Quello stupido gioco chiamato 'amore'

di Icebergalpostodelcuore_
(/viewuser.php?uid=736917)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Welcome to John F. Kennedy Accademy of Art ***
Capitolo 2: *** Fottuti occhi verdi. ***
Capitolo 3: *** Drink Vodka, and fly. ***
Capitolo 4: *** I'm a bad girl, Irwin. ***



Capitolo 1
*** Welcome to John F. Kennedy Accademy of Art ***


 

Mentre ero fuori, mi sono ritrovato da solo a pensare
se mi presentassi con un biglietto aereo
ed un anello con un diamante luccicante e il tuo nome inciso sopra
Scapperesti via con me?
-5 second of summer



“Crystal parcheggia qui, magari sarà più facile scaricare le valigie”, dissi alla mia migliore amica che aveva un’aria veramente tesa. La guardai meglio e aveva cominciato a toccarsi le punte dei capelli ma lo fa solo quando è preoccupata, “Cos’hai?” chiesi sconcertata da quel comportamento.
Alzò le sopracciglia e rispose “Ally stiamo per cominciare una nuova vita,una nuova scuola. Se ci guardano tutti male cosa facciamo o se magari ci sottovalutano solo perchè siamo nuove?”, ora starete pensando che ho una migliore amica troppo ansiosa o rompipalle ma non è cosi, è solo una persona che non ama i cambiamenti. 
“Se ci guardano male li mandiamo a fanculo, okkei? Siamo venute qui per divertirci e intraprendere le materie che ci coinvolgono di più, non per fare le matricole che si nascondono. Ora parcheggia questa cazzo di decappottabile e andiamo tesoro!”, dissi con un tono sarcastico l’ultima frase, e lei fece un sorrisetto bastardo dandomi le chiavi della macchina che aveva appena sfilato.
Appena arrivate all’entrata un ragazzo spuntò fuori dal nulla e ci chiese “Posso esservi utile?”
“Ah si grazie, puoi dirci dov’è l’ufficio della preside?” Gli rivolsi un sorriso gentile e scambiai un’occhiatina con Giulia, la mia migliore amica. Lui ci fece da parte e ci lasciò entrare. Mi guardai intorno meravigliata. Quella scuola era un mondo! Sapevo che era grande, ma non credevo così tanto!
“Vi siete iscritte qui vero?” mi domandò accompagnandoci all’ufficio.
“Si, ci siamo iscritte circa due mesi fa da Los Angeles e ora siamo qui per cominciare.” risposi sorridendo.


Bene, io sono Allison ma tutti ormai mi chiamano Ally, una diciottene che ha sempre vissuto a Los Angeles con la sua “famiglia”. Crystal è la mia migliore amica dai tempi delle elementari, è sempre stata l’unica a sopportare questo adorabile carattere che mi ritrovo, abbiamo deciso di trasferirci proprio qui a Londra e iscriverci a questa fantastica scuola chiamata “John F. Kennedy Accademy of Art” dove gli studenti vivono. 
E’ una scuola costituita da ben 4 piani, nel terzo e nel quarto ci sono gli appartamenti degli studenti mentre nel terzo c’è un bar, una palestra dove non metterò mai piede, un’enorme aula dove vengono fatte le rappresentazioni da professionisti esterni con quelle strane lavagne enormi multimediali; ovviamente nel primo piano troviamo le aule e una mensa che sembra sempre molto grande, inoltre c’è un cortile che è grande quando casa mia e casa di Crystal messe insieme... non so se rendo l’idea. Ci sono parecchie, e dico parecchie, regole da rispettare ma penso che la più difficile sia: “Tornare nel proprio appartamento prima dell’una”, cazzo chi torna a casa all’una quando è in giro con i suoi amici? Ma il tutto è ricompensato dal fatto che ci sono dei corsi magnifici come: Fotografia, Pittura, Scultura, Teatro o anche l’insegnamento di uno strumento a piacere... non trovate sia una cosa sidhfioevnheiog? 

 

“Siamo arrivati, quella è la porta della preside!” ci indicò la direzione con l’indice.
“Grazie, semmai ci vediamo dopo” rispose Crystal con una faccia fin troppo dolce, diamine spero solo che non provi ancora niente per nessuno siamo arrivate da massimo” dieci minuti!
Bussai alla porta e sentimmo una voce femminile che ci disse “Avanti”
“Piacere siamo Allison e Crystal, le due nuove arrivate da Los Angeles.” dissi tendendo la mano, me la strinse e rispose “Ah si sono rimasta sbalordita dalla vostra richiesta di ammissione, avete fatto così tanta strada per venire alla nostra scuola, vi ringrazio. Comunque questi sono i corsi e gli orari da seguire, queste le chiavi e il numero del vostro appartamento, fatevi accompagnare da mio figlio Michael Clifford” disse mettendo sulla scrivania il materiale e sorridendo. 
“Ehm suo figlio sarebbe il ragazzo che ci ha accompagnato?” mi chiese sottovoce, ma diciamo che Crystal non è mai stata capace a parlare a bassa voce così la preside si mise a ridere e annuì con la testa. 
Uscite dall’ufficio diedi uno schiaffetto sulla spalla a Crystal e dissi ridendo “Sai che non sei capace a parlare sottovoce smettila di provarci, facciamo solo figure di merda!”, piegata in due dalle risate mi rispose “Ma ei, mi ero dimenticata!”
Il ragazzo di prima ci si avvicinò e ci disse “Cos’è tutta questa felicità? Avete appena visto la preside, a me incute paura.” disse ridendo per la risata di Crystal
“Ehm saresti tu suo figlio Michael Clifford?” chiesi gentilmente avendo paura di fare una seconda figura di merda. 
“Ah si scusatemi se non mi sono presentato, Sono Michael Clifford figlio della preside purtroppo. Voi due invece come ci chiamate?”
“Io sono Allison, ma puoi chiamarmi Ally, mentre lei è Crystal. Tua mamma ci ha detto che ci puoi accompagnare tu nella camera visto che io ho il senso dell’orientamento di una talpa!” risposi ridendo per l’ultima affermazione.
“Certo, avrete anche le valige giusto?” ci domandò.
“Ne abbiamo ben 4 enormi e anche due fantastici borsoni, ma tranquillo ci pensiamo noi” risposi mettendo le dita alla “Peace and Love” 
“Macchè dici, li porto io, chiamo un amico per aiutarmi intanto voi andate. Ho visto già quel’è la vostra macchina in 5 minuti sono lì!” obiettò con una voce veramente gentile.
“Levati quel sorrisetto da demente dalla faccia, siamo arrivate da circa quaranta minuti e già hai adocchiato il figlio della preside!”, gli dissi con voce scherzosa mentre ci dirigevamo verso la macchina
“Oh ma ti levi? Sempre la solita rompipalle!”, rispose con voce da oca.
Due minuti dopo essere arrivate ci raggiunsero Michael e il suo amico.
“Ciao, io sono Calum, Calum Hood per la precisione. Sono il miglior trasportatore di valigie che vi poteva capitare” disse facendo l’occhiolino e ridendo “Bhe menomale allora, perchè questa valigie pesano più di noi quattro messi insieme belli di casa. Comunque io sono Ally e lei è Crystal” risposi con voce sarcastica 
Si mise a ridere e mi disse “Già mi stai simpatica.”
Scaricate le valigie andavamo verso il nostro appartamento, precisamente il numero 154. Quei ragazzi erano veramente molto simpatici in quel poco tempo che abbiamo passato insieme per accompagnarci, erano tipi scherzosi  e molto gentili... spero abbiano avuto la stessa impressione su di noi. 

“Eccoci qui, mettete momentaneamente le vostre valigie qui che vi faccio vedere un po’ la scuola!” disse con voce fin troppo gentile
“Ei guarda che con noi non devi usare questa voce da cameriere, parla come se stai parlando con dei tuoi amici Micheal!” dissi sorridendo e mettendogli una mano sulla spalla
“Meglio che non parla coma fa con gli amici, scapperete a gambe levate” disse Calum, che ci prese anche uno schiaffo dietro il collo da Micheal
“Menomale che almeno voi me lo dite, odio parlare con questa voce da robot di merda” mi rispose sorridendo.
“Beeeeene, questo è il secondo piano qui trovate il bar lì infondo al corridoio, una palestra qui, la sala convegni se così si può dire qui di fronte, mentre qui abbiamo l’aula di recupero per i test andati male” disse indicandoci tutto. 
Scoppiai a ridere senza fermarmi e esclamai “Sembri una fantavolante hostess”, Calum si buttò a terra dalle risate e Crystal cominciò a ridere
“Sto facendo il tipo professionale. Fammi lavorare donna!” mi rispose facendomi una linguaccia. Il tutto venne interrotto quando uscì correndo dall’aula del recupero un ragazzo biondo che a momenti stava per avere un frontale con il pavimento, “HEEEEEEEMMINGS VIENI IMMEDIATAMENTE QUI” urlò a squarciagola quella professoressa che sembrava avere una settantina d’anni. 
“Che palle questa!” disse muovendo le mani su e giù.
“CHE COSA HAI DETTO?” chiese infuriata la professoressa che con un passo veloce quanto una lumaca cercava di raggiugere il ragazzo ormai vicino a noi
“Ho detto che be..che belle queste piastrelle professorè.” disse il ragazzo con voce titubante alzando un sopracciglio. 
Michael si mise in mezzo e disse “Tranquilla professoressa Missan, ci penso io, lei torni in classe...”
Lo strano ragazzo biondo appena la professoressa chiuse la porta della sua aula comincio a tirare fuori dalla tasca una marea di cioccolatini, “Quando la smetterai di farti parare il culo da me, brutto paraculo che non sei altro! Mi merito almeno un cioccolatino.” disse dandogli uno spintone scherzoso sulla spalla e tendendo la mano per un cioccolatino. 
Il biondino ci squadrò da testa a piedi e chiese “E voi due chi siete?” disse con tono alla ‘sono più figo io’.
“Due ragazze che se non ti levi quel tono ti potrebbero mandare a fanculo da un momento all’altro.” dissi con un sorrisetto finto, forse ero stata troppo cattiva ma bisognava dettare le regole da subito.
“Ah scusa, mi chiamo Luke e penso che il cognome lo avete capito. Non sono sempre così antipatico ma quella mi fa saltare i nervi! Voi invece come vi chiamate? Quando siete arrivate? Da dove venite?”
“Ci stai facendo il quarto grado per caso? Comunque io sono Allison e lei è Crystal siamo appena arrivate e veniamo da Los Angeles. Scusami anche tu se ti sono sembrata acida ma se qualcosa mi infastidisce rispondo sempre così” dissi con tono simpatico e dolce allo stesso tempo.
Io e Crystal cominciamo a rispondere alle ventimila domande che ci sta facendo il biondino, mentre Callum e Michael stavano parlando di qualcosa, cinque minuti dopo Callum ci chiese “Vi va di venire con noi a un locale qui vicino? Vi passiamo a prendere noi vero le 22,30 se vi va bene. Ci dovrebbe essere anche qualche altro amico ma sempre persone innocue”
“E forse qualche troietta di Ashton” intervenne Luke con voce scocciata alzando gli occhi al cielo.
“Chi sarebbe Ashton?” chiese con voce sospettosa Crystal
“Mah una mezza specie di coglione raro. Non so quanto possa stare simpatico alla nostra Ally” disse Michael mettendomi un braccio intorno alle spalle
“Bhe vedremo perchè veniamo di sicuro ragazzuoli! Spero che siate tipi che bevono perchè io amo la vodka” dissi ridendo
“Sono con te mia maestà.” rispose facendo un mezzo inchino Luke.
“Okay ragazzi ci vediamo alle 22,30 allora. Vi avverto che Ally è una che fa sempre e costantemente ritardo!” disse facendo una smorfia mentre mi guardava.
Risposi con una linguaccia mentre salutavo tutti. 
Arrivate in stanza abbracciai Crystal e gli dissi “Vedi? Ci abitueremo presto a questo.”, lei mi rispose stringendomi di più.
Finalmente avevamo un posto sicuro, un posto dove avrei potuto cominciare tutto da capo.


