Una strana collaborazione.

di bokiboki2
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un risveglio orribile ***
Capitolo 2: *** Il resto dei fatti. ***
Capitolo 3: *** La visita del Presidente. ***
Capitolo 4: *** Un amicizia di fuoco ***
Capitolo 5: *** Un ottimo inizio. ***



Capitolo 1
*** Un risveglio orribile ***


''Mi chiamo Beatrice Prior. Ed ho diciasette anni. Sono nata a Chicago nella fazione degli abneganti. Ho partecipato alla guerra contro gli Eruditi. Sono fuggita. Tobias è al dipartimento. Ero morta,ma ora sono viva. Devo rimanere in vita.''

*****************************************

TRIS

Apro gli occhi lentamente, o almeno ci provo.
Sono molto stanca,vorrei alzarmi dallo scomodo materasso sul quale sono stesa ma  non riesco ad alzare le palpebre figuriamoci fare un movimento cosí complesso.
I miei pensieri sono confusi,vaghi, è come se la testa mi scoppiasse.
Non sono sola.
Ho sentito lo scricchiolio di una porta aperta.
Passi sordi e pesanti riecheggiano nella stanza,ho due opzioni: fingere di dormire o dover affrontare chiunque abbia aperto quella porta.
Ma prima che decida quale delle due scegliere, sento un liquido affluire nella flebo che evidentemente avevo nel braccio e poco prima di cadere nel dolce limbo della morfina sento una voce dire "Non provare a svegliarti  così in fretta!Hai subito molte ferite."
L'effetto di quel che credo fosse morfina sparisce dopo qualche ora e finalmente mi lascia libera.
Questa volta con mio grande stupore riesco ad aprire gli occhi, ma di alzarmi non se ne parla propio.
Ho ancora un forte mal di testa che non mi permette di pensare con lucidità.
Mi guardo intorno, la stanza dove mi trovo è estremamente spoglia, alla mia destra si trova un comodino con una lampada mentre alla mia sinistra una piccola porta che penso conduca al bagno. Il tutto accompagnato con delle pareti di tristissima colorazione grigia. Mentre osservo la stanza vedo entrare dalla porta una donna di mezz'etá dai lunghi capelli corvini, ha uno sguardo molto triste, deve averne passate molte, oltre questo noto un bel viso, da ragazza doveva  essere molto bella.
Si avvicina lentamente al mio letto, non le parlo voglio che sia lei a parlare per prima. <> sussurra leggermente.
Annuisco debolmente per farle capire che la sto ascoltando.
<>. Dice con voce ferma e decisa.
Non ho idea di cosa mi stia per dire, sono terrorizzata.

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Capitolo 2
*** Il resto dei fatti. ***


Dopo avermi guardata per un po' inizia a parlare: << Scusami per prima stavo seguendo gli ordini del mio superiore e poi mi hai spaventata >>
Ecco perche sembrava familiare! Dev'essere l'assistente del dottore.
<< Sai mi ricordi mia figlia anche se non so il perchè >> continua. Decido di perdonarla perche capisco che il suo dispiacere è vero.
<< Potresti dirmi dove mi trovo? >> chiedo con gentilezza,
<< Ti trovi nel distretto 13 >> mi risponde.
Distretto 13? Mai sentito in vita mia,sarà perche fino a pochi mesi fa non sapevo neanche cosa c'era dietro la recinzione.
Quindi decido di non chiederle dove si trova tanto non ci capirei niente.Sono 13 o più distretti, quindi se avessero voluto ci avrebbero potuto aiutare durante le varie guerre invece se ne sono fregati come il dipartimento.
Sono qui da...da..<< Da quanti giorni sono qui? >> chiedo.
<< Sei qui da circa 5 giorni >> mi risponde.
Sono qui da 5 giorni, che ho vissuto in massimo 10 minuti e già odio questo posto.
<< Potresti dirmi perchè mi avete portata qui? >> le chiedo con un po' di rabbia.
<< Sinceramente non so molto...si mormora in giro che sarai di massima importanza per placare i distretti in rivolta.>> mi rivela la donna.
Sono stanca di essere usata da tutti, sono infuriata...ma è meglio non lasciarlo trapelare, alemeno per ora...
<< Grazie lo stesso >> le rispondo con finta calma.
<< Beh devo andare,i pazienti chiamano.Se mai volessi parlare ancora con me mi trovi al bancone nell'ala est dell'edificio, se non mi trovi chiedi in giro della signora Everdeen. >> detto questo si alza lentamente e si dirige verso la porta, e con fare dolce mi saluta con un cenno della mano.

