I Love You?! No. I Think...

di StylesLoveU64
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue ***
Capitolo 2: *** Please No... ***
Capitolo 3: *** Her Lips ***
Capitolo 4: *** Make Her Fall In Love..? ***
Capitolo 5: *** Steve... ***
Capitolo 6: *** Friends ?! ***
Capitolo 7: *** The Kiss ***
Capitolo 8: *** Do You Like Him?! ***
Capitolo 9: *** Sorry... ***
Capitolo 10: *** Avviso!! ***
Capitolo 11: *** Boy Band! ***
Capitolo 12: *** I'm a Disaster ***
Capitolo 13: *** Nightmare ***
Capitolo 14: *** I can't believe it... ***
Capitolo 15: *** Why...?! ***
Capitolo 16: *** Please... ***
Capitolo 17: *** Awakening ***
Capitolo 18: *** Together! ***
Capitolo 19: *** Wow ! ***
Capitolo 20: *** Mistake... ***
Capitolo 21: *** New Life...! ***
Capitolo 22: *** Chapter 22 ***
Capitolo 23: *** Memories ***
Capitolo 24: *** I can't love you... ***
Capitolo 25: *** I missed you ***
Capitolo 26: *** Chapter 26 ***
Capitolo 27: *** BANNER ***
Capitolo 28: *** AVVISOOO ***
Capitolo 29: *** chapter 27 ***
Capitolo 30: *** Chapter 28 ***
Capitolo 31: *** Epilogo. ***
Capitolo 32: *** REVISIONE STORIA ***



Capitolo 1
*** Prologue ***


Tessa’s POV
Salve a tutti. Mi chiamo Tessa e sono autolesionista. Vi starete chiedendo “Perché si taglia?!” ed io vi darò a risposta che cercate… la mia vita è una merda. Quando ero piccolissima mia madre mi abbandonò in un orfanotrofio perché diceva che ero solo “un errore”. Quando mi partorì aveva circa 18 anni, stando a ciò che sono riuscita a scoprire, e la notte in cui mi aveva concepito, con un uomo del quale lei non conosceva nemmeno il nome, era in uno stato di ebrezza… Sì, mia madre era tossicodipendente!
Vissi molti anni della mia vita in quel posto orribile lì mi costringevano a rubare. All’età di 9 anni una famiglia volle adottarmi e io mi chiedevo il motivo visto che una ragazzina di 9 anni non la vuole nessuno, e invece loro sin  dal primo istante che mi videro decisero di adottarmi. Gli sarò sempre grata. La nostra famiglia era composta da Mamma: Angel, Papà: Rob e il mio fratellone: Luke. Li amo sul serio loro ma da quando Rob è morto qui tutto è cambiato. Angel non riesce a trovare l’uomo giusto per lei e Luke… A Luke manca ma ci ha fatto l’abitudine. L’unica a non riuscire ad andare avanti sono io. Mi manca davvero troppo, non riesco a sorridere senza di lui. Sin da piccola sono sempre stata una di quelle bambine che non avevano amiche, venivano prese in giro da tutti e tornavo a casa in lacrime. Rob saliva in camera e mi abbracciava senza dirmi niente e mi lasciava piangere sulla sua spalla. Mi diceva che non ero strana, ero semplicemente diversa… speciale e io gli dicevo di non illudermi, che nessuno mi voleva. Una volta mi disse << Non odiare mai te stessa… non ne hai bisogno e se stai vivendo questa vita così difficile significa che sei stata reputata abbastanza forte per viverla, e io lo so che tu sei forte, devi esserlo per me, per noi ma soprattutto per te stessa e qualsiasi cosa accada ricordati sempre che io ti vorrò sempre un bene nell’anima. Giuro piccola mia non ti abbandonerò mai, per me sei un dono prezioso, un dono che terrò stretto per tutta la vita >>
Dio, lui era l’unico in grado di tirarmi su il morale. Lui asciugava le mie lacrime, lui guariva le mie ferite… e ora che non c’è più devo imparare a curarmele da sola. Perché è questo che sono… sola!
Un altro aspetto della mia vita è la mia vita sociale.
Si, come se ne avessi una… ho solo un’amica, Amber, lei è una ragazza popolare ma nonostante ciò continua a sprecare il suo tempo con me a volte non la capisco proprio. Sono vittima di un gruppetto di ragazzi a scuola. Non mi hanno mai picchiata o qualcosa del genere, ma si divertono a prendermi in giro e tormentarmi per spaventarmi. La cosa peggiore?! Uno di loro era il mio migliore amico… Niall un ragazzo davvero attraente, biondo, e fa parte del gruppo dei più fighi della scuola. Avete presente quelli che vanno alle feste dei più popolari, oppure le organizzano loro e invitano tutta la scuola, quelli che al loro passaggio fanno spalancare occhi e bocche a tutte le ragazze che li guardano con sguardi adoranti?! Bene loro sono: Harry Styles, Niall Horan, Zayn Malik, Liam Payne e Louis Tomlinson. Horan, Malik e Payne si divertono a perseguitarmi mentre Styles e Tomlinson li assecondano ma non mi danno poi tutto quel fastidio.
Questi sono vari dei motivi per cui odio la mia vita. Adesso parliamo alle descrizioni fisiche: sono alta un metro e settanta e peso circa 50 kg, ho capelli color marroncino, non si capisce molto bene cosa siamo visto che a partire dalla radice all’inizio del collo sono lisci e finiscono con dei boccoli, ho un nasino piccolino e una bocca rossa e carnosa a forma di cuore. La mia migliore amica dice che sono una bella ragazza ma nessun ragazzo mi si avvicina perché uso vestiti da obesa. Avete presente quelle ragazze sciatte, sempre con dei maglioni e felpone il triplo della loro taglia e hanno sempre i capelli legati in modo disordinato?! Bene… eccomi qui. Sì, lo so che non dovrei vestirmi così, ma sinceramente a me passa per il cazzo quello che pensa la gente sul mio abbigliamento. Se devo piacere alle perone, devo piacergli per il carattere, modo di fare e non perché indosso una gonna che a malapena mi copre il sedere e una maglietta scollata che lascia intravedere il colore del reggiseno o no?!
Bene adesso che vi ho raccontato la mia noiosa e patetica vita, passiamo alla mia noiosa e patetica giornata.
Sono le 7:10 di mattina e io sono già sveglia. Mi sono lavata, vestita e, per accontentare Amber, ho messo un po’ di mascara, un filo di eye-liner e correttore per coprire le occhiaie. Ora sto facendo colazione e aspettando la mia amica che dovrebbe venire alle 7:40. Grandioso mezz’ora senza fare niente!! Uppi! Ora che ci ripenso non vi ho descritto Amber. Beh lei è… è stupenda; è una ragazza bellissima, bionda con occhi azzurri, con un fisico da modella e veste sempre benissimo, ma oltre a questo ha un carattere fantastico. Lei c’è sempre stata per me, mi ha sempre difeso dalle persone che hanno cercato di farmi  del male. Dice che con me può parlare senza sentirsi giudicata, con me è se stessa e mi vuole bene è per questo che continua a sprecare il suo tempo con una nerd, asociale e acida come me. Finisco di fare colazione e inizio a giocare con il mio telefono. Dopo un bel po’ di tempo controllo l’orario 7:49… strano di solito Amber è puntualissima e qualche volta viene anche in anticipo. Proprio quando accendo la tv sento il campanello bussare e vado ad aprire.
“Alla buon ora Madame” dico ironicamente.
“Buongiorno anche a te Tess. Oh sì, sto bene e tu?!” risponde facendomi ridacchiare.
“Andiamo vah” detto questo chiudo la porta alle mie spalle e ci incamminiamo verso scuola.
Quando arriviamo davanti ai nostri armadietti, che sono uno affianco all’altro, posiamo i libri e iniziamo a parlare e ridere come due ebeti.
“Tess,Tess… la banda di Styles ci sta squadrando da capo a piedi” mi avverte la bionda. Faccio per girarmi ma mi blocca “Aspetta, conto fino a 20 o si accorgeranno che stiamo parlando di loro” mi avverte. Conto fino a 20 mentre Amber fa finta di parlare e poi giro la testa incontrando un paio di occhi smeraldo. Mi rigiro verso la mia amica.
“Perché mi sta fissando?! Cosa vuole ora?!” chiedo.
“Ehm… vediamo forse perché oggi hai indossato i jeans che ti ho regalato, e tanto per la cronaca sono bellissimi e ti evidenziano benissimo il culo, e una maglietta un po’ attillata che mette in mostra il tuo vero fisico, non come quelle felpone che ti fanno sembrare obesa” si ferma prende fiato e continua “Oh e poi ho notato che hai messo il corettore, l’eye-liner, che a proposito ti sta d’incanto e il mascara che evidenzia le tue ciglia lunghe”
“Hai finito di descrivermi da capo a piedi?! Sì , mi sono vestita diversamente e truccata… ma a lui che cazzo gliene fotte?!” chiedo prendendo i libri per l’inizio dell’ora.
“Tess è un maschio… e tu oggi sei particolarmente bella e sexy è ovvio che ti abbia adocchiato”
“Cazzate. I suoi compagni non fanno altro che ripetermi quanto io sia sfigata e tutto…”
“Ti hanno mai detto che sei brutta?!” chiede.
Io assumo un’aria pensierosa e ora che penso…
“No, non mi hanno mai insultato sulla mia faccia o il mio corpo… ma sui vestiti sì”
“Come pensavo… andiamo a lezione la campanella suona tra un minuto”
*Ora di merenda*
Dopo aver sopportato un ora e venti le spiegazioni della materia più orribile che possa essere stata inventata, io e la bionda rimaniamo nel corridoio dato la poca voglia di cibo. Mentre parliamo vediamo uscire Harry dal bagno delle ragazze dirigersi verso il suo gruppo per poi iniziare a pomiciare con quella zoccola di Emily Dowson. Dio quanto la odio lei è la tipica puttana che hanno tutti i licei… con una sola differenza lei è la puttana personale di Harry Styles nonché ragazzo più ambito dalla fauna femminile di tutto il liceo. E con questo vi ho proprio detto tutto. Ho una sola parole per descriverla: P-A-T-E-T-I-C-A.*
NOTA AUTRICE*
Heiiii come vi sembra l'inizio?! A me piace molto questa storia sperio sia lo stesso per voi... fatemi sapere cosa ne pensate. È IMPORTANTE.A due recensioni continuo. kiss kiss :*

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Capitolo 2
*** Please No... ***


Harry’s POV
“Oggi la sfigata si è vestita in modo decente e si è anche truccata, sta decisamente meglio” dice Zayn di punto in bianco.
Concordo con lui oggi Tess è davvero… bella.
“Credo che se continua così da oggi in poi invece di prenderla in giro mi divertirò con lei in un altro modo” continua il moro.
“Ovvero…” chiede Emily.
“Sbattermela. Ovvero sbattermela” spiega lui come se fosse la cosa più normale e ovvia al mondo.
“Dubito che voglia visto come la trattiamo” si intromise Niall.
“E se non vuole la prenderò con la forza, semplice!” esclama.
*Non ti da fastidio che parlino così di lei?!*
E tu chi sei?!
*La tua coscienza*
Oh… e comunque no, perché dovrebbe darmi fastidio?!
*Domandavo perché è da stamattina che non le stacchi gli occhi di dosso…*
Se stai insinuando che mi piace allora hai fatto male i conti cara la mia coscienza.
“Hazza… pianeta chiama Harry” dice Emily sventolandomi una mano davanti agli occhi con la sua voce stridula. Dio, ma è sempre stata così stridula la sua voce, è insopportabile. Devo ancora capire perché me la porto a letto.
*Già me lo chiedo anche io*
Taci tu!!
“Eh?! Si che c’è?!” chiedo tornando alla realtà.
“Domani faccio una festa a casa e, ovviamente, siete invitati” ci informa la bionda.
“Invita anche quel bocconcino di Amber” dice Zayn.
“Non verrà mai senza la sua amichetta” afferma facendo una smorfia.
“E tu invita anche lei, genia che non sei altro” esclama Payne.
“Dio, ma sul serio state pensando di rivalutare l’idea che avete su quella ragazza?!” chiede alzando un sopracciglio.
“Non abbiamo mai negato che fosse bella, la prendiamo in giro solo per divertimento” continua Liam.
“Tu cosa ne pensi amore?!” mi chiede Emily. Perchè cazzo mi ha chiamato amore?! Ma sul serio crede che io e lei stiamo insieme?! Solo perché me la scopo non significa che io e lei siamo una coppia.
“Penso che i ragazzi abbiano ragione, in più io non ho mai avuto una fissa particola nel prenderla in giro. A me quella ragazza è indifferente” affermo facendo spallucce.
“E va bene vado ad invitarle” dice sbuffando.
Tessa’s POV
“Tess stasera non ho niente da fare che dici se vieni da me, guardiamo un film e se vuoi rimani a dormire a casa mia?!” propone Amber.
“Certo che sì” confermo.
“Puttanella a ore dodici” afferma la mia amica con aria scocciata e io mi giro per vedere la Dowson venire verso di noi e tutto il gruppetto di Styles fissarci. Cosa cazzo vogliono tutti ora?!
“Ehi Amber” la saluta sorridendo per poi girare lo sguardo verso di me “Ehi…Tess?!” chiede per conferma.
“Ciao Emily” saluto con un sorrisino palesemente falso.
“Allora domani sera i miei non ci sono e io avevo pensato di organizzare una festa, verrete?!”
“Certo che ci saremo” afferma la mia amica ricevendo un’occhiataccia da me che provocano alcune risate all’interno del gruppo dei fighi.
Emily sorride in modo vittorioso e poi se ne va.
“Ma che cazzo Amber… sai che odio lei e i suoi amichetti” mi lamento.
“Lo so, lo so… ma ehi è un modo per farti conoscere, dai su ci divertiremo”
“E va bene, ma io non ho nessun vestito da mettermi”
“Don’t worry babe” mi fa l’occhiolino facendomi sorridere.
/ora di spagnolo/
Sono seduta nel baco con Amber, per fortuna abbiamo tutte le lezioni di spagnolo in comune. Tutti chiacchierano e si siedono sui banchi a
causa dell’assenza della prof.
Ad un certo punto la porta si spalanca rivelando la signora. Ramirez. L’insegnante di spagnolo (madrelingua).
“Buenos dias chicos. He traìdo los resultados de la tarea” (Buongiorno ragazzi. Ho portato i risultati del compito)
Prende i compiti dalla sua borsa e li inizia a distribuire. Ho preso 9. Evvai io adoro lo spagnolo.
“Styles un altro quattro”
“Che peccato prof… non sono portato” dice lui senza un minimo di preoccupazione.
“Già ed è per questo che ho deciso che la signorina… Rossi le farà da tutor” esclama. Che cosa?! Vecchia befana, zitella cosa cazzo ti viene in mente?!
“Lei è d’accordo signorina?” mi chiede.
*No, no, no, dì di no.. che aspetti?!*
“Certo prof” dico sconfitta.
*Ma sei idiota o cosa?!*
Smettila tu, non avevo scelta! Potevo mai rifiutarmi.
*Tessa Rossi sei consapevole del fatto che sei andata a cacciarti nella tana del lupo?!*
Non c’è bisogno che me lo ricordi sai?! Sono appena rimasta sconvolta e paralizzata non vedi?!
“Bene dovrete vedervi tutti i giorni. Signorina deve fargli ripetere tutto il programma, ha delle lacune molto forti sugli errori di ortografia” mi informa la prof.
“Certo prof, non si preoccupi, farò del mio meglio” dico cercando di sembrare il più rilassata possibile.
“Iniziate la settimana prossima” ci informa la professoressa.
L’ora di spagnolo passa con me che non faccio altro che maledirmi mentalmente per aver accettato.
Io e Amber ci incamminiamo verso i cancelli della scuola quando sento qualcuno chiamarmi. Mi giro e incontro i suoi occhi. Due pozzi verdi.
“Cosa c’è Styles?!” chiedo con tono scocciato.
“Ehi neanche a me fa piacere passare del tempo con te, ma sinceramente non voglio rischiare di perdere l’anno di nuovo,
per quella vecchia bisbetica, quindi invece di cominciare la settimana prossima presentati domani a casa mia verso le 16:00” dice
e fa per andarsene, ma lo fermo.
“Ehi genio non so dove abiti” gli ricordo.
“Hai presente quella casa grande e bianca non distante dalla tua?!” chiede.
“Si ma che c’ent…” cerco di dire ma m’interrompe.
“Quella è casa mia. Sii puntuale, mi raccomando”
Subito se ne va senza aspettare una mia risposta. Io sbuffo e prendo Amber a braccetto per uscire da quell’inferno
che conosciamo più comunemente come scuola!!
Ora sono a casa. Butto il mio zaino a terra e mi congedo andando in camera con un “non ho fame!!”
Mi butto sul letto a peso morto e inizio a pensare.
*E così dovrai passare più tempo con il puttaniere che per tutto il secondo e primo anno non ha fatto altro che offenderti e prenderti in giro*
Cosi sembra…
*Così sembra?! Così sembra?! Ma ti senti quando parli. Lo dici come se fosse la cosa più normale di questo mondo!*
Senti hai rotto il cazzo. Cosa posso farci se non mi sono potuta rifiutare e poi lo hai detto tu stessa, il primo e il secondo anni mi insultava adesso non più.
*Si, ma i suoi amichetti?! Che mi dici di loro?!*
Ti dico che sono più di cinque giorni che non mi calcolano. Suppongo che abbaino smesso di tormentarmi.
Meglio così perché sono circa tre giorni che non tocco una lametta.
*E non hai idea di quanto questo mi faccia felice ma… sul serio sta attenta! Anche alla festa*
Sì mamma…
Dopo aver discusso con la mia coscienza inizio a farmi i compiti così per le 18:00 sono libera e vado a casa di Amber.
/19:00/
“E? Hai scelto il film?! Sono qui da un ora e non siamo state capaci di fare un discorso serio senza ridere per più di due minuti e non hai neanche scelto un film” le ricordo.
“Ehi non è colpa mia se quello stronzo di mio fratello si è fregato i film migliore” si difende.
Dopo circa mezz’ ora riusciamo a trovare un film.
Arrivata la sera ci mettiamo in pigiama e andiamo a fare visita a Morfea e il mondo dei sogni.
NOTA AUTRICE
Detto. Fatto. Ho detto che a 2 recensioni aggiornavo ed ecco qui il nuovo capitolo. Spero vi piaccia, fatemi sapere. Come al solito altre 2 recensioni e continuo.

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Capitolo 3
*** Her Lips ***


Tessa’s POV
Eccomi qui, sono le 6:30 e io sono già sveglia, ma sono ancora sdraiata a pensare. Pensare come dovrò fare oggi. Voglio dire che, oggi devo andare a casa di Styles per fargli da tutor di spagnolo. Uff ma perché ho la media del nove e eppure non mi impegno poi così tanto, faccio quello che c’è da fare e basta. Bah… di certo non mi lamento per i voti, ma sinceramente a me non piacciono le cose facili e i miei voti sono presi in maniera facile. Io non sono la secchiona che non esce per studiare matematica, trigonometria o fisica, al massimo non esco perché adoro starmene chiusa in casa con un romanzo, un plaid e una tazza di cioccolata calda.
*Hai finito di raccontare la tua serata ideale?! Bene adesso alzati, vestiti e sveglia Amber!!*
Okay, d’accordo ho capito. Quanto sei antipatica, stavo solo facendo un’ampia riflessione su quello che piace fare.
*Troppo ampia per i miei gusti e ora alza quel culo dal letto*
Finezza porta mia eh…
Mi alzo dal comodissimo letto di Amber, prendo le mie cose e vado a sistemarmi in bagno. Indosso un jeans blu chiaro, attillato che la mia amica mi ha regalato e una maglietta bianca con la scritta in rosso “Shut Up And Kiss Me” con un bacio e un rossetto vicino. Mi faccio una linea decente di eye-liner e metto un po’ di mascara, lascio i capelli sciolti e vado a svegliare Amber.
Inizio a scuoterla dicendo di alzarsi, ma tutto quello che ricevo sono dei mugolii senza senso.
“Amber svegliati!! Dai, ricordi l’ultima volta che non ti sei svegliata cos’è successo ?!” alle mie parole la bionda si alza di scatto.
“Non lo rifaresti” dice cercando di convincere più te stessa che me.
“Oh si, ho già l’approvazione di tua madre e tuo fratello se, casomai, trovassero le lenzuola bagnate da acqua gelida” la informo con un ghigno malefico.
“D’accordo mi alzo” si leva le lenzuola di dosso, prende i vestiti e corre in bagno.
Io, nel frattempo, scendo per andare a fare colazione.
“Buongiorno signora Collins!!” esclamo con un sorriso a 32 denti.
“Buongiorno tesoro, ma quante volte dovrò ripeterti che puoi chiamarmi Celine” mi ripete mente mi passa la colazione.
“Hai ragione Celine”
“Amber?!” chiede.
“Oh si sta vestendo” la informo.
“Hai dovuto usa la tecnica –secchio d’acqua ghiacciata-?!”
“No, per fortuna è rimasta traumatizzata dall’ultima volta e appena glielo nomino scatta in piedi” le dico ridacchiando.
“Chi scatta in piedi?!” chiese Amber entrando in cucina.
“Tu… appena ti nomino il secchio d’acqua” le dico io.
“Ehi mi hai traumatizzata, non so se potrò andare avanti con la paura di essere svegliata con dell’acqua ghiacciata” dice lei con fare teatrale,
facendo ridere me e la madre.
Una volta finita di fare colazione Amber schiocca un bacio sulla guancia alla mamma e mi trascina verso scuola.
Appena entriamo troviamo la banda di Styles appoggiati ai nostri armadietti. Amber mi lancia un’occhiata come a dire
“tranquilla, respira,
ci sono anche io qui con te”.
Prendo un respiro profondo e ci dirigiamo verso gli armadietti.
“Scusate avete sbagliato armadietti o cosa?!” chiede la mia amica.
“No, siamo qui perché io devo assicurarmi che la tua amichetta si presenti per farmi da tutor” dice Harry.
Amber apre bocca per rispondere a tono, ma qui intervengo io.
“Ci sarò ok?! Sono una che mantiene la parola” lo informo guardando Niall che abbassa lo sguardo sulle sue converse.
“Buon per te… ragazzi andiamo” detto questo se ne va dandomi una spallata insieme alla sua banda.
“Perché mi hai fermato stavo per dirgliene quattro, è bello e tutto ma è un’ arrogante. Dio mio tutta la sua bellezza
è sprecata con quel caratteraccio.
“Gia…” dico semplicemente.
/Fine lezioni/
“Tess io vado, sicura che non vuoi che ti accompagni a casa di Styles?!” chiede la mia amica.
“No no tranquilla, non credo farà niente e poi sinceramente sono stanca di non potergli dire niente e subire. Da oggi in poi risponderò anche io a tono, anche perché ci sono un sacco di cose che mi vengono in mente di dirgli, ma non lo faccio per non essere presa in giro. Da oggi in poi si cambia scena”
“Così si parla! Brava io adeso vado. Fatti valere”
Ci salutiamo con un abbraccio e poi mi dirigo verso casa mia.
“Buongiorno gente, sono tornata” esclamo.
“Tesoro il pranzo è pronto io e Luke già siamo in cucina” esclama mamma.
Già una volta era “Io, Luke e papà”
Manca così tanto…
“Che si mangia?!” chiedo sedendomi affianco a mio fratello.
“Pasta al ragù” dice mamma.
“Mmm la mia preferita” dico inumidendomi le labbra.
Dopo aver finito di mangiare vado in camera e finisco i compiti. Terminati i compiti e sistemato la cartella guardo l’orario. Le 16:00 precise. Cazzo. Prendo libri, telofono e chiavi di casa e mi dirigo verso casa di Harry.
Una volta arrivata sono le 16:05. Busso e Styles mi apre il portoncino e mi scorta dentro casa.
“Alla buon ora eh”
“Ma se ho tardato solo di cinque minuti, sai anche io delle cose da fare il mondo non gira solo intorno a te se ancora non lo avessi capito” dico sedendomi sulla sedia vicino alla scrivania.
“Che caratterino… non ti facevo con questa linguaccia” esclama buttandosi sul letto e incrociando le mani dietro la testa.
“Ci sono molto cose che non sai di me… per fortuna… adesso iniziamo, prendi il tuo libro”
“Sissignora… da dove iniziamo?!”
“Allora iniziamo con la comprensione, io ti leggerò il brano a pagina… sessanta e una volta finito tu dovrai dirmi di cosa parla il brano quindi concentrati”
“E tu che mi dai se mi concentro?!”
“Una sberla… che vuoi che ti dia?!”
“Cioè fammi capire: io sono qui davanti a te, siamo in camera mia, vivo da solo e tu vuoi darmi una sberla?!” chiede incredulo.
“Sì, cosa c’è di strano” chiedo con tutta l’ingenuità di questo mondo.
“Come sei ingenua… le altre di sicuro avrebbero chiuso quel libro, si sarebbero alzate da quella sedia e mi sarebbero saltate addosso chiedendomi per favore di…” cerca di dire ma gli tappo la bocca.
“Ho capito, ho capito non c’è bisogno di… risparmiami i particolari, e comunque hai detto bene le ALTRE e io non sono le altre. Poi di sicura non te la do solo perché ti sei concentrato su un testo che saprebbe tradurre anche un bimbo di prima superiore” lo informo guardandolo in quei pozzo verdi. Lui dice qualcosa di incomprensibile e solo allora mi accorgo di avere ancora la mia mano sulla sua bocca così la tolgo di scatto.
“E poi scusa ma tu non hai una ragazza?!” continuo. Lui di tutta risposta scoppia in una fragorosa risata. Che bella risata che ha…
“Cazzo ridi?!” chiedo scocciata.
“Sul serio credi che io sia il tipo da relazioni? No perché se lo pensi allora sei fuori strada dolcezza.
“Allora primo: non chiamarmi dolcezza. Secondo: scusa se ti limoni Emily davanti a tutti e c’è chi può pensare che state insieme
e terzo: adesso chiudiamo questa discussione e iniziamo a studiare”
Harry’s POV
“D’accordo vai” le dico ì.
Lei inizia leggere il testo in spagnolo e io faccio di tutto per concentrarmi ma sinceramente non ci riesco… sarà perché mentre parla il mio sguardo ricade sulle sue labbra… sono delle labbra così rosse e sono a forma di cuore e…
*Harry!! Stai pensando che vorresti baciare le sue labbra?!*
Eh? No, io… stavo solo osservando, non voglio baciarle…
*Sei proprio sicuro?!*
…s-sì e adesso fammi concentrare altrimenti chi se la sente dopo.
Stavolta cerco di concentrarmi sul testo… facile.
“Allora spiegami di che parla?!”
“Beh da quello che ho capito… c’è questo ragazzo che scrive ciò che pensa, cioè lui non crede nell’amore ma appena conosce questa ragazza, che secondo lui è diversa, non fa altro che pensare alle sue labbra, alla sua risata, alla voglia che ha di baciarla, e tutti gli dicono che è innamorato ma lui non vuole ammetterlo a se stesso…” concludo. Lei mi guarda interessata a bocca aperta.
“Ehm… wow… non credevo lo avessi capito, bravo risposta esatta, adesso cerco qualche altra cosa da fare” dice mentre torna a sfogliare le pagine del libro. Io la osservo, osservo il modo in cui si inumidisce le labbra… scommetto che sono così morbide se solo…
Cazzo Harry riprenditi!! Stai fantasticando sulle labbra di una ragazza che hai preso in giro tutto il primo e secondo anno di liceo.
Okay ho capito che è cambiata, è più bella, e  quei jeans che la rendono così sexy e tutto ma… non puoi insomma ti è sempre stata sul cazzo.
Anche se un pensierino sul portarmela a letto e poi scomparire di certo non me lo leva nessuno… ma non posso farlo per ora perché comunque dovrei vederla per le ripetizioni.
Cazzo però quella vecchia bisbetica non si poteva fare i cazzi suoi?! Se non mi avesse assegnato un tutor a quest’ora starei scopando
con qualcuna e sbattendomene altamente di spagnolo. Invece eccomi qui seduto di fronte a lei e fantasticando sulle sue labbra o sul portarmela a letto.
nota autrice
Ed eccomi qui col terzo capitolo.
Ringrazio tutti quelli che leggono la mia storia, quelli che recensiscono e quelli che la seguono. Come sempre a 2 recensioni aggiorno
ma se me ne lasciate 3 non mi offendo eh… Alla prossima e fatemi sapere cosa ne pensate della coppia Harry e Tessa.

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Capitolo 4
*** Make Her Fall In Love..? ***


Tessa’s POV
Harry sta facendo un esercizio di spagnolo molto semplice, ma nonostante tutto vedo che è in difficoltà perché ogni tanto corruga le
sopracciglia o arriccia le labbra.
“C’è qualcosa che non va?!” chiedo.
Lui passa lo sguardo da me al libro per poi annuire.
“Potresti venire a darmi una mano?!” chiede sedendosi meglio sul suo letto. Io mi avvicino per vedere.
“Non capisco cosa c’è scritto qui, vedi…” e mentre io lo ascolta, all’improvviso con una mossa mi tira dal braccio facendomi sedere a cavalcioni su di lui. Sorride con un ghigno malizioso stampato in viso. Oh cazzo. Cerco di divincolarmi dalla sua stretta ma è tutto inutile dato che è molto più forte di me. Lo guardo negli occhi e per un attimo mi ci perdo. Lui sposta lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra mentre il mio respiro diventa più affannoso. Sto sudando freddo, cazzo.
*Attenta, il suo obbiettivo di certo non è avere una conversazione guardandoti meglio negli occhi!*
Ma non mi dire coscienza cara.
Inizia ad avvicinarsi, sento il suo respiro sulle mie labbra. All’improvviso, un angelo o un non so che di divino,
mi salva il culo facendo squillare il mio cellulare. Vedo Harry sbuffare e alzare gli occhi al cielo. Io scendo da lui per rispondere al mio telefono. Amber!!.
Vita mia ti ringrazio.
“Bionda” la saluto.
“Tess, dove cazzo sei, alle 17:30 dovevi essere qui per vestirti con me e andare alla festa!!” urla.
“Sul serio?!” chiedo incredula. Guardo l’orologio. Le 18:00. Cazzo.
“Adesso arrivo Amber” esclamo e chiudo la chiamata.
Raccolgo le mie cose e noto Harry con uno sguardo confuso.
“Che succede?!” chiede finalmente alzandosi dal letto.
“Devo andare, dovevo essere a casa di Amber alle 17:30 e sono le 18:00” dico raccogliendo freneticamente le mie cose.
Appena ho terminato mi accompagna alla porta, sto per varcare la soglia quando sento due braccia forti cingermi i fianchi. Mi fa sbattere la schiena contro il suo petto.
“Lascia almeno che ti saluti come si deve, piccola” esclama mentre sposta i miei capelli al lato. Mi gira in modo da farmi trovare a pochi centimetri dal suo viso.
Cazzo, allontanalo, inventati una scusa!
“Sono già abbastanza in ritardo Styles” dico divincolandomi dalla sua presa.
“Domani stessa ora” continuo per poi uscire da quell’inferno con tanto di diavolo.
Passo per casa, poso i libri e metto il mio vestito in una busta per poi correre a casa della mia amica.
Una volta arrivata busso alla porta e mi viene ad aprire.
“Scusa per  il ritardo, ma Styles non si decideva ad imparare” ansimo a causa della corsa.
“Hm, c’è qualcosa che dovresti dirmi?!”
“Styles… ha… cercatodibaciarmi” dico tutto d’un fiato.
“Eh?! Scandisci bene le parole”
“Ha cercato di.. di.. di baciarmi” dico finalmente.
Amber di tutta risposta sgrana gli occhi e rimane a bocca aperta.
“Perché ti stupisci tanto?!” chiedo.
“Perché ci ha sempre provato spudoratamente con le puttanelle, non con le ragazze normali” afferma.
“Allora io non sono una ragazza normale…” affermo con tristezza.
Ricordare il passato mi fa sempre male.
“Ehi non prendertela intendevo dire le puttanelle, puttanelle. Tu hai dovuto farlo! Sei stata costretta, non lo hai fatto perché così ti diceva la testa.
Non credere mai, e ti ripeto MAI di essere come loro capito?!”
Annuisco semplicemente e sospiro per poi iniziare a cambiarmi.
Ho scel… o meglio Amber ha scelto per me un vestito blu elettrico, corto fin sopra le ginocchia, con le maniche lunghe fino al gomito.
Mi consiglia di lasciare i miei capelli ondulati sciolti e così faccio.
“Posso truccarti io?!” chiede sorridendo.
Sospiro e mi arrendo.
“E va bene, fa solo che non me ne penta”
“Oh non te ne pentirai tesoro”
Mi fa sedere su una sedia e inizia a darmi indicazioni per truccarmi meglio.
Dopo 5 minuti finisce di truccarmi e mi ordina di guardarmi allo specchio.
“Sei semplicemente bellissima Tess”
“Lo credi sul serio?!” dico guardando la mia immagine. Effettivamente non sono niente male. Voglio dire, non sembro nemmeno io.
Harry’s POV
“Capisco ma perché non vuoi che gli altri lo sappiano?!” chiede il mio migliore amico.
“Non devono saperlo Lou, primo: perché lo direbbero ad Emily e lei mi serve per scopare e secondo: inizieranno a prendermi in giro
o stuzzicarmi con lei e sai che non sopporto essere stuzzicato” lo guardo con aria minacciosa.
“Okay, starò zitto, ma non c’è niente di male nel voler portare a letto una verginella e poi lasciarla eh! Lo hai sempre fatto”
“Lo so, è solo che l’aiuto a spagnolo mi serve e lo hai detto stesso tu è solo una verginella del cazzo, dopo averle tolto
la verginità per divertimento non mi vorrà più vedere, e tutti nella mia classe hanno la media del quattro a spagnolo” dico esasperato.
“E poi non me la darà mai!” esclamo.
“Falla innamorare allora”
“Farla innamorare?! Intendi che dovrei trattarla bene e fare quelle cose da film romantici?!”
“Esatto e una volta innamorata te la darà senza problema, poi una volta successo la ignorerai”
“Hm è crudele… mi piace, lo farò”
“Bene adesso andiamo alla festa, ho bisogno di scoparmi qualcuno, sono cinque fottutissimi giorni
che non mi sbatto qualche troietta” afferma Louis.
“Sei in crisi di astinenza?!” domando ridacchiando.
“Oh ci puoi scommettere amico”
Dopo aver finito la chiacchierata prendiamo la mia Rang Rover nera e ci dirigiamo verso casa di Emily.
Appena arriviamo, bussiamo e un ragazzo tutto fatto viene ad aprirci. Entrando in casa si vedono un sacco di ragazze coperte poco e
niente e un sacco di ragazzi che si scatenano sulla pista da ballo.
Che la festa abbia inizio.
NOTA AUTRICE
Weilààà gente come va?! Bene?! Sono contenta per voi.
Ed eccoci qui al quarto capitolo. Spero vi piaccia sta volta aggiorno a 3 recensioni. Alla prossima J
-Rosy Xx

