurora e Alex si scambiarono un’occhiata, avendo entrambi una bruttissima sensazione che Politea stava ricostruendo lo scettro, e con le winx al suo fianco. Tutti erano nei guai.
 
******
Selina fu costretta ad accompagnare le Winx e Politea sul pianeta Domino. Appena arrivate, rinchiusero la strega dei serpenti in una grotta, dove Aisha fece delle sbarre di morfix, e Tecna di tecno numeri.
 
“Bene ragazze. Selina e bloccata qui e se non vuole finire folgorata, appena le daremo il segnale, userà il Legendarium!. Seguitemi ragazze!”, disse Politea rivoltasi alle winx, quest’ultime annuirono ghignando, seguendo la ninfa, nelle acque dell’oceano di Domino.
 
“Ma dove stiamo andando Politea, pensavo volessi attaccare il palazzo reale?!”. Chiese Musa rivoltasi alla ninfa, questa sorrise malignamente, guardandole con la coda dell’occhio.
 
“Si infatti. Non mi dite che con la nostra festicciola di ieri, vi siete scordate il piano?!”. Chiese a sua volta la ragazza dai capelli castani rivoltasi alle winx, queste si ricordarono subito il piano e sorrisero malignamente.
 
“Certo che no. Ma siamo sicuri che quella baldracca di Bloom. verrà a salvare la sua famiglia?. Forse ora che e diventata non si sa cosa, e diventata completamente menefreghista!”. Ripose Musa rivoltasi a Politea e alle altre winx, quest’ultime sorrisero.
 
“No. Lei verrà sicuramente e imprevedibile e sapendo che ci saremo noi. Verrà di sicuro!”. Disse Aisha con un sorriso maligno sul volto.
 
********
Selina dall’interno della grotta, si concentro, cercando di usare i suoi poteri per comunicare con Icy, prima non poteva riuscirci, per colpa dell’incantesimo di Politea.
 
“Selina!”, disse la strega del ghiaccio attraverso un incantesimo mentale, rivoltasi alla strega dei serpenti, questa poté sentire chiaramente, il sollievo nella voce della strega finale del ghiaccio.
 
“Mamma!. Sono qui su Domino!. E terribile!”, disse Selina rivoltasi a Icy, quest’ultima sorrise.
 
“Arrivo subito Selina. Avviserò le mie sorelle, di venire con me e anche Dark Bloom, per aiutarmi a liberarti, al contempo Lei vendicarsi sulle winx”, disse con un tono di voce decisa la strega finale del ghiaccio rivoltasi alla strega dai capelli biondo cenere, questa sgranò gli occhi.
 
“Aspetta mamma. Devi sapere che-”, disse Selina quando, un onda magica di grande potenza, pose fine alla conversazione mentale magica, e successivamente un orribile ruggito proveniente dall’oceano, fece rizzare i capelli alla strega dai capelli biondo cenere.
Una creatura mostruosa e indescrivibile uscì dalle acque dell’oceano e si stava dirigendo seguita dalle winx e Politea verso il palazzo reale di Domino.
 
“Le winx e Politea sono pazze. Che cosa avranno in mente?. Che cosa hanno intenzione di fare con il mio Legendarium. Se hanno appena controllato la Bestia degli abissi?!”. Chiese Selina fra sé, guardando la scena. E poco dopo si sentirono delle esplosioni magiche. L’attacco era iniziato.
 
*****
Flora e Roxy, stavano parlando con Dark Bloom, quando la fata della natura si toccò la testa, cosa che allarmò la fata degli animali e quella oscura.
 
“Oh No. Ho ricevuto un messaggio da Crystal. Le winx e Politea hanno attaccato il palazzo reale di Domino!”, disse la fata della natura rivoltasi alle presenti. Dark Bloom. sgranò gli occhi al punto che diventarono rossi.
 
“Vigliacche come sempre winx. Colpirmi nel profondo!. Ma questa volta metterò la parola fine a tutto questo!”. Disse Dark Bloom, prima di creare una sorta di portale di fiamme e ci entrò seguita da Flora, Kendra e Roxy.
 
Nota dell’Autore: Molte rivelazioni e sorprese sono apparse. La storia dello scettro delle Calamità. Le winx e Politea usano la bestia degli abissi, la stessa del primo episodio della sesta serie, contro il palazzo reale di Domino. Ma quale il loro piano. Che logica stanno usando le ex fate?. Che cosa succederà?: scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 58
*** Piano maligno ***


Capitolo 58: Piano maligno.
 
Darcy e Stormy si trovarono nel salone della guerra, stavano parlando tra di loro di alcune faccende riguardanti le poche leggi dei loro regni, quando le porte d’ingresso, si spalancarono con violenza ed entro Icy, tremante di rabbia, guardando con serietà le sue sorelle minori.
 
“Ragazze, Selina è riuscita a mettermi in contatto, si trova su Domino, assieme a Politea e le winx, venite con me!”, disse la strega del ghiaccio con freddezza e decisione rivoltasi alle sue sorelle minori. Quest’ultime si scambiarono un’occhiata confusa e stupita in egual misura.
 
“Ma Selina e una nostra studentessa, è curioso Icy, che te ne la prendi a cuore!”. Disse Darcy rivoltasi alla strega finale del ghiaccio, quest’ultima comprese che doveva dirle a loro, la verità riguardo al legame affettivo che provava per la strega dai capelli biondo cenere, ovviamente evitando dettagli come l’aveva consigliato Dark Bloom.
 
“Selina non è solo la mia apprendista, ma anche mia figlia adottiva, e troppo lunga da spiegare. Perciò vi basta per muovervi?!”. Chiese Icy con tono alterato e gelido, rivoltasi alle sue sorelle, quest’ultime cedendo come sempre al carisma della sorella maggiore annuirono.
 
“Ci spiegherai tutto, strada facendo Icy. Visto che ci sono le winx, non avvisi Dark Bloom?!”. Chiese Stormy rivoltasi alla sorella maggiore, questa guardo la strega delle tempeste con un ghigno sul volto.
 
“Lo farò durante il viaggio, ma probabilmente l’avviserà quella fata, Flora, finalmente Dark Bloom avrà la sua vendetta sulle winx. E Noi avremmo il privilegio di vederlo, in prima fila!”. Rispose Icy rivoltasi alle sue sorelle, quest’ultime ghignarono malignamente.
 
In seguito, le Trix si teletrasportarono, tra il gracchiare dei corvini nel nulla, pronte per partire alla volta di Domino.
 
******
Nel frattempo nella biblioteca del Roc, Aurora, Camelia, Alex e Daphne stavano cercando altre informazioni più precise riguardo allo scettro delle Calamità, quando ad un tratto, un esplosione magica, fece infrangere le vetrate, i presenti andarono a ripararsi dietro ad uno scaffale.
 
“Ma cosa diamine sta succedendo!. Ragazze state bene?!”. Chiese Alex rivoltasi alle presenti, tutte annuirono, quando udirono il possente ruggito della Bestia degli Abissi. Daphne sgranò gli occhi per lo stupore, sconvolta.
 
“La bestia degli Abissi?!. Non è impossibile. Ero certa di averla controllata, affinché non potesse più essere un pericolo per tutti!”. Rispose la principessa ereditaria di Domino rivoltasi ai presenti, questi ultimi sussultarono conoscendo la pericolosa fama di creatura immortale di Domino.
 
“Allora andiamo a mettere in salvo gli altri, mentre Lei professoressa Daphne, cercherà di controllare nuovamente quella cosa!”, disse Alex rivoltasi ai presenti, questi annuirono, dopodiché Camelia, si trasformo nella sua forma di Fata di primo livello, Aurora nella sua forma Enchantix e Daphne nella sua forma Sirenix.
 
Daphne non s’accorse del cambiamento di colore dei capelli di Aurora, fortunatamente quest’ultima e Alex, l’anticiparono, inventandosi una scusa semplice: che i capelli della fata del freddo, prendevano una tinta diversa durante la trasformazione, e si stava ancora cercando di capire se era un male o un bene.
 
Fortunatamente per la coppia, Daphne ci credete e tutti loro si diressero più veloci che potevano, verso il palazzo reale di Domino, rimanendo una volta arrivati sconvolti, dal vedere Oritel e Marion, assieme alle guardie cercare di far arretrare la maestosa Bestia degli Abissi.
 
“Ragazzi, portate in salvo gli invitati, mentre io cercò di. AAARGH!!!!”, disse Daphne prima di venire colpita alla schiena con violenza da una sfera magica, sbalzandola in terra, fortunatamente aurora creò una coltre morbida di neve, per attutire l’impatto alla principessa di Domino.
 
“Tu non farai proprio niente!. Daphne!. Ora che sono presenti due ninfe di Domino, non puoi controllare facilmente La Bestia degli Abissi!. Oh ma che maleducata, non vi ho presentato le mie amiche e compagne!. Le winx!!”, disse Politea rivoltasi a Daphne, indicando con la mano le sue alleate, le quattro fate comparvero con un ghigno sul volto, pronte allo scontro, cosa che suscitò un grande scalpore nei presenti.
 
“Le winx?. Non eravate imprigionate nella dimensione Omega?!”. Chiese allibita Daphne rivoltasi alle quattro fate, quest’ultime sorrisero malignamente, guardando tutti i presenti.
 
“Si ma ora siamo libere, e ora bramiamo una sola cosa: VENDETTA!!”. Rispose Stella prima di sorridere malignamente. Politea ghignò malignamente prima di guardare la Bestia degli Abissi.
 
“Forza piccolino. Non avere pietà per nessuno di loro!”, disse la ninfa rivoltasi alla creatura, quest’ ultima ruggì furente, e si preparo ad attaccare tutti i presenti.
 
- Se in qualche modo Bloom, verrà a sapere di quello che sta accadendo qui. Verrà sicuramente, tutto sta procedendo secondo i nostri piani-, pensò fra sé Politea guardando la Bestia degli Abissi attaccare con ferocia, chiunque gli capitasse a tiro.
 
******
 
Daphne strinse i pugni guardando con rabbia la ragazza dai capelli castani, mentre Camelia assieme ad Aurora e Alex, stavano aiutando le guardie reali a portare in salvo gli invitati. Chiedendosi perché mai le winx non avessero ancora attaccato.
 
Politea attaccò più volte la principessa ereditaria di Domino, mettendola in seria difficoltà, ma la ragazza dai capelli castani non aveva ancora fatto comparire il suo Scettro delle Calamità. Come se non fosse ancora giunto il momento di usarlo.
 
Aurora intervenne scagliando una sfera di ghiaccio verso Politea, ma l’attacco della fata del ghiaccio, fu bloccato da Stella e dalle winx, che la guardarono con rabbia e disprezzo.
 
“Bene, bene, così tu saresti la figlia di quella baldracca di Icy e di quel pesce lesso di Tritannus?!”. Chiesero le winx rivoltasi ad Aurora, quest’ultima serrò i pugni guardandole con rabbia, chi aveva tradito sua zia Dark Bloom anni addietro.
 
“Si. potete dire quello che volete sulla mia famiglia, e sempre meglio che essere imparentate con delle vigliacche senza spina dorsale come voi!”. Rispose la fata del freddo rivoltasi alle winx, queste serrarono i denti e i pugni, assottigliando minacciosamente gli occhi, pronte ad attaccare la figlia della strega finale del ghiaccio quando.
 
“Uragano oscuro!”. Urlò Stormy, scagliando un tornado saturo di oscurità verso le winx, che quest’ultime furono sbalzate di alcuni metri all’indietro.
 
“Winx. Dove avete nascosto Selina?. Già rapirla e stato un grave errore, ma provare ad attaccare mia figlia Aurora. Dimostra quando siate delle vigliacche!”, disse Icy con rabbia rivoltasi alle quattro fate, queste d’altro canto, furono sì stupite di vedere le Trix, ma subito dopo le guardarono come se fossero state degli insetti.
 
“Ci mancavano anche le Trix a combattere!”, disse Oritel mentre teneva aperte le porte per far entrare tutti gli invitati, mentre Alex stava proteggendo Camelia, mentre questa faceva comparire delle liane, edere e rampicanti per potenziare le difese, in modo da proteggere all’interno del palazzo le persone.
 
“Sia Chiaro Oritel. Non siamo qui per aiutarvi ma per una faccenda personale, se non ci intralcerete in nessun modo, potremmo anche lasciarvi perdere per stavolta!”, disse Icy rivoltasi ai sovrani di Domino mentre, questi trovarono riparo all’interno del palazzo.
 
“bene winx. Ditemi subito dove avete nascosto mia figlia Selina!!”, aggiunse la strega finale del ghiaccio rivoltasi alle quattro fate, quest’ultime ghignarono malignamente, guardandola come divertite, dall’arroganza tipica di Icy.
 
“Oh. Anche la strega del ghiaccio ha un cuore. Oh forse hai tradito qualcuno. Dopotutto tu e Darcy siete nate soltanto per usare gli uomini!”, disse Musa provocandole, le Trix serrarono i pugni, preparandosi allo scontro contro le fate.
 
“Se volete divertirvi un po’ mie care winx, fate pure, finche non arriva l’ospite d’onore, saranno un buon passatempo!”, disse Politea rivoltasi alle sue alleate, queste ghignarono malignamente prima di dare inizio al combattimento contro le Trix.
 
Aurora scagliò una sfera di ghiaccio verso la ragazza dai capelli castani, quest’ultima lo schivo per il proverbiale rotto della cuffia, ma Daphne approfittando dell’attimo di distrazione di Politea, si avvicinò alla Bestia degli Abissi.
 
La principessa ereditaria di Domino, emanando un’aura di energia verso la creatura, cercando così di controllarla, quando Aurora fu scagliata via da un attacco a onda d’urto da parte di Politea, prontamente Alex afferrò in volo la sua amata fata del freddo.
 
Daphne aumentò i suoi poteri per dominare la Bestia degli Abissi quando, la ninfa dai capelli castani non le comparve vicino e la colpì con violenza con un raggio proveniente dallo scettro facendola sbalzare con violenza contro il muro.
 
“come sei prevedibile Daphne, sempre così buona e altruista, ed e sempre stata la cosa che ho sempre disprezzato in te!. ora mi prendo una cosa!”, disse Politea rivoltasi alla bionda principessa, quest’ultima gemette di dolore, ancora di più quando la ninfa, aprì la mano e le prese la maschera. Facendola comparire nella mano.
 
La maschera di Daphne si vaporizza e le particelle, diventarono un piccolo cristallo nella mano di Politea, quest’ultima sorrise malignamente, prima di alzarsi in volo, guardare la Bestia degli Abissi, quest’ancora mezza stordita dal tentativo fallito della principessa di Domino, di controllarlo.
 
“Eliminala!”, aggiunse la ninfa dai capelli castani rivoltasi alla creatura, questa obbedì avvolgendo con il tentacolo, Daphne, questa urlò di dolore, quando senti le spire del tentacolo della bestia degli Abissi stringerla.
 
Ad un tratto, Dark Bloom comparve in picchiata per poi ruotare sul posto, tranciando di netto il tentacolo della Bestia degli abissi, liberando così Daphne, mentre la creatura ruggì di dolore.
 
Lo stupore di tutti fu ben evidente, vedendo la fata oscura trasformata, sollevare lo sguardo verso le winx, separando le labbra in un largo ghigno maligno, scoprendo i canini acuminati.
 
“Dark Bloom!!”, dissero tutti i presenti, sconvolti, altri furiosi come nel caso delle winx. Politea ghigno malignamente.
 
-E l’ora di dare inizio al piano-, pensò la ninfa dai capelli castani fra sé, preparandosi allo scontro.
 
Nota dell’Autore: Politea ha ottenuto il nuovo cristallo per lo scettro delle Calamità. Sul pianeta Domino si annuncia uno scontro epico, ma cosa consiste il piano delle winx e Politea?: Scopritelo nel prossimo aggiornamento!
Anticipazioni: il piano sta avendo inizio.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 59
*** piano malefico (parte seconda) ***


Capitolo 59: Piano malefico (seconda parte)
 
Dark Bloom guardo tutti i presenti, soprattutto le winx con un ghigno beffardo. Piacere misto a rabbia, un sorriso quasi demoniaco.
 
“Winx!. Da quanto aspettavo questo momento!. Cominciavo a dubitare persino che avrei rivisto le vostre maledette facce!”, disse la fata oscura rivoltasi alle quattro fate, quest’ultime notarono i cambiamenti di colei, che l’aveva tre anni prima sconfitte.
 
“Oh. Non dirci che ti siamo mancate Bloom?!. A Noi tantissimo. Infatti non passava un solo giorno che desideravamo di eliminarti e di parlarti male dietro!”. Chiese Aisha rivoltasi alla fata oscura, questa si limitò a ghignare malignamente.
 
“Affatto. La vostra mancanza, sarebbe stata al pari del mal di denti!. Avete commesso un grave errore evadere dalla dimensione omega!. Ed ora finirò ciò che ho iniziato anni fa!”. Rispose Dark Bloom prima di scagliare verso le quattro fate, una sfera oscura di fuoco oscuro verso di loro.
 
Ma quando la fata oscura stava per attaccare le winx, Politea ordinò alla Bestia degli Abissi di attaccare il palazzo reale, mentre Aisha e Tecna attaccarono le Trix, mentre Stella e Musa si prepararono ad affrontare Aurora, Flora, Roxy e Dark Bloom.
 
“Hai una scelta Dark Bloom. attaccarci e fregartene altamente della tua famiglia, che hai riavuto dopo cosi tanti anni?. Oppure aiutarli prima che la bestia degli Abissi li annienta!. Quale la tua scelta?!”. Chiese la fata della musica rivoltasi alla fata oscura, quest’ultima per la prima volta nella sua vita, era di fronte ad una dura scelta.
 
“Dark Bloom. vai dalla tua famiglia. Noi le teniamo a bada!”. Rispose Roxy al posto della fata oscura, quest’ultima guarda la fata degli animali con serietà, ma si limitò a sorridere, quando udì la Bestia degli Abissi frantumare, il massiccio portone d’ingresso del palazzo.
 
“Non c’impiegherò molto Roxy. Resistete!” disse Dark Bloom, prima di volare verso la creatura, mentre questa aveva già preso tra i suoi tentacoli, Oritel e Marion.
 
*******
Kendra stava aiutando Aurora, le tre fate ad affrontare Musa e Stella, mentre Politea assieme ad Aisha e Tecna, combatteva contro le Trix, queste erano in svantaggio, perché la ninfa castana, attaccava usando il potere dello scettro.
 
L’ancella scagliò una vampata di fuoco verso la fata della musica, sbalzandola con violenza contro la parete, mentre Aurora assieme a Roxy e Flora, stavano combattendo contro Stella, quest’ultima sfruttava colpi bassi come lampi accecanti di luce.
 
“Delle nullità come voi, credete di sconfiggere delle fighissime fate come noi!”, disse l’ex principessa del sole e della luna, con tono saturo di superiorità rivoltasi alle tre fate.
 
“Solo perché un tempo eravamo amiche winx. Non credete che vi lascerò vincere così!”, disse Flora rivoltasi alla biondina, quest’ultima scagliò una sfera di luce, verso la fata della natura, sbalzandola con violenza contro la parete.
 
Musa creò un’onda continua di energia sonica verso Roxy, Kendra e Aurora, quest’ultima creò un muro di ghiaccio per proteggersi dall’attacco, mentre la fata degli animali, scagliò verso la fata della musica una sfera di ultrasuoni a forma di pipistrelli.
 
Kendra fece uno scatto infuocato verso Tecna, prima che quest’ultima attaccasse Stormy con una scarica elettrica, la fata della tecnologia fu sbalzata all’indietro con violenza, ma la cosa sconvolgente e che tutte le quattro fate, avevano sempre un indelebile ghigno perfido e tagliente sul volto.
 
*****
Dark Bloom scagliò una sfera di fiamme oscure verso la Bestia degli abissi, quest’ultima ruggì di rabbia, mista a dolore, prima di aizzarsi contro la fata oscura, subito dopo aver lasciando andare Oritel e Marion.
 
La fata oscura con gli occhi assottigliati dalla rabbia, crea una sfera oscura e si avventò contro la Bestia degli Abissi, quest’ultima cercò di afferrarla con i tentacoli, Dark Bloom agilmente li evitò, per poi generare dalle mani un’aura di fiamme.
 
“Fuoco gemello infernale!”, disse la fata oscura prima di colpire con due fasci di energia infuocata la bestia degli Abissi, sbalzandola contro la parete, incrinandola e riempiendola di crepe, la creatura ruggì di dolore.
 
“Bloom! sei tu?!”. Domando Marion guardando sua figlia, la fata oscura volse lentamente lo sguardo, chiuse gli occhi per poi voltarsi a guardare furibonda le winx.
 
“Si madre sono io. Ma non sono più quella di un tempo. Ma sono lo stesso felice di vedervi!”. Rispose solamente Dark Bloom rivoltasi ai suoi genitori naturali, quando il ruggito della bestia degli Abissi destò l’attenzione della fata oscura.
 
Dark Bloom agì: schivo agilmente un tentacolo, tranciò di netto, con un ala di ossidiana per poi scagliare una sfera di fiamme rosso fuoco, misto a nero pece dritta sul muso della creatura.
 
La scena dell’esplosione magica, nascose la vista, ma quando il tronco della Bestia degli Abissi si accasciò di peso in terra, si capì all’istante che la storia dell’invincibilità della creatura era appena andava in fumo.
 
“Bene ora tocca a voi winx!. La cosa riguarda solamente me e voi!”, disse Dark Bloom con uno sguardo truce e un ghigno demoniaco sul volto,  rivoltasi alle quattro fate, queste avevano messo in seria difficoltà le Trix, mentre Roxy erano svenuta a seguito di un attacco di Politea.
 
Aurora raggiunse sua madre Icy, questa si stava riprendendo come, anche le sue sorelle, dalla sonora batosta da parte delle winx.
 
“Dovrei essere arrabbiata con te per la storia di Selina, ma non è proprio il momento. Dove si troverà a proposito?!”. Chiese la fata del freddo rivoltasi a Icy, quest’ultima la guardo mentre stava rimettendosi in piedi.
 
“Non lo, Lei aveva detto di essere qui su Domino. Che cosa avranno in mente le winx?!. Sono cambiate, sono diventare alle nostre pari!”. Rispose la strega finale del ghiaccio rivoltasi a sua figlia Aurora, questa guardò le quattro fate, queste fissarono Dark Bloom, quest’ultima si era alzata in volo pronta allo scontro.
 
“Sono soltanto delle fatine insulse, che non hanno più nulla da perdere. Ora che hanno perso tutto si sono rivelate per ciò che sono in realtà. Delle vigliacche presuntuose che si credono onnipotenti!”, disse la fata Enchantix del freddo rivoltasi alle Trix, queste erano curiose e non vedevano l’ora di vedere la loro compagna Dark Bloom, sconfiggere le quattro fate.
 
*******
Politea era pronta allo scontro, generò un’onda d’urto di massima potenza, quanto poteva sprigionare lo scettro delle Calamità, che fece sbalzare all’indietro senza però fare danno a Dark Bloom, questa si preparò ad attaccarle.
 
Tecna fece una sfera di comunicazione, dove poteva vedere chiaramente Selina, questa la guardava con serietà.
 
“E il momento Selina. Evoca i mangiafuoco del Vortice di Fiamme!!”. Disse la fata della tecnologia con un ghigno dipinto sul volto, rivoltasi alla strega dai capelli biondo cenere, quest’ultima però si rifiuto.
 
“No. Non ho intenzione di obbedire a voi!. Siete soltanto delle vigliacche. Non avete il fegato di-!”, disse Selina quando una scarica elettrica ad alto voltaggio non la fece gridare di dolore per breve tempo.
 
“La prossima sarà ad un voltaggio da ucciderti se non obbedirai Selina!. Icy e ferita gravemente e ci basta solo un attacco per eliminarla per sempre!. Obbedisci e tu e lei sarete salve!”. Disse scandendo ogni parola con arroganza Tecna rivoltasi alla strega dai capelli biondo cenere, questa con le lacrime agli occhi prese il Legendarium.
 
“Si. Lo farò.!” Disse debolmente singhiozzando la strega dei serpenti, cosa che suscito un sorriso perfido su tutte le presenti, mentre cercavano al contempo di schivare e proteggersi, usando soltanto convergenze magiche difensive,  le sfere di fuoco scagliatole da Dark Bloom.
 
*******
Selina sentì dentro di se, il dolore e la rabbia, non voleva perdere sua madre Icy, sperò dentro di sé che la strega finale del ghiaccio, percepisse la sua presenza, una volta, fatto l’incantesimo.
 
“Legendarium. Evoca i mostri del Mito: I Mangiafuoco del Vortice di Fiamme!”, disse la strega dai capelli biondo cenere, mentre il suo libro magico, brillò di energia e rilasciò gli spiriti raffiguranti le creature citate.
 
*******
“Facevate tanto le superiori, winx, ed avete paura di affrontarmi ora?!”. Chiese tra la rabbia Dark Bloom rivoltasi alle quattro fate, queste non smisero di sorridere.
 
“Oh diciamo che non abbiamo ancora voglia di sporcarci le nostre manine con il tuo sangue Bloom. almeno per il momento!”. Rispose Stella rivoltasi alla fata oscura, questa con lo sguardo assottigliato dalla rabbia, con gli occhi scarlatti, spalancò le ali, queste diventarono roventi, pronta per attaccarle con maggiore ferocia e tutta sé stessa, quando.
 
Dark Bloom si toccò il petto urlando di dolore, gemendo per le fitte che sentiva in sé. Cosa che fece eccitare le winx di piacere sadico, d’altra parte fece visibilmente preoccupare le Trix, Aurora e i presenti.
 
Anche Kendra sentì lo stesso dolore, al punto che cadde in ginocchio artigliandosi il petto da sopra la camicia, gemendo di dolore.
 
“Ohh. Che ti succede Bloom. Ti senti male?”. Chiese Aisha fingendo di preoccuparsi prima di scagliare un’onda morfix addosso alla fata oscura, questa fu sbalzata con violenza in terra, mentre un centinaio di metri più distante da loro. Il terreno si spaccò e rilevo il l’infinito vortice fiammeggiante.
 
“Che cosa sta succedendo a Bloom?!”. Chiese Flora visibilmente preoccupata per la sua amata fata oscura. Questa si alzò in piedi a fatica, sputando un grumo di sangue. E guardando furibonde le winx, queste risero malignamente.
 
“Semplice Flora.  Avrete tutti l’onore di vedere: la disfatta di Bloom!”. Risposero le winx ridendo malignamente pronte allo scontro, Dark Bloom le guardo furente dalla rabbia, trattenendo il dolore.
 
“Questo e ancora tutto da vedere. Winx!”. Disse la fata oscura rivoltasi alle quattro fate e Politea, con rabbia.
 
Nota dell’Autore: il piano di Politea e delle winx e finalmente uscito alla luce: avvantaggiarsi grazie al vortice di Fiamme ai danni di Dark Bloom. Che cosa succederà ora? Scopritelo nel prossimo aggiornamento!. Alla prossima!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 60
*** piano malefico (ultima parte) ***


Capitolo 60: Piano malefico (ultima parte)
 
Dark Bloom urlò di dolore ancora una volta, intorno al cortile s’intravidero i leoni antropomorfi che altri erano che i mangiafuoco.
 
“Non sei contenta Dark Bloom. visto che ti credevi onnipotente. Abbiamo preparato questo spettacolo fin dal più piccolo dettaglio. Con precisione millimetrica. Peccato che per te sarà l’ultimo!”, disse Tecna rivoltasi alla fata oscura, quest’ultima era crollata su un ginocchio.
 
“Adesso manca soltanto la musica, adatta per la festa!. Lascia che te la scelga io, Bloom!”. Parlò ghignando Musa prima di scagliare una sfera di suoni, come il suo vecchio attacco magica eco, verso la fata oscura, l’impatto dell’esplosione magica la sbalzo con violenza in terra.
 
“Forse era ad un volume troppo alto?. Non ho sentito le tue urla di dolore!”. Ridacchiò la fata della musica rivoltasi sempre a Dark Bloom, questa si alzò in piedi, gemendo tra i denti di dolore e rabbia, si sentiva indebolita e lo stava diventando ancora di più ogni minuto che passava.
 
“Non vi farò sentire le mie urla e le mie suppliche verso di voi, maledette winx!. Semmai sarò io stessa a sentire le vostre!”, parlò schietta e decisa la fata oscura rivoltasi alle quattro fate. Queste erano pronte per attaccarla nuovamente.
 
*****
Roxy e Flora e Daphne, attaccarono con rabbia Politea, perché questa, le stava impedendo di raggiungere Dark Bloom, per aiutarla, la ninfa dai capelli castani, sfruttava al meglio il suo scettro delle calamità, proteggendosi dai loro attacchi e quando decidevano di attaccare le alleate della castana.
 
“Suvvia ragazzine. E una riunione tra vecchie amiche. Non è carino interromperla!”, disse Politea rivoltasi alle tre fate, Flora serrò i denti e sollevò le mani.
 
“Furia di Diana!”, disse la fata della natura, pronunciando un suo nuovo incantesimo, imparatogli dalla fata maggiore della natura citata, generando una raffica di foglie affilate, le stesse che la fata maggiore, aveva usato contro gli specialisti anni fa, quando le fate terrestri volevano attaccare gli umani per vendicarsi.
 
La ragazza dai capelli castani, ruotò lo scettro per poi generare un’onda d’urto di energia che, annullò il potente attacco di Flora.
 
Roxy e Daphne l’attaccarono assieme alla fata della natura in una convergenza magica, scagliandole la sfera verso di Lei. Politea generò un raggio di energia che fermò e distrusse l’attacco delle tre fate, prima di colpirle con un altro raggio a esplosione magica, sbalzandole in terra con violenza.
 
******
Dark Bloom si protesse più volte con le sue ali d’ossidiana, successivamente la fata oscura, scomparve in piume d’ossidiana e comparve sopra di Musa, ruotò la gamba e le sferrò un violento calcio infuocato che la colpì e la scaraventò con violenza in terra. Cosa che sorprese molto le altre tre fate.
 
“Si stava indebolendo è a ancora la forza di combattere?!”. Chiese Stella prima di aprire le mani e generare una vera e propria pioggia di stelle verso di Dark Bloom, quest’ultima si proteggesse con le sue sei ali Enchantix nere, l’ ex principessa del sole e della luna, continuò a colpirla con un ghigno demoniaco sul volto, al punto di aver perso la bellezza di cui andava fiera.
 
“Pazienza Stella continueremo a colpirla. Finché l’avremmo mandata all’inferno!”. Rispose Aisha prima di usare dei lacci morfix per sollevare una maceria, e scagliarla contro Dark Bloom, questa una volta aperte le ali, la vide e la schivò con agilità per poi sparare una salva di schegge roventi d’ossidiana, verso di loro.
 
La fata dei fluidi si protesse con uno scudo di Morfix, mentre Stella era dietro di lei. Provocò una luce accecante che costrinse la fata oscura a proteggersi gli occhi.
 
********
Aurora era preoccupata per sua zia Dark Bloom, non aveva partecipato al combattimento perché doveva aiutare sua madre a recuperare un po’ le energie. Icy guardò con rabbia le winx, attaccare la fata oscura.
 
“Quelle winx stanno approfittando di trucchi per eliminare Dark Bloom, senza di quelli sarebbero già distrutte. Bene, le fate vogliono fare le streghe. Vorrà dire che le dimostreremo noi tre come giocano sporco le streghe, annullando il loro incantesimo!”, disse la strega finale del ghiaccio rivoltasi alle sue sorelle, le due Trix ghignarono. Aurora guardò la madre inarcando un sopraciglio.
 
 “Se troviamo Selina, lei potrà far sparire il vortice di fiamme, andiamo sorelle!”, aggiunse Icy rivoltasi alle sorelle, Darcy e Stormy guardarono Dark Bloom e le urlarono.
 
“Dark Bloom!. Resisti e rifargli a suo di calci, quei deretani piatti e bassi, come meritano anche da parte nostra!”, disse la strega delle tempeste, quando quella delle illusioni la prese per il colletto della tuta.
 
“Muoviti sorella. Non perdiamo tempo!. Alla fine quelle winx la pagheranno cara questo colpo basso, Dark Bloom e come una nostra sorella, anche se Icy e difficile che lo ammetta!”, disse Darcy rivoltasi a Stormy, la strega del ghiaccio le guardo con la coda dell’occhio, quando vide Aurora raggiungerle.
 
