Un caldo inverno insieme

di Chrystal_93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rumbellemas - Buon Natale, idiota ***
Capitolo 2: *** Il naso del pupazzo di neve - Neve ***
Capitolo 3: *** Un regalo a tradimento - Maglione di lana ***
Capitolo 4: *** Quattro calze di Natale - Regalo ***
Capitolo 5: *** Un bacio al sapore di gelato - Labbra fredde ***
Capitolo 6: *** Un nuovo look - Capelli spettinati ***



Capitolo 1
*** Rumbellemas - Buon Natale, idiota ***


Autore: Chrystal_93
Fandom: Once Upon A Time
Titolo della fanfiction: Un caldo inverno insieme
Titolo del capitolo: Rumbellemas
Personaggi: Belle, Signor Gold
Genere: Fluff, romantico, slice of life
Rating: Verde.
Tabella: Inverno
Prompt: Buon Natale, idiota
Disclaimer: “Personaggi, luoghi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà di Edward Kitsis e Adam Horowitz che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione, non esistenti in Once Upon A Time, appartengono solo a me.”
Note: questa fan fiction partecipa alla "Fluff Fest Challenge" indetta da Kim_92.
 
 

Un caldo inverno insieme

 

Rumbellemas

“Belle davvero, non serviva che tu cucinassi tutto il giorno, lo sai che siamo invitati per la cena di Natale dagli Charmings. In realtà tu sei invitata”.

Belle scese dalla sedia su cui era salita per mettere i gingilli ai rami più alti dell'imponente abete che ora troneggiava nel salotto di Gold.

“Rumple, tu sei suo nonno, quindi hanno invitato anche te. Soprattutto te. Io solo perchè sono...” disse lei sporgendosi un po' di più per raggiungere una zona vuota dell'albero.

“Stai attenta dearie! Potresti cadere.”

“Tanto mi prenderai tu come l'ultima volta no?” disse Belle guardando in basso verso l'uomo.

Gold sorrise e, appoggiandosi al bastone, si avvicinò di più.

“Si ma l'ultima volta ero il Signore Oscuro e il mio ginocchio non mi faceva così male.” disse indicando con un cenno della testa la gamba destra.

“Va bene, manca ancora la stella in cime e ho fatto. Così poi scendo e tu puoi stare tranquillo.”

“Bene, dearie. Perchè in fin dei conti hai assaggiato un bel po' di cibo durante la preparazione e non vorrei che magari cadendo...con il tuo peso...”

Gold alzò gli occhi sorridendo. Amava infinitamente Belle, ma si divertiva comunque molto a stuzzicarla. Gli era rimasto questo vizio da quando lei era la sua governante, eppure sapeva che alla giovane non dispiaceva affatto sotto sotto.

“Rumple mi stai dando della grassa?”

“No dearie, anzi, direi che ho un'eccellente vista da qua sotto” rincarò la dose.

Belle diventò tutta rossa e non riuscì a concentrarsi, pensando agli occhi di lui addosso, nel mettere la stella in cima, così si sbilanciò troppo e cadde.

Gold si precipitò verso di lei e la prese al volo, ma a differenza di ciò che era successo nel mondo delle favole, finì per cadere, attutendo con il suo corpo la caduta.

Si ritrovarono una sopra l'altro.

“Oddio Rumple! Ti ho fatto male?” disse lei portando la sua mano sul ginocchio dell'uomo.

“Non potresti mai farmi del male, amore mio.”

I loro volti ormai erano vicinissimi e nonostante la caduta né Gold né Belle sembravano lontanamente doloranti, o per lo meno intenzionati a muoversi.

Gold, fissandole le labbra, le spostò una ciocca di capelli dietro un orecchio.

“Stavi dicendo che ti hanno invitata solo perchè sei adorabile, amore mio?”

“Stavo per dire perché sono tua moglie, ma ora che mi ci fai pensare, adorabile è più coretto.”

Lei fece per annullare le distanze tra le loro bocche quando lui aggiunse: “E molo sbadata aggiungerei. Fa pur sempre parte del tuo fascino.”
Lei sorrise ripensando ai mille guai (e oggetti rotti) che aveva causato al castello, nel vecchio mondo.

“E in ultima anche pesante” finì lui cosciente dello sguardo falso omicida di lei “Solo leggermente però dearie.”

“Ooh!” Belle spalancò la bocca e per l'offesa lo spintonò a terra cosicchè l'uomo si ritrovò completamente disteso sul tappeto con lei seduta sopra.

L'uomo si arrese rimanendo a terra e, senza opporre resistenza, aspettò un'eventuale punizione.

In quel momento l'orologio antico rintoccò la mezzanotte. Era il 25 dicembre ormai.

Gold sorrise, anche se era steso a terra e probabilmente aveva fatto arrabbiare sua moglie, non poteva desiderare di essere in nessun altro luogo.

“Buon Natale amore mio” le disse allungando una mano verso il volto della donna per darle una carezza.

Belle allontanò subito la mano protesa di Gold schiaffeggiandola e in seguito si abbassò fino quasi a stendersi col in busto sul petto dell'uomo.

Poi, un attimo prima che le sue labbra catturassero quelle del suo Vero Amore disse “Buon Natale, idiota”.