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Capitolo 5
*** Steve... ***


Harry’s POV
Bip… Bip… Bip…
“Giuro che un giorno accenderò un falò e ti ci butterò, così, finalmente, andrai al diavolo” esclamo con voce impastata dal sonno. Con la mano sinistra inizio a cercare il pulsante per spegnere la sveglia, ma, sfortunatamente, cade per terra.
Peccato!
Non ho nessuna voglia di andare a scuola, specialmente dopo la festa.
A chi cazzo viene l’idea di fare una festa il venerdì sera quando il giorno dopo c’è scuola?!
Se non fosse che oggi ho un ora libera e anche Emily, il che significa scopare nei bagni, non andrei a scuola.
Riluttante mi alzo dal mio caro e fedele compagno di scopate e sogni erotici e mi dirigo verso il bagno.
Una volta lavato scelgo di indossare dei pantaloni neri e una maglietta dello stesso colore. Lascio che i miei ricci ricadano sulla fronte e vado in cucina a fare colazione.
Dopo aver fatto colazione salgo sulla mia Rang Rover e mi dirigo verso la struttura che più odio.
Quando arrivo a scuola, parcheggio la mia macchina al solito posto e raggiungo i miei amici.
“Oh si la Rossi ci sa proprio fare” esclama Josh.
Aspetta… la Rossi è… Tessa.
“Tessa… Tessa Rossi?!” chiedo io e lui annuisce.
“Ma non era vergine?!” chiede Louis.
Josh di tutta risposta scoppia in una fragorosa risata.
“Ma chi?! La Rossi?! Oh, voi non sapete niente…” esclama il biondo.
“Potresti raccontarcelo?!” chiedo.
“Quando il padre adottivo di Tessa morì la madre fu cacciata dal lavoro perché non faceva altro che fare assenze. La sua famiglia stava andando a finire in mezzo alla strada e così, visto che non riusciva a trovare lavoro per sostenere la casa, incontrò un signore. Ricordate quel signore che sembrava un drogato che a volte si presentava fuori la scuola?!” chiede e tutti annuiamo “Bene lui è coinvolto in un giro di… prostituzione. Quando lo incontrò lui le assicurò tanti soldi e lei, disperata com’era, accettò” conclude.
“Cioè tu stai cercando di dirci che la sfigata è stata una prostituta in passato?!” chiede Zayn.
“Proprio così” esclama Josh.
“E com’è ?!” chiede nuovamente il moro.
“Uhh… ha delle mani esperte e poi non potete immaginarvi cos’è capace di fare con quella bocca…”
Josh continua a raccontare su quanto brava sia Tessa a far eccitare un uomo mentre io mi perdo nei suoi pensieri.
Tess… Puttana… Esperta…
Non posso crederci! Cioè ha sempre dato l’aria di essere una ragazzina innocente che non ha mai fatto niente e invece vengo a scoprire che era una prostituta.
*Vuoi ancora farla innamorare per poi spezzarle il cuore?!*
Ehm… no… mi sentirei in colpa. Dopo tutto quello che ha passato, che le ho fatto passare io con i ragazzi, sinceramente non me la sento di ferirla ulteriormente. So che la mia natura è comportarmi da bastardo, ma ehi, ha già una vita di merda perché devo rovinargliela di più?! Non mi ha fatto niente di male anzi… mi sta dando una mano.
“E ora come mai ha smesso?!” chiedo all’improvviso.
“Mi hanno detto che è stata lei a rinunciare qualche mese fa, non ho idea di come abbia fatto, solitamente non si può uscire così facilmente da questi giri quindi, ma lei ci è riuscita” spiega e annuisco.
Tessa’s POV
“E ?! Non mi hai ancora confermato se Josh è bravo o no” mi ricorda Amber.
“Hmm… non è male ma non è neanche il dio del sesso…” spiego facendo spallucce.
“No per questo titolo abbiamo già il capitano di football e puttaniere di questa scuola Harry Styles” dice con fare teatrale ridendo e facendomi unire a lei.
“Shh… non urlare vorresti far sentire a tutto l’istituto che stiamo parlando di Styles” affermo continuando a ridacchiare.
“A proposito… oggi devi andare di nuovo da lui giusto?!” chiede la mia amica.
“Oh yeah…” affermo un po’ scocciata.
“Solito orario?!”
“Sì… no, non chiedermi di uscire stasera non ne ho voglia” le dico.
“E dai non puoi restare tutto il tempo chiusa dentro casa”
“Ieri sono venuta alla festa e mamma si è infuriata quindi stasera non mi avrebbe fatto uscire comunque e poi non ne ho voglia… facciamo la prossima settimana”
/Uscita da scuola/
All’uscita da scuola saluto Amber e mi incammino verso casa. Mi sento leggermente osservata e quindi ogni tanto mi guardo alle spalle. Ad un certo mi punto mi giro trovandomi davanti lui con altri due uomini muscolosi dietro.
Rimane a fissarmi con un ghigno malefico stampato in faccia.
“Ma ciao Tess” mi saluta.
“Steve… c-che ci f-fai tu qui?!” chiedo balbettando.
“Oh sono venuto a farti una bella sorpresa Tess… non sei felice di vedermi?!”
“C-cosa vuoi”
“Devi tornare a fare la puttana…” esclama con tutta la tranquillità del mondo.
“N-no…” balbetto nuovamente.
“Ah no?! Bene. Ragazzi.” fa segno col capo agli uomini dietro di lui. Uno di loro mi si posiziona dietro tenendomi ferma e l’altro inizia a tirarmi pugni nello stomaco.
“Questo succede quando mi si dice di no Tessa… sei solo una puttana e questo non cambierà mai” dice ridendo mentre io continuo a sputare sangue.
Un altro colpo e non vedo più niente.
Buio.
Amber’s POV
“Ehi bambolina! Dove stai andando tutta sola” esclama Zayn mentre cammina verso di me portandosi la sua banda più Emily e la sua amica oca.
“Cazzi tuoi Malik?!” chiedo acida.
“Uhh che hai bevuto latte andato a male?! E comunque è logico che stai andando verso casa e noi abitiamo tutti da quelle parti avevamo pensato di chiederti se volevi unirti al gruppo”  esclama la biondina con la sua voce stridula.
“E va bene” sbuffo e mi incammino con loro.
Mentre camminiamo Malik inizia  a fare le solite battutine idiote ad un certo punto noto il corpo di una ragazza steso per terra.
“Ragazzi chi è quella per terra” chiede l’amica di Emily.
Io assottiglio gli occhi per vedere meglio e…
“Oh mio Dio!!” esclamo correndo.
Appena arrivo davanti al corpo steso sull’asfalto della mia migliore amica tutti mi raggiungono. Mi butto in ginocchio davanti a Tessa iniziando a piangere.
“Sapevo che non avrei dovuto lasciarti sola… guarda come ti ha ridotto” dico tra le lacrime mentre le tengo una mano.
“E voi che aspettate chiamate qualcuno, cazzo. Non vedete che ha perso i sensi” continuo a gridare.
“Louis aiutami a prenderla la portiamo a casa mia!” esclama il riccio.
Louis aiuta Harry a prendere il corpo della mia amica per portarlo a casa sua che è a pochi passi da qui e tutti noi li seguiamo.
/Un’ora dopo/
“Harry cazzo hai chiamato questo fottuto dottore” urlo istericamente.
“Sì Amber ora devi solo calmarti e…”
“Calmarmi?! Mi stai chiedendo di calmarmi?! La mia migliore amica è stata picchiata da un lurido verme, adesso ha perso i sensi ed è in quello stato da più di un’ora e tu mi chiedi di calmarmi?! Come cazzo faccio?!” urlo.
“Zayn valle a prendere un bicchiere d’acqua” ordina Harry mentre mi fa sedere. Zayn arriva subito con un bicchiere d’ acqua che mando giù tutto d’un sorso.
“Allora respira e dim… dicci chi è stato?!”
“Sicuramente è stato lui Steve… non so se sapete che lei prima lavorava da…” lascio in sospeso la frase sperando che capiscano e subito annuiscono.
“Bene… le è voluta uscire perché ben più di una volta degli uomini hanno cercato di ucciderla e allora ha rinunciato, ma Steve non era d’accordo… l’ha tormentata per mesi interi, ultimamente sembrava essersi calmato, ma a quanto vedo mi sbagliavo” dico e scoppio di nuovo a piangere.
Nel frattempo suona il campanello. Harry giuda il dottore nella sua camera.
Dopo un quarto d’ora che quel fottuto medico sta controllando Tess esce. Mi alzo di scatto vedendolo arrivare e subito lo assalgo di domande.
“Allora?! Come sta?! Mi dica che sta bene… è grave?! La prego parli”
“Signorina si calmi e mi lasci parlare. Innanzitutto sta bene, ora sta risposando dovrebbe svegliarsi tra un’oretta, suppongo. No, non è grave, ma i colpi ricevuti sono stati molto dannosi. Le hanno procurato vari lividi e tagli che ho medicato. Per fortuna non ha perso molto sangue e se la lasciate riposare entro una settimana circa tornerà come prima” esclama il medico. Io, d’ impulso, gli butto le braccia al collo e lo abbraccio ringraziandolo di tutto.
Nota AUTRICE
Hola chicos!! Ed eccoci qui… visto cosa succede con Tess?! Non ve lo aspettavate eh?! Comunque spero che il capitolo vi piaccia e ringrazio tutti quelli che leggono e recensiscono la mia storia. 4 capitoli e 14 recensioni. Wow. Non avrei mai pensato che potesse piacere almeno un po’. Mi farebbe piacere sentire le vostre opinioni al riguardo. Ah… dimenticavo, stavolta aggiorno a 4 recensioni.
Bye Bye…

 

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Capitolo 6
*** Friends ?! ***


Tessa’s POV
“Si Amber… non preoccuparti, certo che ti chiamo. Lo so che non la prenderà bene, ma per ora deve accettarlo.”
Sento una voce parlare con la mia migliore amica. Apro gli occhi, mi metto seduta sul letto e sbadiglio.
Mi guardo intorno e non riconosco la stanza.
Okay è chiaro che non sono a casa mia, ma allora… dove sono?!
La maniglia si apre rivelandomi Harry e così anche la risposta alla mia domanda.
“Cos’è successo?! Che ci faccio qui?!”
“Una domanda alla volta. Sei qui perché ti abbiamo trovato sulla strada senza sensi.” mi risponde sedendosi sul letto vicino a me.
Ora ricordo. Steve… mi ha fatto picchiare e lasciata in mezzo ad un marciapiedi senza sensi. Stronzo…
Cerco di alzarmi, ma sento un dolore lancinante sulle gambe e nello stomaco e quindi sono costretta a restare nella mia posizione.
“Non puoi muoverti devi rimanere a riposo, i colpi sono state molto forti e ti hanno lasciato moltissimi segni” mi spiega il riccio.
“Ma io devo andare a casa mia, Angel sarà preoccupata io dev…” cerco di dire ma mi interrompe.
“Non devi preoccuparti di niente, Amber ha già chiamato tua mamma dicendole che starai da lei per tutta la settimana
ed è andata a prenderti dei vestiti” mi informa.
“Oh… ma non riesco a muovermi”
“Infatti resterai qui, ma tua madre crederà che stai da Amber, mi ha spiegato che lei non sapeva niente di quello che hai fatto
e quindi se ti avesse visto così si sarebbe preoccupata, così abbiamo concordato che saresti rimasta da me tutto il tempo necessario per guarire”
Oh.
Aspetta quello che ho fatto…?!
“T-tu s-sai…?!” chiedo balbettando e lui annuisce dispiaciuto.
“Sì e so anche che quei tagli sulle tua gambe non sono dovuti alle botte che hai ricevuto, non sono così stupido… perché lo fai?!” chiede.
“Fare cosa?!” chiedo a mia volta.
“Perché ti tagli?! E non inventarti che ti sei tagliata perchè so riconoscere tagli fatti da una lametta… di proposito”
Lo guardo negli occhi e lui guarda me… non so se dovei. Inizio a sentire gli occhi pizzicare, ma non voglio piangere davanti a lui, mi ha già vista troppe volte debole non può accadere di nuovo.
“Avevo 15 anni…” inizio, ma mi fermo per prendere un sospiro e lo vedo che mi guarda per incitarmi a parlare.
“Avevo 15 anni quando mio pa… Rob” mi correggo “morì. Stetti una merda. Lui era l’unico, l’ unico in grado di capirmi. Lui mi faceva sorridere,
mi faceva sentire speciale, lo consideravo sul serio il mio papà… la settimana successiva alla sua morte licenziarono Angel
e Luke ed io non riuscivamo a trovare un lavoro così andai a bere in un bar e li incontrai Steve, l’ uomo che mi ha picchiata.
Gli raccontai la mia storia e lui mi offri di fare la prostituta e io accettai, non so neanche il perché. Inizia a lavorare e mi pagavano molto bene così decisi di continuare, finche una notte incontrai un uomo sulla quarantina. Era sadico. Porto con sé una serie di frustini, manette e tutti questi giochi erotici.
Non pensavo che il suo obiettivo sarebbe stato scoparmi per poi uccidermi. Fortunatamente riuscii a chiamare Steve, a lui conveniva tenermi viva visto che lo facevo guadagnare più di tutte e quindi mi aiutò. Dopo quella volta successe una seconda e una terza, da lì iniziai a tagliarmi. Perché mi resi conto che ormai non avevo niente da perdere: la mia vita era diventata una merda più totale. Mia madre piangeva in continuazione, Luke si ritirava tipo alle tre di notte e ubriaco,
Amber cercava di tirarmi sul il morale ma non ci riusciva e poi c’eravate voi… che non mi lasciavate mai in pace, eravate fissati sul ferirmi e tutto perché?! Per puro divertimento.
Così mi trasformai in quella persona che avevo sempre avuto paura di diventare. Autolesionista e puttana. Questa storia continua tutt’oggi pensavo di essere uscita da quel circolo vizioso del tagliarsi ma ieri sera dopo la festa, ero ubriaca e stamattina mi sentivo la testa scoppiare e mi sentivo giù, non ho idea del motivo così sono andata in bagno a farmi un bagno ma prima mi sono… beh, hai capito” dico tutto d’un fiato.
Mi sento come se mi fossi levata un peso dal petto e il perenne nodo che mi si forma in gola è sparito.
“Mi dispiace… n-noi non lo sapevamo” sembra davvero pentito e per un momento voglio credergli ma poi mi ricordo che lui è Harry Styles il ragazzo che non ha mai avuto sensi di colpa verso nessuno.
“Non scusarti, non ha senso piangere sul latte versato. Quello che è stato, è stato e non cambierà, purtroppo…e poi ho passato di peggio. Mi hanno dato della stronza. Mi hanno detto che sono cambiata, che sono acida. Che non ascolto mai gli altri. Che ho lo sguardo perso. Che sono apatica, pure che sono strana, ma la sai una cosa nessuno mi ha mai chiesto il perché e quindi io ho sempre fatto così: Ho stretto i denti, ho preso un forte respiro e sono andata avanti”
“Non ti facevo così sai?!” mi chiede con uno sguardo strano, quasi dolce.
“Così come?!” chiedo curiosa.
“Così forte… io non ce l’avrei mai fatta al posto tuo. Però voglio dirti una cosa non crearti muri indistruttibili, non allontanare le persone,
lasciale entrare nel tuo mondo.”
“Chi mai si disturberebbe a cercare di capirmi?! Nessuno! A nessuno importa come sta sul serio la povera Tess. Nessuno ha mai provato a capire la vera me, a parte Amber…”
“Io… io voglio provare a capirti, voglio aiutarti. Lasciami entrare”
Per un momento vorrei saltargli addosso e dirgli che lui è l’unico che può riuscirci perché a prescindere da quando mi torturava io lo amavo.
L’ho sempre amato… ma non posso ammetterlo neanche a me stessa, non posso permettermi di amare uno come lui.
“Non è così facile” esclamo sospirando e guardandolo in quei pozzi verdi.
“Lo so, so che è difficile fidarti di me, però non capisco il motivo per il quale quando ti ho vista distesa senza sensi il mio primo impulso era quello di trovare quel coglione e ucciderlo per essersela presa con una ragazza così innocente” dice mentre mi sposta una ciocca di capelli dietro l’orecchio “così bella…” continua mentre si avvicina alle mie labbra.
Non voglio allontanarlo… e anche se mi costa ammetterlo ne ho bisogno. Cazzo, se ne ho bisogno.
Chiudo gli occhi cercando di rilassarmi. Sento il suo respiro sulle mie labbra, i nostri nasi si sfiorano.
Drin, drin!!
Il campanello. Apro gli occhi e vedo Harry sbuffare e andare ad aprire. Inizio a respirare nuovamente. Non mi ero accorto di aver trattenuto il fiato.
Mi sistemo meglio su letto quando sento due braccia avvolgermi in un abbraccio caloroso. Ricambio non appena riconosco il profumo di Amber, è fissata con Chanel.
“Amica mia come stai?! Meglio?! Che cazzo è successo?! È stato Steve vero?! Lo sapevo giuro se ricapita io… io” inizia a farfugliare cose senza senso.
In questo siamo identiche, quando siamo nervose iniziamo a parlare a raffica.
“Calmati! Respira profondamente. Sto bene. Sì, è stato Steve con altri due uomini e non ricapiterà più te lo prometto” le dico ridacchiando.
“Altri due uomini” chiedono Harry e la mia amica all’unisco, sgranando occhi e bocche.
Annuisco guardando le lenzuola.
In questo momento sono così interessanti.
Silenzio.
Alzo lo sguardo e trovo Amber che mi fissa dispiaciuta e Harry che ha distolto lo sguardo e tiene le mani chiuse
in un pugno lungo i fianchi e la mascella serrata.
Perché questo comportamento?! A lui non è mai importato niente di me, perché ora fa finta che gli interessi e mi chiede di essere amici?!
Chi lo capisce è un genio.
“Ehi io sto bene”
“E questo è l’importante” mi dice Amber.
“Io vado a preparare qualcosa da mangiare, vi lascio da sole” esclama il riccio senza cambiare espressione.
Harry’s POV
Due uomini. Due fottutissimi uomini. Che schifo. Provo ribrezzo nei confronti di questi uomini, se così possono essere definiti.
Prendersela con una ragazza, fragile, sola e indifesa.
Anche io l’ho ferita innumerevoli volte, ma non ho mai osato arrivare alle mani.
Scendo per preparare qualcosa da far mangiare a Tess quando sento il telefono squillare.
Niall.
“Ehi amico” rispondo.
“Ehi come sta Tess?!” chiede il biondo.
“Bene, si è svegliata” lo informo.
“Oh bene perché vorrei parlare con lei…”
“Certo. Ora sta parlando con Amber vieni tra una mezz’oretta” gli dico e attacco.
/Mezz’ora dopo/
Amber se ne andata, Tess ha mangiato un panino e tra poco dovrebbe arrivare Niall.
Sto per andare da Tessa quando sento il campanello suonare.
Parli del diavolo e spuntano le corna.
“Hazza” mi saluto.
“Biondo” ricambio e lo faccio entrare.
“Sta in camera tua?!” mi chiede e io annuisco.
Niall mi sorride e va a parlare con la sua ex migliore amica mentre io faccio un po’ di zapping in tv.
Tessa’s POV
Sto ascoltando un po’ di musica nel letto di Harry.
Harry… è stato così gentile, così dolce e ha cercato di baciarmi, di nuovo…
Ma questa volta era diversa. Sentivo che lo voleva sul serio e non per una stupida conquista in più.
Devo confessarvi una cosa che non ho mai detto a nessuno, nemmeno ad Amber.
Il primo anno di liceo Harry e gli altri stavano al secondo anno ed erano già popolarissimi.
Tutte le ragazze più piccole e più grandi gli morivano dietro.
Inclusa io… Sì, lo so, non ve lo aspettavate.
Harry è sempre stato il mio ‘amore segreto’ ma poi quando iniziarono a prendersi gioco di me inizia ad odiarlo ed ora che
si sta comportando così con me mi fa sentire davvero bene.
Non voglio ricaderci, non posso…
Ad interrompere i miei pensieri è qualcuno a sedersi sul letto.
Levo le cuffie e vedo Niall.
“Che ci fai tu qui?!” chiedo freddamente.
“Avevo bisogno di parlarti”
“Beh io non voglio ascoltarti…”
“Ti prego… sono venuto qui per chiederti scusa per come mi sono comportato in questi anni, per non aver mantenuto la nostra promessa,
mi scuso per tutto. Mi manchi… mi manca la mia unica migliore amica che mi ha voluto bene sul serio”
Ohw che dolce! No, non posso cedere, mi ha ferito troppo.
“Che c’è hai litigato con i tuoi amichetti?!”
“No, ma sul serio mi manchi da morire, voglio che torniamo come prima”
“Niente sarà più come prima Niall… io mi sono fidata di te e tu mi hai deluso. Hai preferito far parte del gruppo dei più popolari e ignorarmi nel momento in cui io avevo più bisogno di te. Avevo bisogno di qualcuno al mio fianco che mi aiutasse a superare la morte di Rob non di qualcuno che mi prendesse in giro con i suoi nuovi amichetti fighi”
“Lo so, so che ho sbagliato e ti prometto che riuscirò a far sì che torni a fidarti di me… pensaci, non voglio che rispondo ora. Pensa a quanto ci volevamo bene… io ho bisogno della mia migliore amica con me, ti prometto che ti ascolterò, ti aiuterò e sarò l’ per te quando avrai bisogno di me” detto questo si alza dal letto, mi da un bacio in fronte e esce da dove è entrato pochi minuti fa.
Sono confusa! Non voglio che mi allontani di nuovo. Quando avevamo 10 anni mi promise che per me ci sarebbe stato sempre e comunque e poi mi fa tutto quello che mi ha fatto?! Non so, devo pensarci molto accuratamente…
Nota Autrice
Come promesso a 4 recensioni pubblicavo il quarto capitolo. Spero ci piaccia… credete che Tess dovrebbe fare pace con Niall?!
Fatemi sapere cosa vi piacerebbe succedesse tra loro. Bene ora mi dileguo. Aggiorno a 33-4 recensioni, sta a voi decidere. BYE BYE.

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Capitolo 7
*** The Kiss ***


Tessa’s POV

Ritornare o no?!

Non ne ho idea cazzo… non possiamo tornare amici come se niente fosse, lui mi ha ferita nel peggiore dei modi. Mi aveva promesso che mi avrebbe protetta e

qual è stato il risultato?!

Tre passati tra tagli, sofferenze e il sentirsi sola. Certo c’era Amber, ma con lei non avevo ancora vissuto niente, eravamo solo compagne. Ora è diventata essenziale per me, e anche Niall lo era…

Ricordo ancora il giorno della promessa.

Avevo circa 10 anni e lui 11, ero appena tornata da scuola triste perché le altre bambine mi prendevano in giro perché ero stata adottata.

*Flashback*

Sono appena tornata da scuola, non ho pranzato perché sono corsa subito in camera mia perchè le mie 'compagne' hanno iniziato a prendermi in giro sul fatto che mia madre non mi voleva ecc..

Non è giusto, ho solo 10 anni perché devo stare già così male, la vita a questa età dovrebbe essere spensierata, dovrei pensare a giocare con le bambole e invece eccomi qui a piangere per colpa della cattiveria delle persone.

Ad un certo punto sento qualcuno bussare.

“Chi è?!” chiedo asciugandomi le lacrime e tirando su col naso.

“Tesoro, sono papà, è venuto a trovarti Niall” sento la voce di papà dall’altra parte così mi siedo meglio sul letto.

“Avanti!” alle mie parole papà fa entrare il biondino.

“Ehi Tess come stai?! Tua madre mi ha detto che sei corsa in camera e sembravi molto triste” dice lui sedendosi vicino a me.

“Sì è vero Niall” confermo.

“Ti va di dirmi cos’è successo”

“Le bambine sono cattive con me”

“Cosa ti hanno detto?!” chiede preoccupato.

“Mi hanno detto che mia madre mi ha fatto adottare perché non mi ha mai voluto e che loro sono d’accordo perché sono brutta e antipatica”

dico scoppiando nuovamente in lacrime.

“Tessa non devi ascoltarle ok?! Loro sono cattive , ma tu non lo sei… tu sei troppo buona”

“Mi sento così sola Niall..”

“Ehi ma tu hai me e io ho te… non sarai mai sola”

“Come fai a saperlo?!”

“Te lo prometto! Prometto che ti starò sempre vicino, ti prometto che ti vorrò sempre bene, che ti proteggerò da chiunque voglia farti del male.

Prometto che resterò per sempre il tuo migliorissimo amico biondo e irlandese” dice facendomi ridacchiare.

“Promesso?!” chiedo.

“Promesso!” conferma abbracciandomi.

*Fine flashback*

Già… che promessa eh?!

Una promessa che non si è scomodato a mantenere… e io ho paura.

Paura che se torno a considerarlo il mio migliore amico lui farà qualcosa che mi farà soffrire né sono sicura.

Lui è cambiato… non è più il bambino a cui nessuno dà corda. Adesso fa parte del gruppo dei fighi, si scopa tutte le ragazze dell’istituto,

ha moltissimi amici e non so se potrò fidarmi ancora di lui.

“A che pensi?!” chiede il riccio.

Aspetta è entrato e non me ne sono accorta?!

“A quello che mi ha detto Niall…”

“Cosa ti ha detto?!” chiede corrugando le sopracciglia.

“Ehm.. tu sai che lui prima era il mio migliore amico e che ci conosciamo praticamente da quando abbiamo iniziato a camminare?!”

“Sì beh ci aveva accennato qualcosa…”

“Bene vuole che ritorniamo ad essere amici come prima”

“E qual è il problema, non ti seguo”

“Il problema è che io ho paura…”

“Paura di che?!”

“Vedi quando io ero piccola tutte le bambine mi prendevano in giro perché ero stata adottata.

Un giorno mi ritirai piangendo e Niall venne a chiedermi cosa fosse successo, io gli raccontai tutto e lui mi promise

che mi sarebbe rimasto sempre vicino e bla… bla… bla e il risultato penso lo abbiate notato tutti no?!”

“Sì…” sembra dispiaciuto.

Cerco di smuovermi per sistemarmi meglio sul letto, ma non riesco a muovermi perché sento un’altra volta un dolore lacerante al ventre.

“Merda” impreco “Se non riesco a muovermi come cazzo faccio ad andare a scuola domani?!”

“Forse non hai capito che starai una settimana a riposo il che vuol dire niente scuola per te”

“Che?! No, io non posso saltare scuola immagina se chiamano a casa e poi mia mamma viene a scoprire di tutto questo, non posso raccontarle di Steve e…” non faccio in tempo a finire che sento due labbra morbide tapparmi la bocca.

Mi sta baciando! Okay respira e ricambia Tess.

Harry inizia a muovere le labbra così calde e morbide sulle mie. Sembrano combaciare alla perfezione.

Le muove in modo esperto e passa la lingua sul labbro inferiore chiedendomi l’accesso. Dischiudo le labbra lasciando che le nostre lingue vengano a contatto.

Infilo le mani tra i suoi capelli e lui le posiziona sui miei fianchi cercando di avvicinarmi.

Dopo poco sento tempo che a me sembra infinito Harry interrompe il bacio.

“Cosa vuoi per cena?!” chiede tranquillamente come se niente fosse successo.

Cosa?! Ci siamo appena baciati e tu mi chiedi cosa voglio per cena?!

“Ehm… non lo so” dico cercando di riprendermi.

“Pizza?!” chiede.

“Per-fect” confermo.

“Come la vuoi?!”

“Bianca, wurstel e patatine”

Harry si alza e esce dalla stanza per andare ad ordinare le pizze.

Mi sento un po’ confusa…

Perché lo ha fatto?!

*Forse perché stavi parlando a raffica e ha voluto zittirti?!*

Mmm… dici?!

*Dico, dico…*

Bel modo di zittirmi.

Mi passo un dito sulle labbra… sento ancora il suo sapore alla menta e sorrido come un’ebete.

No, non di nuovo…

Harry’s POV

Cazzo. Perché l’ho fatto?!

È solo che stava iniziando a parlare a raffica e poi gesticolava e muoveva le labbra troppo velocemente che ho voluto provarle…

*Cazzo ma ti senti quando parli?! ‘Ho voluto provarle’?!*

Ma tu hai visto che cazzo di labbra che si ritrova?!

*Okay, sì, te lo concedo ma adesso?! Non puoi far finta che non sia successo niente*

E perché no?!

*Perché…. Ehm…. Non lo so ma non fare il cretino*

No, non metterò la questione del bacio in mezzo. Se sarà lei ad aver bisogno di spiegazioni allora le dirò che l’ho fatto solo per zittirla e fine della storia.

Dopo aver fatto una ‘chiacchierata’ con la mia coscienza ordino le pizze.

/Prima di andare a letto/

“Allora ti lascio un bicchiere d’acqua nel caso ti viene sete, domani devi cambiarti le bende e… ah dimenticavo domani mattina Amber si è offerta di farti compagnia” la informo.

“E la scuola?! Non può saltarla a causa mia”

“Non preoccuparti per lei. Si è offerta da sola nessuno l’ha costretta” le dico.

Lei abbassa lo sguardo e annuisce sconfitta.

Io esco dalla stanza degli ospiti e vado in camera mia. Mi spoglio per farmi una doccia.

Quando entro nel box doccia l’acqua è caldissima. Proprio quello che mi serve per far rilassare i miei muscoli.

Dopo aver finito esco e mi sistemo un asciugamano intorno alla vita. Indosso solamente i miei boxer e quando sto per mettermi

sotto le coperte mi viene una strana voglia di andare a vedere come sta Tess.

Attraverso il corridoio e entro nella ‘sua’ stanza.

Mi avvicino al letto e vedo che si è già addormentata. Ha le labbra socchiuse da dove escono piccoli sospiri.

La solita ciocca le ricade su un occhio e ha le mani sotto la testa. Sembra così tranquilla e… bella!

Nota Autrice
Buona sera a tutti. Scusate il piccolo ritardo ma ho dovuto studiare parecchio perché
domani ho gli esami di terza media, comunque passiamo al capitolo… cosa ne pensate?!
Finalmente abbiamo il primo bacio di Harry e Tess. Lasciatemi qualche recensione dove mi dite se vi è piaciuto il capitolo.

Come al solito a 4 recensioni aggiorno. Alla proxima

Bey Bye <3

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Capitolo 8
*** Do You Like Him?! ***


Harry’s POV
“Allora Tess è nella stessa stanza di ieri, resta quanto ti pare e visto che ti trovi aiutala a disinfettarsi le ferite e cambiare le bende” le dico cosa deve fare mentre prendo le chiavi di casa e della Rang Rover.
“Hehe che sei diventato una specie di papino per lei? Da quanto ti importa così tanto?” chiede la bionda.
Ottima domanda Amber….
“Ehm… non m’importa, ma trovo squallido il fatto che due uomini abbiamo messo le mani addosso ad una ragazzina che ha già i suoi problemi” le spiego, ma sembra che voglia convincere più me stesso delle parole che lasciano la mia bocca.
Okay è vero che trovo questa situazione orribile, non so spiegarmelo nemmeno io, però quando guardo Tessa negli occhi sento come il bisogno di proteggerla.
Adesso so cos’ha passato e cosa passa tutt’ora e mi sento in colpa perché non sono stupido… so di essere una delle cause dei suoi… dei suoi tagli.
“Amber io vado, ciao” esco sbattendo la porta, mi dirigo nella mia auto e percorro la strada per la scuola.
Amber’s POV
“Amber io vado, ciao” detto questo Harry esce sbattendo la porta.
E  adesso che gli è preso a quello?
Bah… io non lo capisco, iniziava a piacermi l’interesse che mostrava verso la mia amica e adesso?
Forse mi sono solo illusa che magari avrebbe potuto darle l’amore di cui lei necessita.
Pff che stupida! Sul serio pensavo che Harry-sonounputtanierefigo-Styles potesse provare qualcossa per qualcuno?!
Scuoto la testa cercando di rimuovere quei pensieri e mi dirigo al piano di sopra per vedere come sta la mia amora!
Appena entro la trovo che cerca di alzarsi, ma con scarsi risultati così le vado in contro e l’aiuto.
“Tess! Devi stare a riposo” dico facendola rimettere sul letto.
“Madonna che rottura! Non voglio starmi tutta una settimana sdraiata su questo fottuto letto” si lamenta.
E ha ragione…
“Lo so tesoro, lo so, ma non fare sforzi”
“Guarda che ci stavo riuscendo senza sforzi” mi dice acida.
“Eee ci siamo svegliate col la luna storta?”
Lei mi guarda e si addolcisce.
“Ahh… hai ragione, mi dispiace, è solo che tutta questa situazione non è facile. Insomma ho rischiato di andare in coma, sto mentendo ad Angie e in più sono segregata in casa Styles per una settimana se non di più e per colmo ieri…” si interrompe all’improvviso.
“Ieri… ?!” la incito a continuare.
“Ieri… mihabaciata” dice in fretta che non capisco niente.
“Potresti ripetere, non ho capito una beata minchia” le dico.
Sospira.
“Mihabaciata…”
“Eh? Scandisci le parole…”
“MI HA BACIATA okay?!” urla.
Oh… ehm non me lo aspettavo.
“E tu hai ricambiato?!”
Annuisce abbassando lo sguardo.
“Sì, ma credo l’abbia fatto perché ho iniziato a parlare a raffica e non riuscita a finire che mi ha tappato la bocca con un bacio”
“Posso farti una domanda?”
Annuisce leggermente.
“Ma a te Harry piace?!” le chiedo.
Si mordicchia il labbro inferiore e guarda altrove.
Oh-oh brutto segno!
Tessa’s POV
“Ma a te Harry piace?!”
Ottima domanda… Harry mi piace?!
Non posso negare che è un ragazzo da bava alla bocca e molto tempo fa presi una cotta per lui, ma a parte questo credo che… non lo so.
Devo dire anche che durante il bacio mi sono sentita stranamente, fottutamente, dannatamente bene. È stato come se mi fossi dimenticata di tutti i miei problemi, c’eravamo solo io e lui e nient’altro.
Però Harry ha un lato negativo… ovvero che se ricado nella sua trappola soffrirò.
Primo perché sicuramente non ricambierebbe e secondo perché anche se ricambierebbe mi farebbe soffrire quindi… non lo so.
       Sono confusaaa!
“Si o no?!” chiede nuovamente Amber non ricevendo una mia risposta.
“Non ne ho idea…” dico dispiaciuta.
“Ti è piaciuto il bacio?” chiede.
“Parecchio…”
“Ti ha fatto sentire bene”
Annuisco.
“Ti piace!” conclude.
“No, aspetta non arriviamo a conclusioni affrettate, il bacio mi sarà piaciuto solamente perché è un ottimo baciatore”
“Una persona può essere brava quanto vuoi a baciare, ma se questa persona non ti piace di conseguenza non dovrebbe piacerti il bacio”
Odio quando ha ragione…
“Okay okay… potrebbe piacermi giusto un pochino, ma non mi farò coinvolgere sentimentalmente con lui”
“Promettimelo” le sue parole sembrano una supplica, forse ha paura che mi faccia del male.
“Non posso promettertelo, ma cercherò di fare del mio meglio…”
Annuisce e finalmente chiudiamo l’argomento Harry.
Quando guardiamo l’orario sono già le 12:00
“Uh devo andare… per qualsiasi cosa chiama okay?! Anche la minima cazzata e io corro qui”
“D’accordo”
La saluto schioccandole un bacio sulla guancia e se ne va.
Quando sento la porta di ingresso sbattere cerco di alzarmi e dopo 5 tentativi ci riesco.
Decido di andare in cucina a preparare il pranzo per Harry… insomma è stato così ospitale e gentile con me che mi sento in dovere di sdebitarmi.
Inizio a cercare le pentole, pasta e metto a fare il ragù.
Harry’s POV
“Quindi oggi a casa tua?!” mi chiede Zayn.
“Zayn lo sai che ho Tessa a casa mia…” gli ripeto.
“E allora? Avremo un pubblico… potrebbe darci la sua opinione sulla nostra musica no?!” interviene Louis.
“Giusto, Lou ha ragione!” lo sostiene Niall.
“Non sarebbe una cattiva idea e poi io non so voi ragazzi, ma dopo tutto quello che le abbiamo fatto passare vorrei vedere com’è esserle amico…” dice Liam.
Tutti annuiscono.
“E va bene. Allora alle 18:00 da me” affermo.
Saluto i ragazzi e vado verso casa.
“Sono tornato!!” urlo entrando.
Poso le chiavi sul mobile vicino la porta e mi dirigo verso la cucina a causa di un odorino.
Appena entro trovo Tessa con solo la mia camicia di ieri sera che le copre a malapena il sedere, i capelli un po’ più allisciati intenta a cucinare.
“Mmm cos’è quest’odorino?” chiedo sedendomi.
Lei si gira e mi sorride.
“Pasta al ragù” esclama continuando a girare la pasta.
Cazzo è così fottutamente sexy con la mia camicia addosso. Giuro che se non fosse ferita adesso avrei spento quei fornelli, l’avrei presa, messa sul tavolo e l’avrei sbattuta proprio adesso. Peccato però che abbia ancora delle ferite sulla schiena.
Abbasso lo sguardo e noto il rigonfiamento nei miei pantaloni.
Qualcuno si è svegliato!
Beh… tentar non nuoce.
Mentre continua a controllare le cose varie mi avvicino a lei le posiziono le mani sui fianchi. Al mio gesto la sento irrigidirsi facendomi ridacchiare.
“E a cosa si deve questo bel pranzetto?” le sussurro, premendo le mie labbra vicino all’orecchio, con voce roca e sensuale.
“Ehm… i-io… io ho v-volevo solo ringraziarti” inizia a balbettare non sapendo cosa dire.
Ridacchio nuovamente, rafforzo la presa sui suoi fianchi e la faccio girare verso di me e solo lì si rende conto della mia vicinanza.
Passa lo sguardo dagli occhi alle labbra. Si sta trattenendo! Lo capisco dal modo in cui guarda le mia bocca e poi si morde il labbro inferiore.
“Lo sai che la mia camicia ti sta meravigliosamente bene?!” le chiedo facendola arrossire.
Wow nonostante sia andata a letto con chissà quanti uomini arrossisce per un complimento.
Allora è vero che le ragazze timide sono delle bombe a letto.
*Cazzo ne sai se è una bomba o no?*
Zitta tu! E comunque non lo so… ma vorrei tanto saperlo!
Cerco di accorciare la distanza fra di noi. I nostri nasi si toccano sto per baciarla quando sento il mio telefono, ma decido di ignorarlo. Ho cose più interessanti da fare!
“H-harry il t-tuo telefono sta sq…” cerca di dire ma la interrompo.
“Lascialo perdere”
“Ma potrebbe essere importante”
Sbuffo e vado a rispondere.
Mia sorella.
“Porca puttana Gemma ma proprio ora dovevi chiamare” le impreco contro.
“Ehi, calmati fratellino! Stavi facendo qualcosa di importante?!” chiede.
“Sì…”
“Cioè…?!”
“Stavo cercando di scoparmi una”
“E quando mai è stato più importante di una chiamata di tua sorella?! Ti piace davvero allora?!”
“No, ma che cazzo dici… ora devo andare ci sentiamo dopo”
Senza lasciare che risponda le attacco il telefono in faccia e mi dirigo in cucina per riprendere da dov’ero rimasto.
NOTA AUTRICEEE!
*SALUTA CON LA MANINA*
Ciao ragazze eccomi quiii! Hehehe vi sono
Mancata?! Ecco l’ottavo capitolo. Mmm le cose si stanno facendo interessanti non trovate? Spero che il capitolo sia di vostro gradimento e ora mi dileguooooo.
Ah… dimenticavo aggiorno a ¾ recensioni ;).
 

