Free at last

di Layla
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1)Farewell my hell ***
Capitolo 2: *** 2) Truth is a terrible thing. ***
Capitolo 3: *** 3) In the morning ***
Capitolo 4: *** 4)Ain't it fun, now you are one of us, ain't it fun? ***
Capitolo 5: *** 5)The dark side of the turtle. ***
Capitolo 6: *** 6)The rockshow. ***
Capitolo 7: *** 7)The party scene. ***
Capitolo 8: *** 8) Boys are such a drag. ***
Capitolo 9: *** 9)Who doesn't love pizza? ***
Capitolo 10: *** 10)Breakdown ***
Capitolo 11: *** 11)So long goodbye (maybe) ***
Capitolo 12: *** 12) Two plastic hearts with nowhere to run (me and you Living under a paper moon) ***
Capitolo 13: *** 13) And do you ever feel like you're alone? ***
Capitolo 14: *** 14)Old friends and new friends (Do you wanna come to a date with me?) ***
Capitolo 15: *** 15)The Mexican girl in me ***
Capitolo 16: *** 16) Do you want me or do you want me dead? ***
Capitolo 17: *** 17) Kiss me again ***
Capitolo 18: *** 18) I Wanna Hold Your Hand So Tight, I'm Gonna Break My Wrist ***
Capitolo 19: *** 19) Heart's on fire tonight, feels my bones ignite, feels like war ***
Capitolo 20: *** 20) Break your little heart in two ***
Capitolo 21: *** 21) Problems! ***
Capitolo 22: *** 22)Sick of everyone ***
Capitolo 23: *** 23)Family portrait ***
Capitolo 24: *** 24) Don't say I'm better off dead, cause heaven's full and hell won't have me. ***
Capitolo 25: *** 25) You stay away from her, it's not her time! ***
Capitolo 26: *** 26) No death can touch the crooked young ***
Capitolo 27: *** 27)Feels like I’m waking from the dead and everyone’s been waiting on me ***
Capitolo 28: *** 28) All my sister's friends ***
Capitolo 29: *** 29) Love hurts, but sometimes is a good hurt and i feel like I'm alive. ***
Capitolo 30: *** 30) Shove ***
Capitolo 31: *** 31) I’m kind with you because I like you ***
Capitolo 32: *** 32) I don't wann be in love (but I already am) ***
Capitolo 33: *** 33) My favorite turtle ***
Capitolo 34: *** 34) The turtle and the hyena ***
Capitolo 35: *** 35) Roller coaster, favorite ride, let me kiss you one last time ***
Capitolo 36: *** 36) Second chances ***
Capitolo 37: *** 37) Sometimes you're the hammer, sometimes you're the nail ***
Capitolo 38: *** 38)Familia. ***
Capitolo 39: *** 39) Free at last. ***



Capitolo 1
*** 1)Farewell my hell ***


1)Farewell my hell.

Sofia p.o.v.

Ho sempre vissuto come le persone mi dicevano di vivere.
Non ho mai vissuto una vita che potesse definirsi mia, mia madre ha sempre controllato tutto.
Sono una bella ragazza e, maledico Dio per questo, perché è la mia maledizione personale. Mia madre voleva essere una modella quando era giovane, ma i suoi genitori non gliel’hanno permesso e l’hanno costretta a studiare, così quando sono nata io ha deciso che avrei vissuto la vita che lei non aveva potuto vivere.
Quando avevo quattro anni mi ha portato in un’agenzia per modelle e così la mia carriera è cominciata con qualche pubblicità per bambini.
Questo è durato fino a quando avevo quattordici anni, sfortunatamente sono rimasta una ragazza carina – non come alcuni bambini che si imbruttiscono durante l’adolescenza – così ha deciso che dovevo essere una modella.
Mi chiamo Sofia Ortega, ma lei ha scelto un altro nome per la mia carriera da modella: Michelle Blanchard.
E così tutto è cominciato: fare la modella, servizi fotografici, calendari.
Odio questo ambiente è pieno di persone strane e di nemici. Le altre modelle ti odiano, gli stilisti ti vogliono sempre più magra e sempre più carina e lo stesso fanno i fotografi.
Questa è solo una parte dell’inferno.
L’altra è che non potevo mangiare quello che volevo, solo verdura, un po’ di carne a volte ed ero obbligata a sniffare cocaina per non avere fame.
Mia madre era d’accordo su tutto. Era orgogliosa della mia carriera come se fosse la sua.
La terza parte dell’inferno è che a volte le persone con cui ho lavorato mi hanno fatto capire che dovevo succhiare qualche cazzo o qualche vagina per essere più famosa.
Fanculo!
Non l’ho mai fatto, ero una bambola nelle mani di mia madre, ma non potevo permettere che mi facessero anche questo, ho una mia dignità anche io, porco Dio!
Ovviamente quando non facevo queste cose mia madre mi picchiava, ma non era una cosa molto importante per lei, come ha sempre detto: “ Un po’ di make-up copre tutto!”.
La odio per questo e perché ignora la mia sorellina Viviana, che ha solo due anni meno di me. Così quando mi guardavo allo specchio  la maggior parte delle volte vedevo con i capelli tinti di biondo, degli occhi azzurri assenti e un corpo scheletrico.
Non ero felice.
Ho iniziato a tagliarmi a diciott’anni, mia madre lo sapeva, ma tutto quello che fatto è stato dire alla mia truccatrice di  coprire le cicatrici.
Non le interessava e io camminavo sul filo del rasoio, sempre più vicina all’autodistruggermi.
È successo a vent’anni, ho avuto un esaurimento nervoso e ho provato a uccidermi, ho fallito, ma dopo quella volta ho deciso di essere un pochino ribelle.
Mi sono iscritta a un college, ho frequentato i corsi d’arte per poter diventare una musicista o almeno un tecnico per chitarre. Ho sempre amato la musica, ho imparato a suonare la chitarra quando ero al liceo e quella era l’unica cosa che mi tenesse viva insieme alle band.
I Blink-182, i Good Charlotte,i Simple Plan, i Rancid etc.. mi hanno salvato la vita un sacco di volte.
Il liceo è stato un inferno per me: le cheerleader e le puttane volevano essere mie amiche, ma io non le volevo  e i solitari, gli skater e i perdenti mi rifiutavano.
Ora ho venticinque anni, ho la mia laurea in musica e sono pronta a volare via: sono stanca d essere un uccellino in gabbia.
Così oggi ho impacchettato tutte le cose che mi serviranno (niente più vestiti da zoccola, solo cose che ho comprato io), ho scritto un biglietto a mia madre e ho caricato tutto in macchina.
Ho acceso la macchina e ho iniziato la mia nuova vita.

 
Dopo alcune ore di guida sono stanca, in più il motore fa strani rumori.
Dio, per favore, non dirmi che si sta per rompere perché sono nel bel mezzo del deserto.
L’ultima cittadina è a molte miglia da qui, mi ci sono fermata solo per mettere della tintura azzurra sui miei capelli, farmi un piercing e per mangiare qualcosa.
Accosto ed esce del fumo dal cofano.
Cazzo, cazzo, cazzo!
Prendo rabbiosamente a calci una ruota. Sono nel bel mezzo del deserto e nessuno mi potrà aiutare.
Cosa dovrei fare?
Il mio smartphone è morto qualche ora fa.
L’unica soluzione è provare a fare autostop, così mi metto in parte alla strada e alzo il pollice.
Nessuno si ferma. Sono fottuta, signori e signore!
Vedo un autobus e comincio a muovere freneticamente le braccia, sperando con tutta me stessa che si fermi.
È successo! Si è fermato!
La porta si apre e un ragazzo con dei capelli neri irti scende, non posso credere di essere così fortunata: è Jaime Preciado, uno dei membri delle band a cui devo la vita.
“Hai bisogno di una mano?”
“Sì, la mia macchina è morta, idem il cellulare.”
Guarda il fumo e annuisce.
“Ti porteremo fino alla prossima cittadina, così potrai riparare la macchina.
RAGAZZI, VENITE QUI! ADESSO!”
Urla e gli altri tre fanno capolino: Tony Perry e i due fratelli Fuentes.
“Cosa succede, Jaime?”
“Aiutatemi a caricare le cose di questa ragazza sul pullman, le daremo un passaggio fino alla prossima cittadina.”
Sospirano tutti e caricano la mia roba sul pullman, tranne la roba di cui avrò bisogno questa notte e la mia chitarra.
“Grazie, ragazzi. Sono Sofia Ortega e vi devo la vita un’altra volta.”
“Fan?”
Chiede Vic.
“Fan.”
Saliamo tutti sul tourbus e ci sediamo su un divano.
“Sono Sofia Ortega, felice di conoscervi e grazie per l’aiuto.”
“Jaime Preciado. È sempre un piacere aiutare una ragazza carina.”
“Vic Fuentes, felice di conoscerti.”
“Mike Fuentes, tesoro.”
“Tony Perry.”
Sorrido.Penso che la mia vita cambierà presto.


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Capitolo 2
*** 2) Truth is a terrible thing. ***


2) Truth is a terrible thing.

 
Sono seduta sul divano del pullman e non posso credere a quanto sia fortunata.
I Pierce The Veil mi hanno offerto un passaggio fino alla prossima cittadina perché la mia macchina è andata a puttane, questo è un sogno che si realizza!
Ho in mano una tazza e non riesco a spiccicare nemmeno una parola, accidenti!
I ragazzi mi guardano tutti curiosi tranne Tony, che sta giocando con il suo smartphone.
“Dai, dicci qualcosa di più su di te.”
Mi chiede educatamente Vic.
“Beh, non c’è molto da dire su di me. Ho venticinque anni,  ho una sorella più piccola che si chiama Viviana e una laurea in musica.
So suonare la chitarra e posso essere un tecnico per chitarre all'occorrenza.
Amo tutto ciò che è macabro, suonare la mia chitarra, disegnare, fotografare.
Uhm, e amo la musica, devo la vita ad alcune band e voi siete una di quelle.”
Adesso mi guardano tutti,  anche Tony.
“Sei un tecnico per chitarre?”
Jaime mi guarda sorpreso.
“Beh, più o meno. Ho una laurea, ma nessuna esperienza lavorativa in questo campo. Me ne stavo andando per sempre da casa mia quando mi avete trovata e volevo un lavoro che fosse adatto alla mia laurea.”
“Beh, il lavoro ti ha trovata.
Tony non ha più un tecnico, ha licenziato il suo una settimana fa e ha bisogno di uno nuovo, vero Tony?”
“Sì, ho bisogno di un nuovo tecnico. Prima però voglio sapere di più su di lei e inoltre ho l’impressione di avere già visto la sua faccia.”
Arrossisco e faccio del mio meglio per non piangere.
“Ehy, Sofia! Cosa succede?”
Jaime mi guarda preoccupato.
“Niente. Tony ha ragione, vi sto nascondendo qualcosa e voi dovete sapere cosa.
È una cazzo di maledizione.”
Sospiro tristemente.
“Ok. Prima che tu inizi a parlare ci sono altre due persone che devono essere informate.”
Questo è Vic, si intuisce che è il più vecchio perché sa sempre cosa fare.
Si alza e torna indietro con due ragazze. La prima ha i capelli bianchi neri, indossa un collare con le borchie e un vestito nero.
È una vera goth e mi fa un po’ paura, ma sono sicura che alla fine sia una brava persona.
La seconda è una ragazza con lunghi capelli viola che indossa una felpa nera.
“Ehy, ragazzi. Che succede?
Chi è lei?”
La prima ragazza lo chiede a Vic.
“Ehm, sono Sofia Ortega, piacere di conoscervi.
Forse sarò il nuovo tecnico di Tony, così siamo tutti qui per sentire la mia storia.”
“Oh, ok. Io sono Leah Lancaster, sono il medico della band.”
“Sono Liz Marino, la ragazza che vende il merchandising.”
“Piacere di conoscervi, ragazze.”
Sorrido.
“Iniziamo. Sofia Ortega è il vero nome di Michelle Blanchard.”
Mi guardano tutti come se fossi un’aliena.
“Mia madre ha sempre voluto essere una modella, così – quando sono nata io – ha deciso che sarei stata una modella. Dopo aver fatto alcune pubblicità per bambini, ho iniziato la mia carriera di modella con questo stupido nome.
Non potevo mangiare niente: solo verdura e carne una volta alla settimana. Ero obbligata a sniffare cocaina e mi consigliavano di succhiare cazzi o vagine per andare avanti con la mia carriera.
Non l’ho mai fatto così mia madre mi picchiava e urlava che ero un mostro.
A sedici anni ho avuto la mia prima overdose.
A diciotto ho iniziato a tagliarmi.
A vent’anni ho provato a uccidermi, ma questo non ha mai fermato le ambizioni di mia madre.
Dopo il mio tentato suicidio ho deciso che avrei potuto andare in un college e ho scelto un corso di musica.
Tre mesi fa mi sono laureata e adesso sono libera, come ho detto prima, stavo scappando di casa.
Questa sono io.”
Mi fermo e guardo i miei Doc Martens, pensando che ho rovinato ancora una volta le cose. Nessuno vuole un’ex drogata con problemi alimentari e con un tentativo di suicidio alle spalle.
Inaspettatamente qualcuno mi abbraccia così forte che a malapena riesco a respirare: è Jaime.
“Benvenuta nella famiglia dei Pierce The Veil, domani riempiremo tutte le scartoffie.”
“Grazie, Jaime.
Ma gli altri?
Mi vogliono?”
Vic annuisce e mi abbraccia anche lui, Mike mi scompiglia i capelli, le due ragazze sorridono; l’unico ancora fermo immobile è Tony.
“Ok, può essere il mio tecnico, ma il tecnico di Vic deve tenerla d’occhio all’inizio”
E poi se ne va dalla stanza.
Cosa ho fatto si sbagliato?
“Ho fatto qualcosa di sbagliato?”
Chiedo ai ragazzi che sono rimasti nella stanza.
“No, non preoccuparti. Tony è solo di malumore e vuole rimanere da solo.”
“Ok.”
Non sono sicura che sia la verità, ma chi se ne frega! Ho un lavoro!
Yay!
Vic guarda il suo orologio.
“Ok, ragazzi. È arrivato il momento di andare a letto.”
“Sì, mama Fuentes!”
Jaime lo prende in giro facendolo sbuffare.
“Ok, fate quel cazzo che vi pare. Io vado a letto.”
Lascia la stanza, Jaime ride e Mike va in cucina a prendere una bottiglia di whisky.
“No, ragazzi. Ho smesso con l’alcool e poi sono stra stanca perché ho guidato troppo.”
“Oh, pensavo ti piacesse l’alcool.”
“Ne ho bevuto troppo quando ero più giovane.”
Dico semplicemente.
“Questa ragazza è intelligente, Mickey.
Vieni, seguirmi. Ti mostrerò dove dormirai.”
Seguo Leah e lei mi mostra il lettino dove dormirò.
“Wow, grazie! Adesso penso che mi farò una doccia e poi andrò a dormire.”
Lei sorride e mi saluta con la mano.
Come ho detto mi faccio una doccia e poi vado a letto.
Sono stanca e  ho mal di testa, ma c’è una  cosa che mi tiene sveglia.
Perché Tony è così freddo con me?
Perché sembra che mi odi?
Ho fatto qualcosa di sbagliato?
Tony the Turtle è il mio membro preferito e mi odia.
Cazzo!
Dopo la parola che inizia per c finalmente mi addormento.

Angolo di Layla

Grazie a contagiuoscream per la recensione, spero che questo ti piaccia.

 


Questa è Sofia.
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Questa è Leah
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Questa è Liz.
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Capitolo 3
*** 3) In the morning ***


3) In the morning

 
La mattina dopo mi sveglio in un letto stretto, avvolta in delle lenzuola che non sono quelle della mia camera.
Dove cazzo sono?
Vado un attimo in panico poi mi ricordo tutto: l’ho fatto finalmente, sono andata via da casa mia!
La macchina si è rotta e i Pierce The Veil mi hanno trovato e forse mi daranno un lavoro.
Ora che sono dove sono e chi sono mi sento meglio.
Salto giù dal lettino, notando che il bagno è già occupato vado in cucina. Qui c’è solo Mike con la testa tra le mani che si lamenta.
“Bevuto troppo?”
“Ci puoi scommettere. Sono devastato. La mia testa mi fa male come se si dovesse spaccare in mille pezzi.”
Appoggio una mano sulla sua spalla.
“Non preoccuparti, sono qui per aiutarti.”
Apro il frigo e comincio a tirare fuori delle cose, poi le mischio tutte insieme in una specie di milk-shake e lo do a lui.
"Quando avevo l’abitudine di andare alle feste mia sorella ha inventato questa ricetta per aiutarmi con la sbornia del giorno dopo.”
Dico sorridendogli, lui lo beve ed esce dalla cucina.
“Vado a sdraiarmi sul divano, tra un ora ti ucciderò o ti ringrazierò.”
Rido.
“Mi ringrazierai, Mickey.”
Dopo di che prendo i miei cereali, una ciotola e un po’ di latte e inizio a mangiare, senza pensare a niente in particolare. Non sono una persona mattiniera, così sono ancora assonnata.
Quando ho quasi finito di mangiare tutti i cereali Jaime entra in cucina parlando al telefono mezzo in inglese e mezzo in spagnolo, mia madre si è sempre rifiutata di insegnarmi lo spagnolo e sono più abituata all’italiano perché la mia unica amica è italiana.
In ogni caso non voglio ascoltare la sua conversazione, è qualcosa di privato che riguarda solo lui.
A un certo punto chiude la chiamata e lancia il telefono per la stanza con una bestemmia.
“Va tutto bene, Jaime?”
“No, estoy malo!”(*)
“No entiendo espanol, chico.”(**)
Lui mi guarda sorpreso.
“Ma sei messicana!”
“Lo so, ma mia madre non mi ha mai parlato in spagnolo e non mi ha mai permesso di impararlo, mi sento senza radici.
In ogni caso, cosa succede?”
Lui sospira.
“Problemi con la mia ragazza, ti dirò di più se mi farai un sandwich.”
“Okay.”
Gli preparo un sandwich con il formaggio e prosciutto e glielo do.
 “Bueno.”(***)
“Gracias?”(****)
Mangia il sandwich e sospira ancora.
“Non la capisco. Siamo insieme da sempre, dal liceo per la precisione e ora vuole sposarmi. Non sono pronto, non penso sia ancora il momento giusto. Voglio dei bambini, ma per me ora la musica è più importante e sarei un pessimo padre per loro.
Lei ha urlato che è arrivato il momento di crescere e di rendere la nostra relazione più stabile.
Alla fine le ho urlato di andare a fanculo, penso di aver mandato la puttane le cose.”
“Le cose erano già andate a puttane. Sono andate a puttane nel momento in cui le hai detto che non la volevi sposare. Non sono molto brava nel dare consigli, ma chiamala e, beh, cerca di risolvere le cose anche se questo significa rompere con lei.”
“Penso che tu abbia ragione, grazie piccola blu.”
“Prego, Jaime. Ti devo molto.”
Lui sorride (amo le  sue fossette) e se ne va.”
“Buongiorno, raggio di sole!”
La voce di Vic mi giunge inaspettata, la band mi ha detto che ama dormire fino alla tarda mattina.
“Oh, buongiorno, Vic.”
“Vediamo cosa è successo. Mio fratello ha i postumi di una sbornia e Jaime ha litigato di nuovo con Jess.”
“Sì, più o meno.
Vuoi qualcosa per colazione?”
“No, non preoccuparti.
Non sono il tipo di ragazzo che chiede sandwich, Jaime lo è.”
Lui ride e prende del caffè, io sorrido senza una ragione particolare. Questo ragazzo mi mette di buon umore e non so perché, penso che potremmo essere amici.
Amici, tranne per Nene, non so cosa significa averne, sono sempre stata una ragazza solitaria.
“Sofia?”
La voce gentile di Vic raggiunge la mia attenzione, io lo guardo sorridendo.
“Sì?”
“Dov’eri?”
“Persa nei miei pensieri, scusa.
Mi stavi dicendo qualcosa di importante?”
“Certo, dopo colazione, dobbiamo compilare i moduli necessari e così sarai ufficialmente il tecnico di Tony.”
“Oh, meraviglioso!”
Lui sorride.
“Ti piace la musica, non è vero?”
“Non posso vivere senza musica. Se non faccio musica impazzisco.”
“Vedo un tentativo di citare Tom DeLonge.”
Arrossisco.
“Beh, sì. Lo amo, è la celebrità per cui ho una cotta.”
“È un ragazzo molto carino.
Andiamo, tempo di riempire i moduli, piccoletta.”
Vic si alza e lo seguo nella stanza relax, Mike sta dormendo pacificamente su uno dei divani, così ci sediamo sull’altro. Leggo e firmo un sacco di documenti, quando firmo l’ultima cosa sorrido come un’idiota: questo è il primo lavoro che mi piace!
“Benvenuta nella famiglia dei Pierce The Veil, Sofia.
Adesso sei ufficialmente una di noi.”
“Sono così felice che potrei salire in cima al pullman e urlarlo al mondo.”
Vic ride, svegliando Mike. Mike mi guarda e sorride.
“Grazie, chica.
Hai fatto una qualche magia con la tua pozione.”
“Te l’avevo detto che mi avresti ringraziato.”
“Gracias, Sofia.”
Si addormenta di nuovo.
“Vic, posso chiederti una cosa?”
“Certo, vai!”
“Perché Tony mi odia?”
Vic rimane in silenzio.

Angolo di Layla

(*)No, sto male

(**)Non capisco l'italiano, ragazzo.

(***)buono.

(****)grazie.

Ahn, premessa: non sono molto ferrata con lo spagnolo. Ho fatto solo un mezzo corso sette anni fa e se qualcuna è più ferrata di me in spagnolo non esiti a correggermi.

Ringrazio contagiouscream e Kellic_a_vita per le recensioni.

 

 



 

 

 

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Capitolo 4
*** 4)Ain't it fun, now you are one of us, ain't it fun? ***


4)Ain't it fun, now you are one of us, ain't it fun?

 
Sofia p.o.v.

 
So esattamente quando faccio una domanda scomoda. Di solito la gente non risponde, mi guarda imbarazzata e non sa come liberarsi di me.
Questo è quello che sta succedendo con Vic.
Merda.
“Non imp…”
“È perché gli ricordi Erin, la sua ex ragazza.”
“Ex?”
Gli rivolgo un’occhiata confusa.
“Sì, si sono lasciati la settimana scorsa. Tony ha scoperto che lo tradiva con il suo tecnico, ecco perché abbiamo di uno nuovo.
Ha dato di matto, l’ha lasciata e ha spaccato il naso del ragazzo e l’ha licenziato.”
“Ho capito. Ma perché?
Erin è mora, io ho i capelli azzurri.”
“Perché tutte e due sembrate forti e fragili allo stesso tempo e…”
“VIC!”
Salto, quest’urlo rabbioso mi ha spaventato. Tony è dietro di noi ed è chiaramente arrabbiato con me.
“Tu!”
Punta un dito verso di me.
“Tu sei solo il mio tecnico o, più probabilmente una puttana che si finge un tecnico, non hai bisogno di sapere niente della mia vita privata.
Devi solo controllare la mia roba, piantala di fare pettegolezzi o ti licenzierò, ragazza.”
Vic sta per dire qualcosa, ma io non gliene lascio il tempo.
Annuisco.
“Sì, hai ragione. Scusa, non succederà più.”
Lascio la stanza prima di iniziare a piangere, Vic sta rimproverando Tony.
Dio, sono solo un casino e una combina guai, non mi merito nulla!
Corro al mio bunk e tiro le tende, piango per un attimo e poi prendo la mia chitarra. Suonare la chitarra mi ha sempre aiutata ad attraversare i miei periodi di merda, così inizio a muovere le mie mani.
La melodia che ne esce è “Ain’t it fun” dei Paramore.

“You're not the big fish in the pond no more
You are what they're feeding on
So what are you gonna do when the world don't orbit around you?
So what are you gonna do when the world don't orbit around you?
Ain't it fun living in the real world
Ain't it good being all alone”

Vado avanti fino alla fine della canzone, poi sento qualcuno che mi applaude, tiro la tende e vedo Leah che mi sorride.
“Sei una brava chitarrista e hai una bella voce. Dovresti suonare “Hold on till may” con i ragazzi.”
“No, sono solo un tecnico.”
Rispondo piatta.
“Che ti succede, ragazza?
Mi sembri un po’sconvolta.”
Io non rispondo.
“Dai, Sofia! Sono qui per aiutarti.”
Sospiro.
“Niente, ho solo mandato le cose a puttane come al solito.”
“Cosa è successo?”
“Ho chiesto a Vic perché Tony mi odia e lui mi  ha risposto dicendo che gli ricordo la sua ex ragazza. Gli ho chiesto in che cosa visto che io ed Erin non ci somigliamo per niente, poi Tony è entrato nella stanza e ha urlato che sono solo un tecnico. Non mi è permesso di sapere nulla su di loro e la prossima volta che verrò beccata a farmi gli affari loro mi licenzierà.”
Leah sospira.
“Che stronzo che è diventato.”
Le lancio un’occhiata confusa.
“Prima che si mollasse con Erin era un ragazzo carino e premuroso.”
Io non dico nulla, mi sento triste e ho un immenso bisogno di tagliarmi. Pensavo di essere uscita da questa merda, ma il modo in cui Tony ha urlato contro di me mi ha fatto venire in mente mia madre e ora ho solo bisogno di una lametta.
Anni buttati nel cesso, sono il solito disastro di sempre. Non cambierò mai.
“Gli parlerò.”
Dice la goth.
“No, per favore. Ho paura che mi licenzierà veramente e io voglio questo lavoro.”
Lei annuisce.
“Hey, ragazze!”
“Uh, ciao, Liz!”
“Che succede, Sofia?
Sembri appena scesa da un altro pianeta.”
“Niente, cosa c’è?”
“Il pranzo è pronto, venite con me.”
Leah si muove, ma io continuo a rimanere nel mio bunk.
“Non ho fame, buon pranzo.”
Chiudo la tenda e guardo fuori dalla finestra:piove.
Persino il tempo è di merda oggi, perciò mi avvolgo nelle coperte e sento un po’ di musica. Non voglio vedere nessuno. Non voglio fare finta che tutto sia normale e che tutto sta andando bene, perché non è così.
Ho sempre vissuto in un mondo di bugie e adesso ne ho abbastanza di mentire alle persone.
Fanculo,Tony!
Fanculo a me!
Fanculo a mia madre!
Fanculo alla mia vita!
Fanculo a tutto!
Dopo un po’ una mano si appoggia sulla mia spalla facendomi sobbalzare, chi cazzo è?
Vedo Vic più spaventato di me, a causa della mia reazione.
“Oh, sei tu! Mi dispiace!”
“Non importa, ti ho portato del cibo.”
“Grazie, ma ho detto a Liz che non avevo fame.”
“E questa è una bugia. Non è che non hai fame, è che non vuoi incontrare Tony.”
Mi sento scoperta così arrossisco.
“Beh, sì. Hai ragione.”
“Allora mangia, piccoletta, e poi parleremo.”
Inizio a mangiare un po’ di pasta: è deliziosa.
“Woah! Questa è la miglior pasta che io abbia mai mangiato!”
“Abbiamo un cuoco italiano.”
Mi fa un sorrisetto.
“Voi siete fortunati!”
“Sì, davvero. Ma sono qui per un’altra ragione: scusarmi per il comportamento di Tony.
Mi gelo.
“Vic, non c’è bisogno di scusarsi. Ha ragione, non ho alcun diritto di disturbare la vostra privacy, sono solo un tecnico, non un’amica.”
“Ti sbagli. Sei mia amica e sei anche amica di Jaime, quindi non sei un’estranea. Tony ha detto delle cose sbagliate perché era arrabbiato, ti vogliamo tutti bene.”
“Vorrei che fosse vero.”
“Lo è, credimi, Sofia.”
“Ok.”
“Stiamo guardando Harry Potter, vuoi unirti a noi?”
Si alza dal mio bunk e mi tende una mano.
Penso che dovrei dare una seconda possibilità a questo lavoro e limitarmi a stare lontana da Tony. Il problema è che Tony mi piace e anche tanto.
Sono il solito disastro.
Mi innamoro sempre di persone che non mi ricambiano. 

Angolo di Layla

Ringrazio Kellic_a_vita per la recensione, per lo spagnolo... Beh, sarà solo Jaime a parlarlo ogni tanto e ho pensato che fosse carina come cosa, almeno si interrompeva l'inglese oroginale.
Perché tutta questa storia è stata tutta scritta  e pubblicata e mi mancavano le care vecchie linge neolatine LOL. Se poi parlino lo spagnolo davvero non lo so, secondo me in famiglia qualche frase la dicono, come facciamo noi con i dialetti, ma è solo un'opinione :)

 

 

 

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Capitolo 5
*** 5)The dark side of the turtle. ***


5)The dark side of the turtle.

 
Liz p.o.v.

 
C’è qualcosa che non va in Tony, è così freddo con la nuova arrivata e non ho idea del perché. È carina, è attenta, non è la solita stronza che ti aspetti  di trovare in una ragazza con un passato da modella.
Abbiamo parlato un po’ ieri sera, lei è stata timida ed educata, magari avere una madre violenta non aiuta ad aprirsi agli altri e poi so che soffre di incubi. Quando dorme prega sua madre di non picchiarla.
Ieri pensavo che Tony fosse stato freddo con lei perché non aveva dormito molto, ma stanotte ha dormito come un bambino e lo stesso ostenta una certa freddezza nei confronti di Sofia.
Ho sentito quello che le ha detto dopo che ha firmato il contratto e quello non era il solito Tony, persino Vic l’ha rimproverato.
Devo scoprire cosa c’è sotto, cosa sta succedendo, ma prima devo aiutare mio cugino a cucinare per la band: posso lavorare qui solo perché lui ha giurato a mio padre che mi avrebbe tenuta d’occhio.
Così vado in cucina e comincio ad aiutarlo.
“Così c’è un nuovo membro in famiglia, l’ho vista: è carina.”
“Tutte le ragazze sono carine per te, Sean, e tu hai già una ragazza. Questo è solo un promemoria.”
“Sei così noiosa.”
“E allora perché continui a infastidirmi chiedendomi di aiutarti?”
Lui non risponde e non mi parla più.
Bene.
Onestamente lui non mi piace, lo sopporto solo perché è un parente. La sua povera ragazza è un burattino nelle sue mani e lui la tradisce continuamente.
In ogni caso il pranzo è pronto, chiamo i ragazzi, ma Sofia non viene. Si scusa dicendo che non ha fame.
Stronzate.
È spaventata a morte da Tony. Mangiamo tranquillamente, parlando  del nuovo Warped Tour e delle band che incontreremo ancora.
Sono tutti contenti di rivedere gli All Time Low, gli Sleeping With Sirens e i Tonight Alive.
Dopo pranzo Leah lava i piatti e Vic va nella zona dei bunk per parlare con Sofia.
“È una persona così melodrammatica.”
“No, non lo è, Tony tartaruga maligna che non sei altro.”
Risponde Mike.
“È solo una ragazza molto carina nei modi di fare e tu sei uno stronzo a essere così maleducato con lei.”
Tony non risponde.
“Vediamo un film! Cosa potremmo vedere?”
Chiedo io.
“Harry Potter, il primo film!”
Urla Mike, Jaime e Tony annuiscono.
Lo sappiamo tutti che il nostro batterista così gangsta in realtà è un tenerissimo e grandissimo fan di Harry Potter.
Cerca il dvd e indossa la sua sciarpa di Grifondoro, poi Sofia e Vic entrano nella stanza e Tony se ne va. Do un’occhiata a Vic, lui scuote la testa.
“Mike, non sapevo fossi un fan di Harry Potter! Sei così tenero con quella sciarpa!”
“Grazie, vieni qui, piccola blu.”
Sofia si siede tra lui e Jaime e sembra a posto, dunque è arrivato il momento di parlare con la tartaruga maligna.
Mi alzo  e lo trovo in cucina che beve della birra.
“Cosa sta succedendo, Tony?”
Lo conosco abbastanza da sapere che qualcosa lo rende ansioso, eravamo compagni di classe al liceo e sono stata la sua prima ragazza.
“Sto bevendo una birra. È vietato, adessso?”
“Bel tentativo, ma non prendermi per il culo. Lo sai cosa voglio veramente dire.”
“Cosa?”
Dice piatto.
“La nuova ragazza. Perché sei così freddo con lei?”
“Non sono freddo.”
“Sì, e io sono Lord Voldemort.”
Lui sbuffa.
“La tratto come il resto della crew.”
“Sei un bugiardo, Tony.
Lei è così carina con tutti, perché sei così freddo?”
“Vuole solo scoparci, è una modella.
Tutte le modelle sono stronze e puttane.”
“Sì. E tu sei un qualche tipo di criminale, che si droga, è sempre ubriaco e picchia la sua ragazza.”
Lui mi guarda confuso.
“Hai usato uno stereotipo e io ho fatto lo stesso.”
Lo guardo attentamente e – all’ improvviso – capisco tutto.
“Ti piace, coglione!”
Lui arrossisce.
“Ma che cazzo stai dicendo?
Io bevo la birra e tu diventi ubriaca?”
Io rido.
“Non sono ubriaca, tartaruga maligna. Ho solo scoperto la verità.
Ti piace, ma perché la cacci via?”
“Non mi piace.”
“Tony, sei rosso.”
Lui sospira.
“Ok, mi piace, ma non voglio diventare suo amico perché non voglio essere tradito ancora. Non sono pronto per una nuova storia e non ho bisogno di una nuova amica.”
“Ma che cazzo, Tony!
Stai dicendo un sacco di stronzate! Pensavo fossi diverso dagli altri ragazzi e che non fossi una testa di cazzo,  ma mi sbagliavo: lo sei.
Rimpiangerai questi comportamenti, credimi!”
“No, è come  Erin.Così dolce e comprensiva, ma anche pronta a scoparsi ogni ragazzo presente in una stanza.”
“No, ti sbagli. Lei non è come Erin. PER NIENTE.
È solo una ragazza dolce e spaventata.”
“Liz, fermati! Non cambierò idea!”
“Ti farò cambiare idea, Tony, prima che tu faccia qualcosa di davvero stupido.”
Prendo la sua birra – lui bestemmia – e raggiungo gli altri. Mi siedo vicino a Vic.
“Dunque?”
“Codice rosso, amico. La ama, ma non vuole ammetterlo.”
Vic sospira guardando Mike, Sofia e Jaime.
“Vedo dei casini enormi avvicinarsi.”
Sì, li vedo anche io.

