Il diaro di una vergine

di paradiseorge
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


"Caro diario,
qui scriverò la mia storia giorno dopo giorno, la storia di una "vergine" di Bradford con i genitori in galera, bella cosa vero? Comunque oggi è il mio ultimo giorno di scuola e il mio è stato un anno di merda, tutti si sono allontanati per colpa dei miei, ma per fortuna ho tre migliori amiche meravigliose con la quale passerò l'estate, si chiamano Elena, Maria e Vanessa. Sono molto speciali per me, mi hanno aiutato quando i miei genitori sono stati arrestati, è stato orribile, ma non voglio parlarne, magari te lo racconterò in futuro, dimenticavo io mi chiamo Erica, e questa è la mia vita incasinata."
--
"Driin, driin" Finalmente il suono della campanella, la scuola era finita e finalmente iniziava la mia estate, misi i libri nel mio zaino e andai vicino alla mia amica Maria, una ragazza più o meno bionda con dei bellissimi occhi azzurri, "Allora sei pronta? Inizia la nostra estate Erica" me lo disse con un sorrisone e non capivo perchè, certo tutti sono felici quando finisce la scuola ma lei lo era troppo, e io risposi con un semplice "Si". Ci raggiunsero Elena e Vanessa, due ragazze more e con occhi scuri che io amavo alla follia, loro insieme a Maria erano la mia famiglia, non avevo nessuno, e desideravo cambiare aria, lo desideravo con tutto il mio cuore.
Una volta uscite da scuola iniziammo a parlare delle nostre "idee estive" e Elena disse "Ragazze, dobbiamo trovare un lavoro, non possiamo stare qui a non fare nulla" io la guardai con sguardo curiosa, aveva ragione e io risposi "Mi sembra una bellissima idea, e poi io ne ho davvero bisogno", Maria notò il mia sguardo e disse "Si ragazze, mi sta bene, ma dove andiamo?" Vanessa guardava la scena divertita, sorrideva mentre Maria e Elena uscivano di testa per trovare un luogo dove passare le nostre vacanze estive, dopo un paio di minuti decidemmo di andarcene ognuno a casa propria, così potevamo pensare meglio a quale sarà la nostra meta per "cambiare aria".
Appena arrivai a casa erano le 16:30 visto che, purtroppo, io avevo anche i rientri pomeridiani a scuola, ma per fortuna era stato l'ultimo, mi misi sul divano e mi misi a dormire. "Party girls don't get hurt can't feel anything when will I learn, I push it down, push it down" la suoneria del mio telefono mi fece svegliare,risposi al telefono "Ehii Eriica, ci sono grandi novità." disse Maria
"Sarebbero?"
"Qualcuno è nervosa"
"Scusami Maria, è che mi sono appena svegliata grazie a te."
"Tranquilla, comunque prepara le valigie, domani si parte per LONDRA"
"COSA?" urlai a occhi spalancati.
"Si, dopo ore Elena ha trovato la nostra meta, il suo migliore amico si trova a Londra e ha detto che sarà felice di ospitarci,non sei felicissima?"
"Si lo sono, ma come si chiama questo suo amico? Lei non me ne ha mai parlato."
"Si chiama JJ, e io non l'ho mai visto."
"Capisco, e saremo noi insieme a JJ in una casa?"
"No, ci saranno anche i migliori amici di JJ ma tranquilla, ti proteggiamo noi ahahah."
"Ma cosa cazzo ridi? Ahahah e come si chiamano?"
"Josh, Jaymi e George."
"Bene, e tu sei daccordo di vivere insieme a quattro sconosciuti? Perchè io non lo sono molto."
"Erica sono amici di Elena, ci possiamo fidare, cambiare posto è l'occasione che aspettavi da tutta una vita no? Ora devo andare, domani mattina alle 9:00 ti passiamo a prendere." e terminò la chiamata.
"E' l'occasione che aspettavi da tutta una vita no?" Quella frase rimbombava nella mia testa, era la verità e lo volevo davvero, Bradford era diventato un posto pieno di brutti ricordi per me, ne avevo davvero bisogno. Inizia a preparare la mia valigia e mi misi a dormire guardando American Horror story e mangiando un panino, Il giorno dopo mi svegliai alle 7:00 mi preparai e alle 9:00 precise, Maria, Elena e Vanessa arivarono a prendermi.
"Sei pronta?" mi disse Maria con un sorrisone.
"Si lo sono, ma ho paura, ho sempre paura dei cambiamenti anche se ne ho bisogno."
"Te la caverai, ci siamo noi." Disse Elena con un sorrisone.
"Senti bella, tu fino a ieri mattina non ti ricordavi nemmeno di avere un amico di nome JJ di Londra." dissi guardando Elena con uno sguardo pronto a fulminarla.
"Si lo so, ma ero così emozionata che non mi era venuto in mente JJ."
"Il bello è che hai anche una cotta per lui." disse Vanessa
"Bhe si, ma non importa." disse Elena guardando Vanessa
"Va bene, andiamo allora?" disse Maria ridendo.
Iniziò il nostro viaggio, un viaggio che sembrava infinito, io guardavo il paesaggio attraverso il finestrino della macchina di Maria e pensavo a cosa sarebbe potuto succedere una volta arrivate. Dopo un viaggio che sembrava infinito ci fermiamo davanti ad una casa enorme con un grande giardino e davanti all'entrata di questa casa c'era un ragazzo con un bellissimo sorriso, capelli neri e occhi chiari, si avvicina ad Elena e l'abbraccia forte:
"Voi dovete essere le amiche di Elena, piacere io sono JJ."
"Piacera io sono Maria, lei è Erica e lei è Vanessa."
"Piacere tutto mio, dai entrate."
Entriamo dentro questa casa enorme, ed era bellissima, aveva una grande soggiorno con un divano rosso scuro in mezzo e una televisione enorme, e a sinistra c'era la cucina dove c'erano seduti tre ragazzi che sembravano essere i migliori amici di JJ. Si alzano tutti e tre e si avvicinò per primo un ragazzo alto con occhi azzurri ed era veramente molto bello:
"Piacere io sono Josh"
"Io sono Maria, lei è Erica e lei è Vanessa e poi c'è Elena che voi ormai conoscete." e tutti scoppiano in una risata, e io me ne stavo zitta e osservavo questi ragazzi a me sconosciuti.
"Io sono Jaymi." era un ragazzo con occhi scuri e capelli neri ed era pieno di tatuaggi.
"Io invece sono George, piacere di conoscervi." Lui era davvero alto, io in confronto a lui sembravo una nana, aveva dei capelli che sembravano indomabili e un bellissimo sorriso, una volta finite le presentazioni JJ ci porta al piano di sopra dove c'era la nostra stanza, una volta entrate nella nostra stanza che era enorme, aveva un letto matrimoniale e un letto a castello, iniziammo a parlare di questi quattro ragazzi misteriosi:
"Io li trovo molto carini, specialmente il tipo con i capelli indomabili." disse Maria
"Si, ma anche Josh non scherza, avete visto i suoi occhi?" disse Vanessa
"Bene, voi non toccate JJ o vi picchio come se non ci fosse un domani" disse Elena, aveva uno sgaurdo molto serio, così serio che io le scoppiai a ridere in faccia, io non riuscivo ad essere seria con Elena.