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Capitolo 9
*** Sorry... ***


HARRY'S POV

Dopo aver attaccato il telefono
in faccia a mia sorella cammino
verso la cucina per riprendere da dove avevamo cominciato, ma a quanto pare, oggi la fortuna non è dalla mia parte perchè suona il campanello
Non faccio in tempo ad andare ad aprire che vedo Tessa filare al piano di sopra.
Vado ad aprire trovando i ragazzi davanti.
"Ragazzi ma non dovevate venire alle 18:00?!" chiedo facendoli entrare.
"Si ma non avevamo niente da fare così abbiamo deciso di venire prima" dice Louis sedendosi sul divano e accendendo la televisione.
"Tessa è di sopra?!" continua.
"Si perchè?"
"Perchè volevamo parlarle... siamo tutti un po' pentiti per quello che le abbiamo fatto mentre stava passando quel brutto periodo e niente volevamo scusarci" dice Liam.
"Va bene! Venite, l'avviso che volete parlarle" dico salendo le scale con loro che mi seguono.

TESSA'S POV

Mi infilo la maglietta e i pantaloncini che mi ha portato Amber in fretta.. sicuramente saranno gli amici di Harry.
Saranno venuti a prendermi in giro... ne sono sicura. È l'unica cosa che sono in grado di farmi! Prendermi in giro quando passo dei momenti orrendi.
Mentre mi infilo le scarpe sento bussare alla porta.
"Tessa i ragazzi vogliono parlarti!" sento la voce roca di Harry dall'altro lato della porta.
E adesso?! Che faccio? Gli dico che non me la sento?! No, non posso.
"Tess!" richiama Harry non ricevendo una mia risposta. "Falli entrare" dico mentre inizio a sistemare alcuni panni per far vedere che ero occupata.
La porta si apre mostrandomi il riccio seguito dai suoi compagni.
"I ragazzi vorrebbero parlarti" mi informa Harry.
"Sono tutta orecchie" esclamo sedendomi sul letto.
Liam e Zayn prendono due sedie e si mettono di fornte a me e Niall, Louis e Harry dietro di loro.
"Allora iniziamo dal fatto che Amber ci ha raccontato un bel po' di cose su quello che hai passato" incomincia Zayn.
"Volevamo scusarci per averti dato fastidio mentre attraversavi un periodo difficile" va subito al punto Liam.
"Posso farvi una domanda?!" chiedo io.
Tutti si guardano e annuiscono.
''Bene! Se non aveste saputo del mio passato mi avreste mai chiesto scusa?!" si guardano tra di loro sbigottiti e sorpresi dalla mia domanda.
Sbuffo una risata e continuo.
"No! E sapete perchè? Perchè non ve ne può fregare di meno di una come me... della 'sfigata'.
Ora avete saputo che vita di merda che ho avuto e quello che ho passato e per compassione, per pena, avete avuto la faccia tosta di presentarvi e chiedermi scusa e sapete che c'è preferisco soffrire da sola che essere compatita" sputo tutto d'un fiato.
Silenzio.
"Non è compassione" interviene il biondino.
"Ah no?! E cos'è voglia improvvisa di voler aiutare una piccola sfigata che avete sfottuto fino a qualche settimana fa?!" chiedo sbuffando un'altra risata.
"No! Abbiamo capito i nostri errori e per quanto mi costi ammetterlo hai ragione ti abbiamo sempre trattato una merda, ma questo non significa che noi non abbiamo dei sentitmenti" dice Zayn leggermente irritato.
"Giusto! E cos'è successo? Vi siete riempiti di sentimenti così improvvisamente?!"
"Ci dispiace okay?! Ti abbiamo sempre considerata una sfigata è vero! Ti abbiamo sfottuto per tutto questo tempo è vero! Ma è vero anche che adesso ci siamo pentiti e abbiamo avuto le palle di venire a chiederti scusa e di diventare nostra amica adesso sta a te se accettare o no" continua.
"Non essere così dura! Ti stiamo offrendi un aiuto, degli amici, perchè reagisci così" chiede Louis.
Ha ragione! È vero che mi hanno sempre preso in giro, ma adesso vogliono aiutarmi cosa c'è di male?! Potrei almeno provare a fidarmi di loro.
"Mi dispiace! È solo che mi hanno piantato dentro così tanti coltelli che se mi regalano una rosa non capisco nemmeno cos'è. Ci vuole tempo."
"È normale che non ti fidi di noi, ma almeno provaci no?!" chiede nuovamente Louis.
Annuisco e abbasso la testa.
Nella stanza cala un silenzio imbarazzante finchè non sento il mio
telefono squillare.
Mi alzo e rispondo.
"Pronto?!"
"Tess sono io! Amber... sentimo un po' io mi sto annoiando posso
passare lì o al ricciolino do fastidio?!" chiede.
"Ora glielo chiedo" tappo il micorfono nel telefono e mi rivolgo ad Harry
"Harry, Amber potrebbe passare un po' per di qui. Si sente sola e ha bisogno di me" chiedo e lui annuisce sorridendo.
Ricambio il sorriso e riporto il telefono all'orecchio.
"Vieni pure Am" le dico.
Mi saluta e poi attacca.
NOTE AUTRICE ECCOMIII! NON COMMENTERÒ IL CAPITOLO
PERCHÈ DEVO SCAPPARE. AGGIORNO A 3 O 4 RECENSIONI
COME SEMPRE. CIAUUU!! *--*

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Capitolo 10
*** Avviso!! ***


Hiii girls!!
Ehi come va?! Bene?! Bene!
Da come avrete intuito questo non è un capitolo. Mi scuso per
il ritardo che sto facendo.
Abbiate un po' di pazienza perchè in questi giorni non aggiornerò per due motivi:
1) Sto avendo dei problemi con il computer che i miei si sono decisi
a regalarmi.
2) Visto che il 6 sarò a Torino x il concerto dovrete aspettare ad una data tipo il 10 e giu di lì.
Detto questo ni dileguo!
Un'ultima domanda... chi di voi sará al concerto il 6 o è giá andata il 28-29?!

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Capitolo 11
*** Boy Band! ***


Tessa's POV
"Ragazzi visto che siamo
giá qui perchè non iniziamo a provare?" chiede Louis.
Provare?!
Li guardo aggrottando la fronte e poi chiedo.
"Provare?" chiedo io sorpresa.
"Sì, noi abbiamo una band" dice Niall.
"Wow non lo sapevo" dico.
Oddio basta per oggi.
Prima Harry.
Poi i ragazzi che si scusano e adesso?!
Adesso scopro che cantano come
una band. Wow.
"Nessuno lo sa" afferma Zayn.
"Oh beh... io e Amber allora non
vi daremo fastidio. Staremo buone, qui." dico io.
"Veramente l'idea era di averti come pubblico" mi dice il ricciolino.
"E ora viene anche Amber! Due opinioni" afferma Liam.
Sono curiosa. Curiosa di sentire le loro voci.
Suona il campanello.
"Parli del diavolo e spuntano le corna" dice Zayn.
Scendiamo e io vado ad aprire.
La mia amica mi si fionda addosso facendomi ridacchiare.
La faccio entrare.
"Ah bene. La banda bassotti al completo eh?" esclama la mia amica.
"Ciao anche a te, dolcezza" dice Zayn sorridendole in modo
ammiccante.
"Malik attento alla lingua. Non darmi questi nomignoli!" lo avverte con fare minaccioso.
Tutti iniziano a fischiare e si sente Louis che dice:
"Hehe Zayn lei sì che sa zittirti"
"Provaimo?!" svia il discorso Malik.
Amber mi guarda interrogativa.
"I ragazzi hanno formato una boy band
e noi, oggi, saremo il loro pubblico." le spiego semplicemente.
"Voi. Una band. Wow" dice sorpresa.
Oh amica mia, ho avuto la stessa reazione!
Fanno spalluce e ci fanno segno di seguirli.
Li seguiamo e scendiamo in garage.
C'è una chitarra elettrica, una classica, cinque microfoni
e una specie di console.
I ragazzi si posizionano e mi ritrovo giusto di fronte ad Harry che sta aggiustando la sua asta.
"Con che iniziamo" chiede il biondino mettendosi la chitarra.
"Ehm... Niall prendi quella classica. O iniziamo con One Thing
o What Makes You Beautiful" dice Liam.
"What Makes You Bautiful" concordano tutti.
Niall posa la chitarra elettrica e si siede abbassando l'asta del microfono.
Accorda la chitarra e poi inizia a suonare.
Parte Liam con:
'You're insicure
Don't know what for
You're turning heads
When you walk through the do-o-or
Don't need make up
To cover up
Being the way that you are is en-o-ough
Poi attacca Harry con:
'Everyone else in the roon can see it
Everyone else but you'
Poi tutti insieme:
'Baby you light my world
Like nobody else
The way that you flip your hair
Gets me overwhelned
But when you smile at ground ain't hard to tell
You don't kno-o-ow
You don't know you beautiful
If only you saw what I can see
You'll understand what I want you so desperately
Right now I'm looking at you and I can't believe
You don't kno-o-ow
You don't know you beautifu-u-ul
Thats what makes you beautuful'
E poi continua Zayn e poi di nuovo il ritornello.
Quando viene l'assolo di Harry non riesco a staccare il mio sguardo dal suo.
Lui mi guarda. Io lo guardo.
Occhi contro occhi. Verde contro nocciola.
Ed ecco che il mio stomaco viene invaso da uno zoo.

NOTA AUTRICE!! Hi girls! Sono tornata!
Avete sebtito la mia mancanza?!
A me è mancato scrivere per voi!
Ora devo andare!! Ciuuu. Spero vi piaccia il capitolo!!
Aggiorno a 4 recensioni stavolta!! :)) ♥

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Capitolo 12
*** I'm a Disaster ***


Tessa’s POV
I suoi occhi…
Verdi.
Verdi come due smeraldi.
Eccoli lì che fissano i miei.
È incredibile, basta un suo sguardo e il mio stomaco si contorce.
Ma che diavolo mi sta succedendo?!
Io non posso provare tutto questo. Io non DEVO provare tutto questo.
Perché?
Perché sono stanca di soffrire. La mia vita è già una merda così com’è non c’è bisogno di aggiungerci anche l’amore.
Mi sento così strana… io non so cosa mi sta succedendo e sono passati solo due giorni, dovrò rimanere qui con lui per altri cinque giorni.
Oggi stava per baciarmi, di nuovo… adesso io mi chiedo perché voglia baciarmi. Insomma lui è Harry Styles può avere tutte le ragazze della scuola ai suoi piedi, perché deve sedurre me?!
Io sembro forte ma in questo momento sono molto debole…
Steve per poco non mi uccideva, mio fratello sta mandando la sua vita a puttane, Angie che cerca di andare avanti, ma io lo vedo il suo sguardo spento, non ha più il sorriso di una volta.
Non ha più tutta quella felicità di prima e io la capisco benissimo. Senza mio padre è come se un pezzo di me fosse morto con lui.
A volte mi chiedo perché… perché non posso essere felice anche io, perché non posso vivere una vita normale da adolescente?
Vorrei tanto trovare qualcuno che mi ami… che mi aiuti a superare tutto questo, che mi salvi…
Scuoto la testa per allontanare tutti questi pensieri e torno aa ascoltare i ragazzi che cantano.
Sono davvero molto bravi! Ognuno di loro ha un timbro di voce diverso e particolare.
Liam ha una voce molto dolce che ti rilassa.
Louis, invece ha una voce particolare, non saprei come descriverla, ma mi piace molto.
Niall ha una voce a dir poco sexy.
Zayn ha una voce… Wow. Cioè voglio dire adoro la sua voce è davvero molto, molto bravo.
E Harry… Harry ha un timbro roco, seducente e caldo è davvero splendida la sua voce… credo sia quella che mi colpisce di più.
Dopo circa un’ora e mezzo, due i ragazzi terminano le prove e io e Amber applaudiamo.
“Wow! Allora devo dire che mi siete sempre stati altamente antipatici, ma devo ammetterlo avete davvero delle belle voci” esclama la mia amica.
“Concordo pienamente” dico anche io sorridendo.
“Sapevo sarebbe stata una buona idea averle come pubblico” afferma un Louis sorridente e tutti gli altri annuiscono.
“Bene io però sto morendo di fame… andiamo a mangiare?” chiede Niall.
“Sempre il solito eh!” gli dà una pacca sulla spalla Zayn.
Devo ammettere che sono belli da vedere, nel senso che si vede che si vogliono bene, sono degli ottimi amici.
Dovrò ricredermi sul fatto che non credo al proverbio ‘mai giudicare un libro dalla copertina’.
A guardarli penseresti che sono i classici bad boy, ma infondo sono dei bravi ragazzi che amano divertirsi in compagnia dei propri amici pazzi.
“Ho avuto un’idea” esclama il riccio.
“Spara” lo incita Liam.
“Perché non rimanete a cena?! Ordiniamo una pizza e ci guardiamo un bel film” propone Styles.
“Ottima idea, amico” annuisce Zayn.
“Che pizza e film siano allora” esclama Niall.
Una volta che abbiamo accettato tutti saliamo di sopra e mentre Harry ordina le pizze io e gli altri iniziamo a scegliere i film.
“Allora dato che siete due ragazze sarebbe meglio avvisarvi che non guarderemo nessun film sdolcinato” ci avverte Zayn.
“Okay, d’accordo!” si arrende subito Amber e io rimango in disparte.
A chi potrebbe mai interessare la mia opinione?
“Allora un bel film horror!” esclama Louis con il consenso di tutti gli altri.
“Okay ma per favore non voglio sentire urletti da femminucce d’accordo?” dice la mia amica.
“Noi? Urletti da femminucce? Oh piccola non sai con chi stai parlando!” si pavoneggia Zayn.
Credo che a Zayn piaccia Amber…
“Si, certo, come no!” lo liquida con un gesto della mano.
Dopo aver scelto il genere manca il film.
/Mezz’ora dopo/
“Allora avete deciso?” chiede Harry entrando in salone.
“Sì, finalmente” esclamo.
“E quale avete scelto?” chiede poi.
“Si chiama The Ring” dice Payne.
Suona il campanello.
“Giusto in tempo” afferma Styles.
Harry va ad aprire e poco dopo torna con le pizze. Mettiamo il film e lo guardiamo mentre mangiamo le nostre pizze.
/Fine serata/
“Bene si è fatto tardi, devo andare” afferma Ambr controllando l’orario.
“Già anche noi, vuoi un passaggio” chiede Liam alla mia amica.
Amber annuisce e poi se ne vanno.
Io mi butto a peso morto sul divano seguita a ruota da Harry.
“Credo che i ragazzi si stiano ‘innamorando di voi’” sospira mentre fa il segno delle virgolette sulla parola ‘innamorando’
“Di Amber sicuramente, ma io credo di essere indifferente” sospiro abbassando lo sguardo.
“Perché dici questo?” chiede girandosi per osservarmi.
“Non è facile innamorarsi di me, Harry, in qualsiasi senso della parola… sono un disastro.” Dico trattenendo le lacrime che sento molto vicne.
“Ma perché?! Voglio capire”
“Sono un  fottuto disastro. Metto troppo cuore in ciò che faccio per gli altri; vivo e rivivo di ricordi, sono troppo impulsiva e prudente allo stesso tempo. Sono quella non scelta da nessuno, quella che viene scartata facilmente, e di cui molto probabilmente nessuno sentirebbe mai la mancanza. Sono sola una dannata contraddizione, sono il fuoco e il ghiaccio. Sono una di cui non ci si dovrebbe mai innamorare: portolo solo guai” dico riuscendo a trattenere le lacrime.
La freddezza delle mie parole lo disarma e, sinceramente, sconvolge anche me.
“Io credo che queste parole non si addicano realmente al tipo di persona che sei, la tua è solo una maschera” dice guardandomi intensamente.
“Può anche darsi, fatto sta che io non sono bella come le altre, simpatica come le altre, non ho una vita piena di sorrisi come le altre…”
Giro la testa incrociando i suoi occhi.
“Smettila di guardare gli altri e di paragonarti a loro. Smettila di dire che la loro vita è migliore della tua. Smettila di sentirti inferiore. Tu non sei loro e loro non sono te. Puoi migliorare la tua vita, se lo desideri davvero. Non sei inferiore a niente e nessuno. Amati, stimati e migliorati, cazzo. Io sono convinto che se solo tu lo vuoi puoi uscire da questa merda in cui ti trovi, ha solo bisogno di qualcuno.” Sbotta lasciandomi di stucco.
“Si, forse hai ragione, ho bisogno di qualcuno… ho bisogno di qualcuno che mi salvi, di qualcuno che mi ami sul serio…”
“Se solo tu lasciassi che sia io ad aiutarti”
“è difficile fidarsi delle persone quando hai sofferto tanto” affermo con freddezza.
“Lo so, lo capisco, ma da quanto hai messo piede per a pima volta dentro questa casa io sento il dovere di aiutarti, di proteggerti…”
“Dicevano tutti così…”
“Beh, io non sono tutti!”
“Passeranno i mesi e piano piano mi lascerai andare, passo dopo passo, parola dopo parola. Sai perché dico questo? Perché ci sono abituata… le persone fanno così con me: all’inizio si vendono anche l’anima per farsi volere bene, per aiutarmi, per farmi credere che sta volta sarà diverso, che resteranno, che sono l’eccezione e posso fidarmi. Creo un varco nel muro che ho alzato per evitare le delusioni e poi, quando sono completamente nelle loro mani abbandonano il campo, cambiano, si trasformano. Ed io?  Io che c’avevo messo anni a costruire quel muro, mattone dopo mattone, resto ferma a guadarmelo crollare addosso”
Lui rimane senza parole, colpito e io mi alzo per andarmene in camera.
Salgo su in camera e vado nel bagno.
Cerco la mia lametta che ho sempre nella tasca posteriore dei jeans.
Mi guardo allo specchio e, mentre le lacrime scendono sul mio viso, infliggo dei tagli profondi sui miei polsi.
Uno perché sono un disastro.
Uno perché mi odio.
Uno per mio padre morto.
Uno per il fatto che le parole di Harry mi hanno scosso.
Uno per la mia fottuta vita di merda.
Uno perché non ce la faccio più!
Dopo aver terminato con la lametta, la sciacquo e disinfetto i tagli.
Torno in camere e , ancora con i vestiti addosso, cado in un sonno profondo.
NOTE AUTRICE
Heii sono tornata!
Allora cosa ve ne pare del capitolo?
La concersazione tra Harry e Tess è un po’ forte vero?!
Aggiorno a 4 recensione, spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere 

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Capitolo 13
*** Nightmare ***


Tessa’s POV
Apro gli occhi.

Sono seduta.

Faccio mente locale. Non sono a casa di Harry!

Sono in una casetta di legno vuota.

Sono appiccicata al muro.

Sento delle voci, mi alzo ed esco dalla casetta.

Davanti a me c’è un quarterie pieno di case,
ma solo una cattura la mia attenzione…
Una casa con un giardino, ci sono una signora,
un signore e una ragazzina con un altro ragazzino.
Mi sembra di conoscerli… aspetta ma…
ma quelli siamo io, Luke, mamma e papà!
Ricordo quel giorno.
Era in estate, avevo circa 14 anni e
stavamo passando una giornata in famiglia.
Ricordo quel giorno perché fu l’ultimo giorno che passai con Rob.
Si sediamo tutti a tavola e parlano amorevolmente.
La mia versione 14enne non fa altro che sorridere,
eravamo la classica famiglia perfetta.
C’era tanto amore fra tutti noi.
Grazie a papà.
Sin da piccoli ci ha sempre inculcato
il fatto che la famiglia era la cosa più importante e mi volevano bene,
così mi affezionai, gli volevo davvero tanto bene.
Dopo aver terminato il pranzo rientrano tutti in casa.
Oh no… non dirmi che…
Rob esce dalla porta principale,
con una valigetta per andare a lavoro.
Mentre attraversa la strada si dimentica di controllare le auto e una lo travolge…
Mi porto una mano davanti alla bocca mentre tantissime lacrime bagnano il mio viso.
Mi affretto a correre da lui e mi accascio vicino al suo corpo morto.
“Perché” urlo piangendo. “Perché, dovevo esserci io al tuo posto” chino la mia testa sul suo petto.
Sento delle sirene, alzo la testa e vedo un’ambulanza.

Tutti i vicini si affacciano compresi io, mamma e Luke.

Noi corriamo vicino al corpo di papà e mamma scoppia in lacrime
abbracciando me e Luke, un medico prende il corpo di mio padre
e lo carica su una barella e dopo poco se ne vanno lasciandomi sull’asfalto a piangere e gridare.
“Tessa! Tessa svegliati!” sento scuotermi.
Apro gli occhi e vedo un’immagine sfocata di Harry.
Mi rendo conto del sogno che ho fatto e ricomincio a piangere.

Harry mi abbraccia e io poggio la testa sul suo petto mentre ricambio l’abbraccio.
“Shh è tutto finito. Calmati era solo un brutto sogno”
Si, magari fosse stato solo un brutto sogno.
Dopo circa 10 minuti che Harry continua a cullarmi tra le sue braccia muscolose,
mi calmo.

I singhiozzi spariti e mi sono asciugata le lacrime.

Harry esce dalla stanza e torna poco dopo con un bicchiere d’acqua.
Lo bevo tutto e lui me lo poggia sul comodino, si siede di fronte a me e dice:
“Come va?”
“Mentirei se dicessi che va tutto bene…”
“Cosa hai sognato?” chiede con una nota di preoccupazione nella voce.
“Niente” cerco di sviare l’argomento.
“Non ci credo! Ti sei svegliata piangendo e stavi urlando nel sonno mentre piangevi. Tessa ti prego lascia che ti aiuti…” afferma prendendo le mie mani nelle sue.
“Ho sognato mio padre…” dico abbassando lo sguardo.
Rialzo lo sguardo per vedere la sua reazione, sembra volere che io continui.
“Ho sognato che mi risvegliavo in una casa di legno,
ad un certo punto sento delle voci
e mi affaccio per vedere di chi si tratta e
vedo me e la mia famiglia quando avevo circa 14 anni.
Ho rivissuto uno dei momenti più belli della mia vita.
Poi vedo mio padre uscire per andare al lavoro.” sospiro per non ricominciare a piangere.
“Ma una macchina lo travolge…” e lì non ce la faccio e scoppio di nuovo.

Harry mi abbraccia nuovamente accarezzandomi i capelli.

“Ho sognato la morte della persona più importante della mia vita.
L’ho visto morire davanti ai miei occhi cazzo.
Perché ? Perché ? Già sto male di mio,
poi si ci mettono pure gli incubi… io davvero non ce la faccio più, sono stanca…” dico singhiozzando.
“Shh adesso devi tranquillizzarti, va tutto bene.” Dice cercando di calmarmi.
“Va tutto bene un cazzo Harry.
Io mi sono rotta i coglioni di stare male,
io sul serio non ce la faccio più” mi stacco dal suo abbraccio
e mi asciugo le lacrime, mentre lo faccio Harry mi blocca un polso.
“Lo hai rifatto ?!” chiede con uno sguardo… deluso(?).

Annuisco e basta.

“Puoi, per favore, lasciare che io ti aiuti?!
Sul serio Tess io non ce la faccio a vederti così,
e non chiedermi perché, non lo so neanche io”
“A te cosa importa?
Se io mi taglio o no a te cosa cambia,
tanto sono io che mi infliggo dolore, sono io che soffro, sono io avere queste cicatrici. Perché non puoi semplicemente lasciarmi in pace, fare la tua vita, tanto a te cosa mai potrebbe importare di una come me?!” chiedo, davvero curiosa di sapere il perché di tanto interesse.
“Mi importa invece, mi importa più di quanto tu possa immaginare” dice guardandomi intensamente negli occhi.
No, ti prego, non guardarmi così…
“Mi importa e non riesco a capire il perché.
Non riesco a capire perché non faccio altro che pensare a te,
solo e unicamente a te e tutto il dolore che provi ogni giorno,
non riesco a capire perché provo tutto questo interesse per te…” sbotta.
Rimango in silenzio mentre abbasso lo sguardo giocando a intrecciare le mie mani.
Ad un certo punto Harry mi alza il mento con un dito, si avvicina, mi prende il viso tra le mani e incolla le sue labbra alle mie.

Mi bacia con foga, come se avesse aspettato chissà quanto tempo per averlo, intreccio le mie mani nei suoi capelli, e ricambio il bacio con passione.

Giuro non vorrei mai staccarmi da questo bacio!          
Un uragano di emozioni mi scotono dentro, come se mi sentissi viva, aggiustata, nuova…

Non riesco a descrive il modo in cui mi fanno sentire le nostre labbra che combaciano alla perfezione.

Dopo poco le nostre labbra si staccano e Harry appoggia la sua fronte sulla mia, chiude gli occhi, come se stesse riflettendo su ciò che è appena successo.
Si alza dal letto e senza dirmi niente se ne va.

Nel momento in cui chiude la porte è come se mi sentissi vuota…
come se un pzzo di me se ne fosse andata con lui.

Dio mio dimmi che non mi sto innamorando, non so se sarei capace di sopportare il fatto di essermi innamorata di un ragazzo che le donne le usa solo per il piacere personale…

Forse è solo una semplice cotta  e forse riesco a farmela passare.
Mi sdraio sul letto per vedere se riesco a prendere sonno, ma mi giro e rigiro tra le lenzuola.
Cerco di chiudere gli occhi per dormire,
ma mi passano per la mente solo le immagini dalla prima volta che ho messo piede in questa casa ad ora.


NOTA AUTRICE!
Hii girls!
I’m Back…
allora cosa dire del capitolo? Beh lascio a voi la parola,
adesso mi dileguo, ho un pandacorno da addestrare, lol :D

A  4 RECENSIONI AGGIORNO. CIAUU :*
 

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Capitolo 14
*** I can't believe it... ***


Tessa’s POV
 
Improvvisamente mi sveglio, sono le 11:30 del mattino.
Anche oggi niente scuola…
Harry sarà sicuramente a lezione.
Harry…
Ieri sera mi ha baciata, di nuovo… è stato wow.
Cioè voglio dire che mi sono sentita diversa,
come se di punto in bianco avessi riacquistato
la voglia di vivere che avevo tutte le volte che passavo delle giornate divertenti con Rob e Luke…
Quel vortice di emozioni che ti fa uscire, senza volere, un sorrisone da un orecchio all’altro.
Ho adorato sentirmi in quel modo, ma adesso basta, devo chiarire le cose con Styles,
non può venire, dirmi paroline dolci, baciarmi, confondermi e poi andarsene ignorando il discorso.
Oggi parlerò con lui costi quel che costi!


Amber’s POV
 
Dopo aver terminato di truccarmi, vado a fare colazione,
per poi uscire di casa e andare alla mia carissima, adoratissima, stimatissima scuola da sola…

Uff mi manca Tessa… mi manca andare a prenderla a casa sua per poi incamminarci e andare insieme a scuola.
Adoro le nostre camminate, scherziamo e ridiamo tutto il tempo!
È davvero una ragazza d’oro, dovrebbe valorarsi di più, sono sicura che se si mostrasse di più e si facesse valere, sarebbe la meta di qualsiasi ragazzo.
Sarebbe bellissima, se si levasse quei felponi orrendi, quella cipolla disordinata e si truccasse almeno un pochino.

È simpaticissima quando ci si mette.

È un’ottima amica, sa valorarti e volerti bene e con lei puoi essere te stessa.
Sa farti sorridere anche quando non ne hai voglia, e cosa più importante c’è sempre per tutti, anche se questi tutti non ci sono mai stati per lei, ed ha un cuore enorme…
È da amare!
Lei non è contaminata come tutte quelle puttanelle che si trovano nelle scuole, nei college, lei è pura, certo ha fatto la prostituta, ma lo ha fatto per il bene della sua famiglia!
È da un bel po’ di tempo però che la vedo spenta,
come se respirasse tanto per vivere, come se vorrebbe provare emozioni nuove, come se fosse stanca di tutto…

È davvero molto forte!

Nonostante l’abbandono della madre biologica, la morte del padre adottivo, le persone che la insultano, il suo migliore amico che l’ha abbandonata anche lui… lei continua a reggersi in piedi.
Continua a sorridere, falsamente, ma continua a sorridere.
Una volta arrivata a scuola vedo Styles e il suo gruppetto, voglio domandargli di Tessa, ma ci sono Emily con le sue ochette, così passo oltre.
Mentre sto per aprire il mio armadietto, mi sento chiamare e mi giro.
Mi ritrovo davanti uno Styles un po’ strano…
“Proprio con te volevo parlare” gli dico.
“Sì, buongiorno anche a te… anche io devo dirti alcune cose, riguardano Tess…” dice in tono preoccupato.
“Spara!” esclamo chiudendo l’armadietto.
Mi posiziono davanti a lui e inizia a parlare.
“Stanotte… stanotte, mentre dormivo, ho sentito Tessa urlare nel sonno, così sono andato a controllare. Si stava agitando, sudava, urlava e piangeva.
L’ho svegliata e le ho chiesto cosa avesse,
ha iniziato a piangere e singhiozzare ancora di più,
così ho cercato di tranquillizzarla.
Una volta tranquillizzata, mi ha detto che aveva sognato la morte del padre adottivo.
Era distrutta. Non riusciva neanche a parlare altrimenti ritornava a piangere” dice tutto d’un fiato.
Rimango fissa a guardare un punto indefinito della stanza…
Tessa ha rivissuto la morte di suo padre…
So quanto la distrugga questo argomento.
Adesso non riuscirà più a levarsi quell’immagine dalla propria testa.
“Tu…” si ferma e sospira “Tu sai che Tessa… insomma che lei…” non riesce a terminare la frase.
“Che Tessa cosa, Harry!” sbotto.
“Che lei si… che lei è.. autolesionista?!” chiede scrutando la mia reazione.
Oddio…
I libri che mantengo mi cadono a terra,
mi porto una mano sulla bocca e in quel momento è come se il mondo mi crollasse addosso.
Tessa. La mia migliore amica, sorella praticamente, si taglia.
“Oh mio Dio!” è tutto ciò che esce dalle mie labbra prima che inizi a sentire gli occhi pizzicare.
“Non so quando, ma lo ha rifatto. I tagli erano freschi e… e profondi, ultimamente sta molto male e sono preoccupato per lei…”
“Oh mio Dio, non posso crederci” e lì scopro che non sono riuscita a trattenere le lacrime che ora bagnano il mio viso.
Stringo forte le palpebre, mi inumidisco le labbra e tiro su col naso.
“Come stava quando l’hai lasciata?” chiedo.
Nei suoi occhi leggo esitazione, come se ci fosse qualcosa che non mi ha detto.
“Beh lei… lei non era felicissima, ma credo di averla vista un po’ più tranquilla”
“Sicuro?!”
Annuisce.
“Ti prego prenditi cura di lei…
te lo chiedo come una ragazza preoccupata
per la sua migliore amica, lei sembra forte,
ma è così fragile, può non darlo a vedere, ma è fragile.”

“Amber a me importa molto di Tessa! Ti prego non chiedermi il perché, non riesco a capirlo nemmeno io, ma voglio aiutarla… voglio che lei sappia che può contare su di me”
“Ti ringrazio… lei ha molto bisogno di qualcuno, io ci sono, ma tu sei l’unico a sapere dei tagli, se non me ne ha parlato significa che non vuole che io l’assilli dicendole che non deve farlo… ti prego aiutala, io farò di tutto per aiutarla, ma tu sfrutta il fatto che sai dei tagli per prenderti cura di lei” gli dico in tono supplichevole.
“Lo farò” mi dice guardandomi dritta negli occhi.
Suona la campanella, raccolgo i miei libri e vado a lezione.
Matematica, rottura di coglioni!
Non ho la testa per risolvere le equazioni del prof. dopo quello che ho appena scoperto.
Entro in classe, prendo posto e, mentre aspetto il professore, inizio a pensare.
A pensare al fatto che la mia migliore amica sta così male da tagliarsi e io non me ne sono accorta!
Le ho sempre dato la certezza che con me poteva parlare di tutto, ma allora perché non me ne ha parlato?!
Perché non mi ha detto che stava così male?
 
Tessa’s POV
 
È ora di pranzo.
Tra poco Harry dovrebbe essere qui, così decido di scendere per andare a cucinare il pranzo.
Inizio a mettere l’acqua a bollire, mentre cerco la pasta nel mobiletto proprio sopra i fornelli.
Ad un certo punto sento il rumore delle chiavi.
Okay Tess mantieni la calma, adesso pranzate e poi oggi ci palri.

Dio che imbarazzo!

Non posso sviare il discorso del bacio, ma non ho neanche il coraggio di parlargliene.
Lui entra, in tutto il suo splendore.

Bello come sempre.

Indossa i soliti pantaloni neri, con una maglia bianca da dove si intravedono i tatuaggi, e indossa una giubbino di pelle anch’esso nero.
Le chiavi della sua Rang Rover in mano e capelli ricci alzati come sempre.
Continuo a cucinare cercando di evitare di guardarlo dato che sento il suo sguardo bruciarmi addosso.
Nessuno dice una parola e io faccio finta di non accorgermi del fatto che lui sta scrutando ogni mio movimento.
Fingo di essere rilassata e di stare bene, anche dopo stanotte, ma dentro vorrei morire!
In tutti i sensi della parola.
Questo silenzio mi sta uccidendo dall’imbarazzo.
La pasta è pronta, apparecchio la tavola e metto il piatto, mi siedo di fronte a lui, che ancora mi fissa insistentemente, e inizio a mangiare.
“Come va?” chiede finalmente.
“Si va avanti…” cerco di sviare il discorso.
Non ora ti prego!
Per fortuna non dice altro.
Finiamo di mangiare, poso i piatti nel lavandino e faccio per andarmene di sopra, ma sento le sue dita avvolgermi il polso.