Angolo di Layla

Lo so che siete tutte impegnate con la scuola e vi capisco, ma, vi prego, lasciate una piccola recensione.

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Capitolo 6
*** 6)The rockshow. ***


6)The rockshow.

 
Sofia p.o.v.

 
Il giorno dopo arriviamo al posto del concerto. Sono ufficialmente al Warped Tour e sono super eccitata, ho sempre desiderato venirci, ma mia madre non me l’ha mai permesso.
Secondo lei era uno spreco di tempo e di soldi e ora sono qui pronta per vedere bands meravigliose e divertirmi.
Alla parola “Divertirmi” il mio cervello smette di essere felice, non sono qui per assistere ai concerti, ma per lavorare e se farò qualcosa di sbagliato Tony mi licenzierà.
Non so cosa gli ho fatto, ma è ancora freddo con me quando gli altri sono carini con me – tanto che abbiamo già fatto amicizia – anche Liz e Leah sono fantastiche.
“Siamo arrivati.
È arrivato il momento di scendere dal pullman.”
Vic arriva al mio bunk e mi dice che siamo al Warped Tour.
“Oh, ok. Grazie.
Devo incontrare il tuo tecnico, come farò a riconoscerlo?”
Vic ridacchia.
“Non preoccuparti, è già fuori dal pullman che ti aspetta.”
“Ok.”
Lascio il mio bunk e prima di scendere mi do una controllatina allo specchio. I miei capelli azzurri sono raccolti in una coda di cavallo, indosso una maglia nera, larga e con alcuni tagli, un paio di short di jeans strappati e i miei Doc Martens.
Sono a posto.
Scendo dal pullman e vedo un ragazzo alto con dei capelli spettinati, una maglietta dei Misfits, un paio di pantaloni verde militare e degli anfibi.
Sta fumando una sigaretta con uno sguardo assente, ma quando mi vede sorride e diventa carinissimo.
“Tu devi essere il tecnico di Vic.
Ciao, il mio nome è Sofia, il tecnico di Tony.”
“Esatto, io sono Engel. Sono qui per aiutarti e controllare il tuo lavoro.”
Guardo le sue mani: c’è un anello sull’anulare destro.
“Sì, sono già sposato, ragazza.
Mi dispiace.”
Io arrossisco.
“Beh, tua moglie è fortunata.”
Camminiamo verso il palco parlando di chitarre e della nostra vita in generale. Lui è tedesco, i suoi genitori si sono trasferiti qui quando aveva dieci anni e non erano dei buoni genitori.
Lo picchiavano ed erano violenti, è stato buttato fuori di casa quando aveva solo quindici anni e ha vissuto per strada per un paio di anni. Fumava marijuana, beveva ed era sempre ubriaco, ha persino provato l’eroina. Poi ha incontrato sua moglie, che aveva una storia simile alla sua, e si sono trasferiti in un appartamento. Hanno finito il liceo e frequentato il college e finalmente hanno preso la loro laurea in musica.
“Ed eccomi qui. Lavoro con mia moglie, sobrio. A volte è difficile, perché sento ancora il bisogno di farmi, ma mia moglie e tutta la crew mi aiutano a farci i conti.”
Io annuisco. Se lui ce l’ha fatta posso farcela anche io.
Sul palco incontro sua moglie Maria, che è il tecnico di Jaime. Ha lunghi capelli neri e gli occhi azzurri, indossa un paio di shorts e una canottiera rossa. Il tecnico di Mike, invece, si chiama Nicholas ed è un ragazzo alto con lunghi capelli castani che indossa una t-shirt della Key Street è un paio di jeans strappati sul ginocchio.
Ci presentiamo e iniziamo a lavorare.
Quando finiamo i ragazzi prendono i loro strumenti e noi seguiamo lo show in un angolo vicino al palco, in caso abbiano bisogno di aiuto.
“Engel, ho fatto un buon lavoro?”
“Sì, capelli azzurri. Sei probabilmente persino migliore del tecnico precedente, giusto Maria?”
“Sì, tesoro. I ragazzi sono forti stasera.”
“Come sempre.”
Sorride Engel. Potrei innamorarmi del suo sorriso se lui fosse single e se non mi piacesse così tanto Tony. Lo show va avanti fino alla fine quando i coriandoli cadono sulla folla urlante.
Dopodiché mettiamo via gli strumenti nel modo giusto e sistemiamo quello che c’è bisogno di sistemare, poi Maria ed Engel mi salutano: se ne vanno a dormire.
Nick invece mi segue mentre vado verso i camerini dei ragazzi, busso alla porta e prima che possa capire chi mi abbia aperto qualcuno mi intrappola in un abbraccio da orso.
Jaime.
“Jaime, ti voglio bene, ma mi stai uccidendo.”
“Ha ragione, lasciala respirare, poverina.”
Entriamo nella stanza, io arrossisco violentemente e faccio un passo indietro: Tony indossa solo una salvietta intorno alla vita, probabilmente è l’ultimo che ha fatto la doccia.
“Oh, piccola blue! Sei timida?”
“Sì.”
Arrossisco un altro po’, Jaime mi abbraccia ancora e lo stesso fanno i fratelli Fuentes, Tony sbuffa e scuote la testa.
Dopo che Tony si è vestito chiedo loro cosa vogliano fare.
“Non è ovvio? Andremo al party sul pullman degli All Time Low.”
Mi risponde Jaime con un sorriso che va dall’orecchio all’altro e mostrando le sue fossette.
“Ah, già. Me ne ero dimenticata.”
“Questa volta non puoi dire di no.”
Mike e Jaime mi afferrano per le braccia e mi sollevano.
“Ehi! Non è giusto, so camminare da sola!”
“Certo, ti conosciamo. Correresti al pullman e non verresti mai con noi.”
Sospiro.
Ho qualche possibilità di dire di no?”
No.
Così arriviamo al bus degli All Time Low, si possono sentire la musica e le risate sin da fuori, Vic bussa alla porta e un sorridente Alex fa la sua comparsa.
“Ah! I miei messicani preferiti! Entrate!
Chi è la ragazza con i capelli azzurri?
Vic, hai finalmente trovato la ragazza  giusta per te?”
“Sono solo il tecnico di Tony.”
“Bene, così posso flirtare con te.”
Rido a disagio ed entriamo nel pullman. Ci sono persone che bevono, si baciano, guardano qualcosa in tv. Jaime e Mike finalmente mi lasciano andare così posso ambientarmi.
Bevo un po’ e poi guardo la tv.
“Ehi, que tal, Sofia?”
“Sto guardando la tv, Jaime.”
Perché mi sta parlando in spagnolo? Lo sa che non lo capisco.
“Non va bene, chica. Devi bere un po’ di più.”
“Jaime, non ne ho voglia.”
Mi mette un drink in mano.
“Bevi!”
Alzo gli occhi e bevo, non è poi così schifoso.
Forse posso sentirmi parte di questa festa.

Angolo di Layla

Ringrazio M_idiot, Carlaphernelia e saltmaria per le recensioni. Grazie mille davvero, spero vi piaccia.

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Capitolo 7
*** 7)The party scene. ***


7)The party scene.

 
Sofia p.o.v.
 

Sono a una festa, una di quelle a cui ero abituata ad andare e che adesso odio.
I ragazzi non mi hanno lasciato scelta, mi hanno portato qui e mi hanno della roba da bere.
Non sono ubriaca, sto solo provando a godermi la festa. Jack è completamente andato, sta ballando sul tavolo intorno a un palo da spogliarellista immaginario, Alex gli sta tirando dei pop-corn.
Ho perso Mike, ma giurerei che è da qualche parte a fumare con Tony.
Jaime invece sta correndo verso di me con Vic: brutto segno.
“Ciao, ragazzi?”
“Balla con noi!”
Urla Jaime e mi trascina in una stupida danza con lui e Vic, immagino che saremo divertenti: due messicani ubriachi e una terza sobria e a disagio.
Alla fine della danza torno al divano, ma dopo un momento Muke si fa vivo con un sorriso in faccia.
“Vieni con me!”
Io lo seguo e ci ritroviamo sul balcone del pullman.
“Vuoi fumare un po’ di erba?”
“Sì, ma non troppa.”
Mi siedo con lui che tira fuori una canna, l’accende e dà il primo tiro: sembra così rilassato!
Mi passa la canna, fumo anche io ed è come incontrare un vecchio amico dimenticato.
“Uhm, è buona, amico!”
“Scelgo solo il meglio per me, capelli azzurri.”
Gli ripasso la canna.
Dopo averla finita mi sento rilassata, ma conscia che la festa è al suo apice, il che significa solo una cosa: obbligo o verità.
Odio questo gioco così me ne scappo via dal pullman senza che nessuno se ne accorga. Odio giocarci perché finisce sempre allo stesso modo: qualche ragazzo vuole che due ragazze si bacino e questo è disgustoso per me.
Ok, sono fuori dal pullman degli All Time Low, ma dove è il mio?
Mi guardo attorno e tutto mi è sconosciuto, non riesco a trovare la mia strada.
“Ehy, chi sei?"
Una voce femminile forte mi fa voltare: una ragazza con dei lunghi capelli rossi sta correndo verso di me. Quando siamo una di fronte all’altra noto gli occhi verdi, i due snake bites sul labro inferiore, il septum e un piercing sulla guancia. Non ho idea di chi sia.
“Chi sei?”
Mi chiede di nuovo.
“Sono Sofia Ortega; il nuovo tecnico di Tony Perry.
Qui c’è il mio pass.”
Glielo mostro e lei sorride istantaneamente.
“Scusami. Sono Mary Cherry Giordano, la merch girl degli All Time Low, e pensavo fossi una delle loro fan pazze, così ti ho urlato contro.”
“Non c’è problema, ma ho bisogno di aiuto.”
“Dimmi.”
“Dov’è il pullman dei Pierec the Veil? Non riesco a trovarlo.”
Lei sorride ancora.
“Non ti preoccupare, ti accompagno io. È come chiedere scusa, no?”
“Sì, lo è. Grazie, l’erba che ho fumato con Mike era abbastanza forte.”
Lei ride.
“Mike ha sempre dell’erba forte, è così diverso da Vic.”
“Hai ragione.”
Ridiamo insieme, penso che conosca Mike e i ragazzi più di me.
“Ecco il tuo pullman.
Buonanotte, devo tornare a controllare se qualche fan pazza fa casino intorno al mio bus.”
“Ok, posso chiederti una cosa?”
“Spara.”
“Ti piace qualcuno della band?”
Lei arrossisce e non parla per un po’. Magari non avrei dovuto chiederglielo, è troppo personale, ma sono curiosa, la reazione che ha avuto con me non è stata normale.
“Jack.”
Sussurra alla fine.
“Mi piace Jack Barakat e sono gelosa di tutte le sue puttane.”
“Grazie per la risposta.”
"Prego, adesso devo andare.”
Lei se ne va e io mi faccio una doccia e poi salto nel mio lettino con addosso il mio pigiama, abbastanza stanca da poter dormire. Durante la notte sento la porta del pullman aprirsi tre volte, i ragazzi stanno tornando indietro, e tra la seconda e la terza volta sento qualcuno cha mi abbraccia.
Vedo una mano sulla mia pancia e c’è teschio sopra e la parola “star”, e così è Tony che mi sta abbracciando! Ne sono felice, è la prima notte in cui non ho nessun incubo, ma perché lo ha fatto?
Mi odia, non mi ha mai trattato in maniera giusta, è sempre stato freddo, perché dormire con me?
Non lo so e non voglio svegliarlo, così mi addormento di nuovo.
La mattina dopo non c’è traccia di Tony, tranne per un leggero calore dove ha dormito, mi sveglio e trovo tre dei Pierce The Veil in cucina, sono tutti devastati, mugugnano e chiedono pillole per il mal di testa.
“Buongiorno, ragazzi!”
“Buongiorno, raggio di sole! Mi sento una merda.”
Questo è Vic.
“Ciao, fatina. La mia testa si romperà presto.”
Questo è Jaime.
“Ciao, non mi sento bene.”
Tony.
“Dov’è Mike?”
Alzano tutti le spalle.
“Forse è ancora sul tour bus degli All Time Low, era coooosì ubriaco!”
Dopo alcuni minuti un gentile bussare alla porta del bus ci chiarisce cosa sia successo, Cherry e Alex stanno tenendo in piedi un Mike completamente fatto.
“Ehi, ragazzi! Vi abbiamo portato qualcuno di speciale.”
Urla Alex.
“Ehi, fatina! Fai ancora un po’ della tua magia, ne ho bisogno!”
Biascica Mike, io sospiro.
“Sì, ma non ubriacarti più così tanto ancora, per favore!”
Vic e Jaime lo prendono e lo fanno stendere sul divano, mentre io faccio la mia cosiddetta magia.
Finita, la do a Jaime, nel frattempo Vic sta ridendo in un angolo, come se in tutto questo ci fosse una battuta che capisse solo lui.
“Che succede, Vic?”
“Sai quello che Alex ha urlato?”
“Sì.”
“È la stessa cosa che mia madre mi ha detto quando è tornata dall’ospedale  con il mio fratellino.”
Rido anche io.

Angolo di Layla.

Ringrazio Carlaphernelia e _rageandlove_ per le recensioni. Spero vi piaccia.

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Capitolo 8
*** 8) Boys are such a drag. ***


8) Boys are such a drag.

 
Sofia p.o.v.

 
È un pomeriggio pigro.
I ragazzi, dopo aver mangiato come degli animali, sono andati a dormire perché la  i loro postumi della sbornia non passano. Persino Liz e Leah sono assonnate perché sono state in piedi tutta la notte in caso ci fosse bisogno del loro aiuto.
Sono l’unica sveglia, ad eccezione di Tony, ma sta guardando Star Wars e per lui sono come invisibile.
Il suo sguardo è incollato alla tv e il mio è perso in un milione di domande e la più importante è: perché ha dormito con me?
È chiaro che io non gli piaccio, ma perché dormire con una persona che non sopporti?
Non ha senso e ho paura di chiedergli spiegazioni, non voglio essere licenziata visto che amo questo lavoro.
Ci sono un sacco di “boh” nella mia testa e solo una cosa certa: sono innamorata di Tony.
Gioco ad “Angry birds” per un po’, ma poi mi stanco di essere ignorata così metto il telefono in tasca e prendo la mia chitarra. Scendo dal pullman e cerco un posto per suonare in pace.
Dopo aver camminato per un po’ trovo un campo deserto e mi siedo. Inizio a suonare la chitarra con la prima canzone che mi viene in mente.

“You don't want me, no
You don't need me
Like I want you, oh
Like I need you

And I want you in my life
And I need you in my life

You can't see me, no
Like I see you
I can't have you, no
Like you have me

And I want you in my life
And I need you in my life

You can't feel me, no
Like I feel you
I can't steal you, no
Like you stole me

And I want you in my life
And I need you in my life”(*)

Dopo che ho finito qualcuno batte le mani: è una ragazza con dei corti capelli gialli e arancio.
Hayley Williams.
“Sei Hayley Williams?”
Le chiedo come un’idiota.
“Sì, sono io.”
Ride lei.
“Come ti chiami?”
“Sofia Ortega.”
“Sei in qualche band? Suoni la chitarra e canti abbastanza bene.”
“No, sono solo il nuovo tecnico di Tony Perry.”
“Capito.”
Rimaniamo in silenzio per un attimo.
“Posso chiederti una cosa?”
“Certo.”
“Questa canzone… è per qualcuno?”
Arrossisco e lascio che i miei capelli azzurri mi coprano la faccia.
“Sì, lo è.”
“Chi?”
Sospiro.
“Tony. Sono invisibile per lui, ma a me piace così tanto. Sto impazzendo.
Sul serio.
Non so cosa gli ho fatto, ma lui è sempre freddo con me quando il resto della band mi tratta in modo carino. Mi sento un mostro quando sono vicina a lui.
Non so cosa fare. Ho paura di chiedergli spiegazioni perché lui ha detto che non sono autorizzata a sapere niente della loro vita privata e se ci proverò lui mi licenzierà.
E stanotte ha dormito con me.”
Hayley mi lancia un’occhiata confusa e io arrossisco ancora di più.
“Non abbiamo fatto sesso. Voglio dire nel bel mezzo della notte, quando è tornato dal party degli All Time Low,  è venuto nel mio bunk invece che nel suo. Mi ha abbracciato  e ha dormito fino a poco prima che mi svegliassi io.”
“Wow! Questo lascia un po’ confusi.”
“Già, ci puoi scommettere. Prima che venissi qui eravamo gli unici due svegli sul pullman e mi ha completamente ignorato, guardava Star Wars e non mi ha degnata nemmeno di un’occhiata.”
“L’amore è una merda.”
Dice amaramente, io la guardo. Non sembra felice, le si legge in  faccia che qualcosa non va, qualcosa la sta consumando.
“Va tutto bene?”
Le chiedo.
“No, non va bene niente.
La mia vita è un casino e io sono l’unica responsabile per tutto questo.
Chad mi ha chiesto di sposarlo e io ho rifiutato, così abbiamo rotto. Non mi manca e c’è una ragione se gli ho detto di no: amo un altro ragazzo.”
“Chi?”
Lei sospira.
“Taylor. Ma lui mi tratta come se fossi la sua migliore amica e non so cosa fare. Dirgli tutto con il rischio di perderlo o chiudere la mia cazzo di bocca e soffrire in silenzio.”
“Non sono molto brava con i consigli, ma glielo dovresti dire.  Sei pallida e sembri malata, Hayley.”
“Anche tu.”
“Almeno Taylor non può licenziarti.”
Provo a farla sorridere e in effetti un pallido sorriso si fa largo sul suo volto.
“Beh, questo è sicuro.”
Ride.
“Vuoi bere un the e lamentarti dei ragazzi con me?”
“Uh, sì.
Mi sembra incredibile prendere un the con una persona a cui devo la vita.”
“Sono onorata di prendere un the con te. Andiamo.”
La seguo e mi porta in uno starbucks vicino al concerto, ordiniamo due the e  parliamo delle nostre vite. Mi racconta dei suoi numerosi Warped Tour, di quello che succede quando la tua band diventa famosa, della perdita di Josh e Zac Farro.
Io le dico del mio passato da modella, dei miei problemi con il cibo, dei problemi con mia madre e di come mi abbia obbligato ad assumere cocaina, di come mi picchiasse, del mio autolesionismo e dei miei tentativi di suicidio.
“Tua madre è una vera stronza.”
“Sì, lo è. Ma sono qui, libera.
Cosa mi dici della tua cotta per Taylor?
Quando è iniziata?”
“L’anno scorso, stavamo scrivendo della musica: io cantavo e lui suonava la chitarra come al solito.
Stavamo scrivendo una canzone che doveva essere su me e Chad, “Still into you.”, la conosci?”
Annuisco.
"Mentre stavamo provando a comporla ho capito una cosa: quella canzone non era stata scritta per Chad, ma per Taylor. Era su come desideravo fosse la nostra relazione.
Ci è voluto un po’ per accettare che io fossi di nuovo innamorata del mio migliore amico, ma alla fine è arrivato il giorno in cui ho dovuto farlo.
Ero e sono innamorata di Taylor e lui non sa niente, lo sa solo Jeremy.
A volte Taylor è così ingenuo, ma lo amo lo stesso.
A volte vorrei baciarlo e dirgli tutto, altre volte penso che rovinerei solo un’amicizia.
E tu?”
Io sospiro.
“Ero una fan della band prima di incontrarli, il mio preferito era Tony. Ma era una cosa infantile, pensavo che non li avrei mai incontrati.
Quando  mi hanno trovato nel bel mezzo del deserto ho scoperto che tre di loro volevano aiutarmi e Tony invece voleva solo liberarsi di me.
Avrei dovuto odiarlo, invece mi sono innamorata di lui. Vedevo della tristezza nei suoi occhi e volevo solo abbracciarlo e dirgli che tutto sarebbe andato bene, ma lui non mi sopporta.”
Il mio telefono inizia a suonare.
“Pronto?”
“Sofia, dove diavolo sei?
Non sei mai qui quando abbiamo bisogno di te, muovi il culo e torna al tour bus se vuoi lavorare ancora per me.”
Chiude la chiamata.
“Scusa, devo andare. Tony mi ha chiamato.”
“Non ti preoccupare, ci si vede in giro.”
“Sì.”
Corro via tentando di non piangere.
Perché è sempre così duro con me?

Angolo di Layla

(*) "You" The Pretty Reckless

Ringrazio _rageandlove_ e Carlaphernelia per le recensioni, spero che questo capitolo vi piaccia ^_^



Questa è Mary Cherry, mi sono dimenticata di metterla nello scorso capitolo.
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Capitolo 9
*** 9)Who doesn't love pizza? ***


9)Who doesn't love pizza?

 
Sofia p.o.v.

 
Quando Tony chiama io corro.
Entro nel pullman preoccupata che ci sia qualche problema con la sua chitarra e invece trovo un Jaime sorridente che mi dice che il pranzo è pronto.
“È solo questo?”
“Perché?”
"Uh, niente.”
“Tony ti ha detto qualcosa di diverso?”
“Ehm…”
Io non rispondo, non ho idea di cosa fare quando spuntano Mike e Leah.
“Cosa succede?”
Ci chiede Mike.
“Voglio solo sapere cosa le ha detto Tony, ma lei rimane zitta.”
“Ha detto: “Sofia, dove diavolo sei?
Non sei mai qui quando abbiamo bisogno di te, muovi il culo e torna al tour bus se vuoi lavorare ancora per me. “
Dice piatta Leah.
“TONY!”
Urla Mike, Tony fa pigramente la sua comparsa.
“Che succede, fratello?”
“Non osare mai più fare lo stronzo con Sofia, se verrò a sapere che è successo ancora ti darò un pugno in faccia.”
Tony sorride.
“È la tua puttana, adesso?”
Mike digrigna i denti.
“No. È solo una mia amica e non sei autorizzato a trattare i miei amici in questo modo.”
Tony sbuffa e se ne va in cucina.
“Che cazzo è successo a quel ragazzo?
Da quando Erin l’ha lasciato è diventato un tale stronzo!
Forza, Sofia! Andiamo a mangiare.”
Io scuoto la testa.
“Non ho più fame, penso che andrò nel mio bunk.
Buon pranzo.”
Mi butto sul mio bunk e inizio a piangere, dopo un po’ mi sento assonnata e con la voglia di tagliarmi di nuovo. Sono stanca di questi pensieri, sono stanca di subire del bullismo da uno dei miei eroi; mi piace questo lavoro, ma lo mollerò presto se le cose non cambieranno.
“Sofia?”
“Vic?”
“Sì, sono io. Lasciami entrare.”
Apro la tenda e lui si siede sul mio letto.
“Se vuoi mangiare c’è della pizza nel frigo.”
“Ho detto agli altri che non sono affamata.”
Lui sospira.
“Sofia, so che eri anoressica, non lasciare che questo accada di nuovo.
Non voglio che succeda. Per favore, mangia qualcosa più tardi.”
“Le cose non stanno funzionando, Vic. Forse sarebbe meglio se mollassi.”
“No, non vogliamo che tu te ne vada, ti vogliamo tutti bene.”
“Non voglio che tu litighi con Tony per me.”
Vic rimane in silenzio.
“Mangia quella pizza, per favore.”
Si alza in piedi.
“Vic, se un po’ di make-up può coprire tutte le cicatrici e i lividi, quale make-up può coprire le cicatrici e i lividi dell’anima?”
“Penso che tu conosca già la risposta, piccola blu.”
“Sì, l’amore, blablabla…
Sarò per sempre rotta.”
Torna indietro e prende una delle mie mani.
“No. Devi permetterci di volerti bene e non sentirti in colpa o non abbastanza per questi sentimenti.”
“E Tony?”
“Andrà tutto bene.”
Anche se sono triste e vorrei solo sparire, sorrido.
“Vic, ti voglio bene. Sei un grande amico.”
Lui mi scompiglia i capelli.
“Anche tu e non dimenticare che sei una persona fantastica.”
Sorrido, non so se sia vero, ma mi sento un pochino meglio.

 
Il tempo passa.
Sento i ragazzi, Leah e Liz parlare e ridere, magari stanno guardando un film in tv. Posso aggiungermi a loro quando voglio, ma non mi sento ancora bene.
Il modo in cui mi tratta Tony mi ferisce in profondità, è come tornare alla mia vecchia vita in cui mia madre mi urlava sempre che ero un mucchio di inutile spazzatura.
Mi manca mia sorella Viviana, ho bisogno di qualcuno del mio passato che mi dica che va tutto bene e che sono degna di vivere.
Sì, Vic me l’ha detto, ma c’è una parte di me che non gli crede. Sussurra che me l’ha detto  solo perché prova pietà nei miei confronti, la piccola blu con le cicatrici sui polsi e un sacco di problemi.
A mezzanotte Liz e Leah vanno a letto, io faccio finta di dormire, non ho voglia di parlare con loro.
All’una qualcuno bussa al mio bunk: è Jaime.
“Ehy, sei insonne?”
“No, voglio solo che tu mangi quella pizza.”
Io sospiro.
“Non ho fame.”
“Tony sta dormendo, non avere paura di lui.”
“Ok.”
Andiamo in cucina e mette la pizza nel microonde e quando è pronta me la dà. Io mangio e lui sorride soddisfatto.
“Adesso possiamo andare a letto.”
“Possiamo?”
“Se vuoi ti posso coccolare un po’, sembri averne bisogno e io mi sento solo.
Niente sesso.”
“Tony dirà che sono la tua puttana, Jaime.”
“Gli darò un pugno in faccia.”
“Non voglio che voi litighiate per me.”
Lui sorride.
“Ok, gli parlerò e lui non ti chiamerà puttana. Va bene adesso?”
“Perché lo fai?
Perché ti senti dispiaciuto per la povera ragazza senza famiglia e con un sacco di problemi o perché tieni a me?”
“Perché tengo a te, Sofia. Sei una persona molto carina e voglio che tu stia bene, che tu sia felice.
Abbi fiducia in me, per favore.
Non te ne pentirai.”
Rimango in silenzio per un po’, pensando alle parole di Vic e Jaime e poi sorrido.
“Ok.”
“Sei bella quando sorridi, fallo più spesso.”
Tira la tenda del suo bunk e salta dentro, lo raggiungo e lui mi lascia riposare sul suo petto.
“Jaime?”
“Si?”
“Gracias, yo te quiero mucho, amigo.”
Lui sorride.
“Grazie per lo spagnolo, piccola blu.
Buonanotte.”
“ ‘notte.”
Mi addormento sorridendo.

Angolo di Layla

Ringrazio whatshername_iero per la recensione, spero che questo capitolo ti piaccia.

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Capitolo 10
*** 10)Breakdown ***


10)Breakdown

 
Cherry p.o.v.

 
I pomeriggi dopo i party sono sempre pigri.
Ho speso l’intera mattinata a pulire il pullman dalla merda che i ragazzi si sono lasciati indietro, più che la loro merchgirl mi sento più Cenerentola che sta facendo i mestieri.
Si sono alzati tutti a mezzogiorno, mangiato una pizza e preso qualcosa per il loro mal di testa e poi sono tutti tornati a letto.
Adesso sto guardando “The nightmare before Christamas” da sola, godendomi il silenzio del pullman.
Dopo un po’ sento un rumore di passi e Jack fa la sua comparsa assonnato.
“Ciao. Ti dà fastidio se guardo il film con te?”
“No, vieni qui.”
Jack si sdraia sul divano con la testa appoggiata a me.
“Mi puoi coccolare?”
“Non hai le tue puttane per questo?”
“Le puttane mi servono per scopare, coccolarmi è una cosa che puoi fare solo tu.”
Io sospiro e inizio ad accarezzargli i capelli, lui grugnisce soddisfatto.
Non capirò mai questo ragazzo anche se lo conosco da tanto tempo e lo amo disperatamente. Ha un sacco di groupies o puttane e vuole sempre me per coccolarlo.
“Oh, mio Dio. Questo è il paradiso.”
Sussurra.
“Non durerà per sempre, mi sento usata. Noleggia una zoccola per questo lavoro.”
“No, non sarebbe lo stesso.”
“Perché?
Abbiamo entrambe le mani ed entrambe possiamo accarezzarti.”
“Non voglio fargli pensare che mi importi di loro o che voglio una storia.”
Scuoto la testa. Non va bene prendere per il culo una troia, ma è ok prendere per il culo me.
Ogni volta che viene e chiede di essere coccolato mi sento importante, sento come se volesse avere una storia con me o che provi un qualche tipo di sentimento verso di me, ma è tutto falso.
Jack non mi ama come lo amo io, per lui – forse – sono un’amica.
Odio questa situazione e odio me stessa perché non sono forte abbastanza forte da dirgli di no, ha vinto anche questa volta.
Lo coccolo fino a che il film finisce e Alex si alza, lui mi rivolge uno sguardo comprensivo e io gli rispondo con un debole sorriso.                            
“Cosa ne dici di una storia tra voi due?”
“Amico, lo sai che non voglio storie.”
Alex scuote la testa e si vestono tutti e due.
“Andiamo a compare del cibo. Cosa vuoi?”
“Qualcosa di giapponese, se è possibile.”
“Ok, Cherry. Avrai il tuo ramen e compagnia bella.
Ciao.”
“Ciao, ragazzi.”
Quando escono mi sdraio sul divano, mi sento debole e vorrei davvero piangere ma allo stesso tempo non voglio svegliare Zack e Rian. Non mi hanno mai vista piangere e non vorrei spiegare loro perché sto piangendo, Alex è l’unico a sapere la verità.
“Merda. Cosa ho di sbagliato?”
Mormoro in italiano al divano.
Una lacrima solitaria attraversa la mia guancia e muore su uno dei cuscini. Ogni giorno è sempre più difficile fare finta di essere la solita Cherry forte e acida. Dopo un anno di inferno mi chiedo se questa sia la cosa giusta per me, magari dovrei lasciare questo lavoro e provare a togliermelo dalla testa.
“Sei solo una patetica ragazzina.”
Mi dico in italiano.
“Cosa?”
“Oh! Ciao, Rian!
Niente, non è niente.”
“Odio quando parli in italiano, non capiamo un cavolo.”
“Lo faccio a posta.”
“Lo so ed è frustrante.
In ogni caso, dove sono Alex e Jack?”
“Fuori a comprare del cibo.”
“Ok. Stai bene, Cherry?
Sembri malata.”
Fingo una risata.
“È difficile prendersi cura di quattro ragazzi casinisti.”
Lui ride e va in cucina a bere un po’ di acqua.
Ho detto un’altra bugia e nessuno l’ha notato. Sono una cattiva persona.