 

Ehy guys,
questa è la mia nuova storia anche se ne ho parecchie in mente, spero vi sia piaciuta!
Nel prossimo capitolo vedremmo l'uscita e l'incontro tra Ashton e la nostra acida di Allison; inoltre metterò le foto dei protagonisti e di tutti i personaggi,amatemii.
Ho deciso che all'inizio di ogni capitolo metterò una frase dei 5sos, spero che mi  starete accanto, un bacione.

  

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Fottuti occhi verdi. ***


“Poco belli qui i ragazzi eh” fischiai io mentre disfacevo le valigie
“Ei, ci concentreremo per lo studio e staremo lontane dai problemi” mi rimproverò lei cercando di fingere una voce seria
“Ma zitta cretina, ti stavi già adocchiando il figlio della preside!” dissi con voce un po’ acuta tirandogli una maglietta arrotolata
“Bhe, hai ragione! Se qui i ragazzi sono almeno metà bellezza di Micheal, Luke e Calum io qui ci metto le radici.” disse ridendo e ritirandomi la maglietta in faccia, gli feci una faccetta da strafottente e presi il telefono per scrivere un messaggio a Micheal, era così simpatico quel ragazzo.

“Ehy moretto, grazie per il piacevolissimo benvenuto in questa scuola ;)”
Mi rispose subito dopo,se non immediatamente.
“Hola blue eyes, non mi ringraziare! Anzi cominciate a prepararvi che tra cira mezz’ora passo a prendervi, andiamo a mensa:) Bacissimi L.”

“CRYSTAAAAAAAAAAAAAAAAAAL” urlai per farmi sentire visto che il piccolo genio del male aveva deciso di lavarsi i capelli ora “ASCIUGATI IMMEDIATAMENTE QUEI CAPELLI BIONDI DA BAMBOLA CHE TRA MEZZ’ORA CI VIENE A PRENDERE MICHEAAAL!”
Uscì dal bagno con un asciugamano e mi disse con tono retorico “Dillo un po’ più tardi no, biondina!”
“Perchè mi chiami biondina? Sono mora cazzo, mora! Ora sbrigati a prepararti daltonica."
Passarono venti minuti e non avevo la minima idea di come vestirmi, le solite fisse mentali che si fanno le ragazze d’altronde, troppo semplice? Ragazza senza carattere. 
Troppo provocante? Zoccola. 
Troppo normale? Segue la massa.
Inoltre dovevo sopportare quel furetto che mi fissava dal suo letto ormai pronta,truccata e bella. Mi chiedevo perchè mi facevo così tanti problemi, alla fine stavamo solo andando a mangiare in una mensa, presi la mia felpa preferita che aveva le maniche e i polsini neri mentre il resto era leopardato,il jeans a skinny e gli stivali bassi neri un po’ da darkettona
“SONO PRONTAAAAAAAA” urlai dal bagno in modo che mi concedesse la sua attenzione
“ALLORA ESCI GENIOOOOOO!” disse con tono abbastanza insopportabile, uscita dal bagno Crystal mi fischiò e mi disse “Così mi rubi tutti i ragazzi però,cazzo!” disse facendomi una smorfia
“Tieniteli tutti, io quest’anno mi divertirò e basta.” risposi facendo un sorrisetto bastardo
Circa dieci minuti dopo arrivò il moretto, Cystal si precipitò sulla porta e ovviamenete prima di aprire si sistemò i capelli “Ehy Michael, puntuale come un orologio svizzero!” sentì la sua voce che si sforzava a essere dolce fino al bagno
“Ehy biondona io sono sempre stato puntualissimo, più che altro dov’è blue eyes?” gli chiese
“Ovviamente è in ritardo, te lo avevo detto, non c’è mai stata una volta che è arrivata prima di me” rispose e immaginavo avesse alzato gli occhi al cielo per quanto la conosco
“AH MERDEEEE MI SENTO, NON SONO ANCORA DIVENTATA SORDA” urlai poco prima di aprire la porta 
“Blue eyes dovrai stare attaccata a me se non vuoi che i nostri amici ti fissino, qui tutti hanno la divisa sarà una novità vedere una ragazza vestita così figa.” disse dandomi una leggera spinta per giocare
“Ci arriveranno domani, ma riuscirò a dare un tocco di figaggine anche a quella divisa così sciatta” dissi facendo l’occhiolino.
Mentre raggiungiavamo la mensa mi ero accorta della grande varietà di ragazzi belli in questa scuola, ma non dovevo innamorarmi di nessuno questa era la prima regola, tanto l’amore non esiste, mai esistito, solo uno stupido gioco di emozioni e sguardi. 
Arrivati a mensa Luke mi saltò addosso e mi abbracciò, questo ragazzo era così dolce anche se non lo sembra per niente, lo abbracciai anche io e gli sussurrai “Sei un ragazzo che si affeziona subito eh.”
Sempre sussurrando mi rispose “Purtroppo.”, lo strinsi e gli dissi “Stasera ci beviamo di tutto, tesoro” sentì la sua risata e andai a salutare anche Calum.
Micheal ci portò al tavolo dove c’erano anche delle sue amiche che sembravano simpatiche, una ragazza ci urlò “Hey ragazze! Venite qui con noi!”,andammo verso di lei e ci sedemmo con le sue amiche. “Non abbiamo avuto ancora modo di presentarci.” Disse lei e dopo essersi presentata presentò anche le sue amiche.
In tutto eravamo otto e, oltre a me  e Giulia, c’erano:

  • Mary Hadgod: migliore amica di Calum e ragazza intelligente appassionata di geografia e letteratura;
  • Candice Fingh: ragazza molto creativa, con i capelli rossicci e originaria del New Jersey, ama dipingere e ha sempre frequentato il costro di pittura;
  • Olivia Pet: una ragazza dai tratti asiatici, ma che ha sempre vissuto qui a Londra;
  • Meredith Grey: amante della batteria e dei concerti all’aperto, originaria del Nord Caroline;
  • Caroline Lasy: appassionata di musica classica e originaria di Londra;
  • Trecy Lasy: sorella minore di Caroline, più piccola di un anno, gusti completamente opposti.

 

