Free at last di Layla (/viewuser.php?uid=34356)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1)Farewell my hell ***
Capitolo 2: *** 2) Truth is a terrible thing. ***
Capitolo 3: *** 3) In the morning ***
Capitolo 4: *** 4)Ain't it fun, now you are one of us, ain't it fun? ***
Capitolo 5: *** 5)The dark side of the turtle. ***
Capitolo 6: *** 6)The rockshow. ***
Capitolo 7: *** 7)The party scene. ***
Capitolo 8: *** 8) Boys are such a drag. ***
Capitolo 9: *** 9)Who doesn't love pizza? ***
Capitolo 10: *** 10)Breakdown ***
Capitolo 11: *** 11)So long goodbye (maybe) ***
Capitolo 12: *** 12) Two plastic hearts with nowhere to run (me and you Living under a paper moon) ***
Capitolo 13: *** 13) And do you ever feel like you're alone? ***
Capitolo 14: *** 14)Old friends and new friends (Do you wanna come to a date with me?) ***
Capitolo 15: *** 15)The Mexican girl in me ***
Capitolo 16: *** 16) Do you want me or do you want me dead? ***
Capitolo 17: *** 17) Kiss me again ***
Capitolo 18: *** 18) I Wanna Hold Your Hand So Tight, I'm Gonna Break My Wrist ***
Capitolo 19: *** 19) Heart's on fire tonight, feels my bones ignite, feels like war ***
Capitolo 20: *** 20) Break your little heart in two ***
Capitolo 21: *** 21) Problems! ***
Capitolo 22: *** 22)Sick of everyone ***
Capitolo 23: *** 23)Family portrait ***
Capitolo 24: *** 24) Don't say I'm better off dead, cause heaven's full and hell won't have me. ***
Capitolo 25: *** 25) You stay away from her, it's not her time! ***
Capitolo 26: *** 26) No death can touch the crooked young ***
Capitolo 27: *** 27)Feels like I’m waking from the dead and everyone’s been waiting on me ***
Capitolo 28: *** 28) All my sister's friends ***
Capitolo 29: *** 29) Love hurts, but sometimes is a good hurt and i feel like I'm alive. ***
Capitolo 30: *** 30) Shove ***
Capitolo 31: *** 31) I’m kind with you because I like you ***
Capitolo 32: *** 32) I don't wann be in love (but I already am) ***
Capitolo 33: *** 33) My favorite turtle ***
Capitolo 34: *** 34) The turtle and the hyena ***
Capitolo 35: *** 35) Roller coaster, favorite ride, let me kiss you one last time ***
Capitolo 36: *** 36) Second chances ***
Capitolo 37: *** 37) Sometimes you're the hammer, sometimes you're the nail ***
Capitolo 38: *** 38)Familia. ***
Capitolo 39: *** 39) Free at last. ***
Capitolo 1 *** 1)Farewell my hell ***
1)Farewell
my hell.
Sofia p.o.v.
Ho sempre vissuto come le persone
mi dicevano di vivere.
Non ho mai vissuto una vita che potesse definirsi mia,
mia madre ha sempre controllato tutto.
Sono una bella ragazza e, maledico Dio per questo, perché
è la mia maledizione personale. Mia madre voleva essere una
modella quando era
giovane, ma i suoi genitori non gliel’hanno permesso e
l’hanno costretta a
studiare, così quando sono nata io ha deciso che avrei
vissuto la vita che lei
non aveva potuto vivere.
Quando avevo quattro anni mi ha portato in un’agenzia per
modelle e così la mia carriera è cominciata con
qualche pubblicità per bambini.
Questo è durato fino a quando avevo quattordici anni,
sfortunatamente sono rimasta una ragazza carina – non come
alcuni bambini che
si imbruttiscono durante l’adolescenza –
così ha deciso che dovevo essere una
modella.
Mi chiamo Sofia Ortega, ma lei ha scelto un altro nome
per la mia carriera da modella: Michelle Blanchard.
E così tutto è cominciato: fare la modella,
servizi
fotografici, calendari.
Odio questo ambiente è pieno di persone strane e di
nemici. Le altre modelle ti odiano, gli stilisti ti vogliono sempre
più magra e
sempre più carina e lo stesso fanno i fotografi.
Questa è solo una parte dell’inferno.
L’altra è che non potevo mangiare quello che
volevo, solo
verdura, un po’ di carne a volte ed ero obbligata a sniffare
cocaina per non
avere fame.
Mia madre era d’accordo su tutto. Era orgogliosa della
mia carriera come se fosse la sua.
La terza parte dell’inferno è che a volte le
persone con
cui ho lavorato mi hanno fatto capire che dovevo succhiare qualche
cazzo o
qualche vagina per essere più famosa.
Fanculo!
Non l’ho mai fatto, ero una bambola nelle mani di mia
madre, ma non potevo permettere che mi facessero anche questo, ho una
mia
dignità anche io, porco Dio!
Ovviamente quando non facevo queste cose mia madre mi picchiava, ma non
era una
cosa molto importante per lei, come ha sempre detto: “ Un
po’ di make-up copre
tutto!”.
La odio per questo e perché ignora la mia sorellina
Viviana, che ha solo due anni meno di me. Così quando mi
guardavo allo
specchio la maggior
parte delle volte
vedevo con i capelli tinti di biondo, degli occhi azzurri assenti e un
corpo
scheletrico.
Non ero felice.
Ho iniziato a tagliarmi a diciott’anni, mia madre lo
sapeva, ma tutto quello che fatto è stato dire alla mia
truccatrice di coprire
le cicatrici.
Non le interessava e io camminavo sul filo del rasoio,
sempre più vicina all’autodistruggermi.
È successo a vent’anni, ho avuto un esaurimento
nervoso e
ho provato a uccidermi, ho fallito, ma dopo quella volta ho deciso di
essere un
pochino ribelle.
Mi sono iscritta a un college, ho frequentato i corsi
d’arte per poter diventare una musicista o almeno un tecnico
per chitarre. Ho
sempre amato la musica, ho imparato a suonare la chitarra quando ero al
liceo e
quella era l’unica cosa che mi tenesse viva insieme alle band.
I Blink-182, i Good Charlotte,i Simple Plan, i Rancid etc.. mi
hanno salvato la vita un sacco di volte.
Il liceo è stato un inferno per me: le cheerleader e le
puttane volevano essere mie amiche, ma io non le volevo
e i solitari, gli skater e i perdenti mi
rifiutavano.
Ora ho venticinque anni, ho la mia laurea in musica e
sono pronta a volare via: sono stanca d essere un uccellino in gabbia.
Così oggi ho impacchettato tutte le cose che mi
serviranno (niente più vestiti da zoccola, solo cose che ho
comprato io), ho
scritto un biglietto a mia madre e ho caricato tutto in macchina.
Ho acceso la macchina e ho iniziato la mia nuova vita.
Dopo alcune ore di guida sono stanca, in più il motore fa
strani rumori.
Dio, per favore, non dirmi che si sta per rompere perché
sono nel bel mezzo del deserto.
L’ultima cittadina è a molte miglia da qui, mi ci
sono
fermata solo per mettere della tintura azzurra sui miei capelli, farmi
un piercing
e per mangiare qualcosa.
Accosto ed esce del fumo dal cofano.
Cazzo, cazzo, cazzo!
Prendo rabbiosamente a calci una ruota. Sono nel bel
mezzo del deserto e nessuno mi potrà aiutare.
Cosa dovrei fare?
Il mio smartphone è morto qualche ora fa.
L’unica soluzione è provare a fare autostop,
così mi
metto in parte alla strada e alzo il pollice.
Nessuno si ferma. Sono fottuta, signori e signore!
Vedo un autobus e comincio a muovere freneticamente le braccia,
sperando con
tutta me stessa che si fermi.
È successo! Si è fermato!
La porta si apre e un ragazzo con dei capelli neri irti scende, non
posso credere di
essere così fortunata: è Jaime Preciado, uno dei
membri delle band a cui devo
la vita.
“Hai bisogno di una mano?”
“Sì, la mia macchina è morta, idem il
cellulare.”
Guarda il fumo e annuisce.
“Ti porteremo fino alla prossima cittadina, così
potrai
riparare la macchina.
RAGAZZI, VENITE QUI! ADESSO!”
Urla e gli altri tre fanno capolino: Tony Perry e i due
fratelli Fuentes.
“Cosa succede, Jaime?”
“Aiutatemi a caricare le cose di questa ragazza sul pullman,
le daremo un
passaggio fino alla prossima cittadina.”
Sospirano tutti e caricano la mia roba sul pullman, tranne la roba di
cui avrò
bisogno questa notte e la mia chitarra.
“Grazie, ragazzi. Sono Sofia Ortega e vi devo la vita
un’altra volta.”
“Fan?”
Chiede Vic.
“Fan.”
Saliamo tutti sul tourbus e ci sediamo su un divano.
“Sono Sofia Ortega, felice di conoscervi e grazie per
l’aiuto.”
“Jaime Preciado. È sempre un piacere aiutare una
ragazza carina.”
“Vic Fuentes, felice di conoscerti.”
“Mike Fuentes, tesoro.”
“Tony Perry.”
Sorrido.Penso che la mia vita cambierà presto.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** 2) Truth is a terrible thing. ***
2)
Truth is a terrible thing.
Sono seduta sul divano del pullman e non posso credere a
quanto sia fortunata.
I Pierce The Veil mi hanno offerto un passaggio fino alla
prossima cittadina perché la mia macchina è
andata a puttane, questo è un sogno
che si realizza!
Ho in mano una tazza e non riesco a spiccicare nemmeno
una parola, accidenti!
I ragazzi mi guardano tutti curiosi tranne Tony, che sta
giocando con il suo smartphone.
“Dai, dicci qualcosa di più su di te.”
Mi chiede educatamente Vic.
“Beh, non c’è molto da dire su di me. Ho
venticinque
anni, ho una
sorella più piccola che si
chiama Viviana e una laurea in musica.
So suonare la chitarra e posso essere un tecnico per
chitarre all'occorrenza.
Amo tutto ciò che è macabro, suonare la mia
chitarra,
disegnare, fotografare.
Uhm, e amo la musica, devo la vita ad alcune band e voi
siete una di quelle.”
Adesso mi guardano tutti, anche
Tony.
“Sei un tecnico per chitarre?”
Jaime mi guarda sorpreso.
“Beh, più o meno. Ho una laurea, ma nessuna
esperienza
lavorativa in questo campo. Me ne stavo andando per sempre da casa mia
quando
mi avete trovata e volevo un lavoro che fosse adatto alla mia
laurea.”
“Beh, il lavoro ti ha trovata.
Tony non ha più un tecnico, ha licenziato il suo una
settimana fa e ha bisogno di uno nuovo, vero Tony?”
“Sì, ho bisogno di un nuovo tecnico. Prima
però voglio sapere di più su di lei
e inoltre ho l’impressione di avere già visto la
sua faccia.”
Arrossisco e faccio del mio meglio per non piangere.
“Ehy, Sofia! Cosa succede?”
Jaime mi guarda preoccupato.
“Niente. Tony ha ragione, vi sto nascondendo qualcosa e
voi dovete sapere cosa.
È una cazzo di maledizione.”
Sospiro tristemente.
“Ok. Prima che tu inizi a parlare ci sono altre due
persone che devono essere informate.”
Questo è Vic, si intuisce che è il più
vecchio perché sa sempre cosa fare.
Si alza e torna indietro con due ragazze. La prima ha i
capelli bianchi neri, indossa un collare con le borchie e un vestito
nero.
È una vera goth e mi fa un po’ paura, ma sono
sicura che
alla fine sia una brava persona.
La seconda è una ragazza con lunghi capelli viola che
indossa una felpa nera.
“Ehy, ragazzi. Che succede?
Chi è lei?”
La prima ragazza lo chiede a Vic.
“Ehm, sono Sofia Ortega, piacere di conoscervi.
Forse sarò il nuovo tecnico di Tony, così siamo
tutti qui
per sentire la mia storia.”
“Oh, ok. Io sono Leah Lancaster, sono il medico della
band.”
“Sono Liz Marino, la ragazza che vende il
merchandising.”
“Piacere di conoscervi, ragazze.”
Sorrido.
“Iniziamo. Sofia Ortega è il vero nome di Michelle
Blanchard.”
Mi guardano tutti come se fossi un’aliena.
“Mia madre ha sempre voluto essere una modella,
così –
quando sono nata io – ha deciso che sarei stata una modella.
Dopo aver fatto
alcune pubblicità per bambini, ho iniziato la mia carriera
di modella con
questo stupido nome.
Non potevo mangiare niente: solo verdura e carne una
volta alla settimana. Ero obbligata a sniffare cocaina e mi
consigliavano di
succhiare cazzi o vagine per andare avanti con la mia carriera.
Non l’ho mai fatto così mia madre mi picchiava e
urlava
che ero un mostro.
A sedici anni ho avuto la mia prima overdose.
A diciotto ho iniziato a tagliarmi.
A vent’anni ho provato a uccidermi, ma questo non ha mai
fermato le ambizioni di mia madre.
Dopo il mio tentato suicidio ho deciso che avrei potuto
andare in un college e ho scelto un corso di musica.
Tre mesi fa mi sono laureata e adesso sono libera, come
ho detto prima, stavo scappando di casa.
Questa sono io.”
Mi fermo e guardo i miei Doc Martens, pensando che ho rovinato ancora
una volta
le cose. Nessuno vuole un’ex drogata con problemi alimentari
e con un tentativo
di suicidio alle spalle.
Inaspettatamente qualcuno mi abbraccia così forte che a
malapena riesco a respirare: è Jaime.
“Benvenuta nella famiglia dei Pierce The Veil, domani
riempiremo tutte le scartoffie.”
“Grazie, Jaime.
Ma gli altri?
Mi vogliono?”
Vic annuisce e mi abbraccia anche lui, Mike mi scompiglia i capelli, le
due
ragazze sorridono; l’unico ancora fermo immobile è
Tony.
“Ok, può essere il mio tecnico, ma il tecnico di
Vic deve
tenerla d’occhio all’inizio”
E poi se ne va dalla stanza.
Cosa ho fatto si sbagliato?
“Ho fatto qualcosa di sbagliato?”
Chiedo ai ragazzi che sono rimasti nella stanza.
“No, non preoccuparti. Tony è solo di malumore e
vuole
rimanere da solo.”
“Ok.”
Non sono sicura che sia la verità, ma chi se ne frega! Ho un
lavoro!
Yay!
Vic guarda il suo orologio.
“Ok, ragazzi. È arrivato il momento di andare a
letto.”
“Sì, mama Fuentes!”
Jaime lo prende in giro facendolo sbuffare.
“Ok, fate quel cazzo che vi pare. Io vado a letto.”
Lascia la stanza, Jaime ride e Mike va in cucina a prendere una
bottiglia di
whisky.
“No, ragazzi. Ho smesso con l’alcool e poi sono
stra
stanca perché ho guidato troppo.”
“Oh, pensavo ti piacesse l’alcool.”
“Ne ho bevuto troppo quando ero più
giovane.”
Dico semplicemente.
“Questa ragazza è intelligente, Mickey.
Vieni, seguirmi. Ti mostrerò dove dormirai.”
Seguo Leah e lei mi mostra il lettino dove dormirò.
“Wow, grazie! Adesso penso che mi farò una doccia
e poi
andrò a dormire.”
Lei sorride e mi saluta con la mano.
Come ho detto mi faccio una doccia e poi vado a letto.
Sono stanca e ho
mal di testa, ma c’è una
cosa che mi
tiene sveglia.
Perché Tony è così freddo con me?
Perché sembra che mi odi?
Ho fatto qualcosa di sbagliato?
Tony the Turtle è il mio membro preferito e mi odia.
Cazzo!
Dopo la parola che inizia per c finalmente mi addormento.
Angolo di Layla
Grazie a contagiuoscream
per la recensione, spero che questo ti piaccia.
Questa è Sofia.
Questa è Leah
Questa è Liz.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** 3) In the morning ***
3)
In the morning
La mattina dopo mi sveglio in un letto stretto, avvolta
in delle lenzuola che non sono quelle della mia camera.
Dove cazzo sono?
Vado un attimo in panico poi mi ricordo tutto: l’ho fatto
finalmente, sono andata via da casa mia!
La macchina si è rotta e
i Pierce The
Veil mi hanno trovato e forse mi daranno un lavoro.
Ora che sono dove sono e chi sono mi sento meglio.
Salto giù dal lettino, notando che il bagno è
già
occupato vado in cucina. Qui c’è solo Mike con la
testa tra le mani che si
lamenta.
“Bevuto troppo?”
“Ci puoi scommettere. Sono devastato. La mia testa mi fa
male come se si dovesse spaccare in mille pezzi.”
Appoggio una mano sulla sua spalla.
“Non preoccuparti, sono qui per aiutarti.”
Apro il frigo e comincio a tirare fuori delle cose, poi le mischio
tutte
insieme in una specie di milk-shake e lo do a lui.
"Quando avevo l’abitudine di andare alle feste mia
sorella ha inventato questa ricetta per aiutarmi con la sbornia del
giorno
dopo.”
Dico sorridendogli, lui lo beve ed esce dalla cucina.
“Vado a sdraiarmi sul divano, tra un ora ti
ucciderò o ti
ringrazierò.”
Rido.
“Mi ringrazierai, Mickey.”
Dopo di che prendo i miei cereali, una ciotola e un po’ di
latte e inizio a
mangiare, senza pensare a niente in particolare. Non sono una persona
mattiniera, così sono ancora assonnata.
Quando ho quasi finito di mangiare tutti i cereali Jaime
entra in cucina parlando al telefono mezzo in inglese e mezzo in
spagnolo, mia
madre si è sempre rifiutata di insegnarmi lo spagnolo e sono
più abituata
all’italiano perché la mia unica amica
è italiana.
In ogni caso non voglio ascoltare la sua conversazione, è
qualcosa di privato che riguarda solo lui.
A un certo punto chiude la chiamata e lancia il telefono
per la stanza con una bestemmia.
“Va tutto bene, Jaime?”
“No, estoy malo!”(*)
“No entiendo espanol, chico.”(**)
Lui mi guarda sorpreso.
“Ma sei messicana!”
“Lo so, ma mia madre non mi ha mai parlato in spagnolo e
non mi ha mai permesso di impararlo, mi sento senza radici.
In ogni caso, cosa succede?”
Lui sospira.
“Problemi con la mia ragazza, ti dirò di
più se mi farai
un sandwich.”
“Okay.”
Gli preparo un sandwich con il formaggio e prosciutto e glielo do.
“Bueno.”(***)
“Gracias?”(****)
Mangia il sandwich e sospira ancora.
“Non la capisco. Siamo insieme da sempre, dal liceo per
la precisione e ora vuole sposarmi. Non sono pronto, non penso sia
ancora il
momento giusto. Voglio dei bambini, ma per me ora la musica
è più importante e
sarei un pessimo padre per loro.
Lei ha urlato che è arrivato il momento di crescere e di
rendere la nostra relazione più stabile.
Alla fine le ho urlato di andare a fanculo, penso di aver
mandato la puttane le cose.”
“Le cose erano già andate a puttane. Sono andate a
puttane
nel momento in cui le hai detto che non la volevi sposare. Non sono
molto brava
nel dare consigli, ma chiamala e, beh, cerca di risolvere le cose anche
se
questo significa rompere con lei.”
“Penso che tu abbia ragione, grazie piccola blu.”
“Prego, Jaime. Ti devo molto.”
Lui sorride (amo le sue
fossette) e se
ne va.”
“Buongiorno, raggio di sole!”
La voce di Vic mi giunge inaspettata, la band mi ha detto
che ama dormire fino alla tarda mattina.
“Oh, buongiorno, Vic.”
“Vediamo cosa è successo. Mio fratello ha i
postumi di una sbornia e Jaime ha
litigato di nuovo con Jess.”
“Sì, più o meno.
Vuoi qualcosa per colazione?”
“No, non preoccuparti.
Non sono il tipo di ragazzo che chiede sandwich, Jaime lo
è.”
Lui ride e prende del caffè, io sorrido senza una ragione
particolare. Questo ragazzo mi mette di buon umore e non so
perché, penso che
potremmo essere amici.
Amici, tranne per Nene, non so cosa significa averne,
sono sempre stata una ragazza solitaria.
“Sofia?”
La voce gentile di Vic raggiunge la mia attenzione, io lo guardo
sorridendo.
“Sì?”
“Dov’eri?”
“Persa nei miei pensieri, scusa.
Mi stavi dicendo qualcosa di importante?”
“Certo, dopo colazione, dobbiamo compilare i moduli necessari
e così sarai
ufficialmente il tecnico di Tony.”
“Oh, meraviglioso!”
Lui sorride.
“Ti piace la musica, non è vero?”
“Non posso vivere senza musica. Se non faccio musica
impazzisco.”
“Vedo un tentativo di citare Tom DeLonge.”
Arrossisco.
“Beh, sì. Lo amo, è la
celebrità per cui ho una cotta.”
“È un ragazzo molto carino.
Andiamo, tempo di riempire i moduli, piccoletta.”
Vic si alza e lo seguo nella stanza relax, Mike sta
dormendo pacificamente su uno dei divani, così ci sediamo
sull’altro. Leggo e
firmo un sacco di documenti, quando firmo l’ultima cosa
sorrido come un’idiota:
questo è il primo lavoro che mi piace!
“Benvenuta nella famiglia dei Pierce The Veil, Sofia.
Adesso sei ufficialmente una di noi.”
“Sono così felice che potrei salire in cima al
pullman e urlarlo al mondo.”
Vic ride, svegliando Mike. Mike mi guarda e sorride.
“Grazie, chica.
Hai fatto una qualche magia con la tua pozione.”
“Te l’avevo detto che mi avresti
ringraziato.”
“Gracias, Sofia.”
Si addormenta di nuovo.
“Vic, posso chiederti una cosa?”
“Certo, vai!”
“Perché Tony mi odia?”
Vic rimane in silenzio.
Angolo di Layla
(*)No, sto male
(**)Non capisco l'italiano,
ragazzo.
(***)buono.
(****)grazie.
Ahn, premessa: non sono molto
ferrata con lo spagnolo. Ho fatto solo un mezzo corso sette anni fa e
se qualcuna è più ferrata di me in spagnolo non
esiti a correggermi.
Ringrazio contagiouscream
e Kellic_a_vita
per le recensioni.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** 4)Ain't it fun, now you are one of us, ain't it fun? ***
4)Ain't
it fun, now you are one of us, ain't it fun?
Sofia p.o.v.
So esattamente quando faccio una domanda scomoda. Di
solito la gente non risponde, mi guarda imbarazzata e non sa come
liberarsi di
me.
Questo è quello che sta succedendo con Vic.
Merda.
“Non imp…”
“È perché gli ricordi Erin, la sua ex
ragazza.”
“Ex?”
Gli rivolgo un’occhiata confusa.
“Sì, si sono lasciati la settimana scorsa. Tony ha
scoperto che lo tradiva con il suo tecnico, ecco perché
abbiamo di uno nuovo.
Ha dato di matto, l’ha lasciata e ha spaccato il naso del
ragazzo e l’ha licenziato.”
“Ho capito. Ma perché?
Erin è mora, io ho i capelli azzurri.”
“Perché tutte e due sembrate forti e fragili allo
stesso tempo e…”
“VIC!”
Salto, quest’urlo rabbioso mi ha spaventato. Tony
è
dietro di noi ed è chiaramente arrabbiato con me.
“Tu!”
Punta un dito verso di me.
“Tu sei solo il mio tecnico o, più probabilmente
una
puttana che si finge un tecnico, non hai bisogno di sapere niente della
mia
vita privata.
Devi solo controllare la mia roba, piantala di fare pettegolezzi
o ti licenzierò, ragazza.”
Vic sta per dire qualcosa, ma io non gliene lascio il tempo.
Annuisco.
“Sì, hai ragione. Scusa, non succederà
più.”
Lascio la stanza prima di iniziare a piangere, Vic sta rimproverando
Tony.
Dio, sono solo un casino e una combina guai, non mi
merito nulla!
Corro al mio bunk e tiro le tende, piango per un attimo e poi prendo la
mia
chitarra. Suonare la chitarra mi ha sempre aiutata ad attraversare i
miei
periodi di merda, così inizio a muovere le mie mani.
La melodia che ne esce è “Ain’t it
fun” dei Paramore.
“You're
not the big
fish in the pond no more
You are what they're feeding on
So what are you gonna do when the world don't orbit around you?
So what are you gonna do when the world don't orbit around you?
Ain't it fun living in the real world
Ain't it good being all alone”
Vado avanti fino alla fine della
canzone, poi sento
qualcuno che mi applaude, tiro la tende e vedo Leah che mi sorride.
“Sei una brava chitarrista e hai una bella voce. Dovresti
suonare “Hold on till may” con i ragazzi.”
“No, sono solo un tecnico.”
Rispondo piatta.
“Che ti succede, ragazza?
Mi sembri un po’sconvolta.”
Io non rispondo.
“Dai, Sofia! Sono qui per aiutarti.”
Sospiro.
“Niente, ho solo mandato le cose a puttane come al
solito.”
“Cosa è successo?”
“Ho chiesto a Vic perché Tony mi odia e lui mi
ha risposto dicendo che gli ricordo la sua ex ragazza. Gli
ho chiesto in
che cosa visto che io ed Erin non ci somigliamo per niente, poi Tony
è entrato
nella stanza e ha urlato che sono solo un tecnico. Non mi è
permesso di sapere
nulla su di loro e la prossima volta che verrò beccata a
farmi gli affari loro
mi licenzierà.”
Leah sospira.
“Che stronzo che è diventato.”
Le lancio un’occhiata confusa.
“Prima che si mollasse con Erin era un ragazzo carino e
premuroso.”
Io non dico nulla, mi sento triste e ho un immenso
bisogno di tagliarmi. Pensavo di essere uscita da questa merda, ma il
modo in
cui Tony ha urlato contro di me mi ha fatto venire in mente mia madre e
ora ho
solo bisogno di una lametta.
Anni buttati nel cesso, sono il solito disastro di
sempre. Non cambierò mai.
“Gli parlerò.”
Dice la goth.
“No, per favore. Ho paura che mi licenzierà
veramente e
io voglio questo lavoro.”
Lei annuisce.
“Hey, ragazze!”
“Uh, ciao, Liz!”
“Che succede, Sofia?
Sembri appena scesa da un altro pianeta.”
“Niente, cosa c’è?”
“Il pranzo è pronto, venite con me.”
Leah si muove, ma io continuo a rimanere nel mio bunk.
“Non ho fame, buon pranzo.”
Chiudo la tenda e guardo fuori dalla finestra:piove.
Persino il tempo è di merda oggi, perciò mi
avvolgo nelle
coperte e sento un po’ di musica. Non voglio vedere nessuno.
Non voglio fare
finta che tutto sia normale e che tutto sta andando bene,
perché non è così.
Ho sempre vissuto in un mondo di bugie e adesso ne ho abbastanza di
mentire
alle persone.
Fanculo,Tony!
Fanculo a me!
Fanculo a mia madre!
Fanculo alla mia vita!
Fanculo a tutto!
Dopo un po’ una mano si appoggia sulla mia spalla
facendomi sobbalzare, chi cazzo è?
Vedo Vic più spaventato di me, a causa della mia reazione.
“Oh, sei tu! Mi dispiace!”
“Non importa, ti ho portato del cibo.”
“Grazie, ma ho detto a Liz che non avevo fame.”
“E questa è una bugia. Non è che non
hai fame, è che non vuoi incontrare Tony.”
Mi sento scoperta così arrossisco.
“Beh, sì. Hai ragione.”
“Allora mangia, piccoletta, e poi parleremo.”
Inizio a mangiare un po’ di pasta: è deliziosa.
“Woah! Questa è la miglior pasta che io abbia mai
mangiato!”
“Abbiamo un cuoco italiano.”
Mi fa un sorrisetto.
“Voi siete fortunati!”
“Sì, davvero. Ma sono qui per un’altra
ragione: scusarmi per il comportamento
di Tony.
Mi gelo.
“Vic, non c’è bisogno di scusarsi. Ha
ragione, non ho
alcun diritto di disturbare la vostra privacy, sono solo un tecnico,
non
un’amica.”
“Ti sbagli. Sei mia amica e sei anche amica di Jaime, quindi
non sei
un’estranea. Tony ha detto delle cose sbagliate
perché era arrabbiato, ti
vogliamo tutti bene.”
“Vorrei che fosse vero.”
“Lo è, credimi, Sofia.”
“Ok.”
“Stiamo guardando Harry Potter, vuoi unirti a noi?”
Si alza dal mio bunk e mi tende una mano.
Penso che dovrei dare una seconda possibilità a questo
lavoro e limitarmi a stare lontana da Tony. Il problema è
che Tony mi piace e
anche tanto.
Sono il solito disastro.
Mi innamoro sempre di persone che non mi ricambiano.
Angolo
di Layla
Ringrazio Kellic_a_vita per la
recensione, per lo spagnolo... Beh, sarà solo Jaime a
parlarlo ogni tanto e ho pensato che fosse carina come cosa, almeno si
interrompeva l'inglese oroginale.
Perché tutta questa storia è stata tutta
scritta
e pubblicata e mi mancavano le care vecchie linge neolatine LOL. Se poi
parlino lo spagnolo davvero non lo so, secondo me in famiglia qualche
frase la dicono, come facciamo noi con i dialetti, ma è solo
un'opinione :)
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** 5)The dark side of the turtle. ***
5)The
dark side of the turtle.
Liz p.o.v.
C’è qualcosa che non va in Tony, è
così freddo con la
nuova arrivata e non ho idea del perché. È
carina, è attenta, non è la solita
stronza che ti aspetti di
trovare in una
ragazza con un passato da modella.
Abbiamo parlato un po’ ieri sera, lei è stata
timida ed
educata, magari avere una madre violenta non aiuta ad aprirsi agli
altri e poi
so che soffre di incubi. Quando dorme prega sua madre di non picchiarla.
Ieri pensavo che Tony fosse stato freddo con lei perché
non aveva dormito molto, ma stanotte ha dormito come un bambino e lo
stesso
ostenta una certa freddezza nei confronti di Sofia.
Ho sentito quello che le ha detto dopo che ha firmato il
contratto e quello non era il solito Tony, persino Vic l’ha
rimproverato.
Devo scoprire cosa c’è sotto, cosa sta succedendo,
ma
prima devo aiutare mio cugino a cucinare per la band: posso lavorare
qui solo
perché lui ha giurato a mio padre che mi avrebbe tenuta
d’occhio.
Così vado in cucina e comincio ad aiutarlo.
“Così c’è un nuovo membro in
famiglia, l’ho vista: è
carina.”
“Tutte le ragazze sono carine per te, Sean, e tu hai
già una ragazza. Questo è
solo un promemoria.”
“Sei così noiosa.”
“E allora perché continui a infastidirmi
chiedendomi di aiutarti?”
Lui non risponde e non mi parla più.
Bene.
Onestamente lui non mi piace, lo sopporto solo perché
è
un parente. La sua povera ragazza è un burattino nelle sue
mani e lui la
tradisce continuamente.
In ogni caso il pranzo è pronto, chiamo i ragazzi, ma
Sofia non viene. Si scusa dicendo che non ha fame.
Stronzate.
È spaventata a morte da Tony. Mangiamo tranquillamente,
parlando del nuovo
Warped Tour e delle
band che incontreremo ancora.
Sono tutti contenti di rivedere gli All Time Low, gli
Sleeping With Sirens e i Tonight Alive.
Dopo pranzo Leah lava i piatti e Vic va nella zona dei
bunk per parlare con Sofia.
“È una persona così melodrammatica.”
“No, non lo è, Tony tartaruga maligna che non sei
altro.”
Risponde Mike.
“È solo una ragazza molto carina nei modi di fare
e tu
sei uno stronzo a essere così maleducato con lei.”
Tony non risponde.
“Vediamo un film! Cosa potremmo vedere?”
Chiedo io.
“Harry Potter, il primo film!”
Urla Mike, Jaime e Tony annuiscono.
Lo sappiamo tutti che il nostro batterista così gangsta
in realtà è un tenerissimo e grandissimo fan di
Harry Potter.
Cerca il dvd e indossa la sua sciarpa di Grifondoro, poi
Sofia e Vic entrano nella stanza e Tony se ne va. Do
un’occhiata a Vic, lui
scuote la testa.
“Mike, non sapevo fossi un fan di Harry Potter! Sei
così
tenero con quella sciarpa!”
“Grazie, vieni qui, piccola blu.”
Sofia si siede tra lui e Jaime e sembra a posto, dunque è
arrivato il momento
di parlare con la tartaruga maligna.
Mi alzo e lo trovo
in cucina che beve della birra.
“Cosa sta succedendo, Tony?”
Lo conosco abbastanza da sapere che qualcosa lo rende ansioso, eravamo
compagni
di classe al liceo e sono stata la sua prima ragazza.
“Sto bevendo una birra. È vietato,
adessso?”
“Bel tentativo, ma non prendermi per il culo. Lo sai cosa
voglio veramente
dire.”
“Cosa?”
Dice piatto.
“La nuova ragazza. Perché sei così
freddo con lei?”
“Non sono freddo.”
“Sì, e io sono Lord Voldemort.”
