I deserve my happiness.

di _Marlee_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Look back. ***
Capitolo 2: *** Allontanati da lei. ***
Capitolo 3: *** Fever. ***
Capitolo 4: *** Braveheart. ***
Capitolo 5: *** Basta vendette. ***



Capitolo 1
*** Look back. ***


Dopo l'ennesima delusione, Regina iniziò a domandarsi se lei fosse destinata ad una vita senza amore e senza lieto fine.. Prima con Daniel che le fu portato via da Cora, poi con Henry e infine con Robin. Sembrava quasi che lei non si meritasse la felicità, come se non facesse per lei. Quella serata le sembrava perfetta, lei, Robin e il piccolo Roland felici per le strade di Storybrooke. Per poi arrivare al solito ristorante scoprendo la dura realtà. Un attimo prima aveva tutto cio che desiderava e un attimo dopo non aveva piu niente, Robin non la vide uscire dal locale, forse perche era troppo impegnato con il ritorno di sua moglie. Regina uscì, era delusa dalla sua vita ed arrabbiata con Emma, che come sua madre sembrava stata fatta solo per portarle via cio che amava. Camminò in fretta anche se i tacchi le rendevano difficile la cosa, era ferita anche dal fatto che lui non sembrò pensarci due volte a correre da lei. Ma Regina non riusciva ad odiarlo, ci provava, davvero, ma era piu forte di lei, non riusciva a non amare quegli occhi azzurri e quel sorriso. Con lui lei si sentiva a casa, con lui lei non aveva bisogno di magie, ne del potere, se lei era con lui tutto era apposto. A metà strada senza neanche accorgersene sentí le lacrime farsi strada non solo nel suo viso ma anche nel suo cuore. Lei odiava quei film dove il ragazzo insegue la ragazza per poi dirle quanto la ama, li odiava, ma avrebbe pagato per sentirsi chiamare da Robin. Arrivò a casa, si tolse quei fastidiosi tacchi, e quel vestitino stretto che quella sera aveva indossato apposta per lui, andò dritta dentro alla doccia perche i suoi capelli, la sua pelle il suo foulard profumavano di lui. E questo la distruggeva. Sotto quell'acqua gelata cercò di lavarsi via tutti i dubbi, le paure e i problemi. Lei amava Robin, lo amava davvero ma amava di piu se stessa, e le era stato insegnato di non fermarsi davanti a niente. Se era stata presa in giro anche dalla polvere fatata, poco importava, avrebbe superato anche quella. Usci dalla doccia e le fu chiaro cosa fare. Avrebbe voluto usare la sua magia nera ma aveva fatto troppi passi avanti per buttare tutto cosi, all'aria. Si sarebbe comportata come sempre, come la Regina Mills che tutti conoscevano, severa e di poche parole. L'avrebbe fatto, si. Ma non quella notte. Quella notte l'Avrebbe passata a piangere su quello scherzo del destino. Non riusciva a crederci. La sua seconda occasione distrutta in pochi secondi. Si mise sul letto. Ancora lacrime che scendevano sulle sue guance, come se le bruciassero la pelle. Non dormí molto quella notte, forse non dormí affatto. La mattina dopo aver preparato la colazione si preparò per andare a lavoro. Aprí la porta e proprio davanti a lei c'era un enorme mazzo di rose rosse con un bigliettino, lei sorrise e le raccolse per poi leggere "My Lady desidero parlarle, le devo delle spiegazioni, stasera alle 8.00 al solito posto" quasi mai lui si rivolgeva a Regina come se fossero ancora nella foresta incantata, ma quando lo faceva Regina si sentiva arrivata e felice con se stessa. Solo poi però, come un flash, le tornò in mente cio che era successo la sera prima da Granny's. Ma non cambio niente, lei continuava ad amarlo, se lui le avesse chiesto scusa lei sarebbe crollata sicuramente tra le sue braccia. E non poteva permetterlo, perche per quanto fosse arrabbiata con Marian, lei era pur sempre la madre di Roland, e lui meritava una famiglia vera. Quella sera si presentò da Granny's all'ora specificata da Robin, poco dopo avverti alle sue spalle il campanellino della porta si voltò e, puntuale come sempre, entrò lui. Lei non poteva far altro che ammirarlo in silenzio, quasi a mente, si avvicinò ed ordinò il solito "sono felice di vederti qui. Lo so che ti devo delle spiegazioni. Ieri sera non me ne hai dato la possibilità, sei scappata" disse lui forse con tono un po accusatorio per i gusti di Regina "Oh adesso sarebbe colpa mia? Sai eri troppo impegnato ad ammirare tua moglie per accorgerti che io me n'ero andata" disse lei riuscendo a seguire il piano che si era montata in testa "Non fare cosi Regina, insomma se fosse comparso Daniel dal nulla mi avresti dimenticato in un secondo" disse lui, ma l'unica cosa che non doveva fare l'aveva appena fatta. Un paragone. "Ahh quindi cosi è stato? Mi hai dimenticata? Bene un altra cosa da aggiungere alla mia lista, e comunque no, non l'avrei fatto" disse Regina con tono seccato e con un vena di gelosia "non ho detto di averti dimenticata, ho detto che.." Cercó di giustificarsi lui "stai zitto Robin, sono solo stata una stupida a fidarmi di un fuori legge”