“Piacere ragazze io sono Allison Pierce, ma potete chiamarmi anche Ally, e lei è Crystal Keaton. Veniamo entrambe da Los Angeles” notai i loro sguardi dubbiosi e gli chiesi “Qualcosa non va?”
“Los Angeles?” bisbigliò Candice completamente sbalordita
“Ma tornatevene lì, ma chi ve lo ha fatto fare a venire qui, lì è un paradiso terrestre!” ci rimproverò simpaticamente Trecy
“Abbiamo sempre vissuto lì, dopo un po’ diventa pesante stare lì” ammise Crystal
“Bhe però se siete venuti per i ragazzi fighi avete scelto la migliore scuola di Londra care! L’unica regola è non farsi adulare dalla maggior parte delle persone sedute lì” e Mary ci indicò il tavolo dove erano seduti Luke, Calum e Michael. Mi accorsi in particolare di un ragazzo lui si che era veramente bello, mi accorsi subito delle sue mani veramente grandi  e delle sue due adorabili fossette mentre sorrideva, e non potete immaginare che sorriso che aveva; si alzò per scompigliare i capelli di Luke e aveva degl’occhi chiari, verde chiaro per la precisione, dei capelli biondo cenere, ricci e scompigliati sulla fronte in modo davvero incasinato ma incredibilmente sexy, aveva anche delle labbra poco carnose ma che mi piacevano comunque da impazzire. Era vestito con l’uniforme scolastica ma aveva aggiunto il suo tocco, aveva aperto qualche bottone della sua camicia bianca che aderiva con i suoi muscoli e messo la cravatta lenta, senza rendermene conto mi era venuto in mente il pensiero di quale fosse il sapore delle sue labbra.
“Perchè lontani da loro? Calum,Michael e Luke mi sembravo dei bravi ragazzi.” dissi io sconcertata
“Bhè, a parte Calum e Michaele che conoscete già, in quel tavolo ci sono a partire da Luke Hemmings..” cominciò a spiegare Meredith finchè Olivia non la interruppe “Il biondo da gli occhi azzurri ghiaccio, nato il 16 Luglio 1996 a Sydney” recitò mentre messaggiava al telefono.
“Ma è così dolce e tenero Luke, ci conosciamo da poco e già mi abbraccia.” dissi io cercando di difenderlo
“Forse non sai che viene chiamato ‘Luke puttaniere Hemmings’, ovviamente per la sua bellezza tutte le ragazze ci cascano. Non so, forse ha visto un tuo lato che gli ha dato la certezza che non te non avrebbe potuto fare quello che fa con tutte le altre.” spiegò dolcemente Mary
“Ma..davvero, pensavo fosse una persona simile e buona come Michael.” ero davvera stupita da quelle rivelazioni, chi lo avrebbe mai detto che il ragazzo che ritenevo il più dolce è il più puttaniere della scuola? Bah, forse stasera da ubriachi avrei potuto parlarne direttamente con lui.
“Nessuno ha detto che non è buono, solo che ha bisogno di “soddisfare le sue voglie” perennemente.” 
“Prendere il cuore di una persona, giocarci a calcio, usarlo e poi ridarglielo pensi che sia da persone buone? Una persona buona rispetta i sentimenti di tutti.” si intromise Crystal, aveva ricominciato a toccarsi i capelli, avevo capito che aveva un debole per quel biondino... come sempre sceglie i ragazzi più stronzi, ma non permetterò a quegl’occhi azzurri di far stare male la mia migliore amica, appena dopo le lezioni la chiuderò in un angoletto e la costringerò a parlare,deciso.
Per rompere quell’aria che era diventata un po’ imbarazzante  Meredith continuò “E poi abbiamo Ashton Fletcher Irwin, nato il 7 Luglio 1994 a Hornsby”, ecco come si chiamava il figo.
“Anche detto puttaniere numero uno o Dio del sesso.” concluse Olivia alzando gli occhi al cielo e fingendo un sorriso, ero confusa dalla situazione chi era il puttaniere più puttaniere?  
“Il più puttaniere fra loro due chi sarebbe?” chiesi io abbassa voce a Trecy che mi stava accanto 
“Ovviamente è Ashton, lui per ora è in vantaggio. Fanno una sorta di gioco, ogni fine settimana contano tutte quelle che si portano a letto e chi ha la minoranza, paga le birre..abbastanza infantile come cosa.” mi rispose sempre sottovoce.
Bene, ovviamente il piccolo genio del male che sono ha subito pescato il più stronzo, puttaniere, infantile, raccapricciante, schifoso ragazzo della scuola... ma non riuscivo a smettere di pensare a quelle fossette cazzo, a quel sorriso, a quelle mani, NO ALLISON RIPRENDITI. SMETTILA. ASCOLTA LE TUE AMICHE.
Ripresi il filo del discorso e Candice dichiaro che tutte loro erano state almeno o con Luke, o con Ashton, tranne Mary perchè è la migliore amica di Calum.
“Quando pensavate di dircelo?” disse sottovoce (che non era sottovoce) Crystal.
“E’ stato un momento di debolezza, tipo quando non capisci più un cazzo e dici ‘Vabbè che sarà mai ogni diciottenne fa cazzate’ quella era la cazzata peggiore che potevamo fare. Ma non per questo siamo ragazze facili, capite?” chiarì meglio la situazione Caroline
“Tranquille, capisco. Sono una ragazza dove il divertimento viene prima di tutto. Ma non cascherò mai in questa stupida trappola, nessuno una Allison. Ho smesso di andare a letto con coglioni che raccontano anche i dettagli a tutta la scuola.” risposi io molto sinceramente ricevendo uno schiaffetto sulla spalla da Crystal. Questa sarà una questione che racconterò più in là, è una delle ragioni per cui sono andata via da Los Angeles.
Caroline continuò “Con loro puoi divertirti, ma devi capire che non vorranno mai nulla di serio, devi diventare una loro troietta come le due zoccolette della scuola: Jessica e Giusy..”
“Parli del diavolo..” disse spazientita Olivia.
“..e spuntano tette rifatte e le parrucche di Platinette.” concluse Candice.
“Oh mio dio che orrore, oggi sono vestite di rosa, mi viene da vomitare” aggiunse Mary facendo finta di vomitare.
“Copritemi gli occhi Jessica è andata ovviamente da Ashton e Giusy vicino a Michael. PROVASSE A TOCCARE MICHAEL E POI VEDE COME LA TOCCO IO. UNA SOLA MANO SULLA SUA FACCIA E SI RITROVERA’ LA MIA DELICATISSIMA MANO SULLA SUA.” sbottò Candice.
Guardai negl’occhi Michael per vedere che espressione aveva, incrociai il mio sguardo con il suo e gli feci una faccia sconcertata, lui invece mimò con le labbra ‘Help me’ gli sorrisi e mi alzai.
Crystal mi prese il polso e mi disse “Dove vai, razza di cretina.”, liberandomi dalla sua stretta gli sorrisi e risposi tranquillamente “Vado a salvare un amico.” risero tutte, compresa Crystal, sentì in lontananza Mary che diceva di preparare i pop corn. 
Arrivata lì Michael mi sorrire, e quando il mio sguardo incrociò quello del così detto “Dio del sesso” rabbrividii... perchè mi comportavo in questo modo? Cazzo Ally reagisci.
“Ehy ciao, scusate se sono venuta ma dovrei prendervi un’attimo Michael” dissi con voce innocente fingendo un sorriso, mi sentivo quei cazzo di occhi verdi addosso e il mio istinto li riguardò.
“Ally che succede?” rispose Michael che mi reggeva il gioco.
“Niente di serio, si tratta di Candice” inventai una scusa lì per lì, ci allontanammo e cominciammo a ridere sotto i baffi, mi sussurrò “Grazie per avermi salvato da Giusy boccagolosa.” sorrisi a quella battuta, immaginavo quello che faceva questa zoccola da due soldi.
Ci sedemmo e mi ringraziò per la seconda volta, “Gli amici fanno così, però Calum non mi sembra a disagio.”
“Non lo da a vedere, però puoi notare cha ha cominciato a grattarsi la fronte. Si capisce che è a disagio.” Michael sembra sentirsi in colpa così feci segno a Calum di venire, non perse un secondo di tempo per alzarsi, ma mentre lo guardai rincontrai quei fottutissimi occhi verdi. Forse glieli dovrei cavare, così andrebbe meglio. 
I miei pensieri vennero interrotti da un abbraccio stritola spalle di Calum che si mise vicino alla sua migliore amica Mary... quei due sembravano avere parecchia intesa fra loro.
“Grazie per avermi salvato dalle sorelle mani di fata!” ringraziò Calum facendo una strana mossa con le mani.
“Sempre molto delicato eh” lo rimproverò la sua migliore amica.
“Scusatemi, ma Jessica Lavy e Giusy Fersalo non le riesco proprio a sopportare, con quelle cazzo di mani ti toccano tutto. IN TUTTI I SENSI. Non le digerisco” scosse la testa il nostro povero Calum
“Come darti torto, nemmeno un dinosauro riuscirebbe a ingoiare quelle tettone grosse quanto una capoccia” ‘sussurrò’ Crystal.
“Questa ve la appoggio tutta!” concluse Mary ridendo, e da lì la nostra tavola cominciò a ridere senza fermarsi.

*DRIIIIIIIIIN*

“Mio dio sparatemi, si ricomincia” dissero in coro Meredith e Caroline
“Che palle.” concluse Calum facendo l’imitazione di un morto.
“Ragazze ci vediamo domani allora. Speriamo di avere qualche corso insiemee!” affermai.
“Sarà così, tranquilla” rispose Michael mettendomi il braccio sulle spalle.
Ci salutammo tutte e Michael mi abbracciò, mi incamminai insieme a Crystal finchè mi guardai intorno e vidi Ashton e Luke con quelle due troie. Ashton continuava a guardarmi dritto negl’occhi finchè non mi passò accanto con la sua troia sotto braccio, mi sfiorò la guancia con il dorso della mano e disse “Ciao, Ally.” In quel preciso istante sentì le guance andare a fuoco mentre si allontanava lentamente. Dio, mi ha solo salutato perchè sto reagendo così? Ally ti ha SALUTATA, S A L U T A TA. NON SCOPATA!
“Ehi! Emily, svegliati! Come cazzo puoi pensare una cosa del genere, eh?” La mia vocina interiore era categorica e ripeteva una sola cosa, la regola numero uno: NIENTE DISTRAZIONI O SVAGHI CON STRONZI PUTTANIERI.
Lo fulminai con lo sguardo e lui se ne andò dopo avermi fatto l’occhiolino.
“Cazzo Ally, sei finita nel radar di Irwin.”
“Oh vaffanculo” risposi, non poteva essere così.

 