Lui sbuffa.
“La tratto come il resto della crew.”
“Sei un bugiardo, Tony.
Lei è così carina con tutti, perché
sei così freddo?”
“Vuole solo scoparci, è una modella.
Tutte le modelle sono stronze e puttane.”
“Sì. E tu sei un qualche tipo di criminale, che si
droga, è sempre ubriaco e
picchia la sua ragazza.”
Lui mi guarda confuso.
“Hai usato uno stereotipo e io ho fatto lo stesso.”
Lo guardo attentamente e – all’ improvviso
– capisco tutto.
“Ti piace, coglione!”
Lui arrossisce.
“Ma che cazzo stai dicendo?
Io bevo la birra e tu diventi ubriaca?”
Io rido.
“Non sono ubriaca, tartaruga maligna. Ho solo scoperto la
verità.
Ti piace, ma perché la cacci via?”
“Non mi piace.”
“Tony, sei rosso.”
Lui sospira.
“Ok, mi piace, ma non voglio diventare suo amico
perché
non voglio essere tradito ancora. Non sono pronto per una nuova storia
e non ho
bisogno di una nuova amica.”
“Ma che cazzo, Tony!
Stai dicendo un sacco di stronzate! Pensavo fossi diverso
dagli altri ragazzi e che non fossi una testa di cazzo, ma mi sbagliavo: lo sei.
Rimpiangerai questi comportamenti, credimi!”
“No, è come Erin.Così
dolce e comprensiva, ma anche pronta a scoparsi ogni ragazzo presente
in una
stanza.”
“No, ti sbagli. Lei non è come Erin. PER NIENTE.
È solo una ragazza dolce e spaventata.”
“Liz, fermati! Non cambierò idea!”
“Ti farò cambiare idea, Tony, prima che tu faccia
qualcosa di davvero stupido.”
Prendo la sua birra – lui bestemmia – e raggiungo
gli altri. Mi siedo vicino a
Vic.
“Dunque?”
“Codice rosso, amico. La ama, ma non vuole
ammetterlo.”
Vic sospira guardando Mike, Sofia e Jaime.
“Vedo dei casini enormi avvicinarsi.”
Sì, li vedo anche io.
Angolo di Layla
Lo so che siete tutte impegnate
con la scuola e vi capisco, ma, vi prego, lasciate una piccola
recensione.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** 6)The rockshow. ***
6)The
rockshow.
Sofia p.o.v.
Il giorno dopo arriviamo al posto del concerto. Sono
ufficialmente al Warped Tour e sono super eccitata, ho sempre
desiderato
venirci, ma mia madre non me l’ha mai permesso.
Secondo lei era uno spreco di tempo e di soldi e ora sono
qui pronta per vedere bands meravigliose e divertirmi.
Alla parola “Divertirmi” il mio cervello smette di
essere
felice, non sono qui per assistere ai concerti, ma per lavorare e se
farò
qualcosa di sbagliato Tony mi licenzierà.
Non so cosa gli ho fatto, ma è ancora freddo con me
quando gli altri sono carini con me – tanto che abbiamo
già fatto amicizia –
anche Liz e Leah sono fantastiche.
“Siamo arrivati.
È arrivato il momento di scendere dal pullman.”
Vic arriva al mio bunk e mi dice che siamo al Warped Tour.
“Oh, ok. Grazie.
Devo incontrare il tuo tecnico, come farò a
riconoscerlo?”
Vic ridacchia.
“Non preoccuparti, è già fuori dal
pullman che ti
aspetta.”
“Ok.”
Lascio il mio bunk e prima di scendere mi do una controllatina allo
specchio. I
miei capelli azzurri sono raccolti in una coda di cavallo, indosso una
maglia
nera, larga e con alcuni tagli, un paio di short di jeans strappati e i
miei
Doc Martens.
Sono a posto.
Scendo dal pullman e vedo un ragazzo alto con dei capelli
spettinati, una maglietta dei Misfits, un paio di pantaloni verde
militare e
degli anfibi.
Sta fumando una sigaretta con uno sguardo assente, ma
quando mi vede sorride e diventa carinissimo.
“Tu devi essere il tecnico di Vic.
Ciao, il mio nome è Sofia, il tecnico di Tony.”
“Esatto, io sono Engel. Sono qui per aiutarti e controllare
il tuo lavoro.”
Guardo le sue mani: c’è un anello
sull’anulare destro.
“Sì, sono già sposato, ragazza.
Mi dispiace.”
Io arrossisco.
“Beh, tua moglie è fortunata.”
Camminiamo verso il palco parlando di chitarre e della
nostra vita in generale. Lui è tedesco, i suoi genitori si
sono trasferiti qui
quando aveva dieci anni e non erano dei buoni genitori.
Lo picchiavano ed erano violenti, è stato buttato fuori
di casa quando aveva solo quindici anni e ha vissuto per strada per un
paio di
anni. Fumava marijuana, beveva ed era sempre ubriaco, ha persino
provato
l’eroina. Poi ha incontrato sua moglie, che aveva una storia
simile alla sua, e
si sono trasferiti in un appartamento. Hanno finito il liceo e
frequentato il
college e finalmente hanno preso la loro laurea in musica.
“Ed eccomi qui. Lavoro con mia moglie, sobrio. A volte
è
difficile, perché sento ancora il bisogno di farmi, ma mia
moglie e tutta la
crew mi aiutano a farci i conti.”
Io annuisco. Se lui ce l’ha fatta posso farcela anche io.
Sul palco incontro sua moglie Maria, che è il tecnico di
Jaime. Ha lunghi capelli neri e gli occhi azzurri, indossa un paio di
shorts e
una canottiera rossa. Il tecnico di Mike, invece, si chiama Nicholas ed
è un
ragazzo alto con lunghi capelli castani che indossa una t-shirt della
Key
Street è un paio di jeans strappati sul ginocchio.
Ci presentiamo e iniziamo a lavorare.
Quando finiamo i ragazzi prendono i loro strumenti e noi
seguiamo lo show in un angolo vicino al palco, in caso abbiano bisogno
di
aiuto.
“Engel, ho fatto un buon lavoro?”
“Sì, capelli azzurri. Sei probabilmente persino
migliore del tecnico
precedente, giusto Maria?”
“Sì, tesoro. I ragazzi sono forti
stasera.”
“Come sempre.”
Sorride Engel. Potrei innamorarmi del suo sorriso se lui fosse single e
se non
mi piacesse così tanto Tony. Lo show va avanti fino alla
fine quando i
coriandoli cadono sulla folla urlante.
Dopodiché mettiamo via gli strumenti nel modo giusto e
sistemiamo quello che c’è bisogno di sistemare,
poi Maria ed Engel mi salutano:
se ne vanno a dormire.
Nick invece mi segue mentre vado verso i camerini dei
ragazzi, busso alla porta e prima che possa capire chi mi abbia aperto
qualcuno
mi intrappola in un abbraccio da orso.
Jaime.
“Jaime, ti voglio bene, ma mi stai uccidendo.”
“Ha ragione, lasciala respirare, poverina.”
Entriamo nella stanza, io arrossisco violentemente e
faccio un passo indietro: Tony indossa solo una salvietta intorno alla
vita,
probabilmente è l’ultimo che ha fatto la doccia.
“Oh, piccola blue! Sei timida?”
“Sì.”
Arrossisco un altro po’, Jaime mi abbraccia ancora e lo
stesso fanno i fratelli
Fuentes, Tony sbuffa e scuote la testa.
Dopo che Tony si è vestito chiedo loro cosa vogliano
fare.
“Non è ovvio? Andremo al party sul pullman degli
All Time
Low.”
Mi risponde Jaime con un sorriso che va dall’orecchio
all’altro e mostrando le
sue fossette.
“Ah, già. Me ne ero dimenticata.”
“Questa volta non puoi dire di no.”
Mike e Jaime mi afferrano per le braccia e mi sollevano.
“Ehi! Non è giusto, so camminare da
sola!”
“Certo, ti conosciamo. Correresti al pullman e non
verresti mai con noi.”
Sospiro.
Ho qualche possibilità di dire di no?”
No.
Così arriviamo al bus degli All Time Low, si possono
sentire la musica e le risate sin da fuori, Vic bussa alla porta e un
sorridente Alex fa la sua comparsa.
“Ah! I miei messicani preferiti! Entrate!
Chi è la ragazza con i capelli azzurri?
Vic, hai finalmente trovato la ragazza
giusta per te?”
“Sono solo il tecnico di Tony.”
“Bene, così posso flirtare con te.”
Rido a disagio ed entriamo nel pullman. Ci sono persone
che bevono, si baciano, guardano qualcosa in tv. Jaime e Mike
finalmente mi
lasciano andare così posso ambientarmi.
Bevo un po’ e poi guardo la tv.
“Ehi, que tal, Sofia?”
“Sto guardando la tv, Jaime.”
Perché mi sta parlando in spagnolo? Lo sa che non lo capisco.
“Non va bene, chica. Devi bere un po’ di
più.”
“Jaime, non ne ho voglia.”
Mi mette un drink in mano.
“Bevi!”
Alzo gli occhi e bevo, non è poi così schifoso.
Forse posso sentirmi parte di questa festa.
Angolo di Layla
Ringrazio M_idiot, Carlaphernelia
e saltmaria
per le recensioni. Grazie mille davvero, spero vi piaccia.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** 7)The party scene. ***
7)The
party scene.
Sofia p.o.v.
Sono a una festa, una di quelle a
cui ero abituata ad
andare e che adesso odio.
I ragazzi non mi hanno lasciato scelta, mi hanno portato
qui e mi hanno della roba da bere.
Non sono ubriaca, sto solo provando a godermi la festa.
Jack è completamente andato, sta ballando sul tavolo intorno
a un palo da
spogliarellista immaginario, Alex gli sta tirando dei pop-corn.
Ho perso Mike, ma giurerei che è da qualche parte a
fumare con Tony.
Jaime invece sta correndo verso di me con Vic: brutto
segno.
“Ciao, ragazzi?”
“Balla con noi!”
Urla Jaime e mi trascina in una stupida danza con lui e
Vic, immagino che saremo divertenti: due messicani ubriachi e una terza
sobria
e a disagio.
Alla fine della danza torno al divano, ma dopo un momento
Muke si fa vivo con un sorriso in faccia.
“Vieni con me!”
Io lo seguo e ci ritroviamo sul balcone del pullman.
“Vuoi fumare un po’ di erba?”
“Sì, ma non troppa.”
Mi siedo con lui che tira fuori una canna, l’accende e
dà il primo tiro: sembra
così rilassato!
Mi passa la canna, fumo anche io ed è come incontrare un
vecchio amico dimenticato.
“Uhm, è buona, amico!”
“Scelgo solo il meglio per me, capelli azzurri.”
Gli ripasso la canna.
Dopo averla finita mi sento rilassata, ma conscia che la
festa è al suo apice, il che significa solo una cosa:
obbligo o verità.
Odio questo gioco così me ne scappo via dal pullman senza
che nessuno se ne accorga. Odio giocarci perché finisce
sempre allo stesso
modo: qualche ragazzo vuole che due ragazze si bacino e questo
è disgustoso per
me.
Ok, sono fuori dal pullman degli All Time Low, ma dove è
il mio?
Mi guardo attorno e tutto mi è sconosciuto, non riesco a
trovare la mia strada.
“Ehy, chi sei?"
Una voce femminile forte mi fa voltare: una ragazza con
dei lunghi capelli rossi sta correndo verso di me. Quando siamo una di
fronte
all’altra noto gli occhi verdi, i due snake bites sul labro
inferiore, il
septum e un piercing sulla guancia. Non ho idea di chi sia.
“Chi sei?”
Mi chiede di nuovo.
“Sono Sofia Ortega; il nuovo tecnico di Tony Perry.
Qui c’è il mio pass.”
Glielo mostro e lei sorride istantaneamente.
“Scusami. Sono Mary Cherry Giordano, la merch girl degli
All Time Low, e pensavo fossi una delle loro fan pazze, così
ti ho urlato
contro.”
“Non c’è problema, ma ho bisogno di
aiuto.”
“Dimmi.”
“Dov’è il pullman dei Pierec the Veil?
Non riesco a trovarlo.”
Lei sorride ancora.
“Non ti preoccupare, ti accompagno io. È come
chiedere
scusa, no?”
“Sì, lo è. Grazie, l’erba che
ho fumato con Mike era abbastanza forte.”
Lei ride.
“Mike ha sempre dell’erba forte, è
così diverso da Vic.”
“Hai ragione.”
Ridiamo insieme, penso che conosca Mike e i ragazzi più di
me.
“Ecco il tuo pullman.
Buonanotte, devo tornare a controllare se qualche fan
pazza fa casino intorno al mio bus.”
“Ok, posso chiederti una cosa?”
“Spara.”
“Ti piace qualcuno della band?”
Lei arrossisce e non parla per un po’. Magari non avrei
dovuto chiederglielo, è troppo personale, ma sono curiosa,
la reazione che ha
avuto con me non è stata normale.
“Jack.”
Sussurra alla fine.
“Mi piace Jack Barakat e sono gelosa di tutte le sue
puttane.”
“Grazie per la risposta.”
"Prego, adesso devo andare.”
Lei se ne va e io mi faccio una doccia e poi salto nel mio lettino con
addosso
il mio pigiama, abbastanza stanca da poter dormire. Durante la notte
sento la
porta del pullman aprirsi tre volte, i ragazzi stanno tornando
indietro, e tra
la seconda e la terza volta sento qualcuno cha mi abbraccia.
Vedo una mano sulla mia pancia e c’è teschio sopra
e la
parola “star”, e così è Tony
che mi sta abbracciando! Ne sono felice, è la
prima notte in cui non ho nessun incubo, ma perché lo ha
fatto?
Mi odia, non mi ha mai trattato in maniera giusta, è
sempre stato freddo, perché dormire con me?
Non lo so e non voglio svegliarlo, così mi addormento di
nuovo.
La mattina dopo non c’è traccia di Tony, tranne
per un
leggero calore dove ha dormito, mi sveglio e trovo tre dei Pierce The
Veil in
cucina, sono tutti devastati, mugugnano e chiedono pillole per il mal
di testa.
“Buongiorno, ragazzi!”
“Buongiorno, raggio di sole! Mi sento una merda.”
Questo è Vic.
“Ciao, fatina. La mia testa si romperà
presto.”
Questo è Jaime.
“Ciao, non mi sento bene.”
Tony.
“Dov’è Mike?”
Alzano tutti le spalle.
“Forse è ancora sul tour bus degli All Time Low,
era
coooosì ubriaco!”
Dopo alcuni minuti un gentile bussare alla porta del bus
ci chiarisce cosa sia successo, Cherry e Alex stanno tenendo in piedi
un Mike
completamente fatto.
“Ehi, ragazzi! Vi abbiamo portato qualcuno di
speciale.”
Urla Alex.
“Ehi, fatina! Fai ancora un po’ della tua magia, ne
ho
bisogno!”
Biascica Mike, io sospiro.
“Sì, ma non ubriacarti più
così tanto ancora, per
favore!”
Vic e Jaime lo prendono e lo fanno stendere sul divano,
mentre io faccio la mia cosiddetta magia.
Finita, la do a Jaime, nel frattempo Vic sta ridendo in
un angolo, come se in tutto questo ci fosse una battuta che capisse
solo lui.
“Che succede, Vic?”
“Sai quello che Alex ha urlato?”
“Sì.”
“È la stessa cosa che mia madre mi ha detto quando
è tornata dall’ospedale
con il mio fratellino.”
Rido anche io.
Angolo di Layla.
Ringrazio Carlaphernelia
e _rageandlove_
per le recensioni. Spero vi piaccia.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** 8) Boys are such a drag. ***
8) Boys
are such a drag.
Sofia p.o.v.
È un pomeriggio pigro.
I ragazzi, dopo aver mangiato come degli animali, sono
andati a dormire perché la
i loro
postumi della sbornia non passano. Persino Liz e Leah sono assonnate
perché
sono state in piedi tutta la notte in caso ci fosse bisogno del loro
aiuto.
Sono l’unica sveglia, ad eccezione di Tony, ma sta
guardando Star Wars e per lui sono come invisibile.
Il suo sguardo è incollato alla tv e il mio è
perso in un
milione di domande e la più importante è:
perché ha dormito con me?
È chiaro che io non gli piaccio, ma perché
dormire con
una persona che non sopporti?
Non ha senso e ho paura di chiedergli spiegazioni, non
voglio essere licenziata visto che amo questo lavoro.
Ci sono un sacco di “boh” nella mia testa e solo
una cosa
certa: sono innamorata di Tony.
Gioco ad “Angry birds” per un po’, ma poi
mi stanco di
essere ignorata così metto il telefono in tasca e prendo la
mia chitarra.
Scendo dal pullman e cerco un posto per suonare in pace.
Dopo aver camminato per un po’ trovo un campo deserto e
mi siedo. Inizio a suonare la chitarra con la prima canzone che mi
viene in
mente.
“You
don't want me, no
You don't need me
Like I want you, oh
Like I need you
And I want you in my life
And I need you in my life
You can't see me, no
Like I see you
I can't have you, no
Like you have me
And I want you in my life
And I need you in my life
You can't feel me, no
Like I feel you
I can't steal you, no
Like you stole me
And I want you in my life
And I need you in my life”(*)
Dopo che ho finito qualcuno batte
le mani: è una ragazza
con dei corti capelli gialli e arancio.
Hayley Williams.
“Sei Hayley Williams?”
Le chiedo come un’idiota.
“Sì, sono io.”
Ride lei.
“Come ti chiami?”
“Sofia Ortega.”
“Sei in qualche band? Suoni la chitarra e canti abbastanza
bene.”
“No, sono solo il nuovo tecnico di Tony Perry.”
“Capito.”
Rimaniamo in silenzio per un attimo.
“Posso chiederti una cosa?”
“Certo.”
“Questa canzone… è per
qualcuno?”
Arrossisco e lascio che i miei capelli azzurri mi coprano la faccia.
“Sì, lo è.”
“Chi?”
Sospiro.
“Tony. Sono invisibile per lui, ma a me piace così
tanto.
Sto impazzendo.
Sul serio.
Non so cosa gli ho fatto, ma lui è sempre freddo con me
quando il resto della band mi tratta in modo carino. Mi sento un mostro
quando
sono vicina a lui.
Non so cosa fare. Ho paura di chiedergli spiegazioni
perché lui ha detto che non sono autorizzata a sapere niente
della loro vita
privata e se ci proverò lui mi licenzierà.
E stanotte ha dormito con me.”
Hayley mi lancia un’occhiata confusa e io arrossisco ancora
di più.
“Non abbiamo fatto sesso. Voglio dire nel bel mezzo della
notte, quando è tornato dal party degli All Time Low, è venuto nel
mio bunk invece che nel suo. Mi
ha abbracciato e ha
dormito fino a poco
prima che mi svegliassi io.”
“Wow! Questo lascia un po’ confusi.”
“Già, ci puoi scommettere. Prima che venissi qui
eravamo gli unici due svegli
sul pullman e mi ha completamente ignorato, guardava Star Wars e non mi
ha
degnata nemmeno di un’occhiata.”
“L’amore è una merda.”
Dice amaramente, io la guardo. Non sembra felice, le si
legge in faccia che
qualcosa non va,
qualcosa la sta consumando.
“Va tutto bene?”
Le chiedo.
“No, non va bene niente.
La mia vita è un casino e io sono l’unica
responsabile
per tutto questo.
Chad mi ha chiesto di sposarlo e io ho rifiutato, così
abbiamo rotto. Non mi manca e c’è una ragione se
gli ho detto di no: amo un
altro ragazzo.”
“Chi?”
Lei sospira.
“Taylor. Ma lui mi tratta come se fossi la sua migliore
amica e non so cosa fare. Dirgli tutto con il rischio di perderlo o
chiudere la
mia cazzo di bocca e soffrire in silenzio.”
“Non sono molto brava con i consigli, ma glielo dovresti dire. Sei pallida e sembri
malata, Hayley.”
“Anche tu.”
“Almeno Taylor non può licenziarti.”
Provo a farla sorridere e in effetti un pallido sorriso si fa largo
sul suo volto.
“Beh, questo è sicuro.”
Ride.
“Vuoi bere un the e lamentarti dei ragazzi con me?”
“Uh, sì.
Mi sembra incredibile prendere un the con una persona a
cui devo la vita.”
“Sono onorata di prendere un the con te. Andiamo.”
La seguo e mi porta in uno starbucks vicino al concerto, ordiniamo due
the
e parliamo delle
nostre vite. Mi
racconta dei suoi numerosi Warped Tour, di quello che succede quando la
tua
band diventa famosa, della perdita di Josh e Zac Farro.
Io le dico del mio passato da modella, dei miei problemi
con il cibo, dei problemi con mia madre e di come mi abbia obbligato ad
assumere cocaina, di come mi picchiasse, del mio autolesionismo e dei
miei
tentativi di suicidio.
“Tua madre è una vera stronza.”
“Sì, lo è. Ma sono qui, libera.
Cosa mi dici della tua cotta per Taylor?
Quando è iniziata?”
“L’anno scorso, stavamo scrivendo della musica: io
cantavo e lui suonava la chitarra come al solito.
Stavamo scrivendo una canzone che doveva essere su me
e Chad, “Still into you.”, la conosci?”
Annuisco.
"Mentre stavamo provando a comporla ho capito una cosa:
quella canzone non era stata scritta per Chad, ma per Taylor. Era su
come
desideravo fosse la nostra relazione.
Ci è voluto un po’ per accettare che io fossi di
nuovo
innamorata del mio migliore amico, ma alla fine è arrivato
il giorno in cui ho
dovuto farlo.
Ero e sono innamorata di Taylor e lui non sa niente, lo
sa solo Jeremy.
A volte Taylor è così ingenuo, ma lo amo lo
stesso.
A volte vorrei baciarlo e dirgli tutto, altre volte penso
che rovinerei solo un’amicizia.
E tu?”
Io sospiro.
“Ero una fan della band prima di incontrarli, il mio
preferito era Tony. Ma era una cosa infantile, pensavo che non li avrei
mai
incontrati.
Quando mi hanno
trovato nel bel mezzo del deserto ho scoperto che tre di loro volevano
aiutarmi
e Tony invece voleva solo liberarsi di me.
Avrei dovuto odiarlo, invece mi sono innamorata di lui.
Vedevo della tristezza nei suoi occhi e volevo solo abbracciarlo e
dirgli che
tutto sarebbe andato bene, ma lui non mi sopporta.”
Il mio telefono inizia a suonare.
“Pronto?”
“Sofia, dove diavolo sei?
Non sei mai qui quando abbiamo bisogno di te, muovi il
culo e torna al tour bus se vuoi lavorare ancora per me.”
Chiude la chiamata.
“Scusa, devo andare. Tony mi ha chiamato.”
“Non ti preoccupare, ci si vede in giro.”
“Sì.”
Corro via tentando di non piangere.
Perché è sempre così duro con me?
Angolo di Layla
(*) "You" The Pretty Reckless
Ringrazio _rageandlove_
e Carlaphernelia per
le recensioni, spero che questo capitolo vi piaccia ^_^
Questa è Mary Cherry, mi sono dimenticata di metterla nello scorso capitolo.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** 9)Who doesn't love pizza? ***
9)Who
doesn't love pizza?
Sofia p.o.v.
Quando Tony chiama io corro.
Entro nel pullman preoccupata che ci sia qualche problema
con la sua chitarra e invece trovo un Jaime sorridente che mi dice che
il
pranzo è pronto.
“È solo questo?”
“Perché?”
"Uh, niente.”
“Tony ti ha detto qualcosa di diverso?”
“Ehm…”
Io non rispondo, non ho idea di cosa fare quando spuntano
Mike e Leah.
“Cosa succede?”
Ci chiede Mike.
“Voglio solo sapere cosa le ha detto Tony, ma lei rimane
zitta.”
“Ha detto: “Sofia, dove diavolo sei?
Non sei mai qui quando abbiamo bisogno di te, muovi il
culo e torna al tour bus se vuoi lavorare ancora per me. “
Dice piatta Leah.
“TONY!”
Urla Mike, Tony fa pigramente la sua comparsa.
“Che succede, fratello?”
“Non osare mai più fare lo stronzo con Sofia, se
verrò a sapere che è successo
ancora ti darò un pugno in faccia.”
Tony sorride.
“È la tua puttana, adesso?”
Mike digrigna i denti.
“No. È solo una mia amica e non sei autorizzato a
trattare i miei amici in questo modo.”
Tony sbuffa e se ne va in cucina.
“Che cazzo è successo a quel ragazzo?
Da quando Erin l’ha lasciato è diventato un tale
stronzo!
Forza, Sofia! Andiamo a mangiare.”
Io scuoto la testa.
“Non ho più fame, penso che andrò nel
mio bunk.
Buon pranzo.”
Mi butto sul mio bunk e inizio a piangere, dopo un po’ mi
sento assonnata e con la voglia di tagliarmi di nuovo. Sono stanca di
questi
pensieri, sono stanca di subire del bullismo da uno dei miei eroi; mi
piace
questo lavoro, ma lo mollerò presto se le cose non
cambieranno.
“Sofia?”
“Vic?”
“Sì, sono io. Lasciami entrare.”
Apro la tenda e lui si siede sul mio letto.
“Se vuoi mangiare c’è della pizza nel
frigo.”
“Ho detto agli altri che non sono affamata.”
Lui sospira.
“Sofia, so che eri anoressica, non lasciare che questo
accada di nuovo.
Non voglio che succeda. Per favore, mangia qualcosa più
tardi.”
“Le cose non stanno funzionando, Vic. Forse sarebbe
meglio se mollassi.”
“No, non vogliamo che tu te ne vada, ti vogliamo tutti
bene.”
“Non voglio che tu litighi con Tony per me.”
Vic rimane in silenzio.
“Mangia quella pizza, per favore.”
Si alza in piedi.
“Vic, se un po’ di make-up può coprire
tutte le cicatrici
e i lividi, quale make-up può coprire le cicatrici e i
lividi dell’anima?”
“Penso che tu conosca già la risposta, piccola
blu.”
“Sì, l’amore, blablabla…
Sarò per sempre rotta.”
Torna indietro e prende una delle mie mani.
“No. Devi permetterci di volerti bene e non sentirti in
colpa o non abbastanza per questi sentimenti.”
“E Tony?”
“Andrà tutto bene.”
Anche se sono triste e vorrei solo sparire, sorrido.
“Vic, ti voglio bene. Sei un grande amico.”
Lui mi scompiglia i capelli.
“Anche tu e non dimenticare che sei una persona
fantastica.”
Sorrido, non so se sia vero, ma mi sento un pochino meglio.
Il tempo passa.
Sento i ragazzi, Leah e Liz parlare e ridere, magari
stanno guardando un film in tv. Posso aggiungermi a loro quando voglio,
ma non
mi sento ancora bene.
Il modo in cui mi tratta Tony mi ferisce in profondità,
è
come tornare alla mia vecchia vita in cui mia madre mi urlava sempre
che ero un
mucchio di inutile spazzatura.
Mi manca mia sorella Viviana, ho bisogno di qualcuno del
mio passato che mi dica che va tutto bene e che sono degna di vivere.
Sì, Vic me l’ha detto, ma c’è
una parte di me che non gli
crede. Sussurra che me l’ha detto
solo
perché prova pietà nei miei confronti, la piccola
blu con le cicatrici sui
polsi e un sacco di problemi.
A mezzanotte Liz e Leah vanno a letto, io faccio finta di
dormire, non ho voglia di parlare con loro.
All’una qualcuno bussa al mio bunk: è Jaime.
“Ehy, sei insonne?”
“No, voglio solo che tu mangi quella pizza.”
Io sospiro.
“Non ho fame.”
“Tony sta dormendo, non avere paura di lui.”
“Ok.”
Andiamo in cucina e mette la pizza nel microonde e quando è
pronta me la dà. Io
mangio e lui sorride soddisfatto.
“Adesso possiamo andare a letto.”
“Possiamo?”
“Se vuoi ti posso coccolare un po’, sembri averne
bisogno e io mi sento solo.
Niente sesso.”
“Tony dirà che sono la tua puttana,
Jaime.”
“Gli darò un pugno in faccia.”
“Non voglio che voi litighiate per me.”
Lui sorride.
“Ok, gli parlerò e lui non ti chiamerà
puttana. Va bene
adesso?”
“Perché lo fai?
Perché ti senti dispiaciuto per la povera ragazza senza
famiglia e con un sacco di problemi o perché tieni a
me?”
“Perché tengo a te, Sofia. Sei una persona molto
carina e
voglio che tu stia bene, che tu sia felice.
Abbi fiducia in me, per favore.
Non te ne pentirai.”
Rimango in silenzio per un po’, pensando alle parole di Vic e
Jaime e poi
sorrido.
“Ok.”
“Sei bella quando sorridi, fallo più
spesso.”
Tira la tenda del suo bunk e salta dentro, lo raggiungo e lui mi lascia
riposare sul suo petto.
“Jaime?”
“Si?”
“Gracias, yo te quiero mucho, amigo.”
Lui sorride.
“Grazie per lo spagnolo, piccola blu.
Buonanotte.”
“ ‘notte.”
Mi
addormento sorridendo.
Angolo
di Layla
Ringrazio
whatshername_iero
per la recensione, spero che questo capitolo ti piaccia.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** 10)Breakdown ***
10)Breakdown
Cherry p.o.v.
I pomeriggi dopo i party sono sempre pigri.
Ho speso l’intera mattinata a pulire il pullman dalla
merda che i ragazzi si sono lasciati indietro, più che la
loro merchgirl mi
sento più Cenerentola che sta facendo i mestieri.
Si sono alzati tutti a mezzogiorno, mangiato una pizza e
preso qualcosa per il loro mal di testa e poi sono tutti tornati a
letto.
Adesso sto guardando “The nightmare before
Christamas”
da sola, godendomi il silenzio del pullman.
Dopo un po’ sento un rumore di passi e Jack fa la sua
comparsa assonnato.
“Ciao. Ti dà fastidio se guardo il film con
te?”
“No, vieni qui.”
Jack si sdraia sul divano con la testa appoggiata a me.
“Mi puoi coccolare?”
“Non hai le tue puttane per questo?”
“Le puttane mi servono per scopare, coccolarmi è
una cosa che puoi fare solo
tu.”
Io sospiro e inizio ad accarezzargli i capelli, lui grugnisce
soddisfatto.
Non capirò mai questo ragazzo anche se lo conosco da
tanto tempo e lo amo disperatamente. Ha un sacco di groupies o puttane
e vuole
sempre me per coccolarlo.
“Oh, mio Dio. Questo è il paradiso.”
Sussurra.
“Non durerà per sempre, mi sento usata. Noleggia
una
zoccola per questo lavoro.”
“No, non sarebbe lo stesso.”
“Perché?
Abbiamo entrambe le mani ed entrambe possiamo
accarezzarti.”
“Non voglio fargli pensare che mi importi di loro o che
voglio una storia.”
Scuoto la testa. Non va bene prendere per il culo una troia, ma
è ok prendere
per il culo me.
Ogni volta che viene e chiede di essere coccolato mi
sento importante, sento come se volesse avere una storia con me o che
provi un
qualche tipo di sentimento verso di me, ma è tutto falso.
Jack non mi ama come lo amo io, per lui – forse –
sono
un’amica.
Odio questa situazione e odio me stessa perché non sono
forte abbastanza forte da dirgli di no, ha vinto anche questa volta.
Lo coccolo fino a che il film finisce e Alex si alza, lui mi
rivolge uno sguardo comprensivo e io gli rispondo con un debole
sorriso.
“Cosa ne dici di una storia tra voi due?”
“Amico, lo sai che non voglio storie.”
Alex scuote la testa e si vestono tutti e due.
“Andiamo a compare del cibo. Cosa vuoi?”
“Qualcosa di giapponese, se è possibile.”
“Ok, Cherry. Avrai il tuo ramen e compagnia bella.
Ciao.”
“Ciao, ragazzi.”
Quando escono mi sdraio sul divano, mi sento debole e vorrei davvero
piangere
ma allo stesso tempo non voglio svegliare Zack e Rian. Non mi hanno mai
vista
piangere e non vorrei spiegare loro perché sto piangendo,
Alex è l’unico a
sapere la verità.
“Merda. Cosa ho di sbagliato?”
Mormoro in italiano al divano.
Una lacrima solitaria attraversa la mia guancia e muore
su uno dei cuscini. Ogni giorno è sempre più
difficile fare finta di essere la
solita Cherry forte e acida. Dopo un anno di inferno mi chiedo se
questa sia la
cosa giusta per me, magari dovrei lasciare questo lavoro e provare a
togliermelo dalla testa.
“Sei solo una patetica ragazzina.”
Mi dico in italiano.
“Cosa?”
“Oh! Ciao, Rian!
Niente, non è niente.”
“Odio quando parli in italiano, non capiamo un
cavolo.”
“Lo faccio a posta.”
“Lo so ed è frustrante.
In ogni caso, dove sono Alex e Jack?”
“Fuori a comprare del cibo.”
“Ok. Stai bene, Cherry?
Sembri malata.”
Fingo una risata.
“È difficile prendersi cura di quattro ragazzi
casinisti.”
Lui ride e va in cucina a bere un po’ di acqua.
