the witch's house storia completa

di 1DLove22_22
(/viewuser.php?uid=731742)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La mia vita... ***
Capitolo 2: *** Libertà ***
Capitolo 3: *** La mia giornata ***
Capitolo 4: *** Fiamme ***



Capitolo 1
*** La mia vita... ***


Era una tipica giornata d'inverno e in questo periodo si sà ci sono le vacanze natalizie, si può scherzare e stare insieme agli amici, il paesaggio viene ricoperto dalla neve poi.. c'è .. il Natale, il periodo in cui si è più uniti in famiglia… famiglia mi ripetei, cos'è una vera famiglia?

Esiste qualche altro legame oltre a quello esistenziale?.

La mia ''famiglia'' era composta da : mia madre (Emily), una donna da lisci,lunghi e setosi capelli lilla scuro tendenti al viola, a volte mi ricordo di quando mia madre era entrata nella mia cameretta dalle pareti color Pervinca con qualche fiorellino color pistacchio qua e là, per cercare un libro e nel frattempo si stava facendo una cipolla con un elastico color prugna, i suoi capelli.. sembravano..così morbidi e lucenti… mia madre non me li aveva mai fatti toccare, anzi, non avevo mai abbracciato o sentito un ''ti voglio bene'', non mi chiamava nemmeno per nome, quando mi ricordava che lei doveva uscire o cose del genere mi chiamava ''Hey'' e spesso in modo rude. Mia madre quando era arrabbiata si metteva sempre una mano sulla fronte , dove vicino c' èrano quei meravigliosi occhi color argento quasi platino, invidiavo quegli occhi.. ma la parte più bella di mamma dopo il naso piccolo e stretto erano le labbra, morbide e piene al punto giusto, così sembravano quando papà una volta sotto ai miei occhi aveva baciato mamma, sembravano così felici…..

Mio padre (Edward) aveva dei capelli nero corvino, erano sempre spettinati e quando sorrideva sembrava uno scienziato pazzo, credo.. che sia per colpa dello stress, papà aveva degli occhi color oro metallico, quando li guardavo mi veniva uno strano brivido lungo la schiena, il naso era di dimensioni medie e la bocca stretta e pallida.

Mio padre una volta mi aveva guardato con una smorfia di disgusto e io ero rimasta lì a chiedermi il perché per quasi due giorni… ma senza trovarne risposta.

In ''famiglia'' siamo in tre : mamma, papà e io, una ragazza di 13 anni con lunghi e lisci capelli viola scuro e qualche ciocca lilla, legati, per la nuca da un grande fiocco rosso sangue che lascia i miei capelli sciolti per quanto riguarda il resto, i miei occhi sono simili a papà , color oro ma quasi miele, naso piccolo e roseo e bocca stretta e morbida.

''Mia madre e mio padre non mi amavano…'' questo scrissi sul mio diario chiudendo successivamente esso, ma solo io sapevo il significato di quella frase…

Mia madre e mio padre non mia amavano pensai, era certo, come potevano voler così male alla propria figlia solo perché affetta da una malattia che la rendeva diversa dagli altri? Scoprii proprio questo da una conversazione tra mia madre e mio padre, dicevano che ero..... un mostro, io ? Un mostro? La loro unica figlia un mostro? il solo pensarci mi aveva creato un nodo in gola, non riuscivo a parlare, Per loro sono solo un mostro? allora è così eh? trasformando in mio quasi pianto in una risatina inquietante, bhè se loro mi considerano un mostro, mi comporterò come tale....
*********** ANGOLO AUTRICE
Spero vi sia piaciuta, certo non è dettagliata come delle Fanfiction che ho letto ma ho cercato di dare il massimo, lasciate una recenzione per esprimere la vostra opinione o anche dei pensieri su come cambiarlo o magari di continuarlo, ho voluto scriverlo per chiarire delle domande che nel videogioco rimangono senza risposta , alla prossima :P