Note dell'Autrice
Sono tornata, anche se in realtà ero solo silente e non me ne ero mai andata. Ora, in onore di ciò che fanno a OUAT, spiegherò tutta la storia. Ieri sera viaggiando in giro per la rete mi sono imbattuta in questo Fluff Fest Challenge e mi sono detta che era proprio perfetto per me scrivere fluff su Rumbelle. All'inizio tuttavia non avevo intenzione di parteciparvi e poi...ho scritto di fila fino alle tre di mattina. 
Ho dormito davvero poche ore e penso che si veda da come sto scrivendo queste cose (non sono nemmeno sicura di aver fatto tutto giusto con questa challenge). In ogni caso, al di là di tutto, ho raccolto dei momenti molto romantici e tranquilli tra i due dandogli sempre una vena di ironia e battute (soprattutto per bocca di Rumple, ma non solo, non vi preoccupate, anche Belle ha un bel caratterino).

Ho scelto l'inverno come tema conduttore (come tabella dovrei dire) e anche se è estate fatemela passare liscia.
Bene, penso di aver esaurito le mie facoltà mentali e semantiche. Spero davvero che vi piacciano.

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Capitolo 2
*** Il naso del pupazzo di neve - Neve ***


Autore: Chrystal_93
Fandom: Once Upon A Time
Titolo della fanfiction: Un caldo inverno insieme
Titolo del capitolo:  Il naso del pupazzo di neve
Personaggi: Belle, Signor Gold
Genere: Fluff, romantico, slice of life
Rating: Giallo
Tabella: Inverno
Prompt: Neve
Disclaimer: “Personaggi, luoghi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà di Edward Kitsis e Adam Horowitz che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione, non esistenti in Once Upon A Time, appartengono solo a me.”
Note: questa fan fiction partecipa alla "Fluff Fest Challenge" indetta da Kim_92.

 

Un caldo inverno insieme

 

Il naso del pupazzo di neve
 

“Rumple vieni a vedere!”

Gold aprì gli occhi di scatto, spaventato dalle grida.

Dov'era Belle? Perchè non era a letto al suo fianco?

Si tirò subito a sedere e la vide davanti alla finestra della loro camera da letto.

“Belle, ma che fai? Perchè non torni a letto? È domenica, possiamo goderci una mattinata sotto le coperte...” disse sperando di convincere la fidanzata.

Belle di tutta risposta non si degnò nemmeno di girarsi e fece per aprire la finestra.

“Dearie! Ma sei completamente pazza?” urlò lui balzando giù dal letto e raggiungendola.

“Ma Rumple guarda! C'è la neve fuori!”

Lui le poggiò le mani sulle spalle e la fece voltare.

“Non mi sembra una buona ragione per aprire le finestre e prenderti un raffreddore. Hai solo la sottoveste addosso.”

“Be, avrei messo tranquillamente il pigiama di pile azzurro con i coniglietti rosa stampati sopra se qualcuno non avesse fatto il bambino dicendo che tanto non mi sarebbe rimasto addosso per molto” disse lei cingendogli la vita con le braccia.

Lui sorrise, quasi imbarazzato -ma in realtà più divertito dal sorriso malizioso della donna- e nascose la faccia nei suoi riccioli rossi.

“Dai Belle, ti prego, torniamo a letto a farci le coccole...”

Lei si lasciò baciare sul collo per alcuni istanti poi si sciolse dall'abbraccio e andò verso l'armadio.

“Facciamo un accordo Rumple” disse lei senza voltarsi e continuando a osservare i vestiti che aveva appesi davanti a sé “Io stasera potrei non indossare il mio fantastico e caldissimo pigiama se tu ora vieni in giardino con me.”

Dopo molti minuti a contrattare Rumple fu costretto ad ammettere che Belle era molto più brava di lui a stipulare accordi. Cosa che, se altri ne fossero venuti a conoscenza, non avrebbe sicuramente giurato alla sua reputazione.


 

[Due ore dopo, in giardino]

“Ecco fatto!” disse lei battendo le mani piene di neve. “Non noti qualche somiglianza?”

Gold ero pieno zeppo di neve. Non solo perchè non aveva smesso di nevicare un secondo, ma anche perchè Belle l'aveva costretto ad aiutarla ad assemblare un pupazzo di neve a grandezza d'uomo.

“Qualche somiglianza?” disse lui avvicinandosi e cercando di scrollarsi di dossi quella fastidiosa acqua solidificata.

“Ma si! Osservalo meglio!”

Gold si mise di fronte all'opera della donna ma non riuscì a capire cosa lei intendesse.

“Niente?” chiese lei quasi delusa.

L'uomo guardò il volto di Belle. Era bellissima sotto la neve. Le guance erano ancora tutte rosse e gli occhi azzurri sembravano brillare sotto quella pioggia ghiacciata.

L'abbracciò senza quasi accorgersene.

Lei si abbandonò nelle braccia di lei e, appongiandogli il volto sul petto disse “Ha il tuo naso.”

Gold si irriggidì.

“Cosa?”

“Si! Ha il tuo naso!” disse lei stringendolo ancora più forte contro di sé.

Quando finalmente si staccarono e lui vide il sorriso di lei -quel sorriso che sapeva essere solo per lui- la baciò, nonostante la frecciatina al suo naso (paragonato a una carota).

“Mmm” disse Belle staccandosi e guardando in direzione del pupazzo di neve.

“Penso che lo chiamerò...Rumpy.”

Gold alzò gli occhi al cielo. “Dearie, chiamalo come vuoi. Ho tenuto fede all'accordo e, nonostante tu sia bellissima con qualsiasi cosa addosso, temo proprio che stasera quel pigiama dovrà rimanere solo soletto sulla sedia.”