“Vengo a darvi una mano!. Almeno dopo potremmo parlarci, se le cose vanno bene s’intende!”, disse la fata del freddo rivoltasi a sua madre e alle sue zie, quest’ultime annuirono e si concentrarono per poter individuare Selina.
 
“L’ ho trovata!. Muoviamoci!. Non possiamo dargliela vinta a quelle vigliacche delle winx!”, disse Darcy rivoltasi alle sue sorelle, queste annuirono e si diressero verso il nascondiglio dove, precedentemente le fate, avevano nascosto Selina.
 
*******
Dark Bloom riuscì a colpire più volte le winx, ma sentiva dentro di sé indebolirsi di più, con la coda dell’occhio scorse, Alex, Camelia, Thoren attaccare i mangia fuoco assieme a re Oritel seppur proteggesse la sua adorata moglie Marion, volevano aiutare la loro figlia.
 
Tecna e Stella si scambiarono un’occhiata perfida reciproca prima di attaccare con una sfera magica, proprio i sovrani di Domino, quando Kendra con uno sforzo sovrumano, genero una vampata di fuoco che li proteggesse.
 
“Ottimo lavoro Kendra. proteggi i sovrani di Domino, mentre mi occupo di queste pseudo fate!”, disse fiera Dark Bloom rivoltasi alla sua devota ancella, questa seppur indebolita anche lei, ma non abbastanza guardo sua madre con ammirazione.
 
“Fargli vedere chi sei!”. Disse Kendra rivoltasi a sua madre, quest’ultima guardò le winx, le sue ali diventarono roventi, gli occhi scarlatti, ma non poteva ancora andare al suo stadio completo, era indebolita.
 
“Piume infuocate del drago oscuro!”, urlò la fata oscuro, prima di muovere le ali in avanti generando un vortice di piume d’ossidiana verso le winx, Stella venne investita in pieno, nonostante si fosse protetta con uno scudo di luce solare, questo s’infranse e diverse schegge affilate, le provocarono profondi tagli al viso, petto, fino alle gambe, in più le fiamme bruciavano la pelle.
 
Stella urlò di dolore, prima che un calcio infuocato di Dark Bloom, la colpì con violenza il corpo sbalzandola contro Musa, ed entrambe crollarono in terra.
 
“Politea dobbiamo usarle subito, lascia perdere quelle nullità!”, disse Aisha rivoltasi alla ninfa dai capelli castani, questa stava ancora affrontando Roxy, Daphne e Flora, le sbalzò via con un onda d’urto magica dopodiché guardo Dark Bloom.
 
“Sei finita fata mostruosa!”. Parlò decisa la ninfa dai capelli castani prima di scagliare un raggio oscuro verso la schiena di Dark Bloom, questa non accorgendosi subito dell’attacco, venne colpita in pieno, e sbalzata in avanti, ma riuscì a resistere e voltarsi per vedere le winx fare una convergenza magica e scagliarle addosso una sfera magica.
 
Stella approfittando della convergenza evocò le Stelle d’acqua e le prese in mano guardando malignamente la fata oscura schivare l’attacco, in seguito proteggersi da quello di Politea.
 
-E’ la tua fine Bloom. tu stessa ci hai dimostrato che tu e Valtor eravate deboli alle stelle d’acqua!- pensò fra sé l’ex principessa del sole e della luna preparandosi alla parte finale del piano.
 
******
Le Trix, raggiunsero il nascondiglio, dove era rinchiusa Selina, questa inutile dirlo era felicissima di rivedere la sua madre adottiva Icy, questa era si felicissima di vedere sua figlia adottiva, ma dark Bloom era nei guai e seppur sembri incredibile, la strega del ghiaccio era diventata legata alla fata oscura, come una specie di sorella o un amica.
 
“Selina devi fermare l’incantesimo del Legendarium!” disse la strega finale del ghiaccio, rivoltasi alla strega dai capelli biondo cenere, questa fece vedere le manette magiche.

“Sono bloccata dalle manette magiche. Le winx e Politea. Vogliono usare le Stelle d’acqua, il Vortice di Fiamme serviva solo ad indebolirla un po’, come anche la Bestia degli Abissi. Ho usato quel poco che riesco ad usare i miei poteri per spiarle!”. Disse Selina rivoltasi alle Trix e Aurora, queste sgranarono gli occhi.
 
“Dobbiamo liberarti subito, magari se chiuderai il vortice di Fiamme, Bloom potrà resistere alle Stelle d’Acqua!”, disse Darcy, prima di usare i suoi poteri per distruggere la barriera oscura, tutto invano. Quando Aurora prende un piccolo contenitore dalle sue ali.
 
“Userò la polvere di fata!”, disse la fata Enchantix del freddo, prima di spargere la polvere di fata in una sorta di strana danza raffigurando un fiocco di neve, così facendo annullò la barriera.
 
Darcy usò i suoi poteri per disattivare le manette di Selina, quest’ultima non perse tempo e prese il Legendarium quando.
 
Un’onda d’urto sbalzo lei, le Trix e Aurora in terra, a pochi metri da loro comparve Politea con un sorriso maligno sul volto, sfregò la punta dello scettro delle calamità sulla pagina. Bruciandone solo metà, e poi fingendo di essere stata maldestra.
 
“Ops. Che sbadata, avevo letto sui libri antichi che il Legendarium, come tutti i libri di magia, se durante un incantesimo, viene rovinata o distrutta una pagina, questo si annulla, in modo permanente, peccato che questo non sarà un bene per la piccola Bloom!”. disse la ninfa prima di scomparire nel nulla.
 
Un grido lacerò il silenzio.
 
Nota dell’Autore: Il Piano di Politea e scoperto e sembra giunta la fine?. Sarà così?!. Che Cosa accadrà scopritelo nel prossimo aggiornamento!, Alla prossima!.
Ringrazio tutti i cari autori che mi hanno recensito i precedenti capitoli. Grazie.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 61
*** La vera natura delle winx. ***


Capitolo 61: la vera natura delle winx.
 
Dark Bloom stava affrontando le winx quando Stella, evoco le stelle d’acqua e concentro la sua essenza in esse, trasformando il liquido magico azzurro contenuto, come anche i contenitori in una sorta di punta, acuminata per poi, approfittando della distrazione della fata oscura di combattere contro le altre winx.
 
Stella le scagliò lo spuntone proprio quando Dark Bloom si era voltata per combatterla, quando un’urlò di dolore, lacerò l’aria, perché la punta si era conficcata nel petto della fata oscura.
 
Dark Bloom, cercò di estrarsi lo spuntone di Stelle Acqua conficcato a pochi centimetri dal cuore, senza riuscirci, perché la punta resa incandescente le impediva l’estrazione.
 
“Le stelle d’acqua?!”. Chiese Dark Bloom rivoltasi in generale, dopo essersi accorta di cosa era fatta, la punta, le winx si misero a ridere in modo inquietante, quasi demoniaco, orribili risate sguaiate e acute, da far venire i brividi a chiunque, persino alle Trix appena ritornate.
 
“Esatto Bloom. seppur ci venga la nausea dirtelo. E’ Grazie a te che ci hai dimostrato personalmente che effetti ti fanno le Stelle d’Acqua, dopotutto ci vuole l’acqua per spegnere il fuoco!”. Rispose Musa rivoltasi alla fata oscura, questa strinse i denti, per il dolore guardandole, mentre stava alzandosi nuovamente in volo.
 
“Visto che sarà l’ultima volta che ci vedremo. Sappi che non ti abbiamo sopportato!. Ogni volta che tu ti mettevi nei guai, desideravamo che perissi!”, disse Stella rivoltasi a Dark Bloom, questa sentì montarsi dentro di sé la rabbia, un po’ questa anestetizzo il dolore provocato dall’aculeo delle stelle acqua.
 
“Peccato. Se tornassi indietro a moltissimi anni fa, avrei lasciato perdere la mia vecchia idea di andare a trovarmi qualche amante sulla Terra, cosi non ci saremmo mai incontrate!!”, parlò la fata del sole e della luna, con tale freddezza che non gli si addiceva ad una fata come lei.
 
“Voi Winx. Maledette la pagherete cara per ciò che avete fatto!. Dark Bloom e come una sorella per Noi e vi siete messe contro le persone sbagliate!”, disse Icy rivoltasi alle quattro fate, quando Stella fece cenno della mano come a dire che parlava a vanvera
 
“Bla Bla. Sempre quel tono arrogante Icy. Ormai tu e le tue sorelle. Anzi tutti i tuoi alleati siete nullità n confronto al nostro potere!”. Disse Musa rivoltasi alle Trix, ma proprio mentre queste stavano per attaccare, Politea creò un’onda magica che le sbalzò in terra con violenza.
 
“Non perdete tempo ragazze!. Eliminate Bloom!”. Urlò la ninfa dai capelli castani, rivoltasi alle winx quando, queste si voltarono verso la fata oscura, se la trovarono di fronte, con uno sguardo lunatico, saturo di rabbia, al punto che gli occhi scarlatti ardevano come fiamme.
 
La fata oscura le colpì in pieno con una fiammata, ma dovette fermarsi oltre per un paio di secondi, per resistere a un’altra fitta di dolore. Cosa che speravano sempre le winx.
Stella apri le mani e rifece la pioggia di stelle su Dark Bloom, quest’ultima venne letteralmente bersagliata dalla raffica, della fata del sole e della luna, epidermide candida della fata oscura, si ricoprì di ferite, ma resisteva.
 
“Muori Bloom!”, urlò Tecna prima di colpirla con un raggio d’energia elettrica in pieno facendola slittare all’indietro, la fata oscura, provo a reagire ma le stelle d’acqua o meglio l’aculeo trasformato da esse, penetrò in profondità.
 
La fata oscura cadde nelle vicinanze del vortice, questo si stava lentamente chiudendo. Musa, Aisha, Tecna e Stella si guardarono per poi fare una convergenza magica.
 
“Addio per sempre Bloom. visto che ti piaceva essere al centro dell’attenzione, morirai sapendo che sei stata la prima a cadere al cospetto del nostro futuro dominio!”, urlarono le winx scagliando una sfera magica verso la fata oscura, questa resistette ma era proprio al bordo. Le guardo con rabbia e determinazione.
 
“Finché avrò un briciolo di energia in corpo. Non mi arrenderò mai, ve la farò pagare per ciò che avete fatto a me e alla vita che avevo in grembo!”, parlò Dark Bloom rivoltasi alle winx, quest’ultime alzarono le spalle, prima di colpirla nuovamente con i loro attacchi più potenti, questa volta però, la fata oscura resistette per un po’ prima che un’altra fitta provocata seppur più breve la colpì.
 
La fata oscura cadde nel vortice delle fiamme, tutti i presenti purtroppo a causa delle continue onde d’urto generate da Politea, gli impedirono di intervenire, quando.
 
“Madre!!!”, urlò Kendra prima di buttarsi anche lei nel Vortice di Fiamme seguendo Dark Bloom nelle profondità del vortice.
 
La fata oscura, aprì lentamente gli occhi quanto bastava, per vedere Kendra in caduta libera arrivare dentro di lei, era stupita per ciò che l’aveva detto l’ancella
 
La superficie si richiuse celando così, in modo permanente, l’unica entrata per il Vortice delle Fiamme.
 
******
Le winx risero malignamente prima di scambiarsi un’occhiata divertita.
 
“E stato un po’ come quando sono finita nella dimensione omega. Solo che per Bloom, non ci sarà alcun ritorno!”, disse Tecna rivoltasi con un sorriso divertito sul volto alle sue amiche, queste sorrisero.
 
“Bene, la prima parte del piano e fatta, con quel speciale incantesimo delle nostre alleate al nascondiglio, nessun altro crederà a loro, per ciò che è successo qui su Domino!”, disse Stella rivoltasi alle sue compagne, quest’ultime guardarono male la biondina, perché si era lasciata andare a dire una cosa di troppo, Politea sorrise guardando le sue compagne.
 
“Andiamocene ragazze! Detesto questo posto e poi ho ciò che volevo. Per quanto riguarda loro. Presto s’inginocchieranno al nostro domino a breve, una volta recuperato tutti i pezzi!”, disse la ninfa dai capelli castani prima di andarsene assieme alle sue alleate, le winx annuirono e la seguirono all’interno di un portale.
 
*******
Tutti i presenti erano tristi, arrabbiati, le Trix guardarono Selina, ma questa le anticipò sulla loro possibile domanda.
 
“Mi dispiace. Ma la pagina del Legendarium, riferita al Vortice delle Fiamme e stata distrutta, e di conseguenza non posso ordinare al libro di evocarlo nuovamente!”, disse tristemente la strega dai capelli biondo cenere, le streghe finali strinsero i pugni, maledicendo mentalmente le winx, Politea e tutti coloro che si sono alleati con loro.
 
“Torniamo a Carrideus.. almeno lì potremmo non far vedere a tutti come ci sentiamo, abbiamo ancora la nostra dignità di streghe!”, disse flebilmente Icy rivoltasi alle sue sorelle, queste annuirono e scomparvero tra il gracchiare dei corvi.
 
*******
Aurora raggiunse Alex, questo era ferito al braccio al seguito della lotta contro i Mangiafuoco, ma la fata del freddo lo abbraccio piangendo, il ragazzo dai capelli corvini la strinse a sé.
 
“Le winx la pagheranno cara!. La dimensione magica deve sapere di quello che è successo!”, urlò Oritel rivoltasi ai presenti, questi annuirono, concordi su ciò che diceva il sovrano di Domino, e lo sarebbero state concorde, anche loro.
 
******
Flora si avvicinò al punto, dove era scomparsa Bloom, cadde in ginocchio piangendo sferrando pugni più volte, sul terreno, urlando la sua frustrazione e il suo dolore.
 
“Blooom!!”.
 
Nota dell’Autore: Dark Bloom e scomparsa nel Vortice delle Fiamme. Ormai irraggiungibile, per colpa del piano delle winx e di Politea. Che cosa succederà ora?. Le winx la faranno franca una seconda volta?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima.
 
Anticipazioni: La tristezza regna su tutti. Ognuno legato a Bloom, esprime il loro dolore. Altre festeggiano. Ma nelle profondità. Un’entità antica incontra ….
 

Ritorna all'indice


Capitolo 62
*** Dolori e Piaceri. ***


Capitolo 62: Dolore. E Piacere.
 
Le Trix avevano fatto ritorno su Carrideus, Darcy e Stormy andarono subito tra le braccia dei loro rispettivi mariti in lacrime, eccetto Icy, questa raggiunse Tritannus, e disse a quest’ultimo che voleva stare sola.
 
Elettra ci era rimasta malissimo, al punto che quando aveva scatenato il suo dolore, mobili, sedie e quant’altro venivano sbalzati in aria, da una violenta tromba d’aria provocata proprio dalla giovane strega dai capelli violetti. Al punto che Atticus dovette indebolirla per poterla calmare senza poter rischiare che facesse del male a sé stessa e agli altri.
 
Pochi minuti dopo la giovane strega delle tempeste, era in camera si era addormentata piangendo. Atticus vegliò su di Lei, per poi, uscire dalla stanza e raggiungere Stormy, questa stava piangendo.
 
“La perdita di Dark Bloom è stata, un duro colpo per tutti Stormy!”, disse l’arcimago rivoltasi alla sua amata strega delle tempeste, questa singhiozzo asciugandosi le lacrime e il mascara che le colava dal viso.
 
“Un tempo ci avrei riso, ma dopo che ho conosciuto Bloom, lo considerata quanto Icy e Darcy, come se fosse una sorella per noi. Pensa che e stata lei proprio a spingermi a dichiarare il mio amore per te!”, parlò Stormy rivolgendosi con un sorriso accennato ad Atticus, questo sorrise stringendola a se, fra le sue braccia.
 
“Si me lo avevi detto Stormy, Dark Bloom sì e presa cura di nostra figlia Elettra, quando noi non potevamo starle vicino a causa dei continui tentativi di ribellione degli abitanti di Wishsperia!”, disse l’arcimago togliendosi gli occhiali e asciugarsi con la manica della giacca gli occhi, rivoltasi alla strega delle tempeste.
 
“Si. mi ha sempre aiutato durante la gravidanza mia e quella di Icy, non posso crederci che se ne sia andata!”. Parlò Stormy prima di affondare il viso tra l’incavo della sua spalla e il suo collo.
 
*******
Darcy era sdraiata a pancia in giù nel letto, con il viso affondato nel cuscino, singhiozzava, lei e Stormy erano state quelle più legate a Dark Bloom, soprattutto la strega delle illusioni, si potevano contare sulle dita della mano, quante volte Lei avesse cercato anni addietro di aiutare la fata oscura, a recuperare parte della sua memoria perduta, e conoscendola, ha cambiato idea su ciò che pensava di lei all’inizio, considerandola una via di mezzo, tra un’ intima amica e una surrogata di sorella.
 
Lei e Dark Bloom avevano molte cose in comune, gusti diversi certo, ma quando parlavano, sembravano a prima vista amiche, forse erano proprio diventate così.
 
Valtor aveva dato un pugno alla parete, per sfogare la sua frustrazione, anche se la fata oscura nutrisse ancora astio nei suoi confronti, Dark Bloom aveva iniziato ad accettare la sua relazione con Darcy.
 
“Bloom seppur fosse una giovane fata, era piena di determinazione, pronta a dare tutta sé stessa per sconfiggermi. Sai Darcy mi ricordava in un certo senso me, prima di scoprire di sapere che ero stato creato dalle streghe antenate. Avevo il suo stesso entusiasmo!”, ammette lo stregone dai capelli nocciola, sedendosi sul letto, e stringendo a sé la strega delle illusioni. Questa si carezza il ventre, fortunatamente la vita che aveva in grembo, non era in pericolo.
 
“Faccio fatica a credere, che sia successo veramente. Sto cercando di convincermi che lei tornerà, determinata come era suo solito fare!”, disse tra le lacrime Darcy rivoltasi a Valtor, questo la strinse a sé con un braccio dolcemente.
 
“Fatti forza. Sei una Trix e lo sarai anche per lei!”. Disse solamente lo stregone rivoltasi a Darcy, questa strinse un pugno, maledicendo mentalmente le winx.
 
******
Icy stava seduta su un macigno coperto di ghiaccio, generato da lei stessa, scatenando le sue emozioni, con le mani poggiate sulla superficie della roccia coperta di brina ghiacciata. Testa china, e una sottile lacrima ghiacciata sulla guancia.
 
“Andiamo Dark Bloom non puoi essere morta, non lo posso accettare. Con tutte le volte in passato, quando eravamo avversarie, ti avevo congelata!. Ti liberavi con il tuo sorrisetto strafottente sulla faccia, pronta allo scontro!. Non sei cosi debole!”. Disse con un tono di voce alterata mista, tra rabbia e dolore, non ammettendo a se stessa di ciò che era successo.
 
La fata oscura l’aveva aiutata durante la gravidanza, anche contro il volere di Tritannus, questo voleva occuparsene lui, ma al giorno in cui Icy aveva concepito, Shiamus Aurora, Dark Bloom era lì, sopportandosi gli insulti, i tentativi di ghiacciarle il corpo.
 
Quando una volta dopo un duro allenamento di Dark Bloom, quando quest’ultima era ancora una giovane fata strega, consisteva che Lei affrontasse e resistette ai continui attacchi delle Trix. la fata strega aveva detto alle streghe finali, che era felice di servirle e di averle ringraziate per averla salvata e allenata, pronta per affrontare le winx.
 
Icy nutrì un profondo senso di rispetto nei confronti di Dark Bloom, rispettandola quanto una sua pari, in seguito e tuttora come fosse un’amica.
 
“Icy!”, disse Tritannus rivoltasi alla sua amata strega del ghiaccio, questa si volto lentamente, dopo essersi asciugata le lacrime, verso di lui.
 
“Bloom e stata sconfitta da quelle?!. Proprio quelle pseudo fate che la consideravo onnipotente?!. Ed ora si atteggiano come lo fossero loro?!. Se Dark Bloom non fosse andata via e sarebbe rimasta con noi, ora avrebbe vinto!!”, parlò Icy in un vago modo di trattenere il dolore, rivoltasi al suo amato tritone, questo chiuse gli occhi, a causa delle batoste aveva dovuto stare per un lungo periodo in forma tritone, seppur era ben evidente il grosso cerotto bianco, sul naso, segno del pugno intertogli da Alex, giorni prima.
 
“Icy. Ho capito che sei addolorata. E inutile che fingi anche con me di sembrare insensibile!”, tagliò corto il tritone rivoltasi alla strega delle tempeste, questa sgranò gli occhi e guardo in avanti verso l’orizzonte.
 
“Non voglio sentirmi patetica ed essere compassionata dagli altri, gli avevo detto anche questo a Dark Bloom, durante gli allenamenti, Lei aveva fegato e determinazione, ma sapeva rispettare anche una come me. Lo ammetto mi dispiace che sia morta, quelle winx la pagheranno cara!. Parola mia!”, disse stringendo i pugni la strega finale del ghiaccio, Tritannus dietro di lei sorrise, toccandole una spalla.
 
“Questa e Icy che conosco!”, parlò il tritone rivoltasi alla sua amata strega del ghiaccio, questa guardo con gli occhi lucidi, glaciali, l’orizzonte.
 
“Chi tocca la mia famiglia, Dark Bloom inclusa, non la passa liscia!” disse la strega finale del ghiaccio, emanando, una gelata dalle mani. Che congelò parte del terreno.
 
*********
La famiglia reale di Domino, avevano preso dolorosamente la triste notizia, come anche quella terrestre di Gardenia, ma Mike e Vanessa, però avevano sempre avuto la sensazione e il presentimento che Dark Bloom, fosse ancora viva.
 
*********
Roxy aveva ospitato nuovamente Aurora, questa era con Alex piangendo sul divano, il ragazzo dai capelli corvini la strinse a sé.
 
“in un modo o nell’altro, Dark Bloom avrà giustizia!. Quelle baldracche delle winx. Non la faranno franca!. Giuro!”, disse la fata degli animali fra sé, furibonda, guardò con la coda dell’occhio suo figlio Alex, questo stava carezzando i capelli di Aurora, questa si era addormentata tra le braccia e il calore del suo amato.
 
*********
Flora strinse i denti dalla rabbia, mentre le lacrime le rigarono le guance, stringendosi tra le braccia, la fata della natura si era promessa, a sé stessa, che lei non avrebbe mai più, perso le persone a lei care. E invece era successo.
 
“Bloom, la mia amata. Non può essere morta. No, ne sono sicura!”, disse la fata della natura fra sé, decisa e convinta sulle sue parole, se lo sentiva nel suo cuore, che la fata oscura era viva e vegeta.
 
*********
Le winx e Politea avevano festeggiato la loro vittoria con diversi alcolici, la loro vittoria contro Dark Bloom era soltanto l’inizio.
 
“L’incantesimo delle studentesse streghe di Torre Nuvola, avevano fatto in modo di divulgare false prove sul fatto che le winx erano state soggiogate dalle Trix, quando Dark Bloom, le aveva spinte a confessare.
 
E’ sempre le studentesse, avevano fatto credere che ciò che era successo su domino era un attacco su larga scala delle Trix.
 
“Ehi Tecna, è un vero peccato, che quei predoni che avevi conosciuto quando sei stata nella dimensione omega, siano morti, sennò potevamo divertirci. Sei un egoista!”, disse Stella già ubriaca marcia amoreggiando con la fata della tecnologia. Quest’ ancora brilla la guardo seria.
 
“Quando li ho incontrati, li ho offerti una possibilità di uscire se mi avessero aiutata a tornare da voi, in cambio avrebbero eliminato Bloom. Ma visto che erano carini, gli ho dato una bella offerta, e altro che Timmy!”, disse Tecna rivoltasi a Stella, questa la bacio con passione e caddero dal divano, senza pudore iniziando ad amoreggiare.
 
“Tutti i predoni della dimensione Omega, li abbiamo fatti fuori, per non dividere le loro scorte di cibo con noi. Se c’e avessi detto prima Tecna. Li avremo risparmiati!”, disse Aisha ancora sobria, seppur avesse bevuto sei boccali.
 
Alla fine tutte le winx amoreggiavano tra di loro. Compresa Politea.
 
********
Nelle profondità del Vortice di Fiamme. Una figura stava in terra supina, Dark Bloom. completamente immobile, con l’aculeo di Stelle d’acqua, conficcato nei presi del cuore, con gli occhi chiusi. A prima vista non si sapeva se Dark Bloom fosse viva oppure no.
 
Kendra era poco distante è si era ripresa sia dalla caduta, meno dagli effetti del vortice delle fiamme, guardò sua madre, triste, strisciando verso di lei, visto che l’ancella si sentiva ancora debole quando, spalancò gli occhi per ciò che vide.
 
Ad un tratto lo spuntone inizio a brillare, ad un ritmo pulsante, di un vivido bagliore azzurrognolo, alcuni secondi dopo, la punta si sciolse come neve al sole, penetrando nel corpo della fata oscura, questa non emise neppure un fiato, quando, aprì gli occhi diventati scarlatti.
 
Il corpo di Dark Bloom si mosse da solo: Le gambe si piegarono, conficcando in profondità, il tacco a effigie di pugnale, nel terreno di lava solidificata, in seguito, la sua schiena s’inarcò, sollevandola senza usare le mani, sino ad tornare ad una postura eretta.
 
La fata oscura fece un passo in avanti, barcollante, ma solo per un secondo, per poi, assottigliare gli occhi in un’espressione seria e decisa, stringendo al contempo i pugni, emanando vapori e scintille di vari colori, azzurra, rossa e nera. Le sue ferite si erano immediatamente rigenerate.
 
Sul volto di Dark Bloom, si dipinse di un’espressione, seria tagliente, satura di determinazione, i suoi occhi scarlatti si assottigliarono, al contempo, di un sorriso tagliente, affilato quanto una lama di rasoio.
 
“La storia si ripete, a distanza di mille anni, ma io non ho dimenticato e ora vivo, passato e presente, per vendicarmi, ma soprattutto, portare la pace!”, disse fra sé la fata oscura, prima di voltarsi quando udì un gemito di dolore di Kendra.
 
“Madre!”, disse L’ancella rivoltasi a Dark Bloom questa, sgranò gli occhi, e si avvicino a sua figlia, si concentro e le restituì parte dell’energia persa, Kendra una volta ripresa abbraccio sua madre.
 
“Mamma.. c’è una cosa che devi sapere. Io sono tua figlia!”, disse la ragazza dai capelli corvini rivoltasi a Dark Bloom, questa sgranò gli occhi scarlatti, ma ricambiò l’abbraccio.
 
“Com’è possibile?!”, Chiese la fata oscura rivoltasi a Kendra, questa la guardo negli occhi, con le lacrime su essi, che le rigarono le guance.
 
“E lunga la storia. Ti spiegherò tutto!”. Rispose l’ancella rivoltasi a Dark Bloom, questa annuì e Kendra inizio a raccontare la sua storia.
 
Nota dell’Autore: C’ è chi si dispera dalla scomparsa di Dark Bloom. Altri persino festeggiano. Ma la fata oscura e viva e vegeta. Qualcosa è successo in lei?. Che cosa?. Al prossimo aggiornamento!. Alla prossima!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 63
*** Punti d'incontro ***


Capitolo 63: punti d’ incontro.
 
Dark Bloom restò stupita e confusa dal racconto di sua figlia Kendra, riguardante lei e la relazione della fata oscura con Lord Darkar anni addietro.
 
“Ma Kendra?. come mi dici questo?. Lord Darkar mi ha usata, mi ha soggiogata per avere il frammento del Codex, e mi voleva usare per ottenere il potere Remix, glielo ho impedito!”. Chiese Dark Bloom, confusa toccandosi con una mano artigliata la testa rivoltasi all’ancella, quest’ultima sorrise dolcemente.
 
“Lo immaginavo questa tua reazione madre, e anche papà lo immaginava, per questo mi ha scritto sulla lettera, come spezzare l’incantesimo che ti ha fatta per nascondere la vostra relazione e la mia nascita. Anche se a malincuore dovette farti dimenticare di lui!”. Rispose Kendra rivoltasi a Dark Bloom, quest’ultima sgranò gli occhi quando, vide la diafana mano della figlia, sollevarsi e toccarle la fronte.
 
“L’incantesimo si dissolve. Liberando dal limbo del dimenticatoio, nelle profondità della tua mente, la memoria perduta!. Ricorda madre ciò che Darkar ti ha cancellato!”. Aggiunse l’ancella rivoltasi a Dark Bloom, nella mente di quest’ultima come se le si fosse riaccesa qualcosa, inizio a ricordare tutto.
 
“Ora ricordo tutto. Amavo Darkar quando era nei panni del falso Avalon, perché era disposto ad ascoltarmi, molto diverso da Sky. Ci siamo amati!”, disse sconvolta la fata oscura rivoltasi a Kendra, quest’ultima le prese le mani, stupendosi dal fatto che l’esoscheletro esterno delle mani della madre, trasmettessero un dolce calore.
 
“Si. Come ti ho raccontato tutto. Lord Darkar ha voluto fare molto per te, ha dato la vita affinché io e te potessimo tornare ad essere una famiglia!”, parlò Kendra, rivoltasi a Dark Bloom, questa con le lacrime agli occhi guardo sua figlia con affetto, prima di abbracciarla.
 
“Kendra. piccola mia!”, singhiozzo la fata oscura rivoltasi alla ragazza dai capelli corvini, quest’ultima sorrise, ricambiando l’abbraccio.
 
“Non sei più sola madre, non ti lascerò sola!”, disse Kendra rivoltasi a Dark Bloom, questa chiuse gli occhi stringendola a sé.
 
*********
Nel palazzo di Domino, i sovrani del regno citato, Oritel e Marion avevano messo in contatto, tutta la dimensione magica per avvisargli del ritorno delle winx è che quest’ultime, si erano alleate con la malvagia Politea.
 
Ma purtroppo, i sovrani degli altri regni non li ascoltarono neppure per un secondo.
 
“Oritel, questo che dici è una calunnia molto grave. Mia figlia Stella e tornata è mi ha fatto vedere delle prove attendibili che ciò che è successo anni fa, fu stato soltanto, un ignobile piano escogitato dalle Trix, ai danni della dimensione magica, facendoci tutti mettere contro le fate guardiane della dimensione Magica!” disse serio e con tono acido re Radius di Solaria, rivoltasi al Re di Domino, ma prima che quest’ultimo potesse dire qualcosa.
 
“Ieri sera, Stella e sempre stata con noi infatti. E tutti gli altri sovrani della dimensione magica. Fra due giorni, porgeranno le loro pubbliche scuse, alle fate guardiane, le winx. E possibile sennò certo che le Trix vi avranno attaccati nuovamente, provocandovi altro dolore!”. Disse la Regina Luna, consorte di Re Radius rivoltasi al sovrano di Domino Oritel. Quest’ultimo serrò i pugni, fino a sbiancare le nocche.
 
“Io, mia moglie Marion, assieme al principe Alex di Tir Nan Og. E alla principessa Camelia di Limphea, abbiamo visto con i nostri occhi. Le winx e Politea attaccarci è che mia figlia Bloom e viva ed e tornata per noi. E Voi mi accusate di calunnia?!!”. Chiese furente il sovrano di Domino rivoltasi ai sovrani in ascolto, tramite gli ologrammi magici.
 
“Sappiamo che le Trix, sono subdole e spietate, ma anche vigliacche da escogitare questo piano, eppure le prove parlano chiaro, le winx sono innocenti e loro non hanno attaccato Domino. Siete troppo sconvolto emotivamente Re Oritel, ma in virtù dell’alleanza che tutti noi abbiamo fatto anni fa, vi consegneremo prove attendibili a riguardo che ciò che diciamo. Corrisponda al vero!”. Rispose Re Teredor di Andros rivoltasi al sovrano di Domino, questo annuì stringendo i denti, prima di chiudere la conferenza magica.
 
“Noi sappiamo cosa abbiamo visto, ma qui abbiamo le mani legate!”, disse tra i denti Re Oritel rivoltasi a sua moglie e alla figlia Daphne, quest’ultima strinse i pugni.
 
“Vado dal principe Alex di Tir Nan Og. Gli ho promesso che gli avrei fatto sapere dell’esito della conferenza magica, seppur mi chiedo se loro ci stiano veramente credendo!”. Parlò la principessa ereditaria di Domino prima di uscire dalla stanza, s’incammino per i corridoi, scorgendo alcuni abitanti del regno, assieme alle guardie reali, cercare di spostare il cadavere decapitato, della Bestia degli Abissi.
 
