Un amore è per sempre

di Cathy4ever
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I sentimenti rivelati ***
Capitolo 2: *** La visione ***



Capitolo 1
*** I sentimenti rivelati ***


escaflowne Era una mattina molto fredda; la neve era caduta da poco e ricopriva tutto con il suo morbido manto bianco.
Hitomi era già sveglia e guardava fuori della finestra della sua stanza.
" Oggi fa davvero freddo " pensò. " Ma è comunque una bella giornata"
Sentì bussare alla porta.

- Avanti.

 Millerna entrò nella stanza lentamente, con un sorriso allegro sulle belle labbra.

- Buongiorno Hitomi! Già in piedi?

Millerna si sedette sul letto, e Hitomi accanto a lei, fissando a terra, leggermente a disagio.

- Non riuscivo a dormire...

Millerna osservò i vestiti dell'amica, con la testa leggermente inclinata verso destra.

- Hitomi non hai dei vestiti più pesanti?

La ragazza scosse la testa.

- No, purtroppo non ne ho qui con me, - sussurrò.

La principessa si alzò in piedi, senza smettere di sorridere, e porse la mano a Hitomi.

- Se vuoi posso prestarti uno dei miei abiti. Ne ho tantissimo, e tengono tutti abbastanza caldo.

Hitomi scosse nuovamente il capo.

- No, no. La ringrazio principessa Millerna, non ne ho bisogno, non sento freddo.

Millerna annuì, facendo ondeggiare appena i lunghi capelli color paglierino.

- D’accordo Hitomi. Se cambi idea, fammi sapere.

La principessa uscì dalla stanza, lasciando Hitomi da sola.
Quest'ultima tornò ad osservare fuori dalla finestra, e scorse Van, appoggiato contro una colonna, nel giardino del palazzo.

" Ha un'aria così seria...Chissà a cosa pensa..." si domandò.
Poi lo osservò meglio. "Merle non è con lui!"
Si diresse verso la porta e scese le scale di corsa, rischiando di inciampare.
Arrivata all'uscita del palazzo, vide Allen Schezar, intento a conversare con Dryden, il promesso sposo della principessa Millerna. Allen pareva alquanto infastidito dalle chiacchiere di Dryden. Voltò la testa verso Hitomi, accorgendosi solo in quell'attimo di lei. Sussurrò qualcosa al principe mercante e si avvicinò alla fanciulla.

- Buongiorno Hitomi. Hai dormito bene?

Hitomi arrossì leggermente e fece cenno di sì col capo.

- Sei mattiniera oggi. Mancanza di sonno, brutti pensieri o che altro?

- Non riuscivo più a prendere sonno, e ho deciso di uscire a prendere una boccata d'aria, tutto qui. - rispose, frettolosamente.

Mente parlava, sentì dei passi felpati nel corridoio, e intravide la principessa Millerna avanzare verso di loro.

- Mi perdoni signor Allen, è meglio che vada ora.
Si allontanò in tutta fretta, tutt'altro che desiderosa di reincontrare la principessa.

Hitomi si fermò fuori dal portone, col fiatone.

" Accidenti!" pensò. "Proprio in quel momento doveva arrivare?!"

Appena ebbe ripreso fiato, si guardò intorno, cercando Van con lo sguardo. Lo vide, ancora appoggiato alla colonna e lo avvicinò silenziosamente. Si arrestò a qualche passo da lui, nascondendosi. Una dolce melodia proveniva da lui, e Hitomi vide che stava suonando uno strano strumento. Somigliava ad un’arpa, ma era senza corde e al centro di essa, volteggiava una piccola pietra a forma di stella. La melodia che Van stava suonando era triste, ma anche molto dolce. Hitomi chiuse gli occhi e rimase lì ad ascoltare.

" Mi sembra di conoscerla già questa musica...Ma certo! È la ninna nanna che mi cantava la nonna, quando ero piccola…."

Hitomi canticchiò la musica a bocca chiusa, cercando di non farsi sentire da Van, ma lui la sentì ugualmente, e, cessando di suonare, l'avvicinò.

- Hitomi, come fai a conoscere questa ninna nanna?

- Bè... - cominciò lei.

- La conosco perché mia nonna me la cantava sempre, quando ero piccola.

Van afferò Hitomi per un braccio.

- Vieni, voglio mostrarti una cosa!

I due si misero a correre a perdifiato fuori dal castello. Presero l’Escaflowne e volarono a Fanelia, fra le incessanti proteste di Hitomi.

Si fermarono nei pressi di una cascata e scesero dall'Escaflowne.