Ho detto un’altra bugia e nessuno l’ha notato. Sono
una
cattiva persona.
Dopo aver mangiato esco a fare un giro con Liz, Leah e la
nuova ragazza.
Sofia è molto timida e spaventata da tutto, mi domando
che razza di inferno abbia visto quando faceva la modella.
Probabilmente troppo
da sopportare e senza che nessuno la aiutasse,
so che sua madre era violenta con lei. Il fatto che Tony
Perry le stia
mostrando il suo lato peggiore non aiuta.
“Così Mike continua a essere sempre troppo
ubriaco?”
Leah annuisce.
“Sì e sono preoccupata come dottore e come
ragazza.”
“Lo ami molto.”
“Sì, ma lui pensa che io lo odi.
Non importa. Sono sicura che non vorrebbe una stramboide
come me come ragazza, lui vuole una bionda.”
“Sei troppo pessimista, donna.”
Lei sbuffa.
“E tu? Qualche passo verso Jack?”
“No. Sono solo ancora la ragazza che lo coccola.”
“Almeno lo coccoli, io non posso coccolare Mike e Liz non
può coccolare Vic.”
“Siamo delle perdenti.”
Dice Sofia a bassa voce.
“Sì, immagino che lo siamo.”
Parliamo per un’altra ora e poi torno al mio bus, sento dei
gemiti quando apro
la porta. Sospirando vado verso il mio bunk e ci trovo Jack che si
scopa una
troia.
Nel mio bunk.
Il mio mondo cade a pezzi, sento il mio cuore fermarsi e
la mia testa incasinarsi. Corro via più veloce che posso
ignorando le urla di
Jack.
Fanculo! Fanculo a lui! Fanculo a lei! Fanculo a tutto!
Busso al pullman dei Pierce The Veil e un Vic assonnato
arriva alla porta.
“Posso dormire qui? Per favore, ho bisogno di un cazzo di
posto dove dormire.”
“Sì, certo. Entra.”
Non posso più sopportare tutto questo, domani me ne
andrò.
Angolo di Layla
Mi scuso per il ritardo, ma ho
avuto un pochino da fare. Ringrazio foREVer01 per
la recensione, spero che il capitolo ti piaccia. Dovrai aspettare
ancora molto per un bacio tra Tony e Sofia.
Canzone del titolo:
Breakdown-Tonight Alive and Joel Madden
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** 11)So long goodbye (maybe) ***
11)So
long goodbye (maybe)
Cherry p.o.v
Mi sveglio alle quattro di mattina.
Il bus è silenzioso, si sente solo un leggero russare dal
bunk di Jaime e singhiozzi da quello di Sofia.
È arrivato il momento di andare, è arrivato il
momento di
dire addio a questa vita.
Sono stata la merchgirl degli All Time Low per quattro
anni e adesso è arrivato il momento di cambiare. Jack non mi
ricambierà mai e
io sono stanca di questa illusione chiamata amore.
Inizio a scrivere una lettera per le ragazze e poi
un’altra per i ragazzi. La prima parte è generale
e poi lascio un messaggio per
Rian, Zack, Alex e Jack. L’ultimo è il
più difficile, piango quando finalmente
l’ho finito.
Una cosa è fatta, la prossima è andare via.
Lascio la lettera nell’area relax e poi vado sul mio bus,
prendo solo le cose di cui ho più bisogno e poi lascio la
lettera per loro.
C’è una stazione non troppo lontano da qui,
prenderò un
treno e tornerò a New York dalla mia famiglia.
Probabilmente mi renderanno la vita un inferno con le loro
lamentele e i loro rimproveri rabbiosi, ma non mi importa: è
qualcosa con cui
so fare i conti.
Do un’ultima occhiata a tutti i pullman, il palco e poi
volto la testa e inizio a camminare.
Adios.
Punto di vista in terza persona (Jack)
Jack si alza alle quattro e mezza con un brutto
presentimento. Lo sa di aver ferito Cherry molto profondamente e si
sente in
colpa per questo.
Lui vuole molto bene a Cherry, è una sua grande amica e,
anche se non lo ammetterebbe mai ad alta voce, ha una cotta per lei.
Lei è così intelligente e indipendente, lei
è la sua
Josie personale, ma lui è troppo codardo per dirle tutto.
Fottersi qualche
puttana è più facile che dirle la
verità, con il rischio di essere rifiutati.
Domani si scuserà con lei, ma questa volta lui non
è sicuro
che l’ascolterà.
Va nella sala relax e vede una lettera.
Il ragazzo inizia a leggerla e durante la lettura diventa
sempre più pallido, sente come il suo mondo fosse andato in
pezzi: Cherry se ne
è andata.
“Jack, questa è la
lettera più difficile da scrivere, ma devo.
Jack, sarò onesta:
ti amo, non come amica, ma come una ragazza innamorata.
Vorrei essere il
tuo primo pensiero quando ti alzi e
l’ultimo quando vai a letto.
Vorrei coccolarti
perché sei il mio ragazzo. Voglio baciarti, voglio toccarti,
voglio amarti ed
essere amata.
Ma questo non
succederà, tu non vuoi una storia e io non ce la faccio
più a sopportare te e
le tue puttane.
Ogni volta che ti
vedo baciare e toccare altre ragazze il mio cuore sanguina e io sono
stanca.
Ti amo, ma non
posso più stare con te.
Per favore
perdonami per
essere scappata come una
ladra.
Ti amo.
Cherry”
Un lacrima attraversa la sua guancia e cade sulla
lettera: l’ha persa.
“Non posso lasciarla andare, dannazione.
Cazzo, cazzo, cazzo!
Sono solo un coglione inutile, ma voglio essere il suo
coglione!”
“Jack, cosa succede?”
Alex lo raggiunge e lui passa la lettera all’amico.
“Cazzo, Jack! Sei un’idiota.”
Ma Jack non lo sta ascoltando, si sta vestendo.
“Dove stai andando?”
Gli chiede Alex.
“A fermarla.”
“Non sai nemmeno dove sia andata!”
“La troverò, non importa quanto tempo ci
metterò, Alex!
Ho fatto un casino e sono l’unico che può
sistemarlo. La
amo, glielo devo dire, non posso perdere Cherry!
È la mia Josie, l’unica a cui non frega un cazzo
dei miei
soldi e della mia fama, l’unica che è sempre qui
per me, anche quando non lo
merito.”
Jack scende dal pullman e inizia a correre con un sacco
di idee in testa e nessuna certezza. Alex ha ragione, lui è
solo un idiota.
Si ferma per poter pensare più chiaramente e finalmente
la soluzione arriva: lei è alla stazione del paese e lui ha
bisogno di una
macchina.
Okay.
Prende la macchina della band e guida più veloce che
può,
chissenefrega dei limiti di velocità!
Arriva alla stazione, parcheggia la macchina e corre
all’interno. Jack ha paura di essere arrivato troppo tardi,
cerca il treno per
New York sul cartellone delle partenze e finalmente lo trova.
-Cazzo, devo
correre o la perderò.-
Corre verso il binario giusto, spingendo parecchie
persone e beccandosi parecchie imprecazioni.
Chi se ne frega!
Raggiunge il binario solo per vedere il treno andarsene.
“Cherry!”
Urla, ma nessuno risponde. Se ne è andata per sempre.
Si siede su una panchina e scoppia a piangere come un
bambino.
-Jack, sei un
idiota.-
Dice a se stesso, mentre le lacrime rotolano via dagli
occhi.
Ha obbligato ad andarsene l’unica ragazza che abbia mai
amato con i suoi comportamenti, e ora?
Dov’è andata? Dai suoi genitori?
Lui può raggiungerla?
La può vedere ancora?
Jack non sa la risposta a nessuna di queste domande e
così continua a piangere in una stazione affollata, a
nessuno importa di lui e
delle sue lacrime.
L’unica a cui sarebbe importato se n’è
andata, persa come
un tesoro sul fondo del mare.
-Sto affondando,
adesso so cosa vuol dire sentirsi davvero soli.-
Continua a piangere fino a che una voce dolce chiama il
suo nome.
“Jack?”
Alza la testa e vede Cherry davanti a lui.
Jack non pensa più di tanto, si alza e l’abbraccia
più
forte che può.
“Jack, perché sei qui?”
Jack sospira.
È arrivato il momento di darle alcune spiegazioni e lui
spera che lei gli creda e voglia ascoltare la sua stupida parte della
storia.
Angolo di Layla
Grazie mille a foREVer01 e M_idiot per
le recensioni. Spero che questo capitolo vi piaccia^^.
Canzone del titolo: So long
goodbye - Sum 41
|
Ritorna all'indice
Capitolo 12 *** 12) Two plastic hearts with nowhere to run (me and you Living under a paper moon) ***
12) Two plastic hearts with
nowhere to run (me and
you Living under a paper moon)
Cherry p.o.v
Ho perso il mio treno per New York, alla fine non sono
pronta per lasciare la band e tornare dai miei genitori.
Entro in un bar giusto per mangiare qualcosa e quando
esco vedo Jack che piange seduto su una panchina con la testa tra le
mani.
Cammino verso di lui e lui non se ne accorge nemmeno. Che
cazzo è successo?
“Jack?”
Lui non risponde, ma mi abbraccia più forte che
può,
riesco a malapena a respirare. Sembra così disperato e
felice di vedermi e non
capisco perché, c’è solo caos nella mia
testa.
“Jack, perché sei qui?”
Chiedo.
“Ho letto la tua lettera.”
Arrossisco.
“E ho bisogno di dirti qualcosa. Per prima cosa mi
dispiace molto di aver fatto sesso nel tuo bunk con quella troia, non
ne vale
la pena ed è stata una mancanza di rispetto nei tuoi
confronti.
Mi scuso e giuro su Dio che non accadrà mai più.
La seconda cosa è…Cazzo, è
così difficile! Ti voglio
bene, Cherry.”
“Lo so, siamo amici.”
Lui scuote la testa.
“Siamo più che amici, Cherry. Per me sei
più di un’amica,
ti amo, ecco.”
Lo guardo arrabbiata.
“Perché non me l’hai detto prima?
Perché mi hai usata solo per farti coccolare?”
Lui sospira.
“Avevo paura di essere respinto. Sei intelligente e
indipendente, pensavo che non avessi bisogno di un idiota come
me.”
Rimango in silenzio per un po’, scioccata dalle sue parole.
È vero?
Beh, ho sempre agito come la Cherry acida, forte e
divertente, la band non ha mai visto il mio lato debole.
“Ti sbagliavi, Jack. Ho bisogno di te come ho bisogno
dell’aria per respirare.
Ti amo come non ho mai amato nessun altro prima e ho paura
che tu non mi ricambi sul serio, che presto ti stancherai di me e che
persino
le troie saranno meglio di me.”
“No, no, no.
Ti amo sul serio, sono un idiota perché non te
l’ho detto
prima.
Non mi stancherò di te, ti amo anche quando sei acida e
sarcastica, amo ogni parte di te. E le troie non saranno mai meglio di
te.
Per favore, credimi.
Per favore, dammi una possibilità.”
Così alla fine la scelta è mia. Dire di
sì e provare a essere la ragazza di
Jack, con tutti i problemi e la paura di essere abbandonata o dire di
no e
vivere rimpiangendo per sempre di avere sprecato un’occasione.
Sono sempre stata sicura delle mie decisioni, non mi
piace rimpiangere qualcosa, ma questa volta ho davvero paura. Nella mia
testa
c’è una guerra in corso tra cuore e cervello.
“Cherry?”
“Aspetta un minuto.”
Rispondo con voce tremante.
Lui prova ad abbracciarmi e poi tutto diventa chiaro, non
importa quanto idiota possa essere o quanto forse possa farmi soffrire,
non
posso lasciarlo andare senza combattere.
“Jack, ti amo. Proviamo a darci una
possibilità.”
Sussurro.
“Cosa?”
“Diamoci una possibilità. Proviamo a iniziare a
costruire qualcosa e questo
significa niente più troie o ti prenderò a calci
in culo così forte che non
potrai sederti per una settimana.”
Lui sorride, amo il suo bellissimo sorriso. È come un
raggio di sole che illumina la sua faccia che spesso è
distante in modo
divertente.
“Sì, ok. Niente più troie.
Posso baciarti adesso?”
Non rispondo, ma lo bacio appassionatamente.
“Beh, ecco la tua risposta, signor Barakat.”
Lui mette una mano sulla mia guancia e mi bacia piano, come se fosse la
prima
volta.
Una volta finito prende in mano la mia valigia
sorridendo.
“Torniamo al concerto. Scommetto
che sia il pullman degli All Time
Low che quello dei Pierce The Veil saranno in agitazione.”
Arrossisco di nuovo.
“Non esagerare, non sono così
importante.”
“Sì, lo sei. Non lo sai nemmeno quando sei
importante e amata.”
Usciamo dalla stazione ed entriamo nella sua macchina, in quindici
minuti siamo
di nuovo al Warped Tour è Jack non si sbagliava: Alex, Rian,
Zack, Vic, Mike,
Tony, Jaime, Liz, Leah e Sofia mi stanno aspettando.
Liz mi salta addosso.
“Tu, cazzo di idiota! Come hai osato lasciare una lettera
e scappare come una ladra?
Voglio prenderti a pugni!”
“Sono qui, stai calma.”
Leah e Sofia camminano lentamente verso di me e si guardano.
“CE L’HA FATTA!”
Urla Leah.
“Cosa?”
Chiedono i ragazzi.
“Adesso sei la ragazza di Jack Barakat, non è
vero?”
Indosso il mio sorriso più grande.
“Sì, amici miei. Sono la ragazza di Jack
Barakat.”
Le ragazze mi abbracciano e i ragazzi danno delle pacche
sulla schiena di Jack.
“Finalmente ce l’hai fatta, amico. Sono orgoglioso
di te,
il mio piccolo uomo sta crescendo!”
Jack ride.
“Sì, Alex. L’ho fatto e sembra
incredibile.”
Dopo averli salutati ed essere stati sommersi di consigli e battute
finalmente
saliamo sul bus, siamo entrambi assonnati
e abbiamo bisogno di riposare dopo la nostra piccola
avventura.
“Dove stai andando?
Tu dormirai nel mio bunk da adesso.”
Io sorrido e lo guardo spogliarsi e poi saltare nel bunk, io lo seguo e
subito
lui mi fa riposare sul suo petto.
“Non provare mai più ad andartene da me.”
Mi sussurra in un orecchio, questo mi fa sorridere di nuovo.
“Mai più.”
Rispondo prima di addormentarmi.
Angolo di Layla.
Ringrazio foREVer 01
per la recensione^^
Canzone del titolo: Under a paper
moon-All Time Low
|
Ritorna all'indice
Capitolo 13 *** 13) And do you ever feel like you're alone? ***
13)
And do you ever feel like you're alone?
Liz
p.o.v.
Guardo come Liz abbia realizzato il suo sogno. Guardo la
felicità sulla sua faccia e quella sulla faccia di Jack e
una profonda
tristezza inizia a farsi largo in me.
Non sono gelosa,
non sono invidiosa, sono… non so cosa sono o cosa sento, so
solo che voglio che
succeda lo stesso a me e a Vic.
Quando Tony – anni fa – mi ha chiesto di essere la
loro
merchgirl ho detto di sì anche a causa di quel ragazzo
abbronzato da lunghi
capelli castani, sempre gentile con tutti.
Sfortunatamente sono troppo timida per fare il primo
passo verso di lui, così sono rimasta immobile a guardare
tutte le sue ragazze
e le sue troie andare e venire, desiderando di essere una di loro.
La verità è che per lui probabilmente sono solo
un’amica,
una cara amica, ma solo un’amica non una ragazza di cui
innamorarsi.
Quando Jack e Cherry scompaiono nel loro pullman io vado
nel mio bunk, non sono dell’umore adatto per stare con le
persone, voglio solo stare
da sola con il mio i-pod.
Leah mi rivolge un’occhiata di comprensione – sa
tutto di
me e della mia cotta per Vic e mi dice sempre di farmi avanti
– io le rispondo
con un vago sorriso, Sofia ci guarda confusa.
Penso che ora Leah le spiegherà tutto, mi va bene, non
sono in grado di farlo da sola.
Entro nel mio bunk, inizio ad ascoltare l’i-pod e a
ripensare alla prima volta che ho visto Vic.
{Dove
diavolo è Tony?
Aveva giurato che mi avrebbe presentato agli altri
ragazzi, ma non è qui e tra me e gli altri membri della band
c’è un silenzio
imbarazzato.
“Beh, Tony non è qui.”
Inizio a parlare, nervosissima.
“Penso che mi presenterò da sola, sono Elisabeth
Marino –
ma potete chiamarmi Liz – e secondo Tony sarei la vostra
nuova merchgirl.”
Sorridono tutti, il ragazzo con i capelli a porcospino mi
abbraccia.
“Sono Jaime Preciado, il bassista,
e amo abbracciare le persone.”
Poi arriva quello più alto e mi porge la mano.
“Mike Fuentes, il batterista. Sono molto felice di
incontrarti.”
L’ultimo è quello più attraente e figo.
Ha lunghi capelli castani, la pelle
abbronzata e due grandi occhi castani e dolci.
“Ciao, sono Vic Fuentes. Sono il cantante e le seconda
chitarra. Felice di incontrarti!
Vuoi abbracciarmi?”
Mi abbraccia e
sento le farfalle nello
stomaco, la sua presa non è forte come quella di Jaime, ma
allo stesso tempo ti
fa sentire benvenuta e parte di qualcosa: una famiglia, una band.}
“Liz?”
Faccio un salto, Vic ha aperto le tende del mio bunk.
“Scusa, non volevo spaventarti.”
“Non c’è problema, ero troppo presa
dalla musica. Hai bisogno di qualcosa?”
Lui ridacchia.
“Non io, ma Sean ti sta cercando per aiutarlo in
cucina.”
"Dannato pigrone di merda!”
Spengo il mio i-pod e salto giù dal mio bunk, odio
cucinare con lui. Imprecando lo raggiungo in cucina.
“Eccoti qui, dov’eri?”
“Non sono affari tuoi, Sean.”
“Oh, come mai fai tanto la stronzetta?
È perché finalmente la tua amica ce
l’ha fatta con Jack
Barakat e tu sei
ancora nella fase “Oh,
amo Vic così tanto”?”
“Sean, chiudi quella cazzo di bocca.”
Lui ride in modo odioso, mi fa venire voglia di ucciderlo.
“Sei solo una patetica ragazzina, Liz. Hai venticinque
anni e non sei ancora riuscita a infilarti nel letto del ragazzo che ti
piace.”
Io stringo le mie mani per evitare di dargli un pugno.
“Non voglio entrare nel suo letto, voglio essere la sua
ragazza. È diverso, ma tu non lo capisci perché
per te tutte le ragazze sono
delle troie.
Non sono una troia, Sean.”
“Sì, sei solo una patetica suora. Morirai da sola,
nessuno ti vorrà mai perché
sei una cogliona brutta e grassa che non sa nemmeno scoparsi
qualcuno.”
Lo schiaffeggio incazzata.
“Vaffanculo, Sean.
Cucina da solo, è quello per cui sei pagato. Tu non hai
bisogno di me e io ti odio.”
“Vattene e dirò tutto a tuo padre!”
“Vada a fare in culo ancora una volta, sua maestà.
Ho
venticinque anni e abbastanza soldi per vivere da sola.”
Lo lascio in cucina, voglio solo tornare nel mio bunk, ma
inizio a piangere prima.
“Che succede, piccola?”
“Oh, Tone! Sean è stato uno stronzo con me, ha
detto che sono cogliona brutta e
grassa e una suora patetica perché non mi sono ancora
infilata nel letto di
Vic.”
Singhiozzo io, lui mi abbraccia.
“È uno stronzo, non ascoltarlo. Sei una ragazza
meravigliosa e Vic se ne accorgerà.”
“ Quando?
Sono così stanca di nascondergli tutto, penso che presto
soffocherò.”
“E allora parlagli.”
Io sospiro.
“E se non gli piacessi? Questo cambierebbe tutto sul bus,
lo sai.”
“Ma se non ci proverai non lo saprai mai.”
Canticchia piano.
“Sei troppo gentile con me, Tony.”
“Sei semplicemente una mia amica.”
“Spero che sarai così gentile anche con
Sofia.”
“Non voglio innamorarmi di lei.”
Mi asciugo lo lacrime.
“Lo sei già. Accettalo e tutto andrà
meglio.”
Rimaniamo in silenzio per un momento.
“Cosa dovrei fare con Vic?”
“Cosa ne dici di invitarlo a un appuntamento?”
“Ci penserò.”
Finalmente arrivo al mio bunk con troppi pensieri in
testa, e se Sean avesse ragione?
Forse dovrei davvero chiedere a Vic un appuntamento e
vedere cosa succederà, ma sono davvero spaventata.
Non sono niente di che, perché dovrei essere la sua
ragazza?
Vorrei essere come Sofia, così magra e bella, ma sono
solo Liz Marino e non posso cambiare.
“Vic, mi amerai mai come ti amo io?
Riempierai mai questo vuoto che c’è in
me?”
Chiedo alle coperte.
In ogni caso devo fare qualcosa.
Angolo di Layla
Sì, lo so che mi odiate
perché continuo a scantonare la coppia Tony/Sofia, ma sul
sito su cui l'avevo pubblicata era una fiction multi band e derviva
spazio anche per altre band.
In ogni caso ringrazio _DiamanteQuellaStrana_
e Kellic_a_vita
per le recensioni.
Canzone del titolo: "Everything is
magic" Angels and Airwaves
|
Ritorna all'indice
Capitolo 14 *** 14)Old friends and new friends (Do you wanna come to a date with me?) ***
14)Old
friends and new friends (Do you wanna come to a date with me?)
Sofia p.o.v
C’è qualcosa di strano in Liz. È
iniziato tutto quando
Cherry e Jack si sono messi finalmente insieme, è come se la
loro felicità
fosse sale su ferite ancora aperte per lei.
Mi piacerebbe parlare con Liz, ma lei si è chiusa nel suo
bunk e non parla con nessuno. Lancio a Leah un’occhiata
confusa e lei mi porta
nel suo bunk.
“Cosa succede a Liz?”
Sussurro alla nostra amata dottoressa per non farmi
sentire da Liz.
“Ama Vic, ma non ha abbastanza coraggio per confessargli i
suoi sentimenti. Penso che voglia essere al posto di Cherry
ora.”
“Perché non lo fa?”
“Ha una bassa autostima. È sicura che Vic la
rifiuterebbe.”
“Non penso che succederà. Vic è carino
con tutti, ma è
ancora più carino con lei, come se lei fosse una cosa
preziosa da trattare con
cura e amore.”
Leah annuisce.
“Non posso che essere d’accord0, ma lei non si vede
nel
modo giusto. A volte sono preoccupata anche come medico per lei, la mia
paura è
che sviluppi dei disordini alimentari, chiama sempre sé
stessa grassa.”
“Non lo è.”
“Lo so. Dai,
Sofia. Facciamoci un giro,
sono stanca di questo pullman.”
“Ok.”
Usciamo e ci
dirigiamo fuori dall’area del Warped Tour.
“Oh, c’è uno Starbuck! Andiamo
lì.”
“Sì, Leah.”
Entriamo nel negozio e qualcuno mi stritola in un abbraccio. Sono
pronta a
scacciare e insultare questa persona quando vedo chi è.
“Oli!”
Urlo e lo abbraccio ancora.
“Piccola Sofia, come mai sei qui?”
“Sono il tecnico di Tony Perry e tu?
La tua band è qui?”
“Certo, questa notte raderemo al suolo questo
posto.”
Sorride, Leah ci rivolge un’occhiata strana.
“Leah, lui è Oliver Sykes, il frontman dei Bring
Me The
Horizon.”
“Oli, lei è Leah, il medico dei Pierce The
Veil.”
“Felice di conoscerti, Oli.
Come mai vi conoscete?”
“L’ho incontrata a un party anni fa, quando era
ancora una modella, e siamo
diventati amici.”
Oli mi guarda.
“Sì, stai meglio adesso. La ragazza che ho
incontrato
aveva dei capelli biondi perfetti, una pelle e perfetta
e un bel vestito, ma aveva anche due occhi
tristi.
Sono felice che adesso tu stia rincorrendo il tuo vero
sogno.”
“Sì, lo sono. Non è facile, a Tony non
piaccio, ma ci sto
ancora provando.”
“Non sapevo che Tony fosse cieco. Come a fa a non piacergli
una ragazza come
te?
Così dolce e carina?”
Io e Leah ridacchiamo.
“Puoi crederci o meno, ma lui mi odia tipo.
E tu? Stai ancora con Hannah?”
Lui annuisce.
“Sì, adesso viviamo insieme.”
Io lo abbraccio.
“Sono così felice per te! Ti meriti una brava
ragazza!”
Lui sorride.
“Stavamo per prendere un caffè, vuoi unirti a
noi?”
“Certo, come faccio a dire di no a questa bellezza?”
Ci sediamo a un tavolo e iniziamo a parlare di persone
che conosciamo e delle bands del Warped Tour. La porta si apre di nuovo
e un
ragazzo con i capelli rossi entra.
“Hey, Alan! Vieni qui!”
Urla Oli. Il ragazzo ci raggiunge e si siede.
“Ragazze, lui è Alan Ashby, il chitarrista degli
Of Mice
And Men.”
“Felice di conoscerti. Sono Sofia, il tecnico di Tony
Perry.”
“Sono felice di conoscerti anche io. Sono Leah, il medico
dei Pierce The Veil.”
“Il piacere è mio. Oli, perché non mi
hai mai detto che
avevi delle amiche così carine?”
Ridiamo tutti e ordiniamo i nostri caffè.
Alan continua a guardarmi per tutto il tempo, ho paura di
avere qualcosa di sbagliato: forse i miei vestiti sono macchiati o
qualcosa del
genere.
Alla fine Oli va alla cassa e paga per tutti, non
ascoltando le urla di protesta di Leah.
Rimango da sola con Alan e sorrido a disagio.
“Sei molto carina, Sofia.”
“Grazie.”
Arrossisco.
“Oh! Sei arrossita! Amo le ragazze che
arrossiscono.”
“Beh, non mi piace arrossire, ma il mio corpo lo fa lo
stesso.”
Replico.
“Vorresti venire a un appuntamento con me?”
“Cosa?”
“Vorresti venire a un appuntamento con me?”
“Dici sul serio?”
Lui annuisce.
“Certo.”
“Beh, perché no?
Ma mi piace un altro ragazzo, solo per mettere le cose in
chiaro.”
“Ti piace Tony?”
“Sì, ma lui non ricambia.”
Lui sorride.
“Aiutiamolo a cambiare idea, la gelosia è un buon
modo
per provarci.”
Lo guardo e sorrido.
Beh, perché no?
Non ho niente da perdere e forse Alan ha ragione, spero
solo che Tony non mi chiami troia o lo prenderò a pugni,
anche se è il mio
capo.
“Facciamolo.”
“Domani alle otto vieni al mio pullman.”
Io sorrido, sperando di stare facendo la cosa giusta.
Non voglio casini con nessuno.
Angolo di Layla
Ringrazio __LucyInTheSky__ per
la recensione. Grazie mille.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 15 *** 15)The Mexican girl in me ***
15)The
Mexican girl in me
Sofia p.o.v.
E così ho un appuntamento. Sono passati secoli da quando
sono andata a uno, avevo sedici anni e lui era un mio compagno di
classe. Era
carino e simpatico con i suoi capelli neri da emo, ma quando mia madre
è venuta
a saperlo mi ha picchiato e mi ha proibito di vederlo ancora, ha
picchiato
anche lui e lui è semplicemente scappato da me.
Oggi mia madre non è qui, ma sono preoccupata per le
conseguenze. Mi faccio una doccia, metto un vestito carino nero a
pallini
bianchi e piastro i miei capelli, mi trucco anche.
“Ehi, messicana sexy! Dove stai andando?”
Jaime si siede sul mio letto.
“A un appuntamento.”
I suoi occhi si sgranano.
“Woah! Ti lascio sola per un minuto e tu trovi un
appuntamento!”
Rido.
“L’appuntamento ha trovato me, Alan degli Of Mice
&
Men mi ha chiesto di uscire con lui.”
La mia voce si abbassa.
“Forse Tony si ingelosirà e mi rivelerà
i suoi veri
sentimenti…. O mi chiamerà troia per
sempre.”
Sospiro
“Magari è una buona idea, abbiamo bisogno di
tirare fuori
la tartaruga dal suo guscio.”
“Sono sicura che mi odi, Hime, e non so
perché.”
“Sono sicuro che lui non ti odi e che ti insulti e
agisca
come uno stronzo perché vuole nascondere qualcosa. Il vero
Tony non è il
ragazzo che ti parla in questo modo, sta recitando una parte e non so
perché.
Devo chiedere a Liz.
Lei lo conosce meglio di tutti, è stata la sua prima
ragazza.”
“Davvero? Non lo sapevo!”
Dico con un filo di rabbia nella mia voce.
“Sì, sei messicana. Reagisci come una donna
messicana
gelosa, dunque le tue radici non sono state del tutto
tagliate.”
Io alzo i miei occhi al cielo.
“Perché non me l’ha detto?
Forse perché lo ama ancora.”
“Ehi, calmati piccola blu!
Ti giuro su Dio che non è più innamorata di lui.
Lei ama
Vic, non te lo ricordi?”
Io arrossisco.
“Sì, è vero. Sono
un’idiota.”
“No, sei una di noi. Se imparerai lo spagnolo, beh, sarai
totalmente Sofia
Ortega, la ragazza messicana.”
“I baffi non sono richiesti, vero?”
Lui ride.
“Non per una ragazza.
Vuoi che ti insegni lo spagnolo?”
“Sì, perché no?”
Io sorrido, lui mi sorride di rimando.
“Allora domani inizieremo le nostre lezioni e adesso vai
o sarai in ritardo per il tuo appuntamento.”
“Grazie, Jaime. Ti voglio bene.”
Esco dal pullman per trovare Tony che fuma, mi lancia
un’occhiata strana, ma
non dice nulla.
Cammino fino al bus degli Of Mice & Men, busso e Alan
si fa vivo.
“Oh, eccoti qui! Lascia che ti presenti i miei compagni
di band.”
“Ok.”
Lo seguo e presto tre ragazzi mi guardano.
“E così se la famosa Sofia, io sono Austin
Carlile.”
È gigantesco e pieno di tatuaggi, la mia timidezza esce
fuori e arrossisco.
“Piacere di conoscerti.”
“Qui puoi vedere Aaron Pauley, il nostro bassista. Quello
seduto sul divano è Phil
Manansala, il nostro secondo chitarrista e lì
c’è Valentino Arteaga, il
batterista.”
“Piacere di conoscervi, io sono Sofia Ortega.”
“Sei quella che ama Tony e vuole provare a ingelosirlo?
Alan, fai attenzione a questi latinos, possono
accoltellarti se sono gelosi.”
Rivolgo uno sguardo inespressivo al bassista.
“Sono una latinos anche io, per tua futura informazione
non accoltelliamo le persone perché siamo gelosi. Facciamo
casino e altra merda
varia, ma dimenticati dei pugnali.”
Dico più fredda di quello che avrei voluto, ma non mi
piacciono per niente queste stronzate.
“Oh,mi dispiace, Sofia! Non volevo offenderti, era solo
una battuta.”
Alan sospira.
“Ragazzi, vado prima che facciate scappare Sofia.”
Usciamo dal loro bus.
“Scusa, se ho reagito in modo esagerato.”
“Non ci sono problemi.”
“Dove andiamo?”
“Segreto!”
“Ok.”
Raggiungiamo una delle macchine e lui mi apre la portiera. Accende la
macchina,
partiamo e si ferma a un ristorante italiano molto carino.
“Oh, Alan! Questo è davvero carino!”
“Solo il meglio, così lo puoi rendere ancora
più geloso.”
Io rido ed esco dalla macchina, seguendolo all’interno del
ristorante.
“Pasta, lasagne, pizza. Amico, questo è il
paradiso!”
“Ti piace la cucina italiana.”
“La amo, ma non potuto mangiarla, beh, per un lungo
periodo.”
“Perché?”
Mi chiede mentre ci sediamo.
“Mia madre non me lo permetteva. Prima ero una modella e
non potevo mangiare niente.”
La vecchia tristezza che viene dal mio passato mi
travolge all’improvviso.
“Non dobbiamo parlarne se non vuoi, sembra che non ti
piaccia il tuo passato.”
“Lo odio. Mi ha reso la persona che sono ora:
un’insicura, una persona fragile
che ha paura di tutto.
I ragazzi e le ragazze sono sempre gentili con me, ma ho
sempre paura che un giorno mi sbatteranno fuori a calci come ha fatto
mia
madre.”
Lui sorride.
“Non ha senso. Ti voglio bene sul serio, lo so
perché
Jaime, prima dell’appuntamento, di trattarti bene.”
“Oh.”
“Non essere sorpresa. Magari il tuo passato non
è stato bello, ma il tuo
presente è ok, quindi non avere paura.”
Gli sorrido con le lacrime agli occhi.
“Grazie, Alan. Sei una persona dolce.”
Forse questo sarà un buon appuntamento.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 16 *** 16) Do you want me or do you want me dead? ***
16)
Do you want me or do you want me dead?