Stava quasi per baciarla di nuovo quando lei gli spiattellò in faccia un'enorme zolla di neve.

“Eh no Rumple! Io ho detto che potrei non indossarlo...non che non lo avrei fatto.”

Gold sputacchio un po' di neve che gli aveva sommerso la faccia.

“Ma...ma...non erano questi gli accordi.”

“Si invece!” disse lei sfuggendogli dalla braccia e correndo dietro al pupazzo di neve.

Gold si tolse come meglio poteva tutta la neve dalla faccia, ma non fece in tempo a togliersela anche dai capelli che una palla di neve gli colpì la nuca.

“Ahia!” urlò l'uomo per la sorpresa.

“Facciamo così” urlò Belle, nascosta dietro il pupazzo di neve, tra una risata e l'altra “chi vince a palle di neve detterà le condizioni dell'accordo!”.

Gold sorrise. Drizzò la schiena e alzando le mani cominciò a far vorticare un bel po' di neve, pronta per essere scagliata contro Belle.

“Allora temo che tu ti debba preparare a non indossare nemmeno la sottoveste dearie!” disse prima di fare un gesto con le mani verso la sua compagna.

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Capitolo 3
*** Un regalo a tradimento - Maglione di lana ***


Autore: Chrystal_93
Fandom: Once Upon A Time
Titolo della fanfiction: Un caldo inverno insieme
Titolo del capitolo: Un regalo a tradimento
Personaggi: Belle, Signor Gold
Genere: Fluff, romantico, slice of life
Rating: Giallo.
Tabella: Inverno
Prompt: Maglione di lana
Disclaimer: “Personaggi, luoghi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà di Edward Kitsis e Adam Horowitz che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione, non esistenti in Once Upon A Time, appartengono solo a me.”
Note: questa fan fiction partecipa alla "Fluff Fest Challenge" indetta da Kim_92.

 
 

Un caldo inverno insieme

 

Un regalo a tradimento


Belle si stava ormai abituando a quella routine. Nel vecchio mondo, quelle delle favole, non aveva mai potuto avere la sua indipendenza né quand'era la principessa di Avonlea né quando faceva la governante al castello di Rumplestiltskin.

Ora che poteva gestire la biblioteca e che aveva persino avuto la possibilità di vivere da solo nel monolocale sopra la biblioteca aveva capito che la libertà era ben altro.

La libertà era poter avere i propri spazio sapendo però di poterli sempre condividere con chi davvero si ama. Forse era per questo che un bel giorno era entrata di buona mattina in casa di Gold, senza bussare, era salita nella camera da letto trovando l'uomo ancora sotto le coperte e, senza badare al chiasso che stava facendo, aveva aperto l'armadio, buttando qua e là alcuni completi dell'uomo. Poi, giratasi verso un Gold un po' assonnato e spettinato, aveva detto “Questa è la mia parte dell'armadio. Hai quasi venticinque cravatte! Temo che dovrai trovare loro un nuovo posto”.

Lui aveva sorriso ed era rimasto ad osservare quel dolce uragano, che tanto amava, mettergli a soqquadro il guardaroba.

Così era tornata a vivere da lui. La sera tornava a casa stanca ma contenta e, visto che chiudeva sempre prima di lui, si affrettava a preparargli la cena.

Tuttavia era ormai da una settimana che, ricansando, trovava Gold già a casa e, non appena la sentiva entrava, si metteva subito sull'attenti.

“Non so proprio cosa gli stia accadendo in questo periodo” disse Belle mentre Ruby le versava del tè freddo nel bicchiere da dietro il bancone.

“Appena torno a casa lo trovo come se l'avessi colto di sorpresa.”

“Ma gli hai chiesto se va tutto bene?”

“Si! E secondo te lui che ha detto? Mi saluta con un bacio e fa come se niente fosse.”

“Magari ti stai solo immaginando tutto”

“No Ruby. Di solito sono io che rincaso prima invece è ormai da una settimana che lui è già a casa. Ieri l'ho trovato al buio, in salotto, che correva via. Quando l'ho raggiunto era in cantina e non ha voluto dirmi cosa stava facendo al buio. Anzi mi ha detto che la lampadina del lampadario si era bruciato ed era corso in cantina per prendere delle candele, cosicché io non inciapassi in giro una volta tornata a casa”.

“Premuroso no?” disse l'amica mettendo nella lavastoviglie alcuni piatti.

“No! La lampadina si accendeva benissimo! Mi chiedo cosa mi stia nascondendo. Non prepara nemmeno la cena, almeno se stesse cucinando avrebbe una scusa plausibile.”

Ruby si girò un po' preoccupata verso l'amica.

“Ma le cose tra voi...vanno bene?”

“Si perchè?”

“No, niente...”

“Dici che c'è un'altra donna?” Ruby rimase per un attimo interdetta e poi scoppiò a ridere.

“Ma che ti salta in testa Belle! Io avrei più pensato a dei canali a pagamenti, delle strane riviste al massimo. Lui non è tipo da doppia vita.” si zittì un attimo e poi si corresse “cioè da amante.”

“Ma anche David quando era sposato con Kathrine...”

“Non dire sciocchezze Belle. Lui ti ama troppo. Non l'ho mai visto guardare nessuna nei 28 anni in cui non c'eri. E da quando sei apparsa tu ha occhi solo per te. E poi non pensa che qui ci sia qualcuna pronta a stare con lui...”

