Secret Love

di Mey_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio di una nuova vita ***
Capitolo 2: *** Nuove amicizie ***
Capitolo 3: *** Una piacevole serata ***
Capitolo 4: *** Ti va di salire? ***
Capitolo 5: *** Tra poco la rivedrò ***
Capitolo 6: *** Open arms - Baby don't cry ***
Capitolo 7: *** Passeggiata ***
Capitolo 8: *** Serata in amicizia ***



Capitolo 1
*** L'inizio di una nuova vita ***



                                   

Ho sempre trovato interessante la moda, tutti quegli accostamenti di colori e fantasie "Questo colore andrà forte quest'estate!" oppure "Questa fantasia è l'ideale in questa stagione..." ero solita ripetere frasi del genere mentre sfogliavo le mie amate riviste che mi informavano sulle nuove tendenze e su cosa era IN e cosa OUT...
Nonostante ciò ho sempre avuto un gusto diverso. Nella scuola dove ho iniziato a imparare ero sempre quella fuori dal coro, sempre quella diversa, non sempre apprezzata...
Anzi a dirla tutta nessuno ha mai capito i miei gusti, troppo "strani" per poter sfondare nel campo della moda in questo continente...
«Sei troppo "particolare", Anya.» dicevano le mie colleghe, con una punta di acidità sulla parola "particolare".
"Siete voi che siete omologate e tutte uguali." Pensavo io tra me e me...
Finiti i miei studi, mi sono ritrovata disoccupata a 24 anni, con migliaia di  curriculum sparsi in giro per le più importanti aziende europee e con speranze di essere presa da una di loro pari a 0...

****

Una  notte in una delle mie ricerche online sulle varie tendenze mi sono imbattuta in alcune immagini che mi hanno aperto un nuovo mondo...
Ragazzi asiatici che erano vestiti esattamente come piace a me, non sembravano volgari, non sembravano dei cretini come la maggior parte dei ragazzi occidentali che avevo provato a vestire...
Su di loro ogni cosa sembrava acquistare un certo fascino, stavano bene in completi eleganti e in completi casual!
Erano snelli, con la pelle chiarissima non particolarmente muscolosi e con le gambe magre e slanciate, erano perfetti!
Non erano mai uguali, erano camaleontici!La stessa persona in 2 foto diverse sembrava una persona completamente diversa!
Avevo trovato quello che faceva al caso mio, ma... Dov'è questo posto? Come faccio a farmi assumere in un'azienda che lavori con questi esemplari?
Dopo attente ricerche scoprii che quella era la Corea del Sud e quelli che avevo trovato non sono altro che "Idol" .
Così iniziai a mandare curriculum a non finire, non ci speravo neanche un po' ma sapete come si dice"La speranza è l'ultima a morire" e allora proviamoci! Cos'avevo da perdere?

****

Dopo circa un mese oltre ad alcune risposte dove mi veniva gentilmente detto che non avevano bisogno di personale, non avevo ancora ricevuto risposte positive...
Ormai, stavo per gettare la spugna quando improvvisamente mi arrivò una mail da parte di una delle case discografiche a cui avevo scritto e...Mi avevano presa!
A quanto pare serviva qualcuno per un gruppo abbastanza famoso di 12 ragazzi e mi offrirono un lavoro nella loro azienda seduta stante, un appartamento a Seoul e mi aspettavano quanto prima per cominciare!

****

Ecco come sono arrivata qui all'aeroporto di Incheon... Dove cavolo è l'uscita??
Questo aeroporto è enorme e la mia valigia non aiuta i miei spostamenti...
«Do you need help?»[Hai bisogno di aiuto?] mi giro e mi ritrovo un uomo robusto, ben vestito, con gli occhiali e un'espressione gentile sul volto .
«Yes... I have to go to... Gangnam...» [Devo andare a Gangnam...] dico cercando di esprimermi al meglio in inglese, sono sempre stata brava a tradurre dall'inglese all'italiano ma non il contrario...
Comunque, l'uomo inizia a spiegarmi le varie direzioni e la linea di metropolitana che avrei dovuto prendere una volta arrivata...Lo ringrazio in coreano (una delle poche parole che sono riuscita ad imparare prima della partenza ) mi inchino e mi avvio all'entrata del treno.

****

Dopo poco più di un'ora mi ritrovo davanti al grattacielo che a quanto pare sarà la mia nuova casa.
Abiterò al 12° piano di un fighissimo grattacielo situato in un fighissimo quartiere, casa mia è una favola.
Prima di tutto non c'è una chiave, c'è una serratura elettrica che apre la porta dopo l'inserimento di un codice, il bagno è futuristico, non c'è il bidet ma c'è un water pieno di pulsantini...
Il soggiorno ha un mini terrazzino adorabile che mi permette di godere di un bel panorama, la camera da letto ha una grande finestra che fa entrare tanta luce e la cucina è spaziosa quanto basta!
Sì, penso proprio che mi troverò bene qui...
Dopo aver difatto i bagagli e fatto un giro veloce per il quartiere, il fuso orario o la stanchezza del viaggio iniziano a farsi sentire, domani sarà il primo giorno di lavoro dovrò andare a presentarmi ai miei superiori e a questi ragazzi con cui lavorerò d'ora in poi...
Non vedo l'ora! E con questi pensieri cado in un sonno profondo...

****

Apro gli occhi, sono le 8:00, entra una bella luce dalla finestra della mia nuova camera da letto.
Ho dormito davvero bene, sarà stata la stanchezza...
Un momento, che ore ho detto che sono?? Le 8:00??
CAZZO! Ma è tardissimo!Ero così stanca ieri che ho dimenticato di mettere la sveglia!
Mi alzo, corro in bagno, mi lavo il più veloce possibile, un filo di trucco giusto per sembrare un essere umano, mi infilo le prime cose comode e decenti che trovo in valigia prendo la borsa e via!Parto!
Ok, calma e sangue freddo, da che parte devo andare? Guardo la mappa che mi hanno spedito tramite
e-mail e cerco di orientarmi...
Ansimante e grondante di sudore a causa della corsa che ho appena fatto arrivo di fronte al palazzo, il mio nuovo posto di lavoro...
E che palazzo!
Alto almeno 15 piani, entrate con porte girevoli di vetro, uomini distinti ad ogni entrata che si inchinano davanti a tutti quelli che entrano...
Ma che diavolo sto facendo? Non è il momento di imbambolarsi, sono in ritardo!
Salgo le scale a due a due correndo, mi dirigo verso una delle porte girevoli, una volta dentro continuo a correre e < BAMM!! >
 Vado a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno e finisco dritta col sedere per terra.
Un ragazzo altissimo, sarà almeno 185 cm, con dei grandi occhi castani un berretto girato al contrario mi fissa con la bocca spalancata.
Si avvicina tendendomi le mani per sollevarmi da terra.
«Gwaenchanhayo??» [Stai bene??] dice, prendendomi per mano aiutandomi ad alzarmi da terra.
«Eh?» rispondo, non capendo cosa mi ha chiesto, sono in Corea da solo un giorno e devo ancora cominciare il mio corso accelerato.
«Are you ok?»  ripete il ragazzo con uno strano accento inglese, accorgendosi che sono straniera.
«Oh....Yes! Yes I'm ok!»  gli rispondo inchinandomi continuando a tenere le mani incollate alle sue.
Il ragazzo altissimo mi sorride, uno dei sorrisi più luminosi che abbia mai visto e con un po' di imbarazzo lasciamo uno le mani dell'altra.
«CHANYEOL-AH!»  sento urlare in lontananza un altro ragazzo, più bassino, che fa cenno con le mani al ragazzo davanti a me di raggiungerlo.
Quest'ultimo si gira verso di me e con il suo inglese non perfetto mi dice «I have to go, bye» [Devo andare, ciao] mi sorride e si inchina, rispondo con un sorriso e un inchino a mia volta e lo guardo allontanarsi.
Dopo qualche metro si gira e guarda nella mia direzione io mi inchino di nuovo  imbarazzata per essere stata beccata a fissarlo, lui mi sorride mi saluta con la mano e raggiunge il suo amico scomparendo dietro l'angolo lasciandomi lì, col cuore che mi batteva a mille senza saperne il motivo e senza sapere chi fosse.


Così ho conosciuto Park Chanyeol, da qui comincia la mia nuova vita.

 
Ancora non sapevo cosa mi aspettava...

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Capitolo 2
*** Nuove amicizie ***


2

 
Chanyeol si allontanò da quella ragazza sconosciuta per raggiungere Baekhyun che gli faceva cenno di raggiungerlo.
«Chanyeol-ah! Ma che facevi? Chi era quella?» chiese Baekhyun.
«Non ne ho la minima idea, mi ha letteralmente investito... Chissà dove andava così di fretta...Lavorerà qui? Non l'ho mai vista in giro, l'avrei notata...» disse Chanyeol.
«Ma quante domande ti fai? E poi perchè l'avresti notata? Stai dicendo che ti piace? » -Beakhyun, il solito pettegolo-
«...M-ma che vai dicendo?! A me piacere quella ragazza? Ma se abbiamo scambiato giusto 2 parole! L'avrei notata perchè....perchè...è straniera! Ecco sì, perchè è straniera!» perchè mai Chanyeol si sentiva così strano? E perchè gli batteva forte il cuore e sudava freddo per quell'affermazione del suo amico?
Raggiunsero entrambi la sala prove, gli altri ragazzi erano già tutti arrivati. Chi si allacciava le scarpe, chi faceva stretching, chi già ballava...
«Eccoci, siamo arrivati!» urlò Baekhyun.
«Oh ce ne avete messo di tempo, che diavolo avete fatto fino ad ora?» disse Joonmyun.
«Scusa hyung, Chanyeol ha perso tempo a flirtare con una...» disse Baekhyun con un sorrisino divertito.
«YA! Non dire sciocchezze! Scusa hyung, una ragazza che non conosco mi è venuta addosso ed è caduta, l'ho solo aiutata ad alzarsi, lo giuro!» si giustificò Chanyeol dando un pugno sul braccio a Baekhyun che si lamentò divertito e si accarezzo il punto colpito.
«Vabè non perdiamo altro tempo, vogliamo iniziare ad esercitarci o no? Manca poco alla nostra esibizione, dobbiamo perfezionarci al massimo per non sbagliare» intervenne Jongin, era sempre stato un perfezionista. La  danza è importantissima per lui! Se potesse ballerebbe anche mentre dorme.
«Hai ragione sarà meglio cominciare! Ragazzi tutti qui dai, che ne dite di iniziare con Growl, è la coreografia che ci ha dato più da fare, meglio ripassarla...» disse Joonmyun, che era il leader e aveva sempre uno spirito propositivo.
Annuirono tutti e si misero in formazione facendo partire la musica mentre Chanyeol non riusciva a togliersi dalla testa l'incontro-scontro di prima.
 
****
 
Chissà chi era quel ragazzo, aveva un'espressione gentile...Oh cavolo, mi sono di nuovo fermata a fantasticare! Chissà dove devo andare, sarà meglio chiedere al custode...
«Ehm, salve sono qui per lavoro sa dirmi dove devo andare?»  chiedo.
L'uomo mi fa cenno di aspettare, prende un telefono compone un numero e si informa.
«Prenda l'ascensore lì di fronte e vada al 18° piano, lì ci sarà ad attenderla la segretaria del nostro presidente che la condurrà da lui.
«Va bene, la ringrazio» faccio un inchino e inizio a seguire le sue istruzioni.
Arrivata al 18° piano mi trovo davanti una ragazza bellissima. Con un tailleur blu scuro, camicia bianca e scarpe con tacco altissimo portato magnificamente. Neanche nei miei sogni potrei avere le sue gambe e il suo portamento! Mi fa un sorriso un inchino e mi fa segno con la mano di seguirla. Camminiamo in un corridoio con le pareti bianche tappezzate di poster di vari gruppi di idol e una moquette rossa dove ogni tanto da qualche stanza escono uomini eleganti o impiegati pieni di fogli in mano e auricolare all'orecchio.
Arriviamo davanti a una porta molto grande di legno scuro  "una gran bella porta"... ma che pensieri faccio?? Ora mi metto a fare i complimenti anche alle porte...
Insomma la segretaria, che dalla targhetta attaccata alla giacca leggo chiamarsi "Seohyun", bussa alla porta mi annuncia e mi fa cenno di entrare. La ringrazio faccio un respiro profondo e entro.
 
