Sailor Moon - Riedizione personale

di Mirko
(/viewuser.php?uid=138400)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Act 1 - Usagi - Sailor Moon ***
Capitolo 2: *** Act 2 - Ami - Sailor Mercury ***
Capitolo 3: *** Act 3 - Rei - Sailor Mars ***
Capitolo 4: *** Act 4 - Masquerade - Ballo in maschera ***
Capitolo 5: *** Capitolo Extra 1 - Lettera al mio amore ***



Capitolo 1
*** Act 1 - Usagi - Sailor Moon ***


Quella giornata era cominciata male, molto male: dei bambini mi hanno presa e attaccato un cerotto sulla mia mezzaluna, bloccandomi i poteri magici.
Restai così per molto tempo, finchè la scuola non si riempì di ragazzini: qualcuno girò l'angolo e mi inciampò addosso.
"Ma che bel gattino! Cosa hai che non va?"
Cominciai ad agitare le zampe in segno di nervosismo indicando la fronte:
"Ah ho capito, vuoi che ti levi il cerotto? Ok...Ok dammi un minuto!"
Il cerotto venne levato e riuscii finalmente ad aprire gli occhi.
Saltai sul muretto di fronte la ragazza e la guardai fissa negli occhi e per un attimo ebbi la sensazione di qualche stranezza insita dentro di lei, come il ricordo di una vita precedente.
La campana della scuola suonò e la ragazza scappò in preda alla fretta.
Decisi di ispezionare meglio la zona in cerca della principessa Serenity, l'unica che possiede il cristallo d'argento, un oggetto con un tale potere da spazzare via un pianeta.
Passai davanti la vetrina di una sala giochi e notai il poster di una ragazzina in gonnella con dei lunghi capelli biondi e una mascherina rossa sul volto che pareva molto esaltata.
E come un lampo un ricordo tornò: un palazzo bianco di cristallo e dei lunghi capelli biondi.
Nel pomeriggio la ragazzina uscì da scuola lamentandosi dei voti presi e dalle sue parole capii che voleva comprare un gioiello ma che coi voti che aveva non poteva permetterselo.
Prese quel foglio di carta, lo appallottolò e lo lanciò dietro di sè: si udì la voce di un ragazzo che si lamentava con lei.
"Ehi testa di odango, non si getta la carta a terra"
Quando la ragazza si riprese il foglio dalle sue mani avvertì come una scossa; rimase immobile per un secondo mormorando: "lo conosco".
Tornai indietro e saltai sul davanzale di una finestra e mi appisolai.
Svegliandomi, notai la stessa ragazzina distesa sul suo letto (con fantasia di conigli e mezzelune) e un nome sulla porta "Tsukino Usagi".
"Finalmente ti ho trovata, Usagi Tsukino!"
La ragazzina si svegliò di colpo urlando, spaventata le graffiai la faccia.
"Ciao Usagi, io sono Luna...ti stavo cercando!"
Usagi in preda allo shock urlò: "Cosa?! Quel gatto parla?"
Si girò e finse di dormire immaginando tutto come un sogno.
"Ok..., ho capito!"
Coi miei poteri feci apparire una spilla gialla, con delle gemme di colore blu, rosso, verde e arancione incastonate ai lati e una mezzaluna al centro.
Usagi si eccitò molto alla vista di quella spilla, prendendola in mano.
Ma mentre le spiegavo che in città si stavano verificando eventi strani, lei non mi ascoltava
"USAGI- CHAN ASCOLTAMI!"
Finalmente mi stette a sentire e potei raccontarle tutto, poi le dissi di recitare una formula ad alta voce.
"Alza la mano e urla "MOON PRISM POWER, MAKE UP!"
Usagi eseguì e di colpo le sue unghia si colorarono di rosa, allungando la mano verso il suo petto da cui partì un fascio enorme di tessuto rosa che la avvolse completamente formando la parte superiore del vestito da cui si formò un fiocco enorme sul davanti con la spilla.
Allungò le mani verso l'alto e altre fasce di tessuto rosa le coprirono le braccia formando i guanti, dalle sue gambe si formò del tessuto blu che si unì ad altro tessuto rosa che formò gli stivali, che girò intorno a lei formando la gonna a cui si aggiunse un orecchino a forma di stella con tre pallini e una mezzaluna.
Infine sulla sua fronte apparve una tiara e dei ferma capelli a forma di piume e i suoi odango diventarono rossi.
Ed eccola lì, La guerriera della giustizia e dell'amore Sailor Moon nella sua posa finale.
La osservavo estasiata, sapevo che Usagi era lei!
"Ora ti fidi di me?"
"Che cosa mi succede? Somiglio a Sailor V!.
Dai suoi odango risuonarono delle urla, a quanto pare la sua amica Naru era in pericolo.
Corremmo verso la gioielleria gestita dalla madre di Naru e ci fermammo all'ingresso: 
Il mostro disse "Chi sei?"
Sailor Moon rispose con incertezza non sapendo come si chiamava, quando saltai su uno scatolo e miagolai alla luna.
Usagi capì subito e il nemico le sguinzagliò addosso altri nemici: Usagi correva disperata, non sapendo cosa fare.
Quando fu circondata, cominciò a piangere ma dai suoi odango uscirono ultrasuoni che spaccarono le vetrate del negozio e mandarono in tilt la mente del mostro.
In quel momento apparve un uomo, vestito molto elegante con uno smoking e una mascherina bianca.
"Non piangere, agisci!"
In quel momento ebbi come un flash: ricordai la formula per attaccare e la dissi subito a Sailor Moon.
"Sailor Moon, urla Moon Tiara Boomerang".
La tiara di Usagi si staccò dalla sua fronte e cominciò a ruotare, prendendola in mano e lanciandola orizzontalmente al nemico.
Il mostro fu attraversato da una lama di luce che lo tagliò in due, facendolo sciogliere in sabbia.
L'uomo col mantello disse "Non ho trovato il cristallo d'argento, ma ho potuto assistere a qualcosa di molto interessante" e scappò dalla finestra su cui era atterrato.
Uscimmo fuori e lui VOLAVA sopra la città, si girò verso Usagi e disse "Il mio nome è Tuxedo Kamen, Sailor Moon mi ricorderò di te".
Usagi divenne immediatamente rossa.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Act 2 - Ami - Sailor Mercury ***