"E tu Erica? Hai trovato qualcuno di interessante?" disse Maria
"Ti fermo subito dicendo che Jaymi è gay e che è fidanzato con un certo Olly." disse Elena e a quelle parole Maria la guardò a bocca aperta.
"Io non trovo nessuno interessante, mi sono del tutto indifferenti, non li conosco neanche, come possono piacermi?"
"Come sei acida, ci vivremo quindi fatteli piacere" disse Vanessa guardandomi.
"Lo farò non appena li conoscerò meglio."
Bussarono alla porta e entrò Jaymi con un vassoio pieno di biscotti e lo seguirono Josh e George, inutile dire che Vanessa appena vide Josh si fece rossa e lo stesso vale per Maria appena vide George:
"Avete fame?" disse Jaymi
"Si, io sto morendo di fame." dissi io con un mezzo sorriso rivolto a Jaymi e presi subito un biscotto e lo mangiai con una velocità che fece paura anche a me.
"Hai visto George? Abbiamo trovato un'altra persona che mangia i biscotti con una velocità impressionante." disse Josh con un sorrisone e George fece un sorriso e mi guardò e io subito distolsi lo sguardo e guardai in basso, quel ragazzo aveva uno sguardo bellissimo e anche delle bellissime labbra, ma non mi fidavo, nella mia vita la maggior parte delle persone sono sparite appena mi hanno vista in difficoltà, non potevo fidarmi di nessuno, ma lui mi sembrava diverso, io sono una di quelle ragazze che analizza le persone prima di inziare ad averci confidenza, insomma ero del tutto diversa da Maria, Elena e Vanessa, la giornata si concluse con noi che, dopo aver mangiato una pizza insieme ai ragazzi, andammo a dormire, e io pensavo a come sarebbe stata la mia vita insieme a questi quattro ragazzi, a me del tutto misteriosi, di nome Jaymi, JJ, Josh e George.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


"Caro diario, possiamo dire che oggi è l'inizio di una nuova vita, wow che parolona, ma è così o almeno lo pensano le mie amiche, questi quattro ragazzi sono molto educati e ci stanno viziando, Jaymi viene spesso con cioccolatini, Josh ci compra dei vestiti (si lo so è da amare), JJ si comporta come se fosse nostro padre e George ci fa sempre ridere, è quello più simpatico, le mie amiche stanno inziando ad avere una cotta per loro, Elena per JJ, Vanessa per Josh e Maria per George. Io invece mi limito a conoscerli meglio, a vedere ogni loro movimento, sto facendo la cosa giusta?" Dopo aver riletto questa nuova pagina di diario lo chiusi per bene e lo misi nella mia valigia, scesi di sotto e incontrai Elena e JJ che si rincorrevano con in mano della cioccolata pronta a lanciarsela, insomma era iniziata una guerra con il cioccolato tutto molto normale, Maria parlava con Vanessa, Josh e Jaymi e sembravano felici, ridevano quasi sempre e io invece andai a sbattere contro George: "Ehi stai attenta Erica, ti sei fatta male?" "No, sto bene" lui si era avvicinato a me come se volesse prendersi cura di me ma io mi allontanai subito, detesto farmi vedere debole. "Non ti mangio Erica tranquilla" disse lui ridendo. "Infatti non penso che tu mi mangi, non sono così bambina, e ora se vuoi scusarmi vorrei andare in cucina, quindi spostati" e me ne andai in cucina e notai con la coda dell'occhio che George lanciò uno sguardo "nervoso" a Josh e Jaymi, ma non mi importava, lui era libero di pensare quello che voleva. Ad un certo punto sentiamo un tonfo provenire dal piano di sopra, ci precipitiamo tutti di sopra e vediamo Elena e JJ guardarsi in un modo tenero, JJ guardava Elena come se lei fosse l'unica ragazza in quella stanza, come se fossero soltanto loro in quel momento, quando invece erano osservati da molte persone proprio come Justin Bieber è osservato dalla TMZ ma piccoli dettagli. Appena JJ e Elena si accorsero della nostra presenza: "Ehm...ciao" disse Elena ancora attaccata a JJ. "Vi abbiamo disturbato?" dissero Maria e Jaymi e quando si accorsero di aver detto la stessa frase si guardarono e si misero a ridere. "Ehm...no, per niente, noi stavamo solo scherzando" disse Elena rossa come un pomodoro, lo sarei stata anch'io visto che JJ era a petto nudo e lei era praticamente attaccata a lui, ed erano pieni di cioccolato. "Dai ragazzi, lasciamoli stare, stanno cercando di divertirsi no? Andiamo in salotto" disse Vanessa guardandomi, io allora me ne andai in salotto e tutti mi seguirono, mi sentivo osservata in quel momento, così tanto che presi un'altra via e andai in giardino. Ero immersa nei miei pensieri, pensavo a mia mamma e a mio padre chiusi in quella prigione e mi chiedevo se stessi facendo la cosa giusta, facevo bene a stare qui o sarei dovuta ritornare a Bradford e cercare di cacciare i miei genitori dai guai? Sentii dei passi avvicinarsi, era George, era così carino, si avvicinò a me: "Immersa nei tuoi pensieri?" "Si lo sono, ce ne sono molti in questo momento nella mia testa" dissi guardandolo. "Anche a me capitava spesso, sei diversa dalle altre tue amiche, sei molto lontana da noi, nel senso che parli poco" disse guardandomi io ricambiai lo sguardo e per un momento ci fu un silenzio tombale, ma continuavamo a guardarci, quasi come se i nostri occhi stessero parlando al posto delle labbra. "Io sono del tutto diversa dalle altre, io devo conoscere bene le persone prima di potermi fidare" dissi guardandolo. "Come speri di potermi conoscere bene se nemmeno mi dai il permesso di parlare con te? Io davvero non ti capisco, dici che devi prima conoscere una persona ma non mi fai neanche parlare con te, vedi di eliminare questo muro Erica, perchè non arriverai da nessuna parte" disse lui, pensai molto attentamente alle parole da lui espresse, e se aveva ragione? "Tu non sei nessuno per dirmi cosa devo o non devo fare George, chi ti credi di essere? Non ho chiesto un tuo parere" "Ma io voglio solo aiutarti" disse lui guardandomi. "Ma io non ho bisogno del tuo aiuto, non sai neanche la mia storia, non sai nulla" "Dammi la possibilità di sapere la tua storia allora" disse urlando, urlò così forte che Jaymi, Josh, Maria e Vanessa smisero di parlare e ci guardarono dai vetri, io me ne scappai ma George mi prese per il polso. "Ti prego, voglio solo esserti amico, non è bello vederti stare lontano da tutti, ci sono passato anch'io e non voglio che tu faccia lo stesso errore mio" disse quelle parole guardandomi negli occhi, e cavolo i suoi occhi sono così belli, non mi stancherei mai di guardarli, ero praticamente ferma, il suo tocco mi aveva paralizzato, nessuno mi aveva mai detto quelle parole. "Io non...non lo so...lasciami andare ti prego" furono le uniche parole che dissi, mi aveva bloccato anche le parole, non riuscivo a fare nulla, lui mi lasciò andare e io me ne andai nella mia stanza e quando iniziai a salire le scale vidi Elena e JJ che si stavano baciando, erano così belli, ma non volevo pensarci, mi chiusi nella stanza e iniziai a pensare, pensavo alle parole di George e a come i suoi occhi guardavano i miei, e se stavo inziando ad innamorarmi di una persona che non conoscevo per colpa del mio carattere?