“Quella era davvero mia sorella Bloom, qualunque sia il suo aspetto, n’ero sicura che lei e mia sorella minore!”, disse tristemente Daphne prima di trasformarsi nella sua forma Sirenix e aprire un portale per Gardenia ed entrarci.
 
******
Politea con indosso solamente un lenzuolo avvolto al suo corpo, entro nello studio, evocò lo scettro delle calamità e ci fuse dentro il cristallo ottenuto dalla maschera da guardiana di Daphne. Lo scettro brillo nuovamente, ricoprendosi di glifi misteriosi e arcaici.
 
“Ancora cinque cristalli, quattro di essi, sono sulla terra e presto l’incantesimo maelstrom diventerà completo. La dimensione magica, grazie agli incantesimi delle nostre studentesse streghe, assieme al nostro piano, ci crede delle vittime innocenti di un meschino gioco, quanto mi eccita questa sottile ironia!”, disse fra sé la ninfa guardando lo scettro tra le sue mani.
“Grazie ai bracciali ricavati dai frammenti ossei di una sirena oscura, sono capace di controllare questo potere senza problemi. Tutti i regni cadranno, Io e le Winx saremo le signore incontraste, le signore supreme, padrone di ogni cosa vivente, quando tutti capiranno di essere stati ingannati, sarà troppo tardi!”, continuò Politea fra sé con euforia febbrile, con un ghigno demoniaco sul volto.
 
“Tutti saranno sottomessi alle nostre nuove leggi e al nostro potere Politea. Non mi sarei aspettata che essere delle malvagie fosse cosi divertente, che proteggere la dimensione magica dai malvagi. Certo Noi siamo le migliori delle Trix e di tutti coloro che abbiamo sconfitto in questi anni!”, disse Stella con indosso, un vestito che farebbe spingere al peccato chiunque.
 
“Hai ragione Stella. Come cattive siete perfette. Ma non stavi dormendo prima?!”. Chiese Politea rivoltasi alla ex principessa del sole e della luna, questa sorrise, con un sorriso malizioso sul volto.
 
“Non proprio. Piuttosto vorrei chiederti un piccolo favore?!”. Chiese Stella rivoltasi a Politea, quest’ultima sorrise guardandola con un sorriso.
 
“Dimmi?!”. Chiese a sua volta la ninfa, rivoltasi alla fata del sole e della luna, questa sorrise e le sorrise, in modo inquietante.
 
“Una volta che avremmo il potere in pugno. Voglio distruggere completamente, il regno di Downland, assieme a quella smorfiosa di Amentia, insegnargli che io posso avere privilegi, che nessuno mi toglie ciò che mi appartiene!”. Rispose con una freddezza che non era da lei, rivoltasi a Politea questa sorrise.
 
“D’accordo. Sarà divertente, domani andremmo sulla Terra e ci prenderemo i quattro cristalli, che ci mancano, con maggiore potere, è dopodiché ti lascerò divertire!”. Disse la ninfa dai capelli castani rivoltasi a Stella, questa sorrise prima di ritornare in camera, ancheggiando vistosamente.
 
******
Dark Bloom e Kendra, rimasero abbracciate ancora per un po’, quando un rumore attirò la loro attenzione e si voltarono verso una pozza di lava rovente sottostante.
 
Dalla superficie liquida, rovente di magna, uscì un drago a cinque teste, il guardiano del Vortice di fiamme, tutte le teste ruggirono all’uniscono segnalando il loro dominio, gli occhi di brace fissarono le due donne.
 
“Abbiamo visite!”, disse Kendra rivoltasi a sua madre, Dark Bloom, questa sorrise guardando il drago a cinque teste, pronta allo scontro assieme alla figlia.
 
“Sperando che quello possa dirci come uscire da questa specie di fornace!”, parlò con una calma tranquilla la fata oscura, sorridendo d’intesa con Kendra. questa sorrise per tutta risposta, identiche anche nello stesso sorriso, non solo per la somiglianza.
 
Nota dell’Autore: Capitolo alquanto corto rispetto agli altri. Dark Bloom ha accettato sua figlia Kendra è grazie ad essa ha ricordato tutto ciò che riguardava lei e Lord Darkar. Adesso le due ragazze devono affrontare il drago del vortice di Fiamme. Le winx ormai sono impazzite e si sentono onnipotenti, Politea non è da meno. Che cosa succederà al prossimo aggiornamento!. Alla prossima!.
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 64
*** Determinazione e Disperazione di Flora. ***


Capitolo 64:La disperazione e determinazione di Flora.
 
Flora, dopo di ciò che era successo a Dark Bloom, su Domino, aveva fatto ritorno su Limphea per avvertire la nuova regina del citato. Ossia Crystal, di quanto era avvenuto nel regno di Oritel e Marion.
 
La fata della natura era nel giardino interno del palazzo reale di Limphea, cercando di auto convincersi che la sua migliore amica, non che amata Dark Bloom sia viva e vegeta, e che Lei tornerà presto con lei.
 
“Flora tutto a posto?!”. Chiese Crystal, attuale regina del regno della natura, rivoltasi alla sua guardiana.
 
“Insomma Crystal. Non posso credere che Dark Bloom sia scomparsa. Io sento, sento che lei e viva è che tornerà. Forse anche tu e la dimensione magica, pensate che l’ex principessa di Domino sia soltanto assetata di vendetta e rabbia, ma non ha esitato un attimo a salvare la sua famiglia, quando quelle che un tempo, che Lei ed io, chiamavano amiche, hanno attaccato con ferocia Domino!”. Rispose Flora rivoltasi alla Regina di Limphea, questa s’incammina con lei fino al ponticello sopra al grande stagno, dove sulla sua superficie, c’erano delle ninfee e dei fiori di Loto. Di vari colori.
 
“Flora. Negli anni prima di salire al trono. Ho imparato a non giudicare nulla a prima vista, che possano essere fatti o persone, di ascoltare l’istinto, ciò che le winx hanno fatto hanno sconvolto, tutti. E non nego che quello che ho appena saputo. Mi costringe a chiudere l’alleanza con gli altri regni, fatta eccezione di Domino!”, disse Crystal rivoltasi alla fata della natura, questa la guardo, domandandosi su cosa fosse successo, all’ Alleanza dei regni della dimensione magica.
 
“Che cosa è successo?. Crystal per favore dimmelo!”. Domandò Flora rivoltasi alla regina di Limphea, questa la guardò con tristezza prima di guardare la propria immagine riflessa sulla superficie dello stagno.
 
“L’alleanza non crede a ciò che i sovrani di Domino, Oritel e Marion, hanno riferito. Che le winx li hanno attaccati. Secondo a quanto hanno detto, i sovrani dei regni, hanno avuto le prove che loro non c’entrarono nulla, che tutto ciò che e successo, incluso l’evento recente accaduto, su Domino appunto, sia stata tutta opera delle Trix!”, Rispose Crystal rivoltasi a Flora, questa d’un tratto poggiò le mani sul legno della ringhiera, stringendo i denti di dolore e rabbia. Mentre sui palmi delle mani della fata della natura, piccole spine di rovo, l’entravano nella pelle.
 
“Come è possibile. Che l’alleanza non capisca che le winx stanno gettandoci fumo negli occhi. Le ho viste in faccia, ho visto nei loro occhi, disprezzo per tutti, misto a rabbia e odio. Oltre al loro egocentrismo. Ridevano come iene per le disgrazie che avevano portato su Domino. Hanno riso di più quando Bloom e scomparsa in quella specie di vortice di Fiamme!”, disse la fata della natura rivoltasi più a sé stessa che a Crystal, questa la guardo stupita, la vedeva piangere e tremante di rabbia, la Regina di Limphea, le toccò la spalla.
“Se Solo. Se solo me ne fossi accorta. Se me ne fossi resa conto anni addietro su che razza di ragazze erano in realtà le winx, tutto questo non sarebbe mai successo!”, disse la fata della natura rivoltasi a Crystal, questa la guardo poggiando i gomiti sulla ringhiera del ponticello.
 
Flora ripensò a cosa era successo dopo l’addestramento Enchantix, dove Bloom aveva avuto molta difficoltà ad eliminare una curiosa creatura simile ad una palla di pelo gigante.
 
***********
Le winx si trovarono tutte insieme nel loro appartamento, in attesa del ritorno di Bloom dalla direttrice Faragonda, questa poco prima, aveva detto a loro, che l’ Enchantix della fata del fuoco del drago era incompleta.
 
“Bloom avrà anche acquisito la forma Enchantix, ma stando a come detto la direttrice Faragonda, il suo potere e incompleto, perché, non l’ha ottenuto sacrificandosi per qualcuno del suo mondo!”, disse Flora rivoltasi alle winx, quest’ultime si scambiarono un’occhiata reciproca di serietà.
 
“Eppure io, quando mi sono sacrificata per salvare Andros, anche se non è il mio pianeta. Ho acquisito l’ Enchantix, e i miei poteri sono completi, forse sono quelle eccezioni, con determinate e logiche possibilità di riuscita, sacrificandosi per il bene di qualcosa forse!”, parlò Tecna rivoltasi alle sue amiche, Flora si toccò i capelli, con sguardo pieno di tristezza.
 
“Vado a parlare con Bloom, almeno proverò a farla stare un po’ meglio!”, disse la fata della natura rivoltasi alle winx, quest’ultime sorrisero, ma proprio quando Flora si stava dirigendosi verso la porta.
 
“Però anche se le parlassi Flora. Bloom non potrà scordarsi che a differenza di Noi, lei non potrà mai miniaturizzarsi, ed essere una vera fata. Davvero tragico!” parlò Stella sedendosi sul bracciolo della poltrona, accavallando le gambe, sistemandosi poco la gonna del suo microscopico tubino con gonna a balze verdi con righe fucsia diagonali. Le altre winx accennarono ad un sorriso. La fata della natura, d’altro canto le guardo con rabbia.
 
“Non c’è nulla di divertente Stella. Più che cercare di consolare Bloom, sembra che la stai deridendo!”, disse Flora rivoltasi alla fata del sole e della luna, questa sobbalzo cadendo in terra, dando una sonora sederata sul pavimento in parquet della stanza.
 
“Il mio povero sedere, spero che non abbia un livido, altrimenti dovrò usare abbastanza fondotinta!”, si lamentò Stella alzandosi lentamente massaggiandosi le natiche doloranti. La fata della natura si toccò con una mano il viso, evitando di chiedersi sul perché la principessa del sole e della luna, non si rendesse conto delle cose che lei diceva.
 
“Stella non è aveva alcuna intenzione Flora, e solo che mi sembra giusto che Bloom lo sappia, che la sua forma Enchantix e a tutti gli effetti incompleta!”, disse Aisha rivoltasi alla fata della natura, questa la guardo con la coda dell’occhio, prima di voltarsi verso la porta.
 
“Però sarebbe meglio dirglielo, con tutta la delicatezza possibile, è una faccenda che nessuna fata, me compresa vorrebbe trovarsi!”, disse Flora rivoltasi alle winx, prima di uscire, ma alla fata della natura l’era parso di sentirle mormorare qualcosa, ma non ci badò, doveva vedere Bloom.
 
**********
Crystal guardò la sua amica Flora, questa aveva lo sguardo nel vuoto, perso nei suoi pensieri.
 
“Flora, con tutta sincerità. Sei sempre stata vicina a Bloom. Tu stessa mi hai raccontato di aver visto chiaramente la principessa di Domino, andare a salvare la tua sorellina Miele, ma quelle Trix glielo hanno impedito, quello che mi chiedo. Che diamine pensavano le winx!”, parlò la regina di Limphea rivoltasi alla fata della natura, questa emise un sospiro.
 
“Ho smesso di farmi queste domande dopo, che le winx hanno confessato, Io sono sicura, di quello che avevo sentito, durante la loro confessione pubblica, è sono sicura che le winx hanno attaccato Domino e cercato di eliminare Dark Bloom. In un modo ho nell’altro, le fermerò!. Qualunque sia il loro piano!”, disse Flora schietta e decisa rivoltasi a Crystal, questa le sorrise.
 
“Anche Helia sarebbe d’accordo con te. Se pensò che Lui e morto, scoprendo la verità su ciò che hanno fatto le winx, mi cresce la rabbia, però come ho appena detto ai sovrani di Domino. Io sono dalla loro parte!”, parlò la Regina di Limphea rivoltasi a Flora, questa sorrise dolcemente guardando la regina dai capelli rosa.
 
“Ne sono felice che almeno tu mi credi Crystal. Tua figlia Camelia e molto coraggiosa, su Domino ha aiutato il principe di Tir Nan Og e la sua amica, nel portare in salvo gli invitati, devi esserne fiera!” disse la fata della natura rivoltasi alla Regina di Limphea, questa sorrise, prima di fare ritorno nel palazzo.
 
“Lo sono. Spero solo che altri si rendano conto della gravita della situazione. Ho idea che le winx. Come posso dire. Non abbiamo ancora fatto vedere il loro peggio!”, parlò Crystal rivoltasi a Flora, questa spostò le mani dalla ringhiera, osservando la sovrana di Limphea.
 
“Lo penso anch’io Crystal!”, disse solamente la fata della natura rivoltasi alla ragazza dai capelli rosa.
 
**********
Nel Vortice di Fiamme intanto, Dark Bloom e Kendra, guardarono pronte allo scontro il drago a cinque teste, questo ruggì con forza.
 
“Dubito altamente che voglia parlare madre!”, disse la corvina rivoltasi alla fata oscura, questa sorrise solamente, scoprendo i canini.
 
“Concordo con te, Kendra, ho un ‘idea. Se riusciamo a prendere il controllo del Vortice di Fiamme, stabilizzando il suo potere, forse riusciremo a trovare il modo di uscire da questa specie di fornace!”. Disse Dark Bloom rivoltasi alla figlia, questa sorrise e attaccò il drago a cinque teste seguita dalla fata oscura. Prima però gli occhi di questa, diventarono scarlatti con l’iride verticale come quella dei gatti.
 
**********
A Gardenia intanto a casa di Roxy. Alex stava ripensando a ciò che c’era scritto sul libro che Lui e Aurora, avevano trovato nella biblioteca del Roc.
 
Lo Scettro delle Calamità: Uno scettro dotato di un grande potere magico di grande potenza, creato dalle antiche sirene del regno oscuro, per proteggersi, per quanto fossero già potenti, dalle streghe antenate, che volevano impossessarsi delle loro conoscenze.
 
“Le Sirene oscure?. Non né ho mai sentito parlare. Mi chiedo se forse scoprendo qualcosa su di loro, potremmo trovare qualcosa di utile, per fermare le winx e Politea e scoprire cosa hanno in mente. Se vogliono ricostruire lo scettro. Dove potranno essere gli altri pezzi!”. Domandò fra sé e sé il ragazzo dai capelli corvini, Aurora, poco distante da lui, lo guardo.
 
“Forse Re Nettuno o mio padre Tritannus né sanno qualcosa a riguardo. Dovremmo chiedere ad uno di loro!”. Rispose la fata del freddo rivoltasi ad Alex, questo la guardo, dopodiché le sorrise.
 
“Speriamo che non ci sia il fuso orario su Andros, potremmo telefonare a Tressa e vedere se lei possa dirci qualcosa, senza destare sospetti a tua madre, anche se con l’incantesimo che ti sei fatta, di non individuazione. Dubito che sia riuscita a cercarti!”. Disse Lui rivoltasi a Lei, Aurora sorrise dopodiché prese il cellulare e dopo aver digitato il numero di Tressa. La chiamò.
 
Nota dell’Autore: Non tutti i regni sono convinti che le winx siano innocenti. Flora e determinata a fermare le winx e Politea. Come del resto anche Alex e Aurora. Dark Bloom e Kendra stanno per affrontare il drago a cinque teste. Che cosa succederà?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 
Anticipazioni: un punto di svolta. due regni diversi legati in tempi antichi. Politea si prepara ad attaccare la Terra.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 65
*** iniziano i guai ***


Capitolo 65: Inizio di guai!
 
Alex guardo Aurora, mentre questa dopo aver digitato sul cellulare, il numero telefonico di Tressa, attese che quest’ultima rispondesse la chiamata della fata del freddo, in modalità conferenza.
 
Dopo due brevi, ma interminabili minuti, la sirena dai capelli rossi, rispose alla chiamata di Aurora, infatti comparve l’immagine olografica di Tressa davanti alla fata del freddo e ad Alex.
 
“Aurora!. Che bello sentirti. Ha cosa devo questa chiamata?!”. Chiese la principessa di Andros rivoltasi alla fata del freddo, questa la guardo mettendosi le braccia conserte, e quasi si maledì mentalmente, di non essersi messa qualcosa di più consono di un pigiama.
 
“E’ una storia lunga Tressa. Ma devo chiedere una cosa a te, ho in alternativa a Re Nettuno!. Riguardo alla storia delle sirene oscure!”. Rispose Aurora rivoltasi alla sirena dai capelli rossi, questa sgranò gli occhi.
 
“Le sirene oscure?. Allora aspetta un attimo che ti faccio parlare con mio padre!”, disse Tressa rivoltasi ad Aurora, questa annuì e rimase in attesa.
 
*******
Dark Bloom e Kendra, attaccarono il drago a cinque teste del vortice di fiamme, questo cercava di colpirle con raggi di fuoco.
 
La fata oscura schivo i colpi del dragone, con un’incredibile velocità e agilità sovrumane, per poi aprire una mano sollevandola ad altezza del suo viso, i suoi occhi diventarono brillanti.
 
“Fuoco plasmatico!”, urlò Dark Bloom prima di scagliare un raggio intenso di energia fiammeggiante plasmatica, che si abbatte con violenza, contro una delle teste del drago guardiano, questo ruggì di dolore, ancora di più quando, Kendra scagliò a raffica diverse sfere di fiamme nere contro di lui.
 
Il drago a cinque teste ruggì di dolore e rabbia, prima di riattaccare le due fate con maggiore ferocia, spinto dall’istinto di sopravvivenza.
 
Kendra evitò con agilità gli attacchi del guardiano del vortice, contrattaccando di tanto in tanto, usando appieno i suoi poteri.
 
“Direi che si è soltanto infuriato di brutto, madre!”, disse la ragazza dai capelli corvini rivoltasi a Dark Bloom, questa d’altro canto separò le labbra scure, in un ghigno beffardo.
 
“Finiamo in fretta questo balletto Kendra!”. Parlò la fata oscura rivoltasi a sua figlia, questa sorrise, annuendo pronta a continuare lo scontro.
 
********
Alex e Aurora, non dovettero attendere più di tanto, poco dopo comparve nuovamente l’immagine olografica di Tressa, questa si trovava nella sala del trono, dove seduto su esso, c’era Re Nettuno, con al suo fianco la sua amata consorte la regina Ligea.
 
“Salve Aurora. Tressa mi ha appena detto che volevi sapere qualcosa riguardo alle sirene oscure!. E cosi?!”. Domando il sovrano degli oceani di Andros, rivoltasi alla fata Enchantix del freddo, questa annui guardando suo nonno.
 
“Si Re Nettuno. Io penso è credo che, tu o mio padre Tritannus, possiate dare una risposta a questa domanda!”. Rispose Lei rivoltasi all’anziano tritone, questo si carezza con le dita, la folta barba bianca, con lo sguardo contratto in un’espressione pensierosa.
 
“Le sirene oscure!. Sono passati molti anni da quanto ho sentito questo nome, quando ero un giovanissimo tritone, molti anni prima che conobbi la mia amata Ligea!”. Disse il sovrano degli oceani di Andros, rivoltasi ad Aurora e Alex, questi ultimi, lo ascoltarono attentamente.
 
“L’ascoltiamo Re nettuno ci racconti tutto ciò che sa. vogliamo sapere!”. Disse il ragazzo dai capelli corvini, rivoltasi al sovrano degli oceani di Andros, questo chiuse e riapri le palpebre, guardando la coppia.
 
“Le Sirene Oscure, vivevano sulla Terra, possedevano grandi conoscenze magiche e scientifiche. Le sirene di Andros facevano scambi e baratti con loro. Non amavano la violenza ma si dovevano pur difendere dagli intrusi, al punto di usare le loro conoscenze, con dei cristalli fatti suonare producevano un suono melodioso che addormentavano i marinai!”, spiego Re Nettuno rivoltasi alla coppia, Alex inarco un sopraciglio guardando il sovrano degli oceani di Andros.
 
“Un po’ come dicevano nell’ Odissea. Ma per caso avete mai sentito parlare dello Scettro delle Calamità?!”. Chiese il principe di Tir Nan Og rivoltasi a Re Nettuno, questo sgranò gli occhi, prima di tambureggiare, le dita meditabonde sui braccioli di pietra del trono.
 
“Si. Ne ho sentito parlare molti anni fa. Dopo che il Sirenix fu maledetto dalle streghe antenate, quest’ultime scoprirono che il Trono dell’imperatore ormai danneggiato seriamente, sia per la maledizione del Sirenix che loro stesse avevano imposto. Sia per il nefasto potere dell’ Anima del Leviatano, che voi principe Alex e mia nipote Aurora conoscete bene!”. Rispose Re Nettuno rivoltasi alla coppia, questi annuirono, ricordando ciò che era successo tre anni fa, per impedire che Tritannus s’impadronisse dell’Anima citata.
 
“Le streghe antenate, venute a conoscenza delle abilità delle Sirene oscure. Decisero di attaccarle, ma si trovarono di fronte degli avversari seppur, neutrali, capaci di attaccare se necessario con grande potenza, per avere una chance di vittoria in più. Crearono lo scettro, si dice che il potere generato da esso, fu cosi grande ma non solo fondere le loro maschere alle loro carni, ma le sfiguro anche il viso, al punto che le tre fattucchiere dovettero a malincuore rovinare il loro aspetto per celare le loro ferite riportate!”. Aggiunse il sovrano degli oceani rivoltasi sempre alla coppia.
 
“Abbiamo saputo che una persona Politea e forse avrà sentito che le winx si sono alleate con lei, se ci creda o meno, ma una cosa e certa. Politea ha proprio quello scettro e vogliamo saperne di più. Sapete se ci sono altre sirene oscure nei paraggi o ne restano ancora sulla Terra?!”. Chiese Alex rivoltasi a Re Nettuno, questo si rabbui, aveva saputo del ritorno delle fate guardiane, ma era incerto se credere o no alle dicerie.
 
“Se tralasciamo la parte delle winx. Questa Politea deve aver usato qualcosa, forse dei manufatti appartenuti alle sirene Oscure, purtroppo non ce ne sono molte.. ma forse ci sarebbe qualcosa. Quando la dimensione magica avevano attaccato le sirene oscure. Queste sono andate in un luogo sulla Terra, dove sono sparite. Forse lì c’è ancora qualche traccia!”. Rispose il sovrano degli oceani rivoltasi alla coppia questi, sorrisero, non era molto ma poteva essere utile come inizio.
 
“Dove!. Dove questo luogo!. Re Nettuno?!”. Chiese Aurora rivoltasi a suo nonno, quest’ultimo guarda sua nipote e il principe Alex.
 
“Come ho già detto e sulla Terra. Nel posto che l’unica cosa che so,  si chiama: Il Triangolo delle bermuda!”. Rispose il sovrano degli oceani rivoltasi alla coppia i quali sgranarono gli occhi, scambiandosi un occhiata.
 
“Proprio in un posto lontano. Grazie c’e ne faremmo bastare, noi andremo la!”, disse Alex rivoltasi reciprocamente sia ad Aurora, la quale annuì, e Re Nettuno, questo annuì e facendo cenno a Tressa, di chiudere la chiamata.
 
***********
Politea comparve sopra ai tetti di Gardenia assieme alle winx. Queste ghignarono divertite, pronte per la loro prossima mossa.
 
“I quattro cristalli si trovano a Tir Nan Og. Siete pronte?!”. Chiese la ninfa dai capelli castani rivoltasi alle quattro fate, quest’ultime annuirono estasiate.
 
“Si ma visto che siamo in questa stupida città. Dimostriamo ai terrestri, che cosa si sarebbero aspettati se Noi, non avessimo impedito a Morgana di vendicarsi degli uomini. Magari potremmo farlo noi, una volta diventate onnipotenti!”. Rispose Musa rivoltasi alle amiche, queste sorrisero malignamente.
 
Stella vide Mitzi camminare da sola, la fata del sole e della luna volo e le comparve davanti.
 
La ragazza dai capelli color della grafite, sobbalzo prima, subito dopo guardo seriamente con un sorriso Stella.
 
“Guarda un po’ chi c’ è Stella. Devo dire che hai la mia stima per ciò che hai fatto a Bloom, ma mi domando. Non eri stata catturata?!”. Chiese Mitzi rivoltasi  alla fata del sole e della luna. Questa la guardo con un sorriso.
 
“grazie per il complimento della stima. Seppur detto da una che ha un top che sembra essere molto osé in ogni occasione. Ma si ero stata catturata, ma ora sono libera e faccio ciò che mi pare. A proposito di fare!”. Rispose Stella rivoltasi a Mitzi, questa la guardo inarcando un sopraciglio, prima di urlare di dolore e accasciarsi in terra morta, con un foro incandescente ad altezza del cuore.
 
Stella aveva generato una sfera delle dimensioni di una biglia e l’aveva scagliata verso la ragazza, con la velocità di un proiettile, uccidendola sul colpo.
 
“E perché mi hai rubato il mio Brandon. Tu sei la prima!. Nessuno mi ruba ciò che mi appartiene di diritto e ciò che voglio la prendo, anche nel caso di uomini!”, disse la principessa del sole e della luna, prima di alzarsi in volo, raggiungendo Politea e le altre winx.
 
“Beh vogliamo andare?!”. Chiese la ninfa rivoltasi alle winx, quest’ultime si scambiarono un occhiata divertita.
 
“Si andiamo!”. Risposero le quattro fate, pronte ad iniziare il loro operato.
 
Note dell’autore: scusate il mio grande ritardo, ma ultimamente ho avuto un po’ di mancanza d’inspirazione ma ora sono carico e pronto. Qualche barlume e uscito dalla storia delle sirene oscure, e ora vediamo cosa accadrà. Al prossimo aggiornamento alla prossima!.
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 66
*** Partenza e arrivi ***


Capitolo 66: partenza e arrivi.
 
Nell’ isola di Tir Nan Og, la fata maggiore della pace Nebula, stava parlando con la principessa di Domino Daphne, questa era appena giunta per comunicare alla Regina delle fate Terrestri Roxy anch’essa, di ciò che avevano detto, un ora prima, l’assemblea dei regni.
 
La reazione della fata degli animali e della fata maggiore, erano pari alla loro espressione, tutt’ altro che felice, infuriate era dire poco, paragonato a ciò che si sentiva dentro di sé.
 
“Ma che diavolo hanno nella testa i sovrani della dimensione magica?!. Segatura?!. Come è possibile che si sono dimenticati, che sono stati proprio loro, ad condannare ed incarcerare quelle traditrici delle winx, per ciò che hanno fatto?!”. Chiese urlando Roxy alzandosi in piedi, con gli occhi assottigliati in modo minaccioso dalla rabbia. Rivoltasi a Daphne, questa arretro di un passo per lo stupore.
 
“Sono anche io furiosa quanto te Roxy, per questa storia, a parte Limphea e il tuo regno, siamo gli unici alleati che credono al mio pianeta Domino, ma ho visto io stessa le prove. Le winx erano nei loro mondi d’origine, durante l’attacco!”. Rispose la principessa ereditaria dai capelli biondi, rivoltasi alla regina delle fate terresti, questa sgranò gli occhi, rimettendosi a sedere sul trono.
 
“Eppure abbiamo visto io e te, Flora. Le Trix. le winx attaccare Dark Bloom, la sua scomparsa in quel vortice di fiamme!”, disse tristemente la fata degli animali rivoltasi a Daphne, questa annuì, quando ad un tratto.
 
Un’esplosione magica fece proiettare in avanti shrapnel d’intonaco in tutte le direzioni, Roxy e Daphne si buttarono in terra, come del resto fece anche Nebula.
 
Delle risate ruppero l’inquietante silenzio, che regnava nella sala del trono, dal foro creato nella parete entrarono le winx, con un ghigno perfido sul volto.
 
“Toc. Toc. Disturbiamo fatina da quattro soldi?!”. Chiese Musa rivoltasi a Roxy, questa si era rialzata, assottigliando minacciosamente gli occhi verso di loro.
 
“Winx!”. Rispose la fata degli animali, freddamente tra i denti rivoltasi a loro. Queste si limitarono a ghignare. Mentre assieme alle quattro fate comparve anche Politea.
 
**********
All’interno del Vortice di fiamme. Kendra mutò trasformandosi nella sua forma di fenice e sparò diversi colpi di fiamme oscure verso il drago a cinque teste, questo subì dei colpi ruggendo di rabbia, mista a dolore, per poi contrattaccare.
 
La custode della fenice, schivo agilmente gli attacchi delle cinque teste del drago guardiano del vortice, quando uno dei crani la puntò e aprì la bocca per sparare un raggio di fuoco, che mai partì dall’interno delle fauci.
 
Dark Bloom colpì con una fiammata di plasma, a una delle cinque teste del drago guardiano, facendolo ruggire di dolore, in seguito, la fata oscura si alzò di quota per poi aprire le mani pronta al suo attacco.
 
“Fuoco gemello oscuro!”, urlò la fata oscura, mentre la sua mano destra genero fuoco, l’altra invece una fiamma bluastra semi, e scagliò insieme i due raggi d’energia contro il drago a cinque teste, danneggiandolo seriamente. Facendolo scagliare contro la parete rocciosa dell’ immenso cilindro sotterraneo.
 
“Kendra, concentrati. Assorbi il fuoco generato da quel drago. Cosi potrai controllare il vortice di Fiamme!”, aggiunse Dark Bloom rivoltasi a sua figlia, quest’ultima annuì e aprì le mani, sollevando al contempo le braccia in alto.
 
“Assorbi fuoco!”, disse Kendra fra sé, concentrandosi al punto di emanare un’aura di fiamme rosse vermiglie. E’ come aveva detto la giovane ragazza, Lei inizia ad assorbire il fuoco generato dal drago a cinque teste. Questo prova a reagire quando.
 
“fiammata drago fenice!”, urlò Dark Bloom scagliando un raggio intenso di fiamme verso, il drago guardiano, questo ruggì di dolore, mentre Kendra poté continuare ad assorbire il fuoco oscuro.
 
Il drago a cinque teste, inizio a brillare e scomparve nel nulla. La ragazza custode della fenice, aveva assorbito il potere del Vortice di Fiamme e di conseguenza il loro fuoco.
 
“C’è lo fatta!. Ci sono riuscita!”, esultò Kendra rivoltasi a sua madre, Dark Bloom sorrise guardando sua figlia con uno sguardo fiero e dolce allo stesso tempo.
 
“Sono fiera di te Kendra. ora vediamo di uscire da qui!”, disse la fata oscura rivoltasi alla ragazza dai capelli corvini, questa annuì. Riflettendo su cosa Lei poteva fare per uscire dal Vortice di Fiamme.
 
*******
Le winx e Politea guardarono Roxy, Nebula e Daphne, queste erano pronte allo scontro. La ninfa dai capelli castani sorrise.
 
“Ognuna di voi sa cosa fare, muoviamoci!”, disse Politea rivoltasi alle winx, queste annuirono mentre le tre fate di trasformarono pronte allo scontro.
 
“Non so per quale motivo siete venute qui winx. Ma vi fermeremo lo stesso!” disse Roxy, rivoltasi alle winx e la ninfa, queste ridacchiarono divertite.
 
“Tre insulse fate credono di fermarci?. Povere illuse non siete state niente prima, non siete nulla adesso!”. Disse Stella rivoltasi a Roxy, Nebula e Daphne, quest’ultime le guardarono seriamente, quando un portale si apri ed uscì da essa Flora. Con uno sguardo agguerrito.
 
“Vi consiglio di arrendervi winx. Perché noi vi fermeremo!. Potete starne certe winx!”, parlò la fata della natura rivoltasi alle quattro fate e Politea, questa evocò lo scettro delle calamità, pronta e agguerrita come anche l’ex guardiane dell’universo magico.
 
********
Alex e Aurora raggiunsero la spiaggia è da essa, anche grazie ad un incantesimo di teletrasporto, assieme ai poteri della sua forma sirena, si trovarono in poco tempo, vicinissimi al luogo più misterioso Triangolo delle Bermuda.
 
Aurora poté rimanere stupita dal vasto numero di navi, aerei depositasi sul fondale dell’oceano, la fata del freddo guardo Alex.
 