Mi attira troppo vicina a lui.
Sento il suo respiro sulla mia pelle.

“Volevo parlarti… del bacio di ieri sera.”
Merda…
Cerco di non guardarlo negli occhi, spostando il mio guardo altrove.
“Oh… ehm non preoccuparti, non fa niente”
*Come ‘non preoccuparti, non fa niente’ ?*
Avresti qualcosa da dire in proposto al posto mio cara coscienza.
*Ma non eri tu quella che voleva parlargli proprio di quello?*
Ehm… ho cambiato idea d’accordo?
“Io… non so cosa mi sia preso…”
Appoggia la sua fronte sulla mia, chiude gli occhi e sussurra.
“Cosa mi stai facendo?” sospira.
 
 
NOTA AUTRICE
ehiiiii come vi sembra?!
si, lo so fa un po’ pena,
ma voglio comunque sapere cosa ne pensate voi!

a 5 recensioni aggiorno ;)
bye, bye

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Capitolo 15
*** Why...?! ***


Tessa’s POV
 
“Cosa mi stai facendo?!” sospira.
Minchia ne so io… cioè voglio dire io non ti sto facendo niente, sei tu che mi stai tentando avvicinando troppo quelle labbra così… perfette!
Oh Harry se solo sapessi cosa mi stai facendo tu, in questo preciso momento.
“Io…. Io non… io non ti sto f-facendo niente” riesco a balbettare, mentre continuo fissargli le labbra.
Ha ancora gli occhi chiusi e sta respirando un po’ affannosamente.
“E allora perché quando ti ho vicino non riesco a fare a meno delle tue labbra? Perché cazzo anche adesso ho una fottuta voglia di baciarti?!” chiede sembrando calmo.
Chiudo gli occhi anche io e ad un certo punto, per (s)fortuna suona il campanello.
Harry si stacca subito da me per andare ad aprire e io riprendo a respirare.
Perché ogni volta che mi si avvicina pericolosamente trattengo il fiato ?!
Bah…
Ha un effetto troppo devastante su di me…
Vado in salone trovandomi la banda al completo, metto su il solito sorriso falso e li saluto.
“Hey ragazzi!”
“Hey come va ?” chiede Liam.
Mhm ottima domanda Payne…
Distrutta.
Stanca.
Male.
Strana.
“Bene” gli sorrido “Grazie per aver domandato”
“Non c’è di che” ricambia il mio sorriso.
“E la tua amica ?” mi chiede Zayn.
“Non l’ho proprio sentita, ma credo proprio che oggi mi chiami, non riesce a stare più di una giornata senza assillarmi” ridacchio leggermente seguita dagli altri.
Sentiamo il campanello.
“Parli del diavolo e spuntano le corna…” esclama il moro.
Vado ad aprire e la mia amica si fionda tra le mie braccia.
Mi stringe fortissima, tanto che mi è difficile respirare normalmente.
Ma infondo che ti importa se un abbraccio ti rompe le ossa se ti aggiusta il cuore ?!
Ricambio affettuosamente l’abbraccio.
“Aww anche io ti voglio tanto bene, ma non c’è bisogno che mi uccidi” esclamo ridacchiando.
Lei non si stacca e quindi inizio a pensare sia successo qualcosa.
“Ehi qualcosa non va ?!” le chiedo seria.
Lei si stacca e mi sorride.
“No, niente. Mi sei mancata così tanto”
Mi riabbraccia e ricambio.
“Anche tu!”
Dopo un po’ ci stacchiamo e vediamo  tutti gli occhi dei ragazzi su di noi.
“Che c’è ? Non avete mai assistito ad una dimostrazione d’affetto di due migliori amiche ?” chiede Amber infastidita da tante attenzioni.
“Sempre la risposta pronta eh Amber ?” dice Zayn.
“Oh, puoi scommetterci Malik!” esclama la mia amica con aria di sfida.
Torna a posizionare il suo sguardo su di me.
“Come stai ?” chiede preoccupata guardandomi negli occhi.
Okay… sa del sogno.
Dovevo saperlo che Harry glielo avrebbe detto.
“Bene, grazie” le sorrido, falsamente, ma le sorrido.
Lei ha già i suoi problemi, non deve pensare ai miei.
Io posso cavarmela anche da sola…
Ci uniamo ai ragazzi e iniziamo… volevo dire iniziano 
a parlare del più e del meno, mentre io me ne sto in disparte…
“Ragazzi domani mia cugina compie 18 e
fa la festa in discoteca, siete tutti invitati ci sarete” chiede Louis.
Tutti confermano tranne io.
“E tu Tessa, ci sarai ?” chiede Lou a me.
Ci penso un po’ su.
In effetti mi farebbe bene, ma preferisco buttarmi sul divano, guardare film strappalacrime, piangere, mangiare e poi dormire… non mi va di andare ad una festa in discoteca.
“No, non mi piacciono le feste…” rispondo.
“Ma dai ci saranno tutti e poi non puoi lasciarmi sola!” dice la mia amica.
“Ma non ti sto lasciando sola, sarai in buona compagnia”
“Ti prego, ti prego, ti prego” dicono Louis e Amber insieme con due facce da cuccioloni.
“No, le facce da cuccioli no!” esclamo cercando di non guardarli, mentre tutti si godono la scena.
Guardo altrove.
Silenzio.
Torno a guardarli e me li ritrovo più adorabili di prima.
Oh fanculo!
“E va bene! Ci sarò, maledetti voi e le vostre facce da cucciolo adorabili” dico sbuffando.
Invece Louis e Amber si schiacciano il cinque e esultano,
mentre tutti gli altri ridono contagiandomi.
“Avete sentito l’ultima ?!” chiede Niall. “Luke e la biondina, quell’amica nuova di Emily, pare stiano insieme”
“Oh Dio no! Quella puttana ? Certo che Luke le ragazze se le sceglie proprio male” esclama il riccio.
Si, certo!
Allora non eri tu quello con cui ha scopato circa una settimana fa ?
Ti ho visto Styles uscire dal bagno delle ragazze prima di lei.
Puttaniere…
“Secondo me sta insieme a lei solo per una buona scopata, andiamo sappiamo tutti come sono tutti e due… può anche essere che siano scopamici” esclama Liam.
“Oppure sta con lei perché è ricca sfondata…” rifletto ad alta voce.
“Come?” chiede Amber.
“State parlando di Jessica Halden ?!” chiedo e tutti annuiscono.
“Suo padre è un milionario, ha una villa qui, una a Los Angeles, e una casa al mare in California… è il proprietario di un’impresa non molto conosciuta qui, ma è famosissima in America” dico indifferente.
“E tu come fai a saperlo ?” mi chiede Harry.
Abbasso lo sguardo e sorrido amaramente
ricordandomi di quanto quell’uomo fosse legato a mio padre…
“Era uno dei migliori amici di mio padre…”
Rialzo lo sguardo per vedere la loro reazione e sembrano dispiaciuti.
“Oh… ehm, mi dispiace” si scusa Harry.
“No, non dispiacerti, non potevi saperlo e comunque mi fa bene ricordare il bene che voleva quell’uomo a mio padre…
lui ha tentato molte volte di aiutarci con la casa,
una volta ci offrì anche di trasferirci nella sua villa a Los Angeles,
ha sempre voluto aiutarci, ma mamma non poteva accettare i suoi soldi e io non volevo trasferirmi perché questo posto è l’unico ricordo che conservo di… di mio padre” sorrido amaramente.
Cambiamo argomento e continuiamo a parlare, ridere e scherzare.
Mi prudono i tagli, cazzo bruciano.
Mi gratto leggermente al di sopra della stoffa del maglione.
La manica della mia felpona si alza e Amber se ne accorge.
Mi prende il polso e cerco di ritirarlo dalla sua presa, ma lo tiene ben fermo.
Sposta lo sguardo da me ai tagli, sembra delusa, amareggiata… non saprei dirlo.
“Perché ?!” la sua voce è quasi un sussurro, ma basta per attirare l’attenzione degli altri.
Sinceramente in questo momento me sbatto degli altri,
ho paura di aver deluso la mia migliore amica.
E se adesso se ne va anche lei?!

No, non potrei sopportarlo!

Mi mordo il labbro inferiore cercando di trattenere le lacrime,
visto che sento gli occhi pizzicare.
Lei sembra trattenere le lacrime, tira su col naso e
fissa il suo sguardo triste nel mio.
“Perché… voglio solo capire perché?” mi chiede.
Non rispondo, non ne ho la forza.
Poche lacrime bagnano le sue guance arrossate.
“Ti prego Tessa, dimmi perché lo fai ?!” sta volta alza un po’ il tono.
“Ti sei mai distesa sul letto la sera piangendo?! Piangendo perché pensi di essere brutta, di non essere mai abbastanza per niente e nessuno ?!
Ti sei mai sentita male per i commenti e gli insulti che spifferano la gente?!
Hai mai pianto perché non sei in grado di far rimanere nessuno al tuo fianco ?!
Hai mai pianto perché tutti dicono di capirti quando invece solo tu puoi capire il dolore che senti dentro ?!
Ti sei mai odiata ?! Hai mai odiato il tu corpo per quei chili in più ? Ti sei mai considerata un disastro vivente ?!” chiedo ormai in lacrime…
lei non risponde mi guarda solo negli occhi,
con alcune lacrime che le scendono sul viso.
“Hai mai avuto voglia di sputarti in faccia solo perché ti senti sola ?
Perché hai perso molte persone importanti nella tua vita ?
Credo che se rispondi a queste domande
avrai la tua risposta al perché mi sto autodistruggendo…” detto questo mi alzo e
vado in camera con gli occhi pieni di lacrime.
Vado in camera e mi chiudo nel bagno, prendo la mia lametta e inizio a incidere cicatrici sulla mia pelle.
Le lacrime non riescono a fermarsi, continuano a scorrermi per tutto il viso.
Il sangue scorre lungo le mia braccia macchiandole di rosso fuco.
I tagli bruciano. Gli occhi gonfi.
Le labbra screpolate a causa di tutti i morsi per trattenere le lacrime.
Il respira affannoso.
I ricordi che riaffiorano.
L’orfanotrofio, l’adozione,
i sorrisi fatti con Rob, le belle giornate, Niall,
l’incontro con Amber… il sogno… tutto!

Non ce la faccio!

Non riesco più ad essere forte!

Incido un ultimo taglio, preciso, profondo.
Il sangue esce velocemente,
tutto intorno a me è rosso.

Ad un certo punto non vedo più niente.

Buio totale.


NOTA AUTRICE
Hi girlsssss!
Come promesso a 5 recensione ecco il capitolo.
Grazie a tutti e di tutto, per i complimenti e grazie a chi ha messo la storia tra preferita/seguita/ da ricordare ecc…
Allora come vi sembra il capitolo?
Spero vi piaccia fatemi sapere.
Aggiorno sempre a 5 recensioni.
Bye Bye!!!

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Capitolo 16
*** Please... ***


Amber’s POV
 
“No, sentite sono più di 10 minuti che aspettiamo, io non ce la faccio, vado a parlarle” esclamo alzandomi dal divano.
“Non credo sia una buona idea, lasciala un po’ da sola” mi suggerisce Niall.
“Vorresti dirmi come devo comportarmi con la mia migliore amica ?!”esclamo incredula.
“Un tempo era anche mia…” dice abbassando lo sguardo.
“Già hai detto bene! Un tempo… l’hai lasciata sola, nel vero senso della parola, e ora non venire a dirmi che dopo quello che è appena successo la lasceresti sola per tanto tempo” dico arrabbiandomi.
“Hey calmatevi tutti e due” sbotta Harry “Adesso saliamo tutti, deve sapere che può contare su TUTTI noi” dice serio.
Wow non l’ho mai visto così deciso e determinato…
credo che Tessa gli interessi sul serio.
Tutti gli altri annuiscono ed io insieme a loro.
Saliamo ed entriamo in camera.
Vuota.
“Sarà in… oh no” esclama Harry correndo verso la porta del bagno.
“Tessa, potresti aprire la porta vogliamo parlarti!” dice il riccio bussando tranquillamente.
Silenzio.
Nessuna risposta.
“Tessa!” batte il pugno leggermente più forte.
Niente.
Che cazzo sta succedendo?!
“Tessa, apri questa fottuta porta!” sbotta perdendo la pazienza.
Inizia a dare spallate alla porta, ma niente.
“Liam dammi una mano, sfondiamo la porta!”
Liam subito gli va in soccorso e dopo vari tentativi
riescono ad aprire la porta, quello che mi si presenta davanti
mi fa mancare il fiato.
 
Harry’s POV
 
Dopo vari colpi io e Liam riusciamo ad aprire la porta del bagno.
La scena che mi si presenta avanti agli occhi mi fa perdere un battito.
È come se il mondo mi fosse crollato addosso, non riesco a credere che voglia togliersi la vita.
Tessa per terra. Ricoperta di sangue che le esce dai polsi.
Ha inciso sul suo braccio
‘I Want To Be Happy’ e ‘I’m Die Insiede’ sulla gamba sinistra.
Ha perso i sensi.
Corro subito vicino a lei, la prendo fra le mie braccia.
“Chiamate subito un’ambulanza, cazzo!” prendo un asciugamano e la stringo intorno ai polsi per impedire che perda troppo sangue.
Louis estrae velocemente il suo telefono dalla tasca e compone il numero dell’ambulanza.
/5 minuti dopo/
Io ho ancora Tessa fra le mie braccia quando sento suonare il campanello.
Niall va ad aprire e subito dopo risale con alcuni medici e una barella.
I medici prendono il corpo insanguinato di Tessa e lo posizionano sulla barella.
Poi corrono verso le scale e cercano di trascinarla giù tenendola ben salda.
Tutti noi li seguiamo, mentre si sente solo il rumore dell’ambulanza e il pianto di Amber.
“Solo uno di voi può venire” dice il medico dopo aver messo Tessa dentro il furgone.
“Harry vai tu! Noi ti raggiungiamo tra poco, Amber deve prima riprendersi” dice Louis e tutti annuiscono.
Salgo e mi posiziono vicino alla sua barella.
È ricoperta di sangue, ha tubi da tutte le parti.
Le stringo una mano e le sussurro.
“Ti prego, resisti ancora un po’”
Dopo poco tempo arriviamo in ospedale, e alcuni medici la porta verso una sala io cerco di entrare, ma un uomo mi fa segno di sedermi, così lo faccio.
Rimango seduto, appoggio i gomiti sulle gambe e infilo le mani tra i capelli torturandoli.
Sento gli occhi pizzicare.
Dio mio, perché ?!
Ti prego deve farcela, lei è forte… deve altrimenti io… io.. io non lo so cazzo, ma non voglio pensare all’eventualità che lei… che lei possa…. Che le possa non farcela.
In questo momento non riesco a capacitarmi di qullo che ho appena visto.
In un attimo tutte le immagini, da quando è entrata nella mia vita, mi riaffiorano in testa.
La sua faccia quando la prof. Le ha detto che doveva farmi da tutor, la prima volta che è venuta a casa mia, quando l’ho quasi baciata, il suo rifiutarmi,
i sorrisi che faceva quando guardavamo un film in tv, quando arrivavano i ragazzi.
Sembrava così felice, così serena e invece…
E invece soffriva così tanto…
‘I’m Die Inside’ questa frase…
Questa frase l’ha incisa con la lametta sulla sua gamba.
Lei è morta dentro ecco perché ogni volta che le chiedevi
cosa aveva dice un ‘niente’ con quel sorriso finto che ha ingannato tutti noi.
Ci ha fatto credere di star bene, nonostante tutto,
quando in realtà stava morendo dentro
Lei non merita tutto questo, lei non merita di soffrire così, lei merita di essere felice.
Di ridere a squarciagola, con la sua bella e dolce risata che mi fa sorridere ogni volta che la sento, di uscire, di svagarsi, ubriacarsi, merita di vivere…
Perché provo questo senso di angoscia ?!
Questo buco nel petto, mi sento vuoto,
come se una parte di me se ne fosse andata in quella sala con lei…
Perché riesce a farmi sentire tutto questo ?!
Riesce a scombussolarmi tutto… adoro il suono della sua risata, il suo profumo, le sue labbra, i suoi occhi, il suo modo di resistere…
Non posso essermi innamorato, io non mi innamoro.
Ho giurato che non mi sarei mai più innamorato in vita mia.
Ma quello che provo quando sto con lei va oltre quello che sentivo quando stavo con Lily.
Più tardi ne parlerò con Louis, lui è l’unico che può aiutarmi…
I miei pensieri vengono interrotti dai ragazzi che sono appena arrivati.
“Novità ?” chiede Amber con gli occhi rossi e gonfi e labbra screpolate.
Non l’ho mai vista così, lei è la solita ragazza bella, ma stronza, non avrei mai immaginato di vederla così distrutta.
Scuoto la testa.
“Voi siete qui per la ragazza che ha tentato di suicidarsi ?!” ci chiede un medico.
“Sì, siamo qui per lei, come sta ?” dico alzandomi di scatto.
“Allora la situazione è abbastanza grave, ha perso moltissimo sangue, però siete stati fortunati, se l’avreste portata qui un minuto più tardi sarebbe morta appena arrivata in sala. Abbiamo cercato di stabilizzarla, ma la ragazza non sembra collaborare, sembra si stia lasciando morire” sospira dispiaciuto “è in coma” continua.
Ed ecco che il mio cuore perde un altro battito.
Le gambe iniziano a cedere, così mi siedo.
Amber si butta tra le braccia di Zayn e inizia a piangere disperatamente.
“Quando potremmo vederla ?!” chiede Louis mentre, con una mano sulla mia spalla, cerca di confortarmi.
“Anche adesso, ma può entrare solo uno alla volta, poi quando la situazione sarà meno grave potrete entrare anche 3 alla volta” spiega il medico.
“Amber vai prima tu, ha bisogno di te” le dico e lei annuisce,
tira su col naso ed entra nella stanza che ci ha indicato il medico.
 
Amber’s POV
 
Quando entro nella stanza d’ospedale dove si trova Tessa, il dolore al petto si intensifica.
Cammino verso il suo corpo steso ricoperto di tubi.
Mi siedo su una sedia posizionata vicino al suo lettino e le prendo la mano.
Mi faccio forza e inizio a parlare.
“Hey, voglio farti solo una domanda… perché?!
Perché non me ne hai mai parlato, avrei potuto aiutarti.
Perché sei arrivata al punto di cercare di suicidarti?!
Tess tu lo sai che io ti voglio un bene nell’anima, ti considero mia sorella, la sorella che non ho mai avuto, ma sempre voluto.
Non sopporto di vederti in questo stato, io proprio non ce la faccio.
Piena di tubi, in fin di vita.” Tantissime lacrime rigano il mio viso e cerco di trattenere i singhiozzi.
“Il medico ha detto che ti stai lasciando andare, come se non ti importasse vivere… ti prego combatti, sii forte! Lo so che in questo momento della tua vita tutto ti sembra buio, che la felicità ti sembra un traguardo irraggiungibile, ma non è affatto così!
Tu puoi tornare a sorridere come una volta, puoi tornare ad essere felice, se tu lo vuoi allora cerca di resistere, fallo per me, per la nostra amicizia, per la tua famiglia.
A proposito ho avvisato tua madre, non potevo tenerglielo nascosto, mi ha detto che sarebbero venuti il prima possibile. Tuo fratello non è raggiungibile e tua madre ha detto che deve prima avvisare il capo.
Ti prego Tessa combatti te lo chiedo per favore, non voglia che tu te ne vada… non lasciarmi sola, ho bisogno della mia migliore amica, della mia compagna di avventure, quella che quando è ubbriaca è capace di fare stronzate e riderci su il giorno dopo, ho bisogno che tu ritorni a rompermi le palle tutti i giorni, che ritoni a sorridere.
Voglio tornare a vedere la luce nei tuoi occhi.” scoppio in lacrime e spero dato che è l’unica cosa che posso fare al momento.
Cerco di tranquillizzarmi  dopo un po’ decido di uscire dalla stanza.
Prendo la borsa, mi avvicino alla porta e dico:
“Ti voglio bene, ricordalo sempre”  le mando un bacio.
Esco e vado dai ragazzi e vedo che c’è anche sua madre, appena mi vede, mi corre incontro abbracciandomi disperatamente con gli occhi colmi di lacrime.
“Come sta la mia bambina ?!” chiede singhiozzando.
“Lei… lei… lei è in coma” le dico dispiaciuta.
Angie si porta un mano alla bocca e piange ancora di più.
“Voglio vederla!” dice poi.
“è in quella stanza” le indico la stanza e lei ci va.
“Come sta ?!” chiede Niall.
“Male… è stata una cosa orribile! Era tutta ricoperta di fasciature, tubi e c’era quel umore assordante della macchina per il battito cardiaco” dico sedendomi vicino ad Harry, che non fa altro che torturarsi i capelli.
“Andiamo a prenderci un caffè al bar ci farà bene” propone
Zayn e tutti annuiamo.
Tutti tranne Harry che sta fissando la porta della stanza.
“Voi andate pure, a me non va” dice con un tono di voce stanco.
“Sicuro ?!” gli chiede Louis e lui snnuisce.
 
Harry’s POV
 
I ragazzi vanno al bar per prendersi qualcosa,
ma io sinceramente non ho la forza neanche di fare quello.
Dopo circa mezz’ora che fisso la porta della stanza vedo uscire la mamma di Tessa.
“Dov’è Amber ?!” mi chiede con occhi gonfi di chi ha pianto moltissimo.
“Sono andati tutti al bar” la informo.
“D’accordo. Io vado a casa, Luke dovrebbe essersi ritirato,
devo avvisarlo, parlare col capo perché stanotte resterò in ospedale.
Torneremo il prima possibile, potresti avvisare Amber ?” chiede gentilmente.
“Non c’è nessun problema!” esclamo mettendo
su il miglior sorriso che può uscirmi adesso.
La signora se ne va e io decido di entrare nella stanza di Tessa.

Eccola lì.

Immobile. Con una veste bianca.
Le braccia piene di fasciature. Ricoperta di tubi.
E quel ‘bip… bip… bip…’
Mi siedo accanto al suo corpo pallido,
le prendo la mano e appoggio la fronte sulla parte vuota del lettino.
Mi faccio forza e cerco di parlare.
“Nei film dicono che quando una persona è in coma non può risponderti, ma riesce a sentirti.
Beh io avrei due cose da dirti e anche da chiederti.
Per prima cosa vorrei dirti che non capisco perché
tu sia arrivata a questo punto. So che stai soffrendo e sei stanza, ma hai delle persone che ti vogliono bene, non lasciarti morire, pensa a loro, io sono tra una di quelle. Mi sono affezionato. Mi sono abituato all tua presenza accanto a me.
Hai presente quella sensazione di vuoto che ti
si forma nel petto quando hai paura di perdere qualcuno a cui tieni?
Bene è così che mi sento in questo momento.
Appena ti ho visto distesa nel bagno, circondata esclusivamente
da sangue sarei voluto scoppiare a piangere, ma ho preferito aiutarti.
Tess io ci tengo a te! So che ti è difficile da credere
per tutto quello che ti ho fatto passare, ma tu non meriti tutto questo.
Adesso per esempio non dovresti essere sdraiata
su questo fottuto letto di questo fottutissimo ospedale.
Dovremmo stare a casa mia, con Amber,
con i ragazzi davanti ad una pizza e parlare e scherzare.
Vorrei tanto sentirti ridere in questo momento sai ?
Avrei tanto bisogno di sentire il dolce suono della tua risata.
Non capisco cosa tu mi stia facendo.
Vedi tutto quello che sto facendo per te ?!
Se ci fosse stata un’altra al posto tuo me ne sarei altamente sbattuto.
E invece eccomi qui… a chiederti di lottare.
Lottare per te stessa, per la tua vita,
per le persone che ti vogliono bene, per la tua felicità.
Devi lottare perché un giorno tu sarai una
delle ragazze più felici di questo mondo.” Le dico con occhi lucidi.
Una lacrima riga il mio viso, ma subito l’asciugo.
“Ti prego Tess, non lasciarti andare…” le sussurro mentre alcune lacrime bagnano il mio viso.
Le ho trattenute fin troppo a lungo,
non ce la faccio a tirarmele indietro.
 
NOTA AUTRICE
Heilà ragazze!
Eccomi qui! Allora ecco il capitolo che aspettvate.
Tessa ha cercato di togliersi la vita,
ma per fortuna Harry è arrivato in tempo ;)

Spero che il capitolo si stato di vostro gradimento.
Recensite in tante!!!!
A 5 recensioni aggiorno,
ma se volete lasciarmene 6 io non mi offendo mica eh!

Bye Bye!

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Capitolo 17
*** Awakening ***


Harry’s POV
 
È passata circa una settimana da quando Tessa è in ospedale, ci sono stati alcuni miglioramenti, ma non sembra volersi svegliare per ora…
In questa settimana mi sono sentito strano.
Perchè ?
Perché ho capito che devo starle lontano, devo allontanarmi da lei. Mi sta facendo innamorare e io non voglio…
Non voglio innamorarmi… soffrirei.
Ed è stato sufficiente soffrire per quella stronza di Lily.
Nonostante io voglia allontanarmi, mi riesce difficilissimo.
Ho capito che sto provando dei sentimenti verso lei, non me lo sarei mai aspettato.
Insomma lei è diversa dal mio prototipo di ragazza.
Lei è tutta da scoprire, e poi io ho troppa paura di riprovare tutte quelle ‘cose’.
Oggi vado a trovarla, ho deciso che mi allontanerò appena torneremo a scuola.
Tornerà tutto come prima, io che mi scopo tutte nei bagni e lei… lei non so cosa farà.
Solo al pensiero di tornare come prima però mi stringe il petto.
Scuoto la testa per liberarmi dai miei pensieri, prendo le chiavi dell’auto e mi dirigo verso l’ospedale.
Oggi Amber sarà con i ragazzi, loro hanno detto che aveva bisogno di distrarsi e la mamma di Tessa sicuramente sarà a lavoro, lei va a trovare la figlia quando ha tempo e fa le nottate.
Io invece passo la maggior parte del mio tempo a osservarla e stringerle la mano.
È bellissima anche quando dorme.
Una volta arrivato in ospedale parcheggio la mia Rang Rover e vado da Tess.
Quando sono vicino alla sua stanza vedo un via vai di medici e inizio a preoccuparmi, così decido di chiedere.
“Dottore succede qualcosa ?” chiedo ad un dottore che corre da una parte all’altra.
Nessuna risposta.
Provo a chiedere ad altri, ma niente.
Così mi siedo  aspetto, tormentandomi e sperando che stesse andando tutto bene.
Passo circa un’ora aspettando, quando ad un certo punto, dalla stanza di Tess, esce lo stesso medico che una settimana fa ci disse che era in coma.
Di scatto mi alzo e gli vado in contro.
“Dottore come sta Tessa ?” chiedo subito io.
“Sono felice di dirle che si è svegliata. Praticamente ha avuto una specie shock(?) cardiaco e abbiamo cercato di rianimarla, all’inizio sembrava non reagire, ma poi ha riaperto gli occhi” dice sorridendo.
Sul mio volto si forma un sorrisone che va da un orecchio all’altro.
È come se una parte di me avesse ricominciato a vivere.
“Voglio vederla!” esclamo euforico.
“Il tempo di sistemare un attimo la macchina per il battito cardiaco, nel frattempo avvisi i familiari” dice per poi tornare nella stanza.
Estraggo il telefono dalla tasca e come prima chiamo Amber.
“Harry ?” risponde lei.
“Sì, sono io. Tessa si è risvegliata” esclamo felice.
Lei rimane in silenzio.
“Amber! Ci sei ?”
“E? Oh mio Dio, voglio vederla, sei in ospedale ?” chiede euforica.
“Sì, io sono già qui il dottore ha detto che posso già entrare”
“Inizia ad entrare noi ti raggiungiamo il prima possibile. Dio, sono così felice”
“Okay, a dopo”
“A dopo” e riattacco.
Il dottore, da lontano, mi fa segno che posso entrare.
Appena entro la vedo lì distesa, con un’aria confusa.
“Harry che succede ? Cosa ci faccio qui ?” chiede subito vedendomi.
Io mi affretto a vado a sedermi vicino a lei.
“Non ricordi nulla ?” le chiedo io.
“No, mi ricordo solo lo sguardo di Amber preoccupata, le lacrime, il sangue e poi buio” dice portandosi una mano in testa.
“Tessa tu, tu hai rischiato di morire, hai perso molto sangue e hai perso i sensi in bagno, se fossimo arrivati più tardi adesso…” lascio la frase in sospeso e lei capisce.
“Come ti senti ?” le chiedo dolcemente.
“Ehm…. Frastornata, confusa e ho un gran mal di testa” dice serrando le palpebre.
“Per quanto sono stata su questo lettino d’ospedale?” continua.
“Una settimana, otto giorni e giù di lì” le dico
“Amber  e i ragazzi arrivano tra poco”
Detto questo le porte si spalancano e Amber corre ad abbracciare la sua migliore amica.
“Imbecille, mi hai fatto preoccupare, sono stata malissimo e mi sono sentita in colpa tutto il tempo… quanto mi sei mancata stronza!” dice stritolandola.
Lei inizia a ridere di gusto.
La sua risata, che suono bellissimo, dolce…
Istintivamente sorrido anche io di rimando.
“Così mi soffochi, però” continua a ridere.
Amber si stacca e le schiocca un bacio sulla guancia per poi sedersi sull’altra sedia e spostarla vicino al lettino.
I ragazzi che sono vicino alla porta al guardano sorridendo.
“Siamo contenti che ti sia ripresa” dice Liam e tutti annuiscono.
“Bene adesso vedi di stare meglio perché dobbiamo tornare a trascorrere ‘le nostre serate’” le dice Louis e lei sorride annuendo.
“Ho chiamato tua madre, non è raggiungibile, starà lavorando mentre tuo fratello ha detto che sarà qui a momenti” le dice Amber.
“Luke… mi manca il mio fratellone”
“Vuoi qualcosa da bere, mangiare” chiede Liam.
Sempre il solito premuroso eh!
“Io sì. Sto morendo di fame!” esclama contenta.
Non riesco a capire perché sia così felice… per carità io le auguro tutto il bene di questo mondo, ma per la prima volta vedo che riesce a fare dei sorrisi inceri e questo mi fa stare bene.
“Amber vieni con noi, dobbiamo pranzare e in più solo tu conosci bene i gusti della tua migliore amica” dice Zayn.
Amber si alza sbuffando e li segue.
“Ti vedo contenta”
“Sì, mi sento… diversa…” dice lei.
“In che senso ?” chiedo.
“Non lo so, mi ha fatto bene vedere che vi siete preoccupati per me” dice sorridendo e guardandomi negli occhi.
“Oh non hai idea di come hai fatto preoccupare tutti” la informo e il suo sorriso si amplifica.
“Anche te ?” chiede abbassando lo sguardo.
Se piangere pensando che tu non ce l’avresti fatta e sentire il bisogno di averti lì con me, e avevo una paura di non poter tornare a guardarti negli occhi, se questo significa preoccuparsi, allora sì. Mi sono preoccupato da morire.
Apro la bocca per risponderle, ma il fratello corre subito ad abbracciarla.
“Tessa! Piccola, sono così contento che tu ti sia risvegliata!” esclama il fratello.
Si stacca dall’abbraccio e la bacia su una guancia.

Ma cos’è una tradizione ?

Anche Amber ha fatto le stesse mosse…
Decido di lasciarli da soli, e invento di dover andare
urgentemente in bagno.
Raggiungo i ragazzi che sono seduti a parlare mentre
Amber è in fila per pagare.
Mi siedo con loro.
“Come mai qui ?” chiede Niall.
“Sta con suo fratello” rispondo.
“Hazza si è innamorato!” esclama Zayn sorridente.
“Sta zitto!” lo riprendo in tono per niente gentile.
“Harry possiamo farti una domanda ?” chiede Louis.
No, ti prego no, non quello che penso io…
“Ditemi pure”
“Tu provi qualcosa per Tessa ?” chiede sempre Lou.
“Io… io… io credo di sì! Ma dopo quello che è successo con Liy non voglio più saperne dell’amore” dico deciso.
“E come pensi di fare per ‘non permettere’ che ciò succeda ? Perché sai che al cuor non si comanda no?!” chiede Liam.
“Io avevo intenzione di allontanarla…”
“Crederà che l’hai solo usata per le ripetizioni che i ha dato prima che succedesse tutto questo” dice Zayn.
“E allora ?!” chiedo.
“Harry sappiamo che tu lo sapevi che lei si tagliava e avevi promesso di aiutarla” dice Louis.
“Ragazzi io non posso, non posso e non voglio innamorarmi di lei!
Sapete come divento quando m’innamoro”
“Paranoico” dice Louis.
“Geloso” aggiunge Niall.
“Insopportabile” dice Zayn.
“Vulnerabile” aggiunge Liam.
Hanno colpito nel segno.
“Okay ,avete ragione, è successo una volta basta  avanza,
sapete quanto sono stato male a causa sua” gli ricordo.
“Oh andiamo non tutte sono come quella…” afferma Lou.
“Ha ragione lui” lo appoggia Liam.
“Guarda me e Sophia, anche io avevo paura che
mi ferisse e invece stiamo insieme da quasi due anni” continua.
In effetti ha ragio- no cazzo no!
“No, ragazzi non cercate di convincermi perché
non ho intenzione di cambiare idea”
 
Tessa’s POV
 
“Il tuo amico è caduto nel water ?” chiede mio fratello.
“Sarà stata una bugia per lascarci a parlare in famiglia” gli spiego e lui annuisce.
Squilla il suo telefono.
“Mamma… Sì, ti ho chiamato… Tessa si è risvegliata… non ti sto prendendo in giro… okay ti aspettiamo” e riattacca.
“Ha detto che adesso corre qui” mi informa sorridendo.
Annuisco e continuiamo a parlare.
/10 minuti dopo/
Mamma corre ad abbracciarmi.
Aww mi è mancata così tanto, ricambio la sue stretta e ridacchio perché oggi sembra che tutti vogliano stritolarmi.
Si stacca e mi riempie la faccia di baci e poi inizia a fare domande e a parlare a raffica fin quando non entra il dottore.
“Allora dai test fatti prima risulta che lei adesso stia molto meglio” ci informa.
“Quando potremmo riportarla a casa ?” chiede mamma.
“Anche domani stesso” dice e poi se ne va.
 
 
NOTA AUTRICE
Allora come vi sembra il capitolo ?!
Spero sia di vostro gradimento.
Bene non voglio rompervi i
coglioni quindi lascio a voi la parola.