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Libertà ***


Dopo quella risatina smisi subito, mi ero spaventata per fino da sola vedendomi allo specchio davanti al letto, << Calma Ellen, è solo un malinteso >> mi dissi, eppure.. era più probabile che si riferissero a me, a chi sennò ?<<  Sto impazzendo >> aggiunsi, mi massaggiai le tempie sperando di poter scacciare via quei pensieri maligni, a pensarci bene avevo proprio esagerato… in fondo , in qualche modo i miei genitori mi volevano bene, per forza, ogni genitore vuole bene al proprio figlio , questa è una cosa scontatissima ma, nel mio caso ho ancora dei dubbi….
I giorni passarono abbastanza velocemente e arrivò il giorno tanto atteso… il Natale.
Mi svegliai prestissimo nonostante le notti in bianco dei giorni passati, e più svelta che potevo mi pettinai i capelli con una spazzola color pesca, la mia preferita… me l'aveva regalata la nonna  tre anni fa e infatti era un po' malconcia ma non importava adesso, stranamente i miei capelli erano più morbidi del solito , dopo un'attimo mi legai due ciocche di capelli con il mio solito fiocco rosso, presi le stampelle , che al tocco erano molto fredde, infatti ieri notte la neve che cadeva ha reso l'ambiente gelido anche se.. così bello, << Ieri sera è stato stupendo… >> fantasticai, un lieve rossore sulle guance mi avvolse in uno splendido calore , la neve ricopriva il paesaggio rendendolo un piccolo paradiso, *si avvicina alla finestra*, chiudo gli occhi e sento un tocco gelido che fa venire i brividi dalla gioia, sembrava uno straordinario sogno e invece no… era tutto reale, questo pensiero mi regalò una gioia immensa, il pensiero di poter ricominciare…. poter riabbracciare come una volta i miei genitori… non provai più felicità in nessun'altra momento.
Dopo essermi ripresa dal fantasticare, mi diressi verso la camera dei miei genitori, molto svelta nonostante fosse presto anche se restai circa mezz'ora a fissare la neve , aprii la porta di scatto quasi per fare una sorpresa ma , non fu così…. rimasi a fissare la stanza in cerca dei miei genitori assenti, guardai in bagno, in salotto , in cucina insomma guardai ogni centimetro della casa che,  visto che    era    molto grande  ci misi un'ora a perlustrare ma niente…    << Mamma ? Papà ? D-Dove siete?>>,e poi ricordai… era come se qualcuno mi avesse dato uno schiaffo fortissimo , mi toccai la guancia per controllare ma niente , era solo la mia immaginazione….., ieri sera mamma e papà sono usciti, possibile che non siano ancora tornati? Dove sono andati? Speravo di non dover riprovare quella piccola goccia di odio che ogni tanto si impossessava di me , ma stavolta si era trasformata in un mare immenso .
Scossi la testa << N-non è possibile ci sarà una spiegazione!! >> dissi sostituendo la mia espressione preoccupata con il sorriso più falso che potessi fare.
Tic..Toc..Tic..Toc…Tic…Toc… era questo il suono che sentii per le prossime ore, nient'altro che quello, non avevo il coraggio di parlare , restai stesa per terra lasciando liberi i miei capelli, non ci potevo credere… << Anche quest'anno?>> dissi spezzando il silenzio tombale che si era formato dopo che l'orologio aveva smesso per qualche motivo di ticchettare , era così tutti gli anni , mi lasciavano sola a casa mentre loro passavano il Natale con i propri amici, tanto sono un mostro pensai , subito dopo una lacrima era già scesa e la cacciai subito via con un gesto agile di mano, i miei genitori si vergognavano così tanto di me che  non avevano raccontato a nessuno della mia esistenza….quindi se io morissi non importerebbe a nessuno…. la mia malattia mi stava consumando…. non sarei durata molto…. volevo solo passare degli anni felici fino al giorno della mia morte, è così difficile da capire? Eppure non mi sembra…
Era sera ormai e mi decisi ad alzarmi, dolorante e con qualche crampo arrivai con fatica  in camera mia, non so perché non ho preso le stampelle, si vede che ero molto soprappensiero .
La porta d'ingresso si aprì con uno scricchiolio lasciando entrare i sorrisi felici dei miei genitori, andai verso di loro strisciando, e visto che era molto buio si spaventarono, io non capendo rimasi impietrita davanti ai loro visi sconvolti davanti alla loro figlia, papà … mamma… quella sera è stata orribile , mentre mi picchiavate … mi faceste scomparire i pensieri gioiosi che avevo provato stamattina…. voi  che nonostante mamma avesse acceso la luce avete continuato a picchiarmi urlandomi contro…. voi che non siete capaci di amare meritate solo il peggio….. voi che dopo aver finito mi avete lasciato a  terra piena di lividi e dolorante in ogni parte… voi… preparatevi per la mia vendetta … perché non vi risparmierò.
Il giorno dopo ero ancora lì , in una piccola pozza di sangue, mamma…..se questa si può chiamare una madre che lascia sua figlia a casa, senza niente , nonostante la sua malattia al ritorno la picchia… mamma che quando mi hai vista mi hai chiesto      << Sei ancora lì? >> sghignazzando tra te e te, e tu ...papà…… bhè sei solo un vigliacco, te e quel mostro che chiami moglie….mi ringrazi così dopo tutta la sofferenza che ho patito ? io che sono stata zitta a tutte le violenze che mi facevi subire senza un motivo logico? Voi siete i mostri…. non io….voi mi avete fatto impazzire e VOI NE SUBIRETE LE CONSEGUENZE.
Aspettai il giorno seguente… anche se dentro di me morivo dalla voglia di…… non finii il pensiero che sentii dei passi pesanti lungo il corridoio… << Spero … non sia papà >> dissi deglutendo a fine frase, per fortuna non mi aveva sentito e aveva continuato la sua strada, mi chiedevo dove si dirigesse ma … poco importava.
Senza dire ai miei genitori uscii dopo essermi medicata,per fortuna non mi avevano colpito sul viso, sospirando  andai a prendere alcune cose fondamentali per la mia vendetta…. << Allora… una volta mi sembra di essere scesa giù per la cantina…>> dissi molto perplessa, << Ma si! ora ricordo ok…. allora per la benzina siamo apposto >> dissi con un sorriso, quasi entusiasta , << Mi sembra che papà abbia un accendino…. di solito in casa , vicino alla suo sala studio, c'è sempre una puzza di fumo…. >> dissi con un pizzico nostalgia, ormai mi ero abituata al fumo…non sarà un problema << Ma…per sicurezza meglio prendere dei fiammiferi e anche parecchi.. >>aggiunsi tirando fuori una mazzetta di soldi risparmiati, << Ahh, quanti ricordi quando c'era la nonna era tutto diverso…. lei …. mi proteggeva…. lei si che mi voleva bene….. peccato che ha avuto la mia stessa malattia…. ha vissuto molto, certo più di me.. >> a pensarci , ero io che avevo la stessa malattia di nonna ma scacciai via quel pensiero e mi incamminai nel bosco.