 
Dopo aver mangiato esco a fare un giro con Liz, Leah e la nuova ragazza.
Sofia è molto timida e spaventata da tutto, mi domando che razza di inferno abbia visto quando faceva la modella. Probabilmente troppo da sopportare e senza che nessuno la aiutasse,  so che sua madre era violenta con lei. Il fatto che Tony Perry le stia mostrando il suo lato peggiore non aiuta.
“Così Mike continua a essere sempre troppo ubriaco?”
Leah annuisce.
“Sì e sono preoccupata come dottore e come ragazza.”
“Lo ami molto.”
“Sì, ma lui pensa che io lo odi.
Non importa. Sono sicura che non vorrebbe una stramboide come me come ragazza, lui vuole una bionda.”
“Sei troppo pessimista, donna.”
Lei sbuffa.
“E tu? Qualche passo verso Jack?”
“No. Sono solo ancora la ragazza che lo coccola.”
“Almeno lo coccoli, io non posso coccolare Mike e Liz non può coccolare Vic.”
“Siamo delle perdenti.”
Dice Sofia a bassa voce.
“Sì, immagino che lo siamo.”
Parliamo per un’altra ora e poi torno al mio bus, sento dei gemiti quando apro la porta. Sospirando vado verso il mio bunk e ci trovo Jack che si scopa una troia.
Nel mio bunk.
Il mio mondo cade a pezzi, sento il mio cuore fermarsi e la mia testa incasinarsi. Corro via più veloce che posso ignorando le urla di Jack.
Fanculo! Fanculo a lui! Fanculo a lei! Fanculo a tutto!
Busso al pullman dei Pierce The Veil e un Vic assonnato arriva alla porta.
“Posso dormire qui? Per favore, ho bisogno di un cazzo di posto dove dormire.”
“Sì, certo. Entra.”
Non posso più sopportare tutto questo, domani me ne andrò.

Angolo di Layla

Mi scuso per il ritardo, ma ho avuto un pochino da fare. Ringrazio foREVer01 per la recensione, spero che il capitolo ti piaccia. Dovrai aspettare ancora molto per un bacio tra Tony e Sofia.

Canzone del titolo: Breakdown-Tonight Alive and Joel Madden

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Capitolo 11
*** 11)So long goodbye (maybe) ***


11)So long goodbye (maybe)

 
Cherry p.o.v

 
Mi sveglio alle quattro di mattina.
Il bus è silenzioso, si sente solo un leggero russare dal bunk di Jaime e singhiozzi da quello di Sofia.
È arrivato il momento di andare, è arrivato il momento di dire addio a questa vita.
Sono stata la merchgirl degli All Time Low per quattro anni e adesso è arrivato il momento di cambiare. Jack non mi ricambierà mai e io sono stanca di questa illusione chiamata amore.
Inizio a scrivere una lettera per le ragazze e poi un’altra per i ragazzi. La prima parte è generale e poi lascio un messaggio per Rian, Zack, Alex e Jack. L’ultimo è il più difficile, piango quando finalmente l’ho finito.
Una cosa è fatta, la prossima è andare via.
Lascio la lettera nell’area relax e poi vado sul mio bus, prendo solo le cose di cui ho più bisogno e poi lascio la lettera per loro.
C’è una stazione non troppo lontano da qui, prenderò un treno e tornerò a New York dalla mia famiglia.
Probabilmente mi renderanno la vita un inferno con le loro lamentele e i loro rimproveri rabbiosi, ma non mi importa: è qualcosa con cui so fare i conti.
Do un’ultima occhiata a tutti i pullman, il palco e poi volto la testa e inizio a camminare.

Adios.

 


Punto di vista in terza persona (Jack)


Jack si alza alle quattro e mezza con un brutto presentimento. Lo sa di aver ferito Cherry molto profondamente e si sente in colpa per questo.
Lui vuole molto bene a Cherry, è una sua grande amica e, anche se non lo ammetterebbe mai ad alta voce, ha una cotta per lei.
Lei è così intelligente e indipendente, lei è la sua Josie personale, ma lui è troppo codardo per dirle tutto. Fottersi qualche puttana è più facile che dirle la verità, con il rischio di essere rifiutati.
Domani si scuserà con lei, ma questa volta lui non è sicuro che l’ascolterà.
Va nella sala relax e vede una lettera.
Il ragazzo inizia a leggerla e durante la lettura diventa sempre più pallido, sente come il suo mondo fosse andato in pezzi: Cherry se ne è andata.

 
“Jack, questa è la lettera più difficile da scrivere, ma devo.
Jack, sarò onesta: ti amo, non come amica, ma come una ragazza innamorata.
Vorrei essere il tuo primo pensiero quando ti alzi e  l’ultimo quando vai a letto.
Vorrei coccolarti perché sei il mio ragazzo. Voglio baciarti, voglio toccarti, voglio amarti ed essere amata.
Ma questo non succederà, tu non vuoi una storia e io non ce la faccio più a sopportare te e le tue puttane.
Ogni volta che ti vedo baciare e toccare altre ragazze il mio cuore sanguina e io sono stanca.
Ti amo, ma non posso più stare con te.
Per favore perdonami  per essere scappata come una ladra.
Ti amo.

 
Cherry”

 
Un lacrima attraversa la sua guancia e cade sulla lettera: l’ha persa.
“Non posso lasciarla andare, dannazione.
Cazzo, cazzo, cazzo!
Sono solo un coglione inutile, ma voglio essere il suo coglione!”
“Jack, cosa succede?”
Alex lo raggiunge e lui passa la lettera all’amico.
“Cazzo, Jack! Sei un’idiota.”
Ma Jack non lo sta ascoltando, si sta vestendo.
“Dove stai andando?”
Gli chiede Alex.
“A fermarla.”
“Non sai nemmeno dove sia andata!”
“La troverò, non importa quanto tempo ci metterò, Alex!
Ho fatto un casino e sono l’unico che può sistemarlo. La amo, glielo devo dire, non posso perdere Cherry!
È la mia Josie, l’unica a cui non frega un cazzo dei miei soldi e della mia fama, l’unica che è sempre qui per me, anche quando non lo merito.”
Jack scende dal pullman e inizia a correre con un sacco di idee in testa e nessuna certezza. Alex ha ragione, lui è solo un idiota.
Si ferma per poter pensare più chiaramente e finalmente la soluzione arriva: lei è alla stazione del paese e lui ha bisogno di una macchina.
Okay.
Prende la macchina della band e guida più veloce che può, chissenefrega dei limiti di velocità!
Arriva alla stazione, parcheggia la macchina e corre all’interno. Jack ha paura di essere arrivato troppo tardi, cerca il treno per New York sul cartellone delle partenze e finalmente lo trova.
-Cazzo, devo correre o la perderò.-
Corre verso il binario giusto, spingendo parecchie persone e beccandosi parecchie imprecazioni.
Chi se ne frega!
Raggiunge il binario solo per vedere il treno andarsene.
“Cherry!”
Urla, ma nessuno risponde. Se ne è andata per sempre.
Si siede su una panchina e scoppia a piangere come un bambino.
-Jack, sei un idiota.-
Dice a se stesso, mentre le lacrime rotolano via dagli occhi.
Ha obbligato ad andarsene l’unica ragazza che abbia mai amato con i suoi comportamenti, e ora?
Dov’è andata? Dai suoi genitori?
Lui può raggiungerla?
La può vedere ancora?
Jack non sa la risposta a nessuna di queste domande e così continua a piangere in una stazione affollata, a nessuno importa di lui e delle sue lacrime.
L’unica a cui sarebbe importato se n’è andata, persa come un tesoro sul fondo del mare.
-Sto affondando, adesso so cosa vuol dire sentirsi davvero soli.-
Continua a piangere fino a che una voce dolce chiama il suo nome.
“Jack?”
Alza la testa e vede Cherry davanti a lui.
Jack non pensa più di tanto, si alza e l’abbraccia più forte che può.
“Jack, perché sei qui?”
Jack sospira.
È arrivato il momento di darle alcune spiegazioni e lui spera che lei gli creda e voglia ascoltare la sua stupida parte della storia.

Angolo di Layla

Grazie mille a foREVer01 e M_idiot per le recensioni. Spero che questo capitolo vi piaccia^^.

Canzone del titolo: So long goodbye - Sum 41

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Capitolo 12
*** 12) Two plastic hearts with nowhere to run (me and you Living under a paper moon) ***


12) Two plastic hearts with nowhere to run (me and you Living under a paper moon)

 

Cherry p.o.v

 
Ho perso il mio treno per New York, alla fine non sono pronta per lasciare la band e tornare dai miei genitori.
Entro in un bar giusto per mangiare qualcosa e quando esco vedo Jack che piange seduto su una panchina con la testa tra le mani.
Cammino verso di lui e lui non se ne accorge nemmeno. Che cazzo è successo?
“Jack?”
Lui non risponde, ma mi abbraccia più forte che può, riesco a malapena a respirare. Sembra così disperato e felice di vedermi e non capisco perché, c’è solo caos nella mia testa.
“Jack, perché sei qui?”
Chiedo.
“Ho letto la tua lettera.”
Arrossisco.
“E ho bisogno di dirti qualcosa. Per prima cosa mi dispiace molto di aver fatto sesso nel tuo bunk con quella troia, non ne vale la pena ed è stata una mancanza di rispetto nei tuoi confronti.
Mi scuso e giuro su Dio che non accadrà mai più.
La seconda cosa è…Cazzo, è così difficile! Ti voglio bene, Cherry.”
“Lo so, siamo amici.”
Lui scuote la testa.
“Siamo più che amici, Cherry. Per me sei più di un’amica, ti amo, ecco.”
Lo guardo arrabbiata.
“Perché non me l’hai detto prima?
Perché mi hai usata solo per farti coccolare?”
Lui sospira.
“Avevo paura di essere respinto. Sei intelligente e indipendente, pensavo che non avessi bisogno di un idiota come me.”
Rimango in silenzio per un po’, scioccata dalle sue parole.
È vero?
Beh, ho sempre agito come la Cherry acida, forte e divertente, la band non ha mai visto il mio lato debole.
“Ti sbagliavi, Jack. Ho bisogno di te come ho bisogno dell’aria per respirare.
Ti amo come non ho mai amato nessun altro prima e ho paura che tu non mi ricambi sul serio, che presto ti stancherai di me e che persino le troie saranno meglio di me.”
“No, no, no.
Ti amo sul serio, sono un idiota perché non te l’ho detto prima.
Non mi stancherò di te, ti amo anche quando sei acida e sarcastica, amo ogni parte di te. E le troie non saranno mai meglio di te.
Per favore, credimi.
Per favore, dammi una possibilità.”
Così alla fine la scelta è mia. Dire di sì e provare a essere la ragazza di Jack, con tutti i problemi e la paura di essere abbandonata o dire di no e vivere rimpiangendo per sempre di avere sprecato un’occasione.
Sono sempre stata sicura delle mie decisioni, non mi piace rimpiangere qualcosa, ma questa volta ho davvero paura. Nella mia testa c’è una guerra in corso tra cuore e cervello.
“Cherry?”
“Aspetta un minuto.”
Rispondo con voce tremante.
Lui prova ad abbracciarmi e poi tutto diventa chiaro, non importa quanto idiota possa essere o quanto forse possa farmi soffrire, non posso lasciarlo andare senza combattere.
“Jack, ti amo. Proviamo a darci una possibilità.”
Sussurro.
“Cosa?”
“Diamoci una possibilità. Proviamo a iniziare a costruire qualcosa e questo significa niente più troie o ti prenderò a calci in culo così forte che non potrai sederti per una settimana.”
Lui sorride, amo il suo bellissimo sorriso. È come un raggio di sole che illumina la sua faccia che spesso è distante in modo divertente.
“Sì, ok. Niente più troie.
Posso baciarti adesso?”
Non rispondo, ma lo bacio appassionatamente.
“Beh, ecco la tua risposta, signor Barakat.”
Lui mette una mano sulla mia guancia e mi bacia piano, come se fosse la prima volta.
Una volta finito prende in mano la mia valigia sorridendo.
“Torniamo al concerto.  Scommetto che sia il pullman degli All Time Low che quello dei Pierce The Veil saranno in agitazione.”
Arrossisco di nuovo.
“Non esagerare, non sono così importante.”
“Sì, lo sei. Non lo sai nemmeno quando sei importante e amata.”
Usciamo dalla stazione ed entriamo nella sua macchina, in quindici minuti siamo di nuovo al Warped Tour è Jack non si sbagliava: Alex, Rian, Zack, Vic, Mike, Tony, Jaime, Liz, Leah e Sofia mi stanno aspettando.
Liz mi salta addosso.
“Tu, cazzo di idiota! Come hai osato lasciare una lettera e scappare come una ladra?
Voglio prenderti a pugni!”
“Sono qui, stai calma.”
Leah e Sofia camminano lentamente verso di me e si guardano.
“CE L’HA FATTA!”
Urla Leah.
“Cosa?”
Chiedono i ragazzi.
“Adesso sei la ragazza di Jack Barakat, non è vero?”
Indosso il mio sorriso più grande.
“Sì, amici miei. Sono la ragazza di Jack Barakat.”
Le ragazze mi abbracciano e i ragazzi danno delle pacche sulla schiena di Jack.
“Finalmente ce l’hai fatta, amico. Sono orgoglioso di te, il mio piccolo uomo sta crescendo!”
Jack ride.
“Sì, Alex. L’ho fatto e sembra incredibile.”
Dopo averli salutati ed essere stati sommersi di consigli e battute finalmente saliamo sul bus, siamo entrambi assonnati  e abbiamo bisogno di riposare dopo la nostra piccola avventura.
“Dove stai andando?
Tu dormirai nel mio bunk da adesso.”
Io sorrido e lo guardo spogliarsi e poi saltare nel bunk, io lo seguo e subito lui mi fa riposare sul suo petto.
“Non provare mai più ad andartene da me.”
Mi sussurra in un orecchio, questo mi fa sorridere di nuovo.
“Mai più.”
Rispondo prima di addormentarmi.

Angolo di Layla.

Ringrazio foREVer 01 per la recensione^^

Canzone del titolo: Under a paper moon-All Time Low

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Capitolo 13
*** 13) And do you ever feel like you're alone? ***


13) And do you ever feel like you're alone?

 

 Liz p.o.v.

 
Guardo come Liz abbia realizzato il suo sogno. Guardo la felicità sulla sua faccia e quella sulla faccia di Jack e una profonda tristezza inizia a farsi largo in me.
 Non sono gelosa, non sono invidiosa, sono… non so cosa sono o cosa sento, so solo che voglio che succeda lo stesso a me e a Vic.
Quando Tony – anni fa – mi ha chiesto di essere la loro merchgirl ho detto di sì anche a causa di quel ragazzo abbronzato da lunghi capelli castani, sempre gentile con tutti.
Sfortunatamente sono troppo timida per fare il primo passo verso di lui, così sono rimasta immobile a guardare tutte le sue ragazze e le sue troie andare e venire, desiderando di essere una di loro.
La verità è che per lui probabilmente sono solo un’amica, una cara amica, ma solo un’amica non una ragazza di cui innamorarsi.
Quando Jack e Cherry scompaiono nel loro pullman io vado nel mio bunk, non sono dell’umore adatto per stare con le persone, voglio solo stare da sola con il mio i-pod.
Leah mi rivolge un’occhiata di comprensione – sa tutto di me e della mia cotta per Vic e mi dice sempre di farmi avanti – io le rispondo con un vago sorriso, Sofia ci guarda confusa.
Penso che ora Leah le spiegherà tutto, mi va bene, non sono in grado di farlo da sola.
Entro nel mio bunk, inizio ad ascoltare l’i-pod e a ripensare alla prima volta che ho visto Vic.

{Dove diavolo è Tony?
Aveva giurato che mi avrebbe presentato agli altri ragazzi, ma non è qui e tra me e gli altri membri della band c’è un silenzio imbarazzato.  
“Beh, Tony non è qui.”
Inizio a parlare, nervosissima.
“Penso che mi presenterò da sola, sono Elisabeth Marino – ma potete chiamarmi Liz – e secondo Tony sarei la vostra nuova merchgirl.”
Sorridono tutti, il ragazzo con i capelli a porcospino mi abbraccia.
“Sono Jaime Preciado, il bassista,  e amo abbracciare le persone.”
Poi arriva quello più alto e mi porge la mano.
“Mike Fuentes, il batterista. Sono molto felice di incontrarti.”
L’ultimo è quello più attraente e figo. Ha lunghi capelli castani, la pelle abbronzata e due grandi occhi castani e dolci.
“Ciao, sono Vic Fuentes. Sono il cantante e le seconda chitarra. Felice di incontrarti!
Vuoi abbracciarmi?”
Mi abbraccia  e sento le farfalle nello stomaco, la sua presa non è forte come quella di Jaime, ma allo stesso tempo ti fa sentire benvenuta e parte di qualcosa: una famiglia, una band.}

“Liz?”
Faccio un salto, Vic ha aperto le tende del mio bunk.
“Scusa, non volevo spaventarti.”
“Non c’è problema, ero troppo presa dalla musica. Hai bisogno di qualcosa?”
Lui ridacchia.
“Non io, ma Sean ti sta cercando per aiutarlo in cucina.”
"Dannato pigrone di merda!”
Spengo il mio i-pod e salto giù dal mio bunk, odio cucinare con lui. Imprecando lo raggiungo in cucina.
“Eccoti qui, dov’eri?”
“Non sono affari tuoi, Sean.”
“Oh, come mai fai tanto la stronzetta?
È perché finalmente la tua amica ce l’ha fatta con Jack Barakat e  tu sei ancora nella fase “Oh, amo Vic così tanto”?”
“Sean, chiudi quella cazzo di bocca.”
Lui ride in modo odioso, mi fa venire voglia di ucciderlo.
“Sei solo una patetica ragazzina, Liz. Hai venticinque anni e non sei ancora riuscita a infilarti nel letto del ragazzo che ti piace.”
Io stringo le mie mani per evitare di dargli un pugno.
“Non voglio entrare nel suo letto, voglio essere la sua ragazza. È diverso, ma tu non lo capisci perché per te tutte le ragazze sono delle troie.
Non sono una troia, Sean.”
“Sì, sei solo una patetica suora. Morirai da sola, nessuno ti vorrà mai perché sei una cogliona brutta e grassa che non sa nemmeno scoparsi qualcuno.”
Lo schiaffeggio incazzata.
“Vaffanculo, Sean.
Cucina da solo, è quello per cui sei pagato. Tu non hai bisogno di me e io ti odio.”
“Vattene e dirò tutto a tuo padre!”
“Vada a fare in culo ancora una volta, sua maestà. Ho venticinque anni e abbastanza soldi per vivere da sola.”
Lo lascio in cucina, voglio solo tornare nel mio bunk, ma inizio a piangere prima.
“Che succede, piccola?”
“Oh, Tone! Sean è stato uno stronzo con me, ha detto che sono cogliona brutta e grassa e una suora patetica perché non mi sono ancora infilata nel letto di Vic.”
Singhiozzo io, lui mi abbraccia.
“È uno stronzo, non ascoltarlo. Sei una ragazza meravigliosa e Vic se ne accorgerà.”
“ Quando?
Sono così stanca di nascondergli tutto, penso che presto soffocherò.”
“E allora parlagli.”
Io sospiro.
“E se non gli piacessi? Questo cambierebbe tutto sul bus, lo sai.”
“Ma se non ci proverai non lo saprai mai.”
Canticchia piano.
“Sei troppo gentile con me, Tony.”
“Sei semplicemente una mia amica.”
“Spero che sarai così gentile anche con Sofia.”
“Non voglio innamorarmi di lei.”
Mi asciugo lo lacrime.
“Lo sei già. Accettalo e tutto andrà meglio.”
Rimaniamo in silenzio per un momento.
“Cosa dovrei fare con Vic?”
“Cosa ne dici di invitarlo a un appuntamento?”
“Ci penserò.”
Finalmente arrivo al mio bunk con troppi pensieri in testa, e se Sean avesse ragione?
Forse dovrei davvero chiedere a Vic un appuntamento e vedere cosa succederà, ma sono davvero spaventata.
Non sono niente di che, perché dovrei essere la sua ragazza?
Vorrei essere come Sofia, così magra e bella, ma sono solo Liz Marino e non posso cambiare.
“Vic, mi amerai mai come ti amo io?
Riempierai mai questo vuoto che c’è in me?”
Chiedo alle coperte.
In ogni caso devo fare qualcosa.

Angolo di Layla

Sì, lo so che mi odiate perché continuo a scantonare la coppia Tony/Sofia, ma sul sito su cui l'avevo pubblicata era una fiction multi band e derviva spazio anche per altre band.

In ogni caso ringrazio _DiamanteQuellaStrana_ e Kellic_a_vita per le recensioni.

Canzone del titolo: "Everything is magic" Angels and Airwaves

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Capitolo 14
*** 14)Old friends and new friends (Do you wanna come to a date with me?) ***


14)Old friends and new friends (Do you wanna come to a date with me?)

 
Sofia p.o.v

 
C’è qualcosa di strano in Liz. È iniziato tutto quando Cherry e Jack si sono messi finalmente insieme, è come se la loro felicità fosse sale su ferite ancora aperte per lei.
Mi piacerebbe parlare con Liz, ma lei si è chiusa nel suo bunk e non parla con nessuno. Lancio a Leah un’occhiata confusa e lei mi porta nel suo bunk.
“Cosa succede a Liz?”
Sussurro alla nostra amata dottoressa per non farmi sentire da Liz.
“Ama Vic, ma non ha abbastanza coraggio per confessargli i suoi sentimenti. Penso che voglia essere al posto di Cherry ora.”
“Perché non lo fa?”
“Ha una bassa autostima. È sicura che Vic la rifiuterebbe.”
“Non penso che succederà. Vic è carino con tutti, ma è ancora più carino con lei, come se lei fosse una cosa preziosa da trattare con cura e amore.”
Leah annuisce.
“Non posso che essere d’accord0, ma lei non si vede nel modo giusto. A volte sono preoccupata anche come medico per lei, la mia paura è che sviluppi dei disordini alimentari, chiama sempre sé stessa grassa.”
“Non lo è.”
“Lo so.  Dai, Sofia. Facciamoci un giro, sono stanca di questo pullman.”
“Ok.”
Usciamo e  ci dirigiamo fuori dall’area del Warped Tour.
“Oh, c’è uno Starbuck! Andiamo lì.”
“Sì, Leah.”
Entriamo nel negozio e qualcuno mi stritola in un abbraccio. Sono pronta a scacciare e insultare questa persona quando vedo chi è.
“Oli!”
Urlo e lo abbraccio ancora.
“Piccola Sofia, come mai sei qui?”
“Sono il tecnico di Tony Perry e tu?
La tua band è qui?”
“Certo, questa notte raderemo al suolo questo posto.”
Sorride, Leah ci rivolge un’occhiata strana.
“Leah, lui è Oliver Sykes, il frontman dei Bring Me The Horizon.”
“Oli, lei è Leah, il medico dei Pierce The Veil.”
“Felice di conoscerti, Oli.
Come mai vi conoscete?”
“L’ho incontrata a un party anni fa, quando era ancora una modella, e siamo diventati amici.”
Oli mi guarda.
“Sì, stai meglio adesso. La ragazza che ho incontrato aveva dei capelli biondi perfetti, una pelle e perfetta  e un bel vestito, ma aveva anche due occhi tristi.
Sono felice che adesso tu stia rincorrendo il tuo vero sogno.”
“Sì, lo sono. Non è facile, a Tony non piaccio, ma ci sto ancora provando.”
“Non sapevo che Tony fosse cieco. Come a fa a non piacergli una ragazza come te?
Così dolce e carina?”
Io e Leah ridacchiamo.
“Puoi crederci o meno, ma lui mi odia tipo.
E tu? Stai ancora con Hannah?”
Lui annuisce.
“Sì, adesso viviamo insieme.”
Io lo abbraccio.
“Sono così felice per te! Ti meriti una brava ragazza!”
Lui sorride.
“Stavamo per prendere un caffè, vuoi unirti a noi?”
“Certo, come faccio a dire di no a questa bellezza?”
Ci sediamo a un tavolo e iniziamo a parlare di persone che conosciamo e delle bands del Warped Tour. La porta si apre di nuovo e un ragazzo con i capelli rossi entra.
“Hey, Alan! Vieni qui!”
Urla Oli. Il ragazzo ci raggiunge e si siede.
“Ragazze, lui è Alan Ashby, il chitarrista degli Of Mice And Men.”
“Felice di conoscerti. Sono Sofia, il tecnico di Tony Perry.”
“Sono felice di conoscerti anche io. Sono Leah, il medico dei Pierce The Veil.”
“Il piacere è mio. Oli, perché non mi hai mai detto che avevi delle amiche così carine?”
Ridiamo tutti e ordiniamo i nostri caffè.
Alan continua a guardarmi per tutto il tempo, ho paura di avere qualcosa di sbagliato: forse i miei vestiti sono macchiati o qualcosa del genere.
Alla fine Oli va alla cassa e paga per tutti, non ascoltando le urla di protesta di Leah.
Rimango da sola con Alan e sorrido a disagio.
“Sei molto carina, Sofia.”
“Grazie.”
Arrossisco.
“Oh! Sei arrossita! Amo le ragazze che arrossiscono.”
“Beh, non mi piace arrossire, ma il mio corpo lo fa lo stesso.”
Replico.
“Vorresti venire a un appuntamento con me?”
“Cosa?”
“Vorresti venire a un appuntamento con me?”
“Dici sul serio?”
Lui annuisce.
“Certo.”
“Beh, perché no?
Ma mi piace un altro ragazzo, solo per mettere le cose in chiaro.”
“Ti piace Tony?”
“Sì, ma lui non ricambia.”
Lui sorride.
“Aiutiamolo a cambiare idea, la gelosia è un buon modo per provarci.”
Lo guardo e sorrido.
Beh, perché no?
Non ho niente da perdere e forse Alan ha ragione, spero solo che Tony non mi chiami troia o lo prenderò a pugni, anche se è il mio capo.
“Facciamolo.”
“Domani alle otto vieni al mio pullman.”
Io sorrido, sperando di stare facendo la cosa giusta.
Non voglio casini con nessuno.

Angolo di Layla

Ringrazio __LucyInTheSky__ per la recensione. Grazie mille.

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Capitolo 15
*** 15)The Mexican girl in me ***


15)The Mexican girl in me

 
Sofia p.o.v.

 
E così ho un appuntamento. Sono passati secoli da quando sono andata a uno, avevo sedici anni e lui era un mio compagno di classe. Era carino e simpatico con i suoi capelli neri da emo, ma quando mia madre è venuta a saperlo mi ha picchiato e mi ha proibito di vederlo ancora, ha picchiato anche lui e lui è semplicemente scappato da me.
Oggi mia madre non è qui, ma sono preoccupata per le conseguenze. Mi faccio una doccia, metto un vestito carino nero a pallini bianchi e piastro i miei capelli, mi trucco anche.
“Ehi, messicana sexy! Dove stai andando?”
Jaime si siede sul mio letto.
“A un appuntamento.”
I suoi occhi si sgranano.
“Woah! Ti lascio sola per un minuto e tu trovi un appuntamento!”
Rido.
“L’appuntamento ha trovato me, Alan degli Of Mice & Men mi ha chiesto di uscire con lui.”
La mia voce si abbassa.
“Forse Tony si ingelosirà e mi rivelerà i suoi veri sentimenti…. O mi chiamerà troia per sempre.”
Sospiro
“Magari è una buona idea, abbiamo bisogno di tirare fuori la tartaruga dal suo guscio.”
“Sono sicura che mi odi, Hime, e non so perché.”
“Sono sicuro che lui non ti odi e che ti insulti e agisca come uno stronzo perché vuole nascondere qualcosa. Il vero Tony non è il ragazzo che ti parla in questo modo, sta recitando una parte e non so perché. Devo chiedere a Liz.
Lei lo conosce meglio di tutti, è stata la sua prima ragazza.”
“Davvero? Non lo sapevo!”
Dico con un filo di rabbia nella mia voce.
“Sì, sei messicana. Reagisci come una donna messicana gelosa, dunque le tue radici non sono state del tutto tagliate.”
Io alzo i miei occhi al cielo.
“Perché non me l’ha detto?
Forse perché lo ama ancora.”
“Ehi, calmati piccola blu!
Ti giuro su Dio che non è più innamorata di lui. Lei ama Vic, non te lo ricordi?”
Io arrossisco.
“Sì, è vero. Sono un’idiota.”
“No, sei una di noi. Se imparerai lo spagnolo, beh, sarai totalmente Sofia Ortega, la ragazza messicana.”
“I baffi non sono richiesti, vero?”
Lui ride.
“Non per una ragazza.
Vuoi che ti insegni lo spagnolo?”
“Sì, perché no?”
Io sorrido, lui mi sorride di rimando.
“Allora domani inizieremo le nostre lezioni e adesso vai o sarai in ritardo per il tuo appuntamento.”
“Grazie, Jaime. Ti voglio bene.”
Esco dal pullman per trovare Tony che fuma, mi lancia un’occhiata strana, ma non dice nulla.
Cammino fino al bus degli Of Mice & Men, busso e Alan si fa vivo.
“Oh, eccoti qui! Lascia che ti presenti i miei compagni di band.”
“Ok.”
Lo seguo e presto tre ragazzi mi guardano.
“E così se la famosa Sofia, io sono Austin Carlile.”
È gigantesco e pieno di tatuaggi, la mia timidezza esce fuori e arrossisco.
“Piacere di conoscerti.”
“Qui puoi vedere Aaron Pauley, il nostro bassista. Quello seduto sul divano è Phil Manansala, il nostro secondo chitarrista e lì c’è Valentino Arteaga, il batterista.”
“Piacere di conoscervi, io sono Sofia Ortega.”
“Sei quella che ama Tony e vuole provare a ingelosirlo?
Alan, fai attenzione a questi latinos, possono accoltellarti se sono gelosi.”
Rivolgo uno sguardo inespressivo al bassista.
“Sono una latinos anche io, per tua futura informazione non accoltelliamo le persone perché siamo gelosi. Facciamo casino e altra merda varia, ma dimenticati dei pugnali.”
Dico più fredda di quello che avrei voluto, ma non mi piacciono per niente queste stronzate.
“Oh,mi dispiace, Sofia! Non volevo offenderti, era solo una battuta.”
Alan sospira.
“Ragazzi, vado prima che facciate scappare Sofia.”
Usciamo dal loro bus.
“Scusa, se ho reagito in modo esagerato.”
“Non ci sono problemi.”
“Dove andiamo?”
“Segreto!”
“Ok.”
Raggiungiamo una delle macchine e lui mi apre la portiera. Accende la macchina, partiamo e si ferma a un ristorante italiano molto carino.
“Oh, Alan! Questo è davvero carino!”
“Solo il meglio, così lo puoi rendere ancora più geloso.”
Io rido ed esco dalla macchina, seguendolo all’interno del ristorante.
“Pasta, lasagne, pizza. Amico, questo è il paradiso!”
“Ti piace la cucina italiana.”
“La amo, ma non potuto mangiarla, beh, per un lungo periodo.”
“Perché?”
Mi chiede mentre ci sediamo.
“Mia madre non me lo permetteva. Prima ero una modella e non potevo mangiare niente.”
La vecchia tristezza che viene dal mio passato mi travolge all’improvviso.
“Non dobbiamo parlarne se non vuoi, sembra che non ti piaccia il tuo passato.”
“Lo odio. Mi ha reso la persona che sono ora: un’insicura, una persona fragile che ha paura di tutto.
I ragazzi e le ragazze sono sempre gentili con me, ma ho sempre paura che un giorno mi sbatteranno fuori a calci come ha fatto mia madre.”
Lui sorride.
“Non ha senso. Ti voglio bene sul serio, lo so perché Jaime, prima dell’appuntamento, di trattarti bene.”
“Oh.”
“Non essere sorpresa. Magari il tuo passato non è stato bello, ma il tuo presente è ok, quindi non avere paura.”
Gli sorrido con le lacrime agli occhi.
“Grazie, Alan. Sei una persona dolce.”
Forse questo sarà un buon appuntamento.