Purtroppo io e Crystal non avevamo tutti i corsi insieme quindi alla 5 ora ci separammo, lei   Biologia e io Letteratura. Aula 54, continuavo a cercare ma il mio senso dell’orientamento mi aveva fatto perdere 10 minuti prima di trovarla.
Entrai e dissi “Mi scusi per il ritardo professor. Shane.”, con tono non molto simpatico mi disse “Buon primo giorno di scuola signorina Pierce, vatti a sedere nell’unico posto rimasto.”, osservai l’aula e mi diressi verso il banco finchè non vidi chi era il mio compagno. CAZZO PROPRIO OCCHI VERDI DOVEVA ESSERE IL MIO COMPAGNO? E’ UNA PRESA PER IL CULO?! Lo guardai e lui mi fece un sorrisetto a dir poco malizioso e scossi lentamente la testa mentre alzavo gli occhi al cielo.
“Ci vuole tanto per sedersi?” chiese spazientito quello professore che se avesse detto un’altra parola gli tiravo un baco con tutta la sedia addosso, mettitici tu vicino al puttaniere e il più bello della scuola. Feci un sorriso alla ‘non rompermi le palle’ e con tutta le forze interiori nel mio corpo mi sedetti.
Sentivo quei suoi dannatissimi occhi verdi osservarmi, anche se stavo cercando di non distrarmi guardando il professore, non resistetti al mio istinto e mi girai verso di lui con aria furiosa “Hai qualcosa da guardare?”
“Bhe si, se non te ne sei accorta osservo te da quando stiamo alla mensa.” disse con tono tranquillo, diamine che voce che aveva... ora dovevo sopportare anche il rumore della sua voce.
“Se non ti dispiace vorrei seguire la lezione” mi rigirai verso il professore che blaterava qualcosa su uno scrittore italiano di nome Manzoni.
“Blu” se ne uscì fissando i miei occhi.
“Che cosa?” il mio tono era veramente da acida, di solito lo uso solo con mia madre.
“Sono blu” continuava.
“COSA CAZZO?” dissi veramente spazientita,parlasse almeno BLU COSA?!
“I tuoi occhi, sono blu, ma un blu particolare, c’è anche qualche spruzzo di verde chiaro.” sempre con quel tono fin troppo calmo e seducente.
“Bene ora che hai passato il test di daltonismo, puoi anche smetterla, grazie.” continuavo con quella voce da acida.
‘Allison Pierce smettila di fare la maestrina de cazzo, sappiamo entrambe che ora staresti lì sopra da provare le capacità americane’ ci mancava la mia vocina interiore era categorica e ripeteva una sola cosa ‘Dai proviamolo,daaaaai’. CAZZO ZITTA VOCINA DI MERDA!
Passò l’ora così io che guardavo il professore e facevo finta di non sentirmi i suoi occhi addosso e lui che mi fissava e sembrava mi stesse spogliando con lo sguardo... magari il ‘Dio del sesso’ ha questi poteri.
Finalmente suonò quella dannatissima ora, l’ora più lunga della mia vita, dover combattere con il mio istinto era una cosa orribile, corsi via da quella aula dove mi mancava il fiato e corsi verso l’aula di Crystal. Mentra camminavo con un passo veloce quando un atleta ripensavo alla voce, alle mani, alle dita che giocavano con la sua penna, alle sue fossette... scossi la testa e chiusi per qualche secondo gli occhi.
Arrivata da Crystal che stava flirtando con un ragazzo abbastanza orribile, la presi dal polso e senza dire una parola la portai a forza fino alla camera; lei sbattè la porta mentre io mi buttavo con la faccia sul cuscino, che avrei preferito fossero quelle labbra sottili e mi urlò contro “Era necessario? Cosa cazzo ti prende Ally? Parla almeno! Quel ragazzo mi stava chiedendo di uscire e poi arrivi tu, Allisono guardami-sto-impazzendo Pierce.”
Rivolsi la mia faccia verso di lei e dissi con tono tranquillo “Tanto era un cesso”
“E quindi questo ti autorizza a fare l’isterica?” disse gesticolando.
“Ashton” solo quella parola fece infuriare di più Crystal che si scagliò sul mio letto
“Ashton che?!”
“Hai capito bene, Ashton.” dissi io rimettendo la faccia sul cuscino.
“Ora mi devi dare almeno delle spiegazioni non pensi?” mi rimproverò Crystal.
“Era nel mio stesso corso di letteratura. E quel cadavere del professore mi ha costretto a mettermi accanto a quei fottuti occhi verdi. Crystal ha gli occhi verdi, ha quelle labbra che dio. Fanno rabbrividire.” dissi concludendo il tutto urlando sopra al quel povero cuscino che mi dovrà sopportare per un intero anno.
“Ti devo prendere a pizze per caso? E’ il ragazzo meno azzeccato che potevi scegliere!” disse lei con tono da mamma.
“Hai ragione, mando un messaggio al brunetto.” mi alzai e prensi il cellulare mentre Crystal andò a lavarsi i denti

“Ehi brunetto, allora per stasera tutto confermato? Mi serve bere un po’ di tequila e vodka liscia.. ti preeeeego *occhidacucciolotta.*”
Circa due minuti dopo rispose 
“Blue eyes certo che è tutto confermato, 22.30 vi vengo a prendere. Prevedo già che ti dovrò portare in braccio fino alla tua camera per quanto ti sarai sbronzata! Ciao piccolina ci vediamo più tardi xoxo”
Sorrisi a quel messaggio e spalancai la porta del bagno, fregandomene di quello che stesse facendo Crystal “Vestiti bambolona, ci aspetta la nostra prima serata qui a Londra. Ti voglio super figaaaa!” nemmeno il tempo di finire la frase e mi aggiudicai un fantastico urlo stridulo di Crystal.
Corsi all’armadio per scegliere come vestirmi e optai per un crop top con dei fiori, pantaloni neri strappaci sulle ginocchia, le mie scarpe preferite con i fiori nere e la mia dorata borsa con le borchie presa a Milano (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=131653781&.locale=it). Crystal dopo essersi presa i vestiti si era chiusa in bagno da mezz’ora quindi mi dovevo accontentare dello specchio in camera per truccarmi con il mio sorretto rosso preferito, Crystal uscì dal bagno e disse “MA CHE GNOCCA CHE SEI? SEI QUASI PIU’ BELLA DI DEMI LOVATO.”, io e Crystal amiamo Demi quindi per me fu più che un complimento
“Anche tu non scherzi biondonaaaa! (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=131649621&.locale=it) quella collana me la presterai,sappilo”
Crystal mi fece una linguaccia, mentre io entravo in bagno per farmi i capelli un po’ mossi e non i miei soliti spaghettini cinesi, appena finiti i capelli si sentì bussare. 
“Allison apri tuuuuuu!” urlò quel bradipo della mia migliore amica
“Stai lì non puoi aprire tu?” dissi in tono retorico
Vedendo che nessuno si alzava, andai infuriata ad aprire la porta, aprendo urlai “MICHEAAAAAAAAL!”, ma aspetta tu...

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Ciaaao belle di casa,

questo capitolo è sicuramente molto più lungo del precedente e è fondamentale

per l’evoluzione della storia dato che ci sono tanti nuovi personaggi. 

Inoltre abbiamo scoperto come vengono riconosciuti i nostri 4 signorini alla loro scuola,

spero vi sia piaciuto perchè a me piace particolarmente, abbiamo anche visto i 

nostri protagonisti insieme  e i loro comportamenti.

Chissà nel prossimo capitolo che succederà, so solo che di sicuro non ve lo dovete perdereee!

Tornate  presto a leggere e  me la lasciate una recensiooone *facciadacucciola*

Ps: non riesco a caricare le immagini deli protagonisti, se qualcuno mi può aiutare mi scriva perfaaaavore-

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Drink Vodka, and fly. ***


“Se oggi mi svegliassi con te al mio fianco, 

come se tutto questo fosse solo un sogno confuso, 

ti stringerei più forte di quanto io abbia mai fatto prima.”

-Amnesia, 5 seconds of summer.

 

 