La mia casa era in un bosco, isolato , distante da chiunque quindi….. le mie urla di sofferenza non le poteva sentire nessuno e di conseguenza nessuno veniva in mio soccorso pensai , senza voler domandarmi se veramente qualcuno sarebbe venuto a salvarmi…., mi incamminai sempre più nelle profondità del bosco, e dopo un'ora di sentiero arrivai ad un paese, precisamente in una periferia,<< Di solito è qui dove vivono gli altri bambini della mia età ma, non sono venuta qui per questo    >>.
A qualche metro da dove mi trovavo io, c'era il negozio che cercavo, sinceramente non avevo la minima idea di dove si trovava perché per colpa della malattia non ho mai lasciato casa, tranne una volta, quando mia nonna piena di compassione verso di me mi aveva portato a fare  un giro e visto che in quei periodi la sua malattia non si era ancora manifestata io ero abbastanza piccola ma , per fortuna riesco ancora a ricordare perfettamente: avevo 5 anni più o meno e, visto che nonostante fossi nata malata la mia malattia quando ero piccola mi permetteva di camminare , anche se grandi sforzi (come correre ) non me li potevo permettere, bhè meglio di niente.
Percorremmo la stessa strada che feci io circa un'ora fa e ci mettemmo di meno visto le nostri condizioni fisiche, la nonna mi fece vedere tante cose in quel paesino….. il fiocco che ho ora …. bhè si…. è di allora, la nonna mi diceva che mi stava d'incanto e da quel giorno (tranne la notte) non ho mai smesso di metterlo.
<< Ah bei ricordi…… >> dissi con una pausa di sospensione, << Ma ora andiamo……. >> ,  Andiamo? Io e chi? lasciamo stare….
Ci misi un po' ad arrivare al negozio perché, nonostante fosse poco distante da me  le stampelle e il ghiaccio non aiutavano e, il solo pensiero di cadere non era pressoché  desiderabile ma, non per il fatto di cadere ma se solo immaginavo la scena mi veniva il dubbio che qualcuno mi aiutasse e invece mi lasciasse distesa come avevano fatto i miei genitori e questo mi avrebbe dato sconforto quindi cercai di essere sempre attenta.
Aprii la porta del negozio e attaccata ad essa c'erano dei campanelli molto graziosi, dopo aver perlustrato il posto e preso ciò che mi serviva andai alla cassa, tirai i soldi necessari e il commesso , dopo aver premuto chissà quale tasto si apre un piccolo sportelletto e senza chiedermi nulla si giro ed entrò in una porta e così svoltai anch'io e mi fermai a pensare.
Avevo acquistato dei fiammiferi, un paio di coltelli  e una corda, ora vi spiego, il mio piano sarà un pochino rude: durante la notte avevo intenzione di separare mamma e papà così non si sarebbero protetti a vicenda , ucciderli separatamente e….. poi scoprirete.
Tornata a casa, ero ormai esausta ma cercai comunque di non far rumore e sgattaiolare in camera mia, aspettai che si fece notte e alle 3:30 mi svegliai anche se non avevo dormito questo granché ,scesi giù in cantina per prendere la benzina e del sangue….si avete capito bene, mio padre è un dottore e spesso quando il paziente muore (non so perché) lo sviscera completamente e….. a volte non si pulisce nemmeno…..inquietante.
<< MAMMAAAAAAA! AHHHHHH! AHHHHHH! AHHHHHHH!! >> dissi urlando a squarciagola e facendo rumore con l'ascia di papà che usa per la legna, già per la legna …. una volta mi aveva minacciato con quella.
Sentii che mamma era scesa con papà e sussurrai << Perfetto… >>, sapevo che avrebbe fatto così ma io l'ho previsto, ora voi vi chiederete come fa una ragazzina di 13 anni a uccidere due adulti che non hanno nessuno scrupolo? Semplice …..fumo. 
Creai un piccolo incendio con i fiammiferi , papà avrebbe sopportato poco più a lungo e questo bastava a distrarlo nel cercare di spegnere il fuoco mentre mamma sarebbe rimasta stesa a terra e così fu, io avevo una maschera antigas che avevo preso dalla cantina, mi avvicinai a passo svelto mentre mi trascinavo con l'ascia in mano, il suo 'fruscio'' coprì i miei ''passi''  e appena mamma si giro disse << Tesoro dobbiamo ucciderla… >> e in quel momento mi sentii l'adrenalina scorrere in tutto il corpo e in ginocchio dissi << Stavolta soffrirai te …mamma >> e con tutta la forza in corpo gli diedi un colpo dritto sulla spalla e continuai e continuai finchè…… la mamma non smise di lamentarsi.
 IL suo sangue era così…… così….. dolce. 
Appena sentii i passi  di mio padre mi attaccai alla corda fissata al piano di sopra e salii fino ad arrivare alle scale, presi i coltelli comprati (dovetti per forza acquistarli  perché mamma se ne sarebbe accorta , controlla sempre che ci siano tutti gli attrezzi , dalla cantina alla cucina ecco perché ho preso i materiali dopo e non prima) e li lanciai con forza finchè l'ultimo non colpi mio padre sulla nuca, con la corda scesi velocemente e strisciando verso di lui , cosparsa di sangue del laboratorio e di mamma  gli dissi <<  Oh quanto mi spiace di non essere stata per voi una vera figlia…. tutte le ''attenzioni'' verso di me non le ho ricambiate, ora si che ci siamo pari, quando qualcuno fa qualcosa per una persona l'altra ricambia! Perché è questo che fa una vera famiglia vero….. Edward? >> dopo aver finito la frase lo lasciai cadere avvolto dalle fiamme, strisciai verso l'uscita , cosparsa di sangue ma con la consapevolezza che… << Un nuovo inizio per me….. addio ''famiglia'' >> dissi con un sorriso malefico. 
********* ANGOLO AUTRICE 
Scusate se il primo capitolo è stato corto e un po' deludente cercherò di fare del mio meglio, pubblicherò con distanza di pochi giorni o se di più vi avviso….
Ho cercato di dare una spiegazione a come Ellen ha potuto uccidere i genitori perché se ci pensate ha solo 13 anni… vabbuò se vi è piaciuta esprimete la vostra opinione qua sotto e alla prossima (>.<) Ciao ! <3