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


"Caro diario, non sono riuscita a non pensare a George, voglio dire, le sue parole mi hanno lasciato a bocca aperta, nessuno aveva mai avuto il desiderio di conoscermi grazie ai miei genitori e per la loro reputazione, ma lui lo voleva anche se non conosce la storia dei miei genitori, sto inziando ad avere un debole per lui, mi sto davvero innamorando di lui? Ho paura, ho paura che se lui saprà la verità sui miei genitori se ne andrà come tutti, ho davvero paura." La porta si spalancò e vidi Maria e Vanessa che mi guardavano preoccupate: "Che c'è?" dissi guardandole "Hai visto Elena? Viviamo nella stessa casa ma non la vediamo da ieri sera" disse Vanessa e Maria le diede ragione, un minuto dopo entrò Elena nella stanza e tutte la guardammo: "Ok mi sento osservata." "E fai bene Elena, ci dici dove sei stata?" gridò Maria "Ma stai tranquilla, ero nella stanza qui accanto con JJ... e devo parlarvi" a quelle parole ci guardammo. "Io e JJ ci siamo fidanzati, ma ho paura, ho paura di fare la cosa sbagliata e di perderlo lui è il mio migliore amico con lui ne ho vissute tante, se litighiamo e ci lasciamo lo perderò e io non voglio" disse Elena spaventata "Elena parti già con il piede sbagliato così, lui ti ama davvero altrimenti non ti avrebbe mai baciato, vedrai che non lo perderai, non ti succederà" disse Vanessa, io e Maria le demmo ragione e Elena si calmò. "Grazie ragazze, vi adoro" disse Elena "Quindi? Come è andata con JJ?" chiese Maria con tutta la curiosità di questo mondo. "Non è successo niente, ci sono state solo coccole a ragazze...è l'amore lui davvero" lo disse con un sorrisone, e io ricambiai il sorriso. Decidemmo di scendere al piano di sotto ma Maria restò in camera perchè si doveva cambaire, appena scendemmo JJ corse contro Elena e la baciò, erano la tenerezza e mentirei se dicessi di non essere gelosa di Elena, JJ era davvero un ragazzo fantastico, sentii una caduta, salii al piano di sopra e vidi George sopra Maria e si stavano baciando, George le deve essere caduto addosso, io me ne scappai ma feci cadere un vaso e mi notarono, andai a chiudermi in bagno ma Maria riuscì a venire prima che io riuscissi a chiudere la porta: "Erica è stato tutto un caso ti giuro, non l'ho fatto apposta" "Io non ho niente da dirti, mi sono solo vergognata e me ne sono scappata, lo sai come sono fatta ahahah" mentivo, me ne ero scappata perchè il mi sentivo strana, il mio cuore non smetteva di battere, ero gelosa? Forse, George mi aveva "stregato" con le sue parole di ieri. Maria mi abbracciò, era meravigliosa, non riuscivo ad odiarla, sentimmo Jaymi entrare: "Allora ragazze, preparatevi perchè ci sarà un falò tra meno di due ore e ci saranno il mio fidanzato e il cugino di George di nome Sid." lo disse guardandoci e Maria scoppiò a ridere perchè pensava che Sid fosse un nome da stupidi ma tralasciamo. Dopo due ore la situazione fu questa: Josh e Vanessa scherzavano insieme e ridevano insieme ed erano dolcissimi, Jaymi e Olly parlavano con Maria e Sid con cui, stranamente, Maria aveva fatto amicizia, e Elena e JJ si baciavano erano troppo teneri, JJ la guardava come se fosse l'unica, la guardavo con una sguardo possessivo, come per dire "Tu sei solo mia e di nessun altro, ora che sei con me non ti lascerò andare". Io ero in cucina e George era sparito, sentii la porta aprirsi, era George: "Io e te dobbiamo parlare" mi disse avvicinandosi a me e bloccandomi contro il muro, i suoi occhi, i suoi fottutissimi occhi mi fissavano in ogni mio movimento e mi sentivo morire. "Di cosa dobbiamo parlare?" "Di oggi Erica, perchè sei scappata?" "No George, mi sentivo di troppo diciamo, vi stavate baciando e mi sono allontanata, è questo il motivo" altra bugia. "Io e Maria non ci siamo baciati volontariamente, è stato tutto un caso, ci hai riflettuto? Vuoi lasciarmi essere il tuo migliore amico qui?" mi disse con un sorrisone, e cavolo amavo il suo sorriso. "Ehm...okay, se ci tieni tanto, ma perchè lo vuoi?" glielo chiesi guardandolo negli occhi. "Perchè penso che tu sia una persona fantastica indipendentemente dal tuo scudo che metti davanti te e le persone, e poi te l'ho già detto, ci sono passato anch'io alle medie e non voglio che ci passi anche tu, voglio solo aiutarti a cambiare Erica" le sue parole mi colpirono di nuovo, cavolo. Iniziò il falò, ci furono una serie di domande imbarazzanti ma la domanda peggiore la fece Josh "Chi di voi è vergine?" a quelle parole Maria scoppiò a ridere ma poi smise, che cosa dovevo dire? Che ero vergine? Non volevo farmi passare per una sfigata: "Io non lo sono" dissi con sguardo convinto e vidi uno strano sorriso uscire dalle labbra di George, la serata si concluse con Vanessa e Josh che si coccolavano mentre guardavano le stelle, nuova coppia? E io mi stavo innamorando di George? Di quel ragazzo dai capelli indomabili e il sorrsio che mi provocava le farfalle nello stomaco? Forse si.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


"Caro diario, oggi sarà l'inizio di qualcosa? Ho dato la possibilità a George di essere il mio migliore amico, sto facendo la cosa giusta? Ho paura che lui possa andarsene appena saprà la verità sui miei genitori, insomma chi vorrebbe essere il migliore amico di una ragazza che ha i genitori in galera? Solo Maria, Vanessa e Elena sono riuscite a capirmi, ma riuscirà a capirmi anche George? Che casino." La porta della camera si spalancò, era George con un sorrisone: "Hai deciso di piombare nella mia stanza senza neanche bussare? Ahahah" "Ah già è vero, scusami, che sbadato" se ne andò e chiuse la porta e poi sentii bussare, mi fece sorridere, era così carino "Avanti" dissi e lui entrò con un sorrisone, proprio come prima: "Allora oggi ti porto in giro, devo comprarmi una nuova chitarra e tu verrai con me" non potevo credere alle mie orecchie, davvero mi voleva con lui? "Ok George, se è questo ciò che vuoi" "Si, lo voglio, facciamo una gara a chi è pronto per primo? Via" se ne andò nella sua camera veloce come un fulmine, e poi se ne andò in bagno, per fortuna noi ragazze avevamo un altro bagno, mi feci una doccia e indossai un pantaloncino a vita alta che io amavo e una maglia nera a righe colorate e le