 

*Il primo capitolo della mia prima FF sugli Outlaw Queen, siate buoni con me, e fatemi sapere cosa ne pensate. Grazie mille:) #oncefamily 

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Capitolo 2
*** Allontanati da lei. ***


Lei si alzó dal bancone, pagó la sua consumazione e uscì dal locale nello stesso modo in cui l'aveva fatto la sera precedente, Robin non si alzó neanche dalla sedia, si limitó a guardarla correre via e notò che con una mano si accarezzava il viso, forse per bloccare l'ennesima lacrima. Lui sarebbe tornato da sua moglie e da Roland e lei sarebbe andata a lavoro per scaricare la sua rabbia sul lavoro, quello era l'unico modo che conosceva, quella mattina Henry andò a trovarla "Mamma, ieri sera ho provato a chiamarti un sacco di volte, ma avevi il telefono staccato, stai bene?" Chiese il ragazzino sedendosi sulla poltroncina di fronte a sua madre "Si Henry, sto bene" disse Regina obbligando le lacrime a tornarsene indietro, aveva un grande controllo su se stessa "Lo sai che non dovresti essere qui? Dovresti essere a casa!" Disse suo figlio preoccupandosi per lei "Ma scherzi? Sono il sindaco, e poi non è mica caduto il mondo, tu non ci crederai ma sono abituata a queste cose. Mi rialzo in fretta, c'e un motivo per cui mi chiamano Regina Cattiva" disse Regina senza far trapelare alcuna emozione "Io ti conosco, se non vuoi parlarne con me non farlo,va da Archie, ma parlane con qualcuno" disse lui schioccando un bacio sulla guancia a sua madre e andando a scuola. Regina non prese neanche in considerazione l'idea di finire in terapia, e tanto meno di finire a casa di qualche personaggio delle favole a raccontarle fatti personali. Bussarono alla porta del suo ufficio, lei notó dal vetro sfumato la sagoma oltre la porta e l'aveva riconosciuta perfettamente. Robin. Ancora. Lei lo fece entrare "non ti è stata abbastanza chiara la mia spiegazione di prima al bar? Torna dalla tua famiglia, hanno bisogno di te, e non costringermi a fare cose che non vorrei" disse lei mettendosi immediatamente nella difensiva "Non andró dalla mia famiglia finchè non saró certo che tu stia bene e sono piu che sicuro che se avresti voluto farmi qualcosa l'avresti gia fatto" disse lui sorridendole "Si sto bene. Ormai ci sono abituata a queste situazioni, riesco a riprendermi in fretta, quindi si, sto bene anche se non è affar tuo" disse lei continuando a concentrarsi sulle scartoffie da sindaco "Tornerò dalla mia famiglia ma sappi che tu occuperai sempre un posto nel mio cuore" disse lui. Lei pensò che non se ne faceva niente di un pezzetto di cuore, e se avesse voluto avrebbe potuto averlo tutto, fisicamente tutto "lo terrò a mente, e ora ti sarei grata se te ne andassi, ho molte cose da fare" lui abbassó lo sguardo e se ne andò chiudendosi la porta alle spalle. Lui amava Regina, amava tutto di lei, ma nei bravi uomini la scelta è sempre la famiglia, lui aveva scelto la sua. Marian e Roland. Adesso poteva avere la vita che sempre aveva desiderato e che gli era stata portata via. Ma l'unico problema era che lui non amava Marian nello stesso modo in cui amava Regina. Passarono poche settimane dal loro incontro, e lui ogni giorno che passava sentiva sempre di piu la mancanza di lei, di Regina, solo lei riusciva a riempire quei vuoti della giornata, solo lei lo faceva ridere e solo lei era incredibilmente buffa quando cercava di preparare una cena con i fiocchi. Le mancavano tutte le sfumature che Regina riusciva a dare alla sua vita e a quella di Roland che chiedeva spesso si lei. Un giorno Marian portó il piccolo in centro e per la strada incrociarono Regina che avrebbe voluto evitare quella situazione ma si ritrovó incastrata "Reginaaaa" urló il piccoletto "ehi Roland, che ci.." Disse lei però interrotta bruscamente da Marian "Roland allontanati da lei, è la regina Carttiva" il bambino si voltò verso la madre e poi di nuovo verso Regina che lo prese in braccio "Mamma guarda che lei non è come tutti dicono, lei è buona, lei mi fa ridere" disse il bimbo stringendo le manine attorno al collo di Regina che per la prima volta dopo settimane si sentí viva " Roland forse adesso è meglio se torni da tua madre, non sembra essere contenta che tu sia cosi vicino a me" disse lei facendolo scendere e spingendolo dolcemente lontano verso Marian "regina non sparire, voglio vederti ancora" Lei gli sorrise e lo salutò con la mano. Anche lei voleva rivederlo, anche lei avrebbe voluto rivederlo. **Ed ecco il secondo capitolo, ho notato che le recensioni non sono molte, spero che vi piaccia, in caso contrario fatemelo sapere lo stesso che rimedierò. A proposito non ho idea di come si usi l'HTML, quindi perdonatemii, spero che questo capitolo sia piu avvincente.. a presto:) M♥