“Perchè sei qui? Cos’è una mezza specie di complotto per farti odiare?” ero veramente seccata nell’averlo davanti, chi gli aveva detto il numero della mia stanza? Lo avrei ucciso dio.
“Per tua grandissima fortuna, ero accanto a Michael quando gli hai mandato quel messaggio cara moretta” quell’aria da strafottente mi faceva saltare tutti i nervi dei neuroni!
‘Ma smettila di fare la santarella, sappiamo entrambe che è terribilmente sexy con questa maglietta bianca aderentissima, su dai scopiamocelo. Yuuuuppi!’ ci mancava solo la mia vocina interiore a rompere il cazzo, scossi la testa per far uscire quella stronza di una vocina e dissi “Signor. Irwin è pregato di levarsi dalla porta prima di fare un ‘adorabile frontale’, così da rovinargli quella faccia da strafottente che ha” finii il tutto facendo un sorriso forzatissimo, dannazione però quanto avrei voluto baciare quella labbra rosastre.
Notai che mi aveva squadrato e con una voce da seccata dissi “Hai ancora qualcosa da guardare? Non ti è bastata un’intera ora?”
“Questa volta ti sto guardando perchè sei vestita veramente bene”, cavolo quella voce quanto ispirava sesso. 
Sentimmo un urlo all’inizio del corridoio “ASHTOOOOON, LEVATI IMMEDIATAMENTE DA LI!”, mi sporsi per vedere chi era e fortunatamente era arrivato il mio fottuto eroe Michael! 
“Calmino Clifford, dovresti stare più attento quando messaggi comunque è tutta tua, vi aspetto al Bijuo allora.” rispose con quella voce sempre così tranquilla mentre si allontanava... ANCHE LA CAMMINATA ERA SEXY, NON E’ UNA COSA POSSIBILE.
“Ti sto per uccidere. O preferisci che ti tiri direttamente un letto addosso?” penso di averlo ucciso anche solo con lo sguardo
Michael dispiaciutissimo mi rispose “Cazzo Ally non sapevo avesse letto, perdonerai mai un moretto come me?” recitò facendo un inchino.
“Entra in camera scemo che devo finirmi i capelli” risposi dandogli un simpatico spintone
Entrai in bagno e origliai quello che avevano da dirsi quei due birbantelli di Crystal e Michael
“Ehy biondina” salutò dolcemente Michael a quella vacca che stava morta sul letto
“Ehy moro” rispose sempre fin troppo dolcemente Crystal
“Oggi ci sballiamo eh” improvvisò lì per lì Michael con un tono simpatico e intimidito allo stesso tempo, chissà perchè con lei ero così, mah... questi ragazzi sono tutti matti da legare!
“Eh si, mi ubriacherò fino a non sapere più chi sono. Yeaaah!” confermò Crystal, puff lei che si ubriaca così tanto, penso abbia bevuto come una spugna solo una o due volte.
“Allora mi prendo io il compito di portarti in braccio fino al tuo letto biondina” confessò lui con una voce così tranquilla e dolce... uhm, questi due non tramavano niente di buono.
“Allora sono al sicuro..” rispose lei facendo una finta risata. OKKEI BASTA SENTIRE QUESTE SMANCERIE NON POTEVO LASCIARLI AMOREGGIARE NELLA MIA CAMERA.
Uscì appena prima che Michael rispose e dissi con aria innocente e all’oscuro di quello che si dicevano “Ho il mio rossetto rosso, le mie scarpe da ginnastica preferite, il mio profumo di dolce e gabbana “Imperatrice”. Bene penso che possiamo andare!”
“Si sente il tuo profumo anche a 10 metri di distanza” cinguettò Michael.
Nel frattempo arrivarono Luke e Calum che urlavano da fuori alla porta “Brutti zozzoni il tempo è scaduto, uscite!”, Crystal si alzò e gli andò ad aprire salutando Calum con un abbraccio e dando un bacio a Luke che subito dopo mi venne a salutare, gli sussurai “Noi due dobbiamo parlare caro ‘bravo ragazzo’.” 
“Ally avrei voluto dirtelo, non sono così con tutte!” rispose obiettando
“Ne parleremo dopo..” conclusi, poi feci un annuncio ai ragazzi “Ehy ragazzi se non vi dispiace io vorrei venire con la mia moto” avevo un tremendo bisogno di guidare la mia moto Matilde.
“LA VOGLIO VEDERE!” protestò Luke alzando la mano. Lo portai alla finestra della nostra camera e gli indicai la mia Kawasaki verde che spiccava nel parcheggio della scuola e lui spalancò la bocca.
“Matilde!” urlò Crystal prendendomi in giro
“Ehi. Sei solo invidiosa!” gli risposi facendo una linguaccia
“Dai scendiamo che poi si fa troppo tardi” annunciò Calum.
Arrivati al parcheggio della scuola Luke chiese “Ma Ashton?”
“Ci raggiunge direttamente al Bijuo” confermò Michael.
“Vi seguo a ruota, ragazzi!” Dissi prendendo il casco. Loro partirono ed io salì sulla moto, correndo dietro alla loro macchina. Finalmente potevo correre libera! Quando ero in America avevo mio padre che mi teneva d’occhio. Accelerai affiancando la loro Bmw.
Michael, al volante, mi fece una linguaccia, spingendo sull’acceleratore nel vano tentativo di superarmi. Io sbuffai e aumentai la velocità. Appena vidi un enorme insegna con scritto Bijuo frenai e mi tolsi il casco, dopo aver parcheggiato. Loro parcheggiarono la macchina e scesero di corsa.
“Certo che corri, eh Pierce?” Venne Calum ad abbracciarmi.
“La mia Kawasaki è la migliore, in assoluto.” Feci una linguaccia e la mia attenzione venne catturata da un tipo su una Ducati nera. Una gran moto! Ho deciso, mi sposerò il ragazzo su quella moto! Il tipo si tolse il casco e venne verso di noi. “Bella battuta, Pierce! Piuttosto ti fai suora, chiaro?! Suor Allison Pierce. Suona anche bene.” Sputò la mia vocina interiore alla vista di…I. “Buoni gusti, però!” Commentò alla fine.
“Ehi Pierce. Bella moto.” Mi disse Irwin con un cenno della mano. Prima ero Allison, poi Pierce? No comment. Roteai gli occhi e sbuffai. “La mia Ducati è migliore, però.” Cosa? Cosa cazzo aveva detto?! Coglione! “Non insultare la moto! L’unica cosa di cui vado fiera è la mia Matilde!” Sbraitò la vocina ed io mi trovai d’accordo con lei.
“Ora si incazza.” Commentò a “bassa voce” Crystal.
“Hai detto qualcosa…Irwin?!” Sbottai. Lui sfoderò un sorrisetto arrogante e indicò la mia adorabile moto.
“Quella non può superare la mia Ducati. E’ fuori discussione.” Disse con aria strafottente.
“Oh cazzo. Ashton non complicare le cose. Chiudi il becco.” Borbottò di nuovo Giulia.
“Mi spieghi cosa succede?” Chiese Luke.
“Puoi dirle qualsiasi cosa, ma non insultare la sua moto. Quella è sacra!” Rispose lei.
“Stai zitta, Crì!” Mi avvicinai, gli puntai il dito al petto e lo inchiodai con lo sguardo. “Bene, coglione. Sei certo di poter insultare così la mia Kawasaki? Allora non avrai problemi ad accettare una piccola scommessa, no?” Lui si fece più vicino e mi infilò le mani nelle tasche posteriori, avvicinandomi a sé. Il mio corpo reagì tremando e lui sembrò accorgersene, sorridendo compiaciuto.
“Hai attirato la mia attenzione, continua.” Mi sussurrò. Per un attimo mi sentì le gambe molli, poi la rabbia prese il posto di tutte le altre emozioni. Mi avvicinai a mia volta a lui, al suo orecchio e bisbigliai in maniera abbastanza seducente:
“Una piccola corsetta. In moto. Ora.” Gli scoccai un sorriso, gli tolsi le mani dalle mie tasche e gliele lasciai penzolanti. Lui fece un sorrisetto sghembo e se le mise nelle tasche dei Jeans.
“Il premio? Caramelline di gomma e cioccolatini?” Rise.
“Oh, no, caro mio. Non te la cavi così. A Los Angeles si scommettono soldi, ma visto che mi sento buona, stasera ci giochiamo gli alcolici. Se vinco io, sarai costretto a pagarmi tutti gli alcolici che voglio” 
“Io avrei preferito qualche premio più hot.” Confessò con il solito sorrisetto.
“Non ti eccitare troppo, Irwin. Non sono una delle tue puttanelle.” Detto questo, mi girai verso i ragazzi che mi guardavano a bocca aperta.
“Wow. La prima ragazza che tiene testa a Ash. Da segnare sul calendario.” Rise Calum. Andai verso la mia Matilde e presi il casco.
“Allora, Ash prende le curve in modo largo. Tu, parti dall’esterno e arrivata alla curva, frena leggermente per poi passare alla corsia interna. Chiaro?” Mi suggerì Luke.
“Grazie. Sei un tesoro.” Gli diedi un bacio sulla guancia e accesi la moto, portandola fino al centro della strada, a fianco alla Ducati.
“Vediamo le regole. Partite appena Crystal fa cadere il fazzoletto, andate fino alla fine del viale e tornate indietro.” Spiegò Michael mentre Giulia prendeva un fazzoletto e si metteva al centro della strada. 
“Allora buona fortuna, micetta.” Fece un sorrisetto da stronzo e si infilò il casco.
“Sei tu quello che ha bisogno di fortuna, coglione.” Mi infilai a mia volta il casco e salii in moto. Crystal ci guardò, aspettò che noi accendessimo le moto, dando gas, e fece cadere il fazzoletto. Con una sgommata partimmo entrambi e io mi portai in vantaggio. Vai Matilde! Irwin mi superò e mi fece un cenno con la mano. Arrogante stronzo! Io sbuffai e accelerai. Arrivati alla curva, rallentai, lasciandolo passare, e mi portai nella corsia interna accelerando come una pazza. Lui mi era alle calcagna, ma non riusciva a superarmi. Lo guardai, gli feci un cenno con la mano e aumentai ancora di più la velocità. Appena superai il gruppo dei ragazzi, frenai, facendo stridere le ruote sul terreno. Il ragazzo arrivò dopo di me, dimostrando chi fosse effettivamente il più forte. Mi tolsi il casco e scossi la testa, ravvivandomi i capelli con l’aiuto di una mano. Scesi dalla moto, con il casco sotto il braccio, e mi avvicinai al ragazzo che stava fumando appoggiato alla sua moto.
“Ehi,Irwin. Questo si chiama girl’s power. Non dimenticarlo.” Gli sorrisi e mi avviai verso l’interno del locale, seguita dagli altri.
“Grande Ally!” Urlò Luke abbracciandomi.
“E’ stato bellissimo poter correre di nuovo.” Lanciai un gridolino sorridendo. Ci sedemmo a mangiare e si aggiunse a noi anche Zayn. Ordinammo pollo, patatine e insalata per ciascuno e cominciammo a mangiare.
Quel posto era davvero carino aveva all’ingresso un semplice ristorantino e in fondo alla sala un enorme portone da dove proveniva la musica da discoteca, lì sarebbe iniziata la vera e propria serata!
“Da quanto tempo è che corri Ally?” mi chiese ancora stupito Calum
“Bhe da quando avevo 16 anni, non da molto. Ma è sempre stata una cosa che mi piaceva, anche mio padre giudava le moto come faccio io.. o forse meglio” risposi facendo un sorriso alla fine della frase e lanciando un’ occhiatina al signorino che se ne stava lì tutto ammutolito.
“Ah, ora non le giuda più?” mi chiese Luke
Guardai per un secondo Crystal che a sua volta mi guardava, non era una bella storia da raccontare ma non sapevo come cambiare discorso. Crystal intervenì e disse con astuzia “Stiamo sempre a parlare di noi! Più che altro che avete da dirci su di voi?”
“Sono soprannominato Dio del sesso. Pierce potresti provare per confermare” rispose con quella frecciatina così squallida facendomi un sorrisino al dir poco malizioso
“Fai schifo Ash!” disse disgustato Michael mentre Luke rideva.
Come cazzo si permetteva di trattarmi come un troia? L’avrebbe pagata come tutti gli altri stronzi che mi hanno fatto soffrire in precedenza. 
“Tieni a freno la tua erezione caro Irwin, mi chiamo ancora Allison Pierce, non mi abbasserei mai al livello di venire al letto con te. Più che altro preferirei farlo con un barbone sotto il ponte” dissi con una faccia da vera bastarda che non avevo ancora mai sfoderato prima.
“Ehm, che ne dite di andare a sballarci un po’?” intervenì Calum imbarazzato dalla situazione
“Sono con te” rispose a ruota libera Crystal
“Si appoggio la tua proposta” continuò Michael con la faccia rossa
“Ragazzi vengo anche io” dissi sdrammatizzando quella situazione.
Ci alzammo tutti insieme e ci incamminavamo fino all’ingresso di quella mezza specie di discoteca, finchè Irwin non mi blocco prendendomi per il polso e tirandomi verso di lui.
“Non è ancora finita,micetta.” mi sussurrò con una voce che ispirava veramente sesso violento.
“Non giocare con il fuoco, Irwin” gli sussurrai a mia volta liberandomi dalla sua stretta.
Entrai in quella discoteca, era veramente grande! C’era una canzone mixata da David Guetta e i ragazzi erano già seduti al bancone ordinando una marea di Chupito e Tequila; in quella stanza l’alcool scorreva a fiumi e tutti erano al proprio agio: chi amoreggiava in pista, chi non aveva pudore e si levava reggiseni a tutto spiano, chi faceva voli peggiori dell’ ali Italia.
“Vedo con piacere che avete iniziato senza di me, brutti infami” scherzai io.
“Unisciti a me stronzetta” mi fece un cenno con la mano Luke
Mi diressi verso di lui sedendomi sullo sgabello accanto, chiesi al cameriere molto carino “Puoi darci 15 bicchierini di vodka liscia per uno?”
“Per te e il tuo amico, bella?” disse un po’ maliziosamente
“Si perchè?”
“Bhe bevi parecchio bambolina.” continuò finchè non venne interrotto da Luke che lo guardò in cagnesco “Ora magari se hai finito portaci i nostri bicchierini.”
Il tempo di due minuti e ci portò questi fantastici 25 bicchierini dove affogare i problemi, li divisi e dissi a Luke di buttarli giù nel giro di un minuto tutti e 15: accettò facendomi un cenno con la testa. Uno,due,cinque,dodici quella stanza era diventata più movimentata e sfocata cominciai allora a parlare con Luke facendo finta di non essere ancora ubriaca, ma sbiascicavo parecchie parole 
“Allora? Perchè non mi hai detto subito della tua reputazione brutto stonzetto che spezza in cuore delle ragazze e lo scarica nel cesso?” dissi veritiera, si sa dopo tutto chi è ubriaco è quello che dice la verità e il giorno dopo si dimentica.
“Sarai la prima e ultima persona a cui lo dirò, nessuno vuole veramente conoscermi per quello che sono. La prima ragazza di cui mi sono innamorato mi ha preso per il culo per tutti i mesi che siamo stati insieme, a lei non interessava di me era solo una stupida scommessa con le sue amiche.. sarebbe mai riuscita una ragazza come lei a prendermi il cuore senza chiedermelo e giocarci come fosse solo un oggetto senza volere? Ebbene si, ci è riuscita dalla prima volta che l’ho vista. Sono stato male per un anno, ero diventato uno schifoso apatico, una persona che aveva spento i propri sentimenti, che metteva muri su muri per non affezionarmi a nessuna; un giorno reagì ma in modo sbagliato, avevo deciso di giocare come giocava lei, per vedere se era bello. Se era bello prendere il cuore di qualcuno e trasformale in un’insignificante oggetto senza volere, scopare dalla mattina alla sera senza emozioni o brividi sulla pelle, se era davvero così bello illudere le persone di essere il tuo mondo... e dopo un po’ di tempo mi accorsi che non era male. Divertirsi, scopare dalla mattina alla sera, non provare emozioni è come un circolo vizioso che non ti farà mai stare male dato che le emozioni le spegni. Un circolo vizioso che ti porta a dire che è meglio non rischiare di innamorarsi di nuovo, odio sentirmi una nullità. Capirò di smetterla solo quando una ragazza abbatterà questa cazzo di mura che creo e mi faccia rinnamorare, riprovare cos’è l’amore... anche se dopo tutto, tutti sappiamo che l’amore è solo un vecchio e stupido gioco dove le persone cascano ancora.” concluse buttando giù un altro bicchierino e una lacrima.
Ero sull’orlo di un pianto, quella storia un po’ mi rappresentava, pensavo le stesse cose. La mia acidità forse era proprio come ‘le mura’ di cui parlava Luke... ma nessuno le dovrà mai abbattere, io non sono una ragazza che si innamora e diventa una santa.
“Hai ragione. Ti starò affianco, guai alla prima stronza che ti fa soffrire.” risposi, in quel momento non sapevo proprio cosa dire.
“Sai quando ti ho visto è stato diverso, era come se ti sentissi già come una sorella. Davvero ti vedo come una sorella minore, ti ho voluto bene a pelle.”
“Anche io piccolo, ora facciamoci un’ultimo giro e andiamo a sballarci da morire in pista!” dissi dandogli uno spintone leggero che gli fece uscire un sorriso sincero da ubriaco.
Finito l’ultimo girone di Chupito formato da circa 20 bicchierini non mi reggevo in piedi ma decisi di andare in pista anche se non vedevo niente e nessuno, in effetti non trovavo nemmeno più Crystal ma alla fine sti cazzi  io dovevo solo divertirmi.
Arrivai in pista con un incredibile disastro nella mente, non capivo nulla, la musica era così alta che non mi sentì più le forze ma dovevo ancora ballare... cazzo mi dovevo divertire come pochi questa sera.
Vedevo un uomo che mi si strusciava, mi toccava ma non riuscivo a fare nulla, mi baciava, mi stava mettendo la sua mano nella mia intimità. Non avevo le forze di fare nulla finchè non sentì un ragazzo che gli diede un cazzotto e una voce femminile che urlava “Ashton basta! Ashton fermoo!”
Non capì più nulla, era un disastro, cosa dovevo fare, non capivo, persi le forze, caddi a terra.