Sono stanca, non so dove mi trovo o che fine abbia fatto il mio Tobias,l'unica cosa che so è che non devo demordere ma combattere!

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Capitolo 3
*** La visita del Presidente. ***


La stanza buia,scura,e poco illuminata di notte mi appare diversa, accendo la lampada accanto al comodino in modo che la luce riesca ad illuminare parte della stanza, non ho mai avuto paura del buio, ma in questo momento ho bisogno di guardare in faccia alla realtà,necessito di mirare con sguardo attento il posto in cui mi trovo per accendere la mente e decidere cosa fare l'indomani. Le tenebre sono improduttive, tendono a far riemergere quel briciolo di emotività che alberga nella mia psiche, ed è l'ultima cosa di cui ho bisogno se non voglio che la paura,la debolezza e il terrore mi divorino. Vorrei che Tobias fosse qui con me ora, non ho mai avuto così tanto bisogno di lui come ora, mi sento persa. Fortuna che il sonno prende il sopravvento e mi addormento dopo poco. Il risveglio è tutt'altro che piacevole, qualcuno bussa alla porta, dannazione penso tra veglia e sonno, sembra che siano passati solo pochi minuti da quando ho chiuso occhio, ed ecco che invece la realtà è lì al di là della porta che mi attende. Infilo un paio di jeans, anche se non li avevo mai indossati prima mi calzano a pennello, chissà forse non sono l'unica ad avere una corporatura tanto esile e minuta, prendo una t-shirt nera piegata accuratamente accanto al letto e la metto velocemente, sono abiti da intrepida penso, il ricordo dell'iniziazione e della mia vecchia vita mi provoca una fitta al cuore, non del tutto lucida mi accingo a pensare che in teoria dovrei darmi una mossa e aprire la porta. << Alla buon ora signorina Prior, pensavo che mi sarei fatta anziana qui fuori ad aspettarla, il mio nome è Johanna Manson >> dice con arroganza, una ragazza giovane e apparentemente carina. Con uno strattone mi mette da parte e passa con violenza seguita da un uomo in smoking,<< Prego, passa pure >> dico con sarcasmo, guadagnandomi uno sguardo minaccioso da lei. Dopodichè l'uomo in smoking mi rivolge la parola << Buongiorno mi presento sono Heavensbee Plutarch il presidente dei distretti,lei dev'essere Beatrice, posso chiamarla così vero? >> mi chiede cordialmente,
<< Preferisco essere chiamata Tris, ora baldo alle ciance posso capire il motivo per cui sono stata portata qui? >> taglio corto io, << Tutto a suo tempo signorina Bea.. ehm Tris, in ogni caso mi sento in dovere di rispondere alla sua domanda, sei stata portata qui per uno scopo ben preciso, la sua fama è nota qui al distretto 13, vorrei anzi tutti noi vorremmo che lei collaborasse con la nostra ghiandaia imitatrice per portare la pace nei distretti >> mi risponde lui in modo calmo e pretenzioso. << Ghiandaia che? In ogni modo chiunque o qualsiasi cosa sia non ho intenzione di collaborare con nessuno tantomeno dopo che sono stata rapita e portata qui con la forza, comunque ho altre domande da porle, vorrei sapere se il siero della memoria ha funzionato o meno, dove si trova precisamente Tobias e quali sono le sue condizioni fisiche e infine voglio anzi pretendo di essere portata nuovamente a chicago >> Rispondo sfacciatamente  e con fare saccente in modo che non lasci intravedere la mia paura in una sua possibile risposta negativa. << Non avrà nessuna risposta se decide di non collaborare con noi >> dice con un sorriso malvagio e subdolo che gli si stampa sulle labbra come se avesse già capito, dove colpirmi per annientarmi e riuscire nel suo intento.
Potrei fingere una falsa alleanza, e infine sabotare il suo piano ma mi precede dicendo << E se anche provasse a scappare o a sabotare il piano le conseguenze sarebbero molto gravi, quindi le consiglio di stare molto attenta a quello che deciderà di fare >>Non ho scelta penso, Tobias sarebbe disposto a fare qualsiasi cosa per me, ha messo in gioco la vita più di una volta per salvarmi, e se lui sta bene ed è lì fuori da qualche parte io voglio andare a riprenderlo, a qualunque costo. << D'accordo vabbene, collaborerò >> Rispondo seccata. << Perfetto era proprio ciò che volevo sentire >> mi risponde con un sorriso sghembo che mi fa venire voglia di spaccargli la faccia. << Inoltre per rafforzare la vostra collaborazione ho deciso di farle conoscere sin da ora la sua collega, Katniss entra pure>> annuncia lui con determinazione. La porta si spalanca e intravedo una ragazza, una ragazza come me con lo stesso sguardo perso e stanco ma allo stesso tempo combattivo e deciso.

