Oltre il mare, oltre le stelle

di Neferikare
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alleanze... di sabbia ***
Capitolo 2: *** Benvenuto a bordo! ***



Capitolo 1
*** Alleanze... di sabbia ***


-Come lo troviamo un uomo che si trasforma in sabbia in un deserto? E' un'impresa impossibile!- si lamentò Olymphia vedendo che erano ormai nei pressi di Alabasta
-Credevo che dovessimo trovare Crocodile, non cercarlo!-
Nova rimase impassibile: -Non lo cercheremo, sarà lui a trovare noi- rispose con calma -Prometheus, perchè non usi i tuoi poteri di metamorfosi per fare qualcosa di utile?- chiese al compagno vicino.
-Oh certo, e in cosa dovrei trasformarmi? Una mosca? Un cactus? Un ammiraglio della marina?- disse con sarcasmo -Ah no aspetta! Perchè non in Doflamingo così mi cercherà per uccidermi?- guardò il capitano in cerca di un segno di scherzo, invece Nova annuì a quelle parole.
Nonostante fosse abbastanza scosso da quell'idea rispettò gli ordini: ci vollero pochi secondi perchè dalla sua forma normale si tramutasse in una perfetta copia di Doflamingo.
Azure cadde a terra ridendo: -Oddio! Oddio!- esclamò asciugandosi le lacrime di divertimento -Quel piumino rosa ti dona!- fece notare ancora con le lacrime agli occhi mentre sbatteva i pugni per terra.
Prometheus si fece dubbioso: -Ah-ah-ah- rispose con tono offeso -Sono io quello che andrà a morire per colpa di un pugno di sabbia idioti! E poi questo coso pizzica, è scomodo e pesante!- disse iniziando a divincolarsi nel piumino -Ed ora?-
-Ed ora inizi a fare l'idiota, proprio come Doflamingo- rispose secca Olymphia mentre andava a nascondersi sotto una roccia con gli altri per non rischiare di mandare tutto a monte; il ragazzo, ormai stanco di tutte quelle risatine, obbedì: prese a cercare di controllare un cactus ma ebbe ben poca fortuna, poi ci riuscì con una lucertola che passava di lì fino a quando la poveretta non morì d'infarto.
Non passarono nemmeno venti minuti e sentì un fruscio alle sue spalle: pensò che finalmente Crocodile avesse deciso di farsi vedere e invece niente, era solo un mucchietto di sabbia che mossa dal vento si spostava da una duna per depositarsi su un'altra.
Sarebbe stato normale, se ci fosse stato vento.
Prometheus non abbassò le difese e non si lasciò distrarre, fino a quando la sabbia andò a creare un immenso drago che puntava dritto verso di lui.
-Sables Drako- sentì in lontananza.
Gli bastò fare un paio di salti per scansarsi dalla traiettoria del mostro, se non fosse che non si era ancora abituato a quel corpo e cadde a terra come un principiante e l'unica cosa che riuscì a fare fu gettare il piumino in faccia a quell'animale di sabbia.
La creatura, confusa, si fermò a qualche centimetro da lui facendogli respirare solo qualche particella di sabbia che, nel peggiore dei casi, gli avrebbe procurato solo un brutto mal di gola. Finalmente, dopo attimi che sembrarono eterni, vide ciò per cui erano andati fin lì: Crocodile era a cinque metri da lui, impassibile come al solito, a contemplare la scena senza dare un minimo segno di voler combattere; gli si avvicinò in modo circospetto, come se si aspettasse un attacco da un momento all'altro: -Che diavolo stai facendo?- fu l'unica cosa che gli disse con aria allibita.
Prometheus si rimise in piedi come riuscì, faticando a reggersi su quelle gambe che erano il doppio delle sue: -Ehm- cercò di trovare cosa dire -Ah sì!- continuò aggiustandosi gli occhiali -Sono qui per... ehm... ucciderti?- sibilò con falsa ironia.