Sofia p.o.v.
Sono ad un appuntamento e non mi posso lamentare.
Alan è una persona molto carina, è sempre
spensierato e
mi rende felice, inoltre sto mangiando una magnifica lasagna e per la
prima
volta – dopo secoli – non sto pensando a quanto
peso potrei aver preso.
Questo è un miracolo, lentamente le mie ossessioni se ne
stanno andando e, forse, alla fine del tour sarò una ragazza
normale con i
capelli azzurri.
“Sofia?”
“Sì, Alan?”
“Dov’eri? Ti stavo raccontando una
storia.”
“Oh, scusa! Ero persa nei miei pensieri, erano pensieri
belli.”
“Dunque, questo significa che ora ti stai
divertendo?”
“Sì, grazie, Alan.”
Lui sorride e abbassa gli occhi.
“Prego. A volte sei così silenziosa che penso che
ti stia
solo infastidendo.”
“No, amico. Sono solo timida, non ti devi preoccupare per
questo. Non ce n’è ragione.”
“Ti stai godendo il cibo?”
“Sì, lo sto facendo. Amo questa lasagna.”
Dopo di che ordiniamo della carne e il dolce. È tutto
delizioso e Alan paga tutto, questo mi fa arrossire.
“Non arrossire, piccola blu.
Non lo sai che i ragazzi pagano tutto a un appuntamento?”
“Sì, ma…”
“Niente. Dai, andiamo!”
Lo seguo fuori.
“Dove andiamo adesso?”
“Uhm, non lo so. Alla spiaggia?
Non ho mai fatto finta di andare a un appuntamento.”
“Nemmeno io.”
Saltiamo di nuovo in macchina e raggiungiamo la spiaggia, ci togliamo
le scarpe
e camminiamo sulla sabbia tiepida: è una bella sensazione.
“Amo la spiaggia.”
“Anche io. Quando mi sento giù cerco una
spiaggia.”
Rimaniamo in silenzio per un po’.
“E così ami Tony.
Come mai?
Non ti tratta nemmeno bene.”
“Sì, lo amo e non so perché.
Ho solo visto che c’è dell’altro oltre
all’odio e alle
maniere scortesi in lui. Lui sembra aver paura di mostrarmi il suo lato
buono e
io sto morendo per poterlo vedere.
A volte sembra così triste e io vorrei solo abbracciarlo
per farlo stare meglio. Fa male sapere che non posso e non so
perché.”
“È un ragazzo fortunato. Vorrei tanto avere una
ragazza come te che mi ami un
giorno. In me vedono solo la persona di successo e non gli interessa
come io
sia veramente, senza soldi o la mia chitarra.”
“Troverai quella giusta, Alan.
Ne sono sicura, te la meriti.
Mi stai aiutando anche se ci conosciamo solo da un
giorno.”
Lui sorride e continuiamo a chiacchierare fino alle
undici, poi torniamo indietro all’area concerti. Lui mi
lascia vicino al mio
pullman e mi dà un bacio sulle guance.
“Buonanotte, Sofia.”
“Buonanotte, Alan.”
Entro nel pullman. Tutto è silenzioso, i ragazzi stanno
tutto dormendo così
vado nella zona della ragazze, mi tolgo il vestito e mi metto il mio
pigiama.
Apro la tenda del mio bunk e quasi cado per terra: Tony
sta dormendo lì dentro!
Lo guardo attentamente, ci sono dei segni sulle sue
guance, come se avesse pianto prima di dormire e non posso fare a meno
di
chiedermi se abbia pianto per me.
Sembra così pacifico mentre dorme e abbraccia il mio
cuscino, accarezzo lentamente una delle sue guance e poi chiudo la
tenda.
Vado al suo bunk e ci entro sorridendo, tutto qui sa di
lui. Abbraccio il suo cuscino a forma di tartaruga e mi addormento
felice.
Domani sarà una merda, ma per adesso non mi interessa.
La mattina dopo mi sveglio perché qualcuno mi sta
scuotendo violentemente.
Apro gli occhi e mi scontro con quelli di Tony.
“Che stai facendo nel mio bunk?”
“Tu stavi dormendo nel mio, dove avrei dovuto dormire?
Sul divano?”
Una sfumatura di un rosa pallido colora le sue guance.
“Vabbé, esci dal mio bunk.”
Lo faccio.
“Perché stavi dormendo nel mio bunk?”
“Non sono affari tuoi.”
“Sbagliato. È il mio bunk e sono affari
miei.”
“Sofia, porco Dio! Vai a dormire in silenzio nel tuo
stramaledetto bunk!”
Io sospiro.
“Sì, mio signore.”
Vado a dormire nel mio bunk chiedendomi perché Tony fosse
lì e perché – come sempre – non mi abbia
dato né un motivo né una spiegazione.
Non lo capirò mai.
Mi addormento di nuovo e quando mi sveglio è tutto
normale: stanno tutti sbadigliando e mugugnando.
Mi metto un paio di pantaloncini neri e una maglia dei
Rancid e vado in cucina.
“Vuoi dei cereali?”
Mi chiede Vic e io annuisco.
“Sì, amico. Grazie.”
Inizio a mangiare guardando attentamente Tony. Non è
cambiato niente, è come se
non avesse mai dormito nel mio bunk.
Sono stanca di questi segnali confusi, gli piaccio?
Non gli piaccio?
Non ho risposte e questo mi fa impazzire, fortunatamente
nessuno mi chiede dell’appuntamento con Alan, non ho niente
da dire a riguardo.
“Questa notte ci sarà un altro concerto,
è meglio che tu
vada a controllare la mia roba.”
“Sì, Tony. Lo farò.”
Una volta che ho finito di mangiare i miei cereali
raggiungo Maria ed Engel e inizio a controllare la chitarra di Tony.
Una tristezza senza senso mi cade addosso.
Perché non posso amare un ragazzo come Alan?
Perché amo Tony?
Per nessuna ragione, solo per un divertimento dell’amore.
Angolo di Layla
Se nessuno commenterà
questo capitolo penso che interrimperò la pubblicazione di
questa storia. Non ha senso che io pubblichi se nessuno legge.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 17 *** 17) Kiss me again ***
17)
Kiss me again
Liz p.o.v.
La mia testa è nelle nuvole in questi giorni e non va
bene.
Questa notte ci sarà un concerto dei Pierce The Veil e io
sono ancora a letto, fregandomene di andare a fare quello per cui sono
pagata.
La bancarelle dei ragazzi è ancora deserta.
“Liz?”
Sento qualcuno chiamare il mio nome, ma non mi sbatto a
rispondere.
“Liz, dove diavolo sei?
Sono io, Leah. Dai, vieni qui! Lo so che sei ancora a
letto!”
Riluttante esco dal mio bunk con un sospiro, la mia amica mi guarda con
le mani
appoggiate ai fianchi e qualche ciocca bianca sul suo volto.
“Cosa diavolo sta succedendo, Liz?
Sei strana, non parli e ci eviti da quando Jack e Cherry
stanno insieme. Non dirmi che va tutto bene perché non ti
crederò, inoltre ci
sono alcune persone che ti cercano alla bancarella.”
“Ok, andrò alla bancarella con la roba.”
Apro uno dei cassetti e tiro fuori alcune magliette,
canottiere, felpe e braccialetti con il logo della band per poi uscire
dal
pullman con Leah dietro di me.
“Liz, abbiamo bisogno di parlare, cazzo.”
Non rispondo e inizio a disporre le cose nel giusto
ordine sulla bancarella.
“Dannazione, manca qualcosa. Dovrò tornare sul
pullman.”
Leah mi ferma stringendomi il polso.
“Andrò io per te, ma tu dovrai dirmi cosa
c’è che non
va.”
“Grazie, ma – davvero – non è
successo niente.”
“Non dire bugie.”
Poi lascia il mio polso e io inizio a vendere qualcosa alla piccola
coda che si
è formata con uno sguardo di scuse.
Leah torna dopo un po’e mette sulla bancarella altre
cose.
“Grazie, Leah.”
Dico piatta.
“Prego. Adesso dimmi cosa c’è che non
va, sono
preoccupata come dottore e come amica.”
“Come dottore? Dai, non puoi dire sul serio.”
“E invece, sì! Non mangi e so cosa pensi di te
stessa, sei sulla buona strada
verso l’anoressia.”
“Stai zitta, cazzo! Come posso essere anoressica se sono
grassa?”
Leah scuote la testa.
“Ehi, tu!”
Chiama una ragazza dai lunghi capelli castani che non ha
più di quattordici anni. Lei si indica.
“Io?”
“Sì, tu. Pensi che lei sia grassa?”
Lei scuote la testa.
“No, penso che sia fantastica. Sicuramente non
grassa.”
“Ecco qui la tua prova. Sei grassa solo nella tua mente,
Liz.”
Io sbuffo.
“Ti senti meglio adesso? Hai spaventato una povera ragazzina
per niente!”
“La tua salute non è niente.”
Mi risponde secca.
“Sei fastidiosa. Non sono anoressica, pensa a Sofia,
piuttosto.”
“Sofia se la sta cavando meglio di te, almeno mangia.
Ma comunque, qual è il problema?”
La guardo furiosa.
“Vuoi sapere qual è il problema? Eccolo qui.
Il mio problema è Cherry.”
“Cosa ti ha fatto?”
“Niente. Continuo solo a chiedere a me stessa come ha
avuto le palle di dire tutto a Jack. Prima che si mettessero insieme
lui era il
classico playboy della band, quello che si scopava tutte a condizione
che
fossero vive e adesso fa sempre il piccioncino con lei.
Come è potuto succedere?
Perché non può succedere a me?
Forse è meglio che me ne vada e provi a costruire altrove
una nuova vita.”
Lei scuote la testa e prende qualche dollaro da un ragazzo.
“No, scappare non è la soluzione, Liz.
Ti ricordi quando ho provato ad andarmene l’anno scorso?
Quanto sono stata via?
Due settimane e in quelle due settimane Mike non è mai
uscito dalla mia testa. Se scappi via senza risolvere i problemi, i
tuoi
problemi verranno con te e ti tormenteranno.”
Io sospiro. Così non posso andarmene, sono condannata per
sempre in questa
situazione.
Questa sera Leah insiste per rimanere alla bancarella e
mi dice di andare nel camerino dei ragazzi. Le dico di sì
perché non la sopporto
più, così quando l’intero concerto da
un angolo.
Amo l’energia e l’impegno che mettono in ogni
canzone,
soprattutto in “Hold on till may”, quando una fan
sale sul palco Vic fa del suo
meglio per metterla a suo agio e farle cantare le strofe.
Come ogni volta che ascolto questa canzone qualcosa
dentro di me mi fa venire voglia di piangere, perché
è così bella che le parole
falliscono e non riesco a spiegare come mi sento.
Quando finiscono corro nei loro camerini, provando a
fare del mio meglio per sorridere in modo
naturale e non essere preoccupata per le loro reazioni.
Mike entra per primo, mi sorride e corre a prendere una
bottiglietta d’acqua, il prossimo è Jaime e poi
Tony: sorridono entrambi.
L’ultimo è Vic, quando mi vede il suo volto
è illuminato
da un sorriso e – nonostante sia completamente bagnato
– mi abbraccia stretta e
poi appoggia le sue mani sulle mie guance. Mi ci vuole un attimo per
guardarlo
e poi le nostre bocche si scontrano. Lascio che la sua lingua incontri
la mia e
io gioco con i suoi capelli lunghi.
I ragazzi intorno a noi urlano, ma io non li ascolto.
Quando finalmente ci stacchiamo lui è un po’rosso
in
volto.
“Mi dispiace, non so cosa mi sia preso, magari tu non
vo…”
Fermo il suo discorso con un altro bacio appassionato e poi gli sorrido.
“Che cosa stava dicendo, signor Fuentes?”
“Uh, credo nulla, signorina Marino.
Verrebbe a un appuntamento con me?”
“Sì, ho aspettato anni per questo
momento.”
“Facciamolo, dunque.
Domani sarà l’ultimo giorno che trascorreremo qui,
quindi
sii pronta per le otto e ti porterò a un appuntamento
meraviglioso.”
“Sì, grazie!”
Lo abbraccio ancora, la mia testa è appoggiata
all’altezza del suo cuore: batte forte e spero stia battendo
forte per me e il
nostro futuro appuntamento.
Angolo di Layla
Ringrazio mizu_chan_foREver,
M_idiot
e Kellic_a_vita
per le recensioni. Grazie mille, ragazze!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 18 *** 18) I Wanna Hold Your Hand So Tight, I'm Gonna Break My Wrist ***
18)
I Wanna Hold Your Hand So Tight, I'm Gonna
Break My Wrist
Liz p.o.v.
Ho un appuntamento con Vic.
Dannazione, deve essere un sogno, non chiederebbe mai un
appuntamento a una perdente come me, ma mi sbagliavo.
Mi sta tenendo per mano mentre sta parlando a Jaime
riguardo al prossimo concerto e stanno ridendo insieme per qualcosa che
non
capisco.
Non sento o capisco niente da
quando sono con lui, tutto quello che
sento è la sua mano chiusa nella mia.
“Dove dormi?”
Mi chiede sorridendo.
“Cosa?”
Chiedo confusa.
“Dove dormi? Con me o nel tuo bunk?”
“Oh.”
Arrossisco all’istante.
“Beh, ehm… Con te se non ti dà
fastidio. Lo sai, mi muovo
un sacco mentre
dormo e parlo un sacco
e…”
Lui preme un dito sulle mie labbra.
“Ok. Ho capito.”
Dice ridendo.
“Non è un problema per me, ti terrò
più stretta.”
Divento rossa come un pomodoro.
“Come mai sei arrossita così?”
“Perché sono timida ed è troppo simile
a un sogno per essere vero.
Voglio dire, ti amo da secoli e adesso sono qui con te,
mano nelle mano a parlare se dormire o meno insieme. È
tipo…Wow! Non riesco
nemmeno a trovare le parole per descrivere questi sentimenti.”
Lui annuisce.
“Lo so come ti senti perché mi sento
più o meno allo
stesso modo. Sei così bella, perché vuoi uscire
con me?”
“Perché sei un bellissimo uomo con
un’anima dolce e
adorabile.”
Gli sorrido.
“Ehy, piccioncini! Entrate nel bus o vi chiudo
fuori!”
“Mike! Non avrai mai una ragazza!”
“Non ne ho
bisogno, ho le mie puttane.”
Vorrei prenderlo a pugni in faccia per quello che ha detto
perché sta facendo
del male a Leah, fortunatamente Sofia gli dà un pugno in
testa.
“Ehi! Cosa ho fatto?”
“Pensaci e magari lo capirai!”
“Ragazze! Non le capirò mai!”
Mugugna mentre entriamo nel pullman, io rido e ride anche
Vic.
“Piccola, devo farmi la doccia e poi ti
raggiungerò. Vai
nel mio bunk, per favore.”
“Ok, ci vediamo dopo.”
Mike mi guarda.
“Così adesso sei la ragazza di Vic.”
“Così sembra. Sei felice di questa
scelta?”
Lui alza le mani.
“Sì, nessun problema, solo non spezzargli il
cuore.”
“Non lo farei mai, preferirei spezzare il mio che il
suo.”
Lui sorride.
“Perché Sofia mi ha preso a pugni prima?”
Sorrido in modo enigmatico.
“Beh, pensaci e magari capirai perché.”
“Ma che diavolo?! C’è una specie di
alleanza tra voi tre?”
“Forse, chi lo sa? Adesso devo andare.”
“Sì, sì. Grazie.”
Raggiungo il bunk di Vic e mi tolgo i miei vestiti e poi sdraio avvolta
nelle
sue lenzuola.
Dio, questo è il paradiso!
Dopo un po’lui torna indietro con addosso solo i boxer e
salta nel suo bunk, io
striscio subito verso di lui e mi sdraio sul suo petto.
“Mike non ha capito perché Sofia gli ha dato quel
pugno.”
“Beh, a volte mi domando se il mio fratellino sia cieco o
cosa.”
Io ridacchio.
“Perché stai ridacchiando?”
“Perché l’hai chiamato fratellino,
è più alto di te.”
“Destino. Ma sono il più vecchio, non importa
quanto lui sia alto:”
Gli bacio il naso.
“Lo so, ti amo.”
“Ti amo anche io.”
E con questo la conversazione finisce e ci addormentiamo.
Il pomeriggio seguente è un incubo.
Sono nel panico per via del nostro appuntamento, guardo
freneticamente tutti i miei vestiti, ma nessuno mi sembra bello
abbastanza.
“Oh, mio Dio! Sono una grassona brutta!”
“No, non lo sei.
Sofia, diglielo anche tu.”
“No, non sai una grassona brutta, Liz.”
Leash e Sofia si sono fatte vedere nella parte delle
ragazze del pullman, probabilmente pensano che io abbia bisogno di
aiuto con i
vestiti e hanno ragione.
“Oh, mio Dio! Non ho…”
Leah mi mette una mano sulla bocca.
“Non dire quella frase, Vic ti sentirà.
Dunque, vediamo quello che si può fare.”
Iniziano a rovistare tra i miei vestiti e finalmente trovano qualcosa:
un
vestito con teschi e rose, con una gonna larga e le spalline fatte di
pizzo.
“Indossalo.”
Lo faccio, Sofia si occupa dei miei capelli e Leah del
mio trucco.
“Sei fantastica! E adesso vai o farai tardi!”
Vado nella stanza dove ci rilassiamo, Vic è sdraiato sul
divano, ma quando mi vede salta in piedi.
“Dios, Liz! Tù eres hermosa.” (*)
“Oh, muchas gracias. Tù eres hermoso
tambien.”(**)
Andiamo via – pronti per il nostro appuntamento –
spero
andrà bene.
“Non preoccuparti, andrà bene, ti amo.
Sono sicuro che ti amo e che ti amerò per sempre, non
c’è
davvero bisogno di un appuntamento, ma mi piace fare le cose per
bene.”
Gli sorrido e stringo la sua mano.
“Grazie.”
Gli sorrido e lui sorride con me.
Sarà un buon appuntamento.
Angolo di Layla
(*)Dio, Liz! Sei bella!
/**)Oh, grazie mille! Sei bello
anche tu.
Ringrazio M_idiot, Anais6277 e Kellic_a_vita per
le recensiomi e scusatemi per il ritardo.
La canzone dello scorso capitolo
era Kiss me Again dei We Are The In Crowd, questa è
Bulletproof Love dei Pierce The Veil
|
Ritorna all'indice
Capitolo 19 *** 19) Heart's on fire tonight, feels my bones ignite, feels like war ***
19)
Heart's on fire tonight, feels my bones
ignite, feels like war
Liz p.o.v
Sono a un appuntamento con Vic e
non riesco a credere che
sia vero.
L’ho sognato per anni e anni e ora – che sta
finalmente
succedendo – penso che sia solo uno scherzo che mi stia
facendo la mia mente.
Mi do un pizzicotto e fa male, dunque non è un sogno, oh
mio Dio!
“Liz?”
La voce di Vic mi fa voltare verso di lui.
“Va tutto bene?
Ti sei appena data un pizzicotto.”
Io arrossisco.
“Oh, non preoccuparti per quello, è solo una delle
tante
strane cose che faccio.”
Lui ridacchia.
“Dove stiamo andando?”
Lui sorride.
“In un ristorante che ho trovato, spero sia carino.”
“Oh, ottimo!”
Qualcosa dentro di me inizia a ridere, Vic vedrà quanto
mangio e quanto sono
grassa. Trattengo il respiro quando scendiamo dalla macchina.
“Cosa stai facendo?”
“Ni-niente.”
Mormoro con gli occhi fissi sulla pavimentazione.
“Sei sicura?”
“Io… Sì, sono sicura.”
Entriamo nel ristorante e una cameriera ci scorta al nostro tavolo,
è molto
bello, possiamo vedere l’oceano da una vetrata.
“Wow! È fantastico!
Non avresti dovuto farlo, è troppo per me.”
“Nah, sei la mia ragazza e ti meriti solo il
meglio.”
Arrossisco ancora, lusingata dalla sue parole.
La cameriera torna indietro.
“Buonasera, sono Amelie e mi prenderò cura di voi
questa
sera.
Cosa desiderate prendere?”
“Vorrei della carne alla griglia e una birra.”
Risponde Vic.
“E tu, cara?”
“So-solo un po’ di insalata e
dell’acqua.”
“Solo insalata?”
“Sì.”
“Va bene, sono qui se cambierai idea.”
Vic mi lancia un’occhiata strana, sembra preoccupato.
“Liz, per l’ultima volta, stai bene?”
“Sì, sto bene.”
“Non è vero. Arrossisci e non mi guardi negli
occhi e poi hai ordinato solo
dell’insalata e l’insalata nemmeno ti
piace.”
Rimango in silenzio. C’è una guerra dentro di me:
una
parte di me vuole dirgli tutto (dubbi, voci, quanto sono grassa) e
l’altra mi
urla di chiedere quella cazzo di bocca se non voglio perderlo.
“Elizabeth?”
“Sono grassa, Vic. Una cogliona brutta e grassa. Non voglio
che tu veda quanto
posso mangiare ed essere disgustato da quello o da quanto sono grassa.
Ti meriti una ragazza migliore, più carina.”
Non lo guardo negli occhi durante l’intero discorso,
quando l’ultima parola esce dalla mia bocca lui mi alza il
mento.
“Liz, tu non sei grassa. Per niente. Sei pelle e ossa e
anche se fossi grassa non me ne fregherebbe niente perché mi
piacciono le
ragazze con le curve, non gli scheletri.
Ti amo. Tu sei la ragazza più carina che abbia mai
incontrato e vorrei riuscire a farti vedere te stessa come ti vedo io.
Sei
perfetta, non potevo chiedere una ragazza migliore, quindi –
per favore –
mangia. Fallo per me.
Non c’è ragione per non mangiare.”
Lo guardo e inizio a piangere. Quando la cameriera arriva con
l’acqua e la
birra, lui ordina un altro piatto di carne per me.
“Ti amo, Vic.”
Gli sussurro quando la cameriera se ne è andata.
“Ti amo con tutto il cuore e non voglio perderti.”
“Tu non mi perderai perché ti amo anche io, non
preoccuparti.”
Sorrido tra le lacrime che stanno scorrendo sulle mie guance, cosa ho
fatto per
meritare un ragazzo così meraviglioso?
La cameriera ci porta i due piatti e ci augura buon
appetito con un sorriso sul volto. Inizio a mangiare ancora riluttante,
non se
ne sono andate tutte le mie paure, solo alcune.
Vic sorride.
“È buona?”
“Sì, lo è.”
“Non vergognarti a mangiare davanti a me, non ti
giudicherò.”
Gli lancio un debole sorriso e riprendo a mangiare.
Finisco tutta la mia carne e lui sorride orgoglioso.
“Brava ragazza! E adesso che ne dici di un dolce?”
Io arrossisco.
“Beh, penso di avere mangiato
abbastanza….”
“Liz? Non fare lo stesso gioco di prima.”
“Sì, Vic. Forse Leah aveva ragione.”
“Cosa ha detto?”
“È preoccupata che io possa diventare
anoressica.”
“Non ti lascerò fare questo a te stessa.”
“Grazie.”
Ordiniamo due fette di torta e – per la prima volta dopo
secoli – mi godo ogni
morso, è
davvero buona!
“E adesso?”
Chiedo curiosa.
“Uhm Leah mi ha detto
che si sono dei fuochi d’artificio sul mare
questa sera. Che ne dici?”
“È una grande idea! Amo i fuochi
d’artificio!”
Gli dico felice, facendolo sorridere.
“Ok, andremo a vederli!”
Ci alziamo e andiamo alla cassa, lui paga tutto nonostante le mie
proteste.
“Ehy! È un appuntamento e agli appuntamenti il
ragazzo
paga tutto!”
“Ma non è giusto!”
Lui ride e mi prende per mano per portarmi alla macchina.
Raggiungiamo la spiaggia e lui parcheggia da qualche parte, poi usciamo
e
camminiamo verso la riva, pronti per vedere i fuochi.
Lui mi abbraccia e appoggia il mento sulla mia spalla, mi
sento calda e protetta nelle sue braccia.
I fuochi d’artificio iniziano, li ho sempre amati, ma
sono ancora più speciali da vedere con il ragazzo che ami.
A un certo punto guardo lui invece del cielo e lui
ricambia lo sguardo.
Tempo un minuto le nostre labbra si sono scontrate e
tutto scompare.
Non c’è più la paura o i fuochi
d’artificio, ci siamo
solo noi e il nostro bacio e le nostre lingue che combattono per la
dominanza.
Non avrei potuti chiedere di più, è un
appuntamento
perfetto.
Angolo di Layla
Ringrazio a Anais6277 e M_idiot per
le recensioni, spero che questo vi piaccia.
Canzone del titolo: A love like
war - All Time Low & Vic Fuentes
|
Ritorna all'indice
Capitolo 20 *** 20) Break your little heart in two ***
20)
Break your little heart in two
Sofia p.o.v.
Guardo Liz e Vic allontanarsi dal pullman e sorrido.
Penso di essere l’unica felice in questo momento, Tony mi
sta guardando con la sua peggiore espressione – come se fossi
la causa di
qualche guerra – Jaime sta urlando al telefono, Mike ha un
gran mal di testa e
Leah ha appena finito di litigare con Sean.
La piccola merda non è d’accordo sulla relazione
tra Liz
e Vic, è solo un coglione e un maniaco. Guarda sempre le
ragazze e flirta nel
peggiore dei modi, anche se sappiamo tutti che ha una ragazza.
“Dio, voglio ucciderlo.”
Mugugna Leah.
“Sì, ma guarda al lato positivo: Vic e Li si
stanno
frequentando.”
“Sì, grazie a Dio. Ma abbiamo un altro problema
adesso.”
La guardiamo tutti, anche Jaime che ha appena chiuso la
chiamata.
“Che problema?”
“La primadonna non ci cucinerà la cena.”
“Non c’è problema.”
Risponde Mike.
“Andremo da qualche parte a mangiare, ma quando torneremo
al pullman avrò bisogno di parlargli. Sapete, gli
ricorderò che è pagato per
cucinarci dei pasti, non importa quanto sia incazzato e se se
comporterà ancora
come stasera lo licenzieremo.”
“Sembra un bel discorso, Mike. Spero ti
ascolterà.”
“Lo farà.”
Sorride a Leah e io rabbrividisco. Mike sembra pericoloso ora. Di
solito è un
ragazzo gentile, ma adesso sembra uno di quei latinos delle gang.
“Non picchiarlo, Mike.”
“Non lo farò se non sarò obbligato. Lo
licenzierò comunque dopo questo tour, a
nessuno piace davvero, uh?”
Annuiamo tutti. È vero: a nessuno piace particolarmente il
cugino di Liz.
“Bene, andiamo allora.
Siamo tutti puliti?
Jaime, ti sei lavato i piedi?”
“Fanculo, Fuentes.”
“Siamo tutti pronti, dunque. Andiamo.”
Scendiamo tutti dal pullman e raggiungiamo una delle macchine, finisco
per
trovarmi in una posizione scomoda, tra Leah e Tony nei sedili
posteriori.
Inizio a sudare per via di Tony, una parte di me vorrebbe baciarlo
così tanto da
fare male, l’altra vorrebbe prenderlo a sberle per tutte le
volte che mi ha
insultato e merda varia.
Spero che troveremo presto un ristornate, una pizzeria,
un Mac Donald; qualsiasi cosa va bene.
Venti minuti dopo siamo seduti in una pizzeria, i ragazzi
non si stancano mai del cibo italiano, ma questo non importa, importa
che Tony
sembra davvero a disagio.
Sembra sia arrabbiato che felice di essere stato seduto
così vicino a me.
“Sofia.”
La voce di Jaime mi riporta alla realtà.
“Sì?”
“Posso chiederti un consiglio?”
“Certo, Hime-Time.”
Gli sorrido, insieme a Vic è quello con cui vado
più
d’accordo.
“Cosa ne dici di invitare Jessica al prossimo concerto?
Così possiamo parlare faccia a faccia e probabilmente
rompere.”
“Penso che sia davvero una buona idea. Penso che rompere al
telefono sia
davvero triste, alle ragazze non piace.”
“Grazie del consiglio. Penso sia arrivato il momento di
lasciarla, non voglio sposarla e sono stanco di questo casino al
telefono.
Cosa mi dici di te?”
“Io?”
“Eri seduta vicino a Tony e potevamo sentire tutti la
tensione tra voi due.”
“Jaime, lui mi odia.”
“Ehy, ragazzi!”
Leah urla per avere la nostra attenzione.
“Sì, dottore?”
“Ci sono i fuochi d’artificio alla spiaggia dopo,
cosa ne
dite di andarli a vedere?”
“Sembra una buona idea.”
Risponde Mike.
“Quindi andremo a vederli?”
Diciamo di sì e lei annuisce.
“Ok, fatemi solo un favore. Se vedete Liz e Vic
ignorateli, non fatevi vedere e non fate battute su di loro,
è il loro
appuntamento.”
“Perché ce lo chiedi?”
“Perché ho detto a Vic dei fuochi e forse saranno
lì.”
“Ok.”
Finiamo le nostre pizze, le paghiamo e poi andiamo alla spiaggia.
C’è un fottio
di gente, se anche Liz e Vic fossero qui non li vedremmo.
Scegliamo un punto e poi iniziamo a guardare i fuochi,
Mike abbraccia Leah, Jaime sta in piedi da solo e – ancora
una volta – io e
Tony siamo vicini.
“Qualcuno vuole della birra?”
Urlo, perché non riesco più a sopportare la
tensione, annuiscono tutti, così
vado a uno dei bar della spiaggia e compro della birra.
Sto tornando indietro con le braccia cariche di lattine
di birra quando vedo Tony, mi guarda per un po’, poi prende
il mio polso e mi
bacia, dopodiché corre
via.
Sono scioccata!
Porto la birra ai ragazzi, il bacio è stato veloce, ma
violento e me lo sono goduta ogni minuto.
Ancora una volta non so cosa fare o pensare.
Quando i fuochi d’artificio finiscono Tony non è
ancora
tornato e così lo cerchiamo e finalmente lo troviamo mentre
sta baciando una
ragazza.
“Leah.”
Le sussurro.
“Leah, per favore, portami a casa.”
“Ma i ragazzi?”
“Per favore portami a casa o chiamerò un
taxi.”
Leah adesso è preoccupata.
“Quando sono andata a prendere le birre Tony mi ha
baciata e adesso sta baciando un’altra puttana, non riesco
più a sopportarlo.
Per favore, portami a casa.”
“Con casa vuoi dire il pullman?”
“Sì.”
“Va bene.”
Mi accompagna alla macchina mentre il mio cuore fatto a pezzi fa un
male
d’inferno.
Perché mi ha fatto questo?
Perché?
Angolo di Layla
Ringrazio Anais6277, i_love_LA e M_idiot per
le recensioni, spero che questo capitolo vi piaccia.
Ovviamente la canzone del titolo
è Break Your Little Heart degli All Time Low
|
Ritorna all'indice
Capitolo 21 *** 21) Problems! ***
21) Problems!
Sofia p.o.v.
Ad essere onesti mi sento di
merda, durante il nostro
viaggio verso il pullman non ho detto nulla a Leah, che sembra
incazzata per
qualche motivo che non conosco. Tiene il volante stretto
così forte che le sue
nocche sono diventate bianche.
Arriviamo al bus e mi aiuta a salire.
“Vuoi del the?”
“No, voglio della vodka.”
“Non ti lascerò ubriacare, Sofia.”
“ ‘k. Vado a letto, dunque.”
Mi prende per il polso.
“Non vuoi parlarne?”
“Di cosa? Di quanto sono stupida? Del fatto che per Tony sono
solo un gioco?
No, grazie.
Voglio solo dormire e dimenticare tutto:”
Dico in tono piatto.
Lei mi lascia il polso e mi guarda camminare verso la
zona delle ragazze e saltare nel mio bunk. Davvero, non voglio parlare
di
quello che è successo, fa un male d’inferno e
l’unico modo che conosco per
fermare questo dolore è sbagliato.
Quando sono arrabbiata, ansiosa, triste e ferita sono
sopraffatta dalle mie emozioni e l’unico modo per fermare
questa marea nera è
tagliarmi.
Ma non voglio, ho promesso a me stessa e a Viviana che
non mi sarei più tagliata e voglio mantenere questa
promessa. E in ogni caso
sarebbe stupido tagliarsi quando c’è Leah sul
pullman, lei è una dottoressa e
conosce i miei problemi, così rimango immobile nel mio
lettino provando a non
piangere.
Dopo ore sento i ragazzi tornare e Leah urlare a Tony che
è il più grande stronzo sulla faccia della Terra.
Non ascolto la sua risposta, non mi interessa.
Mi addormento dopo un po’ e mi sveglio quando qualcuno mi
scuote gentilmente per le spalle: è Vic con in mano un
piatto di bacon e uova.
“Buongiorno, raggio di sole. Ho pensato che non avresti
voluto vedere Tony, così ti ho portato la
colazione.”
Sorrido debolmente.
“Grazie, sei così dolce.”
Mi siedo sul mio lettino e lui si siede accanto a me. Inizio a mangiare
anche
se non ho fame.
“Com’è andato il tuo
appuntamento?”