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** La mia giornata ***


<< Mmmm…. mmm….  >> mi alzai con molta fatica, sentivo braccia e gambe stranamente deboli, cercai di sforzarmi il più possibile e dopo un po' di tentativi riuscii a stare in piedi, nonostante avessi indosso solo una canottiera color panna uno strano calore mi avvolgeva in tutto il corpo.

È buio …. molto buio , non riesco a vedere nulla, ho provato a cercare una via di fuga ma in questo posto vivono solo le tenebre, << Qui la luce non esiste… >>  disse con una risatina una voce malefica << C-Chi ha parlato? >> chiesi molto preoccupata,  <<  Dove sono? >> , non mi piace stare sola, perché nessuno mi aiuta?, da quanto sto camminando?, Non.. riesco a….. a parlare pensai mentre ormai un nodo in gola si era formato, mi sento strana , perché è così buio? Dove sono?  

<<  Non c'è Nessuno?!  >> urlai mentre  singhiozzi e pianti isterici si erano impadroniti di me.

Di colpo una luce abbaiante mi spinse a strusciarmi gli occhi con le mani , <<  Uhm ?  >> gemetti alla vista di una figura umana, in quella profonda oscurità lei era la luce , i suoi lunghi e lisci capelli dorati  incorniciavano il tuo candido viso , fresco ed innocente come quello di un angelo. Verdi erano gli occhi che mi fissavano ininterrottamente , verdi proprio come i miei , verdi come la pace che mi regalava fissarli, verdi come il vestito di seta che indossava, chi può essere mai questo essere tanto aggraziato?.

<< Non sei sola… >>  mi disse con una voce angelica……. la stessa che avrei potuto riconoscere tra milioni, le stesse morbide mani che un tempo mi hanno asciugato le lacrime e coccolato con tanta dolcezza, gli stessi occhi che mi avevano guardato con tanta premura un tempo, le stesse labbra , tanto morbide e delicate che mi riempivano di baci, la stessa persona che da quando non c'è più mi ha lasciato un vuoto incolmabile, la stessa anima che veglia su di me e mi protegge, la mia salvezza , il mio faro , il mio angelo custode, la felicità mi pervase e con le lacrime di gioia agli occhi dissi  <<  Mamma… mi sei mancata  >> , << Ricorda non sei mai sola e…… VIOLA! VIOLA! VIOLA?!  >> lo spirito della mamma si allontanò, accadde tutto molto  in fretta e di colpo mi svegliai.

La luce del mattino era accecante, forse per colpa del buio ma…. era tutto un sogno, peccato che fosse durato poco volevo abbracciare ancora la mamma, all'inizio poteva sembrare solo che un tremendo incubo ma adesso era uno splendido sogno da cui non mi sarei mai svegliata, a proposito chi mi ha chiamata? , <<  Viola alzati è tardi  !  >> disse una voce, probabilmente era di mio padre, con lentezza e pigrizia andai alla finestra della mia camera e notai con mia sorpresa che la neve di un paio di giorni fa si era sciolta e che non faceva più tanto freddo.

Mi misi il vestito che mi aveva regalato la mamma un'anno fa :  era un vestito azzurro , con una striscia rossa sulla gonna e una piccola parte nera  sulle spalle smanicate , sul busto è bianco che si confonde con il grembiule sempre dello stesso colore che parte dai fianchi e finisce dietro la schiena con un grande fiocco , e per quanto riguarda le scarpe misi degli stivaletti marroncini.

Non avevo voglia di legare i capelli così li lasciai sciolti come mia madre era solita a fare, scesi le scale e andai a fare colazione con papà.

La cucina era piuttosto piccolina, ma visto che eravamo solo io e papà non era un problema, la tovaglia era di color lilla con qualche fiorellino bianco e sopra di essa c'erano delle tazze con su scritto : '' Ti voglio bene '' e cose del genere, bevvi il latte freddo (come piaceva a me) e visto che era una bella giornata decisi di aiutare papà dopo  con la legna, prima di ripartire verso casa abbiamo pranzato sul prato dove andavamo spesso con mamma, papà era un ottimo cuoco e le verdure erano buonissime.

<< Uff che fatica … >> dissi con un sospiro, poggiai la legna davanti al camino che era piuttosto umido e andai a farmi una doccia.

<< Vado prima io ! >> urlai riferendomi a papà ed egli subito mi rispose << Ok ma sbrigati >> , andai di corsa in bagno e dopo aver preso l'occorrente mi spogliai ed entrai nella doccia, l'acqua era calda e presto il bagno si riempi di vapore proprio come in una sauna.

Uscita dalla doccia avvolsi il corpo e i capelli con due asciugamani, ah ….. quanto sono soffici, la mamma li aveva comprati ad un mercatino e … a quanto pare aveva avuto un buon occhio, sono morbidissimi e hanno un bianco splendente.

In realtà non avevo lavato i capelli ma mi piaceva l'effetto che aveva quando li avvolgevo con l'asciugamano.

Mi distesi sul letto per riposare prima di vestirmi, << Vediamo….. oggi è una così bella giornata…. mi chiedo cosa potrei fare… mmmm….  >> dissi massaggiandomi le tempie , << Forse una passeggiata nel bosco mi schiarirà le idee >> e così mi alzai , mi vestii e di corsa uscii di casa, chissà che nuove avventure potrei fare! , avvertii papà  prima di uscire , non voglio farlo preoccupare.

Sapete le mie giornate le trascorro da sola o con mio padre, non ho amici, non sono mai andata a scuola, prendevo lezioni private ma , un giorno smisi, non ricordo il perché….. il bosco era isolato da tutti, però…. era bello, anzi magnifico, il verde che mi circondava , i raggi del sole che ogni tanto sbucavano dagli alberi, i profumi delle rose che ogni tanto coglievo,e  gli animali erano così carini , una volta avevo trovato un piccolo cucciolo di scoiattolo, era così soffice … mi ricordava quando la mamma e io passeggiavamo insieme nel bosco , ogni tanto ci fermavamo per riposare e stavamo lì a coccolarci e a viziarci, anche la mamma era soffice…. i suoi capelli profumavano come le rose, in pratica si confondeva con la natura, mamma non era solo soffice o profumata, era dolce, mi voleva bene e mi difendeva sempre quando papà mi sgridava, lei mi insegnò ad essere buona e a fidarmi un po' di più degli altri, mi ricordo che una volta mi disse << Sii gentile con gli altri e gli altri saranno gentili con te >> e mi aveva accarezzato dolcemente in quel momento, mi viziava troppo ma secondo me il troppo a volte va più che bene.