****
 
 
La stanza è molto spaziosa, le pareti sono, come nel corridoio, tappezzate di poster e gigantografie di gruppi di idol e di grandi quadri con riconoscimenti e targhette di premi vinti.
Proprio all'ingresso ci sono 2 divani a 3 posti messi uno difronte all'altro con un tavolino basso al centro e una poltrona uguale ai divani messa a "capotavola". Più avanti c'è una grande scrivania con una targa sopra con scritto "김영민 CEO" [Kim Youngmin].
 Alle spalle un grande camino con sopra delle mensole piene di premi e riconoscimenti. "Cavolo dev'essere proprio un'azienda importante" penso.
 A sinistra una grande, grandissima vetrata che ha una vista spettacolare sulla città!
 Credo di non aver mai visto niente di così grandioso, una metropoli come Seoul ai miei piedi!
«Prego, prego! Entri pure!» mi disse il presidente «si accomodi, Anya-ssi.» l'uomo seduto alla scrivania interrompe il flusso dei miei pensieri "Anya-ssi? Cos'è Anya-ssi?" mi domando.
Notando la mia espressione, il "boss" ride e si scusa.
«Mi scusi, è il nostro modo di rivolgerci alle persone in modo formale quello "ssi" alla fine» mi spiega.
«Aaah ok, ho capito!» rispondo io imbarazzata.
«Le è piaciuto l'appartamento che ho scelto per lei? Ho cercato di trovarlo in un luogo abbastanza bello e non troppo distante da questa struttura!»
«Sì certo, è favoloso! Adoro gli appartamenti con vista!» rispondo io con entusiasmo.
«Mi fa piacere che sia di suo gradimento! Ora possiamo iniziare a parlare di lavoro.» dice diventando serio tutto a un tratto.
«Allora, il gruppo che ho scelto di affidarle è già abbastanza famoso in Asia. Promuoviamo la loro musica sia in Corea del sud che in Cina e stiamo pensando di espanderci anche al Giappone...» inizia a spiegare.
«Wow!» mi lascio sfuggire interrompendolo « Ops, mi scusi... ho pensato ad alta voce...» che razza di figura...
Mi sorride « Non si scusi, mi rendo conto che questo potrebbe avere dell'incredibile per lei, so che dalle sue parti l'industria della musica è molto diversa dalla nostra»
«In effetti sì, non ho mai visto niente di simile nel mio paese! Qui è tutto così maestoso...» -sorride-
«Capisco, le dicevo... Le ho assegnato questo gruppo composto da 12 giovani talenti! Di questi 12, 8 sono Coreani, 3 sono cinesi e uno è cino-canadese! Hanno dai 20 ai 24 anni. Il loro nome è EXO, immagino che non li conosca...» chiede.
«No, non li conosco ma mi impegnerò per imparare tutto ciò che servirà!» rispondo convinta.
«Bene, mi fa piacere! Le ho preparato questo fascicolo con le informazioni necessarie per iniziare a conoscere i ragazzi! C'è una scheda per ognuno di loro con qualche foto in allegato» mi porge il fascicolo.
«Grazie mille, lo studierò bene!»
Ad un certo punto qualcuno bussa alla porta e entra.
Un ragazzo, non molto alto con un viso pulito e l'espressione da bravo ragazzo si avvicina e mi guarda.
Si inchina e finalmente parla.
«Presidente, mi ha fatto chiamare?» dice
«Oooh, Joonmyun-ah sì sì,  siediti!» dice il presidente.
Il ragazzo si siede accando a me.
«Questa è la ragazza che ho scelto come vostra coordinatrice, si occuperà d'ora in poi dei vostri abiti nei servizi fotografici, negli MV e negli eventi pubblici! Si chiama Anya e credo sia più grande di te di un anno»
«Ah, piacere di conoscerti coordi-nuna! Lavorerò duramente!» mi stringe la mano.
Io non sapendo cosa dire mi alzo, mi inchino continuando a stringergli la mano e guardando poi il presidente in cerca di aiuto...
«Coordi....nuna...?» chiedo facendomi coraggio.
«Ah sì, molti ti chiameranno così, "coordi" sta per "coordinatrice"  "nuna" è il modo in cui i coreani chiamano le ragazze più grandi di loro, è un po' come "sorella maggiore". Joonmyun-ah, la affido a te!Portala in sala prove e presentala al resto del gruppo! Mi raccomando, sii il suo punto di riferimento!»
«Sarà fatto presidente. Andiamo?» mi dice sorridendomi.
Prendo il fascicolo che mi ha dato il presidente, mi inchino e seguo Joonmyun.
 
****
 
«Allora, da dove vieni, nuna?» chiede Joonmyun mentre camminiamo.
«Sono italiana...» rispondo io con un sorriso.
«Wooooo!Jinja??» esclama. Alla mia espressione stranita si corregge. « Scusa, ero così stupito che ho parlato in coreano senza riflettere! Davvero vieni dall' Italia? Dev'essere un bel posto!» mi dice con gli occhi lucidi.
« Beh, sì! È un paese molto bello e con una bella cultura ma i giovani fanno fatica a realizzare i loro sogni...» dico con una punta di malinconia.
«Oh, è molto triste... beh dai, tu però ora sei qui! Facciamo del nostro meglio!» e mi sorride di nuovo con quel faccino d'angelo... Ma qui sono tutti così...perfetti? Andiamo bene, mi verranno certi complessi d'inferiorità...
A  un certo punto ci fermiamo davanti ad una porta dalla quale riesco a vedere una tipica sala prove con un grandissimo specchio e dei ragazzi che ripassano una coreografia. Entriamo.
«Ragazzi! Un attimo di attenzione....» nessuno si gira...
«Ohi, ragazzi! Mi sentite??» nessuno fa caso a noi...
«Aish... Mai una volta che mi stiano a sentire...YAAAA! Ascoltatemi!!» finalmente i ragazzi fanno caso a noi e si avvicinano
«Hyuuung, non ti avevamo notato!» fa un ragazzo con delle gambe lunghe 3 metri, i capelli biondo platino con un faccino a metrà tra l'angelico e il demoniaco, chissà lui come si chiama... Stasera devo studiare!
«Joonmyun-ah perchè ci hai interrotti?» fa un altro ragazzo che... OMMIODIO è bellissimo! Un po' più bassino del primo, con un visino perfetto, pelle candida, occhi da cerbiatto che potrebbe essere 100 volte più bello di me sia da maschio che da femmina...si avvicina al primo ragazzo biondo platino
A un certo punto vedo uno scricciolo avvicinarsi indicandomi! Ma io lui l'ho già visto! È quello che prima stava chiamando il gigante con cui mi sono scontrata!
«Oh!» esclama «ma io ti ho già vista! Sei quella che stamattina si è scontrata con Chanyeol, vero?»  dietro di lui appare il gigante.
«Sì, è proprio lei... Ciao...» mi saluta girando lo sguardo da un'altra parte mentre io riesco solo ad inchinarmi timidamente.
«Lei sarà la nostra coordi-nuna d'ora in poi! Si chiama Anya, mi raccomando non infastiditela e cercate di renderle le cose facili»
«Sì!» rispondono in coro, mentre il ragazzo alto che a quanto pare si chiama Chanyeol, mi lancia sguardi furtivi di nascosto...
«Nuna!! Vuoi vedere una delle nostre coreografie?» mi dice un ragazzo altissimo (ma che diavolo mangiano qui per essere così alti??) prendendomi per mano e iniziando a saltellare! Ha due occhi spaventosi, quando sta zitto ed è serio fa davvero paura ma appena apre bocca e sorride rivela la sua vera indole...
«YA Tao! Non essere invadente!» dice un ragazzo un po' più bassino con i capelli biondini leggermente mossi e con gli angolini della bocca all'insù.
«Ma che ho fatto??» protesta il primo.
«Non toccare le persone senza permesso» lo rimprovera il secondo.
«Uff, scusa nuna! Non volevo...» e si inchina.
«Bravo bambino, bravo» dice un'altro ragazzo altissimo e biondissimo con un accento strano, non sembra coreano ma neanche del tutto cinese, sarà quello mezzo canadese?
«Ehm...Per me non c'è problema, noi occidentali non abbiamo particolari problemi con il contatto fisico...» cerco di spiegare.
«Davvero?? Visto Jongdae, non le ha dato fastidio!» esclama contento il ragazzo con lo sguardo spaventoso abbracciandomi, prendendomi alla sprovvista.
«YA, ya!» sento imprecare qualcuno che mi prende per il polso e mi trascina via dietro di sè. "Oh, è il gigante" penso.
«Hyung che hai?» chiede Tao.
«Non....» Chanyeol  mi guarda e mi lascia immediatamente il polso «Non perdiamo altro tempo, vogliamo esercitarci sì o no?» sembra un tantino imbarazzato e a dir la verità lo sono anch'io... Perchè 'sto tizio mi fa quest'effetto? Non lo conosco nemmeno...
Alla fine sono riusciti a mettersi d'accordo e io mi sono seduta su una sedia difronte a loro a guardarli...
La musica è orecchiabile, dopo un po' mi sono messa a battere le mani a tempo e sono rimasta letteralmente ipnotizzata dai loro movimenti precisi e coordinati...Questi ragazzi sono fantastici!
Ognuno di loro sapeva esattamente dove doveva stare, cosa doveva fare... Chissà quante ore di allenamento avranno dovuto sopportare per arrivare ad un tale livello di perfezione...
Mentre il mio cervello formula questi pensieri la canzone finisce e loro sono lì affannati ma soddisfatti.
Istintivamente inizio a battere le mani e mi alzo entusiasta!
«Ancora! Ancora!» mi ritrovo a dire senza rendermene conto.
Loro soddisfatti si consultano e mi fanno cenno che stanno per ricominciare.
Si mettono tutti in fila a formare una strana "struttura" e pure questa performance è perfetta! Credo che parli di lupi, o qualcosa del genere... Fantastici, davvero stupefacenti! Credo che mi piacerà lavorare con loro!
Passa qualche ora e i ragazzi sono sfiniti...
Nel frattempo sono andata a comprare qualche bottiglia d'acqua per dissetarli... Non so bene ancora quale sia il mio ruolo per loro ma intanto voglio sdebitarmi per il grande spettacolo privato a cui mi hanno fatto assistere!
«Ecco tieni» porgo una bottiglia ad un ragazzo silenzioso, con il viso rotondo e l'espressione simpatica
Mi sorride e mi ringrazia.
Faccio il giro fino ad arrivare a lui, a Chanyeol "Coraggio Anya, gli stai solo portando una bottiglia d'acqua" mi avvicino titubante e noto che anche lui è imbarazzato quando vede che mi sto avvicinando.
Galeotto fu il laccio sciolto della scarpa.
«Nuna attenta, hai i lacc-»
Joonmyun non fece in tempo a finire la frase che io ero già inciampata-nei miei stessi piedi-addosso a Chanyeol-riversandogli tutta l'acqua addosso. Bingo!
La sua faccia era a pochi centimetri dalla mia e le sue braccia erano attorno alla mia vita perchè aveva provato in qualche modo a salvarmi mentre cadevo.
«Stai bene?» mi domanda.
«Credo di sì» rispondo.
«Ci stanno guardando tutti» continua lui.
Mi giro ed effettivamente erano tutti lì a fissarci chi con gli occhi sgranati, chi divertiti...
Mi sposto subito da quella posizione mettendomi in ginocchio vicino a lui.
«Scusami, non volevo» gli dico cercando di rimediare al bagno che gli ho appena fatto.
«Figurati, è tutto ok!» e mi rivolge di nuovo quel sorriso luminoso...Oddio...
«Bene, ragazzi che ne dite se andiamo a farci una bella doccia e poi andiamo a pranzo tutti insieme? Nuna, ti unisci a noi?» mi dice il ragazzo che è sempre vicino a Chanyeol.
«Ok, vi aspetterò qui!» gli rispondo.
Così vanno tutti negli spogliatoi e io resto in sala ad aspettarli sfogliando il fascicolo con i loro dati.
 