“Semplicemente perfetto, l’ho baciata.”
“Sono così felice per voi! Tu e Liz siete perfetti
insieme!”
“Sì, lo siamo.”
Sfoggia il suo sorriso più grande.
“Mi dispiace per Tony, l’ho sgridato
prima.”
“Non importa, Vic. Davvero.
È successo tutto nella mia testa, per lui ero solo uno
strano gioco.”
“Questa non è buona ragione per trattarti in quel
modo.”
Dice arrabbiato.
“Vic, per favore, non rompere l’armonia della band
per
me. Non merito così tanta attenzione. Ho fatto un errore, ho
pensato che
potesse ricambiarmi e questi non potrà mai
succedere.”
Vic sospira.
“Raggio di sole, ti sbagli. Vorrei tanti poterti
dimostrare quanto ti sbagli, ma mi è impossibile e Tony si
comporta come un
coglione. Spero che si scuserà.”
“Lo sai che non lo farà.”
Finisco il mio piatto e salto giù dal mio bunk con Vic
dietro di me, poi lo
porto in cucina. Sono tutti intorno al tavolo, persino Tony, quando mi
vede
smette di parlare e mi guarda con uno sguardo sia felice che colpevole.
Fanculo lui, fanculo i suoi occhi, fanculo le sue
emozioni.
Perché cazzo dovrebbe fregarmene ancora qualcosa?
Lascio il piatto nel posto giusto e poi torno nella zona
dei bunk con Leah dietro di me, penso che voglia parlarmi di nuovo ma
la
suoneria del mio cellulare la blocca.
Rispondo.
“Pronto?”
“Sofia? Sono io, Viviana.”
“Vivi! Cosa succede? Perché sussurri?”
“Ci sono grossi guai a casa.”
Mi congelo.
“Dimmi tutto.”
“Mamma si è trovata un nuovo uomo e vuole
sposarlo. È un canadese, ma è
violento, gli piace picchiare me e sua figlia quando beve troppo,
cioè sempre.
È sempre ubriaco fradicio.”
Si ferma per un po’.
“E insieme alla mamma vuole trasformarci in modelle.
È il
terzo giorno che non mangiamo e riesco a malapena a uscire dalla mia
camera. Ho
paura che ci possa violentare.
Abbiamo bisogno di aiuto, Sofia.”
Adesso sono spaventata.
“Vivi, vieni al prossimo concerto del Warped Tour.
Parlerò con i ragazzi e li convincerò a portarvi
con noi. Porta il tuo
portfolio con te.”
“Ci fanno la guardia, non ci lasciano uscire.”
Rimango in silenzio per un momento.
“Vivi, quando dormono vai in camera mia. Il primo asse
vicino al mio letto non è fissato, ci sono delle pillole per
dormire lì dentro.
Quando faranno colazione mettine una dentro il loro
caffè, dormiranno per alcune ore, per essere sicura
metticene due.
Vi lasciano ancora cucinare la colazione per loro?”
“Sì.”
“Ok, dopo fai i bagagli e vai via. Non guardarti mai
indietro, ci vedremo
presto.”
“Ok.”
Chiude la chiamata, adesso sono preoccupatissima
e ho bisogno a parlare a qualcuno di questa
cosa.
“Sofia, stai bene?”
“No, per niente, Leah.”
“Che è successo?”
“Sono in un grosso guaio.”
Mi copro la faccia con le mani, lei le toglie e mi guarda negli occhi.
“Dimmi cosa è successo.”
Annuisco.
“La chiamata che ho ricevuto prima era di mia sorella: ci
sono dei casini a casa.
Mia madre ha trovato un altro bastardo da scoparsi, ma
questa volta si è spinta un po’ più in
là: lo vuole sposare.”
“Quindi?”
“Quindi il bastardo vive con lei ora. Ha una figlia ed
è violento sia con lei
che con Viviana, ma questa non è la parte peggiore.
Sono spaventate di poter essere violentate perché la
merda è sempre ubriaca o così dicono.”
Lei apre la bocca, ma io vado avanti con il mio discorso.
“Lui e mia madre stanno provando a trasformarle in
modelle, non gli permettono di mangiare. Vivi ha detto che è
il terzo giorno
che non mangiano, così gli ho consigliato di mettere un paio
di pillole di
sonnifero nel loro caffè, fare i bagagli e raggiungermi alla
prossima data del
Warped Tour.
Ho pensato che, visto che Viviana ha seguito dei corsi di
fotografia, potrebbe aiutare Adam, ma non ho idea di quanto sia brava.
E magari voi non volete nemmeno mia sorella e io ho
parlato troppo presto”
Leah mi abbraccia.
“Andrà tutto bene, parla con Vic e sono sicura che
ti
aiuterà.”
“Sì, ma gli altri?”
“Non ci pensare adesso, hai bisogno di riposare.”
Salto nel mio bunk e mi addormento infelice e preoccupata.
Angolo di Layla
Ringrazio Anais6277
e M_idiot
per le recensioni. Scusate per il ritardo, ma mi è morto il
pc. Spero vi piacca.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 22 *** 22)Sick of everyone ***
22)Sick
of everyone
Sofia
p.o.v.
Quando mi addormento preoccupata ho facilmente degli
incubi. Oggi ne ho avuto uno, mi sono svegliata urlando e spaventando
l’intero
pullman dei Pierce The Veil, perché sono tutti intorno al
mio bunk.
“Sofia, stai bene?”
“Sì, è stato solo un incubo.”
“Ti faccio un po’ di the.”
Liz se ne va e io guardo Vic.
“Posso parlarti dopo?”
“Sì, Sofia, ma prima bevi il the.”
“Sì, amico.”
Aspetto Liz e bevo il suo the, è buono. Dopo vado a cercare
Vic e lo trovo
nell’area relax con la sua chitarra.
“Mi dispiace, non voglio disturbarti.”
“Nessun disturbo. Dimmi tutto, sei preoccupata per
qualcosa che non riguarda Tony.”
“Hai ragione. Dopo colazione mi ha chiamato la mia
sorellina e mi ha detto che a casa ci sono grossi guai. Mia madre ha
portato a
casa un uomo violento e la sua povera figlia.
Sono violenti con mia sorella e l’altra ragazza e Vivi mi
ha detto che hanno paura di essere stuprate.”
“Chi è Vivi?”
“É Viviana, mia sorella. La chiamo Vivi
perché lo trovo
un nome carino.”
“Vai avanti.”
“Mia madre e l’altro bastardo vogliono trasformarle
in
modelle, così non gli danno da mangiare, è il
terzo giorno di digiuno secondo
mia sorella. Così le ho detto di mettere un po’ di
sonnifero nel loro caffè,
fare i bagagli e raggiungerci alla prossima data.
Ho pensato che Viviana potesse aiutare Adam Elmakias, ma
non sono sicura che sia stata una buona idea.”
“Perché?”
“Non sei obbligato a risolvere i problemi della mia
famiglia, capisci quello che voglio dire?
Non voglio che tu pensi che io sia qui solo per
approfittare del fatto che lavoro per voi. Io volevo solo…
Non sapevo cosa
dirle, in più ero preoccupata.
Mia madre è orribile e questo stronzo non può
essere
meglio.”
“Sofia, ti capisco e sono felice che tu abbia pensato a
noi, perché significa che siamo amici, lo siamo,
vero?”
“Sì, lo siamo. Vi considero miei amici.”
Vic sorride.
“Sono felice di questo, adesso ci prenderemo cura della
tua sorellina, le troveremo un lavoro, ma abbiamo bisogno di parlarne
anche
agli altri, questo significa…”
”Tony, lo so. Sono pronta, non posso lasciare mia sorella
nella merda.”
“Sei una brava ragazza, Sofia.”
Io sospiro. Sì, lo sono e questa è la ragione per
cui
nessuno si preoccupa troppo per me.
“Come mai sei così triste?”
“Niente. Sto solo pensando che essere una brava ragazza
non mi è molto utile, la maggior parte delle persone
finiscono per
approfittarsi di me.”
Lui sorride.
“Non preoccuparti per questo. Parliamo ai ragazzi, hanno
bisogno di saperlo.”
Annuisco infelice, non voglio vedere ancora Tony.
“Perdonerai mai Tony?”
“Se lo merita?
Ha chiesto di essere perdonato?
No.”
Vic scuote la testa e poi urla per chiamare i ragazzi e
le ragazze a raccolta.
“Vic, stramaledetto uomo, stavo dormendo! Perché
stai
urlando?”
Chiede un arrabbiato Jaime.
“Ho bisogno di parlare con tutti voi.”
“Sì, e tua madre non ti ha insegnato a essere
educato e
svegliarci uno per uno.”
“Jaime, smettila di lamentarti.”
Sussurra Vic al suo amico.
“Prima donna, fottuta prima donna.
Liz, vorresti provare a cambiare un pochino il suo
carattere?”
Liz ride a disagio, in ogni caso seguiamo tutti il
frontman in cucina.
“Ok, ho qualcosa da dirvi.”
Fa un breve riassunto di quello che gli ho detto, tutti lo seguono con
interesse.
“Dunque, ora la domanda è: vogliamo aiutare queste
due
ragazze?
Chi è d’accordo alzi la mano.”
Alzano tutti la mano tranne Tony, ma questa non è una grande
sorpresa.
“Perché non vuoi, Tone?”
“Primo: non siamo un orfanotrofio per ragazzine
disturbate.
Secondo: è la famiglia di Sofia, non sono affari nostri,
lei dovrebbe risolvere le cose da sola.”
“Non staranno qui a fare niente, Tony.”
Dico con rabbia crescente.
“Come se tu facessi qualcosa…”
Mi alzo e gli do uno schiaffo, fanculo al lavoro!
Mi chiudo nel mio bunk, ignoro chiunque voglia parlare
con me e abbraccio il mio cuscino.
Fottuto stronzo, idiota, testa di cazzo, bastardo cinico!
Odio Tony con passione adesso, quello che ha fatto la
scorsa notte è stato troppo persino per un’idiota
come me.
Non sono quanto tempo trascorro nel mio bunk, ma
probabilmente un bel po’e a un certo punto devo essermi anche
addormentata
perché mi sveglio quando Vic apre le tendine.
“Ora di mangiare.”
“Non ho fame.”
“Sofia, per favore.”
“Vic, davvero non ho fame.”
Dico piatta, facendolo sospirare.
“Se dovessi cambiare idea c’è il tuo
piatto in cucina,
mettilo nel microonde e sarà pronto.”
“Grazie, ma non penso che mangerò
qualcosa.”
“Sofia, sono davvero dispiaciuto per quello che ha detto
Tony.”
”Lo apprezzo, Vic, lo apprezzo sul serio, ma deve essere Tony
a scusarsi non
tu.
Sto pensando seriamente di lasciare questo lavoro dopo la
fine del Warped Tour.”
“No, Sofia. Per favore non farlo.”
“Se le cose non cambiano lo farò, Vic.
Lo giuro.
Bon apetite.”
Chiudo di nuovo le tende e mi addormento.
Fanculo la mia vita.
Angolo di Layla
Ringrazio M_idiot e Kellic_a_vita
per le recensioni, spero vi piaccia.
Titolo canzone: Sick of everyone -
Sum 41
|
Ritorna all'indice
Capitolo 23 *** 23)Family portrait ***
23)Family portrait
Sofia p.o.v.
Quando sei preoccupata per qualcosa il tempo scorre
troppo lentamente. Non vedo l’ora di essere alla prossima
data e poter vedere
Viviana, ma questo momento sembra non arrivare mai.
Non posso lamentarmi troppo, le ragazze sono molto
gentili con me, se non fossi così spaventata dalle persone
le chiamerei amiche
davanti a tutti, la stessa cosa vale per i ragazzi.
Sono così carini con me e non me lo merito, mi obbligano
gentilmente a mangiare e mi fanno sempre ridere. Va tutto bene, dunque,
tranne
che per Tony.
Dopo che gli ho dato uno schiaffo non mi parla più, ma la
sua faccia non promette niente di buono. Ho paura che si possa
vendicare al
momento giusto.
Abbiamo persino smesso di salutarci e Vic è preoccupato.
L’ho visto parlare con Tony due volte, ma Turtle ha sempre
detto “no”.
Dopo giorni di attesa arriviamo finalmente alla prossima
data e per la prima volta Tony mi parla.
“Non pensare nemmeno di andare a salutare tua sorella,
prima devi controllare la mia roba se l’intera famiglia
Ortega vuole continuare
a sfruttare i Pierce The Veil.”
Le mie guance diventano rosse e vorrei schiaffeggiarlo di
nuovo.
Come osa?
Ho sempre lavorato onestamente!
“Leah?”
Chiamo la mia amica e viene da me.
“Cosa succede, cara?”
“Non posso dare il benvenuto a Viviana, potresti farlo tu
per me, per favore?”
“Certo, dammi una foto e lo farò.”
“Okay.”
Le do una foto di mia sorella.
“Mi dispiace, ma non ho idea di come sia l’altra
ragazza,
penso che sarà con Viviana, però.”
“Okay.”
“Grazie.”
“Prego.”
Sospiro e seguo Engel verso il palco per fare il mio
fottuto lavoro. Tony l’ha trasformato in un incubo.
“Ehy, Sofia. Stai bene?”
Mi chiede Engel.
“No, non sto bene. Odio Tony e il modo in cui mi tratta.
Penso che me ne andrò dopo il Warped Tour.”
“Mi dispiace davvero. Se una brava ragazza, è un
piacere
lavorare con te.”
“Anche a me piace lavorare con te, ma non ce la faccio
più a sopportare Tony.”
“Non sei innamorata di lui?”
“Forse è meglio che me lo dimentichi.”
Engel non dice niente, ma penso che non sia d’accordo con
la mia decisione, forse pensa che io sia una codarda.
Chi se ne frega!
Dopo un po’ una voce alta chiama il mio nome, mi volto e
mia sorella mi abbraccia stretta.
“Sofia! Oh, Sofia! Grazie!”
“Prego. Non potevo lasciarti in quella casa.”
Mia sorella è più bassa di me, con corpo formoso.
I suoi
capelli neri sono raccolti in una coda scomposta, ha gli occhi azzurri
e un
piercing sul sopracciglio sinistro.
Adesso indossa una vecchia maglietta rossa dei Rancid e
degli short di jeans.
L’altra ragazza ha la frangia fucsia e i capelli raccolti
in una coda nera, ha gli occhi azzurri, non ha piercings, ma un
tatuaggio con
alcune note musicali che volano sul collo. Indossa una maglietta nera
dei
Linkin Park e una gonna scozzese.
“Ciao, mi chiamo Fanny.”
“Piacere di conoscerti, io sono Sofia.
Ragazze, devo chiedervi di andare con Leah, devo
lavorare.”
Loro annuiscono e mi lasciano da sola a fare questo
stupido lavoro.
Per la prima volta dopo secoli non guardo il concerto dei
Pierce The Veil, ma parlo con Vivianna e Fanny.
Sono entrambe magre, Viviana – in particolare –
è più
magra di quanto ricordassi. È sempre stata un po’
grassottella e formosa,
adesso è abbastanza scheletrica.
“Che succede?"
"Mi sembri troppo magra, avete mangiato qualcosa?”
Scuotono entrambe la testa.
“Ok.”
Andiamo a una bancarella e ci compriamo tutte un hotdog,
Fanny e Viviana lo divorano. Sono felice e non sono felice, la vecchia
bastarda
davvero non permetteva loro di mangiare nulla e questo è
terribilmente
sbagliato, ma i concetti di giusto e sbagliato sono un po’
confusi per mia
madre. Per lei è giusto drogarsi e diventare anoressiche per
poter rimanere
magre e continuare a fare le modelle.
Dopo aver mangiato torniamo al pullman, Leah è
nell’area
relax.
“Ehi, perché sei qui?”
Mi chiede.
“Voglio parlare con mia sorella e la sua amica.”
“Ok, vuoi che me ne vada?”
Guardo Vivi e Fanny, scuotono entrambe la testa.
“Non importa. Puoi rimanere se vuoi, non c dà
fastidio.”
Risponde mia sorella.
“Va bene. Dimmi
tutto, dunque.”
“Non c’è molto da dire. Mamma ha
incontrato quest’uomo in
un bar, probabilmente volevano solo ubriacarsi e spaccarsi di qualcosa
in
solitaria. Invece di fare questo hanno iniziato a chiacchierare e
flirtare e
poi hanno iniziato una relazione.
Dopo una settimana si è trasferito in casa nostra e ho
scoperto che beveva pesantemente e era violento.”
Fanny annuisce.
“Mio padre ha sempre bevuto troppo per poi diventare
violento. Mi picchiava e mi prendeva a pugni e le sue abitudini non
sono
cambiate nella nuova casa. Ha iniziato a picchiare anche Viviana
perché per lui
è normale.”
“Poi mamma gli ha detto di te e di come fossi una modella
semi famosa prima che te ne andassi e da lì è
iniziata la merda.
L’uomo ha detto a mamma che avrebbero potuto provare a
trasformarci in modelle, a lei l’idea è piaciuta
subito e ci ha fatto iniziare
una dieta.
Questo significa che non ci lasciavano mangiare, rubavano
i nostri soldi e ci picchiavano se ci trovavano in cucina o in
qualsiasi altro
posto che non fosse la nostra camera.
Lei era ossessionata dal fatto che potessimo scappare
come avevi fatto tu.”
“E cosa mi dici della cosa dello stupro?”
“A volte ci ha provato con me in passato, così
avevo
paura che ci provasse anche con Viviana.”
Sono totalmente disgustata da mia madre e da quest’uomo,
com’è possibile che voglia sposarlo?
“E adesso?”
“Adesso cosa?”
Chiedo.
“Cosa vuoi fare, Sofia?”
“Rimarrete qui, non importa in che modo.”
Sospirano tutte e due di sollievo, non sarà facile, ma la
possiamo superare insieme.
Angolo di Layla
Grazie mille a M_idiot per
la recensione. Sì, tra Tony e Sofia è guerra
aperta e questo non porterà a nulla di buono. Alla prssima
Questa è Viviana
Questa è Fanny
|
Ritorna all'indice
Capitolo 24 *** 24) Don't say I'm better off dead, cause heaven's full and hell won't have me. ***
24)
Don't say I'm better off dead, cause heaven's full and hell won't have
me.
Sofia p.ov
Dopo questo breve incontro con Vivi e Fanny devo tornare
sul palco.
Il concerto è finito e devo prendermi cura delle chitarre
di Tony, metto la via la prima senza problemi, ma la
seconda… La seconda si
rompe non appena la tocco, Tony mi ucciderà.
Ma cosa ho fatto di sbagliato?
Ho solamente provato a sollevarla con l’intenzione di
metterla via esattamente come l’altra. Sto ancora guardando
questo cazzo di
casino quando Tony arriva.
“Cosa hai fatto alla mia chitarra, testa di cazzo?”
“Ho solo provato a sollevarla…”
“Ho visto… L’hai rotta e pagherai per
questo. Sei
licenziata, vai fuori dalla palle, tu e le due zoccole che ti sei
portata
dietro. Non abbiamo bisogno di troie, ce le abbiamo già.
Sei una persona grassa, brutta e inutile. Non sai nemmeno
fare bene il tuo lavoro, lo scriverò sulle tue referenze.
Sei davvero un
pessimo, pessimo tecnico e una persona orribile che vuole solo
approfittarsi
degli altri.”
“Ma…”
“Chiudi quella cazzo di bocca e impacchetta la tua
merda.”
Mi dà un schiaffo e mi lascia sdraiata a terra con le
lacrime che corrono sul mio viso. Rimango lì per un
po’, scioccata. Il mio
intero mondo sta andando in pezzi e non posso fare niente per fermarlo.
Sento
la vita scivolarmi va, come sabbia dalle mani. Sono nella merda
più totale,
adesso.
Sono stata licenziata, non posso aiutare mia sorella e
Tony renderà a mia futura vita lavorativa un inferno.
Stupida chitarra, perché si è rotta?
Cosa dovrei fare ora?
Mi alzo dal posto in cui mi ha lasciata e inizio a
camminare lentamente, come uno zombie. Intorno a me ci sono suoni,
luci,
persone emozioni; ma io non sento nulla.
Tutto quello che sento è la voce di Tony che mi licenzia
e mi insulta.
Non riesco a uscire da questa spirale pericolosa anche se
so che finirà per ucciderà per uccidermi poco
alla volta, sempre più
lentamente, goccia dopo goccia.
Arrivo al pullman, non c’è nessuno
all’interno. Penso
siano tutti al pullman degli All Time Low per far festa, anche mia
sorella e la
sua amica.
Ottimo, ho bisogno di stare da sola.
Non riesco a sopportare di stare in compagnia delle altre
persone ora, così mi siedo nel mio bunk pensando e
ripensando al discorso di
Tony. A un certo punto la sua voce si confonde con quella di mia madre.
Urlano entrambe che sono un essere inutile, grassa e
brutta, una che non merita di vivere. Inizio a piangere e dico
debolmente “No”,
ma le voci sono più forti di me.
Questa volta hanno vinto, sento il bisogno di tagliarmi.
Non importa quanto io abbia promesso a me stessa e a Viviana che non
l’avrei
più fatto. Mi sento così male che sono ricaduta
di nuovo nei pensieri suicidi.
Mi alzo.
Per favore non
farlo.
Cammino verso la cucina.
Viviana e i ragazzi
ne saranno distrutti.
Cerco un coltello, ma qualcuno li ha presi tutti e li ha
nascosti.
Hai fatto una
promessa. Vuoi morire da bugiarda?
Ok, niente coltello. Sono così inutile, devo trovare un
modo per porre fine alla mia vita stanotte.
Cerco le mie lamette, la voce di mia sorella nella mia
testa urla di non farlo, ma è troppo tardi: questa volta
voglio andarmene per
sempre.
Non mi guarderò indietro, me ne andrò e basta.
Vado in bagno, mi guardo intorno pensando che potrei
uccidermi nella doccia così potrebbero facilmente pulire il
mio sangue.
Mi fermo, probabilmente nessuno userebbe più la doccia
dopo il mio suicidio.
Inizio a tagliare fino all’osso, c’è
così tanto sangue
adesso.
Con le mie ultime energie e volontà scrivo una lettera a
Viviana e poi mi lascio cadere sul pavimento. Sento il rumore ritmico
del mio
sangue che cola. Mi fa venire sonno e così chiudo
semplicemente gli occhi
Inferno, sto arrivando!
Parte in terza persona (Tony)
Il party deli All Time Low
è una bomba come sempre, ma
Tony non sta prestando attenzione all’alcool o alle ragazze
che ballano.
Sta pensando alla ragazza che lo perseguita nei suoi
sogni sin dalla prima volta che l’ha vista. Sofia e i suoi
capelli azzurri,
Sofia e lo sguardo triste e perso dei suoi occhi.
Sofia.
Può mentire a tutti dicendo che non gli piace quella
ragazza, ma non può mentire a sé stesso: gli
piace e molto.
Lei è il suo tipo di ragazza ideale, ma dopo Erin non
vuole innamorarsi di nuovo.
-Ma tu sei già innamorato.
–
Dice la sua coscienza.
Tony sospira, ha ragione: la ama, ma lei non dovrà mai
saperlo.
-Sì, l’hai
abbracciata, hai dormito nel suo letto e l’hai baciata. Non
è stupida, si sarà
chiesta
perché. –
“Tony, hai visto Sofia?”
Gli chiede Cherry.
“No, penso che sia sul nostro pullman.”
Il chitarrista non ha trovato le palle per dire agli altri
membri della band che l’ha licenziata ingiustamente, quella
chitarra si sarebbe
rotta comunque anche se lei non l’avesse toccata. Era la sua prima chitarra,
già molto rotta e molto
distrutta di suo.
“No. Sono andata a controllare e lei non
c’era.”
Risponde Liz e Tony si gela.
Lo sa che ha avuto problemi di autolesionismo, quindi
magari…
“Controllerò.”
“Io e Leah verremo con te.”
“Ok.”
Risponde impaziente Tony. Ha un brutto presentimento su
quello che sta succedendo, davvero davvero brutto.
Corrono al bus e aprono la porta urlando il nome della
ragazza.
“Non risponde.”
“Forse sta dormendo.”
“Non essere stupida, ci avrebbe risposto.”
Tony non presta attenzione a Liz e Leah, ha visto la
porta del bagno aperta e questo non è un buon segno. Cammina
verso il bagno e
ben presto si trova davanti al corpo di Sofia in una pozza di sangue,
vicino a
lei ci sono una lametta e una lettera.
“LEAH! VIENI QUI, PORCO DIO!”
Urla lui, ormai fuori di testa, preoccupato da morire. Il
dottore arriva e urla vedendo quel povero corpo.
“Liz, portami delle bende, del disinfettante, del filo e
degli aghi: ho bisogno di suturare.”
“Sopravviverà?”
“Penso di sì, ma Tony, non ti perdonerò
mai.”
“Perché?”
“L’hai trattata così male che lei si
è tagliata fino a
uccidersi, ho letto la lettera.
Hai osato licenziarla solo perché ha rotto la tua vecchia
chitarra merdosa quando l’ha presa in mano, sei uno
stronzo.”
“La amo.”
Liz arriva con tutto quello che Leah ha chiesto e la goth
inizia a lavorare sulle ferite.
“Sì, la ami. Diglielo adesso, ma non aspettarti
che ti
creda.
Se la ami davvero devi mostrarle il tuo lato buono e
convincerla a darti una seconda possibilità. Te
l’avevo detto di smettere di
essere uno stronzo, ma non mi hai mai dato ascolto ed eccoci
qui.”
Tony inizia a piangere lentamente e debolmente.
Adesso rimpiange tutti i suoi comportamenti, ma forse
adesso è troppo tardi per porvi rimedio.
Angolo di Layla
Per favore commentate.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 25 *** 25) You stay away from her, it's not her time! ***
25)
You
stay away from her, it's not her time!
Viviana p.o.v.
La
festa degli All Time Low è fantastica. Non ho mai visto una
cosa del
genere, bevono, ridono, ballano come se non ci fosse un domani.
Sono tutti felici, compresa me. Qualcuno mi ha passato una bottiglia di
birra e la sto sorseggiando sorridendo, Fanny sta flirtando con Alan
Ashby non
troppo lontano da me.
Jack sta ballando sul tavolo, Alex e Rian gli tirano dei popcorn
ridendo; Zack, Mike e delle altre persone sono sparite, probabilmente
per
fumarsi un po’ di erba in santa pace.
Vorrei unirmi a loro, ma prima devo trovare mia sorella. Mi ha detto
che ci saremmo incontrate qui dopo che lei avrebbe finito il lavoro, ma
non la
vedo in giro.
Con tutto il mio coraggio vado verso Vic Fuentes, è uno dei
miei idoli
e ancora non riesco a credere che gli parlerò.
Ho scelto lui perché mi sembra quello meno ubriaco qui.
“Vic?”
“Sì…”
“Sono Viviana, la sorella di Sofia.”
“Oh, vero! Sono felice di conoscerti!”
Gli stringo la mano sorridendo.
“Anche io sono felice di conoscerti, posso chiederti una
cosa?”
“Dimmi.”
“Hai visto mia sorella? Ha detto che sarebbe venuta qui, ma
non l’h
vista.”
“Mi dispiace, ma nemmeno io l’ho vista.”
Inizio a preoccuparmi, la mia mente mi manda l’immagine di un
rasoio e
di un bel po’ di sangue.
“Tony, Liz e Leah sono sul pullman a cercarla.”
Jaime si fa vivo e mi dà una risposta, io gli sorrido grata.
È un
ragazzo carino, divertente, gentile, e bello. Mi piace, ma
sfortunatamente ha
già una ragazza.
“Grazie, andrò lì.”
“Vengo con te.”
“Grazie, Jaime, ma non c’è bisogno che
tu abbandoni la festa per me.”
“Non mi sto divertendo, ho rotto con Jess qualche ora
fa.”
“Cosa?”
Chiede Vic confuso.
“Lei mi voleva sposare e io non volevo ed ero stanco del
dramma che
c’era ogni volta che telefonava. Così
l’ho invitata al concerto per parlarle.
Come prevedevo abbiamo rotto, fa un po’ male
perché era una relazione davvero
lunga, ma ero stanco di lei.”
“ ‘k, amico.”
È libero! Sono così felice!
Ce ne andiamo insieme dalla festa e raggiungiamo il pullman dei Pierce
The Veil, all’interno tutte le luci sono accese. Do
un’occhiata insicura a
Jaime.
Tony, Liz e Leah sono in bagno, io corro verso il locale e poi urlo. Il
corpo di mia sorella è ricoperto di sangue e Leah le sta
dando dei punti, perché
l’ha fatto?
Vedo una lettera e la prendo, è per me.
“Vivi,
sono in guai seri,
Tony mi ha licenziato perché ho rotto la sua chitarra.
Sono davvero
dispiaciuta, ma non posso aiutarti. Sono una sorella di merda, un
tecnico di
merda e un essere umano di merda.
Spero che un giorno
mi perdonerai, so che hai la forza di andare avanti senza di me.
Trova la tua strada
e sii felice.
Sono davvero
dispiaciuta per questo casino, ma non avevo alternative.
Ricordati sempre
che ti voglio bene. Ti proteggerò dall’inferno o
dal paradiso, è lo stesso.
Ti voglio bene.
Sofia.”
Inizio a piangere, poi mi alzo e
tento di prendere a
pugni Tony, solo il primo lo colpisce sulla sua faccia da cazzo.
“Ti odio, Perry. Hai ucciso mia sorella, l’hai
fatto,
testa di cazzo.
Ti ucciderò, stronzo!
Sei morto!”
Urlo, Jaime mi tiene stretta abbastanza forte dal
fermarmi dal picchiare ancora Tony.
“Mi dispiace, io amo tua sorella.”
“Stronzate! L’hai sempre trattata di merda e adesso
non
puoi uscirtene con la storia che la ami. Sei un fottuto bugiardo.
Ti ucciderò!”
“Raggio di sole, per favore calmati.
Lei non è morta.”
Mi sussurra Jaime in un orecchio.
“Viviana, lo so che sei arrabbiata ed è un tuo
diritto
esserlo, ma tua sorella non è morta.
L’ho salvata.”
Dice Leah.
Rivolgo un’occhiata arrabbiata a Tony.
“Forse non ti ucciderò, ma mai e poi mai ti
perdonerò
Tony Perry.
Grazie, Leah. Farò di tutto per ripagare il mio
debito.”
“Nessun debito, Sofia è anche mia amica.”
Le rivolgo un debole sorriso.
“Adesso lei ha bisogno di riposare e poi di parlare con
Tony.”
“Cosa?! Assolutamente no!”
Lei mi guarda per un po’.
“Jaime, aiutami a portarla al suo bunk, per favore.”
Jaime prende i piedi di mia sorella e Leah l’afferra per
le spalle, poi la trasportano al lettino, le tolgono i vestiti e la
coprono con
delle coperte.
“Viviana, penso che lei abbia bisogno di parlare con Tony
e conoscere la verità, così può
prendere la sua decisione con tutti gli elementi
a disposizione.”
Io indico Tony.
“Lui l’ha quasi uccisa e tu pensi che lei abbia
bisogno
di parlare con lui?
Lei non dovrebbe vederlo mai più.”
Dico piuttosto arrabbiata, nel frattempo sento la porta
del bus aprirsi e un rumore di passi, Vic e Mike fanno la loro comparsa.
“Cosa è successo?”
Guardano nel bagno e vedono tutto il sangue, entrambi
diventano pallidi come cadaveri.
“Tony, cosa hai fatto?”
“L’ha licenziata!”
Urlo io, Mike si avvicina al suo amico con l’intenzione
di picchiarlo, ma Jaime lo ferma.
“No, Mike. Lo so che sei arrabbiato, sono arrabbiato
anche io, e che lui si merita ogni pugno, ma a Sofia non piacerebbe
vederci
litigare e rompere la nostra amicizia per lei.”
“Sei fortunato, Perry.
Molto fortunato, perché se non fosse stato per Jaime ti
avrei pestato a morte.”
I due fratelli Fuentes vanno al bunk di mia sorella e la
guardano per riposare.
“Guarirà?”
“Sì, Mike.
Sono arrivata quando lei non aveva perso troppo sangue,
ho suturato le sue ferite e domani starà quasi bene.
Probabilmente sarà debole,
ma so come sistemare la cosa.”
“Grazie.”
Dopo tutto questo andiamo a letto.
Dio, quanto odio Tony Perry! Ha obbligato mia sorella a
uccidersi, violento come nostra madre.
Non riesco ad accettare l’idea che lui possa parlare
ancora a Sofia.
Lui non se lo merita e mia sorella non ha bisogno di
altro dolore.
Questo è stato abbastanza.
Inizio a piangere abbracciando il mio cuscino e
lentamente scivolo ne mondo dei sogni. Quando sono proprio
lì per addormentarmi
sento due braccia avvolgermi e un profumo conosciuto: Jaime.
Sorrido e finalmente mi addormento sul serio.
Angolo di Layla
Ringrazio Carlaphernelia
per la recensione, spero che questo ti piaccia.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 26 *** 26) No death can touch the crooked young ***
26) No
death can touch the crooked young
Sofia p.o.v.
Mi
sveglio nel bel mezzo della notte.
Non sono né all’inferno né in paradiso,
non sono in una specie di
aldilà.