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Capitolo 16
*** 16) Do you want me or do you want me dead? ***


16) Do you want me or do you want me dead?

 
Sofia p.o.v.

 
Sono ad un appuntamento e non mi posso lamentare.
Alan è una persona molto carina, è sempre spensierato e mi rende felice, inoltre sto mangiando una magnifica lasagna e per la prima volta – dopo secoli – non sto pensando a quanto peso potrei aver preso.
Questo è un miracolo, lentamente le mie ossessioni se ne stanno andando e, forse, alla fine del tour sarò una ragazza normale con i capelli azzurri.
“Sofia?”
“Sì, Alan?”
“Dov’eri? Ti stavo raccontando una storia.”
“Oh, scusa! Ero persa nei miei pensieri, erano pensieri belli.”
“Dunque, questo significa che ora ti stai divertendo?”
“Sì, grazie, Alan.”
Lui sorride e abbassa gli occhi.
“Prego. A volte sei così silenziosa che penso che ti stia solo infastidendo.”
“No, amico. Sono solo timida, non ti devi preoccupare per questo. Non ce n’è ragione.”
“Ti stai godendo il cibo?”
“Sì, lo sto facendo. Amo questa lasagna.”
Dopo di che ordiniamo della carne e il dolce. È tutto delizioso e Alan paga tutto, questo mi fa arrossire.
“Non arrossire, piccola blu.
Non lo sai che i ragazzi pagano tutto a un appuntamento?”
“Sì, ma…”
“Niente. Dai, andiamo!”
Lo seguo fuori.
“Dove andiamo adesso?”
“Uhm, non lo so. Alla spiaggia?
Non ho mai fatto finta di andare a un appuntamento.”
“Nemmeno io.”
Saltiamo di nuovo in macchina e raggiungiamo la spiaggia, ci togliamo le scarpe e camminiamo sulla sabbia tiepida: è una bella sensazione.
“Amo la spiaggia.”
“Anche io. Quando mi sento giù cerco una spiaggia.”
Rimaniamo in silenzio per un po’.
“E così ami Tony.
Come mai?
Non ti tratta nemmeno bene.”
“Sì, lo amo e non so perché.
Ho solo visto che c’è dell’altro oltre all’odio e alle maniere scortesi in lui. Lui sembra aver paura di mostrarmi il suo lato buono e io sto morendo per poterlo vedere.
A volte sembra così triste e io vorrei solo abbracciarlo per farlo stare meglio. Fa male sapere che non posso e non so perché.”
“È un ragazzo fortunato. Vorrei tanto avere una ragazza come te che mi ami un giorno. In me vedono solo la persona di successo e non gli interessa come io sia veramente, senza soldi o la mia chitarra.”
“Troverai quella giusta, Alan.
Ne sono sicura, te la meriti.
Mi stai aiutando anche se ci conosciamo solo da un giorno.”
Lui sorride e continuiamo a chiacchierare fino alle undici, poi torniamo indietro all’area concerti. Lui mi lascia vicino al mio pullman e mi dà un bacio sulle guance.
“Buonanotte, Sofia.”
“Buonanotte, Alan.”
Entro nel pullman. Tutto è silenzioso, i ragazzi stanno tutto dormendo così vado nella zona della ragazze, mi tolgo il vestito e mi metto il mio pigiama.
Apro la tenda del mio bunk e quasi cado per terra: Tony sta dormendo lì dentro!
Lo guardo attentamente, ci sono dei segni sulle sue guance, come se avesse pianto prima di dormire e non posso fare a meno di chiedermi se abbia pianto per me.
Sembra così pacifico mentre dorme e abbraccia il mio cuscino, accarezzo lentamente una delle sue guance e poi chiudo la tenda.
Vado al suo bunk e ci entro sorridendo, tutto qui sa di lui. Abbraccio il suo cuscino a forma di tartaruga e mi addormento felice.
Domani sarà una merda, ma per adesso non mi interessa.
La mattina dopo mi sveglio perché qualcuno mi sta scuotendo violentemente.
Apro gli occhi e mi scontro con quelli di Tony.
“Che stai facendo nel mio bunk?”
“Tu stavi dormendo nel mio, dove avrei dovuto dormire? Sul divano?”
Una sfumatura di un rosa pallido colora le sue guance.
“Vabbé, esci dal mio bunk.”
Lo faccio.
“Perché stavi dormendo nel mio bunk?”
“Non sono affari tuoi.”
“Sbagliato. È il mio bunk e sono affari miei.”
“Sofia, porco Dio! Vai a dormire in silenzio nel tuo stramaledetto bunk!”
Io sospiro.
“Sì, mio signore.”
Vado a dormire nel mio bunk chiedendomi perché Tony fosse lì e perché – come sempre –  non mi abbia dato né un motivo né una spiegazione.
Non lo capirò mai.
Mi addormento di nuovo e quando mi sveglio è tutto normale: stanno tutti sbadigliando e mugugnando.
Mi metto un paio di pantaloncini neri e una maglia dei Rancid e vado in cucina.
“Vuoi dei cereali?”
Mi chiede Vic e io annuisco.
“Sì, amico. Grazie.”
Inizio a mangiare guardando attentamente Tony. Non è cambiato niente, è come se non avesse mai dormito nel mio bunk.
Sono stanca di questi segnali confusi, gli piaccio?
Non gli piaccio?
Non ho risposte e questo mi fa impazzire, fortunatamente nessuno mi chiede dell’appuntamento con Alan, non ho niente da dire a riguardo.
“Questa notte ci sarà un altro concerto, è meglio che tu vada a controllare la mia roba.”
“Sì, Tony. Lo farò.”
Una volta che ho finito di mangiare i miei cereali raggiungo Maria ed Engel e inizio a controllare la chitarra di Tony.
Una tristezza senza senso mi cade addosso.
Perché non posso amare un ragazzo come Alan?
Perché amo Tony?
Per nessuna ragione, solo per un divertimento dell’amore.

Angolo di Layla

Se nessuno commenterà questo capitolo penso che interrimperò la pubblicazione di questa storia. Non ha senso che io pubblichi se nessuno legge.



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Capitolo 17
*** 17) Kiss me again ***


17) Kiss me again

 

Liz p.o.v.

 
La mia testa è nelle nuvole in questi giorni e non va bene.
Questa notte ci sarà un concerto dei Pierce The Veil e io sono ancora a letto, fregandomene di andare a fare quello per cui sono pagata. La bancarelle dei ragazzi è ancora deserta.
“Liz?”
Sento qualcuno chiamare il mio nome, ma non mi sbatto a rispondere.
“Liz, dove diavolo sei?
Sono io, Leah. Dai, vieni qui! Lo so che sei ancora a letto!”
Riluttante esco dal mio bunk con un sospiro, la mia amica mi guarda con le mani appoggiate ai fianchi e qualche ciocca bianca sul suo volto.
“Cosa diavolo sta succedendo, Liz?
Sei strana, non parli e ci eviti da quando Jack e Cherry stanno insieme. Non dirmi che va tutto bene perché non ti crederò, inoltre ci sono alcune persone che ti cercano alla bancarella.”
“Ok, andrò alla bancarella con la roba.”
Apro uno dei cassetti e tiro fuori alcune magliette, canottiere, felpe e braccialetti con il logo della band per poi uscire dal pullman con Leah dietro di me.
“Liz, abbiamo bisogno di parlare, cazzo.”
Non rispondo e inizio a disporre le cose nel giusto ordine sulla bancarella.
“Dannazione, manca qualcosa. Dovrò tornare sul pullman.”
Leah mi ferma stringendomi il polso.
“Andrò io per te, ma tu dovrai dirmi cosa c’è che non va.”
“Grazie, ma – davvero – non è successo niente.”
“Non dire bugie.”
Poi lascia il mio polso e io inizio a vendere qualcosa alla piccola coda che si è formata con uno sguardo di scuse.
Leah torna dopo un po’e mette sulla bancarella altre cose.
“Grazie, Leah.”
Dico piatta.
“Prego. Adesso dimmi cosa c’è che non va, sono preoccupata come dottore e come amica.”
“Come dottore? Dai, non puoi dire sul serio.”
“E invece, sì! Non mangi e so cosa pensi di te stessa, sei sulla buona strada verso l’anoressia.”
“Stai zitta, cazzo! Come posso essere anoressica se sono grassa?”
Leah scuote la testa.
“Ehi, tu!”
Chiama una ragazza dai lunghi capelli castani che non ha più di quattordici anni. Lei si indica.
“Io?”
“Sì, tu. Pensi che lei sia grassa?”
Lei scuote la testa.
“No, penso che sia fantastica. Sicuramente non grassa.”
“Ecco qui la tua prova. Sei grassa solo nella tua mente, Liz.”
Io sbuffo.
“Ti senti meglio adesso? Hai spaventato una povera ragazzina per niente!”
“La tua salute non è niente.”
Mi risponde secca.
“Sei fastidiosa. Non sono anoressica, pensa a Sofia, piuttosto.”
“Sofia se la sta cavando meglio di te, almeno mangia.
Ma comunque, qual è il problema?”
La guardo furiosa.
“Vuoi sapere qual è il problema? Eccolo qui.
Il mio problema è Cherry.”
“Cosa ti ha fatto?”
“Niente. Continuo solo a chiedere a me stessa come ha avuto le palle di dire tutto a Jack. Prima che si mettessero insieme lui era il classico playboy della band, quello che si scopava tutte a condizione che fossero vive e adesso fa sempre il piccioncino con lei.
Come è potuto succedere?
Perché non può succedere a me?
Forse è meglio che me ne vada e provi a costruire altrove una nuova vita.”
Lei scuote la testa e prende qualche dollaro da un ragazzo.
“No, scappare non è la soluzione, Liz.
Ti ricordi quando ho provato ad andarmene l’anno scorso? Quanto sono stata via?
Due settimane e in quelle due settimane Mike non è mai uscito dalla mia testa. Se scappi via senza risolvere i problemi, i tuoi problemi verranno con te e ti tormenteranno.”
Io sospiro. Così non posso andarmene, sono condannata per sempre in questa situazione.

 
Questa sera Leah insiste per rimanere alla bancarella e mi dice di andare nel camerino dei ragazzi. Le dico di sì perché non la sopporto più, così quando l’intero concerto da un angolo.
Amo l’energia e l’impegno che mettono in ogni canzone, soprattutto in “Hold on till may”, quando una fan sale sul palco Vic fa del suo meglio per metterla a suo agio e farle cantare le strofe.
Come ogni volta che ascolto questa canzone qualcosa dentro di me mi fa venire voglia di piangere, perché è così bella che le parole falliscono e non riesco a spiegare come mi sento.
Quando finiscono corro nei loro camerini, provando a  fare del mio meglio per sorridere in modo naturale e non essere preoccupata per le loro reazioni.
Mike entra per primo, mi sorride e corre a prendere una bottiglietta d’acqua, il prossimo è Jaime e poi Tony: sorridono entrambi.
L’ultimo è Vic, quando mi vede il suo volto è illuminato da un sorriso e – nonostante sia completamente bagnato – mi abbraccia stretta e poi appoggia le sue mani sulle mie guance. Mi ci vuole un attimo per guardarlo e poi le nostre bocche si scontrano. Lascio che la sua lingua incontri la mia e io gioco con i suoi capelli lunghi.
I ragazzi intorno a noi urlano, ma io non li ascolto.
Quando finalmente ci stacchiamo lui è un po’rosso in volto.
“Mi dispiace, non so cosa mi sia preso, magari tu non vo…”
Fermo il suo discorso con un altro bacio appassionato e poi gli sorrido.
“Che cosa stava dicendo, signor Fuentes?”
“Uh, credo nulla, signorina Marino.
Verrebbe a un appuntamento con me?”
“Sì, ho aspettato anni per questo momento.”
“Facciamolo, dunque.
Domani sarà l’ultimo giorno che trascorreremo qui, quindi sii pronta per le otto e ti porterò a un appuntamento meraviglioso.”
“Sì, grazie!”
Lo abbraccio ancora, la mia testa è appoggiata all’altezza del suo cuore: batte forte e spero stia battendo forte per me e il nostro futuro appuntamento.

Angolo di Layla

Ringrazio mizu_chan_foREver,  M_idiot e Kellic_a_vita per le recensioni. Grazie mille, ragazze!

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Capitolo 18
*** 18) I Wanna Hold Your Hand So Tight, I'm Gonna Break My Wrist ***


18) I Wanna Hold Your Hand So Tight, I'm Gonna Break My Wrist

 
Liz p.o.v.

 
Ho un appuntamento con Vic.
Dannazione, deve essere un sogno, non chiederebbe mai un appuntamento a una perdente come me, ma mi sbagliavo.
Mi sta tenendo per mano mentre sta parlando a Jaime riguardo al prossimo concerto e stanno ridendo insieme per qualcosa che non capisco.
Non sento o capisco niente  da quando sono con lui, tutto quello che sento è la sua mano chiusa nella mia.
“Dove dormi?”
Mi chiede sorridendo.
“Cosa?”
Chiedo confusa.
“Dove dormi? Con me o nel tuo bunk?”
“Oh.”
Arrossisco all’istante.
“Beh, ehm… Con te se non ti dà fastidio. Lo sai, mi muovo un sacco  mentre dormo e parlo un sacco e…”
Lui preme un dito sulle mie labbra.
“Ok. Ho capito.”
Dice ridendo.
“Non è un problema per me, ti terrò più stretta.”
Divento rossa come un pomodoro.
“Come mai sei arrossita così?”
“Perché sono timida ed è troppo simile a un sogno per essere vero.
Voglio dire, ti amo da secoli e adesso sono qui con te, mano nelle mano a parlare se dormire o meno insieme. È tipo…Wow! Non riesco nemmeno a trovare le parole per descrivere questi sentimenti.”
Lui annuisce.
“Lo so come ti senti perché mi sento più o meno allo stesso modo. Sei così bella, perché vuoi uscire con me?”
“Perché sei un bellissimo uomo con un’anima dolce e adorabile.”
Gli sorrido.
“Ehy, piccioncini! Entrate nel bus o vi chiudo fuori!”
“Mike! Non avrai mai una ragazza!”
“Non ne ho  bisogno, ho le mie puttane.”
Vorrei prenderlo a pugni in faccia per quello che ha detto perché sta facendo del male a Leah, fortunatamente Sofia gli dà un pugno in testa.
“Ehi! Cosa ho fatto?”
“Pensaci e magari lo capirai!”
“Ragazze! Non le capirò mai!”
Mugugna mentre entriamo nel pullman, io rido e ride anche Vic.
“Piccola, devo farmi la doccia e poi ti raggiungerò. Vai nel mio bunk, per favore.”
“Ok, ci vediamo dopo.”
Mike mi guarda.
“Così adesso sei la ragazza di Vic.”
“Così sembra. Sei felice di questa scelta?”
Lui alza le mani.
“Sì, nessun problema, solo non spezzargli il cuore.”
“Non lo farei mai, preferirei spezzare il mio che il suo.”
Lui sorride.
“Perché Sofia mi ha preso a pugni prima?”
Sorrido in modo enigmatico.
“Beh, pensaci e magari capirai perché.”
“Ma che diavolo?! C’è una specie di alleanza tra voi tre?”
“Forse, chi lo sa? Adesso devo andare.”
“Sì, sì. Grazie.”
Raggiungo il bunk di Vic e mi tolgo i miei vestiti e poi sdraio avvolta nelle sue lenzuola.
Dio, questo è il paradiso!
Dopo un po’lui torna indietro con addosso solo i boxer e salta nel suo bunk, io striscio subito verso di lui e mi sdraio sul suo petto.
“Mike non ha capito perché Sofia gli ha dato quel pugno.”
“Beh, a volte mi domando se il mio fratellino sia cieco o cosa.”
Io ridacchio.
“Perché stai ridacchiando?”
“Perché l’hai chiamato fratellino, è più alto di te.”
“Destino. Ma sono il più vecchio, non importa quanto lui sia alto:”
Gli bacio il naso.
“Lo so, ti amo.”
“Ti amo anche io.”
E con questo la conversazione finisce e ci addormentiamo.

 
Il pomeriggio seguente è un incubo.
Sono nel panico per via del nostro appuntamento, guardo freneticamente tutti i miei vestiti, ma nessuno mi sembra bello abbastanza.
“Oh, mio Dio! Sono una grassona brutta!”
“No, non lo sei.
Sofia, diglielo anche tu.”
“No, non sai una grassona brutta, Liz.”
Leash e Sofia si sono fatte vedere nella parte delle ragazze del pullman, probabilmente pensano che io abbia bisogno di aiuto con i vestiti e hanno ragione.
“Oh, mio Dio! Non ho…”
Leah mi mette una mano sulla bocca.
“Non dire quella frase, Vic ti sentirà.
Dunque, vediamo quello che si può fare.”
Iniziano a rovistare tra i miei vestiti e finalmente trovano qualcosa: un vestito con teschi e rose, con una gonna larga e le spalline fatte di pizzo.
“Indossalo.”
Lo faccio, Sofia si occupa dei miei capelli e Leah del mio trucco.
“Sei fantastica! E adesso vai o farai tardi!”
Vado nella stanza dove ci rilassiamo, Vic è sdraiato sul divano, ma quando mi vede salta in piedi.
“Dios, Liz! Tù eres hermosa.” (*)
“Oh, muchas gracias. Tù eres hermoso tambien.”(**)
Andiamo via – pronti per il nostro appuntamento – spero andrà bene.
“Non preoccuparti, andrà bene, ti amo.
Sono sicuro che ti amo e che ti amerò per sempre, non c’è davvero bisogno di un appuntamento, ma mi piace fare le cose per bene.”
Gli sorrido e stringo la sua mano.
“Grazie.”
Gli sorrido e lui sorride con me.
Sarà un buon appuntamento.

Angolo di Layla

(*)Dio, Liz! Sei bella!

/**)Oh, grazie mille! Sei bello anche tu.

Ringrazio  M_idiot, Anais6277 e Kellic_a_vita per le recensiomi e scusatemi per il ritardo.

La canzone dello scorso capitolo era Kiss me Again dei We Are The In Crowd, questa è Bulletproof Love dei Pierce The Veil

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Capitolo 19
*** 19) Heart's on fire tonight, feels my bones ignite, feels like war ***


19) Heart's on fire tonight, feels my bones ignite, feels like war

 

Liz p.o.v

 

Sono a un appuntamento con Vic e non riesco a credere che sia vero.
L’ho sognato per anni e anni e ora – che sta finalmente succedendo – penso che sia solo uno scherzo che mi stia facendo la mia mente.
Mi do un pizzicotto e fa male, dunque non è un sogno, oh mio Dio!
“Liz?”
La voce di Vic mi fa voltare verso di lui.
“Va tutto bene?
Ti sei appena data un pizzicotto.”
Io arrossisco.
“Oh, non preoccuparti per quello, è solo una delle tante strane cose che faccio.”
Lui ridacchia.
“Dove stiamo andando?”
Lui sorride.
“In un ristorante che ho trovato, spero sia carino.”
“Oh, ottimo!”
Qualcosa dentro di me inizia a ridere, Vic vedrà quanto mangio e quanto sono grassa. Trattengo il respiro quando scendiamo dalla macchina.
“Cosa stai facendo?”
“Ni-niente.”
Mormoro con gli occhi fissi sulla pavimentazione.
“Sei sicura?”
“Io… Sì, sono sicura.”
Entriamo nel ristorante e una cameriera ci scorta al nostro tavolo, è molto bello, possiamo vedere l’oceano da una vetrata.
“Wow! È fantastico!
Non avresti dovuto farlo, è troppo per me.”
“Nah, sei la mia ragazza e ti meriti solo il meglio.”
Arrossisco ancora, lusingata dalla sue parole.
La cameriera torna indietro.
“Buonasera, sono Amelie e mi prenderò cura di voi questa sera.
Cosa desiderate prendere?”
“Vorrei della carne alla griglia e una birra.”
Risponde Vic.
“E tu, cara?”
“So-solo un po’ di insalata e dell’acqua.”
“Solo insalata?”
“Sì.”
“Va bene, sono qui se cambierai idea.”
Vic mi lancia un’occhiata strana, sembra preoccupato.
“Liz, per l’ultima volta, stai bene?”
“Sì, sto bene.”
“Non è vero. Arrossisci e non mi guardi negli occhi e poi hai ordinato solo dell’insalata e l’insalata nemmeno ti piace.”
Rimango in silenzio. C’è una guerra dentro di me: una parte di me vuole dirgli tutto (dubbi, voci, quanto sono grassa) e l’altra mi urla di chiedere quella cazzo di bocca se non voglio perderlo.
“Elizabeth?”
“Sono grassa, Vic. Una cogliona brutta e grassa. Non voglio che tu veda quanto posso mangiare ed essere disgustato da quello o da quanto sono grassa.
Ti meriti una ragazza migliore, più carina.”
Non lo guardo negli occhi durante l’intero discorso, quando l’ultima parola esce dalla mia bocca lui mi alza il mento.
“Liz, tu non sei grassa. Per niente. Sei pelle e ossa e anche se fossi grassa non me ne fregherebbe niente perché mi piacciono le ragazze con le curve, non gli scheletri.
Ti amo. Tu sei la ragazza più carina che abbia mai incontrato e vorrei riuscire a farti vedere te stessa come ti vedo io. Sei perfetta, non potevo chiedere una ragazza migliore, quindi – per favore – mangia. Fallo per me.
Non c’è ragione per non mangiare.”
Lo guardo e inizio a piangere. Quando la cameriera arriva con l’acqua e la birra, lui ordina un altro piatto di carne per me.
“Ti amo, Vic.”
Gli sussurro quando la cameriera se ne è andata.
“Ti amo con tutto il cuore e non voglio perderti.”
“Tu non mi perderai perché ti amo anche io, non preoccuparti.”
Sorrido tra le lacrime che stanno scorrendo sulle mie guance, cosa ho fatto per meritare un ragazzo così meraviglioso?
La cameriera ci porta i due piatti e ci augura buon appetito con un sorriso sul volto. Inizio a mangiare ancora riluttante, non se ne sono andate tutte le mie paure, solo alcune.
Vic sorride.
“È buona?”
“Sì, lo è.”
“Non vergognarti a mangiare davanti a me, non ti giudicherò.”
Gli lancio un debole sorriso e riprendo a mangiare.
Finisco tutta la mia carne e lui sorride orgoglioso.
“Brava ragazza! E adesso che ne dici di un dolce?”
Io arrossisco.
“Beh, penso di avere mangiato abbastanza….”
“Liz? Non fare lo stesso gioco di prima.”
“Sì, Vic. Forse Leah aveva ragione.”
“Cosa ha detto?”
“È preoccupata che io possa diventare anoressica.”
“Non ti lascerò fare questo a te stessa.”
“Grazie.”
Ordiniamo due fette di torta e – per la prima volta dopo secoli – mi godo ogni morso,  è davvero buona!
“E adesso?”
Chiedo curiosa.
“Uhm Leah mi ha detto che si sono dei fuochi d’artificio sul mare questa sera. Che ne dici?”
“È una grande idea! Amo i fuochi d’artificio!”
Gli dico felice, facendolo sorridere.
“Ok, andremo a vederli!”
Ci alziamo e andiamo alla cassa, lui paga tutto nonostante le mie proteste.
“Ehy! È un appuntamento e agli appuntamenti il ragazzo paga tutto!”
“Ma non è giusto!”
Lui ride e mi prende per mano per portarmi alla macchina. Raggiungiamo la spiaggia e lui parcheggia da qualche parte, poi usciamo e camminiamo verso la riva, pronti per vedere i fuochi.
Lui mi abbraccia e appoggia il mento sulla mia spalla, mi sento calda e protetta nelle sue braccia.
I fuochi d’artificio iniziano, li ho sempre amati, ma sono ancora più speciali da vedere con il ragazzo che ami.
A un certo punto guardo lui invece del cielo e lui ricambia lo sguardo.
Tempo un minuto le nostre labbra si sono scontrate e tutto scompare.
Non c’è più la paura o i fuochi d’artificio, ci siamo solo noi e il nostro bacio e le nostre lingue che combattono per la dominanza.
Non avrei potuti chiedere di più, è un appuntamento perfetto.

Angolo di Layla

Ringrazio a Anais6277 e M_idiot per le recensioni, spero che questo vi piaccia.

Canzone del titolo: A love like war - All Time Low & Vic Fuentes

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Capitolo 20
*** 20) Break your little heart in two ***


20) Break your little heart in two

 
Sofia p.o.v.

 
Guardo Liz e Vic allontanarsi dal pullman e sorrido.
Penso di essere l’unica felice in questo momento, Tony mi sta guardando con la sua peggiore espressione – come se fossi la causa di qualche guerra – Jaime sta urlando al telefono, Mike ha un gran mal di testa e Leah ha appena finito di litigare con Sean.
La piccola merda non è d’accordo sulla relazione tra Liz e Vic, è solo un coglione e un maniaco. Guarda sempre le ragazze e flirta nel peggiore dei modi, anche se sappiamo tutti che ha una ragazza.
“Dio, voglio ucciderlo.”
Mugugna Leah.
“Sì, ma guarda al lato positivo: Vic e Li si stanno frequentando.”
“Sì, grazie a Dio. Ma abbiamo un altro problema adesso.”
La guardiamo tutti, anche Jaime che ha appena chiuso la chiamata.
“Che problema?”
“La primadonna non ci cucinerà la cena.”
“Non c’è problema.”
Risponde Mike.
“Andremo da qualche parte a mangiare, ma quando torneremo al pullman avrò bisogno di parlargli. Sapete, gli ricorderò che è pagato per cucinarci dei pasti, non importa quanto sia incazzato e se se comporterà ancora come stasera lo licenzieremo.”
“Sembra un bel discorso, Mike. Spero ti ascolterà.”
“Lo farà.”
Sorride a Leah e io rabbrividisco. Mike sembra pericoloso ora. Di solito è un ragazzo gentile, ma adesso sembra uno di quei latinos delle gang.
“Non picchiarlo, Mike.”
“Non lo farò se non sarò obbligato. Lo licenzierò comunque dopo questo tour, a nessuno piace davvero, uh?”
Annuiamo tutti. È vero: a nessuno piace particolarmente il cugino di Liz.
“Bene, andiamo allora.
Siamo tutti puliti?
Jaime, ti sei lavato i piedi?”
“Fanculo, Fuentes.”
“Siamo tutti pronti, dunque. Andiamo.”
Scendiamo tutti dal pullman e raggiungiamo una delle macchine, finisco per trovarmi in una posizione scomoda, tra Leah e Tony nei sedili posteriori. Inizio a sudare per via di Tony, una parte di me vorrebbe baciarlo così tanto da fare male, l’altra vorrebbe prenderlo a sberle per tutte le volte che mi ha insultato e merda varia.
Spero che troveremo presto un ristornate, una pizzeria, un Mac Donald; qualsiasi cosa va bene.
Venti minuti dopo siamo seduti in una pizzeria, i ragazzi non si stancano mai del cibo italiano, ma questo non importa, importa che Tony sembra davvero a disagio.
Sembra sia arrabbiato che felice di essere stato seduto così vicino a me.
“Sofia.”
La voce di Jaime mi riporta alla realtà.
“Sì?”
“Posso chiederti un consiglio?”
“Certo, Hime-Time.”
Gli sorrido, insieme a Vic è quello con cui vado più d’accordo.
“Cosa ne dici di invitare Jessica al prossimo concerto?
Così possiamo parlare faccia a faccia e probabilmente rompere.”
“Penso che sia davvero una buona idea. Penso che rompere al telefono sia davvero triste, alle ragazze non piace.”
“Grazie del consiglio. Penso sia arrivato il momento di lasciarla, non voglio sposarla e sono stanco di questo casino al telefono.
Cosa mi dici di te?”
“Io?”
“Eri seduta vicino a Tony e potevamo sentire tutti la tensione tra voi due.”
“Jaime, lui mi odia.”
“Ehy, ragazzi!”
Leah urla per avere la nostra attenzione.
“Sì, dottore?”
“Ci sono i fuochi d’artificio alla spiaggia dopo, cosa ne dite di andarli a vedere?”
“Sembra una buona idea.”
Risponde Mike.
“Quindi andremo a vederli?”
Diciamo di sì e lei annuisce.
“Ok, fatemi solo un favore. Se vedete Liz e Vic ignorateli, non fatevi vedere e non fate battute su di loro, è il loro appuntamento.”
“Perché ce lo chiedi?”
“Perché ho detto a Vic dei fuochi e forse saranno lì.”
“Ok.”
Finiamo le nostre pizze, le paghiamo e poi andiamo alla spiaggia. C’è un fottio di gente, se anche Liz e Vic fossero qui non li vedremmo.
Scegliamo un punto e poi iniziamo a guardare i fuochi, Mike abbraccia Leah, Jaime sta in piedi da solo e – ancora una volta – io e Tony siamo vicini.
“Qualcuno vuole della birra?”
Urlo, perché non riesco più a sopportare la tensione, annuiscono tutti, così vado a uno dei bar della spiaggia e compro della birra.
Sto tornando indietro con le braccia cariche di lattine di birra quando vedo Tony, mi guarda per un po’, poi prende il mio polso e mi bacia, dopodiché  corre via.
Sono scioccata!
Porto la birra ai ragazzi, il bacio è stato veloce, ma violento e me lo sono goduta ogni minuto.
Ancora una volta non so cosa fare o pensare.
Quando i fuochi d’artificio finiscono Tony non è ancora tornato e così lo cerchiamo e finalmente lo troviamo mentre sta baciando una ragazza.
“Leah.”
Le sussurro.
“Leah, per favore, portami a casa.”
“Ma i ragazzi?”
“Per favore portami a casa o chiamerò un taxi.”
Leah adesso è preoccupata.
“Quando sono andata a prendere le birre Tony mi ha baciata e adesso sta baciando un’altra puttana, non riesco più a sopportarlo.
Per favore, portami a casa.”
“Con casa vuoi dire il pullman?”
“Sì.”
“Va bene.”
Mi accompagna alla macchina mentre il mio cuore fatto a pezzi fa un male d’inferno.
Perché mi ha fatto questo?
Perché?

Angolo di Layla

Ringrazio Anais6277, i_love_LA e M_idiot per le recensioni, spero che questo capitolo vi piaccia.

Ovviamente la canzone del titolo è Break Your Little Heart degli All Time Low

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Capitolo 21
*** 21) Problems! ***


21) Problems!

 

Sofia p.o.v.