mie amate dr martens nere, mi truccai e poi scesi di sotto, George era già pronto, indossava una maglia bianca con una camicia a quadri, un pantalone nero strappato alle ginocchia e le Timberland e i suoi capelli erano come sempre "indomabili": "Ho vinto io, voi ragazze siete sempre così lunghe nel prepararvi" "Noi ragazze siamo diversi da voi ragazzi" lo dissi guardandolo con un sorriso e lui lo ricambiò, Maria assistendo alla scena rimase a bocca aperta, forse perchè era la prima volta che scherzavo con un ragazzo ma tralasciamo. Salutammo tutti e uscimmo fuori, diretti verso la macchina di George, una volta entrati in macchina il viaggio sembrò non finire mai, mentre era concentrato nel guidare io lo osservavo e cavolo se era bello: le sue labbra carnose, il suo naso insomma era perfetto, non potevo negarlo. Una volta arrivati nel negozio di musica io stavo per aprire la portiera ma Goerge mi fermò: "No aspetta" scese dalla macchina e mi aprì lui lo sportello e mi fece scendere dalla macchina. "Ma grazie, che galante" dissi guardandolo divertita "Grazie" disse lui ricambiando il sorriso. Una volta entrati George andò a vedere le chitarre mentre io, invece, andai a vedere i dischi ma poi il mio sguardo cadde su di lui mentre suonava la chitarra ed era bravissimo cavolo, una volta che George comprò la chitarra uscimmo ed entrammo in macchina, accese la radio e sentimmo la canzone di Ed Sheeran "Don't" io amavo quella canzone ed evidentemente anche lui visto che si mise a cantarla e decisi di cantarla anch'io, la sua voce era bellissima, una delle più belle, io invece sembravo un foca impazzita ma tralasciamo questo orribile dettaglio, ci fermammo in un bar, ci sedemmo ad un tavolo e ordinammo due frappè al cioccolato: "Allora, parlami di te" mi chiese lui, e io già stavo inziando ad essere nervosa. "Allora, sono una ragazza di Bradford, mi piace Ed Sheeran, il mio cibo preferito è la pizza, il mio colore preferito è il blu e amo American horror story." "Anche tu ami American horror story? Anch'io!" me lo disse con un sorrisone enorme stampato sulla faccia. "E tu George? Parlami di te" "Bhè sono un ragazzo molto socievole, il mio colore preferito è il rosso, non ho un piatto preferito amo ogni tipo di cibo e amo la musica, ultimamente sono fissato con Sia." "Capisco, anche a me piace Sia, amo la sua voce" "Il tuo tipo ideale di ragazzo?" mi chiese e io stavo inziando ad entrare in panico. "Mmmh...deve essere dolce, gentile e carino ovviamente, il tuo tipo di ragazza ideale invece?" "Penso che basta sia dolce e già mi basta, poi il fisico per me passa in secondo piano, comunque ieri al falò hai mentito." "Su cosa?" stavo letteralmente svenendo "Sul fatto che non sei vergine, si vedeva che stavi mentendo, l'ha capito anche Josh e non è molto bravo a capire le ragazze lui." "Bhè chi te lo dice che ho detto una bugia?" "Il fatto che mentre lo dicevi hai abbassato lo sguardo, lo fai quando sei intimidita o in una situazione non molto carina" "E tu come fai a saperlo che io lo faccio in queste situazioni?" "Ti ho osservato da quando sei venuta a casa di JJ, che cosa credi? Che solo tu analizzi le persone?" non potevo crederci, come cavolo aveva fatto? Quel ragazzo mi faceva impazzire. "Ehm...ok bene, andiamo? Io ho finito il frappè" "Si certo" Il viaggio in macchina fu silenzioso, forse anche troppo, ma una volta arrivati davanti casa di JJ decisi di bloccare George prima che potesse aprire la porta: "Se dici qualcosa ai tuoi amici ti uccido, e non sto scherzando" "Tranquilla Erica, non sono così pettegolo, anche se non c'era niente di male nel dire che sei vergine, devi considerarlo un pregio non un difetto" "Cosa? Ahahahah ma non farmi ridere, se lo dicevo a quest'ora tutti mi prendevano per una sfigata." "Io no." rimasi bloccata a quelle parole, era così dolce io non potevo resistere e bho, mi sentivo benissimo quando stavo con lui, George decise di aprire la porta e non potevo credere ai miei occhi, Vanessa e Josh si stavano baciando, un'altra coppia era nata e in tutto questo Maria era sparita: "Jaymi sai che fine ha fatto Maria?" "E' uscita con il cugino di George" "Cosa?" rispose George ad occhi spalancati "Che c'è Shelley? Ti da fastidio che tuo cugino esca con Maria?" lo guardai con aria di sfida, lui ricambiò lo sguardo e si avvicinò a me "Diciamo semplicemente che mio cugino è un vero rubacuori, come me del resto" lo disse con molta convinzione "Ceeerto George, come no" lo guardai divertita, Decisi di salire nella mia stanza e mi seguirono Vanessa e Elena: "Allora? Devi raccontarci tutto per filo e per segno, non tralasciare nulla" Elena mi guardava speranzosa e Vanessa fece lo stesso "Non è successo nulla, ma è davvero un bravo ragazzo, e potrà sembrarvi strano ma mi fido di lui" "C-cosa?" gridarono insieme Elena e Vanessa e io mi misi a ridere "Si non sto scherzando ahahah" "Bene, io vado dal mio JJ, mi porta a cena fuori e sono in ansia" "Io vado da Josh, sai...io e lui stiamo insieme quindi" "Ho notato Vanessa, ti basta un pomeriggio per fare colpo su un ragazzo ahahah" "Però Erica sei di buon umore, dovresti uscire spesso con George" disse Elena e se ne andarono le mie due amiche, mentre di Maria neanche l'ombra, sentì bussare alla porta e già avevo capito chi era: "Vieni George" "Ahahah avevi capito che ero io, comunque ti sei divertita oggi?" "Abbastanza, ho passao una bella giornata, grazie George" "Grazie a te" finite queste parole mi diede un bacio sulla guancia e io stavo morendo di nuovo "Buonanotte Erica" "Buonanotte George" E' ufficiale, mi sono innamorata di George.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


