Risveglio
All’epoca non ero pratico di ciò
che mi accadeva in torno.
Ero come un bambino buttato nella
tana dei leoni.
Non
sapevo…
Non
capivo.
Il mio corpo
cambiava.
Ero fisicamente lo stesso, tranne
qualche lieve tratto o segno “nascosto”, per così
dire.
Ero anche più
robusto.
Vedevo il mio corpo sempre ben
compensato, ovvero: esile, sinuoso, ma al contempo ben e
resistente…
I muscoli erano ben
visibili…
Ora solo più forte, ma lo
stesso.
Niente poteva
scalfirmi.
Benché ne fossi affascinato, ebbi
un misto di paura.
Il mio volto rimaneva lo
stesso.
Tratti morbidi ma finemente
assottigliati in modo impercettibile che mi rendevano più
“affascinante”.
I miei capelli mori rimanevano
dritti e scomposti artisticamente in modo
automatico.
Erano lisci come la
seta.
Anche la mia pelle lo
era.
I miei occhi verde come un fiume
rimanevano gli stessi, tranne quando avevo
fame…
In quel frangente diventavano di
un rosso cupo che ricordava in fuoco.
Attorno ad essi avevo sottili
occhiaie nere che mi contornavano gli occhi.
Avevano uno strano fascino
però.
I canini erano più appuntiti del
solito, questo perché li avevo più scesi di
mio.
Solo che sembravano
lame.
Riaprii gli occhi.
Li
sentivo lucidi.
Dentro di me una nuova
voragine.
“Ben svegliato.”
La
voce sembrava provenire dal nulla.
Cercai il corpo.
Niente.
Una figura si mosse nella
penombra.
Fu
illuminata dalla luce lunare.
“Se tu usassi i tuoi nuovi occhi mi
vedresti.”
Era lui.
Il
vampiro che mi aveva morso.
Lo
vidi meglio.
Mi
si avvicinò.
Sembrava appartenesse ad un'altra
epoca.
Come la prima volta aveva su di me un potere
strano.
La
sua immagine calamitava gli occhi su di esso.
Ti
attirava.
Ed
era elegante.
Di
lui sapevo poco a niente.
Come detto all’inizio, sapevo
l’essenziale.
Per lui non esistevano cose
superflue.
Solo cose
concrete.
Le inutilità erano da lasciare
agli stolti.
Non ci crederete
ma…
Non ne ho mai capito il motivo.
Si
sedette cauto e impercettibile sul letto nel quale mi
trovavo.
Finalmente lo vidi come si
doveva.
In
tutta se stesso e il suo modo di vestire.
Forse era quello che lo rendeva
diverso.
Si…
Sicuramente era ciò.
I
capelli biondi e lunghi composti, erano legati in una coda bassa da un nastrino
verde smeraldo.
Aveva un accenno di frangia che gli ricadeva sugli
occhi.
Indossava una camicia leggera bianca con le maniche a
sbuffo sotto a un panciotto nero, dal quale si i ntravedeva anche il colletto
bianco.
Le
maniche erano chiuse fini a poco sotto dal
polso.
Indossava dei pantaloni neri e gli stivali del medesimo
colore.
Lui aveva gli occhi di un colorito
arancio.
Era sicuramente di un’altra
epoca.
Cosa che scoprì solo in
seguito.
Allungò una mano verso di
me.
Istintivamente mi
ritrassi.
Avevo pur sempre paura di
lui.
Era colui che mi aveva
morso.
Non potevo non averne.
Non si fece scrupoli.
Mi
prese il mento con due dita.
Mi
alzò il volto.
“Devi mangiare.”
Si
alzò.
“Seguimi”
I
suoi erano ordini velati.
Ma
pur sempre ordini.
Non ne prendevo mai atto
ma…
Con lui era diverso.
Lo
vidi alzarsi e uscire.
Lo
seguii…
Appena fuori vedo l’aperta
campagna.
S’innalza un vento
leggero.
Non lo sento.
Lo
intuisco.
Lo
vedo dall’erba che si muove sotto ai miei
occhi.
Si
muove flebile e composta.
Non posso bearmi di quella sensazione
estiva.
Non la sentirò più...
Un
vago senso di tristezza.
È
un attimo…
Perché vengo richiamato.
“Corri.”
Mi dice.
E
io corro.
È
veloce...
Anche io lo sono.
Supera sicuramente i cento km/h e
oltre…
Sicuro anche io.
Finchè non ci sono alberi va tutto bene, ma sbaglio a
girare.
Sbaglio a seguire.
E
lui pazienta.
Non si lamenta.
La
mente e in corpo distaccati.
Non erano ancora
connessi.
Lui mi guarda ancora.
Mi
attende.
Come
faccia a non spazientirsi non so.
Mi
osserva…
Mi
scruta…
Mi
mette in soggezione.
Mi
sento sciocco.
Lo
vedo riprendere a correre elegante.
Pulito nei
movimenti.