****
 
«Nuna...?... Ehm..Anya-ssi?...» sento una voce chiamare.
«Mmm? Chi sei...?» rispondo io assonnata.
«Ehm... Sono Chanyeol... Ti sei addormentata...» in quel momento mi rendo conto di dove sono, cosa sto facendo e di chi è la persona davanti a me... Scatto in piedi all'istante ma essendo ancora mezza addormentata perdo l'equilibrio rischiando di cadere... Se non fosse per Chanyeol che per l'ennesima volta tentando di salvarmi dalla mia stessa goffagine mi prende tra le sue braccia. Finiamo per l'ennesima volta abbracciati, lui con le braccia strette attorno alla mia vita e io con le mani poggiate sul suo petto, ci stacchiamo subito, imbarazzati (come al solito)... Perchè diavolo in sua presenza devo sempre sembrare una che ha il cervello sconnesso dalle gambe??
«I ragazzi sono pronti, hanno mandato me a chiamarti...» dice, portandosi una mano dietro alla nuca girandosi dall'altra parte.
«Oh...ok, andiamo...» dico io, seguendolo verso l'uscita.
Dopo qualche minuto di silenzio imbarazzante riesco a prendere coraggio e a rivolgergli la parola.
«Scusa per prima, mi sono addormentata senza rendermene conto...Forse non mi sono ancora abituata al cambio di fuso orario...eheh...» dico sorridendo.
«Figurati, immagino sia dura abituarsi...» dice lui senza guardarmi ma con la coda dell'occhio vedo che ha un'espressione gentile.
Arrivati al punto d'incontro mi ritrovo davanti uno spettacolo della natura, 12 bellissimi ragazzi che aspettano solo me...Sono morta e questo è il paradiso?
«Nuuuunaaaaaa!» urla Tao avvicinandosi e mettendomi un braccio intorno alle spalle... Per un attimo mi è parso di vedere una nota di disappunto nell'espressione di Chanyeol, mah mi starò impressionando...
«Nuna, nuna, nuna! Andiamo!» continua a dirmi Tao, la sua tenerezza è direttamente proporzionale alla sua spaventosità!
«...S-sì, andiamo!» e ci incamminiamo fuori dall'edificio.
«Ti piace la carne?» mi chiede Joonmyun.
«Sì, certo!»
«Allora il posto in cui ti porteremo ti piacerà! È un posto molto rinomato per la sua carne» mi spiega.
Arrivati in questo mini ristorante ci sediamo tutti attorno a un tavolo, mi ritrovo seduta tra Tao e Joonmyun, con Chanyeol di fronte a me dall'altra parte del tavolo.
Al centro, c'è una piastra riscaldata su cui si cuoce la carne!
«Wow, qui funziona così?? Da noi portano tutto già cotto!» esclamo io.
«Sì, c'è questa sorta di self-service. Così puoi cuocerti la carne come più ti piace...» mi spiega Joonmyun. È un ragazzo molto gentile, deve aver preso molto a cuore quello che gli ha detto il presidente. Gli è stato detto di prendersi cura di me e lui lo sta facendo benissimo.
Mangiamo tutti allegramente, fanno di tutto per rendermi partecipe, ridiamo scherziamo e passiamo il tempo piacevolmente. Arrivati al momento di pagare il conto faccio per prendere il mio portafogli ma Joonmyun mi poggia una mano sul braccio «Ci penso io a te» dice sorridendomi.
«M- ma io... Non ce n'è bisogno, davvero!»
«Tranquilla, è un piacere»
«Hyung, paga anche per me!» si avvicina Tao, di nuovo.
«Puoi scordartelo, puoi benissimo pagarti il pranzo da solo!» ribatte Joonmyun.
«Hyuuuung, e dai ti pregooo!» continua Tao, iniziando una scena abbastanza comica in cui Tao abbraccia con foga Joonmyun che tenta, invano, di liberarsi dalla sua stretta.
Inizio a ridere senza rendermene conto, loro si girano a fissarmi e iniziano a ridere a loro volta! Mi giro e scopro che Chanyeol mi fissa sorridendo e sentendosi scoperto rivolge subito lo sguardo da un'altra parte. Ma che gli prende...?
Torniamo tutti all'edificio e a quel punto decido che posso congedarmi.
«Ragazzi, penso che sia arrivato il momento per me di tornare un po' a casa, vi lascio alle vostre prove (mentre io vado a studiarVI)» dico.
«Oh... davvero?» chiede Tao deluso.
«Sì, ho bisogno di studiare un po'! Però ci rivediamo domani mattina!» esclamo cercando di tirargli su il morale.
«Perchè non organiziamo qualcosa per stasera? Hai voglia di venirci a trovare al nostro dormitorio? Ovviamente manderemmo qualcuno a prenderti e qualcuno a riaccompagnarti... dai non dirmi che preferisci passare la serata tutta sola» propone il ragazzo bassino che sta sempre vicino a Chanyeol
«O-ok, allora vada per stasera! In effetti io qui non ho nessuno, mi farebbe piacere stare in compagnia!»
Detto questo, prendiamo appuntamento e ci salutiamo.
Mi dirigo verso casa mia e un pensiero mi tormenta: mi manca Chanyeol. Ma che diavolo mi sta succedendo??!!


 




 

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Capitolo 3
*** Una piacevole serata ***


                                                                

3

 
Tornata a casa, seduta al tavolo della mia cucina iniziai a sfogliare il fascicolo che il presidente mi aveva dato. Volevo fare del mio meglio e come prima cosa imparare i nomi dei ragazzi con cui avrei lavorato mi sembrava il minimo.
Diciamo che ero già a un buon punto, riuscivo a distinguerne già 4 dopo quella mattinata passata insieme.Joonmyun, Tao, Kris e...Chanyeol.
«Bene, ho finito» esclamo stiracchiandomi dopo qualche ora passata a leggere informazioni.
«Direi che per ora può bastare, devo solo fare un po' di pratica... piuttosto, che ore sono? Le 18:00...LE 18:00??? Oh, merda!»
 

****





Finisco di prepararmi giusto in tempo quando sento suonare il citofono.
 Una persona dall'altra parte mi dice di essere l'autista incaricato a portarmi al dormitorio dei ragazzi. Prendo la borsa la giacca e mi fiondo giù.
L'uomo, il signor Jung, aveva un tipico completo nero e mi aspettava paziente vicino alla macchina nera, rigorosamente con i vetri oscurati. Mi apre la portiera e con mio stupore nell'auto ci trovo Joonmyun, il mio angelo custode mi vien da pensare, e anche Kyungsoo. Che mi sorride gentilmente.
«Anya-ssi, abbiamo pensato di venire anche noi. Non volevamo che ti sentissi a disagio da sola col nostro autista!» mi dice Joonmyun.
«Joonmyun, Kyungsoo grazie. In effetti non sono abituata a questo tipo di trattamento. Trovarvi qui mi rassicura molto!»
«Wow, hai imparato già i nostri nomi! Non me l'aspettavo!» esulta Joonmyun e Kyungsoo si lascia scappare un gran sorriso, uno dei sorrisi più belli che abbia mai visto, lasciatemelo dire.
«Eh sì, in queste ore ho studiato duramente. Il vostro presidente mi ha dato un fascicolo con tutte informazioni che vi riguardano! Credo di essere in grado di riconoscere la maggior parte di voi!»
Dopo poco arriviamo davanti ad un grande palazzo. Bello, ma abbastanza comune. Forse per non dare troppo nell'occhio. Scendiamo e mi guidano verso l'entrata.
Arrivati davanti alla porta sento una gran confusione arrivare dall'interno. Joonmyun apre la porta.
«Benvenuta a casa nostra!» dice entrando.
Kyungsoo mi fa cenno di entrare prima di lui.
«Permesso...»
Lo spettacolo che mi trovo davanti è qualcosa di a dir poco allucinante.
Un mucchio di ragazzi che corrono avanti e indietro facendo le pulizie e mettendo in ordine.
«Joonmyun-ah, non ti avevamo forse detto di prendere tempo?» dice Luhan che per l'occasione si è annodato una bandana in testa. E lui sarebbe manly, pfff.
«Scusa hyung ma non sapevo davvero dove poterla portare per perdere un po' di tempo, sai che i nostri spostamenti sono controllati costantemente. Non volevo crearle nessun problema.»
«Se è per il disordine non preoccupatevi per me. Anch'io non sono molto ordinata...» dico imbarazzata tentando di tranquillizzare tutti.
«Oh, grazie al cielo. Allora possiamo fermarci.» esclama Baekhyun buttandosi a peso morto sul divanto, distrutto.
«Vuoi fare un giro per la casa?» sento chiedere da una voce molto musicale, mi giro e mi ritrovo Jongdae  che mi sorride.
«Certo! Volentieri!»
«Dai pure a me la giacca e la borsa» mi chiede il ragazzo con il viso paffuto e l'aria simpatica. Minseok, Xiumin! Evvai li sto distinguendo!
Mi sento una principessa circondata da una marea di principi. Non capita tutti i giorni avere 12 ragazzi bellissimi che si impegnano per te.
Seguo Jongdae che mi fa da guida.
«Subito dopo l'ingresso abbiamo la cucina, è ovviamente molto grande perchè essendo in 12 abbiamo bisogno di più spazio»
Questa cucina è enorme, con molta probabilità più grande di casa mia. Con mobili bianchi pulitissimi una grande vetrata e un bel balcone con una vista mozzafiato.
«Wow! E chi cucina per voi?» chiedo.
«Beh dipende, facciamo a turni. Ma quasi sempre c'è Kyungsoo in mezzo che vuole dare una mano. Sai com'è, a lui cucinare piace parecchio.» mi fa cenno di seguirlo attraverso una porta dietro la quale c'è un salone bellissimo, 3 divani a 4 posti con un tavolino basso al centro, un mega-schermo  favoloso con sotto un mobile con consolle di videogames di tutti i tipi "Sono pur sempre dei ragazzi" penso. Poco più a sinistra un caminetto con sopra varie statuine e premi di vari shows. Ancora più a sinistra si poteva uscire su un terrazzo grandioso, con un gazebo e delle poltroncine. La vista che si poteva ammirare era qualcosa di più unico che raro. Questa città sapeva dare tantissime emozioni semplicemente esistendo.
Jongdae mi riporta alla realtà dicendomi che ora saremmo andati a visitare le loro camere da letto.
«Preparati» mi dice facendomi l'occhiolino. Deglutisco.
Ci troviamo in un corridoio. Entriamo nella prima camera a destra.
«Questa è camera mia e di Minseok.»
Quello che mi si prospetta davanti è una camera abbastanza pulita e ordinata. Uno scaffale con dei modellini di supereroi sopra e 2 scrivanie.
«è una camera molto semplice. Niente di particolare...» dice Jongdae.
«no anzi, mi trasmette la stessa traquillità che mi trasmettete tu e Minseok! Mi piace!» Jongdae parve apprezzare il mio complimento e mi rivolse un grande sorriso. Questi coreani hanno qualcosa nel dna, non possono essere tutti così perfetti!
«Bene, proseguiamo» ci chiudiamo la porta alle spalle e dalla camera difronte vedo uscire Sehun.
«Oh hyung, le stai facendo fare il giro della casa?»
«Sì, possiamo entrare nella vostra o rischiamo di trovarci davanti a qualche spettacolo evitabile?»
«Prego prego, fate pure! Abbiamo messo in ordine!» si sposta per farci entrare.
Camera loro è spaziosa come quella di Jongdae e Minseok. Su uno dei 2 letti era appoggiato un pupazzetto rosa, Sehun vedendo che lo stavo fissando si siede sul letto e mi dice
«Lui è Pinku... non riesco a dormire se non ce l'ho con me! È un mio ricordo d'infanzia...»
Ecco che mostra il lato tenero, questo ragazzo altissimo e biondissimo sembra un principe di ghiaccio, bello da far spavento, sembra quasi irraggiungibile ma infondo  è molto più tenero di quel che fa vedere.
«Con chi dividi la camera?» chiedo io curiosa.
«Con me!» dice una voce alle nostre spalle.
Jongin appare sulla soglia, sorridendo gentilmente. Incredibile quanto sia diverso quando non balla, ti viene voglia di coccolarlo.
«Jongin, sei riuscito a farti la doccia?» chede Jongdae.
«No, stavo giusto per andare»
«Ok, allora ti lasciamo alle tue cose. A dopo!»
Così dicendo lasciamo la stanza e continuiamo il nostro giro, visitiamo la stanza di Joonmyun e Kyungsoo che era esattamente come me la immaginavo: uno specchio. Ordinata in maniera impeccabile.
Subito dopo quella di Tao e Kris. Le pareti erano cosparse di poster di campioni di basket e di arti marziali. Mi spiegò Jongdae che il sogno di Kris un tempo era di diventare un atleta mentre Tao praticava ancora regolarmente le lezioni di wushu.
Ci ritrovammo in camera di Luhan e Yixing. Nella quale invece c'erano tantissimi poster di calciatori, una squadra in particolare, il Manchester united. Luhan era un appassionato di quello sport... Mi sentii quasi orgogliosa del fatto che il mio paese fosse molto famoso per quello sport, sebbene a me non facesse proprio impazzire.
Per ultima ci trovammo in camera di Chanyeol e Baekhyun. Stanno persino in camera insieme, sono inseparabili.
Bussiamo ed entriamo.
Mi si prospetta davanti un Chanyeol serissimo, con una chitarra in mano intento a suonare qualcosa, non l'avevo mai visto così serio. È stata una rivelazione e mi ha fatto battere il cuore per l'ennesima volta senza riuscire a fare niente per impedirlo. Questo ragazzo deve avere qualcosa, non ho mai creduto ai colpi di fulmine. Certo non sono cieca, quando vedo un bel ragazzo non rimango impassibile, ma in questo caso è diverso. Un conto è farsi allietare la vista da una bella visione, un conto è sconvolgere i propri sentimenti senza il minimo controllo.
Lui si gira verso di noi sorridendo e dopo aver passato qualche minuto in camera sua torniamo di nuovo da tutti gli altri.
Luhan si era cambiato lasciandosi alle spalle i panni di casalinga disperata e gli altri erano tutti seduti in salotto, chi sul divano chi per terra a giocare a qualche videogame.
«Bene ragazzi, Anya e Jongdae sono tornati, che ne dite di organizzarci per la cena?»
Kyungsoo non se lo fa ripetere 2 volte e si alza, pronto come al solito a dare una mano in cucina.
Quasi senza pensare dico «che ne dite se per stasera cucino io? Così, per ringraziarvi dell'ospitalità...» Oddio mi fissano tutti...
Fu Jongdae a interrompere il silenzio «ma sì! Sei pur sempre italiana, la vostra cucina è tra le migliori al mondo, non vedo l'ora di assaggiare quello che preparerai!»
«Posso darti una mano?» mi chiede Kyungsoo con i suoi occhioni da cucciolo, come dirgli di no?
«Certo! Mi serve giusto qualcuno che sappia dove mettere le mani in cucina!»
Felice come una pasqua mi precede e ci mettiamo all'opera.
 