“Cosa è successo qui?!”. Chiese la fata del freddo al ragazzo dai capelli corvini, questo la guardo fermandosi, rimanendo immobile mentre la sua coda di squalo, creatasi in precedenza dai suoi poteri, lo teneva fermo.
 
“Devi sapere Aurora. Che il Triangolo delle Bermuda e tristemente famoso per le varie sparizioni di navi e aerei, che puoi vedere intorno a te, ma non si sono trovati resti degli occupanti, molte ipotesi si sono create in questi anni, anche sui libri. Il mistero delle sparizioni e tutt’ora sconosciuto!”. Rispose Alex rivoltasi alla fata del freddo, questa sgranò gli occhi stupita, mentre continuavano a nuotare.
 
“Se le sirene oscure, hanno fatto perdere le loro tracce qui, chissà potrebbero essere sempre state qui, ancora adesso!”. Disse Aurora rivoltasi ad Alex, questo la guardo per poi guardarsi intorno.
 
“Potresti anche avere ragione, controlliamo se c'é qualche indizio o qualche possibile traccia su ciò che e successo alla sirene oscure, ma siamo prudenti e vicini!”, disse Lui rivoltasi a Lei, ed insieme iniziarono a cercare.
 
Nota dell’Autore: Alex e Aurora si trovano nel Triangolo delle Bermuda!. Le winx stanno attaccando Tir Nan Og. Dark Bloom e Kendra, hanno sconfitto il drago del Vortice di Fiamme. Che cosa succederà ora?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 67
*** Nel Triangolo delle Bermuda. ***


Capitolo 67: Nel Triangolo delle Bermuda.
 
Alex e Aurora si trovano nel Triangolo delle Bermuda, la coppia inizio a guardarsi intorno, cercando nelle vicinanze, qualche possibile traccia, fatta eccezione delle ben evidenti carcasse metalliche, coperte di corallo e conchiglie delle navi e aerei scomparsi nel triangolo maledetto.
 
“Non so tu Alex. Ma Io, ho la strana sensazione di essere osservata. Mi chiedo se non sia per ciò che mi hai raccontato di quello, che succede in questo Triangolo delle Bermuda!. Questo posto mette i brividi!”. Disse la fata del freddo rivoltasi al suo amato, questo sorrise nuotando verso di lei.
 
“sarà solo la tua impressione Aurora. Anche se sono d’accordo con te sul fatto che questo posto mette i!”, parlò Lui rivoltasi a lei, prima di zittirsi, quando con la coda dell’occhio, aveva scorso una figura allontanarsi fulminea dietro la carcassa metallica di un aereo.
 
“L’hai visto anche tu Aurora?!”. Domando Alex rivoltasi alla fata del freddo, questa dapprima lo guardo serio, credendo che Lui, le stesse facendo, uno scherzo di pessimo gusto, ma si ricredette quando anche lei, le parve di vedere una figura nuotare fulminea attraverso l’oscurità del fondale oceanico.
 
“Si lo vista anche io Alex!”. Rispose Aurora prima di impugnare il tridente, pronta allo scontro, Lei e il ragazzo dai capelli corvini si guardarono, cautamente intorno.
 
Ad un tratto la figura saetto verso di loro, quando si espose alla luce, rilevando che la nuova arrivata, era una giovane sirena. Questa si fermo guardando la coppia.
 
La sirena, di bell’aspetto, con i capelli celesti, molto più chiari di quelli di Aurora, legati in due lunghe code, ai lati della testa.
 
Gli occhi etero cromatici. Uno di un semplice blu, l’altro dorato, il suo abbigliamento era curioso: una specie di corsetto blu cobalto, copri braccia di  pelle e pizzi neri. La lunga coda da sirena azzurra, in tinta con i capelli.
 
Aurora notò parecchie differenze in quella sirena, da tutte quelle che aveva visto negli oceani di Andros. Compresa lei e suo padre Tritannus: la sirena davanti a lei, aveva le branchie ad altezza delle costole in tre righe parallele, al posto delle orecchie, delle pinne, simili a quelle di un piccolo pesce. Altre pinne ai lati della coda, come se fossero gambe.
 
“Chi sei tu?!”. Chiese seria e minacciosa Aurora rivoltasi alla nuova arrivata, questa li guardo bene.
 
“Vi riconosco. Eravate al ballo della sovrana Dark Bloom!”. Rispose la sirena rivoltasi alla coppia, questi sgranarono gli occhi, intuendo che quella sirena che avevano di fronte a loro, provenisse da Yura. Com’era possibile.
 
“Come fai ad essere stata su Yura se siamo qui sulla Terra, spiegati. E poi non ci hai detto ancora chi tu sia?!”. Le domando Alex rivoltasi alla nuova arrivata, questa sorrise.
 
“Mi chiamo Maria Lucia. Sono la quarta luogotenente degli oceani di Yura, della regina Dark Bloom!”. Rispose la sirena dai capelli celesti rivoltasi ad Aurora, quest’ultima la guardo confusa e stupita al contempo.
 
“Toglimi una curiosità. Perche se sei di Yura!. Ti trovi qui sulla Terra?. Anche se da quanto abbiamo saputo!. Questo era il vostro mondo d’origine. Vero?!”. Chiese Alex rivoltasi a Maria, questa lo guardo, in seguito guardo Aurora.
 
“Si. La Terra era la nostra casa d’origine. Ma dopo l’attacco delle streghe antenate, per impossessarsi delle nostre conoscenze. E in seguito all’attacco della dimensione magica, questi ci consideravano un pericolo. Siamo scappati sul pianeta Yura attraverso il portale situato nelle profondità del triangolo delle bermuda!”. Rispose la sirena dai capelli celesti rivoltasi alla coppia, questi ultimi si scambiarono reciprocamente, un’occhiata confusa.
 
“E qui allora che avete perso. Lo scettro delle calamità vero?!”. Chiese Aurora rivoltasi a Maria, questa sgranò gli occhi etero cromatici, per lo stupore, guardando la fata del freddo.
 
“Come lo sapete dello scettro?!”. Chiese questa volta la sirena dai capelli celesti rivoltasi alla coppia. Questi ultimi spiegarono a Maria Lucia, la situazione.
 
********
Le winx e Politea, stavano affrontando Roxy, Daphne, Nebula e Flora, quest’ultima stava tenendo testa a Musa e Tecna, mentre la regina delle fate terrestri e la fata guardiana del Sirenix, stavano combattendo contro Stella e Aisha.
 
“Ancora mi chiedo cosa ci trovasse in te, quella baldracca di Bloom. da quanto ti ho vista la prima volta, ho pensato che era impossibile che tu fossi l’ultima fata della Terra. Forse e per questo che le fate non si sono mai riuscite a liberarsi prima!”. Disse l’ex principessa del sole e della luna, rivoltasi a Roxy, questa assottiglia minacciosamente gli occhi dalla rabbia, guardando la bionda fata.
 
“Bloom a differenza di voi. Credeva in me è nelle mie capacità. Cosa che voi non riuscireste a capire, perché pensate soltanto a voi stesse, dicevate che era Bloom, un egoista. Ma la verità che lo siete voi!”. Parlò la fata degli animali rivoltasi a Stella, prima di scagliarle una sfera a effigie di bocca di squalo, verso di lei.
 
La fata del sole e della luna, schivò l’attacco per poi scagliare una sfera di luce verso Roxy, colpendola in pieno e sbalzandola all’indietro, di diversi metri, verso terra, fortunatamente Nebula la prese in tempo ma Aisha, plasmò il suo morfix, in un laccio, con esso, agganciò una colonna e gliela scagliò addosso a loro.
 
“Sequoia stritolatoria!”, urlò Flora, facendo evocare dal terreno, dei lunghissimi viticci, questi si attorcigliarono, aggrovigliarono sulla colonna e la frantumarono in pochi secondi. Ma facendo questo, la fata della natura si espose ad un colpo di ultrasuoni di Musa.
 
********
 
Tecna e Politea intanto, si erano allontanate e dopo, aver sbaragliato insieme, diverse fate guerriere, trovarono due dei quattro cristalli che erano venuti a prendere.
 
“Ancora due e dopodiché andremo a prendere l’ultimo cristallo. La nostra vittoria e il nostro domino assoluto, sarà soltanto questione di tempo!”, disse la ninfa dai capelli castani, rivoltasi alla fata della tecnologia, questa sorrise.
 
“Si. liberarci di Roxy e di quelle nullità sarà un gioco da ragazzi!”, disse Tecna rivoltasi a Politea, questa sorrise ghignando prima di, continuare a cercare gli altri due cristalli assieme alla fata della tecnologia.
 
“Dopodiché riveleremo alla dimensione magica, che sono stati stupidi a crederci, così noi abbiamo guadagnato nuovi potenti incantesimi, per soggiogarvi e distruggerli!”, disse Tecna con tono perfido, cosa che fece suscitare una risata a Politea.
 
********
Maria Lucia sgranò gli occhi etero cromatici, quando venne a sapere da Alex e Aurora, che lo Scettro delle Calamità, si trova nelle mani di Politea, questa si era alleata con le winx, e tutte insieme volevano ricostruire completamente lo scettro.
 
“Dovete distruggere lo scettro immediatamente!. Se il potere Maelstrom, sarà destato. La dimensione magica andrà nel caos. Ciò che succederà, sarà devastante!. lo Scettro delle Calamità e terribilmente instabile!”, disse Maria Lucia rivoltasi alla coppia, quest’ultima sgranò gli occhi per lo stupore.
 
“Dopo l’attacco delle streghe antenate, lo scettro ha generato troppa energia, impossibile da contenere. Lo abbiamo fatto a pezzi, ma come potete vedere qui intorno. Qualunque aereo o nave, finisce nel fondale come risucchiata dall’energia residua!”, aggiunse la sirena oscura rivoltasi sempre alla coppia, quest’ultima sgranarono gli occhi sconvolti.
 
“Ecco risolto il mistero del Triangolo delle Bermuda. Non me lo sarei mai aspettato!”, disse Alex rivoltasi ad Aurora, questa era incredula, guardò il suo amato.
 
“Peccato che zia Dark Bloom sia scomparsa. speriamo che sia viva!”, disse la fata del freddo rivoltasi a Lui, Maria Lucia inarcò un sopraciglio, facendo un sorriso accennato.
 
“Puoi stare tranquilla. La nostra sovrana e viva, e noi tutti attendiamo con ansia il suo ritorno. Ho doti di preveggenza. Perciò non essere triste. Ora devo andare, ci si vede!”, disse Maria Lucia, prima di entrare in un portale nascosto alla vista di chiunque.
 
“Aurora torniamo indietro. Avvertiamo Daphne del pericolo che porterà lo scettro se verrà completato!”, disse Lui rivoltasi alla sua amata fata del freddo, quest’ultima annuì, prima di ruotare il tridente e fare un incantesimo di teletrasporto.
 
Nota dell’Autore: la battaglia su Tir Nan Og, imperversa. Politea e le winx hanno due dei quattro cristalli, e una sfida contro il tempo. Che cosa succederà ora?!”. Scopritelo nel prossimo aggiornamento, alla prossima!
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 68
*** battaglia su Tir Nan Og ***


Capitolo 68: Battaglia a Tir Nan Og.
 
 Le winx Stella, Aisha e Musa, stavano combattendo contro Flora e Daphne, Roxy stava portando in salvo Nebula, questa era stata colpita da una convergenza magica delle tre fate.
 
Flora riuscì a tenere testa alle tre ex fate guardiane della dimensione magica, la fata della natura, diede prova dei suoi nuovi, poteri legati alla natura, grazie ai tre anni trascorsi ad imparare nuovi potenti incantesimi, grazie alla fata maggiore della natura Diana.
 
La fata della natura, evocò delle spore, nauseanti della Raflesia amazzonica, che provocarono confusione alla fata della musica e a Stella. Aisha però riuscì a schivare e attaccare Flora, con una sfera di morfix. Quest’ultima si protesse con uno scudo di foglie, poste a più strati intrecciati, la protezione resistette al primo attacco ma, non al secondo della fata dei fluidi, stavolta più potente.
 
“Che spreco di tempo Flora. Noi siamo più potenti di te, niente e nessuno potrà sconfiggerci!”. Disse Aisha rivoltasi alla fata della natura, questa dopo essere stata spedita all’indietro, a seguito dall’attacco della fata dei fluidi, guardo quest’ultima furiosa.
 
“Ora e chiaro ciò che siete veramente. Voi siete la vergogna delle fate. A voi non gliene mai importato nulla, di salvare la dimensione magica. Fosse agli inizi, quando le Trix avevano creduto di avere la fiamma del drago di Bloom, ho quando questa, era stata soggiogata da Lord Darkar. Ma la verità è che voi, speravate di essere elogiate e diventare famose. Al punto di non ragionare con la vostra testa!”, parlò Flora rivoltasi alle winx, quest’ultime ridacchiando in modo offensivo, quando ad un tratto.
 
Musa fu colpita in pieno da una sfera magica di freddo glaciale, cosa che fece sbalzare all’indietro la fata della musica. Aisha fu colpita insieme, con Stella da due sfere, una a effigie di artigli d’aquila, l’altra invece da fauci di lupo.
 
“Sarete diventate più potenti winx, ma a differenza di voi. Noi non ci diamo mai per vinti. Questo mi aveva insegnato Bloom, mai arrendersi e di lottare fino alla fine!”, disse Roxy rivoltasi alle winx, queste guardarono la regina delle fate terresti con rabbia.
 
“Sappiate però che in un modo o nell’altro vi fermeremo, lo Scettro delle Calamità non verrà completato, statene pur certe winx!”. Parlò Alex rivoltasi alle tre fate, con Lui c’era anche Aurora, e insieme, si avvicinarono a Roxy, quest’ultima sorrise e pronta a continuare lo scontro.
 
“Allora anche voi, farete la stessa fine di quella nullità. Siete della stessa pasta!”. Dissero le tre winx rivoltasi ai loro avversari, prima di iniziare a lottare.
 
*******
Nel frattempo nel castello di Tir Nan Og, Politea e Tecna erano riusciti a trovare gli altri due cristalli che gli servivano, ma essi erano protetti da una specie di scorza dura di color miele.
 
“E molto resistente, ma ho un idea Tecna. Quando la tua tipa Stella, pensò che questa specie di protezione, non resista al calore!”, disse Politea rivoltasi alla fata della tecnologia, quest’ultima, sorrise, seppur fosse visibilmente arrossita.
 
“Ottima idea Politea. Aspettaci qui!”, parlò Tecna rivoltasi alla ninfa castana, questa sorrise prima di riprovare ad indebolire la protezione, che dietro di essa, c’erano i due cristalli, che una volta ottenuti, l’avrebbero condotta all’ubicazione finale del ultimo cristallo, per così ottenere il potere Maelstrom.
 
La fata della tecnologia, si diresse verso l’uscita del castello delle fate terresti, quando vide Aisha, essere sbalzata con violenza in terra, da un attacco di Roxy e Flora, questa bloccò a terra, la fata dei fluidi, con delle radici e rovi.
 
*********
Aurora stava combattendo assieme a Roxy, contro Musa, la fata della musica, scagliava diverse onde sonore di varia intensità, ma la fata del freddo, aveva creato un muro solido di ghiaccio.
 
Roxy scagliò a musa delle sfere a effigie di spine d’istrice, costringendo la fata della musica a proteggersi con uno scudo sonoro.
 
“Tormenta glaciale!”, disse Aurora, generando una tormenta di freddo che coprì la visuale di Musa, permettendo così a Flora, di agganciare la fata della musica con le liane e sbatterla con violenza in terra, prima di imprigionarla come aveva fatto, in precedenza con Aisha.
 
Stella aveva schivato con agilità gli attacchi magici di Alex, questo d’altro canto, gli ci volle un po’ di fatica per evitare i suoi attacchi.
 
La principessa del sole e della luna, lo guardo con il suo sguardo più seduttiva, optando di confonderlo e poi, quasi le dispiaceva eliminare un bel tipo come Lui.
 
“Sai. Sei un bel tipo. Anziché distruggerti. Potrei tenerti come mio schiavetto personale. Che cosa ne dici?. Ho molta esperienza e sono precisa praticamente in tutto, sai!”. Chiese Stella con tono maliziosa, rivoltasi ad Alex, quest’ultimo la guardo seriamente, con un’angolo della bocca, distorta in una smorfia di disgusto.
 
“Spiacente, ma non ho alcuna intenzione di diventare, l’animale domestico di una donna di facili costumi come te!. E’ poi, sei più vecchia di me!”. Rispose Lui rivoltasi a Stella, questa sgranò gli occhi, stringendo i pugni dalla rabbia, guardandolo con furia.
 
“Come ti permetti di parlarmi cosi?!. Sei soltanto un incapace come quella fata degli animali che tu chiami madre!”. Urlò l’ex principessa del sole e della luna, prima di scagliare un raggio solare verso Alex, questo usando la sua abilità, ricreando l’agilità del leopardo schivò l’attacco di Stella, prima di comparire davanti a quest’ultima.
 
“Per tua fortuna non colpisco le donne. Ma in questo caso. Farò un’eccezione alla regola, per ciò che hai detto su mia madre!”. Pronunciò Alex rivoltasi con serietà e con un sorriso, simile ad un ghigno sul volto, prima di chiudere il pugno, tirare indietro il braccio, mentre esso, si ricoprì dell’aura dei suoi poteri, ereditati dalla fata degli animali Roxy.
 
Il pugno del ragazzo dai capelli corvini si abbatte con violenza, come una mazza da fabbro sulla guancia di Stella, questa fu sbalzata all’indietro di nove metri, perché Alex si era potenziato il braccio con l’aura a forma di braccio di gorilla, questo incrementava la forza d’impatto.
 
“Stella!!”, urlarono le winx, prima di guardare con rabbia Alex, questo molleggiò sulle gambe, guardando Aurora e gli altri, Flora, Roxy e Daphne, riprestasti dopo l’attacco di una delle fate, in precedenza erano pronti allo scontro.
“Ci sarà da divertirsi ora!” disse Alex, prima di guardare le winx, emanando la sua aura illusoria, ma stavolta lo avvolse completamente, prima di oscurarsi trasformandosi.
 
L’aura si plasmò in un gigantesco cane lupo delle dimensioni di un camion, gli occhi rosso sangue, il colore dell’essenza blu- nera, i canini come quelli di uno smilodonte.
 
Una visione da far venire i brividi a tutti i presenti, compresa Aurora, anche se era più per l’abilità del suo amato Alex. La fata del freddo dentro di se, immagino la possibile espressione dei suoi genitori, se fossero stati in quel momento presenti, per vedere colui che loro credevano, fosse una nullità.
 
“Ma che diamine e?!”.Chiese sconvolta Tecna rivoltasi alle sue compagne, e ai presenti, quando il lupo fantasma guardo la fata della tecnologia, spalanco le fauci e si vide il ragazzo dai capelli corvini, con un sguardo di rimprovero sul volto.
 
“Il mastino dei Baskerville!. Il Black Dog del folclore dell’Inghilterra, razza di ignoranti!”. Rispose Lui prima che l’imponente lupo richiuse le fauci pronte all’attacco.
 
“Potete usare qualunque incantesimo da quattro soldi, tanto non avete alcuna speranza di vincere, contro di noi!. Siamo le più potenti fate della dimensione magica!”, disse Aisha rivoltasi alle presenti, Flora le guardò con rabbia.
 
-Non m’importa come finirà, le sconfiggerò, per ciò che hanno fatto alla mia amata Bloom, ma stavolta, non le farò imprigionare nella dimensione Omega, bensì nel portale dell' obliò, costi quel che costi, dovessi anche morire provandoci!- pensò la fata della natura dentro di se, pronta alla battaglia.
 
********
Su Carrideus intanto, Icy, Darcy e Stormy, dopo aver individuato la posizione di Aurora, le streghe finali, erano pronte alla resa dei conti, con le winx.
 
“Facciamola finita con quelle pseudo fate, una volta per tutte. Dark Bloom era una di noi, anche se non era proprio una Trix, faceva sempre parte della famiglia!”, disse la strega finale del ghiaccio, rivoltasi alle sue sorelle.
 
“E se fai male a una Trix, te la prendi con tutte. Andiamo!”, disse Stormy prima  che lei e le sue sorelle maggiori, si teletrasportarono verso Tir Nan Og.
 
Nota dell’Autore: La battaglia continua. Che cosa succederà. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!
 

Ritorna all'indice


Capitolo 69
*** Tutto il possibile ***


Capitolo 69: tutto il possibile.
 
La battaglia su Tir Nan Og, imperversava tra esplosioni magiche, raggi d’ energia di diverse tonalità, il castello delle fate terrestri era diventato, lo spettatore della strenua battaglia che si stava svolgendosi alla sua base.
 
Alex usò appieno la sua mostruosa illusione a mastino infernale, sfruttando l’agilità e la forza, Musa fu placcata dalla mole dell’animale, questo spalancò le fauci come fosse la bocca della tigre dai denti a sciabola, la fata della musica creò una barriera di suono, con esso, riuscì a proteggersi seppur dovesse faticare a resistere alla pressione che Lui, esercitava cercando di infrangere lo scudo.
 
“Come hai osato colpire il mio splendido viso, mostro!”, disse Stella furibonda rivoltasi ad Alex, questo sferrò un’artigliata, facendo rotolare via, Musa, mentre essa aveva provato ad attaccarlo approfittando del suo attimo, di distrazione.
 
Ma quando il mastino infernale, stava per attaccare Stella, questa ghignò prima di aprire le mani, giungendole davanti a sé.
 
“Universo di Luce!”, urlò l’ex principessa del sole e della luna, generando un bagliore  di luce solare, così forte da abbagliare sia Alex, che la sua aura spettrale, provò a farsi ombra, per poter rivedere ancora dove fosse andata Stella.
 
Aisha usò i suoi lacci morfix, avvolgendoli, intorno ad un macigno è in seguito li uso per colpire in pieno muso l’illusione di Alex, facendolo svanire all’istante, e spedendo il ragazzo dai capelli corvini, a sei metri di distanza all’indietro.
 
“Sei inutile, come lo è sempre stata Roxy!”, disse la fata dei fluidi rivoltasi ad Alex, questo sembrava essere rimasto privo di sensi, Aurora, inizio ad attaccare Aisha, dentro di sé, la fata del freddo era ottimista, sul fatto che il suo amato, stesse bene.
 
Musa e Tecna attaccarono Roxy e Flora, queste riuscirono a tenere teste alle fate rinnegate, seppur queste fossero diventate un po’ più forti di prima, come se la loro stessa rabbia, li avesse potenziate, ma era palese che ormai le quattro winx, erano ormai pazze e ambiziose di potere.
 
*******
Dark Bloom e Kendra stavano affrontando nel Vortice di Fiamme, i Mangiafuoco, accorsi subito dopo, la sconfitta del drago a cinque teste, la ragazza dai capelli corvini li sconfiggeva facilmente, dopo che Lei aveva assorbito il fuoco del vortice, eppure si sorprese che anche la fata oscura, con altre tanta facilità, sconfiggeva i leoni antropomorfi.
 
“Bene ora che sono finiti!. Andiamocene da qui!. Ho l’impressione Kendra che sta succedendo qualcosa di brutto, mentre noi eravamo qui!”, disse Dark Bloom rivoltasi a sua figlia, questa annuì prima di chiudere gli occhi sollevare una mano, e riaprirli, le iridi scarlatti diventarono brillanti, e poco per volta inizio a creare un portale di fiamme.
 
“Per troppo tempo il fuoco del Vortice di Fiamme e rimasto instabile, ma non ci vorrà molto, per aprire questo portale, riposati pure mamma, sarai esausta dopo quello che è successo!”, parlò Kendra rivoltasi a sua madre, Dark Bloom scosse la testa con un sorriso dolce sul volto, aiutandola ad aprire il portale.
 
“Tutto il contrario. Mi sento benissimo, mia cara Kendra, voglio vedere l’espressione delle winx, quando ci rivedranno!”, disse la fata oscura con tono inquietante, rivoltasi alla figlia, questa sorrise e si concentrò per aprire completamente il portale.
 
“Finalmente si è aperto andiamo!”, suggerì Kendra rivoltasi alla fata oscura, questa si alzò in volo con le sue sei ali Enchantix nere e segui la figlia all’interno del portale.
 
******** 
Flora, Roxy e Daphne sembravano vincere, come anche Aurora contro le winx, quando a un tratto.
 
Un’onda d’urto di grande potenza fece, precipitare quasi tutti in terra, Tecna, Musa, Stella e Aisha, si voltarono a guardare Politea, questa a mezz’aria, con aria irritata e furiosa allo stesso tempo.
 
“Volete muovervi. Stella devi venire ad aiutarmi a liberare i cristalli, stiamo facendo notte, anche io ho voglia di divertirmi, non solo alla notte!”. Disse la ninfa rivoltasi alle winx, ma prima che quest’ultime, potessero risponderle.
 
Le Trix fecero la loro comparsa, con le braccia conserte, con lo sguardo pieno di furia e determinazione, scoccando occhiatacce omicide alle quattro fate, quest’ ultime però inarcarono solamente un sopraciglio, come annoiate da ciò che succedeva.
 
Non si poteva dire lo stesso per Flora, Roxy, Daphne che erano rimaste stupite, ma prima che loro potessero pensare che le Trix, erano venute sia per affrontare le winx, che loro stesse, Icy guardo la fata degli animali, nonché regina delle fate terrestri.
 
“Prima che lo pensi. Non siamo qui per batterci con te, fata degli animali, ma visto che entrambi avevano a cuore Dark Bloom, per una volta e solo per questa volta. Staremo dalla stessa parte!”, disse Icy guardando seriamente Roxy, questa era incredula, come lo era del resto anche Flora, ma fu proprio quest’ultima a guardare le Trix.
 
“Beh prendiamola come una tregua, fino a quando la faccenda delle winx, non sarà finita, saremmo alleati, ma alla fine tutto sarà come prima!”, disse la fata della natura rivoltasi alle tre streghe finali, quest’ultime annuirono.
 
“Molto bene Flora. Bene winx. Avete perso la lingua. Siamo in più di voi. Vediamo se senza sporchi trucchi, siete ancora egocentriche!”, parlò Icy con tono gelido, rivoltasi alle quattro fate rinnegate, quest’ultime assottigliarono gli occhi, quando Politea guardo Stella.
 
“Stella. Fai nel salone inferiore e lì dove sono gli ultimi cristalli, prova a distruggere la protezione, usando i tuoi poteri, noi le teniamo occupate, anche se e palese che saremo noi a vincere!”, suggerì sussurrando la ninfa castana, alla ex fata del sole e della luna, questa si limitò a ghignare, prima di sparire.
 
*******
Stella raggiunse il luogo citato poc’anzi da Politea, su dove fossero i due cristalli, con la mano sfiorò la protezione color miele, dietro essa, c’erano i due cristalli a forma di rombo. La fata del sole e della luna, ghignò malignamente prima di generare calore, dai raggi solari.
 
La protezione che proteggeva i cristalli, inizio lentamente a liquefarsi come se fosse stata neve al sole, scoprendo i due cristalli che la bionda fata e le sue compagne, volevano impossessarsi.
 
“Si abbiamo i cristalli, c’ è ne manca soltanto uno, e noi domineremo la dimensione magica. Il primo regno che cadrà sarà, quello di quella mostruosità di Amentia!”, disse Stella fiera di sé stessa, mentre fece ritorno all’esterno del castello.
 
******
Ma la battaglia, era in pieno vantaggio delle winx, dato la ricomparsa di Politea a darle man forte, la ninfa castana generò potenti raffiche di vento, grazie al suo scettro delle calamità.
 
Alex si era ripreso e insieme ad Aurora, entrambi si stavano preparandosi ad attaccare Politea, per distruggerle lo scettro, ma la ninfa, generò continuamente raffiche di vento ed onde d’urto a potenza variabile, che li respingevano facilmente.
 
“Oh i cristalli Politea!”, disse Stella raggiungendo la ninfa dai capelli castani, questa sorrise in modo perfido, per poi sollevare lo scettro e usando la telecinesi, fece spostare i cristalli che la fata del sole e della luna, aveva in mano, per far fondere essi con lo scettro.
 
“Finalmente un’ ultimo cristallo, e la quiete e la pace della dimensione magica crollerà come fosse un castello di carte. Regnerà il caos ed io e le winx. Saremo le regine del nuovo mondo!!”, urlò Politea, una volta visto, con i propri occhi, lo scettro delle calamità brillare.
 
Successivamente, la ninfa castana, generò una potente onda d’urto che fece sbalzare all’ indietro le Trix, Daphne, Roxy, Flora, Aurora e Alex, questo era riuscito ad attutire la caduta della sua amata.
 
“Quelle winx sono diventate pazze!. Ho lo sono sempre state!. Difficile dirlo!”, parlò Stormy rivoltasi alle sue sorelle e ai presenti, questi mezzi doloranti, lentamente si rialzarono in piedi, prima di guardare sconvolti. Le winx e Politea aprire un portale per Magix.
 
“L’ultimo cristallo è a Magix, che ironia, proprio la prima città che volevamo conquistare!”, disse Politea rivoltasi ai presenti prima di entrare nel portale, seguita dalle winx.
 
“Cose questa storia dei cristalli?!”. Chiese Icy rivoltasi ai presenti, ma prima che altri potessero condividere la confusione della strega finale del ghiaccio.
 
Aurora, Alex e Daphne spiegarono la situazione alle Trix, quest’ultime sgranarono gli occhi per lo stupore.
 
“Se non la fermiamo, saranno inarrestabili. Quella sirena ha detto che Dark Bloom e viva, ma non sappiamo dove sia, se rimaniamo qui ad aspettarla, potrebbe essere troppo tardi!”. Rispose Alex rivoltasi ai presenti, i quali annuirono, era giunta l’ora della battaglia finale.
 
Tutti si teletrasportarono a Magix, preparandosi mentalmente e fisicamente a ciò che sarebbe potuto succedere.
 
Nota dell’Autore: la situazione si aggrava di minuto, in minuto ogni volta di più. Le winx e Politea, sono a Magix alla ricerca dell’ultimo cristallo, che una volta trovato, potrà acquisire il potere del Maelstrom. Al prossimo aggiornamento alla prossima!.
 
Anticipazioni: Magix. Teatro di una cruenta battaglia. Molte cose capiteranno.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 70
*** Usati e condannati ***


Capitolo 70: Usati e condannati.
 
Roxy, Flora e le Trix, si scambiarono un’occhiata d’intesa reciproca, subito dopo la fuga delle winx e di Politea, queste si stavano dirigendosi verso la città di Magix.
 
Le quattro fate e la ninfa castana, comparvero nei cieli della città citata, con un evidente, quanto inquietante, ghigno sinistro sul volto, le cinque donne, si scambiarono un’occhiata di subdola perfidia e in seguito agirono. 
 
******
C’erano state delle perdite a Tir Nan OG, Nebula fortunatamente come Daphne, si era ripresa, e al comando della regina Roxy, la fata maggiore della pace, si occupò dei feriti mentre, la fata degli animali, assieme a Flora e alle Trix, si prepararono a raggiungere le winx e Politea, a Magix.
 
Alex e Aurora grazie ad un’ incantesimo di quest’ultima, raggiunsero le loro rispettive madri alla città di Magix, quando il principe di Tir Nan Og è la fata Enchantix del freddo, raggiunsero la foresta di Selva Fosca, notarono quasi all’ istante che il cielo,  fino a pochi secondi fa, era limpido, ora si stava coprendosi di fitte nubi, violacei, segno evidente che le Trix stavano arrivando.
 
“dobbiamo avvertire i nostri amici, di essere pronti a tutto, ho un brutto presentimento, su cosa sta succedendo!”, parlo Alex rivoltasi ad Aurora, quest’ annui, però era sorpresa che Lui avesse una brutta sensazione su ciò che stava succedendo.
 
“Che cosa vorresti dire?!”. Domandò Lei rivoltasi al suo amato Alex, questo la guardo, mentre stavano dirigendosi, verso la città di Magix.
 
“Voglio dire. Le winx tornano, fornendo delle prove fin troppo perfette, di ciò che quello che hanno detto, tre anni fa sulla confessione che tutti noi, abbiamo sentito con le nostre orecchie. Secondo le prove che quelle hanno divulgato: Loro erano state vittime di un’ incantesimo delle Trix, cosa falsa. Io sento puzza di trappola!”. Rispose Alex rivoltasi ad Aurora, questa si toccò il mento con due dita, riflettendoci su a lungo, riguardo alle parole dette dall’amato.
 