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Capitolo 4
*** Un amicizia di fuoco ***


<< E così tu devi essere la famosa Beatrice, bhe ti immaginavo più alta e muscolosa, o almeno quest'è l'idea che mi ero fatta sul tuo conto prima di incontrarti >> dice lei con fare beffardo, << Io invece non ho mai sentito parlare di te, non so quanto questa cosa possa essere a tuo vantaggio Ghianadalaia mietatrice o come cavolo si dice!  >>.
 Non ho alcuna intenzione di collaborare con questa ragazza, non la conosco affatto, dopo tutto quello che ho passato di certo non mi lascio intimorire da lei, non ho paura di lei e per giunta non la temo affatto, questa ragazzina con la treccia e piena di sè, non capirà mai che cos'è il sacrificio,cosa significa lottare contro i propri amici, andare contro i propri principi, essere tradita dal proprio fratello e... basta, non voglio più pensarci, potrei crollare da un momento all'altro e questo mi pare quello meno opportuno.
 << D'accordo vabbene calmiamo i bollenti spiriti, noto con piacere che andrete molto d'accordo,è questo lo spirito giusto per salvare Panem e portare la pace >> Risponde Johanna in tono sarcastico soffocando una risata << Perfetto, ora se non le dispiace signorina Tris sarei contento se si lasciasse scortare da Johanna nel luogo in cui lavorerà domani >> dice Plutarch approfittando dell' imbarazzante silenzio calato nella stanza. << Scortare? non mi pare che io sia arrivata qui su un cavallo bianco a me sembrava più di essere stata rapita o qualcosa del genere >> Rispondo prontamente io con tono acido. << Farò finta di non aver sentito, la sua insolenza comincia ad infastidirmi, tuttavia ho deciso che anche Katniss l'accompagnerà nel suo giro di visita, arrivederci, ah quasi dimenticavo questo è per lei >> Allungando la mano mi consegna una specie di lista, la situazione comincia a prendere una brutta piega, odio che mi vengano dati degli ordini, detesto questo posto, ma obbedirò se è tutto ciò che devo fare per riabbracciare Tobias.
<< Bene di qua allora, Prima tu Giulietta disperata, e dopo tu innamorata sventurata del distretto 12, non vorrei essere coinvolta in nessuna rissa >>  dice prendendosi gioco di me, poi sbatte con violenza la porta alle mie spalle, percorriamo il lungo corridoio che ci porta alla mensa, con un cenno della mano saluto la signora Everdeen, che mi sorride gentilmente, Everdeen.. mi pare di averlo già sentito questo cognome, un insight mette a posto i miei pensieri, Katniss Everdeen, quella donna deve essere una sua parente, fatto sta che le somiglia troppo, hanno entrambe gli stessi lineamenti peccato per il carattere, decisamente Katniss non ha preso dal lato materno tutta la sua simpatia.
<< Mamma allora aspettami a casa per le 20, sistemo un paio di faccende e vengo da te, a proposito se incontri Peeta digli che lo sto cercando >> dice lei frettolosamente percorrendo a passo veloce il lungo corridoio grigio.
''Bingo'' penso tra me e me, le mie doti da erudita non mi abbandonano mai, in ogni caso questo tipo Peeta dev'essere molto paziente per sopportare miss simpatia in persona. Giungiamo dopo aver oltrepassato almeno 3 o 4 corridoi identici in un'enorme sala stracolma di persone immerse in lunghe e accese discussioni mentre mangiano cibo apparentemente poco appetibile, dopo avermi mostrato la mensa Johanna sempre senza rivolgermi la parola mi trascina tirandomi per il braccio dinanzi una porta di legno massiccio, in cui sono incise le parole Studio Riprese Televisive.