"Caro diario, è passata una settimana dall'ultima volta che ho scritto i miei pensiere sulle tue pagine, e ho molte cose da dirti, Elena e JJ sono diventati una coppia ormai e lo stesso vale per Vanessa e Josh invece Maria sta uscendo con Sid il cugino di George, e oggi conosceremo un'altra cugina di George di nome Roberta e viene anche lei da Bradford, molto probabilmente l'avrò già vista, io e Goerge? Migliori amici, o meglio stiamo lavorando sulla nostra amicizia ma lui è un ragazzo fantastico, dolce e educato proprio come JJ, Jaymi e Josh, sono dei ragazzi fantastici, e devo confessarti che mi sono innamorata di George, non posso farci nulla il suo sorriso mi manda in tilt e i suoi occhi riescono a farmi sentire le farfalle nello stomaco." Dopo aver finito di scrivere questa nuova pagina di diario scesi al piano di sotto e non c'era quasi nessuno, tutti erano partiti per un viaggio "romantico" tra coppie, eravamo rimasti a casa io, George, Jaymi e Maria e molte volte veniva anche Sid solo per slinguazzarsi con Maria ma tralasciamo, George si avvicinò a me e mi sussurrò all'orecchio: "Cerca di non fare la sgorbutica davanti Roberta Eri" amavo quando mi chiamava così "Va bene, ma non ti assicuro nulla, se si fa odiare non è colpa mia" sentimmo bussare alla porta, Jaymi andò ad aprire e c'era Roberta, una ragazza molto carina alta, capelli lunghi e marroni, occhi scuri e curve nei punti giusti, insomma era molto carina, ma aveva un viso famigliare, forse anche troppo: "Piacere, io sono Roberta, voi dovete essere le amiche di George e Sid" "Si piacere, io sono Maria e lei è Erica" "E-Erica Milton?" disse Roberta con gli occhi spalancati, George la guardò stranito e poi guardò me, io però non la riconoscevo, non riuscivo davvero a capire chi fosse "Si, sono io" la guardai con uno sguardo fulminante "Puoi venire in cucina per favore?" me lo chiese in modo gentile, e io accettai, volevo sapere chi fosse "Dimmi Roberta, si può sapere come fai a conoscere il mio cognome?" "Tuo padre è Scott Milton vero? E' stato arrestato insieme a tua madre Jane" "C-come fai a saperlo? Io n-non..." non riuscivo a parlare, tremavo come una foglia "Io conosco tutto della tua famiglia, tuo padre e tua madre sono stati arrestati per spaccio di droga" "LO FACEVANO PER UNA BUONA CAUSA CHE TU NON CONOSCI NEMMENO, NON TI AZZARDARE A FARNE PAROLA CON GEORGE, JAYMI E SID, MI HAI CAPITO?" "E perchè? Altrimenti che cosa fai? Chiami tutte le persone pazze e cretine alle quali i tuoi genitori passavano la roba? Mio padre si è beccato una pallottola sul braccio per colpa dei tuoi fottutissimi genitori Erica Milton" "Non c'è bisogno che dici il mio cognome" "Perchè lo facevano? Mio padre ha rischiato di perdere un braccio, lo vuoi capire? Si meritano l'ergastolo" mi guardava con una sguardo pieno di rabbia, ma io cosa potevo fare? I miei genitori mi hanno sempre tenuto lontana dai loro affari "I miei genitori lo facevano perchè...s-sono stati costretti da una persona, i-io non" non riuscivo a parlare e le lacrime vinsero, non pensavo ai miei genitori da quando ero qui e ora che ci pensavo tutti i brutti ricordi ritornavano nella mia mente "Sono stati costretti? E pensa che io me la beva?" "SONO STATI COSTRETTI DA UNA UOMO DI NOME SPENCER, NON TI SO DIRE ALTRO, I MIEI GENITORI MI HANNO SEMPRE TENUTA LONTANO DA TUTTO QUESTO, DICEVANO CHE SE NON LO FACEVANO POTEVAMO RISCHIARE DI MORIRE; MIO PADRE LAVORAVA PER SPENCER IN UNA FABBRICA DI SCARPE E A SPENCER SERVIVA QUALCUNO CHE LO AIUTASSE CON QUESTI SUOI AFFARI DI MERDA, TUTTI SI RIFIUTARONO E FURONO UCCISI, MA MIO PADRE ACCETTO' PERCHE' NON VOLEVA LASCIARMI, SONO L'UNICA FIGLIA CHE HA, IO NON VOLEVO PERDERE MIO PADRE." stavo piangendo, le mie lacrime bruciavano, mi sentivo malissimo, me ne scappai nella mia stanza ma purtroppo, George mi seguì, io chiusi la porta a chiave: "ERICA APRI QUESTA CAZZO DI PORTA" stava urlando, io non ci stavo capendo nulla, tutto stava succedendo così in fretta "Tesoro mio apri" sentivo la voce di Maria, la mia migliore amica, aveva un tono basso, quasi come se non volesse farsi sentire da Roberta "Andatevene, non voglio parlare con nessuno" nemmeno il tempo di finire la frase che George sfondò la porta, ma perchè stava succedendo a me? "Ora tu mi spieghi che cosa cazzo sta succedendo, e pretendo che sia la verità, crederò solo a quello che uscirà dalle tue labbra" io non potevo crederci, perchè stava succedendo a me? Non volevo dirlo, non voglio rivivere i brutti ricordi "George ti prego vai via" lo dissi avvicinandomi a lui e spingendolo via, ma lui non si mosse di neanche un centimetro, mi bloccò tenendomi per i polsi e mi guardava in ogni mio movimento, non potevo farcela "Dimmi che cosa sta succedendo, ti prego, siamo migliori amici no?" in quell'istante entrò Roberta, George la guardò "George lei ti tiene nascosta una cosa così grande, forse anche troppo, lo sai che i suoi genitori sono in GALERA?" a quelle parole mi irrigidì, Maria guardò Roberta come se volesse prenderla a schiaffi e poi guardò me "C-come i tuoi genitori sono in carcere? E perchè?"mi fece questo domanda con un tono speranzoso, voleva una risposta ma c'era già chi era pronto a dire tutto a lui "I suoi sono in galera per spaccio di droga" Roberta...avrei voluto ucciderla "COME?" urlò Jaymi, era terribile e devastante "Si, sono stati condannati a sei anni, e ora ne rimangono solo mesi prima che loro escano da quella prigione, tre mesi giusto Erica?" "CHIUDI QUELLA FOTTUTISSIMA BOCCA, SPARISCI DA QUI NON VOGLIO VEDERTI" lo urlai, non potevo davvero crederci, era un incubo dalla quale non potevo uscire "Shh va tutto bene" George mi fece rimanere paralizzata, davvero mi stava vicino? Mi accarezzò il braccio, non potevo crederci, Roberta se ne andò insieme a Sid, e Maria e Jaymi salirono in camera mia da me e George: "Allora? Mi spieghi cosa succede?" Jaymi mi fece la domanda più brutta alla quale io potessi mai rispondere "I miei sono in galera per colpa di un certo Spencer che li costringeva a spacciare droga per lui altrimenti ci avrebbe ucciso, la maggior parte di persone che decisero di non aiutare Spencer sono morte" George e Jaymi mi guardarono con gli occhi spalancati "Quando avevi intenzione di dircelo?" "Non di certo ora George, non volevo dirvelo perchè temevo che mi avreste cacciato di casa o avreste fatto battute stupide sui miei genitori" "Ma noi non siamo quel genere di persone Erica" "Lo so George" "Ora capisco perchè ti comportavi i quel modo all'inizio...per favore Jaymi, Maria lasciateci da soli" Maria guardò me e George con uno sguardo preoccupato, forse anche troppo ma se ne andò insieme a Jaymi "Tutti se ne vanno dalla mia vita, è sempre stato così, tutte le persone di cui mi fidavo se ne sono andate George." "Io non sono come loro Erica, io resterò se è