 
Ciao ragazzeee,
questo è il terzo capitolo della storia e mi piaceva il fatto di scoprire le personalità di alcuni protagonisti! 
Ci metto veramente molto a scriverli e non ricevere recensioni mi fa stare abbastanza male, mi farebbe piacere se qualcuna di voi mi lasci una recensione e il proprio pensiero su questa storia.. 
Grazie a tutte, un bacio!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** I'm a bad girl, Irwin. ***


 

“Qualche volta mi chiedo, era solo una bugia?
Se quello che avevamo era vero, come potresti stare bene?”

-Amnesia, 5sos.

 

Non appena cominciai a svegliarmi sentì come se nella mia testa ci fosse un fottutissimo piccione che picchiettava nel mio cervello, mi faceva così male e nemmeno sapevo il perchè. La stanza puzzava di fogna e di vomito , ma cosa era successo? Mi rigiravo nel letto cercando di capire se era un sogno o se era veramente la realtà, come se mancasse qualcosa cominciai sentivo anche un grande dolore sulla nuca! Per capire perchè con la mano cercai di raggiungere il luogo da dove proveniva il grande dolore... MERDA, AVEVO UN BERNOCCOLO! COSA?! SCHERZIAMO SPERO!
Non riuscivo nemmeno a parlare o alzarmi per quanto mi faceva male la testa e tutto il corpo, mi rigirai con il fianco dalla parte di Crystal per chiedergli cosa succedeva; 
“Crystal cosa succede? Cos’è questa puzza? Perchè ho un cazzo di bernoccolo?!” chiesi spazientita stropicciandomi gli occhi per riuscire ad aprirli.
“Bhe da dove inizio? Ieri hai provato a bere come una spugna e sei svenuta nella pista così da procurarti quell’orribile bernoccolo che ti ritrovi. E questa puzza micetta è il tuo vomito”, ‘Micetta’? DIAMINE QUESTA NON ERA CRYSTAL, AVEVA LA VOCE DEL ROMPIPALLE DI IRWIN.
“COSA CI FAI QUI? VATTENE! DOV’E’ CRYSTAL? Dio anche quando mi sveglio devo avere questa visione abominevole?” sbraitai non capendo più nulla! Il signorino se ne stava tranquillamente sul letto di Crystal con un sorrisino da ebete con le mani incrociate sotto la testa.
“Micetta fossi in te mi calmerei, se non era per me ti saresti ritrovata la visione del cesso dato che hai vomitato tutta la notte e la ‘persona abominevole’ ti ha anche dovuto tenere i capelli, metterti due dita in bocca per farti vomitare tutto quell’alcool che ti sei scolata come fosse normale acqua. Non ho nemmeno dormito perchè più di una volta ti sei allegramente alzata per arrivare al bagno e puntualmente dopo nemmeno un passo cadevi, ti ho dovuto portare circa 10 volte in braccio e non è che tu sia molto leggera amoruccio. La tua amichetta non ce la faceva più a vederti in quelle condizioni e dopo circa 20 minuti è venuta a chiederci aiuto, e per tua grande fortuna hanno chiamato me.” disse con quel tono rauco e calmo, facendomi ovviamente tutti quei doppi sensi.
“Ce l’avrei fatta anche da solo cretino. Non siamo nemmeno amici, non capisco perchè sei dovuto venire tu e non Luke.” sbuffai e mi rigirai dalla parte opposta, odiavo vederlo lì tutto felice; hai dovuto mettermi due dita in bocca e sei ancora felice? Ma poi perchè lo faceva non eravamo nemmeno amici!
“Si vede che non conosci Luke, si impressiona facilmente. Vorrei trovare un’altro tra di loro che ti avrebbe portata in braccio per tutto il tempo rischiando l’ernia.” aveva un tono così sexy e dolce allo stesso tempo, ma vabbè chissà quante altre ragazze ha accompagnato in stanza un tipo come lui.
“Ora quindi Crystal è nella tua stanza? Chi è il tuo coinquilino? Perchè non te ne sei andato stamattina? Luke anche era ubriaco? Come sta?” continuavo a fare domande a raffica senza un freno.
“Frena, frena, frena micetta. Cosa sono tutte queste domande? So che sono un tipo interessante però calmati. Si Crystal è nella mia stanza con Luke, non me ne sono andato perchè dovevo vedere come ti sentivi di mattina. Si anche lui era ubriaco ma regge di più l’alcool e si, sta bene.” rispose venendomi incontro e sedendosi sul mio letto.
“Oh mio dio. Non dirmi che Crystal sta dormendo nel letto dove ti fai tutte le tue troie!” ero disgustata solo all’idea.
“Signorina io non mi sono mai fatto nessuna nel mio letto, è un posto sacro. Me le faccio sul divanetto che ci siamo fatti mettere io e Luke nella camera oppure nelle loro camere.” mi stava cominciando a toccare i capelli, leva quelle luride manacce dai miei capelli idiota.
“Aspetta, aspetta, aspetta! Tu non lo hai mai fatto su un dannatissimo letto?” dissi alzandomi di botto, ero sconcertata da quelle affermazioni
“Cosa c’è di strano scusa?” rispose avvicinandosi sempre di più a me, che avevo la schiena appoggiata al muro. 
‘E’ il momento perfetto Allison, dai saltiamogli addosso e leviamogli tutti questi inutili vestiti. YEAAAAH BUDDYYY!’ come se non bastasse avevo anche quella stronza di una vocina che aveva queste “fantastiche” idee.
“E’ strano che un ragazzo che si fa ragazze dalla mattina alla sera non se le sia mai fatte nel suo letto, tutto qui. Ne ho conosciuti tanti come te Irwin” dissi con tono abbastanza sensuale avvicinandomi anche io al suo viso, lo guardai meglio negli occhi come se lo stessi sfidando. Quel verde era veramente una cosa perfetta, amavo il fatto che mi teneva testa come nessun’ altro, che sicuramente come me pensava che l’amore è per i deboli, e io non sarò mai debole. Mi sorrise come se mi avesse letto il pensiero e gli uscirono quelle adorabili fossette e sfiorando le mie labbra mi disse con quel tono rauco “Non hai mai conosciuto nessuno come me, micetta”, alzai un sopracciglio e appena aprì la bocca per rispondere entrò di botto nella mia camera Crystal che per la fretta fece un fantastico frontale con in pavimento. 
Mi alzai di botto dal letto e andai verso di lei “Ma sei stupida o cosa? Spero ti sia rotta il naso così ti impari demente!” esclamai preoccupata e molto velocemente
“Ero venuta a vedere come stai, razza di idiota! Ero preoccupata sia perchè sembravi Lindsay Lohan quando l’hanno trovata drogata in macchina, e poi perchè abbiamo dovuto mandare per forza ‘quello’ in camera.” dissi guardando in cagnesco Irwin che se ne stava seduto sul mio letto sconcertato da quella situazione
“Ei ‘quello’ ha un nome, o forse è troppo difficile da dire?” si intromise quell’essere inutile facendo un sorriso forzatissimo
“Se mi alzo io ti...” ribattè Crystal che provava ad alzarsi finchè non mi misi in messe, non volevo assistere anche a una rissa, diamine eravamo arrivate da un giorno e già era successo tutto questo? Scherziamo?
“OKKEI BASTA! Tu vattene da questa stanza e tu fai meno l’acida!” alzai il mio tono di voce per farmi ascoltare
Il moro si alzò e con quella camminata sexy aprì la porta e mentre usciva pronunciò con quel suo tono sexy “Ciao micetta. Ci vediamo a lezione.”, per finire chiuse delicatamente la porta
“COSA HA FATTO? TI HA TOCCATO? TI HA BACIATO? TI HA SCOPATO? TI HA DETTO BRUTTE COSE? IO LO UCCIDO SE HA FATTO QUALCOSA! DAI FORZA PARLA! COSA STAI FACENDO LI’ IMPALATA!” continuava a fare domande a raffica così velocemente che nemmeno più si capiva cosa diceva.
“Cazzo, Crystal smettilaa! MI HA MESSO DUE DITA IN BOCCA PER FARMI VOMITARE, OKKEI?” sbottai.
“Cosa? No aspetta cosa?” rispose scoppiando in una fragorosa risata
“Schiatta cretina. Alzati da per terra pari un cane, o forse una cagna.” scossi la testa ridendo, Crystal si alzò e si mise una mano sulla fronte ed esclamò “Diamine Alli, dobbiamo andare a prendere le divise! Vatti a cambiare tra 10 minuti dobbiamo essere pronte, okkei? Al viaaa.” 
“VIAA!” e partimmo ognuna per il suo armadio, sembrava una sfida a chi si preparava prima in verità! Nel giro di dieci minuti o di meno eravamo pronte e ci avviammo verso l’ufficio della preside per le nostre divise, spero che non si accorga della mia orribile faccia che non ho avuto nemmeno il tempo di truccare.
Bussai alla porta della presidenza e appena la preside ci disse “Avanti” Crystal aprì la porta.
“Buongiorno Preside, siamo venute per ritirare le divise e il foglio delle regole che l’altra volta abbiamo dimenticato.” disse gentilmente Crystal 
“Si ragazze aspettate che devo trovarle!” si alzò dalla sedia e aprì degli scatoloni che si trovavano dietro la sua cattedra, “Ecco a voi ragazze, abbiamo questa rossa e questa blu quale volete?”
Io e Crystal ci guardammo e risposi io “Io prendo quella rossa e Crystal quella blu, grazie. Siamo entrambe taglia S”, la preside allora tirò fuori queste confezioni e ce le porse prendendo anche un foglio con le regole d’istituto.
“Detto fatto! Buona giornata ragazze.” ci sorrise e noi ricambiammo il sorriso prendendo le nostre divise, odiavo l’idea delle divise. Tutte uguali? Io devo avere il mio stile, ho sempre pensato che i vestiti servino a rappresentare il carattere di una persona, comunque sia aggiungerò il tocco alla Allison Pierce!
Risalimmo in stanza per vedere le nostre divise, Crystal sembrava così felice di avere una divisa, chissà quale strana idea gli girava in quella testolina bacata. 
Aprì la confezione, c’era: una camicetta bianca aderente che aveva il colletto e i bottoni, una gonna scozzese rossa e nera che inoltre si avvitava al giro vita così da mettere la camicia dentro la gonna e per concludere una cravatta molto semplice nera ( http://www.polyvore.com/cgi/set?id=132465521&.locale=it ). Niente male, mi piaceva e già avevo deciso che tocco dare alla mia divisa, mi diressi verso Crystal e con un sorriso mi disse “Guarda che bellaaaa! Mi piace da impazzireeeeee.”, la sua divisa aveva: sempre una camicia bianca molto semplice, la gonna scozzese blu con delle righette rosse che si metteva sempre al giro vita e un adorabile papillon blu scuro ( http://www.polyvore.com/cgi/set?id=132466972&.locale=it ).
“Ci starai una favola, cara nuova cameriera.” scherzai facendole pensare che sembrava una divisa per fare la cameriera.
“Sei solo invidiosa, cretina!” fece una faccia veramente buffa.
“Dai leggiamo le regole, immagino già le cazzate scritte qui sopra dopo l’inutile regola ‘tornare in camera per l’1.” mi alzai e presi il foglio che avevamo poggiato sul comodino, cominciai a leggere ad alta voce le regole:

 

  1. Niente schiamazzi in corridoio;
  2. Niente corse in corridoio;
  3.  Niente sesso in corridoio o altre zone pubbliche della scuola; (sinceramente mi chiedo che senso avesse una regola del genere)
  4. Tornare nelle stanze prima dell’una di notte;
  5. Si può fumare solo sul balconcino della stanza o in giardino; (almeno avrei potuto fumare)
  6. Dopo l’una niente musica, tv, luci accese e baccano;
  7. Niente alcolici nella scuola;
  8. Niente droga all’interno della scuola;
  9. La scuola non prevede il servizio della cena, è possibile mangiare fuori o mangiare in camera;
  10. La colazione si consuma al bar dalle sette alle otto meno dieci;
  11. Le lezioni cominciano alle otto in punto e finiscono alla mezza;
  12. Dopo il pranzo ripartono le lezioni che finiscono alle due e mezza;
  13. Durante le vacanze la scuola sarà chiusa, compresi i dormitori, perciò si invita a tornare a casa oppure a trovarsi una residenza momentanea;
  14. I club extra scolastici danno crediti per aumentare i voti;
  15. A inizio marzo si terrà il ballo di primavera e a fine anno ci sarà quello conclusivo.

 

Figo! Ci sarei potuta andare con Irwin. “Cosa?! Allison, per caso ti droghi? O sei diventata masochista? La regola numero due è evitare Ashton Fletcher Irwin! Non bisogna cedere, chiaro?!” La mia vocina interiore si faceva sentire di nuovo, acida come suo solito. Mi squillò il telefono, un messaggio.


Ragazzuole vi passo a prendere che così andiamo tutti appassionatamente al bar per la colazione. Abbraccissimi Luke xoxo
Ei tesoro, si ci prepariamo tra circa un quarto d’ora passa che ci trovi pronte con le nostre nuove divise ahahahah. A xoxo

 

“Crystaaaaal sbrigati che Luke ci passa a prendere!” urlai perchè sembrava esserci addormentata
“Lukeee?” si alzò di botto con gli occhi a cuoricino.
“Ehm cosa c’è di cosi strano, scusa? Hai qualcosa da dirmi?” domandai sospettosa, anche loro avevano dormito insieme e inoltre lui era ubriaco. 
“No niente, volo verso il bagno lalala” prese la sua divisa e saltellò fino al bagno, mah, questa ragazza era da manicomio. Come al solito mi dovevo cambiare in stanza, mi misi la mia divisa e decisi di non abbottonare tutti i bottoni e lasciare la cravatta lenta, la divisa era stata Allisonzata yeaaah! Mi truccati e mi riavvivai i capelli con una mano, oggi Crystal ci metteva più del solito, è sempre lei ad essere pronta per prima... ma forse mi sto facendo troppe fisse mentali.
Bussarono alla porta e Crystal uscì di botto dal bagno mettendomi quasi paura mentre sistemavo i trucchi nel cassetto, qui c’era qualcosa che non andava, sembrava che gli piacessero sia il moretto Michael e sia il biondino Luke.
“Ei Luke” lo abbracciò appena aprii la porta
“Ciao tesoro” e notai che gli diede un bacino sul collo mentre l’abbracciava
Okkei questo non è normale, il bacino sul collo no. Mi dovevo ricordare di fare un bel discorsetto con la signorina stasera!
“Comunque ciao stronzetto, grazie per la considerazione.” esclamai facendo l’offesa
“Scusami Alli” mi abbracciò e mi diede un bacio sulla GUANCIA mentre Crystal stava finendo di aggiustarsi i capelli
“Ieri abbiamo bevuto come spugne eh” dissi io ridendo e appoggiandomi con il braccio sulle sue spalle
“Eh mi sa proprio di si. Tu eri veramente devastata!” rise mentre metteva il suo braccio sul mio fianco
“Sono super pronta, andiaaamo!” disse con voce da coa Crystal.
Arrivammo al bar dove c’erano ormai tutte le ragazze e i ragazzi, compreso Ash;
Io e Crystal salutammo tutte le ragazze e tutti i ragazzi finchè non ci sedemmo a chiacchierare, Candice se ne uscì e mi disse “Oh ti devo far conoscere il barista, è veramente figo! Si chiama Josh”
“Assolutamente, fammi vedere qual’è!” risposi incuriosita
“Quello lì che sta al tavolo 4 per prende le ordinazioni; maglietta a bretelle blu, jeans e Vans azzurrine. Ha quella poca barbetta che fa impazzire tutte!” mi indicò con lo sguardo
“Oh quello si che è figo, parlerò io quando viene a chiedere le ordinazioni, chiaro?” dissi io osservando tutti negl’occhi finchè non trovai quelli verdi che mi fissavano in cagnesco. Uhm bene, quindi al signorino Irwin da fastidio? Bene, molto bene, ora inizia lo spettacolo.
Chiacchieravamo tutti finchè questo Josh non arrivò al nostro tavolo.
“Volete ordinare qualcosa?” chiese, aveva anche una bella voce e delle mani grandi.
“Ci puoi portare 12 caffè tesoro?” dissi con voce calma facendo il mio adorabile faccino.
“Per te questo ed altro, bocconcino.” mi squadrò e mi fece un occhiolino.
“Abbiamo fretta, ci puoi portare questi caffè o compariranno magicamente sul tavolo?” si intromise Irwin con un ghigno. Cazzo quanto lo odio, perchè si deve sempre mettere in mezzo? Ogni fottutissima volta!
“Calmino Irwin, arrivano subito.” rispose a dovere Josh che gli fece un sorrisetto bastardo e andò a dare l’ordinazione.
“SCUSA HAI QUALCHE PROBLEMA?!” sbottai
“Si, voglio il caffè, quindi?” continuava a fare lo stronzo per questo dannatissimo caffè.
“Ora ti dico un segreto” continuai a bassa voce “Le cose si dicono anche con gentilezza tesorino.” conclusi facendo il segno dell’ok con la mano, mi guardò e alzò gli occhi stando zitto. 1-0 carissimo Irwin.
Spettegolavo con Caroline che mi raccontava un po’ tutto su questa scuola o dei divertenti aneddoti, che ridere questa ragazza.
Passato un po’ di tempo tornò il ragazzo dal corpo perfetto che ci portò i nostri caffè, portandomi il mio davanti a me con sotto un biglietto, mi toccò delicatamente i capelli e se ne andò.
“Leggi! Leggi! Leeeeggi!” scalpitava Tresy
“Si infatti, apri suuuu!” appoggiò Olivia
“Ma sei demente? Su dai quanto ci vuole a leggere un biglietto?” come al solito ci doveva essere la simpatia di Crystal
“Si dai facci vedere!”  disse Calum che imitò le ragazze con una voce stridula

Scoppiammo tutti a ridere per quella imitazione, era stata veramente un scena epica!