Belle la guardò storto.

“Si insomma, lascia stare il carattere e il fatto che è il Signore Oscuro, ha anche una certa età....” poi, vedendo che l'amica la stava letteralmente fulminando con gli occhi aggiunse “che gli conferisce ancora più fascino, si intende”.

“Va bene, ho capito. Vado a casa, ci vediamo domani Ruby. Non ti dimenticare di riconsegnare il libro che hai preso da ben due mesi.”

Ruby la salutò agitando in aria lo straccio e sperando che il mistero di Mr Gold le facesse dimenticare il libro, che aveva perso da qualche parte.


 

Durante il tragitto in macchina Belle cominciò a logorarsi pensando a un fantomatico ritorno di qualche ex fiamma del compagno.

E se una di loro si fosse rifatta viva? Una magari potente e con più interesse verso la magia?

“No, non può essere” disse lei scrollando la testa. Doveva assolutamente aggrapparsi a quella frase.

Parcheggiò ed entrò in casa.

Quando lo fece, invece di urlare un “Sono a casa!”, vedendo la luce del salotto accesa, si diresse il più silenziosamente possibile.

Gold stava armeggiando con qualcosa e quando la vide nascose ciò che aveva in mano dietro la schiena.

“Belle, amore, sei a casa, non ti avevo sentito”

“Rumple, cosa nascondi là dietro” non sembrava per niente una domanda.

“Cosa? Niente dearie. Ma dimmi, com'è andata al lavoro?”

Belle continuava ad avanzare mentre Gold stava lentamente indietreggiando.

A un certo punto la donna guardò per terra. C'erano alcuni fili di lana blu per terra.

“Non cambiare discorso Rumple!” continuò ma si fermò di nuovo. Sul divano c'erano molti più fili di lana -sembrava quasi che qualcuno vi si fosse disteso sopra e mosso parecchio- e inoltre c'era un fiocco d'oro, decisamente femminile e decisamente ornamentale per capelli.

Si avvicinò al divano e lo prese in mano.

“Tu...allora è vero. Come hai potuto?”

Belle ormai ne era certa. In casa c'era stata un'altra donna, che si era molto probabilmente divertita su quel divano.

“Belle, tesoro, lascia che ti spieghi.”

“Dov'è?!”

“Qui ma...”

“Qui! Sei proprio... e da quanto dura?” sibilò lei.

“Da poco più di una settimana. Ma Belle te l'avrei detto, volevo solo farti una sorpresa.”

“Una sorpresa? Bella sorpresa! Davvero una sorpresa coi fiocchi!” disse scagliandogli addosso il nastro oro.

“Come hai potuto tradirmi?! Bastardo!” Belle perse la testa e cominciò a scagliare tutti i cuscini del divano addosso all'uomo.

“Tradirti? Belle ma che dici! Io è da una settimana che ti sto facendo questo!”

Prima che la donna potesse prendere l'interno divano e scagliarglielo addosso Gold scoprì cosa stava nascondendo dietro la schiena. In mano aveva un pacchetto mal fatto, con carta beige e nastro oro.

“Ti stavo confezionando un regalo ma non potevo al negozio perchè mi avrebbe visto qualcuno. E così sono ritornato a casa prima di te per poterlo fare senza che tu te ne accorgessi.”

Belle rimase spiazzata.

Gold si avvicinò verso di lei e le porse il pacchetto.

“E' per te, aprilo. E se non ti piace potrai scagliarmi addosso l'intero mobilio del soggiorno”.

Belle aprì tremante il pacchetto.

Al suo interno c'era un bellissimo maglione di lana blu elettrico.

“Rumple ma è...” poi, stringendo il maglione al petto, abbassò la testa e si mise a piangere.

“O Belle, no ti prego, non fare così. Se non ti piace non sei costretta ad indossarlo.” disse Gold abbracciandola e stringendola a sé.

“E' splendido” disse lei tra un singhiozzo e l'altro “Ti prego amore mio, scusami. Pensavo che tu...che stupida sono stata!”

“Belle, non ti preoccupare. Hai frainteso, ma anche io ti ho dato di che fraintendere. Volevo solo farti una sorpresa. E poi voglio che tu sappia che ti amo e che non ti tradirei mai. Per nessun motivo.”

Belle si lasciò stringere.

Dopo alcuni minuti e dopo essersi calmata si staccò un po' da lui per poter osservare meglio il suo regalo.

“Ma lo hai fatto tu?”

“Certo! Forse non sai che prima di diventare il Signore Oscuro era un ottimo filatore. Spero di aver conservato un po' del mio talento”

“Oh si, tesoro, è bellissimo. Me lo provo subito”. Disse la ragazza cominciando a togliersi la giacca e sbottonarsi la camicetta.

“Mmm” mugugnò lui. “Senti perchè invece di provarlo non mi fai vedere se ho preso le misure giuste?” disse con un sorriso malizioso che la ragazza gli restituì prontamente.

Poi le prese di mano il maglione, la camicia e la giacca e li scaglìò dietro di sé, sullo scheletro del divano.

 

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Capitolo 4
*** Quattro calze di Natale - Regalo ***


Autore: Chrystal_93
Fandom: Once Upon A Time
Titolo della fanfiction: Un caldo inverno insieme
Titolo del capitolo: Quattro calze di Natale
Personaggi: Belle, Signor Gold
Genere: Fluff, romantico, slice of life
Rating: Verde.
Tabella: Inverno
Prompt: Regalo
Disclaimer: “Personaggi, luoghi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà di Edward Kitsis e Adam Horowitz che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione, non esistenti in Once Upon A Time, appartengono solo a me.”
Note: questa fan fiction partecipa alla "Fluff Fest Challenge" indetta da Kim_92.
 