****

 
Decido di preparare la famosa carbonara. Per fortuna gli ingredienti esistono anche qui. Dato che siamo in 13 abbiamo dovuto mettere più pentole sul fuoco per far bollire l'acqua. Menomale che hanno la lavastoviglie, valli a lavare tutti quei piatti ogni volta!
Kyungsoo da bravo aiutante ha seguito tutte le mie indicazioni. Quando mi avevano detto che gli piaceva cucinare non pensavo così tanto, sembrava uno di quegli apprendisti che vogliono imparare il più possibile dal loro capo.
Passata circa una mezzoretta apparecchiamo per bene la tavola e chiamiamo tutta la squadra.
Mi siedo al primo posto che capita, alla mia sinistra Kyungsoo che aveva gli occhi che gli brillavano mentre guardava il piatto di pasta davanti a lui, alla mia destra inaspettatamente noto un Chanyeol che ruba il posto a Tao e si siede accanto a me regalandomi un sorriso.
«Bene, vorrei proporre un brindisi alla nostra nuova nuna che stasera è stata anche la nostra chef: ad Anya! Spero che lavoreremo bene e per tantissimo tempo insieme» il discorso di Joonmyun mi colpisce molto, quasi mi commuove mentre tutti si girano verso di me sorridendomi. Non mi ero mai sentita davvero accettata da nessuno e questi ragazzi conoscendomi da appena un giorno mi hanno già resa una di loro, ne farò tesoro.
Iniziamo a mangiare e noto con piacere che i ragazzi sembrano accettare, c'è chi addirittura chiede un bis! Orgogliosa di me mi riprometto di farlo più spesso, un po' di sano cibo italiano non può far altro che bene! La serata passa tranquilla, chiacchierando allegramente tra un bicchiere di soju e un altro.
Io sono completamente astemia ma "non puoi dire di essere in Corea se non bevi del soju!" mi ha detto Baekhyun versandomi da bere e così ho deciso di provare e ad esser sincera non era nemmeno tanto male se non fosse che sembra così leggero ma in realtà non lo è... Mi sono ritrovata per la prima volta in vita mia ubriaca e fu così che a un certo punto mi addormentai.
Non so bene quando e chi, ma a un certo punto mi è parso di sentire qualcuno che mi prendeva in braccio e mi adagiava su un letto, ero troppo stanca per applicarmi per capire chi fosse e dove mi stava portando quindi mi abbandonai al sonno più profondo.
 

****

 
La mattina dopo aprii gli occhi e non riconobbi la camera, non sapevo dove mi trovavo nè come ci ero arrivata. Dopo qualche secondo di (quasi) panico mi ricordai della serata precedente e del fatto che probabilmente ero rimasta a casa dei ragazzi per la notte.
A un certo punto mi rendo conto di avere 2 braccia attorno al corpo, qualcuno mi stava abbracciando da dietro e non avevo la più pallida idea di chi fosse. Con quale dei 12 avevo condiviso il letto quella notte??
Piano piano mi giro e con stupore (e un pizzico di felicità) scopro che la persona che mi sta abbracciando è Chanyeol. Quindi è stato lui a prendermi in braccio ieri sera ed è stato sempre lui a offrirmi il suo letto.
Anche quando dorme è bellissimo... Resto quasi imbambolata a fissarlo mentre dorme, mentre lui inconsciamente mi tiene stretta a sè.
Dopo un po' apre gli occhi e ci ritroviamo faccia a faccia a fissarci, pochissimi i centimetri che ci dividono. Dopo un attimo di sconcerto iniziale lui realizza in che situazione ci troviamo e fa uno scatto all'indietro cadendo dal letto e lanciando un urlo.
Dopo pochi secondi ci ritroviamo in camera un Joonmyun spettinato, un Jongin mezzo addormentato e un Kyungsoo con un grembiule da cucina.
«Chanyeol, di' un po' sei impazzito? Lo sai che ore sono?» chiede Joonmyun
«Scusa hyung, non volevo urlare...Nuna, Anya-ssi, scusa per...sì insomma per prima, non è come pensi....»
«No no tranquillo, non preoccuparti per me...» cerco di tranquillizzarlo quando mi arriva una fitta enorme alla testa « aaaah, che male!»
«Ohi, tutto bene??» chiede Chanyeol allarmato prendendo il mio viso tra le mani senza pensarci «mica prima ti ho colpita da qualche parte? Eh?»
Rendendosi conto ti quel che stava facendo lascia la presa sulla mia faccia e gli rispondo
«credo siano i postumi di ieri sera, ricordatemi di non bere mai più e di non farmi abbindolare dal faccino di Baekhyun» dico con una mano in fronte.
Kyungsoo si avvicina e mi aiuta ad alzarmi «pensando che stamattina saresti stata così mi sono alzato presto per prepararti qualcosa per i postumi della sbornia»
«Ohh, Kyungsoo! È una delle cose più gentili che abbiano mai fatto per me» dico abbracciandolo quasi senza pensarci, dimenticando che per loro il contatto fisico era qualcosa di raro.
«scusa, l'ho fatto senza pensarci... Da noi abbracciare un amico è qualcosa di abbastanza normale»
«un amico» sorride e ci dirigiamo tutti in cucina.


 

****

 
Ci sediamo a tavola, Jongin sviene letteralmente sulla sedia... Dev'essere un dormiglione...
Joonmyun con tutti i capelli spettinati si strofina gli occhi col palmo della mano e Kyungsoo va avanti e indietro dai fornelli alla credenza preparando qualcosa da mangiare.
Ci raggiunge Chanyeol ancora leggermente imbarazzato.
«Grazie Kyungsoo, mi sento già meglio!» dico io dopo aver finito la zuppa post-sbornia che mi ha preparato.
Intanto gli altri membri iniziano a svegliarsi pian piano.
«Buongiorno Anya!» dice Jongdae con la sua voce squillante.
«'giorno» ecco anche Sehun
«Anyaaaaaaa, buongiornoooo» esclama Tao travolgendomi, da quel che vedo è quello che più di tutti riesce ad andare oltre la loro abitudine di tenere le distanze, portare "rispetto" per gli estranei o le persone più grandi. È una cosa che mi rallegra.
Qualcuno lo prende per il colletto della maglia e lo trascina via da me, Kris, che rimprovera Tao e mi fa l'occhiolino
«Ya! Hyung! Non esercitare il tuo fascino su Anya» dice Tao sistemandosi la maglia
«Dai sto scherzando, non oserei mai» dice e mi sorride.
«Beh, ragazzi miei direi che ora è il momento per me di andare, ho bisogno di una doccia e di cambiarmi i vestiti. Ci vediamo più tardi alla SM?»
«Ti accompagno» dice all'improvviso Chanyeol
«Ma no dai, non ce n'è bisogno... Posso andare da sola»
«No che non puoi, hai bisogno del nostro autista»
«Oh, è vero»
«Vado a mettermi qualcosa di comodo»
«O-ok...»
Torna dopo poco con una semplice t-shirt nera, dei jeans strappati, occhiali da sole e berretto.
«Sai com'è, devo cercare di non farmi riconoscere...»
«Giusto! Bene ragazzi, ci vediamo più tardi!»
«A dopo!» dicono in coro mentre usciamo di casa.
 

****

 
Arrivati giù, l'autista era già lì pronto. Ma chi l'ha chiamato? Ha un radar?
«Anche l'autista vive in questo palazzo e solitamente a quest'ora è già pronto e aspetta solo una nostra chiamata...» dice Chanyeol
«Come hai fatto a capire cosa stavo pensando»
«...Non lo so... Mi è bastato guardarti...»
«Oh...ok...» questa cosa mi fa sorridere, ci conosciamo da appena 2 giorni e riesce già a capire cosa penso
Nel tratto in macchina guardo la strada fuori dal finestrino. Voglio carpire quanti più punti di riferimento possibili per imparare la strada. Chanyeol se ne sta con il mento poggiato sulla mano con gli occhi chiusi, suppongo non sia un tipo mattiniero.
Certo che Seoul mezza addormentata ha un suo fascino. Vedo solo poche persone in giro, chi apre il suo negozio, ragazze che camminano a passo svelto guardando l'orologio di continuo, uomini ben vestiti che si dirigono verso la metropolitana. Una nuova giornata sta iniziando e sono contenta che la mia sia iniziata con la persona che è seduta accanto a me ora.
 