Mentre passeggiavo allegramente nel bosco vidi in lontananza un piccolo pallino rosso, che sarà mai? Bhè se sto qui non lo scoprirò mai ! Mi precipitai alla velocità della luce verso quella piccola sfera rossa e con mia grande sorpresa vidi che era un  rosa, era….. era …. wow… stupenda, rimasi senza fiato, era una rosa rossa , precisamente di un colore rosso scarlatto con sfumature più chiare verso l'alto, la rugiada che scendeva sui petali lisci e delicati al tatto rendevano la rosa luccicante e fresca, il gambo era di un marrone né troppo scuro né troppo chiaro  che nell'insieme si intonava molto , ebbi la tentazione di coglierla ma il solo pensiero di causare dolore a quella piccola creatura vivente mi spezzava il cuore, così la estrassi dalle radici e la posai su una bottiglia di plastica tagliata  metà trovata poco dopo.

Quella rosa mi ricordava la mia istruttrice, aveva gli occhi rossi scarlatti come i petali della rosa, i capelli castani erano lisci e lunghi e incorniciavano un viso da furbetta , era simpatica, peccato che io abbia smesso….. mi pare che si chiamasse Ib… a volte invece che studiare passavamo le ore distese nel bosco a osservare il movimento delle foglie, mi sembra anche che fosse sposata…. con un certo Garry… 

Era capitato più volte che si mettesse a piangere alla vista delle rose, non ho mai capito il perché ma, nei suoi occhi…. vedevo sofferenza…… e nostalgia.

<< Viola … >> 

<< Si Ib ? >>

<< Quale è il tuo colore preferito? >>

<< Il verde, questo colore mi ricorda mia madre…. anche lei adorava il verde >>  , eh già …. la mamma diceva che il verde era il suo colore preferito perché in esso vedeva me , il suo prezioso tesoro,

<< Il tuo? >>

<< Il giallo…. sai Viola , a volte sento un vuoto e, la vista di questo colore … come si può dire … lo riempe … >> mi disse rivolgendomi un sorriso malinconico, quella volta…. Ib era molto triste…. come se avesse perso qualcuno…. mi dispiaceva così tanto…… non mi piaceva affatto vedere le persone a me care così, era …. demoralizzante.

Con lei le giornate erano una nuova avventura, scherzavamo come non mai e…. le risate…. la sua era come quella della mamma… sincera e allegra, una volta mi aveva detto una frase strana che sinceramente non ho capito << Ricorda Viola, non dare nulla per scontato…. fai la scelta giusta e tutto andrà per il meglio >> , chissà cosa aveva intenzione di dirmi.

Decisi di tornare a casa dove avrei piantato la meravigliosa rosa colta poco prima, una piccola preoccupazione mi raggiunse, da quanto sono uscita? Oh oh… è già pomeriggio saranno un paio d'ore che sono fuori casa, papà si preoccuperà molto se non rientro! Corsi il più veloce possibile e dopo mezz'ora ero davanti casa, piantai la rosa e con mia grande fortuna vidi che papà non c'era  e neanche il fucile…. sarà andato a caccia, già papà è un cacciatore, e non voglio pensare a cosa faccia agli animali, è il mio papà e gli voglio comunque bene.

Ero stanca , bhè meglio così che non aver fatto niente tutto il giorno, avevo pranzato nel bosco con papà prima di uscire quindi…. nessun problema mi pare.

Quando egli rientrò aveva sulle spalle un cinghiale ricoperto di sangue sulla schiena, evidentemente lo aveva colpito in quel punto, papà come al solito mi chiamò per vedere se ero in casa e scesi disotto per dargli un bacio per il rientro.

Non cenai, non avevo abbastanza fame,rimasi inerme sul letto a leggere il mio libro preferito, si intitolava  '' Una giornata perfetta'' sul retro c'era scritto: ''Mary è  una ragazza a cui succedono spiacevoli incidenti che man man peggiorano il suo umore ma ,trovando l'amore tutto si risolverà per il meglio''.

Che si fa domani? E se portassi il libro con me e finissi di leggerlo? Buona idea!  << Allora è deciso ! >> dissi addormentandomi sorridente al pensiero di trascorrere una giornata tra i libri.

Mi svegliai molto volenterosa, sarà perché non ho sognato nulla e quindi non ho problemi a rimuginare sul significato? Mmmm….. comunque, il sole oggi è più splendente che mai e fa abbastanza caldo, scesi disotto dopo essermi vestita, e aiutai papà con le faccende di casa, non feci colazione ma mangiai molto a pranzo, << Ah sono sazia papà >> dissi sparecchiando la tavola, << Posso uscire adesso ? >> chiesi, << D'accordo ma devi essere di ritorno entro le 17:00 >> disse mentre mangiava , << Ok , e non è molto educato parlare con la bocca aperta haahahah >> dissi con una risatina allegra, preparai uno zaino con acqua , il libro e degli elastici in caso avessi caldo.

Mi incamminai verso il posto di ieri ma presi un'altra direzione incuriosita da un cartello << La casa della… ? >> le altre parole erano sbiadite o illeggibili , presi lo zaino e lo poggiai a terra , per prendere l'acqua prima di andare, notai con mia grande sorpresa che dal libro sbuco una mappa, in cui con una X era segnato un punto di arrivo e con un O il punto dove eravamo io e il cartello, << Strano… non ho mai visto questa mappa… >> , dopo aver bevuto , seguii le indicazioni e poco distante a me c'era una casa enorme, << Come ho fatto a non notarla è di dimensioni gigantesche O.O >>  , avvicinandomi sempre di più notai che c'era uno splendido giardino curato nei minimi dettagli, sul tronco mozzato di un albero vidi un gatto nero, << Che carino… >> dissi accarezzandolo, incuriosita entrai nella casa, e non mi sbagliavo era proprio enorme e le pareti scure davano un'aria….. spaventosa, dopo aver girato varie stanze tra cui: la cucina, vari salotti, la libreria, e passaggi segreti, pensando di essermi persa entrai in un'ultima stanza << Questa è l'unica che non ho visto … >> all'interno c'era una ragazza più o meno della mia età, aveva dei capelli lunghi e lisci color viola tendenti al lilla, un grande fiocco rosso le raccoglievano qualche ciocca di capelli, il viso era ovale e gli occhi erano il pezzo forte : color oro quasi miele, molto delicati e brillanti, così erano diventati alla mia vista, era distesa sul letto ma , non per riposarsi era … come se aspettasse qualcuno.