Crocodile continuava a guardarlo sbigottito: -Questo non mi sembra un comportamento da te- sentenziò iniziando a studiarlo da capo a piedi -E infatti non lo è- continuò con aria saccente. Ci vollero pochi secondi perchè il dolore si diffondesse a tutto il corpo: la carne lacerata dall'uncino dell'uomo iniziò a bruciargli come se stesse andando a fuoco e così perse la concentrazione e tornò alla sua vera forma. Nova guardò la scena preoccupata: lo stava per ammazzare, doveva proteggere il suo compagno; prima di lei Neptune intervenì prontamente: -Eternal Waterfall!- disse innalzando un enorme muro d'acqua che sommerse letteralmente tutta la zona e l'orizzonte-
-Così lo ammazzi!- osservò iraconda Nova che non perse tempo e alzò le braccia al cielo e divaricò leggermente le gambe: -Shining Nova!- esclamò mentre apriva delle enormi ali bianche ed un immenso punto di luce bianca ed azzurra illuminò il cielo inaridendo l'acqua che prima sommergeva quel deserto.
Dovettero aspettare più di due minuti prima che la luce iniziasse a diradarsi, poi finalmente Nova poté correre in soccorso di Prometheus: iniziò a studiare la ferita e capì che era troppo profonda perchè potesse curarsela da solo; si girò verso Crocodile, a terra stremato che respirava a fatica, sicuramente consapevole che nemmeno le sue capacità avrebbero potuto tenere testa all'oceano d'acqua che Neptune gli aveva scagliato contro.
Nova gli si avvicinò lentamente e gli si sedette vicino: -Sapevi che non si trattava di Doflamingo fin dal momento in cui abbiamo messo piede in questo deserto vero?-; Crocodile iniziò a ridere -Siete bravi a quanto pare- confermò quasi soddisfatto; Nova lo guardò con aria di rimprovero:-Saresti potuto morire, eri consapevole che non saresti riuscito a prosciugare tutta quell'acqua vero?- cercò di sdrammatizzare in una situazione ormai più calma di prima; l'uomo si mise a sedere tenendosi una mano all'altezza del cuore: -Che devo dirti? Che lo sapevo? Tanto tu e la tua amica lo sapete già no?- disse rivolgendosi verso Olymphia: come sapeva della sua capacità di oracolo?
Possibile che lo sapesse davvero o stava solo andando a caso?
-Tu sai chi siamo?- chiese curiosa di sentire la risposta; Crocodile cercò di rimettersi in piedi alla bene e meglio con una certa fatica: -Dovrei saperlo?- rispose -Se siete della Marina potete dirlo subito così ho il tempo di decidere chi ammazzare per primo.- affermò sistemandosi il cappotto sulle spalle -Se non è così con il vostro permesso torno a fare ciò che stavo facendo prima che arrivaste voi con la vostra scenetta, poco convincente aggiungerei.- concluse mettendosi a ridere.
Nova stava per perdere la pazienza e pregava che non facesse caso alle ali che aveva ripirgato sulla schiena dopo il suo attacco: -Tu verrai con noi, per favore- gli disse con tono superiore -Non costringermi a convincerti con i miei metodi.- fece con tono intimidatorio.
Crocodile nemmeno la guardava: -Impressionante, ne hai di coraggio.-
Olymphia aspettava solo un cenno di Nova per attaccare: dovevano fare il modo che non potesse andarsene, era il minimo dopo aver girato mezzo mondo per trovarlo;
-Credi che non abbia capito ciò che avete in mente?- disse Crocodile girandosi divertito -Sono stata abbastanza tempo ad Impel Down per capire che quella è algamatolite. Se è combattere ciò che volete fare non ho tempo da perdere qui.-
Neptune perse la pazienza: -Non troverai Pluton!- gli urlò contro -Mio padre la nascose da quelli come te, per questo sei destinato a non poterla trovare, mai!-
L'uomo la guardò come se stessero per iniziare uno scontro: -Quindi sapete dove si trova Pluton?- chiese; Nova maledì il momento in cui l'amica aveva aperto la bocca, strinse i pugni e si fermò a riflettere: -Siamo shylar, sono stati i nostri antenati a costruire le armi ancestrali, è ovvio che sappiamo la loro collocazione. Ma non te la diremo, se è questo ciò che vuoi sapere.-
Sapeva di aver finalmente toccato un punto abbastanza delicato da fargli abbassare la guardia.
-Shylar, immaginavo.- riflettè Crocodile ad alta voce -Un popolo che si isola in un arcipelago sperduto nel nuovo mondo deve essere davvero terrorizzato se nemmeno con le armi ancestrali è in grado di difendersi.- la provocò e Nova rispose di tutto punto: -Abbiamo già dato abbastanza a voi uomini, non serve che vi consegniamo anche le armi ancestrali. Ma se ci tieni possiamo fare un patto.-
Crocodile alzò lo sguardo e stette ad ascoltarla: -Noi cerchiamo le undici supernove e la flotta dei sette, dobbiamo eliminarli tutti per motivi molto più seri di quanto pensi.