Il ticchettio dell'orologio scandiva i minuti che passavano in aula mentre scrivevo su un foglio.
Mi alzai in piedi e consegnai il compito un'ora prima, lasciando gli altri in aula.
Mi sedetti in giardino e presi la mia matita e un foglio, ruotandola e scrivendo qualcosa.
Nel frattempo passarono due ragazzi molto alti e sportivi...
Ero sicura che sparlavano di me e dei miei modi di fare.
"Hai sentito che Mizuno ha superato il test col massimo dei voti?"
"è molto strana, sta sempre sui libri"
La tristezza mi salii di colpo, io non ho amici a causa di questo passatempo che ho.
Io voglio studiare per sfondare nella carriera di medico come mia madre.
Nel frattempo vidi uscire un gruppo di ragazze dalla classe accanto: una con dei capelli rossi e un fiocco verde acqua in testa e l'altra invece con due odango e lunghe trecce bionde.
Stando alle loro parole la ragazza bionda aveva avuto un compito pessimo.
Tornai a casa, quando sulla strada da un muretto mi saltò sulla spalla un gatto nero con una spelacchiatura a forma di mezzaluna.
Il gattino era così tenero che lo accarezzai sul mento: avevo sempre voluto avere un gatto da allevare in casa ma purtroppo abito in un condominio.
Quella ragazza dai capelli biondi si avvicinò e richiamò il gatto che si chiamava Luna; era suo e lo feci scendere dalla mia spalla.
Quando le passai Luna, toccai la sua mano e avvertì una scossa attraversarmi il corpo e nella mia mente si formò qualcosa: un palazzo bianco.
Ebbi la sensazione di conoscere quel posto, ma non ricordavo altro.
La ragazzina mi rivelò di chiamarsi Usagi, presto diventammo amiche.
Lei era molto diversa da me, l'esatto contrario: le piaceva bighellonare e perdere tempo coi videogiochi, io una semplice ragazzina come tante.
Con lei provai il gioco di Sailor V e finalmente mi sentii LIBERA, con una persona che mi accettava.
Quando feci il record nel gioco, dal cabinato uscì una penna azzurra e gialla con uno strano simbolo incastonato,la presì e scoprì che funzionava anche da penna stilografica.
Usagi si irritò molto per via del mio punteggio e picchiò il cabinato da cui uscì una penna rosa con un cristallo posto in cima.
Guardai l'orologio e mi resi conto di essere in ritardo per il dopo-scuola a cui vado per impegnarmi a diventare un medico.
In questa scuola, le lezioni non si studiano normalmente ma con dei floppy disk.
Arrivata, cominciai a studiare ma mi venne un gran mal di testa e decisi di smettere ma la mia mente era controllata da quel floppy.
Nel frattempo arrivò Usagi vestita da dottoressa con Luna intimando tutti di allontanarsi dai PC che a detta sua, stavano facendo il lavaggio del cervello alla gente.
Immediamente la mia mentrice si trasformò in un mostro dalle unghia lunghe, afferandomi da dietro.
Mi teneva in ostaggio e ormai sapevo che la mia fine era vicina: Luna mi lanciò la penna che non mi ero portata e parlò di una formula.
"Ami,solleva la penna e urla : Mercury Power, Make up!"
Ancora sotto shock sollevai la penna e urlai la formula.
La penna restò sospesa in aria e sullo sfondo fece capolino il pianeta Mercurio, le mie unghia si colorarono di un azzurro chiarissimo.
Presi la penna in mano e  da essa si liberò un flusso d'acqua che mi avvolse come un nastro mentre ruotavo su me stessa, pattinando sull'acqua con una leggerezza impressionante.
Finalmente mi fermai e da una goccia d'acqua si creò il mio vestito: una bella divisa da marinaretta colore azzurro e bianco.
Per finire sulla mia fronte apparve lo stesso simbolo della penna e allora capì immediatamente.
"Io sono la guerriera dell'amore e della conoscenza, Sailor Mercury, pentiti e lava via le tue colpe!"
Quelle parole uscirono da sole dalle mie labbra, come se già mi conoscessi.
Luna era euforica.
"Abbiamo trovato il nostro cervello, Sailor Mercury".
Nel frattempo il mostro stava attaccando Usagi che si era trasformata in Sailor Moon.
Senza saperlo gridai "Mercury Acqua Mist!"
La nebbia coprì la stanza e il nemico ne fu accecato, mentre Usagi non si vide più.
Tutto quello che vidi fu una lama di luce e il mostro che veniva ucciso e trasformato in sabbia.
La nebbia si diradò e riapparve Sailor Moon, eccitata di aver trovato una compagna.
Tornammo a casa, quando Luna mi raccontò tutto