- Van!! Si può sapere dove siamo?!

- In un posto che conosco solo io - rispose lui, con un ghigno divertito, avvicinandosi alla cascata.

- Per raggiungere quel posto dobbiamo passare sotto alla cascata!

- Ma così mi bagnerò!! - protestò Hitomi. Van sorrise e tornò da lei, prendendola fra le braccia, e facendole a mò di scudo.

Dalla schiena di Van spuntarono due candide ali piumate.

- Tieniti stretta a me, Hitomi, e non guardare in basso!

Hitomi obbedì, anzi, chiuse direttamente gli occhi. Van volò sotto la cascata, e atterrò dentro una grotta, grondante.

La fanciulla riaprì gli occhi, notando che lui non accennava a sciogliere l'abbraccio, e ritrovò il proprio viso ad un soffio da quello di lui.

- Van? - sussurrò Hitomi.

Lui abbassò la testa e le sue labbra sfiorarono quelle di Hitomi. Arrossì e la lasciò andare.
Le ali di Van svanirono in un turbinio di morbide piume. I due cominciarono a camminare all’interno della grotta, Van davanti e Hitomi dietro, mano nella mano, per non perdersi di vista, mentre la grotta diventava sempre più buia. Dopo poco, Hitomi lasciò la mano di Van, imbarazzata. Improvvisamente divenne tutto buio. Van si voltò per vedere se Hitomi era ancora dietro di lui, e in quel momento Hitomi inciampò e cadde addosso al ragazzo. Le loro labbra si sfiorarono nuovamente, ma stavolta, nessuno dei due aveva la forza di spostarsi..
Van pensò a Hitomi; i suoi capelli, i suoi occhi, il suo sorriso, il suo corpo caldo…
L'aveva sempre considerata come una semplice amica, ma ora sentendo il contatto con il suo corpo sentiva che provava qualcos’altro per lei, qualcosa oltre l’amicizia.

" Oh… Hitomi…"

Van non resistette; avvicinò la testa a quella di Hitomi e la baciò dolcemente. Hitomi sussultò e allontanò di poco le labbra da quelle di lui.

- Van… ma cosa…?

Le labbra di Van tornarono sulle sue, e il bacio divenne più intenso. Hitomi si lasciò andare, e ricambiò il bacio, senza esitazione. Le sembrò di fondersi con lui; sentiva il calore del suo corpo, il suo profumo dolce, le sue labbra morbide.
Sentirono delle voci dentro la caverna. Si allontanarono l’uno dall’altra e si alzarono in piedi rapidamente.

- Corri Hitomi! Corri!

Van spinse Hitomi in avanti e i due presero a correre. Arrivarono alla fine della grotta; davanti a loro si stagliava un dirupo e oltre un giardino fiorito.

- Van, e ora??

Il ragazzo prese la mano di Hitomi nella sua.

- Ora passiamo dall’altra parte.

Van la prese fra le braccia e lei si aggrappò al suo collo. Volarono oltre il dirupo e atterrarono all’estremità del giardino.
Si sedettero a terra ansimando.

- Hitomi, tutto bene? - chiese Van respirando affannosamente.

- Sì…sì, non preoccuparti. Tu piuttosto?

- Tutto apposto.

Hitomi si alzò in piedi e si voltò verso il giardino. Ricadde a terra. Van si avvicinò sorridendo.

- Ti piace? - domandò lui, incuriosito dalla sua reazione.

- Oh, sì, tantissimo!!

Van le porse la mano. Hitomi l’afferrò e si alzò in piedi.

- Van, è davvero stupendo.

- Come te - disse Van in un sussurro.

Hitomi guardò Van sorpresa, e imbarazzata.

- Cosa? - chiese, pensando di aver capito male.

Van arrossì leggermente e scosse la testa.

- No, no, nulla.-

 Hitomi sorrise beffarda.

- Se è davvero nulla perché sei arrossito? - Hitomi scoppiò a ridere, e iniziò a correre per il prato.

- Non è vero! Non sono arrossito!- disse lui, rincorrendola.

- Van, prendimi se ci riesci!

- Certo che ci riesco!

I due corsero per un bel pezzo, ridendo come matti.
Hitomi correva molto veloce, ma non abbastanza. Van la raggiunse e la abbracciò da dietro, sollevandola.  Hitomi si liberò dall’abbraccio e ricadde a terra, in ginocchio.

- Van, sei davvero veloce! Nessuno era mai riuscito a raggiungermi! - annunciò Hitomi sedendosi a terra. Anche Van si sedette.