Tu sei stato nella flotta dei sette e conosci chi ne fa parte, sai meglio di me che non si possono sottovalutare soggetti come quelli, per questo siamo venuti fino ad Alabasta: abbiamo bisogno di alleati oltre al Governo e guarda caso sappiamo che sei in possesso dei poteri di un Rogia.
Chi si allea con noi è sotto la protezione del Governo Mondiale e della marina: tu aiuti noi a sconfiggerli e noi ti diamo tutto ciò che ti serve per vendicarti contro Doflamingo con l'aiuto della Marina. E soprattutto ti consegneremo Pluton se proprio ci tieni.- spiegò tutto d'un fiato –Ma devi venire con noi.-
Crocodile rimase in silenzio per qualche secondo: -Hai una minima idea delle persone a cui stai dando la caccia?- chiese in modo arrogante –Tu non sai nemmeno chi siano i membri della flotta dei sette né delle supernove, secondo te perché sono così famosi eh? Di certo non hanno fatto la fine del sottoscritto non ti pare?- disse mentre se ne stava andando, e questa volta non sarebbe tornato indietro.
Era ormai ad un paio di metri quando Olymphia gli bloccò la mano destra con la catena che teneva al fianco e lui iniziò a ridere –E brava ragazzina- si complimentò –Ed ora cosa pensate di fare?- chiese curioso di sapere la risposta.
Nova scosse la testa e lo guardò divertita: -Ora andiamo sulla nostra nave, e non provare a scappare-;
-Come pensi che possa fare?- gli fece notare Crocodile –Comunque va bene, mi comporterò come un ostaggio.-
-Non sei un ostaggio, un… ehm, passeggero ecco.- spiegò lei.
-Incatenato, interessante- concluse ridendo mentre con Nova e gli altri sia avviava alla nave.
Quando salì la ragazza gli bloccò entrambe le braccia all'albero maestro per assicurarsi che non sarebbe sparito nuovamente; ad aspettarlo c’erano i tre ammiragli della marina:
-Mi consegnate alla Marina- si lamentò - Non potevo chiedere di meglio che fare la fine di Ace.-
Nova fu sorpresa di quella reazione: fino a quel momento aveva visto Crocodile come quello che, dopo essere stato espulso dalla flotta dei sette e sbattuto ad Impel Down e dopo essere stato umiliato da Doflamingo, aveva rinunciato a riprendersi il suo posto ed era sparito da tutto e tutti, ed ora si preoccupava che lo riportassero ad Impel Down.
-Non preoccuparti Crocodile- lo rassicurò Kizaru –Non siamo qui per riportarti da Magellan, piuttosto è stata la signorina Nova a chiederci di assicurare ad entrambi che la Marina è disposta a considerarti, come dire, un alleato come loro.-
-E considerati fortunato che non ti abbiamo già eliminato quando potevamo- intervenne Akainu -Ciò che ho fatto ad Ace avrei potuto fartelo ad Impel Down. Dovresti ringraziarci.-
Azure, vedendo che la situazione si stava complicando, intervenne e fece calmare tutti: -Ehm, qui dovremmo sugellare un patto signori.- ricordò agli ammiragli.
Aokiji annuì per primo e si avvicinò a Crocodile: -Se dai loro una mano allora la Marina ed il Governo potrebbero chiudere un occhio sul tuo passato, e direi che ti potrebbe far comodo. In caso contrario Impel Down ha ancora posti liberi.- spiegò secco.
Crocodile vide di non avere molta scelta: poteva aiutare quel branco di ragazzini, ci avrebbe guadagnato l'umiliazione di Doflamingo dopo tutto qul tempo.
Ed avrebbe avuto Pluton, finalmente.
-E va bene, accetto di allearmi con la Marina.- rispose -ma niente scherzi.-; Akainu sorrise compiaciuto e fece ciò che aveva stabilito con Nova poichè con una mano afferrò il polso destro a Crocodile e con l'altra, che nel frattempo si era ricoperta  parzialmente di lava densa e rossa, glielo strinse fino a farlo sanguinare, fino a quando capì che il marchio degli shylar si era impresso sulla carne: si trattava di un piccolo drago stilizzato con le ali spiegate, ma non sapeva ancora bene di cosa si trattasse.