 

Un caldo inverno insieme


 

Quattro calze di Natale
 

Gold chiuse il negozio sbuffando. Quella sera gli avevano fatto chiudere con ben mezz'ora di ritardo. Avrebbe voluto agitare appena la mano e trasformare tutte quei ritardatari in lumache o topi ma ormai lui non era più quell'uomo. Non voleva più esserlo, l'aveva promesso a Belle, e a Bae e soprattutto a se stesso.

Inoltre l'indomani sarebbe stata la vigilia di Natale e non solo bisognava essere più buoni durante quella festività -come gli ripeteva da settimane Belle- ma ciò voleva anche dire che era l'ultimo giorno e che poi avrebbe chiuso il negozio fin dopo l'epifania.

E questo voleva dire giornate intere da dedicare a Belle. Solo loro due e nessun altro. O per lo meno così pensava -erroneamente- lui.

Tornò a casa più in fretta possibile e rientrando trovò la moglie intenta ad appendere alcune calze rosse al camino.

“Che stai facendo dearie?” gli chiese lui togliendosi la giacca e appoggiandola su un mobile.

“Ciao amore!” Belle gli corse incontro e lo baciò.
“Scusami del ritardo Belle, alcuni seccat...clienti avevano dimenticato gli ultimi regali di Natale.”

“Non fa niente, ti perdono per questa volta.” disse lei prendendolo per mano.

“Ora vieni, ti devo mostrare una cosa”.

Entrarono in salotto e Gold rimase a bocca aperta. L'albero era pieno di luci, in giro c'erano un sacco di candele accese che emanavano un profumo di cannella e zenzero e da ogni parte c'erano piccoli addobbi che richiamavano il Natale.

“Allora ti piace?”

“Belle è...magnifico. L'hai fatto tutto tu?”

“Si, ho chiuso alcune ore prima, tanto in biblioteca non sarebbe venuto più nessuno e così ho fatto fruttare queste ore senza di te.”

Gold si guardò intorno ruotando su se stesso. Belle intanto era tornata a osservare il caminetto che aveva appena acceso.

Lui, dopo aver guardato in giro, la raggiunse e la abbracciò da dietro.

“E' tutto perfetto amore mio” disse baciandogli il collo coperto di capelli.

Chiuse gli occhi lasciandosi inebriare dal profumo dei capelli di lei.

Belle si lasciò stringere ma non disse nulla.

Gold allora guardò nella direzione del suo sguardo e vide quattro calze rosse appese sul caminetto.

“E queste cosa sono?”

Lei si avvicinò di più agli oggetti e disse “Sono una tradizione tipica di questo mondo. Dovrebbero contenere dolci o regali, servono per rappresentare i membri della famiglia.”

Gold si avvicinò e osservando meglio vide che su di esse c'erano scritti dei nomi.

“Vedi? Questa è mia” disse Belle indicando la calza col suo nome.

“Questa invece è tua, e ho persino fatto scrivere giusto il nome”

Gold si avvicinò e, notando che in effetti il suo nome era esatto, sorrise.

“E quest'altra?” chiese osservando la terza calza.

“Questa è per Bae. Ho fatto mettere il suo nome per intero”

Gold si avvicinò ancora di più. Allungò una mano verso la stoffa e la sfiorò, come se stesse sfiorando il volto del suo stesso figlio.

“Lo so che non c'è più ma era giusto che ci fosse anche lui. È tuo figlio, fa parte della nostra famiglia.”

Gold strinse tra le mani la stoffa e una lacrima gli scivolò su una guancia.

“Oh Belle, sei speciale. Grazie, è un bellissimo regalo. Anzi è il più bel regalo che avresti potuto farmi.” disse lui asciugandosi gli occhi con una mano.

“E non è l'unico.” disse piano lei.

Gold si girò a guardarla. Belle sorrise, quasi impaurita, e si posò una mano sulla pancia.

“E' sua la quarta calza” disse mettendo anche l'altra mano sul ventre.

Gold rimase a bocca aperta.

Belle continuava a osservarlo in attesa.

L'uomo si avvicinò cauto e allungò una mano, posandola su quelle della donna.

“Belle tu sei...?”

“Si, Rumple. Aspettiamo un bambino.”

Rumple sorrise e buttando da una parte il bastone abbracciò la moglie.

“Ho sbagliato Belle. Questo è il regalo più bello che mi potessi fare, amore mio”.




Note dell'Autrice
Eccoci alla quarta  one shot. Questa è venuta da sè, proprio mentre scrivevo parola per parola. Penso sia una speranza di qualunque fan di questa coppia poterli vedere in una situazione del genere, e soprattutto con Belle e Rumple come futuri genitori. Diciamecelo pure, se Regina è stata una buona mamma per Henry pur essendo corrosa dai suoi piani malvagi, sono certa che Belle sarebbe una fantastica mamma pasticciona e fantasiosa e Rumple sarebbe talmente tenero da far rimanere tutti gli abitanti di Storybrooke con la mascella a terra.
Spero vi piaccia e, se l'avete apprezzata almeno un po', vi chiedo di lasciare un piccolo commento. Anche se non l'avete apprezzata e vorreste farmi sbattere la testa contro uno schermo piatto siete più che benvenuti nel dirmelo commentando! Grazie per aver letto!