“Se aggiungiamo anche questo: Ha quello che ha detto Daphne, si Alex hai ragione. Le winx hanno qualcos’altro in mente ma cosa!”. Disse lei rivoltasi a Lui, Alex diventò serio, accelerando il passo verso il centro di Magix.
 
******
Le winx si concentrarono per individuare, la possibile l’ubicazione dell’ultimo cristallo, che gli servivano per ottenere così, il potere del Maelstrom. Una volta individuata l’ubicazione precisa, le quattro fate e Politea, si diressero verso il museo di Magix, quando.
 
“Ferme dove siete Winx. Ora che siamo arrivate noi, fuggite come delle codarde quali siete in realtà!”. Parlò Icy rivoltasi alle ex fate guardiane della dimensione magica, queste le guardarono con un inquietante ghigno sul volto.
“Affatto Trix!. Voi siete soltanto delle nullità al nostro confronto!. Presto molto presto, voi sareste soltanto un lontano ricordo!”. Parlò Musa rivoltasi alle streghe finali, queste erano pronte allo scontro, come lo erano anche Flora e Roxy.
 
“Politea. Noi teniamo a bada questi insetti. Prendi il cristallo!”, parlò Aisha rivoltasi alla ninfa, questa annuì con un sinistro ghigno dipinto sul volto.
 
Lo scontro ebbe inizio, Politea si fermò sopra a museo di Magix, in seguito evocò lo Scettro delle Calamità, nello stesso istante, l’antifurto magico si attivo, generando un raggio oscuro verso la ninfa.
 
Politea, ruotò lo scettro generando anch’essa un raggio d’energia, contro di quello dell’allarme magico del museo, i due raggi intensi si scontrarono a mezz’aria, ma fu quello generato da Politea, ad avere la meglio.
 
“Troppo facile. Manca poco e tutti i reami della dimensione magica, una volta saputo di essere stati abilmente usati da noi, dovranno fare l’unica cosa ragionevole: arrendersi!”, disse Politea fra sé prima di entrare attraverso il lucernaio, nel museo in cerca dell’ultimo cristallo, è non avrebbe avuto alcuna pietà per nessuno, che osasse ostacolarla.
 
******
Musa attacco Stormy e Darcy, quest’ultime erano pronte allo scontro, per prima cosa: la strega delle illusioni, creò diverse copie illusorie di se stessa, sei di numero, circondarono e attaccarono, la fata della musica.
 
Ma Musa. Questa creò intorno  a sé, una sfera di onde sonore, ma in seguito la infranse creando cosi un potente boato sonico, che non solo annullò e distrusse, vaporizzando le false coppie di Darcy, ma scaraventarono quest’ultima contro un veicolo parcheggiato vicino.
 
Stormy ringhiò di rabbia e le scaglio, contro la fata della musica, una saetta, Musa si proteggesse con una sfera stereoscopica, dietro la ragazza dai capelli color inchiostro.
 
Tecna. Fece delle scariche elettriche verso alcuni veicoli parcheggiati vicino, avviandoli e dopo avergli fatto accendere i fari, abbagliando così la strega delle tempeste, la fata della tecnologia assieme a Musa attaccarono con una convergenza magica Stormy.
 
*******
Icy assieme a Flora e Roxy, stavano affrontando Aisha e Stella, quest’ultima ghignò aprendo le braccia e guardando il cielo.
 
“Io Stella. Principessa di Solaria. Chiedo la forza dei due soli di Solaria!!”, disse la fata del sole e della luna, cominciando così a creare una luce abbagliante, che abbagliò le sue avversarie, confondendole, costringendo queste a proteggersi con le mani gli occhi. Ma cosi facendo. Non potevano proteggersi dall’attacco di Aisha, questa creò moltissime bolle di Morfix, queste bloccarono Icy, Flora e Roxy, permettendo così a Stella, di colpirle con una pioggia di stelle.
“Tutto qui. Quello che sapete fare?!. Ah!. Site soltanto delle deboli!”. Esclamò Aisha con tono saturo di arroganza, rivoltasi alle sue avversarie quando.
 
Dei lacci olografici simili a quelli che usava Helia, si avvolsero alla caviglia e con un violento strattone, la fata dei fluidi precipitò in terra.
 
“Aisha!”. Parlò Stella quando, una tormenta glaciale la colpì in pieno, facendo anch’essa precipitare in terra, la fata dei fluidi e quella del sole e della luna, lentamente si rimisero a sedere, doloranti, mentre Alex e Aurora li guardarono con uno sguardo pieno di determinazione.
 
“E voi siete soltanto delle ochette egocentriche prive di cervello. Anche se dubito altamente che lo avete sempre avuto dentro quella testa bacata!”, disse la fata del freddo rivoltasi ad Aisha e Stella, quest’ultime si rimisero in piedi, con uno sguardo pieno di rabbia. E si prepararono ad affrontare, Loro, come anche Icy, Flora e Roxy.
 
“Ridete pure, ma tra poco, Magix e la dimensione magica, saranno soltanto nostre!. Noi avremo vinto!”. Parlò ex principessa di Solaria, rivoltasi ai suoi avversari, questi sgranarono gli occhi, chiedendosi dentro di loro, che cosa volevano dire le folli winx.
 
*******
Nel frattempo all’interno del Museo, Politea semino la morte, tra le guardie robotiche e tra i maghi della sicurezza, la ninfa si leccò le labbra, come se già si pregustasse, la sua imminente vittoria, assieme alle sue alleate winx.
 
La ninfa castana, dopo aver sconfitto l’ultima guardia, si avvicinò seguendo la traccia magica del cristallo, sino a una teca, essa proteggeva una pietra rossa vermiglia con delle crepe blu cobalto. Politea ghignò per poi, frantumare il vetro e prendere la pietra, questa brillo nel palmo della sua mano.
 
“Infine l’attesa giunse alla sua conclusione!. L’ultimo cristallo e nelle mie mani!. Come il potere Maelstrom!. Le winx saranno entusiaste quanto, lo sono io!”, pronunciò la ninfa estasiata, mentre fece unire il cristallo allo scettro delle calamità, la pietra si fuse e tutto lo scettro inizio a brillare.
 
*******
Le quattro winx persero il vantaggio iniziale, riuscirono però a tenere testa e causare più danni possibili alle Trix, ma non a Roxy, Flora, Alex e Aurora, quest’ultimi iniziavano ad avere la meglio sulle ex fate guardiane della dimensione magica.
 
Alex sfruttando l’agilità del leopardo si avvicina ad Aisha per poi, bloccarle le braccia con i lacci olografici e in seguito colpirla con un violento calcio al petto a effigie di pungiglione dell’ ape assassina.
 
Aurora assieme a Roxy, tenne testa a Musa, questa fu sbalzata contro la parete, ma questa si rialzo poco dopo, guardandoli con rabbia. Quando a un tratto.
 
“Flora!. Roxy! Che diavolo state facendo?!. Le winx non sono colpevoli, lo hanno dimostrato!. E’ soprattutto!. Perche state aiutando le Trix?!!”. Domandarono gli specialisti rivoltasi alle due fate citate, i cavalieri di Fonte Rossa, erano accorsi subito, quando poco prima, avevano notato le esplosioni magiche, sopra la città di Magix.
 
Sia la fata degli animali, che quella della natura, sgranarono gli occhi, quando udirono chiaramente le parole dette da ciò, che avevano detto gli specialisti.
 
“Ragazzi!. Flora e impazzita!. E’ Roxy e stata soggiogata dalle Trix!. Non sappiamo cosa loro, abbiano in mente. Fermatele!!”. Risposerò le winx, con una falsa maschera sconvolta sul volto, rivoltasi ai loro rispettivi ragazzi. Questi si prepararono ad affrontare le due fate citate, e le streghe finali citate poc’anzi.
 
“Razza di imbecilli. Quelle fatine che state proteggendo, vi stanno ingannando. Lo volete capire?!. Anche se ho forti dubbi, che voi potete ragionare!”. Disse Darcy rivoltasi agli specialisti, ma questi le stavano già attaccando.
 
Flora evocò dal terreno delle liane, queste si avvolsero sugli specialisti a spire, bloccandoli all’istante.
 
Ma proprio quando Roxy stava per cercare di dire qualcosa, per far un minimo ragionare gli specialisti. Le winx attaccarono Lei, Flora e le Trix con un massiccio attacco a sorpresa.
 
Un violento terremoto, interrupe il combattimento, suscitando panico tra gli abitanti già sconvolti per il combattimento, che si stava svolgendo in quel momento. I cieli rumoreggiavano e lampeggiarono, in modo inquietante, come se tutti gli elementi, e le forze della natura, si fossero adirati.
 
Un fulmine fece letteralmente esplodere, il tetto del museo di Magix, e da esso, uscì Politea con in mano lo scettro delle calamità ora al massimo della potenza, con un inquietante color della lava solidificata e scariche elettriche che serpeggiavano lungo l’asta.
 
“Mie care winx. E’ giunta l’ora di svelare all’intera dimensione magica, su quanto siano tutti stati stupidi a credere alla nostre fandonie, oltre ad averci così inconsciamente aiutato a compiere la nostra vendetta, spianandoci la strada per il nostro imminente dominio!!”, disse la ninfa rivoltasi alle quattro fate Bloomix, queste si misero a ridere sguaiatamente, mentre un espressione sconvolta di tutti i presenti, si dipinsero sui loro volti.
 
“Troppo tardi. Siamo nei guai!”. Disse Alex rivoltasi ai presenti, questi non negarono che Lui, aveva ragione.
 
********
Nell’ufficio della scuola di Alfea, La direttrice Faragonda, guardò inquieta i cieli in tempesta, vicino a lei, c’erano presenti anche la preside Griffin e l’ispettrice Griselda, entrambe con un espressione sconvolta sul volto.
 
“Quei fulmini non sono naturali, sono creati dalla magia nera. Che diamine sta succedendo?!”. Chiese la direttrice, rivoltasi più a sé stessa, che alle altre due signore presenti con lei nella sala.
 
“La magia nera ha controllato gli elementi, esattamente da quanto avevo letto sui libri. Ma cosa sta succedendo?!”. Chiese questa volta la preside Griffin, rivoltasi alla sua illustre collega, Faragonda guardò sconvolta, il cielo.
 
Le nuvole avevano preso forma, dei visi delle quattro winx e di Politea.
 
*******
“Uomini e donne di Magix e della dimensione magica. Udite le nostre parole. Vi ringraziamo per essere stati degli stupidi a crederci, le nostre alleate hanno fatto credere a voi, le nostre false prove che vi abbiamo fatto vedere. Ci siamo prese i potenti segreti di alcuni regni. E ora possediamo il potere devastante del Maelstrom. L’incantesimo capace di devastare interi regni. Proverete la sua potenza!!”. Dissero le winx, lasciando sgomenti tutti i presenti, e agli abitanti del regno.
 
Ma il caos in tutti i regni, diede lustro a tale nome del potere citato dalle folli winx.
 
*******
Nelle profondità degli Oceani di Andros. Nubi di vapore e gas, deformavano o fondali assieme al terremoto. Ma il regno della superficie non era in condizioni migliori: Maremoti e terremoti, bersagliavano le città del regno, come anche gli uragani.
 
********
Tempeste elettriche bersagliarono Zenith, oltre ai terremoti e altre calamità naturali. Scatenando il panico come in tutti gli altri regni della dimensione magica.
 
*********
 
“Pensate davvero che ci siamo pentite dei nostri gesti?!. Le winx non conoscono la parola “pentimento”, ci siamo guadagnate ciò che ci aspettava di diritto. Ed ora abbiamo capito che se volevamo una cosa, ce la prendiamo con ogni mezzo necessario!”. Dissero ridendo le winx rivoltasi ai presenti, dimostrato a tutti gli effetti di quanto sia stata grande l’ignoranza e la stupidita di certe persone. E dimostrando quanta follia avessero in sé l’ex fata guardiana della dimensione magica.
 
Ma il peggio doveva ancora arrivare .
 
Politea guardò le sue compagne winx, queste sorrisero, mentre tutti i presenti erano sconvolti dall’immensa potenza del potere Maelstrom.
 
“Tutto ciò che quell’ inetto di Tritannus ha provocato per ottenere il trono dell’imperatore. Non è da mettere in confronto a questa potenza!”, disse Aisha rivoltasi a ninfa dai capelli castani, questa ghigno sollevando lo scettro.
 
“Su ragazze, assorbite anche voi il potere dello scettro del Maelstrom e diamo inizio alle danze!”. Disse Politea prima di generare dei fluidi magici che andarono verso le winx, queste gemettero di dolore, ma poi risero malignamente.
 
Nota dell’Autore: Magix e la dimensione magica e nei guai fino al collo. Il Maelstrom e implacabile. Che cosa succederà scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 71
*** La Fine?!. Non direi!. ***


Capitolo 71: La fine?!. Non direi!.
 
La città di Magix, dapprima diventata un campo di battaglia, ora flagellata dalla pioggia, e dai venti tempestosi provocati, dagli effetti del Maelstrom, ora in mano delle winx e Politea, ora queste avevano assorbito una piccola parte, del potere citato in precedenza è si erano potenziate.
 
Gli abiti Bloomix delle quattro fate, cambiarono colore prendendo delle tonalità più chiare, come se avessero avuto delle paillette, tutte loro trasudarono, un’aura di energia verde acqua.
 
“Siamo diventate più potenti che mai. siamo le Super Winx!!”, urlarono in coro l’ex fate guardiane della dimensione magica, rivoltasi ai presenti, questi sgranarono gli occhi, per lo stupore, rabbia e sgomento.
 
Gli specialisti erano rimasti i più sconvolti, ma prima che loro, potessero dire o fare qualsiasi cosa, per far rinsavire le loro ragazze, una violenta raffica di vento, li sbalzò via, facendoli colpisce con violenza la parete, i cavalieri di Fonte Rossa, caddero privi di sensi in terra.
 
******
Le winx e Politea si voltarono verso le Trix, Flora e Roxy, con un ghigno inquietante dipinto sul volto.
 
“Se volete arrendervi adesso, perdenti!. Sappiate che è troppo tardi per farlo!. Idioti!. Noi non avremmo alcuna pietà di voi!”, dissero l’ex fate guardiane della dimensione magica rivoltasi ai presenti, questi si prepararono allo scontro.
 
******
Tutti i regni della dimensione magica, nessuno escluso, erano in uno stato di caos assoluto. Che fossero sulla superficie della terra, o nelle profondità marine degli oceani, nessun posto era al sicuro.
 
Anche i pianeti conquistati dalle Trix, furono soggetti alla devastazione provocata dal nefasto incantesimo. La scuola volante di Torre Nuvola, oscillava pericolosamente da una parte all’altra, bersagliata senza sosta, dalle violente raffiche di vento, scaraventando contro le finestre, detriti vari, al punto che le giovani streghe, si dovettero nascondere nel sotto scala della scuola.
 
Tritannus dapprima non aveva alcuna intenzione di andare al riparo, nonostante glielo avesse chiesto anche Selina, ma il tritone cambiò subito idea, quando un tronco d’albero spezzato sfondo la finestra, e gli arrivò a un metro di distanza da lui.
 
Atticus e Valtor concentrarono al meglio che potevano i loro poteri, per far atterrare in sicurezza la scuola, in seguito sforzare ancora di più i loro poteri, per creare una solida barriera di protezione.
 
“Non sappiamo quanto resisterà la barriera magica, la scuola reggerà ma dobbiamo ripararci dagli eventuali detriti!”, suggerì Atticus rivoltasi ai presenti, tutti annuirono, seppur a malavoglia, dovesse farlo persino Tritannus, mentre Selina ed Elettra ordinarono alle studentesse di non esporsi alle forze inarrestabili delle intemperie, dentro di loro visibilmente, preoccupate non solo per la loro salute, ma anche quella dei loro genitori.
 
“Cosa diavolo?!”. Chiese Valtor sgomento rivolgendosi ai presenti, mentre sulle nubi, come se fossero diventate uno schermo, comparve l’immagine in tempo reale, del combattimento di quanto, stava accadendo nel centro della città di Magix. Medesima cosa, stavano vedendo tutti gli abitanti della dimensione magica.
 
Le Trix, Flora, Roxy, stavano affrontando le winx e Politea, quest’ultime era in grande vantaggio, dando alle streghe finali e alle due fate, filo da torcere. Il silenzio regnò sovrano tra i presenti, fatta eccezione dell’inquietante sibilo, del vento e lo scroscio incessante delle piogge.
 
*******
Darcy e Stormy attaccarono Musa, dapprima la strega delle illusioni creò una nube densa di oscurità, permettendo così alla strega delle tempeste, di generare dei tornado saturi d’elettricità verso la fata della musica.
 
“Muro del suono!”, disse la fata della musica, facendo comparire davanti a se, un muro di onde sonore, questo la protesse dai tornadi elettrici di Stormy, Darcy ne approfittò per attaccare alle spalle Musa.
 
Ma la fata della musica, lo aveva immaginato, avendola sentita attraverso le vibrazioni sonore, infatti si spostò distruggendo il muro sonoro, trasformandolo, successivamente, in un boato sonico, che sbalzò la strega delle illusioni lontano, non prima di venire folgorata dai residui elettrici dell’attacco di Stormy.
 
“Darcy!!”, urlò la strega delle tempeste, quando vide Musa sopra di sé, questa con un ghigno sul volto, aprì le mani, creando due casse musicali, posizionate ai lati di Stormy, questa subì un violento e massiccio attacco sonico da parte della fata della musica, questa per rincarare la dose, la colpì in pieno con una sfera di magia sonica, sbalzandola violentemente in terra.
 
*******
Icy, Aurora e Alex affrontarono Stella, questa finse uno sbadiglio, prima di creare un eclissi solare, in modo da non farsi vedere dai suoi avversari, Alex, si guardò intorno cercando con lo sguardo la sua amata Aurora, e Icy, questa crea una tormenta di ghiaccio nei dintorni, rischiando di colpire anche l’amato di sua figlia.
 
“Esci fuori codarda!”, urla di rabbia la strega finale del ghiaccio guardandosi attorno quando, Stella le comparve alle spalle.
 
“Eccomi Icy!”, disse la fata del sole e della luna, prima di colpire la strega finale del ghiaccio con una sfera di luce, in pieno petto, sbalzando questa all’indietro, ma Aurora creò una nuvola di neve che attutì la caduta alla madre.
 
“Una figlia di una strega. Un’Enchantix. che cattivo gusto, sapete dove il vostro posto, nella pattumiera come dei vestiti fuori moda, come siete proprio voi. Salva Stellare!”, urlò Stella prima di far letteralmente piovere stelle incandescenti verso Icy e Aurora, questa creò uno scudo di ghiaccio, quando vide un gigantesco centipede, ricoprire l’interno dello scudo, creato dalla fata del freddo.
 
L’attacco dell’ex principessa del Sole e della luna, frantumò lo scudo di ghiaccio e inizio a danneggiare l’involucro magico ad effigie di animale, evocato da Alex, questo strinse i denti cercando di resistere.
 
“Dardo di ghiaccio!”, urlò Icy prima di scagliare degli aculei di ghiaccio verso Stella, questa si protesse con un raggio solare, che liquefò l’attacco della strega finale del ghiaccio.
 
“Non credere che ti debba ringraziare Alex, poi!”, aggiunse gelida la strega finale del ghiaccio rivoltasi, al principe di Tir Nan Og, questo sollevò le spalle, prima di schivare agilmente un’ attacco di Stella, questa aveva il viso ormai, contorto dalla rabbia, che le deformava la bellezza, di cui tanto andava fiera.
 
“Tu non scappi bello!!. Ho ancora un conto in sospeso con te!”, disse la fata del sole e della luna, prima di scomparire in un crepitio di luci, lasciando stupiti Icy, aurora e Alex.
 
“Danza solare!”, aggiunse Stella poco distante da loro, muovendosi come in una danza appunto, e scagliare verso di loro, una sfera di luce, Aurora fu colpita in pieno dall’esplosione di luce, Icy si distrasse un secondo per guardare la figlia, ma quando si riconcentrò per combattere la fata del sole e della luna, questa rapidità si stava avvicinando.
 
Stella schivò l’attacco gelido di Icy, questa, però non ebbe la stessa fortuna della sua avversaria, nello schivare diverse sfere di luce che abbagliarono e colpirono ripetutamente con violenza la strega finale del ghiaccio sbalzandola in terra.
 
“Siete deboli. Non potete competere contro di me!”, disse ridendo la fata del sole splendente, quando.
 
Dei lacci olografici, si avvolsero alla caviglia, e con un violento strattone, Stella precipitò in terra, questa riuscì a rialzarsi, ma fu colpita da una sfera violacea da Alex, sbalzando ancora più lontano la fata del sole e della luna.
 
Aurora si alzò e andò da sua madre Icy, questa si stava riprendendo quando Alex, li stava raggiungendo quando Stella, si rialzò, furibonda per l’attacco ricevuto dal principe di Tir Nan Og, si sollevò in volo e scagliò delle sfere di luce verso di loro.
 
Aurora creò uno scudo di ghiaccio, che in qualche modo, riuscì a deviare l’attacco di Stella, in seguito la fata Enchantix del freddo, guardo la principessa del sole e della luna con rabbia.
 
“Sei sempre stata un oca vanesia, anche durante le lezioni, non ti ho mai sopportata né tè, e nemmeno le tue vigliacche amiche. Soltanto Roxy e Flora sono migliori di Voi. Come lo è anche mia zia Dark Bloom!”, urlò Aurora prima di scagliare una salva di grandinata di varia grandezza, verso la fata del sole e della luna.
 
Stella schivò l’attacco di Aurora, ma no il successivo attacco sempre della fata Enchantix del freddo, ossia una grandinata, con chicchi delle dimensioni di palline, celate dentro una bufera glaciale, la fata del sole evitò la tormenta ma si accorse troppo tardi della raffica, che la colpirono tutte insieme in pieno, sbalzandola in terra.
 
Stella si rialzò in piedi, con delle visibili escoriazioni, sulla guancia, si toccò questa con la mano, e quando vide il sangue, letteralmente urlò di rabbia prima di guardare Aurora.
 
“Mi sei sempre stata antipatica, quasi quanto lo era Bloom. visto che parli tanto bene di lei, fai a trovarla all’inferno!”, disse tra i denti la fata del sole splendente, quando creò una piccola sfera di luce, delle dimensioni di una pallina e, come aveva fatto a Gardenia a Mitzi, scagliò la piccola sfera di luce ad altissima velocità, come un proiettile verso Aurora.
 
Se Alex, in quel momento, non avesse usato l’abilità degli ultrasuoni dei pipistrelli, non avrebbe udito lo sfrecciare subsonico della pallottola lucente, scagliata da Stella, quando aveva scorso un barlume di luce, scostò Aurora, quando la pallina solare lo colpì in pieno petto tra il fegato e il polmone destro, urlando di dolore e cadere in terra.
 
*******
Flora stava affrontando Aisha e Tecna. La fata dei fluidi, respingeva con abilità gli attacchi della fata della natura, soffocandole le piante con il suo morfix, non appena le evocava dal terreno.
 
Ma la fata della natura, non voleva arrendersi, avrebbe continuato a combattere, non solo per salvare la propria vita, quella degli abitanti della dimensione magica, dei suoi compagni, e soprattutto per vendicare Bloom.
 
********
Roxy invece, schivò agilmente gli attacchi della fata della tecnologia, Tecna ghignò e usando i suoi poteri, non solo fece levitare i veicoli ma come anni fa, aveva fatto una cosa simile anche Darcy anni prima ai danni di Musa, stavolta però la fata della tecnologia, glieli scagliava addosso e li usava come amplificatori per poter colpire la fata degli animali, con delle scariche elettriche.
 
La fata dai capelli porpora, scagliò delle sfere, verso Tecna, questa creò sia uno scudo di numeri, e usò i veicoli come scudo, i mezzi volanti si danneggiarono, in seguito all’attacco di Roxy, ma questa usò le ali della supervelocità per evitare le scariche elettriche della fata della tecnologia.
 
La fata degli animali attaccò Tecna con una sfera a forma di zanne di squalo, la fata della tecnologia evitò l’attacco, ma non il secondo attacco di Roxy, ossia un calcio in picchiata come fa l’aquila marina, quando deve agguantare la sua preda, l’ex fata guardiana di Zenith, venne sbalzata all’indietro ma quando stava per riprendere quota, e pronta a riattaccare, la fata degli animali la colpì nuovamente con una sfera ad artigli di lupo.
 
Ma quando Roxy, udì l’urlo di dolore di suo figlio Alex, si sconvolse, voltandosi immediatamente a vedere, sgranò gli occhi quando vide, la sua prole crollare in terra, stava immediatamente andando a lui. quando Tecna le comparve proprio sopra e la colpì alla schiena con una sfera prismatica, sbalzandola in terra con violenza.
 
*****
Flora stava schivando delle bolle morfix, create da Aisha, questa la guardo con un sorriso strafottente, dipinto sul volto, misto ad un aria di superiorità.
 
“Quasi vorrei ringraziarti Flora. Se non fosse stata per la tua patetica pietà, non avremmo mai incontrato Politea. E’ senza di essa, non avremmo mai sconfitto definitivamente Bloom. ma non lo farò, perché mi piace farti capire che razza di cuore tenero sei sempre stata, avresti dovuto tornartene ad Alfea, perché una fata come te, non avrebbe mai fatto carriera come guardiana!”, urlò Aisha rivoltasi alla fata della natura, questa sgranò gli occhi, ma strinse i pugni dalla rabbia.
 
“Stai zitta Aisha!. Se siete vive, lo fatto soltanto perché Bloom. non diventasse peggiore di voi. Ho portato giustizia per le vostre orribili azioni!. Forse sarò di cuore tenero ma ho intenzione di farvi cacciare dalla dimensione magica, e stavolta sono determinata a vincere, non solo per gli abitanti di Magix, ma anche per Bloom!!”, urlò Flora quando creò intorno a sé, una sfera violacea, e generò una raffica di foglie affilate come raso.
 
La fata dei fluidi si proteggesse con uno scudo di Morfix, ma proprio quando Aisha stava per contrattaccare, delle liane si avvolsero alle braccia, in seguito su tutto il corpo, stringendola a spire, dalla superficie vegetale uscirono dei fiori che generarono, un polline finissimo, come una nube di vapore che fecero tossire la fata dalla pelle scura.
 
Ma Aisha, non si sa come, riuscì a spezzare le liane che l’avvolgevano, cosa che provocò un po’ di danno a Flora, questa gemette di dolore, ma resistette quando, sgranò gli occhi, quando vide ciò che la fata dei fluidi, si era fatta con i suoi poteri per liberarsi, dal suo attacco.
 
Aisha si era ricoperta il corpo completamente da uno strato di Morfix, che le aderivano perfettamente al corpo e alle sue curve, brandiva un bastone, fatto sempre di Morfix, con un violento colpo, tranciò, spezzo i viticci, per poi guardare ghignando in modo perfido e sadico Flora.
 
Flora evocò diversi viticci e liane, contro la fata dei fluidi, ma questa, continuando a ghignare, mosse rapidamente, il suo bastone morfix, mentre scattava in avanti, spezzando i vegetali, per poi saltare e colpire al viso Flora.
 
La fata della natura, fu tempestata da violenti colpì, al viso, petto, fianchi, gambe, infertogli da Aisha, questa la colpì con più violenza al ventre piegandola in due.
 
“Ho potenziato il mio morfix, ogni volta che mi colpisci, io ti colpisco con maggiore potenza!. Sei finita Flora!!”. Disse la fata dei fluidi aumentando la potenza del colpo, al punto di concentrare energia nel colpo, che quando la fata della natura, fu sbalzata all’indietro, l’onda d’urto provocata dal rilasciò di energia, incrinò il terreno, ricoprendolo di crepe, come anche le pareti degli edifici.
 
Flora colpì violentemente la schiena contro la parete, ma la fata della natura lentamente si rialzò in piedi, ma quando vide Aisha, raggiunta da Tecna, colpirla insieme con violenza che la fata della natura, sputò sangue e si accasciò in terra, gravemente ferita.
 
******
Aurora fu sconvolta da quanto era successo ad Alex, questo era in terra, tossendo sputando sprizzi di sangue dalla bocca, la fata Enchantix del freddo lo raggiunse, sedendosi sui talloni.

“Alex?!. Resisti!. Ti prego!. Non morire!. Non lasciarmi!”, supplicò Aurora, con le lacrime agli occhi, provando in ogni modo, ad fare qualcosa per curare il suo amato, desiderando con tutto il cuore che Lui, non morisse.
 
“A-Aurora!. Fermale.. Ti prego!. Se continueranno cosi!”. Disse Alex rivoltasi alla fata Enchantix, del freddo, questa lo strinse a sé, poco distante da Loro, Icy stava affrontando Stella, quest’ultima era in vantaggio sulla strega finale del ghiaccio.
 
“Alex!. Si le fermerò ma tu non parlare!. Non voglio perderti!”. Parlò Lei rivoltasi a Lui, tra le lacrime e i singhiozzi, Alex, la strinse a sé con un braccio.
 
“Ovunque sia.. ti amerò sempre e non ti lascerò Aurora!”, disse debolmente lui. con il sangue che gli fuoriusciva dalla ferita e ai lati della bocca.
 
“Alex!”, disse Lei, cominciandolo a sentire respirare più debolmente, quando Icy fu sbalzata con violenza in terra. E vide in lontananza Stella e Aisha guardarle divertite.
 
“Oh poverino. Oh beh. Tanto Aurora, tu e tua madre, trovate gli uomini facilmente, perciò e inutile che piangi. Sappiamo che fingi!”. Disse la fata del sole splendente, rivoltasi ad Aurora, questa strinse a sé Alex, mentre scoccò un ‘occhiataccia di rabbia verso le due fate.
 
Aisha per un breve secondo le riviene in mente, quando Nabù stava morendo a Tir Nan Og, la fata dei fluidi aveva sofferto, non poco, e aveva odiato con tutto il cuore Bloom, ancora di più. Ma ora c’era una bella differenza. Alex non era come Nabù e perciò non provava pena per lui.
 
“Tsk!. Se ne andato a cercare!. Non farti pena per lui!.”, disse la fata dei fluidi, ricordando anche che Nabu quando lei aveva detto che la dimensione magica grazie a Lei e alle sue amiche era condannata, aveva visto la delusione di Nabù per come l’aveva guardava in quel momento, ma per Aisha ora l’importante era avere vinto, avrebbe riavuto il suo amato in un altro modo. Anche con la magia s’e necessario.
 
“Me la pagherete cara winx!”, disse Aurora, quando questa fu sbalzata all’indietro da una violenta raffica di vento, provocata da Politea, questa aveva potenziato di più il Maelstrom, mentre si godeva lo spettacolo del combattimento, come una attenta spettatrice.
 
“Bla. Bla!!. Sei come tua madre!. Sempre quel tono arrogante dei miei splendidi tacchi a spillo, ormai voi avete perso. E noi abbiamo vinto!”. Disse Stella rivoltasi ad Aurora, prima di mettersi a ridere, seguita dalle altre winx. Mancava soltanto che Musa sconfiggesse anche Darcy, è niente e nessuno, le avrebbe potute più fermare.
 
******
Darcy stava affrontando Musa, dapprima la strega delle illusioni creò delle copie illusorie di sé stessa ed insieme attaccarono alternandosi, contro la fata della musica.
 
Musa creò uno scudo di onde sonore, in modo che l’eco indotto dallo scudo, respingesse l’attacco di Darcy, questa generò una nube d’oscurità che avvolse completamente la fata della musica, ma questa riuscì ad intercettarla, nuovamente grazie alle vibrazioni sonore.
 
La fata della musica generò continui ultrasuoni ad alta potenza, cosa che costrinse Darcy ad tapparsi le orecchie, ma questo, le fece annullare la coltre d’oscurità prima che la strega delle illusioni potesse, attaccarla.
 
Musa scattò e colpì Darcy, con delle note magiche, in seguito, continuò a colpirla ripetutamente con diverse tonalità di onde sonore simili a quando un Dj, fa grattare i dischi durante una festa, senza sosta, infine salì poco sopra di lei, e la scaraventò con violenza in terra, a seguito di una concentrata onda d’urto a potenza della velocità del suono.
 
La fata della musica atterrò e si avvicinò a Darcy, aprendo e chiudendo le dita, schioccando le ossa, per poi tenere ferma con una mano sul collo, la strega delle illusioni, questa la guardò con sguardo supplichevole,
 
“Ti prego Musa. Non farlo. Io sono incinta!!”. Disse la strega delle illusioni rivoltasi alla fata della musica, questa dapprima sgranò gli occhi, ma poi ghigno malignamente.
 