Crocodile trattenne a fatica il dolore e quando Aokiji intervenne con la sua lama di ghiaccio per evitare che morisse dissanguato gli sembrò di aver perso completamente la sensibilità alla mano: durò poco più di una decina di secondi che sembrarono eterni, poi Olymphia intervenì togliendogli la catena di algamatolite lo lasciò stare per qualche minuto per dargli il tempo di riprendersi.
-Da questo momento- spiegò Kizaru -Sei un alleato della Marina, e quando un membro della flotta dei sette verrà sconfitto prenderai il suo posto.
Con loro- continuò indicando Nova ed i suoi compagni -Dovrai arrivare alle supernove e, quando anche loro saranno stati eliminati, a Doflamingo e alla distruzione di Dressrosa.
Vedi di non ripensarci.- terminò quasi avesse fretta di tornare alla loro nave.
Quando se ne andarono tutti e tre Nova guardò Crocodile che cercava di rimettersi in piedi:
-Posso chiamarti Croco?- chiese curiosa;
-Provaci e giuro che appena riesco ad alzarmi ti apro in due come il tuo amico.- rispose guardandola offeso; lei non ci fece troppo caso e gli mise una mano sulla spalla: - Benvenuto a bordo, Croco.- terminò ridendo.

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Angolino dell'autrice
Non la considero la mia migliore fanfiction ,ma non è nemmeno malaccio xD
Che dire? Non molto dato che non sono successe molte cose D:
Va beh, se avete qualcosa da dire ditemi pure :D

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Capitolo 2
*** Benvenuto a bordo! ***


Crocodile se n'era andato nella stanza che Azure gli aveva assegnato da ordine di Nova; lei era ancora fuori, affiancata da Olymphia: -Ora possiamo partire alla volta di Amazon Lily a cercare Boa Hancock e le sue sorelle?- chiese al proprio capitano; Nova continuava a guardare l'orizzonte e la luna che stava lentamente sorgendo dal mare:
-Prima di partire voglio parlare con Crocodile: sono successe troppe cose e troppo velocemente, ho paura che non possa capire ciò che il marchio significa e lo prenda come una semplice tortura.- comunicò alla compagna che capendo annuì.                                                                                                                                    
Dopo aver sceso le scale entrò nella stanza dove lui se ne stava seduto sul letto a fissarsi il polso che recava quel simbolo di cui non capiva il significato: -Che vuoi ancora?- chiese secco -Altre sorprese?-
Nova si sedette dall'altra parte del letto: -Vorrei spiegarti quello che è appena accaduto, so che sei piuttosto confuso al riguardo.- cercò di spiegargli.
Crocodile non fece nessun cenno, così lei iniziò a parlare: -E' il marchio che distingue gli shylar che collaborano con la Marina da quelli che non lo fanno, e vale anche per chi non è uno shylar naturalmente- spiegò per prima cosa -E' in grado di proteggere chi lo possiede dalla maggior parte degli attacchi non fisici e da quelli che consistono in una manipolazione fisica e mentale.- terminò ma vendendo che era disinteressato aggiunse un'informazione che sapeva voleva avere -Come quelli di Doflamingo. Ho chiesto ad Akainu di dare anche a te il marchio, dato che dovrai praticamente starci vicino tutto il tempo quando tornerai nella flotta dei sette, e non possiamo permetterci che riesca a controllare anche te come.-
-Molto interessante davvero, ma potevate avvisarmi prima.- si lamentò -Non c'era bisogno di incatenarmi come un animale.- la rimproverò riprendendo a fumare come se lei non ci fosse.
-Non potevamo permetterci di fallire e di perdere le tue tracce ancora una volta: siamo venuti qui da Akawanna per trovarti e non potevo tornare da mio padre senza buone notizie.-
si giustificò fissandosi le mani -E comunque è finito tutto per il meglio, nessuno si è fatto più male del dovuto.-
Crocodile si alzò in piedi e si mise a fissarla: -Posso almeno sapere con chi ho a che fare o dovrò aspettare anora molto?- chiese con fare arrogante.