No, questo è il mio bunk, riconosco le coperte e il mio
cuscino
preferito che sto abbracciando come se fosse un corpo umano. E so quale
corpo
umano voglio che sia: Tony.
Dopo tutto questo tempo, dopo che ho fottutamente provato a uccidermi
per lui è ancora nei miei pensieri, gira libero in immagini
in cui è gentile con
me, mi porta al male e mi bacia
Scuoto la testa, devo smetterla con queste fantasie infantili, non
accadranno mai: lui mi odia come quasi tutti quelli che amo.
Probabilmente starò qui fino a domani – oggi
– e poi sarò buttata fuori
a calci dallo staff insieme a Vivi e Fanny.
Controllo i miei polsi, uno è bendato, fa un po’
male ma
non mi interessa. Avrei dovuto morire, perché sono ancora
viva?
Sospiro.
Qualcuno mi ha salvato ancora la vita, fanculo! Non lo
merito e non lo voglio!
Voglio morire, perché le persone provano sempre a
salvarmi?
Non riescono a vedere che tutto sarebbe migliore
senza di me?
“Merda!”
Mugugno.
Lentamente esco
dal mio bunk, prendo una maglietta e un paio di shorts di jeans e li
indosso,
insieme ai miei Doc Martens. Prendo la mia borsa e me ne vado da
pullman, se
non posso morire voglio almeno ubriacarmi.
Ho bisogno di un
bar adesso, così mi allontano dalla struttura del Warped
Tour e vado verso la
città in cui siamo. Non so nemmeno che città sia,
ma non mi importa.
Voglio solo
dell’alcool, voglio bere così tanto da morirne.
Voglio andarmene, spaccarmi di
alcool fino a quando non andrò in coma etilico.
Da sola.
Con nessuno
intorno a salvare la mia inutile vita.
Le macchine mi
passano accanto lungo la via, ma non mi interessa. Finalmente raggiungo
la
cittadina sull’oceano ed entro nel primo bar aperto.
“Posso avere
della vodka?”
Chiedo al
barman, lui mi rivolge un’occhiata strana.
“È sicura,
signorina?
Non mi sembra
che lei stia bene.”
“Ho passato una
lunga e brutta giornata.”
“È
troppo pallida.”
“Sono mezza
albina.”
“Come
preferisce, è una sua scelta.”
Mi dà della
vodka, innumerevoli shots di vodka. Adesso la stanza è
sottosopra, gira come la
console di un dj e mi sento ubriaca.
Rido per nessuna
ragione, ma voglio di più. Questo non è
abbastanza.
“Per favore,
dammi un altro shot.”
“No, signorina.
Lei ha bevuto
abbastanza e il bar sta per chiudere.”
“Ok, okay!”
Mi alzo e quasi
cado per terra, le mie gambe non mi reggono.
Merda, devono
farlo!
Devo cercare un
altro bar o un seven eleven in cui posso comprare altro alcool. Me ne
vado dal
bar camminando a zig zag e abbastanza attenta a non andare a sbattere
contro
qualcosa.
È molto tardi,
così non ci sono altri bar aperti, devo cecare un seven
eleven. Sono sicura di
averne visto uno prima del bar.
Inizio di nuovo
a camminare, stanca e confusa, anche la strada si muove ed è
difficile seguire
qualcosa che non sta affatto fermo.
-Smettila di bere, sei abbastanza ubriaca!-
“Chiudi quella
cazzo di bocca! Voglio bere ancora e ancora!”
-E cosa mi dici dei ragazzi? Saranno preoccupati.-
“Ma che cazzo me
ne frega! Probabilmente mi licenzieranno!”
“CHIUDI QUELLA
CAZZO DI BOCCA, PUTTANA!
CI SONO PERSONE
CHE HANNO BISOGNO DI DORMIRE.”
Urla qualcuno da
una delle finestre.
Ok, hanno
ragione. Sono troppo rumorosa, ho bisogno di calmarmi e trovare il
seven eleven
invece di parlare ad alta voce con la mia coscienza.
Vado via
sorridendo come un’idiota, tutto è chiuso e io
inizio a sentirmi assonnata.
“Amore, vieni
qui.”
Un uomo spunta
dal nulla con sorriso lussurioso.
“Niente da fare,
lasciami stare.”
“Dai, fammi un
pompino!
Lo so che anche
le ragazzine alternative sono solo delle puttane che amano fare
pompini.”
“Chiudi quella
cazzo di bocca, non farò un pompino a un estraneo.”
“Sei lesbica?”
La mia faccia si
deforma per il disgusto.
“No, ma non ho
intenzione di farti nulla.”
“Ok, te l’ho
chiesto in modo gentile adesso è arrivato il momento di
essere maleducato.”
Inizio a
correre, ma l’uomo mi è subito dietro.
Dio, sei sordo?
Voglio morire,
che cosa hai capito?
Che volessi
essere violentata?
Continuo a
correre, ma alla fine l’uomo mi salta addosso e inizia a
togliermi i vestiti.
“VAI VIA!
LASCIAMI IN PACE!”
Urlo a pieni
polmoni, lui mi mette una mano sulla bocca, così provo a
prenderlo a calci, ma
è troppo forte per me.
Sono fottuta
adesso.
Mi preparo al
peggio quando una mano lo prende e lo toglie da me. Sento i rumori di
una
lotta, ma non riesco a vedere chi sia il mio salvatore.
A un certo punto
il mio cervello va in black out e tutto diventa nero mentre io perdo
conoscenza.
Chi mi ha
salvata?
Angolo di Layla
Ringrazio zaynslaughs
per la recensione.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 27 *** 27)Feels like I’m waking from the dead and everyone’s been waiting on me ***
27)Feels
like I’m waking from the dead and everyone’s been
waiting on me
Sofia
p.o.v
Mi sveglio di nuovo nel mio letto. Qualcuno mi ha tolto i
vestiti e mi ha messo un pigiama.
Esco dal mio bunk e inizio a fare le valigie, ma subito
qualcuno mi ferma.
“Perché stai facendo questo?”
Mi chiede Liz.
“Tony mi ha licenziato, così impacchetto la mia
roba e me
ne vado.”
“Non sei licenziata, non c’è nessun
bisogno di
impacchettare niente.”
Le rivolgo un’occhiata insicura.
“Sei sicura?”
“Sì.”
Così vado in cucina e incontro Leah.
“Oh, la morta vivente è ancora tra di noi!
Cosa pensavi di fare questa notte?
Ci hai lasciato senza un messaggio, niente!
Stavamo impazzendo, soprattutto tua sorella.”
“Mi dispiace. Mi scuserò con tutti.”
“Cosa volevi fare?”
“Bere fino a morire, ma sono ancora qui.
No death
can touch the crooked young.”
“Non è divertente, non è divertente per
niente!”
Esclama arrabbiata, io scuoto le spalle e inizio a
mangiare dei cereali.
“Qualcuno mi ha salvata questa notte.
Chi? Jaime, Mike o Vic?”
“Nessuno di loro.”
“Tu e Liz, dunque?”
“No.”
“Vivi e Fan?”
Scuote di nuovo la testa, inizio a essere nervosa.
“No, non può essere lui. È
impossibile.”
“Puoi crederci o no, ma Tony ti ha salvata.”
Rimaniamo in silenzio fino a quando qualcuno entra in
cucina, è Tony e ci sono alcuni tagli e lividi sul suo
volto, dunque è vero che
mi ha salvata. Dannazione!
Lo guardo come se fosse un alieno, non so cosa dirgli.
Sono paralizzata con il cucchiaio a metà strada tra la
ciotola e la mia bocca.
“Ciao, stai bene?”
Mi chiede educatamente, gentile come non lo è mai stato
sin dal primo giorno che ci siamo incontrati.
“Cosa ti aspetti che io dica?”
“Come ti senti.”
“Come se ti interessasse…”
“Mi interessa abbastanza da averti salvato il culo questa
notte.”
Vorrei dirgli qualcosa, ma qualcuno mi abbraccia stretta.
“Vivi! Lasciami respirare!”
Rantolo, lei inizia
a prendermi a pugni.
“Tu.Stupida.Idiota!
Come hai osato fare una cosa del genere?
Pensavo che ti avrei trovata morta da qualche parte in
questa città maledetta!”
“Questo era il piano – bere fino a morire
– ma
sembrerebbe che a causa di Tony io sia ancora viva e con i postumi di
una
brutta sbronza da gestire.”
“Sei matta? Come pensavi che sarei sopravvissuta a
questo?”
“Come sei sopravvissuta in questi mesi in cui non ero a
casa.”
Lei inizia a piangere.
“Mi sei mancata tutti i giorni. Le nostre chiacchiere,
quando mi truccavi o mi aiutavi a scegliere un vestito. Mi è
mancato quando ti
arricciavo i capelli o ti preparavo la mia pozione per i postumi delle
sbornie.
Davvero, Sofia mi sei mancata un sacco.
Ieri ero così felice perché ti avevo rivista,
sono tua
sorella: ti voglio bene.
Per favore non provare di nuovo a ucciderti, non so se
sarei in grado di sopravvivere a questo.”
Dà una breve occhiata a Tony.
“Grazie per averla salvata.”
“Prego, non posso perderla.”
“Stronzate.”
Dico secca, lui si alza in piedi.
“Lo so che non mi credi e hai le tue ragioni, ma ti
convincerò che mi interessi. Che mi interessi
molto.”
“Questo è molto carino, ma adesso lei ha bisogno
di
riposare.”
Leah interrompe il discorso di Tony.
“Vivi, posso chiederti di preparare la tua pozione?”
“Certo.”
Dopo un po’la bevo e sono mandata a letto.
“Sei debole, ma una buona dieta ti rimetterà in
sesto.”
Mi dice a mo’ di buonanotte Leah.
Io sospiro.
“Vorrei vedere i ragazzi prima di dormire.”
Leah annuisce e inizia a svegliare tutti. Jaime è il
primo a vedermi e mi dà uno dei suoi abbracci da orso.
“Sei qui! Avevo paura di perderti questa notte!
Ti voglio bene, sei mia amica, non provare di nuovo a
ucciderti, per favore.
Se ti senti giù parla con me.”
Io inizio a piangere.
“Lo farò, Hime-Time. Ti voglio bene.”
Se ne va e al suo posto arriva Vic.
“Non vuoi abbracciare il vecchio zio Vic?”
Lo abbraccio.
“Mi dispiace per tutti i guai che ho causato, Vic.
Merito di essere cacciata via.”
“No, non te lo meriti. Tu hai solo qualche problema e noi
siamo qui per aiutarti. Non provare di nuovo a ucciderti, arriveranno
tempi
migliori, te lo giuro.
Se hai bisogno di parlare con qualcuno io sono qui.”
“Grazie, Vic. Sei un grande amico.”
L’ultimo è Mike e sembra un po’ a
disagio.
“Devo abbracciarti?”
“Solo se lo vuoi.”
Sorrido, lo so che ha qualche problema a mostrare i suoi
veri sentimenti, ma alla fine mi abbraccia stretta.
“Per favore, non provare mai più a fare una cosa
del
genere.
Ero preoccupato, ti considero come una sorellina e non
voglio perderti.”
La sua voce è incrinata come la mia.
“Ti voglio bene, Mickey.
Voglio bene a tutti.”
“Rimani con noi, allora. Ti vogliamo tutti bene e siamo tutti
qui per aiutarti.”
Abbassa la voce.
“Anche Tony, che tu ci creda o meno.
Penso che il vecchio Tony sia tornato, dagli una chance.”
“Non lo so. Devo vedere come mi
tratterà.”
Scompiglia i miei capelli e poi mi lascia da sola.
“Adesso dormi.”
“Sì, Leah e grazie.”
Lei sorride.
“Prego.”
Mi addormento sentendomi completamente amata e accettata
per la prima volta nella mia vita. Adesso che so quante persone tengono
a me
combatterò per loro ogni volta che sentirò il
bisogno di tagliarmi.
Angolo di Layla
Grazie ad Anais 6277,
sì, credo propriio che ora Sofia abbia capito che deve
rimanere viva e M_idiot,
bentornata! Sofia non stava più reggendo la situazione, ma
ora si riprenderà. Spero vi piaccia.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 28 *** 28) All my sister's friends ***
28)
All
my sister's friends
Viviana
p.o.v.
Mi alzo molto presto questa mattina sebbene sia stanca
morta.
Questa notte è stata una brutta notte, mia sorella ha
provato di nuovo a uccidersi e poi è scappata via per andare
a bere in un bar
come se non ci fosse domani.
L’unica ragione per cui sono in piedi è
perché ho sentito
la sua voce, probabilmente sta parlando con Liz e Leah, così
raggiungo la
cucina e quando la vedo l’abbraccio.
“Vivi! Lasciami respirare!”
Sussulta alla ricerca di aria e io inizio a prenderla a
pugni.
“Tu.Stupida.Idiota!
Come hai osato fare una cosa del genere?
Pensavo che ti avrei trovata morta da qualche parte in
questa città maledetta!”
“Questo era il piano – bere fino a morire
– ma
sembrerebbe che a causa di Tony io sia ancora viva e con i postumi di
una
brutta sbronza da gestire.”
“Sei matta? Come pensavi che sarei sopravvissuta a
questo?”
“Come sei sopravvissuta in questi mesi in cui non ero a
casa.”
Sono scioccata, voleva davvero porre fine alla sua vita?
Inizio a piangere all’idea di non averla più
intorno, è l’unico membro della
mia famiglia a cui voglia bene.
“Mi sei mancata tutti i giorni. Le nostre chiacchiere,
quando mi truccavi o mi aiutavi a scegliere un vestito. Mi è
mancato quando ti
arricciavo i capelli o ti preparavo la mia pozione per i postumi delle
sbornie.
Davvero, Sofia mi sei mancata un sacco.
Ieri ero così felice perché ti avevo rivista,
sono tua
sorella: ti voglio bene.
Per favore non provare di nuovo a ucciderti, non so se
sarei in grado di sopravvivere a questo.”
Do una breve occhiata a Tony, è troppo presto per
perdonarlo, ma gli sono grata perché l’ha salvata
e riportata al tourbus.
“Grazie per averla salvata.”
“Prego, non posso perderla.”
“Stronzate.”
Risponde lei dura, lui si alza in piedi.
“Lo so che non mi credi e hai le tue ragioni, ma ti
convincerò che mi interessi. Che mi interessi
molto.”
“Questo è molto carino, ma adesso lei ha bisogno
di
riposare.”
Leah interrompe il discorso di Tony, io preparo la mia
pozione e poi mi a sorella va nella zona dei bunk delle ragazze, si
scusa con
tutti i membri della band e poi si riaddormenta. I ragazzi fanno lo
stesso,
tranne Jaime che mangia qualcosa per colazione.
“Jaime, hai qualcosa da fare dopo?”
“No, perché?”
“Voglio solo fare andare fuori e ho bisogno di qualcuno
con cui fare un giro. Ho bisogno di rilassarmi dopo questa
notte.”
“Ok, sarà un piacere gironzolare con te.”
Io arrossisco, poi finalmente ce ne andiamo dal pullman e
io prendo un lunga boccata dell’aria del nord della
California.
“Ah, mi sento un po’ meglio!
Non posso credere che stavo per perderla per sempre.”
“Nemmeno io. Le voglio bene, è sempre
così gentile con
tutti ed è una bella ragazza.”
Il mio cuore finisce sotto i piedi, chi vorrebbe me
quando vedono quanto sia bella Sofia?
“Hai una cotta per lei?”
“No, è solo un’amica.”
La me stessa interiore esulta per il sollievo, c’è
ancora
speranza per me.
Continuiamo a camminare e a parlare di cose stupide,
perché nessuno dei due vuole rivivere quello che
è successo stanotte.
Se penso a tutto quel sangue rabbrividisco, come ha
potuto provare a uccidersi?
Stiamo ancora parlando quando una ragazza bassa dai
capelli arancioni viene verso di noi sorridendo.
Hayley fucking Williams!
“Ciao. Jaime, sai dove è Sofia?
Ho bisogno di
parlare con lei.”
Jaime mi rivolge un’occhiata.
“Penso che tu non possa parlare con lei.”
“Scusa, ma tu chi sei?”
“Sono Viviana, la sorella di Sofia. Piacere di
conoscerti.”
“Hayley Williams.”
“Non puoi parlare con lei
perché…”
La mia voce si incrina.
“Stanotte ha provato a suicidarsi e adesso ha bisogno di
riposare. Non penso che Leah te la lascerà vedere.”
Hayley impallidisce e Jaime corre dietro di lei per
evitare che svenga.
“È vero?”
“Sì. Jaime, abbiamo bisogno di portarla in posto
dove possa sedersi.”
Il posto più vicino è il bus dei Paramore ed
è
fortunatamente deserto.
“Cosa è successo?
Dimmi di più.”
“Conosci mia sorella?”
Lei annuisce.
“L’ho incontrata alla prima data del tour. Stava
suonando
“You” dei The Pretty Reckless ed era davvero brava.
Abbiamo iniziato a parlare
di ragazzi e siamo diventate amiche.”
“Beh, ieri sera dopo il concerto mia sorella ha rotto una
delle chitarre di Tony. Era la sua prima chitarra, praticamente mezza
rotta di
suo, ma lui ha avuto una reazione esagerata e ha licenziato Sofia, l’ha anche
probabilmente insultata.
Non lo so, so solo che ieri non la trovavo al party degli
All Time Low e quando sono andata al bus con Jaime l’ho
trovata in bagno con un
taglio profondo sul suo polso sinistro che Leah stava suturando.
C’erano anche
Liz e Tony, non so cosa ci facesse lui lì.
Leah l’ha salvata, ma quando stavamo tutti dormendo se
l’è filata e se ne è andata nel primo
bar che ha incontrato per ubriacarsi.
Tony l’ha salvata da un uomo che voleva
violentarla.”
Hayley diventa ancora più pallida.
“Oh, mio Dio! Le devo parlare.
Quando posso parlarle?”
“Penso che questo pomeriggio possa andare bene.”
Dice Jaime sorridendo.
“Dio, come ho fatto a non vedere che era così
depressa?
Sono una pessima amica.”
“Hayley, mia sorella è molto brava a nascondere
quello
che prova sul serio per non farci preoccupare, non devi accusarti di
nulla: non
è colpa tua.”
Lei mi rivolge un debole sorriso.
“Mi dispiace di averti obbligata a raccontarmi
l’intera
storia, sono sicura che non sia stato facile per te.”
“Non preoccuparti, meritavi di sapere.”
Mi prende le mani e mi abbraccia.
“Lo so che non stai bene e che anche Sofia non sta bene,
ma puoi sempre contare su di me.
Ricordatelo.
Ci vediamo questo pomeriggio.”
Usciamo dal bus dei Paramore.
Sono felicemente scioccata per quanti amici ha mia sorella
e quanto tengano a lei.
Penso che abbia finalmente trovato la sua strada e spero
che la mia strada incroci quella di Jaime.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 29 *** 29) Love hurts, but sometimes is a good hurt and i feel like I'm alive. ***
29)
Love
hurts, but sometimes is a good hurt and i feel like I'm alive.
Sofia
p.o.v.
Mi sveglio definitivamente a mezzogiorno, guardo fuori
dal finestrino e vedo che è una giornata di sole. Un giorno
di sole è buon modo
di ricominciare da capo la vita, giusto?
Guardo le persone che si muovono fuori – tecnici,
roadies, altre persone, fans – e mi chiedo cosa voglio fare
con Tony.
Mi ha sempre trattato di merda, ma non posso ignorare il
fatto che questa notte mi abbia salvato la vita e cosa mi abbia detto
Mike: il
vecchio Tony è tornato.
Forse questo significa che mi troverò davanti a un ragazzo
timido e gentile invece di uno stronzo, chi lo sa. Anche se si
è comportato
così male con me c’è grossa parte di me
che vorrebbe dirgli: “Ehi, iniziamo da
capo. Io sono Sofia, piacere di conoscerti.”
Qualcuno tira le tende, così per un momento smetto di
pensare a lui e alla nostra situazione.
“Ehi, raggio di sole! Il pranzo è
pronto!”
Mi dice un sorridente Jaime.
“Arrivo.”
Esco dal mio bunk con addosso il mio pigiama – una
t-shirt verde e gialla con uno zero e la parola
“perdente” scritti sia davanti
che dietro – e raggiungo la cucina.
Sorridono tutti quando mi vedono, io mi siedo tra Jaime e
Mike e Leah mi dà un piatto di carne.
“Questo ti aiuterà.”
Io annuisco e inizio a mangiare: è deliziosa!
Ho come l’impressione che mia sorella mi stia guardando,
così alzo la testa e le sorrido per dirle che va tutto bene.
Sento il suo leggero sospiro di sollievo. Sono stata una
cattiva sorella, ho bisogno di essere perdonata da lei.
Tony è seduto di fronte a me e l’ho visto
guardarmi due o
tre volte. Perché?
In una situazione normale direi che io gli piaccio e non
vuole farmelo capire, ma questa non è una situazione
normale. Eravamo quasi
nemici.
“Jaime.”
Sussurro.
“Perché Tony mi guarda?”
“Perché gli piaci.”
“Non essere sciocco.”
Sono serio questa volta.”
Non sono convinta, ma non vedo ragioni per cui Jaime mi debba mentire,
così
forse è vero: gli piaccio.
La cosa mi rende parecchio confusa.
Dopo mangiato Vic e Tony iniziano a giocare a carte, Fanny
sparisce per andare da Alan, io, Mike e Jaime guardano la tv insieme a
Viviana. Decidiamo di vedere “La sposa cadavere”,
ma dieci minuti dopo l’inizio
del film qualcuno bussa alla porta del bus.
Vic si alza e va a vedere chi è. Torna indietro con una
ragazza bassa dai capelli arancioni. Hayley Williams.
“Hayley!”
Urlo.
“Sofia!”
Urla anche lei e ci abbracciamo.
“Tua sorella mi ha detto cosa ti è successo, mi
dispiace
così tanto! Non ho notato niente, sono una cattiva amica, mi
dispiace davvero!”
“Non c’è bisogno di essere dispiaciuta,
non è colpa tua.”
“Ragazze?”
La voce vellutata di Vic ci fa fermare.
“Immagino che vogliate parlare tra di voi, quindi io e
Turtle andiamo in cucina a finire la nostra partita.”
“Vengo con voi.”
Mike si alza, ma Jaime se ne sta tranquillo al suo posto.
“Se non vi à fastidio vorrei ascoltare.”
Io, Vivi e Hayley ridiamo.
“Non c’è problema, Hime-Time.
Hayley, vuoi qualcosa?”
“Solo un po’ di the.”
Vado in cucina, prendo quattro lattine e torno indietro alla zona
relax. Le
apriamo tutti e ci gustiamo un sorso di the.
“Buono.”
“Dimmi tutto se vuoi, Sofia.”
Le racconto brevemente cosa è successo e lei è
scioccata,
guarda verso la cucina.
“Dunque, prima ti insulta e poi ti salva. Questo è
strano.”
“Lo è. Ma ho paura delle sue spiegazioni, in
più non so se voglio parlargli
ancora.
Non capire male, lo amo ancora, ma sono anche spaventata
da lui. Mi può distruggere con una sola parola ed
è spaventoso.
Mi sento così fragile.”
“Prima di dargli una seconda possibilità vedi come
ti
tratta adesso.”
“Sembra abbastanza educato, ma chi lo sa?
Forse si sente solo colpevole.”
“Non sono d’accordo.”
“Perché Jaime?”
“Perché, come ti ho detto prima, piaci a Tony. Sei
la sua tartaruga preferita,
ma non riesce a trovare le parole giuste per dirtelo e non ha idea di
come
risolvere questo casino.
È molto arrabbiato con sé stesso
adesso.”
Noi tre guardiamo Jaime molto sorprese. È questa la
verità?
“Sei sicuro?
“Tu hai bisogno di parlare con lui.”
Io guardo il mio bicchiere di the.
“Ho paura, l’ultima volta mi ha preso a sberle. Ho
paura
che possa farlo ancora e ancora.”
Il volto di mia sorella si indurisce, Hayley apre e chiude la bocca un
paio di volte come se volesse dire
qualcosa e non riuscisse a trovare le parola adatte.
“Non lo farà mai più. È una
delle ragioni per cui è così
arrabbiato.”
“Come fai a esserne così sicuro?”
La faccia di Jaime è seria, ho visto questa espressione
solo poche volte quindi so che non mentirà.
“Sono così sicuro perché, mentre tu
stavi dormendo, ho
messo la tartaruga in un angolo e l’ho obbligato a dirmi
tutto e con tutto
intendo la ragione del suo comportamento. Dall’inizio quando
ha iniziato a
trattarti così, fino a questa notte.
È dispiaciuto, si scuserà con te.”
“Sei sicuro? Magari stava facendo finta.”
Dice Viviana, Hayley annuisce.
“No, era sincero. Lo conosco da più tempo di
te.”
“Beh, vedremo.
Hayley, perché volevi vedermi?”
Hayls sussulta e ci guarda rossa come un pomodoro.
“Bhe, stanotte Taylor ha portato una troia sul nostro
pullman e… Non sono riuscita a dormire, mi sento triste e
ferita, avrei voluto
che non l’avesse fatto.
Ma non il diritto di dirgli niente, siamo solo amici. Non
è il mio ragazzo e io non sono la sua ragazza,
ma… Dio, fa un male d’inferno!
Ho pianto in silenzio tutta la notte. Lo amo così tanto e
non ho le palle per dirglielo.”
“Forse un po’ di alcool potrebbe
aiutarti.”
“Cosa vuoi dire, Jaime?”
“Mike ha fatto una scommessa con Jack. Chi organizza il
party migliore vince e chi perde è costretto a pagare
l’alcool per tutti alla
prossima festa.”
“Oh! Forse hai ragione.”
“Sì, vieni al nostro pullman alle dieci.”
Sono un po’ sorpresa.
“Perché nessuno mi ha detto niente a
riguardo?”
“Ce ne siamo semplicemente dimenticati, Sofia.”
Io sospiro.
“Dio, il pullman pieno di estranei!”
Parliamo un altro po’ e poi Hayley se ne va, Vivi e Jaime
guardano di nuovo “La sposa cadavere” e io li
lascio da soli per andare a
prendere la mia chitarra e andare fuori.
Voglio cantare qualcosa, scelgo “Love hurts” degli
Incubus e inizio a muovere le mani sulla chitarra e a cantare.
Mi fa sempre sentire meglio, amo la musica: la musica
salva la vita.
Quando finisco sento un piccolo applauso e quasi cado
dalla sedia su cui sono seduta. Tony sta applaudendo me!
“Sei davvero brava. Leah aveva ragione, dovresti cantare
con noi qualche volta. Sono sicuro che la parte femminile di
“Hold on till may”
ti si adatti perfettamente.”
“Oh. Ehm, grazie.
Perché sei qui?”
Lui arrossisce.
“Ho bisogno di parlarti. Per prima cosa devo scusarmi per
essere stato uno stronzo per tutto questo tempo, tu non te lo meriti,
sei una
ragazza davvero carina.
Seconda cosa: devo scusarmi per ieri. Non è stata colpa
tua se quella chitarra si è rotta, era la mia prima
chitarra, era vecchia e
danneggiata. H reagito in maniera esagerata e sono molto dispiaciuto
per
questo.
Terza cosa: mi dispiace davvero di averti schiaffeggiato.
Tu non te lo meritavi, è stato cattivo, maleducato e da
teste di cazzo. Capirò
se non vorrai più parlarmi, ma – per favore
– accetta le mie scuse, io ci tengo
a te e te lo dimostrerò.”
Tony accarezza la guancia che ieri ha schiaffeggiato e io
chiudo gli occhi.
“Ok. Accetto le tue scuse e adesso?
Cosa succederà?
Tornerai a essere il solito stronzo?”
Dico con voce incrinata.
“No, ti lascerò conoscere il vero me stesso e
spero tanto
che ti piacerà.”
“Lo spero anche io.”
Dico a bassa voce, ma lui mi sente lo stesso e sorride.
Dio, amo il suo sorriso!
“Love
hurts
But sometimes it’s a good hurt
And I feel like I’m alive.”
Nessun’altra parola potrebbe descrivere meglio questo
momento.
Angolo di Layla
Ringrazio M_idiot. Eh,
la Williams ha problemi di cuore e non sa come risolverli. Spero che
questo capitolo ti piaccia.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 30 *** 30) Shove ***
30) Shove
Hayley’s p.o.v.
Torno al mio bus con l’idea della festa fissa in testa.
Jame non ha tutti i torti, forse un pochino di alcool potrebbe aiutarmi
a
sentirmi un po’ più sicura di me stessa.
“Ciao, ragazzi!”
Urlo.
Taylor sta suonando la chitarra e Jeremy è al telefono
con Kat e tutti e due mi rivolgono un debole segno di saluto. Mi siedo
vicino a
Taylor e aspetto che Jeremy finisca la sua chiamata.
“Che succede, Hayls?
Mi sembri abbastanza eccitata.”
“Ci sarà un party al pullman dei Pierce The Veil,
perché
non ci andiamo?”
Prego che siano d’accordo con la mia proposta.
“Per me va bene, ho bisogno di divertirmi un po’,
forse
per una notte Kat e Bliss mi mancheranno di meno.”
“E tu Taylor?”
“Sì, perché no?
Non voglio rimanere da solo in questo bus pensando a voi
che vi divertite.”
Ridiamo tutti.
“Ok, facciamolo.”
“A che ora?”
“Alle dieci.”
Jeremy si alza e mi porge la mano.
“Dobbiamo mangiare e cose varie, quindi iniziamo con il
cibo. C’è una pizza grande avanzata, va bene se
mangiamo quella?”
Annuiamo tutti e Jeremy mette la pizza nel microonde.
“Penso che stanotte ci divertiremo un sacco, i Pierce The
Veil e gli All Time Low sono i migliori ad organizzare feste.”
Anche Jeremy sembra abbastanza eccitato, Taylor non dice
nulla.
“Taylor, va tutto bene?”
Gli chiedo.
“Oh, beh. Sì.”
Era nel suo mondo come sempre, perché non posse esserci
anche io lì?
Cosa
diceva quella canzone?
“Show
me the world that's inside your head
Show
me the world that you see yourself
You
can use some help
'Cause
sometimes it comes with a shove
When
you fall in love"(*)
Forse gliela dovrei cantare e vedere cosa succede, se mi
ricambia o mi rifiuta.
“Hayley?”
Mi sveglio dal mio sogno a occhi aperti e sorrido a
Jeremy.
“Sì?
“La pizza è pronta, meglio che ti sbrighi
perché scomparirà presto.”
Prendo una fetta di pizza ridendo e pensando a cosa
indossare. Niente di troppo hot o sexy o i ragazzi mi prenderanno in
giro a
vita.
Dopo mangiato mi faccio una doccia e poi do un’occhiata
ai miei vestiti, niente sembra abbastanza carino. Alla fine scelgo i
miei short
fatti metà di jeans e metà di tessuto scozzese,
una t-shirt dei “Simpsons”e un
paio di Doc Martens gialli.
Ok, adesso sono abbastanza carina.
Spero che questo party sia una bomba e mi aiuti a dire
tutto al mio amato Taylor. Mi siedo sul divano in attesa degli altri,
mi
lasciano essere sempre la prima a usare il bagno perché
dicono che sono quella
che ci mette di più.
Quando sono pronti lasciamo il pullman e raggiungiamo
quello dei Pierce The Veil, Jerm bussa e Leah apre la porta sorridendo.
I ragazzi si dirigono verso l’alcool e io rimango un
po’con la dottoressa.
“Sofia sta bene?”
“Sì, ma nessuno è riuscito a
convincerla a lasciare il
suo bunk, nemmeno Jaime."
“Adesso ci provo io.”
Cammino tra le persone che ballano e finalmente arrivo
alla zona delle ragazze, separata dalle altre parti da una tenda viola.
Controllo tutti i letti e finalmente la trovo
rannicchiata come una palla con in mano un cuscino a forma di tartaruga.
“Sofia? Tesoro?”
“Oh, Hayley. Sei tu?”
“Sì, sono io. Perché non vieni alla
festa?”
“Non voglio vedere Tony flirtare con le sue
zoccole.”
“Non ci sono zoccole, vieni qui.”
Abbandona finalmente il suo bunk e indossa un vestito rosso a rombi
neri, senza
maniche con tre decorazioni nere e un paio di Doc Martens neri.
Si sistema velocemente i capelli e si trucca poi
finalmente ci uniamo alla festa. Jaime inizia a ballare con lei e io a
bere.
Il whisky è dannatamente buono, devo ringraziare Mike.
In qualche modo ci stiamo tutti divertendo: Liz e Vic si
stanno baciando e così Fanny e Alan, Tony sta guardando
Jaime con uno sguardo
geloso, Mike sta bevendo con Jack.
“Stanno facendo una gara!”
Mi dice Alex, eccitato come un bambino.
“Wow! Sei fantastica, Hayley!”
“Grazie, Alex.
Hey, ti sei portato la tua chitarra?”
“No, perché?”
“Lo vedrai.”
L’alcool mi ha dato un’idea abbastanza buona,
canterò una
canzone a Taylor e lui capirà il messaggio che gli sto
lanciando, ma ho bisogno
di una chitarra.