****

 
Dopo poco lui riapre gli occhi, mi chiede qual è il mio indirizzo e chiede all'autista di accostare.
«Che succede? Non siamo ancora arrivati»
«Andiamo a piedi» risponde lui abbassandosi di più il berretto sugli occhi.
Esco dalla macchina e lo raggiungo dall'altra parte
«Sei sicuro? E se qualcuno ti riconoscesse?»
«Chi vuoi che mi riconosca a quest'ora? Le nostre fans saranno di sicuro ancora a dormire»
«Se lo dici tu...»
Camminiamo in silenzio uno di fianco all'altra per un po' quando lui decide, finalmente, di prendere la parola
«Ieri sera ti sei addormentata all'improvviso siccome non conoscevamo il tuo indirizzo non sapevamo come accompagnarti a casa e abbiamo deciso di farti rimanere a dormire da noi...»
Annuisco in silenzio
«Tao si è subito proposto di portarti in camera sua...» silenzio «...ma io non volevo...»
Mi giro a guardarlo
«Non...volevi?»
«Nel senso, sai com'è Tao no? È appiccicoso...Non volevo che ti mettesse in imbarazzo... Io avevo intenzione di dormire sul divano ma quando ti ho appoggiata sul letto mi hai letteralmente catturato e non sono riuscito ad uscirne, avevo paura di svegliarti... E così mi sono addormentato anch'io... Scusami, alla fine ti ho messa in imbarazzo anch'io...»
«Non fa niente... E poi eri molto più imbarazzato tu di me... Avessi visto la tua faccia!» dico io iniziando a ridere
«Ya! Non ridere!» dice lui prima serio poi iniziando a ridere a sua volta.
Arriviamo sotto al mio palazzo
«Eccoci...»
«Eccoci...»
Ci fissiamo per un tempo indefinito, come se nessuno dei due avesse voglia di salutare l'altro così prendo coraggio e chiedo
«Ti va di salire?»

 

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Capitolo 4
*** Ti va di salire? ***


                                                       


4
 
Entrai per prima in casa
«Permesso» disse Chanyeol guardandosi attorno un po' imbarazzato.
«Ehm, non ho ancora avuto modo di comprare le pantofole per gli ospiti... Vuoi usare le mie...?» gli dico poi fissando le mie pantofole nelle quali non sarebbe entrato nemmeno un suo mignolo.
«No, grazie. Starò scalzo» mi dice sorridendomi
Ci fissiamo all'ingresso senza sapere cosa dire. Ma come ho fatto a invitarlo a salire??
«Beh, vuoi vedere la casa...?» dico cercando di rompere il ghiaccio
«Con piacere!»
Così lo guido in quello che rispetto al loro appartamento sembra uno sgabuzzino, uno sgabuzzino molto carino però!
Finito il giro in 10 minuti, durato così tanto perchè ci siamo messi ad ammirare il paesaggio mattutino fuori al terrazzo, cerco di fare gli onori di casa
«Vuoi un caffè...all'italiana?»
«Come sarebbe questo caffè all'italiana?» chiede lui curioso.
«Beh, per cominciare si fa con questa...» prendo la moka che ho avuto la premura di portarmi dall'Italia sapendo già che qui il vero caffè sarebbe stato più unico che raro
«Uòòò, cos'è sta roba?» esclama lui avvicinandosi e guardando la mia moka come se fosse un reperto alieno
«Da noi in Italia il caffè si fa con questa, e fidati, non ha niente a che vedere con il caffè americano... Ha un sapore più deciso!»
«Nuna... Ti brillano gli occhi... Dev'essere proprio buono!» dice Chanyeol sorridendo.
«Adesso vedrai» dico io accendendo la fiamma del fornello.
Una volta pronto il caffè, gli porgo la tazzina e poggiando la testa sulle mani aspetto che lui lo assaggi.
Una volta assaggiato comincia ad avere un'espressione che non riesco a decifrare, forse non sa bene neanche lui se quello che sta bevendo gli piace o meno.
«È buono!» esclama «hai ragione, ha un gusto molto più deciso rispetto al nostro caffè, mi piace!»
«Davvero?» esclamo io contenta bevendo anch'io, finalmente, un sorso dalla mia tazza.
Accendo la tv, trovandomi davanti ad uno show con 2 presentatori, un ragazzo dall'aria amichevole, con i capelli nerissimi e un sorriso molto bello e un uomo non altrettanto attraente ma dall'aria simpatica.
Resto lì a fissare il primo dei 2, senza capire un cavolo di quello che stanno dicendo, come ipnotizzata e senza accorgermene inizio a sorridere, come un'imbecille diciamocelo, grazie a quel ragazzo sconosciuto.
 Lo sguardo di Chanyeol andava da me alla tv, con un'espressione che era un misto tra "l'abbiamo persa?" e il "heyy, ci sono anch'io!"
«Lui chi è?» chiedo quasi senza pensare.
«Lui? È Lee Seung gi seonbaennim...» risponde lui
«Chiii? Seonbaechè?» chiedo io, dannazione non vedo l'ora di cominciare il corso di coreano, questo comunicare metà in inglese metà in coreano inizia a essere difficile, sia per me che per chi mi sta intorno.
«Si chiama Lee Seung gi, è un cantante, attore, presentatore... è bravo...ti...piace?» chiede lui quasi sussurrando la domanda
«È...interessante... Mi ispira cose positive. Hai detto che è un attore, ha fatto qualche film?»
«Solo drama, sono i nostri telefilm...Li trovi online e in tv, ovviamente, forse puoi trovare anche i sottotitoli per capirci qualcosa...»
Prendo il pc.
«Mi insegni come si fa?» dico io avvicinandomi a lui facendo l'espressione più dolce che potesse uscirmi, lui distoglie lo sguardo si schiarisce la voce e inizia ad armeggiare con internet.
Dopo un'attenta ricerca riesce a trovarmi qualche sito dove seguire questi fantomatici drama e altri siti dove reperire i sottotitoli.
«Wow! Grazie!»
«Di nulla... Questo è uno degli ultimi drama che ha interpretato lui...Magari guardarli ti aiuterà con l'ascolto del coreano, potresti unire l'utile al dilettevole. Molte ragazze vanno pazze per i drama, anche noi al dormitorio ogni tanto ne guardiamo qualcuno...»
«Li guarderò, di sicuro! Gu family book eh? E c'è il ragazzo di prima? Figo!» dico io tutta emozionata. Trovarmi un hobby oltre al lavoro per me era fondamentale una volta arrivata qui.
«Beh, forse ora è meglio che torni al dormitorio... devo cambiarmi per andare alla SM...»
«Sì, anch'io devo farmi una doccia e andare lì... Ma come farai a tornare indietro? Abbiamo lasciato l'autista da un'altra parte...»
«Sarà già qua giù ad aspettarmi, gli avevo detto che volevo passare un po' di tempo con te... Volevo conoscerti meglio...» dice accennando un sorriso mentre io raggiungo tutte le gradazioni di rosso...
Lo accompagno alla porta e lui continua a camminare all'indietro salutandomi e sorridendomi fino a che non deve entrare in ascensore e scendere.
Chiudo la porta alle mie spalle e mi lascio scivolare per terra sorridendo felice.
Io, sinceramente, non lo so cosa mi fa questo ragazzo. Lo ripeto, non ho mai creduto ai colpi di fulmine però se mi sento così ci sarà un motivo e se con tutti i paesi al mondo sono capitata proprio qui e la prima persona con cui mi sono scontrata è stata lui ci deve essere un motivo, per forza.
Con questo pensiero per la mente, andai a farmi una doccia rinfrescante, felice che a breve avrei potuto rivederlo. 


                                                          

Spazio autrice: è la prima volta che scrivo una nota in uno dei capitoli che pubblico. Ci tenevo a ringraziare chi ha dedicato del tempo a leggere quello che scrivo, sono PIENAMENTE CONSAPEVOLE che non sia niente di che, non sono mai stata brava a mettere nero su bianco quello che mi passava per la testa ma stavolta ho deciso di volerci provare. Grazie a chi ha messo la storia tra le seguite, a chi recensirà, sia positivamente che negativamente. Non si finisce mai di imparare ma sto cercando di fare del mio meglio per migliorare.*corre a scrivere il prossimo capitolo*
 

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Capitolo 5
*** Tra poco la rivedrò ***


                                                    

5
 
 
Chanyeol POV
Chanyeol scese e trovò, come previsto, l'autista ad aspettarlo poco più avanti.
Cercando di fare attenzione a non farsi riconoscere dai possibili passanti raggiunse in fretta la macchina.
Non si accorse però che una persona dietro l'angolo lo stava osservando con aria dubbiosa. Sarà stato riconosciuto? Chanyeol non si accorse di nulla.
Una volta arrivato a casa trovò Baekhyun ad aspettarlo con un sorrisetto malizioso.
«Cosa hai fatto fino ad ora? A meno che Anya non abiti ad Incheon, cosa che dubito, mi sa che ci hai messo un po' più tempo del previsto ad accompagnarla a casa» domandò
«Mi ha chiesto se volevo salire a vedere casa sua, poi mi ha offerto un caffè, un caffè buonissimo che si fa con un aggeggio stranissimo! E poi ci siamo messi a parlare di Lee Seung gi...»
«Di Lee Seung gi seonbae? Perchè?» chiese Baekhyun curioso
«L'ha visto in tv e ha iniziato a fare un sacco di domande... ha persino voluto che l'aiutassi a cercare i suoi drama...» rispose Chanyeol quasi infastidito
«Cos'è quell'espressione? Sei geloso? » Baekhyun sarà pure un piccolo demonio ma è pur sempre il suo migliore amico, certe cose le fiuta prima ancora del diretto interessato.
«Ohi, Baek! Che diavolo vai dicendo? Perchè dovrei essere geloso?»
«Mah... Se lo dici tu... allora se le piace il seonbae magari potremmo fare in modo di farglielo conoscere... Che ne pensi?» disse Baekhyun provocandolo
«Fa' un po' come ti pare!» e se ne andò in camera sbattendo la porta lasciando un divertito Baekhyun che aveva iniziato di prima mattina a somministrare la sua dose di fastidio al povero Chanyeol.
Rimasto da solo, Chanyeol si mise a rimuginare mentre prendeva dei vestiti puliti e preparava il bagno per farsi una doccia.
Non sapeva niente di Anya, solo che era italiana, più grande di lui e che, per puro caso, aveva molte qualità che a lui piacevano.
Quando era insieme a lei inspiegabilmente si sentiva in pace, anche se non la conosceva affatto quando erano insieme si sentiva sereno, imbarazzato ma sereno.
E ancora inspiegabilmente si sentiva infastidito se uno dei suoi "fratelli" si avvicinava troppo a lei... A proposito, avrebbe dovuto fare 4 chiacchiere con quel panda di Tao. Doveva smettere di saltarle addosso...
Con quei pensieri si fece la doccia, si vestì e in poco tempo fu pronto per uscire di nuovo e andare alla SM.
Chissà se lei era già lì... Iniziò a sorridere al solo pensiero di rivederla a breve quando si accorse che Baekhyun era sul ciglio della porta a osservarlo con la solita aria divertita.
«Che guardi?» chiese Chanyeol tornando serio.
«Più che guardarti, ti sto studiando... Di solito la mattina non sorridi come un imbecille mentre ti vesti... chissà cosa, o meglio chi, ti passa per la test-» fece appena in tempo a spostarsi per non ricevere una pantofola in fronte.
«YA! Giraffa! Sei impazzito? Potevi rompermi il naso!»
«Così impari a provocarmi» disse Chanyeol avvicinandosi e avvolgendogli una spalla col braccio.
«Dovrò dire ad Anya-ssi di rimproverarti... Sei violento con me!» fece Baekhyun con un faccino da cucciolo indifeso
«Guarda che lei ti ha già inquadrato, sa che sei il figlio del demonio»
«Nessuno resiste al mio aegyo... Riuscirò ad intenerirla...»
«Tu provaci e...»
«e....?» disse soddisfatto Baekhyun che era riuscito ad avere la reazione che sperava in Chanyeol
«e niente, andiamo che rischiamo di arrivare in ritardo! Stavolta dirò a Joonmyun che è colpa tua se siamo arrivati in ritardo!»
«Sì sì, certo, come no...» disse il più basso tra i 2 avviandosi alla porta.
Si chiusero la porta alle spalle e si diressero alla SM pronti per una nuova giornata di lavoro mentre Chanyeol sorrideva di nascosto.