 

Ad essere onesti mi sento di merda, durante il nostro viaggio verso il pullman non ho detto nulla a Leah, che sembra incazzata per qualche motivo che non conosco. Tiene il volante stretto così forte che le sue nocche sono diventate bianche.
Arriviamo al bus e mi aiuta a salire.
“Vuoi del the?”
“No, voglio della vodka.”
“Non ti lascerò ubriacare, Sofia.”
“ ‘k. Vado a letto, dunque.”
Mi prende per il polso.
“Non vuoi parlarne?”
“Di cosa? Di quanto sono stupida? Del fatto che per Tony sono solo un gioco?
No, grazie.
Voglio solo dormire e dimenticare tutto:”
Dico in tono piatto.
Lei mi lascia il polso e mi guarda camminare verso la zona delle ragazze e saltare nel mio bunk. Davvero, non voglio parlare di quello che è successo, fa un male d’inferno e l’unico modo che conosco per fermare questo dolore è sbagliato.
Quando sono arrabbiata, ansiosa, triste e ferita sono sopraffatta dalle mie emozioni e l’unico modo per fermare questa marea nera è tagliarmi.
Ma non voglio, ho promesso a me stessa e a Viviana che non mi sarei più tagliata e voglio mantenere questa promessa. E in ogni caso sarebbe stupido tagliarsi quando c’è Leah sul pullman, lei è una dottoressa e conosce i miei problemi, così rimango immobile nel mio lettino provando a non piangere.
Dopo ore sento i ragazzi tornare e Leah urlare a Tony che è il più grande stronzo sulla faccia della Terra.
Non ascolto la sua risposta, non mi interessa.
Mi addormento dopo un po’ e mi sveglio quando qualcuno mi scuote gentilmente per le spalle: è Vic con in mano un piatto di bacon e uova.
“Buongiorno, raggio di sole. Ho pensato che non avresti voluto vedere Tony, così ti ho portato la colazione.”
Sorrido debolmente.
“Grazie, sei così dolce.”
Mi siedo sul mio lettino e lui si siede accanto a me. Inizio a mangiare anche se non ho fame.
“Com’è andato il tuo appuntamento?”
“Semplicemente perfetto, l’ho baciata.”
“Sono così felice per voi! Tu e Liz siete perfetti insieme!”
“Sì, lo siamo.”
Sfoggia il suo sorriso più grande.
“Mi dispiace per Tony, l’ho sgridato prima.”
“Non importa, Vic. Davvero.
È successo tutto nella mia testa, per lui ero solo uno strano gioco.”
“Questa non è buona ragione per trattarti in quel modo.”
Dice arrabbiato.
“Vic, per favore, non rompere l’armonia della band per me. Non merito così tanta attenzione. Ho fatto un errore, ho pensato che potesse ricambiarmi e questi non potrà mai succedere.”
Vic sospira.
“Raggio di sole, ti sbagli. Vorrei tanti poterti dimostrare quanto ti sbagli, ma mi è impossibile e Tony si comporta come un coglione. Spero che si scuserà.”
“Lo sai che non lo farà.”
Finisco il mio piatto e salto giù dal mio bunk con Vic dietro di me, poi lo porto in cucina. Sono tutti intorno al tavolo, persino Tony, quando mi vede smette di parlare e mi guarda con uno sguardo sia felice che colpevole.
Fanculo lui, fanculo i suoi occhi, fanculo le sue emozioni.
Perché cazzo dovrebbe fregarmene ancora qualcosa?
Lascio il piatto nel posto giusto e poi torno nella zona dei bunk con Leah dietro di me, penso che voglia parlarmi di nuovo ma la suoneria del mio cellulare la blocca.
Rispondo.
“Pronto?”
“Sofia? Sono io, Viviana.”
“Vivi! Cosa succede? Perché sussurri?”
“Ci sono grossi guai a casa.”
Mi congelo.
“Dimmi tutto.”
“Mamma si è trovata un nuovo uomo e vuole sposarlo. È un canadese, ma è violento, gli piace picchiare me e sua figlia quando beve troppo, cioè sempre. È sempre ubriaco fradicio.”
Si ferma per un po’.
“E insieme alla mamma vuole trasformarci in modelle. È il terzo giorno che non mangiamo e riesco a malapena a uscire dalla mia camera. Ho paura che ci possa violentare.
Abbiamo bisogno di aiuto, Sofia.”
Adesso sono spaventata.
“Vivi, vieni al prossimo concerto del Warped Tour. Parlerò con i ragazzi e li convincerò a portarvi con noi. Porta il tuo portfolio con te.”
“Ci fanno la guardia, non ci lasciano uscire.”
Rimango in silenzio per un momento.
“Vivi, quando dormono vai in camera mia. Il primo asse vicino al mio letto non è fissato, ci sono delle pillole per dormire lì dentro.
Quando faranno colazione mettine una dentro il loro caffè, dormiranno per alcune ore, per essere sicura metticene due.
Vi lasciano ancora cucinare la colazione per loro?”
“Sì.”
“Ok, dopo fai i bagagli e vai via. Non guardarti mai indietro, ci vedremo presto.”
“Ok.”
Chiude la chiamata, adesso sono preoccupatissima  e ho bisogno a parlare a qualcuno di questa cosa.
“Sofia, stai bene?”
“No, per niente, Leah.”
“Che è successo?”
“Sono in un grosso guaio.”
Mi copro la faccia con le mani, lei le toglie e mi guarda negli occhi.
“Dimmi cosa è successo.”
Annuisco.
“La chiamata che ho ricevuto prima era di mia sorella: ci sono dei casini a casa.
Mia madre ha trovato un altro bastardo da scoparsi, ma questa volta si è spinta un po’ più in là: lo vuole sposare.”
“Quindi?”
“Quindi il bastardo vive con lei ora. Ha una figlia ed è violento sia con lei che con Viviana, ma questa non è la parte peggiore.
Sono spaventate di poter essere violentate perché la merda è sempre ubriaca o così dicono.”
Lei apre la bocca, ma io vado avanti con il mio discorso.
“Lui e mia madre stanno provando a trasformarle in modelle, non gli permettono di mangiare. Vivi ha detto che è il terzo giorno che non mangiano, così gli ho consigliato di mettere un paio di pillole di sonnifero nel loro caffè, fare i bagagli e raggiungermi alla prossima data del Warped Tour.
Ho pensato che, visto che Viviana ha seguito dei corsi di fotografia, potrebbe aiutare Adam, ma non ho idea di quanto sia brava.
E magari voi non volete nemmeno mia sorella e io ho parlato troppo presto”
Leah mi abbraccia.
“Andrà tutto bene, parla con Vic e sono sicura che ti aiuterà.”
“Sì, ma gli altri?”
“Non ci pensare adesso, hai bisogno di riposare.”
Salto nel mio bunk e mi addormento infelice e preoccupata.


Angolo di Layla

Ringrazio Anais6277 e M_idiot per le recensioni. Scusate per il ritardo, ma mi è morto il pc. Spero vi piacca.

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Capitolo 22
*** 22)Sick of everyone ***


22)Sick of everyone

 
Sofia p.o.v.

 
Quando mi addormento preoccupata ho facilmente degli incubi. Oggi ne ho avuto uno, mi sono svegliata urlando e spaventando l’intero pullman dei Pierce The Veil, perché sono tutti intorno al mio bunk.
“Sofia, stai bene?”
“Sì, è stato solo un incubo.”
“Ti faccio un po’ di the.”
Liz se ne va e io guardo Vic.
“Posso parlarti dopo?”
“Sì, Sofia, ma prima bevi il the.”
“Sì, amico.”
Aspetto Liz e bevo il suo the, è buono. Dopo vado a cercare Vic e lo trovo nell’area relax con la sua chitarra.
“Mi dispiace, non voglio disturbarti.”
“Nessun disturbo. Dimmi tutto, sei preoccupata per qualcosa che non riguarda Tony.”
“Hai ragione. Dopo colazione mi ha chiamato la mia sorellina e mi ha detto che a casa ci sono grossi guai. Mia madre ha portato a casa un uomo violento e la sua povera figlia.
Sono violenti con mia sorella e l’altra ragazza e Vivi mi ha detto che hanno paura di essere stuprate.”
“Chi è Vivi?”
“É Viviana, mia sorella. La chiamo Vivi perché lo trovo un nome carino.”
“Vai avanti.”
“Mia madre e l’altro bastardo vogliono trasformarle in modelle, così non gli danno da mangiare, è il terzo giorno di digiuno secondo mia sorella. Così le ho detto di mettere un po’ di sonnifero nel loro caffè, fare i bagagli e raggiungerci alla prossima data.
Ho pensato che Viviana potesse aiutare Adam Elmakias, ma non sono sicura che sia stata una buona idea.”
“Perché?”
“Non sei obbligato a risolvere i problemi della mia famiglia, capisci quello che voglio dire?
Non voglio che tu pensi che io sia qui solo per approfittare del fatto che lavoro per voi. Io volevo solo… Non sapevo cosa dirle, in più ero preoccupata.
Mia madre è orribile e questo stronzo non può essere meglio.”
“Sofia, ti capisco e sono felice che tu abbia pensato a noi, perché significa che siamo amici, lo siamo, vero?”
“Sì, lo siamo. Vi considero miei amici.”
Vic sorride.
“Sono felice di questo, adesso ci prenderemo cura della tua sorellina, le troveremo un lavoro, ma abbiamo bisogno di parlarne anche agli altri, questo significa…”
”Tony, lo so. Sono pronta, non posso lasciare mia sorella nella merda.”
“Sei una brava ragazza, Sofia.”
Io sospiro. Sì, lo sono e questa è la ragione per cui nessuno si preoccupa troppo per me.
“Come mai sei così triste?”
“Niente. Sto solo pensando che essere una brava ragazza non mi è molto utile, la maggior parte delle persone finiscono per approfittarsi di me.”
Lui sorride.
“Non preoccuparti per questo. Parliamo ai ragazzi, hanno bisogno di saperlo.”
Annuisco infelice, non voglio vedere ancora Tony.
“Perdonerai mai Tony?”
“Se lo merita?
Ha chiesto di essere perdonato?
No.”
Vic scuote la testa e poi urla per chiamare i ragazzi e le ragazze a raccolta.
“Vic, stramaledetto uomo, stavo dormendo! Perché stai urlando?”
Chiede un arrabbiato Jaime.
“Ho bisogno di parlare con tutti voi.”
“Sì, e tua madre non ti ha insegnato a essere educato e svegliarci uno per uno.”
“Jaime, smettila di lamentarti.”
Sussurra Vic al suo amico.
“Prima donna, fottuta prima donna.
Liz, vorresti provare a cambiare un pochino il suo carattere?”
Liz ride a disagio, in ogni caso seguiamo tutti il frontman in cucina.
“Ok, ho qualcosa da dirvi.”
Fa un breve riassunto di quello che gli ho detto, tutti lo seguono con interesse.
“Dunque, ora la domanda è: vogliamo aiutare queste due ragazze?
Chi è d’accordo alzi la mano.”
Alzano tutti la mano tranne Tony, ma questa non è una grande sorpresa.
“Perché non vuoi, Tone?”
“Primo: non siamo un orfanotrofio per ragazzine disturbate.
Secondo: è la famiglia di Sofia, non sono affari nostri, lei dovrebbe risolvere le cose da sola.”
“Non staranno qui a fare niente, Tony.”
Dico con rabbia crescente.
“Come se tu facessi qualcosa…”
Mi alzo e gli do uno schiaffo, fanculo al lavoro!
Mi chiudo nel mio bunk, ignoro chiunque voglia parlare con me e abbraccio il mio cuscino.
Fottuto stronzo, idiota, testa di cazzo, bastardo cinico!
Odio Tony con passione adesso, quello che ha fatto la scorsa notte è stato troppo persino per un’idiota come me.
Non sono quanto tempo trascorro nel mio bunk, ma probabilmente un bel po’e a un certo punto devo essermi anche addormentata perché mi sveglio quando Vic apre le tendine.
“Ora di mangiare.”
“Non ho fame.”
“Sofia, per favore.”
“Vic, davvero non ho fame.”
Dico piatta, facendolo sospirare.
“Se dovessi cambiare idea c’è il tuo piatto in cucina, mettilo nel microonde e sarà pronto.”
“Grazie, ma non penso che mangerò qualcosa.”
“Sofia, sono davvero dispiaciuto per quello che ha detto Tony.”
”Lo apprezzo, Vic, lo apprezzo sul serio, ma deve essere Tony a scusarsi non tu.
Sto pensando seriamente di lasciare questo lavoro dopo la fine del Warped Tour.”
“No, Sofia. Per favore non farlo.”
“Se le cose non cambiano lo farò, Vic.
Lo giuro.
Bon apetite.”
Chiudo di nuovo le tende e mi addormento.
Fanculo la mia vita.

Angolo di Layla

Ringrazio M_idiot e Kellic_a_vita per le recensioni, spero vi piaccia.

Titolo canzone: Sick of everyone - Sum 41




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Capitolo 23
*** 23)Family portrait ***


23)Family portrait

 
Sofia p.o.v.

 
Quando sei preoccupata per qualcosa il tempo scorre troppo lentamente. Non vedo l’ora di essere alla prossima data e poter vedere Viviana, ma questo momento sembra non arrivare mai.
Non posso lamentarmi troppo, le ragazze sono molto gentili con me, se non fossi così spaventata dalle persone le chiamerei amiche davanti a tutti, la stessa cosa vale per i ragazzi.
Sono così carini con me e non me lo merito, mi obbligano gentilmente a mangiare e mi fanno sempre ridere. Va tutto bene, dunque, tranne che per Tony.
Dopo che gli ho dato uno schiaffo non mi parla più, ma la sua faccia non promette niente di buono. Ho paura che si possa vendicare al momento giusto.
Abbiamo persino smesso di salutarci e Vic è preoccupato. L’ho visto parlare con Tony due volte, ma Turtle ha sempre detto “no”.
Dopo giorni di attesa arriviamo finalmente alla prossima data e per la prima volta Tony mi parla.
“Non pensare nemmeno di andare a salutare tua sorella, prima devi controllare la mia roba se l’intera famiglia Ortega vuole continuare a sfruttare i Pierce The Veil.”
Le mie guance diventano rosse e vorrei schiaffeggiarlo di nuovo.
Come osa?
Ho sempre lavorato onestamente!
“Leah?”
Chiamo la mia amica e viene da me.
“Cosa succede, cara?”
“Non posso dare il benvenuto a Viviana, potresti farlo tu per me, per favore?”
“Certo, dammi una foto e lo farò.”
“Okay.”
Le do una foto di mia sorella.
“Mi dispiace, ma non ho idea di come sia l’altra ragazza, penso che sarà con Viviana, però.”
“Okay.”
“Grazie.”
“Prego.”
Sospiro e seguo Engel verso il palco per fare il mio fottuto lavoro. Tony l’ha trasformato in un incubo.
“Ehy, Sofia. Stai bene?”
Mi chiede Engel.
“No, non sto bene. Odio Tony e il modo in cui mi tratta.
Penso che me ne andrò dopo il Warped Tour.”
“Mi dispiace davvero. Se una brava ragazza, è un piacere lavorare con te.”
“Anche a me piace lavorare con te, ma non ce la faccio più a sopportare Tony.”
“Non sei innamorata di lui?”
“Forse è meglio che me lo dimentichi.”
Engel non dice niente, ma penso che non sia d’accordo con la mia decisione, forse pensa che io sia una codarda.
Chi se ne frega!
Dopo un po’ una voce alta chiama il mio nome, mi volto e mia sorella mi abbraccia stretta.
“Sofia! Oh, Sofia! Grazie!”
“Prego. Non potevo lasciarti in quella casa.”
Mia sorella è più bassa di me, con corpo formoso. I suoi capelli neri sono raccolti in una coda scomposta, ha gli occhi azzurri e un piercing sul sopracciglio sinistro.
Adesso indossa una vecchia maglietta rossa dei Rancid e degli short di jeans.
L’altra ragazza ha la frangia fucsia e i capelli raccolti in una coda nera, ha gli occhi azzurri, non ha piercings, ma un tatuaggio con alcune note musicali che volano sul collo. Indossa una maglietta nera dei Linkin Park e una gonna scozzese.
“Ciao, mi chiamo Fanny.”
“Piacere di conoscerti, io sono Sofia.
Ragazze, devo chiedervi di andare con Leah, devo lavorare.”
Loro annuiscono e mi lasciano da sola a fare questo stupido lavoro.

 
Per la prima volta dopo secoli non guardo il concerto dei Pierce The Veil, ma parlo con Vivianna e Fanny.
Sono entrambe magre, Viviana – in particolare – è più magra di quanto ricordassi. È sempre stata un po’ grassottella e formosa, adesso è abbastanza scheletrica.
“Che succede?"
"Mi sembri troppo magra, avete mangiato qualcosa?”
Scuotono entrambe la testa.
“Ok.”
Andiamo a una bancarella e ci compriamo tutte un hotdog, Fanny e Viviana lo divorano. Sono felice e non sono felice, la vecchia bastarda davvero non permetteva loro di mangiare nulla e questo è terribilmente sbagliato, ma i concetti di giusto e sbagliato sono un po’ confusi per mia madre. Per lei è giusto drogarsi e diventare anoressiche per poter rimanere magre e continuare a fare le modelle.
Dopo aver mangiato torniamo al pullman, Leah è nell’area relax.
“Ehi, perché sei qui?”
Mi chiede.
“Voglio parlare con mia sorella e la sua amica.”
“Ok, vuoi che me ne vada?”
Guardo Vivi e Fanny, scuotono entrambe la testa.
“Non importa. Puoi rimanere se vuoi, non c dà fastidio.”
Risponde mia sorella.
“Va bene.  Dimmi tutto, dunque.”
“Non c’è molto da dire. Mamma ha incontrato quest’uomo in un bar, probabilmente volevano solo ubriacarsi e spaccarsi di qualcosa in solitaria. Invece di fare questo hanno iniziato a chiacchierare e flirtare e poi hanno iniziato una relazione.
Dopo una settimana si è trasferito in casa nostra e ho scoperto che beveva pesantemente e era violento.”
Fanny annuisce.
“Mio padre ha sempre bevuto troppo per poi diventare violento. Mi picchiava e mi prendeva a pugni e le sue abitudini non sono cambiate nella nuova casa. Ha iniziato a picchiare anche Viviana perché per lui è normale.”
“Poi mamma gli ha detto di te e di come fossi una modella semi famosa prima che te ne andassi e da lì è iniziata la merda.
L’uomo ha detto a mamma che avrebbero potuto provare a trasformarci in modelle, a lei l’idea è piaciuta subito e ci ha fatto iniziare una dieta.
Questo significa che non ci lasciavano mangiare, rubavano i nostri soldi e ci picchiavano se ci trovavano in cucina o in qualsiasi altro posto che non fosse la nostra camera.
Lei era ossessionata dal fatto che potessimo scappare come avevi fatto tu.”
“E cosa mi dici della cosa dello stupro?”
“A volte ci ha provato con me in passato, così avevo paura che ci provasse anche con Viviana.”
Sono totalmente disgustata da mia madre e da quest’uomo, com’è possibile che voglia sposarlo?
“E adesso?”
“Adesso cosa?”
Chiedo.
“Cosa vuoi fare, Sofia?”
“Rimarrete qui, non importa in che modo.”
Sospirano tutte e due di sollievo, non sarà facile, ma la possiamo superare insieme.

Angolo di Layla

Grazie mille a M_idiot per la recensione. Sì, tra Tony e Sofia è guerra aperta e questo non porterà a nulla di buono. Alla prssima

 



Questa è Viviana
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Questa è Fanny
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Capitolo 24
*** 24) Don't say I'm better off dead, cause heaven's full and hell won't have me. ***


24) Don't say I'm better off dead, cause heaven's full and hell won't have me.

 
Sofia p.ov

 
Dopo questo breve incontro con Vivi e Fanny devo tornare sul palco.
Il concerto è finito e devo prendermi cura delle chitarre di Tony, metto la via la prima senza problemi, ma la seconda… La seconda si rompe non appena la tocco, Tony mi ucciderà.
Ma cosa ho fatto di sbagliato?
Ho solamente provato a sollevarla con l’intenzione di metterla via esattamente come l’altra. Sto ancora guardando questo cazzo di casino quando Tony arriva.
“Cosa hai fatto alla mia chitarra, testa di cazzo?”
“Ho solo provato a sollevarla…”
“Ho visto… L’hai rotta e pagherai per questo. Sei licenziata, vai fuori dalla palle, tu e le due zoccole che ti sei portata dietro. Non abbiamo bisogno di troie, ce le abbiamo già.
Sei una persona grassa, brutta e inutile. Non sai nemmeno fare bene il tuo lavoro, lo scriverò sulle tue referenze. Sei davvero un pessimo, pessimo tecnico e una persona orribile che vuole solo approfittarsi degli altri.”
“Ma…”
“Chiudi quella cazzo di bocca e impacchetta la tua merda.”
Mi dà un schiaffo e mi lascia sdraiata a terra con le lacrime che corrono sul mio viso. Rimango lì per un po’, scioccata. Il mio intero mondo sta andando in pezzi e non posso fare niente per fermarlo. Sento la vita scivolarmi va, come sabbia dalle mani. Sono nella merda più totale, adesso.
Sono stata licenziata, non posso aiutare mia sorella e Tony renderà a mia futura vita lavorativa un inferno.
Stupida chitarra, perché si è rotta?
Cosa dovrei fare ora?
Mi alzo dal posto in cui mi ha lasciata e inizio a camminare lentamente, come uno zombie. Intorno a me ci sono suoni, luci, persone emozioni; ma io non sento nulla.
Tutto quello che sento è la voce di Tony che mi licenzia e mi insulta.
Non riesco a uscire da questa spirale pericolosa anche se so che finirà per ucciderà per uccidermi poco alla volta, sempre più lentamente, goccia dopo goccia.
Arrivo al pullman, non c’è nessuno all’interno. Penso siano tutti al pullman degli All Time Low per far festa, anche mia sorella e la sua amica.
Ottimo, ho bisogno di stare da sola.
Non riesco a sopportare di stare in compagnia delle altre persone ora, così mi siedo nel mio bunk pensando e ripensando al discorso di Tony. A un certo punto la sua voce si confonde con quella di mia madre.
Urlano entrambe che sono un essere inutile, grassa e brutta, una che non merita di vivere. Inizio a piangere e dico debolmente “No”, ma le voci sono più forti di me.
Questa volta hanno vinto, sento il bisogno di tagliarmi. Non importa quanto io abbia promesso a me stessa e a Viviana che non l’avrei più fatto. Mi sento così male che sono ricaduta di nuovo nei pensieri suicidi.
Mi alzo.
Per favore non farlo.
Cammino verso la cucina.
Viviana e i ragazzi ne saranno distrutti.
Cerco un coltello, ma qualcuno li ha presi tutti e li ha nascosti.
Hai fatto una promessa. Vuoi morire da bugiarda?
Ok, niente coltello. Sono così inutile, devo trovare un modo per porre fine alla mia vita stanotte.
Cerco le mie lamette, la voce di mia sorella nella mia testa urla di non farlo, ma è troppo tardi: questa volta voglio andarmene per sempre.
Non mi guarderò indietro, me ne andrò e basta.
Vado in bagno, mi guardo intorno pensando che potrei uccidermi nella doccia così potrebbero facilmente pulire il mio sangue.
Mi fermo, probabilmente nessuno userebbe più la doccia dopo il mio suicidio.
Inizio a tagliare fino all’osso, c’è così tanto sangue adesso.
Con le mie ultime energie e volontà scrivo una lettera a Viviana e poi mi lascio cadere sul pavimento. Sento il rumore ritmico del mio sangue che cola. Mi fa venire sonno e così chiudo semplicemente gli occhi
Inferno, sto arrivando!

 

Parte in terza persona (Tony)

 

Il party deli All Time Low è una bomba come sempre, ma Tony non sta prestando attenzione all’alcool o alle ragazze che ballano.
Sta pensando alla ragazza che lo perseguita nei suoi sogni sin dalla prima volta che l’ha vista. Sofia e i suoi capelli azzurri, Sofia e lo sguardo triste e perso dei suoi occhi.
Sofia.
Può mentire a tutti dicendo che non gli piace quella ragazza, ma non può mentire a sé stesso: gli piace e molto.
Lei è il suo tipo di ragazza ideale, ma dopo Erin non vuole innamorarsi di nuovo.
-Ma tu sei già innamorato. –
Dice la sua coscienza.
Tony sospira, ha ragione: la ama, ma lei non dovrà mai saperlo.
-Sì, l’hai abbracciata, hai dormito nel suo letto e l’hai baciata. Non è stupida, si sarà chiesta
perché. –

“Tony, hai visto Sofia?”
Gli chiede Cherry.
“No, penso che sia sul nostro pullman.”
Il chitarrista non ha trovato le palle per dire agli altri membri della band che l’ha licenziata ingiustamente, quella chitarra si sarebbe rotta comunque anche se lei non l’avesse toccata.  Era la sua prima chitarra, già molto rotta e molto distrutta di suo.
“No. Sono andata a controllare e lei non c’era.”
Risponde Liz e Tony si gela.
Lo sa che ha avuto problemi di autolesionismo, quindi magari…
“Controllerò.”
“Io e Leah verremo con te.”
“Ok.”
Risponde impaziente Tony. Ha un brutto presentimento su quello che sta succedendo, davvero davvero brutto.
Corrono al bus e aprono la porta urlando il nome della ragazza.
“Non risponde.”
“Forse sta dormendo.”
“Non essere stupida, ci avrebbe risposto.”
Tony non presta attenzione a Liz e Leah, ha visto la porta del bagno aperta e questo non è un buon segno. Cammina verso il bagno e ben presto si trova davanti al corpo di Sofia in una pozza di sangue, vicino a lei ci sono una lametta e una lettera.
“LEAH! VIENI QUI, PORCO DIO!”
Urla lui, ormai fuori di testa, preoccupato da morire. Il dottore arriva e urla vedendo quel povero corpo.
“Liz, portami delle bende, del disinfettante, del filo e degli aghi: ho bisogno di suturare.”
“Sopravviverà?”
“Penso di sì, ma Tony, non ti perdonerò mai.”
“Perché?”
“L’hai trattata così male che lei si è tagliata fino a uccidersi, ho letto la lettera.
Hai osato licenziarla solo perché ha rotto la tua vecchia chitarra merdosa quando l’ha presa in mano, sei uno stronzo.”
“La amo.”
Liz arriva con tutto quello che Leah ha chiesto e la goth inizia a lavorare sulle ferite.
“Sì, la ami. Diglielo adesso, ma non aspettarti che ti creda.
Se la ami davvero devi mostrarle il tuo lato buono e convincerla a darti una seconda possibilità. Te l’avevo detto di smettere di essere uno stronzo, ma non mi hai mai dato ascolto ed eccoci qui.”
Tony inizia a piangere lentamente e debolmente.
Adesso rimpiange tutti i suoi comportamenti, ma forse adesso è troppo tardi per porvi rimedio.

Angolo di Layla

Per favore commentate.

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Capitolo 25
*** 25) You stay away from her, it's not her time! ***


25) You stay away from her, it's not her time!

 
Viviana p.o.v.

 
La festa degli All Time Low è fantastica. Non ho mai visto una cosa del genere, bevono, ridono, ballano come se non ci fosse un domani.
Sono tutti felici, compresa me. Qualcuno mi ha passato una bottiglia di birra e la sto sorseggiando sorridendo, Fanny sta flirtando con Alan Ashby non troppo lontano da me.
Jack sta ballando sul tavolo, Alex e Rian gli tirano dei popcorn ridendo; Zack, Mike e delle altre persone sono sparite, probabilmente per fumarsi un po’ di erba in santa pace.
Vorrei unirmi a loro, ma prima devo trovare mia sorella. Mi ha detto che ci saremmo incontrate qui dopo che lei avrebbe finito il lavoro, ma non la vedo in giro.
Con tutto il mio coraggio vado verso Vic Fuentes, è uno dei miei idoli e ancora non riesco a credere che gli parlerò.
Ho scelto lui perché mi sembra quello meno ubriaco qui.
“Vic?”
“Sì…”
“Sono Viviana, la sorella di Sofia.”
“Oh, vero! Sono felice di conoscerti!”
Gli stringo la mano sorridendo.
“Anche io sono felice di conoscerti, posso chiederti una cosa?”
“Dimmi.”
“Hai visto mia sorella? Ha detto che sarebbe venuta qui, ma non l’h vista.”
“Mi dispiace, ma nemmeno io l’ho vista.”
Inizio a preoccuparmi, la mia mente mi manda l’immagine di un rasoio e di un bel po’ di sangue.
“Tony, Liz e Leah sono sul pullman a cercarla.”
Jaime si fa vivo e mi dà una risposta, io gli sorrido grata. È un ragazzo carino, divertente, gentile, e bello. Mi piace, ma sfortunatamente ha già una ragazza.
“Grazie, andrò lì.”
“Vengo con te.”
“Grazie, Jaime, ma non c’è bisogno che tu abbandoni la festa per me.”
“Non mi sto divertendo, ho rotto con Jess qualche ora fa.”
“Cosa?”
Chiede Vic confuso.
“Lei mi voleva sposare e io non volevo ed ero stanco del dramma che c’era ogni volta che telefonava. Così l’ho invitata al concerto per parlarle. Come prevedevo abbiamo rotto, fa un po’ male perché era una relazione davvero lunga, ma ero stanco di lei.”
“ ‘k, amico.”
È libero! Sono così felice!
Ce ne andiamo insieme dalla festa e raggiungiamo il pullman dei Pierce The Veil, all’interno tutte le luci sono accese. Do un’occhiata insicura a Jaime.
Tony, Liz e Leah sono in bagno, io corro verso il locale e poi urlo. Il corpo di mia sorella è ricoperto di sangue e Leah le sta dando dei punti, perché l’ha fatto?

Vedo una lettera e la prendo, è per me.

“Vivi,
sono in guai seri, Tony mi ha licenziato perché ho rotto la sua chitarra.
Sono davvero dispiaciuta, ma non posso aiutarti. Sono una sorella di merda, un tecnico di merda e un essere umano di merda.
Spero che un giorno mi perdonerai, so che hai la forza di andare avanti senza di me.
Trova la tua strada e sii felice.
Sono davvero dispiaciuta per questo casino, ma non avevo alternative.
Ricordati sempre che ti voglio bene. Ti proteggerò dall’inferno o dal paradiso, è lo stesso.
Ti voglio bene.

 
Sofia.

Inizio a piangere, poi mi alzo e tento di prendere a pugni Tony, solo il primo lo colpisce sulla sua faccia da cazzo.
“Ti odio, Perry. Hai ucciso mia sorella, l’hai fatto, testa di cazzo.
Ti ucciderò, stronzo!
Sei morto!”
Urlo, Jaime mi tiene stretta abbastanza forte dal fermarmi dal picchiare ancora Tony.
“Mi dispiace, io amo tua sorella.”
“Stronzate! L’hai sempre trattata di merda e adesso non puoi uscirtene con la storia che la ami. Sei un fottuto bugiardo.
Ti ucciderò!”
“Raggio di sole, per favore calmati.
Lei non è morta.”
Mi sussurra Jaime in un orecchio.
“Viviana, lo so che sei arrabbiata ed è un tuo diritto esserlo, ma tua sorella non è morta.
L’ho salvata.”
Dice Leah.
Rivolgo un’occhiata arrabbiata a Tony.
“Forse non ti ucciderò, ma mai e poi mai ti perdonerò Tony Perry.
Grazie, Leah. Farò di tutto per ripagare il mio debito.”
“Nessun debito, Sofia è anche mia amica.”
Le rivolgo un debole sorriso.
“Adesso lei ha bisogno di riposare e poi di parlare con Tony.”
“Cosa?! Assolutamente no!”
Lei mi guarda per un po’.
“Jaime, aiutami a portarla al suo bunk, per favore.”
Jaime prende i piedi di mia sorella e Leah l’afferra per le spalle, poi la trasportano al lettino, le tolgono i vestiti e la coprono con delle coperte.
“Viviana, penso che lei abbia bisogno di parlare con Tony e conoscere la verità, così può prendere la sua decisione con tutti gli elementi a disposizione.”
Io indico Tony.
“Lui l’ha quasi uccisa e tu pensi che lei abbia bisogno di parlare con lui?
Lei non dovrebbe vederlo mai più.”
Dico piuttosto arrabbiata, nel frattempo sento la porta del bus aprirsi e un rumore di passi, Vic e Mike fanno la loro comparsa.
“Cosa è successo?”
Guardano nel bagno e vedono tutto il sangue, entrambi diventano pallidi come cadaveri.
“Tony, cosa hai fatto?”
“L’ha licenziata!”
Urlo io, Mike si avvicina al suo amico con l’intenzione di picchiarlo, ma Jaime lo ferma.
“No, Mike. Lo so che sei arrabbiato, sono arrabbiato anche io, e che lui si merita ogni pugno, ma a Sofia non piacerebbe vederci litigare e rompere la nostra amicizia per lei.”
“Sei fortunato, Perry.
Molto fortunato, perché se non fosse stato per Jaime ti avrei pestato a morte.”
I due fratelli Fuentes vanno al bunk di mia sorella e la guardano per riposare.
“Guarirà?”
“Sì, Mike.
Sono arrivata quando lei non aveva perso troppo sangue, ho suturato le sue ferite e domani starà quasi bene. Probabilmente sarà debole, ma so come sistemare la cosa.”
“Grazie.”
Dopo tutto questo andiamo a letto.
Dio, quanto odio Tony Perry! Ha obbligato mia sorella a uccidersi, violento come nostra madre.
Non riesco ad accettare l’idea che lui possa parlare ancora a Sofia.
Lui non se lo merita e mia sorella non ha bisogno di altro dolore.
Questo è stato abbastanza.
Inizio a piangere abbracciando il mio cuscino e lentamente scivolo ne mondo dei sogni. Quando sono proprio lì per addormentarmi sento due braccia avvolgermi e un profumo conosciuto: Jaime.
Sorrido e finalmente mi addormento sul serio.

Angolo di Layla

Ringrazio Carlaphernelia per la recensione, spero che questo ti piaccia.

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Capitolo 26
*** 26) No death can touch the crooked young ***


26) No death can touch the crooked young

 

Sofia p.o.v.