- Lo so! - scherzò Van.

Hitomi gli tirò una pacca amichevole.

- Vedo che sei anche modesto oltre che veloce!

Il viso di Van si addolcì.

- Hitomi…

Van si avvicinò e baciò Hitomi. Hitomi ricambiò nuovamente il bacio. Si allontanarono un attimo per riprendere fiato.
Van mise una mano dietro alla testa di Hitomi e lentamente si sdraiarono a terra, l’uno sull’altra. Continuarono a baciarsi. Van allontanò il viso da quello di Hitomi. Le tolse i capelli dal viso con una mano.

- Sei bellissima - disse accarezzandole il viso.

- Mi piaci tanto, quando sorridi, sai? Il tuo sorriso mi trasmette un senso di pace - continuò lui sorridendo.

- E, il tuo profumo… è così dolce…

Il respiro di Van era calmo. Anche Hitomi era calma.
Aveva capito quel che Van provava per lei, e sapeva di ricambiarlo.
Hitomi avvicinò le labbra all’orecchio di Van e sussurrò: - Anche tu mi piaci tanto, quando sorridi.

Van si alzò in piedi e porse la mano a Hitomi. Lei afferrò la mano di Van e lui la tirò a se, abbracciandola forte. Hitomi ricambiò l’abbraccio.

Poi Hitomi disse: - Mi sa che è meglio tornare. - 

Van sbuffò. Hitomi sorrise. Van ricambiò il sorriso.
 
- Su, andiamo! - I due si misero a correre verso l'Escaflowne.

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Capitolo 2
*** La visione ***


escaflowne

Attraversati la grotta e la cascata - in cui anche Hitomi si bagnò - salirono sull'Escaflowne, e  tornarono al villaggio volando. Entrarono a palazzo e videro che Merle, Allen e la principessa Millerna erano lì ad aspettarli. Merle corse ad abbracciare Van. 

- Signorino Van! Merle era tanto preoccupata! Finalmente siete qui!

Van sorrise e accarezzò dolcemente la testa di Merle, poi volse l’attenzione verso Allen. Allen si infuriò. 

- Van, Hitomi, si può sapere dove siete stati tutto questo tempo?!

Millerna si avvicinò ad Allen e gli prese dolcemente un braccio, per calmarlo. 

- Allen, calmati ti prego. Non hanno fatto niente di male dopotutto.

Allen guardò male la principessa. «Niente di male? Potevano essere attaccati da Zaibach!» Poi guardò Hitomi. 

- Hitomi, ti avevo detto di non uscire dal castello! L’impero di Zaibach ti cerca!

Si avvicinò ad Hitomi e le mise una mano su una spalla. Il suo viso si addolcì. 

- Io...Io voglio solo proteggerti - sussurrò, per poi sussultare improvvisamente.

- Hitomi, sei tutta bagnata! Ma che ti è successo?

Guardò prima la fanciulla, poi Van. Entrambi abbassarono lo sguardo, arrossendo. Allen volse lo sguardo verso Millerna.

- Principessa, potreste essere così gentile da prestare un vostro vestito a Hitomi?

Millerna annuì. Poi si avvicinò a Hitomi e la portò in camera sua.

Entrarono nella grande camera della principessa, e quest'ultima frugò dentro all’armadio di legno.

- Hitomi, puoi sederti se vuoi.

Hitomi eseguì e la principessa le mostrò un vestito azzurro. Glie lo porse. 

- Prova questo.

Disse, poi uscì dalla stanza e chiuse la porta. Hitomi si cambiò. Appena ebbe finito entrò nella stanza Van. Aveva l’aria di chi ha appena ricevuto una lavata di capo. Hitomi sorrise. 

- Ciao Van. E’ successo qualcosa col signor Allen?

Van sospirò.

- Allen dice che dato che l’impero di Zaibach ti sta cercando non devi più uscire dal palazzo. 

Si sedette accanto ad Hitomi. Guardò il suo vestito e sorrise.

- Sei…….molto carina così Hitomi.

Hitomi arrossì e sorrise. 

- Grazie, ma è tutto merito del vestito...

- Non è vero Hitomi. Non è merito del vestito.

Van le prese le mani.

- Tu sei bella anche senza quel vestito Hitomi.

Van avvicinò lentamente il viso a quello di Hitomi. Lei chiuse gli occhi e si lasciò andare ad un dolce bacio. La principessa Millerna fece capolino dalla porta. Sorrise quando vide i due baciarsi. Decise di lasciarli soli e si allontanò silenziosamente.