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Capitolo 5
*** Un ottimo inizio. ***


KATNISS
Dopo essere sopravvissuta a 2 Hunger Games ,una guerra,aver ucciso amici e nemici e visto in faccia la morte eccomi qui, di fronte ad una massiccia porta di legno a tremare come una ragazzina dopo il suo primo bacio,finalmente rivedrò Gale e Peeta.
Johanna col suo solito fare delicato praticamente sfonda la porta a suon di pugni.
Al suo fianco c'è una ragazzina,come si chiamava...ah,si Tre,spaventata a morte, catapultata in un mondo tutto nuovo per lei.
Sarà scioccata dopo aver abbandonato il suo mondo perfetto tra amici e soldi.
Si vede che non ha mai combattuto è troppo delicata e gracile.
Finalmente qualcuno apre la porta, un ragazzo dal viso candido e capelli biondi,Peeta il mio presunto fidanzato.
Dopo la guerra a Capitol City, sottoposto a molte cure è riuscito a sconfiggere quella piccola parte di se che gli impediva di amarmi, che gli faceva credere che io fossi un ibrido, un mostro.Oscurando completamente il mio e suo amore nei nostri confronti.
Dopo avermi assistito sulla morte di Prim, abbiamo iniziato a scrivere un libro sulle erbe selvatiche ma abbiamo dovuto abbandonare il tutto per colpa del caso Everdeen.
Arrivato al 13 ha scoperto un nuovo aggeggio: la fotocamera e da quanto mi dice grazie ad essa ha trovato un nuovo modo per eprimere la propia arte.Quindi da qualche mese si presta da fotografo free-lance per il distretto, un altro motivo per cui passiamo sempre meno tempo insieme.
Aperta la porta mi vede e ci baciamo, anche se dietro di lui si trova Gale,mi ha abbandonato nel momento del bisogno,quando Prim è morta lui è scappato nel distretto 2, li ha fatto l'addestramento militare ed ora unito dal caso Everdeen si presta da Comandante per il piccolo esercito allestito apposta per Tirs, per proteggerla.Lo saluto con un cenno della mano, in modo freddo, è quel che si merita.
Lo studio televisivo è molto piccolo con un grande tavolo di legno scuro al centro della stanza.
Mi siedo controvoglia accanto a Tisr essendo l'unico posto rimasto, sono circondata da uomini di Capitol City vestiti di un Giallo brillante, ora che ci penso anche Peeta e Gale sono vestiti in quel modo, spero non sia la nostra divisa ufficiale,perchè l'unica cosa di colore giallo che vedrà sarà quella del fuoco mentre brucia.
Gale si alza in piedi ed esclama : ''Finalmente abbiamo il piacere di incontrarla signorina Beatrice, vorrei dirle ch-''
''Mi chiamo Tris, quel nome è storia vecchia ormai'' dice Tris visibilmente arrabbiata.
''Bene TRIS, vorrei dirle che lei è qui perchè i distretti sono molto turbati ed arrabbiati verso Pultrach ed il distretto 13,perchè secondo loro il nostro preidente non svolge bene il suo lavoro.Quindi visto che Pultrach ha paura di un possibile attentanto verso lui ed il 13 dovrà registrare  alcuni video in giro per i distretti dove elogerà Pultrach ed il 13,in tutto questo si starà chidendo che ruolo ha Katniss ,''
''In realtà NO'' risponde Tris quasi urlando
''La mia vera domanda è perchè io!Finalmente ero riuscita a vincere, a sperare in un futuro con Tobias, ed invece mi ritrovo qui segregata in questo mondo a fare video per elogiare un presidente a me sconosciuto che mi ha rapita,sai cosa ti dico Gale...Vaffanculo tu ed i distretti,io non farò nessun video ed anzi pretendo che io sia liberata e portata a casa mia.'' continua Tris urlando.
Forse dovrei cambiare opinione nei suoi confronti,infondo è una tipa tosta.
''Beh, BEATRICE se vorrà rivedere il suo amato dovrà collaborare perche lo abbiamo rapito, sapevamo che non avrebbe collaborato,quindi abbiamo preso una piccola prevenzione nei suoi confronti. '' Continua ad urlare Gale ormai fuori dai ghigheri.
''Posso dichiarare la seduta chiusa'' conclude uscendo dalla stanza e sbattendosi la porta alle spalle.
''Beh credo che la situazione si stia facendo interessante'' dice con tono beffardo Johanna.
Tris accecata dalla rabbia ma allo stesso tempo piangendo esce dalla stanza correndo verso una direzione a lei ignota.
Afferro la tazza di caffe che si trovava sul tavolo e ne bevo il contenuto.
Infondo è stato un ottimo inizio, almeno ho scoperto come si chiama la mia collega.

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