Let there be love

di DodaLora
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I capitolo ***
Capitolo 2: *** II capitolo. ***



Capitolo 1
*** I capitolo ***


                                                                           You're the song my heart is beating to.
                                                                  
-Thinking out love (Ed Sheeran) 

 

 
 
 
 
 
Dopo domani arriva Liam, sono contenta, è da tanto che non lo vedo: circa 3 mesi ovvero 92 giorni. Liam ha 21 anni mentre io 17, a breve ne faccio 18. Sono molto affezionata a mio fratello anche se lo vedo pochissimo e la cosa non so se è ricambiata anche da parte sua.
Il mio psicologo, il dottor William, dice che sempre che si nota quanto vogliamo bene ad una persona solamente quando non è più con noi, io voglio bene al dottor Williams, è sempre disponibile con me e mi ha dato anche il suo numero di cellulare nel caso succedesse qualcosa di talmente tanto importante da essere svegliato nel cuore della notte. Seguo la sua terapia da 1 anno, i miei hanno iniziato a portarmi da uno psicologo la settimana dopo la morte del mio migliore amico, Luca aveva l’età di mio fratello quando è morto, 19 anni. Come si può morire così presto quando hai dei genitori e degli amici che ti amano; è morto in un incidente stradale mentre tornava a casa dal lavoro, lavorava nell'officina del padre e ogni sera passava a casa mia con altri nostri amici dove mangiavamo patatine e bevevamo birra fino allo svenimento. Quella sera non arrivava, abbiamo aspettato mezz’ora, quaranta minuti e poi un’ora, alla fine mi ha iniziato a squillare il telefono non avevo le forza di rispondere così ho fatto rispondere a Michael, era un’infermiera del Lenox Hill Hospital che ci ha avvisati dell’incidente, mio fratello era a casa quel giorno, era con me, era con me quando ho visto la vita del mio migliore amico finire, era con me e questo è quello che conta. Il dottor William mi è sempre stato simpatico, è carino, ma ha moglie e figli e ha vent’anni in più di me. I miei genitori mi vogliono bene e me ne hanno sempre voluto ne sono sicura al cento per cento, non li odio perché non mi comprano un cellulare di ultima generazione o perché non mi fanno andare in discoteca, mi sono sempre stati vicino anche nei momenti più brutti e questa è la cosa più importante, credo.
Ho fondato un’associazione musicale con i miei amici: Andy, Simon e Alex, io suono la chitarra, l batteria e il basso da 9 anni e sono diventata insegnante ai ragazzi e ogni anno affittiamo il parchetto per fare un week-end musicale a base di rock’n’roll dove i ragazzi si esibiscono con canzoni preparate e studiate durante l’anno.
Sono in camera, sono in dormiveglia, domani mi devo svegliare presto perché vado con Andy a far una mega spesa, in casa sono tutti emozionati per il ritorno di Liam, mia mamma non sta più nella pelle e mio papà continua a sorridere, domani devo andare anche dal fioraio e passare dalla nonna. Il gatto mi sta tormentando la gamba, probabilmente avrà fame, mi ricorda tanto Liam, viene a fare il piccolo cucciolo di panda solo quando ha fame o gli serve il numero di qualche bella ragazza. Sia io che Liam siamo stati vittima di bullismo a scuola, dopo i provini di x-factor non è più stato tormentato mentre io si, ma ormai non mi interessa più di tanto, ho smesso di andare a scuola e lavoro nell'officina del papà di Luca, da quando Liam è diventato famoso le ragazze della scuola cercavano in tutti i modi di venire a contatto con me, si fingevano amiche e poi volevano a tutti i costi incontrare mio fratello e i suoi amici.
Sono fiera di mio fratello, di com'è diventato e di tutto quello che ha fatto, Liam mi ripete in continuazione che sono perfetta, bella e stupenda, quando me lo dice lui io ci credo, mi fa star bene ed è la miglior cosa che mi sia successa, non so perchè me lo continua a ripetere forse è dovuto agli incontri mensili che hanno i miei genitori con il dottor William, dirà a loro che ho poca autostima, che credo poco in me stessa, loro riferiscono questo a Liam.
 