I
gesti ben calibrati.
Sono
io, l’elemento sporco.
Si
ferma.
Siamo all’interno di un
bosco.
“Silenzio,
cammina.”
Mi
dice.
Si
blocca.
Scatta senza che io me ne possa
accorgere.
Mi è
di nuovo davanti.
Ha
qualcosa in mano…
O
meglio, qualcuno.
Alza
il braccio.
In
mano ha una capra selvatica.
Me
la porge.
“Bevi.”
È un
ordine.
L’unico a cui la mia mente si
oppone.
Sono
restio all’idea.
Non
potrei mai.
Continua a incitarmi con la
mano.
Mi
fa cenno di eseguire.
Niente.
Non
voglio.
Indietreggio.
Si
avvicina.
Mi
scanso dal suo sguardo.
Mi
afferra un polso.
Mi
osserva severo.
“Bevi, non puoi vivere senza di
esso.”
Voglio credere che non sia
così…
Ad
un tratto il vento si rialza.
Sento il suo
odore.
Il suo
sapore.
Lo
voglio.
Lo
bramo.
Non
posso.
Mi
avvicino.
Lo
sento squisito.
Apro
la bocca.
Tutto viene da
se.
I
denti che affondano in quel corpo ancora
vivo.
Il
lento defluire del sangue caldo nella mia
gola.
E
godo di quella sensazione di morte che mi da
vita.
Mi
piace.
Mi
placa l’animo e la mente.
Smette di
muoversi.
Ne
voglio ancora.
Una
mano viene a scansarmi.
Cerco di oppormi.
Come
un ragazzino cerco di impormi.
Ma
questi è troppo forte e mi scansa con non
curanza.
“Non
avere fretta… non pretendere troppo se è
morto.”
-Perché?-
Riesco a fargli una
domanda.
Lascia andare quel corpo che ancora
teneva.
Ritorna a sorridermi
mellifluo.
“Il
sangue dei morti fa male. Ti uccide. Devi succhiare la vita per vivere, non la
morte.”
Ha
una sua logica in fondo.
È
macabra.
Ma
ha un non so che di vero.
Si
ritorna al casale.
Vorrei chiedergli
perché…
Perché, lui non si è
nutrito.
Ma
non posso.
Mi
lascia all’ingresso.
“Finchè non ti sarai potenziato, ma soprattutto avrai
imparato a camminare nel buio, le candele saranno l’unica luce qui
dentro.”
-Certo Maestro.-
Le
parole spontanee.
“Va
a riposarti. Sei giovane, devi abituarti a tutto
ciò.”
Intuisco che, la ormai mia camera, è quella nella quale
mi ero svegliato.
Avrei voluto chiedergli di
più.
Avrei voluto
sapere…
Ma lui aveva un qualcosa di
strano che ti induceva a obbedirgli.
Mio
fratello…
Quello fu il mio ultimo pensiero
prima di riaddormentarmi.
Avrei voluto chiedergli anche che
fine avesse fatto.
Ma questo, aspettò per
rivelarmelo…
Fine!
Finalmente ce la ho
fatta!
Credevo che non ci sari mai riuscito
XD!
^^^
Attendo ancora un minimo di 4 recensioni sisi!! (Mi ispirano a dare il meglio
^^^ - Sperando che lo sia)
Ringraziamenti:
OnlyAShadow:BUHAHA!!! Mia cara, non sai che fina ha fatto
Mattia, non Mattew, perché non l’ho ancora detto XD! Presto lo saprai sia tu,
chi legge, che il povero Diego qui, che non sa che fine abbia fatto suo fratello
^^^
Passando ad altro, sono felice che la mia FF ti piaccia,
spero che continuerai a segiurla e a recensire
ciano!!
Shurei: Contenta? XD! Eccoti la di nuovo la descrizione
XD!! Ho ripostato questi due capitoli, com’erano in precedenza XD! Ora devo
rifare il 3° andato perduto e creare gli altri che non esistevano XD ^^^ ciaoo!!
sfigatalcubo:^^^ Me iper felice che tu mi abbia
commentatooo XD Piaciuto il cappy? Soddisfatta? E tranqui, che se mi conoscessi
meglio, riesco man mano a gestire la situazione, anche descrivendo i luoghi XD
Devo solo prendere la mano con le storie in prima persona, scrivo meglio in 3^
persona, basta vedere le recensioni che ho *.* (Ovvio, non solo nella mia
“zona”) ^^^ Comunque, a titolo informativo, Diego il il mio nome preferito
maschile sisi ^^^ e sono contento che la storia ti ispiri ciaoooo a l prossimo
spero!! XD!
Gotely:^^^ Dire che la tua recensione è moooooooooooolto
esplicita è un eufemismo. A questo punto spero di non averti delusa e ci
rivedremo poi nei prossimi capitoli XD!!
Ciao!!
Dona
l’8% del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai
felice milioni di scrittori.
E
me…