Nova lo guardò come se aspettasse quella domanda: -Certo- rispose convinta -Il mio nome è Nova Seyfert e sono a capo di un gruppo di shylar con il compito di trovare ed eliminare le minacce che infestano il Nuovo Mondo proteggendo l'isola di Raftel.
Come avrai notato sono in possesso dei poteri di un frutto del diavolo che mi permettono di assumere una forma diversa da quella umana e di controllare lo spazio ed il tempo dove si muove questa terra.-
-Quello che hai fatto nel deserto è frutto dei tuoi poteri vero?- chiese
-Sì, posso creare stelle e buchi neri per proteggermi o per attaccare, è utile di solito.
Ora dovrei parlarti degli altri- disse riprendendo fiato -Olymphia è un oracolo, prevede il futuro e conosce il passato di tutti, ma non il suo.
E' nata così, senza mangiare frutti del diavolo, per cui è stata guidata verso la conoscenza delle arti mediche di Akawanna e dei loro impieghi; sa farsi valere quando serve, non è così dolce come sembra.- si interruppe ridendo -Poi c'è Prometheus; i suoi poteri derivano da un frutto e consistono nel poter cambiare forma a piacimento e, se si tratta di pesone, può assumerne anche i poteri e le debolezze. Diciamo che è il novellino, non combatte come me e gli altri, no ncosì bene.
Neptune è invece una sirena in grado di richiamare i Re del mare, ma i suoi poteri gli permettono di assumere una forma umana; controlla tutto ciò che ha a che fare con l'acqua, da una goccia fino ad un oceano, ma non è molto paziente come hai notato.
Azure è come una sorella per lei, ma a differenza di Neptune controlla i metalli grazie ad un frutto; è più pericolosa di quanto possa sembrare dalla sua faccia angelica, non ti conviene farla arrabbiare..- terminò facendo un profondo respiro -Questi siamo noi, ecco fatto.- terminò.
Crocodile rimase in silenzio per qualche minuto: -Bene.- rispose.
-Bene?- ripetè Nova -Sai dire solo questo? Ti ho detto tutto di noi, un po' di entusiasmo!- lo rimproverò iniziando a sbracciarsi come un'isterica.
-Entusiasmo? Vediamo: mi avete pedinato fino ad Alabasta, incatenato, marchiato a fuoco e chiuso qui dentro, dovrei essere entusiasta?- rispose lui.
Nova non ci vide più: gli si scagliò contro con le ali spiegate sulla schiena e lo bloccò alla parete. -Stammi a sentire: potevamo consegnarti alla Marina, potevamo ma non lo abbiamo fatto, potresti almeno ringraziare?- gli intimò guardandolo negli occhi.
Crocodile si mise a ridere: -Sai una cosa? Ti comporti proprio come faceva mio padre: dai ordini a tutti senza pensare alle conseguenze, sei abbastanza sicura di te stessa da dire a me cosa fare e poi chiami gli ammiragli per fare ciò che dovevi fare tu.- disse prendendo fiato -Fammi scendere da qui.-
Nova mollò la presa e rimase allibita dal ciò che aveva provocato: -Crocodile io... mi dispiace, non avevo intenzione di fare così... Per favore non andartene.- lo supplicò cadendo in ginocchio a terra -Ti prego, non possiamo andare avanti se non ci aiuti.-
Lui se n'era già andato e quando era salito tutti avevano capito ciò che era accaduto, così Olymphia lo aveva fatto scendere dalla nave.
Nova corse fuori per fermarlo ma vide solo una nuvola di sabbia svanire nel vento; iniziò a piangere come non aveva mai fatto in vita sua, maledicendo la sua arroganza e la sua testardaggine: -Stupida stupida stupida!- iniziò a dirsi; Prometheus gli si avvicinò e cercò di consolarla: -Non preoccuparti vedrai che tuo padre capirà, non devi odiarti per ciò che è successo: sapevamo che sarebbe stato difficile convincerlo.- le disse sapendo che non la stava ascoltando.
La ragazza si alzò in piedi e andò verso la stiva: -Contavano su di me, me: sono una principessa diamine! Una principessa!- si rimproverò mentre aveva messo la mano sul pugnale di Olymphia: era algamatolite, lo sapeva bene, e avrebbe potuto ucciderla più velocemente di qualsiasi altra cosa.
Non puoi perdonarti questo fallimento, non devi.
La sua mano venne bloccata nella frazione di qualche secondo. -Non posso lasciarvi da soli un minuto e siete già qui a suicidarvi?- chiese Crocodile dietro di lei.