Aggiorno a 6 recensioni. Ciauu *---*

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Capitolo 18
*** Together! ***


Tessa’s POV


*una settimana dopo*


È passata una settimana da quando sono stata rimessa dall’ospedale e so bene.
Grazie alle fasciature, che ancora porto a causa de tagli troppo profondi, non posso tagliarmi.
Questa cosa mi sta sia aiutando, perché devo uscirne, ma è più forte di me, d’altra parte, invece, mi sta distruggendo, ultimamente, il mio bisogno di tagliarmi si sta intensificando.
Perché?
Perché un’altra persona che mi aveva fatto quella stupidissima promessa, la quale io credo sempre, si è volatilizzato.
Puff… scomparso.
Lo vedo pochissime volte.
A scuola abbiamo pochissime lezioni in comune, ma lui mi ignora, per il resto fa così anche in mensa…
Non capisco, sul serio non capisco cosa gli ho fatto!
Mi aveva detto che sarebbe stato diverso, che mi avrebbe aiutato a superare tutto, a lasciare quella lametta, ma io adesso mi sento solo peggio.
Non capisco perché ci sia rimasta così male se me lo aspettavo…
Forse perché nel profondo speravo che le sue parole fossero vere e perché provo qualcosa per lui.
Come l’ho capito ?
Semplice!
Mi manca…
Mi manca parlarci, mi mancano i suoi baci dati alla sprovvista, mi manca la sua preoccupazione nei miei confronti.
E poi fa tanto quando lo vedo in compagnia delle sue puttane che vorrei rinchiudermi in bagno e piangerci su per tutto il resto dell’orario scolastico.
Amber lo sa…
Anche lei non riesce a spiegarsi perché i ragazzi ora ci ignorino come se noi non fossimo mai esisitite.
In realtà quelli che ci ignorano sono Harry e Zayn.
Liam, Louis e Naill ogni tanto si fermano a parlare con noi.
Io ho legato molto con Louis e Liam, con Niall invece stiamo cercando di riallacciare i rapporti.
E io continuo a stare male… a morire dentro.
Da quando Harry fa finta che io non esista sento un dolore nel petto e una costante voglia di piangere.
Io devo parlare con lui… ho bisogno di spiegazioni.
Accetto anche che mi dica che mi ha mentito per tutto il tempo, ma almeno voglio saperlo.
Lascio i miei pensieri e chiudo la cerniera dello zaino.
Scendo faccio colazione e esco fuori la porta per aspettare Amber e nel frattempo fumo una sigaretta.
La estraggo dal pacchetto, la porto tra le labbra e poi l’accendo con il mio accendino blu.
Riposo l’accendino e aspiro la nicotina.
Mi guardo intorno.
Vedo la casa di Styles… rimango ad osservarla.
La macchina è ancora lì, parcheggiata quindi tra poco uscirà per andare a scuola.
E infatti dopo circa 5 minuti eccolo lì.
Chiude la porta a chiave, una volta finito le ripone nella tasca posteriore dei pantaloni e si gira.
Il suo sguardo incontra il mio e, in un millesimo di secondo, il cuore sembra voglia uscirmi dal pettoe ho una gran voglia di andare lì tirargli pugni, urlargli contro che è dolo un bastardo, bugiardo e stronzo.
Ora come ora lo picchierei, ma se mi allungasse le braccia sono sicura che piangerei.
Restiamo per un po’ a guardarci negli occhi, io sto cercando di mantenere il mio sguardo freddo, ma se continua a guardarmi così…
Distoglie lo sguardo e si avvicina alla macchia e in men che non si dica è partito… e con lui un pezzo di me.
Che rottura di coglioni! L’amore fa schifo.
Tutti dicono che l’amo è unico, bellissimo ecc…
Sì, quando è ricambiato!
Ma quando il ragazzo che credi di amare ti ha ferito nel peggiore dei modi altro che farfalle nello stomaco, datemi un insetticida!
“Come qui fuori ?” chiede Amber appena si avvicina.
“Ti stavo aspettando e ne ho approfittato per fumarmi una sigaretta..”
“Ehi cos’è quello sguardo triste?” chiede.
“Andiamo ti racconto strada facendo”
Iniziamo a camminare e io le spiego quello che è appena successo con Harry.
“Devi parlare con lui, Tess! Non può fare così e poi quando tu stavi male lui mi disse che di te gli importava e anche tanto, deve esserci qualcosa sotto”
“Gli parlerò, ma credo abbia mentito per tutto il tempo, se tiene davvero ad una persona non sparisci così, sena nemmeno una spiegazione”
Amber annuisce in accordo e cambiamo argomento.
Una volta arrivate a scuola posiamo i libri negli armadietti e andiamo in classe.
Le prime due ore passano in fretta, il prof non ha fatto altro che blaterare, quindi…
All’ intervallo andiamo in mensa, e ci posizioniamo, di proposito, ad un tavolo indietro a quello di Harry e gli altri.
Ci sono anche le puttane che continuano a sedurlo.
“Oddio guardala! Guardala com’è patetica. Che puttana! Non la sopporto proprio” dico fissando come cerca di fare la sensuale.
“E tu guardati come sei gelosa!” afferma ridacchiando.
“Io… io non sono gelosa! Mi danno s-solo fastidio i suoi comportamenti del cazzo, si!” dico cercando di convincere più me stessa che lei, infatti cerca di trattenere una risata e io l fulmino con lo sguardo per poi tornare a fissare la situazione.
“Adesso basta! Io devo parlare con lui!” dico convinta e mando la mia timidezza a puttane.
Mi alzo dal tavolo  e senza dirgli niente lo prendo per un braccio, lo faccio alzare e lo trascino nella prima aula vuota che trovo.
Mi ci butto dentro con lui e chiudo la porta.
Mi giro e vedo che ha un’espressione confusa, mi guarda come se fossi una pazza.
“Guarda è inutile che mi guardi in quel modo sappiamo benissimo entrambi perché sei qui” dico duramente.
“Io…”
“Tu cosa, Harry? Tu cosa?! Tu sei solo un bugiardo… mi hai mentito per tutto questo tempo. Avevi detto che mi avresti aiutata, che volevi essere mio amico, che ti importava di me… vedo! Vedo come ti importa di me” mi fermo prendo un sospiro “Che cazzo hai?
Che cazzo avete tutti. Tutti scappano, se n vanno, mi abbandonano. Cambiano, mi odiano.
Sono così fottutamente sbagliata? Tutti attorno a me fuggono, mi amano e poi mi lasciano da sola, con l’amaro in bocca e mille domande.
Io non so più cos’ho nessuno mi spiega, sono solo sbagliata” dico in lacrime. Io lo sapevo, sapevo che avrei dovuto solamente ignorarlo, sapevo che sarei esplosa e l’ultimo che voglio e farmi vedere così da lui.
“Ti sbagli…” cerca di dire, ma lo interrompo.
“No, io non sbaglio, io lo so benissimo, mi hai aiutata nel momento di difficoltà adesso sto bene, per modo di dire sto bene, e mi tratti una merda Harry… Perché ?! Voglio solo capire il perché” dico ormai stanca.
“Vuoi sapere perché?! Perché ho paura… Ho paura di quello che mi stai facendo. Quello che faccio per te o provo quando sto con te non l’ho mai sentito con nessuna e questo mi fa paura Tess. Ho una fottuta paura di soffrire e sai perché ? Perché credo di amarti!” dice queste parole mentre mi guarda negli occhi.
Mi sento svenire… mi ha detto che mi ama.
No, non è possibile, chi si innamorerebbe mai di un disastro come me ?
Nessuno! Né tantomeno Harry.
“Stai mentendo…” dico tra i singhiozzi.
“No, non sto mentendo”
“Sì, stai mentendo altrimenti non mi avresti mai ignorata in questo modo” cerco di asciugare le mie lacrime, ma lui si avvicina e le asciuga lui con il suo pollice mentre mi guarda negli occhi.
Ricambio il suo sguardo, cercando di capire cos’ha in mente.
“Mi sono allontanato perché…. Perché ho paura” dice appoggiando la sua fronte sulla mia e sospira.
“Baciami” sussurro.
Lui non se lo fa ripetere due volte che azzera la poca distanza tra di noi.
Si fionda sulle mie labbra e io schiudo la bocca per dare accesso alla sua lingua che, vogliosa, cerca mia.
Porto le mani fra i suoi ricci mentre lui mi stringe a se.
Sposta le mani sulle mie gambe e fa in modo di farmele allacciare intorno al suo bacino.
Si sposta verso la cattedra e mi ci fa sedere sopra.
Continuiamo a baciarci con foga, quando ad un certo punto suona la campanella.
Ci stacchiamo per prendere fiato e sentiamo la voce di un professore, subito scendo dalla cattedra e usciamo di corsa.
In lontananza vedo Amber che ci guarda e capisco che devo andare da lei.
“Io e te dobbiamo ancora finire di parlare, adesso devo andare” dico frettolosa e senza aspettare una sua risposta corro da Amber.
“Allora ?”
“Allora… allora mi ha detto che si è allontanato perché mi ama e ha paura di soffrire e, non so quando, dobbiamo continuare a parlare.”  dico con un sorrisone stampato in viso.
“Per questo che un sorrisone che va da un orecchio all’altro?” chiede e io annuisco.
“Sono contenta per te” afferma felice.
Andiamo nelle nostre classi e le altre tre ore volano con Amber che quasi si addormenta sul tavolo ed io che continuo a pensare alle parole di Harry.
E se mi sta mentendo di nuovo?
*Non credo*
Come fai ad esserne così sicura ?
*Perché io so se quando una persona che parla con te mente, e lui non mentiva*
Sarà, ma a me il dubbio rimane…
*Lasciati andare una volta tanto. Non stare a ripensarci per ore, vivi l’attimo e quello che ti succede oggi, so che può far male mettersi in una relazione, ma se non rischi non saprai mai com’è sarebbe andata*
Hai ragione… è solo che se anche lui non avesse fatto altro che mentirmi io non so cosa farei.
Una volta finite le lezioni mi dirigo verso casa.
Pranzo e vado in camera mia a fare i compiti per domani.
Dopo aver finito tutti gli esercizi, mi butto sul letto per riposarmi, ma la vibrazione del cellulare mi distrae, lo afferro e rispondo senza neanche vedere di chi si tratti.
“Pronto ?” rispondo.
“Ehi Tessa, sono io Harry, ti va di venire a fare una passeggiata, hai detto che dobbiamo parlare e ci tengo a chiarire”
“D’accordo! A che ora ?”
“Inizia a scendere, sto arrivando” e riattacca.
Sta arrivando ?
Ma io non so se sono presentabile!
Salto giù dal letto e corro in bagno per vedermi allo specchio.
Mi aggiusto un po’ il trucco, mentre per quanto riguarda i vestiti, sono decente.
Un jeans stretto e una maglietta a maniche lunghe.
Mi riempio di profumo, afferro il telefono e corro giù per le scale.
“Mamma vado a fare un giro con un amico, ci vediamo più tardi” grido mentre apro la porta, ritrovandomi Harry col pugno alzato.
“Stavo giusto per bussare” sorride.
“Già… vedo. Andiamo!” chiudo la porta e iniziamo a camminare.
Nessuno dei due parla e questo silenzio è imbarazzante.
Ad un certo punto lui decide di rompere il silenzio.
“Quello che ti ho detto oggi a scuola, era la verità”
“Lo sai che a me riesce difficile crederlo…” dico abbassando lo sguardo sulle mie vans.
“Perché ? Tutto quello che ti ho detto da quando sei entrata nella mia vita era tutto vero” dice fermandosi. Mi fermo e mi giro.
“Andiamo! Non è possibile! Chi mai si innamorerebbe di me ? I ragazzi come te non si innamorano di ragazze come me… nessuno potrebbe innamorarsi di me! I ragazzi si innamorano delle tipe esperte, sicure di se stesse, del tipo di ragazza che sa tenerti testa, a cui non importa il giudizio degli altri, che non hanno paura di rischiare… io non sono così. Vivo con la costante paura di sbagliare, di soffrire, sono un’autolesionista del cazzo che invece di rialzarsi e andare avanti prende una lametta e cerca di suicidarsi.”
“No! Cazzo tu non sei così! Tu pensi di essere così perché non ti sei mai vista come ti vedo io!
Tu non hai idea di quanto si bella quando ridi, non hai idea di quanto vorrei starti accanto in qualsiasi momento. Non sei un disastro, non sei uno sbaglio… non lo sei! Ti preoccupi sempre degli altri, sei così genuina, pura… perché non ti rendi conto di quanto sei bella ?” sbotta.
“Non me ne rendo conto perché semplicemente non sono una tipa figa, non sono una gnocca da paura. Guardami! Ho due occhi che stanno gridando ‘aiuto’ labbra screpolate… odio tutto di me”
“Non si ama una persona dall’aspetto fisico, si ama il carattere di una persona, i modi di fare, la risata, il sorriso, perché prima o poi la bellezza se ne va. La persona in sé resta.” dice avvicinandosi.
Rimango in silenzio.
L’unica cosa che faccio e buttarmi tra le sue braccia per poi baciarlo.
Baciarlo come se  fosse l’ultima volta.
Io non so se lo amo, ma le emozioni, l sensazioni che provo quando sto con lui, non le ho mai provate.
Inizia a piovere, ma io non intenzione di staccarmi da questo bacio così intenso.
Dopo poco ci stacchiamo data la mancanza di fiato e lo abbraccio.
Lo stringo forte a me, come se avessi paura che il vento potesse portarmelo via.
“Anche io credo di amarti” sussurro al suo orecchio.
Lo sento stringermi più forte, poi porta la sua faccia di fronte alla mia e mi bacia un’altra volta.
Ormai siamo tutti bagnati.
“Credo sia meglio tornare a casa, sta diluviando” dico io.
“Proviamoci! Proviamo ad avere una relazione” dice appoggiando la sua fronte sulla mia.
“Intendi da… da fidanzati… cioè una coppia… io e te ?” chiedo insicura.
Lui annuisce sorridente.
Io ricambio il sorriso annuisco e poi lo ribacio.


NOTA AUTRICE
FINALMENTEEEEE!
Alleluja, era ora no?
Scusate per il ritardo, ma ho avuto alcuni problemi. Eccovi il capitolo!
Harry e Tessa stanno insieme adesso!!!!
Cosa ne pensate ?!
A 6 recensioni aggiorno!

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Capitolo 19
*** Wow ! ***


Tessa’s POV
 
Le nostre labbra attaccate che si muovono insieme e mi scatenano una miriade di brividi lungo la schiena e mille emozioni diverse nello stomaco.
Le gocce d’acqua fredda che bagnano i nostri visi vicinissimi.
Porta le sue braccia a cingermi la vita per tenermi stretta a se, mentre io lascio che le mie dita giochino con i suoi ricci.
Sta piovendo e noi siamo qui.  A baciarci.
Dio quanto lo amo. Non riesco a credere che tutto questo stia succedendo proprio a me.
Ci stacchiamo, entrambi privi di ossigeno.
Appoggio la mia fronte sulla sua e, con ancora il respiro un po’ affannato, sospiro.
“Ti prego, non farmi del male” sussurro serrando le palpebre.
Lui mi bacia la fronte e mi stringe tra le sue forti braccia.
“Non lo farò! Adesso però è meglio andare a casa. Sta diluviando e ormai siamo fradici” dice.
Annuisco.
“Vieni da me ?” chiede sorridendo.
“Mi piacerebbe, ma non ho i vestiti…” gli dico dispiaciuta.
“Ti presto qualcosa io. Dai mangiamo un pizza, vediamo un film e poi ti riaccompagno io a casa.” Chiede speranzoso.
Ridacchio e lo bacio a stampo.
“Era un sì?” chiede sempre sorridendo.
“Si, lascia che avvisi mia madre” dico mentre estraggo il telefono dalla tasca posteriore dei jeans.
Compongo il numero di mamma e porto il cellulare all’orecchio aspettando che risponda.
Dopo tre squilli la voce acuta di mia madre si fa sentire dall’altro capo dell’apparecchio.
“Pronto tesoro”
“Mamma ti chiamo per dirti che sono a casa di un amico. Ceno qui. Torno stasera, d’accordo?”
“Certo. Sta attenta. Ti voglio bene!”
“Anche io, mamma. A stasera” e senza aspettare una sua risposta attacco.
Ci incamminiamo verso casa sua a passo svelto.
Una volta dentro mi prende per mano e mi conduce in camera sua.
Apre l’armadio e cerca qualcosa.
Quando trova ciò che cercava si gira e mi porge una maglietta extra large bianca.
“Metti questa, il bagno è lì” mi dice indicando una porticina.
Per tutto il tempo che sono stata qui non ho mai visitato camera di Harry. È molto semplice.
Le pareti sono nere, il letto è grande ed  è ricoperto da un piumone bianco latte.
C’è una scrivania con sopra un computer e qualche libro.
E una televisione enorme giusto difronte al letto.
Entro in bagno, mi svesto dagli indumenti bagnati e infilo la maglietta bianca di Harry.
Mi arriva a metà coscia, infatti mi ringrazio mentalmente di essermi fatta la ceretta due giorni fa.
Scuoto i capelli ancora un po’ bagnati e tolgo alcuni residui di matita sotto gli occhi.
Cerco di rendermi almeno poco presentabile e quando ci riesco esco dal bagno.
Harry indossa solamente i pantaloni del pigiama e quando vedo i suoi addominali scolpiti sento il calore insinuarsi sulle mie guance.
Rimango sulla soglia della porta del bagno imbarazzata finchè Harry picchietta la sua mano sul materasso per farmi capire che devo raggiungerlo.
Ancora un po’ stordita dalla vista del fisico da Dio greco del riccio mi incammino sul letto e mi sdraio al suo fianco.
“Che film guardiamo ?” chiedo cercando di rendere il tutto meno imbarazzante.
“Cosa ne dici di un comico ?” chiede lui girandosi per guardarmi.
“Va benissimo per me.” Rispondo sorridendo.
“Bene allora ho ‘Come ti spaccio la famiglia’”
Si alza per mettere il film e, una volta inserito e premuto play, torna a sdraiarsi circondandomi le spalle con un braccio.
Durante il film noto molte volte che ad Harry non interessa come questa finta famiglia cerchi di non farsi scoprire, ma più che altro continua a fissarmi mentre rido come una cogliona.
“Sei bellissima quando ridi” esclama a bassa voce guardandomi intensamente, come se volesse catturare ogni mio particolare per poi conservarlo nella sua testa.
Lo guardo negli occhi e sorrido a trentadue denti.
“Vedo che non sei molto interessato al modo in cui questi fingano in modo pessimo ad essere una famiglia eh” noto sorridente.
“Già… credo sia molto meglio guardare te che un film. Ti ho sempre considerato una ragazza bellissima e ho sempre creduto che anche con i tuoi felponi e quelle code fatte disordinatamente avevi il tuo fascino, ma non ho mai creduto che sarei finito col’ innamorarmi di te” osserva mentre mi guarda negli occhi.
“Se è per questo io ho sempre pensato che solo un pazzo si sarebbe potuto innamorare di questo disastro vivente” dico con un sorriso amaro stampato in volto.
“Beh allora io sono un pazzo” dice avvicinando le sue labbra alle mie.
Fa sfiorare i nostri nasi e poi mi bacia, piano… dolcemente come se avesse paura di consumare le mie labbra.
Avvicino le mani alla sua faccia, accarezzandogli la mascella con il pollice.
Lui allunga le mani per prendermi per i fianchi e fare in modo che salissi a cavalcioni su di lui.
Butto le mie braccia al suo collo e lo stringo a me senza smettere di baciarlo.
Mi accarezza la schiena, per poi scendere in basso e infilare la mano sotto la mia maglietta, facendo si che le sue mani siano a contatto con la mia pelle.
A quel contatto rabbrividisco.
Passa a baciarmi il collo in modo lento e straziante, come una tortura, una dolce tortura.
Le mie mani vagano sul suo petto nudo, passando l’indice sull’inchiostro dei tatuaggi e a quel punto sento il suo respiro farsi più affannoso.
Faccio strusciare le nostre intimità ancora coperte da due strati di stoffa inutili.
Continua ad essere irregolare quando le mie mani scendono verso la sua erezione, sbottono la cintura.
Lui mi libera della maglietta e resta piacevolmente sorpreso quando nota che non indosso il reggiseno.
Torna a torturare la parte inferiore del mio collo, scendendo verso l’incavo tra i miei seni.
Con una mano circonda il seno destro mentre con la lingua stuzzica quello sinistro, a quel gesto gli tiro i capelli il che lo fa gemere.
Avverto un formicolio familiare tra le cosce e la mia voglia di lui aumenta.
Inverte le posizioni, continuando a lasciare una scia di baci roventi e vogliosi sul mio ventre.
Arriva ai miei slip e senza indugiare mi priva di quell’indumento, lanciandolo in qualche parte della stanza.
A quel punto decido di liberare anche lui dai suoi boxer.
Ancora ansimante si allontana per prendere il pacchetto di preservativi, lo strappa con i denti e se lo srotola su tutta la sua lunghezza.
Si posiziona tra le mie gambe e mi guarda come se volesse chiedermi il permesso e io annuisco in risposta.
Entra dentro di me con una lentezza dolce, ma allo stesso tempo straziante.
Una sensazione di piacere invade il mio corpo e mi aggrappo alle sua spalle, mordendomi il labbro inferiore.
Si china a baciarmi il collo e una volta vicino all’orecchio mi sussurra un “non trattenerti”.
Aumenta le spinte e, come ha detto lui, decido di non trattenermi gemendo il suo nome.
Il mio respiro esce fuori a sbuffi e quando lui aumenta sia la velocità che l’intensità delle spinte, graffio la sua schiena facendo gemere anche lui sulla pelle del mio collo.
Torna a baciarmi e mordermi il labbro inferiore provocandomi maggior piacere.
Le ultime spinte sono decise e quindi vengo urlando il suo nome invasa dal piacere.
Dopo un po’ viene anche lui e il suo corpo sudato e sfinito, cade affianco al mio.
Mi giro in modo da circondargli il ventre con un braccio e appoggio la testa sul suo petto con lui che mi accarezza i capelli con dolcezza.
I nostri respiri si fanno sempre più regolari.
Appoggio il mento sul suo petto per guardarlo in faccia.
“è stato…” cerco la parola esatta, ma lui mi interrompe.
“Wow ? Sì, è stato incredibile” dice sorridendomi per poi lasciarmi un bacio sul naso.
“Sai è stata la mia prima volta” dice e io strabuzzo gli occhi incredula.
Lui scoppia a ridere vendo la mia espressione e io mi ritrovo un po’ confusa.
“Nel senso che le altre volte è sempre stato solo sesso. Tu sei la prima con cui ho fatto l’amore” spiega serio.
“Beh allora è anche la mia… la mia prima volta è stata grazie al mio ‘lavoro’” dico e al solo ricordo abbasso lo sguardo.
“Mi dispiace, però dai non pensarci. Ormai è tutto finito, e poi non roviniamo questo momento”
Sento squillare il mio telefono e così mi allungo verso il comodino per vedere chi è.
“Pronto” rispondo senza guardare.
“Allora ci sono novità ?” riconosco la voce di Amber.
“Adesso non è il momento, Amber. Ci sentiamo domani”
“Sei con lui, vero ?” chiede.
“Sì, a domani”
“Va bene. Ho capito. Ciauu”
Poso il telefono e mi accorgo dell’orario.
Sono solo le 19:00 e io ho fame.
Infatti ogni volta che ho fame il mio stomaco non di fa problemi a dimostrarlo e così inizia a brontolare.
Harry mi guarda e ridacchia.
“Fame ?” chiede sorridendo.
Apro la bocca per rispondere, ma il mio stomaco mi anticipa facendo ridere Harry di gusto.
“Lo prendo per un sì! Vado ad ordinare le pizze su. La solita ?” dice alzandosi dal letto nudo.
Annuisco.
Prende dei boxer puliti dal cassetto e scompare dietro la porta.
Decido di alzarmi anche io per rivestirmi, prendo la maglietta bianca di prima e, dopo aver indossato le mutandine, la infilo.
Mi dirigo in bagno per guardarmi allo specchio e mi ritrovo il riflesso di una ragazza con i capelli post-sesso e un sorriso che va da un orecchio all’altro.
Sento la porta della camera aprirsi, segno che Harry abbia già ordinato le pizze e così torno anche io in camera.
“Arrivano tra poco, nel frattempo andiamo a farci una doccia ?” chiede tranquillamente.
“Anche io ?”
“Sì, cosa c’è di strano ?” chiede corrugando le sopracciglia.
“No, niente è solo che non ho il ricambio” gli spiego.
“I tuoi panni sono asciugati” mi informa.
“Oh allora d’accordo”
“Vado a prendere due asciugamani, tu intanto inizia ad entrare nel box doccia” ordina e io obbedisco.
Vado in bagno, accendo l’acqua calda, mi svesto e poi entro iniziando a bagnarmi il corpo.
Dopo pochissimo mi raggiunge anche Harry.
Si avvicina, prende la boccetta di bagnoschiuma e se lo deposita sulla mano destra.
Poggia la mano col bagnoschiuma sul mio ventre e inizia ad insaponarmi, poi sale sul seno, le spalle, il collo. Poi scende di nuovo fino ad arrivare quasi sulla mia intimità. Il suo tocco è così morbido, caldo e delicato.
Mi risciacqua e intuisco che sia il mio turno.
Seguo i suoi stessi procedimenti e una volta insaponato tutto, gli butto le braccia a collo e lo attiro a me per baciarlo.
Lui porta le sue mani sui miei fianchi e ricambia il bacio con maggior passione.
La mia lunga si intrufola senza permesso nella sua bocca per esplorarla e sento un grugnito di approvazione da parte sua, mentre sorride sulle mie labbra.
Lo attiro maggiormente a me e sbatto con la schiena sulle piastrelle fredde della doccia.
I nostri petti sono incollati e sento il suo respiro farsi affannoso.
Dopo poco ci stacchiamo per la mancanza di fiato.
“Se vuoi mangiare ti consiglio di smetterla” esclama ansimante.
Lo ignoro intenta a restituirgli il favore, provocandogli piacere.
Faccio scendere la mia mano destra sul suo membro, a quel punto lui serra le palpebre e stringe le labbra in una line sottile.
Inizio a massaggiargli la punta con il pollice, per poi iniziare a pompare piano, ad un velocità straziante.
Poi aumento passo dopo passo. Lui geme più volte il mio nome e, quando sta per raggiungere il culmine, butta la testa all’indietro e viene sospirando, nuovamente, il mio nome.
Sorrido soddisfatta.
Riprende a respirare normalmente, mi attira a se e mi bacia sempre con più passione, ma poi si stacca.
“Credo che adesso sia meglio uscire, la pizza arriverà tra poco” suggerisce sorridente e io annuisco.
Usciamo, lui avvolge la sua asciugamano intorno alla vita e io mi copro interamente.
Si asciuga in fretta mentre io cerco di levare puù acqua possibile dai miei capelli.
Va in camera e si riveste.
“Vado a prendere i tuoi vestiti” dice ed esce dalla stanza.
Dopo poco torna con i miei vestiti e subito l’indosso.
Sentiamo il campanello suonare e insieme scendiamo giù, in salone.
Passiamo il resto della serata a scherzare, ridere e mangiare le nostre pizze.
Arrivate le 22:00 è ora di andare a casa e visto che abito a due passi da casa di Harry lui decide di accompagnarmi a piedi.
Arrivati davanti casa mia lo saluto ed entro.
Corro in camera mia, mi butto sul letto ancora sognante e incredula di tutto quello che è successo oggi.
Poi sento il cellulare vibrare lo prendo tra le mani e vedo che ho un nuovo messaggio.
Da: Styles
Buonanotte, piccola mia J <3
Sorrido rileggendolo due volte e poi gli invio anche io la buonanotte.
 
NOTE AUTRICE
Heiii ragazze ecco un capitolo ‘Tarry’ uhuuuuu siiii sono troppo contenta.
Volevo darvi una news, la storia prenderà una piega diversa da quella iniziale, questa è molto più complicata e eccitante.
Spero vi piaccia ugualmente.
Aggiorno a 5-6 recensioni. Sbrigatevi così posto domani il capitolo!!!
Ciauu 

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Capitolo 20
*** Mistake... ***


Tessa's POV

*un mese dopo*

E' passato un mese da quando io ed Harry stiamo insieme.
Questo mese è stato davvero molto intenso, insieme a lui.
Siamo usciti più volte a cena, siamo andati al bowling , al cinema e abbiamo passato intere giornate insieme.
Lo amo più di quanto avessi mai immaginato. Certe volte mi spaventa il sentimento che provo per lui, ma ho deciso che non posso vivere con la paura di soffrire e quindi ho scelto di vivere l'attimo.
Ora che ci penso stasera ci sarà la festa di Josh che compie 19 anni, sono stata invitata insieme a i ragazzi e Amber, ma purtroppo non potrò andarci.
Perchè ?
Perchè la mamma di Angie, la mia madre adottiva, viene qui per una cena di famiglia.
Appena Harry lo ha saputo c'è rimasto male perchè voleva che andassi con lui, però poi sono riuscita a convincerlo ad anadarci senza di me.
Mi dirigo verso l'armadio per scegliere cosa mettere stasera.
Rimango circa una ventina di minuti a decidere i vari abbigliamenti, ma poi opto per una vestina elegante color panna, corta fino a metà coscia e con scollo a cuore.
Vado in bagno per truccarmi e, come al soliuto, metto una leggera linea di eye-liner, mascara e phard.
Ad un certo punto sento il campanello suonare e mi precipito per le scale.
Un avolta scesa corro ad abbracciare mia nonna.
"Nonna da quanto tempo!" esclamo stritolandola.
"Tesoro sono troppo vecchia per abbracci del genere" dice ridacchiando.
Mi stacco e mi squadra dalla testa ai piedi.
"Oddio come sei cresciuta, sei diventata proprio una bella ragazza e Luke- dice andando dritta da lui- ti sei fatto un bel maschione" esclama contenta.
"Allora ho saputo che la piccola della casa si è fidanzata" esclama sorridendomi.
Arrossisco e abbasso lo sguardo.
"Si chiama Harry, nonna" dico imbarazzata.
"Allora la cena è pronta, vogliamo spostarci in cucina ?" chiede mamma e tutti annuiamo.

Harry's POV

Riluttante, mi alzo dal letto per andare a cambiarmi, per la festa di stasera.
Ci sarei dovuto andare con Tess, ma lei doveva tenere una cena di famiglia con la nonna.
Indosso una camicia bianca, quasi trasparente, con un giubbin di pelle nero e un paio di pantaloni del medesimo colore.
Prendo le chiavi della mia Rang Rover, il portafogli e il cellulare, ma prima di andarmene mando un messaggio a Tess.

A: Baby <3
Proprio ora mi sto avviando per andare alla festa. Passa una buona serata anche senza di me, ti passo a prendere domani per andare a scuola. Ti amo, piccola.

Chiudo la port a chiave e mi dirigo nel garage. Entro in macchina e sfreccio verso la festa.
Dopo circa un quarto d'ora di viaggio arrivo davanti il locale della festa e noto che i ragazzi sono arrivati prima di me e stanno fuori il locale.
Mi avvio verso di loro.
"Finalmente amico, stavamo aspettando proprio te per entrare" dice Niall.
"Bene eccomi qui, entriamo no ?" affermo con aria scocciata.
Non sarei venuto se non fosse stato per questi idioti che mi hanno convinto.
Entriamo e do un'occhiata in giro, riconoscendo la maggior parte delle persone.
Andiamo a fare gli auguri a Josh, subito dopo gli altri si buttano in bista per ballare con alcune troiette ed io invece mi siedo su una sedia del bar.
Ordino da bere, ma solo un po', non voglio ubriacarmi.
Mentre sorseggio il mio drink noto che qualcuno prende posto vicino a me.
A primo impatto non la riconosco, poi però mi rendo conto che è Emily.
"Ehi Styles come vanno le cose con.. con Testa?" chiede in dubbio.
"Tessa" la correggo infastidito "Vanno benissimo, non sono mai stato più felice di così"
"Oh andiamo, a chi vuoi darla a bere ? Sei sempre stato un tipo allergico alle relazioni, non ti sei mai innamorato di una ragazza e adesso viene lei e ti ruba, magicamente, il cuore ? Non ti credo" dice lei con aria superiore.
"Puoi anche non credermi a me non interessa il tuo parere. Io so quello che provo per lei." dico facendo spallucce.
Sento qualcuno chiamare il mio nome così mi giro per vedere chi è, trovandomi di fronte Justin, un mio vecchio amico.
Lo saluto e restiamo a parlare, ma poi la sua ragazza lo chiama e gli fa segno di raggiungerla.
Mi rigiro sulla sedia e ritorno a sorseggiare il mio drink.
Lo bevo tutto d'un sorso, poso il bicchiere sul tavolo e sento la testa girare...

Emily's POV

Dall'altra parte della stanza, noto con piacere che Harry ha finito il suo drink, con tanto di pastiglia.
Aspetto che faccia effetto e dopo pochi secondi lo raggiungo.
Lo trascino in pista e inizio a strusciarmi sul suo copro ben definito, noto che la pasticca ha funzionato quando sento le sue mani scendere sul mio fondoschiena.
Avvicino il suo corpo al mio in modo che il mio seno vada a stretto contatto con il suo petto.
Le nostre intimita strusciano tra di loro e inizio a sentire l'erezione di Harry nel basso ventre.
Lo prendo per il braccio e ci dirigiamo verso uno dei bagni.
Mi inizia a mordere la pelle sotto il lobo e io, swenza esitare gli levo la maglietta.
Mi fiondo con le labbra sul suo petto iniziando con baci leggeri, poi aumento l'intensità fino a succhiare la pelle vicino la zona del capezzolo sinistro.
Mi stacco e torno a baciarlo, mordendogli anche il labbro inferiore.
Mi leva la maglietta, mi gira e mi sbatte contro il muro facendo si che il suo petto sia attaccato alla mia schiena.
Mi abbassa la gonna e, subito dopo, anche le mutandine. Gemo.
Sento un rumore e subito dopo realizzo che si è sbottonato i pantaloni.
Sento la sua erezione premere sul mio sedere e dopo pochissimo lo sento entrare dentro di me.
All'inizio le spinte fanno un po' male, ma poi il dolore diventa piacevole.
Aumenta le spinte e io gemo più volte.
Dopo circa una manciata di muniuti viene dentro di me, poi esce e sento scorrere il liquido bianco per le gambe.
Mi rigira, si fionda sul mio collo e morde e succhia fino a lasciamri un segno evidente.
Una volta finito si stacca, si allaccia la cintura , prende la camicia e se la rimette.

Tessa's POV

Aspetto Harry che venga a prendermi per andare a scuola.
Sento il campanello suonare e scendo per andare ad aprire.
Mi getto tra le sue braccia e lo bacio.
"Buongiorno, amore" dico facendo sfiorare i nostri nasi.
"Buongiorno" dice in modo distaccato.
"Qualcosa non va ?" chiedo accigliata.
"No, andiamo ?" chiede e annuisco.
Dopo circa dieci minuti arriviamo davanti ai cancelli della scuola, scendo dall'auto e affianco il mio ragazzo.
Raggiungiamo il nostro gruppo e saluto tutti con un bacio sulla guancia.
"Abbaimo le prime due ore di matematica insieme giusto, Tess ?" chiede Amber.
"Sì, che rottura di coglioni, però" affermo senza voglia.
Restiamo a scherzare e ridere come sempre, ma durante tutto il tempo noto che Harry ha qualcosa che non vca, è assente e ride in un modo forzato.
Quando suona la campanella io e Amber salutiamo gli altri e andiamo a lezione.
Le prime due ore sono una vera palla, ascoltare il prof. Evans che spiga i calcoli da fare e i procedimenti da seguire non è il massimo.
All'ora di merenda, raggiungo il mio armadietto e poso i libri.
Mentre sto per chiudere lo sportello sento due labbra depositarmi un bacio tra i capelli, sorrido e mi giro buttandogli le braccia al collo.
Mi lascia un altro bacio sulla punta del naso facendomi ridacchiare.
"Ah ma bene! Dopo quello che ti ha fatto continui a pomiciarci ?" chiede una voce stridula, ma troppo familiare.
Ci giriamo nella sua direzione e corrugando le sopracciglia le chiedo:
"Non mi ha fatto niente, non capisco di cosa tu stia parlando" esclamo sbuffando.
"Glielo dici tu o glielo dico io ?" chiede rivolta a Harry.
Sposto lo sguardo da Harry a Emily, mi stacco da lui e prendo posizione davanti a tutti e due.
"Cosa sta succedendo qui ?" chiedo un po' impaurita.

NOTA AUTRICE
Heii eccomi tornata con un altro capitolo, mi stavo annoiando e anche se non ho raggiunto le 5-6 recensioni ho deciso di aggiornare.
Cosa ne pensate ?

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Capitolo 21
*** New Life...! ***


Harry’s POV

 
Tessa è difronte a me e Emily, ci guarda confusa, ma nel suo sguardo leggo paura.
Ne ho anche io in questo momento.
Io non posso perderla. La amo. Non saprei cosa fare senza di lei, cazzo.
Che merda ho combinato ?
“Allora Harry preferisci dirglielo tu o lasci che lo faccia io” chiede nuovamente.
Sento il sangue gelarsi nelle vene.
Noto che i ragazzi e Amber osservano la scena con le sopracciglia corrucciate.
“H-harry ?” balbetta Tess. La guardo negli occhi incapace di parlare.
“Okay. Te lo dico io. Hai presente la festa di Josh di ieri sera ? Bene, io e Harry abbiamo scopato” dice Emily con naturalezza.
Come se fosse la cosa più normale di questo mondo.