Vic sta ancora baciando la sua ragazza, così devo
chiedere a Tony.
“Tony, ehy, Tony!”
Urlo.
“Ciao, Hayley! Stai benissimo vestita
così.”
“Grazie, posso usare una delle tue chitarre?”
“Certo, non sapevo sapessi suonare la chitarra.”
“In realtà so suonare il piano e la
chitarra.”
Dico orgogliosa facendolo sorridere.
Scompare per un po’ e poi torna indietro con una chitarra
acustica.
“Eccola qua.”
Salto sul tavolo con la chitarra e inizio a gridare
forte.
“Ehy, guardatemi!”
Nessuno mi considera.
“Ehi, stronzi! Vi ho detto di guardarmi, cazzo! Ho
bisogno della vostra stramaledette attenzione.”
Si voltano tutti verso di me e persino la musica si
spegne.
“Okay, questo è il modo giusto di fare le cose! Ho
bisogno di cantare una canzone e ho bisogno che tutti voi la
ascoltiate,
soprattutto Taylor York.
Taylor, ci sei?”
“Ci sono.”
“E allora facciamolo!”
Inizio a suonare “The only exception” e lo guardo
con
tutto il mio amore quando inizio a cantare:
“And i've
always
lived like this
Keeping
a confortable distance
And
up until now i swore to my self
That
i'm content with loneliness
Cause
none of it was ever worth the risk
But
you are the only exception“
Quando finisco la canzone mi
stanno guardando tutti, io
non so cosa fare, ma Taylor lo sa.
Salta sul tavolo con me e mi bacia con passione.
“Sei completamente pazza, cazzo, ma ti amo, Hayls.”
“Ti amo anche io.”
Gli sussurro in un orecchio.
Questa è una cazzo di festa!
Angolo di Layla
(*) Shove-Angels and Airwaves
Ringrazio M_idiot, no,
non sei l'unica che pensa che Hayley e Taylor starebbero benissimo
insieme. Li adoro come coppia. E TheSkyUnderTheSea,
grazie per i complimenti, spero di non deluderti con questo capitolo.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 31 *** 31) I’m kind with you because I like you ***
31)
I’m
kind with you because I like you
Sofia
p.o.v.
Come pensavo mi sento a disagio a questa festa.
Taylor e Hayley stanno limonando sul nostro divano, mia
sorella sta ballando con Jaime e Fanny con Alan. Non sono gelosa, non
l’ho mai amato, è
solo un amico e sono felice che abbia trovato qualcuno.
Vic e Liz sono spariti, probabilmente stanno limonando
nella zona dei bunk, Cherry si sta prendendo cura di Jack e Alex sta
aiutando
Mike ad alzarsi.
Non ho mai visto una persona bere così tanto e stare
ancora così bene.
“Sto bene, Alex.
Riesco a stare in piedi e mi merito una canna, chi viene
con me?”
Cammino verso di lui.
“Io.”
Lui srride e aspetta altre persone. In pochi minuti
c’è
un gruppetto attorno a lui: io, Alex, Zack, Tony e due ragazze.
Una è bionda con un pesante make-up nero, l’altra
ha
lunghi capelli castani e non troppo trucco addosso. Guardo un
po’meglio e i
miei occhi si spalancano per lo stupore: è Taylor Momsen!
Me la ricordo ai tempi in cui facevo la modella.
“Taylor!”
Urlo, lei mi guarda e mi riconosce.
“Marianne!”
“Non chiamami così. Preferisco il mio vero nome,
è Sofia.
Sono il tecnico di Tony!”
“Figo!”
“Signore, mi dispiace dovervi interrompere, ma abbiamo
bisogno di andare in un posto un pochino più
privato.”
Annuiamo tutti e seguiamo Mike giù dal pullman,
camminiamo per un po’ e poi ci sediamo in un prato vicino al
bus.
“Ok,
presentazioni. Mike Fuentes, Zack Merrick, Alex Gaskarth, Tony Perry,
Taylor
Momsen, Taylor Jardine e Sofia Ortega.”
Quindi la bruna e Taylor hanno lo stesso nome.
“Chiamatemi Tay.”
Dice infatti la mora.
“Ok, Tay. Iniziamo.”
Inizia a preparare la canna canticchiando “The only
exception”, Taylor e Zack iniziano a parlare, Alex e Tay
fanno lo stesso:
sembra che si conoscano abbastanza bene, come se si fossero frequentati
prima
di questa sera.
Mi appallottolo un po’ e guardo Mike, non so cosa dire a
Tony e il suo silenzio mi sta uccidendo.
“Alex e Tay hanno una storia?”
Chiedo a Tony.
“Sì, qualcosa del genere. Hanno avuto una storia
piuttosto breve due anni fa, ma lui è ritornato con la sua
ragazza. Siamo tutti
sicuri che lui ami ancora Tay.”
“Perché?”
“Non vedi come sono quando sono insieme?
C’è della chimica, vanno perfettamente
d’accordo e puoi
vedere l’amore. Alex non farebbe mai del male a Tay e Tay non
farebbe mai del
male ad Alex. È premuroso e iperprotettivo nei sui
confronti.”
“Ok, ho capito. È il tipo di ragazzo che tu non
sarai
mai.”
Rabbrividisco un po’.
“Stai bene? Qui fa freddo e hai le spalle scoperte.”
“Sto bene.”
Dico secca.
Lui sospira e si toglie la sua felpa e a mette intorno
alle mie spalle.
“Non sei obbligato a essere gentile con me solo
perché ho
provato a suicidarmi.”
“Sono gentile con te perché mi piaci.”
“Smettila con questa cosa!”
Urlo, prendendomi la testa tra le mani.
“Tu non sei interessato a me, ti senti solo colpevole.
Beh, non c’è nessuna ragione per fingerti
interessato a
me, mi fai solo sentire peggio.”
Mi tolgo la sua felpa e inizio a correre. Non so dove
andare, voglio solo stare da sola e piangere. Le prima lacrime iniziano
già a
scorrere sulle mie guance.
All’improvviso qualcuno afferra il mio polso e mi fa girare
su me stessa per poi abbracciarmi stretta.
È Tony, cosa diavolo vuole da me?
“Perché sei qui?”
“Perché tu mi interessi davvero.”
Mi dice con voce spezzata.
“Smettila, fa male.”
“È vero.”
Si fruga le tasche e poi mi mostra una lametta, poi si
alza le maniche della felpa.
“Cosa vuoi fare?”
“Provo a capire cosa senti quando ti tagli.”
La lama si avvicina sempre più al suo polso, non posso
permettergli di farlo.
Stringo il polso con le lacrime che ormai scendono senza
controllo dai miei occhi.
“Per favore, non farlo. Ci tengo a te, non posso
permetterti di fare questo a te stesso.”
Mi guarda sorpreso, la lamette cade a terra e lui mi
abbraccia di nuovo. Mi sento meglio tra le sue braccia e quando lui si
stacca
sento freddo, ma è solo per un momento perché lui
preme il suo corpo su di me e
inizia a baciarmi dolcemente.
Cosa devo fare?
Lo ricambio, sperando di non rimpiangere nulla.
Quando ci stacchiamo lo guardo negli occhi: esprimono
felicità.
Forse è vero che gli interesso e questo mi fa sorridere.
Mi sento amata, tipo.
Sto bene, tipo.
Voglio correre, voglio urlare, voglio saltare.
Sfortunatamente quando provo a camminare le mie gambe non
mi reggono e se non fosse per Tony probabilmente finirei a terra.
“Sei ancora debole, non è vero?”
“Sì, mi dispiace.”
“Non devi essere dispiaciuta.”
Mi copre con la sua felpa e mi prende in braccio come una sposa.
“È arrivato il momento di tornare dagli altri o
penseranno che ti abbia uccisa.”
Annuisco.
Sono tutti seduti, tranne Mike che è in piedi.
“Grazie a Dio, siete tornati!
Stavo iniziando a pensare che il nostro Turtle ti avesse
uccisa!
Sedetevi, così possiamo iniziare!”
Noi sorridiamo e ci sediamo e finalmente Mike accende la
tanto sospirata canna. Forse questa serata non è poi
così brutta, penso mentre
inalo il fumo e poi esalo una nuvoletta grigia.
Tony mi sta tenendo per mano sorridendo e chiacchierando
con gli altri.
Sembra tanto un bravo ragazzo, per un momento ho quasi
dimenticati i suoi comportamenti passati.
Dio, quanto lo amo!
E per la prima volta penso che forse anche lui mi ama
allo stesso modo in cui lo amo io.
Solo il tempo ci darà una risposta.
Angolo di Layla
Ringrazio TheSkyUnderTheSea
per la recensione, spero ti piaccia.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 32 *** 32) I don't wann be in love (but I already am) ***
32)
I
don't wann be in love (but I already am)
Taylor
Momsen p.o.v.
Non sono mai stata al Warped Tour, non come parte del
pubblico o come band, prima di quest’anno. È
fantastico. Mi piace cantare
davanti a questa folla gigantesca e parlare con le altre band, son
tutti così
gentili e danno dei party fantastici!
Ieri gli All Time Low hanno dato una festa meravigliosa e
oggi è il turno dei Pierce The Veil, posso mancare?
No, ovviamente.
Sono un animale da party, non posso perdermene uno e a
questo ho avuto una grossa sorpresa. Ho visto Marianne Blanchard,
eravamo
amiche prima che lei sparisse dalla circolazione.
Adesso noto che ha i capelli azzurri, preferisce essere
chiamata con il su vero nome – Sofia – ed
è il tecnico di Tony.
È cambiata così tanto, ma fortunatamente non
troppo da
dire di no a una canna.
Vado via con lei, Tony e Mike dei Pierce The Veil, Alex e
Zack degli All Time Low e Tay dei We Are The In Crowd.
Siamo un gruppo carino, c’è della tensione tra
Sofia e
Tony e non posso fare a meno di domandarmi se abbiano una relazione o
qualcosa
perché la sento l’elettricità tra di
loro.
Arriviamo finalmente a un prato non troppo lontano dal
pullman, Mike inizia a preparare la canna, Tay e Alex parlano come
vecchi amici
e Sofia e Tony sono in un silenzio imbarazzato.
“Ehi, sai cosa sta succedendo tra Sofia e Tony?”
Chiedo a Zack, è un ragazzo gentile, mi piacerebbe
baciarlo, ma non adesso.
“Ehm, no. Nessuno sa di preciso cosa sia successo tra di
loro, tranne la band e Hayley Williams.
Qualcuno dice che ieri Sofia ha provato a suicidarsi
perché Tony l’ha trattata di merda, ma non siamo
sicuri. Sono messicani
iperprotettivi quando si tratta di lei.”
“Ah, capisco…
Così ci ha provato di nuovo… Povera ragazza, non
ho mai
incontrato qualcuno più sfortunato di lei.”
“Davvero?”
“Davvero. A sua madre non frega un cazzo di lei o di come si
senta, vuole solo
i soldi e la fama. Sofia ha già avuto un’overdose
e un tentativo di suicidio
alle spalle, ma a sua madre non importa comunque di lei.
Sono stata davvero sorpresa quando ha mollato il mondo
della moda e anche un po’ spaventata per lei, a essere
onesti, ho pensato che
sua madre l’avesse uccisa.”
Lui annuisce scioccato.
“A te non piace il mondo della moda, giusto?”
“Non molto, è per questo che ho iniziato una band
invece di continuare con la
mia carriera.
E tu?”
“Sono negli All Time Low da dieci anni più o meno,
è
bello fare quello che ti piace con i tuoi migliori amici ed essere
pagato per
questo.
Sono il bassista, Alex e Jack sono i più popolari
così
posso fare quello che mi pare.”
“Quindi se io ti baciassi adesso non sarebbe un casino,
non finiremmo sui giornali di gossip.”
“Penso di no.”
“Quindi proviamoci.”
Dico con un ghigno malefico, poi lo bacio e lui mi ricambia.
Un altro punto per me, ma forse questa volta è diverso.
Sembra così carino da non meritare di essere usato, forse
potrei uscire con questo ragazzo.
Vedrò quando sono sobria.
“Ehi, ragazzi! Ma che cazzo! Aspettate di essere nel
pullman prima di fare sesso.”
“Mike, sei proprio uno stronzo.”
“Zitto, Zack! Sono preoccupato, Tony e Sofia non sono
più qui.”
“E allora? Non la può uccidere.”
Dico sorridendo.
“Non esserne così sicura, la tua amica
è quasi morta la
scorsa notte per colpa sua.”
Guardo Mike scioccata.
“Allora è vero! Ha provato ancora a
uccidersi!”
Lui sbuffa.
“Sono un dannato idiota, avrei dovuto tenere chiusa la
mia cazzo di bocca.”
“Perché?”
“Non voglio che tutti guardino Sofia come se fosse un
mostro. Non penso che ce la faccia a sopportarlo e io non voglio
perdere
un’amica.”
Rimango in silenzio, poi vedo un ragazzo che in braccio
una ragazza come se fosse una sposa.
“Smettila di preoccuparti, Mike. Stanno arrivando.”
Lui sospira di sollievo.
“Grazie a Dio, siete tornati!
Stavo iniziando a pensare che il nostro Turtle ti avesse
uccisa!
Sedetevi, così possiamo iniziare!”
Urla alla coppia, Tony ridacchia e Sofia fa lo stesso. La
depone vicino a me, lui invece si va a sedere vicino a Mike.
Ottimo, così posso parlarle.
“Sembra che tu abbia una storia con Tony o qualcosa del
genere.”
Lei rimane in silenzio per un po’.
“Sì, immagino che sia così.
È complicato da spiegare.”
“Dimmi.”
“Beh, lui mi ha odiata fino a ieri poi…”
La sua voce si abbassa.
“Ho provato a suicidarmi perché lui è
stato cattivo e
maleducato con me per l’ennesima volta. Ha minacciato di
licenziarmi e sono
sicura che l’avrebbe fatto, ma dopo… lo sai, ha
cambiato totalmente
atteggiamento verso di me.
Gli ho detto che non c’era bisogno di essere carino con
me perché ho provato ad ammazzarmi, ma lui ha detto che io
gli interesso.
Siamo proprio all’inizio, quindi.
Abbiamo bisogno di parlare del perché lui mi evitava e
altre cose, quindi non c’è molto altro da
aggiungere.”
Lei fuma la canna e poi la passa a me e la fumo anche io
pensando a tutto quello che mi ha detto.
“Lasciami dire la mia opinione su tutta questa storia.
Penso che in qualche modo lui ci tenga davvero a te, non ha mai smesso
di
guardarti da quando ti ha lasciata qui.
A volti i ragazzi sono davvero stressanti, ma sono sicura
che tu ce la farai e scoprirai le ragioni dietro al suo comportamento.
Vi vedo
come una bella coppia.
“Ahn, grazie. E tu?
Ti ho vista parare con Zack.”
“È un ragazzo davvero carino, penso che le cose
possano
essere diverse con lui.
Vedrò se domani, quando sarò sobria, mi
piacerà ancora.”
Ho appena finito la frase quando Vedo Tay troppo vicina a Zack e la
cosa mi
infastidisce per qualche ragione.
“Perché quella troia gli sta parlando?
Le piace Alex, è ovvio.”
Sofia mi rivolge un’occhiata divertita.
“Oh, cara! Ti conosco, hai una cotta per quel ragazzo,
finalmente!”
Io sospiro.
Ottimo, non sono mai stata innamorata e non so come
gestire questa situazione. Ho sempre usato i ragazzi e adesso cosa
farò?
Bel lavoro, Taylor.
Angolo di Layla
Ecco un capitolo filler e inutile,
ma ne nel prossim ci saranno Sofia e Tony e sapremo la
verità dal nostro turtle.
Ringrazio M_idiot e The SkyUnderTheSea,
spero vi piaccia e che recensiate ;)
|
Ritorna all'indice
Capitolo 33 *** 33) My favorite turtle ***
33)
My
favorite turtle
Sofia
p.o.v
Non so quanto tempo abbiamo trascorso via dal pullman, ma
immagino che sa stato più tempo di quello che credevo
perché quando finalmente
torniamo indietro tutto è silenzioso.
Alex ci abbraccia e ci dice arrivederci, poi se ne va con
Zack e Tay, la sta tenendo per mano, Zack sta ancora guardando Taylor.
“Beh, arrivederci, ragazzi e grazie per la serata
fantastica.”
“Ogni volta che vuoi venire sei la benvenuta.”
Sorride Mike.
“Ciao, Taylor e tieniti in contatto con me, dobbiamo
discutere qualcosa.”
Lei alza gli occhi al cielo.
“Okay.”
Saliamo sul nostro bus e questo è probabilmente troppo
per Michael perché cade sul pavimento e non riesce
più a rialzarsi.
“Merda.”
Mormora Tony, sono pronta ad aiutarlo, ma Leah fa la sua apparizione e
prende
Mike per i piedi, mentre Tony lo tiene per le spalle. Lo portano al suo
lettino
e poi tornano indietro nella zona relax.
Jaime sta dormendo su un divano e Cherry e Jack
sull’altro. Copro la coppia e il mio migliore amico con delle
coperte,
chiedendomi se c’è qualcosa tra lui e mia sorella.
Potrebbero essere una bella coppia, ma non so Jaime vuole
davvero una nuova storia così presto, ha rotto con Jessica
solo qualche giorno
fa.
“A cosa stavi pensando?”
Leah appare al mio fianco.
“Uhm, niente. Solo che Viviana e Jaime potrebbero essere
una bella coppia, ma non so cosa pensino l’uno
dell’altro.”
Lei sbadiglia.
“Scusami, ma prendersi cura di un gruppo di persone fatte
e ubriache è faticoso.”
“Nessun problema.”
“Perché non parli con Tony?
Mi sembra che aspetti solo questo.”
Gli do un’occhiata – sta torturando il suo
cappellino – e annuisco.
“Sì, è arrivato il momento di farlo.
Buonanotte, Leah.”
“Buonanotte, Sofia.”
Vado verso Tony sorridendo.
“Erm, Sofia, non possiamo parlare un po’?”
“Sì, ho bisogno di sapere alcune cose da te e mi
merito
una spiegazione.”
“Lo so. Vieni nel mio bunk e ne parleremo.”
“Lasciami mettere il mio pigiama e sarò
pronta.”
Vado nella zona delle ragazze, Leah sta andando a letto,
mia sorella sta già dormendo e il bunk di Liz è
vuoto, il che significa che è
da Vic.
Indosso il mio pigiama e torno da Tony, mi sento un po’ a
disagio adesso, mi sento come se fossi nuda.
“Vai per primo.”
Gli dico un po’ impanicata.
“Okay, ma ti giuro su Dio che questa volta non ti
farò
del male.”
“Va bene.”
Poi lo seguo e mi ritrovo tra le sue braccia, la mia
testa appoggiata al suo petto.
“Perché mi hai trattato così di merda
se ti piaccio così tanto?
Lo sento che ti piaccio, non abbracci un’amica in questo
modo.”
“È complicato.”
“Abbiamo a disposizione l’intera notte, Tony. Sto
aspettando una spiegazione sin dal primo giorno che ti ho
incontrato.”
Lui sospira.
“Sì, hai ragione.
Pochi giorni prima di incontrarti ho scoperto che Erin,
la mia ragazza, mi tradiva con il mio tecnico. L’amavo,
uscivamo insieme da
abbastanza tempo da iniziare a pensare a una possibile convivenza.
È stato orribile per me scoprire che la persona che amavo
e di cui mi fidavo così tanto era solo una troia,
così mi sono detto di
aspettare prima di avere un’altra relazione.
E poi tu sei entrata nelle nostre vite e tutto è
cambiato.
La prima volta che ti ho visto mi ricordavi Erin così
tanto che ancora adesso non so come ho fatto a non baciarti.”
“Non siamo simili, lei è bruna, io ho i capelli
azzurri.”
“Voi due avete lo stesso sguardo, quello di un cucciolo
smarrito che ha disperatamente bisogno di qualcuno che si prenda cura
di lui.
Mi sono detto di starti lontana, che avrei potuto stare qualche giorno
con te e
poi dimenticarmi di te.
Sbagliato.
Tu sei un tecnico e io avevo bisogno di un tecnico e Vic
ti ha assunta. Speravo fossi una stronza, ma eri così
gentile con tutti –
persino con me – che ho iniziato a odiare questo
atteggiamento.”
“Perché?”
Lui arrossisce.
“Perché volevo stare lontano da te, ma
più eri gentile
con me – anche quando non lo meritavo –
più mi veniva voglia di conoscerti
meglio.
Volevo dimenticarmi di te e tu apparivi sempre nei miei
sogni, questo mi faceva impazzire perché avevo perso il
controllo della
situazione.
Ho iniziato a sperare che tu fossi un pessimo tecnico,
così potevo licenziarti nonostante il fatto che Vic e gli
altri non sarebbero
stati d’accordo.
Ma tu sei un bravo tecnico e io ero più frustrato di
prima e poi…
Beh, lo sai.
Tu hai rotto la mia chitarra e ho dato di matto senza una
ragione.
Mi dispiace così tanto, non volevo essere così
stronzo.
Non avevo idea di quello che avevi passato prima di incontrarci e
quando ti ho
vista così pallida sul tuo letto mi sono sentito una merda.
Rimpiango tutto quello che ho detto di te e ti ho fatto,
vorrei solo poter tornare indietro nel tempo ed essere gentile con te.
Adesso ci sto provando, vorrei avere il tuo perdono.”
Non mi rendo conto di stare piangendo fino a che lui non
mi asciuga le lacrime.
“Mi dispiace, non volevo farti piangere.”
“Va tutto bene, non preoccuparti.
Sono solo sopraffatta da tutto questo, io ti amo, ma non
è facile perdonare quello che mi hai fatto.
Proverò a perdonarti solo se tu mi
prometti una cosa: non trattarmi male, se non lo merito.”
“Lo farò.”
“Okay, diamoci una seconda possibilità.
Ciao, mi chiamo Sofia. Piacere.”
Lui sorride.
“Io sono Tony, piacere mio.
Verresti a un appuntamento con me?”
Il mio cuore salta un battito.
“Fai sul serio?”
Guardo nei suoi occhi, sono due buchi neri.
“Sì.”
Una sola parola che basta a sconvolgermi.
“Okay, verrò a
quell’appuntamento.”
Smettila di avere paura di me, Sofia, per favore.”
Mi accarezza una guancia.
“Non voglio farti del male, sei troppo preziosa per me.
Tu sei la mia tartaruga preferita.”
“E tu sei la mia iena preferita. Mi piacciono le iene
perché ridono sempre e
perché sono le vere vincitrici delle battaglie. Quando tutti
i soldati sono
morti arriva la iena per mangiarli
e
vincere su tutti loro.
Mi chiamavano iena al liceo.”
“Oh, ok, piccola iena.”
“Tony, ho sonno.”
“Dormi, mia iena. La tartaruga ti salverà dai tuoi
incubi.”
“Grazie, ti amo.”
Sussurro prima di addormentarmi nelle sue braccia.
Al sicuro.
Angolo di Laya.
E finalmente Tony e Sofia hanno chiarito! Yeppa!
Ci stiamo avvicinando alla fine di questa storia, che ha 39 capitoli e
sto scrivendo un seguito.
Ringrazio M_idiot
e TheSkyUnderTheSea
per le recensioni, spero vi piaccia.
Il mio cuore salta un battito.
“Fai sul
serio?”
Guardo nei suoi occhi, sono due buchi neri.
“Sì.”
Una sola parola che basta a sconvolgermi.
“Okay, verrò
a quell’appuntamento.”
Smettila di avere paura di me, Sofia, per favore.”
Mi accarezza una guancia.
“Non voglio farti del
male, sei troppo preziosa per me.
Tu sei la mia tartaruga
preferita.”
“E tu sei la mia iena preferita. Mi piacciono le iene
perché ridono sempre e
perché sono le vere vincitrici delle battaglie. Quando tutti
i soldati sono
morti arriva la iena per mangiarli
e
vincere su tutti loro.
Mi chiamavano iena al
liceo.”
“Oh, ok, piccola iena.”
“Tony, ho sonno.”
“Dormi, mia iena. La tartaruga ti salverà dai tuoi
incubi.”
“Grazie, ti amo.”
Sussurro prima di addormentarmi nelle sue braccia.
Al sicuro.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 34 *** 34) The turtle and the hyena ***
34) The turtle and the
hyena
Sofia p.o.v.
Mi sveglio sul petto di Tony – che per me è il
miglior
cuscino del mondo – perché sento delle voci
discutere.
“Ma sta riposando sul suo petto, Jaime!
Come può farlo?
Dopo tutto il male che le ha fatto?”
Questa è la mia sorellina, Viviana.
“Non urlare o la sveglierai.”
Risponde un Tony irritato.
“Tony ha ragione, lasciala dormire.”
Jaime, ti voglio bene! Sei il mio raggio di sole!
“Chi sta dormendo con chi?
Cherry, vieni qui!”
Jack Barakat e un’imbarazzata Cherry mi guardano mentre
faccio finta di dormire.
“Non sono carini, Cherry?”
“Sì, lo sono. Ma hanno bisogno di riposare ed
è strano guardare le persone che
dormono.”
Se ne vanno, sostituiti da Vic, Liz e Mike.
“Ah, il mio ometto ce l’ha finalmente fatta! Si
è aperto
a lei, sono così orgoglioso di te, Turtle.”
Questo è Mike e giurerei che stia sorridendo.
“Sì, finalmente.”
“Sì, fratelli Fuentes, ma come ha detto Cherry
è strano guardare le persone che
dormono. Andiamo in cucina.”
Penso che Liz abbia preso i due fratelli e li abbia portati via, gli
unici
rimasti sono Viviana e Jaime.
“Vivi, andiamo in cucina anche noi.”
Jaime tenta di far muovere ma sorella, ma lei rimane ostinatamente
lì.
“Viviana, avevano bisogno di chiarire le cose e adesso
che è successo non dovresti essere arrabbiata.
Tua sorella è perfettamente in grado di sopravvivere da
sola e, giuro, il fatto che Tony stia con lei è una buona
cosa. Tu hai
conosciuto solo il suo lato peggiore, ma io sono sicura che ora le
mostrerà
solo il lato migliore.
È un ragazzo simpatico, carino, gentile e timido.
Quindi non preoccuparti e lasciala dormire.”
Penso che costruirò un monumento a Leah e al suo discorso
serio, mi ha salvata così tante volte.
Adesso che c’è silenzio mi riaddormento e Tony fa
lo
stesso.
Ci alziamo definitivamente a mezzogiorno, giusto in tempo
per il pranzo, e ci facciamo vedere in cucina mano nella mano.
Mia sorella sospira.
“Spero che non ti faccia più soffrire o lo
ammazzo.”
“Non preoccuparti, Viviana. La tratterò
bene.”
Gli altri ci abbracciano e ci fanno i complimenti, apparentemente
pensano tutti
che siamo una coppia carina.
Ci sediamo e mangiamo quello che Sean ha cucinato per noi
parlano tranquillamente e progettando le cose da fare alla prossima
tappa del
Warped Tour.
Dopo pranzo le ragazze mi trascinano nella nostra zona
dei bunk, curiose di sentire perché io abbia dormito con
Tony e cosa mi abbia
detto.
Dico loro tutto e solo Fanny e Viviana sono sorprese
dalle mie parole, Liz e Leah sorridono e si danno di gomito.
Probabilmente
conoscevano già tutto prima di me e ora sono orgogliose di
Tony allo stesso
modo in cui lo sono io.
“Quindi, stasera andrai a un appuntamento con lui.
“Devi essere bellissima. Vai a farti una doccia e
cercheremo qualcosa di carino tra i tuoi vestiti.”
“Ok.”
Mi faccio una doccia e poi do un’occhiata curiosa a quello
che hanno scelto.
È un semplice vestito nero con un corpetto stretto, le
spalline e due tagli che mostrano del tessuto rosso scuro.
“Whoa! Questo è perfetto. Vivi, me l’hai
comprato tu
questo vestito, te lo ricordi?”
“Sì, è stato per il tuo diciannovesimo
compleanno.”
“Mi piace molto questo chimono punk.”
Leah mi mostra un chimono fatto di seta nera decorato con alcuni fiori
rossi,
pieno di lacci, strappi e piccole corde nere.
“Puoi metterlo quando vuoi. Magari quando chiederai a
Mike di uscire con te.”
Lei arrossisce.
“Non verrebbe mai a un appuntamento con me.”
“Mai dire mai, mia cara.”
Lei mi rivolge un debole sorriso.
“Non siamo qui a parlare di me, ma di te. Mettiti questo
vestito e facci vedere quanto sei carina.”
“Okay.”
Mi metto il vestito e mi guardo allo specchio.
“Wow, sto bene!”
“Perché sei così sorpresa?”
“Bassa autostima.”
Mugugno continuando a controllare come mi stia questo vestito,
è semplice, ma
carino e mostra una certa personalità.
Viviana mi trucca e Fanny si occupa dei miei capelli,
Leah mi dà un paio di guanti di pizzo rosso scuro e mi suggerisce di mettere
un collare come
collana.
“Wow! Grazie, ragazze! Questo
è fantastico!”
Esco dalla zona delle ragazze e trovo Tony già pronto seduto
sul divano,
indossa una canottiera con una tartaruga gigantesca stampata sopra e un
paio di
jeans stretti.
“Tony, sono pronta.”
Gli dico piuttosto a disagio, i suoi occhi si spalancano
e lui sorride.
“Sei fantastica!”
“Ehm, grazie.”
“Non essere timida, tesoro. Sei favolosa.”
“Grazie, Jaime.”
Tony si alza e prende la mia mano.
“Beh, ragazzi, devo andare con questa ragazza
meravigliosa e offrirle una bella cena.
Divertitevi.”
Ridono tutti mentre lasciamo il pullman.
È ancora strano per me andare a un appuntamento con Tony
dopo esserci fatti così male a vicenda, ma va bene, ci sto
dentro.
“Come mai sei così silenziosa?”
“Perché è tutto strano per me, ma
strano in modo buono.
È come se stessi vivendo un sogno e ho paura di
svegliarmi e scoprire che tutto è ancora come era qualche
giorno fa.”
Lui sorride.
“Non è un sogno, non avere paura.
Adesso, andiamo.”
Lui stringe la mia mano e sorride.
Adesso mi sento bene.
Angolo
di Layla
Ringrazio
M_idiot
e TheSkyUnderTheSea
per le reensioni, spero che questo capitolo vi piaccia. Se avete notato
Viviana non è esattamente felice che Tony e Sofia si siano
messi insieme e presto le due sorelle Ortega dovranno confrontarsi su
questo punto.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 35 *** 35) Roller coaster, favorite ride, let me kiss you one last time ***
35)
Roller coaster, favorite ride, let me kiss you one last time
Sofia p.o.v.
Sono seduta sul sedile passeggeri della macchina dei
Pierce The Veil e Tony mi sta portando a un appuntamento.
Un appuntamento.
Una parte di me ancora non ci crede che Tony mi ha
davvero chiesto di uscire ed è così carino e
gentile, è incredibile come una
persona possa cambiare e lui ha cambiato totalmente atteggiamento.
Sono felice che adesso mi mostri suoi veri sentimenti e
spero che questo sia un buon appuntamento. La macchina si ferma davanti
a un
ristorante molto carino. È vicino al mare e sembra
abbastanza costoso.
Tony scende dalla macchina e mi apre la portiera così
posso scendere anche io.
“Grazie.”
“Prego. Ti piace il posto?”
Gli sorrido.
“Sembra carino, ottima scelta.”
Rimpiango quello che ho detto un secondo dopo, sembro troppo schizzinosa.
“Scusa, non volevo fare la figura della schizzinosa.
Qualsiasi cosa tu abbia scelto va bene.”
Lui ride.
“Ok, forza, andiamo.”
Apriamo la porta e mi trovo in un ristorante piccolo e
carino, con una sala piccola e una più grande che
dà sull’oceano con un sacco
di separé.
“Ho prenotato un tavolo a nome Perry.”
L’uomo all’entrata controlla e sorride.
“Sì, signore Per favore segua Erika, le
mostrerà il suo
tavolo.”
Erika è la cameriera, una donna elegante che ci guida fino a
un separé e
accende una candela.
“Ecco i vostri menù.”
Annuiamo e prendiamo i fogli, iniziamo a leggere in
silenzio.
Dopo dieci minuti Erika torna indietro sorridendo.
“Cosa avete scelto?”
“Io inizierei con dei ravioli ai funghi e poi con una
cotoletta.”
Dico sorridendo.
“Sì, signorina.”
“Prenderò degli spaghetti al pomodoro e un filetto
di carne.”
“Sì, signore.
Cosa desiderate bere?”
“Una birra e…”
“Della coca cola.”
Dico alla cameriera, lei se ne va e iniziamo di nuovo a parlare.
C’è così tanto
da conoscere su di noi!
Tony parla dell’inizio dei Pierce The Veil e di quanto
non gli piacesse la scuola e quando sia stato – e tuttora sia
– il divorzio dei
suoi genitori.
“È stato terribile. Mia madre ha finito per odiare
mio
padre e quando si è risposata mi ha obbligato ad aggiungere
Perry al mio
cognome. Non mi piace, non mi piace il mio patrigno. Ci ha fatto subito
capire
che per lui io e mia sorella eravamo un peso e poi si è
sempre occupato solo di
suo figlio.