“E’ Allora?. Anche se mi dicessi che il bastardo che ti porti in grembo e figlio tuo e di Riven. Non cambia nulla. Sono anni che desidero ucciderti Darcy, io odio farmi sentire una debole, e questa volta la debole sei tu!. Muori!!”, disse Musa generando un onda sonora così forte che si sincronizzava con il terremoto che ancora incalzava nel terreno della città di Magix. Pronta a colpire la strega delle illusioni.
 
*****
Icy, Stormy, Flora, Roxy, Aurora furono visibilmente sconvolte da ciò che stava accedendo, però erano indebolite e non potevano fare altro che assistere imponenti alla scena. Quando a un tratto.
 
Un bagliore rosso vermiglio comparve dietro la fata della musica, quando questo volto lentamente lo sguardo, con la coda dell’occhio vide chiaramente una gamba incandescente abbattersi con violenza sulla sua guancia, l’impatto fu così forte che il corpo di Musa, fu sbalzato in un batter ciglia contro il terreno, dal quale in seguito rimbalzò e colpì violentemente la parete, incrinando quest’ultima.
 
Tutti sgranarono gli occhi vedendo, una figura con lunghi capelli corvini con sfumature rosse, gli occhi scarlatti brillanti, la carnagione chiarissima, le sei ali Enchantix nere, con le scaglie d’ossidiana roventi, l’abito da fata caduta. Dark Bloom era tornata con uno sguardo feroce, mentre la sua gamba si raffreddò a seguito dell’attacco che aveva appena fatto su Musa.
 
“DARK BLOOM?!!!”, urlarono tutti i presenti, sconvolti e stupiti dal ritorno della fata caduta, mentre vicino a quest’ultima, tra un crepitio crescente di fiammelle uscì Kendra, con le braccia conserte e un sorriso serio dipinto sul volto.
 
Nota dell’Autore: Sembrava essere la fine per la dimensione magica, e invece sorpresa come colpo di scena ritorna Dark Bloom!. La battaglia entra nel vivo, e dal suo esito. Si capirà se la dimensione magica e salva o no!. Al prossimo aggiornamento alla prossima!.
 
Anticipazioni: una rivelazione dopo tantissimi anni verrà presto svelata. Cose in sospeso saranno estratte e una dura scelta soprangiungerà.
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 72
*** Il ritorno della Fata Caduta. ***


Capitolo 72: Il Ritorno della Fata Caduta.
 
Dark Bloom osservò con rabbia, le winx e Politea, queste d’altro canto, erano evidentemente sconvolte per il ritorno, inaspettato della fata oscura, loro erano certe che usando le Stelle d’Acqua. Sarebbero riuscite ad annientare una volta per sempre, la loro nemica più pericolosa.
 
“E’ Assurdo?!. Come e possibile?!. Come hai fatto Dark Bloom, a uscire dal vortice di Fiamme?!. Eravamo certe di averti annientato con le Stelle d’ Acqua!. Come e possibile che sei sopravissuta?!!”. Le domandarono le cinque donne, rivoltasi alla fata oscura, questa si limitò a sorridere in modo tagliente.
 
“Se sono uscita dal Vortice di fiamme, lo devo a mia figlia Kendra. Per quanto riguarda le Stelle d’Acqua, il loro potere e ritornato dalla sua legittima custode!”. Rispose Dark Bloom, guardando le winx e Politea, queste erano confuse.
 
La fata oscura spostò lo sguardo verso le Trix, Roxy, questa era vicina ad Alex, questo era in condizioni critiche. Aurora era visibilmente preoccupata per il suo amato, è ne stava provando tutte per trovare il modo di guarirlo.
 
“Bloom. Sono felice che tu sia qui!”, parlò debolmente Flora rivoltasi alla fata oscura, questa quando la vide, si senti un nodo alla gola, la fata della natura era stata ferita gravemente, in seguito ai colpi ricevuti da Aisha.
 
“Flora!. Stai tranquilla!.  Ora ci penso io a curarti, anche Alex!”, disse Dark Bloom rivoltasi alla fata della natura, questa forzò un sorriso, quando Aurora e Roxy si resero conto che ormai Alex. Non c’è l’avrebbe fatta.
 
“Zia Dark Bloom, ti prego fai qualcosa. non voglio perdere Alex!”. Implorò la fata Enchantix del freddo rivoltasi alla fata oscura, questa la guardo tristemente, quando una risata generale delle winx, non attirò la sua attenzione, come quella di Aurora e di Roxy.
 
“Voi che supplicate Bloom, di guarire la persona più cara che avete!. State sprecando solo tempo e fiato. Perché lei non lo farà di certo!”. Parlò Aisha con un tono saturo di disprezzo, rivoltasi sia alla fata oscura, e a tutti i presenti.
 
“Bloom avrebbe potuto salvare Nabù dalla morte, molti anni fa, invece non è successo!. Perché non lo ha fatto!. Io ho usato il Dono Nero, donataci dalle fate etere, ma quel maledetto di Ogron, me lo ha preso è così, persi il mio amato, almeno fino a tre anni fa, quando è ritornato!”, aggiunse la fata dei fluidi rivoltasi ai presenti, la fata oscura la guardò con serietà.
 
“Pensavo di avervelo già spiegato anni fa winx. Riguardo ai miei poteri di guarigione. Sono legati al mio stato d’animo, quel giorno, eravamo tutti tristi e affranti dalla morte di Nabù, anche se io volevo aiutarlo, non avrei potuto fare niente per lui!”, disse Dark Bloom rivoltasi alla fata dei fluidi, questa serrò i denti, però Aisha e le altre winx, inclusa Politea, se ne stavano a distanza di sicurezza, ma erano sempre allerta di prepararsi ad un possibile attacco a sorpresa della fata oscura.
 
“Bloom!. Aisha si sbaglia. Il Dono Nero esiste ancora adesso!. Forse prima non poteva essere evocato, perché non era il momento giusto!”, parlò Flora rivoltasi alla fata oscura, questa sgranò gli occhi per lo stupore.
 
La fata della natura, gemette di dolore, respirando debolmente, le sue condizioni erano tanto critiche quanto quelle di Alex, Aurora guardava Dark Bloom con sguardo supplichevole, mentre tutti i presenti erano in attesa di vedere cosa avrebbe fatto la fata oscura.
 
Dark Bloom chiuse le palpebre, guardando il cielo, aprì una mano sollevandola fin sopra alla propria testa.
 
“Non ho alcuna intenzione di usare il Dono Nero!”. Parlò la fata oscura rivoltasi ai presenti, le sue sei ali, si spalancarono, diventando di un vivido colore rosso incandescente, mentre dal palmo della sua mano, comparve una piccola sfera di fuoco, in seguito questa esplose, in piccole fiammelle che colpirono Flora e Alex.
 
“Fuoco della vita!”, aggiunse Dark Bloom, mentre le fiammelle, scomparvero convogliando energia curativa, che alla fata della natura, e al principe di Tir Nan Og, curarono le ferite, anche le più gravi con una rapidità impressionante.
 
*******
Aurora come anche Roxy, rimase sgomenta, stupita ed meravigliata in egual misura, vedendo il foro sul corpo di Alex, richiudersi velocemente, rigenerando la ferita, ed era certa che il suo amato principe di Tir Nan Og, se la sarebbe cavata benissimo, Lui aveva già iniziato a riprende colore, un segno ben evidente di miglioramento.
 
Alex apri gli occhi, tossendo si tocco dove era stato ferito dall’infame attacco di Stella, Lui si stupì nello scoprire, che della ferita non c’era più alcuna traccia, guardo la sua amata Aurora, questa in lacrime lo abbraccio strettamente a sé.
 
Flora si era ripresa, ma era ancora indebolita dalla perdita dei poteri, almeno non era in condizioni critiche di prima.
 
Dark Bloom sorrise vedendo il miglioramento delle condizioni delle persone a lei care, in seguito la fata oscura si voltò verso le winx e Politea, queste erano, schiumanti di rabbia.
 
“Non siete affatto cambiate winx. Che cattivo gusto ha l’ironia. Le vostre antenate mille anni fa, spinte come voi dall’invidia, mi volevano uccidere. Sono cambiata diventando: La fata caduta!. Mi sono consumata dalla rabbia e vendetta. Ora alcuni anni fa, Voi stesse le pronipoti delle ex ancelle, le stesse che mi avevano tradita, Voi mi avete uccisa. Cosa ironica!”, spiegò la fata oscura rivoltasi alle winx, quest’ultime apparivano confuse, dalle parole dette da Dark Bloom.
 
“Di cosa stai blaterando Bloom. sei impazzita completamente?!”. Le domandarono le cinque donne, rivoltasi alla fata oscura, questa si passo la mano tra i capelli rossi con sfumature, corvine, prima che diventarono essi, completamente neri.
 
“Voi come le vostre antenate, avete agito spinte dalla gelosia, dall’invidia, incuranti di causare dolore e agonie alle persone vicine. Scoprire che anche se mi ero incarnata. Inspiegabilmente, io ho ancora conservato, parte dei ricordi passati e lentamente con il tempo, iniziai a capire e ricordare!. E’ grazie ad essi, ora sono tornata a essere ciò che ero è sempre sarò: La custode delle Forze Portanti di Magix!”. Rispose Dark Bloom guardando le winx, mentre un’aura oscura, ricopre la fata oscura, questa lentamente si incamminò verso le winx.
 
“Ed ora Winx. E’ tempo che vi fermi, per tutte le atrocità che avete commesso, di pagarla cara per il dolore provocato alla mia famiglia e a tutti coloro che voglio bene. Stavolta non agirò per la mia vendetta, ma per giustizia, questo è il mio ultimo servizio di fata guardiana!”. Pronunciò la fata oscura, con voce metallica rivoltasi alle quattro fate e Politea, queste sudarono freddo, guardando con timore, e rabbia allo stesso tempo Dark Bloom.
 
“Ma cosa le sta succedendo a Bloom?!”. Chiese Flora, rivoltasi ai presenti, ma anche loro, erano confusi da ciò che stava accadendo, medesima cosa in tutti i regni, i quali assistevano, attraverso delle immagini spettrali, a ciò che stava accadendo, nella città di Magix.
 
“Semplice, mia dolce Flora!. Mi hai sempre vista con i poteri controllati, ma ora ho intenzione di usare tutta la forza della mia vera forma!. La mia vera natura!”. Rispose Dark Bloom sorridendo mentre si stava trasformando.
 
La fata oscura, esattamente durante il suo scontro di alcune settimane prima, contro Tritannus, si trasformo nella sua vera forma: gli occhi scarlatti con l’iride come quella dei gatti, con la sclera nera, da dietro alla nuca, fuoriuscì delle corna, nere come la notte, lucide, ricurve in avanti, risaltandone la forma della testa e terminarono sopra la fronte.
 
I suoi abiti di pelle non erano cambiati, dietro alla schiena, poco sopra al tonico sedere di Dark Bloom, era fuoriuscita una lunga coda segmentata con l’estremità finale a forma di picca, le sei ali Enchantix, s’inspessirono, diventando ora, più simili ad quelle di un pipistrello, ma sempre coperte dalle scaglie roventi d’ossidiana a forma di piume.
 
“Crudele. Spietata.  Temibile. Ecco l’aspetto di ciò che sono winx. La fata caduta!”
 
******
Aurora, come tutti i presenti, era rimasta sconvolta, le fu subito in mente, l’immagine della fata caduta, che aveva visto sul libro delle fate, molto tempo prima.
 
“L- Lilith?!. Tu sei Lilith la Fata Caduta?!. Zia Dark Bloom!”. Chiese la fata Enchantix del freddo rivoltasi alla fata demone, quest’ultima volse lentamente lo sguardo verso di lei, separando le labbra scure in un largo ghigno, scoprendo i canini acuminati, ed emettere un risolino dolce e divertito.
 
“Che nostalgia, era da mille anni che nessuno mi chiamava con il mio nome. Brava mia adorata Aurora!. Si!. Io sono Lilith e sono anche Bloom, in verità faceva parte del mio nome completo: Lilith Bloomix. Anche se glielo ho esplicitamente detto allo scrivano, che non mi sembrava giusto imporre il mio nome alla forma completa di una fata. Ma pazienza!. Ma ti assicuro sono sempre Io!”. Rispose la fata caduta rivoltasi ad Aurora, questa sorrise, come se dentro di sé, si fosse rassicurata di non aver perso la sua adorata zia.
 
Le winx erano sconvolte, soprattutto dall’aspetto minaccioso di Dark Bloom, ora meno simile a una fata, ma più somigliante a un Demone.
 
“Non sappiamo quale mostruosità, ti sei trasformata Bloom. ma Noi siamo più potenti di Te!. Non ci fai alcuna paura!. Ti sconfiggeremo!”. Esclamò Aisha rivoltasi alla fata caduta, questa ghigno, prima di guardarle con aria di sfida.
 
“Vediamo cosa siete capaci di fare. Questa faccenda e soltanto tra me e voi. Ho intenzione di fermarvi. Una volta per sempre!”. Disse Dark Bloom rivoltasi a Politea e alle winx, quest’ultime erano pronte allo scontro.
 
“Tutto e iniziato con Te Bloom, e tutto finirà con te!”. Parlò Stella rivoltasi alla fata demone, questa continuando a sorridere, si leccò le labbra scure, guardandole con aria di sfida, e determinazione, pari alla sua ira.
 
Nota dell’Autore: Dark Bloom altri è che: Lilith la fata Caduta. Inizia lo scontro finale!. Chi vincerà scopritelo nel prossimo aggiornamento!. E mi duole informarvi. Che mancano Otto capitoli alla conclusione di Out of Darkness. Ma ringrazio calorosamente tutti i lettori che hanno seguito con entusiasmo e pazienza questa storia. Grazie di cuore.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 73
*** Scontro finale (1° parte) ***


Capitolo 73: Scontro Finale (1° Parte).
 
Dark Bloom era pronta al suo scontro finale contro le malvagie winx e Politea, mentre tutti i presenti, avevano come l’impressione che sarebbe stato giusto, non intromettersi nella battaglia.
 
Politea ghigno, guardando con un gesto d’intesa le winx, queste si misero d’accordo e agirono.
 
La fata del sole e della luna si alzò in volo, guardando furibonda Dark Bloom, questa si limitò a osservarla, con i propri occhi ferini, assottigliati dall’ira e dalla determinazione.
 
“Non vincerai mai contro di noi!. Bloom o come diavolo ti fai chiamare ora!. Salva Stellare!!”, urlò Stella rivoltasi alla fata caduta, prima di provocare una vera e propria, pioggia di stelle incandescenti verso di lei.
 
Dark Bloom si protesse, coprendosi completamente con le sue sei ali nere, resistendo al massiccio attacco della folle ex principessa di Solaria.
 
Ma quando le sei ali della fata caduta si riaprirono, le ferite sulla superficie di esse, si erano rapidamente rigenerate in pochissimi secondi, ciò che accade in seguito, lasciò visibilmente sconvolti, tutti i presenti, nessuno escluso.
 
Dark Bloom scattò con rapidità verso Stella, quest’ultima le scagliò addosso, una sfera di energia solare, ma all’ultimo istante, la fata oscura, scomparve in un crepitio di fiamme cremisi e scaglie d’ossidiana.
 
“Dove e finita?!. Non e che lo disintegrata subito vero?!”. Chiese la fata del sole e della luna rivoltasi alle sue amiche e compagne winx, quando Tecna scorse qualcosa comparire sopra la sua amata.
 
“Stella e sopra di te!”. Rispose la fata della tecnologia rivoltasi all’ex principessa di Solaria, ma quando questa, si accorse di aver sopra di se Dark Bloom, fu troppo tardi.
 
La fata caduta, ruoto su se stessa, eseguendo un calcio in rovesciata, con un’aura di fiamme oscure, che le avvolgeva la gamba destra, con essa colpì violentemente la fata del sole e della luna, in pieno petto, provocando all’impatto, un’esplosione magica.
 
L’esplosione magica provocata dall’attacco della fata caduta, fece sbalzare sul terreno Stella, come se questa, fosse stata il lapillo infuocato, di qualche immaginario vulcano appena eruttato, quando la fata del sole e della luna, colpì l’asfalto, l’impatto fu cosi violento, che la superficie si ricopri di crepe, incrinandosi verso il basso.
 
Tecna rimase dapprima sconvolta, in seguito furiosa verso Dark Bloom, questa si mise a ridacchiare con un’inquietante voce metallica, voltandosi verso la fata della tecnologia e le altre winx e Politea, guardando queste, con un ghigno perfido dipinto sul volto.
 
“Chi e la prossima?!”. Domandò gelida la fata caduta rivoltasi alle ex quanto folli, guardiane della dimensione magica. Queste strinsero i pugni, quando Politea.
 
“Ormai Bloom non può fermarci!!. Nessuno può farlo!. Con il potere del Maelstrom nelle nostre mani. Noi ora siamo le persone, più potenti di chiunque altro sulla faccia della dimensione magica!”, incoraggiò la ninfa castana rivoltasi alle sue compagne winx, queste erano pronte allo scontro.
 
*******
Aurora era al fianco del suo amato Alex, questo si era ripreso perfettamente anche grazie a degli incantesimi di guarigione, di sua madre Roxy, e con l’aiuto di Flora.
 
La fata della natura stava osservando assieme alle Trix, seppur lei stesse a distanza di sicurezza dalle streghe finali, il combattimento tra la fata caduta e le winx.
 
*******
Musa si era ripresa dal calcio che alcuni minuti prima, aveva subito dalla fata caduta, non senza conseguenze. Come l’ustione di secondo grado sulla sua guancia. Guardò con rabbia Dark Bloom e sollevò le mani.
 
La fata della musica inizio un canto, curioso muovendosi sinuosamente come quando ai primi anni, aveva usato un canto simile contro Stormy in più di un’occasione.
 
“Ragazze allontanatevi subito!. Boom Sound Crash!”, urlò Musa rivoltasi alle sue amiche winx, queste obbedirono, giusto in tempo di vedere una sfera di energia sonora ad altissima frequenza, seppur concentrata all’interno del globo, scattare verso Dark Bloom.
 
La fata caduta osservò la sfera scagliatogli, poc’anzi dalla fata della musica, prima di sollevare una mano, creando nel suo palmo una sfera di liquido bluastro, ricoperta da un’aura di fiamme oscure e rosso cremisi.
 
Dark Bloom scagliò la sfera infuocata verso quella creata da Musa, l’attacco della fata caduta distrusse il globo creato dalla fata della musica, seppur esso scatenasse ugualmente una violenta onda d’urto ad ampio raggio.
 
Tecna sollevò le mani, e di conseguenza, anche i veicoli a levitazione si alzarono in volo, in seguito ad un altro gesto della fata della tecnologia, tutte le auto volanti si ammassarono in un unico blocco, minaccioso.
 
“Vediamo se riesci a fermare questo Bloom!”, urlò la fata della tecnologia, con tutta la rabbia che aveva in corpo, la fata caduta aveva osato attaccare la sua amata Stella, e lei l’avrebbe pagata molto chiara, scagliandogli addosso al blocco di veicoli volanti verso di lei. Politea per aumentare la potenza dell’attacco di Tecna, fece convogliare dei fulmini, nella pila di auto volanti.
 
Dark Bloom, ghignò scoprendo i canini acuminati, generando un’aura di fiamme prima di muovere le mani in avanti, generando un’onda magica di fuoco color vermiglio.
 
Quando le fiamme vermiglie e la pila di auto volanti, si scontrarono, i veicoli esplosero in un’esplosione devastante, che fece arretrare, tutti i presenti, quando ad un tratto la fata caduta, apparve attraversando le fiamme e la coltre di fumo, con uno sguardo pieno di sadica determinazione e rabbia, che fece venire i brividi a chiunque.
 
“Dannata Bloom. Prendi!!”, urlò Tecna prima di scagliare verso di lei, dei raggi prismatici, ma gli attacchi della fata della tecnologia, non la scalfirono neppure.
 
La fata dai capelli viola sgranò gli occhi e per la prima volta nella sua vita, dovette dare ragione al suo istinto, che in quel preciso momento le diceva di scappare.
 
Tecna usando i suoi poteri mise di fronte a sé un’auto volante, per rallentare Dark Bloom, ma questa furibonda, letteralmente spazzò via l’ostacolo, in seguito sferrò un violento, rapido pugno poco sopra al bacino della fata di Zenith.
 
L’impatto del pugno della fata caduta, sul fianco di Tecna, fu così violento, da farla trasformare improvvisamente nella sua forma androide, ma cosi facendo: quattro costole di metallo si spezzarono, gli organi interni cibernetici subirono un violento trauma, e la pelle metallica si lacerò.
 
Tecna sputò sangue, simile a olio, e fu sbalzata con violenza contro il muro, da essa la fata della tecnologia, cadde in terra, immobile, esamine in terra. Mentre a mezz’aria, Dark Bloom con un ghigno demoniaco e sadico, si limitò a guardare le altre winx sconvolte.
 
La battaglia finale era solo agli inizi.
 
Nota dell’Autore: La battaglia finale sta iniziando. Tecna e stata la prima a cadere sotto la furia di Bloom. vorrei ringraziare Goran che ha recensito il precedente capitolo e aver messo questa storia nelle seguite. Al prossimo aggiornamento!.
 
P.S: Curiosità. Nella quinta serie Tecna a causa di un maleficio di Darcy, la fata della tecnologia e tornata al suo aspetto d’androide. Ma era stata lei stessa in un'altra occasione a dire che era mezza androide?. Grazie in anticipo e mi scuso se ho eventualmente sbagliato su qualcosa. grazie!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 74
*** scontro finale (ultima parte) ***


Capitolo 74: Scontro Finale (ultima parte).
 
( Musica di sottofondo: Sonata Artica. Victoria Secret http://www.youtube.com/watch?v=TUszotxuwGo )
 
La battaglia finale era solo agli inizi. Tecna era ancora immobile in terra, a seguito del violento colpo ricevuto poco prima, da Dark Bloom.
 
Stella giaceva in terra, coperta da frammenti di asfalto e terra, com’era successo con la fata della tecnologia, a causa di un violento attacco della fata caduta.
 
Politea strinse i denti al punto di rischiare di scheggiarseli qualcuno, serrando fino a sentire male alle mani, per quanto forte era la sua stretta sullo scettro delle calamità. Non potevano perdere né Lei, né tantomeno le sue compagne winx.
 
“Non ci fermerai!. Ne ho abbastanza di te!. Prendi questa!; fata mostruosa!”, disse la ninfa dai capelli castani, prima di sollevare lo scettro, facendo rumoreggiare il cielo, in modo inquietante.
 
Dal cielo apparvero per poi cadere come pioggia. Lapilli vulcanici incandescenti, mista ad chicchi di grandine, entrambi delle dimensioni di un’ utilitaria, come se fosse stato un imminente bombardamento ad area sopra la città di Magix, e soprattutto addosso a Dark Bloom.
 
******
Le Trix, sgranarono gli occhi per lo stupore del pericolo imminente, senza perdere tempo, le tre streghe finali, fecero immediatamente una convergenza per creare intorno a loro, una sfera magica protettiva.
 
Aurora assieme a Roxy, Flora fece con una convergenza magica, una sfera magica protettiva a più strati, Alex diede il suo contributo creando uno scudo ulteriore ad effigie di capace di testuggine.
 
Il bombardamento di lapilli e grandine, colpì gli edifici e il terreno con tremenda violenza, persino lo scudo creato dalle Trix e dalle fate, faceva fatica a resistere a quel violento attacco, ma l’espressione di tutti era concentrata sulla fata oscura, che aveva sul volto un ghigno malefico, scoprendo i canini acuminati.
 
******
Dark Bloom assottigliò gli occhi scarlatti, prima di scattare ad altissima quota, con un fulmineo movimento delle sue sei ali oscure, ora diventate completamente incandescenti, passando attraverso i lapilli e la grandine, incurante che questi, certe volte la colpivano, ma l’aura incandescente, emanata dalla fata caduta, li frantumava al solo impatto, e le ferite superficiali si rigenerarono in pochissimi secondi.
 
Politea ruotò lo scettro provocando un’onda d’urto di grande potenza, ma per tutta risposta, la fata oscura emano un’aura azzurra, che si plasmo in una sfera di ghiaccio solido, dove incredibilmente e inspiegabilmente, fluivano anche le fiamme cremisi e oscure.
 
Lo scudo creato da Dark Bloom, resistette all’onda d’urto, la fata caduta apri le braccia, frantumando in seguito la sua protezione e guardando ghignando la ninfa castana, questa si preparò alla sua prossima mossa.
 
“Piume del drago oscuro, gelata degli inferi!!”, urlò la fata oscura sparando letteralmente i frammenti di ghiaccio verso Politea, assieme a delle piume ossidiana roventi, la ninfa ruotò il tridente per deviare parte degli attacchi anche se, alcuni frammenti glaciali, la colpirono seppur di striscio alle gambe e alle spalle, sulla sua epidermide comparve una patina di ghiaccio.
 
“Ghiaccio?. In una fata del fuoco?!”. Chiese Politea tra l’incredulità mista alla rabbia rivoltasi a Dark Bloom, questa a mezz’aria con le sei ali oscure ben aperte, con le braccia incrociate sotto al prosperoso seno, sorrise in modo tagliente.
 
“E dato dal controllo delle stelle d’acqua. Quel freddo che senti, lo provato due volte nella mia vita. Il freddo dell’oltretomba!”. Rispose la fata caduta rivoltasi alla ninfa dai capelli castani, questa assottigliò gli occhi dalla rabbia, prima di muovere lo scettro creando una forte raffica di vento, in seguito un tornado di grande potenza e di dimensioni tali, da fare provare un po’ d’invidia a Stormy.
 
“Torna all’inferno dove sei uscita Bloom!”. urlò Politea rivoltasti alla fata caduta, facendo avanzare il tornado, ma la fata oscura ghignò, prima di far evocare il suo drago gemello. Anche questo aveva subito alcuni cambiamenti: ossia degli inquietanti riflessi lucenti sulla corazza e sulle scaglie.
 
Le due teste di drago, aprirono le fauci e vomitarono fiammate che furono risucchiate dal tornado, senza estinguersi, Politea rise credendo di aver fregato la fata caduta invece, era lei a essere stata fregata da Dark, Bloom, quando vide essa e il drago gemello pronti a combattere.
 
La fata caduta fece sparire il drago gemello prima di scagliare contro Politea, una vera e propria pioggia di scaglie d’ossidiana come in un vero e proprio bombardamento, la ninfa ruoto ancora lo scettro, per proteggersi dall’attacco di Dark Bloom. deviando così alcune scaglie di ossidiana.
 
Ma le esplosioni magiche in seguito, prodotte dalle scaglie di ossidiana roventi, fece sbalzare in terra Politea, ma questa si rialzò ma quando udì un fischio prolungato, come una bomba sganciata in picchiata sollevo lo sguardo, giusto in tempo di vedersi abbattersi su di se una cometa rossa.
 
********
Musa però dopo essersi ripresa scostò Politea, dalla traiettoria di Dark Bloom, prima di crearsi subito dopo, uno scudo di onde sonore, la fata caduta in picchiata scagliò una sfera di fiamme roventi, da far frantumare lo scudo e sbalzando all’indietro la fata della musica a diversi metri indietro.
 
“Mi chiedevo sotto quale sasso ti eri nascosta Musa!”. Disse la fata caduta rivoltasi alla fata della musica, questa ghigno seppur la guancia sinistra era coperta da un ustione.
 
“Ti sbagli Bloom, ci sono anch’io!”, urlò Aisha comparendo al fianco della fata caduta, brandendo un bastone morfix e colpirla, ma le ali d’ossidiana simili a quelle di un pipistrello, protessero la fata caduta.
 
“Bel tentativo Aisha!”, disse Dark Bloom prima, di saltare in alto e aprire le mani verso le due folli winx. I palmi delle mani della fata caduta, si ricoprirono di due auree, la sinistra azzurra e la destra rossa vermiglia, quasi nera.
 
“Fuoco gemello infernale!”, aggiunse la fata caduta prima di generare due raggi intensi di energia verso Musa e Aisha, queste furono sbalzate all’indietro, anche se l’armatura morfix della fata dei fluidi resistette all’impatto.
 
“E inutile Bloom. il mio morfix e molto più potente ora, i tuoi attacchi non faranno altro che potenziarmi!”, disse la fata di Andros rivoltasi alla fata caduta, questa la guardo pronta allo scontro quando.
 
******
Musa scatto verso Bloom urlando di rabbia, la mano della fata della musica, si era ricoperta da un concentrato di onde sonore, pronta a colpire con un potente pugno la fata caduta, questa si volto e dopo aver stretto un pugno, facendo stridere l’esoscheletro protettivo, sferrò anch’essa un pugno.
 
I pugni di Dark Bloom e di Musa, si cozzò precisamente l’uno contro l’altro, lasciando dietro di loro, l’aria concava di condensa, dovuta dall’onda sonica del boom sonico dell’alta velocità e dal potere sonoro, della fata della musica.
 
La fata oscura fece forza facendo sbilanciare Musa, per poi colpire questa con tre delle sei ali, provocandole tagli sul corpo,successivamente la colpì con un esplosione magiche che la scagliò a diversi metri di distanza da lei, in terra la fata di Melody, restò immobile sul terreno.
 
*******
Aisha attaccò Dark Bloom con diverse bolle di morfix, sparate con la forza pari a quella di un cannone d’artiglieria, ma la fata caduta, le schivò con evidente agilità, prima di contrattaccare scagliandole una fiamma incandescente verso la fata dei fluidi.
 
“Te lo già detto Bloom, ora che il mio morfix si e potenziato, i tuoi attacchi non fanno altro che rendermi più forte!. Non puoi distruggere le mie difese!!”, urlo la fata di Andros, attaccando alternando colpi di bastone e magia la fata caduta, questa si limitò a difendersi usando le braccia e le ali.
 
Ma proprio quando Aisha stava colpendo Dark Bloom, questa sollevo solo un braccio in posizione difensiva, l’impatto piegò il bastone morfix della fata dei fluidi, provocando una piccola onda d’urto dal rilascio di energia concentrata in essa, ma la fata caduta non batte ciglio, lasciando cosi la fata di Andros,  sconvolta.
 
“Hai la stessa identica, noiosa arroganza di Tritannus. Bene lascia che ti faccia provare cosa si e preso, osando attaccarmi come te, tempo fa!”, disse con una calma glaciale e un’inquietante voce metallica, prima di sollevare la mano facendo sbilanciare Aisha, questa rafforzo la sua armatura morfix, prima di vedere la mano di Dark Bloom, diventare bianco incandescente, avvolta da fulmini oscuri e fiamme nere e vermiglie.
 
“Rabbia del drago oscuro!!”. Urlò la fata caduta colpendo in pieno petto Aisha, l’esplosione magica la sbalzo all’indietro di diversi metri, come se non avesse avuto peso, fino contro un muro, incrinandone la superficie.
 
Ma la fata di Andros, si rimise in piedi, seppur vomitando un po’ di sangue, era certa di aver riportato una lesione interna, e una costola incrinata, doveva ringraziare la sua armatura morfix, seppur questa fosse parzialmente danneggiata, e lacerata.
 
“Hai avuto fortuna ma questa volta, no!”, disse Aisha prima di rinforzare nuovamente l’armatura morfix, e volare in alto pronta a scagliare delle sfere di morfix verso la fata caduta, ma questa l’era già prossima ad avvicinarsi.
 
*******
Dark Bloom ghigno, prima di bersagliare senza sosta Aisha, con un massiccio attacco di sfere infuocate, la fata dei fluidi cercò di resistere, immaginandosi che la sua armatura di Morfix, l’avrebbe protetta anche dagli attacchi della fata caduta, per poi usare il potere di respingere al mittente tutto il danno. Almeno cosi credeva di fare.
 
Ma l’incessante e continuo attacco della fata caduta, inizio a far indebolire la corazza di morfix di Aisha, quando questa se ne rese conto, era troppo tardi, diverse sfere di Dark Bloom, la colpirono in pieno buttandola in terra, dopo aver liquefatto il liquido protettivo della fata dei fluidi, provocandole dolorose ustioni sulla sua pelle.
 