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Capitolo 5
*** Un bacio al sapore di gelato - Labbra fredde ***


Autore: Chrystal_93
Fandom: Once Upon A Time
Titolo della fanfiction: Un caldo inverno insieme
Titolo del capitolo: Un bacio al sapore di gelato
Personaggi: Belle, Signor Gold
Genere: Fluff, romantico, slice of life
Rating: Verde.
Tabella: Inverno
Prompt: Labbra gelate
Disclaimer: “Personaggi, luoghi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà di Edward Kitsis e Adam Horowitz che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione, non esistenti in Once Upon A Time, appartengono solo a me.”
Note: questa fan fiction partecipa alla "Fluff Fest Challenge" indetta da Kim_92.
 
 

Un caldo inverno insieme

 

Un bacio al sapore di gelato

 

Era ormai dicembre inoltrato e per le strade di Storybrooke sfilavano un sacco di cappotti, cappelli di lana, e sciarpe dai mille colori. Ogni cosa andava bene per proteggersi dal freddo.

Persino le strane pellicce che Ruby si metteva addosso.

“Allora Belle, che fai questo pomeriggio?”

Belle girò il cucchiaino dentro la cioccolata calda che aveva ordinato poco prima. Osservava i disegni che si creavano nella bevanda e quasi ne rimaneva ipnotizzata.

“Belle?”

“Cosa?” disse lei, come se si fosse di colpo risvegliata.

“Ti va di uscire questa sera? Tu, io ed Emma. Avrei invitato anche Mary Margareth ma ormai che ha ritrovato il principe dice che le mie serate non sono adatte ad una donna sposata”.

“Mmh, ok”

Quel giorno aveva aperto la biblioteca solo di giorno e il pomeriggio lo stava passando da Granny, osservando lo schermo del cellulare. Non capiva ancora bene quell'aggeggio ma sperava, con tutta se stessa, che Gold la chiamasse.

Erano usciti la domenica scorsa e, a parte alcune telefonate dopo il lavoro, non si erano più né visti né sentiti.

Cominciava a pentirsi di aver deciso di abitare nell'appartamento sopra la biblioteca.

Sapeva che l'uomo voleva lasciarle il suo spazio eppure ora quello spazio che tanto aveva agognato le sembrava un grande vuoto.

“Sei sicura che va bene?”

“Ma si, tanto stasera non ho niente da fare e non ho voglia di stare a casa da sola, a leggere.”

Ruby la guardò e continuò ad asciugare il bicchiere che aveva in mano.


 

“Con lo sceriffo e con August... Emma ma se continui così non mi lascerai neanche un ragazzo single!”

Emma alzò gli occhi al cielo e afferrò il suo bicchiere di birra.

Ruby invece stava osservando, facendo finta di bere il suo Martini, dei ragazzi al bancone.

Belle aveva ordinato uno di quei drink col nome strano ma era ancora completamente integro sul tavolo.

Non gli interessavano le chiacchere, non riusciva a prestarci attenzione. Continuava a pensare a Rumple, al suo Rumple.

Così alle undici la serata sembrava essere già finita e, mentre Emma si era messa a parlare con Leroy che si trovava anche lui al locale e Ruby aveva raggiunto dei ragazzi al bancone, Belle decise di alzarsi e andarsene.

Si mise il cappotto e, con un profondo sospiro, si incamminò tutta sola tra le strade solitarie di Storybrooke.

A un certo punto però si sentì seguita. Si guardò alle spalle ma non c'era nessuno. Eppure aveva la sensazione di non essere sola. Così affrettò il passo con l'intenzione di arrivare al più presto a casa, infilarsi sotto le coperte e dimenticare quella giornata.

“Non dovrebbe girare da sola a quest'ora signorina” una voce proruppe dall'ombra di un vicolo.

Belle si fermò e il sangue quasi le si ghiacciò nelle vene.

“Soprattutto se è bella come te dearie” Gold spuntò dall'ombra sorridendole.

“Rumple!” disse lei con un sospiro di sollievo. Stava quasi per abbracciarlo quando l'uomo le porse una mano. Belle lo guardò con un'espressione interrogativa dipinta in volto.

“Vieni con me, ho una cosa da farti vedere”

Belle esitò un attimo ma porse la sua mano a quella dell'uomo.

“Dove stiamo andando?”

“Pazienza dearie, è una sorpresa”.

La ragazza si lasciò guidare senza più dire una parola, beandosi di poter camminare mano nella mano con lui.

“Ecco, ci siamo”

Belle cercò di capire dove si trovavano.

“Ma questo è il negozio vicino al tuo”

“Si ma non è solo il negozio vicino al mio. È il negozio.”

Gold lasciò la mano della donna e si avvicinò alla porta, tirando fuori dalla tasca del cappotto nero un mazzo di chiavi.

“Entra pure” le disse, aprendole la porta.

Belle entrò ma si trovò immersa nell'oscurità.

“Io non vedo niente qui”

Gold accese le luci e solo allora Belle si accorse di essere in una sorta di bar.

“So quanto ti piacciano gli hamburger e la lettura. Ma stasera volevo farti scoprire qualcosa che piace a me.”

L'uomo andò dietro il bancone e togliendosi la giacca e i guanti le disse: “Allora, io lo preferisco in coppetta ma tu...preferisci come lo prendo io o vuoi il cono?”