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Capitolo 3
*** Fever. ***


Robin dopo settimane passate con sua moglie sentiva il bisogno di uscire, e lo faceva tutte le mattine, per una rilassante corsetta nel bosco. Quella vita era il suo sogno, una moglie, un figlio, insieme. Ma ERA, perche ormai si era abituato alla sua assenza, aveva imparato a cavarsela da solo con Roland, e in quel momento Marian le sembrava completamente inutile. Certo lei lo amava e a lui piaceva, ma non riusciva a smettere di sentirsi troppo stretto, di sentirsi nel posto sbagliato. E sapeva il perche si sentiva soffocare, ma soprattutto sapeva di trovarsi nel posto sbagliato conoscendo quello giusto. A lui mancava Regina, che non mostrava nessun interesse per lui, non piu, dopo quella maledetta sera. E a stata colpa di Robin e lui ne era consapevole, si sentiva in colpa per averla abbandonata da sola al locale, si sentiva in colpa per non averla seguita e si sentiva in colpa per non averle fatto capire che lei sarebbe stata l'unica per lui, perche adesso era diventato ridicolo nasconderlo, lui l'amava, gli mancava e si sentiva vuoto. Quella mattina deviò il suo percorso uscì dal bosco e corse per le stradine di Storybrooke fino ad arrivare a quella bellissima e maestosa casa bianca, bussò alla porta e quando aprì vide lei, bella come non mai, e alquanto sorpresa da quella situazione “Regina posso parlarti?” chiese lui con il fiatone, lei preoccupata lo fece entrare perche per quanto delusa fosse lei lo amava “Sei fradicio, che hai fatto?” chiese lei osservandolo “Dovevo pensare, piu o meno da un mese che penso tutte le mattine in mezzo al bosco arrivando ad una conclusione” disse lui prendendo fiato “Ti amo Regina, sei l'unica donna che abbia mai amato sul serio” lei si sedette sul divano no credendo a quelle parole, ma lei non poteva permettere una cosa del genere, non poteva cascarci ancora, non poteva soffrire ancora “Robin, io ti capisco, sei spaventato perche è da troppo tempo che non vivevi con tua moglie e questa realtà ti sembra troppo pesante, ma credimi è quello che hai sempre desiderato, ti ci devi solo abituare. Anche io sarei spaventata se tornasse Daniel, ma lui era il mio vero amore come Marian per te, io non me lo sarei lasciato scappare e neanche tu dovresti farlo, soprattutto perche voi avete un figlio” concluse Regina essendo consapevole che metà delle cose che aveva appena detto non le pensava sul serio “Come fai a fare cosi? Mi stai spingendo nelle braccia di un'altra donna dopo tutto quello che abbiamo passato” disse lui in tono serio “Sei stato tu ad aver fatto il primo passo, io mi sto regolando di conseguenza” in quel momento Robin capì, si avvicinò a Regina posandole una mano sul petto “Non è qui, non è vero?” disse lui “Di che parli?” rispose lei, posò una mano nel viso di lui accarezzandogli la guancia "Sei bollente, tu hai la febbre” disse lei avvicinandosi “Puo essere, ma cio non cambia cio che ti ho detto, insomma Marian mi sta soffocando, io non riesco piu a stare a casa con lei. Io voglio te, Regina tu sei tutto cio di cui ho bisogno” disse lui ancora madido di sudore “Stai delirando Robin, adesso si spiega tutto” disse riferendosi alle cose che uscivano dalla bocca di Robin “Dovresti tornare a casa, stai male” disse lei aprendo la porta di casa “Ti prego non lasciarmi di nuovo” disse lui al culmine della follia “Non sono stata