quello di cui tu hai bisogno." davvero l'aveva detto? Lo desideravo? Cavolo se lo desideravo, volevo lui "George io ho bisogno di te" lo dissi guardandolo negli occhi "E allora rimarrò con te, non ti abbandono Erica, non lo farò mai, te lo prometto" "Ti ringrazio George, ti-" mi bloccai "Ti?" lo disse avvicinandosi, i nostri nasi si sfioravano, riuscivo a sentire il suo respiro sulle mie labbra "T-ti amo" l'avevo davvero detto? "Anch'io Erica, anch'io" mi baciò, quel bacio che forse aspettavo da tempo, era diverso da tutti gli altri, lo conoscevo da appena dieci giorni ma ci tenevo a lui, io non credo nell'amore a prima vista ma con lui è stato così, mia madre ha sempre avuto ragione, non puoi comandare il tuo cuore, ti innamori della prima persona che ti dona tutto il suo cuore e lui l'aveva fatto, sin dal primo giorno lui ha voluto conoscermi e mi ha dato il suo cuore, c'è sempre stato per me e ora più che mai, il bacio fu uno dei più belli della mia vita, stavo combinando un disastro? Di sicuro è il disastro più bello della mia vita, lui è il mio disastro più bello.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


"Caro diario, ormai io e George siamo una coppia, e non potrei esserne più felice, è passata una settimana dall'incontro con Roberta e dal mio primo bacio con George, non ho scritto i miei pensieri sulle tue pagine di diario perchè non ho trovato il tempo, JJ ci ha portato dalla sua famiglia per presentarci ma sopratutto per presentare Elena, ormai le cose erano serie e io li amavo e speravo che il mio rapporto con George fosse diventato come quello di JJ e Elena, Vanessa e Josh litigano come due pazzi, non riescono proprio a fare pace, i motivi mi sono del tutto incerti visto che Vanessa non parla neanche con noi amiche, se ne sta in camera sua e non esce, Josh cerca di entrare ma lei non lo fa entrare e urla, insomma diciamo che non se la stanno passando bene, Maria sta uscendo con Sid e credo siano diventati una coppia anche se spero di non rivedere Roberta, specialmentre quando usciranno i miei genitori dalla galera, non riuscirei a sopportarlo, e al solo pensiero che tra un mese esatto dovrò abbandonare tutto questo per ritornare a Bradfrd con i miei genitori mi rende triste, perdere George è la mia grande paura e tra un mese diventerà realtà." Pensavo, pensavo che solo un mese e poi sarei sparita dalla vita di George, non potevo abbandonare i miei genitori ma non volevo neanche abbandonare George, come sarei riuscita a dirglielo? Non lo sapevo, avevo paura. Sentii bussare alla porta ed era lui, il mio raggio di sole: "Ma buongiorno amore" aveva un sorriso bellissimo e quando mi chiamava così le farfalle nello stomaco avevano la meglio su di me "Buongiorno George!" si avvicinò a me e mi diede un bacio, era troppo dolce "Allora, stasera rimarremo da soli a casa visto che Jaymi uscirà con Olly, JJ con Elena, Maria con Sid e Vanessa e Josh resteranno qui, ma visto che litigano in continuazione e ognuno sta chiuso nella propria stanza e come se non ci fossero neanche loro" mi abbraccio da dietro, potevo sentire il suo respiro sul mio collo, mi mandava in tilt "E quindi cosa facciamo?" glielo chiesi con un sguardo interrogativo "Io pensavo di guardarci American Horror story sul divano mentre mangiamo marshmallow" mentre parlava mi dava dei dolci baci sul collo, lo amavo e non potevo farci niente "Va bene, ne sono molto felice" La sera arrivò in fretta, forse anche troppo in fretta, tutti uscirono e la casa rimase quasi vuota, Vanessa e Josh si chiusero nelle proprie camere e George sbuffò, non amava questa situazione. America Horror story iniziò, e io e lui eravamo sul divano abbracciati, era il paradiso lui e i marshmallow: "Ti piace?" "Si George, non ti ricordi? Te l'ho detto il giorno della nostra prima uscita che mi piaceva American Horro story" "Ah si giusto" si mise a ridere, amavo quando sorrideva e ricambiai la risata, quel ragazzo riusciva a mettermi di buon umore, mi guardò negli occhi e io ricambiai, inziammo a baciarci, avevo bisogno di lui in quel momento, la situazione prese ehm...un'altra piega, lui era sopra di me, avevo paura, la prima volta per fortuna lo sapeva solo lui, si fermò, il suo respiro era veloce e potevo sentire il suo cuore battere all'impazzata come il mio del resto, era tutto un vortice di emozioni che non so spiegare: "Erica guardami" non ci riuscivo, in quel momento mi vergognavo da matti, lui era senza maglia e anch'io, avevo solo il reggiseno, ero rossa come un pomodoro "Erica..." "Si dimmi, diciamo che non è un bel momento per parlare, ma ok" ero riuscita a prendere il coraggio e a guardarlo "Si, lo vuoi davvero? Io posso aspettare se è questo ciò che vuoi, a me basta sapere che mi ami, non chiedo altro" era di una tenerezza incredibile "I-io si, ne sono sicura io ti amo George, tu lo sai che non ho mai fatto l'amore con nessuno quindi la prima volta per me è speciale perchè sto con un ragazzo speciale come te" "Erica ti amo anch'io" e mentre stava per succedere quello che aspettavo da molto tempo sentimmo delle urla provenire dal piano di sopra "Esci Josh, non voglio parlarti, mi fai schifo" io mi bloccai e anche George, se ne andò da sopra di me si mise la maglia e salì al piano di sopra e io feci lo stesso "Mi spiegate che cosa sta succedendo?" George lo disse guardando prima Josh e poi Vanessa "E' lui che non se ne vuole andare" "Vanessa ti prego chiudi quella cazzo di bocca" Josh era incazzato nero "Spiegatemi perchè avete litigato" lo dissi con molta calma "Lui ha baciato un'altra" "Di nuovo Vanessa? Ti ho già detto che mi è saltata addosso e poi l'ho bloccato dopo neanche un secondo, ma non lo vuoi capire? Io ti ho chiesto scusa più di una volta ma sono stanco di fare il tuo servo, addio" Josh se ne andò dalla stanza di Vanessa prese le chiavi e scappò via, io andai ad abbracciare Vanessa che era scoppiata in lacrime "Stai tranquilla, tutto si sistemerà Vanessa" era la mia migliore amica, avrei fatto di tutto pur di vederla felice.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