  Spazio autrice: ho voluto scrivere questo capitolo di getto, dovevo approfittare dell'ispirazione. XD Ora direi che posso andare a dormire? Certo che no, ora posso andare a letto a leggere le FF di chi le sa scrivere meglio di me! XD
Grazie a chiunque leggerà~ :D

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Capitolo 6
*** Open arms - Baby don't cry ***





6


 
 
Nel giro di poco tempo mi lavai, mi vestii e mi truccai.
Era andata decisamente meglio rispetto al primo giorno.
Senza dubbio fare le cose con calma e tranquillità era tutt'altra cosa. Mi ripromisi di fare così da quel momento in poi. Presi come al solito la borsa e uscii per andare a lavoro.
Avevo ancora bisogno della mappa ovviamente, ero lì da soli 2 giorni, però iniziavo già a trovare punti di riferimento e avevo imparato per bene la strada per arrivare alla metropolitana e quante fermate dovevo fare.
Una volta arrivata e varcata la soglia del palazzo vedo l'uomo che proprio ieri mi aveva aiutato a capire dove andare venirmi incontro.
«Anya-ssi, il presidente vuole vederla. Può raggiungerlo come ieri al 18° piano nel suo ufficio»
«Grazie mille. Ci vado subito.» Lui si inchina e si congeda, io faccio altrettanto.
Prendo l'ascensore, arrivo al 18° piano e la segretaria che stava seduta alla sua scrivania, vedendomi si alza si sinchina e mi sorride.
Arrivata fuori all'ufficio del presidente, mi schiarisco la voce e busso.
«Avanti, avanti. Prego.»
«Buongiorno... Mi ha fatta chiamare?»
«Ooh, buongiorno buongiorno! Prego si accomodi!»
Entro chiudendo la porta e accomodandomi davanti a lui.
«Allora, come andiamo? Com'è andato il primo giorno con i ragazzi? Si trova a suo agio?» una valanga di domande.
«Sì, sì! Mi trovo davvero molto bene con tutti loro! Abbiamo avuto modo di passare del tempo insieme e, inutile dirlo, mi hanno già accettata. Mi sento già una di loro!»
«Mi fa molto piacere sentirlo. In effetti questi ragazzi sono delle persone molto socievoli, non avevo dubbi.»
«Doveva dirmi altro?»
«Sì, una cosa che ieri mi è sfuggita...Sono sicuro che lei è un tipo ragionevole, come ben sa questi ragazzi sono molto famosi tra le ragazze, e non gli è permesso avere relazioni sentimentali. Volevo solo avvisarla.»
è un avvertimento o un consiglio, il suo sguardo mi ha messo i brividi... Non vuole che io diventi troppo intima con i ragazzi, o almeno fino a un certo punto. No relazioni amorose. Non devo innamorarmi di nessuno di loro e devo far sì che nessuno si interessi a me...
«O-ok... » dico cercando di sembrare più convinta di quel che sono mentre lui con un solo sguardo sembra leggermi dentro.
«Ma ora vada, non voglio trattenerla ancora. Buona giornata!» dice tornando di nuovo l'uomo simpatico solito, anche se il suo sguardo ha un non so che di spaventoso...
«Buona giornata a lei...presidente.»

****

Esco dalla stanza e vado dritta alla sala prove, dove trovo una parte del gruppo.
«BUONGIORNOOOO~» urlo ai presenti.
«'giorno!» mi salutano in coro.
«ma dove sono gli altri? Non vedo Jongdae, Kyungsoo, Baekhyun e Luhan»
«Sono andati a esercitare la voce nell'altra sala prove. Vuoi andare ad ascoltarli?» chiede Joonmyun
«Sìììì, mi piacerebbe tantissimo!»
Così andiamo tutti insieme in quest'altra sala prove. Trovo i 4 in fila che cantano una canzone completamente in inglese, non una loro suppongo.
"Open arms"1 e appena sento le loro voci dal vivo vengo colta da una sensazione che non riesco neanche a descrivere. Una grande voglia di piangere e gli occhi lucidi.
Una volta finita la canzone tutti notarono il mio stato d'animo e Kyungsoo mi venne incontro sventolandomi la mano davanti al viso
«Anya-ssi? Sei ancora tra noi?» disse
Fu allora che mi scappò una lacrima
«Oddio, scusatemi...Non so che mi è preso, siete stati così bravi che mi sono emozionata» dico io sfregandomi gli occhi
Kyungsoo quasi allarmato resta a bocca aperta non sapendo come comportarsi, si guarda intorno cercando qualcosa, si avvicina alla sua borsa prende un fazzoletto e me lo porge. Lo ringrazio e inizio ad asciugarmi le lacrime.
Improvvisamente sento un braccio intorno alle spalle, mi giro e scopro che si tratta di Chanyeol
«Nuna~ dillo che piangi per la brutta faccia da cammello di Jongdae»
«Yaaa! Perchè mi dici questo!» rispose Jongdae che però era chiaramente divertito, iniziammo tutti a ridere di gusto.
«Bene dai, cantiamo un'altra canzone per Anya?»
Si allontanarono e iniziarono a discutere in gran silenzio sulla canzone da cantare per me. Una volta deciso vidi Luhan venire verso di me, prendermi per le spalle e guidarmi verso una sedia, spingendomi verso il basso per farmi sedere
«Questo è il tuo posto riservato in prima fila» e si sedette accanto a me.

****

I 4 a cantare questa volta erano Chanyeol, Baekhyun, Kyungsoo e Joonmyun.
Iniziarono a cantare e tutti e 4 guardavano nella mia direzione, come se mi stessero dedicando quelle parole. Peccato che a parte le frasi in inglese riuscivo a capire praticamente niente. Riuscii a capire però che la canzone si chiamasse "Baby, don't cry"2, mai canzone fu più azzeccata per quel momento...
C'era una frase "When you smiles, sun shines" in cui tutti e 4 guardarono nella mia direzione facendomi segno di sorridere e io ubbidii.
Chanyeol aveva un assolo rap, che fece serissimo guardandomi intensamente negli occhi, inutile dire che stavo per cadere dalla sedia. Mi ripromisi di andare a leggere la traduzione di quelle strofe una volta tornata a casa.
Quando la canzone finì mi alzai in piedi e iniziai ad applaudire
«Siete bravissimi! Oltre a saper ballare divinamente siete degli ottimi cantanti»
Ci raggiunsero tutti e 4, sollevati del fatto che io avessi smesso di piangere.
Il resto della mattinata passò tranquillamente. Loro si esercitavano e io sfogliavo fascicoli con loro foto per vedere lo stile che avevano avuto nelle varie esibizioni. Volevo essere all'altezza della situazione ed ero concentratissima.
Qualcosa di freddo sul collo mi fece sobbalzare. Vidi Kyungsoo dietro di me che mi porgeva una bottiglia d'acqua fresca sorridendomi.
«Se non fai attenzione rischi di essere risucchiata da questo fascicolo» disse sedendosi vicino a me
«Lo so, ma ci sono così tante cose da sapere! Ho paura di non essere all'altezza delle vostre aspettative...»
«Andrai bene...» poggiò la testa all'indietro e chiuse gli occhi.
Non so perchè ma mi sentivo a mio agio con lui. Se con gli altri c'era ancora un po' d'imbarazzo, con lui no. Mi sa che mi ero fatta un amico. Parlammo del più e del meno, del posto in cui vivevo, di quello che mi piaceva fare, mangiare etc e lo stesso fece lui con me, mi raccontò dei tempi della scuola e di come aveva deciso di diventare un cantante. Passò il tempo velocemente e Jongin venne a chiamarci per andare a pranzo così ci alzammo e raggiungemmo il gruppo.
Quando Chanyeol ci vide arrivare insieme fece una faccia un po' strana, lo vidi parlare da lontano con Kyungsoo, sembrava fargli un sacco di domande alle quali il più basso rispondeva tranquillamente, facendo spallucce di tanto in tanto. Chissà di che parlavano.
«Ragazzi oggi vi va la pizza?» propose Joonmyun
Tutti erano d'accordo e ci dirigemmo in una pizzeria che si chiamava "Napoli pizza" , mi sentivo quasi a casa. Tutti ordinarono quello che volevano, io cercai di prendere quello che più si avvicinava ai miei gusti visto che della tipica pizza italiana sembrava avere poco.
«Nuna~ in Italia è molto buona la pizza, vero?» mi chiese Tao mentre addentava un pezzo della sua.
«Beh sì, c'è da dire che io vengo da Napoli...la patria della pizza...»
Calò il silenzio, tutti rimasero a guardarmi a bocca aperta.
«Uwaaaaaaa~ Jinja[davvero]??»  dissero quasi tutti in coro
«Sì... La pizza da me è molto buona, magari qualche volta ci facciamo un viaggio a casa mia e vi faccio da guida!»
«Ti prego sììì!Hyung chiedi il permesso al presidente? Ti preeeegooooo» Ecco Tao che inizia a stressare Joonmyun
«Dobbiamo prima completare tutti gli impegni che abbiamo, e ne avremo per qualche mese... Quindi per adesso penso sia fuori discussione»
Tao mise il broncio.
«Dai, guarda che non scappa mica! Possiamo andarci in qualunque momento» dissi io cercando di rassicurarlo e lui mi sorrise di nuovo.
Finimmo di mangiare la pseudo-pizza(non era male ma da italiana non posso far altro che fare paragoni) e ci avviammo di nuovo alla SM.
Guardando l'orologio come al solito dissi ai ragazzi che era arrivato il momento di separarci.
Quel giorno avrei iniziato il mio corso di coreano in una scuola privata e non volevo arrivare in ritardo.  Stavolta però iniziammo a scambiarci le varie info di base, numero di telefono, indirizzi e mi spiegarono come arrivare al loro dormitorio con la metropolitana nel caso avessi avuto voglia di andare a trovarli.
Ci salutammo e mi avviai a casa.

****

Dopo neanche 5 minuti il cellulare vibrò, un messaggio da un numero che non avevo ancora memorizzato

Da:123XXXXXXX9
A: Anya nuna
Testo: Sono Chanyeol, spero non ti dispiaccia se ho chiesto il numero a Joonmyun.
^_~
 
Da:Anya nuna
A:Chanyeol
Testo: Non mi dispiace affatto. Ci vediamo presto. *_*

Corsi verso casa mia felice di aver avuto il numero di Chanyeol, o meglio che lui avesse voluto avere il mio numero e improvvisamente mi rimbombò nella mente quello che mi aveva detto il presidente proprio questa mattina "I ragazzi non hanno il permesso di avere relazioni."
Non so perchè mi sentivo delusa da quella restrizione, mi sembrava insensata, inumana. Perchè dei ragazzi di poco più di 20 anni dovevano avere un tale divieto?
Non riuscivo a capacitarmene. Rimuginai finchè non arrivai nel mio appartamento. Una volta a casa la prima cosa che feci fu andare su youtube a cercare il testo in inglese di "baby don't cry", la lessi tutta d'un fiato fino a che non arrivai alle strofe che Chanyeol mi aveva cantanto così intensamente.
La traduzione diceva questo:
   "On top of the dark shadow of pain, 
on the threshold of farewell
Even if I cruelly fall down,
even that will be for you so I will handle it
Instead, I will give myself to you,
who doesn’t even know me
Don’t cry – instead of hot tears,
show me cold laughter baby "3

Un ragazzo che è pronto a fare qualsiasi cosa per la persona che ama, anche a fare male a se stesso. Era pronto a darsi completamente a lei anche se non si conoscevano e la invitava a non piangere per lui e a mostrargli, invece, una risata spietata(nel caso ce ne fosse stato bisogno).
Rimasi a bocca aperta senza parole. Lui guardandomi negli occhi aveva detto tutto ciò, era una delle cose più romantiche che qualcuno avesse mai fatto per me.
Iniziai a essere triste, perchè avrei dovuto tenere quel sentimento, o qualunque cosa stesse affiorando in me, nascosto. Non potevo trasgredire a quella regola che mi aveva dato il presidente. Non potevo rischiare di mettere in pericolo la carriera di Chanyeol. Avrei tenuto tutto per me e avrei cercato di ignorare quelli che mi sembravano dei segnali da parte sua. Magari mi ero solo impressionata, magari l'interesse era solo da parte mia, magari...
Chiusi il pc e decisi di avviarmi alla scuola privata, un po' di sano studio mi avrebbe aiutato a non pensarci...A non pensare a lui. Questo sarebbe stato il mio segreto.
Ero fottuta. Maledizione.