io ad averlo fatto la prima volta” rispose quasi sussurrando mentre lui scendeva le scale del suo portico, era preoccupata. Lui le aveva detto che l'amava, ma non sapeva se per colpa della febbre o se era quello che provava sul serio. L'intero pomeriggio lo passò pensando a lui, avrebbe voluto dimenticarlo, cancellarlo completamente dalla sua mente, dal suo cuore, ma nonostante lei conoscesse tutte le magie non ne esisteva neanche una che faceva a caso suo. Scivolo sul muro fino ad arrivare a sedersi per terra con le spalle vicine al portone, iniziò a piangere. Non sapeva neanche lei il perche, la sua vita faceva schifo, invidiava Mary Margaret, lei aveva un marito, due figli, un nipote, mentre Regina non aveva niente di realmente suo. La sera appena dopo cena decise di far visita a Robin, anche se sapeva che Marian non sarebbe stata d'accordo, camminò fino a quella casetta, busso e fu Roland ad aprire la porta “Reginaaa” disse sorridendo e saltandole in braccio, dietro di lui comparve Marian, diversa dal solito, con i capelli raccolti e ogni volta che Regina la guardava si chiedeva a come fosse possibile che Emma avesse portato a Storybrooke un personaggio che nelle favole era morto. Tutto avevano spiegato questa situazione giustificandosi con il fatto che lei era la Salvatrice, ma insomma lei era la Regina Cattiva, la donna piu potente di tutte le favole e non ce l'aveva fatta. Quel mistero rimase irrisolto “Quante volte te lo devo ripetere che non voglio la Regina Cattiva in casa mia?” disse la donna sgridando Roland “Ero solo passata per vedere se Robin stava bene” disse lei con tono chiaramente puro e limpido “Non sta bene. E questa è colpa tua. Me l'ha detto sai? Stamattina mi ha detto che non mi ama, ma chiaramente stava delirando” disse Marian, ma Regina continuava ad avere una brutta sensazione su quella donna, nell'altro mondo se la ricordava piu ingenua e inutile, mentre nel presente sembrava cattiva e invidiosa “Certo che delirava, insomma sei sua moglie non è vero?” cercò di indagare, quella domanda era ovvia, in quel momento le serviva Emma, le serviva il suo istinto per le bugie, perche per quanto continuassero a dirle che la Salvatrice poteva fare tutto lei era convinta che portare i morti in vita non fosse tra le sue competenze “Certo sono sua moglie” rispose lei convinta, non lasciò entrare Regina anzi la cacciò. Se ne andò senza protestare ripercorse il vialetto pensando a come fosse possibile. Senza motivo Regina si voltò verso il bosco notando uno strano pozzo che prima di quel momento lei non aveva mai visto, conosceva il bosco e sapeva dell'esistenza di un solo pozzo, quello dove lei e Gold si divertivano a fare gli esperimenti, si osservò attorno non c'era nessuno, si fece largo tra l'erba alta e si avvicinò, decise di provare a tirare su il secchio, sembrava quasi che la corda fosse infinita ma appena il secchio era tra le sue mani quasi le scivolò. Era tornata. **Riusciranno i nostri eroi a far appassionare i lettori a questa FF?? Spero di si, ahahahaha.. IO AMO GLI OUTLAW QUEEN E QUESTA E' LA MIA PRIMA FF SU DI LORO, FORSE DEVO ANCORA PRENDERE LA MANO, MA SPERO CHE ALMENO GLI ULTIMI CAPITOLI DI QUESTA STORIA VI PIACCIANO, MI FAREBBE DAVVERO PIACERE LEGGERE LE VOSTRE RECENSIONI E I VOSTRI MESSAGGI, QUINDI SCATENATEVI E FATEMI SAPERE LE VOSTRE OPINIONI, ORA MI STO DILUNGANDO TROPPO, GRAZIE PER LA LETTURA, A PRESTO:) M♥