"Caro diario, oggi sembra una giornata tranquilla, anche se Josh sembra scomparso dal nulla dopo tutto quel casino di ieri con Vanessa, io mi vergogno, non riesco a guardare George dopo ieri sera, stavamo quasi per farlo e io non lo so, ogni volta che lo vedo mi sento bloccata, che cosa vuol dire?" Sento il telefono squillare, era mia MAMMA, spalancai gli occhi appena lessi il suo nome: "P-pronto?" la mia voce tremava "Tesoro sono io, tua mamma, siamo appena usciti di prigione" "COSA?" non potevo crederci, a me un amico di famiglia di nome Harold mi aveva detto che dovevano scontare un altro mese e ora invece sono già usciti? "Si tesoro, dove sei? Non ci sei a casa." "Mamma, a me Harold ha detto che dovevate scontare un altro mese" "No tesoro, si è sbagliato evidentemente, dove sei?" "I-io s-sono a Londra" "Come a Londra? Erica mi dici cosa succede?" "Mamma sono qui con le mie amiche e amici" "Stiamo venendo" e riattaccò, stavano davvero venendo? Appena chiusi il telefono scappai da Maria e Vanessa, Elena non era ancora ritornata dalla sua vacanza con JJ, vidi Maria baciarsi con Sid ma non avevo intenzione di guardarli ero davvero nervosa, presi Maria dal braccio e la divisi da Sid, invece Vanessa era già in camera. "Ragazze, Harold mi ha mentito, i miei genitori sono già fuori dal carcere" "COSA?" lo urlarono insieme "Si, cosa faccio? Non posso stare qui, io non..." scoppiai a piangere, non volevo ritornare a Bradford non volevo lasciare George, non volevo lasciare tutto questo. "Ok, stai tranquilla, proveremo a parlare con i tuoi genitori, stai tranquilla" Maria cercò di calmarmi ma non ci riuscì, per niente, anche Vanessa cercò di calmarmi, e poi la porta si aprì, era George, io non riuscivo ad affrontarlo, mi asciugai le lacrime e mi avvicinai a lui "Ciao George" "Ehi amore, perchè quella faccia?" "Ragazze potete lasciarci da soli?" Sia Vanessa che Maria se ne andarono "George...mi hanno mentito" "Chi ti ha mentito?" "Harold, è un amico dei miei genitori, sono già fuori di prigione e invece Harold mi aveva detto che ci dovevano stare ancora un altro mese" scoppiai a piangere, ci fu un silenzio tombale per molto tempo, George non riusciva a parlare "Q-quindi devi tornare a Bradford con i tuoi?" lo disse stringendo i pugni, si stava incavolando e io lo capivo "Non lo so, ci parlerò e poi vedrò" lo dissi non guardandolo, mi limitai a guardare il pavimento, non riuscivo a fare nulla "Erica cazzo, "poi vedrò" ma che cosa credi? Che sia così semplice lasciarti andare?" "George stiamo insieme da poco, troverai un'altra ragazza migliore di me" feci per andarmene ma lui mi prese il braccio e mi bloccò "Io non troverò nessuno come te, lo vuoi capire? Non voglio lasciarti andare" il mio telefono squillò di nuovo, era mia madre, lasciai la presa di George e risposi "Mamma dimmi" "Tesoro ci siamo messi in viaggio per Londra, dicci dove abiti così veniamo" prima di rispondere guardai George che aveva lo sguardo fisso nel vuoto, dissi a mia mamma l'indirizzo della casa, ormai era fatta, riattacai e guardai George, seduto sul letto con lo sguardo perso nel vuoto di nuovo, mi sedetti vicino a lui e iniziai ad accarezzare i suoi bellissimi capelli indomabili, era perfetto e non so neanche io perchè, ma inziai a baciarlo non riuscivo a credere che l'avessi fatto, forse il bisogno di lui e la paura di perderlo mi avevano mandata fuori controllo, lui ricambiò il bacio, continuammo a baciarci e a scambiarci sguardi che erano decisamente la mia morte, non volevo perderlo, non l'avrei sopportato, io lo amavo davvero tanto, lui era sopra di me, iniziai a tolgiere la sua maglia da ddosso lui e fece lo stesso con me, ero pazza di lui come non mi era mai successo con nessun ragazzo, lui mi dava dei baci sul collo che mi facevano tremare e mi provocavano un dolce piacere, stava sucedendo per davvero la cosa brutta era che dopo avrei dovuto dirgli addio: "Stiamo davvero per farlo" il suo respiro era veloce, lo amavo "Sembrerebbe di si, io ti amo e non voglio dirti addio George" "Shh non dirlo, ora siamo solo io e te, godiamoci questo momento...anche se forse sarà l'ultimo" tutto questo mi sembrava un incubo ma anche un sogno, ero felice perchè in quel momento io ero di George e lui era mio, ma avrei dovuto dirgli addio, e non volevo. Non ero più vergine, avevo perso la verginità con uno dei ragazzi per me più importanti, amavo George e non potevo farci nulla, lasciai George sul letto mentre dormiva, era splendido, mi andai a fare una doccia e le ore passarono, George si svegliò "Buongiorno amore" "Buongiorno Erica, come stai?" "Benissimo, ti amo George, davvero tanto" lui mi sorrise e ci baciammo, non volevo dirgli addio, suonò il campanello e sentii la voce di Maria "Tesoro ci sono i tuoi genitori" o cazzo, non ero pronta a dire addio a George, non lo volevo, lo amavo troppo.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


-PV ERICA: Ero rimasta sul letto, che sembrava freddo anche se George era sdraiato vicino a me, guardavo il mio diario segreto e pensavo che ormai non avrebbe più avuto senso scrivere i miei pensieri su quelle pagine, ero del tutto negativa, odiavo tutto in quel momento ma sopratutto odiavo i miei genitori perchè a causa loro avrei dovuto lasciare George e io non lo volevo, una volta che si trova la felicità non bisogna mai lasciarla andare quindi perchè io avrei dovuto abbandonare George? Il mio telefono si smise a squillare, era mia madre: "M-mamma dimmi" "Tesoro siamo arrivati prepara la valigia" chiusi la chiamata, non volevo, non lo volevo per niente al mondo, suonarono alla porta e sentii Maria "C-cosa ci fate qui?" il mio incubo era inziato. -PV MARIA: Non potevo crederci, i genitori di Erica erano davanti a me, non riuscivo a parlare, la mamma di Erica inziò a parlarmi "Maria, dove si trova Erica e perchè siete qui?" disse Jane, la mamma di Erica, una donna con i capelli mori e il viso identico a quello di Erica, si somigliavano molto. "Dovete darci molte spiegazioni, e le pretendo" Scott, il padre di Erica, era molto alto, aveva gli occhi chiari e i capelli neri "E-Erica è di sopra ora" Jaymi sentii la mia voce preoccupata e decise di venire da me e vedere i genitori di Erica: "Salve, voi dovete essere i signori Milton, molto piacere io sono Jaymi" "Chi?" il padre di Erica stava iniziando a dare i numeri, si stava incazzando, io stavo iniziando a preoccuparmi per