<< Scusami , non volevo entrare in casa tua ! >> dissi piena di vergogna per aver visto ogni angolo della sua casa

<< Tranquilla tanto qui sono sola, mi annoiavo….. >> Disse abbassando lo sguardo

<< Vivi da sola? >> Chiesi sconcertata 

<< Si… purtroppo i miei genitori non ci sono più … >> Disse con sguardo triste

<< Oh quanto mi dispiace…. sai anche io ho un genitore che non c'è più, so come ti senti , ti manca il loro affetto vero ? >> Chiesi

Lei stranamente serrò i pugni e quasi per mentire mi disse semplicemente << Sì è proprio così … >>

<< Se vuoi possiamo diventare amiche ! >> Esclamai

Nei suoi occhi si accese la scintilla << Veramente? >>

<< Certo >> dissi prendendola per mano e sorridendole.

<< Ah scusa io sono Viola >> dissi imbarazzata

<< Io Ellen, sai che hai dei bellissimi capelli ? >> mi rispose

<< G-Grazie anche i tuoi sono belli … >> dissi ancora imbarazzata

<< Posso fare un'acconciatura >> disse sorridendomi , io mi misi davanti a lei e le porsi gli elastici, ah che bello adoro farmi toccare i capelli così , manca poco che mi addormento…. << Fatto! Hey Viola ? Sveglia ! Hahahah ti sei addormentata >> disse ridendo

<< Ops ! hahahaha >> , << Wow che carine le trecce che mi hai fatto ! Grazie ! >> 

<< Non c'è di che ! >>  rispose sistemandomele.

Passammo la giornata a giocare insieme , che bello una nuova amica, sono stra felice ! Mi ha detto anche che posso venire da lei quando voglio, mi ha raccontato del fatto che non ha amici , visto che ha questa malattia non ha potuto conoscere nessuno e che anche lei vive in mezzo al bosco isolata da tutti, bene , ci faremo compania a vicenda!

***** ANGOLO AUTRICE

Allora, spero vi sia piaciuta anche questo capitolo, e ci ho messo di più perché sto lavorando a tutti e due i capitoli contemporaneamente e di conseguenza uscirà prima il prossimo, come al solito recensite se vi è piaciuto , se avete delle idee per il continuo mi sarete di aiuto perché ne ho tante e forse un vostro suggerimento non fa mai male, e ….. buon pomeriggio :D :*

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Fiamme ***


La mia casa era avvolta da fiamme e fumo.

Non riuscivo a distogliere lo sguardo da quel magnifico spettacolo, le fiamme erano grandi, erano belle e di un colore meraviglioso: rosso, arancione e giallo si mischiavano perfettamente creando un'armonia magica.

Il fumo si mischiava alle fiamme e con movimenti agili e leggeri sembrava quasi che danzassero, la casa , sinceramente, sembrava ancora più bella , anzi no ….. più viva di quanto non fosse mai stata: i colori accesi delle fiamme regalavano alla casa un aspetto più vivace e avvolgevano insieme al fumo essa in un abbraccio che sarebbe finito una volta ridotto in cenere tutto.

Ero triste, in fondo in quella casa avevo pur sempre vissuto….. ma , la cosa che mi rendeva ciò era il pensiero di poter vedere solo una volta la bellezza che ora mi regalava la casa in fiamme, sembrava quasi che stesse mostrando il meglio di sé per un'ultima volta, quasi per dire che la casa mi voleva bene , che era contenta di potermi restituire la gioia che aveva provato standomi accanto molto tempo e che solo essa poteva rendermi la libertà bruciando insieme ai miei spietati genitori che non mi hanno permesso di vivere come si doveva, in una famiglia felice e piena di amore, come quella degli altri , anzi di tutti i ragazzini come me.

Però non mi dovevo rattristare a quei pensieri, ora nulla mi farà del male! Non ci posso ancora credere… finalmente posso vivere serena , lontana dal male , dai miei genitori che mi hanno torturata tanto, quanto ho aspettato questo momento , <<  Finalmente….  >> dissi con le lacrime di gioia e un brivido lungo il corpo, ero …. libera.

Poi di colpo la mia felicità si arrestò, quasi presa da qualcuno e sbattuta a terra con violenza.

Non so di preciso cosa sia successo poi, il cielo si oscurò, da uno splendido azzurro cristallo  accompagnato da un sole luminoso, talmente luminoso da sembrare bianco passò a grigio scuro ma, la cosa che mi sorprese fu il vortice d'aria che si dirigeva verso di me.

Il vortice non sembrava affatto fermarsi e stranamente non creava danni a ciò che lo circondava, tutto rimaneva illeso.

Sembrava uno di quei tornadi pericolosi che avevo visto alla tv ma era diverso, aveva un non so che di irreale…… non capisco, era raro anzi rarissimo che si presentasse un tornado nella città o forse meglio dire nel bosco dove vivevo, avevo letto che di solito le trombe d'aria prima di prendere la loro vera e propria forma ci mettevano un po' e poi, da dove diamine era sbucato? Troppo all'improvviso , non poteva essere qualcosa di reale.

Mentre il tornado si avvicinava mi accorsi che non puntava me ma la casa.

La mia ormai vecchia dimora destinata a bruciare fino alla cenere fu avvolta dal tornado, sembrava come se la volesse trattenere o meglio prendere chissà cosa dall'interno.