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Capitolo 4
*** Braveheart. ***


Dal secchio tirò fuori l'oggetto che c'era dentro. Era suo, era tornata. La strega dell'Ovest era tornata. Doveva trovarla, doveva assolutamente trovare quella donna, mettere in salvo Mary Margaret e anche il suo cuore, perche se era tornata sicuramente voleva riprendere da dove era rimasta. Non aveva tempo di tornarsene a casa a piedi, non aveva tempo per una passeggiata, e cosi decise di scomparire dietro alla sua solita nuvola viola. Bene, odiava doverlo ammettere, ma aveva bisogno di Emma, cosi si precipitò li e iniziò a bussare alla porta con ritmo veloce e insistente

“Regina, che succede?” chiese Emma vedendo la donna catapultarsi in casa dopo che lei le aveva aperto “Dov'è Mary Margaret?” chiese lei tranquillamente “E' uscita con il piccolo per la loro solita passeggiata dopo cena"

 “E' tornata mia sorella, Zelena è qui”
Emma rimase scioccata da quella notizia, insomma era tornato il pericolo costante, chiamò subito Mary Margare e la fece tornare a casa con una scusa, peche sennò si sarebbe spaventata “Aspetta un attimo, ma se Zelena fosse tornata non si nasconderebbe, perche sa di essere forte” disse lei iniziando a ragionare “L'ultima volta abbiamo vinto noi ricordi?” disse Regina in tono sarcastico “Si, ma lei non ci ha mai temuti, quindi se fosse davvero tornata..” Emma lasciò in sospeso la frase “Noi l'avremmo gia incontrata” concluse Regina.

 “Regina che ci fai qui?” chiese Mary Margaret sorpresa entrando in casa sorridendo, Regina guarda Emma per capire cosa doverle dire “Regina crede che Zelena sia tornata” disse Emma “Cosa?” disse Mary Margaret spaventata “Non ti devi preoccupare, io e Emma penseremo come fare per tenerla lontana da te e da Neal” disse Regina avvicinandosi al piccoletto, era stanca di odiare Biancaneve, era davvero esausta e in fondo le voleva bene “Dobbiamo scoprire cosa vuole questa volta” in quel momento torna David da lavoro

“Cos'ha Robin?” Regina rimase scioccata da quanto quella domanda fosse inopportuna “Scusa?” chiese lei per farsi ripetere la domanda “L'ho appena visto in ospedale, aveva davvero una brutta cera” disse lui, a Regina le cadde il bicchiere e dal suo volto si poteva notare la paura che si era velocemente impossessata del suo corpo “D..devo andare” disse per poi sparire a modo suo.

Arrivata in ospedale notò sua moglie seduta per terra con Roland tra le braccia “Cos'è successo?” chiese mettendo da parte tutto l'odio che provava per lei “Tu non dovresti essere qui” rispose l'altra invece in tono arrogante “Anche se io posso sembrarti una minaccia, i realtà non lo sono, Robin è tuo, ma volevo solo sapere cos'era successo” disse Regina in un tono che non usava quasi mai, amorevole “La febbre non scendeva, delirava poi all'improvviso è svenuto e ho chiamato il dottor Whale, e adesso è la dentro” Regina non ci pensò un secondo, aprì la porta della stanza dove era vietato entrare al personale non autorizzato, il dottore non notò neanche l'arrivo di Regina, era ipnotizzato dall'ecografia al petto di quell'uomo, poi si voltò verso Regina che non capì subito “Lui, lui è..” iniziò lei la frase e il dottore la concluse “Senza cuore” lei rimase sorpresa “Non è opera mia” disse lei per giustificarsi alzando le mani, poi fu tutto piu chiaro.

Il cuore di un coraggioso. Scomparve ancora per comparire del salotto della famiglia felice “Ha preso il cuore di Robin” disse Regina a Emma “Il cuore di uno spirito libero, a cosa le servirà?” chiese Emma “Ti sorprenderebbe il numero di incantesimi che richiedono il cuore come il suo” rispose Regina, si sedettero tutti attorno al tavolo, Henry rimase nella sua stanza a studiare.