Aprì allora il biglietto e c’era scritto:
“Ciao bella, se ti intesessa questo è il mio numero” con una raffica di numeri che non avevo nemmeno letto perchè ero troppo esaltata

“Ah tutto qui? Mi aspettavo di più” disse Michael sbuffando
“APPENA TORNI IN CAMERA CHIAMALO!” comandò Mary
“Ah bhè questo è sicuro” risposi sorridendo ad entrambi
Notai Irwin che se ne stava lì a guardare quasi sempre il suo orologio, completamente annoiato da quel discorso.

*DRIIIIIIIIIIIN* 

Salvato dalla campanella, stronzo.
“Spero di incontrarvi in qualche lezione amorucci” esclamò Crystal
Luke venne verso di me e mi disse “Che lezione hai?”
“Fisica con Crystal” risposi alzando gli occhi 
“Ah che palle! Dai troveremo qualche lezione insieme!” confermò Luke che mi diede un bacio e se andò verso la sua aula.
Io e Crystal trovammo quasi subito l’aula di fisica e ci sedemmo all’ ultimo banco, due minuti dal nostro arrivo il professore iniziò con delle formule o qualcosa del genere ma ero tremendamente distratta, pur avendo avuto il numero da un figo come Josh pensavo a come si era preso cura di me ieri sera Ashton.
“Crì devo chiederti una cosa” dissi all’improvviso, magari lei sapeva qualcosa in più
“Certo, dimmi tutto basta che non riguardi fisica” scherzò lei
“Sai dirmi tutto quello che è successo ieri sera? Non chiedermi perchè ma vorrei saperlo...” quasi mi vergognai a dirlo, chissà quale reazione avrebbe avuto Crystal.
“Ti dico tutto solo perchè non ho la minima voglia di ascoltare questo qui che parla. 
Bene ieri sera eri completamente ubriaca nemmeno ti reggevi in piedi ma sei voluta comunque andare a ballare anche dopo i rimproveri di Luke che ti diceva di no, come al solito hai fatto di testa tua e piano piano però ci sei riuscita ad arrivare alla pista. Passato un po’ di tempo un ragazzo ti si avvicinò, sempre ubriaco come te, e ti cominciò a toccare e a metterti la sua mano nella tua intimità... finchè dal bancone non corse come una furia Ashton che gli diede uno spintono per levartelo da così vicino. Il ragazzo ubriaco gli disse ‘Cosa c’è ragazzì? E’ la tua pischelletta? Me la vorrei trombare io se non ti dispiace’, prima che Luke fermò Michael, Ash già aveva provveduto a dargli un bellissimo cazzotto sul naso e facendolo cadere, al ragazzo stava uscendo un fiume di sangue e Ashton per levarti da lì rubò dalla tasta di Michael le chiavi della macchina e ti prese in braccio fino a portarti al sedile posteriore, dove ti fece sdraiare e appoggiare la tua testa sulla sua coscia. Corsi immediatamente da voi mentre gli altri ragazzi parlavano con il direttone, lo trovai lì che ti passava la mano tra i capelli e ogni tanto sentiva se respiravi ancora... devo ammettere che è stato molto protettivo, sembrava come un fratello maggiore, come se eri la sua bimba e nessuno poteva toccarti. Per non parlare di come ti coccolava quando stavate in macchina, continuava a toccarti i capelli e ti guardava affascinato, è stata una scena molto tenera in verità.” concluse Crystal che giocherellava con la sua penna mentre raccontava, nel frattempo nemmeno mi accorsi che mi era scesa qualche lacrima e appena Crystal si girò per guardami mi disse preoccupata e toccandomi per il polso “Sei impazzita per caso?”
“No solo che, non so. Dio non so nemmeno perchè sto piangendo. E poi arrivati all’istituto? Che è successo? Ti prego continua, non fare caso a queste stupide lacrime di merda.” asciugai le lacrime e Crystal continuò 
“Bhè arrivati all’istituto ha dovuto sopportare le mie centomila domande mentre salivamo in camera, aprii la porta e lui ti mise sul tuo letto ed andò a cercare una pezza da poter bagnare, così da mettertela sulla fronte. Era tardi e io stavo esaurendo piano piano, come al solito mi preoccupavo più del dovuto così Ashton mi disse di stare tranquilla, che non ti avrebbe toccato minimamente e di andare nella sua camera per riposare un po’, all’inizio titubavo non mi fidavo minimamente ma poi, vedendo come ti stava accudendo, gli diedi la buonanotte e andai nella sua camera con Luke.” fece le spallucce e io sorrisi con il viso rigato dalle lacrime.
Perchè faceva così? Perchè continuava a trattarmi come se ci tenesse a me? Cazzo, lui non tiene a nessuno. E’ stato lì solo a coccolarmi senza toccarmi minimamente, era questa la cosa che mi faceva infuriare, aveva fatto la parte del bravo ragazzo... MA LUI NON LO E’. E’ uno stronzo, cretino, idiota, masochista, mentalmente instabile, bipolare! Mandava segnali contrastanti e io non capivo mai cosa pensava o provava per me, e io come una stupida me ne sto qui a pensarlo quando magari lui si sta facendo una troia nell’aula di Storia. Guardai Crystal che stava seguendo la lezione e pensavo a quanto doveva sembrare dolce, perchè per fidarsi Crystal a lasciarmi con lui ci voleva veramente molto.
Arrivò l’ora del pranzo e mi diressi con Luke alla mensa visto che l’ora prima l’avevamo passata insieme a Inglese.
Arrivati al solito tavolo vedevo sempre le ragazze e i tre ragazzi. Bella merda, Ash aveva portato al nostro tavolo una delle sue puttane? Cos’è questa una presa in giro? DANNAZIONE LO ODIO. LO ODIO CON TUTTO IL CUORE! Nessuno si prende gioco di Allison Pierce, nessuno, NESSUNO TANTO MENO LUI.
Mi diressi come se non mi importava niente verso il tavolo salutai tutti compresa la troietta di Ash, gli altri parlavano ma io non stavo ascoltando il discorso e pensavo a come vendicarmi, finchè non vidi Josh entrare con due suoi amici. Così annunciai alla tavola “Belli vi dispiace se vado un’attimo da Josh? Volevo ringraziarlo” 
“Macchè dispiacere! Vaaaai!” indicò Michael, gli sorrisi e mi alzai dalla panca in direzione del bel moretto, diedi un’ultimo sguardo a Irwin che mi fissava con un ghigno  e mi seguiva con lo sguardo, non giocare con chi è più furbo di te caro Ash.
Salutai il moretto e lui mi disse di andare al tavolo con lui, così mi avvolse con il suo braccio le mie spalle e io misi il mio braccio sui suoi adorabili fianchi. Anche i suoi due amici erano molto simpatici, ridevo anche più del dovuto così da far vedere al signorino quanto mi divertivo con gli altri e spesso lo guardavo con la coda dell’occhio, non c’era una volta che non trovai il suo sguardo. Sono Allison Pierce e so vedicarmi a dovere.
Suonò quella stronza di una campanella che mi disturbò dal mio piacevole pranzo in compagnia di quei tre bei ragazzi; salutai tutti e dissi all’orecchio di Josh “Stasera chiamami tesoro”, lui mi mise una mano infondo alla schiena e mi avvicinò a lui che mi sussurrò “Certo piccola.” concludendo il tutto con un bacio sul collo. Ohw quanto era sexy anche lui, mi piaceva questo tipo. Notai Irwin che aveva assistito a tutta la scena e era su tutte le furie, così tanto da sbattere la porta per andare nel cortile mentre usciva. Me ne fregavo di come stava e mi diressi verso la camera da sola perchè dovevo sistemarmi un po’ il trucco, mentre stavo cercando la tessera della camera nella tasca della gonna sentì una presenza dietro di me, subito dopo mi girò e mi fece toccare le spalle alla porta. 
Stava facendo aderire i nostri corpi, mentre con le mani mi stringeva i polsi che subito dopo fece alzare a contatto con la porta, mi stava inchiodando con quei fottuti occhi verdi. 
Se voleva giocare così, avremmo giocato così. Lo guardai anche io e per vedere cosa provava gli diedi in modo sensuale dei baci sul collo, finchè non sentì la sua erezione crescere continuai, e lui mi lasciò i polsi per mettere le mani sui miei fianchi per tirarmi ancora verso di lui decisi quindi di mettere le mie mani nei suoi capelli continuando a dargli  quegli eccitanti baci sul collo. Ormai non c’era più nessuno, le lezioni erano iniziate.
Sentì la sua mano che prendeva la chiave per la stanza, poco prima di aprirla mi disse 
“Sei mia, Pierce.”
Apri la porta e mi prese in braccio.

-------------

Ciao tesorini della mamma, 
devo ammettere di essere soddisfatta di questo capitolo, ci ho lavorato dalle 10, 30 alle 18,32! Sono anche felicissima delle vostre
recensioni perchè sembra che questa storia vi stia piacendo, yeeee!
Qui abbiamo notato una Allison fragile ma sempre e comunque stronza, mascherando la sua gelosia con l’acidità e la vendetta.
Quante di noi sono cosìì? AHAHAHHAH io lo sono fortunatamente. Inoltre volevo dirvi che se avete voglia di vedere materialmente le divise, accanto ad ogni descrizione ci sono le divise create da me su un sito.
Se tutto va bene aggiornerò giovedì sera, vi aspetto in tante allora.
E se volete sapere qualche anteprima del prossimo capitolo, recensiteee!

Bacionii xoxo

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2766220