Qualcuno vuole sempre sapere se io e Katy Perry siamo
parenti.”
“So cosa vuoi dire. I miei hanno divorziato quando io
avevo cinque anni e Viviana tre, mio padre non era d’accordo
con la mia
carriera di modella. La stronza ha divorziato e ci ha fatto trasferire
da San
Diego a New York, molto lontano da mio padre e dai miei nonni. Mi
mancano,
qualche volta ho visto mia nonna e mio nonno, ma mia madre non mi ha
mai
permesso di vedere mio padre e ora non so nemmeno dove viva o se gli
manchiamo.”
“Ti manca?”
“Sì, non posso fare a meno di domandarmi come
sarebbe
stata la mia vita se ci fosse stato lui. Forse non avrei mai avuto
problemi con
il cibo, non sarei un ex drogata con un tentativo di suicidio alle
spalle.
Forse sarei diventata una musicista.”
“So cosa vuoi dire, me lo sono chiesto anche io a volte,
ma adesso sono felice della mia vita. Amo suonare con i ragazzi e avere
la mia
linea di abbigliamento con Jaxin.”
“Sono felice anche io, amo essere un tecnico.”
La cameriera ci porta la nostra cena e iniziamo a
mangiare, i ravioli sono buonissimi.
“Com’è la tua pasta?”
“Fantastica, e i tuoi ravioli?”
“Fantastici anche loro.”
Anche i piatti di carne sono ottimi e così la torta al
cocco che abbiamo preso come dessert.
Quando usciamo dal ristorante siamo felici, lui mi tiene
per mano e sembra così naturale, come se la mia mano fosse
stata creata per
stare stretta alla sua.
“E adesso?”
“C’è un posto con delle montagne rosse e
una ruota
panoramica. Ti va di andare lì?
Penso che potremmo divertirci.”
“Sono d’accordo.”
Camminiamo sul lungomare, ci sono altre coppie e persone
in generale, ma non mi sento a disagio. Quando sono con lui la mia
paura delle
persone scompare, mi calma come nessun altro riesce a fare.
Mi sento grata e felice.
“Grazie per essere qui, Tony.”
Gli dico, rossa come un pomodoro.
“Piacere mio, mi piace molto stare con te.”
Sorrido felice. Non avrei mai pensato che saremmo riusciti a fare
questo così
facilmente, forse è quello che chiamano amore.
Arriviamo finalmente alla fine del lungomare, ci sono
così tante attrazioni! Ci sono le montagne russe e la ruota
panoramica che
diceva Tony.
Tony compra due biglietti per le montagne russe, sono
abbastanza nervosa, l’ultima volta che ci sono salita
è stato prima che i miei
genitori divorziassero.
Urlo per tutto il giro, Tony sembra quasi divertito da
questo.
“Sei mai stata sulle montagne russe?”
“Solo una volta, prima che i miei genitori divorziassero.
Dio, è fantastico!”
“Lo so, hai urlato tutto il tempo.”
Lui ride.
“Mi dispiace.”
“Ma no, è divertente.”
La prossima cosa che facciamo è salire sulla ruota
panoramica, abbiamo una cabina tutta per noi e lui è seduto
accanto a me.
La ruota inizia a muoversi e piano piano vedo i riflessi
della città sul mare e una gigantesca una luna blu.
È bellissimo, non mi sentivo così felice da
secoli.
Sorrido a Tony lui
mi sorride di rimando.
Adesso siamo in cima al giro e tutto sembra fermarsi per
un attimo, come se a questo mondo esistessimo solo ii e lui.
Guardo i suoi grandi occhi scuri e mi ci perdo, sono
troppo belli per me.
Piano piano si avvicina a me e finalmente le sue labbra
raggiungono le mie e iniziamo a baciarci.
Il mio cuore salta qualche battito, ma chi se ne frega!
Lo sto baciando!
Non avrei potuto chiedere un appuntamento
migliore!
Angolo di Layla
Ringrazio M_idiot e TheSkyUnderTheSea
per le recensioni, è esattamente per questo che coninuo a
scrivere <3
Spero che l'appuntamento tra Tony
e Sofia non vi abbia deluso.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 36 *** 36) Second chances ***
36)
Second chances
Sofia
p.o.v.
Quando torniamo al bus è tutto silenzioso tranne che per
Leah e Jaime che stanno guardando qualcosa alla televisione; si alzano
entrambi
quando ci vedono.
“Hey, ecco i nostri piccioncini! Com’è
stato
l’appuntamento?”
“Jaime, datti una calmata.
Siamo qui vivi e l’appuntamento è stato
semplicemente
grande, non è vero, Tony?”
“Lo è stato.”
“Grazie a Dio.”
Dice Leah.
“Ad essere onesti ero un pochino preoccupata, pensando a
come fosse la situazione prima del sapete-che-cosa, ma sono felice che
non sia
successo nulla e vi siate divertiti.”
“Ci siamo baciati, di fatto.”
“TONY!”
Urlo.
“Faremo sesso un giorno.”
“Sì, ma non qui. Voglio dire, è
imbarazzante, tutti
possono sentire tutto.”
Tony ridacchia.
“Non ti preoccupare, ci penseremo in futuro. Adesso,
penso sia arrivata l’ora di andare a letto.”
“Smettila! Tu! Adorabile bastardo!”
Scoppiano tutti a ridere mentre divento rossa come un
pomodoro.
“Leah, sembri stanca. Perché non vai a letto?"
“Insonnia.”
Mugugna.
“Prendi delle pillole, non sei un dottore?”
“Jaime, non voglio prendere delle pillole. Sto bene,
ok?”
“Non molto. Mike ti sta letteralmente uccidendo.”
“Smettila di parlarne! Sappiamo tutti che non vorrebbe
una piccola stramboide come me come ragazza. Non ama forse strofinare
il suo
cazzo su cose che costano?”
Jaime e Tony sospirano.
“Penso che tu ti sbagli, ma non fa niente, Leah. Sei
grande abbastanza per scegliere quello che vuoi fare.
Adesso andrò a letto e dirò alla sorella di Sofia
che lei
è viva e felice.”
Jaime lascia la stanza.
“Potrei sbagliarmi, ma sento che c’è una
specie di storia
tra Jaime e tua sorella.”
“Hai ragione, Tony. Penso che domani le parlerò,
abbiamo
bisogno di parlare.”
“Ottimo, adesso provo a dormire.
Dice Leah prima di lasciare anche lei la stanza, sembra
abbastanza sconvolta.
“Da quanto tempo ama Mike?”
“Beh, dal primo show in cui l’ha visto. Era il
2007.”
“Merda.”
Mugugno.
È un tempo abbastanza lungo, adesso capisco
perché è così
stanca e senza speranze.
“Ti chiederò solo una cosa prima di andare a
letto: lui
la ricambia?”
Tony si gratta la testa.
“Beh, è difficile da dire. Di sicuro si prende
cura di lei, ma non
so se la ama. Sai, Mike non è quel tipo
di ragazzo che ammette facilmente i suoi sentimenti. Preferisce essere
un
pochino gangsta e vere storie da una notte e via che dire “ti
amo” a qualcuno.
Penso che abbia paura dei suoi sentimenti.”
“Uhm, ho capito. Così Leah non è
così senza speranze
dopotutto.”
“No, adesso andiamo a letto.
Dove vuoi dormire?”
Io arrossisco violentemente.
“Vorrei dormire con te se per te non è un
probema.”
“Mi stai prendendo in giro? Sei sempre la
benvenuta.”
Io annuisco timida.
“Vado a mettermi il pigiama e arrivo.”
Metto il mio pigiama e salto nel bunk di Tony, presto
sono tra le sue braccia, appoggiata al suo
petto tatuato. Mi bacia i capelli senza dire nulla.
“Ti amo.”
Mi sussurra in un orecchio.
“Ti amo anche io.”
E poi ci addormentiamo tutti e due.
Mi sveglio perché qualcuno sta urlando come se lo
stessero uccidendo. Salto fuori dal bunk e vedo Jaime urlare qualcosa
in
spagnolo a voce alta al suo cellulare.
Poi lo lancia e il povero oggetto è adesso distrutto, a
pezzi, sospirando prendo una scopa e pulisco il tutto.
“Buongiorno, Jaime Alberto Preciado. Questo è il
modo
messicano di svegliare le persone?”
“No, è solo Jess che non si rassegna alla fine
della nostra relazione.
È arrivato il momento di cambiare numero.”
“E telefono, l’hai distrutto.”
“Cazzo!”
Grugnisce e finalmente si avvia verso la cucina.
“Che succede?”
Chiede un Tony assonnato.
“Jaime e Jessie stavano ancora litigando, Jaime ha rotto
il suo telefono.”
“Questa ragazza è un dito al culo.”
Salta fuori dal bunk e raggiunge la cucina, Leah è
già lì
come sempre vicino a lei c’è un Jaime ancora
incazzato e mia sorella.
Io e il mio ragazzo prendiamo i cereali e le ciotole, ci
metto un generosa dose di cereali e del latte. Le borse sotto gli occhi
di Leah
non sono migliorate, quindi immagino che non abbia dormito nemmeno
questa
notte.
“Ehi, Vivi! Cosa ne dici di fare una cosa tra
sorelle?”
“Buona idea, possiamo parlare. Ma Fanny?”
“Io e Liz ci prenderemo cura di lei.”
“Grazie, Leah.”
Così io e mia sorella andiamo al io bunk e ci sediamo.
“Vivi, dimmi cosa c’è che non
va.”
“Solo non capisco come ai a uscire con un ragazzo che ti ha
fatto così male.”
Io sospiro.
“Lo amo e basta.”
“Ma lui ti ha ferita!”
“Lo so, la scorsa notte gli ho chiesto perché.
Vuoi
sapere la risposta?”
“Certo.”
“Quando mi ha vista per la prima volta gli ho ricordato la
sua ragazza
infedele. Lei lo ha tradito con il suo tecnico, per questo Vic mi ha
assunta:
avevano bisogno di un tecnico perché Tony aveva licenziato
quello precedente.”
Mia sorella mi guarda come se volesse dire qualcosa, ma
io la fermo.
“Ha provato in ogni modo a non innamorarsi di me,
è per
questo che era così cattivo e maleducato con me, ma alla
fine ha capito che era
inutile. I suoi sentimenti per me non scomparivano, aumentavano ed
eccoci qui.
È molto dispiaciuto di quello che ha detto e riguardo al
sai-che-cosa. Voglio dargli un seconda possibilità e sarei
molto felice se
anche tu gli dessi una seconda chance.”
“Ok, ci proverò.”
“E tu Viviana? Che mi racconti?”
Lei arrossisce.
“Penso di avere una cotta per Jaime, ma per lui penso di
essere solo un’amica. La sua ex ragazza continua a
chiamarlo.”
“Non più.”
“Perché?”
“Jaime ha distrutto il suo cellulare prima di colazione e
vuole cambiare il numero di telefono.”
“Oh, ottimo! Pensi che io abbia una possibilità
con lui?”
“Second me, sì. Provaci.”
“Sento come se gli piacessi, ma forse è troppo
presto.”
“Beh, stiamo a vedere cosa succederà. Per me
finirà bene.”
Le dico con un sorriso, sperando che sia vero.
Angolo di Layla
Ringrazio TheSkyUnderTheSea
per la recennsione, come vedi Viviana e Sofia finalmente chiariscono.
Per Sofia e Tony, beh, per loro non ci saranno problemi particolare. In
un seguito alternativo a quello che sto scrivendo (cambia il finale di
questa storia quindi non posso dirti su cosa si basa, se non
più avanti) ne avranno per quella ragione. Se vuoi (volete)
posso provare a finire anche il seguto alternativo, ma mi sembra di,
boh, esagerare, credo. Fammi sapere..
|
Ritorna all'indice
Capitolo 37 *** 37) Sometimes you're the hammer, sometimes you're the nail ***
37)
Sometimes you're the hammer, sometimes you're the nail
Viviana p.o.v.
Sono sempre un po’ pessimista sulle seconde
possibilità,
ma immagino sia arrivato il momento di cambiare idea.
Mia sorella mi ha chiesto di dare a Tony una seconda
possibilità e vedo quanto lo ama, quindi non posso deluderla.
Darò a Tony una seconda possibilità, ma ho anche
bisogno
di parlare con lui un pochino prima.
Ci stiamo spostando in un’altra città e ieri sera
la band
si è divertita da morire con un party nel bus degli Of Mice
& Men.
Mia sorella sta suonando la chitarra nel suo bunk, Vic e
Liz stanno ancora dormendo, Mike sta dormendo sul divano vicino a Fanny
che
l’ha coperto con una coperta, Jaime è da qualche
nel pullman e Leah sta facendo
un solitario.
Penso che abbia davvero bisogno di dormire, quindi chiedo
a Fanny di mettersi sull’altro divano e a Leah di sedere
vicino a Mike così lui
può appoggiare la sua testa sulla spalla della dottoressa.
Dopo cinque minuti stanno dormendo tutti e due e un
pallido sorrido aleggia sul volto di Leah.
Adesso devo cercare Tony, lo trovo nel suo bunk che sta
guardando “Star Wars” sul suo portatile, gli
picchietto sulla spalla e lui mi
guarda sorpreso.
Toglie le cuffie e mi sorride incerto.
“Ho bisogno di parlare con te.”
Gli dico freddamente.
“Ok, parliamo.”
È nervoso, l’ultima volta che abbiamo parlato
insieme da
soli l’ho minacciato di morte.
“Sembra che mia sorella ti ami molto, quindi mi ha
chiesto di darti una seconda possibilità.”
“Cosa hai risposto?”
Io sospiro.
“Ovvio che le ho detto di sì. Non posso deluderla,
non
ora che sembra così felice. È la prima volta che
la vedo così felice, per
essere onesti.”
Rimango in silenzio per un po’, guardandomi i piedi.
“Questo non significa che io creda a un cambiamento
così
veloce, ti terrò d’occhio. Non osare mai
più trattarla come una merda, perché
questa volta non aspetterò: ti pesterò fino a
ridurti a un grumo sanguinolento
di carne.”
Lui mi guarda sorpreso.
“Sì, sono bassa e grassoccia, ma sono brava a
pestare le
persone, quindi non sottovalutarmi.”
“Ok, non ferirò di nuovo tua sorella.”
Dopo un po’ mi parla ancora.
“Ti piace Jaime?”
“Non sono affari tuoi.”
“Proviamo a essere amici, per favore.”
Io sbuffo.
"Sei il suo migliore amico, sarebbe da pazzi dirtelo.”
“Quindi ti piace.”
“Sì, sei felice adesso?”
“Forse posso aiutarti…”
“Non ho bisogno del tuo aiuto. Adesso che ti ho detto
tutte le cose che dovevo me ne andrò.”
Salto giù dal suo bunk e torno in cucina con
l’idea di farmi un panino quando
inciampo in Jaime.
“Ehy, Vivi. Como vas?”
“Normal, he
hablado con Tony.”
“Por qué?”
“Por mi hermana, yo no quiero que ella sufra otra vez por
el.”
“Que amable. Tu eres una buena hermana.”
Io sorrido.
“Gracias.”
Arrossisco un po’.
“Hey, piccioncini!”
“Ma che cazzo, Mike! Che cazzo vuoi?”
Mike sbuffa.
“Jaime, è il tuo turno di fare la spesa, qui
c’è una
lista di quello che abbiamo bisogno.”
Mike dà un foglio a Jaime.
“Ehi, Viviana! Vuoi venire con me?”
“Sì, perché no?”
Dico con un piccolo sorriso sulla mia bocca.
Un’ora dopo il pullman si ferma a un autogrill che ha
anche un piccolo supermercato, seguo Jaime all’interno del
locale. Prende un
carrello e io ci salto dentro come una bambina di cinque anni,
sorridendo.
Lui ride e finalmente entriamo, lui inizia a mettere roba
nel carrello.
“Dio, Mike ha scritto whisky tre volte! Avrà
bisogno di
un nuovo fegato alla fine di questo tour!”
Quando la roba inizia a essere troppa, io provo a uscire
dal carrello, ma Jaime inizia a spingere e io rimango nella mia
posizione.
Manchiamo per un miracolo due file di scaffali e poi ci vede un
commesso che
non perde tempo a sgridarci per il nostro comportamento infantile.
Esco dal carrello e comincio a camminare normalmente,
vergognandomi un pochino per
il mio
comportamento.
“È lei la tua nuova ragazza, dunque?”
È una voce femminile intrisa di cattiveria a parlare, ci
voltiamo entrambi: Jess è dietro di noi.
“Non è qualcosa che ti dovrebbe interessare, non
stiamo
più insieme.”
La voce di Jaime è fredda come il ghiaccio, ma questo non
ferma Jess che mi rivolge un’occhiata malefica.
“Quindi, hai preso i miei scarti. Buona fortuna, non te
lo terrai per molto tempo.
Sei solo una puttana grassa e brutta, ti odiano tutti e
Jaime sta con te solo perché ha bisogno di un buco in cui
infilarlo.
Non illuderti di essere importante, sono io la sua
ragazza.”
“No, non lo sei. Adesso vai fuori dal cazzo prima che
perda la pazienza, Jess.”
Con un’ultima risata maligna ci lascia vicino alle casse.
Mi sento fredda e immobile, tocco freneticamente la mia
pancia: è enorme!
Ha ragione, sono solo un rimpiazzo per Jaime, niente di
più. Non uscirebbe mai con una ragazza come me,
probabilmente è persino
disgustato dall’idea di fare sesso con me.
Sto per piangere, ma non voglio piangere di fronte a lui,
non gli darò questa soddisfazione.
“Devo andare.”
Dico fredda.
“Cosa? Perché, cazzo?
Non crederai a quello che ha detto Jess?
È solo gelosa…”
Prova a toccare una delle mie braccia, ma io urlo.
“Non mi toccare!
Devo andare!”
Scappo dal supermercato e salto sul pullman, evito Mike e
mia sorella e apro il mio bunk. Una volta dentro tiro la tenda e inizio
a
piangere.
Sono la solita idiota.
Come ho potuto credere, anche solo per un minuto, che
potessi piacere a un ragazzo come Jaime?
Sono un mostro e non mi merito nulla.
Piango fino a cadere addormentata.
Angolo di Layla
"Ehi, Vivi. Come va?"
"Normale, ho parlato con Tony."
"Perché?"
"Per mia sorella. Non voglio che soffra ancora per lui."
"Che carina! Sei una brava sorella."
Non so se Jaime lo spagnolo con
gli amici, ma mi sembrava un'idea carina.
In ogni caso dopo questo ci sono solo due capitoli e poi la storia
finisce (non preocupatevi, c'è il seguito) e la malvagia
Jess è entrata in scena giusto per fare danno, le sue parole
scaveranno unn solco tra Viviana e Jaime. Ringrazio TheSkyUnderTheSea
per la recensione, spero che questo capitolo ti piaccia. Per l'altro
seguito, pens di farlo o almeno credo.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 38 *** 38)Familia. ***
38)Familia.
Viviana p.o.v.
Mi sveglio dopo alcune ore di sonno, qualcuno mi sta
scuotendo per le spalle e quando mi volto vedo la faccia di Leah.
“La cena è pronta.”
“Non ho fame, non mangerei niente.”
Lei alza gli occhi al cielo.
“Dannazione, un’altra Ortega che non vuole
mangiare.”
“Cosa vuoi dire?”
“Quando tua sorella ti ha visto così sconvolta
è praticamente saltata sulla
testa di Jaime quando lui è tornato indietro con le buste
della spesa e lui ci
ha detto tutto riguardo a Jess. È scappata via per cercarla,
Tony l’ha seguita
subito, ma dopo due ore nessuno dei due è tornato. Il nostro
autista sta dando
i numeri, perché siamo in ritardo sulla tabella di
marcia.”
Salto giù dal bunk e attraverso la zona relax senza
guardare nessuno e ignorando palesemente Jaime, sembra ferito ma chi se
ne
frega.
Scendo dal pullman e inizio a cercare Sofia, quest’area
di servizio non è poi così grande, quindi non
può essere andata troppo lontano.
Entro nel supermercato e non è lì.
Mi fermo un attimo a pensare dove possa essere andata
quando sento delle urla e corro verso i bagni. Mia sorella sta premendo
il suo
braccio sulla gola di Jess.
“Non osare mai più a parlare a mia sorella in
questo
modo. Non osare farti vedere ancora nella vita di Jaime o ti
ridurrò a pezzi
sul serio. Non scherzo.
Mi hai capita?”
Jess rantola qualcosa, sono totalmente scioccata: non ho mai visto mia
sorella
comportarsi così e penso sia lo stesso per Tony
perché sussulta e corre verso
le due ragazze. Stacca mia sorella da Jess.
“Stai lontano dalle nostre vite, hai capito.
LONTANO!”
Jess scappa via e finalmente torniamo al tourbus, Sofia
ha un occhio nero e qualche graffio, ma ne sembra orgogliosa. Sembra
una di
quelle ragazze delle gangs, fa un po’paura. Leah ci aspetta
vicino alla porta
del pullman ed è molto sorpresa quando vede i lividi e i
graffi.
“Perché l’hai fatto?”
“Familia.”
Leah alza di nuovo gli occhi al cielo e si prende cura di lei, Tony
sorride
debolmente e Vic corre dall’autista per dirgli che possiamo
andare.
Durante la cena non parliamo molto; Jaime a volte mi
guarda, ma io evito il contatto visivo, mi sento ferita e arrabbiata
con lui e
con me stessa.
Leah fa la predica a mia sorella, ma a lei non sembra
importare e – alla fine – Leah ci rinuncia
mugugnando qualcosa riguardo alla
testardaggine e alla stramaledetta familia
messicana.
Sembra abbastanza incazzata, ma sono sicura che domani
sarà la solita ragazza gentile che noi conosciamo bene.
Dopo cena vado dritta al mio bunk, ma Jaime è già
lì,
così mi volto per tornare alla zona relax, ma lui
è più veloce di me e afferra
il mio polso.
Non posso scappare!
Mi fa voltare e ora sono obbligata ad affrontare lui e i
suoi occhi.
“Dobbiamo parlare.”
“No, non dobbiamo.”
“Sì, dopo il supermercato mi hai completamente
ignorato.”
“Lasciami da sola!”
Urlo.
“No, voglio sapere perché!”
Lui si ferma per un momento.
“Non crederai a quello che ha detto Jess?”
Io rimango in silenzio.
“Pensavo fossimo amici!”
Esclama.
“Anche io pensavo che fossimo amici, ma mi sbagliavo! Tu
hai solo bisogno di me per scopare per poi lasciarmi da sola quando
troverai
qualcuna più carina di me!”
“Cosa diavolo stai dicendo?
Non è vero!”
“Jess ti conosce meglio di me.”
“Ah, è questo il punto! Tu preferisci credere a
una ragazza incazzata che vuole
solo ferirti invece di credere a me.
Pensavo fossimo amici, ma mi sbagliavo! Sei solo una
ragazzina ingrata!
Vuoi stare da sola? Va bene, stai da sola, ma dopo non
venirmi a cercare!”
Salto nel mio bunk e inizio a piangere di nuovo: l’ho
perso.
Non c’è niente che possa fare, lui se ne
è andato e non
tornerà mai indietro.
Non so perché, ma questa cosa mi fa davvero male, peggio
di quanto pensassi. È come se qualcuno mi avesse strappato
il cuore dal petto.
Dopo un po’qualcuno tira la tenda e vedo che è mia
sorella.
“Lasciami entrare, abbiamo bisogno di parlare.”
“Non voglio. Ho bisogno di stare da sola, ti prego.”
“Viviana, per favore. Lasciami che ti parli prima che sia
troppo tardi.”
Io sospiro e lascio che mia sorella entri nel bunk.
“Ho sentito il tuo litigio con Jaime.”
“Che cosa ne pensi?”
Lei sospira.
“Mi dispiace, ma ha ragione. Penso che tu ti debba
scusare al più presto in ogni caso, perché dopo
la prossima data ci sarà una
pausa.”
“Cosa vuoi dire?”
“Il tour si ferma per tre settimane e la band probabilmente
tornerà a San
Diego. Penso che Jess ti abbia detto quelle perché era
gelosa e voleva che tu
rompessi con Jaime.”
“E se invece avesse ragione? Sono stati insieme per anni!
Lo so che sono una brutta grassona e non voglio che
nessuno si approfitti di me.”
“Jaime non lo sta facendo, per favore, credimi.
Tu non sei brutta, sei una ragazza carina, non lasciare
che sia lei a vincere. Parla con Jaime.”
Io scuoto la testa, mi sento troppo ferita per parlare
con lui.
“Promettimi che almeno penserai a quello che ti ho
detto.”
Io annuisco e lei finalmente se ne va, così posso
piangere in pace.
Mi sento cattiva.
Mi sento colpevole.
Mi sento persa.
Mi sento sola, completamente sola, come se non ci fosse
nessuno dalla mia parte. Lo so che mia sorella mi ha parlato
così per il mio
bene, ma lo stesso mi sento come tradita.
Perché nessuno capisce?
Perché lui mi ha fatto questo?
Pensavo fossimo amici, ma mi sbagliavo del tutto.
Nessuno vuole qualcuno come me.
Angolo di Layla
E siamo al penultimo capitolo,
riusciranno Viviana e Jaime a chiarire o si separeranno così?
Leggete e saprete xD
Ringrazio M_idiot
e TheSkyUnderTheSea
per le recensioni.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 39 *** 39) Free at last. ***
39) Free at last.
Questa sera è
l’ultimo concerto prima della pausa e devo
prendere una decisione che riguarda Jaime. Lui è la prima
persona che è
riuscita a far battere questo cuore malandato. Ferito da troppe cose:
l’atteggiamento di mia madre che dall’assoluto
disinteresse passa al
trasformarmi in una macchina per fare soldi, gli insulti dei bulli, le
volte
che mi hanno picchiato, gli scherzi, le mie foto messe su Facebook con
descrizioni
“la grassona della scuola.”e altre
amenità.
Non ci sono mai passata veramente sopra, la mia autostima non
è mai stata alta
e quando un ragazzo carino e famoso si è interessato a me mi
è sembrato di
vivere un sogno, visto che anche io mi sono accorta di ricambiarlo. Un
sogno da
cui Jess mi ha crudelmente svegliata con le sue parole piene di astio e
forse
di verità.
Mi mordicchio le unghie per cercare di analizzare le cose
freddamente. Jess è una ragazza piena di rabbia
perché è stata piantata
dall’uomo che probabilmente pensava l’avrebbe
portata all’altare, è normale che
sputi cattiverie sulla rivale.
Sì, potrebbe avere ragione, ma anche torto. Potrebbe
averlo fatto per riprendersi Jaime e io sto facendo il suo gioco.
Jaime mi è sembrato sincero quando ha tentato di chiarire
questa situazione, sono stata io a comportarmi da stronzetta infantile,
lasciando che le mie paure parlassero per me.
Lo guardo chiacchierare con mia sorella e anche da qui
vedo che è triste, che non è esattamente questo
l’addio al tour che si
immaginava.
Lo guardo e lo guardo fino a capire che i miei occhi non
ne hanno mai abbastanza di lui, che non posso lasciarlo andare senza
combattere, che non posso permettere a Jess di vincere questa partita
immaginaria.
Saluta mia sorella con un abbraccio e si dirige verso il
pullman e – per la prima volta da giorni – ci
troviamo faccia a faccia, lui fa
per sorpassarmi, ma io lo afferro per un polso.
“Ti prego, non andare.”
Sussurro con una voce roca che non sembra nemmeno la mia.
“Pensavo non volessi più vedermi.”
“Ho sbagliato.”
Sento i suoi muscoli tesi e non so se aggiungere altro,
forse lui ha già deciso che non vale la pena perdere tempo
con un casino
ambulante come me.
“Va bene, Viviana. Parliamone.”
Saliamo insieme sul tourbus vuoto, lui si siede sul divano, io rimango
in piedi
e mi stringo le braccia al petto.
“Perché hai creduto a Jess e non a me?
Pensavo ti fidassi di me, pensavo di essere un tuo
amico!”
L’ultima frase ha una sfumatura ferita che non posso
ignorare.
“Io…”
Chiudo e riapro gli occhi.
“Quando lei mi ha detto tutte quelle cose ho sentito come
se tutte le mie peggiori paure diventassero vere, delle certezze.
Pensavo che
lei ti conosce da tanto tempo, di sicuro sa quando fai sul serio con
una
ragazza e quando no e sapere che per te ero solo un ripiego mi ha
ferito.
So che non sono una bella ragazza e mi sono sempre
chiesta perché tu mi stessi accanto e Jess mi ha offerto una
spiegazione,
quando ti sei arrabbiato ho pensato che lo fossi perché
avevo scoperto il tuo
gioco e posto fine al tuo divertimento.
Ho sbagliato tutto, non ho tenuto conto che quella che
stava parlando era una ragazza appena mollata, piena di rabbia e di
risentimento verso la sua rivale.
Ti ho ferito e, credimi, era l’ultima cosa che volessi
fare.
Io ti sono molto grata per come mi hai sostenuta durante
tutta la vicenda di Sofia e…”
Arrossisco.
“Mi hanno fatto molto piacere le tue attenzioni, mi hanno
fatto sentire amata, come se ti piacessi, ecco perché le
parole di Jess hanno
colpito in un punto molto debole.
Sono stata una vera stronza con te, per favore
perdonami.”
Lui rimane un attimo in silenzio.
“Quello che continuo a non capire è
perché hai preferito
credere a una sconosciuta invece che a me.”
Io abbasso la testa.
“Il periodo del liceo non è stato facile per me,
mi
prendevano tutti in giro e … una volta hanno fatto una
scommessa su di me. Sai,
se stai con il cesso della scuola per quindici giorni vinci venti
dollari e
cose del genere. Il problema era che io mi ero innamorata del tizio che
aveva
scommesso, quando mi ha detto perché stava con me mi
è caduto il mondo addosso.
Ho giurato che nessuno si sarebbe mai più avvicinato al
mio cuore, ma per te ho fatto un’eccezione e avevo paura.
Io tendo a credere alle persone che dicono il peggio di
me, piuttosto che il meglio.”
“Questo è un atteggiamento sbagliato.”
“Immagino di sì, visto a cosa mi ha portato: ho
rovinato l’unica cosa bella che
mi è successa in anni.”
Lui non dice niente, io mi avvio verso la porta. È ovvio che
non voglia saperne
più nulla di me, ma la sua mano si stringe sul mio polso.
“Dove vai?”
“Via. È ovvio che non vuoi più saperne
di me e non ti
posso biasimare. Ho buttato la tua amicizia alle ortiche e ne pago le
conseguenze.”
Sempre senza dire nulla mi stringe
a sé.
“Per favore, non te ne andare.
Sto cercando di capirti e accettarti e, magari, guarirti,
ma se te ne vai come faccio?”
“Perché vorresti farlo?”
“Perché c’è un motivo se le
mie nozze con Jess sono andate a monte e il motivo
sei tu. Non voglio più Jess, voglio te.
Vorrei che tu fossi la mia ragazza e ti fidassi di me e
mi amassi.”
Mi esce una risata acquosa, le lacrime sono dietro l’angolo.
“Ti amo già, Jaime o non avrei dato peso alle
parole
della tua ex.”
“Ti amo anche io.”
Sussurra piano.
“Sei sicura di amarmi? Perché se tu mi ami resto
questa
notte e poi ti porto a San Diego con me.”
“Ti amo.”
Poi inizio a piangere.
“Va tutto bene.”
Mi dice mentre mi bacia gentilmente ogni lacrima.
“Non ho fatto una scommessa con nessuno, mi piaci per
come sei. Mi piaci e basta.”
“Anche tu.”
“E
allora…”
Mi alza gentilmente il volto con il pollice e poi mi bacia.
È il bacio che
sogno da tutta una vita, quello romantico ricevuto da una persona che
davvero
ci tiene a me. Rispondo con passione e gli accarezzo i capelli ancora
mezzi
bagnati per la doccia di poco prima.
Sentiamo la porta aprirsi e qualcuno urlare.
“Jaime, vieni alla festa o…?”
Jack Barakat ci guarda stupito.
“Ho capito, hai una festa migliore a cui partecipare,
ricordati il preservativo, amico.”
Jack esce e noi scoppiamo a ridere.
“Rimarrò e ti porterò a San Diego con
me, spero ti
piacerà casa mia.”
“Sì, mi piacerà. Ne sono
certa.”
Tra le sue braccia abbozzo il primo sorriso vero della mia vita, tutto
quello
che mi è successo al liceo e che per anni mi ha tormentato
sembra volare via
come polvere.
Ci stendiamo sul divano abbracciati a guardare un vecchio
film, ma io non guado minimamente lo schermo, mi concentro sulla
sensazione di
felicità e di casa che
provo tra le
braccia di Jaime.
Finalmente anche io sono libera e felice.
Angolo di Layla
E così siamo
alla fine, Jaime e Viviana si sono chiariti e tutto è finito
per il meglio. Questo però è solo un arrivederci,
da settimana prossima arrivo con il seguito e spero di trovarvi tutte
lì. Alla prossima.
Ringrazio TheSkyUnderTheSea
per la recensione, spero che questo capitolo ti piaccia e di vedere le
tue recensioni al seguito.
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=2767918
|