Due strane figure vennero aspirate dal vortice d'aria, avevano…. un'aria familiare….. sembravano i miei genitori, ma non erano nei loro corpi , ma in forma spirituale ….. che siano le loro anime? Ma che sto dicendo sarà sicuramente la mia immaginazione, però …… sembravano proprio loro……

Dopo aver aspirato quelli che sembravano essere i miei genitori il tornado scomparì, e il cielo ritornò sereno come era prima, <<   Ma cosa….   >>  dissi ancora incredula, se vogliamo precisare il tornado non sparì, piuttosto cominciò ad appiattirsi fino a diventare una piccola palla d'aria sopra il cielo.

D'un tratto con un sonoro Puf ! la sfera d'aria si espanse fino a mimetizzarsi con l'ossigeno circostante e da lì sbucò uno spirito: la pelle era di un beige verdastro , gli occhi bianchi davano un impressione di forza e lucentezza , il corpo era ricoperto da qualche squama sulle braccia e sul volto, le orecchie a elfo mi confondevano le idee su chi fosse questo essere, i capelli erano folti e sbarazzini di un colore simile al mio ma più forte e più vivo, il seno era coperto da delle squame che partivano dalla spalle e finivano sulla schiena, in mano teneva un'arpione da cui fuoriusciva un fuoco azzurro che da lontano  rendeva l'arma viola invece che rossa.

La creatura non era uno spirito ma un demone.

Era così aggraziato nei suoi movimenti, al cielo sembrava essere leggero come una piuma ma in visione frontale aveva un'aria forte e senza scrupoli.

Rimasi senza fiato nel vederla, era reale? Eppure non sembrava…. quanta bellezza vedono i miei occhi che fissano ininterrottamente la creatura celeste.

Quasi d'istinto , portai le mani agli occhi e cominciai a sfregarli , per capire se era solo un puro miraggio o la cruda verità, quando li riaprii il demone era sempre lì  possente come prima , 

<< So che non ci crederai ma, è tutto reale, quello che hai appena visto non è frutto della tua immaginazione >> disse il demone con sguardo serio e impassibile, <<  L-Lo so  >> dissi con lo sguardo rivolto a terra, ero ancora sconvolta e stranamente preoccupata.

Il demone alzò quello che sembrerebbe essere il suo sopracciglio formato da squame e si avvicinò a me <<  Bene, ora che hai realizzato passiamo alle spiegazioni , vedi devi sapere che  i demoni non hanno una forma spirituale…  >>  disse facendo comparire uno strano libro dal nulla, in cui c'erano delle figure di altri tipi di demoni <<  …E quindi hanno bisogno dell'aiuto delle streghe per nutrirsi di anime, in cambio di questo aiuto i demoni forniscono poteri magici alle streghe , gli umani che fanno patti con i demoni vengono chiamati streghe, tutto chiaro?  >> aggiunse , rivolgendomi finalmente lo sguardo <<  S-si ma, cosa hai aspirato prima ?  >> dissi con sguardo interrogatorio,  <<  Ahh  santo demone che fatica , secondo te ? Le anime dei tuoi genitori  >> disse  mettendosi una mano sulla fronte squamosa, allora avevo ragione io, quindi …. erano proprio mamma e papà,  cercai di cambiare discorso <<  Quindi se non ho capito male , vorresti fare un patto con me ?  >> dissi semplificando il suo discorso,  <<  Esatto, e dunque?  >> disse guardandomi dritto negli occhi, che dovrei fare? In pratica mi stà chiedendo se voglio diventare una strega….. ehm….. bhè …..ormai sono sola ….. potrebbe ……rivelarsi  divertente.

<<  O-Ok ci sto ! >> dissi convinta, <<  Bene , allora vieni qui  >> disse facendo un gesto di mano, strisciai fino ad arrivare dove era il demone , << Prendimi le mani e chiudi gli occhi….. >>disse con una pausa << … E ripeti quello che dico io >> aggiunse, feci come disse il demone e ripetei,              << Io… Ellen White, prometto sulla mia stessa vita, che aiuterò questo demone per la ricerca di anime in cambio di poteri magici  >>

<< Mentre io , demone prometto di fornire poteri magici in cambio di anime e di essere sempre fedele alla mia strega >>

Dopo quelle ultime frasi sentii un'ondata d'aria che stranamente non mi travolse ma mi fece ondeggiare i miei lunghi capelli viola, con lentezza aprii gli occhi e vidi con mia grande sorpresa che la casa aveva ripreso la sua forma e che non era più avvolta dalle fiamme.

Cercai di non fare domande, non aveva senso dopo quello che era accaduto.

Il demone mi aiutò ad alzarmi e mi posò su una sedia a rotelle , dalla curiosità entrai di fretta e furia dentro , non mi sembrava vero , la mia casa era ancora lì dove era sempre stata, non era cambiato nulla anzi, sembrava nuova.

Il sangue non ricopriva più il pavimento , il fumo era svanito e le grida di sofferenza dei miei genitori si erano dissolte, la pace regnava in quella casa, anche se per un breve margine di tempo.

Per avere in cambio i miei preziosi poteri magici ero costretta a sacrificare  delle persone, anche se…. non mi dispiaceva poi così tanto, con l'abitudine divenne divertente vederli morire in tutti i modi possibili, era semplice:  portavo al demone un gatto, esso non avendo una forma spirituale non può toccare nessuno (eccetto me) , gli dò una mappa da portare alla vittima che trovandola sarà incuriosita, verrà qui e io sceglierò che fine fargli fare a seconda del mio giudizio, nella casa della strega puoi morire in tre modi : 1- morte svelta e ''indolore'' : scacciata da un macigno, colpita da un coltello al volo , divorata  all'improvviso da un essere mostruoso dietro a una porta nei sotterranei e così via , 2 - morte che richiede del tempo , o come si dice lenta e dolorosa, : divorata da un ragno enorme, un teschio vivente, un quadro minaccioso, da un piano forte ecc.. , 3-  se si riesce a scappare da tutte le trappole, la strega chiamerà il demone che si occuperà dello sfortunato.