“Forse si tratta dell'incantesimo dell'eterna giovinezza” disse Mary Margaret “Lo escluderei, qualunque allievo di Tremotino riceve in dono l'immortalità” disse Regina “Tu seii..”
"Immortale, si lo sono” Regina come sua consuetudine concluse la frase di Mary Margaret “Potrebbe essere l'incantesimo che le permette di comandare tutti gli animali della foresta” disse David scervellandosi davanti ad una tazza di caffè “So dell'esistenza di un solo animale qui in città, e non è neanche a quattro zampe” rispose prontamente Regina “Ricordi quell'incantesimo che Tremotino fece per Biancaneve per eliminare tutto il dolore che provava per il principe?” disse Emma non potendo pensare a molto dato che lei non ha mai vissuto nella foresta incantata “Il dolore rende piu forti, non vorrà certo privarsi della sua fonte di potere” rispose ancora una volta Regina

"E se si trattasse del cuore soggiogato?” tutti si voltarono verso le scale prestando attenzione a Henry “Ricordi quando volevi il mio amore talmente tanto che ti saresti accontentata anche di un sentimento finto?” disse lui andando verso il frigo per prendersi un po di succo “Ma non credo che lei voglia l'amore di Robin, insomma credo che lei non sia neanche mai stata innamorata” disse Mary Margaret “Lo escluderei, perche vuole farsi amare da Robin?” si domanda Regina “Magari Zelena non è davvero lei..” disse Henry “Magari non lo è ai nostri occhi” continuò Emma

“Marian”

**ED ECCO UN ALTRO CAPITOLO, LA STORIA STA PER CONCLUDERSI, NON MANCA MOLTO. QUESTO CAPITOLO HA SVELATO UN MISTERO, CHI ERA TORNATA? MA NE HA CREATO UN ALTRO, COSA VUOLE FARE? AVETE QUALCHE IDEA DI COSA VUOLE FARCI CON L'AMORE DI ROBIN, LE LORO IPOTESI SARANNO GIUSTE? RIUSCIRANNO I NOSTRI EROI A SVELARE IL MISTERO E SCONFIGGERE UNA VOLTA PER TUTTE LA PERFIDA STREGA DELL'OVEST.. QUESTO CAPITOLO NON VE LO DICE, MA SICURAMENTE I PROSSIMI SI.. NON VEDOO L'ORA DI LEGGERE LE VOSTRE RECENSIONI, AHAHAHAH, A PRESTO:) 
M♥

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Capitolo 5
*** Basta vendette. ***


Regina si alzò dal tavolo per tornare da quella pazza di sua sorella, ma Mary Margaret la blocca per il polso “Hai un piano?” chiese “Non ho ne un piano e ne tempo, potrebbe fare quell'incantesimo da un momento all'altro. E scusatemi ma sono stanca di dover vedere il mio lieto fine con una mano nel petto” disse lei scrollandosi dalla presa.

“Vengo con te” disse David prendendo la spada, Regina lo guardò pensando a quanto fosse fuori luogo quella spada, ma non lo fermò e questa volta la nuvola viola li fece sparire entrambi, comparirono all'ospedale, ma non c'era piu traccia di nessuno dei tre, ne Robin, ne Marian e ne Roland “Ha sentito che noi eravamo nella strada per smascherarla ed è scappata” disse Regina andando a cercare il dottor Whale e spingendolo contro il muro “Brutto ubriacone dove diavolo è finito Robin Hood?” disse lei in tono minaccioso “E' scomparso un'ora fa e abbiamo mandato un paio di medici a cercarlo per tutto l'ospedale ma niente, non era stabile, non poteva andare via, potrebbe non farcela” disse il dottore

“E tu sei qui davanti ad una macchinetta per il caffè” continuò Regina sempre piu arrabbiata “Non puoi rivolgerti cosi a me, sono un medico” disse lui mettendosi sulla difensiva, ma quell'uomo non aveva mai brillato di intelligenza “Devo ricordarti che hai quella laurea grazie al mio sortilegio? Tu eri solo un pazzo che voleva resuscitare i morti” concluse lei “Regina andiamo, dobbiamo trovarli” la prese per il braccio e scomparirono.