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Act 3 - Rei - Sailor Mars ***


Zen!
Il fuoco si accese di un rosso brillante e il viso di una ragazzina bionda si materializzò davanti a me.
"Rei, ci sono visite!"
"Arrivo, nonno!"
Io sono Rei Hino, segno zodiacale ariete, sacerdotessa Miko al santuario Hikawa.
Studio in una scuola privata e vivo da sola con mio nonno, mia madre è morta quando ero piccola e mio padre è un politico molto impegnato.
L'ospite che si presentò sugli scalini era la stessa ragazzina che avevo visto nel fuoco sacro: avvertì subito un aura potentissima scaturire dal suo corpo,così decisi di sigillarla, usando la mia carta speciale "Akuryo Taisan": la ragazza cadde a terra, svenendo.
A quanto pare, quella ragazza non era un mostro come pensavo, ma avevo la sensazione di conoscerla in una vita precedente.
"Tu sei Rei Hino? La sacerdotessa?"
"Si...Tu invece sei Usagi?"
"Come fai a conoscermi?!"
"Sono una specie di sensitiva".
Alla fermata passò un autobus che riportò a casa Usagi, ma aveva qualcosa di strano....
Lo vedevo nelle mie visioni e ne sentivo l'aura malvagia: quello era l'autobus maledetto che rapiva le persone, facendole svanire nel nulla.
Passò un intera giornata e rividi di nuovo Usagi con un altra ragazzina dai capelli corti blu e un gatto, che si presentò col nome di Ami Mizuno.
L'autobus si fermò di nuovo e questa Usagi ci salì sopra: con mio grande shock vidi che l'autobus venne risucchiato dentro un buco nero in una parete aldilà di un muro.
Ad un tratto venni colpita alle spalle da un uomo e non vidi più niente.
Mi risvegliai in un luogo strano, pieno di autobus, una specie di stazione e lo vidi: un uomo dalle fattezze eleganti, biondo.
Davanti a me si materializzò una ragazzina coi capelli biondi e un costume da marinaretta, ella affermava di chiamarsi "Sailor Moon".
L'uomo attacco Sailor Moon (mi rivelò di chiamarsi Jadeite) che ebbe molte difficoltà a sconfiggerlo.
Il gatto di Usagi mi lanciò una penna colore rosso, con un simbolo di Marte posto in cima e parlò dicendomi di urlare la formula "Mars Power, Make up!".
Sconcertata dall'accaduto, lo feci.
La stanza si colorò di rosso con la penna sospesa in aria e il pianeta Marte fece capolino dallo sfondo.
Un calore fortissimo mi avvolse, temetti di prendere fuoco... ma queste fiamme mi facevano sentire viva.
Le fiamme si moltiplicarono formando un vestito rosso fuoco con una gemma viola sul fiocco.
Ero scioccata, ero diventata una specie di guerriera.
"Io sono la guerriera della passione e del fuoco,Sailor Mars!"
"In nome di Marte ti punirò"
Dalle mie mani scaturì una fiammata enorme di fuoco al grido della formula "Fire Soul!"
Jadeite prese fuoco in men che non si dica.
Uscite grazie al potere di Sailor Moon da quel posto, scoprì che anche Ami era una guerriera.
Luna mi raccontò di come avesse trovato Sailor Moon e Mercury.



Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Act 4 - Masquerade - Ballo in maschera ***


Mi svegliai tardi, come al solito.
Cominciai a correre per arrivare in tempo a scuola, altrimenti sarei stata sbattuta di nuovo fuori dall'aula.
Nel mio tragitto,incontrai di nuovo quell'uomo.
Alto, con degli occhiali da sole e un aria di mistero che lo avvolgeva: i sentimenti erano gli stessi ogni volta che lo incontravo.
Il cuore mi batteva forte e avevo la sensazione di conoscerlo da molto, troppo tempo, come se in una vita precedente fosse successo qualcosa.
Vedevo sempre un palazzo bianco e una donna dai lunghi capelli biondi e con un vestito da principessa.
La stessa principessa che sognavo ogni notte.
Giunsi a scuola, ma la maestra Haruda ancora non era arrivata, per cui lessi il giornale insieme alla mia amica Naru.
"Il tesoro di Lady D!
Il giornale recitava questo titolo.
"Usagi, hai visto Lady D? Ne parlano tutti! Si dice che stasera all'ambasciata di Tokyo mostrerà il suo tesoro, un misterioso cristallo.
Mi si illuminò la mente: Luna mi aveva parlato di quel cristallo e di una misteriosa principessa abitante della Luna.
Tornai a casa per sera e riferii tutto a Luna e decidemmo di dirigerci verso il luogo stabilito.
Grazie alla mia penna lunare, mi trasformai in una principessa in modo da imbucarmi alla festa e poi lo vidi, un uomo in smoking e una mascherina bianca.
Tuxedo Kamen.
Era lì, di fronte a me che mi chiedeva un ballo.
Rimanemmo abbracciati per molto tempo, conoscendo quel calore e quelle mani che mi stringevano.
Le avevo già sentite in passato, in un tempo molto remoto....
Vidi il flash di un esplosione e la principessa del sogno che urlava un nome: "Endymion".
La visione sparì e mi ritrovai sul terrazzo tra le braccia di Tuxedo.
Le luci si spensero ed entrò Lady D che mostrò il suo tesoro, ma appena prese in mano lo scrigno cominciò a correre urlando frasi sconnesse verso di me.
Mi lanciai per prenderla ma troppo tardi: volai giù dal balcone quando all'improvviso una mano mi afferrò.
Io e Tuxedo cademmo entrambi mentre la mia penna si trasformò in un bellissimo ombrello bianco che attutì la caduta sul terreno: Tuxedo sparì nell'oscurità.
Dopo aver ucciso il mostro che la possedeva, mostrò il suo tesoro.
Era un cristallo, ma non quello d'argento.
Tornammo a casa un pò delusi, mentre una tempesta di fulmini si abbattè sulla città.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo Extra 1 - Lettera al mio amore ***


Prince Endymion
Sento ancora le tue labbra sulle mie
Quel calore che le tue mani mi davano
Qualcuno ha distrutto le nostre vite
Una donna dai lunghi capelli rossi
Scrivo i miei ultimi istanti di vita su questa carta
Spero che ti arrivi al più presto, dovunque tu sia.
Ci riuniremo presto, mio amato.
Tra non molto questa spada nel mio petto metterà fine a questa eterna sofferenza.
Endymion
Mio unico amore
Presto sarò con te
E potremo ritrovarci di nuovo.....
Come l'ultima volta.
Aspettami, mio amato.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2748567