Belle si avvicinò curiosa.

“Mmm direi cono per la prima volta.”

Dopo poco tempo Gold le porse un cono con una pallina alla fragola.

“Ma che cos'è?” chiese finalmente Belle.

“Questo è uno dei miei dolci preferiti, mi fa impazzire. Si chiama gelato, assaggialo.”

Belle guardò incerta l'oggetto che aveva in mano e avvicinò le labbra ad esso.

“Ma è gelido!”

Gold rise “Eh si dearie, è per questo che si chiama gelato!”

Belle fece finta di mettere il bronciò e ci riprovò.

Una volta che Gold prese del gelato anche per sé mise gli strumenti a lavare e raggiunse la ragazza.

“Allora che te ne pare?”

“E' così strano...eppure così buono!”

“Sapevo che ti sarebbe piaciuto” disse lui affondando il cucchiaino di plastica nel suo gelato.

“Ma è tuo anche questo negozio?”

“No, o meglio ne riscuoto l'affitto. Così dopo alcune moine e una proroga per il pagamento dell'affitto -senza mora si intende- sono riuscito a farmi dare le chiavi e il permesso per portartici.”

“Era per questo che non mi hai più chiamata?”

Gold si tolse il cucchiaino di bocca e abbassò lo sguardo.

“No Belle, volevo lasciarti lo spazio che mi hai chiesto. Voglio che tu sia libera di fare ciò che vuoi. E se poter avere una seconda possibilità vuol dire lasciarti spazio allora...”

“Non è quello che voglio.”

Gold alzò la testa e la guardò.

“Voglio dire mi sei mancato. E non mi dispiacerebbe se tu mi chiamassi più spesso. O se mi venissi a trovare qualche volta in pausa pranzo. E poi è da parecchio che non usciamo.”

Gold sorrise, quasi commosso.

“Rimedierò dearie, te lo prometto”

“Lo hai già fatto Rumple.” disse lei prendendogli una mano.

Lui allora le si avvicinò e quando i loro visi erano a pochi centimetri di distanza lei si bloccò.

Gold lo notò e si ritrasse subito, con la paura di essere andato troppo oltre.

“Scusami Belle, non volevo...”

“No” si affrettò a dire lei “è che ho le labbra fredde, anzi completamente gelide. Sembrano due ghiaccioli in effetti.” disse toccandosi con le dite la bocca.

La tensione che attanagliava il volto di Gold si scioglie in un largo e dolce sorriso.

Poi, prendendola per i fianchi e avvicinandola a sé, disse prima di baciarla: “E allora vediamo di scaldarle in qualche modo dearie.”




Note dell'Autrice
Eccomi con la quinta one shot! Spero sia tenera abbastanza e che, magari, vi facccia venire voglia di gelato.
Vorrei passare subito ai ringraziamenti:
-un grazie a Ariki1, Euridice100, A lexie s, elly_didyme_volturi e claraoswald per aver recensito i capitoli precedenti. Spero che anche questo vi sia piaciuto!
-un grazie a annachiara27, Beabizz ed elly_didyme_volturi per aver inserito questa raccolta nei preferiti. Non sapete quanto mi abbia fatto piacere sapere che era addirittura tra i preferiti!
-un grazie a Emyscarano per averla inserita nelle ricordate. Grazie mille!
-un grazie anche a fatinaviola e KateBecksRedfield per aver messo queste one shot nelle seguite. Spero possiate continuare a seguirmi con piacere.

Spero con tutto il cuore che anche questa one shot vi sia piaciuta, che vi abbia mostrato il solito Rumple misterioso e svelato un suo lato tenerone (e goloso soprattutto, ma non dico se del gelato o delle labbra di Belle, questo lo lascio intuire a voi).
State allerta perchè presto arriverà anche la sesta e ultima one shot di questa raccolta (badate bene, di questa raccolta, potete anche considerarla una minaccia!).
E in un ultima un grazie infinito a tutti colore che hanno semplicemente letto.  

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Capitolo 6
*** Un nuovo look - Capelli spettinati ***


Autore: Chrystal_93
Fandom: Once Upon A Time
Titolo della fanfiction: Un caldo inverno insieme
Titolo del capitolo: Un nuovo look 
Personaggi: Belle, Signor Gold
Genere: Fluff, romantico, slice of life
Rating: Giallo.
Tabella: Inverno
Prompt: Capelli spettinati
Disclaimer: “Personaggi, luoghi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà di Edward Kitsis e Adam Horowitz che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione, non esistenti in Once Upon A Time, appartengono solo a me.”
Note: questa fan fiction partecipa alla "Fluff Fest Challenge" indetta da Kim_92.
 
 

Un caldo inverno insieme

 

Un nuovo look

 

Bella quella notte non riusciva a dormire. Ma questa volta non era né per la preoccupazione né per l'ansia. Questa volta era per amore. Per il suo Vero Amore che stava dormendo accanto a lei.

Osservava la sua espressione così tranquilla e beata che era difficile vedergli durante il giorno.

Non le sembrava neanche lo stesso uomo che la salutava al mattino.

Sembrava completamente sereno. Gli accarezzò i capelli e si perse in quegli istanti di dolcezza.

“Mmm Belle stai bene?” disse lui con la bocca tutta impastata dal sonno.

“Ssh, continua a dormire.”

“No.” mugugnò lui.

“Si invece.” disse lei con dolcezza come se si stesse rivolgendo a un bambino che faceva i capricci.