Tessa’s POV

 
Io e Harry abbiamo scopato…
A quelle parole sento gli occhi pizzicare e inizio a vedere sfocato.
Porto lo sguardo su Harry. Sembra dispiaciuto.
Faccio due più due. Ecco perché è stato distaccato per tutta la mattinata.
“Oh Dio…” sussurro sentendo le lacrime che stanno per scendere.
“Tess. Tess io…” cerca di dire, ma lo interrompo.
“Tu, tu che, Harry? Non ci posso credere… mi hai tradito con lei ? Dio, ti avevo chiesto di non farmi del male. Porca puttana una sera che ti lascio solo ne approfitti. Stava andando tutto così bene, perché hai dovuto rovinare tutto ? Non voglio più vederti! Sai quanto tempo mi ci è voluto per fidarmi di te, per aprirmi e adesso mi fai questo?” dico in preda ai singhiozzi.
Mi asciugo le poche lacrime scese, prendo un bel respiro profondo.
“D’ora in poi scordati che io esisto…” dico infine voltandomi e scappando a correre in lacrime.
Lo sento urlare il mio nome, ma non voglio più ascoltarlo.

 
Harry’s POV

 
Appena realizzo che sta per andarsene via da me, cerco di seguirla, ma qualcuno mi tira per un braccio.
“Sei proprio uno stronzo!” esclama Amber disgustata.
“No, non è come sembra… io devo parlare con lei”
“Lasciala in pace. Dalle del tempo per stare da sola” dice in tono freddo che quasi mi spaventa.
Abbasso lo sguardo, batto il pugno contro il muro. Serro bene gli occhi e poi mi dirigo verso Emily.
“Tu! Tu sei solo una puttana! Mi hai drogato per scoparmi, dirlo a Tess e fare in modo che ci lasciassimo. Sei patetica, cazzo. Ma non hai un cazzo da fare a parte rovinare la vita alla gente ? Vaffanculo!” esclamo con tutta la rabbia accumulata nel mio corpo.

 
Tessa’s POV

 
Corro. Corro sempre più forte, mentre i singhiozzi e le lacrime aumentavano a dismisura.
Corsi velocemente fino al parco, quando trovo una panchina mi ci buttai sopra, letteralmente esausta.
Mi porto le ginocchia al petto e ci nascondo la testa.
Io e Harry abbiamo scopato…
Abbiamo scopato…
Io  Harry…
“Basta !” urlo singhiozzando e portandomi le mani tra i capelli.
Sento il telefono squillare.
‘Amoremio *-*’
Rispondo.
“Fanculo !” gli urlo nel microfono e attacco.
Lo spengo intenzionata a rimanere sola con me stessa e piangere.
Piangere finchè non avrò esaurito le lacrime.
Fino a che non avrò esaurito il respiro.
Fino a che non avrò esaurito me stessa…
Nella testa mi ritornano i ricordi.
La prima volta che ho messo piede in casa di Harry, il nostro primo bacio, il mio primo sfogo con lui, le serate, la settimana dopo il coma, quando mi ha detto che mi amava, la serata al bowling, al cinema.
“Perché ? Perché mi fregano sempre ?” mi chiedo mentre altre mille lacrime bagnano le mia guance.
 
/due ore dopo/
 
Sono passate ormai circa due ore da quando sono seduta su questa panchina a piangere.
Decido di tornare a casa ma, ad un certo punto, sento una fazzoletto bianco posarsi sulla zona del naso e della bocca.
Cerco di urlare, ma il parco è deserto nessuno mi sente.
Urlo finchè non vedo più niente.
Buio.

 
Louis’s POV

 
“Amico calmati! Non ti risponde perché non vuole parlare con te” dico.
Lui continua a fare avanti e indietro per la stanza, con le mani tra i capelli e gli occhi lucidi.
“Oh Lou sei davvero molto incoraggiante, ti ringrazio” risponde lui sarcastico, ma con voce rotta.
Sta soffrendo parecchio, lui non voleva.
Dice che Emily l’ha drogato e io ci credo perché Harry può essere donnaiolo, morto di figa e si scopa tutte, ma quando si innamora non ha occhi che per la sua ragazza.
Si ferma all’improvviso e mi guarda con occhi rossi.
“L’ho persa” sussurra “l’ho persa per sempre…” continua a sussurrare con le mani nei capelli.
“No, Harry, non l’hai persa okay ? Adesso fa così perché è delusa e ferita, ma ti ama. È normale che abbia perso la fiducia in te, ma ti ama da morire, non riuscirà a stare lontana da te” cerco di rassicurarlo.
“Tu non l’hai guardata negli occhi quando ha detto che mi sarei dovuto scordare di lei. Aveva uno sguardo freddo, agghiacciante. Se non fosse stato per le lacrime non l’avrei riconosciuta” dice scuotendo la testa.
Resto in silenzio aspettando che continui.
“Lou io non posso perdere anche lei…
Io amavo Lily e l’ho persa, ma Tessa non posso, non voglio e non devo. Amo Tess più di Lily, più di me, più della mia stessa vita. Lei è tutto per me. È la ragazza ideale. Sa farti ridere, sorridere, sa incoraggiarti, sfidarti. Ho una voglia pazzesca di svegliarmi e costatare che è soltanto un incubo e domani mattina mi ritroverò Tessa tra le braccia mentre dorme serena, dopo che abbiamo fatto l’amore” dice cercando di non piangere.
Mi alzo, vado da lui e lo abbraccio.
“Andrà tutto bene, d’accordo ? Fai una cosa, va in camera riposati, quando starai meglio andiamo a parlare con lei” propongo.
“Dubito che starò meglio senza di lei che mi accarezza i ricci prima di addormentarmi” sussurra, mentre cammina verso la sua camera.

 
Tessa’s POV

 
Sento il motore di un auto. Cerco, lentamente, di aprire gli occhi.
Sono in una macchina, un signore accanto a me dorme, giro lo sguardo verso il guidatore e…
“Steve ?” chiedo con un pizzico di paura.
“Piccola! Finalmente ti sei svegliata” afferma con un sorrisino stampato in volto.
“Dove sono ? Cosa vuoi ancora da me ? Dove mi stai portando ?” chiedo velocemente.
“Una domanda alla volta. Tu tornerai a lavorare per me, zuccherino. Ti sto portando nella nostra nuova casa e benvenuta a Las Vegas” esclama con la sua risata di sottofondo.
“Cosa ? Ma non puoi farlo!” sbotto innervosita.
“Sì che posso, ho già parato con tua madre” afferma tranquillamente. Sgrano gli occhi.
“Cosa le hai detto ?” chiedo impaurita.
“Le ho raccontato che sono un tuo vecchio amico, che ti ho incontrata in strada mentre piangevi disperatamente e che mi hai supplicato di portarti lontano. Le ho detto che saremmo andati a New York per un po’ di tempo e che l’avresti chiamata al più presto” conclude girando una curva.
Resto a bocca aperta, riflettendo su tutto ciò.
“Cosa dovrei fare ?” chiedo.
“Lavorare in un night club. Farai i tuoi balletti e se qualcuno vorrà provarti allora tu acctterai senza esitare” spiega.
Okay ammetto che solo l’idea mi dà il volta stomaco, ma è pur sempre un lavoro e in più starò lontana da Harry.
“Ci sto! Ma voglio un bel po’ di grana” affermo  convinta.
Lui mi guarda attraverso lo specchietto retrovisore e sorride soddisfatto.
“Ben tornata, gallina dalle uova d’oro. Sarà fatto! Sarai ben pagata” mi rassicura.
Dopo circa 20 minuti arriviamo a casa.
Da fuori è stupenda, ma è proprio come me l’aspettavo.
Steve ha sempre avuto gusto e soldi.
Entriamo, mi mostra la mia stanza e mi lascia da sola per sistemare le mie cose.
Inizierò una nuova vita. Senza Harry. Però rivoglio Amber. Penso che la chiamerò, ma solo per dirle che le voglio tanto bene. Già mi manca.
Il dolore al petto non è ancora svanito.
Sento una specie di vuoto, da quando Emily mi ha… detto la verità.

 
Harry’s POV

 
Dopo circa un oretta, passata senza chiudere occhio Louis entra nella mia stanza.
“Alzati su! Andiamo dalla tua amata” esclama Lou cercando di ravvivarmi, ma sinceramente finchè non sentirò di nuovo il sapore delle labbra di Tess sulle mie non starò per niente bene.
Mi alzo, prendo le chiavi e il telefono e usciamo di casa.
Una volta davanti il campanello di casa della mia rag… di Tessa, busso sperando che voglia almeno ascoltarmi.
Viene ad aprire la madre.
“Harry! Louis!” esclama salutandoci.
“Angie” la saluta Louis.
“Angie sua figlia è in casa ?” chiedo.
“Oh no lei è partita, non ve lo ha detto ?” chiede aggrottando le sopracciglia.
“Partita ?” chiedo in sussurro.
“Sì, mi ha detto un suo amico che l’ha incontrata distrutta per la strada e lei le ha chiesto di portarlo via, così è partita con lui. Ma non ve lo aveva detto ?” chiede nuovamente.
“No, noi abbiamo litigato e …”
“Oh capisco! Mi dispiace, ma conosco mia figlia, se l’hai fatta arrabbiare è meglio che aspetti che le acqua si tranquillizzino” spiega con un tono di.. pena ?
Annuisco, cercando di ingoiare il nodo che mi si è formato in gola.
Abbasso lo sguardo sentendo gli occhi pizzicare.
“La ringraziamo, Angie. Ora noi andiamo! Ciao” la saluta e, senza darmi il tempo di dire una parola, mi trascina via con lui.
“Hazz… mi dispace…”
Resto muto per tutto il tragitto fino a casa mia.
“Se n’è andata… a causa mia. Io… io l’ho distrutta”
“No, è normale che sia ferita, ma sono sicuro che tornerà…” dice cercando di farmi stare maglio, ma ottiene il risultato contrario.
Inizio a dare calci al divano.
“Smettila! Smettila, cazzo! Se n’è andata. Mi odia. L’ho distrutta, non tornerà” urlo, mentre riempio di pugni il muro.
Le lacrime scendono dai miei occhi numerose.
Appoggio la schiena al muro e mi lascio scivolare per terra, in preda ai singhiozzi, alle lacrime, dalla rabbia, e dal bisogno che Tessa sia qui con me.
Mi porto le mani in faccia e sento una mano calda sulla spalla.
Louis si siede vicino a me e resta in silenzio mentre io mi do libero sfogo.

 
NOTA AUTRICE
Hei Hei Hei!
Allora inizio col dire che mentre scrivevo questo capitolo ho pianto, immaginandomi la scena.
La storia si complica sempre di più.
Tessa è partita e non ritornerà per moolto tempo.
Harry, non sapendo dove lei sia, si ridurrà uno straccio.
Cosa vi aspettate succederà ?
Recensite in tante.
Aggiorno a 4-5 recensioni. Mi raccomando!

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Capitolo 22
*** Chapter 22 ***


Harry’s POV
 
Mi alzo dal pavimento freddo. Tiro su col naso e mi asciugo le lacrime.
“Vado a farmi una doccia” annuncio a Louis.
“Che ne dici se rimango a dormire qui stanotte ?” chiede alzandosi.
“Grazie” sussurro, cercando di mettere su un piccolo sorriso.
Vado in bagno, accendo l’acqua calda.
Prendo l’accappatoio e poi mi spoglio.
Entro nel box doccia e chiudo gli occhi, beandomi del tocco caldo delle goccioline.
Abbasso la testa e sento gli occhi appannarsi.
Ricomincio a piangere.
Sento un dolore nel petto che mi sta lacerando dentro.
Non è passato neanche un giorno e già mi manca.
Mi manca perché ho la consapevolezza che non vuole vedermi, che è partita a causa mia e che adesso sta male perché sono uno stronzo, irresponsabile.
Non sarei dovuto andare a quella festa del cazzo senza di lei!
 
Dopo essermi asciugato e aver messo il pigiama, scendo in salone.
Mi siedo sul divano e poco dopo Louis mi raggiunge con in mano una tazza di cioccolato caldo.
“Ho pensato che qualcosa di caldo ti avrebbe fatto rilassare” afferma sedendosi affianco a me.
“Grazie” gli ripeto.
“E se no a che servono gli amici ? A proposito Amber ha scoperto della partenza di Tess e i ragazzi mi hanno raccontato che ha dato di matto, per questo sono rimasti con lei e tra poco dovrebbero essere qui” annuncia.
Annuisco e bevo un goccio della mia cioccolata.
“Come ti senti ?” chiede.
“Come vuoi che mi senta ? Ho perso l’unica ragazza che io abbia mai amato seriamente, per colpa di una lurida troietta che non accetta di vedere gli altri felici e quindi deve rovinare la vita a chi lo è. Tutto questo perché ? Per un’insinuante scopata” spiego sentendo la rabbia crescere nuovamente.
“Ascolta so che in questo momento vorresti spaccare di tutto e odi a morte quella stronza, ma pensa positivo. Pensa che andrà tutto bene” dice.
“Andrà tutto bene ? Louis, Tessa è partita, non mi risponde alle chiamate, ai messaggi, non ho una fottuta idea di dove cazzo sia, ho bisogno di lei più che mai, come cazzo faccio a pensare positivo ?” sbotto.
Apre la bocca per dire qualcosa, ma la richiude non trovando le parole per rispondermi.
Suona il campanello e lui si alza per andare ad aprire.
Dopo qualche secondo i ragazzi si presentano davanti a me.
“Ehi abbiamo saputo… come va ?” chiede dolcemente Liam.
“Una merda…” dico bevendo.
Amber mi si para davanti e dice.
“Adesso tu mi spieghi come sono andate le cose perché a causa tua la mia migliore amica è fuggita da questo posto!” sbotta guardandomi negli occhi.
“Ehm Amber lascia perdere su, già sta male di suo” dice Zayn, ma lei non lo guarda neanche.
“Ieri sera quando voi vi siete subito buttati in pista, io mi sono seduto al bar per bere un bicchierino. Mentre bevevo Emily si avvicina e si siede affianco a me. Ha iniziato a parlare del fatto che lei non crede che io ami Tess e stronzate varie. Le ho detto che me ne sbattevo di quello che pensava lei perché io amo Tessa. Ad un certo punto ho sentito Justin, un mio vecchio amico chiamarmi, mi sono girato, ho parlato un po’ con lui. Quando se n’è andato sono tornato a bere, ma lei era sparita” le spiego tutto d’un fiato.
Respiro profondamente.
“E poi è successo…” concludo abbassando lo sguardo.
“Quindi tu mi staresti dicendo che mentre tu eri distratto, lei ti ha messo qualcosa nel bicchiere, e così non ti rendevi conto di quel che facevi” deduce lei.
Annuisco guardandola negli occhi.
“Okay. Ti credo. Tutti sappiamo che Emily è capace di fare molte cose, ma adesso Tessa non c’è più. Non risponde al cellulare e non sappiamo neanche dove si trova” dice con sguardo triste.
“Quello che mi chiedo io è: quale amico avrebbe potuto portarla via di qui ?” rifletto ad alta voce.
I ragazzi sembrano perplessi e ci pensano sopra.
“Io e Tess conosciamo le stesse persone e… Porca puttana” esclama Amber.
“Che succede” chiede Niall.
“Io… io… io credo di sapere chi è stato” afferma preoccupata.
Aspet… Oh no.
Scatto in piedi.
“Tu pensi che lui…” chiedo guardandola.
Annuisce mentre gli occhi le si fanno lucidi.
“Ragazzi potete far capire anche noi” dice Lou.
Sospiro pesantemente.
“Louis ti ricordi quando la trovammo stesa per terra ?” chiede e annuisce.
“Ricordi che Amber ci raccontò che Steve voleva che Tess lavorasse per lei, di nuovo” chiedo nuovamente.
“Ahh… Oh cristo!” esclama con aria più preoccupata di prima.
“C’è qualcosa che possiamo fare per rintracciarlo ?” chiedo rivolto ad Amber.
Scuote la testa, con alcune lacrime che le scendono sulle guance.
“Sei lui ha deciso di portarla via, allora si sarà portato tutti e due i suoi uomini. Gli unici di cui si fida e a cui dice tutto. Quindi anche se andassimo nel posto in cui lavorava Tess nessuno saprebbe nulla su doce di trova” spiega poi.
“Il telefono! Possiamo rintracciare il cellulare” esclama Niall.
“No Niall. Steve è uno dei capi di questa organizzazione. Non è né stupido, né ingenuo. Se Tesa non risponde al suo cellulare significa che non è in possesso” continua dicendo.
“Angie ha detto che Tess l’avrebbe chiamata al più presto, lei potrebbe sapere dove si trova no?” chiede Liam.
“Davvero Liam ? Secondo te Steve, sapendo che noi faremo di tutto per cercarla, dirà alla madre il posto dove si trova la figlia ? Con la consapevolezza che noi andremmo a chiederlo a lei ?” chiede Amber.
“E allora cosa proponi di fare eh ?!” sbotto in fine.
“Niente, Harry! Non possiamo fare uno straccio di niente, cazzo! Steve ha pianificato tutto per filo e per segno. Non ci lascerà delle piste per trovarla!” esclama furiosa mentre altre lacrime scorrono.
“E tu come fai a sapere tutto questo ?” chiede Louis.
“Perché quando lei lavorava lì, succedeva spesso che alcune ragazze che avevano intenzione di lasciare il lavoro, scomparissero. Steve è a stretto contatto con il capo di un’associazione mafiosa” spiega.
Un tuffo al cuore. Ora c’è di mezzo la mafia ?
Cristo santo!!!
“Ma come mai ha preso una fissazione per lei” chiede Niall.
“Perché Tessa gli ha sempre portato un mucchio di soldi e si sa quando ci sono di mezzo i soldi…” lascia la frase in sospeso.
“Quindi se lei dovesse smettere di portargli così tanti soldi, lui la licenzierebbe ?” chiede Zayn.
“In teoria sì” risponde annuendo.
“In pratica… ?” chiedo io.
“In pratica… non ne ho idea” afferma abbassando lo sguardo.
“C’è qualcosa che possiamo fare, deve esserci” esclamo.
“Harry a me fa male quanto te questa fottutissima situazione. Tutti voi sapete che sono una che non si arrende facilmente, ma adesso non c’è niente che possiamo fare. Non ci resta che aspettare una sua chiamata” dice.
“Non chiamerà mai” affermo io convinto.
“A te no, per quello che lei crede che le hai fatto, ma a me sicuramente nel giro di uno due giorni, mi chiamerà se è vero che non l’ha rapita contro la sua volontà”
“Quindi tu mi stai dicendo che c’è la possibilità che lei non si sia opposta?!” chiedo incredulo.
Annuisce.
“Harry, Tessa ha sopportato fin troppo nella sua vita, non mi stupirebbe se adesso avesse deciso di allontanarsi da tutto e da tutti” dice con sguardo malinconico.
Abbasso la testa, prendo un respiro profondo.
Mi giro e mi incammino verso le scale.
Salgo in camera mia e mi butto sul letto.
Prendo il telefono e compongo il numero ti Tessa. Me lo porto all’orecchio.
Uno squillo. Due squilli e…
“Risponde la segreteria telefonica di Tessa. Se non rispondo molto probabilmente o è perché non voglio o perché sono troppo immersa nei miei pensieri, ma lascia un messaggio, lo ascolterò con piacere. Byyyye” la sua voce. Poi si sente la sua risata in sottofondo.
Dio quanto mi manca la sua risata.
Sospiro, poso il cellulare e inizio a guardare il soffitto.
 
*Flashback*
“Oh andiamo non è giusto! Tu sei più forte, riesci a prenderla meglio la palla” si lagna la mia ragazza.
Scoppio a ridere e lei mi tira un pugno fingendosi offesa.
La attiro a me, le cingo i fianchi con le braccia e le lascio un bacio a stampo.
“Non andremo mai più al bowling!” afferma convinta mentre giocherella con le mani sulla mia maglietta.
Ridacchio nuovamente.
“Smettila di ridere di me!” protesta.
“Sei troppo buffa quando metti il broncio, e sei bellissima quando fingi di essere arrabbiata” dico fiondandomi sulle sue labbra.
Mi butta le braccia al collo e mi stringe in un abbraccio affettuoso.
Inspiro l’odore dei suoi capelli e chiudo gli occhi, come se fossi in paradiso.
 
*Fine Flashback*
 
Tessa’s POV
 
Oggi è la mia prima serata in uno dei night club più famosi di Los Angeles.
Sono nel mio camerino, con una lunga camicia da notte color carne trasparente, davanti al mio specchio.
Ho appena finito di truccarmi, Steve ha detto che mi avrebbe avvisato lui quando sarei dovuta uscire.
Resto pochi minuti a fissare il mio riflesso, disgustandomi da sola di ciò che sto per fare, ma credo che questa lontananza da casa mia farà stare meglio.
“Tessa! Esci su!” urla Steve.
Mi alzo dalla sedia e tolgo la camicetta.
Indosso solo un reggiseno nero in pizzo e degli slip del medesimo colore.
Prendo un respiro profondo, ingoio una pasticca e vado in scena.
Salgo sul palco con altre tre ragazze.
La pasticca fa subito effetto e così mi avvicino al palo.
La musica è alta e assordante.
Giro intorno al palo muovendo i fianchi a ritmo.
Poi mi stacco, mi posiziono davanti agli uomini ubriachi che mi fissano.
Porto le mani dietro la schiena e mi libero del reggiseno facendolo scivolare via dal mio corpo.
Ritorno vicino al palo e eseguo i soliti passi che si fanno durante una lap dance.
Una volta finito il mio numero, scendo dal parco e ritorno nel mio camerino.
Indosso un reggiseno di riserva e sento bussare alla porta.
“Avanti!” grido sedendomi sul divanetto.
La porta si apre mostrandomi Steve, in compagnia di un ragazzo alto, biondo, lineamenti duri e virili.
Mi alzo.
“Tessa lui è James. Vuole usufruire dei tuoi servizzi. È il miglior cliente che abbiamo. Trattamelo bene” afferma uscendo dalla stanza.
“Allora cosa vorresti?” domando in tono freddo, mentre mi accendo uno spinello.
Lui si siede e mi squadra da capo a piedi, mordendosi il labbro inferiore.
“Non sei un po’ troppo piccola per fare questo genere di lavoro?” chiede osservandomi il ventre.
“A te cosa importa, l’importante e farti una buona scopata, pagare, e andartene a fare in culo” affermo irritata.
“Quanti anni hai ?” chiede, ignorando la mia risposta.
Sospiro “Ho 17 anni. Soddisfatto ?”
“Abbastanza” afferma alzandosi.
Si avvicina sempre di più e io non so che fare.
Si china a baciarmi sulle labbra, in modo lento, poi passa la lingua sul labbro inferiore chiedendo l’accesso e io non glielo nego.
Poi si stacca.
“Non dovresti lasciare che le persone abusino si te e del tuo corpo per i soldi, quando hai solo 17 anni e hai ancora tante esperienze da fare” esclama per poi uscire, lasciandomi con la bocca aperta.
 
NOTA AUTRICEE!
Salve popolo di Efp *dice come se fosse un imperatore romano* sono tornata con un altro capitolo per voi!!
Okay basta. Non ho voglia di fare la stupida in questo momento.
Allora come vi sembra la situazione ?! E il capitolo ?! Aspetto qualche vostra recensione.
Byeee girls. Love you all!
Ah dimenticavo, aggiorno sempre a 4-5 recensioni.

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Capitolo 23
*** Memories ***


Tessa’s POV
 
Prima di uscire si porta una mano nella tasca posteriore dei pantaloni e ne estrae il portafogli.
Prende una banconota da cento dollari e la poggia sul divano, prima di andarsene.
Io rimango ferma e allo stesso tempo stordita dalle sue parole.
Un altro ragazzo se ne sarebbe altamente sbattuto della mia età e avrebbe abusato di me senza pensarci due volte, ma lui… lui non l’ha fatto e mi ha anche pagato.
Prendo i soldi e li posiziono nella mia borsa, per poi darli dopo a Steve.
Prendo il cambio e, visto che anche questa giornata è finita, mi sistemo per tornare a casa.
 
 
Appena arrivati a casa do i soldi in mano a Steve che sorride fiero e poi corro in camera mia.
Mi butto sul letto, sospirando pesantemente.
 
*flashback*
 
Sono nel letto a casa di Harry, mi sono appena svegliata, ma lui dorme ancora.
Appoggio il mento sul suo petto e lo guardo estasiata mentre dorme.
È così bello, tranquillo.
Ha il ciuffo, che di solito alza, che gli ricade sulla fronte, le labbra socchiuse dalle quali escono dei leggeri sospiri.
Ha un’espressione serena.
Le sue labbra.
Ho sempre amato le sue labbra.
Così rosee, carnose e morbide.
Mi avvicino per stampargli un bacio leggero sulle labbra con la speranza che non si svegli.
Torno a posare la testa sul suo petto e chiudo gli occhi.
Sento la stretta sulla mia vita aumentare, segno che si è svegliato.
Torno a guardarlo e ha gli occhi aperti e un’aria assonnata.
“Buongiorno, piccola” sorride.
Mi avvicino e lo bacio.
Un bacio dolce, senza lingua.
Non c’è passione… c’è amore.
Mi stacco e gli sorrido di rimando.
“Buongiorno dormiglione” esclamo ridacchiando.
“Che ore sono ?” chiede con voce roca e bassa.
Mi stacco dal suo corpo per prendere il mio cellulare.
Controllo l’orario.
“Sono le 11:00” affermo tornando a stendermi vicino a lui.
“Preferisci andare da Strabucks, a fare colazione o restiamo ancora un po’ qui?”
“No! Preferisco di gran lunga restare qui, così, a guardare i tuoi occhi, il tuo sorriso, e a cercare di farti ridere perché amo le tue fossette. Preferirei che tu mi stringessi forte tra le tue braccia, dove vorrei abitare e che mi sussurrassi quanto mi ami” dico guardandolo negli occhi, mentre con una mano porto il suo ciuffo indietro.
Stringe la presa sui miei  fianchi, si china a baciarmi.
Le nostre labbra si muovono in contemporanea, porto le mani tra i suoi capelli e glieli tiro dolcemente.
Passa la lingua sul labbro inferiore per chiede l’acceso e subito schiudo le labbra.
Si stacca e poggia la sua fronte sulla mia.
“Non sai quanto mi rendi felice. Io ti amo, Tess. Non riesco a trovare delle parole adatte per descrivere i miei sentimenti, è impossibile spiegarti cosa mi crei dentro solo guardandomi negli occhi. Giuro che ogni giorno ti dimostrerò che nessuno ti amerà mai come ti amo io. Ti amo!” esclama sorridendo.
“Ripetilo” sorrido di rimando, chiudendo gli occhi.
“Ti amo- bacio- Ti amo- bacio- Ti amo- bacio”
“Ti amo anch’io. Tanto” lo ribacio.
 
*fine flashback*
 
Una lacrima riga la mia guancia, ma la asciugo velocemente, tirando sul col naso.
Avete presente il vuoto che si crea nel petto, tipo una voragine ?
Bene è così che mi sento.
Come se qualcuno mi avesse strappato la mia unica ragione di vita.
E in un certo senso è così.
Non ho più una ragione di vita, se sono qui è solo per dimenticare e cercare di avere una nuova vita.
“Tessa ecco il tuo nuovo telefono” dice Steve entrando senza neanche bussare.
Me lo porge e se ne va subito.
Compongo il numero di mia mamma.
Dopo due squilli sento la sua voce.
“Pronto?”
“Mamma sono io Tessa!”
“Tesoro! Come stai ?”
“Adesso meglio, mamma. Ho chiamato per dirti che sto bene”
“Il tuo amico mi ha raccontato tutto” esclama dispiaciuta.
“Sì”
“Ma come farai con la scuola?” domanda.
“Oh non ne ho idea. Qui ho già un lavoro”
“Ah sì? Sono felice per te. Che lavoro è?”
“Uhm… lavoro in un bar. Certo non è niente di grande però è per iniziare”
“Quando tornerai qui ?”
“Non lo so, mamma. In questo momento non voglio pensarci”
“Okay d’accordo. Harry e Louis sono venuti qui nel pomeriggio” mi informa e il mio cuore perde un  battito.
Mi metto a sedere.
“Sul serio?”
“Sì. Appena gli ho detto della tua partenza Harry è sbiancato. Sembrava avesse visto un fantasma”
Ecco… un’altra lacrima.
“N-non voglio parlare di lui adesso”
“Lo capisco, ma vorrei sapere cos’è successo di così grave per farvi litigare”
“Non ora. Mamma ora devo andare ci sentiamo”
“Okay ciao tesoro!” mi saluta e attacco.
Mi porto le mani tra i capelli e sbuffo sonoramente, per poi trattenermi il labbro inferiore tra i denti per non piangere.
Non so cosa devo fare.
Mi manca, ma mi ha tradito.
Vorrei chiamarlo, ma mi ha tradito.
Vorrei averlo qui con me, ma mi ha ferito nel peggiore dei modi.
Lo so che non gli ho dato il tempo di spiegarsi, ma cosa avrebbe potuto dirmi ?
‘Sai ero da solo, Emily passava di lì, tu non c’eri, la carne è debole e quindi…’
No! Cazzo, no!
Diceva di amarmi e che me lo avrebbe dimostrato ogni giorno, ho visto!
Ho visto come mi ha messo due corna più grandi di questa casa.
E no, non sto esagerando.
Io ormai ho perso la fiducia in lui…
Anche se mi spiegasse come sono andate le cose e io decidessi di perdonarlo le cose non torneranno mai come prima, perché ormai ha perso la mia fiducia.
Il mio cuore è fatto a pezzettini ora.
Dopo tutto quello che ho passato, le cose con Harry mi stavano rendendo felice almeno per un po’, fino a che non è dovuto andare a finire così.
Ormai sono arrivata al punto che se riesco ad essere felice mi chiedo dove sia la fregatura.
Forse non sono destinata ad essere felice, perché sono un errore.
Sono stata un errore per la mia mamma biologica, sono stata un errore per le mie compagne, sono un errore e mi odio.
Odio il mio corpo, me stessa, il mio carattere.
Odio tutto di me.
Sento gli occhi pizzicare e non ho voglia di trattenere le lacrime.
In pochi secondi le mie guance si riempiono di lacrime amare, la matita si sciole, le labbra si gonfiano e si arrossano.
Butto la testa sul cuscino, non sento niente, solo un dolore lacerante nel petto che mi sta distruggendo a poco a poco.
Porto le mani nella tasca posteriore dei miei jeans e chi trovo ?
L’unica che riesce a farmi sentire viva in questo momento, la mia lametta.
Mi dirigo verso il bagno, mi guardo allo specchio.
Il mio riflesso mi dà il voltastomaco.
Impugno la lametta e la appoggio sulla pelle del mio braccio.
Premo forte e traccio una linea, pochi secondi e da quella linea esce quel liquido rosso familiare.
Una lacrima va a finirci sopra.
Ne traccio un’altra, e un'altra ancora.
Fino ad incidere, in una scritta quasi minuscola ‘mistake’.
Una volta finito, sciacquo la lametta, la ripongo dov’era e mi sciacqui i polsi.
Mi lavo la faccia e indosso il pigiama per poi andare a letto.
 
Harry’s POV
 
Ed eccomi qui. Da solo. Davanti alla televisione.
I ragazzi sono usciti. Loro sono dell’idea che se stai male devi uscire, ubriacarti e dimenticare.
Anche io la pensavo così, tempo fa… ora voglio solo stare solo.
Non ho neanche la forza di andare in una discoteca, incontrare le solite puttanelle che ti aprono le gambe dopo due bicchierini di vodka.
Posso sembrare ripetitivo, ma mi manca.
Noto che sul mobile vicino alla tv c’è la telecamera che usavamo.
Mi alzo e la prendo.
Torno a sedermi, la accendo e mi ritrovo quattro video.
Scelgo di vederli tutti e quattro.
Clicco il primo.
Io: Ed ecco qui gente, la mia ragazza che è intenta a fare un altro dolce per il compleanno di sua madre.
Tess: Oh andiamo! Anche il video ? Non ti è bastato prendermi per il culo quando ho sbagliato a fare l’altro dolce ? (dice ridacchiando)
Io: No! Mi diverto a vederti in difficoltà e poi ridevi anche tu alle mie battutine.
Tess: Okay, okay lo ammetto! Ammetto il mio reato! Ho riso alle tue battutine squallide.
Io: Ehi! Non erano squallide (faccio il finto offeso)
Tess: No! Per niente. (dice ridendo sotto i baffi mentre controlla la lista degli ingredienti)
Io: Mi dica signorina, qual è il prossimo passo da compiere per dare vita al suo capolavoro ? (la sfotto a mo’ di presentatore)
Tessa: Posa quella telecamera e vieni a darmi una mano, idiota (mi guarda sorridendo)
Io: Agli ordini! Scusate, ma quando il capo chiama…
 
Stoppo il video. Una lacrima scende.
Seleziono il secondo.
 
Tess: No! Non aprire quella fottuta porta, stronzo! (urla rivolta alla televisione)
Il ragazzo, che ha aperto la porta, muore accoltellato.
Tess: Visto, coglione ?! Se solo mi avessi ascoltato saresti ancora vivo per cercare quella puttana della tua ragazza (dice sempre rivolta alla tv)
Io: Amore, lo sai che non può sentirti ? (le chiedo ridacchiando)
Lei si gira verso di me e scoppia in una fragorosa risata.
Tess: Ehi lo sai che odio quando i tizi dei film horror non mi ascoltano e poi muoiono! (esclama convinta)
Io: Certo che lo so! Io non ce la posso fare con te! Sei troppo buffa (scoppio a ridere)
Tess: Spegni quella telecamera e baciami!
 
Altre due lacrime. Terzo video.
 
Ci siamo noi. Io seduto su una sedia e lei sulle mie gambe. Le braccia intorno al mio collo.
Io: Allora stiamo registrando questo video perché questa splendida ragazza qui- la indico- vuole una ‘prova’- imito le virgolette con le mani- del mio amore. Bene gente, anche se questo video lo riguarderemo solo noi, io AMO questa bellissima, simpaticissima, buffissima ragazzi qui.
Non sono il tipo da smancerie e cose varie, ma ogni tanto anche io faccio cose dolci per farle capire quanto la amo.
Lei mi prende il viso tra le mani e mi bacia.
 
Eccole. Le milioni di lacrime sul mio viso.
Vedo un quarto video, ma io non lo ricordo.
Ci clicco su.
 
Tessa preme il tasto per registrare, è in camera mia, si siede sulla sedia della scrivania.
Si schiarisce la voce.
Tess: Allora da dove iniziare ? Ciao amore mio, ti starai chiedendo il perché di questo video, no ? Beh in realtà un motivo non c’è. Stavo pensando a noi, sai ? Ho appena rivisto i nostri vide insieme e ho pianto come una cogliona pensando a quanto ti amo. Io mi chiedo: si può amare così tanto qualcuno ?
Sai a volte mi spaventa l’immensità del mio sentimento, ma poi arrivi tu, con i tuoi baci, la tua risata, i tuoi modi di fare e penso che vorrei passare il resto della mia vita così. Come siamo in questo momento. Certo non siamo una coppia perfetta. Litighiamo come tutti, ma non riusciamo mai a stare più di un ora separati.
Tu mi hai salvata, Harry.
Se ad oggi io ho acquistato un po’ di autostima è tutto grazie a te. Perché mi fai sentire protetta, amata. Mi fai sentire speciale.
Hai preso in mano la mia vita e ne hai fatto molto di più.
So che non ti dico spesso che Ti Amo, ma Ti Amo.
Ti amo con ogni fibra del mio corpo, ti amo con tutta me stessa.
Sei l’unico che ho amato, amo e che amerò davvero.
Adesso devo andare, tra poco dovresti rientrare.
Ti Amo, Harry. Tanto.
 