Arrivati nel bosco si diressero verso la casa di Robin, e stranamente c'era qualcuno, David ancora prima di dire qualcosa non vide piu Regina attorno a se, lei era entrata da sola. Regian vide Marian da sola davanti allo specchio che stava agganciando la collana con il diamante verde, tutto tornava, si voltò lentamente “Ti stavo aspettando” disse lei sorridendo “Posso sapere cosa vuoi fare? Perche vuoi l'amore di Robin?” chiese Regina con voce sempre piu minacciosa

“Sorellina, io non voglio l'amore di Robin, voglio la tua rovina, non mi interessa in viaggio nel tempo, tu hai voluto rovinare la mia felicità e io sto rovinando la tua” disse Zelena trasformandosi in quella che tutti conoscevano “Tu non farai niente a nessuno” disse David alle spalle di Regina “Oh oh oh, ti sei portata l'esercito?” chiese Zelena sarcastica “Regina prendi il cuore, io mi occupo di lei” disse David, Regina si mise a ridere “NO” disse aprendo il palmo della mano e facendo crescere la palla di fuoco che però Zelena spense all'improvviso

“Non sai fare niente di meglio sorellina?” Regina pensò a Robin, Roland, Henry e alla sua famiglia, la magia nera scomparve e tornò quella bianca, quella di luce “Allora non era solo un caso?” chiese Zelena indietreggiando “No, l'ho imparato, adesso chi è l'allieva migliore?” dalle mani partirono due grossi raggi che colpirono la strega in pieno, facendola cadere a terra e dando un vantaggio a Regina “Mi stai deludendo sorella, pensavo che avresti escogitato qualcosa contro la magia bianca” disse Regina abbassandosi per guardarla dritta negli occhi in quel momento David prese il cuore di Robin e Zelena fu distratta cosi Regina potette strapparle la collana che le dava il potere, in quell'istante Zelena si spaventò sul serio

“Potrai fingere che la magia bianca faccia parte di te, ma sia me che te sappiamo che è solo una copertura, la tua magia è quella oscura, quella cattiva. Non vorrai mica arrenderti proprio adesso?” disse Zelena non perdendo quella sfumatura di perfidia nella voce “Perche arrendermi? Sto vincendo” con quella frase le mise la mano sul petto, e le strappò fuori il cuore “Pensavo di averti insegnato qualcosa” disse Regina osservando quel cuore “Oh me l'hai insegnato sorellina” disse lei.

Regina lo strinse un po e non successe nulla, lo osservò ancora e smise all'istante di premere su quell'organo luminoso “Buffo questo scherzo, ci sarei cascata se non fosse stato per il colore di questo cuore, è rosso come il sangue e tu non meriteresti un cuore così, questo non è tuo, lo ammetto è stata una bella mossa, ma dimentichi che siamo sorelle, la tua furbizia è la mia” disse Regina sorridendo in quel momento tornò David con in mano un altro cuore “Oh eccolo, si, quello è il tuo” disse rivolgendosi a Zelena

“Perche vuoi uccidermi? Insomma sono senza poteri, senza magia, non sono piu pericolosa” disse lei spaventata dalla scena, Regina la osservò, e capì che era davvero spaventata “Dimentichi il fatto che te l'avevamo gia data una seconda possibilità, tu ti sei presa gioco di noi, e adesso non meriti piu niente” strinse il cuore e Zelena si toccò il petto come se volesse strapparsi il cuore “Ce l'ho io, posso decidere di stritolarlo piano piano o di farlo in fretta, ma in entrambi i casi avrò vinto io” strinse il cuore ancora piu forte per poi vederlo scivolare fuori dalla sua mano in polvere e vedere Zelena chiudere gli occhi. 

“Credimi, ho sempre desiderato una sorella” andò a cercare Robin, ma era salvo, perche il suo cuore era nelle sue mani, sentì dei lamenti provenire dal sotto scala, David aprì la porta “Roland, che ci fai li? Piccolo vieni fuori” disse lei accucciandosi e porgendo la mano verso il bambino, la vecchia Regina non l'avrebbe fatto, la vecchia Regina non avrebbe fatto niente di tutto cio