 
Mi sveglio nel bel mezzo della notte.
Non sono né all’inferno né in paradiso, non sono in una specie di aldilà.
No, questo è il mio bunk, riconosco le coperte e il mio cuscino preferito che sto abbracciando come se fosse un corpo umano. E so quale corpo umano voglio che sia: Tony.
Dopo tutto questo tempo, dopo che ho fottutamente provato a uccidermi per lui è ancora nei miei pensieri, gira libero in immagini in cui è gentile con me, mi porta al male e mi bacia
Scuoto la testa, devo smetterla con queste fantasie infantili, non accadranno mai: lui mi odia come quasi tutti quelli che amo.
Probabilmente starò qui fino a domani – oggi – e poi sarò buttata
fuori a calci dallo staff insieme a Vivi e Fanny.
Controllo i miei polsi, uno è bendato, fa un po’ male ma non mi interessa. Avrei dovuto morire, perché sono ancora viva?
Sospiro.
Qualcuno mi ha salvato ancora la vita, fanculo! Non lo merito e non lo voglio!
Voglio morire, perché le persone provano sempre a salvarmi?
Non riescono a vedere che tutto sarebbe migliore senza di me?
“Merda!”
Mugugno.
Lentamente esco dal mio bunk, prendo una maglietta e un paio di shorts di jeans e li indosso, insieme ai miei Doc Martens. Prendo la mia borsa e me ne vado da pullman, se non posso morire voglio almeno ubriacarmi.
Ho bisogno di un bar adesso, così mi allontano dalla struttura del Warped Tour e vado verso la città in cui siamo. Non so nemmeno che città sia, ma non mi importa.
Voglio solo dell’alcool, voglio bere così tanto da morirne. Voglio andarmene, spaccarmi di alcool fino a quando non andrò in coma etilico.
Da sola.
Con nessuno intorno a salvare la mia inutile vita.
Le macchine mi passano accanto lungo la via, ma non mi interessa. Finalmente raggiungo la cittadina sull’oceano ed entro nel primo bar aperto.
“Posso avere della vodka?”
Chiedo al barman, lui mi rivolge un’occhiata strana.
“È sicura, signorina?
Non mi sembra che lei stia bene.”
“Ho passato una lunga e brutta giornata.”
 “È troppo pallida.”
“Sono mezza albina.”
“Come preferisce, è una sua scelta.”
Mi dà della vodka, innumerevoli shots di vodka. Adesso la stanza è sottosopra, gira come la console di un dj e mi sento ubriaca.
Rido per nessuna ragione, ma voglio di più. Questo non è abbastanza.
“Per favore, dammi un altro shot.”
“No, signorina.
Lei ha bevuto abbastanza e il bar sta per chiudere.”
“Ok, okay!”
Mi alzo e quasi cado per terra, le mie gambe non mi reggono.
Merda, devono farlo!
Devo cercare un altro bar o un seven eleven in cui posso comprare altro alcool. Me ne vado dal bar camminando a zig zag e abbastanza attenta a non andare a sbattere contro qualcosa.
È molto tardi, così non ci sono altri bar aperti, devo cecare un seven eleven. Sono sicura di averne visto uno prima del bar.
Inizio di nuovo a camminare, stanca e confusa, anche la strada si muove ed è difficile seguire qualcosa che non sta affatto fermo.

-Smettila di bere, sei abbastanza ubriaca!-
“Chiudi quella cazzo di bocca! Voglio bere ancora e ancora!”
-E cosa mi dici dei ragazzi? Saranno preoccupati.-
“Ma che cazzo me ne frega! Probabilmente mi licenzieranno!”
“CHIUDI QUELLA CAZZO DI BOCCA, PUTTANA!
CI SONO PERSONE CHE HANNO BISOGNO DI DORMIRE.”
Urla qualcuno da una delle finestre.
Ok, hanno ragione. Sono troppo rumorosa, ho bisogno di calmarmi e trovare il seven eleven invece di parlare ad alta voce con la mia coscienza.
Vado via sorridendo come un’idiota, tutto è chiuso e io inizio a sentirmi assonnata.
“Amore, vieni qui.”
Un uomo spunta dal nulla con sorriso lussurioso.
“Niente da fare, lasciami stare.”
“Dai, fammi un pompino!
Lo so che anche le ragazzine alternative sono solo delle puttane che amano fare pompini.”
“Chiudi quella cazzo di bocca, non farò un pompino a un estraneo.”
“Sei lesbica?”
La mia faccia si deforma per il disgusto.
“No, ma non ho intenzione di farti nulla.”
“Ok, te l’ho chiesto in modo gentile adesso è arrivato il momento di essere maleducato.”
Inizio a correre, ma l’uomo mi è subito dietro.
Dio, sei sordo?
Voglio morire, che cosa hai capito?
Che volessi essere violentata?
Continuo a correre, ma alla fine l’uomo mi salta addosso e inizia a togliermi i vestiti.
“VAI VIA! LASCIAMI IN PACE!”
Urlo a pieni polmoni, lui mi mette una mano sulla bocca, così provo a prenderlo a calci, ma è troppo forte per me.
Sono fottuta adesso.
Mi preparo al peggio quando una mano lo prende e lo toglie da me. Sento i rumori di una lotta, ma non riesco a vedere chi sia il mio salvatore.
A un certo punto il mio cervello va in black out e tutto diventa nero mentre io perdo conoscenza.
Chi mi ha salvata?

Angolo di Layla

Ringrazio  zaynslaughs per la recensione.

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Capitolo 27
*** 27)Feels like I’m waking from the dead and everyone’s been waiting on me ***


27)Feels like I’m waking from the dead and everyone’s been waiting on me

 
Sofia p.o.v

 
Mi sveglio di nuovo nel mio letto. Qualcuno mi ha tolto i vestiti e mi ha messo un pigiama.
Esco dal mio bunk e inizio a fare le valigie, ma subito qualcuno mi ferma.
“Perché stai facendo questo?”
Mi chiede Liz.
“Tony mi ha licenziato, così impacchetto la mia roba e me ne vado.”
“Non sei licenziata, non c’è nessun bisogno di impacchettare niente.”
Le rivolgo un’occhiata insicura.
“Sei sicura?”
“Sì.”
Così vado in cucina e incontro Leah.
“Oh, la morta vivente è ancora tra di noi!
Cosa pensavi di fare questa notte?
Ci hai lasciato senza un messaggio, niente!
Stavamo impazzendo, soprattutto tua sorella.”
“Mi dispiace. Mi scuserò con tutti.”
“Cosa volevi fare?”
“Bere fino a morire, ma sono ancora qui.
No death can touch the crooked young.”
“Non è divertente, non è divertente per niente!”
Esclama arrabbiata, io scuoto le spalle e inizio a mangiare dei cereali.
“Qualcuno mi ha salvata questa notte.
Chi? Jaime, Mike o Vic?”
“Nessuno di loro.”
“Tu e Liz, dunque?”
“No.”
“Vivi e Fan?”
Scuote di nuovo la testa, inizio a essere nervosa.
“No, non può essere lui. È impossibile.”
“Puoi crederci o no, ma Tony ti ha salvata.”
Rimaniamo in silenzio fino a quando qualcuno entra in cucina, è Tony e ci sono alcuni tagli e lividi sul suo volto, dunque è vero che mi ha salvata. Dannazione!
Lo guardo come se fosse un alieno, non so cosa dirgli. Sono paralizzata con il cucchiaio a metà strada tra la ciotola e la mia bocca.
“Ciao, stai bene?”
Mi chiede educatamente, gentile come non lo è mai stato sin dal primo giorno che ci siamo incontrati.
“Cosa ti aspetti che io dica?”
“Come ti senti.”
“Come se ti interessasse…”
“Mi interessa abbastanza da averti salvato il culo questa notte.”
Vorrei dirgli qualcosa, ma qualcuno mi abbraccia stretta.
“Vivi! Lasciami respirare!”
Rantolo, lei inizia  a prendermi a pugni.
“Tu.Stupida.Idiota!
Come hai osato fare una cosa del genere?
Pensavo che ti avrei trovata morta da qualche parte in questa città maledetta!”
“Questo era il piano – bere fino a morire – ma sembrerebbe che a causa di Tony io sia ancora viva e con i postumi di una brutta sbronza da gestire.”
“Sei matta? Come pensavi che sarei sopravvissuta a questo?”
“Come sei sopravvissuta in questi mesi in cui non ero a casa.”
Lei inizia a piangere.
“Mi sei mancata tutti i giorni. Le nostre chiacchiere, quando mi truccavi o mi aiutavi a scegliere un vestito. Mi è mancato quando ti arricciavo i capelli o ti preparavo la mia pozione per i postumi delle sbornie.
Davvero, Sofia mi sei mancata un sacco.
Ieri ero così felice perché ti avevo rivista, sono tua sorella: ti voglio bene.
Per favore non provare di nuovo a ucciderti, non so se sarei in grado di sopravvivere a questo.”
Dà una breve occhiata a Tony.
“Grazie per averla salvata.”
“Prego, non posso perderla.”
“Stronzate.”
Dico secca, lui si alza in piedi.
“Lo so che non mi credi e hai le tue ragioni, ma ti convincerò che mi interessi. Che mi interessi molto.”
“Questo è molto carino, ma adesso lei ha bisogno di riposare.”
Leah interrompe il discorso di Tony.
“Vivi, posso chiederti di preparare la tua pozione?”
“Certo.”
Dopo un po’la bevo e sono mandata a letto.
“Sei debole, ma una buona dieta ti rimetterà in sesto.”
Mi dice a mo’ di buonanotte Leah.
Io sospiro.
“Vorrei vedere i ragazzi prima di dormire.”
Leah annuisce e inizia a svegliare tutti. Jaime è il primo a vedermi e mi dà uno dei suoi abbracci da orso.
“Sei qui! Avevo paura di perderti questa notte!
Ti voglio bene, sei mia amica, non provare di nuovo a ucciderti, per favore.
Se ti senti giù parla con me.”
Io inizio a piangere.
“Lo farò, Hime-Time. Ti voglio bene.”
Se ne va e al suo posto arriva Vic.
“Non vuoi abbracciare il vecchio zio Vic?”
Lo abbraccio.
“Mi dispiace per tutti i guai che ho causato, Vic.
Merito di essere cacciata via.”
“No, non te lo meriti. Tu hai solo qualche problema e noi siamo qui per aiutarti. Non provare di nuovo a ucciderti, arriveranno tempi migliori, te lo giuro.
Se hai bisogno di parlare con qualcuno io sono qui.”
“Grazie, Vic. Sei un grande amico.”
L’ultimo è Mike e sembra un po’ a disagio.
“Devo abbracciarti?”
“Solo se lo vuoi.”
Sorrido, lo so che ha qualche problema a mostrare i suoi veri sentimenti, ma alla fine mi abbraccia stretta.
“Per favore, non provare mai più a fare una cosa del genere.
Ero preoccupato, ti considero come una sorellina e non voglio perderti.”
La sua voce è incrinata come la mia.
“Ti voglio bene, Mickey.
Voglio bene a tutti.”
“Rimani con noi, allora. Ti vogliamo tutti bene e siamo tutti qui per aiutarti.”
Abbassa la voce.
“Anche Tony, che tu ci creda o meno.
Penso che il vecchio Tony sia tornato, dagli una chance.”
“Non lo so. Devo vedere come mi tratterà.”
Scompiglia i miei capelli e poi mi lascia da sola.
“Adesso dormi.”
“Sì, Leah e grazie.”
Lei sorride.
“Prego.”
Mi addormento sentendomi completamente amata e accettata per la prima volta nella mia vita. Adesso che so quante persone tengono a me combatterò per loro ogni volta che sentirò il bisogno di tagliarmi.

Angolo di Layla

Grazie ad Anais 6277, sì, credo propriio che ora Sofia abbia capito che deve rimanere viva e M_idiot, bentornata! Sofia non stava più reggendo la situazione, ma ora si riprenderà. Spero vi piaccia.

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Capitolo 28
*** 28) All my sister's friends ***


28) All my sister's friends

 

Viviana p.o.v.

 
Mi alzo molto presto questa mattina sebbene sia stanca morta.
Questa notte è stata una brutta notte, mia sorella ha provato di nuovo a uccidersi e poi è scappata via per andare a bere in un bar come se non ci fosse domani.
L’unica ragione per cui sono in piedi è perché ho sentito la sua voce, probabilmente sta parlando con Liz e Leah, così raggiungo la cucina e quando la vedo l’abbraccio.
“Vivi! Lasciami respirare!”
Sussulta alla ricerca di aria e io inizio a prenderla a pugni.
“Tu.Stupida.Idiota!
Come hai osato fare una cosa del genere?
Pensavo che ti avrei trovata morta da qualche parte in questa città maledetta!”
“Questo era il piano – bere fino a morire – ma sembrerebbe che a causa di Tony io sia ancora viva e con i postumi di una brutta sbronza da gestire.”
“Sei matta? Come pensavi che sarei sopravvissuta a questo?”
“Come sei sopravvissuta in questi mesi in cui non ero a casa.”
Sono scioccata, voleva davvero porre fine alla sua vita? Inizio a piangere all’idea di non averla più intorno, è l’unico membro della mia famiglia a cui voglia bene.
“Mi sei mancata tutti i giorni. Le nostre chiacchiere, quando mi truccavi o mi aiutavi a scegliere un vestito. Mi è mancato quando ti arricciavo i capelli o ti preparavo la mia pozione per i postumi delle sbornie.
Davvero, Sofia mi sei mancata un sacco.
Ieri ero così felice perché ti avevo rivista, sono tua sorella: ti voglio bene.
Per favore non provare di nuovo a ucciderti, non so se sarei in grado di sopravvivere a questo.”
Do una breve occhiata a Tony, è troppo presto per perdonarlo, ma gli sono grata perché l’ha salvata e riportata al tourbus.
“Grazie per averla salvata.”
“Prego, non posso perderla.”
“Stronzate.”
Risponde lei dura, lui si alza in piedi.
“Lo so che non mi credi e hai le tue ragioni, ma ti convincerò che mi interessi. Che mi interessi molto.”
“Questo è molto carino, ma adesso lei ha bisogno di riposare.”
Leah interrompe il discorso di Tony, io preparo la mia pozione e poi mi a sorella va nella zona dei bunk delle ragazze, si scusa con tutti i membri della band e poi si riaddormenta. I ragazzi fanno lo stesso, tranne Jaime che mangia qualcosa per colazione.
“Jaime, hai qualcosa da fare dopo?”
“No, perché?”
“Voglio solo fare andare fuori e ho bisogno di qualcuno con cui fare un giro. Ho bisogno di rilassarmi dopo questa notte.”
“Ok, sarà un piacere gironzolare con te.”
Io arrossisco, poi finalmente ce ne andiamo dal pullman e io prendo un lunga boccata dell’aria del nord della California.
“Ah, mi sento un po’ meglio!
Non posso credere che stavo per perderla per sempre.”
“Nemmeno io. Le voglio bene, è sempre così gentile con tutti ed è una bella ragazza.”
Il mio cuore finisce sotto i piedi, chi vorrebbe me quando vedono quanto sia bella Sofia?
“Hai una cotta per lei?”
“No, è solo un’amica.”
La me stessa interiore esulta per il sollievo, c’è ancora speranza per me.
Continuiamo a camminare e a parlare di cose stupide, perché nessuno dei due vuole rivivere quello che è successo stanotte.
Se penso a tutto quel sangue rabbrividisco, come ha potuto provare a uccidersi?
Stiamo ancora parlando quando una ragazza bassa dai capelli arancioni viene verso di noi sorridendo.
Hayley fucking Williams!
“Ciao. Jaime, sai dove è Sofia?
Ho bisogno di parlare con lei.”
Jaime mi rivolge un’occhiata.
“Penso che tu non possa parlare con lei.”
“Scusa, ma tu chi sei?”
“Sono Viviana, la sorella di Sofia. Piacere di conoscerti.”
“Hayley Williams.”
“Non puoi parlare con lei perché…”
La mia voce si incrina.
“Stanotte ha provato a suicidarsi e adesso ha bisogno di riposare. Non penso che Leah te la lascerà vedere.”
Hayley impallidisce e Jaime corre dietro di lei per evitare che svenga.
“È vero?”
“Sì. Jaime, abbiamo bisogno di portarla in posto dove possa sedersi.”
Il posto più vicino è il bus dei Paramore ed è fortunatamente deserto.
“Cosa è successo?
Dimmi di più.”
“Conosci mia sorella?”
Lei annuisce.
“L’ho incontrata alla prima data del tour. Stava suonando “You” dei The Pretty Reckless ed era davvero brava. Abbiamo iniziato a parlare di ragazzi e siamo diventate amiche.”
“Beh, ieri sera dopo il concerto mia sorella ha rotto una delle chitarre di Tony. Era la sua prima chitarra, praticamente mezza rotta di suo, ma lui ha avuto una reazione esagerata e ha licenziato Sofia, l’ha anche probabilmente insultata.
Non lo so, so solo che ieri non la trovavo al party degli All Time Low e quando sono andata al bus con Jaime l’ho trovata in bagno con un taglio profondo sul suo polso sinistro che Leah stava suturando. C’erano anche Liz e Tony, non so cosa ci facesse lui lì.
Leah l’ha salvata, ma quando stavamo tutti dormendo se l’è filata e se ne è andata nel primo bar che ha incontrato per ubriacarsi. Tony l’ha salvata da un uomo che voleva violentarla.”
Hayley diventa ancora più pallida.
“Oh, mio Dio! Le devo parlare.
Quando posso parlarle?”
“Penso che questo pomeriggio possa andare bene.”
Dice Jaime sorridendo.
“Dio, come ho fatto a non vedere che era così depressa?
Sono una pessima amica.”
“Hayley, mia sorella è molto brava a nascondere quello che prova sul serio per non farci preoccupare, non devi accusarti di nulla: non è colpa tua.”
Lei mi rivolge un debole sorriso.
“Mi dispiace di averti obbligata a raccontarmi l’intera storia, sono sicura che non sia stato facile per te.”
“Non preoccuparti, meritavi di sapere.”
Mi prende le mani e mi abbraccia.
“Lo so che non stai bene e che anche Sofia non sta bene, ma puoi sempre contare su di me.
Ricordatelo.
Ci vediamo questo pomeriggio.”
Usciamo dal bus dei Paramore.
Sono felicemente scioccata per quanti amici ha mia sorella e quanto tengano a lei.
Penso che abbia finalmente trovato la sua strada e spero che la mia strada incroci quella di Jaime.

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Capitolo 29
*** 29) Love hurts, but sometimes is a good hurt and i feel like I'm alive. ***


29) Love hurts, but sometimes is a good hurt and i feel like I'm alive.

 

Sofia p.o.v.

 
Mi sveglio definitivamente a mezzogiorno, guardo fuori dal finestrino e vedo che è una giornata di sole. Un giorno di sole è buon modo di ricominciare da capo la vita, giusto?
Guardo le persone che si muovono fuori – tecnici, roadies, altre persone, fans – e mi chiedo cosa voglio fare con Tony.
Mi ha sempre trattato di merda, ma non posso ignorare il fatto che questa notte mi abbia salvato la vita e cosa mi abbia detto Mike: il vecchio Tony è tornato.
Forse questo significa che mi troverò davanti a un ragazzo timido e gentile invece di uno stronzo, chi lo sa. Anche se si è comportato così male con me c’è grossa parte di me che vorrebbe dirgli: “Ehi, iniziamo da capo. Io sono Sofia, piacere di conoscerti.”
Qualcuno tira le tende, così per un momento smetto di pensare a lui e alla nostra situazione.
“Ehi, raggio di sole! Il pranzo è pronto!”
Mi dice un sorridente Jaime.
“Arrivo.”
Esco dal mio bunk con addosso il mio pigiama – una t-shirt verde e gialla con uno zero e la parola “perdente” scritti sia davanti che dietro – e raggiungo la cucina.
Sorridono tutti quando mi vedono, io mi siedo tra Jaime e Mike e Leah mi dà un piatto di carne.
“Questo ti aiuterà.”
Io annuisco e inizio a mangiare: è deliziosa!
Ho come l’impressione che mia sorella mi stia guardando, così alzo la testa e le sorrido per dirle che va tutto bene.
Sento il suo leggero sospiro di sollievo. Sono stata una cattiva sorella, ho bisogno di essere perdonata da lei.
Tony è seduto di fronte a me e l’ho visto guardarmi due o tre volte. Perché?
In una situazione normale direi che io gli piaccio e non vuole farmelo capire, ma questa non è una situazione normale. Eravamo quasi nemici.
“Jaime.”
Sussurro.
“Perché Tony mi guarda?”
“Perché gli piaci.”
“Non essere sciocco.”
Sono serio questa volta.”
Non sono convinta, ma non vedo ragioni per cui Jaime mi debba mentire, così forse è vero: gli piaccio.
La cosa mi rende parecchio confusa.
Dopo mangiato Vic e Tony iniziano a giocare a carte, Fanny sparisce per andare da Alan, io, Mike e Jaime guardano la tv insieme a Viviana. Decidiamo di vedere “La sposa cadavere”, ma dieci minuti dopo l’inizio del film qualcuno bussa alla porta del bus.
Vic si alza e va a vedere chi è. Torna indietro con una ragazza bassa dai capelli arancioni. Hayley Williams.
“Hayley!”
Urlo.
“Sofia!”
Urla anche lei e ci abbracciamo.
“Tua sorella mi ha detto cosa ti è successo, mi dispiace così tanto! Non ho notato niente, sono una cattiva amica, mi dispiace davvero!”
“Non c’è bisogno di essere dispiaciuta, non è colpa tua.”
“Ragazze?”
La voce vellutata di Vic ci fa fermare.
“Immagino che vogliate parlare tra di voi, quindi io e Turtle andiamo in cucina a finire la nostra partita.”
“Vengo con voi.”
Mike si alza, ma Jaime se ne sta tranquillo al suo posto.
“Se non vi à fastidio vorrei ascoltare.”
Io, Vivi e Hayley ridiamo.
“Non c’è problema, Hime-Time.
Hayley, vuoi qualcosa?”
“Solo un po’ di the.”
Vado in cucina, prendo quattro lattine e torno indietro alla zona relax. Le apriamo tutti e ci gustiamo un sorso di the.
“Buono.”
“Dimmi tutto se vuoi, Sofia.”
Le racconto brevemente cosa è successo e lei è scioccata, guarda verso la cucina.
“Dunque, prima ti insulta e poi ti salva. Questo è strano.”
“Lo è. Ma ho paura delle sue spiegazioni, in più non so se voglio parlargli ancora.
Non capire male, lo amo ancora, ma sono anche spaventata da lui. Mi può distruggere con una sola parola ed è spaventoso.
Mi sento così fragile.”
“Prima di dargli una seconda possibilità vedi come ti tratta adesso.”
“Sembra abbastanza educato, ma chi lo sa?
Forse si sente solo colpevole.”
“Non sono d’accordo.”
“Perché Jaime?”
“Perché, come ti ho detto prima, piaci a Tony. Sei la sua tartaruga preferita, ma non riesce a trovare le parole giuste per dirtelo e non ha idea di come risolvere questo casino.
È molto arrabbiato con sé stesso adesso.”
Noi tre guardiamo Jaime molto sorprese. È questa la verità?
“Sei sicuro?
“Tu hai bisogno di parlare con lui.”
Io guardo il mio bicchiere di the.
“Ho paura, l’ultima volta mi ha preso a sberle. Ho paura che possa farlo ancora e ancora.”
Il volto di mia sorella si indurisce, Hayley apre e chiude la bocca un paio di volte come se volesse dire qualcosa e non riuscisse a trovare le parola adatte.
“Non lo farà mai più. È una delle ragioni per cui è così arrabbiato.”
“Come fai a esserne così sicuro?”
La faccia di Jaime è seria, ho visto questa espressione solo poche volte quindi so che non mentirà.
“Sono così sicuro perché, mentre tu stavi dormendo, ho messo la tartaruga in un angolo e l’ho obbligato a dirmi tutto e con tutto intendo la ragione del suo comportamento. Dall’inizio quando ha iniziato a trattarti così, fino a questa notte.
È dispiaciuto, si scuserà con te.”
“Sei sicuro? Magari stava facendo finta.”
Dice Viviana, Hayley annuisce.
“No, era sincero. Lo conosco da più tempo di te.”
“Beh, vedremo.
Hayley, perché volevi vedermi?”
Hayls sussulta e ci guarda rossa come un pomodoro.
“Bhe, stanotte Taylor ha portato una troia sul nostro pullman e… Non sono riuscita a dormire, mi sento triste e ferita, avrei voluto che non l’avesse fatto.
Ma non il diritto di dirgli niente, siamo solo amici. Non è il mio ragazzo e io non sono la sua ragazza, ma… Dio, fa un male d’inferno!
Ho pianto in silenzio tutta la notte. Lo amo così tanto e non ho le palle per dirglielo.”
“Forse un po’ di alcool potrebbe aiutarti.”
“Cosa vuoi dire, Jaime?”
“Mike ha fatto una scommessa con Jack. Chi organizza il party migliore vince e chi perde è costretto a pagare l’alcool per tutti alla prossima festa.”
“Oh! Forse hai ragione.”
“Sì, vieni al nostro pullman alle dieci.”
Sono un po’ sorpresa.
“Perché nessuno mi ha detto niente a riguardo?”
“Ce ne siamo semplicemente dimenticati, Sofia.”
Io sospiro.
“Dio, il pullman pieno di estranei!”
Parliamo un altro po’ e poi Hayley se ne va, Vivi e Jaime guardano di nuovo “La sposa cadavere” e io li lascio da soli per andare a prendere la mia chitarra e andare fuori.
Voglio cantare qualcosa, scelgo “Love hurts” degli Incubus e inizio a muovere le mani sulla chitarra e a cantare.
Mi fa sempre sentire meglio, amo la musica: la musica salva la vita.
Quando finisco sento un piccolo applauso e quasi cado dalla sedia su cui sono seduta. Tony sta applaudendo me!
“Sei davvero brava. Leah aveva ragione, dovresti cantare con noi qualche volta. Sono sicuro che la parte femminile di “Hold on till may” ti si adatti perfettamente.”
“Oh. Ehm, grazie.
Perché sei qui?”
Lui arrossisce.
“Ho bisogno di parlarti. Per prima cosa devo scusarmi per essere stato uno stronzo per tutto questo tempo, tu non te lo meriti, sei una ragazza davvero carina.
Seconda cosa: devo scusarmi per ieri. Non è stata colpa tua se quella chitarra si è rotta, era la mia prima chitarra, era vecchia e danneggiata. H reagito in maniera esagerata e sono molto dispiaciuto per questo.
Terza cosa: mi dispiace davvero di averti schiaffeggiato. Tu non te lo meritavi, è stato cattivo, maleducato e da teste di cazzo. Capirò se non vorrai più parlarmi, ma – per favore – accetta le mie scuse, io ci tengo a te e te lo dimostrerò.”
Tony accarezza la guancia che ieri ha schiaffeggiato e io chiudo gli occhi.
“Ok. Accetto le tue scuse e adesso?
Cosa succederà?
Tornerai a essere il solito stronzo?”
Dico con voce incrinata.
“No, ti lascerò conoscere il vero me stesso e spero tanto che ti piacerà.”
“Lo spero anche io.”
Dico a bassa voce, ma lui mi sente lo stesso e sorride.
Dio, amo il suo sorriso!
“Love hurts
But sometimes it’s a good hurt
And I feel like I’m alive.”

Nessun’altra parola potrebbe descrivere meglio questo momento.

Angolo di Layla

Ringrazio M_idiot. Eh, la Williams ha problemi di cuore e non sa come risolverli. Spero che questo capitolo ti piaccia.

 

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Capitolo 30
*** 30) Shove ***


30) Shove

 
Hayley’s p.o.v.

 
Torno al mio bus con l’idea della festa fissa in testa. Jame non ha tutti i torti, forse un pochino di alcool potrebbe aiutarmi a sentirmi un po’ più sicura di me stessa.
“Ciao, ragazzi!”
Urlo.
Taylor sta suonando la chitarra e Jeremy è al telefono con Kat e tutti e due mi rivolgono un debole segno di saluto. Mi siedo vicino a Taylor e aspetto che Jeremy finisca la sua chiamata.
“Che succede, Hayls?
Mi sembri abbastanza eccitata.”
“Ci sarà un party al pullman dei Pierce The Veil, perché non ci andiamo?”
Prego che siano d’accordo con la mia proposta.
“Per me va bene, ho bisogno di divertirmi un po’, forse per una notte Kat e Bliss mi mancheranno di meno.”
“E tu Taylor?”
“Sì, perché no?
Non voglio rimanere da solo in questo bus pensando a voi che vi divertite.”
Ridiamo tutti.
“Ok, facciamolo.”
“A che ora?”
“Alle dieci.”
Jeremy si alza e mi porge la mano.
“Dobbiamo mangiare e cose varie, quindi iniziamo con il cibo. C’è una pizza grande avanzata, va bene se mangiamo quella?”
Annuiamo tutti e Jeremy mette la pizza nel microonde.
“Penso che stanotte ci divertiremo un sacco, i Pierce The Veil e gli All Time Low sono i migliori ad organizzare feste.”
Anche Jeremy sembra abbastanza eccitato, Taylor non dice nulla.
“Taylor, va tutto bene?”
Gli chiedo.
“Oh, beh. Sì.”
Era nel suo mondo come sempre, perché non posse esserci anche io lì?
Cosa diceva quella canzone?
Show me the world that's inside your head
Show me the world that you see yourself
You can use some help
'Cause sometimes it comes with a shove
When you fall in love
"(*)

Forse gliela dovrei cantare e vedere cosa succede, se mi ricambia o mi rifiuta.
“Hayley?”
Mi sveglio dal mio sogno a occhi aperti e sorrido a Jeremy.
“Sì?
“La pizza è pronta, meglio che ti sbrighi perché scomparirà presto.”
Prendo una fetta di pizza ridendo e pensando a cosa indossare. Niente di troppo hot o sexy o i ragazzi mi prenderanno in giro a vita.
Dopo mangiato mi faccio una doccia e poi do un’occhiata ai miei vestiti, niente sembra abbastanza carino. Alla fine scelgo i miei short fatti metà di jeans e metà di tessuto scozzese, una t-shirt dei “Simpsons”e un paio di Doc Martens gialli.
Ok, adesso sono abbastanza carina.
Spero che questo party sia una bomba e mi aiuti a dire tutto al mio amato Taylor. Mi siedo sul divano in attesa degli altri, mi lasciano essere sempre la prima a usare il bagno perché dicono che sono quella che ci mette di più.
Quando sono pronti lasciamo il pullman e raggiungiamo quello dei Pierce The Veil, Jerm bussa e Leah apre la porta sorridendo.
I ragazzi si dirigono verso l’alcool e io rimango un po’con la dottoressa.
“Sofia sta bene?”
“Sì, ma nessuno è riuscito a convincerla a lasciare il suo bunk, nemmeno Jaime."
“Adesso ci provo io.”
Cammino tra le persone che ballano e finalmente arrivo alla zona delle ragazze, separata dalle altre parti da una tenda viola.
Controllo tutti i letti e finalmente la trovo rannicchiata come una palla con in mano un cuscino a forma di tartaruga.
“Sofia? Tesoro?”
“Oh, Hayley. Sei tu?”
“Sì, sono io. Perché non vieni alla festa?”
“Non voglio vedere Tony flirtare con le sue zoccole.”
“Non ci sono zoccole, vieni qui.”
Abbandona finalmente il suo bunk e indossa un vestito rosso a rombi neri, senza maniche con tre decorazioni nere e un paio di Doc Martens neri.
Si sistema velocemente i capelli e si trucca poi finalmente ci uniamo alla festa. Jaime inizia a ballare con lei e io a bere.
Il whisky è dannatamente buono, devo ringraziare Mike.
In qualche modo ci stiamo tutti divertendo: Liz e Vic si stanno baciando e così Fanny e Alan, Tony sta guardando Jaime con uno sguardo geloso, Mike sta bevendo con Jack.
“Stanno facendo una gara!”
Mi dice Alex, eccitato come un bambino.
“Wow! Sei fantastica, Hayley!”
“Grazie, Alex.
Hey, ti sei portato la tua chitarra?”
“No, perché?”
“Lo vedrai.”
L’alcool mi ha dato un’idea abbastanza buona, canterò una canzone a Taylor e lui capirà il messaggio che gli sto lanciando, ma ho bisogno di una chitarra.
Vic sta ancora baciando la sua ragazza, così devo chiedere a Tony.
“Tony, ehy, Tony!”
Urlo.
“Ciao, Hayley! Stai benissimo vestita così.”
“Grazie, posso usare una delle tue chitarre?”
“Certo, non sapevo sapessi suonare la chitarra.”
“In realtà so suonare il piano e la chitarra.”
Dico orgogliosa facendolo sorridere.
Scompare per un po’ e poi torna indietro con una chitarra acustica.
“Eccola qua.”
Salto sul tavolo con la chitarra e inizio a gridare forte.
“Ehy, guardatemi!”
Nessuno mi considera.
“Ehi, stronzi! Vi ho detto di guardarmi, cazzo! Ho bisogno della vostra stramaledette attenzione.”
Si voltano tutti verso di me e persino la musica si spegne.
“Okay, questo è il modo giusto di fare le cose! Ho bisogno di cantare una canzone e ho bisogno che tutti voi la ascoltiate, soprattutto Taylor York.
Taylor, ci sei?”
“Ci sono.”
“E allora facciamolo!”
Inizio a suonare “The only exception” e lo guardo con tutto il mio amore quando inizio a cantare:

And i've always lived like this
Keeping a confortable distance
And up until now i swore to my self
That i'm content with loneliness
Cause none of it was ever worth the risk

But you are the only exception“

Quando finisco la canzone mi stanno guardando tutti, io non so cosa fare, ma Taylor lo sa.
Salta sul tavolo con me e mi bacia con passione.
“Sei completamente pazza, cazzo, ma ti amo, Hayls.”
“Ti amo anche io.”
Gli sussurro in un orecchio.
Questa è una cazzo di festa!