Nova si alzò con il volto ancora rigato dalle lacrime: -Posso abbracciarti?- gli chiese timidamente.
Crocodile gli lanciò un'occhiata di dissenso: -Mi prendi in giro? Per chi mi hai preso?-
Senza aspettare risposta gli si fiondò addosso e gli strinse i fianchi con tutta la forza che aveva: -Per qualcuno che ha un disperato bisogno di un abbraccio, proprio come me- gli rivelò in lacrime; lui non si mosse e si limitò a sbuffare annoiato: -Questo non era negli accordi- le fece notare -Ne hai ancora per molto?-
Lei non gli rispose e restarono così per qualche minuto; quando si decise a staccarsi aveva ancora ripiegate le ali sulla schiena.
-Mi dispiace per questo momento di iper emotività- si affrettò a scusarsi -Perchè sei tornato?- gli domandò senza troppi giri di parole.
-L'ho fatto solo perchè ho degli interessi in questa storia, non farti strane idee.- spiegò -E poi voi da soli non sareste nemmeno in grado di sconfiggere le supernove e la flotta dei sette.-
Nova lo guardò estasiata: -Grazie.- gli disse prima che se ne tornasse dall'altra parte della nave; rimase senza parlare per qualche minuto poi si avvicinò ad Olymphia che l'aveva chiamata: -Dobbiamo partire per Amazon Lily ed arrivare entro domani- spiegò -Tuttavia non credo che portarci dietro Crocodile e Prometheus sia una buona idea: quelle donne capirebbero subito che siamo andate lì per attaccarle se ci presentiamo con due uomini, senza contare che Ophal è già lì e siamo a tre.-
Nova rimase a riflettere qualche istante: -Mia madre mi aveva dato una cosa prima di partire- rispose frugando nella sacca appoggiata a terra ed estraendone una boccetta con un liquido rosa -E' l'estratto del frutto horu horu, lo stesso che possiede Ivankov, con qualche piccola modifica fatta da mia madre.- continuò iniziando a ridere.
L'altra la guardò intuendo cosa aveva in mente: -Pensi davvero che siano disposti a fare una cosa del genere?- chiese ridendo anche lei -Andiamo a vedere cosa ne pensano avanti!- la sfidò mentre l'altra accettava.
Nova andò al centro del ponte: -Signori un momento di attenzione- chiese chiamando tutti dove si trovava, poi si girò verso e Crocodile e Prometheus che stavano divisi dalle altre:
-Voi due dovete fare una piccola cosuccia prima di andare ad Amazon Lily- disse mostrando la boccetta -Lì i maschietti non possono entrare, ma abbiamo una soluzione piuttosto divertente- annuncò ridendo -Questa simpatica boccetta contiene l'estratto di frutto del mare simile a quello mangiato da Ivankov, diciamo che dovrete fare le signorine educate per un paio di giorni su quell'isola.- terminò mettendo il liquido entro una siringa piuttosto piccola -Allora? Chi è il primo?- chiese ai due che si guardavano confusi.
Crocodile fu il primo a capire cosa aveva in mente e si mise sulla difensiva: -Non ti azzardare!- le intimò furioso
-Non ci provare non sto scherzando! Non avvicinarti o giuro che ti ammazzo!- le sbraitò contro mentre lei era ad un metro da lui; Nova aveva previsto cosa sarebbe accaduto e Neptune era già pronta a coglierlo alle spalle: gli mise una mano intorno al collo mentre con l'altra gli teneva ferme le braccia dietro la schiena, così Nova ebbe il tempo di praticargli l'iniziezione alla base del collo stesso prima che crollasse a terra.
-Siamo a posto- riferì mentre aiutata da Olymphia lo riportava dentro la sua stanza e lo poggiava sul letto -Aspetteremo fino a domani, dovrebbe fare effetto abbastanza velocemente.
Tu stai qui, io vado da Neptune e ci prepariamo a salpare per Amazon Lily.- ordinò alla comapgna che si mise a sedere a terra in un angolo della stanza.
Quando tornò fuori erano rimaste solo lei e Neptune sul ponte, segno che anche gli altri avevano ricevuto l'ordine di tornare nei rispettivi alloggi: -Possiamo iniziare.- disse semplicemente, abbastanza da far capire a Neptune ciò che intendeva.