Spengo la telecamera. Mi porto i gomiti sulle ginocchia, e le mani tra i capelli.
Cerco di calmarmi, ma i singhiozzi e le lacrime hanno la meglio su di me.
“Basta! Non ce la faccio più! La voglio qui con me!” urlo con tutto il fiato che ho in gola.
Sento il campanello suonare insistentemente, mi alzo e vado ad aprire, trovandomi Niall con un’espressione preoccupata.
Subito mi abbraccia forte e io ricambio immediatamente dato che in questo momento ne ho davvero bisogno.
“Stavo venendo a vedere come stavi, poi ti ho sentito urlare e mi sono preoccupato” spiega accarezzandomi la schiena.
Restiamo così per un po’.
Io che piango e mi do libero sfogo e lui che mi conforta in silenzio.
“Harry io e i ragazzi abbiamo deciso che faremo a turno a dormire qui. Non vogliamo lasciarti da solo in questo momento” afferma.
“Grazie” sussurro sulla sua spalla, mentre mi calmo. Mi stacco e mi asciugo le lacrime.
“Dai andiamo a vederci un film e poi a nanna” esclama facendomi fare un mezzo sorriso.
“Un mezzo sorriso! Evvai!” afferma contento come un bambino con un giocattolo nuovo.
Ridacchio facendolo entrare e chiudendo la porta alle mie spalle.
 
NOTA AUTRICEEEE!
Macciaooooo ragassuole!
Come vi butta la vita caramelle gommosine dolciose ?!
Okay non datemi retta, è lo sclero delle 2 e 30 di notte.
Allora un capitolo di ricordi. Spero vi piaccia. Shiauuu plebeee.
Aggiorno a 5-6 recensioni.

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Capitolo 24
*** I can't love you... ***


Tessa’s POV

 
Ed ecco un altro giorno qui a Las Vegas.
Sono passate due settimane ormai, sempre la stessa storia, le stesse cose.
Mi sveglio, vado a correre, torno, mangio, dormo e verso le dieci di sera andiamo al locale.
Balletto, scopata, lacrime, tagli e un’altra volta a letto.
Non ho un’amica a parte Nancy, un’altra spogliarellista che lavora con me.
Mi manca Amber, mi mancano Louis, Liam, Niall persino Zayn!
Ma più di tutti mi manca Harry…
Mi manca scompigliare i suoi ricci, mi manca affondare l’indice nelle sue fossette, mi mancano i suoi sorrisi spontanei, la sua risata.
Mi manca il suo sapore, il tocco delle sue labbra con le mie.
A volte la mia immaginazione gioca brutti scherzi, e immagino che sia qui ad abbracciarmi, stringendomi forte.
Lo so che molto probabilmente questo non accadrà perché se me lo ritrovassi davanti gli urlerei contro, ma comunque mi manca stare accoccolata tra le sue braccia forti.
Spesso mi chiedo se mai lo rivedrò…
Cioè voglio dire, lui non sa che io sono qui, non ha il mio nuovo numero, non sa che sono con Steve, se lo sapesse a quest’ora Steve sarebbe morto probabilmente.
Non riesco ancora a credere che abbia potuto tradirmi, non ho neanche lasciato che si spiegasse.
Ma cosa avrebbe mai potuto dire ?!
‘Ero da solo, ad una festa in discoteca, tu non c’eri e la carne è debole…’ ?!?!
No!
In queste due settimane ho stretto amicizia con James, il ragazzo che non mi ha scopata per la mia età, e devo dire che è davvero molto simpatico.
Qualche volta viene al locale quando io lavoro e ci prendiamo un drink, parlando di noi e riesce anche a farmi ridere.
So che lui potrebbe essere il ragazzo ideale con cui dimenticare Harry, ma non ci riesco.
Non riesco a sopportare il tocco di nessun’altro, le labbra di nessun’altro.
Infatti ogni volta è difficile al lavoro e faccio appello a tutti la mia forza di volontà per non mandare via il tizio, perché altrimenti niente soldi.
Ora sono le 21:30, oggi ho saltato la cena, ultimamente non mangio tanto.
Ho controllato che sono dimagrita di due chili, in due settimane.
Praticamente sto digiunando, ma non posso farci niente se mi si è chiuso lo stomaco.
Visto l’orario decido di preparare l’intimo e la camicetta in una borsa e scendere.
Appena si fanno le dieci arriviamo al locale.
 
 
 
Metto l’ultimo tocco di rossetto e sento bussare.
“Avanti” urlo.
La porta si apre e James entra sedendosi sul divano.
Gli sorrido e lo raggiungo.
“Ehi come va ?” chiede.
“Va…” sospiro.
“Posso farti una domanda”
“Certo” affermo.
“Ricordi quando mi dicesti il motivo per cui lavori qui?” chiede e io annuisco.
“Bene. Non mi dicesti cosa ti ha fatto quel ragazzo per farti scappare e io vorrei saperlo” dice grattandosi la nuca.
Okay è imbarazzato.
Ha paura di aver esagerato.
“Non te lo dissi perché non mi sentivo pronta a parlarne, sai ? Fa ancora tanto male…” dico.
Silenzio.
Prendo un respiro profondo e prendo parola.
“Il giorno in cui venni qui, successe che scoprì una cosa che mi ha letteralmente spezzato il cuore.
Io ero fidanzata con un ragazzo di nome Harry, sin dall’inizio io cercavo di allontanarlo perché avevo paura di soffrire, perché lui era il classico tipo allergico alle relazioni, ma poi mi confesso che ci teneva tanto a me e voleva essere mio amico. Non mi fidavo. Infatti si allontanò dopo una settimana. Gli chiesi il perché e lui mi disse che aveva paura di innamorarsi. Alla fine decidemmo di provare ad essere una coppia. Andò tutto bene per un mese fino a che andò ad una festa. Io ero a casa con i miei, in una cena di famiglia.
Il giorno dopo lo notai freddo e venni a scoprire che era perché mi aveva messo le corna con una troia” spiego cercando di non piangere al ricordo.
Prendo fiato sotto il suo sguardo dispiaciuto.
“Io lo amavo, e lo amo tutt’ora. Non credo lo dimenticherò mai” esclamo scoppiando a piangere.
Lui mi abbraccia.
“Shh. Non piangere okay? È lui lo stupido, non ha idea di cosa ha perso” cerca di tranquillizzarmi.
Mi stacco e lo guardo contrariata.
“No! Non è lui che ci perde e sai perché? Perché io sono qui a piangere fiumi di lacrime per lui, io sto malissimo, io lo rivoglio con me!” urlo esasperata in preda ai singhiozzi.
Ritorna ad abbracciarmi e piango disperatamente sulla sua spalla.
Dopo circa dieci minuti di pianto riesco a calmarmi, mi stacco e sospiro asciugandomi le lacrime.
“Grazie. Grazie per avermi sopportata e lasciata piangere in pace. Mi ha fatto bene sfogarmi con qualcuno. Ti voglio bene” dico sorridendo leggermente.
“E io ti amo. Bel casino no?” domanda sorridendo amaramente.
A quelle parole il sorriso scompare dal mio viso.
“C-cosa?” balbetto.
“Ti amo, Tess! Sai dal primo momento in cui ti ho vista sul palco, non sono riuscito a levarti dalla mia testa, volevo averti,
così parlai con Steve, ma poi ci pensai meglio e pensai ‘non in questo modo’ così con la scusa dell’età me ne andai.
Tess io posso aiutarti a dimenticarlo-prende le mie mani tra le sue- se solo tu vuoi, potrei renderti davvero felice” chiede con un filo di speranza nella voce.
“Solo lui può… James mi dispiace così tanto, ma non voglio amare nessun’altro che non sia lui” dico dispiaciuta.
Alle mie parole lascia le mie mani e senza dire una parola esce dalla porta, senza neanche voltarsi.
Fisso la porta semi aperta con occhi dispiaciuti.
“Mi dispiace…” sussurro abbassando lo sguardo.
Vado a guardarmi allo specchio.
Tutto il trucco sciolto e gli occhi arrossati.
Prendo in mano la trousse per ritoccarmi almeno un po’.
Sono realmente rimasta scioccata dalle parole di James.
Credevo volesse essere mio amico, non che si fosse innamorato di me.
E poi come fa a dirmi ‘Ti amo’
non abbiamo tredici anni, non può essere sicuro di amarmi dopo una settimana e qualche giorno che mi conosce.
Spero solo che accetti il fatto che io non posso
stare con lui, potrebbe essere davvero un buon amico, ma non posso pretendere
che mi stia accanto quando i suoi sentimenti non sono ricambiati.


Perché l’amore, il sentimento più bello che esista, deve fare così male a volte ?!

 
 
NOTA AUTRICEE!!
Heiii mi dispiace per il ritardo, ma ho avuto alcuni problemi
con word e ho dovuto riscrivere il capitolo.
Allora cosa ve ne pare ?
Mi scuso se è un po’ corto, ma d’ora in poi saranno un
pochino più corticini perché poi il salto di qualità ci sarà con
il loro rincontro.

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Capitolo 25
*** I missed you ***


Harry’s POV
 
Un anno dopo…
 
Drin… Drin Drin… Drinn
 
Campanello.
Con occhi ancora assonnati controllo l’orario.
9:00.
 
“Chi cazzo è a quest’ora?! Ma porca puttana la scuola è finita e non sono libero di alzarmi tardi la mattina ?!” urlo alzandomi dal mio amatissimo letto.
Indosso una maglia e un pantalone, visto che ero in pigiama, mentre il campanello continua a sfracassarmi i timpani!
Metto le mie pantofole e scendo le scale, passandomi una mano tra i ricci.
Apro la porta.
“Alla buon ora signor Styles! Abbiamo una notizia splendida!!!” ulula Louis entrando i casa mia seguito dai ragazzi e Amber.
Chiudo la porta alzando gli occhi al cielo.
Ora che cazzo è successo ?!
Mi siedo di fronte a loro, con sguardo ancora assonnato.
“Allora?!” chiedo guardandoli tutti.
“Giuro che questa notizia è meravigliosa!” esclama Lou.
“Allora ti dispiacerebbe condividerla con me?!” chiedo un po’ troppo acido.
“Ehi calma! Ci dispiace di aver interrotto il tuo sonnellino, ma questo non può aspettare. Niall” dice, mentre fa segno al biondino di parlare.
“Allora visto che la scuola ormai è finita… abbiamo pensato di farci una bella vacanza aaaa Las Vegas!!” esulta anche lui.
“La villa è stupenda, l’hanno comprata i genitori di Louis, è giusto al centro! E poi è enorme!” continua Zayn abbracciato ad Amber.
“Per me è okay” dico facendo spallucce.
“Cosa?! Cioè noi ti diciamo che andiamo a farci una vacanza a, niente popò di meno che, Las Vegas e tu rispondi con un misero ‘è okay’ ?!” mi rimprovera Louis.
“Sono felicissimo per questa vacanza, e non vedo l’ora di partire con voi, d’accordo?” chiedo.
“Va meglio” risponde Lou.
“Bene. Quando si parte?” chiedo.
“Domani mattina alle 9:00” dice Louis con un sorriso che va da un orecchio all’altro.
“D’accordo” dico.
“Bene adesso io e Zayn andiamo a fare le nostre valigie. Andiamo amore!” dice Amber alzandosi.
I due se ne vanno insieme a Niall e Liam.
Louis decide di rimanere.
“Amico mi spieghi che ti prende?” chiede il moro una volta chiuso la porta.
“Che intendi?” chiedo io, salendo le scale.
“Intendo che sei stato impassibile per tutto il tempo” spiega, seguendomi in camera.
“Ah… che posso farci? Mi piace l’idea di andare a Las Vegas, ma non mi eccita più di tanto” spiego io, estraendo la valigia da sotto il letto.
“Ma perché?” chiede con un’espressione disperata.
“Lo sai il perché…” dico, mentre mi dirigo verso l’armadio per prendere i panni.
“Cristo santo, Harry! Lo so che ti manca, lo so che ci stai ancora male, e so anche quanto ci sei stato di merda in tutti questi mesi, ma è passato un fottutissimo anno, nessuna notizia di lei. Dimenticala, cazzo!” sbotta.
A quelle parole mi innervosisco.
“Pensi che non ci abbia provato, Lou?! Pensi che io voglia stare così male ogni fottutissimo giorno della mia vita?! Pensi che sia così facile ?!
Non posso dimenticarla, non si dimentica una persona che ti ha dato tanto da ricordare!
Dovrei fare come hai fatto tu? Louis era diventata la tua migliore amica, cazzo! La migliore amica di Niall, di Liam e di te!! E io la amavo e cazzo se continuo ad amarla anche adesso!” sbraito urlando fin troppo.
“Credi davvero che io non sia stato male? Quando tu hai deciso di allontanarti da lei, dopo il coma, chi pensi che le sia stato vicino? Io! È stata capace di farsi volere bene con poco! E manca anche a me! Anche a me, mancano le nostre serate, perché da quando lei non c’è non sono le stesse! Ma la ricorderò sempre e poi non è morta! Non sappiamo dove si trovi, ma un giorno la ritroveremo, te lo prometto! Fosse l’ultima cosa che faccio” dice calmo.
Io invece non ce la faccio e scoppio in lacrime.
“Io la rivoglio qui con me…! Chiedo troppo?!” chiedo mordendomi il labbro, mentre alcune lacrime rigano le mie guance.
Louis si alza dal letto e viene ad abbracciarmi.
Mi sfogo sulla sua spalla, mentre lui mi ripete che la rivedrò.
“Mi dispiace non avrei dovuto dirti di dimenticarla. So quanto la ami, e ti prometto che presto la incontreremo” sussurra mentre mi da delle pacche confortanti sulla schiena.
 
Dopo avermi aiutato a sistemare le valigie, Louis se ne va per preparare la sua.
Bussano alla porta e, tranquillamente vado ad aprire.
Appena la porta si apre, non posso credere a i miei occhi.
Fisso i suoi occhi blu e un mare di ricordi bombarda la mia testa.
“Lily…” sussurro.
“Harry… Harry Styles, come sei cambiato” esclama sorridente.
“Cosa ci fai qui?!” chiedo ancora un po’ stordito.
“Posso entrare?” chiede ignorando la mia domanda.
Mi sposto e la faccio entrare.
Chiudo la porta e ci incamminiamo versoi il divano.
Lei si siede davanti a me e io la guardo freddo, indifferente anche se sono un po’ scosso.
Non la vedo da più di tre anni, è sparita dalla faccia della terra e ora torna, perché poi?
“Potresti rispondere alla mia domanda” domando un po’ alterato.
Mi ha fatto troppo soffrire, ma ora non provo più niente per lei.
E se non fosse così lo avrei capito, appena incrociato il suo sguardo.
Invece no. L’unica cosa che ho sentito è stata stupore e… niente.
“Harry… io… mi dispiace. Sono tornata perché mi sposo” dice guardandomi fisso negli occhi.
Wow!
“Ricordi quando ti lasciai?!” chiede.
“Come potrei dimenticarlo? È stato bellissimo svegliarsi e trovare un bigliettino in cui mi dicevi ‘è finita’ !” esclamo ironico.
Abbassa lo sguardo dispiaciuta e poisospira.
“Quel giorno partì con un ragazzo. Era un amico di mio fratello e lui voleva che partissi con loro, quindi lo feci. Giuro che piansi per tutto il primo mese. Anche io ti amavo, Harry. Tu non eri l’unico a provare certe cose nella nostra relazione… Stetti molto male, ma questo ragazzo era l’unico in grado di capirmi e farmi sorridere nonostante tutto, così me ne innamorai. E ora ci sposiamo!” esclama con un mezzo sorriso.
Io rimango impassibile.
“E cosa sei venuta a fare a casa mia?” chiedo.
“A scusarmi per tutto quello che è successo e visto che ci sposiamo qui, ho pensato fosse stata una buona idea venire a salutarti” spiega.
Rimango in silenzio.
“Ora devo andare!” esclama alzandosi.
Silenziosamente la seguo vicino alla porta.
“Sei sempre stato il mio primo, vero amore!” afferma poi chiudendo la porta.
Okay, ricapitolando.
È scappata tre anni fa, lasciandomi con un biglietto. Si è innamorata di un altro e adesso è tornata per sposarsi.
Bene. Mi fa piacere per lei.
È stato orribile il modo in cui mi ha lasciato, ma ci ho messo una pietra sopra, ormai l’unica di cui mi importi sul serio qualcosa è Tess…
Il resto della giornata passa velocemente dato che sono uscito a comprare alcune cose per il viaggio.
Visto che domani mattina, però devo svegliarmi presto è meglio cenare e poi a letto.
Mentre prendo il telefono per ordinare un pizza, bussano alla porta.
Ma che hanno tutti oggi oh!
Sbuffo e vado ad aprire.
“Buona sera!” esclamano Niall, Liam e Louis insieme.
“Ragazzi!” esclamo sorridendo “ non sapete cos’è successo oggi, entrate”
Mi sposto e li faccio entrar.
Chiudo la porta per poi raggiungerli sul divano.
“Sputa il rospo bro!” dice Liam.
“Oggi è si è presentata a casa mia quella faccia tosta di Lily” dico.
Silenzio.
Tutti mi guardano con occhi sbarrati e bocche leggermente aperte.
“E tu? Che hai fatto?” chiede Louis dopo un po’ di tempo.
“Niente. Sono rimasto impassibile. Mi ha spiegato che è stata costretta a lascarmi, che è stata molto male, ma ha trovato un tipo in grado di consolarla e farla innamorare. Ah e si sposa” dico in fine.
“Oh mio Dio…” dice solamente Liam.
“Hai sentito qualcosa ?” chiede Niall.
“Che? NO! È stata solo una stronza e poi adesso si sposa e in un certo senso sono contento per lei” dico.
“E’ giusto!” afferma Liam.
“Stavo per ordinare la pizza, che ne dite di rimanere a mangiare?” chiedo alzandomi.
Annuiscono.
“Le pizze, sempre le stesse” chiedo e annuiscono nuovamente.
Vado ad ordinare le pizze.
La serata passa tra risate e Louis che non la smette di farneticare sul fatto che Las Vegas sia la città del ‘peccato’ e non vede l’ora di ‘peccare’ anche lui ecc…
Verso le dieci se ne vanno e ci mettiamo d’accordo.
Alle 8:00 di domani tutti a casa di Louis.
Prima di andare a dormire però decido di farmi una bella doccia calda.
Prendo gli asciugamani dal cassetto sotto l’armadio, e mi dirigo in bagno.
Accendo l’acqua calda e mi svesto.
Una volta libero da tutti i vestiti entro nel box doccia, godendomi il tocco dell’acqua calda, che mi rilassa.
Rimango per un po’ sotto il getto immobile, pensando ad oggi e al viaggio di domani.
Spero solo di riuscire a divertirmi lì.
Qui questi mesi sono stati un inferno.
I primi due mesi non uscivo di casa.
Il mio unico tragitto era quello casa-scuola, restavo tutte le sere a rileggere le nostre conversazione ridendo come un coglione quando leggevo alcune provocazioni, riguardavo tutti i filmini almeno due volte al giorno e l’unico mio pensiero fisso era dove fosse o dove potesse essere…
La chiamavo alcune volte con la speranza di poter parlare con lei, ma c’era sempre quella maledetta segreteria, anche se da una parte era buono perché ascoltavo la sua voce…
Poi iniziai a stare troppo male e i ragazzi mi costrinsero ad uscire.
Tutte le notti mi ritiravo ubriaco marcio.
Anche da ubriaco non riuscivo a portarmi nessuna a letto.
Mi immaginavo sempre la sua faccia.
Stavo letteralmente impazzendo.
L’unica immagine fissa nella mia testa da circa un anno e la sua faccia, l’ultima volta che l’ho vista.
Aveva gli occhi arrossati, si mordeva il labbro e mi guardava come se non volesse credere che tutto quello che stava succedendo fosse reale.
In quel momento avrei voluto solo abbracciarla, e pregarla di ascoltarmi…
A volte mi passa per la testa l’idea che quando la rivedrò sarà tipo sposata, con un bambino in grembo e lì scoppio sempre in lacrime.
Perché io non riesco ad immaginarmi una vita senza di lei.
Non potrei mai accettare il fatto di rivederla felicemente sposata, in attesa di un bambino.
Scuoto la testa abbandonando certi pensieri e prendo la bottiglietta del bagnoschiuma.
Lo deposito sulla mia mano per poi spalmarmelo su tutto il corpo.
Lavo i capelli con il mio shampoo preferito e una volta finito, mi avvolgo l’asciugamano in vita.
Torno in camera, indosso i boxer e mi metto sotto le lenzuola.
 
 
Bip… Bip… Bip
Sbuffando, porto un braccio fuori dalle lenzuola e tasto il comodino in cerca del pulsante per spegnere la sveglia.
Sposto il lenzuolo dal mio corpo e con occhi ancora metà serrati, mi alzo.
7:45.
Ciabattando vado verso l’armadio.
Prendo gli unici panni rimasti per oggi.
Il mio solito pantalone nero e una maglia blu.
Li indosso molto lentamente dato che sono ancora assonnato.
Vado in bagno.
Lavo denti e faccia.
Prendo i bagagli, il telefono e le cuffie dato che mi aspettano dodici ore di viaggio.
Alle otto in punto fermo la macchina fuori casa di Louis.
Digito il suo numero e porto il telefono all’orecchio.
Tre squilli e risponde.
“Hey Hazz” risponde con la voce assonnata.
“Lou! Sei pronto? Sono sotto casa tua” lo informo.
“Sì, sono pronto. Ora scendo, ma gli altri?” chiede.
“Non vedo ancora la macchina di nessuno, ma penso saranno qui tra poco” affermo.
“Okay. Spero solo non facciano ritardo.
“Lou la macchina la lascio qui da te no? Tanto andiamo tutti con il tuo furgoncino.”
“Sì! Vuoi che ti apra il garage?”
“D’accordo” dico
Guardo il portoncino e esce lui con due bagagli.
Li lascia lì e si avvicina alla macchina.
“Allora appena arrivano i ragazzi posate le auto nel garage. Tanto Niall e Liam abitano qui vicino quindi verranno a piedi e Zayn e Amber porteranno quella di Zayn. Siete fortunati che il mio garage sia enorme” esclama.
“Già. Il furgoncino poi chi lo riprende?”
“Va mio padre. Lui ha le altre chiavi” dice e, davanti all’auto, intravedo una macchina che dovrebbe essere di Zayn.
Accosta davanti alla mia e ne escono appunto, il moro e Amber.
Li salutiamo, aspettiamo altri 10 minuti e ci raggiungono anche Niall e Liam.
Una volta al completo io e Zayn posiamo le nostre macchine ne garage di Lou.
Mettiamo i nostri bagagli nel furgoncino e poi saliamo dirigendoci verso l’aeroporto.
Arriviamo verso le 8:30.
E alle 9:00 precise ci imbarchiamo sul nostro aereo diretto a Los Angeles.
Prendo le cuffiette, le metto al telefono e clicco la playlist fatta apposta per i lunghi viaggi.
 
/12 ore dopo/
La voce dall’altoparlante ci avvisa dell’atterraggio.
Una volta atterrati, prendiamo i nostri bagagli e scendiamo dall’aereo per poi dirigerci fuori dall’aeroporto.
Chiamiamo un taxi e Louis dice l’indirizzo della villa nella quale passeremo i prossimi tre mesi.
Visto che la casa è al centro ci impieghiamo si e no 10 minuti.
Appena scendo dal taxi socchiudo la bocca alla visione che mi si presenta davanti.
Una villa tipo quelle dei film di Hollywood.
La facciata è enorme. Tutta bianca, con un giardino enorme e una piscina di lato.
“Benvenuti nel mio nuovo gioiellino di famiglia e nostra casa per i prossimi tre mesi di sballo!” esclama eccitatissimo Louis.
“Wow…!” esclamano tutti sottovoce con bocche spalancate.
Prendiamo i bagagli ed entriamo nella villa.
Dentro è un qualcosa di stupendo.
Le pareti dipinte in bianco.
Il salone è in parchè(?), con sue divani enormi e anch’essi bianchi.
Un tavolino in cristallo e una televisione grandissima.
“Bene. I miei hanno detto che ad ognuno hanno riservato una stanza. Saliamo di dopra ci sono scritti i nostri nomi” spiega Lou.
Saliamo le scale e ci ritroviamo in un corridoio. Tipo quello degli Hotel.
Ogni stanza di fronte all’altra.
Ognuno va in cerca della sua.
Appena trovo la mia, apro la porta.
C’è un letto da una piazza e mezzo, lenzuola nere.
Le pareti sempre del medesimo colore, bianco.
C’è una scrivania, una sedia a puffo, anche qui una televisione e un’armadio con tanto di specchio.
Ah e poi c’è un’altra porticina, bagno in camera.
Poso le valigie per terra e mi siedo sul letto tastando la morbidezza.
Mh okay, si può fare.
“Appena finite di contemplare le vostre camere e sistemare i bagagli scendete al piano di sotto” si sente la voce squillante di Louis che urla a squarciagola.
Inizio ad aprire le valigie per poi depositare i panni nell’armadio.
Dopo circa mezz’ora, una volta finito il tutto, metto il cellulare a caricare e scendo al piano di sotto.
Sono già tutti seduti sui divani. Prendo posto anche io.
“Allora piani per stasera?” chiede Niall.
“Io e Amber usciamo a cena” esclama il moro.
“Bene. Fuori due. E noi?! Noi che siamo single, andiamo in un bel night club” afferma Louis con il suo solito sorriso raggiante.
“Per me è okay” dice Liam.
“Oh puoi contare su di me” lo segue a ruota Niall sorridendo a sua volta.
Suppongo tocchi a me.
Infatti Louis si gira a guardarmi con aria interrogativa.
“In un night club? No, non contare su di me!” esclamo convinto.
“Oh andiamo! Ci divertiremo un mondo” cercano di convincermi.
“No!” rimango sulla mia decisione.
“Dai! Ti prego! Solo stasera” mi prega Louis con la sua solita faccia da cucciolo.
“E va bene” sbuffo, alzando gli occhi al cielo.
“Benissimo. Che ne dite di andarci a fare un bel bagno in piscina?” chiede Liam.
Annuiamo in accordo e saliamo a metterci i costumi.
Tutti gli altri subito si buttano in piscina, mentre io mi stendo sulla sdraio intento a prendere un po’ di sole.
Poi decido anche io di buttarmi.
Il pomeriggio passa con gare in acqua e continui schizzi e risate.
Devo dire che oggi sono stato meglio, ho riso molto grazie a quello stupido di Louis che non la smetteva di fare scherzi.
Finito il bagno in piscina, salgo in camera, mi faccio una doccia calda e poi mi vesto per uscire.
Camicia bianca, con scollo a ‘V’, pantaloni stretti, capelli tirati all’indietro e un po’ di profumo.
Prima di uscire però andiamo a cena in un ristornate molto carino.
“Okay ragazzi oggi serata tra uomini. Ci divertiremo” esclama Niall più eccitato che mai.
Tutti ridacchiamo nel vedere la sua voglia di scoparsi qualcuna stanotte.
Niall è sempre stato come me, solo che un po’ di meno.
Lui al liceo si faceva solo quelle che le piacevano caratterialmente.
A me bastava fossero belle e sexy.
Ceniamo e andiamo a fare qualche giro per le strade della città.
Verso le 10:30 decidiamo di raggiungere questo famoso night club di cui Louis parla tanto.
Appena entriamo la musica alta mi distrugge i timpani, luci rosse, puzza di alcol e tabacco si insinuano nelle narici.
Sul palco ci sono tre pali sui i quali tre ragazze si strusciano in modo sexy.
“Che la festa abbia inizio” urla Liam.
Io di tutta risposta li seguo mentre vanno a sedersi su un divanetto.
Ordiniamo da bere.
“Oddio ma siamo circondate da ragazze che ti fanno venire la bava alla bocca” afferma Louis prendendo un sorso della sua vodka alla fragola.
Io osservo tutti gli uomini.
Ci sono molti ragazzi della nostra età e alcuni anche di qualche anno più grandi, ma ci sono anche alcuni che non hanno più l’età per venire in questi posto.
Insomma tipo quarantenni ubriachi che vogliono scoparsi una ragazza magari 19-20 enne.
Che schifo!
Bevo tutto d’un sorso il mio bicchiere, mentre i ragazzi vanno in pista a ballare e ammirare i culi delle ragazze sul palco.
Decido di andarmi a prendere un altro drink.
Vado al bancone e una donna in abiti succinti si avvicina.
“Cosa posso portarti, tesoro?” chiede in voce provocante.
Pff gatta morta!
“Un bicchiere di tequila” esclamo indifferente.
“Arriva subito!”
Si abbassa e prende un bicchiere, poi si dirige verso uno scaffale e ne estrae una bottiglia di tequila.
Me la versa e poi me la porge.
“Ecco a te”
La prendo e la bevo tutto d’un sorso.
Decido di guardarmi un po’ intorno.
Guardo tutta la stanza, ma il mio sguardo si sofferma sulla figura di un uomo che tiene stretta al muro una ragazza.
Una ragazza che ha un volto troppo familiare.
Assottiglio gli occhi per vedere di chi si tratti e…
“Oh mio Dio!”
Prendo una bottiglia vuota che è sul bancone e a passo svelto mi dirigo verso Tessa.
Sento i suoi singhiozzi e senza esitare spacco la bottiglia in testa a quel verme.
Lei cade a terra in preda alle lacrime.
“Harry…” sussurra con occhi lucidi e un po’ arrossati.
Getto la bottiglia per terra e mi inginocchio davanti a lei, abbracciandola.
Singhiozza sulla mia spalla.
“Shh. Dio, non posso crederci! Quanto mi sei mancata! Non piangere, va tutto bene. Ci sono io con te. È tutto finito!” esclamo accarezzandole i capelli.
“E’ meglio andare via da qui!” affermo aiutandola ad alzarsi.
 
Le asciugo le lacrime con i miei pollici e vorrei tanto baciarla, ma sono cosciente che non è il momento.
Prendo il mio giubbino di pelle, e glielo poggio sulle spalle.
La prendo per mano e mi faccio spazio tra la gente.
Una volta usciti, mi affretto a fermare una taxi e mandare un messaggio a Louis dicendogli che sono tornato a casa.
Vedo che piange ancora e la attiro a me, facendole appoggiare la testa sulla mia spalla.
Una volta arrivata alla villa, scendiamo e le circondo la spalla con un braccio.
Prendo il mazzetto di chiavi che Louis ha nascosto sotto lo zerbino a la faccio entrare.
“Vieni. Ti porto a fare una doccia” dico in tono dolce.
Lei annuisce ancora un po’ tremolante.
Saliamo in camera mia, le prendo gli asciugamani e le regolo l’acqua calda.
“Fatti una doccia, io ti lascio una felpa sul letto. Quando hai fatto scendi giù in cucina. E’ una porta bianca che sta nel salone. Ti preparo qualcosa di caldo” le dico quasi in un sussurro.
La attiro al mio petto e le bacio la fronte, aspirando il suo odore.
Dio quanto mi è mancata!
La lascio da sola perché si possa rilassare e scendo giù per prepararle una cioccolata calda.
 
Tessa’s POV
 
Okay quello che è successo stasera è stato davvero troppo stressante, ma ancora non posso credere che Harry sia qui.
Quando l’ho visto l’unica cosa che volevo era perdermi tra le sue braccia.
E quando mi ha stretta ho pensato che avrei voluto rimanere in quella posizione per tutta la mia vita.
Quando mi ha asciugata le lacrime, mentre mi guardava le labbra avrei tanto voluto annullare quella distanza ridicola, ma poi l’immagine di lui e Emily mi si è presenata davanti, non ce l’ho fatta.
Lo amo, ora più di prima se è possibile.
Scuoto la testa liberandomi dai miei pensieri.
È passato un anno!
Non ci posso credere un anno senza di lui, ed ora che è qui, vorrei tanto che ci rimanesse, con me.
Chiudo l’acqua calda. Esco dal box doccia, e mi asciugo.
Tolgo più acqua possibile dai capelli.
Indosso l’intimo e poi esco dal bagno.
Sul letto c’è una maglietta piegata.
È una maglietta bianca, maniche lunghe, in effetti qui fa un po’ freschetto.
La indosso e noto che mi arriva a metà coscia.
I miei piedi sono nudi.
Vedo le sue pantofole e, facendo spallucce, vado ad indossarle.
Respiro profondamente ed esco dalla stanza.
Scendo le scale.
‘La porta bianca che sta in salone’
Mi guardo intorno e noto una porta bianca.
La apro lentamente e vedo lui di spalle, intento a versare la cioccolata in due tazze.
Le prende in mano e si gira.
Appena mi vede, sorride mostrando le sue fossette.
Dio quanto mi sono mancate!!
Si siede.
Cercando di non affogare nei suoi occhi mi dirigo anche io verso il tavolo per sedermi.
“Come ti senti?” chiede in tono dolce.
Tra le tue braccia starei meglio.
“Adesso sto meglio” sorrido leggermente.
Prendo un sorso della mia cioccolata e poi mi decido ad interrompere il silenzio.
“Come mai sei qui?” chiedo un po’ timorosa della sua risposta.
E se fosse qui con qualcuna?
“Io e i ragazzi passeremo l’estate qui” dice semplicemente guardandomi negli occhi.
Distolgo lo sguardo altrimenti non potrò parlare senza distrarmi.
“So che sei con Steve…” a quelle parole scatto verso di lui, con un sguardo interrogativo.
“Lo so perché tu non hai amici che siano in grado di farti spostare fin qui, e poi non rispondevi al cellulare. Per un anno intero” spiega, sempre sostenendo il mio sguardo.
“Mi sei mancata…” dice, non avendo ricevuto una mia risposta.
Anche tu!
“Avresti dovuto pensarci prima di…” lascio la frase in sospeso, non riuscendo a pronunciare quella parola davanti a lui.
“Io posso spiegarti, Tess!” afferma.
“Spiegarmi cosa, Harry?! Tu non hai idea di quanto tu mi abbia ferita!
Tu eri tutto per me! Il mio sole, la mia terra, non sapevi il modo in cui ti amavo. Quindi hai preso al volo l’opportunità e hai fatto una cosa davvero brutta! Mi hai detto di amarmi, allora perché mi ha lasciata tutta sola? Perché hai dovuto ferirmi in quel modo?
Avresti dovuto scegliere onestamente, così avresti evitato tutto questo!” sputo con voce tremolante.
Non qui, non ora!
“Scegliere cosa? Tessa tu sei l’unica donna con cui voglio stare! Quella notte non è stata colpa mia! Sei disposta ad ascoltarmi?” chiede trattenendo i suoi smeraldi nei miei occhi nocciola.
Annuisco, incantata dai suoi occhi.
“Quella sera, giuro di essere rimasto tutto il tempo in disparte. Stavo bevendo un bicchierino ed Emily si è avvicinata, mi sono distratto per parlare con un mio vecchio amico e quando mi sono girato lei non c’era. Ho continuato a bere e dopo ho reagito a causa di una pasticca che lei mi ha messo nel bicchiere. Io non ero cosciente di ciò che stavo facendo, me lo sono ricordato il giorno dopo. Giuro che io non volevo, e se avessi saputo cosa stavo facendo non l’avrei mai fatto! Ti prego, Tess! Devi credermi. È la verità, te lo giuro!” esclama prendendo le mie man tra le sue.
Incrocio il suo sguardo e noto che ha gli occhi lucidi.
Abbasso lo sguardo, incapace di sostenere il suo.
“Guardami negli occhi, ascolta il tuo cuore. Ti giuro che è la pura verità. Non avrei mai potuto farti una cosa del genere. Io ti amo!” sussurra.
Resto a fissare i suoi occhi.
So che dice la verità. Vedo che è sincero.
“Dimmi che mi ami ancora, ti prego…” mi supplica a bassa voce.
“Ti amo, non ho mai smesso di amarti. Ma ho bisogno di pensare. Forse è meglio che vada a dormire” dico liberandomi dalla sua presa e alzandomi dalla sedia.
In un gesto veloce, scatta di fronte a me.
Mi abbraccia e io non ce la faccio a resistere.
*Credevi davvero di essere più forte dei tuoi sentimenti?*
Oh cara coscienza! Da quanto tempo!
*Già. Sono stata un po’ in vacanza!*
“Mi sei mancata!” ripete sussurrandolo.
“Anche tu” sussurro a mia volta.
Alle mie parole la presa aumenta.
Possiamo fermare il tempo e rimanere così?
 