Hitomi pensò alla sua vita sulla Terra. Pensò a Yukari, al sempai Amano, alla mamma e alla nonna...poi pensò a Van, ai momenti felici che aveva vissuto assieme a lui; quando si erano conosciuti, quando si erano innamorati, gli abbracci, il bacio, la corsa ai giardini…

Sentì le lacrime che le sgorgavano dagli occhi e che scendevano sulle sue guance, sfiorando così anche quelle di Van. Lui allontanò il suo viso da quello di lei. Si addolcì, quando vide che piangeva.

- Hitomi…

L'abbracciò stretta. Hitomi chiuse gli occhi ancora pieni di lacrime, e si appoggiò al petto caldo di Van. Sentire il suo cuore battere, la fece tranquillizzare. Ma le lacrime scendevano comunque. Van non le chiese perché stesse piangendo. Non voleva farla star male. Attese che fosse lei a volerglielo dire.

- Van…. Io…... ho paura……. Paura di……. Paura di dover scegliere fra…… Gaea e la Terra….. paura di dover abbandonare per sempre o una o l’altra……… di doverti lasciare, o di dover lasciare la mia famiglia ed i miei amici……….

Ricominciò a piangere. Si strinse a Van. 

- Van…….. non so cosa fare……….

Van la strinse a se. 

- Shhhhh……. Hitomi…… ci sono io con te…….. non ti abbandonerò, ne tu abbandonerai me. Ne la tua famiglia. Verrai un po’ da noi e poi tornerai sulla Luna Dell’Illusione, va bene?

Anche Van iniziò a piangere. Silenziosamente, per non far preoccupare Hitomi. 

- Vedrai…… non dovrai abbandonare nessuno. Te lo prometto.


Allen si diresse verso la stanza della principessa Millerna, per vedere se Hitomi si era già vestita. Si fermò davanti alla porta. Vide Van e Hitomi, seduti sul letto della principessa, mentre si abbracciavano. Sentì un senso di delusione. Uscì dalla stanza e si diresse verso il porto. Appena arrivato si guardò intorno.
Il mare era calmo e brillante. Il sole caldo, splendeva vivido nel cielo azzurro. I gabbiani volavano beati. Allen si avvicinò ad una piattaforma a guardare l’orizzonte, mentre un leggero venticello gli muoveva i lunghi capelli biondi. Le lacrime gli scendevano lungo le guance, e brillavano, illuminate dal sole. La principessa Millerna gli avvolse le braccia attorno al collo. Lui mise una mano su quella della principessa. 

- Principessa Millerna...- sorrise.

- Allen…… non devi prenderla male. Hitomi e Van si amano. Tu non puoi farci niente. E nemmeno Hitomi può.

Lui annuì. Guardarono insieme il cielo azzurro, e lo scintillio del mare. Allen sentì un senso di pace, pervadere il suo corpo. 

“ Lo so. Nessuno può, ne potrà mai cambiare le cose. Anche se…vorrei poterlo fare...”

 

- L’IMPERO DI ZAIBACH CI ATTACCA!

Van scattò in piedi. 

- L’impero di Zaibach?!

Hitomi lo guardò spaventata, ancora seduta sul letto. Van si voltò verso di lei. Le mise le mani sulle spalle. Lei abbassò lo sguardo.

- Hitomi…….

La strinse forte a se. 

- Resta dentro al castello, va bene?

Hitomi annuì. Van la lasciò e corse via. 

“Van…… sta attento”

Hitomi si sdraiò sul letto, con le gambe penzoloni. Chiuse gli occhi. Improvvisamente le apparve un’immagine dell’Escaflowne. Era in ginocchio, di fronte ad un Guymelef rosso. Dall’Escaflowne usciva del sangue. Era al centro di una pozza di sangue. Il Guymelef rosso puntò la spada contro l’Escaflowne e lo trafisse. Vide Van pronunciare il suo nome in silenzio. Hitomi sussultò e gridò - VAN!!!!!!!!

Allen e la principessa Millerna erano appena tornati al palazzo. Sentirono le grida di Hitomi. Si precipitarono nella stanza, preoccupati. 

- Hitomi!

Hitomi era seduta sul letto, tremante; la testa fra le mani, lo sguardo fisso nel vuoto. La principessa Millerna si sedette accanto a Hitomi, mentre Allen rimase di fronte alla porta a guardarla. La principessa abbracciò Hitomi. 

- Hitomi, è tutto apposto. Ci siamo noi con te.