“No, voglio godermi tutte le tue carezze e se dormissi non potrei.”

“Perchè di solito non te ne faccio?” gli sussurrò.

“Si, ma non quante ne vorrei in realtà.” Sorrise sornione lui.

“Basta che me lo dici e io ti farò tutte le carezze che desideri Rumple.”

“Anche in pubblico?” chiese lui.

“Anche in pubblico.” ribadì lei sorridendo. A volte Gold le mostrava un volto di se stesso così dolce che quasi ne rimaneva disarmata.

“E se ora volessi qualcosa potrei chiedertelo?”

“Mi sembra che ti sto già accarrezzando Rumple.”

“Non intendevo quello” disse lui aprendo bene gli occhi e osservando Belle.

Appena la donna gli sorrise, Gold la prese per la vita e si mise sopra di lei cominciandola a divorare di baci, mentre con la sua mano le risaliva la sottoveste.

Belle di tutta risposta si aggrappò alle spalle dell'uomo e con l'altra mano cominciò a slacciargli i bottoni della camicia del pigiama.


 

Si svegliarono senza vestiti, abbracciati stretti l'uno all'altra.

“Buongiorno amore mio” disse lui baciandole la fronte.

“Buongiorno Mr Gold” rise lei.

Dopo molti minuti si decisero ad alzarsi e mentre Belle raggiungeva l'armadio per mettersi una vestaglia, Gold andò in bagno.

Belle si avvicinò e rimase sulla porta osservando l'uomo che si era messo davanti allo specchio.

Nessun altro lo aveva mai visto così. E non perchè praticamente non era vestito bensì perchè aveva tutti i capelli spettinati, completamente all'aria, quasi più di quelli di Belle.

Belle lo osservò divertita e non riuscì a trattenere un largo sorriso.

Gold lo notò e guardandola attraverso lo specchio le disse: “Temo proprio dearie che dovrai prestarmi la tua spazzola”.

Belle gli si avvicinò e gli passò una mano tra i capelli.

“Sei molto affascinante anche così. Potresti presentarti a tutta Storybrooke con un nuovo look”

“Si dearie, ma penso che lo farò il giorno di riscossione degli affitti e dei debiti. Penso sia la pettinatura adatta per un'occasione del genere”.

Belle allora lo spettinò ancora di più e e con un sorriso gli disse: “Sei sempre il solito Rumple!”

Lui, girandosi, la prese per la vita e l'attirò a sé. “E tu sei l'unica che possa trovarmi affascinante, anche conciato così.”

Belle gli cinse le spalle con le braccia. “Amore, potresti anche avere delle zanne che ti spuntano dalla bocca e degli artigli al posto delle unghie, e persino essere ricoperto da una folta pelliccia come un grosso grizzly e ti troverei comunque molto attraente.”*

Gold la baciò e l'abbracciò.

“L'unico problema” aggiunse lei senza staccarsi dall'abbraccio “sarebbe che mi consumeresti tutto lo shampoo.”  




*Ho voluto fare un piccolo omaggio alla Bestia disneyana, colonna portante della mia infanzia e della mia crescita. Sono certa che Belle avrebbe trovato del buono (e del sexy, lasciatemelo aggiungere) anche se Rumple fosse stato così.


Note dell'Autrice
Ecco, ci siamo. Non tanto per citare Gold ma ci siamo realmente, è l'ultimo capitolo di questa raccolta. E quindi senza indugi vorrei esprimere quanto sia stata contenta di scriverla e di poterla condividere con voi, che l'avete letta e commentata, ripagando ogni sforzo (non tanto dovuta allo scriverlo quanto agli occhi che non ce la facevano più).
Spero che abbiate visto una stella cadente e che i vostri desideri si possano avverare. E spero che i desideri di questa bellissima coppia vengano ascoltati dagli sceneggiatori e ci diano dei momento di loro due assieme (magari al di fuori di quei 30 secondi che ci concedono).
E soprattutto spero che quest'ultimo capitolo vi sia piaciuto e vi abbia fatto sorridere, almeno quanto fa sorridere me ogni volta che penso a Gold spettinato e a Belle che lo osserva e ride.
Ora passiamo ai ringraziamenti:
-un grande grazie a tutti coloro che hanno commentato: Ariki1, Euridice100, A lexie s, elly_didyme_volturi e claraoswald e PoisonRain. Senza di voi aggiornare non avrebbe avuto lo stesso "sapore".
-un altro grande grazie a annachiara27, Beabizz ed elly_didyme_volturi, La Lady, Rumple_bumple  per aver aggiunto questa raccolta tra le preferite. Che dire? Vi adoro dearies. Siete state/i fantastiche/i e dolcissime/i.
-un grazie anche a  Emyscarano per aver messo questa raccolta nelle ricordate.
-e un grazie di cuore a fatinaviola, KateBecksRedfield, padme83 per averla inserita tra le seguite. 
-infine un ultimo ma non meno importante grazie a tutti coloro che hanno solamente letto queste one shot. Spero con tutta me stessa che vi abbiano fatto sorridere, commuovere, ridere o persino vi abbiano fatto venire fame o voglia di abbracciare qualcuno. E' stato bellissimo scriverle ed è stato ancora più bello, emozionante e stressante postarle.
Quindi un grazie dal profondo del mio cuore e un saluto, alla prossima -si spera, ovviamente!- perchè temo che dovrò torturarvi ancora a colpi di fluff -e non solo.
E ricordate, potere a Rumbelle.

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