*Note:
Per le scene in cui cantano le 2 canzoni mi sono ispirata a questi 2 video:
1-Open arms : https://www.youtube.com/watch?v=JKr9GU9emfg
2-Baby don't cry : https://www.youtube.com/watch?v=uJ0gpUfs97o
3-Traduzione inglese presa da : http://colorcodedlyrics.com/2013/06/exo-k-baby-don-t-cry-ineoui-nunmul



Note autrice:
Eccomi con un nuovo capitolo, sto provando ad aggiornare quanto più velocemente riesco e spero che allo stesso tempo troviate passabili i capitoli man mano che vengono pubblicati. Io dal canto mio non sono mai soddisfatta XD
Beh, fatemi sapere se vi è piaciuto! Alla prossimaaaaa~




 

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Capitolo 7
*** Passeggiata ***




7




Iniziai a seguire le indicazioni per la scuola. Era a poche fermate di metropolitana da casa mia.
Guardare i coreani nei mezzi di trasporto è una cosa che mi affascina, c'è chi resta attaccato al cellulare, chi sempre col cellulare guarda una puntata di un drama o uno show televisivo, chi dorme, chi fissa gli stranieri (povera me)... Insomma ce n'è per tutti i gusti!
Arrivata alla scuola cerco l'aula dove si sarebbe tenuta la lezione. Era una di quelle tipiche aule da telefilm, una grande cattedra, file di banchi posizionate su vari scalini, più andavi indietro più eri in alto.
Decisi di mettermi in una fila abbastanza centrale, non volevo fare la parte della secchiona in prima fila ma nemmeno della scansafatiche che si rifugia all'ultima fila. Volevo mantenere un profilo basso, seguire le mie lezioni in santa pace cercando di pensare il meno possibile a quello che mi stava succedendo fuori.
Arrivò il professore, un uomo distinto ma dall'aria disponibile. Dopo una breve presentazione fu il turno di noi studenti di presentarci. C'erano persone di tutte le nazionalità, dagli inglesi e americani, ai francesi, giapponesi e cinesi e c'erano anche 2 italiani che quando hanno sentito che anch'io ero "una di loro" mi hanno rivolto un gran sorriso. La lezione passò piacevolmente, il prof. iniziò a spiegarci le basi partendo dell'alfabeto ai saluti principali. Dandoci anche degli esercizi per facilitarci il compito di imparare in poco tempo l'alfabeto.
Dopo la lezione mi fermai a chiacchierare con i 2 ragazzi italiani, dopo le presentazioni io Marco e Francesco ci incamminammo verso l'uscita.
«Oddio non ci credo di aver trovato 2 italiani in un colpo solo! Non sapete come mi mancava parlare in italiano! Sono 2 giorni che parlo solo in inglese! Di dove siete? » chiesi.
«Siamo toscani e siamo qui per lavorare come ingegneri!»
«Fico! Io invece lavoro come coordinatrice per una casa discografica»
«Deve essere interessante! Hai a che fare con gente famosa? »
«In teoria sì, in pratica io non conosco i personaggi famosi di qui! Ma a quanto pare i ragazzi con cui lavoro sono molto famosi»
Una volta arrivati fuori riconobbi da lontano una figura familiare. Alto, molto alto, fisico slanciato, gambe lunghe, mascherina in faccia e berretto. Ma l'avrei riconosciuto con qualsiasi travestimento, Chanyeol era lì che si dondolava da una gamba all'altra guardandosi i piedi. Appena mi vide con i due ragazzi aggrottò le sopracciglia.
«Ehm... Ragazzi, mi è venuto a prendere un amico! Ci vediamo alla prossima lezione ok? »
«Ok, a presto allora! »li salutai e raggiunsi di corsa Chanyeol che mi aspettava.
«안녕![ciao!] » esclamai, fiera di sfoggiare quello che avevo appena imparato.
«Ohoh! Si impara in fretta qui! » disse lui, non potevo vedere bene il suo volto perché era coperto dalla mascherina ma dal tono di voce posso dire che stesse sorridendo.
«Sono una che mette subito in pratica quello che impara. Comunque, cosa ci fai qui? »
«Non mi andava che tornassi a casa da sola e sono venuto a prenderti appena abbiamo finito di allenarci. Kyungsoo, ti manda i saluti.»
«Oh che carino, ricambia appena lo vedi! »dissi io.
«Allora... Hai fatto già amicizia vedo.... Chi erano quei due...? »
«Sììì... »esclamai «Quante probabilità avevo di incontrare un italiano qui? E a lezione ne ho conosciuti ben 2! Qualcuno con cui parlare la mia lingua! Mi fa sentire più a casa!»
«Mi fa piacere per te... »disse, ma la sua voce faceva trasparire tutto tranne che felicità.
«Hey, cos'è quella voce? Non sarai mica geloso? »scherzai dandogli una gomitata nel fianco.
Si fermò di botto, senza dire una parola e io non riuscivo a decifrare la sua espressione perché aveva il viso coperto.
«Chanyeol...? Tutto ok? Stavo scherzando... »dissi avvicinandomi quando lui improvvisamente riprese vita.
«Scusami, ero un attimo sovrappensiero. Dove vuoi andare? A casa tua, dai ragazzi o vuoi andare a fare una passeggiata da qualche parte...con me? »
Ora lo so che per logica, per quello che mi aveva detto il presidente e per il bene di tutti avrei dovuto semplicemente farmi accompagnare a casa ma fu più forte di me, non riuscii a non essere egoista e a non approfittare di quella proposta
«Portami in un bel posto, Chanyeol... »dissi distogliendo lo sguardo da lui.
«Speravo in questa risposta»disse lui, prendendomi per mano e guidandomi verso un luogo ancora sconosciuto per me ma che sarebbe diventato un bellissimo ricordo.

Camminammo un po', fino a prendere la metropolitana e dopo un bel po' di fermate scendemmo alla stazione Gwanghwamun.
Rimasi estasiata, mi portò in una grande piazza dove c'era una statua di un grande personaggio storico.
«Lui è l'ammiraglio Lee Sun Sin, è il protettore della Corea, ci salvò nell'era Joseon dall'attacco dei giapponesi, il popolo coreano è molto riconoscente»
«Woooow, mi piace tantissimo!»
Iniziò all'improvviso uno spettacolo d'acqua e luce.
«Oh mio dio! Ma è favoloso!!»
Non posso saperlo ma credo che mi brillassero gli occhi, mentre lui sorrideva compiaciuto per il mio stupore.
Iniziai a correre nell'acqua, mentre lui mi guardava da lontano, non c'era molta gente, giusto qualche turista come me.
Gli feci cenno di raggiungermi e mi fece cenno di no, così lo raggiunsi e iniziai a schizzargli l'acqua addosso.
«Ya! No!...Hey...Ferm-» iniziai la mia guerra personale, fin quando non iniziò a reagire e ci ritrovammo mezzi fradici a ridere come due cretini.
Ogni tanto qualche passante ci guardava divertito e lui cercava di coprirsi il volto come poteva per non essere riconosciuto. Mi sentii quasi un po' in colpa per il rischio che stava correndo per me.
Continuammo la nostra passeggiata verso una statua più grande, color oro.
«E lui chi è?» chiesi.
«Lui è Re Sejong il grande, l'inventore del nostro alfabeto. L'uomo più importante della Corea.»
«Oh, capito! Mi toccherà studiare un po'.»
Proseguimmo ancora e vidi una cosa che mi lasciò a bocca aperta.
«E questo? È un cancello?»
«Questo è il Gyeongbokgung, uno dei 5 palazzi reali di Seoul»
«Ci si può entrare??»
«Certo, è possibile entrarci quasi tutti i giorni»
«Mi ci porti qualche volta?» chiesi facendo gli occhi dolci. Lui si schiarì la voce e senza guardarmi negli occhi rispose «Appena avremo una mattinata libera, perchè no.»
«Sììì, grazie!» dissi saltellando e aggrappandomi al suo braccio.
Di rimando lui mi riprese di nuovo per mano.
Restammo un po' in silenzio mentre camminavamo, mi sentivo in imbarazzo ma allo stesso tempo mi sembrava che quello fosse il posto in cui dovevo essere e quella doveva essere la persona con cui dovevo stare. Era tutto perfetto.
Svoltammo a sinistra e mi ritrovai davanti un altro spettacolo che non mi aspettavo.
Un ruscello artificiale credo, che scorreva in città. Luci colorate illuminavano l'acqua persone che camminavano in silenzio, altre che se ne stavano sedute tranquillamente a godersi la calma che dava quel posto.
Camminammo serenamente e arrivati in un punto un po' più isolato ci sedemmo.
«Grazie per questa passeggiata inaspettata.» dissi io guardando dritta davanti a me.
«Grazie a te per avermi permesso di offrirtela» mi disse lui con uno sguardo sincero. Non avevo mai conosciuto un ragazzo con uno sguardo onesto come il suo. E la cosa che faceva male era che non potevo permettermi di far crescere quel sentimento che stava nascendo in me. Lui mi piaceva. Ormai mi era ben chiaro. Lui era famoso, io no. Era più giovane di me. Era proibito e dovevo fare tutto quello che era in mio potere per reprimere tutti i miei sentimenti.
Restammo a guardarci negli occhi per qualche secondo quando quasi all'improvviso parlai senza rendermene conto
«Senti...» non riuscivo più a fermarmi, gli stavo confessando quello che stavo iniziando a provare per lui.
«Sì...?» disse lui, che per non so quale motivo si avvicinò col viso al mio
«Ecco... come dire...» non ragionavo più, stavo parlando contro la mia volontà!
«Dimmi...» disse lui avvicinandosi ancora di più. Park Chanyeol, perchè diavolo ti stai avvicinando a me in questo mio momento di debolezza?
Continuava ad avvicinarsi a me, direi quasi che stesse provando a baciarmi quando improvvisamente squillò il suo cellulare. Sono salva. Posso respirare. Grazie Buddha.
«Ya! Chanyeol-ah! Dove sei?» sentivo la voce di Kyungsoo dall'altro lato del telefono.
«Oh...Sono ancora con Anya...Siamo al Cheonggyeccheon...»
«Al Cheonggyecheon!! Ma sei impazzito? E se qualcuno ti riconoscesse? E se qualche sasaeng prendesse di mira Anya? Ci hai pensato?» sentivo Kyungsoo abbastanza agitato «Non preoccuparti, sono stato attento... non mi ha riconosciuto nessuno»
«Sarà meglio per te! Se crei dei fastidi ad Anya te la vedrai con me! Ricordati di quando ti ho fatto quasi perdere i sensi con il mio strangolamento!»
«Ya! Non minacciarmi! Ora l'accompagno e torno! Chiudo!»
«Che succede?» chiedo cercando di sembrare più normale possibile rispetto a quello che stava per succedere prima della telefonata
«Era Kyungsoo, dice di tornare a casa! Com'è che è così protettivo nei tuoi confronti?»
«Lui è mio amico! Che carino! » dico io con gli occhi a cuoricino suscitando il fastidio del gigante al mio fianco.
Ci incamminammo verso la metropolitana e dopo una mezzora ci ritrovammo sotto casa mia.
«Ah, cosa stavi per dirmi prima che mi chiamasse Kyungsoo?»
Volevi dire "prima che io mi avvicinassi pericolosamente a te", vero?
«Oh, non ricordo... Non sarà stato nulla di importante...» dissi io mentendo, quella telefonata mi ha fatto tornare alla realtà e mi ha fatto recuperare il briciolo di sanità mentale che mi era rimasto.
«Ah... va bene...» disse con un pizzico di delusione
«Beh, allora ci vediamo domani?» dissi io che da un lato avrei voluto che il tempo si fosse fermato, dall'altro invece volevo scappare più velocemente possibile lontano da lui.
«Sì... A domani...» disse lui.
«Allora buonanotte...» feci per girarmi quando lui mi prese per il polso, mi girò verso di sè e mi stampò un bacio dolcissimo sulla guancia.
La mia mentalità occidentale mi diceva che il bacio sulla guancia non era niente di che. Ci vuole ben altro per scuotere una persona. Eppure mi ha quasi fatto rischiare di avere un infarto.
«Buonanotte!» disse lui, girandosi e scappando via lasciandomi sotto il palazzo in uno stato di coma.
Avevo bisogno di una doccia fredda per riprendermi. Non sapevo più come gestire quella situazione. Non sapevo più come gestire me e ora che mi ero convinta di lasciar perdere, tenere tutto dentro, pensare che fosse una cosa a senso unico lui ha fatto di tutto per mandarmi un messaggio ben preciso.
Gli interessavo anch'io, non so quanto, non so in che maniera ma c'era dell'interesse.
Devo seguire il mio cuore o la ragione? Devo essere egoista e provare a iniziare qualcosa o pensare prima di tutto alla sua carriera?
Con quei punti interrogativi mi misi a letto e caddi in un sonno profondo.
 