Angolo di Layla

(*) Shove-Angels and Airwaves

Ringrazio M_idiot, no, non sei l'unica che pensa che Hayley e Taylor starebbero benissimo insieme. Li adoro come coppia. E TheSkyUnderTheSea, grazie per i complimenti, spero di non deluderti con questo capitolo.

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Capitolo 31
*** 31) I’m kind with you because I like you ***


31) I’m kind with you because I like you

 
Sofia p.o.v.

 
Come pensavo mi sento a disagio a questa festa.
Taylor e Hayley stanno limonando sul nostro divano, mia sorella sta ballando con Jaime e Fanny con Alan. Non sono gelosa, non l’ho mai amato, è solo un amico e sono felice che abbia trovato qualcuno.
Vic e Liz sono spariti, probabilmente stanno limonando nella zona dei bunk, Cherry si sta prendendo cura di Jack e Alex sta aiutando Mike ad alzarsi.
Non ho mai visto una persona bere così tanto e stare ancora così bene.
“Sto bene, Alex.
Riesco a stare in piedi e mi merito una canna, chi viene con me?”
Cammino verso di lui.
“Io.”
Lui srride e aspetta altre persone. In pochi minuti c’è un gruppetto attorno a lui: io, Alex, Zack, Tony e due ragazze.
Una è bionda con un pesante make-up nero, l’altra ha lunghi capelli castani e non troppo trucco addosso. Guardo un po’meglio e i miei occhi si spalancano per lo stupore: è Taylor Momsen!
Me la ricordo ai tempi in cui facevo la modella.
“Taylor!”
Urlo, lei mi guarda e mi riconosce.
“Marianne!”
“Non chiamami così. Preferisco il mio vero nome, è Sofia. Sono il tecnico di Tony!”
“Figo!”
“Signore, mi dispiace dovervi interrompere, ma abbiamo bisogno di andare in un posto un pochino più privato.”
Annuiamo tutti e seguiamo Mike giù dal pullman, camminiamo per un po’ e poi ci sediamo in un prato vicino al bus.
“Ok, presentazioni. Mike Fuentes, Zack Merrick, Alex Gaskarth, Tony Perry, Taylor Momsen, Taylor Jardine e Sofia Ortega.”
Quindi la bruna e Taylor hanno lo stesso nome.
“Chiamatemi Tay.”
Dice infatti la mora.
“Ok, Tay. Iniziamo.”
Inizia a preparare la canna canticchiando “The only exception”, Taylor e Zack iniziano a parlare, Alex e Tay fanno lo stesso: sembra che si conoscano abbastanza bene, come se si fossero frequentati prima di questa sera.
Mi appallottolo un po’ e guardo Mike, non so cosa dire a Tony e il suo silenzio mi sta uccidendo.
“Alex e Tay hanno una storia?”
Chiedo a Tony.
“Sì, qualcosa del genere. Hanno avuto una storia piuttosto breve due anni fa, ma lui è ritornato con la sua ragazza. Siamo tutti sicuri che lui ami ancora Tay.”
“Perché?”
“Non vedi come sono quando sono insieme?
C’è della chimica, vanno perfettamente d’accordo e puoi vedere l’amore. Alex non farebbe mai del male a Tay e Tay non farebbe mai del male ad Alex. È premuroso e iperprotettivo nei sui confronti.”
“Ok, ho capito. È il tipo di ragazzo che tu non sarai mai.”
Rabbrividisco un po’.
“Stai bene? Qui fa freddo e hai le spalle scoperte.”
“Sto bene.”
Dico secca.
Lui sospira e si toglie la sua felpa e a mette intorno alle mie spalle.
“Non sei obbligato a essere gentile con me solo perché ho provato a suicidarmi.”
“Sono gentile con te perché mi piaci.”
“Smettila con questa cosa!”
Urlo, prendendomi la testa tra le mani.
“Tu non sei interessato a me, ti senti solo colpevole.
Beh, non c’è nessuna ragione per fingerti interessato a me, mi fai solo sentire peggio.”
Mi tolgo la sua felpa e inizio a correre. Non so dove andare, voglio solo stare da sola e piangere. Le prima lacrime iniziano già a scorrere sulle mie guance.
All’improvviso qualcuno afferra il mio polso e mi fa  girare su me stessa per poi abbracciarmi stretta.
È Tony, cosa diavolo vuole da me?
“Perché sei qui?”
“Perché tu mi interessi davvero.”
Mi dice con voce spezzata.
“Smettila, fa male.”
“È vero.”
Si fruga le tasche e poi mi mostra una lametta, poi si alza le maniche della felpa.
“Cosa vuoi fare?”
“Provo a capire cosa senti quando ti tagli.”
La lama si avvicina sempre più al suo polso, non posso permettergli di farlo.
Stringo il polso con le lacrime che ormai scendono senza controllo dai miei occhi.
“Per favore, non farlo. Ci tengo a te, non posso permetterti di fare questo a te stesso.”
Mi guarda sorpreso, la lamette cade a terra e lui mi abbraccia di nuovo. Mi sento meglio tra le sue braccia e quando lui si stacca sento freddo, ma è solo per un momento perché lui preme il suo corpo su di me e inizia a baciarmi dolcemente.
Cosa devo fare?
Lo ricambio, sperando di non rimpiangere nulla.
Quando ci stacchiamo lo guardo negli occhi: esprimono felicità.
Forse è vero che gli interesso e questo mi fa sorridere.
Mi sento amata, tipo.
Sto bene, tipo.
Voglio correre, voglio urlare, voglio saltare.
Sfortunatamente quando provo a camminare le mie gambe non mi reggono e se non fosse per Tony probabilmente finirei a terra.
“Sei ancora debole, non è vero?”
“Sì, mi dispiace.”
“Non devi essere dispiaciuta.”
Mi copre con la sua felpa e mi prende in braccio come una sposa.
“È arrivato il momento di tornare dagli altri o penseranno che ti abbia uccisa.”
Annuisco.
Sono tutti seduti, tranne Mike che è in piedi.
“Grazie a Dio, siete tornati!
Stavo iniziando a pensare che il nostro Turtle ti avesse uccisa!
Sedetevi, così possiamo iniziare!”
Noi sorridiamo e ci sediamo e finalmente Mike accende la tanto sospirata canna. Forse questa serata non è poi così brutta, penso mentre inalo il fumo e poi esalo una nuvoletta grigia.
Tony mi sta tenendo per mano sorridendo e chiacchierando con gli altri.
Sembra tanto un bravo ragazzo, per un momento ho quasi dimenticati i suoi comportamenti passati.
Dio, quanto lo amo!
E per la prima volta penso che forse anche lui mi ama allo stesso modo in cui lo amo io.
Solo il tempo ci darà una risposta.

Angolo di Layla

Ringrazio TheSkyUnderTheSea per la recensione, spero ti piaccia.

 

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Capitolo 32
*** 32) I don't wann be in love (but I already am) ***


32) I don't wann be in love (but I already am)

 

Taylor Momsen p.o.v.

 
Non sono mai stata al Warped Tour, non come parte del pubblico o come band, prima di quest’anno. È fantastico. Mi piace cantare davanti a questa folla gigantesca e parlare con le altre band, son tutti così gentili e danno dei party fantastici!
Ieri gli All Time Low hanno dato una festa meravigliosa e oggi è il turno dei Pierce The Veil, posso mancare?
No, ovviamente.
Sono un animale da party, non posso perdermene uno e a questo ho avuto una grossa sorpresa. Ho visto Marianne Blanchard, eravamo amiche prima che lei sparisse dalla circolazione.
Adesso noto che ha i capelli azzurri, preferisce essere chiamata con il su vero nome – Sofia – ed è il tecnico di Tony.
È cambiata così tanto, ma fortunatamente non troppo da dire di no a una canna.
Vado via con lei, Tony e Mike dei Pierce The Veil, Alex e Zack degli All Time Low e Tay dei We Are The In Crowd.
Siamo un gruppo carino, c’è della tensione tra Sofia e Tony e non posso fare a meno di domandarmi se abbiano una relazione o qualcosa perché la sento l’elettricità tra di loro.
Arriviamo finalmente a un prato non troppo lontano dal pullman, Mike inizia a preparare la canna, Tay e Alex parlano come vecchi amici e Sofia e Tony sono in un silenzio imbarazzato.
“Ehi, sai cosa sta succedendo tra Sofia e Tony?”
Chiedo a Zack, è un ragazzo gentile, mi piacerebbe baciarlo, ma non adesso.
“Ehm, no. Nessuno sa di preciso cosa sia successo tra di loro, tranne la band e Hayley Williams.
Qualcuno dice che ieri Sofia ha provato a suicidarsi perché Tony l’ha trattata di merda, ma non siamo sicuri. Sono messicani iperprotettivi quando si tratta di lei.”
“Ah, capisco…
Così ci ha provato di nuovo… Povera ragazza, non ho mai incontrato qualcuno più sfortunato di lei.”
“Davvero?”
“Davvero. A sua madre non frega un cazzo di lei o di come si senta, vuole solo i soldi e la fama. Sofia ha già avuto un’overdose e un tentativo di suicidio alle spalle, ma a sua madre non importa comunque di lei.
Sono stata davvero sorpresa quando ha mollato il mondo della moda e anche un po’ spaventata per lei, a essere onesti, ho pensato che sua madre l’avesse uccisa.”
Lui annuisce scioccato.
“A te non piace il mondo della moda, giusto?”
“Non molto, è per questo che ho iniziato una band invece di continuare con la mia carriera.
E tu?”
“Sono negli All Time Low da dieci anni più o meno, è bello fare quello che ti piace con i tuoi migliori amici ed essere pagato per questo.
Sono il bassista, Alex e Jack sono i più popolari così posso fare quello che mi pare.”
“Quindi se io ti baciassi adesso non sarebbe un casino, non finiremmo sui giornali di gossip.”
“Penso di no.”
“Quindi proviamoci.”
Dico con un ghigno malefico, poi lo bacio e lui mi ricambia.
Un altro punto per me, ma forse questa volta è diverso.
Sembra così carino da non meritare di essere usato, forse potrei uscire con questo ragazzo.
Vedrò quando sono sobria.
“Ehi, ragazzi! Ma che cazzo! Aspettate di essere nel pullman prima di fare sesso.”
“Mike, sei proprio uno stronzo.”
“Zitto, Zack! Sono preoccupato, Tony e Sofia non sono più qui.”
“E allora? Non la può uccidere.”
Dico sorridendo.
“Non esserne così sicura, la tua amica è quasi morta la scorsa notte per colpa sua.”
Guardo Mike scioccata.
“Allora è vero! Ha provato ancora a uccidersi!”
Lui sbuffa.
“Sono un dannato idiota, avrei dovuto tenere chiusa la mia cazzo di bocca.”
“Perché?”
“Non voglio che tutti guardino Sofia come se fosse un mostro. Non penso che ce la faccia a sopportarlo e io non voglio perdere un’amica.”
Rimango in silenzio, poi vedo un ragazzo che in braccio una ragazza come se fosse una sposa.
“Smettila di preoccuparti, Mike. Stanno arrivando.”
Lui sospira di sollievo.
“Grazie a Dio, siete tornati!
Stavo iniziando a pensare che il nostro Turtle ti avesse uccisa!
Sedetevi, così possiamo iniziare!”
Urla alla coppia, Tony ridacchia e Sofia fa lo stesso. La depone vicino a me, lui invece si va a sedere vicino a Mike.
Ottimo, così posso parlarle.
“Sembra che tu abbia una storia con Tony o qualcosa del genere.”
Lei rimane in silenzio per un po’.
“Sì, immagino che sia così. È complicato da spiegare.”
“Dimmi.”
“Beh, lui mi ha odiata fino a ieri poi…”
La sua voce si abbassa.
“Ho provato a suicidarmi perché lui è stato cattivo e maleducato con me per l’ennesima volta. Ha minacciato di licenziarmi e sono sicura che l’avrebbe fatto, ma dopo… lo sai, ha cambiato totalmente atteggiamento verso di me.
Gli ho detto che non c’era bisogno di essere carino con me perché ho provato ad ammazzarmi, ma lui ha detto che io gli interesso.
Siamo proprio all’inizio, quindi.
Abbiamo bisogno di parlare del perché lui mi evitava e altre cose, quindi non c’è molto altro da aggiungere.”
Lei fuma la canna e poi la passa a me e la fumo anche io pensando a tutto quello che mi ha detto.
“Lasciami dire la mia opinione su tutta questa storia. Penso che in qualche modo lui ci tenga davvero a te, non ha mai smesso di guardarti da quando ti ha lasciata qui.
A volti i ragazzi sono davvero stressanti, ma sono sicura che tu ce la farai e scoprirai le ragioni dietro al suo comportamento. Vi vedo come una bella coppia.
“Ahn, grazie. E tu?
Ti ho vista parare con Zack.”
“È un ragazzo davvero carino, penso che le cose possano essere diverse con lui.
Vedrò se domani, quando sarò sobria, mi piacerà ancora.”
Ho appena finito la frase quando Vedo Tay troppo vicina a Zack e la cosa mi infastidisce per qualche ragione.
“Perché quella troia gli sta parlando?
Le piace Alex, è ovvio.”
Sofia mi rivolge un’occhiata divertita.
“Oh, cara! Ti conosco, hai una cotta per quel ragazzo, finalmente!”
Io sospiro.
Ottimo, non sono mai stata innamorata e non so come gestire questa situazione. Ho sempre usato i ragazzi e adesso cosa farò?
Bel lavoro, Taylor.

Angolo di Layla

Ecco un capitolo filler e inutile, ma ne nel prossim ci saranno Sofia e Tony e sapremo la verità dal nostro turtle.

Ringrazio M_idiot e The SkyUnderTheSea, spero vi piaccia e che recensiate ;)

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Capitolo 33
*** 33) My favorite turtle ***


33) My favorite turtle

 

Sofia p.o.v

 
Non so quanto tempo abbiamo trascorso via dal pullman, ma immagino che sa stato più tempo di quello che credevo perché quando finalmente torniamo indietro tutto è silenzioso.
Alex ci abbraccia e ci dice arrivederci, poi se ne va con Zack e Tay, la sta tenendo per mano, Zack sta ancora guardando Taylor.
“Beh, arrivederci, ragazzi e grazie per la serata fantastica.”
“Ogni volta che vuoi venire sei la benvenuta.” 
Sorride Mike.
“Ciao, Taylor e tieniti in contatto con me, dobbiamo discutere qualcosa.”
Lei alza gli occhi al cielo.
“Okay.”
Saliamo sul nostro bus e questo è probabilmente troppo per Michael perché cade sul pavimento e non riesce più a rialzarsi.
“Merda.”
Mormora Tony, sono pronta ad aiutarlo, ma Leah fa la sua apparizione e prende Mike per i piedi, mentre Tony lo tiene per le spalle. Lo portano al suo lettino e poi tornano indietro nella zona relax.
Jaime sta dormendo su un divano e Cherry e Jack sull’altro. Copro la coppia e il mio migliore amico con delle coperte, chiedendomi se c’è qualcosa tra lui e mia sorella.
Potrebbero essere una bella coppia, ma non so Jaime vuole davvero una nuova storia così presto, ha rotto con Jessica solo qualche giorno fa.
“A cosa stavi pensando?”
Leah appare al mio fianco.
“Uhm, niente. Solo che Viviana e Jaime potrebbero essere una bella coppia, ma non so cosa pensino l’uno dell’altro.”
Lei sbadiglia.
“Scusami, ma prendersi cura di un gruppo di persone fatte e ubriache è faticoso.”
“Nessun problema.”
“Perché non parli con Tony?
Mi sembra che aspetti solo questo.”
Gli do un’occhiata – sta torturando il suo cappellino – e annuisco.
“Sì, è arrivato il momento di farlo.
Buonanotte, Leah.”
“Buonanotte, Sofia.”
Vado verso Tony sorridendo.
“Erm, Sofia, non possiamo parlare un po’?”
“Sì, ho bisogno di sapere alcune cose da te e mi merito una spiegazione.”
“Lo so. Vieni nel mio bunk e ne parleremo.”
“Lasciami mettere il mio pigiama e sarò pronta.”
Vado nella zona delle ragazze, Leah sta andando a letto, mia sorella sta già dormendo e il bunk di Liz è vuoto, il che significa che è da Vic.
Indosso il mio pigiama e torno da Tony, mi sento un po’ a disagio adesso, mi sento come se fossi nuda.
“Vai per primo.”
Gli dico un po’ impanicata.
“Okay, ma ti giuro su Dio che questa volta non ti farò del male.”
“Va bene.”
Poi lo seguo e mi ritrovo tra le sue braccia, la mia testa appoggiata al suo petto.
“Perché mi hai trattato così di merda se ti piaccio così tanto?
Lo sento che ti piaccio, non abbracci un’amica in questo modo.”
“È complicato.”
“Abbiamo a disposizione l’intera notte, Tony. Sto aspettando una spiegazione sin dal primo giorno che ti ho incontrato.”
Lui sospira.
“Sì, hai ragione.
Pochi giorni prima di incontrarti ho scoperto che Erin, la mia ragazza, mi tradiva con il mio tecnico. L’amavo, uscivamo insieme da abbastanza tempo da iniziare a pensare a una possibile convivenza.
È stato orribile per me scoprire che la persona che amavo e di cui mi fidavo così tanto era solo una troia, così mi sono detto di aspettare prima di avere un’altra relazione.
E poi tu sei entrata nelle nostre vite e tutto è cambiato.
La prima volta che ti ho visto mi ricordavi Erin così tanto che ancora adesso non so come ho fatto a non baciarti.”
“Non siamo simili, lei è bruna, io ho i capelli azzurri.”
“Voi due avete lo stesso sguardo, quello di un cucciolo smarrito che ha disperatamente bisogno di qualcuno che si prenda cura di lui. Mi sono detto di starti lontana, che avrei potuto stare qualche giorno con te e poi dimenticarmi di te.
Sbagliato.
Tu sei un tecnico e io avevo bisogno di un tecnico e Vic ti ha assunta. Speravo fossi una stronza, ma eri così gentile con tutti – persino con me – che ho iniziato a odiare questo atteggiamento.”
“Perché?”
Lui arrossisce.
“Perché volevo stare lontano da te, ma più eri gentile con me – anche quando non lo meritavo – più mi veniva voglia di conoscerti meglio.
Volevo dimenticarmi di te e tu apparivi sempre nei miei sogni, questo mi faceva impazzire perché avevo perso il controllo della situazione.
Ho iniziato a sperare che tu fossi un pessimo tecnico, così potevo licenziarti nonostante il fatto che Vic e gli altri non sarebbero stati d’accordo.
Ma tu sei un bravo tecnico e io ero più frustrato di prima e poi…
Beh, lo sai.
Tu hai rotto la mia chitarra e ho dato di matto senza una ragione.
Mi dispiace così tanto, non volevo essere così stronzo. Non avevo idea di quello che avevi passato prima di incontrarci e quando ti ho vista così pallida sul tuo letto mi sono sentito una merda.
Rimpiango tutto quello che ho detto di te e ti ho fatto, vorrei solo poter tornare indietro nel tempo ed essere gentile con te.
Adesso ci sto provando, vorrei avere il tuo perdono.”
Non mi rendo conto di stare piangendo fino a che lui non mi asciuga le lacrime.
“Mi dispiace, non volevo farti piangere.”
“Va tutto bene, non preoccuparti.
Sono solo sopraffatta da tutto questo, io ti amo, ma non è facile perdonare quello che mi hai fatto. Proverò a perdonarti solo se tu mi prometti una cosa: non trattarmi male, se non lo merito.”
“Lo farò.”
“Okay, diamoci una seconda possibilità.
Ciao, mi chiamo Sofia. Piacere.”
Lui sorride.
“Io sono Tony, piacere mio.
Verresti a un appuntamento con me?”
Il mio cuore salta un battito.
“Fai sul serio?”
Guardo nei suoi occhi, sono due buchi neri.
“Sì.”
Una sola parola che basta a sconvolgermi.
“Okay, verrò a quell’appuntamento.”
Smettila di avere paura di me, Sofia, per favore.”
Mi accarezza una guancia.
“Non voglio farti del male, sei troppo preziosa per me.
Tu sei la mia tartaruga preferita.”
“E tu sei la mia iena preferita. Mi piacciono le iene perché ridono sempre e perché sono le vere vincitrici delle battaglie. Quando tutti i soldati sono morti arriva la iena per mangiarli  e vincere su tutti loro.
Mi chiamavano iena al liceo.”
“Oh, ok, piccola iena.”
“Tony, ho sonno.”
“Dormi, mia iena. La tartaruga ti salverà dai tuoi incubi.”
“Grazie, ti amo.”
Sussurro prima di addormentarmi nelle sue braccia.
Al sicuro.

Angolo di Laya.

E finalmente Tony e Sofia hanno chiarito! Yeppa!
Ci stiamo avvicinando alla fine di questa storia, che ha 39 capitoli e sto scrivendo un seguito.
Ringrazio M_idiot e TheSkyUnderTheSea per le recensioni, spero vi piaccia.




Il mio cuore salta un battito.

“Fai sul serio?”
Guardo nei suoi occhi, sono due buchi neri.
“Sì.”
Una sola parola che basta a sconvolgermi.

“Okay, verrò a quell’appuntamento.”
Smettila di avere paura di me, Sofia, per favore.”
Mi accarezza una guancia.

“Non voglio farti del male, sei troppo preziosa per me.

Tu sei la mia tartaruga preferita.”
“E tu sei la mia iena preferita. Mi piacciono le iene perché ridono sempre e perché sono le vere vincitrici delle battaglie. Quando tutti i soldati sono morti arriva la iena per mangiarli  e vincere su tutti loro.

Mi chiamavano iena al liceo.”
“Oh, ok, piccola iena.”
“Tony, ho sonno.”
“Dormi, mia iena. La tartaruga ti salverà dai tuoi incubi.”
“Grazie, ti amo.”
Sussurro prima di addormentarmi nelle sue braccia.

Al sicuro.



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Capitolo 34
*** 34) The turtle and the hyena ***


34) The turtle and the hyena

 
Sofia p.o.v.

 
Mi sveglio sul petto di Tony – che per me è il miglior cuscino del mondo – perché sento delle voci discutere.
“Ma sta riposando sul suo petto, Jaime!
Come può farlo?
Dopo tutto il male che le ha fatto?”
Questa è la mia sorellina, Viviana.
“Non urlare o la sveglierai.”
Risponde un Tony irritato.
“Tony ha ragione, lasciala dormire.”
Jaime, ti voglio bene! Sei il mio raggio di sole!
“Chi sta dormendo con chi?
Cherry, vieni qui!”
Jack Barakat e un’imbarazzata Cherry mi guardano mentre faccio finta di dormire.
“Non sono carini, Cherry?”
“Sì, lo sono. Ma hanno bisogno di riposare ed è strano guardare le persone che dormono.”
Se ne vanno, sostituiti da Vic, Liz e Mike.
“Ah, il mio ometto ce l’ha finalmente fatta! Si è aperto a lei, sono così orgoglioso di te, Turtle.”
Questo è Mike e giurerei che stia sorridendo.
“Sì, finalmente.”
“Sì, fratelli Fuentes, ma come ha detto Cherry è strano guardare le persone che dormono. Andiamo in cucina.”
Penso che Liz abbia preso i due fratelli e li abbia portati via, gli unici rimasti sono Viviana e Jaime.
“Vivi, andiamo in cucina anche noi.”
Jaime tenta di far muovere ma sorella, ma lei rimane ostinatamente lì.
“Viviana, avevano bisogno di chiarire le cose e adesso che è successo non dovresti essere arrabbiata.
Tua sorella è perfettamente in grado di sopravvivere da sola e, giuro, il fatto che Tony stia con lei è una buona cosa. Tu hai conosciuto solo il suo lato peggiore, ma io sono sicura che ora le mostrerà solo il lato migliore.
È un ragazzo simpatico, carino, gentile e timido.
Quindi non preoccuparti e lasciala dormire.”
Penso che costruirò un monumento a Leah e al suo discorso serio, mi ha salvata così tante volte.
Adesso che c’è silenzio mi riaddormento e Tony fa lo stesso.
Ci alziamo definitivamente a mezzogiorno, giusto in tempo per il pranzo, e ci facciamo vedere in cucina mano nella mano.
Mia sorella sospira.
“Spero che non ti faccia più soffrire o lo ammazzo.”
“Non preoccuparti, Viviana. La tratterò bene.”
Gli altri ci abbracciano e ci fanno i complimenti, apparentemente pensano tutti che siamo una coppia carina.
Ci sediamo e mangiamo quello che Sean ha cucinato per noi parlano tranquillamente e progettando le cose da fare alla prossima tappa del Warped Tour.
Dopo pranzo le ragazze mi trascinano nella nostra zona dei bunk, curiose di sentire perché io abbia dormito con Tony e cosa mi abbia detto.
Dico loro tutto e solo Fanny e Viviana sono sorprese dalle mie parole, Liz e Leah sorridono e si danno di gomito. Probabilmente conoscevano già tutto prima di me e ora sono orgogliose di Tony allo stesso modo in cui lo sono io.
“Quindi, stasera andrai a un appuntamento con lui.
“Devi essere bellissima. Vai a farti una doccia e cercheremo qualcosa di carino tra i tuoi vestiti.”
“Ok.”
Mi faccio una doccia e poi do un’occhiata curiosa a quello che hanno scelto.
È un semplice vestito nero con un corpetto stretto, le spalline e due tagli che mostrano del tessuto rosso scuro.
“Whoa! Questo è perfetto. Vivi, me l’hai comprato tu questo vestito, te lo ricordi?”
“Sì, è stato per il tuo diciannovesimo compleanno.”
“Mi piace molto questo chimono punk.”
Leah mi mostra un chimono fatto di seta nera decorato con alcuni fiori rossi, pieno di lacci, strappi e piccole corde nere.
“Puoi metterlo quando vuoi. Magari quando chiederai a Mike di uscire con te.”
Lei arrossisce.
“Non verrebbe mai a un appuntamento con me.”
“Mai dire mai, mia cara.”
Lei mi rivolge un debole sorriso.
“Non siamo qui a parlare di me, ma di te. Mettiti questo vestito e facci vedere quanto sei carina.”
“Okay.”
Mi metto il vestito e mi guardo allo specchio.
“Wow, sto bene!”
“Perché sei così sorpresa?”
“Bassa autostima.”
Mugugno continuando a controllare come mi stia questo vestito, è semplice, ma carino e mostra una certa personalità.
Viviana mi trucca e Fanny si occupa dei miei capelli, Leah mi dà un paio di guanti di pizzo rosso scuro e  mi suggerisce di mettere un collare come collana.
“Wow! Grazie, ragazze! Questo  è fantastico!”
Esco dalla zona delle ragazze e trovo Tony già pronto seduto sul divano, indossa una canottiera con una tartaruga gigantesca stampata sopra e un paio di jeans stretti.
“Tony, sono pronta.”
Gli dico piuttosto a disagio, i suoi occhi si spalancano e lui sorride.
“Sei fantastica!”
“Ehm, grazie.”
“Non essere timida, tesoro. Sei favolosa.”
“Grazie, Jaime.”
Tony si alza e prende la mia mano.
“Beh, ragazzi, devo andare con questa ragazza meravigliosa e offrirle una bella cena.
Divertitevi.”
Ridono tutti mentre lasciamo il pullman.
È ancora strano per me andare a un appuntamento con Tony dopo esserci fatti così male a vicenda, ma va bene, ci sto dentro.
“Come mai sei così silenziosa?”
“Perché è tutto strano per me, ma strano in modo buono.
È come se stessi vivendo un sogno e ho paura di svegliarmi e scoprire che tutto è ancora come era qualche giorno fa.”
Lui sorride.
“Non è un sogno, non avere paura.
Adesso, andiamo.”
Lui stringe la mia mano e sorride.
Adesso mi sento bene.

Angolo di Layla

Ringrazio M_idiot e TheSkyUnderTheSea per le reensioni, spero che questo capitolo vi piaccia. Se avete notato Viviana non è esattamente felice che Tony e Sofia si siano messi insieme e presto le due sorelle Ortega dovranno confrontarsi su questo punto.

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Capitolo 35
*** 35) Roller coaster, favorite ride, let me kiss you one last time ***


35) Roller coaster, favorite ride, let me kiss you one last time

 
Sofia p.o.v.