Hitomi tremava e aveva lo sguardo spaventato. Aprì leggermente la bocca, e con un filo di voce sussurrò: -Van…-

- Hitomi…..Van è andato a combattere con l’Escaflowne.

Hitomi scattò in piedi.

- Dobbiamo aiutare Van. Se non lo aiutiamo…- guardò Allen.

- Lui morirà.

Hitomi corse fuori. Millerna si alzò in piedi. 

- Hitomi!

Allen scosse la testa. Millerna annuì. Poi Allen seguì Hitomi.

 Van stava sorvolando il villaggio. Era in fiamme, e gli abitanti correvano da tutte le parti. 

“Hanno dato fuoco al villaggio……e tutto questo per trovare Hitomi….. Maledetti!”

Van vide un gruppo di Guymelef di Zaibach sotto di lui, che combattevano contro i Guymelef di Asturia. Asturia stava avendo la peggio.

Van scese di quota. L’Escaflowne tornò alla sua forma originaria appena tornò a terra. Sguainò l’enorme spada. 

- Maledetti!

Van menò un fendente contro uno dei Guymelef, tagliandolo a metà. Due di loro si voltarono verso l’Escaflowne e attaccarono. Van li distrusse entrambi. Poi attaccò gli atri quattro rimasti. Ne distrusse uno. Uno dei Guymelef ferì l’Escaflowne sul braccio destro. Sul braccio di Van comparve un lungo taglio rosso.

“Maledizione!”  

Van attaccò il Guymelef. Lo distrusse, poi attaccò gli altri. Ferì uno sulla spalla. Questo cadde a terra. Van passò ad attaccare il terzo. Ma il Guymelef a terra gli provocò una ferita profonda alla gamba. 

- Argh! - Van distrusse il Guymelef.

Hitomi comparve poco dopo sul campo di battaglia. Il vento le muoveva i capelli corti e i vestiti. Rimase a guardare la scena. Poco dopo sentì dei pesanti passi metallici dietro di se. Si voltò di scatto.

- Signor Allen! 

Intanto Van continuava a combattere, e pareva avere la meglio.

Hitomi ebbe un'altra visione. Vide un Guymelef rosso alle spalle di Van. Il Guymelef scaraventò a terra l’Escaflowne. Esso si rialzò, ma ricadde in ginocchio. Hitomi rivide la stessa scena che aveva visto nella camera della principessa Millerna. L’Escaflowne sanguinante, il Guymelef rosso che lo trafiggeva. La visione cessò. Hitomi cadde in ginocchio. Si portò le mani alla testa. 

“Di nuovo questa visone...” Guardò l’Escaflowne.

Vide Van trafiggere l’ultimo dei quattro Guymelef. L’Escaflowne era ferito sul braccio, su una gamba e sullo stomaco.

Hitomi vide nuovamente il Guymelef rosso dietro a Van. Sussultò. Corse da Van, chiamando il suo nome. 

- VAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAN!!!!!!!!!!!!!

Van guardò Hitomi correre verso di lui. 

“Hitomi……..”

Hitomi mise le mani affianco alla bocca. 

- Van!!!! Stai attento!

L’Escaflowne si piegò e mise a terra la mano, per far salire Hitomi.

Hitomi saltò sulla mano. Pian piano l’Escaflowne portò su Hitomi, fino alla cabina di comando. Lei salì sulla spalla dell’Escaflowne.

- Van, ascoltami, ti prego. Fai molta attenzione! Ho avuto una visione! Un Guymelef rosso ti colpirà alle spalle!

- Un Guymelef rosso? 

“Il Guymelef di Dilandau…….”

Van guardò lo Scherazade venire verso di lui. Vide un Guymelef alle spalle dello Scherazade. 

- Allen! Dietro di te!

Anche Hitomi vide i Guymelef.

- Signor Allen! Alle spalle!

Lo Scherazade si voltò e colpì velocemente il nemico, distruggendolo. Poi si avvicinò a Van.

- Van, Hitomi ha avuto una visione. Dice che sei in pericolo. Fai attenzione. Van annuì. 

- Lo so. - Hitomi guardò Van.

- Van… -

D’improvviso l’Escaflowne fu sbalzato lontano, cadendo dentro al mare. Hitomi si aggrappò come poté all’Escaflowne. Ma cadde in acqua.

Van cercò Hitomi con lo sguardo. La vide cadere nel mare. 

- No! Hitomi!

Una risata uscì dal Guymelef rosso.

- Ha ha ha ha! Vi piace il mio Oreades?

Van guardò il Guymelef. 

“Maledetto!” 

- Me la pagherai! -

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