Comunque era un'impresa continuare a vivere così, la mia malattia  peggiorava sempre di più e il dolore divenne insopportabile, ero arrivata al punto di impazzire , 

<< Demone? >> dissi chiamandolo

<< Si Ellen >> rispose con sguardo deciso

<< Non esiste una magia in grado di fermare questo dolore? E una che mi permetta di camminare? Anzi, una che mi tolga questa maledetta malattia…. >> dissi stanca e dolorante

<< Esiste una magia in grado di bloccare il dolore ma, in modo temporaneo >> rispose

<< Così non ci siamo, non esiste nient'altro ? >> chiesi cercando di non far caso al dolore alla testa

<< Esiste una magia per scambiare i corpi, ma essa può essere utilizzata solo se l'altra persona voglia veramente questo scambio e che quindi ci sia un legame di fiducia >> 

<< Perfetto, la voglio…. vedrò poi cosa fare >> ordinai

<< Subito >> , e come al solito , mi trasmesse la magia dopo uno di quei noiosissimi giuramenti, finalmente… avrei potuto…. ah che male ….. vivere.

<< Lasciami sola >> ordinai di nuovo , e il demone sparì dalla mia vista, non poteva andare avanti così….. oltre il fatto che mi erano rimaste poche settimane di vita non potevo neanche godermele fino all'ultimo per colpa di questa stupida malattia, stupido corpo non vedo l'ora di scambiarlo con uno migliore….. accidenti… meglio riposare , anche se sarà un po' difficile.

Riuscii ad addormentarmi, nonostante ogni tanto i crampi non mi davano tregua,il risveglio fu come al solito : una luce fastidiosa mi indicava che un altro maledetto giorno era arrivato.

Misi una mano sulla fronte e premei il più forte possibile per far scomparire quel dannato mal di testa, la sentivo pulsare mentre il petto bruciava, faceva male , come se mi avessero pugnalato alle spalle.

Pensa ….. avvicinare qualcuno alla casa non sarebbe stato un problema, ma chi mai avrebbe stretto amicizia con una ragazzina che vive da sola in mezzo al bosco? Bella domanda Ellen…. dovrò anche disattivare le trappole.

Ora bisognava scegliere la persona giusta, non bastava trovarne una a caso, questa  doveva avere una famiglia che la amava , in modo che non sarò sola una volta preso il corpo.

Beh , detto così sembra facile, però tutte le persone che erano entrate nella casa non avevano una famiglia, o si erano persi (e io quando sarò nel corpo quindi non saprò dove è la mia casa) oppure erano di un altro sesso .

Ormai le giornate passavano velocemente e io avevo perso quasi la speranza quando alla porta entrò una ragazzina della mia età, bellissimi capelli dorati le ricadevano sulle spalle , come il miele che scende da un cucchiaio, aveva occhi grandi color verde smeraldo ,  un grazioso vestito azzurro le dava un aria da ragazza semplice, la forza con cui aveva aperto la porta  mi aveva impressionato, per colpa della mia malattia vedevo decisamente male (in certe occasioni) ed è per  questo che la leggera ombra per lei era un buio immenso per me, accesi un fiammiero e milioni di ricordi sbucarono fuori all'improvviso.... le fiamme.... rendevano la ragazza più bella come la casa quel giorno.... le arrosavano le guance e le accendevano gli occhi.... era stupenda.
Spensi immediatamente il fiammifero, era successo tutto in pochi secondi, non si era nemmeno accorta che lo avevo acceso.

Dopo un po' che rimase a fissarmi disse rossa in viso   << Scusami , non volevo entrare in casa tua! >> 

Ora cosa rispondo? E poi che vuol dire che non volevi? , << Tranquilla  tanto qui sono sola, mi annoiavo… >> risposi abbassando lo sguardo per non vedere la sua espressione

<< Vivi da sola ? >> disse con tono sorpreso 

Ehm…  << Si…. purtroppo i miei genitori non ci sono più … >> inventai, cercai anche di fare uno sguardo triste per non dare l'impressione sbagliata

<< Oh quanto mi dispiace… >> , Le dispiace? , << … Sai anche io ho un genitore che non c'è più , so come ti senti, ti manca il loro affetto vero? >> , No, tu non capisci come mi sento, tu non capisci nulla, i miei genitori non mi amavano e ora per colpa tua mi riemergono  in mente  ricordi da cancellare, loro non mi hanno mai dato affetto, invece a te si , e ne ricevi ancora a quanto pare, che rabbia , serrai i pugni per la tensione e cercando di farmi forte risposi << Si è proprio così .. >>

<< Se vuoi possiamo diventare amiche ! >> Esclamò

Amiche ? Io non ne ho mai avuto uno…. sarebbe la prima, << Veramente? >> chiesi sorpresa

<< Certo >> disse prendendomi le mani e mostrandomi un sorriso sincero, << Ah scusa io sono Viola >> disse imbarazzata 

<< Io Ellen, lo sai che hai dei bellissimi capelli ? >> dissi, erano proprio belli …

<< G-Grazie anche i tuoi sono belli ? >> ripose ancora rossa in viso

<< Posso fare un'acconciatura? >> chiesi, e subito si mise davanti a me e mi porse degli elastici , proprio come immaginavo i suoi capelli erano al tatto soffici e senza che se ne accorgesse li portai al viso per odorarne lo splendido profumo … mmm rose, gli feci delle trecce, lasciando qualche ciuffo che le accarezzasse il viso, << Fatto!  Hey Viola? Sveglia! Hahahah ti sei addormentata >> dissi ridendo , aveva una faccia buffissima, non potevo resistere

<< Ops! Hahahaah … >> disse ridendo anche lei, << Wow che carine le trecce che mi hai fatto! Grazie! >> aggiunse stupita

La giornata volò in un secondo, ora so molte cose di lei, quasi tutto, quando se ne andò rimasi lì sul letto a sghignazzare come non mai, era stato facile… troppo facile, ho dovuto semplicemente aspettare che mi si presentasse davanti , << Viola... >>
 **** ANGOLO AUTRICE
Dunque, spero vi sia piaciuto, ehm non ho nulla da dirvi , quindi ... Ciao ! :D

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2752026