Aisha fu sbalzata con violenza in terra, in seguito di altri potenti attacchi, di potenza ancora maggiore di prima, da parte della fata caduta, la fata dei fluidi, rimbalzo più volte in terra, come se fosse stata una bambola di pezza, rompendosi il braccio destro e la gamba sinistra, ora rivoltati al contrario.
 
La fata dei fluidi urlò di dolore ma, immediatamente cesso di gemere quando vide, Dark Bloom verso di lei, con le sei ali roventi e un’espressione tetra, sadica con un ghigno perfido dipinto sul suo volto di porcellana, che contrastava con gli occhi scarlatti brillanti, essi la osservarono in uno sguardo freddo e tagliente come una lama di ghiaccio.
 
 “Bloom; Ti prego risparmiami. Mi costituirò alla dimensione magica, non fuggirò più. Ti prego risparmiami!. Ti scongiuro!”, piagnucolò Aisha rivoltasi alla fata caduta, ormai rendendosi conto che non c’è l’ avrebbe mai fatta a sconfiggerla
 
“Risparmiami la tua falsa predica Aisha!. Non m’incanti!. E’ adesso!. Sparisci per sempre!!”. Pronunciò Dark Bloom con tono freddo, iracondo, con uno sguardo tagliente come una lama affilata, al punto che le sue iridi scarlatte, sembravano ardere come le fiamme, mentre sollevo una mano, creando sul palmo una sfera dall’inquietante color rosso vermiglio, trasudanti fiamme azzurre e oscure.
 
Aisha sgranò gli occhi per la paura e lo sgomento, ma non ebbe neppure un secondo di tempo.
 
L’onda magica, prodotta dalla sfera di Dark Bloom, colpì in pieno la fata dei fluidi, quest’urlo prima di finire, letteralmente disintegrata, in un battito di ciglia.  
 
*****
Lo sgomento di tutti era ben visibile, il silenzio restava incontrastato, mentre delle piccole particelle di luce, svolazzarono, resti di ciò che rimaneva delle ali della fata dei fluidi, lentamente Dark Bloom si volto verso Politea, questa si era ripresa e si rese conto di essere l’ultima rimasta.
 
“Sei rimasta soltanto tu Politea!” disse la fata caduta con un tono che non ammetteva repliche, rivoltasi alla ninfa questa, assottigliò gli occhi dalla rabbia, stringendo i pugni sull’asta dello scettro.
 
“Credi di aver vinto. Ma per chi mi hai presa?!. Per una perdente!. Ti sbagli. Stavolta ti annienterò per le mie compagne winx e di averci rovinato i piani!”, parlò Politea iraconda, rivoltasi alla fata caduta questa si limito a sorridere, mentre i cieli infuriava una tempesta.
 
La pioggia spense le fiamme provocati dai lapilli ancora rimasti in terra, infradiciano completamente le due donne, le sei ali oscure di Dark Bloom, stridevano al contatto con l’acqua sulle piume roventi, pronte allo scontro decisivo.
 
Nota dell’Autore: Aisha ormai non resta che un suo ricordo. Musa, Tecna e Stella sono gravemente ferite e immobili in terra!. La battaglia finale e al suo apice. Dark Bloom vs Politea!. Chi avrà la meglio delle due?!. Oppure accadrà qualcosa?. al prossimo aggiornamento.
 
Anticipazioni: La dimensione magica cala nel buio. Due donne una contro l’altro, entrambe hanno iniziato la loro vita insieme. Ma solo una arriverà alla sua fine. Due forze nello stesso mondo si scontrano per l’ultima battaglia.
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 75
*** Tradimento. ***


Capitolo 75: Tradimento.
 
Dark Bloom e Politea erano pronte allo scontro, seppur la ninfa castana, cercasse di celare invano però, la sua ben ed evidente tensione, ma si fece coraggio, strinse l’impugnatura dello scettro delle calamità e si preparò lo scontro, ma.
 
Un raggio solare, scagliato da Stella, questa si era perfettamente ripresa, poiché aveva passato la maggior parte del suo tempo, dopo il primo attacco di Dark Bloom, ha rigenerare le sue forze, attraverso la luce solare. L’attacco della fata del sole e della luna, trapasso mortalmente Politea, questa lasciò cadere lo scettro delle calamità, ma fu proprio la fata di Solaria a prenderla.
 
“Politea!. Ci avevi garantito che, una volta preso in possesso del potere del maelstrom, niente e nessuno ci poteva fermare!”, pronunciò Stella rabbiosa guardando il corpo della ninfa priva di vita in terra.
 
“Evidentemente, non sapevi come usare appieno uno scettro di tale potenza!. Io invece ho molta pratica e poi poiché e stato costruito dal mio scettro di Solaria, e giusto che questa mi appartiene!. Tu non ci servi; una perdente inutile come te, non serve proprio a nulla!”, aggiunse l’ex principessa di Solaria fra sé, oppure come se volesse ancora parlare con Politea, sempre ammesso se fosse sopravissuta, miracolosamente al vile attacco della fata del sole e della luna. Cosa che tutti dubitavano altamente.
 
Dark Bloom guardò seriamente Stella, questa ormai era completamente impazzita, strinse l’asta dello scettro, mentre questo s’illuminava scaricandole delle scariche d’energia, ma la bionda ex principessa di Solaria, riuscì a resistere e a controllare lo scettro delle Calamità e di conseguenza, poteva controllare il Potere del Maelstrom.
 
“Questa volta finirà tutto!. La vuoi sapere una cosa?. Volevo dirtela quando io e le winx, ti abbiamo affrontato prima di finire nella dimensione Omega come schifosi criminali?. Sky non ti e mai stato fedele!. E stato a letto anche con me sai?. Sei sempre stata un fallimento Bloom. Oh già non e tutto!. Ho detto io a quella stupida di Crystal, di chiamare Diaspro. Già bramavo di vedere la tua espressione sconvolta e triste, quando l’avresti vista!”. Disse l’ex principessa di Solaria, rivoltasi a Dark Bloom, questa sgranò gli occhi, per un breve secondo, prima di chiuderli limitandosi a sorridere.
 
“Non mi toccano le tue freddure Stella. Ora ho guardato avanti. Sei soltanto patetica!”. Parlò la fata caduta rivoltasi alla bionda fata del sole e della luna, questa sgranò gli occhi, prima di stringere i denti dalla rabbia, scoccando un’occhiataccia omicida a lei. Quando accade qualcosa.
 
Il sole diventa inspiegabilmente di colore rosso, come una gigante rossa, la stessa cosa accade, anche al sole di Solaria, Stella si mise a ridere in modo sguaiato, lunatico, mentre i suoi abiti Bloomix, presero il color dell’oro prima di guardare dall’alto verso il basso Dark Bloom.
 
“Userò la forza del sole di Solaria per annientarti. Io e le winx domineremo tutto e tutti!”, disse estasiata la bionda fata prima di guardare Dark Bloom in modo perfido.
 
“Ti odio Bloom!. Farò in modo che nulla di te resti, dopo di te, toccherà la medesima sorta a quelle baldracche delle Trix e di coloro che ti sono cari!, nessuno escluso!”, parlò la fata del sole e della luna, rivoltasi alla fata caduta, questa serrò i pugni dalla rabbia.
 
“Sei soltanto una povera, insulsa stupida Stella. Pensi soltanto a te stessa. Fregartene altamente degli altri. Mi dispiace solo che un brav’uomo come tuo padre Re Radius. Abbia avuto una tale delusione come figlia!”. Disse Bloom rivoltasi alla fata del sole e della luna, questa incanalò ancora un po’ di potere, derivante dai soli della dimensione magica.
 
 “Muori!!”, pronunciò Stella, scagliando dei raggi solari ricurve, verso la fata caduta, questa si protesse con le sei ali oscure, deviando così l’attacco della fata del sole e della luna, mentre questa aveva una ben evidente espressione perfida sul volto.
 
*******
Nello stesso istante su Solaria, il palazzo reale era flagellato dalla pioggia battente e dalle forti raffiche di vento di tempesta, mista alla grandine che stava danneggiando le pareti con chicchi di grosse dimensioni.
 
Nella sala del trono Re Radius, gemeva di dolore, con una mano portatasi al petto, proprio sopra al cuore, perché il sovrano di Solaria era molto legato ai soli del suo pianeta, ora che le fonti di luce stavano essendo parzialmente consumate per lui, era uno sforzo immane, ancora peggiore di tanti anni fa, Tritannus aveva danneggiato il pilastro della luce dell’oceano infinito.
 
“Radius amore!”, pronunciò Luna, preoccupata visibilmente per il marito, questo cadde in terra, sbiancando visibilmente, con la mano artigliata sopra al cuore, ansimante di dolore e come se dovesse prendere fiato.
 
La Regina di Solaria, guardò sua figlia Stella attraverso l’immagini olografiche della battaglia in tempo reale, per poi chiudere gli occhi, mentre una lacrima le rigò la guancia.
 
*******
Stella e Dark Bloom si trovarono in alto, sopra ai tetti della città di Magix, ora teatro di una dura guerra, la fata del sole e della luna, stava ormai perdendo la pazienza, fece ruotare lo scettro per poi creare nel movimento, raggi solari e in seguito una salva di stelle cadenti, questi potenziati grazie al potere del Maelstrom.
 
Dark Bloom, questa si protesse con le ali oscure, lasciando cosi che l’attacco dell’ex principessa di Solaria, andassero a segno, la pioggia incessante di stelle e i raggi di sole, andarono a segno, cosa che fece ridere Stella, in un modo inquietante, sguaiato e acuto.
 
“Sei finita Bloom. ho vinto io!”. Disse la fata del sole e della luna ridendo sguaiatamente, prima di zittirsi quando la vide, una volta che i fumi delle esplosioni magiche si erano diradati.
 
Dark Bloom apri le sei ali, mentre la superficie di esse, erano rimaste illese, nonostante l’attacco subito, le labbra nere della fata caduta si separarono, scoprendo i canini acuminati e sollevo una mano.
 
“Questo e solo il primo Round. La battaglia inizia ora!”, disse la fata caduta prima di scagliare una vampata di energia vermiglia contro Stella, scagliando questa, con effetto parabola fino alla foresta di Selva Fosca.
 
******
Stella giaceva in terra dolorante, si mise lentamente in ginocchio, accorgendosi di essere ferita alla fronte, quando si era toccata essa, con la mano e vedendo il sangue sulle sue dita, e sentendoselo scendere il lato della testa.
 
Dark Bloom era a diversi metri di distanza dalla fata del sole e della Luna, essa la guardava con rabbia, stringendo l’asta dello scettro, fino a sentire male alle mani.
 
La fata caduta apre la mano e mosse una coppia di dita, come a invitare Stella a farsi avanti, questa strinse i denti dalla rabbia, ruotando lo scettro delle calamità, avvolgendolo in un’aura di energia solare.
 
“Tu ed io Bloom ci siamo incontrate in un bosco come questo, molti anni fa!. E qui, in questa foresta, che tutto finirà!”, pronunciò Stella iraconda, rivoltasi alla fata caduta, mentre questa emana un’aura di fiamme cremisi e vermiglie.
 
Nota dell’Autore: siamo alla fine dello scontro con colpo di scena!. Bloom contro Stella!. Al prossimo aggiornamento!. Cinque capitoli alla conclusione!.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 76
*** Fine della guerra. ***


Capitolo 76: Fine della guerra.
 
Dark Bloom e Stella, si scambiarono una reciproca occhiata di odio e rabbia, mentre la tempesta incalzava, illuminando a giorno l’oscurità della notte, attraverso i lampi che intervallavano tra il fragore del tuono e la scarica di un fulmine.
 
La fata di Solaria, ringhio schiumante di rabbia, prima di muovere lo scettro, creando un raggio ricurvo di energia solare, e lo scagliò verso Dark Bloom, questa agilmente lo schivo per poi aprire le mani, con un demoniaco sorriso sul volto.
 
“Fuoco gemello infernale!”, disse la fata caduta prima di scagliare, due raggi intensi di fiamme verso Stella, questa si protesse con uno scudo di energia solare, per poi iniziare a contrattaccare.
 
Stella per prima cosa, apri una mano e usando i suoi poteri, creò un’eclisse che oscuro completamente la zona, Dark Bloom si guardo intorno chiedendosi dove la fata del sole e della luna, l’avrebbe attacca con vigliaccheria.
 
“Diamante di luce!”, urlò Stella da dietro la fata oscura, prima di scagliare una luce di energia solare, Dark Bloom, ghignò mentre le sue ali deviarono l’attacco dell’ex principessa di Solaria, questa rimase allibita da ciò che aveva appena fatto la sua avversaria, ma la fata caduta non aveva ancora, finito.
 
La fata caduta, si sollevò in volto ad altissima quota, schivando al contempo, una salva di stelle da parte di Stella, per poi, con una rapida manovra aerea, ora Dark Bloom si stava per avventarsi, come se fosse stata un missile vivente verso la fata del sole e della luna, questa non ebbe neppure un millisecondo per evitare, l’imminente attacco.  
 
Dark Bloom la placcò in volo, con tanta violenza da far stroncare il fiato e sprizzare sangue, dalla bocca a Stella, questa fu fatta sbalzare con violenza in terra, al punto di deformare il terreno, mentre la fata caduta ricomparve in un crepitio di fiamme e piume d’ossidiana con un ghigno dipinto sul volto.
 
“Finiamola con questo inutile balletto. Mi sto annoiando!”, disse la fata caduta rivoltasi all’ ex principessa di Solaria, questa si rialzò lentamente a fatica in piedi, ferita alla tempia, mentre una riga di sangue le copriva la parte destra del volto, proprio sotto alla ferita, ma schiumante di rabbia.
 
“Ti distruggerò Bloom!”, urlò Stella prima di emanare un’aura di energia solare, e guardare con uno sguardo lunatico la fata caduta, questa separò le labbra in un largo sorriso, impossibile per ogni essere, scoprendo i canini acuminati.
 
“Tempesta di vento solare!!”, aggiunse la fata del sole e della luna, generando vapori di luce, mentre si sollevava in volo pronta per attaccare a viso aperto la fata caduta.
 
“Anima del drago oscuro: Supernova!”, parlò Dark Bloom, emanando un aura di fiamme cosi intensa, che le piume delle sei ali nere della fata caduta, diventarono bianchi come il metallo incandescente, le iridi scarlatte diventarono brillanti, mentre anch’essa si sollevo in volo pronta all’attacco.
 
Il cielo era diviso in due, dalla parte destra, nubi di fiamme gialle arancio provocate dall’attacco di Stella, dalla parte opposta invece, fiamme cremisi e vermiglie, con sfumature nere, create dalla fata caduta, le due figure di donne, si trovarono a quaranta metri di distanza l’una dall’altra.
 
“Non so come tu faccia a resistere Bloom!. Ho assorbito i poteri dei due soli di Solaria, uniti ai miei poteri Bloomix, ho in mano il potere del Maelstrom, creato dallo Scettro delle calamità!. Anche se hai le forze portanti di Magix, come puoi essere più superiore a me?!”. Chiese Stella con rabbia, rivoltasi alla fata caduta questa continuando a sorridere la guardo.
 
“Perché?!. Semplice. Fiducia nelle proprie capacità e la mia determinazione e sincera!. Come la mia volontà di fermarvi!. Non importa che potere tu e le winx possiate avere avuto!. Potete diventare potenti quanto lo erano le streghe antenate. Ma contro di me sarà sempre tutto inutile!”. Rispose Dark Bloom rivoltasi a Stella, questa letteralmente urlò di rabbia, non comprendo il nesso, nelle parole della fata caduta e si avventò contro, generando parte dei suoi poteri, nello scettro delle calamità.
 
La fata caduta si avvento contro la fata del sole e della luna, medesima cosa stavano facendo le due nubi di energia, create proprio dalle due donne, anch’essi si scontrarono generando una vera a pioggia esplosione magica, ben visibile a chilometri di distanza.
 
Dark Bloom usò il braccio destro per pararsi dall’attacco di Stella, lo scettro delle calamità stava scatenando la sua energia contro la fata caduta, questa dovette arrancare di un passo, mentre la fata del sole splendente, faceva forza, convinta di poter vincere.
 
Ma la fata caduta puntò i piedi guardando, con i suoi occhi scarlatti Stella, questa stava facendo forza, quando Dark Bloom, emano un'altra scarica di energia, urlando di rabbia contro la fata di Solaria, questa cercò di resistere come meglio poteva quando.
 
L’attrito generato dall’asta dello scettro delle calamità, contro il braccio di Dark Bloom, fu cosi grande da rendere entrambe le superficie roventi, la fata caduta, fece diventare le sua ali completamente bianche come quelle di un angelo, anche se erano le piume di ossidiana, ad essere diventate incandescenti, come il metallo portato al massimo grado di temperatura.
 
Stella strinse i denti dalla rabbia, quando sgranò gli occhi nocciola, quando vide Dark Bloom, spezzare con il braccio, di netto l’asta dello scettro delle calamità, facendola sbalzare di alcuni passi all’indietro.
 
La fata caduta, chiuse il pugno, questo, reso incandescente, avvolto dalle stesse fiamme cremisi e vermiglie, emanate proprio da Dark Bloom, colpi Stella in mezzo al petto, con tanta forza da creare un vuoto d’aria dietro la fata del sole e della luna, questa fu sbalzata di venti metri all’indietro, spezzando cinque ali in fila, e atterrando sul bagnasciuga del lago di Rocca Luce.
 
Stella, ormai comprendendo di aver perso il potere Maelstrom, serrò i pugni, e guardo la fata caduta con rabbia.
 
Dark Bloom scomparve e ricomparve velocissima dietro Stella, prima che questa potesse fare qualcosa, la fata caduta le afferrò le ali con entrambe le mani, affondando la punta delle dita, dentro la superficie brillante delle ali fatate, cosa che provocò urla di dolore alla fata del sole splendente.
 
“La dimensione magica ha subito parecchie devastazioni a causa della vostra smania di potere. Tu non sei una fata della luce Stella, sei soltanto un’ombra sbiadita di ciò che eri, perciò queste ali non ti servono più, il potere del sole non merita certo ad una pazza come te!”, pronunciò Dark Bloom con un tono metallico, ma schietta e decisa su ciò che stava dicendo, l’ex principessa di Solaria. Sgranò gli occhi per il dolore e sconvolta.
 
Dark Bloom strinse ancora di più i pugni, sulle ali di Stella per poi, con un violento strattone, gliele sradicò, dalla schiena, facendola urlare in modo atroce.
 
L’ex fata del sole e della luna crollò in terra, sbiancata in volto, si guardo la schiena, vedendo ciò che restava delle sue ali, mentre Dark Bloom letteralmente liquefò le ali ancora nelle sue mani.
 
“Sparisci per sempre Stella!”, disse la fata caduta rivoltasi alla ragazza bionda, questa prese un pezzo di legno appuntito, guardando con rabbia Dark Bloom.
 
“Maledetta!!”, urlò con tutta la sua rabbia e frustrazione, rivoltasi alla fata caduta, questa apri la mano e come era successo ad Aisha, anche Stella finì disintegrata dalla fiammata vermiglia di Dark Bloom.
 
Mentre residui di ali fatate, svolazzarono in aria, i cieli si schiarirono, segno che l’effetto dell’incantesimo Maelstrom era finalmente cessato, il sole riprese, il suo splendido colore dorato, tutti i mondi della dimensione magica erano salvi.
 
Dark Bloom si alzò in volo e fece ritorno a Magix, mentre i caldi raggi del sole, risaltavano la figura della fata caduta, i suoi capelli ripresero, solamente le punte dei capelli, una sfumatura rossa.
 
Nota dell’Autore: la battaglia e finita. Stella e distrutta e con essa anche la minaccia dello scettro delle calamità e del potere Maelstrom!. Che cosa accadrà ora?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento. Quattro capitoli alla conclusione! Alla prossima!.  
 

Ritorna all'indice


Capitolo 77
*** Fine della Guerra ultima parte ***


Capitolo 77: Fine della guerra ultima parte.

 

Le Trix, Flora, Roxy, Aurora, Kendra e Alex, guardarono con evidente tensione, il cielo, poco prima erano ben visibili, le esplosioni magiche, prodotte dall'accesso combattimento tra Dark Bloom contro Stella. Adesso il cielo era limpido, privo dalle nuvole, come la pioggia battente, che dapprima incalzava, durante la grande battaglia, ora era cessata, ma che esso fosse stato, un buon o cattivo segno, nessuno di loro, avrebbe potuto dirlo con certezza.

 

“C'è troppo silenzio! E questo non mi piace per niente!. Sarebbe meglio che andassimo a controllare sorelle. Che ne dite?!”. Domandò Stormy rivoltasi a Icy e Darcy, queste annuirono, mentre Flora si toccava le mani, tremante e visibilmente preoccupata.

 

“Si. Ma stiamo attente, ora Stella e diventata peggio di una strega!. E come abbiamo avuto di provare sulla nostra pelle, non esiterebbe a farci fuori!”. Rispose la strega finale del ghiaccio, rivoltasi alla strega delle tempeste, questa annuì quando. Scorse qualcosa in cielo, in rapido avvicinamento.

 

Prima che Stormy potesse dire qualcosa, la figura di Dark Bloom, atterrò, generando una vampata d'aria rovente, la fata caduta sollevò lo sguardo con un sorriso rassicurante sul volto, mentre le sue ali, si raffreddarono diventando del loro classico colore nero ossidiana.

 

“Zia Dark Bloom!. C' é l'hai fatta!!”, urlò piena di felicità Aurora, correndo ad abbracciare la fata caduta, questa sorrise ricambiando l'abbraccio, mentre i suoi capelli tornarono, rossi, con sfumature rosse.

 

“Si Aurora, c'e lo fatta!. Questa battaglia è finita finalmente!”. Parlò Bloom rivoltasi alla nipote, questa sorrise, quando le Trix si avvicinarono alla fata caduta, seguite da Roxy, Alex e Flora, quest'ultima abbracciò strettamente a sé, la sua amata.

 

“Avevo paura di averti persa Bloom!”. Piagnucolò la fata della natura, rivoltasi alla sua amata, questa sorrise dolcemente carezzandole la guancia.

 

“Per fortuna, non è successa!”. La rassicurò Bloom, prima che Stormy sorrise abbracciando la fata caduta, per una volta lasciò perdere il suo orgoglio di strega.

 

“Stupida!. Non sai come ci siamo sentite!. Prova un'altra volta a farti passare per morta!. E giurò che me la pagherai cara!”. Parlò la strega delle tempeste, stringendo Bloom, questa sorrise, ricambiando l'abbraccio.

 

“Ne prenderò nota Stormy!. L'importante ora è che sono qui!”. Parlò la fata caduta, rivoltasi alla strega delle tempeste, questa sorrise, prima di guardare Darcy, questa anch'essa era felice di rivedere Bloom.

 

“Sei arrivata in tempo. Per un attimo credevo che non sarei sopravvissuta, e forse, neppure!”,disse la strega delle illusioni, prima di guardare Bloom, questa sorrise, prima di spostarsi da Stormy e stringere a sé Darcy, questa sorrise.

 

“Ma sono felice che tu sia viva,e che sia tornata!”, parlò la strega delle illusioni, rivoltasi alla fata caduta, mentre molto distante dalle sue sorelle. Icy, li guardava con un'espressione satura di vergogna, prima di guardare con la coda dell'occhio Aurora.

 

“La volete piantare!. Vi state comportando come delle fatine!. Sorelle!. Non vi riconosco più!”. Parlò la strega finale del ghiaccio, rivoltasi a Darcy e Stormy, queste si scambiarono un'occhiata, per poi guardare con un'espressione curiosa, la sorella maggiore.

 

“Ma Icy!”. Pronunciarono all'uniscono le sorelle minori, rivoltasi a quella maggiore, questa le zitti con lo sguardo, prima di voltarsi a guardare Dark Bloom.

 

“Bloom. La tua vendetta può dichiararsi conclusa!. Due Winx sono distrutte, e due sono lì, esamini a terra, alla tua mercé!. Puoi farle ciò che vuoi!”, parlò Icy rivoltasi alla fata caduta, questa lentamente voltò lo sguardo, verso Musa e Tecna, quando con suo stupore: Loro non erano dove sarebbero dovute essere.

 

“Avrei dovuto pensarci due volte. Prima di dire a Stella. Su come funzionava lo Scettro delle Calamità!. Se avessi previsto che la sua salute mentale, vicina ad una plausibile sconfitta!. Ci sarei andata cauta con lei!”, parlò Politea, ancora viva e vegeta, seppur si teneva con una mano, la ferita al petto, con dei rivoli di sangue, agli angoli della bocca.

 

Vicino alla ninfa dai capelli castani, c'era Musa, seppur coperta da fresche ferite, alle braccia, ad un fianco, si teneva in spalla, Tecna, questa ancora nel suo vero aspetto d'androide, con un ben visibile squarciò sul fianco destro, dove era stata colpita dal pugno di Dark Bloom, dove si poteva vedere bene, una costola di metallo, che fuoriusciva, mentre la fata della tecnologia, sputò un po' d'olio, assottigliando gli occhi con rabbia.

 

“Posso ammettere di essere sorpresa che tu sia viva Politea!. Vi conviene arrendervi!. Non avete alcuna speranza contro di noi! E Dark Bloom!”, parlò Roxy rivoltasi alla ninfa, questa ridacchio seppur a fatica, guardando la fata degli animali, le Trix, e la Fata Caduta, questa assottiglio gli occhi, facendo un passo avanti, pronta non solo ad attaccare, ma anche a proteggere i suoi cari.

 

“Arrenderci?!. Questo mai!. Avrete vinto la battaglia, ma la guerra e appena incominciata!. Tutti hanno visto la vostra alleanza!. E ciò potrebbe causare, non pochi problemi!”, parlò Politea rivoltasi a loro, Musa guardò Flora e Roxy.

 

“Noi ci rimprenderemò ciò che nostro!. Soltanto ora ci siamo rese conto, che siamo destinate a governare sulla dimensione magica!. Ci siamo solamente ripresi ciò che era nostro di diritto!”, parlò la fata della musica, rivoltasi a loro, quando spostò lo sguardo vedendo gli specialisti.

 

“Ragazze!!”. Pronunciarono i ragazzi rivoltasi alle winx, Timmy era sconvolto nel vedere la sua amata Tecna, ridotta quasi ad un ammasso di rottami biomeccanici.

 

“Ragazzi!. Ci avete creduta, vi abbiamo usato!. Ma noi abbiamo fatto ciò che e giusto!. Ma se attaccate questi insulsi perdenti!. I Responsabili della nostra decaduta!. Potremmo anche cambiare idea di ciò che avremmo in mente!”, parlò Musa rivoltasi agli specialisti, questi guardarono le Trix, Roxy, Flora, questi erano pronte a tutto.

 

Nabù e Brandon, compresero ciò che era successo alle loro amate, ma si erano resi conto di essere stati soltanto delle pedine, e il loro senso di colpa, era molto evidente, entrambi s'allontanarono. Come del resto anche Timmy, suscitando uno sguardo di stupore, da parte di Tecna.

 

“Timmy?!”. Domandò la fata della tecnologia, rivoltasi al suo amato specialista, questo la guardo con serietà.

 

“Tu mi hai usato Tecna, all'inizio ti ho creduto!. Pensavo che ciò che mi avevi detto, era la verità. Ma mi hai sempre mentito!. Non ho intenzione d'ascoltarti e neppure nostro figlio!. E chiaro che, la mia vera Tecna. Era quella che pensavo di aver perduto, nella dimensione Omega!. Addio!”. Rispose lo specialista occhialuto, allontanandosi, mentre Brandon, l'aiutata a camminare.

 

“Winx!. Per quanto avete fatto per la dimensione magica, nulla giustifica ciò che avete fatto!. Abbiamo creduto che eravate state incastrate dalle Trix, ma con le vostre azioni!. E chiaro che ormai il tradimento, e diventato parte di voi. La vostra vanità e stata la vostra vera rovina, ma per voi e stato facile accusare gli altri!. Non dimenticherò mai, ciò che era un tempo Aisha, la vera fata che ho amato!.”. Parlò Nabù prima di allontanarsi, mentre Sky continuò a guardare Dark Bloom.

 

Il principe dai capelli biondi, s'allontano per aiutare i suoi compagni feriti, mentre rimase soltanto Riven, questo chiuse gli occhi, raggiungendo i suoi compagni, ignorando Musa che lo chiamava per nome.

 

********+

 

Musa e Tecna assottigliarono minacciosamente gli occhi, guardando le Trix, Roxy, Flora e Dark Bloom.

 

“La pagherete cara!. Tutti voi!. Parola nostra!. Ci rimprenderemò ciò che abbiamo perso, e voi tutti, ci rispetterete come meritiamo!”, parlarono la fata della musica e quella della tecnologia, prima che Politea, alzò la mano, creando un portale, dove rapidamente lei e le due winx, scomparverò nel nulla.

 

**********

Dark Bloom guardò Kendra, questa sorrise guardando sua madre, la fata caduta guardò la sua amata Flora e successivamente le Trix.

 

“Trix!. Flora!. Roxy!. Per favore vorrei che mi ascoltaste tutte voi!. Forse e vero che abbiamo vinto la battaglia ma non la guerra!. Non sappiamo cosa ci aspetterà il futuro!. Per tanto vi chiedo, dal profondo della mia anima. Di lasciare perdere i vostri rispettivi rancori, che avreste provato in questi anni!. Di stipulare una tregua, sarebbe inutile combatterci l'una con l'altra, quando avete fatto molto, per i vostri ideali, per i vostri obbiettivi personali, per affrontare la minaccia delle winx!”, parlò la fata caduta, con calma rivoltasi alle ragazze citate, queste l'ascoltarono, seppur stupite, ma lasciandola continuare.

 

“Non vi chiedo di stipulare un trattato di pace, tra noi!. Ma di pensarci bene prima di fare qualunque cosa!. Perché le cose, da oggi in poi, potrebbero cambiare!. Forse non mi sto spiegando bene e vi chiedo di trovare da voi la spiegazione, per ciò che vi ho appena dette!”. Continuò Dark Bloom, rivoltasi a loro, le Trix si scambiarono un'occhiata, per poi guardare seriamente la fata caduta e le due fate.

 

“Ci penseremo su quanto hai detto Dark Bloom!. Ora noi c'è ne andiamo!. Questa battaglia ci ha spossato!. Vieni da noi, quando ti e possibile!. Devo parlarti!”, parlò Icy rivoltasi alla fata caduta, questa annuì.

 

“Aurora, vieni con me, c'è una cosa che devo parlarti, e anche tuo padre Tritannus, deve essere presente! E per quanto riguarda te Alex!”. Continuò la strega finale del ghiaccio, rivoltasi prima a sua figlia, e poi al ragazzo dai capelli corvini, questo la guardo seriamente.

 

“Si?!”. Domandò Alex, rivoltasi a Icy, questa lo guardo con serietà, per poi guardare Aurora.

 

“Niente!”. Rispose la strega finale del ghiaccio, prima di fare cenno ad Aurora, di seguirla, questa acconsentì a stento, ma guardo teneramente il suo amato Alex, prima di entrare nel portale, seguita da Darcy e Stormy.

 

“Io tornò ad Alfea, Dark Bloom!. Cosi puoi restare con Flora, mentre dovremmo sistemare questo casino!”, parlò Roxy rivoltasi alla fata caduta, questa annuì, prima di vederla allontanarsi seguita da Alex, questo sorrise alle due fate.

 

“Torniamo a casa figlia mia. Flora vorresti venire con me?!”. Domandò Dark Bloom, rivoltasi alla fata della natura, questa la guardò prendendole la mano.


“Certamente Amore!”. Rispose Flora rivoltasi alla fata caduta, questa sorrise prima di creare un portale, per poi sparire insieme a lei, per fare ritorno su Yura.

 

Nota dell'Autore: la battaglia a Magix e finalmente Terminata!. Tutto riuscirà a tornare alla normalità?!. Scopritelo nel prossimo aggiornamento, visto che adesso, sono riuscito a sistemare un paio di cose in questa storia, a causa di problemi d'inspirazione!. Potrei riuscire a pubblicare un po' più regolarmente!. Alla prossima!. Cordiali saluti a tutti i lettori, che hanno seguito questa storia!, E spero che vi piaccia ancora. E che vogliate perdonare il ritardo!.

Ritorna all'indice


Capitolo 78
*** Momento di calma!. ***


Capitolo 78: Momento di calma!

(cortesiemente chiederei di leggere questo capitolo ascoltandovi, questa canzone di sottofondo. Ovviamente e facoltativo. Ma solo per consigliarvi. )

https://www.youtube.com/watch?v=0VKT2BlJbWk

Quando Dark Bloom, fece ritorno assieme a Kendra e Flora, sul pianeta Yura, c'erano già gli abitanti riuniti, davanti al castello della fata Caduta, per festeggiare il suo ritorno.