NOTA AUTRICE
Hei, hei, hei!!
Ecco i nostri Terry!!
Finalmente si sono rivisti!
Non vedevate l’ora eh!
Spero che il capitolo vi piaccia.
È una papiro lo so, ma lo avevo detto che sarebbe stato un salto di qualità!
Bene adesso vadooo!
(6-7 recensioni e aggiorno)

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Capitolo 26
*** Chapter 26 ***


Tessa’s POV
 
Mi tiene stretta a sé.
Finalmente mi sento a casa.
In tutti questi mesi non ho fatto altro che immaginare di essere tra le sue braccia di nuovo ed ora eccoci qui, è la sensazione più bella del mondo.
Sospiro, serrando gli occhi.
Porta il suo viso davanti al mio.
Alterna lo sguardo tra i miei occhi e le mie labbra.
In una mossa veloce porto la mano destra dietro la sua nuca a annullo le distanze.
Muoviamo le labbra lentamente, come per assaporarle.
Giuro che mi sono mancate come l’aria che respiro.
All’inizio è un bacio tranquillo, giusto per renderci conto che sta succedendo sul serio, ma poi prendiamo a baciarci con foga.
Porta le mani sui miei fianchi, facendo aderire i nostri corpi.
Io con la mano sinistra mi aggrappo alla sua camicia, mentre con la destra continuo a premere sulla sua nuca.
Ci stacchiamo appena esauriamo il fiato.
Scava il suo viso nel mio collo, annusando leggermente il mio profumo.
La suoneria del suo telefono però ci interrompe.
Sbuffando si stacca da me per andare a prendere il suo cellulare.
Risponde in tono scontroso e nel frattempo io vado al piano di sopra.
Sono troppo stanca.
Entro nella stanza di Harry e mi sdraio di lato.
Porto una mano sotto la guancia e chiudo gli occhi, cercando di addormentarmi.
Harry ha detto che è qui con i ragazzi, quindi penso che domani mattina dovrò sorbirmi la predica di Louis e Niall.
Amber…
Chissà se anche lei è qui…
Mi manca. Lei è la mia migliore amica.
C’è sempre, e sottolineo, sempre stata per me.
Non mi ha mai lasciata sola, ha sempre mantenuto le sue promesse e adesso non voglio che mi odi perché me ne sono andata e non l’ho neanche chiamata.
Sento la porta cigolare e dopo qualche secondo il livello del materasso abbassarsi.
Un braccio si posa intorno al mio fianco.
“Non voglio lascarti andare… Ti amo! Non amerò mai nessun’altra come amo te. Ti amerò per sempre, piccola mia” sussurra vicino al mio orecchio, con voce roca e profonda.
La mia schiena si ricopre di brividi.
Chiudo gli occhi e in pochissimo tempo, mi addormento profondamente.
 
/Mattina dopo/
 
La luce che entra dalla finestra, mi costringe ad aprire gli occhi.
Controllo l’orario.
Sono le 11 del mattino e ho fame.
Decido di alzarmi dal letto, ma il braccio di Harry me lo impedisce.
Mi giro a guardarlo dormire.
Avevo dimenticato quanta tranquillità si disegnasse sul suo volto mentre dormiva.
Lentamente spostai il suo braccio dal mio fianco e attenta a non far rumore scesi le scale.
Una volta fuori la porta della cucina, sento un lieve vociare.
Il cuore mi sale in gola e batte fortissimo.
Poggio la mia mano sulla superficie bianca e piano apro la porta.
Non appena entro in cucina mi ritrovo sei paia di occhi addosso.
“Tess…” sussurra Niall, incredulo.
Subito posa la sua tazza di latte e corre ad abbracciarmi.
Ricambio forte la sua stretta e sorrido.
“Oddio non ci credo! È un anno che sei letteralmente sparita!” dice sorpreso mentre mi stringe.
“Ci sei mancata!” esclama Liam unendosi all’abbraccio.
“Aww anche voi mi siete mancati, tanto!” esclamo io stringendoli entrambi.
Quando si staccano vedo Louis poggiato sul lavello che sorride.
“Tu non vieni ad abbracciarmi?!” gli chiedo sorridente.
Non se lo fa ripetere due volte che viene ad abbracciarmi stretta, stretta.
“Sapevo che eri qui…” sussurra al mio orecchio.
“Come facevi a saperlo?” chiedo io, mentre ci dondoliamo.
“Sono ricco! Ho i miei informatori” dice.
Poi si stacca.
“Credo tu abbia già visto Harry, no?” chiede Niall.
“Sì, lui mi ha portato qui ieri notte” dico sorridendo leggermente.
“E come ha reagito?” chiede Lou.
“Mi ha abbracciata forte e mi ha portato qui. Poi mi ha spiegato tutto e ci siamo baciati” dico abbassando lo sguardo , lievemente imbarazzata.
“Quindi voi state di nuovo insieme?” chiede Liam sorridendo.
“No. In realtà non ho idea di come sia la situazione.
Voglio dire è vero l’h baciato e gli credo, ma non stiamo di nuovo insieme” spiego sedendomi.
Loro si siedono di fronte a me.
“Tessa perdonalo!
Tu non hai idea di come ha sofferto in questi tempi! Non usciva mai.
Solo per andare a scuola. Poi quando ha iniziato
ad uscire si ritirava ubriaco fradicio. Con i ragazzi abbiamo dovuto fare a turni la notte per non fargli commettere stronzate” spiega Lou.
Le loro parole mi sorprendono, non immaginavo avesse reagito così.
Credevo che se ne sarebbe fregato e sarebbe andato a letto con altre mille ragazze…
“Ha… si è… si è portata qualcuna a letto?!” chiedo timorosa, avendo paura della risposta.
“Ci ha provato. Ha provato a dimenticarti, ma ogni volta non riusciva ad andare oltre il bacio con una ragazza perché pensava a te. Da sobrio o ubriaco” spiega Niall.
Questo mi fa sia male che bene.
Sapere che abbia baciato altre e che abbia sofferto tanto per me, mi distrugge.
Sapere, invece, che pensava solo a me, come io pensavo solo a lui, mi rende felice.
“Amber… lei è qui con voi?” chiedo io.
“Sì. È di sopra con Zayn, loro stanno insieme” afferma Liam.
“Oh wow, non me lo aspettavo!” esclamo.
“Già. Lei  è stata moolto male appena ha saputo della tua partenza” dice Louis.
“Spero solo non sia arrabbiata…” dico.
“No, non lo è. Se ti vedrebbe ora ti stritolerebbe e non ti lascerebbe più” ridacchia Liam.
Sorrido al pensiero di rivederla.
“Harry sta ancora dormendo. Volevo portargli la
colazione a letto” dico alzandomi dalla sedia.
“Qui prevedo un ritorno di fiamma!” esclama Louis ridendo.
“Sta zitto!” ridacchio, mentre prendo il vassoio.
Gli preparo un caffè, qualche fetta biscottata con un po’ di nutella e succo.
Io mi bevo solamente un caffè.
Facendo attenzione a non far cadere niente, salgo le scale.
Apro la porta e la richiudo senza far rumore.
Poggio il vassoio vicino al so corpo e io
mi inginocchio nel posto in cui ho dormito.
Verso il succo nel bicchiere, poso il boccale di vetro sul tavolino.
Lo vedo schiudere gli occhi nella mia direzione.
Gli sorrido dolcemente.
Lui si porta le mani sugli occhi per strofinarli.
Si siede e guarda il vassoio al suo fianco.
“Buongiorno” esclamo sorridendogli.
“Volevo ringraziarti per ieri sera e quindi ti ho preparato la colazione”
continuo a sorridergli.
Vedendo la mia espressione mi sorride,
facendo nascere le fossette ai lati della sua bocca,
che tanto amo e che tanto mi sono mancate.
Non ci penso due volte e affondo l’indice in una sua fossetta,
ridendo come una bambina di due anni.
Al mio gesto lui scoppia in una leggera
risata scuotendo la testa.
“Mi sono mancate le tue fossette” affermo senza rendermene conto.
Mi guarda negli occhi continuando a sorridere.
“A me sei mancata tu” afferma con un’aria seria,
mentre mi guarda intensamente.

 
NOTA AUTRICE
Oddio non posso credere di essere arrivata al ventiseiesimo capitolo.
Care ragazze mie a malincuore devo avvisarvi che la storia è quasi giunta al termine…
La mia prima storia, pubblicata e portata avanti senza averla eliminata, è quasi completa.
*si asciuga una lacrimuccia*
Cosa ve ne pare?
So che è corto, ma devo aggiornare anche la mia nuova ff e io scrivo sempre al momento.
Non ho capitoli pronti.
Bene adesso vado, vi lascio.
Alla prossima (7-8 recensioni)

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Capitolo 27
*** BANNER ***


Hei ragazze !! 

So che ormai mancano pochi capitoli alla fine della storia

e che è un po' tardi per mettere il banner, ma mi piaceva l'idea e quindi l'ho messo.

Cosa ne pensate ?!

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Capitolo 28
*** AVVISOOO ***


Allora come avete capito questo non è un capitolo,
mi scuso per il tempo che vi sto facendo aspettare, ma non ho idea di come scrivere il prossimo capitolo.
Sto facendo alcune bozze e penso che quando finirò e avrò tempo lo posterò.
Regaaa volevo chiedervi: Chi è che vuole un banner ?!
Ho scoperto come si fanno e mi piace un sacco, quindi se ne volete uno non esitate a chiederlo :))
Vengono diversi da quello che ho pubblicato il capitolo prima però.

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Capitolo 29
*** chapter 27 ***


Tessa’s POV
 
Lo guardo negli occhi.
I suoi occhi color smeraldo.
Quegli stessi occhi che mi hanno causato dolore e gioia.
Ogni fibra del mio corpo vuole tenerlo vicino, vuole baciarlo.
Lo voglio, mi è mancato in una maniera incredibile e anche se il rapporto tra noi due non sarà più lo stesso non mi importa, io lo amo.
Non posso negarlo.
Non posso negare che senza di lui mi sono sentita vuota, sola, morta, di nuovo…
Con una mossa decisa supero il vassoio posizionandomi sopra di lui.
Gli prendo il viso tra le mani e premo le mie labbra sopra le sue.
Lui non tarda a reagire e mi stringe forte ricambiando il bacio.
Infilo le mani tra i suoi ricci e li tiro leggermente, beandomi dei suoi mugolii di consenso.
Mi circonda in modo che le sue braccia siano una specie di gabbia.
Una gabbia dalla quale non scapperei mai!
Approfondisce maggiormente il bacio esplorando la mia bocca con la sua lingua.
Ahh il suo sapore.
Così dolce, così buono…
Ci stacchiamo a corto di fiato.
Appoggio la mia fronte sulla sua sospirando.
“Ti amo” sussurra.
“Ti amo, anch’io” sussurro a mia volta.
“Ti prego, ti prego riproviamoci!
Non hai idea di quanto sia stato male.
Mi sentivo perso senza te. Non riuscivo più a pensare positivo, qualsiasi cosa mi ricordava te, perfino la spugna nel lavello di casa mia.
Mi ricordava di quando restavi a mangiare e insistevi sempre per lavare i piatti e io, puntualmente, venivo e ti abbracciavo da dietro.
Non ho mai lavato quella maglia bianca che usavi sempre quando venivi a casa, preferivo ricordare il tuo odore.
Tess io… non ce la posso fare senza te.
Pensavo che non ti avrei mai rivista, ma comunque volevo rimanere legato al ricordo di noi due, insieme…!
Perché non riesco, non voglio neanche immaginare il mio futuro senza te.
Non ho mai creduto nell’amore in se per se, perché sono sempre stato dell’idea che tutto ha una fine, ma io e te.
Io e te possiamo fare che duri fino alla fine” dice queste parole con occhi lucidi mentre mi guarda negli occhi.
Rimango affascinata dalle sue parole, dalla sua voce mentre le pronuncia.
“E se superiamo questo significa che possiamo farcela.
Abbiamo avuto tanti ostacoli.
Io sono stato uno stronzo ad allontanarmi per paura dei miei sentimenti.
Tu non volevi che nessuno ti ferisse e io, come un coglione, l’ho fatto, ma giuro che non l’avrei mai fatto se fossi stato cosciente, e se potessi tornare indietro nel tempo non lo rifarei perché quello non ero io.
Ti amo più di qualsiasi cosa a questo mondo e non posso perderti per una stronzata del genere!” esclama convinto.
Io rimango tutto il tempo in silenzio ascoltando le sue bellissime parole.
Gli sorrido, mentre lo guardo estasiata.
“E’ un sì?” chiede accennando un piccolo sorriso con tanto di fossette.
Annuisco sicura e lo bacio a stampo.
Nasconde la testa nell’incavo del mio collo, mentre alcuni suoi riccioli mi solleticano la guancia.
Sorrido.
Sorrido perché finalmente mi sento bene.
Restiamo abbracciati, fino a che non sento una voce familiare provenire dal corridoio.
Io e Harry ci stacchiamo.
“Sono Amber e Zayn. Loro stanno insieme” mi spiega.
“Lo so. Mentre ti preparavo la colazione ho incontrato i ragazzi e gli ho chiesto di Amber così mi hanno detto che stava con Zayn. Tu… tu pensi che mi odi ? Cioè voglio dire sono sparita per un anno senza spiegazioni né niente.” chiedo abbassando lo sguardo.
Lui mi alza il mento con l’indice così da far scontrare i nostri sguardi.
Sorride teneramente.
“No, amore. No. Non ti odia, anzi credo che se ti vedrebbe adesso scoppierebbe a piangere per la gioia di rivederti” afferma.
“Tu credi ?” domando insicura.
“Sì, lo credo. Ascoltami, okay?
Sei mancata moltissimo a tutti e nessuno ti ha mai odiata per il fatto che tu non ci abbia chiamati, e poi eri con Steve, noi lo sapevamo” spiega.
Annuisco e porto la testa sul suo petto.
Lui deposita un bacio tra i miei capelli, mentre mi accarezza le punta con una mano.
“Dai andiamo! La tua migliore amica dovrà pur sapere che sei qui” afferma.
Scendo dalle sue gambe.
Lui scende e si veste velocemente, dato che ha dormito in boxer.
Io invece mi cambio mettendo un paio di jeans di Harry e la maglietta blu di stanotte.
Vado vicino la porta seguita da Harry.
Scendiamo le scale con lui che mi tiene la mano da dietro.
Arriviamo davanti la porta della cucina dove sento la voce di Amber.
È un po’ nervosa, di prima mattina lo è sempre stata.
Sorrido leggermente al pensiero, prima di prendere un respiro profondo e aprire la porta.
Amber si sta mettendo del caffè.
“Buongiorno signorino, Harry! Alla buon ora.” esclama senza guardare.
Nessuno fiata.
Una volta finito di versarsi il caffè alza lo sguardo verso di me.
Si porta una mano sulla bocca, mentre intravedo i suoi occhi farsi lucidi.
Velocemente fa il giro del tavolo e corre verso di me.
Mi salta, letteralmente, addosso.
Sorrido per la sua reazione e la stringo fortissimo.
Sento alcuni singhiozzi sulla mia spalla.
“Mi dispiace…” sussurro chiudendo gli occhi per godermi il suo abbraccio.
I suoi abbracci mi sono stati negati per troppo tempo e adesso sì che sono felice.
Sono tornata con Harry, la mia migliore amica non mi odia, e i ragazzi sorridono.
Cosa potrei desiderare di meglio ?
 
NOTA AUTRICE
Heiii girlsssssss
Eshomi shi shuovo.
Vi sono mancata ?! Ditemi di sì!
Prima cosa che volevo dire: mi dispiace per l’incredibile ritardo!
So che mi odierete, ma praticamente avevo scritto il capitolo e dovevo caricarlo tre giorni fa, ma word non me lo ha salvato quindi ho dovuto riscriverlo.
Vi piace ?
Devo confessarvi che ultimamente scrivendo i capitoli piango.
Per la consapevolezza che tra poco finirà…
Farò i dovuto ringraziamenti all’epilogo, quindi recensite.
Ciauu (A 7-8 recensioni aggiorno)

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Capitolo 30
*** Chapter 28 ***


Tessa’s POV

 
Amber mi tiene ancora stretta a se,
mentre alcuni singhiozzi lasciano le sue labbra.

“Mi sei mancata così tanto…” sussurra sulla mia spalla,
con voce rotta dal leggero pianto.
“Lo so, anche tu. Mi sei mancata un casino” sussurro a mia volta chiudendo gli occhi.
Si stacca dopo pochi secondi e mi guarda come se non si fosse ancora resa conto che sono io, mentre asciuga ogni residuo delle lacrime scorse sul suo viso.

“Mi spieghi cosa ci fai tu qui ?” domanda confusa, ma con un sorriso stampato in volto.
“Già. Anche noi vorremmo saperlo” si intromette Niall.

La mia espressione si incupisce, mentre abbasso lo sguardo sui miei piedi.
Sento Harry che mi prende la mano destra da dietro, cercando di infondermi un po’ di sicurezza.
Credo lui abbia intuito cosa ci facevo lì.
“Ehm… è una lunga storia e… è un po’ difficile da spiegare, per me” dico.
La mia voce è bassa, quasi un sussurro ed è colma di vergogna per ciò che ho fatto in tutto questo tempo.
L’ho fatto per distrarmi, dimenticare, ma niente giustifica lo schifo in cui ho accettato di ritornare.
“Bene, allora adesso andiamo in soggiorno e tu ci spieghi come mai sei finita qui” spiega Liam.
“Con Steve…” continua la frase la mia amica.
Sospiro rassegnata.
Ci accomodiamo sui divani.

Io mi stringo contro Harry, perché lui è la forza di cui ho bisogno in questo momento.
Prendo un bel respiro.

Fa ancora male ricordare quel giorno…
“Il giorno in cui… il giorno in cui è successo quello che è successo” dico non riuscendo neanche a pronunciare quelle parole.
Con la coda dell’occhio, lancio un’occhiata a Harry che ha abbassato lo sguardo sulle nostre mani intrecciate.
Credo si senta responsabile di tutto questo.
“Il giorno in cui è successo ciò che è successo, quando sono scappata, avevo deciso di rifugiarmi nel parco in cui andavano sempre da piccole io e Amber.
Stavo male e avevo bisogno di stare sola.
Ad un certo punto mi sono sentita mancare l’aria e quando mi sono svegliata ero qui. Cioè ero con Steve in macchina per andare alla nostra ‘ nuova casa ’. Non ero in me in quel momento così ho accettato senza che lui usasse degli stratagemmi, diciamo così, però me ne sono pentita ogni giorno a seguire.

Ho accettato di tornare a lavorare per lui.

Ogni sera dovevo andare al night club e vedere sempre le facce di uomini squallidi, che pagano anche una fortuna per farsi una scopata, ed è stato come rivivere tutto l’incubo da cui avevo fatto tanto per uscire.
Ed ora Steve mi starà cercando, sarà furioso e… e ho paura di cosa potrebbe fare”
Rabbrividisco al solo pensiero.
Steve non è una persona che si fa scrupoli, quando deve fare qualcosa di… di grave.
Harry porta un braccio intorno alle mie spalle, attirandomi al suo petto, mentre mi deposita un piccolo bacio tra i capelli.

Il suo gesto mi riscalda il cuore e mi sento già più leggera.
“Non preoccuparti appena sarà qui dovrà vedersela con la polizia” dice Louis.
Lo guardo confusa.
“Che c’è ? Ho le mie conoscenze, sapevo che vendo qui ti avremmo trovata e ho pensato anche all’eventualità che quel tale Steve si fosse fatto avanti” spiega lui tranquillo.
“Cosa ? Tu sapevi che lei era qui ?!” chiede Harry con una nota di arrabbiatura nella voce.
“Sì. L’ho saputo circa una settimana prima di partire” afferma.
“E perché non me lo ha detto ?!” sbotta Harry alzando un po’ la voce.
“Perché sapevo che avresti fatto una sciocchezza. Ho ingaggiato un investigatore privato perché non ce la facevo più a vederti in quello stato. Quando ho avuto la certezza che Tessa era qui, mi sono subito adoperato per comparare la casa e prenotare il viaggio. Secondo te perché ho insistito così tanto perché venissi al locale con noi?” continua a parlare con tutta la tranquillità di questo mondo.

Oh.
“Grazie” mormora poi il ragazzo seduto affianco a me.
“Non c’è di che” sorride Louis come un bambino a cui è stato appena detto che il suo disegno è il più bello di questo mondo.
Porto una mano davanti alla bocca per sbadigliare.
Sono ancora stanza, sta succedendo tutto così in fretta.
“Sei stanca ?”  mi domanda il mio ragazzo.
Ah di nuovo.
Annuisco flebilmente.
“Vieni. Ti porto a letto, così ti riposi un po’ prima di pranzo” dice, mentre si alza dal divano ancora tenendomi la mano.

In silenzio lo seguo e una volta in camera mi stendo
comodamente sul letto, seguita a ruota da Harry.
Lo sento sospirare.
Giro la testa verso di lui e noto che guarda il soffitto con sguardo assente.

“C’è qualcosa che non va ?” mi decido a chiedergli.
Lui gira di scatto la testa verso di me,
sospirando e guardandomi, come se volesse catturare ogni singolo centimetro del mio viso per tenerlo impresso nella sua mente.

“Niente” sospira scuotendo la testa.
Prende la mia mano e intreccia le dita tra le sue.
“No. C’è qualcosa che ti turba. Dimmelo” affermo mettendomi a pancia in giù, mentre con una mano mi sorreggo la testa e lo osservo in cerca di spiegazioni.

Non risponde, osservando le nostre dita intrecciate che combaciano alla perfezione.
“Harry. È per prima ?” domando.
Il suo piccolo sospiro è una risposta più chiara delle parole.
“Se solo io non ti avessi… se solo io non avessi fatto quello che ho fatto, avrei potuto risparmiare a tutti e due tutto quel dolore che abbiamo provato” sussurra mentre gioca con le mie dita.

Mi avvicino a lui , posizionando un braccio sulla sua pancia e la testa sul suo petto.
Alzo la testa per guardarlo negli occhi, appoggiando il mento sul suo petto.
“Ti senti in colpa per tutto quello che è successo?” domando cercando di capire come realmente lui si senta.
Annuisce ricambiando il mio sguardo e i suoi occhi mi sembrano così tristi, lui mi sembra così vulnerabile.
Porto una mano sulla sua guancia, accarezzandolo dolcemente, mentre lui si abbandona al mio tocco chiudendo gli occhi.

“Ormai è successo. È tutto finito, okay ? Ora siamo io e te, solo noi due. Nessuna Emily di mezzo, senza Steve. Stiamo ricominciando insieme, dimentica ciò che è successo, io ti ho perdonato e questo è ciò che importa” dico in tono dolce e tranquillo, mentre continua ad accarezzargli la guancia.
Lui apre gli occhi, facendo scontrare i suoi smeraldi con i miei color nocciola.
Annuisce, mentre l’ombra di un sorriso si fa spazio sul suo volto.
Mi chino su di lui per baciarlo dolcemente sulle labbra.
Lui porta le sue braccia intorno al mio corpo esile e in un secondo sono rannicchiata sotto di lui.

“Ti amo” mormora per poi posare le sue labbra morbide nella zona sotto solo l’orecchio.
“Ti amo” sussurro di rimando, mentre i miei muscoli si rilassano a causa della sue labbra che sono una tortura divina sulla mia pelle.

Chiudo gli occhi godendomi questa sensazione paradisiaca.
Scende a tracciare una scia di baci fino al mio collo.
Mi sfila la maglietta, per poi proseguire la sua scia fino al solco dei miei seni, scendendo sempre più giù.
Ad un certo punto sento che il tocco delle sue labbra viene a mancare e apro gli occhi per vedere cosa succede.
Cazzo.
“Lo… lo… lo ha rifatto ?” balbetta incredulo, osservando le cicatrici, poi prende anche il mio polso sinistro e costata che anche lì ci sono alcuni tagli.
“Mi dispiace…” sussurro sentendo gli occhi pizzicare.

Mi guarda negli occhi e riesco ad intravedere i suoi occhi verdi farsi un po’ più lucidi.
Si porta il mio polso vicino le labbra, depositandovi un dolce, soave bacio.
Prende a baciarmi ogni singolo taglio, e l’unica cosa che il mio cuore prova in questo momento è amore.
Il suo gesto mi ha letteralmente fatto capire quanto mi ama.
Perché per chi non lo sappia questo gesto, per una come me, è un gesto importantissimo.
Appena smette di lasciare piccoli baci sulle poche cicatrici sul mio ventre, lo attiro a me, circondando il suo collo con le mie braccia.
Lui scava la faccia nel mio collo e sento una piccola goccia scorrere sulla mia pelle.
“Perché ?” chiede tornando a guardarmi negli occhi.
“Perché era l’unica cosa che mi facesse sentire viva” rispondo io ricambiando il suo sguardo.

Lui serra gli occhi con forza, come se le mie parole lo avessero ferito.
“Ti prego, non rifarlo mai più” mormora.
“Non ce n’è bisogno. Ci sei tu ora che mi fai sentire viva” dico attirandolo nuovamente a me e incollando le mie labbra alle sue.
Porto le mie mani all’orlo della maglietta e gliela sfilo.
Torna a baciarmi lentamente, mentre con una mano armeggia con il bottone del mio jeans, fino a togliermelo completamente.
In una mossa decisa capovolgo la situazione ritrovandomi seduta a cavalcioni su di lui.

Faccio scorrere le mie mani su tutto il suo petto, mentre il suo respiro si fa affannoso e la voglia che ho di lui si intensifica.
Porto la mano destra sul cavallo dei suoi jeans per sbottonarli e nel frattempo le mie labbra si appoggiano sul suo collo, lasciando baci delicati, mentre lo sento gemere sotto il mio tocco.
Posiziona le sue mani sul gancetto del reggiseno e in una mossa veloce me lo sfila.
Io lo libero poi dei suoi jeans.
Torna ad invertire la posizione, per passare a baciare tutto il mio ventre.
Quando arriva ai miei slip, senza aspettare, me ne libera e io faccio lo stesso con i suoi boxer.
Si alza dal letto per andare a prendere i preservativi nella sua valigia e dopo esserselo messo, torna sul letto, posizionandosi tra le mie gambe.
Mi bacia di nuovo, mentre lentamente entra dentro di me.
Subito sento la familiare sensazione di pienezza che solo lui riesce a darmi.
Inizia a muoversi dentro e fuori di me, con una lentezza che è straziante, ma allo stesso tempo dolce e confortevole.
Il modo in cui lui fa l’amore con me è qualcosa di straordinariamente bello e mi fa sentire così bene, così desiderata e amata.

Lo amo e non credo che questo cambierà mai…


 
NOTA AUTRICE
Scusatemi, scusatemi, scusatemi !!
Lo so, sono sparita per due settimane, mi dispiace così tanto, ma non credo abbiate bisogno di spiegazioni su quanto il liceo stressi.
Mi è mancato così tanto scrivere e adesso sono tornata per aggiornare solo questa storia.
Bene, il capitolo.
Come vi sembra ?!
Oddio io mi sono emozionata troppo nella parte ‘Terry’ sono così cucciolosi insieme.
Anyway, adesso devo sparire per un altro po’ di tempo, ma spero di aggiornare quanto prima.
Ah volevo dirvi che amo andare a rileggere i commenti dei capitoli precedenti  amo quando mi dite che so scrivere bene, mi fa sentire apprezzata.
Adesso devo andare, quindi Byee.
I love you all !!
(Aggiorno a 6-7 recensioni)
 

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Capitolo 31
*** Epilogo. ***


Leggete la ‘NOTA AUTRICE’

 
Tessa’s POV

 
La mia guancia è premuta sul suo petto, leggermente sudato.
I nostri respiri sono calmi, tranquilli.

Harry accarezza piano i miei capelli, mentre io mi rilasso stando vicino a lui.
Mi sento così bene, non ho nessun pensiero in testa e l’unica cosa a cui riesco a pensare è che finalmente credo di avere un motivo per essere felice.
Pensando a tutto quello che abbiamo passato.. la nostra non può essere di certo considerata una storia normale.

Insomma, voglio dire, non è stata una cosa semplice arrivare fino a dove siamo adesso.
“A cosa pensi ?”
Il suono della voce calda di Harry interrompe il flusso dei miei pensieri, costringendomi a voltare il capo nella sua direzione e facendomi scontrare con il suo sguardo.
“Niente. Stavo pensando alle varie ‘peripezie’ che abbiamo dovuto attraversare per arrivare fino a qui.” Gli spiego disegnando cerchi immaginari vicino al suo tatuaggio, quello degli uccelli.

Le sue braccia circondano il mio corpo esile, facendomi spostare e avvicinare il viso vicino al suo.
La sua presa mi fa sentire così al sicuro.
Strofina il naso contro il mio con occhi chiusi.
“Già. Non è stato tanto facile.” Afferma sorridendo leggermente.
“Chissà cosa sarebbe successo se non ti avessi trovata quel giorno in strada e non ti avessi portata a casa mia..” continua poi depositandomi un bacio dolce e delicato sulla fronte.

“Io sono dell’idea che se due persone sono destinate a stare insieme non importa come o quando, riusciranno ad incontrarsi.” Dico.

Lui mi scosta una ciocca di capelli dal viso per poi sistemarmela dietro l’orecchio.
“Come ti sei resa conto di amarmi ?” domanda poi dopo alcuni secondi in silenzio.
“Quando mi sono resa conto che avevo bisogno di qualcuno che riuscisse ad abbattere quei muri, ci sei riuscito, e quando te ne sei andato mi sono resa conto che avevo davvero tanto bisogno di tutto quello che riuscivi a farmi provare anche solo con una frase.” Sussurro guardandolo negli occhi.

Lui non risponde, semplicemente ricambia il mio sguardo intensamente, per poi premere le sue labbra sulle mie.
Porto una mano dietro la sua nuca per avvicinarlo maggiormente e approfondire il bacio.
È questo che voglio per me ? Certo che lo voglio, per il resto della mia vita.
Si stacca dopo un po’, appoggiando la sua fronte sulla mia.
“Benedico il giorno in cui sei entrata in casa mia per darmi ripetizioni.” mormora, riattaccando le nostre labbra.
“Grazie per avermi salvata.” Sussurro sulle sue labbra.



 
 
“Smettila di fare il coglione, Lou.” Ridacchio, tagliando la carne nel mio piatto.
La sua espressione si tramuta in finto offeso, sporge il labbro inferiore e abbassa lo sguardo.
Scuoto la testa ridendo della sua reazione, prendo un pezzo di pane e glielo lancio, facendolo unire alla mia risata.
“Dove sono gli altri ?” domanda poi.
“Amber e Zayn sono in camera. Liam e Niall sono fuori, dicono di voler abbronzarsi e Harry si sta facendo la doccia.” Gli rispondo.
“E.. Tutto bene con il ricciolino ?”

Un sorriso ebete spunta sul mio viso e il ricordo di noi due poco fa mi fa sentire così.. bene.
“Sapere che nonostante un anno lui non sia riuscito a dimenticarmi mi fa capire che mi ama sul serio e anche io lo amo così tanto.” Affermo sorridendo stupidamente.
“Dio dovresti guardarti!” ridacchia guardandomi “ hai un sorriso che va da un orecchio all’altro e ti luccicano gli occhi.”

“Hai sempre una strana luce negli occhi quando parli di lui.” Mi confessa e la sua affermazione fa si che sul mio viso si formi un sorriso sincero.


“Stasera io e i ragazzi abbiamo deciso di uscire per lasciarvi la casa a disposizione. Credo dobbiate recuperare il tempo perso.” Afferma poi alzandosi dalla sedia e depositare il suo piatto vuoto nel lavandino.
“Ma grazie, come siete gentili.” Gli sorrido.
“Visto ? Raggiungo Liam e Niall, ho voglia di un bagno in piscina.” Mi informa e io annuisco, alzandomi a mia volta.

Sparecchio la tavola e poi mi avvicino al lavello per lavare i piatti e le posate.
Accendo l’acqua e deposito del sapone per i piatti sulla spugna gialla che si trova nel lavello, mentre inizio a canticchiare ‘All Of Me’ di Jhon Legend.

Dopo pochi minuti sento delle braccia avvolgersi intorno al mio corpo da dietro, e il suo mento posarsi sulla mia spalla.
“Hai fame ?” gli chiedo, continuando il mio lavoretto.
“Mhm.” Annuisce.
“Cosa vuoi che ti prepari ?”
“Non so. C’è un po’ di carne ?” domanda, ancora avvinghiato a me.
“Si.” Annuisco, chiudendo il rubinetto e asciugandomi le mani con uno strofinaccio.
Lo riposo sulla superficie di legno vicino al lavandino e subito dopo mi rigiro tra le sue braccia trovandomi di fronte ad Harry.
“Te la preparo subito.” Gli sorrido circondandogli il collo con le braccia e stampandogli un bacio a fior di labbra.
Lui si va a sedere a capotavola e io mi metto subito davanti i fornelli.

 
Dopo aver costatato che la carne sia pronta, spengo i fornelli e prendo un piatto dove metto il cibo.
Lo poso davanti al mio ragazzo e faccio per andare a sistemare alcune cose, ma le sue dita si avvolgono intorno al mio braccio, tirandomi a sedere sulle sue gambe.
“Hai bisogno di mangiare un po’ anche tu o credi che non mi sia reso conto che sei dimagrita notevolmente ?”
“Ma io ho già mangiato prima con Louis.” Gli dico avvolgendo le braccia al suo collo.
“Promettimi che butterai quella cosa e che mangerai di più.” Mi supplica con lo sguardo.

Annuisco abbassando lo sguardo.
Lui mi porta un dito sotto il mento, costringendomi a guardarlo negli occhi.
“Ti amo.” Sussurra piano.
“Ti amo, anch’io.” Sussurro a mia volta.
 
E so che lo amerò per sempre..
 
 
NOTA AUTRICE
Ciaooo  a tuutteeee! Eccomi di nuovo quiii.
Allora scusatemi per la grandissima attesa.
No, non sono morta.
Ho avuto un problema con il computer e ho dovuto tenerlo ad aggiustare per tipo un mese.
Ho una brutta notizia:
 TA TA TATAN! Siamo arrivati alla fine della storia.
Lo so, starete pensando ‘che finale di merda’ lo so, ma non volevo finire con un matrimonio o con una gravidanza, non mi sembrava il caso.
Questo è l’epilogo.
Ecco il momento dei saluti.
Allora prima di tutto volevo ringraziare tantissimo tutte le persone che hanno seguito fino infondo la mia storia e hanno recensito.
Poi volevo ringraziare le 59 persone che hanno aggiunto la mia storia tra le preferite, grazie mille davvero.
Ho amato Harry e Tessa, ma non credo di essermi impegnata al massimo nella scrittura di questa ff.
È stata la prima sopravvissuta, tutte le altre le ho sempre eliminate dopo due- tre capitoli, qui siamo arrivati ai 29 capitoli.
Grazie davvero tanto a tutti.
Se volete potete passare dalle mie nuove due storia “I’m Addicted To You” e “Pride And Pleasure” in queste due storie il modo di scriver cambia, in meglio credo.. spero..
Vi amo tanto e vorrei che mi faceste sapere cosa ne pensate di tutta la storia in generale, qual è stato il vostro momento preferito oppure quale frase vi ha colpito di più.

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Capitolo 32
*** REVISIONE STORIA ***


Ciaooo a chiunque stia leggendo questa storia. Allora se siete arrivate fino a qui avrete notato che nel corso della storia si riscontra un cambio radicale nel mio modo di scrivere. Me ne sono resa conto per questo ho deciso di riscrivere questa storia. La trama sará sempre la stessa, ma il modo in cui i capitoli saranno scritti cambierá, in meglio spero. Grazie dell'attenzione :))
Buonanotte. L'ho intitolata "You are the only one who can save me"

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