 
Ci sentiamo domani sera a presto..
-Sharon.
Ciao, questa è la mia prima vera storia, vi aspetto numerosi :)

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Capitolo 2
*** II capitolo. ***


“E mi son fatto rubare forse gli anni migliori dalle mie paranoie e dai mille errori."
                   -Tiziano Ferro


Sono ufficialmente contenta, domani mattina arriva Liam, preferirei averlo tutto per me ma ormai gli altri componenti sono diventati come fratelli per lui.
Stanotte non dormirò, la mamma continua a cucinare, ha già preparato quattro crostate… Robe da matti! Sono coricata sul divano, papà legge una rivista per appassionati di moto e auto d’epoca, il gatto mi sta mordicchiando la mano perché vuole essere accarezzato e la gatta dorme vicino a papà, è appena arrivata la nonna: abita non molto lontano a casa nostra e tutte le volte che porta a fare un giro al cane passa a casa nostra.
Ho fatto la spesa, in realtà non l’ho fatta io, l’ha fatta Andy, io mi sono seduta nel carrello e lui correva e mi spingeva prendendo le prime cose che gli capitavano sotto mano. Verso le 13 ho avuto lezione, con Samantha, vuole imparare a suonare la chitarra, ha 9 anni ed è schifosamente tenera, mi va venir voglia di prenderla e strapazzarla ed è simpaticissima; ho provato con il mio gruppo perché sabato prossimo ci hanno chiesto di suonare in un bar del paese perché fanno una serata a tema anni’60 e ’70, abbiamo provato tante canzoni e po sono tornata subito a casa.
Liam dovrebbe arrivare all’aeroporto di New York alle 10 del mattino, non so se andrò con papà a prenderlo o se rimarrò a casa con mamma a preparare qualcosa, vedremo domani.
Vado a letto, ciao.
 
 
Non avevo voglia di andare a dormire ma ero obbligata, mezzanotte è passata da qualche minuto, vado a mettermi il pigiama e mi butto sul letto. I gatti, per fortuna, stanno dormendo, mentre io non riesco, da poco ho iniziato a leggere un libro molto interessante, è di Nicholas Sparks si chiama “Ricordati di guardare la luna” finirò di leggerlo stanotte.
Il sole filtra dalla finestra, mi sono addormentata qualche ora fa, è il 2 di agosto e c’è già caldo, mi giro dalla parte del comodino e premo il pulsante centrale del mio cellulare per controllare eventuali notifiche, mi scappa l’occhio sull’ora: sono le 10:35, Liam sarà arrivato a New York da poco se calcolo i soliti ritardi aerei, non ho la forza di alzarmi e rimango ancora a letto.
Sono venti minuti che mi sto rigirando nel letto, sento mia mamma in cucina che armeggia con le pentole e vari arnesi con la radio accesa, non ho le forze per alzarmi, non ricordo neanche di essermi addormentata, è entrato il gatto: tempismo perfetto! Si accovaccia immediatamente all’angolo del letto vicino all’armadio e mi guarda con aria supplichevole di coccole ma non ho voglia di alzarmi e torturarlo, mi sta scoppiando la testa, e penso di star per vomitare. Ieri sera mi sono dimenticata di prendere le pastiglie per dormire e gli antidepressivi.
Domani ho un appuntamento con il dottor William, verrà anche Liam credo.
Sento parlare in cucina, il mal di testa aumenta e cerco di nascondere il viso sotto il cuscino e cerco di coprire il mio corpo con un lenzuolo il più possibile. La porta della mia camera si spalanca, non so chi sia, di sicuro la mamma, non ci faccio caso, sta aprendo le persiane, mi sta alendo il crimine, la luce penetra nella stanza obbligandomi a chiudere gli occhi, mi giro dall’altro lato facendo finta di niente.
Il materasso si sta abbassando da un lato, segno che qualcuno si stava sedendo, non era la mamma, la mamma non si siede mai sul mio letta, non ci penso tanto e continuo a far finta di dormire.
“Buongiorno principessa.” Era Liam, il mio Liam.
 
 
 
 
 
Ciao, spero che la storia vi piaccia, vi aspetto in molte e buona giornata.

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