George che ormai era diventato il fidanzato di Erica da un mese e mezzo, decisi di intervenire "Lui è Jaymi, è un nostro amico che ci ha presentato Elena" "Mi dici da quanto cazzo di tempo vivete qui dentro?" "Scott noi vivamo qui da quando è finita la scuola" mi avvicinai a Jaymi, stavo avendo paura e facevo bene, il padre di Erica era incazzato nero "COSA? DALLA FINE DELLA SCUOLA? ERICA POTEVA VENIRCI A TROVARE IN CARCERE DURANTE GLI ORARI DI VISITA E POTEVA PARLARCENE" entrò pieno di rabbia e Jane lo seguì e diceva a Scott di stare calmo ma lui non le dava ascolto "ERICA DOVE SEI?" era iniziato l'incubo di Erica, non volevo pensare alla conseguenze. -PV GEORGE: Sentii qualcuno urlare, mi girai dall'altra parte del letto e Erica non c'era, andai a controllare in bagno e la trovai seduta a piangere vicino alla vasca da bagno: "Ehi amore, non piangere" cercai di asciugare le sue lacrime ma lei non smetteva odiavo vederla così "George mio padre è qui, io non ce la posso fare, non voglio andarmene da te" la sua voce era spezzata dalle lacrime "Erica ora scendiamo, se fai così sarà peggio" lei si alzò e inziò a scendere, e io le stavo vicino, inizammo a scendere le scale e vidi la mamma di Erica che era praticamente uguale ad Erica e suo padre, aveva degli occhi che ti mettevano paura. -PV ERICA: Scesi le scale e vidi i miei genitori, mia mamma mi corse contro e mi abbracciò, mi era mancata, invece mio padre stava fermo a guardarmi: "Tesoro mio, come stai?" "Sto bene mamma" "Potevi dircelo che venivi a vivere con due ragazzi" in quel momento la porta si aprì erano Vanessa, Josh, JJ e Elena, volevo morire, Vanessa era andata a cercare Josh ed erano ritornati insieme visto che stavano mano nella mano "E questi altri due ragazzi chi sono?" "Ehm...papà loro sono JJ e Josh i fidanzati di Vanessa e Elena" mia mamma guardò Vane e Elena con un sorriso dolce mentre mio padre riprese a guardare me senza dare peso a tutti gli altri "Lui invece è George" lo presentai a mio padre, mio padre spostò lo sguardo da me a George "E' il mio f-fidanzato" mio padre mi guardò con gli occhi spalancati mentre mia mamma si avvicinò a George, le mie amiche o meglio le mie sorelle guardavano la scena ed erano spaventate proprio quanto me "Sei il fidanzato di Erica? Bhe io n-non" mia mamma non riusciva a parlare "Erica andiamocene sbrigati" "PAPA' IO NON VOGLIO" "ERICA SMETTILA SANNO TROPPO, SCOMMETTO CHE TI SEI FIDATA DI LORO DA SUBITO E HAI RACCONTATO TUTTI I CAZZI NOSTRI VERO?" "No signore si fidi, sua figlia non si è fidata di nessuno all'inizio, anzi" lo disse George con molta tranquillità "OH SI VEDE, INFATTI SI E' FIDANZATA CON TE QUINDI QUESTO VUOL DIRE CHE NON SI FIDA" "NON E' QUESTO, IO PER AVERE LA FIDUCIA DI SUA FIGLIA CI HO LAVORATO PARECCHIO" George stava urlando, mi avvicinai a lui e tirai la sua maglia e lui si girò dalla mia parte e io gli sussurai "Shh George, non urlare ti prego" stavo trattenendo le lacrime. "NON URLARE CON ME RAGAZZINO, ERICA VAI A PRENDERE LA VALIGIA E MUOVITI, NON VOGLIO PERDERE ALTRO TEMPO" venne contro di me e mi prese per un braccio e mi tirò fino al piano di sopra, aveva intuito che la stanza era di sopra visto che di sotto c'erano solo un salone e la cucina "Papà lasciami ti prego, io non voglio andarmene" sentii qualcuno spingere mio padre che poi cadde a terra, era George "La prego signore, non la faccia andare via" "GEORGE" mi misi ad urlare e lo guardai con gli occhi peni di rabbia, mio padre era caduto per terra ma si rialzò subito, George quando si incavolava non riusciva a contenersi, mio padre si avvicinò a lui e gli tirò un pugno, io inziai a piangere "TOGLIMI LE MANI DI DOSSO, NON SIGNIFICA CHE SOLO PERCHE' STAI CON MIA FIGLIA TU ABBIA IL DIRITTO DI DIRMI COSA DEVO O NON DEVO FARE" mi avvicinai a George ma lui mi allontanò, perchè lo stava facendo? "Non hai sentito tuo padre? Ha detto che devi andartene, vai a prendere le tue cose e sparisci" l'aveva davvero detto? Perchè? Maria, Vanessa ed Elena spalancarono gli occhi, non potevano crederci nemmeno loro. "P-papà, mamma potete lasciarmi parlare da sola con George? Poi vi prometto che ce ne andremo" lo disi piangendo, non potevo crederci, mio padre fece si con la testa e ci lasciarono da soli: "Vai via Erica, perchè stai ancora qui?" "George mi dici che cosa ti prende?" "Erica sembra che a te non importa un cazzo se io stavo combattedo per te prima con tuo padre, hai urlato il mio nome e mi hai guardato male e poi hai aiutato tuo padre, ma ti prego" "Geoge ma cosa cazzo dici? E' mio padre, è ovvio che io mi preoccupi per lui" "Giusto e invece può prendere a pugni il tuo fidanzato, ovvero il ragazzo che ti ha fatto perdere la verginità, infatti mi sembra giusto" l'aveva davvero detto? I suoi occhi bruciavano di rabbia "Vai a cagare George, ora mi rinfacci anche quel fatto? Io e te ci amiamo altrimenti non l'avremmo mai fatto" "E' così o mi hai usato solo per perdere la verginità? Perchè tu sapevi che te ne saresti andata e hai pensato a noi? Che cosa dovrebbe succedere ora? Mi hai scopato ti sei divertita e ora te ne vai con i tuoi genitori a Bradford e mi lasci qui, mi sembra ovvio, è da tutti fare questo genere di cose. "George vai a cagare, non capisci proprio un cazzo" "Oh davvero? E allora aiutami a capire, che cosa hai intenzione di fare ora mh?" "PRIMA AVEVO INTENZIONE DI NON ANDARMENE CON I MIEI, DI PARLARE CON MIA MAMMA IN MODO DI CONVINCERE MIO PADRE A FARMI RIMANERE QUI PER SEMPRE, ORA INVECE VOGLIO SOLO ANDARMENE DA TE, SEI COME TUTTI GLI ALTRI, SUBITO CHE RINFACCI IL FATTO DI AVER FATTO L'AMORE CON ME, VAI A CAGARE GEORGE" presi la valigia e scesi al piano di sotto e sentti George urlare "VAFFANCULO ERICA, IO MI ERO DAVVERO INNAMORATO DI TE MA PER TE ERA TUTTO DIVERSO" ancora con quell'idea, non voleva capire che non era vero, io lo amo davvero, salutai le mie amiche che piangevano come delle bambine e poi salutai Jaymi, Josh e JJ. Mio padre caricò la mia valigia nella sua macchina e entrai in macchina insieme a mio padre, il viaggio inziò, sarei ritornata a Bradford e avrei dovuto dire addio a tutto, ma sopratutto a George, lo amavo da star male, come avrei fatto senza di lui?

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