Non aspettò molto, inarcò la schiena aprendo le braccia e si gettò a strapiombo nel mare: pochi attimi dopo ne emerse una sirena poco più grande di Shirahoshi con i capelli azzurro chiaro avvolti da più anelli sulla nuca ed una coda che sembrava non finisse più di un colore bianco candido, intervallata qua e lò di piccole macchie celesti e nere che terminavano con una pinna ampia e quasi trasparente.
-Richiama un re del mare per favore- aggiunse Nova mentre, dispiegando le ali, si accingeva a sollevarsi dal ponte per avvicinarsi alla compagna.
Neptune annuì ed iniziò ad intornare una melodia così profonda che anche le onde sembravano muoversi al suo ritmo; tuttavia pochi secondi dopo apparve la testa di un enorme serpente bianco pezzato di arancio-rosso e nero che spunatava dall'acqua; Neptune gli accarezzò il dorso mentre questi si muoveva per posizionarsi sotto la nave, aspettando che la sirena gli assicurasse una sottile striscia formata da minutissime gocce d'acqua intorno al corpo per tenere ferma la nave.
-Nereide è pronta, possiamo salpare capitano.- informò Nova che annuì.
Poco dopo un enorme re del mare stava solcando le acque che dividevano Alabasta da Amazon Lily, dando vita con una moltitudine di spruzzi ad una vera e propria cascata che avvolgeva gli scogli vicini.
-Arriveremo per domani.- disse Neptune prima di tornare umana e risalire a bordo con l'aiuto di Nova che intanto stava già scendendo nella sua cabina.

Al mattino era giunti all'isola ed il re del mare era andato via sollevando tonnellate di acqua nei dintorni; sulla spiaggia Nova e Neptune  attendevano che gli altri scendessero per incamminarsi verso il villaggio delle Kuja e cercare Boa Hancock; Prometheus fu il successivo ad uscire e fu accolto dagli applausi delle ragazze.
-Wow wow wow!- si complimentò Azure -Che bella signoirina che abbiamo!- continuò mettendosi a ridere.
-Invidiose- rispose sbuffando -Mi sta stretto questo coso cavolo!- si lamentò aggiustandosi le spalline del vestito che gli aveva dato l'amica;
-Crocodile muoviti ora vogliamo vederti, siamo curiose.- lo chiamò Nova iniziando a ridere.
-Mi rifiuto di uscire conciato così brutta traditrice che non sei altro!- si mise ad urlare mentre era ancora dentro
-Nessuno mi aveva avvisato di tutto questo!- continuò a lamentarsi mentre Nova cadde a terra ridendo, anche se dovete smettere quando si decise finalmente a scendere insieme ad Olymphia: -Mio dio- pensò ad alta voce -se fossi un uomo ti avrei già portata a letto dolcezza.- disse come se gli stesse facendo il filo -Riesci addirittura a stare in piedi mi sorprendi!- si complimentò.
Crocodile la guardò furioso: -Considerati morta se continui- le intimò mentre sistemava il ciuffo di capelli che continuava a ricadergli davanti agli occhi -Voi siete malate se fate queste cose, non scherzo. Quale persona sana di mente farebbe una cosa simile solo per entrare in una stupida isola senza farsi scoprire?- continuò a lamentarsi senza che qualcuno lo prendesse sul serio.
Nova cercò di ricomporsi e chiamò tutti all'ordine: -Bene, ora siamo pronti per dirigerci verso Boa, ma prima stabiliamo le regole: non parlate di cosa stiamo facendo ad alta voce poihcè le Kuja potrebbero sentirci, non usate i vostri poteri a meno che non siate costretti e soprattutto nessuno tiri fuori la storia della flotta dei sette.- raccomandò ai compagni
-E tu- continuò indicando Crocodile -Comportati come una signorina educata.- disse ridendo per poi girarsi verso la foresta -Andiamo signori e signore, c'è un massacro che ci aspetta!- temrinò sollevando un pugno al cielo mentre dispiegava, oltre alle due ali che lasciava intravedere spesso, altre due paia poco più piccole.
-Quella ragazza mi riempie di sorprese.- pensò crocodile dubbioso.


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Angolino dell'autrice
Avevo scritto questo capitolo un po' di tempo fa, mi scuso per gli errori grammaticali presenti :P
Spero vi piaccia, commentate quanto volete :D









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