 “Perche sei qui piccolino?” chiese Regina prendendolo in braccio “La mamma mi ha detto che dovevo stare qui in silenzio, poi ho sentito dei rumori e due persone che litigavano” disse il bambino iniziando a piangere “Adesso è tutto finito, sono qui e non ti succederà niente di brutto” disse accarezzando i capelli ricci di Roland “Non tornerà piu vero? La mia mamma non tornerà?” chiese il piccolo intrecciando le sue manine nei capelli neri di Regina “No, non tornerà, la donna che è tornata non era tua madre” disse Regina e il bambino l'abbracciò senza dire niente
“Dov'è il papà?” chiese il bimbo, Regina lo rimette per terra e le prende la mano, sale le scale e non sa come, ma va dritta in una stanza, come se quella polvere di fata che la guidò verso Robin tanto tempo prima ci fosse ancora, lui era li seduto sul letto con le mani nelle tempie “Regina, Roland” dissi sorpreso e sorridendo “Quella non era Marian, era Zelena, ha preso il mio cuore” disse lui spaventato, Regina  tirò fuori il cuore dal sacchettino di pelle “Non avrei mai permesso che finisse nelle mani di un'altra donna, come ti senti?” disse lei sorridendo “Regina mi dispiace, ci sono cascato, ti ho abbandonata, ma ti amo, senza di te non posso farcela, mi manchi perche sei cosi bella quando sorridi, mi manca il tuo sorriso” disse Robin avvicinandosi a lei e prendendole il viso tra le mani

“A me mancano i tuoi baci” disse lei ad un centimetro dalle sue labbra “Possiamo rimediare” rispose luo sorridendo e lei le diede un leggero pugno sul petto, poi lui la baciò all'improvviso. Quel bacio che lei amava, quel bacio del vero amore che scatena dentro allo stomaco un uragano di farfalle, lei si staccò solo un secondo “Ti amo anche io” disse lei poi sentì il suo vestito che veniva tirato verso il basso “Amore, vieni” disse lei prendendo in braccio Roland che la abbracciò e poi le diede un bacio sulla guancia

“Adesso sarai la mia nuova mamma?” chiese il piccolino, Regina guardò Robin che sorrise “Potrei esserlo, si” il bambino sorrise e con un braccino abbracciò Regina mentre con l'altro avvicinò suo padre, le loro bocche erano ancora vicine, di nuovo e di nuovo annullarono la distanza “Ohh che schifo” disse Roland coprendosi gli occhi con le mani, Robin e Regina scoppiarono a ridere, cosi Regina avvicinò le sue labbra al collo di Roland per fargli il solletico “Torniamo a casa” la solita nuvola viola li fece scomparire e ricomparire a casa di Mary Margaret

“Ancora mi domando perche abbiamo comprato un campanello” disse Biancaneve poi sorrise a vedere Regina ancora vicino a Robin, si avvicinò e la prese per mano “Ho imparato che avere un lieto fine non è scontato, ma se si lotta con tutte le forze l'amore vince sempre, sono felice per te Regina. E sono stanca di litigare con te” disse lei sorridendo. 

Regina forse in un turbine emozionale la abbracciò senza rispondere “Anche io sono stanca, davvero” Mary Margaret ricambiò l'abbraccio. Lei l'ha sempre saputo che Regina non era cattiva, lei non ha mai perso la speranza, sapeva che un giorno avrebbe smesso di vedere negli occhi di Regina la vendetta. Quel giorno era arrivato.

Tornarono dagli altri e come ogni favola che si possa definire tale tutti avevano il loro lieto fine, ognuno aveva la propria felicità e la vendetta stava lentamente abbandonando per sempre quella città. 

**ANCHE QUESTA BREVE STORIA E' FINITA BENE, ROBIN E REGINA FELICI INISEME, NIENTE PIU VENDETTE, L'ASCIA DI GUERRA DEFINITIVAMENTE SEPOLTA PER MARY MARGARET E REGINA. ZELENA E MARIAN SCONFITTE DEFINITVAMENTE. LA MORTE DI ZELENA E' STATA DIFFICILE, PECHE NONOSTANTE FOSSE CATTIVA E VOLESSE VEDERE REGINA INFELICE ERA UNA DELLE MIE PREFERITE, INSOMMA ERA FORTE, ERA LA SORELLA DI REGINA, MI PIACEREBBE RIVEDERLA NELLA #SEASON4. NON MI PICE CHIEDERE RECENSIONI, QUINDI NON LO FARO', VOLEVO SOLO DEI COSIGLI, NELLA PROSSIMA FF VORRESTE VEDERE UNA REGINA VENDICATIVA O UNA REGINA CHE ACCETTA IN SILENZIO LA SUA SCONFITTA? GRAZIE PER AVER SEGIUTO QUESTA MIA STORIA OUTLAWQUEEN, TUTTI I COMMENTI SONO BEN ACCETTI. A PRESTO:) 
M♥

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