 
Sono seduta sul sedile passeggeri della macchina dei Pierce The Veil e Tony mi sta portando a un appuntamento.
Un appuntamento.
Una parte di me ancora non ci crede che Tony mi ha davvero chiesto di uscire ed è così carino e gentile, è incredibile come una persona possa cambiare e lui ha cambiato totalmente atteggiamento.
Sono felice che adesso mi mostri suoi veri sentimenti e spero che questo sia un buon appuntamento. La macchina si ferma davanti a un ristorante molto carino. È vicino al mare e sembra abbastanza costoso.
Tony scende dalla macchina e mi apre la portiera così posso scendere anche io.
“Grazie.”
“Prego. Ti piace il posto?”
Gli sorrido.
“Sembra carino, ottima scelta.”
Rimpiango quello che ho detto un secondo dopo, sembro troppo  schizzinosa.
“Scusa, non volevo fare la figura della schizzinosa. Qualsiasi cosa tu abbia scelto va bene.”
Lui ride.
“Ok, forza, andiamo.”
Apriamo la porta e mi trovo in un ristorante piccolo e carino, con una sala piccola e una più grande che dà sull’oceano con un sacco di separé.
“Ho prenotato un tavolo a nome Perry.”
L’uomo all’entrata controlla e sorride.
“Sì, signore Per favore segua Erika, le mostrerà il suo tavolo.”
Erika è la cameriera, una donna elegante che ci guida fino a un separé e accende una candela.
“Ecco i vostri menù.”
Annuiamo e prendiamo i fogli, iniziamo a leggere in silenzio.
Dopo dieci minuti Erika torna indietro sorridendo.
“Cosa avete scelto?”
“Io inizierei con dei ravioli ai funghi e poi con una cotoletta.”
Dico sorridendo.
“Sì, signorina.”
“Prenderò degli spaghetti al pomodoro e un filetto di carne.”
“Sì, signore.
Cosa desiderate bere?”
“Una birra e…”
“Della coca cola.”
Dico alla cameriera, lei se ne va e iniziamo di nuovo a parlare. C’è così tanto da conoscere su di noi!
Tony parla dell’inizio dei Pierce The Veil e di quanto non gli piacesse la scuola e quando sia stato – e tuttora sia – il divorzio dei suoi genitori.
“È stato terribile. Mia madre ha finito per odiare mio padre e quando si è risposata mi ha obbligato ad aggiungere Perry al mio cognome. Non mi piace, non mi piace il mio patrigno. Ci ha fatto subito capire che per lui io e mia sorella eravamo un peso e poi si è sempre occupato solo di suo figlio.
Qualcuno vuole sempre sapere se io e Katy Perry siamo parenti.”
“So cosa vuoi dire. I miei hanno divorziato quando io avevo cinque anni e Viviana tre, mio padre non era d’accordo con la mia carriera di modella. La stronza ha divorziato e ci ha fatto trasferire da San Diego a New York, molto lontano da mio padre e dai miei nonni. Mi mancano, qualche volta ho visto mia nonna e mio nonno, ma mia madre non mi ha mai permesso di vedere mio padre e ora non so nemmeno dove viva o se gli manchiamo.”
“Ti manca?”
“Sì, non posso fare a meno di domandarmi come sarebbe stata la mia vita se ci fosse stato lui. Forse non avrei mai avuto problemi con il cibo, non sarei un ex drogata con un tentativo di suicidio alle spalle.
Forse sarei diventata una musicista.”
“So cosa vuoi dire, me lo sono chiesto anche io a volte, ma adesso sono felice della mia vita. Amo suonare con i ragazzi e avere la mia linea di abbigliamento con Jaxin.”
“Sono felice anche io, amo essere un tecnico.”
La cameriera ci porta la nostra cena e iniziamo a mangiare, i ravioli sono buonissimi.
“Com’è la tua pasta?”
“Fantastica, e i tuoi ravioli?”
“Fantastici anche loro.”
Anche i piatti di carne sono ottimi e così la torta al cocco che abbiamo preso come dessert.
Quando usciamo dal ristorante siamo felici, lui mi tiene per mano e sembra così naturale, come se la mia mano fosse stata creata per stare stretta alla sua.
“E adesso?”
“C’è un posto con delle montagne rosse e una ruota panoramica. Ti va di andare lì?
Penso che potremmo divertirci.”
“Sono d’accordo.”
Camminiamo sul lungomare, ci sono altre coppie e persone in generale, ma non mi sento a disagio. Quando sono con lui la mia paura delle persone scompare, mi calma come nessun altro riesce a fare.
Mi sento grata e felice.
“Grazie per essere qui, Tony.”
Gli dico, rossa come un pomodoro.
“Piacere mio, mi piace molto stare con te.”
Sorrido felice. Non avrei mai pensato che saremmo riusciti a fare questo così facilmente, forse è quello che chiamano amore.
Arriviamo finalmente alla fine del lungomare, ci sono così tante attrazioni! Ci sono le montagne russe e la ruota panoramica che diceva Tony.
Tony compra due biglietti per le montagne russe, sono abbastanza nervosa, l’ultima volta che ci sono salita è stato prima che i miei genitori divorziassero.
Urlo per tutto il giro, Tony sembra quasi divertito da questo.
“Sei mai stata sulle montagne russe?”
“Solo una volta, prima che i miei genitori divorziassero. Dio, è fantastico!”
“Lo so, hai urlato tutto il tempo.”
Lui ride.
“Mi dispiace.”
“Ma no, è divertente.”
La prossima cosa che facciamo è salire sulla ruota panoramica, abbiamo una cabina tutta per noi e lui è seduto accanto a me.
La ruota inizia a muoversi e piano piano vedo i riflessi della città sul mare e una gigantesca una luna blu.
È bellissimo, non mi sentivo così felice da secoli.
Sorrido a Tony  lui mi sorride di rimando.
Adesso siamo in cima al giro e tutto sembra fermarsi per un attimo, come se a questo mondo esistessimo solo ii e lui.
Guardo i suoi grandi occhi scuri e mi ci perdo, sono troppo belli per me.
Piano piano si avvicina a me e finalmente le sue labbra raggiungono le mie e iniziamo a baciarci.
Il mio cuore salta qualche battito, ma chi se ne frega! Lo sto baciando!
Non avrei potuto chiedere un appuntamento  migliore!

Angolo di Layla

Ringrazio M_idiot e TheSkyUnderTheSea per le recensioni, è esattamente per questo che coninuo a scrivere <3

Spero che l'appuntamento tra Tony e Sofia non vi abbia deluso.

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Capitolo 36
*** 36) Second chances ***


36) Second chances

 
Sofia p.o.v.

 
Quando torniamo al bus è tutto silenzioso tranne che per Leah e Jaime che stanno guardando qualcosa alla televisione; si alzano entrambi quando ci vedono.
“Hey, ecco i nostri piccioncini! Com’è stato l’appuntamento?”
“Jaime, datti una calmata.
Siamo qui vivi e l’appuntamento è stato semplicemente grande, non è vero, Tony?”
“Lo è stato.”
“Grazie a Dio.”
Dice Leah.
“Ad essere onesti ero un pochino preoccupata, pensando a come fosse la situazione prima del sapete-che-cosa, ma sono felice che non sia successo nulla e vi siate divertiti.”
“Ci siamo baciati, di fatto.”
“TONY!”
Urlo.
“Faremo sesso un giorno.”
“Sì, ma non qui. Voglio dire, è imbarazzante, tutti possono sentire tutto.”
Tony ridacchia.
“Non ti preoccupare, ci penseremo in futuro. Adesso, penso sia arrivata l’ora di andare a letto.”
“Smettila! Tu! Adorabile bastardo!”
Scoppiano tutti a ridere mentre divento rossa come un pomodoro.
“Leah, sembri stanca. Perché non vai a letto?"
“Insonnia.”
Mugugna.
“Prendi delle pillole, non sei un dottore?”
“Jaime, non voglio prendere delle pillole. Sto bene, ok?”
“Non molto. Mike ti sta letteralmente uccidendo.”
“Smettila di parlarne! Sappiamo tutti che non vorrebbe una piccola stramboide come me come ragazza. Non ama forse strofinare il suo cazzo su cose che costano?”
Jaime e Tony sospirano.
“Penso che tu ti sbagli, ma non fa niente, Leah. Sei grande abbastanza per scegliere quello che vuoi fare.
Adesso andrò a letto e dirò alla sorella di Sofia che lei è viva e felice.”
Jaime lascia la stanza.
“Potrei sbagliarmi, ma sento che c’è una specie di storia tra Jaime e tua sorella.”
“Hai ragione, Tony. Penso che domani le parlerò, abbiamo bisogno di parlare.”
“Ottimo, adesso provo a dormire.
Dice Leah prima di lasciare anche lei la stanza, sembra abbastanza sconvolta.
“Da quanto tempo ama Mike?”
“Beh, dal primo show in cui l’ha visto. Era il 2007.”
“Merda.”
Mugugno.
È un tempo abbastanza lungo, adesso capisco perché è così stanca e senza speranze.
“Ti chiederò solo una cosa prima di andare a letto: lui la ricambia?”
Tony si gratta la testa.
“Beh, è difficile da dire. Di sicuro si prende cura di lei, ma  non so se la ama. Sai, Mike non è quel tipo di ragazzo che ammette facilmente i suoi sentimenti. Preferisce essere un pochino gangsta e vere storie da una notte e via che dire “ti amo” a qualcuno.
Penso che abbia paura dei suoi sentimenti.”
“Uhm, ho capito. Così Leah non è così senza speranze dopotutto.”
“No, adesso andiamo a letto.
Dove vuoi dormire?”
Io arrossisco violentemente.
“Vorrei dormire con te se per te non è un probema.”
“Mi stai prendendo in giro? Sei sempre la benvenuta.”
Io annuisco timida.
“Vado a mettermi il pigiama e arrivo.”
Metto il mio pigiama e salto nel bunk di Tony, presto sono tra le sue braccia, appoggiata al suo  petto tatuato. Mi bacia i capelli senza dire nulla.
“Ti amo.”
Mi sussurra in un orecchio.
“Ti amo anche io.”
E poi ci addormentiamo tutti e due.

 
Mi sveglio perché qualcuno sta urlando come se lo stessero uccidendo. Salto fuori dal bunk e vedo Jaime urlare qualcosa in spagnolo a voce alta al suo cellulare.
Poi lo lancia e il povero oggetto è adesso distrutto, a pezzi, sospirando prendo una scopa e pulisco il tutto.
“Buongiorno, Jaime Alberto Preciado. Questo è il modo messicano di svegliare le persone?”
“No, è solo Jess che non si rassegna alla fine della nostra relazione.
È arrivato il momento di cambiare numero.”
“E telefono, l’hai distrutto.”
“Cazzo!”
Grugnisce e finalmente si avvia verso la cucina.
“Che succede?”
Chiede un Tony assonnato.
“Jaime e Jessie stavano ancora litigando, Jaime ha rotto il suo telefono.”
“Questa ragazza è un dito al culo.”
Salta fuori dal bunk e raggiunge la cucina, Leah è già lì come sempre vicino a lei c’è un Jaime ancora incazzato e mia sorella.
Io e il mio ragazzo prendiamo i cereali e le ciotole, ci metto un generosa dose di cereali e del latte. Le borse sotto gli occhi di Leah non sono migliorate, quindi immagino che non abbia dormito nemmeno questa notte.
“Ehi, Vivi! Cosa ne dici di fare una cosa tra sorelle?”
“Buona idea, possiamo parlare. Ma Fanny?”
“Io e Liz ci prenderemo cura di lei.”
“Grazie, Leah.”
Così io e mia sorella andiamo al io bunk e ci sediamo.
“Vivi, dimmi cosa c’è che non va.”
“Solo non capisco come ai a uscire con un ragazzo che ti ha fatto così male.”
Io sospiro.
“Lo amo e basta.”
“Ma lui ti ha ferita!”
“Lo so, la scorsa notte gli ho chiesto perché. Vuoi sapere la risposta?”
“Certo.”
“Quando mi ha vista per la prima volta gli ho ricordato la sua ragazza infedele. Lei lo ha tradito con il suo tecnico, per questo Vic mi ha assunta: avevano bisogno di un tecnico perché Tony aveva licenziato quello precedente.”
Mia sorella mi guarda come se volesse dire qualcosa, ma io la fermo.
“Ha provato in ogni modo a non innamorarsi di me, è per questo che era così cattivo e maleducato con me, ma alla fine ha capito che era inutile. I suoi sentimenti per me non scomparivano, aumentavano ed eccoci qui.
È molto dispiaciuto di quello che ha detto e riguardo al sai-che-cosa. Voglio dargli un seconda possibilità e sarei molto felice se anche tu gli dessi una seconda chance.”
“Ok, ci proverò.”
“E tu Viviana? Che mi racconti?”
Lei arrossisce.
“Penso di avere una cotta per Jaime, ma per lui penso di essere solo un’amica. La sua ex ragazza continua a chiamarlo.”
“Non più.”
“Perché?”
“Jaime ha distrutto il suo cellulare prima di colazione e vuole cambiare il numero di telefono.”
“Oh, ottimo! Pensi che io abbia una possibilità con lui?”
“Second me, sì. Provaci.”
“Sento come se gli piacessi, ma forse è troppo presto.”
“Beh, stiamo a vedere cosa succederà. Per me finirà bene.”
Le dico con un sorriso, sperando che sia vero.

Angolo di Layla

Ringrazio TheSkyUnderTheSea per la recennsione, come vedi Viviana e Sofia finalmente chiariscono. Per Sofia e Tony, beh, per loro non ci saranno problemi particolare. In un seguito alternativo a quello che sto scrivendo (cambia il finale di questa storia quindi non posso dirti su cosa si basa, se non più avanti) ne avranno per quella ragione. Se vuoi (volete) posso provare a finire anche il seguto alternativo, ma mi sembra di, boh, esagerare, credo. Fammi sapere..

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Capitolo 37
*** 37) Sometimes you're the hammer, sometimes you're the nail ***


37) Sometimes you're the hammer, sometimes you're the nail

 
Viviana p.o.v.

 
Sono sempre un po’ pessimista sulle seconde possibilità, ma immagino sia arrivato il momento di cambiare idea.
Mia sorella mi ha chiesto di dare a Tony una seconda possibilità e vedo quanto lo ama, quindi non posso deluderla.
Darò a Tony una seconda possibilità, ma ho anche bisogno di parlare con lui un pochino prima.
Ci stiamo spostando in un’altra città e ieri sera la band si è divertita da morire con un party nel bus degli Of Mice & Men.
Mia sorella sta suonando la chitarra nel suo bunk, Vic e Liz stanno ancora dormendo, Mike sta dormendo sul divano vicino a Fanny che l’ha coperto con una coperta, Jaime è da qualche nel pullman e Leah sta facendo un solitario.
Penso che abbia davvero bisogno di dormire, quindi chiedo a Fanny di mettersi sull’altro divano e a Leah di sedere vicino a Mike così lui può appoggiare la sua testa sulla spalla della dottoressa.
Dopo cinque minuti stanno dormendo tutti e due e un pallido sorrido aleggia sul volto di Leah.
Adesso devo cercare Tony, lo trovo nel suo bunk che sta guardando “Star Wars” sul suo portatile, gli picchietto sulla spalla e lui mi guarda sorpreso.
Toglie le cuffie e mi sorride incerto.
“Ho bisogno di parlare con te.”
Gli dico freddamente.
“Ok, parliamo.”
È nervoso, l’ultima volta che abbiamo parlato insieme da soli l’ho minacciato di morte.
“Sembra che mia sorella ti ami molto, quindi mi ha chiesto di darti una seconda possibilità.”
“Cosa hai risposto?”
Io sospiro.
“Ovvio che le ho detto di sì. Non posso deluderla, non ora che sembra così felice. È la prima volta che la vedo così felice, per essere onesti.”
Rimango in silenzio per un po’, guardandomi i piedi.
“Questo non significa che io creda a un cambiamento così veloce, ti terrò d’occhio. Non osare mai più trattarla come una merda, perché questa volta non aspetterò: ti pesterò fino a ridurti a un grumo sanguinolento di carne.”
Lui mi guarda sorpreso.
“Sì, sono bassa e grassoccia, ma sono brava a pestare le persone, quindi non sottovalutarmi.”
“Ok, non ferirò di nuovo tua sorella.”
Dopo un po’ mi parla ancora.
“Ti piace Jaime?”
“Non sono affari tuoi.”
“Proviamo a essere amici, per favore.”
Io sbuffo.
"Sei il suo migliore amico, sarebbe da pazzi dirtelo.”
“Quindi ti piace.”
“Sì, sei felice adesso?”
“Forse posso aiutarti…”
“Non ho bisogno del tuo aiuto. Adesso che ti ho detto tutte le cose che dovevo me ne andrò.”
Salto giù dal suo bunk e torno in cucina con l’idea di farmi un panino quando inciampo in Jaime.
“Ehy, Vivi. Como vas?”
“Normal, he hablado con Tony.”
“Por qué?”
“Por mi hermana, yo no quiero que ella sufra otra vez por el.”
“Que amable. Tu eres una buena hermana.”
Io sorrido.
“Gracias.”
Arrossisco un po’.
“Hey, piccioncini!”
“Ma che cazzo, Mike! Che cazzo vuoi?”
Mike sbuffa.
“Jaime, è il tuo turno di fare la spesa, qui c’è una lista di quello che abbiamo bisogno.”
Mike dà un foglio a Jaime.
“Ehi, Viviana! Vuoi venire con me?”
“Sì, perché no?”
Dico con un piccolo sorriso sulla mia bocca.
Un’ora dopo il pullman si ferma a un autogrill che ha anche un piccolo supermercato, seguo Jaime all’interno del locale. Prende un carrello e io ci salto dentro come una bambina di cinque anni, sorridendo.
Lui ride e finalmente entriamo, lui inizia a mettere roba nel carrello.
“Dio, Mike ha scritto whisky tre volte! Avrà bisogno di un nuovo fegato alla fine di questo tour!”
Quando la roba inizia a essere troppa, io provo a uscire dal carrello, ma Jaime inizia a spingere e io rimango nella mia posizione. Manchiamo per un miracolo due file di scaffali e poi ci vede un commesso che non perde tempo a sgridarci per il nostro comportamento infantile.
Esco dal carrello e comincio a camminare normalmente, vergognandomi un pochino  per il mio comportamento.
“È lei la tua nuova ragazza, dunque?”
È una voce femminile intrisa di cattiveria a parlare, ci voltiamo entrambi: Jess è dietro di noi.
“Non è qualcosa che ti dovrebbe interessare, non stiamo più insieme.”
La voce di Jaime è fredda come il ghiaccio, ma questo non ferma Jess che mi rivolge un’occhiata malefica.
“Quindi, hai preso i miei scarti. Buona fortuna, non te lo terrai per molto tempo.
Sei solo una puttana grassa e brutta, ti odiano tutti e Jaime sta con te solo perché ha bisogno di un buco in cui infilarlo.
Non illuderti di essere importante, sono io la sua ragazza.”
“No, non lo sei. Adesso vai fuori dal cazzo prima che perda la pazienza, Jess.”
Con un’ultima risata maligna ci lascia vicino alle casse.
Mi sento fredda e immobile, tocco freneticamente la mia pancia: è enorme!
Ha ragione, sono solo un rimpiazzo per Jaime, niente di più. Non uscirebbe mai con una ragazza come me, probabilmente è persino disgustato dall’idea di fare sesso con me.
Sto per piangere, ma non voglio piangere di fronte a lui, non gli darò questa soddisfazione.
“Devo andare.”
Dico fredda.
“Cosa? Perché, cazzo?
Non crederai a quello che ha detto Jess?
È solo gelosa…”
Prova a toccare una delle mie braccia, ma io urlo.
“Non mi toccare!
Devo andare!”
Scappo dal supermercato e salto sul pullman, evito Mike e mia sorella e apro il mio bunk. Una volta dentro tiro la tenda e inizio a piangere.
Sono la solita idiota.
Come ho potuto credere, anche solo per un minuto, che potessi piacere a un ragazzo come Jaime?
Sono un mostro e non mi merito nulla.
Piango fino a cadere addormentata.

Angolo di Layla

"Ehi, Vivi. Come va?"
"Normale, ho parlato con Tony."
"Perché?"
"Per mia sorella. Non voglio che soffra ancora per lui."
"Che carina! Sei una brava sorella."

Non so se Jaime lo spagnolo con gli amici, ma mi sembrava un'idea carina.
In ogni caso dopo questo ci sono solo due capitoli e poi la storia finisce (non preocupatevi, c'è il seguito) e la malvagia Jess è entrata in scena giusto per fare danno, le sue parole scaveranno unn solco tra Viviana e Jaime. Ringrazio TheSkyUnderTheSea per la recensione, spero che questo capitolo ti piaccia. Per l'altro seguito, pens di farlo o almeno credo.

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Capitolo 38
*** 38)Familia. ***


38)Familia.

 
Viviana p.o.v.

 
Mi sveglio dopo alcune ore di sonno, qualcuno mi sta scuotendo per le spalle e quando mi volto vedo la faccia di Leah.
“La cena è pronta.”
“Non ho fame, non mangerei niente.”
Lei alza gli occhi al cielo.
“Dannazione, un’altra Ortega che non vuole mangiare.”
“Cosa vuoi dire?”
“Quando tua sorella ti ha visto così sconvolta è praticamente saltata sulla testa di Jaime quando lui è tornato indietro con le buste della spesa e lui ci ha detto tutto riguardo a Jess. È scappata via per cercarla, Tony l’ha seguita subito, ma dopo due ore nessuno dei due è tornato. Il nostro autista sta dando i numeri, perché siamo in ritardo sulla tabella di marcia.”
Salto giù dal bunk e attraverso la zona relax senza guardare nessuno e ignorando palesemente Jaime, sembra ferito ma chi se ne frega.
Scendo dal pullman e inizio a cercare Sofia, quest’area di servizio non è poi così grande, quindi non può essere andata troppo lontano. Entro nel supermercato e non è lì.
Mi fermo un attimo a pensare dove possa essere andata quando sento delle urla e corro verso i bagni. Mia sorella sta premendo il suo braccio sulla gola di Jess.
“Non osare mai più a parlare a mia sorella in questo modo. Non osare farti vedere ancora nella vita di Jaime o ti ridurrò a pezzi sul serio. Non scherzo.
Mi hai capita?”
Jess rantola qualcosa, sono totalmente scioccata: non ho mai visto mia sorella comportarsi così e penso sia lo stesso per Tony perché sussulta e corre verso le due ragazze. Stacca mia sorella da Jess.
“Stai lontano dalle nostre vite, hai capito.
LONTANO!”
Jess scappa via e finalmente torniamo al tourbus, Sofia ha un occhio nero e qualche graffio, ma ne sembra orgogliosa. Sembra una di quelle ragazze delle gangs, fa un po’paura. Leah ci aspetta vicino alla porta del pullman ed è molto sorpresa quando vede i lividi e i graffi.
“Perché l’hai fatto?”
“Familia.”
Leah alza di nuovo gli occhi al cielo e si prende cura di lei, Tony sorride debolmente e Vic corre dall’autista per dirgli che possiamo andare.
Durante la cena non parliamo molto; Jaime a volte mi guarda, ma io evito il contatto visivo, mi sento ferita e arrabbiata con lui e con me stessa.
Leah fa la predica a mia sorella, ma a lei non sembra importare e – alla fine – Leah ci rinuncia mugugnando qualcosa riguardo alla testardaggine e alla stramaledetta familia messicana.
Sembra abbastanza incazzata, ma sono sicura che domani sarà la solita ragazza gentile che noi conosciamo bene.
Dopo cena vado dritta al mio bunk, ma Jaime è già lì, così mi volto per tornare alla zona relax, ma lui è più veloce di me e afferra il mio polso.
Non posso scappare!
Mi fa voltare e ora sono obbligata ad affrontare lui e i suoi occhi.
“Dobbiamo parlare.”
“No, non dobbiamo.”
“Sì, dopo il supermercato mi hai completamente ignorato.”
“Lasciami da sola!”
Urlo.
“No, voglio sapere perché!”
Lui si ferma per un momento.
“Non crederai a quello che ha detto Jess?”
Io rimango in silenzio.
“Pensavo fossimo amici!”
Esclama.
“Anche io pensavo che fossimo amici, ma mi sbagliavo! Tu hai solo bisogno di me per scopare per poi lasciarmi da sola quando troverai qualcuna più carina di me!”
“Cosa diavolo stai dicendo?
Non è vero!”
“Jess ti conosce meglio di me.”
“Ah, è questo il punto! Tu preferisci credere a una ragazza incazzata che vuole solo ferirti invece di credere a me.
Pensavo fossimo amici, ma mi sbagliavo! Sei solo una ragazzina ingrata!
Vuoi stare da sola? Va bene, stai da sola, ma dopo non venirmi a cercare!”
Salto nel mio bunk e inizio a piangere di nuovo: l’ho perso.
Non c’è niente che possa fare, lui se ne è andato e non tornerà mai indietro.
Non so perché, ma questa cosa mi fa davvero male, peggio di quanto pensassi. È come se qualcuno mi avesse strappato il cuore dal petto.
Dopo un po’qualcuno tira la tenda e vedo che è mia sorella.
“Lasciami entrare, abbiamo bisogno di parlare.”
“Non voglio. Ho bisogno di stare da sola, ti prego.”
“Viviana, per favore. Lasciami che ti parli prima che sia troppo tardi.”
Io sospiro e lascio che mia sorella entri nel bunk.
“Ho sentito il tuo litigio con Jaime.”
“Che cosa ne pensi?”
Lei sospira.
“Mi dispiace, ma ha ragione. Penso che tu ti debba scusare al più presto in ogni caso, perché dopo la prossima data ci sarà una pausa.”
“Cosa vuoi dire?”
“Il tour si ferma per tre settimane e la band probabilmente tornerà a San Diego. Penso che Jess ti abbia detto quelle perché era gelosa e voleva che tu rompessi con Jaime.”
“E se invece avesse ragione? Sono stati insieme per anni!
Lo so che sono una brutta grassona e non voglio che nessuno si approfitti di me.”
“Jaime non lo sta facendo, per favore, credimi.
Tu non sei brutta, sei una ragazza carina, non lasciare che sia lei a vincere. Parla con Jaime.”
Io scuoto la testa, mi sento troppo ferita per parlare con lui.
“Promettimi che almeno penserai a quello che ti ho detto.”
Io annuisco e lei finalmente se ne va, così posso piangere in pace.
Mi sento cattiva.
Mi sento colpevole.
Mi sento persa.
Mi sento sola, completamente sola, come se non ci fosse nessuno dalla mia parte. Lo so che mia sorella mi ha parlato così per il mio bene, ma lo stesso mi sento come tradita.
Perché nessuno capisce?
Perché lui mi ha fatto questo?
Pensavo fossimo amici, ma mi sbagliavo del tutto.
Nessuno vuole qualcuno come me.

Angolo di Layla

E siamo al penultimo capitolo, riusciranno Viviana e Jaime a chiarire o si separeranno così?
Leggete e saprete xD
Ringrazio M_idiot e TheSkyUnderTheSea per le recensioni.

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Capitolo 39
*** 39) Free at last. ***


39) Free at last.

 

Questa sera è l’ultimo concerto prima della pausa e devo prendere una decisione che riguarda Jaime. Lui è la prima persona che è riuscita a far battere questo cuore malandato. Ferito da troppe cose: l’atteggiamento di mia madre che dall’assoluto disinteresse passa al trasformarmi in una macchina per fare soldi, gli insulti dei bulli, le volte che mi hanno picchiato, gli scherzi, le mie foto messe su Facebook con descrizioni “la grassona della scuola.”e altre amenità.
Non ci sono mai passata veramente sopra, la mia autostima non è mai stata alta e quando un ragazzo carino e famoso si è interessato a me mi è sembrato di vivere un sogno, visto che anche io mi sono accorta di ricambiarlo. Un sogno da cui Jess mi ha crudelmente svegliata con le sue parole piene di astio e forse di verità.
Mi mordicchio le unghie per cercare di analizzare le cose freddamente. Jess è una ragazza piena di rabbia perché è stata piantata dall’uomo che probabilmente pensava l’avrebbe portata all’altare, è normale che sputi cattiverie sulla rivale.
Sì, potrebbe avere ragione, ma anche torto. Potrebbe averlo fatto per riprendersi Jaime e io sto facendo il suo gioco.
Jaime mi è sembrato sincero quando ha tentato di chiarire questa situazione, sono stata io a comportarmi da stronzetta infantile, lasciando che le mie paure parlassero per me.
Lo guardo chiacchierare con mia sorella e anche da qui vedo che è triste, che non è esattamente questo l’addio al tour che si immaginava.
Lo guardo e lo guardo fino a capire che i miei occhi non ne hanno mai abbastanza di lui, che non posso lasciarlo andare senza combattere, che non posso permettere a Jess di vincere questa partita immaginaria.
Saluta mia sorella con un abbraccio e si dirige verso il pullman e – per la prima volta da giorni – ci troviamo faccia a faccia, lui fa per sorpassarmi, ma io lo afferro per un polso.
“Ti prego, non andare.”
Sussurro con una voce roca che non sembra nemmeno la mia.
“Pensavo non volessi più vedermi.”
“Ho sbagliato.”
Sento i suoi muscoli tesi e non so se aggiungere altro, forse lui ha già deciso che non vale la pena perdere tempo con un casino ambulante come me.
“Va bene, Viviana. Parliamone.”
Saliamo insieme sul tourbus vuoto, lui si siede sul divano, io rimango in piedi e mi stringo le braccia al petto.
“Perché hai creduto a Jess e non a me?
Pensavo ti fidassi di me, pensavo di essere un tuo amico!”
L’ultima frase ha una sfumatura ferita che non posso ignorare.
“Io…”
Chiudo e riapro gli occhi.
“Quando lei mi ha detto tutte quelle cose ho sentito come se tutte le mie peggiori paure diventassero vere, delle certezze. Pensavo che lei ti conosce da tanto tempo, di sicuro sa quando fai sul serio con una ragazza e quando no e sapere che per te ero solo un ripiego mi ha ferito.
So che non sono una bella ragazza e mi sono sempre chiesta perché tu mi stessi accanto e Jess mi ha offerto una spiegazione, quando ti sei arrabbiato ho pensato che lo fossi perché avevo scoperto il tuo gioco e posto fine al tuo divertimento.
Ho sbagliato tutto, non ho tenuto conto che quella che stava parlando era una ragazza appena mollata, piena di rabbia e di risentimento verso la sua rivale.
Ti ho ferito e, credimi, era l’ultima cosa che volessi fare.
Io ti sono molto grata per come mi hai sostenuta durante tutta la vicenda di Sofia e…”
Arrossisco.
“Mi hanno fatto molto piacere le tue attenzioni, mi hanno fatto sentire amata, come se ti piacessi, ecco perché le parole di Jess hanno colpito in un punto molto debole.
Sono stata una vera stronza con te, per favore perdonami.”
Lui rimane un attimo in silenzio.
“Quello che continuo a non capire è perché hai preferito credere a una sconosciuta invece che a me.”
Io abbasso la testa.
“Il periodo del liceo non è stato facile per me, mi prendevano tutti in giro e … una volta hanno fatto una scommessa su di me. Sai, se stai con il cesso della scuola per quindici giorni vinci venti dollari e cose del genere. Il problema era che io mi ero innamorata del tizio che aveva scommesso, quando mi ha detto perché stava con me mi è caduto il mondo addosso.
Ho giurato che nessuno si sarebbe mai più avvicinato al mio cuore, ma per te ho fatto un’eccezione e avevo paura.
Io tendo a credere alle persone che dicono il peggio di me, piuttosto che il meglio.”
“Questo è un atteggiamento sbagliato.”
“Immagino di sì, visto a cosa mi ha portato: ho rovinato l’unica cosa bella che mi è successa in anni.”
Lui non dice niente, io mi avvio verso la porta. È ovvio che non voglia saperne più nulla di me, ma la sua mano si stringe sul mio polso.
“Dove vai?”
“Via. È ovvio che non vuoi più saperne di me e non ti posso biasimare. Ho buttato la tua amicizia alle ortiche e ne pago le conseguenze.”
Sempre senza dire nulla mi stringe  a sé.
“Per favore, non te ne andare.
Sto cercando di capirti e accettarti e, magari, guarirti, ma se te ne vai come faccio?”
“Perché vorresti farlo?”
“Perché c’è un motivo se le mie nozze con Jess sono andate a monte e il motivo sei tu. Non voglio più Jess, voglio te.
Vorrei che tu fossi la mia ragazza e ti fidassi di me e mi amassi.”
Mi esce una risata acquosa, le lacrime sono dietro l’angolo.
“Ti amo già, Jaime o non avrei dato peso alle parole della tua ex.”
“Ti amo anche io.”
Sussurra piano.
“Sei sicura di amarmi? Perché se tu mi ami resto questa notte e poi ti porto a San Diego con me.”
“Ti amo.”
Poi inizio a piangere.
“Va tutto bene.”
Mi dice mentre mi bacia gentilmente ogni lacrima.
“Non ho fatto una scommessa con nessuno, mi piaci per come sei. Mi piaci e basta.”
“Anche tu.”
 “E allora…”
Mi alza gentilmente il volto con il pollice e poi mi bacia. È il bacio che sogno da tutta una vita, quello romantico ricevuto da una persona che davvero ci tiene a me. Rispondo con passione e gli accarezzo i capelli ancora mezzi bagnati per la doccia di poco prima.
Sentiamo la porta aprirsi e qualcuno urlare.
“Jaime, vieni alla festa o…?”
Jack Barakat ci guarda stupito.
“Ho capito, hai una festa migliore a cui partecipare, ricordati il preservativo, amico.”
Jack esce e noi scoppiamo a ridere.
“Rimarrò e ti porterò a San Diego con me, spero ti piacerà casa mia.”
“Sì, mi piacerà. Ne sono certa.”
Tra le sue braccia abbozzo il primo sorriso vero della mia vita, tutto quello che mi è successo al liceo e che per anni mi ha tormentato sembra volare via come polvere.
Ci stendiamo sul divano abbracciati a guardare un vecchio film, ma io non guado minimamente lo schermo, mi concentro sulla sensazione di felicità e di casa che provo tra le braccia di Jaime.
Finalmente anche io sono libera e felice.

 

Angolo di Layla

E così siamo alla fine, Jaime e Viviana si sono chiariti e tutto è finito per il meglio. Questo però è solo un arrivederci, da settimana prossima arrivo con il seguito e spero di trovarvi tutte lì. Alla prossima.

Ringrazio TheSkyUnderTheSea per la recensione, spero che questo capitolo ti piaccia e di vedere le tue recensioni al seguito.

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