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Capitolo 8
*** Serata in amicizia ***


8
 
 
Era passata circa una settimana da quella fatidica sera, la mia vita proseguiva come al solito.
La mattina con i ragazzi, dopo pranzo a casa e poi al corso di coreano e la sera alternavo, serata con i ragazzi a casa loro, uscita a cena con i ragazzi oppure serata tranquilla da sola a casa mia, tra una puntata di drama e l'altra...
Il corso mi stava facendo fare tanti progressi. Riuscivo a capire molte più cose, certo ero ben lontana dal sapermi esprimere ma quando riuscivo ad anticipare la battuta di un drama leggendo prima il sottotitolo facevo un trenino(da sola) per casa!
I ragazzi stavano lavorando sodo come sempre ma trovavano sempre del tempo da dedicarmi.
La sera, dopo il corso di coreano facevano a turno per venirmi a prendere.
Non venivano tutti e 12 perchè avremmo dato "leggermente" nell'occhio.
L'unica costante era che Chanyeol non mancava mai.
Chiunque decidesse di venirmi a prendere aveva la sua compagnia. Così mi ritrovavo con Joonmyun, Kyungsoo....e Chanyeol. Minseok, Jongdae...e Chanyeol. Sehun, Luhan e.....indovinate un po'? Chanyeol!
Ci divertivamo molto e prendendoli in coppia riuscivo a conoscerli più a fondo! Avendoli sempre insieme non riuscivo mai ad approfondire la conoscenza mentre ora mi trovo a mio agio con ognuno di loro.
Senza contare che la loro presenza mi salvava da quella di Chanyeol, durante questa settimana siamo rimasti pochissime volte da soli durante le quali io cercavo sempre di tenermi impegnata per non lasciarmi troppo andare. Una vota chiedevo consigli per quanto riguardava dei vestiti, altre informazioni sulle taglie degli altri membri, altre ancora, non ci crederete, parlavamo di drama. Stavo seguendo quello che mi ha consigliato lui, Gu family book, con Lee Seug gi e gli raccontavo le scene che mi avevano colpita, quelle che mi avevano commossa, di quanto mi piaceva Lee Seung gi etc.
«Oddio, Lee Seung gi è favoloso! Lo adoro con questi abiti storici! Ed è così bravo, mi piace il suo modo di recitare e mi piace il suo sorriso amichevole!» dicevo con gli occhi a cuoricino mentre mi divertivo a vedere la sua aria un po' infastidita mentre mormorava tra sè e sè «...non ce l'ha solo lui il sorriso amichevole...».
«Stasera guardo l'ultimo episodio, non sto più nella pelle!»
«Che ne dici di guardarlo insieme?»
Questa non me l'aspettavo... Ma cosa potrà mai esserci di male nel guardare insieme una puntata di un drama? Nulla, no?
«ok... Perché no? Vieni a prendermi stasera dopo la scuola e torniamo a casa insieme? »
Mi rivolse un sorriso luminosissimo «ci sto! Porterò qualcosa da sgranocchiare durante la visione»
«affare fatto! »
Ma sì,  è solo una serata tra amici....
«sai, ultimamente mi sembrava che mi stessi evitando.... » disse all'improvviso.
«...cosa? Ma come ti viene in mente...? » Hai ragione,  ci stavo provando.
«mi sembrava che facessi di tutto pur di  non stare con me... » disse mettendo un adorabile broncio
« ma no, mi comporto come al solito, dedicando il mio tempo a voi ragazzi... » Perdonami.
«Sarò paranoico... » Perdonami Chanyeol,  è soprattutto per il tuo bene.
 
                                                                ****
 
Il pomeriggio passò tranquillamente,  tornai a casa, misi in ordine, mi preparai ed andai a seguire la lezione.
Oramai stava diventando tutto familiare,  il professore,  i compagni. Avevo fatto qualche amicizia, comunicavamo metà in inglese metà in coreano. E poi c'erano i 2 italiani che mi permettevano di non scordarmi la mia lingua madre.
«Che fai stasera? »chiese uno di loro alla fine della lezione
«starò a casa, guarderò un drama.. » restai vaga. Non potevo certo dire che avrei guardato un drama con una super star coreana...
«hai voglia di venire a bere qualcosa con noi? Abbiamo scoperto un localino niente male! »
«mi spiace,  proprio stasera non posso...magari un'altra volta... »
«dai, non farti pregare! »
Che insistenza. E ora come me la svigno?
Alle mie spalle sentii qualcuno che si schiariva la voce, non dovetti girarmi per capire chi fosse.
Si avvicinò a noi senza esitare, senza pensare che magari qualcuno avrebbe potuto riconoscerlo. Era davvero alto, più alto dei 2 italiani, si fermò al mio fianco.
Mi lanciò uno sguardo interrogativo, che io interpretai come un"tutto ok?" annuii.
«chi è,  il tuo ragazzo? »chiesero.
«certo che no! Ma che dici!? » risposi nel panico.
Chanyeol che non capiva una mazza di quello che ci stavamo dicendo ma che mi vide decisamente agitata mi prese di scatto la mano e mi trascinò via.
«ci vediamo domani a lezione, ciaooo» riuscii a dire loro mentre venivo trascinata dal gigante.
 
 
****
 
Poco più avanti ci fermammo esausti e col fiatone.
« Come mai hai iniziato a correre?» chiesi.
« Mi sembravi in difficoltà...» disse lui tornando in posizione eretta respirando a pieni polmoni.
Mi fece tenerezza, quel gigante che infondo era tanto gentile. Che a modo suo provava a proteggermi. Sorrisi.
«Beh, andiamo a casa? Hai portato qualcosa da mangiare?»
Mi fece vedere una busta piena di snack e un pacco di fazzolettini.
« e quelli?» chiesi indicando i fazzoletti.
«ti serviranno, fidati di me...» disse lui avviandosi prendendomi, come ogni volta, per mano.
Arrivammo a casa mia, mi cambiai i vestiti per stare più comoda, presi qualche ciotolina per metterci le varie cose da sgranocchiare e ci mettemmo comodi sul divano a guardare l'ultima puntata del drama.
Eravamo entrambi concentrati e ad un certo punto sentii la sua mano sulla spalla.
Sembrava la scena di uno di quei film romantici dove lui fingeva di stiracchiarsi e il suo braccio capitava per caso sulla spalla della ragazza. Non dissi niente, anche perchè non ci trovavo niente di male e oltretutto iniziai a capire a cosa mi servissero i fazzolettini. Iniziai a piangere in modo vergognoso, ma non mi importava, per qualche strano motivo non mi dava fastidio che lui mi vedesse in quello stato, anzi. Sentivo che con la mano mi accarezzava la spalla per darmi conforto mentre senza ritegno consimavo un fazzolettino dopo l'altro.
Il drama finì, lui si alzò per iniziare a ripulire e io ero ancora seduta sul divano, con gli occhi di tutte le gradazioni di viola che tiravo su col naso.
« Hey, sei ancora tra noi?» mi chiese a un certo punto.
Alzai lo sguardo verso lui.
«è stato bellissimo. La cosa più bella che abbia mai visto. Questo drama è un capolavoro.» dissi nella commozione.
Lui mi sorrise e mi accarezzò una guancia asciugandomi una lacrima. D'istinto poggiai la mano sopra la sua e lui divenne molto serio.
Rendendomi conto di quel che stava accadendo mi alzai di scatto per scappare da quella situazione e iniziai a camminare dandogli le spalle.
Non feci molti passi che mi bloccò abbracciandomi da dietro.
«C-Chanyeol?...» balbettai poggiandogli le mani sulle braccia.
«Solo un po'... resta così solo un po'...» rispose.
Restammo in quel modo per un paio di minuti, durante i quali ho rischiato l'infarto 747 volte. Mi diede un bacio sui capelli e mi lasciò andare.
«Ti spiace se uso un attimo il bagno e poi vado via?» chiese senza guardarmi troppo a lungo negli occhi.
«C-certo, fai pure...» risposi facendo lo stesso.
Mentre lui era in bagno, iniziai a pulire e sistemare la casa. Buttai le buste degli snack, e gli avanzi dalle ciotole. Posai tutti nel lavandino e iniziai a lavare. Mi sarei messa anche a fare le flessioni, tutto pur di non pensare a quello che era appena successo. Sentii la porta del bagno aprirsi e il mio stomaco fece un salto carpiato all'indietro. Chanyeol si appoggiò affianco a me sorridendomi.
«Tutto ok?» mi chiese.
«S-sì, certo. Tutto a meraviglia.» dissi senza guardarlo.
«Sicura...? ti ho spaventata?»
«Ma no... tranquillo... Capita di abbracciarsi, tra amici»
«Già...» disse mentre con una mano mi accarezzava la testa spettinandomi. «Beh, sarà il caso che io vada...»
«Ti accompagno!»
«Ma no, dammi solo il tempo di chiamare il nostro autista. Sarà qui in un attimo.»
E così fu. Ci salutammo davanti alla porta e tanto per cambiare mi schioccò, di nuovo, un bacio sulla guancia scappando subito dopo.
Lo guardai dall'alto mentre correva verso la macchina e vidi anche che poco più avanti c'era qualcuno che guardava nascosto in penombra. Allora non ci feci molto caso e non sapevo nemmeno cosa mi aspettasse.
Comunque, avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno e in quel momento mi venne in mente una sola persona a cui chiedere aiuto, presi il cellulare e scrissi un messaggio su kakaotalk. 






Spazio autrice: Sono tornaaaaataaaaaaa *ah, te n'eri andata? non ce n'eravamo accorti* <.<
Ci ho messo una vita per finire questo capitolo, non ero mai abbastanza ispirata e ho pensato molte volte di abbandonare il progetto perchè mi sembra poco interessante, date anche le poche recensioni. Ma sono solo alle prime armi, suppongo ci siano passati un po' tutti all'inizio quindi l'unica cosa che posso fare è continuare a scrivere nela speranza di suscitare l'interessa di qualcuno
Detto ciò, vado a dormire. Fatemi sapere se vi è piaciuto o ha fatto completamente schifo XD




 

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