“Siamo felici che siete tornata, sana e salva! Regina Bloom!”, parlò Evaloria, rivoltasi con lealtà alla sovrana di Yura, questa sorrise, guardando le sue luogo tenenti, Carrenna, Cleo è la sirena Maria Lucia, questa sopratutto fece un profondo inchino di rispetto.

“Mia regina. Siamo tutti felici del vostro ritorno!”, parlò la sirena rivoltasi a Dark Bloom, questa sorrise, guardando loro e tutti gli abitanti.

“Anche io sono molto felice di rivedere tutti voi, miei cari sudditi, il solo pensiero che ho rischiato di abbandonarvi, mi metteva i brividi, ma ora sono di nuovo qui!. Per questo dal profondo del mio animo. Vi ringrazio di cuore!”, parlò la fata caduta, prima di guardare sua figlia Kendra, facendo cenno a questa, di fare un passo avanti, l'ex ancella obbedì.

“Miei cari sudditi, uomini e donne, interspecie comprese di Yura, con sommo onore, che vi portò una buona notizia!. Ho scoperto recentemente che Kendra, non è solo la mia devota ancella, ma è niente poco di meno, mia figlia, che non pensavo d'avere. Per tanto vi chiedo di rendere omaggio alla prossima Principessa di Yura!”, aggiunse Dark Bloom, rivoltasi ai suoi sudditi, questi sgranarono gli occhi per lo stupore, ma s'esprinserò in un sincero applauso, per la figlia della fata caduta, questa si asciugò le lacrime commosse.

“Possiamo dare inizio ai festeggiamenti del vostro ritorno Regina Dark Bloom?!”. Domandò Maria Lucia, rivoltasi alla sovrana, questa annuì, con un dolce sorriso sul volto.

“Certamente. Iniziate pure!. Oggi e un giorno di festa!”. Rispose Dark Bloom rivoltasi alla luogo tenente e ai suoi sudditi, questi iniziarono i festeggiamenti, Flora, guardò la fata caduta, e un idea le balenò nella mente, in seguito s'avvicinò alla sua amata.

“Vorrei portare qui una persona Bloom!. Kendra potrebbe venire con me, cosi la vede!”, parlò la fata della natura, rivoltasi alla fata demone, questa la guardò e annuì, fidandosi della sua amata Flora, questa sorrise guardandola con un dolce sorriso.

“Va bene Flora!”. Disse Dark Bloom, prima di guardare la sua amata fata della natura, allontanarsi con Kendra, mentre essa continuava a camminare, la fata di Limphea, osservò con la coda dell'occhio la fata Caduta.

Penso che Bloom, sarà felice, di rivedere i suoi cari, dopo tantissimo tempo!”, pensò fra sé Flora, mentre assieme a Kendra, sparirono dentro un portale, mentre la fata caduta, stava osservando, il suo regno in festa, da dietro la vetrata della finestra.

“Se come pensò. Adesso su Carrideus, Icy starà spiegando ad Aurora, la storia di Selina, e che essa ora, sarebbe stata la sua sorella minore adottiva!. Sarà meglio che vada!, sono curiosa di sapere che cosa, vuole mai dirmi Icy!”, pensò fra sé Dark Bloom, sistemandosi una ciocca dei suoi capelli, rossi con sfumature nere corvine.

In seguito, Dark Bloom, spalanco le sei ali Enchantix nere, e scomparve in un crepitio di fiamme e piume d'ossidiana, per raggiungere la sua nuova destinazione: Carrideus.

*********

Nello stesso momento, Aurora aveva fatto ritorno su Carrideus, assieme a sua madre Icy, e le sue zie, Darcy e Stormy, queste andarono subito ad abbracciare i loro mariti, Tritannus non era presente, perché era andato a controllare una cosa, nel loro regno.

“Aurora. C' é una cosa che vorrei parlare con te, seguimi. Anche tu Selina!” parlò la strega finale del ghiaccio, facendo cenno alle sue figlie, di seguirla, sino alla sala della guerra, una volta entrate.

Icy chiuse la porta e si volto a guardare Aurora e Selina, queste la guardarono con attenzione, sopratutto la fata Enchantix del freddo, questa si mise le braccia conserte, ansiosa ed impaziente, di ascoltare ciò che la strega finale del ghiaccio, le avrebbe detto a breve.

“Molti anni fa, quando Tu eri ad Alfea, per aiutare Dark Bloom, nella sua vendetta contro le winx, Io e tuo padre Tritannus. Siamo andati nei regni che abbiamo conquistato, per controllare la situazione, quando c'imbattemmo in Selina, che vagava per le città!. E in un certo senso, seppur sono sicura Aurora, che resteresti stupita sul fatto, che mi ha fatto pena!”. Parlò Icy rivoltasi alla figlia, questa inarcò un sopracciglio con le braccia conserte, mentre la strega dei serpenti citata, questa era ad un metro di distanza, dalla fata Enchantix del freddo, stava osservando essa e la strega finale del ghiaccio.

Selina in verità, sapeva che lei, aveva incontrato recentemente Icy, quando questa e le sue sorelle, avevano conquistato Torre Nuvola, e poco per volta, aiutandola nella conquista dei nuovi regni, imparando a conoscersi, seppur cautamente. La strega finale del ghiaccio avesse iniziato a considerarla cara; e sempre la dona dai capelli bianco-argento, l'aveva informata di cosa avrebbe detto ad Aurora.

“Davvero?!. Senza offesa mamma!. Ma che tu abbia avuto pena per qualcuno, mi sorprende la cosa!”. Parlò seria Aurora, rivoltasi a Icy, questa si morse appena il labbro inferiore, temendo che la sua falsa bugia, consigliata da Bloom, alcuni giorni prima, stesse crollando su se stessa, già fin dall'inizio.

“Beh!. Quando Io e le mie sorelle, quando abbiamo visto cosa quelle traditrici delle winx, avevano fatto a Bloom. Avrei potuto porre per sempre alla sua vita, ma quasi per pena, anche quella volta lo salvata!. Ma nel caso di Selina, lo fatta entrare a Torre Nuvola e valutarla!. Mentre ho investigato sul fatto che fosse sola. E una volta scoperto che aveva vissuto fin da quando lo incontrata, in un orfanotrofio!. Ne ho parlato con tuo padre, seppur Lui non né fosse convinto all'idea, alla fine abbiamo deciso di adottarla!”. Disse Icy rivoltasi ad Aurora, questa la guardò in silenzio, ma a giudicare dal suo sguardo, era evidendentemente che la stava ascoltando.

“Ma poi, beh il resto lo sai. Abbiamo scorrettamente chiuso i nostri rapporti, ma ora è giusto di non nasconderti nulla!”. Aggiunse la strega finale del ghiaccio, rivoltasi a sua figlia, questa la guardò per poi guardare Selina, questa accennò ad un sorriso, Aurora, guardò Lei e successivamente, nuovamente sua madre.

“Mamma!. Apprezzo ciò che mi hai appena detto, riguardo a Selina, e sono rimasta sorpresa! Forse c' é né vorrà di tempo per accettare questo, ma ciò che hai fatto, lasciatelo dire e una buona cosa!”, parlò Aurora rivoltasi ad Icy, questa sorrise, non solo per le parole appena dette da sua figlia, ma, anche che il consiglio di Dark Bloom, era andato a buon fine.

“Sono felice di questo Aurora!. Adesso che farai?!”. Domandò la strega finale del ghiaccio, rivoltasi alla figlia, questa la guardò, sorridendo.

“Tornerò ad Alfea, e continuerò i miei studi!. Come ti ho già detto una volta: Non rinnegherò le mie origini!. Salutami papà quando torna!”. Rispose Aurora rivoltasi ad Icy, questa annuì, seppur anche per lei c'è ne avrebbe voluto di tempo, per accettare che ora sua figlia, era e sarà per sempre una fata.

Aurora sparì nel nulla, mentre Selina, fece ritorno nella propria camera, per riposarsi, anche lei era stanca, dopo quanto era successo, e a lei, c'è ne sarebbe voluto di tempo, per riprendersi dagli ultimi avvenimenti, appena successi.

“Devo dire e l'ammetto volentieri, che hai seguito il mio consiglio Icy!. Sono felice che Aurora, abbia reagito bene, ma sempre meglio essere felici, per una piccola bugia, a fin di bene, che ad una brutta verità!”. Parlò Dark Bloom, comparendo nella sala del trono, nell'angolo più lontano e aveva ascoltato, la conversazione tra madre e figlia.

Icy sobbalzò non accorgendosi subito della presenza di Bloom, infatti guardò seriamente questa, ma poi si calmò e si alzò in piedi, guardando nella sua direzione.

“La prossima volta avvisami Bloom!. Comunque, sei venuta qui come ti avevo chiesto!. Ebbene ce una volta che ti vorrei parlare!”. Parlò la strega finale del ghiaccio, rivoltasi alla fata caduta, questa la guardò inarcando un sopracciglio, mettendosi le braccia incrociate, sotto al prosperoso seno.

“Dimmi Icy, ti ascolto?!”. Domandò Bloom rivoltasi alla strega finale del ghiaccio, questa la guardò con serietà, mettendosi a distanza di dieci metri da lei, osservandola, sopratutto le sue ali d'ossidiana, parzialmente chiuse, ma che erano ben evidenziate le piume affilate, dal riverbero delle tenue luci della sala.

“Dark Bloom!. Non ho preso ancora una decisione, su quanto hai detto a me, a Flora e alla madre di Alex!. L'idea di allearci, non mi passa per l'idea, ma non posso dire che non hai ragione, riguardo a ciò che ci hai detto, ma quello che ora voglio chiederti e?!. Da chi parte starai ora?!”. Domandò a sua volta Icy, rivoltasi alla fata Caduta, questa inarcò un sopracciglio, prima di chiudere gli occhi scarlatti, e sistemarsi una ciocca dei suoi capelli, dietro l'orecchio, sfiorandosi la corona.

“Icy!. Io non sto dalla parte di nessuno!. Puoi definirmi neutrale. Accetterei le vostre visite come quelle di Roxy e della mia amata Flora!. Ma non sto dalla parte, né della dimensione magica, e nemmeno dalla vostra parte!. Come ti ho già detto una volta, non ho il desiderio di conquistare, ho il mio popolo da mandare avanti, e la mia famiglia e i miei cari, che sono l'unica cosa che contano per me!. Ho risposto alla tua domanda Icy?!”. Domandò Bloom rivoltasi alla strega finale del ghiaccio, questa sorrise, prima di guardarla.

“Si!. E ammetto che ho avuto quasi paura, che saremmo tornate nemiche come un tempo!. E sinceramente preferirei di no, dopo cosi tanto tempo che siamo vissute insieme, come amiche e compagne!. Sei parte della mia famiglia, seppur possiamo avere i nostri alti e bassi!”. Rispose Icy rivoltasi a Bloom, questa sorrise, annuendo e felice che la strega finale del ghiaccio, abbia capito, che nulla era cambiato, e che ciò sarebbe sempre rimasto.

“E poi!. Chi terrebbe a bada le mie sorelle, quando Tritannus, osa alzare la cresta contro di loro!. Non voglio perdere la mia famiglia!”, parlò Icy rivoltasi a Bloom, suscitando una risata, generale di coloro che moltissimi anni fa, erano arcinemiche, ora erano l'esatto contrario, amiche, compagne, e in un certo senso, famigliari.

“Si in effetti hai ragione Icy!”. Disse la fata caduta rivoltasi alla strega finale del ghiaccio, quando questa si avvicinò a Bloom, dopo essersi guardata intorno, come se si vergognasse, di ciò che stava per fare in seguito: Abbracciare la fata delle forze portanti.

Bloom si stupì del gesto, di Icy, questa appoggiò il mento, scarlatta dalla vergogna, sulla spalla della Fata caduta, questa accenno ad un leggero sorriso.

“Sono felice che tu sia viva Bloom!. Per un attimo, ho creduto davvero di aver perso, un'amica, seppur fossimo stati nemici, molto tempo fa!. Ma sei pur sempre, parte della famiglia!”. Parlò la strega finale del ghiaccio, con un tono saturo di vergogna, rivoltasi alla fata caduta, questa sorrise con fare affettuoso, ricambiando l'abbraccio, che duro a lungo.

Quando Bloom, emise un risolino divertito, destando l'attenzione di Icy, questa sciolse, l'abbraccio guardandola in viso, la fata caduta, continuava a ridacchiare, per poi guardarla con uno sguardo, che sembrava Darcy, quando faceva la subdola.

“Sbaglio o quello che sento ora!. E il tuo orgoglio da strega, che si dispera Icy?!”. Domandò scherzosa la fata caduta, rivoltasi alla strega finale del ghiaccio, questa la guardo seriamente, prima di mettersi a ridacchiare, ma solo per pochi secondi e guardarla seriamente.

“Forse!. E Bloom!. Prova a raccontare in giro che ti ho abbracciata!. E giurò che ti strozzo con le mie stesse mani!”. Rispose Icy rivoltasi alla demoniaca fata, questa sorrise, prima di allontanarsi.

“Non lo farei mai!. Beh Sono felice che Aurora abbia accettato Selina come sua sorellastra!. Ma, lascia che ti dica una cosa Icy!”. Parlò Bloom rivoltasi alla strega finale del ghiaccio, questa la guardo inarcando un sopracciglio.

“Dimmi?!”. Domandò Lei secca alla fata caduta, come se volesse che questa, arrivasse subito al succo della questione. Bloom sorrise, scoprendo i canini.

“Per quanto tu voglia bene a tua figlia Aurora!. Lei ama Alex, e lui ama Lei, non hanno paura di te, e di plausibili tuoi tentativi, di farli separare in futuro. Perché loro si amano e staranno insieme, che tu l'accetti o meno!”. Rispose Bloom rivoltasi a Icy, questa sgranò gli occhi, guardando la sua amica e compagna, non osò obbiettare, perché sapeva che Lei, poteva anche avere ragione.

“Pensi che ne potrei essere capace ancora?!”. Domandò la strega finale del ghiaccio, rivoltasi a Dark Bloom, questa la guardo prima di voltarsi, con un sorriso divertito, e allontanarsi.

“Si! Ti conosco bene!”. Rispose la fata caduta rivoltasi a Icy, questa sorrise, guardando la sua amica, sparire tra il crepitio di fiamme e piume d'ossidiana. Con aria rispettosa.

*******

Quando Dark Bloom, fece ritorno su Yura, s'accorse che le sue luogo tenenti, la stavano guardando con aria felice, facendole cenno di raggiungere il salone centrale, la fata caduta, inarcò un sopracciglio, e s'incamminò verso di essa, chiudendo le sue sei ali simili ad un pipistrello, coperte d'ossidiana, si fermò davanti alle doppie porte.

La fata caduta spalancò le porte, e sgranò gli occhi, visibilmente, vedendo che in compagnia di Flora e Kendra, c'erano niente poco di meno, che i genitori terrestri di Bloom: Mike e Vanessa. E quelli naturali di Bloom. Oritel e Marion, assieme alla sorella maggiore di essa Daphne.

“Mamma?!. Papà?!”. Domandò incredula Dark Bloom, rivoltasi a loro, i genitori terrestri della fata caduta, con le lacrime agli occhi, corsero e abbracciarono la loro figlia adottiva. Come del resto Anche Oritel e Marion.

“Bloom!. Piccola mia!, E passato così tanto tempo!. Ma non abbiamo mai creduto che tu fossi veramente morta!”, Rispose Oritel, abbracciando sua figlia perduta,rivoltasi ad essa, questa ricambiò l'abbraccio del padre naturale, con le lacrime agli occhi per la commozione.

La fata caduta non era l'unica a piangere dalla commozione, anche Flora, Kendra e le quattro luogotenenti di Dark Bloom.

“Mamma!. Papà!. Anche voi vi siete mancati!”, parlò singhiozzando la sovrana di Yura, rivoltasi ai suoi genitori di Domino, ma anche ai suoi genitori adottivi della Terra.

“Era giusto Bloom!. Che dopo tanto tempo!. Rivedessi i tuoi genitori!. E Mike e Vanessa!”, parlò Flora, rivoltasi alla fata caduta, questa la guardò con uno sguardo felice, con le lacrime che le rigavano le guance, inutile dire che il suo sguardo, dopotutto era già un ringraziamento, che valeva più di mille parole.

Nota dell'Autore: Dopo la guerra di Magix!. Molte cose sono tornate a loro posto!. Icy ha seguito il consiglio di Dark Bloom, per spiegare ad Aurora, il fatto che Selina sia la figlia adottiva!. Bloom ha rivisto la sua famiglia dopo così tanto tempo!. E Yura ha una principessa al suo regno!. Che cosa succederà al prossimo aggiornamento!. Due capitoli alla conclusione!. Ringrazio calorosamente ancora una volta tutti i lettori che hanno seguito questa storia!. Alla prossima!.

Ritorna all'indice


Capitolo 79
*** Festeggiamenti diversi! ***


Capitolo 79: festeggiamenti diversi.

Nel frattempo, nella scuola di Alfea, le allieve studentesse, stavano festeggiando alla grande, per la sconfitta temporanea delle winx, seppur affidarono alla salvezza della dimensione magica, alla fata degli animali Roxy, di suo figlio e principe di Tir Nan Og Alex.

Ma la regina delle fate terrestri, e il principe citato, non parteciparono alla festa, non volevano la fama, nel cortile della scuola, c'erano presenti anche gli studenti di Fonte Rossa e di Fortezza Nera, ma questi, avevano ricevuto un elogio, per tutto l'aiuto che avevano dato, a salvare i civili di Magix, infatti fu un vero miracolo, che durante quella terribile battaglia, e alle catastrofi causate dall'incantesimo Maelstrom, non ci siano state delle vittime nella città citata.

Negli altri regni, ci sono stati parecchi danni strutturali, e feriti, ma per fortuna che non ci sono state perdite, una vera fortuna per tutti.

Per quanto riguarda i regni che hanno creduto alle Winx, quando queste avevano mentito, riguardo alla loro falsa notizia di essere state incastrate con l'inganno da parte delle Trix. Hanno preferito chiudersi in una sorta d'imbarazzante silenzio, e cosa sarebbe capitato in futuro, sarebbe stato ancora da decretare.

Quando Aurora, aveva fatto la sua comparsa nel cortile della scuola, sbuffo rumorosamente sentendo il fracasso della festa, rimpiangendo quella su Yura, almeno era molto più divertente, mentre stava cercando il suo amato Alex, che probabilmente sarebbe stato anche lui presente.

La fata Enchantix del freddo, scorse i suoi amici, che partecipavano solamente, per festeggiare di aver compiuto non per fama, ma per loro dovere, di aiutare gli abitanti di Magix, Aurora si avvicinò a loro, toccando la spalla di Camelia, questa si volto con un sorriso.

“Aurora! Sei tornata amica mia!. Non sai quanto sono felice che tu stai bene! E anche Alex!”. Parlò la giovane fata della natura, abbracciando la fata Enchantix del freddo, questa sorrise ricambiando l'abbraccio dell'amica, gli altri studenti fecero i complimenti.

“Ragazzi!. Grazie di cuore davvero, ma ditemi!. Dove Alex?!”. Domandò la fata dai capelli verde acqua, per celare ancora la sua identità, visto che soltanto i suoi amici, sapevano chi era lei in realtà, rivoltasi ad essi, Sasha la guardò con un sorriso.

“E Tornato sulla Terra, con sua madre Roxy!. Pensa. Hanno rifiutato gli elogi!”. Rispose la ragazza dai capelli color dell'inchiostro, rivoltasi ad Aurora, questa sorrise, seppur fosse stupita delle parole dette dall'amica.

“Riguardo Flora, nessuno la più vista!. Chissà dove sarà finita?!”. Domandò preoccupata Camelia, guardandosi intorno, quando Aurora, le toccò la spalla con un rassicurante sorriso, dipinto sul volto.

“Ti posso assicurare Camelia!. Che Flora sta bene e tornerà presto!”. Rispose la fata Enchantix del freddo, rivoltasi alla fata della natura, questa sorrise, per poi fare un sorriso dolce.

“Beh Aurora che aspetti?!. Vai a trovare il tuo amato!. E palese che sei qui per lui!”. Sussurrò Camelia rivoltasi all'amica, questa diventò letteralmente rossa bordeaux, guardando seria, la principessa ereditaria di Limphea, questa sorrise.

“Beh ecco. Si sono qui per lui, ma non vorrei sembrarvi scortese, andarmene via cosi!”, parlò la fata Enchantix del freddo, rivoltasi ai suoi amici, questi sorrisero, Sasha si tuffò nelle danze, trascinandosi dietro Devon, questo per poco non gli cadde il cappello dalla testa, suscitando una risata generale tra i suoi amici.

“Su Aurora vai!. Se per caso vedo l'ispettrice Griselda, le dirò che sei andata a trovare i tuoi, e che domattina saresti tornata!”. Parlò Camelia facendole l'occhiolino di complicità, la fata Enchantix del freddo, le sorrise dolcemente, per poi abbracciarla.

“Grazie Camelia!. Sono felice che anche voi state bene!. Non me lo sarei perdonata se avessi perso anche voi!”, disse Aurora rivoltasi alla sua amica, e a tutti i suoi compagni, questi sorrisero, prima che la fata Enchantix del freddo, scomparve in una tormenta di neve.

*******

Alex si trovava nel negozio Love & Pet, si stava occupandosi dei cuccioli, questi erano addormentati nelle loro soffici cuccette, il principe di Tir Nan Og, stava salendo la scala per andare all'appartamento di sopra, al momento lui, era da solo. Perché Roxy, aveva preferito controllare le condizioni del regno delle fate terrestri.

“Alex sono qui!”. Parlò Aurora comparendo nel piano di sotto, destando l'attenzione del suo amato, questo si volto, sorrise, vedendo la sua amata fata del freddo, questa andò immediatamente da lui, incontrandosi alla fine della scalinata.

Alex bacio con passione la sua amata Aurora, questa cingendogli le braccia al collo, ricambiò con la stessa passione il bacio, dopodiché lo guardo negli occhi, con affetto, carezzandogli la guancia.

“Ho davvero temuto di perderti amore mio!. Se fosse successo, non sarei mai stata come adesso!”, parlò tristemente la fata Enchantix, rivoltasi al suo amato Alex, questo poggiò la sua mano, sopra a quella di Aurora, carezzandole con l'altra, i capelli verde acqua, al toccò del principe di Tir Nan Og, questi cambiarono colore, tornando al color celeste naturale della sua amata.

“Per fortuna non è successo amore mio!. Ora sono qui, siamo di nuovo insieme!. E mai niente al mondo ci separerà amore mio!”, disse Lui dolcemente, rivoltasi a lei, Aurora sorrise dolcemente, prendendogli il viso tra le mani, baciandolo nuovamente con passione, poggiandogli le mani sul suo petto, coperto dalla camicia.

Alex ricambiò il bacio, carezzandole la schiena dolcemente, dalle spalle, fino alla zona lombare, Aurora, mordicchiò le sue labbra dolcemente, ad occhi chiusi, guardandolo con un espressione tutt'altro che innocente sul volto, generando un po' di freddo, non tanto da fagli male, ma quanto bastava, per fargli tremare la pelle.

“Uhh. Deve esserci corrente!. Stai tremando di freddo amore mio!. Ma per fortuna, che il ghiaccio per me non ha segreti!. E visto che siamo soli!. Te ne mostrerò qualcuno!”. Parlò la fata Enchantix del freddo, con aria seducente, carezzandogli il petto, rivoltasi a lui, Alex sorrise ricambiando lo sguardo, carezzandole la schiena, quando Aurora si spostò afferrandolo letteralmente per la manica e portarlo di sopra.

Ciò che successe dopo, beh soltanto loro lo sapevano.

********

Intanto su Yura, la festa era in grande stile, nuovamente Kendra, aveva invitato sua madre Dark Bloom ha cantare sul palco, compresa anche Flora, questa era diventata persino rossa dall'imbarazzo, dopo così tantissimo tempo, che non aveva più partecipato ai concerti, con le altre Winx, dopo la pseudo morte della fata del fuoco, ora le sarebbe stato difficile ricominciare, anche solo per una notte.

“Coraggio Flora!. Dopo cosi tanto tempo, ci divertiremo come un tempo!”, parlò Dark Bloom, seppur celò appieno il pensiero di quando faceva i concerti con le Winx, ma questa volta, la fata caduta, voleva divertirsi assieme alle persone a lei, più care, ossia la sua famiglia, i suoi sudditi, la sua amata fata della natura, e a sua figlia Kendra.

“D'accordo ci proverò Bloom!”, disse timidamente Flora, salendo sul palco, Kendra fece un segnale all'orchestra, questa inizio a suonare, una musica ritmica, destando l'attenzione di tutti i sudditi, dopodiché lei e la fata Caduta, iniziarono a cantare, assieme alla principessa di Yura.

La canzone preferita di Flora: Oltre le nuvole.

Nota dell'Autore: Festeggiamenti diversi. Che posso dire!. Alfea festeggia in loro modo, e alcuni in un altro!. Questo penultimo capitolo mi aumenta la tristezza, sapendo che il prossimo capitolo sarà l'ultimo!. Al prossimo capitolo. Che concluderà la storia!. Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 80
*** Out Of Darkness! ***


Capitolo 80: Out of Darkness.

 

Alcune ore dopo, la festa su Yura era terminata, il silenzio regnava sovrano, Kendra, aveva fatto ritorno nella sua stanza, ora in veste come principessa del regno, mentre sua madre Dark Bloom, e Flora avevano ritorno nella loro camera da letto.

 

Mentre la fata della natura, si stava mettendo una camicia da notte, lunga di finissima seta, azzurra, non pote fare a meno di notare, attraverso il riflesso della fata caduta, sulla vetrata, dove oltre essa, si vedeva il paesaggio notturno del pianeta Yura.

 

Dark Bloom, stava osservando l'orizzonte con sguardo pensieroso, molto probabilmente, il motivo era riguardante a quanto aveva detto Aisha poco prima.

 

La fata della caduta sobbalzò, sgranando gli occhi, quando sentì Flora, abbracciarla da dietro, facendo aderire i suoi seni, contro la schiena di Dark Bloom, avendo attenzione di non farle male alle sei ali nere.

 

“Non pensarci a quanto ha detto Aisha!. Io credo di capire cosa sia successo a Tir Nan Og quel giorno, che Nabù pensavamo fosse morto!”, parlò con voce rassicurante la fata di Limphea, rivoltasi alla sua amata Bloom, questa continuò a guardare l'orizzonte, toccandole con la mano artigliata, il dorso delle mani di Flora, questa si strinse un po' di più alla Fata Caduta.

 

“Dimmelo per favore Flora!. Sono anni che mi sono sempre posta questa domanda, se non e stato per via del mio stato d'animo!. Cosa sarà stato?!”. Domandò Dark Bloom, con voce triste, seppur cercando invano di celarlo, alla sua amata fata della natura, questa la guardò attraverso il riflesso della vetrata.

 

“I tuoi poteri sono legati come alla vita!. Quando hai salvato Sky, molti anni fa, Lui era stato ad un passo dalla morte, come è successo anche a me e a Alex, durante la battaglia contro le winx!. Nel caso di Nabù, non hai potuto fare niente, perché sentivi che neppure i tuoi poteri avrebbero potuto salvarlo, forse non te ne rendevi conto all'epoca Bloom!. Perciò non tormentarti!”. Rispose Flora rivoltasi alla fata caduta, questa esitò a crederle, ma si volto lentamente verso di lei, guardandola negli occhi, la fata di Limphea ricambiò lo sguardo, carezzandole le guance.

 

“Nessuna di noi due anzi, tutti noi, non avevamo idea di cosa avrebbe portato l'invidia, l'ambizione e la vanità, di coloro che credevano nostre amiche!. Ma ora siamo insieme e questo la cosa che importa ora, amore mio!”, aggiunse la fata di Limphea, rivoltasi a Dark Bloom, questa abbassò lo sguardo, guardando altrove, avversa nei suoi pensieri.

 

“Flora... La follia delle winx, era predestinata, se non fossi stata Io, altri avrebbero potuto scatenarla, al posto mio!. Ma lascia che ti dica una cosa veritiera!: La Follia che ora loro hanno, e ben peggiore di quella che Io, ho provato in questi anni!. Se non includiamo quella della mia altra me, passata!”, parlò la fata caduta, rivoltasi alla fata della natura, questa comprese, carezzandole le guance, prendendole il viso tra le mani.

 

“Parli Bloom, come se fossi uscita dall'inferno!. Ma ora sei qui, con me!. Con le persone che ti vogliono bene!. Questo conta!. Su andiamo a dormire amore mio!”, parlò Flora, con dolcezza che era il suo marchio di fabbrica, rivoltasi alla fata caduta, questa sorrise, annuendo, per poi andare a letto assieme a lei, ma prima di mettersi sotto le coperte.

 

Dark Bloom, ricordò quando tre anni fa, molto prima di diventare la Regina di Yura, anche lei era stata in bilico tra la ragione e follia, e ancora desso si chiede, se sia stata la sua volontà, assieme alla fiducia del suo popolo e della donna misteriosa, che comprese soltanto ora altri che Lilith. A farla uscire buona parte da quelle tenebre che lei stessa, era sprofondata nell'odio, dal dolore e dalla rabbia, che prova ancora per le winx.

 

Ora grazie a Flora, Kendra, la sua famiglia ossia le Trix, e i suoi cari, era uscita completamente da quelle tenebre, in perfetto equilibrio come lo era anche nella sua vita passata.

 

Ma una cosa era certa, la battaglia era finita!. Ma la guerra era ancora aperta, ma sarebbe sempre stata pronta a proteggere i suoi cari, solo quello per lei avrebbe contato ora.

 

*******

 

In un luogo misterioso, una figura con lunghi capelli biondi come il grano maturo, camminava dolorante, tremante di dolore, sbiancata in viso, con la mascella che le tremava di dolore e rabbia.

 

“Non può finire cosi!. Non può!!”. Parlò Stella, miracolosamente viva, seppur fosse strano come sia stato possibile che lei, sia riuscita a sopravvivere o a schivare, l'attacco di fuoco infernale di Dark Bloom.

 

“Per un attimo ho temuto veramente di essere morta!. Se non avessi usato, un antico incantesimo che ho preso su Solaria, non sarei viva!. Di diventare piccole particelle di luce per scappare, dall'attacco di quella sgualdrina di Dark Bloom!”, continuò l'ex fata di Solaria, continuando a camminare, mentre i moncherini delle sue ali, spezzate a spirale a seguito dell'umiliazione inflittagli proprio dalla fata caduta, questa l'aveva letteralmente strappato via le ali dalla schiena.

 

Stella cadde in ginocchio, graffiandosi le ginocchia, strinse i pugni, dalla rabbia, per poi farsi forza e rialzarsi in piedi.

 

“Goditi questa piccola vittoria Bloom!. Perché quando sarà il momento!. Tu, assieme a quelle sgualdrine delle Trix, quella santarellina dei miei stivali di Flora, quella inetta di Roxy e di quel bono di suo figlio Alex!. Avrete ciò che meritate!. La pagherete cara per aver umiliato la più potente fata della dimensione magica, nonché la più bella!”, continuò Stella tossendo e sputando un grumo di sangue, si pulì la bocca, con il dorso della mano.

 

“Porterò le tenebre in tutte le dimensioni e in tutti i mondi!. Da un fallimento!. Io prosperò per mettere in ginocchio tutti loro!. E le stelle come loro!. Le spegnerò... Per sempre!. Con o senza l'aiuto delle altre Winx!. In ogni caso!. Dominerò sull'intera dimensione magica!”. Disse la folle fata del sole splendente, con un inquietante ghigno perfido sul volto e lo sguardo lunatico. Incamminandosi, meditando vendetta su tutto e tutti.

 

Nota dell'Autore: Con questo capitolo. Out of Darkness si conclude qui!. Ringrazio calorosamente ancora una volta lo so tutti i lettori che hanno recensito e seguito questa storia, fin dall'inizio. Per lo più. Tressa, Fenice Cremisi, Wapka, Bellalice22, Corvina300, Kaninchen, Goran The Ancient, Sophie_Saphira_Secretly!. E molti altri che purtroppo non mi vengono in mente!. Alla prossima storia!. Spero di risentirvi ancora!. Grazie di cuore a tutti!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2474664